Scuola diffusa webinar piccole scuole

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PROGETTARE INSIEME LA SCUOLA DIFFUSA E APERTA

Beate Weyland


PENSARE OLTRE I CONFINI


ABBATTERE MURI


OLTRE I TEMPI E MODI PRESTABILITI




www.padweyland.it


www.pad.events.unibz.it

Facoltà di Scienze della Formazione Libera Università di Bolzano Regensburgerallee-Via Ratisbona 16 Brixen-Bressanone Beate Weyland - b.weyland@unibz.it Ulrike Stadler Altmann - Ulrike.StadlerAltmann@unibz.it


PROGETTARE SCUOLE INSIEME Tra pedagogia, archite7ura e design


CREA IL TUO MONDO INSIEME AL MIO

Proge=are insieme significa generare 4 un conce8o pedagogico degli spazi che sostanzi il proge=o archite=onico


messaggi ü  Costruire una scuola è sviluppare un progetto per la comunità ü  Valorizzare l’interdisciplinarità e i punti di vista diversi nella progettazione ü  Progettare insieme – dal concetto pedagogico al progetto architettonico


QUAL’E STATO FINO AD ORA IL PROCESSO CHE HA PORTATO ALLA COSTRUZIONE DI UNA SCUOLA? BISOGNO COSTI FATTIBILITÀ CONCORSO PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE ABITAZIONE

POLITICI

NOTA AI POLITICI AMMINISTRAZIONI SUPPORTO POLITICO/ECONOMICO AMMINISTRAZIONI ARCHITETTI/INGENIERI/TECNICI ARCHITETTI/INGENIERI/TECNICI SCUOLA

COMMITTENZA

?

SCUOLA

P

Che ruolo gioca la PEDAGOGIA in questo processo?

ARCHITETTO


LA SCUOLA GERARCHICA

(scuola tradizionale)

Scuola media, Broni 1987 Aldo Rossi Fotografo Luigi Ghirri


QUALE SI AUSPICA CHE SIA IL PROCESSO CHE PORTA ALLA COSTRUZIONE DI UNA SCUOLA? BISOGNO PROGETTO PEDAGOGICO COSTI FATTIBILITÀ CONCORSO/GARA/APPALTO PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE ABITAZIONE

NOTA AI POLITICI AMMINISTRAZIONI, SCUOLA AMMINISTRAZIONI SUPPORTO POLITICO/ECONOMICO AMMINITRAZIONI, SCUOLA PROGETTISTI/SCUOLA LA PEDAGOGIA PROGETTISTI/SCUOLA GIOCA UN PROGETTISTI/SCUOLA

RUOLO FONDAMENTALE

POLITICI

COMMITTENZA

P

SCUOLA

ARCHITETTO


DOCUMENTI ISTITUZIONALI

Linee Guida per l’Edilizia Scolastica MIUR 13 Aprile 2013 •  la scuola come centro civico, spazio di socialità e di comunicazione col territorio •  superamento dello spazio – aula, permeabilità tra interno ed esterno degli spazi dida=ici tradizionali •  nuovi spazi per l’apprendimento individuale e di gruppo •  superamento della rigidità organizzativa

Legge 107 La Buona Scuola Riforma del sistema nazionale di istruzione •  Neocentralismo – dirigenza rafforzata Indicazioni nazionali •  Scuola aperta e scuola per il curricolo 2013 comunità Centralità della pers. •  Valutazione meritocratica – professionalità Nuova ci=adinanza •  Principio di uguaglianza – Nuovo umanesimo pari opportunità del successo formativo, individualizzazione

Legge 59/1997 sull’AUTONOMIA SCOLASTICA •  Autonomia giuridica, finanziaria e amministrativa •  Autonomia organizzativa finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione dell’efficienza e efficacia del servizio scolastico •  Superamento dei vincoli di unità oraria delle lezioni, del gruppo classe, e dell’organizzazione e impiego dei docenti •  Autonomia dida=ica, per poter scegliere metodologie, strumenti organizzazione e tempi di insegnamento


