Il Giornale nel tuo Comune 1214547
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GENNAIO 2012
Periodico d’informazione locale. Anno VI n.5 del 2 gennaio 2012. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10
Calendario
PRIMO PIANO
Dal bunga bunga al bingo bingo Andrea Muzzi*
I gUIdA AI cANtIeRI Ecco cosa ci aspetta fino a dicembre, tra maxi-opere in arrivo, grandi eventi e progetti in stand by PAGG.10-11
allarme siccità Situazione difficile all’invaso di Bilancino: “danza della pioggia” per scongiurare problemi in estate PAGG.4-5
sPort
Adsl, buone nuove per le frazioni PAG.3
Tasse & Co., cosa cambia
il racconto
di Ferri - Puliti
N Il tHRIlleR vIOlA Dal gol di Robben sotto la Ferrovia alle vicende più recenti: il “film” delle ultime difficoltà gigliate PAG.28
emozioni Fortis Non mancano obiettivi ambiziosi, nel 2012, per la squadra borghigiana: rinforzi e serie D PAG.31
on si preannuncia un anno facile, questo 2012, per il salvadanaio. Perché una volta passate le feste ecco ad attenderci al varco la dura realtà, fatta di nuove imposte e rincari. Lo sapevamo, nelle ultime settimane del 2011 si erano susseguiti annunci e ammissioni, da parte del premier Mario Monti e del suo governo, che “salvare” l’Italia non sarebbe stato indolore per gli italiani. Ora, però, è arrivato il momento di mettere mano al porta-
foglio. Tra il ritorno dell’Ici (con un nome diverso, Imu, ma la stessa sostanza) e le novità in fatto di pensioni, ecco una breve guida a quello che aspetta anche i toscani nei prossimi mesi. Perché, conoscendo il “nemico”, si può pensare a come correre ai ripari. Tradotto, a come cercare di risparmiare il più possibile. Ma non sarà facile: per combattere il caro-benzina, ad esempio, non basterà usare l’auto PAGG.8-9 meno del solito.
Un mese dopo l’agguato razzista PAGG.14-15
turismo
l 2012 sarà sicuramente migliore del 2011. Anche perché secondo il calendario Maya il 21/12/12 finirà il mondo: perlomeno l’anno durerà meno del solito! Il 2012 sarà segnato dalla crisi. La spesa per il gratta e vinci è triplicata. Questo dato dimostra che gli italiani sanno cosa serve per uscire dalla crisi: una botta di fortuna! Nel 2012 andare in pensione sarà un’utopia. Siccome sono un padre previdente i miei figli li ho convertiti al buddismo: oggi come oggi l’unico modo per raggiungere l’età pensionabile è sperare nella reincarnazione! Inizieremo il 2012 con un governo tecnico. Questi politici del governo Monti si commuovono quando parlano di crisi, sono educatissimi, non dicono mai le parolacce. Secondo me non sono politici italiani! Il vero politico italiano non conosce tabù. Avete presente i leghisti: alcuni sembrano assatanati, sono sempre paonazzi in faccia, urlano le peggiori offese. Per calmarli non servono i commessi del parlamento, serve l’esorcista. Un vero politico italiano una cosa la sa fare bene: raccontare le barzellette. Questi del governo Monti non solo non ne conoscono nemmeno una, ma se gliela racconti nemmeno la capiscono. I ministri del governo Monti alle nove di sera sono già a letto. Niente feste. Povere escort, prima non avevano una serata libera. Ora escono solo per accompagnare la nonna a giocare in una sala bingo. In pochi mesi sono passate dal bunga bunga al bingo bingo! Buon anno a tutti! *Comico
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IL PUNTO. Il nuovo soggetto è stato costituito ufficialmente: manterrà la delega all’agricoltura
L’Unione dei Comuni adesso è realtà La legge toscana sul riordino istituzionale ha lasciato al neonato ente le competenze su un settore cruciale per il Mugello. Ecco cosa cambia nel post Comunità montana Benedetta Strappi
È
stata costituita ufficialmente il 15 dicembre, dopo una gestazione mediamente lunga. Con la firma dell’atto costitutivo è nata l’Unione dei Comuni del Mugello, che ha traghettato la Comunità montana dei comuni mugellani verso un nuovo assetto istituzionale. Poco dopo è arrivata la buona notizia: la delega all’agricoltura è rimasta al nuovo ente, lo ha decretato la legge regionale di riordino istituzionale, che ha rivoluzionato, in parte, il sistema degli enti locali toscani. E la soddisfazione dei diretti interessati, dopo tante incertezze, non si è fatta aspettare: “È un bel successo e di ottimo auspicio per il lavoro dell’Unione del Mugello ha commentato il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Giovanni Bettarini - La delega all’agricoltura rappresenta una parte fondamentale delle funzioni associate che ha il compito di seguire e gestire l’Unione per lo sviluppo del territorio, a sostegno delle attività agricole e zootecniche locali che sono un’eccellenza a livello regionale e non solo”. Il sindaco di Borgo nonchè presidente del neonato ente, in proposito, ha portato un esempio: “Basti pensare ad esempio alla filiera del latte bio e di qualità commercializzata col marchio ‘Mugello’ dalla Mukki – ha continuato - Quello mugellano è un territorio dalle enormi potenzialità, sotto vari punti di vista: l’ambiente e la natura, il paesaggio, la storia e la cultura, lo sport e l’economia. E le statistiche indicano che siamo una realtà con un alto tasso di dinamismo economico”. “È con la consapevolezza delle nostre capacità e potenzialità – ha concluso il presidente – che dobbiamo affrontare il cammino intrapreso con l’Unione”. E adesso che la Comunità montana ha lasciato il posto al nuovo ente, in concreto cosa cambierà? Per il cittadino comune i cambiamenti nell’immediato non saran-
la sede della vecchia
Comunità
montana
no lampanti, ma riguardano sopratutto un “dietro le quinte” poco percettibile dall’esterno. Il neonato ente, ad esempio, servirà per arrivare ad una gestione associata di alcuni servizi che interessano diversi comuni del Mugello. L’obiettivo della nascita di questo nuovo ente è del resto proprio anche quello di una razionalizzazione delle macchine burocratiche comunali: se tutti e 135 i Comuni toscani con meno di cinquemi-
la abitanti creassero unioni di Comuni, hanno ipotizzato gli uffici della Regione, si risparmierebbero sei milioni di euro. E addirittura trentacinque nel caso di fusioni. “Abbiamo fatto delle scelte precise costituendo un soggetto istituzionale che dovrà assumere un’organizzazione con funzioni associate fondamentali per i comuni e l’intero territorio del Mugello e Alto Mugello, e che dovrà essere ancora più autorevole nei rapporti con gli altri
livelli istituzionali – ha chiarito Bettarini – Il Mugello ha un forte senso di identità territoriale, dobbiamo esserne più consapevoli e impegnarci per assicurare servizi migliori per i cittadini, lo sviluppo complessivo del territorio, misurandoci con le sfide che abbiamo di fronte: quelle più prossime sono i trasporti e il potenziamento della Faentina, in un contesto di crisi che solo uniti possiamo affrontare”.
focus Con l’allestimento rivisto la parte espositiva comincia già dal piano terra
Il museo Chini si rinnova e fa spazio al vetro
I
l museo della manifattura Chini cambia faccia. E lo fa con una riorganizzazione complessiva del percorso museale. Da ora in avanti infatti sarà organizzato tematicamente (un’area per il gres, una per la ceramica e così via) e scandito cronologicamente. Ci sarà una sezione dedicata alla “prima fase”, e cioè alle ceramiche (1896-1906) e una dedicata alla seconda fase,e relativa all’attività delle fornaci (dal 1906). Altra novità sarà l’allestimento di una vera e propria sezione del vetro, che nel museo era già presente, ma ancora in modo
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il reporter è un periodico di 8 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 216.486 copie
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embrionale e non valorizzato. In questa nuova area, oltre alle vetrate, verrano esposti anche i cartoni preparatori e aggiunti nuovi pezzi messi a disposizione da diversi collezionisti. Ulteriore novità: con il nuovo allestimento la parte espositiva ha inizio sin dal piano terra, fino ad oggi invece dedicato alla didattica. Il restyiling è stato realizzato con il contributo dell’Ente cassa di risparmio, la curatrice dell’esposizione è Gilda Cefariello Grosso e il coordinamento è affidato al direttore del museo, Adriano /B.S. Gasparrini.
Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.
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Borgo San Lorenzo
tecnologie/1. La Regione inizierà il cablaggio a Luco, Grezzano, Panicaglia e Sagginale
Adsl in arrivo per quattro frazioni
Dopo anni di attesa, la banda larga si prepara a sbarcare anche qua: il via agli scavi nei primi mesi di questo 2012. Novità sul fronte wi-fi, che servirà per portare la rete veloce nei nuclei di case sparse: il progetto della Provincia entra nella fase due
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Digitale, c’è ancora qualche problema I
Giulia Righi spettata e sospirata, ora finalmente arriva: la banda larga si prepara a prendere casa in Mugello e le frazioni di Luco, Grezzano, Panicaglia e Sagginale finalmente avranno il collegamento internet veloce. In fondo siamo nel 2012: diciamo pure che i tempi erano maturi e gli abitanti delle zone in questione (“Quelli senza Adsl nel Mugello”, come si sono chiamati in una seguitissima pagina Facebook) tendenzialmente esasperati. La buona notizia è arrivata nelle scorse settimane, dopo un incontro dell’assessore alla comunicazione del Comune di Borgo San Lorenzo Stefano Marucelli con la Regione. Sarà infatti quest’ultima a provvedere al cablaggio con fibra ottica e fare in modo che l’adsl raggiunga le frazioni che ad oggi ne sono sprovvisti (o che hanno comunque seri problemi di connessione). Un po’ di tempi, intanto. Il cronoprogramma prevede che nei primi mesi del 2012 comincino gli scavi e che si intervenga in un primo momento a Luco, Grezzano, Panicaglia e successivamente a Sagginale. Il tutto con un occhio di riguardo per gli scavi, che dovranno impattare il meno possibile sul territorio, specie in zone dove l’asfalto è stato rifatto recentemente, come a Panicaglia. “Siamo molto contenti di questo traguardo – spiega l’assessore Marucelli – Finalmente siamo riusciti ad ottenere quello che i cittadini ci sollecitavano da tempo: abbiamo fatto da garanti negli incontri con Regione e Provincia e siamo riusciti a entrare nel primo lotto di finanziamenti regionali, che complessivamente saranno di 20 milioni di euro” . La fibra ottica si prepara dunque a percorrere il suolo delle quattro frazioni, e intanto sul fronte internet arrivano anche altre buone notizie. E cioè che anche il progetto della Provincia, che prevedeva il collegamento adsl wi-fi (e cioè senza fili) è arrivato alla “fase due” e dunque ci saranno implementazioni e miglioramenti del se-
tecnologie/2. Non tutto è risolto dopo il passaggio
gnale. Questo riguarderà essenzialmente le zone più disagiate, e cioè quei nuclei di case sparse difficili da raggiungere con i fili “tradizionali”: qui, per portare l’adsl verrà utilizzato un “ponte radio”, e in questo modo per gli abitanti dovrebbe aprirsi una stagione nuova, in cui internet veloce smetterà di essere un miraggio. È stata la stessa Provincia, sollecitata dal Comune di Borgo, ad annunciarlo in una lettera arrivata che contiene un calendario piuttosto dettagliato degli interventi che dovrebbero susseguirsi in questi mesi. Per cominciare, durante i primi tre mesi del 2012 sarà la volta delle frazioni di Luco e Ronta, per le quali dovrebbero essere realizzati impianti utili per il potenziamento della copertura. Successivamente entro la fine dell’anno - verranno completati altri 3 impianti appartenenti al secondo lotto, che consentiranno di estendere ulteriormente la copertura della
Particolare attenzione verrà posta sui lavori, per impattare il meno possibile sul territorio banda larga. In questa fase, a beneficiare della novità, saranno alcune frazioni minori dei comuni di Barberino (Cafaggiolo), Firenzuola (Selva, Cornacchiaia, Castro San Martino e Traversa), Rufina (Turicchi, Castiglioni e Scopeti), San Piero a Sieve (Santo Stefano, Novoli, Trebbio e Campomigliaio) e Scarperia (Sant’Agata, Ponzalla e Senni). Uno più uno fa due, e sommando l’intervento di cablaggio della Regione con quello di installazione wi-fi della Provincia, il risultato atteso è quello di una mezza rivoluzione dei pc dei mugellani, che finalmente potranno contare su reti internet veloci.
l passaggio al digitale terrestre non è più una novità freschissima (nel territorio mugellano è infatti avvenuto l’11 novembre), eppure continua a far parlare di sè. Perché quando si sono spenti i ripetitori analogici, come annunciato a più riprese, i problemi non si sono fatti attendere. E i cittadini che sono rimasti “al buio”, con il televisore spento, sono molti. Specie nelle frazioni montane. Il Mugello è tra l’altro in questo senso un territorio sfortunato: le valli sono perpendicolari al segnale, i colli fanno come da “scudo” e il risultato è che per alcuni la tv è diventata un miraggio. A Polcanto, Grezzano, Luco e Ronta i problemi ci sono e sono seri. E per questo si sta lavorando a una soluzione, che però non è di immediato reperimento, perché richiede investimenti sostanziosi. Il Comune sta lavorando d’intesa con gli operatori tv locali per cercare di arrivare a una svolta, ma ancora non esiste un calendario preciso, perchè tra l’altro oltre all’intervento sui ripetitori, ne occorre anche uno di tipo infrastrutturale, con l’installazione di tralicci. Nelle scorse settimane, invece, buone notizie sono arrivate dalla Regione, che ha fatto sapere di aver individuato la soluzione ai problemi che si erano verificati a Borgo e Scar-
peria con i canali Rai. È stato un lavoro di squadra, portato avanti con la collaborazione della sala operativa dell’Uncem Toscana e della Regione Toscana (costituita in occasione dello switch-off a supporto degli enti locali), delle emittenti televisive nazionali e locali e con i tecnici di Rai Way. È stato infatti accertato che i territori da cui erano arrivate le segnalazioni di malfunzionamento, sono in effetti serviti dal segnale Rai, ma per alcune particolarità degli impianti di antenna installati in passato, c’erano comunque dei problemi con la visione dei canali. Per questo dalla sala operativa è partito un avviso, che i
Sistemati i canali Rai a Borgo e Scarperia comuni hanno inoltrato a cittadini e antennisti con le istruzioni messe a punto da Rai Way per risolvere il problema che si era venuto a creare. Si trattava essenzialmente di orientare l’antenna verso Monte Senario e di sistemare un’altra serie di dettagli tecnici per far tornare anche Mamma Rai nelle case rimaste /G.R. senza.
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dOSSIER/1. Per evitare problemi in estate sarebbero necessarie precipitazioni abbondanti
Bilancino, è allarme siccità: servono quindici giorni di pioggia no-stop Federica Momentè
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l’acqua ha raggiunto livelli molto bassi
a. de girolamo Presidente di Confservizi
s. squilloni Assessore all’ambiente
G. Bartoloni Protezione civile
“Bisogna continuare a investire”
“Occorre lavorare sulle irrigazioni”
“Nessuna convenzione attiva”
“Razionalizzare i consumi dell’acqua soprattutto per usi non domestici ( come innaffiare i giardini) diventa fondamentale. Ma forse è arrivato anche il momento di perseguire modelli agricoli più sostenibili anche dal punto di vista idrico. Occorre irrigare con sistemi più efficaci, e cominciare a pensare a sostituire le coltivazioni che richiedono più acqua”
“Noi abbiamo attiva alcuna convenzione con alcun trasportatore di acqua, nel caso si richiedesse un intervento in allevamenti oppure nelle case. Comunque lavoriamo in sinergia anche con la Provincia di Firenze: grossi problemi non ci dovrebbero essere per Bilancino e le piogge dovrebbero arrivare”
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“Siamo in una situazione molto critica, a novembre e dicembre ci aspettavamo delle piogge che non sono arrivate. Per non rischiare di ritrovarci in una situazione che non saremmo in grado di gestire servirebbe programmare gli invasi, una rete di tubi che colleghino le varie zone della Toscana. Bisogna continuare ad investire”
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metà dicembre ha raggiunto 244.09 metri sul livello del mare, risalendo un po’ rispetto a fine novembre, quando era stato lanciato l’allarme perché erano stati registrati meno di 243 metri contro gli abituali 252 e meno di 34 milioni di metri cubi di acqua contro una media decennale di 69 milioni. Questa la situazione del lago di Bilancino, fondamentale per l’approvvigionamento idrico non solo del Mugello. E i 19 centimetri di crescita dell’invaso grazie alle piogge delle ultime settimane non sono certo sufficienti a far rientrare l’emergenza, ma sono almeno incoraggianti, vista la situazione. I numeri attuali, infatti, rappresentano il minimo storico e superano, in negativo, anche anni come il 2003 e il 2007 quando si rese necessario l’intervento delle autobotti. Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua e il segretario dell’autorità di bacino del fiume Arno Gaia Checcucci hanno presentato i dati della stagione più anomala dell’ultimo secolo. “Siamo di fronte ad una situazione preoccupante e mai vista da quando esiste l’interconessione Bilancino-Anconella - spiega D’Angelis - Generalmente tra ottobre e novembre il lago arrivava quasi al colmo di piena e invece proprio nella stagione autunnale è mancata la ricarica e la scorta di piogge che garantiva una riserva in vista dell’estate successiva. Sorgenti, torrenti, fiumi sono in secca da settimane e purtroppo le previsioni non ci tranquillizzano. L’emergenza
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Borgo San Lorenzo siccità ci tiene in allarme per rifornire nell’immediato i centri urbani non collegati all’Anconella”. Il sistema Bilancino-Anconella nonostante le difficoltà climatiche sta reggendo bene e per adesso Publiacqua, con una decina di autobotti, integra le risorse locali nel territorio non interconnesso alle cosiddette “autostrada e superstrada dell’acqua”. “L’appello che rivolgiamo a tutti – prosegue D’Angelis – è di aiutarci a gestire insieme l’emergenza: per questo rinnoviamo l’invito alla massima collaborazione non sprecando acqua potabile in maniera impropria. Usiamola solo per esigenze strettamente potabili, alimentari e igieniche, come indicato anche da numerose ordinanze comunali. Da parte nostra abbiamo squadre un po’ ovunque che stanno intervenendo per ridurre le perdite, tappando i buchi di una rete che per un terzo è da rottamare”. “Oggi – conclude D’Angelis – vanno creati altri ‘piccoli Bilancino’, nuove infrastrutture in altre zone. I cambiamenti climatici, ormai sotto gli occhi di tutti, rendono questi passaggi ancora più urgenti. In Toscana negli ultimi dieci anni sono piovuti ogni anno in media circa 20 miliardi di metri cubi di acqua. Il fabbisogno regionale è intorno ad 1 miliardo”.
Attualmente il problema sembra essersi risolto, ma rimane l’allarme per la prossima estate. Il lago di Bilancino di solito si riempie o in autunno o in primavera: se l’inverno sarà piovoso potremmo recuperare, altrimenti ci troveremo di fronte a problemi seri. Se Bilancino non si riempirà e la prossima estate avrà una siccità come quella di quest’anno a ottobre saremo in difficoltà e dovranno essere utilizzate le autobotti, e non solo nelle piccole frazioni. Ora come ora, per riempirsi, dovrebbe piovere abbondantemente per almeno 15 giorni consecutivi. “La questione vera – dice il sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini – e
Vanno ridotte le perdite, la rete per un terzo è da rottamare una panoramica dell’invaso
che ci creò notevoli problemi nelle grosse siccità del 2003 e del 2007 è che il sistema idrico non è sufficientemente sviluppato. Però pur essendo così forte la siccità, non abbiamo registrato grossi disagi. E una soluzione sarà data dalla nuova centrale di Scarperia che servirà ad alleggerire la situazione”.
Lo scenario è peggiore rispetto a quelli del 2003 e del 2007, quando fu inevitabile l’intervento delle autobotti. Il presidente di Publiacqua D’Angelis: “Siamo di fronte a una situazione preoccupante, andranno create infrastrutture in altre zone”
DOSSIER/2. Dopo la primavera si comincerà a lavorare al nuovo impianto di potabilizzazione a Scarperia
Via ai cantieri per la centrale idrica sotto l’autodromo
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embra mancare ormai poco all’inizio dei lavori per la costruzione della nuova centrale di potabilizzazione dell’acqua proprio sotto l’autodromo del Mugello a Scarperia. “Sarà tra le più tecnologiche e all’avanguardia, totalmente automatizzata e governata a distanza – spiega l’ingegner Vincenzo Lapucci di Ingegnerie Toscane che sta seguendo il progetto – e i cantieri dovrebbero avere inizio realisticamente dopo la primavera, dopo cioè che sarà stata svolta la gara e dureranno 600 giorni naturali e consecutivi”. Tutto l’impianto, compresi i chilometri di cavi e tubi necessari per l’allacciamento
Avrà uno stoccaggio di 400 metri cubi, servirà anche come accumulo e si unirà a 4 sistemi di pompaggio
della centrale agli altri impianti del Mugello, avrà un costo pari a 3 milioni di euro. “La centrale, come potenzialità estreme, andrà da un minimo di 30 litri al secondo ad un massimo di 120 – prosegue Lapucci – e adotterà un sistema di filtrazione costituito da un filtro su sabbia e dopo un affinamento su carbone attivo granulare. L’acqua, quella cioè che è stata drenata dalla galleria stessa e che ora viene restituita all’imbocco, verrà presa dalla galleria dell’autodromo e ne verrà utilizzata solo una parte”. La nuova centrale andrà a supportare il rifornimento d’acqua del Mugello. “Andando a recuperare l’acqua che è stata drenata da cantieri dell’alta velocità – continua Lapucci – avremo anche un notevole vantaggio in termini di energia visto che non dovrà essere spinta dal basso verso l’alto come è sempre accaduto fino ad oggi e grazie alla tecnologia utilizzata avremo un risparmio anche sul personale specializzato. L’acqua ha un’ottima qualità ed è costantemente monitorata da noi. Ha una stoccaggio di circa 400 metri cubi e quindi servirà anche come accumulo e andrà
ad interconnettersi con quattro sistemi di pompaggio: il serbatoio di Scarperia ‘La Pineta’ che sua volta andrà a distribuire l’acqua a caduta. Un altro sistema di pompaggio alimenterà anche la centrale di San Piero a Sieve, che a sua volta rifornirà la centrale del Carlone a Vaglia. Gli altri due sistemi andranno ad alimentare Luco (e da lì le frazioni di Grezzano e Marzano) e Panicaglia, rifornendo il serbatoio del Salto e alleviando le carenze idriche sulla stessa Panicaglia e su Ronta. L’altro impianto di risollevamento andrà ad alimentare il serbatoio delle Pergole di Borgo San Lorenzo, andando ad interconnettersi con l’acqua che arriva dalla centrale idrica di Bosso, alla quale è stato di recente ammodernato l’impianto elettrico e dotato di un gruppo elettrogeno per garantire rifornimento all’ospedale di Borgo e della città stessa in caso di black out”. “La centrale di potabilizzazione del Mugello – conclude il ragionier Lapucci - risolverà i problemi che hanno portato alle crisi idriche a causa del passaggio /F.M. dell’Alta Velocità”.
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il personaggio. Sauro Ciantini è la matita che ha creato il celebre fumetto di Comix
L’anatroccolo Palmiro ora vive a Borgo Proprio il capoluogo sarà la sede di un corso tutto speciale tenuto dal disegnatore, con lezioni teoriche e la creazione finale di una storia, uno storyboard e una sceneggiatura Giulia Righi
C
hi in quel periodo si trovava ancora dietro i banchi di scuola, se lo ricorda bene. Un anatroccolo dagli occhietti buffi, che negli anni ‘90 popolava le strisce pubblicate sul settimanale umoristico Comix e sull’agenda del-
una striscia di
lo stesso marchio. Quel papero si chiamava Palmiro e le strisce raccontavano la saga infinita delle lettere al vetriolo che gli scriveva “la sua fidanzata lontana”. La matita che ha disegnato quel fumetto, da diversi anni ha trovato casa a Borgo (“ho deciso di farci
Palmiro
crescere i’mì figliolo”). Si chiama Sauro Ciantini ed è un creativo a tutto tondo, che nel suo curriculum vanta collaborazioni con le grandi agenzie pubblicitarie italiane, un passato da illustratore di libri scolastici per Mondadori e De Agostini, l’invenzione di spot animati e un paniere pieno di cose fatte. E quest’artista della matita si prepara a tenere, proprio a Borgo, al Centro d’incontro di piazza Dante, un corso di disegno, fumetto e illustrazione tutto speciale, realizzato con l’associazione Slowcomix. “Non sarà un corso convenzionale – spiega il babbo di Palmiro – ma piuttosto basato su quello che ho imparato con la pratica, con l’esperienza e la sensibilità. Parto infatti dal presupposto che chi si avvicina al disegno abbia di suo una propensione naturale al ‘vedere’ e che dunque non abbia bisogno delle nozioni canoniche”. La prima parte del corso, che si terrà i sabati 11, 18 e 25 febbraio (dalle 15 alle 18), sarà dunque teorica sì, ma non in maniera convenzionale. A questa
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prima parte, molto basata sul confronto con grandi opere d’arte e pubblicità, ne seguirà un’altra di lezioni pratiche: il 14 e 21 aprile e il 5 e 12 maggio, sempre dalle 15 alle 18. Durante queste lezioni verrà creata una storia (o ne verrà scelta una già esistente) e sarà sviluppata in una sceneggiatura e anche in uno storyboard. Sarà poi realizzata a fumetti, o illustrata, o svolta per mezzo di altre tecniche scelte degli allievi. “Lo scopo principale di questi workshop – spiega ancora Sauro Ciantini – è quello di dedicarsi alla comprensione del bene più grande che pos-
sediamo: la creatività”. Il corso è pensato per persone dai 12 anni in su, e non necessariamente solo per chi è alle prime armi: “Credo che si debba trovare anche il coraggio di tornare indietro sui propri passi, sulle cose che pensavamo di conoscere già, con la speranza di abbandonare vizi e difetti che spesso ci ostacolano e non ci hanno fatto avere i risultati tanto sperati”. Per info e iscrizioni (il costo è di 60 euro per la prima parte, 80 per la seconda) si può chiamare il 349.5332511 o contattare l’associazione via mail: slowcomix@ gmail.com.
