Lezione 1 la postura

Page 1

L’esercizio posturale nella riabilitazione dello sportivo Prof. Gianluca Farese


Cos’è la postura? • La postura è la posizione del corpo nello spazio e la relativa relazione tra i segmenti corporei e l’ambiente. • E’ la posizione più idonea che assume il nostro corpo nello spazio con il minor dispendio energetico sia in deambulazione che in stazionamento


La postura Può essere: • eretta (monopodalica o bipodalica), • seduta, • in decubito (prono, supino, laterale).


Postura eretta


Postura Seduta


Postura in decubito


Come si determina la postura? E’ il risultato di interazioni multi fattoriali: • Fattori scheletrici • Fattori muscolari • Fattori sensoriali • Fattori emotivi • Fattori endogeni


Fattori scheletrici


Fattori muscolari


Fattori sensoriali


Fattori emotivi


Fattori endogeni


L’interazione tra tutti questi sistemi influenza il

Sistema Tonico Posturale


Sistema Tonico Posturale E’ il sistema capace di consentire all'uomo la stabilità posturale, • sia in posizione statica • che in movimento adattandosi ai continui cambiamenti ambientali


Il sistema utilizza una complessa rete di risorse su 3 livelli:

• recettori sensoriali • centri superiori • effettori


recettori sensoriali • esterocettivi cutanei • propriocettivi • visivi • vestibolari • uditivi posizionano le varie parti del corpo in relazione all'insieme e all'ambiente;


• Esterocettori cutanei Sono recettori sensoriali sensibili a stimoli provenienti dall'esterno quali il tatto, la pressione cutanea e altre variazione strutturali di tipo meccanico (meccanocettori) Tali recettori sensoriali sono responsabili della


• Propriocezione e cinestesia Fornendo al sistema dell'equilibrio informazioni sull'ambiente e consentendo al sistema posturale di conoscere, istante per istante, la posizione e lo stato di ogni osso, muscolo, organo e sistema.


• I recettori visivi, sono recettori sensoriali (esterocettori, recettori elettromagnetici o fotorecettori) rappresentati dai coni e bastoncelli della retina (che è un'estensione del sistema nervoso centrale), inviano all'encefalo informazioni sull'ambiente esterno.


In particolare • la zona foveale della retina analizza in maniera precisa l'oggetto di maggior interesse, fornendoci stabilità posturale laterale • La zona retinica periferica, invece, invia contemporaneamente informazioni sull'insieme ambientale, consentendo la stabilità posturale antero-posteriori


Le sensazioni visive di forma, rapporti spaziali e colore arrivano alla corteccia cerebrale dove vengono processate dando, a loro volta, origine a risposte del sistema motorio degli occhi.


• L'apparato vestibolare Insieme di sistemi che forniscono al cervello informazioni sulla posizione della testa e del corpo nello spazio. In particolare • il sistema otolitico (sacculo e utricolo) partecipa alla regolazione posturale fine (influenzando il tono muscolare), • mentre il sistema semicircolare interviene esclusivamente nell'equilibrio dinamico.


Le informazioni arrivano ai nuclei vestibolari, situati nel tronco encefalico, che rappresentano il vero organo dell'equilibrio. Ad essi infatti arrivano le informazioni di tutti i recettori sensoriali posturali (vestibolo, esterocettori cutanei, propriocettori e esterocettori visivi) e qui vengono elaborate, assieme alla sostanza reticolare e sotto il controllo del cervelletto, oltre che della corteccia cerebrale, consentendo cosĂŹ al sistema tonico posturale di svolgere il suo compito, ossia di garantire il corretto assetto posturale sia statico che dinamico.


centri superiori • nuclei vestibolari • cervelletto • formazione o sostanza reticolare • corteccia cerebrale integrano e rielaborano i dati derivanti dalle fonti precedenti, combinando i processi cognitivi e strategici (engrammi)


effettori • nuclei cranici oculomotori da cui partono i comandi ai • muscoli oculomotori per la stabilizzazione visiva • midollo spinale da cui partono i segnali diretti alle placche motrici dei muscoli scheletrici