LA SCUOLA GERARCHICA

(scuola tradizionale)

LA SCUOLA ATELIER (scuola come laboratorio)

LA SCUOLA CITTÀ

(quartieri e micro-­‐‑ luoghi)

LA SCUOLA COMUNITÀ

(scuola democratica)

LA SCUOLA SALOTTO

(lounge per l’apprendimento)

LA SCUOLA NOMADE

(scuola in movimento)


Un piano per la scuola

COMMITTENZA AMMINISTRAZIONI

LA PROGETTAZIONE CONDIVISA

PROCESSI CONDIVISI tra pedagogia e architettura

PROGETTISTI

SCUOLA ISTITUZIONI EDUCATIVE SUL TERRITORIO


DARE FORMA ALLE IDEE Il concetto pedagogico ü  Quale è la mission della scuola? ü  Su quali principi fonda la sua attività? ü  Come vuole lavorare? ü  Come vuole organizzare gi spazi? ü  Come si rapporta con il territorio ü  Di quali risorse può beneficiale


Come si fa •

Costituire un gruppo di lavoro

Confrontarsi con esperienze e buone pratiche

Svolgere workshop generativi aperti

Chiarire principi/valori di riferimento, significati, qualità

Produrre un documento sintetico che indichi cosa si fa(rebbe), dove e perché

Elaborare uno schema funzionale

Condividere

Il piano pedagogico


COMPITO •  Sviluppare una sensibilità sugli spazi scolastici intesi come forme, volumi, ambienti fisici abitati •  Trovare linguaggio che permette a pedagogia e architettura di capirsi •  Ricercare i veri significati del fare scuola, il cuore dell’azione didattica •  Individuare gli spazi necessari per dare corpo ai significati


La scuola come casa della cultura Spazio vivo del tessuto sociale

LA FORZA PROPULSIVA DEI COMUNI La borsa della scuola

BRESSANONE (BZ) BRUNICO (BZ) FORTEZZA (BZ) BARBIANO (BZ) BRENTONICO (TN) MERANO (BZ) NEONELI (OR) TORINO MOGORO (OR) BAGNO DI ROMAGNA VIPITENO (BZ) RIVOLI PERFUGAS (SS) VICENZA SANTA CROCE DI MAGLIANA SALORNO( BZ)


M’imparas tue Barigadu fa scuola Concetto pedagogico per la Scuola primaria e Laboratori ISCOLA 2015 PROMOTORE Salvatore Cau Sindaco di Neoneli


UN PROGETTO DELLA COMUNITÀ M’imparas tue – Barigadu fa scuola è progetto al quale hanno dato voce i cittadini e le cittadine che hanno partecipato insieme ai bambini al workshop di Neoneli tra sabato 28 Novembre e martedì 2 Dicembre 2015 e che è stato elaborato dalle insegnanti della scuola primaria di Neoneli, con la supervisione e il supporto della dirigente scolastica Pasqualina Saba e di alcuni insegnanti delle scuole medie dell’istituto comprensivo.











Uno slogan per il proge=o


m’imparas tue •  l’insegnamento nasce dalla reciprocità con gli allievi, •  l’insegnamento nasce dalla storia e dalle tradizioni, •  l’insegnamento si trae dal rapporto con la terra e con i mestieri artigianali del luogo. •  l’insegnamento nasce dal movimento e dall’incontro


Scuola diffusa e aperta

Il progetto si impernia sulla promozione di una didattica aperta e diffusa (dislocata dentro e fuori la scuola) e sulla nascita di un polo didattico e culturale attivo di attrazione anche per le altre scuole del Barigadu e dell’Istituto Comprensivo di Samugheo dall’infanzia alla secondaria di primo grado.


passaggio di conoscenze tra passato e presente •  Il progetto per la scuola si impernia sull’idea del passaggio di conoscenze tra passato e presente, appunto “m’imparas tue”, e mette a tema tre aspetti: •  il movimento •  il sapere •  il fare


1. SPAZIO AL MOVIMENTO: LA SCUOLA DIFFUSA La scuola si mette in rete con i diversi luoghi educativi del paese: •  la biblioteca (come estensione dei linguaggi e del sapere), •  il campetto sportivo (come estensione della palestra),

•  parte del museo civico (come archivio didattico e estensione della galleria espositiva dei lavori dei bambini),

•  piazza Barigadu e piazza Italia (come aule all’aperto),

•  La sala comunale (come luogo per le grandi rappresentazioni e il teatro.