• COMUNE Borgo San Lorenzo piazza Dante 2, 50032 Borgo San Lorenzo • Centralino 055 849661, fax 055 8456782 • Urp (Ufficio Relazioni col Pubblico) 055 84966235 urp@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it • Polizia municipale 055 8457086 • Biblioteca comunale 055 8457197 • sito www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it • ufficio informazioni turistiche Villa Pecori Giraldi 055 8456230 • Centro d'Incontro piazza Dante 055 8494533 • Centro piscine 055 8458290 • ASL 10 centralino 055 84511 • Publiacqua info 800238238 guasti 800314314 • Publiambiente 800980800 • Comunità Montana Mugello via P. Togliatti 45, 50032 Borgo San Lorenzo centralino 055 845271, fax 055 8456288 • Ufficio Promozione Turistica 055 845271 turismo@cm-mugello.fi.it • sito www.cm-mugello.fi.it
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LAVORO
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economia
Gennaio 2012
le NOstRe tAscHe/1. Torna l’Ici sulla prima abitazione: si chiamerà Imu e si farà sentire
Casa dolce casa, ma sempre più “salata” Chi ha figli potrà detrarre 50 euro per ogni pargolo entro i 26 anni
Paola Ferri
fino a un massimo di 400 euro. Tutti gli altri dovranno sborsare
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circa un terzo in più rispetto a prima dell’abolizione del balzello. Ma per i genitori separati arriva qualche rassicurazione
ra manovre e contromanovre alla fine una cosa l’abbiamo capita: da quest’anno torneremo a pagare l’Ici sulla prima casa. Anche se stavolta prenderà il nome di Imu, acronimo di Imposta municipale sugli immobili. E il conto sarà più salato di quello presentato dalla vecchia Ici. Cerchiamo di capirci qualcosa, an-
LAVoRo I punti della riforma
Pensioni, cosa cambia
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opo anni, anzi decenni, di discussioni, alla fine la riforma delle pensioni è arrivata, in quattro e quattr’otto, prima di Natale. Se c’è una cosa che abbiamo capito è che si andrà in pensione più tardi. Quanto più tardi dipende dall’età anagrafica e da quella “contributiva”, nel senso degli anni di contributi accumulati. Il limite anagrafico è stato fissato in 66 anni per gli uomini e 62 per le donne, anche se per queste ultime è previsto un innalzamento graduale dell’età pensionistica, che porterà uomini e donne a ritirarsi dal lavoro entrambi a 66 anni. Chi volesse farlo prima del raggiungimento dell’età limite, deve aver accumulato almeno 42 anni e un mese di contributi (41 e un mese per le donne). Il cambiamento riguarda più che altro i lavoratori del settore privato, perché alle dipendenti pubbliche ci aveva già pensato Tremonti: da quest’anno le donne del pubblico impiego lavoreranno fino a 65 anni. Le misure saranno attenuate per i nati nel ’52, che sarebbero risultati i più colpiti: chi avrebbe maturato il diritto alla pensione nel 2012, con 35 anni di contribuzione, potrà uscire dal mondo del lavoro a 64 anni, anziché aspettarne altri due. Resta il problema di quanti avevano lasciato il lavoro anticipatamente con la prospettiva di incassare l’assegno pensionistico a breve. Così come resta aperto il problema delle aziende che avevano messo in conto pensionamenti anticipati per ridurre il personale. È stato infine introdotto il contributivo anche per chi aveva 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, ma la misura non dovrebbe essere molto dolorosa, in quanto costoro sono per lo più già in pensione. Stop anche alle pensioni d’oro: non saranno rivalutate e saranno anzi soggette al contributo di solidarietà del 15%. Le più basse (fino a 1.405 euro lordi) verranno invece rialzate di anno in anno a seconda dell’inflazione. Tutte le altre resteranno al /F.P. palo.
che se la materia è tuttora assai nebulosa e soggetta ad aggiustamenti più o meno rilevanti. Innanzitutto, è vero che tutti torneranno a pagare l’imposta sulla prima casa (quella principale, in cui si vive), ma è anche vero che verranno mantenute tutte le altre agevolazioni su di essa (in termini di accensione di mutui, bollette, ecc...). Giusto per rasserenare gli animi, vale la pena ricordare che contemporaneamente alla rinascita del balzello viene introdotta anche una detrazione di 200 euro (sempre e solo sulla prima casa). A questi 200 euro scalati dall’Imu se ne aggiungono altri 50 da detrarre per ogni figlio residente con meno di 26 anni, fino a un massimo di 400 euro, operazione che di fatto allarga la fascia di chi riuscirà a scampare la tassa. A molti, però, toccherà tornare a pagare. Per di più la base imponibile è aumentata del 60%, il che, sommato agli aumenti vari (compresa aliquota e rivalutazione delle rendite catastali), potrebbe portare i cittadini a pagare oltre un terzo in più rispetto a quello che già sborsavano un tempo, prima dell’eliminazione dell’Ici. Il rincaro sarà tanto maggiore quanto più bassa era l’aliquota applicata finora, il che colloca Firenze tra le città che ne risentiranno meno (perché già si pagava di più, anche se questo non consola più di tanto, a pensarci bene). Se la spiegazione non è stata fin qui molto chiara non temete, perché per capirci qualcosa cittadini e Comuni avranno ancora un po’ di tempo a disposizione: le amministrazioni locali avranno una proroga per chiudere i bilanci, mentre la prima rata delle nuove imposte arriverà solo a giugno (la seconda scadrà a dicembre). Piccola rassicurazione per i genitori separati: secondo gli ultimi aggiustamenti apportati alla manovra Monti a pagare il balzello sull’abitazione dovrebbe essere colui che ne usufruisce, non per forza di cose l’intestatario. L’Imu grazierà ben poche categorie di immobili (e dunque di proprietari), tra cui quelli destinati a usi culturali, oltre a quelli di proprietà pubblica. Tra i fortunati restano le fondazioni culturali, comprese quelle bancarie (che pagano ma subiscono meno rincari) e le Chiese: i fabbricati destinati esclusivamente al culto non sono soggetti all’imposta, notizia che ha suscitato non poche critiche, tra cui quella dello stesso presidente della Regione Enrico Rossi. “Anche la Chiesa rinunci a qualcosa – ha dichiarato Rossi – decida dove intervenire, sull’Ici, sull’otto per mille o su qualcos’altro”. Ma niente da fare: per il momento la Chiesa non pagherà l’Imu.
Per capirci qualcosa c’è ancora un po’ di tempo
economia
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le NOstRe tAscHe/2. Sale il prezzo dei carburanti. E trascina quello degli alimentari
Nuove tasse e rincari, si corre ai ripari otto centesimi in più sulla benzina, undici sul gasolio, da sommare al “contributo per gli alluvionati”. Ma gli aumenti non sono solo qui: ecco una breve guida, per prendere le contromisure Francesca Puliti
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i salvi chi può. Questo 2012 si preannuncia come un diluvio di tasse e tassucole infiltrate un po’ ovunque. Dipendenti, lavoratori autonomi, privati cittadini, ce n’è per tutti. La regola numero uno resta: conoscere il nemico. E poi correre ai ripari. Magari prendendo un po’ meno l’auto o il motorino. Uno dei balzelli più scomodi introdotti dalla “manovra Monti”, infatti, è quello sui carburanti: un pieno ci costerà quasi dieci euro in più, considerato l’aumento di undici centesimi circa sul gasolio e di otto sulla benzina (che vanno sommati ai cinque centesimi di “solidarietà agli alluvionati” della Lunigiana, introdotti dal governatore toscano Enrico Rossi). Anche se riuscissimo a limitare i viaggi dal benzinaio, l’aumento sui carburanti è destinato a farsi sentire comunque, in termini di rincari dei prezzi dei beni di consumo, principalmente quelli alimentari. “Benzina, trasporti e logistica – denuncia Coldiretti – incidono per circa un terzo sui costi di frutta e verdura e assorbono in media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari”. Tradotto: aumenti in vista sugli scaffali del supermercato e invito a consumare prodotti il più possibile di stagione. Salgono anche le
bollette di gas e luce, mentre è assai probabile, anche se non può essere dato per certo, l’aumento delle tariffe dei trasporti pubblici. Considerati i continui tagli al settore e i rincari dei carburanti,
Cresce l’addizionale Irpef, ma resta comunque tra le più basse d’Italia. E chi ha di più pagherà di più non è detto che basti individuare un gestore unico regionale per limitare le spese, come auspicato dalla Regione. Su Firenze, inoltre, pesa anche il fattore privatizzazione di Ataf, annunciata già un anno fa. Ma i servizi pubblici in generale sono destinati a subire una rivoluzione: chi non l’avesse ancora fatto si affretti a fare la dichiarazione Isee, perché d’ora in avanti quasi tutti i servizi saranno
compartecipati dai cittadini, in misura diversa a seconda di reddito e situazione familiare. Una rivoluzione cominciata con i ticket sanitari e destinata a contagiare pressoché ogni settore, compreso quello degli abbonamenti dell’autobus. Aumenta anche l’addizionale regionale Irpef, anche se resterà comunque una delle più basse d’Italia. Se finora era rimasta ferma allo 0,9 per cento, da quest’anno si sposterà sull’1,23 per cento, ovvero la nuova soglia minima imposta dallo Stato. La stangata arriverà solo per chi guadagna più di 75mila euro annui (stando alle dichiarazioni dei redditi poco più di cinquantamila toscani): in questo caso l’addizionale salirà a quota 1,73% (il che significa circa 400 euro in più da sborsare). Da questa misura la Regione si aspetta di incassare undici milioni di euro l’anno, da destinare principalmente ai trasporti pubblici. “Ma non è detto che bastino”, ammette l’assessore al bilancio Riccardo Nencini. In totale, alla fine dell’anno ogni famiglia avrà tirato fuori di tasca da 600 a tremila euro in più rispetto al 2011. Sperando che il decreto “Salva Italia” abbia assolto allo scopo, nel frattempo.
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agenda
Gennaio 2012
cAleNdARIO/1. Il programma dei lavori, grandi e piccoli, previsti in città in questo 2012
Un anno in cantiere, maxi-opere in arrivo Già partito l’intervento per la seconda linea del tram, anche se il peggio verrà a giugno. La parte sud di firenze è attesa da una primavera “calda”, con la realizzazione del tunnel Tav. In estate la prima pietra del termovalorizzatore Valentina Buti
C
ari fiorentini, reggetevi forte: questo 2012 sarà un anno di grandi cantieri. Alcuni si noteranno di più, come quelli per il tunnel dell’alta velocità o per la linea 2 della tramvia. Altri, almeno sulla carta, saranno meno impattanti, come il collettore di San Colombano, che Publiacqua conta di completare in anticipo sulla tabella di marcia. Partiamo dall’opera più problematica per la città: la linea 2 della tramvia, che collegherà piazza dell’Unità a Peretola. Il sindaco Renzi ha promesso di finire i 5 km di tracciato in 950 giorni. Per farcela, gli operai di Impresa spa, la ditta che ha rilevato la Btp ed eseguirà i lavori, saranno al lavoro notte e giorno. La prima pietra del cantiere è stata posata a Peretola il 5 novembre scorso, e ora si lavora alla bonifica bellica dell’area. Ma i dolori verranno in estate, specie per la strettoia di via di Novoli, dove da giugno, e per 700 giorni, si viaggerà a una corsia, finché anche quella chiuderà. Da febbraio i lavori toccheranno via Gordigiani, e per 450 giorni i parcheggi spariranno. Da maggio, per 500 giorni, in viale Belfiore la carreggiata sarà ridotta. Costo dell’operazione 254 milioni (in project financing). L’opposizione è
scettica sui tempi, ma Renzi conferma: prima corsa entro fine mandato, a giugno 2014. Primavera calda anche a sud della città, con la realizzazione del tunnel Tav da 7,5 km che collegherà Campo di Marte a Castello. Si parte da via Campo d’Arrigo, dove entro l’estate si imbucherà la talpa Monnalisa. L’opera dovrebbe essere pronta tra il 2015 e il 2016. Mentre la talpa scaverà il ventre di Firenze, si comincerà a lavorare per la stazione sotterranea progettata da Foster ai Macelli, tra via Circondaria e il Mugnone. Ci saranno rischi per gli edifici in superficie? Comitati e associazioni ambientaliste temono di sì e ricordano che per la Foster non è mai stata effettuata la valutazione di impatto ambientale. Italia Nostra teme che il tunnel metta in pericolo l’Opificio delle pietre dure della Fortezza
Ci sono anche le compensazioni per la terza corsia della A1
e le opere d’arte in via di restauro. Ma l’Osservatorio Tav tranquillizza: i monitoraggi non rilevano rischi. Ci sono poi gli interventi che Autostrade spa dovrà fare come compensazione per la terza corsia della A1. Sul bypass del Galluzzo, apparentemente pronto da anni, pende l’inchiesta sulle terre di scavo. Manca solo la firma di Anas per partire con le Cascine del Riccio: si prevede il via libera entro giugno, come per la variante di Mantignano Ugnano. Il 2012 dovrebbe essere anche l’anno dei parcheggi. Tre mini park in superficie (70-100 posti in tutto) nasceranno a Sorgane, Serpiolle e Castello. Altri interrati sono previsti in piazza Vittorio Veneto, al Carmine, in piazza Brunelleschi e alle Cure: entro dicembre Firenze Parcheggi dovrebbe consegnare gli elaborati per lanciare il project. E che sia anche la volta buona per il termovalorizzatore di Case Passerini? La società Hera, stando a Quadrifoglio, poserà la prima pietra in estate. Viaggia spedito, infine, il tubone “Ersa”, che collegherà al depuratore di San Colombano le case in riva sinistra d’Arno, che oggi scaricano nel fiume. Entro l’anno si prevede di finire 4 dei 7,4 km di tracciato: Publiacqua conta di tagliare il nastro nel 2014.
lavori in corso al nuovo
parco
della
musica
sCENARI Intanto si cercano soldi per completare l’auditorium del Maggio, aperto e già richiuso
Quei “giganti” in attesa di cambiare volto: i progetti al palo
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er alcune opere che partono, altre che restano al palo. I giganti dismessi della città, come il Panificio militare o l’ex Manifattura tabacchi, da anni aspettano di cambiare volto, invano. Capitolo a parte è quello del nuovo auditorium del Maggio Musicale. Inaugurato lo scorso 21 dicembre, dopo dieci giorni di fuochi d’artificio il sipario si è richiuso. La struttura del teatro è terminata ma manca la macchina scenica per l’opera lirica. Servirebbero 40 milioni di euro per realizzarla. L’ex sottosegretario Gianni Letta si era impegnato con Renzi a trovarli, ma col nuovo governo tutto è tornato in discussione. Le parole del neoministro all’istruzione Francesco Profumo
la sera della prima sono state una doccia fredda: “Di quei soldi – ha detto - ne riparliamo nel 2013”. Ma il sindaco continua a sperare che il Cipe stanzi presto il finanziamento. Sull’ex Manifattura tabacchi, Palazzo Vecchio cerca da mesi un’intesa con i proprietari - Fintecna e Consorzio Etruria - per trasformarla nel nuovo polo abitativo della città. Non si parte per il parere contrario della Sovrintendenza, che non vede di buon occhio la realizzazione di due torri da 70 metri al posto dei capannoni industriali. Futuro incerto anche per il Panificio militare di via Mariti. A Palazzo Vecchio non dispiacerebbe vedervi nascere un polo residenziale con giardini, un asilo nido, parcheggi
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e wi-fi. Per ora l’accordo non c’è, complice l’arrivo di una nuova proprietà, subentrata alla Btp di Riccardo Fusi. E il quartiere si tiene il suo mausoleo dell’abbandono. Quella del nuovo stadio è una storia infinita: tramontata l’ipotesi di realizzarlo a Castello, il Comune ora punta sulla Mercafir di Novoli. Niente più cittadella da 80 ettari però, ma un’area da 30-35 ettari, formato Juve. I Della Valle non hanno detto no: ora si aspetta il progetto. Svolta (forse) per l’aeroporto: Adf, la società che gestisce lo scalo di Peretola, ha chiarito che l’unica nuova pista possibile è una semiparallela all’A11. A Palazzo Vecchio non dispiace, ma è la Regione che deve decidere. /V.B.
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cAleNdARIO/2. Un cartellone fitto di eventi per la nuova stagione rock. E spunta anche Madonna
Dai Radiohead a The Boss, tutti sul palco I biglietti per il concerto della band inglese sono già esauriti, mentre quelli per lo show di springsteen stanno andando a ruba. Ecco un assaggio della proposta musicale dei prossimi mesi Barbara Biondi
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i preannuncia un anno rock il 2012 fiorentino. E se a molti sembrano lontani i fasti degli anni Ottanta e Novanta, quando la città pullulava di eventi, concerti e star pronte a far diventare la città del giglio la loro seconda casa, i più sconsolati dovranno ricredersi e fare un salto sulla rete, per tenere sotto controllo la quantità di concerti e artisti importanti che hanno scelto di far tappa nel cuore del granducato. I primi due sono una chicca da segnare in agenda per gli appassionati di musica d’autore: l’evento numero uno arriva direttamente dagli States e chiama a gran voce “The Boss”, il re del palcoscenico nordamericano Bruce Springsteen, che gridando a squarciagola Born in the Usa ha coinvolto generazioni di appassionati. L’appuntamento con lui è fissato per il 10 giugno, quando suonerà allo stadio Artemio Franchi davanti al suo pubblico di appassionati. Il primo luglio al parco delle Cascine suoneranno invece i Radiohead, band inglese che ha scelto proprio la città del giglio per la prima tappa del tour internazionale. I meno informati, però, dovranno calmare subito i bollenti spiriti: i biglietti infatti sono già esauriti da un pezzo, ovvero dalla settimana successiva all’annuncio del concerto, alla fine di novembre.
L’ultimo appuntamento da segnare tra gli eventi da non mancare assolutamente è il concerto di Madonna, che dovrebbe approdare a Firenze intorno alla metà di giugno (si parla del 17), subito dopo aver cantato a Tel Aviv e Milano. In attesa dell’ufficialità da parte degli organizzatori, Firenze si prepara ad accogliere la regina del pop per uno show imperdibile, che la rivedrebbe esibirsi in città dopo 25 anni dal suo ultimo concerto. Ma se questi tre concerti rappresentano in assoluto il best of del programma per la prossima estate, ce ne sono molti altri da tenere in considerazione. A cominciare dagli amatissimi Litfiba, che tornano nella loro città per far ballare migliaia di persone il 2 marzo al Mandela Forum. Stesso posto, ma date diverse, per il grande ritorno, atteso da moltissimi, di Laura Pausini, che il 18 e19 marzo porterà le canzoni del suo neonato album sul palcoscenico dell’ex palasport. Il 22 Daniele Silvestri si esibirà sul palco più intimo del Viper Theatre, mentre chi lo sta aspettando da tempo sa già che Tiziano Ferro arriverà in città il 25 e 26 aprile per intonare i suoi ultimi succesi. Dulcis in fundo, il mattatore Crozza sbarcherà in città il 4 maggio per il suo spettacolo irriverente: l’appuntamento sarà ancora una volta al Mandela Forum.
CALENDARIo/3 Riparte la programmazione al teatro di corso Italia: classici affiancati a produzioni create ad hoc
Viaggio a Reims e Mago di Oz: la (ultima?) stagione al vecchio Comunale entre il nuovo Parco della Musica ha chiuso i battenti dopo dieci giorni dall’inaugurazione e in attesa che si trovino i finanziamenti per portare l’opera a compimento (vedi articolo a fianco), in quello che ormai è considerato il vecchio teatro del Maggio fervono i lavori per l’inizio della nuova stagione, che parte questo mese per terminare alla fine di novembre. Al contrario degli altri teatri, che fanno corrispondere l’inizio della stagione con gli ultimi mesi dell’anno, il Maggio già nel 2011 aveva inaugurato quella che ha tutti i presupposti per diventare una tradizione, ovvero che il calendario duri come l’anno solare. Si comincia il 18 con il Viaggio a Reims di Gioachino
Rossini, prima opera dell’anno (neanche tra le più conosciute del maestro), che terrà il palcoscenico occupato fino al 24. Subito dopo tocca al Lago dei cigni di Cajkovskij, all’inizio di febbraio, e alla classicissima Tosca di Giacomo Puccini, che verrà messa in scena l’ultima settimana del mese. Segue a ruota, a marzo, una nuova creazione di MaggioDanza, il balletto ShortTime (che verrà messo in scena al Teatro Goldoni) e Anna Bolena di Gaetano Donizetti. Nel mese delle rose si parte con il Festival del Maggio Musicale fiorentino che quest’anno dà fiato alle trombe con un’opera di Strauss, Il cavaliere della Rosa, dal 4 all’11 maggio, insieme al balletto i 4 temperamen-
ti. Poi il nuovo allestimento, realizzato appositamente in occasione della kermesse fiorentina e intitolato Il mandarino meraviglioso, il tutto intervallato da una serie di concerti con alcuni dei protagonisti del panorama internazionale. All’inizio della stagione estiva torna l’appuntamento con il Gala di danza in piazza della Signoria, poi sarà la volta di tre grandi classici: La Traviata di Verdi e le pucciniane Gianni Schicchi e Turandot, spalmate nel periodo che va da luglio a fine novembre. Nel frattempo, nel corso dell’estate fiorentina MaggioDanza offrirà un tributo ai Genesis dal Teatro delle Cascine, a cui /B.B. faranno seguito, nell’ordine, Sechs Tänze e Il mago di Oz.
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E AL N O SI FES TE O N R E P ME N TA TA IO AZ PLE TUI M M RA OR INF CO G
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ON lINe. Ecco le notizie e i personaggi maggiormente cercati lo scorso anno su www.ilreporter.it
Le parole più cliccate del 2011 fiorentino TEMPO LIBERO ED EVENTI, TUTTO SU
I PIÙ LETTI DEL MEsE 1. Scioperi in arrivo: si fermano bus, tram e treni 2. Jovanotti: restano sospese le date dell’Ora Tour 3. Firenze assediata dallo smog: scatta il blocco del traffico 4. IL RITRATTO / Casseri, “intellettuale nero appassionato di fantasy” 5. Springsteen, al via la caccia al biglietto. E Madonna...
I VIDEo PIÙ VIsTI 1. Spara ai senegalesi in piazza Dalmazia e San Lorenzo: due morti, poi si uccide 2. La rabbia della comunità senegalese: corteo e preghiera 3. Furgone sfonda il guard rail e precipita dall’autostrada 4. Pieraccioni in sala tra il pubblico: “Con Monti rideremo di meno” 5. E “re Renzi” incatena gli altri sindaci
3. Firenze si veste a festa, è già Natale: luminarie accese e mercatini 4. San Lorenzo il giorno dopo l’agguato: bancarelle “a lutto” 5. Florence Biennale, un’invasione di arte contemporanea in città
“tamarri”
del
JerseY shore,
protagonisti del
novembre, ha messo (e non poco) in apprensione fiorentini e toscani, assetati di consigli e istruzioni per l’uso sullo switch off, cercati - come ormai consuetudine - su internet. Discorso simile per la terza parola più cliccata sul nostro sito nel 2011: “ticket sanitario”. Una rivoluzione, proprio come il digitale terrestre, per i cittadini tosca-
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2011
fiorentino
ni, che da fine agosto hanno dovuto adattarsi a questa novità in fatto di sanità. Scesi dal podio, le parole più ricercate su www.ilreporter.it sono state “sciopero” (per avere tutte le informazioni necessarie nelle diverse occasioni in cui gli autobus e i treni sono rimasti fermi e gli uffici chiusi), “miss Italia” (lo scorso anno il concorso si è
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e parole che fanno un anno. Anche se descrivere quello che accade nel corso di 365 giorni è sempre difficile, abbiamo provato a scoprire quali sono state le parole (e dunque i fatti e i personaggi) che hanno caratterizzato il 2011 fiorentino appena finito. In che modo? Ricercando quelle che sono state le parole più cliccate da voi lettori sul nostro sito, www.ilreporter. it, negli ultimi dodici mesi. Le notizie più cercate, i temi su cui avete voluto saperne di più. E le sorprese non sono certo mancate. Perché (forse a sorpresa, forse no, visto l’enorme eco che ha suscitato in città e non solo), sul gradino più alto del podio si è piazzato il “Jersey shore”. Ebbene sì, l’arrivo a Firenze dei cosiddetti “tamarri” di Mtv, ovvero dei protagonisti del seguitissimo reality show made in Usa, ha sbancato la concorrenza: sono stati tanti, tantissimi, a cercare su www. ilreporter.it notizie e aggiornamenti sulle “imprese” fiorentine di guidos e guidettes. Al secondo posto in questa speciale classifica troviamo il “digitale terrestre”: il passaggio alla “televisione del futuro”, avvenuto lo scorso
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tenuto per la prima volta in Toscana, a Montecatini Terme), “Fiorentina” (il tifo è sempre il tifo, nonostante le difficoltà delle ultime due stagioni), “Matteo Renzi” (il “cybersindaco”, decisamente a suo agio nel mondo di internet e dei social network), “Hard Rock Cafè” (un’altra delle grandi novità fiorentine del 2011) e “Mutu”, passato la scorsa estate al Cesena non senza rimpianti da parte dei tifosi. I personaggi di casa nostra più cercati, oltre al già menzionato Renzi, sono stati Vittoria Puccini (colpita tra l’altro da un grave lutto familiare) e Roberto Benigni. Questo, in sintesi, il 2011 fiorentino visto attraverso il nostro sito. E per quanto riguarda il 2012 non vi resta che continuare a cliccare su www.ilreporter.it, per cominciare a capire (e a decidere) quali saranno le parole e i personaggi protagonisti dell’anno appena iniziato.
SEGUICI SU:
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anno dovuto pazientare più del solito, quest’anno, gli amanti dello sci. Sull’Appennino toscano la neve si è fatta attendere. Il paesaggio che offriva l’Abetone in occasione del ponte dello scorso 8 dicembre era tutt’altro che invernale: niente neve, piste e impianti chiusi. Sciatori e snowbordisti sperano di rifarsi in questi primi mesi del 2012, contando sulla tendenza meteorologica che sembra ormai essersi affermata: stagioni “posticipate” e – è l’auspicio neve “a oltranza” anche sulle piste toscane. Su www.ilreporter.it si possono trovare “bollettino neve” e situazione meteo in diretta. Ma se la neve dovesse continuare a fare i capricci, o semplicemente per cambiare un po’ aria, sul nostro sito si può trovare anche una guida alle località sciistiche più economiche di tutta Europa. E qui le sorprese non mancano.
