NOVEMBRE 2011
Il media digitale per l’HVAC
Numero
Le caldaie solari Potenza elettrica installata
Pompe di calore ad alta temperatura In corsia tira una brutta aria
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N. 0 - Novembre 2011
SOMMARIO
Editore Antonio Briganti Via Piave, 3 21047 Saronno VA Registrazione numero 17 del 25.10.2011 al Tribunale di Varese
IN COPERTINA Atrio di un edificio del terziario La parete verde dimostra un’accentuata attenzione alla IAQ.
Le caldaie solari
La potenza elettrica installata
12 Pompe di calore ad alte temperature
16 In corsia tira una brutta aria
22 Recupero dei materiali metallici dalle macchine HVAC
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32 Rubriche I Numeri Monitor Cultura HVAC Globetrotter Di tutto un po’ Prodotti e Sistemi Il Bibliofilo
www.impianticlima.com - redazione@impianticlima.com
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IL SEGNAVENTO
Riprendiamo il colloquio
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n queste ultime settimane sia io, sia i colleghi con i quali più assiduamente ho collaborato, ci siamo resi conto della crescita che ha avuto la domanda di media digitali, al punto da spingerci ad affrontare con un rinnovato entusiasmo questa attualissima forma di comunicazione. Ed ecco il numero zero di Impianti Clima, un media che uscirà con undici numeri l'anno al quale dedicheremo le nostre migliori energie per rinnovare il colloquio che fino ad oggi abbiamo mantenuto con i lettori, le aziende, gli studi di progettazione, le imprese installatrici e i grandi committenti. Il nostro scopo è di riprendere tale colloquio arricchendolo di tutte le potenzialità della comunicazione digitale : tra queste la tempestività dell'informazione, la rapidità di lettura su personal computer e tablet, la possibilità di scaricare gli articoli che effettivamente interessano e, non ultimo, di comunicare in tempo reale alla redazione commenti, proposte, critiche. Il nostro sito www.impianticlima.com, dal quale la Rivista può essere sfogliata e scaricata, nasce per amplificare i nostri messaggi, diffonderli su altre lunghezze d'onda, complementari ad essa e dare spazio a nuove forme di collaborazione da parte dei lettori. In quest'opera, Impianti Clima, in aggiunta al direttore, si gioverà della collaborazione di tre condirettori che hanno maturato esperienze pluridecennali nell'editoria tecnica del settore HVAC: Giacomino Redondi, per le energie rinnovabili e il riscaldamento, Cristiano Vergani, per la qualità dell'aria, l'aeraulica e la salute, e Massimo Vizzotto per i sistemi compressorizzati di condizionamento, refrigerazione e a pompa di calore. Nomi ben noti e stimati tra i tecnici e gli addetti ai lavori. Un Comitato Scientifico verrà poi presto ad aggiungersi per estendere le competenze e fungere da trait d'union con il mondo delle aziende. Due altre persone la cui opera si è dimostrata di grande valore manterranno e amplieranno la propria partecipazione: Lara Bindi, che alla responsabilità della Redazione e delle rubriche di informazione sul mercato aggiungerà lo sviluppo e la gestione operativa di Impianti Clima, e Rosalba Arduino che svilupperà i contatti con le principali associazioni ambientaliste e culturali. Su queste basi riprendiamo quindi il colloquio, confidando di riuscire a creare legami ancora più stretti e fattivi con coloro che fino a ieri ci hanno seguito e incoraggiato, e di aprirci a quanti auspicavano un nuovo media sull'HVAC all'altezza dei tempi.
Antonio Briganti Direttore responsabile
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I numeri
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NOI E LA TECNOLOGIA DELL'INFORMAZIONE Che Internet abbia sovvertito il nostro modo di comunicare, di fare cultura, di trascorre il tempo libero è esperienza quotidiana. Più in generale, la tecnologia dell'informazione ha invaso quasi ogni aspetto, e momento, della nostra vita. I pochi numeri riportati di seguito sono esemplificativi al riguardo. C'è da chiedersi però se nel tempo questa dominanza che ormai le macchine esercitano su gran parte delle attività umane - finanza compresa - non comporterà problemi inattesi. La catastrofe finanziaria che il mondo ha attraversato e di cui sta ancora subendo le conseguenze è stata prodotta sì da decisioni umane irresponsabili, ma anche dal concorso dei "micidiali" algoritmi finanziari che guidano ciecamente le decisioni di borsa lasciate ai computer. E il futuro potrà dipendere da come procederà il nostro rapporto con la tecnologia dell'informazione: se sapremo dominarla, o se ne saremo dominati.
1 % delle comunicazioni interpersonali (a due vie)
attraverso Internet nel 1997
51% nel 2000 97% oggi 100 milioni di utenti Facebook nel 2008 milioni oggi
800
2 miliardi di persone connesse on line oggi 4 miliardi nei prossimi 10 anni
Leggere World on WI-Fire, di Niall Ferguson, Newsweek, 10 Ottobre 2011 Impianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
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MONITOR a cura della REDAZIONE
NUOVO DIRETTORE MARKETING IN
DAIKIN ITALY Daikin Air Conditioning Italy ha un nuovo direttore marketing. Marco Dall'Ombra, già responsabile della divisione promozione prodotti commerciali, sostituisce Valerio Miotti che diventa consulente dell'azienda. Classe 1959, Dall'Ombra ha una formazione tecnica. Nel nuovo ruolo Marco Dall'Ombra coordinerà, oltre al marketing di prodotto, tutte le attività di comunicazione e promozione vendita di Daikin Italia. CLICCA LINK www.daikin.it
UN GREEN DATA CENTER TUTTO ITALIANO Eni ha deciso di concentrare tutti i sistemi IT oggi dislocati in diversi siti in Italia in una vera e propria cittadella informatica a Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia. Verranno riuniti in un unico sito circa 35.000 tra processori e server. Il nome del progetto è Zephyr e nasce con l'obiettivo di garantire altissima affidabilità a tutte le esigenze informatiche aziendali. L'impianto ospiterà tutti i sistemi centrali di elaborazione, destinati sia all'informatica gestionale che alle elaborazioni di simulazione computazionale di HPC: in totale oltre 7000 sistemi, con più di 60.000 core CPU. L'impianto è progettato per ospitare sistemi IT con assorbimenti energetici fino a 30 MW di potenza IT utile, in uno spazio fino a 5.200 m2. Avviato ad inizio 2010, il completamento è previsto entro fine 2012. E' possibile consultare lo stato degli avanzamenti dei lavori nonché la case history del progetto direttamente in internet. CLICCA LINK www.eni.com/green-data-center/it_IT/pages/progetto.shtml
AERMEC RAFFRESCA MOBISTAR Il centro elaborazione dati è il fulcro del business di Mobistar, una delle più grandi aziende di telecomunicazioni del Belgio, e per il suo raffreddamento Aermec ha fornito tre macchine con potenza da 290 kW che garantiscono un basso impatto ambientale, e una notevole riduzione dei costi di esercizio. Il motivo della scelta si è basato su due criteri principali: l'affidabilità di funzionamento e l'efficienza energetica. Un nuovo ordine per altre tre macchine della stessa capacità è stato recentemente confermato. CLICCA LINK www.aermec.it
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RINNOVA
APPUNTAMENTI
Il Gestore Servizi Elettrici (GSE) ha lanciato una nuova sezione informativa dedicata alle fonti rinnovabili consultabile online.
RAPPORTO RINNOVABILI
2010 - 2011
10 - 12 Novembre Clima Expo 16-19 novembre 2011
In Rinnova, il nome della nuova sezione, si troveranno le informazioni sugli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, le autorizzazioni necessarie per realizzare gli impianti, le normative di settore, dal livello internazionale a quello dei singoli territori, ma anche una serie di approfondimenti, orientamenti, consigli utili, buone pratiche. All'interno sarà possibile accedere anche a Simeri, il sistema italiano per il monitoraggio statistico dell'elettricità, del riscaldamento-raffreddamento e dei trasporti, che consente di monitorare lo stato di raggiungimento dell'obiettivo nazionale del 17% al 2020 imposto dalla direttiva UE 28/2009.
IL RAPPORTO FOTOGRAFA LO STATO DELL'ARTE E DI AVANZAMENTO DEL SETTO-
25 - 23 gennaio 2012 AHR Expo
RE DELLE RINNOVABILI IN
ITALIA DESCRIVENDONE CRITICITÀ E PROSPETTIVE, AZIONI IN CORSO E INTRA-
UNI EN 15726:2011 Ventilazione degli edifici Diffusione dell'aria Misurazioni nella zona occupata di locali climatizzati/ ventilati per valutare le condizioni termiche ed acustiche
Questa norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 15726 (edizione ottobre 2011). La norma si applica alla misurazione di alcuni parametri di comfort termico e acustico (cioè temperature, velocità dell'aria, ecc.) in un locale dotato di un sistema di diffusione dell'aria. La norma può essere utilizzata in situ o in laboratorio per misurazioni su scala reale. Essa si applica agli impianti di condizionamento d'aria o di ventilazione progettati per mantenere le condizioni di comfort all'interno degli edifici; non si applica in caso di sistemi per il controllo di ambienti industriali o di altri trattamenti di processo.
PRESE DALL'ASSOCIAZIONE
PRODUTTORI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI (APER), SPAZIANDO DAL QUADRO NORMATIVO E REGOLAMENTARE AI SISTEMI DI INCENTIVAZIONE.
E' POSSIBILE SFOGLIARE E SCARICARE IL RAPPORTO CLICCANDO SULL'IMMAGINE DI COPERTINA.
SCHNEIDER ELECTRIC ACQUISISCE TELVENT
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Michel Crochon
A seguito del completamento dell'acquisizione di Telvent da parte di Schneider Electric, le due società sono pronte per offrire soluzioni più complete ed efficienti ai propri clienti. La solida posizione di Telvent nel mercato delle infrastrutture per la fornitura di soluzioni software&IT real-time, è perfettamente complementare alla esperienza di Schneider Electric nella gestione dell'energia. Questa unione dà il via ad innovative soluzioni in diversi mercati. "Sono convinto che, insieme, Telvent e Schneider Electric saranno in grado di soddisfare pienamente le esigenze di sostenibilità ed efficienza dei nostri clienti, di oggi e in futuro" ha dichiarato Michel Crochon, Executive Vice President Energy Business di Schneider Electric. "I nostri clienti continueranno a ricevere i servizi e le soluzioni eccellenti che conoscono e apprezzano", ha aggiunto Ignacio González Domínguez, Presidente e CEO di Telvent, "Inoltre, questa eccezionale combinazione potrà offrire loro nuovi vantaggi grazie a nuove offerte".