Ad essi si aggiunge l’edificio Casa Cherchi, di recente diventato proprietà comunale, presso il quale si propone di allocare le attività laboratoriali per la didattica applicata, o del fare.


2. LA SCUOLA: CASA DEL SAPERE •  atelier dei linguaggi espressivi. •  atelier delle scienze, •  l’atelier dei linguaggi L’atelier della musica

zona incontro all’entrata, con adiacente un guardaroba comune

galleria del movimento, il vecchio corridoio, un luogo per comunicare, per apprendere liberi o in gruppo

ateiler dei sapori e del benessere, con una cucina per il pranzo dei bambini, e con uno spazio aperto, che si prolunga nella galleria del movimento, a=rezzato con tavoli da impiegare sia per mangiare, sia per svolgere altre a=ività in gruppo, da soli, o a classi aperte.


3. CHERCHI: LA CASA DELLE ARTI E DEL FARE •  •  •  •  •  •

•  •

L’edificio accoglie: il laboratorio delle arti applicate (legno, ceramica, sughero, cucito) il laboratorio delle arti figurative (pittura, scultura, teatro) il laboratorio delle arti culinarie, (con attrezzatura professionale tipo frigor, dispensa, ecc.) una sala per raccogliere i materiali (realizzati) per le rappresentazioni teatrali (abiti, maschere, scenografie ecc.) un orto didattico un erbario.


CASA CHERCHI un laboratorio del fare per tu=o l’Istituto Comprensivo •  Il senso dei laboratori è quello di lavorare tutti in maniera interconnessa. Per esempio nei laboratori delle arti

applicate i bambini e i ragazzi creeranno i materiali per la rappresentazione teatrale (maschere, vestiti, oggetti, arredi), nei laboratori delle arti figurative, si prepareranno le scenografie, mentre in quello delle arti culinarie si prepareranno le pietanze per festeggiare dopo lo spettacolo.

•  La qualità profondamente pedagogica di Casa Cherchi è quella di voler essere un luogo di servizio per bambini e ragazzi, ma anche lo spazio per lo scambio tra le generazioni sui mestieri, l’artigianato, la cultura degli anziani e quella dei giovani che prende vita nel giardino del fare.


Il percorso è stato accompagnato da Beate Weyland e Paolo Bellenzier, moderatori


TRA MAR in PARTE MONTIS •  Unione dei comuni Parte Montis (Mogoro, Masullas, Gonnostramatza, Pompu e Siris) •  15 - 20 Gennaio 2016 •  Progetto ISCOLA •  Mediatori: Beate Weyland e Paolo Bellenzier


PARTE MONTIS

5 COMUNI 1 ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLE DA DISMETTERE PR VIA DELLO SPOPOLAMENTO QUALI? COME? PERCHÉ?


SCUOLA APERTA E DIFFUSA

•  •  aperta agli allievi anche oltre l’orario scolastico, per lo svolgimento delle più diverse attività. •  aperta ai cittadini come luogo di incontro e di scambio, ma anche come spazio in cui svolgere attività pomeridiane con bambini e ragazzi, corsi per adulti, o attività di consultazione (libri e altre risorse). •  aperta al territorio perché si configura come il luogo che tematizza le attività esterne (teatro, musica, sport, arti applicate, agricoltura, ecc..) nei propri laboratori didattici al mattino e le prosegue insieme ai collaboratori esterni nel pomeriggio, creando una sinergia forte, tra ambiente interno/scolastico e ambiente esterno, il paese, le associazioni, i musei e siti culturali, e soprattutto la natura.





