Informare Novembre 2010

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Politica - Attualità

Informare approda online Dopo mesi di riflessione e discussione il nostro mensile giunge in rete arricchendosi di contenuti e collaborazioni

Il direttore Elio Romano

P

er chiunque è piacevole annunciare la nascita di qualcosa, ma per chi considera la carta stampata non solo inchiostro e carta bensì sangue e sudore la soddisfazione è doppia. Da un lato si vedono ripagati gli sforzi di molti mesi di lavoro, perché partorire una nuova attività nel mondo editoriale significa lanciare un messaggio ed una discussione di base solida, dall’altro perché si tenta di convincere della bontà del proprio lavoro una nuova porzione di possibili lettori. E’ per questo che rubo spazio alla politica

nazionale e locale nella seconda pagina del nostro mensile, per annunciarvi la nascita di www.informareonline.com, portale di informazione del litorale domizio nato dall’esperienza di questo mensile e dalla volontà di tutti i collaboratori in esso operanti. Inutile illustrarvi le immense opportunità di questo prodotto editoriale, preferisco passare direttamente alla cosiddetta “mission” del portale, che sono le stesse del nostro mensile sebbene a cadenza più ravvicinata. Informare – Litorale domitio – Castel Volturno nella sua versione online punta a migliorare la comunicazione con i residenti del territorio sui fatti di attualità, di cronaca così come di politica e di ambiente (punto di forza della nostra attività) ed a portare all’esterno dei nostri confini territoriali la discussione su tutto ciò che ci avvolge nella quotidianità. Senza cultura non si

volte abbiamo dovuto arrestare la nostra foga editoriale per l’assenza di spazi adeguati a contenere il nostro pensiero. Un limite frustrante per chi svolge questa attività con la passione del volontario e la forza dell’innamorato del proprio paese, della propria città, del proprio ambiente. Potremo pubblicare molte più foto a colori per dare una migliore conoscenza dei luoghi ove operiamo e potremo pubblicare, si spera, numerosi video editi da noi stessi o in collaborazione con i nostri partner, attuali e futuri. La versione online pone le basi anche per una maggiore interazione con i nostri lettori, ascoltando i Vostri“feedback”, ci sarà possibile migliorare sempre più il nostro modus operandi. Sarà possibile anche collaborare in maniera più attiva alle nostre iniziative editoriali con articoli, foto, video e tanto altro. E’ un mondo che cresce, Informare – Litorale domitio – Castel Volturno pone le basi per una ulteriore crescita nel futuro, sperando di andare incontro alle esigenze dei propri lettori ed ai loro interessi. Ci teniamo in contatto, buona lettura.

www.informareonline.com può creare una civiltà, senza discussione non esiste cultura. Sarà anche l’opportunità di approfondire ulteriormente gli argomenti che trattiamo costantemente nelle varie edizioni cartacee. Molte

elio romano

I nostri politici a lavoro, alcune proposte

INFORMARE

I

La Voce di Cassandra: Benvenuti al Sud

nnumerevoli sono state le espressioni di solidarietà, consenso ed approvazione delle quali sono stato fatto oggetto dopo il mio ultimo articolo sulle carenze e sulle insufficienze mostrate durante la festività di Santa Maria del Mare. Questo non per colpa dei responsabili che, rendiamolo manifesto, con le poche risorse raccogliticce hanno compiuto, è il caso di dirlo, un piccolo miracolo. Mi hanno infatti particolarmente impressionato le precisazioni ricevute in merito dall’Associazione Cattolica. Basti dirvi che l’intera raccolta delle “offerte”, senza precisare, per carità di patria, le singole misure, ammontava a ben …..412,50 €uro!! Ed ancora c’è qualcuno che osa criticare e censurare? Ma quando riusciremo ad essere veramente una comunità degna di questo nome scrollandoci di dosso la grettezza e la povertà d’animo che attualmente ci contraddistingue? Non vi racconto le volte che, in questa contrada, ho tentato, insieme a pochi (sempre troppo pochi) amici volenterosi di ottenere adesioni, anche soltanto di contenuto morale (poiché a livello “materiale” l’iniziativa sarebbe morta prima di nascere) per far spuntare qualche progetto di associazione e di circolo, non

Dalla maternità per le atlete dilettanti agli incentivi per smettere di fumare passando per la figura professionale dello ‘sfoglino’ e tanto altro Il corso di laurea in “Benessere del cane e del gatto” sarà stato anche soppreso, ma per evitare sprechi e sperperi futuri io farei una capatina

INFORMARE Registrazione c/o il Tribunale di S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007 ---------------------------------------------Periodico edito dall’Associazione Culturale e Politica Centro Studi Officina Volturno. Sede legale: P.zza delle Feste7 Castel Volturno (CE)

Fondato da Tommaso Morlando nel 2002 *** Direttore responsabile: Elio Romano *** Responsabile amministrativo: Antonio Lavadera Lubrano *** Responsabile Area Legale: Avv. Fabio Russo *** Aiuto Grafica: Giancarlo Palmese Fotograto ufficiale: Gino Spera La tua posta va indirizzata a:

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dalle parti del Parlamento, dove onorevoli e senatori le stanno inventando tutte pur di meritarsi la pagnotta. Peccato, come dicevo lo scorso numero, non pensino ai veri problemi della Nazione soffermandosi sull’assegno di maternità per le atlete di sport dilettantistici (che non mi sembra un emergenza nazionale, mi perdonino le femministe), ma è questione di dettaglio. E pensare che volevo quasi esultare sui dati diffusi da Il Sole 24 ore nel pieno del mese di ottobre. Il noto quotidiano economico nazionale ha pubblicato i tassi di presenza dei parlamentari (con il record di presenze nella Lega Nord e nel Pdl, specie al Nord, mentre non brillano Udc ed Idv. Leggendole mi sono accorto che i Parlamentari campani sono frequentatori dei palazzi romani con una media dell’80% di presenze a cui fa eccezione Domenico Zinzi dell’Udc (con il 60% circa, ma è anche Presidente della Provincia di Caserta). Tanto spirito di volontà è considerevole, peccato nelle Commissioni si discuta del disciplinare per la promozione della “sfoglia” tradizionale emiliana con l’istituzione

delle relative figure professionali o del cambio di denominazione della Provincia di Massa-Carrara “così (…) da rispettare la verità storica, riconoscendo anche formalmente, seppure con ritardo, alla città di Carrara il ruolo che le spetta” (Commissione Affari Costituzionali). Sono solo esempi ironici, così come mi fanno sorridere le “Disposizioni per disincentivare il

“Il corso di laurea in ‘Benessere del

cane e del gatto’ sarà stato anche soppresso, ma per evitare sprechi farei un giro dalle parti del Parlamento fumo e agevolazioni in favore dei giovani che smettono di fumare” (C-3182). Chi smette di fumare sotto una certà età merita di entrare con sconti ai musei, nei cinema, alle mostre d’arte ed avere bonus per i centri sportivi secondo il legislatore. Credo che una simile proposta aumenterà il numero di coloro i quali hanno “provato”. Non sarebbe meglio fare in modo che non inizino

luigi lancellotti

Su Informareonline: nasce Generazione Italia a Caserta

Sul nostro nuovo portale online, www.informareonline.com, troverete l’intervista esclusiva di Mario Ambrosca a Gianmario Mariniello di Futuro e Libertà per l’Italia, direttore del sito GenerazioneItalia.it e assistente parlamentare di Italo Bocchino, capogruppo FLI alla Camera. Leggetelo

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chiuso il : 26/10/2010 Numero Copie : 4000 Stampa: LITERSTAMPA Corso Umberto I, 297 81039 Villa Literno (CE) Tel. 081/8928482

a fumare?. Voglio concludere con una chicca: esenzioni dal pagamento dei diritti d’autore per le opere utilizzate nel corso di iniziative organizzate dagli enti per la promozione del turismo e nel caso di manifestazioni musicali destinate agli ultrasessantenni”. Insomma, se siete una Onlus impegnata nel salvare il mondo dalla fame, cambiate ragione sociale, vi basta promuovere il turismo o fare eventi destinati agli anziani (cosa che non dovrebbe vietare alle altre persone, adulti e bambini, di assistere allo stesso spettacolo) per non pagare gli oneri della SIAE. Si tratta ovviamente di bozze di legge, proposte alle studio delle Commissioni parlamentari e che non hanno concluso (forse non lo faranno mai) il loro iter procedurale, ma fanno sorridere di fronte ai problemi di tutti i giorni della comunità. Con tutta la bontà per queste tematiche, ma in una Nazione vilipesa quale la nostra non sarebbe meglio concentrarsi sul 30 percento di giovani senza lavoro, sulla criminalità organizzata o sulla competitività delle imprese nazionali?

dico a carattere intellettuale, ma almeno ricreativo. Ebbene: sempre la meschinità e la taccagneria (soprattutto quella mentale) mi hanno ridotto alla resa! Come sempre sarebbe necessario imitare il settentrione ove le collettività sono un tutt’uno armonico e solidale e dove anche le cosiddette “Autorità” contribuiscono a mantenere un clima di reciproca fiducia e comunanza, che da noi è una chimera irraggiungibile. Dovremmo prendere a modello piccoli ed anche grandi comuni del Nord ove il così chiamato “filo diretto” tra Istituzioni e cittadini non viene mai interrotto e dove gli incontri di “quartiere” per dare conto delle cose fatte, di quelle mancate e di quelle urgenti da fare sono periodicamente programmati e dove si potrebbe, per un esempio esemplificativo ed attuale, discutere tra l’altro sull’organizzazione delle festività per il prossimo anno. Che utopia! Le nostre conclamate solidarietà e fratellanza dove si sono nascoste? Ho invece netta la sensazione delle nostre lacune cominciando dal poco o niente rispetto per il prossimo. Un dato letto ultimamente su di un giornale mi ha fatto meditare; venivano evidenziati i cani abbandonati e certificati dai canili (una piccola percentuale) nella scorsa estate: Sicilia n. 130; Campania n. 102; Lombardia n. 14; Friuli zero!! Dispiace dirlo ma ho la sensazione che i 14 cani abbandonati in Lombardia siano da assegnare a sudisti immigrati. Nei nostri condomini non si riesce a far rispettare i più elementari e scontati divieti di sosta per impedire intralci alla normale circolazione o, addirittura, per evidenti motivi di sicurezza in prossimità di serbatoi di GPL. Anzi ho notato che i posti più apprezzati e desiderati sono proprio quelli dove è posto il cartello del divieto! Se è proibito versare nei cassonetti immondizia durante il giorno il farlo dona una sensazione di delizia e godimento come un piccolo orgasmo. Tutto ciò che è proibito acquista per noi un fascino irresistibile e mi diverto ad immaginare cosa avremmo escogitato in presenza di una “città proibita” come quella di Pechino pur di entrarvi e magari contaminarla. Prendendo a prestito il titolo di un film di successo potremmo un giorno dire in tutta coscienza: BENVENUTI AL SUD?

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INFORMARE

Italia a pezzi

Economia e Politica

Competizione nazionale multivelocità: il Mezzogiorno rischia di affogare nei suoi problemi endemici

Federalismo fiscale al sapore di “paccotto”

La riforma è stata approvata, ora si attendono i decreti attuativi. I costi standard sostituiranno quelli storici c a s t e lv o lt u r n o .

Il.federalismo fiscale è legge dello Stato italiano già da un anno ed in attesa dei decreti di attuazione dobbiamo tenere in considerazione il detto “tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare”. Lo dobbiamo tenere in mente perché in fondo i politici debbono essere responsabili delle loro azioni in materia di cosa pubblica e la spesa dello Stato italiano è un capitolo fondamentale del vivere civile nazionale. Chi spende i soldi di tutti deve spenderli bene, dando buoni servizi nella quantità ottimale. Cosa poco riuscita alla classe dirigente in sessant’anni di storia repubblicana. Il problema viene sul come. Il federalismo fiscale lega la capacità di spesa alla quantità di tasse di un determinato territorio (parliamo in termini di Comuni, Città Metropolitane, Provincie e Regioni) ovvero le entità di governo di determinati territori potranno fornire servizi in base alla massa monetaria disponibile. In soldoni: chi ha i soldi se li tiene e se li spende. Il Sud cronicamente a corto di danari, senza infrastrutture in grado di ammortizzare con le dovute economie di scala i costi e con un tessuto sociale molto più problematico del Settentrione (criminalità, disoccupazione etc. etc.) si troverà a dover correre all’erogazione delle stesse prestazioni del Nord allo stesso prezzo (i costi standard sostituiranno totalmente nel 2015 i costi storici) e con la stessa qualità. Insomma, il Mezzogiorno parte zoppo in ritardo in una corsa contro la lepre padana. L’unica possibilità di ammortizzare questo gap è dato dal fondo di perequazione a cui le Regioni comparteciperanno in base al gettito IVA (Imposta valore aggiunto, di cui il Governo provvederà alla rimodulazione: non più in base ai consumi bensì in maniera formale). Il fondo servirà per le prestazioni minime indispensabili in materia di Sanità mentre per mantenere inalterati i saldi di bilancio si potrà utilizzare con comodità la leva della pressione fiscale in termini di accise, addizionali Irpef ed Irap. Su questi ultimi punti non è molto chiaro il quadro normativo. Le Regioni non potranno diminuire l’Irap se contestualmente avranno aumentato l’aliquota Irpef, in entrambi casi il valore di oscillazione a discrezione delle Regioni sarà più ampio dell’attuale e dovrebbe coincidere almeno in parte con la diminuzione del carico contributivo statale (lo Stato alleggerisce la pressione lasciando diverse competenze alle entità territoriali sottostanti). I primi calcoli parlano di stangate per i contribuenti nell’ordine di diverse centinaia di euro rispetto all’attuale, ma prima di mettere numeri preferisco attendere l’approvazione di tutti i decreti attuativi della riforma federalista per poi pronunciarmi. Certamente chi parte avvantaggiato potrà concentrarsi sulla semplice ottimizzazione delle risorse disponibili e non sul riordino complessivo della macchina burocratica, oltre

