Informare Febbraio 2011

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Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno”

Anno 7° - Numero 3 - Febbraio 2011

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO La nuova California

pag. 7 Chiediamo il registro tumori per la Provincia di Caserta pag. 6 Il nostro muro dei “Resto” e “Vado via” pag. 2 Centro Laila, più che i numeri parlano i mesi di arretrato pag. 2 Carnevale in piazza

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Un area di pregio nel degrado: foce di Lago Patria pag. 5

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Shalom Auschwitz Il giorno della memoria Per non dimenticare

Il 27 Gennaio è il Giorno della Memoria dedicato alle vittime della Shoah.

Una giornata istituita il 20 Luglio del 2000 per commemorare i tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale. Sono passati tanti anni da quei giorni di terrore e non ci appare vero tutto ciò che è accaduto, mai avremmo pensato che la mente umana sarebbe stata così malefica. A distanza di tanto tempo abbiamo chiesto cosa pensano dell'argomento i ragazzi di quei fatti ed abbiamo anche chiesto il contributo di Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace e persona sensibile all'argomento. Il nostro gruppo giovani ha effettuato una serie di interviste ai propri coetanei: Sai cos’è lo Shoah? Luca (17 anni) : “Lo Shoah è lo sterminio degli ebrei da parte nazi-fascisti”, ci dice Luca (17 anni), mentre Vincenzo (21 anni) ci riferisce “Aspetta riguarda Hitler? Lo sterminio degli ebrei?”. Dettagliata la risposta di Francesco (18 anni) “Penso che sia stato uno degli errori più eclatanti della storia, per volere di un genio malato e che, oltre al fatto che sono stati uccisi 6 milioni di ebrei, quei 6 milioni comprendevano omosessuali, disabili, e anche uomini di altre popolazioni, come gli slavi, ad esempio.” Cosa ne pensi del razzismo? “Il razzismo secondo me è una forma di prepotenza verso persone che sono diverse da noi.” (Silvio 17 anni), “Il razzismo è pregiudizio. Il pregiudizio è ignoranza. Il razzismo è ignoranza.” ci dice Vincenzo mentre Francesco: “Che quella è solo una fobia psicologica che gioca sul fatto che l'essere umano ha paura del 'diverso', e nient'altro”. Ti sei mai chiesto il perché di quella strage? “Al dire il vero Il Nuovo Simbolo Museo - Giudaico di Berlino

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no. Ma non ho mai capito – ci dice Roberto (17 anni) - come gli possa essere venuto in mente di fare quella strage”. Vincenzo pensa a motivi economici: “La strage avvenne a causa della bramosia di potere di Hitler. Era risaputo che gli ebrei possedevano immense ricchezze ed il “fuhrer” dietro la scusa della razza perfetta li sterminò per impossessarsi dei loro averi”. Francesco: “Hitler inizialmente perseguiva un altro progetto che era quello di debellare gli ebrei dalla Germania perché gli ebrei erano uomini facoltosi, banchieri, commercianti credendo che quegli ebrei si arricchissero a discapito dei tedeschi e decise inizialmente di far chiudere loro le attività poi il progettò prese pieghe diverse alla deportazione nei campi di concentramento”. Agnese ci ha mandato il testo della canzone “Shalom Auschwitz” da lei scritta:! E rivedo quei figli, i miei compagni, fratelli l’uomo di tutti i tempi… Quanti han perso la Vita per la Pace la Guerra sulla terra. Shalom Auschwitz! Le mie membra spezzate, corpi e cuori trafitti dai mercanti di morte. Percorriamo le strade, l’acqua mischiata a sanguw, sulla terra, sulla terra…! (interludio) Shalom Auschwitz! Chi l’avrebbe pensato? Hai segnato la Storia nella nostra Memoria. Quanti giorni allora, all’ uomo restano ancora di riposo di pianto e di Se..? Quanti giorni allora, all’ uomo restano ancora perché PACE ritorni fra noi..? Sulle spoglie e il sangue dei MARTIRI s'innalza il CANTO di LIBERTA’! Sulle spoglie e il sangue (Olocausto) dei MARTIRI s'innalza il CANTO di PACE, Sì! Rit: -Non si deve dimenticare! Anzitutto, sì, ricordare! La Speranza di questa gente che han creduto che l'Amore è assai più forte, che va oltre, oltre la morte! che l’Amore è sui loro Volti, nei loro Cuori! sui loro Volti nei loro Cuori sui loro Volti, nei loro Cuori… (solista) 2) Shalom Auschwitz! Si ribellano i morti, gli alberi sono arsi, gli empi si sono persi, sassi e pietre dispersi, fumi e fiumi di fiamme, sulla terra! Shalom Auschwitz! Anche per Te ho marciato, sventolando ‘Bandiere’ sopra i tetti del mondo. Ogni guerra è una causa, causa inutile e persa sulla terra, sulla terra...! (Interludio e Rit.)


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Attualità

Dalla copertina di Gennaio 2011 è nata un’iniziativa spontanea

Il nostro muro dei “Resto” e “Vado via”. . . Collaboratori e lettori ci hanno inviato le loro liste, eccole: “RESTO perché “Ho necessità che qualcuno mi ricordi che tutto quel che penso ed in cui profondamente credo, esista”... VADO VIA perché “non voglio cedere all’ignoranza… non voglio adattarmi al male”… RESTO perché “l’evoluzione è la manifestazione del cambiamento, non necessariamente migliorativo, sia del visibile e del diretto, sia del’invisibile quanto dell’indiretto…”

RESTO perché “non ho il coraggio di fuggire”… VADO VIA perché “è tutto contaminato”… perché non so se andare o restare... perché non so più cosa inseganre a mio figlio”... RESTO perché “è lui il futuro e la speranza”… VADO VIA perché “ho paura… perchè non esiste più l’onesta… la realtà… l’amore!!!”... Chiara Zanichelli

VADO VIA perché “non so cosa posso fare io in una collettività che rispecchia il paradosso della vita”…

VADO VIA, perchè “se nella crisi c’è poco da mangiare, qui qualcuno già si è mangiato tutto”. Fabio Romano

RESTO perché “Non devo arrendermi a questo terribile scenario… non posso non vedere ciò che hanno il coraggio di fare, ma reagisco e scrivo”…

RESTO perchè “abbiamo tante cose belle ma sono poco valorizzate ! Ecco perchè ho deciso di creare il sito amatoriale Solo Caserta!” Fabio Nacca

VADO VIA perché “sono troppo precaria per essere madre… per essere moglie… per essere tutto e non essere ancora niente”...

RESTO perchè “ci sono giovani come voi”...

RESTO perché “c’è la speranza, l’aspettativa che mi resta per trasformare un sogno, un illusione in una inaspettata realtà”... VADO VIA perché “è l’uomo nuovamente responsabile del disastro… che prende il sopravvento…che ancora distrugge senza badare ai limiti, sottovalutando i confini e le barriere e la naturale resistenza a cui ne consegue una drammatica risposta fisiologica !”...

INFORMARE Registrazione c/o il Tribunale di S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007 ---------------------------------------------Periodico edito dall’Associazione Culturale e Politica Centro Studi Officina Volturno. Sede legale: P.zza delle Feste7 Castel Volturno (CE)

Edito da Centro Studi Officina Volturno *** Direttore responsabile: Elio Romano *** Responsabile amministrativo: Antonio Lavadera Lubrano *** Responsabile Area Legale: Avv. Fabio Russo *** Aiuto Grafica: Giancarlo Palmese Fotograto ufficiale: Gino Spera La tua posta va indirizzata a:

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P.zza Delle Feste 7/8 Pinetamare 81030 Castel Volturno (CE)

RESTO perchè “credo ancora nella rinascita e ne voglio essere promotore”... Gianluca Sorgenti degli Uberti VADO VIA perchè “da quando sono nato, Napoli ha sempre avuto il tarlo della camorra e della spazzatura”... RESTO perchè “impegherò tutta la mia vita per cambiarla e migliorarla”... Angelo Marano RESTO perchè “ho la mia famiglia, perchè amo il costume di questa città, per vedere chi vince tra me che voglio costruire e chi non ne ha nessun interesse”... Nazareno Santoro

RESTO perchè “questa terra ha bisogno di maturare e di crescere soprattutto attraverso il lavoro dei suoi giovani, e solo con l’unione si può provare a fare qualcosa di buono”... VADO VIA perchè “non riesco a sopportare la mancanza di sicurezza sul lavoro e per strada, perchè non posso credere che si muoia ancora di camorra per sbaglio”... Ciro Oliviero VADO VIA perchè “a me non piace che per una partita di calcio sia necessario la Polizia fuori lo stadio”... RESTO perchè “credo che un giorno non servirà la Polizia fuori lo stadio”... VADO VIA perchè “non ne posso più del rumore dei petardi allo stadio”... RESTO perchè “voglio ascoltare ancora “‘O surdato ‘nnammurato” dei sessantamila”... VADO VIA perchè “ci hanno insultato”... RESTO perchè “quel goal al novantesimo di Lavezzi in contropiede”...

VADO VIA perchè “quel giocatore che abbiamo comprato”... RESTO perchè “in questo stadio ha giocato il più grande dei calciatori”...

RESTO perchè “ho il cuore azzurro”... VADO VIA perchè “mi sembra di aver già vissuto tutto”...

VADO VIA perchè “non si fa nulla per rivalutare il Litorale Domitio”...

RESTO perchè “mio figlio dovrà respirare l’aria del San Paolo”...

RESTO perchè “voglio vedere le acque del Volturno limpide”... Giulia Lettieri

VADO VIA perchè “sei giorni su sette la mia vita è un inferno”... RESTO perchè “il settimo giorno ho già dimenticato tutto grazie al mio Napoli”... San Giovanni Evangelista, squadra di calcio della parrocchia San Giovanni in porta RESTO perché “il mio lavoro in questo territorio passivo funziona”... RESTO perché “la gente ha paura, ma spinta dalla sofferenza si espone, esce dall’ombra e questo mi entusiasma”... RESTO perché “voglio essere un punto di riferimento per quelli che sentono il bisogno di cambiare, sapere”... RESTO perché “amo il paesaggio di Castel Volturno, quello che si vede da casa mia, all’alba, al tramonto e di notte, perché, per me rappresenta una bella carezza in inverno, quando sono stressata e quando ho voglia di riposare la mente”... VADO VIA perchè “ho la possibilità di fare una buona carriera altrove”. Teresa Forlano

RESTO perchè “per Noi si gioca sempre in casa”...

RESTO perché “mi sento utile”. Sergio Gentili

VADO VIA perchè “i tempi sono cambiati”...

RESTIAMO perchè “Napoli è la nostra linfa e il nostro orgoglio, e non possiamo lasciarla da sola nelle mani di che non vuole e non sa amministrarla”...

RESTO perchè “quei “Tre” là davanti mi ricordano qualcosa”...

ANDIAMO VIA perchè “dobbiamo portare la nostra città nel mondo con i suoi pregi, lasciando a Palazzo San Giacomo i suoi difetti! Febo Quercia RESTO “nonostante i nostri politici ce la mettano tutta per farmi andare via: mi dispiace, non mollo !”.... Enzo Frattini

VADO VIA perchè “sono nero dalla rabbia”...

VADO VIA perchè “non ci fanno andare in trasferta”...

Depuratore Scatozza, i nostri lettori ci scrivono Informare è al servizio dei cittadini ed abbiamo sempre voluto essere aperti alle loro istanze, è così che questo mese pubblichiamo in questa pagina le immagini del vecchio depuratore di Castel Volturno, presso località Scatozza. La struttura versa in uno stato di abbandono totale ed insiste in un area strategica del territorio, il quale riqualificato potrebbe essere di immenso valore per l’intera comunità.

La Poesia

Castel Volturno, Ultimo atto

Invece anche tu vai via… E’ questo il tuo coraggio ?! Cos’hai scritto sul balcone? VENDESI ? Una vera capitolazione! Non vuoi che resti niente Del tuo passaggio.

Vai e non ti voltare… Non devi più esitare Se mi ritieni terra ingrata… Mentre io non t’ho mai tradita! Ma tu traslocherai, così, Sdegnata, Verso un’altra vita. Buona fortuna! Vai dove tutto è normale E la notte è più serena… Dove l’amore non fa male… Dove non sbatti la testa Contro il muro Per assicurarti il tuo futuro… Per te avrò un rimpianto… E non ti incolpo del mio male! Io pure sono allo stremo! Ho il corpo sfruttato, martoriato… Ora sono anche rinnegato... Ma che ironia la vita: Ora , passo io per criminale! …………………………. Un giorno…Un giorno vedrai… Dalla camorra liberato Io sarò di nuovo amato… E tu ritornerai! MARIO LUISE, EX SINDACO CASTEL VOLTURNO

Invitiamo l’Amministrazione comunale a farsi carico del problema ed ad intervenire quanto prima per porre in essere un miglioramento della città.