SCUOLA DIFFUSA SUL TERRITORIO CHE UNISCE 5 COMUNI



TRA MAR in PARTE MONTIS UNA SOLA SCUOLA PRIMARIA MOGORO

SCUOLE DELL’INFANZIA MANTENUTE IN TUTTI I COMUNI MA SOLO UNA RIPENSATA SECONDO NUOVI SCENARI UNA SOLA SCUOLA MEDIA A MASULLAS


Il conce8o di scuola diffusa perme8e di raggiungere i seguenti obie8ivi:

•  dare maggiore coesione e coerenza al percorso dida8ico degli allievi. •  incentivare la socialità tra i bambini e tra i ragazzi dei cinque comuni •  sostenere la coesione tra i docenti e le a=ività in sinergia tra momenti di input e laboratoriali. •  sviluppare sul territorio il senso di comunità e rinforzare l’appartenenza territoriale di Parte Montis; •  ripensare l’orario scolastico secondo un tempo più dilatato che include anche la possibilità di prevedere il tempo pieno nella scuola primaria e il tempo prolungato nella secondaria di primo grado. piste ciclabili, marciapiedi, nonni vigili, di servizio scuolabus e di servizio car sharing



Orizzonte Santa Croce il paese si fa scuola

Concetto pedagogico e schema funzionale Istituto Omnicomprensivo "Raffaele Capriglione"


TAPPE del percorso di proge=azione condivisa 1.  2.  3.  4.  5.  6.

Incontri e scambi di attivazione col gruppo di lavoro Sopralluogo – tra paese e scuola Seminario introduttivo e discussione Giornata di workshop generativo Elaborazione e discussione del documento Condivisione pubblica



Santa Croce di Magliano










Elementi chiave del conce=o pedagogico

•  Una scuola in Belvedere •  Una scuola diffusa •  Una scuola in pineta


Una scuola in Belvedere

Il conce=o pedagogico dell’istituto omnicomprensivo di Santa Croce di Magliano punta sulla realizzazione di una nuova agorà territoriale, che vede nell’incontro tra insegnanti, allievi, genitori e ci=adini, tra tradizione e innovazione, la chiave di volta per una crescita piena, positiva e ricca dei futuri ci=adini. Un belvedere dunque, proie=ato in avanti.


Una scuola diffusa A=raverso un pa=o di responsabilità e di reciproco impegno, scuola e amministrazione studiano un percorso pedonale sicuro per conne=ere la nuova stru=ura con diversi siti del paese, che sono riconosciuti come potenziali spazi dida=ici complementari.



SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PINETA AULE ALL’APERTO

ORATORIO – AULA MAGNA

LABORATORI E PALESTRA


Una scuola in pineta

dialogo e esplorazione della natura scambio tra interno ed esterno strumento di raccordo e di collegamento tra i tre tra8i scolastici.

IL PARCO DIDATTICO


Scuola dell’infanzia •  •  •  •  •  •  •  •

Struttura a se stante Guardaroba all’entrata Pavimento didattico pulito Spazio all’aperto protetto – corte interna Laboratorio dei sapori – cucina interconnessa Bar genitori Interconnessioni visive tra gli ambienti Stanza del movimento e della musica – raccordo scuola primaria


Scuola primaria •  Ingresso con zona esterna coperta •  Guardaroba comune, a scuola senza scarpe – pavimenti puliti •  Agorà attrezzato con libri e isole web •  Laboratori: movimento, scoperte, creatività •  3 cluster: 1 e 2 classi, 3 e 4 classi, 5 classi raggruppate che condividono uno spazio in comune attrezzato con libri, nicchie e isole web


