Patologie oculari e alterazioni posturali Prof. Gianluca Farese
LA POSTURA • Un complesso di organizzazioni staticocinetiche e di atteggiamenti che l’organismo adotta per stare in piedi, camminare o muoversi nello spazio che lo circonda. • Ciò serve per mantenere l’equilibrio contro la forza di gravità, nella posizione eretta, coordinando i movimenti della testa, del tronco e degli arti.
• La postura collabora strettamente con il sistema visivo per mantenere il corpo in una posizione tale da stimolare equivalentemente le due retine. • Uguali informazioni visive e nella stessa quantità ai due occhi servono per mantenere un corretto equilibrio sul sistema visivo e muscolare ma soprattutto per una corretta binocularità
• Le strutture corticali del cervelletto, del lobo frontale, del lobo occipitale e delle aree parieto-temporali coordinano la percezione visiva e la proiezione del soggetto nello spazio che lo circonda. • Controllano i movimenti oculari volontari e riflessi e mantengono stabile la posizione degli occhi rispetto alla posizione del corpo.
• Le sensazioni visive di forma, rapporti spaziali e colore arrivano alla corteccia cerebrale dove vengono processate dando, a loro volta, origine a risposte del sistema motorio degli occhi.
il controllo viene effettuato dal sistema retroattivo, o a feed-back, costantemente vigile durante l'azione.
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Le AMETROPIE ( difficoltà di messa a fuoco del sistema oculare) non compensate o mal corrette portano ad alterazioni posturali MIOPIE (difetto visivo “da lontano”) guidano protrudendo il mento, IPERMETROPIE (difetto visivo “da vicino”) la fronte gli astigmatici (difetto di messa a fuoco in entrambi i casi) inclinano la testa ANISOMETROPIE (differenza di refrazione tra i due occhi) la ruotano e avanzano un occhio rispetto all’altro, ESOFORIE (difficoltà nella convergenza degli assi visivi) tendono a ruotare le scapole verso l’interno EXOFORIE (difficoltà nella convergenza degli assi visivi) verso l’esterno
Sistema visivo e postura • L occhio è il principale organo sensoriale Tonico Posturale e dal quale provengono la maggior parte delle informazioni esterocettive dirette dal SNC • La vista è la principale sorgente della sensazione cinestetica
Relazione bidirezionale Tra visione e postura • Un’alterazione della funzione visiva comporta una modifica della postura e viceversa • Perciò Visione e Postura sono due meccanismi all’interno di un unico processo percettivo
• La retina invia al cervello le informazioni derivate dall’ambiente esterno,consentendo la stabilità posturale antero-posteriore • La fovea analizza in maniera precisa l’oggetto del nostro interesse fornendoci la stabilità posturale laterale
Occhio • Grazie alla retina (coni e bastoncelli) che invia all’encefalo informazioni sull’ambiente esterno l’occhio risulta essere un organo esterocettivo. • Ma è anche un organo propriocettivo per l’attività dei muscoli estrinseci oculari e delle vie che controllano i muscoli del collo, della spalla e degli occhi. Pertanto la visione fornisce informazioni sulla posizione del corpo
La stabilità visiva in ogni condizioni di sguardo è garantita dai muscoli oculari sul bulbo oculare si inseriscono 6 muscoli (III /IV /VI nc), la cui azione combinata determina i movimenti dell’occhio Muscoli Retti: superiore,inferiore, • mediale,laterale • Muscoli Obliqui: obliquo superiore(GO) obliquo inferiore(PO) •
•Sulla sclera di ogni occhio sono inseriti 6 muscoli extraoculari o estrinseci la cui contrazione è alla base dei movimenti oculari. • I muscoli estrinseci sono organizzati in 3 coppie di muscoli antagonisti, cioè con azione opposta. •Esistono 2 coppie di muscoli retti (esterno e interno, superiore e inferiore), inseriti anteriormente sulla sclera. •1 coppia di muscoli obliqui (grande obliquo od obliquo superiore, piccolo obliquo od obliquo inferiore)
