Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno ”
Anno 7° - Numero
GA.SA
Agosto 2011 GA.SA
Federico Lesta
Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE)
Tel. 0823 18 75 291
LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO
edicola ga.sa
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Morlando: Scalzone perchè non mi denunci? > > > pag. II
La Galleria Giolì sotto sequestro
> > > pag. 2 Porto, la prima pietra politica è stata messa
> > > pag. 4 Testimoni di Legalità
> > > pag. 7 Gli eventi del Litorale, data per data
> > > pag. 3 Acquamarina, la Procura dispone il dissequestro
100 numeri, quasi 10 anni di vita: questi i numeri del nostro Informare. Non è mai cosa semplice superare un traguardo come questo, soprattutto se si considera che molti periodici, anche a livello nazionale, pur con sovvenzionamenti, spesso non riescono a durare tanto. Che dire, senza tanta strada, ma con l’entusiasmo di chi vuole ancora farne tanta, è d’obbligo fare un resoconto di questo lungo percorso. Impossibile, innanzi tutto, esimersi dai ringraziamenti di rito, che noi rivolgiamo con sincerità ai 3 direttori che in questi anni si sono avvicendati alla guida di Informare: Teresa Scalzone, Marco Martone e l’attuale Elio Romano. Ringraziamo, inoltre, i ragazzi dell’associazione che con tanto entusiasmo ci danno ausilio e supporto. Ringraziamo, inoltre, i tanti redattori, professionisti e non, che hanno collaborato in questi anni conferendo a questo periodico lo spessore informativo che i nostri lettori ci accreditano. Da quasi due lustri Informare è uno strumento di informazione ad assoluto servizio della cittadinanza. Abbiamo la presunzione di credere che questa iniziativa editoriale abbia contribuito, nel bene e nel male, a dar vita a ad un confronto dialettico in ordine alle tante tematiche sociali, politiche e loro contributi, unitamente ai conferimenti personali dei soci fondatori, che questa realtà editoriale continua ad andare avanti. Difatti Informare non ha mai usufruito di un solo euro pubblico. Vogliamo inoltre segnalare il merito, sempre con grande umiltà, di non aver mai dovuto fare una smentita in ordine ai contenuti pubblicati, sintomo di un lavoro certosino sopratutto nell’accertamento dei fatti. Eccoci qua dunque. Con l’animo sereno di chi ha compiuto un cammino colmo di esperienze positive, guardiamo al domani con la convinzione di voler continuare a fare il nostro meglio perché Informare rimanga sempre il mezzo attraverso il quale questo territorio si interroga e si confronta sui temi di attualità. Abbiamo commesso qualche errore, e qualche altro ne commetteremo, ma sempre con la buona fede di chi, operando nel sociale, non ha altro intento se non quello di
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La Redazione di Informare
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INFORMARE
Attualità
operazione molecola
La Galleria Giolì sotto sequestro, un software rileva i presunti illeciti
L’ipermercato pare sia stato creato per riciclare proventi illeciti di altre attività
La grande Galleria Commerciale Giolì, inaugurata circa un anno fa all’indomani dell’elezioni amministrative, e dislocata nella vasta area prospiciente Pinetamare, è stata sottoposta a sequestro. Attenzione! Sgomberiamo subito il campo da un equivoco che si sta diffondendo tra l’opinione pubblica e che ingenera false convinzioni. L’ipermercato è ancora aperto e funzionante. Ciò che è stato sequestrato è la società, intestata alla famiglia Diana, che gestiva il supermercato. Nello specifico, la Guardia di finanza ha sequestrato l’intero capitale socia-
I Magistrati bloccano i conti, milioni di euro “congelati”
le del centro commerciale facente capo alla famiglia, 25 quote sociali per circa 50 milioni di euro, e non la struttura in sé. Quest’ultima è stata affidata a tre custodi giudiziari, i quali successivamente passeranno ogni competenza ad un curatore nominato dall’Autorità Giudiziaria competente. Ciò premesso, dalle indagini condotte dalla DDA di Napoli, e coordinate dall’aggiunto procuratore Federico Cafiero de Raho, l’ipermercato era sotto il controllo di Tammaro Diana, esponente in ascesa della cosca dei Casalesi, già sottoposto a custodia cautelare nell’ambito dell’indagine Normandia 2. Sembrerebbe, invero, che tutti i beni nella
INFORMARE Registrazione c/o il Tribunale di S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007 ---------------------------------------------Periodico edito dall’Associazione Culturale e Politica Centro Studi Officina Volturno. Sede legale: P.zza delle Feste7 Castel Volturno (CE) Presidente: Tommaso Morlando *** Direttore responsabile: Elio Romano *** Responsabile amministrativo: Antonio Lavadera Lubrano *** Responsabile Area Legale: Avv. Fabio Russo *** Vignettista: Antonio La Fata Grafica: Domenico Ciccarelli di Bizmaker Fotografo ufficiale: Antonio Ocone di Fotogram Collaboratori: Gennaro Versi, Fabio Paradisone e Silvio Trocchia La tua posta va indirizzata a: INFORMARE P.zza Delle Feste 7/8 Pinetamare 81030 Castel Volturno (CE) email:
informare@officinavolturno.com Tel/Fax 081-5097039 www.officinavolturno.com chiuso il : 30/07/2011 Numero Copie : 4000 Stampa: LITERSTAMPA Corso Umberto I, 297 81039 Villa Literno (CE) Tel. 081/8928482
disponibilità del Diana, e del suo nucleo familiare, erano detenuti senza alcuna giustificazione lecita alla luce dei redditi dichiarati. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un software avanzatissimo utilizzato dagli organi inquirenti, denominato “Molecola” (da qui il nome dell’operazione) che, incrociando dati relativi a conti bancari, intestazioni di attività, passaggi di proprietà e quant’altro, è riuscito a smascherare l’impero economico della famiglia Diana e dei quattro prestanome scovati.
l'intervista
Il testo integrale della lettera al Presidente della Repubblica
«Preg.mo Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano p.c. Presidente della Camera On. Gianfranco Fini Castel Volturno, lì 19 Luglio 2011
e soprattutto che vengano tutelati i posti di lavoro delle tante persone che lavorano nella struttura. •
Il gestore rivendica chiarezza
Acquamarina, la Procura dispone il dissequestro
Lo scorso 21 dicembre 2010 gli organi di stampa hanno pubblicizzato il sequestro della struttura commerciale Acquamarina, ubicata in località Ischitella, per ipotetiche irregolarità sanitarie riscontrate. Nello specifico è accaduto che i veterinari dell’ASL, a seguito di sopralluogo, avevano richiesto alla competente Procura il sequestro dell’impianto riferendo che ivi erano stati rinvenuti frutti di mare morti. L’indagine è stata affidata al dr. Donato Ceglie. A distanza di 5 mesi la struttura è stata dissequestrata. Pertanto, a seguito di quanto accaduto, abbiamo ritenuto giusto dare voce ad uno dei responsabili dell’esercizio commerciale, il sig. C.L., il quale, andando oltre le dicerie, ci ha chiarito i termini esatti della vicenda. Quali sono stati i veri motivi della chiusura? «Dunque, quando i veterinari dell’ASL hanno effettuato il sopralluogo presso la nostra struttura lo scorso 21 Dicembre, hanno riscontrato semplicemente che un quantitativo di frutti di mare era stato sistemato in una vasca autorizzata per l’allevamento dei pesci e non per la depurazione dei frutti di mare. Quindi parliamo di una contestazione senza dubbio molto più lieve di quanto pubblicizzato sugli organi di stampa dove si è parlato di pesci morti. Ritengo che il sequestro sia stato eccessivo». Eccessivo? Perché? «Ritengo che sarebbe stato più opportuno disporre un vincolo sanitario sui frutti di mare per sottoporle ad opportune analisi. Difatti, a seguito di indagini condotte dagli organi inquirenti, sono
Inchieste in Comune, Officina Volturno scrive a Napolitano
illecite. In attesa che le indagini facciano il loro corso, non possiamo in questo momento che limitarci a sperare che venga salvaguardato l’indotto economico del quale beneficia il territorio
Il capitale sociale sottoposto a sequestro, i locali rimangono aperti ed affidati ai custodi giudiziari In altra parole l’ipotesi della Procura partenopea è che l’ipermercato sia stato creato grazie al riciclaggio di soldi provento di attività
le istituzioni intervengano
state effettuate le analisi presso l’istituto zoo profilattico di Portici dalle quali è emerso che ne le acque ne i frutti di mare presentavano alcun problema sanitario. In altri termini è emerso che non era stata posta in essere alcuna irregolarità. I frutti di mare del resto erano vivi e vitali. Ma ciò poteva essere accertato senza chiudere l’attività. In altre parole è stato accertato che nessuna condotta idonea a cagionare pericolo per la pubblica salute è stata posta in essere». Avete dovuto fare qualche intervento di adeguamento degli impianti? «Nessun intervento strutturale è stato fatto in ordine alle vasche perché non ce n’era bisogno. È stato restituito tutto com’era il 21 dicembre scorso.» Quanto vi ha danneggiato questa vicenda? «Tantissimo. Abbiamo avuto un danno d’immagine ed economico non indifferente. Siamo stati costretti a gettare grandi quantità di merce.» Adesso però l’attività è ripresa a pieno ritmo? «Certo. Fortunatamente siamo riusciti negli anni a crearci un buon giro di clienti di fiducia, i quali conoscono il nostro modo di lavorare il prodotto in modo da garantire sempre grande qualità dei frutti di mare. Oggi il peggio è passato.» Dopo quanto è accaduto avete delle recriminazioni da fare verso qualcuno? Pensate di essere stati vittima di un dispetto? «Per il momento non voglio parlare perché non ho alcuna certezza al riguardo.» • fabio russo
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Preg.mo Presidente Napoletano, mi rivolgo a Lei perché venga a conoscenza di una questione che non è più tollerabile e merita la Sua attenzione, vista l’incondizionata fiducia che Il presidente della Repubblica riponiamo nelle Istituzioni. Giorgio Napolitano Dateci una mano, il silenzio uccide!!! Un comune come Castel Volturno, i cui vertici amministrativi sono stati colpiti da un’ordinanza della DDA di Napoli, la quale chiama in causa anche il sindaco del PDL Antonio Scalzone, nei confronti della quale pende addirittura l’ipotesi di reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Si resta basiti che di fronte ad intercettazioni e richieste d’arresto, con il sospetto che sussistano concussioni malavitose che riguardano sindaco, assessori, consiglieri e dipendenti… costoro continuino a governare e gestire la cosa pubblica di una città come Castel Volturno, interessata da centinaia di milioni d’investimenti per le bonifiche. Già in passato sempre lo stesso sindaco subì un provvedimento di scioglimento per infiltrazione camorristica. Lo STATO viene a Castel Volturno, rappresentato dal sottosegretario agli interni Mantovani, per una meritoria iniziativa delle associazioni antiracket fatta dai commercianti locali. La manifestazione, importantissima sotto l’aspetto della legalità, vede il sindaco della città relegato tra il pubblico, e la massima autorità della città non solo non porta il saluto della comunità locale, ma nemmeno interviene sull’iniziativa. Forte imbarazzo, visto che al tavolo della presidenza era seduto il capo della DDA di Napoli, Cafiero De Raho, cioè il magistrato che coordina l’indagine anche a carico del sindaco Scalzone. Eppure nessuno si è indignato… nessuno ha compreso che in quel momento era tutta la città che veniva mortificata, visto che il sindaco è la sua massima espressione. Esuli da noi ogni forma di polemica sterile, ma ci chiediamo come sia possibile per noi semplici cittadini, contrastare tutto ciò e dire ai giovani che frequentano la nostra associazione di continuare a credere nelle istituzioni e nella legalità? Nella speranza di ricevere un Suo gentile riscontro, colgo l’occasione per distintamente salutarLa. Il Presidente Tommaso Morlando».•
Imprese e Camorra, avvocati e magistrati a confronto Imprenditori tra vittime e complici di attività illecite
Gli avvocati sammaritani si sono riuniti lo scorso 8 Luglio presso l’aulario della SUN di S.Maria C.V., in occasione di un importante convegno organizzato dalla locale Camera Penale, presieduta dall’avv. Alessandro Diana. L’incontro, coordinato dall’avv. Gennaro Iannotti della Camera Penale, finalizzato all’adempimento degli obblighi di formazione della classe forense dell’Ordine di SMCV, era dedicato al tema “Il Rischio Penale dell’impresa”. Presenti il dr. Raffaello Magi, Presidente della Prima sezione penale del Tribunale di SMCV, già noto per essere stato il giudice estensore del famoso processo Spartacus, il dr. Marco Del Gaudio, Sostituto Procuratore della Repubblica presso la DDA di Napoli, l’avv. Giuseppe Garofalo, esimio e storico rappresentante della classe forense casertana. Moderatore l’avv. Alfonso Quarto, consigliere dell’Ordine degli avvocati di SMCV. Il dibattito si è incentrato sul ruolo che le imprese e gli imprenditori assumono nell’ambito dei processi di camorra, sempre in bilico tra la figura di vittima o di concorrente esterno nel reato di associazione di stampo camorristico. Le recenti indagini della DDA di Napoli, in particolare, hanno disvelato una realtà in cui l’imprenditore da persona offesa, che subisce le richieste estorsive, si sia trasformato, in molti casi, in complice delle organizzazioni di matrice camorristica. A tratti con toni accesi i presenti hanno
evidenziato le loro diverse visioni. Garofalo ha sottolineato la facilità con cui gli organi inquirenti chiedano l’adozione di provvedimenti (misure di prevenzione o cautelari) che privano della disponibilità delle loro aziende gli imprenditori considerati in odor di camorra, senza valutare con la dovuta attenzione gli effetti che si producono sulle imprese, spesso costrette a dichiarare fallimento in attesa che le indagini facciano il loro corso ed accertino le loro eventuali responsabilità. Magi, invece, ha evidenziato che spesso il sequestro di un’azienda, intestata a soggetto indagato per il reato di cui all’art. 416 bis, oppure al quale viene contestato il noto art. 7 della legge 203/91, aggravante che punisce il cosiddetto metodo mafioso, ed il successivo affidamento delle stesse a curatori giudiziari è un atto necessario per garantire la liceità e la trasparenza dell’attività imprenditoriale svolta. Del Gaudio ha voluto invece sottolineare come gli imprenditori si attivino soltanto quando vengono denunciati, laddove sarebbe auspicabile che essi al cospetto di condotte estorsive denunciassero tali episodi contribuendo all’arresto dei loro aguzzini. Purtroppo, in una terra come la nostra, dove si può morire anche per aver detto no alla camorra, non sempre l’imprenditore ha il coraggio di farsi parte diligente e raccontare la sua storia agli organi inquirenti. La drammatica scomparsa di Mimmo Noviello, in tal senso, è simbolica. avv. fabio russo
Attualità
INFORMARE
4 agosto castel volturno
• Cena sociale Rifiuti zero Per dimostrare che con pratiche virtuose di riduzione a monte dei rifiuti, riduciamo al minimo il nostro impatto sull’ambiente. Giovedì 4 agosto Presso “La Casa del Bambino” via Domitiana 561 km 34,300 alle ore 19:00 si terrà la proiezione del video “Genuino clandestino” della rete Ragnatela (nella sala centrale) e a seguire musica dal vivo con i “Sud Eloquentia” con Lello Traisci. Seguirà cena sociale con menù sostenibile preparato con prodotti coltivati in loco. Partecipando a questa serata e con un contributo volontario si potrà sostenere il progetto “GREEN HOPE -Orto esistenziale" per poter realizzare un’impianto di irrigazione a goccia per un utilizzo consapevole della risorsa acqua. Organizzatore: Comitato Green Hope Castel Volturno. •
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GLI EVENTI DEL LITORALE DATA PER DATA dal 6 al 7 agosto baia domizia
• Beach Tennis Campania Si terrà a Baia Domizia Sud, presso il Murena Lido Sport, l'ultima tappa del torneo federale di Beach Tennis Campania organizzato con la Federazione Italiana Tennis ed il Max Beach Tennis. La manifestazione è alla sua prima assoluta sul litorale domitio casertano e rappresenta uno degli sport estivi più in crescita negli ultimi anni. L'evento si svolgerà nelle date del 6 e 7 agosto, per info ed iscrizioni info@beachtenniscampania.com oppure telefonando ai numeri 380.3229223 (Nicola Esposito) - 340.9515676 (Marco Lubrano).
