Il Giornale nel tuo Comune 1182160
GIUGNO 2011
Periodico d’informazione locale. Anno V n.50 del 6 giugno 2011. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10
PRIMO PIANO
aTTualiTÀ
Tutti in ferie sul pianerottolo Andrea Muzzi*
S
Il Rebus RINNOvAbIlI In Toscana l’energia verde va forte, ma nel settore sono a rischio ventimila posti di lavoro PAGG.10-11
il Custode del fiume Pulisce e taglia l’erba alta. È un pensionato di Compiobbi a prendersi cura dell’argine dell’Arno PAG.2
SPorT
Artigiani, viaggio tra chi resiste alla crisi PAGG.4-5
Tutte le estati possibili C
sIgNORI, sI CAMbIA Grandi manovre in casa viola per rinnovare la squadra dopo un’annata difficile PAG.37
arriva riganò Doppio rinforzo per il Fiesole Caldine: oltre all’attaccante anche un altro ex viola, il portiere Andrea Ivan PAG.38
i siamo. L’estate è tornata in tutta la sua prepotenza, con il clima pazzo a cui - a quanto pare - è bene abituarsi (l’esperto avvisa: sarà una stagione all’insegna delle ondate di calore con pioggia a tratti) e con il suo paniere di novità. Ad esempio - e che esempio - è tornata la ztl, con le sue restrizioni per chi vuol entrare in centro in auto e una zona “rossa” chiusa persino ai motorini. Ma sono tornate anche le arene estive, per frescheggiare
sotto le stelle con gli occhi puntati su un maxischermo, ed è ripartita la stagione delle piscine, per chi il mare è costretto a inventarselo in città. E poi c’è lui, il signore di Firenze, l’Arno. Tutto da vivere: sulla spiaggetta, in modalità lucertole al sole, per gli amanti della tintarella, oppure armati di canne da pesca per chi ha voglia di cimentarsi in uno sport nuovo. E via, ché settembre, come sempre, non tarderà troppo PAGG.14/17 ad arrivare.
tradizioni
E il calcio storico tornò in scena PAGG.28-29
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tendenze
tangata sui traghetti: aumenti con punte del 130%. Viaggiare in traghetto costa così tanto che per risparmiare conviene direttamente comprarselo, il traghetto. Per spendere poco ci sono i viaggi alternativi. Ad esempio, se si vuole andare su un’isola italiana, basta fare l’autostop fino all’Albania e da lì tornare in Italia con il primo scafista. Appena sbarcati, però, attenzione alla polizia che potrebbe rimpatriarvi nuovamente in Albania. La soluzione più economica per andare su un’isola resta quella ecologica: a nuoto. Non bisogna avere fretta ma prima o poi si arriva. Forse. Un mio amico ha prenotato un monolocale in Sardegna per settembre, ieri a Piombino s’è tuffato in acqua! Per molti di noi le ferie quest’anno saranno più corte del solito. Io per esempio le ho già fissate: parto mercoledì 3 agosto alle 12,30 e torno a casa lo stesso giorno alle 12,35. Sto 5 minuti sul pianerottolo e poi rientro. È il massimo che mi possa permettere. D’altronde gli unici posti di mare che costano poco sono quelli più inquinati. L’anno scorso andai con la famiglia al mare in un posto dove sulla spiaggia c’era addirittura un ripetitore. Tutte le volte che i miei bambini accostavano una conchiglia all’orecchio non sentivano mica il mare. Sentivano Radio Maria. Mio fratello ha affittato a un prezzo vantaggioso una casa ad appena 100 metri dal mare... e a 25 da una discarica abusiva. Mio cugino, invece, va al mare in una località dove producono la candeggina. Non riesce ad abbronzarsi. Se prende il sole diventa rosso, poi si tuffa in acqua, esce ed è già stinto! *Comico
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il giornale nel tuo Comune
Compiobbi. Marco Ciappi cura la riva del fiume nei pressi dell’antico attracco “La nave al canapo”
L’Arno, l’argine incolto e il suo “custode” Maiano
Il pensionato lancia anche un appello
Strada parco e discarica Lavori di pari passo
per creare un’associazione
La discarica di Maiano sarà bonificata in parallelo alla realizzazione della strada parco. E’ questa la decisione presa dal Comune di Fiesole con l’appoggio della Provincia di Firenze. I lavori dunque partiranno insieme a quelli previsti per la discussa strada parco che dopo aver tenuto tutti gli ambientalisti e gli appassionati del polmone verde fiesolano col fiato sospeso, è stata deliberata decidendo che passerà da Baccano, dalle cave di Maiano e dal Salviatino. “L’approvazione della delibera in giunta rappresenta il primo passo concreto, di un lungo iter, che porterà alla bonifica della discarica di Maiano - ha detto il vicesindaco Giancarlo Gamannossi -. In questo modo viene affrontato in maniera sistematica il tema della discarica e della strada parco. La realizzazione di tali opere costituirà un tassello in più per la riqualificazione dell’area, la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente”.
che, alla canoa e alla pesca sportiva, abbini l’abitudine a tenere pulito Ludovica V. Zarrilli
L
ì dove c’era l’argine ora c’è... Un prato incolto, verrebbe da dire parafrasando una famosa canzone di Adriano Celentano. A Compiobbi la situazione è un po’ questa: una volta l’anno i tecnici inviati dall’autorità di bacino e incaricati di manutenere le rive del fiume radono a zero le erbacce che crescono copiose intorno al percorso pedonale sulla riva dell’Arno e per i restanti 364 giorni il verde è libero di crescere incolto fino a raggiungere altezze scomode e pericolose per gli abitanti della frazione e per i loro animali, che spesso e volentieri vengono portati lungo il fiume per le consuete passeggiate. A prendersi cura dell’area verde che guarda l’Arno è in primis Marco Ciappi, un pensionato affezionato al suo paese e allo straordinario paesaggio che la vista sul fiume offre, che si occupa, insieme a qualche amico, di tenere ordinata e pulita questa lingua di terra. “Appena qualche settimane fa, dopo una sollecitazione, degli operai sono venuti a tagliare un po’, ma hanno fatto il minimo indispensabile, a volte l’erba ha raggiunto più di un metro d’altezza - spiega Ciappi - con conseguenti problemi di fruizione della zona e di pericolo per i molti cani che ci vengono portati a passeggio. I forasacchi che si trovano tra le sterpaglie sono micidiali per gli animali”. Ciappi è un po’ il custode della zona, in particolare di quella meno curata, detta de “La nave al Canapo”, perché in quel punto fino agli Sessanta un traghettatore trasportava merci, uomini e bestiole da una sponda all’altra. “Il collegamento esisteva già nel Cinquecento - spiega Ciappi - lo confermano fonti storiche, comprese una cartografia redatta dai Capitani di Parte Guelfa tra il 1580 e il 1595 dedicata al “Popolo di San Michele a Compiobi”, nella quale compare già il traghetto e la scritta “Il porto della nave”. Strappato via dalla furia dell’alluvione del 1966, del canapo di ferro al quale il barcaiolo si reggeva per guidare la sua imbarcazione fino all’altra sponda e ritorno, rimane ancora il primo pezzo ancorato al muro, e ed ancora ben visibile lo scivolo utilizzato per caricare e scaricare. “Ho liberato lo spazio intorno al gabbiotto del traghettatore e cerco di tenere la zona il più pulita possibile distribuendo piccoli bidoni per la raccolta dei rifiuti (che poi si preoccupa anche di svotare, ndr)
e cartelli che invitano i padroni a non lasciare in giro gli escrementi dei loro amici a quattro zampe. “Una volta mi è stato detto che la pulizia viene fatta solo nel primo tratto, che è lastricato, perchè quel pezzetto rientra nel percorso naturalistico, mentre quest’altra parte, in prossimità della nave al canapo, no”. E’ nato così l’interesse di Ciappi, un po’ per amore del luogo (e dell’Arno) e un po’ per spirito civico. “Qualche tempo fa, ho contattato anche una persona con un trattore che mi aiutato a tagliare la maggior quantità di erba possibile”.
Piante di capperi che sbucano dal muraglione appena sotto la statale aretina, anatre che starnazzano dall’acqua e un panorama che farebbe inviadia a molti altri luoghi. “Se ci trovassimo all’estero, in un’altra città europea, quasi sicuramente non saremmo vittime di quest’incuria. E poi non riesco a spiegarmi come mai questo tratto di argine sia così trascurato”. E per riuscire a solleticare un po’ la sensibilità dei suoi concittadini, Ciappi sta pensando di costituire l’associazione “Gli amici del canapo” per andare alla ricerca di persone che
come lui amano il fiume e le attività ad esso legate (come piccole barche e pesca) e abbiano voglia di prendersene cura. “Se non ci aiuta nessuno - chiosa - potremmo farlo da noi. Mi piacerebbe anche riuscire a rimettere in sesto lo scivolo che porta in acqua per poter portare alcuni ragazzi disabili a fare delle prove di pesca sportiva”.
guarda le foto su
San domenico ll piano prevede la demolizione della linea aerea, da sostituire con cavi interrati
Via i tralicci: l’elettrodotto passerà sotto la collina
È
salvo il paronama ai piedi del colle etrusco, verranno eliminati tutti i tralicci a vista della zona di San Domenico per fare spazio ad un tratto interrato di elettrodotto ad alta tensione che attraversa il territorio comunale passando per Ponte alla Badia. Il progetto, che è stato presentato al Ministero della Sviluppo Economico ed al Ministero dell’Ambiente dalla società Terna s.p.a, ente proprietario della rete di trasmissione, interessa sia il Comune di Fiesole sia quello di Firenze. Il piano prevede sul territorio fiesolano la demolizione di parte della linea
Il Reporter di Fiesole raggiunge 7724 famiglie nel Comune di Fiesole. Copia in abbonamento postale
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il reporter è un periodico di 10 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 216.486 copie
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aerea esistente con relativi sostegni (12 tralicci), nel tratto che si sviluppa da via della Fontanelle fino al confine comunale di Ponte alla Badia, la realizzazione di un nuovo raccordo con l’elettrodotto interrato lungo Via delle Fontanelle fino a Piazza San Domenico in direzione del confine comunale e la costruzione di un nuovo sostegno (su un’area privata) nel punto in cui si interromperà la linea aerea esistente. L’elettrodotto interrato si raccorderà alla cabina primaria Enel di Via Faentina nel territorio comunale di Firenze. “Le opere previste dal progetto
Stampato da Rotopress International, Loreto (AN) Periodico d’informazione locale Anno V n.50 del 6 giugno 2011 N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10€
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costituiscono per Fiesole un’opportunità per il miglioramento del contesto paesaggistico – spiega Marcello Cocchi, assessore all’urbanistica del Comune di Fiesole – Le opere oltre a garantire, col nuovo raccordo, maggiore sicurezza riguardo la continuità del servizio elettrico della città di Firenze, rappresentano per il comune di Fiesole un’opportunità per il miglioramento sia dal punto di vista paesaggistico che ambientale in un territorio caratterizzato da particolare pregio anche per la presenza di importanti emergenze /B.B. storiche e architettoniche”.
Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.
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Fiesole
L’intervista. L’assessore Paolo Becattini spiega i segreti di un 2011 ricco di eventi
“Investire in cultura fa bene. Ecco perché“
Spettacoli di grande appeal, mostre di qualità e musei sempre aperti: Il Reporter si è fatto raccontare i retroscena di un anno partito con il piede giusto. Da gennaio ad aprile è cresciuto il numero dei visitatori nelle strutture del territorio
È
Madonna di Fiesole, trasferta capitolina I
Caterina Gentileschi un anno cominciato con il segno più questo 2011, che ha dato nuovo sprint alla scena culturale fiesolana regalando ai cittadini e ai turisti che si sono trovati a passare dal colle etrusco mostre di grandissimo appeal, musei aperti tutto l’anno, e, non da ultima, un’estate fiesolana eccellente (vedi programma a pag 34) che stabilisce una partnership con il Comune di Firenze e porta in collina personaggi del calibro di Dario Fo, Giovanni Allevi e Marco Travaglio spaziando dalla musica al teatro fino alla satira. Il Reporter ha voluto fare due chiacchiere con Paolo Becattini, assessore alla cultura del Comune che di questo risveglio culturale è artefice insieme all’amministrazione, per fare il punto su questo nuovo slancio fiesolano, in un territorio che deve fare i conti con un budget risicato, ma che non rinuncia ad un’offerta di qualità. Da De Chirico e Bocklin fino ai capolavori del museo archeologico e alle pitture di Antonio Manzi passando per un evento in programma dedicato a Giovanni Michelucci che segue il file rouge di un tributo ai grandi architetti che hanno vissuto a Fiesole cominciato l’anno scorso con Frank Lloyd Whright. L’impressione è che l’arte a Fiesole si stia muovendo verso un’offerta più ricca e variegata. E’ così? Sono felice che si noti un cambiamento. In effetti c’è stato ed è frutto di una scelta politica forte operata dal sindaco e dalla giunta per portare a Fiesole le eccellenze in ambiti diversi dell’arte ma non solo, di tutta la cultura. E i numeri danno ragione a questo nuovo approccio. Nei primi quattro mesi dell’anno gli ingressi ai musei sono aumentati notevolmente, passando dagli oltre 15mila del 2010 ai quasi 17mila di quest’anno. Siamo soddisfatti di questi risultati, vuol dire che i nostri sforzi producono ancora buoni frutti e con queste inizitive Fiesole è riuscita a entrare a tutti gli effetti nel circuito espositivo regionale e sovraregionale.
La curiosità. Il capolavoro sbarca al Quirinale
Pensa che anche l’apertura no-stop dei musei abbia influito positivamente sull’aumento del numero dei visitatori? Penso che sia stata una voce importante e penso anche che l’apertura degli spazi espositivi anche in giornate particolari, in cui i visitatori altrimenti avrebbero trovato le porte chiuse (ad esempio Pasqua, Pasquetta e il primo maggio, ndr) abbia fatto bene alla città intera perché una località a vocazione turistica come Fiesole, può cercamente avere delle ricadute economiche positive dalla presenza di visitatori e questo vale, ovviamente, anche se i visitatori vengono fin quassù attratti da una mostra o da uno spettacolo speciale. E dopo un’Estate fiesolana che vede il teatro romano andare a braccetto con il rinnovato anfiteatro fiorentino portando sul colle etrusco nomi da fare invidia a tanti grandi festival, cosa c’è nel cassetto per la sta-
In programma un’esposizione dedicata ai disegni inediti di Giovanni Michelucci gione autunnale? Ancora sorprese? C’è una grande mostra dedicata all’architetto Giovanni Michelucci che vedrà esposti una serie di disegni inediti del grande artista e professionista del Novecento. E poi in programma c’è anche una nuova partnership con un luogo fiorentino, stavolta si tratta del Museo Bardini per il progetto Piccoli grandi musei, organizzaeremo un evento dedicato al collezionismo. Allora non è vero che, come dice qualcuno, con la cultura non si mangia? Investire in cultura fa bene, sempre facendo i conti con le risorse disponibili, ma fa bene.
fiesolani più affezionati si saranno accorti della sua assenza: la Madonna di Fiesole, capolavoro in terracotta conservato al museo Bandini è partito alla volta della capitale per partecipare alla mostra “Madonne Rinascimentali al Quirinale. L’intervento di Arpai per la conservazione del patrimonio artistico italiano”, esposizione che riunisce una selezione di otto preziose opere d’arte scelte tra le duecento riportate all’antico splendore grazie al lavoro dell’Associazione per il restauro del patrimonio artistico italiano. Ed è per festeggiare i vent’anni di attività dell’associazione, che è stata organizzata una mostra (visitabile fino a domenica 19 giugno) nella sala delle Bandiere del Quirinale che vede nella terracotta policroma fiesolana il fiore all’occhiello dell’intero evento. Risalente ai primi del Quattrocento e, prima di essere spostata al Bandini, conservata nel vescovado fiesolano (è tuttora di proprietà del vescovado), la Madonna con bambino fu scoperta per caso nel 2008 durante un sopralluogo e portata subito nei laboratori dell’Opificio delle pietre dure di Firenze per un tempestivo restauro (finanziato da Arpai). L’opera non presentava evidenti segni di deterioramento, ma problemi dovuti soprattutto all’età, a cui i professionisti del restauro posero rimedio. Una volta terminate le operazioni di risanamento molti studiosi si soffermarono ad analizzare con attenzione la fattura della terracotta che a molti,
e in particolare al professor Luciano Bellosi (recentemente scomparso) pensò di trovarsi davanti agli occhi il lavoro di un giovane Filippi Brunelleschi, tesi avanzata anche dalla
La terracotta policroma fu scoperta per caso nel 2008 responsabile del settore materiali ceramici e plastici dell’Opificio e riemersa nel corso di numerosi dibattiti sull’attribuzione dell’opera. Oggi la Madonna di Fiesole fa bella mostra di sè a Roma, racconta pezzi di storia del colle etrusco e si fa capofila di una serie di capolavori simbolo delle incredibili ricchezze del belpaese. In attesa di tornare (presto) nel posto /B.B. che le spetta di dirittto.
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il giornale nel tuo Comune
l’Inchiesta. I laboratori della vecchia scuola sono riusciti, con un po’ di fatica, a superare la crisi
Tra le botteghe sopravvissute “Gli artigiani? Pochi ma buoni” Sara Camaiora
rompe un tacco della scarpa o se abbiamo bisogno di dare una sistemata a un paio di stivali: è sempre del rione, infatti, Fiorenzo Miniati, il calzolaio di Fiesole, classe 1927. Suoi clienti sono stati fiesolani più o meno noti, come l’architetto Giovanni Michelucci, che gli trasmise la passione per l’urbanistica, della quale si curò in quanto assessore per ben 16 anni. La sua bottega, proprio di fianco a casa ospita trincetti, setole e
P
ochi ma buoni. Sembrerebbe proprio questa la definizione più azzeccata per gli artigiani rimasti a Fiesole, in numero decisamente più esiguo rispetto a qualche anno fa ma in ogni caso tutti portatori di abilità e conoscenze da salvaguardare. Sia il centro storico che le frazioni si sono progressivamente svuotate di botteghe artigianali propriamente dette e tra i giovani sembrano essere molto pochi quelli realmente interessati a lavori di questo genere. Chi “sopravvive” sono gli artigiani di un tempo, quelli che hanno iniziato a lavorare da bambini e hanno continuato con devozione e sacrificio e ora sono in grado di raccontare aneddoti e storie della Fiesole di 60 anni fa, nonchè di trasmettere una forte passione per attività manuali che richedono tanto sforzo, abilità e fatica. Il Reporter ha fatto un piccolo viaggio per parlare con alcuni di loro e scoprire chi sono, cosa fanno e chi, se mai esiste, potrà prendere il loro posto. Non rientra propriamente nell’attività artigianale ma di certo è un pezzo di storia fiesolana l’ultimo barbiere rimasto in paese: si tratta di Giuliano Tozzi, dal 1952 all’opera nella sua caratteristica bottega in Borgunto, poco lontano dalla casa del popolo, conosciuto da tutti. Non serve allontanarsi molto da qui se per caso ci si
La passione è indispensabile per attività manuali che richiedono abilità e fatica tutti gli strumenti per lavorare le scarpe a mano, come si faceva un tempo: di straordinaria bravura, riuscì a lavorare anche per Ferragamo per un breve periodo di tempo, dopo il quale però per problemi familiari fu costretto a tornare nella sua Fiesole. Anche il padre era artigiano ma piuttosto che scarpe e ciabatte lavorava la pietra, assieme al padre di colui che ora è rimasto l’ultimo scalpellino in città, Enrico Papini l’unico ormai ad estrarre e lavorare i blocchi di arenaria e pietra serena dalle cave di Maiano. Se invece abbiamo problemi con un vetro rotto, dobbiamo allontanarci da
Giuliano Tozzi Barbiere, 75 anni
Fiorenzo Miniati Calzolaio, 84 anni
Paolo Bonaiuti Falegname, 52 anni
“Cambia il rione e la clientela”
“Una vita tra le scarpe e la politica”
“Tanti clienti, il lavoro non manca”
“Questa bottega l’ha apartea il mio babbo nel 1936. Io lavoro qui dal 1952, sono rimasto l’unico in paese e conosco tutti a Borgunto. Il rione è cambiato, anche la clientela: c’è sempre ricambio e ora cominciano a venire anche gli stranieri oltre ai vecchi clienti affezionati”
“Il lavoro è cambiato. Prima si faceva tutto a mano con forme di legno. Ora le forme sono di plastica e per fare e cuciture ci sono le macchine. Le mie passioni da sempre sono state anche la politica e la musica. Suonavo il trombone in banda e sono stato consigliere comunale e poi assessore qui a Fiesole: era dura, di giorno in Comune e di sera a lavoro”
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Fiesole
Chi ha cominciato a lavorare tra la metà e la fine del secolo scorso oggi ha una realtà avviata, che ha conosciuto tempi bui
Luigi giannelli Fabbro, 74 anni
Giampiero Niccoli Fabbro, 57 anni
“Italiani o stranieri? È uguale”
“Ho iniziato a 15 anni, per passione”
ma che continua a funzionare nonostante le difficoltà e la mancanza di giovani disposti a imparare mestieri manuali
“Sono fabbro da più di 60 anni. Questo lavoro è tutta questione di fatica, si lavora duro con foggia e martello e facciamo di tutto dagli infissi al ferro battuto, a porte e cancelli. Ora ho 3 dipendenti. Italiani o stranieri? Che importa, basta aver voglia di lavorare”
“Ho iniziato a 15 anni per passione: vicino a casa mia c’era un fabbro e da bambino m’incuriosiva vedere il modo in cui lavorava. Così mi sono avvicinato a questo lavoro, ora ho un officina più grande e 4 dipendenti: adesso ci sono macchine più moderne. Fino agli anni ‘80 venivano le mamme con i ragazzini per chiedere di farli lavorare, ora non più”
LA mostra. Dal 7 giugno in Comune
Cinquant’anni di pittura e natura un particolare di un dipinto di
Luigi Falai
È
Giampiero Niccoli
Fiesole per raggiungere Caldine, dove ci potrà aiutare Emanuele Giacometti, che qui in via della Libertà ha la sua bottega. Più facile invece trovare fabbri e falegnami, legati al settore dell’edilizia dove c’è inequivocabilmente più lavoro. Certo, come ci confermano gli artigiani, sono cambiati modo di lavorare, clientela e tipologie di prodotti più richieste. Ce lo spiega chiaramente Giampiero Niccoli,
fabbro da 42 anni. “Lavoriamo con macchinari più complessi e vendiamo molto ai privati che vivono nei dintorni”, commenta mostrandoci la sua grande officina dove ora con lui ci sono 4 dipendenti. È della stessa opinione Luigi Giannelli, anche lui fabbro, all’opera nella sua officina poco distante da Borgunto, dove con lui lavorano il genero e altri 3 dipendenti: entrambi hanno trovato più facilmen-
te ragazzi stranieri disposti a dedicarsi a questa attività, decisamente faticosa. Sembrano infatti essere in maggioranza giovani immigrati ad avvicinarsi a questi lavori, piuttosto che italiani anche se non è ancora successo, come a Firenze, che stranieri si siano lanciati in attività proprie legate a questo settore, nel tentativo di sostituire un’eventuale mancanza nel territorio.
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tutto pronto nella sala consiliare del palazzo comunale, in piazza Mino, per accogliere le trenta opere firmate dal maestro Luigi Falai, pittore di bravura formale che ha saputo, nel corso dei suoi cinquant’anni di carriera, rappresentare nei dipinti e negli affreschi distribuiti per gran parte del bel paese, tutta la bellezza romantica dei paesaggi che gli stanno più a cuore, quelli della toscana più vera e romantica. E proprio a questi primi cinquant’anni di carriera pittorica è dedicato, il 7 giugno, il vernissage dell’esposizione “Natura e Pittura”, titolo che oltre a fare da file rouge tra i soggetti dipinti, sintetizza bene la poetica dell’artista. La mostra, che rimarrà aperta fino all’1 luglio (dal lunedì al giovedì 9 – 18, il venerdì 9 – 13. Ingresso libero) raccoglie opere realizzate con varie tecniche: dalle tele a olio o a tempere grassa ai carboncini agli acquerelli, mentre il soggetto principale rimane la natura, con un omaggio particolare, manco a dirlo, ai paesaggi fiesolani. Nato e cresciuto a Firenze, Falai ha cominciato fin da giovane a frequentare la bottega del pittore Adolfo Tagliaferri e successivamente quelle di Emanuele Cavalli e del maestro Pietro Annigoni, prima di imparare, nello studio di Romano Stefanelli, le tecniche della tempera grassa e dell’affresco. Le sue opere si trovano in vari luoghi d’Italia, tra cui il santuario salesiano della Sacra Famiglia a Firenze, la Chiesa di S.Maria in Cervaro in provincia di Frosinone e nelle /C.G. province di Pistoia e Benevento.
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il luogo. Circondata da un giardino all’italiana, per un giorno è eccezionalmente aperta al pubblico
La villa costruita per “schivare la noia” Caterina Gentileschi
location gli abbia portato affettivamente fortuna. Costruita nel 1400, la villa sorge sull’antico casale di Villa Palmieri e in principio apparteneva alla famiglia Cresci, che gli diede il nome di Schifanoia, per identificare un luogo di svago dove si può “schivare la noia”. Appartenne ai Cresci fino al 1550 e nel corso dei secoli è passata varie volte di proprietà in proprietà fino ad essere acquistata nel 1927 dall’americano Myron Taylor, ambasciatore americano in Vaticano durante il pontificato di Pio XII, che la ristrutturò in modo da poter accogliere nel migliore dei modi la sua collezione di opere d’arte e ne trasformò radicalmente lo spazio esterno, creando un vasto e piacevole giardino all’italiana suddiviso in ampi spazi geometrici e terrazze bordate di bosso. Statue, fontane, vasche e grandi alberi incorniciano alla perfezione la grande villa e i piccoli edifici, tra cui la cappella e il casale, distrubiti nel parco. Alla sua morte, Taylor lasciò tutto in eredità alla chiesa, che per un periodo lo trasformò nel Rosary College, un convitto per giovani americane che si trovavano a Firenze per studiare. L’ultimo passaggio risale al 1986 quando lo Stato italiano acquistò l’intero immobile, compreso il parco, trasformandolo nella sede dell’Istituto Universitario Europeo, centro di eccellenza che oggi ospita giovani studiosi provenienti da tutta Europa. I curiosi interessati ad entrare nel giardino della villa, solitamente chiuso al pubblico, possono partecipare alla visita guidata organizzata per il 9 giugno dal Comune di Fiesole in collaborazione con Aiapp (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio). Il biglietto costa 5 euro e può essere prenotato chiamando lo 055.5961293 dalle ore 10 alle ore 14 del lunedì antecedente la visita.
Sarebbe questo il luogo in cui Boccaccio scrisse il suo Decameron, ed è sempre qui, molto prima dell’arrivo dell’Istituto Universitario Europeo, che soggiornò Dumas
È
qui, secondo i meglio informati, che il Boccaccio scrisse le cento novelle del suo Decameron, forse ispirato dalla quiete e dai panorami che dalla villa - che si trova a metà strada tra la via faentina e San Domenico - si godevano e si godono tutt’oggi. Fatto sta che la suggestione boccacciana ha contribuito a portare fino alla bella dimora, che oggi ospita l’Istituto universitario Europeo, un altro personaggio di spicco della lettereatura internazionale come Alexandre Dumas padre che appena arrivato scrisse: “È nella villa Palmieri che Boccaccio scrisse il suo Decamerone. Ho pensato che questo titolo mi porterebbe fortuna e installo la mia scrivania nella stanza dove 493 anni fa l’autore delle cento novelle aveva posto la sua”. E vista la fama dell’autore francese de I tre moschettieri e del Conte di Montecristo, può anche darsi che la
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Fiesole
la polizza. Il Comune paga per garantire assistenza ai cittadini
L’assicurazione dei fiesolani Barbara Biondi
“U
n’assicurazione per riparare ai furti? Mai sentito parlarne”. Ma c’è anche chi dice che “Forse l’ha letto da qualche parte ma non sa di preciso di cosa si tratta”. E ancora: “Sì, la conosco ma qui a Fiesole furti, scippi e rapine fortunatamente non sono all’ordine del giorno e quindi non saranno in molti a usufruirne”. Basta fare un giro in piazza Mino per scoprire che non tutti sanno che se un fiesolano subisce un furto, uno scippo o una rapina ha diritto ad un servizio di assistenza pagato. Ebbene sì, molti cittadini lo ignorano, ma il Comune di Fiesole paga ogni anno un forfait per garantire ai propri cittadini, soprattutto a quelli più anziani, un adeguato servizio in caso di eventi spiacevoli come quelli sopra elencati. Ma di che genere di aiuto si parla e come fanno i residenti a usifruirne? Niente di più semplice, per accedere al servizio basta chiamare il numero verde della compagnia assicurativa, che si chiama Unisalute, e chiedere assistenza. I servizi che da contratto vengono garantiti sono molteplici, anche se la gran parte è legata ai casi di furti e derivati. Si va dall’invio di un medico o un ambulanza per lo shock subito, alla richiesta di una collaboratrice domestica per risistemare l’abita1169627
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zione messa a soqqudro da eventuali ladri o malintenzionati fino al trasferimento ad un centro medico specializzato o anche all’indennizzo per il furto della pensione e le spese per il rinnovo del documento d’identità. Ma non è tutto, è prevista anche la consegna della spesa a domicilio e l’invio di una guardia giurata per la custodia di casa e beni, e poi l’invio di artigiani per ovviare alle riparazioni necessarie dopo eventuali danni a cose e tentativi (magari riusciti) di scasso. Qualcuno potrà obiettare che in un paese tranquillo come Fiesole è difficile che si verifichino eventi
del genere. Ma se è pur vero che si tratta di casi rari, è bene anche che i cittadini siano informati, soprattutto nel caso degli anziani, che indipendentemente dall’assicurazione post furto, possono usufruire di un servizio di informazioni sanitarie telefoniche, di consulenze geriatriche specialistiche e dell’invio di paramedici a casa in caso di emergenza. Grande attenzione è rivolta anche ai ragazzi in età scolare, spesso vittime di episodi di bullismo: in caso di furto di libri o zaini, è previsto un rimborso per il riacquisto e un sostegno medico e psicologico.
pillole tempo libero costolina: prezzi speciali per i giovani residenti La Costolina, piscina nel cuore del fiorentino viale Malta, a pochi minuti di macchina da piazza Mino, propone prezzi speciali per i giovani tra i 15 e i 29 anni residenti nel territorio di Fiesole. Le lezioni di nuoto, aquaria e aquabike hanno un costo a lezione, per i fiesolani, di 5.20 euro invece che di 6.80 euro, mentre per il nuoto libero la tariffa è di 4 euro anzichè 4.50. Questa promozione è attiva a partire dai corsi che inizieranno il 13 giugno. Per accedere ai corsi è necessario possedere una tessera Uisp il cui costo è di 6 euro fino a 15 anni e 11 euro sopra i 15 anni mentre per chi è già in possesso della tessera è previsto il versamento di 1 euro (per carta attività). La piscina, che si trova nel cuore di Campo di Marte, ha una vasca coperta di 25 metri e un giardino esterno ideale per il periodo estivo. ambiente Compiobbi, arriva il centro di raccolta per l’olio Anche a Compiobbi è possibile portare il proprio olio alimentare esausto proveniente dalle cucine. Una nuova postazione fissa è stata istallata al Circolo “La Pace” (via della Stazione, 1), e il primo martedì del mese dalle 8 alle 11 un eco-furgone sarà presente in piazza Falcone e Borsellino durante il mercato. La postazione di Compiobbi si va ad aggiungere alle tre che già erano presenti sul territorio fiesolano ( Casa del Popolo del Girone - via Aretina, 24, Palestra di Pian del Mugnone - via Pian del Mugnone 1/a, Casina Rossa di Caldine - via di Bugia). L’olio vegetale può essere portato ai centri di raccolta all’interno di barattoli o bottiglie. E’ bene sapere che la sostanza, anche se sembra innocua, può essere molto dannoso per l’ambiente se immesso nella rete fognaria. Edilizia Piano casa, presentate 15 istanze “La Legge Regionale n. 24/2009, nata per dare impulso agli interventi sul patrimonio edilizio esistente, nel comune di Fiesole ha portato finora alla presentazione di 15 istanze. Di queste circa la metà ha ottenuto, previo parere della Commissione Comunale per il Paesaggio e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, l’autorizzazione paesaggistica, e in alcuni casi è già stato dato avvio ai lavori”. È questo il primo bilancio tracciato dall’assessore all’urbanistica Marcello Cocchi in merito all’applicazione della legge che consente l’ampliamento di edifici per civile abitazione fino ad un massimo del 20% della superficie utile lorda ma anche la demolizione e ricostruzione con premio volumetrico fino al 35% della superficie utile lorda.