• 6 muscoli oculari • 6 posizioni diagnostiche di sguardo Ogni muscolo in esame ha un vantaggio meccanico sugli altri,agendo come duttore primario esplicando il suo massimo effetto
• 6 muscoli per muovere il bulbo in direzione orizzontale,verticale e ruotarlo • Dalla posizione primaria l’occhio può essere ruotato di circa 50 gradi in ogni direzione • Normalmente ciò non avviene perché dopo una rotazione di 15-20 gradi dalla PP il capo accompagna i movimenti degli occhi
Movimenti oculari possono essere
• Volontari eseguiti volontariamente • Riflessi indipendenti dalla nostra volontà cioè suscitati da stimoli uditivi, visivi, dolorosi. • Sono controllati dai centri corticali e sottocorticali (che inviano gli ordini per i movimenti) • I nervi oculomotori e i muscoli oculari effettuano i comandi
L’immagine di un oggetto viene apprezzata come unica perché nella retina di un o c’è un punto con un = valore spaziale dell’altro occhio (p.r.c.) e fusa a livello cerebrale comportandosi come un unico occhio
occhio ciclope
così un punto oggetto fissato da oo è visto singolo (occhio ciclope) anche se sulla retina di ogni occhio si ha un’immagine separata
L’ACCOMODAZIONE Accomodazione per mantenere le immagini nitide a qualsiasi distanza di fissazione
Modificando il potere del cristallino
Accomodazione prossimale è la capacità del cristallino di mettere a fuoco da vicino
Stimolazione ciliare dal parasimpatico
Accomodazione distale Ăˆ la capacitĂ del cristallino di mettere a fuoco da lontano
Stimolazione ciliare dal simpatico
• L’accomodazione generalmente è uguale nei due occhi
• In quanto gli impulsi arrivano in modo equo nei due occhi
Accomodazione/convergenza • Associata all’accomodazione vi è la convergenza • Anche la convergenza si modifica secondo la distanza di fissazione e serve per mantenere le immagini nitide. • + è vicino l’oggetto > è la convergenza
• + è lontano l’oggetto > è la divergenza
• Accomodazione e convergenza hanno uno stretto rapporto x vicino • si associa un restringimento della pupilla
Quando gli assi visivi dei due occhi non sono allineati si determina un’alterazione della coordinazione visuo-motoria La conseguenza sarà un’alterazione posturale
• I muscoli oculomotori funzionano in sinergia con i muscoli facciali e del collo • Il 20% circa delle fibre nervose derivanti dagli occhi formano sinapsi con neuroni provenienti da aree motorie prima di raggiungere la corteccia cerebrale
Le alterazioni si classificano in • Costanti: sempre presenti • Intermittenti: si manifestano in situazioni particolari (stanchezza, stress o evidenziati dalle manovre diagnostiche) • Cicliche: si manifesta a intervalli regolari e non è influenzato da stimoli esterni
Difetto di convergenza • Non sempre diagnosticato • Se non corretto permane • Se non corretto provoca una nuova integrazione dello schema corporeo che funzionerà con il proprio difetto e lo squilibrio posturale che lo accompagna
• Se il problema visivo insorge prima del posturale è necessario un intervento oculistico/ortottico precoce (visita neonatologica o primi 6 mesi) • Se invece il problema visivo è di origine posturale occhiali e riabilitazione ortottica sono secondari a rieducazione posturale
Cause primitive • Traumi cranici • Distorsioni cervicali • Fenomeni ipertensione endocranica (convulsioni, meningite, vascolari ecc) • Epilessia • Malattie autoimmuni • Sofferenze fetali • Genesi ereditaria o congenita Se la patologia regredisce il deficit di convergenza permane e l ‘organismo integra un nuovo schema corporeo.
Cause secondarie • Focolaio dentale o disturbo occlusale • Antidepressivi e tranquillanti
Segni clinici • • • • • • • • • •
Cefalee Fotofobia Lacrimazione Ammiccamento Difficoltà applicazione per vicino Visione sfocata/sdoppiata Vertigini Cervicalgie Dolori al rachide Difficoltà di concentrazione (calo rendimento scolastico/lavorativo)