Il Giornale nel tuo Comune
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Barberino, Impruneta, Tavarnelle, San Casciano Service ufficiale
LOMBARDINI
TEL 055 820007 Periodico d’informazione locale. Anno VI n.22 del 1 marzo 2012. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10
PRIMO PIANO
rEportAgE curiositÀ
MARZO 2012
Divorziare in un click Andrea Muzzi*
V
la nuOva Casa della nOvOli scienza L’osservatoriocantieri Palagiustizia, di Montecorboli del tram cresce e stadio di mese in all’orizzonte: mese: già inil rione funzione trastazione la problemimeteorologica e novità PAGG.8-9 PAG.4
in Famiglia Genitori, nonni e bambini: tutti insieme per una serie di iniziative organizzate nelle scuole e non solo PAG.5
sport
Infrastrutture: vecchi e nuovi interrogativi PAGG.2-3
Come stanno gli ospedali di Giulia Righi
S tutti su JOvetiC La Fiorentina vuol tenerselo stretto, ma molti top club gli hanno ormai messo gli occhi addosso PAG.29
“BACIONE AL CHIANTI” Lisa Cheli ha lasciato San Casciano per una nuova avventura a Forlì. Ora si racconta a Il Reporter PAG.31
ono tornati, come periodicamente accade, al centro delle cronache nazionali. E – come quasi sempre in questi casi – a causa di episodi di malasanità. Parliamo degli ospedali, strutture di fondamentale importanza per la società. Ma qual è lo stato di salute di quelli di casa nostra? Per fare un po’ di luce siamo andati a caccia di numeri, che spesso riescono – più delle parole – a fotografare con esattezza la situazione. Ebbene,
i numeri degli ospedali dell’area fiorentina “allargata” dicono che qui da noi le cose non vanno male. D’altronde, si sa, il sistema sanitario toscano è – per molti versi – tra quelli che funzionano meglio in Italia. Anche se alcuni nei non mancano. Nei che spesso assumono il volto dei lunghi tempi di attesa al pronto soccorso o per fare qualche esame. Non sempre, ovviamente, ma succede anPAGG.10-11 che questo.
cinema
San casciano la rinascita di anita Sul palcoscenico del Niccolini uno spettacolo corale per ricordare la moglie di Garibaldi PAG.7
Impruneta Addio al pilone Un altro tratto dell’elettrodotto verrà interrato, dando nuovo respiro al paesaggio cittadino PAG.8
Piccoli vs grandi, All’interno l’inserto “battaglia” in sala dell’amministrazione comunale
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PAGG.19-22 PAGG.24-25
olete lasciarvi velocemente? In Inghilterra esiste il divorzio fai da te. Basta inserire i dati personali su un sito e sei di nuovo libero. Oggi molti amori nascono su internet ed è giusto che finiscano allo stesso modo. Oggi ci sono siti specializzati per trovare l’anima gemella: clicchi e trovi la donna dei tuoi sogni. L’unico problema è che non sai mai chi c’è dall’altra parte. Mio fratello ha chattato in uno di questi siti, ma qualunque cosa scrivesse quella gli rispondeva sempre alla solita maniera: “Sono escort, 80 euro l’ora. Telefonami”. Mio fratello un po’ c’è stato, poi ha risposto: “Sono precario, 30 centesimi al minuto. Telefona tu che è meglio!”. In Florida ci si può anche sposare via internet. Da noi se la sposa cambia idea abbandona l’altare, in Florida fa partire direttamente l’antivirus! Da noi un matrimonio può essere ostacolato dalle famiglie o dai problemi economici. In Florida il matrimonio può saltare solo per un motivo: se salta la connessione! Basta con questi matrimoni dove ci si svena per invitare duemila persone. Per sposarsi su internet bastano lui e lei. Gli invitati? Prendi la foto di una folla e la scannerizzi. I sentimenti dell’uomo sono fugaci, per questo serve il computer, una macchina che li catturi velocemente: in Italia ci vogliono anni per divorziare, in Inghilterra basta un click con il mouse. E se invece di un click ne fai due, mandi a quel paese anche la suocera. Amici, connettiamoci! *Comico
in auto
• Domeniche di primavera
pranzo a soli €25 (bevande escluse) ogni domenica un menu’ diverso
• Domenica 11 Marzo
Le donne, tutte, pagano la metà
• 8/9 aprile 2012
A pranzo per Pasqua e Pasquetta
Via delle terre bianche 1 - IMPRUNETA Tel. 055
23.11.01
Sosta selvaggia, multe “al volo” PAG.18
Edizione del Chianti F.no • 19.323 copie distribuite da
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Marzo 2012
il giornale nel tuo comune
l’inchiesta. Il punto della situazione nell’area
Cantiere Chianti: progetti e incertezze Presentati gli interventi previsti sul territorio, ma il patto di stabilità rischia di bloccare gli investimenti Gianni Carpini
I
progetti per il Chianti ci sono, i soldi anche. C’è un “ma”. La lunga lista di opere pubbliche previste sui verdi colli è messa in forse dal patto di stabilità, che incombe come un macigno sui piani della Provincia di Firenze. Queste norme prevedono una minor possibilità di spesa per gli enti locali e quindi meno investimenti. In pratica i soldi nel portafoglio pubblico ci sono, ma per garantire solidità vanno spesi con il contagocce. Mentre Comuni e Province di tutta Italia stanno facendo la voce grossa con il governo centrale per sbloccare l’impiego di risorse, a livello locale la Provincia di Firenze ha presentato i cantieri strategici per il territorio nei prossimi anni.
Oltre alla variante di Strada in Chianti e a quella di Grassina, si lavora per la circonvallazione di Impruneta, con lo scopo di liberare il centro dal traffico: dopo i vari passaggi burocratici gli interventi concreti dovrebbero partire l’anno prossimo. Si torna a parlare anche della variante di Pietracupa, nel territorio comunale di Tavarnelle, con un protocollo d’intesa Comune-Provincia, mentre vicino al cimitero di Barberino arriverà una rotonda per limitare il numero di incidenti che si verificano in quel tratto della Sr2. Su San Casciano presto entreranno in azione gli operai per il risanamento della frana sulla Cassia, presente da mesi vicino al paese.
San casciano. Tutti i lavori sulle strade
Impruneta. L’infrastruttura verso la conclusione
Addio frana sulla Cassia Bypass: entro l’anno Via al piano tappa buche il “disegno” definitivo C
i siamo. La frana sulla Cassia ha i giorni contati, almeno secondo i programmi della Provincia di Firenze. Palazzo Medici Riccardi ha promesso una veloce partenza dei lavori. Entro la primavera è previsto l’inizio degli interventi per risanare l’avvallamento che si è verificato un anno fa, vicino al centro abitato di San Casciano. I soldi in cassa sono a disposizione (circa 200mila euro stanziati dall’ente), mentre nelle scorse settimane sono stati disposti approfondimenti geologici per capire come agire sullo smottamento evitando conseguenze più gravi con il passare del tempo. Ad occuparsi della messa in sicurezza sarà la società che si è aggiudicata il global service sulle strade di competenza provinciale. In vista anche qualche “ritocchino”. Gli enti locali hanno chiesto, tra le altre cose, il miglioramento della segnaletica e alcune opere di manutenzione. Intanto si preannuncia una stagione di cantieri sulle vie gestite direttamente dal Comune di San Casciano. A Mercatale va avanti la sistemazione di via Gramsci, mentre entro l’estate dovrebbero concludersi gli interventi in via della Pineta, con l’allargamento della carreggiata e la realizzazione di un parcheggio da una trentina di posti auto.
Con l’arrivo della bella stagione scatterà il piano tappa-buche in diverse zone del territorio, per risanare i punti danneggiati a causa del frequente passaggio di mezzi pesanti e pullman. L’inverno, viste anche le temperature siberiane registrate a febbraio, non si presta infatti per questo genere di azioni: la colonnina di mercurio ferma su valori troppo bassi oltre a complicare il lavoro degli operai, non permette all’asfalto di attaccare bene. Per quanto riguarda via Sant’Anna, che collega Mercatale a Monteridolfi, e via Treggiaia, arteria che permette di raggiungere la Romola, la giunta Pescini ha approvato il progetto definitivo. Tra la fine della primavera e le prime settimane dell’estate, si andrà ad agire a macchia di leopardo, nelle aree in cui il fondo è più usurato, per metterlo in sicurezza e consentire alle vetture un transito che fili liscio. La manutenzione straordinaria è programmata anche per via Campoli, dove si correggeranno alcuni avvallamenti provocati dal transito dei tir, e in via della Libertà a San Casciano. Infine, dopo la conclusione del cantiere di Publiacqua, verrà realizzato un marciapiede sulla Cassia, in corrispondenza del centro abitato /G.C. del Bargino. Il Reporter del Chianti F.no raggiunge 19.323 famiglie nei Comuni di Barberino, Impruneta Tavarnelle, San Casciano
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S
i deve ora procedere agli espropri per far spazio alla seconda parte della circonvallazione di Impruneta. La procedura ha però bisogno dell’approvazione del nuovo regolamento urbanistico da parte del Comune che arriverà entro l’estate 2012. La vicepresidente della Provincia di Firenze con delega alle infrastrutture, Laura Cantini, è arrivata a Impruneta il 23 gennaio per fare il punto dei lavori in corso nel Chianti ed è partita illustrando quali sono i tempi per vedere concluso l’atteso bypass di Impruneta, oggi pronto solo in parte e per il momento utilizzato sia per le passeggiate pomeridiane, sia come parcheggio in occasione delle grandi feste di paese. Il secondo tratto della circonvallazione non è esteso come il primo, coprirà infatti una lunghezza di soli 600 metri e sarà compreso tra la strada comunale di Castagnolo fino all’innesto sulla SP69 ai Sassi Neri. Il suo costo è di circa 1,5 milioni di euro, il 50% dei quali a carico della Provincia e il 50% dell’amministrazione comunale. Entro la fine dell’anno è prevista l’approvazione del progetto definitivo di questa opera. E da quel momento si potrà passare alla progettazione esecutiva e all’aggiudicazione dei lavori, procedure che si concluderanno entro 12
mesi dalla consegna. Per Laura Cantini: “Si tratta di un’opera che valorizzerà il territorio di Impruneta liberando il centro dal traffico e migliorando certamente la qualità della vita in questa zona, favorendone anche lo sviluppo delle tante potenzialità turistiche”. Il primo lotto (dall’incrocio tra l’Imprunetana e via del Desco arriva a via Fabbiolle) intanto compie il suo primo anno di vita: è stato infatti inaugurato l’8 marzo del 2011 da tre donne: il sindaco Ida Beneforti, la vicepresidente Cantini e la dirigente del dipartimento di lavori pubblici della Provincia Maria Teresa Carosella. Il paese aspetta la costruzione della circonvallazione Desco-Sassi Neri da quasi dieci anni e l’opera è considerata dall’amministrazione comunale fondamentale perché una volta completata le auto potranno passare di qui ed evitare di entrare in piazza Buondelmonti. Il bypass di Impruneta permetterà quindi di declassare la strada provinciale che taglia il centro del paese che diventerà una strada comunale e questo significa che l’amministrazione potrà mettere marciapiedi, semafori, dossi per rallentare le auto, mettere in sicurezza il centro storico e procedere alla riqualificazione di piazza /L.B. Buondelmonti.
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BARBERINO • IMPRUNETA • SAN CASCIANO • TAVARNELLE
Tavarnelle e barberino. Accordo per la Sp 101, in corso lo studio per una nuova viabilità sulla Sr 2
Variante di Pietracupa, avanti tutta Palazzo Medici finanzierà la costruzione dell’arteria per dirottare il traffico fuori dal centro abitato della frazione. In ballo risorse regionali, invece, per l’intersezione nella zona del cimitero
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ella variante di Pietracupa se ne parla ormai da decenni, adesso il progetto non è più un miraggio, con la sigla di un protocollo d’intesa tra il Comune di Tavarnelle e la Provincia di Firenze che stabilisce il cronoprogramma. L’opera è attesa soprattutto da chi vive vicino alla strada provinciale 101, un’arteria di comunicazione che mette in collegamento il Chianti fiorentino con
quello senese, passando per il centro abitato di Pietracupa, a poca distanza da San Donato in Poggio. Si tratta di una “variante totale”, ossia una strada completamente nuova che dirotterà il traffico fuori dalla frazione, evitando il passaggio dei mezzi dalla strettoia nei pressi delle case. Un problema aperto da tempo, segnalato dai residenti riuniti in un comitato, che ha portato a soluzioni tampone
per impedire ai veicoli di procedere a velocità elevata. Attualmente è in corso la fase di progettazione che continuerà durante tutto questo 2012, mentre un accordo mette nero su bianco i ruoli degli enti interessati nella realizzazione dell’infrastruttura: da una parte l’amministrazione provinciale si impegna a investire risorse e a farsi carico delle indagini geologiche (il compito è stato già affidato), dall’altra il Comune di Tavarnelle traccerà il progetto preliminare. Un piano che muove in queste settimane i primi passi, ma che ha davanti a sé un lungo cammino non esente da problemi. La parte di territorio dove sorgerà la variante di Pietracupa è sottoposta a vincoli ambientali e quindi i tecnici dovranno muoversi di conseguenza. Nel frattempo si è aperto un tavolo tra i comuni chiantigiani
e la Provincia di Firenze sul tema della sicurezza stradale, in cui sono stati evidenziati i punti deboli della viabilità del luogo. Tra gli interventi previsti la nuova rotonda salvaincrocio che sorgerà sulla Sr2 Cassia, nella zona del cimitero di Barberino, ma che interesserà anche i cittadini del vicino comune di Tavarnelle. Nell’area in questione si registra un alto numero di incidenti stradali. La rotonda a quattro bracci permetterà una migliore circolazione, garantendo l’accesso alla palestra, alla scuola e alla futura variante del centro cittadino di Barberino, di cui è in corso lo studio di fattibilità da parte della Regione Toscana. Entro l’anno è prevista la conclusione della progettazione preliminare, poi i Comuni potranno concorrere ai finan/L.S. ziamenti regionali sulla sicurezza.
focus. Il futuro “nebuloso” dell’ente mette in forse molti programmi. Cantieri a rischio chiusura
Addio Province? Limbo per le opere pubbliche I
denari ci sono. Sono custoditi nel salvadanaio di Palazzo Medici Riccardi. Se romperlo e poter impiegare queste risorse in favore del territorio, ancora non è dato saperlo. La lista delle opere previste in Chianti è lunga, tra infrastrutture attese da tempo e manutenzione straordinaria delle strade. I fondi sono in cassa, ma il patto di stabilità voluto da Roma mette in forse molti dei progetti e i pagamenti per le imprese già impegnate con i propri operai. In pratica l’accordo salva-bilancio impone agli enti locali tetti di spesa più limitati rispetto al passato. L’asticella si abbassa di anno in anno, i Comuni e le Province per rispettare i parametri dell’intesa rischiano di rimanere strangolati, non riuscendo a portare avanti i cantieri previsti. Il grido di dolore unisce amministrato-
ri di tutta Italia, che nelle ultime settimane stanno aumentando il pressing nei confronti del governo Monti. A questo si aggiungono le incertezze sul futuro delle istituzioni provinciali, che dovrebbero scomparire a fine mandato, quindi nel 2014 per quanto riguarda Firenze. Nonostante il panorama di incertezza, la Provincia gigliata ha ribadito i suoi progetti in favore del Chianti, una zona che è strettamente legata al trasporto su gomma, vista l’assenza di tratte ferroviarie. “Vogliamo mantenere gli impegni che abbiamo preso con i cittadini e le amministrazioni locali – assicura la vicepresidente Laura Cantini – di fronte a questa situazione di ‘limbo’ continuiamo a lavorare”. Poi rincara la dose: “Impedire agli enti locali di investire su infrastrutture strategiche è controproducente
L’accordo salva-bilancio impone regole più severe. Un periodo di punti interrogativi complicato dal domani (dubbio) delle amministrazioni sovracomunali – tuona – capisco la riduzione della spesa corrente e degli sprechi, ma il finanziamento di opere importanti in un periodo di crisi è fondamentale per dare ossigeno alle imprese, per sostenere l’economia e per rendere il
nostro territorio più competitivo, come succede in Chianti”. In ballo ci sono molti soldi. In media Palazzo Medici Riccardi spende 40 milioni di euro ogni anno per le opere pubbliche. Il rischio è che nel 2012 si debba scendere a 4-5 milioni. E poi c’è il capitolo soppressione che getta ancora più incertezza. I primi cittadini chiantigiani si schierano in favore della Provincia: il sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini ha proposto un coordinamento tra Comuni e Regione per non lasciare le amministrazioni provinciali in uno stato di incertezza normativa e finanziaria. Ida Beneforti, alla guida di Impruneta, da parte sua ha appoggiato l’idea di creare un’area metropolitana, come proposto da tempo dal presidente della Provincia Andrea /G.C. Barducci.
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Marzo 2012
il giornale nel tuo comune
il luogo. Non solo astronomia: già in funzione la stazione sismica e quella meteorologica
Un telescopio per l’osservatorio del Chianti Tra Barberino e Tavarnelle esiste una casa della scienza.
misteri. Dietro un affresco forse la mano dell’artista
Il progetto è nato nel ‘97 da un’idea del gruppo “Il Borghetto”
Un Michelangelo a Marcialla?
Gianni Carpini
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L’
Questa è un’area tra le migliori per studiare le stelle tura astronomica”. In cantiere ci sono campi scuola per ragazzi in estate, oltre a visite guidate in primavera. Il complesso, immerso nel parco botanico del Chianti, ospita attività legate all’osservatorio ambientale, con iniziative per far conoscere le piante e la biodiversità. La prima parte della struttura è stata inaugurata nel giugno 2010 dall’astrofisica Margherita Hack, poi è scattata la fase due con la realizzazione della cupola, conclusa
lo scorso febbraio. Qui prenderà posto un telescopio progettato insieme agli istituti superiori Don Giovanni Bosco di Colle Val d’Elsa e RoncalliSarrocchi di Poggibonsi. “Dal punto di vista astronomico l’osservatorio è situato in una zona ottima – precisa Emanuele Pace, docente di tecnologie spaziali all’università di Firenze che ha anche curato un esperimento andato in orbita con l’ultima missione dello shuttle Endeavour - il Chianti è un’area tra le migliori per quanto riguarda il cielo notturno, non vi è l’interferenza di inquinamento luminoso”. Il progetto, nato nel 1997 da un’idea del gruppo “Il Borghetto”, è stato finanziato dai Comuni di Barberino e Tavarnelle per un investimento complessivo di 300mila euro.
un uomo nudo, che sorregge una croce. Mostra un differente studio del corpo umano. La convinzione di Elsa Masi è quella che Michelangelo abbia eseguito il disegno preparatorio, abbia iniziato l’opera insieme a due amici (Bugiardini e Granacci), per poi lasciarla incompiuta. Più tardi ci avrebbe pensato Tommaso Lunetti a completarla. All’affresco in passato si sono interessati vari studiosi, come James Beck, Alessandro Vezzosi e Maurizio Seracini (adesso impegnato nella ricerca della leonardesca “Battaglia di Anghiari”). La vicenda è finita anche sul quotidiano inglese The Guardian. Ma finora non si è arrivati a nulla.
Il “sospettato” principale è la figura sulla destra Per svelare il mistero servirebbero sofisticati e costosi esami. Elsa Masi non si dà per vinta: “Il parere di Sgarbi mi ha ridato coraggio. Solo analisi approfondite potranno dirci se quell’affresco ‘nasconde’ un Michelangelo”. /G.C.
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occhio del Chianti presto scruterà l’universo, mentre un orecchio tecnologico ascolta il cuore della Terra da quasi un anno. Montecorboli, a 450 metri sul livello del mare, ospita una casa della scienza. Dalle stelle, ai movimenti sismici, fino allo studio degli eventi meteo e delle piante: l’osservatorio polifunzionale cresce di mese in mese. Mentre il centro si prepara ad ospitare il terzo telescopio per grandezza in Italia, al suo interno si sono già accesi sofisticati strumenti che monitorano i fenomeni tellurici. La stazione nel maggio scorso è entrata a far parte della rete dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ed è connessa via internet a quelle di Roma e Ancona. Dall’estate 2011 ha mosso i primi passi la stazione meteorologica, che studia l’andamento del tempo atmosferico, registrando umidità, piovosità, pressione, vento e temperatura. Ancora è in corso il “rodaggio” delle strumentazioni, ma importanti realtà scientifiche hanno già manifestato il loro interesse, come l’Ibimet, l’Istituto di biometeorologia del Cnr, e il Consorzio Lamma, il laboratorio che fornisce le previsioni alla Regione Toscana in base alle quali viene emessa l’allerta. “L’osservatorio – spiega Emanuele Pace, ricercatore dell’università di Firenze e coordinatore del comitato scientifico che segue il centro – ospita importanti attività di ricerca e parallelamente porta avanti eventi culturali, aperture al pubblico e iniziative per le scuole, in collaborazione con due associazioni: il gruppo astrofili ‘Il Borghetto’ e Ludica, laboratorio universitario per la diffusione della cul-
altisonante nome è passato di bocca in bocca, per secoli. Chi conserva la memoria storica del paese ha sempre chiamato la Pietà, conservata nella chiesa di Santa Maria a Marcialla, come “l’affresco di Michelangelo”. Una tradizione secondo cui il celebre artista avrebbe sperimentato le tecniche pittoriche sul colle che fa da spartiacque tra Val d’Elsa e Val di Pesa. Dietro la leggenda sembra esserci qualcosa di più. Dalle biblioteche e dagli archivi sono emersi volumi dell’800 e del ‘900 che attribuiscono l’opera a un giovane Michelangelo. Nascosto dall’altare, ai piedi del dipinto, è stato scovato un monogramma: MBF, che potrebbe stare per “Michelangelo Buonarroti fecit” o “fiorentino”. Da quasi un decennio Elsa Masi, ex farmacista, grande appassionata di arte e presidente dell’associazione Francesco e Andrea da Barberino, si batte perché vengano effettuate analisi approfondite. Ha intrapreso un percorso a ritroso, riportando alla luce vari scritti, come quelli firmati dal professor Roberto Weiss e da Giovanni Papini, che accostano l’opera al creatore del David. “Fin da bambina mio babbo mi accompagnava nella chiesa dicendomi: ‘Andiamo a vedere l’affresco di Michelangelo’ – racconta Elsa Masi – sono convinta che questa tradizione orale affondi le sue radici in qualcosa di reale. È vero che nell’opera sono presenti evidenti brutture – ammette - ma la struttura e la presenza di due figure nude portano dritte alla mano di Michelangelo, che potrebbe essere stato ospite per tre settimane nel convento degli Agostiniani a Marcialla, dopo la fuga da Bologna alla fine del 1495”. A riaprire il caso è stata la recente visita di Vittorio Sgarbi, che si è trovato faccia a faccia con l’affresco, dietro il quale – anche secondo l’esperto d’arte - si celano più mani. I sospetti cadono soprattutto sulla figura di destra,
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BARBERINO • IMPRUNETA • SAN CASCIANO • TAVARNELLE
Focus. Al via un programma di iniziative gratuite dedicate a tutta la famiglia
Incontri per mamme, papà e nonni Dai pannolini lavabili fino alle merende: i comuni del territorio stilano un calendario di eventi in asili nido, scuole e altri spazi pubblici Luca Squarcialupi
D
a 0 a 90 anni, ogni età ha un appuntamento su misura. Dalle dritte per le neo-mamme alle prese con pannolini e biberon, ai consigli per affrontare un momento difficile come quello dell’adolescenza dei figli, fino ai pomeriggi per nonni e nipoti. Dopo una prima fase sperimentale, quest’anno si replica. Ma con una novità. Agli incontri gratuiti organizzati da Tavarnelle e Barberino si aggiunge un Comune in più: San Casciano. Fino a maggio le tre cittadine faranno squadra, proponendo una serie di eventi, aperti a tutti, per aiutare i genitori grazie all’intervento di esperti. Psicologi, pedagogisti, dietisti, docenti e maestri sono a disposizione per un vasto programma di meeting. E poi il gran finale, che si allargherà a Impruneta e a Greve in Chianti, con “Chianti Ludens”, portando i giochi di una volta nelle piazze dei cinque comuni. “L’obiettivo è offrire servizi a sostegno delle famiglie con un
ciclo di incontri informativi – spiega Marina Baretta, assessore all’istruzione, alla formazione e alle pari opportunità dell’Unione comunale del Chianti fiorentino – quest’anno i tre comuni hanno deciso di coordinarsi tra loro per fornire un’offerta diffusa sul territorio. I cittadini, viste anche le brevi distanze che separano i nostri territori, potranno scegliere l’appuntamento per loro più comodo”. Il 9 e il 16 marzo nei locali del palazzo Torrigiani di Tavarnelle (dalle 14,30) si parlerà di nonni, una figura sempre più importante nell’educazione dei bambini, mentre il 26 marzo anziani e nipoti si ritroveranno al cinema Olimpia, alle ore 15,30, per vedere un film e fare merenda insieme. Spazio anche a chi è ancora in fasce. All’asilo il Melarancio saranno protagonisti mamme, papà e piccoli da zero a dodici mesi: gli esperti tratteranno argomenti come l’alimentazione (3 aprile), le filastrocche per i bimbi (17 aprile), lo sviluppo
psicomotorio dei neonati (24 aprile), le babyletture (8 maggio) e ancora i pannolini lavabili (15 maggio). Per i bambini un po’ più grandicelli, fino ai 3 anni, sono in programma incontri a San Casciano, all’asilo nido di Talete (15 marzo e 19 aprile), e a quello di Mercatale (29
marzo e 5 aprile). Il calendario si concluderà con la seconda edizione di “Chianti Ludens”: in weekend di maggio le strade e le piazze di Barberino, Impruneta, Greve in Chianti e San Casciano, Tavarnelle, torneranno ad animarsi con giochi antichi e moderni.
Over 60. Tante le attività organizzate dall’Auser “Volontariato insieme”: dall’assistenza ai viaggi fuori confine
Gite, cinema, teatro e vacanze all’estero. Senza età arrivato il traguardo dei quindici anni. Con passare del tempo i numeri sono cresciuti, contemporaneamente alle attività e alle persone coinvolte. Pomeriggi al cinema, trasporto degli anziani per visite di ambulatorio e verso centri di riabilitazione, assistenza, consegna della spesa a domicilio, ma anche gite fuori porta e vacanze in Italia e all’estero. Un modo per stare in compagnia e per affrontare i piccoli e grandi problemi di ogni giorno insieme. Sono tanti i servizi che un esercito formato da una cinquantina di volontari compie ogni anno tra Tavarnelle e Barberino, grazie all’Auser, una realtà che nel 2011 è arrivata ad avere 265 soci. L’associazione, che lavora con e per gli anziani, è attiva sul territorio dei due comuni dal 1997 e da nove anni è entrata a far parte della rete di solidarietà creata nel centro socio-sanitario “Il
Borghetto” di Tavarnelle. Durante l’anno passato è stato effettuato un gran numero di trasporti (verso strutture sanitarie, centri diurni, luoghi di ritrovo) per un totale di oltre 11mila ore di volontariato. L’associazione può contare su due mezzi, un pulmino e un’auto, oltre a tre veicoli messi a disposizione dai Comuni e alle vetture private degli stessi volontari. Nel 2011 sono stati compiuti più di duecento viaggi dalle frazioni di Marcialla, Noce, Sambuca e San Donato, verso per 1450 persone accompagnate e quasi 6mila chilometri percorsi. Ma ci sono anche le iniziative per il tempo libero. In questo mese di marzo si replica l’appuntamento con “Al cinema di pomeriggio”, che grazie alla collaborazione dell’Unione comunale del Chianti fiorentino, del cinema Olimpia e della sezione locale dei soci Coop, dà l’opportunità di passare alcune piace-
NENCINI
voli ore davanti al grande schermo, con una programmazione dedicata, ogni lunedì. La prossima estate torneranno inoltre le escursioni fuori porta, alla riscoperta dei tesori architettonici e artistici del Chianti. E poi ci sono le immancabili vacanze, sempre molto richieste. Ecco le date per il 2012: dal 10 al 24 giugno si svolgerà il viaggio a Pineto degli Abruzzi; dal 16 al 30 giugno è in programma invece il soggiorno a Lido di Camaiore. Infine dal 30 giugno al 14 luglio la villeggiatura a Ischia. Per chi preferisce gite oltreconfine, a settembre è prevista la vacanza, aperta a tutti, per il Marocco, un’occasione per conoscere gli aspetti più insoliti e interessanti del paese nordafricano. Per informazioni sulle attività è possibile spedire una mail all’indirizzo auservolontariato. /G.C. taba@gmail.com.