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focus
Gennaio 2012
Il RAccONtO/1. Qualche ora al mercato con il fratello di uno dei ragazzi feriti nell’agguato
“C’è paura che possa accadere di nuovo” LA sCHEDA
Bara Mbenghe ha il suo banco a san Lorenzo,
I dati di Palazzo Vecchio
La ‘’città straniera’’: tutti i numeri
in via sant’Antonino, dal 1997, e proprio
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qui il killer ha sparato. “Continuano a dirci che rubiamo il lavoro, come trent’anni fa” Carolina Natoli
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l mercato di San Lorenzo sono numerosissimi i banchi che ogni giorno offrono al pubblico la più ampia gamma di prodotti, dalla pelletteria a souvenir e bigiotteria, in una delle zone più cosmopolite della città. Uno di questi è di Bara Mbenghe, fratello di uno dei ragazzi feriti per mano dell’estremista di destra Gianluca Casseri proprio davanti al suo banco di via Sant’Antonino. Bara ha 50 anni ed è in Italia dal 1984. Dal 1997 ha il suo banco in via Sant’Antonino, con i due fratelli: vende gadget in legno provenienti dall’Africa e dall’Asia, cappellini, borse e magliette che richiamano lo stile “afro”. Anche lui per un po’ è stato venditore ambulante. Prima di arrivare a Firenze ha vissuto nelle Marche, ma ha preferito il capoluogo toscano per la maggior possibilità di trovare un lavoro stabile. Vive qui con la moglie e ha una figlia. “La mia bambina si trova molto bene con gli altri italiani a scuola – ci racconta Bara, con cui abbiamo trascorso qualche ora – perché i bambini sono naturali, siamo noi adulti che trasmettiamo loro pensieri negativi su chi ha la pelle di un colore diverso, e anche se un po’ chiusi i fiorentini sono molto gentili con noi, e sono molto più tranquilli di tanti altri italiani di altre zone”. Tutti i giorni monta il suo banchino, espone la merce e aspetta i clienti. Molti gli amici o i semplici conoscenti che si fermano a salutarlo e comprare qualcosa. Spesso salta il pranzo per dedicarsi all’attività, ma se si deve assentare il suo vicino, un ragazzo del Bangladesh, lo sostituisce. Sarebbe retorico chiedergli come sta e
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bara mbenghe
al lavoro al suo banco
continuare a riportarlo con la mente a quel tragico 13 dicembre. Dopo venti minuti che sono qua mi offre un caffè. La gentilezza e l’umanità dei suoi gesti e delle sue parole si scontrano con il dolore che si legge nei suoi occhi. Le scene che ha vissuto non si cancelleranno mai dalla sua memoria. “C’è ancora un po’ di paura che possa accadere di nuovo. Commettere un omicidio a sfondo razzista è uno dei reati più gravi che ci possano essere nel 2011. Essere razzista è reato. Lo stato non lo identifica come tale, ma ci sono delle organizzazioni che sono state legalizzate e che fanno cortei e manifestazioni contro gli immigrati, e ciò per cui ‘protestano’ fa parte di un’ideologia che dovrebbe essere morta da decenni”. Quel martedì
SETTIMANA
era seduto davanti al banco con il fratello e altri amici, per qualche chiacchiera in un momento di tranquillità. Squilla il telefono e Bara si allontana. In quegli istanti la tragedia: Casseri apre il fuoco e ferisce il fratello. “La situazione in cui viviamo è la stessa di trent’anni fa – spiega – continuano a dirci che ‘rubiamo il lavoro’, ma sono parole dettate dall’ignoranza e dall’egoismo”. Quella senegalese è una comunità molto unita, ma aperta e volenterosa di far parte del luogo in cui vive. Chiudo il taccuino, e Bara inizia a farmi delle domande sulla mia vita. “I percorsi più duri e difficili, come il mio, se fatti con questo – dice battendosi la mano sul petto, indicando il cuore – saranno i più belli”. Grazie Bara.
gni sette residenti all’ombra del David di Michelangelo, uno è di origine straniera. La maggior parte è rappresentata da rumeni, peruviani e albanesi, mentre la zona con la più alta concentrazione di cittadini immigrati è il centro storico. A Firenze sud vive invece il numero più basso di stranieri. I dati arrivano dall’ufficio statistica del Comune e prendono in considerazione i soggetti che risiedono regolarmente in Italia. Sulle oltre 373mila persone che abitano nel comune di Firenze, 53.275 provengono da oltre confine: il 14,25 per cento della popolazione totale. La comunità straniera più numerosa è quella romena (7.790 cittadini), seguita da peruviani (5.546), albanesi (5.463) e cinesi (4.261). Più limitata, invece, la presenza di senegalesi, 763, la maggior parte uomini (solo 112 sono donne). La zona con il maggior numero di immigrati è il nord ovest della città: nel quartiere 5, tra Rifredi, Novoli e Peretola, abitano oltre 17mila cittadini stranieri, ma in fatto di percentuali la “Firenze vecchia” batte tutti. Un quinto della popolazione del centro storico non è infatti di origine italiana, per un totale di 13.872 immigrati su un numero di residenti totale pari a 67.726 persone. L’area della città in cui l’immigrazione ha avuto il minor impatto, sia quantitativamente che a livello percentuale, è invece il quartiere 3, con 4.055 stranieri, pari al 9,9 per cento degli abitanti. Se si prende in considerazione l’intera Toscana, la provincia di Firenze è seconda solo a Prato per quanto riguarda l’incidenza degli stranieri, stando ai dati dell’ultimo rapporto Caritas-Migrantes: l’11,2 per cento della provincia gigliata, contro il 13,6 per cento dei “vicini” pratesi, dove è alta l’influenza della comunità cinese, una /G.C. delle più grandi d’Italia.
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Il RAccONtO/2. A tu per tu con la comunità senegalese, dopo la doppia aggressione
Incubo razzista, la risposta di Firenze un mese fa il blitz di Gianluca Casseri, l’estremista di destra che ha fatto fuoco contro cinque persone. Ad armare la sua mano l’odio xenofobo Gianni Carpini
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ue corpi esanimi sull’asfalto di piazza Dalmazia. Una mano armata dall’odio razziale. Dopo la rabbia della comunità senegalese e l’indignazione di una città intera, con 15mila persone sfilate in corteo, è tempo della riflessione. La morte di Mor e Modou ha lasciato una ferita aperta, ma il timore è che, passato il clamore dei fatti, la questione del razzismo strisciante (ri)cada nel dimenticatoio. “Abbiamo ricevuto una risposta molto positiva dalla città, non mi stancherò mai di ripeterlo – commenta Assan Kebe, vicepresidente della comunità senegalese – non vogliamo dare una connotazione razzista a Firenze, alla Toscana e all’Italia. In questo paese esiste però una propaganda politica incline alla discriminazione, che può far presa sui cittadini più fragili, insinuando il pregiudizio che tutti i mali, la crisi e la disoccupazione dipendano dagli immigrati”. Assan, 46 anni, ha passato metà della sua vita a Firenze. Nei momenti dopo il 13 dicembre, giorno del duplice agguato tra piazza Dalmazia e San Lorenzo, il suo telefono non ha smesso di suonare. La comunità senegalese, circa 760 persone in città secondo i dati ufficiali, oltre
mille se si prendono in considerazione anche gli irregolari, è presente a Firenze con una propria associazione dal 1988. Da allora molto è cambiato, nonostante negli ultimi anni stia emergendo un nuovo contesto. “Molte cose sono mutate con la crisi economica, che rende le persone più fragili e toglie certezze alle famiglie – continua Assan - tutto ciò genera una concorrenza tra i ‘diversi poveri’ e spesso l’immigrato diventa il capro espiatorio. Basta una parola, una scintilla per scatenare un incendio”. Il riferimento è alla vicenda di Torino, dove lo scorso dicembre la falsa notizia di uno stupro ai danni di una ragazzina ha scatenato una spedizione punitiva contro un campo rom. Pochi giorni dopo il gesto sanguinario di Gianluca Casseri, killer suicida vicino ad ambienti di estrema destra, che ha riportato in primo piano sentimenti xenofobi latenti. “È un segnale preoccupante. Vanno presi provvedimenti. Lo stesso linguaggio a volte è poco rispettoso. Perché i giornali, ad esempio, continuano a chiamarci vu’ cumprà? Parallelamente servono interventi in favore degli immigrati: viviamo e lavoriamo in questo Paese, contribuiamo al pil italiano e anche noi vogliamo fare dei progetti di
fiori in piaZZa
dalmaZia,
nei giorni dopo l’agguato
vita”, dice Assan Kebe. Una richiesta concreta? Il diritto di voto per le amministrative. “Anche noi vorremmo decidere chi governa la città, anche noi ci preoccupiamo di come viene gestita Firenze, dei suoi problemi, dell’ambiente”. Intanto, è stato
(foto
di
antonio rettura)
aperto un conto corrente, presso la Banca Etica, per raccogliere fondi in favore delle famiglie delle vittime e dei feriti. Ecco gli estremi per un contributo: Equobaleno gas in nome della cittadinanza solidale – IT 70 P 05018 02800 000000141080.
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lina CalluPe Ass. comunità peruviana di firenze
marCo Huang Associazione imprenditori cinesi
“Viviamo un linciaggio mediatico”
“Manca la voce degli immigrati”
“I giovani sono più integrati”
“Firenze è da sempre una città accogliente. Da due anni a questa parte, in seguito a una sorta di ‘linciaggio’ mediatico contro i cittadini rumeni, qualcosa è cambiato, c’è più discriminazione. Anche la nostra associazione ha avuto qualche minaccia e intimidazione. Per pochi episodi ci rimette l’intera comunità rumena, composta per la stragrande maggioranza da persone che lavorano e vivono secondo le regole. Servirebbero azioni per promuovere la multiculturalità, anche da parte del Comune”
“La comunità peruviana è di per sé un po’ chiusa, ma stiamo lavorando anche insieme ad altre associazioni per l’integrazione. È un processo lento, ma che pian piano sta andando avanti. Servirebbe più impegno da parte delle istituzioni: da tre anni a questa parte, da quanto si è insediata la nuova amministrazione comunale, si parla poco di migranti e di multiculturalità. Il Consiglio degli stranieri è scomparso e con esso la voce degli immigrati, che invece sarebbe molto importante per una città come Firenze”
“Vivo qui da oltre vent’anni e ho affrontato tanti problemi e difficoltà nella relazione tra le famiglie cinesi e i fiorentini. Firenze è comunque una città che offre abbastanza servizi agli extracomunitari. Ovviamente di ‘stupidi’ per strada se ne trovano ancora, come succede un po’ ovunque. Noto che i giovani hanno molta comunicazione con i ragazzi fiorentini, mentre i cinesi di una certa età vivono un po’ di difficoltà per vari motivi: dalla conoscenza della lingua alla cultura, ma soprattutto per lo stile di vita”
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politica
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Il dIBAttItO. Vanno avanti discussioni e prese di posizione sul futuro dello scalo di Peretola
Obliqua o parallela, il dilemma continua La collocazione della nuova pista
sulle varie soluzioni prospettate”. Levata di scudi, sulla questione, da parte del centrodestra: “La Lega Nord Toscana – sostiene Gianni Fava, commissario del Carroccio regionale – ha espresso a suo tempo parere negativo sulla variante al Pit che prevede il potenziamento dell’aeroporto di Peretola attraverso la costruzione di una pista parallela all’autostrada. Questo per evitare il pesante impatto ambientale che tale opera avrebbe sulla Piana fiorentina e su Prato”. Anche il Pdl sceglie la strada dell’attacco, e lo fa senza mezzi termini: “Sul potenziamento dell’aeroporto di Peretola – affermano all’unisono i consiglieri regionali azzurri – chiediamo una parola di verità. Una e una sola. La chiediamo alla giunta regionale, al presidente della Provincia di Firenze, ai sindaci della Piana e del capoluogo. Il tempo delle chiacchiere è finito, e come sostiene l’ex ministro per le infrastrutture Altero Matteoli le responsabilità del mancato sviluppo dello scalo fiorentino sono da addossare alle istituzioni locali. Peretola – concludono i consiglieri regionali del Pdl – così com’è non può competere, e coloro che governano Regione, Provincia e comuni interessati ne risponderanno ai cittadini e alle imprese”.
per il decollo e l’atterraggio degli aerei resta al centro dell’attenzione. Renzi dice la sua, Rossi attende il responso dell’Enac, le opposizioni attaccano Antonio Passanese
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ista obliqua o parallela? Questo è il problema. Se Amleto fosse vissuto nella Firenze dei nostri giorni chissà, forse anch’egli si sarebbe posto il dilemma. Ad aprire le danze ci pensa il sindaco di Firenze Matteo Renzi che – in un’intervista rilasciata al Corriere Fiorentino sulla collocazione del nuovo tracciato per il decollo e l’atterraggio dei velivoli all’aeroporto di Peretola – afferma: “La pista parallela è l’unica soluzione: se uno vuole fare il Parco della Piana, progetto che condivido, occorre collegarlo al Parco di Castello, non tagliare il rapporto tra Firenze e la Piana e complicare anche l’arrivo della tramvia al Polo di Sesto. L’obliqua ‘regala’ milioni di euro a Ligresti, a cui vanno espropriati i terreni, si avvicina al Polo scientifico di Sesto, al termovalorizzatore e costringe a tombare i laghetti”. E poi, rincara la dose il primo cittadino fiorentino, “il consiglio regionale decida: se c’è una soluzione tecnica efficace, siamo disposti anche a qualche sacrificio. Se invece c’è un monstrum tecnico che serve a fare contenti i politici, fermiamoci: ne abbiamo già uno, la pista attuale. Il Comune farà valere le sue prerogative. Non è una battaglia personale: se siamo tagliati fuori dal circuito aereo, siamo tagliati fuori dal futuro”. Anche AdF, la società per azioni che gestisce l’Amerigo Vespucci, è dalla parte di Renzi. Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, invece ci va cauto e, prima di prendere posizioni, preferisce attendere il responso dell’Enac, “che dovrà dare un parere tecnico
suL PALCo Ufficiale il passaggio che “chiude un cerchio storico e ha un forte valore simbolico”
Un teatro “della città nella città”: il Comune si prende la Pergola
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l teatro della Pergola passa ufficialmente nei “possedimenti” del comune di Firenze. L’atto, siglato da Maria Francesca Lastrucci, dirigente della Direzione Patrimonio di Palazzo Vecchio, e da Stefano Lombardi, direttore della filiale Toscana e Umbria dell’Agenzia del Demanio, rappresenta, dopo l’ex carcere di San Gimignano, il secondo esempio, sempre in Toscana, di trasferimento di un bene di demanio storico artistico dallo Stato agli enti locali sulla base di un progetto di recupero e riqualificazione dell’immobile. “Questo passaggio assume
molteplici significati - sottolinea Marco Giorgetti, presidente della struttura – chiude un cerchio storico, in quanto più volte nel tempo il Comune è stato vicino ad assumere la proprietà del teatro, senza mai riuscirci. Ha un forte valore simbolico, in quanto sommandosi all’impegno gestionale condiviso con l’Ente Cassa di Risparmio nella creazione della Fondazione garantisce il futuro dell’attività, e rinsalda il ruolo della Pergola come teatro e punto d’incontro ‘della città nella città’. Evita il rischio, altrove verificatosi con altri teatri dell’ex Eti,
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che le strutture perdano l’impronta ‘pubblica’ della gestione, fondamentale nella proposta di un teatro che miri veramente alla crescita di società e cittadini”. In base a questo accordo, Palazzo Vecchio si impegna a mantenere la destinazione teatrale, sperimentando un nuovo modello gestionale ispirato a criteri imprenditoriali, con l’obiettivo di creare un Centro Internazionale di cultura teatrale che possa coniugare attività di formazione, valorizzazione delle lingue nazionali e archivio /A.P. bibliografico e audiovisivo.
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Il cAsO. Barducci non ci sta: “Nessun risparmio e disagi per la gente”
PAlAzzO veccHIO. Quanto dichiarano i politici
Province game over con SuperMario Redditi, i conti in tasca Ma Palazzo Medici alza le barricate a giunta e consiglieri U
Valentina Buti
A
ltro che Super Mario. Altro che “salva Italia”. Per le Province il governo tecnico guidato da Mario Monti significa “game over”. La manovra decisa dal nuovo esecutivo prevede infatti la loro abolizione per dare respiro alle casse dello Stato. Le Province vivranno fino allo scadere naturale del mandato, poi diventeranno enti secondari composti da dieci consiglieri eletti dai consigli comunali, che a loro volta nomineranno un presidente senza giunta. Le loro attuali funzioni, come la formazione o la gestione dell’edilizia scolastica, saranno spartite tra Regione e Comuni. Alla Provincia di Firenze si dirà addio nel 2014, ma il presidente Andrea Barducci, “deluso dal pasticcio combinato da Monti”, alza le barricate contro un provvedimento ritenuto “incostituzionale, che manda all’aria la pianificazione territoriale a scapito dei cittadini e non aiuterà a risparmiare”. Ma partiamo dall’inizio, ossia dai servizi e dai cittadini. Il bilancio provinciale già approvato dalla giunta dovrà essere rivisto e non potrà più contenere impegni oltre il 2012, pena il rischio di “assegnare dei lavori che poi non potremo fare perché non ci siamo più”, spiega Barducci. Qualche problema i cittadini potranno così trovarlo ben presto sulle strade, con cantieri che non partono o restano a metà, “come sulla Fi-Pi-Li, sulla Mezzana Perfetti Ricasoli o sulla circonvallazione di Bagno a Ripoli”. Oggi, inoltre, è Palazzo Medici Riccardi a gestire il piano interprovinciale dei rifiuti, a coordinare i piani regolatori territoriali, ad assegnare il servizio di trasporto pubblico alle aziende. Tocca alla Provincia pensare alla
Ecco cosa potrà cambiare per i servizi dopo la loro abolizione, dalle scuole a rifiuti e lavoro formazione, aprire ogni giorno i Centri per l’impiego (frequentati ogni anno da 24mila persone in cerca di lavoro) e provvedere all’edilizia scolastica di medie e superiori. Queste competenze, abolite le Province, saranno smistate tra Regione e Comuni. Un passaggio che per Barducci metterà in ginocchio “la pianificazione dei servizi e la loro efficienza”, perché “la Regione è un organismo legislativo non abituato al piano della gestione e i Comuni hanno un raggio d’azione ristretto”. La sua speranza è che la Regione ricorra alla Consulta contro
il presidente della
provincia andrea barducci
“l’incostituzionalità” del provvedimento del governo. E che questa fermi lo “strappo democratico” provocato dall’abolizione per decreto di assemblee elette a suffragio universale. “Una cosa che si faceva 70 anni fa...”, tuona il presidente. Oltre che alla Carta, Barducci si appella alla calcolatrice. La Provincia costa oggi allo Stato un milione e 860mila euro tra giunta e consiglio (65 milioni in totale a livello nazionale). Grava sulle spese correnti per lo 0,62% e quindi abolirla, per Barducci, comporterà “un risparmio irrisorio” che non risolverà il problema dei costi della politica. Per risparmiare davvero si sarebbe potuta seguire “la via delle Province metropolitane, che la Toscana avanza da anni”. Oppure tagliare “rami secchi più dispendiosi” come gli Ato, i Consorzi di bonifica, gli uffici distaccati dei ministeri e “perfino le prefetture che non si sa a cosa servano”, elenca Barducci. Beffa delle beffe, il numero uno di Palazzo Medici Riccardi prevede che, alla fine dei conti, azzerando le Province lo Stato ci rimetterà. In primo luogo a causa della ricollocazione del personale dipendente – novecento lavoratori – che in parte sarà trasferito in Regione con contratti più cari del 20 per cento. E poi a causa degli undici miliardi di mutui accesi per le opere pubbliche dalle Province di tutta Italia. “Che qualcuno, ossia lo Stato, dovrà pur estinguere”, avverte il presidente.
n occhio “indiscreto” si aggira dalle parti di Palazzo Vecchio, sbirciando nelle tasche di giunta e consiglieri. È il Grande Fratello dello Stato, che obbliga i quarantasette eletti del Salone dei Duecento, sindaco e assessori, a rendere pubblici i redditi contenuti nelle loro dichiarazioni annuali con la legge sulla trasparenza. Così, viene fuori che il Paperon de’ Paperoni fiorentino è Giovanni Galli, capogruppo dell’omonima lista civica: l’ex portierone viola, oggi volto delle trasmissioni sportive di Mediaset, è in testa al “redditometro” comunale, con 302.689 euro di imponibile lordo dichiarati nel 2010. La più “povera”, invece, è Lucia Matteuzzi del Pd: ultima arrivata in Consiglio, dichiara solo 1.197 euro. Dietro a Galli, sul secondo gradino del
Il Paperon de’ Paperoni fiorentino è Giovanni Galli podio c’è Valdo Spini, della lista Spini, con 176.972 euro, seguito dalla ginecologa Claudia Livi del Pd con 165mila euro. Se l’ex numero uno viola non ha rivali e surclassa anche il sindaco, che si ferma a 109mila euro, tutti i consiglieri della sua lista hanno sembrano avere di che sorridere. Antonio Giambanco, Massimo Sabatini e Alberto Locchi si piazzano nella top ten dei “ricconi” di Palazzo Vecchio, con redditi tra i 108mila e i 79mila euro. Ma non se la passa male nemmeno la prof Ornella De Zordo, di Perunaltracittà, con un gruzzolo da 88mila euro. Il più ricco di Fli è Riccardo Sarra, con 79mila euro. Nel Pdl spicca il
giornalista sportivo Mario Tenerani, con 71mila euro di tesoretto, mentre il capogruppo Marco Stella sta sui 34mila. Quello democratico, l’avvocato Francesco Bonifazi, dichiara quasi 46mila euro, Eugenio Giani poco meno di 63mila. L’imprenditore tessile Mario Razzanelli della Lega Nord, dai 99mila euro dichiarati nel 2009, scende ora a 48mila. Più giovani e squattrinati, coprono le retrovie della classifica Tommaso Grassi di Sinistra e cittadinanza con 19mila euro, Francesco Torselli (Pdl) e Cecilia Pezza (Pd) con 17mila, e Jacopo Cellai (Pdl), con 16mila. Dichiarano solo o quasi i gettoni di presenza da 92 euro a seduta racimolati tra consiglio e commissioni, che in tutto costano al Comune circa 700mila euro l’anno. Passando alla giunta, la più ricca è Elisabetta Meucci, con 115.379 euro di imponibile lordo annuo. Il primo cittadino Renzi la segue con 109.573 euro, mentre il suo vice Dario Nardella dichiara 69.445 euro. L’assessore alla mobilità, Massimo Mattei, lo sorpassa con 81mila. Ultima in questa speciale classifica l’assessore all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi, con 59mila /Nat.Bin. euro.
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speciale
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l’INIzIAtIvA. Per avviare l’iter parlamentare per l’introduzione della legge servivano 50mila firme
Omicidio stradale, obiettivo raggiunto
L’
obiettivo è stato raggiunto con un mese di anticipo e il tetto delle firme necessarie è stato superato: quelle raccolte sono circa 53mila, ne bastavano cinquantamila. Era questa la quota sufficiente per avviare l’iter parlamentare della proposta di legge per introdurre il reato di omicidio stradale, che mira a inasprire le pene per chi guida sotto l’effetto di alcol e droga. L’iniziativa è stata portata avanti dall’associazione Lorenzo Guarnieri, fondata dai genitori del giovane che perse la vita in un drammatico incidente stradale. Il Reporter da tempo si è schierato a fianco dell’associazione, ed è bello che questa pagina ospiti finalmente la buona notizia del traguardo raggiunto. Le firme sono arrivate da tutta Italia, nessuna provincia esclusa, e ce ne sono anche 280 arrivate da italiani residenti all’estero (Usa, Canada, Europa, Cina). Chiaramente Firenze e provincia fanno la parte del leone, con undicimila firme (20 per cento del totale). Seguono le città di Roma con 3.322 firme (6%), Milano con 2.781 (5%), Torino con 2.677 (5%), Palermo con 1.936 (4%), e le province di Latina con 1.852 sottoscrizioni (3%), Alessandria con 1.474 (2%), Livorno con 1.267 (2%) e Brindisi con 1.117 (2%). Nel dettaglio, la proposta di legge vuol introdurre la fattispecie di “omicidio stradale” per chi uccide guidando sotto l’effetto di alcol e droghe. Le pene passerebbero dai 3-10 anni attualmente previsti a un minimo di 8 e a un massimo di 18 anni. La proposta di legge prevede inoltre l’arresto in flagranza di reato e “l’ergastolo della patente”: a chi guida sotto l’effetto di alcol o droga sarà tolta definitivamente la patente dopo un omicidio. Al momento, invece, è prevista solo la revoca temporanea del permesso di
guida e nessuna misura cautelare. Le firme sono state consegnate al sindaco di Firenze Matteo Renzi lo scorso dicembre, in occasione della festa organizzata all’Obihall per festeggiare il compleanno dell’associazione. E, negli stessi giorni, è arrivata anche un’altra buona notizia, ovvero lo stanziamento da parte del Comune di 500mila euro destinati in parte a interventi di miglioramento della sicurezza stradale. Tra quelli approvati dalla giunta di Palazzo Vecchio ce ne sono alcuni rientranti nel progetto David, curato dall’associazione. Nella delibera recentemente approvata si prevede, tra l’altro, l’installazione di paline semaforiche lungo la direttrice viale Lavagnini-viale Matteotti-piazzale Donatello-piazza Beccaria, in modo da poter comunicare ai veicoli in transito sia la presenza della cosiddetta “onda verde semaforica” sia la velocità consigliata per poter trovare verdi i semafori presenti nel percorso. E ancora, la messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale in via Reginaldo Giuliani subito dopo l’incrocio con via Crocetta e via Pontormo: in questo caso, per evitare la sosta selvaggia delle auto che impedisce ai veicoli in arrivo di vedere i pedoni, è stato deciso di allargare il marciapiede e di proteggerlo con una serie di elementi parapedonali. E il lavoro dell’associazione, adesso che le firme sono state raccolte, va avanti, e si concentra proprio sul progetto David. In attesa che la legge diventi realtà.