Ecologia Euroambiente s.n.c. Gestione e Servizi Ambientali Via Domitiana Km, 29+500 - Castel Volturno (CE)

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chiuso il : 23/01/2011 Numero Copie : 4000 Stampa: LITERSTAMPA Corso Umberto I, 297 81039 Villa Literno (CE) Tel. 081/8928482

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Attualità

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Forum Winter School, il futuro Da Pomigliano a Mondragone, welfare in affanno del Mezzogiorno si discute qui Centro Laila, più che i numeri parlano i mesi di arretrato

Castel Volturno diventa centro di studio del Mezzogiorno

Castel Volturno. Una nuova esperienza nasce tramite Antonio Bassolino in Campania: la Fondazione Sudd. La nascita, contemplata dall’opinione pubblica un anno addietro, nasce con l’intento di unire tutte le energie del Mezzogiorno italiano in un solo movimento in grado di creare sinergie tali per lo sviluppo intraregionale del Sud Italia. Non una Lega Sud, bensì un valorizzatore di esperienze per la maturazione di una nuova classe dirigenziale. Le basi hanno maturato la volontà di discutere, di dibattere argomenti non più sull’agenda politica nazionale ed arretrati a “peso della nazione” come l’economia del Mezzogtiorno, il pantano della classe dirigenziale attuale, i giovani e la nuova logica geo-regionale alla luce dello sviluppo dell’economie indiane e cinesi con il tema Mediterraneo. Come location si è scelta la struttura dell’Holiday Inn Resort di Castel Volturno. Le attività sono state costituita da diversi panel in cui le diverse tematiche già menzionate sono state ampliamente esaminate da relatori preparati e

noti come: Cristiana Coppola, vicepresidente Confindustria con delega al Mezzogiorno; Stefano Fassina, responsabile nazionale economia Pd; Mauro Calise, docente di Scienza Politica alla Federico II; Mario Tronchi, presidente del Centro per la riforma dello Stato; Andrea Cozzolino, europarlamentare Pd; Matteo Pizzigallo, docente di Relazioni Internazionali presso la Federico II; Michele Grimaldi, segretario regionale Giovani democratici; Lello Savonardo, responsabile Osservatorio giovani della Federico II; e con le conclusioni di: Bassolino; Beppe Vacca, presidente Fondazione Gramsci; Carlo Borgomeo, presidente fondazione per il SUD nonché ex amministratore delegato Sviluppo Italia. L’evento è stato organizzato da Nicola Ucciero, già assessore provinciale di Caserta. Particolarmente rilevanti i contributi di Fassina e Coppola. Fassina ha dichiarato nel corso del proprio intervento: “La questione meridionale è questione nazionale, e non è un approccio scontato. E’, invece, un problema urgente: rischiamo la desertificazione industriale di grandi aree del Mezzogiorno. La stagione di riforme che chiediamo per il Paese

è anche e soprattutto una priorità per il Mezzogiorno”. Coppola ha ribadito alcuni concetti espressi nel libro “Il Sud aiuta il Sud. Le tesi di Confindustria per il rilancio del Mezzogiorno” ovvero: “Dobbiamo abbandonare una logica di rivendicazione, se non facciamo autocritica non possiamo progredire. Dobbiamo partire dalle nostre forze, dai nostri territori e ripensare ad una responsabilità collettiva di tutte le forze, politiche, imprenditoriali, sindacali e della società civile che lavorino per far ricrescere un tessuto produttivo, creare le condizioni per dare ‘pari opportunità’ alle imprese meridionali”. A Nicola Ucciero chiediamo notizie in relazione al recupero dell’intera area Litorale Domizio dal degrado, ...: già lo svolgimento dell’evento a Castel Volturno fosse sintomo di grande attenzione per questo territorio della Fondazione Sudd ed anche che “il tema che esce forte da questa tre giorni è che il Mezzogiorno non è un problema dei meridionali, è un problema nazionale. L’Italia ce la fa tutta insieme o non ce la fa. Il tema dello sviluppo del Mezzogiorno deve ritornare ad essere centrale nei partiti e nelle classi dirigenti, siano esse economiche, politiche o culturali”.

Zone Franche Urbane. Senza soldi niente sgravi

MONDRAGONE.

Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse. Nella prima fase il progetto prevede l’istituzione di un numero limitato di ZFU nelle città italiane con conseguenti agevolazioni fiscali e previdenziali, tali agevolazioni coprono la durata di 5 anni mentre decrescono in entità nei periodi successivi e consistono sostanzialmente in esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione dall’IRAP, esenzione dall’ICI, esonero dal versamento dei contributi previdenziali. In misura minore e circoscritta, è previsto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree. Enti promotori del progetto sono le Am-

ministrazioni Comunali alle quali spetta il compito di individuare le aree, elaborare il progetto e programmare eventuali investimenti, tali proposte vanno poi valutate dall’Ente Regione, che verifica la sussistenza dei requisiti quali l’ammissibilità del territorio, la perimetrazione, il calcolo dell’indice di Disagio Socio Economico etc. Tra le varie realtà ammesse a beneficiare delle Zone Franche Urbane vi è il Comune di Mondragone. Abbiamo cercato di analizzare quale sia al momento lo stato di attuazione di questo progetto contattando il Center Office della ZFU Mondragone, presso il quale in base alla normativa sulla Zfu è possibile insediare o trasferire la propria attività imprenditoriale o professionale per beneficiare delle agevolazioni previste per legge. Stando allo stato delle cose l’impatto risulta ancora debole, ciò è dovuto in parte alla carenza di informazione intorno a questa iniziativa ma in misura maggiore è dovuto alla mancanza dei Decreti Attuativi che dovrebbero essere emanati

dal Ministero dello Sviluppo Economico e grazie ai quali si potranno erogare i fondi. Nella sostanza quindi la struttura c’è ed è funzionante ma senza i decreti attuativi della legge sulle Zfu la stessa non ha motivo di esistere in quanto impossibilitata ad applicare la fiscalità di vantaggio e la erogazione dei fondi. A tale situazione di disagio si sta cercando di ovviare attraverso una mobilitazione chiamata “tour Itinerante pro ZFU” che ha preso il via proprio da Mondragone l’11 gennaio, per poi toccare tutte le principali città sedi di ZFU con lo scopo di raccogliere firme per sollecitare l’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico sulla situazione e quindi la firma dei tanto attesi decreti. L’augurio è che si possa arrivare presto alla risoluzione di queste problematiche al fine di mettere in moto l’apparato delle Zone Franche Urbane, una ricetta che tra l’altro è consolidata, visto il successo ed i benefici che tale iniziativa ha apportato in Francia. MARIO AMBROSCA

I bambini del Centro Laila. ...i sorrisi parlano per loro MONDRAGONE. Irene83 sul litorale domitio casertano non dirà nulla, ma dalle parti di Pomigliano d’Arco (NA) significa molto. E’ una realtà importante, fornitrice di servizi alle persone disagiate ed in condizioni di difficoltà per i continui mancati pagamenti da parte delle istituzioni. Sul litorale casertano ci sono realtà similari, che, sebbene con storie diverse, hanno un comune denominatore: il ritardo nei pagamenti da parte degli Enti pubblici. Una di queste è il Centro Laila,che svolge un attività delicata come quella dell’assistenza ai bambini disagiati. Bambini che provengono da realtà spesso drammatiche, che vivono di poco, che hanno fame. Bambini affidati dalle istituzioni alle cure di chi è esperto nel settore ovvero alle braccia di Angelo Luciano, presidente del Centro Laila, chiamato “papo” dai bambini presenti nella struttura. L’istituto si compone di un area diurna atta alla scolarizzazione dei più piccoli immigrati (li abbiamo visti personalmente fare attività didattiche) e di una casa famiglia dove vengono accolti minori di tutte le provenienze. E’ qui che si materializzano le maggiori difficoltà. I Comuni inviano i bambini in questi centri,s’impegnano a pagare le spettanze per l’assistenza, salvo dimenticarsene rapidamente. “Tolta la patata bollente, non se ne fregano più” sbotta Angelo. Effettivamente, pare essere proprio così e più dei numeri “parlano i mesi di arretrato” (come ci sottolinea al telefono la figlia Gisel) con picchi eccezionali di 30 mensilità nel caso di San Marcellino (4 minori affidati nel giugno 2008 salvo non pagare mai le rette, totale 170.000 euro) o un annualità circa per Mondragone e Castel Volturno (rispettivamente 12 mesi e 20mila euro il primo , 15 e 80mila euro circa il secondo) oltre le sette mensilità di Casal Di Principe (da aprile a ottobre 2010 per un importo di 20.000€). Euro più euro meno, parliamo di cifre veramente importanti. “Non è tanto un problema di soldi, ma di attese.

Cibi scaduti? No, diversamente utilizzabili

Breve viaggio nel mondo degli alimenti ma non ci riferiamo a quelli che arrivano sulle nostre tavole bensì a quelli scaduti o verso la scadenza, un viaggio tra sprechi ed esempi di solidarietà. Molto spesso ci domandiamo che fine possano fare gli alimenti dei supermercati che rimangono invenduti e che quindi inesorabilmente si avviano a scadenza. Innanzitutto è da premettere che il costo per lo smaltimento di prodotti invenduti varia da prodotto a prodotto ma in generale è comunque molto elevato. Alcuni tipi di prodotti possono essere riciclati e quindi asservire ad un’industria diversa da quella alimentare, si pensi ad esempio al grasso della carne ed il largo uso che ne viene fatta dall’industria dei cosmetici e dei detersivi. Riguardo alla loro sorte bisogna distinguere tra i piccoli market locali e la grande distribuzione. Per i primi infatti i prodotti

verso la scadenza sono quelli che vengono messi spesso in offerta, quando invece sono inesorabilmente scaduti costituiscono reso di vendita e quindi vengono ritirati dallo stesso distributore dei singoli prodotti. In questo caso si riscontra la convenienza per il commerciante ma non vengono attivate pratiche di solidarietà in quanto i piccoli commerciante possono contare su un volume d’affari di gran lunga minore rispetto ai grandi ipermercati e spesso stipulano contratti che prevedono insieme alla erogazione del prodotto da vendere la resa di quelli rimasti invenduti. Diverso invece è il discorso per la grande distribuzione dove tali prodotti possono anche avere uno scopo sociale, infatti in Italia si sta sviluppando sempre di più una pratica virtuosa che è quella del recupero degli alimenti che si avviano alla scadenza. Tutti i giorni la grande distribuzione genera

volumi ingenti di merce invenduta, prodotti alimentari che vengono ritirati dai banchi e dagli scaffali ancora perfettamente integri e commestibili ma che per motivi quali: scadenza ravvicinata, confezione esterna ammaccata, residui di attività promozionali, ecc....non possono essere più venduti. In pratica mediante accordi stipulati dalle catene della grande distribuzione alimentare e associazioni benefiche e di solidarietà si effettuano raccolte periodiche di questi alimenti per destinarle alle persone in condizioni di indigenza. Noi ci siamo occupati del banco delle Opere di Carità: in pratica questo ente assistenziale onlus offre ad associazioni, comuni, comunità e parrocchie prodotti quali quelli che non possono essere commerciati per difetti estetici di packaging, produzioni in eccesso da consumare a breve scadenza, merce alimentare non avente successo nella

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catena di distribuzione, prodotti non venduti siti nei magazzini della Grande Distribuzione, prodotti igienico-sanitari, prodotti farmaceutici da banco. Attraverso questa pratica si perseguono molteplici obiettivi, da un lato si riducono i costi per lo smaltimento dei prodotti alimentari e i danni ambientali nel caso questi finiscano in discarica e dall’altro lato di perseguono fini di utilità sociale. La pratica è sempre più diffusa nel nostro paese e ormai tutti i big della grande distribuzione hanno firmato convenzioni con i banchi alimentari. Tuttavia tale pratica sarebbe da incentivare anche a livello locale operando un coinvolgimento anche dei piccoli distributori, ma tenendo conto delle difficoltà in cui versano, delle quali Informare si è già occupato, dovute proprio all’avvento dei grandi centri commerciali, forse un rifiuto sarebbe più che lecito. MARIO AMBROSCA

La legge impone che le cooperative sociali abbiano i contratti in regola, come è giusto che sia, ma non abbiamo i soldi per pagare i contributi perché non ci pagano” dice Gisel. Sette mesi addietro Angelo ha scritto pure al Presidente della Repubblica Napolitano, al Presidente del Senato Schifani ed al Presidente della Camera Fini. Solo quest’ultimo ha risposto disponendo l’invio di un capogruppo: una settimana dopo la Mussolini contatta il Centro Laila e li convoca a Napoli per discutere. Nel capoluogo regionale, dopo una conferenza stampa in pompa magna alla presenza di molteplici realtà regionali del settore si è tentato di sanare una parte del debito contratto da Napoli a causa del blocco dei finanziamenti da parte della Regione Campania per mancata rendicontazione. Al Tg3 Campania del 20 gennaio 2011 gli operatori del Terzo Settore hanno denunciato crediti per 500milioni di euro in Regione di cui un quinto solo a Napoli. Dopo il vuoto. LA STORIA Nel 2008 una visita programmata della Procura della Repubblica riscontrò del cibo scaduto all’interno di un armadio presente nella cucina della struttura “La Luna”, sebbene il mobile fosse chiuso ed utilizzato solo per alimentare la voliera della Pet Therapy e non per l’alimentazione dei bambini il Magistrato dispose l’allontanamento dei minori da “Il Sole” e da “La Luna” (entrambe di Castel Volturno) presso la struttura di Mondragone, sempre tenuta dal Centro Laila. Le due non hanno riaperto a causa di una divergente interpretazione regolamentare tra Luciano ed il Comune di Castel Volturno. La legge regionale 711 del 2004 ha disposto una regolamentazione del settore residenziale per i bambini in affido a cui il Centro si è uniformato in tempi rapidi, la stessa prevedeva la previa autorizzazione sindacale per lo svolgimento delle attività, cosa concessa immediatamente. Mesi dopo ci fu un nuovo regolamento con delle variazioni all’articolo 6, che come ci dice Angelo “quelli in possesso della 711 come definitiva dovevano in quattro anni adeguare le strutture” e l’interpretazione discordante vorrebbe un ulteriore autorizzazione del Comune (già presente per Angelo). Ad oggi nessuno l’ha mai firmata. UNA CONVENZIONE D’ORO PER L’ENTE Il Comune di Castel Volturno vanta con il Centro Laila una convenzione economica tra le migliori in Italia. L’Ente forniva in comodato d’uso le strutture ed in cambio i servizi del Centro venivano erogati ad un prezzo di 25 euro giornalieri per minore mentre altrove si parte da almeno 80 per raggiungere i 156 per i casi più difficili.


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Speciale Assicurazioni

INFORMARE

Tagliandini falsi, auto senza polizze, truffe, risarcimenti diretti rallentati e conciliazione obbligatoria al vaglio

Io viaggio franco...

Pe

rché la nostra polizza auto costa tanto? Gli assicurati parlano di speculazione e solamente in seconda battuta di colpe dovute alle truffe nel settore.Le Compagnie vanno dritte alle truffe subite nel corso delle proprie attività. Gli incidenti in Italia si materializzano con una certa frequenza (8,6%) inferiore all’Austria (9%), ma superiore ai più grandi Paesi motorizzati d’Europa ovvero: Germania (6,6%) e Francia (4,4%). Una mole di 3.700.000 sinistri risarciti per un importo di circa 15 miliardi di euro nel 2008 (Fonte Ania). Cosa che fa sorgere più di un sospetto in merito alle truffe assicurative (vedi box a lato a proposito di Mondragone) e non si riesce a trovare una soluzione adeguata alla problematica. Guidare senza assicurazione che gioia Molti automobilisti, ci riferiamo al litorale domitio, hanno deciso di staccare la spina. La Compagnia assicuratrice fa problemi ad assicurare? Chi se ne frega, non mi assicuro e circolo senza

Quattroruote scrive I Furbetti del Tagliandino IL NOTO MENSILE DELL’AUTOMOBILE ITALIANO HA DEDICATO UN INTERO SERVIZIO ALLA QUESTIONE RESPONSABILITÀ CIVILE AUTO NELL’EDIZIONE DI GENNAIO

2011. L’AR204 A

TICOLO, PUBBLICATO DA PAGINA

PAGINA

209, PARLA DELLE TANTE TRUFFE

ALLE COMPAGNIE ASSICURATRICI IN ITALIA

E NE PARLA COME FENOMENO IN CRESCITA IN TUTTA LA PENISOLA.

