Informare Dicembre 2012

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Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno”

Anno 8° - Numero 116 - DICEMBRE 2012

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Nasce l’Associazione Decoro Pinetamare > > > pag.3

Raccolta firme M1 > > > pag.4

Paolo Miggiano presenta: “A TESTA ALTA” > > > pag.5

La sana imprenditoria di Castel Volturno > > > pag.6

“Facciamo un pacco alla camorra”. Vieni a prenotare il tuo pacco presso la nostra sede > > > pag.8

Speciale Roberto Saviano: “un papa nero”? > > > pag.10

Per costruire un percorso a medio-lungo termine sono necessari tanta pazienza e tanti sacrifici, soprattutto in termini di tempo. Per distruggere, invece, basta un attimo… Il nostro territorio è sempre stato caratterizzato dalla presenza di “distruttori”. I più letali sono sempre stati i “distruttori di speranze”, cioè coloro che, non avendo tempo e voglia di sporcarsi le mani, considerano qualsiasi iniziativa sbagliata “a prescindere” e considerano l’intero territorio di Castel Volturno, compresi tutti i cittadini, condannati ad un futuro fatto solo di miseria e povertà, soprattutto intellettuale. Noi siamo, invece, convinti

che il nostro territorio è pieno di “costruttori”, soprattutto di idee e di iniziative. I problemi sono tanti, nessuno li nasconde, ma la speranza è enorme, soprattutto siamo convinti che sia possibile unire le esigenze e le aspettative del centro storico con quelle delle altre aree, soprattutto quelle di Pinetamare. Crediamo sia possibile, ad esempio, far dialogare Ischitella con Pescopagano, cioè le Due Torri che delimitano a nord e a sud il nostro territorio. L’appartenenza è un principio imprescindibile e indiscutibile; ma la chiusura mentale “a prescindere” verso le iniziative proposte da altri è una jattura che condizionerà per sempre lo sviluppo

del territorio. Possiamo rialzarci, ma tutti insieme, provando a confrontarci nell’immediato con la speranza di poter condividere le cose migliori nel prossimo futuro. “Per correr miglior acque alza le vele…” poetava Dante all’inizio del Purgatorio. I distruttori credono pessimisticamente che ritorneremo all’Inferno… Noi, ottimistici costruttori, crediamo, invece, che possiamo agevolmente affrontare e superare questo momento difficile con le sole nostre forze, senza la guida del Virgilio di turno. TOMMASO MORLANDO


POLITICA & AMBIENTE

Fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue urbane Alcune proposte potrebbero essere applicate immediatamente anche in Campania. La fitodepurazione (depurazione attraverso le piante) è un argomento da approfondire affinché si possa giungere in tempi brevi ad applicazioni in larga scala per ridurre drasticamente i rischi di inquinamento di corpi idrici sensibili e di inquinamento delle acque costiere. Proprio recentemente è stata elaborata dall’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (ISPRA) un guida molto interessante sull’argomento e che offre notevoli spunti di riflessione. I primi cinque capitoli della guida sintetizzano l’iter normativo e i criteri di dimensionamento dei diversi tipi di impianto. E’ stato dedicato, inoltre, un capitolo intero (il sesto) agli aspetti di Gestione e Manutenzione, realizzando delle

schede di Manutenzione Ordinaria e Straordinaria e un Piano di Manutenzione complessivo. Altrettanto interessante è il settimo capitolo inerente alle valutazioni preliminari da adottare per la scelta di una tipologia o meno di un impianto di fitodepurazione. In conclusione: il sistema di fitodepurazione è facilmente realizzabile, è affiancabile agli impianti di ultima generazione per le portate eccedenti da depurare ed è utilizzabile al posto di quest’ultimi in caso di emergenza evitando di scaricare brutalmente liquami non trattati in corpi sensibili. Nel caso specifico della Regione Campania e dei Regi Lagni, dove le aree attualmente occupate dai 5 impianti di depurazione sono solo una parte dell’area complessivamente disponibile, costituirebbe una soluzione immediata ad una grave crisi ambientale

danni da randagismo...

responsabilita’ degli enti locali che perdura da decenni. La stessa soluzione “ibrida” potrebbe applicarsi immediatamente anche ad altri canali come l’Alveo Camaldoli e il Canale di Quarto, riducendo sensibilmente il carico di inquinamento totale che grava su tutto il Litorale Domitio. FONTE: MAGAZINE ARPACAMPANIA ANGELO MORLANDO

Sinuessa e il mistero del porto affondato

Cosa è successo all’antica colonia romana che sorgeva sul Litorale Domitio? Il terreno si è abbassato di ben otto metri.

Il porto giace dieci metri sott’acqua. Alla spiaggia si arriva percorrendo un basolato romano che si perde nella sabbia. Per ritrovare le sue tracce bisogna buttarsi in acqua e immergersi a tre metri di profondità. Ora è posato sul fondo del mare. Cosa sia successo a Sinuessa, l’antica colonia romana che sorgeva sul Litorale Domitio (oggi comune di Sessa Aurunca) è un interrogativo ancora irrisolto. Si sa solo che il terreno si è abbassato di almeno otto metri in epoca romana. Adesso i geologi e l’Enea vogliono capire perché. Di antichi porti inabissati ce ne sono in tutto il mondo. Non sempre, però, le cause sono evidenti. Per trovare qualcosa di simile, eppure così diverso, basta spostarsi a sud di appena sessanta chilometri. Dalla provincia di Caserta

INFORMARE

a quella di Napoli. “L’antico portus Iulius di Poz- zia e otto metri di abbassamento in un lasso di zuoli, scoperto negli anni Cinquanta, si inabissò tempo così limitato sono un’anomalia”. E c’è un fino a cinque metri di profondità – spiega Alfre- altro dato certo: l’uomo non c’entra niente. Le do Trocciola, geologo dell’Enea - ma quella è cause del fenomeno sono naturali. A dieci metri una zona vulcanica e il ritrovamento, per quan- di profondità, a poca distanza dal porto, sono to importante, non ha destato troppa sorpresa. stati ritrovati 24 blocchi di pietra da sessanta Anche Carmine Minopoli è un geologo dell’E- tonnellate l’uno. Servivano probabilmente per nea. Sinuessa la conosce bene: ci ha lavorato delimitare i punti di attracco. Nel corso dei seper anni e proprio su questo sito ha elaborato coli alcuni di questi enormi massi si sono spola tesi di geologia quindici anni fa. “Il destino stati, rotolando per diversi metri. Difficile pendi questo porto è un rebus che ci affascina. sare a un intervento umano. Scoprire a quale Altri siti nel raggio di 20-30 chilometri si sono destino sia andato incontro il porto di Sinuessa abbassati di 50-60 centimetri nel corso degli significa capire qualcosa di più di una colonia ultimi duemila anni. Sinuessa è sprofondata di che giocò un ruolo molto importante nella sua otto metri”. Per capirci qualcosa di più gli scien- epoca. A testimoniarlo c’è l’imponente teatro ziati dell’Enea hanno passato l’estate 2012 a romano di Sessa Aurunca, che poteva ospitare geo-referenziare i resti di epoca romana lungo quasi seimila persone. Ma soprattutto, Sinuesil litorale di Sinuessa e a studiare la morfologia sa era un importante snodo commerciale. Da dei fondali. Le ricerche riprenderanno a marzo qui partiva la rotta del vino Falerno, uno dei più con: strumenti tecnologici in grado di fare la “ra- famosi dell’epoca romana (Cicerone, Virgilio e diografia” del fondale e sbirciare attraverso lo Orazio ne decantarono le lodi) e prodotto ancostrato di sedimenti che si è depositato in fondo ra oggi a Falciano del Massimo e Carinola, a al mare. Da queste parti infatti sfocia il fiume pochissimi chilometri da Sessa Aurunca. Garigliano, che intorbidisce l’acqua del mare Dopo il lavoro dei tecnici, arriverà il momento e porta i sedimenti accumulati nel suo corso. di valorizzare quella che dovrà trasformarsi in Nel frattempo però le prime ipotesi sono già sul un’area archeologica marina. Come una contavolo. “Non dobbiamo pensare a un singolo venzione Unesco del 2001 stabilisce che i beni evento catastrofico, come un fortissimo terre- archeologici sommersi debbano essere lasciati moto. Il porto di questa colonia non è affondato al loro posto e valorizzati proprio lì dove si sono in un giorno né in un anno – spiega il geologo conservati per secoli: in fondo al mare. (Una Carmine Minopoli - Ecco perché pensiamo che sito d’interesse internazionale, attenzionato dal lo sprofondamento sia dovuto a una somma di national geographic e che certamente darà eventi”. Ma eventi di che tipo? “In prima battuta un impulso di turismo culturale a tutto il Lipensiamo che un terremoto, seguito forse da torale Domizio ndr.) uno tsunami, abbia causato un primo abbassaDI FEDERICO FORMICA mento di diversi centimetri. Abbastanza perché il porto fosse inutilizzabile e venisse abbandonato”. In questo punto del litorale domizio, quindi, le barche non attraccano da oltre duemila anni. Ecco spiegato perché le strutture e gli oggetti ritrovati sul fondo del mare sono inequivocabilmente di epoca romana. Una volta abbandonato, il porto ha continuato a inabissarsi. “In geologia duemila anni sono un’ine- Fotografie per gentile concessione Enea