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il giornale nel tuo Comune
La storia. La cooperativa Il Girasole ha organizzato un corso per diversamente abili
Tennis e disabilità? Un gioco da ragazzi Il progetto sperimentale “Palla al balzo” ha messo alla prova (con successo) cinque giovani che, oltre a imparare le basi della tecnica, hanno sviluppato attenzione e rispetto verso il prossimo Barbara Biondi invece è accaduto grazie all’impegno degli educatori di questa cooperativa sociale, che si occupa a vario livello di assistenza a disabili e anziani, e che quest’anno ha voluto tentare la straordinaria esperienza insegnare il tennis a cinque persone con disabilità psichica del centro socio-educativo Il
i ragazzi con gli educatori e gli istruttori
Totem. A tenere ben salde le redini dell’avventura che prende il nome di progetto “Palla al balzo”, ci ha pensato Giuditta Borgonovi, 23 anni, che studia per diventare educatrice e nel frattempo si esercita a fare il lavoro che vorrebbe diventasse la sua professione “da grande”, insieme al 26enne Marco Locci, quest’ultimo già educatore di professione. “ Abbiamo fatto spiega Giuditta - come si farebbe con dei bambini, partendo da zero e insegnando passo passo la tecnica, i vari tipi di colpo e di passaggio”. Era questa la scommessa: riuscire a rendere reale un’esperienza che per determinate persone rimane molto spesso solo un miraggio. “I ragazzi erano felicissimi e abbiamo avuto un riscontro positivo anche dalle famiglie che raccontavano come i loro figli tornavano a casa contenti, raccontando dei pomeriggi passati sul campo da gioco - continua Giuditta -. Ma non solo, ho notato anche miglioramenti nel comportamento di ognuno di loro. Dovendo seguire delle lezioni e imparare, è aumentato il livello di attenzione e ha funzionato anche come “disciplinatore”: stavano in fila, aspettavano il loro
sul campo da tennis
turno. Tutte cose da non dare mai per scontate e che facendo altri tipi di attività non erano venute fuori”. Diritto, rovescio, battute e palleggi, questo è tutto quello che hanno imparato in sei mesi di allenamento alla Fiesole Tennis di Pian di Mugnone i cinque ragazzi coinvolti da Giuditta e supportati con entusiasmo dagli istruttori del centro sportivo. “Era un progetto sperimentale e quindi a maggior ragione siamo rimasti piacevolmente stupiti dal risultato. Anche se si fosse trattato solo di far divertire i nostri ragazzi facendo fare loro un po’ di attività fisica sarebbe stato già un successo, lo è stato a maggior ragione quando ci siamo
resi conto che le fondamenta della tecnica venivano apprese e che loro poteva servire anche per rapportarsi in un modo nuovo con gli altri”. Visto il successo, il Girasole vorrebbe replicare l’esperimento anche a settembre, “Ma ci mancano i fondi per farlo spiega Giuditta -. Avremmo bisogno di 2500 euro, che non sono una cifra enorme, ma per noi non è così semplice raccoglierli. Vorremmo trovare un finanziatore privato, oppure, come abbiamo già fatto in passato, organizzare delle cene o aste di beneficenza per finanziare il progetto. Sono sicura che se riuscissimo a ripartire, i nostri ragazzi ne sarebbero entusiasti”.
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rendere una racchetta e cominciare a tirare colpi a una pallina può essere una conquista per chi, come i ragazzi con cui lavora la cooperativa Il Girasole, fino a poco tempo prima non avevano mai pensato di poter provare l’ebbrezza di giocare a tennis. E
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ambiente
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dOssIeR/1. Il taglio degli incentivi potrebbe penalizzare l’occupazione “verde”
rinnovabili, a rischio ventimila posti La nostra è una regione in cui le energie alternative vanno forte: basti pensare che una lampadina su quattro si accende grazie alla geotermia e che nei primi mesi dell’anno sono stati 3.200 gli impianti fotovoltaici allacciati alla rete enel Antonio Passanese
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arliamoci chiaro: se vogliamo evitare catastrofi ambientali come Fukushima e Chernobyl, solo per citare le più note e le più vicine temporalmente, ci restano poche strade da seguire. Il fronte del nucleare a tutti i costi sembra spaccato. C’è chi chiede tempo e c’è chi invece ancora ritiene l’energia atomica l’unica ipotesi per una presunta indipendenza energetica. Le fonti fossili (petrolio, carbone e gas naturale) che asfissiano il nostro pianeta non sono eterne. E allora perché non puntare sulle energie rinnovabili? Perché non sfruttare risorse inestinguibili come il mare, il vento, il sole? Prendiamo ad esempio la geotermia: in Toscana, ogni anno si producono ben cinque milioni di kilowattora, che coprono il 25 per cento del fabbisogno regionale di elettricità. In questo modo, fanno sapere da Enel, si possono risparmiare oltre un milione di tonnellate di petrolio ed evitare l´emissione di quasi quattro milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’aria. Potremmo dire che una lampadina su quattro, nella nostra regione, si accende grazie alla geotermia. Sulle energie rinnovabili, in Italia, hanno investito 85mila imprese con 150mila addetti. Un settore
in controtendenza, che cresce, nonostante la crisi. E il Granducato, più di altri, sembra essere molto sensibile a questo tipo di argomenti. Lo evidenzia un dato significativo: i 3.200 nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili - che Enel ha connesso alla rete elettrica nel primo quadrimestre del 2011 - fanno registrare una crescita degli impianti a emissione zero del 110 per cento. L’inaspettata batosta è arrivata però con il decreto dello scorso 3 marzo, definito da più parti “sciagurato” perché, con il taglio degli incentivi per chi decide di non inquinare, di fatto, si blocca il lavoro delle aziende del comparto. In Toscana sono almeno 20mila i posti in pericolo per chi si occupa di fotovoltaico, pannelli solari e certificazione energetica degli edifici. A pagare le conseguenze
Centocinquanta aziende hanno annunciato che promuoveranno un’azione legale
di questa scelta, contro la quale anche il ministro Prestigiacomo aveva minacciato le dimissioni, dunque, sono soprattutto le imprese che hanno perso fior di commesse. La novità, sotto il cielo della politica, è il decreto Romani del 5 maggio, che però sembra non abbia risolto nulla. Anzi, denunciano le confederazioni dell’artigianato e le Pmi, “restano ancora a rischio gli investimenti futuri e l’occupazione”. La situazione è così grave che 150 aziende, il giorno in cui è stato firmato il nuovo decreto sugli incentivi, hanno annunciato che promuoveranno un’azione legale attraverso l’associazione “Sos Rinnovabili”. Intanto, il Consorzio agrario di Firenze punta all’autosufficienza energetica. Un investimento di 400mila euro che guarda al futuro dell’agricoltura e delle imprese agricole della Valdelsa. “L’agricoltura guarda alle rinnovabili con molto interesse e attenzione – spiega Carlo Alberto Zanieri, presidente del Consorzio – chi fa agricoltura è il primo soggetto impegnato nella sostenibilità e nella tutela del nostro ambiente. Gli imprenditori agricoli faranno la loro parte, e il Consorzio agrario potrà essere di stimolo”.
VademecUm A coloro che decidono di attrezzarsi “in proprio” occorrono qualche spesa iniziale e un po’ di pazienza
E per chi vuole “far da sé” circa undicimila euro per partire
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eniamo al pratico. Gli esperti che abbiamo intervistato sulle rinnovabili ci hanno fornito alcuni spunti di riflessione e di discussione. Ora dovrebbe esserci chiaro cosa sta succedendo a livello legislativo. Ma se il signor Rossi decidesse di installare un impianto fotovoltaico, a chi dovrebbe rivolgersi, quali requisiti dovrebbe avere l’immobile e, soprattutto, quanto andrebbe a spendere? Dunque, se la famiglia del signor Rossi non ha particolari esigenze energetiche potrà montare un impianto da 3 kwp (chilowatt picco) che si aggira attorno agli undicimila euro. A questa somma bisognerà aggiungere mille euro di pro-
getto e tenuta rapporti con Enel e Gse. Naturalmente, per avere tutte le garanzie del caso, perché la truffa è sempre dietro l’angolo, meglio rivolgersi a una ditta che sia abilitata alla lettera A del Dm 37/09 (per fugare ogni dubbio è possibile una verifica presso la Camera di commercio). L’azienda, quindi, invierà una richiesta all’Enel (che per aprire la pratica prende 120 euro) che avrà un mese per effettuare un sopralluogo. Se tutto sarà in regola, per l’allaccio bisognerà versare altri 120 euro e attendere ulteriori 30 giorni. I tempi di formalizzazione del contratto con il Gse, però, sono abbastanza lunghi. Possono volerci
anche 6 mesi, l’importante è che il signor Rossi, dalla data di allacciamento, conti i kw prodotti così da ottenere il rimborso degli arretrati. Ah, giusto. L’immobile naturalmente deve essere dotato di una falda o di una pensilina (possibilmente a sud) dove poter appoggiare i moduli. Se l’esposizione è a est o a ovest, per esempio, potrebbe esserci una “perdita di efficienza” di circa il dieci per cento. E se Rossi abita in un condominio? L’ideale sarebbe un impianto per i consumi comuni (come si fa per ascensore, illuminazione e autoclave), ricordando che, per /A.P. sviluppare 3kwp, servono 24 metri quadrati.
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dOssIeR/2. Parla Maurizio Barsottini, presidente di Cna installazione e impianti Toscana
“Un provvedimento che scontenta tutti” Il decreto Romani ha messo in crisi il settore e 4 miliardi di euro di investimenti sono ora sospesi nell’incertezza: “non credo che ci saranno conseguenze sulle tariffe fino al 2012, ma così non va” Antonio Passanese
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el settore delle energie rinnovabili serpeggia malumore e incertezza per quello che sarà il futuro. Il comparto, e soprattutto il fotovoltaico, ha rappresentato per centinaia di aziende toscane l’ancora di salvezza e la garanzia di occupazione in un mercato che soffre per la consolidata crisi economica. Maurizio Barsottini, presidente di Cna installazione e impianti Toscana, è in prima linea per difendere tutti quegli imprenditori che hanno coraggiosamente investito sulle energie alternative e che oggi sono a un passo dal baratro. Presidente, cosa cambia nelle rinnovabili alla luce del nuovo decreto Romani? La flessibilità e la duttilità ad adeguarsi alla nuova richiesta è una caratteristica dei miei rappresentati, e con rapidità estrema è stata messa in atto una riconversione dell’operato per dare risposta a una domanda nuova. Ma ciò non avviene se non c’è una prospettiva di mercato seria. Molte delle nostre aziende si sono impegnate, hanno investito: ci hanno costruito le fondamenta del proprio castello. Il ministro Romani, con l’arroganza tipica di qualche decennio fa, ha emesso un provvedimento che ha la caratteristica, credo unica, di scontentare tutti. Dai sindacati dei lavoratori alle associazioni di categoria, alle
regioni e alle commissioni parlamentari. Dove c’era un aspetto non politico, in quanto contestato sia da destra che da sinistra, ma una semplice valutazione dei fatti, fatta in maniera scientifica. Come se il problema fosse il rispetto del diritto... Proprio così. Lo Stato italiano, il 6 agosto 2010, con lo stesso Ministero che oggi lo ha affossato, ha sottoscritto un “contratto” con il mondo dell’imprenditoria, con gli istituti di credito, con i cittadini. Il ministro Romani unilateralmente lo ha modificato lasciando centinaia di aziende in difficoltà, 4 miliardi di euro di investimenti in corso appesi all’umore di questo signore, l’1 per cento del Pil nazionale. Credo che il decreto subirà successive modifiche per gli aspetti costituzionali. I fondi di investimento stranieri si sono già appellati ai tribunali internazionali: l’effetto della retroattività di un provvedimento in uno stato di diritto non credo possa passare. E per quanto riguarda le tariffe? Non credo che questo sia un problema, almeno fino a tutto il 2012. Il mercato saprà adeguarsi. Stiamo a vedere, ma così non va, soprattutto perché in questa conformazione non esiste una certezza della tariffa su cui si ricadrà. E quale banca, mi chiedo, potrà dare fiducia a questo mercato?
FocUS Oggi sono quasi dodicimila le famiglie del granducato che hanno scelto questa strada: 1.666 solo a Firenze
“Ma per i piccoli impianti privati di fatto non cambierà molto”
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nvestire nel fotovoltaico conviene. Attualmente si può arrivare a una resa attorno al 10 per cento, ma la cosa, stranamente, non è risaputa come ci si aspetterebbe. Nella nostra regione quasi 12mila famiglie hanno scelto l’energia pulita, 1.666 solo a Firenze. Il decreto firmato a inizio maggio dal ministro Romani, di fatto, non cambia la situazione per i privati che vogliono utilizzare le energie rinnovabili. Qualche problema invece lo riscontreranno coloro che voglio realizzare grandi impianti fotovoltaici. “A un leggero calo delle tariffe incentivanti – spiega Rino Capezzuoli di Toscana Ener-
gie Rinnovabili – che, in alcuni casi particolari, aumentano, corrisponde un relativo calo del prezzo dei materiali usati. L’incertezza che ha preceduto l’uscita del nuovo decreto ha significato il blocco delle prospettive di attività per circa due mesi con riflessi evidenti soprattutto sulle piccole imprese del settore”. E infatti, negli ultimi mesi, dubbi e perplessità in merito agli incentivi hanno preso il sopravvento. “La realtà, decreto alla mano, è un’altra. Non è cambiato quasi nulla, soprattutto per coloro che vorranno realizzare impianti di autoconsumo”, che oltretutto restano i più favoriti. Da ri-
cordare che le detrazioni sono valide per venti anni “e restano costanti dal momento in cui l’impianto entra in funzione. La stessa cosa non si può dire dell’energia elettrica che aumenta costantemente di prezzo”. Partendo, dunque, da queste considerazioni si comprendono le ragioni della decisione della Regione Toscana, che ha scelto di limitare i permessi per le “distese” di pannelli fotovoltaici. Meglio, infatti, sarebbe utilizzare i tetti delle nostre case, specialmente quelli ancora coperti da amianto, che godono di un incentivo di 5 centesimi /A.P. di euro per ogni chilowattora prodotto.
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consumi
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AMbIeNte. Entro dicembre verranno installati altri 14 fontanelli in sette comuni della provincia
I “rubinetti di tutti” aumentano ancora Solo nei primi tre mesi del 2011 hanno erogato oltre tre milioni di litri nelle zone coperte da Publiacqua, con picchi a Firenze e Pistoia. e negli ultimi cinque anni è cresciuto il numero di persone che sceglie la fonte domestica e dice addio alle bottiglie Benedetta Strappi
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ome quando, tanto tempo fa, l’acqua si andava a prendere al pozzo. Magari non succedeva nel centro di Firenze, magari è passato talmente tanto tempo che il “c’era una volta” non regge più. Sta di fatto che i fontanelli che distribuiscono acqua gratuita (quella cosiddetta “del sindaco”) hanno qualcosa della tradizione, quella che sapeva fare a meno degli imballaggi, cucita addosso a un mondo in cui l’inquinamento ancora non era che uno spettro di là da venire. Piacciono i fontanelli, e piacciono talmente tanto che, solo nei primi tre mesi del 2011, hanno erogato oltre tre milioni di litri d’acqua nel territorio coperto da Publiacqua. Giusto per fare un esempio: solo dalla fonte dell’Albereta, da cui sgorga acqua frizzante, nello stesso trimestre sono piovuti oltre 360mila litri di acqua con le bollicine. E ora stanno per arrivare nuovi fontanelli: entro dicembre ne saranno installati altri 14, che andranno a fornire i cittadini di sette comuni della provincia fiorentina (Fiesole, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Signa e Impruneta). La realizzazione di questi nuovi 14 fontanelli avrà un costo complessivo di 560mila euro, dei quali 392mila finanziati dalla Provincia, 144mila da Publiacqua e 24mila dal Comune di Fiesole. E che i cari vecchi rubinetti siano tornati a piacere lo raccontano i dati: negli ultimi 5 anni più di un terzo della popolazione (37 per cento) dell’area Publiacqua beve regolarmente “acqua di casa”, con un aumento di oltre 16 punti percentuali. Trattasi cioè di oltre 201.600 cittadini: circa 80.600 famiglie (considerando – con un po’ di fantasia – che una famiglia media sia formata da due persone e mezzo). La scelta di questo plotone di persone ha portato al risparmio di 40.320 metri cubi di acqua imbottigliata, con un risparmio economico che va dai 12 ai 20 milioni di euro (a seconda di un costo per litro stimato in 30, 40 o 50 centesimi) e che, in soldoni, per ogni famiglia spazia dai 150 ai 250 euro l’anno. “Abbiamo sperimentato con successo il sistema dei fontanelli – sottolinea il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis - con accessi record a Firenze e a Pistoia, e andiamo avanti convintamente su questa strada. Non per niente nel Piano d’ambito ne è prevista l’installazione di altri
Un risparmio economico da 150 a 250 euro per ogni famiglia
74 in tutti i comuni del nostro territorio, con un investimento complessivo di un milione e 260mila euro. Un impegno importante attraverso cui Publiacqua lancia tre messaggi positivi: si può risparmiare sui costi per l’acquisto di acque minerali che sono rilevanti; si possono ridurre i rifiuti e i trasporti; si può tranquillamente bere l’acqua del rubinetto controllata giornalmente, di ottima qualità e tra le migliori d’Italia”.
In aGenda Urne aperte su temi caldi
referendum, il 12 e 13 si vota
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uNo dei FoNtaNelli GiÀ attiVi
(Foto
di
GiuSeppe della maria)
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rriva il “referendum day”: gli italiani sono chiamati a dire la loro su privatizzazione dell’acqua, energia nucleare e legittimo impedimento. Le date sono quelle del 12 e 13 giugno, il numero di quesiti (salvo novità dell’ultim’ora, a rischio potrebbero essere i quesiti su nucleare e acqua, su cui mentre Il Reporter va in stampa è chiamata a esprimersi la Cassazione) è quattro. È un referendum di tipo abrogativo: mettendo una croce sul sì si esprimerà la volontà di cambiare le leggi approvate, scegliendo il no si lascerà tutto come ora. I primi due quesiti (scheda rossa e scheda gialla) hanno a che fare con l’acqua pubblica. Il primo riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica e chiede l’abrogazione dell’articolo secondo cui la gestione del servizio idrico può essere affidata a privati. Il secondo quesito riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato: in base alla normativa vigente, ad oggi, i gestori possono caricare sulla bolletta anche il 7 per cento in più senza reinvestire questa quota in migliorie sulla rete. Il terzo quesito (scheda grigia) riguarda il nucleare, e la costruzione di nuove centrali. Anche in questo caso un sì “vale” un no, ed equivale a bloccare la costruzione di nuovi siti in Italia. Il quarto quesito (scheda verde chiaro) riguarda la giustizia, e chiede l’abrogazione di quella parte di articolo conosciuta come “legittimo impedimento” e che riguarda le “disposizioni in materia di impedimento del Presidente del Consiglio e dei Ministri a comparire in udienza penale”. I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica 12 e dalle 7 alle 15 di lunedì 13 giugno. Per votare occorrono un documento di riconoscimento e la tessera elettorale: chi l’avesse smarrita può richiederne un duplicato agli uffici elettorali del Comune di Firenze.
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estAte/1. Brutta sorpresa per gli scooteristi, banditi dall’area che va dalla stazione a Santa Croce
ztl estiva, fino a settembre passi chi può La zona a traffico limitato copre più o meno lo stesso perimetro
Giuditta Boeti
dell’anno scorso, ma nella “area rossa” è proibito il transito
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urerà fino al 25 settembre, ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 23 alle 3 del mattino successivo. Stiamo parlando della ztl estiva, il provvedimento tanto atteso dai residenti del centro storico disturbati dal rumore e dalla movida. Le aree soggette a limitazioni del traffico sono due: una più ampia con deroghe per una serie di
anche alle due ruote. e da agosto arriveranno nuove restrizioni per i professionisti e per i veicoli commerciali di trasporto merci
L’InTeRVISTa Giampiero Maracchi (Cnr)
Meteo, clima pazzo in vista
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uN Varco della ztl NotturNa
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econdo il Noaa (l’Ente nazionale statunitense per gli oceani e l’atmosfera) quella alle porte sarà un’estate più fresca e leggermente più piovosa rispetto alla norma stagionale. Ma c’è chi invita alla prudenza ed evita previsioni di lunga scadenza. “Bisogna avere cautela perché le supposizioni stagionali hanno un’attendibilità modesta, basandosi su considerazioni di grande scala” spiega il direttore dell’Ibimet-Cnr Giampiero Maracchi. Quel che è certo è che “anche quest’anno non mancheranno ondate di calore alternate ad abbassamenti improvvisi di temperatura”, annuncia l’esperto. Ma cos’è che causa questi sbalzi climatici così evidenti? “La risposta sta nella mutazione della circolazione delle correnti d’aria che non si muovono più da est a ovest, come avveniva fino a qualche anno fa, ma provengono da nord a sud. Il risultato è che l’incontro dell’area calda proveniente dal meridione con quella fredda proveniente dal settentrione provoca perturbazioni”. “Più in generale – aggiunge il climatologo del Cnr – si prospetta un’alternanza di periodi caldi a periodi piovosi e leggermente più freschi. Ormai siamo abituati a piogge sempre più frequenti e soprattutto più intense, a rovesci improvvisi o a eventi come cicloni e inondazioni. Tutte queste alterazioni climatiche non sono altro che l’effetto dell’inquinamento prodotto dall’energia sia a livello mondiale che, in particolare, nel Mediterraneo, e la Toscana non è esclusa da questa logica”. Insomma, pur se è difficile fare previsioni certe, il climatologo Maracchi crede “che l’ondata di calore avuta a maggio potrebbe significare che le masse d’aria calda arriveranno ancora più a nord, e l’estate afosa per una volta sarà nel Nord Europa, mentre da noi, ma è solo un’ipotesi, potremmo avere una /G.B. stagione temperata”.
veicoli, tra cui gli scooter, l’altra più ristretta dove i divieti sono più rigidi. Ai varchi della ztl sono in funzione, come sempre, le porte telematiche collocate agli accessi, e quindi anche i display luminosi. Negli altri ingressi è invece collocata la necessaria segnaletica. L’area interessata dal divieto di transito è sostanzialmente quella dello scorso anno. Nell’area “blu” della Ztl notte, quella più ampia che abbraccia anche Oltrarno e le zone di Porta al Prato e piazza d’Azeglio, potranno circolare anche i motorini. Ma i divieti diventano più rigidi per quanto riguarda l’area “rossa”, quella che va dalla stazione a Santa Croce: qui il divieto di transito è pressoché totale, scooter compresi. Una corsia speciale rimane però aperta (con accesso da via Alfieri) per raggiungere l’ospedale di Santa Maria Nuova, a patto che poi si seguano le istruzioni per inserire nella “lista bianca” la targa della propria auto ed evitare così di ricevere la multa. Intanto, dal primo agosto il Comune ha deciso di limitare ulteriormente l’accesso alla zona a traffico limitato ai professionisti e ai veicoli commerciali di trasporto merci. L’ingresso nella ztl sarà vietato dalle 6,30 del mattino (prima era vietato dalle le 7,30), con l’obiettivo di ridurre di almeno il 15 per cento i 53.132 permessi per il transito nella zona a traffico limitato rilasciati fino a questo momento. La giunta comunale ha infatti alzato le barriere della ztl che vanta il titolo di “ztl più grande d’Europa”, che rischia di diventare ora la più severa e la più costosa. In particolare, sono diciannove le categorie coinvolte, tra le quali banche, consolati, rappresentanti politici e veicoli a tre ruote, che dovranno restare fuori dal centro, mentre chi ha un garage (hotel compresi) all’interno della ztl non potrà più avere telepass da consegnare ai clienti abituali: ogni ingresso dovrà essere autorizzato esclusivamente tramite il collegamento con il portale del Comune entro un’ora dal transito, sborsando 1 euro per ogni ingresso. Stessa cosa per autofficine, autonoleggi e artigiani chiamati per le riparazioni d’urgenza, che dovranno adeguarsi a questa “tassa”. I veicoli adibiti al trasporto merci dovranno essere autorizzati singolarmente ma avranno l’obbligo di uscire dalla Ztl entro le 9 del mattino. Infine, i medici non convenzionati col sistema sanitario dovranno dotarsi di un permesso temporaneo gratuito per ogni visita a domicilio. Ogni deroga alle nuove regole sarà decisa per casi particolari dal sindaco.
L’obiettivo è quello di ridurre del 15 per cento gli attuali permessi
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estAte/2. Durante l’inverno molte sale hanno chiuso i battenti. Ora arrivano gli spazi all’aperto
Arene, scatta l’ora dei film sotto le stelle Serena Wiedenstritt
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estate i cinema chiudono e non solo per ferie. Aumentano infatti a Firenze i casi di sale che all’arrivare della primavera dichiarano di non farcela più, per gli introiti che non coprono i costi, o decidono di puntare su nuovi orizzonti, magari anche per vecchie questioni legate a fallimenti illustri. Sta di fatto che per il fiorentino che la sera sceglie, o meglio avrebbe scelto, di andare al cinema, i tamburini dei giornali sono desolanti. L’elenco può iniziare dal cinema Colonna sul lungarno Ferrucci, che la scorsa estate aveva chiuso per ferie senza riaprire all’inizio della stagione successiva, per continuare con Fiamma, Principe, Spazio Uno e Variety: tutte sale che risultano chiuse, e non è solo una questione di temperature che si stanno alzando. Non si tratta insomma della solita alternanza estiva con le arene, che apriranno verso la metà di questo mese. Come se non bastasse, le nuove chiusure si aggiungono alla lista di sale storiche che nel tempo hanno tirato giù i battenti -
tanto per citarne alcuni Eolo, Ciak, Excelsior e Manzoni, per non parlare del Gambrinus - lasciando la città a secco di cinema, mentre a livello di amministrazione comunale continua il dibattito sui multisala, con un’attenzione tutta particolare per quello di Novoli. Riguardo alle chiusure più recenti, quelle di Principe e Fiamma, le incertezze sono numerose. Lo stop alla programmazione a fine aprile è stato deciso dal liquidatore dell’immobiliare Veronica 84 srl del gruppo Cecchi Gori e il futuro delle due sale è in bilico. Come sempre, quando si affronta il tema dei cinema, il problema principale è quello della destinazione d’uso che vincola gli spazi a un utilizzo cinematograficoculturale. Nello specifico questo vincolo riguarda la sala del Principe, ma non il Fiamma. Quanto al Variety, la chiusura risale al 30 gennaio scorso. La motivazione non era dovuta agli scarsi incassi, ma alla scadenza del contratto d’affitto. Per questo, molti cittadini si erano messi in moto per tentare di salvare la sala che, diventata famosa
Per le serate della bella stagione le opportunità non mancano: tornano il chiardiluna, gli schermi di campo di marte e quello del Poggetto a Rifredi
fAI-dA-te. Impianti per tutte le tasche. O quasi
C’è anche la versione domestica
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l divano di casa, i popcorn appena scoppiati nel microonde e l’effetto cinema. Quasi per tutte le tasche. Vivere emozioni da sala cinematografica senza bisogno di uscire di casa è tutta una questione di suono. Quanto ai costi, si varia da meno di 200 euro per un sistema che assomiglia alla magia del cinema a circa 1.000-1.300 euro per assicurarsi la qualità del grande schermo. Ma non c’entrano solo gli impianti. Certo che conta il numero di casse. Lo spiegano bene gli esperti: decisamente meglio il sistema 5.1, che tradotto significa cinque altoparlanti (tre anteriori e due posteriori) e un subwoofer (per i suoni più bassi) della soluzione 2.1, che non comprende le casse posteriori. Ma molto si gioca anche sull’ambiente scelto per portarsi l’effetto cinema a casa. Si deve infatti stare attenti a come si posizionano le casse per essere davvero avvolti dal suono. A volte la magia viene meno semplicemente a causa di ostacoli come mobili, tappeti, tende e sofà che incidono sulla propagazione del suono. L’accortezza in questo caso è regolare il volume di ogni singolo canale per riequilibrare distanze e superare eventuali ostacoli. Per chi poi non vuole perdersi a intrecciare (e soprattutto nascondere) i cavi, spendendo qualcosa in più si possono acquistare ottime casse wireless che
semplificano le operazioni di montaggio e l’organizzazione della stanza. Sistemato il suono, eccoci alla questione dello schermo. Anche se per “home theater” si intende principalmente il suono avvolgente, non si può trascurare l’immagine. In questo caso è da tenere presente la dimensione della stanza, che deve essere commisurata ai pollici dello schermo. Se si intende guardare la tv – o il cinema – da un metro e 80 cm di distanza va benissimo un 32 pollici (dal costo medio di 600 euro), mentre i 40 sono consigliati per chi si posiziona a 2,5 metri. Si spende così sui 900 euro. Infine, c’è l’opzione 3D. Non solo portarsi a casa il cinema, ma anche le tre dimensioni: in questo caso la spesa fra schermo, lettore dvd ad hoc e occhialini /S.W. sale sopra i 1.600 euro.
negli anni Ottanta per aver ospitato le performance di Moana Pozzi, era diventata dal 2001 uno dei multisala più frequentati della città, in un’area dove la scelta per chi vuole andare al cinema è piuttosto limitata. Ma il “potere del mattone” per ora ha vinto, e pare che si prospetti, al posto del cinema, l’ipotesi edilizia residenziale. Proprio come sta
accadendo nei locali dell’Apollo di via Nazionale, che a breve tornerà a nuova vita, ma senza sale. Ma con l’estate che si avvicina tanto vale consolarsi con le arene estive, che si apprestano a riaprire per riproporre i successi della passata stagione e qualche anteprima. Per i prossimi mesi riparte la programmazione della storica arena Chiardilu-
na in via Monte Oliveto, delle arene di Campo di Marte, accanto al Mandela Forum, con i due spazi per l’essai nella piccola e il grande pubblico nell’arena grande, e lo spazio del Poggetto a Rifredi. Insomma, (almeno) d’estate, in fondo, da Firenze sud a Firenze nord si può continuare a sognare davanti al grande schermo.
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estAte/3. Il sole torna ad arrostire Firenze e le opportunità per vivere il suo fiume non mancano
Pesca, sport e tintarella lungo l’Arno FocUS
Per chi ha voglia di godersi a pieno
Ha riaperto anche il BSide
Santa rosa, il giardino pronto a un nuovo look
le rive del corso d’acqua non c’è che
I
l’imbarazzo della scelta: spiaggetta per i più pigri, giri in bici e lancio dell’amo per i più attivi Antonio Rettura
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on l’arrivo delle giornate calde si intensifica la vita sulle sponde dell’Arno: sono molti i fiorentini che nella stagione estiva scelgono i luoghi sulle rive del fiume per il loro tempo libero. Si può prendere il sole, trovare un po’ di fresco, praticare sport, pescare o sorseggiare una bevanda alla sera nei luoghi di ritrovo lungo il corso d’acqua. Il tratto di riva che attraversa il parco delle Cascine è uno dei più frequentati: qui è possibile sia rilassarsi all’ombra degli alberi, sia prendere la tintarella. Gli argini di cemento all’altezza della “cascata” sono inclinati al punto giusto da diventare una sorta di sedia sdraio per chi cerca un po’ di relax al sole, magari leggendo un libro, con lo scroscio dell’acqua in sottofondo e la brezza rinfrescante. Gli sportivi, invece, possono praticare jogging o pedalare in mountain-bike lungo il percorso sterrato che costeggia il fiume, dal tratto di fronte alla piazza delle Cascine verso ponte all’Indiano. Per chi preferisce rilassarsi sulla sabbia, c’è la spiaggetta sull’Arno davanti alla torre di San Niccolò. Il colpo d’occhio è molto caratteristico: un angolo di sabbia chiara con la torre di Palazzo Vecchio sullo sfondo. Tra i ragazzi in costume a prendere il sole c’è chi vorrebbe più cura nella pulizia e maggiori servizi per i frequentatori della spiaggetta. Qualcuno, per gradire, riferisce anche l’avvistamento di qualche nutria, i grossi roditori di origine sudamericana che ormai fanno parte dell’habitat dell’Ar-
no. Anche la pescaia del lungarno Soderini, più spartana e raccolta, è meta degli amanti dell’abbronzatura, tra cui molti stranieri. Nel periodo estivo, solitamente a partire da fine giugno, in questi luoghi si svolgono anche manifestazioni serali che attirano numerosi giovani. Tra le attività che si svolgono nel tratto cittadino dell’Arno c’è anche la pesca sportiva. Molti appassionati si ritrovano lungo le rive per praticare questo hobby il cui obiettivo, ovviamente, non è quello di riempire la padella a fine giornata. Lo spirito è quello di stare a contatto con la natura, “sfidare” i pesci, catturarli e rilasciarli in acqua. E magari, prima di liberarli, scattare una foto agli esemplari degni
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di essere immortalati. I giovani che desiderano avvicinarsi a questo sport possono anche frequentare alcuni corsi gratuiti per imparare le tecniche di pesca. Le associazioni Arci Pesca Fisa e Fipsas, con il contributo della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, hanno infatti istituito la scuola di pesca nell’Arno fiorentino, aperta ai ragazzi fino a 16 anni. Durante i corsi, oltre alle lezioni di pesca pratica, sono previsti momenti di formazione sull’ecologia fluviale, sulle specie ittiche e sul rispetto dell’ambiente. Per i fiorentini l’Arno è stato sempre così: da un lato un pericolo, ma dall’altro una grande risorsa che ha reso grande il capoluogo toscano.
diecimila metri quadrati del giardino di lungarno Santa Rosa si fanno belli. Sono infatti partiti i lavori di restyling dell’area verde che va da piazza Gaddi al Torrino di Santa Rosa. E ora, all’orizzonte, ci sono quattro mesi di interventi (con un costo complessivo di 315mila euro) che porteranno alla riqualificazione dell’area, sollecitata a più riprese dagli stessi residenti. Il progetto prevede il ripristino e la recinzione dell’area ludica, con l’inserimento di giochi nuovi, l’installazione di un fontanello di acqua di alta qualità e il potenziamento dell’impianto di illuminazione. Ma verranno fatti aggiustamenti anche al verde della “rive gauche” del lungarno, con l’abbattimento (necessario) di alcuni alberi malati e il reimpianto di sostituti in numero superiore. Si tratta essenzialmente di platani e bagolari, che già popolano quell’area e che ora si candidano ad aumentare ancora, a degna cornice del percorso pedonale che attraversa tutta l’area. In questo modo, il giardino dovrebbe tornare a vita nuova, e superare quei problemi che, a cadenze regolari, in passato hanno reso necessari gli interventi di polizia e Caritas. Ma il Comune ha presentato anche uno studio di fattibilità per trasformare l’ex gasometro di via dell’Anconella in uno spazio polivalente con ristorante, piscina, palestra, uffici e area bambini: la gara potrebbe partire nel 2012. E, nel frattempo, il lungarno Santa Rosa si è ripreso anche un altro pezzettino: a metà maggio ha infatti inaugurato la stagione estiva il BSide, locale all’aperto (anzi, come direbbero i signori della notte, “lounge garden”) tutto luci e atmosfere, adatto ai cultori della notte di San Frediano. Gli ingredienti, al solito, sono musica e cocktail da sorseggiare al fresco dei divanetti, veduta dell’Arno /G.R. d’argento inclusa.
