Lezione 3 alterazioni scheletriche e postura

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Alterazioni scheletriche e postura Prof. Gianluca Farese


• Per alterazioni dell’apparato scheletrico si intendo tutte quelle modificazioni strutturali capaci di creare un’alterazione morfologica e funzionale del corpo umano, atte all’insediamento di affezioni patologiche. • Queste alterazioni possono essere a carico di:


• Colonna vertebrale • Arti inferiori • Arti superiori • Apparato stomatognatico


Colonna vertebrale • La colonna vertebrale, detta anche rachide o spina dorsale, è il principale sostegno del corpo umano • Assolve due importanti funzioni; una protettiva (midollo spinale) e una motoria (grazie alle sue articolazioni).


La colonna vertebrale umana è costituita da 32/33 vertebre • 7 cervicali, • 12 dorsali o toraciche, • 5 lombari, • 5 sacrali e • 3/4 coccigee Ogni gruppo di vertebre ha funzioni specifiche.


Una vertebra generica presenta: • Anteriormente un corpo, di forma pressochĂŠ cilindrica, costituito da un anello di tessuto osseo compatto contenente tessuto osseo spugnoso; • Posteriormente i cosiddetti archi vertebrali che determinano il foro vertebrale, nonchè il canale vertebrale, al cui interno alloggia il midollo spinale.


Gli archi vertebrali presentano: • i peduncoli (ossia la parte dell'arco a diretto contatto col corpo vertebrale), • due processi laterali simmetrici, detti processi trasversi, • posteriormente il cosiddetto processo spinoso:


I punti articolari fra le vertebre sono essenzialmente tre: • 1 anteriormente, fra un corpo e l'altro, attraverso il disco intervertebrale, costituito da tessuto fibrocartilagineo, eccetto nella parte centrale, dove è presente il nucleo polposo. • 2 posteriormente, attraverso due simmetriche faccette articolari che permettono di articolare le vertebre tra loro.


Importante è inoltre lo spazio che esiste tra i peduncoli delle varie vertebre, denominato incisura vertebrale, che, unendosi con l'incisura vertebrale della vertebra adiacente, determina il foro intervertebrale da cui emergono i nervi spinali, provenienti dal midollo spinale.


VERTEBRE CERVICALI Sono 7, le piĂš piccole dell'intero sistema della colonna e costituiscono il rachide cervicale


Presentano processi trasversi piuttosto corti e tozzi, detti perciò masse laterali, dotati in genere di due piccole protuberanze dette tubercolo anteriore e posteriore.

Nei processi trasversi si aprono i fori trasversali, attraverso cui passano l'arteria vertebrale, importante per l'irrorazione della parte posteriore dell'encefalo, e la vena vertebrale.


ATLANTE È la prima vertebra cervicale. Collega il cranio alla colonna vertebrale tramite l'articolazione atlantooccipitale. In essa è assente il processo spinoso e il corpo vertebrale. La sua funzione primaria è quella di sostenere il capo. Non avendo il corpo vertebrale, viene suddivisa in due archi: • arco anteriore: ha sul davanti un piccolo tubercolo; • arco posteriore: non presenta un processo spinoso.


La faccia superiore presenta due cavità glenoidee (concave) che permettono l’articolazione con i due condili occipitali. Dietro le cavità glenoidee ci sono due solchi su cui poggiano le arterie vertebrali. La faccia inferiore presenta due faccette articolari che si articolano con i due processi odontoidei dell’epistrofeo.


EPISTROFEO E’ la seconda vertebra cervicale. Presenta tre articolazioni con la prima vertebra cervicale: • un articolazione mediana: tra il processo odontoideo (dente) dell’epistrofeo e l’arco anteriore dell’atlante; • due articolazioni laterali: con i rispettivi processi articolari di atlante ed epistrofeo; I movimenti permessi dall’articolazione atlo-assiale sono anche quelli rotatori.


Settima vertebra cervicale Viene anche detta vertebra prominente per via del processo spinoso molto sporgente. E’ un’importante punto di repere.


VERTEBRE DORSALI Sono dodici poste all'altezza del torace, di dimensioni crescenti in direzione caudale. Le vertebre toraciche si articolano con le corrispondenti dodici coste il cui complesso costituisce la gabbia toracica, struttura con funzione protettiva per l’apparato respiratorio, nonchÊ per parte dei visceri addominali.


SarĂ pertanto possibile osservare su ciascuna vertebra le faccette articolari per le coste tranne che per la prima, la decima, l'undicesima e la dodicesima. Si tratta di emifaccette, poichĂŠ la testa della costa, si pone tra i corpi vertebrali, articolandosi dunque con l'emifaccetta inferiore d'una vertebra e con l'emifaccetta superiore di quella sottostante. In particolare la costa dello stesso numero della vertebra sarĂ articolata con la sua emifaccetta superiore.


• I peduncoli delle vertebre toraciche originano dalla parte superiore del corpo vertebrale delimitando pertanto una incisura vertebrale assai accentuata. • I processi trasversi sono caratterizzati dal presentare anteriormente una faccetta articolare completa per la costa dello stesso numero. • Ogni costa dunque s'articola sia a livello del corpo sia a livello del processo trasverso.


• I processi spinosi risultano piuttosto lunghi e inclinati verso il basso con crescenza caudale. •. Le articolazioni fra una vertebra e l'altra non sono piatte, come nelle vertebre cervicali, ma si realizzano mediante dei processi articolari verticali, muniti di una superficie rivestita di cartilagine, che si articola con un'analoga superficie sulla costa superiore. • Infine si nota come il foro vertebrale risulti piÚ piccolo che nelle vertebre cervicali od in quelle lombari.