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Marzo 2012
il giornale nel tuo comune
San casciano/1. Successo per il mercato di campagna amica in piazza Alcide De Gasperi
Frutta e verdura le compro dal contadino Sulle bancarelle arrivano ortaggi, vino, olio, formaggio
Luca Squarcialupi
e pasta direttamente dai produttori del territorio. Un modo
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li ortaggi arrivano da dietro l’angolo, i formaggi anche. E poi vino, olio, pasta dalle campagne limitrofe, di qualità e soprattutto acquistabili direttamente dalle mani di chi lavora la terra, senza alcun passaggio intermedio. In inglese si chiamano “farmers’ market” e permettono un contatto diretto tra produttori e consumatori. Gli “angoli del contadino” sono approdati a San
per “riempire il carrello” con un buon rapporto qualità-prezzo. L’appuntamento è ogni lunedì mattina
focus Gruppi di acquisto solidale
Spesa diversa e a tutto “Gas”
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on fatevi ingannare dalla sigla, i Gas non hanno niente a che fare con i combustibili, nonostante riguardino anche loro la nostra cucina. Le tre lettere stanno infatti per “gruppo di acquisto solidale”: i consumatori fanno squadra per comprare prodotti alimentari in grandi quantità e soprattutto, scegliendone la provenienza. Un’opportunità per riempire il “carrello” di frutta, verdura, formaggi, facendo respirare il portafoglio e conoscendo direttamente chi lavora nei campi. Acquistare all’ingrosso permette un notevole risparmio economico, oltre a proporre un modello diverso da quello presentato dalla società consumistica, basato in modo maggiore sui rapporti umani e sul legame diretto con agricoltori e allevatori. A San Casciano ha il suo quartier generale il gas Chianti, il gruppo di acquisto solidale nato nella primavera del 2008 che raccoglie una ventina di famiglie. I componenti si ritrovano una o due volte al mese nei locali del circolo Arci di Spedaletto per decidere attività e iniziative. Ognuno ha un ruolo da svolgere: c’è chi tiene i rapporti con i produttori e cura l’acquisto; altri si occupano della mailing list, tramite cui viene stilata la “lista della spesa”, raccogliendo gli ordini tra i vari iscritti. Si va dalla frutta alla verdura. E poi formaggio, latte, olio, pasta, farina, legumi e caffè. Una volta ritirati, gli alimenti vengono distribuiti, oppure viene indicato il giorno e il luogo dove ciascuno potrà ritirarli da solo. La storia italiana dei gas è iniziata nel 1994, con la nascita del primo gruppo in Emilia Romagna e, tre anni dopo, con la creazione di una rete nazionale. Al momento sono oltre seicento le realtà per la spesa diversa censite in tutto il nostro paese. Per informazioni www.gaschianti. /L.S. wordpress.com.
Casciano. Sta infatti ottenendo un buon successo il mercato di Campagna amica, promosso da Coldiretti in collaborazione con il Comune, che da metà gennaio è sbarcato in piazza Alcide De Gasperi. All’inizio erano sei gli operatori presenti, ora il numero dei contadini sfiora quota dieci. Una volta ogni sette giorni, in occasione del mercato settimanale del capoluogo, dalle 8.30 alle 13.30, è possibile comprare frutta, verdura e formaggi dai produttori di San Casciano, oltre a vino, pollame, carne, insaccati, pasta e uova dagli agricoltori e allevatori dei territori vicini. Il tutto a prezzi ragionevoli. “Questa esperienza sta andando molto bene – afferma Chiara Gensini, referente di Coldiretti per il Chianti e il Valdarno – la vicinanza con il mercato settimanale spinge tante persone a scoprire i banchi di campagna amica. Molte sono rimaste colpite positivamente dalla novità. E soprattutto si è capito in cosa sta la forza del progetto che porta in piazza i prodotti di una filiera tutta agricola, locale e con controlli a monte”. Al consumatore è garantito un buon rapporto qualitàprezzo e la provenienza locale della merce da piccoli produttori. Un valore aggiunto rispetto alla grande distribuzione. Gli agricoltori, da parte loro, possono ridurre notevolmente i costi, per esempio di trasporto. Per partecipare all’iniziativa è necessario aderire al progetto, dopodiché si viene iscritti in una sorta di albo. Le aziende vengono poi controllate da un soggetto esterno. In tutta Italia sono presenti una sessantina di mercati di campagna amica, dieci solo se si prende in considerazione la provincia di Firenze. Nel Chianti fiorentino sono due: uno a San Casciano (autorizzato in forma sperimentale dal Comune fino a dicembre), l’altro si svolge ogni sabato mattina a Greve, in via Cesare Battisti. Inoltre sono tante le fattorie che propongono le loro bontà ai consumatori, nelle loro sedi. “La vendita diretta ha premiato gli agricoltori che hanno deciso di ‘metterci la faccia’ – prosegue Chiara Gensini - questo ha portato, nella maggior parte dei casi, a una modifica delle scelte, più orientate al consumatore: si è passati dal commercio del vino in damigiane, alle più pratiche bag in box. Ci sono anche alcune aziende di San Casciano che hanno deciso di vendere olio usando queste comode confezioni”.
Gli agricoltori riducono i costi, per i consumatori maggiore qualità
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BARBERINO • IMPRUNETA • SAN CASCIANO • TAVARNELLE
San Casciano/2. “Anita” sale sul palco: un progetto che coinvolge settanta persone
L’opera? Al Niccolini si fa in quattro Non solo lirica, ma non è
Gianni Carpini
un musical: lo spettacolo,
“È
unico nel suo genere, unisce le realtà locali per un mix tra classica, pop e rock. La protagonista è l’eroina dei due mondi, moglie di Giuseppe Garibaldi. E presto potrebbero esserci altre date in Italia e all’estero
il teatro
Niccolini
stata una pura follia mettere insieme le diverse anime musicali del territorio, ma questa combinazione ha avuto un esito felice e positivo”. Ci scherza su Claudio Teobaldelli, il creatore, insieme a Giovanni Pecchioli, dell’opera Anita, un progetto ambizioso che porta sul palco del teatro comunale Niccolini le quattro realtà che si occupano del mondo delle note a San Casciano. Sono settanta le persone coinvolte, con percorsi diversi: l’esperienza classica dell’accademia musicale di San Casciano, i 54 componenti della banda Oreste Carlini e poi il coro Quodlibet e la scuola di musica dell’Arci Babilonia di Cerbaia. Un mix tra stile lirico e pop-rock. L’idea è nata un anno fa, sulla scia dei festeggiamenti per i 150 anni d’Italia: creare un progetto collettivo, per mettere in scena un’opera dedicata alla figura di Anita Garibaldi, moglie dell’eroe dei due mondi. Dopo tanto lavoro, il debutto al Niccolini dal 9 all’11 marzo. “Non si può parlare né di opera lirica, né di musical, ma di uno spettacolo sperimentale unico nel suo genere – precisa Claudio Teobaldelli – concentrarsi su Anita, invece di rammentare Giuseppe Garibaldi, è stata una scelta di campo: il tema ha portato a un confronto sulla figura femminile”. Per scrivere il libretto originale sono stati necessari studi e ricerche. Si tratta infatti di uno dei pochi componimenti dedicati ad Anita Garibaldi, al secolo Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, rivoluzionaria brasiliana che proprio nel paese sudamericano si innamorò del generale, diventando la compagna di tutte le sue battaglie. “È la prima volta che le quattro realtà musicali del nostro territorio lavorano così a stretto contatto – spiega l’assessore alla cultura Chiara Molducci – il progetto è nato da un confronto e dalla voglia di lavorare insieme per un fine comune”. In scena saliranno anche 5 protagonisti, 5 giovani promesse avviate al professionismo, tra i 15 e i 30 anni. Giulia Mottola interpreta Anita ragazza, Giulia Gianni l’eroina adulta. Yaser Ramadam veste i panni di Menotti Garibaldi, Marco Galli del tenente Rossetti. Infine Danilo Vocioni è impegnato nel ruolo del marinaio Griggs. L’idea è piaciuta, tanto che Anita potrebbe andare in tournée: interessate varie realtà italiane ed estere.
L’associazione Le iniziative di un gruppo di giovani studiosi
La storia esce dallo sgabuzzino
H
anno deciso di mettersi in gioco e portare alla luce una disciplina che troppo spesso finisce in un angolo. Un team di giovani laureati e ricercatori in storia moderna e contemporanea ha fondato a San Casciano un’associazione tutta dedicata alla scienza del passato. Il nome? “Sgabuzzini storici”, per rimarcare il fatto che questa branca del sapere è confinata in uno spazio stretto come un ripostiglio. Dodici studiosi provenienti dal Chianti, da Firenze e da altre regione italiane hanno dato vita a un gruppo proprio a San Casciano, guadagnandosi il patrocinio del Comune. Il debutto dell’associazione è stato affidato a un ciclo di iniziative, intitolato “Passa alla storia”, che fino alla prossima estate proporrà eventi e occasioni di approfondimento. Niente paura, non si tratterà di monotone conferenze, ma di incontri interattivi che utilizzano linguaggi diversi, come quelli dei video e del teatro, per rendere la storia alla portata di tutti. Il 15 marzo nella sala consiliare del Comune si svolgerà un dibattito tra passato e presente, il 3 maggio i giovani ricercatori si occuperanno invece di cultura popolare, fino ad arrivare ai segreti nella cultura e nelle tradizio-
ni di San Casciano, la prossima estate. Gli “Sgabuzzini” sono composti da Filomena Viviana Tagliaferri, Sara Gremoli, Irene Mauro, Domizia Weber, Francesco Fusi, Giorgio Polydoro Stramboulis, Sandra Bacchitta, Alessandra Frontani, Alice Vannucchi, Ada Salernitano, Cristiano Bernacchi, Giulia Malavasi. Tutti sono accomunati dalla passione per la storia: Francesco Fusi è risalito ai dettagli del percorso di vita della propria famiglia, Sandra Bacchitta ha avuto il piacere di sfogliare docu-
In programma incontri interattivi che utilizzano vari linguaggi, come il video e il teatro
menti di valore, Irene Mauro coltiva l’amore per la conoscenza lavorando in un archivio comunale. Il gruppo sta mettendo a punto anche un sito internet, www.sgabuzzini.org, e una /L.S. rivista online.
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Marzo 2012
il giornale nel tuo comune
Impruneta/1. Dopo tanto tempo è stata vinta la battaglia per difendere il panorama
Elettrodotto: un altro tratto sarà interrato Uno dei piloni verrà spostato in una posizione più defilata, che lascerà spazio all’interno della vecchia area di cava. Sarà allontanato il palo di uscita in quella zona, liberando il punto che i cittadini sfruttano per le passeggiate nella bella stagione
Lisa Baracchi
L’
elettrodotto di Tavarnuzze sarà interrato, ancora di più. La battaglia per difendere il panorama e la sicurezza dei cittadini ha conquistato altro terreno. Dopo aver ottenuto che l’elettrodotto a 380 kv passasse sotto terra sul versante delle Rose, l’amministrazione comunale aveva chiesto alla società che si occupa dei
la novità Sulle strade comunali
Pulizia e controlli per viaggiare sicuri
C
i cantieri dell’elettrodotto
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osa succede quando in strada si verifica un incidente stradale? Spesso sull’asfalto resta l’olio, la benzina, quei liquidi che la legge dice sia il gestore della strada a dover togliere per lasciare passare in sicurezza le altre auto, ma anche i pedoni che potrebbero scivolare. Così come devono essere risistemata velocemente i cartelli o i semafori danneggiati. Per assicurarsi che tutto questo sia fatto nel minor tempo possibile la polizia municipale ha sottoscritto una convenzione con la ditta Sicurezza e Ambiente spa. “La cosa più importante è garantire la sicurezza per gli utenti”- spiega la comandante della polizia municipale, Simonetta Piani – abbiamo affidato a una società romana specializzata in assistenza stradale di questo genere, l’incarico di intervenire in caso di sinistro stradale o di emergenza senza che l’amministrazione comunale debba sostenere dei costi”. Come fa a essere gratuito questo tipo di intervento? “La pulizia della strada è a carico dell’assicurazione di colui che ha causato il danno; di conseguenza saranno le compagnie assicurative a pagare l’intervento”. Questo alleggerisce anche il carico di lavoro degli enti pubblici, sempre più in difficoltà con i tagli alle risorse a loro destinati. Aggiunge inoltre Piani: “La sede stradale sporca o danneggiata è spesso causa di altri sinistri stradali successivi a quello che si è già verificato”. E questo è ancora più vero in strade provinciali, e il territorio di Impruneta ne è ben fornito, dove il traffico è sostenuto e per la velocità di guida non sono pochi gli incidenti che si verificano sull’imprunetana ad esempio. Non solo, spiegano i vigili si agirà per tempo per togliere tutte le sostanze scivolose, ma il personale qualificato ha a disposizione anche prodotti di pulizia ecocompatibili per salva/L.B. guardare l’ambiente.
lavori, Terna, insieme alla proprietà, ai comitati e alle forze politiche, un altro prolungamento dell’interramento per favorire la realizzazione del parco delle Cave, come previsto dal piano strutturale. Ma il Ministero e Terna avevano detto che no, non era possibile. La richiesta di sistemare diversamente l’elettrodotto nasceva non solo dalla necessità di dare a Tavarnuzze il suo parco, ma anche di creare una migliore viabilità sulla Cassia davanti alla stazione elettrica e sulla via di Quintole per le Rose. “Il risultato non era affatto scontato - spiega il sindaco Ida Beneforti - perché la trattativa era stata chiusa la prima volta con l’ottenimento dell’interramento dell’elettrodotto sia sul versante di via Torricella, sia su quello della collina delle Rose e Terna è da tempo in possesso di tutte le autorizzazioni ministeriali necessarie alla realizzazione dell’intervento, quindi con un potere contrattuale dell’amministrazione molto ridotto”. I contatti sono andati avanti finché il miglioramento è arrivato: il pilone numero 24 sarà spostato in una posizione più marginale che lascerà spazio all’interno della vecchia area di cava e sarà allontanato verso monte il palo di uscita in quella zona, lungo la Greve, meta delle tante passeggiate del pomeriggio degli abitanti della zona. L’area per il parco “naturalistico e culturale”, così come recita il piano strutturale, ora c’è. “Sono continuati anche gli incontri con la proprietà per l’individuazione e la definizione di un progetto di parco adeguato agli spazi recuperati”, spiegano dal Comune. Ma i miglioramenti nell’ambito dei lavori per l’elettrodotto non sono finiti qui, un altro importante intervento per la sicurezza dei cittadini è la nuova “schermatura” sul cavo interrato che attraverserà la zona abitata di Tavarnuzze e “che ridurrà a zero le già modeste emissioni prodotte dall’elettrodotto sotterraneo”. E quali cambiamenti alla viabilità? Ci sarà un percorso pedonale che proseguendo il marciapiede in costruzione all’Abate con la ristrutturazione del vecchio mulino, si prolungherà fino alla stazione elettrica di Tavarnuzze: un lungo tratto in sicurezza per i pedoni lungo la Cassia. C’è infine la possibilità di mantenere la viabilità di cantiere parallela a via Quintole per le Rose, un miglioramento per il traffico della zona e su questo punto sono in corso approfondimenti nelle previsioni del Regolamento Urbanistico. “Risultati importantissimi, per un valore complessivo di un milione e 150 mila euro, non scontati in un periodo di crisi”, commenta Beneforti.
Il cavo avrà una schermatura per la sicurezza della gente
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BARBERINO • IMPRUNETA • SAN CASCIANO • TAVARNELLE
Impruneta/2. L’associazione, tutta al femminile, riunisce un gruppo di donne intraprendenti
Dal cucito al teatro, il mondo è Rosacceso Nata nel 2006 all’interno del circolo Arci di Tavarnuzze, questa realtà vive grazie alle mille attività organizzate dalle socie:
curiosità. Un incontro sugli indiani d’America
La danza dei Sioux in trasferta
dalla pittura alla cucina, dall’artigianato ai dibattiti tematici Lisa Baracchi
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alla pittura, ai libri di ricette, dall’artigianato ai dibattiti su tanti aspetti della vita, coniugata al femminile. Rosacceso è un’associazione che è nata nel 2006 all’interno del circolo Arci di Tavarnuzze. Un gruppo di donne del paese si è ritrovato unito con la voglia “di accendersi con passione, energia e determinazione”, come dicono loro e si è partiti dal desiderio di confrontarsi su tanti argomenti comuni ma anche dalla necessità di scambiarsi esperienze e perché no, anche ricordi. Parlare, chiacchierare, stare insieme: i tre pomeriggi la settimana che l’associazione organizza sono ormai un punto di ritrovo importante, ed è durante questi incontri che si riflette in particolare sulla festa della donna a Tavarnuzze, l’apice delle attività di Rosacceso. “Memorabili sono stati gli anni in cui si sono raccolte le esperienze d‘amore e di scuola, tradotte poi in spettacoli curati dal gruppo teatrale di Vieniteloracconto”, spiega Lilian Kraft, una delle animatrici dell’associazione. E anche quest’anno il teatro sarà alla base dello spettacolo “Made by women”, in scena sabato 10 marzo (ore 17) al Teatro Moderno al circolo Arci di Tavarnuzze (via Gramsci 5). “L’opera delle donne” è uno spettacolo (realizzato con il contributo della sezione Soci Coop Impruneta e dell’Arci di Tavarnuzze), interamente al femminile, messo in scena da “Esserrelle Teatro” e “Denti di Latte“ . Pièces liberamente tratte da testi e brani musicali scritti da donne, suonati e cantati dal vivo. A seguire saranno raccontate storie e pagine sul ruolo femminile viste attraverso gli occhi dei bambini delle scuole di Impruneta. E sul finire della serata, nella sala sopra il teatro, sarà offer-
to un buffet, con un primo caldo e stuzzichini (il contributo per questa festa sarà di 8 euro). Tra le altre attività di Rosacceso durante l’anno, quelle che il paese ha ormai imparato a conoscere, ci sono anche i mercatini di Natale con lavori realizzati a mano e grazie al confronto con gli artigiani del territorio; molto attivo è poi il gruppo pittura che ha illustrato il calendario di Rosacceso e il libro delle ricette “dei momenti più belli”. Novità del 2012 è il corso di cucito aperto a tutte le esigenze: si inizia con l’imparare a tenere un ago in mano e quindi a fare gli orli e attaccar bottoni, ma le più intraprendenti si possono cimentare anche nel taglio di gonne e camicie che poi cuciranno da sole, una prima base per diventare artefici di un proprio stile personale. Lo spazio per la creatività e la manuali-
Si fa tesoro degli interessi e delle abilità di ogni singola persona, traducendoli in momenti intensi tà nell’associazione Rosacceso va di pari passo con altri momenti di riflessione e discussione anche sulla politica e la vita della comunità: ci sono stati incontri che hanno parlato di scuola, di Costituzione, altri di amministrazione del territorio, insieme a rappresentanti del Comune. “E’ un gruppo che fa tesoro degli interessi e delle abilità di ogni singola donna e li traduce in momenti collettivi di grande intensità emotiva”, commenta ancora Lilian.
L
a spiritualità degli indiani d’America protagonista di una serata a villa Cesi a Impruneta. Si è parlato della danza del sole dei Sioux, un rituale di purificazione collettiva che dura quattro giorni e prevede il digiuno, l’autosacrificio e la donazione di sé, come anche delle condizioni di povertà delle persone nelle riserve. A attirare l’attenzione su questi temi è stato Alessandro Martire, antropologo e presidente di un’associazione (Wambli Gleska) che lavora per riconoscere
i diritti della nazione Lakota-Sioux di Rosebud, del Sud Dakota. La serata è stata organizzata dal Lions Club Firenze Impruneta San Casciano insieme al Lions Club Firenze Amerigo Vespucci. Martire, che è membro onorario della nazione Sioux, ha ottenuto, grazie al sostegno della Regione Toscana, che fosse bloccato l’esproprio delle terre lungo il fiume Missouri che appartengono ai Sioux e lavora anche per raccogliere fondi da destinare /L.B. alla riserva.
PROGETTO ADOZIONE CANI dei canili municipali e rifugio
ANDREA (31br) femmina adulta,taglia media contenuta
NACCHERO (54br) maschio adulto, taglia media
OMAR (58br) maschio adulto, taglia mediogrande
PENELOPE (30br) femmina adulta, taglia medioacontenuta
GIUSEPPE GARIBALDI (57sc) - maschio adulto, taglia medi0-grande
CHARLIE maschio,cucciol one, taglia media
WILLY maschio adulto, taglia piccola
PEPE maschio adulto, taglia medio grande
HACI maschio, cucciolone, taglia mediopiccola
Prendimi con te TI AMERO’ PER SEMPRE Sono tutti cani che vivono in canile ma hanno bisogno di trovare una famiglia seria ed affettuosa che voglia adottarli!
Amici della Terra Firenze - Onlus
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l’inchiesta
Marzo 2012
salute. Fotografia (per numeri) della situazione a Firenze e dintorni: cosa va e cosa no
Viaggio negli ospedali di casa nostra Il sistema sanitario toscano è, senza dubbio, tra i più funzionanti d’Italia: nel capoluogo solo il 4,61 per cento dei pazienti sceglie “l’emigrazione” per curarsi, contro una media nazionale del 9,19 per cento. Ma non sempre tutto fila liscio, a partire dai tempi di attesa, al pronto soccorso come per un esame Giulia Righi
S
e ne è fatto un gran parlare, ultimamente. Gli ospedali sono finiti sotto la lente dopo alcuni episodi di malasanità. Ma la situazione toscana com’è? Lo sappiamo: il nostro sistema sanitario regionale è tra i più funzionanti d’Italia. Eppure diventa difficile ripeterselo quando si passano otto ore al pronto soccorso, o quando ci si sente dire che per fare un esame specifico ci vorranno dei mesi. Non è lo standard, ma può succedere anche questo. È vero: la Toscana ha adottato da tempo alcune iniziative per ridurre i tempi di attesa e dal 2006 le Asl devono garantire al cittadino, entro 15 giorni, la prima visita specialistica (cardiologica, ginecologica, oculistica, neurologica, dermatologica, ortopedica e otorinolaringoiatrica). Se non ci riescono, lo risarciscono con 25 euro. Succede però che magari ci si senta proporre, dal Cup, una visita sì rapida, ma in un luogo distante e quindi difficilmente raggiungibile,
specie per le persone anziane e sole. E così le due settimane massime di attesa si allungano. Ma la sanità fiorentina, a conti fatti, non sembra deludere i suoi pazienti. Dati alla mano, solo il 4,61% dei fiorentini sceglie “l’emigrazione ospedaliera”, ovvero si sposta in una Asl diversa. La media nazionale è del 9,19%. In Toscana il dato migliore se lo aggiudica Pisa, con il 3,88% di pazienti “in fuga”. Le strutture ospedaliere di Firenze e dintorni, ogni giorno, muovono un volume di prestazioni colossale. Santa Maria Nuova, Torregalli, Ponte a Niccheri, il Serristori di Figline, l’ospedale di Borgo, Careggi e il pediatrico Meyer (che ha da poco spento la 121esima candelina): in queste pagine abbiamo scattato una foto per numeri delle strutture del nostro territorio. Anche dei pronto soccorso: sui siti di Asf e Careggi è infatti possibile consultare, in tempo reale, gli accessi, per verificarne il livello di “saturazione” minuto dopo minuto.
L’AZIENDA ASL 10 IN CIFRE
LA GIORNATA TIPO DELLA ASL 10
818.882 ASSISTITI
1.769 PERSONE CHE FANNO RIABILITAZIONE E ATTIVITÀ PRODUTTIVE
(ANNO 2010)
PIÙ 19.464 ASSISTITI CON DOMICILIO SANITARIO E STRANIERI NON RESIDENTI
6.556 DIPENDENTI 767 MEDICI E PEDIATRI DI FAMIGLIA
880
PERSONE ASSISTITE A DOMICILIO DA UN INFERMIERE (DI CUI 386 PAZIENTI MEDICATI PER LESIONI CUTANEE)
440
PERSONE VACCINATE
1.163 PRESTAZIONI EROGATE DALLA SALUTE MENTALE
4 SOCIETÀ DELLA SALUTE
1.915 PERSONE CON PROBLEMATICHE DI ABUSO/ DIPENDENZA DA SOSTANZE ILLEGALI ASSISTITE AL SER.T.
ALLE QUALI L’AZIENDA PARTECIPA
33 COMUNI 6 OSPEDALI CON 973 POSTI LETTO 138 STRUTTURE TERRITORIALI 16 CASE DI CURA PRIVATE
ACCREDITATE E NON CON 1.656 POSTI LETTO
83 STRUTTURE RESIDENZIALI
PER ANZIANI E DISABILI CON 4.458 POSTI LETTO (759 PER AUTOSUFFICIENTI E 3.699 PER NON AUTOSUFFICIENTI)
VALORE DELLA PRODUZIONE 1.482.025.419€
986
PERSONE CON PROBLEMI LEGATI ALL’ALCOL ASSISTITE AL SER.T.