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10 agosto mondragone
Notte Bianca dell'Arte e Calici sotto le stelle Mondragone - Centro storico. Anche quest'anno sarà in scena l'evento di piazza Notte Bianca dell'Arte e Calici sotto le stelle organizzato dalla Pro loco di Mondragone per le strade del centro. La manifestazione vedrà l'allestimento di numerosi stand degustativi a base di prodotti enogastronomici locali. L'apertura serale del Museo Civico "Biagio Greco" e di altre strutture culturali completerà la kermesse.
Ciro Fontanella&Figli, la storia della carne
dal 9 al 15 agosto castel volturno
• Eventi vari Tutti gli avvenimenti, che si svolgeranno presso il PIAZZALE DEL GABBIANO a Pinetamare, sono organizzati dall’Associazione cattolica Santa Maria del mare in collaborazione con l’Associazione commercianti Pinetamare, che con grande ed ammirevole impegno stanno cercando di donare ai cittadini e ai turisti un’estate lieta e ricca di sorprese. I responsabili dell’associazione intendono avvisare la cittadinanza che personale autorizzato dal comitato organizzativo passerà, nei giorni 06/07 Agosto dalle 17 alle 20, per effettuare la raccolta dei fondi necessari allo svolgimento del programma previsto. Per qualsiasi offerta sarà rilasciata regolare ricevuta. Gli organizzatori ringraziamo sentitamente tutti coloro che con un piccolo contributo contribuiranno allo svolgimento degli eventi organizzati. • Martedì 9 Agosto Gianluca Manzieri in piazzetta delle Feste • Giovedì 11 Agosto Rivivial 70’ 80’ - “Equipe” di Susy Savarese • Venerdì 12 Agosto Arena Medina - Cover Band “Pino Daniele” • Sabato 13 Agosto Radio Freccia - Cover Band “Luciano Ligabue” • Domenica 14 Agosto VR Band - Cover Band “Vasco Rossi” • Lunedì 15 Agosto Gianni Mobilya Tammauriata Band
Una impresa passata di mano in mano, di generazione in generazione all'interno della famiglia Fontanella di Giugliano crescendo sempre più, fino a divenire leader del settore delle carni con contatti in mezza Europa ed un centro di allevamento nel Nord Italia. Forse è uno dei pochi casi di crescita industriale all'incontrario, ovvero quando i potentati italiani elemosinavano investimenti privati al Mezzogiorno i Fontanella andavano al Nord a caccia di nuovi orizzonti per ampliare sempre più l'azienda di famiglia. Andiamo con ordine. La Ciro Fontanella e Figli, azienda di Giugliano, nasce oltre un secolo fa con la beccheria di nonno Vincenzo, conosciuto in tutto il territorio per l'arte della macellazione, additato come professore e consigliato persino dai medici per i pazienti particolarmente debilitati. I posteri potrebbero dire “è nato un mito”, ma da quelle umili
Cento anni di passione e di impresa in tutta Italia
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dal 30 luglio al 2 ottobre - cellole
Mostra delle macchine funzionanti tratte dai codici di Leonardo da Vinci. La mostra organizzata in collaborazione con Consorzio Turistico Balneare di Baia Domizia, associazione culturale MITREO, Pro loco Cellole e Pro loco Amici del Volturno con il patrocinio del Comune di Cellole Assessorato alla Cultura aprirà al pubblico le macchine funzionanti tratte dai Codici di Leonardo Da Vinci. L'evento sarà aperto al pubblico dal 30 luglio al 2 ottobre 2011 dal giovedì alla domenica dalle ore 18:00 alle ore 24:00. Tra le opere note sono presenti l'Aliante, il Martello A Camme, la Vite aerea, l'ingranaggio elicoidale. Sul fronte degli studi sull'anatomia saranno mostrati lo studio sul feto umano, sulla dissezione della calotta cranica e tanti altri. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.macchinedileonardo.com
origini e dalla mentalità imprenditoriale delle successive generazioni si arrivò in pieno boom economico ad aprire settori collaterali come quello della distribuzione di alimentari e di carni, in cui molteplici membri della famiglia si cimentarono. Ciro in quel periodo continuò a seguire la filiera della macellazione fino alle origini, in quei giovani capi provenienti dall'estero in Italia per poi essere macellati e giungere nella grande e media distribuzione nazionale. Era la fine degli anni Settanta quando Ciro apre uno spaccio carni di 260mq destinato alla distribuzione dei prodotti macellati in tutta la Campania, raggiungendo la leadership nel settore ed ingrandendosi di anno in anno fino a dover nuovamente ampliare le strutture agli odierni 2500mq. Nel 2005 la ditta cresce ancora con l'apertura di un allevamento nel Friuli Venezia Giulia per intercettare direttamente i migliori capi, cu-
stodirli e poi fornirli ai propri clienti affezionati. Subito dopo venne l'impianto di macellazione a livello industriale in Veneto ed i Fontanella assunsero un nuovo ruolo nel panorama carni italiano. Ora l'impresa di famiglia vede due poli nella Penisola: il Nord con l'allevamento, la macellazione e la distribuzione presso la grande distribuzione; e la sede storica di Giugliano, dove vengono forniti i medi e piccoli imprenditori con investimenti nella rivalutazione di prodotti tipici. Il tutto rimanendo sempre in contatto con le esigenze del territorio ed i suoi cambiamenti umorali, tenendo duro in periodi di vacche magre, mai espressione sarebbe stata più adeguata, come quello attuale e assicurando la sopravvivenza ai molti nuclei familiari operanti nelle strutture della Ciro Fontanella & Figli.•
la seconda a livello nazionale per numero di giovani rispetto agli iscritti e prima in tutto il Mezzogiorno per l’attivismo manifestato, cosa recentemente acclarata durante un meeting nazionale. I giovani aderiscono e riescono a trovare stimolo coniugando il buon cibo con la musica e l’aria aperta, venendo favoriti da apposite politiche in grado di agevolare l’adesione dei giovani e di stimolarli a tutti i livelli, anche quello internazionale grazie al circuito Youth Food Movement. Gli stessi giovani, guidati dal responsabile Walter Viglianti, nel loro
Slow Food Massico e Roccamonfina rappresenta una realtà viva e dinamica a cui continuano ad associarsi persone di ogni età per un nuovo modo di intendere il cibo ed anche l’ambiente
associazioni in crescita
Slow Food Massico e Roccamonfina Un nuovo modo di intendere il cibo emerge tra giovani ed adulti Avessero detto Socrate, Aristotele e Platone “ne parliamo dopo pranzo”, forse al giorno d’oggi l’Occidente avrebbe una maggiore considerazione “culturale” del cibo. Invece, bisogna investire per capire cosa sono i prodotti agricoli, la loro funzione e la loro capacità culturale specialmente nelle zone ove il settore primario è conosciuto come sinonimo di degrado, ignoranza e scarso reddito. E’ in questo clima di rivincita culturale e di rinascita dal basso che mette radici in Campania l’associazione Slow Food – Condotta Massico e Roccamonfina, una delle più attive in Regione e che dopo appena un paio di anni di attività conta un estensione pari a quasi la metà della Provincia di Caserta. Le attività svolte e promosse sono innumerevoli, si va dall’Orto in Condotta realizzato per le scuole al fine di educare gli studenti ad una maggiore consapevolezza alimentare ai Ma-
ster Of Food in cui gli adulti assistono a lezioni monotematiche su particolari prodotti (come le birre artigianali del casertano) o piatti tipici, le loro preparazioni, le proprietà organolettiche ed i possibili abbinamenti. Non dimentichiamoci delle attività svolte a presidio di particolari produzioni agro-alimentari come il Conciato Romano, antichissimo formaggio originario dell’area di Castel Di Sasso (CE) i cui primi “disciplinari” si incontrano nell’archeologia preromana come usanza dei Sanniti e successivamente dei Romani, che lo usavano durante le campagne armate in mezzo mondo. Caratteristica di questo formaggio è la fermentazione in ambiente anaerobico e la preparazione a base di erbe aromatiche territoriali, vino, aceto ed olio. Oggigiorno è in via di estinzione; solo produttore al mondo lo realizza, sebbene molti altri formaggi sulla via Latina (strada antecedente l’Appia Antica) se
ne ritrovino molte varianti simili come a San Pietro Infine, Conca Campania, Roccaromana e Caiazzo in Provincia di Caserta ed alcuni comuni a ridosso della Campania in Provincia di Foggia. Il contesto multiculturale in cui opera la Condotta guidata dal fiduciario Giuseppe Orefice è stato oggetto di grande apprensione nell’ambito progettuale delle iniziative. Difficile mettere insieme gli interessi dei produttori con quelli dei ristoratori, consumatori consapevoli e gourmet, ma proprio questa eterogeneità di fondo ha arricchito gli oltre sessanta aderenti sul piano culturale ed organizzativo sebbene ci sia ancora da lavorare sul contesto territoriale. Inoltre, grazie alle iniziative poste in essere sul versante giovani si è riusciti là dove molti altri circoli in Italia non sono riusciti: nella creazione di un gruppo giovani vivo e proficuo. La Condotta Massico – Roccamonfina è divenuta
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spirito di iniziativa sono riusciti a creare un fondo apposito per agevolare la partecipazione di loro coetanei a manifestazioni nazionali o di circolo, oltreché premiare il merito di chi partecipa anche senza essere iscritto con un programma “Socio Honoris Causa”. Elio Romano•
Attualità
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L'
amministrazione comunale di Castel Volturno, durante la manifestazione per la presentazione del nuovo porto di Pinetamare, ha invitato Provincia e Regione (accordo di programma) per dare visibilità ad un iniziativa certamente importante ed utile, per un territorio in agonia. Purtroppo, il peccato originale che pervade i “berluscones” locali è: l’arroganza. Un arroganza, ingiustificata, spesso volgare e minacciosa di chi a chiacchiere predica legalità e trasparenza. Per rispetto ai lettori è giusto riportare anche il pessimo comportamento tenuto da alcuni esponenti dell’amministrazione, verso dei giovani del PD, che in modo democratico facevano volantinaggio in un assise pubblica e sorvoliamo sul linguaggio usato. Tra le altre cose, non si comprendeva la presenza del senatore Giuliano (responsabile provinciale PDL) ad un incontro certamente non partitico. Non si comprendeva perché al tavolo della presidenza erano assenti gli imprenditori e realizzatori del progetto di finanza. Si è parlato di 7/8 posti di lavoro a posto barca (saranno oltre 1200) che significano circa 10.000 posti di lavoro (diretti ed indotto) che risolverebbero i problemi di tutta la Provincia. Rispetto
Porto, la prima pietra politica è stata messa L’Amministrazione tiene banco all’Holiday Inn
Porto/2. Polemica Pd-Scalzone La nota dei democratici all’indomani dell’evento
Riportiamo una nota presentata dal Pd all’evento. «Dalla manifestazione organizzata dal sindaco Scalzone&C. sulla presentazione del Porto di Pinetamare, ci aspettavamo, conoscendo i soggetti, la solita “aria fritta”, nulla di convincente in sostanza. In questo convegno sono andati oltre ogni aspettativa! Interventi. La parola per prima l'ha presa la moderatrice, Eleonora Castaldi. Parola al Sindaco. Parla di evento storico, ringrazia i presenti, su tutti il Presidente della Provincia Zinzi, e in circa 15 minuti parla di tutto, ma non del progetto del Porto. Sottolinea come l'impegno del Ministro Maroni ha decimato la camorra e che si sta avviando finalmente, grazie a lui, il rilancio del territorio. Poi ha fatto un elenco dei problemi cronici e storici di Castel Volturno: senza tetto, terremotati, extracomunitari, camorra e spacciatori.
Ricorda, per attaccare le associazioni che offrono assistenza agli extracomunitari, i "milioni di euro spesi per arricchire chi predica la beneficenza e intende nel contempo distruggere questo territorio". Cede la parola all'assessore ai lavori pubblici, Sergio Luise, ringraziando prima però la famiglia Coppola che realizzerà il Porto. A questo punto fermiamoci un attimo. Allora, cosa vi aspettate da un assessore ai lavori pubblici che si presta ad illustrare pubblicamente il progetto di un porto? Beh, come minimo che faccia vedere il progetto, magari con delle slide, che ci dica i tempi di realizzazione, la tipologia di ormeggi, i percorsi pedonali, le attività commerciali e ricreative previste, il costo dell'opera, l'impatto ambientale, i collegamenti con le isole, la tipologia di utenza, il costo competitivo del futuro biglietto, ecc.. Nulla di tutto ciò, davvero». • (il resto su informare online)
a tali dati, chi si permette di fare anche la minima osservazione, se pur posta in modo costruttivo, viene tacciato di sfascismo e di essere contro il territorio. Noi continuiamo ad insistere, contro chi continua a non rispondere, che in queste assunzioni ci sia un metodo corretto e trasparente che vada a garantire i giovani, le maestranze e le imprese locali, dove prevalga la meritocrazia, la legalità e non la politica. Noi siamo convinti che il porto inizierà in autunno, se non ci saranno ulteriori inconvenienti, e abbiamo apprezzato il comportamento (distinto e distante) avuto dagli imprenditori Coppola nell’occasione. • la redazione
Il porto in numeri
1200 posti barca oltre 10000 posti occupazionali diretti ed indiretti collegamenti con le principali isole quasi 145 milioni di euro di investimento in Project Financing completamente a carico dei privati.