La maggior parte dei movimenti corporei viene eseguita in maniera automatica. Il sistema nervoso è capace non solo di eseguire movimenti già conosciuti, ma di apprenderne nuovi e di adattarli per l'esecuzione di gesti complessi. A questa attività di controllo e decisione dei movimenti partecipano numerose aree dell'encefalo


• lobo frontale organizza il comportamento in sequenze logiche ed in serie temporale • corteccia pre-motoria viene attivata già nel momento in cui si pensa di eseguire il movimento • la corteccia motoria entra invece in azione quando si esegue il gesto motorio


Il sistema motorio,contiene rappresentazioni cerebrali, engrammi, che consentono : •un meccanismo decisionale anticipatorio (feed-forward) AREA PREMOTORIA rispetto al • comportamento motorio che si vuole messere in atto AREA MOTORIA


Tale meccanismo trasforma gli engrammi in codice nervoso che, tramite la • via tronco-encefalica • e poi midollare arriva ai motori muscolari periferici;


l'energia mentale viene cosĂŹ trasformata in energia meccanica ovvero in movimento


Tanto più ripeteremo, in maniera sia cosciente che automatica, gli stessi movimenti, siano essi normali o patologici, tanto più vedremo “rinforzarsi” e stabilizzarsi nella “memoria di lavoro” tale engramma che ci porterà ad effettuare la dinamica motoria" "


il controllo viene effettuato dal sistema retroattivo, o a feed-back, costantemente vigile durante l'azione.


ma come diceva Pierre Marie Gagey (2000)

ridurre l’uomo a un semplice gioco meccanico è condannarsi a non comprendere nulla di colui che ha difficoltà a mantenersi eretto…” “…


Poiché: • Tramite la fascia connettivale, i muscoli sono in realtà strutturati in lunghe catene muscolari o meglio miofasciali. • Occorre comunque sempre tener presente la stretta integrazione esistente all'interno del sistema miofasciale


Un gruppo di muscoli in tensione esercita un'influenza su gli altri muscoli vicini, sia per • un fattore fisico-fasciale che • nervoso (vicinanza)


La lunghezza (elasticità) di ogni singolo muscolo è strettamente legata a quella di tutti i muscoli appartenenti alla stessa catena.

.

Così come la sua capacità di esprimere forza lavoro (contrazione).


Le Catene Muscolari secondo Bousquet • Secondo Bousquet : “Le catene muscolari sono un insieme di muscoli intimamente collegati tra loro da una specifica finalità funzionale. Queste catene sono fondamentali in quanto realizzano in modo concreto lo schema posturale elaborato a livello del cervello, come i fili che sostengono i burattini. • Un buon equilibrio tra le varie catene muscolari si traduce in un buon equilibrio posturale.”


Secondo la classificazione di Bousquet possiamo dividere le catene muscolari in:


Catena statica posteriore Si trova nella parte posteriore del corpo e si comporta come un unica

fascia


Catene rette del tronco Divise in rette anteriori e posteriori. Le catene rette intervengono nella flessione ed estensione del busto indicendo cifosi e lordosi. Le catene rette sono legate alla statica e fungono da punto di appoggio per i sistemi crociati.


Catene crociate Sono deputate al movimento, a livello del tronco queste catene permettono movimenti di torsione Le catene crociate si dividono a loro volta in anteriori e posteriori e hanno, così come le catene rette, dei “complementi” che le mettono in continuità con gli arti inferiori e superiori.


Conclusioni • La postura è un ambito multidisciplinare. • Le relazioni tra i vari fattori è intensa e continua. • Le alterazioni di uno o più settori possono condizionare e modificare anche gli altri. Grazie per l’attenzione.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.