TRA LE PIEGHE

VIENE MENZIONATO ANCHE IL LITORALE DOMITIO CASERTANO E PER LA PRECISIONE

MONDRAGONE (CE). “(...) sul litorale di Mondragone (CE), invece, tra gennaio e febbraio (2010, ndr.) sono stati registrati 32 investimenti di persone, guarda caso tutte provenienti da Caserta, proprio come i testimoni. Le cartelle cliniche erano state clonate e adattate ai profili dei falsi investiti; in altri casi, la documentazione riguardava persone realmente ferite, ma per altri motivi e del tutto ignare della richiesta di risarcimento inoltrata a loro nome... Un’operazione ulteriore ha riguardato una compagnia che ha chiuso recentemente i battenti: poco prima del fallimento erano state sottoscritte migliaia di polizze per vetture poi coinvolte in incidenti e in richieste d’indennizzi che, a quel punto, potevano essere rivolte solo al Fondo per le vittime della strada”. Fonte: QUATTRORUOTE, GENNAIO 2011

tagliandino. E’ un fenomeno in forte crescita a causa dell’alto tasso di “inflazione” delle RCA ed è dovuta alla necessità dell’automezzo privato sul litorale domizio, causa carenze del trasporto pubblico. La violazione dell’articolo 193 comma 4 del Codice della Strada è divenuta una abituale causa di sequestro mezzi sul territorio. I depositi giudiziari pullulano (alcuni sono addirittura ingolfati e attendono di essere svuotati per tornare operativi) di automezzi posti sotto fermo amministrativo, mezzi cui il possessore deve provvedere al pagamento della contravvenzione (tra 779 a 3.119 euro a seconda dei casi), del prelievo, del trasporto, della custodia e della copertura assicurativa per almeno sei mesi per rientrarne nell’effettività del possesso.

Conciliazione obbligatoria Tempi rapidi e costi legali abbattuti

Un nuovo strumento normativo a disposizione degli utenti è stato varato dallo Stato italiano nel 2009, con decreto numero 38. Si tratta della Conciliazione economica e commerciale, altrimenti denominata A.D.R. (Alternative Dispute Resolution), fino a questo momento facoltativa per i campi delle controversie condominiali, sinistri RCA e responsabilità medica. La stessa, ai sensi del decreto attuativo 128/2010, diverrà obbligatoria dal 20 marzo 2011 nei medesimi campi. Cosa significa? “Fino a questo momento gli avvocati hanno dovuto rendere edotta la parte prima di poter procedere a livello giudiziale” ci dice Giovanni La Vanga, mediatore accreditato e referente della sede secondaria “A.D.R. Conciliando” di Mondragone (via Domitiana 377/A), “mentre nel prossimo futuro sarà obbligatorio esperire un tentativo di conciliazione prima di andare dal Giudice”. Perché gli avvocati italiani, tramite il Consiglio Nazionale Forense e l’Organismo unitario dell’avvocatura, hanno fatto e fanno pressioni sul Ministro della Giustizia Angelino Alfano affinché non diventi obbligatoria? “Con la mediazione non è obbligatoria la presenza dell’avvocato di parte, dunque molti si sentono aggirati” mentre con il sistema attuale c’è sempre bisogno di un consulente per ricorrere alla Giustizia italiana. Come funziona? “Il ten-

Colpa al 50%, non mi aumenta l’assicurazione Il Modulo blu o Cid è uno strumento molto utile all’automobilista, viene studiato all’interno delle autoscuole durante la didattica per il conseguimento della patente e dovrebbe essere nell’auto in caso di sinistro (è gratuito e lo potete chiedere al Vostro assicuratore). Questo prevede diversi campi da compilare ed è possibile persino disegnare le modalità in cui è avvenuto il sinistro. Prevede anche la firma da parte del con ducente o dei due conducenti (entrambi

Cosa che in alcuni casi non avviene in tempi rapidi o non avviene proprio. Lo stesso articolo, al comma 4-bis, prevede un trattamento similare per chi viaggia con assicurazione falsa o contraffatta a cui si aggiunge la sospensione della patente per un anno. Il fenomeno dei tagliandini falsi/contraffatti o della circolazione senza copertura assicurativa è, a mio dire, un fenomeno di rilevante pericolosità sociale. Fonti ufficiose ci parlano di almeno 700 vetture depositate per violazione articolo 193 presso i depositi territoriali nel solo 2010. Se 700 vetture vengono fermati dalle autorità di polizia per guida senza assicurazione, quanti non sono stati ancora bloccati? Se una innocente cittadino percorre la Domiziana viene tamponato da una vettura senza assicurazio-

i casi possibili) per una constatazione amichevole e rapida dei danni riportati. Molti sono preoccupati di vedere aumentare la propria polizza auto a seguito di un sinistro, in quanto pensano di passare in una classe di merito più bassa e dunque di pagare un importo maggiore a fine anno. Ciò non è vero se la colpa viene condivisa. Infatti, fino al 50% di colpa in un anno non si slitta di classe ed il proprio certificato di rischio rimane immacolato.

tativo di conciliazione può essere effettuato presso tutti gli Enti accreditati al Ministero di Grazia e Giustizia e dinanzi ad un mediatore iscritto. Quest’ultimo deve aver fatto un apposito corso preparatorio, ottenendone l’abilitazione. Nello specifico per attivare la procedura si va presso la Segreteria dell’Ente accreditato, che può essere pubblico o privato, e si attiva la procedura. Qualora le parti si rivolgano in concomitanza allo stesso Ente non si pagano le spese fisse di attivazione (40 euro, ndr.) e si paga solamente, al termine della procedura, la parte variabile a seconda del valore della causa, che viene pagata da entrambi. E’ importante ricordare che è obbligatorio esperire il tentativo prima di andare dinanzi al Giudice, non è necessario raggiungere un accordo. Il Giudice deve ricevere il verbale redatto dall’Ente accreditato prima di aprire il procedimento giudiziale, qualora una delle parti non si fosse presentata chiede il ‘Giustificato motivo’, che può essere inserito anche nelle motivazioni della sentenza”. Che valore legale ha: “Il Verbale della mediazione viene trasmesso alla Segreteria dell’Ente per poi essere registrato al tribunale avendo valore tra le parti” e perché è vantaggiosa? “E’ una procedura informale, non è obbligatoria la presenza dell’avvocato e si risparmiano le spese giudiziarie. Si risparmia soprattutto sui tempi. Quando si va dal Giudice passa anche un anno prima della sentenza, con la mediazione i tempi sono molto più rapidi”. E’ un sistema sperimentato in quanto “in Europa funziona dappertutto e si propone di soddisfare gli interessi – dice La Vanga - di chi si sente danneggiato, il mediatore fa da terzo nel componimento della lite. Purtroppo in Italia se ne parla poco, si fa cattiva informazione sebbene serva a snellire le procedure, a non intasare i tribunali”. Nel campo RCA sarà obbligatoria e le Compagnie presseranno molto su questo canale affinché si riducano le spese necessarie alla liquidazione dei danni da sinistri, fino a questo momento non è mai stato utilizzato sul litorale domitio, ma dal 20 marzo prossimo sarà obbligatorio farlo.

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ne, chi risarcirà il danno? Il Fondo vittime della strada. Tale strumento fino a qualche anno addietro risarciva solamente i danni alle persone, ma dal 24 novembre 2007 a seguito del D.lgs. 198 provvederà a risarcire integralmente anche i danni alle cose). L’AVVOCATO IN TASCA Tra chi specula e chi ci campa non si riesce a capire come mai buona parte dei sinistri automobilistici italiani finiscano sempre in Tribunale. C’è chi parla addirittura di una chiara volontà da parte degli avvocati di far arrivare le pratiche del Risarcimento diretto al sessantunesimo giorno al fine di imbastire un procedimento giudiziale. Verità? Falsità? Fatto sta che la prima procedura agevolativa per ottenere il

risarcimento da parte delle Compagnie è il modulo Cid o Modulo Blu. Questo se è vistato da entrambi i conducenti prevede una risposta in trenta giorni (per la colpa a metà, vedi box a fondo pagina), se manca la firma di uno dei responsabili occorrono 60 giorni (superati i quali si può ricorrere in via giudiziale, da cui la volontà presunta di cui sopra) mentre in presenza di lesioni del conducente si arriva a 90 giorni. E’ una pratica rapida, in quanto basta la relazione di un perito nominato dalla Compagnia per far partire le pratiche e se l’importo non supera una certa soglia, l’assegno lo sigla proprio il Perito. Dunque l’attesa dovrebbe divenire minima. In Italia gli avvocati abbondano ed in molti attendono prima di firmare i Moduli blu oppure preferiscono non firmare in attesa di un consulto con il legale di fiducia, allungando la trafila ed aumentando i costi complessivi dei sinistri. Questi in buona parte finiscono per gravare sulle tasche dei consumatori, con balzelli a fine semestre considerevoli.

... e io ti tolgo gli sconti

Niente più promozioni causa troppi speculatori La Provincie di Napoli e Caserta sono luoghi desolanti per le Compagnie assicuratrici, almeno così dicono, e preferiscono migrare verso altri luoghi attraverso la pratica de “abbandono del territorio”. In poche parole: fanno fagotto e vanno via”. Questa parte l’avete già conosciuta nella precedente edizione di Informare – Litorale domitio – Castel Volturno (se non l’hai letta, scaricala dall’archivio Informare di Informare Online. com), ma quello che non avete letto è che una parte di queste Compagnie, quelle che rimangono, hanno iniziato a tagliare sulle promozioni. Le opzioni“Guidatore esclusivo”, “Guidatori sopra i 26 anni”, “Tariffa chilometrica”, “Franchigia”, “Carrozzeria Convenzionata” sono divenute più difficili a stipularsi per l’automobilista medio ed in alcuni casi non figurano più tra i cataloghi assicurativi in Provincia di Caserta. Perché? Perché le Compagnie non riescono a far utilizzare correttamente i contratti stipulati. Nell’ottanta percento (cifra di picco) dei casi di incidente stradale con polizza per guidatore esclusivo o sopra i 26 anni diverse assicurazioni riscontrerebbero un automobilista diverso da quello indicato o con meno anni di quelli sottoscritti, non riuscendo neppure a rivalere sul contraente indisciplinato per la lentezza del sistema giudiziario italiano. Fanno sorridere le vicende dell’opzione “Carrozzeria convenzionata”. In origine era nata per eliminare intermediari tra chi paga (la Compagnia) e chi svolge l’attività (il carrozziere in genere), doveva contribuire anche ad un economia di scala più forte e costi minori da pagare per incidente. La Campania, specie il litorale domitio casertano, è il regno delle “amicizie” e delle “parentele” allargate, dunque ben pochi percorrevano 10-20km per farsi riparare l’auto dal convenzionato preferendo rivolgersi all’amico sottoporta. Alla fine molte assicurazioni hanno preferito togliere tutto di mezzo, eliminando i costi di gestione del segmento dai capitoli di bilancio. Per non parlare delle “tariffe chilometriche” dove, a seguito di incidenti stradali, si segnalava il superamento del tetto limite chilometrico prefissato annuo dopo appena due-tre mesi dalla stipula. Anche in questo

caso problemi giudiziari e di status giuridico degli assicurati (nulla tenenti) impediva alla Compagnia di accedere ad una eventuale rivalsa. Idem ancora per le polizze con franchigia dove i danni fino ad una certa soglia (solitamente 500 euro) vengono pagati direttamente dall’automobilista senza ricorrere agli strumenti previsti dalle RCA. In poche parole “la strusciatella te la pagavi da solo, mentre oltre provvedeva la Compagnia”, come ci ha detto un amico assicuratore (ha chiesto l’anonimato e noi lo garantiamo). “Il problema era che anche per le cifre superiori – continua l’assicuratore – la franchigia la dovevi lo stesso pagare, ma nessuno lo faceva. La Compagnia allora dovrebbe ricorrere in giudizio per piccole cifre”, ma per piccole cifre a fronte degli alti costi legali/giudiziari non ne vale neppure la pena. Ricapitolando: faccio un incidente da 2000 euro di danni ed ho una polizza con franchigia a 500 euro. Cinquecento euro li metto io e mille cinquecento li mette l’assicurazione. Tutto ciò ha portato diverse Compagnie, tra cui alcune delle maggiori a livello italiano, a togliere del tutto tali opzioni o a limitarle fortemente (aumentando le tariffe annue) mentre i costi non recuperati indovinate chi li va a pagare? L’automobilista. Una soluzione pare ci sarebbe e ci pensa l’elettronica a tenere a freno l’appetito dei furbetti. Stiamo parlando della cosiddetta “scatola nera”, un dispositivo elettronico che registra gli ultimi cinquecento metri percorsi dalla vettura, segnando velocità, accelerazione, frenata ed altri parametri. L’impianto costa circa 100 euro annui e tutela il consumatore a 360°, essendo dotato anche di dispositivo satellitare che, nel caso di pericolo, prova a chiamare il conducente al telefono e nell’eventuale mancata risposta provvede a mandare i soccorsi (caso mai si è finiti in un fosso e si occorre assistenza medica). “La scatola funziona e permette di risparmiare il 10% sulla RCA ed il 50% su furto e incendio” ci dice l’assicuratore, a cui domandiamo se ne vale la pena: “Con poca spesa dimezzi il costo del furto-incendio, da 43-44 euro per migliaio di euro assicurato si pagano 22 euro circa. Sono una bella somma”. EL.ROM.


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Ambiente

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L’Italia chiede la deroga, Bruxelles la boccia

Duna costiera danneggiata, pannelli fotovoltaici trafugati e cani avvelenati...