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estAte/4. Gli impianti aperti al pubblico sono tanti: alcuni famosissimi, altri un po’ meno
...e piscine di lusso per i più esigenti La costoli e le Pavoniere sono tra le più note, ma ci sono anche strutture più di nicchia: spesso, come Holiday Inn e Villa Le Rondini, sono annesse agli alberghi. ma accessibili a tutti Rosaria Zanieri
C
on l’arrivo delle prime giornate estive cresce la voglia di mare, ma non sempre è possibile abbandonare la città per dirigersi verso le più vicine località costiere. Come fare, quindi, per allietare le calde giornate estive di chi è costretto a rimanere a Firenze? Non rimane che una soluzione: la piscina. In città, accanto alle strutture più conosciute e frequentate, si affiancano impianti meno noti ma forse più interessanti e curiosi, anche solo per la loro collocazione geografica. E allora vale la pena fare un piccolo viaggio per conoscere le possibili alternative alle piscine cittadine più affollate durante il periodo estivo, quali ad esempio la Costoli (dove, tra l’altro, quest’anno il giovedì pomeriggio di luglio e agosto si entrerà gratis se la sera prima si è partecipato a uno degli eventi serali). Un impianto rinomato, e sicuramente tra i più conosciuti e amati dai turisti e dagli stessi fiorentini, è quello delle Pavoniere. Ristrutturata in anni recenti, la piscina è immersa nell’ombra degli alberi secolari del parco delle Cascine, e offre varie opportunità a chi vuol divertirsi nelle diverse ore del giorno. Consentendo l’accesso anche in orario serale (dalle 20 all’una e mezza) è divenuta un riconosciuto punto di incontro dove trascorrere serate con amici, grazie anche al ristorante-pizzeria e al bar. Nella zona di via Bolognese si trova invece l’hotel Villa Le Rondini, che dal primo giugno apre la sua piscina anche a chi non soggiorna nelle sue stanze. La posizione della villa è sicuramente molto suggestiva. È, infatti, situata sulle prime colline fiorentine, immersa in un parco di ulivi e macchia mediterranea, ed è carat-
terizzata da una vista sul panorama cittadino degna di nota. La piscina chiude il 30 settembre e, tempo permettendo, è possibile accedervi tutti i giorni dalle 10 alle 19. L’Holiday Inn di viale Europa è un altro albergo che apre la sua piscina al pubblico durante la stagione estiva. La struttura, oltre agli ingressi giornalieri, offre varie tipologie di accesso che vanno dalla mezza giornata agli abbonamenti con 10 o 30 ingressi. La sera, inoltre, è possibile cenare a bordo vasca. L’apertura al pubblico ha inizio, anche in questo caso, dal primo giugno e, per tutta la stagione, sarà possibile nuotare nella piscina tutti i giorni dalle 10 alle 19. Per chi punta a un ambiente più ricercato, il Golf Club Ugolino, a Grassina, apre la propria piscina a frequentatori occasionali. La
Anche il Golf Club Ugolino, “classe” 1933, apre ai bagnanti occasionali struttura è immersa in un ambiente assolutamente ricco dei segni di quella storia che è passata tra le sue stanze. L’Ugolino è infatti nato nel 1933 e la piscina stessa è un importante ricordo dei decenni che sono passati di qui. È stata realizzata, infatti, negli anni ’30 dall’architetto Gherardo Bosio, ed è uno dei maggiori esempi di architettura razionalista, tanto da essere posta sotto la tutela delle Belle Arti.
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noi&loro
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RICORReNze. La onlus celebra una storia (di successi) lunga quasi quanto quella dell’Italia unita
enpa, 140 anni ad aiutare gli animali Ludovica V. Zarrilli
È
una storia legata a doppio filo con l’Unità d’Italia quella che vede protagonista Enpa, l’Ente nazionale protezione animali che nel 2011 compie 140 anni dalla fondazione. Una storia fatta di amore e sensibilità straordinaria, maturata in un periodo in cui l’affetto per i piccoli animali che popolano appartementi e giardini non era così scontato come lo
FocUS Quattrozampe in vacanza
Fido, guida alla pensione ideale
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state, è tempo di vacanza e riposo anche per i nostri amici a quattro zampe. Dove lasciare i cuccioli durante la nostra assenza? Come scegliere la struttura migliore, in grado di accogliere, coccolare e far respirare un’aria familiare? Ecco una breve “guida” alla pensione ideale per Fido&Micio. Le strutture dovrebbero essere situate in aree immerse nel verde, lontane dal contesto urbano, così da offrire condizioni ottimali di libertà e cura. Meglio se sono presenti siepi di alloro: funzionano da deterrente contro le zanzare. Afa e umidità estiva mettono a rischio la salute di cani e gatti: è necessario che i box interni abbiano sistemi di condizionamento e deumidificazione, e che la parte esterna sia ombreggiata da alberi e coperture apposite. I cani devono essere lasciati liberi di sgambare durante l’arco della giornata, sotto la sorveglianza di personale specializzato che provveda a farli correre e giocare. I gatti solitamente rimangono, per l’intero soggiorno, all’interno dell’alloggio perché fuori dal proprio ambiente tendono a spaventarsi. Meglio non correre rischi: in primis c’è la salvaguardia dell’animale. Per quanto riguarda i box, è preferibile che la divisione sia in muratura, in modo che i cani delle “stanze” attigue non si influenzino nei movimenti. La pulizia deve essere effettuata ogni giorno, quando Fido si trova fuori, così da assicurare la massima igiene. Capitolo pasti: ogni cane e gatto deve continuare a mangiare le stesse cose che mangiava a casa. Buona norma è che la struttura prenda visione delle singole abitudini alimentari mantenendole inalterate. Se poi il cane o il gatto sta seguendo terapie farmacologiche indicate dal veterinario, il personale deve garantire la continuità della terapia così come indicato dal medico. È obbligatorio che la struttura abbia un veterinario a disposizione 24 ore su /V.G. 24, per ogni esigenza.
è oggi. “Sembra incredibile ma il fondatore e promotore dell’ente, nato a Torino e sbarcato a Firenze dopo appena due anni, fu Giuseppe Garibaldi - spiega Simone Porzio, presidente provinciale di Enpa - l’eroe dei due mondi era molto affezionato alla sua cavalla Marsala (che ha portato con sè a Caprera e ha fatto seppellire nella tomba di famiglia, ndr) e da quest’amore nacque l’idea di mettere in piedi un’associazione che li tutelasse tutti, perché più deboli e spesso sfruttati”. Detto fatto, l’intellighenzia fiorentina, popolata, nella seconda metà dell’Ottocento, da molti intellettuali inglesi di stanza in città, decise di dare vita alla “Società protettrice animali in Firenze”, che annoverava nell’organico tutta la nobiltà illuminata dell’epoca: da Ubaldino Peruzzi a Bettino Ricasoli, da Gino Capponi a Frederick Stibbert, e poi la famiglia Della Gherardesca, i De Larderel, i Cordero di Montezemolo e gli immancabili Corsini e Pucci. E la lista potrebbe essere ancora molto lunga. “Il primo ambulatorio - continua Porzio, che ha ritrovato lo statuto e i registri originali strappati alla furia dell’alluvione del ‘66 - si trovava in via
SimoNe porzio
coN uN cerbiatto
Fu Giuseppe Garibaldi, affezionatissimo alla sua cavalla marsala, a dar vita a Torino, nel 1871, alla prima associazione di protezione degli amici dell’uomo, che a Firenze attecchì grazie anche alla grande sensibilità dell’intellighenzia inglese di stanza in città della Mattonaia e vedeva già all’epoca impegnati dei volontari che si prendevano cura soprattutto di cavalli e asini all’epoca usati per la soma, spesso offrendo cure gratuite ai padroni che non potevano permettersele. Oltre a questo, per diffondere una cultura zoofila, venne istituito un concorso per premiare i bambini più meritevoli, che avevano salvato un animale o scritto un racconto dedicato al mondo delle bestiole”. Ma non è tutto, le guardie zoofile, corpo di volontari (oggi vero e proprio corpo di polizia per accedere al quale bisogna affronatare una lunga formazione e un esame finale) si occupavano del controllo delle macellerie nei mercati e degli animali colpiti con le fionde o uccisi per essere mangiati, come succedeva a gatti o colombi. Oggi l’Enpa è una onlus che vive grazie ai contributi dei soci e ai lasciti dei privati (non usufruisce di nessun tipo di contributo pubblico) e, nella provincia di Firenze, conta su un corpo di 40 guardie che effettuano continui controlli intervenendo in situazioni difficili e ascoltando le segnalazioni dei cittadini. Per festeggiare questi 140 anni di storia, il Comune di Firenze consegnerà all’associazione il “Fiorino d’oro della solidarietà” e nell’occasione, il 17 giugno, sarà inaugurato il nuovo presidio al canile di Ugnano. Inutile dire che le offerte da parte dei cittadini, per sostenere il lavoro della onlus, sono più che benvenute. “Cerchiamo anche volontari - chiosa Porzio - per l’assistenza degli animali nei canili e per altre attività”. Per info: www.enpafirenze.it o 055/2132296.
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politica
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gRANdI sCheRMI. Passa la legge sui cinema targata Pd, qualche “scricchiolio” in consiglio regionale
Il Multiplex spacca la maggioranza Via libera alla realizzazione della
dall’Immobiliare Novoli a suo tempo, infatti, sono scadute a inizio anno. Il Multiplex però potrebbe acquistare “le poltroncine” del compianto Variety ed eventualmente anche quelle di qualche altro cinema che ha chiuso i battenti ultimamente (Fiamma e Principe). Altre novità sul fronte grandi schermi riguardano l’Astra 2. Grazie a un accordo stretto con Palazzo Vecchio, la sala di piazza Beccaria sta per risorgere sotto forma di ristorante, sala meeting e addirittura pista da ballo. Niente paura, il grande schermo rimarrà al suo posto, ma la sala cambierà radicalmente per ospitare anche altri tipi di eventi. Prevista la realizzazione di una galleria, destinata a ospitare un ristorante sospeso sopra la platea, che però resterà chiuso durante la proiezione dei film. Al piano di sotto, invece, saranno installate poltroncine a scomparsa sotto la superficie del pavimento, in modo da poter trasformare la sala in uno spazio completamente libero. Sotto lo schermo troverà poi spazio un palco per esibizioni dal vivo. Ma l’accordo è chiaro: l’attività principale rimarrà quella cinematografica. Non sarà insomma un secondo caso Gambrinus: lo storico cinema di piazza della Repubblica sta infatti per riaprire i battenti, ma sottoforma di Hard Rock Cafè. L’inaugurazione è prevista tra giugno e luglio.
maxistruttura di novoli, nonostante l’opposizione dell’Idv. ma ci sono novità anche per altre sale cittadine, a partire dall’astra 2 e dall’ex Gambrinus Paola Ferri
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COsAP Canone di occupazione del suolo pubblico dimezzato per le bancarelle di libri: chi vende cultura può tirare un sospiro di sollievo. “Una decisione piccola ma molto significativa – commenta il vicesindaco Dario Nardella – queste bancarelle, cariche di libri nuovi, usati, rari e di uso comune, sono una parte della nostra tradizione e meritano attenzione, perché ‘vendono’ cultura e tipicità”. In città ne sono rimaste sei, sei sopravvissuti che ogni tanto fanno capolino come un pezzo dimenticato in strada da un passato in fuga. Alcune sostano vicino a una scuola, come nel caso di quella di via Martelli o di viale Don Minzoni, altre presidiano piazze storiche, quella del Tribunale, piazza Strozzi o piazza Beccaria. Una bancarella, invece, sosta sotto la Loggia del Pesce, a due passi dal mercatino delle pulci di piazza dei Ciompi.
il
multipleX
di
NoVoli
AtAf Ci siamo, si dovrebbe aprire questo mese il bando di gara per la vendita del 40% delle quote di Ataf, nonostante le proteste continuino a infuriare tra i dipendenti dell’azienda. A poco sono servite le rassicurazioni del presidente Filippo Bonaccorsi, tra i timori dei lavoratori c’è anche lo spettro della vendita totale delle quote. Un passaggio di mano che significherebbe “condizioni di lavoro peggiori e qualità del servizio decisamente inferiore”, dichiarano all’unisono i sindacati. Ma il dado ormai è tratto: il progetto di Palazzo Vecchio prevede la divisione dell’azienda di trasporti in due parti. La maggioranza delle quote resterebbe in mano pubblica, così come la gestione dei beni immobili, mentre lavoratori e veicoli dipenderebbero dal privato. Di qui il timore di tagli al personale.
sCuOlA Tariffe più basse per le famiglie numerose e sanzioni più aspre per chi truffa dichiarando il falso. A partire dal prossimo anno i servizi di supporto alla scuola (mensa, trasporto, buoni libro, borse di studio) costeranno meno. Lo sconto vale per le famiglie numerose con reddito annuo fino a 32.500 euro, indipendentemente dal numero dei figli che usufruiscono dei servizi. Così, se i pargoli sono tre, l’abbattimento sarà del 30%, se sono quattro del 40% e via dicendo, a patto che abbiano meno di 26 anni. Allo stesso tempo diventano più dure le sanzioni per coloro che provano a truffare l’amministrazione dichiarando il falso: chi lo fa dovrà sborsare il triplo del beneficio economico conseguito con la dichiarazione falsa, oltre a versare la somma che non ha pagato.
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apitolo cinema, la fase del riscatto è appena cominciata. A spese della tenuta della maggioranza in consiglio regionale. È stata approvata alla fine di maggio la cosiddetta “legge salva-Multiplex”, che altro non è se non la legge dedicata alle sale cinematografiche, riveduta e corretta dal gruppo Pd. Se la prima versione, avanzata dall’assessore Idv Cristina Scaletti, conteneva infatti una specifica norma di distanza minima tra i multisala e gli altri schermi, il testo rilasciato dal consiglio regionale ha tolto di mezzo “l’ostacolo” che precludeva l’apertura della struttura di Novoli. La nuova legge, invece, suddivide le strutture in tre categorie: piccole (fino a 4 schermi e 700 posti), medie (da 4 a 8) e grandi (oltre gli 8). Il requisito della distanza (fissato in 15 km da altri multisala), rimane in piedi solo per queste ultime realtà. Prevista la liberalizzazione delle piccole realtà, mentre l’autorizzazione di medie e grandi strutture sarà vincolata al parere della conferenza dei servizi. Un concreto via libera alla realizzazione del contestato Multiplex, che è costato un acceso dibattito in Regione. Alla fine la norma è passata, con il voto contrario dell’Idv, complici alcune assenze più o meno strategiche nell’opposizione. Assente al voto anche il governatore Enrico Rossi, stretto tra la necessità di difendere la posizione della giunta o quella del proprio partito. “Perplessa” la Scaletti, “ma non mi dimetto – aggiunge – sono convinta di aver portato avanti una battaglia giusta”. Rischio di “mcdonaldizzazione della cultura” a parte, per usare le parole dell’assessore regionale, resta adesso da sciogliere il dilemma delle licenze. Quelle acquistate
E AL N O SI FES TE O N R E P ME N TA TA IO AZ PLE TUI M M RA OR INF CO G
politica
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Il CAsO. Carico-scarico merci in centro, la protesta dei trasportatori
uRNe. A Palazzo Vecchio e Strozzi Sacrati
Meno tempo per le consegne Elezioni a effetto domino, in ztl, il dibattito non si ferma va in scena il “rimpastino” T
Francesca Puliti
ea Albini entra in Parlamento, l’Idv minaccia di abbandonare il Pd, la giunta comunale e quella regionale sono sempre più traballanti. Elezioni a effetto domino in Toscana. Se l’ultima tornata elettorale, che ha portato al rinnovo di 33 amministrazioni locali, non ha toccato Firenze, gli effetti si sono fatti sentire comunque sotto al Cupolone. Fino a far intravedere, a breve distanza, la possibilità di un rimpasto al vertice sia a Palazzo Vecchio che a Palazzo Strozzi Sacrati. Il valzer delle poltrone in Comune potrebbe aprirsi proprio a metà mese, dopo l’approvazione del bilancio. Dopo il fatidico sì dell’aula l’apposito assessore, Angelo Falchetti, farà i bagagli per prendere le redini della Mercafir (la firma è avvenuta a fine maggio). A contendersi il posto vacante Titta Meucci (in lizza anche
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arico-scarico merci nella zona a traffico limitato, il nuovo regolamento non si tocca. Almeno per i prossimi tre mesi. Pietra tombale sul dibattito che ha animato il mondo della politica e le associazioni dei trasportatori nelle ultime settimane. A pronunciare la sentenza è stato l’assessore alla mobilità Massimo Mattei. Proteste e proposte sono rimandate a settembre, per quest’estate il provvedimento resterà così com’è. Alla base della diatriba la decisione di Palazzo Vecchio di ridurre l’orario destinato alle operazioni di rifornimento degli esercizi commerciali. Se un tempo era prevista una fascia mattutina dalle 7.30 alle 9.30 (ma chi era entrato in centro aveva comunque un certo margine) e una finestra nel primo pomeriggio, da metà maggio le consegne possono essere effettuate solo dalle 7.30 alle 9. O meglio, secondo la versione dell’assessore alla mobilità Massimo Mattei, “fino alle 9”. Nessuno, infatti, impedirebbe a camion e furgoni di transitare in centro prima delle 7.30, quando ha inizio la ztl. Ma consegnare le merci all’alba significa rivoluzionare completamente una serie di abitudini consolidate. A partire dall’orario in cui gli esercenti tirano su il bandone. Sul piede di guerra sono scese le associazioni dei trasportatori. “Il nuovo orario non sta creando soltanto generici disagi – attacca Giovanni Giuliacci, responsabile Logistica e Trasporti di Legacoop Servizi – ma ha già ricadute economiche negative”. Il rischio, secondo Legacoop Servizi, Confcooperative e Agci, è che aumenti il numero di furgoni che si muo-
Quattromila aziende coinvolte. Ma tutti gli aggiustamenti sono rimandati a settembre vono tra le vie del centro. “Appurato che in un’ora e mezzo è impossibile fare tutte le consegne che si facevano prima – spiega Giuliacci – ciò che succederà è facilmente prevedibile. I fornitori utilizzeranno più mezzi per riuscire a fare in tempo, o aumenterà il numero dei fornitori che operano nel centro storico, con le conseguenze sul traffico e sull’ambiente che si possono immaginare”. L’altro rischio reale, sostengono, è l’aumento del costo di ogni fornitura. “Un meccanismo al rialzo – aggiunge Giuliacci - de-
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terminato dal fatto che ogni impresa può fare meno consegne di prima”. Contrarie al nuovo orario imposto anche alcune grandi aziende, come Esselunga, che ha inizialmente sospeso il recapito della spesa a domicilio nel centro storico. “Sappiamo che dietro le consegne c’è un mondo – prova a gettare acqua sul fuoco Mattei – ma una riorganizzazione era inevitabile, anche a detta degli stessi trasportatori”. E lancia un invito: “Chiedo ai soggetti coinvolti di valutare la nostra norma nell’arco di alcuni mesi”. Sono quattromila, in tutto, le aziende toccate dal provvedimento, e non tutte hanno voglia di aspettare così a lungo. “Le consegne sono diminuite in generale del 30% - sottolinea il consigliere comunale Marco Stella (Pdl) alcuni settori merceologici hanno subito una diminuzione di consegne di addirittura il 60% o 70%”. Una contrazione che, secondo i calcoli di Stella, avrebbe prodotto una perdita di oltre due milioni di euro solo nella prima settimana dall’entrata in vigore del nuovo orario. “Si dovrebbe quantomeno reintrodurre una finestra pomeridiana ‘d’emergenza’ per coloro che sono impossibilitati a ricevere le consegne così presto – continua Stella – prolungare la fascia mattutina fino alle 10.30 in alcune zone e introdurre un servizio di van sharing”. Ma per ora niente da fare: tutti gli aggiustamenti sono rimandati a settembre.
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Il valzer delle poltrone potrebbe aprirsi a metà mese per l’assessorato all’urbanistica) ed Enrico Bertini. Questo mese, inoltre, Renzi potrebbe sciogliere le riserve sulla delega all’urbanistica, che finora, visto quanto combinato nella legislatura precedente (leggi Quadra, Castello&Co.), ha tenuto per sé. Rimane da definire la “questione Idv”. I dipietristi sono rimasti senza un posto in giunta dai tempi in cui Cristina Scaletti è diventata assessore regionale, e la cosa non gli è mai andata giù. Tant’è che adesso, a bocce ferme, il segretario toscano Fabio Evangelisti è addirittura arrivato a minacciare l’abbandono della maggioranza renziana in caso in cui non arrivi neanche una carica. Già, perché nella partita è compresa anche la
poltrona di presidente del consiglio comunale. Eugenio Giani ha dato la sua disponibilità a lasciarla non appena entrato in consiglio regionale (subentrando ad Alessia Ballini), ma per il momento è ancora al suo posto. L’ipotesi Idv sul “trono” del Salone, però, appare assai remota. Soprattutto dopo la replica del sindaco a Evangelisti: “Se uno mi dice ‘o mi dai un posto o me ne vado’ io rispondo ‘ciao’”. Capitolo chiuso, o quasi. L’intesa Idv-Pd traballa anche in Regione. A rischiare di più è appunto Cristina Scaletti, assessore alla cultura, considerate anche le spaccature che ha provocato la “sua” legge sui cinema. A darle il cambio potrebbe essere un assessore targato Sel, considerati gli ottimi risultati ottenuti alle amministrative di maggio. Ma Enrico Rossi per ora non si sbilancia. È sicura di non lasciare il proprio scranno, invece, Tea Albini. Prima dei non eletti Pd in Toscana, la veterana di Palazzo Vecchio potrebbe subentrare al neoeletto sindaco di Siena Franco Ceccuzzi. La cioniana Albini, però, ha già fatto atto di fede verso Firenze: rimarrà consigliera. Nessuna speranza per i primi dei non eletti nelle liste cittadine del Pd che ambivano a un posto al sole nel /F.P. Salone dei Duecento.
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Giugno 2011
ON lINe. Eventi, iniziative e consigli per non perdersi il meglio della stagione: tutto su www.ilreporter.it
Un’estate da vivere click dopo click I PIÙ LeTTI deL meSe 1. Dai bus alla scuola, tutti i servizi a rischio per lo sciopero 2. I super cafoni, eccoli qua e fanno anche i pizzaioli 3. Si butta sotto un treno a 26 anni 4. Fiorentina-Bologna: denunce e un arresto tra gli ultras rossoblù 5. Arriva la Mille Miglia, divieti di sosta e vip in corsa
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utto quello che avreste voluto sapere sull’estate... e che ora potete osare chiedere. O, meglio, cliccare. Su www.ilreporter.it, infatti, troverete eventi, iniziative, idee, spunti, luoghi e occasioni per vivere al meglio i mesi più caldi dell’anno. Una “guida”, quella consultabile sul nostro portale, che vi terrà compagnia per tutto questo periodo, da tenere costantemente
d’occhio per non perdere gli appuntamenti più importanti dell’estate fiorentina (e non solo). Da tenere d’occhio per trovare spunti e consigli su cosa fare la sera, su dove andare nel weekend (con qualche suggerimento alternativo per coloro che non vogliono rischiare di trovarsi intrappolati in auto tra i “pellegrini” del fine settimana al mare) e su molto altro ancora: dalle mostre alle sagre, dai concerti
I VIdeo PIÙ VISTI 1. Il Mondo di Patty, baldoria al pub dopo lo spettacolo per l’idolo teen
ToP FIVe FoTo 1. Germania-Firenze sui pedali / L’impresa in diretta
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2. Nel covo degli studenti anarchici: mazze e spranghe per creare il caos
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5. Esplosione e incendio, notte di paura in via dell’Argingrosso
5. Aquiloni fatti a mano e birra di marroni: i bottegai a palazzo
alla cultura, non mancheranno “dritte” per tutti i gusti e le età. Perché d’estate, soprattutto da quando la vacanza di tre mesi in riviera è diventata un ricordo legato al passato, o un lusso per pochi (e sempre meno) intimi, le iniziative in città e nei suoi immediati dintorni si moltiplicano, mettendo alla prova la fantasia degli organizzatori e la capacità di scelta dei fiorentini in cerca di svago e, perché no, di un po’ di fresco. Così, Il Reporter.it, accanto alla cronaca e al racconto dei fatti più importanti di ogni giorno, darà ampio spazio, per tutta l’estate, agli articoli dedicati al tempo libero e ai modi per trascorrerlo al meglio. Una “guida”, come detto, da non dimenticare di consultare, perché se questi mesi sono caratterizzati dal grande caldo, particolarmente “temuto” a Firenze, lo sono anche da una quantità di proposte e iniziative difficilmente riscontrabili negli altri periodi dell’anno. Che vale la pena vivere – o almeno conoscere - e che Il Reporter.it cercherà di raccogliere per i suoi lettori. L’altro lato della medaglia sono proprio le elevate temperature che caratterizzano l’estate fiorentina. Tali, ogni anno, da giustificare allarmi (soprattutto per le fasce
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più deboli della popolazione) e rendere utili vademecum su come comportarsi per ridurre al minimo i pericoli legati alla stagione: consigli che – nei giorni più a rischio – Il Reporter riporterà sul suo sito, insieme ai servizi attivi e ai numeri da chiamare in caso di bisogno. Insomma, questa sarà – insieme a Il Reporter.it - un’estate da vivere (e conoscere) giorno per giorno. Click dopo click.
Giornale di informazione del Comune N.6 - Giugno 2011 64° ESTATE FIESOLANA: 20 gIUgNO – 2 AgOSTO 2011
Un calendario artisticamente ricco e vivace quello della 64^ Estate Fiesolana che si estende anche a Firenze, grazie alla collaborazione con il Comune di Firenze, per nomi come Mike Stern, chitarra eclettica che riscalderà con la sua band l’Anfiteatro delle Cascine (6/7), e Cassandra Wilson, la più grande jazz vocalist vincitrice di due Grammy Awards, che salirà sul palco del Teatro Romano (18/7) dopo 15 anni di assenza in Toscana. La collaborazione fra i due Comuni, che traccia una linea ideale tra i due teatri, porterà il Premio Nobel Dario Fo, insieme alla moglie Franca Rame, a raccontare a Fiesole (26-27/7) le novelle di Boccaccio ‘rivedute e scorrette’ dopo essere passato da Firenze per incontrare il pubblico. Novità di questa edizione, un teatro che parla di attualità con Beppe grillo, il quale, di ritorno dai successi di Londra e Parigi, viene a parlare (16/7) della rivoluzione della rete con la scena costituita da un grande schermo per uno spettacolo sempre work in progress, e anche con Marco Travaglio che, dopo aver registrato il tutto esaurito nei teatri d’Italia con “Promemoria”, presenta (22/7) il suo nuovo show con la partecipazione di Isabella Ferrari: “Anestesia totale”, fra disinformazione e politica. Consueto ormai lo spazio dedicato alla musica classica nelle chiese, che vede l’eccellenza degli allievi della Scuola di Musica di Fiesole. Accanto ai giovani, fra cui non manca la presenza della strapremiata Orchestra Giovanile Italiana (13/7), il professionismo del duo Matteo Fossi e Andrea D’Amelio (28/6), dell’Accademia di Bel Canto, con interpreti d’eccezione (17/7) ed, infine, dell’Orchestra Toscana nel ‘Concerto di Gala Souvenir de Florence’ (29/6), omaggio di brani classici e popolari dell’Amministrazione della Città di San Pietroburgo nell’anno della lingua e della cultura russa in Italia. Per vivere Jazz, dal 6 al 23 luglio, inoltre, propone i grandi protagonisti della scena internazionale e i più interessanti progetti di artisti italiani. L’attenzione si rivolge al jazz, motivo di ispirazione del festival, ma anche ai nuovi linguaggi ed alle loro contaminazioni, al blues, allo swing, senza trascurare le suggestioni della musica centro americana e di Cuba, in particolare con il gruppo di Compay Segundo che fa rivivere la tradizione del “Buena Vista Social Club” (19/7). Intenso il programma dedicato agli artisti italiani. Primo appuntamento con il nuovo progetto del poliedrico gianluca Petrella, favorito dall’Associazione Nazionale I-Jazz, che con un gruppo di giovani interpreti si cimenterà nelle musiche di Nino Rota (11/7). Fra le eccellenze, uno degli artisti rivelazione della nuova generazione di cantanti jazz & swing, Raphael gualazzi (14/7), di ritorno da Sanremo. Atteso il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema per il 21 luglio. Altri ospiti in cartellone: Alessandro Mannarino, il cantautore romano ospite fisso della trasmissione “Parla con me” di Serena Dandini; Max gazzé, che lega la sua voce al leggendario “The dark side of the moon” in uno straordinario omaggio ai Pink Floyd firmato Nuovi Eventi Musicali (3/7); giovanni Allevi, alieno della musica classica contemporanea, presenta il suo concerto per piano solo il 12 luglio. PROgRAMMA 20 giugno – ore 21.15 – Basilica di Sant’Alessandro Orchestra dei Ragazzi Progetto vivaldi parte I Musiche di Antonio Vivaldi 21 giugno – ore 21.15 – Basilica di Sant’Alessandro Orchestra dei Ragazzi Progetto vivaldi parte II Musiche di Antonio Vivaldi 27 giugno – ore 21.15 – Basilica di Sant’Alessandro Quartetti della Scuola di Musica di Fiesole Musiche da definire 28 giugno – ore 21.15 – Basilica di Sant’Alessandro Matteo Fossi – Andrea D’Amelio Matteo Fossi, pianoforte; Andrea D’Amelio, basso Musiche di Schubert, Mahler - Goethe Lieder 29 giugno – ore 21.30 – Teatro Romano in collaborazione con la Provincia di Firenze e l’Amministrazione della Città di San Pietroburgo Concerto di gala – Souvenir de Florence Orchestra Regionale della Toscana, Coro Harmonia Cantata, Quartetto Magrigal di San Pietroburgo, cantanti solisti del Teatro Marijnskij Musiche di Čajkovskij, Cimarosa, canti popolari russi, arie d’opera dirige Andrej Alekseev proiezione di episodi tratti dal film muto “Raskol’nikov” (1923) lettura di brani da “Delitto e Castigo” di F. Dostoevskij voce recitante Leonid Mozgovoj 1 luglio – ore 21.15 – Basilica di Sant’Alessandro I violoncelli di Natalia gutman - Allievi di Natalia gutman della Scuola di Musica di Fiesole Musiche da definire 2 luglio – ore 21.30 – Cattedrale di San Romolo Concerto di San Romolo Musiche da definire 3 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Pink Floyd Live at Pompei – The Dark Side of the Moon Max Gazzè, MunFloyd, Nico Gori, NemEnsemble 4 luglio – ore 20.30 – Basilica di Sant’Alessandro Nuovi talenti internazionali - Concerto dei vincitori delle borse di studio della Scuola di Musica di Fiesole Musiche da definire 4 luglio – ore 21.45 – Teatro Romano Alessandro Mannarino – Supersantos tour 6 luglio – ore 21.30 – Firenze - Anfiteatro delle Cascine Vivere Jazz In collaborazione con il Comune di Firenze – Assessorato alla Cultura Mike Stern Band con Didier Lockwood Mike Stern, chitarra; Didier Lockwood, violino; Tom Kennedy, basso elettrico; Dave Weckl, batteria 9 luglio – ore 21.00– Teatro Romano Summer Edition Jubilee Shouters in concerto 11 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Vivere Jazz Rota Project Gianluca Petrella, trombone; Giovanni Guidi, piano; John de Leo, voce; Beppe Scardino, sax; Andrea Sartoni, elettronica; Joe Rehmer, basso; Cristiano Calcagnile, batteria 12 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano giovanni Allevi – Alien world tour 13 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Orchestra giovanile Italiana
www.comune.fiesole.fi.it informazioni 055/055
Dirige Nicola Paszkowski 14 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Vivere Jazz Raphael gualazzi Raphael Gualazzi, voce e pianoforte; Christian Chicco Marini, batteria e percussioni; Manuele Montanari - contrabbasso, Luigi Faggi Grigioni - tromba e flicorno, Max Valentini, sax; Giuseppe Conte, chitarra 16 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Beppe grillo – Beppe grillo is back 17 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Accademia di Bel Canto – Arie e Canzoni del repertorio di Bel Canto 18 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Vivere Jazz in collaborazione con il Comune di Firenze – Assessorato alla Cultura Cassandra Wilson Cassandra Wilson, voce; Marvin Sewell, chitarra; Herlin Reily, batteria;Regiona Vella, basso; Jonathan Batiste, piano 19 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Vivere Jazz grupo Compay Segundo Guajiro Mirabal, tromba; Cachaíto López, contrabbasso; Manuel Galbán, chitarra/tastiere; Aguaje Ramos, trombone; Barbarito Torres, laud; Amadito Valdés, timbal; Idania Valdés, voce/percussioni; Rolando Luna, piano; Filiberto Sanchéz, bongos; Angel Terry, congas; Carlos Calunga, voce; Luis Alemany, tromba; Raúl Nacianceno, clarinetto/flauto/sax 20 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Vivere Jazz Living Coltrane Stefano Cantini, sax; Francesco Macciantini, piano; Ares Tavolazzi, basso; Piero Borri, batteria 22 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Anestesia Totale di e con Marco Travaglio con la partecipazione di Isabella Ferrari musiche dal vivo di valentino Corvino – viola elettronica 23 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Vivere Jazz Charles Lloyd new quartet Charles Lloyd, flauto e sax; Jason Moran, piano, Eric Hurland, batteria; Reuben Rogers, contrabbasso 26 e 27 luglio – ore 21.30 – Teatro Romano Dario Fo / Boccaccio, riveduto e scorretto di Dario Fo con Dario Fo e Franca Rame Regia Felice Cappa 2 agosto – ore 21.30 – Teatro Romano Opera Kun Eventi collaterali 2 luglio – ore 21.30 – Cattedrale di S. Romolo Concerto di San Romolo 21, 22, 23, 28, 29, 30 giugno 6, 7, 8, 9 luglio – ore 21.15 – Villa Peyron La Regina Nera Ovvero tutta la verità vi prego su Caterina de’ Medici di e con Silvia Frasson Musica composta ed eseguita dagli allievi della Scuola di Musica di Fiesole 5 luglio – ore 22.00 – Teatro Romano Sogno di una notte d’Egitto – La leggenda della dea hathor di e con Béatrice Grognard e la compagnia Tarab
LE “SUggESTIONI DANTESChE” DEL FOTOgRAFO LUCIANO BONUCCELLI
Dal 23 giugno al 23 luglio, la Sala del Basolato del Comune di Fiesole (piazza Mino) ospiterà la mostra “Suggestioni dantesche” del medico/fotografo Luciano Bonuccelli. L’esposizione, curata da Gigliola Melani Paciscopi e con testo critico di Giovanni Faccenda, è una rassegna di immagini scattate da Bonuccelli ispirate alla Divina Commedia. Si tratta di un tema che Bonuccelli ha già affrontato nel 2010 nella sua seconda mostra brasiliana a Niteroi, dopo quella del 2002 allestita a Rio de Janeiro sotto l’egida dell’Istituto Italiano di Cultura. Nell’occasione fiesolana l’esposizione si gioverà di lavori recentissimi e inediti. Come scrisse Cesare Garboli, nel 2002, presentandolo nella Galleria Il Bisonte di Maria Luigia Guaita, Bonuccelli alla sua tastiera di soggetti figurativi molto diversi fra loro “affianca un forte interesse verso quella che si potrebbe definire la metafisica della materia”. E “Suggestioni dantesche” viene a dimostrarlo, nell’ordine voluto da chi ha ideato e disposto le immagini: drammatiche e talvolta angoscianti quelle ispirate all’Inferno, ottenute con particolari tecniche di utilizzo della fotocamera, sospese e sofi sticate, nella loro impostazione informale, quelle del Purgatorio e, infine, raffi nate, eteree e di impianto naturalistico quelle dedicata al Paradiso. Contemporaneamente alla mostra nella Sala del Basolato, la Fondazione Primo Conti di Fiesole ospiterà, nelle sale del Museo di via Duprè, una galleria fotografi ca di artisti e letterati del ventesimo Secolo che lo stesso Bonuccelli ha realizzato nel corso della sua duplice attività - quella di medico e quella di fotografo - che lo ha portato a contatto e a rapporti di amicizia con molti protagonisti della cultura italiana: artisti, critici e letterati. In una nota critica pubblicata sulla rivista svizzera “Pagine d’Arte”, in seguito all’esposizione nella Galleria Il Bisonte, Leopoldo Paciscopi sottolineava come Bonuccelli “nei ritratti penetra al di là delle superfi ci, scruta l’animo di chi si illude di starsene in posa a mostrare il volto dell’ufficialità, mentre lui è lì ad attendere l’attimo della rivelazione per lo scatto”. Con questa doppia mostra, il Comune di Fiesole prosegue nell’impiego volto a alti livelli del nuovo spazio espositivo della Sala del Basolato e nell’impegno a rivolgere la sua attenzione, in occasioni appropriate come la offrono ora le opere di Bonuccelli, anche alle istituzioni che sono il vanto del territorio fiesolano. E Gloria Manghetti, presidente della Fondazione Primo Conti, ha accolto e fatta propria la proposta del sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato e dell’assessore alla Cultura del Comune di Fiesole Paolo Becattini, aprendo le sale del Museo ai ritratti di Bonuccelli che si rivelano documenti visivi di quel secolo che vide emergere l’arte del grande Primo Conti. Nella Sala del Basolato la mostra sarà aperta al pubblico (ingresso libero) il giovedì e il venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. L’inaugurazione si terrà giovedì 23 giugno alle 17.30. Per la Fondazione Primo Conti saranno rispettate le regole e gli orari consueti.