Danni da randagismo. FINALMENTE… il Comune deve risarcire il centauro caduto dalla moto a causa del cane randagio. Il randagismo è una piaga che non sempre i comuni e le Asl affrontano con la dovuta efficacia, tanto che sono quotidiani i danni subiti da automobilisti e motociclisti in conseguenza del passaggio improvviso di cani abbandonati o nel caso dei pedoni a causa del loro morso o delle loro aggressioni. Sul nostro territorio, in tal senso le segnalazioni da parte dei cittadini alla nostra redazione sono quotidiane, principalmente nelle zone di Pinetamare, Ischitella ma anche sul resto del territorio. Sono persuasive, in tal senso tutte le decisioni che attribuiscono una specifica responsabilità ai vari enti in tema di danni connessi al randagismo per determinare una lotta più convincente al fenomeno. L’ultima che vale la pena di segnalare, è la sentenza n. 17118 del 12 settembre 2012 del Tribunale civile di Roma che ha liquidato al centauro caduto dalla moto a causa di un randagio la non irrilevante somma di 18mila euro a titolo di danno biologico in virtù delle tabelle per il calcolo di tale tipo di danno applicate nel suddetto tribunale. Il principio riconosciuto dal giudice di merito sta nel fatto che comunque spetta al comune il risarcimento dei danni subiti dal motociclista caduto in se-

guito al passaggio di una cane randagio. Ciò anche se vi è una responsabilità delle Asl sulla gestione del fenomeno dei randagi. L’amministrazione comunale, in tali casi, non può essere esonerata da responsabilità in virtù del principio del “neminem laedere”, che la rendono responsabile dei danni conseguenti alle condotte omissive per comportamenti dovuti, che costituiscono il limite esterno alla sua attività discrezionale. Da ciò discende che l’ente locale deve risarcire i danni patiti da un motociclista aggredito da un cane randagio durante la marcia del mezzo, poiché l’amministrazione locale - ai sensi della legge-quadro 14 agosto 1991, n. 281 e delle relative leggi regionali in tema di animali di affezione e prevenzione del randagismo - è obbligato, in correlazione con gli altri soggetti indicati dalla legge, al rispetto del dovere di prevenzione e controllo del randagismo sul territorio di competenza. LA REDAZIONE

FALERNO DEL MASSICO

Ristorante Gli Scacchi di Casertavecchia

CASERTA.

Anche per il 2013 Marilena Giuliano e Gino Della Valle de “Gli Scacchi” di Caserta Vecchia hanno ricevuto la Chiocciola Slow Food, massimo riconoscimento della Guida Osterie che significa, come specificato nel volume “Un locale che ci piace in modo speciale, per l’ambiente, la cucina, l’accoglienza in sintonia con Slow Food”. E per festeggiare la riconferma e contemporaneamente celebrare – attraverso uno dei suoi principali protagonisti - il vino principe della provincia di Caserta, ricominciano al covo gourmet ai piedi del borgo medievale le serate enogastronomiche a tema. Nicola Trabucco e il vino mitico convivio sulla più antica docg della storia Il vino più celebrato dell’antichità, il più mitico, quello che nelle locande di Pompei costava almeno il quadruplo degli altri, è diventato “ufficialmente moderno” - e dalla natura disciplinarmente duplice - nel 1989 con l’istituzione della Denominazione di Origine Controllata “Falerno del Massico”. Il prodotto principale dell’antico Ager Falernus (oggi i comuni

di Carinola, Cellole, Falciano del Massico, Mondragone e Sessa Aurunca) ha trovato, vendemmia dopo vendemmia, nuovi interpreti, fino ad individuare (almeno per una decina di loro) una specie di regista, di collaboratore preparato e speciale in quanto enfant du pays. Nicola Trabucco dopo esperienze notevolissime e prestigiose (consulenze per l’azienda agricola di “don Alfonso” e il Galardi Terra di Lavoro 1999, miglior vino d’Italia 2002 per Veronelli) è diventato una specie di regista – o forse, meglio, un direttore d’orchestra – di piccoli produttori che della qualità e della specificità del terroir di ognuno hanno fatto, grazie a Trabucco, una bandiera. ALESSANDRO MANNA

3000 € di multa per chi viene sorpreso a gettare rifiuti nell’ ambiente Ambiente: la Cassazione conferma una multa di tremila euro al soggetto sorpreso a gettare nell’ambiente vecchi elettrodomestici. I frigoriferi e le lavatrici sono considerati a tutti gli effetti rifiuti speciali e pericolosi. Sono da ritenersi più gravi le condotte commesse nelle aree a rischio in Italia, come la Campania. Strade, campagne, parchi continuano ad essere troppo spesso discariche a cielo aperto nel Nostro Paese. Vi si può trovare di tutto dai “normali” rifiuti urbani a quelli più pericolosi:

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gomme, amianto, residui dell’edilizia, plastiche di ogni tipo e vecchi elettrodomestici abbandonati. Tra quest’ultimi la fanno da padrone televisori a tubo catodico, frigoriferi e lavatrici. La diffusione del fenomeno dell’abbandono di tali rifiuti fa si che non tutti sono consapevoli che sono passibili di sanzioni penali sino a quelle più dure come il carcere, nei casi in cui viene accertata l’abitualità di tali condotte. Solo nei casi meno gravi, ed in particolare quello dell’abbandono non controllato, può scattare la pena pecuniaria sostitutiva che resta comunque di notevole entità. Ma più una zona è a ri-

schio ambientale, come ad esempio la Campania, più sono da considerarsi gravi le condotte di tale tipo con conseguenze ovviamente più pesanti per i trasgressori. Non lo diciamo solo noi dello “Sportello dei Diritti”, ma è la terza sezione penale della Cassazione con la sentenza 41161/12, pubblicata in data 09 novembre. Nel caso in questione, rileva Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la Suprema Corte ha confermato la condanna a carico dell’imputato che tuttavia ha evitato la fattispecie più grave di trasporto di rifiuti pericolosi, poiché non è stato dimostrato che costui sia

un professionista degli smaltimenti illeciti. In conseguenza di tanto, la sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria comporta una multa di oltre 3 mila euro. Al contrario è suscettibile di sanzione penale per l’abbandono alla rinfusa di una serie di apparecchi provenienti soprattutto dalla cosiddetta “filiera del grigio”: carcasse di frigoriferi e lavatrici, sportelli di congelatori, fili elettrici e chi più ne ha più ne metta, che l’allegato D alla parte quarta del D.lgs 152/06 qualifica come rifiuti speciali e pericolosi. GIOVANNI D’AGATA

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ATTUALITÀ

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Nasce l’Associazione “Decoro” Pinetamare