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quelle del Nord italia, potranno ridurre la pressione fiscale e divenire poli attrattori di investimenti dal Mezzogiorno italiano (le imprese estere non spendono da noi per ben altri motivi di cui abbiamo iniziato a spiegare nei precedenti numeri e di cui Federalismo fiscale continueremo l’analisi), mentre alla realizzazione delle infrastrutture neces- il Sud si troverà nella situazione inversa. Alsarie affinché il sistema possa funzionare. meno a prima apparenza sembra proprio un Dunque le Regioni migliori, specialmente paccotto. elio romano

Rilanciare l’economia del Sud con un unica cabina di regia

La Marcegaglia riunisce le Confindustrie regionali Una cabina di regìa che coinvolga non solo il governo e le regioni del Sud, ma anche imprenditori e sindacati. Un modo per coinvolgere tutte le forze in campo e accelerare la ripresa dell’economia del Mezzogiorno, utilizzando in modo adeguato i fondi europei. Con questi obiettivi, la scorsa settimana, Confindustria, nella sede romana di Via Veneto, ha indetto una riunione con i governatori e i presidenti delle Confindustrie regionali del Sud. «Il nostro obiettivo è di condividere con i governatori del Mezzogiorno alcuni dati sulla crescita e capire come utilizzare al meglio i fondi Ue di fronte al problema del patto di stabilità», ha esordito la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sollecitando un «incentivo automatico per investire nel Sud». Il numero uno dell’industria italiana era accompagnata dalla vice presidente per il Mezzogiorno, Cristiana Coppola e il vice per le Infrastrutture, Cesare Trevisani, la presidente del Comitato ricerca e innovazione e del Progetto Sud-Nord, Diana Bracco, il presidente Telecom, Gabriele Galateri. La

Nord contro Sud, cosa ne è stato di Garibaldi Il discorso demagogico nordista nasconde le loro incoerenze

Fa colore vedere l’Italia nella morsa del divisionismo a centocinquant’anni dall’Unità, fa tristezza parlare di un federalismo secessionista e fa male compararci con gli altri Stati, come nel caso della Germania. Lì l’Ovest per recuperare l’Est dopo la caduta del muro di Berluno non si fece scrupoli, andò avanti in barba alla economicità a breve-medio termine di fregarsene. In Italia si è preferito scaricare addosso al Mezzogiorno le incapacità dello Stato centralizzato. Si può dire che i politici del Sud non siano capaci, ma a decidere è il Parlamento nella sua interezza, compresi i rappresentanti del Nord. Non mi dicano di non essersene accorti. L’Italia ha mancato gli obiettivi strategici, non ha vigilato o non ne è stata capace, lasciando buona parte del territorio sguarnito di sovranità interna, ovvero non è stato capace di detenere il controllo effettivo del territorio (ce lo ricordono le varie stragi compiute sulla Penisola dalle organizzazioni criminali). L’’abbandono dello Stato centrale dalla sua

mission con il federalismo fiscale da un lato potrebbe responsabilizzare le massa popolari nell’esercizio del diritto/dovere di voto, dall’altro potrebbe lasciare campo libero a tutto ciò che non è Stato. Vorrei concentrarmi sul voto perché credo sia un problema centrale nella scelta attuale. Il Sud per i nordisti non è stato capace storicamente di eleggere persone in grado di rivestire ruoli di responsabilità, ora, visto che l’autonomia regionale è un fenomeno relativamente recente (legge Bassanini), si deve ritenere che il Mezzogiorno non è stato capace di eleggere parlamentari validi. Se

prima non ci è riuscito, ora non può farlo per colpa del Porcellum (le liste vengono scelte dai segretari e l’elettore non può manifestare preferenze). Non mi pare coerente. Voglio concentrarmi anche sul voto regionale. Dalla Bassanini e dalla Bicamerale del ‘99 sono passati circa dieci anni, da allora le Regioni hanno avuto un compito maggiore nella politica nazionale. Da allora da eccezione almeno la Puglia, dove Vendola ha ottenuto la riconferma del mandato e la sua Regione viaggia a ritmi sostenuti in economia ed anche in termini di cultura e società. Ritmi che neppure il Nord riesce a sostenere. Non voglio demolire del tutto neppure l’esperienza campana dove, a fronte dell’emergenza rifiuti e della gestione pessima delle risorse, si è riusciti a realizzare un sistema integrato di trasporti da fare invidia alla stessa Padania, visto che l’assessore Cascetta è stato invitato ripetutamente nel Nord-Est italiano oltre ad essere stato premiato a livello europeo per l’idea.

proprio il tasso di mortalità delle imprese nei primi anni di vita è maggiore al sud rispetto al nord. Occorre inoltre tener presente anche i tempi della giustizia e del recupero dei crediti, un’altra peculiarità nostrana, che peggiora ulteriormente il quadro. Proprio in riferimento ai tempi della giustizia c’è da registrare il fatto che nel sud dell’Italia la durata media di un procedimento di primo grado si attesta sui 1200 giorni a fronte dei 750 della media del Nord Italia. Per una impresa di piccole dimensioni le difficoltà legate al reperimento di liquidità possono costituire un fattore determinante per il loro fallimento in quanto nel tempo creano uno sfasamento temporale tra l’entrata e l’uscita di liquidità sino a renderlo non più colmabile ed in questo modo non si trova più in condizione di poter operare. Ma

il fattore dell’accesso al credito è un campo ormai privatistico, le banche sono imprenditrici, orientate al lucro e con l’elevato tasso di rischio che oggi si riscontra sarebbe poco probabile una inversione di tendenza che vada nella direzione di favorire realmente le imprese. Il fatto che nel corso del tempo al sud sia arrivata una mole impressionante di fondi ma che al contempo tutti gli obiettivi fissati siano stati mancati, vuol dire che è arrivato il momento di una seria riflessione, vuol dire che c’è bisogno di una nuova stagione di interventi, radicalmente diversi da quelli utilizzati fino ad oggi. Nel suo recente lavoro, La Scossa, Francesco Delzio ha lanciato una serie di provocazioni che vanno in tal senso. Una su tutte: quella che prevede per il Mezzogiorno d’Italia una No tax area: la fine della

cabina di regia è un’idea su cui Confindustria insiste da tempo, proprio per evitare la frammentazione delle risorse e utilizzare i fondi Ue della proCristiana Coppola grammazione 2007-2013 per poche priorità: ricerca e innovazione, infrastrutture materiali e immateriali, sicurezza, energia e ambiente. In dieci anni, dal 1997 al 2007, l’Italia ha perso 30 punti percentuali in termini di produttività rispetto alla Germania, il Sud arriva al 36%, ha sottolineato la Marcegaglia. Negli ultimi due anni il valore aggiunto dell’industria è sceso al Sud del 20%, generando una perdita di 100mila posti di lavoro. La riunione è durata circa due ore. È stato deciso, come ha spiegato la Bracco, di formare gruppi tecnici di approfondimento con le Regioni sui vari argomenti e poi di rivedersi per tirare le somme. Uno dei problemi affrontati è stato quello del Patto di stabilità interno: secondo i meccanismi attuali, infatti, il cofinanziamento regionale che accompagna i fondi europei viene conteggiato all’interno del Patto stesso, bloccando gli investimenti. Positivi i commenti dei presidenti regionali. «Abbiamo discusso di problemi come la certezza dei fondi, come spenderli e come concentrare le risorse fuori dalle gelosie delle singole regioni», ha detto Stefano Caldoro (Campania), mentre Raffaele Lombardo (Sicilia) è perplesso sul piano del governo per il Sud e Vito De Filippo (Basilicata) si augura che «questo lavoro con Confindustria possa dare uno scatto». Cristiana Coppola oggi rappresenta uno dei massimi esponenti dell’imprenditoria campana, ed il suo ruolo di prestigio le ha consentito di solidificare importanti contatti professionali a livello nazionale, e principalmente con i vertici dell’industria italiana. Questa sua posizione professionale non può non essere vista come un’opportunità per Castel Volturno, dove la Coppola opera da tantissimi anni. E’ senz’altro auspicabile che lei si attivi per creare le sinergie giuste per il Sud ed anche per il nostro territorio, in modo che si accendano i riflettori sulle problematiche locali, e si possa con serietà rilanciare l’economia ed il lavoro con progetti importanti e di spessore.

Imprese sulla via dell’Est, perché è meglio delocalizzare

cancello arnone. Soffrono le nostre imprese, ed ancora di più soffrono negli ultimi tempi per gli effetti della crisi che imperversa sul nostro paese. Ma cosa succede? Perché le imprese non sopravvivono? Perché non si investe più? Affrontare un viaggio tra i fattori che fanno da freno allo sviluppo delle imprese non è cosa facile, sono molteplici ed alcuni dei quali hanno radici storiche e consolidate, tali da renderli attuali o attualizzabili ai giorni nostri. Uno dei fattori che sicuramente costituisce un freno all’attività imprenditoriale è sicuramente l’accesso al credito: le nostre imprese scontano a differenze delle imprese del settentrione un tasso di interesse più elevato, ciò è dovuto al fattore rischio; le banche alzano i tassi di interesse laddove il rischio di insolvenza è maggiore, e a ben guardare

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stagione dell’assistenzialismo che tra l’altro crea dipendenza e disincentiva la competitività tra le imprese per far spazio all’assenza di tassazione. Uno sperimentale azzeramento dell’IRES (Imposta sul REddito delle Società) a carico delle imprese di modo che il territorio possa fare da calamita ad investimenti in cerca di collocazione, allettati dall’aspettativa di non dover subire tassazione, tra l’altro già abbastanza elevata nel nostro paese. Ma scelte del genere richiedono coraggio, grande coraggio ed inoltre tale iniziativa dovrebbe essere intesa come una misura di solidarietà nazionale che parta dalla consapevolezza che lo sviluppo dell’Italia intera passa anche attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno. mario ambrosca


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Speciale Immigrazione

Non si promette l’Eldorado irresponsabilmente

Dalla Prima. castel volturno. Un nuovo disoccupato su quattro è immigrato, recitano le statistiche. Solo in Veneto dei 47mila nuovi disoccupati quelli gli stranieri sono più di 11mila. Gli ideologismi non servono a governare un problema serio come l’immigrazione, come è stato fatto fino adesso a destra, con la xenofobia becera e a sinistra, con il buonismo irresponsabile. Non si governa l’immigrazione con il giochetto facile di contrapporre la disoccupazione italiana a quella straniera. Occorre pragmatismo, unito al buon senso. Proprio il buon senso ci dice che, in un momento di crisi economica con tantissimi giovani italiani disoccupati, non possiamo continuare ad ingrossare Castel Volturno con le fila di

un esercito di immigrati disoccupati, che sono nel nostro paese con le loro famiglie ed a cui dobbiamo garantire tutela e protezione. Tutti gli studi dimostrano che integrazione significa anzitutto avere un lavoro ed una casa per costruire il proprio futuro. Il resto sono chiacchiere al vento. Nella peggiore delle ipotesi, significa far aumentare le fila della criminalità organizzata o magari fare gli interessi di imprenditori senza scrupoli, che sfruttano con contratti a nero. Abbiamo grandi responsabilità, perché accogliere significa sostenere, assumersi la responsabilità di ritrovare o ricostruire le speranze di un futuro a chi è venuto nel nostro Paese ed ha perso il lavoro. Non si promette l’Eldorado, non si regala il sogno di una vita migliore se poi

Il potere dei media

castel volturno.

Tommaso Morlando c’è l’irresponsabilità di un gesto deprecabile come l’abbandono. Per questo, rivolgo un appello a tutte le forze di maggioranza ed opposizione perché, da oggi, inizi una politica nuova sull’immigrazione: no alla demagogia, sì al buon senso. tommaso morlanDo

Le associazioni propongono la cooperazione sul tema immigrazione

“Nuovo patto per Castel Volturno”, un tavolo contro la clandestinità

Disincentivare il flusso verso la città, far emergere il lavoro nero e lottare alla prostituzione-spaccio di droga, integrazione castel volturno.