Il traguardo è stato centrato con un mese di anticipo rispetto al “programma”, e il tetto delle sottoscrizioni necessarie è stato superato. Grande soddisfazione da parte dei genitori di Lorenzo Guarnieri. ora si lavora al progetto David
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anno xxx n.01 - gennaio 2012
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L’UNiONE fa… iL MUgELLO Il Mugello ha dato vita a un nuovo assetto istituzionale per il territorio. I 9 Comuni si sono “uniti”, costituendo l’“Unione Montana dei Comuni del Mugello”. Si è chiusa una storia, quella della Comunità Montana che ha svolto un ruolo importante per lo sviluppo del nostro territorio. Ora ne iniziamo un’altra. Con l’ambizione di voler rappresentare con ancor più autorevolezza e incisività i cittadini, le esigenze e le realtà di questo esteso territorio che va da Firenzuola, Marradi e Palazzuolo fino a Dicomano. I sindaci hanno scelto me come presidente, e ricambierò questo atto di fiducia e stima mettendoci tutto l’impegno necessario. I Comuni uniscono le forze trasferendo funzioni e servizi all’Unione. Ottimizzazione, razionalizzazione, collaborazione e sussidiarietà, gestione più efficiente ed efficace, meno spese e costi: queste sono le parole d’ordine. Più funzioni riusciamo ad associare e gestire insieme, più andremo nella direzione di migliorare i servizi e risparmiare. Abbiamo costituito un soggetto istituzionale che dovrà assumere un’organizzazione con funzioni associate fondamentali per i comuni e l’intero territorio del Mugello e Alto Mugello efficace ed efficiente, e che dovrà essere ancora più autorevole nei rapporti con gli altri livelli istituzionali. Ma dobbiamo anche recuperare e rafforzare un senso di comunità, un senso territoriale che spesso sono più gli altri che ci riconoscono, che noi stessi: una visione comune con un orizzonte condiviso, senza distinzioni. Il Mugello ha un forte senso d’identità territoriale. Dobbiamo, noi mugellani, esserne più consapevoli, e con questo spirito impegnarci per assicurare servizi migliori per i cittadini, lo sviluppo complessivo del territorio, misurandoci con le sfide che abbiamo di fronte, in un contesto di crisi che solo uniti possiamo affrontare. Il Mugello è un territorio dalle enormi potenzialità, sotto vari punti di vista: l’ambiente e la natura, il paesaggio, la storia e la cultura, lo sport e l’economia. Le statistiche indicano che siamo una realtà con un alto tasso di dinamismo economico. E allora, dobbiamo crederci di più. Tutti. il Sindaco Giovanni Bettarini
COMUNE IN ONDA Va in onda su tele iride “in Borgo”, il programma mensile di informazione istituzionale e approfondimento del Comune di Borgo San Lorenzo con notizie, servizi, interviste sull’attività amministrativa e argomenti segnalati dai cittadini. gli orari: lunedì ore 21, martedì ore 14, venerdì ore 16,30 e domenica ore 11.
IMPIANTO COMPOSTAGGIO, COMPLETAMENTO VICINO
LaVOri iN dirittUra di arriVO, attiVaziONE prEViSta NEi priMi MESi 2012 Verso il completamento l’mpianto di compostaggio di faltona. ed entro i primi mesi del 2012 ne è prevista l’attivazione. il 3 dicembre si è svolto un sopralluogo della commissione consiliare ambiente insieme alla Direzione Lavori e il personale di coordinamento impianti di publiambiente Spa, l’assessore all’ambiente Stefano Squilloni ed il presidente di acom Leonardo romagnoli: “con l’impianto di compostaggio daremo un ulteriore contributo all’ambiente - sottolinea l’assessore all’ambiente Stefano Squilloni -, con la trasformazione dei rifiuti organici in compost di qualità che sarà commercializzato per essere utilizzato in agricoltura, giardinaggio e verde pubblico”. Dopo un lungo periodo di stallo legato alla crisi e al fallimento della società Sopram, i lavori sono ripresi celermente con publiambiente. un investimento complessivo pari a 12.000.000 di euro, con un contributo-fondi europei di 2.000.000 d’euro. L’impianto di compostaggio tratterà con tecnologie avanzate rifiuti da frazione organica e verdi della raccolta differenziata, per la produzione di compost di qualità, per un flusso annuo di 35.000 tonnellate. La trasformazione avverrà in biocelle di compostaggio con un sistema di trattamento delle arie esauste potenzialmente maleodoranti mediante scrubber ad acqua e biofiltri. Quella dell’impianto di compostaggio di faltona è una vicenda che ha inizio alla fine degli anni ’90, col progetto che fu approvato dalla provincia di firenze nel marzo del 2001, poi bloccato dalla Soprintendenza e sbloccato successivamente con un ricorso al tar e una modifica migliorativa sotto il profilo paesaggistico delle previsioni progettuali. più avanti lo stop per la crisi e la procedura fallimentare della Sopram, che ha bloccato per molto tempo l’attività della società acom (composta per il 49% da Sopram, 49% publiambiente e 2% comune) nella realizzazione dell’impianto. alla fine, con la concertazione operata dal comune, publiambiente è intervenuta in acom. i lavori stanno andando a passo spedito e resta ormai poco al completamento. “Siamo impegnati da una parte nel promuovere
buone pratiche per la riduzione della produzione dei rifiuti, dall’altra a incrementare la raccolta differenziata con la previsione di nuovi sistemi di
raccolta - afferma il sindaco giovanni Bettarini -, dove l’impianto di compostaggio rappresenta una chiusura virtuosa del ciclo”.
È BOOM PER L’ACQUA DI QUALITÀ e’ boom per la “casa dell’acqua”! Sta riscuotendo notevole successo il maxi fontanello: in un mese sono stati erogati 37.257 litri d’acqua (dato al 9 dicembre), con un risparmio per le famiglie pari a 4.470,84 euro. e un risparmio anche per l’ambiente; per aver evitato la produzione di bottiglie in plastica non sono stati impiegati 260.799 litri d’acqua, non sono stati consumati 6.036 Kg di greggio, non sono stati emessi nell’aria 3.726 Kg di co2 (gas serra), sono stati risparmiati 2.980,56 euro per lo smaltimento della plastica. ecco le raccomandazioni per il corretto approvvigionamento dell’acqua presso la “casa dell’acqua”: utilizzare bottiglie
<Comune utile> prOgEttO giOVaNiSÌ: la regione toscana contribuisce per tre anni a pagare l’affitto di casa dei giovani. per maggiori informazioni e dettagli su requisiti e modalità per presentare la domanda (la scadenza è il 31 gennaio) rivolgersi a www.giovanisi.it, info@giovanisi.it, numero verde 800 098719. ESENziONE tiCKEt SaNitariO: dal 1° dicembre è in vigore in toscana il nuovo sistema per l’accertamento dell’esenzione dal ticket. niente più autocertificazione, sono invece le asl a rilasciare al cittadino avente diritto un attestato nominativo di esenzione da esibire al medico al momento della prescrizione. per maggiori informazioni e chiarimenti e per ritirare l’attestato cartaceo ci si può rivolgere agli sportelli della asl. dUE prOpOStE di LEggE di iNiziatiVa pOpOLarE aLL’Urp: una proposta riguarda il riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini nati in italia da genitori stranieri, legalmente soggiornanti in italia da almeno un anno; l’altra invece riguarda la possibilità per i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in italia da almeno 5 anni, di partecipare alle elezioni amministrative. i cittadini interessati a firmare queste proposte di legge possono recarsi, con un documento di riconoscimento, presso l’urp, entro il 15 febbraio prossimo. tV digitaLE: può rendersi necessario controllare l’antenna e l’impianto di distribuzione domestico e condominiale del segnale, risintonizzare i canali. per la ricezione dei canali rai, le operazioni da compiere che suggerisce raiway sono: orientare l’antenna di banda iV e V verso monte Senario; verificare, a valle dell’antenna, la presenza di filtri che impediscono la ricezione dei canali: 27, 26, 30 e 40; rimuovere i filtri; se è necessario installare un’antenna larga banda (canali 21-59). La regione toscana ha attivato una sezione del suo sito internet dedicata al passaggio al digitale tv: all’indirizzo www.regione.toscana.it/tvdigitale è possibile trovare tutte le informazioni utili. per tutte le info: numero verde 800 022 000, www.decoder.comunicazioni.it CONtatOri aCqUa, attENziONE a frEddO E gELO: publiacqua raccomanda di provvedere a proteggere con scrupolo il proprio contatore dell’acqua con materiali isolanti o con stracci di lana, per evitarne la rottura a causa del gelo. ciò provocherebbe la cessazione dell’erogazione di acqua per il tempo necessario alla sostituzione del contatore da parte del gestore (a carico dell’utente).
e/o contenitori nuovi da adibire esclusivamente a questo tipo di acqua e successivamente prima di ogni prelievo, verificarne la pulizia; preferire il vetro, altrimenti usare contenitori ove sia riportata la scritta “per alimenti”; usare contenitori con tappo a
vite o comunque chiusura ermetica; mantenere l’igiene dei contenitori; prima del riempimento risciacquare il contenitore e il tappo con la stessa acqua erogata; non riempire i contenitori completamente ma lasciare un po’ di aria tra il tappo ed il livello del liquido; conservare l’acqua in luoghi freschi e non lasciarla in posti esposti al sole o al caldo; non conservare per lunghi periodi, preferendo frequenti approvvigionamenti ed evitando di effettuare grandi scorte. Per poter apprezzare la qualità di questa acqua se ne consiglia l’uso nelle 48 ore. Di recente un fontanello è stato installato anche presso l’istituto superiore chino chini.
<A Borgo c’è> priMa dEL tEatrO, LEttUrE SCENiChE a CUra di MarCO paOLi: alla biblioteca comunale, venerdì 20 gennaio ore 18 lettura scenica di “medea” di euripide; martedì 14 febbraio ore 21,15 lettura scenica de“L’arte della commedia” di edoardo De filippo. tEatrO pEr fESta dELLa tOSCaNa: auditorium liceo giotto ulivi, martedì 17 gennaio ore 11, “terroni d’italia”, spettacolo della compagnia Krypton (ingresso gratuito). COrSO di diSEgNO, fUMEttO, iLLUStraziONE: parte a febbraio presso il centro d’incontro (piazza Dante 33) il corso “mi piace disegnare scrivere dipingere: raccontare” per “scoprire la propria creatività e impararla a utilizzarla”, a cura di Slowcomix con Sauro ciantini, in collaborazione col comune. e’diviso in due moduli, il primo è articolato in tre incontri (di 3 ore ciascuno) e si svolgeranno i sabati 11, 18, 25 febbraio, dalle 15 alle 18 (costo 60 euro). per info e iscrizioni: www.slowcomix.it, slowcomix@gmail.com. “LiBErNaUta”: 12° edizione di “Libernauta”, concorso di critica letteraria rivolto a ragazzi dai 14 ai 19 anni. come si partecipa: si va in biblioteca, ci si iscrive al concorso (è gratis), si prende in prestito un libro fra i 15 previsti, lo si legge e recensisce con l’apposita scheda da riconsegnare in biblioteca. iL SaBatO dEi BaMBiNi: riprendono gli incontri per bambini con “costruiamo storie&raccontiamo cose” il sabato, ore 17: a narrazioni e laboratori alla biblioteca comunale, si alternano le attività di espressione della creatività e di esplorazione e riuso dei materiali al centro remida. La partecipazione è completamente gratuita, ma è necessaria l’iscrizione. per info e iscrizioni: biblioteca comunale, tel. 055 8457197; centro remida, tel. 055 8453414, info@remidabsl.it.
MUGELLO, L’UNIONE È FATTA
VaratO iL NUOVO aSSEttO iStitUziONaLE, iL SiNdaCO BEttariNi È iL prESidENtE Varata l’unione montana dei comuni del mugello. e’ nata il 15 dicembre con la firma dell’atto costitutivo da parte dei sindaci, l’insediamento del consiglio e l’elezio-
ne del presidente, carica alla quale era già stato designato il sindaco giovanni Bettarini. che ha traghettato la comunità montana verso il nuovo assetto istituzionale
territoriale. ne fanno parte i comuni di Barberino, Borgo San Lorenzo, Dicomano, San piero a Sieve, Scarperia, firenzuola, marradi, palazzuolo sul Senio, Vicchio.
La farmacia comunaLe aprirÀ aD apriLe
iL COMUNE È diVENtatO SOCiO dELLa SOCiEtà pUBBLiCa farMapiaNa il comune di Borgo San Lorenzo entra in farmapiana, ed entro aprile 2012 nel capoluogo mugellano vedrà la luce la nuova farmacia comunale. “farmapiana è una società interamente di proprietà dei comuni e perciò pubblica, consolidata e con un’esperienza ben salda, una spiccata offerta di servizi alla salute rivolti ai cittadini, professionalità e competenze riconosciute - sottolinea il sindaco giovanni Bettarini -, ed è proprio quello che intendiamo avere con la nuova farmacia comunale che aprirà a Borgo
San Lorenzo tra pochi mesi, ad aprile. ad occuparsi dell’individuazione dei locali sarà farmapiana”. con l’ingresso di Borgo, assieme a Signa, salgono a 4 i comuni soci di farmapiana, società interamente pubblica costituita nel 2003 con l’obiettivo di gestire le farmacie comunali di campi Bisenzio e calenzano, e che ora si configura come un’azienda di servizi alla salute con l’obiettivo di ottimizzare la qualità del servizio offerto al cittadino e trasformare le farmacie comunali in presidi sanitari e punti informazione per
l’orientamento alla salute e altri servizi e prestazioni. “farmapiana è una società solida - evidenziano i 4 comuni -, in questi otto anni ha fornito servizi farmaceutici, gestendo anche ambulatori medici e attività collaterali. un lavoro premiato dalla soddisfazione dimostrata dagli utenti. L’ingresso in società dei due nuovi comuni permette un consolidamento della società, che potrà così acquisire nuove risorse e attivare nuovi servizi in un momento di grave difficoltà del settore”.
LA SOLIDARIETÀ VIAGGIA SU QUATTRO RUOTE aL CrS pULMiNO pEr traSpOrtO SOCiaLE graziE aL CONtriBUtO di MOLti SpONSOr La solidarietà viaggia su quattro ruote. Quelle del pulmino del progetto “mobilità gratuita” che è stato consegnato dal comune ai volontari del crs (centro radio Soccorso) per il servizio di trasporto sociale. e’ un fiat Doblò attrezzato per il trasporto di persone anziane, con ridotta mobilità e disabili; un servizio che è stato finanziato e attivato con la vendita di spazi pubblicitari sulla carrozzeria. tante sono state le aziende e ditte mugellane che hanno partecipato e contribuito: ben 48, e gli sponsor tappezzano il mezzo come un “patchwork di solidarietà”. il gruppo unica Spa si è occupato della ricerca degli sponsor e della fornitura del mezzo che il comune ha messo poi a disposizione, in comodato d’uso per 4 anni, al crs per lo svolgimento del servizio di “mobilità sociale”. ai 48 sponsor è stato consegnato un attestato di merito dal sindaco Bettarini e dall’assessore alle politiche di Salute Silvia giovannini: “un grande ringraziamento a tutti coloro che hanno aderito al progetto - afferma l’assessore - che è insieme solidarietà concreta ed esempio
di promozione di spirito di comunità. Quando si mettono insieme nuove e buone idee e generosità
come in questo progetto, crisi e momenti di difficoltà si superano con più facilità”.
infermieriStica, LocaLi rinnoVati e 23 neoLaureati Locali rinnovati per la sede universitaria del corso di laurea in infermieristica, ospitata al piano superiore dell’ex pretura in via aldo moro, struttura, questa, che è stata interessata da lavori di consolidamento antisismico oltre che di risistemazione e riallestimento degli ambienti interni, realizzati dal comune. nel 2004 erano solo 19 gli iscritti, stamani, insieme ai docenti, di studenti ce n’erano 160. in 7 anni il corso di laurea in infermieristica è notevolmente cresciuto, non solo in termini di iscritti che attualmente sfiorano quota 200 - ogni anno si immatricolano 50 nuovi studenti -, ma anche, e soprattutto, in termini di laureati: 75, e ognuno di loro ha trovato occupazione in strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche o private. e al termine di quest’anno accademico usciranno dalla sede borghigiana altri 31 “dottori in infermieristica”: 23 di questi hanno discusso la tesi il 7 dicembre all’autodromo. Dopo la parentesi di studio di un anno nell’ex chino chini in corso matteotti (trasferimento resosi necessario durante la realizzazione dei lavori), gli studenti a ottobre sono tornati nella sede al primo piano dell’ex pretura con spazi didattici completamente rinnovati, tra cui 2 aule da 50 posti, un’aula magna di 100 posti, un’aula laboratorio. “23 ragazzi si sono laureati il 7 dicembre ‘dottori in infermieristica’, altri 8 discuteranno la tesi ad aprile. ogni anno cresce il numero degli iscritti al corso, e cresce anche il numero dei laureati, oltre 40 ne sono previsti il prossimo anno - afferma il sindaco Bettarini -. Sono proprio i numeri a sottolineare il successo di questa presenza universitaria che ha radici ben salde nel territorio mugellano con l’impegno delle istituzioni locali. un esempio di investimento pubblico che offre a decine di giovani una formazione elevata e competenze qualificate, concrete possibilità occupazionali e professionali sul nostro territorio”.
affiDo famiLiare: un geSto D’amore affido familiare: l’accorato appello lanciato pochi mesi fa dalla Società della Salute mugello non è caduto nel vuoto. il “mugello solidale” lo ha raccolto, con diverse famiglie che hanno accettato di far parte dell’anagrafe di coloro, famiglie o single, disposti ad accogliere un minore e prendersene cura. L’affidamento familiare è volto alla tutela e al sostegno di bambini che vivono in famiglie in difficoltà, che hanno bisogno nel momento delicato della crescita di trovare un appoggio sicuro. Se una famiglia, per difficoltà temporanea, non è in grado di corrispondere alle esigenze di crescita, educative e affettive del proprio figlio, è possibile offrire al bambino un’accoglienza all’interno di un nucleo familiare che garantisca un aiuto idoneo alle sue esigenze: i bambini o i ragazzi sono affidati a famiglie o persone capaci di assicurare loro il sostentamento, l’educazione, l’istruzione e l’affetto di cui hanno bisogno, ma mantengono comunque rapporti con la famiglia d’origine. il progetto di affido (residenziale oppure diurno/part-time) è stabilito sulle esigenze e i bisogni del minore, con una durata massima per legge di 24 mesi (eventualmente rinnovabile sempre in base alle sue necessità), a occuparsene sono gli operatori del centro affidi mugello che ha sede a Vicchio. L’opera di sensibilizzazione della SdS mugello continua con incontri pubblici sul territorio, comune per comune.
DepoSito cauzionaLe acQua, aDiconSum fa iL punto all’inizio del mese di novembre publiacqua ha incontrato le associazioni dei consumatori per informarle sull’imminente campagna di adeguamento del deposito cauzionale conseguente alla delibera aato n° 1 del 16/3/2011. Lo comunica adiconsum aggiungendo che tale adeguamento avverrà con la prima bolletta emessa dopo il 1° novembre 2011 e riguarderà tutti gli utenti ad esclusione degli enti pubblici e di coloro che hanno attivato la modalità di pagamento riD postale o bancario. Le nuove regole prevedono che il deposito cauzionale venga calcolato sulla base dei consumi storici degli ultimi due anni e applicando agli stessi le tariffe vigenti. L’ammontare del deposito verrà calcolato applicando una differenziazione che premia
gli utenti che nei due anni precedenti hanno pagato le bollette nei termini previsti. per questi utenti il deposito corrisponderà a due mesi di consumi calcolati coma sopra indicato. per gli utenti ai quali almeno una volta nei due anni precedenti è stata accertata la morosità e avviata la procedura di sollecito, il deposito verrà adeguato rapportandolo al consumo di 4 mesi. per gli utenti ai quali è stata invece avviata la procedura di sollecito per almeno 2 volte negli ultimi 2 anni il deposito rimarrà calcolato su 6 mesi di consumo. agli utenti che hanno regolarmente pagato l’adeguamento precedente verrà riaccreditato l’importo del deposito cauzionale e relativi interessi e addebitato il deposito cauzionale calcolato con le nuove regole.
in vari casi la procedura di adeguamento comporterà l’emissione di una fattura a credito per l’utente. il credito verrà scalato sulla fattura successiva. per importi superiori a 100 euro l’utente potrà fare richiesta scritta di rimborso mediante assegno. agli utenti che non hanno pagato (parzialmente o totalmente) le bollette con l’adeguamento del deposito cauzionale 2010 verrà annullata la fattura in cui era contenuta la cauzione e quelle successive. emessa una fattura riassuntiva in cui saranno conteggiati gli importi dovuti detraendo quanto già pagato. allegata alla fattura questi utenti riceveranno una specifica comunicazione sull’operazione effettuata con tutti i dettagli. Si consiglia di controllare la specifica di detti conteggi
soprattutto per quanto riguarda gli importi pagati. Le nuove regole di calcolo prevedono che ogni anno, nel mese di giugno, publiacqua adegui il deposito cauzionale. per questo è importante rispettare sempre la data di scadenza delle bollette per evitare che il deposito passi ad una fascia più alta di costo. Lo sportello adiconsum è in via caduti di montelungo 22, tel 0558457343. per maggiori informazioni sul deposito cauzionale, come anche sulla tariffa di depurazione e la restituzione per chi ne ha diritto, ci si può rivolgere allo sportello al pubblico di publiacqua in piazzale curtatone e montanara.
Direttore: Giovanni Bettarini • Direttore responsabile: Johnny Tagliaferri • Redazione: Ufficio Stampa - Piazza Dante, 2 - 50032 Borgo San Lorenzo uffstampa@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it • urp@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it registrazione al tribunale di firenze n. 3093 del 7/1/1983
DaL tetto energia “VerDe” per ScuoLe e uffici comunaLi
Si riCOrrE aL prOJECt fiNaNCiNg pEr rEaLizzarE UN iMpiaNtO fOtOVOLtaiCO aLLE MEdiE energia ‘verde’ dal tetto per le scuole medie, elementari e per gli uffici comunali. il comune punta sulle energie rinnovabili, con l’installazione di un maxi impianto fotovoltaico sul tetto della scuola media “giovanni della casa” (i pannelli copriranno una superficie di 707 mq). L’intervento, dell’importo di 600.000 euro, verrà realizzato ricorrendo al project financing (finanza di progetto): il bando di gara è già stato indetto (tutta la documentazione è scaricabile dal sito www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it) e si chiuderà il 25 gennaio. con una potenza di 100 kw per una produzione annua di 114.264 kwh, l’impianto fotovoltaico sarà in grado di coprire il fabbisogno energetico dell’intero plesso scolastico di via don minzoni, comprese le elementari, e parte degli uffici comunali. “risparmio energetico investendo sulle energie rinnovabili, lo otterremo - sottolinea il sindaco giovanni
Bettarini - con l’impianto fotovoltaico che sarà realizzato attraverso il project financing, quindi con la partecipazione di privati. assicureremo così il fabbisogno energetico dell’intero edificio scolastico, medie ed elementari, ed anche parte degli uffici comunali, a costo zero”. nel frattempo, il comune va ancora a caccia di risorse economiche. che finora ha portato a ottenere finanziamenti pubblici per interventi di riqualificazione urbana e asfalti fonoassorbenti in ‘gomma’, su edilizia comunale e nuovi servizi. La ‘caccia’ continua con la partecipazione con due importanti progetti al bando regionale che assegna contributi ad interventi di consolidamento strutturale e sicurezza sismica negli edifici strategici, in particolare le scuole. i progetti riguardano il secondo stralcio dell’intervento di miglioramento sismico della scuola elementare Leonardo
da Vinci per un importo di 450.000 euro (il primo stralcio, importo di 320.000 euro, era già stato finanziato con fondi statali per la realizzazione del piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici) e l’intervento di adeguamento sismico della scuola materna gianni rodari, per un importo di 450.000 euro. i progetti fanno seguito alla complessa attività d’indagine sulla vulnerabilità sismica degli edifici pubblici in toscana, che sta portando avanti la regione alla luce delle nuove e più rigorose normative. Sulla base del monitoraggio effettuato, è stata definita dal comune una programmazione di interventi di miglioramento e rafforzamento delle condizioni di sicurezza e stabilità strutturale, assegnando una scala di priorità. approvato dalla giunta il progetto preliminare per l’adeguamento sismico della scuola materna in via aldo moro, per un importo complessivo di oltre
467mila euro, finanziato con contributi provenienti da fondi della protezione civile. Via San Martino: slitta a inizio gennaio la pubblicazione della gara per l’intervento di pavimentazione in pietra di via San martino, per ulteriori modifiche apportate dal Decreto “Salva italia” al codice dei contratti. L’aggiudicazione dei lavori è prevista a inizio febbraio. Ampliamento cimitero comunale: fissata a gennaio la partenza dei lavori per la realizzazione di 440 loculi e 100 ossari. Asfalti: dopo quelli eseguiti in alcune aree del capoluogo (in ultimo anche su tratti della viabilità di piazza m. L. King) e sulla strada comunale delle Salaiole, è stato realizzato anche l’intervento di ripristino del manto stradale sul tratto principale di via del cantone, a panicaglia.
LA STORIA DELLE FORNACI BRUNORI NEL LIBRO DI FELICE BIFULCO racconta un lungo pezzo di storia borghigiana il libro scritto da felice Bifulco, s’intitola “La fabbrica dei mattoni sodi. Le fornaci Brunori a Borgo San Lorenzo (1890-1980)”, pubblicato dalla casa editrice polistampa nella collana diretta da adriano gasparrini (che ha curato il volume) dedicata alle ricerche curate dall’università dell’età Libera del mugello. pagine di storia che riannodano il filo della memoria collettiva su una fabbrica di laterizi che per oltre 80 anni è stata la principale struttura industriale del mugello, connotando con le sue due alte ciminiere l’abitato di Borgo San Lorenzo. Le fornaci Brunori hanno cessato l’attività nel 1973 e sono state abbattute nel 1980, gli archivi sono andati dispersi: con
il passare degli anni c’era il rischio che venisse cancellato persino il ricordo della vita di centinaia di uomini e donne che vi hanno lavorato con tanta fatica. grazie al lungo lavoro di ricerca svolto da un circolo di studio con interviste ai protagonisti di questa vicenda, è stato possibile finalmente ricostruire la storia dell’azienda, dalla sua nascita (a supporto alla costruzione della ferrovia firenze-faenza) fino al controverso fallimento che portò prima alla chiusura e poi alla definitiva distruzione. ma il libro non ha solo un’importanza locale perché in queste pagine sono esemplarmente rappresentate le principali vicende che segnano il novecento italiano: le due guerre
PER I MANUFATTI “LEGGERI” REGOLARIZZAZIONE FINO A MARZO
La prOCEdUra È Stata riapErta manufatti ‘leggeri’, c’è ancora tempo per la regolarizzazione: fino al 31 marzo 2012. come richiesto dalla commissione consiliare e dal consiglio comunale sono stati riaperti i termini per regolarizzare con la presentazione di una Scia (segnalazione certificata inizio attività) le strutture di “pertinenza” già realizzate o installate (serre da giardino, box in legno per ricovero attrezzi da giardino, tettoie per ricovero autovetture). alla data del 31 marzo, quelle non regolarizzate saranno considerate a tutti gli effetti costruzioni abusive. il regolamento per la realizzazione dei cosiddetti manufatti ‘leggeri’, adottato a giugno, stabilisce i criteri da rispettare per l’installazione e la sistemazione di piccoli manufatti - casotti e non solo - in aree pertinenziali di edifici come i giardini e le corti interne, in zona urbana. rientrano nella categoria degli” interventi liberi”, senza autorizzazione: pergolati, gazebo arredi da giardino, anche barbecue, coperture retrattili e tende da sole retrattili, insegne, cartelloni pubblicitari, impianti tecnologici esterni per uso domestico (condizionatori e impianti di climatizzazioni, caldaie, parabole, antenne). Serve una comunicazione preventiva per altri interventi liberi, tra cui, ricoveri per animali domestici o da cortile, ripostigli per attrezzi realizzati in legno con finitura naturale, senza parti in muratura, semplicemente appoggiati o ancorati al suolo con altezza massima fino a 2,20 metri e superficie non superiore a 6 mq, oltre a pannelli solari, fotovoltaici e termici. ci vuole la Scia anche per la nuova realizzazione delle cosiddette “pertinenze”, ovvero “serre da giardino” e
“box in legno per ricovero attrezzi da giardino” per una superficie fino a 16 mq e altezza massima di 2,70 metri, nonché “tettoie per ricovero autovetture” fino a 20 mq (e 2,70 metri d’altezza).