JUBILEE ShOUTERS IN CONCERTO SUMMER EDITION
I Jubilee Shouters, visi pallidi dalla voce nera, sono tornati. Dopo il bell’esordio di aprile del Teatro della Pergola di Firenze per il Girone Jazz, ecco un nuovo live, con nuovi brani e nuovi ospiti: “Jubilee Shouters - Summer Edition” si terrà sabato 9 luglio alle 21 presso il Teatro Romano di Fiesole in una produzione firmata NEM - Nuovi Eventi Musicali. I JS sono una delle più interessanti realtà vocali nel panorama italiano. Il brillante coro gospel, nato nella seconda metà degli anni ’80 su iniziativa di gianna grazzini, si è esibito nel corso degli anni al fianco di leggende quali Jan Garbarek, Richard Galliano, TrilokGurtu, Joe Zawinul, Cassandra Wilson, Zap Mama, Bob Dylan e Take 6. Il loro repertorio, anomalo per un coro italiano, esplora le varie aree geografiche della polifonia extracolta, in particolare di matrice afro-americana, proponendo musiche sia di carattere sacro (gospel e spiritual) che profano (work songs, brani di jazz e musica etnica africana). Tradizione e modernità sono i territori in cui i JS si muovono con eleganza, in uno show arricchito da inserti di musica sperimentale, live electronics. Ingresso: Ingresso: 15 € I settore, 10 € II settore Ulteriori info: www.jubileeshouters.it; www.nuovieventimusicali.it Infoline: 055/2001875; 347/52846881 e info@nuovieventimusicali.it
50 PITTORI TOSCANI PER 50 CANTANTI TOSCANI
Approda a Fiesole, nella Sala Costantini del Museo Archeologico, la mostra “50 pittori toscani per 50 cantanti toscani”, con inaugurazione lunedì 6 giugno alle ore 18. I più importanti artisti toscani contemporanei, da Possenti ad Alinari, da Ghelli a Talani, da De Rosa a Falconi, da Madiai a Francesco Nesi, da Maranghi a Ciccone, da Fusi a Sergio Nardoni, da Dolfi a Taccini, da Fabio Calvetti a De Luca hanno dedicato una loro opera ad un cantante toscano (d’origine o d’adozione) o a una loro canzone di successo. La mostra, a cura di Fabrizio Borghini, Filippo Lotti e Nicola Nuti, rimarrà aperta fi no al 26 giugno (orario: tutti i giorni dalle 10 alle 19). L’esposizione si presenta come una vera e propria “sinfonia pittorica” che vuole celebrare alcune fra le più famose ugole. Infatti, ogni pittore a proprio modo e con la propria tecnica ha realizzato un dipinto dedicato ad un cantante. Artisti differenti per poetiche e modalità espressive, eterogenei tra loro, di generazioni differenti e di diverse provenienze e formazioni, con un variegato campionario di stili e linguaggi. - Pittori: Luca Alinari, Giselda Benevento, Riccardo Benvenuti, Marcello Bertini, Antonio Biancalani, Tiziano Bonanni, Alain Bonnefoit, Marco Borgianni, Daniela Caciagli, Fabio Calvetti, Massimo Cantini, Mauro Capitani, Claudio Cargiolli, Stefania Catastini, Roberto Ciabani, Antonio Ciccone, Elio De Luca, Fabio De Poli, Raffaele De Rosa, Marco Dolfi, Gianni Dorigo, Alessandro Facchini, Walter Falconi, Danilo Fusi, Corrado Gai, Paolo Gennaioli, Giuliano Ghelli, Luca Giannelli, Monica Giarrè, Fabrizio Gori, Fabio Inverni, Amedeo Lanci, Laura Leonardi, Massimo Lomi, Mario Madiai, Salvatore Magazzini, Lorenzo Malfatti, Carlo Maltese, Giovanni Maranghi, Lea Monetti, Giancarlo Montuschi, Viola Mura, Sergio Nardoni, Francesco Nesi, Armando Orfeo, Nico Paladini, Gabriele Palandri (Erno), Gioni David Parra, Massimo Podestà, Antonio Possenti, Rudy Pulcinelli, Alessandro Reggioli, Elisabetta Rogai, Francesco Sammicheli, Marcello Scarselli, Marcello Scuffi, Lelia Secci, Eugenio Taccini, Giampaolo Talani, Leopoldo Terreni, Paola Vallini, Gerardo Zei. - Cantanti: Francesco De Gregori, Enrico Caruso, Andrea Bocelli, Carlo Buti, Riccardo Azzurri, Giovanna, Mario Venuti, Zucchero, Federico Fiumani, Bobo Rondelli, Stefano Sani, Mario Castelnuovo, Jessica Brando, Katyna Ranieri, Marco Masini, Povia, Bandabardò, Homo Sapiens, Paolo Vallesi, Piero Pelù, Alessandro Canino, Riccardo Del Turco, Aleandro Baldi, Renato Zero, Karima, Jovanotti, Riccardo Marasco, Odoardo Spadaio, Franco Simone, Sergio Cammariere, Caterina Bueno, Simona Bencini & Dirotta su Cuba, Nada, Silvia Querci, Francesco Guccini, Paolo Nutini, Marco Cresti, Gianna Nannini, Donatella Milani, Mauro Lusini, Irene Fornaciari, Riccardo Fogli, Dolcenera, Negrita, Don Backy, Simone Cristicchi, Sting, Toto Cutugno, Narciso Parigi, Litfiba, Pupo, Irene Grandi, Raf, Baustelle, Gian Pieretti, Gino Latilla, Stefano Palatesi, Gino Paoli, I Califfi, Petra Magoni
IN MOSTRA BÖCKLIN, DE ChIRICO, NUNzIANTE
Fino al 19 giugno, nella Sala del Basolato del Palazzo Comunale (piazza Mino – Fiesole) è ospitata la mostra Isole del pensiero. Böcklin, de Chirico, Nunziante, un’unica esposizione per tre grandi pittori. La mostra raccoglie i dipinti di Arnold Böcklin, di Giorgio de Chirico e Antonio Nunziante, tre grandi artisti rispettivamente dell’800, del ’900 e degli anni Duemila. Di Arnold Böcklin sono esposte quattro opere: Villa am Meer - Villa sul mare (1892-93), Flötender Pan - Pan che suona lo zufolo (1897), Die Kapelle - La cappella, 1898, e l’ultima, incompiuta, Pan im Kinderreigen - Pan fra i bambini in girotondo, dipinta dal grande svizzero poco prima della morte, nella sua Villa Bellagio. Quanto grande sia il debito nei confronti di Böcklin maturato da vari protagonisti del Novecento, lo testimonia, in Italia, soprattutto de Chirico, e non soltanto nei due periodi improntati ad un eloquente stile böckliniano - del primo periodo, che spazia tra il 1909 e il 1910, la mostra propone forse il massimo capolavoro, La passeggiata-Il tempio di Apollo a Delfi, del 1910 - , ma anche in tutto il periodo romantico, tra l’inizio degli anni Quaranta e la prima metà del decennio successivo, che ci mostra un Pictor Optimus ancora evidentemente attratto da Böcklin, com’è testimoniato in mostra da: Castello di Rapallo (1947-48), Cavaliere con cane (1948), Vita silente con marina (1950), I romani in Britannia (1953). In questa scia di ispirazione, Nunziante entra con quella che si configura ad oggi come la sua più alta stagione creativa, dopo la sua visita, durante la scorsa primavera, a Villa Bellagio, estrema dimora del pittore svizzero sul crinale tra Fiesole e San Domenico. Isole del pensiero. Böcklin, de Chirico, Nunziante Fiesole, Palazzo Comunale, Sala del Basolato Fino al 19 giugno 2011 Orario: 10 - 19 tutti i giorni Ingresso: interi 5 euro, ridotti: 3 euro; ingresso cumulativo per tutti i musei di Fiesole: 12 euro. Acquisto biglietti: presso la biglietteria di via Portigiani1, Fiesole Catalogo: Electa, a cura di Giovanni Faccenda con interventi di Hans Holenweg e Paolo Parrini.
“IL vERSO DEL TEMPO” SCOLPITO DA ANTONIO CRIvELLI
È ospitata al Teatro Romano di Fiesole la mostra di Antonio Crivelli intitolata “Il verso del tempo”. Le opere di scultura sono state allestite in occasione della rappresentazione teatrale della tragedia “Edipo Re” di Sofocle, che si è tenuta nel centenario dell’inaugurazione del Teatro romano del 1911. Lo scultore Antonio Crivelli ha lavorato a stretto contatto con la compagnia Archivio zeta, collaborando con i registi Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni, e con il poeta e critico Paolo Fabrizio Iacuzzi, una delle voci più significative della poesia contemporanea, che ha scritto per l’occasione quattro meditazioni in versi attraversando i quattro luoghi della mostra in un percorso intitolato “Edipi”. Le meditazioni sono riprodotte sia nel libretto di presentazione della mostra sia su alcune locandine inserite nei quattro luoghi in cui si svolge la mostra, tradotte anche in lingua inglese. Il tempo in cui sono ambientate le meditazioni di Iacuzzi è quello della Seconda guerra mondiale, quando nel 1944 il fronte correva proprio sulle colline di Fiesole e l’area archeologica era vero e proprio teatro di guerra. Le sculture di Crivelli, realizzate con diversi materiali (pietra, bronzo, marmi ecc.) instaurano un dialogo profondo sia con le vestigia dell’area archeologica sia con i versi del testo sofocleo (nella traduzione di Federico Condello), delineando un percorso tra passato (i resti del Tempio etrusco) e futuro (l’area delle Terme romane) e trovando così nel presente della tragedia sofoclea, nell’emiciclo del Teatro, il punto di una doppia convergenza che trova infine un’alta rappresentazione nella grande scultura “Fuga dal Tempo” inserita nella Piazza Mino da Fiesole. Come scrive l’artista stesso: “Figure vaghe, uscenti dall’ombra del nulla, si aggirano nelle rovine informi del Tempio etrusco. Figure evanescenti, immerse nella informe terra del futuro, si dissolvono sotto gli archi delle Terme romane. Stele evocanti e invocanti rappresentano il Coro nel frontescena del Teatro, dove l’attuale è rappresentato dalla Porta del Palazzo di Tebe, composta di dodici formelle raffiguranti la duplicità dell’essere umano, sia nelle componenti ambigue della sua mente sia nella ingannevole specularità delle ambizioni rispetto al destino ancestrale, allorquando riemerge ineluttabile il Fato a sconvolgere improvvisamente ogni prospettiva costruita dall’uomo”. Antonio Crivelli, Il verso del tempo Fiesole, Area Archeologica Fino al 30 agosto 2011 Orario: dal lunedì alla domenica 10-19
ESCURSIONI FRA NATURA E CULTURA: PER SCOPRIRE FIESOLE A PIEDI O IN BICI
Il piacere di scoprire Fiesole in bicicletta o a piedi, lungo i sentieri fiesolani. Un’occasione unica per godersi le bellezze della natura, ma anche per incontrare l’arte, la cultura e la storia del territorio. È quanto il Comune di Fiesole, con la collaborazione della Regione Toscana, offre ai partecipanti alle escursioni che organizza e che rientrano nelle attività del Progetto Regionale “Osservatori Turistici di Destinazione”. Fino a ottobre sarà possibile, infatti, andare alla scoperta del Colle Lunato grazie a una serie di percorsi che si suddividono in tre aree tematiche: escursioni tra natura e cultura, i mai visti dell’arte sacra e bike tra natura e cultura. Nei tre ambiti, Fiesole fra natura e cultura propone numerosi itinerari. Tutte le passeggiate si svolgeranno la domenica mattina e non dureranno più di tre ore, dalle 9 alle 12. Saranno condotte da esperti gruppi escursionistici che, oltre a illustrare il percorso, faranno conoscere i siti più importanti che via via si presentano lungo il cammino. Tutte le iniziative sono gratuite, ma devono essere prenotate entro le ore 12 di ogni venerdì precedente il singolo tour, telefonando ai seguenti numeri telefonici: +39 055.5961311, +39 055.5961323, +39 055.5961256. Fiesole e i mai visti dell’arte sacra, realizzato grazie alla collaborazione con la Diocesi di Fiesole, porta alla scoperta di capolavori nascosti. Visite che danno l’opportunità di conoscere il Seminario Vescovile, la Cappella di San Iacopo e la Chiesa di San Bernardino. Fiesole in bike tra natura e cultura percorre i sentieri fiesolani in bicicletta. Si tratta di itinerari “turistici” non competitivi, condotti da esperte guide ambientali – escursionistiche, della durata di circa quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30. Dal tour che da Fiesole attraverso la via Vecchia Fiesolana porta fino a Firenze, si passa a quello che attraversa Castel di Poggio e la Valle del Sambre. Oppure si può pedalare sulla rotta della pietra serena o fino a Poggio Pratone, nel punto più alto di Fiesole. Calendario escursioni giugno/luglio: - Bike Tour a Fiesole 11 giugno 2011 SULLA ROTTA DELLA PIETRA SERENA Partenza da Fiesole ore 8.30. Ritrovo dei partecipanti P.zza Mino davanti al Municipio 19 giugno 2011 SUL TETTO DI FIESOLE Partenza da Fiesole ore 8.30. Ritrovo dei partecipanti P.zza Mino davanti al Municipio - I mai visti dell’arte sacra 4 giugno – 2 luglio 2011 I MAI VISTI DELL’ARTE SACRA Ritrovo ore 10 Fiesole P.zza Mino (fermata bus) Per arrivare a Fiesole autobus n° 7 da Firenze – P.zza San Marco Durata della visita ore 2 ½ circa
NUOvI APPUNTAMENTI CON LE “vISITE AI gIARDINI DELLE vILLE FIESOLANE”
Continua l’appuntamento con le “visite ai giardini delle ville Fiesolane”. Fino a ottobre, con pausa a luglio e agosto, sarà possibile visitare luoghi di grande fascino solitamente chiusi al pubblico. Durante le visite del 9 giugno a Villa Schifanoia e dell’8 settembre a Villa Rinuccino si terranno anche delle letture a cura dell’Associazione Culturale Ascarè. Le visite guidate ai giardini delle ville fiesolane sono organizzate dal Comune di Fiesole in collaborazione con Aiapp (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio). I visitatori saranno accompagnati di volta in volta da un architetto paesaggista che spiegherà le caratteristiche e i segreti dei luoghi. Per partecipare occorre prenotarsi il lunedì antecedente la visita prescelta chiamando lo 055.5961293 dalle ore 10 alle ore 14. Il costo del biglietto per le visite è di 5 euro l’intero e 3 euro il ridotto (da 7 a 25 anni e oltre 65 anni). L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 6 anni. Di seguito il calendario delle visite: giugno Giovedì 9 - Ore 16.00 - Villa Schifanoia Mercoledì 15 - Ore 15.00 - Villa Peyron Giovedì 23 - Ore 16.00 - Villa S. Michele Settembre Giovedì 8 - Ore 16.00 - Villa Rinuccino Giovedì 15 - Ore 15.00 - Villa Le Balze Mercoledì 21 - Ore 15.00 - Villa Peyron Giovedì 29 - Ore 16.00 - Villa S. Michele Ottobre Giovedì 6 - Ore 16.00 - Villa Medici Giovedì 13 - Ore 16.00 - Villa Schifanoia
LE “NOTTI D’EgITTO”…AL TEATRO ROMANO
Il Teatro Romano di Fiesole per una notte ospita la leggenda della dea hathor, fino a oggi narrata nei più suggestivi siti archeologici d’Egitto. Martedì 5 luglio va in scena “Sogno di una notte d’Egitto”, uno spettacolo coinvolgente e innovativo di danza teatrale egiziana, ideato e portato in scena da Béatrice Grognard e dalla compagnia Tarab. Una celebrazione della femminilità, potente e solare, espressione misteriosa della bellezza del mondo e della magia dell’oltre. La leggenda della dea Hathor, rappresentata dai balli di Béatrice e delle sue danzatrici accompagnate da musiche originali provenienti da vari repertori tradizionali egiziani, permetterà al pubblico di immergersi nella splendida ricchezza artistica e intellettuale dell’Egitto faraonico, aiutato anche dalle proiezioni di affreschi, dipinti, sculture e oggetti presenti nei siti antichi. Autenticità, forza della memoria, ricerca del bello, femminilità sfavillante, preludio alla modernità: ecco gli ingredienti di “Sogno di una notte d’Egitto”. Lo spettacolo arriva a Fiesole dopo essere stato rappresentato a Bruxelles e a Parigi ed è in attesa delle repliche autunnali in Inghilterra. L’organizzazione è curata dall’Associazione culturale “El Haiat” che ha sede a Caldine, in collaborazione con la Fratellanza Popolare e la Polisportiva Valle del Mugnone. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Fiesole. I proventi dello spettacolo saranno impiegati per promuovere e sostenere le attività di “Una casa a Caldine”. Quest’ultima è una realtà presente sul territorio di Fiesole che ospita le persone con disabilità del comune di Fiesole e di quello di Vaglia. Lo spazio accoglie il progetto “Strada facendo” e “Laboratori Amici” (Progetti della Società della Salute di Firenze Zona Nord-Ovest, del Comune di Fiesole e del Comune di Vaglia, gestiti dalla Cooperativa sociale Silver del Consorzio CO&SO Firenze e resi possibili grazie alla preziosa collaborazione con la Fratellanza Popolare della Valle del Mugnone). Oltre a costituire un centro incontri per persone con disabilità, “Una casa a Caldine” vuole favorire l’inclusione aumentando la partecipazione dei suoi abitanti alla vita sociale della comunità di riferimento e sensibilizzare la cittadinanza alla problematica della disabilità.
LA DOMENICA SI PASSA AL MUSEO
Tutte le domeniche fi no al 12 giugno i Musei di Fiesole organizzano attività dedicate a grandi e piccoli. Le iniziative sono l’occasione per scoprire un territorio ricco di preziose testimonianze storiche e di suggestive bellezze naturali. L’appuntamento è per la domenica alle ore 15.30 presso la biglietteria del Museo Archeologico. Le iniziative sono gratuite e per parteciparvi è necessaria la prenotazione. Ogni appuntamento prevede un numero di partecipanti minimo di 10 e massimo di 20 persone. Per informazioni e/o prenotazioni telefonare allo 055.5961293 o infomusei@comune.fiesole.fi.it. Di seguito le attività in programma: Bambini: attività per giocare - Giovani archeologi al lavoro. Sotto la guida di un archeologo, i ragazzi parteciperanno a una emozionante scoperta: reperti etruschi, romani e longobardi affioreranno lentamente dalla terra, aiutandoci nella ricostruzione della storia di Fiesole.
- Gioco dell’Oca. Le piscine e le palestre delle terme romane, il tempio di Minerva e il Teatro saranno le caselle di un insolito percorso del gioco dell’oca. - Senza parole (12 giugno). Un modo diverso per coinvolgere i più piccoli (e non solo) nella visita al Museo, quello insieme ai mimi. - Giallo al Museo. Qualcosa di insolito è avvenuto nelle sale dei Musei, qualcosa o qualcuno è sparito e non si trova; la raccolta degli indizi giusti in mezzo a tracce ingannevoli è la sola strada per la soluzione. Le iniziative sono consigliate per bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Adulti: percorsi - Sulle tracce degli Etruschi e dei Romani. Un itinerario tra i resti di Fiesole antica: dalla sede degli Àuguri, i depositari dei segreti nascosti nel cielo, lungo le mura ciclopiche fino alla necropoli etrusca. - Percorso bandiniano. Avvicinarsi a Fiesole lungo la via Vecchia Fiesolana, passando da Sant’Ansano, e da lì, sotto villa Medici, fino a Fiesole, presso il Museo Bandini, dove oggi è esposta la preziosa collezione di tavole del Trecento e Quattrocento e di terrecotte robbiane. - Fiesole nell’Ottocento. Con l’Unità d’Italia e Firenze capitale inizia la trasformazione urbanistica di Fiesole: un percorso di visita alla scoperta di un periodo storico fiesolano meno noto.
L’ELETTRODOTTO AD ALTA TENSIONE DI SAN DOMENICO vERRÁ INTERRATO
verrà interrato il tratto dell’elettrodotto ad alta tensione “Calenzano-Pontassieve der. varlungo N. 401” che attraversa il territorio comunale di Fiesole in località San Domenico - Ponte alla Badia. Il progetto, che è stato presentato al Ministero della Sviluppo Economico Dipartimento Energia ed al Ministero dell’Ambiente dalla Società Terna S.p.A., ente proprietario della rete trasmissione, interessa sia il Comune di Fiesole sia quello di Firenze. Il piano prevede sul territorio fiesolano: la demolizione di parte della linea aerea esistente con relativi sostegni (numero 12 tralicci di alta tensione) nel tratto che si sviluppa da via delle Fontanelle fino al confine comunale in località Ponte alla Badia, la realizzazione di un nuovo raccordo con elettrodotto interrato lungo la viabilità comunale e, in particolare, lungo via delle Fontanelle fino a Piazza San Domenico in direzione del confine comunale e, infine, la costruzione di un nuovo sostegno su area privata nel punto in cui si interromperà la linea aerea esistente. L’elettrodo interrato si raccorderà alla cabina primaria ENEL di Via Faentina nel territorio comunale di Firenze.
IN ARRIvO UNA NUOvA PISTA PEDOCICLABILE IN RIvA DESTRA DELL’ARNO FRA SANT’ANDREA A ROvEzzANO E IL gIRONE
Sono iniziati da poco più di un mese i lavori che porteranno alla realizzazione il progetto per la realizzazione di un percorso pedociclabile in riva destra del fi ume Arno nel tratto compreso fra la località di Sant’Andrea a Rovezzano e il girone, in località “le gualchiere”. Un nuovo tragitto che collegherà Fiesole a Firenze. Il nuovo percorso, che sarà completato entro 12 mesi, rappresenta il naturale proseguimento della pista pedociclabile già esistente che inizia in corrispondenza del torrente Mensola, nei pressi del viadotto di Varlungo, e giunge a Sant’Andrea a Rovezzano. Con la realizzazione dell’opera sarà possibile giungere in bicicletta, in sicurezza, dal Girone fino al centro di Firenze, con la sola esclusione del tratto Mensola – Teatro Tenda. La nuova pista avrà una lunghezza di circa 1.300 metri. Di questi, 400 saranno sul territorio del Comune di Fiesole, mentre gli altri 900 su quello di Firenze. L’intero percorso, dal Girone al centro di Firenze, sarà lungo più di 6 km e, partendo dal Girone per arrivare al centro del capoluogo, passerà da Sant’Andrea a Rovezzano, Varlungo, Bellariva, via De’ Santis, per arrivare infine al ponte di San Niccolò, Lungarno della Zecca e, quindi, nel centro storico. Il nuovo percorso pedociclabile sarà dotato di cartelli di indicazione ed elementi di arredo urbano (panchine, cestini di rifiuti, rastrelliere, ecc.) e verde e verrà realizzato utilizzando materiali naturali, sia per la costruzione della pista sia per gli arredi. Le panchine, infatti, saranno in cemento rivestito con mattonelle di cotto.
PER I gIOvANI CALCIATORI TORNA IL TORNEO gI.gI
Torna il Torneo di calcio gI.gI giunto alla sua XI edizione. L’iniziativa, aperta quest’anno ai ragazzi fra i dieci e i tredici anni, è organizzata dallo Spazio Incontri, dal Centro Incontri, dal Circolo ANSPI “Faliero Biancalani” e dal Comitato Sportissimo. Le eliminatorie del torneo si svolgeranno nell’arco di tre giornate: martedì 7, mercoledì 8 e giovedì 9 giugno presso il campo parrocchiale di Pian del Mugnone. Le fi nali, invece, si svolgeranno sabato 11 e domenica 12 giugno all’interno della Festa dello Sport all’impianto sportivo Poggioloni di Caldine. Per informazioni e iscrizioni: Centro Incontri di Compiobbi, via Romena 58, Tel. 055.6593090, E-mal: centro. incontri@yahoo.it (mercoledì e venerdì 15 – 19.30, giovedì 15 – 20 e 21 – 23); Spazio Incontri di Caldine, Tel. 342.1949511, E-mail: spazioincontri_fiesole@yahoo.it.
“MAI DIRE vECChIO”: TANTE LE INIzIATIvE
“Mai Dire vecchio”, progetto reso operativo dalla Società della Salute della Zona Fiorentina Nord Ovest e dal consorzio CO&SO, ha organizzato nei mesi scorsi numerose iniziative e continua a proporne anche per i futuri. Sabato 2 aprile si è tenuta la prima gita “Rivedere Firenze” al Museo della Specola con visita guidata alla sezione zoologa e delle cere più visita alla mostra dei Cristalli. Il secondo incontro di “Rivedere Firenze”, che si è tenuto il 30 aprile, ha portato i partecipanti al Bargello. Nello stesso ambito, le prossime mete sono il Museo Stibbert (venerdì 3 giugno, ore 14.30) e l’Osservatorio di Arcetri (venerdì 10 giugno, ore 21). Fra le iniziative passate, il 9 aprile a Villa Rigoli si è tenuto il pranzo con lo spettacolo di cabaret dei ragazzi delle “Tempie Grigie”., a offerta libera, aperto a tutta la cittadinanza, mentre alla Fratellanza Popolare di Caldine sono continuate le proiezioni di opere liriche e fi lm. Il 15 aprile è stata la volta del “Marchese del Grillo”, il 29 aprile, invece, è stato proiettato il concerto di Atene in onore di Maria Callas. Ed a anche nel mese di maggio gli appuntamenti sono proseguiti: venerdì 13 è stata la volta di “Pane, amore e fantasia”, mentre il 27 in programma c’era “La Traviata”. A giugno “Mai Dire Vecchio” insieme alla Fratellanza Popolare propone, in occasione della Festa del volontariato, uno spettacolo di cabaret dei ragazzi delle “Tempie grigie” (venerdì 17, ore 21), mentre il 26 (ore 21) è in programma la commedia in vernacolo “Basta che sian di fori”. “Mai Dire Vecchio” insieme alla Misericordia di Fiesole ha, inoltre, organizzato a Villa Rigoli quattro serate di presentazione di Qi-gong e Taiji tenute dall’allenatore e istruttore Paolo Puccu. Entrambe sono antichissime discipline cinesi basate sui principi della filosofia taoista. Da settembre, “Mai Dire Vecchio” ne organizzerà i corsi e per avere maggiori informazione è possibile contattare il numero: 3386804873 (Paolo) o la Misericordia di Fiesole. Il 19 e il 26 maggio “Mai Dire Vecchio” ha presentato due serate sulla Bio-danza tenute dalla direttrice dal centro studi di bio-danza di Firenze, Valkiria Bolinelli. La bio-danza per donne e uomini aiuta a ristabilire e a mantenere un buono stato generale di umore, vitalità e benessere attraverso la realizzazione di esercizi semplici. Prosegue poi a giugno, alla Misericordia di Fiesole, l’appuntamento con il Burraco (tutti i venerdì, ore 21). Si ricorda, inoltre, che dalla fi ne di maggio sono aperte le iscrizioni per le vacanze degli anziani.
BREVI IN CASO DI EMERgENzE SANITARIE ChIAMATE IL 118
“ChIAMATE IL 118”: la Fratellanza Popolare valle del Mugnone di Caldine fa un appello alla cittadinanza affinché in caso di emergenza sanitaria per attivare i soccorsi venga chiamato il 118, l’unico numero a livello nazionale di pronto intervento sanitario. Questo appello si rende necessario perché di recente l’associazione di Caldine è stata testimone di alcune richieste d’aiuto improprie. Il cittadino deve capire che la Fratellanza Popolare, come del resto le altre associazioni di volontariato, è inserita nel sistema sanitario d’emergenza gestito dalla Centrale Operativa 118 ed ha l’obbligo di uscire con l’ambulanza solo se il servizio di emergenza è richiesto dalla centrale operativa, telefonando al 118 il cittadino ha la sicurezza di aver allertato il sistema dei soccorsi nella maniera giusta, evitando perdite di tempo, sprechi e disguidi.