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VETRI
LG ACQUISISCE D A E W O O ENTEC
RISPARMIARE ENERGIA La vetratura può contribuire al riscaldamento degli edifici in inverno, ma a volte può causare un surriscaldamento. Gli edifici in vetro e le finestre in Europa sono stati costruiti o dotati di vetri termocromici, uno strato trasparente che consente di riscaldare in modo intelligente i locali interni. Ma quegli stessi vetri possono surriscaldare i locali nei periodi più caldi, aumentando il fabbisogno di energia di un nuovo edificio fino al 30%. Il progetto Termoglaze (Production of thermochromic glazings for energy saving applications), finanziato dall'Unione Europea, ha sviluppato una tecnologia di vetratura termocromica duratura, efficiente sotto il profilo dei costi e a basso consumo energetico per diverse condizioni climatiche. La nuova tecnologia si basa su un principio chiamato deposizione chimica da fase vapore a pressione atmosferica (APCVD), che consente al vetro di adeguarsi a pressione e temperatura. La tecnologia ha dimostrato molti vantaggi rispetto ai vetri esistenti, in particolare un'elevata ombreggiatura e un elevato incremento di calore a basse temperature, nonché una bassa ombreggiatura e un basso incremento di calore a temperature superiori. I risultati a lungo termine consentiranno notevoli risparmi di energia e una maggiore competitività in Europa in riferimento alla tecnologia dei vetri.
RACCOLTA, RICICLO E SMALTIMENTO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI
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LG Electronics ha annunciato l'acquisizione dell'azienda sudcoreana Daewoo ENTEC, leader di mercato nel trattamento delle acque reflue. L'operazione si inserisce nel progetto di espansione di LG che punta a diventare il punto di riferimento a livello globale in questo settore entro il 2020. L'aumento costante degli investimenti in ricerca e sviluppo di tecnologie di nuova generazione sempre più performanti, unitamente alla creazione della jointventure LG-Hitachi Water Solutions Co., testimoniano l'impegno e la determinazione dell'azienda coreana, entrata in questo business nel 2010, nel perseguimento di questo obiettivo.
È stato firmato l'accordo di programma tra Cobat - Consorzio nazionale raccolta e riciclo e il Comitato Ifi - Industrie fotovoltaiche italiane. L'iniziativa è senza precedenti in Italia e l'importanza è testimoniata dai numeri del mercato. Sul territorio nazionale sono presenti ad oggi circa 50 milioni di moduli, pari ad un'estensione di 75 km2. Considerato che la vita media di un pannello è di 20-25 anni, nel prossimo periodo il riciclo e lo smaltimento rappresenteranno, quindi, un notevole problema ambientale che il sistema Paese dovrà affrontare. Aderendo al sistema Cobat, tutti i produttori di moduli fotovoltaici, associati al Comitato Ifi, nonché i distributori e gli importatori operanti sul territorio italiano, potranno garantire ai propri clienti il ritiro ed il successivo riciclo dei moduli fotovoltaici esausti, in modo da poter rilasciare agli stessi i requisiti certificativi necessari per beneficiare delle Impianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
CEO - LG Electronics Young Ha Lee
INTELLIGENTI PER
CAMPAGNA
VIESSMANN ROTTAMAZIONE
E' partita la campagna rottamazione di Viessmann che prevede la manutenzione prestagionale gratuita nel 2012 per chi sostituisce la vecchia caldaia con una caldaia a condensazione Viessmann. Un motivo in più per scegliere la condensazione Viessmann: ai vantaggi di un prodotto altamente efficiente e l'opportunità di beneficiare degli incentivi previsti dalla Finanziaria in vigore, si aggiunge la manutenzione prestagionale gratuita nel 2012, da effettuare da parte di un Centro Assistenza Tecnica autorizzato Viessmann. L'iniziativa intende promuovere la sostituzione delle vecchie caldaie con i nuovi generatori a condensazione in un'ottica di massima efficienza e sostenibilità. L'iniziativa è valida fino al 31 dicembre 2011. www.viessmann.it/it/Azienda/News/campagna_rottamazione.html
BONUS 36% L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova guida sulle detrazioni fiscali nelle ristrutturazioni edilizie. Il testo, aggiornato a luglio 2011, illustra le ultime novità normative. Estesofino al 31 dicembre 2012 il termine per usufruire dei bonus sugli interventi di recupero degli edifici. www.agenziaentrate.it
PARETI DI ALGHE PER UN EDIFICIO A IMPATTO ZERO Vince il concorso Metropolis Next Generation Design Competition, il recupero per estetica, funzionalità e sostenibilità l’edificio del Governo Federale di Los Angeles.
Cambio alla guida della divisione industriale di Airwell Italia: l'ing. Alberto Maria Perini è il n u o v o Direttore Commerciale del settore "Central Air Conditioning", mentre il "Residenziale" continua a fare riferimento al dott. Marco Minoletti. Quarantuno anni, originario di Padova, l'ing. Perini ha conseguito una Laurea in Ingegneria Chimica, con successiva specializzazione in ambito gestionale: executive-MBA al MIP Politecnico di
CENTRAL AIR CONDITIONING COMMERCIAL DIRECTOR
PER AIRWELL ITALIA
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Milano, e quindi nel marketing presso SDA Bocconi e progetti SixSigma presso la Trane Accademy. Ha maturato una lunga esperienza nella gestione commerciale e sviluppo business in importanti aziende quali Trane/Ingersoll Rand, McQuay, Praxair, ABB. Il nuovo direttore vendite Airwell Italia inizia la sua avventura nella multinazionale francese con grande entusiasmo e punta a raggiungere importanti traguardi grazie alla determinazione, alla passione e, soprattutto, al lavoro di squadra.
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Alberto Maria Perini
Il progetto vincitore dell'8°° concorso del Metropolis Magazine's Competition indetto per ridisegnare l'edificio del Governo Federale a Los Angeles denominato Processo Zero: Retrofit Resolution, ridisegna il concetto delle pareti verdi. Infatti sul lato sud dell'edificio, quello più soleggiato, verrà installata una facciata di tubi in vetro con bioreattori di micro-alghe da sfruttare come biocombustibile per fornire energia pulita. Un rapporto recentemente pubblicato dall’Institute of Mechanical Engineers inglese suggerisce che grazie a grandi fotobioreattori, la produzione di alghe potrebbe essere integrata sulle pareti verticali degli edifici. L’obiettivo resta quello della produzione di biocarburanti e sequestro di CO2.Uno dei vantaggi dell’utilizzo dell’acquacoltura dove si coltivano le alghe per i biocarburanti è che risulta possibile utilizzare, acque reflue nei fotobioreattori. L'edificio avrà sul tetto degli ampi pozzi di luce in grado di fornire luce naturale per la totalità degli interni.
Cultura HVAC
Un Convegno sulle Pompe di calore per il terziario
Il Convegno tenuto lo scorso Ottobre a Milano sulle pompe di calore per il terziario ha realizzato una sintesi significativa delle tre versioni fondamentali di queste macchine: a compressione elettriche, ad assorbimento a gas naturale, e ad espansione diretta, ciascuna delle quali offre significative possibilità di impiego nelle nuove costruzioni come in quelle esistenti. congressuale più recente dedicata a L’ iniziativa queste macchine si è tenuta lo scorso 13 Ottobre a Milano, nella sede del Corriere della Sera, nella sala Montanelli. Lo scopo degli organizzatori era quello di dare al pubblico partecipante una informazione a due livelli, tecnologico e applicativo, sulle tre versioni fondamentali delle pompe di calore per il terziario. Il Convegno infatti era suddiviso in due parti, la prima dedicata alla loro tecnologia, la seconda a delle case histories che ne dimostrassero l'applicazione. Il progetto del Convegno è stato condiviso e sostenuto da tre importanti Aziende: Climaveneta SpA, Robur SpA e Samsung Electronics Italia SpA. Un totale di sei relazioni, oltre una settima di chiusura, ha discusso estesamente lo stato dell'arte di queste macchine. Dopo il benvenuto degli ospiti da parte di Antonella Minetto per Abitare Segesta, e di Giovanni Caprara per il Corriere della Sera, che ha tenuto la prolusione di
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apertura soffermandosi sull'aspetto dell'innovazione e della nuova "economia energetica" che sta subentrando come movimento di pensiero, oltre che di scelte politiche e industriali, sono seguite le presentazioni. L'ing. Luca Micheletto di Climaveneta ha iniziato con il delineare le caratteristiche prestazionali, funzionali ed operative di una serie di pompe di calore aria-acqua progettate espressamente per utilizzazioni nel terziario, per media e alta temperatura dell'acqua in uscita, idonee quindi sia per le nuove applicazioni, sia per quelle esistenti utilizzando gli impianti a radiatori di origine. Sulle pompe di calore ad assorbimento a gas naturale si è soffermato poi con ampiezza di informazioni tecniche e normative il Per. Ind. Massimo Ghisleni, di Robur, che ne ha richiamato i principi di funzionamento, ne ha presentato i modelli disponibili ed ha tracciato un riepilogo delle normative più recenti. Le due relazioni perciò hanno delineato le tecnologie più avanzate delle pompe di calore idroniche, funzio-
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1. IL DOTT. GIOVANNI CAPRARA, RESPONSABILE REDAZIONE SCIENZA E TECNOLOGIA DE IL CORRIERE DELLA SERA.- 2. L’ING. LUCA MICHELETTO, PRODUCT MANAGER COMPACT CHILLERS DI CLIMAVENETA SPA. - 3. IL PER. IND. MASSIMO GHISLENI, RESPONSABILE PRE-VENDITA DI ROBUR SPA. - 4. L’ING. ANTONIO TREVISOL, DI SAMSUNG ELECTRONICS ITALIA SPA.
nanti sui due principi di gran lunga più diffusi: elettriche a compressione con refrigeranti HFC, e ad assorbimento a gas naturale con acqua-ammoniaca come refrigerante. I sistemi a espansione diretta a pompa di calore e a recupero di calore sono stati quindi affrontati dall'ing. Antonio Trevisol, Sales Manager Aircon Systems, di Samsung Electronics Italia. Il relatore si è soffermato sui contenuti tecnologici e prestazionali dei sistemi DVM, con compressori scroll a iniezione di vapore per mantenerne le capacità di riscaldamento alle basse temperature esterne. Ha delineato poi i sistemi EHS, di minor potenza, rivolti a piccole strutture commerciali, per le quali effettuano anche la produzione di acqua calda sanitaria.