Un area di pregio nel degrado: foce del Lago Patria

Le prescrizioni del Nucleo di Valutazione non sono state rispettate

CASTEL VOLTURNO.

viamente la Valutazione d’inE’ sabato mattina, 18 gencidenza non è naio 2011. Siamo venuti stata mai fatta alla foce del Lago Patria dal Comune di per raccogliere una denunCastel Volturcia di un residente: Sergio no. Gentili. “Si raccomanCi ha fornito una copioda che la passa documentazione e gli promettiamo di costruire insieme a lui e a tanti altri Alcune foto dello scempio alla interessati, una memoria Foce del Lago Patria storica di quanto è accaduto e di quanto accade. Prima di tutto una precisazione: la foce del Lago Patria appartiene al Comune di Castel Volturno e vi è la competenza anche della Riserva Naturale Foce del Volturno / Coste di Licola. Il progetto con il quale fu finanziata la “riqualificazione” dell’area si chiamava I002. CCV.CCV e apparteneva al Progetto Integrato serella venga realizzata secondo le modalità Litorale Domitio. Oltre un milione di euro buttati in quanto precedentemente sopraindicate (cioè in legno all’intervento non è seguito nessun controllo e sopraelevate rispetto alla sabbia, ndr.)...”. Le passerelle sono state fatte in pietra di tufo, dell’area. Dal punto di vista tecnico è giusto far notare impedendo, di fatto, qualsiasi movimento della che l’intervento aveva delle pecche già all’ori- duna e la crescita di qualsiasi pianta o arbusto. gine e chiaramente individuabili nel parere am- Ad oggi, la situazione è ampiamente verificabientale del Nucleo di Valutazione Regionale bile dalle foto allegate: degrado e abbandono degli Investimenti Pubblici. Vediamone alcune: totale. “Data la consistente presenza di aree naturali Anche se, dalle testimonianze raccolte, molte protette nell’area interessata dal progetto in persone hanno voglia di frequentare questi esame, si ritiene opportuna l’attivazione della bellissimi posti naturali. procedura di valutazione di incidenza...”. Ov- Giusto una curiosità: hanno montato anche

dei pannelli fotovoltaici. Oltre ad essere stati, ovviamente trafugati, non sono mai entrati in funzione. Grazie sempre al sig. Gentili e alla Capitaneria di Porto, è stata sequestrata l’estate scorsa un’attività che prevedeva l’utilizzo delle moto d’acqua proprio lungo la foce. Tantissime altre denunce sono state fatte in merito e qualcuno non le ha gradite, così come non era gradita una comunità di cani randagi che aveva trovato su questa duna un angolo riparato, finché non sono stati ritrovati i resti di croccantini avvelenati e la carcassa di un cane. Ci auguriamo che quest’area riacquisti l’immagine che aveva prima dell’intervento del Comune, perché non c’è nessun bisogno di passerelle in tufo, visto che su una duna si cammina bene anche a piedi scalzi; non c’è bisogno di staccionate o panchine in legno o gazebo, visto che possono alimentare solo falò improvvisati; non c’è bisogno di pannelli fotovoltaici, visto che non hanno alimentato nessuna illuminazione. Si chiede solo la vigilanza di chi ha il dovere di farla e senso civico di chi fruisce questo bene, ed invece dovremo attendere, come al solito, che la Magistratura faccia il proprio corso. ANGELO MORLANDO

Sostanze inquinanti nell’acqua, Campania nell’elenco Con lettera del 2 febbraio 2010 l’Italia ha chiesto una terza deroga per alcune forniture di acqua nelle regioni Campania, Lazio, Lombardia, Toscana, Trentino-Alto Adige e Umbria e che avrebbe interessato circa 2 milioni di persone. La richiesta di deroga ha riguardato i parametri dell’arsenico, del borio e del fluoruro. La Commissione Europea ha bocciato la richiesta di deroga. Nello specifico per la Campania, la 50 mg/l Arsenico deroga è stata 3 mg/l Boro richiesta solo ed Fluoro 2,5 mg/l esclusivamente per il parametro del fluoruro e sarebbero state interessate dalla deroga circa 450 mila persone, residenti nella provincia di Napoli e precisamente nei Comuni di Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, S. Sebastiano al Vesuvio, Volla, Cercola, S. Anastasia, Pollena Trocchia, Somma Vesuviana e Ottaviano. L’attuale riferimento normativo per fissare i limiti degli inquinanti presenti nelle acque potabili è costituito dal D.Lgs. del 2 febbraio 2001, n° 31 e successive modifiche e integrazioni. Di seguito una breve tabella per raffrontare i limiti di legge esistenti con quelli richiesti con la deroga. Per la precisione, è giusto ricordare che le deroghe ai parametri sono state attuate in Italia già dal 2003 attraverso specifici Decreti del Ministero della Salute.

In passato, inoltre, la richiesta di aumentare i limiti ha riguardato anche il Selenio, il Nichel e il Vanadio (con aumenti dal 100 % ad oltre il 300%). Dopo il diniego della Commissione Europea non sarà più possibile derogare dai limiti di legge fino alla scadenza della precedente deroga che in Campania è scaduta il 31 dicembre 2010.

La tabella

Limiti di legge Parametro Richiesta Italia D.L . 31/2001 . . . GS

ES M I

Variazione

10 mg/l

+500%

1 mg/l

+300%

1,5 mg/l

+167%

In conclusione, si può aggiungere che per il parametro arsenico sono stati già da tempo proposti limiti più restrittivi rispetto a quelli dell’attuale legge italiana, soprattutto da parte di organismi internazionali che hanno eseguito specifiche Valutazioni del Rischio. In particolare, i limiti più restrittivi servono per tutelare la salute dei neonati che potrebbero accusare dei danni anche con concentrazioni più basse. Tale riduzione è stata richiesta anche per i nitrati e anche per le acque in bottiglia. Uno studio approfondito in merito è stato condotto dal WHO (World Healt Organization) che spesso, traducendolo in italiano, viene indicato come OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Ing. Angelo Morlando

Nucleare. Tavoli della Trasparenza, partite le missive

SESSA AURUNCA. Da anni ormai la Centrale Elettronucleare si pone come una delle preoccupazioni principali per gli abitanti del territorio della Piana del Garigliano. Storie, leggende, informazioni risicate spesso giungono alle orecchie dei cittadini per mezzo di passaparola distaccandosi, talvolta, dalla verità. Ed è appunto per questo che i cittadini chiedono chiarezza, chiedono una corretta informazione sullo stato di avanzamento dei lavori condotti dalla Sogin, sui sistemi di monitoraggio previsti, sul piano di emergenza messo a punto dalla stessa Sogin, sulla natura e consistenza degli interventi a farsi e sull’utilizzazione dei ristori da parte degli enti locali. Richieste lecite, che confluiscono tutte in un due semplici parole “Tavolo della Trasparenza”, un momento di confronto tra Istituzioni e Collettività, di cui l’ultimo si tenne nel 2006. L’istanza è stata inviata all’Assessore alle Politiche Territoriali ed Ambientali della Regione Campania, G. Romano, per mezzo di due missive da parte del Comitato Civico di San Castrese. Fra pochi giorni, ne partirà

anche una terza che vedrà anche il coinvolgimento di alcune associazioni locali e dei restanti comitati civici della zona. Tale questione ha sensibilizzato anche il Commissario Prefettizio di Sessa Aurunca, dott. Luigi Palmieri, che in una nota del 30 di Dicembre chiedeva, allo stesso Romano, di istituire il Tavolo e di concedere un incontro chiarificatore tra le Istituzioni ed i Comitati. Le apprensioni dei cittadini nascono dall’elevato numero di patologie oncologiche ravvisate negli ultimi anni nelle località limitrofe al sito nucleare. Gli abitanti si chiedono “Siamo tutti malati o c’è qualcosa che no va?”, riprendendo le parole del presidente del gruppo “Sociale per San Castrese”. Interrogativo già posto qualche mese fa attraverso una lettera inviata da Giuseppe Pietrantuono, presidente del suddetto gruppo, nella quale avanzava la richiesta di una misurazione dei livelli di radioattività. Riscontro, a tale istanza, si ebbe immediatamente dalla Provincia di

Caserta la quale, in una nota, chiedeva all’A.R.P.A.C. di procedere con urgenza in quanto ipotizzabile un danno alla salute pubblica. Dopo un mese esatto , l’Arpac illustrò gli aspetti tecnicooperativi dell’indagine radioecologica retrospettiva dove emerse che, per le brevi emivite della maggior parte dei radionuclidi emessi e grazie ai meccanismi di mobilità ambientale dei radionuclidi con emivita più lunga, sicuramente non potevano esserci, oggi, concentrazioni rilevanti dal punto di vista radioprotezionistico e che dai campioni effettuati negli anni precedenti emersero dati abbastanza rincuoranti ma un approfondito studio circa la dose immessa in aria degli scarichi, in specifici intervalli temporali durante il periodo di funzionamento della Centrale, risultava necessaria. In effetti una verifica sulla distribuzione al suolo della contaminazione residua si rende necessaria per individuare quali zone possono essere state colpite ai fini dell’indagine epidemiologica, un’indagine non svolta con criterio random ma condotta su un gruppo critico della popolazione che è stata maggiormente esposta. GIULIA LETTIERI - INTERNO18.IT

Fusco firma con l’Ecological Service: subito la differenziata spinta Una vera e propria svolta: dopo oltre 15 anni di gestione da parte dei consorzi sin qui succedutisi, l’amministrazione comunale di Mondragone, affida il servizio del “ciclo integrato dei rifiuti” ad una ditta privata, la Ecological Service. La decisione, maturata nei mesi scorsi e concretizzatasi dopo l’aggiudicazione della gara di affidamento da parte della ditta di Boscoreale, rappresenta un vero e proprio spartiacque nella gestione dei rifiuti, resa possibile dal decreto del 2009 del Sottosegretario alla Protezione Civile, il quale decretava per l’appunto la fine dello “stato di emergenza” nella regione Campania, decretata nel lontano 1994, liberando di fatto i Comuni dall’obbligo di affidare i servizi ai consorzi. “È grande la soddisfazione – afferma l’Assessore all’Ambiente Mario Fusco, che ha combattuto e lavorato a lungo per realizzare questo progetto – Dopo mille vicissitudini,

disservizi, continue emergenze che hanno devastato il nostro territorio, finalmente siamo riusciti a toglierci di mezzo questo carrozzone rappresentato dal Consorzio”. Negli anni, soprattutto in provincia di Caserta, il fallimento di questi enti è stato lampante. “I consorzi – continua Fusco – nascono per togliere i comuni dalle grinfie della camorra, che all’epoca aveva egemonizzato il servizio. Quindi si pensò che strutture più ampie, ma comunque a direzione politica, potessero essere una garanzia contro tali infiltrazioni. Ma ciò potrebbe avvenire anche in tali ambiti”. E difatti, le cronache giudiziarie hanno dimostrato che ciò è accaduto. S’inizia con la creazione delle strutture per ambito zonale, e Mondragone risulta essere il centro, politico e non solo, del Consorzio CE4, guidato ininterrottamente dal Centrodestra casertana e campano. Dopo lo sfaldamento, dovuto alle inchieste della

magistratura e dell’antimafia di Napoli e Santa Maria Capua Vetere, che hanno portato ad arresti, condanne ed attualmente con molti filoni ancora aperti, nei quali risultano indagati personalità di rilievo nella politica cittadina, provinciale e nazionale, primo fra tutti Nicola Casentino, coordinatore PDL in Campania, siamo arrivati al Consorzio Unico di Bacino Napoli e Caserta. Il quale, per mille motivi, non riesce a garantire né un servizio congruo al costo, il più elevato in tutta Europa, né il pagamento continuo e costante dei propri dipendenti. Da qui la decisione, assunta nei mesi scorsi da molti altri comuni casertana, di girare pagina. Il servizio avrà un costo complessivo di circa 250 mila euro mensili, comprensivo della raccolta e della realizzazione della Differenziata, oltre al mantenimento del parco lavoratori. Questi, saranno gli stessi che sino passaggio

di consegne erano dipendenti del consorzio unico. “Notevole importanza – dice Fusco – avrà la raccolta differenziata, che realizzeremo porta a porta, in maniera stretta e puntuale, come mai è accaduto in città. Avremo cura nel realizzare una percentuale alta sin da subito in quanto meno è la quantità di rifiuti indifferenziati, più basso sarà il costo, a carico dell’ente, degli sversamenti presso le strutture provinciali. Entro la fine dell’anno, poi, verrà realizzata l’Isola Ecologica, per la raccolta di ingombranti e di altro materiale anche riciclabile, onde evitare di vedere questa tipologia di rifiuti abbandonata lungo le strade cittadine.”. La durata dell’incarico alla società privata sarà di quattro mesi, in vista del passaggio al consorzio provinciale, slittato al 1 gennaio 2012. “Anche qui c’è da dire – conclude Fusco – che la discussione è ancora aperta. Non sono convinto che la decisione di creare un

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ulteriore consorzio sia la soluzione migliore, visti i risultati sin qui prodotti da tali enti. Sono invece concorde con chi vorrebbe dividere le due fasi: la raccolta e la gestione locale a carico degli enti comunali, mentre dare alle province la responsabilità e la gestione delle strutture superiori, come discariche, termovalorizzatori e quant’altro previsto nel piano regionale. In questa maniera, è evidente che si andrebbe a realizzare un servizio migliore, più facilmente gestibile, con responsabilità certe, e si darebbe l’occasione agli amministratori di tutelare i propri territori con una gestione seria ed oculata, l’obiettivo di questa amministrazione realizzando questo progetto. LORENZO TAGLIALATELA


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Ser vizi speciali

L’INIZIATIVA

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I malati oncologici costituiscono un fenomeno in costante aumento in Terra di Lavoro

Chiediamo il registro tumori per la Provincia di Caserta Conoscere meglio la geografia della malattia permetterebbe di contrastare meglio il fenomeno