82
PERSONE VISITATE PER L’ACCERTAMENTO DI INVALIDITÀ CIVILE E HANDICAP
40
PERSONE VISITATE PER POTER PRATICARE SPORT
22
SOPRALLUOGHI ESEGUITI SUI PRODOTTI ALIMENTARI NEI LUOGHI DI VENDITA E PRODUZIONE
21
SOPRALLUOGHI ESEGUITI NEI CANTIERI EDILI E NELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
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l’inchiesta
11 careggi iN ciFre
il meYer iN ciFre
(aNNo 2010)
(trieNNio 2008-2011)*
5.900 dipeNdeNti circa 1.597 posti letto 57.185 ricoVeri iN degeNZa
paZieNti da Fuori regioNe + 60% iNterVeNti chirurgici + 24% dimessi da ricoVero ordiNario + 42% *i dati relatiVi al 2011 soNo di preVisioNe
ordiNaria
74.816 accessi iN daY hospital- daY surgerY 138.073 accessi al proNto
quaNto si Nasce Nella asl 10 (aNNo 2010)
4.580 BamBiNi Nati 2.145 al saN gioVaNNi di dio 1.790 a saNta maria aNNuNZiata 645 all’ospedale del mugello
soccorso
10.830.563 prestaZioNi amBulatoriali
(paZieNti iNterNi ed esterNi)
PRESENZE AL PRONTO SOCCORSO ASL 10
PRESENZE AL PRONTO SOCCORSO DI CAREGGI
SAN GIOVANNI DI DIO PRESENZE 44 IN ATTESA 9
PRONTO SOCCORSO GENERALE PRESENZE 54 IN ATTESA 13
SANTA MARIA ANNUNZIATA PRESENZE 30 IN ATTESA 0 SANTA MARIA NUOVA PRESENZE 31 IN ATTESA 6 OSPEDALE DEL MUGELLO PRESENZE 13 IN ATTESA 2
PRONTO SOCCORSO ORTOPEDICO PRESENZE 17 IN ATTESA 8 PRONTO SOCCORSO OTORINOLARINGOIATRICO PRESENZE 0 IN ATTESA 0
OSPEDALE SERRISTORI PRESENZE 7 IN ATTESA 0
PRONTO SOCCORSO OCULISTICO PRESENZE 2 IN ATTESA 1
LA SITUAZIONE ALLE ORE 16:34 DEL 23/02/12 DATI SU ASF.TOSCANA.IT
LA SITUAZIONE ALLE ORE 16:30 DEL 23/02/12 DATI SU AOU-CAREGGI.TOSCANA.IT
Nella Foto iN alto a siNistra uNo spaZio iNterNo dell’ospedale
saN gioVaNNi
di
dio. qua
Nella FotograFia iN alto l’esterNo dell’ospedale pediatrico
meYer. iN
uNa paNoramica dell’ospedale del
sopra,
Basso
mugello
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noi&loro
Marzo 2012
ugnanO. Viaggio nel Parco degli Animali, dove vivono cinquanta “ospiti” in cerca di casa
hotel a cinque stelle, altro che canile Uno spazio ad hoc per ogni bestiola, cure, attenzioni e addestramento eseguito
no un po’ di tempo con i cani, li fanno passeggiare e prendere aria. Nei primi otto mesi di apertura sono già 50 i cagnolini dati in adozione, compreso un gruppetto di cuccioli nati sul posto. Manco a dirlo, ci sono un ambulatorio, una mensa dove si prepara loro da mangiare e uno spazio dove far stare al caldo gli animali più anziani o che tollerano peggio gli sbalzi di temperatura. Meglio di così, nemmeno in un albergo a cinque stelle.
da professionisti. Nei primi otto mesi di apertura sono state già tante le adozioni. E, nel frattempo, si lavora per trasformare la struttura in un luogo aperto alla città Ludovica V. Zarrilli
C
hiamarlo canile è riduttivo. Anche perché la prima immagine che verrebbe in mente è quella di un luogo triste e un po’ malconcio, nel quale gli amici a quattro zampe aspettano dietro le grate di venire adottati da qualche famiglia di passaggio. Il Parco degli animali, inaugurato il 16 giugno scorso a Ugnano, è invece tutta un’altra cosa. A cominciare dal nome: “Preferiamo chiamarlo Parco degli animali e non canile - spiega Arnaldo Melloni, responsabile della struttura - perché qui si può venire per adottare un animale ma anche per visitare la struttura”. “Stiamo inoltre sviluppando attività collaterali - continua Melloni -, come un’area coltivata a orto con finalità didattiche dove organizzare lezioni ad hoc per bambini e ragazzi”. Ma non è tutto qua. A breve verranno realizzate alcune vasche in cui allevare gambusie, dei pesciolini molto piccoli, che hanno la fama di grandi divoratori di larve di zanzara. “All’inizio le alleveremo qui - dice Melloni - perché le zanzare possono portare malattie agli animali ed è bene proteggerli in tutti i modi. Dopodiché porteremo i pesciolini anche nelle varie vasche comunali, in giardini, parchi e fontane, per aiutare a sconfiggere il fastidioso insetto”. Una sorta di disinfestante naturale che andrà a fare squadra con le piante di catambra, un albero frondoso ma non molto alto, anche questo utile alleato nella lotta alle zanzare. “Gli alberi faranno anche ombra, indispensabile per gli animali nella stagione calda”. Sono cinquanta i cani attualmente ospiti del parco, ognuno con un suo spazio interno per la notte ed esterno per il giorno o per quando sente il bisogno di stare un po’ all’aria, per un totale di 16 metri quadrati. Curati, coccolati ma soprattutto educati, i cuccioloni (quasi tutti in età abbastanza avanzata) arrivano a Ugnano perché i loro padroni non possono più occuparsi di loro. “Il fenomeno dell’abbandono è praticamente inesistente sul territorio fiorentino: queste bestiole vivevano quasi tutte con persone troppo anziane per prendersene ancora cura, oppure con malati, o con gente che ha avuto guai con la giustizia”. All’interno della struttura lavorano, per il benessere degli amici a quattro zampe, sei dipendenti comunali, oltre a una trentina di volontari che, grazie a una convenzione stipulata con l’Enpa, a turno passa-
In arrivo un orto didattico e un allevamento di pesci anti-zanzare
SoSTEGNo W&P e Amici della Terra
Un sodalizio a quattro zampe
paola Bellucci e patriZio doNNiNi l’istruttore
aNdrea Biagi
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coN uNo degli ospiti della struttura
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VEN. CONFRATERNITA DELLA MISERICORDIA DI IMPRUNETA ONLUS - ISCRITTA ALBO REGIONE TOSCANA TEMPO DI OBLAZIONI Con l’arrivo di Marzo inizia la raccolta delle oblazioni a favore della Misericordia, questo contatto con le famiglie rafforza il vincolo esistente fra popolazione e Misericordia. Purtroppo l’attuale momento non è dei migliori, sappiamo benissimo che i soldi sono sempre meno tuttavia confidiamo nella consueta generosità della popolazione per poter continuare a rispondere sempre meglio alle richieste che ci vengono rivolte. Del resto la recente nevicata ha dimostrato ancora una volta la capacità e la potenzialità del nostro gruppo di Protezione Civile che dotato di PALA e SPARGI SALE ha alleviato e di molto i disagi causati dal maltempo. AIUTARE LA MISERICORDIA È AIUTARE SE STESSI, LA MISERICORDIA È DI TUTTI E TUTTI NE POSSONO AVER BISOGNO. CHE IDDIO VE NE RENDA MERITO.
AIUTARE LA MISERICORDIA NON TI COSTA NIENTE! BASTA UN SEMPLICE GESTO. INSERISCI NELL’APPOSITO SPAZIO DELLA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI QUESTO NUMERO: 01104090483
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• ODONTOIATRA Dr. Landi Gabriele • ANGIOLOGIA Dr. Polignano Roberto • PEDIATRIA D.ssa Cristiano Rosa • FISIOTERAPIA Sabato Pietro Bertini Belissa - Giuliattini Serena
• ECOGRAFIA Dr. Bausi Fabrizio • NEUROSIFIOPATOLOGIA Tecnico: Brancoli G. • CHIRURGIA Dr. Gattai Riccardo • PODOLOGIA Ferrara Lucia • LIBERI DAL FUMO Giusti Jessica • MEDICO LEGALE D.ssa Forestieri Anna Lisa • DIETOLOGIA Borghi Cristina - Bardazzi Sara
VI RICORDIAMO che la Misericordia offre, inoltre, il servizio di ambulanze del poliambulatorio della sezione di Pozzolatico e il servizio del cimitero delle SS. Marie
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n cane adottato è un cane salvato. Sembra questo il motto degli “Amici della Terra” che da tempo, tra le altre cose, si adoperano per trovare casa ai quadrupedi accolti nei canili della cintura fiorentina. “Soprattutto quelli più anziani hanno difficoltà a trovare casa spiega Paola Bellucci, portavoce dell’associazione - i cuccioli sono facili da dare in adozione, ma i cani che hanno dai quattro anni in su, anche se ben educati, hanno più problemi”. Per questo hanno dato vita al progetto “Prendimi con te, ti amerò per sempre”, stipulato con i Comuni dell’hinterland fiorentino, che - grazie a un sistema di comunicazione diffusa e curata nei minimi dettagli - ha permesso, dal 2004 ad oggi, di trovare casa a 186 bestiole. Molto importante, in questo contesto, la collaborazione tra l’associazione e la “Web&Press edizioni”: grazie a questo sodalizio “sono stati adottati moltissimi cani spiega Paola Bellucci - che altrimenti forse oggi si troverebbe ancora in canile”. “Il metodo dell’associazione - continua Bellucci - è quello di conoscere il futuro adottante, consigliarlo e seguirlo amichevolmente anche dopo l’adozione. Per far conoscere il più possibile la nostra attività abbiamo partecipato a manifestazioni e fiere”. E la tenacia ha dato i suoi frutti.
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Marzo 2012
aMbiente/1. Una tecnica costruttiva sempre più in voga anche in Italia. E la casa diventa bio
Io investo sul mattone, di paglia focUS
Ecocompatibile, isolante, a prova
Liste d’attesa ai corsi ad hoc
Edifici fai-da-te: tutti in fila per imparare
di fuoco e rumore: ecco l’abitazione
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del futuro. I primi esempi ci sono già tra fiesole e Prato, mentre è boom di richieste Gianni Carpini
I
tre porcellini potrebbero prendersela a male, ma la loro storia è destinata a essere ribaltata. Niente grigio cemento per tirare su una resistente casetta. La paglia batte tutti: è un materiale ecologico, un ottimo isolante e, a differenza di quanto si crede comunemente, non va giù con un soffio. Tutt’altro. Con le balle pressate si possono creare strutture solide: abitazioni, condomini e addirittura scuole, come succede da decenni in altri paesi europei, Francia in primis. Questa tecnica costruttiva è stata rivalutata da un paio d’anni anche in Italia. I pionieri si trovano in Toscana, una delle regioni più attive sul fronte della bioedilizia. Sulle colline di Fiesole è nato un edificio-laboratorio in paglia, mentre a Vaiano, in provincia di Prato, il Comune ha fatto realizzare uno stabile da duecento metri quadrati. In cantiere ci sono adesso sei case in provincia di Firenze, tutte commissionate da privati cittadini. La paglia viene pressata in balle, che diventano dei maxi-mattoni. Anche l’intonaco è bio: terra cruda e argilla. In Italia è possibile impiegare i resti dei cereali per le murature, le coperture e la coibentazione, mentre lo scheletro portante – a differenza di altri paesi - deve essere realizzato in legno, acciaio o cemento. “Ogni volta che dico di progettare edifici in balle di paglia vengo accolta da qualche sorrisetto – confida Maria Angela Pucci, ingegnere alla guida di Edilpaglia, associazione nazionale con sede a Montecatini – ma dopo lo scetticismo iniziale le persone cambiano idea conoscendo i vantag-
al laVoro per realiZZare uNa casa di paglia
gi di queste tecniche”. Attenzione, però, non si tratta di fieno. A finire nei muri sono gli steli compressi delle piante di cereali, come grano, orzo e segale, ricchi di legnina. Nessuna data di scadenza: il materiale e le tecniche di isolamento garantiscono una lunga vita. La casa di paglia più vecchia d’Europa è nata nel 1921 vicino Parigi, a Montargis, è tutt’oggi abitata e i suoi inquilini godono ancora del suo comfort. “Questa tipologia di muratura garantisce un ottimo isolamento termico – spiega ancora Pucci – quasi tre volte superiore rispetto alle case convenzionali, ha un alto potere fonoassorbente e permette di vivere in un ambiente salubre. È altamente traspirante ed evita così
la formazione di muffe”. L’associazione stima un risparmio sui materiali impiegati del 50 per cento rispetto a quelli tradizionali, a cui si aggiungono le minori spese per la bolletta energetica. E in caso di incendio? Gli steli sono precompressi per cui, in assenza di ossigeno, hanno un eccellente resistenza al fuoco: è stato certificato che un eco-muro intonacato resiste al fuoco dai 45 ai 90 minuti, contro i 30 del calcestruzzo. Ma qual è il tipo migliore di paglia per costruire? “Quella del contadino più vicino a casa – risponde Maria Angela Pucci – così da poter vivere in un’abitazione a chilometri zero”. Il porcellino della casa di pietra potrebbe organizzare presto un trasloco.
ono le zone rurali a investire di più sul “mattone di paglia”, ma negli ultimi mesi c’è stato un boom di richieste, anche da parte di enti pubblici. Tra qualche anno la novità potrebbe arrivare nel campo dell’housing sociale. Intanto si allunga la lista di chi vuole toccare con mano le tecniche naturali direttamente all’interno di eco-cantieri: gli ultimi corsi organizzati da varie associazioni tra Firenze e Prato (Terrasemplice ed Edilpaglia, ad esempio) hanno registrato il tutto esaurito, con un numero sempre maggiore di persone in lista di attesa. Durante le lezioni viene insegnato come innalzare muri con balle di paglia e come intonacarli con terra cruda e calce, grazie alla procedura del “Greb”, un metodo nato in Canada, perfezionato in Francia e adattato per l’Italia. Le case che nascono dagli scarti agricoli sono strettamente legate all’autocostruzione. In tempi di crisi si guarda con maggiore interesse alla possibilità di tirare su un’abitazione da soli, coalizzandosi in gruppi, di amici o familiari, e abbattendo così i costi della manodopera. Nel nostro paese esistono però delle limitazioni normative per costruire case fai-da-te. In compenso, le organizzazioni che si muovono nel campo degli edifici di paglia hanno messo a punto un progetto per permettere una “autocostruzione all’italiana”, una novità che sarà presentata il prossimo maggio all’interno di un convegno a Vaiano. Proprio nella cittadina in provincia di Prato alla fine dell’anno scorso è stato inaugurato uno stabile di duecento metri quadrati all’interno di un eco-parco dedicato a bimbi e famiglie. Un piccolo edificio sperimentale è invece nato a Fiesole: nell’estate scorsa una casetta di sei metri per quattro, in località Ontignano, è diventata un laboratorio dove imparare le tecniche di costruzione. In Italia sono una trentina i fabbricati in paglia conosciuti fino a questo momento, mentre è stato lanciato /G.C. un censimento nazionale.
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aMbiente/2. Le possibilità per attutire l’impatto sulla natura con un occhio al portafoglio
Risparmio energetico in salsa toscana Incentivi per chi aumenta le prestazioni della propria dimora, convenzioni per gli impianti fotovoltaici e sconti sulla Tia per chi utilizza la compostiera Caterina Gentileschi
E
cosostenibilità, risparmio energetico, impianti fotovoltaici e green economy. Da qualche anno a questa parte il vocabolario ecologico si è arricchito a dismisura, offrendo una miriade di nuove possibilità per chi vuol stare attento a non trascurare l’ambiente che lo circonda. Ma il portafoglio? Quello dove lo mettiamo? “Gli impianti di nuova generazione sono costosi e difficili da installare”, si sente spesso ripetere a destra e a manca, soprattutto se se si considerano tutti i vincoli che una città come Firenze (così come i suoi “vicini di casa”) impongono a chiunque voglia spostare un mattone un po’ più in là. Ma queste considerazioni non sono (sempre) del tutto vere. Nel senso che è vero che bisogna prestare molta attenzione a quello che si fa e a dove lo si fa, ma è anche vero che frugando a fondo si scoprono una serie di possibilità che possono essere prese in considerazione per fare bene all’ambiente senza dilapidare un patrimonio. Prendiamo, ad esempio, le agevolazioni fiscali del 55% sulla riqualificazione degli edifici. Si tratta di detrazioni di imposta sulle spese sostenute (da ripartire in dieci rate annuali) di cui possono
usufruire tutti i contribuenti che in un momento dato decidono di aumentare il livello di efficienza energetica di un edificio. Come? Ad esempio coibentando degli ambienti, magari sostituendo finestre, infissi o pavimenti. Oppure installando pannelli solari, o anche sostituendo gli impianti di climatizzazione invernale. Un discorso a parte lo merita poi l’introduzione di un impianto solare fotovoltaico (i classici pannelli), che può essere preso in considerazione sfruttando il cosiddetto “Conto Energia”, ovvero quel decreto che fissa un incentivo - della durata di venti anni - proporzionale all’energia elettrica prodotta dal proprietario dell’impianto. Funziona così: l’utente diventa un vero e proprio produttore di corrente, che viene immessa nei circuiti tradizionali e alla fine dell’anno si fa un bilancio tra l’energia prodotta e quella consumata. Magari non sarà sempre fattibile, magari non si avrà lo spazio sufficiente per farlo, ma informarsi non guasta, soprattutto se si hanno in programma dei lavoretti in casa. Un altro modo per farsi ben volere dall’ambiente che ci circonda è l’utilizzo delle compostiere, né più né meno che dei recipienti speciali dove produrre
il proprio concime naturale, utilizzando i rifiuti dell’orto, del giardino e della cucina. La compostiera viene data da Quadrifoglio (pagando un piccolo contributo) a chiunque abbia una piccola area verde da cui ricavare (e dove riutilizzare) il
compost. Basta consultare il sito del gestore dei rifiuti. Sarà contenta la natura e anche il portafoglio, visto che chi la utilizza può avere delle riduzioni sulla tassa sui rifiuti. Info: www.quadrifoglio.org o www.agenziacasa.comune.fi.it.
SUI BaNcHI La Regione e Giunti Progetti educativi hanno lanciato un’iniziativa dedicata agli alunni delle scuole medie
Un concorso e visite guidate per capire come riciclare. Fin da ragazzi
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n concorso per insegnare ai ragazzi perché è bene (e come è meglio) riciclare. Si chiama “Transformer 2012. L’energia che viene dai rifiuti” il progetto della direzione politiche territoriali, ambientali e per la mobilità della Regione Toscana, organizzato in collaborazione con Giunti Progetti educativi. Arrivato alla seconda edizione e reduce dal successo dello scorso anno, il progetto coinvolge tutti i ragazzi delle scuole medie inferiori e punta a diffondere la consapevolezza che ogni cittadino, con i propri comportamenti, svolge un ruolo fondamentale nella tutela dell’am-
biente. Una parte didattica, un concorso e delle visite guidate: questo offre Transformer 2012, per acuire l’affezione dei ragazzi nei riguardi dell’ambiente nel quale vivono. Il primo step è teorico/didattico dalla a alla z, e prevede la distribuzione di quattrocento kit, ciascuno contenente 25 libri per gli alunni e una locandina informativa da appendere in classe. Il secondo step, che è anche il più divertente, riguarda il concorso a premi “Transformer 2012-Il film” per la realizzazione di originali cortometraggi, girati e montati dagli studenti e ovviamente incentrati sul tema dei rifiuti e sulle
innumerevoli modalità di riutilizzo. I filmati più interessanti verranno premiati nel corso del festival Terra Futura, che si terrà a Firenze dal 25 al 27 maggio. Il terzo step, infine, riguarda la possibilità di effettuare visite guidate gratuite (incluso trasporto) per le classi che aderiscono al progetto all’impianto di incenerimento con recupero di energia di Foci/Sienambiente, alla Revet di Pontedera o alla Pont-Tech di Pontedera. Le visite prevedono anche il coinvolgimento delle classi in attività ludico-didattiche a cura di esperti. /C.G. Info: 055/5062383.
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politica
Marzo 2012
il CasO. Non ci sarà nessuna strada, nel capoluogo toscano, intitolata all’ex segretario del Psi
Firenze non avrà una “via Craxi” Il consiglio comunale ha bocciato
del governo Berlusconi – e figlia di Bettino – Stefania Craxi è arrivata a stretto giro di posta: “Le dichiarazioni del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, mi hanno offeso profondamente, anche perché seguo con simpatia la sua battaglia per il rinnovamento del suo partito. Renzi non si è limitato ad esprimere un ‘no’ secco alla proposta di intitolare una via di Firenze al nome di mio padre ma ha tirato fuori la pedagogia che dovrebbe orientare la toponomastica della città. Accade spesso che gli ‘enfant prodige’ scivolino su una buccia di banana”. Secondo la presidente del movimento Riformisti Italiani, Craxi “avrebbe dunque le carte in regola per avere intitolata una via di Firenze. Suvvia Renzi, si ricreda. La Sua dichiarazione è un errore che nega un merito e premia i non anonimi assassini di mio padre. E non deluda i molti socialisti che seguono con interesse e simpatia la sua coraggiosa battaglia per ridare agli ex comunisti una storia ed una cultura”. Il consiglio comunale fiorentino ha deciso di dedicare alcune vie cittadine a Oriana Fallaci, scrittrice e giornalista del Corriere della Sera, Bobby Sands, attivista nordirlandese e deputato del parlamento britannico morto in carcere a seguito di uno sciopero della fame, e all’indimenticato regista Mario Monicelli.
una proposta che già il sindaco Renzi aveva scartato. In futuro ci si imbatterà invece in via oriana fallaci, via Mario Monicelli e via Peppino Impastato Antonio Passanese
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ualunque sia l’opinione dei consiglieri comunali, a Firenze non ci sarà una via intitolata a Bettino Craxi, almeno fino a quando sarò io sindaco”, aveva tuonato Matteo Renzi prima che da Palazzo Vecchio bocciassero (con 26 voti contrari e 10 favorevoli) la proposta di intitolare una strada della città all’ex segretario del Psi, fuggito ad Hammamet negli anni di “Mani Pulite”. La controversa votazione ha fatto emergere posizioni molto differenti all’interno dei gruppi di Pd, Pdl e Fli. I dieci voti a favore sono stati espressi da quattro consiglieri dei democratici (Angelo Bassi, Andrea Borselli, Eugenio Giani, Enrico Bertini), da tre consiglieri del Pdl (Marco Stella, Emanuele Roselli, Mario Tenerani) e dal vicecapogruppo di Fli Bianca Maria Giogoli. Gli altri consiglieri dei tre partiti presenti in aula hanno invece espresso un voto contrario, insieme a Idv, Perunaltracittà e Sel. Gli ultimi due voti favorevoli, invece, sono arrivati da due consiglieri della Lista Galli (Massimo Sabatini e Antonio Giambanco). “Il compito di intitolare le strade – ha voluto sottolineare il primo cittadino – non spetta al consiglio comunale, che può dare degli indirizzi, sono sindaco e giunta che valutano se è opportuno o meno”. “Non è questione di fare polemica o non avere rispetto per una persona che non c’è più, ma Craxi non è un esempio per le giovani generazioni – ha sostenuto il sindaco - entro maggio sarà presentato un pacchetto complessivo delle vie ancora da intitolare. Noi dedicheremo strade di Firenze a don Puglisi o a Peppino Impastato, nei prossimi anni”. La replica da parte dell’ex ministro
BettiNo craXi,
per lui NessuNa strada iN cittÀ
LE REazIoNI Stella: “La storia non è un tribunale”. Bieber: “Non si può non considerare la sua latitanza alle indagini”
Nei bar, in giro e “a Palazzo”: Bettino fa ancora discutere
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non ama Craxi usi la strada che lo ricorda per spolverare il rancore. Gli altri rimpiangeranno le idee perdute. È la nostra storia, rinnegarla significa perdere noi stessi”. “Craxi è stato uno degli uomini politici più rilevanti della prima Repubblica – ha detto il presidente della commissione cultura del Comune Leonardo Bieber – ma anche uno dei più controversi. Non si può non considerare nel giudizio complessivo la sua latitanza alle indagini di Mani Pulite”. Anche Mario Razzanelli, capogruppo della Lega Nord, ha trovato inopportuna la scelta
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a suscitato un vespaio di polemiche, come ci si poteva immaginare, la proposta del consigliere comunale pidiellino Marco Stella di intitolare una strada a Bettino Craxi. Per giorni, nei bar e in strada, se ne è discusso. E qualcuno si è anche infiammato. Ma la vera battaglia politica si è disputata nel “palazzo”. Stella ha giustificato la sua richiesta affermando che “sulle nostre strade debba esserci la nostra storia, senza dare nessun tipo di giudizio, sia esso morale o politico. La storia non è un tribunale né deve diventarlo. Chi
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“FINZIONI” Dipinti di Marco Manzella INAUGURAZIONE: SABATO 24 MARZO ORE 17:00 ORARIO MOSTRA: fino al 21 Aprile dal Martedì al Sabato ore 17-20
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“LABORATORIO DI CALLIGRAFIA CINESE” Giovedì 15 Marzo dalle 17:30 alle 19:30
“CORSO DI REGIA PER VIDEOMAKER”
Inizio corso Giovedì 22 Marzo Martedì e Giovedì dalle 17:30 alle 20:00 - Durata corso 35 o 50 ore
di dedicare una strada al leader socialista: “Al revisionismo storico ci deve essere un limite, a maggior ragione in questo momento. Abbiamo problemi più urgenti da risolvere”. Altro “niet” a via Craxi è arrivato da Stefano Bertini di Fli: “Sono contrario a intitolare un luogo della città a Craxi perché, se è vero che la memoria storica va salvaguardata, questa non può, nel suo caso, prescindere da quanto avvenuto alla fine della sua carriera politica, quando si sottrasse ripetutamente /A.P. al giudizio della Legge”.
politica
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ReligiOni. La consultazione sul tema è arrivata all’ultima fase il CORsO. Settima edizione di Eunomia Master
La città “getta le basi” per Tanti big per formare la costruzione della moschea la classe dirigente C
Antonio Passanese
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a moschea che sarà costruita a Firenze dovrà essere aperta alla città e in dialogo con essa, sicura per i fedeli, progettata in modo da arricchire la bellezza del capoluogo toscano e da non causare eccessivo impatto dal punto di vista sociale. Sono queste alcune delle indicazioni sulla realizzazione del luogo di culto islamico emerse nel corso della consultazione chiesta e ottenuta dalla Regione da parte della comunità araba locale. L’iter partecipativo, seguito da Sociolab, è arrivato all’ultima delle tre fasi che lo compongono: a febbraio, sul tema della realizzazione della moschea, si sono pronunciati – durante tre diverse assemblee – 120 fiorentini, scelti a campione insieme a trenta appartenenti alla comunità islamica. Quindi, nella successiva
La struttura dovrà essere aperta e in dialogo con il territorio. Ora si dovrà individuare il luogo assemblea di marzo, che chiuderà il percorso partecipativo, sarà espresso un parere definitivo. Lo scorso febbraio, grazie a una collaborazione con la facoltà fiorentina di Architettura, sono state selezionate e indicate cinque potenziali aree per la realizzazione della moschea, una per ogni quartiere di Firenze. Nelle prime due fasi della consultazione sul tema “Una moschea a Firenze” sono state effettuate interviste a opinion leader cittadini e si sono svolti incontri aperti al pubblico in ogni circoscrizione. ‘’Incontri che hanno dato un esito molto positivo e unitario attraverso una discussione che ha coinvol-
to le varie anime della comunità islamica’’, ha commentato l’imam di Firenze Izzedin Elzir. Per definire l’estetica con cui dovrà essere realizzata la moschea “è già al lavoro un pool di architetti con il compito di elaborare lo stile architettonico misto ‘italiano-islamico’ – ha rivelato Elzir – che vorremmo caratterizzasse la struttura’’. Il presidente toscano dell’Ucoii ha ricordato che ‘’entro pochi mesi’’, a consultazione terminata, inizierà il ‘’dialogo con il Comune per arrivare alla realizzazione della struttura’’: ‘’operativamente, non stiamo pensando di presentare un progetto come comunità islamica locale, ma di bandire un concorso di idee nazionale - ha spiegato l’imam - per una moschea che possa ospitare circa mille fedeli, capienza giusta per la nostra comunità, e che sia, oltre che uno spazio di preghiera, anche un centro culturale aperto alla città”. L’idea è quella di ‘’non dismettere, una volta costruito il luogo di culto, i tre punti di preghiera presenti già adesso in città”, uno in centro (Borgo Allegri) e due in periferia (al Poderaccio e a Sorgane). A Firenze e provincia ci sono circa 30mila fedeli praticanti islamici. Il massimo livello di partecipazione a un rito musulmano sul territorio avviene durante la preghiera per la fine del Ramadan quando, a Firenze, alla Fortezza da Basso, si ritrovano circa seimila persone. Quanto alla localizzazione della moschea, Izzedin ha escluso che sarà presa in considerazione una location in centro (‘’non c’è posto, siamo i primi a esserne consapevoli’’) ma, allo stesso tempo, ha spiegato di non ‘’volere un luogo di culto ai margini estremi della città: altrimenti - ha ironizzato - saremmo andati a chiedere la moschea ai Comuni di Sesto o Scandicci e non a quello di Firenze’’. L’imam ha anche voluto tranquillizzare i residenti dell’area dove in futuro sorgerà la struttura sulla possibilità di “problemi sonori” legati all’esercizio del culto. ‘’I nostri vicini potranno stare tranquilli - ha sorriso - non ci saranno le preghiere dei muezzin a svegliarli durante le prime ore del mattino’’.
