Lezione 2 Alterazioni scheletriche e postura, arti inferiori

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Alterazioni scheletriche e postura: arti inferiori Prof. Gianluca Farese


• Per alterazioni dell’apparato scheletrico si intendo tutte quelle modificazioni strutturali capaci di creare un’alterazione morfologica e funzionale del corpo umano, atte all’insediamento di affezioni patologiche. • Queste alterazioni possono essere a carico di:


• Arti inferiori • Colonna vertebrale • Arti superiori • Apparato stomatognatico


Arti inferiori Composti da 3 grandi articolazioni • Piedi • Ginocchia • Bacino


IL PIEDE • Lo scheletro del piede è costituito dall'articolazione di 26 /28 ossa (incluse le sesamoidi) e può essere suddiviso in tre gruppi. • TARSO • METATARSO • FALANGI


IL TARSO • Contribuisce a formare lo scheletro della caviglia e del tallone è costituito da sette ossa che occupano tutte la metà prossimale del piede.


• Nel tarso si distinguono due file di ossa, una fila prossimale o fila posteriore del tarso, è formata dal talo e dal calcagno, e l'altra, detta fila distale o fila anteriore, è formata, dalle tre ossa cuneiformi, dallo scafoide del piede e dall'osso cuboide.


IL METATARSO 

Il metatarso, che contribuisce a formare la metà anteriore del piede, è costituito da 5 ossa dette ossa metatarsali che fungono da tramite tra il tarso e le falangi che compongono lo scheletro delle dita del piede.


• Le ossa metatarsali sono ossa lunghe nelle quali si distinguono due epifisi, delle quali una prossimale ed una distale, e una diafisi. Le diafisi delle ossa metatarsali si presentano curve con convessità rivolta verso il dorso del piede e concavità rivolta verso la pianta del piede, contribuendo così, assieme alle ossa del tarso, alla formazione della volta plantare del piede.


Le falangi del piede sono infine 14 piccole ossa lunghe che costituiscono le dita del piede. Fatta eccezione per l'alluce, che è formato da due sole falangi, tutte le dita del piede sono formate da tre falangi.


Piede


Radiologia del piede normale


Impronta plantare

Foto podogramma


PIEDE PIATTO è un’alterazione di tipo morfologico del piede caratterizzata da valgismo del retropiede e da una riduzione della cosiddetta volta plantare


Piede piatto valgo statico

Valgo del calcagno


Dal punto di vista eziologico esistono tre grandi categorie di piede piatto: • da alterazioni ossee • da alterazioni muscolo-legamentose • da alterazioni neuromuscolari


Radiologia del piede piatto

Astragalo verticale


La gravità del piede piatto viene suddivisa in tre stadi: I stadio: l’arco longitudinale risulta ridotto, ma è ancora presente. La funzionalità del piede è sostanzialmente normale II stadio: l’arco longitudinale non è più visibile. Si inizia ad assistere alla comparsa di sintomatologia dolorosa e alterazione morfologica. III stadio: l’arco longitudinale è mancante e si ha convessità del bordo mediale del piede.


L’uso di plantari ortopedici Ê indicato nella maggior parte dei casi

Sostegno della volta plantare

Talloniera angolare


PIEDE CAVO è una malformazione congenita o acquisita che consiste in una eccessiva accentuazione dell'altezza dell'arcata plantare.


Piede cavo


Il piede poggia a terra solo nella parte anteriore e posteriore – sulle dita e sul calcagno - e questo può condurre a deformitĂ del piede, come il varismo del retropiede o una scorretta configurazione di tutte le ossa plantari.


Sovraccarico delle teste metatarsali


Ăˆ piĂš frequente nel sesso femminile, soprattutto in quelle forme acquisite legate all'uso di calzature che a lungo andare modificano la forma del piede

Dita in griffe

Dito a martello


Piede cavo : Stadio 1°, 2° e 3°



Varo del retro-piede




Spina calcaneare


Spina Calcaneare • Disturbo spesso asintomatico, fatta eccezione per gli sportivi. • È caratterizzato da un’infiammazione della fascia plantare che arriva fino al tallone e può comparire come conseguenza di una fascite plantare cronicizzata.


Alluce valgo


IL GINOCCHIO • Il ginocchio è l'articolazione intermedia dell'arto inferiore ed è composto da due articolazioni: • una tra femore e tibia, • l'altra tra femore e rotula. • L'incavo posteriore è chiamato cavità poplitea.


ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO • Ad essa partecipano il femore, con i suoi condili, la rotula (o patella) e la tibia, con le sue superfici condiloidee. • Il perone, invece, non partecipa alla formazione dell'articolazione del ginocchio, articolandosi solo con la tibia e parzialmente con l'astragalo.