L’Associazione Centro Studi Officina Volturno ed il mensile Informare hanno sempre inteso agire per il miglioramento del territorio e della

qualità della vita di tutti i residenti in esso insistenti. Questo mese abbiamo deciso di inviare una lettera agli organi competenti (presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, al presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi, al presidente del Consiglio Provinciale di Caserta ed al Consiglio Provinciale, al Prefetto di Caserta Ezio Monaco ed al presidente della V Commissione Regionale - Sanità Michele Schiano) di seguito la nota: “Oggetto: Istituzione registro dei tumori nella Provincia di Caserta. La nostra associazione da tantissimi anni è impegnata nel diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente. Operiamo in un’area fortemente condizionata da ataviche problematiche di natura ecologica e dall’inquinamento. Sul territorio di Castel Volturno,

infatti, insiste una delle discariche più grandi d’Italia, la So.Ge.Ri. dove il percolato ha raggiunto ormai le falde acquifere alterando

irrimediabilmente il ciclo biologico dei terreni interessati, la foce dei Regi Lagni, portatrice delle problematiche di inquinamento delle acque costiere che tutti conosciamo, senza considerare il precario livello di salubrità del fiume Volturno e del Lago Patria. Molto diffuso

in questa zona è il fenomeno dei roghi notturni dei rifiuti, soprattutto dei copertoni di auto, tanto da meritarci l’inclusione in quel luogo mitologico definito Terra dei Fuochi. Molteplici indagini condotte dagli enti medici e scientifici, nonché dalla magistratura, hanno accertato la diretta incidenza delle piaghe ambientali nella

maggiore diffusione delle neoplasie tumorali. Mai come oggi si avverte l’esigenza di istituire nella nostra provincia il registro dei tumori, già previsto con deliberazione di Giunta Regionale n° 1293/2007, che ad oggi non è stata resa operativa. Appare opportuno, soprattutto alla luce delle ormai endemiche criticità ambientali, sollecitare affinché si parta il prima possibile con l’istituzione di questa importantissima struttura competente in materia di raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio. Il consiglio provinciale di Napoli, con una recente delibera, ha impegnato il Presidente, la Giunta Provinciale e l’Assessore all’Ambiente ad adoperarsi affinché nelle tre ASL si istituisca un registro dei tumori ed un registro delle patologie e malformazioni, il quale provvedimento si allega in copia alla presente Pertanto, alla luce di tutto quanto in premessa, si chiede agli organi e agli enti destinatari della presente di voler, ognuno nell’ambito delle loro competenze, attivare tutte le procedure amministrative necessarie affinché, con la dovuta urgenza, si renda finalmente effettiva nella Provincia di Caserta l’istituzione di un registro dei tumori. Si resta in attesa di un riscontro. Cordiali Saluti. Il presidente Tommaso Morlando ed il direttore responsabile Elio Romano

Omicidio di Katia Gabrielli: il marito condannato a 24 anni

CASTEL VOLTURNO. Il 13 gennaio scorso, Giuseppe Cervice è stato condannato a 24 anni di reclusione dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere per l’assassinio di sua moglie, Katiuscia Gabrielli. L’omicidio è avvenuto nella notta tra il sette e l’otto settembre del 1999, con la pena accessoria della decadenza dalla patria potestà dei due figli avuti con la coniuge. La scomparsa di Katia è stato un evento drammatico per la città di Castel Volturno. Katia, appena 25enne all’epoca dei fatti, e la sua famiglia sono molto conosciuti sul territorio e le modalità della sua scomparsa hanno destato dolore e rabbia nell’opinione pubblica. Katia ebbe un violento alterco con il marito e lo minacciò di lasciarlo e di portarsi via i bambini, poi il nulla. Cervice ha sempre dichiarato di essere rimasto in pizzeria per la nottata, salendo nel proprio appartamento (ubicato sopra il locale commerciale) solamente la mattina seguente, ma non è mai stato chiaro su-

gli orari. L’accusa, sostenuta dal Pubblico Ministero Ilaria Sasso Del Verme, ha insistito sulle incoerenze riscontrate in merito alla scomparsa di Katia. Il marito ha più

volte dichiarato l’allontanamento della donna sulla Domiziana con al seguito un borsello verde contenente un milione di lire. Il borsello fu ritrovato a casa della madre di Katia e l’uomo sostenne di averne comprato un altro. Le ricostruzioni dell’accusa e le testimonianze raccolte hanno disegnato un quadro alternativo alla vicenda. Un forte odore acre simile a quella di carne bruciata ha appestato l’intera zona quella stessa notte, tanto che una vicina preferì chiudere le finestre ritro-

vandosi il mattino successivo il balcone pieno di cenere. Una perizia a firma del professor Giordano Martone ha assunto un forte dato probatorio a detta del Pubblico Ministero. Tale documento ha attestato la possibilità di bruciare un corpo nel giro di tre-quattro ore all’interno di un forno a legna. Ci sono voluti oltre dieci anni per giungere alla celebrazione del primo grado di giudizio sul caso Gabrielli, un giudizio particolarmente pesante. La Corte ha condannato a 24 anni di reclusione Giuseppe Cervice e ha deciso di affidare i figli alle cure dei genitori materni. Ora occorrerà altro tempo per giungere ai prossimi gradi di giudizio e solamente a conclusione del terzo grado si potrà definitivamente chiudere un capitolo tanto amaro. Per il momento ringraziamo la Giustizia per aver fatto il proprio corso e siamo nuovamente vicini alla famiglia Gabrielli.

Foce dei Regi Lagni

La gente si ammala La gente si ammala…la gente muore… ed il tutto avviene nel silenzio. Non passa giorno in cui nei nostri paesi, nelle nostre comunità, arrivi la notizia di un nuovo ammalato, tante volte una condanna. Ma ciò che più colpisce è la rassegnazione, avviene nella più totale normalità, come se un po’ la cosa fosse già prevista, scontata, certa. E nel pochissimo nobile gioco delle tre scimmiette che da anni contraddistingue questa terra dobbiamo registrare l’assenza in Provincia di Caserta di un Registro dei Tumori. Stavolta partiamo un po’ da lontano, dal sito dell’Associazione Registro dei Tumori constatiamo che i dati che raccoglie tale associazione per il 50% provengono dal Nord, quindi con una maggioranza di Registri localizzati al Nord, seguiti dal 25% del Centro ed un misero 17% al Sud, tanto per ricordarci che non siamo il Nord. L’approccio è diverso nel nostro territorio dove la gente muore eccome, ma manca l’unico strumento che potrebbe mettere in relazione le criticità di un territorio con l’aumento delle malattie tumorali riscontrate. A poco o nulla potrebbero servire gli studi provenienti da singole analisi epidemiologiche, anche se effettuate dal migliore scienziato disponibile su piazza. Ciò che invece potrebbe fare testo sarebbe il Registro dei Tumori, il quale permetterebbe di monitorare l’andamento della proliferazione della malattia ed eventualmente rapportarla alla popolazione per quantificarne l’incidenza. E quindi successivamente si potranno rispondere a tutte le domande che spesso silenziosamente ci poniamo e cioè: cosa mangiamo? Cosa respiriamo? E ultimamente, perche moriamo ? Intanto la Provincia di Napoli si sta attrezzando per l’istituzione del Registro dei Tumori e si spera possa essere seguita a brevissimo termine dalla Provincia di Caserta. Al momento in Campania ne esistono soltanto due, uno istituito dalla Asl Napoli 4, l’altro a Salerno, entrambi coprono una popolazione di un milione di abitanti, poca cosa rispetto ai sei milioni di cittadini campani. Si rende perciò necessario un’ulteriore sviluppo di tale strumento soprattutto per una realtà martoriata come la provincia di Caserta, ormai costellata di discariche, cave dal contenuto molto dubbio, e ogni sorta di rifiuti abbandonato nelle nostre campagne. MARIO AMBROSCA

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Grande enfasi per l’annuncio dell’inizio dei lavori dato dalla Mirabella. Usi civici e polemiche non fermano i lavori

La nuova California CASTEL VOLTURNO. Da tanti anni si parla di

Il nuovo porto turistico. La struttura potrà contenere 1200 posti barca

Lo Yacht Club

La Capitaneria

Una veduta del porto dall’alto

rilanciare il territorio, di valorizzare le potenzialità di cui esso dispone, ma purtroppo tante pastoie burocratiche, vicissitudini amministrative e problematiche territoriali di varia natura hanno rallentato un percorso virtuoso che Castel Volturno sta tentando, con grande sacrificio, di intraprendere per ritornare ad essere un centro rinomato come accadeva negli anni ‘60 e ‘70. In realtà, tanti progetti lungimiranti bollono in pentola. La loro realizzazione potrebbe cambiare il volto del contesto locale, determinando un indotto economico non indifferente. I cittadini sperano che i progetti finora rimasti sulla carta, si trasformino presto in realtà. A tal proposito, l’Associazione dei Commercianti di Pinetamare ci ha comunicato che il 15 Gennaio scorso una loro delegazione ha incontrato gli imprenditori Cristiana e Francesco Coppola, presso l’Holiday Inn di Castel Volturno, con lo scopo di confrontarsi sulle tematiche di stretta attualità riguardanti il nostro territorio e per avere rassicurazioni circa il prossimo futuro. I commercianti hanno chiesto delucidazioni alla famiglia di imprenditori, soprattutto in ordine ai lavori per la realizzazione del porto turistico e delle altre opere in programma per il rilancio dell’economica locale. I responsabili del gruppo Mirabella sono stati ampiamente rassicuranti circa l’imminente cantierizzazione di quanto in programma, cioè prima di dell’estate 2011. In altre parole, alla fine del tunnel dovrebbe intravedersi un po’ di luce. In occasione dello stesso incontro gli imprenditori Coppola hanno garantito ai commercianti la loro ampia disponibilità a farsi carico, tramite i loro tecnici, di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, dell’impianto d’illuminazione e dell’assetto urbano su cui ci sia necessità d’intervenire. Le stesse tematiche sono state oggetto di un successivo incontro che i commercianti hanno avuto, qualche giorno dopo, con alcuni esponenti dell’amministrazione comunale che hanno confermato il cronoprogramma annunciato.

LA REDAZIONE

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Il centro giovanile del Napoli sul modello “Barcellona”

Area dove sorgeranno gli 8 campi di calcio ed un campo da golf a 18 buche

Nel futuro di Castel Volturno si delinea sempre più costante ed importante la presenza del Calcio Napoli. Infatti, il presidente De Laurentiis (cittadino onorario della città castellana) ha in programma la realizzazione di una cittadella dello sport, sul modello del Barcelona, per ospitare il settore giovanile, nonchè di trasferire sul territorio anche alcuni settori cinematografici tuttora in America. Difatti, in accordo con l’amministrazione locale la società riconducibile al magnate del cinema italiano dovrebbe realizzare otto campi sportivi e due foresterie su di un’area che si estende per circa centottantamila metri quadri a ridosso del mare, che va dall’attuale zona dove è ubicato l’Holiday Inn sino a Baia Verde. Si prevede, a tal proposito, la realizzazione di un ponte di legno che consentirà di attraversare il canale dei Regi Lagni che divide le due zone. Chi rivestirà un ruolo importante nella concretizzazione di tali progettualità sarà il nuovo direttore generale del Napoli, Marco Fassone, figura professionale di alto spessore che già

nel recente passato, con la Juventus, ha De Laurentiis messo in luce riceve le sue spiccate la cittadinanza doti manageriali onoraria e specificamente per la realizzazione del nuovo stadio della Juve. Un manager di tale livello sarà indispensabile anche per reperire i fondi necessari per tale struttura. Tutte queste iniziative non possono che far piacere a chi ama questo territorio. Ciò che però ci auspichiamo è che portino benefici e, soprattutto, occupazione, principalmente per la popolazione locale e per i nostri giovani. Ci aspettiamo, infine, che per tali iniziative imprenditoriali venga realizzata una pagina web consultabile facilmente da tutti ed in pena trasparenza, in modo da consentire a tutta la popolazione di essere sempre aggiornata sugli avvenimenti. LA REDAZIONE

Le scuole agli allenamenti del Napoli Lo scorso mese il centro sportivo del Calcio Napoli ha aperto le porte ad una quarantina di alunni di una scuola di Castel Volturno per assistere agli allenamenti della squadra. Il Napoli nei prossimi mesi ospiterà saltuariamente i ragazzi delle scuole della

zona, permettendo agli scolaretti di vedere da vicino i loro idoli. E’ il segnale di come la società, nonostante le difficoltà logistiche, cerchi di ospitare ugualmente i tifosi agli allenamenti, privilegiando i ragazzi e i bambini delle scuole.


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Norme, Diritti e Doveri

I Villaggi Globali incontrano Carmelina P. CASTEL VOLTURNO. L’associazione Villaggi Globali ha incontrato lo scorso mese Carmelina P. (foto). Parliamo di una testimone di giustizia, originaria di Mondragone, che 10 anni fa ha assistito ad un omicidio, decidendo, in seguito, di collaborare con gli inquirenti per l’individuazione dei killer. Era il 13 agosto del 2003, si trovava in sella alla sua bicicletta ferma all’esterno del Roxi Bar di Mondragone per organizzare la gita di ferragosto con le amiche. D’un tratto l’oblio. A cadere sotto i colpi del sicario di turno è stato uno spacciatore di piccolo calibro, Giuseppe Mancone. Da allora è cominciato il suo calvario di vita: il programma di protezione per i testimoni di giustizia. Carmelina ha girato l’Italia vivendo un’esperienza di vita che certamente l’ha segnata profondamente, ma lei non ha alcuna difficoltà a raccontarla; anzi, ha tanta voglia di farlo nonostante il suo paese, gli amici, l’ex fidanzato, e una parte della famiglia l’abbiano abbandonata per non esporsi alle potenziali conseguenze della sua scelta coraggiosa... Carmelina è una donna timida con la “diarrea verbale” (come a lei piace definire la sua loquacità) che parla di tutto e ne ha per tutti: da Saviano a Cantone, dai camorristi ai paesani che la definiscono, amorevolmente, pentita dde merd’ ! In effetti, la sua mondragonesità (passatemi

la licenza poetica) si sente tutta: le “d” e le “r” sono marcate come solo un mondragonese potrebbe fare e la sua teatralità è insita, viscerale, genetica come solo in una donna del Sud ! Le mani, i gesti, gli occhi, le espressioni sono tutte parte di un discorso divenuto spettacolo: dalla difficile, complicata, a tratti impossibile vita sotto protezione (con gli scontri con i NOP) fino al ritorno a casa, a Mondragone, nella sua terra, dove credeva di poter ricominciare a vivere ed invece ha trovato un nonno con l’alzheimer, un padre portato via dal cancro ed una famiglia spaccata che a tratti

cercare di ricominciare a vivere e, invece, trova solo ostacoli proprio dove avrebbe voluto trovare aiuto e comprensione. E’ una valanga Carmelina: riesce a farti passare in pochi secondi dalla risata divertita al nervosismo. Ti ci porta per mano, come un attore consumato fa col suo cavallo di battaglia, come ad attraversare una scaletta ben preparata con la sua gestualità, il dialetto ed il racconto. Incontrarla e parlare con lei è un piacere: per la storia, sì ma per i modi, sopratutto. Capisci cosa vuol dire prendere la vita con ironia, PER DAVVERO. Cosa vuol dire passare un guaio (quelli veri) e cercare sempre e comunque di ripartire, ricominciare, anche quando la stessa parola “casa” perde tutto il suo significato!” ARTICOLO E FOTO A CURA DI SALVATORE MARCELLO

Rubrica a cura del prof. Salvatore Cozzolino

Gli scandali che hanno coinvolto le opere previste per il G8 sul mare di La Maddalena o le perplessità sulla durata dell’edilizia per le Olimpiadi di Torino, hanno riproposto il tema della qualità delle opere pubbliche in Italia.

