Il Giornale nel tuo Comune
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GIUGNO 2011
Periodico d’informazione locale. Anno V n.51 del 6 giugno 2011. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10
ATTUALITÀ
23.11.01
Tutti in ferie sul pianerottolo Andrea Muzzi*
S
Il Rebus RINNOvAbIlI In Toscana l’energia verde va forte, ma nel settore sono a rischio ventimila posti di lavoro PAGG.10-11
i giovani e l’unità I ragazzi delle scuole hanno rappresentato i 150 anni dell’Italia unita: tante le “opere” arrivate in Comune PAGG.4-5
SPORT
Lavori in corso al Municipio PAG.3
Tutte le estati possibili C
sIgNORI, sI cAMbIA Grandi manovre in casa viola per rinnovare la squadra dopo un’annata difficile PAG.37
un paese... in forma Promozioni centrate per le squadre di calcio e volley. Silvia Brenzini spiega i segreti del successo PAG.38
i siamo. L’estate è tornata in tutta la sua prepotenza, con il clima pazzo a cui - a quanto pare - è bene abituarsi (l’esperto avvisa: sarà una stagione all’insegna delle ondate di calore con pioggia a tratti) e con il suo paniere di novità. Ad esempio - e che esempio - è tornata la ztl, con le sue restrizioni per chi vuol entrare in centro in auto e una zona “rossa” chiusa persino ai motorini. Ma sono tornate anche le arene estive, per frescheggiare
sotto le stelle con gli occhi puntati su un maxischermo, ed è ripartita la stagione delle piscine, per chi il mare è costretto a inventarselo in città. E poi c’è lui, il signore di Firenze, l’Arno. Tutto da vivere: sulla spiaggetta, in modalità lucertole al sole, per gli amanti della tintarella, oppure armati di canne da pesca per chi ha voglia di cimentarsi in uno sport nuovo. E via, ché settembre, come sempre, non tarderà troppo PAGG.14/17 ad arrivare.
tradizioni
E il calcio storico tornò in scena PAGG.28-29
FERRAMENTA - VERNICI - UTENSILERIA tendenze
tangata sui traghetti: aumenti con punte del 130%. Viaggiare in traghetto costa così tanto che per risparmiare conviene direttamente comprarselo, il traghetto. Per spendere poco ci sono i viaggi alternativi. Ad esempio, se si vuole andare su un’isola italiana, basta fare l’autostop fino all’Albania e da lì tornare in Italia con il primo scafista. Appena sbarcati, però, attenzione alla polizia che potrebbe rimpatriarvi nuovamente in Albania. La soluzione più economica per andare su un’isola resta quella ecologica: a nuoto. Non bisogna avere fretta ma prima o poi si arriva. Forse. Un mio amico ha prenotato un monolocale in Sardegna per settembre, ieri a Piombino s’è tuffato in acqua! Per molti di noi le ferie quest’anno saranno più corte del solito. Io per esempio le ho già fissate: parto mercoledì 3 agosto alle 12,30 e torno a casa lo stesso giorno alle 12,35. Sto 5 minuti sul pianerottolo e poi rientro. È il massimo che mi possa permettere. D’altronde gli unici posti di mare che costano poco sono quelli più inquinati. L’anno scorso andai con la famiglia al mare in un posto dove sulla spiaggia c’era addirittura un ripetitore. Tutte le volte che i miei bambini accostavano una conchiglia all’orecchio non sentivano mica il mare. Sentivano Radio Maria. Mio fratello ha affittato a un prezzo vantaggioso una casa ad appena 100 metri dal mare... e a 25 da una discarica abusiva. Mio cugino, invece, va al mare in una località dove producono la candeggina. Non riesce ad abbronzarsi. Se prende il sole diventa rosso, poi si tuffa in acqua, esce ed è già stinto! *Comico
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il giornale nel tuo Comune
associazioni. Il volontariato quest’anno è protagonista della manifestazione di Tavarnuzze
“Scendi in piazza” per vivere il paese servizi
Una vetrina, ma anche un modo per ravvivare
Le attività della P.A. Una realtà in crescita
la voglia di far parte della comunità.
A proposito di volontariato una realtà da raccontare è senz’altro quella della Pubblica Assistenza di Tavarnuzze, nata nel 1987, è diventata un punto di riferimento per tutto il territorio provinciale. Nella classifica della centrale dei servizi Esculapio la P.a. di Tavarnuzze è per il quinto anno consecutivo fra le prime cinque associazioni per numero di servizi (in totale 9.958) svolti nell’anno 2010. L’ associazione, iscritta al Registro Regionale del Volontariato dal 1994, conta circa 1300 soci e 222 volontari attivi. Negli ultimi anni si è assistito a un notevole incremento di persone che partecipano alle attività (che vanno dai servizi di trasferimento, dimissione e ricovero all’operatività per il 118, dai servizi di centralino e relazione col pubblico al centro C.U.P. di prenotazione, dalla gestione del servizio di donazione del sangue alla dialisi), oltre a un aumento dei partecipanti ai corsi sanitari di formazione (svolti più volte l’anno da formatori regionali A.N.P.AS.). Dal 2009 la Pubblica Assistenza è anche on-line: www.patavarnuzze.it.
I cittadini saranno invitati a prendersi cura di una strada o di un giardino Luisa Pampaloni
T
avarnuzze scende di nuovo in piazza. L’appuntamento dell’associazionismo del paese è fissato per i giorni dall’8 al 12 giugno, ed è dedicato quest’anno al tema del volontariato. Il titolo sarà “Protagonisti, non spettatori”. “Il 2011 è l’anno europeo delle attività di volontariato - spiega l’assessore al sociale Paolo Poggini – ecco perché questa edizione dello Scendi in piazza sarà incentrato anche su iniziative che invitato alla partecipazione tutti i cittadini, per il bene comune del paese. La prima delle attività che coinvolge da vicino tutti è, ad esempio, la pulizia delle strade, il decoro dei palazzi. Le associazioni si prenderanno cura nei giorni della manifestazione di una via o di un giardino”. “Firenze e la Toscana sono patria del volontariato e anche il nostro territorio vanta molte realtà – commenta l’assessore - anche se culturalmente diverse, rappresentano aggregazione, socializzazione e punti di incontro tra persone”. Si tratta di un “mondo ricco sia come associazionismo che terzo settore, ma anche trasversale su tematiche e sensibilità diverse. Da sempre il volontariato è linfa vitale nella convivenza fra persone, una vera scuola di solidarietà”. Ecco che torna quindi la grande festa delle associazioni di Tavarnuzze, un incontro annuale che è una vetrina per tanti volontari che lavorano dietro le quinte dei servizi più vari alla cittadinanza, ma non solo: “Lo Scendi in piazza serve a mostrare il percorso fatto durante l’intero anno e a sottolineare una presenza importante nel territorio – dice Poggini – quando è nata la manifestazione ha portato una vitalità nuova in paese. La sua origine infatti nasce dalla creazione di un tavolo sociale, un momento di incontri tra le associazioni e l’amministrazione, in un momento in cui si sentiva il disagio per una mancanza di punti di aggregazione e solidarietà nella società civile”. Tra le attività in programma in piazza per l’edizione 2011 ci sarà mercoledì 8 giugno il mercatino con i prodotti dei laboratori manuali del centro di socializza-
lo spettacolo delle allieve di
Arcoballando
zione e al circolo Mcl (alle 18.30) un incontro dedicato ai bimbi del Saharawi accolti nel nostro territorio: foto e testimonianze a cura del Comitato Selma. Alle 21 è attesa la presentazione ufficiale della manifestazione e del progetto di acquisto di carrozzina per disabili da parte di Pubblica Assistenza per centro di socializzazione. Giovedì l’appuntamento alla chiesa di S. Pietro a Montebuoni (ore 18) è con la storia del paese: l’esposizione delle “Carte del Censimento 1928”
dell’Archivio Parrocchiale è introdotta dalle storiche dell’arte Elisa Tagliaferri e Laura Cirri. L’associazione Vieniteloracconto presenta alle 21.15 lo spettacolo “Decameron. La novella di Boccaccio specchio della realtà” a cura di Alberto Galligani. Venerdì 10 giugno è la giornata delle scuole e dei giovani: sono 80 bambini lavoreranno in Pinetina la mattina mentre la sera si terranno lezioni aperte di danza: break dance e hip hop per tutti a cura di Arcoballando. Seguirà la per-
formance del laboratorio di DJ Live a cura dell’ associazione Aracnos e la sera quella di Arcoballando in teatro. Sabato è attesa la presentazione fotografica dei servizi alla prima infanzia e giochi per i bambini. Accanto al mercatino delle associazioni, nel pomeriggio “Tutti all’opera”: si darà il via alle attività per la manutenzionedel paese, mentre alle 20 in via Montebuoni “Tutti a tavola” ci sarà la cena e la tombola di solidarietà.
mobilità Autobus, ancora modifiche agli orari
Tornano alcune corse, ma i chilometri sono gli stessi
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chilometri restano quelli tagliati a gennaio, ma un paziente lavoro di riorganizzazione delle corse ha reintrodotto degli autobus che i pendolari ritenevano fondamentali : si è ottenuto così, ad esempio, il ritorno della corsa delle 19 da Firenze a Impruneta via Bagnolo e l’introduzione di una corsa a metà mattinata, precisamente alle 10.30, da Impruneta a Firenze via Pozzolatico. Il bilancio dell’ultima griglia di modifiche, attiva dal 2 maggio, parla di quattordici corse soppresse e tredici nuove corse. La situazione del trasporto pubblico locale non è però ancora stabile: “Non
Il Reporter di Impruneta raggiunge 6273 famiglie nel Comune di Impruneta
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Il Reporter è un periodico di 10 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 216.486 copie
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sappiamo se dovremmo fare i conti con altri tagli, se la Regione riuscirà a garantire i finanziamenti necessari prima della gara per individuare il soggetto unico per il trasporto locale regionale - spiega l’assessore comunale Marco Pistolesi, con delega ai trasporti – siamo preoccupati anche per la possibile perdita di posti di lavoro nei trasporti”. Nonostante le difficoltà in cui versa il settore e l’incertezza per le prospettive future intanto però i pendolari possono festeggiare la riorganizzazione nata dalla collaborazione tra le aziende di trasporto, il Comune, la Provincia. La delicata opera-
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zione di compensazione ha portato al ritorno della corso delle 8 e 5 minuti per Firenze via Bagnolo, dell’autobus delle 11 e 10 via Pozzolatico e per i ritorni più frequentati sono tornate la corsa delle 17 da Firenze via Bagnolo, quella delle 19 sempre della stessa via, l’ultimo autobus disponibile per raggiungere dalla città il centro di Impruneta, passando da Pozzolatico, parte invece alle 20,30. I dettagli delle modifiche si possono richiedere al Comune o anche sul sito delle Autolinee Chianti Valdarno, l’azienda offre per le informazioni anche un numero /L.P. verde, 800.37.37.60.
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IMPRUNETA
piazza buondelmonti. I lavori saranno divisi in due fasi, alcuni uffici traslocheranno
Un palazzo comunale per tutti
il cantiere al
Municipio
L’intervento non era più rinviabile e prevede il rifacimento di impianti elettrici e riscaldamento, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche. L’adeguamento alle nuove normative costerà circa 650mila euro. “I soldi ci sono”
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Pubblica assistenza, un tetto più sicuro P
Lisa Baracchi l Palazzo comunale di Impruneta avrà presto un nuovo look. Sono partiti i lavori di ristrutturazione dell’edificio, “un progetto già finanziato qualche anno fa, ma che per i problemi del patto di stabilità che controlla la capacità di spesa degli enti locali – spiega il sindaco Ida Beneforti – abbiamo dovuto rimandare il cantiere per privilegiare opere fondamentali come la circonvallazione”. Si tratta principalmente di lavori di messa a norma e adeguamento del palazzo municipale di piazza Buondelmonti, costruito negli anni Trenta del Novecento. Un intervento obbligatorio, “non più procrastinabile”, spiega il sindaco. Impianti elettrici e di riscaldamento, abbattimento delle barriere architettoniche (compreso adeguamento dei bagni e ascensore) tutto è stato studiato per rispondere alle varie normative. “Il progetto ha avuto un lungo periodo di preparazione, necessario anche per reperire e organizzare le sedi dove trasferire gli uffici, per non interrompere l’attività istituzionale e i servizi ai cittadini - spiega l’assessore ai lavori pubblici Leonello Buccianelli - L’intervento, che prevede in particolare il rifacimento di tutti gli impianti e dei servizi, è molto complesso e quindi è stato predisposto un piano di cantierizzazione in due fasi, eseguendo le lavorazioni prima nella parte destra dell’edificio e successivamente nell’altra”. Siccome i lavori saranno divisi in due parti e dato che gli uffici dovranno essere via via traslocati in altri locali per continuare a rimanere aperti senza dover affrontare una convivenza difficile con il cantiere, i tempi di questa ristrutturazione, è già previsto, non saranno particolarmente celeri. Il Comune avverte subito: si stima che per il completamento dei lavori ci vorranno circa due anni. Il costo di questo progetto di adeguamento e ristrutturazione del palazzo comunale si aggira intorno ai 650 mila euro, una previsione di spesa che è rientrata nell’ultimo bilancio comunale approvato, insieme ad altri investimenti come l’ampliamento dell’apertura della biblioteca o il
L’accordo. I locali dati in concessione per 15 anni
finanziamento per gli eventi culturali come l’anniversario della traslazione della Madonna di Impruneta. “Se non sopraggiungono cattive notizie di ulteriori tagli – dice il sindaco – questi soldi ci sono. Come tutti gli enti locali ci troviamo sempre a dover fare i conti con una situazione finanziaria mai del tutto stabile”. Quella dei lavori che servono a rispettare i requisiti di legge richiesti sarà un’occasione utile anche per riorganizzare le varie sedi comunali. L’amministrazione assicura che questa razionalizzazione degli spazi comunali consentirà di risparmiare sull’affitto: per far questo sarà importante sfruttare i locali che erano della Banca di Credito Cooperativo. “Questi spazi verranno utilizzati ora come volano per trasferire gli uffici interessati dai lavori – spiega Beneforti – per consentire ai dipendenti di lavorare con serenità, ma poi saranno utilizzati per il trasferimento definitivo di alcuni uffici che si trovano
Sarà un’occasione per riorganizzare le varie sedi (alcune sono in affitto) in affitto, come quelli in via Paolieri”. Tra i lavori da fare ci sarà la risistemazione anche della facciata del palazzo comunale e sarà tolta l’impalcatura al balconcino “che non è lì per evitare pericolosi crolli come qualche cittadino pensa, bensì per evitare semplicemente che cadano a terra dei calcinacci, la cornice di pietra serena con le intemperie è stata un po’ danneggiata”. Durante il corso dei lavori, avvertono dal Comune, ci saranno inevitabili disagi sia per l’attività istituzionale che per i cittadini, “ma il sacrificio è necessario per raggiungere un migliore e più funzionale assetto futuro, con ricadute positive per tutti”.
artiranno a breve i lavori per il rifacimento del tetto della Pubblica Assistenza di Tavarnuzze. “La ristrutturazione è necessaria – dice il presidente Andrea Mini – un discorso di messa in sicurezza: non era più possibile mantenere questa situazione con tutti i volontari che lavorano nell’edificio. Abbiamo dato incarico a un ingegnere di fare il progetto, aspettiamo i preventivi delle ditte e sceglieremo a chi affidare il lavoro”. L’amministrazione comunale ha formalizzato intanto il primo atto per il cantiere giovedì 28 aprile, in consiglio comunale. La maggioranza, con l’appoggio di Futuro e Libertà per l’Italia, ha approvato il documento che dà in concessione per 15 anni i locali di proprietà del Comune all’associazione di volontariato, che si trovano proprio dietro l’edificio da ristrutturare. In questa sede saranno garantiti i servizi alla popolazione mentre si lavora per risistemare il tetto. La concessione dell’edificio del Comune deriva da un accordo con l’associazione che stabilisce sarà quest’ultima a pagare i lavori necessari. L’immobile in questione è di proprietà del Demanio e i locali sono in affitto, agevolato, alla Pubblica Assistenza e al Comune: “Ci siamo presi in carico i lavori perché il Comune non ha le risorse necessarie da impiegare, bloccata com’è la capacità di spesa degli enti locali con il patto di stabilità – spiega Mini – la nostra speranza è però quella che sia attuativa la
norma sul federalismo demaniale”. Questa norma infatti prevederebbe la possibilità per l’amministrazione comunale di entrare in possesso dell’edificio del Demanio per poterlo poi trasferire alla Pubblica Assistenza con un piano di valorizzazione sociale e sanitario. “La concessione dell’edificio di proprietà del Comune è importante per noi – dice il presidente – in ogni caso: se il Demanio per un motivo o per un altro decidesse di riprendersi la nostra attuale sede, noi avremmo un posto dove trasferirci, se invece la sede passasse a noi potremmo ampliare i servizi e creare un nuovo centro polivalente”. “L’operazione è scaturita da un confronto con il Consiglio direttivo della Pubblica
L’obiettivo è poter creare un centro polivalente Assistenza, tenendo conto delle difficoltà economiche e burocratiche dell’amministrazione comunale e delle necessità e del valore delle attività sociali svolte dall’associazione- spiega il sindaco Ida Beneforti e siamo felici di questo primo passo: la Pubblica Assistenza è un’associazione fondamentale per la sua opera importantissima nel tessuto sociale /L.B. del territorio”.
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il giornale nel tuo Comune
scuola. Quanto si sentono italiani i bambini di Impruneta? Le loro riflessioni presto in mostra
I centocinquant’anni dell’Unità in disegni, temi, poesie... e torte Lisa Baracchi
del Comune, Francesca Buccioni ha invitato i ragazzi di tutte le scuole del territorio a svolgere, liberamente, il tema: “Il mio paese: l’Italia”. La partecipazione non è mancata. “Ci sono materiali bellissimi tra quelli arrivati e la risposta delle classi ha superato le mie aspettative - commenta Buccioni - ora mi auguro che anche la condivisione con la cittadinanza non deluda”. Quel che serve infatti ora è uno spazio per ospi-
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na valanga di disegni e cartelloni ha invaso l’ufficio dei servizi scolastici di via Paolieri negli ultimi giorni di maggio. Sui tavoli che ospitano i lavori degli studenti imprunetini il materiale è molto vario: si va dalle collane tricolori fatte con la pasta, dipinta dalle manine dei bambini dell’asilo, alle ricerche statistiche dei ragazzi delle medie ai collage dei monumenti del Bel Paese. Gli alunni delle elementari hanno mandato le foto della loro “festa di compleanno all’Italia”, dove si vedono torte tricolori e bandierine. Ci sono anche filastrocche e tanti componimenti scritti dove sono riportate le riflessioni fatte a casa, con i genitori e i familiari, sui festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Perché è bello essere italiano? “Perché si può fare il tifo per delle grandi squadre”, scrive un ragazzo delle medie, ma anche perché il clima è mite, qui sono nati tanti artisti, perché si mangia bene e anche perché c’è il senso dell’umorismo. E ci sono anche i temi dei bambini di origine straniera che italiani si sentono solo in parte: “Non c’entriamo molto con la storia italiana – scrive una bambina – non sempre mi sento a mio agio”. Per festeggiare l’anniversario della Nazione l’assessore alle Politiche della formazione
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La risposta al progetto del Comune ha superato ogni aspettativa
la torta per il
Le scuole che hanno detto sì al progetto
Hanno risposto alla proposta del Comune di realizzare qualcosa per festeggiare il “compleanno” dell’Italia tutte le scuole pubbliche e una scuola paritaria. Gli uffici hanno ricevuto materiale dalle due scuole medie, dalle tre primarie e dalle tre materne compresa la scuola dell’infanzia Santa Maria Immacolata.
“compleanno”
tare la mostra di questi lavori, l’idea era di distribuirli nei vari circoli del territorio perché tutti possano vedere cosa significa per i bambini di Impruneta essere italiani. C’è chi ha ragionato sull’inno di Mameli e chi su alcuni articoli della Costituzione come quello per il diritto allo studio. Una classe per esempio ha fatto una ricerca su quanti sono i nonni e le nonne che sono andati a scuola e fino a che classe, e risulta che la maggior parte delle bambine di due generazioni fa (le nonne) non ha frequentato le aule scolastiche oltre la quinta elementare. C’è chi ha ripercorso la storia
dell’Italia
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Gli studenti che hanno partecipato
I ragazzi hanno lavorato principalmente in gruppo, i lavori presentati sono quindi dei progetti collettivi pensati insieme ai compagni. L’entusiasmo e la voglia di esprimere la propria appartenza all’Italia non è mancata, come raccontano gli insegnanti che hanno saputo coordinarsi per differenziale il più possibile il materiale.
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I lavori arrivati in Comune
La scelta della tematica da approfondire e trattare è stata in parte suggerita dagli insegnanti, ma in molti casi si è scelto di tenere in considerazione gli interessi degli studenti per valorizzare la loro capacità di elaborare un tema complesso come quello dell’Unità d’Italia. La fantasia di ragazzi e adulti ha prodotto lavori originali e ben curati.
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spazio per ospitare l’esposizione dei materiali realizzati dagli alunni di tutti gli istituti del territorio. La proposta è di distribuirli nei circoli per condividere il più possibile con la cittadinanza le idee nate sui banchi
gli alunni della scuola
Paolieri
I temi svolti sul titolo “Il mio paese”
Soprattutto gli studenti delle medie hanno parlato delle discussioni avute in famiglia sui festeggiamenti dell’Unità. Per molti si è trattato di una bella ricorrenza che era giusto valorizzare. In molti hanno evidenziato le cose per cuo “vale la pena definirsi italiani”. Tra questi c’è il cibo, l’arte, la musica, l’umorismo, il calcio, il sole.
di Impruneta
dell’automobile italiana (e la storia del treno e della bicicletta) e chi ha attaccato su un cartellone i maggiori monumenti delle varie regioni o anche i luoghi della storia e dell’arte a Firenze. Alcuni ragazzi delle medie hanno intervistato diversi cittadini e hanno fatto domande come “sei fiero di essere italiano?”, “cosa è successo il 17 marzo?”, “ti emozioni ascoltando l’inno?”: i risultati del
sondaggio sono mostrati attraverso dei grafici. E ancora c’è una classe che ha studiato la storia delle donne italiane e il cammino verso il voto, c’è chi ha analizzato i dialetti e chi le ricette gastronomiche. C’è stato spazio anche per l’educazione civica in senso più specifico: per una classe oggetto di studio è stato il Comune di Impruneta con la sua giunta, i meccanismi di rappresentanza demo-
cratica e le caratteristiche del paese. I bambini hanno indicato i tratti che rendono speciale Impruneta: l’euforia della festa dell’uva viene per prima, segue l’allegria della fiera di San Luca, il rosso del cotto, le stradine tortuose, i tramonti dorati, il sapore del peposo e delle ficattole, la tranquillità “di un paese dove ci si incontra tutti i giorni, si fa conoscenza con tutti e si stringono le mani”.
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I video delle attività in classe
Insieme alle foto di tanti momenti vissuti a scuola ci sono anche dei video delle performace dei ragazzi che hanno festeggiato l’Unità in tanti modi. C’è chi ha cantato l’inno di Mameli e chi ha organizzato una vera e propria festa di compleanno della signora Italia, con torte e bandierine tricoli.
via di castello Riaperto il ponte dopo i lavori di ripristino. Ponte a iozzi Previsti alcuni lavori di manutenzione per la messa in sicurezza della strada. via di fabbiolle Riaperto il primo tratto chiuso per un intervento edilizio privato. bottai Riaperto il verde pubblico e sono in esecuzione alcune sistemazioni finali; prosegue il monitoraggio per l’esecuzione dei lavori previsti dal cronoprogramma (casse di espansione e pavimentazione). Impruneta Sono in corso i lavori di messa a norma del palazzo comunale (vedi servizio pag. 3). tavarnuzze Incrocio tra via Gramsci, Resistenza e Repubblica: in esecuzione lavori di ripristino del manto stradale. Strade comunali Ripristini stradali eseguiti in via Colle Ramole da villa Agostini a curva Boninsegni; in via San Cristofano, in Borgo di Montebuoni.
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restauro. Sono state notate alcune crepe sull’opera in cotto della scuola Paolieri
La statua del Contadino va curata Luisa Pampaloni
I tecnici del Comune, la Soprintendenza e gli esperti stanno studiando quale sia il miglior sistema per riparare i danni alla scultura posta sull’edificio
L
a statua del Contadino è sotto osservazione e sarà presto stabilita la cura a cui deve essere sottoposta. Devono infatti essere riparate le crepe che si notano su una delle opere in cotto poste sulla scuola elementare Paolieri a Impruneta. I tecnici del Comune, la Soprintendenza e una ditta di restauro stanno lavorando su alcune ipotesi, si deciderà a breve se sia più opportuno montare la statua, “ricoverarla” in un laboratorio, e forse sostituirla con una copia sosia, o restaurarla sul posto. Nel frattempo però l’area intorno è stata recintata per precauzione: “Non ci sono veri rischi di un crollo – spiega l’assessore Marco Pistolesi, con delega alla cultura – ci siamo però attivati coordinandoci con la Soprintendenza per mettere in sicurezza la statua”. E’ stata Giuditta Cianfanelli, artista imprunetina, a riportare la faccenda all’ordine del giorno nel
la statua del contadino sulla scuola elementare
Paolieri
marzo scorso con una lettera che ha inviato sia al sindaco che alla Soprintendenza. La lettera è stata firmata anche dai maestri terracottai di Impruneta: “Mi occupo di arte e mi sono documentata su queste opere – spiega Cianfanelli – Mi sono presa a cuore la loro sorte soprattutto quando ho scoperto che la statua del contadino ritrae un cugino di mio nonno, Giobbe”. La statua del contadino è la prima delle quattro statue guardando la scuola a destra: l’uomo che tiene in mano la vanga. L’autore è uno scultore imprunetino Armando Menchi che le creò negli anni Trenta quando fu costruita la scuola. Il Comune ha autorizzato un sopralluogo e ha messo a disposizione il cestello con cui Ilaria Cellini dell’impresa di restauro Cellini srl ha potuto controllare da vicino lo stato dell’opera. Il problema delle fessure riguarda la stabilità della natica e della coscia sinistra. La ditta di restauro presenterà entro qualche giorno una relazione nella quale si prevederanno anche i possibili interventi che tuttavia al momento non possono essere definiti. Sarà forse necessario smontare la statua (che è divisa a metà alla vita) e vedere come sostituire il ferro di sostegno che è all’interno. La ditta Cellini aveva già visionato la statua nel 2004. Allora era stato Luigi Mariani (uno dei titolari della ditta di terracotte Mital) a segnalare il problema delle crepe sulla statua e l’allora consigliere Roberto Viti di Obbiettivo Comune aveva presentato un’interrogazione per conoscere cosa intendeva fare l’ amministrazione ed anche che il Comune si attivasse presso la Soprintendenza per avere dei finanziamenti per il restauro. “A quella interrogazione - ricorda Viti - fu risposto che non c’ erano pericoli”. “Spero che il necessario intervento per la sicurezza sia pensato anche per garantire la qualità del restauro dell’opera”, commenta Cianfanelli.