Scuola secondaria di I grado •  •  •  •  •  •  •  •  •

Ingresso coperto Agorà attrezzato con biblioteca diffusa e isole web Guardaroba comune – armadietti Aree tematiche connesse tra loro da uno spazio didattico di scambio e incontro Area dell’italiano-storia e geografia Area della matematica e delle scienze Laboratorio dei linguaggi (lingua straniera e molto altro ancora) Laboratorio della creatività (arte e tecnica e molto altro ancora) Stanza del pensiero “liberamente”, padiglione a se stante


Me0ersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo -­‐‑ Henry Ford


Quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà. Che Guevara


il concetto pedagogico Giuseppina Fusco // Dirigente Scolastica IC Vittorino da Feltre


NUTRIRE IL CORPO La scuola come polo culturale

Dimensione corporea gusto, movimento, autonomia e dinamicitĂ , inclusione

gli spazi comuni e la zona ristorazione, le zone raccoglimento e inclusione

Dimensione i laboratori del corpo e espressiva dell’espressività , musica, arte, teatro, la tribuna dei ragazzi arti applicate

Dimensione i cluster, o sistemi relazionali di cognitiva gruppi di aule linguaggi, codici, la biblioteca e la zona insegnanti contenuti disciplinari


INTERAZIONE SCUOLA-TERRITORIO

•  nello spazio esterno, cortile e giardino con una zona di incontro per la cittadinanza, di cui può usufruire la comunità in orari prestabiliti; •  nello spazio ibrido/di transizione tra dentro e fuori, rappresentato soprattutto dalla palestra e dalla biblioteca, con i loro accessi anche dall’esterno, riservati alla scuola nel tempo scolastico e aperti alla comunità nell’extrascuola; •  negli spazi interni, ovvero i laboratori e gli spazi polifunzionali, per amplificare l’attività didattica in accordo con enti esterni nell’orario tardo pomeridiano


MOVIMENTO E TEMPO Per tessere la trama della cultura

•  Orario prolungato (8-15) •  Pausa formativa (più lunga) •  Pranzo disteso


LO SCHEMA FUNZIONALE

CLUSTER

CLUSTER aula

aula

aula

aula Palestra

Sala lingue

Zona insegnanti

Biblioteca

lab artec

aula

aula

sala inclusione

Area ristorazione/bar

lab artec

Lab musica CLUSTER aula

aula

CLUSTER aula

sala inclusione

aula

aula Sala lingue

aula


PRO www.torinofascuola.it Ogge8o: Collaborazione per la sperimentazione/a=ivazione del conce=o pedagogico in termini di dida=ica innovativa e appropriazione dello spazio, apertura al territorio e dialogo costru=ivo con i proge=isti Prime ipotesi: -­‐‑  PROGETTO BIBLIOTECA APERTA -­‐‑  PROGETTO MOVIMENTO -­‐‑  PROGETTO GIOVANI INSIEME -­‐‑  PROGETTO GENITORI Coinvolgimento delle associazioni sul territorio per realizzare i proge=i Nuovi formati di pa8o educativo INSEGNANTI – EDUCATORI – GENITORI – RAGAZZI -­‐‑ NONNI


UNA PROPOSTA … con la testa …con le mani … con il cuore

Laboratori di BENESSERE SALUTE ESPRESSSIVITÀ MUSICA VITA

ESPANSIONE DELLA SCUOLA ALL’ESTERNO DELLE SUE MURA + Laboratori in locali come quelli dei centri di aggregazione e altri microluoghi del quartiere POTENZIAMENTO DELL’OFERTA LABORATORIALE CON TEMPI CHE SI PROLUNGANO NELL’ORARIO EXTRASCOLASTICO CREAZIONE DI UNA “RETE DI SALVATAGGIO” DELLA COMUNITÀ EDUCANTE CHE INVOGLI I RAGAZZI A TRATTENERSI IN LUOGHI PENSATI PER LO SVILUPPO DEL POTENZIALE DI CIASCUNO


b.weyland@unibz.it RESTIAMO IN CONTATTO J

www.padweyland.org https://www.facebook.com/ spazioapprendimento


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