CASTELVOLTURNO. Cari amici e concittadini, chiunque di noi frequenti quotidianamente o saltuariamente Pinetamare, ne conosce i limiti ed i difetti e ne ricorda i pregi. Per molti di noi l’antica bellezza di Pinetamare è collegata ad una fase della nostra vita, quella di quando eravamo ragazzi e quindi senza pensieri e responsabilità, e per questo ce la fa ricordare ancora più bella. Se questa terra si rassegna al mare sporco, al Volturno inquinato, ai roghi tossici, questa terra non ha più ragioni per sperare e i giovani non hanno più ragioni per non aderire al male, per non divenire male essi stessi. Già da qualche mese alcuni cittadini si sono riuniti e attraverso l’associazione commercianti e gente del territorio hanno tentato di attivare alcune iniziative per alleviare, per quanto potevano, almeno lo stato di inerzia e di abbandono in cui versiamo. Oggi, partendo da questa breve ma produttiva esperienza, l’associazione si è fatta parte attiva nel proporre un’iniziativa più ampia che ha un obiettivo più ambizioso di quello dell’associazione commercianti. L’idea è di riprodurre su scala sistematica ed ampliata le iniziative da porre in essere nell’interesse di tutti gli abitanti. Questo progetto non è utopia perché non si pone come obiettivo quello di risolvere tutte le problematiche di Pinetamare, ma quello di invertire la tendenza, di provocare ottimismo e impegno, di innescare l’azione e la partecipazione, di responsabilizzare tutti coloro - e sono tanti - che amano Pinetamare e Castel Volturno. Per iniziare questo percorso è necessaria una premessa. Si è pensato di costituire un’associazione tra tutti i condomini: su base volontaria e ne spiegheremo il perchè. Quando diciamo che aspiriamo alla partecipazione di tutti, ci riferiamo anzitutto ai cittadini, agli amici, ai frequentatori di Pinetamare, ma anche alle Istituzioni Pubbliche ed ai Soggetti economici privati, tra cui vanno annoverate le società del gruppo Coppola in quanto, è necessario ricordarlo, proprietarie esclusive di tutte le

aree comuni non cedute alla Pubblica Amministrazione. Se tra i principali obiettivi della nostra iniziativa rientra quello di innalzare la qualità dei beni e dei servizi comuni, è evidente che una fruttuosa cooperazione con i proprietari delle aree comuni può essere una leva importante. Visto che Pinetamare , per la presenza di tante strutture di uso pubblico è stata pubblicizzata nei servizi, ed ha perso in qualità gestionale ciò che offriva il consorzio, decidiamo, principalmente in difesa della sicurezza e della tranquillità dei cittadini, di fare non un passo ma un salto in avanti, confidando di avere comunque tutti i soggetti interessati, o potenzialmente interessati, al nostro fianco. Per suscitare curiosità, interessamento, alleanze; per superare inerzia, diffidenza e rassegnazione è evidente che chi si sta oggi attivando dovrà dimostrarsi credibile, trasparente, correttissimo. La formula “Condominio” pare non essere tecnicamente perseguibile: si è pensato allora di costituire un’associazione. Un’associazione che funga, per capirci, da riferimento: un Soggetto collettivo “amico” che svolga o promuova iniziative che consentano controllo e sorveglianza sociale, di carattere culturale o turistico, e comunque nell’interesse della Comunità e del territorio. E’ stata elaborata una bozza di Statuto, che potrà essere consultata su internet da chiunque e al cui miglioramento tutti possono contribuire con proposte migliorative e di integrazione. Quando si giungerà, nel giro di qualche mese (fine Dicembre), ad un testo largamente condiviso, spontaneamente, sarà possibile aderire all’iniziativa secondo le condizioni dello statuto. Se qualcuno ha da porre qualche quesito, proposta o critica, inizi pure da questo momento, ...ma è necessario FARE!

QUESTO E’ SOLO L’INIZIO...

La costituente I love Pinetamare come da programma, Domenica 25 Novembre alle 9:00 ha iniziato l’azione di decoro in Pinetamare, (pitturando muri, coprendo scritte oscene ed eliminando le erbacce. Anche i bambini hanno contribuito in questa iniziativa che di certo fa onore agli abitanti di Pinetamare e si ripeterà nella speranza che ci siano sempre più cittadini a partecipare. UNITI SI VINCE!

La riunione tenutasi presso il Grand Hotel Pinetamare, Domenica 4 Novembre, ed organizzata dall’Associazione commercianti di Pinetamare, ha riscontrato un buon afflusso di pubblico dimostrando quanta gente voglia combattere per questo paese per amore della propria terra ma soprattutto quanto può essere potente un’iniziativa se dietro ad essa c’è una folta schiera di persone. Forti di questo concetto i rappresentanti dell’associazione commercianti Agostino Marchesano (presidente dell’associazione), Giuseppe Ammaliato, Ciro Formosa e l’avv. Ciccarelli hanno illustrato e presentato la costituente Associazione per il “decoro” di Pinetamare, sono stati discussi vari punti : della trasparenza che dovrà avere la nuova associazione, di quanto tale nuova associazione debba essere conscia e capace di cavarsela da sé con fondi privati e volontari. E’ stata preparata e presentata la “bozza “ di uno statuto che sarà visionabile da parte di tutti i cittadini per eventuali miglioramenti o modifiche, un modo veramente nuovo e democratico di presentare questa proposta che parte dal basso e non viene “calata” dall’alto. Pertanto chi è abituato unicamente a lamentarsi e piangersi addosso, continuasse a farlo, ma chi vuole realmente impegnarsi da oggi ha la possibilità di farlo in prima persona. Sia chiaro, quest’associazione NON vuole sostituirsi al pubblico, anzi… questi sarà continuamente sollecitato a fare sempre di più perché maggiore sarà l’attenzione dei cittadini. Non è un illusione affermare che siamo a due passi da una città come Napoli che “scoppia”, che nonostante le problematiche esistenti esistono tutte le condizioni per un recupero reale e consolidato

che attragga investimenti e residenze stabili. Dopo gli arresti eccellenti, la camorra non è più padrona del territorio, i commercianti locali attraverso l’associazione Antiracket intitolata a Mimmo Noviello. È presente e denuncia ogni tentativo di richiesta di pizzo, oltre a costituirsi parte civile contro gli estorsori dei Lidi balneari. Inoltre c’è una grande partecipazione della società civile e dei giovani che sono impegnati in prima persona in azioni e manifestazioni in favore dell’ambiente e come testimoni di legalità. Ho ascoltato con interesse i commenti dei tanti cittadini presenti, ed erano tutti entusiasti e motivati, pertanto non resta che ringraziare coloro che hanno portato avanti la proposta e invitare tutti ad impegnarsi perché quest’iniziativa si realizzi. All’incontro ha partecipato anche il direttore di INFORMARE, Tommaso Morlando che è intervenuto al dibattito: “Si sta facendo qualcosa di nuovo, niente di prestabilito e con lo statuto che verrà pubblicato con la collaborazione di tutti si compie la migliore forma di democrazia partecipata, quindi basta con le polemiche, voltiamo pagina in modo definitivo, con la Transazione Stato/Coppola il Villaggio è stato riscattato, lo Stato ha recuperato oltre 80 Milioni di euro per i terreni occupati ed il Villaggio (Pinetamare) è dei suoi cittadini castellani (la maggioranza) e non più solo dei Coppola, pertanto esiste una sola Castel Volturno di cui Pinetamare ne fa parte a pieno titolo ”. DANIELE LA FATA

LA REDAZIONE

BASTA! ...coi botti di Capodanno

Il neo costituito Presidio Libera di Caserta ha avviato una prima iniziativa pubblica a sostegno della legalità e della civiltà sul territorio cittadino. Su richiesta dei padri sacramentino è stata presentata una nota alle autorità istituzionali - Prefetto e Questore di Caserta e al Sindaco di Caserta, con oggetto: Vendita fuochi pirotecnici durante le festività di fine anno. Alla luce dei drammatici episodi avvenuti negli anni precedenti, per frenare una delle pratiche più incivili e pericolose che infestano il periodo natalizio, nella nota le autorità sono state invitate, in quanto garanti provinciali e locali di Pubblica Sicurezza, a rigettare ogni tipo di richiesta di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, finalizzata alla vendita dei prodotti pirotecnici nel periodo delle festività di fine anno. In particolare, nel documento varato dal Comitato di Coordinamento, si ricorda che: “Il periodo delle festività per la fine dell’anno, a causa di una a dir poco incivile usanza di far esplodere petardi di ogni tipo e persino colpi di arma da fuoco, si trasforma in una vera e propria guerra, con devastazioni dei beni pubblici

LA RIUNIONE...

e gravi pregiudizi alle persone. In alcuni territori della nostra Regione e della nostra Provincia tale barbaro costume ha determinato la morte ed il grave ferimento di persone del tutto ignare ed estranee a questa pratica non degna di un Paese che si vuole definire civile. Nella città capoluogo la situazione diventa sempre più insostenibile ed il rischio che un giorno di festa si trasformi in occasione di devastazione di beni pubblici e di disavventure per i cittadini é davvero grande. Nello stesso tempo va segnalato il fatto che dietro alla commercializzazione dei vari prodotti pirotecnici in questo periodo dell’anno si celano anche interessi a dir poco illegali. Per queste ragioni nel documento si afferma: “La concessione di autorizzazioni alla vendita di prodotti pirotecnici, anche di quelli considerati legali, a nostro avviso rappresenta un vero incentivo non solo alla diffusione di tali pratiche incivili, ma anche ad una economia criminale che per la sua natura determina persino morti e ferimenti”. Pur consapevoli degli sforzi compiuti dalle forze dell’ordine nel contrasto ai fenomeni crimina-

li nel territorio casertano, delle loro attività di prevenzione e repressione del commercio dei cosiddetti “botti di capodanno”; il Comitato ritiene che si debba fare di più e in quanto espressione della società civile impegnata, vuole di contribuire a tale attività di vigilanza sul territorio, per ridurre il più possibile i rischi per la sicurezza dei cittadini. Libera sarà a fianco del gruppo di coraggiosi religiosi della città, impegnati nella Tenda di Abramo e della Parrocchia di S. Augusto Vescovo di via Borsellino, che ha già chiesto al Comune la concessione per il periodo delle feste di fine anno dello slargo antistante la loro Chiesa per dare voce alle attività del mondo del volontariato e per rendere visibile la loro azione. A tal fine vi sarà una riunione ad inizio settimana per programmare attività di solidarietà sociali e culturali, in primo luogo coinvolgendo le associazioni cittadine e del mondo dell’artigianato locale/tipico nel periodo delle festività natalizie dal al 21 al 31 dicembre pv.