Porto/3. Le potenzialità del sistema portuale di Castel Volturno Ciambrone riflette sulle ricadute positive sul territorio e sulla Provincia di Caserta
Il primo problema che può comportare la realizzazione di un porto turistico di 1200 posti barca in un territorio che conta 40.000 abitanti effettivi che nel periodo estivo raggiunge picchi di 240.000 presenze, è quello della congestione urbana e veicolare, con tutte le conseguenze materiali e immateriali che ciò comporta sulla collettività locale, dalla vivibilità, all’incremento della produzione dei rifiuti, all’impatto ambientale e acustico. A tal riguardo l’Amministrazione Comunale ha previsto un “piano di recupero, di integrazione e di gestione del traffico veicolare a Pinetamare”. Sicuramente la creazione di nuovi posti di lavoro dovuti alla realizzazione e al management del porto, oltre alle creazioni di nuove imprese e servizi legati allo svago e alla ricettività turistico-alberghiera, permetterà di ridurre quei conflitti sociali, dovuti a una mancanza quasi totale di occupazione che inasprisce anche le relazioni fra i residenti e gli immigrati clandestini. Anche le attività commerciali delle
La struttura com’è e come sarà Come sarà
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Com’è
Come sarà Com’è
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Un modello 3d del futuro porto aree limitrofe saranno interessate, in considerazione del fatto che Castel Volturno assumerà una sempre maggiore caratterizzazione turistica. Il porto migliorerà il sistema infrastrutturale dei trasporti, anche da mare, che vede la Città ben collegata con le maggiori attrazioni turistiche, culturali e naturalistiche delle Province di Caserta, Napoli e della Campania. La vicina stazione ferroviaria del confinante Comune di Villa Literno consente il collegamento con Napoli (40 km) e Roma (160 km), che sono dotate di aeroporti internazionali. Caserta e Napoli sono raggiungibili tramite bus o percorsi su gomma. Napoli è anche collegata attraverso la stazione ferroviaria (linea circumflegrea) del limitrofo Comune di Giugliano in Campania. Sono in progetto numerose opere infrastrutturali che renderanno sempre di più la Città un polo di attrazione turistica, come: il porto fluviale sul Volturno; l’aeroporto internazionale di Grazzanise (a 10 km di distanza); la metropolitana regionale; e il metro del mare. Inoltre, sono stati realizzati grandi centri commerciali e complessi alberghieri come: il Tarì di Marcianise (mercato dell’oro); il Vulcano Buono e l’interporto di Nola (mercato dell’abbigliamento Made in Italy); e l’Holiday Inn Resort, adiacente al porto di Pinetamare, che con i suoi campi da golf a 18 buche, unici nel Sud Italia, attrae appassionati da tutto il mondo. Castel Volturno, grazie alla sua posizione geografica e alle sue infrastrutture di colle-
gamento, come il nuovo porto, potrebbe essere considerata come il punto focale di un Sistema Turistico Provinciale legato al sito Patrimonio Mondiale UNESCO del complesso architettonico e naturalistico di Caserta che include le più importanti rilevanze storiche e ambientali del territorio come i 33 musei provinciali e località, al momento non promosse, ma fortemente significative per il loro potenziale nel mercato del turismo culturale. L’aumento dei flussi di visitatori nella Provincia di Caserta contribuirebbe a delocalizzare i carichi antropici legati al turismo che attualmente si concentrano nelle due province di Napoli e Salerno che ricevono la quasi totalità dei turisti della Regione. In tal senso il Sistema Turistico casertano potrebbe inserirsi in un network da realizzarsi fra i cinque siti UNESCO campani proprio per ridistribuire più equamente flussi turistici e introiti economici fra le cinque province. Se si mettessero infatti a sistema, attraverso percorsi culturali tematici, i cinque siti Patrimonio Mondiale, distribuiti in 4 delle 5 province, potrebbe essere favorita una maggiore permanenza dei visitatori in località al momento poco conosciute e frequentate. Affinché il progetto del porto non resti isolato e renda benefici esclusivamente agli imprenditori privati che lo stanno realizzando, c’è bisogno che l’intera comunità castellana si riappropri delle matrici identitarie del territorio, ritorni ad essere legata alle proprie origini, riacquisti quel senso di appartenenza che rende i cittadini di un luogo fieri a partecipi alle scelte che delineano il proprio destino. Alle opere strutturali, bisogna integrare un insieme di valori immateriali quali sicurezza e fiducia, necessarie precondizioni per lo sviluppo e l’attrattività dei luoghi, che consentano di avviare un processo virtuoso di risanamento del sistema ambientale. architetto alessandro ciambrone
- presidente associazione albergatori e ristoratori litorale domitio; - vicepresidente club unesco caserta email: alessandro.ciambrone@gmail.com
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SerAmbiente vizi Speciali
Fogna Pinetamare, cosa succede?
Situazione insostenibile nella località, cittadini esasperati Le lamentele delle ultime settimane sono state continue: il mare di Pinetamare è una fogna a cielo aperto. Pannolini, carta igienica, cotton fioc e molto altro hanno “decorato” una parte del litorale. Se è vero che la Fogna di Pinetamare necessita di un adeguamento complessivo, non possono essere ascritte solo a quest’ultima le responsabilità di tutto l’inquinamento sotto costa. Sicuramente dovrebbero essere verificati eventuali scarichi abusivi che non arrivano in fogna e che, molto probabilmente, scaricano
direttamente a mare. Dovrebbero essere verificati i tratti di fognatura vicinissimi alla battigia e capire se ci sono eventuali troppo pieno. Inoltre, è importante ricordare il pessimo comportamento di alcuni diportisti che non solo non rispettano le distanze dalla costa, ma approfittano per le soste quasi a riva per scaricare i bagni delle barche direttamente a mare. Attualmente, infine, una delle priorità è quella di rendere operativo finalmente il Piano delle Aree Demaniali con la definizione anche delle spiagge libere…
Senza accusare specificamente nessuno, è un fatto che via del Mare (cioè il lungomare che collega il centro del Villaggio Coppola con Fontana Bleu) non è provvista di fogna, quindi, un ulteriore verifica dovrebbe essere condotta proprio durante i fine settimana presso quelle attività balneari che non rispettano leggi e norme e che, in alcuni casi, sono addirittura abusive. •
Foto: ammaliato.it
fogne, tommaso morlando ribatte: servono più controlli Non è possibile che a Pinetamare ben tre stazioni di monitoraggio forniscano dati eccellenti, mentre oggetti ben identificati e identificabili galleggiano liberamente durante i fine settimana. Attiviamoci per chiedere dei controlli durante i fine settimana. Comune, ASL, ARPAC, Provincia, Regione… A tutti! Dobbiamo scrivere a tutti! • Tommaso morlando
Controlli ai Regi Lagni
L’Arpac riattiva le centraline
La protezione ambientale in Provincia di Caserta ha segnato un ulteriore passo in avanti lo scorso mese di luglio, quando le forze aderenti al Protocollo di Salvaguardia ambientale si sono riunite nel Gruppo Tecnico di Coordinamento per fare il punto della situazione e programmare le prossime attività da effettuare. L'incontro, avvenuto presso la Prefettura di
Grazie al protocollo di salvaguardia ambientale migliora la depurazione sui canali borbonici Caserta il 19 luglio scorso, ha visto partecipare il Prefetto di Caserta Ezio Monaco ed i Procuratori della Repubblica dei Tribunali di Santa Maria Capua Vetere e di Napoli, rispettivamente Corrado Lembo e Giandomenico Lepore. Hanno preso parte al tavolo anche i sostituti procuratori presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Donato Ceglie
e Giuliana Giuliano, il Questore di Caserta Guido Longo, i rappresentanti dei Comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia, della Regione Campania, del compartimento marittimo di Napoli, dell'Arpac, dell'Asl di Caserta, il Custode giudiziario della Societa Hydrogest Campania (responsabile dei depuratori presenti sui Regi Lagni), il direttore del CIRA (Centro Aerospaziale) di Capua ed i docenti di alcune materie specifiche della Seconda Università di Napoli e dell'Università degli Studi Parthenope di Napoli. I sottoscrittori dell'accordo hanno manifestato all'unanimità la propria soddisfazione per i risultati conseguiti dallo scorso 25 gennaio, quando fu siglato il Protocollo, in tema di rilevamento e risanamento ambientale. Grazie ai mezzi tecnologici dispiegati è stato possibile eliminare in breve tempo importanti ambiti di contaminazione, testimoniato anche dai dati provenienti dallo stato di salute delle coste
casertane (crollano le aree vietate alla balneazione rispetto agli anni passati), ed ulteriori passi in avanti saranno effettuati nei prossimi tempi grazie alle sinergie tra Arpa Campania e Custode Giudiziario della Hydrogest Campania, che permetterà la riattivazione delle centraline di monitoraggio dei Regi Lagni dell'Arpac con un miglioramento nei tempi di risposta alle anomalie ambientali. Lo stesso Custode, poi, ha permesso la rifunzionalizzazione degli impianti e la messa in sicurezza delle vasche di contenimento dei fanghi con l'uso di tecniche di ossidazione ed un ulteriore miglioramento avverrà nel prossimo autunno con il completamento delle varie opere. L'Asl dal canto suo ha provveduto all'apertura del Registro tumori provinciale, che permetterà il controllo incrociato del fenomeno oncologico in Terra di Lavoro con le problematiche ambientali onde migliorare la risposta sanitaria e la bonifica di eventuali siti inquinanti. Le Procure, infine, hanno intessuto un rapporto di collaborazione interterritoriale sulla tematica ed è stata presentata nel corso della riunione una piattaforma informatica elaborata dal CIRA di Capua con fondi MIUR per migliorare la capacità di coordinamento giudiziario e la qualità delle indagini sul fronte ambientale. • el.rom.
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Balneabilità, la responsabilità finale è del Comune
I dati ARPAC non sono sufficienti, bisogna sempre verificare Qualcuno dirà: ma il Sindaco deve farsi ogni giorno 27 chilometri di costa? Sì, anche perché può usufruire dell’ausilio degli assessori, i dirigenti, l’ASL, la Polizia Municipale. Non si scherza con la salute delle persone. Le responsabilità del Comune in materia igienico–sanitaria sono enormi, ed in tal senso le leggi parlano chiaro e le pene sono severissime. Per la balneabilità (D.lgs. 116/2008) la legge sembra chiarissima. Art. 5. Competenze comunali 1. Sono di competenza comunale: a) la delimitazione, prima dell'inizio della stagione balneare, delle acque non adibite alla balneazione e delle acque di balneazione permanentemente vietate ricadenti nel proprio territorio, in conformita' a quanto stabilito dall'apposito provvedimento regionale; b) la delimitazione delle zone vietate alla balneazione qualora nel corso della stagione balneare si verifichi o una situazione inaspettata che ha, o potrebbe verosimilmente avere, un impatto negativo sulla qualita' delle acque di balneazione o sulla salute dei bagnanti; c) la revoca dei provvedimenti adottati sulla base delle disposizioni di cui alle lettere a) e b); d) l'apposizione, nelle zone interessate, in un'ubicazione facilmente accessibile nelle immediate vicinanze di ciascuna
acqua di balneazione, di segnaletica che indichi i divieti di balneazione di cui al comma 1, lettere c), e), ed f) dell'articolo 15; e) la segnalazione in un'ubicazione facilmente Castel Volturno invasa di bagnanti la domenica, non accadeva da anni
accessibile nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione, di previsioni di inquinamenti di breve durata di cui al comma 2, lettera c), dell'articolo 15. Art. 10. Misure di gestione in circostanze eccezionali 1. Le autorita' competenti (tra queste il Comune, ndr.) provvedono affinche' vengano adottate misure di gestione tempestive e adeguate qualora vengano a conoscenza di situazioni inaspettate che hanno, o potrebbero verosimilmente avere, un impatto negativo sulla qualita' delle acque di balneazione o sulla salute dei bagnanti. Tali misure includono l'informazione del pubblico e, se necessario, un divieto temporaneo di balneazione. • Chiara Zanichelli
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Ambiente
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Controllo ambientale: Provincia e Arpac uniti Randagismo, scoppia il caso a Pinetamare
Il know-how dell'agenzia regionale a disposizione dei tecnici di Viale Trieste Monitoraggio, controllo Un tratto dei Regi Lagni e sorveglianza del patrimonio ambientale in tutte le sue forme sono sempre stati l'oggetto sociale dell'Agenzia regionale per la Protezione dell'Ambiente della Campania, ora saranno cavalli di battaglia per il miglioramento della qualità della vita e per il recupero ambientale nella Provincia di Caserta grazie ad una convenzione siglata il 14 giugno ovvero i corsi d'acqua superficiali (ad esempio il fiume Garigliano ed il Volturno o i canali dei scorso. Il documento firmato congiuntamente dal Pre- Regi Lagni), la qualità dell'aria (le aree densasidente della Provincia di Caserta, l'onorevole mente popolate e densamente industrializzate Domenico Zinzi, e l'Arpa Campania, nella dell'agro casertano, marcianisano e aversano) veste del direttore generale avvocato Anto- e il settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urnio Episcopo, prevede attività di controllo e bani (STIR, discariche, impianti di trasferenza monitoraggio dei corpi idrici superficiali, la ca- ed altro). ratterizzazione delle emissioni in atmosfera e Soddisfazione e è stata espressa da parte del qualità dell'aria e di controllo degli impianti di presidente Zinzi in merito, che ha dichiarato: «Si tratta di un accordo molto importante, che gestione, trattamento e recupero rifiuti. La convenzione della durata di un anno, che si consentirà alla Provincia di poter fruire di un inquadra nell'ambito del piano annuale di attivi- supporto autorevole e di qualità quale quello tà dell'Agenzia, prevede l'impegno da parte del dell'Arpac. La tutela ambientale e la realizzaDipartimento provinciale di Caserta dell'Arpac zione delle bonifiche rappresentano le autenper tenere sotto controllo i maggiori fattori di tiche priorità della Provincia di Caserta, che preoccupazione ambientale in Terra di Lavoro intende ridare dignità a un territorio che per
troppi anni ha subito enormi scempi ambientali. Con questa sinergia con l'Arpac avremo la possibilità di un monitoraggio costante e puntuale della situazione ambientale dell'intera provincia di Caserta». La grande professionalità dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale, formalmente riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente, acquisita in anni di attività sul campo è un marchio di fabbrica importante, che rappresenta un punto di forza nella convenzione sottoscritta. La Provincia avrà accesso a tutto il know-how dell'Agenzia, così come a tutti i dati archiviati nel corso di questi anni e a tutte le informazioni relative ai siti inquinati, pubblici e privati, presenti in Terra di Lavoro. Dall'altro canto lo stesso Ente di Viale Trieste garantirà la massima collaborazione possibile al fine di consentire l'accesso ai siti oggetto di controllo da parte dei tecnici dell'Arpac. La maggiore sinergia e coordinamento interistituzionale sul territorio potrà migliorare l'efficienza e l'efficacia delle azioni disposte da ambo le parti, con una migliore gestione delle risorse disponibili e con una capacità di dare maggiori risposte alla popolazione casertana.•
Il Comune non ha soldi ed il territorio è invaso
Sempre più drammatica la situazione del territorio in riferimento al fenomeno del randagismo. Sono in esponenziale aumento i cani per le strade, i quali spesso rappresentano un pericolo per la pubblica incolumità, soprattutto per i bambini. A Castel Volturno purtroppo non esiste un canile comunale e quindi un servizio pubblico di accalappia cani. Se ne parla da tanto tempo, ma la situazione economica dell’ente sembra che non consentirebbe di far fronte a questa problematica sociale di grande rilievo. Proprio l’altra notte ci è stato segnalato che a Pinetamare un schiera di randagi ha sbranato alcuni cani di taglia più piccola. Molti cittadini, inoltre, ci riferiscono che un branco consistente di cani si aggira per la pineta, soprattutto in ore notturne, e tende ad aggredire gli uomini e loro cani. Immagini che si ripetono, e che questo giornale ha già testimoniato in molteplici occasioni. Il problema si amplifica durante l’estate, quando siamo costretti ad assistere al vergognoso fenomeno dei cani abbandonati, che vanno inevitabilmente ad alimentare questo esercito di bestie affamate. La colpa però non è loro. La loro condizione è il riflesso dell’incapacità delle istituzioni preposte, l’ASL di competenza in primis, ad organizzare servizi pubblici per controllare il randagismo in aderenza alla normativa vigente, che prevede una serie di adempimenti, quali l’apprestamento di idonee cure mediche ai cani ammalati presso appositi canili convenzionati, la microchippatura, la sterilizzazione e la loro rimessa in
libertà, che eliminerebbe il problema alla radice. Fortunatamente a Castel Volturno esiste il Rifugio San Francesco, gestito da un’ associazione privata onlus, che a titolo assolutamente gratuito si occupa di circa 500 cani. Sempre nell’ambito privato ricordiamo la Lega pro animali di Castel Volturno gestita dalla dottoressa Dorothea Friz che ormai da più di venti anni ha avviato un programma articolato in quattro principali punti per il controllo del randagismo, provvedendo tra l’altro alla sterilizzazione a titolo gratuito. Sono questi esempi privati che dovrebbero essere affiancati da un servizio pubblico efficiente e responsabile. • f.r.
