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Self Batch, l’area di servizio del calcestruzzo
MACCHINE E IMPIANTI TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
SELF BATCH, L’AREA DI SERVIZIO DEL CALCESTRUZZO
L’IDEA STRAORDINARIA DI UN IMPIANTO AUTONOMO, CHE FUNZIONE CON LA STESSA LOGICA DI UN DISTRIBUTORE DI CARBURANTE, SIPE L’HA IMPLEMENTATA DA TEMPO NEI MERCATI CONCRETE PIÙ AVANZATI, DALLA FRANCIA ALLA GERMANIA. ORA LA TECNOLOGIA DELLA BETON-FORNITURA FAI DA TE APPRODA IN ITALIA. “A VANTAGGIO DI UNA FILIERA PIÙ MODERNA E SOSTENIBILE”, COME SOTTOLINEA ROBERTO PERSI
Roberto Persi che insieme a Francesco De Michele fanno parte della direzione della CST, la società proprietaria dello storico marchio Sipe, parla con lo stesso incedere dell’innovazione che ha urgenza di descrivere. D’altra parte è dal 1979 che gli impianti Sipe rappresentano un sinonimo di evoluzione tecnologica nella produzione di calcestruzzo. Fu il primo costruttore a utilizzare il mescolatore negli impianti a raggi raschianti per il cantiere; in seguito ha promosso (in anticipo sulle prescrizioni europee che ne hanno evidenziato la problematica anche nel nostro Paese) la miscelazione forzata implementata in tutti gli impianti italiani, sviluppato il progetto di un impianto verticale dalle grandi prestazioni e dalla massima mobilità in ogni contesto distributivo. Oggi il livello della ricerca porta ad altri orizzonti, a quelli degli impianti Self Batch che Sipe ha già diffuso in tutta Europa - nei mercati di Francia, Germania e Austria, per citare solo alcuni dei principali avamposti - per farli atterrare anche in Italia, dove le istanze
Da sinistra, Francesco De Michele e Roberto Persi
dell’Industria 4.0 - grazie a un software di gestione interattivo, unico nel suo genere per coerenza con la stessa normativa di finanziamento dell’innovazione - favoriscono finalmente un lancio importante e assolutamente necessario. In cosa consiste la novità dell’impianto Self Batch di Sipe, ce lo spiega, in sintesi, proprio Roberto Persi. “Si tratta di un’innovazione che riguarda lo stesso concetto della distribuzione del calcestruzzo - sottolinea Roberto Persi di CST - Attualmente, il modus operandi è quello dell’auto-produzione diretta in cantiere, attraverso impianti mobili; oppure, si ricorre alla fornitura deputata a impianti fissi, che richiede il successivo trasporto del calcestruzzo per mezzo di autobetoniere. Oggi, nel Centro-Nord Europa, noi abbiamo esportato una terza opzione di fornitura, più flessibile e vantaggiosa. L’impianto di produzione e distribuzione del calcestruzzo si è trasformato in una vera e propria ‘stazione di rifornimento’, proprio come accade nelle aree dedicate alle pompe di carburanti per l’approvvigionamento degli automezzi”. Un calcestruzzo pronto all’uso come un pieno di benzina o diesel? Com’è possibile? “Il cliente finale, l’impresa edile, inserisce nell’impianto una carta di credito, una carta prepagata o un QR Code di abilitazione - precisa subito Persi - Così, l’impianto di fornitura self-service, in automatico, senza la necessità di alcun operatore, eroga la quantità e la qualità di calcestruzzo richiesta. Sette giorni su sette, per 24 ore al giorno. Questa realtà esiste già da tempo. La esportiamo noi, come testimoniano le innumerevoli illustrazioni video che si possono trovare sui vari canali Internet, alla voce Self Beton”. Il sistema Self Batch di Sipe è applicabile alle serie degli impianti di betonaggio prodotti attualmente dal costruttore di Montichiari (Bs). In pratica, le tipologie Torre, Compact, Mobile e Vertical possono essere trasformate in altrettanti moduli autonomi, senza la necessità della presenza di un operatore. “La distribuzione di calcestruzzo è richiesta dal cliente attraverso un software, collegato alle modalità di pagamento menzionate, attraverso carta di credito o codici di abilitazione – ribadisce Roberto Persi - Dall’impianto Self, quindi, il cliente sceglie la quantità e la tipologia di calcestruzzo che gli serve, seleziona il mezzo con cui intende caricare il calcestruzzo richiesto e si rifornisce senza problemi”. L’impianto, quindi, in piena autonomia, produce il calcestruzzo, rilascia un documento di conferma e trasmette la fattura all’impresa-cliente, tramite un collegamento in remoto con un ufficio di amministrazione - oppure, in Cloud, su un sito web accessibile dal cliente in qualsiasi momento. “L’impianto Self Batch fornisce tutta una serie di ‘panoramiche’ informative sulla clientela - aggiunge Roberto Persi - Dalla nostra esperienza con i Self già insediati Oltralpe, sappiamo che un terzo del calcestruzzo consumato in Francia è richiesto da imprese artigiane (che nel Paese sono più un milione) distribuite