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• Centralino comune 055 203641 • Segreteria del Sindaco 055 2036468 • UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO impruneta 800 475701 - 055 2036635 Tavarnuzze 055 2372153 • Segreteria Generale, Messi 055 2036620 639 • Anagrafe 055 2036433-2 • Stato Civile, Leva 055 2036424 • ufficio Elettorale 055 2036440 • Ufficio di Direzione 055 2036447-456 • Sviluppo Economico 055 2036627 • Polizia Municipale 055 2011290 • Pubblica Istruzione 055 2036482 • Sociale 055 2036485 • Biblioteca 055 2036404 • SUAP 055 2372130 • Gestione del Territorio 055 2372132 • Sport e Cultura 055 2036408 • Tributi 055 203641 www.comune.impruneta.fi.it • urp@comune.impruneta.fi.it
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IMPRUNETA
servizi. È stato aggiornato l’elenco delle educatrici “accreditate”
l’evento. Idee per una gita fuoriporta nel Chianti
L’albo delle Mary Poppins Tra scienza e musica La festa di Tignano
Lisa Baracchi
È
pronto e aggiornato il nuovo elenco delle mary poppins dei comuni del sud est fiorentino, Impruneta compresa. Le famiglie possono mettersi alla ricerca della tata che fa al caso loro consultando l’albo delle 64 baby sitter “accreditate” (che si può consultare sul sito del Comune). Le educatrici (e gli educatori, ma fatta esclusione per un ragazzo l’elenco è tutto al femminile) hanno seguito la seconda edizione di un corso specifico e hanno ottenuto un attestato di idoneità a lavorare con i bambini dagli zero ai sei anni, rilasciato dalla conferenza per l’educazione della zona fiorentina sud-est. Il progetto serve a integrare i servizi all’infanzia dei piccoli comuni e per venire incontro alle esigenze più variegate delle famiglie. Nel nuovo albo sono una ventina le educatrici che hanno dato la disponilità a lavorare nella zona di Impruneta. Tra loro c’è Teresa Brancato, neolaureata in Scienze della Formazione come educatrice professionale: “La prima parte del corso è stata di tipo teorico. Sono state affrontate le varie teorie pedagogiche – spiega – ma anche le problematiche contrattuali e siamo rimaste abbastanza perplesse su questo punto perché non sono molte le famiglie che stipulano veri contratti, il lavoro è spesso un accordo personale. Una parte ha riguardato
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S
Julie Andrews
nel film del
1964 “Mary Poppins”
anche la creazione di un nido domiciliare. E poi ci sono stati laboratori manuali e visite a realtà educative del territorio”. Se la possibilità di creare nidi domiciliari potrebbe essere un’opportunità interessante (per le famiglie oltre che per le educatrici) appaiono tante e non troppo semplici le norme da seguire per ottenere la convenzione con il Comune e molte delle ragazze preferiscono rimandare la scelta al futuro. Per frequentare il corso e entrare a far parte dell’albo delle baby sitter di zona erano richiesti requisiti ben specifici, come il possesso di un titolo di studio, diploma, laurea, ma-
ster o attestato di qualifica, inerente il mondo dell’educazione e dell’infanzia. “Mi è sembrato un corso utile quello che ho seguito alla Croce d’oro di Ponte a Ema – spiega Sonia Salvatici, 20 anni – anche se quelli trattati non erano argomenti nuovi per me che ho frequentato una scuola per servizi sociali e sono iscritta al corso di laurea in Scienze dell’Infanzia, ma ci sono state date comunque indicazioni importanti, per esempio a chi rivolgersi in caso di dubbi o difficoltà. Mi è sembrato una buona opportunità per trovare un lavoro mentre frequento l’Università”.
cienza e musica per un mese di spettacoli In Chianti il festival si tinge di verde Da borgo medioevale a palco di eventi. Anche quest’anno torna il Tignano Festival per l’ambiente, che porterà in Chianti, tra Barberino e Tavarnelle, grandi nomi come l’astrofisica Margherita Hack, il jazzista Enrico Rava e molti altri. Due le anime della manifestazione: da una parte gli eventi dedicati alla sostenibilità ambientale, dall’altra il Tignano Music Festival, con un cartellone di quattro concerti rock dedicati a un pubblico più giovane. La prima parte prenderà il via il 7 luglio con un omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia, grazie allo spettacolo lirico “Va pensiero sull’ali dorate”, presentato dall’Unione corale senese con la direzione artistica di Klara Mitsova. In programma musiche verdiane, con una selezione delle arie più popolari. Il 14 luglio sarà la volta della scienza, con l’arrivo in Chianti di importanti studiosi. A Tavarnelle si parlerà di energia, in occasione della conferenza “Dai dinosauri ai serbatoi delle SUV - c’era una volta il petrolio”. Previsti gli interventi di esperti, tra cui Ugo Bardi, docente di chimica all’Università di Firenze e presidente della sezione italiana dell’Aspo, l’asso-
ciazione per lo studio del picco del petrolio. La professoressa Margherita Hack si occuperà invece dei vantaggi e delle condizioni necessarie allo sfruttamento dell’energia nucleare. Sette giorni più tardi la musica sarà protagonista a Barberino per il Duke Ellington’s Sacred Concert della Sunrise jazz orchestra con la Filarmonica Michelangiolo Paoli, in collaborazione con i cori “Animae Voces” e “Sesto in Canto”. Grande ospite il 28 luglio: sul palco del Castello di Tignano salirà uno dei più grandi jazzisti italiani, Enrico Rava, insieme al trombettista Gianluca Petrella. A chiusura del cartellone la cena-spettacolo Ante Quem. Il duo omonimo accompagnerà con le sue note, le gustose portate e gli antichi sapori di Tignano. Ma il castello si animerà anche grazie al rock del Music Festival, al via sabato 2 luglio. Il primo a esibirsi sarà il gruppo all’indie-rock “Modreef”. Il 9 luglio sarà la volta dei Venkmans, che abbinano sonorità indie-rock ad atmosfere elettro-pop. Il 16 si esibiranno invece i Vickers, il cui lavoro oscilla tra il miglior rock and roll e pop di stampo britannico. Chiusura del cartellone il 23 luglio con i Syrah, cinque ragazzi toscani con la passione /G.C. per il Brit Rock.
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il giornale nel tuo Comune
negozi. Viaggio de Il Reporter alla scoperta delle attività più conosciute sul territorio
La gioia di vederli uscire Scodinzolando Nel negozio di Tavarnuzze si trovano mangimi e guinzagli: tutto quello che serve per far star bene i propri animali, compresi tanti buoni consigli. Il pet shop è anche un centro per la toelettatura Lisa Baracchi
G
ià il nome del negozio ti racconta come escono da qui gli animali, “Scodinzolando”. “Ci sono delle accortezze da tenere ben presenti per puntare al benessere del proprio cane”, spiega Enrica Teri che insieme a Lucilla Lepri è titolare del pet
la toelette
shop di Tavarnuzze. “Un animale dal pelo lungo va spazzolato spesso e per evitare dermatiti è giusto evitare di tosare troppo il cane”. Qui è chiara subito una cosa: amanti degli animali non ci si improvvisa e nel negozio insieme alle buste dei mangimi, ai tanti collari, guinzagli, bran-
dine, cucce, gabbiette (che possono essere consegnati anche a domicilio) c’è anche tutta la professionalità che serve per sapere come comportarsi con gli amici a quattro zampe. Lucilla ha seguito corsi per toelettatori per cani ma anche per gatti, Enrica è educatrice cinofila ecco perché qui dentro oltre a trovare gli articoli che servono a fido o a fuffi, si trova anche una buona consulenza: “Possiamo dare consigli su quali cani scegliere. Il criterio estetico non può essere l’unico da tener presente – spiega Enrica – ogni animale ha un suo carattere e delle caratteristiche particolari della specie e bisogna saper scegliere in base anche alle specificità di una famiglia, di una casa e delle abitudini che si hanno. A volte optare per una razza piuttosto che un’altra può fare la differenza. E possiamo anche fare da intermediari per indicare allevatori referenziati”. Enrica e Lucilla hanno aperto il negozio tre anni fa e si sono conosciute, neanche a dirlo, grazie ai propri cani. Entrambe avevano un cane corso italiano, si sono ritrovate su un campo per l’addestramento e
la premiazione dell’esposizione canina del
hanno avviato insieme l’attività. Al centro di toelettatura professionale passano, chi più chi meno, quasi tutti i cani del paese, quelli da compagnia sicuramente come i barboncini che hanno bisogno di più cure per il loro pelo particolare e molto meno i cani da caccia, ma arrivano cani anche da fuori, (veniva da Pistoia ad esempio il golden retriever che pazientemente si faceva asciugare il pelo quando siamo stati a visitare il negozio) e vengono portati qui per assicurare la loro bellezza anche i gatti, che, sanno tutti, sono i più restii a farsi lavare. Lucilla e Enrica sono poi conosciute in paese per essere parte
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maggio scorso
attiva nell’organizzazione delle iniziative del centro commerciale naturale. L’ultimo evento in calendario è stata l’esposizione canina del primo maggio, arrivata quest’anno alla settima edizione e dedicata alla memoria di Giovanni Borghi, che è stato giudice della Csaa. Il vincitore in assoluto (miglior soggetto assoluto) è stato il riesenschauser Fernando, di Boschi. Ma oltre alla categoria dei cani di razza la gara prevede anche una sezione dedicata alla simpatia dei meticci, vinta dal piccolo Cleo di Tavarnuzze, e la gara per i giovani presentatori, i bambini che portano in mostra il proprio cane.
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ambiente
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dOssIeR/1. Il taglio degli incentivi potrebbe penalizzare l’occupazione “verde”
Rinnovabili, a rischio ventimila posti la nostra è una regione in cui le energie alternative vanno forte: basti pensare che una lampadina su quattro si accende grazie alla geotermia e che nei primi mesi dell’anno sono stati 3.200 gli impianti fotovoltaici allacciati alla rete Enel Antonio Passanese
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arliamoci chiaro: se vogliamo evitare catastrofi ambientali come Fukushima e Chernobyl, solo per citare le più note e le più vicine temporalmente, ci restano poche strade da seguire. Il fronte del nucleare a tutti i costi sembra spaccato. C’è chi chiede tempo e c’è chi invece ancora ritiene l’energia atomica l’unica ipotesi per una presunta indipendenza energetica. Le fonti fossili (petrolio, carbone e gas naturale) che asfissiano il nostro pianeta non sono eterne. E allora perché non puntare sulle energie rinnovabili? Perché non sfruttare risorse inestinguibili come il mare, il vento, il sole? Prendiamo ad esempio la geotermia: in Toscana, ogni anno si producono ben cinque milioni di kilowattora, che coprono il 25 per cento del fabbisogno regionale di elettricità. In questo modo, fanno sapere da Enel, si possono risparmiare oltre un milione di tonnellate di petrolio ed evitare l´emissione di quasi quattro milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’aria. Potremmo dire che una lampadina su quattro, nella nostra regione, si accende grazie alla geotermia. Sulle energie rinnovabili, in Italia, hanno investito 85mila imprese con 150mila addetti. Un settore
in controtendenza, che cresce, nonostante la crisi. E il Granducato, più di altri, sembra essere molto sensibile a questo tipo di argomenti. Lo evidenzia un dato significativo: i 3.200 nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili - che Enel ha connesso alla rete elettrica nel primo quadrimestre del 2011 - fanno registrare una crescita degli impianti a emissione zero del 110 per cento. L’inaspettata batosta è arrivata però con il decreto dello scorso 3 marzo, definito da più parti “sciagurato” perché, con il taglio degli incentivi per chi decide di non inquinare, di fatto, si blocca il lavoro delle aziende del comparto. In Toscana sono almeno 20mila i posti in pericolo per chi si occupa di fotovoltaico, pannelli solari e certificazione energetica degli edifici. A pagare le conseguenze
Centocinquanta aziende hanno annunciato che promuoveranno un’azione legale
di questa scelta, contro la quale anche il ministro Prestigiacomo aveva minacciato le dimissioni, dunque, sono soprattutto le imprese che hanno perso fior di commesse. La novità, sotto il cielo della politica, è il decreto Romani del 5 maggio, che però sembra non abbia risolto nulla. Anzi, denunciano le confederazioni dell’artigianato e le Pmi, “restano ancora a rischio gli investimenti futuri e l’occupazione”. La situazione è così grave che 150 aziende, il giorno in cui è stato firmato il nuovo decreto sugli incentivi, hanno annunciato che promuoveranno un’azione legale attraverso l’associazione “Sos Rinnovabili”. Intanto, il Consorzio agrario di Firenze punta all’autosufficienza energetica. Un investimento di 400mila euro che guarda al futuro dell’agricoltura e delle imprese agricole della Valdelsa. “L’agricoltura guarda alle rinnovabili con molto interesse e attenzione – spiega Carlo Alberto Zanieri, presidente del Consorzio – chi fa agricoltura è il primo soggetto impegnato nella sostenibilità e nella tutela del nostro ambiente. Gli imprenditori agricoli faranno la loro parte, e il Consorzio agrario potrà essere di stimolo”.
VADEmECUm A coloro che decidono di attrezzarsi “in proprio” occorrono qualche spesa iniziale e un po’ di pazienza
E per chi vuole “far da sé” circa undicimila euro per partire
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eniamo al pratico. Gli esperti che abbiamo intervistato sulle rinnovabili ci hanno fornito alcuni spunti di riflessione e di discussione. Ora dovrebbe esserci chiaro cosa sta succedendo a livello legislativo. Ma se il signor Rossi decidesse di installare un impianto fotovoltaico, a chi dovrebbe rivolgersi, quali requisiti dovrebbe avere l’immobile e, soprattutto, quanto andrebbe a spendere? Dunque, se la famiglia del signor Rossi non ha particolari esigenze energetiche potrà montare un impianto da 3 kwp (chilowatt picco) che si aggira attorno agli undicimila euro. A questa somma bisognerà aggiungere mille euro di pro-
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getto e tenuta rapporti con Enel e Gse. Naturalmente, per avere tutte le garanzie del caso, perché la truffa è sempre dietro l’angolo, meglio rivolgersi a una ditta che sia abilitata alla lettera A del Dm 37/09 (per fugare ogni dubbio è possibile una verifica presso la Camera di commercio). L’azienda, quindi, invierà una richiesta all’Enel (che per aprire la pratica prende 120 euro) che avrà un mese per effettuare un sopralluogo. Se tutto sarà in regola, per l’allaccio bisognerà versare altri 120 euro e attendere ulteriori 30 giorni. I tempi di formalizzazione del contratto con il Gse, però, sono abbastanza lunghi. Possono volerci
anche 6 mesi, l’importante è che il signor Rossi, dalla data di allacciamento, conti i kw prodotti così da ottenere il rimborso degli arretrati. Ah, giusto. L’immobile naturalmente deve essere dotato di una falda o di una pensilina (possibilmente a sud) dove poter appoggiare i moduli. Se l’esposizione è a est o a ovest, per esempio, potrebbe esserci una “perdita di efficienza” di circa il dieci per cento. E se Rossi abita in un condominio? L’ideale sarebbe un impianto per i consumi comuni (come si fa per ascensore, illuminazione e autoclave), ricordando che, per /A.P. sviluppare 3kwp, servono 24 metri quadrati.
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dOssIeR/2. Parla Maurizio Barsottini, presidente di Cna installazione e impianti Toscana
“Un provvedimento che scontenta tutti” Il decreto Romani ha messo in crisi il settore e 4 miliardi di euro di investimenti sono ora sospesi nell’incertezza: “Non credo che ci saranno conseguenze sulle tariffe fino al 2012, ma così non va” Antonio Passanese
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el settore delle energie rinnovabili serpeggia malumore e incertezza per quello che sarà il futuro. Il comparto, e soprattutto il fotovoltaico, ha rappresentato per centinaia di aziende toscane l’ancora di salvezza e la garanzia di occupazione in un mercato che soffre per la consolidata crisi economica. Maurizio Barsottini, presidente di Cna installazione e impianti Toscana, è in prima linea per difendere tutti quegli imprenditori che hanno coraggiosamente investito sulle energie alternative e che oggi sono a un passo dal baratro. Presidente, cosa cambia nelle rinnovabili alla luce del nuovo decreto Romani? La flessibilità e la duttilità ad adeguarsi alla nuova richiesta è una caratteristica dei miei rappresentati, e con rapidità estrema è stata messa in atto una riconversione dell’operato per dare risposta a una domanda nuova. Ma ciò non avviene se non c’è una prospettiva di mercato seria. Molte delle nostre aziende si sono impegnate, hanno investito: ci hanno costruito le fondamenta del proprio castello. Il ministro Romani, con l’arroganza tipica di qualche decennio fa, ha emesso un provvedimento che ha la caratteristica, credo unica, di scontentare tutti. Dai sindacati dei lavoratori alle associazioni di categoria, alle
regioni e alle commissioni parlamentari. Dove c’era un aspetto non politico, in quanto contestato sia da destra che da sinistra, ma una semplice valutazione dei fatti, fatta in maniera scientifica. Come se il problema fosse il rispetto del diritto... Proprio così. Lo Stato italiano, il 6 agosto 2010, con lo stesso Ministero che oggi lo ha affossato, ha sottoscritto un “contratto” con il mondo dell’imprenditoria, con gli istituti di credito, con i cittadini. Il ministro Romani unilateralmente lo ha modificato lasciando centinaia di aziende in difficoltà, 4 miliardi di euro di investimenti in corso appesi all’umore di questo signore, l’1 per cento del Pil nazionale. Credo che il decreto subirà successive modifiche per gli aspetti costituzionali. I fondi di investimento stranieri si sono già appellati ai tribunali internazionali: l’effetto della retroattività di un provvedimento in uno stato di diritto non credo possa passare. E per quanto riguarda le tariffe? Non credo che questo sia un problema, almeno fino a tutto il 2012. Il mercato saprà adeguarsi. Stiamo a vedere, ma così non va, soprattutto perché in questa conformazione non esiste una certezza della tariffa su cui si ricadrà. E quale banca, mi chiedo, potrà dare fiducia a questo mercato?
FoCUS Oggi sono quasi dodicimila le famiglie del granducato che hanno scelto questa strada: 1.666 solo a Firenze
“Ma per i piccoli impianti privati di fatto non cambierà molto”
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nvestire nel fotovoltaico conviene. Attualmente si può arrivare a una resa attorno al 10 per cento, ma la cosa, stranamente, non è risaputa come ci si aspetterebbe. Nella nostra regione quasi 12mila famiglie hanno scelto l’energia pulita, 1.666 solo a Firenze. Il decreto firmato a inizio maggio dal ministro Romani, di fatto, non cambia la situazione per i privati che vogliono utilizzare le energie rinnovabili. Qualche problema invece lo riscontreranno coloro che voglio realizzare grandi impianti fotovoltaici. “A un leggero calo delle tariffe incentivanti – spiega Rino Capezzuoli di Toscana Ener-
gie Rinnovabili – che, in alcuni casi particolari, aumentano, corrisponde un relativo calo del prezzo dei materiali usati. L’incertezza che ha preceduto l’uscita del nuovo decreto ha significato il blocco delle prospettive di attività per circa due mesi con riflessi evidenti soprattutto sulle piccole imprese del settore”. E infatti, negli ultimi mesi, dubbi e perplessità in merito agli incentivi hanno preso il sopravvento. “La realtà, decreto alla mano, è un’altra. Non è cambiato quasi nulla, soprattutto per coloro che vorranno realizzare impianti di autoconsumo”, che oltretutto restano i più favoriti. Da ri-
055 200.13.26 Il primo taxi tutto al femminile
cordare che le detrazioni sono valide per venti anni “e restano costanti dal momento in cui l’impianto entra in funzione. La stessa cosa non si può dire dell’energia elettrica che aumenta costantemente di prezzo”. Partendo, dunque, da queste considerazioni si comprendono le ragioni della decisione della Regione Toscana, che ha scelto di limitare i permessi per le “distese” di pannelli fotovoltaici. Meglio, infatti, sarebbe utilizzare i tetti delle nostre case, specialmente quelli ancora coperti da amianto, che godono di un incentivo di 5 centesimi /A.P. di euro per ogni chilowattora prodotto.
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consumi
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AMbIeNte. Entro dicembre verranno installati altri 14 fontanelli in sette comuni della provincia
I “rubinetti di tutti” aumentano ancora Solo nei primi tre mesi del 2011 hanno erogato oltre tre milioni di litri nelle zone coperte da Publiacqua, con picchi a Firenze e Pistoia. E negli ultimi cinque anni è cresciuto il numero di persone che sceglie la fonte domestica e dice addio alle bottiglie Benedetta Strappi
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ome quando, tanto tempo fa, l’acqua si andava a prendere al pozzo. Magari non succedeva nel centro di Firenze, magari è passato talmente tanto tempo che il “c’era una volta” non regge più. Sta di fatto che i fontanelli che distribuiscono acqua gratuita (quella cosiddetta “del sindaco”) hanno qualcosa della tradizione, quella che sapeva fare a meno degli imballaggi, cucita addosso a un mondo in cui l’inquinamento ancora non era che uno spettro di là da venire. Piacciono i fontanelli, e piacciono talmente tanto che, solo nei primi tre mesi del 2011, hanno erogato oltre tre milioni di litri d’acqua nel territorio coperto da Publiacqua. Giusto per fare un esempio: solo dalla fonte dell’Albereta, da cui sgorga acqua frizzante, nello stesso trimestre sono piovuti oltre 360mila litri di acqua con le bollicine. E ora stanno per arrivare nuovi fontanelli: entro dicembre ne saranno installati altri 14, che andranno a fornire i cittadini di sette comuni della provincia fiorentina (Fiesole, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Signa e Impruneta). La realizzazione di questi nuovi 14 fontanelli avrà un costo complessivo di 560mila euro, dei quali 392mila finanziati dalla Provincia, 144mila da Publiacqua e 24mila dal Comune di Fiesole. E che i cari vecchi rubinetti siano tornati a piacere lo raccontano i dati: negli ultimi 5 anni più di un terzo della popolazione (37 per cento) dell’area Publiacqua beve regolarmente “acqua di casa”, con un aumento di oltre 16 punti percentuali. Trattasi cioè di oltre 201.600 cittadini: circa 80.600 famiglie (considerando – con un po’ di fantasia – che una famiglia media sia formata da due persone e mezzo). La scelta di questo plotone di persone ha portato al risparmio di 40.320 metri cubi di acqua imbottigliata, con un risparmio economico che va dai 12 ai 20 milioni di euro (a seconda di un costo per litro stimato in 30, 40 o 50 centesimi) e che, in soldoni, per ogni famiglia spazia dai 150 ai 250 euro l’anno. “Abbiamo sperimentato con successo il sistema dei fontanelli – sottolinea il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis - con accessi record a Firenze e a Pistoia, e andiamo avanti convintamente su questa strada. Non per niente nel Piano d’ambito ne è prevista l’installazione di altri
Un risparmio economico da 150 a 250 euro per ogni famiglia
74 in tutti i comuni del nostro territorio, con un investimento complessivo di un milione e 260mila euro. Un impegno importante attraverso cui Publiacqua lancia tre messaggi positivi: si può risparmiare sui costi per l’acquisto di acque minerali che sono rilevanti; si possono ridurre i rifiuti e i trasporti; si può tranquillamente bere l’acqua del rubinetto controllata giornalmente, di ottima qualità e tra le migliori d’Italia”.
IN AGENDA Urne aperte su temi caldi
Referendum, il 12 e 13 si vota
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uno dei fontanelli giÀ attivi
(foto
di
giuseppe della Maria)
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rriva il “referendum day”: gli italiani sono chiamati a dire la loro su privatizzazione dell’acqua, energia nucleare e legittimo impedimento. Le date sono quelle del 12 e 13 giugno, il numero di quesiti (salvo novità dell’ultim’ora, a rischio potrebbero essere i quesiti su nucleare e acqua, su cui mentre Il Reporter va in stampa è chiamata a esprimersi la Cassazione) è quattro. È un referendum di tipo abrogativo: mettendo una croce sul sì si esprimerà la volontà di cambiare le leggi approvate, scegliendo il no si lascerà tutto come ora. I primi due quesiti (scheda rossa e scheda gialla) hanno a che fare con l’acqua pubblica. Il primo riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica e chiede l’abrogazione dell’articolo secondo cui la gestione del servizio idrico può essere affidata a privati. Il secondo quesito riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato: in base alla normativa vigente, ad oggi, i gestori possono caricare sulla bolletta anche il 7 per cento in più senza reinvestire questa quota in migliorie sulla rete. Il terzo quesito (scheda grigia) riguarda il nucleare, e la costruzione di nuove centrali. Anche in questo caso un sì “vale” un no, ed equivale a bloccare la costruzione di nuovi siti in Italia. Il quarto quesito (scheda verde chiaro) riguarda la giustizia, e chiede l’abrogazione di quella parte di articolo conosciuta come “legittimo impedimento” e che riguarda le “disposizioni in materia di impedimento del Presidente del Consiglio e dei Ministri a comparire in udienza penale”. I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica 12 e dalle 7 alle 15 di lunedì 13 giugno. Per votare occorrono un documento di riconoscimento e la tessera elettorale: chi l’avesse smarrita può richiederne un duplicato agli uffici elettorali del Comune di Firenze.
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tempo libero
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estAte/1. Brutta sorpresa per gli scooteristi, banditi dall’area che va dalla stazione a Santa Croce
Ztl estiva, fino a settembre passi chi può la zona a traffico limitato copre più o meno lo stesso perimetro
Giuditta Boeti
dell’anno scorso, ma nella “area rossa” è proibito il transito
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anche alle due ruote. E da agosto arriveranno nuove restrizioni per i professionisti e per i veicoli commerciali di trasporto merci
urerà fino al 25 settembre, ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 23 alle 3 del mattino successivo. Stiamo parlando della ztl estiva, il provvedimento tanto atteso dai residenti del centro storico disturbati dal rumore e dalla movida. Le aree soggette a limitazioni del traffico sono due: una più ampia con deroghe per una serie di
l’INtERVIStA Giampiero Maracchi (Cnr)
Meteo, clima pazzo in vista
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un varco della ztl notturna
(foto
di
giuseppe della Maria)
econdo il Noaa (l’Ente nazionale statunitense per gli oceani e l’atmosfera) quella alle porte sarà un’estate più fresca e leggermente più piovosa rispetto alla norma stagionale. Ma c’è chi invita alla prudenza ed evita previsioni di lunga scadenza. “Bisogna avere cautela perché le supposizioni stagionali hanno un’attendibilità modesta, basandosi su considerazioni di grande scala” spiega il direttore dell’Ibimet-Cnr Giampiero Maracchi. Quel che è certo è che “anche quest’anno non mancheranno ondate di calore alternate ad abbassamenti improvvisi di temperatura”, annuncia l’esperto. Ma cos’è che causa questi sbalzi climatici così evidenti? “La risposta sta nella mutazione della circolazione delle correnti d’aria che non si muovono più da est a ovest, come avveniva fino a qualche anno fa, ma provengono da nord a sud. Il risultato è che l’incontro dell’area calda proveniente dal meridione con quella fredda proveniente dal settentrione provoca perturbazioni”. “Più in generale – aggiunge il climatologo del Cnr – si prospetta un’alternanza di periodi caldi a periodi piovosi e leggermente più freschi. Ormai siamo abituati a piogge sempre più frequenti e soprattutto più intense, a rovesci improvvisi o a eventi come cicloni e inondazioni. Tutte queste alterazioni climatiche non sono altro che l’effetto dell’inquinamento prodotto dall’energia sia a livello mondiale che, in particolare, nel Mediterraneo, e la Toscana non è esclusa da questa logica”. Insomma, pur se è difficile fare previsioni certe, il climatologo Maracchi crede “che l’ondata di calore avuta a maggio potrebbe significare che le masse d’aria calda arriveranno ancora più a nord, e l’estate afosa per una volta sarà nel Nord Europa, mentre da noi, ma è solo un’ipotesi, potremmo avere una /G.B. stagione temperata”.
veicoli, tra cui gli scooter, l’altra più ristretta dove i divieti sono più rigidi. Ai varchi della ztl sono in funzione, come sempre, le porte telematiche collocate agli accessi, e quindi anche i display luminosi. Negli altri ingressi è invece collocata la necessaria segnaletica. L’area interessata dal divieto di transito è sostanzialmente quella dello scorso anno. Nell’area “blu” della Ztl notte, quella più ampia che abbraccia anche Oltrarno e le zone di Porta al Prato e piazza d’Azeglio, potranno circolare anche i motorini. Ma i divieti diventano più rigidi per quanto riguarda l’area “rossa”, quella che va dalla stazione a Santa Croce: qui il divieto di transito è pressoché totale, scooter compresi. Una corsia speciale rimane però aperta (con accesso da via Alfieri) per raggiungere l’ospedale di Santa Maria Nuova, a patto che poi si seguano le istruzioni per inserire nella “lista bianca” la targa della propria auto ed evitare così di ricevere la multa. Intanto, dal primo agosto il Comune ha deciso di limitare ulteriormente l’accesso alla zona a traffico limitato ai professionisti e ai veicoli commerciali di trasporto merci. L’ingresso nella ztl sarà vietato dalle 6,30 del mattino (prima era vietato dalle le 7,30), con l’obiettivo di ridurre di almeno il 15 per cento i 53.132 permessi per il transito nella zona a traffico limitato rilasciati fino a questo momento. La giunta comunale ha infatti alzato le barriere della ztl che vanta il titolo di “ztl più grande d’Europa”, che rischia di diventare ora la più severa e la più costosa. In particolare, sono diciannove le categorie coinvolte, tra le quali banche, consolati, rappresentanti politici e veicoli a tre ruote, che dovranno restare fuori dal centro, mentre chi ha un garage (hotel compresi) all’interno della ztl non potrà più avere telepass da consegnare ai clienti abituali: ogni ingresso dovrà essere autorizzato esclusivamente tramite il collegamento con il portale del Comune entro un’ora dal transito, sborsando 1 euro per ogni ingresso. Stessa cosa per autofficine, autonoleggi e artigiani chiamati per le riparazioni d’urgenza, che dovranno adeguarsi a questa “tassa”. I veicoli adibiti al trasporto merci dovranno essere autorizzati singolarmente ma avranno l’obbligo di uscire dalla Ztl entro le 9 del mattino. Infine, i medici non convenzionati col sistema sanitario dovranno dotarsi di un permesso temporaneo gratuito per ogni visita a domicilio. Ogni deroga alle nuove regole sarà decisa per casi particolari dal sindaco.