• La superficie articolare del femore è costituita dai due condili, mediale e laterale, che anteriormente si fondono per poi formare la diafisi, mentre posteriormente divergono lateralmente; lo spazio che ne deriva è la fossa intercondiloidea


• Anteriormente all'epifisi distale vi è un'area triangolare liscia, la superficie patellare che si articola con la patella.


• La superficie articolare del femore, costituita dalla superficie inferiore dei due condili è liscia ed ha la forma di una "U" rovesciata, essa si articola con il piatto tibiale, cioè la superficie superiore dell'epifisi prossimale della tibia, mentre non prende contatto con il perone.


Capsula articolare • Come ogni diartrosi, il ginocchio è circondato da una capsula articolare con membrana sinoviale in cui è presente liquido sinoviale. • La membrana sinoviale è attaccata anteriormente al margine delle cartilagini del femore e della tibia.


Menischi • I menischi sono i dischi intervertebrali del ginocchio e sono costituiti da tessuto connettivo con fibre di collagene contenente cellule cartilaginee, hanno una forma appiattita e sono fusi lateralmente con la membrana sinoviale.


• Ne troviamo due: il menisco laterale e il menisco mediale, uniti tra loro dal legamento trasverso posto anteriormente ad essi. Il menisco laterale ha una forma quasi circolare, mentre quello mediale è piĂš grande ed ha una forma semilunare.


• I menischi servono a proteggere le estremitĂ delle ossa dallo sfregamento e ad assorbire gli urti. Possono venire danneggiati o strappati quando il ginocchio è sottoposto a una rotazione o piegamento forzato.



Ginocchio


Ginocchio valgo • In presenza di ginocchio valgo, il nostro sistema di equilibrio ritiene piÚ conveniente che buona parte del lavoro di stabilizzazione dell'arto inferiore durante la deambulazione, svolto fisiologicamente dal muscolo vasto mediale, venga effettuato tramite il complesso dei muscoli della zampa d'oca (sartorio che extraruota, semitendinoso che intraruota e gracile che stabilizza il lavoro dei primi due).


Conseguenze? • ipotonia/ipotrofia del vasto mediale e, a livello dell'epicondilo tibiale mediale, • sindrome (borsite) della zampa d'oca.


Ginocchio varo • In varismo, meniscopatie e gonartrosi sono le manifestazioni più evidenti. • Ipertensione del tensore della fascia lata • Infiammazione della bendelletta ileotibiale


Anca


ARTICOLAZIONE DELL’ANCA • L'anca è la regione anatomica che unisce la regione pelvica all'arto inferiore. • Nota anche come articolazione coxofemorale, è un'enartrosi tra il cotile dell'osso iliaco e la testa del femore.


• La superficie articolare del cotile (o acetabolo) è costituita da una superficie semilunare, un anello fibrocartilagineo incompleto a forma di "C" ruotata di 90° in senso orario, più stretto nella sua parte pubica e più largo nelle restanti porzioni.


• La sua superficie è liscia e ricoperta da cartilagine articolare ialina. • Questa cartilagine articolare deborda dal margine dell'acetabolo costituendo il labbro acetabolare il cui bordo rende l'articolazione coxo-femorale più profonda, così da aumentare la stabilità mediante un’azione di contenimento della testa del femore.


• La testa del femore ha una forma sferoidale in gioventù (circa i 3/4 di una sfera), ma diviene con l'avanzare dell'età sempre più sferica e possiede una curvatura inversa rispetto all'acetabolo, con la quale non è congruente. La sua liscia superficie ossea è completamente rivestita da cartilagine articolare ialina, più spessa al centro che ai margini ed in generale dove essa subisce un maggior carico


• La capsula fibrosa dell'articolazione coxofemorale è spessa e robusta. • La guaina sinoviale dell'articolazione coxo-femorale riveste tutta la superficie interna della cavità acetabolare nonché la testa e il collo del femore sino alla linea intertrocanterica, sia anteriormente che posteriormente.


Coxa Valga e Displasia del cotile


Coxa vara


Atteggiamenti viziosi

RigiditĂ in abduzione

RigiditĂ in adduzione


Eterometria degli arti inferiori



Se il collo femorale è in rotazione anteriore •

• • •

• •

Il collo e la testa sono orientati in avanti Cattiva congruenza testa cotile Compensazione con il bacino che si atteggia in flessione (con iper-lordosi) Compensazione ruotando le anche verso l’interno, con i piedi ruotati verso l’nterno e il ginocchio in « strabismo delle rotule » Affaticamento, dolore frequente alle ginocchia Coxartrosi secondaria frequente


Deambulazione in rotazione interna per eccesso di antiversione femorale


Riepilogando • L’appoggio plantare è di fondamentale importanza • L’articolazione del ginocchio lavora in conseguenza della altre articolazioni • E’ importantissimo verificare eventuali dismetrie degli arti inferiori • Bisogna lavorare sui compensi muscolari che si instaurano.


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