• La prima vertebra toracica si differenzia in quanto presenta a livello del corpo, superiormente, una faccetta articolare completa per la prima costa. • Nella decima vertebra toracica manca l'emifaccetta inferiore. • Le ultime due vertebre toraciche hanno solamente una faccetta articolare completa posta sul corpo vertebrale per la costa dello stesso numero. Mancano della faccetta articolare per il tubercolo della costa grazie al fatto che le ultime due coste (fluttuanti) non si articolano con il processo trasverso. Queste ultime vertebre segnano una zona di passaggio dorso lombare in quanto presentano alcune caratteristiche che si avvicinano a quelle delle vertebre lombari, come il processo spinoso piÚ corto, l'orientamento dell'articolazione con le vertebre contigue, la presenza, al posto del processo trasverso, dei processi costiforme, mammillare e accessorio.


VERTEBRE LOMBARI Le vertebre lombari sono le ossa che compongono la terza parte della colonna vertebrale. Sono 5 e costituiscono l'asse di sostegno dell'addome.


I principali caratteri che le distinguono sono: • Volume del corpo a forma di un cuneo • Forma dei processi spinosi


• I peduncoli sono voluminosi con incisure inferiori molto piÚ accentuate di quelle superiori. • Dai peduncoli si diramano i processi trasversi.


•I

processi articolari sono verticali, quelli superiori orientati medialmente e quelli inferiori lateralmente; • Le faccette articolari superiori hanno superficie concava mentre le inferiori convessa.


Il foro vertebrale è triangolare e ristretto.


Le alterazioni a carico della colonna vertebrale possono essere • Sul piano frontale: scoliosi, ernie discali paramediane. • Sul piano antero posteriore: iperlordosi, ipercifosi, listesi, ernie discali mediane.


Scoliosi • La scoliosi è una curvatura anomala della colonna vertebrale con incidenza su circa il 3% delle popolazione. • I casi di scoliosi lieve non hanno ripercussioni sulle normali attività quotidiane. • Nei casi gravi può essere un problema ingravescente.


L'esame obiettivo del rachide va condotto in ortostatismo valutando la presenza di uno dei seguenti segni:

• • • • •

Spalle a diversa altezza Bacino sbilanciato e anca sollevata Una o entrambe le scapole prominenti Inclinazione della postura da un lato Asimmetria dei triangoli della taglia



Molto importante è la ricerca del gibbo: facendo flettere in avanti con il tronco il paziente, risulta facile valutare l'incurvamento dei processi spinosi e soprattutto l'entità del gibbo costale.



Ernie discali paramediane • Sono il risultato di una dislocazione seguita da fuoruscita del materiale contenuto nel disco intervertebrale (nucleo polposo), che facendosi spazio tra le fibre lesionate dell'anulus fibroso viene a contatto con le strutture nervose contenute nel canale spinale o con le radici nervose. • Sono laterali e si associano a una pregressa degenazione del disco.



Iperlordosi • L'iperlordosi lombare è un'accentuazione della curvatura lombare della colonna vertebrale • La condizione è considerata patologica quando l'angolo di curvatura lombare è maggiore di 40-50°, quindi il soggetto porta eccessivamente all'indietro i glutei e in avanti l'addome


L'iperlordosi può essere provocata da: • alterazioni congenite del bacino o • derivare da processi patologici a carico della colonna vertebrale; tra questi ultimi rientrano fratture, rachitismo, ernia del disco e osteoporosi • da alterati equilibri muscolari sul piano antero posteriore



Ipercifosi • Quando l'angolo della cifosi supera i 45° si parla di ipercifosi o dorso curvo • E’ una condizione patologica e per questo rientra nella classificazione dei dismorfismi (o paramorfismi) sul piano sagittale, del rachide • E’ spesso associata a iperlordosi lombare



Listesi • La spondilolistesi è lo scivolamento in di una vertebra rispetto alla vertebra sottostante. • Può avvenire in avanti, anterolistesi, o in dietro, retrolistesi


In base alla patogenesi si classificano cinque tipi di spondilolistesi: • Congenita • Istmica: frattura da stress dell'istmo vertebrale, da sovraccarico sportivo • Degenerativa • Traumatica • Patologica: inteso su base oncogena.



Ernia del disco mediana • • 1. 2.

3.

Così definita perché il nucleo del disco fuoriesce a livello mediano In rapporto al grado di fuoriuscita del nucleo avremo: ernia contenuta: quando il disco presenta una sporgenza circoscritta nel canale vertebrale ernia protrusa, da non confondere con la protrusione: è una vera e propria ernia, che consiste nello spostamento parziale del nucleo ernia espulsa o migrata: quando vi è rottura dell'anello e fuoriuscita nel canale vertebrale di materiale discale.



• Tutte queste alterazioni scheletriche della colonna vertebrale, portano a conseguenti alterazioni posturali. • Tutte le alterazioni posturali sono sintomo di uno squilibrio di forze che agiscono sulla struttura corporea. • Un’attività fisico sportiva appropriata può prevenire e/o curare la patologia • Fare una diagnosi differenziale preventiva, risulta essere di importanza fondamentale per gestire lo sportivo professionista al fine di limitare gli infortuni da sovraccarico. Buon lavoro a tutti !


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