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ROMA ARTE IN NUVOLA: PRESENTATO IL PROGRAMMA DELLA NUOVA FIERA NELLA CAPITALE

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Camilla Ancilotto, Ab ovo

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DOPO UNA LACUNA, UN VUOTO DI RAPPRESENTANZA DI 11 ANNI, TORNA A ROMA UNA FIERA DEDICATA ALL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA: È ARTE IN NUVOLA E AVRÀ SEDE NELLA STRUTTURA DISEGNATA DA MASSIMILIANO FUKSAS. ECCO IL PROGRAMMA È stato presentato il programma di Arte in Nuvola, la nuova fiera artistica romana che arriva dopo 11 anni di assenza, come ha tenuto a ribadire il direttore generale della manifestazione, Alessandro Nicosia (Catania, 1953, ha gestito per oltre 20 anni le esposizioni del Vittoriano). Nicosia parla di un vuoto che doveva essere colmato senza tuttavia entrare in competizione con le fiere nordiche, bensì proponendo un modello “integrato” che si avvalesse dell’identità romana e dell’immagine iconica della Nuvola dell’architetto Fuksas. Dal 18 al 21 novembre 2021 parteciperanno alla manifestazione 100 gallerie, anche “giovani e poco conosciute“, che Nicosia ha voluto proporre fuori da schemi e logiche navigate, oltrepassando l’ideologia delle fiere già affermate in Italia, non essendo sua intenzione creare un omologo, “una quinta grande fiera“. A differenziare il progetto, rendendolo ibrido, contribuirà lo sviluppo di oltre 30 progetti speciali, con l’obbiettivo di richiamare “un pubblico diverso, non solo commerciale”, prosegue il direttore. “Abbiamo coinvolto artisti inglesi, tedeschi, francesi, greci, l’artista di TeheranNeda Shafiee Moghaddam“.

ARTE IN NUVOLA: COME SI ARTICOLERÀ LA FIERA La proposta si dividerà in due filoni: moderno (al General Floor) e contemporaneo (al primo piano del Forum). Tre saranno le sezioni, divise tra Main section, New entries e Solo Show. Di 100 gallerie che hanno aderito, ben 32 sono romane con “caposquadra” La Nuova Pesa di Simona Marchini, che curerà il focus La storia delle gallerie romane. Tra i progetti speciali distribuiti nei7000 metri quadri dell’hub di Roma Eur, ci sarà l’esposizione di due arazzi di Sironi e dell’opera Senza Titolo (Labirinto) Nabuccodi Kounellis. Sulla vetrata esterna campeggerà, invece, l’intervento dell’artista tedesco di base a Londra Lothar Götz, mentre l’artista americana Janet Echelman realizzerà una delle sue sculture plastiche in fibra, “una medusa lavorata con materiali policromi e d’impatto”. Nonostante le ottime intenzioni, di primo acchito verrebbe da commentare “si poteva osare di più”, magari puntando meno sul figurativo di opere come The Goddess of All Things diCyril de Commarque o Luci di Nara Pietrificata di Igor Mitoraj per coinvolgere artisti più sperimentali, sul versante del digitale e del multimediale. Tra i partecipanti si leggono i nomi di Patrick Tuttofuoco, Pamela Diamante, Daniel Gonzàles e Iakovos Volkov. ARTE IN NUVOLA: ISRAEL LANDSCAPE Tra i progetti di Arte in Nuvola, sarà accolto anche Israel Landscape, curato da Vera Pilpoul e da Ermanno Tedeschi. Israele, scelto come paese ospite della prima edizione della fiera, con una collettiva di 17 artisti cercherà di riflettere le plurime sfaccettature di una realtà statale di migranti, gli Olim “quelli che accorsero da tutto il mondo verso la Terra Santa“, spiegano i curatori. Gli artisti differiscono per background, cultura, etnia: parteciperà la drusa Fatma Shanan, l’israeliana di origine etiope Michal Mamit Worke ed esponenti della comunità ortodossa come Chana Goldberg; le opere spazieranno dal ricamo alla fotografia, dalle tecniche tradizionali ad installazioni multi-materiche. Verranno anche organizzati degli incontri con storici, critici e collezionisti con lo scopo di aprire una finestra sulla cultura israeliana.

ARTE IN NUVOLA: L’INTERVENTO DI ADRIANA POLVERONI, DIRETTRICE ARTISTICA DELL’INIZIATIVA “Volevamo fare qualcosa di diverso che avesse una doppia anima. Percepisco Roma in maniera ottimista grazie ad una rinascita dal basso”, commenta Adriana Polveroni, direttrice artistica di Arte in Nuvola che si è avvalsa del supporto di Valentina Ciarallo. “È il momento di aggiungere un nuovo tassello, una proposta di mercato… Ci saranno anche momenti di incontro con spazi no profit e con altre realtà che stanno segnando tale rigenerazione. La fiera è un progetto largo che non vuole accogliere solo gallerie importanti, ma dare voce a realtà emergenti e promettenti”. Adriana Polveroni enfatizza infine una delle risorse-cardine di Roma, insita nelle numerose fondazioni e nella rete di accademie straniere sparse sul territorio: “cercheremo di farle dialogare in questo contesto, per ripensare Roma e il suo ruolo. Dovrà essere un momento di riflessione sulla città, nel solco della sua crescita affinché la fiera possa essere un collante importante”.

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