Anno 8° - Numero 104 - DICEMBRE 2011
Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” GA.SA
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L’Espresso raccoglie il nostro appello
> > > pag.6
SO.GE.RI. e Regi Lagni all’origine del disastro ambientale > > > pag. 5
“Pacco” di Natale al II° circolo
> > > pag. 2
Pallottole di cultura contro la camorra, Rosaria Iazzetta incontra i nostri giovani > > > pag.8
Siamo ritornati in Italia. Il Ministro Riccardi a Castel Volturno > > > pag. 3
Pineta trasformata in discarica
> > > pag. 4
Officina Volturno e ANSUR, nuove iniziative dopo un anno di collaborazione > > > pag. 7
Per cambiare
SCASSAMM...
Nella prima pagina degli ultimi numeri d’Informare abbiamo inserito i lavori grafici di Massimo Panariello che riescono ad interpretare e sintetizzare le notizie mensili in modo “artistico” e personale. Molti ci hanno chiesto il significato di queste immagini e, per questo numero, abbiamo deciso di dare spazio per la risposta allo stesso Massimo. Preferiamo andare oltre... Lasciamo al lettore spazio anche per l’immaginazione, la partecipazione, la rabbia, le critiche e la speranza che queste immagini provocano in modo diverso in ognuno di noi. Noi, per il futuro, vogliamo immaginare scene diverse di un paese normale; con una società civile non più “dormiente”, ma attiva e partecipe. Una società che sia consapevole delle difficoltà esistenti,
ma con la ferma volontà di cambiare. Bisogna confrontarsi eliminando quelle “barriere” di inimicizia personale create ad arte da affaristi e corrotti per “dividere” i cittadini. Nel rispetto dei ruoli diversi che si andranno a prendere, la priorità resta l’interesse del territorio. Chi fa politica, la intenda come servizio e non come interesse personale. La Redazione
La mia idea è nata da un sogno... Il cammello anticamorra è come il cammello nel grande deserto: arido, infinito, ricco di stenti e di bufere; con tutte le sue avversità ed i suoi inganni. Il deserto con i suoi miraggi, quelli che ti fanno sperare, impazzire. Beh!!! Ho pensato che il nostro territorio è un grande deserto, cosi tanto ostile, ricco di miraggi
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e con tantissima gente che vuole attraversarlo, per reagire. Cosi sono arrivato a questa locandina, che racchiude l’unione, la passione e la ribalta. In un deserto normale un cammello è la speranza; in questo deserto ancor più pericoloso, come può essere definito il nostro territorio, ci vuole un “Cammello Supereroe” per unire la gente, per aiutare tutti ad avere coraggio, per attraversare questo luogo bello, ma insito di pericoli. Un simbolo creato dall’unione di tutti coloro che ora vogliono cambiare. Come prendersi per mano, come andare avanti tutti insieme. Questo Cammello è una metafora: siamo noi. Io sono rappresentato sulla sinistra che, con la testa a forma di spina elettrica, attivo il cammello e, inseime a Voi, diamo la scossa e...... scassammmmm. Massimo Panariello