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PASQUALE IORIO PRESIDIO LIBERA CITTÀ DI CASERTA

“DOG’S E BABY SOLIDALE” CANCELLO ED ARNONE. E’ bellissimo amare gli animali, ma quando questo amore si sposa con l’amore per i bambini, beh, mi permetto di dire che si raggiunge l’apice dell’amore stesso… Un gruppo di ragazzi di Cancello ed Arnone (CE), mosso da questo nobile sentimento, infatti, ha deciso di organizzare lo scorso 2 Dicembre 2012, Domenica, Dog’s & Baby, una mostra canina amatoriale a scopo benefico, le quote di iscrizione, pari a € 5,00, sono state interamente devolute all’Associazione Italia Solidale Mondo Solidale, per l’adozione dei bimbi a distanza. Hanno partecipato inoltre “Le Lanterne e Spettacolo”, con animazione per i bimbi, palloncini e zucchero filato gratis!!! Presenti le telecamere di TLC news!!! c’è stata oltre alla giuria tecnica, una giuria di bambini che ha valutato il meticcio + simpatico…tanti premi per tutti e tanto divertimento. La manifestazione si è tenuta presso il quagliodromo Ruocco sito alla Via Chiapparo Cancello ed Arnone (CE) la gara aveva ad oggetto la bellezza, e per i cani da caccia a scelta c’è stata prova con selvatico senza abbattere.

Il programma dell’evento è stato il seguente: Inizio iscrizioni alle ore 9.00 Inizio Giudizio alle ore 11.00 Pausa snack ore 13.00 Premiazione ore 14.30 I premi conferiti: Medaglia per tutti i partecipanti Coppa per il 1°, 2° e 3° classificato di ogni raggruppamento. Durante l’esposizione si è tenuta l’attività di agility ad opera dell’ istruttrice CSEN Maddalena Sarnelli. Grazie di cuore..per la gentilezza dimostrata! ROSSELLA LEONE

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SPECIALI

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Raccolta firme per il servizio pubblico M1

Al Commissario Prefettizio presso il Comune di Castel Volturno Preg. mo Dott. Antonio Contarino p.c. Compagnia Trasporti Pubblici Napoli Via Ponte dei Francesi, 37/E - 80146 Napoli Preg.mo Dott. Antonio Contarino. Con la presente vengo ad esporLe, quale legale rappresentante dell'Associazione Centro Studi Officina Volturno e del periodico Informare da esso edito, nonché in nome e per conto delle persone firmatarie della petizione allegata, il profondo disagio che si sta determinando nella località di Pinetamare a seguito dell'eliminazione della relativa fermata della linea del

pullman M1. Sul punto, si evidenzia che l’unica fermata più vicina, e quindi accessibile per i tantissimi residenti di tale località, allo stato è situata lungo la via Domitiana. Tuttavia, la fermata in questione desta in condizioni di completo degrado,

ed è avvolta dai rifiuti, nonchè luogo di ritrovo per drogati e barboni. Infatti, si fa rilevare che tale area, non essendo più delimitata da una rete di recinzione, divelta da tempo da anonimi teppisti, consente il libero accesso alla pineta adiacente. I cittadini necessitano assolutamente che venga ripristinata la fermata interna, accessibile a tutti. In tal senso, si evidenzia che il disagio più rilevante si riflette in maniera drammatica sulle persone anziane, costrette a lunghi spostamenti per raggiungere l'attuale fermata esterna. Appare opportuno rammentarLe che la località Pinetamare registra il bacino di utenza più rilevante dell'intero territorio comunale, con una presenza di un numero elevatissimo di studenti e lavoratori pendolari che raggiungono

L’unione abbatte le diversità Il progetto che in queste poche settimane si sta cercando di portare avanti, nell’unire in una sola grande voce tutte le realtà dell’associazionismo locale, che siano di settore sociale o imprenditoriale, credo che rappresenti una grande opportunità che non deve essere sprecata, ma che, anzi, deve essere proseguita con efficacia per uno sviluppo concreto del nostro ameno, ma martoriato territorio. Con grande ammirazione si sta cercando di ragionare congiuntamente sulle problematiche che riguardano tutti quanti noi cittadini ed intorno ai quali si deve sviluppare in un futuro non lontano la nostra città, riscoprendo una nuova idea di comunità e dello stare insieme. Questo progetto può divenire una matrice per il cambiamento, una forza attraverso cui si può costruire un senso di collettività diversa e migliore, allontanandosi da tutte le differenze che contraddistinguono ogni singola associazione, che restano comunque una grande ricchezza comune. Il provare a sedersi insieme intorno ad un tavolo, ragionare su come sia possibile migliorare con le singole capacità, può portare alla costruzione di un filo

capace di connettere tutti, riuscendo, attraverso proposte varie, alla riqualificazione ed alla risoluzione nel tempo di tutte le tematiche territoriali. Questo progetto ha anche il vantaggio di mantenere alto il livello di controllo sul lavoro della macchina comunale, in quanto deve far passare l’idea chiara e netta dell’esistenza di una comunità, che dimostra il segno tangibile ed evidente dell’impegno di semplici cittadini informati, attenti e vigili sull’operato della stessa. Per questo il mio scritto è rivolto anche alla stessa triade commissariale; in questi mesi di lavoro se sul fronte amministrativo strettamente finanziario sono state attuate alcune azioni, condivisibili e non, di recupero crediti per le casse in dissesto, bisognerà avviare anche una reale, seria e continuativa opera di ascolto e di concretizzazione delle proposte che vengono dall’esterno. Non si può prescindere dal confronto con le realtà associative locali e con i cittadini in scelte importanti che investono prima di tutto la qualità della vita, il diritto alla salute e il futuro di centinaia di migliaia di persone. Bisogna evitare di commettere errori del

passato, c’è bisogno di iniziare a prendere decisioni che non siano legate solo alla tenuta in Maurizio Fabiani sesto delle casse comunali, ma di riuscire con un po’ più di coraggio a mettere mano alla risoluzione dei grandi interventi lasciati irrisolti, anche attraverso scelte politiche serie che mancano nella voce del registro comunale da anni. A tutto questo ci si arriva portando avanti un reale confronto sui contenuti, alla pari con tutti, affinché si possa giungere a scelte condivise da eseguire poi sul campo. Se le capacità esistono, non bisogna attendere ancora oltre, il nostro territorio è stanco di aspettare nel tempo indefinito gli interventi da realizzare. MAURIZIO FABIANI

Dal 1° gennaio 2013 obbligo di “DVR” per tutte le attivita’