L’obiettivo è quello di ridurre del 15 per cento gli attuali permessi
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estAte/2. Durante l’inverno molte sale hanno chiuso i battenti. Ora arrivano gli spazi all’aperto
Arene, scatta l’ora dei film sotto le stelle Serena Wiedenstritt
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estate i cinema chiudono e non solo per ferie. Aumentano infatti a Firenze i casi di sale che all’arrivare della primavera dichiarano di non farcela più, per gli introiti che non coprono i costi, o decidono di puntare su nuovi orizzonti, magari anche per vecchie questioni legate a fallimenti illustri. Sta di fatto che per il fiorentino che la sera sceglie, o meglio avrebbe scelto, di andare al cinema, i tamburini dei giornali sono desolanti. L’elenco può iniziare dal cinema Colonna sul lungarno Ferrucci, che la scorsa estate aveva chiuso per ferie senza riaprire all’inizio della stagione successiva, per continuare con Fiamma, Principe, Spazio Uno e Variety: tutte sale che risultano chiuse, e non è solo una questione di temperature che si stanno alzando. Non si tratta insomma della solita alternanza estiva con le arene, che apriranno verso la metà di questo mese. Come se non bastasse, le nuove chiusure si aggiungono alla lista di sale storiche che nel tempo hanno tirato giù i battenti -
tanto per citarne alcuni Eolo, Ciak, Excelsior e Manzoni, per non parlare del Gambrinus - lasciando la città a secco di cinema, mentre a livello di amministrazione comunale continua il dibattito sui multisala, con un’attenzione tutta particolare per quello di Novoli. Riguardo alle chiusure più recenti, quelle di Principe e Fiamma, le incertezze sono numerose. Lo stop alla programmazione a fine aprile è stato deciso dal liquidatore dell’immobiliare Veronica 84 srl del gruppo Cecchi Gori e il futuro delle due sale è in bilico. Come sempre, quando si affronta il tema dei cinema, il problema principale è quello della destinazione d’uso che vincola gli spazi a un utilizzo cinematograficoculturale. Nello specifico questo vincolo riguarda la sala del Principe, ma non il Fiamma. Quanto al Variety, la chiusura risale al 30 gennaio scorso. La motivazione non era dovuta agli scarsi incassi, ma alla scadenza del contratto d’affitto. Per questo, molti cittadini si erano messi in moto per tentare di salvare la sala che, diventata famosa
Per le serate della bella stagione le opportunità non mancano: tornano il Chiardiluna, gli schermi di Campo di marte e quello del Poggetto a Rifredi
fAI-dA-te. Impianti per tutte le tasche. O quasi
C’è anche la versione domestica
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l divano di casa, i popcorn appena scoppiati nel microonde e l’effetto cinema. Quasi per tutte le tasche. Vivere emozioni da sala cinematografica senza bisogno di uscire di casa è tutta una questione di suono. Quanto ai costi, si varia da meno di 200 euro per un sistema che assomiglia alla magia del cinema a circa 1.000-1.300 euro per assicurarsi la qualità del grande schermo. Ma non c’entrano solo gli impianti. Certo che conta il numero di casse. Lo spiegano bene gli esperti: decisamente meglio il sistema 5.1, che tradotto significa cinque altoparlanti (tre anteriori e due posteriori) e un subwoofer (per i suoni più bassi) della soluzione 2.1, che non comprende le casse posteriori. Ma molto si gioca anche sull’ambiente scelto per portarsi l’effetto cinema a casa. Si deve infatti stare attenti a come si posizionano le casse per essere davvero avvolti dal suono. A volte la magia viene meno semplicemente a causa di ostacoli come mobili, tappeti, tende e sofà che incidono sulla propagazione del suono. L’accortezza in questo caso è regolare il volume di ogni singolo canale per riequilibrare distanze e superare eventuali ostacoli. Per chi poi non vuole perdersi a intrecciare (e soprattutto nascondere) i cavi, spendendo qualcosa in più si possono acquistare ottime casse wireless che
semplificano le operazioni di montaggio e l’organizzazione della stanza. Sistemato il suono, eccoci alla questione dello schermo. Anche se per “home theater” si intende principalmente il suono avvolgente, non si può trascurare l’immagine. In questo caso è da tenere presente la dimensione della stanza, che deve essere commisurata ai pollici dello schermo. Se si intende guardare la tv – o il cinema – da un metro e 80 cm di distanza va benissimo un 32 pollici (dal costo medio di 600 euro), mentre i 40 sono consigliati per chi si posiziona a 2,5 metri. Si spende così sui 900 euro. Infine, c’è l’opzione 3D. Non solo portarsi a casa il cinema, ma anche le tre dimensioni: in questo caso la spesa fra schermo, lettore dvd ad hoc e occhialini /S.W. sale sopra i 1.600 euro.
negli anni Ottanta per aver ospitato le performance di Moana Pozzi, era diventata dal 2001 uno dei multisala più frequentati della città, in un’area dove la scelta per chi vuole andare al cinema è piuttosto limitata. Ma il “potere del mattone” per ora ha vinto, e pare che si prospetti, al posto del cinema, l’ipotesi edilizia residenziale. Proprio come sta
accadendo nei locali dell’Apollo di via Nazionale, che a breve tornerà a nuova vita, ma senza sale. Ma con l’estate che si avvicina tanto vale consolarsi con le arene estive, che si apprestano a riaprire per riproporre i successi della passata stagione e qualche anteprima. Per i prossimi mesi riparte la programmazione della storica arena Chiardilu-
na in via Monte Oliveto, delle arene di Campo di Marte, accanto al Mandela Forum, con i due spazi per l’essai nella piccola e il grande pubblico nell’arena grande, e lo spazio del Poggetto a Rifredi. Insomma, (almeno) d’estate, in fondo, da Firenze sud a Firenze nord si può continuare a sognare davanti al grande schermo.
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estAte/3. Il sole torna ad arrostire Firenze e le opportunità per vivere il suo fiume non mancano
Pesca, sport e tintarella lungo l’Arno FoCUS
Per chi ha voglia di godersi a pieno
Ha riaperto anche il BSide
Santa Rosa, il giardino pronto a un nuovo look
le rive del corso d’acqua non c’è che
I
l’imbarazzo della scelta: spiaggetta per i più pigri, giri in bici e lancio dell’amo per i più attivi Antonio Rettura
C
on l’arrivo delle giornate calde si intensifica la vita sulle sponde dell’Arno: sono molti i fiorentini che nella stagione estiva scelgono i luoghi sulle rive del fiume per il loro tempo libero. Si può prendere il sole, trovare un po’ di fresco, praticare sport, pescare o sorseggiare una bevanda alla sera nei luoghi di ritrovo lungo il corso d’acqua. Il tratto di riva che attraversa il parco delle Cascine è uno dei più frequentati: qui è possibile sia rilassarsi all’ombra degli alberi, sia prendere la tintarella. Gli argini di cemento all’altezza della “cascata” sono inclinati al punto giusto da diventare una sorta di sedia sdraio per chi cerca un po’ di relax al sole, magari leggendo un libro, con lo scroscio dell’acqua in sottofondo e la brezza rinfrescante. Gli sportivi, invece, possono praticare jogging o pedalare in mountain-bike lungo il percorso sterrato che costeggia il fiume, dal tratto di fronte alla piazza delle Cascine verso ponte all’Indiano. Per chi preferisce rilassarsi sulla sabbia, c’è la spiaggetta sull’Arno davanti alla torre di San Niccolò. Il colpo d’occhio è molto caratteristico: un angolo di sabbia chiara con la torre di Palazzo Vecchio sullo sfondo. Tra i ragazzi in costume a prendere il sole c’è chi vorrebbe più cura nella pulizia e maggiori servizi per i frequentatori della spiaggetta. Qualcuno, per gradire, riferisce anche l’avvistamento di qualche nutria, i grossi roditori di origine sudamericana che ormai fanno parte dell’habitat dell’Ar-
no. Anche la pescaia del lungarno Soderini, più spartana e raccolta, è meta degli amanti dell’abbronzatura, tra cui molti stranieri. Nel periodo estivo, solitamente a partire da fine giugno, in questi luoghi si svolgono anche manifestazioni serali che attirano numerosi giovani. Tra le attività che si svolgono nel tratto cittadino dell’Arno c’è anche la pesca sportiva. Molti appassionati si ritrovano lungo le rive per praticare questo hobby il cui obiettivo, ovviamente, non è quello di riempire la padella a fine giornata. Lo spirito è quello di stare a contatto con la natura, “sfidare” i pesci, catturarli e rilasciarli in acqua. E magari, prima di liberarli, scattare una foto agli esemplari degni
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di essere immortalati. I giovani che desiderano avvicinarsi a questo sport possono anche frequentare alcuni corsi gratuiti per imparare le tecniche di pesca. Le associazioni Arci Pesca Fisa e Fipsas, con il contributo della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, hanno infatti istituito la scuola di pesca nell’Arno fiorentino, aperta ai ragazzi fino a 16 anni. Durante i corsi, oltre alle lezioni di pesca pratica, sono previsti momenti di formazione sull’ecologia fluviale, sulle specie ittiche e sul rispetto dell’ambiente. Per i fiorentini l’Arno è stato sempre così: da un lato un pericolo, ma dall’altro una grande risorsa che ha reso grande il capoluogo toscano.
diecimila metri quadrati del giardino di lungarno Santa Rosa si fanno belli. Sono infatti partiti i lavori di restyling dell’area verde che va da piazza Gaddi al Torrino di Santa Rosa. E ora, all’orizzonte, ci sono quattro mesi di interventi (con un costo complessivo di 315mila euro) che porteranno alla riqualificazione dell’area, sollecitata a più riprese dagli stessi residenti. Il progetto prevede il ripristino e la recinzione dell’area ludica, con l’inserimento di giochi nuovi, l’installazione di un fontanello di acqua di alta qualità e il potenziamento dell’impianto di illuminazione. Ma verranno fatti aggiustamenti anche al verde della “rive gauche” del lungarno, con l’abbattimento (necessario) di alcuni alberi malati e il reimpianto di sostituti in numero superiore. Si tratta essenzialmente di platani e bagolari, che già popolano quell’area e che ora si candidano ad aumentare ancora, a degna cornice del percorso pedonale che attraversa tutta l’area. In questo modo, il giardino dovrebbe tornare a vita nuova, e superare quei problemi che, a cadenze regolari, in passato hanno reso necessari gli interventi di polizia e Caritas. Ma il Comune ha presentato anche uno studio di fattibilità per trasformare l’ex gasometro di via dell’Anconella in uno spazio polivalente con ristorante, piscina, palestra, uffici e area bambini: la gara potrebbe partire nel 2012. E, nel frattempo, il lungarno Santa Rosa si è ripreso anche un altro pezzettino: a metà maggio ha infatti inaugurato la stagione estiva il BSide, locale all’aperto (anzi, come direbbero i signori della notte, “lounge garden”) tutto luci e atmosfere, adatto ai cultori della notte di San Frediano. Gli ingredienti, al solito, sono musica e cocktail da sorseggiare al fresco dei divanetti, veduta dell’Arno /G.R. d’argento inclusa.
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estAte/4. Gli impianti aperti al pubblico sono tanti: alcuni famosissimi, altri un po’ meno
...e piscine di lusso per i più esigenti la Costoli e le Pavoniere sono tra le più note, ma ci sono anche strutture più di nicchia: spesso, come Holiday Inn e Villa le Rondini, sono annesse agli alberghi. ma accessibili a tutti Rosaria Zanieri
C
on l’arrivo delle prime giornate estive cresce la voglia di mare, ma non sempre è possibile abbandonare la città per dirigersi verso le più vicine località costiere. Come fare, quindi, per allietare le calde giornate estive di chi è costretto a rimanere a Firenze? Non rimane che una soluzione: la piscina. In città, accanto alle strutture più conosciute e frequentate, si affiancano impianti meno noti ma forse più interessanti e curiosi, anche solo per la loro collocazione geografica. E allora vale la pena fare un piccolo viaggio per conoscere le possibili alternative alle piscine cittadine più affollate durante il periodo estivo, quali ad esempio la Costoli (dove, tra l’altro, quest’anno il giovedì pomeriggio di luglio e agosto si entrerà gratis se la sera prima si è partecipato a uno degli eventi serali). Un impianto rinomato, e sicuramente tra i più conosciuti e amati dai turisti e dagli stessi fiorentini, è quello delle Pavoniere. Ristrutturata in anni recenti, la piscina è immersa nell’ombra degli alberi secolari del parco delle Cascine, e offre varie opportunità a chi vuol divertirsi nelle diverse ore del giorno. Consentendo l’accesso anche in orario serale (dalle 20 all’una e mezza) è divenuta un riconosciuto punto di incontro dove trascorrere serate con amici, grazie anche al ristorante-pizzeria e al bar. Nella zona di via Bolognese si trova invece l’hotel Villa Le Rondini, che dal primo giugno apre la sua piscina anche a chi non soggiorna nelle sue stanze. La posizione della villa è sicuramente molto suggestiva. È, infatti, situata sulle prime colline fiorentine, immersa in un parco di ulivi e macchia mediterranea, ed è carat-
terizzata da una vista sul panorama cittadino degna di nota. La piscina chiude il 30 settembre e, tempo permettendo, è possibile accedervi tutti i giorni dalle 10 alle 19. L’Holiday Inn di viale Europa è un altro albergo che apre la sua piscina al pubblico durante la stagione estiva. La struttura, oltre agli ingressi giornalieri, offre varie tipologie di accesso che vanno dalla mezza giornata agli abbonamenti con 10 o 30 ingressi. La sera, inoltre, è possibile cenare a bordo vasca. L’apertura al pubblico ha inizio, anche in questo caso, dal primo giugno e, per tutta la stagione, sarà possibile nuotare nella piscina tutti i giorni dalle 10 alle 19. Per chi punta a un ambiente più ricercato, il Golf Club Ugolino, a Grassina, apre la propria piscina a frequentatori occasionali. La
Anche il Golf Club Ugolino, “classe” 1933, apre ai bagnanti occasionali struttura è immersa in un ambiente assolutamente ricco dei segni di quella storia che è passata tra le sue stanze. L’Ugolino è infatti nato nel 1933 e la piscina stessa è un importante ricordo dei decenni che sono passati di qui. È stata realizzata, infatti, negli anni ’30 dall’architetto Gherardo Bosio, ed è uno dei maggiori esempi di architettura razionalista, tanto da essere posta sotto la tutela delle Belle Arti.
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RIcORReNze. La onlus celebra una storia (di successi) lunga quasi quanto quella dell’Italia unita
enpa, 140 anni ad aiutare gli animali Ludovica V. Zarrilli
È
una storia legata a doppio filo con l’Unità d’Italia quella che vede protagonista Enpa, l’Ente nazionale protezione animali che nel 2011 compie 140 anni dalla fondazione. Una storia fatta di amore e sensibilità straordinaria, maturata in un periodo in cui l’affetto per i piccoli animali che popolano appartementi e giardini non era così scontato come lo
FoCUS Quattrozampe in vacanza
Fido, guida alla pensione ideale
E
state, è tempo di vacanza e riposo anche per i nostri amici a quattro zampe. Dove lasciare i cuccioli durante la nostra assenza? Come scegliere la struttura migliore, in grado di accogliere, coccolare e far respirare un’aria familiare? Ecco una breve “guida” alla pensione ideale per Fido&Micio. Le strutture dovrebbero essere situate in aree immerse nel verde, lontane dal contesto urbano, così da offrire condizioni ottimali di libertà e cura. Meglio se sono presenti siepi di alloro: funzionano da deterrente contro le zanzare. Afa e umidità estiva mettono a rischio la salute di cani e gatti: è necessario che i box interni abbiano sistemi di condizionamento e deumidificazione, e che la parte esterna sia ombreggiata da alberi e coperture apposite. I cani devono essere lasciati liberi di sgambare durante l’arco della giornata, sotto la sorveglianza di personale specializzato che provveda a farli correre e giocare. I gatti solitamente rimangono, per l’intero soggiorno, all’interno dell’alloggio perché fuori dal proprio ambiente tendono a spaventarsi. Meglio non correre rischi: in primis c’è la salvaguardia dell’animale. Per quanto riguarda i box, è preferibile che la divisione sia in muratura, in modo che i cani delle “stanze” attigue non si influenzino nei movimenti. La pulizia deve essere effettuata ogni giorno, quando Fido si trova fuori, così da assicurare la massima igiene. Capitolo pasti: ogni cane e gatto deve continuare a mangiare le stesse cose che mangiava a casa. Buona norma è che la struttura prenda visione delle singole abitudini alimentari mantenendole inalterate. Se poi il cane o il gatto sta seguendo terapie farmacologiche indicate dal veterinario, il personale deve garantire la continuità della terapia così come indicato dal medico. È obbligatorio che la struttura abbia un veterinario a disposizione 24 ore su /V.G. 24, per ogni esigenza.
è oggi. “Sembra incredibile ma il fondatore e promotore dell’ente, nato a Torino e sbarcato a Firenze dopo appena due anni, fu Giuseppe Garibaldi - spiega Simone Porzio, presidente provinciale di Enpa - l’eroe dei due mondi era molto affezionato alla sua cavalla Marsala (che ha portato con sè a Caprera e ha fatto seppellire nella tomba di famiglia, ndr) e da quest’amore nacque l’idea di mettere in piedi un’associazione che li tutelasse tutti, perché più deboli e spesso sfruttati”. Detto fatto, l’intellighenzia fiorentina, popolata, nella seconda metà dell’Ottocento, da molti intellettuali inglesi di stanza in città, decise di dare vita alla “Società protettrice animali in Firenze”, che annoverava nell’organico tutta la nobiltà illuminata dell’epoca: da Ubaldino Peruzzi a Bettino Ricasoli, da Gino Capponi a Frederick Stibbert, e poi la famiglia Della Gherardesca, i De Larderel, i Cordero di Montezemolo e gli immancabili Corsini e Pucci. E la lista potrebbe essere ancora molto lunga. “Il primo ambulatorio - continua Porzio, che ha ritrovato lo statuto e i registri originali strappati alla furia dell’alluvione del ‘66 - si trovava in via
siMone porzio
con un cerbiatto
Fu Giuseppe Garibaldi, affezionatissimo alla sua cavalla marsala, a dar vita a torino, nel 1871, alla prima associazione di protezione degli amici dell’uomo, che a Firenze attecchì grazie anche alla grande sensibilità dell’intellighenzia inglese di stanza in città della Mattonaia e vedeva già all’epoca impegnati dei volontari che si prendevano cura soprattutto di cavalli e asini all’epoca usati per la soma, spesso offrendo cure gratuite ai padroni che non potevano permettersele. Oltre a questo, per diffondere una cultura zoofila, venne istituito un concorso per premiare i bambini più meritevoli, che avevano salvato un animale o scritto un racconto dedicato al mondo delle bestiole”. Ma non è tutto, le guardie zoofile, corpo di volontari (oggi vero e proprio corpo di polizia per accedere al quale bisogna affronatare una lunga formazione e un esame finale) si occupavano del controllo delle macellerie nei mercati e degli animali colpiti con le fionde o uccisi per essere mangiati, come succedeva a gatti o colombi. Oggi l’Enpa è una onlus che vive grazie ai contributi dei soci e ai lasciti dei privati (non usufruisce di nessun tipo di contributo pubblico) e, nella provincia di Firenze, conta su un corpo di 40 guardie che effettuano continui controlli intervenendo in situazioni difficili e ascoltando le segnalazioni dei cittadini. Per festeggiare questi 140 anni di storia, il Comune di Firenze consegnerà all’associazione il “Fiorino d’oro della solidarietà” e nell’occasione, il 17 giugno, sarà inaugurato il nuovo presidio al canile di Ugnano. Inutile dire che le offerte da parte dei cittadini, per sostenere il lavoro della onlus, sono più che benvenute. “Cerchiamo anche volontari - chiosa Porzio - per l’assistenza degli animali nei canili e per altre attività”. Per info: www.enpafirenze.it o 055/2132296.
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politica
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gRANdI scHeRMI. Passa la legge sui cinema targata Pd, qualche “scricchiolio” in consiglio regionale
Il Multiplex spacca la maggioranza Via libera alla realizzazione della
dall’Immobiliare Novoli a suo tempo, infatti, sono scadute a inizio anno. Il Multiplex però potrebbe acquistare “le poltroncine” del compianto Variety ed eventualmente anche quelle di qualche altro cinema che ha chiuso i battenti ultimamente (Fiamma e Principe). Altre novità sul fronte grandi schermi riguardano l’Astra 2. Grazie a un accordo stretto con Palazzo Vecchio, la sala di piazza Beccaria sta per risorgere sotto forma di ristorante, sala meeting e addirittura pista da ballo. Niente paura, il grande schermo rimarrà al suo posto, ma la sala cambierà radicalmente per ospitare anche altri tipi di eventi. Prevista la realizzazione di una galleria, destinata a ospitare un ristorante sospeso sopra la platea, che però resterà chiuso durante la proiezione dei film. Al piano di sotto, invece, saranno installate poltroncine a scomparsa sotto la superficie del pavimento, in modo da poter trasformare la sala in uno spazio completamente libero. Sotto lo schermo troverà poi spazio un palco per esibizioni dal vivo. Ma l’accordo è chiaro: l’attività principale rimarrà quella cinematografica. Non sarà insomma un secondo caso Gambrinus: lo storico cinema di piazza della Repubblica sta infatti per riaprire i battenti, ma sottoforma di Hard Rock Cafè. L’inaugurazione è prevista tra giugno e luglio.
maxistruttura di Novoli, nonostante l’opposizione dell’Idv. ma ci sono novità anche per altre sale cittadine, a partire dall’Astra 2 e dall’ex Gambrinus Paola Ferri
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apitolo cinema, la fase del riscatto è appena cominciata. A spese della tenuta della maggioranza in consiglio regionale. È stata approvata alla fine di maggio la cosiddetta “legge salva-Multiplex”, che altro non è se non la legge dedicata alle sale cinematografiche, riveduta e corretta dal gruppo Pd. Se la prima versione, avanzata dall’assessore Idv Cristina Scaletti, conteneva infatti una specifica norma di distanza minima tra i multisala e gli altri schermi, il testo rilasciato dal consiglio regionale ha tolto di mezzo “l’ostacolo” che precludeva l’apertura della struttura di Novoli. La nuova legge, invece, suddivide le strutture in tre categorie: piccole (fino a 4 schermi e 700 posti), medie (da 4 a 8) e grandi (oltre gli 8). Il requisito della distanza (fissato in 15 km da altri multisala), rimane in piedi solo per queste ultime realtà. Prevista la liberalizzazione delle piccole realtà, mentre l’autorizzazione di medie e grandi strutture sarà vincolata al parere della conferenza dei servizi. Un concreto via libera alla realizzazione del contestato Multiplex, che è costato un acceso dibattito in Regione. Alla fine la norma è passata, con il voto contrario dell’Idv, complici alcune assenze più o meno strategiche nell’opposizione. Assente al voto anche il governatore Enrico Rossi, stretto tra la necessità di difendere la posizione della giunta o quella del proprio partito. “Perplessa” la Scaletti, “ma non mi dimetto – aggiunge – sono convinta di aver portato avanti una battaglia giusta”. Rischio di “mcdonaldizzazione della cultura” a parte, per usare le parole dell’assessore regionale, resta adesso da sciogliere il dilemma delle licenze. Quelle acquistate
cOsAP Canone di occupazione del suolo pubblico dimezzato per le bancarelle di libri: chi vende cultura può tirare un sospiro di sollievo. “Una decisione piccola ma molto significativa – commenta il vicesindaco Dario Nardella – queste bancarelle, cariche di libri nuovi, usati, rari e di uso comune, sono una parte della nostra tradizione e meritano attenzione, perché ‘vendono’ cultura e tipicità”. In città ne sono rimaste sei, sei sopravvissuti che ogni tanto fanno capolino come un pezzo dimenticato in strada da un passato in fuga. Alcune sostano vicino a una scuola, come nel caso di quella di via Martelli o di viale Don Minzoni, altre presidiano piazze storiche, quella del Tribunale, piazza Strozzi o piazza Beccaria. Una bancarella, invece, sosta sotto la Loggia del Pesce, a due passi dal mercatino delle pulci di piazza dei Ciompi.
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MultipleX
di
novoli
AtAf Ci siamo, si dovrebbe aprire questo mese il bando di gara per la vendita del 40% delle quote di Ataf, nonostante le proteste continuino a infuriare tra i dipendenti dell’azienda. A poco sono servite le rassicurazioni del presidente Filippo Bonaccorsi, tra i timori dei lavoratori c’è anche lo spettro della vendita totale delle quote. Un passaggio di mano che significherebbe “condizioni di lavoro peggiori e qualità del servizio decisamente inferiore”, dichiarano all’unisono i sindacati. Ma il dado ormai è tratto: il progetto di Palazzo Vecchio prevede la divisione dell’azienda di trasporti in due parti. La maggioranza delle quote resterebbe in mano pubblica, così come la gestione dei beni immobili, mentre lavoratori e veicoli dipenderebbero dal privato. Di qui il timore di tagli al personale.
scuOlA Tariffe più basse per le famiglie numerose e sanzioni più aspre per chi truffa dichiarando il falso. A partire dal prossimo anno i servizi di supporto alla scuola (mensa, trasporto, buoni libro, borse di studio) costeranno meno. Lo sconto vale per le famiglie numerose con reddito annuo fino a 32.500 euro, indipendentemente dal numero dei figli che usufruiscono dei servizi. Così, se i pargoli sono tre, l’abbattimento sarà del 30%, se sono quattro del 40% e via dicendo, a patto che abbiano meno di 26 anni. Allo stesso tempo diventano più dure le sanzioni per coloro che provano a truffare l’amministrazione dichiarando il falso: chi lo fa dovrà sborsare il triplo del beneficio economico conseguito con la dichiarazione falsa, oltre a versare la somma che non ha pagato.
politica
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Il cAsO. Carico-scarico merci in centro, la protesta dei trasportatori
uRNe. A Palazzo Vecchio e Strozzi Sacrati
Meno tempo per le consegne Elezioni a effetto domino, in ztl, il dibattito non si ferma va in scena il “rimpastino” T
ea Albini entra in Parlamento, l’Idv minaccia di abbandonare il Pd, la giunta comunale e quella regionale sono sempre più traballanti. Elezioni a effetto domino in Toscana. Se l’ultima tornata elettorale, che ha portato al rinnovo di 33 amministrazioni locali, non ha toccato Firenze, gli effetti si sono fatti sentire comunque sotto al Cupolone. Fino a far intravedere, a breve distanza, la possibilità di un rimpasto al vertice sia a Palazzo Vecchio che a Palazzo Strozzi Sacrati. Il valzer delle poltrone in Comune potrebbe aprirsi proprio a metà mese, dopo l’approvazione del bilancio. Dopo il fatidico sì dell’aula l’apposito assessore, Angelo Falchetti, farà i bagagli per prendere le redini della Mercafir (la firma è avvenuta a fine maggio). A contendersi il posto vacante Titta Meucci (in lizza anche
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arico-scarico merci nella zona a traffico limitato, il nuovo regolamento non si tocca. Almeno per i prossimi tre mesi. Pietra tombale sul dibattito che ha animato il mondo della politica e le associazioni dei trasportatori nelle ultime settimane. A pronunciare la sentenza è stato l’assessore alla mobilità Massimo Mattei. Proteste e proposte sono rimandate a settembre, per quest’estate il provvedimento resterà così com’è. Alla base della diatriba la decisione di Palazzo Vecchio di ridurre l’orario destinato alle operazioni di rifornimento degli esercizi commerciali. Se un tempo era prevista una fascia mattutina dalle 7.30 alle 9.30 (ma chi era entrato in centro aveva comunque un certo margine) e una finestra nel primo pomeriggio, da metà maggio le consegne possono essere effettuate solo dalle 7.30 alle 9. O meglio, secondo la versione dell’assessore alla mobilità Massimo Mattei, “fino alle 9”. Nessuno, infatti, impedirebbe a camion e furgoni di transitare in centro prima delle 7.30, quando ha inizio la ztl. Ma consegnare le merci all’alba significa rivoluzionare completamente una serie di abitudini consolidate. A partire dall’orario in cui gli esercenti tirano su il bandone. Sul piede di guerra sono scese le associazioni dei trasportatori. “Il nuovo orario non sta creando soltanto generici disagi – attacca Giovanni Giuliacci, responsabile Logistica e Trasporti di Legacoop Servizi – ma ha già ricadute economiche negative”. Il rischio, secondo Legacoop Servizi, Confcooperative e Agci, è che aumenti il numero di furgoni che si muo-
Quattromila aziende coinvolte. Ma tutti gli aggiustamenti sono rimandati a settembre vono tra le vie del centro. “Appurato che in un’ora e mezzo è impossibile fare tutte le consegne che si facevano prima – spiega Giuliacci – ciò che succederà è facilmente prevedibile. I fornitori utilizzeranno più mezzi per riuscire a fare in tempo, o aumenterà il numero dei fornitori che operano nel centro storico, con le conseguenze sul traffico e sull’ambiente che si possono immaginare”. L’altro rischio reale, sostengono, è l’aumento del costo di ogni fornitura. “Un meccanismo al rialzo – aggiunge Giuliacci - de-
terminato dal fatto che ogni impresa può fare meno consegne di prima”. Contrarie al nuovo orario imposto anche alcune grandi aziende, come Esselunga, che ha inizialmente sospeso il recapito della spesa a domicilio nel centro storico. “Sappiamo che dietro le consegne c’è un mondo – prova a gettare acqua sul fuoco Mattei – ma una riorganizzazione era inevitabile, anche a detta degli stessi trasportatori”. E lancia un invito: “Chiedo ai soggetti coinvolti di valutare la nostra norma nell’arco di alcuni mesi”. Sono quattromila, in tutto, le aziende toccate dal provvedimento, e non tutte hanno voglia di aspettare così a lungo. “Le consegne sono diminuite in generale del 30% - sottolinea il consigliere comunale Marco Stella (Pdl) alcuni settori merceologici hanno subito una diminuzione di consegne di addirittura il 60% o 70%”. Una contrazione che, secondo i calcoli di Stella, avrebbe prodotto una perdita di oltre due milioni di euro solo nella prima settimana dall’entrata in vigore del nuovo orario. “Si dovrebbe quantomeno reintrodurre una finestra pomeridiana ‘d’emergenza’ per coloro che sono impossibilitati a ricevere le consegne così presto – continua Stella – prolungare la fascia mattutina fino alle 10.30 in alcune zone e introdurre un servizio di van sharing”. Ma per ora niente da fare: tutti gli aggiustamenti sono rimandati a settembre.
Il valzer delle poltrone potrebbe aprirsi a metà mese per l’assessorato all’urbanistica) ed Enrico Bertini. Questo mese, inoltre, Renzi potrebbe sciogliere le riserve sulla delega all’urbanistica, che finora, visto quanto combinato nella legislatura precedente (leggi Quadra, Castello&Co.), ha tenuto per sé. Rimane da definire la “questione Idv”. I dipietristi sono rimasti senza un posto in giunta dai tempi in cui Cristina Scaletti è diventata assessore regionale, e la cosa non gli è mai andata giù. Tant’è che adesso, a bocce ferme, il segretario toscano Fabio Evangelisti è addirittura arrivato a minacciare l’abbandono della maggioranza renziana in caso in cui non arrivi neanche una carica. Già, perché nella partita è compresa anche la
poltrona di presidente del consiglio comunale. Eugenio Giani ha dato la sua disponibilità a lasciarla non appena entrato in consiglio regionale (subentrando ad Alessia Ballini), ma per il momento è ancora al suo posto. L’ipotesi Idv sul “trono” del Salone, però, appare assai remota. Soprattutto dopo la replica del sindaco a Evangelisti: “Se uno mi dice ‘o mi dai un posto o me ne vado’ io rispondo ‘ciao’”. Capitolo chiuso, o quasi. L’intesa Idv-Pd traballa anche in Regione. A rischiare di più è appunto Cristina Scaletti, assessore alla cultura, considerate anche le spaccature che ha provocato la “sua” legge sui cinema. A darle il cambio potrebbe essere un assessore targato Sel, considerati gli ottimi risultati ottenuti alle amministrative di maggio. Ma Enrico Rossi per ora non si sbilancia. È sicura di non lasciare il proprio scranno, invece, Tea Albini. Prima dei non eletti Pd in Toscana, la veterana di Palazzo Vecchio potrebbe subentrare al neoeletto sindaco di Siena Franco Ceccuzzi. La cioniana Albini, però, ha già fatto atto di fede verso Firenze: rimarrà consigliera. Nessuna speranza per i primi dei non eletti nelle liste cittadine del Pd che ambivano a un posto al sole nel /F.P. Salone dei Duecento.