Le associazioni e le comunità di Migranti e Rifugiati si sono fatte promotrici di un “Nuovo Patto per Castel Volturno” finalizzato ad affrontare con maggior criterio e responsabilità il problema della massiccia presenza di immigrati a Castel Volturno, avanzando al contempo delle possibili soluzioni. Il documento è stato trasmesso a tutte le autorità preposte, alle quali è stato proposto di aprire un tavolo di cooperazione. Ne proponiamo alcuni stralci, evidenziando i punti programmatici che sono stati messi in risalto. 1) Lavorare attraverso l’utilizzo di un filtro per disincentivare il flusso di ingresso a Castel Volturno. (…) Molte persone che sbarcano in Sicilia hanno già con loro un contatto con Castel Volturno perché hanno lì parenti, amici o connazionali. (…) i cittadini provenienti da quelle nazionalità vengono dapprima accolti nei campi in Sicilia, fanno la loro richiesta d’asilo, ricevono un permesso di soggiorno dalla Questura di Caltanissetta nel campo di Pian del Lago (come spesso accade), la loro pratica viene introitata presso la Commissione Territoriale di Siracusa e poi misteriosamente vengono abbandonati a loro stessi spesso addirittura consigliando loro di raggiungere altri territori presso Napoli o Caserta. Qui l’impegno da una parte delle associazioni e dall’altra del Governo potrebbe essere determinante. Infatti se da una parte le associazioni con l’ausilio dei rappresentanti e mediatori delle nazionalità interessate dessero la propria disponibilità attraverso passaparola e contatti con canali preferenziali e se dall’altra il governo si attrezzasse a dare un contributo a smistare sul territorio nazionale quelle persone senza lasciarle libere sul territorio ma dividendole nella rete dello SPRAR (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati) fortemente potenziato e migliorato (…) si darebbe un contributo eccezionale ad evitare un afflusso in ingresso spesso senza alcun senso e coscienza da par-

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causa della copertura del permesso riescono a tenere sotto continuo ricatto gli altri migranti senza alcuna protezione, lavoratori ma privi del titolo di soggiorno. 3) Lavorare con processi di inclusione sociale sui numeri così ridotti. Dopo aver lavorato per disincentivare i flussi in ingresso a Castel Volturno e dopo aver lavorato in quella famosa opera di divisione, e dopo che gradualmente i flussi in uscita da Castel Volturno si saranno incrementati, rimarrà sul territorio un numero contenuto (“fisiologico”) sul quale potrebbe essere molto più facile attivare reali processi di inclusione sociale e percorsi di cittadinanza. (…) l’amministrazione provinciale di Caserta (…) potrebbe far carico di mettere attorno ad un tavolo i sindaci di 50 comuni del casertaPadre Alex Zanotelli no capaci ognuno di accogliere vare il flusso in ingresso si dovrebbe dunque 50 migranti/rifugiati,. Pensiamo ai comuni del passare a lavorare per ridurre drasticamente matesino dove i cittadini stranieri potrebbema gradualmente il numero di presenze in Ca- ro essere ben integrati nel lavoro agricolo o stel Volturno. Se si riuscisse invece a dividere nell’allevamento. gli onesti lavoratori concedendo loro una pos- Questo spirito di collaborazione che sembra , sibilità di prendere un permesso di soggiorno finalmente, profilarsi, ha trovato una concreta a qualsiasi titolo da quelli che invece delin- attuazione qualche settimana fa, allorquando quono, sarebbe molto più facile isolare questi l’Amministrazione comunale ha incontrato le ultimi. Oggi, infatti, spesso nelle case di Castel associazioni e le comunità di volontariato per Volturno vi sono in numero copioso di lavora- confrontarsi con loro in merito al problema imtori stranieri privi di permesso di soggiorno che migrazione e decidere insieme delle strategie vivono insieme a pochissimi stranieri che in comuni. Un passo in avanti senza dubbio siuna qualche maniera sono riusciti in passato gnificativo, considerando le polemiche, anche ad ottenere un permesso di soggiorno e che forti, che hanno alimentato il dibattito pubblico sono dediti ad attività illecite. Questi ultimi a negli ultimi tempi. fabio russo te innanzitutto di chi lo compie. 2) Emersione dei lavoratori migranti e isolamento di chi organizza prostituzione e spaccio. Una volta aver contribuito a disincenti-

Non voglio essere crudele, voglio presentare una tesi personale all’opinione pubblica. I media hanno troppo potere. Qualcuno di voi avrà sbottato ironicamente, come a dire “Ha scoperto l’acqua calda” o “questo si è fumato il cervello, è una cosa risaputa”. Avete centrato l’obiettivo riguardo il mio cervello, ma non avete capito il senso delle mie parole. Nel mese di ottobre, insieme a Mario Ambrosca, sono stato protagonista di un incontro sul tema dell’occupazione giovanile. Ero presente come esperto (parola grossa) di carta stampata e dovevo spiegare a quei giovani di tutta Europa (come potete leggere in un altro articolo provenivano da Ungheria, Inghilterra, Spagna, Lettonia ed Italia) ed ho

Interviene l’ex sindaco Luise: sugli immigrati occorre buonsenso L’isolamento non serve a nessuno, ma neppure le chiacchiere sterili: occorre agire responsabilmente

castel volturno. Gli aspetti fondamentali del fenomeno immigrazione sono essenzialmente due: solidarietà e repressione. Quale dei due è il sistema migliore al quale attenersi per conseguire un risultato serio e duraturo? Preso atto delle scelte fin qui perseguite dall’amministrazione comunale, e dato il carattere sopranazionale del problema, mi sembra il caso di rilevare che Castelvolturno rischia di rimanere isolato per le sue posizioni estreme e disperanti, e di non avere il consenso necessario per risolverlo adeguatamente. E di non risolverlo per colpa dell’amministrazione. Si dà il caso che lo stesso centrodestra nazionale, non abbia le posizioni oltranziste di una volta. Nemmeno più la Lega! Non resta che Forza Nuova che cerca di speculare sui problemi seri dei cittadini allo scopo di fare qualche tessera. Già l’opinione pubblica, a tutti i livelli, ha espresso un inappellabile giudizio su tante improvvide iniziative e dichiarazioni dell’amministrazione. Adesso si rischia di rimanere soli e di essere sommersi dallo scherno nazionale. Quando nel precedente intervento ho richiamato le mie modeste esperienze, ho posto in evidenza che i risultati ottenuti, non furono solo merito della mia amministrazione, ma di una sinergia dal basso verso l’alto, che mobilitava il governo, il ministero, la prefettura, le forze dell’ordine, la chiesa, le associazioni di volontariato civili e religiose. Tutti uniti tutti con gli stessi obiettivi condivisi. Allora si faceva

Premio Jerry Maslo, tre giorni di confronto su immigrazione e lavoro nero

tario nazionale FLAI-CGIL), l’Ambasciatore del Sudafrica Thenjiwe Mtintso. L’evento ha visto un mix di conferenze sulle tematiche dell’immigrazione e del lavoro nell’agro-industria combinate con visite sul territorio in aziende, istituzioni e scuole interessate dal programma. La tre giorni si è conclusa con l’assegnazione del Premio Jerry Maslo ed il concerto di Eugenio Bennato.

villa literno. Si è tenuta dal 20 al 22 del mese di ottobre la manifestazione legata al premio Jerry Maslo, extracomunitario ucciso per razzismo negli anno Ottanta nel Comune di Villa Literno. La manifestazione è stata organizzata dalla FLAI (Federazione Lavoratori dell’Agro-Industria) – CGIL. Hanno partecipato all’evento personalità di calibro nazionale come: il Magistrato Donato Ceglie, il Magistrato Livio Pepino, Ivana Galli (segre-

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avuto modo di lavorare in gruppo con alcuni di essi sul tema giornalismo. Un lettone (abitante della Lettonia) nel corso di un intervista alla mia persona si è meravigliato della situazione italiana in quanto all’estero, tramite i nostri network internazionali (vedi RAI1 e Mediaset) si ha una percezione totalmente differente della nostra nazione, almeno nel suo Paese. Dunque, la mia considerazione è che i media hanno troppo potere nel mostrare lati positivi (tramite vari programmi) della nostra nazione non concedendo spazio alla realtà. E’ un poco come la Monna Lisa di Leonardo: vediamo una bella donna sorridere in un paesaggio stupendo cosa che fa pensare alla beatitudine di quei momenti, mentre esistevano innumerevoli pericoli. Chissà, forse in alcuni Paesi vedono solo le nostre Monna Lisa. el.rom

così anche per i progetti di sviluppo. Ricordo di quando gli organizzatori del dissenso locale - nonostante gli evidenti risultati - sfilavano sulla Domiziana con un grande striscione: VIA NOGARO VIA LUISE. Non ero, come si vede, assolutamente solo, e il vesco-

vo Nogaro si prodigò Sopra: coda di al masimmigrati simo per Sotto: Mario Luise fare opera di apostolato e per dare concretamente una mano. Attualmente anche il vescovo Schettino sta facendo altrettanto. Può sembrare una esagerazione - quando si danno i numeri il rischio si corre! - ma fu anche grazie alla Chiesa se molti immigrati si trasferirono a Caserta, in varie località della provincia, e verso il Trentino, che offriva più lavoro stabile. Il numero si ridusse a poche migliaia. Questa politica non si tradusse, però, in consenso elettorale. Si sa che il riordino dei problemi sociali, e lo stesso recupero della legalità, alienano il consenso elettorale. Ma si deve fare! Siamo tutti d’accordo, allora, che il problema va risolto. Ma, a chi conviene questo isolamento in cui siamo stati catapultati? La mia opinione è che, ancora una volta, occorre aggregare tutte le forze responsabili, senza disprezzo e disdegno per nessuno, perché solo con la concertazione può essere raggiunto un risultato soddisfacente per Castelvolturno. Voglio anche ribadire che le proprie opinioni vanno sempre espresse e portate all’esterno, senza timore alcuno, perché Castelvolturno ha veramente le energie e l’equilibrio per riprendere quota. Me lo confermano le adesioni che ricevo da organizzazioni e associazioni provinciali e locali, dalla stampa, e da privati cittadini, ad un dibattito che era rimasto sommerso. mario luise


INFORMARE

AMBIENTE

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Iniziati i lavori presso la Centrale del Garigliano. L’Ente nazionale conferma la volumetria e la temporaneità del sito

Nucleare, il deposito Sogin è da 10.000 metri cubici

La Campania vara una legge antiatomica, ma non ha mai convocato un Tavolo di Trasparenza: le altre Regioni lo fanno L’ex commissario straordinario di Governo Carlo Jean decise di realizzare un deposito temporaneo di scorie radioattive per la Centrale del Garigliano al fine di far avanzare il decommissioning. Una decisione che scatenò reazioni violente nell’opinione pubblica, con una netta

Legambiente. Città sostenibili: sale Caserta, scende Benevento Buone notizie: Salerno ed Avellino finalmente tra le prime 30 città sostenibili, Caserta risale e Benevento scende lievemente mentre la situazione continua ad essere critica a Napoli, peggiore tra le grandi metropoli italiane. Questo il quadro della cinque città capoluogo di provincia della Campania descritto dalle centinaia di dati della XVII edizione di Ecosistema Urbano, l’annuale ricerca di Legambiente e Ambiente Italia sullo stato di salute ambientale dei comuni capoluogo italiani realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore. Salerno, regina della Campania sul piano della qualità ambientale che migliora di ben 15 posizioni la classifica dello scorso anno, risultando al diciannovesimo posto; entra tra le prime trenta Avellino: 29ª era 80ª lo scorso anno; Benevento passa dal 71 posto dello scorso anno all’83ª di quest’anno; migliora anche Caserta che passa dal 83ª posizione alla 59 ª di quest’anno. Nella provincia di Caserta la classifica registra un trend costantemente positivo di crescita e un miglioramento di posizioni così eclatante, che la soddisfazione è ben giustificata: la qualità dell’aria migliora con livelli del Biossido di azoto che raggiungono i valori, anche se lievemente, al di sotto dei limiti previsti dalla legge che prevede obiettivo di qualità di 40ug/mc. La capacità di depurazione è totale. D’altronde l’avvio e il potenziamento della raccolta differenziata e la pedonalizzazione di diverse aree oltre che rappresentare il conseguimento di due obiettivi prefissati, hanno contribuito in maniera determinante al balzo in avanti che la classifica evidenzia, e vanno nella direzione di rendere la città sempre più in sintonia con quelle realtà che già da molti anni hanno messo in pratica comportamenti virtuosi in tema di vivibilità. Finalmente un segno indiscutibile che qualcosa di buono, anche se con fatica, riesce ad emergere tra le tante difficoltà in un Campania che continua ad essere travolta comunque dall’emergenza rifiuti. chiara zanichelli chiara.zanichelli@gmail.com

opposizione al proposito. Era il periodo a cavallo tra il 2007 ed il 2008. Il progetto prevedeva la realizzazione di una struttura da 10mila metri cubici complessivi ( a fronte di una precedente ipotesi di 40mila metri cubici) di cui utilizzabili ai fini di stoccaggio di materiale radioattivo un decimo della superficie. Nulla si seppe in seguito, seppure si attendevano le autorizzazioni a procedere dell’allora Apat, ora ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale). Il cambio di Sopra: operai al lavoro nei siti nucleari; Sotto: i lavori alla Centrale del Garigliano maggioranza a livello nazionale del 2008 e l’insediamento del premier Silvio il famoso deposito temporaneo (documento Berlusconi hanno portato la reintroduzione scaricabile online sul sito Sogin e per maggiodell’energia nucleare in Italia come alternati- re facilità sul nostro sito www.informareonline. va valida alle altre fonti energetiche esauribili. com). In quel documento si evidenziava la voLa nuova discussione in materia ha portato il lumetria complessiva delle strutture da realizdisseminarsi per la Penisola di informazioni zare (10mila metri cubici complessivi) e la reambigue, di corridoio o non verificabili, contri- lativa tipologia, punti confermati nelle giornate buendo a rendere ostile una parte della popola- scorse alla nostra redazione dalla Sogin steszione. Uno dei pochi incontri ufficiali in materia sa (confermati anche nel corso di un incontro nell’area di Sessa Aurunca è avvenuto a Santi tra l’ad Sogin ed i Comuni aderenti all’ANCI Cosma e Damiano (LT) il 29 aprile 2009 ed era sede di impianti nucleari avvenuto ad ottobre). presente anche la SOGIN (società pubblica Quanto temporaneo sia il deposito è relativo incaricata del decommissioning). Quest’ultima al tempo necessario alla realizzazione del sito presentò le proprie attività per la messa in si- nazionale dicono alla Sogin. La temporaneità curezza dell’impianto del Garigliano ed anche del progetto è data anche dalle caratteristiche le progettualità del futuro successivo, tra cui ingegneristiche della realizzanda struttura,

non finiscono certamente qui. Le barricate di Terzigno hanno spinto il Governatore, Stefano Caldoro, ad emettere un’ ordinanza per superare il problema dello smaltimento dei rifiuti. Cosa prevede? L’immondizia che a Terzigno non vogliono, la mandano altrove e tra i vari siti c’è anche quello di Marruzzella a San Tammaro. Non è nostro scopo, adesso, essere moralisti ma la decisione di Caldoro è molto poco condivisibile. Innanzitutto, abbiamo assistito ad una forma di protesta che ha largamente varcato le soglie della legalità portando la Regione a fare un passo indietro, e francamente tutto ciò può creare un pericoloso precedente. Dall’altro lato non si possono non comprendere le ragioni della popolazione di Terzigno che è ormai esasperata da questa situazione e alla quale va tutta la nostra solidarietà. Ma la soluzione