Le applicazioni hanno dimostrato la versatilità delle pompe di calore descritte nella parte iniziale del convegno in tre strutture emblematiche del terziario: un alloggio studenti in un campus universitario, dei punti vendita di un importante brand della grande distribuzione e infine un edificio polifunzionale. Il primo caso, un edificio per alloggio studenti nel campus di Savona, è stato illustrato dall'ing. Luigi De Rossi di Climaveneta che ha fatto rilevare le scelte impiantistiche effettuate per tale realizzazione con pompe di calore elettriche a compressione aria-acqua a recupero totale per la produzione simultanea e indipendente di acqua calda. L'ing. Tarcisio Guffanti, dello Studio Tecnico Guffanti, ha successivamente discusso i risultati e le proprie esperienze nell'applicazione di macchine ad assorbimento a gas in diversi punti vendita di un brand della grande distribuzione nel Nord Italia. La sua presentazione ha riportato utili dati di riferimento reali applicabili in casi analoghi, dati circostanziati e confrontabili per valutare il comportamento di queste macchine
in una tipologia specifica e importante di applicazioni terziarie. E' seguita quindi la case history presentata dall'ing. Giorgio La Motta, Area Manager Aircon Systems, di Samsung Electronics Italia, riferita ad un edificio di dimensione medio/grande per attività diverse, con suddivisioni interne per rispondere ai requisiti di utenti differenti, con esigenze modificabili nel tempo. In essa sono stati utilizzati recuperatori di calore entalpici e sistemi VRF per la climatizzazione e il riscaldamento, in unione a sistemi dedicati per la produzione di ACS. A conclusione, Antonio Briganti che ha curato l'aspetto culturale del Convegno, ha riassunto lo sviluppo della scienza del calore, la Termodinamica, che ha trovato nell'Ottocento il proprio secolo d'oro. L'Autore si è soffermato sugli uomini e i loro studi, che, dalla formulazione del Primo Principio della Conservazione dell'Energia, intorno al 1850, sarebbero giunti alla comprensione del Secondo (Nessun processo è possibile nel quale l'unico risultato sia il trasferimento spontaneo di energia da un corpo freddo a uno più caldo. In altre parole il calore scorre naturalmente da un corpo caldo a uno più freddo, ma non viceversa nella formulazione di Rudolf Clausius) e quindi del Terzo, il teorema di Walther Nernst: non è possibile raggiungere lo zero assoluto tramite un numero finito di trasformazioni termodinamiche. Più semplicemente significa che lo zero assoluto non può mai essere raggiunto. Questi principi e il teorema sviluppato da Sadi Carnot sono alla base delle macchine frigorifere e delle pompe di calore, delle quali Antonio Briganti ha riepilogato a seguire gli sviluppi dalle origini ai giorni nostri. L'insieme delle presentazioni ha costituito una documentazione tecnica sull'argomento certamente esaustiva e di grande utilità ai fini del progetto di impianti che prevedono l'uso di pompe di calore nelle costruzioni del terziario. Ω
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Le applicazioni delle pompe di calore
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5. L’ING. LUIGI DE ROSSI, APPLICATION SPECIALIST DI CLIMAVENETA SPA 6. L’ING. TARCISIO GUFFANTI, DELLO STUDIO TECNICO GUFFANTI 7.L’ING. GIORGIO LA MOTTA, DI SAMSUNG ELECTRONICS ITALIA SPA
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Le caldaie solari Giacomino Redondi
Nell'ambito della climatizzazione ambientale, è crescente la presenza di moduli termici solarizzati, compatti e preassemblati che, in un unico apparecchio, integrano una moderna caldaia a condensazione con un accumulatore di energia ad integrazione solare. 12
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1. TIPICA APPLICAZIONE DI SFRUTTAMENTO DELL'ENERGIA SOLARE PER RISCALDAMENTO E PRODUZIONE DI ACQUA CALDA MEDIANTE COMPONENTI SEPARATI
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LANT).
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ali moduli, caratterizzati da semplicità costruttiva ed agevole manutenzione, in linea generale comprendono: - un gruppo termico a condensazione; - un bollitore di capacità variabile da 200 a 500 litri, corredato di scambiatori di calore per l'alimentazione delle utenze termiche; - un circuito solare completo di elettrocircolatore, vaso di espansione, valvola di sicurezza e sensori termici per il campo solare; - un sistema elettronico di regolazione e gestione. Concepiti originariamente per l'integrazione del contributo solare alla sola produzione di acqua calda ad uso igienico, lo sfruttamento dell'energia solare anche per il riscaldamento ambientale presuppone che il bollitore assuma la configurazione di accumulatore di energia termica (puffer), in grado di conservare gli input energetici provenienti dal campo solare, dal gruppo termico a gas e/o da altre eventuali fonti alternative (biomassa, geotermico ecc.). Il circuito racchiuso nel monoblocco, è quello tipico alla base della valorizzazione degli apporti termici provenienti da fonti diverse, mediante un accumulo inerziale. Particolare cura viene rivolta alla formazione della stratiImpianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
ficazione termica nell'accumulatore, in quanto da questo fenomeno deriva l'efficacia del sistema nel suo complesso, ovvero l'ottimizzazione del bilancio apporti/prelievi tra le varie fonti e gli utilizzatori collegati. La stratificazione che maggiormente si presta allo sfruttamento di una disponibilità così variabile come l'energia solare, è quella che si instaura su tre livelli termici. Uno strato superiore o livello di acqua alla massima temperatura, utile per la produzione di acqua calda ad uso igienico e competente alla caldaia a gas; uno strato intermedio o livello di riscaldamento, caratterizzato da una temperatura significativa per i moderni circuiti di riscaldamento ambientale a bassa temperatura; uno strato inferiore o livello solare, competente al campo solare. Il mantenimento della stratificazione è di tale rilievo che, in alcuni allestimenti, i contributi termici provenienti dal campo solare vengono rilasciati in modo forzato nello strato maggiormente compatibile con il livello termico degli apporti stessi.
Assetto interno e modalità di funzionamento Il sistema solare preleva l'acqua contenuta nel serbatoio dal punto più basso, spingendola direttamente (e quindi senza scambiatore intermedio) nei collettori solari, dove si riscalda per poi ritornare nell'accumulatore stratificando. L'acqua calda sanitaria viene prodotta in modo istantaneo, mediante uno scambiatore di calore a piastre esterno all'accumulo, o a tubo corrugato immerso nell'acqua dell'accumulo. L'impianto di riscaldamento fa capo alla zona intermedia dell'accumulo e può essere alimentato direttamente con
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2. MODULO TERMICO SOLARIZZATO, CHE INTEGRA NELLA PARTE ALTA UN ACCUMULO (PUFFER) DA 500 LITRI DI CAPACITÀ E UN BRUCIATORE A GAS A CONDENSAZIONE (ROTEX).
tubazioni e le dispersioni termiche. Con quest'ultima disposizione non è necessaria la presenza di alcun circolatore per la movimentazione del fluido tra la sezione di combustione e l'accumulatore. Il bruciatore a corredo è generalmente di tipo premiscelato a condensazione, in modo da assicurare una combustione ottimale e basse emissioni di sostanze inquinanti. La capacità di modulazione tipica di questi bruciatori consente un notevole adattamento della potenza del sistema al reale fabbisogno termico dell'utenza per qualsivoglia situazione, mantenendo costantemente un elevato rendimento di produzione.
La regolazione per una gestione efficiente
il liquido immagazzinato nello stesso, oppure far capo ad un circuito chiuso da uno scambiatore di calore, solitamente immerso nell'acqua dell'accumulo e posizionato subito al di sotto del corpo caldaia. La sezione di combustione può essere separata dal serbatoio, per cui risulta organizzata alla stregua di una ordinaria caldaia murale, oppure immersa nella parte superiore dell'accumulo, riducendo al minimo lo spazio impegnato, l'impiego di
La gestione elettronica di un modulo termico solarizzato deve essere in grado di riconoscere l'entità del carico solare e di valorizzarlo adeguatamente. Il circolatore della sezione solare, ad esempio, deve quindi essere azionato quando la temperatura nei collettori è più alta di quella dell'acqua sul fondo dell'accumulatore. Se l'energia messa a disposizione dal campo solare non è sufficiente, il sistema deve inviare un segnale al dispositivo per l'accensione automatica del bruciatore, in modo da provvedere all'integrazione nello strato più alto dell'accumulatore. In ogni caso un buon sistema di regolazione dovrebbe primariamente controllare il flusso termico disponibile dal circuito solare, con eventuale azione di modulazione del regime del relativo circolatore a numero di giri variabile. La sezione di produzione dell'acqua calda deve essere soggetta ad una verifica continua per mantenere stabilmente nell'accumulatore la disponibilità di un livello termico adeguato sia per la produzione che per la calibratura della temperatura dell'acqua inviata all'utilizzo. Al fine di conseguire consistenti economie di esercizio, è poi indispensabile gestire correttamente l'intervento del bruciatore per l'integrazione sul livello di riscaldamento, prevedendo altresì la modulazione della temperatura di mandata in funzione della temperatura esterna. Quando la modalità di produzione dell'acqua calda ad uso igienico è di tipo istantaneo, è necessaria la funzione di Priorità alla produzione di acqua calda. Infine, per valutare periodicamente l'efficacia delle impostazioni operate sul sistema, è opportuno avere la possibilità di misurare le quantità di energia termica fornita dalle varie sezioni energetiche collegate. E’ altresì indispensabile che i moduli termici solarizzati 3. PRINCIPIO DELLA STRATIFICAZIONE FORZATA: ATTRAVERSO APPOSITE MEMBRANE, IL CONTRIBUTO TERMICO SOLARE VIENE RILASCIATO NELLA ZONA DELL'ACCUMULATORE, LA CUI TEMPERATURA È COMPATIBILE CON QUELLA DELLO STESSO APPORTO
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(SOLVIS). Impianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
4. APPLICAZIONE SCHEMATICA DI UN MODULO TERMICO SOLARIZZATO. IN POCO MENO DI UN METRO QUADRATO È CONCENTRATA UNA VERA E PROPRIA CENTRALE TERMICA
comprendano anche la possibilità di smaltire le eccedenze energetiche estive, attraverso sistemi logisticamente ed impiantisticamente poco gravosi; al proposito, la capacità di impiegare la tecnica drain back si rivela un apprezzabile aspetto qualitativo.
Conclusioni La gamma di potenza disponibile di questi dispositivi è compresa tra 20 e 35 kW, ovvero costituiscono una soluzione rivolta essenzialmente alle singole unità abitative di taglia medio-alta, e per un campo solare termico di estensione fino a 12 metri quadrati. A tale premessa dimensionale vengono proporzionati gli scambiatori di calore e tutti gli altri componenti del sistema; i moduli termici solarizzati così organizzati possono arrivare a coprire fino al 25% del fabbisogno termico per riscaldamento di una unità abitativa situata nella zona della Pianura Padana, nonché fino al 65% sulla
(SOLVIS).
necessità termica per la produzione di acqua calda. A parità di tutte le altre condizioni, ma con una produzione di calore affidata ad una caldaia tradizionale, il risparmio energetico che complessivamente si può conseguire con le caldaie solari suddette può superare il 50%. I vantaggi associati ai moduli termici solarizzati si riassumono prima di tutto nel fatto che il loro ingombro è molto contenuto: in poco meno di un metro quadrato è concentrata una vera e propria centrale termica. I prodotti più recenti prevedono tutti l'impiego della tecnica di combustione a condensazione, con conseguenti rendimenti di produzione fino al 110%. Infine in questi sistemi si verifica una drastica riduzione dei cicli di accensione - spegnimento del bruciatore, con conseguente maggiore durata dei componenti compresi nell'apparato di combustione, minor consumo di combustibile e quindi contenute emissioni inquinanti. Ω
5. CON UN MODULO TERMICO SOLARIZZATO A CONDENSAZIONE ED UN CAMPO SOLARE PIANO DI CIRCA
12 METRI QUADRI, IN UNA
SINGOLA ABITAZIONE SI POSSONO CONSEGUIRE RISPARMI SUPERIORI AL
50% RISPET-
TO AD UN REGIME CON UN GENERATORE DI CALORE CONVENZIONALE.