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Francesca Puliti
E AL N O SI FES TE O N R E P ME N TA TA IO AZ PLE TUI M M RA OR INF CO G
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Giugno 2011
ON lINe. Eventi, iniziative e consigli per non perdersi il meglio della stagione: tutto su www.ilreporter.it
Un’estate da vivere click dopo click I PIÙ lEttI DEl mESE 1. Dai bus alla scuola, tutti i servizi a rischio per lo sciopero 2. I super cafoni, eccoli qua e fanno anche i pizzaioli 3. Si butta sotto un treno a 26 anni 4. Fiorentina-Bologna: denunce e un arresto tra gli ultras rossoblù 5. Arriva la Mille Miglia, divieti di sosta e vip in corsa
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utto quello che avreste voluto sapere sull’estate... e che ora potete osare chiedere. O, meglio, cliccare. Su www.ilreporter.it, infatti, troverete eventi, iniziative, idee, spunti, luoghi e occasioni per vivere al meglio i mesi più caldi dell’anno. Una “guida”, quella consultabile sul nostro portale, che vi terrà compagnia per tutto questo periodo, da tenere costantemente
d’occhio per non perdere gli appuntamenti più importanti dell’estate fiorentina (e non solo). Da tenere d’occhio per trovare spunti e consigli su cosa fare la sera, su dove andare nel weekend (con qualche suggerimento alternativo per coloro che non vogliono rischiare di trovarsi intrappolati in auto tra i “pellegrini” del fine settimana al mare) e su molto altro ancora: dalle mostre alle sagre, dai concerti
I VIDEo PIÙ VIStI 1. Il Mondo di Patty, baldoria al pub dopo lo spettacolo per l’idolo teen
toP FIVE Foto 1. Germania-Firenze sui pedali / L’impresa in diretta
2. Sciopero Cgil, migliaia in piazza per dire “basta”
2. Nel covo degli studenti anarchici: mazze e spranghe per creare il caos
3. Jovanotti a Renzi: “Non ascoltare quei vecchi babbioni”
3. In centomila per la Notte Bianca
4. Napolitano a Firenze, la gente lo incita: “Resista!”
4. Clet colpisce ancora e ‘’disegna’’ su Torre San Niccolò
5. Esplosione e incendio, notte di paura in via dell’Argingrosso
5. Aquiloni fatti a mano e birra di marroni: i bottegai a palazzo
alla cultura, non mancheranno “dritte” per tutti i gusti e le età. Perché d’estate, soprattutto da quando la vacanza di tre mesi in riviera è diventata un ricordo legato al passato, o un lusso per pochi (e sempre meno) intimi, le iniziative in città e nei suoi immediati dintorni si moltiplicano, mettendo alla prova la fantasia degli organizzatori e la capacità di scelta dei fiorentini in cerca di svago e, perché no, di un po’ di fresco. Così, Il Reporter.it, accanto alla cronaca e al racconto dei fatti più importanti di ogni giorno, darà ampio spazio, per tutta l’estate, agli articoli dedicati al tempo libero e ai modi per trascorrerlo al meglio. Una “guida”, come detto, da non dimenticare di consultare, perché se questi mesi sono caratterizzati dal grande caldo, particolarmente “temuto” a Firenze, lo sono anche da una quantità di proposte e iniziative difficilmente riscontrabili negli altri periodi dell’anno. Che vale la pena vivere – o almeno conoscere - e che Il Reporter.it cercherà di raccogliere per i suoi lettori. L’altro lato della medaglia sono proprio le elevate temperature che caratterizzano l’estate fiorentina. Tali, ogni anno, da giustificare allarmi (soprattutto per le fasce
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più deboli della popolazione) e rendere utili vademecum su come comportarsi per ridurre al minimo i pericoli legati alla stagione: consigli che – nei giorni più a rischio – Il Reporter riporterà sul suo sito, insieme ai servizi attivi e ai numeri da chiamare in caso di bisogno. Insomma, questa sarà – insieme a Il Reporter.it - un’estate da vivere (e conoscere) giorno per giorno. Click dopo click.
giugno 2011
PARCHEGGIO BOTTAI
L’IMPEGNO DELL’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE SUL DISAGIO CAUSATO DAI LAVORI… La seduta del Consiglio comunale del 28 aprile u.s. è stata sospesa per circa un’ora per ascoltare i rappresentanti del Comitato dei Bottai che hanno chiesto di poter esprimere in quella sede il loro profondo disagio per la difficile situazione che sta vivendo la frazione in seguito alla nota vicenda dei lavori per il nuovo parcheggio; sono interventi per il Comitato un rappresentate e il Presidente, successivamente tutti i capigruppo consiliari hanno espresso la loro solidarietà e vicinanza ai cittadini.
Il Sindaco ha concluso ricordando ciò che l’amministrazione ha fatto sulla questione, nonchè assumendo uno specifico impegno a organizzare un incontro con i cittadini, richiedendo la presenza del Presidente della Provincia e di quello della Regione. Il Sindaco ha poi comunicato che tutte le forze politiche presenti in Consiglio hanno concordato una mozione da sottoporre all’approvazione del prossimo Consiglio che ribadisce l’impegno del Comune per risolvere la delicata questione.
MONITORAGGIO SUL CRONO PROGRAMMA DEI LAVORI Lunedì 16 maggio 2011 il Sindaco di Impruneta ha fatto il punto con i cittadini di Bottai sullo svolgimento dei lavori nel parcheggio, verificando il rispetto del crono programma presentato al Comitato giovedì 6 maggio. Infatti, giovedì 6 maggio l’Amministrazione Comunale aveva incontrato il Comitato e i cittadini dei Bottai. Il Sindaco aveva portato un crono programma di lavori che era riuscito ad ottenere sottoscritto da Autostrade per l’Italia e da BTP. Nel crono programma si prevedeva la riconsegna ai cittadini del verde pubblico con un percorso in sicurezza per arrivarci entro il 15 maggio e la apertura del parcheggio per il 20 giugno. Amministrazione e Comitato hanno convenuto in quell’incontro che l’obiettivo prioritario, al di là delle polemiche e delle opinioni sul manufatto, è quello di arrivare in tempi certi alla conclusione dei lavori e che per questo è utile riunire le forze. Infatti,il crono programma è un punto di partenza, che andrà monitorato costantemente: per questo l’Amministrazione Comunale aveva concordato con i cittadini dei Bottai un nuovo incontro di verifica, che si è svolto appunto ieri sera. Come da accordi presi con le aziende e come stabilito dal crono programma è stata rinnovata la segnaletica orizzontale, si è aperto alla cittadinanza il verde pubblico, eseguendo un percorso pedonale che in sicurezza porta al verde e all’attraversamento pedonale. Inoltre la Provincia ha regolarmente consegnato le autorizzazioni necessarie alla prosecuzione dei lavori. Naturalmente l’attenzione dovrà essere massima anche per il futuro, soprattutto per verificare la pavimentazione del parcheggio e mettere a punto un sistema efficiente di pulizia Il Sindaco ha anche assicurato il coinvolgimento e la piena collaborazione con la Provincia, che era stata messa in dubbio in alcuni articoli e dichiarazioni apparse sulla stampa. “Tutti gli Enti si adopereranno – afferma il sindaco- nell’ambito delle proprie competenze
per la rapida soluzione del lavoro; il Comune cercherà di essere la cabina di regia di questo impegno, ricordando però ai cittadini che la controparte non è il Comune né la Provincia , ma se mai Società Autostrade che è la responsabile dell’appalto.” “La collaborazione della Provincia in questi difficili momenti è stata piena – ribadisce il Sindaco – e la Vice Presidente Cantini ha seguito con me la situazione: è con la Provincia che abbiamo potuto individuare le modalità di apertura provvisoria del parcheggio, per non attendere la conclusione della realizzazione delle casse di laminazione.. Nessuno quindi ha cercato di lasciare un cerino in mano all’altro, ma tutti hanno operato insieme per arrivare allo scopo” Inoltre il Comitato ha chiesto che si possa organizzare un’ assemblea alla presenza di Regione e Provincia in modo che ognuno assicuri la propria partecipazione e la propria collaborazione direttamente ai cittadini. Il Sindaco si è incaricato di farsi portavoce di questa richiesta pressi gli Enti interessati. Il Sindaco Ida Beneforti Gigli
mangiando si scoPre un mondo diverso!
l’esPerienza del Piatto etnico nel menÙ della refezione scolastica Con l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico si conclude anche l’esperienza del menù etnico all’interno della varietà offerta dal servizio di refezione scolastica del Comune di Impruneta: ovvero la distribuzione di alcuni piatti tipici dei paesi di origine dei bambini stranieri presenti nei plessi del territorio. Si è iniziato a febbraio con il cous cous marocchino, per proseguire poi con uno spezzatino rumeno e un piatto unico messicano di carne e fagioli neri. Ho deciso di mantenere e di riproporre anche in questo 2011 questa attività, convinta che apprezzare i piatti di un paese straniero sia un modo come un altro per iniziare a capire qualche pezzetto di quella cultura, oltre che un momento conviviale diverso dai soliti per i nostri piccoli. Il progetto è stato condiviso e partecipato all’interno del comitato mensa, espressione dei genitori e degli insegnanti delle diverse realtà scolastiche dell’intero territorio. Tengo anche a ricordare che l’offerta della refezione scolastica è un servizio che il nostro Comune garantisce e che integra l’attività scolastica: con questa parentesi internazionale si completa l’attività didattica e la formazione svolta in classe dagli insegnanti, e vuole far sperimentare quell’integrazione di cui tanto si parla,la multicultura e l’accoglienza degli alunni stranieri. Sono certa che piccoli gesti suggeriti ai nostri bambini, insieme al lavoro svolto dalla Scuola, vadano indirizzati alla promozione della convivenza pacifica, all’educazione alla cittadinanza, al confronto e all’arricchimento interculturale reciproco, al completamento della conoscenza dei diversi paese d’origine. Riaffermo la volontà di voler proseguire con ancora più determinazione sulla strada dell’accoglienza e dell’interscambio culturale, che preciso, riguarda il 13 % dei nostri alunni e studenti presenti nel nostro territorio. E’ un’occasione di scoperta che mira proprio ad una logica di apertura mentale e culturale….e che offre certamente punti di vista diversi anche agli adulti!!!!
anni l’associazione AUSER di Impruneta ha organizzato corsi di lingua italiana per facilitare la partecipazione, perché gli orari di lavoro o gli impegni familiari non lo consentono, quindi i corsi tenuti dal personale volontario si svolgono nelle ore serali. Sicuramente l’iniziativa dell’AUSER è da considerarsi una connotazione di solidarietà, ma anche di scambio aperto con gli stranieri per dare e ricevere, per imparare da ciascuno, in modo che maturi la consapevolezza di avere quello scambio culturale di cui tutti abbiamo bisogno. Ritengo che l’importanza di questa iniziativa debba concentrarsi sul disagio che queste persone vivevavo o vivono, in particolare sulla non conoscenza della lingua, oltre alle informazioni necessarie per orientarsi e per l’assistenza a stabilire un dialogo per una reciproca conoscenza e amicizia. Negli anni la scuola aperta dall’associazione AUSER si è consolidata proponendo ai partecipanti di varie nazioni: Albania, Romania, Ucraina, Polonia, Filippine, Skrilanka, Equador, Perù, corsi di primo e secondo livello con docenti volontari professionalmente preparati fino a giungere per la prima volta con i corsi dell’anno 2010-2011 a seguito della convenzione con l’Amministrazione Comunale, alla consegna dell’attestato di frequenza. Ai tanti corsi di italiano organizzati da AUSER, si aggiunge da qualche settimana un corso di lingua Albanese per ragazzi Albanesi. Questa nuova iniziativa con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale è organizzata dall’AUSER con la collaborazione di Casa del Popolo, Sezione soci COOP di Impruneta e la comunità Albanese, nasce a seguito dell’inserimento delle famiglie in una nuova realtà, dove con il passare del tempo i ragazzi tendono a dimenticare la lingua madre, addirittura quelli nati a Impruneta da genitori Albanesi non parlano per niente l’albanese. Quanti svolgono attività di volontariato insieme ad altri disponibili ad offrire la propria professionalità per la risoluzione di problemi quotidiani specifici, rappresentano il motore per affrontare le sfide dei mutamenti sociali e culturali del nostro tempo. Incontrare, conoscere, persone di provenienze differenti, ci aiuta a vivere nella nostra realtà come casa comune della misteriosa storia dell’umanità. Assessore al Welfare Paolo Poggini
Assessore alle Politiche della Formazione Francesca Buccioni
la nostra maestra maltoni Protagonista al simPosio internazionale sul ruolo e la funzione dei Quaderni scolastici
Il fondo Maria Maltoni continua a raccontare tanto dell’Impruneta e della sua storia mezzadrile e contadina oltre i propri confini! La responsabile della nostra Biblioteca Comunale, ed esperta archivista, Dott.ssa Barbara Salotti, sarà, infatti, una delle relatrici del prossimo Convegno Internazionale, “school life and school History collections”, in programma alla fine di questo giugno alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bressanone. Un simposio dedicato all’importanza del Quaderno di Scuola come sussidio didattico e come strumento di comunicazione e testimonianza di un’esperienza educativa e sociale nel contesto storico del IX e XX secolo, dove il nostro Archivio dedicato all’esperienza rurale e al lavoro pedagogico della Maestra Maltoni lascia una traccia speciale e per certi aspetti unica nel suo genere: filastrocche, temi, racconti, disegni dal vero, giornali di classe, elaborati….su un recente passato e su uno spaccato della vita nei campi, dal passaggio delle stagioni agli eventi della vita e della storia…ai mutamenti delle famiglie e della società intera! Diversi gli oratori provenienti da differenti Università europee ( Portogallo, Germania, Spagna, Austria…) e i referenti di Musei e Collezioni internazionali ( Serbia, Slovacchia, Argentina, Olanda, Brasile, Australia….); tra gli interventi italiani “il fondo maria maltoni: le testimonianze degli alunni di san gersole’”. La maestra Maltoni ha insegnato nella scuola rurale di San Gersolè dal 1920 al 1956. La sua straordinaria attività pedagogica, intellettuale e sociale ha reso nota la piccola scuola di campagna in ambito nazionale ed extra-italiano per l’immenso patrimonio che ha lasciato. Il Fondo, conservato dalla nostra Amministrazione in una parte della Biblioteca Comunale, è costituito da numerosi quaderni (più di 1.500), disegni (oltre i 2.000) e giornali di classe (quasi 650) realizzati dagli alunni, nonché elaborati della Maestra stessa, e si è arricchito dal 2007 di alcune testimonianze orali su supporto digitale degli ex-studenti che ne frequentavano la Scuola: “occhi vivi” di chi è diventato destinatario di un percorso educativo da applicare alla propria crescita didattica e alla propria vita e che contribuiscono, oggi, a distanza di decenni, a renderci partecipi di quelli che sono divenuti i capisaldi dell’esperienza educativa di San Gersolè. La conservazione, la conoscenza e la valorizzazione di questo patrimonio archivistico, bagaglio della nostra storia locale, sono priorità per me ben precise e tengo a sottolineare l’occasione straordinaria di vedersi richiesti il nostro contributo e il nostro apporto in ambiti accademici che danno al nostro territorio una collocazione culturale internazionale. Assessore alle Politiche della Formazione Francesca Buccioni
italiano Per stranieri
Laggiù in basso, c’è la Terra, un pianeta bianco-azzurro, bellissimo, splendente, la nostra patria umana. Dalla Luna io tengo tutto sul palmo della mano. E da questa prospettiva non ci sono bianchi e neri, divisioni fra Est e Ovest, comunisti e capitalisti, Nord e Sud. Formiamo tutti un’unica Terra. (Astronauta John W.Young, “Diario di bordo”, 1972) Da oltre trenta anni il nostro territorio si configura come territorio di immigrazione, forse all’inizio ha trovato tutti impreparati all’incontro con chi viene da lontano, si dovevano superare diverse barriere prima di comprendere che l’incontro con altri popoli sarebbe stata la spinta per una società culturalmente più ricca. Ma Impruneta è sempre stata attenta al dialogo, infatti da vari anni esistono importanti esperienze sul nostro territorio inerenti l’integrazione, il Centro di ascolto e accoglienza della Parrocchia di Tavarnuzze e la scuola di Italiano per stranieri a Impruneta. Chi vive in Italia deve conoscere la lingua italiana,non solo perché è necessario nella vita di tutti i giorni , nel lavoro, a scuola e così via, ma anche perché le recenti normative per cittadini stranieri che intendono chiedere il soggiorno prevedono che debbano dimostrare di conoscerla. Per venire incontro alle esigenze dei cittadini stranieri presenti nel nostro Comune, da circa dieci
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“l’olio cHe si desidera in ogni occasione dell’anno”
Venerdì 17 giugno ore 18.30 presso l’Auditorium del Ristorante Pruneto in via della Croce 39 a Impruneta prima rassegna del CRIO OLIO Extravergine d’oliva. Per chi come me ,sia un estimatore del vero autentico olio extra vergine d’oliva ,possa avere la possibilità, in un prossimo futuro, di scegliere, da appositi armadi-congelatori (come quelli dei gelati), sia in un enoteca, che in un negozio come al ristorante, l’olio che desidera, certo di riscontrare in esso tutte le proprietà che madre natura ha saputo regalare a questo meraviglioso condimento. In queste parole la scintilla e il desiderio che hanno spinto Donato Creti, aromatiere e analista sensoriale, a credere in questo progetto e dopo alcuni anni di studio e prove, adesso avvalorati dalla facoltà di Scienze Farmaceutiche e dal Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Polo scientifico di Sesto Fiorentino, ha il suo esordio a Impruneta. Alcune aziende toscane sono state selezionate per mettere a disposizione il loro prodotto, completo dei requisiti per il trattamento alla tecnica del freddo. Parteciperanno all’evento, oltre i produttori che hanno fornito l’olio extravergine, la Prof.ssa Nadia Mulinacci, del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche , il Prof. Luca Calamai del Dipartimento delle Produzioni vegetali, e naturalmente Donato Creti che dopo i lavori, sarà a disposizione del pubblico per ulteriori chiarimenti. Seguirà una Cena - degustazione durante la quale sarà possibile assaggiare in anteprima i campioni dei primo Crio Oli realizzati. Ass. Marco Pistolesi
la terracotta di imPruneta alla mostra del design di carrara
Nell’immaginario collettivo, l’essenza dell’architettura Toscana è simboleggiata da costruzioni intonacate di bianco, con tetti rigorosamente ricoperti da coppi rosseggianti e magari all’interno di un paesaggio idilliaco punteggiato da file di cipressi. In effetti, Il cotto ha rappresentato nel tempo, l’elemento identificativo dell’architettura in quasi tutta Italia; il mattone è stato per le sue caratteristiche di basso costo, semplice realizzazione e grande possibilità di standardizzazione, l’elemento base nel campo delle costruzioni. Sin dal medioevo i fornaciai Imprunetini con le loro botteghe artigiane hanno costituito una comunità produttiva dinamica che è riuscita a far conoscere in tutto il mondo i propri manufatti. Le radici più profonde della storia di Impruneta affondano nella tradizione produttiva della terracotta, basti pensare che il cotto dell’Impruneta è legato alle grandi realizzazioni architettoniche della Firenze quattrocentesca, prima fra tutte la celebre cupola del Brunelleschi . I tempi in cui Impruneta era definita “la fabbrica di Firenze” sono ormai lontani e l’avvento di nuovi materiali, la concorrenza internazionale e la crisi dell’edilizia, non hanno risparmiato neppure il comparto del cotto. L’evoluzione tecnologica ha prodotto una trasformazione radicale nella lavorazione dei pavimenti e laterizi, mentre è ancora legata alla tradizione artigiana e alla lavorazione manuale tutta la filiera del “lavoro tondo,” la produzione artistica e l’arredo giardino in genere. La Terracotta di Impruneta ha di recente ottenuto il marchio identificativo per la Ceramica artistica e tradizionale ed il riconoscimento Regionale della Strada della terracotta di Impruneta sono un importante impulso al settore, ma i tempi che cambiano impongono nuove scelte e nuovi approcci culturali, diventa così indispensabile per poter gareggiare nel mercato moderno, la ricerca di forme innovative legate a contesti architettonici contemporanei. La partecipazione delle fornaci storiche di Impruneta ad un evento importante come quello inaugurato il 27 Maggio al centro internazionale delle arti plastiche di Carrara , oltre ad essere un vanto per il Comune di Impruneta, è una grande opportunità culturale e di crescita per le nostre aziende. Ass. Marco Pistolesi
i gruppi consiliari Partito democratico
il Punto sulla situazione: il ParcHeggio dei bottai
Il gruppo consiliare del PD ribadisce la propria solidarietà e partecipazione ai cittadini dei Bottai che, da ormai troppo tempo, vivono le mille difficoltà legate alla spinosissima vicenda del parcheggio, e sostiene l’Amministrazione nel percorso di costante confronto intrapreso con il Comitato per realizzare l’obiettivo primario: arrivare alla conclusione dei lavori. A tal fine il Sindaco ha combattuto e ottenuto un cronoprogramma di lavori sottoscritto da Autostrade per l’Italia, responsabile dell’appalto e da BTP, la società che esegue i lavori. Il cronoprogramma prevede la riconsegna ai cittadini del verde pubblico con un percorso in sicurezza per arrivarci entro il 15
sinistra ecologia libertÀ
differenziata
Nei prossimi mesi ad Impruneta inizierà la raccolta porta a porta dei rifiuti, una piacevole novità benché con una modalità non corretta, visto che è stato previsto di lasciare in loco i classici cassonetti, mentre una raccolta di questo tipo dovrebbe spingere i cittadini a abbandonare il solito modo di conferire i rifiuti in modo che abbia piena efficacia, per questo abbiamo ritenuto utile fornire dei consigli per una raccolta differenziata di alta qualità -Separa correttamente gli imballaggi in base al materiale di cui sono fatti, -Riduci sempre, se possibile, il volume degli imballaggi schiaccia le lattine e le bottiglie di plastica… -Dividi, quando è possibile, gli imballaggi composti da più materiali e mettili nell’apposito contenitore. -Togli gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggi prima di metterli nei contenitori per la raccolta differenziata. -Sappi che la carta sporca, i fazzoletti usati e gli scontrini non vanno nel contenitore della carta; -Fai attenzione a non mettere nel contenitore del vetro oggetti in ceramica, porcellana, specchi e lampadine. -Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in alluminio compresi vaschette e scatolette per il cibo, tubetti, bombolette spray e il foglio sottile per alimenti. -Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in acciaio, solitamente riportano le sigle FE o ACC. -Introduci nel contenitore per la raccolta differenziata della plastica tutte le tipologie di imballaggi. -Ricorda che se hai imballaggi in legno li puoi portare alle isole ecologiche comunali attrezzate. Il miglioramento della qualità della raccolta differenziata – classificata per fasce di qualità che misurano omogeneità, presenza di materiali estranei non riciclabili – si traduce, infatti, per un comune di 100.000 abitanti (con una raccolta differenziata complessiva intorno al 45%) in corrispettivi economici che vanno dai 232.000 euro all’anno per materiale classificato in 3° fascia di qualità per arrivare a circa 1 milione di Euro l’anno per materiale classificato in 1° fascia di qualità, quadruplicando quindi i corrispettivi. Gruppo Comunale Sinistra Ecologia Libertà Impruneta Marco Mazzetti Riccardo Lazzerini www. lasinistraimpruneta.it Facebook selimpruneta
maggio e l’ apertura del parcheggio per il 20 giugno. Anche la Provincia ha regolarmente consegnato le autorizzazioni necessarie alla prosecuzione dei lavori e assicurato la piena collaborazione. La prima parte del cronoprogramma è stata realizzata secondo gli accordi. Il Comune cercherà di essere la cabina di regia di questo impegno, ricordando però ai cittadini che la “controparte” non è il Comune né la Provincia, ma Società Autostrade unica responsabile dell’appalto. Naturalmente l’attenzione sarà massima anche per il futuro, per questo Amministrazione e Gruppo consiliare si sono presi l’impegno di incontrare il Comitato in assemblee quindicinali in cui verificare il procedere della situazione e fare chiarezza su questo progetto e sul suo travagliato iter. Sarà organizzata anche un’ assemblea alla presenza di Regione e Provincia in modo che ognuno assicuri la propria partecipazione e
Partito delle libertÀ
il Progetto della Piazza
Se qualsiasi Persona si trovasse di fronte una famiglia la quale, avendo i soldi sufficienti a mala pena per mangiare, invece di comprare il pane acquistasse un televisore di 50 pollici ultrapiatto, giudicherebbe giustamente la stessa priva di cervello. Il Comune di Impruneta si sta comportando né più né meno allo stesso modo. Sono sotto gli occhi di tutti le tante problematiche che l’A.C non riesce a risolvere per mancanza di fondi o per mancanza di Personale: vedi lo stato vergognoso in cui si trova da anni il marciapiede in Via Vanni, serio pericolo per la pubblica incolumità, la pavimentazione della Piazza Accursio, tutta poggi e buche, il degrado in cui versa il Parco della Rimembranza, e ancora il fatiscente aspetto della vecchia stazione di Tavarnuzze, il cosiddetto “birillone”, che attende da decenni una decente sistemazione, la cronica mancanza di parcheggi, specialmente a Tavarnuzze, la carente segnaletica stradale e chi ne ha più ne metta. Prima di spendere soldi e risorse umane nel megaprogetto della Piazza Buondelmonti, siamo in dovere di dare soluzione alle tante problematiche che influiscono negativamente e quotidianamente sulla vita degli Imprunetini. Per quanto concerne il Progetto, non mi permetto di esprimere alcun parere sulle soluzioni prescelte, non mi sento all’altezza di controbattere gli Specialisti in materia. Comunque, se devo esprimere un mio parere da vecchia imprunetina, dico che sarebbe sufficiente demolire quegli obbrobriosi gradoni alla sommità della Piazza e ripristinare le pendenze così come si presentavano in origine quando la Piazza era sterrata e renderla totalmente pedonale, interventi questi che possono costare al massimo qualche migliaio di euro.
Maria Teresa Lombardini Capogruppo PDL
la propria collaborazione direttamente ai cittadini
la Pubblica assistenza di tavarnuzze
Nella seduta del 28 aprile il Gruppo consiliare ha votato con grande soddisfazione l’atto di concessione alla Pubblica Assistenza dell’immobile di proprietà comunale retrostante la sede. Questo atto, in perfetta sintonia con la mozione approvata all’unanimità il 30/9/ 2010, e frutto di un confronto attento e responsabile con il Consiglio direttivo dell’associazione, assicura la certezza della sede, al centro del paese, la possibilità di lavorare in tranquillità oggi e di ampliare, un domani, l’attività sociale. Purtroppo, come giustamente temuto, la normativa statale legata al federalismo demaniale non è stata approvata rendendo irrealizzabile, per il momen-
obbiettivo comune
Pubblica assistenza di tavarnuzze, le Promesse...non risPettate
Cambiati i vertici dell’Associazione (le dimissioni dei precedenti Dirigenti sono peraltro legate alle difficoltà con l’Amministrazione comunale sulle problematiche della sede), passati parecchi mesi dalla assunzione degli “ultimi” impegni da parte di Sindaco e Giunta, peraltro condivisi da tutto il Consiglio Comunale, l’unica costante resta quella del vizio di non rispettare le promesse. Se infatti risulta apprezzabile (anche se criticabile in alcuni aspetti, poco chiari ad esempio i costi di manutenzione-adeguamento a carico dell’Associazione) la concessione in affitto della parte di competenza comunale dell’edificio demaniale di via della Repubblica (sede storica della Pubblica Assistenza), dobbiamo sottilineare che una serie di importanti impegni risultano, purtroppo e per l’ennesima volta, disattesi. Delle procedure da parte del Comune per acquisire l’immobile dal demanio non sappiamo niente. Le verifiche svolte dal Comune su facciata, gronde e altri problematiche dell’immobile non hanno dato alcun riscontro formale all’Associazione. La parte di proprietà comunale dell’immobile non è stata liberata dall’archivio (l’impegno prevedeva lo spostamento dell’archivio entro febbraio).
Per informazioni e segnalare problemi massimobisignano@libero.it, per le attività svolte consultare il sito. www.obbiettivocomuneimpruneta. org Il Capo Gruppo Consiliare Massimo Bisignano
to, l’ipotesi originariamente prospettata di un progetto complessivo sull’immobile del Demanio. Unica soluzione realistica dunque la concessione per 15 anni dei locali di proprietà comunale retrostanti l’attuale sede a fronte dei costi di cui la Pubblica Assistenza si farà carico per i lavori di messa in sicurezza dell’immobile del Demanio. Decisamente un buon lavoro, complimenti al Consiglio direttivo della Pubblica Assistenza e all’Amministrazione comunale.