L’OLIO ESAUSTO vIENE RACCOLTO ANChE A COMPIOBBI
Anche a Compiobbi è possibile portare il proprio olio esausto di provenienza domestica. Una postazione fi ssa è stata istallata al Circolo “La Pace” (via della Stazione, 1), mentre il primo martedì del mese dalle ore 8 alle ore 11 un eco-furgone è presente in piazza Falcone e Borsellino durante il mercato. La postazione di Compiobbi si va ad aggiungere alle tre che già erano presenti sul territorio fiesolano. Precisamente alla Casa del Popolo del Girone (via Aretina, 24), alla Palestra di Pian del Mugnone (Via P. del Mugnone 1/a) o alla Casina Rossa di Caldine (via di Bugia). Oltre a queste collocazioni fisse ogni secondo sabato del mese non festivo in piazza garibaldi a Fiesole, dalle ore 8 alle ore 11, è presente un apposito furgone, riconoscibile, dove è presente un operatore addetto a ricevere, fra gli altri rifiuti, l’olio alimentare esausto. L’olio vegetale può essere portato ai centri di raccolta all’interno di barattoli o bottiglie.
“COSTOLIna”, PREzzI SPECIALI PER I RAgAzzI FIESOLANI gRAzIE AD UN ACCORDO COL COMUNE
La “COSTOLIna”, piscina di riferimento per i fiesolani, che si trova in viale Malta a Firenze a pochi minuti di strada da piazza Mino, propone prezzi speciali per i giovani tra i 15 e i 29 anni residenti nel territorio di Fiesole grazie ad un accordo con il Comune. Le lezioni di nuoto, aquaria e aquabike hanno un costo a lezione per i ragazzi fiesolani di 5.20 euro invece che di 6.80 euro, mentre per il nuoto libero la tariffa è di 4 euro invece che di 4.50 euro. Tale promozione è attiva a partire dai corsi che iniziano il 13 giugno prossimo (iscrizioni iniziate il 30 maggio). Per accedere ai corsi è necessario essere in possesso della tessera UISP, il cui costo è di 6 euro fino a 15 anni, 11 euro sopra i 15 anni, e per chi è già in possesso della tessera UISP è previsto il versamento di 1 euro (per carta attività). Per informazioni: Segreteria Piscina COSTOLIna, viale Malta 4, Firenze, tel. 055.9061591, www.uispfirenze.it, costolina@uispfirenze.it , nuoto@uon.it Polisportiva Valle del Mugnone Via Pian di Mugnone 1 Fiesole (FI) tel. 055.541290 Centro Sportivo Anchetta Via Aretina 42 Girone - Fiesole 055.6593122
REFERENDUM 12 E 13 gIUgNO 2011
Nei giorni 12 e 13 giugno 2011 saremo chiamati a votare per i 4 Referendum abrogativi. Si potrà votare dalle ore 8 alle ore 22 di domenica 12 giugno e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 13 giugno. Nei cinque giorni che precedono la consultazione l’uffi cio elettorale comunale sarà aperto dalle ore 9 alle ore 19 per consentire il ritiro di un duplicato della propria tessera elettorale nel caso l’originale sia stato smarrito o distrutto. Per mettersi in contatto con l’ufficio si possono utilizzare i seguenti numeri: tel. 055.5961288, fax 055.5961223. Sul sito del Comune www.comune.fi esole.fi .it sarà possibile verifi care la propria sede di votazione sulla base dell’indirizzo dove si risulta iscritti anagraficamente. Per informazioni in merito ai Referendum del 12 e 13 giugno è possibile consultare il sito del Ministero degli Interni nella sezione dedicata alle Elezioni e Referendum.
I “CAPOLAvORI IN MINIATURA” DEL MUSEO ARChEOLOgICO DI FIESOLE RACChIUSI IN UN LIBRO
“Capolavori in miniatura del Museo Archeologico di Fiesole” è il titolo del libro di Marco De Marco e Roberto germogli. Il volume è essenzialmente un libro di immagini che vuole sottolineare la ricchezza del museo fi esolano. Protagonisti oggetti di piccole dimensioni, ma allo stesso tempo di grande valore. Il Direttore del Museo Civico Archeologico Marco De Marco ha scelto i pezzi più rappresentativi per le diverse epoche di Fiesole (etrusca, romana, longobarda) documentate nel Museo. E’ stato poi “l’occhio fotografico” di Roberto Germogli ad immortalarli in immagini. Particolare rilievo assumono i piccoli bronzetti votivi provenienti dai santuari etruschi o le gemme e i monili di epoca romana e longobarda. Il libro edito da Polistampa e corredato dalle note storiche di De Marco, intende essere non solo una guida ma soprattutto un invito a osservare, a soffermarsi e a meglio comprendere le tracce e i documenti della storia più antica di Fiesole.
POLISPORTIvA vALLE DEL MUgNONE: ECCO I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Nuovi appuntamenti con la Polisportiva valle del Mugnone. Sabato 11 giugno, alle ore 21, presso il piazzale delle scuole di Caldine è in programma il saggio di fi ne anno della Scuola di “SALSAPUNTO”. Mentre, martedì 21 giugno, alle ore 20.30, al Circolo Ricreativo di Grassina, il CentroDanzaFiesole, sezione danza della Polisportiva Valle del Mugnone, terrà lo spettacolo di fi ne anno di Danza Classica, Moderna e hip hop.
DESTINARE IL 5 PER MILLE DELL’IRPEF AL COMUNE DI FIESOLE
Per il 2011 è possibile destinare il 5 per mille dell’Irpef al fi nanziamento di fi nalità a carattere sociale svolte dal proprio Comune di residenza. Questa possibilità permette al cittadino di diventare parte attiva della vita sociale e civile della propria città. Con i soldi che saranno raccolti il Comune di Fiesole intende potenziare il fondo a sostegno dei progetti e delle iniziative a carattere sociale e, in particolare, quelli sulla disabilità, come “Una Casa a Caldine” e “Laboratori Amici”, e quelli per gli anziani, soprattutto legati alle attività dello sportello “Mai Dire vecchio”. Tutti i progetti interesseranno sia il capoluogo sia entrambe le valli. Si ricorda, inoltre, che questa assegnazione economica è supplementare all’otto per mille che continuerà essere indirizzato come prima. Per sottoscrivere il 5 per mille al Comune di Fiesole è necessario inserire negli appositi moduli la Partita Iva del Comune che è: 01252310485. Per maggiori informazioni sul 5 per mille è possibile visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.gov.it/.
FIESOLE PARTECIPA AL PROgETTO “ALI DELLA COLOMBA” PER REALIzzARE UNA gUESThOUSE A BETLEMME
Il Comune di Fiesole parteciperà al restauro conservativo dell’hotel Al-Syrian nel centro storico di Betlemme per la sua successiva destinazione a guesthouse. L’iniziativa rientra nell’ambito del Programma PMSP (Programma di sostegno alle Municipalità Palestinesi), in Italia denominato anche “Ali della Colomba”, che si configura come un contributo italiano (finanziato dalla DG Mediterraneo e Medio Oriente del Ministero degli Affari Esteri italiano, in sinergia con gli interventi di Banca Mondiale, Unione Europea ed altri donatori) destinato al rafforzamento delle capacità tecniche, amministrative e gestionali degli enti locali palestinesi di due Governatorati (Hebron e Betlemme) nell’area di Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza. Il progetto della guesthouse, che prevede il ripristino di 27 stanze di cui 23 doppie, vede coinvolti, oltre al Comune di Fiesole, i Comuni di Firenze, di Montevarchi, di San Miniato, di Civita Castellana e la Municipity di Betlemme.
TURNI FARMACIE
Ecco l’elenco dei turni di alcune farmacie del territorio fiesolano per il mese di giugno: • Farmacia Perna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055.59214 – Sabato 11, domenica 12, sabato 25, domenica 26. La farmacia, inoltre, effettua orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20. • Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055.6594233 – Domenica 5, sabato 11, domenica 19, sabato 25. • Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055.6594878 – Domenica 12, sabato 18, domenica 26. • Farmacia S. Bernardino, Fiesole, via Colzi, 8/B, Tel. 055.599262 – Domenica 19.
Voci dal Consiglio
CENTROSINISTRA PER FIESOLE CULTURA: IDENTITA’ DI UN TERRITORIO
POPOLO DELLA LIBERTÀ PROPOSTE CONCRETE Fiesole è “città”. Lo è per definizione, e nel gonfalone compare la coro- PER IL TURISMO na che in araldica indica appunto questo titolo. Lo assegna direttamente il Presidente della Repubblica che per decreto definisce le comunità che possono fregiarsi di tale appellativo. Non sono necessariamente le dimensioni che ne attestano la legittimità, ma soprattutto l’importanza storica e il fatto che una città è tale “se lo è da tempo immemore”. Seppur nella vicinanza “alla figlia” Firenze, il nome “Fiesole” mantiene ancora oggi una connotazione precisa, eredità di una storia millenaria che la rende riconoscibile non solo in Italia.
La responsabilità di questa storia si traduce nelle scelte nel campo della cultura, convinti che su questa partita Fiesole non possa delegare. Permetteteci la forzatura, ma la cultura è la nostra industria. Perseguire l’idea di una cultura alta, ma allo stesso tempo rivolta a tutti. La convinzione che si debba cercare, seppur in un contesto di estrema difficoltà, la strada per continuare ad investire. Lo dimostrano, come già abbiamo ricordato, le scelte fatte in sede di bilancio di previsione, dove il settore cultura rappresenta uno dei tre pilastri sui quali si fonda la nostra azione di governo. Fiore all’occhiello della programmazione culturale è l’Estate Fiesolana, giunta alla 64^ edizione. Il festival ogni anno richiama migliaia di appassionati grazie ad un programma di assoluto livello. Ma come poter continuare a mantenere alto il rango di un evento complesso come questo? Coraggiosamente l’Amministrazione da qualche anno ha deciso di tornare ad una gestione diretta. Per creare il cartellone dell’estate 2011 sono stati spesi circa trecentomila euro, ma solo venti di questi direttamente provenienti dalle casse comunali. Il resto è il frutto del prezioso lavoro di relazione, collaborazione e sintesi tra pubblico e privato, e ciò dimostra che le scelte dell’Amministrazione sono state accorte e lungimiranti. Accorte, perché di fronte all’esiguità dei fondi che possiamo permetterci di destinare alla cultura, si è scelto di non esaurire il budget in un’unica manifestazione di rilievo; lungimiranti dal momento che il lavoro di selezione degli eventi in calendario ha permesso di attrarre l’interesse dei numerosi finanziatori. Sarà un’estate di cultura, che troverà nel Teatro Romano il suo naturale palcoscenico. Il nostro Teatro è uno dei primi cinque in Italia e proprio nel 2011 ha festeggiato il centenario della prima rappresentazione di epoca moderna, quando con “L’Edipo Re” si pensò nel 1911 di restituirlo alla sua originaria funzione. Il palco ospiterà anche quest’anno le realtà artistiche più vive e interessanti del panorama italiano, grazie ad un programma che si è arricchito in ogni sezione e che vede la presenza di musicisti di caratura internazionale, produzioni teatrali e cinematografiche, artisti e premi Nobel. Saranno altri due i centenari che contraddistingueranno questo mandato amministrativo. Nel 2013 il museo Bandini festeggerà cento anni e si aprirà alla “Città degli Uffizi”. Nel 2014 sarà la volta del nostro Museo Archeologico che, cifre alla mano, l’anno scorso ha fatto registrare oltre sessantamila visitatori, secondo in Provincia solo al Museo di Vinci (se si eccettuano ovviamente i grandi musei fiorentini). Due occasioni importanti sulle quali lavorare. Tutto il nostro territorio è in realtà intriso di cultura: le tracce del passato si possono scoprire in ogni strada, villa, giardino, addirittura in ogni singola pietra, testimone silenziosa di un paesaggio unico al mondo. Infatti una delle lezioni più importanti del passato è che anche la tutela del patrimonio ambientale afferma una precisa volontà politica nel segno della cultura. Certamente non possiamo immaginare una Fiesole a sé stante da Firenze. Cercare di proporre cultura in sinergia con Firenze. Lo sappiamo benissimo, il confronto sarebbe impari. Ecco allora che Fiesole potrà esser parte integrante di un lungo percorso culturale che parte dal capoluogo toscano e conduce turisti e appassionati verso le colline che la circondano. Occuparsi di cultura significa arricchire il patrimonio con nuovi spazi dove poter accogliere la produzione culturali. E proprio per questo l’auditorium sarà la vera sfida su cui giocare il futuro: uno spazio nuovo e polivalente, con il quale far riappropriare la gente , durante l’arco dell’anno, del senso di stare insieme e respirare cultura. Da luglio in poi quindi, ancora una volta, nonostante il panorama culturale italiano soffra di superficialità e approssimazione, Fiesole tornerà a illuminarsi di musica, teatro, immagini ed idee; lo farà con i suoi cittadini e con i turisti, con gli artisti più affermati e i giovani musicisti della Scuola di Musica, con gli artisti internazionali del Jazz e con la presenza di un Nobel come Dario Fo: un modo per pensare al futuro, da uno dei luoghi più antichi del mondo. Gruppo Consiliare Centrosinistra per Fiesole centrosinistraperfiesole@gmail.com
Nella rubrica scorsa abbiamo affrontato uno dei tanti “buchi neri” della Giunta Incatasciato e cioè le politiche sociosanitarie. Aspettando risposte che non arrivano abbiamo fatto una proposta che crediamo per Fiesole sia necessaria e vitale. Questa proposta è la promozione integrata con la Città di Firenze in tema di turismo. Fiesole e Firenze sono due Città, diverse ovviamente, ma che rappresentano due gioielli di valore inestimabile. Sono geograficamente ed idealmente contigue. Firenze attrae a sé un turismo di massa che spesso non lascia molto alla Città. Fiesole conta circa 120.000 pernottamenti l’anno che non sono moltissimi se pensiamo allo splendore del territorio. Serve quindi una doppia strategia: attrarre di più e far sì che chi va a Firenze si trovi inserito in percorsi che lo portino naturalmente a Fiesole. E’ per questo che abbiamo depositato una mozione che, in concreto, chiede alla Giunta di prendere impegni precisi: 1. attivare una proiezione in merito all’applicazione di una “tassa di scopo” di 1 o 2 euro a testa per i turisti preseti i cui introiti verranno vincolati a qualificare di più l’offerta turistico-recettiva. Fiesole conta circa 120.000 pernottamenti l’anno in alberghi di fascia alta quindi l’opportunità di applicare una cifra irrisoria potrebbe essere una soluzione che per l’entità non è certo una balzello per nessuno, ma che nel complesso costituirebbe un “tesoretto” per rendere Fiesole sempre più attrattiva. 2. attivarsi, anche tramite la collaborazione con privati, per realizzare scale mobili che colleghino i parcheggi esistenti con Piazza Mino; 3. attivarsi, anche tramite collaborazione con privati, al fine di realizzare una zona parking e sosta nella zona di San Domenico; 4. invitare la Giunta Regionale a sciogliere definitivamente il nodo in merito al necessario potenziamento dell’aeroporto fiorentino di Peretola; 5. dar seguito alla richiesta fatta dal PDL e sottoscritta da oltre 2000 cittadini di Fiesole per ripristinare il collegamento tra Fiesole centro e la stazione di SMN tramite la linea 7; 6. aprire una fattiva collaborazione con l’Amministrazione comunale di Firenze per estendere nel nostro Comune la Firenze Card e per creare “pacchetti” turistici che leghino Firenze a Fiesole. Ci aspettiamo che la Giunta sappia far tesoro dei Mondiali di Ciclismo che rappresentano un’occasione irripetibile per attivare queste iniziative. Noi siamo disposti a collaborare, ora la “palla” passa in mano alla maggioranza.
LABORATORIO PER LA SINISTRA RIFONDAzIONE Nel Consiglio Comunale di aprile è stato COMUNISTA presentato il nuovo Piano delle Opere LE NOSTRE PRIORITA’: Pubbliche. Cosa prevede? CASA, LAvORO, SERvIzI SOCIALI, SCUOLA E • Viene di nuovo inserita per il 2011 MENSE. CITTADINI PER FIESOLE OPERE PUBBLIChE E PROBLEMI PUBBLICI
la previsione del parcheggio di Borgunto per 300.000,00 euro. Ma ancora non ci sono i progetti per la realizzazione, né è stato indetto il bando di appalto. Si intravedono lunghe attese, forse attorno ai due anni. Perché promettere per poi non mantenere? Mistero sulle cifre destinate alle manutenzioni straordinarie degli edifici scolastici. In Commissione il Vicesindaco ha affermato che solo 100.000,00 euro andranno in questo settore, mentre il Sindaco in Consiglio Comunale ha parlato di 200.000,00 euro. In ogni caso, si tratta di stanziamenti irrisori, considerando che riguardano la sorte dei ragazzi fiesolani. Resta da sapere, poi, se dobbiamo credere alle cifre che ci dice il vicesindaco, o a quelle che annuncia il Sindaco. Ancora slittati di un anno gli stanziamenti per il collettore fognario della Valle dell’Arno: è dal 2003 che tutti gli anni questi soldi vengono inseriti e poi cancellati. Il vicesindaco promette che nel 2012 i cittadini di Compiobbi e di girone vedranno realizzata l’opera. Campa cavallo… E intanto si investe sulla “strada parco” che dovrebbe collegare Maiano con Baccano, strada che l’Assessore all’Ambiente, in un‘assemblea pubblica, ha definito “poco più che un sentiero”. Il primo milione da spendere nel 2011 dovrebbe arrivare dall’Ente Cassa di Risparmio e un altro milione e mezzo sarà pagato dal Comune nel 2013. C’è da chiedersi perché l’Ente Cassa investa così tanto su questa strada, anziché su altre opere di cui Fiesole ha bisogno. Andrebbe approfondita la reale necessità di questa così costosa “strada parco”.
In questi ultimi anni l’Italia è stata travolta da una crisi economica senza precedenti.
Insistiamo nel nostro più che negativo giudizio sull’Unione dei Comuni di Fiesole e vaglia. Non si capisce quali benefici deriverebbero a Fiesole, anche perché i costi non diminuiscono certamente: l’esperimento fatto nel 2003 con “La Città delle Colline” né è la prova!! Per il momento, visto che l’assistente sociale è già a mezzo fra i due Comuni, i disagi li stanno subendo i genitori dei disabili e quanti, avendo necessità dei servizi sociali, non riescono a sapere come muoversi, e neppure a chi rivolgersi per i loro Il gruppo consiliare problemi. A cosa o a chi serve questa Popolo della Libertà Unione? Stefania Fuscagni Alessandro Monnetti Per contattarci: telefono 331.5339367 Sergio Baccari fax 055.541189 Fabrizio Stegagnini e-mail: info@cittadiniperfiesole.org
E il Consiglio ha pure ratificato la nostra Mozione per condannare la proposta del PDL in Senato che prevede di togliere il divieto di rifare il Partito Fascista.
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Migliaia di persone hanno perso il lavoro, tantissimi sono in cassa integrazione. Molte imprese, medie e piccole, versano in enormi difficoltà. Al tutto si aggiunge il fatto che il costo della vita è lievitato decisamente. Comprare casa a Fiesole è divenuto un’impresa quasi impossibile. Anche pagare un affitto per molte famiglie sta diventando un problema serio. Il Laboratorio della Sinistra sta lavorando alacremente nella III Commissione Sanità, Servizi Sociali, Scuola, Cultura e Sport per mettere al centro dell’agenda politica i problemi dei cittadini: • Casa (abbiamo chiesto di costruire case popolari o di reperire alloggi a prezzi calmierati) • Affi tti (abbiamo chiesto un aumento dei contributi comunali per pagare l’affitto) • Lavoro (abbiamo richiesto un Consiglio Comunale straordinario per l’economia) • Servizi per gli anziani (abbiamo effettuato un sopralluogo al Centro Anziani di Villa Rigoli il 19 ottobre 2010) • Scuola (abbiamo chiesto il massimo impegno per il tempo pieno e per il potenziamento del servizio) • Mense (abbiamo effettuato sopralluoghi a sorpresa nelle scuole per testare la qualità del servizio e a gennaio 2011 abbiamo effettuato anche un sopralluogo al centro cottura)
Inoltre ci stiamo sempre BATTENDO Si continua ad indebitare il Comune, pur per LA RIAPERTURA del SANT’ANTOavendo certezza delle modeste capacità NINO come distretto socio-sanitario all’avanguardia! di rimborso. E’ come se in una famiglia si facessero mutui per pagare i quali non basta- Infine esprimiamo tutta la nostra soddino gli stipendi dei familiari. Così, per sfazione perché il Consiglio Comunale adempiere agli impegni presi, siamo co- del 28 aprile ha votato all’UNANIMITA’ stretti tutti gli anni a vendere immobili e la nostra proposta per impegnare il terreni che appartengono al Comune e Comune a trovare un luogo dove fare quindi all’intera comunità fiesolana. i funerali laici (non religiosi).
Ricordiamo infine che siamo presenti ogni primo lunedì del mese dalle 16:00 alle 19:00 a Caldine nella nostra sede presso il Circolo ARCI in via Faentina. Capogruppo Francesco Trecci trecci.francesco@comune.fiesole.fi.it Attendiamo i vostri suggerimenti (sempre firmati, ovviamente!)
tempi moderni
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INteRNet. Da Groupon e Groupalia fino al neonato Couponspot, che ha base a Firenze
Gruppi d’acquisto online, è già mania Barbara Biondi
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a mania arriva da lontano. Per essere precisi dall’altra parte dell’oceano Atlantico, ma come tutte le manie che si rispettino anche questa si è diffusa a macchia d’olio scavalcando confini e invadendo tutti i continenti. È così che un’idea partita da Chicago meno di due anni fa è diventata un fenomeno mondiale: si tratta dei gruppi d’acquisto online che, anche dalle nostre parti, stanno riscuotendo grandissimo successo. In ufficio, a casa, all’aperitivo, non si fa che parlare di Groupon, Groupalia e chi più ne ha più ne metta, che a prezzi ridotti offrono prodotti e servizi dei generi più disparati. Fresco di lancio couponspot.it, nato dall’intraprendenza di due fiorentini purosangue che hanno pensato bene di prendere al volo l’occasione e hanno creato un sito tutto loro, con le stesse caratteristiche di altri già diffusi ma con un orientamento più mirato al territorio. “L’idea ci è venuta a maggio dello scorso anno - spiega Massimiliano Carri, 33 anni, che insieme a Daniele di Gioia, 25 anni, ha creato couponspot.it - e abbiamo lavorato a lungo per realizzarlo. La differenza è che, rispetto ad altre piattaforme online, oltre a offrire servizi noi vendiamo anche prodotti fisici”. Per interndersi, oltre ai massaggi, ai trattamenti di bellezza, alle offerte di pacchetti per vacanze e alle cene super scontate, sul sito dei giovani e intreprendenti fiorentini si potranno comprare oggetti d’uso comune, da ritirare direttamente in negozio dopo averli acquistati a prezzi vantaggiosi sul sito internet. Ma come nasce il fenomeno dei gruppi d’ac-
quisto sulla rete e come funziona di preciso? In poco meno di due anni ne sono comparsi un numero altissimo che, a condizioni simili, propongono acquisti convenienti: dai più famosi Groupon e Groupalia fino a Glamoo, PoinX, Prezzofelice, Letsbonus, TuangOn e via dicendo. “Sono due fattori coincidenti molto forti che hanno fatto esplodere questa nuova mania collettiva - spiega Patrizio Castoria, responsabile di Toscanity.com, sito che ha stretto una collaborazione con la piattaforma Tuangon.it - ovvero lo sviluppo delle community online che hanno preparato il terreno ai gruppi d’acquisto e la crisi mondiale che sta toccando un po’ tutti”. Il sistema è molto semplice. In soldoni, si tratta di un meccanismo che invoglia le aziende a offrire dei pacchetti sottocosto: aziende che, se in un primo momento non avranno riscontro in termini di guadagno, a lungo andare potranno contare sui grandi numeri e, se offriranno buone prestazioni, avranno ottime probabilità che il cliente torni e si fidelizzi. “Non si tratta di una bolla di sapone - continua Castoria - proprio perché se la qualità del prodotto offerto è maggiore del prezzo a cui l’internauta lo acquista, ci sono ottime probabilità che la persona in questione, soddisfatta della prestazione, torni per fare nuove spese”. “Ognuno, poi - chiosa Patrizio - decide a quale piattaforma affidarsi, a seconda delle esigenze e del target a cui intende rivolgere le proprie offerte”.
nascono come funghi sulla rete e raccolgono ogni giorno migliaia di consensi. Partiti dagli Usa meno di due anni fa, hanno già contagiato tutto il mondo con la moda dello shopping a prezzi scontatissimi. e la Toscana non fa eccezione
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usi&costumi
Giugno 2011
vIvA fIOReNzA/1. Piazza Santa Croce non vede un torneo vero da sette anni. Ora si riparte
Torna il calcio storico: “Che sia gioco maschio, ma leale” Benedetta Strappi
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i avvicina San Giovanni, si avvicinano i fiorentinissimi fochi e torna, finalmente, il torneo del calcio storico fiorentino. Vestito di nuovo, il gioco più maschio che c’è si prepara ad animare piazza Santa Croce, con la sua polvere, il suo sudore, i suoi giocatori, i suoi figuranti e il suono delle sue chiarine. Con la prima partita, in programma il 18 giugno, che vedrà scendere in campo i Bianchi di Santo Spirito contro i Rossi di Santa Maria Novella. Il giorno successivo sarà invece la volta degli Azzurri di Santa Croce contro i Verdi di San Giovanni. E, come da tradizione, il giorno del patrono di Firenze si sfideranno i vincenti delle due semifinali. Bene, cosa cambia? Tanto, tantissimo. Perchè dopo lo stop del torneo e le polemiche piovute a fiumi, il regolamento è stato cambiato. È
stato abolito il limite di età precedentemente inserito per i calcianti ed è stato dato lo stop a quei giocatori con condanne passate in giudicato negli ultimi cinque anni, mentre sono stati autorizzati a giocare quelli con “carichi pendenti”. Sono inoltre state reinserite alcune peculiarità del gioco a suo tempo stralciate. E dunque i calcianti potranno ricorrere al placcaggio e tornare a usare i pugni, ma a patto che si tratti di un tête-à-tête fra due giocatori soli, onde evitare che il tutto degeneri in rissa. E chi sbaglia, paga. Eccome: in caso di infrazioni la punizione non sarà la squalifica, ma la radiazione definitiva. Come pure sono previste sanzioni severe per quei Colori che, come accaduto in passato, decidessero di non giocare, bloccando in questo modo il torneo: in quel caso scatterebbe lo stop ai diritti per sede, campo di allenamento e verrebbero bloccati i contributi. “L’impegno del Comune di Firenze per questa manifestazione – ha spiegato
il presidente del calcio storico Michele Pierguidi – è stato grande, perché sono sette anni che ormai non assistiamo a un torneo in piena regola. E questo regolamento rappresenta un grande passo avanti per tornare ad assistere a uno spettacolo che il mondo intero ci invidia. Vogliamo un gioco maschio, ma leale. Ci sono cose che si potranno fare e altre no. A chi si comporta bene io dico: ‘noi ci siamo’, gli altri non li vogliamo più vedere”. L’obiettivo è uno: ripulire il torneo da certi eccessi e fare in modo che una delle tradizioni fiorentine più amate e seguite possa tornare ai suoi fasti: “Un regolamento che tende a responsabilizzare i calcianti e che ha lo scopo di ridare slancio e visibilità al Calcio Storico Fiorentino e al corteo della Repubblica Fiorentina”.
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Per scegliere i finalisti del 24 giugno, il 18 si sfideranno Bianchi e Rossi, il giorno dopo azzurri e Verdi. Il regolamento è cambiato: abolito il limite d’età, i pugni sono nuovamente ammessi (ma solo nei tête à tête). Sanzioni severe per le infrazioni
uN momeNto dell’edizioNe
2008
alBerTo Tirelli Presidente degli azzurri
MaSSiMo narDi Presidente dei Bianchi
“Qualche timore per le denunce, per il resto siamo fiduciosi”
“Si era innescato un meccanismo che in qualche modo andava fermato”
“Il regolamento nuovo è frutto di un lungo percorso. Molte delle istanze presentate dai quattro colori sono state accolte, e quindi non siamo scontenti. L’unico timore, comune e diffuso tra i calcianti, è quello relativo alle denunce. Ci auguriamo cioè che se ci saranno episodi fortuiti, quelli propri di qualsiasi sport (diversi dalla delinquenza gratuita), siano giudicati dalle autorità competenti al gioco e non da soggetti esterni. Siamo comunque molto fiduciosi: quest’anno il patto di lealtà tra calcianti è forte”
“Il regolamento? Questo è, e questo prendiamo. Ci sono stati degli errori a monte, purtroppo, da parte nostra come da parte dell’amministrazione, che in passato sembrava avesse un po’ strumentalizzato il gioco del calcio storico. Da quando ci fu la denuncia di un calciante nei confronti di un altro si è poi innescato un meccanismo che in qualche modo andava fermato, se si voleva continuare a giocare. Fino ad ora il sindaco si è impegnato a rilanciare la manifestazione e speriamo che continui così, e che intervenga subito se ci fossero dei problemi” (foto di Giuseppe Della Maria)
usi&costumi
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vIvA fIOReNzA/2. Tra feriti, processi e diserzioni, le ultime edizioni sono state travagliatissime
dal 2005 a oggi, una tensione dopo l’altra Benedetta Strappi
I
l nuovo regolamento del calcio storico è arrivato a soffiare una ventata d’aria fresca sul ricordo degli ultimi tornei, tutti segnati, in qualche misura, da stravolgimenti, polemiche, risse, feriti e diserzioni da parte di qualche colore. Gli anni 2005 e 2006, in questo senso, furono emblematici: ci furono 43 procedimenti penali a carico di altrettanti calcianti per il torneo 2005, 54 per quello dell’anno dopo, con 21 referti medici mediamente importanti. E fu proprio dopo gli eccessi di quelle annate che si iniziò a pensare di rimodulare, una prima volta, il regolamento. Nel 2007, invece, il torneo fu sospeso dall’allora prefetto Andrea De Martino, e l’urgenza di lavorare a regole nuove per tentare di salvare la manifestazione divenne indifferibile, perchè Firenze si era ritrovata senza la sua tradizione. E fu così che si arrivò con restrizioni e clausole tutte nuove all’edizione 2008. Allora a decidere furono l’ex presidente del calcio storico, Elisabetta Meucci, la commissione sport e cultura del Comune e l’ex questore Francesco Tagliente. Si lavorò a un’operazione congiunta insieme alla questura e alle squadre, e ai quattro colori fu chiesto di rinnovarsi dal basso, e di inserire tra i loro giocatori esordienti e under 27. Furono anche inseriti limiti d’età massima (40 anni), l’obbligatorietà della
residenza a Firenze (o della nascita nel capoluogo o in provincia) e fu reso obbligatorio il tesseramento, da almeno due anni, a una federazione affiliata al Coni o a un ente riconosciuto. E niente precedenti penali, né carichi pendenti ammessi. Ma i Verdi non scesero in campo, e ancora una volta piazza Santa Croce restò a cuocere sotto il sole rovente senza un torneo vero e proprio. Il 2009, invece, fu la volta del torneo giocato a squadre miste: le prime due partite coincidevano con appuntamenti elettorali, e dopo incertezze varie si scelse di giocare lo stesso (prima Bianchi contro Rossi, poi Azzurri contro Verdi) ma con squadre formate da calcianti in realtà appartenenti a tutte e quattro le compagini. E così si arriva al 2010, altro anno di incertezze all’ombra della statua di Dante, che in piazza Santa Croce aspettava sorniona. Questa volta a non scendere in campo furono Verdi e Rossi, in disaccordo con il nuovo regolamento, e la partita del 24 giugno finì con la vittoria degli Azzurri contro i Bianchi per undici cacce e mezzo a tre. Ma si trattò, di fatto, di un’amichevole. E ora? Ora bisogna solo aspettare. Qualche malumore, tra i calcianti, più o meno sussurrato, si respira. Le regole nuove non sono state digerite all’unanimità e qualche tensione resta. Prudenza, scaramanzia, attesa, insomma. Anche ai vertici. Presidente Pierguidi, si gioca vero quest’anno? Ride. “Io direi proprio di sì, ma il 25 giugno sarò più sicuro...”.