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amusso, Moretti, Chiti, Quagliariello, Treu. Parata di big a Eunomia Master 2012, il corso di alta formazione politico istituzionale rivolto a cinquanta giovani amministratori under 40, in corso a Villa Morghen a Settignano con la VII edizione. Il ciclo di lezioni, organizzate dall’associazione no profit Eunomia, si è aperto il 2 marzo alla presenza del cardinale Giuseppe Betori, e proseguirà fino a venerdì 13 aprile con una due giorni di chiusura in trasferta a Roma, dove è stata stretta una collaborazione con la Luiss. Quest’anno i temi affrontati saranno “Società, istituzioni, territorio”: uno sguardo a tutto tondo all’Italia di oggi, da governo tecnico e crisi economica alla riforma elettorale e agli strumenti di welfare, per capire in che direzione si stia muovendo il Paese. In cattedra, prof per un giorno, si alterneranno numero uno di imprese, sinda-
In cattedra i numeri uno di imprese e istituzioni cati, istituzioni e università: “Presenze bipartisan – spiega il direttore di Eunomia, il vicesindaco di Firenze Dario Nardella – per rispondere all’urgenza di una classe dirigente unita nell’Italia della crisi”. Tra gli appuntamenti chiave, il confronto sulle politiche del lavoro tra il segretario della Cgil Susanna Camusso e l’ex ministro del lavoro Tiziano Treu, in programma il 16 marzo (alle 15): tema più caldo che mai, con il tavolo aperto tra i sindacati e il nuovo esecutivo tecnico. Atteso anche l’incontro con l’ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, che insieme al presidente di Renault Italia, Jacques Bousquet, il 30 marzo parlerà di trasporti e mobilità (alle 17.30). Tutta concentrata sulla finanza e sul
dario Nardella
mondo delle banche sarà la lezione del 17 marzo: i docenti saranno Giorgio Gobbi della Banca d’Italia, il presidente dell’Ente Cassa Jacopo Mazzei e il vicedirettore ad personam del Corriere della Sera Massimo Mucchetti (ore17.30). Il 12 e 13 aprile Eunomia Master chiuderà i battenti facendo tappa a Roma. A Palazzo San Mancuto, sede del Refettorio della Camera dei Deputati, i senatori Andrea Pastore (Pdl) e Maria Fortuna Incostante (Pd) si confronteranno sul tema del federalismo. Gran finale alla Luiss, con una lezione sulla riforma elettorale: in cattedra il vicepresidente del Senato Vannino Chiti, il senatore Pdl Gaetano Quagliarello, per la regia dei politologi Roberto D’Alimonte e Leonardo Morlino. Faccia a faccia con questi professori d’eccezione ci saranno 50 professionisti under 40 provenienti dal mondo dell’impresa e delle istituzioni in arrivo da tutta Italia. Tra gli altri relatori di Eunomia Master 2012 anche l’ad di Quadrifoglio Livio Giannotti, il presidente della Fondazione Eni Giuseppe Sammarco, il sottosegretario ai Beni Culturali Roberto Cecchi, il presidente nazionale di Cna Ivan Malavasi, l’ex sottosegretario al Tesoro Laura Pennacchi e il senatore Pd Massimo Livi Bacci. Info e programma su eu/N.B. nomiaonline.it.
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la nOvità. Arriva anche a Firenze l’occhio elettronico che multa “al volo” i mezzi in sosta vietata
Tempi duri per i furbetti della seconda fila Valentina Buti
Una telecamera “viaggerà” sul tetto delle auto della municipale. Raffica di sanzioni
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a Milano, Torino e Bologna, dove è già in vigore. Ma pure qualche problemino
hi lo chiama Scout, chi Auto Detector e chi Street Control. Il succo non cambia: è l’occhio elettronico che dall’auto dei vigili riprende le targhe delle vetture in doppia fila, facendo scattare multe a strascico. Il “robocop” della Municipale debutta anche a Firenze. E vista la raffica di sanzioni che ha messo a verbale nelle città in cui è vigore da tempo, come Milano, Torino e Bologna, i furbetti della sosta selvaggia stiano in guardia. Per ora i vigili fiorentini avranno in dotazione una sola macchinetta. Costata sui 20mila euro, la telecamera sarà montata sul tetto di un’auto della Municipale, collegata a un pc di bordo. L’occhio a infrarossi funzionerà anche di notte e in caso di condizioni climatiche avverse, su mezzi che potranno viaggiare fino a 50 km orari. Al vigile non rimarrà che accertare l’infrazione e trasmetterla alla centrale operativa che, a sua volta, stenderà il verbale, inviandolo a casa del multato. In questo modo, i vigili eviteranno di fermare l’auto in strade dove la circolazione è già ingolfata dalla doppia fila. Addio al fuggi fuggi generale al suono del fischietto, addio alle scuse accampate per giustificare la doppia fila, addio alle contestazioni. Ma, soprattutto, sperano i vigili, addio alle infrazioni che spesso sono causa di incidenti e ingorghi nelle vie della città. I risultati ottenuti nelle altre città italiane fanno ben sperare: qualche problema c’è, legato alla visuale nelle vie più strette, ma sia a Milano che a Torino e Bologna il vigile “volante”, da quando è in servizio, ha fatto strage di furbetti. Nel capoluogo lombardo, ad esempio, lo Street Control ha accertato 22.500 infrazioni nel 2011, con picchi record nel periodo invernale (oltre 3.600 a novembre e 4.300 a dicembre). Tuttavia, spiegano gli addetti ai lavori, nelle strade meno
larghe la telecamera ha qualche difficoltà a fotografare le targhe delle auto. Inoltre, a Milano, la multa viene verbalizzata sul posto e non dalla centrale operativa. La macchina dei vigili, dunque, è costretta a fermarsi in strada, a differenza di quanto accadrà a Firenze e di quanto avviene già a Bologna, dove il sistema di rilevazione automatico – qui si chiama Scout - è in funzione dal 2008. La telecamera dei vigili emiliani viene manovrata dagli agenti a bordo. La sanzione viene formalizzata in un secondo momento in ufficio, e anche in questo caso i numeri sono record: da 5.100 multe nel 2009 si è passati a 16.600 nel 2011, tra soste in seconda fila, sul marciapiede, accanto ai cassonetti o sulle corsie dei bus. Un aumento esponenziale che dimostra l’efficacia della macchinetta, ma anche che i cittadini non hanno ancora imparato la lezione. Torino, invece, ha l’Auto Detector, sulle strade da settembre 2010. In grado di individuare anche le auto rubate (due quelle rintracciate finora), l’occhio digitale non fa mai imboscate: prima di entrare in azione dà notizia del suo tracciato via web o tramite Isoradio. Da quando è in funzione, ha controllato 443mila veicoli, per un totale di 8.115 sanzioni per divieto di sosta.
l’iniziativa. L’associazione Lorenzo Guarnieri impegnata in una nuova “missione”
Via alla battaglia contro i pirati della strada
N
on si fermano le battaglie dell’associazione “Lorenzo Guarnieri”, che Il Reporter affianca da tempo. L’ultima è quella contro la pirateria stradale, con il recente lancio di una campagna di comunicazione. L’iniziativa prevede la distribuzione di materiale informativo, l’istituzione di un punto di contatto e-mail (pirateriastradale@asaps. it) e quella di due numeri telefonici (0543.704015 – 346.7553350) per raccogliere indicazioni dai testimoni e fornire consigli ai cittadini coinvolti in un episodio di pirateria. Oltre a ciò la campagna pre-
vede l’assistenza alle vittime da parte delle associazioni dei familiari (info su www.vittimestrada.org) e un riconoscimento pubblico per chi contribuisce a identificare i pirati della strada. La Toscana è attualmente quinta in Italia per numero di episodi di pirateria stradale. Spesso a farne le spese sono minori. I pirati, oggi, sono identificati in due casi su tre: 73 per cento nel caso di episodi mortali. “È un buon risultato ma non ancora ottimo – sottolinea Stefano Guarnieri – per questo, l’obiettivo del progetto è duplice: ridurre il numero di episodi facendo leva
sul senso civico dei cittadini e sulla convenienza a fermarsi e portare al 100% la percentuale dei pirati della strada identificati, facilitando le segnalazioni tempestive.”. Il progetto è promosso dall’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) e sostenuto da Aifvs (Associazione italiana familiari vittime della strada), Alg (Associazione Lorenzo Guarnieri), Agb (Associazione Gabriele Borgogni) e FoxPol (Associazione formazione e sicurezza stradale polizia locale Lombardia), con il /G.R. patrocinio del Comune di Firenze.
03 MARZO 2012
PERIODICO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BARBERINO VAL D’ELSA A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BARBERINO VAL D’ELSA - COORDINAMENTO EDITORIALE: UFFICIO STAMPA ASSOCIATO
Editoriale dalla gestione associata all’unione dei comuni siamo sulla strada giusta Da sei anni lavoriamo insieme nell’interesse esclusivo della comunità che riteniamo unica per le problematiche, le potenzialità, le aspirazioni. La sinergia che vede coinvolti i nostri Comuni si è realizzata attraverso un percorso graduale che, anno dopo anno, ha permesso di migliorare i servizi, mettere a segno importanti investimenti e introdurre effetti positivi sui nostri bilanci. Se proviamo a ripercorrere l’attività che abbiamo costruito e condiviso, cercando prima di tutto una visione, un disegno che tenesse conto di tutte le esigenze del nostro territorio, ci rendiamo conto che i vantaggi scaturiti da questa operazione sono enormi. Siamo partiti nel 2005 con la gestione associata di gran parte dei servizi e delle funzioni e nel 2010 abbiamo provato a fare il salto. L’Unione, operativa dal gennaio 2011, ci ha permesso di guardare ancora più lontano e di maturare, con un passaggio significativo sul piano amministrativo e politico, l’esperienza portata avanti fino a quel momento. La gestione associata ha rappresentato il primo passo di un percorso virtuoso con il quale cittadini e amministratori hanno gradatamente compreso quanto utile e proficuo fosse lavorare insieme; con l’Unione siamo andati verso le snellimento delle procedure, abbiamo eliminato le spese doppie, abbiamo potuto realizzare opere pubbliche di ampia portata, erogato servizi nuovi senza far ricadere le spese sulle tasche dei cittadini. Siamo riusciti a realizzare interventi che i Comuni con risorse proprie non avrebbero potuto realizzare e che invece hanno messo in piedi sia con i contributi pubblici sia con i vantaggi ricaduti sui bilanci comunali. Ciò ha permesso di destinare tutte le entrate provenienti dagli oneri di urbanizzazione agli investimenti e aumentare il nostro potere di spesa in questo settore. Se non avessimo lavorato in questo modo non avremmo potuto disporre delle nuove scuole di Bustecca, ci sarebbero servizi di livello inferiore, non avremmo dato risposta a tutte le utenze nel settore degli asili nido e della scuola dell’infanzia, saremmo stati costretti a rivedere le tariffe e i tributi locali. Se esiste, in questa difficile situazione economica, una prospettiva di continuare a mantenere lo stesso livello di servizi ed investimenti senza gravare troppo sui redditi di famiglie e imprese quella è possibile solo unendo le forze fra le due amministrazioni.
I Sindaci Maurizio Semplici Sestilio Dirindelli
inveStimenti, qualità dei Servizi e vantaggi economici
l’unione dei comuni diventa una forza in Sei anni aSSegnati ai comuni contributi e premialità per circa tre milioni di euro, nello SteSSo periodo riSparmiati 250mila euro dai bilanci comunali Lavorare insieme conviene perché migliora i servizi al cittadino, consente di realizzare investimenti, snellisce le procedure e fa risparmiare. Ne sono sempre più convinti i Comuni di Barberino e Tavarnelle che sulla via della sinergia politica e amministrativa viaggiano in parallelo dal 2005, prima con la gestione associata poi con l’Unione Comunale del Chianti Fiorentino. Sono i numeri dei bilanci comunali a dare prova dei vantaggi prodotti dalla gestione comune del territorio, un’area abitata complessivamente da 12mila abitanti: in sei anni, dal 2005 ad oggi, sono tre i milioni di euro tra contributi e premialità assegnati all’Unione, impiegati per istituire nuovi servizi e realizzare rilevanti investimenti soprattutto nel settore dell’edilizia scolastica; a 250mila euro ammontano invece le risorse risparmiate nello stesso periodo dai Comuni nei vari settori gestiti in forma associata e poi unificati. Vantaggi concreti che hanno permesso al territorio di dotarsi di un intero campus scolastico dove trovano spazio un asilo nido e una scuola materna e fra qualche tempo una scuola elementare e un impianto sportivo all’avanguardia, strutture queste ultime che vedranno la luce nei prossimi due anni. I benefici si sono tradotti anche in una considerevole razionalizzazione della spesa: lavorare in tandem ha voluto dire per i due Comuni ridurre i costi di gestione delle procedure, oltre che potenziare
Apertura dei lavori per la nuova scuola primaria, Bustecca
la qualità dei servizi a parità di spesa e semplificare l’organizzazione delle macchine comunali. Nello specifico la manna dei tre milioni è arrivata in parte dai fondi dello Stato e della Regione Toscana (900mila euro tra il 2010 e il 2011), assegnati come premialità ai due Comuni che, costituiti in Unione, utilizzano tali risorse per l’erogazione di alcuni servizi; altri contributi hanno riconosciuto come virtuose l’istituzione della gestione associata (1 milione di euro dalla Regione dal 2005 al 2009) e la realizzazione di importanti infrastrutture tra cui
il nido e la materna di Bustecca. In quest’ultimo caso la pioggia di euro, esattamente 1milione e 400mila, è stata stanziata da Regione, Provincia e Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Quanto al risparmio, le voci più importanti che hanno permesso di ridurre le spese per circa 250mila euro dal 2005 ad oggi sono quelle relative ai servizi polizia municipale, trasporto scolastico, cultura e ufficio stampa. Sul fronte sociale i Comuni hanno potuto potenziare il settore a parità di spesa mettendo in campo un terzo assistente sociale.
l’oSServatorio aStronomico del cHianti Si prepara ad una Seconda inaugurazione concluSi i lavori per la realizzazione della cupola cHe a breve andrà a cHiudere la torre di oSServazione La cupola dell’Osservatorio Astronomico del Chianti fiorentino è stata ultimata e tra poche settimane andrà a chiudere la torre di osservazione. Si è concluso infatti l’intervento di completamento dell’Osservatorio, realizzato dalla ditta Gambato per un importo di circa 90mila euro. “L’Osservatorio è uno spazio vivo e vitale - afferma il sindaco di Barberino Maurizio Semplici - credo in questa realizzazione perché muove e coinvolge la gente. La costruzione della cupola, che ha un diametro di sei metri, completa l’opera e dà spazio alla scienza offrendole un punto privilegiato di osservazione e contatto con la comunità chiantigiana”. “Il completamento dell’opera – commenta il vicesindaco di Tavarnelle David Baroncelli – sigla un progetto di eccellenza, uno dei risultati più significativi prodotti dall’Unione dei
Osservatorio astronomico del Chianti
Comuni che singolarmente non avrebbero disposto delle risorse necessarie, un ringraziamento all’ex assessore Giacomo Cencetti che è stato l’anima e il ponte di collegamento tra le varie realtà che hanno contribuito alla realizzazione dell’intervento”. Il progetto dell’Osservatorio è nato nel 1997 da un’idea del Gruppo astrofili “Il Borghetto” ed è stato finan-
ziato dalle amministrazioni comunali di Barberino e Tavarnelle. Il completamento dell’opera è realizzato con il coinvolgimento dell’Università di Firenze e degli istituti superiori “Don Giovanni Bosco” di Colle Val d’Elsa e “Sarrocchi-Roncalli” di Poggibonsi che stanno collaborando per la dotazione della strumentazione e delle attrezzature scientifiche. Un contributo è arrivato anche da Lions Club BarberinoMontelibertas. L’intera struttura ha un costo complessivo di 300mila euro. “E’ un esempio - dichiara Paolo Morandi del Gruppo astrofili “Il Borghetto”di come la passione e l’ottimismo di un gruppo di cittadini possano portare alla realizzazione di un progetto scientifico importante che si farà notare a livello nazionale, un successo per i nostri Comuni in tempo di crisi e un sogno che si realizza per noi”.
Se volete, inviate le lettere alla segreteria del sindaco, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico oppure le e-mail all’indirizzo di posta elettronica uffstampassociato@gmail.com.
2 Tra i principi del documento tutela della salute e del lavoro
Approvate le linee guida per il nuovo Regolamento Urbanistico
Il Comune affiderà l’incarico per la redazione dello strumento urbanistico
Il Comune comincia a mettere mano al nuovo regolamento urbanistico, lo strumento che per cinque anni regola e specifica nel dettaglio le previsioni disegnate dal piano strutturale. E’ stato il Consiglio comunale ad aver approvato le linee guida per l’elaborazione del nuovo Regolamento, il cui lavoro di redazione sarà incaricato nelle prossime settimane. Un documento che nasce a margine di una serie di incontri aperti ai consiglieri comunali e ai cittadini e che si propone come stimolo e punto di partenza del percorso che culminerà con l’adozione. Quali i principi ispiratori? Tutela della salute e del lavoro per la zona industriale, recupero del patrimonio edilizio esistente e contenimento del consumo del suolo, salvaguardia del patrimonio storico-architettonico e paesaggistico, politiche per la casa a favore delle fasce deboli, riqualificazione ambientale e risparmio energetico. Il documento prende le mosse da un bilancio delle precedenti previsioni. “Riteniamo che debba essere privilegiato il recupero dell’edilizia esistente - dichiara il sindaco Semplici - limitando il consumo di suolo e concentrando le poche espansioni nei borghi maggiori. Quanto alle politiche per la casa sarà importante ricorrere all’housing sociale che permette di agevolare anziani e giovani coppie nell’acquisto o nell’affitto a prezzi convenzionati”. Le linee guida indicano anche la necessità di salvaguardare e mantenere il Piano delle Funzioni per la zona industriale che garantisce la tu-
Barberino Val d’Elsa
Valle di Scheto, capoluogo
Campagna barberinese
Rotatoria Pam, riqualificazione con il contributo delle aziende Piazza Mazzini
Area industriale
Tra gli interventi messi in campo il Tavolo tecnico della disabilità
Sociale. Attività e interventi per l’integrazione dei diversamente abili L’associazione “Ci incontriamo” organizza laboratori di musicarterapia
Andare oltre le differenze: un obiettivo condiviso dai Comuni di Barberino e Tavarnelle e dalle tante associazioni che sul territorio si occupano del complesso mondo della disabilità. Una realtà composita che si arricchisce di nuovi volontari come le famiglie che danno vita a “Ci incontriamo”. L’associazione, presieduta da David Mugnai, é nata ufficialmente alcuni mesi fa e opera sul territorio con un laboratorio ludico di teatro e musicarterapia presso il Centro Giovani Rovai. L’associazione è impegnata anche nell’organizzazione di laboratori di creatività manuale attraverso l’utilizzo della creta e spazi gioco rivolti a bambini e ragazzi diversamente abili. “Questo spazio – commenta Marta Chirillo uno dei genitori che aderisce all’associazione – è vissuto dai bambini come una ludoteca ed offre loro l’opportunità di ritrovarsi e giocare insieme nel pomeriggio; è una delle tante attività promosse dall’associazione che si attiva per favorire l’integrazione del disagio e della diversità nel tessuto sociale del territorio in tutte le sue espressioni. “Ci incontriamo” promuove attività didattiche, formative
tela della salute e del lavoro. Per fronteggiare la crisi l’indirizzo è quello di prevedere in alcune aree l’ampliamento delle possibilità di trasformazione commerciale. Quanto al territorio aperto, il lavoro dovrà concentrarsi sulla riqualificazione paesaggistica e favorire il mantenimento del territorio da parte delle aziende agricole e dei piccoli proprietari di appezzamenti. Il documento chiede che si prosegua nell’attuazione della Carta del Chianti per la prevenzione dell’erosione del suolo e la corretta gestione idrogeologica ambientale del territorio agricolo. Dal punto di vista delle aree e degli spazi pubblici, l’obiettivo è quello di procedere al completamento del plesso scolastico di Bustecca con la realizzazione di parcheggi e camminamenti pedonali e ciclabili. Il documento indica anche la necessità di reperire l’area per la realizzazione di un parcheggio pubblico nella zona di piazza Mazzini e per il recupero del magazzino comunale.
e informative, collabora con le associazioni presenti sul territorio. Intensa e articolata anche l’attività di integrazione sociale portata avanti dai Comuni di Barberino e Tavarnelle, che gestiscono in forma associata i servizi sociali. Un complesso di interventi che si propone di sostenere le fasce più deboli della popolazione ed in particolare mira a promuovere l’integrazione di cittadini portatori di handicap. Uno degli strumenti è il “Tavolo tecnico della disabilità”, promosso dagli assistenti sociali con l’obiettivo di coinvolgere gli operatori del territorio e le famiglie in un percorso di confronto e condivisione su problematiche e interventi volti all’integrazione dei cittadini diversamente abili. Il servizio sociale territoriale, in collaborazione con la Asl, progetta e realizza una serie di azioni che tendono a sostenere e sviluppare l’autonomia, a valorizzare le capacità attraverso percorsi di avvicinamento al mondo del lavoro. Anche l’alunno in situazione di handicap è tutelato con interventi che offrono sostegno scolastico anche mediante il coinvolgimento dei volontari del servizio civile.
Ci incontriamo al centro giovani
Al via l’intervento di risanamento di via delle Stallacce, finanziato dal Comune con un investimento di 82mila euro
Sarà riqualificata con i colori della bandiera italiana la rotatoria situata in prossimità del supermercato Pam, lungo la provinciale per San Gimignano. Terminata la progettazione, la giunta Semplici ha reperito i finanziamenti che consentiranno la risistemazione della rotonda, rivisitata dal geometra Stefano Conforti in versione tricolore. Il Comune parteciperà alla realizzazione dell’opera pubblica finanziata in gran parte dalle aziende locali. “Un esempio virtuoso di come ente pubblico e soggetti privati – commenta il sindaco - possano stringere sinergie finalizzate alla riqualificazione e alla messa in sicurezza del territorio”. L’intervento richiederà una spesa di 12mila euro. Altra opera pubblica da segnalare è quella in partenza per il primo lotto del consolidamento di via delle Stallacce, nella frazione di Vico d’Elsa. A breve si aprirà il cantiere che mira al risanamento del muro di contenimento della viabilità. Il Comune ha deciso di intervenire sulla strada con un investimento di 82mila euro, destinato a mettere in sicurezza l’area. La situazione morfologica del terreno interessato dalla frana è già stata analizzata da alcuni professionisti incaricati dal Comune che hanno confermato e accertato la necessità di intervenire. Nel frattempo il Comune ha partecipato ad un bando provinciale per il finanziamento complessivo dell’opera per la quale è stata stimata una spesa di 200mila euro.
3 generazioni a confronto in un documentario
il progetto È SoStenuto da unione e coordinamento donna arci la rampa Non è l’unica, ma c’è una tappa nel viaggio della vita che forse più delle altre accomuna il sentire delle donne: la maternità, un’esperienza che passa ‘di madre in figlia’. In modo naturale. Con tutte le difficoltà e le euforie di un’identità che rinasce per la seconda volta, come donna e come mamma. E’ questo uno dei temi centrali che dà nome e finalità al progetto, ideato e promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità dell’Unione e dal Coordinamento Donna Arci La Rampa Tavarnelle. “Di madre in figlia” è il documentario che la regista Bar-
bara Enrichi realizzerà tra poche settimane con l’obiettivo di dar voce ai racconti, alle esperienze, alle sensibilità, ai cambiamenti che hanno caratterizzato i percorsi di vita di tre o quattro generazioni di donne, dai primi del Novecento ai giorni nostri, che vivono nel territorio di Barberino e Tavarnelle. Un documentario che si propone di testimoniare la storia delle famiglie inserite nel loro territorio e il rapporto delle donne rispetto ai temi del lavoro e della famiglia. Come sono cambiati i modi di vita, i luoghi di incontro, i divertimenti, il rapporto con il territorio
e la comunità. Temi da esplorare con lo sguardo e la prospettiva di quattro donne: Marina Baretta, assessore alle Pari Opportunità dell’Unione comunale, Anna Canocchi e Anna Canacci del Coordinamento Donna Arci La Rampa Tavarnelle e Barbara Enrichi, attrice e regista di successo. “Protagoniste del nostro documentario – afferma l’assessore Baretta - saranno alcune famiglie le cui generazioni spaziano dal 1920 al 1985, il lavoro potrà essere utilizzato come strumento didattico nelle scuole, oltre che diffuso e proposto ai festival”.
palazzo malaSpina “va a nozze”
Sale il numero delle ricHieSte da parte dei futuri SpoSi Palazzo Malaspina, location perfetta per dire sì. Sono sempre più numerose le coppie italiane e straniere, ad un passo dal matrimonio, che chiedono al Comune di Tavarnelle di poter coronare il loro sogno tra le atmosfere tardo-rinascimentali dell’edificio. In soli due mesi dall’apertura, dopo l’intervento di restauro che lo ha riportato a nuova vita, Palazzo Malaspina ha conquistato una decina di promessi sposi che ha scelto di celebrare le proprie nozze in uno degli spazi più ampi del palazzo, la sala matrimoni.
“Da quando lo abbiamo aperto al pubblico - dichiara il sindaco Sestilio Dirindelli - con un evento che ha visto la partecipazione di centinaia di persone - abbiamo riscontrato un gradimento crescente da parte della comunità, cittadini residenti e non, attratti non solo dalla location nuziale, ma anche dalla possibilità di organizzarvi iniziative, mostre ed eventi legati all’arte e alle tradizioni del nostro territorio, una richiesta significativa che testimonia il forte radicamento del palazzo nel Chianti, destinato a tradursi in un punto di riferimento culturale per l’in-
tera area. Anche le scuole hanno mostrato interesse a utilizzare il palazzo e nei prossimi mesi la primaria di San Donato vi allestirà una rappresentazione teatrale”. Altra vocazione dell’edificio è quella legata alla promozione imprenditoriale del territorio. Molti sono gli eventi in programma tesi a valorizzare le imprese e le attività economiche locali. “Il nostro obiettivo - commenta l’assessore al Turismo Lia Corsi – è quello di portare San Donato in Poggio alla ribalta tutto l’anno e non solo durante il periodo turistico”.
il valore della memoria rievocato dai teStimoni
tanti gli eventi dedicati al 68° anniverSario dell’eccidio di montemaggio Al centro del cartellone di eventi confezionato dall’Unione per il mese di marzo ci sono ancora una volta le persone: donne e uomini del passato che hanno segnato la storia dei nostri territori, famiglie e realtà della contemporaneità fatte di bambini, giovani, ma anche genitori, nonni, insegnanti, cittadini attivi che vogliono continuare a crescere attraverso esperienze formative e culturali di qualità. Cominciamo dal coraggio e dall’impegno delle donne con un primo piano dedicato al mondo femminile, sospeso tra ieri e oggi. A Tavarnelle la festa dell’8 marzo si fa in tre, tante quante le serate proposte nell’ambito del progetto “Donne in Movimento”, messo in piedi dall’Assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità dell’Unione. In programma un mix di proiezioni cinematografiche, cene solidali e mostre fino all’11 marzo. Nello specifico giovedì 8 alle ore 21,30 al Cinema Olimpia sarà proiettato il film “Albert Nobbs” di Rodrigo Garcia (ingresso libero), sabato 10 alle ore 21,30 al parco del Mocale si terrà una cena il cui ricavato sarà devoluto a favore del progetto del nuovo reparto pediatrico dell’ospedale Giuseppe di Bebedjia. L’iniziativa è promossa dal Coordinamento Donne Arci “La Rampa” e la scuola dell’infanzia “La Casa dell’Arcobaleno” di Marcialla. Il terzo e ultimo appuntamento è in programma domenica 11 alle ore 17 a Palazzo Malaspina dove sarà allestita la mostra “Immagini e voci di donne della Resistenza” a cura di Ippolita Franciosi e nel corso della quale saranno premiate alcune donne della Resistenza. All’iniziativa prenderanno parte Liliana
Ferro, fondatrice del centro donna “Lilith” di Latina, Laura Mattei, presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Siena, e la giornalista Gabriella Congedo. Al termine sarà proiettato il video il video “(Re)sisters. Donne in movimento, prodotto da Mediateca Regionale Toscana Film Commission, regia di Laura Fantone e Ippolita Franciosi. La Scuola di Musica di Tavarnelle e Barberino arricchirà l’evento con letture e canti. Le donne della Resistenza condividono la memoria della guerra con gli uomini della Resistenza e i tanti giovani, vittime delle stragi nazifasciste, caduti nel nostro territorio. L’eccidio di Montemaggio, che si consumò il 28 marzo 1944 in località La Porcareccia, è uno degli episodi più tragici della storia del secondo conflitto mondiale a causa del quale persero la vita diciannove ragazzi, uccisi dai militi della Guardia Nazionale Repubblicana. E’ dedicato a loro il ricco programma delle celebrazioni messo in piedi, in occasione del 68° anniversario
dell’Eccidio di Montemaggio, dai nove enti promotori (Unione Comunale del Chianti Fiorentino Barberino Val d’Elsa Tavarnelle Val di Pesa, Casole d’Elsa, Certaldo, Colle Val d’Elsa, Gambassi Terme, Poggibonsi, San Gimignano, Radicondoli, Monteriggioni), coordinato dall’Unione comunale in qualità di ente capofila. Undici gli appuntamenti che si snoderanno dal 10 al 25 marzo, giorno quest’ultimo in cui le amministrazioni comunali renderanno omaggio ai caduti con la deposizione delle corone: la mattina (ore 9,45) ), presso il cimitero di Vico d’Elsa, a Piero Bartalini, altro protagonista della Resistenza toscana cui è dedicata anche una mostra fotografica (17 marzo, presso la Cappella di San Michele), il pomeriggio (ore 15) ai caduti di Montemaggio. L’eccidio sarà rievocato attraverso un intervento musicale della Filarmonica di Marcialla e un racconto teatrale di Massimo Salvianti. Nei giorni precedenti si alterneranno spettacoli teatrali, concerti, letture (15 e 18 marzo Teatro Regina Margherita; 22 marzo, Vicolo dei Golosi), concorsi e mostre con il coinvolgimento delle scuole (16 marzo, Casa della Cultura) e di noti artisti e illustratori tra cui Marco Borgianni, Manlio Gaddi e Sergio Staino (23 marzo, Sala Ugo Capocchini) e incontri istituzionali: il 24 marzo i nove Consigli comunali si riuniranno in un’adunanza aperta presso la palestra della scuola dell’Infanzia “La Casa del Sole” di Bustecca. Il vento della Primavera sarà dedicato anche al presente ed in particolare al difficile ruolo dell’educatore. “A mano a mano”, ciclo di incontri dedicato a genitori, nonni e
insegnanti promosso dall’Unione e dal Comune di San Casciano, prosegue al Centro Giovani Rovai con il seminario e i laboratori “Musica e…Arte, Educazione, Terapia” (2 e 3 marzo) a cura della Scuola di Musica di Tavarnelle e Barberino. Seguirà l’incontro condotto dal docente universitario Andrea Mannucci sul tema della sessualità (6 marzo). Anche i nonni potranno saperne di più nell’ambito delle iniziative condotte dalla psicoterapeuta Elke Schimdt (9 e 16 marzo, Palazzo Torrigiani) o trascorrere divertenti pomeriggi al cinema con i nipoti (26 marzo, Cinema Olimpia). A proposito di anziani prende il via il 5 marzo e andrà avanti fino al 2 aprile la rassegna cinematografica “Al cinema di pomeriggio”. I film saranno proiettati gratuitamente al Cinema Olimpia (ore 15,30) e sarà possibile usufruire anche del servizio di trasporto. Gli appuntamenti incastonati nel cartellone “Luoghi di sosta” proseguono il 6 e il 13 marzo alle ore 21,15 nella biblioteca Ernesto Balducci. I docenti universitari Fabio Martini (Università degli Studi di Firenze) e Riccardo Chessa (Università degli Studi di Ferrara) permetteranno di conoscere alcuni aspetti della preistoria del Chianti. Per concludere si segnalano il corso di recitazione cinematografica condotto da Barbara Enrichi il 17 e il 18 marzo presso il Centro Giovani Rovai e la mostra che sarà inaugurata il 31 marzo a Palazzo Malaspina dedicata alla figura di Don Cuba con materiale, oggetti, fotografie che rievocano il viaggio compiuto nel 1954 da Firenze alle vette del Kilimangiaro. Info: 055 8050824 – 055 8050837.