IL GRUPPO CONSILIARE DEL P.D. DI IMPRUNETA Per scrivere al Gruppo mail pd.impruneta@alice.it
futuro e libertÀ Per l’italia
a ProPosito del bilancio 2011
Nel Consiglio Comunale del 31 marzo è stato approvato il Bilancio di Previsione 2011 e quello Pluriennale 2011-2013. Come c’era da aspettarsi, con i voti favorevoli della sola maggioranza. Quello che più mi preme sottolineare, almeno per una volta, è l’analisi del bilancio dal punto di vista di comune cittadino e non di rappresentante delle istituzioni. È vero che l’Amministrazione provvederà ad effettuare una serie di alienazioni di terreni ed aree del territorio, per riuscire in qualche modo a “galleggiare”e a rispettare il patto di stabilità. Già, questo patto di stabilità che tormenta tutti i comuni italiani, le province, le regioni e lo Stato. Un patto che certamente è sempre più duro, ogni anno che passa, e che penalizza anche i comuni meno “spreconi”, con tagli indiscriminati su tutta la linea: al contempo, però, e lo affermo da esponente di un partito come Futuro e Libertà ormai sempre più distante dalle linee politiche del Popolo della Libertà, non è solo colpa di Berlusconi. Per una volta, quindi, apriamo gli occhi. E ci ritroveremmo un’Italia che deve fare i conti con un’Unione Europea sempre meno unita, in cui imperversa il debito pubblico e sempre più in balia dei tassi di interesse. Un’Europa dove non falliscono solo le banche, ma anche gli Stati interi! E Grecia ed Irlanda ne sono la prova… Infatti, per dover rispettare il patto di stabilità europeo, i Governi di Grecia ed Irlanda hanno dovuto “pompare” il mercato con nuove immissioni di denaro determinando al contempo la svalutazione dell’euro nel proprio Paese (un po’ come accadde durante la crisi del 1929). E allora, cosa ci stiamo a fare in questa Unione Europea? Questa domanda potrebbe sorgere spontanea, visto che le decisioni prese a Bruxelles riguardano da vicino, molto da vicino, un piccolo Comune come quello di Impruneta e la sua politica locale. Una politica locale che, dopotutto, risente delle divisioni politiche dei vari gruppi presenti in Consiglio, dalla maggioranza all’opposizione, e che ha portato all’inevitabile risultato del 31 marzo. Un risultato determinato, forse, solo dalla logica di partito invece, che da una razionale analisi delle cose. Ma ciò non vuol dire approvare, od avvallare, il Bilancio di Previsione 2011 e quello Pluriennale 2011-2013: sono state fatte scelte sbagliate, come ad esempio le varie alienazioni che saranno attuate nel corso del mandato, ma bisogna cercare di andare oltre i semplici schemi maggioranza- opposizione ed analizzare la situazione con un occhio diverso. Queste poche righe potranno piacere o non piacere: non mi interessa, non sono alla strenua ricerca di preferenze per le prossime Elezioni Amministrative del 2013. Gabriele Bagnoli Capogruppo Futuro e Libertà per l’Italia
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notizie utili aPrile 2011 ici 2011
Per l’anno in corso sono state confermate interamente le aliquote e le detrazioni già in vigore per l’anno 2010. il pagamento dell’ICI può essere eseguito in due rate: - Il pagamento della prima rata ( o acconto) deve essere eseguito dal 1° al 16 giugno 2011 ed è pari al 50% dell’imposta dovuta, calcolata sulla base dell’aliquota e delle detrazioni dei dodici mesi dell’anno precedente. - la seconda rata deve essere versata nel periodo dal 1° al 16 dicembre 2011 a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata versata per l’anno 2010 Il pagamento può essere effettuato: - direttamente presso gli sportelli del concessionario del Servizio di Riscossione Equitalia Cerit in via Baracca 134/a Firenze o in via Pantin , 1 Scandicci ) - tramite versamento sul c/c postale n. 88728217 intestato a EQUITALIA CERIT S.p.A. IMPRUNETA – FI- ICI - a mezzo di modello f24, presso qualsiasi sportello in banche, poste o concessionari.
orario estivo biblioteca
Con decreto n.5 del 20 aprile 2011 si dispone che nel periodo estivo ,compreso tra il 13 giugno e il 10 settembre 2011, la Biblioteca Comunale osserverà i seguenti orari:
biblioteca comunale dal 13 giugno al 10 settembre 2011 compresi lunedì 9.00-13.00 14.30-18.30
martedì
mercoledì
9.00-13.00
9.00-13.00
giovedì 9.00-13.00 14.30-18.30
venerdì
sabato
9.00-13.00
chiusa
Inoltre resterà chiusa anche nei seguenti giorni: dall’8 al 19 agosto 2011
turni farmacie
Vi comunichiamo le chiusure per ferie, delle Farmacie del territorio comunale per l’anno 2011, ai sensi dell’art. 25 e 35 della legge R.T. del 25.02.2000 n.16 e successive modificazioni ed integrazioni: • Dal 13 al 26 agosto 2010 per la Farmacia La Certosa; • Dal 30 luglio -12 agosto 2011 per la Farmacia Di Tavarnuzze; • Dall’1 al 19 agosto 2011 per la Farmacia Leschiutta. e il conseguente cambio turno : • la Farmacia La Certosa effettuerà il turno nel periodo 30 luglio-6 agosto 2011; • la Farmacia di Tavarnuzze effettuerà il turno nel periodo dal 13 al 20 agosto 2011.
la mediazione / conciliazione: un’oPPortunitÀ Per cittadini e imPrese Dal 21 marzo 2011 è entrata in vigore la norma che prevede, per alcune materie, la c.d. mediazione (conciliazione) obbligatoria. Sono oggetto di conciliazione “obbligatoria” le controversie in materia di affitto di azienda, patti di famiglia, locazione, comodato, contratti bancari e assicurativi, diritti reali (per es. proprietà, usufrutto, diritti di superficie ecc.), successione ereditaria, divisione, risarcimento danni per responsabilità medica o diffamazione a mezzo stampa anche via web. La conciliazione è un metodo per gestire le controversie sia dei privati che delle imprese in modo rapido: il primo incontro di mediazione si tiene, infatti, dopo 15 / 20 giorni dal deposito della domanda di mediazione e la procedura deve concludersi entro 4 mesi. E’ uno strumento attento agli interessi delle parti; sono proprio queste ultime infatti, con l’aiuto del mediatore, ad individuare l’eventuale accordo risolutivo della controversia, col grande vantaggio di
studiare tutte le possibili soluzioni che consentano il mantenimento dei buoni rapporti. Naturalmente la procedura conciliativa, oltre che obbligatoria nei casi sopra descritti, può essere anche rimessa alla volontà delle parti. La mediazione / conciliazione è uno strumento semplice, utilizzabile anche per le liti di consumo, di condominio sia anche per liti assai più complesse. Per attivare questo strumento ci si può far assistere da un consulente, un avvocato per esempio, oppure presentarla in proprio. Per qualsiasi informazione potete contattare il Servizio di Conciliazione della Camera di Commercio di Firenze, Piazza dei Giudici 3, 50122 Firenze - tel. +39 0552795412 - 372 - 295 fax +39 0552795244; e-mail: conciliazione@fi.camcom.it
eventi giugno 2011 4 e 5 giugno “Mostra minerali e Fossili” Ass Pro Impruneta
18 e 19 giugno “Olio Novo d’estate” Progetto Crio-olio L’iniziativa si volge presso CdP
5 giugno “Mostra mercato Enogastronomico” Area pedonale Piazza Buondelmonti
19 e 25 giugno “Le pietre cantano la storia “ Organizzata dal . L’iniziativa si volge
8/11 giugno Scendi in piazza Ass.Pro Impruneta e Tavolo Sociale Piazza di Tavarnuzze
26 giugno “Corpus Domini” propositura Presso il Centro Storico
10/11/12 e 17/18/19 giugno “Festa della Pizza “ Organizzata dal Rione Fornaci. L’iniziativa si volge presso il parcheggio di via Don Binazzi
29 e 30 giugno “L’Acqua Cheta” Spettacolo teatrale Presso la fattoria di monteoriolo
18 e 19 giugno “Rassegna di Canto Corale “ Organizzata dal SMS. L’iniziativa si volge presso piazza Buondelmonti
30 giugno “4°Torneo di Burraco” organizzato da SMS Presso il Loggiati del pellegrino
Prevenzione incendi boscHivi
In caso di abbruciamento di residui vegetali o di accensione di fuochi in aree boscate o nelle immediate vicinanze, è importante conoscere alcuni elementi essenziali per evitare che i fuochi sfuggano al controllo: - le aree a rischio che sono soggette alle norme di prevenzione;
- i periodi a rischio nei quali prestare particolare attenzione ; - le azioni a rischio che possono causare l’innesco di incendi boschivi e sono pertantoio vietate oppure consentite solo nel caso in cui vengano prese particolari precauzioni.
Se avvisti un incendio di bosco chiama subito i seguenti numeri: • 800 425 425 S.O.U.P. sala operativa unificata permanente della Regione Toscana • 1515 Corpo Forestale dello Stato • 115 Corpo Nazione Vigili del Fuoco
imPruneta in scena / Programma di giugno
Il 7 giugno 2011 riapre l’Arena estiva Sali al Pozzo, con spettacoli di musica danza e teatro . Ore 20.00 “GRAN GRIGLIATA” – Cena Sociale 16 giugno ore 21.30 LA CORRIDA” Dilettanti allo sbaraglio In collaborazione con il gruppo Donatori di Sangue “Fratres” di Impruneta 17 giugno ore 21.30 HAPPY BIRTHDAY …PUTIFERIO! Ingresso libero
20 – 21 giugno ore 21.30 “ CHIANTIINDANZA 2011” Rassegna di Scuole di Danza a cura di IMAGO LAB - ingresso libero 23 giugno ore 21.30 “IN PUNTA DI CUORE “di Ugo Chiti Compagnia del Cestello –Cenacolo dei Giovani Parte del ricavato sarà devoluto all’Associazione Villaggio della Speranza
tempi moderni
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INteRNet. Da Groupon e Groupalia fino al neonato Couponspot, che ha base a Firenze
Gruppi d’acquisto online, è già mania Barbara Biondi
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a mania arriva da lontano. Per essere precisi dall’altra parte dell’oceano Atlantico, ma come tutte le manie che si rispettino anche questa si è diffusa a macchia d’olio scavalcando confini e invadendo tutti i continenti. È così che un’idea partita da Chicago meno di due anni fa è diventata un fenomeno mondiale: si tratta dei gruppi d’acquisto online che, anche dalle nostre parti, stanno riscuotendo grandissimo successo. In ufficio, a casa, all’aperitivo, non si fa che parlare di Groupon, Groupalia e chi più ne ha più ne metta, che a prezzi ridotti offrono prodotti e servizi dei generi più disparati. Fresco di lancio couponspot.it, nato dall’intraprendenza di due fiorentini purosangue che hanno pensato bene di prendere al volo l’occasione e hanno creato un sito tutto loro, con le stesse caratteristiche di altri già diffusi ma con un orientamento più mirato al territorio. “L’idea ci è venuta a maggio dello scorso anno - spiega Massimiliano Carri, 33 anni, che insieme a Daniele di Gioia, 25 anni, ha creato couponspot.it - e abbiamo lavorato a lungo per realizzarlo. La differenza è che, rispetto ad altre piattaforme online, oltre a offrire servizi noi vendiamo anche prodotti fisici”. Per interndersi, oltre ai massaggi, ai trattamenti di bellezza, alle offerte di pacchetti per vacanze e alle cene super scontate, sul sito dei giovani e intreprendenti fiorentini si potranno comprare oggetti d’uso comune, da ritirare direttamente in negozio dopo averli acquistati a prezzi vantaggiosi sul sito internet. Ma come nasce il fenomeno dei gruppi d’ac-
quisto sulla rete e come funziona di preciso? In poco meno di due anni ne sono comparsi un numero altissimo che, a condizioni simili, propongono acquisti convenienti: dai più famosi Groupon e Groupalia fino a Glamoo, PoinX, Prezzofelice, Letsbonus, TuangOn e via dicendo. “Sono due fattori coincidenti molto forti che hanno fatto esplodere questa nuova mania collettiva - spiega Patrizio Castoria, responsabile di Toscanity.com, sito che ha stretto una collaborazione con la piattaforma Tuangon.it - ovvero lo sviluppo delle community online che hanno preparato il terreno ai gruppi d’acquisto e la crisi mondiale che sta toccando un po’ tutti”. Il sistema è molto semplice. In soldoni, si tratta di un meccanismo che invoglia le aziende a offrire dei pacchetti sottocosto: aziende che, se in un primo momento non avranno riscontro in termini di guadagno, a lungo andare potranno contare sui grandi numeri e, se offriranno buone prestazioni, avranno ottime probabilità che il cliente torni e si fidelizzi. “Non si tratta di una bolla di sapone - continua Castoria - proprio perché se la qualità del prodotto offerto è maggiore del prezzo a cui l’internauta lo acquista, ci sono ottime probabilità che la persona in questione, soddisfatta della prestazione, torni per fare nuove spese”. “Ognuno, poi - chiosa Patrizio - decide a quale piattaforma affidarsi, a seconda delle esigenze e del target a cui intende rivolgere le proprie offerte”.
Nascono come funghi sulla rete e raccolgono ogni giorno migliaia di consensi. Partiti dagli Usa meno di due anni fa, hanno già contagiato tutto il mondo con la moda dello shopping a prezzi scontatissimi. E la toscana non fa eccezione
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usi&costumi
Giugno 2011
vIvA fIOReNzA/1. Piazza Santa Croce non vede un torneo vero da sette anni. Ora si riparte
Torna il calcio storico: “Che sia gioco maschio, ma leale” Benedetta Strappi
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i avvicina San Giovanni, si avvicinano i fiorentinissimi fochi e torna, finalmente, il torneo del calcio storico fiorentino. Vestito di nuovo, il gioco più maschio che c’è si prepara ad animare piazza Santa Croce, con la sua polvere, il suo sudore, i suoi giocatori, i suoi figuranti e il suono delle sue chiarine. Con la prima partita, in programma il 18 giugno, che vedrà scendere in campo i Bianchi di Santo Spirito contro i Rossi di Santa Maria Novella. Il giorno successivo sarà invece la volta degli Azzurri di Santa Croce contro i Verdi di San Giovanni. E, come da tradizione, il giorno del patrono di Firenze si sfideranno i vincenti delle due semifinali. Bene, cosa cambia? Tanto, tantissimo. Perchè dopo lo stop del torneo e le polemiche piovute a fiumi, il regolamento è stato cambiato. È
stato abolito il limite di età precedentemente inserito per i calcianti ed è stato dato lo stop a quei giocatori con condanne passate in giudicato negli ultimi cinque anni, mentre sono stati autorizzati a giocare quelli con “carichi pendenti”. Sono inoltre state reinserite alcune peculiarità del gioco a suo tempo stralciate. E dunque i calcianti potranno ricorrere al placcaggio e tornare a usare i pugni, ma a patto che si tratti di un tête-à-tête fra due giocatori soli, onde evitare che il tutto degeneri in rissa. E chi sbaglia, paga. Eccome: in caso di infrazioni la punizione non sarà la squalifica, ma la radiazione definitiva. Come pure sono previste sanzioni severe per quei Colori che, come accaduto in passato, decidessero di non giocare, bloccando in questo modo il torneo: in quel caso scatterebbe lo stop ai diritti per sede, campo di allenamento e verrebbero bloccati i contributi. “L’impegno del Comune di Firenze per questa manifestazione – ha spiegato
il presidente del calcio storico Michele Pierguidi – è stato grande, perché sono sette anni che ormai non assistiamo a un torneo in piena regola. E questo regolamento rappresenta un grande passo avanti per tornare ad assistere a uno spettacolo che il mondo intero ci invidia. Vogliamo un gioco maschio, ma leale. Ci sono cose che si potranno fare e altre no. A chi si comporta bene io dico: ‘noi ci siamo’, gli altri non li vogliamo più vedere”. L’obiettivo è uno: ripulire il torneo da certi eccessi e fare in modo che una delle tradizioni fiorentine più amate e seguite possa tornare ai suoi fasti: “Un regolamento che tende a responsabilizzare i calcianti e che ha lo scopo di ridare slancio e visibilità al Calcio Storico Fiorentino e al corteo della Repubblica Fiorentina”.
più notizie su
Per scegliere i finalisti del 24 giugno, il 18 si sfideranno bianchi e Rossi, il giorno dopo Azzurri e Verdi. Il regolamento è cambiato: abolito il limite d’età, i pugni sono nuovamente ammessi (ma solo nei tête à tête). Sanzioni severe per le infrazioni
un MoMento dell’edizione
2008
ALBERTO TIRELLI Presidente degli Azzurri
MASSIMO NARDI Presidente dei bianchi
“Qualche timore per le denunce, per il resto siamo fiduciosi”
“Si era innescato un meccanismo che in qualche modo andava fermato”
“Il regolamento nuovo è frutto di un lungo percorso. Molte delle istanze presentate dai quattro colori sono state accolte, e quindi non siamo scontenti. L’unico timore, comune e diffuso tra i calcianti, è quello relativo alle denunce. Ci auguriamo cioè che se ci saranno episodi fortuiti, quelli propri di qualsiasi sport (diversi dalla delinquenza gratuita), siano giudicati dalle autorità competenti al gioco e non da soggetti esterni. Siamo comunque molto fiduciosi: quest’anno il patto di lealtà tra calcianti è forte”
“Il regolamento? Questo è, e questo prendiamo. Ci sono stati degli errori a monte, purtroppo, da parte nostra come da parte dell’amministrazione, che in passato sembrava avesse un po’ strumentalizzato il gioco del calcio storico. Da quando ci fu la denuncia di un calciante nei confronti di un altro si è poi innescato un meccanismo che in qualche modo andava fermato, se si voleva continuare a giocare. Fino ad ora il sindaco si è impegnato a rilanciare la manifestazione e speriamo che continui così, e che intervenga subito se ci fossero dei problemi” (foto di Giuseppe Della Maria)
usi&costumi
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vIvA fIOReNzA/2. Tra feriti, processi e diserzioni, le ultime edizioni sono state travagliatissime
Dal 2005 a oggi, una tensione dopo l’altra Benedetta Strappi
I
l nuovo regolamento del calcio storico è arrivato a soffiare una ventata d’aria fresca sul ricordo degli ultimi tornei, tutti segnati, in qualche misura, da stravolgimenti, polemiche, risse, feriti e diserzioni da parte di qualche colore. Gli anni 2005 e 2006, in questo senso, furono emblematici: ci furono 43 procedimenti penali a carico di altrettanti calcianti per il torneo 2005, 54 per quello dell’anno dopo, con 21 referti medici mediamente importanti. E fu proprio dopo gli eccessi di quelle annate che si iniziò a pensare di rimodulare, una prima volta, il regolamento. Nel 2007, invece, il torneo fu sospeso dall’allora prefetto Andrea De Martino, e l’urgenza di lavorare a regole nuove per tentare di salvare la manifestazione divenne indifferibile, perchè Firenze si era ritrovata senza la sua tradizione. E fu così che si arrivò con restrizioni e clausole tutte nuove all’edizione 2008. Allora a decidere furono l’ex presidente del calcio storico, Elisabetta Meucci, la commissione sport e cultura del Comune e l’ex questore Francesco Tagliente. Si lavorò a un’operazione congiunta insieme alla questura e alle squadre, e ai quattro colori fu chiesto di rinnovarsi dal basso, e di inserire tra i loro giocatori esordienti e under 27. Furono anche inseriti limiti d’età massima (40 anni), l’obbligatorietà della
residenza a Firenze (o della nascita nel capoluogo o in provincia) e fu reso obbligatorio il tesseramento, da almeno due anni, a una federazione affiliata al Coni o a un ente riconosciuto. E niente precedenti penali, né carichi pendenti ammessi. Ma i Verdi non scesero in campo, e ancora una volta piazza Santa Croce restò a cuocere sotto il sole rovente senza un torneo vero e proprio. Il 2009, invece, fu la volta del torneo giocato a squadre miste: le prime due partite coincidevano con appuntamenti elettorali, e dopo incertezze varie si scelse di giocare lo stesso (prima Bianchi contro Rossi, poi Azzurri contro Verdi) ma con squadre formate da calcianti in realtà appartenenti a tutte e quattro le compagini. E così si arriva al 2010, altro anno di incertezze all’ombra della statua di Dante, che in piazza Santa Croce aspettava sorniona. Questa volta a non scendere in campo furono Verdi e Rossi, in disaccordo con il nuovo regolamento, e la partita del 24 giugno finì con la vittoria degli Azzurri contro i Bianchi per undici cacce e mezzo a tre. Ma si trattò, di fatto, di un’amichevole. E ora? Ora bisogna solo aspettare. Qualche malumore, tra i calcianti, più o meno sussurrato, si respira. Le regole nuove non sono state digerite all’unanimità e qualche tensione resta. Prudenza, scaramanzia, attesa, insomma. Anche ai vertici. Presidente Pierguidi, si gioca vero quest’anno? Ride. “Io direi proprio di sì, ma il 25 giugno sarò più sicuro...”.
BIAGIO CINGOLANI Presidente dei Rossi
FRANCESCO BOGAZZI Capitano dei Verdi
“Contenti a metà, ma se il nuovo regolamento servirà a rilanciarci ben venga”
“Non ci sentiamo tutelati, il cambiamento doveva essere più graduale”
“Di questo nuovo regolamento diciamo che siamo contenti a metà, ma se permette di rilanciare la manifestazione ben venga. Se è quello che serve per ritrovare un equilibrio e ripartire accettiamo allora i compromessi. Certo, il calcio storico non è più quello degli anni ‘80, i tempi sono cambiati e ora ci sono delle regole scritte, diventate inevitabili visto che si era arrivati al punto che un calciante ne avesse denunciato un altro. Prima era diverso, era tutto regolato da patti di onore. Siamo però contenti del nuovo presidente e della collaboratività del sindaco”
055 200.13.26 Il primo taxi tutto al femminile
“Il regolamento di quest’anno è stato approvato dal consiglio comunale ma noi non lo abbiamo firmato, nè lo firmeremo. Non ci sentiamo tutelati: certo, un cambiamento era giusto, perchè degli errori in passato ci sono stati, ma doveva avvenire in modo più graduale. Noi per primi, insieme a Rossi e Azzurri, l’anno scorso avevamo buttato giù undici punti, e siamo convinti che sia giusto punire comportamenti eccessivi, ma ci sembra che questo nuovo regolamento non sia stato fatto tanto per tutelare i calcianti, quanto altri interessi”
L’amica che ti accompagna www.intaxifirenze.it
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forchette&dintorni
Giugno 2011
teNdeNze/1. Dall’antipasto al dolce va in scena di tutto, dai “delitti” alla musica classica
Il ristorante diventa un palcoscenico... Non solo buon cibo, adesso si va a cena per godersi lo spettacolo, che si tratti di Dostoevskij o di un match di improvvisazione teatrale: il menu dei locali si allarga Paola Ferri
D
anza del ventre, tango argentino, concerti, performance teatrali e addirittura delitti. Lo spettacolo va in scena tra una portata e l’altra. Sono sempre più numerosi i ristoranti di Firenze e dintorni che si lanciano nell’impresa del trasformare la cena in un’esperienza multisensoriale, servendo insieme ai pasti un’opera originale, magari formulata su misura per l’occasione. In principio furono le cosiddette “cene con delitto”, organizzate in ville e casolari, adesso anche in normali ristoranti e circoli. Dall’antipasto al dolce va in scena il dramma, dopo l’ammazzacaffè si apre la gara: vince chi risolve per primo il giallo. Adesso la moda si sta un po’ sgonfiando. E i ristoratori si inventano di tutto di più. All’Albergaccio di Niccolò Machiavelli, a San Casciano, l’11 giugno prossimo sarà un concerto di musica classica ad allietare il pasto, mentre il 17 tra i tavoli andrà in scena una rappresentazione teatrale tratta dal romanzo “Le Notti Bianche” di Dostoevskij. “Da un paio d’anni cerchiamo di organizzare una serata del genere almeno una volta al mese – spiega Salvatore Grieco, che si occupa degli eventi dell’Albergaccio – e con discreto successo. Ogni volta arrivano dalle 20 alle 40 persone, anche un centinaio quando si tratta di mostre di pittura”. Il primo luglio sarà la volta del tango argentino, mentre il 17 dello stesso mese arriverà un match di improvvisazione teatrale. E il menu? “Anch’esso è in tema con la serata - spiega Grieco – in modo da creare un’esperienza unica”. Stesso spirito anima il ristorante San Paolo della Croce, in zona
Certosa, dove si cena insieme agli artisti della stagione Jazzato, che poi si esibiscono sul palco. L’antico refettorio dei frati si è trasformato agilmente in sfondo per spettacoli altamente selezionati, come i prodotti di stagione che finiscono nel piatto. Ambiente ricercato abbinato a musica dal vivo anche a Villa Caruso, a Lastra a Signa. Il pacchetto Caruso Summer Festival, “in onda” da fine giugno a fine luglio, comprende sempre apericena più spettacolo teatrale o concerto. La rassegna giunge quest’anno alla seconda edizione. Al Circolo Rigacci di via Baracca, invece, le cene-spettacolo si susseguono da quattro anni, ogni volta con una for-
Tra una portata e l’altra danza del ventre, tango argentino e performance mula diversa, dal cabaret al giallo e alle pièce teatrali. “E ogni volta – racconta Manuela da dietro al bancone del bar - si mettono a tavola 60-70 persone. Per lo spettacolo ‘Polvere di stelle’ abbiamo dovuto addirittura programmare una replica”. Chi fosse invece in cerca di atmosfere e sapori esotici può fare rotta al ristorante libanese Valle dei Cedri, in zona Santa Croce, dove periodicamente è possibile assistere a esibizioni di danza del ventre durante la cena. L’hummus e i falafel saranno solo l’antipasto della serata.
lA NoVItà A Ponte a Ema ha aperto i battenti il 22 Noir
ll burlesque sbarca tra i tavoli
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opo aver conquistato palchi e club di tutto il mondo il Burlesque debutta tra i tavoli di un ristorante. È stato inaugurato il mese scorso in via Chiantigiana 22 il “22 Noir”, ristorante che promette di fondere nel piatto tradizione e nuove tendenze. A partire dal più scherzoso e sexy degli spettacoli. Ispirato alle pin up degli anni ’50, il Burlesque si colloca perfettamente a metà strada tra seduzione e ironia. Lontano anni luce dagli spettacoli riservati ai soli uomini, lo strip tease in salsa burlesca ha affascinato prima di tutto le donne, che adesso lo vanno anche a imparare nelle palestre e nelle scuole di ballo. Ma a cena, tra una pizza e un pacchero al granchio, proprio non si era mai visto. A inaugurare le serate “piccanti” del 22 Noir, lo scorso maggio, la coppia Lucy Lady Ville & Mizzi Mia Grand’Ame, in arte Les Sorcières Sucreés, famose in mezzo mondo per le loro performance in tacchi e reggicalze. Uno spettacolo destinato a diventare un appuntamento fisso tra le pareti scure del 22 Noir,
les
sorciÈres sucreÉs
su cui si aprono grandi vetrate sul verde delle colline fiorentine. Per chi non fosse interessato al genere, c’è sempre un intimo giardino sul retro, dove consumare cenette a lume di candela sotto le stelle. Sempre dedicata a cene riservate, ma per gruppi più ampi, la saletta al primo piano, che si può prenotare anche per intero in occasione di compleanni, feste, meeting di lavoro o presentazioni. L’effetto è d’impatto: arredamento di design abbinato a un menu nel segno della tradizione toscana. Per informazioni e prenotazioni /P.F. tel. 055/641541.
forchette&dintorni
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teNdeNze/2. Francesco Flachi ha addirittura fatto “doppietta”. Ma non è certo l’unico
...e i calciatori vanno a segno in cucina Prima la panineria, poi un locale: per gestirli ha fatto scendere in campo tutta la famiglia. E anche il viola Gaetano D’Agostino ha seguito il suo esempio Francesca Puliti
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a decisione di appendere le scarpette al chiodo non è stata sua e certo lui l’avrebbe rimandata volentieri. Ma la vocazione da ristoratore Francesco Flachi, ex viola ed ex doriano, l’ha sempre avuta. “Mi è sempre piaciuta l’idea di aprire un locale – racconta – di stare in mezzo alla gente”. Di locali, in verità, ne ha aperti due. Prima è venuta la panineria “Panino di categoria”, in zona Ponte Rosso, a settembre dell’anno scorso. Poi, a soli sei mesi di distanza, l’ex attaccante ha fatto il bis, inaugurando lo scorso marzo il “Flet”. Tre i soci, tra cui un altro compagno di campo, Luca Saudati, ex Milan, “con cui ci dividiamo i compiti”, spiega Flachi. Già, perché fare i conti con i nuovi orari di vita non è stato facile, incastrarli con quelli di sua moglie ancora meno, “ma abbiamo superato il primo anno di squalifica, il secondo - per positività alla cocaina (ndr) - e questo è niente a confronto”. La moglie, in ogni caso, Francesco se la tiene ben stretta, anche lei a lavorare nel nuovo locale di San Frediano. “Tre giorni li passo qui, gli altri tre al Panino – continua – ma lì ci sono anche i miei genitori che mi danno una mano”.
Una gestione tutta familiare, insomma. Che funziona: basti vedere la fila che si forma in fondo a via XX Settembre all’ora di pranzo, per mangiare una delle famose schiacciatine, o l’assembramento di ragazzi davanti al Flet la sera. Certo, anche il nome del proprietario fa gioco. Così come l’assidua presenza degli ex compagni di squadra. Mutu, in particolare, è diventato un cliente affezionato del Panino di Categoria. “Con Adrian siamo diventati molto amici – racconta Flachi – mi viene a trovare spesso, così come io vado al suo ristorante, al Nove”. Il caso Flachi, infatti, non è l’unico. Anzi, sono diversi i calciatori che hanno deciso di investire nel settore culinario. Come Mutu, che ha fatto dell’amata movida notturna un mestiere e ha aperto un ristorante fashion in riva all’Arno insieme ad altri soci. Ed è riuscito comunque a salire all’onore delle cronache anche a causa dei ripetuti furti subiti: champagne e bottiglie di Sassicaia nel bottino. L’ultimo a sfoderare spirito imprenditoriale è stato il centrocampista viola Gaetano D’Agostino. Insieme alla famiglia gestirà la storica “Osteria de’ Macci”, nell’omonima via. La seconda vita (del locale prima an-
francesco flacHi
in uno dei suoi locali
cora che del calciatore) è cominciata proprio lo scorso 19 maggio. “Firenze mi piace tutta – ha dichiarato D’Agostino all’inaugurazione - e voglio portare avanti la tradizione della cucina toscana. Questa città mi è piaciuta fin dal primo momento,
non per niente ho preso casa in lungarno Ferrucci, che è una zona che mi fa impazzire. Rispetto a Udine è molto diverso il rapporto con la gente”. Solo che adesso i tifosi cominceranno a dargli le pagelle anche in cucina.