Dal prossimo gennaio tutte le attività, indipendentemente dal numero di lavoratori occupati, dovranno essere in possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) a dimostrazione dell’avvenuta valutazione di tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro. Solo col possesso del DVR saranno ottemperati gli obblighi previsti dalla legge 101/2012. E’ giusto ricordare che non è più possibile dotarsi di autocertificazione, anche nel caso di un solo dipendente. E’ altrettanto importante informare che sono considerati lavoratori anche i soci, i lavoratori a progetto, i lavoratori stagionali, gli stagisti, i coadiuvanti o coloro i quali effettuano formazione anche a titolo di apprendistato o gratuito presso la sede dell’azienda, quindi, il DVR è obbligatorio anche in caso di presenza di soli tirocinanti presso il proprio studio tecnico. Il DVR è un documento complesso e che coinvolge molte professionalità: il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), il Medico competente, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) i lavoratori ed eventuali consulenti esterni. Il responsabile civile e penale è però sempre e solo il titolare dell’attività (datore di lavoro). Le sanzioni sono molto pesanti e si arriva anche a superare i 4.000,00 euro in caso di gravi mancanze fino all’arresto nei casi più estremi. Gli organi che possono effettuare controlli sono molteplici: ispettori delle ASL, ISPESL, ARPA, ispettori dall’Agenzia delle Entrate, Carabinieri e Guardia di Finanza. ANGELO FEO

l'area flegrea e partenopea. Ancora, a maggior ragione, l'eliminazione di tale fermata desta lo stupore di chi scrive. Anzi, sarebbe certamente opportuno che vengano anche aumentate le corse nella suddetta tratta, in considerazione dei tantissimi extracomunitari che utilizzano l'M1. Infine, con la presente raccolta firma, porto alla Sua attenzione tale problematica, affinché Lei, nell'esercizio delle sue funzioni, ed attraverso i poteri che le competono, possa attivarsi presso

l'azienda CTP, alla quale la presente viene indirizzata per conoscenza, nonché presso tutte le Autorità competenti, affinché la questione venga affrontata, con la dovuta sollecitudine, nei modi e nei tempi giusti, e venga trovata un'adeguata soluzione nell'interesse della cittadinanza. In attesa di riscontro, gradita è l'occasione per porgerLe Distinti Saluti. Si allegano alla presente oltre 400 firme. FABIO PARADISONE E MARIO MAZZELLA

L’On. Iovine aderisce al Partito Democratico e passa al gruppo S&D E’ ufficiale l’adesione da parte dell’europarlamentare On. Vincenzo Iovine al Partito Democratico ed il conseguente passaggio dal gruppo Alde a quello dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo. «Chi conosce la mia storia ed il mio impegno sa bene come abbia sempre avuto fortemente a cuore temi quali il lavoro, il disagio sociale, la giustizia, la solidarietà, la protezione delle fasce più deboli della società. Su questo stesso terreno di impegno ho incontrato il Partito Democratico ed ho deciso di aderirvi, condividendo appieno il percorso del partito in Italia ed in Europa». Con queste parole l’On. Iovine ha commentato il suo ingresso nel Pd e nel gruppo dei Socialisti e Democratici. «In seguito ad un periodo come deputato ‘indipendente’, nel corso del quale ho proseguito con eguale costanza negli impegni assunti

in campagna elettorale, ho scelto di aderire al Partito Democratico ritenendolo il cantiere ideale, uno spazio reale ed importante di opportunità e di risorse, di confronto e di pluralismo». «In questa forza politica ,soprattutto in questo momento delicato e difficile, - ha concluso Iovine - ho ritrovato la visione del ruolo della politica come servizio al cittadino e slancio verso la soluzione dei problemi della gente, come strumento di cambiamento in positivo della realtà». LA REDAZIONE

MALA IUSTITIA "Colpevoli d’innocenza” “MALA IUSTITIA. Colpevoli d’innocenza.” E’ questo il titolo del nuovo libro dato alle stampe dal giornalista Pietro Funaro per Spazio Creativo Edizioni, che sarà disponibile nel mese di Dicembre prossimo nelle librerie o prenotato on-line presso la casa editrice. Un lavoro in cui ogni pagina si fa manifesto di come la giustizia in Italia, ad opera di alcuni giudici, da strumento di difesa dei cittadini è diventata il suo boia, di come ha trasformato innocenti in colpevoli e trascinato i malcapitati in un vero inferno che distrugge la vita. L’autore pone l’attenzione sul reato di concorso esterno in associazione mafiosa “divenuto un reato autonomo a cui non crede più nessuno” come ha affermato il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Francesco Iacovello. Un “virus giudiziario” creato in laboratorio che ne ha fatti di danni. Nell’ultimo quarto di secolo, questo reato che “non esiste” è servito solo a stroncare carriere e isolare uomini politici: Giuliano Pisapia(1996), Emanuele Macaluso(2000). Un’arma usata per lo più da pubblici ministeri politicizzati che hanno sbattuto in galera tantissime personalità, nella quasi totalità poi assolte dalla magistratura giudicante che

non si è fatta irretire da assurdi teoremi campati in aria. In questo libro se ne compie un’analisi attenta e dettagliata e si raccontano le vicissitudini di Antonio Gava, Carmelo Conte, Calogero Mannino, Carmine Mensorio, Felice Di Giovanni e dell’autore stesso. Tutti vessati ed incolpati del reato fantasma e tutti assolti con formula piena dopo anni di sofferenze e vite distrutte. La vera essenza di quest’opera per l’autore è condividere il proprio vissuto, che potrebbe essere quello di qualunque cittadino, e metterlo a disposizione degli altri, in nome di quella giustizia che Seneca chiama la regina delle virtù. “Justitia virtutum regina”! PIETRO FUNARO È IL DIRETTORE RESPONSABILE DELLA RIVISTA AMBIENTALE ARPACAMPANIA NDR.

Dott. Ing. Angelo Feo Esperto in Materia di Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro D.Lgs. 81/2008 coordinato D.Lgs. 106/2009

CONSULENZA SULLA SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Tel./Fax 081.0586765 Cell. 338.98.36.132 – 328.18.92.753 e-mail: info@enviroconsult.it

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SERVIZI SPECIALI

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Paolo Miggiano presenta: “A TESTA ALTA” La presentazione del libro A TESTA ALTA – Federico Del Prete: una storia di resistenza alla camorra raccontata da Paolo Miggiano è stato l’ennesimo evento culturale di quest’anno, organizzato dall’associazione Officina Volturno e sicuramente uno dei più significativi per il coinvolgimento dei giovani e per gli interventi fatti da ospiti, di altissimo livello, come il presidente dell’Associazione Antiracket, Luigi Ferrucci e ovviamente il nostro giovanissimo presiedente Giancarlo Palmese, che se pur emozionato ha degnamente rappresentato i tantissimo giovani presenti. Dopo una veloce presentazioni, fatta dal moderatore della serata Tommaso Morlando, la parola va all’autore Paolo Miggiano che introduce il suo scritto parlando di Federico Del Prete, facendone una veloce biografia che tocca a 360° tutti gli aspetti salienti della sua battaglia al racket ed alla camorra ma anche gli aspetti personali. Quindi non solo Del Prete eroe ma anche Del Prete uomo con

moglie e figli di cui Miggiano ci regala delle vere e proprio perle di conoscenza, parlandoci delle difficoltà legate agli eredi dell’ucciso ed alle loro vicissitudini, ma tutto questo solo per rinforzare di più il punto del suo racconto: che la camorra perde quando ci saranno persone coraggiose come Del Prete. Una dimostrazione di quanto detto ci viene dalle parole di Luigi Ferrucci, presidente dell’Associazione Antiracket “Domenico Noviello”, che prima ci raccondo quasi perso nel vuoto dei ricordi, narra di un episodio accadutogli personalmente, in quanto proprietario del Bambusa, un locale notissimo a Pientamare e in tutta la Campania.. Ferrucci ebbe delle “richieste”, ma non si piegò, denunciò e fece arrestare i suoi aguzzini ed in aiuto gli vennero gli esempi di Federico Del Paolo Miggiano e i ragazzi di Officina Prete e di Mimmo Noviello. Tommata un po’ la storia dell’associazione, iniziando so Morlando fa una dichiarazione che fa capire dalle origine e passando per le varie battaglie quanto la consapevolezza di essere onesti e fatte, fino a giungere all’attuale situazione… sinceri in un paese di intolleranza criminosa poi si ferma come pensieroso e con lo sguar- possa essere pericoloso, e ci parla dell’ultima

Festa dell’Albero 2012

volta che vide Mimmo Noviello, allorquando offrendogli il caffè, questi replicava … «Tu sei rimasto uno dei pochi che mi offre ancora il caffè, per gli altri sono un infame perché ho denunciato quei fetenti». Si conclude la serata con il dibattito in cui il pubblico interviene direttamente con gli ospiti facendo domande e considerazioni: le risposte di Miggiano e di Ferrucci alla valanga di domande di un folto pubblico (soprattutto giovani) le risposte sembrano differire ma in realtà contengono tutte lo stesso messaggio: è giusto combattere la camorra, non si deve mai pagare il pizzo e non ci si deve mai arrendere alle iniquità di questi criminali che altro non sono se non l’elemento del più basso gradino nella scala dei rifiuti umani. DANIELE LA FATA - FOTO DI ALESSANDRO BARONE