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La parola ai gruppi consiliari
VERIFICA DI METÀ LEGISLATURA: UN BILANCIO POSITIVO
Il giro di boa di metà legislatura è stata l’occasione per trarre un bilancio parziale: forze politiche di maggioranza, consiglieri e sostenitori dell’Amministrazione Comunale. Un bilancio che non poteva iniziare senza guardare alla crisi economica in atto, colpevolmente sottovalutata minimizzata e aggravata dal precedente governo (per questo cacciato, con grande nostra felicità, e di tanti cittadini), e ormai purtroppo diventata crisi sociale: famiglie indigenti che ricevono aiuti alimentari, crisi drammatica di posti e opportunità di lavoro, disoccupazione giovanile, forti difficoltà del ceto medio. Una crisi che attanaglia anche i Comuni, per cui significa tagli dei finanziamenti statali, minori entrate per fornire servizi, ma anche spese per “tappare i buchi” del governo: pulizia delle scuole, trasporto pubblico locale, scuole, etc… E’ un quadro fortemente variato, soprattutto dal punto di vista finanziario, rispetto a quello su cui ci eravamo presentati agli elettori. Pur in queste difficoltà crediamo che il lavoro dell’Amministrazione Comunale sia stato fino ad oggi ampiamente soddisfacente, soprattutto perché ha saputo guardare lontano. In questo senso crediamo sia stata di grande lungimiranza la decisione, ampiamente dibattuta, di costituire l’Unione dei Comuni con Tavarnelle: una Giunta unica per i servizi associati e un Consiglio specifico per le materie di competenza. Una scelta in anticipo agli obblighi di legge, che altri strillavano come la svendita di Barberino, che ci ha permesso di ottenere ancora risorse aggiuntive dalla Regione e fino ad oggi ci ha permesso di sopperire ai fortissimi tagli statali degli ultimi anni, soprattutto sui servizi sociali e per le persone più deboli (il fondo per i non autosufficienti come anziani e handicappati è stato cancellato in 3 anni!), e che da noi per questo sono stati avvertiti meno rispetto ad altri territori. Inoltre con queste risorse “esterne” abbiamo potuto mantenere un bilancio in ordine e continuato a finanziare le opere e infrastrutture che avevamo preventivato, prima tra tutte il completamento del Plesso Scolastico-Sportivo di Bustecca e opere di urbanizzazione ed esterne collegate. Questa attenzione tuttavia non ha fatto perdere di vista le frazioni. E’ andato avanti, pur ridimensionato, il programma di opere pubbliche, con interventi necessari e manutenzio-
IL CONSIGLIO DI FRAZIONE ? UNA COSA PER POCHI INTIMI L’AMMINISTRAZIONE INVITA ALL’ELEZIONE SOLO POCHE FAMIGLIE
Ci risiamo! Per l’Amministrazione Comunale di Barberino il Consiglio di Frazione della sezione n.5 Linari-Sant’Appiano non s’ha da fare! Dopo la tentata elezione del 16 maggio 2011 alla quale non si presentò nessun rappresentante del Comune lasciando i Cittadini ad aspettare a Sant’Appiano, questa volta hanno pensato bene di fare qualcosa di più “ristretto”. In Comune devono essersi detti: perchè invitare tutti i Cittadini della sezione elettorale n. 5? Invitiamo solo quelli di Linari (ma non tutti) e poco più ed eleggiamo un Consiglio di Frazione “locale” e gli altri abitanti della sezione n. 5 si arrangino. Peccato che una simile azione sia del tutto illegittima ed illegale: il Regolamento (approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale) parla chiaro: il territorio di competenza dei vari Consigli di Frazione è quello delle sezioni elettorali. Ed in particolare la sezione n.5 comprende, oltre a Linari e Sant’Appiano, anche tante altre località come Poppiano, Cipressino, San Martino, Valcanoro, Chiano, Casanuova del Piano e quasi tutta la zona industriale. La Giunta comunale, disattendendo completamente il Regolamento, non solo ha “creato” un Consiglio di Frazione inesistente (quello di Linari), ma gli ha anche assegnato un determinato territorio nel momento in cui ha deciso di inviare la lettera di convocazione delle elezioni solo ad alcune famiglie. Se questo è il concetto di decentramento e partecipazione della maggioranza, stiamo messi veramente male! Un simile modo di agire da parte dell’Amministrazione è una vera e propria prevaricazione dei Cittadini, i soli che (a norma di Regolamento) possono decidere di suddividere in maniera diversa il territorio dei Consigli di Frazione proponendolo al Consiglio Comunale a cui spetta la decisione definitiva. La cosa è tanto più grave dato che ancora prima dell’approvazione del Regolamento, i Cittadini di alcune zone (ad esempio San Filippo) avevano manifestato la richiesta di istituire propri Consigli di Frazione e fu loro risposto che si sarebbe partiti così e poi si sarebbe utilizzato il percorso previsto dal Regolamento per eventuali aggiustamenti. Forse che i Cittadini di Linari sono più importanti di quelli di San Filippo da giustificare il colpo di mano che la Giunta stava tentando ? Inoltre anche coloro che si erano candidati sarebbero stati messi in un forte imbarazzo causato dall’illegittimità della loro elezione va-
ni: fontanelli di alta qualità, illuminazione pubblica, rifacimento strade, estensioni dei servizi a rete, etc… Bene anche l’impegno dell’Amministrazione per la partecipazione dei cittadini, principalmente attraverso i Consigli di Frazione di cui è stato revisionato il Regolamento, e che si stanno costituendo ovunque con nuovo slancio. Un utile strumento di confronto con il Comune per avvicinare i cittadini alla “cosa pubblica” in cui questa maggioranza ha sempre creduto. E’ stata anche approvata su nostra iniziativa la mozione per il rinnovo del Regolamento Urbanistico, per avviare oltre al lavoro tecnico una discussione pubblica. Per quanto riguarda l’acqua crediamo che il buon lavoro svolto sia testimoniato dagli scarsi disagi dell’ultimo anno, rispetto alla forte siccità e al resto del Chianti. Sta andando avanti e resta prioritario l’impegno per la costruzione di uno o più invasi locali per risolvere il problema alla radice. Nel campo ambientale sono positive tutte le azioni di produzione di energia rinnovabile, per la riduzione dei consumi energetici e dei rifiuti: crediamo che col nuovo scenario si dovrà estensione ancora la raccolta differenziata porta a porta dove possibile. Nel settore scolastico le Amministrazioni hanno ben operato per rimediare ai tagli dell’ex Ministro Gelmini ottenendo il finanziamento per 3 anni di una sezione aggiuntiva per la Materna di Bustecca e cercando soluzioni alternative non traumatiche una volta che questo finirà. Riteniamo soddisfacente anche l’impegno dell’Amministrazione a fianco delle altre contro i tagli al trasporto pubblico locale e l’imposizione del pedaggio sulla Superstrada FI-SI targati Berlusconi-Lega Nord. E’ davvero importante una sempre maggiore capacità di collaborazione delle Amministrazioni di zona, anche per avere un maggiore peso nel panorama provinciale e regionale. Un fiore all’occhiello è stata la fine dei lavori e l’apertura al pubblico della Casa della Cultura Alda Merini nelle vecchie scuole medie, che parla del forte impegno nel campo culturale, sia con iniziative proprie che a supporto delle Associazioni del territorio. Nel campo dello sviluppo economico purtroppo le competenze del Comune sono molto ridotte. Il maggior successo è l’apertura di una bottega per la vendita dei prodotti locali a km0 in un supermercato per sostenere le produzioni locali. In un quadro difficile registriamo come positivo l’andamento dell’ultimo anno per il settore turistico e la debole ripresa del settore della camperistica, per noi così importante. Quindi una Amministrazione che ha ben operato sulla programmazionificando ancora di più il compito di rappresentanza che spetta ai Consigli di Frazione. Obiettivo Comune non è rimasto a guardare: non appena saputa la notizia abbiamo presentato una diffida formale chiedendo la sospensione di quella pseudo-elezione ed il rispetto del Regolamento. Sospensione che è stata subito accordata annullando la convocazione. In questi giorni abbiamo anche presentato un’interrogazione nella quale si chiede di chiarire tutti i dettagli della procedura che è stata seguita ed individuare eventuali responsabilità. Soprattutto vogliamo sapere con che criterio sono state selezionate le famiglie a cui inviare la lettera di convocazione. Una volta ripristinata la legalità si chiede anche di approfondire, questa volta in maniera seria e corretta, le eventuali istanze della popolazione della sezione n.5 per individuare diverse perimetrazioni del territorio del Consiglio di Frazione visto che il nostro interesse è principalmente quello di avere Consigli di Frazione realmente rappresentativi e che funzionino. Ancora una volta la Giunta comunale ha mostrato un modo di agire approssimativo, irrispettoso ed incurante delle regole e solo la stretta vigilanza di Obiettivo Comune ha permesso di riportare questa vicenda nell’ambito della legalità.
ADSL, COLLEGAMENTO IN FIBRA OTTICA: SOGNO O REALTÀ?
Il primo progetto della provincia per eliminare il digital divide risale al 2006, anno in cui la realizzazione e la gestione delle telecomunicazioni è stata assegnata ad Infracom; siamo ormai nel 2012 ma ancora oggi alcune frazioni di Barberino non sono collegate ad internet con linea ADSL. La rete è ormai divenuta uno strumento indispensabile per avere accesso ad una informazione completa, per usufruire dei servizi pagati dai cittadini come la tv on demand, per la certificazione telematica, per studiare e, sempre più spesso, per lavorare. Obiettivo Comune aveva inserito la copertura in fibra ottica dell’intero Comune nel programma elettorale ed ha continuato in questi anni a sostenere in Consiglio Comunale l’esigenza del collegamento via cavo a banda larga con interventi ed interrogazioni. La giunta comunale invece, anno dopo anno, ha cercato di prendere tempo, prima fingendo di non conoscere le differenze tra internet via cavo e via radio, poi sostenendo che non spetta al Comune il collegamento internet di tutto il territorio. Obiettivo Comune a quel punto
ne e sui problemi imprevisti. Resta molto da fare, i prossimi anni c’è molto da lavorare per raggiungere il massimo degli impegni presi in campagna elettorale. La consapevolezza dell’impegno e delle cose fatte non significa che non ci siano problemi (vecchi e nuovi) da risolvere, da affrontare con il metodo che ormai ha caratterizzato l’Amministrazione Semplici: ascolto e confronto con i cittadini, coerenza e fermezza delle decisioni.
BUONA GESTIONE DELL’EMERGENZA NEVE
La neve e il gelo di questo febbraio verranno ricordati per molti anni. Sia per la neve, caduta a più riprese, ma soprattutto per il freddo, intenso e prolungato. Il che ha sommato ai disagi della neve quelli del ghiaccio, con i conseguenti pericoli e le problematiche per i tubi dell’acquedotto. Ora che questa emergenza è terminata possiamo dire che l’Amministrazione Comunale, attraverso l’Unione dei Comuni, ha ben operato nella gestione dell’emergenza. Grazie anche al generoso impegno delle strutture e dei volontari della Protezione Civile ed al ricorso ad alcune aziende esterne che hanno consentito di comprimere i tempi necessari per lo sgombero delle strade. Certo l’emergenza era stata annunciata nei giorni che la hanno preceduta, ma è stato anche evidente che era stato predisposto un Piano Neve che ha sostanzialmente funzionato. I servizi fondamentali sono stati garantiti: il piano di evacuazione e la chiusura delle scuole, lo spazzamento e salatura delle strade comunali di più lunga percorrenza ed anche quelle interne ai centri abitati, la cura verso i non autosufficienti ed assistiti dai servizi sociali. Certo, ci sono state anche delle criticità tra cui l’assenza per alcune ore del riscaldamento al rientro il lunedì mattina in alcuni plessi scolastici dove le caldaie erano andate in blocco nella giornata di domenica. Esperienze di cui far tesoro per le prossime volte (speriamo poche), ma minoritarie rispetto alle buone risposte. Gruppo Consiliare Uniti per Barberino indicò all’Amministrazione una Convenzione tra Regione e Ministero che stanziava dei fondi per la copertura in fibra ottica, convenzione che nel Consiglio Comunale di settembre sembrava sconosciuta al Sindaco. In quella sede il consigliere Meocci affermò che Barberino non sarà mai collegato in fibra ottica ed il Sindaco, quasi a conferma, sostenne che non spetta al Comune il compito di posare i cavi per l’adsl. Qualche giorno dopo il Semplici, tuttavia affermava sulla stampa che Barberino sarebbe stato collegato in fibra ottica proprio grazie ai finanziamenti della Regione e del Ministero. Vista la confusione assoluta, è naturale domandarsi quali siano le reali intenzioni dell’Amministrazione. Tutto adesso tace e sembra che le cose rimarranno come sono, come sempre. Basti ripensare alla stazione radiobase in Bustecca che doveva essere rimossa prima possibile ma che è ancora lì caduta nel dimenticatoio. Obiettivo Comune porterà dunque nel prossimo Consiglio Comunale una interrogazione che riproponga la questione all’attenzione della maggioranza. se i fondi per la fibra ottica ci sono quando inizieranno i lavori? Ogni giorno di ritardo ha dei costi in termini di occasioni di lavoro on-line perse, di servizi già pagati che non possono essere fruiti e di aumento della burocrazia per le certificazioni. L’Amministrazione sta per collegare il comune in fibra ottica ma questo non compare neppure sul sito web del Comune tra le news: perchè tutto questo silenzio? Se avessimo più chiarezza sulle aree che saranno collegate in fibra ottica e sulla tempistica dell’intervento si potrebbero evitare spese considerevoli ai cittadini vista la non felice situazione economica in cui tutti ci troviamo. Ad oggi il collegamento ad internet via radio, con tutti i deficit qualitativi del servizio, ha infatti un costo di 300-400 €; coso che si rivelerà inutile se quella zona sarà collegata in fibra ottica. L’Amministrazione aveva parlato di tempi rapidi ma dopo 3-4 mesi non c’è ancora nessuna novità: che l’adsl sia solo uno dei tanti miraggi? Non ci resta che attendere l’ennesima risposta alle nostre domande anche se è solo con l’inizio di lavori che potremmo iniziare davvero a sperare che sia la volta buona. Gruppo Consiliare Obiettivo Comune
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alleRgie/1. Come combattere questo male di stagione. Prima e durante
È primavera, tempo di starnuti Giulia Righi
Intolleranze alimentari, quello che c’è da sapere
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hi ne soffre lo sa bene, e all’appuntamento si era preparato da tempo. Con l’arrivo della primavera per gli allergici comincia la stagione dei tormenti. Pollini, graminacee, cipressi e olivi nel periodo della fioritura diventano “nemici”, e si vanno ad aggiungere alla parietaria, che invece sa essere offensiva persino d’inverno. Il corollario di sintomi che colpiscono gli allergici è fastidiosamente noto: starnuti, congiuntiviti, lacrimazione infinita. Naso e occhi sono i bersagli di questo male di stagione che però, fortunatamente, oggi è (almeno in parte) prevenibile e curabile: “La Toscana è una delle poche regioni d’Italia – spiega il dottor Oliviero Rossi del dipartimento di Immunoallergologia di Careggi – che offre gratis il vaccino per le graminacee ai pazienti che si presentano con una richiesta del medico specialista”. Per non pagare il vaccino non basta dunque la prescrizione del medico di famiglia, ma occorre la visita preventiva di uno specialista, che attesti l’effettiva presenza di un’allergia. Questo vaccino, che oggi è somministrato soprattutto attraverso gocce o pasticche sublinguali, ha dei tempi di somministrazione ben precisi: “Si tratta di uno schema pre e co-stagionale – chiarisce il dottor Rossi – occorre iniziare a prenderlo da 3/4 mesi prima della fioritura e continuare durante la fioritura stessa e quindi ad aprile, maggio e giugno”. Allo stesso modo (ma
alleRgie/2. Dal glutine al lattosio
in questo caso non sono dispensati dal sistema sanitario regionale) esistono i vaccini per prevenire le allergie all’olivo, al cipresso e alla parietaria. Accanto alla prevenzione c’è poi la terapia vera e propria. Tra i farmaci cosiddetti “sintomatici” (utili cioè per alleviare i sintomi, ma non risolutivi) ci sono gli antistaminici: “Quelli di nuova generazione hanno effetti collaterali molto ridotti – spiega il dottore – sono ben tollerati e non causano sonnolenza”. Già, perché proprio quel senso di “intorpidimento mentale” che gli allergici conoscono bene è da sempre uno dei fastidi associati a starnuti & Co. Ma a questo tipo di farmaci occorre associarne anche di “curativi” veri e propri: “Gli spray nasali, a base derivati cortisonici, rappresentano un
ottimo sistema antinfiammatorio. La Toscana è tra l’altro l’unica regione in Italia a dispensarli gratuitamente”. Anche in questo caso la terapia deve essere anche preventiva: per il cipresso va iniziata già dai primi di gennaio, per le graminacee si va da metà marzo a metà a giugno. Con una raccomandazione: “Le allergie possono comparire all’improvviso e tendono a peggiorare, ragion per cui occorre non sottovalutarle e, se si manifestano sintomi specifici, fare i test allergologici, facilmente accessibili”. Altra cosa da tener presente: essere allergici a certi pollini non significa (salvo casi specifici) esserlo anche agli alimenti corrispondenti. E sbaglia, ad esempio, chi pensa di non poter consumare olio solo perché è allergico ai fiori dell’olivo.
poi ci sono le allergie e le intolleranze alimentari. Per prima cosa una precisazione basilare, che mette a posto un errore del parlar comune: “Alla base delle allergie c’è un meccanismo immunologicamente mediato – spiega il dottor Massimo Gola, responsabile della Dermatologia allergologica dell’azienda sanitaria fiorentina, convenzionata con l’Università di Firenze – altra cosa sono le intolleranze, problema di natura sostanzialmente non immunitaria”. Tra le più famose intolleranze dei tempi nostri ci sono quella al glutine (la celiachia, che merita un discorso a sé) e il malassorbimento del lattosio. Quest’ultimo appare un disturbo in crescita negli ultimi anni, e di identificazione relativamente facile: “Per diagnosticare il malassorbimento del lattosio si utilizza il ‘breath test’, che verifica la presenza di anidride carbonica nel respiro dopo la somministrazione di latte”. Ma è l’unico caso, insieme alla celiachia, in cui un’intolleranza è identificabile univocamente. Altro discorso sono i test per rilevare la presenza di allergie vere e proprie: “In questi casi si utilizza il ‘prick test’ – spiega il
dottor Gola – che consiste nel mettere delle gocce dell’estratto allergenico a contatto con la cute del paziente. Esiste poi anche il ‘prick by prick’: in questo caso si mettono a contatto con la cute del paziente direttamente alcuni alimenti freschi. Ma è bene utilizzare i test cutanei solo dopo aver fatto gli esami del sangue, che possono da soli essere dirimenti”. Per il malassorbimento del lattosio non esistono vaccini veri e propri, ma è possibile che il medico consigli una cura “iposensibilizzante” per stimolare, progressivamente, la tolleranza immunologica somministrando il latte a piccole dosi. Tra i “fastidi” legati agli alimenti c’è anche un altro tipo di reazioni: quelle che possono avvenire, ad esempio, dopo l’ingestione di alimenti allergizzanti come fragole, gamberi, tonno, funghi o vino bianco, che causa una massiccia liberazione di istamina con conseguente prurito, etc. Ma questo non vuol dire necessariamente essere allergici: “Circa un quarto della popolazione mondiale riferisce disturbi collegati alle allergie – spiega ancora il dottor Gola – in realtà si stima che, tra gli adulti, non si superi il 4% di allergici”. Cosa fare nel caso si abbia il sospetto di avere intolleranze o allergie? “È bene parlarne col medico, per scoprire quale sia il problema ed evitare reazioni più gravi come shock anafilattici e angioedemi – conclude il dottor Gola - viceversa, le autodiagnosi sono pericolose, e privandosi di cibi a cui magari non si è affatto allergici, si rischia un’evitabile /G.R. malnutrizione”.
LA NOVITÀ. Sbarca anche a Firenze il servizio di consegna a domicilio dei medicinali
“FarExpress”, e i farmaci arrivano a casa La tessera annuale per aderire al progetto costa trentacinque euro, più alcune spese in base alle tempistiche e alle prestazioni richieste, che vanno dai prelievi di sangue a prenotazioni di analisi e riabilitazione
E
ra già sbarcato in altre città, e adesso decolla anche a Firenze. Si tratta di un servizio, a pagamento, di consegna farmaci a domicilio. È il progetto “FarExpress” che, attraverso una tessera annuale del costo di 35 euro, offre ai suoi abbonati la possibilità di ricevere i farmaci direttamente a domicilio, grazie a un servizio completo. Come funziona? Il cittadino che ha bisogno di un farmaco lo richiede direttamente al numero verde della società (800.131.749) o al proprio medico di base. Quest’ultimo prepara la ricetta e la inserisce in una cassetta postale dedicata, che il fattorino di FarExpress passerà poi a ritirare, portandola quindi alla farmacia competente per territorio per ritirare il farmaco. Fatto questo, non resta che la consegna a casa del richiedente. I costi? Oltre all’abbonamento annuale di 35 euro, variano in base al servizio richiesto, che può riguardare i farmaci ma anche una serie di altre prestazioni sanitarie. Per il pacchet-
to che comprende il ritiro della ricetta, l’acquisto dei medicinali e la consegna a domicilio, la tariffa base è di 50 centesimi se si vuole completare l’operazione in 48 ore (con codice “bianco”, per utilizzare un termine a cui ci hanno abituati le scale di gravità per l’accesso al pronto soccorso). Tariffa che sale a 1.50 euro se si vuol snellire il tutto e farlo entro 24 ore (codice verde), a 2.50 per il completamento entro 12 ore (codice arancione) e a 5 euro se si richiede la consegna entro 6 ore (codice rosso). Ma attraverso questo “pony express” dei farmaci si possono richiedere, ad esempio, anche prelievi di sangue a domicilio: in questo caso il costo, oltre a quello per la tessera annuale, è di 10-15 euro. Tra gli altri servizi offerti da questa nuova realtà ci sono anche il servizio infermieristico domiciliare, l’assistenza ospedaliera, l’assistenza domiciliare, il servizio navetta, la diagnostica per immagini, le prenotazioni di analisi e la riabilitazione. Il tutto previa compilazione di una serie di moduli, per garantire il rispetto della privacy e disciplinare le deleghe per il ritiro dei farmaci. Per richiedere la tessera e iscriversi al servizio si può utilizzare il numero verde o consultare il sito /B.S. internet www.farexpress.it.
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gRande sCheRMO/1. L’iniziativa lanciata dalle sale di quartiere ha avuto (fin troppo) successo
Assalto alle tessere sconto Il dietrofront dei “piccoli” Paola Ferri
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a rivincita di Davide contro Golia? A quanto pare dovrà attendere. Perché anche i piccoli (cinema) devono rispondere alla stessa legge dei grandi: quella dei numeri. E così, dopo qualche giorno sulla cresta dell’onda con le sale di quartiere galvanizzate dalle supervendite delle tessere-sconto, l’iniziativa è stata stoppata. Era partita a metà gennaio la “Firenze al cinema” card, un lasciapassare che avrebbe permesso di accedere a nove schermi cittadini a prezzo ridotto tutti i giorni della settimana, compresi i festivi. Prezzo di lancio: cinque euro. Così poco da generare un vero e proprio assalto. Un migliaio le tessere rilasciate nel primo weekend di promozione, tremila quelle prenotate nei giorni successivi via internet. Un successo inaspettato che ha costretto i cinema aderenti all’iniziativa (Marconi, Adriano, Colonna, Fiamma,
Fulgor, Portico, Principe, Cabiria a Scandicci e Grotta a Sesto Fiorentino) a fare un passo indietro e interrompere la distribuzione. “In pochi giorni avevamo già superato abbondantemente l’obiettivo che ci eravamo dati”, spiega Maurizio Paoli, presidente Anec nonché esercente dell’Adriano. Ma qualcuno ha parlato di “pressioni dall’alto”, ovvero dai distributori dei film, che guadagnano in percentuale sull’incasso. Detto in parole povere: se vendete biglietti a meno, vi chiederemo una percentuale maggiore. Tanto è bastato a congelare gli sconti: niente più card, neanche a prezzo maggiorato, come promesso all’inizio. In compenso, coloro che ce l’hanno fatta potranno godere delle riduzioni fino alla fine dell’anno, nonché del “film della settimana” (una pellicola diversa in ogni cinema del circuito a soli tre euro) e di anteprime gratuite e incontri con registi e attori. Ma come interpretare tanto successo? Che il pubblico sia in aumento? “Da anni – spiega Paoli – i biglietti staccati a Firenze sono circa cento milioni l’anno,
un’inezia in confronto agli 855 milioni degli anni ’50. Ma non si intravedono segnali che facciano pensare a un incremento. Anzi, è dimostrato che se aumenti l’offerta il pubblico si ridistribuisce, ma rimane sempre lo stesso”. Il che fa pensare a un presente vagamente più roseo per i sopravvissuti alle chiusure degli ultimi anni, ma a – per i cinema di quartiere - a un futuro grigio scuro tendente al nero, considerata l’avanzata delle multisala. Eppure il vicesindaco Dario Nardella ha recentemente affermato che “non c’è più bisogno di un Piano cinema”, come annunciato alla vigilia della serrata del Variety, ormai più di un anno fa. “È evidente che l’amministrazione comunale presta un’attenzione del tutto episodica al settore”, accusa la consigliera Ornella De Zordo (Perunaltracittà). Nel frattempo, però, il Comune ha dato il via libera al drenaggio di altri 385mila euro verso il cinema Alfieri: arriva così a quota un milione il costo della riapertura. Anche se la data di inaugurazione resta ignota ai più.