Ambiente: problema atavico del litorale domizio

Quanto sono recenti i problemi ambientali del litorale domizio? Secondo i giovani ed i relativamente giovani la questione potrebbe emergere dall’inizio degli anni Novanta, quanto problematiche pregresse divamparono dinanzi all’opinione pubblica ledendo in profondità i rapporti sociali ed anche l’immagine del territorio. Eppure ho rintracciato un libro sulle stesse tematiche di cui si occupa il mensile Informare nelle varie edizioni datato 1977. Trentatre anni fa i vertici dell’Ente provinciale del turismo casertano pensarono bene di organizzare un convegno tecnico sui problemi della costa

“Tra le maggiori preoccupazioni degli italiani c’e’ l’ambiente: subito dopo il lavoro, infatti, indicato da 9 italiani su 10 del campione intervistato, viene l’ambiente con 7 italiani su 10. A dirlo e’ una ricerca, realizzata da Lorien Consulting e dal mensile La Nuova Ecologia, presentata a Firenze al Forum Qual Energia. Per 7 italiani su 10 l’inquinamento e lo spreco di risorse sono questioni da affrontare con urgenza. A livello nazionale le questioni prioritarie sono i rifiuti e la promozione delle energie rinnovabili, considerate urgenti da più della metà del campione intervistato (58,6%); a livello locale l’attenzione si sposta su mobilità e trasporti, considerati i problemi più urgenti da quasi la metà degli italiani (46,5%). Riguardo le questioni ambientali e’ molto severo il giudizio degli italiani sull’operato della classe politica: oltre il 75% degli intervistati sostiene che il governo italiano potrebbe fare molto di più, mentre ‘solo’ il 61,5% accusa di inefficienza le amministrazioni locali. Tra le fonti rinnovabili più conosciute restano al primo posto solare e fotovoltaico, (65%), seguono l’eolico, l’idroelettrico. Bassa la conoscenza del nucleare (citato da 2 italiani su 10). Basso e’ il gradimento di una politica di investimento nel nucleare in Italia: il 58% e’ contrario e, se la centrale fosse costruita nella regione di residenza, la percentuale dei contrari sale al 66%.” angelo morlando

non è certamente quella di spostare il conferimento da un sito all’altro innescando una nuova forma di protesta. Si, perché i Comuni ed i Sindaci della Provincia di Caserta non vogliono accogliere l’immondizia di Napoli ed hanno allora volta messo in atto una pacifica forma di protesta presso il sito di Marruzzella. Ricordiamo che nelle vicinanze di Merruzzella si trovano anche le discariche di Ferrandelle e Parco Saurino che di rifiuti ne hanno accolti già in abbondanza, e adesso che vogliono conferire anche la spazzatura di Napoli i Sindaci hanno detto basta. Inoltre, addetti ai lavori riferiscono che il sito in questione nei prossimi dodici mesi dovrebbe arrivare a saturazione e con il conferimento dei rifiuti da fuori provincia l’arco temporale

dovrebbe assottigliarsi ancora di più ed allora le cose peggiorerebbero sul serio. Insomma l’emergenza rifiuti in Campania è tutt’altro che conclusa ed i fatti di questi giorni lo hanno tristemente dimostrato, ora dovrebbe seguire la consapevolezza. La strada che è stata imboccata somiglia molto a quello che in economia viene definita spirale del debito per cui chi è povero diventa sempre più povero, allo stesso modo nel nostro territorio chi ha la spazzatura riceve sempre più spazzatura. È l’ora di un cambio di rotta, e questo deve avvenire dal basso. In primis la raccolta differenziata: mettere i Comuni in condizione di effettuare la raccolta differenziata, realizzare impianti per lo smaltimento del’umido, insomma un vero piano per uscire dal’emergenza, perché visto da qui il piano Bertolaso non sembra essere riuscito a meraviglia. mario ambrosca

Ci risiamo, l’emergenza rifiuti torna in Campania

cancello arnone. Dopo una calma apparente durata poco più di un anno la Campania sembra essere di nuovo sprofondata in quello che è ormai da decenni il suo incubo peggiore: l’emergenza rifiuti. I cumuli di rifiuti hanno ancora una volta invaso Napoli e le tristi immagini di Terzigno sono ormai all’ordine del giorno della cronaca nazionale. La situazione non è migliore in Provincia di Caserta, la raccolta ormai da mesi prosegue a singhiozzo in vari comuni e per i prossimi periodi si annunciano ulteriori disagi. Tutto ciò è legato alla questione esuberi: con l’avvio del processo di provincializzazione del ciclo dei rifiuti praticamente ci si è resi conto di una eccedenza di personale e l’annuncio di eventuali tagli ha messo in agitazione i dipendenti che adesso minacciano scioperi ad oltranza. Ma i problemi del nostro territorio

casertana, allora al fiore della propria espansione. Leggendolo pare essere andato in stampa l’altro ieri per l’attualità delle argomentazioni, fatte

alcune debite eccezioni (le cabine telefoniche sono scomparse, specie quelle a gettoni). Il libro si chiama “Libro azzurro dell’estate domiziana ‘77”, non è più in distribuzione da svariati anni e giunto alla mia attenzione grazie a Franco Freda, presidente della Pro loco di Cellole. Ringrazio il presidente Freda per avermi concesso la lettura di questo fondamentale documento del nostro litorale ed invito tutti i nostri lettori a leggere ulteriori approfondimenti sul nostro nuovo sito internet: www.informareonline.it alla sezione Ambiente. maria bisecco

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Italiani preoccupati: ambiente e lavoro i maggiori gratta capi

che sono molto lontane da quelle necessarie per i siti considerati permanenti. Una domanda fatta da una fetta della popolazione è relativa al rapporto tra volumetria complessiva ed utilizzabile, considerando un deposito da 10mila metri cubici in grado di contenere moltissimo materiale. Eppure ogni fusto contenuto deve essere immediatamente accessibile, ispezionabile ed asportabile dal personale, dunque ciò riduce di molto la capienza dei locali. In più bisogna aggiungere le aree di servizio e collaterali, portando la volumetria utilizzabile finale ad una cifra molto bassa in rapporto a quella complessiva. L’incontro Anci-Sogin in materia di impianti nucleari ha evidenziato la volontà di proseguire in nuove indagini epidemiologiche sulla popolazione residente nelle aree a ridosso delle strutture atomiche esistenti in Italia. Un discorso improntato alla trasparenza ed alla cooperazione tra Enti di vario livello. Proprio in materia di trasparenza la Sogin ha partecipato a diversi Tavoli istituzionali convocati dalle Regioni, chiamati appositamente Tavoli della Trasparenza. Questi tavoli sono stati convocati in Basilicata, Emilia Romagna e Piemonte, ma mai in Italia. Fa colore questa assenza in quanto la Campania è stata tra le prime ad adottare una legge regionale contraria al ritorno del nucleare nella Penisola. La volontà di cooperazione e trasparenza manifestata durante l’ultimo incontro potrebbe essere il trampolino di lancio per sollecitare la Regione Campania ad una attenzione continua sulla tematica onde informare adeguatamente la popolazione ed evitare pericolosi fenomeni di isteria collettiva. elio romano


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ambiente

Ser vizi speciali

INFORMARE

Un lavoro congiunto tra Arpac - CNR - Arma dei Carabinieri

Regi Lagni: rilevate anomalie termiche In difesa del litorale domizio continua senza sosta da parte dell’associazione Officina Volturno l’azione informativa sui Regi Lagni

Ing. Angelo Morlando

collettori comprensoriali, scarichi dei castel volturno. A seguito Aerofoto con individuazione depuratori, scarichi abusivi, etc. etc. di una convenzione firmata dello scarico anomalo C’è sicuramente una cosa un il 22 giugno 2007 tra (Ecoballe di Caivano) po’ strana: non è stato rilevato lo l’ARPAC e l’Istituto sull’Inscarico direttamente nei Regi Lagni quinamento Atmosferico del collettore di Grumo Nevano che del CNR (CNR-IIA) è stato raccoglie i liquami di Caivano, Acerprodotto recentemente un ra, Afragola, parte di Casoria, parte primo lavoro all’interno di di Casalnuovo e parte di Pomigliano un programma più ampio e d’Arco. inerente alla “Creazione di Tale scarico avviene poco prima una struttura finalizzata alla dell’ingresso al depuratore di gestione ed elaborazione di Acerra. dati telerilevati per la tutela Cosa avviene ??? Il collettore di dell’ambiente”. Aerofoto con Grumo Nevano arriva da sinistra, Questo lavoro si basa sul immissione diretta guardando la foto, mentre il depuratelerilevamento satellitare. dell’area industriale Il telerilevamento studia i di Pomigliano aree industriali che scaricano fenomeni ambientali grazie all’alta risoluzione Foto satellitare della direttamente nei Regi Lagni di alcuni sensori e costituisce uno strumento Foce dei Regi Lagni tore si trova a destra. In mezsenza passare per il depuratore, integrativo al monitoraggio diretto. zo ci sono i Regi Lagni. Prima scarichi di troppo pieno dei In poche parole il monitoraggio diretto, dell’attraversamento esiste un eseguito attraverso impianto di sollevamento, ma sopralluoghi, prelievi ha sempre funzionato malissie analisi è comunque mo e degli ultimi interventi non indispensabile, ma il se ne hanno notizia. Quindi, telerilevamento aiuta la soluzione più semplice è ad avere una panoscaricare tutto nei Regi Lagni, ramica più ampia ovviamente senza passare per delle problematiche il depuratore. ambientali. Come mai questo scarico Il sensore iperabusivo, improprio e criminale spettrale utilizzato Foto aerea dello scarico anomalo nei pressi di così evidente non è stato nel lavoro è il Ponte Annecchino - Casal Di Principe (CE) rilevato ??? Mistero… MIVIS (Multispectral La speranza è che tale svista Infrared and Visible non sia sfuggita a chi ci sta lavorando e Imaging Spectromecontrollando dal 2004. ter) prodotto dalla Le coordinate geografiche dello scarico abuditta statunitense Dettaglio dello scarico alla sivo del collettore di Grumo Nevano nei Regi Daedalus e, dal Foce dei Regi Lagni Lagni sono le seguenti: 1994, di proprietà del • 40°58’12.36”N consiglio Nazionale • 14°20’21.31”E delle Ricerche (CNR). Per poterlo vedere con google maps o google Il lavoro parte dal 2004 nell’ambito del earth basta copiare e incollare nella barra Programma Operativo per la Sicurezza e della ricerca il seguente: lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia e per il 40°58’12.36” , 14°20’21.31” quale è stato necessario chiedere l’autorizzaScarico illegale del collettore di Grumo Nevano direttamente nei Regi Lagni (scarico dei Comuni di Caivano, zione all’Arma dei Carabinieri ed è proseguito angelo morlando Acerra, Afragola, Casoria, Casalnuovo e Pomigliano) fino al 2008. (ulteriori foto sul sito internet Dalla valutazione del lavoro c’è un po’ di tutto:

informareonline.com dal

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7 novembre)


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Ser vizi Speciali

Il lavoro, realizzato dal gruppo della SUN, riguarda il recupero urbanistico di Pompei

Progetti giovani alla Biennale di Venezia

Intervista a Gino Spera, presente all’importante fiera espositiva con un proprio progetto vi. Spera è stato presente in quei luoghi con un progetto realizzato con il gruppo del professor Fabio