DECORATO IL GONFALONE
MEDAGLIA DELLA PROTEZIONE CIVILE
Decorato con la medaglia della protezione civile il gonfalone del comune. e’ stata conferita dal Dipartimento nazionale insieme all’“attestato di pubblica benemerenza”“a testimonianza dell’opera e dell’impegno prestati nello svolgimento delle attività” di protezione civile nelle operazioni di soccorso alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto, alle quali hanno partecipato anche tecnici comunali e agenti di polizia municipali borghigiani. Hanno ricevuto l’attestato i tecnici comunali nadia martini ed efstratios Stavrakis, gli agenti di polizia municipale Leonardo abrans e giulia Bartoloni.
12 MESI DI SOLIDARIETÀ, 3 SECOLI DI CARNEVALE un calendario della solidarietà, con 12 mesi da sfogliare col sorriso. “caldana’s children” è il calendario 2012 realizzato dal gruppo teatrale “La caldana” per l’associazione “il sorriso di Bruna onlus” in favore del centro oncologico di Borgo: 12 foto con tantissimi protagonisti molto particolari, da scoprire uno a uno.
“tre secoli di carnevale mugellano. folklore baldoria divertimento” è l’ultimo libro di aldo giovannini, 396 pagine con oltre 1000 fotografie, che ripercorre alcuni dei momenti più divertenti della storia del carnevale a Borgo San Lorenzo e negli altri comuni del territorio con personaggi, sfilate, maschere conosciute o dimenticate.
mondiali (nella prima le fornaci ospitano una caserma e nella seconda subiscono ripetuti bombardamenti), il dramma della disoccupazione dopo la partenza degli alleati, le lotte sindacali e la discriminazione anticomunista degli anni ‘50, il paternalismo padronale favorito da un contesto territoriale dominato dalla mezzadria e dalla chiesa. La piacevole veste editoriale rende ancor più interessante la documentazione sulla famiglia Brunori, la sintesi delle testimonianze orali rilasciate dalle maestranze e la ricca messe di materiali archivistici e fotografici in gran parte inediti, tra cui le splendide foto della fabbrica abbandonata eseguite da carlo adini, e un piccolo campionario della produzione.
eSiLarante caSSi, StrepitoSo timi
prOSEgUE La StagiONE tEatraLE aL giOttO esilarante maria cassi in “La mia vita con gli uomini… e altri animali”, strepitoso filippo timi in “favola”. La stagione teatrale non poteva iniziare meglio. una stagione teatrale tra tradizione e innovazione, classico e contemporaneo, quella promossa da fondazione toscana Spettacolo e comune insieme all’accademia degli audaci e al teatro idea, col contributo di unicoop. un cartellone ricco e articolato che spazia in vari generi: autori classici, riscritture contemporanee, nuova drammaturgia, comicità al femminile, con un’incursione nella danza d’autore. i prossimi spettacoli: 24 gennaio “amleto”; 1 febbraio “medea” con pamela Villoresi e David Sebasti; 29 febbraio “L’arte della commedia”; 8 marzo “Solo goldberg improvisation” con Virgilio Sieni. info: biblioteca comunale, tel. 055 8457197.
ONORIFICENZE DELLA REPUBBLICA, BETTINI E MACCHIONI NOMINATI CAVALIERI Sono state consegnate in prefettura il 23 novembre le onorificenze al merito della repubblica, prestigiosi riconoscimenti conferiti dal presidente della repubblica. tra coloro che sono stati insigniti del titolo di cavaliere, anche Simone Bettini e alfredo macchioni.
FESTA DELLA TOSCANA INSIEME AGLI STUDENTI una storia di diversità: tante diversità per raccontare una storia, quella della toscana; tante ricchezze e peculiarità per mettere a fuoco un unico mondo. “una storia, tante diversità” il tema dell’edizione 2011 della festa della toscana, che è stata celebrata insieme agli studenti delle scuole superiori giotto ulivi e chino chini, nell’auditorium. L’iniziativa, promossa dal comune, si è aperta con i saluti del sindaco giovanni Bettarini e della presidente del consiglio comunale grazia innocenti, e dei dirigenti scolastici dei due istituti, filippo gelormino e Bernardo Draghi. e dopo l’intervento del prof. paolo genesio “una, più identità: il senso di due anniversari”, si sono tenute la lezione spettacolo “Breve storia della pena di morte”
a cura degli alunni della 5° g diretti dalla prof. paola recami con la partecipazione straordinaria degli “apicoltori”, e la lettura drammatizzata “ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo a cura del Laboratorio teatrale del chino chini diretto dal prof. antonio rugani. “La collaborazione del giotto ulivi e del chino chini ha contribuito ad organizzare una manifestazione con una grande partecipazione di studenti - sottolinea la presidente del consiglio comunale grazia innocenti -, è auspicabile che questa collaborazione continui ancora di più per valorizzare le risorse della nostra comunità e del territorio mugellano”.
<Cosa dicono i gruppi> Interventi a cura dei gruppi consiliari
LiBErO MUgELLO
pEr BOrgO
rECUpErarE LE qUOtE dELLa tariffa di dEpUraziONE
iL rEgOLaMENtO UrBaNiStiCO: iL p.d.L. di frONtE aLLa NaSCita UN’OCCaSiONE da NON SprECarE dELL’UNiONE dEi COMUNi
Tante sono le famiglie – anche nel nostro comune – messe in difficoltà da questa crisi economica che diventa sempre più grave e pesante. Riteniamo doveroso quindi informare i cittadini che è possibile, su richiesta, riavere - per la mancata depurazione – somme anche notevoli (una media di 300 euro ) da Publiacqua. Facciamo informazione perché non la fa Publiacqua e nemmeno l’amministrazione comunale, pur sapendo che le somme da restituire ai cittadini sono già accantonate e disponibili, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale, che nel 2008 ha dichiarato ILLEGITTIMO il prelievo in tariffa relativo al servizio di depurazione “nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”. L’Autorità di Ambito (composta dai sindaci dei comuni che hanno come gestore Publiacqua) ha stabilito l’azzeramento della tariffa di depurazione dal 16 ottobre 2008 fino al termine dell’affidamento. Di conseguenza Publiacqua dovrebbe aver già eliminato la voce relativa al servizio di depurazione dalla bolletta di chi non riceve il servizio. In merito alle restituzioni l’Autorità di Ambito ha stabilito una retroattività di cinque anni dal momento della pubblicazione della sentenza (15 ottobre 2008). Per avere diritto alla restituzione è previsto un sistema basato sulla richiesta da parte dell’utente interessato. CHI HA DIRITTO ALLA RESTITUZIONE Tutti gli utenti attivi o cessati, ricadenti in zone ove non è presente un impianto di depurazione attivo, ai quali è stata applicata nel periodo 16.10.2003 -15.10.2008 (ossia nei 5 anni antecedenti alla data della sentenza) la quota di tariffa di depurazione. Nel nostro comune ne hanno diritto gli abitanti delle frazioni di Panicaglia, Ronta, Sagginale, Razzuolo, Luco, Grezzano, Arliano, parti di Polcanto, del capoluogo ecc. COME VERIFICARE SE HAI DIRITTO ALLA RESTITUZIONE • Inserendo il Codice Utente nell’apposito spazio del sito internet www.publiacqua.it nella sezione Restituzione quota di tariffa depurazione • Telefonando al Numero Verde di Publiacqua 800 238 238 • Recandosi presso l’ ufficio di Publiacqua di Borgo San Lorenzo, P.zzale Curtatone e Montanara, 29 (lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e giovedì dalle 14,30 alle 16,30). Nei prossimi mesi organizzeremo, insieme con il comitato acqua del Mugello, incontri in varie località del nostro comune per aiutare i cittadini alla compilazione delle richieste di restituzione.
Lista Civica Libero Mugello liberomugello@yahoo.it
pOpOLO dELLa LiBErtà
L’anno che si sta aprendo sarà, se non decisivo, comunque molto importante per arrivare quantomeno a delineare i tratti fondamentali del nuovo Regolamento Urbanistico Comunale (RUC). Non vogliamo entrare nel merito delle singole scelte, anche perché i lavori in commissione iniziati negli ultimi mesi del 2011, non consentono ancora di avere un quadro preciso tale da formulare giudizi e da rivendicare contributi politici. Certo possiamo però fin da ora esprimere i nostri convincimenti, manifestare alcune sensazioni, esternare le nostre preoccupazioni. La preoccupazione, per esempio, che l’aumento possibile di volumi (cosidette “addizionali funzionali”) previsto potenzialmente come possibilità anche nel centro storico e nelle aree limotrofe del capoluogo, possa portare a snaturare e a creare anche situazioni critiche in quest’area. Crediamo che dovrebbero invece essere previste implementazioni solo dove vi siano davvero delle condizioni sostenibili, in zone più periferiche o dove le caratteristiche degli edifici e degli annessi lo consentano senza conseguenze squilibrate e irrimediabili, valutando anche caso per caso. Crediamo poi che non debba più essere consumato nuovo territorio, che le zone già individuate di interessere pubblico tali rimangano e che vengano valutati attentamente tutti i possibili piani di recupero. Crediamo che ci debba essere anche grande attenzione nei confronti delle frazioni, che possano si svilupparsi, ma con criterio. Crediamo che non si possa mai derogare da una analisi sui servizi e sulla capacità del nostro comune di sostenere nuovi insediamenti in termini, non solo di sostenibilità ambientale, ma anche socio-economica. Il RUC dovrà essere uno strumento di pianificazione, ma anche di valorizzazione del territorio. Dovranno essere pianificati il recupero e l’utilizzo del patrimonio edilizio esistente, nonché la localizzazione dei servizi e delle opere di interesse pubblico (vedi nuova scuola elementare). Il RUC dovrà essere poi, a nostro avviso, l’occasione e lo strumento per scelte, certamente di trasformazione urbanistica, ma una trasformazione funzionale, equilibrata, armonica, policentrica, capace di soddisfare le esigenze socio-economiche del presente, senza compromettere la conservazione e l’utilizzo futuro delle risorse del territorio, in particolare quelle non riproducibili. Dovremo fare anche i conti, crediamo, col concetto del “bello”, in un contesto che spesso ha bistrattato questa declinazione dello sviluppo urbano: nel bello, siamo convinti, si vive meglio. Siamo poi convinti che l’occasione sia decisiva per provare anche a ridisegnare la viabilità assolutamente congestionata del capoluogo provando a trovare soluzioni che baipassino il cuore di Borgo. Dovremo poi gestire gli insediamenti produttivi e commerciali, creando spazi adeguati, ridefinendo quelli esistenti non sempre all’altezza della situazione. Insomma, secondo noi il R.U.C. non è solo uno strumento tecnico, ma anche culturale. Dobbiamo ragionare secondo nuove impostazioni, nuove concezioni, così come indica anche la Legge Regionale, perseguendo in modo lungimirante, l’obiettivo di una pianificazione che non vada contro gli interessi di qualcuno, ma in favore del buon vivere di tutta la comunità.
Lo scorso sabato (03/12) in Borgo San Lorenzo presso la saletta comunale “pio La torre” si è tenuta una conferenza-seminario dal titolo “unione dei comuni - quali risorse per la montagna?”. La conferenza organizzata dal coordinamento mugellano del popolo della Libertà ha visto la partecipazione di due consiglieri regionali del pDL - nicola nascosti e Stefania fuscagni - , del presidente dell’unicem toscana - oreste giurlani -, del Sindaco di Borgo San Lorenzo nonché presidente della comunità montana del mugello - giovanni Bettarini -, del vicesindaco di marradi - francesco De gaetano-, del capo gruppo del pDL in comunità montana paolino messa-, del capo gruppo pDL nel consiglio comunale di Borgo San Lorenzo - fulvio Boni - in qualità di moderatore. L’evento fortemente voluto dal coordinamento di zona del pDL mugellano a coronamento di un cammino iniziato circa un anno fa a Scaperia, ha avuto lo scopo di un confronto tra le parti politiche operanti nel mugello sulla nascente unione montana dei comuni del mugello al fine , in vista della prossima commissione regionale che avrà per oggetto la “ riforma nencini”sugli enti locali, di poter portare proposte concrete ed intendimenti per un corretto funzionamento del nuovo ente nel solo ed unico interesse del territorio mugellano. La conferenza si è aperta con il saluto e i ringraziamenti del moderatore fulvio Boni che ha illustrato il tema della conferenza evidenziando, tra l’altro, come il lavoro di gruppo ( come quello che avviene tra tutti i coordinamenti del pDL mugellani) anche di forze politiche differenti può solo fare del bene al territorio e alla popolazione che lo vive,. paolino messa, nella relazione introduttiva, ha esposto le valutazioni sull’ente nascituro puntualizzando quali sono le criticità con cui sta nascendo, evidenziando, tra l’altro, come la regione toscana ha intenzione di non confermare la delega all’agricoltura all’ unione dei comuni in favore della provincia, provocando così sicuro danno all’unione. Successivamente è intervenuto giovanni Bettarini che, dopo i saluti di rito, ha ribadito la necessità di un lavoro comune di tutte le forze politiche per superare tutte le problematiche a cui andrà incontro l’unione dei comuni del mugello. L’intervento di oreste giurlani, che si è detto felice di partecipare alla conferenza per potersi confrontare anche con la parte politica “non amica”, è stato apprezzato per la sua obbiettività e crudo realismo. il presidente dell’unicem toscana ha evidenziato come le istituzioni, a partire dallo Stato per finire alla regione e provincia, hanno completamente disatteso le richieste di attenzione da parte dei territori montani che hanno problemi diversi da ogni altro territorio, dichiarando grave quanto è stato fatto in regione toscana in merito alla delega all’agricoltura. Stefania fucagni, nel suo intervento, ha puntualizzatola necessità di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni sia in termini normativi che di risorse economiche, nei confronti di quegli enti che tutelano e fanno gli interessi di territori come quelli montani. il vicesindaco di marradi - francesco De gaetano - è intervenuto parlando, quale forza di governo, delle difficoltà di amministrare un comune montano lontano dalla città e, quindi, della necessità di avere come interlocutore un ente intermedio che può ottimizzare i servizi con minori gravami economici. La chiusura del convegno è stata curata da nicola nascosti, il quale oltre che condividere quanto detto da tutti i relatori, oltre a ribadire che non è possibile destinare uguali risorse economiche a enti con caratteristiche e problematiche diverse come la montagna e la pianura (ovviamente la montagna per la situazione geografica del territorio ha necessità di maggior finanziamenti per il suo funzionamento), si è fatto promotore, unitamente a Stefania fuscagni e con il favore anche di giurlani e Bettarini, di un emendamento alla “riforma nencini” tendente ad annullare quello che ha portato a destinare la delega dell’agricoltura dalla regione toscana alla provincia a danno della nascente unione dei comuni.
Per Borgo - Lista Civica xborgo@gmail.com
Il capogruppo PDL, consigliere comunale Fulvio Boni
prOgrESSiSti dEMOCratiCi rifONdaziONE COMUNiSta E SiNiStra pEr BOrgO La NOVELLa dELLO StENtO ChE dUra taNtO tEMpO L’itaLia SiaMO tUtti il 13 Dicembre accade a firenze qualcosa di E NON fiNiSCE Mai : tanto grave quanto inaspettato che è stato LiNEa fErrOViaria faENtiNa!!!!!!! motivo di lutto non solo per la città colpita la linea ferroviaria Faentina costituidall’avvenimento ma per tutta l’italia. Questa sce potenzialmente un’ infrastruttustrage è avvenuta per mano di un assassino da ra fondamentale per lo sviluppo del tutti conosciuto come una persona xenofoba. È partita fin da subito una caccia all’uomo, per territorio del Mugello da un punto di conoscere i motivi di questa azione, se aveva vista sociale, economico e turistico; complici o fomentatori oppure se ha agito negli anni, dalla data della riattivada solo, compito che converrebbe lasciare. zione di tale linea, il servizio offerto al tempo stesso, pur percependo una vo- ha evidenziato alcune migliorie (polontà positiva nel raccontare fino in fondo gli che) ma tantissime problematiche;ad avvenimenti e la perdita che l’intera nazione oggi tale servizio evidenzia limiti ogha subito quel giorno, non si può non perce- gettivi dovuti in larga parte alla vetupire dai titoli delle maggiori testate un scarsa stà del materiale rotabile circolante attenzione a delineare i volti delle persone oltre a lacune nel sistema di gestione colpite. Si è purtroppo parlato di “clandestini”, da parte del soggetto incaricato ,tut“immigrati”, “venditori ambulanti”, “vu comprà” senza mai fare riferimento ai nomi di queste to ciò , come più volte denunciato e persone, cosa che avrebbe dato sicuramente documentato dal Comitato Pendouno spessore umano, e che è finita per essere lari Mugello attaccati al treno; renuna banale categorizzazione. uno dei sene- dono evidente la necessità di intergalesi uccisi si chiamava Samb modou, l’altro venire in modo tempestivo per recuDiop mor. La dura verità è che di loro sappia- perare livelli di qualità e di sicurezza mo poco o nulla, anche se le notizie che ci appropriati;i ripetuti guasti ai mezzi, vengono quotidianamente avrebbero dovuto i principi di incendio fortunatamente focalizzare l’ attenzione su di loro, sulle vittime, domati prima che potesse accadere il per raccontarci chi erano, il loro passato e il peggio, i frequenti ritardi, i sovraffolloro presente in italia. lamenti sulle carrozze,in caso di piogQuesto è un paese razzista ? io credo di no. prendiamo in esame il linguaggio che vie- gia portarsi l’ombrello ,costituiscono ne utilizzato dai mezzi di comunicazione di ormai non l’eccezione ma la situaziomassa. gli stranieri compaiono in giornali e ne abituale con la quale i pendolari tg come protagonisti di fatti criminali, spesso sono costretti a convivere nella piena definiti “bande”, come una categoria criminale. violazione dei loro diritti di utenti di “ennesimo episodio”, “tornano a colpire”, “ an- un servizio pubblico;tale situazione è cora violenza”: la cronaca sembrerebbe l’uni- resa evidente e oggettiva dagli “indici co ambito nel quale si fa luce sulla presenza di disservizio” elaborati da Trenitalia, straniera. i ricercatori parlano di una gigantodai quali emerge chiaramente che grafia in nero, perché tende a dare un’immagine statica che evidenzia solo gli aspetti più la linea Faentina costituisce la pegcupi e violenti dell’immigrazione. L’utilizzo di gior linea ferroviaria della Toscana questo linguaggio porta inevitabilmente alla per puntualità e qualità del servizio. diffusione all’interno della popolazione di una Il comitato attaccati al treno dopo pseudo-cultura con la quale si legittimano incontri su incontri, sfiancati dagli certe espressioni e certi approcci che indiche- insuccessi ottenuti hanno mandato rebbero un sentimento negativo nei confronti una letterina a Babbo Natale sperandi queste persone. il linguaggio non va sotto- do di ottenere qualcosa da ciò che valutato, perché con questo spesso si arriva in non esiste perché l’esistente cioè i modo diretto al sentimento delle persone e sindaci del mugello non sono in grasoprattutto provoca odio. chiunque abbia un occhio attento e obietti- do di far valere l’entità del proprio tervo sulla realtà noterà una discordanza tra la ritorio e si contentano delle promessensibilità della gente comune da una parte, se (quasi mai mantenute )della regioe l’irresponsabilità di certi rappresentanti del ne, che per bocca dei loro assessori di popolo e con incarichi pubblici dall’altra. a turno si rimpallano sempre le stesse quest’ ultimi spetta il compito di diffondere frasi oramai come un vecchio disco una cultura di convivenza civile e promuovere rotto.Comunque la questione è anl’interazione tra le persone, trasmettere un tipo nosa :negli anni sono stati sottoscritti di approccio che si basi sul rispetto dell’ altro. una serie di accordi ,che hanno visto a questo proposito converrebbe fare una coinvolti Regione e Ministero,per ribreve riflessione sull’assetto legislativo che requalificare questa tratta che a oggi gola l’immigrazione: a partire dalle norme sul permesso di soggiorno fino al riconoscimento non hanno però trovato applicaziodella cittadinanza. nel 2010 a Borgo San Lo- ne, ed abbiamo solo assistito ad un renzo, al Villaggio La Brocchi, è stata presentata balletto di cifre,il milione di euro per la proposta di legge n 2670 Sarubbi-granata, lo studio di fattibilità,i 30 milioni di nella quale si avanza la proposta del riconosci- euro per riqualificare concretamente mento della cittadinanza da bambini nati da la linea ma di fatto di concreto non genitori stranieri, che soggiornano in italia da c’è quasi niente.Vedremo cosa uscialmeno un anno. all’urp i cittadini hanno la rà dalla commissione regionale dei possibilità di aderire attivamente con la raccol- trasporti il 15 dicembre 2011.Fatto ta firme che si chiuderà il 15 febbraio. sta che a essere colpiti sono sempre L’italia come paese può augurarsi di intraprendere, con maggiore consapevolezza, maturità i pendolari. e umanità le questioni riguardanti la convivenza civile e la giustizia sociale, accantonan- confidiamo in Babbo Natale !!!!!!! do l’individualismo e l’indifferenza verso tutti, italiani e non.
Adan Omar Osman Gruppo Progressisti Democratici e Sinistra per Borgo
Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista Pinzauti Mauro
speciale salute
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lA PAtOlOGIA. La gastrite è diffusissima, ma i rimedi non mancano
Quando lo stomaco prende fuoco Giulia Righi
Il colloquio con lo psicologo ora si fa anche in farmacia
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lzi la mano chi non la conosce, quella sensazione di stomaco in fiamme, quell’odiosa percezione di un fuoco che divampa in pancia. Solitamente, e un po’ impropriamente, passa sotto il nome di gastrite, termine della vecchia medicina che i pazienti utilizzano per descrivere il mal di stomaco, la digestione lenta, la pesantezza. Tutte cose piuttosto antipatiche, che solitamente corrispondono a uno stato infiammatorio dello stomaco. “Può avere diverse cause – spiega il professor Giacomo Trallori, gastroenterologo – quella più diffusa è la presenza dell’helicobacter. La seconda è il consumo di farmaci antinfiammatori, la terza il consumo di cibi avariati o alterati. E la quarta è l’eccesso di cibo, che espone lo stomaco a un aumento della bile: si tratta della gastrite da reflusso biliare”. Spesso si è portati a credere che la gastrite sia molto legata anche allo stress. Vero, ma con qualche precisazione: “Prima della scoperta delle cause scientifiche – prosegue il professore – si tendeva a imputare maggiormente la gastrite allo stress. Certamente possiamo dire che lo stress peggiora la situazione di chi già soffre di stomaco, perché ne aumenta la peristalsi, cioè i movimenti, peggiorando la sensazione di dolore”. Per fortuna, ed è il privilegio di vivere da questa parte di mondo e in questi tempi, i farmaci per curare la gastrite non mancano: “La scoperta
lA NOvItÀ. Sperimentazione in tre esercizi
di farmaci come la cinetidina, la ranitidina e gli omeprazoli – spiega Trallori – ha fatto sì che non si operi più allo stomaco, mentre negli anni ‘70 gli interventi chirurgici erano molto diffusi”. Oggi, quando la causa della gastrite è l’helicobacter, la cura è un semplice antibiotico, per 7-10 giorni, associato a un protettore dello stomaco, come l’omeprazolo: “La possibilità di sradicare l’helicobacter – dice ancora il professore – ha fatto fortemente diminuire le ulcere duodenali, le ulcere gastriche e le gastriti severe”. E, notizia ancora più confortante, nella nostra regione è molto diminuita l’incidenza di tumori gastrici: “Prima in Toscana, specialmente in zone
come il Casentino e il Mugello, erano molto diffusi. Oggi fortunatamente non lo sono più come prima, grazie al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e delle tecniche di conservazione degli alimenti”. Ad aumentare, specialmente negli ultimi dieci anni, è stata invece la diffusione della malattia da reflusso: “La colpa è del fatto che mangiamo e beviamo troppo. E per questo, come per la gastrite, è importante ricordare che sì, i farmaci ci sono, ma dobbiamo sorvegliare anche l’alimentazione e stare attenti specialmente ai grassi e agli alcolici”. E rivolgersi al medico per la prescrizione di medicine, evitando i rimedi fai da te.
al 9 gennaio a Firenze è sbarcata una novità: in tre farmacie dell’Afam, previo appuntamento, i cittadini hanno la possibilità di ottenere un colloquio con uno psicologo. Si tratta di un progetto sociale, senza fini di lucro, e promosso da Educazione continua in sanità e sviluppato in collaborazione con la società Afam farmacie fiorentine, l’Ordine degli psicologi della Toscana, l’Ordine dei farmacisti della Provincia di Firenze insieme a DiversaMente, l’associazione toscana di promozione sociale per la salute mentale. Il servizio è attivo (e gratuito) nelle farmacie di viale Calatafimi, viale Europa e via Canova. Si tratta di un progetto pilota, che avrà una durata semestrale (con la possibilità di replicare fino alla fine del 2012), patrocinato dal Comune con la collaborazione dei Quartieri 2, 3 e 4. L’obiettivo del progetto è quello di diffondere e promuovere la cultura del benessere psicologico e prevenire situazioni relazionali disfunzionali, in modo da migliorare la qualità della vita delle persone e dei loro familiari. Psicologi e psicoterapeuti con formazione specifica sono a disposizione di chi sta vivendo una situazione di difficoltà o semplicemente di indecisione, per offrire una prima consulenza psicologica e, nel caso in cui sia ritenuto necessario, indirizzare i pazienti verso un supporto professionale. Le farmacie Afam aderenti al progetto inizialmente sono tre (ma potrebbero aumentare), collocate nei quartieri 2, 3 e 4. Si tratta della farmacia 6-Campo di Marte (viale Calatafimi 6r), della farmacia 10-Europa (viale Europa 191) e della farmacia 18-Canova (viale Canova 148/150). Gli psicologi e psicoterapeuti ricevono negli ambulatori adiacenti a queste farmacie: per prenotare un appuntamento gratuito è sufficiente telefonare al numero 392/6104349 dal lunedì al sabato in orario lavorativo.“Come Comune di Firenze – ha sottolineato l’assessore Stefania Saccardi – siamo molto soddisfatti di questa iniziativa che offre, in un momento particolarmente difficile per le persone e le famiglie, una opportunità alla cittadinanza di ottenere gratuitamente un colloquio orientativo con personale qualificato”. /B.S.
il rapporto. Un’indagine Istat fotografa gli stili di vita degli abitanti del granducato
I toscani? Con la salute non scherzano Buona notizia: i tassi di mortalità e ricovero sono migliori rispetto alla media nazionale, anche se i fumatori sono ancora troppi (soprattutto fra le donne) e le abitudini alcoliche degli adolescenti destano qualche preoccupazione
È
una fotografia tutta particolare quella scattata dall’indagine multiscopo Istat, che racconta dello stato di salute della popolazione toscana nel dettaglio, a partire dagli stili di vita dei cittadini del granducato. Intanto le buone notizie: i tassi di mortalità generale sono inferiori ai valori medi nazionali, per entrambi i sessi (maschi: - 4.6 per cento; femmine: - 3,4 per cento). Per gli uomini solo l’Emilia Romagna ha un valore migliore. Altra buona notizia: negli ultimi dieci anni i ricoveri sono in calo, arrivando nel 2010 a 103,65 per 1.000 residenti. Secondo il Ministero della Salute (2009) la Toscana, dopo il Veneto, è la regione con il valore più basso, inferiore di circa il 16 per cento a quello medio nazionale, nei tassi di ospedalizzazione standardizzati per età. Meno positivi, invece, sono i dati sul versante fumo: secondo l’indagine multiscopo Istat 2009 la proporzione di fumatori è superiore alla media nazionale, anche se il consumo medio di sigarette è più basso. Tutto questo succede a fronte, comun-
que, di un calo complessivo della percentuale di fumatori, passata dal 35 per cento del 1980 al 24,4 per cento del 2009. La riduzione riguarda soprattutto i maschi: nello stesso lasso di tempo l’abitudine al fumo maschile è diminuita di dieci punti percentuali mentre per le donne il dato è rimasto pressoché stabile. Sul frangente alcol, invece, i toscani sono in linea con il dato nazionale, mentre tra gli adolescenti si sta diffondendo un modello di consumo tipico del Nord Europa: grandi quantità consumate in poche occasioni, prevalentemente il fine settimana. Altro dato non proprio ottimo è che in Toscana è aumentato il numero di sedentari: solo il 23,1 per cento dei toscani con almeno tre anni pratica con continuità uno sport (il dato italiano è del 21,7 per cento ), mentre il 10,1 per cento ha dichiarato di svolgerlo saltuariamente. Sempre in tema di stili di vita, l’indagine è andata a curiosare anche sulle tavole toscane. E ne è emerso che, prevedibilmente, il pranzo continua a essere il pasto principale per la maggior parte della popolazione di tre anni e più (62,4 per cento). L’80,1 per cento per cento della popolazione dichiara di mangiare frutta almeno una volta al giorno: un numero poco superiore a quello relativo alle abitudini dei bambini di 8 anni, che ne consumano quotidianamente per il /B.S. 69,9 per cento.