Zoom Dal Vivoli a Carapina, quelli che si fanno un nome a suon di coni, vaschette e fantasia
Chef del gelato crescono, tra coni per i Clinton e coppette al salame
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l segreto per farsi un nome in cucina? Osare. Che si tratti dello chef di un ristorante, di un barman o di un mastro gelataio la ricetta è sempre la stessa: scommettere su qualcosa mai provato prima. Così è stato per la gelateria Vivoli, in via Isola delle Stinche, che cominciò a distribuire coppette con il suo famoso cioccolato nel 1930, ben prima dell’avvento di un banco frigo degno di questo nome. E che si ritrovò nel 1999, durante il vertice dei capi di Stato e di governo a Firenze, a preparare una vaschetta da asporto nientemeno che per Bill, Hillary e Chealsea Clinton. Nulla di cui stupirsi, considerato il fatto che qualche
anno prima il gelato del Vivoli era già stato esportato negli Usa: Silvana, una delle gelatiere, fu infatti “rapita” dal proprietario del Divino, uno dei più celebri ristoranti di Los Angeles. E fu così che il gelato fiorentino finì nel cucchiaino di Dustin Hoffman e Harrison Ford. In fatto di “arte gelatiera”, in realtà, quasi nessuno batte Firenze. È qui che è nato uno dei gusti più copiati e amati d’Italia, il Buontalenti, coniato in viale dei Mille dalla gelateria Badiani, mixando panna, crema e una goccia di liquore. Continua a osare ogni giorno, invece, Simone Bonini, mastro gelatiere nonché proprietario del Carapina di piazza Oberdan.
Qui, come lo chef di un ristorante, Bonini propone ogni giorno gusti e abbinamenti diversi in cono e coppetta. L’ultima “follia”, partorita in occasione del Festival del Gelato, è rappresentata dai gusti “salati”: fico e salame, prosecco e culatello, parmigiano reggiano e prosciutto San Daniele, pistacchio e mortadella di Bologna. Ottima alternativa al panino per chi preferisce un cono in pausa pranzo, sfiziosa tentazione per chi ama sperimentare. Per farlo, però, c’è ancora poco tempo: salame e parmigiano lasceranno il bancone di Carapina il 12 giugno. Ma chissà che /F.P. non si tratti solo di un arrivederci.
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attualità
Giugno 2011
lA NOvItà/1.
Prevista l’apertura di due agenzie: una centrale e una sul territorio di Firenze
Scandicci, nasce la “banca metropolitana” Prende vita un nuovo istituto di credito cooperativo: entro metà mese si chiuderanno le sottoscrizioni, che hanno già superato quota cinque milioni di euro Luca Squarcialupi
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asso dopo passo, sottoscrizione dopo sottoscrizione, alle porte di Firenze sta crescendo una nuova banca di credito cooperativo, che affonda le sue radici a Scandicci ma che guarda all’intera area metropolitana. L’idea è stata lanciata meno di due anni fa e adesso la banca di credito cooperativo di Scandicci sta prendendo forma: entro metà mese si chiuderanno le sottoscrizioni (che hanno superato quota 5 milioni di euro), mentre la società – secondo le previsioni – nascerà entro il 20 settembre. L’iter burocratico si dovrebbe poi concludere tra febbraio e marzo 2012, quando la nuova banca potrà iniziare a operare sul territorio. Lo zoccolo duro dell’istituto è rappresentato da persone fisiche, in maggior parte imprenditori, lavoratori autonomi e pensionati, provenienti da Firenze e Scandicci, che hanno risposto all’appello e hanno sottoscritto le azioni. Un importante ruolo lo hanno avuto anche le imprese e le associazioni. La parola d’ordine, adesso, è fare sistema: l’istituto scandiccese, una volta entrato in funzione, si dovrà infatti misurare con altre sette banche di credito cooperativo attive nell’area fiorentina. Proprio da Scandicci è stata lanciata l’idea di creare una rete tra queste realtà, una sorta di integrazione che eviti lo spreco di risorse e, soprattutto, una concorrenza spietata. “Ogni banca di credito cooperativo ha la sua identità e la sua visione che spesso coincide con il territorio o la comunità rurale - spiega Giovanni Doddoli, ex sindaco di Scandicci, alla guida del comitato promotore - non ci saranno dispersioni di patrimonio se il progetto di integrazione verrà preso in considerazione”. Un primo incontro per fare il punto sul progetto si è svolto lo scorso 23 maggio, richiamando oltre 500 persone, che hanno tracciato le linee guida e gli obiettivi dell’istituto. I primi progetti esistono già. Il
Cari mamma e papà, anche se sono piccolino, vorrei andare in una scuola o nido qui vicino, dove con tanti bambini poter stare, per disegnare, cantare, recitare, socializzare e giocare!!
“Il Mondo di Pinocchio” è il suo nome, “Asilo nido” il suo cognome.
comitato promotore ha già pensato all’apertura di due agenzie: una, quella principale, nella zona centrale di Scandicci, l’altra sul territorio di Firenze. “Quella che nascerà sarà una banca metropolitana – precisa ancora Giovanni Doddoli – vogliamo misurarci con la grande città, con le opportunità e le problematiche dei soggetti di questo territorio. Quello che stiamo creando è un istituto di credito vicino alle realtà locali e che reinvestirà le sue risorse sul territorio”. Per informazioni: www.bccs.it.
alcuni dei coMponenti del coMitato proMotore
lA NOvItà/2. Lo strumento per evitare i tribunali è diventato obbligatorio in alcuni casi
Tra i due litiganti? Ora arriva il mediatore P
rima del giudice, prima degli avvocati, prima di un lungo e costoso iter giudiziario. Non è necessario entrare nelle aule di tribunale per risolvere una lite civile o commerciale: il cittadino ha a disposizione lo strumento della mediazione, che di recente è diventata obbligatoria per alcune materie. In concreto, le parti si trovano davanti a un professionista imparziale (iscritto in appositi registri), che aiuta a trovare un accordo amichevole. Nessun avvocato, quindi, meno spese e tempi certi: entro quattro mesi la pratica deve essere infatti conclusa. Una soluzione utile anche per alleggerire i già congestionati ingranaggi della macchina giudiziaria italiana. Dal marzo scorso, prima di arrivare davanti al giudice, i cittadini sono obbligati a percorrere la strada della conciliazione per una gamma di materie che va dai contratti assicurativi e bancari a quelli d’affitto, dalle successioni ereditarie ai risarcimenti danni per responsabilità medica, fino alla diffamazione. A questa lista, dal prossimo anno si aggiungeranno le liti
condominiali e quelle legate alla Rc auto. “I vantaggi stanno nella riduzione dei tempi, delle spese sostenute dai cittadini e dei costi sociali – spiega Brunetta Tarli, dirigente della Camera di commercio di Firenze, che si occupa di mediazione civile – inoltre la conciliazione permette alle parti di ristabilire i rapporti che si sono incrinati, un fatto che, ad esempio, può consentire di mantenere rapporti commerciali, se si tratta di una disputa tra aziende”. La Camera di commercio di Firenze da un decennio offre il servizio di mediazione civile. L’anno scorso sono stati oltre 370 i soggetti che si sono rivolti a questa struttura, da gennaio a metà maggio di quest’anno sono stati 120, con un trend in crescita durante gli ultimi mesi. Per avviare una procedura di mediazione basta un click: è necessario scaricare un modulo (www.fi.camcom. it, nel caso della Camera di commercio fiorentina) da compilare con tutti i dati riferiti alle parti in gioco e alla lite per cui si chiede un risarci/G.C. mento.
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l’estAte fIOReNtINA... Il 16 giugno via a un cartellone ricco di proposte per tutti i gusti
Il caldo si combatte a suon di eventi Un mega concerto di George michael in piazza Santa Croce e uno dedicato
AllA fORtezzA
a Ernesto De Pascale con ospite la bandabardò, ma anche castelli di sabbia
Sfilate, party e novità In arrivo Pitti Immagine
in riva all’Arno, cinema all’aperto con le cuffie e bignami sulla Recherche di Proust. Riccardo Ventrella: “Vogliamo offrire vivibilità a chi rimane in città” Ludovica V. Zarrilli
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a biblioteca delle Oblate per i libri, l’anfiteatro delle Cascine per la musica (di ogni genere) e il complesso delle Murate per cinema, video e tutto ciò che è contemporaneo. Sono questi i tre luoghi chiave dell’estate che sta per iniziare (dal 16 giugno al 25 settembre), una stagione che non vuole lasciare nessuno “a bocca asciutta”, mescolando con sapienza dosi uguali di divertimento e di cultura, quella con la c maiuscola, che non è detto si faccia necessariamente in luoghi noiosi e con gente dalla puzza sotto il naso, anzi. Il programma, che ha la direzione artistica firmata da Riccardo Ventrella, direttore del Teatro della Pergola, e vede il contributo intellettuale di numerosi soggetti (tutti quelli che hanno partecipato a un bando aperto lanciato dal comune e i cui progetti sono stati selezionati) avrà, al posto di pochi grandi eventi, una serie numerosissima di micro momenti di grande spessore, di cui lo stesso direttore ci ha parlato. Come sarà questa Estate Fiorentina? Sarà un’estate che punta molto ad offrire vivibilità a chi rimane in città, offre spazi per incontrarsi, per fare delle attività e per pensare. Per vivere Firenze per due mesi e mezzo in maniera diversa. Molta attenzione è stata data allo studio di eventi adatti a tipologie di pubblico differenti. In questo senso mi piacerebbe che alcuni posti topici delle notti fiorentine come ad esempio la spiaggia sull’Arno, piazza Annigoni e piazza Tasso, non si accontentassero della limitante patente del “birraio” ma diventassero anche un punto di ritrovo in grado di offrire servizi alla collettività stando aperti anche durante il pomeriggio. Le parole eventi e curiosità cosa le fanno venire in mente? Mi viene in mente un evento straordinario, una gara di castelli di sabbia alla spiaggia di San Niccolò il giorno di Ferragosto, un’occasione che invoglia non solo a fare qualcosa di diverso ma anche a vadere la città da una prospettiva diversa. E poi mi viene in mente anche un cinema
la spiaggia sull’arno
all’aperto speciale allestito alle Murate dove, per dare la possibilità a chi lo vuole di usufruirne senza dare fastidio ai residenti, verranno distribuite delle cuffie ad ognuno dei partecipanti. E ancora una serie di incontri alle Oblate a metà strada tra spettacolo e divulgazione, che permetteranno poi di sostenere una conversazione brillante sulla Recherche di Proust senza aver letto necessariamente i dodici volumi. L’evento di apertura?
Sarà un concerto all’Anfiteatro dedicato a Ernesto de Pascale (amatissimo giornalista e musicista scomparso a febbraio) con una serie di amici sul palco, tra i quali la Bandabardò. Il nome più altisonante? George Michael, che si esibirà in piazza Santa Croce il 10 settembre. Un’estate vivace e terogenea, che dà voce alle voci del territorio, offrendo nuovi spunti per pensare la città.
...e QuellA fIesOlANA. Fo, Travaglio e Allevi alla 64esima edizione della kermesse
Sul colle una stagione a ritmo di cultura È
una stagione all’insegna della cultura, del divertimento e degli spettacoli di qualità quella che sta per cominciare sul colle etrusco. Squilli di trombe e rulli di tamburi per la 64esima Estate Fiesolana che si preannuncia, mai come quest’anno, ricca di eventi e di ospiti di portata internazionale che calcheranno non solo il palcoscenico del Teatro Romano, ma anche quello fiorentino dell’anfiteatro delle Cascine con cui Fiesole ha stretto una partnership. Dario Fo e Franca Rame, Giovanni Allevi, Max Gazzè, grupo Compay Segundo, Cassandra Wilson e poi Beppe Grillo e Marco Travaglio, sono solo alcuni delle star che si esibiranno nel corso della kermesse lunga quasi un mese e mezzo. “Anche quest’anno con un grande sforzo il Comune di Fiesole finanzia questa importante manifestazione attraverso il sostegno esterno e senza incidere sul proprio bilancio – spiega il sindaco Fabio Incatasciato -. Un ricco calendario fra musica, incontri e spettacoli che fa sì che la kermesse sia una delle più importanti fra i festival estivi del panorama toscano e nazionale”. Si comincia il 20 giugno con la musica classica degli allievi della Scuola di musica di Fiesole e si prosegue
con le sonorità raffinate di Vivere Jazz: il Grupo Compay Segundo farà rivivere la tradizione del “Buena Vista Social Club” (19/7) mentre Mike Stern, chitarra eclettica che riscalderà con la sua band l’Anfiteatro delle Cascine (6/7), e Cassandra Wilson (18/7), la più grande jazz vocalist vincitrice di due Grammy Awards, che salirà sul palco del Teatro Romano dopo 15 anni di assenza in Toscana. La collaborazione fra Comuni, che traccia anche una linea ideale tra i due teatri, porterà inoltre il Premio Nobel Dario Fo a raccontare a Fiesole le novelle del Boccaccio “rivedute e scorrette” insieme alla moglie Franca Rame (26-27/7), dopo essere passato da Firenze per incontrare il pubblico. Novità di questa edizione, un teatro che parla di attualità con Beppe Grillo, di ritorno dai suoi successi a Londra e Parigi, per parlare della rivoluzione della rete, la scena costituita da un grande schermo per uno spettacolo sempre work in progress (16/7); e con Marco Travaglio che, dopo aver registrato il tutto esaurito nei teatri d’Italia con “Promemoria”, presenta il suo nuovo show con la partecipazione di Isa/C.G . bella Ferrari, “Anestesia totale”, fra disinformazione e politica.
A
biti, lustrini e una carrellata di eventi che lascia presagire una nuova spumeggiante stagione. E’ tutto pronto per l’edizione numero numero 80 di Pitti Immagine Uomo, che apre i battenti alla Fortezza da Basso il 14 di giugno (fino al 17, ndr) e ragala alla città l’anteprima della moda maschile della primavera-estate 2012. Circa 1000 i marchi alla Fortezza, a cui si aggiungono le 80 collezioni donna protagoniste a Pitti W alla Dogana, per un totale di quasi 1.100 collezioni presentate. Il ruolo del salone come punto di riferimento sulla scena internazionale è dimostrato dai numeri delle aziende e dalle richieste di partecipazione, in continuo aumento a ogni edizione. E poi c’è il pubblico dei compratori: all’ultima edizione estiva di Pitti Uomo, su un totale di oltre 32.000 visitatori, sono stati 19.200 i buyer arrivati a Firenze dalle boutique e dai concept store più importanti del globo. Guest fashion designer sarà Scott Sternberg con Band of Outsiders. La sera di mercoledì 15 giugno in una location d’eccezione, la ex-Manifattura Tabacchi, Scott Sternberg presenterà la nuova collezione 2012assieme alle collezioni donna Resort 2012 di Boy. Lo special event di Pitti W n.8 sarà invece Rodarte, l’acclamato brand californiano di Laura e Kate Mulleavy, già sotto i riflettori delle ultime passerelle newyorkesi e del red carpet di Hollywood. La sera di giovedì 16 giugno, le Rodarte presenteranno in anteprima assoluta e con un evento site specific, una Special Collection e la prima monografia a loro dedicata. A fare da contorno agli eventi più “istituzionali”, ecco arrivare una serie di feste e festicciole collaterali che coinvolgeranno direttamente la città, i suoi abitanti e gli ospiti di passaggio, per un fine settimana all’insegna della moda e della movida. Da non perdere Firenze & Fashion, serata (14/6) in cui tutti i negozio del centro, con epicentro tra piazza della Repubblica, piazza Strozzi e via Porta Rossa rimarranno aperti fino alle 24. Una volta terminato il via vai di Pitti Uomo, ecco arrivare puntualissimi i baby modaioli di Pitti Bimbo (23-25 giugno) che prenderanno possesso delle passerelle per poter mostrare al pubblico il meglio della moda per under 13 e dulcis in fundo arriva Pitti Filati che dal 5 al 7 luglio porterà in città il meglio dei tessuti prove/B.B. nienti dai cinque continenti.
cultura
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l’APPuNtAMeNtO. Tre giorni di visite, concerti, mostre e seminari per celebrare l’Unità d’Italia
150 anni insieme alla Fratellanza Militare Sauro Deledda
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rte e cultura: è questo il binomio che caratterizzerà uno degli eventi clou per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia. A organizzare la manifestazione “Un’Associazione, una Nazione”, che si terrà a Firenze il 18, 19 e 20 giugno, è la Fratellanza Militare, la cui storia si lega fortemente a quella della nostra patria visto che furono i reduci garibaldini e i reduci dell’esercito nazionale risorgimentale a fondarla nel 1876. Nel corso di questi anni i suoi militi e i suoi volontari sono sempre stati partecipi di tutte le vicende più significative. L’impegno nell’alluvione del 1966, l’attentato dei Georgofili nel 1993 fino al terremoto che nel 2009 ha distrutto L’Aquila, solo per citarne alcuni. Un impegno quotidiano, silenzioso, al fianco dei soggetti più vulnerabili della società. “Per tutta questa serie di ragioni – spiega Filippo Allegri, presidente della Fratellanza Militare di Firenze – non potevamo non celebrare questo appuntamento così significativo. Abbiamo voluto onorare il nostro Paese nel segno di quella concretezza che da sempre ci contraddistingue, facendo di questa ricorrenza un momento di riflessione e di rivisitazione della nostra lunga militanza a favore degli altri”. L’evento è del tutto gratuito e prevede visite guidate, concerti, mostre e seminari. Tre giorni in cui scoprire
e riscoprire la nostra città guardandola con occhi diversi e da diverse angolazioni. Sarà possibile ammirare scorci e angoli finora celati e che per l’occorrenza potranno essere fruiti dal grande pubblico. “Un’Associazione, una Nazione” sarà inaugurata in grande stile con l’apertura del complesso monumentale di Santa Maria Novella, grazie alla collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, dell’Officina del Profumo-Farmaceutica di S. Maria Novella (di cui sarà possibile visitare il museo), del Comune, del Ministero dell’Interno e dell’Opera per Santa Maria Novella. Si potranno rivivere i fasti rinascimentali camminando nel Chiostro della Sindicheria o nel Chiostro Verde. La vista avrà un “sussulto” nel contemplare il Cappellone degli Spagnoli, il Chiostrino del Dati o la Cappella di Baldassarre di Simone degli Ubriachi. Tra gli eventi speciali anche la mostra sull’associazionismo risorgimentale e il concerto Viva Verdi, “un omaggio all’arte italiana del canto, della musica e del teatro - sottolinea Lucia Cavina, Comandante di Compagnia della Fratellanza Militare - nei giorni della manifestazione si avrà libero accesso alle sedi dell’associazione Reduci Garibaldini, dell’Associazione Mazziniana Fiorentina e della Fratellanza Artigiana d’Italia, dove sarà possibile visionare un commovente e raro patrimonio di documenti e
filippo allegri
insieMe al presidente della
repubblica giorgio napolitano
cimeli del periodo risorgimentale”. In ultimo, e non certo per importanza, la presentazione del volume “Un’associazione, una nazione. Un secolo e mezzo di storia della Fratellanza Militare di Firenze” nella sede del Consiglio Regionale
della Toscana, “un’occasione – conclude Cavina – per discutere dell’associazionismo di matrice risorgimentale. L’evento del 18, 19 e 20 giugno sarà un inno alla bellezza, all’operosità e alla libertà del nostro Paese”.
l’INIzIAtIvA. Tre amici hanno creato un circolo per amanti della lettura e non solo
Tutti attorno a un tavolo, nel nome dei libri N
el rispetto di una secolare tradizione che prende ispirazione dall’antica Accademia dei Percossi, ma anche dal salotto romano di Cristina di Svezia e dai circoli parigini dell’Ottocento, si ritrovano con cadenza mensile i membri del Circolo Letterario di Firenze, organizzato con successo, da ormai quasi due anni, dall’Associazione Culturale Small Room. Un gruppo affiatato, nato dall’iniziativa di tre ragazzi: Mirko Tondi, Claudia Moretti Pananti e Claudio Francardi. Già facenti parte della compagnia teatrale “I Rene-Fiz”, i tre hanno deciso di unire le forze per promuovere la cultura in
città e richiamare l’interesse di altri appassionati di lettura. Il gruppo, cresciuto col procedere degli incontri e divenuto poi una sicurezza nel panorama culturale cittadino, forse non è l’unico a riunirsi con l’intento di condividere i propri pareri riguardo alle letture svolte, ma senz’altro il più vivace e informale tra i ritrovi di questa natura. Il Circolo Letterario di Firenze unisce amanti della letteratura giovani ad altri più navigati, poeti, scrittori e assidui lettori. Ognuno è libero di portare e leggere i propri scritti, nel corso di ogni incontro. Oltre a dare spazio agli autori emergenti, il Circolo si propone
di affrontare la lettura di un testo specifico o l’approfondimento di un tema particolare ogni mese, che sarà spunto di discussione all’appuntamento successivo. Per far parte di questo gruppo non occorre alcuna tessera di iscrizione, né esistono quote da versare. Nel periodo estivo (a eccezione del mese di agosto, in cui si ferma), il Circolo viene ospitato dalla Caffetteria delle Oblate, al secondo piano della biblioteca. Il giorno di ritrovo è in genere l’ultimo martedì del mese, in orario serale (a cominciare dalle 21,30). Info: circololetterario@hotmail.it oppure circolo/C.D.N. letterariofirenze.blogspot.com.
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fIOReNtINA. L’esplosione dell’ex giocatore del Pisa per molti è stata una sorpresa
Cerci: da Massimo Ciavarro a Messi? Si è conquistato il “titolo” di dottor Jekyll e mister Hyde della serie A da poco conclusa. Dai fischi della curva ai cori: nel mezzo gol e sprazzi di buon gioco. ora lui se la ride e assicura: “Una rivincita personale”
alessio cerci
Andrea Capretti
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eo Messi o Massimo Ciavarro? Fenomeno potenziale o oggetto di ululati e fischi della curva? L’ultima versione calcistica del letterario dubbio, Dottor Jekyll o Mister Hyde, va in scena a Firenze e ha la faccia sorridente di Alessio Cerci. Otto gol in maglia viola, quattro consecutivi spalmati su due partite, ed ecco che la stessa città, lo stesso stadio che appena lo scorso febbraio copriva di insulti e fischi preventivi il ragazzo tutto riccioli e dribbling si coccola il suo nuovo idolo. “Non è giusto fischiare a priori Cerci”, aveva sbottato Mihajlovic tempo fa, dopo la gara con il Genoa. Oggi nessuno lo vuole ammettere, ma l’ambiente viola è pieno di sguardi del tipo “chi è ora quello scarso?”. Non manca chi sostiene che ci sia una buona dose di verace ironia toscana dietro ai cori pro Cerci, soprattutto dopo che in qualche intervista all’ex giallorosso erano scappati paragoni a metà tra il sognante e
la troppa sincerità con mancini di lusso, quali Robben o il divino argentino, ma la sostanza è che l’euforia attorno al ragazzo è palpabile e dimostrata dall’assedio dei tifosi a caccia di foto e autografi dopo le ultime partite. Cerci ci ha messo del suo regalandosi gol e continuità, anche nelle gare in cui la Fiorentina si è squagliata prima del tempo. La favola del brutto anatroccolo che si trasforma in cigno non è nuova, ma quella di Cerci sembra una vera riedizione a tinte viola. Basti ricordare che sempre pochi mesi fa, nell’imbarazzo generale, a un’asta di beneficenza con le maglie dei giocatori della Fiorentina un solo lotto andava deserto: quello con le offerte per la 24 di Cerci. “Il momento è davvero positivo e diciamo che questa è una sorta di rivincita personale”, ha raccontato il 23enne di Valmontone, cresciuto nelle giovanili della Roma a suon di giocate di classe e paragoni illustri, per uno dei tanti romanisti a cui si chiedeva di continuare la dinastia dei campioni fatti in casa dopo Totti e De Rossi. Ci aveva creduto persino Fabio Capello, che nel giugno 2008 gli faceva assaggiare la serie A ad appena sedici anni e mezzo.
Debutto precoce, infortunio immediato per Cerci che va a farsi le ossa a Brescia prima e a Pisa poi. Ventura gli pennella un ruolo da esterno offensivo nel 4-2-4 dei nerazzurri, ricambiato con dieci gol nel campionato di serie B (record personale), ma il destino chiede subito il conto con due infortuni alle ginocchia. Stessi colori, una categoria più in alto, ma per Cerci la magia non si ripete con l’Atalanta nel 2008-09, e così ecco il ritorno a Roma, in cerca o in attesa di una nuova occasione. Quella che in estate gli ha offerto la Fiorentina, condita da un ricco contratto quinquennale dietro cui si è trincerato anche il ds Corvino quando tutta la città gli chiedeva di sbarazzarsi di quel ragazzo troppo innamorato del pallone e delle grosse macchine. Una rombante Maserati, parcheggiata e multata a ripetizione nelle zone più proibite del centro storico. Poi i gol che cambiano tutto e Jekyll Cerci, rispetto al suo lato oscuro, sembra aver imparato pure come godersi i suoi momenti migliori: “Se stasera parcheggio in piazza Duomo? No, sto a casa che è meglio”. Insomma, se una doppietta ti cambia la vita, figurarsi due…
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Il PuNtO. Dopo aver chiuso al nono posto, la squadra è pronta a rinnovarsi e ripartire
Una stagione da buttare. O forse no Cristina Guerri
N
on tutto è da buttare via di questa malinconica stagione da eterna insoddisfatta per la Fiorentina. Anche se, e qui saranno tutti d’accordo, molte cose non sono andate
come avrebbero dovuto. A partire da Sinisa Mihajlovic. Non era facile cancellare Cesare Prandelli dalla mente di tutti. Anche dei giocatori. Che non hanno certamente aiutato il serbo nel suo percorso sulla panchina viola. Gli infortuni, poi, sono stati continui, e hanno colpito molto spesso chi doveva guidare la squadra
In un anno caratterizzato dal lungo stop di Jovetic, dai problemi di mutu e da tanti infortuni, il finale è stato incoraggiante
verso risultati più soddisfacenti. Vedi Jovetic, messo ko addirittura prima che cominciasse la stagione. Ma anche D’Agostino, Montolivo, Vargas, Santana. E Mutu (che non era infortunato ma squalificato per il caso sibutramina), solo per citarne alcuni. E tutte queste componenti hanno fatto sì che la Fiorentina disputasse (e terminasse) la stagione al di sotto delle sue aspettative. Sopratutto quando i giochi erano ancora tutti da scrivere. Un inzio di campionato abbastanza turbolento, con otto sconfitte (compresa quella con l’Inter, al Franchi, giocata però a metà febbraio) nel girone di andata. Nel ritorno, i ko sono stati molti meno, e questo è sicuramente l’aspetto positivo da sottolineare. L’arrivo di Behrami nella finestra del calciomercato invernale ha consentito a Mihajlovic di colmare alcune lacune nel centrocampo. Ma anche il recupero di Vargas non va dimenticato, con il peruviano che ha ridato nuova linfa alla corsia sinistra. Per non parlare del redivivo Cerci, rinato nella parte finale della stagione. Da vituperato a idolo della Curva Fiesole. Che per scherzo lo ha paragonato addirittura a Messi per le sue prodezze. Insomma, dicevamo che, nonostante tutto, qualcosina di buono si è visto. Malgrado la classifica, che non regalerà nemmeno quest’anno un piazzamento in Europa, ma che proprio per la fase conclusiva della stagione può comunque far pensare bene per il futuro. Prima di tutto ci sarà il mercato, e una rosa quin-
di da rinnovare e rinforzare, stando sempre attenti al monte ingaggi. Ai vertici della piramide ci sarà sempre Mihajlovic. Qualche giocatore, invece, se ne andrà. Chi è ancora troppo presto per dirlo, ma la prossima stagione potrebbe vedere una Fiorenti-
na rivoluzionata. Ci sono i giocatori in scadenza (Donadel, Santana, Comotto), ci sono quelli che vogliono andarsene (Montolivo, Frey, etc..). Tutto è da scrivere, con la speranza di ritrovare la stessa Fiorentina entusiasmante di qualche anno fa.
AmARCoRD Genova, 3 giugno 1956: il primo scudetto
Una sconfitta dolce dolce
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arti, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, Prini. Loro sì che il 3 giugno se lo ricordano bene, perché mai sconfitta fu più dolce per la Fiorentina e i suoi tifosi. A Genova, il 3 giugno 1956 la squadra allenata da Fulvio Bernardini perde contro il Genoa 3 a 1, ma è l’unica partita persa in campionato, nonché l’ultima di giornata, e non ci sono più limiti alla festa per il primo scudetto della storia viola. La Fiorentina si cuce sul petto il tricolore (cosa che ha fatto solo un’altra volta nella sua storia) e corona una rincorsa alle grandi del calcio iniziata negli anni ’50 e culminata nello scudetto ‘55’56, dopo quattro piazzamenti consecutivi tra le prime cinque della classifica. Un’annata magica, iniziata con i colpi di mercato del presidente Befani, Julinho
e Montuori, accesa dal roboante successo per 4-0 sulla Juventus in avvio di campionato (bissato con un 2-0 al ritorno) e diventata una cavalcata trionfale, dopo il primo posto conquistato all’ottava giornata e mai mollato fino alla fine. Trentatré risultati utili consecutivi, campione d’Italia con cinque giornate di anticipo, dodici punti di vantaggio sulla seconda, il Milan. Numeri di un torneo storico e di un ricordo indelebile, come i 21 gol di “Pecos Bill Virgili”, le parate di Giuliano Sarti, la costante presenza di Gratton e Segato (disputando tutte e trentaquattro le gare stagionali), i dribbling di Julinho e le giocate di Montuori. Così, il giugno del 1956 divenne indimenticabile per tutto il mondo viola, al punto che quasi tutti i giocatori di quel periodo hanno deciso di vivere a Firenze al ter/A.C. mine della loro carriera.