Castel Volturno/Venezia. 29 anni, tanta buona volontà e la testardaggine di continuare a lavorare nonostante tutto, nonostante tutti: in poche Alcuni bimbi giocano sopra una mappa di parole questo è Gino Pompei vista dall’alto, inerente il progetto Spera, studente di Arrealizzato dagli studenti della SUN chitettura della Seconda Unviersità di Napoli (SUN) che al proprio percorso formativo ha sempre affiancato l’attività professionale e anche l’impegno nel sociale, collaborando con la nostra associazione. Infatti, Spera opera nel settore della progettazione da anni, collaborando ad interessanti attività in mezza Europa come nel caso del Spera insieme a Carmine Fondazione Amici di Gaudì in BarcelGambardella, Preside della Facoltà di lona (dove ha soggiornato per anni) Architettura di Aversa e collaborando con riviste accademiche con propri articoli (insieme al professor Saverio Carillo, docente in Restauro Converti, docente presso la Facoltà di Architetpresso la SUN di Aversa), come nel caso del- tura della SUN di Aversa. L’opera presentata la rivista Arte Cristiana (considerata la Bibbia ha riguardato il recupero urbanistico di un area nella sua materia a livello mondiale). L’ultima di Pompei in materia di Social Housing. esperienza dello studente Spera è stata alla Per raggiungere simili vertici avrai fatto parecBiennale di Venezia, vetrina internazionale di chia gavetta, dicci qualcosa di te: “Sono stato arte, design ed architettura, in cui gli esperti di molto tempo impegnato con la Sagrada Famitutto il pianeta si contendono gli spazi espositi- lia di Bercellona, ma quello che più mi contraddistingue è la forte passione, la testardaggine

nire con strutture leggere, come l’acciaio, per recuperare il presistente senza gravare sullo stesso, in quanto strutture indipendenti”. Che tipi di interventi avete pensato? “Si tratta di una riqualificazione che parte dall’aspetto culturale-civile dei luoghi tramite lo sport. Lo sport inteso come Gino Spera momento di incontro e dialogo che porta alla crescita”. E la selezione alla Biennale come è avvenuta? “Di preciso non lo so dire, ma Pompei è una vetrina mondiale...”. Cosa hai provato quando ti hanno detto dell’avvenuta selezione? “Onore, la Biennale è un occasione unica”. E lì cosa avete fatto? “Abbiamo fatto una conferenza sul tema, parlando dell’importanza zia? “Il tema dell’Università era prestabilie del confronto to, si trattava con le altre Unidel risanamenversità di Napoli to della città di sulla qualità”. Pompei dall’atQuali i tuoi protuale degrato. getti futuri ? Negli anni ‘50, Qui e sopra due immagini della Biennale. “Prima di tutto, quando venne concludere il realizzata buona parte dell’edilizia popolare di quell’area, si ciclo degli studi, ma senza tralasciare l’attività utilizzavano materiali di scarsa qualità ed una professionale. Inoltre, vorrei continuare le mie progettazione poco attenta agli spazi. Oggi passioni nel campo accademico e sociale”. con la carenza di spazio si è deciso di interve- elio romano

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Nasce l’Associazione Commercianti Pinetamare

nel continuare la mia opera, anche quando gli altri dicevano di fermarmi”. Come avete scelto il tema da presentare alla Biennale di Vene-

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Castel Volturno. I prossimi 4, 5 e 8 Dicembre, si svolgerà a Pinetamare, al piazzale del Gabbiano, il mercatino natalizio. L’evento sarà accompagnato da molteplici attività di intrattenimento, ovvero oltre ai classici stand con prodotti tipici del periodo, i cittadini potranno trovare spettacoli di animazione, carrettini con zucchero filato, musiche tipiche, canti, e persino...la neve ! L’interessante evento è organizzato dalla neonata Associazione commercianti Pinetamare - Castel Volturno (nella foto il logo), la quale conta già circa 30 attività iscritte, e punta ad avvicinare quanti più soggetti interessati possibili. Tale associazione mira alla riqualificazione, ovviamente commerciale, nonchè territoriale di Castel Volturno, e per fare ciò ha deciso di puntare su una lunga lista di iniziative e di idee. I tanti commercianti presenti sono innanzitutto cittadini di Castel Volturno i quali, attraverso le loro inziative, vogliono esprimere un sentimento di rivalsa e riaffezionamento al territorio ed ai suoi abitanti. Tra le manifestazioni che saranno organizzate ci sarà la lotteria prevista per l’ 8 Dicembre, attraverso la quale l’associazione potrà finanziare - in parte - il suddetto mercato, oltre a poter creare un evento collettivo. La lotteria prevede 50 estrazioni vincenti (su 1000 tagliandi) a dimostrazione che si vuole soddisfare quanti più partecipanti. I promotori dell’associazione confidano in una vasta adesione da parte dei commerianti di Pinetamare e di tutto il territorio e invitano i cittadini a prender parte con entusiasmo alle loro iniziative in modo da poter trascorrere l’inizio delle festività in un clima di aggregazione sociale e spensieratezza. la redazione


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Diritti, Doveri - Imprenditoria e Turismo

TURISMO

INFORMARE

Importante provvedimento adottato dal Consiglio Regionale in tema di destagionalizzazione

Per le strutture turistiche piscine aperte tutto l’anno

Gli alberghi e gli stabilimenti balneari potranno costruire in deroga agli strumenti urbanistici Dal litorale flegreo a quello domizio, dalla costiera sorrentina fino al Cilento: le strutture turistiche ricettive e balneari della Campania potranno costruire una piscina e fare turismo tutto l’anno come succede già in altre regioni d’Italia. Il Consiglio regionale approva l’emendamento al progetto di legge sulla destagionalizzazione degli stabilimenti balneari. “Un grande traguardo per la Campania - dice il capogruppo Pdl al Consiglio Regionale Fulvio Martusciello, firmatario dell’emendamento insieme a Luigi Cobellis (Udc). Dopo l’approvazione del provvedimento all’unanimità in Consiglio la nostra regione potrà finalmente favorire quella vocazione turistica che è insita nella sua fattispecie geografica, oltre che potenziare la ripresa economica del turismo con una risposta in termini occupazionali”.

Litorale Domitio Flegreo, pronti 47 milioni I soldi serviranno per la bonifica di Giugliano e dei laghetti di Castel Volturno

Con l’approvazione dell’emendamento Martusciello-Cobellis ciascun albergo o stabilimento della Campania quindi, pur in assenza di previsione nel piano urbanistico e in deroga agli strumenti paesistici, sovracomunali e comunali, potrà realizzare piscine previo parere della competente Sovrintendenza ai beni ambientali e culturali e della competente autorità demaniale. Un’opportunità, senz’altro, importante per tutti gli imprenditori locali che potranno rilanciare le loro attività commerciali, ampiando l’offerta ricettiva. A.M.

Il Diritto

Rubrica legale a cura dell’avv. Fabio Russo e-mail: avv.fabiorusso1975@libero.it

Estorsione del datore di lavoro Interessante decisione della Corte di Cassazione che lancia un monito a quei datori di lavoro soliti alla vessazione sino a minacciarne il licenziamento. I giudici di legittimità nello specifico, con la sentenza del 31/08/2010 n. 32525, hanno infatti ritenuto punibile per il reato di estorsione il datore di lavoro che abbia prospettato il licenziamento nel caso in cui i lavoratori non accettino una retribuzione inferiore a quanto indicato nella busta paga ed analogamente per l’imposizione di apporre la propria firma su lettere di dimissioni in bianco onde evitare le disposizioni legislative dettate in tema di preavviso al licenziamento. Gli ermellini ribadendo un orientamento consolidato della stessa corte hanno precisato che in nessun caso può essere legittimata e ricondotta “alla

normale dinamica di rapporti di lavoro” un’attività minatoria, in danno di lavoratori dipendenti, che approfitti delle FABIO RUSSO difficoltà economiche per ottenere il loro consenso a subire condizioni di lavoro deteriori rispetto a quelle previste dall’ordinamento giuridico. La Suprema Corte ha inoltre sottolineato che la minaccia non deve necessariamente essere ricondotta alla prospettazione di un male irreparabile alle persone o alle cose, tale da impedire alla persona offesa di operare una libera scelta; è invece sufficiente che questa sia comunque idonea a far sorgere il timore di subire un concreto pregiudizio.

Il ministero dell’Ambiente stanzia 47 milioni di euro per la bonifica del Litorale domizio flegreo ed Agro aversano (Giugliano e laghetti di Castel Volturno). Lo rivela il ministro Stefania Prestigiacomo, nell’audizione in corso in commissione Ambiente della Camera in cui ha fatto un punto su diversi temi ambientali, dalle bonifiche, appunto, ai rifiuti, all’acqua alla biodiversità. In Italia sono 57 i siti di interesse nazionale qualificati come aree altamente inquinate, sottoposte a bonifica da parte del ministero dell’Ambiente. In tutto circa 700 mila ettari pari al 3 per cento del territorio nazionale che coinvolgono 3.000 soggetti privati. Tra il 2009 e il 2010 sono state 140 le conferenze di servizio e approvati 200 progetti definitivi di bonifica di cui 60 nell’ultimo anno.

litorale domitio. Il programma elettorale del Presidente Caldoro prevedeva tra le priorita’ la rivalorizzazione del Litorale Domitio/Flegreo. Lo afferma il capogruppo vicario del gruppo Pdl in Regione Campania, Daniela Nugnes. ‘’Dando seguito a tale obiettivo di rilevanza strategica per l’intera Regione, nel Consiglio Regionale del 13 ottobre p.v. è stata - aggiunge l’esponente del Pdl - istituita l’Azienda di Cura Soggiorno e Turismo denominata ‘Litorale Domitio’, rimandando alla Giunta l’individuazione delle sede e delle funzioni’’. ‘’ Quest’ultime gia’ riconducibili al pieno riconoscimento della naturale vocazione turistica di tale territorio a mezzo attivita’ promozionali e di accompagnamento agli addetti ai lavori, al pari, finalmente, di tutti- conclude la Nugnes - i litorali campani’’. Si spera che tale iniziativa, importantissima, diventi subito operativa e non sia l’ennesima occasione per trovare poltrone ad amici di partito, ma conoscendo la Nugnes non crediamo che sia questo il caso. la redazione

Sportello on line per l’edilizia

La società Kelyon ha presentato il software nel corso del Linux Day Ecco uno “Sportello Unico on line per l’Edilizia”, utile ai tecnici e ai cittadini, che permette di comunicare in tempo reale con gli enti pubblici e seguire passo passo l’iter burocratico della propria pratica. Un servizio che consente di presentare pratiche, richiedere permessi a costruire, Scia (segnalazioni certificate di inizio attività, ex Dia) o semplici certificazioni (Cia), con un clic del mouse, comodamente da casa o dall’ufficio, senza dover fare anticamera per parlare col dirigente incaricato, senza file, senza perdite di tempo. Lo ha presentato Kelyon, società napoletana di informatica che realizza programmi su misura per i clienti, senza costi di licenza, utilizzando il cosiddetto “modello open source”. “L’idea non è originale, ci sono altri casi analoghi in Italia – spiega Gaetano Cafiero, amministratore Kelyon – ma è la prima volta che in uno sportello on line per l’edilizia vie-

I commercianti di Piazza Vittorio Emanuele del Centro Storico

Sede Legale: Via Zaccagnini snc, 81050 Francolise (CE) Fraz. S.Andrea del Pizzone Tel. 0823.502045 - 502053 Fax 823.502079 - 502963

Istituita l’azienda del turismo

GIOIELLERIA PICONE di Sarah e Alessandra *** MACELLERIA RUSSO DOMENICO

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ne recepita la nuova normativa (cambiata a luglio), con la possibilità di utilizzare i nuovi modelli di comunicazione Scia e Cia”. La nuova applicazione è sviluppata mediante il framework open source Drupal (software di gestione dei contenuti web fra i più diffusi ed apprezzati nel settore) è stata presentata a Napoli nel corso del Linux Day 2010, la manifestazione di divulgazione e promozione del software libero e delle libertà sulla rete, svoltasi venerdì 22 e sabato 23 Ottobre presso l’Università Parthenope. Il Linux Day si tiene contemporaneamente in 119 città italiane ed è organizzato da gruppi di utenti appassionati di Linux, il sistema operativo, alternativo a Windows, totalmente gratuito sviluppato dagli stessi utilizzatori. La tappa di Napoli è stata organizzata da Nalug, GNU/Linux Users Group e dall’Unione degli Universitari ed è patrocinato dal Comune di Napoli e dall’Università Parthenope. cs

Protocollo d’intesa per la prevenzione dell’usura Si è svolta lo scorso 20 Ottobre, presso la sede provinciale della Confesercenti di Caserta, una conferenza allo scopo di promuovere l’adesione al protocollo d’intesa firmato dalle Banche, Associazioni e Consorzi di credito, presso la Prefettura di Caserta nel febbraio scorso, per l’accesso al credito e per la prevenzione dell’usura. La conferenza ha avuto per oggetto il Protocollo d’intesa firmato dalle Associazioni antiusura, banche presenti sul territorio e Prefettura, per individuare i termini migliori per l’accesso al credito da parte delle vittime. cs


INFORMARE

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Salute e Benessere

ODONTOIATRIA

I CONSIGLI DA... DENTISTA! Rubrica a cura del dr. Angelo Marano

Le ventose e le protesi “ballerine”...