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tempo libero
Gennaio 2012
tURIsMO lOW cOst/1. Aumentate le rotte cheap e le occasioni per svagarsi senza svenarsi
Viaggiare in tempo di crisi: risparmiare si può, ecco come Ludovica V. Zarrilli
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iaggiare costa? Sì, è vero. Spostarsi da una parte all’altra in auto, in treno o in aereo, mangiare fuori, trovare un albergo, e poi c’è lo shopping. Non si può tornare da una qualsiasi destinazione, anche da un veloce weekend in una capitale europea, senza aver comprato almeno un souvenir, che si tratti di un costoso vestito o di una calamita ricordo. Ma, a ben guardare, un modo per risparmiare si trova sempre, soprattutto se si ha voglia di pianificare tutto con cura prima della partenza. Prendiamo ad esempio i voli messi a disposizione dalle compagnie low cost. È notizia recente l’aggiunta, da parte della compagnia irlandese Ryanair, di altre cinque rotte alla moltitudine di destinazioni a cui si può arrivare partendo dall’aeroporto Galileo Galilei di Pisa. Cefalonia, Kos e Creta in Grecia, oltre a Malmo in Svezia e Cork in Irlanda: sono questi gli ultimi
luoghi a cui si potrà andare a dare una capatina, spendendo poche decine di euro (se si prenota in occasioni di offerte o con largo anticipo) da oggi in avanti. E se è vero che a Firenze non fa scalo nemmeno una compagnia a basso costo, è altrettanto vero che a Pisa c’è l’imbarazzo della scelta: dalla spagnola Vueling, che vola verso la gran parte delle città della penisola iberica, alla Wizz Air, che invece viaggia verso i Paesi dell’Europa dell’est, fino alla utilizzatissima Easyjet e a Transavia, che invece punta verso l’Olanda. E le mete dove andare per concedersi qualche giorno di vacanza spendendo poco sono diverse: dal bellissimo Marocco, dove il cambio favorevole fa vivere splendide ferie con poche centinaia di euro, al Portogallo dove, sebbene i prezzi siano aumentati, si riesce ancora a mangiare (bene) con dieci euro e a bere un caffè per 50 centesimi. Bellissima e a buon mercato anche la Polonia, con voli low cost per le organizzatissime e super moderne Varsavia e Cracovia, due città da riscoprire. Chi invece di viaggiare fuori dai confini
nazionali proprio non ne vuol sapere, può sempre pensare di andare un paio di giorni alle terme - in Toscana ce ne sono molte - magari sfruttando le proprietà benefiche delle acque sulfuree delle sorgenti libere, dove non occorre pagare nemmeno un centesimo per trascorrere qualche ora sguazzando al caldo. Un esempio sono quelle di Petriolo, molto frequentate e poco distanti da Siena, ma varrebbe la pena fare un salto anche a Saturnia, dove i più spericolati fanno il bagno anche nei canali e nelle pozze lungo la strada, oppure a Bagno Vignoni, dove le vasche offrono anche un bellissimo panorama sulla Val D’Orcia. E ancora, chi non riesce a rinunciare alla comodità di fare una doccia e di avere delle ciabattine pronte quando esce dall’acqua, può iscriversi ai gruppi d’acquisto tipo Groupon o Groupalia, che periodicamente offrono pacchetti vantaggiosi non solo per giornate all’insegna del benessere, ma anche per soggiorni in alberghi scontatissimi, cure estetiche, sedute di trucco e parrucco e per qualche oggetto da regalarsi.
Arrivano nuove destinazioni (svezia, Grecia e Irlanda), ma per chi è alla ricerca di voli economici l’offerta è ampia. Ghiotte anche le proposte per coloro che non hanno voglia di prendere l’aereo e vogliono godersi le bellezze del granducato marraKeCH Marocco
lisBona Portogallo
terme di Petriolo siena
L’Africa a portata di mano
Bella, decadente e godereccia
La spa en plein air. E gratis
Un aereo low cost da Pisa e il gioco è fatto, si scopre uno dei Paesi più belli del Mediterraneo con poche ore di volo. Un assaggio d’Africa a portata di mano, una cultura tutta nuova, i mercati e le piazze più belle, le stradine strettissime e la gente accogliente e disponibile. Un mare bellissimo a un centinaio di chilometri e il piacere di spendere poco per visitare un luogo straordinario.
Strade sali e scendi e tram che percorrono il centro della città rendendo tutto più romantico. Lisbona, ultimo pezzetto d’Europa affacciato sull’Atlantico, conserva ancora il fascino del secolo scorso e se arte, atmosfera decadente e prezzi modici non bastano, c’è l’ottima cucina che riuscirà sicuramente a convincere anche i più scettici.
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TO MANUTENZIONE AU E SERVIZIO GOMME
www.revisioneautofirenze.it
I frequentatori più assidui sono gruppetti di giovani che vanno a passare, tra la natura e le acque calde e benefiche, i weekend o le sere d’estate, ma le terme di Petriolo, come le vasche en plein air di Bagno Vignoni e Saturnia, sono un luogo ottimo per trascorrere una giornata di relax senza necessariamente dover spendere.
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tURIsMO lOW cOst/2. In Toscana si diffonde il network. Firenze tra le mete più ambite
Quelli che scambiano casa (e girano il mondo gratis) Antonio Passanese
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n tempi di crisi ci si inventa di tutto pur di concedersi qualche giorno di agognato riposo. Dove non importa, basta fuggire dalla routine quotidiana e dalla città. Se vorreste iniziare il nuovo anno prenotando (o partendo per) una vacanza, ma vi accorgete di essere a corto di denari o di idee, lo scambio casa può essere la soluzione che fa per voi. Scorrazzando per il web ci si imbatte in un’ampissima letteratura sulle cosiddette “vacanze cheap”. Chi vuole provare un’esperienza di vacanza del tutto inusuale, affidandosi a un network sicuro, può cliccare sul sito www.scambiocasa.com, dove si potrà cominciare a sognare e a organizzarsi dopo qualche semplice sguardo alle pagine virtuali. Sì, perché nonostante i pregiudizi, grazie a questa forma alternativa di fare i turisti, il mondo per voi non avrà più confini: se desiderate un loft nel cuore di Londra, Parigi o Berlino, se il vostro sogno è una masseria superlussuosa nel sud Italia, un appartamento a New York o a Istanbul, o se quello che state cercando è una villa in Spagna o in Australia, basta cliccare, trovare la famiglia giusta e il gioco è fatto. I commenti degli internauti su questo nuovo modo di concepire la vacanza sembrano oltretutto lusinghieri. Dunque, c’è da star tranquilli. Sappiate poi che il “do ut des”
è completamente gratuito. Naturalmente ci sono piccole regole di civiltà da seguire. Per esempio: mai lasciare la casa sporca o in disordine, la vostra scheda potrebbe essere cancellata definitivamente dal sito. Ma nella corrispondenza e nelle telefonate che precederanno lo scambio ogni possibile dubbio potrà essere fugato. Gli esperti consigliano – per non avere amare sorprese – di scegliere le proposte con molte foto e una buona descrizione. In Toscana il fenomeno è in crescita, e per chi abita a Firenze ci sono ottime probabilità di trovare soluzioni soddisfacenti. La città gigliata, infatti, è tra le mete più ambite, e sono 380 in tutta la Toscana gli iscritti al network internazionale. In Italia gli house swapper sono moltissimi, tanto che è nato perfino un libro, o meglio una guida: “Scambio casa, istruzioni per l’uso”. A soli 10 euro saprete come diventare degli “scambisti” perfetti e come cogliere le migliori occasioni. L’iscrizione al sito ha un piccolo costo che varia in base al tempo della pubblicazione dell’annuncio. Si parte da 29 euro l’anno fino ad arrivare a 120. E se nell’arco di un anno non si riesce nell’impresa di organizzare nemmeno uno scambio? Semplicissimo, il sito vi regala un altro anno di iscrizione gratuita. Se invece non avete una casa da scambiare, ebbene esiste una soluzione anche per voi. Su housecarers o su housesitworld ne potrete trovare una da custodire. E allora, buon ricerca e buone vacanze.
alessia angeli Lucca
eros giordano Prato
m. Carmela ostillio firenze
“Mia figlia? Cinque anni e tanti scambi”
“È tutta questione di fiducia”
“È come andare da amici”
“È una delle cose più belle che abbia mai fatto in vita mia e sono rimasta in contatto con moltissime delle persone con cui ho fatto uno scambio di casa negli ultimi 15 anni. La mia bambina, che oggi ha 5 anni, ha cominciato a far scambi ancor prima di arrivare in culla: ero ancora incinta quando la portai con me e il mio compagno a fare un viaggio all’estero”
“Non ho nessun problema a lasciare la mia casa a qualcun altro. È tutta una questione di fiducia, anche se è ovvio che si tende a non lasciare oggetti eccessivamente preziosi sparsi per la casa. Trovo che sia un modo fantastico di viaggiare in ogni periodo dell’anno, e capita spesso di stringere amicizie che poi durano per molto tempo”
“All’inizio è stato un po’ come ‘divertirsi con poco’: guardare, osservare, prendersi il lusso di un po’ di tempo per decidere, scegliere tra varie alternative. Se poi si aggiunge la divertente possibilità di conoscere e incrociare i padroni di casa, si raggiunge la sensazione di andare a trovare degli amici, dei parenti. Prossima tappa? Berlino!”
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zoom
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cURIOsItà. La toponomastica fiorentina è caratterizzata da numerose bizzarrie tutte da scovare
A naso all’insù tra brache e belle donne
via delle
brache (già
via dei
legnaioli)
via dell’inferno
via
stracciatella
via del
limbo
via delle
via del
belle donne
parlascio (già
via delle
serve smarrite)
fra le strade
Benedetta Strappi 1212121
M
etti una giornata a naso all’insù, metti di giocare a fare il turista anche se turista non sei e di farsi un giro per le strade di Firenze dai nomi più strani. E chi lo avrebbe mai detto, ad esempio, che esiste una via delle Belle Donne? Cosa si fa esattamente in via Stracciatella? Perché c’è pure via delle Brache? E ancora: perché via del Parlascio prima era dedicata alle Serve Smarrite? La parlata toscana affascina, il fiorentino pure. E quando si tratta di toponomastica, di parole strane che diventano nomi di strade, la faccenda si fa avvincente. E i “nostri” nomi piacciono talmente tanto che alcuni studenti della Corea del Sud studiano il modello fiorentino: alcuni allievi della Kyung Hee University stanno portando avanti un’analisi dei sistemi di numerazione civica e di denominazione delle aree stradali di alcune città europee, in vista di una eventuale riorganizzazione toponomastica nel loro Paese. Ed è per questo che negli scorsi mesi hanno fatto visita al servizio statistica e toponomastica del Comune, prima di volare a studiare i nomi delle rues parigine. E intanto, da qualche mese, anche i ponti fiorentini hanno avuto diritto a una targa (anzi, due per ciascuno) che ne illustra il nome.
con i nomi più fantasiosi si incontrano via stracciatella, via del Limbo e via dell’Inferno, e si scopre che via del Parlascio un tempo era invece dedicata alle serve smarrite. Alcuni studenti sono arrivati fin dalla Corea del sud per imparare il nostro sistema di numerazione e nomenclatura
Il PUNtO. La squadra ha chiuso il 2011 vicina alla zona retrocessione: tifosi preoccupati per il 2012
Fiorentina, un copione da indietro tutta sembra una vita fa, eppure tutto è cominciato con quel tiro di Robben infilatosi al sette della porta di frey, sotto la ferrovia. Da allora il castello gigliato è iniziato a crollare, fino alle “rivoluzioni” annunciate ma lasciate a metà
alcuni giocatori viola durante il ritiro estivo di
cortina:
i tifosi si aspettavano da loro una stagione diversa
Tommaso Loreto
D
iabolica la Fiorentina. Che persevera nel suo lento ma (apparentemente) inesorabile declino. Cominciato, tanto per chiarirsi, qualche minuto dopo la freccia avvelenata di Robben scagliata al sette della porta di Frey, sotto la Curva Ferrovia. Era il 9 marzo del 2010. Ventidue mesi fa. Una vita. C’era ancora Prandelli, eppure già il terreno scricchiolava (anche sotto i piedi dello stesso tecnico). In quell’esatto istante, di fatto, crollava il castello gigliato. Quello costruito con le fondamenta della C2, con l’entusiasmo di oltre 20mila abbonati. E poi solidificato con lo spareggio di Perugia per salutare la B, fino alle rifiniture di lusso della Champions che avevano retto persino all’urto di Calciopoli. Stavano però saltando gli equilibri nella Fiorentina, in quel marzo 2010, e da quel momento tutto sarebbe cambiato. Diego Della Valle sempre più lontano, Andrea Della Valle non più “presidente”
nell’accezione più elementare del termine, e un gruppo che da lì a poco sarebbe stato ricostruito sì, ma solo “a metà”. Da un Corvino inizialmente egemone in società, e alla lunga messo all’angolo. Una rivoluzione che però non ha cambiato volto alla squadra pur sostituendo qualche pezzo. Come l’allenatore. O come il portiere. O, ancora, come il centrocampo o il vice Gilardino. Una rivoluzione che aprisse un nuovo ciclo che, di fatto, fu sventolata per un’estate intera. La scorsa. Poi la storia, per nulla idilliaca, tra Firenze e Mihajlovic. Le incomprensioni dialettiche, gli scarsi risultati, la squadra senza un’identità. Eppure, un’estate più tardi, la rivoluzione del “nuovo ciclo” era ancora lì. Nelle dichiarazioni delle nuove figure societarie, nelle varie versioni di “presidenza” che questa società ama concedersi. Nel mezzo anche qualche separazione in casa (leggere alla voce Montolivo), un crollo verticale degli abbonati (con un minimo storico da brividi) e una sequela infinita di vicende extra-calcistiche a margine di uno spogliatoio simile a una polveriera. Niente di tutto questo, però, deve aver fatto pensare a qualcuno che fosse il caso
di voltare completamente pagina. Sul serio. Tanto che, alla ripresa della nuova stagione, l’allenatore era sempre lo stesso. Così come la preparazione fisica della squadra (del tutto rivista da Rossi). Incluse abitudini notturne, e di spostamenti in macchina (con patenti straniere) o in treno, o in aereo per comprare casa a Formentera. Insomma, un’altra rivoluzione “a metà”. Sancita da un “patto con la città” per ricercare presunti legami con una tifoseria, al contrario, sempre più lontana. Perché sentitasi sempre più ignorata. In ogni sua singola richiesta. Così ancora oggi, a distanza di quasi due anni dal colpo mortale di Robben, nessuna delle speranze dei tifosi può essere coltivata. Tantomeno quella di una stagione che potesse sancire il rientro in Europa. Questione da riporre in un cassetto, al momento, in attesa di certezze sulla salvezza. Almeno questo raccontano le ultime gare dell’anno scorso contro Atalanta e Siena. E questo è l’esercizio che la Fiorentina dovrà ripetere alla stregua dello scorso anno: quello di pensare prima di tutto alla salvezza, per poi provare a ricostruirsi. Come potrà riuscirci, ad oggi, è difficile soltanto immaginarlo.
sport
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FOcUs. Fuori dal campo non era un santo, ma aveva regalato a Firenze il “paradiso” della Champions
Classe e irriverenza, quanto manca Mutu L’ultimo fenomeno viola è andato via dividendo la città, tra chi lo dava per bollito e chi rimpiange le sue prodezze. Ma quella partita col Genoa... Lorenzo Mossani
S
enza di lui la favola sarebbe finita prima. Senza il Fenomeno non ci sarebbe stata la cavalcata in Champions. Classe, irriverenza, indisciplina: questi sono gli ingredienti del fuoriclasse rumeno. Sbeffeggiava con superbia avversari e compagni, ma se lo poteva permettere. Era il più forte. Il suo nome? Adrian Mutu. Per capire chi è facciamo un passo indietro, per arrivare al 15 febbraio 2009. Dopo novanta minuti tiratissimi finisce con un bellissimo 3 a 3 la sfida in chiave Champions tra Genoa e Fiorentina. Il Genoa parte col piede giusto, mostrando una grande intraprendenza. Ai rossoblù di Gasperini bastano soltanto dodici minuti per portarsi in vantaggio con Thiago Motta, dopo un bel triangolo col “Principe” Milito. Alla mezz’ora arriva l’espulsione di Biava per doppia ammonizione: il difensore atterra Jo-Jo lasciando i suoi compagni per un’ora in inferiorità numerica. Il Genoa non si spaventa, continuando a macinare gioco. Il raddoppio lo mette a segno Palladino al 38’. Il merito è di Mesto: la sua discesa sulla destra travolge la difesa viola, riuscendo a servire il compagno dopo aver saltato tre uomini. Facile per l’ex juventino la trasformazione. Il mago di Orz Prandelli prova a cambiare qualcosa cercando di rendere la squadra più aggressiva con l’ingresso di Semioli al posto di uno spento Kuzmanovic, ma i viola si sbilanciano e si espongono alle ripartenze genoane. Criscito si infila in area, Gamberini lo tende, per l’arbitro Rizzoli non ci sono dubbi: rigore. A trasformarlo ci pensa il solito Milito, alla sua quattordicesima marcatura stagionale. Poi però a illuminare di viola Marassi ci pensa Adrian Mutu. La Fiorentina è alle corde, ma lui no. A trenta minuti dalla fine la squadra di Prandelli trova il gol che riaccende le speranze, grazie a un rigore siglato dal rumeno. Trascinati dalla loro stella, i viola mettono sotto assedio il Genoa: Mutu sfiora subito il raddoppio di testa lambendo il palo sinistro. Il bis arriva poco dopo grazie a un’altra magia del Fenomeno, su punizione. Inizia il più grande spettacolo dopo il big bang: il Mutu-Show. A questo punto si gioca
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soltanto in area genoana, e il forcing finale premia i viola che acciuffano il pareggio con una prodezza di destro al giro dal limite dell’area. Apoteosi viola, adrenalina nelle vene, nirvana Champions. La partita finisce con i genoani infuriati con l’arbitro: il gol del pareggio toscano arriva, infatti, qualche secondo dopo la fine dei minuti di recupero. Poi l’inchino, uno dei tanti fatti ai tifosi viola dopo una grande prestazione, del Fenomeno. Fuori dal campo il rumeno non era un santo? “Con i santi si va in Paradiso - risponde qualcuno - con Mutu in Champions...”.
adrian mutu
lA scHedA. Ecco chi è una delle poche note liete di questa stagione: il futuro è suo
Salifu, la scommessa vinta da Corvino È
amidu salifu
INCREDIBILE:
lui a rappresentare sempre più il presente e il futuro della Fiorentina, la scommessa vinta da Pantaleo Corvino. Amidu Salifu, ghanese di Accra, è probabilmente il miglior giocatore in prospettiva della rosa viola. Jo-Jo a parte, che però è già una realtà. Salifu lo è quasi, nonostante le pochissime partite ufficiali giocate con la maglia della Fiorentina. Fortissimo fisicamente, con una buona visione di gioco e un buon dribbling, il ghanese ha nella corsa e nel temperamento le sue qualità migliori: grande pressing, aggressivo, ma quasi mai falloso. Impressionante la facilità della sua progressione, con uno scatto da Bolt nei primi 25 metri. Può ricordare Asamoah dell’Udinese, ma ha ancora più forza e resistenza nei contrasti e nella protezione della palla. Destro di nascita, molto potente, deve ancora migliorare la tecnica di tiro. Bravo con il mancino, lo usa spesso e trova apprezzabili soluzioni tecniche con palla giocata di prima. Il baby viola
trova la sua perfetta collocazione come interno destro in un 4-3-3 o come esterno di centrocampo nel classico 4-4-2 di Delio Rossi. Forse nato per essere un interditore, Salifu può anche diventare un regista basso dinamico, lavorando un po’ sulla tecnica. Sicuramente è un calciatore già maturo caratterialmente, sicuro di sé, uno che sente pochissimo la pressione ma che ha la tempra giusta per diventare titolare in questa Fiorentina. Un difetto? Deve velocizzare maggiormente il gioco, tende a rallentare l’azione anche nei contropiedi in superiorità numerica. Salifu è comunque stata una delle più belle sorprese della squadra gigliata nel 2011. Aspettando Babacar, al momento genio incompreso relegato in Primavera. Per lui c’è stata soltanto la possibilità di giocare uno spezzone di gara contro l’Atalanta: occasione sprecata dal senegalese. Troppo pochi i minuti per valutarlo: anagraficamente è /L.M. un ragazzino.
8 CM DI PUNTO VITA, 2 TAGLIE IN MENO IN SOLE 4 SETTIMANE
LA RIVOLUZIONE DEL DIMAGRIMENTO LOCALIZZATO
Anche a Firenze il nuovo metodo scientifico che ha stupito l’Europa Firenze- Il problema per molti non è dimagrire, ma farlo nei punti giusti. Sempre più donne e uomini dimostrano di non temere gli eventuali sacrifici necessari per perdere peso, essendo ormai consapevoli dello stretto rapporto che lega la forma fisica allo stato di salute. Gettare alle ortiche le cattive, vecchie abitudini - come una dieta ricca di grassi e una vita sedentaria - non è dunque considerato il passo più difficile, come un tempo. La vera prova del fuoco è snellire dove serve, senza dover privare la silhouette e il viso delle caratteristiche che individuano un corpo cosiddetto “ben scolpito”. Spesso, invece, il dimagrimento si accompagna ad una perdita diffusa di tonicità ed elasticità, lasciando qualche rimpianto e andando così a minare la volontà individuale di continuare a mantenersi in forma. Finalmente anche nella nostra città arriva un metodo specifico e rivoluzionario per il dimagrimento localizzato, l’ideale per intervenire dove è realmente necessario. Il metodo è stato testato scientificamente con un bre-
vetto europeo denominato “Airpressure Bodyforming” UEEP2020 979 presso l’istituto austriaco IMBS (Istituto Consulenza Medicina dello Sport). In tutta Europa, già nel 2010, oltre 250.000 persone hanno ottenuto risultati eccezionali, in oltre 850 strutture esclusiviste distribuite sul territorio comunitario. Presso il centro Victoria Beauty, esclusivista di zona, sono stati confermati gli eccezionali risultati e 117 persone residenti nella nostra città hanno testato il metodo: 8,8 cm di riduzione media sull’addome, circa 2 taglie e 3 buchi di cintura in meno in sole 4 settimane. Il metodo di lavoro è semplice e alla portata di tutti e si sviluppa con soli 30/40 minuti di trattamenti, 3 volte alla settimana, utilizzando una speciale fascia e il pantaloncino. Il sistema, abbinato ad altre importanti tecnologie come pressoterapia, stimolazioni biodinamiche ed altri macchinari e strategie permette di raggiungere degli obiettivi personalizzati “SU MISURA”, il tutto supportato dal circuito specifico del centro Victoria Beauty di Via Boccaccio 38, specializzato in trattamenti estetici di wellness e relax. Presso Victoria Beauty vengono infatti effettuati tutti i trattamenti estetici ed un esclusivo metodo di ELIMINAZIONE DEFINITIVA DELLE SMAGLIATURE. Un team di specialisti del settore si occupa dell’equilibrio psicofisico a 360°, garantendo numerosi servizi volti al raggiungimento di uno stile di vita salutare, Victoria Beauty interamente nel segno del benessere, facendo sì che all’apparenza corrisponda davvero la sostanza.