La Senesi s.p.a. ha chiesto ai ragazzi di Officina Volturno di collaborare per la distribuzione dei Kit e per iniziare anche in Pinetamare la differenziata. Si precisa che la collaborazione offerta da parte nostra è totalmente a titolo GRATUITO. Sarà presente presso la nostra sede di Piazza delle Feste 7/8, una persona addetta alla distribuzione del materiale da consegnare agli utenti e dare informazioni. Giorni e orari: dal Lunedì al Venerdì dalle 16:00 alle 19:00. Sabato mattina dalle 10:00 alle 12:30. Diventiamo tutti “sentinelle” per il buon funzionamento del servizio, iniziando dal rispettare gli orarai per il deposito dei rifiuti. Il territorio è nostro, ed il rispetto delle regole è l’inizio del ripristino della legalità... dimostriamo che il nostro senso civico e la nostra sensibilità è tale da superare ogni difficoltà. Abbiamo fatto critiche costruttive e documentate alla società Senesi Spa, e se serviranno continueremo a farne… ma, una volta “chiamati”, siamo stati pronti a collaborare... questo è il nostro modo di fare associazionismo. UNITI SI VINCE ! GIANCARLO PALMESE

Avviso a tutti i cittadini di Pinetamare: il giorno 10 Dicembre 2012 inizierà la raccolta differenziata, ci aspettiamo la massima collaborazione.

Si è svolta lo scorso 21 Novembre 2012 la Festa dell’Albero 2012. Un percorso educativo, cominciato nelle classi e che continua tuttora, in collaborazione con la Senesi S.P.A., per rendere consapevoli alunni e famiglie che l’amore per la natura passa prima attraverso l’acquisizione del rispetto per la stessa. La Senesi sta offrendo in questi giorni ai ragazzi della scuola primaria e media una serie di incontri molto accattivanti con i quali mira a sensibilizzarli sull’importanza della raccolta differenziata. La celebrazione della Festa ha avuto luogo in contemporanea nella Scuola dell’Infanzia (Istituto Comprensivo Pinetamare).

SALUTI DA PINETAMARE,

Continua la lotta della Lega Pro Animale Lo scorso 12 Ottobre la Lega pro animale ha indetto lo Spay day in cui gli amorevoli veterinari e specialisti si sono occupati della castrazione di 143 gatti che ora sono sottoposti alle migliori cure possibili. Con questo gesto lo spay team ha voluto dare un messaggio forte; lo sapevate, cari lettori di Informare che un gatto maschio può accoppiarsi circa con 300 femmine l’anno ed ogni femmina può dare alla luce almeno 3 gattini quindi facendo un calcolo semplice capiamo che con questa iniziativa la Lega pro animale ha evitato che più di 40.000 gattini nascessero solo per finire morti sulla strada per malattia o perché investiti da auto sparate alla massima velocità. Un atto di amorevole affetto verso i nostri amici felini che però merita più attenzione ed è per questo che chiunque voglia contribuire a quest’opera di sterilizzazione per evitare i massacri di poveri micini può visitare il sito di lega pro animale dove trovare tutti i dati per le donazioni. Grazie di cuore a tutti i sostenitori amanti degli animali. DANIELE LA FATA

il libro fotografico di Salvatore Santoro, contiene una variegatissima collezione di istantanee del nostro territorio (da Licola fino a Mondragone passando per Lago Patria, Pinetamare e Pescopagano) scattate sino al 2011 che mostrano, senza necessità di aggiungere descrizioni complesse, il percorso storico del nostro territorio che è passato da una primordiale fase di dominio naturale, selvaggio e poco edificato del panorama (si parla di oltre 25 anni fa) al boom edilizio illegale e legale che come dice lo stesso autore ha reso il nostro paese “simbolo dell’abusivismo e della distruzione ambientale” fino a renderlo una delle “…principali piazze di spaccio del centro-sud, quartier generale della mafia nigeriana, zona di affari di mafia casalese e camorra napoletana e area

di sversamento illegale dei rifiuti provenienti da tutta Italia”. Per realizzare questo progetto editoriale, l’autore ha voluto far letteralmente “scontrare” i suoi ricordi d’infanzia di questo territorio con la durezza della realtà e per farlo, egli è entrato in contatto con le più svariate realtà ambientali e sociali: Dai volontari agli assistenti sociali, ai detenuti domiciliari, ai politici del posto, alla comunità africana, a quella bulgara e così via fino sovrapporre al percorso attuale quello dei ricordi, con la ricerca di foto storiche. Un lavoro colossale e spinto dalla voglia di potersi guardare indietro e poter dire che oggi ci stiamo riscattando da quel passato velato dalle oscurità e dalle iniquità e che ora volgiamo voltare pagina, ora vogliamo curare la nostra terra, ora vogliamo potere dire che siamo fieri di vivere a Pinetamare. DANIELE LA FATA

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POLITICA e SOCIALE

La sana imprenditoria di Castel Volturno Antonio Luise, passione per il lavoro e amore per il suo territorio Per quanto riguarda la mia azienda, oltre all’immobiliare si adopera anche come centro riunioni per giovani che vogliano realizzare progetti a favore di Castel Volturno; di fatti ho allestito una sala per permettere ai giovani o alle associazioni che vogliano fare qualcosa di buono per Castel volturno di riunirsi liberamente e gratuitamente e già ci sono state delle riunioni

Ufficio interno In una soleggiata mattinata, lo scorso Giovedì 22 Novembre, siamo andati ad intervistare un giovane imprenditore Castellano, Antonio Luise, che con coraggio ed amore per il proprio paese ha deciso di investire nel settore immobiliare per riportare agli antichi fasti la zona che un tempo era nota per il suo splendore. Le parole del Sig. Luise dimostrano il suo attaccamento al territorio e giustificano le sue scelte aziendali. Prossimamente Antonio curerà una rubrica ad hoc su Informare, per fornire ai lettori utili informazioni nel settore immobiliare: Ci parli un po’ di lei come imprenditore e del suo operato sul territorio. Sono Antonio Luise, ho 29 anni e svolgo questa professione da 15 anni, con amore e professionalità. Sono nato, cresciuto e vivo tuttora a Castel Volturno, luogo che oggi ha difficoltà ma ha anche grandi potenzialità ed è per questo che ho deciso di investire su questo territorio. Ho voluto continuare una tradizione storica della mia famiglia che già 50 anni fa costruiva e vendeva case qui. Per quanto riguarda la mia azienda, siamo già in espansione grazie alla collaborazione con dei miei partners aziendali quali Tecno Office, Edilbava, l’MDF e l’interflora, tutte aziende serissime perché per noi la professionalità è la primissima cosa. Io credo in questo territorio anche se è vero che ci sono elementi negativi come più volte i media dimostrano (aggredendoci a testa bassa) ma è anche vero che i pro sono davvero tanti e tangibili per cui vivere qui in zona risulta una mossa vincente: la centralità dei servizi nel centro abitato, la vicinanza alla stazione di Villa Literno, il centro sportivo del calcio Napoli, abbiamo una delle cliniche migliori della Campania se non la migliore. In definitiva le persone che pensano di fare un investimento qui o di venirci a vivere fanno una scelta ottima. Lo dimostra il fatto che alcuni calciatori del Napoli vivono proprio a Castel Volturno. E come non citare il porto turistico di prossima costruzione con 1270 posti barche, che farà da traino a tutti gli affari e che farà aumentare del 50% il valore degli immobili in zona e che darà lavoro a tantissime persone e soprattutto ai giovani. Tra il porto e l’aeroporto intercontinentale di Grazzanise, che porteranno tantissimi turisti e consumatori, l’effetto traino per gli affari produrrà nuova linfa vitale per Castel Volturno ed i suoi abitanti. Ci parli un po’ della sua azienda e del suo investimento su questo territorio.