La card che permetteva di accedere a nove cinema cittadini a prezzi ridotti tutti i giorni della settimana, festivi compresi, è andata letteralmente a ruba: interrotta la sua distribuzione. Ma il futuro continua a preoccupare ALFiEri via dell’Ulivo
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Via l’amianto, una gara per la gestione
Cinemino, pizzino & birrino
Pacchetto “aperitivo e spettacolo”
Chiusa dal 2006, la storica sala di Santa Croce ha “rischiato” di riaprire diverse volte negli ultimi anni, grazie al finanziamento di 600mila euro prima e di altri 400mila poi da parte del Comune di Firenze. La ristrutturazione è avvenuta, l’amianto è stato eliminato: adesso manca tutto il resto. Per la gestione della struttura sarà bandita una gara pubblica.
Da qualche anno a questa parte il cinema del circolo dell’Antella (Bagno a Ripoli) ha lanciato l’idea scacciacrisi: si chiama “Cinemino, pizzino&birrino” e va in scena ogni venerdì sera. Con dieci euro si porta a casa la cena e lo spettacolo a ruota. Un’offerta che coinvolge ogni settimana anche molti fiorentini in trasferta.
Molti l’avevano dato per spacciato l’anno scorso, quando chiuse i battenti. E invece da pochi mesi la sala ha riaperto, con tanto di ristrutturazione generale dei locali e nuove promozioni nel carnet. Come l’apericinema: aperitivo e spettacolo in un unico pacchetto da pochi euro. Dopo, volendo, si va a cena in uno dei ristoranti della zona.
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gRande sCheRMO/2. Atteso, contestato, discusso: il multisala alla “prova” del pubblico
Multiplex di Novoli, la partenza è sprint Francesca Puliti
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ltre quarantamila biglietti staccati nel giro dei primi due mesi dell’anno, di cui venticinquemila solo a gennaio. Novoli c’è e non c’è solo Novoli dentro il tanto atteso, contestato, acclamato e discusso Multiplex di San Donato. In meno di sessanta giorni “The Space” è diventato il quarto cinema della provincia di Firenze, accodandosi a ben più radicate multisala del territorio. “La sensazione è che mancassero strutture del genere in questa parte di città – commenta il presidente del Quartiere 5 Federico Gianassi – ma dal mio punto di vista siamo solo all’inizio”. Già, perché se i residenti hanno gradito l’apertura, dopo anni di diatribe e cantieri, i primi nodi sono già venuti al pettine. Primo tra tutti quello dei posti auto. Il multisala è dotato di parcheggio autonomo, ma la mega-struttura, all’interno della quale hanno aperto diverse altre attività, è diventata un polo attrattivo di non poco conto in quest’area della città, peraltro già gravata dal peso di università, tribunale, Regione e via dicendo. Una soluzione, però, è già in cantiere. “Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di mobilitarsi affinché si possa attivare una convenzione per il parcheggio sotterraneo del parco di San Donato – spiega Gianassi – in modo che i residenti possano lasciare l’auto per lunghi periodi a prezzo ridotto”. Il secondo passo, nella tabella
di marcia del Q5, sarebbe quello di far posto all’interno del cosiddetto Multiplex a funzioni pubbliche. Lo spazio c’è, ma trattandosi di una struttura privata ci saranno da rivedere gli accordi con la proprietà. Immobiliare Novoli, da parte sua, ha già annunciato la propria disponibilità, nell’ambito della discussione di un nuovo piano di recupero dell’area (quello vecchio è già scaduto da un bel po’). Il primo servizio comunale a varcare la soglia del neo-centro commerciale dovrebbe essere una ludoteca, a grande richiesta da parte delle numerose giovani coppie che hanno preso casa in zona. A questa si potrebbero affiancare altre funzioni pubbliche/culturali. Quel che è certo, almeno per ora, è che il cinema non lieviterà: se in un primo momento si era parlato di “liberalizzazione delle poltroncine” nel pacchetto del governo Monti, il consiglio dei ministri ha fatto rapidamente marcia indietro, anche a causa delle pressioni ricevute dalla Regione Toscana. Restano nove le sale, mentre crescono le promozioni. Attiva su tutto il circuito “The Space” la tessera dedicata agli under 25: spettacoli a prezzo ridotto dal lunedì al venerdì (5 euro quelli normali, 9 euro i film in 3D). La card annuale costa cinque euro e può essere rinnovata a due euro fino al ventiseiesimo compleanno. E per chi ha già superato questa soglia sono previsti sconti di ogni genere e tipo: dall’abbonamento che evita anche le code alla cassa alla promozione per chi presenta tessera del supermercato, della libreria, dell’Ikea e via frugando tra le card accumulate nel portafogli.
priNcipE viale Matteotti
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Abbonamenti annuali per i fedelissimi
Pronto per il restyling totale
Il ristorante “attende” dopo il film
I tempi duri non hanno risparmiato neanche il Principe. Che però ha reagito e si è dotato di schermi e poltroncine nuove, pronti ad accogliere di nuovo il pubblico dopo poche settimane di chiusura. Promozioni attive anche qui, come gli abbonamenti annuali per i clienti più fedeli: poche decine di euro per qualche decina di film.
È rimasto uno dei pochi schermi singoli in città. Ma per l’Astra 2 è già pronto un progetto di restyling totale. Poltroncine a scomparsa per lasciare spazio a eventi particolari, schermo retrattile per usare il palco anche in versione teatro e bar “pensile” in galleria (che ora non c’è). Il tutto per un investimento milionario.
La crisi, qui, non si è fermata. Sarà perché le due sale di Coverciano offrono film altamente selezionati (e hanno una clientela affezionata). Ma sarà anche perché si tratta di uno dei pochi esercizi direttamente collegati a un ristorante con orario prolungato, ottimo sia per il pre che per il postcinema.
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il CasO. Parla la scrittrice misteriosa che tappezza le pensiline Ataf con la sua opera “a puntate”
ti racconto una storia, alla fermata del bus Gianni Carpini
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na scrittrice misteriosa, una manciata di fermate dell’autobus e una storia “a puntate”, che va avanti di pagina in pagina, di settimana in settimana, grazie ai fogli lasciati a disposizione dei passeggeri. Tutto è iniziato lo scorso dicembre, quando alcune cartelline plastificate sono comparse alle pensiline Ataf di varie parti
I PREcEDENTI Mani invisibili in azione
Quei “misteri” lungo le vie
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er le vie di Firenze accadono fatti singolari. Cartelli stradali trasformati in opere d’arte, strane facce gialle posizionate agli angoli dei vicoli, mostre “abusive” disposte lungo i muri della città. Per le vie di Firenze agiscono mani invisibili. Nella maggior parte dei casi entrano in azione nottetempo, per evitare i controlli. In gergo viene definita “guerilla art”, termine che indica performance artistiche estemporanee e non autorizzate. Incursioni che possono essere punite anche con multe, se gli autori vengono colti in fallo. Celebre in città è il caso di Clet, artista bretone salito alla ribalta delle cronache prima per aver ritoccato i cartelli stradali tramite alcune applicazione adesive (la strada senza sfondo diventa un Gesù Cristo in croce, il divieto di accesso un uomo che sostiene una striscia bianca), poi per aver installato su ponte alle Grazie una scultura in vetroresina a forma di “omino della bic” e infine per aver “disegnato” sui ponteggi di Torre San Niccolò un enorme uomo stilizzato. Qualcuno si sarà invece accorto dell’inquietante presenza delle “yellow faces”, piccole facce gialle, agli angoli delle strade del centro, ad esempio vicino alla loggia del Porcellino o addirittura sugli speroni di Ponte alle Grazie. Si tratta dell’opera di un giovane artista chiamato Bue2530, che documenta le installazioni con una serie di scatti pubblicati su Facebook. Niente più tavolozza e pennello, oggi gli arnesi del mestiere sono secchio, scopa e colla. Spam, così si fa chiamare un collettivo di artisti, attacca sui muri fiorentini manifesti e disegni spesso critici verso la società contemporanea. Un esempio? I cartelli “saldi di fine Repubblica” comparsi il 2 giugno scorso (festa della Repubblica, appunto) vicino a vari monumenti del centro cittadino. Delle regole però ci sono: non danneggiare i beni artistici e usare colla facilmente rimovibile, per non rovinare i muri.
della città. Al loro interno una pagina stampata, una poesia, un racconto. Da piazza Dalmazia a viale Michelangelo, passando per piazza Puccini e viale dei Mille, un biglietto invitava a ingannare l’attesa con una lettura. Poi, nelle settimane successive, sono comparsi altri stampati, sempre negli stessi punti, sempre con lo stesso stratagemma. Un fenomeno finito sin dal primo capitolo tra le notizie più cliccate del nostro sito (www.ilreporter.it). E così, la vicenda di una donna “nata per far battere il cuore delle donne”, come recita l’incipit di questo romanzo di strada, è iniziata a dipanarsi: su ogni foglio la trama si sviluppa, mentre i componimenti poetici con il passare del tempo (e delle pagine) si completano di nuovi versi. Dietro tutto questo c’è una penna anonima, che agisce di notte, lasciando alla fermata un dono per i passanti di domani. In alcuni casi i fascicoli vengono rimossi, in altri restano per più giorni sotto gli occhi degli avventori. Il Reporter ha rintracciato l’autrice, che preferisce non rivelare la sua identità. Si definisce una “persona semplice”, è laureata in Scienze poli-
“SONO NATA PER FAR BATTERE IL CUORE DELLE DONNE. NON SO ANCORA COSA LE SPINGE A ME. SARÀ LA MIA SIMPATIA, LA MIA VOGLIA DI VIVERE, IL MIO SENSO DI PROTEZIONE O FORSE I MIEI CAPELLI. SONO ENTRATA COSÌ NELLA LORO VITA. ABBATTENDO LE INNUMEREVOLI BARRICATE DI PREGIUDIZI, TRADIZIONI CHE SONO BAGAGLIO DI VISSUTO DI OGNI ESSERE UMANO. CHI MI HA AMATO, SA SICURAMENTE DI COSA STO PARLANDO. SA COSA HA DOVUTO AFFRONTARE. E SA ALTRETTANTO QUANTO SIA EMOZIONANTE VIVERE UN AMORE SEGRETO, NASCOSTO DAGLI ALTRI, CHIUSO IN UNA CAMPANA DI VETRO…” CONTINUA ALLA FERMATA O SU WWW.ILREPORTER.IT
Da piazza Dalmazia a viale Michelangelo e piazza Edison: il romanzo di strada di una donna “nata per far battere il cuore delle donne”, come recita l’incipit, intriga sempre più i passeggeri in attesa. Tutti i capitoli sono pubblicati su www.ilreporter.it tiche, ha un master alla spalle e studi tra Stati Uniti e Europa. “Osservo le persone, la natura, la realtà, tutto – rivela - il mio è uno sguardo attento. Ho pensato: ‘ma guarda ‘sta gente alla fermata che si annoia’. Ho riflettuto e ho deciso. Avrei tappezzato tutte le pensiline dell’Ataf con parte della mia storia”. Così ha fatto la sua comparsa il racconto di una donna e dei suoi amori per altre donne. Un argomento tabù, che ha spinto l’autrice a farne un romanzo di strada, con il desiderio di attirare l’attenzione e di provocare. Poi c’è la passione per la scrittura, che arriva da lontano. “Tutto è iniziato quando ero adolescente – racconta - mi piaceva scrivere, in particolare poesie. Era il mio modo di sfogarmi, di sfuggire a realtà per me scomode: la prima erano i problemi di casa, la seconda me stessa. Dovevo fare i conti con le emozioni, i sentimenti che provavo per il mio stesso sesso. Decisi allora che i fogli di carta sui quali scrivevo diventassero i miei confidenti”. A distanza di qualche mese dalla loro prima comparsa, le pagine affisse alle pensiline continuano a catturare l’attenzione di molti passeggeri in attesa. Tutte sono pubblicate online anche sul sito IlReporter.it. “Essere autentici è dura. È una battaglia – conclude la “scrittrice della fermata” - mi sono liberata delle paure perché le persone, alla fine, vanno oltre e ti rispettano anche se diversa da loro. Spero che questo mio racconto sensibilizzi l’opinione pubblica e dia la forza a molti ragazzi di vivere il mondo e non di abitarlo soltanto”.
il PuntO. Dopo un brutto inverno, quella alle porte sarà una stagione decisiva sotto molti aspetti
Firenze attende una primavera viola Dal mercato allo stadio, dal futuro della dirigenza (a partire dal direttore sportivo) a quello dei gioielli – uno su tutti – che si sono messi in luce quest’anno: per l’universo gigliato è il momento delle scelte chiave
aNdrea della Valle
Tommaso Loreto
I
l bello del calcio è anche la sua diversa cadenza del tempo. Perché nel mondo del pallone si possono cambiare le scenografie come sul palco di un teatro, e da un momento all’altro stravolgere l’ambientazione di un’intera scena, o di tutto un atto. Bellezze, e stranezze, della Dea Eupalla (protettrice dei pestipedatori), che tutto osserva sui rettangoli verdi. Anche quando una domenica sei contorniato di fischi e, due settimane più tardi, in striscia positiva. È di certo anche questo il bello del calcio. E le due vittorie consecutive con Siena e Udinese di Jovetic e compagni, a cavallo tra gennaio e febbraio, lo testimoniano. A suo modo, a Firenze, un pizzico d’aria fresca in più si è sentita, e non solo per le gelide folate di vento degli ultimi tempi. Già, proprio Jovetic. Uno del quale si diceva che avrebbe avuto bisogno di un po’ di tempo in più per recuperare
(del tutto) dall’infortunio terribile al ginocchio. E che, invece, a suon di gol fa già parlare mezza Europa di sé. Piaccia o meno, di fatto, nascondere il luccichio di questo gioiello diventa, gara dopo gara, più complicato. Ed è il dibattito che subito si è aperto intorno a JoJo a rimandare, ancora una volta, il pallone sulla sponda dei Della Valle. Così come del resto capitato in occasione delle risposte piccate di Corvino sul suo futuro (leggere alla voce “pausa di riflessione”), o poco dopo, quando c’è stato da fare riferimento allo stadio mentre Fiorentina e Comune presentavano una lodevole iniziativa insieme, ancor prima che lo stesso sindaco Renzi preannunciasse l’arrivo di un reale progetto di riqualificazione dell’area Mercafir. Da qualsiasi parte si osservi il momento in casa viola, in altri termini, è di quelli decisivi. Pensare che, si diceva, sarebbe stato gennaio il mese decisivo della Fiorentina, e già la primavera all’orizzonte diventa di quelle campali. Dopo l’ultima finestra invernale di mercato, la Fiorentina ha ora l’opportunità di lasciarsi alle spalle il cambio
di tecnico, prima, e una sessione di mercato non indimenticabile, poi. Sempre che, in primis la proprietà, ancor prima della dirigenza, faccia immediata chiarezza. Sul futuro, su quello della squadra e del suo simbolo, Jovetic. E ancora sulle prospettive di un impianto nella zona proposta dal Comune o sul direttore sportivo che, da giugno, dovrà continuare a ricostruire questa squadra. Nel calcio, del resto, il futuro è sempre dietro l’angolo. E il domani diventa prestissimo l’oggi. Poi, ovviamente, toccherà alla squadra. E alla capacità del suo allenatore Delio Rossi di proseguire sulla strada della continuità nei risultati e nel gioco. E dopo il tour de force che ha chiamato i viola sul campo a scadenze regolari e ravvicinate tra loro, dettato anche dai rinvii delle partite di Bologna e Parma per il maltempo, il domani sarà davvero dietro l’angolo, perché il futuro della stagione (e non solo) viola dipenderà molto da come la Fiorentina riuscirà a uscire da questo periodo. Insomma, dopo un brutto inverno i viola aspettano la primavera. In tutti i sensi.
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il PeRsOnaggiO. Sarà il talento montenegrino uno dei protagonisti delle trattative estive
Gli occhi del calcio su Stevan Jovetic I top club, soprattutto inglesi, hanno già spedito i loro osservatori, e le offerte a suon di euro (e sterline) sono dietro l’angolo. Storia di un “giovane veterano” Lorenzo Mossani ne, accompagnato dal padre, pone la firma sul suo primo contratto da professionista. Non ancora diciottenne diventa capitano della rappresentativa Under 21 del Montenegro ed esordisce con la Nazionale maggiore del suo paese. Il passo verso la notorietà è breve: in una sessantina di presenze con la maglia del Partizan segna 25 reti, sei delle quali firmate nelle prime otto giornate del campionato 2007-2008, e sfoggia prestazioni tali da essere inserito dal Sun nella lista dei migliori venti talenti al mondo. Da lì è storia viola. Una “never ending story”, sperano i tifosi.
Jo-Jo
iN aZioNe
aMaRCORd. Nuova puntata di una sfida che non potrà mai essere “normale”
Arriva la Juventus, è tempo di vendette Q
uesto mese, al Franchi, arriva la Juventus: c’è da vendicare il 2-1 dell’andata. E molte altre vicende successe in passato. Se per molti italiani la squadra bianconera è la Signora più amata, diverse – molto diverse – sono le cosa in riva all’Arno. Dallo scudetto cucito sul petto della Juventus, ma nel cuore dei fiorentini, del 1981/82, i bianconeri sono riconosciuti come il “nemico” numero uno. Una stagione difficile si può trasformare in un buon campionato vincendo contro la Juventus. Uno dei successi più belli rimane quello firmato dalla “B2” Baggio-Borgonovo. I due giocatori realizzano 29 dei 44 gol totali messi a segno in campionato dalla Fiorentina: 14 Stefano Borgonovo, uno in più Roberto Baggio. Il più bello quello realizzato proprio contro la Juventus, quando il punteggio era ancorato sull’1-1. Era la stagione dell’esplosione di Borgo-gol, preso in prestito dal Milan all’inizio del campionato del 1988. Anche grazie a quel gol, Borgonovo viene chiamato in Nazionale. Capitolo a parte spetta alla vittoria più amara, quella dopo la cessione
di Roberto Baggio. Il Divin Codino rimane a Firenze fino al 18 maggio 1990, quando viene acquistato dai torinesi per la cifra record, a quei tempi, di 25 miliardi di lire. L’allora procuratore Antonio Caliendo ha in seguito narrato un episodio singolare al riguardo: “Mi ricordo ancora la scena: quando Baggio passò dalla Fiorentina alla Juventus, in conferenza stampa, davanti ai giornalisti, gli misero al collo la sciarpa bianconera e lui la gettò via. Fu un gesto imbarazzante. Io dissi che il ragazzo andava compreso: era come se avessero strappato un figlio alla madre. Ammetto che, quella volta, rimasi molto colpito anch’io”. Ma la lontananza non spegne i grandi amori, e così fu. Baggio, infatti, restò per sempre legato a Firenze e ai colori viola, suscitando non pochi malumori tra i suoi nuovi tifosi. Poi, negli anni ‘90, come non ricordarsi di Fiorentina-Juventus 3-0. Nei viola giocava un certo Re Leone, e il terzo gol fu uno splendido tiro di Anselmo Robbiati al 34’ del secondo tempo, con un colpo da biliar/Lor.Mos. do di sinistro.
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tevan Jovetic sempre più al centro del mercato. Sarà lui, sembra, l’obiettivo estivo della Juventus, che si prepara a una lunga trattativa. E anche dal Montenegro arrivano voci che vorrebbero il gioiellino viola, nella stagione 2012/2013, lontano da Firenze, dopo il suo prolungamento di contratto. Le offerte ci sarebbero già, e superiori ai trenta milioni di euro. Sterline, soprattutto, visto che offerte vicine ai quaranta milioni sembrano pronte dalle due squadre di Manchester e dal Chelsea. I top club hanno spedito i loro osservatori alle partite interne della Fiorentina solo per lui, Stevan Jovetic, che intanto continua a far innamorare la città a suon di gol. Un giocatore, anzi un campione, che si fa apprezzare non solo per le sue reti, non solo per il suo talento, ma anche per l’empatia con i ragazzi di Firenze. “L’ho incontrato, avevo la sua maglia, l’ho rincorso ma lui è salito in casa sua - racconta un giovane calciatore di una società di Campo di Marte - poi lo abbiamo visto e lo abbiamo salutato. Questo è il risultato – sorride – ecco la maglia autografata”. Un campione di cui Firenze non si vuol privare. In poco tempo, Jovetic sta diventando una bandiera della Fiorentina. E per Firenze avere una bandiere è (quasi) come vincere uno scudetto. La maglia è la maglia. Al momento la società ha risposto “no” alle offerte arrivate per il montenegrino, e la città spera che continui a farlo. Ma dove è sbocciato il talento di questo giovane veterano? Jovetic inizia la carriera a Podgorica, nel 2000, con la maglia del Mladost, dove mette in mostra le sue qualità tecniche, tanto da venir presto considerato uno dei maggiori talenti del calcio montenegrino. Nel 2003 passa al Partizan Belgrado, dove fa una brevissima esperienza nelle selezioni giovanili prima di arrivare in prima squadra. Nell’aprile 2006 diventa il sesto giocatore più giovane in assoluto a esordire nella massima divisione del campionato di calcio serbo contro il Voždovac, a 16 anni. Nell’agosto del 2007, ancora minoren-
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Marzo 2012
basKet. Intanto si gettano le basi per il futuro. A tu per tu con il ds Jacopo Del Lungo
Obiettivo salvezza per la Brandini-Claag Simone Spadaro
potrebbero vestire la maglia biancorossa nel futuro prossimo. Molti sono sul taccuino di Del Lungo che, però, mantiene il riserbo, altri nomi vengono fuori da voci sottocanestro. Si parla di Mario Gigena, esperta ala del 1977, ora a Fabriano; Andrea Colli, ala di due metri del 1988, oggi a Verona; Daniele Demartini, play di ventiquattro anni in forza alla Virtus Bologna. E ancora di Francesco Quaglia, ventiquattrenne, anche lui con i felsinei; Jakub Wojciechovski, ventitré anni, ala centro della Benetton Treviso, e German Scarone, 37 anni, play italo-argentino con un curriculum di tutto rispetto, avendo già vestito le maglie di Mens Sana Siena, Virtus Bologna e Scavolini Pesaro. Oggi Scarone è a Piacenza, ma gradirebbe molto dare una mano alla Brandini-Claag. Sarebbe il giocatore esperto che serve ai gigliati per poter fare il salto di qualità. Su di lui pesano solo le condizioni fisicoatletiche. Comunque, il lotto dei giocatori è ricco e la piazza fiorentina è molto gradita. “Chiediamo poi maggiore tranquillità – conclude Jacopo Del Lungo – anche per quel che ruota attorno alla società. Vogliamo alcune certezze per poter avere la possibilità di realizzare il nostro progetto”. Che, senza alcun dubbio, è molto ambizioso.
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arà difficile evitare i play out per la Brandini-Claag Firenze Basket ma, mentre si farà di tutto per scongiurare la retrocessione, si pensa già al futuro. Sono già in corso contatti con giocatori che potrebbero essere utili per la prossima stagione. Sia giovani che possano sposare il progetto in tempi più lunghi che giocatori più esperti in grado di dare una sterzata alla squadra. “Quest’anno abbiamo già fatto un gran lavoro dal punto di vista societario – spiega il direttore sportivo dei biancorossi, Jacopo Del Lungo – e l’obiettivo rimane quello di salvarsi. Siamo rammaricati del fatto che almeno cinque partite le abbiamo perse per poco. Avremmo potuto avere una classifica migliore. L’infortunio a Rabaglietti, inoltre, ha complicato ulteriormente la situazione. Ci manca l’esperienza. L’obiettivo, per quest’anno, è far crescere questo gruppo in tranquillità”. Ma, intanto, si stanno già buttando le basi per il futuro. “Il presidente Luca Borsetti sta lavorando per quanto riguarda le sponsorizzazioni e il rafforzamento della società sotto tutti i punti di vista, da parte mia ho iniziato a prendere contatti con i vari procuratori e ci stiamo attrezzando. Vogliamo allestire una squadra che possa ben figurare nella Divisione Nazionale A – prosegue Del Lungo – anche il prossimo anno. Il nostro piano era triennale. Un campionato dove l’obiettivo era la salvezza, quello attuale, un campionato tranquillo dove poter crescere, il prossimo, e uno per tentare la promozione, fra due anni”. E proprio per centrare questo obiettivo si stanno rincorrendo tanti nomi. Almeno sette sono coloro che
Palla Ovale. Un inizio difficile, poi uno sponsor importante e alcuni rinforzi
Riprende la “marcia” del rugby fiorentino
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opo un inizio travagliato per la mancanza di sponsor e la non permanenza in squadra di Dean Cummins, tornato in Nuova Zelanda dopo un infortunio alla caviglia che lo ha fatto dannare (sembrava quasi guarito per i medici), è tornata la luce sull’ovale fiorentino. Prima è arrivato uno sponsor importante, l’Aeroporto di Firenze, poi l’acquisto del giovane pilone laziale Mirko Rapone e il rientro in squadra dell’argentino Marcelo Segundo. Mirko, classe ‘91, è un nazionale Under 20 da 121 kg per 188 cm. Nato a Colleferro e cresciuto nelle giovanili del Segni, Mirko proviene da L’Aquila Rugby dopo aver militato nel Parma e nei Crociati, ed
è considerato un talento dal futuro assicurato. “Dopo tante vicissitudini ce l’abbiamo fatta, sono contentissimo. Non vedo l’ora di cominciare a giocare e poter dimostrare sul campo quello che valgo. Riguardo la società devo dire che a livello rugbistico non mi aspettavo una squadra così motivata. Conoscevo poco il Firenze e sono rimasto veramente esterrefatto dal cuore che hanno i ragazzi e dell’organizzazione che c’è in questa società. A livello di città, Firenze è bellissima, si sta molto bene”, aveva detto al suo arrivo. E ora Firenze, sistemate le problematiche, sta tornando a marciare a un rit/L.M. mo da prima della classe.