Vi siete mai chiesti quante persone nel mondo hanno perso tutti i denti? Sono veramente tantissime. Per averne un’idea basta pensare a quante pubblicità di paste per dentiere si vedono ogni giorno in televisione. Infatti il numero di edentuli (persone senza denti) è talmente alto che il mercato propone tantissime marche di paste. Ora, vi siete mai chiesti come fa una protesi totale mobile (la classica dentiera) a mantenersi ferma in bocca anche durante la masticazione, nonostante non abbia nessun gancio? Per scoprirlo basta arrivare in fondo a questo articolo. Magari non sarà entu-

siasmante ma per i portatori di protesi può essere molto utile sapere che… 1.Le protesi mobili totali sono generalmente in resina dura e coprono le arcate alveolari e il palato per la superiore. Questa estensione serve a scaricare le forze masticatorie sulla superficie gengivale nella maggior estensione possibile per non dolere al paziente 2.L’estensione dei bordi cerca di ottenere il famigerato sigillo periferico tra protesi e gengiva. Questo sigillo garantisce due vantaggi: il primo è la tenuta e la stabilità della protesi; il secondo evita l’infiltrazione di cibo sotto la dentiera

Le modalità comunicative usate in una relazione per esprimere i propri bisogni Rubrica di psicologia a cura della dr.ssa Forlano

In questo articolo tratteremo lo stile comunicativo che una persona assume con gli altri. Quando in una relazione esiste il rispetto di se stessi e dell’altro e ognuno si rende conto del reciproco valore, la relazione è sana; i messaggi come le richieste, gli ordini, le confidenze, le effusioni amorose, le affermazioni e quanto altro di cui si ha bisogno, vengono trasmessi in modo chiaro ed esplicito. Sia che gli effetti sono spiacevoli o piacevoli, questo tipo di co-

Focus sui reati a sfondo sessuale

I reati a sfondo sessuale, questo l’interessante tema oggetto del corso di formazione in criminologia fo- Maria Rita Parsi rense organizzato dall’Ordine degli Avvocati di S.Maria C.V. che si svolge ogni Venerdì presso la Fondazione Sticco. Relatore di eccezione la dr.ssa Maria Rita Parsi (foto), nota psicologa, psicoterapeuta, autrice di molte pubblicazioni specializzate, sopratutto in materia di minori. Il corso è dedicato ad avvocati, psicologi, criminologi e forze dell’ordine, per aggiornarsi in ordine a tematiche di strettissima attualità. fa.ru.

s.maria c.v.

Sapevate che la forza che tiene la protesi incollata alla gengiva è la “pressione atmosferica”? Come è possibile tutto ciò? In effetti il principio è lo stesso delle ventose: quando schiacciamo la ventosa su una superficie combaciante (es. uno specchio o una mattonella) quello che facciamo è semplicemente far uscire l’aria presente sotto il cono della ventosa e quando questa esce, la pressione atmosferica risulta più forte della pressione sotto la ventosa. Il risultato è che la ventosa viene schiacciata verso il vetro. Se volessimo staccarla dovremmo solo alzare la

l’aria sotto la protesi rigenerando l’effetto ventosa. 2.Non tutti sanno che basterebbe, con pochissimi euro, “ribasare” la Angelo Marano protesi dal dentista e liberarsi dalla schiavitù delle paste per dentiere. Infatti la ribasatura della protesi riempie lo spazio vuoto generatosi nel tempo con un sistema definitivo 3.Quando manca il supporto osseo è possibile tenere ferma la protesi attraverso gli impianti. Ma di questo parleremo nel prossimo numero… Quindi se la tua dentiera è un po’ “ballerina” adesso sai perché. Chiedi consiglio al tuo dentista di fiducia per farti ribasare la protesi.

Da un indagine condotta dall’ISDE emerge la necessità di attivarlo quanto prima

Registro dei tumori, la Campania ancora in coda

municazione dà una soddisfazione profonda in quanto è vera: le parole e gli sguardi sono vivi e tra le persone si instaura una buona intimità che va oltre il significato delle parole. Diversamente quando quello che si vuole non viene detto in modo esplicito ma attraverso comportamenti di raggiro dell’altro per ottenere ciò di cui si ha bisogno, la comunicazione diventa indiretta, ambigua e tende a creare una relazione insana che porta malessere, provocando una sensazione di distacco e solitudine. Tra le persone coinvolte si instaura un contatto superficiale e poco soddisfacente anche se, chi tenta di avere il proprio tornaconto avverte un senso di forza e potere sull’altro; chi è raggirato invece sente disagio, umiliazione, perdita di energia e soprattutto rabbia nel momento in cui si rende conto di essere stato manipolato. Nei prossimi articoli parleremo delle principali forme di manipolazione usate nella comunicazione.

Nella regione più devastata d’Italia non esiste ancora l’unico strumento accettato dai tribunali per mettere in relazione le malattie tumorali con la presenza di discariche e sversatoi abusivi. Il registro dei tumori della regione Campania non è mai stato attivato. La scoperta del vuoto è merito di un meticoloso lavoro di ricerca fatto da Vittoria Operato, avvocato e consulente giuridico dell’Isde (Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente). Uno strumento come il registro dei tumori è fondamentale per mettere in relazione, attraverso studi ufficiali, gli incrementi di casi di cancro con l’esposizione a ipotetici fattori di rischio. In altre parole, senza il registro è impossibile stabilire una relazione, valida in tribunale, tra un’impennata di tumori su un certo territorio e la presenza nei paraggi di una discarica o di un sito di smaltimento di rifiuti tossici. A nulla servono sotto il profilo legale gli studi di scienziati indipendenti o le analisi epidemiologiche condotte da medici ed esperti che si battono contro l’inquinamento ambientale nella Regione. Può fare testo solo

Il coraggio della cura Rubrica a cura della dr.ssa Maria Pia Raimondi

Cari lettori, Il 7 aprile 2001, tutti i popoli e i governi del mondo celebrarono la Giornata Mondiale della Salute, giornata che fu dedicata alla salute mentale per riconoscere il carico che i disturbi mentali o psicologici comportano per le persone e le famiglie che ne sono colpite. Molte sono le famiglie che si scontrano con i disturbi mentali o con la sofferenza psicologica, molte fingono di non sapere o evitano intenzionalmente di prendere in considerazione questo fatto. Questo puo’ succedere perche’ , spesso, non si sa come affrontare il problema, molte persone soffrono in silenzio e nella solitudine per paura di essere stigmatizzate, per la vergogna di essere considerati insani. La semplice verità è che la mente si puo’ ammalare come il corpo, e come il corpo, va curata. Vivo nella zona di Castelvolturno da molti anni ormai per poter dire che QUI vive ancora il pregiudizio e la paura....eppure sembra cosi’ lontano quel secolo in cui i malati mentali venivano bruciati al rogo perche’ si credeva che fossero indemoniati; vivo in una zona in cui si crede ancora che l’ansia e la depressione siano mali dello spirito e si utilizza la religione per difendersi dalla paura di guardarsi dentro veramente; vivo in una zona dove la gente preferisce investire i propri Euro in maghi e santoni vari che si arrogano un diritto e una competenza che contro ogni ragionevolezza soddisfa solo il loro “senso di onnipotenza “. Le scuole sono a rischio, molti i casi che

linguetta e far entrare aria sotto la ventosa. E tutti voi sapete bene come si fa ad attaccare e a staccare una ventosa… Incredibilmente per le protesi mobili totali il meccanismo è analogo: infatti grazie a impronte di precisione la protesi combacia perfettamente con la gengiva della bocca. Il sottilissimo strato di aria tra protesi e gengiva viene rimpiazzato della saliva; il vuoto che si genera permette alla pressione atmosferica di schiacciare la protesi verso la gengiva tenendola ferma e salda anche durante la masticazione. Tuttavia c’è da fare alcune considerazioni 1.Dopo la perdita dei denti, le ossa alveolari (che prima circondavano e sostenevano le radici dei denti) continuano fisiologicamente a riassorbirsi e a ritirarsi negli anni successivi. Questo fenomeno assolutamente naturale comporta la formazione di uno spazio che si viene a creare tra protesi e gengiva e questo spazio non è altro che una bolla d’aria che riduce la tenuta delle protesi. Le paste per dentiere non fanno altro che riempire questo spazio vuoto ed eliminare in tal modo

andrebbero sottoposti all’attenzione delle autorita’ competenti, e intanto, qualche maestra si inventa una psicologia che nessuno le ha mai insegnato, usando una competenza per cui non e’ qualificata, continuando a seguire i piu’ bravi e trascurando chi avrebbe bisogno di cure a attenzioni. Purtroppo, capita spesso che i bambini che hanno bisogno di piu’ attenzioni sono proprio quelli che provengono da famiglie disagiate, famiglie che stentano a sopravvivere, famiglie per cui la parola “ psicologia” e’ qualcosa di cui non sanno che farsene. Molte le famiglie che credono che pagare le bollette e “ mettere un piatto a tavola” sia sufficente........ed intanto i bambini restano silenziosi testimoni di violenze molto piu’ gravi che non sono visibili sulla pelle ma che li segneranno forse per la vita. Invece, sappiamo molto bene, dagli studi fatti dal noto psicologo John Bolwby, che i bambini hanno bisogno di “ una base sicura” per crescere fiduciosi nella vita. Per base sicura si intende un genitore “

sufficientemente buono” che dia loro cure, amore, accoglienza, che sia sempre pronto a contenere le sue angosce, che lo faccia sentire stimato, gratificato, voluto.......sentirsi amati e protetti e’ evidentemente un bisogno primario dell’essere umano. Sono una psicologa, credo in questa disciplina che con tanta fatica si e’ fatta strada ed ancora lotta per dire ad alta voce che “contro ogni pregiudizio, bisogna avere il coraggio della cura”. Lo stigma non ha senso. La discriminazione è ingiusta, se non immorale. Si ha paura solo di cio’ che non si conosce. La psiche, non e’ un mostro a sei zampe e tre teste di cui dobbiamo avere paura, scappando, ma e’ tutto cio’ con cui siamo cresciuti, tutto cio’ di cui abbiamo fatto esperienza nella vita, il senso che diamo alle cose, i nostri vissuti, i nostri traumi, le angosce che non hanno trovato un contenitore giusto, ma puo’ diventare un mostro a sei zampre e tre teste quando, impauriti dalla sua presenza, scappiamo cercando di difenderci. Ma non serve scappare da se stessi perche’ l’esperienza piu’ bella che l’uomo possa sperimentare e’ proprio quella della propria individuazione, della propria integrazione, ed infine della propria autorealizzazione, cioe’ tendere a cio’ che e’ la nostra vera natura. Vi ricordo che chi mi vuole contattare per una consulenza gratuita lo puo’ fare on line: mpraimondi@libero.it, oppure rivolgendosi direttamente ad Officina Voltuno.

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il registro tumori. Che in quasi tutte le regioni esiste. Ma non nella terra devastata dalla più grave emergenza rifiuti del dopoguerra. Ad oggi esiste soltanto un registro ridotto che copre solo 35 comuni del napoletano e la provincia di Salerno. Ne sono fuori comuni ad alto rischio come quelli dell’area giuglianese e dell’intera provincia di Caserta, devastate da una serie di sversatoi fuorilegge. Su sei milioni di campani, il registro ne copre meno di un milione. Quanto sarebbe necessario un registro più completo lo dimostrano i pochi dati disponibili. Solo per dare qualche numero significativo, si pensi che nel 2007 il tumore al colonretto in Campania, reputato tumore ‘sentinella’ per tastare il polso all’incremento del tasso di incidenza tumori correlati all’inquinamento ambientale, raggiunge quota 3500 annui (10 nuovi casi al giorno”. Del resto, che il registro in funzione fosse insufficiente di fronte all’emergenza rifiuti, fu proprio la giunta Bassolino a scriverlo in una delibera del 17 luglio 2007, la numero 1293.

Ciò indusse a stanziare con la delibera 1293 circa 2 milioni e mezzo di euro per “ampliare la quota di popolazione coperta da registri tumori, in particolare estendendo l’osservazione alla provincia di Caserta e all’intera provincia di Napoli”. Peccato che di quei fondi si siano perse le tracce. Con quali conseguenze? “Devastanti – afferma l’avvocato Operato che ha condotto l’indagine – perché di fatto ha bloccato in un pantano senza vie d’uscita i risarcimenti connessi ai procedimenti penali già avviati in Campania per i reati di disastro ed epidemia colposa e riferite alle gestioni criminali di discariche abusive (...)”. Pensiamo all’inchiesta sui veleni della discarica di Pianura, per la quale il pm di Napoli Stefania Buda ha chiesto l’archiviazione. I motivi sono ovvi da intuire. E’ impossibile stabilire un rapporto tra i casi di morte di cancro e gli sversamenti illegali dei fanghi e dei rifiuti tossici compiuti per oltre vent’anni nel buco nero della periferia napoletana. la redazione

Aiob e Buddha Village Sport, Relax e Benessere a 360°

Cos’è l’A.I.O.B.? E’ l’Associazione Italiana Operatori del Benessere. All’interno di tale associazione ci sono sia persone simpatizzanti di filosofie orientali o di insegnamenti di varia origine, sia anche personale specializzato, competente e studioso della natura, umana e non. In sintesi, l’AIOB è una cosa seria, ma vissuta con tanta serenità e senza prendersi troppo sul serio. Come in tutte le cose, tali iniziative si fondano sulla bontà e sulla serietà delle persone e Giuseppe che gestisce il Buddha Village è persona molto cordiale e seria. Il concetto fondamentale è: rilassarsi. Per chi ne vuol sapere di più, basta iscriversi alla newsletter scrivendo ad info@aiob. net. A quel punto si riceveranno via mail tutte le informazioni specifiche nel dettaglio. Il tutto con il patrocinio della Regione Campania e dell’ASL NA 2. Le attività didattiche ricominciano dal 14 novembre 2010.