spay day per la castrazione dei gatti
Il prossimo sarà a settembre, contribuisci all'evento su www.legaproanimale.com
Programmi di sviluPPo
Fotovoltaico su serra, il litorale domitio ci crede
Tra difficoltà burocratiche e milioni di euro investiti decine di ettari di impianti sono in progettazione
Emanuele D’Avino, geometra ventitrenne iscritto all’Ordine e studente di Ingegneria presso l’Università Federico II di Napoli. Si occupa di progettazione energetica e civile da anni, con esperienza accumulata nell’assistenza di società leader nel settore. E’ progettista architettonico della Ortoenergia s.r.l. cellole. Le serre fotovoltaiche non sono un concetto nuovo in ambito agricolo, già da decenni la loro applicazione è conosciuta nel Nord Europa dove la capitalizzazione delle imprese e l'alta formazione degli addetti ai lavori ha permesso la loro adozione. Ora però sono divenute la frontiera dell'investimento in Italia, complici incentivi governativi particolarmente generosi, ed anche in Campania, specialmente sul litorale domitio, se ne sono accorti. Terra di Lavoro in questo caso fa la parte del leone, grazie all'alta disponibilità di terreni ed alla sua tradizione agricola, e non si contano gli investimenti giunti negli ultimi due anni sul litorale domitio. Milioni di euro investiti per
l'acquisto o il nolo decennale dei suoli, la progettazione e la realizzazione di impianti da mezzo Mwh fino ad oltre sette Mwh (un buon impianto da un Mwh costa circa 3-4 milioni di euro). «Successivamente al referendum del 12 e 13 giugno il sistema di incentivi in vigore ha cambiato leggermente i connotati – ci dice il geometra Emanuele D'Avino, specialista del settore e progettista architettonico della Ortoenergia s.r.l., una delle società operanti nel settore – in quanto prima si premiava l'installazione al suolo dei pannelli, cosa che impediva la produzione agricola per almeno un ventennio (la vita media di un impianto, nda.), mentre ora, dopo una discussione a livello nazionale, si è preferito premiare l'applicazione su serra degli stessi con evidenti benefici occupazionali e produttivi». Gli investitori, infatti, sono obbligati dal sistema di incentivi GSE (Gestore Servizi Energetici) a produrre derrate agricole per ricevere il contributo del Quarto Conto Energia, cosa che contribuisce al mantenimento dei tassi occupazionali. Inoltre «non dimentichiamoci che questi impianti creano occupazione diretta
nella realizzazione delle strutture, aiutano ad aumentare le conoscenze nel settore e valorizzano un area marginale rispetto alle aree forti di sviluppo regionale. La produzione di energia di un impianto fotovoltaico della potenza nominale pari ad un Mwh, occupante la superficie di circa un ettaro, corrisponde al consumo medio annuale di circa 2100 famiglie e ciò eviterà l'emissione di una centrale termica equivalente a combustibili fossili» ci ricorda ancora D'Avino. Già diversi sono gli ettari di terreno ricoperti con serre fotovoltaiche sul litorale, ma nei prossimi mesi ci sarà il vero boom. L'attesa è dovuta al particolare iter burocratico a cui deve sottostare il via libera: trenta giorni per la Denuncia di inizio attività a livello comunale, quattro-cinque mesi a livello regionale (dove deve essere convocata una apposita
conferenza di servizio tra 37 Enti differenti, tra cui l'aeronautica militare), fino a tre mesi per ottenere la disponibilità di una cabina elettrica dalla Terna, società statale responsabile del sistema distributivo italiano; più il tempo al Genio Civile. Aggiungendo i tempo per la realizzazione passano fino a 18 mesi per iniziare a piantare qualcosa. Il cambiamento potrebbe, infine, rendere più competitiva l'agricoltura del litorale domitio
nel panorama nazionale. Fino a questo momento l'uso delle terre libere ha precluso il mercato dei “prodotti fuori stagione” ai contadini della zona mentre molte delle derrate coltivate nelle serre sono fortemente richieste dalla grande distribuzione. Il fotovoltaico potrebbe aver dato una nuova chance di profitti all'agricoltura nostrana, sia sul fronte energetico sia nel settore tradizionale. • el.rom.
L’energia elettrica potrebbe dare la scossa al settore agricolo in Terra di Lavoro
pannelli solari, per la cassazione incidono negativamente sul paesaggio
Per Cass. Pen. n. 19328/11 "l'installazione di pannelli solari è inequivocabilmente un intervento idoneo ad incidere negativamente sull'assetto paesaggistico e richiede l'autorizzazione dell'ente preposto alla tutela del vincolo. La necessità di tale autorizzazione è esplicitamente prevista dal D.P.R. n. 139/2010, il quale, nell'allegato 1, indica tra gli interventi soggetti ad autorizzazione semplificata i "pannelli solari, termici e fotovoltaici fino ad una superficie di 25 mq". La mancanza di autorizzazione è idonea a configurare il reato paesistico che ha natura di reato formale e di pericolo". Redazione
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Ser vizi speciali
24 luglio, una maratona per Varone a vent’anni dalla morte
sessa aurunca. 24 luglio 2011. Si corre la prima maratona della Legalità con l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Senato, oltre al plauso della Camera dei deputati. Questo avvenimento, una maratona fuori standard, voluta fortemente da un gruppo di associazioni del territorio, appartenenti di tutte all’area di Maiano di Sessa Aurunca, piccolo centro agricolo divenuto epicentro culturale di un nutrito gruppo di organizzazioni, è stata indetta per onorare i venti anni dalla morte di Alberto Varone, imprenditore e distributore di giornali locale, ucciso dalla Camorra (il Clan dei “Muzzoni”) per non aver voluto cedere ai loro ricatti. L’appello, lanciato nella primavera scorsa, è stato raccolto dalle massime organizzazioni in materia di sport e di atletica leggera. Tra questi il comitato Fidal (Federazione italiana di atletica leggera), che iscrive la manifestazione nel proprio circuito, attribuendo alla Maratona un ulteriore peso specifico importante. La partenza alle ore 9:30 è vivace. Giovani, di ogni razza e ceto sociale, iniziano la prova indossando magliette colorate di Libera e di molte altre associazioni. Genuino e legale l’evento si è svolto riempiendo le strade principali di Sessa Aurunca di
allegria e voglia di vivere. Sotto il profilo puramente agonistico solo i più esperti sono riusciti ad affrontare il percorso nel migliore dei modi. I dodici chilometri selezionati dagli organizzatori saranno pure belli da vedere in auto, ma le due rampe principali di salita sono abbastanza dure, il primo chilometro si percorre con una pendenza del 10 % circa, mentre per raggiungere Rongolise la pendenza tocca anche punte del 20%, che risulta uno sforzo eccessivo per i muscoli poco allenati della maggioranza dei presenti, ma divertenti per gli atleti. Il vero senso della manifestazione credo lo diano due episodi: il primo, un donna di sessant’anni che percorre gli ultimi cinque chilometri scalza in forte difficoltà senza mollare fino alla fine (non è forse questo il senso del NON MOLLARE MAI?); il secondo, è l’applauso di oltre tre minuti seguito alle parole di Simmaco Perillo, presidente della cooperativa “Al di là dei sogni”, successivamente all’arrivo: «Oggi siamo qua per la Maratona della Legalità, la data non è casuale perché il 24 luglio di venti anni fa veniva ucciso Alberto Varone». •
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Voglia di Libertà Il silenzio uccide mondragone. «Siamo qua perché siamo consapevoli che combattere contro la camorra è come battersi per avere aria, è una guerra per l’esistenza perché se c’è camorra non c’è cittadino. Deve essere combattuta con la passione e la determinazione che si addice ad una guerra per la propria esistenza». Queste parole chiudono il volantino che il gruppo di ragazzi, facenti parte del movimento “Verso il 19 Luglio”, hanno distribuito a Mondragone nell’omonimo giorno, data dell’anniversario della strage di via D’Amelio, dove hanno perso la vita il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. Il movimento nasce dall’impegno di tanti giovani che hanno riunito idee e forze e che, partendo dal social network più diffuso al mondo, Facebook, sono poi scesi in piazza. In questo modo hanno reso meno virtuale e più reale: la loro rabbia e la loro voglia di contrastare la camorra e la cultura camorrista, che pervade ancora oggi la terra in cui vivono. Questo sentimento è esploso all’indomani dell’attentato contro il noto supermercato del centro cittadino, l’ult-mo in ordine temporale, ma il più appariscente. In più, da segnale della malavita, l’evento è diventato la molla che ha spinto molte giovani menti ad uscire ed esternare, probabilmente per la prima volta con tale forza e con tale appariscenza, la voglia di ribellarsi sia contro il silenzio e contro l’omertà di chi spesso subisce, e che per paura, per rassegnazione o per interesse personale accetta di subire angherie, di pagare il pizzo, di veder svanire ogni possibile ipotesi di sviluppo della città, sia contro chi, in piazza Marechiaro, lungo gli orrendi muretti che delimitano l’area pedonale, lascia il segno della propria insana fede, tracciando, probabilmente con la propria mano di ragazzo coetaneo, di chi era in piazza martedì, i contorni del loro nuovo idolo. Setola. Quest’ulSit-In davanti al Municipio timo che è stato l’autodi Mondragone, re degli omicidi e delle a cura dei Giovani stragi della maledetta di Officina Volturno estate del 2008. Partire (il resto su Informare Online) da questo evento, che potrebbe apparire semplice ma di straordinaria rilevanza, con un significato enorme, soprattutto per chi conosce, o ha conosciuto sulla propria pelle la camorra, e che durante la manifestazione ha raccontato la propria esperienza. Durante l’iniziativa, che ha avuto il sostegno di varie associazioni presenti sul territorio (come Officina Volturno e Informare), con la distribuzione di volantini ed altro materiale, i ragazzi hanno promosso una raccolta firme di adesione, non solo morale, alle iniziative in programma il prossimo 5 agosto, raggiungendo in poco tempo oltre le trecento firme. Segno che, nonostante le difficoltà, la popolazione, o almeno la gran parte di essa, è sensibile a questa tematica, ma che spesso resta chiusa in se stessa, attendendo che qualcuno faccia il primo passo. Un’attesa che è durata decenni, e che forse sta per terminare. Per adesioni: versoil19luglio@gmail.com Contatto Facebook: Verso il 19 Luglio •
Dal Lago Patria al Garigliano, dal Matese al Tirreno...
TESTIMONI DI LEGALITA’
Mozzarella e sport per la legalità
castel volturno. Il Quarto festival dell’Impegno civile, che si è tradotto nella cooperativa “Le Terre di Don Diana” di Castel Volturno, si è svolto all’insegna della gastronomia e della buona musica, mixato con l’apertura dell’aula multimediale, che è stata realizzata con i fondi FILCA CISL, e la presentazione del libro Case Lese, prodotto dalla Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli da “Libera” e dal “Comitato Don Peppe Diana”. L’evento è stato seguito da un centinaio di giovani, provenienti da tutta Italia, per seguire il Festival dell’Impegno Civile. All’iniziativa hanno preso parte Antonio Amato, presidente Commissione regionale sui beni confiscati, Tano Grasso, presidente Federazione Antiracket Italiana, Raffaele Marino, Procuratore aggiunto di Torre Annunziata, Cristiana Coppola, vicepresidente Confindustria con delega al Mezzogiorno, Franco Malvano, Commissario antiracket antiusura Regione Campania, Carmine Gambardella, preside Facoltà di Architettura Vanvitelli Seconda Università di Napoli, Don Vinicio Albanese, preside comunità di Capodarco, Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania, Tommaso De Simone, UnionCamere Campania, Davide Pati, ufficio di Presidenza “Libera”, Valerio Taglione, comitato “Don Diana – Libera Caserta”, ed il moderatore Toni Mira de “L’Avvenire”. Durante la presentazione, avvenuta lo scorso primo luglio, vi è stata una discussione animata tra alcuni dei partecipanti ed il sindaco Antonio Scalzone, presentatosi spontaneamente all’iniziativa. Quest’ultimo recriminava una presunta politicizzazione dell’associazionismo, legato ai temi del contrasto alla criminalità organizzata, ai danni del centrodestra. Infatti nessun amministratore o politico di spicco di questa parte politica sarebbe stato invitato alle manifestazioni. Il dibattito
è stato particolarmente acceso con Taglione. Scalzone è lo stesso che appena poche settimane prima aveva emesso un ordinanza di chiusura di un bene confiscato alla camorra e gestito dall’Associazione “Jerry Maslo”, anche il presidente Fai,Tano Grasso, e dovuto intervenire. Dopo un ulteriore confronto all’esterno della sala, avvenuto tra gli organizzatori ed il primo cittadino, la manifestazione si è dislocata al Laboratorio del Gusto a cura di “Slow Food Massico” e “Non è sempre una bufala” di Roccamonfina, condotto dal dottor Giuseppe Orefice, responsabile del progetto educazione del Gusto Slow Food Campania. Il territorio di Castel Volturno, nell’ambito del quarto Festival dell’Impegno Civile, è stato protagonista, inoltre, di un ulteriore presentazione ad opera dell’associazione Villaggi Globali. L’Ente, che ha presentato il campetto di basket ristrutturato ad opera dei propri volontari, nella stessa giornata ha presentato il libro “Dieci Passi – Piccolo breviario sulla legalità”, ad opera degli autori Flavio Tranquillo e Mario Conte. Il libro, nei suoi contenuti, trae spunto dal clima culturale presente in Sicilia, dove il giudice Conte ha celebrato un processo contro estorsori e favoreggiatori di Cosa Nostra, condannati a risarcire le vittime e le associazioni anti-racket sempre più presenti nell’isola, nel tenativo di unire tutti nel segno dell’antimafia, della responsabilità individuale e del dovere civico al rispetto delle regole, affinchè si possa estirpare la “malapianta” del malaffare. •
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Cultura e Società
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territorio e impresa Il celebre caseificio a sessantuno anni dalla fondazione
La storia della mozzarella attraverso Luise
Il Caseificio Luise nasce nel 1950, per iniziativa di Antonio Luise, dopo una lunga esperienza nel settore caseario. Già molto giovane, infatti, ebbe modo di acquistare tale esperienza al fianco dello zio Mario Luise col quale collaborò da socio nel primo caseificio della zona di Castel Volturno. Nel 1950, quindi Antonio Luise colloca la sede del suo “Caseificio” sulla Via Domitiana al Km 30,500 nel Comune di Castel Volturno (foto). Tale strada, che era di notevole importanza per il collegamento tra Napoli e Roma, fece si che il caseificio divenisse tappa obbligata dei migliori personaggi celebri dell’epoca; nei primi anni settanta la Domitiana fu sottoposta ad ampliamento, nacque quindi l’ esigenza di una nuova collocazione del caseificio. Nel 1976 fu inaugurata così la nuova sede, poco distante dalla precedente; ma dopo vari restyling il sapore della mozzarella Luise conserva sempre la bontà e la genuinità della Mozzarella di Bufala artigianale dei Mazzoni senza mai
perdere questa tradizione. Attualmente il Caseificio è gestito da Mario Luise, l’ ultimo dei figli di Antonio che, laureatosi in Architettura per I casari all’opera tradizione nella Terza generazione della famiglia Luise ancora continua a garantire serietà nel settore. “Il Caseificio Luise conserva la tradizione della Mozzarella di Bufala da tre generazioni” divenendo così la Storia della mozzarella di Castel Volturno.
scrittori in erba crescono
Storia del Napoli a sette anni dalla rifondazione
Foresta, giovane giornalista di Mondragone, pubblica il suo secondo libro sul calcio
Alessandro Foresta, giovane giornalista professionista di Mondragone e laureato in Scienze della Comunicazione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Salerno con la tesi “Italia fuori d’Italia - Il fascismo secondo la stampa inglese”, pubblicato successivamente dalla casa editrice Edizioni del Poggio. Ha già collaborato con il Corriere di Caserta, con Italia dei Valori e con Idea democratica. Ha pubblicato un libro sulla storia del calcio mondragonese ed ora C7 - Dalla C alla Champions.