PallanuOtO. Lapi protagonista agli Europei
L’Allegra d’oro. In azzurro
L
a pallanuotista d’oro. Allegra Lapi da Bagno a Ripoli, attaccante della Menarini Fiorentina Waterpolo, è stata protagonista, col Setterosa, dell’oro europeo di pallanuoto. Vincere un europeo con la nazionale azzurra non è da tutti e la soddisfazione per questo trionfo scorre ancora nelle vene. “Ero assente dal giro azzurro dal 2006, l’anno in cui vincemmo l’argento agli Europei di Belgrado – racconta Allegra Lapi – e adesso tornare in azzurro e vincere è stato il massimo. Ci siamo preparate per due settimane e abbiamo dato il massimo dalla prima all’ultima gara. Eravamo tutte consapevoli di poter centrare l’obiettivo. Posso dirlo? È stata una vera vittoria del gruppo. Eravamo 13 tigri con una gran voglia di portarci l’oro a casa. Nella finale – continua - sono stata in panchina ma ho vissuto, lo stesso, tremila sensazioni in un istante. Questo mio primo oro europeo è stato un vero e proprio crescendo di sensazioni indescrivibili, con il vibrante successo contro la Russia che ci ha aperto la strada per la finalissima”. Un gol contro la Spagna, una doppietta alla Germania, poi Allegra è stata la protagonista assoluta del match contro l’Olanda,
allegra lapi
quando ha segnato quattro reti che hanno proiettato le azzurre in semifinale. Paradosso incredibile, il titolo europeo non le qualifica a Londra 2012: il pass per le Olimpiadi andrà conquistato nel torneo preolimpico di Trieste, dal 15 al 22 aprile. “Sono laureanda in Farmacia – dice di sé Allegra – e mi mancano solo due esami e la tesi. Sono due gli obiettivi che mi sono posta nel prossimo futuro: le Olimpiadi e la laurea. Spero di poter realizzare entrambi questi desideri velocemente. Abbiamo capito di essere forti. A Trieste ripartiremo da zero ma abbiamo tutta la consapevolezza di poterci /Sim.Spa. qualificare”.
sport nel Chianti
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VOLLEY. Da S. Casciano a Forlì. “Questa esperienza può farmi crescere”
L’APPUNTAMENTO. Partita la 18esima edizione
Lisa Cheli, un talento in “fuga” Il Trofeo del Chianti
diventa “maggiorenne” “F
Lisa Cheli
con le compagne di squadra
Carlo Marrone
L
a favorita per la promozione resta sempre Il Bisonte San Casciano. C’è poco da dire e da commentare. Insieme a San Mariano è la squadra da battere. Le nuove arrivate sono giocatrici fortissime, in grado di rimpiazzare chi è andato via. Tra cui Lisa Cheli, che ha iniziato una nuova avventura lontano da San Casciano. Lisa, come si trova una fiorentina doc come te in “terra straniera”? Sono espatriata nella terra della pallavolo. È un’esperienza che sicuramente mi può aiutare a crescere. Vorrei sottolineare, veramente, che sono contenta di poter crescere qui a Forlì. Scusa la sincerità, dispiace a noi
la tua partenza. Cosa mancava in Toscana? L’Emilia Romagna è sempre stata la terra della pallavolo, quindi posso solo migliorare. La Toscana di tante pallavoliste, è diverso... Cosa hai trovato a Forlì? Mi stanno dando grande fiducia ed era proprio questo che mi mancava. Forse il fatto di non puntare tanto sui giovani è il punto che capivo meno. Ci sono società che lo fanno ma sono poche, e molte che non pensano che il futuro siamo noi. Ed è una grande pecca questa: quindi ciao Toscana! Un’altra conterranea, Veronica Angeloni, è in Russia a giocare. Se fossi una scienziata si potrebbe dire “fuga di cervelli”, così “fuga di talenti”... Veronica Angeloni, infatti, è partita per la “gelida” Russia,
destinazione Odintsovo. Una delle giocatrici italiane più amate dagli appassionati di pallavolo (ma anche da tanti maschietti...) ha fatto le valige ed è scappata lontano, dopo che Conegliano si è ritirata a metà campionato. Cosa sta succedendo alla pallavolo italiana, Lisa? Non mi paragono a Veronica in niente, ma tutto questo fa riflettere. Anzi, deve far riflettere tutto il movimento italiano della pallavolo. Largo ai giovani, alle atlete prodotte dai vivai e maggior attenzione a non perdere gli sponsor in un un momento così difficile. Ripeto: largo ai giovani! Saresti pronta anche tu a fare le valige per un paese lontano come la Russia? No, lo ripeto, sto bene a Forlì. Comunque... un bacione a Firenze e al Chianti.
inalmente maggiorenne”: si potrebbe salutare così la diciottesima edizione del Trofeo del Chianti fiorentino. Diciotto anni di corse campestri, giri di campo e gol con le mani, per cinque mesi di competizione, da fine febbraio a giugno, per i ragazzi delle scuole medie di sei comuni del territorio: Bagno a Ripoli, San Casciano, Barberino e Tavarnelle Val d’Elsa, Greve in Chianti, Impruneta. Nella zona chiantigiana questa manifestazione è una delle più importanti dal punto di vista sportivo, ed è grazie alla sempre meticolosa organizzazione di Giordano Gori, dell’associazione sportiva “Atletica Impruneta e Firenze”, se la manifestazione si può rinnovare di anno in anno. Leggendo i resoconti dei ragazzi viene voglia di scoprire cos’è che rende questo trofeo di provincia un appuntamento così importante. Semplice: l’agonismo non è buono se presentato ai ragazzi come unico fine di una gara, ma diventa una bella esperienza se fatto intendere come energia positiva per raggiungere un traguardo. L’anno scorso furono circa i seicento gli iscritti alle com-
petizioni e, per quest’anno, il numero dovrebbe ancora salire. E chissà se, in questa diciottesima edizione, la scuola Ippolito Nievo di San Casciano riuscirà nuovamente a far man bassa di premi nella corsa campestre, o se la scuola Milani di Tavarnelle e la Primo Levi di Impruneta riusciranno a soffiarle il ruolo di protagonista? Le competizioni sono iniziate a fine febbraio con le prime partite del campionato di pallamano, mentre tra marzo e aprile ci saranno le gare di atletica leggera. Poi, con il bel tempo, inizierà la stagione del baseball: a giugno è in programma la premiazione /C.M. finale.
l’inteRvista. Il 28 marzo, all’Obihall, Alessandro Mannarino presenterà il suo ultimo album
Il romano amico dei minatori grossetani Giovane ma già apprezzato in tutta la penisola, il cantautore sta facendo
the saRtORia
parlare di sé ben oltre i confini della capitale. ora torna in Toscana per
Dal cibo alla moda in un unico spazio
la seconda volta, dopo il concerto estivo a fiesole. Prima, però, si racconta a Il Reporter: dall’amore per i teatri a quello che spera di fare da “grande” Ludovica V. Zarrilli
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n enfant prodige del pentagramma, così l’hanno definito in molti. Una di quelle voci, con quelle storie da raccontare e quello charme un po’ bohemien, che forse mancavano dai tempi del primo Vinicio Capossela. Alessandro Mannarino, classe 1979, sta mietendo vittime tra gli appassionati di musica d’autore, convincendo con i suoi brani un po’ scanzonati ma sempre accorti e profondi anche i critici più scettici. A Firenze arriva il 28 marzo, all’Obihall, dove presenterà le canzoni del suo secondo disco, Supersantos, che già avevano riscosso un gran successo la scorsa estate al Teatro Romano di Fiesole. Da romano doc, com’è il suo rapporto con Firenze e la Toscana? Sempre molto molto buono, il concerto a Fiesole dell’estate passata lo ricordo come uno dei più belli in assoluto. In più ho vari amici in Toscana, c’è una locanda speciale a Montemerano in provincia di Grosseto a cui sono molto legato, ho una bella amicizia col coro dei minatori di Santa Fiora che ho conosciuto grazie a Simone Cristicchi. Devo dire che professionalmente parlando gli organizzatori dei miei concerti in Toscana sono veramente in gamba. Ma, soprattutto, sono cresciuto ascoltando i Litfiba. Ieri al Teatro Romano, oggi all’Obihall: quali sono i luoghi dove un giovane cantautore ama esibirsi? I teatri sono bellissimi, amplificano i sentimenti e le emozioni. Poi ci sono i grandi spazi, dove l’atmosfera è completamente diversa. Comunque credo di preferire situazioni non dispersive. Poi però penso che il ristorante dove vai a cenare sia importante, ma prima ancora servono appetito, ingredienti buoni e una bella compagnia. È stato etichettato come una sorta di Trilussa della musica. Canta in romano senza dimenticare di dare quel guizzo sagace e allo stesso tempo profondo ai pezzi. Da cosa prende ispirazione?
Dal mondo che vivo, dalle esperienze che faccio, dai libri che leggo. Quando ha deciso che la musica sarebbe diventata la sua strada? A sedici anni, quando ho cominciato a suonare e a scrivere canzoni, ci ho fatto un pensiero. Dopo quattro anni ero completamente rapito dalla faccenda, quattro anni più tardi suonavo sempre, in giro, ovunque capitasse. Non sono andato a ritirare il diploma di laurea. Cinque
anni dopo ho registrato il mio primo disco. Ad oggi non ho ancora ritirato la laurea. Come si immagina tra dieci anni? E quali sono i progetti musicali per il prossimo futuro? Mi immagino di essere cresciuto, di essere più responsabile e meno incasinato di oggi, di avere dei figli e di avere capito alcune delle cose che oggi non capisco. I progetti musicali sono una colonna sonora e il prossimo disco.
la KeRMesse. Riecco “Taste”, con suggerimenti, strumenti e incontri ad hoc
La Leopolda apre le porte ai gourmet G
ourmet di tutto il mondo, unitevi! Alla Stazione Leopolda torna, per il settimo anno consecutivo, “Taste”, la kermesse che mette il gusto al centro dell’attenzione. Eventi, novità, presentazioni, racconti e tutto quello che ruota attorno al mondo della buona cucina per tre giorni, dal 10 al 12 marzo, avrà come casa la stazione nei pressi di Porta al Prato, che per l’occasione si vestirà di tutto punto, per trasformarsi in un salotto per gourmand. Un evento imperdibile per gli appassionati di mangiare e star bene, dove si danno appuntamento i migliori operatori internazionali dell’alta gastronomia, ma anche il sempre più vasto e appassionato pubblico dei foodies. Cinque le sezioni in cui la kermesse è suddivisa, per meglio individuare le aree di interesse. Tour è il percorso alla scoperta e all’assaggio dei prodotti di 250 aziende, selezionate tra le produzioni di nicchia e d’eccellenza provienienti da tutta Italia. Tools accompagna i visitatori tra gli strumenti dello chef, ma anche quelli di chi ama stare tra i fornelli, tra oggetti di food & kitchen design, capi di abbigliamento, attrezzature e proposte innovative per la cucina. Non può
mancare all’appello uno Shop, vero e proprio department store di cibi esclusivi, dove sarà possibile acquistare tutto ciò che viene assaggiato durante il tour, ma anche ciò che ancora manca all’appello in una cucina degna di essere chiamata tale: oltre 1.500 prodotti in catalogo per più di 21mila pezzi venduti la scorsa edizione. Ma, se è vero che cucinare non significa solo fare esperimenti tra un fornello e l’altro, non può non esserci un Ring dedicato agli incontri, un’arena cultural-gastronomica orchestrata da Davide Paolini, il “Gastronauta”. Qui i protagonisti del mondo del cibo si sfideranno sui temi più caldi legati alla tavola contemporanea. In più, un ricco programma di eventi - mostre fotografiche, presentazioni di libri, gare di cucina - organizzati da Pitti Immagine e dagli espositori, accenderà i riflettori sui protagonisti del mondo del gusto. Dulcis in fundo c’è Fuori di Taste, il programma off del salone che accende la città e i suoi luoghi d’eccezione con cene e degustazini a tema, spettacoli e performance creative, eventi e modi nuovi di presentare il /C.G. cibo di qualità. Insomma, non resta che dire... buon appetito.
C’
è chi l’ha definito concept space, e chi multi-tasking. Secondo Paolo Manciocchi, art director di ThesARToria, è più “una succursale della discarica di Case Passerini, data la quantità di roba diversa che si trova accatastata dentro. E’ pur vero che può essere utilizzata per tutto, dalla cena con amici che sembra fatta a casa ma non lo è alla presentazione di un libro, dalla mostra al set fotografico fino a una sfilata”. Fughiamo ogni dubbio intanto; ThesARToria non è mai stata una vera e propria sartoria. Sì, il nome richiama tutto quello che è costume e cucito, ma il discorso in realtà è molto più ampio. Lo spazio nasce come un omaggio a tutto ciò che è fatto con le mani, artigianale. Ma come si è evoluto questo spazio creativo in una piccola stradina del centro com’è via San Zanobi? “E’ nato tutto per gioco, – continua Paolo – anticamente qui si trovava uno studio di grafica, prima ancora una piccola fabbrica, poi un laboratorio orafo e scuola di danza. La Fake Factory, attiva nel settore di video design e arte contemporanea rilevò lo spazio e a luglio del 2011 ci chiamò per sentire se avevamo idee su come sfruttare questo posto, troppo grande per adibirlo solamente a studio”. ThesARToria fondamentalmente è un parco giochi; il set fotografico viene usato regolarmente per i fini più disparati. “E’ uno spazio di formazione dove vogliamo attivare a breve una serie di corsi e workshop (trucco, acconciatura, modisteria, sartoria), è uno spazio di incontro dove ogni 15 giorni mi diverto a cucinare per chiunque voglia venire a passare del tempo insieme e magari partorire progetti culturali”. “Quando l’ho creata, insieme a Diana Ferri, che si occupa più della parte moda, fashion, costume l’ho pensata come un porto di mare, uno spazio più aperto possibile, dove poter coinvolgere con facilità fotografi, designer, architetti, costumisti o semplici curiosi. Anche sul fronte web vorrei fosse recepito così. Adesso abbiamo sì un sito, ma è statico, e il pubblico può solo ricevere informazioni, non parteciparvi; è per questo che stiamo mettendo su un sito internet gestito come un blog per avvicinare la gente e fare in modo che siano loro a intervenire sulle nostre attività”. “Non ci fermiamo solo a via San Zanobi; ultimamente abbiamo creato degli abiti per una ditta tedesca che produce tessuti che sono stati poi esposti in occasione di Pitti Uomo in uno spazio in via dei Fossi, il “10 Rosso”. E visto che non sappiamo stare con le mani in mano, collaboriamo anche con la scuola di danza jazz contemporanea capitanata da Maria Bazzani per alcuni eventi”. ThesARToria collaborerà anche al progetto “non sono clandestino” di Mark Abouzeid, /G.S. che diventerà una mostra fotografica.
cultura
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tRadiziOne. Fino al 1750, a Firenze, il primo giorno dell’anno corrispondeva con l’Annunciazione
Capodanno? Si festeggia il 25 marzo Caterina Gentileschi
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on tutti lo ricordano, qualcuno cerca di andare indietro con la memoria e qualcun altro, a vedere gli sbandieratori in piazza della Signoria e il mercato in piazza Santissima Annunziata, si trova catapultato nel bel mezzo di una festa che non sa di preciso quali radici abbia. Per fugare ogni dubbio e raccontare una volta per tutte la genesi di una ricorrenza made in Florence, spieghiamo qual è la genesi del Capodanno fiorentino, che da secoli si festeggia il 25 marzo. La nascita di questa festa - che ha continuato a essere celebrata ufficialmente come il primo giorno dell’anno fino a tempi relativamente recenti e anche a dispetto dell’entrata in vigore del calendario gregoriano nel 1582, che fissava l’inizio dell’anno al primo di gennaio - affonda le radici nella tradizione cattolica della città di Florentia e al suo legame con la vergine Maria, strettissimo fin dall’antichità. Il 25 marzo, infatti, corrisponde alla data della visita dell’arcangelo Gabriele a Maria, che le diede l’annuncio della nascita di Cristo e che quindi corrisponde, in un certo senso, al “concepimento” di Gesù, esattamente nove mesi prima del parto. Ecco svelato l’arcano del Capodanno fiorentino, in occasione del quale, secondo la tradizione, arrivavano in città migliaia di persone dal contado, che si riversavano in piazza Santissima Annun-
ziata, dove si venerava (e i credenti la venerano tutt’oggi) l’immagine dell’Annunciazione nella quale il volto della vergine è stato, secondo la leggenda, dipinto dagli angeli. Probabilmente è questo il motivo per cui, anche a distanza di così tanti anni, si continua ad allestire un mercato nella piazza del centro. La stessa fiera doveva essere approntata già intorno al Trecento con la frutta e la verdura che servivano al sostentamento dei pellegrini, insieme ai fiori, alle candele e agli ex voto che venivano portati all’interno della basilica per celebrare l’occasione speciale. La tradizione dettata dal caparbio governo fiorentino andò avanti a lungo, anche a dispetto dell’editto che invitava a seguire l’anno gregoriano, e solo 168 anni più tardi, nel 1750, il granduca Francesco II di Lorena impose ai fiorentini di tarare le proprie abitudini su quelle del resto del mondo, riconoscendo nel primo giorno di gennaio il capodanno ufficiale. La notizia sconvolse la cittadinanza a tal punto che ancora oggi, sotto la Loggia dei Lanzi, è ben visibile una lapide che ricorda il momento del cambiamento. Nonostante ciò, ancora oggi a Firenze il capodanno della città continua a essere celebrato. Magari non tutti lo ricordano, magari non tutti capiscono il perché di trombe, cori e sbandieratori in piazza. Ma Firenze, lei sì che se lo ricorda. Non c’è dubbio.
In barba all’editto del 1582, che sanciva l’entrata in vigore del calendario gregoriano, la città del giglio ha continuato a celebrare una ricorrenza tutta sua, con una fiera e un fiume di pellegrini
PalazzO stROzzi. In mostra le opere dei maestri che soggiornarono nel Belpaese
I pittori americani che amarono l’Italia I
forti legami fra vecchio e nuovo continente, nell’anno in cui si celebra il quinto centenario dalla morte di Amerigo Vespucci, sono alla base della mostra ospitata al piano nobile di Palazzo Strozzi fino al 15 luglio, curata da Carlo Sisi e Francesca Bardazzi. La mostra vuol studiare il rapporto dei pittori impressionisti americani con l’Italia e in particolare con Firenze a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo sino ai primi del XX. Il flusso di artisti americani verso l’Europa ebbe un notevole incremento dopo la fine della guerra di Secessione nel 1865, e fu costante fino all’inizio del Novecento. Centinaia di pittori approdarono a
Parigi e in Francia, altri studiavano in Germania. Anche l’Inghilterra, l’Olanda e la Spagna erano mete ambite. L’Italia rappresentava un polo di attrazione irrinunciabile per la gran parte di essi. Firenze, Venezia e Roma, per tradizione secolare, erano al centro del Grand tour ed erano luoghi mitizzati da coloro che volevano conoscere e studiare l’arte del passato, oltre a esercitare un forte fascino per il clima, il paesaggio, l’atmosfera, la gente. Per la prima volta, dopo le recenti mostre tenute in Francia e Inghilterra, in cui si è esplorato il rapporto degli artisti americani con quei paesi, saranno esposte le opere dei pittori americani
che accolsero il linguaggio impressionista e che soggiornarono in Italia. Nella mostra saranno rappresentati pittori che, pur non aderendo in maniera esplicita al nuovo linguaggio, furono maestri fondamentali per le generazioni più giovani: Winslow Homer, William Morris Hunt, John La Farge, $omas Eakins. Seguiranno i grandi precursori come John Singer Sargent, Mary Cassatt e James Abbott McNeill Whistler, che vantavano una forte componente cosmopolita. Il centro dell’esposizione sarà costituito dalle opere di artisti qualitativamente notevoli, e degni di essere conosciuti, che /B.B. soggiornarono a Firenze.
stROzzina. Fino al 15 luglio nell’area dedicata al contemporaneo arriva l’esposizione che guarda al futuro
Sogni e aspirazioni dei nuovi artisti “made in Usa” E
siste ancora oggi il sogno americano? A svelarlo, a suo modo, è “American Dreamers. Realtà e immaginazione nell’arte contemporanea americana”, mostra in programma alla Strozzina fino al 15 luglio. Un viaggio negli Stati Uniti, lo stesso paese che dall’11 settembre 2001 ad oggi ha visto cadere le proprie certezze di invulnerabilità e sicurezza. Allo stesso tempo, tuttavia, uno spirito di ottimismo, una capacità di immaginazione, una volontà di credere sempre in un futuro a lieto fine attraverso il lavoro e nell’esaltazione dei valori di libertà e uguaglianza di opportunità sono rimasti centrali nell’idea stessa di essere americani e di un sogno americano: una promessa di successo e felicità continuamente alimentata dall’immaginario hollywoodiano e dall’estetica delle campagne pubblicitarie delle grandi multinazionali. Fuggire dalla realtà diviene un modo per combattere la difficoltà del presente: una rottura psicologica con la realtà o la creazione di un’alternativa mi-
gliore diventano strategie per fuggire da minacce concrete come gli alti tassi di disoccupazione, la situazione finanziaria internazionale, le previsioni apocalittiche sull’ambiente. Gli undici artisti americani coinvolti nella mostra (Laura Ball, Adrien Broom, Nick Cave, Will Cotton, Adam Cvijanovic, Richard Deon, Thomas Doyle, Mandy Greer, Kirsten Hassenfeld, Patrick Jacobs, Christy Rupp) ricorrono alla fantasia e all’immaginazione per attuare una rilettura personale della realtà o addirittura una fuga da essa, tramite la costruzione di mondi paralleli alternativi che esplicitamente rifuggono la “vera” realtà. Alcune opere condensano l’essenza del reale in sistemi miniaturizzati, altre si espandono nello spazio creando mondi in cui lo spettatore si potrà immergere, altre ancora si nutrono di immagini oniriche e fantastiche o riflettono su temi simbolici come la casa o la famiglia, ancora oggi centrali nella costruzione del /B.B. mito dell’American way of life.
segnalazioni a redazione@ilreporter.it
iRlanda in festa. In uscita il disco della band che diffonde la musica celtica in Italia
Un compleanno a suon di ninne nanne Ludovica V. Zarrilli
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inna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do... Come si addormentano i bambini del terzo millennio se le mamme non ricordano più i vecchi stornelli, da bisbigliare cuore a cuore vicino alle culle dei piccini? Da qui sono partiti i Whisky Trail, celebre band fiorentina che da trentasette anni a questa parte fa della musica irlandese una vocazione, per dare vita al loro nuovo disco. Un disco che non è propriamente un album dei loro, ma un tributo al cuore e all’anima del gruppo, Giulia Lorimer, che quest’anno spegne 80 candeline e continua - con una grinta e una passione invidiabili - a dare voce ai Wisky Trail, a suonare il violino e a ballare tra palcoscenico e pubblico al suono di flauti e arpe celtiche. Nana’s Lullabies - questo il titolo del cd che uscirà in occasione dell’edizione annuale di Irlanda in Festa, dal 13 al 17 marzo all’Obihall - è una raccolta di nenie provenienti dai vari Paesi del globo, dagli Stati Uniti alla Scozia, dall’Irlanda alla Norvegia fino alla nostra Italia, da cui provengono le balie che hanno accudito i bambini
la FormaZioNe dei
WhisKY trail
al completo
In occasione del festival i Whisky Trail presenteranno la raccolta “Nana’s Lullabies”, per celebrare gli ottant’anni di Giulia Lorimer, voce e anima del gruppo fiorentino
della famiglia Lorimer. “Un giorno mia nipote mi scrisse - spiega Giulia Lorimer, che ha cinque tra fratelli e sorelle, undici figli e ben 22 nipoti chiedendomi quale ninna nanna potesse cantare alla sua bambina”. E da lì è nata l’idea di creare una raccolta che desse spazio alle canzoncine di tutti i Paesi in qualche modo vissuti dalla cosmopolita famiglia Lorimer, che nel Novecento ha attraversato gran parte del globo. “Mi ha aiutato tutta la famiglia, mi hanno mandato filastrocche e ninna nanne”. Il risultato sono canzoni che rubano l’anima e riportano in auge tempi andati, “il tutto reinterpretato in chiave Whysky Trail”, racconta Stefano Corsi, altra colonna portante del gruppo. “Una delle canzoni - continua Giulia - è stata rimasterizzata mettendo insieme le voci di mia madre, oggi scomparsa, la mia e quelle di una delle mie figlie e di una nipote, in una sorta di canto transgenerazionale”. In occasione di Irlanda in festa la band presenterà anche la ristampa di uno dei suoi dischi più famosi, “The great Raid”, e si esibirà sul palco insieme a due amici di vecchia data, Vincenzo Zitello, il più importante suonatore di arpa celtica in Italia, e Andy Irvine, fondatore del gruppo musicale Planxty.
agenda
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l’iniziativa A teatro Kore. la ragazza indicibile dal 20 al 25 marzo
teatro della Pergola
La Fondazione Teatro della Pergola affianca la produzione del nuovo spettacolo di Virgilio Sieni, al prossimo debutto in prima nazionale proprio a Firenze il 20 marzo, per valorizzare una delle realtà produttive più consolidate del territorio e per rinnovare la tradizione di un dialogo trasversale tra le arti. Kore si ispira al testo del filosofo Giorgio Agamben La ragazza indicibile dedicato al mito di Persefone. Un manifesto sulla femminilità, ma anche l’impulso a superare tutto ciò che è umano lasciando intravedere il viaggio ininterrotto dell’uomo. Madoff 30 e 31 marzo
teatro everest In questo monologo scritto a quattro mani, il Bernard Madoff immaginato da Patrick Duquesne e Dimitri Frosali si confessa. Solo e abbandonato nella sua cella, vorrebbe sapere cosa non ha funzionato: eppure il gioco che aveva messo a punto era infallibile. Ma mentre parla, ci fa scoprire le vere intenzioni del suo gesto… La sua vita è cambiata in un attimo, proprio quando era all’apice della ricchezza e della gloria. Un bug nel suo codice genetico? Una depressione borsistica inattesa? Non si sa, ma comunque, ad un tratto, l’universo di questo principe della finanza si rivelò fittizio e sopravvalutato.
temporanea con le sue passioni e le sue contraddizioni. In un viaggio a ritroso, dalla silenziosa e dolente solitudine al fragore e al clamore delle pagine composte e percorse in tutta una vita.
(tastiere), Diana Winter e Chiara Vergati (vocalist).
In consolle
Dopo due anni di assenza dalle scene Laura Pausini ritorna con un nuovo disco dal titolo ‘Inedito’ uscito l’11.11.2011. L’album è stato anticipato dal singolo “Benvenuto” subito seguito dal secondo singolo “Non ho mai smesso”. Il tour partito da Milano lo scorso 22 dicembre sta riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo. Laura sarà impegnata per tutto 2012 che la vedrà protagonista assoluta dei più importanti palchi italiani e internazionali: tra le date in programma infatti sono previsti concerti a San Paolo in Brasile, Panama, Buenos Aires, e poi Vienna, Berlino, Parigi, Amsterdam… Un tour molto ricco e molto impegnato che giustificherà sicuramente questi due anni di assenza dalle scene musicali. Laura sarà in tour con la sua storica band capitanata da Paolo Carta alle chitarre e direzione musicale, i fratelli Emiliano e Matteo Bassi rispettivamente alla batteria e al basso, Bruno Zucchetti al piano e Roberta Granà con Gianluigi Fazio ai cori. Due le nuove figure che entrano a far parte della squadra di Laura: Monica Hill ai cori e Nicola Oliva alle chitarre.
local heroes 15, 22, 29 marzo
logic
Per il 15 marzo in programma due nomi particolarmente “freschi”. I fiorentini Esercito Ribelle, che presenteranno in anteprima il loro rabbioso esordio “Street Album” ed i capitolini Roma Underground, già capofila di una nuova generazione di mc della capitale. Il pretesto dei compleanni di Davide ed Andrea Mi, instancabili maneggioni di tutto quanto è “altra” musica nel territorio toscano, è invece una splendida scusa per ascoltarsi, nella serata di giovedì 22 marzo, l’ottimo funk proposto da Fonx e Pzzo. Scusa peraltro non necessaria data la riconosciuta esperienza della coppia, autori di una celebre one night pisana, “Black Friday” e dj per lo show radiofonico “Ritmo”. L’ultimo appuntamento del mese (giovedì 29) è dedicato all’etichetta Fresh Pump che questo mese presenterà due nuovi nomi: Dolo e Big Nooze. A fare gli onori di casa spetterà come al solito a Pumpy Flex.
Spettacoli giorgia 13 marzo
nelson Mandela forum
torta al cioccolato 21 e 22 marzo
teatro Puccini Un’attrice e un pianista si confrontano, si misurano, si accordano come due strumenti. Sulla scena vuota solo qualche leggìo. Fra un valzer di Schubert e un preludio di Chopin emergono, come brani di un concerto, memorabili personaggi femminili, intensi, commoventi e nello stesso tempo esilaranti. Non si fa in tempo ad affezionarsi alle sorti di Betta, alla ricerca di un gesto d’attenzione che la faccia sentire amata, uscita dalla penna di Linda Brunetta, che si trasforma in zia Ermelinda, in nonna Alfonsa, nella maestra d’asilo di “Casalinghitudine” dal libro di Clara Sereni. Tante figure di donne, eroine del quotidiano in cui ogni donna trova un pezzetto di sé. Mi chiedete di parlare 27 marzo/1 aprile
teatro della Pergola
Monica Guerritore è Oriana Fallaci nell’omaggio ad una donna che ha scritto la cronaca della storia con-
Giorgia ha ideato lo show del nuovo tour partendo dalla musica, con un’attenzione particolare verso i suoni del nuovo disco. Per il pubblico quasi due ore di concerto con una scaletta che non mancherà di sorprendere: le nuove canzoni dell’album ‘Dietro le apparenze’ eseguite per la prima volta dal vivo e sicuramente ‘classici’ come Di sole e d’azzurro, Gocce di memoria, Come saprei. Un concerto pop con una base funkyblack sostenuta da una band con un’energia pazzesca capeggiata dall’insostituibile Sonny Thompson (basso, voce e direzione musicale), Mike Scott (chitarre), Mylious Johnson (batteria), Claudio Storniolo (piano e tastiere), Gianluca Ballarin
laura Pausini 18 e 19 marzo
nelson Mandela forum
(tastiere) e ancora alla chitarra Simon Townshend, fratello del leggendario chitarrista di The Who, Pete Townshend.