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sport nel comune
il punto. Promozioni per le squadre in entrambi gli sport: il paese si dimostra “in forma”
Calcio e volley, Impruneta avanti tutta Lorenzo Mossani
Vincere non è mai facile, stravincere ancora meno. È stato un anno particolare,
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questo, per lo sport locale. Il Reporter ha chiesto a Silvia Brenzini, dirigente della compagine di pallavolo, il segreto per trasformare un sogno in realtà
Silvia Brenzini
I momenti più piacevoli della stagione? Di momenti belli ce ne sono stati molti. Ricordo con molto piacere tutti gli scontri diretti per mantenere la testa della classifica, tutti vinti alla grande!. Hai mai pensato di ricominciare? I miei patti erano stati chiari fino dall’inizio: non giocare più, non perché non avevo più voglia, ma perché dovevo dire ‘basta’. Sono una drogata di volley. In realtà mi sono allenata con una certa regolarità almeno per due giorni alla settimana, non con lo scopo di poter giocare ma soltanto di contribuire ad alzare il livello in allenamento, insomma un semplice aiuto. E poi perché toccare quella palla è sempre un piacere immenso, un’emozione che non passa mai, è un amore incondizionato verso questo sport. Una vittoria fuori dal campo, ma quasi da giocatrice aggiunta... La vittoria fuori dal campo ha un sapore diverso ma è sempre bello fare nuove esperienze. Come primo anno da dirigente accompagnatore sono contentissima. Qual è il futuro della squadra? Per quello che riguarda il futuro stiamo cercando di attrezzare una squadra all’altezza della Serie C, quindi il nostro obiettivo è rinforzarci per arrivare ad un salvezza tranquilla. Tutta la società e lo staff tecnico stanno lavorando in questa direzione. Siamo consapevoli che la prossima stagione pallavolistica non sarà fatta solo di vittorie, quindi dovremo dimostrare ancora di più il nostro valore con tanta voglia di fare, entusiasmo e buona volontà, doti che quest’anno ci hanno sempre accompagnato.
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mpruneta caput mundi dello sport, almeno così sembra vista la doppia promozione della pallavolo e del calcio. Secondo gli esperti nemmeno tanto inattese. Focus sulla pallavolo promossa in serie C, con Silvia Brenzini, quest’anno team manager ed alzatrice di assoluto valore che ha militato anche nella squadra imprunetina. Cosa vi ha fatto fare il salto di qualità? Abbiamo fatto solo due validi innesti: palleggiatrice e attaccante. Siamo partite con l’idea di fare un buon campionato magari stare nelle prime tre, ma quando ci siamo rese conto che potevamo puntare ad essere le “prime della classe” perché abbiamo preso consapevolezza dei nostri mezzi, ci siamo dette che noi e solo noi potevamo perdere questo campionato. La consapevolezza di essere le più forti... Da lì abbiamo collezionato vittorie su vittorie, fino ad arrivare a festeggiare la promozione con due giornate di anticipo. Da sogno a realtà!. Non abbiamo mai mollato e l’armonia del gruppo ha fatto il resto. Il paese come ha reagito? Quest’anno anno non è mai mancato l’entusiasmo: è anche grazie anche alle persone che ci sono state vicino che siamo in Serie C. Ci puoi descrivere il “carattere” delle giocatrici dell’Impruneta? Tutte le ragazze, anche quelle che hanno avuto poco spazio per giocare, si sono allenate sempre al massimo, non si sono mai risparmiate e anche a loro non è mai mancato l’entusiasmo. Ovviamente tutto questo sotto gli occhi di due allenatori bravi e competenti che hanno sempre e comunque creduto in tutte noi: la squadra è stata comandata da due grandi condottieri!.
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PAllANuOtO. La Final Eight della World League alla Costoli
Un mini Mondiale a Firenze Simone Spadaro
NuOtO. A tu per tu con Axel Belig
Un campione in acqua (e fuori) Prossima tappa, le paralimpiadi
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incere nella vita prima che nello sport. È la bellissima storia di Axel Belig, campione di nuoto con la sindrome di down. Entrati in casa del campioncino si capisce subito di che stoffa sia fatto: nell’ingresso, come arredamento, Axel ha medaglie e coppe: quasi tutte di un solo colore, oro. Al 17enne non piace arrivare secondo. Il nuoto ha pienamente compensato una vita di molti sacrifici. Inizialmente non è stato facile, per lui. Per i bambini con la sindrome di down lo sport è visto esclusivamente come ludo, perchè non tutti hanno il carattere per l’agonismo. Per arrivare a muoversi come un pesce in acqua, il fiorentino ha dovuto allenarsi a Prato. A Firenze ha trovato molti istruttori che gli hanno permesso di nuotare,
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al 21 al 26 la piscina Costoli di Firenze ospiterà la Final Eight della World League di pallanuoto maschile. All’appuntamento fiorentino, che qualificherà alle Olimpiadi di Londra 2012, parteciperanno quattro squadre europee suddivise in due gironi: Serbia (campione in carica), Usa, Cina e Italia (paese ospitante); Canada, Australia, Croazia e Montenegro. La Rari Nantes Florentia è stata chiamata, dalla federazione italiana nuoto, a supportare organizzativamente l’evento. “Firenze – sottolinea il vicesindaco Nardella – torna a ospitare un grande appuntamento di questa disciplina dopo gli Europei del 1999. Assieme alla Fin, che ringrazio unitamente alla Regione Toscana e alla Provincia di Firenze, abbiamo elaborato un progetto che fra poco più di un mese ci porterà a vivere un evento di grande importanza. Fin d’ora posso affermare che ci impegneremo per ripagare la fiducia che ci è stata concessa e assicuro qualità organizzativa e bellezza di un impianto come la Costoli che stiamo sottoponendo a manutenzione straordinaria”. In previsione di questo appuntamento l’Amministrazione comunale ha eseguito una serie di interventi per complessivi 200.000 euro. La piscina Costoli avrà una capienza, a lavori ultimati, per 2200 spettatori. Ogni giorno si disputeranno quattro partite: ore 16, 17.30, 19 e 20.30, con l’Italia che giocherà sempre la gara serale. Già decisi i due gironi con l’Italia di Sandro Cam-
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pagna nel raggruppamento A insieme a Stati Uniti, Serbia e Cina. Nel B Montenegro, Croazia, Canada e Australia. Tre gare eliminatorie poi sfide incrociate prima contro quarta e seconda contro terza, semifinali e finali. Biglietti popolari (10 euro) validi per l’intera giornata di gare. “Abbiamo fortemente voluto questa manifestazione – ha detto il Presidente della FIN Barelli – vincendo la concorrenza di altre nazioni. La finale di quest’anno assume poi un significato particolare perché qualifica alle Olimpiadi di Londra e l’Italia giocherà per centrare l’obiettivo. In caso contrario ci giocheremo la qualificazione ai mon-
diali di luglio a Shangai”. Fiducioso il CT Sandro Campagna: “Siamo cresciuti negli ultimi anni e proveremo a conquistare la qualificazione diretta alle Olimpiadi a Firenze. Già dal 18 giugno ci alleneremo a Pontassieve – aggiunge il selezionatore – e puntiamo ad organizzare un’amichevole con la Cina a Pontassieve il 19”. Un’occasione da sfruttare per il Presidente della Rari Pieri: “Abbiamo bisogno che Firenze si accorga di questo sport e tutti si accorgano della Rari – ha detto il numero uno biancorosso – per far crollare il muro eretto attorno alla pallanuoto che rischia di sparire”.
L’arredamento della sua casa è fatto di coppe e medaglie divertirsi, ma mai di crescere come avrebbe voluto. Quindi il grande passaggio allo Special Team Prato, che ha come allenatore Antonio Venturi, che svolge anche il ruolo di Direttore Tecnico, mentre l’altra allenatrice è Olivia Lombardi. Questo ha comportato alla famiglia non pochi sacrifici, che sono stati ripagati dalle tante soddisfazio-
aXel belig,
la sfida continua
ni che sa regalare Axel, prossimo anche ad andare alle paralimpiadi. Difenderà i colori dell’Italia, di Firenze e tenterà di vincere come sempre, come ogni sportivo, perché arrivare secondi, per un atleta, è una mezza sconfitta. L’impegno è tagliare per primo il traguardo, dare il massimo, solo così si vince sempre. Axel lo ha fatto. Inoltre ha una spiccata propensione per la buona musica. Recentemente è andato a un concerto con una compagna di squadra “speciale” a vedere Gianna Nannini, dedicandole questo avvenimento. Ma è stata una parentesi: tra un po’ ci saranno le gare, quindi è obbligatorio tornare in acqua ad allenarsi. Nel suo diario sono segnate tutte le “tappe” sportive: un calendario pieno. In bocca a lupo per il Mondiale e per i giochi olimpici, Campione. E la C maiuscola /L.M. è dovuta.
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tIRO Al vOlO. Il Wonder Boy continua a stupire il mondo: per lui altre due medaglie d’argento
Campriani ancora re della carabina Lorenzo Mossani
Benning lo scorso anno, sono felice di essere tornato”. L’azzurro dell’Esercito aveva concluso la gara in prima posizione con 599 punti riportando in finale il punteggio di 101.8 e finendo a pari merito con il francese (700.8). Bronzo al cinese Qinan Zhu. In finale anche l’altro azzurro in gara Marco De Nicolo (Fiamme Gialle) che ha chiuso la gara in settima posizione. Pochi giorni dopo Wonder Boy ha riprovato a salire sul gradino più alto. In gara anche Marica Masina e Petra Zublasing, ambedue del gruppo sportivo carabinieri, nella carabina sportiva 3 posizioni donne. Nella quarta giornata di gare della Coppa del Mondo di tiro a segno infatti Campriani è salito nuovamente sul podio nella carabina. Dopo l’argento nella carabina a 10 metri, l’azzurro ha bissato nella specialità a fuoco a 50 metri il secondo posto appena conquistato. Questa volta è stato difficile raggiungere il cinese Qinan Zhu. Il plurimedagliato 26enne tiratore cinese (23 medaglie in coppa del mondo) sarà sicuramente uno degli avversari da battere a Londra 2012. Niccolò Campriani termina così la finale in seconda posizione. Questa volta il nostro portacolori è più felice: “Sto lavorando molto sulla posizione in ginocchio e adesso è ok”. Terzo lo svizzero Simon Beyeler, che conquista anche la carta olimpica. Per lui prima medaglia in coppa del mondo. Nulla di fatto per i tiratori di casa Emmons e Hein, che si sono fermati in quinta e settima posizione.
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l nostro Wonder Boy è uno dei più forti tiratori di sempre, ancora una volta ha conquistato due medaglie in Coppa del Mondo. Ancora una volta Niccolò Campriani è un vanto per Firenze, ancora una volta è uno degli atleti più accreditati per una medaglia a Londra 2012. “È un buon risultato ma è mancato l’oro, in bocca rimane un sapore agrodolce”. In gara non sono mancati emozioni e colpi di scena alla terza tappa di Coppa del Mondo di tiro a segno a Fort Benning. Nella prima finale della carabina a 10 metri, la specialità del nostro Campriani, è stata una battaglia di nervi. Il francese Pierre Edomond Piasecki e la stella azzurra sono stati protagonisti di un testa a testa, terminando a pari merito con 700.8. Necessario lo shootoff che ha assegnato l’oro al francese per un decimo di punto: 10.1 per contro 10.0 per l’azzurro che conquista l’argento. Solo sfortuna. Al termine del duello Piasecki ha dichiarato: “Campriani mi ha battuto per un decimo di punto nell’ultima Coppa del Mondo a Sydney, ora toccava a me salire sul gradino più alto del podio”. Poi ha continuato sorridendo: “È stata una grande finale, sono molto soddisfatto. Campriani è un buon amico e lo considero tra i migliori tiratori al mondo, non è stato facile batterlo”. Campriani ha poi commentato: “Ho iniziato a vincere l’oro in Coppa del Mondo proprio qui a Fort
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cAlcIO. Bellissimo gesto durante una partita giovanile: protagonista un allenatore
E su un campo di calcio si rivide il fair play
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n gesto plateale, un gesto che si vede raramente nei campi da gioco giovanili. Ormai, purtroppo, anche lì sembra il risultato essere il vero leitmotiv delle partite. Anche sugli spalti si sente urlare di tutto: insulti all’arbitro, ad allenatori e anche agli avversari. Certe volte i bersagli sono bambini che non hanno nemmeno l’età da Giovanissimi. Gli esempi ci sarebbero in negativo, ma a fare (purtroppo) notizia è stato il bel gesto di un allenatore, Giacomo Baldini, nella partita San Giusto–Audace Legnaia. Giacomo, allenatore di quest’ultima squadra, ha preso una decisione esemplare. L’arbitro aveva appena fermato il gioco nella
bAsKet. La Claag vince e si salva contro Caorle
Ora si pensa alla Lega 3 F inalmente è arrivata la salvezza. Nell’ultima gara della stagione la Claag Firenze, infatti, ha trovato il successo più importante sul parquet di casa, conquistando la permanenza nella categoria davanti al suo pubblico. Non è stata un’impresa facile per i ragazzi di Aprea, che hanno dovuto fare i conti con un avversario – l’Euromobil Caorle – pieno di grinta e determinazione: qualità che gli hanno permesso di rispondere colpo su colpo agli attacchi dei fiorentini, mantenendo il risultato su un perfetto equilibrio. In sintesi Firenze la salvezza se l’è dovuta sudare, ma alla fine grazie ad un Rath in versione super e ad un’ottima prestazione di Marchini, i biancorossi hanno potuto gioire per un risultato meritato e importante e sei poi arrivasse anche la Lega 3 l’anno prossimo tutto sarebbe ancora più fantastico, ma adesso torniamo al passato prossimo. Con Caorle è stata una salvezza sudata, tanto che l’intervallo si è chiuso sul parziale di 34-28. La ipresa si apre all’insegna dell’equilibrio. Il proseguimento del tempino, infatti, si mantiene su un perfetto equilibrio: ad ogni colpo di Firenze, Caorle risponde con Franceschin e Pettarin. I gialloblù riescono anche a pareggiare i conti con Deguara, ma prima della sirena i biancorossi vanno
nuovamente a canestro con Marchini, chiudendo sul risultato di 51-49. Cardiopalma. L’ultimo quarto è ancor più entusiasmante. A 3’ dalla fine il tabellone segna 68-61: Firenze questa volta stringe le maglie difensive, trovando penetrazioni vincenti nel muro gialloblù. I canestri di Russo e Sanna, nei secondi restanti, suggellano la vittoria della Claag, che può così festeggiare la permanenza nella categoria. Onore infine ai ragazzi di Ostan, che si sono battuti con determinazione in tutti e tre gli incontri, dando filo da torcere ai fiorentini anche in gara 2 e gara 3. Dopo la sirena è già forse il tempo di pensare a realizzare il sogno che si /Car.Mar. chiama Lega 3.
metà campo avversaria perché un bambino del San Giusto era rimasto infortunato. Il direttore di gara fa riprendere il gioco, Giotti spara la palla più lontano possibile, la palla va in rete. Qualcuno esulta, Giacomo no. Chiama la sua squadra intorno a sé, e dà una pacca sulla spalla a tutti. Alla ripresa del gioco il Legnaia è immobile. Il San Giusto pareggia. Applausi da parte di pubblico, avversari e dirigenti della sua società. Quel gesto ha smosso il cuore di tutti. “Nel calcio giovanile - commenta l’allenatore - il fair play è un vocabolo che quasi non esiste più. Questo è stato un gesto per cercare di far dare alle partite il giusto peso. Il
nostro compito è quello di far crescere uomini, non necessariamente nuovi Batistuta...”. Com/Lor.Mos. plimenti, Giacomo.
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te. Inoltre, esaspera la totale mancanza di risposte da parte di chi dovrebbe fornire spiegazioni e trovare soluzioni. Ci si sente totalmente inermi. E’ come se i problemi dei cittadini non contassero assolutamente, ma fossero solo un fastidio da ignorare. Certamente questa situazione è insostenibile, specialmente con l’arrivo dell’estate e delle finestre aperte. Di fatto alcuni degli intervistati dichiaravano di non utilizzare più il terrazzo da un anno. Io non utilizzo più il salotto. E la situazione è appena migliore nelle altre stanze che si affacciano su una strada privata e addirittura sul cortile del cinema Portico e della Chiesa del Sacro Cuore. Mi farebbe piacere sapere se altri hanno avuto o hanno tale problema e come si sono mossi per risolverlo o tentare di risolverlo. Saluti Francesca Balzer finestre cHiuse/2. via foggini e il caPolinea del bus
finestre cHiuse/1. Quel treno in sosta davanti ai Palazzi
Abito a Firenze in via Mannelli al numero 83, quindi in una strada che corre parallela alla ferrovia, prima della stazione del Campo di Marte. Niente da ridire quindi sul rumore dei treni in transito, ai quali si fa l’abitudine rapidamente, né su quello dei lavori della Tav che spero si spostino presto dalla nostra zona. Il grave problema è il treno Tav-Freccia Rossa che dal 13 dicembre 2009 sosta davanti al mio palazzo. Trattasi del treno di riserva che è tenuto in carica (mi scuso, ma non conosco i termini tecnici) dalle 6 del mattino fino alle 23 di ogni giorno. Il rumore causato è costante ed insopportabile, tanto da rendere la qualità della vita di fatto insostenibile. E’ un sottofondo che condiziona sonno, conversazioni, vedere la televisione e qualsiasi altra attività quotidiana. Alcune lettere erano già state inviate sia alle Ferrovie dello Stato che a Trenitalia senza nessun cenno di riscontro. Con grande contentezza ho letto un bell’articolo dettagliato di Maria Cristina Carratù sul quotidiano La Repubblica dove il problema veniva esposto e sviscerato con tanto di interviste ad altri miei compagni di sventura. Nei giorni seguenti la pubblicazione dell’articolo è sembrato a tutti che l’intensità del rumore fosse ancor maggiore… e il treno è sempre lì. Sabato 21 maggio addirittura abbiamo potuto rilassarci dopo la mezzanotte!!!! Non voglio assolutamente credere che una soluzione non possa essere trovata (se ce ne fosse la volontà) forse spostando il treno in una zona a minor densità abitativa o con l’installazione di pannelli che assorbano il rumore, se sono utili anche per i piani più alti. Nelle ore in cui sono costretta a subire il frastuono, ho poi notato che alcuni giorni il rumore è tollerabile, altri no. Che dipenda dal macchinista? Da dove posiziona il locomotore o con che intensità fa girare il motore? Allora ci vorrebbero istruzioni ben precise dalla direzione delle Ferrovie e andrebbero fatte rispettare, non al buon cuore del singolo dipenden-
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nato utilizzato raramente, e dove viene posizionato un capolinea? Nei 50 metri abitati!? Abbiamo cercato di far sentire le nostre ragioni, ma nessuno si è mai preoccupato tramite un qualsiasi mezzo di comunicazione di farci avere una risposta. La bella stagione si ripresenta, noi saremo nuovamente costretti a vivere a finestre chiuse per evitare l’inquinamento acustico delle vetture Ataf, a utilizzare aria condizionata, creando inquinamento, e tutto questo perché non si vuole, non si riesce a spostare di 50 metri un capolinea. Siamo costretti a vivere in funzione di orari Ataf, non è piacevole addormentarsi o essere svegliati in ore dedicate al sonno, a causa di vetture obsolete che hanno problemi al motore, non è piacevole avere a che fare con autisti maleducati che non capiscono il disagio che creano, non è piacevole non essere ascoltati da chi dovrebbe occuparsi del cittadino, ovviamente tutto questo perché loro non sanno cosa possa significare vivere con un capolinea Ataf sotto le proprie finestre. Noi condomini di via Foggini dopo un anno stiamo ancora aspettando di essere ascoltati! Caterina Marlazzi teatro comunale e dintorni, la (non) Pulizia dei marciaPiedi
È passato circa un anno da quando i condomini di via G.B. Foggini hanno cominciato la loro battaglia per lo spostamento del capolinea Ataf linea 77 e la fermata Ataf linea 9 (stessa battaglia intrapresa anche dai vicini residenti di via Lunga che chiedono lo spostamento del capolinea Ataf linea 9). Questi cittadini si sono trovati a dover convivere con i numerosi disagi che implica un capolinea Ataf proprio sotto le proprie finestre. Si sono ritrovati a convivere con scorrettezza e maleducazione degli autisti dipendenti Ataf, che non riescono nei maggiori dei casi a mettere in pratica la semplice regola di effettuare la sosta di capolinea a motore spento. Per non parlare poi dell’incapacità di alcuni autisti di parcheggiare nell’apposita area di sosta creata, ci sono foto a testimoniare che molto spesso la vettura Ataf occupa parte della corsia di marcia riservata alle autovetture, comportando disagi al traffico. Si sono ritrovati a convivere con un maggiore inquinamento acustico e atmosferico, le vetture Ataf non sono silenziose! Numerose le email di reclamo inoltrate all’Ataf, ma le risposte di protocollo ricevute, ovviamente non hanno migliorato la situazione. Numerose le email di reclamo inviate anche a numerosi enti di competenza per essere ascoltati, per ottenere lo spostamento del capolinea, si parla di circa 50 metri, ma sembra impossibile. Qualcuno ha pensato bene che posizionare un capolinea sotto le finestre di un condominio non avrebbe arrecato danno ai suoi abitanti, ma ha pensato bene che avrebbe agevolato gli utenti Ataf. Su 200 metri di via Foggini 50 metri occupati da un condominio, 150 metri inutilizzati, un marciapiede sconfi-
svoltato l’angolo c’è viale Lami. Fra piazza Muratori e Largo Cantù i posti auto segnati con le strisce celesti sono diventati delle vere buche. Noi che ogni lunedì dobbiamo spostare l’auto per la pulizia strade ci troviamo davanti a dei crateri. Ho già scritto al Presidente del quartiere 5 ma per ora niente. Chissà che scrivendo a voi non si muovano le acque? Grazie anticipatamente, Giancarlo biblioteca di imPruneta... ma a tavarnuzze?
Con molto piacere ho letto l’articolo sul vostro giornale di Lisa Baracchi per quanto in oggetto. E’ importante che una biblioteca dia la possibilità di leggere, studiare e adesso anche “ascoltare” agli over 60, ma questo sempre e tutto a Impruneta. Io abito a Tavarnuzze, dove era stata fatta una sperimentazione di ciò, e dove mi recavo spesso per scambiare libri per me e per mia figlia. Adesso qua tutto è chiuso e noi siamo costretti a comperare i libri, perché se non abbiamo auto è molto complicato recarsi con la Cap a Impruneta per avvicinarsi alla lettura. I ragazzi per lo studio vanno a Firenze, molto più comodo raggiungerla con i mezzi pubblici, e gli anziani? Come possono partecipare a una così bella iniziativa di “ascolto”? Scusate lo sfogo ma dopo la bella notizia del prolungamento dell’orario per l’utile servizio della sede di Impruneta mi è venuto spontaneo il pensiero che a Tavarnuzze le iniziative culturali vengono... dimenticate! Daniela il tram, il Progresso e le decisioni da Prendere
Buonasera, vorrei segnalarvi un disservizio. Nelle strade nella zona di via Solferino, via Magenta e via Il Prato, Teatro Comunale, la pulizia delle strade e soprattutto dei marciapiedi è pressoché assente. I marciapiedi vengono lasciati sporchi anche dopo che abbiamo fatto la fatica di spostare le auto. Apparentemente la pulizia avviene solo sulla strada. I marciapiedi sono abbandonati (ho notato un mese fa una bottiglia, che è ancora lì, per non parlare di un paio di pantaloni abbandonati alla fermata della tramvia di Porta al Prato!!). Il marciapiede di via Il Prato è indecente, soprattutto vicino al Punto Snai. Le aiuole di via Solferino sono puzzolenti e mancano di potature. Distinti saluti, Mariangela se i Posti auto diventano “bucHe”
Gentile Redazione, visto che Vi siete occupati del quartiere 5 per il sottopasso ferroviario di via dello Statuto mi piace segnalarVi che proprio
Visto che tutti pontificano, in particolare sulla tranvia, provo a dire la mia grazie all’ospitalità di Reporter. Da 40 anni a Firenze, bellissima città, ho seguito con sgomento le polemiche seguite al progetto tranvia e a chi la contrasta. Sono stupefatto dalla miopia di coloro che non vedono oltre il proprio naso, rifiutando il progresso di cui Firenze ha estremamente bisogno con particolare riguardo alla mobilità. Abito in zona Panche e per andare verso il centro con il vecchio bus 20, si attraversa la strettoia di piazza Dalmazia (dove passavano i carri nel Medioevo) e altre vie, dietro a file di auto (allucinante!). Per il ritorno prendo il 14, perché il 20 non ho ancora capito dove passa! Due ore per andare e tornare! Secondo me, per la troppa litigiosità tra i politici e tra i cittadini stessi, non vengono prese decisioni, tanto i turisti arrivano sempre, i bottegai sono felici come pure gli albergatori e i il tempo passa lasciando insoluti i problemi! Ora che piazza Duomo è chiusa, è un deserto; come sarebbe bella la tranvia che scivola silenziosa e ti permette di andare a teatro o fare una passeggiata in centro la sera. Concludo con il parco delle Cascine. Parco unico, ma non si potrebbe renderlo vivibile con degli chalet, magari di legno, dove cenare o prendere un gelato come si deve, passeggiare lungo il fiume anche di sera e non solo di giorno? Grazie per lo spazio concesso, Acilio
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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it Pedoni, ciclisti e la convivenza in cittÀ Mai, salvo rarissime eccezioni, e se non perché alla fine in qualche redazione si sono detti “be’ anche il pedone è un essere umano”, che si siano prese da parte di qualcuno le parti di quest’ultimo. Che se c’è uno che a buon diritto deve essere “ esasperato”, sarebbe proprio lui (dopo, a onor del vero, il conduttore di bus e bussini, che visto il lavoro che fa, e per la pazienza che deve avere specialmente verso i ciclisti di città, dovrebbe guadagnare almeno il doppio di quel poco che gli danno). I ciclisti, a parer mio, di pedone del centro storico, dovrebbero essere invece gli ultimi a doversi “esasperare”. I ciclisti del centro città intendo, quelli che anche su Ponte Vecchio, dove non ci passerebbe nemmeno uno spillo, scampanellano perché vogliono strada, loro, a dispetto del divieto specifico “biciclette condotte a mano” per esempio; e così in altre parti dove non dovrebbero -se non fossero arroganti e maleducati - che condurre il loro ferro a mano, non allucchettandolo, anche, a un palo il più vicino possibile alla loro meta ostruendo il marciapiede e sebbene la rastrelliera appena dietro l’angolo abbia posti liberi. Accade poi che appena un vigile si azzardi a multare uno/a di queste, le redazioni dei vari media – in cui pare che nessuno più cammini - insorgano: ovvio quindi che il vigile poi giri l’occhio da un’altra parte meno impegnativa. Nel centro storico - in alcune strade - le bici montate dovrebbero essere seriamente interdette o avere almeno percorsi obbligatori, viste le fiumane che per dieci mesi l’anno già vi affluiscono. Ma si sa. Se non si permette all’esasperazione di dare sfogo poi chissà cosa succede. P.S. Ho visto biciclette (almeno mi parevano tali) con davanti un bambino, in mezzo il/la conducente e dietro un secondo bambino. Tutti muniti di casco, è vero, ma lui/ lei al telefono non auricolare, e con una sola mano sul manubrio. Forse quei bambini dovrebbero avere un tutore. Prima che sia troppo tardi con dei genitori così. E questa non è un’altra storia. Claudio Fantuzzi
Caro signor Claudio, inizio assicurandole che nella nostra redazione c’è ancora gente che cammina, al pari di chi va in bicicletta e di chi utilizza auto e scooter per spostarsi. Semplicemente perché ognuno di questi mezzi (considerando in questo caso, per semplificare, anche le proprie gambe come un “mezzo”) non esclude l’altro. O almeno non dovrebbe farlo. Ci sono vari punti, e tutti a mio parere piuttosto importanti, toccati dalla sua lettera. Voglio partire dalla “esasperazione” dei ciclisti, le cui posizioni e rivendicazioni – legittime o meno legittime - sono state spesso ospitate da questo giornale. Bisognerebbe sempre, nell’affrontare ogni argomento, cercare di mettersi anche nei panni degli “altri”: in questo caso gli “altri” sono proprio coloro che si spostano sui pedali, in un dualismo – quello pedoni-ciclisti – che a mio avviso non dovrebbe aver motivo di esistere, perché in città dovrebbe – anzi deve – esserci spazio per tutti coloro che per muoversi utilizzano mezzi non inquinanti, sia pure per fare pochi metri. Analizzando, in questo caso, la “condotta” dei ciclisti, il comportamento da tenere dovrebbe essere dettato dai capisaldi che abbiamo spesso ripetuto: rispetto delle regole (ovviamente), ma anche senso civico ed educazione. Se è vero che nessuno (e non solo quando vi sono appositi divieti) può pretendere di passare da un certo luogo senza tenere in considerazione le condizioni (traffico, persone, ecc...) in cui quel luogo si trova in quel preciso momento, è altrettanto vero che la città dovrebbe attrezzarsi per permettere a ciascuno di incontrare sul proprio cammino – con qualunque mezzo lo si compia – il minor numero di ostacoli possibile. In che modo? Con una buona organizzazione degli spazi. È vero anche quello che lei sottolinea nella sua lettera, ovvero che certi marciapiedi sono letteralmente invasi dalle biciclette, tanto che l’unico modo per passare è quello di attraversare la strada, ma si torna al punto di partenza: “solo” cattiva educazione o anche esasperazione per rastrelliere insufficienti e spesso occupate da rottami? Possibilità – quest’ultima - tutt’altro che remota, ma che comunque non giustifica comportamenti che possano danneggiare altri cittadini. Mi unisco infine velocemente al suo “elogio” alla pazienza di quegli autisti di bus e bussini costretti spesso a guidare tra auto parcheggiate ovunque e condanno chi, conducendo un mezzo – un qualsiasi mezzo – non adotta tutte le accortezze necessarie. Soprattutto quando ci troviamo in compagnia dei bambini: in tema di sicurezza (anche e soprattutto stradale) il buon esempio è di fondamentale importanza. Matteo Francini “attenti a Quell’uovo”: la PasQua e il suo significato
Caro Andrea (mi permetto di darti del tu), normalmente i tuoi articoli mi fanno sorridere perché sono simpatici e satirici, ma sull’articolo in oggetto non sono del tutto d’accordo. Tu scrivi “la Pasqua è la festa che celebra la resurrezione di
Gesù....... non capisco cosa c’entri l’uovo”. Non voglio fare una lezione di catechismo, anche perché non sono una “bigotta”, ma ti voglio precisare che la parola Pasqua significa “passaggio”. Passaggio da che cosa? Dalla morte alla vita. Gesù muore e risorge con il Suo corpo quindi passa dalla morte alla vita. E pro-
prio l’uovo rappresenta la vita. I bambini nascono da un uovo fecondato, come pure i pulcini, gli uccellini ecc. Per quanto riguarda la parte “consumismo” sono perfettamente d’accordo con te. Se credi che mi sbagli, correggimi. Ciao e buon lavoro. Nonna Laura
te di altri miei vicini, si sono “astenuti” dall’intervenire. Non mi fermerò qui, dunque. Farò sentire forte la mia voce anche se questo non interessa a molti. Grazie, Alberto Pirrotta
Come già ho avuto modo di dire rispondendo a una lettera nel numero di maggio de Il Reporter, Andrea Muzzi di mestiere fa il comico (e, a mio avviso, lo fa anche molto bene), e in questa veste tratta gli argomenti. Tutti, compresi quelli più seri e importanti. Così come nel caso in questione, quando l’argomento era la Pasqua: scopo della rubrica era – ovviamente – non quello di dare una spiegazione storico-scientifica sul significato dell’uovo, bensì cercare di strappare un sorriso su un momento particolare dell’anno (per tutto quello che rappresenta e comporta). Tutto qui. La ringrazio, comunque, per la spiegazione che ha voluto inviarci. MF
Gentile redazione, faccio riferimento all’articolo uscito sul numero di aprile riguardante “Un quartiere a misura di bimbo” del quartiere 4: ebbene sì, sono d’accordo con quello che scrivete e con le interviste fatte, tengo però a precisare ciò: tra via Empoli e via Baccio da Montelupo esiste un bel giardino di grandi dimensioni con alcuni giochi, in prossimità dei quali è installata una adeguata pavimentazione in materiale sintetico per attutire le eventuali cadute dei bambini, però, purtroppo, in adiacenza a tale zona giochi, sono più di due anni che è stata tolta solo parzialmente la fontanella esistente che oltretutto risultava essere molto utile; ma il problema principale è che è stata lasciata la base in ghisa di tale struttura che risulta essere un grave pericolo per l’incolumità dei nostri bambini. Chiedo perciò a vostro tramite, alle autorità competenti del nostro quartiere un sopralluogo per rendersi conto del problema. Se poi, con l’occasione, venisse installato anche qualche gioco in più non sarebbe male, vista la scarsità di questi ultimi. Con l’augurio che questa esigenza venga presa in considerazione, nel ringraziarvi per lo spazio che vorrete dedicare. Cordiali saluti.