Per i mesi di Giugno, Luglio e Agosto in allegato con il Corriere di Caserta e con Cronache di Napoli, sarà in vendita il libro “C7 – Dal Cittadella alla Champions”, scritto da Alessandro Foresta. Sette capitoli, sette anni, rivissuti con l’ausilio di aneddoti, statistiche, personaggi. Dalla serie C alla Champions League, passando per la B più dura di tutti i tempi (con Juventus e Genoa, assieme allo stesso Napoli, a farla da padrona), con l’Europa League e un sogno, quello della partecipazione alla vecchia Coppa Campioni, che è appena cominciato. Il Napoli di Aurelio De Laurentiis è arrivato a raggiungere traguardi per certi versi insperati grazie a personaggi che, negli anni, hanno fatto la storia del club. Da Pierpaolo Marino (un’intervista esclusiva all’ex direttore è presente sul libro) a Edy Reja, il tecnico della doppia promozione. Senza dimenticare Giampiero Ventura, esonerato dopo pochi mesi, o Donadoni, che col pubblico e la piazza di Napoli non ha mai legato. E poi i calciatori: da Sosa a Scarlato, da Gatti a Savini, Da Calaiò a Bucchi. Fino ai campioni di oggi: Hamsik, Lavezzi, Cavani. Tutti hanno contribuito alla scalata azzurtitolo: c7 - dalla c alla champions ra verso l’elite del calcio. A tutti un ringraziamento. Il libro dal titolo “C7 autore: alessandro foresta – Dalla C alla Champions” vuole es- edito: corriere di caserta sere anche questo. Prezzo: 3,90 + il prezzo: 3,9€ più il prezzo del giornale prezzo del giornale.
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premio originalità
Il Mangiafuoco poeta
Informare in molte edizioni si è confrontata con una ricerca di buone pratiche e di buoni esempi da citare ai propri lettori per stimolarli nella ricerca del proprio sentiero di vita, specialmente sul fronte dei più giovani. Disillusione, degrado socio-economico-ambientale e conformismo della quotidianità sempre più minacciano un reale investimento su sé stessi e perciò abbiamo bisognio di esempi per fare leva su di essi ed andare avanti. Questo mese abbiamo intervistato Giuseppe Di Leone, in arte Peppino Mangiafuoco, artista di Mondragone all'opera sia nel settore teatrale – video sia in quelli di strada e poetici. Mangiafuoco nello Giuseppe Di Leone, alias Peppino Mangia- scorso mese di Giugno ha ricevuto a Roma un fuoco nasce a Caserta il 20 ottobre 1979 e importante premio poetico e non potevamo non vive attualmente a Mondragone. Ha studia- cogliere l'occasione per fargli qualche domanda. to Programmazione e gestione dei servizi Nei tuoi video si vede ricerca artistica e denuncia educativi e formativi presso l’Università di sociale con tanta attenzione al territorio, spiegaci i motivi di questa scelta: «La scelta della ricerCassino. Nella sua carriera artistica, fatta di esibizioni ca artista sul nostro territorio, ed in particolare in strada (da qui il nome Peppino Mangia- quello che va da Mondragone a Carinola, è stata fuoco) e di video di denuncia sociale (su fatta per la realizzazione dei nostri video princiYoutube basta digitare il suo nome d’arte palmente per l’amore che io e tutti quelli che vi per visionare decine di video realizzati in hanno preso parte, abbiamo per il nostro territocollaborazione con altri artisti) si dedica al rio. Un territorio troppo spesso martoriato dall’incuria del menefreghismo amministrativo, dalla territorio. Ha scritto la raccolta poetica “L’ammore ai cattiva educazione del cittadino stesso e soprattutto dallo sfruttamento indiscriminato delle orgatempi della crisi economica”. nizzazioni criminali. Attraverso la collaborazione di vari artisti del territorio, volevamo denunciare tutto ciò alla cittadinanza attiva, quella onesta che lavora e soprattutto mostrare in quali condizioni versano tali beni artistici, alcuni dei quali quasi ridotti a discariche. La battaglia è dura, ma non ci fermeremo ai primi ostacoli». Lo scorso mese di giugno hai vinto un importante premio poetico a Roma, spiegaci cosa significa per te il testo premiato «Nella Seconda Edizione del Premio di Poesia, Narrativa e Teatro “Luce dell’Arte” ho vinto il Premio originalità con il componimento poetico “Elezioni”. A tale concorso ho partecipato con tre poesie, le quali fanno parte di una raccolta di quindici poesie dal titolo: “L’ammore al tempo della crisi economica”, questa raccolta sta attualmente partecipando alla competizione Nazionale Martelive, nella categoria letteratura. Il premio vinto per me è fonte di grande orgoglio e soddisfazione, in quanto mi sono confrontato con artisti nazionali che hanno già pubblicato le loro opere, non mi sarei mai aspettato di vincere un premio anche perché essendo un autodidattica, non aspiravo ad un premio ma far conoscere a dei professionisti ed agli addetti ai lavori le mie poesie». Molti giovani vivono nella disillusione, eppure ti sei mosso da tanto sentimento. Dicci qualcosa per incoraggiare l'opera dei coetanei in tutti i campi. «Ai giovani ed ai coetanei dico questo: ogni qual volta fate arte, osate e metteteci sempre la testa ed il cuore e soprattutto crediate sempre in voi stessi e nelle vostre capacità. Ai più giovani che rappresentano il futuro del nostro paese, colgo l’occasione per dire con affetto, che in giro ci sono troppi ciarlatani, imbonitori e venditori di chiacchiere, badate bene a fare attenzione a loro. Al mondo e per fortuna, ci sono tantissime persone, prima o poi riuscirete ad incontrare qualcuno che, con una certa sensibilità capirà il vostro messaggio artistico». maria bisecco
Cultura e Società
INFORMARE
“Piazzetta delle arti e della cultura”
Nasce un nuovo agorà culturale in Pinetamare
castel volturno. Lo scorso 23 giugno, nello
spazio antistante gli esercizi commerciali Edicolè e Fotogram, ubicati in Viale degli Oleandri in Pinetamare, si è tenuta la presentazione del libro di Amedeo Colella, Manuale di Napoletanità. Il positivo riscontro di pubblico sortito da questo evento ha indotto i titolari delle due attività commerciali a pensare ad una serie di iniziative per il mese di agosto, aventi per oggetto presentazioni Presentazione del libro Napoletanità di libri, set fotografici e mostre d’arte. L’intenzione è quella di trasformare lo spazio di un rinnovato spirito di partecipazione antistante i due negozi in una “Piazzetta delle culturale e che sta coinvolgendo sempre più arti e della cultura”. Un’iniziativa senza alcun cittadini di Castel Volturno. Siamo convinti che dubbio positiva, che si inserisce all’interno questa sia la risposta migliore da dare a tutti
Al ritmo... dei Sud Eloquentia
coloro che, con troppa superficialità, e talvolta strumentalizzazione, vogliono descrivere il nostro territorio semplicemente come un bronx. Questi eventi che rappresentano la vera anima di Castel Volturno e dei suoi cittadini, e che Informare vuole pubblicizzare affinché si crei un indotto positivo, consentiranno al nostro territorio di ritornare ad essere una meta turistica appetibile. Per avere informazioni in ordine al programma degli eventi, che si svolgeranno dal mese di Agosto ai primi di Settembre, rivolgersi direttamente presso le due attività commerciali. fabio russo - ph antonio ocone fotogram
A. Buffardi e L. Traisci
Faccia a faccia con una giovane band nostrana
castel volturno.
Fra le tante realtà artistiche di valore a Castel Volturno, una fra tutte è la band dei Sud Eloquentia, gruppo musicale formato da: Alessandro Buffardi al basso, Ivan Manna alle percussioni e sintetizzatori, Tommy Sorrentino ai didgeridoo e percussioni, e Lello Traisci, fondatore del gruppo, alle chitarre e voce. Lello perché avete scelto un nome così particolare? “Volevamo essere eloquenti fin dal principio e credo che, la musica, sia il mezzo più diretto per arrivare al popolo. La gente deve comprendere i messaggi che, con le nostre canzoni, mandiamo. E’ anche per questo motivo che uso spesso il dialetto, affinche i o possa essere più vicino alla gente comune. Vogliamo essere i portavoce delle ingiustizie che il SUD subisce, terra che amiamo e che desideriamo vedere rivalutata.” Cosa vi ha spinto a rielaborare un brano come “Bella ciao”? “La propose Alessandro, ed io fui subito d’accordo a patto che la eseguissimo in napoletano, per omaggiare i partigiani del Sud.” Possiamo definirvi un gruppo musicale di sinistra? “Ma certo che Si e ne siamo orgogliosi”. Lello in confidenza ci vuoi lasciare qualche notizia esclusiva del gruppo. Beh... esclusive non ne ho, però, presto divulgheremo in omaggio un cd live, così potremmo lasciare qualcosa in più ai nostri sostenitori. Vi ricordo, comunque, che in vendita c’è il mio cd “La
voce del popolo Napoli souvenir” e in più sul nostro sito www.sudeloquentia.com potrete trovare tutto su di noi”. Continuerete a fare musica per il sociale? “Sicuramente, questo è il nostro scopo. Anche se per noi è difficile mantenere un gruppo che comunque ha anche dei costi dove se non ci esibiamo ci rimettiamo di tasca nostra. Comunque ci difendiamo e credo che riusciremo a resistere. Secondo te vivere a Castel Volturno vi rende difficile l’inserimento nel mondo artistico? “No, il mondo artistico te lo crei tu… non esiste un luogo migliore di un altro, se vali qualcosa prima o poi ti inserisci. Lello promettici che presto organizzerete un nuovo concerto nella nostra zona. Lo spero. E’ una sensazione unica suonare dove si vive, ma per ora non abbiamo avuto chiamate…” Forse perché a Castel Volturno stanno rovinando anche quel poco turismo che c’era? “Il nostro Paese sta pagando il conto di una lunga latitanza da parte: delle istituzioni, dello Stato e di mentalità grette e obsolete. Quest’ultime non hanno ancora capito che potremmo avere la zona balneare più bella d’Europa. Lello ci dedichi un saluto alla Sud Eloquentia? “Cosa dire…..UN saluto col pugno chiuso a tutti i sostenitori di INFORMARE….CIAO A PRESTO.” a cura di fabio paradisone
Alla riscoperta dell’artigianato campano
Incontro con lo scultore Gerardo La Catena – Il Sicomoro
E’ veramente facile perdersi in ammirazione e complimenti. Ho conosciuto Gerardo non molto tempo fa e, ovviamente, ci siamo raccontati un po’ a vicenda. Prima di fare l’intervista mi ha chiesto di visitare il sito per saperne di più. Ebbene, il solo visitare il sito riempie di emozioni: sia per le immagini delle numerose opere d’arte rappresentate, sia per ciò che vi si può leggere. E poi bisogna conoscere Gerardo,.Perché le parole, devono essere necess a r ia me n te spiegate da chi gli ha dato forma e senso. Mi piace citare l’introduzione al capitolo delle Sculture: “I motivi per cui ho sempre preferito il legno per i miei lavori sono vari, uno importante è la mia grande ammirazione per gli alberi.Ho
sempre pensato ad essi come autentici monumenti al resistere. I loro corpi sfidano ogni giorno terribili forze naturali, alle quali sempre alla fine soccombono, ma resistono, potrebbero strisciare, qualcuno lo fa, ma la loro sfida è continua, ammirevole, disperata.” Per saperne di più: http://www.gerardolacatena.it/
angelo morlando
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Lodevole iniziativa di Padre Antonio Palazzo
IN HOC SIGNO VINCES
Ripristinati i ruderi in località Martinenza castel volturno. In località Martinenza, in Via Napoli a Castel Volturno, c’è la Parrocchia dedicata a S. Gennaro Vescovo e Martire. Detta chiesa è circondata da vecchi ruderi rimasti così, come si trovano, dall’attività dell’Opera Nazionale Combattenti. Infatti, in quel posto, doveva nascere un centro di raccolta dei prodotti agricoli locali, con annesso un mulino per la trasformazione dei cereali. Solo la chiesa fu portata a completamento, soprattutto per l’intervento degli abitanti del posto. I cosiddetti ruderi, sono stati aggrediti e soffocati da arbusti e da alberi di alto fusto, per l’incuria dell’Ente proprietario. Alcuni volenterosi, guidati da Padre Antonio, Parroco anche di quella località, nel loro tempo libero si sono adoperati e hanno ripristinato uno di questi ruderi, rispettando la linea architettonica originaria. Il locale, adibito a luogo di culto,
è stato dedicato alla Santa Croce (foto). È un ambiente che ispira raccoglimento e favorisce il silenzio e molti fedeli vi trovano rifugio per momenti di preghiera solitaria. In un luogo, dove la natura favorisce l’elevazione, chi non ha il dono della fede di fronte a tanta bellezza resta senza parole, in silenzio. In tal modo manifesta il suo rispetto per il creato e per i compagni di viaggio. In questo luogo chi crede è chiamato alla preghiera, chi non crede è invitato al rispetto. Dal momento che, questo primo intervento è riuscito molto bene, è prevista la ristrutturazione di un secondo locale molto più ampio, che sarà chiamato il “Tempio della Parola”. Nella speranza di trovare altri collaboratori che, possano dedicare un po’ del loro tempo e anche qualche contributo, per la seconda realizzazione. A piccoli passi, possiamo realizzare un piccolo gioiello per le iniziative sociali, che sono necessarie per il nostro territorio.Riccardo ciccopiedi - ph antonio ocone fotogram
Castel Volturno tra danza e musica Il Calicanto primeggia al Premio città di Napoli
tegoria seniores passo volturno. La a due. scuola di danza, “Il Inoltre lo scorso 8 GiuCalicanto”, ha preso gno le allieve del “Il parte all’importante Calicanto” hanno prePremio Città di Naso parte, con un’esibipoli. Quest’ultimo si è tenuto a San Giorgio I corsi di danza moderna ed hip hop zione, al programma radiofonico e telematia Cremano tra il 6 e 7 Luglio scorsi. Parliamo di uno dei concorsi di co Make Music, nei loro studi di Roma. Infine, danza più rinomato della Regione Campania. le responsabili della scuola annunciano che, In questo concorso la scuola castellana ha a partire dal mese di Settembre, la scuola ben figurato, e ha ottenuto: il 3° posto nella avrà una nuova sede presso la storica sala, categoria seniores gruppi di danza moderna, ubicata in Pinetamare alla via del “Il Calicanil 2° posto nella categoria seniores gruppi di to”, che ha dato proprio il nome alla scuola. Hip Hop (dove le allieve del “Il Calicanto” era- La struttura, completamente rinnovata, sarà no dirette dal maestro Mario Crocetta), ed il inaugurata a fine Agosto. 1° posto con Lorenzo Falconetti , nella ca- siilvio trocchia
castel
L’Associazione Francesco e Tommaso Gaeta chiude l’anno accademico castel volturno.