Questi i i riferimenti: Buddha Village – Gymnika, via Ripuaria, 38/b, 80014 – Giugliano in Campania (NA), Uscita tangenziale Varcaturo, Tel. 081.839.22.3, 1info@aiob. net - www.aiob.net. la redazione


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Cultura e società

CUCINA

INFORMARE

IMPARIAMO INSIEME A CUCINARE: Rubrica a cura di Maria Bisecco

Un tipico dolce nostrano: le Tabacchere

I vini della Terra di Lavoro: Asprinio di Michele Russo de La Cantina del Volturno L’Asprinio è un vino molto più antico di quanto si possa pensare. A tutt’oggi è forse l’unico vitigno coltivato secondo gli insegnamenti degli Etruschi, cioè ad alberata. Non a caso viene anche descritto come la vite maritata. E’ spesso considerato un vinello, in quanto è di scarsa alcolicità (10 –11 °) e molto acido, tanto da essere spesso utilizzato per la produzione di spumanti di alta qualità. L’area di coltivazione è notoriamente l’Agro Aversano, infatti, quasi sempre si parla di Asprinio di Aversa. Vedere una vigna ad Asprinio è un vero spettacolo della natura.

Come già detto la vite è “maritata” ad un albero: olmo o pioppio. Quando gli alberi si riempiono di grappoli si ha come l’impressione che la vite si abbracci completamente alla struttura dell’albero stesso. L’Asprinio è un vino bianco, secco, colore paglierino, odore leggero di limone. Ci sono anche tracce storiche di Asprinio a bacca rossa. Oggi l’Asprinio è un vero e proprio vino, altro che vinello. La produzione è molto ridotta, quindi, vale la pena di assaggiarlo rivolgendosi, però, ad un produttore / distributore di fiducia.

Un calcio al mondo Un arbitro in mutande… di Giovanni Imperatrice Chi se lo ricorda ? Il fanatico arbitro di Corea 2002? Quell’omino apparentemente senza espressione con il cartellino facile? Byron Moreno, l’arbitro più odiato dagli italiani, G. Imperatrice è tornato a far parlare di se a modo suo: nascondendo sei chili di eroina nelle mutande. Sono molte le cose che la gente si domanda sulla questione: che indumenti intimi può portare un corriere ex arbitro per caricare con sé ben sei chili di eroina ? Non bastavano le probabili mazzette ricevute per la farsa subita dall’Italia ai mondiali 2002 ? Moreno ha confermato ai tifosi di tutto il mondo e in particolar modo per quelli italiani, che in nome del Dio Denaro si può arrivare anche ad umiliare un intero popolo o ad autoumiliarsi con una storia del genere. Ma una delle beffe più grandi per il calcio c’è stata nel non deferire l’arbitro dopo il mondiale, la Fifa ha aspettato ancora un anno prima di radiarlo. La scintilla fu la famosa partita Liga de Quito Barcelona Sporting Club dove l’omino Moreno prolungò il recupero (tredici minuti) fino al goal del pareggio del Liga de Quito; squadra, tra l’altro, della sua città natale. Moreno però

in questi anni aveva capito come funziona il mondo: avendo ricevuto una notevole notorietà da questi avvenimenti si è lanciato nel mondo dei media, ma soprattutto nella politica. Prima si è candidato alle elezioni in Ecuador e poi è divenuto commentatore per una radio di Quito. Dopo il ritrovamento della droga nelle mutande di Moreno nell’aeroporto di New York il famoso arbitro rischia dai dieci ai quindici anni di carcere (e probabilmente un linciaggio da qualche detenuto italoamericano di buona memoria). Moreno in questo modo ha dato “un calcio al mondo” e probabilmente alla sua vita, andando oltre quelle colonne di Ercole del mondo insano dei truffatori e dimostrando al mondo che spesso sbagliando non si impara.

Sono a forma di sofficini,è un dolce tipico di Mondragone. Parliamo delle Tabacchere, comunemente chiamate bocconotti in alcune zone d’Italia, o bucchinotti in altre. La ricetta ci è pervenuta tramite una nostra lettrice di Mondragone, Valeria Nerone. Vengono preparate, il periodo di carnevale, con la precisione il giovedì grasso e vengono chiamate nel dialetto mondragonese “bucchinotti”. Quelle tradizionali sono ripiene di crema pasticciera e se ci si vuole divertire, possono essere riempite diverse dalle solite, cioè con la nutella. Ingredienti per fare le Tabacchere per 2: 3 uova, Farina qb, 1 bicchiere di latte 2 bustine di vaniglia, Mezzo cucchiaio di sunna da sciogliere, 50g di zucchero 1 pizzico di sale, 1 pizzico di bicarbonato

1 bicchiere di liquore a scelta tranne gli amari, Olio per friggere. Preparazione: 1. Disponete a fontana sul piano di lavoro la farina 2. A parte in una scodella sbattere le uova con lo zucchero e con il resto degli ingredienti. 3. Fate sciogliere la sunna in un pentolino e inseritela insieme agli altri ingredienti 4.Dopo eseguito tutti i punti precedente pian piano si deve versare il composto nella farina e amalgamare tutto assieme 5. Dopodiché stendere la pasta con il mattarello e usare la rotella per tagliarla a strisce 6. Ultimo procedimento prima di friggerle passarle attraverso la macchinetta per renderle più sottili, fare la forma del sofficino e riempirle 7.Infine vengono cucinate nell’olio bollette, e appena cotte devono essere messe in un

vassoio, e per guarnirle si fa una spolverata di zucchero o di cacao se per esmpio come la foto che sono fatti sia con la crema con la spolverata di cacao e sia con la nutella con la spolverata di zucchero. Ingredienti per fare la crema pasticciera x 2 : 3 tuorli di uova , 5 cucchiai di zucchero 4 cucchiai di farina, 1 mezzo litro di latte 1 bustina di vaniglia, 1 buccia di limone Preparazione: 1.prendere una scodella e sbattere i tuorli di uova con lo zucchero 2.mettere la farina e il latte 3.Ultimo procedimento prima di portarla a ebollizione inserire 1 busta di vaniglia e una buccia di limone 4.Quando viene portata ad ebollizione si deve girare senza farla attaccare e dopo spenta la fiamma si deve farla raffreddare. Maria Bisecco

“Facimmece Quatte Resate” ancora in scena Pronta per Dicembre la commedia Angelarosa Schiavone

Dopo la pausa estiva torna al nostro pubblico la compagnia teatrale “facimmece quatte resate”. La compagnia è reduce dalla esperienza napoletana al teatro Totò dove ha partecipato al festival del teatro amatoriale portando a casa il premio come migliore attrice protagonista vinto dalla nostra Lucia Savastano Bernardo che ha interpretato in maniera magistrale il ruolo di Concetta, moglie di Ferdinando Quagliuolo interpretato da Antonio Mongirulli. Come il nostro pubblico ricorderà “Non ti pago” è stata portata in scena anche al teatro Bristol prima di andare a Napoli. Per tenere fede alle abitudini della compagnia, che alterna testi più impegnati di Eduardo con testi più leggeri, ma pur sempre impegnati ed impegnativi, questa volta la compagnia porta in scena un’opera di Gaetano e Olimpia Di Maio “Angelarosa Schiavone”. Angelarosa Schiavone è, forse, fra le più belle commedie di Gaetano Di Maio. Una trama molto significativa che strapperà

risate fin dalla prima scena. Come nelle migliori tradizioni il divertimento e l’ilarità altrui è spesso causata dalle vicissitudini poco gradevoli degli altri e proprio queste vicissitudini saranno capaci, grazie alle capacità interpretative degli attori, di strappare anche qualche lacrimuccia di commozione che lascerà immediatamente il posto alle risate. Sulla scena del Bristol vedremo Un’immagine di una delle commedie Antonio Mongirulli, Lello Perna, rappresentate dalla compagnia Pasquale Catena, Genesio solito, presentata dalla nostra brillantissima D’Amato, Giuseppe Mazzone, presentatrice Katya Scafuri mentre il servizio Lucia Savastano Bernardo, Lucia Mongirulli, d’ordine ed il botteghino saranno curati dalla Maria Vitanza, Angelica D’Amato, Silvana attentissima antonella milano coadiuvata da Nozzolillo e, per la prima volta con la altri soci dell’associazione socio-culturale compagnia “Facimmece quatte resate”, facimmece quatte resate. Daniela Esposito, Federico Mancini, Sabrina La commedia andrà in scena il prossimo Mazzone ed Emilio Catena già storico dicembre 2010. siparista della compagnia al suo debutto come attore. La serata sarà, come al

Via Quagliarella; dentro Cavani: giocatore veloce e dinamico...e si respira aria di vent’anni fà

Forza Napoli: sempre, comunque e ovunque! Da Amare o da Odiare ??? Che volto avrà sulla schiena degli anni d’oro. Matador ha questo Napoli ? Siamo agli inizi e di certo prima conquistato la platea con le dichiarazioni non si può giudicare una squadra nelle di quest’estate affermando che era stato il Signore a volerlo a prime partite che Napoli, poi ha steso contano, ma il profumo il suo lungo mantello che si respira è il azzurro da corrida solito da vent’anni a dopo aver affilato le questa parte. Con un sue “banderilleros”, Quagliarella in meno stendendo uno ad e un Cavani in più, uno tutti i tori che ha i valori dell’attacco trovato sulla strada si sono raddoppiati. del Napoli. I primi Il rammarico per la goal arrivano con una perdita di un figlio semplicità disarmante, della nostra terra con l’astuzia di un si è colmato con figlio del mezzogiorno l’ennesimo arrivo dal (capacità appresa Sud America (via a Palermo). La sua Palermo). Chi è Cavani ? Cavani non è il solito Cavani insieme all’assessore di vera arma è l’umiltà. Una caratteristica acquisto esplosivo Castel Volturno Enrico Sorrenche oggi sembra di una piazza che da quasi in contrasto con anni è incantata dalle tino, tifoso del Napoli. Napoli (una città tanto movenze del tango argentino e dal profumo forte di America invadente quanto permissiva con i calciatori). Latina. Cavani è un salto nel futuro, una Fosse stato per lui sarebbe entrato in punta premonizione. A soli ventitré anni ha portato di piedi nello spogliatoio, avrebbe regalato un Napoli all’innovazione, per un calcio sempre fugace sorriso ai suoi compagni con la sua più veloce e dinamico e come nella più macchinetta e i suoi capelli da studente degli bella scena di “Ritorno al futuro”, Edison anni settanta, avrebbe preso la maglietta e sta intrecciando la propria carriera con la incominciato a giocare. Ma Napoli non è così storia del Napoli. Tecnicamente era quello semplice da vivere. Nella realtà quotidiana è che serviva, eticamente è quello in cui tutto un grigio, ma, nel calcio, a Napoli, non speravamo: un giovane forte, una forza della esistono mezzi termini: o ti amano o ti odiano. natura che in area di rigore faccia la voce Per il momento stiamo imparando ad amarti grossa e che corra leggero come un alito di e crediamo fortemente affinché non sia una vento per provare nuovamente quei brividi storia fugace.di Giovanni imperatrice

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Fiera dell’estetica Si volgerà i prossimi 6, 7 e 8 Novembre 2010 la Fiera dell’estetica presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, importante appuntamento dedicato al benessere. L’anno scorso i visitatori sono stati circa 35.000. Come ogni anno ci saranno prestigiosi espositori. Tra le innovazioni di quest’anno: il rilancio della tricologia e l’hairstyling.

La Redazione di Informare rivolge a Marianne Di Costanzo sincere congratulazioni per il conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II°. Da tutti noi l’augurio di intraprendere una carriera ricca di successi.


INFORMARE

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Cultura e Società

L’INIZIATIVA Devoluti 10.000 euro alla Casa del Bambino diretta dai frati Comboniani. Ma l’Amministrazione di Verona è assente.

Saviano alla Gran Guardia per raccontare Castel Volturno

Dinanzi ad un pubblico rigorosamente del Nord, presso il Palazzo della Gran Guardia di Verona, Saviano parla di Castel Volturno, e della missione dei frati Comboniani. Il ricavato della serata, circa 10.000 euro, è stato devoluto alla “Casa del Bambino” di Castel Volturno. La comunità dei Missionari Comboniani di Castel Volturno è presente sul Litorale Domitio da quindici anni impegnandosi nella tutela dei diritti degli immigrati. Nel Giugno del 2004 nasce appunto la “Casa del Bambino” che offre la possibilità a tutte le donne immigrate che non possono mantenere i loro figli di farli accudire. Quando Saviano entra, insieme a padre Zanotelli, viene accolto da un applauso incessante. Solo le poltrone riservate al Comune rimangono vuote. Per l’amministrazione c’è solo l’assessore Mario Rossi. Assenze clamorose poiché l’autore di Gomorra è cittadino onorario di Verona. Il racconto che il giornalista fa sulle vicende di Castel Volturno è una sorta di teatro civile intervallato da immagini e filmati. Si comincia dagli anni ‘60: «Era bellissima, con una immensa pineta sul mare». Un paradiso travolto dal «sogno delirante» che si tradusse «in 800mila metri quadrati di cemento armato, completamente abusivo». E col tempo diventa luogo di disperazione, dove persino la sabbia del litorale viene depredata dalle cosche, presto riempita da immigrati africani schiavizzati dall’alleanza tra mafia nigeriana e camorra». E in una situazione all’apparenza disperata, sottolinea Saviano, la presenza dei comboniani «ha del miracoloso “. Fa. Ru.