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sport
Gennaio 2012
PAllAcANestRO. La Brandini-Claag in ripresa, mentre per Affrico e Fotoamatore è notte fonda
Luci e ombre per il basket fiorentino Simone Spadaro
per l’Affrico, che non riesce ancora a imporre il suo gioco. Il neotecnico non è ancora riuscito nell’impresa di infondere nei propri giocatori la forza giusta per battere le avversarie. Adesso la classifica preoccupa. L’Affrico viaggia nei bassifondi della classifica, e la sosta natalizia non può che aver fatto bene a un gruppo che deve ritrovare soprattutto se stesso. Ancora peggio, in campo femminile, va per il Fotoamatore Florence in serie A2. Anche in questo caso la classifica piange. Ultime, le cestiste fiorentine rischiano realmente la retrocessione. E sarebbe davvero un peccato. Il Fotoamatore ha chiuso il 2011 con una brutta sconfitta casalinga contro la Saces Napoli. La gara delle fiorentine è stata tutta in salita, senza mai arrivare a impensierire Napoli. La formazione gigliata ha sofferto dei soliti problemi in fase offensiva e non è riuscita ad arginare l’attacco partenopeo che, lo si sapeva, è uno dei migliori del campionato. Il risultato finale castiga (50-66) pesantemente il Fotoamatore e premia la Saces Napoli, che ha avuto il grosso merito di allungare il passo non appena l’arrembaggio fiorentino si è attenuato, tenendo poi il piede fisso sull’acceleratore fino a quando il risultato era ormai acquisito. Ora, col nuovo anno, la città si attende che venga voltata pagina e scritto un nuovo capitolo.
S
tagione altalenante per la BrandiniClaag Firenze Basket, che alterna ottime prestazioni ad altre più deludenti. Fortunatamente la fine del 2011 ha visto la squadra sfatare il tabù trasferta. Infatti, i ragazzi di Paolini sono riusciti a ottenere a Santarcangelo la prima vittoria fuori dalle mura amiche. Un bel risultato, che mostra come la stagione stia virando verso il bello, anche se rimangono molti rimpianti tra i gigliati, che hanno gettato al vento alcune vittorie per troppa insicurezza. Le ultime gare hanno invece mostrato un approccio più determinato, e i biancorossi hanno fatto registrare miglioramenti sia sul piano dell’atteggiamento che su quello del gioco. Adesso la classifica della Divisione Nazionale A può essere guardata con meno preoccupazione dai ragazzi di Paolini, che possono scendere in campo con maggiore tranquillità. A dar manforte al sodalizio del presidente Luca Borsetti arriva anche Federico Bellina. Classe 1979, 2.05 metri, Bellina aveva iniziato la stagione a Monfalcone, società successivamente esclusa dal campionato. Nato a Gemona del Friuli, Bellina è un’ala/pivot con trascorsi in LegaDue a Verona. Tra la Brandini-Claag Firenze Basket e il giocatore è stato sottoscritto un accordo fino al prossimo 30 giugno. Bellina è a disposizione della squadra dalla gara che la Brandini-Claag ha giocato a Siena il 5 gennaio. Un tassello importante anche in previsione futura. Tanti rimpianti, invece, per la Pallacanestro Fiorentina Affrico nel campionato Divisione Nazionale B. C’è stato il cambio di allenatore: via Caimi e dentro Rusconi, ma i risultati non sono cambiati. Una stagione grigia
la squadra del
fotoamatore
Il PUNtO. Anno di transizione per uno degli sport più amati e seguiti in città
La pallanuoto gigliata galleggia in acqua
U
n’annata senza grandi soddisfazioni per la pallanuoto fiorentina. La Rari Nantes Florentia di Leonardo Sottani stenta molto sia in casa che in trasferta. L’obiettivo era la salvezza e quella dovrebbe arrivare senza grandi patemi, ma i giovani biancorossi devono crescere per cercare di riportare Firenze nel gotha della pallanuoto nazionale. Il lavoro che attende Sottani, da quel che si è visto in questa prima parte di campionato, è lungo e non facile. In campo femminile cresce la Menarini Fiorentina Waterpolo. Anche in questo caso la mano di De Magistris si dovrà far sentire anche nei prossimi mesi, ma la squadra
ha dato segni di netto miglioramento, seppur eliminata in Coppa Len dalle fortissime greche dell’Olympiacos Pireo. Bene, per il campionato che avevano deciso di fare, anche le ragazze dell’Ngm Firenze Pallanuoto, guidate da Andrea Sellaroli. L’attuale sesto posto gratifica la neopromossa che, col rientro della Biancardi, potrà togliersi anche qualche soddisfazione. I campionati staranno fermi per tutto gennaio, per permettere alle Nazionali di giocare l’Europeo a Eindhoven. Ci sarà la Coppa Italia per i maschi (senza i giocatori azzurri), ma i tornei di A1 torneranno solo il /Sim.Spa. 4 febbraio. 1162453
Jessica masi (foto da facebooK)
PAllAvOlO. Bene S. Casciano, Scandicci e Valdarno
Un hinterland a tutto volley
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orniamo a parlare di pallavolo, ma lo facciamo per andare a fare un giro nell’hinterland fiorentino. Le squadre del capoluogo sono relegate in B2 o in campionati minori, mentre a lottare per la serie A sono le compagini dei comuni adiacenti a Firenze. Scandicci, infatti, dopo un avvio incerto, trascinato dalla fondamentale Di Tomaso sta risalendo la classifica e ora è vicinissimo ai play-off. Gli anni passano per tutti ma, non sembrano farlo per l’eterna “Simo”. Nel Valdarno capitan Ranieri ha dato una scossa alla squadra, mettendo palloni dorati per le schiacciatrici rossoblù. Ma, come ogni anno, la regina è sempre lei, il Bisonte San Casciano, nonostante la “solita” sconfitta di Natale che ha regalato il primo posto a San Mariano. Rubini, Bianchini, Fidanzi, Bellini, Cheli, Giovannelli, Peluso, Savelli, Vannini, Biccheri e Guerrini stanno dando spettacolo, facendo entusiasmare non solo i sancascianesi. Tanti gli appassionati di volley che la domenica pomeriggio riempiono il palazzetto sul colle fiorentino. “Mani di fata” Peluso sta deliziando i palati più fini, riuscendo sempre a realizzare un gioco imprevedibile, veloce e “ci-
foto da WWW.aZZurravolleYsancasciano.it
nico”. Quando non è in forma lei, torna sul parquet la solita Vannini e la musica non cambia. Nella passata stagione si ricordano ancora le lacrime spese dai tanti tifosi dopo la sconfitta nella finale play-off a Casal Maggiore. Ora c’è solo un imperativo: Serie A. Nota di merito nel maschile per la Jumboffice che, dalla B2, è vicina alla zona play-off, ovvero la prima categoria del volley che conta. Nell’ultima partita dello scorso anno tanto gioco e un punto conquistato alla capolista Pisa. Tanto lavoro durante la sosta per poter iniziare al meglio questo 2012. Insomma, sognare si /Lor.Mos. può.
sport nel comune
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Calcio. Si riaccende l’entusiasmo: ora si punta a rinforzare la squadra e alla serie D
Una stagione di emozioni Fortis Carlo Marrone
I tifosi borghigiani sono soddisfatti dal rendimento della compagine.
U
Il “Cobra”: “A me sembra che finalmente abbiamo trovato quello che all’inizio
n fine 2011 e un inizio 2012 da alta classifica per la Fortis Juventus, tanto da rendere orgogliosi società, giocatori e soprattutto i calorosi tifosi della squadra. L’anno solare è finito con un deludente pareggio per uno a uno in quel di Chiusi, per colpa - in buona parte - della direzione arbitrale, non esente da responsabilità. È stato un peccato per i ragazzi di mister Vitaliano Bonuccelli saltare, per “colpa” del turno di riposo, la partita del 18 dicembre scorso. Le energie risparmiate verranno sicuramente riversate in campo nelle prime partite di questo 2012. Ma gennaio, oltre che alla ripresa del campionato, corrisponde anche al periodo del calciomercato invernale, e i movimenti nel girone B d’Eccellenza non sono stati pochi, sia in entrata che in uscita. A causa della crisi sono stati molti di più i giocatori di cui le società si sono private, allo scopo di abbassare il monte ingaggi, rispetto a quelli chiamati a potenziare le varie compagini. I dirigenti della Fortis stanno tentando di prendere un classe ‘92 per sostituire Barsotti e a gennaio, da un settore giovanile professionistico, un ‘93. Il sogno sarebbe Agresti del Fiesole a costo zero, come “favore” dopo l’alto prezzo pagato in estate per Gardel, peccato che non si sia trovato l’accordo con la società fiesolana. Ma il calciomercato di riparazione serve non solo a rinforzare una squadra che naviga sì nelle zone alte, ma di una classifica ancora non troppo tranquilla vista con quanta determinazione le squadre continuano a scendere in campo. I nuovi innesti serviranno a soppe-
del campionato mancava: la solidità in difesa”. Ma c’è chi tiene i piedi per terra
i tifosi della
Fortis
rire due importanti assenze: quella di Lorenzo Piattoli, classe ‘94, esterno alto che dopo un buon precampionato all’inizio del torneo si è infortunato gravemente in una sfida scolastica e, appunto, quella di Samuele Barsotti, esuberante esterno sinistro che nella partita contro la Castelnuovese è rimasto a terra dopo uno scontro: stagione finita per i legamenti saltati. Ma i tifosi cosa pensano di questa prima parte di stagione della Fortis? “A me sembra che finalmente abbiamo trovato quello che all’inizio di campionato ci mancava: la solidità difensiva - dice “il Cobra” - a centrocampo non abbiamo paura di nessuno, con un Semboloni in versione serie C e il giovane Sbal sempre meglio. Il rientro di Fommei, che comunque è stato sostituito alla stragrande da Coluccini, ci ha dato quello sprint in più. E dell’attacco cosa dire? I numeri di Brega e Iacona parlano da soli. Altra cosa importante da sottolineare - continua - è il calore dei tifosi che dopo la scorsa, brutta annata si sono stretti intorno a un ambiente che ha voglia di rivalsa: sono davvero il dodicesimo uomo in campo”. Tiene a dire la sua anche Vudu: “Concordo con il Cobra, ma non scordiamoci che il campionato finisce a maggio e ancora ne manca di tempo. Le squadre forti si vedono tra gennaio e febbraio e se a inizio marzo saremo ancora lì dove siamo adesso potremo cominciare a trarre delle liete conclusioni. Per adesso mi godo lo spettacolo”.
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lA KeRMesse/1. Torna alla Fortezza da Basso, dal 10 al 13, la manifestazione dedicata alla moda
Pitti: rosso Valentino e occhi a mandorla Espositori in continuo aumento e buyer in arrivo da tutto il mondo:
lA KeRMesse/2
si scaldano i motori per lo sbarco in città dell’appuntamento che lega
Bimbi e tessuti hi-tech per un futuro ecosostenibile
a doppio filo fashion business e cultura. Tra gli ospiti di questa stagione ci saranno anche un team di stilisti giapponesi e la designer olympia Le-Tan Barbara Biondi
A
nno che passa, Pitti che torna. Con l’inizio del 2012 arriva, dal 10 al 13 gennaio, l’edizione numero 81 della kermesse dedicata alla moda e, tra una passerella e una novità, si vedrà sfilare per le strade della città il meglio del fashion business, con anteprime in arrivo dai 5 continenti. In occasione di Pitti Immagine saranno 950 i marchi presenti alla Fortezza da Basso, a cui si aggiungono le 70 collezioni donna protagoniste da Pitti W negli spazi della Dogana. Il ruolo del salone come punto di riferimento sulla scena internazionale è dimostrato dai numeri delle aziende e dalle richieste di partecipazione, in continuo aumento a ogni edizione. E poi c’è il pubblico dei compratori: all’ultima edizione invernale di Pitti Uomo, su un totale di oltre 30.000 visitatori, sono stati 23.100 i buyer arrivati a Firenze, in rappresentanza di tutti i negozi e i department store più importanti del mondo. Guest star della sezione Uomo, Valentino Garavani, oltre agli stilisti Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, che presenteranno la sera di mercoledì 11 gennaio, nel corso di un evento ospitato in uno dei luoghi preziosi della Firenze antica e in anteprima assoluta, la collezione uomo autunno inverno 2012-13. Fondazione Pitti Discovery presenta inoltre la seconda edizione di “Vestirsi Da Uomo”, il progetto sull’eleganza maschile di nuova generazione: una tendenza forte della moda uomo oggi, che Pitti Uomo esprime attraverso un evento-performance e un’interpretazione d’autore, affidata in ogni edizione a un curatore di riferimento della scena della moda, che questa volta sarà Marc Ascoli. Tra un evento e l’altro, i frequentatori della Fortezza troveranno novità e nuovi ospiti. Ad esempio, nel padiglione Lyceum, la farà da padrone il Giappone, con un progetto in collaborazione con la Japan Fashion Week, che porta a Firenze alcune tra le più interessanti fashion label della scena creativa giapponese. In Fortezza, circa 20 marchi e designer giapponesi selezionati da Yuichi Yoshii presenteranno le loro collezioni
gli stilisti
maria graZia chiuli
e
pierpaolo piccoli
e una speciale proposta di capi rappresentativi di 15 anni di moda nipponica, customizzati per Pitti Uomo. E in città un party “Japanese style” celebrerà la loro presenza a Firenze. Contemporaneamente, l’altra sezione del salone, quella allestita negli spazi industriali della dogana, sarà dedicata alle precollezioni donna di Pitti W, che quest’anno vedrà al centro dell’attenzione Olympia Le-Tan, giovane fashion designer francese, ideatrice di alcune delle più
eccentriche e acclamate collezioni di borse minaudières delle ultime stagioni. Olympia sarà l’ospite d’onore della sezione dedicata alla moda pour elle e realizzerà una collezione e un progetto speciale per Firenze e Pitti W durante i giorni della fiera. Come di consueto, a fare da sottofondo agli aspetti più strettamente legati al business, un nugolo di eventi, feste e occasioni mondane, che trasformeranno Firenze nell’epicentro dell’universo moda.
teAtRO. Da alcune compagnie dell’hinterland fiorentino una scelta coraggiosa
Un progetto per quattro palcoscenici C
alenzano, Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli e Scandicci. Quattro città dell’hinterland fiorentino per quattro teatri che si sono messi a confronto per un progetto con quattro compagnie di produzione, quattro residenze artistiche per quattro mesi di studi, anteprime, nuove produzioni, incontri su temi e problematiche dell’Italia contemporanea. È un progetto coraggioso “Default”, così si chiama l’idea che lega a doppio filo queste quattro realtà, vicine eppure così lontane. Le quattro realtà sono affini per l’impegno portato avanti dai rispettivi direttori artistici nel tenere uniti i linguaggi dell’arte con i temi della società e della cultura contemporanea, per la specifica, originale attività di formazione che crea intorno alle sedi teatrali un humus favorevole alla produzione, fatto di giovani aspiranti attori, drammaturghi e registi, che partecipando a corsi e laboratori creano un bacino di forze nuove per i rispettivi teatri, e mettono in relazione il teatro e gli artisti con il territorio e i quattro teatri fra loro. Nella stagione 2011-2012 sarà mantenuto un filo conduttore tematico che sarà quello della crisi che oggi attraversa l’Europa e l’intero
mondo capitalistico. Una crisi economica che appare sempre più devastante, che nel nostro paese prima è stata negata e poi minimizzata, fino a che non sono arrivati gli ultimatum dell’Unione Europea. Un default che ha già colpito duramente alcuni paesi come l’Irlanda e la Finlandia e soprattutto la Grecia, in cui alla crisi economica è seguita una rivolta sociale, in un clima da guerra civile. L’attività propedeutica alla produzione sarà ospitata nei quattro teatri con una promozione in video, una sorta di trailer che permetta al pubblico di seguire l’evolversi degli studi drammaturgici nel loro itinerario cittadino, da un teatro all’altro. Nel trailer gli autori, i registi o gli interpreti proporranno al pubblico il tema che affronterà il monologo di ognuna delle quattro strutture produttive. Il risultato sarà un lavoro corale, che si svilupperà ora in un teatro, ora nell’altro, ora in tutti a distanza di qualche giorno, per raccontare storie diverse, costruite tassello dopo tassello, ma uguali nella genesi e nella forza. La forza di credere ancora nel teatro e nella gente che lotta perché /C.G. continui a vivere e a crescere.
S
tesso posto ma date diverse per la manifestazione che segue a ruota i modelli “per i grandi”: dal 19 al 21 è la volta di Pitti Bimbo, che porta in città le primizie di un abbigliamento studiato su misura di un bambino e che somiglia sempre più a un adulto in miniatura. 510 le collezioni attese a questa edizione, di cui circa 200 provenienti dall’estero. 8.300 i compratori e un totale di oltre 10.000 visitatori all’ultima edizione invernale. Con questi numeri, Pitti Bimbo si conferma l’unico salone internazionale che dà una rappresentazione completa dell’universo del childrenswear, e allo stesso tempo la piattaforma di riferimento per presentare le nuove tendenze del lifestyle legato alla moda bimbo. Dal classico-elegante dei grandi brand di Pitti Bimbo, allo sportswear di Sport Generation, dalla creatività dei marchi di ricerca di New View ed EcoEthic alla urban couture di Super Street, ma anche al design e al tessile legati al mondo dei più piccoli. Fino alle collezioni all’avanguardia di Apartment. E tutto questo passando attraverso le mille interconnessioni tra moda, arte, food & design del contemporaneo. Dulcis in fundo, dal 25 al 27 la Fortezza si popolerà di tessuti tra i più pregiati e selezioni raffinatissime di colori e abbinamenti per l’edizione numero 70 di Pitti Filati. Laboratorio di ricerca ma anche osservatorio per le nuove tendenze del lifestyle globale, Pitti Filati presenta l’eccellenza della filatura su scala internazionale, a un pubblico di buyer provenienti da tutto il mondo, ai designer e agli uffici stile dei marchi più importanti del fashion business, che vengono a Firenze a caccia di nuove suggestioni creative. Protagonista di questa edizione, l’anteprima mondiale primavera/estate 2013 delle collezioni di filati per maglieria. Si allarga all’interno della manifestazione e si evolve ulteriormente la struttura e il layout dello Spazio Ricerca e dell’area Fashion at Work, fulcro di tutte le espressioni legate alla creatività. Osservatorio sperimentale dove vengono analizzate e lanciate le tendenze, lo Spazio Ricerca di Pitti Filati 70 esplora con Futurural, tema e titolo di questa stagione, il rapporto tra l’uomo e l’ambiente rurale. Un’espressione del bisogno di qualità, genuinità della materia prima, onestà dei valori: nella vita come /B.B. nell’estetica.
cultura
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lIBRI/1. Da poco pubblicato il ricettario della tradizione che abbina piatti poveri e aneddoti
La crisi? A tavola si risolve mangiando Ludovica V. Zarrilli
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n tempo di crisi si farebbe di tutto per risparmiare, ma chi l’ha detto che risparmiare significhi necessariamente rinunciare a qualcosa? Quando il denaro scarseggia si può sempre andare alla ricerca di prodotti più “poveri”, ma non per questo meno gustosi. È questo lo spirito che anima “I mangiarini della miseria e altre ricette toscane utili in tempo di crisi” (edizioni Il pozzo di Micene, 180 pagg, 14 euro), simposio della tradizione culinaria e della cultura toscana che celebra il bon vivre e le ricette della toscanità più verace, preparate con prodotti della terra e scarti che spesso hanno prezzi quasi irrisori. “È nato tutto come seguito del libro ‘I mangiarini di nonna Laura’ - spiega Laura Pugliese, autrice del volume insieme ad Andrea Martini, professore alla facoltà di Agraria - un libro creato quando, tre anni fa, Andrea Martini mi portò il ricettario di sua nonna e lo pubblicammo”. Dopo il successo di quel ricettario, i due hanno deciso di dedicarsi alle ricerche per dare alle stampe un secondo volume dedicato sempre alla cucina, ma con un occhio di riguardo al particolare periodo di recessione che l’intero Paese sta attraversando. È così che prende vita, pagina dopo pagina, un corposo breviario che racchiude trucchi, segreti, aneddoti e notiziole insieme alle ricette regionali che hanno fatto la storia del granducato. Mascotte dell’edizione la
maschera di Stenterello, che con il suo fare un po’ burlone e un po’ sapientino accompagna il lettore tra una storia e l’altra. Tra le pagine illustrate a regola d’arte con le immagini della fotografa Donatella Bertini (che ha appena dato alle stampe il libro “Toscana e Oriente. Immagini e suggestioni a confronto”, insieme a Elena Innocenti) parte un viaggio che va dagli antipasti fino ai dolci, come in ogni ricettario che si rispetti. Ma alle liste degli ingredienti si intervallano le storielle più curiose e interessanti, come quella di Caterina dei Medici, che fu la prima a “importare” la forchetta, oggetto molto pratico ma inizialmente malvisto dalla comunità cattolica per via di quelle tre punte rivolte verso l’alto. “Veniva considerato un instrumentum diaboli - continua Laura Pugliese - e per questo motivo tardò a diffondersi”. Commedia gastronomica (così è stata definita) divisa in quattro atti, il testo sui Mangiarini è reso ancora più gradevole da proverbi stagionali ed è distinto per settori gastronomici. E se antipasti a base di cavolo nero, sottoli e sottaceto, paste fatte in casa, frattaglie e bolliti possono aver fatto capolino sulle tavole di tutti, si scopre anche qualche piccola chicca, come i mestieri scomparsi e i trucchi per risparmiare sulle faccende domestiche. Ad esempio l’utilizzo del limone per pulire l’acciaio o dello yogurt scaduto per ridare vita all’ottone. Provare per credere.
la copertina del libro
Zuppe d’orzo e di cavolo nero insieme a frattaglie, bolliti e dolci tipici. La cucina toscana, ricca di sapori, si anima in questo volume grazie a storielle, curiosità, proverbi e personaggi storici
lIBRI/2. L’autobiografia di Silvestro Picchi sul periodo più cupo vissuto dal Paese
Un ex poliziotto e gli anni di piombo S
ilvestro Picchi entrò in polizia nel 1971 e tre anni dopo venne destinato al nucleo antiterrorismo della questura di Firenze. La notte della Repubblica – come la chiamò Sergio Zavoli – era parecchio scura anche a Firenze. Ora Picchi ha deciso di fare un po’ di luce sui ricordi di quegli anni di terrorismo e di affidare all’editrice Sarnus l’autobiografia “Quasi per caso. La mia vita in polizia e gli anni di piombo” (pp. 80, euro 10). “In queste pagine non vi è spazio per la fantasia – scrive Piero Luigi Vigna nella prefazione - ciò che si narra è una realtà vissuta. Nei cosiddetti anni di piombo il nostro Paese fu attraversato dai fili rossi e neri del terrorismo che, intrecciandosi tra loro, lo strinsero nei
nodi di una rete che per poco non arrivò a soffocare la democrazia”. Un libro di grande interesse, con episodi importanti raccontati da un uomo in trincea. Tra cui uno dei più gravi che si verificarono in Toscana, in cui per puro caso l’ispettore non perse la vita. Si parla dei resoconti della strage di Empoli del 24 gennaio 1975, in cui il terrorista nero Mario Tuti assassinò il brigadiere Leonardo Falco e l’appuntato Giovanni Ceravolo e ferì Arturo Rocca, anche lui appuntato. Ma anche del conflitto a fuoco di Querceta del 22 ottobre 1975, dove persero la vita altri tre agenti di polizia, e infine dell’omicidio di Fausto Dionisi, avvenuto a Firenze il 20 gennaio 1978 a opera di Prima linea. Sull’episodio di Tuti, il
libro di Picchi riporta la testimonianza inedita della figlia del brigadiere Falco, Anna, che ci consegna diversi interrogativi. Dubbi che vengono rafforzati dallo stesso Picchi, la cui squadra aveva preparato quel blitz ma all’ultimo momento fu inviata altrove. L’autore ricostruisce la memoria di quegli anni con lucidità e rigore, attento al contesto politico e sociale dell’epoca. Oggi i carnefici tornano alla ribalta sui media ma i veri eroi, sostiene Picchi, “furono coloro che caddero adempiendo il loro dovere, coloro che cercarono di fermare quella serie di omicidi”. “Le pagine scritte da Picchi ravvivano la nostra memoria – scrive ancora Vigna - vorrei che anche /C.B. i giovani le avessero nelle loro mani”.
lA NOvItà. In via Campo d’Arrigo, nello spazio di lavoro condiviso, oggi prende vita anche un’area relax
Multiverso, tra le scrivanie spunta la caffetteria S
ta crescendo un pezzettino per volta lo spazio eterogeneo di ultima generazione che ha preso il nome di Multiverso. Ufficio per una serie di professionisti o, meglio, coworking station, ovvero un luogo dove ognuno affitta la sua postazione e condivide lo spazio insieme ad altri creativi. Così, per far circolare un po’ le idee in libertà, e magari contaminarsi, nel senso più positivo del termine. Dal 18 di questo mese, all’interno di Multiverso, nascerà poi anche una caffetteria, uno spazio speciale tutto dedicato al relax e al confronto. La caffetteria sarà la sede di un club per un massimo di duecento membri, dall’iscrizione riservata a chi ha già una postazione all’interno dello spazio, ai loro principali clienti, ai partecipanti alle attività no profit di Multiverso e a coloro che vogliono aderire al circuito pur non avendo bisogno di utilizzare full-time una postazio-
l’interno dello spaZio
multiverso
ne di lavoro, come giornalisti free-lance, associazioni o aziende con sede non operativa a Firenze. Il progetto di uno spazio flessibile e mutevole, capace, oltre alla dotazione delle postazioni di lavoro, di ospitare tipologie molto differenti di eventi, di farsi allo stesso tempo show-room e aula universitaria, sala stampa e sala di post-produzione audio e video, studio di architettura e rassegna di arte contemporanea, dove prendere un caffè, usufruire di un light-lunch o bere un aperitivo, nasce dall’analisi delle figure sociali a cui rivolge i propri servizi. Giovani professionisti che, tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie, la convergenza mediale e la destrutturazione del mercato del lavoro, si costruiscono una professionalità “multipiano”, capace di modificarsi e adattarsi alle continue innovazioni che attraversano gli /B.B. ambiti creativi.
segnalazioni a redazione@ilreporter.it
Il PROgettO. Sandra Stanghellini cura le mostre e le iniziative promosse dall’ente targato Ghelli
La Fondazione che diffonde l’arte Ludovica V. Zarrilli
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pere d’arte antiche e contemporanee, che dialogano utilizzando un linguaggio cambiato nel corso dei secoli ma rimasto sempre fedele a se stesso. Nasce dal desiderio di diffondere l’arte in maniere diverse la Fondazione Giuliano Ghelli, grazie alla quale viene offerta un’opportunità ai giovani artisti che hanno voglia di mettersi alla prova, e che stimola la creatività dei più piccini con un approccio giocoso più che didattico, fatto di incontri, scambi e aneddoti legati alla quotidianità degli artisti. A presiedere la fondazione, la vulcanica Sandra Stanghellini, che dà il meglio di sé per fare in modo che “si rafforzi la presenza dell’arte sul territorio e si cerchi di sensibilizzare la gente al contemporaneo”. Detto, fatto. Tra le principali attività della fondazione - nata quattro anni fa da un’idea del pittore e della stessa Stanghellini, che vedeva lo studio di Ghelli brulicare di giovani e promettenti artisti - c’è l’organizzazione di mostre nelle quali vengono esposti fianco a fianco capolavori del passato e opere contemporanee, il tutto all’interno del Museo di San Casciano,
sandra stanghellini
Dagli incontri con gli artisti dedicati ai più piccini alle esposizioni che fanno dialogare antico e contemporaneo. Questo e altro nei piani della realtà che porta il nome del pittore toscano
un museo civico che è anche un piccolo gioiello, connubio di arte e storia del Chianti fiorentino. “Anche se provengo da esperienze lavorative completamente diverse - spiega Sandra Stanghellini, che è anche la compagna del maestro Ghelli - mi sono appassionata subito all’arte e al mondo che le gravita intorno, tanto che ho sentito subito forte l’esigenza di condividerla e farla vivere al pubblico nella maniera più bella e genuina”. E da quando alle visite nelle scuole sono state affiancate le mostre, i visitatori del museo civico - un piccolo scrigno che contiene opere di straordinario valore - sono aumentati del 70%. “Questo progetto fa parte di una serie di sogni che si sono realizzati grazie a Giuliano - continua la presidente - tra le tante cose c’è anche un libro di cucina intitolato ‘Quella sera avevo cucinato un ricordo’, che raccoglie le ricette di mia nonna, ottima cuoca, corredate dai disegni degli artisti che frequentano la nostra grande colonica”, oltre a una mostra permanente a Poppi, paese natale della famiglia Ghelli, a cui il maestro ha voluto lasciare una summa dei suoi primi quarant’anni di lavoro. Un viaggio nell’universo onirico dell’artista che stimola la fantasia e toglie il fiato. Info: www.fondazionegiulianoghelli.org.
