IN- 55-56_17 Energie rinnovabili

N° 55-56/17 – SETT 28/1-2

Il sistema energetico cambierà Intervista con Marianne Zünd dell’Ufficio Federale dell’energia

Energie rinnovabili Con vento, acqua e sole verso un futuro più pulito

Più energia da sole, vento e acqua Attualmente in Svizzera, corrente e calore per l’industria e per le abitazioni private sono generati principalmente da combustibili fossili ed energia nucleare. Tuttavia, l’inquinamento ambientale, la riduzione delle riserve e i rischi legati al nucleare impongono la necessità di nuove fonti di energia che offrano elettricità il più possibile illimitata ed ecocompatibile. Quelle particolarmente promettenti sono le seguenti:

Energia solare L’energia solare può essere raccolta attraverso pannelli solari (solare termico) che forniscono calore per il riscaldamento e l’acqua calda, attraverso celle solari che trasformano la luce solare in corrente e attraverso centrali a energia solare che azionano grosse turbine a vapore.

Energia eolica Già nel Medio Evo dei giranti eolici mettevano in moto i mulini. Oggi, i rotori degli impianti eolici alti fino a 200 metri azionano generatori di corrente. Le dimensioni, il rendimento e le caratteristiche del vento determinano la quantità di energia che viene fornita da un determinato mulino a vento moderno.

Bioenergia

Energia idraulica

L’energia da biomassa è quella derivante da materie prime rinnovabili, come il legno, le piante, i rifiuti organici o il letame. Per la produzione di energia, il biomateriale viene bruciato direttamente oppure trasformato in combustibile liquido o gas.

Anche l’acqua viene utilizzata da tempo come fonte energetica, ad esempio per i mulini o per le segherie.

Nelle centrali idroelettriche ad accumulo, l’acqua raccolta in appositi bacini viene condotta all’interno di tubi di scolo attraverso turbine idrauliche. Lungo i fiumi operano centrali idroelettriche ad acqua fluente, mentre sulle rive dei mari le centrali elettriche sfruttano i movimenti delle onde e le maree.

Nuove tecniche di accumulo Le energie rinnovabili non sono sempre disponibili. Gli ingegneri, pertanto, sviluppano con grande impegno potenti accumulatori di energia, con cui possono accumulare la corrente per i periodi in cui soffia poco vento, oppure il sole non splende abbastanza.

E infine, anche la rete elettrica deve essere rinnovata e adattata alle nuove fonti energetiche decentralizzate e dalla produzione irregolare (vedi intervista).

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Qual è il potenziale della Svizzera in fatto di energie rinnovabili?

Gli studi dimostrano che, a partire dal 2050, saremo in grado di coprire il fabbisogno di corrente con energie rinnovabili, oltre alla tradizionale centrale idraulica, soprattutto con sole, vento, biomassa e geotermia a medio termine.

La sfida non consiste tanto nella costruzione di impianti di produzione, quanto piuttosto nell’ integrazione all’ interno del sistema di alimentazione. Questo è un aspetto che muterà profondamente. Al posto dell’odierna struttura centrale, ci saranno aree decentralizzate con efficienti impianti a comando digitale. Reti digitali, reti elettriche e reti di distruzione del gas si sviluppano insieme e, grazie alle nuove tecnologie di accumulo, si ottiene un equilibrio stagionale tra produzione e consumo.

Quando si potrà rinunciare a carbone ed energia nucleare?

In Svizzera, la rinuncia al carbone e all’energia nucleare sarà possibile al più tardi entro la metà di questo secolo. Oggi, il carbone rappresenta circa il 35 percento della produzione mondiale di corrente, mentre l’energia nucleare circa l’11 per cento. Ciò cambierà nei prossimi 25 anni.

L’Agenzia Internazionale dell’energia (AIE) presuppone che entro il 2040 ancora circa il 27 per cento della produzione di corrente mondiale proverrà dal carbone, circa il 26 per cento dal gas naturale, circa il 10 dall’energia nucleare e circa il 37 per cento dall’energia idraulica e da altre energie rinnovabili. La domanda globale di corrente, al contempo, aumenterà fortemente. Quasi il 60 per cento dell’ intera espansione delle capacità di produzione, entro il 2040, sarà rappresentato da energia idraulica e altre energie rinnovabili.

Da cosa dipende lo sviluppo?

Lo sviluppo è in pieno svolgimento. E non è la politica, sono l’ innovazione tecnologica e il mercato a dettare il cambiamento del sistema energetico. A questo deve rispondere la politica energetica. È indispensabile creare una nuova base giuridica e, perciò, garanzie d’investimento e giuridiche.

Che cosa può fare ciascun cittadino?

Il sistema energetico cambierà completamente nei prossimi anni. Diventerà più intelligente, ecocompatibile, resistente alle crisi e sostenibile. Ci saranno nuovi prodotti energetici che, analogamente a quanto avviene nelle telecomunicazioni, non saranno più conteggiati per chilowat-

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tora, ma con una tariffa forfettaria. Oppure gli impianti fotovoltaici non saranno più acquistati autonomamente, bensì messi a disposizione da un’ impresa di servizi come pacchetto globale comprensivo dell’esercizio dell’ impianto e dell’ottimizzazione del consumo. I cittadini pertanto non dovranno fare altro che essere aperti a nuovi sviluppi. Proprio come hanno già fatto gli svizzeri oltre 100 anni fa, quando l’elettrificazione del nostro Paese ha trionfato nonostante le molte voci critiche.

La Svizzera punta sulle energie rinnovabili Nella produzione di corrente, la Svizzera, con il 63 per cento di energie rinnovabili, occupa una posizione di spicco in Europa. Tuttavia, il 59,9 per cento viene generato solo con energia idraulica e appena il 2,3 per cento con vento, biomassa e sole. Con la Strategia energetica 2050, approvata dagli elettori il 21 maggio 2017, il Consiglio federale intende quintuplicare questa quota entro il 2035, sostituendo così le centrali nucleari. Punti chiave di questi provvedimenti legali sono maggiori risorse finanziarie per l’espansione delle energie rinnovabili, nonché incentivi per il risparmio energetico a favore di abitazioni private, trasporti e imprese.

Concorso

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Tutela climatica con eco-corrente

Intervista con Marianne Zünd, Capo del dipartimento media e politica nonché membro del Comitato esecutivo presso il Ufficio federale dell‘energia UFE

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L’ingresso è valido per adulti e comprende il giro di prova sul percorso indoor lungo 300 m con veicoli elettrici a 2, 3 e 4 ruote.

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