Duplicare files dal PC altrui non è furto c.p.) e furto aggravato dal mezzo fraudolento, in danno della società predetta. La sentenza di primo grado assolveva l’imputato da tutti i reati ascritti per insussistenza del fatto. La Corte di appello riformava la sentenza di primo grado e riteneva l’impiegato colpevole del reato di furto e di quello di cui all’art. 622 c.p. La Corte di Cassazione, infine, si pronuncia in via definitiva, stabilendo che non sussiste in tali circostanze il reato di furto aggravato dal mezzo fraudolento, in quanto non può parlarsi di furto nel caso di semplice copiatura non autorizzata di “files” contenuti in un supporto informatico altrui, non comportando tale attività la perdita del possesso della “res” da parte del legittimo detentore.

AUTORE: AVV. FABIO RUSSO MAIL: avv.fabiorusso1975@libero.it TEL.: 3476595190

Chiunque, trovandosi all’estero, avrà notato che i luoghi pubblici delle città sono caratterizzati da architetture avveniristiche, finiture eccellenti, materiali durevoli e costosi. Di contro, se si entra nelle case private, si nota una certa trasandatezza generica, una scarsa attenzione all’arredo e alle superfici dell’edilizia. A Parigi, Berlino o Londra, le case del ceto medio sono spesso banali, al limite trascurate. A Napoli le strade sono brandelli di bitume attorno alle buche, ma gli appartamenti brillano di suppellettili lucide e di pavimenti pregiati. Questa esclusiva “tutela del privato” è talmente radicata da generare prassi diverse se si tratta di scegliere il professionista per una personale esigenza o quello per il progetto di una nuova piazza. Nel primo caso, riscontrando pareri di diverse persone, l’architetto (ma anche il medico) sarà valutato con attenzione e con moderato interesse al costo della parcella: “purché sia un professionista valido, voglio anche spendere”. Nel secondo caso si attiva un procedimento in cui chi decide è un funzionario o un amministratore che, sulla carta, deve tendere alla massima economia nell’interesse collettivo, ma nella pratica persegue, con disinteresse per il futuro, i propri scopi consentiti: osservanza delle procedure, cessione delle responsabilità, salvezza del proprio operato. Quando non è a caccia di tornaconti illeciti. Il tecnico chiamato a progettare per quella amministrazione non è coinvolto nel rischio di immagine se l’opera risulterà di scadente fattura o a pezzi dopo

I commercianti di Piazza Vittorio Emanuele del Centro Storico

Sede Legale: Via Zaccagnini snc, 81050 Francolise (CE) Fraz. S.Andrea del Pizzone Tel. 0823.502045 - 502053 Fax 823.502079 - 502963

Nel 2003 ha assistito a Mondragone ad un omicidio e ha testimoniato contro i killer. Oggi ha tanta voglia di ricominciare a vivere

Spazi pubblici e dubbie virtù

Il Diritto

Interessante sentenza della Corte di Cassazione (26 ottobre 2010 n. 44840) in materia di criminalità informatica, che sgombera il campo da alcuni dubbi sorti in relazione alla condotta di chi si appropria di files dal computer altrui, sancendo che in tali ipotesi non ricorre l’ipotesi di furto aggravato. Parliamo della vicenda di un impiegato che, poco prima di dare le dimissioni dalla sua società, si faceva trasmettere da un collega sul proprio computer aziendale una serie di dati e offerte commerciali inerenti clienti italiani ed altresì, in occasione di un rientro nella sede, accedeva al server centrale della società prendendo cognizione dei dati commerciali ivi custoditi. Lo stesso veniva denunciato per accesso abusivo a sistema informatico (art. 615 ter c.p.), rivelazione di segreto industriale (art. 622

fa fatica a stare dalla sua parte. Pentita dde merd’, dicevamo: l’assurdo in se. Una giovane donna (poco più che trentenne, oggi) che dieci anni fa si è trovata a denunciare due assassini e che dopo anni di vita sotto copertura torna a casa per

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GIOIELLERIA PICONE di Sarah e Alessandra *** MACELLERIA RUSSO DOMENICO

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tre anni. L’amministratore prima si esponeva e quindi, pur privilegiando “amici”, era sostenuto dalla necessità di un risultato qualitativo. Politica e ingegneria erano solidali, ma anche coscienti che si trattava di una partita giocata in tempi lunghi: ci si poteva bruciare una reputazione. Biografia sintetica: Salvatore Cozzolino. (foto) . Laureato a Napoli, nel 1982 si trasferisce a Milano per il Master alla Domus Academy e nel 1984 organizza uno studio professionale progettando edifici pubblici, prodotti industriali, parchi pubblici, allestimenti museali, restauro di edifici storici. Nel 1991 fonda, con Francesca Russo, la società di progettazione Stilelibero. Dal 1996 insegna progettazione in più corsi della Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli. Ha pubblicato saggi e articoli sul tema del progetto occupandosi prevalentemente di ricerche sul rapporto tra tecnologie innovative, processo inventivo e progettazione responsabile. E’ autore di Giardini Impossibili (2005) e di Visioni e Costruzioni (2007). Se avete domande e curiosità da proporre al prof. Salvatore Cozzolino scrivete a: cozzolino.design@gmail.com

Internet salva la tutela degli alimenti

Durante il mese di Gennaio è divampata una forte discussione sul nostro sito internet, Informare Online, a seguito delle notizie di stampa sulla tutela degli alimenti. Il Procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, conosciuto per le inchieste sul mondo del calcio e sulla tutela del cibo, aveva comunicato al Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, l’impossibilità di operare in tale delicato settore in quanto il corpo giuridico di riferimento era ritenuto abrogato dallo Stato italiano dal Dicembre 2010. Il Magistrato a tal proposito, faceva riferimento al decreto legislativo definito “taglia-leggi” (articolo 14 legge 246/05): tutte le leggi in vigore prima 01/01/1970 venivano considerate abrogate, fatte salve quelle recanti in prefazione le parole “Codice” o “Testo Unico” e quelle espressamente elencate nella legge delega. Lo stesso Ministro si era attivato al fine di elaborare una norma per riportare il testo in vita, salvando dall’adulterazione, dai cibi scaduti o contraffatti milioni di italiani, ma nel frattempo si poteva vendere di tutto ai cittadini. Mozzarella blu e pesce avariato sono diventati per un attimo l’incubo di ignavi consumatori, ma il Ministro e i magistrati non avevano letto bene la legge delega e l’incipit del D.lgs 246/05. Per fortuna c’è internet e i cibernauti. Alcuni avvocati online si sono accorti dell’inghippo, e cioè che la legge 283/62 ha nel proprio incipit le parole “Testo Unico” e dunque risulta ancora in vigore. I Signori legislatori si riposino, non serve pensare ad astruse formule normative: basta imparare a leggere. LA REDAZIONE

In favore dei “bamboccioni”... L’ex marito è obbligato a mantenere il figlio maggiorenne precario e non economicamente indipendente anche se questi non convive più con la madre. Una nuova decisione che farà discutere, sentenza n. 18 del 3 gennaio 2010 secondo cui l’ex moglie ha diritto all’assegno di mantenimento per il figlio maggiorenne, precario, anche se questo vive da un’altra parte purché non sia economicamente indipendente. Sull’obbligo del mantenimento della figlia, gli ermellini hanno sostenuto che “la valutazione del giudice di merito, in ordine alla precarietà e modestia delle attività lavorative svolte dalla figlia, costituisce motivazione adeguata del rigetto della domanda di riduzione dell’assegno”.


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ODONTOIATRIA

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Salute e Benessere

RUBRICA: I CONSIGLI DA... DENTISTA!

Dottore… Vorrei un sorriso perfetto !!!

La tecnologia ha messo al nostro servizio strumenti avveniristici, semplicemente impensabili dieci anni fa, che hanno rivoluzionato e perfezionato le terapie odontoiatriche per

soddisfare appieno la richiesta del “bello” da parte del paziente. L’estetica in odontoiatria è, per me, la ricerca costante del sorriso aderente alla personalità e NON è una produzione industriale di denti tutti uguali come in una catena di montaggio. E’ la personalizzazione del singolo elemento dentario in un orchestra di altri 32 elementi. Il risultato più esaltante ed imponente si ha sicuramente quando s’interviene contemporaneamente su tutta l’arcata dentaria. Il cambiamento che si ottiene in questi casi è ri-

Il senso della vita

Ci sono momenti in cui ci si ferma a riflettere, momenti in Federica Sacco cui cerchiamo di capire ciò che è giusto e ciò che non lo è, ciò che può rendere felici e ciò che può portare sofferenza. Momenti in cui eventi di altri ci travolgono come fiume in piena, scatenando in noi emozioni contrastanti, tra il dolore, la paura, la gioia e la felicità. Ci sono poi quei momenti in cui facciamo nostro il dolore altrui, quasi per cercare di alleviare loro le sofferenze, come se potessimo far qualcosa per cambiare il futuro o la loro realtà divenuta in quel momento un vicolo cieco da cui non si è più in grado di venirne fuori o vedere almeno uno spiraglio di luce, di serenità. Sono questi i momenti in cui ogni parola potrebbe risultare banale, scontata, ma ognuna di esse viene spesa per dire “ti sono vicino”... anche se vicini non potremmo esserlo mai..Tu sola, con il tuo dolore che ti sta giorno dopo giorno consumando, con il tuo malessere difficile da esternare, ma soprattutto da capire, tu che con gli occhi lucidi mentre ne parli, sei già pronta a combattere una battaglia per la vita.. e noi povere persone qualsiasi, che di fronte a queste cose ci sentiamo piccoli, impotenti e come tanti leoni in gabbia destinati a non poter far nulla per cambiare il passato o quantomeno il corso delle cose o degli eventi che accompagneranno la tua vita. Purtroppo solo certi episodi molto forti ci aprono gli occhi su ciò che di importante c’è, regalandoci insegnamenti che forse nessuno mai potrebbe offrirci e facendoci distinguere le cose importanti dalle frivolezze: non ci si può innervosire per una qualsiasi baggianata, per una parola non detta, o pronunciata in cattivo modo, per un disguido o per un gesto sincero che non è mai arrivato, esistono cose molto più importanti, che se le perdiamo nessuno purtroppo potrà mai più restituircele, una fra tante è la vita!

FEDERICA SACCO

levante; il paziente che magari aveva sofferto di un sorriso scuro e poco espressivo, passa, come d’incanto, ad un aspetto che sognava, con denti luminosi e con una forma correlata ai suoi tratti somatici. La scelta del colore è un atto molto complesso. Il dente ha, infatti, un colore tridimensionale composto di masse differenti. Nella ricerca dell’estetica assoluta i materiali fanno la parte del leone. Compositi e ceramiche hanno raggiunto un grado di raffinatezza tale da riprodurre i dettagli più piccoli con una gamma di colori estremamente completa. Con la sapiente mano del professionista si riesce a rendere reale il desiderio del paziente.

La ricerca del “sorriso perfetto” non si può fermare al solo dente, il sorriso è costituito da un insieme di più elementi: gengive, denti, labbra. Le gengive meritano un interesse tutto particolare: la loro salute è fondamentale per

la funzione dentaria, oltre che per la bellezza del sorriso. L’ortodonzia, con le moderne tecniche estetiche, può essere attuata a qualsiasi età senza che dia particolari problemi nelle relazioni sociali e nella dizione. Importante sottolineare che solo una profonda conoscenza di tutte le discipline odontoiatriche, può consentire all’odontoiatra di formulare un corretto piano di trattamento, indispensabile per costruire un sorriso perfetto nel rispetto della funziona masticatoria e dell’estetica !!! Tutela la tua salute !!! Controlla se il tuo dentista è iscritto all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri.