1170064
agenda
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l’INIzIAtIvA/1 Concerti Bandabardò 20 e 21 gennaio
Obihall
ma anche con un tocco di giocosa ironia - che si riflette anche nella musica - e invita a guardare l’Europa come una possibile e legittima soluzione per il proprio futuro. Negrita 31 gennaio
Mandela Forum
Saranno già trascorsi alcuni mesi dall’uscita del disco, quando Scaccianuvole, il mago protagonista dell’ultimo album di inediti della Bandabardò, uscito lo scorso maggio ripartirà per raccontare le sue storie nei più affollati, accaldati e calorosi club italiani. La band toscana ha scelto di ripartire in tour iniziando da casa: il club-tour 2012 si apre con i concerti del 20 e 21 gennaio al Saschall di Firenze, dove ad aspettare i bardozziani ci sarà il pubblico più affezionato ed ‘anziano’ del gruppo. Per comporre la scaletta del concerto la Banda attinge, come di consueto, all’intero repertorio – oltre 100 canzoni – ed insieme festeggia il mago “Scaccianuvole” che ormai cammina sulle sue gambe e che con le sue dodici canzoni inedite propone una Bandabardò più melodica - un po’ meno patchanka e un po’ più chanson, i cui personaggi spesso burleschi sembrano raccontati da trovatori medievali su morbide ballate e allegri rondò. Ivano Fossati 26 gennaio
Obihall
Ultimo album di inediti e ultimo tour per Ivano Fossati; come lui stesso ha dichiarato con questo ultimo prodotto discografico sceglie di abbandonare le scene musicali dichiarando “Non credo che potrei ancora fare qualcosa che aggiunga altro rispetto a quello che ho fatto fino ad ora. Ho pensato che la mia vita di artista sarebbe stata, d’ora in poi, quella di rappresentare me stesso”. L’addio arriva con l’uscita di Decadancing, ultimo album di inediti, 10 brani tutti scritti e arrangiati da Fossati, anticipato dal singolo “La decadenza”, un rhythm & blues graffiante su uno dei temi più attuali: la fuga dei giovani verso altri Paesi in cerca di opportunità migliori alla ricerca di una prima o almeno di una seconda possibilità. Fossati tratta l’argomento con dura chiarezza
A tre anni di distanza dall’uscita del loro ultimo disco “Helldorado” (disco di platino con oltre 70 mila copie vendute) dal 25 ottobre nei negozi “Dannato vivere” il nuovo album di inediti dei Negrita(Universal Music). L’uscita del loro nuovo lavoro discografico, la cui produzione artistica è curata da Fabrizio Barbacci, è anticipata dal primo singolo “Brucerò per te”, da venerdì 23 settembre in rotazione radiofonica e in vendita su tutte le piattaforme digitali.
e compositore romagnolo, sarà in concerto sabato 4 febbraio alla Sala Vanni per presentare i brani del suo ultimo pluripremiato lavoro discografico “Vago Svanendo” (Carosello Records). Nel panorama italiano, la figura artistica di John De Leo è sinonimo di geniale sperimentazione vocale e sonora, sempre elegante ed originale.
Mistero buffo 23 gennaio
A teatro
In consolle
Amleto dal 17 al 22 gennaio
Jahcoozi 13 gennaio
teatro della Pergola
Massimo Ranieri 3 febbraio
teatro verdi
Si tratta di un gradito ritorno a “grande richiesta”. I concerti degli scorsi anni al Teatro Verdi hanno riscosso un tale successo di pubblico da far tornare Massimo Ranieri a Firenze per un’altra replica (è la tredicesima volta). Massimo Ranieri porta in scena questo spettacolo dal febbraio 2007. Arrivato a superare le 500 repliche, lo show ripercorre i 40 anni di carriera dell’artista svelando aneddoti e teneri ricordi d’infanzia che porteranno il pubblico a rivivere atmosfere lontane di un’Italia “povera, ma con le scarpe lucide”. Lo spettacolo teatrale è un omaggio alla sfera femminile, un’orchestra e un corpo di ballo di solo donne, ed è nato dalla fusione tra il doppio album “Canto perchè non so nuotare...da 40 anni!”, dove Ranieri ripropone una raccolta dei suoi maggiori successi duettando con talentuose vocalità come quelle di Silvia Mezzanotte, Linda, Simona Bencini e Jenny B., ed interpreta 14 brani dei più grandi cantautori italiani, come Battisti, Lauzi, Battiato, Endrigo, Paoli e Rossi, e la trasmissione televisiva “Tutte donne tranne me” andata in onda su Raiuno nel gennaio 2007 che vedeva ospiti, orchestra e balletto di solo donne. John de leo 4 febbraio
sala vanni
Dopo una lunga assenza, torna ad esibirsi a Firenze la voce più interessante della scena musicale italiana: John De Leo. Il cantante
Di Amleto si sa praticamente tutto, così come è conosciuto il fascino delle messinscena del Teatro del Carretto. Una scena rotta da pannelli purpurei, un rosso che risucchia e risputa un bianco di personaggi, ne svela dalle morbide fessure frammenti improvvisi o insinuanti, al ritmo disarmonico di una mente turbata che è quella del protagonista. Alle spalle di Amleto un canto di Gertrude e un ghigno di Re, davanti un teatrino in miniatura con i personaggi del dramma che vanno svanendo ad ogni colpo mortale, e lo Spettro dentro. Il Principe galleggia in un presente dilaniato tra misfatto subito e ingannevole follia: “fragilità, il tuo nome è femmina”. Occidente solitario dal 9 al 13 febbraio
teatro della Pergola Il dramma è parte della “trilogia del Connemara”, un riferimento alle origini irlandesi dell’affermatissimo scrittore inglese McDonagh, una volontaria immersione in un universo provinciale che assurge a valore universale della stravaganza della vita umana. Coleman e Valene sono due fratelli che hanno appena perso il padre, rimasto ucciso in uno strano incidente con un’arma da fuoco. Valene è tutto preso dalla mania del collezionismo religioso, mentre Coleman non pensa ad altro che a mangiare, bere e svaligiare i buffet dei funerali. I due sono presi in bizzarre e beckettiane avventure senza senso, tra cadaveri che emergono dai laghi, macabri scherzi e maltrattamenti.
Obihall
Al museo Archeologico
Un dvd per spiegare il cratere Francois
Dario Fo e Franca Rame tornano in scena con una selezione di testi dal loro spettacolo dei primordi “Mistero buffo”, riproposto con un’immancabile dose di improvvisazione, da sempre cifra distintiva del teatro di Fo.
Auditorium Flog Dissonant live, la rassegna dedicata alla nuove declinazioni dell’elettronica contemporanea torna all’Auditorium Flog di Firenze anche nel 2012. Un suono sempre più globale e ricercato ma non per questo lontano dalle atmosfere dancefloor tipiche della bass music. Il nome che risponde in modo più esauriente alla sopracitata descrizione è certamente quello di Jahcoozi, alleanza artistica transnazionale marchiata Bpitch Control, dietro alla quale si celano la cantante, autrice e performer Sasha Perera (Londra/Sri Lanka), il beatmaker Robot Koch (Germania) e il producer e bassista Gerkitz Oren (Tel Aviv). local heroes Ogni giovedì
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l Vaso François, il mito dipinto è uno strumento unico, prodotto da Techvision Sistemi Multimediali srl in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Interamente dedicato all’interpretazione approfondita dei racconti dipinti sul più grande cratere attico conosciuto al mondo, si presenta come un’opera senza precedenti. Coniugando la precisione filologica al piacere della narrazione, con l’ausilio di ricostruzioni in 3D e di scene in animazione, il dvd illustra nel dettaglio il complesso apparato decorativo del cratere, una summa dei principali miti greci e una sorta di catalogo di dei ed eroi dell’antichità. Il Vaso François, oggi al centro di una sala del secondo piano del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, è un capolavoro della produzione attica a figure nere. È il più grande cratere attico conosciuto: è alto 66 centimetri e la sua circonferenza raggiunge i 181. Porta il nome del suo scopritore, il fiorentino Alessandro François, che lo ritrovò in frammenti nell’area di Chiusi. In vendita al boo/C.G. kshop del museo Archeologico.
logic
Il 2012 della rassegna Local Heroes apre il nuovo anno nel segno della novità, con alcune presentazioni importanti, senza farsi mancare il piacevole ritorno di qualche vecchio, stimato, amico. Il mese comincia giovedì 5 con l’appuntamento di Inner City Jungle, una delle storiche crew fiorentine legate al fenomeno della bass music. Alla consolle l’enfant prodige Noiza assieme ad un guest misterioso. Giovedì 12 Local Heroes ospita l’anteprima di End of the weak (la fine dello scarso) il nuovo contest di riferimento mondiale per mc e freestyler. In questo succoso antipasto potremo vedere in azione un dei fenomeni del turntablism d’Inghilterra, Dj Snuff, accompagnato da un pilastro della scena hip hop italiana, Dj Afghan. Assieme a loro anche il ferrarese Mc Cry, presentatore della serata assieme ad una nutrita schiera di eroi locali. Giovedì 19 è il turno dell’altra one nite mensile, quella dedicata alle sonorità electro realizzata in collaborazione con l’etichetta Fresh Pump. L’ultimo appuntamento per il mese di gennaio (giovedì 26) vede il gradito ritorno di un nome già visto dal vivo all’interno della rassegna “Local Heroes”, Ghemon, aka Gilmar, aka una delle penne migliori della doppia h nazionale.
l’INIzIAtIvA/2 Al Battistero
Dalla Russia a Firenze Il viaggio delle icone
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n Christo/Bo Xructe, questo il nome dell’evento che celebra l’amicizia tra Italia e Russia, che vede tre icone provenienti dal museo Tretyakov di Mosca esposte nel battistero fiorentino fino al 19 marzo. “Il pontefice mi ha ricevuto in udienza e ha dimostrato molto interesse per questo evento – ha spiegato monsignor Giuseppe Betori - per questa possibilità di far dialogare attraverso l’arte fedi che si esprimono in modo diverso ma che hanno radici comuni”. E mentre a Mosca il patriarca Kirill dava la sua “benedizione” a una madonna latina che supera il modello bizantino, nel frattempo la curia fiorentina si adoperava per allestire al meglio il Battistero, all’interno del quale sono state accolte la maestosa icona della madre di Dio Odighitria, l’Ascensione, risalente al 1408 e dipinta dal celebre Andrei Rubliov, santo monaco e famoso pittore, e l’icona della crocifis/C.G. sione di Dionisij, datata 1500.
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lettere
Gennaio 2012
forza spendere tutti questi soldi???
quindi in tutta coscienza non pote-
per un treno eurostar o per il vec-
a noi resta oscuro l’aspetto quali-
vo neanche montare la scusa della
chio intercity. entro in stazione con
tativo di questa scelta dell’ammini-
mancanza di obliteratrici funzio-
le mani in tasca, raggiungo il binario
strazione che va controtendenza da
nanti che pure è un problema tanto
sempre con le mani in tasca, salgo
ciò che ha dichiarato il vicesindaco.
da poter coniare il nuovo termine
sul treno e mi siedo senza aver tim-
e allora se la coperta è sempre più
di “primule gialle”. ma allora perché
brato una beneamata cippa, il tut-
corta chi scegliamo che si debba
ho scritto questo reclamo? prose-
to senza commettere illecito. con i
scaldare??? non sarebbe il caso
guiamo col racconto: io ammetto
treni regionali (quelli da allezziti tan-
di usare meglio le risorse e i soldi
la mia mancanza e il controllore
to per intenderci), non si può fare.
pubblici?? oppure la coperta deve
scrive la sanzione. commento l’ac-
non posso neanche soffermarmi a
scaldare chi, in effetti, ne ha meno
caduto dicendo che con il bigliet-
stampare il biglietto a una di quelle
bisogno!
to elettronico questo non sarebbe
macchinette per fare i biglietti, pos-
accaduto. il controllore conferma
sibilità che per i treni eurostar esiste,
ma aggiunge che l’avrei potuto fare
tanto per cambiare. non dimenti-
iL parCO di SaN dONatO E i giOChi pEr BaMBiNi
e ciò corrisponderebbe a verità se
chiamo la timbratura del biglietto
l’avessi fatto da casa perché il bi-
che deve essere fatta prima di salire
non abito nella zona di novoli ma
glietto elettronico sui quei treni di
sul treno, quindi appena varcata la
Leggendo l’articolo apparso su “re-
varie ed ogni volta che lo faccio
portarsi dietro la stampa cartacea
solo lungo il percorso che ti porta
porter” di novembre 2011, il gruppo
penso che sia stato fatto un lavoro
(alla faccia del biglietto elettroni-
al binario ma facendo un ampio
SeL di rignano sente il dovere di
notevole per rendere gradevole la
co). ora, essendo io possessore di
giro dei locali biglietteria. Se non
fare alcune riflessioni su scelte fatte
zona, nonostante l’orrendo palazzo
Smartphone ovvero quelle simpati-
la si trova (o non la si vede) sperare
dall’amministrazione, in momenti
di giustizia. il parco San Donato poi
che macchinette con le quali si può
di trovarne una nel sottopasso e in
di crisi e recessione. nell’articolo in
ha completato il lavoro in modo mi-
fare di tutto, anche telefonare, avrei
caso negativo continuare a sperare
questione, il Vicesindaco, asserisce:
rabile. ma...... perché ci deve essere
avuto tranquillamente la possibilità
in una macchinetta nascosta dietro
“Stiamo cercando di contenere e
sempre un “ma...”? in questo senso:
di farmi il mio biglietto, avendo de-
un palo chissà dove lungo il binario,
ridurre la spesa corrente puntando
vorrei sapere chi ha avuto la bril-
ciso all’ultimo se prendere l’eurostar
percorso da fare spesso con bor-
al mantenimento della qualità”. noi
lante idea di installare i giochi per i
precedente (pieno) o quel treno
se, zaini, passeggini, valigie di varia
siamo pienamente d’accordo con
bambini proprio a ridosso di quella
di categoria regionale. ma la stam-
grandezza e quant’altro. Se la caccia
questa impostazione, consideran-
vera camera a gas che è via di no-
pa del biglietto chi me la faceva? il
all’obliteratrice non riesce, saliti sul
do il periodo di ristrettezze, vorre-
voli a quasi tutte le ore della gior-
controllore, dispiaciuto quasi più di
treno bisogna scegliere tra occupa-
mo maggiore attenzione alle poli-
nata, specialmente disponendo di
me, può solo dirmi che ho ragione.
re un posto con la propria presenza
tiche sociali, recuperando risorse da
ampia alternativa! e il nostro bravo
io, immaginando che questa spe-
o aprire la caccia al controllore per
una organizzazione più efficiente e
sindaco, padre di tre bimbi, come
requazione tra categorie di treno
farsi obliterare il biglietto. La secon-
ottimizzando le stesse. a tal propo-
ha fatto ad inaugurare tanto orgo-
sia stata ideata per risparmiare sulle
da opzione ha il rischio di farsi il
sito non capiamo, e non condividia-
gliosamente questa bella pensata?
dotazioni di palmari non essendo
viaggio in piedi mentre con la pri-
necessari col biglietto cartaceo sui
ma ti becchi sicuramente una bella
treni “popolari”, gli rendo presen-
multa. già perché devi acchiappa-
Inviaci le tue lettere a
redazione@ ilreporter.it
Lettere e segnalazioni: tutto su www.ilreporter.it Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche veri e propri articoli scritti dai lettori. Tutto questo ed altro ancora sul portale www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non trovano spazio in queste pagine saranno pubblicate sul sito. E poi spazio ai commenti e alle vostre opinioni
SEL Rignano
“SaLVi SCUOLa E SOCiaLE... in una limitrofa. Da via di novo- serie B chiamati “regionali”, come soglia della stazione caccia aperta a Ma La COpErta È COrta” li transito per raggiungere mete quello su cui viaggiavo, prevede di una macchinetta funzionante non
mo, la scelta di conferire un incari-
Laura Piccioli
co ad un professionista esterno da 25.000,00 € per la riqualificazione e
iL BigLiEttO ELEttrONiCO, te questo pensiero e lui mi mostra re il controllore per farti vidimare il la direzione lavori di piazza della re- i trENi rEgiONaLi un palmare nuovo di zecca. io dico biglietto e se è in buona non ti fa pubblica, considerando che recen- E LE rEgOLE “ahh bene!!!” ma dentro di me pen- pagare i 5€ previsti dal regolamento temente si è potenziato il personale
Questa è la storia di una sanzione
so “brutti str....”. riassumendo, da
di viaggio. farsi trovare col biglietto
dell’ufficio tecnico comunale, oltre
giusta che il personale di trenitalia
una località x che non è casa mia
“pulito” costa invece circa 10 volte
ad un ulteriore conferimento di in-
mi ha elevato perché il regolare bi-
decido di spostarmi in treno. con
di più. non c’è che dire un’ottima
carico a un tecnico “formatore” per
glietto non era obliterato. Dico che
un palmare o smartphone, black-
macchina per fare soldi come gli
il personale dei lavori pubblici... ma
è giusta perché a treno partito me
berry, i-phone, i-pad o con un no-
autovelox di certi paesini messe su
queste persone, questi tecnici co-
ne sono accorto durante il control-
tebook e una carta di credito (non
rettilinei deserti oppure le multe
munali, sono o no capaci di svolge-
lo. tra l’altro ho atteso in stazione
dimentichiamoci la connessione a
che elevano certi altri comuni a chi
re il proprio lavoro?? Dovevamo per
un bel po’ di tempo prima di salire
internet) posso farmi un biglietto
sporca per terra quando sono pre-
lettere
37
invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it
“BiCiCLEttE SENza LUCi, È pEriCOLOSiSSiMO: pErChÈ NESSUNO CONtrOLLa?” egregio Direttore, spesso sul reporter appaiono lettere in merito alla circolazione delle biciclette in città. io sono un ciclista da sempre, ma anche un automobilista se necessario e in questa seconda veste debbo constatare che la stragrande maggioranza dei ciclisti procede al buio, sconsideratamente, senza le luci davanti e dietro. e’ più che ovvio che tale atteggiamento è pericolosissimo, sia per loro sia per l’automobilista che può trovarseli davanti improvvisamente ed andare incontro a conseguenze pesantissime di vario tipo. inoltre molti, specialmente sui viali, si insinuano fra le macchine mentre dieci metri più a destra c’è una utilissima pista ciclabile. mi risulta che in palazzo Vecchio ci sia una persona che si dovrebbe occupare della viabilità ciclistica: perché, oltre a pensare ai possibili futuri mondiali di ciclismo a firenze, non vengono fatte delle campagne serie di sensibilizzazione sull’uso delle luci (pochi euro per un kit anteriore e posteriore) seguite da controlli e relative sanzioni? Sono un ciclista, ma perché tanti e tanti ciclisti possono circolare violando impunemente e sistematicamente il codice della Strada mettendo a repentaglio se stessi e gli altri? grazie Franco Grazzini
Gentile signor Franco, con la sua lettera, una delle tante che continuano ad arrivarci sull’argomento, torniamo a parlare della mobilità cittadina, con particolare riferimento a quella “a pedali”. Come già avevano fatto altre segnalazioni ricevute in passato, la sua lettera mette in evidenza un comportamento scorretto da parte dei ciclisti, ovvero il pericoloso (concordo con lei) malcostume di muoversi con mezzi sprovvisti di qualsiasi luce. Qualcosa che forse può sembrare una piccolezza, ma che una piccolezza assolutamente non è, soprattutto nelle strade (che a Firenze non mancano) meno illuminate, dove la presenza notturna di una bicicletta senza luci rischia seriamente di non essere notata, con tutta la pericolosità del caso e le conseguenze potenzialmente pericolosissime. È quindi più che mai necessario che i ciclisti mettano in pratica tutte le accortezze necessarie per aumentare la propria sicurezza, anche se ad onor del vero molti di loro lo fanno già. Per quanto riguarda le piste ciclabili, ritengo anche io che – laddove presenti – debbano essere utilizzate, anche perché zigzagare tra le auto in coda sui viali in sella alla propria bicicletta non è certamente un comportamento privo di pericoli. Detto questo, va anche detto però che, purtroppo, troppo spesso le stesse piste ciclabili non mettono del tutto al riparo i ciclisti da vari rischi, per lo stato in cui si trovano alcune di loro e per le molte interruzioni da cui sono caratterizzate, anche se in questo senso sembrano esserci interessanti novità in arrivo. Concludo notando come, dalle tante lettere degli uni e degli altri che arrivano in redazione, emerge che spesso tra ciclisti e “non ciclisti” (sia pedoni che automobilisti) vi sia una sorta di disputa continua, una rivendicazione di diritti da parte di categorie che non di rado si guardano in cagnesco. Ebbene, questa sorta di divisione deve essere certamente superata, nel nome di una serena convivenza urbana, della sicurezza stradale ma anche e soprattutto di una mobilità migliore. Perché è soltanto con l’impegno comune, e con il rispetto delle regole da parte di tutti, che il difficile nodo del traffico fiorentino può essere risolto. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it
senti sì i cestini ma disposti ad alme-
la mia. tutte le mattine uso l’auto-
no 100m l’uno dall’altro. ma che si
bus per andare a lavorare, ma la mia
credono? che ci teniamo i rifiuti in
sembra una scelta che in pochi fan-
tasca? Quando scrivo queste lettere
no: nel tragitto da casa al lavoro e
decanto sempre la mia massima, al
ritorno vedo dal finestrino dell’auto-
fine di non passare per anarchico:
bus che in quasi tutte le macchine
“regole sì ma che siano facili da ri-
c’è solo il guidatore. allora mi chie-
spettare”.
do: ma è mai possibile che tutte
cordiali Saluti
queste persone che viaggiano da MB da Firenze
sole non abbiano altra scelta che prendere l’auto? non potrebbero
iNVaLidi, parChEggi E CONtrOLLi NEL CENtrO StOriCO
usare l’autobus, il tram o andare in
con riferimento a quanto scritto
problemi di salute o impegni di
dal Sig. mauro annese, innanzitut-
lavoro hanno bisogno della mac-
to concordo pienamente su quan-
china, ma è possibile che a firen-
to riportato in merito alle vetture
ze siano così tante????? anche gli
parcheggiate in centro: infatti mol-
autobus che prendo io mattina e
te volte mi sono chiesto come un
sera (ne devo cambiare due), dove
invalido potrebbe salire e scendere
non ci sono le corsie preferenziali,
da porche, BmV x5, ecc... ritengo
restano immancabilmente bloccati
invece giusto riservare agli invalidi
nel traffico, perché con così tante
parcheggi il più vicino possibile ad
auto in giro e le strade strette, sem-
ospedali, aSL, gabinetti di analisi
pre con qualche lavoro e qualche
ecc., mentre trovo discutibile il per-
macchina parcheggiata in tripla fila,
messo per il centro Storico: se uno
qualche intoppo c’è sempre. allora
si può permettere lo shopping in
io chiedo: sindaco renzi, io sono fa-
centro (invalido o no), penso che
vorevole al tram, anzi spero che pri-
possa anche permettersi di arrivarci
ma possibile venga allargato anche
in taxi. infine i vigili che pattuglia-
alle altre zone di firenze, ma non si
no il centro, certamente non sono
potrebbe fare qualcosa per disin-
molti, ma comunque non mi sem-
centivare le persone che viaggiano
brano molto interessati né al con-
da sole e che non sono obbligate,
trollo degli utilizzatori dei contras-
a prendere l’auto? mi ricordo che
segni invalidi né di alcun altro tipo
un po’ di tempo fa quando c’era il
di infrazione (ciclisti contromano,
blocco del traffico potevano viag-
sosta in posti non permessi, ecc.).
giare solo auto con tre o quattro
certamente non sono questi i mali
persone a bordo: non si potrebbe
peggiori, ma da qualcosa bisogna
pensare a qualcosa del genere per
pur cominciare!
tutti i giorni? So che non è una cosa
cordiali saluti
facile, ma penso che si possano fare Franco
bicicletta? certo alcune di loro non potranno, ci sono persone che per
tutti i tram e le corsie preferenziali del mondo, ma se continuano a es-
serci così tante macchine in giro il iL traffiCO E LE aUtO CON iL SOLO CONdUCENtE traffico a firenze non sarà mai sconfitto. a BOrdO gentili signori del reporter,
complimenti per il reporter,
sul vostro bel giornale si parla spes-
cordiali saluti,
so del traffico, e anche io voglio dire
Franco A.
38
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