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La potenza elettrica installata il lato in ombra del problema energetico
L'ampia attenzione rivolta ai consumi di energia ha lasciato in ombra una componente non meno importante nello scenario energetico: la potenza elettrica installata. 16
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Antonio Briganti
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egli anni l'industria HVAC si è impegnata fortemente per ridurre il consumo di energia dei propri prodotti, a parità di prestazioni rese, e va riconosciuto che è riuscita ad ottenere dei risultati di grande valore. Questo impegno, nella gran parte dei casi, è stato dedicato soprattutto ai consumi delle apparecchiature, minore in proporzione è stato quello dedicato specificamente alla riduzione della potenza elettrica installata (di targa). In altre parole, tale riduzione è avvenuta più come conseguenza che come ricerca: compressori, ventilatori e altri componenti dinamici hanno usufruito del perfezioImpianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
namento e degli sviluppi della tecnologia per offrire unitamente a dei consumi minori, anche una potenza installata minore. Paradossalmente, ma non tanto, per le società produttrici di energia quello della potenza installata è talvolta un problema dolente più di quanto non lo sia quello dell'energia. Per un paese, la potenza elettrica totale installata dipende dalla somma delle potenze delle centrali elettriche disponibili entro i suoi confini (tralasciando per semplicità di discussione le importazioni di energia da paesi confinanti). La potenza totale installata moltiplicata per il numero di ore/utili di funzionamento delle centrali (a meno quindi di fermi per manutenzione o altre cause) dà nella sostanza l'energia elettrica totale annua prodotta. Confrontando tale valore con quello stimato della domanda attuale e di quella presunta ad esempio per i successivi cinque o dieci anni, si risale con relativa facilità (almeno sotto l'aspetto concettuale) all'eventuale gap energetico che potrà prodursi. A questo punto si sarà in grado di stabilire come colmarlo: con quante centrali e di quale potenza (indipendentemente dal tipo di fonte energetica, se rinnovabile o meno). Affinchè queste previsioni siano realistiche, si rende necessario stabilire la domanda presunta di potenza installata presso gli utenti: abitazioni, attività terziarie e produttive, strutture per la salute ecc. Impresa, come si può immaginare, tutt'altro che facile e a prova di errore. Ma esistono dei parametri di riferimento raccolti e perfezionati negli anni sui quali queste stime vengono effettuate. Uno di questi è la potenza elettrica installata nelle abitazioni, ormai standardizzata contrattualmente sui 3,0 kW e disponibilità di 3,3 kW, in rapporto alla dotazione tipica di elettrodomestici, TV, personal computer ecc. Se dal parco edilizio italiano si estrae, a titolo di esempio e per semplicità, un milione di alloggi la potenza elettrica installata nelle diverse centrali che ne dovranno supplire la domanda sarà di 3300 MW, a meno naturalmente di fattori di diversificazione che potranno ridurre anche sensibilmente questo valore. Nell'ipotesi che esso possa essere ridotto del 10% (sempre per semplicità di discorso) la potenza elettrica totale installata al servizio del milione di alloggi sarà di 3000 MW. Ora, finchè si tratterà di fornire energia elettrica entro il massimo consentito moltiplicando i 3000 MW per il numero di ore/anno (anche in questo caso a meno di opportuni fattori riduttivi, con l'ipotesi perciò di 8000 ore) e supponendo perciò un massimo annuo consentito di energia di 24.000 GWh non vi saranno problemi se si assume la continua disponibilità di energia primaria. Ma se la domanda giungerà a superare questa soglia, ad esempio per l'aumentare del numero degli alloggi, allora la potenza installata diverrà insufficiente e si renderà necessario costruire nuove centrali (anche in questo caso volendo tralasciare la possibilità di importazioni dall'estero). E qui entra in gioco l'importanza della potenza installata presso gli utenti. Se infatti la dotazione tipica attuale di elettrodomestici, elementi di illuminazione, TV, computer ecc. potesse essere sostituita da una nuova generazione di apparecchi la cui potenza installata fosse del
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20% inferiore, il problema di dotarsi di nuove centrali slitterebbe in avanti nel tempo. La potenza installata, quindi, rappresenta una componente di primaria importanza per mantenere sotto controllo la situazione energetica di un paese ed essa coinvolge la totalità delle utenze elettriche esistenti sul territorio
Potenza elettrica installata per i supermercati alimentari Nel settore terziario esistono in particolare due attività che primeggiano per potenza elettrica installata e consumi di energia: i data center e i supermercati alimentari. Dei primi si è già parlato con ampiezza, meno conosciuti rimangono i secondi. In Europa, la media della superficie utile per la vendita dei supermercati alimentari va da 1000 metri quadri per l'Italia a circa 3000 metri quadri per la Francia. La potenza frigorifera installata si estende da 30 a 60 kWf per i supermercati di minor dimensione, fino a 400 kWf per quelli di maggior grandezza. In relazione a ciò, il consumo di energia si estende da circa 100.000 1
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kWh/anno per i piccoli supermercati fino a 1,5 milioni di kWh/anno e più per i maggiori. Nell'Europa dei 27 gli impianti di refrigerazione commerciale dei supermercati hanno totalizzato nel 2006, un consumo totale stimato in 65,83 TWh, corrispondente a circa l'8,7% del consumo di energia elettrica dell'intero settore terziario. Le apparecchiature alle quali si può attribuire il peso maggiore di questo consumo sono soprattutto: espositori refrigerati, celle frigorifere, apparecchi per la produzione di ghiaccio, distributori refrigerati di prodotti (vending machines), compressori frigoriferi, unità condensanti ad aria e altre apparecchiature della catena del freddo La parte del leone la fanno gli espositori refrigerati aperti e i refrigeratori di bibite. Essi rappresentano rispettivamente il 71,6 % e il 25 % del totale. Per analizzare l'andamento della domanda di potenza elettrica di un supermer2
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cato alimentare si realizzano diagrammi di carico come quello nella figura 1. Esso analizza nell'arco delle 24 ore di un giorno feriale tipico estivo l'evolversi della domanda di potenza elettrica. [Esso ha solo scopo dimostrativo, infatti si tratta di una struttura nella zona di Chicago, negli Stati Uniti, con una superficie di poco più di 4000 metri quadri, quindi sensibilmente più ampia della media italiana ed europea]. A livello concettuale comunque le considerazioni che possono farsi sono altrettanto applicabili nella realtà italiana ed europea. La figura dimostra come esista una domanda continua nelle 24 ore dovuta all'impianto frigorifero che manifesta un aumento nel periodo diurno; periodo nel quale si sovrappone pure la domanda dovuta all'illuminazione e, in misura minore, all'impianto di condizionamento. La somma di questi e altri carichi minori produce una domanda massima di potenza che sfiora i 500 kW. Il picco di domanda può tuttavia essere limitato, come mostra la figura 2, attraverso una serie di interventi, alcuni dei quali non comportano investimenti: ottimizzazione delle temperature di set-point degli impianti; programmazione del condizionamento dell'aria e dell'illuminazione; controllo della ventilazione secondo l'affollamento effettivo (demand controlled ventilation); chiusura delle prese d'aria esterna nel periodo notturno e altri. Un intervento che richiede invece un investimento è quello della sostituzione degli elementi di illuminazione con lampade a LED di minor potenza e più efficienti. In questo modo si ottiene di comprimere il picco della domanda di potenza elettrica entro i 450 kW. In entrambi i casi però la domanda di potenza elettrica dovuta all'impianto frigorifero - il carico più pesante - non ha subito variazioni e quindi i risultati, benchè "meglio che niente" sono poco rilevanti. Migliore è la situazione che si prospetta nella figura 3: a colpo d'occhio si osserva una più sensibile compressione della domanda di potenza elettrica totale che scende a circa 400 kW. Ad essa contribuisce la riduzione della domanda dell'impianto frigorifero, scesa a circa 250 kW dai 300 kW dei due casi precedenti. Questi risultati sono stati ottenuti sommando a quelli della figura 2 altri interventi quali il recommissioning delle macchine, un uso più esteso dell'illuminazione naturale e l'utilizzo di motori più efficienti dei ventilatori dell'impianto 3
frigorifero e delle celle e controlli di maggior precisione. La riduzione ottenuta della domanda di potenza elettrica estiva è stata di 104 kW, ossia del 21%. Quanto sopra non rappresenta che un esempio tra i molti possibili in cui il committente ha inteso affrontare come prioritaria la riduzione della potenza elettrica installata degli impianti sui consumi. E' indubbio che una riduzione dei consumi di energia seguirà come conseguenza, ma l'attenzione, merita sottolinearlo, è stata dedicata espressamente alla potenza elettrica.
Conclusione Nella scelta delle macchine e degli impianti HVAC&R l'attenzione dedicata a limitare i consumi di energia dovrebbe essere estesa alla valutazione della potenza elettrica installata offerta dalle diverse soluzioni. E' questo un approccio più completo che meglio risponde ai requisiti di sostenibilità e, infine, permette all'utente non trascurabili economie sulle spese di gestione energetica del proprio impianto riducendo l'onere della quota fissa dovuto per la potenza installata. Ω 1. DIAGRAMMA DELLA DOMANDA DI POTENZA ELETTRICA DI ORIGINE DEL SUPERMERCATO DI CUI NEL TESTO. LA DOMANDA DI PUNTA È DI CIRCA 490 KWE. SI OSSERVA LA FORTE DOMANDA DI BASE DELL'IMPIANTO FRIGORIFERO. 2. CONTRIBUTO DI ALCUNI INTERVENTI MIGLIORATIVI NEL SUPERSI
MERCATO DELLA FIGURA PRECEDENTE, COME NEL TESTO.
OSSERVA CHE MENTRE LA DOMANDA TOTALE HA SUBITO UN ABBASSAMENTO PORTANDOSI INTORNO A
450 KWE, È RIMASTA
IMMUTATA LA DOMANDA DELL'IMPIANTO FRIGORIFERO.