Il Disturbo ossessivo compulsivo attraverso il cinema Questo mese parlero’ di psicologia attraverso l’art e il cinema per affrontare temi complessi come le psicopatologie. E vorrei cominciare con un film molto significativo che affronta il tema del Didturbo ossessivo compulsivo “ The Aviator” con Leonardo di Caprio. Partiamo da una domanda, “come e’ possibile che un uomo cosi’ fragile e malato potesse poi essere cosi’ geniale?”. Non so quanti dei nostri lettori hanno visto il film, io l’ho trovato veramente interessante. Cominicamo dal nostro protagonista. In breve, “ The Aviator”, racconta la storia di uno dei primi arcimiliardari americani Howard Hughes che investe la maggior parte dei suoi soldi per perseguire il suo “ folle sogno” di costruire aereoplani, ma

nel frattempo dovra’ fare i conti con le sue ossessioni che gli impediranno di avere una vita normale. Hughes, negli anni ’30 e ’40 veniva considerato l’uomo piu’ ricco e potente degli Stati Uniti fu anche un famoso produttore e regista cinematografico. Tra i film più conosciuti da lui prodotti o direttamente girati figurano

Hell’s Angel (Angeli dell’inferno, del 1930, da lui girato e interamente dedicato al mondo dell’aviazione), e Scarface. Uomo, dunque dalla personalita’ complessa, geniale da un lato ma fragile dall’altra, poiche’ era affetto da un grave disturbo mentale: il disturbo ossessivo compulsivo. Questo non gli impedi’ di avere relazioni con famose attrici fra cui Kathrarine Hepburn o Bette Davis. Le ossessioni sono pensieri egodistonici ricorrenti, cioe’ il paziente sente questi pensieri come qualcosa di irrazionale e non riesce a liberarsene e li vive con sentimenti di angoscia, e per difendersi mette in atto le compulsioni , cioe’ azioni ritualizzate che devono essere fatte per alleviare l’angoscia. Per esempio in una scena del film

AUTORE:

DR. ANGELO MARANO

MAIL: ANMARANO@GMAIL.COM

1. Vai sul sito www.fnomceo.it 2. Clicca sulla destra “Ricerca Anagrafica” 3. Inserisci il cognome e la provincia di appartenenza. si vede Howard Hughes seduto a tavola in un ristorante con Katharine Hepburn, all’improvviso sopraggiungono degli ospiti e durante la conversazione uno di loro prende un pisello dal piatto di Hughes, che ne aveva ordinati 12 accanto ad una fetta di carne. Questo gesto e’ sufficiente per far scattare in lui i suoi pensieri ossessivi di contaminazione, a quel punto lui non puo’ piu’ toccare quel cibo, lo assale un ‘ansia fortissima tale che lui deve lasciare il ristorante... beh, se qualcuno si riconosce in questa sintomatologia, farebbe bene a non sottovalutare certi sintomi. Concludo e vi aspetto al prossimo mese per continuare a parlare del Disturbo ossessivo complulsivo attraverso il cinema. AUTORE: MARIA PIA RAIMONDI MAIL: MPRAIMONDI@LIBERO.IT

TEL. 3205595377

Anno nuovo … buste nuove! È approdata la BIOPLASTICA

Come alternativa torna in voga la “sporta” della nonna

L’Insonnia

Il sonno riesce a regolare tutte le funzioni dell’organismo e assicura benessere alla nostra giornata, infatti, un cattivo sonno conduce a pesanti conseguenze diurne. Per molte persone il sonno è un lusso. La cosa peggiore al mondo è provare a dormire e non riuscirci. Si può parlare di insonnia se non si dorme per almeno tre notti a settimana. Non è stato stabilito un numero standard di ore di sonno, ma è un fattore soggettivo ampiamente variabile in base alle necessità di ciascuno. L’Insonnia è caratterizzata da una ricorrente difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno, da agitazione e irrequietezza mentre si dorme. Soffre d’insonnia anche chi dorme apparentemente per molte ore, ma non è soddisfatto della qualità del proprio sonno. Suggerimenti per un buon sonno: •andare a letto a orari regolari e alzarsi sempre alla stesa ora al mattino • non recuperare il sonno con sonnellini pomeridiani prolungati • svolgere moderato esercizio fisico giornaliero, ma non nelle ore precedenti il sonno • non svolgere attività mentali troppo impegnative nelle ore serali • parlare delle proprie paure e preoccupazioni • non usare il letto per attività diverse dal sonno o dall’attività sessuale (es. guardare la televisione, mangiare, etc.) • quando non si riesce a dormire, alzarsi ma non svolgere attività fisica • non rimanere nel letto invocando il sonno, si farà aspettare •non dormire in ambienti rumorosi, troppo caldi

o troppo freddi • non assumere troppo a lungo farmaci per dormire, • non assumere sostanze stimolanti (caffè, tè, etc.) di sera • non bere alcolici di sera • andare a letto Teresita Forlano solo se si ha sonno. DOTT.SSA TERESITA FORLANO - PSICOLOGA CELL. 339 8345826 - E-MAIL: TESS_F@LIBERO.IT

ComunicAscolto Consulenza e Formazione Via Madonna del Pantano nord 11 Lago Patria – Giugliano ( Na) infocomunicascolto.com www.comunicascolto.com - contatto diretto : 334 192 5709 Comunicare con efficacia in famiglia e nel lavoro - Consulenze individuali e di gruppo - Seminari e Laboratori teorico-pratici - Strategie di ascolto e motivazione - Consulenze online - Recupero scolastico per studenti con difficoltà relazionali 25.02.2011 - LABORATORIO SULLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE Destinatari : Famiglie, Insegnanti, Operatori Sociali e del Volontariato Informazioni e prenotazioni : 334 1925709

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Con l’inizio del 2011 entra in vigore, stabilito dalla Finanziaria del 2007 (articolo 1, comma 1130, della legge 27 dicembre 2006, n. 296), il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica, non conformi ai requisiti di biodegradabilità indicati dagli standard tecnici europei vigenti, che vengono ora distribuiti gratuitamente fino a esaurimento. D’ora in poi solo carta, ma soprattutto sacchetti biodegradabili che non sembrano piacere a tutti…Davvero non circoleranno più i sacchetti di plastica? E quali sono le alternative? C’è ancora un’enorme confusione! Certa è la norma più precisa sul tema: EN 13432, che definisce “compostabile” l’imballaggio biodegradabile, disintegrabile, con bassi livelli di metalli pesanti e assenza di effetti negativi sul compostaggio. Molti si erano già convenienti ai sacchetti della spesa più ‘in linea con l’ambiente. Abituarsi non sarà così facile per tutti. C’è già chi critica le nuove buste biodegradabili, definite in alcuni casi “delicate” e “difficoltose da manipolare”. C’è chi si è già disposto con un vecchio rimedio, ma sempre EFFICACE: la ‘sporta della nonna’ o i più moderni trolley per la spesa. Portarsi il “contenitore” per la spesa da casa è la soluzione di gran lunga da preferire. Bioplastiche e carta sono infatti biodegradabili, ma in ogni caso si tratta di prodotti che impattano sull’ambiente in fase di produzione, trasporto, compostaggio e (per la carta) riciclo. Quanto alla carta, è ben noto il grave impatto che la sua produzione ha sull’ambiente e persino il riciclo meglio quindi cercare di evitare sia i sacchetti biodegradabili che quelli di carta. Certamente questa strategica scelta di abolire i sacchetti per aiutare l’ambiente, modificherà il modo di fare la spesa e ridurrà gli sprechi, ma comporta anche un ennesimo costo aggiuntivo

per l’acquisto di borse di tela, di cotone, di carta di riso molto resistenti che in alcuni paesi, come l’Inghilterra distribuiscono gratuitamente C. Zanichelli Possiamo ipotizzare che tutte le persone quando faranno la spesa utilizzeranno borse di tela,ma resta il problema di come smaltire la spazzatura? Adesso una parte considerevole degli shopper finisce la carriera come sacchetto dell’immondizia. Tra un anno dovremo comprare questi sacchetti e il costo purtroppo risulta superiore rispetto agli shopper del supermercato .I sacchetti di plastica quindi non spariranno. Probabilmente ci sarà una flessione sensibile, la necessità di dover comprare i sacchetti per l’immondizia contribuirà a cambiare la mentalità dell’usa e getta subito? Ci sarà quindi meno plastica in giro e più borse colorate di tessuto? PROVARE PER CREDERE! CHIARA ZANICHELLI


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INFORMARE

Cultura e Società

Dal 1991 sono patrimonio mondiale dell’UNESCO

Ponti e passerelle sulla Senna

Le rive e i ponti della Senna sono iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 1991. In questo breve articolo si evidenziano solo pochi aspetti di quattro dei 37 ponti di Parigi, dei quali 31 automobilistici, due ferroviari e quattro pedonali. La realizzazione di queste quattro strutture architettoniche è fortemente legata all’espansione della città, alla variazione del gusto estetico, all’avanzamento tecnologico e alle scelte politiche che hanno incisivamente condizionato la loro forma, struttura e posizionamento sulle rive del fiume. Pont Neuf. (fig.1) Il suo nome è dovuto al fatto che si tratta del primo ponte realizzato in pietra a Parigi (precedentemente i ponti erano costruiti in legno). E’ anche il primo ponte nella capitale dotato di marciapiedi e su cui non vengono realizzate costruzioni, consentendo cosí la visione ai passanti del Louvre. Il Pont Neuf è il primo ponte moderno di Parigi, che sancisce la chiusura di un’epoca, il Medioevo, e ne inaugura un’altra: l’età Moderna. E’ il primo ponte che attraversa la Senna da una sponda all’altra. La lunghezza totale è di é 233 mt. e la sua larghezza è di 21,50 mt. E’ iscritto nella lista dei monumenti storici nazionali dal 1889. Passerelle des Arts. (fig.2) La passerella, voluta da Napoleone I, è stata la prima realizzazione architettonica metallica in Francia. Situata

tra l’Institut des Quatre Nation e la Cour Carrée du Louvre (all’epoca denominato Palais des Arts) la passerella

prende il suo nome proprio dal museo parigino. Costruita fra il 1802 e il 1804, il ponte è lungo 155

mt. e largo 10 mt. Nel corso della sua esistenza l’opera è stata più volte restaurata. La passerella

originaria del 1804 fu oggetto di numerose critiche, per poi successivamente essere amata negli anni da poeti, scrittori e artisti e divenire meta privilegiata di pittori, disegnatori e fotografi. E’ iscritta nella lista dei monumenti storici nazionali dal 1975. Pont Alexandre III. (fig. 3) Alla fine del XIX sec. la Francia cerca di instaurare un rapporto di

amicizia con la Russia e decide di costruire un ponte dedicato alla zar Alessandro III. Il ponte è lungo 110 mt. e largo 40 mt. La decorazione dell’opera è particolarmente curata da numerosi artisti dell’epoca: alle quattro estremità del ponte si elevano quattro colonne monumentali sormontate da cavalli in bronzo che rappresentano simbolicamente le Arti, la Scienza, il Commercio e l’Industria. Alla base delle colonne sono collocati dei gruppi marmorei che rappresentano la Francia di Carlomagno, Contemporanea, della Rinascenza e di Luigi XIV. E’ iscritto nella lista dei monumenti storici nazionali dal 75. Passerelle Simone-deBeauvoir. (fig. 4) La passerella, ad esclusivo uso pedonale, è il più recente ponte realizzato sulla Senna. Inaugurata nel 2006, conduce direttamente alla Bibliothèque nationale de France. Le sue cinque travate a struttura lenticolare arco-catena attraversano il fiume senza mai toccarlo. L’arco e la catena si incrociano nell’aria al di sopra dell’acqua per una lunghezza di 194 mt. e raggiungono le due diverse quote delle sponde. ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE. PRESIDENTE SEZIONE C. VOLTURNO E VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA. (alessandro.ciambrone@gmail.com).

I vini della Terra di Lavoro:

La Falanghina

Per chi volesse saperne di più: - www.fattoriavillamatilde.it - www.grottadelsole.it - www.cantinemoio.it - www.mustilli.com - www.fattoriaprattico.it. DI MICHELE RUSSO DELLA CANTINA DEL VOLTURNO

RITAGLIAMI

Impariamo insieme a cucinare:

RITAGLIAMI

Segnaliamo una falanghina un po’ atipica e che si chiama “Coste di Cuma” prodotto dall’Azienda della famiglia Martusciello “Grotta del Sole” con sede in Quarto. E’ una falanghina coltivata su piede franco, cioè vive sulle proprie radici. La maturazione avviene per 6 mesi in barriques di rovere francese ed è imbottigliato 12 mesi dopo la vendemmia. L’affinamento avviene 6 mesi dopo l’imbottigliamento.

RITAGLIAMI

La Falanghina costituisce uno dei vini più antichi della Campania ed è stato introdotto dai Greci nei pressi della famosissima colonia di Cuma. In Terra di Lavoro è stata introdotta nella denominazione del Falerno (bianco) e del Galluccio (che è una falanghina unita all’Aglianico). E’ un vitigno particolarmente resistente, infatti, in alcuni casi e soprattutto nei Campi Flegrei, è su piede franco, cioè non viene innestato sulla vite americana. Il nome deriverebbe dai pali o falanghe sui quali si appoggiano i vitigni o per la forma a “falange delle dita” dei chicchi dell’uva. La scelta di falanghina nel nostro territorio è abbastanza importante e di ottima qualità, dove la fa da padrona la produzione della Cantina Villa Matilde con sede a Cellole e vincitrice di numerosi premi.

CALCIO

Forza Napoli: sempre, comunque e ovunque !

Il ciuccio che vola!

Un calcio... alla vita da strada

Foto della squadra

“PROGETTO PER I GIOVANI”. Così è cominciata l’avventura. La storia di una squadra qualunque, in un quartiere qualunque, in una città stupenda. A dire il vero la squadra ha un nome: San Giovanni Evangelista. Dieci anni fa un simpatico e giovane prete diede inizio ad una delle realtà più belle del quartiere San Lorenzo di Napoli. Una squadra di calcio che potesse attirare a sé il maggior numero di ragazzi per convincerli a trovare un’alternativa valida alle “offerte” della vita di strada. Se nei primi anni la squadra ha avuto il problema di completare la rosa, negli anni successivi la San Giovanni Evangelista ha addirittura dovuto limitare le adesioni per stilare la lista da presentare al C.S.I. (Comitato Sportivo Italiano). Ecco che lo spirito dello sport sgorga da una maglia offerta da un umile sacerdote. Ecco centrato in pochi anni lo spirito di un gioco che è stato capace di attirare a sé tantissimi ragazzi. Una realtà da toccare con mano e da proporre come alternativa alle solite chiacchiere sull’efficacia dell’operato della Chiesa. Si spera che questa realtà, come del resto questa storia, possa durare ed essere un esempio positivo. Come se fosse una favola, un racconto, il racconto di “Un calcio… alla vita da strada”. GIOVANNI IMPERATRICE. Anche se non è stato citato da Giovanni, un saluto cordiale va da tutti noi a Don Raffaele Grosso, parroco di San Giovanni in Porta, nella speranza di poterlo incontrare con tutti i ragazzi presso la nostra sede. LA REDAZIONE

RITAGLIAMI

La Cicoria alla pagliarante La cicoria alla pagliarante è una zuppa che veniva cucinata negli anni ‘50 dalla popolazione cellolese, quando venivano allevate le bufale.