BiaGio cinGolani Presidente dei Rossi
FranceSco BoGazzi capitano dei Verdi
“Contenti a metà, ma se il nuovo regolamento servirà a rilanciarci ben venga”
“Non ci sentiamo tutelati, il cambiamento doveva essere più graduale”
“Di questo nuovo regolamento diciamo che siamo contenti a metà, ma se permette di rilanciare la manifestazione ben venga. Se è quello che serve per ritrovare un equilibrio e ripartire accettiamo allora i compromessi. Certo, il calcio storico non è più quello degli anni ‘80, i tempi sono cambiati e ora ci sono delle regole scritte, diventate inevitabili visto che si era arrivati al punto che un calciante ne avesse denunciato un altro. Prima era diverso, era tutto regolato da patti di onore. Siamo però contenti del nuovo presidente e della collaboratività del sindaco”
055 200.13.26 Il primo taxi tutto al femminile
“Il regolamento di quest’anno è stato approvato dal consiglio comunale ma noi non lo abbiamo firmato, nè lo firmeremo. Non ci sentiamo tutelati: certo, un cambiamento era giusto, perchè degli errori in passato ci sono stati, ma doveva avvenire in modo più graduale. Noi per primi, insieme a Rossi e Azzurri, l’anno scorso avevamo buttato giù undici punti, e siamo convinti che sia giusto punire comportamenti eccessivi, ma ci sembra che questo nuovo regolamento non sia stato fatto tanto per tutelare i calcianti, quanto altri interessi”
L’amica che ti accompagna www.intaxifirenze.it
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forchette&dintorni
Giugno 2011
teNdeNze/1. Dall’antipasto al dolce va in scena di tutto, dai “delitti” alla musica classica
Il ristorante diventa un palcoscenico... non solo buon cibo, adesso si va a cena per godersi lo spettacolo, che si tratti di dostoevskij o di un match di improvvisazione teatrale: il menu dei locali si allarga Paola Ferri
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anza del ventre, tango argentino, concerti, performance teatrali e addirittura delitti. Lo spettacolo va in scena tra una portata e l’altra. Sono sempre più numerosi i ristoranti di Firenze e dintorni che si lanciano nell’impresa del trasformare la cena in un’esperienza multisensoriale, servendo insieme ai pasti un’opera originale, magari formulata su misura per l’occasione. In principio furono le cosiddette “cene con delitto”, organizzate in ville e casolari, adesso anche in normali ristoranti e circoli. Dall’antipasto al dolce va in scena il dramma, dopo l’ammazzacaffè si apre la gara: vince chi risolve per primo il giallo. Adesso la moda si sta un po’ sgonfiando. E i ristoratori si inventano di tutto di più. All’Albergaccio di Niccolò Machiavelli, a San Casciano, l’11 giugno prossimo sarà un concerto di musica classica ad allietare il pasto, mentre il 17 tra i tavoli andrà in scena una rappresentazione teatrale tratta dal romanzo “Le Notti Bianche” di Dostoevskij. “Da un paio d’anni cerchiamo di organizzare una serata del genere almeno una volta al mese – spiega Salvatore Grieco, che si occupa degli eventi dell’Albergaccio – e con discreto successo. Ogni volta arrivano dalle 20 alle 40 persone, anche un centinaio quando si tratta di mostre di pittura”. Il primo luglio sarà la volta del tango argentino, mentre il 17 dello stesso mese arriverà un match di improvvisazione teatrale. E il menu? “Anch’esso è in tema con la serata - spiega Grieco – in modo da creare un’esperienza unica”. Stesso spirito anima il ristorante San Paolo della Croce, in zona
Certosa, dove si cena insieme agli artisti della stagione Jazzato, che poi si esibiscono sul palco. L’antico refettorio dei frati si è trasformato agilmente in sfondo per spettacoli altamente selezionati, come i prodotti di stagione che finiscono nel piatto. Ambiente ricercato abbinato a musica dal vivo anche a Villa Caruso, a Lastra a Signa. Il pacchetto Caruso Summer Festival, “in onda” da fine giugno a fine luglio, comprende sempre apericena più spettacolo teatrale o concerto. La rassegna giunge quest’anno alla seconda edizione. Al Circolo Rigacci di via Baracca, invece, le cene-spettacolo si susseguono da quattro anni, ogni volta con una for-
Tra una portata e l’altra danza del ventre, tango argentino e performance mula diversa, dal cabaret al giallo e alle pièce teatrali. “E ogni volta – racconta Manuela da dietro al bancone del bar - si mettono a tavola 60-70 persone. Per lo spettacolo ‘Polvere di stelle’ abbiamo dovuto addirittura programmare una replica”. Chi fosse invece in cerca di atmosfere e sapori esotici può fare rotta al ristorante libanese Valle dei Cedri, in zona Santa Croce, dove periodicamente è possibile assistere a esibizioni di danza del ventre durante la cena. L’hummus e i falafel saranno solo l’antipasto della serata.
La noVITÀ A Ponte a Ema ha aperto i battenti il 22 Noir
ll burlesque sbarca tra i tavoli
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opo aver conquistato palchi e club di tutto il mondo il Burlesque debutta tra i tavoli di un ristorante. È stato inaugurato il mese scorso in via Chiantigiana 22 il “22 Noir”, ristorante che promette di fondere nel piatto tradizione e nuove tendenze. A partire dal più scherzoso e sexy degli spettacoli. Ispirato alle pin up degli anni ’50, il Burlesque si colloca perfettamente a metà strada tra seduzione e ironia. Lontano anni luce dagli spettacoli riservati ai soli uomini, lo strip tease in salsa burlesca ha affascinato prima di tutto le donne, che adesso lo vanno anche a imparare nelle palestre e nelle scuole di ballo. Ma a cena, tra una pizza e un pacchero al granchio, proprio non si era mai visto. A inaugurare le serate “piccanti” del 22 Noir, lo scorso maggio, la coppia Lucy Lady Ville & Mizzi Mia Grand’Ame, in arte Les Sorcières Sucreés, famose in mezzo mondo per le loro performance in tacchi e reggicalze. Uno spettacolo destinato a diventare un appuntamento fisso tra le pareti scure del 22 Noir,
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SorciÈreS SucreÉS
su cui si aprono grandi vetrate sul verde delle colline fiorentine. Per chi non fosse interessato al genere, c’è sempre un intimo giardino sul retro, dove consumare cenette a lume di candela sotto le stelle. Sempre dedicata a cene riservate, ma per gruppi più ampi, la saletta al primo piano, che si può prenotare anche per intero in occasione di compleanni, feste, meeting di lavoro o presentazioni. L’effetto è d’impatto: arredamento di design abbinato a un menu nel segno della tradizione toscana. Per informazioni e prenotazioni /P.F. tel. 055/641541.
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teNdeNze/2. Francesco Flachi ha addirittura fatto “doppietta”. Ma non è certo l’unico
...e i calciatori vanno a segno in cucina Prima la panineria, poi un locale: per gestirli ha fatto scendere in campo tutta la famiglia. e anche il viola Gaetano d’agostino ha seguito il suo esempio Francesca Puliti
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a decisione di appendere le scarpette al chiodo non è stata sua e certo lui l’avrebbe rimandata volentieri. Ma la vocazione da ristoratore Francesco Flachi, ex viola ed ex doriano, l’ha sempre avuta. “Mi è sempre piaciuta l’idea di aprire un locale – racconta – di stare in mezzo alla gente”. Di locali, in verità, ne ha aperti due. Prima è venuta la panineria “Panino di categoria”, in zona Ponte Rosso, a settembre dell’anno scorso. Poi, a soli sei mesi di distanza, l’ex attaccante ha fatto il bis, inaugurando lo scorso marzo il “Flet”. Tre i soci, tra cui un altro compagno di campo, Luca Saudati, ex Milan, “con cui ci dividiamo i compiti”, spiega Flachi. Già, perché fare i conti con i nuovi orari di vita non è stato facile, incastrarli con quelli di sua moglie ancora meno, “ma abbiamo superato il primo anno di squalifica, il secondo - per positività alla cocaina (ndr) - e questo è niente a confronto”. La moglie, in ogni caso, Francesco se la tiene ben stretta, anche lei a lavorare nel nuovo locale di San Frediano. “Tre giorni li passo qui, gli altri tre al Panino – continua – ma lì ci sono anche i miei genitori che mi danno una mano”.
Una gestione tutta familiare, insomma. Che funziona: basti vedere la fila che si forma in fondo a via XX Settembre all’ora di pranzo, per mangiare una delle famose schiacciatine, o l’assembramento di ragazzi davanti al Flet la sera. Certo, anche il nome del proprietario fa gioco. Così come l’assidua presenza degli ex compagni di squadra. Mutu, in particolare, è diventato un cliente affezionato del Panino di Categoria. “Con Adrian siamo diventati molto amici – racconta Flachi – mi viene a trovare spesso, così come io vado al suo ristorante, al Nove”. Il caso Flachi, infatti, non è l’unico. Anzi, sono diversi i calciatori che hanno deciso di investire nel settore culinario. Come Mutu, che ha fatto dell’amata movida notturna un mestiere e ha aperto un ristorante fashion in riva all’Arno insieme ad altri soci. Ed è riuscito comunque a salire all’onore delle cronache anche a causa dei ripetuti furti subiti: champagne e bottiglie di Sassicaia nel bottino. L’ultimo a sfoderare spirito imprenditoriale è stato il centrocampista viola Gaetano D’Agostino. Insieme alla famiglia gestirà la storica “Osteria de’ Macci”, nell’omonima via. La seconda vita (del locale prima an-
FraNceSco Flachi
iN uNo dei Suoi locali
cora che del calciatore) è cominciata proprio lo scorso 19 maggio. “Firenze mi piace tutta – ha dichiarato D’Agostino all’inaugurazione - e voglio portare avanti la tradizione della cucina toscana. Questa città mi è piaciuta fin dal primo momento,
non per niente ho preso casa in lungarno Ferrucci, che è una zona che mi fa impazzire. Rispetto a Udine è molto diverso il rapporto con la gente”. Solo che adesso i tifosi cominceranno a dargli le pagelle anche in cucina.
Zoom Dal Vivoli a Carapina, quelli che si fanno un nome a suon di coni, vaschette e fantasia
Chef del gelato crescono, tra coni per i Clinton e coppette al salame
I
l segreto per farsi un nome in cucina? Osare. Che si tratti dello chef di un ristorante, di un barman o di un mastro gelataio la ricetta è sempre la stessa: scommettere su qualcosa mai provato prima. Così è stato per la gelateria Vivoli, in via Isola delle Stinche, che cominciò a distribuire coppette con il suo famoso cioccolato nel 1930, ben prima dell’avvento di un banco frigo degno di questo nome. E che si ritrovò nel 1999, durante il vertice dei capi di Stato e di governo a Firenze, a preparare una vaschetta da asporto nientemeno che per Bill, Hillary e Chealsea Clinton. Nulla di cui stupirsi, considerato il fatto che qualche
anno prima il gelato del Vivoli era già stato esportato negli Usa: Silvana, una delle gelatiere, fu infatti “rapita” dal proprietario del Divino, uno dei più celebri ristoranti di Los Angeles. E fu così che il gelato fiorentino finì nel cucchiaino di Dustin Hoffman e Harrison Ford. In fatto di “arte gelatiera”, in realtà, quasi nessuno batte Firenze. È qui che è nato uno dei gusti più copiati e amati d’Italia, il Buontalenti, coniato in viale dei Mille dalla gelateria Badiani, mixando panna, crema e una goccia di liquore. Continua a osare ogni giorno, invece, Simone Bonini, mastro gelatiere nonché proprietario del Carapina di piazza Oberdan.
Qui, come lo chef di un ristorante, Bonini propone ogni giorno gusti e abbinamenti diversi in cono e coppetta. L’ultima “follia”, partorita in occasione del Festival del Gelato, è rappresentata dai gusti “salati”: fico e salame, prosecco e culatello, parmigiano reggiano e prosciutto San Daniele, pistacchio e mortadella di Bologna. Ottima alternativa al panino per chi preferisce un cono in pausa pranzo, sfiziosa tentazione per chi ama sperimentare. Per farlo, però, c’è ancora poco tempo: salame e parmigiano lasceranno il bancone di Carapina il 12 giugno. Ma chissà che /F.P. non si tratti solo di un arrivederci.
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lA NOvItà/1.
attualità
Giugno 2011
Prevista l’apertura di due agenzie: una centrale e una sul territorio di Firenze
Scandicci, nasce la “banca metropolitana” Prende vita un nuovo istituto di credito cooperativo: entro metà mese si chiuderanno le sottoscrizioni, che hanno già superato quota cinque milioni di euro Luca Squarcialupi
P
asso dopo passo, sottoscrizione dopo sottoscrizione, alle porte di Firenze sta crescendo una nuova banca di credito cooperativo, che affonda le sue radici a Scandicci ma che guarda all’intera area metropolitana. L’idea è stata lanciata meno di due anni fa e adesso la banca di credito cooperativo di Scandicci sta prendendo forma: entro metà mese si chiuderanno le sottoscrizioni (che hanno superato quota 5 milioni di euro), mentre la società – secondo le previsioni – nascerà entro il 20 settembre. L’iter burocratico si dovrebbe poi concludere tra febbraio e marzo 2012, quando la nuova banca potrà iniziare a operare sul territorio. Lo zoccolo duro dell’istituto è rappresentato da persone fisiche, in maggior parte imprenditori, lavoratori autonomi e pensionati, provenienti da Firenze e Scandicci, che hanno risposto all’appello e hanno sottoscritto le azioni. Un importante ruolo lo hanno avuto anche le imprese e le associazioni. La parola d’ordine, adesso, è fare sistema: l’istituto scandiccese, una volta entrato in funzione, si dovrà infatti misurare con altre sette banche di credito cooperativo attive nell’area fiorentina. Proprio da Scandicci è stata lanciata l’idea di creare una rete tra queste realtà, una sorta di integrazione che eviti lo spreco di risorse e, soprattutto, una concorrenza spietata. “Ogni banca di credito cooperativo ha la sua identità e la sua visione che spesso coincide con il territorio o la comunità rurale - spiega Giovanni Doddoli, ex sindaco di Scandicci, alla guida del comitato promotore - non ci saranno dispersioni di patrimonio se il progetto di integrazione verrà preso in considerazione”. Un primo incontro per fare il punto sul progetto si è svolto lo scorso 23 maggio, richiamando oltre 500 persone, che hanno tracciato le linee guida e gli obiettivi dell’istituto. I primi progetti esistono già. Il
comitato promotore ha già pensato all’apertura di due agenzie: una, quella principale, nella zona centrale di Scandicci, l’altra sul territorio di Firenze. “Quella che nascerà sarà una banca metropolitana – precisa ancora Giovanni Doddoli – vogliamo misurarci con la grande città, con le opportunità e le problematiche dei soggetti di questo territorio. Quello che stiamo creando è un istituto di credito vicino alle realtà locali e che reinvestirà le sue risorse sul territorio”. Per informazioni: www.bccs.it.
alcuNi dei compoNeNti del comitato promotore
lA NOvItà/2. Lo strumento per evitare i tribunali è diventato obbligatorio in alcuni casi
Tra i due litiganti? ora arriva il mediatore P
rima del giudice, prima degli avvocati, prima di un lungo e costoso iter giudiziario. Non è necessario entrare nelle aule di tribunale per risolvere una lite civile o commerciale: il cittadino ha a disposizione lo strumento della mediazione, che di recente è diventata obbligatoria per alcune materie. In concreto, le parti si trovano davanti a un professionista imparziale (iscritto in appositi registri), che aiuta a trovare un accordo amichevole. Nessun avvocato, quindi, meno spese e tempi certi: entro quattro mesi la pratica deve essere infatti conclusa. Una soluzione utile anche per alleggerire i già congestionati ingranaggi della macchina giudiziaria italiana. Dal marzo scorso, prima di arrivare davanti al giudice, i cittadini sono obbligati a percorrere la strada della conciliazione per una gamma di materie che va dai contratti assicurativi e bancari a quelli d’affitto, dalle successioni ereditarie ai risarcimenti danni per responsabilità medica, fino alla diffamazione. A questa lista, dal prossimo anno si aggiungeranno le liti
condominiali e quelle legate alla Rc auto. “I vantaggi stanno nella riduzione dei tempi, delle spese sostenute dai cittadini e dei costi sociali – spiega Brunetta Tarli, dirigente della Camera di commercio di Firenze, che si occupa di mediazione civile – inoltre la conciliazione permette alle parti di ristabilire i rapporti che si sono incrinati, un fatto che, ad esempio, può consentire di mantenere rapporti commerciali, se si tratta di una disputa tra aziende”. La Camera di commercio di Firenze da un decennio offre il servizio di mediazione civile. L’anno scorso sono stati oltre 370 i soggetti che si sono rivolti a questa struttura, da gennaio a metà maggio di quest’anno sono stati 120, con un trend in crescita durante gli ultimi mesi. Per avviare una procedura di mediazione basta un click: è necessario scaricare un modulo (www.fi.camcom. it, nel caso della Camera di commercio fiorentina) da compilare con tutti i dati riferiti alle parti in gioco e alla lite per cui si chiede un risarci/G.C. mento.
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l’estAte fIOReNtINA... Il 16 giugno via a un cartellone ricco di proposte per tutti i gusti
Il caldo si combatte a suon di eventi Un mega concerto di George michael in piazza Santa croce e uno dedicato
AllA fORtezzA
a ernesto de Pascale con ospite la Bandabardò, ma anche castelli di sabbia
Sfilate, party e novità In arrivo Pitti Immagine
in riva all’arno, cinema all’aperto con le cuffie e bignami sulla Recherche di Proust. Riccardo Ventrella: “Vogliamo offrire vivibilità a chi rimane in città” Ludovica V. Zarrilli
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a biblioteca delle Oblate per i libri, l’anfiteatro delle Cascine per la musica (di ogni genere) e il complesso delle Murate per cinema, video e tutto ciò che è contemporaneo. Sono questi i tre luoghi chiave dell’estate che sta per iniziare (dal 16 giugno al 25 settembre), una stagione che non vuole lasciare nessuno “a bocca asciutta”, mescolando con sapienza dosi uguali di divertimento e di cultura, quella con la c maiuscola, che non è detto si faccia necessariamente in luoghi noiosi e con gente dalla puzza sotto il naso, anzi. Il programma, che ha la direzione artistica firmata da Riccardo Ventrella, direttore del Teatro della Pergola, e vede il contributo intellettuale di numerosi soggetti (tutti quelli che hanno partecipato a un bando aperto lanciato dal comune e i cui progetti sono stati selezionati) avrà, al posto di pochi grandi eventi, una serie numerosissima di micro momenti di grande spessore, di cui lo stesso direttore ci ha parlato. Come sarà questa Estate Fiorentina? Sarà un’estate che punta molto ad offrire vivibilità a chi rimane in città, offre spazi per incontrarsi, per fare delle attività e per pensare. Per vivere Firenze per due mesi e mezzo in maniera diversa. Molta attenzione è stata data allo studio di eventi adatti a tipologie di pubblico differenti. In questo senso mi piacerebbe che alcuni posti topici delle notti fiorentine come ad esempio la spiaggia sull’Arno, piazza Annigoni e piazza Tasso, non si accontentassero della limitante patente del “birraio” ma diventassero anche un punto di ritrovo in grado di offrire servizi alla collettività stando aperti anche durante il pomeriggio. Le parole eventi e curiosità cosa le fanno venire in mente? Mi viene in mente un evento straordinario, una gara di castelli di sabbia alla spiaggia di San Niccolò il giorno di Ferragosto, un’occasione che invoglia non solo a fare qualcosa di diverso ma anche a vadere la città da una prospettiva diversa. E poi mi viene in mente anche un cinema
la SpiaGGia Sull’arNo
all’aperto speciale allestito alle Murate dove, per dare la possibilità a chi lo vuole di usufruirne senza dare fastidio ai residenti, verranno distribuite delle cuffie ad ognuno dei partecipanti. E ancora una serie di incontri alle Oblate a metà strada tra spettacolo e divulgazione, che permetteranno poi di sostenere una conversazione brillante sulla Recherche di Proust senza aver letto necessariamente i dodici volumi. L’evento di apertura?
Sarà un concerto all’Anfiteatro dedicato a Ernesto de Pascale (amatissimo giornalista e musicista scomparso a febbraio) con una serie di amici sul palco, tra i quali la Bandabardò. Il nome più altisonante? George Michael, che si esibirà in piazza Santa Croce il 10 settembre. Un’estate vivace e terogenea, che dà voce alle voci del territorio, offrendo nuovi spunti per pensare la città.
...e QuellA fIesOlANA. Fo, Travaglio e Allevi alla 64esima edizione della kermesse
Sul colle una stagione a ritmo di cultura È
una stagione all’insegna della cultura, del divertimento e degli spettacoli di qualità quella che sta per cominciare sul colle etrusco. Squilli di trombe e rulli di tamburi per la 64esima Estate Fiesolana che si preannuncia, mai come quest’anno, ricca di eventi e di ospiti di portata internazionale che calcheranno non solo il palcoscenico del Teatro Romano, ma anche quello fiorentino dell’anfiteatro delle Cascine con cui Fiesole ha stretto una partnership. Dario Fo e Franca Rame, Giovanni Allevi, Max Gazzè, grupo Compay Segundo, Cassandra Wilson e poi Beppe Grillo e Marco Travaglio, sono solo alcuni delle star che si esibiranno nel corso della kermesse lunga quasi un mese e mezzo. “Anche quest’anno con un grande sforzo il Comune di Fiesole finanzia questa importante manifestazione attraverso il sostegno esterno e senza incidere sul proprio bilancio – spiega il sindaco Fabio Incatasciato -. Un ricco calendario fra musica, incontri e spettacoli che fa sì che la kermesse sia una delle più importanti fra i festival estivi del panorama toscano e nazionale”. Si comincia il 20 giugno con la musica classica degli allievi della Scuola di musica di Fiesole e si prosegue
con le sonorità raffinate di Vivere Jazz: il Grupo Compay Segundo farà rivivere la tradizione del “Buena Vista Social Club” (19/7) mentre Mike Stern, chitarra eclettica che riscalderà con la sua band l’Anfiteatro delle Cascine (6/7), e Cassandra Wilson (18/7), la più grande jazz vocalist vincitrice di due Grammy Awards, che salirà sul palco del Teatro Romano dopo 15 anni di assenza in Toscana. La collaborazione fra Comuni, che traccia anche una linea ideale tra i due teatri, porterà inoltre il Premio Nobel Dario Fo a raccontare a Fiesole le novelle del Boccaccio “rivedute e scorrette” insieme alla moglie Franca Rame (26-27/7), dopo essere passato da Firenze per incontrare il pubblico. Novità di questa edizione, un teatro che parla di attualità con Beppe Grillo, di ritorno dai suoi successi a Londra e Parigi, per parlare della rivoluzione della rete, la scena costituita da un grande schermo per uno spettacolo sempre work in progress (16/7); e con Marco Travaglio che, dopo aver registrato il tutto esaurito nei teatri d’Italia con “Promemoria”, presenta il suo nuovo show con la partecipazione di Isa/C.G . bella Ferrari, “Anestesia totale”, fra disinformazione e politica.
A
biti, lustrini e una carrellata di eventi che lascia presagire una nuova spumeggiante stagione. E’ tutto pronto per l’edizione numero numero 80 di Pitti Immagine Uomo, che apre i battenti alla Fortezza da Basso il 14 di giugno (fino al 17, ndr) e ragala alla città l’anteprima della moda maschile della primavera-estate 2012. Circa 1000 i marchi alla Fortezza, a cui si aggiungono le 80 collezioni donna protagoniste a Pitti W alla Dogana, per un totale di quasi 1.100 collezioni presentate. Il ruolo del salone come punto di riferimento sulla scena internazionale è dimostrato dai numeri delle aziende e dalle richieste di partecipazione, in continuo aumento a ogni edizione. E poi c’è il pubblico dei compratori: all’ultima edizione estiva di Pitti Uomo, su un totale di oltre 32.000 visitatori, sono stati 19.200 i buyer arrivati a Firenze dalle boutique e dai concept store più importanti del globo. Guest fashion designer sarà Scott Sternberg con Band of Outsiders. La sera di mercoledì 15 giugno in una location d’eccezione, la ex-Manifattura Tabacchi, Scott Sternberg presenterà la nuova collezione 2012assieme alle collezioni donna Resort 2012 di Boy. Lo special event di Pitti W n.8 sarà invece Rodarte, l’acclamato brand californiano di Laura e Kate Mulleavy, già sotto i riflettori delle ultime passerelle newyorkesi e del red carpet di Hollywood. La sera di giovedì 16 giugno, le Rodarte presenteranno in anteprima assoluta e con un evento site specific, una Special Collection e la prima monografia a loro dedicata. A fare da contorno agli eventi più “istituzionali”, ecco arrivare una serie di feste e festicciole collaterali che coinvolgeranno direttamente la città, i suoi abitanti e gli ospiti di passaggio, per un fine settimana all’insegna della moda e della movida. Da non perdere Firenze & Fashion, serata (14/6) in cui tutti i negozio del centro, con epicentro tra piazza della Repubblica, piazza Strozzi e via Porta Rossa rimarranno aperti fino alle 24. Una volta terminato il via vai di Pitti Uomo, ecco arrivare puntualissimi i baby modaioli di Pitti Bimbo (23-25 giugno) che prenderanno possesso delle passerelle per poter mostrare al pubblico il meglio della moda per under 13 e dulcis in fundo arriva Pitti Filati che dal 5 al 7 luglio porterà in città il meglio dei tessuti prove/B.B. nienti dai cinque continenti.
cultura
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l’APPuNtAMeNtO. Tre giorni di visite, concerti, mostre e seminari per celebrare l’Unità d’Italia
150 anni insieme alla Fratellanza Militare Sauro Deledda
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rte e cultura: è questo il binomio che caratterizzerà uno degli eventi clou per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia. A organizzare la manifestazione “Un’Associazione, una Nazione”, che si terrà a Firenze il 18, 19 e 20 giugno, è la Fratellanza Militare, la cui storia si lega fortemente a quella della nostra patria visto che furono i reduci garibaldini e i reduci dell’esercito nazionale risorgimentale a fondarla nel 1876. Nel corso di questi anni i suoi militi e i suoi volontari sono sempre stati partecipi di tutte le vicende più significative. L’impegno nell’alluvione del 1966, l’attentato dei Georgofili nel 1993 fino al terremoto che nel 2009 ha distrutto L’Aquila, solo per citarne alcuni. Un impegno quotidiano, silenzioso, al fianco dei soggetti più vulnerabili della società. “Per tutta questa serie di ragioni – spiega Filippo Allegri, presidente della Fratellanza Militare di Firenze – non potevamo non celebrare questo appuntamento così significativo. Abbiamo voluto onorare il nostro Paese nel segno di quella concretezza che da sempre ci contraddistingue, facendo di questa ricorrenza un momento di riflessione e di rivisitazione della nostra lunga militanza a favore degli altri”. L’evento è del tutto gratuito e prevede visite guidate, concerti, mostre e seminari. Tre giorni in cui scoprire
e riscoprire la nostra città guardandola con occhi diversi e da diverse angolazioni. Sarà possibile ammirare scorci e angoli finora celati e che per l’occorrenza potranno essere fruiti dal grande pubblico. “Un’Associazione, una Nazione” sarà inaugurata in grande stile con l’apertura del complesso monumentale di Santa Maria Novella, grazie alla collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, dell’Officina del Profumo-Farmaceutica di S. Maria Novella (di cui sarà possibile visitare il museo), del Comune, del Ministero dell’Interno e dell’Opera per Santa Maria Novella. Si potranno rivivere i fasti rinascimentali camminando nel Chiostro della Sindicheria o nel Chiostro Verde. La vista avrà un “sussulto” nel contemplare il Cappellone degli Spagnoli, il Chiostrino del Dati o la Cappella di Baldassarre di Simone degli Ubriachi. Tra gli eventi speciali anche la mostra sull’associazionismo risorgimentale e il concerto Viva Verdi, “un omaggio all’arte italiana del canto, della musica e del teatro - sottolinea Lucia Cavina, Comandante di Compagnia della Fratellanza Militare - nei giorni della manifestazione si avrà libero accesso alle sedi dell’associazione Reduci Garibaldini, dell’Associazione Mazziniana Fiorentina e della Fratellanza Artigiana d’Italia, dove sarà possibile visionare un commovente e raro patrimonio di documenti e
Filippo alleGri
iNSieme al preSideNte della
repubblica GiorGio NapolitaNo
cimeli del periodo risorgimentale”. In ultimo, e non certo per importanza, la presentazione del volume “Un’associazione, una nazione. Un secolo e mezzo di storia della Fratellanza Militare di Firenze” nella sede del Consiglio Regionale
della Toscana, “un’occasione – conclude Cavina – per discutere dell’associazionismo di matrice risorgimentale. L’evento del 18, 19 e 20 giugno sarà un inno alla bellezza, all’operosità e alla libertà del nostro Paese”.
l’INIzIAtIvA. Tre amici hanno creato un circolo per amanti della lettura e non solo
Tutti attorno a un tavolo, nel nome dei libri N
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el rispetto di una secolare tradizione che prende ispirazione dall’antica Accademia dei Percossi, ma anche dal salotto romano di Cristina di Svezia e dai circoli parigini dell’Ottocento, si ritrovano con cadenza mensile i membri del Circolo Letterario di Firenze, organizzato con successo, da ormai quasi due anni, dall’Associazione Culturale Small Room. Un gruppo affiatato, nato dall’iniziativa di tre ragazzi: Mirko Tondi, Claudia Moretti Pananti e Claudio Francardi. Già facenti parte della compagnia teatrale “I Rene-Fiz”, i tre hanno deciso di unire le forze per promuovere la cultura in
Cari mamma e papà, anche se sono piccolino, vorrei andare in una scuola o nido qui vicino, dove con tanti bambini poter stare, per disegnare, cantare, recitare, socializzare e giocare!!
“Il Mondo di Pinocchio” è il suo nome, “Asilo nido” il suo cognome.
città e richiamare l’interesse di altri appassionati di lettura. Il gruppo, cresciuto col procedere degli incontri e divenuto poi una sicurezza nel panorama culturale cittadino, forse non è l’unico a riunirsi con l’intento di condividere i propri pareri riguardo alle letture svolte, ma senz’altro il più vivace e informale tra i ritrovi di questa natura. Il Circolo Letterario di Firenze unisce amanti della letteratura giovani ad altri più navigati, poeti, scrittori e assidui lettori. Ognuno è libero di portare e leggere i propri scritti, nel corso di ogni incontro. Oltre a dare spazio agli autori emergenti, il Circolo si propone
di affrontare la lettura di un testo specifico o l’approfondimento di un tema particolare ogni mese, che sarà spunto di discussione all’appuntamento successivo. Per far parte di questo gruppo non occorre alcuna tessera di iscrizione, né esistono quote da versare. Nel periodo estivo (a eccezione del mese di agosto, in cui si ferma), il Circolo viene ospitato dalla Caffetteria delle Oblate, al secondo piano della biblioteca. Il giorno di ritrovo è in genere l’ultimo martedì del mese, in orario serale (a cominciare dalle 21,30). Info: circololetterario@hotmail.it oppure circolo/C.D.N. letterariofirenze.blogspot.com.
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fIOReNtINA. L’esplosione dell’ex giocatore del Pisa per molti è stata una sorpresa
Cerci: da Massimo Ciavarro a Messi? Si è conquistato il “titolo” di dottor Jekyll e mister Hyde della serie a da poco conclusa. dai fischi della curva ai cori: nel mezzo gol e sprazzi di buon gioco. ora lui se la ride e assicura: “Una rivincita personale”
aleSSio cerci
Andrea Capretti
L
eo Messi o Massimo Ciavarro? Fenomeno potenziale o oggetto di ululati e fischi della curva? L’ultima versione calcistica del letterario dubbio, Dottor Jekyll o Mister Hyde, va in scena a Firenze e ha la faccia sorridente di Alessio Cerci. Otto gol in maglia viola, quattro consecutivi spalmati su due partite, ed ecco che la stessa città, lo stesso stadio che appena lo scorso febbraio copriva di insulti e fischi preventivi il ragazzo tutto riccioli e dribbling si coccola il suo nuovo idolo. “Non è giusto fischiare a priori Cerci”, aveva sbottato Mihajlovic tempo fa, dopo la gara con il Genoa. Oggi nessuno lo vuole ammettere, ma l’ambiente viola è pieno di sguardi del tipo “chi è ora quello scarso?”. Non manca chi sostiene che ci sia una buona dose di verace ironia toscana dietro ai cori pro Cerci, soprattutto dopo che in qualche intervista all’ex giallorosso erano scappati paragoni a metà tra il sognante e
la troppa sincerità con mancini di lusso, quali Robben o il divino argentino, ma la sostanza è che l’euforia attorno al ragazzo è palpabile e dimostrata dall’assedio dei tifosi a caccia di foto e autografi dopo le ultime partite. Cerci ci ha messo del suo regalandosi gol e continuità, anche nelle gare in cui la Fiorentina si è squagliata prima del tempo. La favola del brutto anatroccolo che si trasforma in cigno non è nuova, ma quella di Cerci sembra una vera riedizione a tinte viola. Basti ricordare che sempre pochi mesi fa, nell’imbarazzo generale, a un’asta di beneficenza con le maglie dei giocatori della Fiorentina un solo lotto andava deserto: quello con le offerte per la 24 di Cerci. “Il momento è davvero positivo e diciamo che questa è una sorta di rivincita personale”, ha raccontato il 23enne di Valmontone, cresciuto nelle giovanili della Roma a suon di giocate di classe e paragoni illustri, per uno dei tanti romanisti a cui si chiedeva di continuare la dinastia dei campioni fatti in casa dopo Totti e De Rossi. Ci aveva creduto persino Fabio Capello, che nel giugno 2008 gli faceva assaggiare la serie A ad appena sedici anni e mezzo.