3. L'APPLICAZIONE DI MOTORI PIÙ EFFICIENTI SUI BANCHI FRIGORIFERI E NELLE CELLE, IN UNIONE A UN MAGGIOR USO DELL'ILLUMINAZIONE NATURALE, HA PERMESSO DI RIDURRE ULTERIORMENTE LA POTENZA MASSIMA OTTENENDO UN ABBASSAMENTO DI
104 KWE, OSSIA DEL 21% RISPETTO ALLA SITUAZIONE INIZIALE NEL PERIODO ESTIVO. Impianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
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GLOBETROTTER
di CRISTIANO VERGANI
CINA: LE RIVOLTE PER L'AMBIENTE
P
oche settimane fa, migliaia di residenti nella città portuale di Dalian, nella Cina nord-orientale, sono scesi in piazza per protestare contro le devastazioni ambientali causate da un impianto petrolchimico. Con grande stupore dei commentatori occidentali, le autorità cinesi, dopo avere inizialmente schierato ingenti forze di polizia in tenuta antisommossa, hanno deciso di rinunciare a reprimere la manifestazione. Alcune ore dopo, il locale segretario del partito comunista cinese è salito su un camion della polizia ed ha annunciato la decisione di chiudere l'impianto incriminato: incalzato dalla folla, ha dovuto indicare una data precisa, impegnandosi personalmente. Nonostante lo scetticismo generale, la domenica successiva l'impianto ha effettivamente fermato la produzione e sono iniziate le trattative tra la proprietà ed il governo locale per decidere il destino della struttura, che ha prodotto finora circa 700.000 tonnellate all'anno di p-xilene, un materiale chiave per la realizzazione delle fibre poliestere. La vicenda non è conclusa e non è detto che si risolva tutto per il meglio, tuttavia il segnale è importante e stabilisce un riferimento per le proteste ambientaliste che stanno sorgendo numerose in diversi distretti industriali cinesi. Anche la recente autocritica, espressa dal Consiglio di Stato cinese, relativa alle responsabilità della Diga delle Tre Gole nell'avere "fortemente modificato" il clima regionale causando gravissime siccità, sembra mostrare i Impianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
segni di una svolta nei rapporti tra le autorità e l'opinione pubblica in tema di tutela ambientale. Certo è difficile pensare che la tutela dell'ambiente possa prevalere sulla logica dello sviluppo industriale a tappe forzate, ma i dirigenti cinesi, con il pragmatismo che li contraddistingue, hanno probabilmente cominciato a considerare la pericolosità di una risposta solo repressiva alle proteste ambientaliste: in fondo, i temi ambientali sono meno insidiosi di quelli politici, mentre la lotta all'inquinamento ed alla distruzione delle risorse naturali può rivelarsi una risorsa economica molto importante, Meglio condividere una quindi…meglio condividere una "rivoluzione verde" che "rivoluzione verde" rischiare il diffondersi che rischiare il difdi ampi rivolgimenti fondersi di ampi sociali su argomenti rivolgimenti sociali più sensibili. su argomenti più sensibili. Ω
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Massimo Vizzotto
Pompe di calore ad alte temperature Nell'impiantistica di riscaldamento degli edifici civili e industriali è in crescita l'utilizzo delle pompe di calore. Le nuove tecnologie, con l'uso di sistemi a doppio stadio e di macchine che utilizzano l'anidride carbonica come refrigerante, consentono di estenderne il campo operativo e di innalzarne la temperatura dell'acqua calda prodotta.
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E
nergia e ambiente sono spesso in conflitto tra loro: l'utilizzo crescente e incontrollato delle risorse energetiche produce talvolta effetti collaterali che modificano le caratteristiche ambientali circostanti, se non addirittura quelle globali. D'altro canto, le sole "energie rinnovabili" non sono in grado di soddisfare la richiesta energetica del mondo occidentale. Il GSE ha recentemente pubblicato il Bilancio elettrico italiano nel quale ha evidenziato che la quota delle fonti rinnovabili ha raggiunto, nel 2010, il 22,8% della richiesta nazionale. Dalla stessa fonte si apprende che, in base agli obiettivi europei, tale quota dovrà raggiungere il 27% entro il 2020. Altre fonti convenzionali forniscono il rimanente dell'energia elettrica richiesta: per il 63,8% dalla produzione nazionale e per il 13,4% dalle importazioni. Il maggiore impegno nel campo tecnologico è dedicato tuttora alla riduzione dei consumi energetici e i risultati ottenuti nei diversi settori dell'impiantistica per la climatizzazione ambientale e per l'industria sembrano mostrare progressi interessanti. Durante il 13° Congresso Nazionale Domotecnica che si è tenuto presso la Fiera di Milano il 15 e il 16 settembre scorso, sono stati presentati approfondimenti, strumenti e contenuti nuovi per affrontare il nuovo mercato dell'energia e le opportunità del settore. Le pompe di calore sono le apparecchiature che hanno dominato la passerella dei convegni in quanto, grazie principalmente ad esse, si punta all'ottenimento di ambiziose riduzioni dei consumi energetici per il riscaldamento degli edifici e la produzione di acqua calda per uso sanitario.
I punti di forza delle pompe di calore Le pompe di calore, a differenza dei sistemi termici a combustione, offrono il vantaggio di poter essere utilizzate anche durante la stagione calda come refrigeratori e, contemporaneamente, come produttori di acqua calda sanitaria. La soluzione con le sole pompe di calore comporta costi di installazione inferiori rispetto all'applicazione di una caldaia più un refrigeratore d'acqua. In questi ultimi anni i costruttori di pompe di calore per
1. POMPA DI CALORE A CO2 ARIA-ACQUA CON CAPACITÀ TERMICHE DA 20 FINO A
80 KW (ECO2 DI THERMOCOLD COSTRUZIONI SRL).
uso domestico hanno introdotto sul mercato apparecchiature in grado di produrre acqua calda anche ad alta temperatura, tale da consentire a queste macchine di sostituirsi interamente ai generatori termici a combustione. Per la climatizzazione estiva e invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria, la tecnologia che meglio si presta a contribuire al raggiungimento degli obiettivi UE 2020 è sicuramente quella delle unità multifunzione. I gruppi refrigeratori e a pompa di calore multifunzione, infatti, proprio grazie ad un'efficienza globale superiore rispetto ai gruppi convenzionali, sono in grado di contribuire meglio di altri al raggiungimento dell'obiettivo della riduzione del 20% dei consumi elettrici e delle emissioni di CO2. Inoltre, le apparecchiature multifunzione sono considerate "rinnovabili" per la quota parte di energia termica sottratta all'aria o all'acqua (Direttiva RES) e, quindi, possono contribuire anche al raggiungimento del terzo obiettivo, cioè, l'utilizzo di 2. POMPA DI CALORE ARIA-ACQUA DI TIPO SPLIT CON COMPRESSORE DC INVERTER PER ALTE TEMPERATURE, NELLA FASCIA 70 °C - 80 °C. IL COSTRUTTORE DICHIARA IL RAGGIUNGIMENTO DI ACQUA IN USCITA A 75 °C CON TEMPERATURE ESTERNE FINO A -20 °C. L'UNITÀ È PREVISTA PER APPLICAZIONE IN IMPIANTI ESISTENTI CON RADIATORI (FOSHAN SHUNDE SUNTREE ELECTRICAL APPL. CO.) ).
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3. SCHEMA DI POMPA DI CALORE A CO2 PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA FINO A 70°C (SANYO)
almeno il 20% di energie rinnovabili entro il 2020. La produzione di acqua calda ad alta temperatura può essere ottenuta con due tipologie differenti di pompe di calore: - a doppio stadio con inverter, funzionanti con refrigerante R-410A nel primo stadio e con R-134a nel secondo; - in versione aria-acqua, con refrigerante R-744 (CO2).
Le pompe di calore a doppio stadio I principali vantaggi offerti dalle pompe di calore multifunzione a doppio stadio si riassumono in: utilizzo del 75% di energia rinnovabile e gratuita disponibile in natura; possibile integrazione con altre tecnologie rinnovabili, come l'impiego contemporaneo di pannelli solari termici; possibilità di produrre acqua calda fino a 80 °C con temperatura dell'aria esterna fino a -20°°C; alta efficienza e ridotte emissioni di CO2 (COP>3,9 e 50% nelle emissioni di CO2). Queste apparecchiature prevedono il funzionamento basato su un doppio circuito frigorifero caratterizzato dalla compressione frazionata in due livelli, l'impiego di due compressori, un ciclo di alta temperatura dell'acqua con il refrigerante R-134a, a bassa pressione e un ciclo per bassa temperatura dell'aria esterna con R410A a pressione più alta, con batteria esterna e ventilatori azionati da inverter. La pompa di calore a doppio stadio può funzionare con tre modalità differenti: - a pompa di calore con recupero (ciclo invernale) in grado di produrre acqua calda fino a 80°°C per l'impianto termico e, contemporaneamente, acqua sanitaria sempre fino a 80°°C con aria esterna fino a -20°°C . - a pompa di calore per la produzione di acqua calda
4. SCHEMA COSTRUTTIVO DI UNA UNITÀ ESTERNA A POMPA DI CALORE A CO2, PER IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO ARIA-ARIA E ARIA-ACQUA. IL CAMPO DI POTENZA RESA SI ESTENDE DA KW
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(ECHOTECHNICS).
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sanitaria fino a 80°°C (stagione intermedia) con aria esterna fino a 18°°C; - come refrigeratore con recupero (ciclo estivo) per produrre acqua fredda a 7°°C con aria esterna fino a 50°°C e acqua calda sanitaria fino a 80°°C. In questa modalità di funzionamento, è possibile ottenere un valore di efficienza globale (EER più COP) superiore a 7 anche con acqua refrigerata prodotta a 5°°C. Lo sbrinamento della batteria esterna, nel periodo di funzionamento invernale, rappresenta un punto dolente delle pompe di calore ad aria. Spesso, durante il ciclo di sbrinamento avviene un'inversione del ciclo di compressione, tale per cui, seppur per brevi periodi, è inviata all'impianto acqua fredda anziché calda. Nuovi dispositivi elettronici implementati sulle pompe di calore ad aria consentono di azzerare la produzione di energia negativa verso l'impianto durante le fasi di sbrinamento; si tratta di sistemi digitali, auto-adattivi in grado di prevenire la formazione di brina e di intervenire solo in caso di presenza reale di deposito sulle alette della batteria. Gran parte del merito è da attribuire all'intervento effettuato sulle frequenze dell'inverter dei compressori in rapporto alla temperatura dell'aria esterna, tale da riportare la temperatura di evaporazione del refrigerante (R-410A) a valori superiori al limite di sbrinamento. In questo modo se ne riducono i cicli e gli interventi delle valvole di inversione, amplificando così l'affidabilità e la longevità del sistema frigorifero. La tecnologia con inverter sui compressori e sui ventilatori permette di gestire con maggiore elasticità le produzioni contemporanee di acqua refrigerata e di acqua calda sanitaria, così come indipendentemente possono essere impostati i rispettivi set point di temperatura. Sempre nell'ambito delle pompe di calore elettriche per la produzione di acqua calda ad alta temperatura, si prestano quelle di nuova generazione che
5. COMPRESSORE PER CO2 IN APPLICAZIONE TRANSCRITICA PER POMPE DI CALORE DESTINATE ALLA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA AD ALTA TEMPERATURA
(EMERSON CLIMATE TECHNOLOGIES).
impiegano il refrigerante R-744, cioè l'anidride carbonica o CO2. Questo refrigerante, per le sue caratteristiche di facile reperibilità, basso costo, ininfiammabilità e atossicità, in passato ha ottenuto consensi nell'utilizzo su apparecchiature di refrigerazione a bassa temperatura e, solo in questi ultimi anni, ha ottenuto un particolare riconoscimento per le sue doti di buona efficienza energetica, alte temperature operative e minori vincoli normativi nelle pompe di calore per la produzione di acqua calda.
Le pompe di calore a CO 2 Le pompe di calore a CO 2 possono produrre acqua sanitaria ad alta temperatura e acqua calda per impianti a radiatori fino a 90°°C, pertanto, sono di particolare interesse nelle ristrutturazioni di edifici esistenti con impianti di riscaldamento a radiatori. Il coefficiente di prestazione energetica (COP) può variare da un minimo di 3,5 durante la produzione di acqua a 90°°C fino a un massimo di 4,5 con produzione di acqua a 45°°C. Le unità a pompa di calore a CO 2 offrono il vantaggio di essere, generalmente, esenti dai controlli e adempimenti di manutenzione e di sicurezza previsti dalle normative vigenti per le caldaie a combustione. Ω
6. RAPPRESENTAZIONE CONCETTUALE DI UNA MOLECOLA DI CO2, COMPOSTA DA UN ATOMO DI CARBONIO (GRIGIO) E DUE ATOMI DI OSSIGENO (PORPORA)
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Antonio Briganti
Recupero dei materiali metallici dalle macchine HVAC Nel ciclo di produzione di un kilogrammo di ferro, rame o alluminio, per restringere il campo ai tre metalli maggiormente utilizzati nell'industria HVAC, l'impatto totale sull'ambiente ha almeno quattro componenti.