via Palazzuolo e i fiorentini “coraggiosi”
Vorrei rispondere alla sig.ra Caterina in merito al suo quesito se tornare a stare in via Palazzuolo o no. Io ci abito dalla nascita, sessanta anni fa, e le posso assicurare che la strada ha proprio bisogno di questo: di fiorentini e di italiani coraggiosi che, magari appoggiati da seri e concreti provvedimenti delle pubbliche istituzioni, decidono di tornare a vivere qui, come, del resto, in tutto il centro storico. Via Palazzuolo ha bisogno di residenti stabili, di famiglie con bambini, di un tessuto sociale vivo, non di feste, di notti bianche e di locali da sballo. Questo anche per poter accogliere ed integrare degnamente e nel vero senso della parola chi italiano non è, altrimenti non solo questa strada, ma tutto il centro di Firenze perderà la sua identità, diventando un ghetto che riproduce in pieno le usanze e spesso anche le condizioni di degrado in cui sono abituati a vivere alcuni nostri coinquilini del Terzo Mondo. Si faccia coraggio, signora Caterina, ristrutturi la casa e venga a vivere in via Palazzuolo! Qui c’ è bisogno di lei, di gente che ha voglia di scommettere sul futuro di questa strada e non solo di specularci sopra. Benvenuta tra noi! Marta Benvenuti ParcHeggi e sicurezza in via delle Porte nuove
È indegno che da mesi i fiorentini parcheggino la loro automobile sul lato sinistro di via delle Porte Nuove, perché questo comporta una diminuzione di visibilità del conducente in uscita dai parcheggi o dalle vie perpendicolari facendo aumentare così il rischio di un incidente. Spero che questo mio messaggio venga letto e riportato sul giornale: questo rappresenta solo il primo passo della mia “protesta” dato che i vigili urbani di Firenze, dopo ripetute chiama-
“il Quartiere 4 a misura di bimbo. sÌ, ma...”
giardini Pubblici e maleducazione
Purtroppo il degrado non ha confini! I graziosi giardini pubblici di via Bugiardini/via Neri di Bicci risultano in questo momento abbandonati a se stessi e i cittadini che ne usufruiscono non sembrano conoscere l’educazione, il rispetto della “cosa pubblica”, ma prevale il vandalismo. Vi invio alcune foto e ci chiediamo se si possa intervenire in qualche modo sia in termini educativi e forse non basta... Annalisa Mannocci - Laura Marini (abitanti del quartiere)
segnalazioni a redazione@ilreporter.it
Il lIbRo L’ultimo di Mauro Bonciani
Fratelli d’Italia? No, di Toscana
Concerti beady eye 8 giugno saschall
I
n zona Cesarini, avrebbe detto Sandro Ciotti. Nella partita dei 150 anni dell’Unità d’Italia, all’ultimo minuto lo scaffale delle nuove uscite in libreria deve trovare spazio a un nuovo volume. Esce infatti per Le Lettere, “Fratelli di Toscana” (pagg. 127, euro 14,90), seconda fatica storica del giornalista fiorentino Mauro Bonciani. Dopo le grandi battaglie, il cronista del Corriere Fiorentino, raccoglie in un libro zeppo di illustrazioni le puntate di una fitta inchiesta condotta per il quotidiano sul rapporto tra Firenze, la Toscana ed il Risorgimento aggiungendo tre capitoli tutti nuovi. Un nodo cruciale quello tra le nostre terre e l’Unità, se si pensa a quanta parte di quella storia è stata giocata tra l’Arno e il Tirreno. Del resto, un fiorentino illustre che di queste cose masticava assai come Giovanni Spadolini disse: “Solo con la Toscana l’Italia era fatta. E solo con la Toscana, il Piemonte diventava Italia”. Un libro che risulta gradevole ed utile. Piacevole perché le storie raccontate da Bonciani scorrono fluide e incuriosiscono per la moltitudine di dettagli e aneddoti su uomini e cose, luoghi e trasformazioni politico-sociali. Fruttuoso perché ci aiuta a comprendere, a poche settimane da quel 17 marzo così tricolore e festeggiato a Firenze e in Toscana, quanto questa regione abbia offerto a quella causa. Un viaggio che non poteva cominciare che con Garibaldi (che si fermò a Talamone per il primo “pit-stop”) e che prosegue attraverso volti e storie a /C.B. volte dimenticati.
del corpo di ballo di Maggio Danza che per dare il benvenuto all’estate daranno un saggio della loro bravura su un palcoscenico allestito davanti alla Loggia dei Lanzi ed esibendosi in una selezione tratta dai classici del balletto. Ovviamente tutto sotto l’occhio attento del direttore di Maggio Danza, il giovane Francesco Ventriglia.
Spettacoli
Dopo la data sold out di Milano lo scorso 16 marzo Liam Gallagher e compagni faranno tappa anche al Saschall l’8 giugno, il giorno prima della loro esibizione al Parco San Giuliano di Venezia. Il gruppo inglese formato da Liam Gallagher, Gem Archer e Andy Bell porterà on stage i brani del loro album di debutto, “Different Gear, Still Speeding”, uscito lo scorso 28 febbraio e subito approdato ai vertici della classifica inglese degli album più venduti. Due nuove occasioni, quindi, per assaporare la grande musica dal vivo dei Beady Eye, dopo il successo dell’unica tappa italiana del tour invernale, che li ha visti esibirsi in un Alcatraz completamente esaurito.
Wrestling WWe World tour 10 giugno Nelson Mandela forum Il WWE World Tour arriverà in estate per due tappe esplosive a Torino e Firenze con il suo stile di intrattenimento davvero unico. Sul ring si esibiranno alcune delle più famose, e più amate, superstar della WWE tra cui Edg, Kane, Big Show e Wade Barrett.
Torna come ogni anno il consueto appuntamento con la leggiadria dei ballerini
La mostra si collega alle iniziative per i 150 anni dell’unità d’Italia, focalizzandosi su un tema specifico, fiorentino e internazionale al tempo stesso: quello del nuovo percorso apertosi dopo il 1861 per la brillante manifattura artistica, che per tre secoli era fiorita all’ ombra della corte granducale di Toscana, diventando celebre in tutta Europa per le sue inimitabili creazioni in pietre dure.
beto & Ribbon dal 14 al 25 giugno glue - Alternative concept space firenze
Suggestione e suggestioni, piani in continuo movimento, fotografia e scrittura che si mescolano, si abbracciano, si avvolgono. La collaborazione tra Beto, Ribbon e Antonio Silvestri (che cura i testi) genera mondi dagli effetti estranianti a chi guarda. Chi guarda può leggere, chi legge può
La mostra dedicata alla grafica di Giovanni Fattori, inserita nel ciclo Italia mia, propone un percorso volto a privilegiare una tematica fondamentale nella produzione dell’artista. “Il mio ideale è stato i soggetti militari, perché mi è sembrato vedere questi buoni ragazzi pronti a tutto sacrificare per il bene della patria e della famiglia però minuto osservatore mi è piaciuto illustrare anche la vita sociale nelle sue manifestazioni, le più tristi”. In queste poche parole, scritte dal pittore quasi ottantenne, è racchiuso il senso della sua vita e della sua arte. Quel sentimento di vera italianità e quell’amore per la realtà quotidiana, che non è mai
Le mostre
Dopo il trionfo delle date nei club i Verdena tornano per un appuntamento imperdibile nella cornice di Piazza Santa Croce.
galà di danza 30 giugno Piazza della signoria
dagli splendori di corte al lusso borghese fino all’11 settembre galleria d’arte moderna Palazzo Pitti
vita militare nella grafica di giovanni fattori fino al 10 luglio galleria d’arte moderna Palazzo Pitti
verdena 6 giugno Piazza santa croce
A teatro
guardare, chi guarda vede, o può creare un nuovo senso (intenso come sensoriale) ad hoc che aumenti la propria percezione. Beto, Ribbon e Antonio vogliono rendere possibili più cose in un momento solo.
Il lOcAle
cronaca fine a se stessa, arriva a toccare e a far grandi le cose più umili e semplici. l’acqua, la pietra e il fuoco. bartolomeo Ammannati scultore fino al 18 settembre Museo Nazionale del bargello La mostra prevede la ricostruzione, nel cortile del Bargello, della fontana marmorea progettata per il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio (e perciò detta “di Sala Grande”), composta di sei grandi statue. Tra le opere esposte (quaranta), anche l’Ercole e Anteo dalla fontana del giardino di Castello, oltre a bronzi , marmi, disegni, progetti provenienti da musei italiani e stranieri. In mostra anche il ritratto di Laura Battiferri, moglie di Ammannati, capolavoro del Bronzino. l’eredità di giotto l’arte a firenze tra il 1340 e il 1375 fino al 2 novembre galleria degli uffizi Gli studiosi dei nostri giorni concordano nell’assegnare al grande patriarca dell’arte fiorentina un ruolo di assoluta preminenza nell’orientare i caratteri fondamentali della pittura in quello che il grande storico dell’arte Roberto Longhi definì “il più gran secolo dell’arte italiana”. firenze e gli antichi Paesi bassi dialoghi artistici, 1430 – 1530 fino al 26 ottobre galleria Palatina La mostra si propone di offrire una panoramica delle opere olandesi presenti a Firenze nel periodo 1430-1530, rtimento. Tanti stand enogastronomici e tanta musica ad invadere piazze e strade.
lA moStRA Con le foto di Bonuccelli
L’inferno di Dante arriva a Fiesole
D
al 23 giugno al 23 luglio nella Sala del basolato di piazza Mino si aprirà, a cura di Gigliola Melani Paciscopi e con un testo critico di Giovanni Faccenda, una rassegna di immagini scattate dal medico/fotografo Luciano Bonuccelli che il titolo, “Suggestioni dantesche”, indica chiaramente ispirate alla “Divina Commedia”. Si tratta di un tema che Bonuccelli ha già affrontato nel 2010 nella sua seconda mostra brasiliana a Niteroi, dopo quella del 2002 allestita a Rio de Janeiro sotto l’egida dell’Istituto Italiano di Cultura, ma che in questa occasione fiesolana si gioverà di lavori recentissimi e inediti. Come scrisse Cesare Garboli nel 2002 presentandolo nella Galleria Il Bisonte di Maria Luigia Guaita, Bonuccelli alla sua tastiera di soggetti figurativi molto diversi tra loro “affianca un forte interesse verso quella che si potrebbe definire la metafisica della materia”. E “Suggestioni dantesche” viene a dimostrarlo, nell’ordine voluto da chi ha ideato e disposto le immagini, drammatiche e talvolta angoscianti quelle ispirate all’Inferno ottenute con particolari tecniche di utilizzo della fotocamera, sospese e sofisticate nella loro impostazione informale quelle del Purgatorio, raffinate, eteree e di impianto naturalistico quelle dedicate al Paradiso. Contemporaneamente alla mostra nella Sala del Basolato, la Fondazione Primo Conti di Fiesole ospiterà, nelle sale del Museo di via Dupré, una galleria fotografica di artisti e letterati del Ventesimo Secolo realizzata dal Bonuccelli medico/fotografo nel corso della duplice attività che lo ha portato a contatto e a rapporti di amicizia con molti protagonisti della cultura italiana, artisti, criti/S.B. ci, letterati.
lA ReceNsIONe
Sbarca all’ex Bologna la “sagra permanente”
I misteri del Bandino svelati da un giovane attore
T
L
ortelli, porcini, patate, bistecca e fritto misto. Ma anche pesce, cacciagione e tartufo. Per mangiare un piatto speciale in un’atmosfera informale non è più necessario prendere l’auto e uscire dalla città andando alla ricerca della sagra della settimana. L’alternativa alla gita fuori porta, nella speranza di trovare un posto dove mangiare bene a un prezzo giusto, è il Piazzale del gusto, che da lunedì 6 giugno fino ad autunno inoltrato trasferirà tutta l’atmosfera e le caratteristiche di una vera e propria sagra di paese nei locali dell’Ex Bologna, il mitico pattinaggio a due passi dal Piazzale Michelangelo, caro a tutti i fiorentini. Dodici selezioni di cibi tipici, a rotazione, ogni quindici giorni rinnoveranno l’appeal del
locale offrendo pochi, semplici, ma ben selezionati piatti, tutti rigorosamente basati su ingredienti di stagione. E allora, se si tratterà di funghi, si troveranno declinati nelle diverse varianti di antipasti, primi e secondi, e lo stesso varrà per le due settimane in cui ci si troverà di fronte una carta a base di carne alla griglia, come quella che aspetterà gli avventori della seconda metà di giugno, o quella dedicata al cinghiale, in programma a settembre, o ancora alla castagna e vino nuovo, dolce finale di stagione, a novembre (per vedere il calendario completo consulta l’elenco allegato). Il tutto innaffiato da una lista di vini selezionati per ciascun abbinamento. www.piazzaledel/Barbara Biondi gusto.it.
orenzo Andreaggi, ventunenne attore fiorentino, capocomico della Compagnia Giovani del Teatro Reims di Firenze, a 17 anni aveva già scritto un libro, addirittura un romanzo storico. Oggi l’editrice Sarnus (Mauro Pagliai) gli offre la soddisfazione della stampa e mette in libreria “I trabocchetti del bandino” (pp. 144, euro 10), gustosa storia ambientata prevalentemente nella Florentia del quattordicesimo secolo che trova il suo epilogo fantastico addirittura nel 3015. Il luogo è magico e arcinoto ai fiorentini, il Bandino, un borgo antico e pieno di misteri. Incantesimi, delitti, cattiverie e bontà, si intrecciano a due passi dall’odierno viale Europa. Storie sconcertanti che solcano i secoli fino ad arrivare a noi coinvolgendo intere famiglie. Tutti i trabocchetti possi-
bili e immaginabili, gli inganni e le amicizie false in un solo piccolo luogo. Per un verso leggenda popolare e per l’altro spy story, “I trabocchetti del Bandino” si sviluppa velocemente in periodi diversi della storia cittadina, regalando al lettore ritratti e panorami di una certa originalità. Andreaggi dice di aver scritto il romanzo attingendo a fonti storiche, alle leggende tramandate in famiglia e poi ci ha messo del suo, intingendo la penna nella fantasia e nella sua potente vena umoristica. Oltre a essersi diplomato come grafico pubblicitario, ha studiato recitazione alla Scuola Cinematografica di Giuseppe Ferlito e alla Scuola Teatrale di Adelaide Foti. Nel 2010 ottiene la sua prima parte nel film di Neri Parenti Amici Miei: come tutto ebbe /Ciro Becchimanzi inizio.
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47 CAREGGI pressi villetta in tipologia bifamiliare libera su tre lati. posizione panoramica, con sviluppo su tre piani al grezzo interno con esterno completato. progettualmente composta da ampio soggiorno, cucina abitabile, tre camere di cui due matrimoniali e una singola, camera studio panoramica, tre bagni oltre bagno lavanderia e piano seminterrato luminoso oltre resede esterno, due posti auto e terrazze.rif. 2/16 richiesta € 800.000 ☎055 9155677 - 335 7734481 CHIOCCHIO a km 1 splendido splendido villino indipendente salone cucina solo 2 camere lavanderia, totale interno 120 mq ca, terreno e giardino curatissimo 1750 mq frutteto panorama sulle colline cancello carrabile 5 posti auto € 520.000 Ag. Marco Ristori UTI dal 1946 www.immobiliareristori.it ☎055 6812285 - 338 6136167 CURE ALTE spettacolare villino finemente ristrutturato in stile anni ’30. Circa 300 mq disposti su 3 livelli oltre depandance e giardino. N.2 ingressi separati. Ottimo per abitazione e studio. Trattativa riservata ☎335 7678437 - 331 8532086 FIRENZE SUD 10 MINUTI Sieci,,nel verde, stupenda villetta terratetto libera su 3 lati con bel giardino di 800 mq; composta da cucina, sala pranzo sala con camino, 3 camere, 2 bagni, cantina, lavanderia e garage. Perfetta e super accessoriata ☎335 7678437 - 331 8532086 GIRONE Meravigliosa villa di 600 mq libera su 4 lati con parco. Attualmente divisa in un appartamento di alta rappresentanza, un altro appartamento in stile moderno ed uno studio. Ideale per più nuclei familiari o studio-ufficio oltre abitazione ☎335 7678437 - 331 8532086 IMPRUNETA pressi,in zona residenziale ottima esposizione, villetta terratetto di recente costruzione, composta da salone, cucina abitabile, 3 camere, 3 bagni, taverna con camino, grande terrazza panoramica, garage, lavanderia, cantina, posto auto e orto con alberi da frutto. Ottime rifiniture, super accessoriata € 645.000,00 trattabili ☎335 7678437 - 331 8532086 LE BAGNESI contesto tranquillo totalmente nel verde vendiamo piano terra in villino bifamiliare di mq 105 con giardino di proprieta’ recintato di mq 116 e 2 posti auto ingresso sala cucina abitabile studio 3 camere 2 bagni finestrati ottime rifiniture richiesta € 495.000,00 rif vo 119 ☎055 414545 - 055 419096 PIAZZALE MICHELANGELO adiacenza in villa antica vendesi porzione di mq 500 su 2 livelli doppio ingresso corte abitabile giardino garage al piano terra vani 7 oltre il bagno finestrato 2 camini al primo piano 4 camere e 3 bagni cantina e vani tecnici rif vo 107 ☎055 414545 - 055 419096 RIMAGGIO stupenda porzione di casa colonica di 200 mq composta da salone, grande cucina abitabile, 3 camere, 2 bagni, studio oltre bellissima loggia e giardino ☎335 7678437 - 331 8532086 S.DONATO immersa nel verde, bellissima posizione (no autostrada), splendida villa di circa 400 mq circondata da 3000 mq di parco e 150 mq di balconi e logge. Possibilità di frazionamento € 1.150.000,00 trattabili ☎335 7678437 - 331 8532086 SIGNA zona residenziale villetta con giardino di 300 mq passo carraio tripli ingressi salone cucina 6 camere biservizi ripostiglio soffitta terrazze termosingolo € 590.000,00 Torritimmobiliare ☎055 280992 TAVARNUZZE vicinanza piazza vendesi villino tipologia attico e giardino di mq 160 oltre a 2 terrazze di mq 100 e giardino di mq 100 ingresso salone doppio cucina abitabile sala 3 camere matrimoniale 3 bagni scala interna che va in soffitta con terrazza rif vo 121 ☎055 414545 - 055 419096 VILLAMAGNA in villetta a schiera bifamiliare appartamento di 170 mq disposto su 2 livelli con 2 ingressi volendo divisibile per 2 nuclei familiari oltre giardino e terreno con ulivi e piante da frutto per 1.330 mq. € 450.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086
VALDISIEVE CONSUMA villa di recente costruzione di circa 200 mq disposta su due livelli; a piano terra grande taverna con camino, due camere e bagno, al primo piano cucina, sala da pranzo, salone, due camere, bagno e due verande. Garage di 50 mq. Parco, giardino, orto, piscina. Tutto recintato. Volendo completamente arredata. € 330.000 ☎347 7869181 - 055 868215 CONSUMA villa indipendente immersa nel verde di grandi faggete, disposta su due livelli, a piano terra taverna, cucina, bagno, a piano primo 2 camere, salone e due bagni. parco totalmente recintato. si vende arredato. € 335.000 ☎347 7869181 - 055 868215
LA CONSUMA paese villa divisa in 2 appartamenti tutta indipendente cancello carrabile posti auto mq 340 su 2 piani bella vista libera subito € 320.000 Ag. Marco Ristori UTI dal 1946 www.immobiliareristori.it Cell. 338 6136167 ☎055 6812285 - 055 6800250 PONTASSIEVE nella zona bellissima del Capitano esclusiva posizione panoramico in villino quadrifamiliare 6 vani taverna ampia caminetto giardino 500 mq loggiato 30 mq garage ampio Ag. Marco Ristori UTI dal 1946 www.immobiliareristori.it Cell. 338 6136167 ☎055 6812285 - 055 6800250
VALDARNO A 3 MINUTI DA SAN GIOVANNI appartamento in bellissima villa padronale completamente ristrutturata. Ingresso con antico soffitto con volta a crociera e ingresso indipendente. Composto da: ingresso, soggiorno con doppia finestra, cucina, 2 camere, 2 bagni, ripostiglio. Terrazza 40 mq con vista sul parco. Garage. Vendita diretta. Pronta consegna rif. G € 271.000 trattabili ☎055 9121200 - 348 2904195 REGGELLO vendesi terreno edificabile per costruzione villetta indipendente ☎348 8569976 RIGNANO SULL’ARNO al confine con bagno a ripoli immersa nel verde, in posizione panoramica e tranquilla porzione di villa padronale del ’700 di circa 225 mq completamente restaurata con finiture e materiali di pregio. annesso parco con piscina, pozzo privato e terreno agricolo di circa 3 ettari con oltre quattrocento piante di olivo. rif. 2/4 richiesta € 850.000 ☎055 9155677 - 335 7734481 RIGNANO SULL’ARNO san donato in collina terratetto di nuova realizzazione in intervento di recupero composto da soggiorno, cucina pranzo, camera matrimoniale con cabina armadio, cameretta, doppi servizi, studio, balcone oltre cantina lavanderia, terrazza a tasca, ripostiglio, giardino e posto auto. ultimato. rif. 2/12 richiesta € 420.000 ☎055 9155677 - 335 7734481 SALTINO immersa nel verde della foresta vallombrosana si vende villa storica in pietra di circa 250 mq con parco circostante recintato. posizione panoramica. € 500.000 ☎347 7869181 - 055 868215 SALTINO villa indipendente mq 300 totalmente ristrutturata con materiali di pregio e arredata. parco/giardino di 2.500 mq. € 650.000 ☎347 7869181 - 055 868215
COLONICHE
E
TERRENI FIRENZE
ANTELLA/BELMONTE splendida porzione di colonica in perfette condizioni composta da sala con camino, sala pranzo, cucina in muratura, 3 camere, 3 bagni, studio, resede, posti auto. € 590.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086 BAGNO A RIPOLI Le corti, collinare, ottima esposizione , bellissima porzione angolare di antica colonica superbamente restaurata composta da : cucina abitabile, sala doppia con camino, 2 matrimoniali, 2 bagni, stanza in soppalco, bellissima taverna/garage di 70 mq.ingresso indipendente con 350 mq di giardino. € 580.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086 GALLUZZO versante giogoli vendesi fienile ristrutturato in contesto panoramico mq 140 su 2 livelli giardino di prorieta’ mq 300 aia antistante con 2 posti auto piano terra salone cucina abitabile bagno ripostiglio studiolo piano 1º 2 camere piu’ 1 bagno progetto approvato per ampliamento di volume secondo ultima legge ☎055 414545 - 055 419096 GIOGOLI collina del Galluzzo panoramica bellissima porzione libera 3 lati su 2 piani colonica rimessa finemente 160 mq con splendido giardino e terreno olivi mq 4.000 € 780.000 Esclusiva Ag. Cristiano Ristori ☎055 6121285 - 338 6136167 OLMO, di Fiesole, spettacolare villa in pietra, circa 350 mq libera su 4 lati con ampi saloni, camini originali già divisa in 2 unità, oltre annesso di 80 mq.circondata da terreno di circa 15.000 mq, possibilità di frazionarla in più unità o adatta per agriturismo . € 1.400.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086
MUGELLO BARBERINO DEL MUGELLO localita’ mangona a 25 km da firenze proponiamo in vendita una splendida colonica di 400 mq 5 appartamenti con piscina privata e parco recintato di 1 ettaro pozzo privato la struttura e’ in pietra interni in cotto e travi a vista richiesta interessante € 630.000,00 rif c 110 ☎055 414545 - 055 419096 BIVIGLIANO/ BORGO , meravigliosa porzione di colonica, libera s 3 lati, in posizione panoramica vista mozzafiato con 2000mq di giardino, composta da : grande cucina, salone doppio con camino, 3 camere, 2 bagni, lavanderia, legnaia. Curatissima ristrutturazione, oggetto di gran fascino € 750.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086
VALDISIEVE 4 KM DA ROSANO , collinare e panoramica, antica colonica in pietra, libera su 4 lati, ottime condizioni; composta da : cucina, sala pranzo con camino, salone con camino, 3 camere, 3 bagni, taverna con angolo cottura,( possibilità 4a camera), giardino, terreno con ulivi e piscina.possibilità di acquisto di depandance già civile abitazione ☎335 7678437 - 331 8532086 FIRENZE SUD direzione Rosano, porzione di colonica su tre livelli e libera su tre lati, composta da sala con camino, cucina abitabile, 3 camere, 3 servizi oltre taverna, garage, giardino e terreno. € 590.000,00 trattabili ☎335 7678437 - 331 8532086
AFFITTI OFFERTA ISOLOTTO VECCHIO Bilocale ristrutturato non arredato mq 42, composto da: soggiorno con angolo cottura, camera e servizio. Balcone. Risc. Autonomo. (a1208) € 650,00 più spese condominiali ☎055 700124 - 348 6895038 ISOLOTTO Ottimo trilocale ben arredato su due livelli, composto da: cucina abitabile, soggiorno con camino, camera matrimoniale e doppi servizi. Terrazzo abitabile mq 40. Riscaldamento autonomo e aria condizionata. Contratti transitori max 18 mesi. (a1265) € 800,00 più spese condominiali ☎055 700124 VIA BOLOGNESE inizio centro attico con terrazza a piano di 40 mq e posto auto ingresso salone cucinotto arredato 2 camere biservizi ripostiglio cantina termosingolo € 1.400,00 compreso condominio Torritimmobiliare ☎055 280992 CAREGGI luminoso appartamento con ingresso soggiorno cucina arredata 2 camere bagno termo € 850,00 Torritimmobiliare ☎055 280992 PIAZZA TASSO Quadrilocale completamente ristrutturato mq 80, composto da: cucina abitabile, soggiorno, due camere matrimoniali e doppi servizi. Un balcone. Riscaldamento autonomo.(a829) € 850,00 mensili ☎055 700124
VALDARNO FRA FIGLINE E SAN GIOVANNI in bellissima villa ristrutturata, con parco con piante secolari, appartamento su due livelli: cucinotto, grande soggiornopranzo, camera e bagno al primo-livello, sopra (in suggestiva colombaia) camera con bagno. Ottime rifiniture in stile toscano. Vendita diretta senza mediazione. Pronta-consegna. Possibilità-garage. Rif. H1 € 248.000 trattabili ☎055 9121200 - 348 2904195 REGGELLO CANCELLI in villa antica, a piano terreno 140 mq complessivi di fondi finestrati da ristrutturare oltre ampio loggiato e circa 1000 mq di terreno. Oggetto unico ed esclusivo, da amatori. Richiesta € 170.000 ☎377 2682317 RIGNANO SULL’ARNO a 20 minuti da firenze in aperta campagna porzione di colonica terratetto del 600 completamente e finemente ristrutturata composta da ampia zona giorno a piano terra, tre camere e doppi servizi a piano primo oltre, circa 250 mq di giardino pianeggiante, due posti auto. pavimenti radianti. ottima posizione espositiva a livello luminosita’. ultimata mancano solo le finiture a scelta della committenza. rif. 3/23 richiesta € 440.000 ☎055 9155677 - 335 7734481 RIGNANO SULL’ARNO zona bombone posizione panoramica porzione di colonica in intervento di recupero, piano terreno, composta da ampia zona giorno, due camere da letto, bagno, ripostiglio oltre circa 750 mq di giardino esclusivo. possibilita’ di vendita anche al grezzo.rif 3/7 richiesta € 290.000 ☎055 9155677 - 335 7734481
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ARGENTARIO in Porto S. Stefano sulla via panoramica bellissimo 2 vani con vista € 240.000 a parte volendo 2 garages € 110.000 Ag. Marco Ristori UTI dal 1946 www.immobiliareristori.it Esclusiva fino alla vendita Cell. 338 6136167 ☎055 6812285 - 055 6800250
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