1. mettere la cicoria in una pentola sul fuoco e fare lessare con acqua e un pizzico di sale. 2. prendere una padella abbastanza grande per contenere la cicoria e farci sciogliere il burro con uno spicchio d’aglio. 3. appena si è sciolto il burro versare la cicoria lessata e farla insaporire per 20 minuti 4. alla fine versare la cicoria in un piatto adatto alle zuppe. Questo piatto deve essere servito caldo e poi

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GIOVANNI IMPERATRICE

RITAGLIAMI

Profili storici

Preparazione

Quante volte ci hanno detto: “Guarda, guarda !!! C’è il Ciuccio che vola…”. A significare qualcosa di irreale, di impossibile. Da circa un mese, il Ciuccio Partenopeo ha ripreso a volare. Come ai bei tempi. Come ai tempi d’oro. E sembra quasi impossibile se pensiamo che eravamo in serie C solo qualche anno fa... Vola alto, Ciuccio… Vola alto, attraversando i problemi della città. Il Napoli ha ripreso colore grazie ai suoi magici condottieri che stanno mostrando all’Italia come si vince di cuore, di carattere. Senza presunzione. Con un pizzico di preghiera (Cavani) un pizzico di follia (la chioma di Marekiaro) e un pò di tango (Lavezzi). Chi può dire come andrà a finire ??? C’è ancora tanto da giocare: campionato, coppe. Sarà difficile mantenere questo livello. Se non riusciremo a centrare la Champions resterà comunque l’emozione del canto soave della canzone scritta da Aniello Califano urlata a squarciagola dai sessantamila tifosi azzurri. Resterà la soddisfazione di chi ha sempre sostenuto questo progetto e la vergogna di chi ha sempre cercato di sabotarlo. Noi cerchiamo di essere tifosi-sportivi, quindi… Come non applaudire fino a scorticarsi le mani per le tre banderillas del Matador Cavani per una Signora che avrà altre occasioni per rifarsi, ma mai al San Paolo ??? Come non essere delusi per il pessimo gioco visto con la Fiorentina, soprattutto il primo tempo ??? Ha ragione Arrigo Sacchi. Se avessimo vinto con la Fiorentina sarebbe stata una giornale trionfale solo per il risultato, ma funesta per la qualità del calcio giocato. Qualità che si è vista nella partita di Coppa Italia contro il Bologna, dove è tornato al goal il Pocho e con lui Yebda che si sta rivelando una bella sorpresa in una rosa sfoltita dagli infortuni di Vitale (per lui distorsione ad una caviglia) e Grava (rottura del legamento crociato anteriore) per il quale si può considerare la stagione praticamente finita. Stiamo attendendo con palpitazione i responsi dal mercato, dove Bigon sta lavorando per portare a Napoli un difensore tra Ruiz, Britos e Ogbonna e un centrocampista tra Inler, Zanetti e Kharja. Incrociamo le dita e FORZA NAPOLI !!!

Il luogo in cui essa veniva cucinata, era in una capanna di paglia detta “paglia rame” in cui si trovava una piccola cucina. Questa ricetta è stata suggerita dal ristorante “Il Pinguino” di Cellole (via Gramsci).

Ingredienti un suggerimento se non avete o volete fare un piatto particolare invece di mettere il pane casereccio potete servirlo con i “granetti” tipo “Mulino Bianco” affianco alla zuppa. Questi si ammorbidiscono con il calore della zuppa, diventando morbidissimi. Per chi non sapesse dove trovare la cicoria selvatica, un indicazione rapida: potete chiedere agli anziani del luogo, conoscono bene il territorio e molti di loro sanno dove trovare certi prodotti spontanei della terra.

SUGGERISCICI

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500G DI CICORIA SELVATICA (CIOÈ QUELLA NON TRATTATA) 400G DI BURRO 1 SPICCHIO D’AGLIO UN PIZZICO DI SALE

PANE Q.B.

UNA RICETTA, SCRIVI A:

news@officinavolturno.com


INFORMARE

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Cultura e Società

Dal nostro amico Giuseppe Magliulo

Un saluto dall’Afghanistan

Giuseppe “Peppe” Magliulo è una persona da conoscere. Lavora in Afghanistan nell’ospedale chiamato Mirwais. Lavora per il Comitato Internazionale di Croce Rossa (CICR) che da più di 30 anni è impegnato nell’ospedale con circa 30 esperti, principalmente nel settore medico. L’ospedale serve una popolazione di 3 milioni di persone con una capienza di circa 400 posti letto ed è l’unico ospedale Peppe Magliulo dall’Afghanistan pubblico di queste dimensioni in tutto il con una copia di Informare Sud del paese. Ad oggi, esclusa la forza militare, il CICR pensiero di Peppe intitolata: è l’unica organizzazione umanitaria che “…quell’io che non sarò mai !” ha esperti internazionali (tra cui Peppe) in quanto la situazione in termini di sicurezza Pallottole vaganti i miei pensieri non permette alle altre organizzazioni di poter nella terra arida, nella terra dove un fiore sboccia operare. Peppe, con altri tre tecnici, si occupa delle senz’amore, ristrutturazioni, manutenzioni e nuove che muore senz’amore, che vive costruzioni. Il tutto stando segregati in casa senza una carezza.… o in ospedale avendo come “sottofondo” spari E cosi parlo solo, o parlo con la parte di me e bombe. Come dice lo stesso Peppe: “…ma che ama e la incoerente razionalità ti mette del resto, sappiamo che questo e’ anche il ad un angolo, ti fa sentire il vuoto del freddo vento. motivo della nostra presenza…” Di seguito, alcuni stralci dell’ultima poesia/ Voi diventante quell’io che non sarò mai,

quella mia vita che non vedrò mai. …Amici miei , in questo silenzioso grido vi chiedo di iniziare quest’anno nel segno dell’amore, il vostro amico, “ultimo” tra gli ultimi vi chiede di amare l’essere umano che e’ al vostro fianco…… ….. vi lascio ora , ma vi sono vicino. “ultimo”. L’Ospedale Mirwais

Per chi volesse conoscere un po’ di Peppe, ecco i suoi riferimenti: www.peppworld.org/ peppe@peppworld.org, www.icrc.org.

MUSICA & VIAGGI:

LONDON

Amici di Informare, continua il viaggio nelle città più belle, affascinanti e visitate nel mondo… Questo mese restiamo in Europa..LONDRA !!! E’ senza dubbio la capitale mondiale della musica pop e rock. Basti ricordare i Beatles e i Rolling Stones. Londra è una città cosmopolita e multiculturale ed è un’inesauribile fonte di ispirazione per la commistione dei vari generi musicali; la creatività diffusa porta a creare generi nuovi, come conseguenza delle fusioni tra i vari stili di diverse provenienze etniche. Infatti, una delle parole chiavi della musica a Londra è sperimentazione. Città stimolante e complessa, sempre in movimento, sempre di tendenza e all’avanguardia sotto molteplici punti di vista, vanta una scelta così ampia tra concerti, musica dal vivo, artisti di strada che si esibiscono giornalmente nell’area di Covent Garden o in diverse stazioni della metropolitana, da soddisfare i gusti di ogni età, ma anche e soprattutto di ogni portafoglio !!! Un suggerimento spassionato: merita assolutamente una visita

Il Carnevale in Piazza

I commercianti organizzano 5 giorni di manifestazioni in Pinetamare Inviatiamo la popolazione a partecipare con entusiasmo e a sostenere le iniziative dei commercianti nell’interesse primario del territorio.

Le vie di Pinetamare si riempiranno di colori e musica per il Carnevale grazie all’impegno dei commercianti. La neonata associazione dei commercianti di Pinetamare ha manifestato sin da subito la volontà di attivarsi a pieno ritmo per la salvaguardia ed il rilancio del contesto locale. Tante le iniziative già realizzate nel breve periodo di attività. Ricordiamo il mercatino natalizio, che ha attirato sul territorio molte persone, riscuotendo notevole interesse. Anche per la festa del Carnevale, dunque, sono in programma una serie di manifestazioni che si svolgeranno tra il 4 e l’8 Febbraio in varie zone di Pinetamare. Tra esse un quadrangolare di calcio per bambini, uno per donne ed uno per uomini che avranno luogo presso il Tennis Club Pinetamare. Un altro evento interessante del programma è la festa che si svolgerà presso il viale degli Oleandri in Pinetamare, durante la quale si esibiranno alcuni animatori che distribuiranno gratuitamente palloncini ai bambini e mimose alle donne, nonché chiacchiere e sanguinaccio per tutti. La giornata sarà allietata da musica dal vivo. Infine, segnaliamo la sfilata di maschere carnevalesche che si terrà nella suggestiva cornice della Piazza delle Feste ed alla cui realizzazione parteciperanno anche il giornale Informare, i giovani di Officina Volturno e l’Associazione Villaggi Globali.

Francesco Raimondo East End di Londra, con il suo mix di locali con feste a tema. Jazz, R&B, Heavy Metal, Brit Pop, Garage Pop e Garage Punk... A Londra, ancora oggi, vengono creati i nuovi modi di fare musica, che poi prendono il volo verso il mondo intero. La musica è perennemente radicata nelle strade, è parte del tessuto della città. Abbey Road è da tempo conosciuta come la strada dei Beatles: chi mai non ha voluto immortalare la propria immagine nelle mitiche strisce pedonali ‘zebra crossing’ di questa strada ? Allo stesso tempo, l’imponente centrale elettrica di Battersea, nel sud di Londra, si presentava al mondo grazie ai Pink Floyd e al loro album: Animals. Oggi, la Londra musicale non finisce di stupire e soprattutto di creare. Arrivano le nuove stelle del firmamento musicale inglese, dai Coldplay alle calde voci di Amy Winehouse e ai nuovi sound di Dizzie Rascal, The Libertines, etc. etc. Eventi del mese di febbraio dove suonerà DEEP CITY SOUND DJ SET : NEREIS (a Baia), SOBAR LOUNGE (a Pozzuoli), S’MOVE LAB (a Napoli), DEJA VU’ (a Pozzuoli). DI FRANCESCO RAIMONDO

FRONTIERE DIGITALI: E-BOOK

FABIO RUSSO

I lettori sono gia pronti a questa evoluzione del nostro caro libro cartaceo, lo dimostano le vendite di Amazoon (colosso americano di vendita on-line) con il suo e-reader dispositivo

CASTELVOLTURNO .

l’area di B r i c k Lane, nel multietnico

progettato per una piacevole lettura degli ebook, con percentuali di vendite in costante crescita rispetto al libro cartaceo.Ma cosa offrono veramente gli ebook? Non sono semplici file formati pdf di cui ne conosciamo abbastanza, gli ebook, invece, offrono un ipertesto, ovvero di interaggire con il testo tramite “link” interni al libro ed esterni verso siti web di approfondimento, contengono video e immagini e la possibilita dei segnalibri digitali,nonchè gli ebook readers che offrono la lettura audio,la possibilità di sfogliare le pagini come se fossero cartacee e cosa assai importante salvare su

Libro del mese:

“Ogni volta che chiudo gli occhi” VILLA LITERNO/ROMA. Lo scorso 13 gennaio, presso la libreria Rinascita Ostiense

al lettore gli angoli oscuri della sua mente. La Sla diventa quindi solo un pretesto per leggersi dentro, per parlare della vita e della morte, dei sogni e degli incubi, delle speranze e della paure di tutti noi. Un testo quasi onirico, figlio di mesi e mesi di psicoteraAUTORE: ANTONIO pia, condotta dalla TESSITORE E PIETRO dottoressa Assunta Beatrice, che su CUCCARO richiesta di Antonio EDITORE: SANGEL Antonio Tessitore e Pietro Cuccaro ha reso pubbliche le PREZZO: 10 € sue rivelazioni più nascoste. Un lavoro di verbal- che così scrive: “Questo libro fa conoscere di Roma, in via Prospero Alpino 48, è stato izzazione lungo e difficile, portato a termine una storia semplice ma allo stesso tempo presentato alla stampa il libro “Ogni volta che in collaborazione con Nicoletta De Stefano e complicata, raccontata senza pretese e con chiudo gli occhi” scritto da Antonio Tessitore, Michela Beatrice. La stesura del testo è invece pudore. E’ l’evoluzione di uno spirito libero, referente Aisla Caserta, che da sette anni opera di Pietro Cuccaro, giornalista e collabo- chiuso in un corpo, in continua lotta per otteneconvive con la Sla, Sclerosi Laterale Amiotro- ratore di Tessitore fin dal 2006, autore anche re ancora uno spazio dove muoversi. (...)”. In fica, insieme a Pietro Cuccaro, giornalista free dell’Appendice del libro: insieme, Antonio e Campania, il libro sarà presentato nelle proslance campano. Un viaggio di un uomo bloc- Pietro hanno condotto numerose battaglie di sime settimane in varie librerie. Presentazione cato a letto dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica sensibilizzazione sulla Sla e in generale sul speciale ad Aversa, a fine gennaio, presso il eppure capace di smuovere il mondo con la mondo dei disabili.“Ogni volta che chiudo gli Centro “Cinzia Santulli”, che segue Tessitore sola forza del suo sguardo. Antonio racconta occhi non penso a cosa farò domani, ma a nelle sue terapie. Il ricavato sarà devoluto in senza ipocrisie, senza retorica, senza facili cosa non potrò fare”, rivela Antonio. Il volume beneficenza alle associazioni dei malati Sla. pietismi la sua vita da condannato, svelando è impreziosito dalla prefazione di Mina Welby, Per contatti info@sangeledizioni.com

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LA REDAZIONE

di esso moltissimi libri. La lettura è piacevole grazie alla tecnologia “e-ink” che imita l’aspetto dell’inchiostro su un normale foglio. Questo rivoluzionerà la quantità di libri da leggere, l’esperienza di lettura e di conseguenza la nostra vita. Amazoon che non è l’unico player del mercato mondiale si è mosso verso questo settore commerciale ma anche Google e la Apple.Proprio la Apple con il famosissimo tablet iPad, grazie a questo dispositivo (che è più di un e-reader) ed un sito di vendita online di e-book chiamato “iBooks “, se riuscirà a ripetersi di nuovo in questo binomio come ha gia fatto con l’iPod più “iTunes”, metterà in ginocchio l’industria editoriale o la salverà! E gli editori che ne pensano?? E le librerie quale sarà il loro scopo? In ogni caso benvenuto E-book. CANTICE GIOVANNI, PERITO INFORMATICO G.CANTICE@GMAIL.COM N.B: Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti non esitate a contattarmi.

L’Angolo della poesia Il Paese di Stracquadanio Se al governo e in parlamento bivaccano cortigiane, ruffiani e lacchè sarà lo spirito del tempo: alla gente più non cale né il Come né il Perché. In cambio del consenso in tv si va a puttane: tette e culi è il nuovo senso e per noi va niente male. Lui “mi consenta” ciò al pio consumatore al fin d’essere scelto e poi di nuovo eletto Unto, Gran Magnaccia e Primo Puttaniere di ‘sto paese tele-pro-stra-maledetto. Gaspare Bisceglia



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