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stadio, considerando quanto lustro ci ha dato il semplice centro sportivo. Immaginate che aumento del giro d’affari e quali e quanti effetti positivi porterebbe al nostro territorio, la realizzazione di uno stadio; visto poi anche l’affetto cha alcuni giocatori del Napoli ha verso noi come Hamsik che ha fatto nascere suo figlio alla clinica Pineta Grande o Brithos o Campagnaro che abitano proprio qui. In definitiva tutti questi punti giustificano il mio investimento su questo territorio in cui credo e che amo. Ci parli più nel dettaglio del mercato immobiliare a Castel Volturno. Io dico che oggi è il momento di comprare perché l’immobile che sul nostro territorio oggi è quotato centomila euro durante la costruzione del porto, e a porto finito, vedrà triplicare il suo valore e quindi il suo prezzo. L’ immobile sarà importantissimo

Corso di fotografia in Officina

La collaborazione tra Officina Volturno e Fotogram è stato un vero successo nella realizzazione di un corso di fotografia completamente gratuito ed aperto a tutti. Molti sono stati gli iscritti e tutti sono stati soddisfatti dei preziosissimi insegnamenti del dirigente del corso Antonio Ocone che da anni pratica il mestiere di fotografo I ragazzi del corso di fotografia professionista e nel corso del tempo ne ha ad i neofiti di tenere il passo. Un corso non fatto una vera arte, come dimostra anche la stabilità del suo studio fotografico, da sem- solo sulle tecniche di utilizzo delle fotocamepre uno dei punti storici del Villaggio. Alcuni re ma anche sulla storia, i dettagli tecnici e le ragazzi del corso alle prime lezioni erano vi- applicazioni scientifiche e pratiche di una delle stosamente alle prime armi mentre altri erano arti moderne più belle di sempre: la fotografia. già abbastanza pratici nell’utilizzo delle mac- “Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionachine professionali, ma il Sig. Ocone è stato re, il gusto di catturare, tre concetti che riassumolto abile nel gestire l’insegnamento in modo mono l’arte della fotografia” - Helmut Newton. da non annoiare i più esperti e da permettere DANIELE LA FATA Siamo lieti di annunciare che è stato creato un torneo di calcetto per i più piccoli e per i giovanissimi, completo di gironi di andata e ritorno e di varie serie come Coppe speciali e

Ingresso di ragazzi laureati che hanno adoperato i miei computers. Credo sia importante aiutarci fra di noi sul nostro territorio e lo so perché ho sudato per creare quello che ho oggi e quindi quando un ragazzo o un giovane imprenditore vuole portare dei progetti avanti io lo voglio aiutare Sala conferenze ben volentieri con le mie risorse, sempre in maniera gratuita. Ma per chi lo comprerà e deciderà di vivere qui, per tornare in tema, sul piano immobiliare e ciò in quanto potrà usufruire facilmente di nella figura della mia azienda io consiglio di un approdo turistico, ma rappresenta anche acquistare ora, prima della costruzione delle un perfetto investimento per chi comprando grandi opere perché dopo, i prezzi saliranno un immobile oggi ad un prezzo ridotto punterà alle stelle e questo piccolo centro diventerà sul breve periodo ad un immobile che avrà un un vero e proprio bacino di benessere in cui, a valore molto più elevato. Quindi in definitiva è differenza di grandi centri urbani come Napoli, conveniente comprare ora e cioè prima della si trova il giusto punto di giuntura fra ambiente costruzione delle grandi opere perché per quel e urbanistica, con la bellissima pineta ovvero momento i prezzi aumenteranno sicuramente. quel verde che in una città non dovrebbe A breve collaborerà con il nostro giornale, mancare mai come invece accade appunto curando una rubrica dedicata al settore a Napoli. E come elemento aggiunto non immobiliare. Ce ne parli. dimentichiamoci dello stupendo litorale che ci Anzitutto in questa rubrica spiegherò ai possibili è molto invidiato. In definitiva Castel Volturno acquirenti di una casa qui a Castel volturno è il fiore all’occhiello della Campania; il centro di non fidarsi di chicchessia per l’acquisto nevralgico a 20 minuti dalle principali località di un immobile, ma di sincerarsi sempre che l’immobiliarista abbia tutte le carte in regola, come Fuorigrotta o il Centro di Napoli. Dati tutti questi elementi di positività, noi proprio come ce le ho io che faccio questo cittadini ed imprenditori dobbiamo difendere il lavoro da tanto. Oltre a questo tipo di avviso, nostro territorio ed io dico di non vergognarsi di ci saranno altri tipi di consigli, informazioni e proposte interessanti. anzi ne faccio una essere cittadino di Castel Volturno. In ultima analisi voglio ribattere ancora una subito: invito chiunque a venire al mio ufficio volta il punto (forse) più forte su cui ci possiamo per una consulenza immobiliare gratuita. Io appoggiare: L’SSC Napoli, che ha reso famoso sono un imprenditore che vuole chiarezza e il nostro territorio grazie alle citazione del vuole sempre salvaguardare gli interessi dei centro sportivo nei Tg più importanti. Proprio suoi clienti. DANIELE LA FATA per quanto riguarda la questione SSC Napoli APERTI DAL LUNEDÌ AL SABATO affermo senza paura che, con tutto lo spazio 9:00 - 13:30 / 15:00 - 20:00 che il nostro stupendo territorio ci ha dato, APERTI ANCHE LA DOMENICA DALLE non sarebbe una cattiva idea realizzare uno 9:30 - 13:30

Champions. Marco Cacace ha pensato soprattutto ai giovanissimi e a dare loro un punto di riferimento come il verde di un campetto piuttosto che le strade buie in cui purtroppo vanno alcuni di loro che fanno scelte sbagliata. Un’iniziativa positiva per questi ragazzi di Pinetamare che così facendo fanno sport e stanno allegramente insieme con i loro amici. Nei prossimi giorni pubblicheremo speciali con commenti e foto sul sito: www.officinavolturno.com D. L. F.

Quando il lavoro diventa passione Riccardo Fulco è un operatore ecologico della Senesi S.p.a che tra poco andrà in pensione. Convinti di interpretare il pensiero dei cittadini di Castel Volturno, lo ringraziamo per l’abnegazione e l’impegno dimostrato nello svolgere il suo lavoro. Riccardo è stimato ed apprezzato dai colleghi ed è un esempio per i giovani, spesso anche fuori orario di lavoro, ed in modo gratuito, puliva e curava le aiuole del Centro Storico e sempre disponibile verso tutti. Riccardo, nonostante i molti “acciacchi”, è animato da una vitalità incredibile e svolge il suo lavoro con amore …perché lui ama questo territorio ed il nostro Riccardo Fulco “Castiell”. Con stima T. Morlando

Nasce Pinetamare in Fiera

Con il termine “Pinetamare in Fiera” il promotore, Antonio Carangio, identifica nella piazzetta centrale di Pinetamare (adiacente al cinema Bristol) una zona che sarà adibita per sagre,fiere ed ogni evento per lo sviluppo dell’artigianato, prodotti locali e di utilità sociale. La zona a pochi passi dal mare sarà alla portata dell’intera cittadinanza che potrà partecipare attivamente agli eventi organizzati durante l’anno,un punto di riferimento in occasione di giorni festivi e ricorrenze di qualsiasi tipo. L’inaugurazione dell’iniziativa andrà in scena dal 23 Novembre al 23 Dicembre con il “Mercatino di Natale - Artigiani in Mostra”, una fiera dedicata all’artigianato italiano dove trovare i propri regali di Natale tra oggettistica e collezionismo, tutto l’occorrente per gli addobbi natalizi, e magari avere nuove idee regalo per parenti ed amici.In occasione dell’evento,

al centro della piazza,saranno presenti giostre per i bambini, una varietà di allestimenti natalizi, nella zona dei porticati una mostra presepiale e un esposizione di caramelle di ben 10 metri. Un evento unico per il litorale dove i protagonisti saranno artigiani esperti che operano nel campo da diversi anni e con alle spalle anni di fiere ed eventi, il tutto per rendere l’evento speciale e garantire un’assidua partecipazione per la cittadinanza di tutte le età VINCENZO LO CASCIO

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SPORT E SPECIALI

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Gabriel Muniz... non ha mai smesso di sognare