Ottobre piovono libri

Presentato il nuovo libro di Raffaele Sardo, “Al di là delle notte”

Saviano durante la narrazione alla Gran Guardia. Nel riquadro la Casa del Bambino

Discutere l’occupazione

L’Unione Europea ha allargato i confini, ma in certi ambiti si è ancora troppo ristretti nella mentalità. E’ il caso del fronte dell’occupazione e delle tematiche connesse con essa. La UE ha, infatti, aumentato enormemente la circolazione di idee, capitali, merci e persone all’interno dei propri confini tramite i trattati costituenti ed altri, come il caso di Schengen, ma in molti casi il problema occupazione è avvertito ancora come una tematica prettamente nazionale e non comunitaria. I giovani di Lettonia, Ungheria, Spagna, Inghilterra ed Italia hanno voluto superare queste vedute con una discussione internazionale tenutasi a Castel Di Sasso, provincia di Caserta, tra rappresentanze dei vari Paesi citati e sull’argomento: occupazione giovanile. Il coordinamento dell’iniziativa è stato assunto dall’associazione Giosef

(Giovani Senza Frontiere) Caserta ed ha portato anche alla redazione di un magazine in lingua inglese sulle risoluzioni conclusive delle attività. Il direttore Elio Romano, con la collaborazione di Mario Ambrosca, ha tenuto una workshop sull’editoria e l’occupazione giornalistica in Italia insieme al gruppo internazionale al termine del quale ha dichiarato: “E’ importante la circolazione di idee, persone e capitali culturali all’interno della comunità europea per un innalzamento del nostro sapere e della nostra formazione. Faccio un plauso agli organizzatori che sono riusciti ad organizzare una simile esperienza in Provincia di Caserta, augurandomi in ulteriori spunti di riflessione a livello internazionale sul nostro territorio con la partecipazione di giovani provenienti da tutti i Paesi UE o associati con essa”. maRia bisecco

san Felice a cancello. L’Associazione Melagrana, con il patrocinio del Comune di San Felice a Cancello (CE), in collaborazione con Edizioni Melagrana, Comunità per minori “Tetto Rosso”, Ass. “Amici della Melagrana – Circolo ARCI”, il periodico “Impronte sociali”, la Cooperativa sociale Koinè e il Presidio territoriale di Libera “Peppino Impastato”, ha organizzato durante il mese di Ottobre l’iniziativa “Ottobre piovono libri, i luoghi della lettura 2010”. L’iniziativa, tra le altre cose, prevede per il 28 Ottobre la presentazione del nuovo libro di Raffaele Sardo “Al di là della notte. Storie di vittime innocenti della criminalità” per Tullio Pironti Editore. Si tratta di un’opera basata sui ricordi dei familiari delle vittime innocenti che raccontano ferite mai dimenticate. Il libro ricostruisce storie che devono essere di esempio per le giovani generazioni perché questo non accada mai più. Persone che devono essere ricordate non solo per la loro tragica e assurda fine, ma per senso della memoria. Della loro e della nostra memoria. La ricostruzione sistematica delle vicende raccontate ci consegna un ritratto doloroso, che riapre fer-

La Mobilità Sostenibile obiettivo delle generazioni future La Provincia di Caserta ed il Club UNESCO hanno organizzato tre seminari formativi, uno all’ISSIS di Castel Volturno Nell’ambito del “DESS - Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014”, campagna mondiale proclamata dall’ONU e coordinata dall’UNESCO, allo scopo di diffondere valori, conoscenze, stili di vita orientati al rispetto del bene comune e delle risorse del pianeta, il Comitato Nazionale DESS, sotto l’egida della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ha dedicato l’anno 2010 al tema della Mobilità. L’Assessorato Grandi Opere della Provincia di Caserta ed il Club UNESCO Caserta hanno organizzato, nel quadro di tale iniziativa, tre seminari formativi dal titolo “Educare, Comunicare. Informare: La mobilità sostenibile obiettivo delle generazioni future” che si terranno in tre scuole superiori della Provincia di Caserta. In particolare all’ISIS di Castel Volturno, sabato 23 ottobre, al Liceo Scientifico Galileo Galilei di Piedimonte Matese, sabato 30 ottobre, ed infine all’Istituto Tecnico Trasporti e Logistica nel Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, sabato 6 novembre. Un incontro conclusivo si terrà nella sede della Provincia di Caserta, lunedì 8 novembre, alla presenza del Presidente della Provincia e dell’Assessore ai Trasporti della Regione Campania. Gli argomenti del seminario saranno: “Mobilità e Politiche del territorio a scala europea e nazionale”; “Le iniziative dell’UNESCO per la mobilità e il rispetto dell’ambiente”; “Le esperienze della mobilità sostenibile come il bike sharing e le piste ciclabile”. Tra l’altro, si parlerà di biciclette, ma non come attrezzo ludico-sportivo, bensì come mezzo di trasporto. Esistono paesi e città, anche in Italia, dove nonostante un clima più sfavorevole del nostro la bicicletta è il modo più naturale per spostarsi, e ciò rende questi posti più gradevoli e vivibili delle nostre città. Si sfateranno alcuni “falsi miti”, errate convinzioni e futili motivazioni che siamo soliti accampare nello scegliere l’auto piuttosto che la bicicletta. Si vedrà cosa dovrebbe fare una “buona politica” per favorire ed incentivare l’uso della bici per una mobilità davvero sostenibile. Si descriveranno le varie tipologie di piste ed infrastrutture ciclabili, per terminare con una panoramica sul “bike sharing”. Non mancheranno immagini e musica… perché la bici è allegria e libertà! aRch. alessandRo ciambRone, PResidente sezione castel VoltuRno e Vice PResidente club unesco caseRta. alessandRo.ciambRone@gmail.com

COSA UTILIZZA IL DJ X DIFFONDERE LA PROPRIA MUSICA??

L’evoluzione dal vinile al cd fino agli attuali supporti “hi tech”

Amici di informare, questa volta voglio parlare dell’evoluzione del supporto musicale usato dai dj’s per “suonare”. Il dj nasce essenzialmente con il “vinile” il famoso 33 giri ed i suoi direi “gloriosi ed intramontabili giradischi.

In questo numero parlerò del Vinile con alcuni cenni storici ed un po’ di “chicche” su come si crea un disco in Vinile. Il disco in vinile è stato il primo e più duraturo mezzo di riproduzione audio. La storia del disco in vinile ha inizio nel 1948: in quell’anno negli Stati Uniti viene introdotto per la prima volta, come evoluzione dei dischi esistenti in precedenza, costruiti con gommalacca. Il disco in vinile è sostanzialmente una piastra di forma circolare, su cui viene inciso un solco a spirale che riproduce il suono. Il materiale è stato scelto perchè fondamentalmente ha permesso di diminuire la dimensione del solco, così da poter passare dai 78 giri al minuto ai 33 del classico vinile. Questo ha permesso anche di aumentare la durata di ascolto: un normale vinile infatti permette di registrare per un massimo di circa 35 minuti a lato, nei normali LP (Long-Playing).Il disco in vinile ha bisogno naturalmente di un giradischi collegato ad un amplificatore per poter essere riprodotto.Tutti i giradischi supportano più di una velocità di rotazione, che può essere selezionata a seconda del tipo di vinile che vogliamo ascoltare. Nei primi anni 50 si ha l’avvento del 45 giri, che ha lo scopo di diffondere i singoli di durata minore rispetto al 33 giri, nato un paio di anni prima grazie alla Columbia Records. Per quanto riguarda la realizzazione e la duplicazione del vinile parlaimo della tecnica dello stampaggio a caldo del disco: Il vinile deve essere posto tra due matrici metalliche che poi verranno chiuse a pressione. Mediante questo sistema si riescono a produrre oltre 10.000 esemplari al giorno. Le due matrici metalliche ricavate, che sono un vero e proprio stampo, grazie ad elevata pressione vengono chiuse sul supporto in vinile creando così il disco. Questa “stampa” o “master” è fatto in cera perché permette una registrazione più di qualità,

essendo la cera molto più malleabile del vinile. Da quest’ultimo si ricavano poi le placche in metallo che fungeranno da stampo per la produzione in serie. La registrazione del master però, può avvenire anche grazie ad un supporto magnetico cioè un nastro. Questo sistema rende possibile la modifica del registrato, non permessa dal supporto in cera. Una volta ottenuta la desiderata elaborazione del nastro magnetico si procede con la creazione del Master Disk su supporto acetato grazie

all’impiego di un bulino (sottile scalpello dalla punta in acciaio) che incide a spirale dal bordo esterno fino al centro del disco stesso. Anche in questo caso si procede poi alla creazione delle matrici per la produzione di altri supporti. Per concludere…sarà anche passato di moda, sarà ormai superato dalle tecnologie moderne, ma il suono del vinile è unico ed irripetibile! Ancora oggi, prendendo come giudice solo l’orecchio, tra gli audiofili c’è discordanza di opinioni sull’effettiva superiorità dei sistemi digitali.In impianti ad altissimo livello il vinile è considerato superiore al CD sia per il dettaglio sonoro, sia per la ricostruzione della scena musicale, a fronte però di un costo molto superiore a parità di qualità di riproduzione. Certo ci possono essere i fastidiosi crepitii,ma si manifestano solo quando il disco è rovinato o sporco o in caso di presenza di cariche elettrostatiche sulla superficie del disco.Ve lo posso garantire il disco sa regalare emozioni che cd, mp3,mp4 ed altri supporti non sapranno mai “donarci”. FRancesco Raimondo

ite mai chiuse e che ha suscitato nei familiari delle vittime sdegno, angoscia, paura, pianto. Ogni vittima qui non è più solo un nome, ma vive con la sua storia. Parlare di loro, dei loro affetti, significa rimetterle al posto giusto, nello scrigno delle cose più preziose. Dove meritano di stare, senza distinzione alcuna. Raffaele Sardo (Nella foto insieme a Tommaso Morlando in occasione di un incontro con giovani dell’associazione libera presso le terre di Don Diana), giornalista freelance, laureato in Scienze della comunicazione,

ha cinquantatré anni. Vive e lavora nell’agro aversano, dove collabora con il quotidiano «la Repubblica». Come scrittore, ha pubblicato: Nogaro.Un Vescovo di frontiera (Alfredo Guida Editore, 1997); È marzo, la primavera sta per arrivare. Don Peppino Diana ucciso per amore del suo popolo (Edizioni Università per la legalità e lo sviluppo di Casal di Principe, 2004); La Bestia. Camorra. Storie di delitti, vittime e complici (Edizioni Melampo, 2008). Nel 2002 ha curato, tra l’altro, la pubblicazione del volume nell’inferno della Domiziana. “Volontari a Castelvolturno tra le nuove schiave per dare speranza e dignità alle persone”, edito dall’ Associazione di volontariato «Jerry Essan Masslo». la Redazione

25 di anni di fede e amore

Lo scorso 24 settembre è stata celebrata la Santa Messa per il 25° Anniversario di matrimonio di Antonio Capasso e Carmela Erpetico, coniugi da molti anni attivi sul territorio di Castel Volturno nel campo del volontariato. Antonio è presidente dell’Associazione cattolica Il Risorto. La funzione è stata affidata a Sua Ecc.za Mons. Antonio Di Donna, Vescovo A. di Napoli e dai concelebranti Don Antimo Meles e Don Nicola Mazzella. La cerimonia si è svolta nella Parrocchia San Sossio Martire in Villa Literno (Ce). Sono pervenuti una pergamena di augurio, da parte di Sua Santità Benedetto XVI e un telegramma dal Cardinale Bertone Segretario di Stato di Sua Santità. A loro rivolgiamo i nostri auguri.

Libro del mese:

Noir Desir di Sacha Naspini Il sei ottobre è uscito il primo libro italiano dedicato ai Noir Désir. Confesso che me lo sarei tranquillamente perso se non l’avesse scritto Sacha Naspini, perché non so niente di questo gruppo musicale, forse sono troppo vecchio per loro. Sacha Naspini è un maremmano di Follonica, poco più che trentenne, ha pubbli-

www.officinavolturno.com

cato un sacco di romanzi e di racconti, ma i suoi lavori più significativi sono: L’ingrato (Effequ), I sassi (Il Foglio), Never alone (Voras), Cento per cento (Historica) e I Cariolanti (Elliot). Sarebbe uno sceneggiatore cinematografico perfetto, perché sa scrivere ogni tipo di storia e soprattutto cambia genere o stile da un libro all’altro. Tutto il contrario della maggior parte degli scrittori italiani, pigri a cambiare e adagiati su un determinato cliché. Sacha Naspini è talmente bravo da saper rendere interessante la storia di un gruppo rock anche per chi non ha mai ascoltato un

loro brano. La storia si sviluppa come un romanzo che racconta le vicissitudini e le canzoni di una mitica band giovanile. Il volume termina con uno struggente racconto parigino intitolato Des visages des figures che cita una canzone dei Noir Désir, ma anche Pietro Gobetti e Amedeo Modigliani, il tutto inserito in un’ambientazione onirico cimiteriale. goRdiano luPi - www.inFol.it/luPi

Sul sito www.informareonline.com è possibile leggere un’intervista a Sacha Naspini realizzata da Gordiano Lupi


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