Debutto precoce, infortunio immediato per Cerci che va a farsi le ossa a Brescia prima e a Pisa poi. Ventura gli pennella un ruolo da esterno offensivo nel 4-2-4 dei nerazzurri, ricambiato con dieci gol nel campionato di serie B (record personale), ma il destino chiede subito il conto con due infortuni alle ginocchia. Stessi colori, una categoria più in alto, ma per Cerci la magia non si ripete con l’Atalanta nel 2008-09, e così ecco il ritorno a Roma, in cerca o in attesa di una nuova occasione. Quella che in estate gli ha offerto la Fiorentina, condita da un ricco contratto quinquennale dietro cui si è trincerato anche il ds Corvino quando tutta la città gli chiedeva di sbarazzarsi di quel ragazzo troppo innamorato del pallone e delle grosse macchine. Una rombante Maserati, parcheggiata e multata a ripetizione nelle zone più proibite del centro storico. Poi i gol che cambiano tutto e Jekyll Cerci, rispetto al suo lato oscuro, sembra aver imparato pure come godersi i suoi momenti migliori: “Se stasera parcheggio in piazza Duomo? No, sto a casa che è meglio”. Insomma, se una doppietta ti cambia la vita, figurarsi due…
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sport
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Il PuNtO. Dopo aver chiuso al nono posto, la squadra è pronta a rinnovarsi e ripartire
Una stagione da buttare. o forse no Cristina Guerri
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on tutto è da buttare via di questa malinconica stagione da eterna insoddisfatta per la Fiorentina. Anche se, e qui saranno tutti d’accordo, molte cose non sono andate
come avrebbero dovuto. A partire da Sinisa Mihajlovic. Non era facile cancellare Cesare Prandelli dalla mente di tutti. Anche dei giocatori. Che non hanno certamente aiutato il serbo nel suo percorso sulla panchina viola. Gli infortuni, poi, sono stati continui, e hanno colpito molto spesso chi doveva guidare la squadra
In un anno caratterizzato dal lungo stop di Jovetic, dai problemi di mutu e da tanti infortuni, il finale è stato incoraggiante
verso risultati più soddisfacenti. Vedi Jovetic, messo ko addirittura prima che cominciasse la stagione. Ma anche D’Agostino, Montolivo, Vargas, Santana. E Mutu (che non era infortunato ma squalificato per il caso sibutramina), solo per citarne alcuni. E tutte queste componenti hanno fatto sì che la Fiorentina disputasse (e terminasse) la stagione al di sotto delle sue aspettative. Sopratutto quando i giochi erano ancora tutti da scrivere. Un inzio di campionato abbastanza turbolento, con otto sconfitte (compresa quella con l’Inter, al Franchi, giocata però a metà febbraio) nel girone di andata. Nel ritorno, i ko sono stati molti meno, e questo è sicuramente l’aspetto positivo da sottolineare. L’arrivo di Behrami nella finestra del calciomercato invernale ha consentito a Mihajlovic di colmare alcune lacune nel centrocampo. Ma anche il recupero di Vargas non va dimenticato, con il peruviano che ha ridato nuova linfa alla corsia sinistra. Per non parlare del redivivo Cerci, rinato nella parte finale della stagione. Da vituperato a idolo della Curva Fiesole. Che per scherzo lo ha paragonato addirittura a Messi per le sue prodezze. Insomma, dicevamo che, nonostante tutto, qualcosina di buono si è visto. Malgrado la classifica, che non regalerà nemmeno quest’anno un piazzamento in Europa, ma che proprio per la fase conclusiva della stagione può comunque far pensare bene per il futuro. Prima di tutto ci sarà il mercato, e una rosa quin-
di da rinnovare e rinforzare, stando sempre attenti al monte ingaggi. Ai vertici della piramide ci sarà sempre Mihajlovic. Qualche giocatore, invece, se ne andrà. Chi è ancora troppo presto per dirlo, ma la prossima stagione potrebbe vedere una Fiorenti-
na rivoluzionata. Ci sono i giocatori in scadenza (Donadel, Santana, Comotto), ci sono quelli che vogliono andarsene (Montolivo, Frey, etc..). Tutto è da scrivere, con la speranza di ritrovare la stessa Fiorentina entusiasmante di qualche anno fa.
amaRcoRd Genova, 3 giugno 1956: il primo scudetto
Una sconfitta dolce dolce
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arti, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, Prini. Loro sì che il 3 giugno se lo ricordano bene, perché mai sconfitta fu più dolce per la Fiorentina e i suoi tifosi. A Genova, il 3 giugno 1956 la squadra allenata da Fulvio Bernardini perde contro il Genoa 3 a 1, ma è l’unica partita persa in campionato, nonché l’ultima di giornata, e non ci sono più limiti alla festa per il primo scudetto della storia viola. La Fiorentina si cuce sul petto il tricolore (cosa che ha fatto solo un’altra volta nella sua storia) e corona una rincorsa alle grandi del calcio iniziata negli anni ’50 e culminata nello scudetto ‘55’56, dopo quattro piazzamenti consecutivi tra le prime cinque della classifica. Un’annata magica, iniziata con i colpi di mercato del presidente Befani, Julinho
e Montuori, accesa dal roboante successo per 4-0 sulla Juventus in avvio di campionato (bissato con un 2-0 al ritorno) e diventata una cavalcata trionfale, dopo il primo posto conquistato all’ottava giornata e mai mollato fino alla fine. Trentatré risultati utili consecutivi, campione d’Italia con cinque giornate di anticipo, dodici punti di vantaggio sulla seconda, il Milan. Numeri di un torneo storico e di un ricordo indelebile, come i 21 gol di “Pecos Bill Virgili”, le parate di Giuliano Sarti, la costante presenza di Gratton e Segato (disputando tutte e trentaquattro le gare stagionali), i dribbling di Julinho e le giocate di Montuori. Così, il giugno del 1956 divenne indimenticabile per tutto il mondo viola, al punto che quasi tutti i giocatori di quel periodo hanno deciso di vivere a Firenze al ter/A.C. mine della loro carriera.
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sport nel comune
Giugno 2011
Calcio. Il Fiesole Caldine è arrivato a un passo dall’Eccellenza. E ora guarda avanti
Ivan e Riganò alla corte verdazzurra Carlo Marrone
Dopo un campionato esaltante, il direttore generale Sergio Sezzatini ha regalato
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alla sua squadra due volti più che noti: i protagonisti della Florentia Viola in C2.
arà un po’ come ritornare a quel 9 ottobre 2002 quando l’allora Florentia Viola esordiva nel campionato di C2 pareggiando zero a zero con il Forlì. I tifosi del Fiesole Caldine non potranno che sperare in una stagione importante come quella che fu per la prima Fiorentina dei Della Valle vedendo a difesa della loro porta Andrea Ivan, portiere che insieme a Riganò incarna ancor oggi l’orgoglio di chi in quella maglia bianco viola ci credeva veramente. Sergio Sezzatini, glielo doveva proprio un gran regalo alla società che quest’anno gli ha regalato tante soddisfazioni. Abbiamo parlato con il direttore generale di questo e ben altro. Signor Sezzatini, la stagione 2010/2011 si è appena conclusa, quante soddisfazioni gli hanno regalato i suoi ragazzi? Tantissime! La prima squadra da neopromossa è arrivata sesta in un campionato difficile come quello dell’Eccellenza, i punti che ci hanno diviso dai playoff sono stati pochissimi ma ancora non eravamo pronti. E’ giusto fare un passo alla volta, soprattutto perché noi lavoriamo con i giovani: pensi quest’anno abbiamo fatto esordire sette ragazzi del 1993. A proposito di ragazzi, le belle notizie non arrivano solo dalla prima squadra... Quest’anno anche il gruppo degli Juniores si è comportato bene: hanno vinto il campionato e sono arrivati alla finale con la Sinalunghese e questo dimostra quant’è positivo il lavoro che facciamo nelle giovanili. Dopo la disfatta in Sud Africa della Nazionale il problema giovani è arrivato sulle pagine dei giornali, qual è la situazione nel mondo dilet-
Ma i risultati non sono mancati nemmeno a livello giovanile
tantistico? Provo ad usare una metafora: ha presente quando si lancia un elastico? All’inizio è ben esteso e fila via veloce, più si deforma e più rallenta la sua corsa... ecco, adesso siamo nella fase dell’elastico corto. Qua a Fiesole-Caldine abbiamo deciso di essere dei professionisti del calcio giovanile pur giocando nella categoria dilettanti. Ma non è facile, soprattutto dal punto di vista economico. Voglio provare a metterla in difficoltà: riesce a dirmi almeno due nomi, uno per categoria,
di giocatori che hanno lasciato il segno nella bella stagione della sua società? Gabriele Luzzi e Riccardo Bartolozzi, la nostra bandiera che da poco è diventato padre, perchè sono due ragazzi seri sui quali si può sempre contare. Tra i giovani quello che si è messo più in luce è stato senza dubbio Filippo Iobi, attaccante del 1993 che salvo grandi sorprese rimarrà con noi. Questo è un periodo frenetico per voi dirigenti, bisogna programmare la prossima stagione
preparando le squadre: a che punto siete? La prima squadra è pronta, oltre ad Ivan arriverà Casalini dal San Piero a Sieve e verranno integrati sei giocatori del ‘94 dalle squadre minori. Abbiamo parlato molto del binomio giovani&calcio, se le dico bambini&pallone: cosa mi risponde? Scuola calcio Fiesole-Caldine giovani Floria 2000, infatti sono undici anni che collaboriamo con il Floria per allevare i migliori bambini della zona.
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PAllANuOtO. La Final Eight della World League alla Costoli
Un mini Mondiale a Firenze Simone Spadaro
NuOtO. A tu per tu con Axel Belig
Un campione in acqua (e fuori) Prossima tappa, le paralimpiadi
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incere nella vita prima che nello sport. È la bellissima storia di Axel Belig, campione di nuoto con la sindrome di down. Entrati in casa del campioncino si capisce subito di che stoffa sia fatto: nell’ingresso, come arredamento, Axel ha medaglie e coppe: quasi tutte di un solo colore, oro. Al 17enne non piace arrivare secondo. Il nuoto ha pienamente compensato una vita di molti sacrifici. Inizialmente non è stato facile, per lui. Per i bambini con la sindrome di down lo sport è visto esclusivamente come ludo, perchè non tutti hanno il carattere per l’agonismo. Per arrivare a muoversi come un pesce in acqua, il fiorentino ha dovuto allenarsi a Prato. A Firenze ha trovato molti istruttori che gli hanno permesso di nuotare,
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al 21 al 26 la piscina Costoli di Firenze ospiterà la Final Eight della World League di pallanuoto maschile. All’appuntamento fiorentino, che qualificherà alle Olimpiadi di Londra 2012, parteciperanno quattro squadre europee suddivise in due gironi: Serbia (campione in carica), Usa, Cina e Italia (paese ospitante); Canada, Australia, Croazia e Montenegro. La Rari Nantes Florentia è stata chiamata, dalla federazione italiana nuoto, a supportare organizzativamente l’evento. “Firenze – sottolinea il vicesindaco Nardella – torna a ospitare un grande appuntamento di questa disciplina dopo gli Europei del 1999. Assieme alla Fin, che ringrazio unitamente alla Regione Toscana e alla Provincia di Firenze, abbiamo elaborato un progetto che fra poco più di un mese ci porterà a vivere un evento di grande importanza. Fin d’ora posso affermare che ci impegneremo per ripagare la fiducia che ci è stata concessa e assicuro qualità organizzativa e bellezza di un impianto come la Costoli che stiamo sottoponendo a manutenzione straordinaria”. In previsione di questo appuntamento l’Amministrazione comunale ha eseguito una serie di interventi per complessivi 200.000 euro. La piscina Costoli avrà una capienza, a lavori ultimati, per 2200 spettatori. Ogni giorno si disputeranno quattro partite: ore 16, 17.30, 19 e 20.30, con l’Italia che giocherà sempre la gara serale. Già decisi i due gironi con l’Italia di Sandro Cam-
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Giugno 2011
pagna nel raggruppamento A insieme a Stati Uniti, Serbia e Cina. Nel B Montenegro, Croazia, Canada e Australia. Tre gare eliminatorie poi sfide incrociate prima contro quarta e seconda contro terza, semifinali e finali. Biglietti popolari (10 euro) validi per l’intera giornata di gare. “Abbiamo fortemente voluto questa manifestazione – ha detto il Presidente della FIN Barelli – vincendo la concorrenza di altre nazioni. La finale di quest’anno assume poi un significato particolare perché qualifica alle Olimpiadi di Londra e l’Italia giocherà per centrare l’obiettivo. In caso contrario ci giocheremo la qualificazione ai mon-
diali di luglio a Shangai”. Fiducioso il CT Sandro Campagna: “Siamo cresciuti negli ultimi anni e proveremo a conquistare la qualificazione diretta alle Olimpiadi a Firenze. Già dal 18 giugno ci alleneremo a Pontassieve – aggiunge il selezionatore – e puntiamo ad organizzare un’amichevole con la Cina a Pontassieve il 19”. Un’occasione da sfruttare per il Presidente della Rari Pieri: “Abbiamo bisogno che Firenze si accorga di questo sport e tutti si accorgano della Rari – ha detto il numero uno biancorosso – per far crollare il muro eretto attorno alla pallanuoto che rischia di sparire”.
L’arredamento della sua casa è fatto di coppe e medaglie divertirsi, ma mai di crescere come avrebbe voluto. Quindi il grande passaggio allo Special Team Prato, che ha come allenatore Antonio Venturi, che svolge anche il ruolo di Direttore Tecnico, mentre l’altra allenatrice è Olivia Lombardi. Questo ha comportato alla famiglia non pochi sacrifici, che sono stati ripagati dalle tante soddisfazio-
aXel beliG,
la SFida coNtiNua
ni che sa regalare Axel, prossimo anche ad andare alle paralimpiadi. Difenderà i colori dell’Italia, di Firenze e tenterà di vincere come sempre, come ogni sportivo, perché arrivare secondi, per un atleta, è una mezza sconfitta. L’impegno è tagliare per primo il traguardo, dare il massimo, solo così si vince sempre. Axel lo ha fatto. Inoltre ha una spiccata propensione per la buona musica. Recentemente è andato a un concerto con una compagna di squadra “speciale” a vedere Gianna Nannini, dedicandole questo avvenimento. Ma è stata una parentesi: tra un po’ ci saranno le gare, quindi è obbligatorio tornare in acqua ad allenarsi. Nel suo diario sono segnate tutte le “tappe” sportive: un calendario pieno. In bocca a lupo per il Mondiale e per i giochi olimpici, Campione. E la C maiuscola /L.M. è dovuta.
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tIRO Al vOlO. Il Wonder Boy continua a stupire il mondo: per lui altre due medaglie d’argento
Campriani ancora re della carabina Lorenzo Mossani
Benning lo scorso anno, sono felice di essere tornato”. L’azzurro dell’Esercito aveva concluso la gara in prima posizione con 599 punti riportando in finale il punteggio di 101.8 e finendo a pari merito con il francese (700.8). Bronzo al cinese Qinan Zhu. In finale anche l’altro azzurro in gara Marco De Nicolo (Fiamme Gialle) che ha chiuso la gara in settima posizione. Pochi giorni dopo Wonder Boy ha riprovato a salire sul gradino più alto. In gara anche Marica Masina e Petra Zublasing, ambedue del gruppo sportivo carabinieri, nella carabina sportiva 3 posizioni donne. Nella quarta giornata di gare della Coppa del Mondo di tiro a segno infatti Campriani è salito nuovamente sul podio nella carabina. Dopo l’argento nella carabina a 10 metri, l’azzurro ha bissato nella specialità a fuoco a 50 metri il secondo posto appena conquistato. Questa volta è stato difficile raggiungere il cinese Qinan Zhu. Il plurimedagliato 26enne tiratore cinese (23 medaglie in coppa del mondo) sarà sicuramente uno degli avversari da battere a Londra 2012. Niccolò Campriani termina così la finale in seconda posizione. Questa volta il nostro portacolori è più felice: “Sto lavorando molto sulla posizione in ginocchio e adesso è ok”. Terzo lo svizzero Simon Beyeler, che conquista anche la carta olimpica. Per lui prima medaglia in coppa del mondo. Nulla di fatto per i tiratori di casa Emmons e Hein, che si sono fermati in quinta e settima posizione.
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l nostro Wonder Boy è uno dei più forti tiratori di sempre, ancora una volta ha conquistato due medaglie in Coppa del Mondo. Ancora una volta Niccolò Campriani è un vanto per Firenze, ancora una volta è uno degli atleti più accreditati per una medaglia a Londra 2012. “È un buon risultato ma è mancato l’oro, in bocca rimane un sapore agrodolce”. In gara non sono mancati emozioni e colpi di scena alla terza tappa di Coppa del Mondo di tiro a segno a Fort Benning. Nella prima finale della carabina a 10 metri, la specialità del nostro Campriani, è stata una battaglia di nervi. Il francese Pierre Edomond Piasecki e la stella azzurra sono stati protagonisti di un testa a testa, terminando a pari merito con 700.8. Necessario lo shootoff che ha assegnato l’oro al francese per un decimo di punto: 10.1 per contro 10.0 per l’azzurro che conquista l’argento. Solo sfortuna. Al termine del duello Piasecki ha dichiarato: “Campriani mi ha battuto per un decimo di punto nell’ultima Coppa del Mondo a Sydney, ora toccava a me salire sul gradino più alto del podio”. Poi ha continuato sorridendo: “È stata una grande finale, sono molto soddisfatto. Campriani è un buon amico e lo considero tra i migliori tiratori al mondo, non è stato facile batterlo”. Campriani ha poi commentato: “Ho iniziato a vincere l’oro in Coppa del Mondo proprio qui a Fort
RUGBY, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI E LE NOVITÀ SU
CAlCIO. Bellissimo gesto durante una partita giovanile: protagonista un allenatore
E su un campo di calcio si rivide il fair play
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n gesto plateale, un gesto che si vede raramente nei campi da gioco giovanili. Ormai, purtroppo, anche lì sembra il risultato essere il vero leitmotiv delle partite. Anche sugli spalti si sente urlare di tutto: insulti all’arbitro, ad allenatori e anche agli avversari. Certe volte i bersagli sono bambini che non hanno nemmeno l’età da Giovanissimi. Gli esempi ci sarebbero in negativo, ma a fare (purtroppo) notizia è stato il bel gesto di un allenatore, Giacomo Baldini, nella partita San Giusto–Audace Legnaia. Giacomo, allenatore di quest’ultima squadra, ha preso una decisione esemplare. L’arbitro aveva appena fermato il gioco nella
bAsKet. La Claag vince e si salva contro Caorle
ora si pensa alla Lega 3 F inalmente è arrivata la salvezza. Nell’ultima gara della stagione la Claag Firenze, infatti, ha trovato il successo più importante sul parquet di casa, conquistando la permanenza nella categoria davanti al suo pubblico. Non è stata un’impresa facile per i ragazzi di Aprea, che hanno dovuto fare i conti con un avversario – l’Euromobil Caorle – pieno di grinta e determinazione: qualità che gli hanno permesso di rispondere colpo su colpo agli attacchi dei fiorentini, mantenendo il risultato su un perfetto equilibrio. In sintesi Firenze la salvezza se l’è dovuta sudare, ma alla fine grazie ad un Rath in versione super e ad un’ottima prestazione di Marchini, i biancorossi hanno potuto gioire per un risultato meritato e importante e sei poi arrivasse anche la Lega 3 l’anno prossimo tutto sarebbe ancora più fantastico, ma adesso torniamo al passato prossimo. Con Caorle è stata una salvezza sudata, tanto che l’intervallo si è chiuso sul parziale di 34-28. La ipresa si apre all’insegna dell’equilibrio. Il proseguimento del tempino, infatti, si mantiene su un perfetto equilibrio: ad ogni colpo di Firenze, Caorle risponde con Franceschin e Pettarin. I gialloblù riescono anche a pareggiare i conti con Deguara, ma prima della sirena i biancorossi vanno
nuovamente a canestro con Marchini, chiudendo sul risultato di 51-49. Cardiopalma. L’ultimo quarto è ancor più entusiasmante. A 3’ dalla fine il tabellone segna 68-61: Firenze questa volta stringe le maglie difensive, trovando penetrazioni vincenti nel muro gialloblù. I canestri di Russo e Sanna, nei secondi restanti, suggellano la vittoria della Claag, che può così festeggiare la permanenza nella categoria. Onore infine ai ragazzi di Ostan, che si sono battuti con determinazione in tutti e tre gli incontri, dando filo da torcere ai fiorentini anche in gara 2 e gara 3. Dopo la sirena è già forse il tempo di pensare a realizzare il sogno che si /Car.Mar. chiama Lega 3.
metà campo avversaria perché un bambino del San Giusto era rimasto infortunato. Il direttore di gara fa riprendere il gioco, Giotti spara la palla più lontano possibile, la palla va in rete. Qualcuno esulta, Giacomo no. Chiama la sua squadra intorno a sé, e dà una pacca sulla spalla a tutti. Alla ripresa del gioco il Legnaia è immobile. Il San Giusto pareggia. Applausi da parte di pubblico, avversari e dirigenti della sua società. Quel gesto ha smosso il cuore di tutti. “Nel calcio giovanile - commenta l’allenatore - il fair play è un vocabolo che quasi non esiste più. Questo è stato un gesto per cercare di far dare alle partite il giusto peso. Il
nostro compito è quello di far crescere uomini, non necessariamente nuovi Batistuta...”. Com/Lor.Mos. plimenti, Giacomo.
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te. Inoltre, esaspera la totale mancanza di risposte da parte di chi dovrebbe fornire spiegazioni e trovare soluzioni. Ci si sente totalmente inermi. e’ come se i problemi dei cittadini non contassero assolutamente, ma fossero solo un fastidio da ignorare. Certamente questa situazione è insostenibile, specialmente con l’arrivo dell’estate e delle finestre aperte. di fatto alcuni degli intervistati dichiaravano di non utilizzare più il terrazzo da un anno. Io non utilizzo più il salotto. e la situazione è appena migliore nelle altre stanze che si affacciano su una strada privata e addirittura sul cortile del cinema Portico e della Chiesa del Sacro Cuore. mi farebbe piacere sapere se altri hanno avuto o hanno tale problema e come si sono mossi per risolverlo o tentare di risolverlo. Saluti Francesca Balzer FINESTRE ChIUSE/2. vIA FOggINI E IL CAPOLINEA DEL BUS
FINESTRE ChIUSE/1. QUEL TRENO IN SOSTA DAvANTI AI PALAzzI
Abito a Firenze in via mannelli al numero 83, quindi in una strada che corre parallela alla ferrovia, prima della stazione del Campo di marte. niente da ridire quindi sul rumore dei treni in transito, ai quali si fa l’abitudine rapidamente, né su quello dei lavori della Tav che spero si spostino presto dalla nostra zona. Il grave problema è il treno Tav-Freccia rossa che dal 13 dicembre 2009 sosta davanti al mio palazzo. Trattasi del treno di riserva che è tenuto in carica (mi scuso, ma non conosco i termini tecnici) dalle 6 del mattino fino alle 23 di ogni giorno. Il rumore causato è costante ed insopportabile, tanto da rendere la qualità della vita di fatto insostenibile. e’ un sottofondo che condiziona sonno, conversazioni, vedere la televisione e qualsiasi altra attività quotidiana. Alcune lettere erano già state inviate sia alle Ferrovie dello Stato che a Trenitalia senza nessun cenno di riscontro. Con grande contentezza ho letto un bell’articolo dettagliato di maria Cristina Carratù sul quotidiano La repubblica dove il problema veniva esposto e sviscerato con tanto di interviste ad altri miei compagni di sventura. nei giorni seguenti la pubblicazione dell’articolo è sembrato a tutti che l’intensità del rumore fosse ancor maggiore… e il treno è sempre lì. Sabato 21 maggio addirittura abbiamo potuto rilassarci dopo la mezzanotte!!!! non voglio assolutamente credere che una soluzione non possa essere trovata (se ce ne fosse la volontà) forse spostando il treno in una zona a minor densità abitativa o con l’installazione di pannelli che assorbano il rumore, se sono utili anche per i piani più alti. nelle ore in cui sono costretta a subire il frastuono, ho poi notato che alcuni giorni il rumore è tollerabile, altri no. Che dipenda dal macchinista? da dove posiziona il locomotore o con che intensità fa girare il motore? Allora ci vorrebbero istruzioni ben precise dalla direzione delle Ferrovie e andrebbero fatte rispettare, non al buon cuore del singolo dipenden-
lettere
Giugno 2011
nato utilizzato raramente, e dove viene posizionato un capolinea? nei 50 metri abitati!? Abbiamo cercato di far sentire le nostre ragioni, ma nessuno si è mai preoccupato tramite un qualsiasi mezzo di comunicazione di farci avere una risposta. La bella stagione si ripresenta, noi saremo nuovamente costretti a vivere a finestre chiuse per evitare l’inquinamento acustico delle vetture Ataf, a utilizzare aria condizionata, creando inquinamento, e tutto questo perché non si vuole, non si riesce a spostare di 50 metri un capolinea. Siamo costretti a vivere in funzione di orari Ataf, non è piacevole addormentarsi o essere svegliati in ore dedicate al sonno, a causa di vetture obsolete che hanno problemi al motore, non è piacevole avere a che fare con autisti maleducati che non capiscono il disagio che creano, non è piacevole non essere ascoltati da chi dovrebbe occuparsi del cittadino, ovviamente tutto questo perché loro non sanno cosa possa significare vivere con un capolinea Ataf sotto le proprie finestre. noi condomini di via Foggini dopo un anno stiamo ancora aspettando di essere ascoltati! Caterina Marlazzi TEATRO COMUNALE E DINTORNI, LA (NON) PULIzIA DEI MARCIAPIEDI
È passato circa un anno da quando i condomini di via G.B. Foggini hanno cominciato la loro battaglia per lo spostamento del capolinea Ataf linea 77 e la fermata Ataf linea 9 (stessa battaglia intrapresa anche dai vicini residenti di via Lunga che chiedono lo spostamento del capolinea Ataf linea 9). Questi cittadini si sono trovati a dover convivere con i numerosi disagi che implica un capolinea Ataf proprio sotto le proprie finestre. Si sono ritrovati a convivere con scorrettezza e maleducazione degli autisti dipendenti Ataf, che non riescono nei maggiori dei casi a mettere in pratica la semplice regola di effettuare la sosta di capolinea a motore spento. Per non parlare poi dell’incapacità di alcuni autisti di parcheggiare nell’apposita area di sosta creata, ci sono foto a testimoniare che molto spesso la vettura Ataf occupa parte della corsia di marcia riservata alle autovetture, comportando disagi al traffico. Si sono ritrovati a convivere con un maggiore inquinamento acustico e atmosferico, le vetture Ataf non sono silenziose! numerose le email di reclamo inoltrate all’Ataf, ma le risposte di protocollo ricevute, ovviamente non hanno migliorato la situazione. numerose le email di reclamo inviate anche a numerosi enti di competenza per essere ascoltati, per ottenere lo spostamento del capolinea, si parla di circa 50 metri, ma sembra impossibile. Qualcuno ha pensato bene che posizionare un capolinea sotto le finestre di un condominio non avrebbe arrecato danno ai suoi abitanti, ma ha pensato bene che avrebbe agevolato gli utenti Ataf. Su 200 metri di via Foggini 50 metri occupati da un condominio, 150 metri inutilizzati, un marciapiede sconfi-
svoltato l’angolo c’è viale Lami. Fra piazza muratori e Largo Cantù i posti auto segnati con le strisce celesti sono diventati delle vere buche. noi che ogni lunedì dobbiamo spostare l’auto per la pulizia strade ci troviamo davanti a dei crateri. Ho già scritto al Presidente del quartiere 5 ma per ora niente. Chissà che scrivendo a voi non si muovano le acque? Grazie anticipatamente, Giancarlo BIBLIOTECA DI IMPRUNETA... MA A TAvARNUzzE?
Con molto piacere ho letto l’articolo sul vostro giornale di Lisa Baracchi per quanto in oggetto. e’ importante che una biblioteca dia la possibilità di leggere, studiare e adesso anche “ascoltare” agli over 60, ma questo sempre e tutto a Impruneta. Io abito a Tavarnuzze, dove era stata fatta una sperimentazione di ciò, e dove mi recavo spesso per scambiare libri per me e per mia figlia. Adesso qua tutto è chiuso e noi siamo costretti a comperare i libri, perché se non abbiamo auto è molto complicato recarsi con la Cap a Impruneta per avvicinarsi alla lettura. I ragazzi per lo studio vanno a Firenze, molto più comodo raggiungerla con i mezzi pubblici, e gli anziani? Come possono partecipare a una così bella iniziativa di “ascolto”? Scusate lo sfogo ma dopo la bella notizia del prolungamento dell’orario per l’utile servizio della sede di Impruneta mi è venuto spontaneo il pensiero che a Tavarnuzze le iniziative culturali vengono... dimenticate! Daniela IL TRAM, IL PROgRESSO E LE DECISIONI DA PRENDERE
Buonasera, vorrei segnalarvi un disservizio. nelle strade nella zona di via Solferino, via magenta e via Il Prato, Teatro Comunale, la pulizia delle strade e soprattutto dei marciapiedi è pressoché assente. I marciapiedi vengono lasciati sporchi anche dopo che abbiamo fatto la fatica di spostare le auto. Apparentemente la pulizia avviene solo sulla strada. I marciapiedi sono abbandonati (ho notato un mese fa una bottiglia, che è ancora lì, per non parlare di un paio di pantaloni abbandonati alla fermata della tramvia di Porta al Prato!!). Il marciapiede di via Il Prato è indecente, soprattutto vicino al Punto Snai. Le aiuole di via Solferino sono puzzolenti e mancano di potature. distinti saluti, Mariangela SE I POSTI AUTO DIvENTANO “BUChE”
Gentile redazione, visto che vi siete occupati del quartiere 5 per il sottopasso ferroviario di via dello Statuto mi piace segnalarvi che proprio
visto che tutti pontificano, in particolare sulla tranvia, provo a dire la mia grazie all’ospitalità di reporter. da 40 anni a Firenze, bellissima città, ho seguito con sgomento le polemiche seguite al progetto tranvia e a chi la contrasta. Sono stupefatto dalla miopia di coloro che non vedono oltre il proprio naso, rifiutando il progresso di cui Firenze ha estremamente bisogno con particolare riguardo alla mobilità. Abito in zona Panche e per andare verso il centro con il vecchio bus 20, si attraversa la strettoia di piazza dalmazia (dove passavano i carri nel medioevo) e altre vie, dietro a file di auto (allucinante!). Per il ritorno prendo il 14, perché il 20 non ho ancora capito dove passa! due ore per andare e tornare! Secondo me, per la troppa litigiosità tra i politici e tra i cittadini stessi, non vengono prese decisioni, tanto i turisti arrivano sempre, i bottegai sono felici come pure gli albergatori e i il tempo passa lasciando insoluti i problemi! ora che piazza duomo è chiusa, è un deserto; come sarebbe bella la tranvia che scivola silenziosa e ti permette di andare a teatro o fare una passeggiata in centro la sera. Concludo con il parco delle Cascine. Parco unico, ma non si potrebbe renderlo vivibile con degli chalet, magari di legno, dove cenare o prendere un gelato come si deve, passeggiare lungo il fiume anche di sera e non solo di giorno? Grazie per lo spazio concesso, Acilio
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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it PEDONI, CICLISTI E LA CONvIvENzA IN CITTÀ mai, salvo rarissime eccezioni, e se non perché alla fine in qualche redazione si sono detti “be’ anche il pedone è un essere umano”, che si siano prese da parte di qualcuno le parti di quest’ultimo. Che se c’è uno che a buon diritto deve essere “ esasperato”, sarebbe proprio lui (dopo, a onor del vero, il conduttore di bus e bussini, che visto il lavoro che fa, e per la pazienza che deve avere specialmente verso i ciclisti di città, dovrebbe guadagnare almeno il doppio di quel poco che gli danno). I ciclisti, a parer mio, di pedone del centro storico, dovrebbero essere invece gli ultimi a doversi “esasperare”. I ciclisti del centro città intendo, quelli che anche su Ponte vecchio, dove non ci passerebbe nemmeno uno spillo, scampanellano perché vogliono strada, loro, a dispetto del divieto specifico “biciclette condotte a mano” per esempio; e così in altre parti dove non dovrebbero -se non fossero arroganti e maleducati - che condurre il loro ferro a mano, non allucchettandolo, anche, a un palo il più vicino possibile alla loro meta ostruendo il marciapiede e sebbene la rastrelliera appena dietro l’angolo abbia posti liberi. Accade poi che appena un vigile si azzardi a multare uno/a di queste, le redazioni dei vari media – in cui pare che nessuno più cammini - insorgano: ovvio quindi che il vigile poi giri l’occhio da un’altra parte meno impegnativa. nel centro storico - in alcune strade - le bici montate dovrebbero essere seriamente interdette o avere almeno percorsi obbligatori, viste le fiumane che per dieci mesi l’anno già vi affluiscono. ma si sa. Se non si permette all’esasperazione di dare sfogo poi chissà cosa succede. P.S. Ho visto biciclette (almeno mi parevano tali) con davanti un bambino, in mezzo il/la conducente e dietro un secondo bambino. Tutti muniti di casco, è vero, ma lui/ lei al telefono non auricolare, e con una sola mano sul manubrio. Forse quei bambini dovrebbero avere un tutore. Prima che sia troppo tardi con dei genitori così. e questa non è un’altra storia. Claudio Fantuzzi
Caro signor Claudio, inizio assicurandole che nella nostra redazione c’è ancora gente che cammina, al pari di chi va in bicicletta e di chi utilizza auto e scooter per spostarsi. Semplicemente perché ognuno di questi mezzi (considerando in questo caso, per semplificare, anche le proprie gambe come un “mezzo”) non esclude l’altro. O almeno non dovrebbe farlo. Ci sono vari punti, e tutti a mio parere piuttosto importanti, toccati dalla sua lettera. Voglio partire dalla “esasperazione” dei ciclisti, le cui posizioni e rivendicazioni – legittime o meno legittime - sono state spesso ospitate da questo giornale. Bisognerebbe sempre, nell’affrontare ogni argomento, cercare di mettersi anche nei panni degli “altri”: in questo caso gli “altri” sono proprio coloro che si spostano sui pedali, in un dualismo – quello pedoni-ciclisti – che a mio avviso non dovrebbe aver motivo di esistere, perché in città dovrebbe – anzi deve – esserci spazio per tutti coloro che per muoversi utilizzano mezzi non inquinanti, sia pure per fare pochi metri. Analizzando, in questo caso, la “condotta” dei ciclisti, il comportamento da tenere dovrebbe essere dettato dai capisaldi che abbiamo spesso ripetuto: rispetto delle regole (ovviamente), ma anche senso civico ed educazione. Se è vero che nessuno (e non solo quando vi sono appositi divieti) può pretendere di passare da un certo luogo senza tenere in considerazione le condizioni (traffico, persone, ecc...) in cui quel luogo si trova in quel preciso momento, è altrettanto vero che la città dovrebbe attrezzarsi per permettere a ciascuno di incontrare sul proprio cammino – con qualunque mezzo lo si compia – il minor numero di ostacoli possibile. In che modo? Con una buona organizzazione degli spazi. È vero anche quello che lei sottolinea nella sua lettera, ovvero che certi marciapiedi sono letteralmente invasi dalle biciclette, tanto che l’unico modo per passare è quello di attraversare la strada, ma si torna al punto di partenza: “solo” cattiva educazione o anche esasperazione per rastrelliere insufficienti e spesso occupate da rottami? Possibilità – quest’ultima - tutt’altro che remota, ma che comunque non giustifica comportamenti che possano danneggiare altri cittadini. Mi unisco infine velocemente al suo “elogio” alla pazienza di quegli autisti di bus e bussini costretti spesso a guidare tra auto parcheggiate ovunque e condanno chi, conducendo un mezzo – un qualsiasi mezzo – non adotta tutte le accortezze necessarie. Soprattutto quando ci troviamo in compagnia dei bambini: in tema di sicurezza (anche e soprattutto stradale) il buon esempio è di fondamentale importanza. Matteo Francini “ATTENTI A QUELL’UOvO”: LA PASQUA E IL SUO SIgNIFICATO
Caro Andrea (mi permetto di darti del tu), normalmente i tuoi articoli mi fanno sorridere perché sono simpatici e satirici, ma sull’articolo in oggetto non sono del tutto d’accordo. Tu scrivi “la Pasqua è la festa che celebra la resurrezione di
Gesù....... non capisco cosa c’entri l’uovo”. non voglio fare una lezione di catechismo, anche perché non sono una “bigotta”, ma ti voglio precisare che la parola Pasqua significa “passaggio”. Passaggio da che cosa? dalla morte alla vita. Gesù muore e risorge con il Suo corpo quindi passa dalla morte alla vita. e pro-
prio l’uovo rappresenta la vita. I bambini nascono da un uovo fecondato, come pure i pulcini, gli uccellini ecc. Per quanto riguarda la parte “consumismo” sono perfettamente d’accordo con te. Se credi che mi sbagli, correggimi. Ciao e buon lavoro. Nonna Laura
te di altri miei vicini, si sono “astenuti” dall’intervenire. non mi fermerò qui, dunque. Farò sentire forte la mia voce anche se questo non interessa a molti. Grazie, Alberto Pirrotta
Come già ho avuto modo di dire rispondendo a una lettera nel numero di maggio de Il Reporter, Andrea Muzzi di mestiere fa il comico (e, a mio avviso, lo fa anche molto bene), e in questa veste tratta gli argomenti. Tutti, compresi quelli più seri e importanti. Così come nel caso in questione, quando l’argomento era la Pasqua: scopo della rubrica era – ovviamente – non quello di dare una spiegazione storico-scientifica sul significato dell’uovo, bensì cercare di strappare un sorriso su un momento particolare dell’anno (per tutto quello che rappresenta e comporta). Tutto qui. La ringrazio, comunque, per la spiegazione che ha voluto inviarci. MF
Gentile redazione, faccio riferimento all’articolo uscito sul numero di aprile riguardante “un quartiere a misura di bimbo” del quartiere 4: ebbene sì, sono d’accordo con quello che scrivete e con le interviste fatte, tengo però a precisare ciò: tra via empoli e via Baccio da montelupo esiste un bel giardino di grandi dimensioni con alcuni giochi, in prossimità dei quali è installata una adeguata pavimentazione in materiale sintetico per attutire le eventuali cadute dei bambini, però, purtroppo, in adiacenza a tale zona giochi, sono più di due anni che è stata tolta solo parzialmente la fontanella esistente che oltretutto risultava essere molto utile; ma il problema principale è che è stata lasciata la base in ghisa di tale struttura che risulta essere un grave pericolo per l’incolumità dei nostri bambini. Chiedo perciò a vostro tramite, alle autorità competenti del nostro quartiere un sopralluogo per rendersi conto del problema. Se poi, con l’occasione, venisse installato anche qualche gioco in più non sarebbe male, vista la scarsità di questi ultimi. Con l’augurio che questa esigenza venga presa in considerazione, nel ringraziarvi per lo spazio che vorrete dedicare. Cordiali saluti.