I
Per l'acciaio, che è il materiale più ampiamente riciclato nel mondo, la produzione di una tonnellata di metallo comporta l'emissione in atmosfera di 1,8 tonnellate di CO2, mentre l'intensità energetica è di 20,8 GJ sempre per tonnellata. Il costo in termini ambientali per un kilogrammo di metallo è perciò elevato e moltiplicato per il quantitativo annuo dovuto alla domanda mondiale raggiunge valori quasi da capogiro. Basti pensare che nel
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l primo è costituito dall'energia necessaria per l'estrazione del minerale e il suo trasporto nel luogo dove sarà trattato fino ad essere portato a condizioni idonee per la fusione, il secondo, l'energia necessaria per realizzarne la fusione, il terzo l'acqua utilizzata nelle diverse fasi di questo processo e il quarto l'emissione di sostanze inquinanti di varia natura nell'ambiente, tra le quali quantitativi ingenti di CO2.
1. L'ALLUMINIO, IL RAME E L'ACCIAIO NEI TERMINALI D'IMPIANTO, COME QUESTA UNITÀ RAPPRESENTATIVA, SONO FACILMENTE SEPARABILI E RECUPERABILI AL TERMINE DELLA VITA OPERATIVA (CARRIER).
2. I CONDENSATORI A MICROCANALI COMPLETAMENTE IN ALLUMINIO RAPPRE-
2010 si stima siano stati prodotti nel mondo 1414 milioni di tonnellate d'acciaio; due semplici operazioni permettono di stimare il totale delle emissioni di CO2 (2545 milioni di tonnellate) e la quantità totale di energia che si è resa necessaria (29400 GJ). Seguono poi le fasi di laminazione, estrusione ecc. secondo la domanda e il totale dell'energia utilizzata aumenta ulteriormente. E' evidente l'interesse a recuperare i metalli impiegati su macchinari e apparecchi vari al termine della loro vita operativa. Questo recupero permette di saltare l'intero onerosissimo processo di estrazione, trattamenti e fusione, con un risparmio che è al tempo stesso energetico ed economico, oltre ad essere molto positivo per l'ambiente.
di montaggio dei componenti, quadri elettrici, involucri di scambiatori di calore a fascio e di compressori ermetici, inoltre spirali orbitanti e viti per i compressori scroll e a vite, e infine scambiatori di calore piastre. Altri utilizzi sono per i ventilatori, i condotti aeraulici, i mobiletti di terminali in ambiente ecc. Il rame è ampiamente utilizzato sotto forma di tubi negli scambiatori di calore e nei circuiti frigoriferi, e sotto forma di cavi e barre negli impianti elettrici. L'alluminio infine è indispensabile per le alettature delle batterie di scambio termico, così come per tutti gli scambiatori a microcanali, per svariati modelli di terminali per la diffusione dell'aria e in altri prodotti. Mentre per il recupero dei singoli metalli non si presentano particolari difficoltà né oneri energetici nella generalità delle macchine aerauliche e nei terminali d'ambiente, più complessa è la situazione delle macchine compressorizzate. Infatti per esse esistono almeno tre complicazioni: estra-
I metalli nelle macchine HVAC La produzione della grande maggioranza delle macchine HVAC richiede l'utilizzo soprattutto di tre metalli: acciaio, rame e alluminio. Con l'acciaio si realizzano telai
3. LO SMONTAGGIO DI COMPRESSORI ALTERNATIVO APERTI E LA SEPARAZIONE DI COMPONENTI DI MATERIALI DIFFERENTI È RELATIVAMENTE AGEVOLE E L'UTILIZZO DELL'ENERGIA PER LO SVOLGIMENTO DI QUESTE OPERAZIONI È MINIMO IN RAPPORTO AL VALORE (ANCHE ENERGETICO) DEI MATERIALI RECUPERATI. Impianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
SENTANO DEI COMPONENTI TOTALMENTE E IMMEDIATAMENTE RICICLABILI
(GÜNTNER AG &CO. KG).
4. QUESTA IMMAGINE DIMOSTRA BENE LA POSSIBILITÀ DI SEPARARE COMPONENTI DI MATERIALI DIVERSI ESTRATTI DA UN COMPRESSORE ALTERNATIVO APERTO
(TECUMSEH).
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5. BENCHÈ I COMPRESSORI SIANO MACCHINE COMPLESSE PER QUANTO ATTIENE ALL'USO E AL RECUPERO DEI DIVERSI MATERIALI, ANCHE I MODELLI SEMIERMETICI PERMETTONO UN'AGEVOLE ACCESSIBILITÀ CHE RICHIEDE OPERAZIONI QUASI SOLTANTO MANUALI E MINIMI UTILIZZI DI ENERGIA.
6. L'ESTRAZIONE DELLA VITE IN ACCIAIO E DEI DUE ROTORI SATELLITI DAI COM-
zione e conferimento del refrigerante contenuto nel circuito frigorifero a un centro di raccolta; drenaggio dell'olio dal compressore e da eventuali separatori e conferimento come rifiuto secondo le sue caratteristiche (minerali, polioliesteri ecc.); smontaggio del compressore per la separazione dei suoi componenti. Per i compressori semiermetici e aperti (indipendentemente se alternativi, a vite o centrifughi) questa fase non presenta particolari complicazioni, viceversa gli ostacoli possono essere notevoli per i compressori ermetici, siano essi alternativi, rotativi e scroll. Si tratta infatti di tagliare l'involucro, estrarre i componenti (motore, pistoni, spirali, palette, ingranaggi ecc. secondo il tipo) ed effettuare la separazione dei metalli. Operazioni che possono essere effettuate soltanto presso centri specializzati, che tuttavia sono in numero limitato rispetto alla quantità di questi compressori che ogni anno devono essere smaltiti per rifacimenti di impianti, ristrutturazioni ecc.
In modo esemplificativo la tabella riporta per le tipiche macchine HVAC la presenza prevalente di rame, alluminio e acciaio nelle sue diverse parti.
PRESSORI SEMIERMETICI O APERTI RICHIEDE ANCHE PER I MODELLI A VITE DELLE OPERAZIONI MANUALI ABBASTANZA SEMPLICI E SOLO MODESTE NECESSITÀ DI ENERGIA
(MCQUAY).
Scelte a favore della riciclabilità Ai fini della riciclabilità e della tutela ambientale si possono fare alcune primarie considerazioni cautelative che fino ad oggi invece, a che ci risulti, non hanno avuto attenzione. La prima è che a parità di potenza frigorifera installata è più opportuno prevedere un'unica macchina anziché due o più; La seconda è che, sempre a parità di potenza installata, è bene che la macchina abbia il minor numero di compressori possibile e che questi siano di tipo semiermetico accessibile o aperto; La terza è che gli scambiatori a microcanali in alluminio (per i condensatori) sono da preferire a quelli tradizionali in rame-alluminio.
7. QUESTO COMPRESSORE SCROLL ORIZZONTALE ERMETICO DIMOSTRA CHIARAMENTE I PRINCIPALI MATERIALI UTILIZZATI: RAME
(1- 3 - 6 - 8); ACCIAIO (2 4 - 7); FERRO E RAME (5). IL PROBLEMA DEL RECUPERO CONSISTE PERÒ NELLA NECESSITÀ DI TAGLIARNE L'INVOLUCRO ED ESTRARNE LE PARTI INTERNE
(HITACHI).
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Impianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
PARTI
METALLICHE NELLE MACCHINE
HVAC
Rame
Alluminio
Acciaio - (ghisa)
Tubi batterie di scambio termico
Alette batterie di scambio termico
Copertura e telaio della macchina
Tubi di collegamento tra componenti principali (compressore-condensatore-evaporatore)
Scambiatori di calore a microcanali
Quadro elettrico
Bielle e pistoni di compressori alternativi
Piastre scambiatori di calore
Avvolgimenti motori elettrici compressori e ventilatori
Ventole di ventilconvettori
Tubi scambiatori di calore a fascio tubiero
Diffusori d'aria e altri terminali
Cavi elettrici Bobine di valvole a solenoide e relè
Involucro compressori ermetici Corpo compressori semiermetici alternativi o vite (ghisa) Albero a gomiti compressori alternativi Pompa dell'olio compressori Spirali a evolvente compressori scroll Piastre valvole compressori alternativi Viti compressori a vite (1 o 2 se monovite o bivite, risp.) Ventole ventilatori Mantello scambiatori di calore a fascio tubiero Griglie di protezione ventilatori
In realtà, alcune di queste considerazioni si scontrano con quelle che sono da tempo le tendenze dominanti nell'industria e ci sono poche probabilità che possano venire prese in considerazione a meno di leggi che potranno essere promulgate quando il problema inevitabilmente emergerà. Fino ad allora la scelta delle macchine HVAC in funzione della riciclabilità al termine della vita operativa rimarrà una decisione in gran parte volontaria. Ω
8. QUESTO SCHEMA COSTRUTTIVO DI UNO SCAMBIATORE A FASCIO TUBIERO U RIVELA FACILMENTE I DUE COMPONENTI METALLICI RECUPERABILI: ACCIAIO DEL MANTELLO E DELLA PIASTRA TUBIERA E RAME DEL FASCIO TUBIERO (SECESPOL). CON TUBI AD
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DI TUTTO UN PO’
di MASSIMO VIZZOTTO
L’ETA’ DEL FUOCO
C
he ci piaccia o no, dobbiamo essere consapevoli che l'umanità è ancora strettamente legata all'età del fuoco e, probabilmente, dovrà trascorrere ancora molto tempo prima di eliminare completamente dai nostri edifici i comignoli e le ciminiere fumanti. Effettivamente, non tutti devono ancora accendere materialmente un fuoco per scaldarsi durante la stagione fredda e, per questo, ci sentiamo tecnologicamente avanzati: ci limitiamo a regolare un termostato, magari con sistemi domotici, automatici, temporizzati o perfino attivati dal nostro stesso pensiero; e così, l'acqua, più o meno calda, circola nelle tubazioni della rete, fluisce nei pannelli a pavimento, nei radiatori o nelle unità terminali ventilate garantendoci il giusto tepore, adeguato alle condizioni climatiche … senza dover uscire nel bosco a spaccare la legna. E' vero, oggi siamo sollevati dal doverci procurare personalmente la legna per scaldarci, ma attraverso altri "moderni" dispositivi dobbiamo pur sempre accendere un fuoco, sia che si tratti di una piccola caldaia automatica, anche la più sofisticata ed energeticamente efficiente a condensazione, oppure, di un grande termovalorizzatore per il teleriscaldamento. E, se anche riscaldiamo o raffreddiamo gli ambienti nei quali viviamo con dispositivi elettrici, ad esempio i refrigeratori e le pompe di calore, pur ritenendoci soddisfatti di aver consumato di meno grazie all'uso di una quota di energia rinnovabile, alla sorgente, cioè nelle centrali termoelettriche, siamo stati comunque costretti a bruciare una consi-
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stente quantità di combustibili liquidi o di carbone. Le fonti rinnovabili ci aiutano a limitare l'accensione del fuoco, ma non soddisfano completamente le nostre esigenze: nel 2010 esse hanno raggiunto la quota del 22,8% sul totale della richiesta italiana di energia (nel 2009 era di 18,8%). Vi sono tecnologie parallele a quelle dei pannelli solari e fotovoltaici, delle maree e del vento, delle cadute d'acqua e delle biomasse. Noi tutti contiamo su un futuro con altri sistemi di produzione dell'energia, puliti, efficienti e garantiti che non debbano più bruciare combustibili fossili e uranio. Stiamo a vedere. Ω
Le fonti rinnovabili ci aiutano a limitare l'accensione del fuoco, ma non soddisfano completamente le nostre esigenze
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Cristiano Vergani
In corsia tira una brutta aria Dopo l'ultimo clamoroso episodio, relativo al contagio di massa di tubercolosi nel reparto neonatale del Policlinico Gemelli di Roma, è in crescita l'allarme per le infezioni accidentali nelle strutture sanitarie, soprattutto nei confronti delle malattie trasmissibili per via aerogena.