Anche in Italia, garanzia autentica a misura di Industria 4.0
Il mercato di Sipe per gli impianti Self Batch si è sviluppato negli anni scorsi, soprattutto in Francia - dove l’automazione di fornitura del calcestruzzo ha già raggiunto un ampio livello di diffusione sul mercato - e in molti paesi del Centro-Europa come Germania e Austria. La flessibilità del sistema Self può essere applicata, come abbiamo già detto, a qualsiasi tipologia di impianto (orizzontali, verticale, fisso o mobile, al servizio del cantiere o dell’impresa di prefabbricazione, secondo le variabili più diversificate). La connettività tra software, impianto e attività aziendale - una connettività sviluppata in modo specifico e unico, per il settore, dalla ricerca Sipe - è attualmente una garanzia di conformità alle dinamiche previste dall’industria 4.0.
MACCHINE E IMPIANTI TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
sia nei centri urbani, sia in località rurali, dove la distribuzione standard di calcestruzzo non arriva. Parliamo di imprese che hanno un fabbisogno giornaliero, per la propria attività edile e industriale, da 1-2 metri cubi al giorno. Quantità minime ma da fornire in modo rapido, secondo una logistica che tenga presente la vicinanza alla zona di lavorazione a cui è destinata la stessa fornitura di calcestruzzo. Con i nostri impianti Self Batch, Sipe provvede proprio a questa necessità versatile e flessibile. Stiamo installando il quarto impianto di questo tipo a Strasburgo, in un’area urbana concessa dal Comune, con dinamiche virtuose sotto il profilo della sostenibilità che ricadono su molti aspetti della filiera. Il Comune concede agevolazioni fiscali, ad esempio, a tutte le imprese che si recano all’impianto con veicoli elettrici e, nell’ambito dello stesso impianto, il lavaggio delle autobetoniere si può realizzare in aree dedicate, con un sistema di riciclaggio delle acque a circuito chiuso”. Un’altra novità del Self Batch System di Sipe riguarda l’estensione di autonomia dell’impianto dalla fornitura al cliente, alla manutenzione predittiva dei componenti e al caricamento delle materie prime (tra cui, il cosiddetto “cemento verde”, a basso indice di carbonatazione). I fornitori stessi delle materie prime (inerti, cemento e additivi) hanno accesso direttamente al carico tramite un QR Code di autorizzazione e ogni fase è controllata da remoto attraverso il software, con l’ausilio di telecamere e radar. “Possiamo ben capire che un impianto Self Batch come il nostro, in Italia può servire alla piccola impresa come al medio-grande produttore di calcestruzzo che oggi ha la necessità di riconvertire i propri impianti obsoleti - rimarca Persi, analizzando l’attuale conteso di mercato della distribuzione di cls, con strutture di impianto confinate nei territori in modo poco funzionale - Un distributore automatico e autonomo di calcestruzzo può sostituire una rete di impianti nel modo più economico e flessibile. Quindi, non solo questa tipologia di impianto è oltremodo utile ai cantieri temporanei, nell’ambito dei centri urbani, ma servirebbe anche alla modernizzazione su larga scala delle reti di fornitura sul territorio. Alla grande distribuzione del calcestruzzo nazionale possono essere garantiti - con gli impianti Self - il controllo e la tracciabilità della produzione, la qualità dei sistemi di dosaggio e mescolazione, ovviamente l’autonomia rispetto al personale e una puntuale interconnessione dei vari distributori Self con l’amministrazione e l’ufficio vendite, con una conseguente razionalizzazione della copertura di mercato”.
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
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