Lo scorso 6 Luglio, nella suggestiva cornice di piazza 8 Ottobre di Castel Volturno, è calato il sipario sull’anno accademico dell’Associazione culturale “Francesco e Tommaso Gaeta”. Questa associazione: la “Scuola di Musica di Castel Volturno” è diretta da Susy Savarese e Al-
Dolcimanie in scena con il saggio di fine anno castel volturno. Si sono spenti i riflettori sul Saggio di fine Anno Accademico 2010-2011 della Scuola di Danza D o l c i m a n i e . Un momento Questo spettacolo del saggio si è tenuto Sabato 2 Luglio presso il Teatro S. Aniello di Castelvolturno, in occasione del loro decennale ( 2001-2011). Gli allievi, che si sono esibiti in diverse discipline, hanno dimostrato ineluttabilmente doti tecniche e attitudini artistiche. Sapientemente coordinati dalle Direttrici Artistiche Maria Amalfitano e Carla Colinet, gli allievi hanno deliziato il pubblico con danze dalla Classica di Repertorio, tratto dallo “Schiaccianoci” , alla Danza Modern Jazz, Lyrical Jazz, Hip Hop , Balli di Coppia, Tango, Rumba, Jive, e infine con il Latino Americano: “Danza Kuduro”, che è diventato il tormentone dell’estate 2011
www.informareonline.com
. Lo Spettacolo, denominato “I migliori anni della nostra vita”, ha visto una carrellata delle migliori musiche: dagli anni ‘60, con il Musical “Grease”, a musiche molto più recenti , che hanno deliziato il pubblico coinvolgendolo durante ogni esibizione. In una esplosione, di colori e di musica, il finale ha visto tutti gli allievi riempire all’inverosimile il palco, festeggiando i loro maestri in un momento di altissima commozione. Le insegnanti e Direttrici Artistiche si dicono molto soddisfatte del lavoro svolto durante l’anno dai giovani talenti della scuola. Ancora una volta, la “Scuola Dolcimanie”, ha fatto sognare grandi e piccini, tenendo come punto di riferimento l’amore per la danza e la socializzazione dei familiari con la cultura del territorio in cui vivono. francesco trapani
Foto di gruppo
berto Luciano, ed è coadiuvata: dai maestri Ciro De Simone, chitarra e mandolino, Ester Luciano, violino, teoria e solfeggio Rocco Traettino, sassofono, Annamaria Luciano, musica per bambini. Uno spettacolo entusiasmante, durante il quale, gli allievi si sono esibiti dando prova delle loro grandi attitudini artistiche, affinate durante l’anno, suggellando un messaggio ben chiaro a tutti i presenti: “Portiamo la cultura nel luogo dove viviamo!!” Successi dei meravigliosi anni 60, cori gospel, brani blues e tanto altro, per una spettacolo all’insegna della buona musica, ma soprattutto dell’esperienza e della professionalità, tanto dei ragazzi che dei loro maestri. Questi i nomi degli artisti : Stefano Cassandra, Gaetano Barbato, Giuseppe Vertaldi, Lorenzo Panico, Lucilla Francois, Angela De Filippo, Ilaria Farina, Antonio De Simone, Davide Franco e Melania Palmiero. tommaso morlando
Lavoro, Salute e Benessere
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Riflessioni dei giovani di Lago Patria Opportunità di socializzazione e lavoro
Facciamo subito una premessa: quest’articolo non è un’indagine statistica, né vuole esprimere il solito e sterile lamento sulle inefficienze del territorio. Il suo obiettivo, è fornire uno spunto di riflessione sulla condizione dei giovani di Lago Patria, o quantomeno di alcuni di essi, per ciò che riguarda le opportunità di socializzazione e di lavoro. “ Io non mi trovo male “, afferma Giorgio, 20 anni, diplomato all’Alberghiero di Monteruscello. “ Io sono nato qui, ho diversi amici, la sera si trova sempre qualcosa da fare. Altrimenti ci spostiamo. Pozzuoli, a volte Napoli … Siamo tutti maggiorenni, un paio di noi hanno l’auto. Il vero problema è il lavoro. Credevo che con il mio diploma non avrei avuto difficoltà a trovare un impiego … Con tanti alberghi e ristoranti. Invece niente. Devo andare fino a Napoli, zona Camaldoli. Non
Giugliano “ Così come è vero che noi almeno un lavoro ce lo abbiamo … anche se il mio è ancora una prospettiva di lavoro. Il fatto è che qui a Lago Patria, in più di dieci anni, non è cambiato niente, sotto il profilo imprenditoriale. Eppure sembrava che dovesse accadere chissà che … Io ho venticinque anni, mi ricordo com’era Lago Patria dieci, dodici anni fa … Tale e quale. Ora, anzi è peggio. Solo case, case e case … Ma chi ci abita, che fa? “Io, a differenza di Giorgio, mi trovo male“ dice Paolo, diciannovenne, primo anno di Sociologia ” Non c’è un cinema, una libreria, un luogo di ritrovo che non sia una birreria o la Parrocchia. Io che non bevo birra e, senza offesa, non vado in Chiesa, che faccio? La libreria più vicina sta al centro commerciale … oppure a Giugliano. Pochi chilometri di distanza, certo, ma senza la macchina, come si fa?” “ Non resta che Facebook “, conclude Chiara, ridendo. Come già affermato all’inizio, questo articolo non è uno studio statistico. Forse altri giovani ci avrebbero dato risposte diverse. Però che Lago Patria manchi, fino ad oggi, di realtà socio-professionali che la rendano autonoma nei confronti delle cittadine limitrofe, oltre che di Napoli stessa, è a nostro avviso un dato difficilmente confutabile. loreDAnA reginA, regin.elle@Alice.it
è che voglio per forza il lavoro fino a casa. Il problema sono i soldi che ci metto di benzina. Se ne va più della metà dello stipendio “. “Alla fine quasi quasi non né vale la pena” aggiunge Carlo, qualche anno più grande “Io sono nella stessa situazione”. “Lavoro con i computer … C’è chi ci dice che siamo incontentabili, che almeno noi abbiamo un lavoro … E’ vero che siamo fortunati a lavorare, ma a fine mese non ci restano molti soldi … Gli stipendi si sa che sono quello che sono, specialmente per noi che siamo agli inizi. A me va meglio perché posso spostarmi con la Circumflegrea. Se dovessi però usare l’auto mi converrebbe restare a casa “. Facciamo notare che tutti affrontano spese di spostamento per andare al lavoro. Succede anche in città. “Certo“ risponde Chiara, che fa praticantato presso uno studio legale di
“Dai alla luce te stesso”
A cura della dott.ssa Maria Pia Raimondi
Psicologa e PsicoteraPeuta in formazione
Restando in tema con quanto detto il mese scorso, vorrei ora commentare, insieme a voi, una frase di Erich Fromm che sintetizza il senso di tutto ciò che ho esposto finora, ovvero “ Il compito principale nella vita di un uomo e’ di dare alla luce se stesso”. Quando siamo bambini, sono i nostri genitori che si prendono cura di noi e attraverso i loro modelli di vita, noi ci incamminiamo per il mondo e lo guardiamo e lo esploriamo grazie agli strumenti e alle risorse di cui siamo attrezzati. Ma ad un certo punto della vita, nasce l’esigenza di essere e
vivere secondo un proprio modello di vita, ma questo molte volte entra in conflitto con quanto abbiamo imparato dai nostri genitori e dalla nostra cultura o religione di appartenenza. Il conflitto porta a separarci spesso dal nostro vero modo di essere, in pratica funzionano le maschere di cui ci siamo attrezzati. Ecco che allora la prima cosa da fare e’ imparare a sentire cio’ di cui hai bisogno veramente indipendentemente da cio’ che gli altri si aspettano da te. Per fare questo, devi prenderti tempo per stare con te stesso, ascoltare il tuo corpo, tempio della tua consapevolezza e dirigere la tua attenzione dentro di te. Ascoltati, scopriti, nutri i tuoi bisogni, guarda le tue maschere e la tua corazza quanto ti hanno allontanato da cio’ che vuoi essere veramente e quando sei pronto, genera te stesso, scopri i tuoi veri talenti e dalli alla luce. Buona estate a tutti di pace e benessere. Vi ricordo che anche questo mese, il mio studio offre consulenze gratuite e promozioni benessere. Per info 320/5595377, mpraimondi@libero.it.
In quest’articolo, e nei successivi, forniremo alcune indicazioni, nell’ambito della comunicazione interpersonale, che possono risultare utili ai giovani che si apprestano a sostenere un colloquio di lavoro. Cominciamo con lo specificare, anche se sinteticamente, che cosa di intende per comunicazione. Con questo termine si intende un processo che, qualsiasi sia il suo ambito, non è facilmente riassumibile nello schema Stimolo-Risposta. Ogni nostro gesto o parola, infatti, in prima istanza incrocia il sistema di riferimento ( convinzioni/ opinioni/ emozioni ) dell’interlocutore. Da quest’incontro nasce successivamente la risposta che egli/ ella ci invia ( ovviamente lo stesso vale per noi ). In poche parole, la persona a cui ci rivolgiamo ci risponderà non necessariamente in base a ciò che diciamo ma a ciò che ritiene che stiamo dicendo. I nostri comportamenti, dunque, semmai accuratamente studiati per produrre un dato esito, a volte ottengono un risultato inaspettato ed indesiderato proprio perché
giuseppe nAtAle
cozzano, senza alcuna intenzione da parte nostra, con il sistema di valori di chi ci sta di fronte. L’energia con cui stringiamo la mano, per esempio, può produrre nell’interlocutore diffidenza… eppure volevamo infondergli sicurezza ed affidabilità. Oppure notiamo che osserva con scetticismo o ironia la nostra cravatta ( non perché sia di un colore inappropriato ) … invece volevamo mostrarci seri e professionali. O che si irrigidisce quando noi sorridiamo per mostrarci sicuri delle nostre affermazioni. O che prende un appunto
vegetali. Di conseguenza, si pensa che, tali effetti siano dovuti soprattutto all’azione congiunta e sinergica di molteplici costituenti presenti nell’alimento. Si sente spesso dire che i bambini non gradiscono molto la frutta, né, tantomeno, la verdura. Sicuramente è una questione di abitudini alimentari che si acquisiscono in famiglia nella prima infanzia e, pertanto, di seguito troverete alcuni consigli pratici per favorirne il loro consumo: scegliere frutta e verdura di stagione, meno costosa e più ricca di principi nutritivi; mettere in tavola la verdura cruda (carota, sedano, finocchio, cetriolo, ravanelli e cavolo) tagliata e pronta da mangiare; inventare nomi di fantasia adatti ai bambini; usare la verdura per preparare primi piatti; proporre la frutta come spuntino/merenda o ogni volta che i bambini chiedono qualcosa da mangiare fuori pasto; scegliere la frutta facile da sbucciare (clementine, banane) o che non si sbuccia affatto (fragole, ciliegie, albicocche, etc.); preparare la macedonia di frutta fresca anche senza aggiungere zucchero. Dott.ssA giuseppinA trAettino, Biologo nutrizionistA, speciAlistA in scienzA Dell’AlimentAzione, e-mAil: pinAtrAettino@ emAil.it, Tel.: 3383489750
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degli amici a casa all’ultimo
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momento, e non è possibile pre-
3 melanzane lunghe
parare un piatto più elaborato.
1. servirsi di un tagliere per affettare le melanzane a strisce e lasciarle per 3 minuti in un scolapasta salandole un po’ 2. nel frattempo sbattere le uova con un po’ di sale in un recipiente e versare la farina in un altro recipiente per l’impanatura (prima nella farina e poi nelle uova). 3. tagliare a striscia il prosciutto e le sottilette. 4. procurarsi
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e l ‘ideale è farlo quando hai
Preparazione
proprio quando noi crediamo di aver detto qualcosa di Alfonso Falanga poco rilevante. Che fare, allora? Possibile che non possiamo mai essere certi dell’adeguatezza del nostro comportamento? Come facciamo a prevedere se il nostro atteggiamento sarà ben accolto? La prossima volta, sempre in riferimento al colloquio di lavoro, tratteremo quest’aspetto della comunicazione. Alfonso fAlAngA, info@comunicAscolto.com
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Questo piatto è veloce e squisito
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prof.
Frutta e verdura dovrebbero essere una componente costante della nostra alimentazione. Le linee guida corrette, consigliano di inserire regolarmente verdura nei due pasti principali, e frutta almeno in tre occasioni giornaliere. Perché è meglio consumare più ortaggi e più frutta? Perché forniscono fibra alimentare che non ha valore energetico, ma è molto importante per la regolazione di diverse funzioni fisiologiche nell’organismo (ritarda lo svuotamento gastrico, favorisce il transito intestinale e l’evacuazione delle feci, riduce e rallenta l’assorbimento di alcuni nutrienti, quali glucosio e colesterolo); perché apportano importanti vitamine e minerali: ad esempio l’arancia, il pomodoro ed il kiwi, sono un’ottima fonte di vitamina C e di folati; la carota, l’albicocca e gli ortaggi a foglia verde di provitamina A; gli ortaggi a foglia verde sono anche una fonte importante di minerali come calcio e ferro; la patata ed il pomodoro, di potassio; perché contengono sostanze ad azione protettiva di tipo antiossidante che contrasta l’azione dei radicali liberi, responsabili dei processi di invecchiamento precoce, e di una serie di reazioni che sono all’origine di diverse forme tumorali. Nessuno studio ha dimostrato finora che la somministrazione di integratori può dare gli stessi effetti benefici che sono associati all’ingestione di frutta e
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Impariamo insieme a cucinare: crostacei passano dall’intestino ai polmoni dove maturano in vermi adulti,incapsulati dal tessuto fibroso-polmonare.Le uova sono eliminate con la tosse e lo sputo e se inghiottite anche con le feci.Il ciclo del parassita continua quando le uova contaminano l’acqua di fiumi o laghi. Essi si schiudono e le larve penetrano in lumache d’acqua dove si moltiplicano. Fuoriuscite dalle lumache le larve penetrano in molluschi e granchi d’acqua dolce. La malattia si presenta come un’affezione polmonare cronica che causa tosse ed emoftoe (escreato con sangue) e puo’ essere confusa con la tubercolosi. In alcuni casi le larve possono raggiungere i muscoli ed il cervello e possono dare un quadro simile ad un tumore cerebrale, con sintomi di compressione e frequente morte del paziente.
Frutta e verdura: 5 porzioni al giorno!
Il colloquio di lavoro : quali atteggiamenti assumere?
Distomatosi polmonare o paragonimiasi Causata da vermi del genere trematodi che colpiscono i polmoni. Oltre ad essere presente nelle regioni della Cambogia, del Laos, della Thailandia, del Vietnam, della Cina e delle Filippine, la paragonimiasi colpisce anche numerosi paesi dell’Africa centroccidentale e dell’America centro-meridionale. Oltre all’uomo fungono da ospiti definitivi numerosi carnivori che svolgono un ruolo importante nella disseminazione delle uova, con conseguente infettazione dei molluschi d’acqua corrente nelle zone collinari. L’uomo contrae la distomatosi polmonare cibandosi di granchi d’aqcua dolce crudi,conservati sotto sale,o marinati in acqua e aceto: trattamenti inadeguati ad uccidere lo stato incistato del parassita. Il maiale puo’ essere un ospite intermedio del parassita,che si incista nei suoi muscoli.L’uomo puo’ infettarsi ingerendo carne di maiale poco cotta.Le larve ingerite con i
INFORMARE
una pendola per friggere le melanzane e dopo salarle e farle un po’ raffreddare. 5. l’ultimo procedimento è quello di prendere un vassoio e stendere le prime melanzane e metterci su sia il prosciutto che le sottilette e chiuderle di nuovo con altre melanzane fino a formare 3 strati. Maria Bisecco
2 etti di cotto tagliato sottile 4 bustine di sottilette Farina q. b. uova q.b. Olio per friggere q.b.
