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La Piattaforma Logistica di Trieste
Opere Civili e Infrastrutture Opere Civili e Infrastrutture
La Piattaforma Logistica di Trieste
PREMIATA DA AICAP COME MIGLIOR OPERA DEL 2020, SI TRATTA DI UN’INFRASTRUTTURA PORTUALE STRAORDINARIA ANCHE PER LE CARATTERISTICHE DELL’IMMENSA PIASTRA MONOLITICA, CONTINUA E ISOLATA SOTTO IL PROFILO SISMICO
La notizia è del 21 aprile scorso e si presta a una disamina già che attenta. La miglior opera in calcestruzzo armato precompresso del 2020 è stata proclamata - da parte dell’Aicap, l’Associazione Italiana del Calcestruzzo Armato e Precompresso - nell’eccellenza del progetto portato a termine per la Piattaforma Logistica del Porto di Trieste, progettata dallo studio Alpe e realizzata dal gruppo Icop di Basiliano (Ud). Si tratta di una struttura dalla notevole estensione - circa 12 ettari - destinata a ospitare una banchina di attracco per navi RoRo e trasporto container, zone di parcheg-
gio rimorchi e deposito container e tutto l’apparato logistico per il trasporto stradale e ferroviario. La Piattaforma Logistica del Porto di Trieste è stata in gran parte concepita e pianificata dalla società di ingegneria Alpe Progetti di Udine, che ha curato la progettazione e la direzione operativa per la costruzione delle strutture previste. Lo Studio Altieri di Thiene (Vi) ha curato invece la progettazione generale. L’esecuzione dei lavori è stata affidata, come abbiamo anticipato, alla Icop di Basiliano.
Opera unica e strategica
I lavori hanno consentito la realizzazione di un nuovo accosto attrezzato per navi Ro-Ro e portacontainer, la creazione di nuovi piazzali per merci e container, la possibilità di utilizzare le aree retrostanti per le operazioni portuali e/o l’accatastamento e la movimentazione, l’intermodalità completa tra navi, gomma e ferro. L’area oggetto di intervento rientra nel SIN (Sito di Interesse Nazionale) di Trieste. Il progetto rientra nel piano Trieste Hub, cofinanziato dall’Unione Europea, con il costo complessivo delle opere contenuto nei 130 milioni di europeisti dalle stime e dai finanziamenti iniziali (compreso il collaudo
Il BIM come pietra d’angolo tecnologica
La realizzazione, da parte di Icop, di una struttura a grande densità di armature e di cavi di precompressione, ha comportato la necessità di un controllo estremamente assiduo e preciso della quantità di materiali utilizzati, condividendone modello e informazioni con le squadre in cantiere tramite il modulo avanzato Trimble Connect e con l’adozione del BIM. Quindi, la coerenza con il contenuto del progetto, la verifica delle quantità di materiali impiegati, la disponibilità in tempo reale delle informazioni di progetto e la riduzione dei tempi di fornitura delle barre di armatura sono dinamiche che hanno potuto avvalersi molto efficacemente della sinergia tra i sistemi Tekla Structures, Tekla Model Sharing e Trimble Connect.
finale, già realizzato, delle opere stesse). In generale, la cronologia del cantiere ha previsto la bonifica ambientale dei fondali marini ricadenti nelle aree di intervento e delle aree a terra (bonifica a mare certificata CAB e messa in sicurezza provvisoria MISP di tutte le aree a terra in concessione, anch’esse certificate), la realizzazione di una cassa di colmata di quasi mezzo milione di metri cubi (con perimetro a tenuta), la costruzione di una banchina funzionale in ca.p. soprastante la zona di colmata, i cassoni e la zona Ro-Ro, l’edificazione di un cunicolo servizi sottobanchina, la pavimentazione in c.a. controterra nella zona esterna alla banchina pensile, gli impianti di raccolta e trattamento delle acque di falda captate (TAF) e delle acque di colmata (TAC), l’impianto idrico, elettrico, TCCV, controllo varchi, antincendio, le opere stradali e ferroviarie, e infine la deviazione e tombamento del torrente Baiamonti e dello scarico a mare di emergenza dell’impianto di depurazione AcegasAPS-AMGA.
Opere Civili e Infrastrutture
Aicap, identità di settore
L’Aicap, l’associazione italiana più importante del settore che riguarda il calcestruzzo precompresso, da molti anni si distingue come l’ente culturale da cui escono le principali indicazioni per la stesura di raccomandazioni e normative nel campo delle opere in calcestruzzo armato e precompresso - ovvero la stragrande maggioranza di tutte le costruzioni in campo edile e infrastrutturale.
Il calcestruzzo e l’innovazione strutturale
La grande particolarità di quest’opera, con specifico riferimento al premio conferito da Aicap, riguarda la realizzazione di una piastra pensile in calcestruzzo continua (senza giunti) della dimensione di oltre 6,5 ettari (65.000 metri quadrati). Al di sotto della piastra è stata realizzata una cassa di colmata (non ancora riempita) di circa mezzo milione di metri cubi, opportunamente confinata sul perimetro da opere in acciaio e calcestruzzo (palancolate, pareti combinate, pali secanti e CSM).
La banchina pensile presenta la caratteristica di essere appoggiata su pali trivellati mediante alcuni dispositivi di appoggio a doppio pendolo con funzione di isolatore sismico; parliamo quindi di una soletta continua della dimensione di circa 65.000 metri quadrati che oggi ha il primato, se non della più estesa, certamente di una delle più vaste strutture al mondo monolitiche, continue e isolate sismicamente. Aicap ha conferito alla Piattaforma Logistica di Trieste l’attestato di miglior Opera Infrastrutturale del 2020 proprio in virtù dell’importanza, della dimensione esecutiva e dell’utilizzo innovativo delle tecniche di precompressione dei calcestruzzi e dell’isolamento sismico. L’ingegner Francesco Alessandrini dell’Alpe Progetti, che ha ricevuto il premio, ha tenuto a rimarcare che “l’opera, grazie a una squadra di lavoro particolarmente corretta e coesa, è stata caratterizzata da un grande risultato economico, nel senso che il suo costo, al termine delle opere, è stato sostanzialmente lo stesso di quello previsto inizialmente”. Alessandrini ha inoltre evidenziato come il risultato finale sia stato di elevata qualità, come dimostrato anche da due approfondite due diligence (esami dettagliati dell’opera finalizzati all’acquisto) condotte da una compagine cinese e da una compagine tedesca, interessate entrambe all’utilizzo della struttura.