vIA PALAzzUOLO E I FIORENTINI “CORAggIOSI”
vorrei rispondere alla sig.ra Caterina in merito al suo quesito se tornare a stare in via Palazzuolo o no. Io ci abito dalla nascita, sessanta anni fa, e le posso assicurare che la strada ha proprio bisogno di questo: di fiorentini e di italiani coraggiosi che, magari appoggiati da seri e concreti provvedimenti delle pubbliche istituzioni, decidono di tornare a vivere qui, come, del resto, in tutto il centro storico. via Palazzuolo ha bisogno di residenti stabili, di famiglie con bambini, di un tessuto sociale vivo, non di feste, di notti bianche e di locali da sballo. Questo anche per poter accogliere ed integrare degnamente e nel vero senso della parola chi italiano non è, altrimenti non solo questa strada, ma tutto il centro di Firenze perderà la sua identità, diventando un ghetto che riproduce in pieno le usanze e spesso anche le condizioni di degrado in cui sono abituati a vivere alcuni nostri coinquilini del Terzo mondo. Si faccia coraggio, signora Caterina, ristrutturi la casa e venga a vivere in via Palazzuolo! Qui c’ è bisogno di lei, di gente che ha voglia di scommettere sul futuro di questa strada e non solo di specularci sopra. Benvenuta tra noi! Marta Benvenuti PARChEggI E SICUREzzA IN vIA DELLE PORTE NUOvE
È indegno che da mesi i fiorentini parcheggino la loro automobile sul lato sinistro di via delle Porte nuove, perché questo comporta una diminuzione di visibilità del conducente in uscita dai parcheggi o dalle vie perpendicolari facendo aumentare così il rischio di un incidente. Spero che questo mio messaggio venga letto e riportato sul giornale: questo rappresenta solo il primo passo della mia “protesta” dato che i vigili urbani di Firenze, dopo ripetute chiama-
“IL QUARTIERE 4 A MISURA DI BIMBO. SÌ, MA...”
gIARDINI PUBBLICI E MALEDUCAzIONE
Purtroppo il degrado non ha confini! I graziosi giardini pubblici di via Bugiardini/via neri di Bicci risultano in questo momento abbandonati a se stessi e i cittadini che ne usufruiscono non sembrano conoscere l’educazione, il rispetto della “cosa pubblica”, ma prevale il vandalismo. vi invio alcune foto e ci chiediamo se si possa intervenire in qualche modo sia in termini educativi e forse non basta... Annalisa Mannocci - Laura Marini (abitanti del quartiere)
segnalazioni a redazione@ilreporter.it
IL LIBRo L’ultimo di Mauro Bonciani
Fratelli d’Italia? no, di Toscana
Concerti beady eye 8 giugno saschall
I
n zona Cesarini, avrebbe detto Sandro Ciotti. Nella partita dei 150 anni dell’Unità d’Italia, all’ultimo minuto lo scaffale delle nuove uscite in libreria deve trovare spazio a un nuovo volume. Esce infatti per Le Lettere, “Fratelli di Toscana” (pagg. 127, euro 14,90), seconda fatica storica del giornalista fiorentino Mauro Bonciani. Dopo le grandi battaglie, il cronista del Corriere Fiorentino, raccoglie in un libro zeppo di illustrazioni le puntate di una fitta inchiesta condotta per il quotidiano sul rapporto tra Firenze, la Toscana ed il Risorgimento aggiungendo tre capitoli tutti nuovi. Un nodo cruciale quello tra le nostre terre e l’Unità, se si pensa a quanta parte di quella storia è stata giocata tra l’Arno e il Tirreno. Del resto, un fiorentino illustre che di queste cose masticava assai come Giovanni Spadolini disse: “Solo con la Toscana l’Italia era fatta. E solo con la Toscana, il Piemonte diventava Italia”. Un libro che risulta gradevole ed utile. Piacevole perché le storie raccontate da Bonciani scorrono fluide e incuriosiscono per la moltitudine di dettagli e aneddoti su uomini e cose, luoghi e trasformazioni politico-sociali. Fruttuoso perché ci aiuta a comprendere, a poche settimane da quel 17 marzo così tricolore e festeggiato a Firenze e in Toscana, quanto questa regione abbia offerto a quella causa. Un viaggio che non poteva cominciare che con Garibaldi (che si fermò a Talamone per il primo “pit-stop”) e che prosegue attraverso volti e storie a /C.B. volte dimenticati.
del corpo di ballo di Maggio Danza che per dare il benvenuto all’estate daranno un saggio della loro bravura su un palcoscenico allestito davanti alla Loggia dei Lanzi ed esibendosi in una selezione tratta dai classici del balletto. Ovviamente tutto sotto l’occhio attento del direttore di Maggio Danza, il giovane Francesco Ventriglia.
Spettacoli
Dopo la data sold out di Milano lo scorso 16 marzo Liam Gallagher e compagni faranno tappa anche al Saschall l’8 giugno, il giorno prima della loro esibizione al Parco San Giuliano di Venezia. Il gruppo inglese formato da Liam Gallagher, Gem Archer e Andy Bell porterà on stage i brani del loro album di debutto, “Different Gear, Still Speeding”, uscito lo scorso 28 febbraio e subito approdato ai vertici della classifica inglese degli album più venduti. Due nuove occasioni, quindi, per assaporare la grande musica dal vivo dei Beady Eye, dopo il successo dell’unica tappa italiana del tour invernale, che li ha visti esibirsi in un Alcatraz completamente esaurito.
Wrestling WWe World tour 10 giugno Nelson Mandela forum Il WWE World Tour arriverà in estate per due tappe esplosive a Torino e Firenze con il suo stile di intrattenimento davvero unico. Sul ring si esibiranno alcune delle più famose, e più amate, superstar della WWE tra cui Edg, Kane, Big Show e Wade Barrett.
Torna come ogni anno il consueto appuntamento con la leggiadria dei ballerini
La mostra si collega alle iniziative per i 150 anni dell’unità d’Italia, focalizzandosi su un tema specifico, fiorentino e internazionale al tempo stesso: quello del nuovo percorso apertosi dopo il 1861 per la brillante manifattura artistica, che per tre secoli era fiorita all’ ombra della corte granducale di Toscana, diventando celebre in tutta Europa per le sue inimitabili creazioni in pietre dure.
beto & Ribbon dal 14 al 25 giugno glue - Alternative concept space firenze
Suggestione e suggestioni, piani in continuo movimento, fotografia e scrittura che si mescolano, si abbracciano, si avvolgono. La collaborazione tra Beto, Ribbon e Antonio Silvestri (che cura i testi) genera mondi dagli effetti estranianti a chi guarda. Chi guarda può leggere, chi legge può
La mostra dedicata alla grafica di Giovanni Fattori, inserita nel ciclo Italia mia, propone un percorso volto a privilegiare una tematica fondamentale nella produzione dell’artista. “Il mio ideale è stato i soggetti militari, perché mi è sembrato vedere questi buoni ragazzi pronti a tutto sacrificare per il bene della patria e della famiglia però minuto osservatore mi è piaciuto illustrare anche la vita sociale nelle sue manifestazioni, le più tristi”. In queste poche parole, scritte dal pittore quasi ottantenne, è racchiuso il senso della sua vita e della sua arte. Quel sentimento di vera italianità e quell’amore per la realtà quotidiana, che non è mai
Le mostre
Dopo il trionfo delle date nei club i Verdena tornano per un appuntamento imperdibile nella cornice di Piazza Santa Croce.
galà di danza 30 giugno Piazza della signoria
dagli splendori di corte al lusso borghese fino all’11 settembre galleria d’arte moderna Palazzo Pitti
vita militare nella grafica di giovanni fattori fino al 10 luglio galleria d’arte moderna Palazzo Pitti
verdena 6 giugno Piazza santa Croce
A teatro
guardare, chi guarda vede, o può creare un nuovo senso (intenso come sensoriale) ad hoc che aumenti la propria percezione. Beto, Ribbon e Antonio vogliono rendere possibili più cose in un momento solo.
Il lOCAle
cronaca fine a se stessa, arriva a toccare e a far grandi le cose più umili e semplici. l’acqua, la pietra e il fuoco. bartolomeo Ammannati scultore fino al 18 settembre Museo Nazionale del bargello La mostra prevede la ricostruzione, nel cortile del Bargello, della fontana marmorea progettata per il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio (e perciò detta “di Sala Grande”), composta di sei grandi statue. Tra le opere esposte (quaranta), anche l’Ercole e Anteo dalla fontana del giardino di Castello, oltre a bronzi , marmi, disegni, progetti provenienti da musei italiani e stranieri. In mostra anche il ritratto di Laura Battiferri, moglie di Ammannati, capolavoro del Bronzino. l’eredità di giotto l’arte a firenze tra il 1340 e il 1375 fino al 2 novembre galleria degli uffizi Gli studiosi dei nostri giorni concordano nell’assegnare al grande patriarca dell’arte fiorentina un ruolo di assoluta preminenza nell’orientare i caratteri fondamentali della pittura in quello che il grande storico dell’arte Roberto Longhi definì “il più gran secolo dell’arte italiana”. firenze e gli antichi Paesi bassi dialoghi artistici, 1430 – 1530 fino al 26 ottobre galleria Palatina La mostra si propone di offrire una panoramica delle opere olandesi presenti a Firenze nel periodo 1430-1530, rtimento. Tanti stand enogastronomici e tanta musica ad invadere piazze e strade.
La moSTRa Con le foto di Bonuccelli
L’inferno di dante arriva a Fiesole
D
al 23 giugno al 23 luglio nella Sala del basolato di piazza Mino si aprirà, a cura di Gigliola Melani Paciscopi e con un testo critico di Giovanni Faccenda, una rassegna di immagini scattate dal medico/fotografo Luciano Bonuccelli che il titolo, “Suggestioni dantesche”, indica chiaramente ispirate alla “Divina Commedia”. Si tratta di un tema che Bonuccelli ha già affrontato nel 2010 nella sua seconda mostra brasiliana a Niteroi, dopo quella del 2002 allestita a Rio de Janeiro sotto l’egida dell’Istituto Italiano di Cultura, ma che in questa occasione fiesolana si gioverà di lavori recentissimi e inediti. Come scrisse Cesare Garboli nel 2002 presentandolo nella Galleria Il Bisonte di Maria Luigia Guaita, Bonuccelli alla sua tastiera di soggetti figurativi molto diversi tra loro “affianca un forte interesse verso quella che si potrebbe definire la metafisica della materia”. E “Suggestioni dantesche” viene a dimostrarlo, nell’ordine voluto da chi ha ideato e disposto le immagini, drammatiche e talvolta angoscianti quelle ispirate all’Inferno ottenute con particolari tecniche di utilizzo della fotocamera, sospese e sofisticate nella loro impostazione informale quelle del Purgatorio, raffinate, eteree e di impianto naturalistico quelle dedicate al Paradiso. Contemporaneamente alla mostra nella Sala del Basolato, la Fondazione Primo Conti di Fiesole ospiterà, nelle sale del Museo di via Dupré, una galleria fotografica di artisti e letterati del Ventesimo Secolo realizzata dal Bonuccelli medico/fotografo nel corso della duplice attività che lo ha portato a contatto e a rapporti di amicizia con molti protagonisti della cultura italiana, artisti, criti/S.B. ci, letterati.
lA ReCeNsIONe
Sbarca all’ex bologna la “sagra permanente”
I misteri del bandino svelati da un giovane attore
T
L
ortelli, porcini, patate, bistecca e fritto misto. Ma anche pesce, cacciagione e tartufo. Per mangiare un piatto speciale in un’atmosfera informale non è più necessario prendere l’auto e uscire dalla città andando alla ricerca della sagra della settimana. L’alternativa alla gita fuori porta, nella speranza di trovare un posto dove mangiare bene a un prezzo giusto, è il Piazzale del gusto, che da lunedì 6 giugno fino ad autunno inoltrato trasferirà tutta l’atmosfera e le caratteristiche di una vera e propria sagra di paese nei locali dell’Ex Bologna, il mitico pattinaggio a due passi dal Piazzale Michelangelo, caro a tutti i fiorentini. Dodici selezioni di cibi tipici, a rotazione, ogni quindici giorni rinnoveranno l’appeal del
locale offrendo pochi, semplici, ma ben selezionati piatti, tutti rigorosamente basati su ingredienti di stagione. E allora, se si tratterà di funghi, si troveranno declinati nelle diverse varianti di antipasti, primi e secondi, e lo stesso varrà per le due settimane in cui ci si troverà di fronte una carta a base di carne alla griglia, come quella che aspetterà gli avventori della seconda metà di giugno, o quella dedicata al cinghiale, in programma a settembre, o ancora alla castagna e vino nuovo, dolce finale di stagione, a novembre (per vedere il calendario completo consulta l’elenco allegato). Il tutto innaffiato da una lista di vini selezionati per ciascun abbinamento. www.piazzaledel/Barbara Biondi gusto.it.
orenzo Andreaggi, ventunenne attore fiorentino, capocomico della Compagnia Giovani del Teatro Reims di Firenze, a 17 anni aveva già scritto un libro, addirittura un romanzo storico. Oggi l’editrice Sarnus (Mauro Pagliai) gli offre la soddisfazione della stampa e mette in libreria “I trabocchetti del bandino” (pp. 144, euro 10), gustosa storia ambientata prevalentemente nella Florentia del quattordicesimo secolo che trova il suo epilogo fantastico addirittura nel 3015. Il luogo è magico e arcinoto ai fiorentini, il Bandino, un borgo antico e pieno di misteri. Incantesimi, delitti, cattiverie e bontà, si intrecciano a due passi dall’odierno viale Europa. Storie sconcertanti che solcano i secoli fino ad arrivare a noi coinvolgendo intere famiglie. Tutti i trabocchetti possi-
bili e immaginabili, gli inganni e le amicizie false in un solo piccolo luogo. Per un verso leggenda popolare e per l’altro spy story, “I trabocchetti del Bandino” si sviluppa velocemente in periodi diversi della storia cittadina, regalando al lettore ritratti e panorami di una certa originalità. Andreaggi dice di aver scritto il romanzo attingendo a fonti storiche, alle leggende tramandate in famiglia e poi ci ha messo del suo, intingendo la penna nella fantasia e nella sua potente vena umoristica. Oltre a essersi diplomato come grafico pubblicitario, ha studiato recitazione alla Scuola Cinematografica di Giuseppe Ferlito e alla Scuola Teatrale di Adelaide Foti. Nel 2010 ottiene la sua prima parte nel film di Neri Parenti Amici Miei: come tutto ebbe /Ciro Becchimanzi inizio.
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47 CAREGGI pressi villetta in tipologia bifamiliare libera su tre lati. posizione panoramica, con sviluppo su tre piani al grezzo interno con esterno completato. progettualmente composta da ampio soggiorno, cucina abitabile, tre camere di cui due matrimoniali e una singola, camera studio panoramica, tre bagni oltre bagno lavanderia e piano seminterrato luminoso oltre resede esterno, due posti auto e terrazze.rif. 2/16 richiesta € 800.000 ☎055 9155677 - 335 7734481 CHIOCCHIO a km 1 splendido splendido villino indipendente salone cucina solo 2 camere lavanderia, totale interno 120 mq ca, terreno e giardino curatissimo 1750 mq frutteto panorama sulle colline cancello carrabile 5 posti auto € 520.000 Ag. Marco Ristori UTI dal 1946 www.immobiliareristori.it ☎055 6812285 - 338 6136167 CURE ALTE spettacolare villino finemente ristrutturato in stile anni ’30. Circa 300 mq disposti su 3 livelli oltre depandance e giardino. N.2 ingressi separati. Ottimo per abitazione e studio. Trattativa riservata ☎335 7678437 - 331 8532086 FIRENZE SUD 10 MINUTI Sieci,,nel verde, stupenda villetta terratetto libera su 3 lati con bel giardino di 800 mq; composta da cucina, sala pranzo sala con camino, 3 camere, 2 bagni, cantina, lavanderia e garage. Perfetta e super accessoriata ☎335 7678437 - 331 8532086 GIRONE Meravigliosa villa di 600 mq libera su 4 lati con parco. Attualmente divisa in un appartamento di alta rappresentanza, un altro appartamento in stile moderno ed uno studio. Ideale per più nuclei familiari o studio-ufficio oltre abitazione ☎335 7678437 - 331 8532086 IMPRUNETA pressi,in zona residenziale ottima esposizione, villetta terratetto di recente costruzione, composta da salone, cucina abitabile, 3 camere, 3 bagni, taverna con camino, grande terrazza panoramica, garage, lavanderia, cantina, posto auto e orto con alberi da frutto. Ottime rifiniture, super accessoriata € 645.000,00 trattabili ☎335 7678437 - 331 8532086 LE BAGNESI contesto tranquillo totalmente nel verde vendiamo piano terra in villino bifamiliare di mq 105 con giardino di proprieta’ recintato di mq 116 e 2 posti auto ingresso sala cucina abitabile studio 3 camere 2 bagni finestrati ottime rifiniture richiesta € 495.000,00 rif vo 119 ☎055 414545 - 055 419096 PIAZZALE MICHELANGELO adiacenza in villa antica vendesi porzione di mq 500 su 2 livelli doppio ingresso corte abitabile giardino garage al piano terra vani 7 oltre il bagno finestrato 2 camini al primo piano 4 camere e 3 bagni cantina e vani tecnici rif vo 107 ☎055 414545 - 055 419096 RIMAGGIO stupenda porzione di casa colonica di 200 mq composta da salone, grande cucina abitabile, 3 camere, 2 bagni, studio oltre bellissima loggia e giardino ☎335 7678437 - 331 8532086 S.DONATO immersa nel verde, bellissima posizione (no autostrada), splendida villa di circa 400 mq circondata da 3000 mq di parco e 150 mq di balconi e logge. Possibilità di frazionamento € 1.150.000,00 trattabili ☎335 7678437 - 331 8532086 SIGNA zona residenziale villetta con giardino di 300 mq passo carraio tripli ingressi salone cucina 6 camere biservizi ripostiglio soffitta terrazze termosingolo € 590.000,00 Torritimmobiliare ☎055 280992 TAVARNUZZE vicinanza piazza vendesi villino tipologia attico e giardino di mq 160 oltre a 2 terrazze di mq 100 e giardino di mq 100 ingresso salone doppio cucina abitabile sala 3 camere matrimoniale 3 bagni scala interna che va in soffitta con terrazza rif vo 121 ☎055 414545 - 055 419096 VILLAMAGNA in villetta a schiera bifamiliare appartamento di 170 mq disposto su 2 livelli con 2 ingressi volendo divisibile per 2 nuclei familiari oltre giardino e terreno con ulivi e piante da frutto per 1.330 mq. € 450.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086
VALDISIEVE CONSUMA villa di recente costruzione di circa 200 mq disposta su due livelli; a piano terra grande taverna con camino, due camere e bagno, al primo piano cucina, sala da pranzo, salone, due camere, bagno e due verande. Garage di 50 mq. Parco, giardino, orto, piscina. Tutto recintato. Volendo completamente arredata. € 330.000 ☎347 7869181 - 055 868215 CONSUMA villa indipendente immersa nel verde di grandi faggete, disposta su due livelli, a piano terra taverna, cucina, bagno, a piano primo 2 camere, salone e due bagni. parco totalmente recintato. si vende arredato. € 335.000 ☎347 7869181 - 055 868215
LA CONSUMA paese villa divisa in 2 appartamenti tutta indipendente cancello carrabile posti auto mq 340 su 2 piani bella vista libera subito € 320.000 Ag. Marco Ristori UTI dal 1946 www.immobiliareristori.it Cell. 338 6136167 ☎055 6812285 - 055 6800250 PONTASSIEVE nella zona bellissima del Capitano esclusiva posizione panoramico in villino quadrifamiliare 6 vani taverna ampia caminetto giardino 500 mq loggiato 30 mq garage ampio Ag. Marco Ristori UTI dal 1946 www.immobiliareristori.it Cell. 338 6136167 ☎055 6812285 - 055 6800250
VALDARNO A 3 MINUTI DA SAN GIOVANNI appartamento in bellissima villa padronale completamente ristrutturata. Ingresso con antico soffitto con volta a crociera e ingresso indipendente. Composto da: ingresso, soggiorno con doppia finestra, cucina, 2 camere, 2 bagni, ripostiglio. Terrazza 40 mq con vista sul parco. Garage. Vendita diretta. Pronta consegna rif. G € 271.000 trattabili ☎055 9121200 - 348 2904195 REGGELLO vendesi terreno edificabile per costruzione villetta indipendente ☎348 8569976 RIGNANO SULL’ARNO al confine con bagno a ripoli immersa nel verde, in posizione panoramica e tranquilla porzione di villa padronale del ’700 di circa 225 mq completamente restaurata con finiture e materiali di pregio. annesso parco con piscina, pozzo privato e terreno agricolo di circa 3 ettari con oltre quattrocento piante di olivo. rif. 2/4 richiesta € 850.000 ☎055 9155677 - 335 7734481 RIGNANO SULL’ARNO san donato in collina terratetto di nuova realizzazione in intervento di recupero composto da soggiorno, cucina pranzo, camera matrimoniale con cabina armadio, cameretta, doppi servizi, studio, balcone oltre cantina lavanderia, terrazza a tasca, ripostiglio, giardino e posto auto. ultimato. rif. 2/12 richiesta € 420.000 ☎055 9155677 - 335 7734481 SALTINO immersa nel verde della foresta vallombrosana si vende villa storica in pietra di circa 250 mq con parco circostante recintato. posizione panoramica. € 500.000 ☎347 7869181 - 055 868215 SALTINO villa indipendente mq 300 totalmente ristrutturata con materiali di pregio e arredata. parco/giardino di 2.500 mq. € 650.000 ☎347 7869181 - 055 868215
COLONICHE
E
TERRENI FIRENZE
ANTELLA/BELMONTE splendida porzione di colonica in perfette condizioni composta da sala con camino, sala pranzo, cucina in muratura, 3 camere, 3 bagni, studio, resede, posti auto. € 590.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086 BAGNO A RIPOLI Le corti, collinare, ottima esposizione , bellissima porzione angolare di antica colonica superbamente restaurata composta da : cucina abitabile, sala doppia con camino, 2 matrimoniali, 2 bagni, stanza in soppalco, bellissima taverna/garage di 70 mq.ingresso indipendente con 350 mq di giardino. € 580.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086 GALLUZZO versante giogoli vendesi fienile ristrutturato in contesto panoramico mq 140 su 2 livelli giardino di prorieta’ mq 300 aia antistante con 2 posti auto piano terra salone cucina abitabile bagno ripostiglio studiolo piano 1º 2 camere piu’ 1 bagno progetto approvato per ampliamento di volume secondo ultima legge ☎055 414545 - 055 419096 GIOGOLI collina del Galluzzo panoramica bellissima porzione libera 3 lati su 2 piani colonica rimessa finemente 160 mq con splendido giardino e terreno olivi mq 4.000 € 780.000 Esclusiva Ag. Cristiano Ristori ☎055 6121285 - 338 6136167 OLMO, di Fiesole, spettacolare villa in pietra, circa 350 mq libera su 4 lati con ampi saloni, camini originali già divisa in 2 unità, oltre annesso di 80 mq.circondata da terreno di circa 15.000 mq, possibilità di frazionarla in più unità o adatta per agriturismo . € 1.400.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086
MUGELLO BARBERINO DEL MUGELLO localita’ mangona a 25 km da firenze proponiamo in vendita una splendida colonica di 400 mq 5 appartamenti con piscina privata e parco recintato di 1 ettaro pozzo privato la struttura e’ in pietra interni in cotto e travi a vista richiesta interessante € 630.000,00 rif c 110 ☎055 414545 - 055 419096 BIVIGLIANO/ BORGO , meravigliosa porzione di colonica, libera s 3 lati, in posizione panoramica vista mozzafiato con 2000mq di giardino, composta da : grande cucina, salone doppio con camino, 3 camere, 2 bagni, lavanderia, legnaia. Curatissima ristrutturazione, oggetto di gran fascino € 750.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086
VALDISIEVE 4 KM DA ROSANO , collinare e panoramica, antica colonica in pietra, libera su 4 lati, ottime condizioni; composta da : cucina, sala pranzo con camino, salone con camino, 3 camere, 3 bagni, taverna con angolo cottura,( possibilità 4a camera), giardino, terreno con ulivi e piscina.possibilità di acquisto di depandance già civile abitazione ☎335 7678437 - 331 8532086 FIRENZE SUD direzione Rosano, porzione di colonica su tre livelli e libera su tre lati, composta da sala con camino, cucina abitabile, 3 camere, 3 servizi oltre taverna, garage, giardino e terreno. € 590.000,00 trattabili ☎335 7678437 - 331 8532086
AFFITTI OFFERTA ISOLOTTO VECCHIO Bilocale ristrutturato non arredato mq 42, composto da: soggiorno con angolo cottura, camera e servizio. Balcone. Risc. Autonomo. (a1208) € 650,00 più spese condominiali ☎055 700124 - 348 6895038 ISOLOTTO Ottimo trilocale ben arredato su due livelli, composto da: cucina abitabile, soggiorno con camino, camera matrimoniale e doppi servizi. Terrazzo abitabile mq 40. Riscaldamento autonomo e aria condizionata. Contratti transitori max 18 mesi. (a1265) € 800,00 più spese condominiali ☎055 700124 VIA BOLOGNESE inizio centro attico con terrazza a piano di 40 mq e posto auto ingresso salone cucinotto arredato 2 camere biservizi ripostiglio cantina termosingolo € 1.400,00 compreso condominio Torritimmobiliare ☎055 280992 CAREGGI luminoso appartamento con ingresso soggiorno cucina arredata 2 camere bagno termo € 850,00 Torritimmobiliare ☎055 280992 PIAZZA TASSO Quadrilocale completamente ristrutturato mq 80, composto da: cucina abitabile, soggiorno, due camere matrimoniali e doppi servizi. Un balcone. Riscaldamento autonomo.(a829) € 850,00 mensili ☎055 700124
VALDARNO FRA FIGLINE E SAN GIOVANNI in bellissima villa ristrutturata, con parco con piante secolari, appartamento su due livelli: cucinotto, grande soggiornopranzo, camera e bagno al primo-livello, sopra (in suggestiva colombaia) camera con bagno. Ottime rifiniture in stile toscano. Vendita diretta senza mediazione. Pronta-consegna. Possibilità-garage. Rif. H1 € 248.000 trattabili ☎055 9121200 - 348 2904195 REGGELLO CANCELLI in villa antica, a piano terreno 140 mq complessivi di fondi finestrati da ristrutturare oltre ampio loggiato e circa 1000 mq di terreno. Oggetto unico ed esclusivo, da amatori. Richiesta € 170.000 ☎377 2682317 RIGNANO SULL’ARNO a 20 minuti da firenze in aperta campagna porzione di colonica terratetto del 600 completamente e finemente ristrutturata composta da ampia zona giorno a piano terra, tre camere e doppi servizi a piano primo oltre, circa 250 mq di giardino pianeggiante, due posti auto. pavimenti radianti. ottima posizione espositiva a livello luminosita’. ultimata mancano solo le finiture a scelta della committenza. rif. 3/23 richiesta € 440.000 ☎055 9155677 - 335 7734481 RIGNANO SULL’ARNO zona bombone posizione panoramica porzione di colonica in intervento di recupero, piano terreno, composta da ampia zona giorno, due camere da letto, bagno, ripostiglio oltre circa 750 mq di giardino esclusivo. possibilita’ di vendita anche al grezzo.rif 3/7 richiesta € 290.000 ☎055 9155677 - 335 7734481
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ARGENTARIO in Porto S. Stefano sulla via panoramica bellissimo 2 vani con vista € 240.000 a parte volendo 2 garages € 110.000 Ag. Marco Ristori UTI dal 1946 www.immobiliareristori.it Esclusiva fino alla vendita Cell. 338 6136167 ☎055 6812285 - 055 6800250
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