SuggeriScici una ricetta, Scrivi a: news@officinavolturno.com
Utilità, Segnalazioni e Diritto
INFORMARE
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Trasparenza nella Pubblica Amministrazione Il futuro è con Google ??? Intervista con un esperto del settore, l’arch. Francesco Schioppa
ed utilizzare senza alcun onere la cartografia di tutti questi documenti cartografici, tecnici, le proprio interesse, selezionandola proprio come riviste, le mappe storiche ed i libri nella sua se si trovasse sugli scaffali di una biblioteca.” cartoteca. Il totale ammonta ad oltre 205.000 Operativamente parlando, quale è la documenti a partire dal quindicesimo secolo. situazione ? “Il Ministero dell’Ambiente ha Hai altri esempi ? “A tal proposito vorrei Con l’avvio del sistema sono diminuite in modo istituito il Geoportale Nazionale strutturato segnalare una best practice spagnola: il rilevante le richieste telefoniche e negli uffici, come una “biblioteca” sul web, i cui scaffali geoportale dell’ Istituto Cartografico della sulla disponibilità di immagini ed informazioni contengono la cartografia disponibile sul Catalogna (ICC) un’azienda pubblica di sulla copertura cartografica e sulle date di Esiste una Direttiva Europea che si chiama territorio italiano, che riguarda i principali proprietà del governo autonomo della rilascio con un rilevante risparmio dei tempo INSPIRE che, tradotto dall’inglese, significa tematismi ambientali e territoriali. La Catalogna che svolge il pubblico servizio di e risorse. ISPIRAZIONE. Chi l’ha proposta era cartografia, che costituisce la Base Cartografica rendere disponibili e aggiornate foto aeree e veramente ispirato, perché il sogno di far di Riferimento, è corredata da un relativo set mappe della Catalogna e permette agli utenti Per il futuro ? “Come vedi gli strumenti ci dialogare digitalmente tutte le amministrazioni di informazioni (metadati) tra loro omogenei e di impostare ricerche di tipo cartografico o sono tutti e personalmente ritengo, con il e gli enti con un unico linguaggio è oramai una utili a comprendere, confrontare e scambiare alfanumerico sull’intero territorio geografico conforto delle mie conoscenze delineate da il contenuto dei dati descritti. Il Geoportale di competenza, il tutto con forte riduzione specializzazioni pre e post laurea nel campo necessità. Nazionale consente a chiunque disponga di delle dimensioni delle immagini e dei tempi dei sistemi GIS e dalle competenze lavorative Lo abbiamo chiesto ad un esperto del settore, un collegamento Internet - studiosi, ricercatori, di scaricamento mantenendo comunque specifiche maturate nell’ambito delle l’arch. Francesco Schioppa, Responsabile amministratori, privati cittadini - di visualizzare inalterata la qualità delle foto. La ICC conserva strategie dell’informatizzazione della Pubblica Amministrazione, che possano essere un valido supporto anche “sistemi geografici di massa” quali Google maps e Google Earth e simili; mi piace immaginare un futuro in cui l’informazione geografica di qualità, con carta di identità certificata, quale è il metadato, così come strutturato dal protocollo Inspire luce delle nuve tecnologie che condizionano sempre più i rapporti La Corte di Cassazione, lo e adottato definitivamente dal nostro paese, interpersonali. Difatti, come accaduscorso 24.6.2011, ha adottato possa essere a disposizione di tutti attraverso to nel caso sottoposto all’attenzione una sentenza, la n° 25488, che strumenti software di ampio utilizzo, con della Corte Suprema, i temuti atti assume rilevanza nella parte in qualsiasi piattaforma persecutori possono essere realizcui i giudici di legittimità puntualhardware che spazi zati non solo, con il telefono o lettere izzano che i messaggi inviati tramite Facebook possono integrare dal PC al palmare, anonime, ma utilizzando le nuove il reato di stalking. In particolare l’imputato, dopo che la vittima e una semplice aveva interrotto la convivenza, si era reso responsabile connessione internet, di continui messaggi inviati tramite il social network Faceautore: avv. fabio russo il tutto nell’ottica book contenenti minacce ed ingiurie e non contento avemail: avv.fabiorusso1975@libero.it dei sistemi Open va violato il domicilio della vittima e percosso la stessa Source. Non è difficile cagionandole lesioni. Il reato di stalking di cui all’art. 612 TEL.: 3476595190 raggiungere questo bis c.p., introdotto dal pacchetto sicurezza nel 2009, conobiettivo, basterebbe tecnologie e quindi tramite i social siste nella condotta di colui che “reiteratamente, con qualunque coordinare le energie network, per posta elettronica, con la messaggistica istantanea mezzo, minaccia o molesta taluno in modo tale da infliggergli i mezzi, soprattutto a e strumenti affini. Inoltre la vittima può essere perseguitata conun grave disagio psichico ovvero un giustificato timore per la silivello locale.” trollandone i movimenti tramite la rete (si pensi a chi fa parte di curezza personale propria o di una persona vicina o comunque da un social network o ha un proprio blog o è iscritto a newsgroup, pregiudicare in maniera rilevante il suo modo di vivere”. Ebbene la angelo morlando mailing list, ecc.). previsione di questo reato assume una particolare delicatezza alla dei Sistemi Informativi dell’Autorità di Bacino Interregionale del fiume Sele.
Il Diritto:
Facebook e Stalking
Max 200.000 euro. Si cercano Geometri, anche neo diplomati, per inserimento in studio tecnico altamente professionale.
rifiuti: tariffe rsu
Sede Legale: Via Zaccagnini snc, 81050 Francolise (CE) Fraz. S.Andrea del Pizzone Tel. 0823.502045 - 502053 Fax 823.502079 - 502963
Intervista al prof. Salvatore Cozzolino che illustra l’iniziativa
Per informazioni rivolgersi allo studio tecno office Presso l’utenza (o81) 3356649
S. Cozzolino
L’art. 69 d.lg. n. 507 del 1993 dispone che le deliberazioni comunali debbano indicare i rapporti stabiliti tra le tariffe, i dati consuntivi e previsionali relativi ai costi del servizio nonché i dati e le circostanze che hanno determinato l’aumento per la copertura minima del costo ovvero gli aumenti. Ciò in sintonia con l’art. 65 dello stesso d.lg. il quale prevede che la determinazione della tassa sia commisurata alla quantità e qualità dei rifiuti nonché al costo dello smaltimento. La carenza di motivazione e di istruttoria che non consente di comprendere l’iter logico seguito per la determinazione delle tariffe costituisce motivo di illegittimità. E’ quanto stabilito dalla prima sezione del T.A.R. Puglia lo scorso 25 maggio 2011. T.M.
D e c r e t o Dirigenziale Regionale del 7 luglio 2011 – n. 133. Titolo del Decreto: contributi agli Enti Locali costieri della Regione Campania per la realizzazione di progetti di sicurezza urbana. Non tantissimi soldi: circa 30 – 50 mila euro a Comune (non sono proprio da buttare…). Quali sono stati i primi comuni in graduatoria ? Amalfi, ovviamente, è il primo Comune. Poi Maiori e Minori. Centola. Casamicciola Terme. Anacapri. Al 15° posto c’è Cellole (almeno un comune casertano…). L’elenco termina con Pisciotta e Atrani… E Castel Volturno ??? Speriamo nel prossimo bando… Gianluca D’Amato
“Prodotti con poco”
INSERZIONI GRATUITE
Cercasi villetta indipendente e monofamiliare in Castel Volturno, non distante dal mare. Preferibilmente località Ischitella o Baia Verde. Max 100.000 euro. * * * Cercasi villetta indipendente e monofamiliare con piccolo giardino in Lago Patria.
Contributi Regionali per la Sicurezza Urbana
cava dei tirreni.
IL TITOLO DELLA MOSTRA È STATO INDOVINATO, VISTA LA PRESENZA DI CIRCA 2.000 PERSONE ALL’INAUGURAZIONE…
E’ vero. “Prodotti con poco” è partito il 20 giugno e si concluderà il primo agosto. L’avvio è stato entusiasmante e tutta l’organizzazione e partecipazione si è basata sulla grande sensibilità di tantissime persone che si sono lasciate coinvolgere pienamente dall’iniziativa. Siamo riusciti a mettere insieme artisti affermati con giovani ragazzi I commercianti “esordienti”. di Piazza Vittorio Emanuele Un grazie anche all’ADI del Centro Storico (Associazione per il Disegno Industriale) che ho il piacere di presieGIOIELLERIA dere. Dove si trova precisaPICONE mente la location ? di Sarah e Alessandra Alla Mediateca Comunale di Cava dei Ter*** reni, esattamente nel MACELLERIA centro del paese. Il centro culturaRUSSO DOMENICO le si chiama Marte (Mediateca+Arte) e
www.informareonline.com
il direttore artistico è Alfonso Amendola che, insieme a Francesca Morlicchio e Giovanni Di Michele, hanno fortemente voluto l’iniziativa. Sono tre-quattro livelli di edificio completamente demolito e ricostruito con uno sguardo contemporaneo, conservando la facciata settecentesca che affaccia sulla piazzetta. Realizzato con soldi pubblici e gestito a seguito di bando pubblico. Il messaggio immediato ? Al consumismo generale di beni usa e getta, si risponde con oggetti che si possano riparare, con materiali reperibili e disponibili, favorendo
In alto un’immagine della mostra. In basso il logo dell’evento
anche l’utilizzo di manodopera locale. Come può una manifattura campana contrastare la manifattura asiatica a costo zero ? Con la connotazione culturale, per non dire artistica, che accompagna il prodotto. Perché anche un prodotto commerciale può essere portatore di un messaggio sociale. Prodotti con poco, ma è proprio così poco ??? Sicuramente prodotto con poca materia, poca energia, pochi sprechi, ma… con molta intelligenza, molto pensiero, con molta riflessione e con molto legame col tessuto sociale e con il territorio. Quali altri eventi ? Una summer school della ceramica a breve, ma un’anticipazione la posso già dire per il prossimo dicembre. Una serie di incontri, al momento tre, sulla creatività, mettendo insieme la creatività del designer con la creatività / manualità, ad esempio, di un cuoco o un musicista. Cioè provare a incontrare diversi mondi dell’inventiva. Se avete domande e curiosità da proporre al prof. Salvatore Cozzolino scrivete a: • salvatore.cozzolino@unina2.it a cura di angelo morlando
INFORMARE PAG. 6
INFORMARE I
Speciale Ser vizi Speciali
Un periodico con il vizio di informare
Il primo articolo che scrissi per “Informare”, mi pare, oltre nove anni fa, fece scoprire alla gente di Castelvolturno il girone infernale dei tossicodipendenti in salsa domiziana, che all’epoca dei fatti vivevano (e morivano) nella pineta di Baia Verde. Oggi, gli stessi, occupano l’ex Hotel Boomerang-Zagarella. A distanza di tanto tempo, ancora nessuno si interessa di loro, se non i volontari della Jerry Masslo e i giornalisti di mezzo mondo, che da un paio d’anni in quest’angolo d’Italia vengono a caccia dello scoop, intervistando e fotografando lo “zoo“ del litorale domizio. Ricordo bene che all’epoca di questo mio Intervento su “Informare” molti cittadini di Castelvolturno mi ringraziarono per averli messi a conoscenza di una simile realtà che insisteva a due
«Sono passati nove anni da quanto scrissi dei tossicodipendenti nella pineta di Baia Verde» non sono i dirigenti e i funzionari del ciclo integrato delle acque e della depurazione a causare il disastro ambientale, ma è il giornalista il responsabile del calo d’affari degli stabilimenti balneari. Per loro, se scrivevo (e se scrivo) delle mancate bonifiche ambientali, non sono gli enti locali inadempienti ad essere additati e chiamati alle proprie responsabilità, ma è il giornalista il responsabile dell’aumento delle malattie tumorali della zona. Se scrivevo (e se scrivo) dell’illegalità diffusa del litorale domizio, non sono i sempre tanti furbi della zona che si devono vergognare, ma è il giornalista che deve preoccuparsi della sua incolumità. Eppure, la mia coscienza mi impone di percorrere sempre la stessa strada e nella medesima direzione. Il mio modo di scrivere
passi dalle proprie abitazioni. Qualcun’altro, però, per lo stesso articolo, mi biasimò. “Castelvolturno – era la loro tesi – ha già fin troppi problemi, e non è il caso che se ne facciano conoscere altri”. Lì per lì, non mi resi conto di quelle parole. Rilessi il mio articolo; cercai di analizzarlo frase per frase, ma non intravedevo alcuna responsabilità soggettiva. Col passare del tempo e concentrando sempre più la mia attività giornalistica nel documentare i disagi del territorio dove vivo ho realizzato che qualunque cosa avrei scritto che non si sarebbe occupata di feste di paese e della “solerte” attività degli amministratori comunali di turno avrei avuto sempre gli stessi problemi con gli stessi personaggi. In pratica, per loro, se scrivevo (e se scrivo) del mare inquinato,
Gli auguri dell’ex direttore Marco Martone
I grandi progetti nascono in punta di piedi
Parli con un amico del tuo lavoro, gli confidi i tuoi progetti, le tue ambizioni, parli con lui delle tante difficoltà cui questo strano, bellissimo mestiere ti mette di fronte, periodicamente. E l’amico ti parla di una persona che ha da sempre la passione per la politica e il vezzo di volersi battere, con tutte le forze a disposizione, per cercare di migliorare lo stato delle cose. Un obiettivo che si può perseguire anche attraverso la pubblicazione di un giornale, la diffusione di un sito online, le campagne di ascolto di chi ti sta accanto e ti parla dei suoi problemi. È così che ho conosciuto Tommaso Morlando ed è così, grazie ad un amico comune, che è cominciata un po’ di tempo fa, la mia collaborazione con il mensile Informare. Un’esperienza sviluppatasi lentamente, in punta di piedi, con l’umiltà e il rispetto dovuto da parte di chi non è nato e non vive sul territorio e che soltanto da lontano percepisce i problemi, i disagi ma anche le infinite potenzialità che l’intera area tra le province di Napoli e Caserta è in grado di produrre. Nei mesi in cui ho avuto il piacere di collaborare con il giornale si è creata una piena sinergia con la redazione e con tutti quelli che lavorano alla realizzazione del periodico. Un affiatamento totale che ha portato Tommaso a darmi la grande opportunità professionale
di ricoprire il ruolo di direttore. Impegno che ho potuto rispettare soltanto per qualche mese, a causa di successivi impegni di lavoro che mi hanno costretto a passare la mano. Eppure il sapore di quella sfida, dal mio punto di vista sicuramente vinta, resterà ben scolpito nella mia storia professionale. Confrontarsi con un territorio tanto complesso, senza viverlo in prima persona, è stato impegnativo, oltre che stimolante. Riscontrare poi la fiducia dell’editore, l’apprezzamento dei lettori e la stima dei colleghi, ha rappresentato la spinta necessaria per andare avanti, per non fermarsi di fronte agli ostacoli, per scrivere un articolo in più. Partecipare al primo decennale di Informare è per me, dunque, motivo di orgoglio e di soddisfazione ed è bello tornare a far parte della “famiglia”. Napoli e la sua provincia vivono un momento di grande difficoltà, sociale e anche
A sx Marco Martone
politica e non soltanto a causa del dramma rifiuti. La nuova stagione del rilancio, promessa dal sindaco de Magistris, è ancora lontana perché ataviche sono le colpe, troppo profonde le radici del disagio e dell’inefficienza. La strada, insomma, è ancora, lunga e tortuosa. Ed è evidente che la rinascita di Napoli, la riconquista dell’orgoglio e del senso di appartenenza dei cittadini del capoluogo, potrà fungere da straordinario traino anche per le immediate periferie cittadine, per le aree a ridosso della città e dunque anche quelle che il nostro giornale scruta ogni mese attraverso inchieste, interviste e approfondimenti. Il ruolo dei giornalisti deve restare quello di analizzare gli avvenimenti, ascoltare le voci, anche quelle che non condividiamo e poi raccontare la verità, perché è diritto delle persone conoscere i fatti ed è nostro dovere…Informare.