L
a sanità italiana, nonostante non goda di ottima stampa, in media è ancora una delle migliori esistenti, con strutture e personale di buon livello: purtroppo, negli ultimi tempi, alcuni malesseri cronici, legati soprattutto al pressapochismo clientelare ed alla carenza di fondi che affliggono alcuni grandi complessi sanitari, ne stanno determinando un sensibile peggioramento. Solo così si può spiegare il fatto che un'infermiera non sia stata sottoposta agli accertamenti sanitari obbligatori per più di sei anni e che una tubercolosi conclamata sia sfuggita ad ogni diagnosi in una struttura ospedaliera tra le più avanzate del Paese.
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Ma, per un episodio che raggiunge la notorietà, ve ne sono moltissimi altri che passano quasi inosservati, relegati nella piccola cronaca locale. Infatti, sono sempre più numerosi i casi di infezioni contratte in ambito ospedaliero, che attualmente colpiscono, nel nostro Paese, una percentuale variabile dal 2 al 7% dei pazienti ricoverati. Gli ospedali rappresentano di per sé un fattore di rischio, a causa della presenza di molti soggetti portatori di malattie infettive concentrati nello stesso ambiente, dell'afflusso (a volte incontrollato) di visitatori e dell'esecuzione di pratiche ed interventi che possono portare facilImpianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
1. MICROFOTOGRAFIA ELETTRONICA MYCOBACTERIUM TUBERCOLOSIS, L'AGENTE DELLA TUBERCOLOSI.
DEL
mente alla diffusione di agenti patogeni. Inoltre, tali agenti stanno diventando sempre più aggressivi e difficili da curare, in quanto selezionati ed irrobustiti dalla pressione selettiva di farmaci utilizzati spesso in modo eccessivo ed inappropriato. Le infezioni nosocomiali riguardano particolarmente le ferite operatorie, l'apparato urinario e l'apparato respiratorio, mentre i soggetti maggiormente colpiti sono quelli caratterizzati da una maggiore suscettibilità, sia per motivi dipendenti dal loro stato (neonati, immaturi, convalescenti, anziani, traumatizzati) sia a causa delle terapie ricevute (soggetti operati, cateterizzati, intubati oppure trattati con farmaci che deprimono il sistema immunitario).
Malattie diffuse per via aerogena Le malattie in grado di diffondersi per via aerogena, cioè tramite l'aerosol emesso dalle persone malate attraverso colpi di tosse, starnuti o semplicemente conversando, sono particolarmente diffuse ed insidiose nella nostra realtà sanitaria, caratterizzata da una limitata diffusione della ventilazione meccanica e dalla scarsa attenzione riservata ai mezzi di protezione individuale più semplici ed efficaci, come le mascherine. L'aerosol infetto, una volta diffuso nell'aria, può restare in sospensione anche per molte ore, aggravando il rischio di contagio tanto più quanto minore è il ricambio d'aria disponibile: purtroppo, in molti ospedali, neppure il reparto infettivi o di terapia intensiva possono contare
2. IMPIANTO DI TRATTAMENTO ARIA DI UN MODERNO REPARTO OSPEDALIERO DI MALATTIE INFETTIVE
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3. LE LAMPADE GERMICIDE UV POSSONO CONTRIBUIRE ALLA DIMINUZIONE DELLE CARICHE INFETTANTI NELL'ARIA.
su un efficace impianto di ventilazione, per non parlare delle normali degenze o del pronto soccorso. A volte, anche se l'impianto è presente, viene mantenuto spento o con portate ridottissime per contenere le spese d'esercizio, ormai difficilmente sopportabili per molti bilanci. In ogni caso, anche disponendo di risorse limitate, è oggi indispensabile mettere in atto una serie di misure preventive efficaci contro la diffusione accidentale per via aerea delle malattie infettive, soprattutto della tubercolosi, tornata a crescere a livelli preoccupanti specialmente nelle realtà "di frontiera" con l'emarginazione sociale ed economica ormai largamente presente nelle nostre città.
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Oltre alle strutture sanitarie propriamente dette, queste misure preventive devono essere applicate anche ai ricoveri per senza tetto e per gli anziani, alle strutture di prima accoglienza per immigrati, ai dormitori, alle carceri e a tutti i locali a rischio di affollamento eccessivo e di promiscuità tra soggetti potenzialmente malati e soggetti sani.
Ventilazione meccanica e naturale Come abbiamo visto, quasi sempre non è presente un ricambio d'aria in grado di diluire rapidamente la carica infettante (secondo le linee guida accreditate, per eliminare il 99,9% dell'aerosol infetto da un ambiente sono necessari 30 minuti con 15 ricambi/ora e 70 minuti con 6
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4. IMPIANTO DI VENTILAZIONE IDONEO PER UN DEGENTE INFETTIVO DA MANTENERE IN PRESSIONE NEGATIVA.
ricambi/ora); è possibile allora ricorrere almeno alla ventilazione naturale, considerando che, a finestre aperte, è possibile contare su 4-5 ricambi/ora. Questo valore, considerando un grado di miscelazione non ottimale con l'aria ambiente, richiede comunque un tempo di almeno 2 o 3 ore per avere una diminuzione soddisfacente degli agenti infettanti in sospensione. Dato che, naturalmente, non è possibile tenere le finestre sempre spalancate, i soggetti potenzialmente conta-
giosi devono essere isolati prima possibile, diagnosticati e trasferiti in una struttura adeguata, dove saranno rigorosamente trattati secondo il protocollo previsto per gli infettivi. L'eventuale impiego di lampade germicide a raggi ultravioletti può integrare, ma non sostituire, il ricorso ad una corretta ventilazione, tenendo conto che non è possibile irradiare la zona occupata dalle persone ma, in genere, solo il volume d'aria sovrastante. Ω
5. SCHEMA DI UN SISTEMA DI VENTILAZIONE PER UNA CAMERA DI ISOLAMENTO PER MALATI DI TBC SECONDO SOLUZIONI APPLICATE NEGLI STATI UNITI. Riferimenti su Internet Il Tempo, "TBC, infermiera mai visitata per sei anni", www.iltempo.it/cronaca_locale/roma/2011/09/22/12875 85-infermiera_visitata_anni.html Impianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
CDC. "Guidelines for Preventing the Transmission of Mycobacterium tuberculosis in HealthCare Settings", 2005 www.cdc.gov/mmwr/pdf/rr/rr5417.pdf
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PRODOTTI & SISTEMI INTEGRAZIONE DEI SISTEMI MECCANICI ED ELETTRONICI Honeywell Environmental Control (EVC Italia), presenta Nktronic, la nuova unità di riempimento automatico con controllo elettronico. Nktronic garantisce il riempimento automatico del circuito di riscaldamento e una protezione affidabile dell’acqua potabile, grazie a un sistema di sensori e valvole che controllano in modo continuo l’impianto collegato. Il nuovo dispositivo assicura inoltre il monitoraggio continuo, la registrazione della quantità d’acqua impiegata, il controllo della pressione, il rilevamento di perdite nonché l’interruzione automatica in caso di perdite elevate, con conseguente segnalazione dell’allarme alle centrali di monitoraggio. E’ disponibile con disconnettore per fluido categoria 3 e anche per fluido categoria 4, rispondenti rispettivamente alle normative EN14367 e EN12729. www.honeywell.it
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AMBIENTI SALUBRI Olimpia Splendid, presenta il nuovo UNICO a tecnologia ON-OFF, studiato per raggiungere alti livelli di efficienza, sia in modalità raffreddamento che in quella di riscaldamento, garantendo un fresco ideale in estate e un caldo efficace per tutto l’inverno. I climatizzatori sono classificati in doppia classe A. Predisposto per installazione a parete alta e bassa, consente tempi di montaggio molto rapidi. L’installazione si fa tutta dall’interno, fori e griglie comprese. L’impatto visivo sulle facciate risulta minimo grazie alla sola presenza di due piccole griglie da 202 mm di diametro. Per facilitare la manutenzione e la pulizia la nuova macchina è stata concepita in maniera modulare e tutte le sezioni sono separate e facilmente accessibili. Dotato di filtro elettrostatico che controlla ed elimina piccole particelle ed emissioni come fumo, polvere, pollini, peli di animali, e un filtro ai carboni attivi che elimina cattivi odori e rende inattivi eventuali gas nocivi per la salute.
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Il purificatore d’aria Ururu MCK75J di Daikin purifica e umidifica l’aria di casa, eliminando i problemi legati alla secchezza dell’ambiente. E’ dimensionato per locali fino a 46 metri quadrati e ha una elevata portata d’aria, fino a un massimo di 450 metri cubi l’ora. La funzione di umidificazione mantiene nell’ambiente il livello di umidità desiderato: ciò permette di proteggere le vie respiratorie da faringiti e la pelle dalla disidratazione. Questa utile e innovativa funzione è stata introdotta attraverso un serbatoio d’acqua ionizzata e purificata che potenzia la capacità battericida del purificatore. L’acqua contenuta nel serbatoio fluisce nella vaschet-
ta del ricevitore dove alloggia la ruota idraulica, che solleva l’acqua durante la rotazione trasferendola sul filtro vaporizzatore. L’aria soffiata sul filtro assorbe l’umidità e la libera nel locale umidificandolo. Il purificatore è dotato di un filtro fotocatalitico all’apatite di titanio e dell’esclusivo sistema di filtrazione a sei stadi Flash Streamer che abbatte rapidamente le particelle decomponendole velocemente. www.daikin.it
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ANALISI DI COMBUSTIONE SEMPRE PIÙ FACILI L’analizzatore di combustione Testo 330-1 LL è uno strumento tecnologicamente avanzato ed estremamente vantaggioso per il professionista. Il maggiore vantaggio di questo analizzatore risiede nella funzione di dialogo: la diagnosi dello strumento informa sullo stato qualitativo delle funzioni, schiacciando semplicemente un tasto. Le sonde dispongono di una rapida funzione di connessione, grazie al quale tutti i percorsi gas vengono collegati correttamente. Il singolo cavo è rigido, indistruttibile, e occupa poco spazio. Il filtro per particolato è posizionato direttamente nell'impugnatura della sonda. I tubi sonda, con diverse lunghezze e diametri, sono facilmente collegabili all'impugnatura. Il Kit Testo 330-1 LL Basic completo di alimentatore, sonda aria, sonda fumi, stampante, carta termica e valigia, viene presentato sul mercato al prezzo consigliato di 1.690 Euro.