Note e parole per il Risorgimento
Cesare Picco 27 marzo
teatro Puccini Blind Date, un inaspettato appuntamento al buio con la musica. Un concerto unico nel suo genere, dove il pubblico potrà ascoltare la musica creata durante il concerto, da Cesare Picco, nell’oscurità più totale. Ascoltare in questo modo la musica di Cesare Picco porta a stravolgere l’uso comune dei sensi; perdendo gli abituali punti di riferimento ci si scopre inaspettatamente più pronti a recepire altre sensazioni, a scoprire nuove condizioni di ascolto personale. Blind Date, oltre a essere un concerto in cui la musica nasce nel buio, totalmente improvvisata dall’artista, unico nel suo genere, è un’esperienza che porta l’ascoltatore dritto al centro della musica e di se stesso. E’ un’occasione per emozionarsi, abbandonare i propri timori ed entrare in una nuova dimensione: il buio. fiorella Mannoia 28 marzo
nelson Mandela forum
Roger daltrey 20 marzo
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l Conservatorio “Luigi Cherubini” ha organizzato anche quest’anno “Vetrina di libri”. Un rilievo speciale sarà riservato alla presentazione di due pubblicazioni: “La musica nel Risorgimento” di Raffaello Monterosso, ristampa in occasione del 150° anniversario dell’Unità nazionale, edizioni Logisma, e “Addio mia bella, addio… la storia del Risorgimento tra parole, immagini e musica”, di Anna Lanzetta. Relatori, per il libro di Monterosso, Maria Adelaide Bartoli Bacherini, già responsabile della Sala Musica della Biblioteca Nazionale, e Marcello de Angelis, docente di Storia della Musica all’Università di Firenze e presidente della commissione scientifica “Accademia Florentia Mater”, cui si deve la riedizione e la cura del testo. Per l’opera di Anna Lanzetta, il direttore dell’Ansas Francesco Verzillo. Non a caso è stata scelta per questi due libri la data del 17 marzo (alle 17 a Villa Favard). Parteciperà la Filarmonica “V. Bellini” di Scandicci. L’incontro /B.B. sarà introdotto da Eugenio Giani.
il festival
teatro del Maggio Musicale fiorentino Roger Daltrey, voce e icona di The Who, annuncia un tour europeo nel quale eseguirà dal vivo dall’inizio alla fine la leggendaria opera rock della band, “Tommy”, un’impresa mai portata in scena nemmeno dagli Who medesimi. Oltre alla musica maestosa di Tommy, i fan ogni sera ascolteranno anche una selezione degli storici brani degli Who e altra musica composta da Roger Daltrey nel corso della sua straordinaria carriera. Contenuti video di grande impatto accompagnano la musica in quello che promette di diventare un’esperienza indimenticabile sia per i fan di vecchia data sia per i nuovi adepti, che hanno scoperto solo in anni più recenti THE WHO e Tommy, opera fra le più acclamate e simboliche del rock mondiale, un album letteralmente transgenerazionale che da decenni continua ad esercitare sul pubblico la medesima fascinazione. L’esperienza live di “Tommy” prenderà vita ogni sera sul palco nella vibrante complessità sonora creata da Roger Daltrey, accompagnato in questo progetto da una band composta da musicisti di assoluto rilievo: Frank Simes (chitarra), Scott Deavours (batteria), Jon Button (basso), Loren Gold
Conservatorio Cherubini
“O flos colende”
Santa Maria del Fiore e la musica sacra
Dopo il successo dell’album “Ho imparato a sognare”, del cd dvd live “Il tempo e l’armonia” e del tour acustico che l’ha vista protagonista per tutto il 2010, é uscito il 24 gennaio 2012 “Sud”, il nuovo disco di inediti di Fiorella Mannoia (pubblicato da Sony Music). Il lavoro vede collaboratori nuovi (Frankie Hi NRG, che firma “Non è un film”, cui la Mannoia accenna un rap) e storici come Ivano Fossati, autore delle musiche di “Se solo mi guardassi”. Luca Barbarossa firma invece “Luce”, mentre l’album si chiude con una rilettura del brano classico del repertorio di Astor Piazzolla “Vuelvo al sur”, riadattata come “Torno al sud”. “Quando l’angelo vola” e tutto l’album sono dedicati a Thomas Sankara, presidente del Burkina Faso assassinato nel 1987 dopo avere tentato di modernizzare il suo paese, rifiutandosi di pagare il debito con l’occidente.
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en sette appuntamenti, sei concerti e una santa messa celebrata dal Cardinale Arcivescovo Giuseppe Betori contrappuntata da musiche di Mozart, scandiscono il calendario 2012 di “O flos colende” (21 marzo - 17 settembre). L’appuntamento per il mese di marzo è fissato per il 21 (alle 21,15 nella basilica di Santa Maria del Fiore) con la proposta della grandiosa e stereofonica Messa sopra l’Aria di Fiorenza di Girolamo Frescobaldi, pagina legata a Firenze e sorta di emblema della famiglia de’ Medici: il motivo musicale che la percorre è infatti l’Aria di Fiorenza (detta anche Ballo del Granduca), brano celeberrimo che Emilio de’ Cavalieri aveva utilizzato nell’ultimo degli intermedi de La Pellegrina, durante i fastosi festeggiamenti per le nozze del Granduca Ferdinando I e /B.B. Cristina di Lorena, nel 1589.
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INCHIESTA SULLE “AUTO BIANCHE” E COSTO DELLE CORSE, LA PAROLA A UN TASSISTA Gentilissima redazione de “il Reporter”, vi contatto per aiutarvi a fare buona informazione riguardo al servizio taxi di Firenze. L’occasione mi si è presentata dopo aver letto l’ultima edizione con l’intervista, al riguardo, del vicesindaco Dario Nardella e con “l’inchiesta” “Ma quanto costa viaggiare in taxi”. Forse la miglior cosa dopo aver sentito i clienti è interpellare un tassista. Eccomi qua a vostra disposizione. Mi presento. Mi chiamo Santi Francesco, tassista dal Gennaio del 1995, la mia sigla Radio Taxi è MILANO 12 e sono socio dal ‘95 della cooperativa SO.CO.TA., Licenza Taxi del Comune di Firenze n°493. Non voglio entrare in merito all’intervista al vicesindaco con il quale mi confronterò nelle dovute stanze di Palazzo Vecchio, come ha sempre fatto la categoria dei tassisti. Ma voglio entrare nel merito dell’inchiesta “Ma quanto costa viaggiare in taxi”. Il primo esempio che riportate è: “il taxi che li ha accompagnati da Soffiano alla stazione di Santa Maria Novella gli ha scucito 26.8 euro”. Non è che il taxi (tassista) gli ha scucito ma gli è costato 26.8 euro. Perché come si può ben capire qualche fattore ha influito sul costo. Come? Faccio delle supposizioni. Visto che i clienti partono per una vacanza, magari hanno dei bagagli (costo 1 euro a bagaglio), magari hanno chiamato il taxi tramite Radiotaxi (diritto di chiamata 1.96 euro). Forse la chiamata è stata prima delle 6 del mattino (supplemento notturno automatico sul tassametro dalle 22 alle 6), forse è dopo le 6 ma in giorno festivo (supplemento automatico sul tassametro). Forse hanno fatto attendere il taxi per qualche minuto (il tassametro viene attivato dal tassista all’arrivo della destinazione di prelievo del cliente). Forse l’orario in cui hanno preso il taxi è in concomitanza con l’ingresso delle scuole, quindi traffico davanti alle stesse e venendo da Soffiano visto che non esi-
lettere
Marzo 2012
stono corsie preferenziali il taxi è nel normale traffico, e sia Via di Soffiano che Via Pisana non sono certo autostrade dove di norma si scorre che è una meraviglia. Poi c’è da attraversare l’Arno, dove sul Ponte alla Vittoria spesso c’è traffico che si immette sui Viali di Circonvallazione. O forse il tassista, vista la conoscenza della mobilità, decide di attraversare il Ponte Vespucci per poi arrivare al semaforo tra Orti Oricellari e Via della Scala, dove spesso non basta un turno di ROSSO ma si deve aspettare il secondo VERDE. O forse il tassista decide di attraversare il Ponte alla Carraia per poi fare Via del Moro dove basta il minimo intoppo per rimanere bloccati. Tutto questo lo dico perché come tassisti saremmo degli stupidi ad aver accettato la corsa a prezzo fisso per l’Ospedale di Torregalli a 15 euro, dalla stazione Santa Maria Novella, che è oltre Soffiano. Un altro esempio che riportate: “un’altra coppia in arrivo da Coverciano ha sborsato 16.7 euro”. Non ha sborsato ma ha speso. Se si entra nel merito forse Coverciano è più distante di Soffiano dalla Stazione di Santa Maria Novella, ma con una sostanziale differenza. Fatte tutte le supposizioni come prima c’è da ricordare che da Coverciano alla stazione SMN ci sono corsie preferenziali dove il taxi è agevolato nella percorrenza sia che si passi dal Viale dei Mille sia passando dal cavalcavia di Piazza Alberti. Conclusione? Il fattore più inquinante dei costi sul taxi è il TRAFFICO. Con riferimento agli altri esempi di servizi in cui le corse sono svolte all’interno del centro storico (area UNESCO) c’è da dire che con le pedonalizzazioni, che a noi tassisti piacciono, aumentano i tempi di percorrenza e le distanze, e siccome la spesa è direttamente proporzionale alla percorrenza e al tempo, più si deve percorrere, maggiore è la spesa. Come il costo della vita è direttamente proporzionale ai costi di dove si vive. Non per niente un appartamento a Firenze costa tot. a metro quadro mentre a Sesto Fiorentino (senza niente togliere al Comune di Sesto) costa tot. a metro quadro. Detto tutto ciò gradirei un incontro con la vostra giornalista Natalia Binagli per una intervista o magari per un invito a passare qualche ora sul taxi MILANO 12 per simulare alcuni servizi in modo da vedere insieme quali sono i problemi che influiscono in modo negativo sul costo dei taxi a Firenze. In attesa di una vostra cortese risposta vi auguro buon lavoro. Francesco Santi Taxi “Milano 12” Gentile signor Santi, prendiamo atto delle sue “supposizioni” sui fattori che hanno determinato i prezzi delle corse in taxi rilevati nel corso della nostra inchiesta. Lasciando da parte la questione dei termini utilizzati nell’articolo pubblicato su Il Reporter (“sborsare” o “spendere” che dir si voglia, quello che ai cittadini interessa – e quello che abbiamo cercato di rimarcare nel nostro servizio - è l’ammontare del costo della
corsa), accettiamo il suo invito. Saliremo volentieri sul suo taxi, per capire “dal dentro” quali sono i problemi del vostro lavoro e per continuare a far luce su cause e concause che determinano i prezzi delle corse in città. I nostri lettori potranno vedere il servizio che realizzeremo sul nostro sito, www.ilreporter.it. MF CANI E SPORCO LUNGO LE STRADE, “I PROBLEMI DI NOI PADRONI” Buongiorno. È da molto tempo che anche io leggo il vostro giornale, e mi pare che sia uno dei pochi che fa informazione senza vincolo di nessun tipo. Ho letto ed apprezzato la lettera del Sig. Fantozzi in merito alla sporcizia di alcuni proprietari di cani, e mi trovo in toto favorevole alla denuncia fatta dal lettore. Vorrei però portare a conoscenza della redazione un altro problema secondo me conseguenza del primo (tralasciando l’ignoranza radicata nell’animo di alcuni padroni), ovvero: la mancanza assoluta di aree attrezzate per lo svago dei nostri beneamati, e non seconda la mancanza di distributori di sacchetti di plastica atti proprio alla raccolta degli escrementi. Questo è ovvio non deve far passare inosservata la “mancanza di alcuni padroni” nel non raccogliere il dovuto, ma mi pare che sia ingiusto anche generalizzare il problema e rendere tutti dei colpevoli. Dovete sapere che io abito a Ponte a Greve, e dietro casa mia vi è un giardino dove ovviamente “i cani non sono ammessi” e purtroppo mi sono dovuto confrontare anche con molti abitanti del quartiere sul fatto di non poterceli portare, le accusa svariavano da: MALEDUCATO, INCIVILE, CI SONO I BAMBINI, SI SPORCANO, E IL CONTO DELLA LAVANDERIA? e quant’altro, ma riflettendo per tutta risposta ho sostenuto il fatto che preferisco che un bambino si sporchi con un po’ di cacca di cane, piuttosto che si tagli con pezzi di vetro di bottiglie spaccate solo per il gusto di farlo, o peggio ancora che il bimbo si buchi con qualche siringa lasciata a giro. Comunque da adesso in poi dovrò portare il mio cane sull’argine della Greve, dove qualcuno lascia polpette avvelenate lungo tutto il corso della stessa! Sì è vero, noi proprietari dei cani siamo degli incivili.... Gli altri no eh? Grazie del tempo che avete dedicato alla lettura delle mie quattro righe, Lorenzo Dragoni TAVARNUZZE E GLI ORARI DELLE FARMACIE A Tavarnuzze ci sono due farmacie, bellissime, attrezzatissime, molto funzionali con Dottori gentili e preparati ma... ahimè è assolutamente problematico aver bisogno di medicinali da banco il sabato pomeriggio! Purtroppo per star male non c’è la regola del “fino a sabato mattina” e allora che dobbiamo fare? Se hai la possibilità di prendere la vettura vai a Impruneta o al Galluzzo oppure a.... altrimenti aspetti il lunedì!! Da profana mi viene spontanea una domanda: ma per-
ché le due farmacie non fanno un turno di apertura a rotazione per il sabato pomeriggio e la domenica? Ringrazio per l’attenzione e per l’eventuale risposta. Daniela “LE MIE (DIS)AVVENTURE DA POSSESSORE DI UNO SCOOTER ELETTRICO” Sono un possessore di veicolo elettrico, nella fattispecie uno scooter che da più di 5 anni mi ha portato a spasso per Firenze ma non troppo oltre, a causa della limitata autonomia. Venuto a sapere dell’installazione di nuove colonnine di ricarica nel comune di Sesto Fiorentino nonché presso il centro commerciale I Gigli, ho sentito espanso il mio raggio di azione. Vero che per raggiungere quelle località devo usufruire di buona parte dell’autonomia del mio mezzo, la presenza di una colonnina che lo ricarichi mentre vi “soggiorno”, le rende particolarmente appetibili. Trovatomi al centro commerciale mi sono informato sulle modalità di usufrutto di questo servizio. Davvero semplice. Ci si reca al punto assistenza e si compila un modulo per farsi “prestare” un adattatore che serve a prelevare l’energia dalle colonnine provviste di una presa di sicurezza chiamata SCAME, uno standard creato apposta per i veicoli elettrici. Questo perché la maggior parte dei caricabatterie sono provviste della classica spina da elettrodomestico. Un addetto alla sicurezza ci apre la colonnina e con questo adattatore si collega la spina del proprio caricabatteria all’adattatore per poi inserire il tutto in una delle due prese nella colonnina. Dato che in Firenze ci sono già colonnine con presa SCAME, so di avere già quel cavo quindi una bega in meno. Un bel giorno mi reco al centro commerciale con l’intenzione di mettere in carica lo scooter durante lo shopping. Mi reco presso il banco di accoglienza per farmi dare l’adattatore. La ragazza dietro il bancone si trova a mal partito perché alle 19:00 il banco di accoglienza clienti chiude e gli adattatori devono essere restituiti entro quell’orario. Si marca male se arrivo alle 18:30. Mi torna però in mente di avere anche il cavo per la presa SCAME di cui sono dotate le colonnine perciò decido di provare. Parcheggio nei pressi della colonnina che trovo aperta e collego il cavo dello scooter alla presa..... Nulla, la presa non eroga corrente. Guardo il pannello dietro la colonnina e vedo che è regolarmente alimentata. Questo significa che il cavo non funziona. Lo stesso cavo regolarmente utilizzato su colonnine analoghe in Firenze e Scandicci e tutt’ora funzionante. Constatata l’incompatibilità della mia spina risalgo sul mio scooter e a filo di gas raggiungo l’Ipercop di Sesto Fiorentino ove dalla sua apertura sono presenti diverse colonnine perfettamente funzionanti ma sopratutto compatibili con la mia spina SCAME. Mentre lo scooter è in carica faccio la mia spesa e vi resto fino all’orario di chiusura. Riassumendo, la colonni-
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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it L’ARNO E L’ABBANDONO DELLE SPONDE Spettabile Redazione, ho molto apprezzato l’articolo della giornalista Carolina Natoli su “Reporter” del Febbraio 2012, pagina 22 e condivido pienamente quanto da lei scritto circa l’abbandono della sponda d’Arno accessibile dal Lungarno Soderini sotto il ponte Vespucci. Non si potrebbe aggiungere - a quanto già provvede l’Amministrazione Provinciale all’Ambiente - ad effettuare una pulizia periodica come avviene per le strade cittadine? Inoltre non si potrebbe dragare quel tratto d’Arno sotto il ponte Vespucci in particolare intorno ad uno dei piloni del ponte e togliere tutta quella sporcizia che tanto deturpa la vista a chiunque si affaccia sull’Arno? Grazie e cordiali saluti. F.P.S.
Caro lettore, l’Arno, si sa, è da sempre croce e delizia dei fiorentini. Non importa stare qui a ripetere come proprio dall’Arno sia scaturita, il 4 novembre 1966, una delle più gravi tragedie della storia recente della città, e non importa nemmeno ripetere come – a maggior ragione da quella data, che resterà scolpita per sempre nella memoria di tutti – la sicurezza del fiume sia il primo pensiero che viene in mente quando si parla di Arno. Non si può prescindere da questo: la sicurezza del corso d’acqua è e deve restare la priorità, perché i drammi del passato – che capita purtroppo di vedere accadere sempre più spesso in altre città d’Italia e non solo – non si ripetano mai più. Detto questo, c’è però da considerare anche l’altra “faccia” dell’Arno, quella del valore e dell’opportunità che il fiume rappresenta per Firenze. Una delle più belle “cartoline” della città è senz’altro quella che vede il “serpentone” d’acqua tagliare in due il centro, attraversato di tanto in tanto da uno dei suoi ponti, tra cui una delle opere che tutto il mondo (giustamente) ci invidia, Ponte Vecchio. Ma l’Arno, per i fiorentini, non è e non dovrebbe essere solo “orgoglio”, bensì anche un’ulteriore opportunità per vivere sempre più la città. A giro per il mondo non mancano esempi di spazi “regalati” alle varie città ricavati proprio lungo le sponde dei fiumi di turno, spazi dove fare sport, ritrovarsi e trascorrere qualche ora a contatto con la natura. Spazi – chi ha avuto modo di vederli lo sa – apprezzatissimi dagli abitanti. E anche per Firenze – tenendo ovviamente conto delle peculiarità del luogo e senza dimenticare l’aspetto della sicurezza – la strada deve essere questa. Non sono mancati, in passato, i progetti per recuperare le sponde, né mancano idee per il futuro. Idee e progetti da studiare e portare avanti, per fare sempre più dell’Arno un protagonista (positivo) della vita della città. Nel frattempo non deve però essere dimenticato un altro aspetto fondamentale: quello della pulizia. Che, come il nostro servizio ha mostrato, in più punti lascia davvero a desiderare. Il fatto che alcune sponde non possano essere (al momento) vissute non giustifica ovviamente il loro abbandono, e non è soltanto una questione estetica. L’Arno merita più di questo. E i fiorentini meritano più dal loro fiume. Ben vengano, in conclusione, novità: noi, nel frattempo, continueremo a monitorare la situazione. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it na sita nel centro commerciale “I Gigli” funziona solamente negli orari di apertura del banco di accoglienza clienti. È ragionevole ipotizzare che le colonnine recentemente installate a Sesto Fiorentino abbiano la stessa limitazione. Chi viene da Firenze deve essere registrato e deve collegarsi alle suddette mediante un adattatore con i conseguenti rischi di sicurezza elettrica. Per usufruire delle diverse tipologie in Firenze ho tre tipi di cavi a bordo del mezzo: uno con la spina Schuko (quella tonda da casa detta “tedesca”), uno con la spina blu (quella industriale da cantieri) e l’ultimo con la
spina SCAME, presente nelle colonnine di ultima generazione come quelle recentemente installate a Sesto Fiorentino in Centro e alla Stazione FFSS, spina che dovrebbe soppiantare tutte le altre in quanto più sicura. In quest’ultimo caso, per ottenere l’erogazione di energia, all’interno di questa spina sono applicati due semplici componenti reperibili in qualunque negozio di elettronica e non hanno niente a che vedere col fantomatico “chip” pubblicizzato sui siti dei comuni di Campi Bisenzio e Sesto e che consente solo alle persone registrate di accedere alla corrente. Il mio primo pen-
siero è che mi ritroverò con un cavo in più sotto la sella. Ripeto, non faccio uso di adattatori per motivi di sicurezza elettrica e per limitare il rischio di furto dei medesimi. Un tipo di presa, un cavo. Le varie iniziative create per incentivare l’adozione di questi mezzi falliscono per vari motivi che si possono riassumere in due cause principali: troppi paletti e poca tutela. Nella prima rientra l’evento di cui sono stato protagonista o vittima se vogliamo. Ci voleva tanto per rendere le colonnine compatibili con quelle già regolarmente installate a Firenze? In merito alla poca tutela non posso accusarvi di nulla salvo prevedere quanto già visto a Firenze e/o Scandicci: spazi di sosta e ricarica, se ci sono, nascosti o ricavati in zone che non servono a nessuno. Tanto per non rubare il posto ai mezzi tradizionali. Ho una lista con gli indirizzi delle colonnine ma quando mi reco in una località che non ho mai visitato, magari lontana da casa e con le batterie agli sgoccioli, a volte ho molta difficoltà a trovarla perché ricavata in un buco che neanche un GPS la trova. L’esempio che mi viene più in mente al momento è Via Torta a Firenze, una viuzza semisconosciuta e quasi invisibile che sbocca nella più famosa Piazza S.Croce, davanti alla quale c’è un parcheggio per Taxi ma non un altrettanto visibile colonnina di ricarica. Sarebbe logico invece destinare posti privilegiati e in vista a veicoli che almeno a parole si intende incentivare. A parte la presenza dell’armadietto con le prese queste aree sembrano piccoli parcheggi per mezzi a due ruote. Non mi stupisce il fatto che recandomi a ricaricare il mio scooter elettrico non trovo posto perché occupato da mezzi non elettrici in barba al divieto di sosta. Più volte ho telefonato alla Polizia Municipale per segnalare il fatto e altrettante volte ho scritto al Comune di Firenze per suggerire di destinare due agenti (solo due) che si facciano il giro delle colonnine un paio di volte al giorno. I loro stipendi si ripagherebbero con le multe e le rimozioni e ne avanzerebbe. Per citare un esempio, l’impianto fotovoltaico di ricarica veicoli elettrici in Piazza Ghiberti inaugurato in Pompa Magna nel 2009. Basta andarci a qualunque ora per vedere in sosta solo veicoli non elettrici. Se un conducente di un veicolo tradizionale in assenza di un posto può parcheggiare impunemente dove è riservato ai veicoli elettrici, chi glielo fa fare di comprare uno scooter “a pile”? A Scandicci dove ho passato l’infanzia, ricordo quando andavo con mia madre al mercato in Piazza Togliatti, notavo con quanta solerzia la Polizia Municipale (allora si chiamavano Vigili Urbani) multava e faceva rimuovere i veicoli che sostavano nei posti riservati, ai disabili per esempio. Tornato allo stesso mercato da adulto non noto più la stessa solerzia, figurarsi per quattro motorini su dei posti che non occuperebbe nessuno. Più volte ho sostenuto che per incentivare l’uso dei veicoli elettrici bisogna privilegiarli e tanto. Bisogna capire che
pur essendo puliti, sono lenti e hanno una autonomia molto inferiore a quelli tradizionali. Cosa si può pensare di fare per incentivare l’acquisto di veicoli così limitanti se non offrendo privilegi quasi al pari delle biciclette? Allora diamogli accesso alle corsie preferenziali, alle piazze del centro e se necessario concediamo l’accesso alle piste ciclabili se la strada principale è intasata. Bisogna fare in modo che chi potrebbe fare il passo ma non lo vuole, si trovi a pensare: “È mezz’ora che giro a caccia di un parcheggio e c’è solo il posto riservato ai ‘frullatori’. E se lo comprassi anch’io?” oppure “Azz. Non posso entrare da quella parte. Perché lui sì e io no? Ah è elettrico”. Invece se per esempio si parcheggia nelle aree di ricarica durante la pulizia strade (non è uno sfizio ma una necessità) si viene multati. Un tempo avevamo accesso quasi totale alle zone pedonali, bastava tenere una condotta corretta nei confronti dei pedoni cui si girava intorno. Oggi di quell’ordinanza non c’è traccia. Sto seriamente pensando di tornare a inquinare. Almeno non mi sentirei preso per il..... Cordiali Saluti Maurizio Baccetti TRAFFICO E CAOS IN VIA FAENTINA, “UNA POSSIBILE SOLUZIONE” Finalmente qualcuno si accorge del budello che è la Faentina specie nel tratto indicato nell’articolo di Barbara Fanini, ma non si ha mai il coraggio di parlare dei rimedi, basterebbe fare un ponticello sul Mugnone a monte verso lo slargo dove c’è il capolinea dell’Ataf, raccordarsi con via Boccaccio e da via Boccaccio si risalirebbe verso il Mugello e dalla Faentina si andrebbe a senso unico verso Firenze. Il problema sarebbe sistemato sempre che si riesca a superare le obbiezioni di tanti presunti ambientalisti sempre pronti per il non fare, mai costruire ecc... e mantenere magari quei bei pini marittimi, alberi pericolosissimi in città per la caduta di rami con neve o gelo fregandosene se ci sono problemi per la strada stretta. Cordialmente, G. Periz I SEMAFORI DI VIALE ETRURIA Proposta a costo zero che fa risparmiare i fiorentini e riduce l’inquinamento: su viale Etruria ci sono ben 3 semafori pedonali nell’arco di pochi metri, accesi sempre! Questo comporta che tutti quelli che ci passano devono consumare prima freni, poi più benzina per ripartire (oltre a quella dell’attesa). Un semaforo è per la scuola, serve poco, all’apertura e alla chiusura (praticamente 23h inutilmente), gli altri 2 sono per le aziende (almeno 12h sprecate). Sui semafori sono già installati i pulsanti della richiesta pedonale. Attivarli comporterebbe oltre ai vantaggi di cui sopra anche un risparmio di corrente al Comune. Qualcuno sa il motivo di questi costi? È possibile migliorare? Giovanni Buzzarello
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E
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S.DONATO immersa nel verde, bellissima posizione (no autostrada), splendida villa di circa 400 mq circondata da 3000 mq di parco e 150 mq di balconi e logge. Possibilità di frazionamento.classe energetica g € 980.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086 UGOLINO in villetta bifamiliare appartamento al piano terra, recentemente ristrutturato, composto da ingresso, soggiorno con camino, cucina abitabile, due camere matrimoniali, tre bagni, ripostiglio, taverna, vano guardaroba, cantina, giardino esclusivo mq.250 e posto auto. Ottimo. Classe energetica g - epi >175 kwh/m2 anno € 550.000,00 Ag. Imm. Bianchi e Grappolini ☎055 630656 - 055 631781 VILLAMAGNA Affascinante porzione di villa libera su tre lati, con dettagli del 1700 perfettamente conservatisi. Superficie di 250 mq circa suddivisa su tre piani, con in totale quattro camere, tre servizi igienici, una bella cucina abitabile oltre a salotti e studi di varie dimensioni. Splendido giardino all’italiana, piscina privatae posti auto.. Rif. c022 € 750000.00 trattabili ☎055 6530323
PISTOIA MARLIANA GORAIOLO (pistoia) presentiamo porzione di villa indipendente di mq 120 in strada privata due ingressi giardino di mq 300 carrabile recintato terrazza abitabile mq 35 panoramica soggiorno cucina abitabile in muratura camino 2 camere matrimoniali ampio bagno finestrato camerina sottotetto ripostiglio cantina termosingolo legnaia stato ottimo prezzo interessante rif gor. ☎055 414545 - 055 419096
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