marco martone
Marco Martone è stato direttore responsabile di Informare - Litorale Domitio - Castel Volturno fino a dicembre 2009, ora collabora con Napoli Canale21 come giornalista professionista ed edita il periodico Scrivo Napoli. Inizia la sua esperienza con un “pezzo” su Il Mattino di Napoli
Istantanee storiche
Una delle prime copertine di Informare
Dieci anni di informazione e presenza sul territorio
pertanto non è mai cambiato. Non ho ceduto a intimidazioni e minacce. Ho scritto, scrivo e scriverò sempre con la schiena dritta e nell’interesse del cittadino semplice, che il proprio “posto al sole” non lo cerca calpestando il suo vicino. In questi ultimi dieci anni ho avuto sempre al mio fianco “Informare”, un periodico col “vizio” d’informare. Talvolta lo ha fatto in
Dieci anni di Informare, auguri da Alessandro Gatto (WWF Campania) Caro direttore, sono davvero felice di poter augurare a te ed a tutti i collaboratori di “INFORMARE” gli auguri più sentiti dei primi 10 anni di vita del vostro organo d’informazione. INFORMARE risulta essere uno strumento d’informazione e laboratorio culturale relativo ad un territorio delicato quanto prezioso: il litorale domizio. Personalmente sono legato a tutto il litorale domizio da un sentimento che va ben oltre il semplice amore per un territorio. Non a caso la mia tesi di laurea sperimentale (facoltà di Scienze Biologiche di Napoli) in ecologia vegetale e fitogeografia ebbe come oggetto di ricerca proprio le dune e la vegetazione delle stesse del litorale domizio, con par-
ticolare riferimento al litorale di Castelvolturno, dalla foce del fiume Volturno sino alla foce del lago Patria. E’ sempre utile ricordare e mettere in evidenza che pur trovando mille problematiche ambientali il litorale studiato è ricchissimo ancora oggi di biodiversità sia vegetale, sia animale. Per questo motivo è fondamentale accrescere la conoscenza del litorale domizio. Dei suoi angoli nascosti, degli elementi di preziosità. Ed anche e soprattutto con un organo di informazione come INFORMARE si può accrescere questo grado di conoscenza e di sensibilizzazione. Perchè solo chi conosce può amare. alessandro Gatto (Presidente reGionale WWF camPania)
Gli auguri, di compleanno, di salute, per la nascita di figli, matrimoni, sono all'ordine del giorno e afferiscono alla sfera d'intimità di ciascuno di noi. Ma, oggi, dobbiamo condividere insieme a tutti – e quando dico tutti voglio significare proprio tutti – gli auguri per il decennale della rivista INFORMARE. Ho scritto che è una scommessa già vinta perché quando si parte per un'iniziativa editoriale a carattere strettamente volontaristico e si raggiungono i dieci anni di vita senza avere alle spalle alcun gruppo editoriale, ma si è dovuto contare solo sull'affetto dei numerosi “sponsor locali”, è un traguardo assolutamente invidiabile. Questa
rivista rappresenta un tramite importante per tutti i cittadini del comprensorio, siano essi semplici cittadini, professionisti, imprenditori, dirigenti, perché tutti trovano le “news” che li interessano. Mantenere questa tribuna libera da condizionamenti, con lo scopo di ospitare i contributi di professionalità di molti, è il principale obiettivo che l'Amico Tommaso dovrà continuare a mantenere, essendo bene accette tutte le idee e le collaborazioni che vadano in questa direzione. Nella ferma convizione che la Rivista sopravviverà a noi stessi, formulo i migliori AUGURI per i prossimi decenni a venire. Nunzio De Pinto
Buon compleanno, Informare è una scommessa già vinta
avamposto democratico in terra ostile
COMMENTO
DI CASA La piegatura manuale del giornale in tipografia
MEMORIA
VITTIME MAFIA. I giovani di Officina Volturno ed Informare all’opera I primi apprendisti
www.informareonline.com
vincenzo ammaliato
Vincenzo Ammaliato, giornalista di Castel Volturno de Il Mattino di Caserta ed autore dell’opera collettiva Strozzateci Tutti. Ha scritto anche per La Voce della Campania. Segue Informare dalla sua fondazione ed in diverse occasioni ha collaborato con la testata.
IL
Discussione del piano fogne per Pinetamare
maniera poco plurale, ma “Informare” ha sempre cercato di portare a conoscenza la gente di Castelvolturno dei fatti che capitano sui ventisette chilometri della sua via Domiziana. Non a tutti in questa parte d’Italia piace che si parli dei fatti? Ebbene, questo resterà un loro problema!
COM
Officinavolturno.com è un avamposto democratico in terra ostile. La resistenza e il coraggio della denuncia invece della rinuncia, il viso aperto invece del capo girato o chino. Di questo ha bisogno la resistenza democratica. Il movimento antimafia ha conosciuto negli ultimi anni una crescita fuori dai canali tradizionali. Sempre di più associazioni, gruppi, individualità hanno dato vita a una rivolta morale che si sta traducendo nella tessitura lenta, ma inesorabile, di una trama democratica che affronti e disarticoli l’aggregato mafioso e politico che dopo aver avviluppato il meridione sta penetrando nel
tessuto sociale ed economico dell’intero paese. La mafia, le mafie hanno bisogno di silenzio, di rassegnazione. La politica collusa ha bisogno di vuota ritualità: onorare il martire e lasciare ingrassare gli interessi che tutela. La resistenza democratica ha il compito di svelare i nuovi inganni e le inedite e pericolose strade che l’inquinamento mafioso ha prodotto nelle istituzioni. Officinavolturno.com è una lanterna nel buio, un angolo rigoglioso nel deserto che vuole contaminare con la democrazia e la legalità un territorio che può avere e avrà un ben altro destino. casamemoriavittimemafia.com
Speciale
II
la posizione di informare
Come premessa, è giusto sintetizzare di seguito quanto affermato appena due mesi fa nel NOSTRO numero di giugno:
"Molti lettori ci chiedono a riguardo del disinteresse di "Informare" nei confronti delle vicende politiche del Comune di Castel Volturno. NON E' DISINTERESSE, E' MANCANZA DI ARGOMENTI, ARGOMENTAZIONI E DIBATTITI". I contenuti del manifesto a firma Pdl e Amministrazione del 30 luglio 2011 confermano la mancanza di argomenti. Lo riteniamo solo ed esclusivamente un attacco personale e, pertanto, non è da commentare. La risposta di Tommaso Morlando, ovviamente personale, è riportata nell'articolo affianco e confermiamo la nostra piena disponibilità ad ospitare liberamente altri commenti e pareri, sempre nel pieno rispetto della correttezza e dell'educazione. A noi resta il compito di tenere altissima l'attenzione sui FATTI accaduti negli ultimi mesi. E' un FATTO che il Sindaco di Castel Volturno non sia stato invitato ad un serie di manifestazioni istituzionali, molto probabilmente anche perché erano presenti gli stessi magistrati che stanno indagando sulla sua posizione. E' un FATTO che lo stesso Sindaco di Castel Volturno si sia comunque presentato ad alcune manifestazioni e che in particolar modo si sia scontrato duramente con l'Associazione LIBERA. E' un FATTO che l'Associazione Officina Volturno viene sistematicamente cancellata da qualsiasi evento e manifestazione, anche culturale, che avviene nel NOSTRO territorio e organizzata dall'Amministrazione Comunale.
CONTINUEREMO A SEGUIRE I FATTI !
INFORMARE
Castel Volturno invasa di manifesti a firma Pdl e Amministrazione. La risposta
Morlando: «Scalzone, perchè non mi denunci ?» «Quando la smetterai di suonare flauti per addormentarci ?»
Gentile Scalzone, da tempo ti ho notificato che non sei un mio interlocutore. Invece, mio malgrado, mi ritrovo coinvolto nei tuoi deliri: prima attraverso un articolo, pubblicato il 29/07/2011 sulla Gazzetta di Caserta; poi lo stesso articolo è stato ampliato il 30/7/2011 ed è stato affisso sui muri della città attraverso un manifesto. Mi dispiace, ma non posso seguirti in questi metodi insulsi, vili e pericolosi che continuamente adotti verso chiunque osa mettere in evidenza le tue malefatte e quelle di alcuni spregiudicati tuoi sostenitori, che da tempo sono motivo d’attenzione della Magistratura. Nei tuoi confronti non ricorrerò alla denuncia personale, non mi appartiene per etica e per stile. Invito te, invece, a denunciarmi, proprio perché sei abituato a tali metodi e a nasconderti dietro potentati politici, come le menzogne dell’EX senatore Novi, ampiamente smentite dai fatti e a cui ami fare riferimento. Ti invito a dimostrare con atti certi (numero di delibere, determine di pagamento o altro documento verificabile) le infamie di cui ti fai portavoce. Chiederò alla magistratura di vigilare su tali atti intimidatori, dove ci si nasconde coinvolgendo tutta l’amministrazione e tutto il partito del PDL locale, che nello stile e nei metodi usati, somigliano più ad un atto tipico camorristico che politico. Domani nessuno di questa maggioranza potrà dire che non era funzionale e d’accordo
sull’intero tuo operato. Vieni a chiedere a me conto delle licenze del Giolì? Rispondi invece a queste domande semplici: Chi ha dato le licenze commerciali ? Chi ha venduto i terreni ai Diana? Ma quando la smetterai di suonare flauti per addormentarci ? Mi piacerebbe che le mie azioni fossero comprese da quei cittadini attenti che sono stanchi di essere presi in giro, stanchi di essere derisi dai soliti menestrelli al servizio del solito padrone. Naturalmente il padrone è quello di sempre, quello che come nelle poesie di Prévert fa la pioggia ed il bel tempo a piacimento, ma costantemente ai danni della povera gente priva di ombrello e di parasole. Gli ultimi eventi, qui da noi, toccano la nostra coscienza civile e coinvolgono l’etica di una società che, troppo mite e per troppo tempo assopita in una compostezza supina, non potendone più ora, grida e si ribella a prepotenze divenute insopportabili come la commistione tra politica corrotta e criminalità organizzata. Tutti noi chiediamo unicamente che si faccia luce su tutto e tutti, e non intendiamo farne una “guerra” ideologica, ma facciamo nostro il pensiero di Paolo Borsellino: quando ad essere indagato è un uomo delle istituzioni non si aspetta la condanna, ma è l’ETICA che impone un passo indietro. Scalzone lo comprende tutto questo? tommaso morlando
Dimitri Russo: Sono quasi commoventi Gli interventi di Scalzone sono tragicomici Il sindaco Scalzone dopo le accuse di alcuni pentiti di camorra che hanno dichiarato , come si legge nell’ordinanza del Tribunale di Napoli, frasi del tipo “l’ex sindaco di Castelvolturno SCALZONE Antonio, per il tramite di GIANCOTTI Domenico e Paolo DIANA detto SCARPONE - entrambi soggetti a disposizione del clan BIDOGNETTI -, stava sempre a disposizione del clan per ogni richiesta” oppure “ho incontrato più volte Antonio SCALZONE, che fu eletto sindaco di Castelvolturno anche grazie ai voti portati dal clan, in particolare anche da me ed AMATRUDI Massimo. Antonio SCALZONE faceva parte del gruppo BIDOGNETTI e stava a disposizione per ogni esigenza del gruppo, come mi ha riferito più volte CIRILLO Alessandro e Giovanni”, sta cercando affannosamente e in modo tragicomico di “riabilitarsi” agli occhi dei cittadini e degli organi istituzionali che ormai hanno pubblicamente preso le distanze da lui. Non si difende sulle questioni, non risponde nel merito, non produce atti, ma accusa coloro i quali, compreso il sottoscritto, denunciano con documenti alla mano la sua politica e le sue sventure. Fa accuse senza fondamento - e i cittadini lo sanno – tira in ballo confronti con altre amministrazioni, altri sindaci, richiama atti “per sentito dire” senza cognizione di causa, fa affermazioni false e si contraddice con le sue stesse parole. Sui quotidiani e su varie pagine di Facebook, infatti, mi “accusa” di avere la memoria corta perché sulla questione Giolì anche l’amministrazione di cui facevo parte si era fatta condizionare, mentre io mi ero dimesso perché non condividevo, appunto, la posizione dell’amministrazione. Dov’è l’accusa? Non ha fatto altro che ribadire che in quell’amministrazione sono stato l’unico a prendere le distanze da quel centro commerciale, tanto da buscarmi una querela dai proprietari per le mie affermazioni fatte in Consiglio Comunale su tale vicenda. Affermazioni pubbliche e doverose per la mia carica. Cioè di rappresentante dei cittadini (tutti e non solo alcuni) di Castel Volturno. E quando lui ha votato l’emendamento – a sua firma - che ha tentato illegittimamente di “sanare” l’abuso del Giolì, io ero già dimissionario. Dovrei solo ringraziarlo per aver chiarito ancora una volta, se mai ve ne fosse stato bisogno, i miei distinguo sulla legittimità dell’operazione Giolì. I tentativi di riabilitazione della sua immagine e della sua amministrazione sono quasi “commoventi”, oltre che patetici. Penso alla sua proposta di modifica dello statuto comunale affinché il Comune si costituisca parte civile nei processi di camorra che danneggiano l’immagine dell’Ente o l’intitolazione di una piazza ai giudici Falcone e Borsellino. E’ difficile, quando si leggono queste cose, non commuoversi, davvero! dimitri russo
cosa dice l'ordinanza
Siccome il PDL di Castel Volturno in maniera smemorata tira in ballo l’indagine della DDA di Napoli nel quale risultano indagati Francesco Nuzzo e Lorenzo Marcello, per una corretta informazione, per amore della verità, e affinchè i cittadini abbiano le idee più chiare, ricordiamo che nel procedimento penale N. 42972/05 R.G.N.R., N. 33245/06 R.G.G.I.P., in occasione del quale è stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, il dott. Alessandro Buccino Grimaldi, l’Ordinanza di applicazione e di rigetto di misura cautelare personale e di applicazione di misura cautelare reale, già ampiamente pubblicizzata dagli organi di stampa, risultano, tra i tanti, indagati anche l’attuale sindaco Antonio Scalzone, nonché il fratello Alfonso. Invero, tra le righe del provvedimento su citato risulta che su i due fratelli grava l’imputazione di cui dall’art.110, 416 bis c.p. I, II, III, IV, V, VI ed VIII comma “ (…) perché nella consapevolezza della rilevanza causale del proprio apporto derivante dalle qualità di Sindaco (NUZZO, SCALZONE ANTONIO) e Vice Sindaco (Marcello Lorenzo rivestite presso il comune di Castelvolturno), di dipendente del Comune di Castelvolturno (Alfonso Scalzone) concorrevano all’associazione denominata “clan dei casalesi”in quanto, pur non essendo stabilmente inseriti nella predetta compagine associativa, contribuivano con gli associati, in particolare con Guida Luigi detto “’o Dringt”, e Bidognetti Raffaele, soggetti apicali del predetto clan per conto della famiglia Bidognetti, per i quali si è proceduto autonomamente, e con Vassallo Gaetano, imprenditore affiliato al clan, alla realizzazione dei seguenti scopi della associazione (…).”
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