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RAFFREDDARE, RISCALDARE E ACQUA CALDA TUTTO IN UNO Viessmann presenta Vitocal 200-S, un'unica soluzione in grado di riscaldare, raffreddare e produrre acqua calda sanitaria. Si compone di un’unità esterna e un modulo interno idronico. La pompa di calore estrae il calore disponibile dall’aria, lo incrementa e lo invia all’unità interna, che provvede a riscaldare l’acqua ad uso sanitario e per il riscaldamento. Nella stagione estiva l’unità è in grado di produrre acqua refrigerata per le esigenze di raffreddamento. La pompa di calore aria/acqua reversibile AWSAC è disponibile in 4 taglie con potenze nominali di 4, 7, 10 e 13 kW per riscaldamento, raffreddamento e produzione di acqua calda sanitaria. E’ disponibile anche in versione solo caldo AWS. L'unità modulante utilizza compressori scroll inverter abbinati alla valvola di espansione elettronica. www.viessmann.it Impianti Clima - Novembre 2011 - N. 0
SISTEMA DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO A PAVIMENTO PER AMBIENTI SALUTARI E BEN ISOLATI Cover è il sistema di RDZ ideale per impianti a pavimento radiante a bassa temperatura caratterizzato da ottimo isolamento termico, elevata resistenza meccanica del pannello, installazione semplice e veloce e grande versatilità. Adatto a numerose applicazioni, può essere utilizzato sia per il riscaldamento che per il raffrescamento a pavimento. Il sistema è costituito da un pannello di polistirene espanso prodotto in conformità alla normativa UNI EN 13163, inoltre è rivestito superficialmente con un film plastico (150 µm), per
garantire protezione dall'umidità e maggiore resistenza alla deformazione da calpestio. È dotato di incastri per l’accoppiamento sui quattro lati; la superficie superiore presenta rialzi di 27 mm per l'alloggiamento dei tubi a interasse multiplo di 8,3 cm e la parte inferiore ha una conformazione a rilievo con funzione fonoassorbente e di adattabilità ai sottofondi.
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Il bibliofilo
Libri e documentazione varia sull’HVAC
Soluzioni integrate per il riscaldamento con pompe di calore ad assorbimento a metano + energie rinnovabili Impeccabile sotto l'aspetto grafico, esaustiva nei contenuti e ricca di dati, di schemi, di fotografie questa nuova pubblicazione, che offre così una visione generale della produzione Robur per quanto riguarda le pompe di calore ad assorbimento a gas e i moduli autonomi per il riscaldamento ad aria. Attraverso le sue 140 pagine il progettista di impianti e l'installatore termotecnico pos-
sono trarre indicazioni e consigli di grande utilità per la realizzazione di impianti ad assorbimento e di termoventilazione. Si tratta di un'opera che qualifica decisamente l'Azienda dimostrando l'attenzione che essa dedica agli strumenti di marketing e all'aggiornamento degli operatori del settore.
ww.robur.it
Integra, unità per sistemi a 4 tubi con smaltimento ad aria e ad acqua La nuova serie di unità termofrigorifere polivalenti sviluppate da Climaveneta copre un campo di potenza da 36 a 924 kW ed è rivolta ai moderni edifici polifunzionali, centri commerciali, alberghi, uffici ecc. dove esiste spesso l'esigenza di raffreddamento e riscaldamento contemporaneo. In queste applicazioni esse consentono importanti aliquote di recupero di calore e offrono quindi elevati livelli di efficienza energetica. La documentazione riporta i dati essenziali per una prima scelta e una serie rappresentativa di schemi applicativi, seguiti da brevi case histories di edifici in cui sono state installate. La sinteticità di questa documentazione si rivela un fattore molto positivo per affrontare delle scelte preliminari e dei confronti di massima.
www.climaveneta.com
EHS: efficienza e benessere in un'unica soluzione Una brochure riccamente illustrata questa dedicata ai sistemi EHS di Samsung, la più recente generazione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento del Costruttore coreano. Si tratta di sistemi definiti ecosostenibili per la climatizzazione e contemporanea produzione di acqua calda sanitaria che producono sensibili risparmi energetici rispetto ad impianti tradizionali.
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La brochure ne delinea con ampiezza il principio di funzionamento e ne sottolinea le duttilità applicative, sia nell'edilizia di nuova costruzione, sia in quella esistente. Sotto questo aspetto, la brochure oltre che per il progettista e l'installatore, costituisce una convincente documentazione per lo stesso utente finale.
www.samsung.it/clima
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IL MINIMALISTA PRESUNTUOSO IL
SUL PROSSIMO NUMERO L’INTEGRAZIONE SOLARE DELLE POMPE DI CALORE Le pompe di calore a integrazione solare costituiscono una tecnologia che si va diffondendo in particolare nel Nord Italia per contribuire a ridurre i consumi di energia nei mesi più freddi, assistendo il riscaldamento quando la capacità della macchina è insufficiente, ma altresì nel periodo estivo per la fornitura gratuita di acqua calda sanitaria.
RENDIMENTO ENERGETICO
Il mondo è pieno di grandi problemi che occupano fiumi di carta o di bit. Questa rubrica minima ne affronterà alcuni tra i più vicini all’HVAC in poche parole e, lo ammettiamo, con molta presunzione. E' aperta ai contributi di tutti i lettori di buona volontà, che amano la sintesi e la chiarezza di idee. Forse fu Sadi Carnot a comprendere che esiste un limite di rendimento per le macchine termiche, che nessun perfezionamento di tecnologia può superare. Intuì, prima che fosse formulato, il secondo principio della termodinamica, e sebbene la ricerca del moto perpetuo continuasse ben oltre la sua prematura scomparsa, il teorema che oggi ne porta il nome rimane come uno spartiacque nella fisica, tra ciò che sul rendimento si credeva prima e ciò che si comprese poi.
I GRUPPI FRIGORIFERI PREFERITI DAL MERCATO Quali tipologie di gruppi frigoriferi hanno dimostrato di meglio rispondere alla domanda del mercato? E quali ne sono i principali punti di forza? Domande alle quali risponde un articolo che analizza l’offerta di queste macchine e le rispettive prestazioni di fronte alle esigenze prevalenti delle moderne costruzioni.
VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA, QUALE FUTURO? Quanto e come potrà affermarsi la ventilazione meccanica controllata? E quali caratteristiche denoterà in prevalenza tra le svariate soluzioni offerte? E’ indubbio che per effetto della certificazione energetica, la VMC sarà irrinunciabile nelle costruzioni del futuro e imporrà delle scelte inedite inerenti soprattutto al recupero di calore. Direttore Responsabile Antonio Briganti
(http://www.eea.europa.eu/legal/copyright). Copyright holder: European Environment Agency.
E al rendimento, traduzione italiana corretta del termine anglosassone efficiency, possiamo riferirci per quanto riguarda la produzione di energia elettrica e calore da centrali termiche convenzionali nell'Europa dei 27, dal 1990 al 2008. Questo rendimento, che ha raggiunto il 49,8%, tiene conto congiuntamente dell'energia elettrica prodotta e del calore venduto a terzi. Una condizione quest'ultima che contribuisce ad innalzarne il valore rispetto a quello ben minore che altrimenti sarebbe se il calore refluo non fosse almeno in parte riutilizzato. Ω
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Condirettori Giacomino Redondi energie rinnovabili e riscaldamento Massimo Vizzotto sistemi compressorizzati per climatizzazione, refrigerazione e a pompa di calore Cristiano Vergani qualità dell’aria, aeraulica e salute Redazione e Gestione Operativa Lara Bindi Contatti Associazioni Culturali Rosalba Arduino Redazione Via Piave 3 - 21047 Saronno VA Tel./Fax: 029620184 www.impianticlima.com redazione@impianticlima.com Impianti Clima può essere sfogliato e scaricato dal sito www.impianticlima.com
© La riproduzione intera o parziale di testi è vietata se non dietro autorizzazione dell’editore.
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GIGUNO
2012
Riscaldamento ibrido: pompe di calore aria-acqua + solare: vantaggi e limiti.
La luce fredda. Quanto i sistemi di illuminazione a LED possono ridurre i consumi. Regole Auree per aumentare l'efficienza degli impianti a tutta aria.
Ventilazione Meccanica Controllata, quale futuro?
Compressori a confronto: tipologie e campi di funzionamento ottimali.
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Gruppi frigoriferi: i preferiti dal mercato. Quando gli impianti boccheggiano. Gli effetti perversi della temperatura di condensazione. Che c'è di nuovo sotto il sole? Pannelli solari per piccoli e grandi impianti. Regole Auree per aumentare l'efficienza degli impianti di ventilazione.
SETTEMBRE
Condizionatori roof top e unità di trattamento d'aria. Similitudini e differenze.
Tempo di Vendemmia. Vinificare con le pompe di calore.
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Sistemi VRF/VRV l'evoluzione più recente.
Anticipazione dei prodotti innovativi.
MARZO
NUMERO SPECIALE MCE
FEBBRAIO
GENNAIO
PROGRAMMA EDITORIALE
Andar per mare. Sistemi di climatizzazione per le imbarcazioni da diporto.
Riscaldamento a biomasse. Cosa c'è di nuovo.
Impianti silenziosi. Accorgimenti e pratiche per…dormirci sopra. Regole Auree per aumentare l'efficienza degli impianti di riscaldamento.
Edificio e impianto, fino a che punto investire nell'uno o nell'altro per ottimizzare l'efficienza energetica. Impianti di condizionamento. Dove pesano maggiormente i costi.
Microturbine. A che punto siamo? Filtrazione dell'aria. C'è del nuovo in arrivo?
MAGGIO
NUMERO SPECIALE LO STATO DELL'INDUSTRIA DEL CLIMA
Regole Auree per aumentare l'efficienza degli impianti idronici.
NOVEMBRE
Il benessere reale, fuori dai laboratori (ASHRAE 552010).
Avanzano i sistemi radianti. Una breve panoramica di impianti rappresentativi. Innovazioni nei sistemi VRF/VRV ibridi. Gli specchi d'acqua. Molto più che landscape e architettura.
Che ne dice l'Industria. Brevi interviste sulla situazione attuale e le aspettative future. Vincenti e perché. Una discussione sulle novità di maggior interesse presentate in MCE. Regole Auree per aumentare l'efficienza degli impianti a espansione diretta.
DICEMBRE
APRILE
Il controllo di allagamenti ed esondazioni. Quali pompe e perché.
Il nemico ghiaccio. Il suo potere distruttivo. Compressori frigoriferi per condizionamento e PdC. Miscellanea: strumenti di regolazione, controllo e misura per gli impianti.
Redazione Impianti Clima - Via Piave 3 - 21047 Saronno VA - Tel. 029620184 email: redazione@impianticlima.com