Il destino ha osato sfidare il bambino. Oggi Gabriel, undicenne senza piedi, gioca nella cantera del Barcellona L’innocenza che diventa ispirazione, la forza di volontà che distrugge l’impossibile, il desiderio che va oltre i mezzi che offre la realtà: è l’incredibile storia di un bambino che, come tanti, sogna di diventare calciatore. Si chiama Gabriel, ha undici anni, brasiliano e senza piedi. Sì, senza piedi, gioca a pallone e indossa la maglia del club più forte al mondo: il Barcellona di Messi, Xavi e Iniesta. In un’età in cui gli occhi servono solo per sognare, le orecchie per ascoltare favole e segreti da mantenere, quando i cuori generano flussi infiniti e indefiniti di emozioni, la voglia di giocare, sentirsi libero e felice prevale sull’empietà di un destino che ha osato sfidare le intenzioni di un bambino, privandogli di una parte del corpo indispensabile per chi vuole seguire le orme dei grandi campioni del calcio. Gabriel Muniz tocca quel pallone come se fosse tutto normale, come se quella malformazione che fa poggiare le sue caviglie a terra non gli desse alcun problema. In effetti è così poiché l’estro, i dribbling, la magia sembra scorrergli nelle vene quando ha il pallone al “piede”, rendendo facile ciò che appare impossibile. Sfida le convenzioni sociali e i suoi coetanei, dimostrandosi addirittura più forte di molti di loro. Avendo colpito gli osservatori del Barcellona, molto attenti alla crescita di piccoli fenomeni sudamericani, Gabriel si trasferisce da Campos dos Goytacazes, sua città natale, la sesta più

ricca del Brasile, situata a circa 300 km da Rio de Janeiro, a Barcellona, l’orgoglio della Catalogna, il secondo maggior centro industriale e finanziario della Spagna, nonché tra i maggiori porti commerciali e turistici d’Europa. È “Més que un club” il motto di una squadra che si rappresenta come una società non solo illustre a livello sportivo, ma tale anche sotto un profilo etico e morale, sempre attenta allo sviluppo calcistico ed educativo della cantera, quindi dall’eta dell’infanzia alla maturità della persona. Non meramente è stato il club blaugrana ad innovare la concezione societaria di una squadra di calcio, introducendo i canoni di solidarietà, esempio e rispetto nel proprio modo di fare. Infatti dal 2006 il club devolve ogni anno lo 0,7% del ricavato annuale societario all’UNICEF, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri in tutto il mondo e dal 2010, in occasione dell’arrivo di David Villa, il Barcellona ha deciso di inserire nel contratto dei suoi giocatori una clausola anti-razzismo, secondo la quale i calciatori verranno severamente puniti qualora metteranno in atto una qualsiasi forma di discriminazione. È quindi il posto ideale per Gabriel Muniz che aspira a diventare forte quanto Messi. Intanto ha già avuto la possibilità di in-

contrarlo, parlargli, abbracciarlo e fargli anche un tunnel. L’emozione prende il sopravvento: si parla di un ragazzino che ogni mattina si sveglia, indossa le protesi, in Brasile andava a scuola in bicicletta, attendendo il pomeriggio per giocare a pallone con gli amici, senza mai pensare di trovare un giorno intorno a sé il mondo blaugrana che lo accoglie, lo abbraccia e gli promette una fiorente crescita umana e calcistica, diventando così esempio per coetanei e adulti disabili che spesso hanno il bisogno di vedere che qualcuno, in loro analoghe condizioni fisiche, è riuscito ad andare avanti e diventare “grande”. Questa non è una favola raccontata ad un bambino, ma la semplice storia di un sconosciuto sognatore che non ha mai smesso di sognare. FABIO CORSARO corsarofabio@gmail.com

Cavani: essenza del buon senso, atto di bontà

Chi è Cavani? Un sorriso che squarcia il buio della paura, il sacrificio incarnato nella persona, la speranza alla quale ci si aggrappa quando sembrano mancare forze e convinzioni. È un calciatore straordinario, di doti atletiche impressionanti, mosso da uno spirito di abnegazione e forza di volontà che rendono inestimabile il suo valore e l’importanza che ha

per il Napoli. Dietro il profilo calcistico, si nasconde un uomo umile, semplice, esemplare, dotato di un grande cuore e di una storia iniziata a Salto, in Uruguay, circa 26 anni fa. Edinson respira calcio sin dalla più tenera età grazie al Gringo Luis, suo papà ex calciatore, che lo portava con sé ai campi di allenamento, lasciandogli dare sfogo alla sua voglia di giocare a pallone. Sono umili e italiane le origini di Edi: la famiglia del nonno si trasferì da Maranello in Uruguay per allontanare gli spettri della fame e della povertà conosciuti durante la Seconda Guerra Mondiale. È forse la semplicità delle sue radici che ha indotto il Matador ad avvicinarsi alla fede di Dio, descrivendolo come assoluto protagonista nella vita di ogni uomo e in particolare della sua. “Semplici come colombe, forti come aquile” è

l’insegnamento trasmessogli da Gesù; “Ieri come oggi” è il suo motto che significa umiltà. Se papà Luis gli ha trasmesso l’amore per le cose semplici come la passione per il calcio e la natura, mamma Berta gli ha inculcato il senso della disciplina e la sensibilità per capire e aiutare i bisognosi. Oggi Edi è il prodotto di tanti fattori educativi, etici e morali che fanno di lui una splendida persona, contornata da un raro potenziale umano poiché sensibile al giusto e in particolare alla legalità. Non a caso, in occasione di Napoli-Chievo, Cavani ha voluto dare il suo contributo alla lotta alla camorra, posando in foto con alcuni familiari delle vittime innocenti della criminalità. Edinson Cavani non è altro che essenza e sostanza del buon senso, atto e potenza di bontà.

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FABIO CORSARO

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I HAVE A DREAM...

Io ho un sogno. Maledetta ignoranza che fai rotta tra le menti della gente. Perché corrodere con pregiudizi e barberie l’essenza di uno sport che per molti, oltre ad essere una passione, significa speranza, vita, evasione!? È indecente e ingiustificabile quanto razzismo suoni ancora svergognato nella bocca di uomini che lasciano dipendere la propria opinione dal colore della pelle di un calciatore e dalla sua storia. Purtroppo questo fenomeno troverà sempre terreno fertile nei piccoli e deboli cervelli umani. Io ho un sogno e di certo non me lo farò schiacciare dall’ignoranza di pochi. Immagino napoletani e juventini, interisti e milanisti, romanisti e laziali che non alzano la voce, raggiungendo livelli di discriminazione pur di difendere i propri colori, la propria maglia. Una partita di pallone spesso diventa l’occasione per dare spazio al proprio razzismo, offendendo non solo una squadra ma anche una città che si impersonifica nei cuori di undici calciatori, pronti a dare il meglio di sé pur di regalare gioie ed emozioni ai propri tifosi. È inaccettabile che nel XXI secolo ci siano ancora atti discriminatori, tali da dividere un Paese, spaccare l’orgoglio nazionale e creare polemiche e cattivo esempio a chi al calcio dà un senso maggiore di una semplice passione, soprattutto ai bambini. Io ho un sogno. Neri e bianchi insieme, senza minimi pregiudizi. I tempi di Ghandi, King e Mandela sono passati e oggi mentori come loro, della cultura etica, sociale e civile servirebbero ad educare un mondo che sembra stia perdendo i suoi valo-

ri. Le razzie continuano: perché? La scorsa stagione hanno fomentato odio razziale principalmente Verona, Lazio, Ascoli, Padova, Juventus e Roma con innumerevoli episodi di discriminazione verso i propria avversari. Il Sud sembra essere umile, forse perché nella storia ha imparato a soffrire, ad abbassare la testa dinanzi ai ricchi ma andando avanti con l’orgoglio e ad alzarla quando era arrivato il momento di ribellarsi, di dare spazio ai propri bisogni, di riprendersi un briciolo di dignità e libertà che i potenti volevano sottrargli. Io ho un sogno. Un calcio pulito, giocato nella sue essenza di sport e valore, vissuto dai più piccoli come strumento di crescita umana, nella speranza di diventare poi calciatori. Non esenti da colpe sono anche i giocatori stessi, nella testa di molti dei quali scatta quella brama di vittoria che offusca la mente e che induce addirittura ad offendere un proprio collega. In Italia non è mai stata attuata la norma che prevede di risarcire le squadre che subiscono episodi di razzismo. Perché non punire severamente chi persevera con questo fenomeno? Tanti perché, tante le domande. Forse l’unica risposta giace nella speranza. Io ho un sogno: che il mondo cambi mentalità, che in Italia non siano tutti fratelli solo quando gioca la Nazionale e che prima o poi l’ignoranza che risiede tra le lettere della parola “razzismo” venga abbagliata dal buon senso stesso dell’uomo. FABIO CORSARO

corsarofabio@gmail.com

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AMBIENTE E SOCIETÀ

“Restituiamo alla camorra il pacco con gli interessi” Chi avrebbe mai immaginato che i consoli della Gran Bretagna e della Germania avrebbero scelto per i loro cin-cin il vino delle viti delle Terre di Gomorra? E invece è proprio così che è andata e quel vino proveniva direttamente dalla Bottega dei sapori e dei saperi della legalità. Si tratta di un nuovo mercato in cui si possono trovare i rinomatissimi prodotti di Facciamo un pacco alla Camorra che, anche per questo Natale, delizieranno non solo i palati ma soprattutto gli spiriti speranzosi che, oggi più che mai, credono in un futuro di legalità . Quest’anno l’attesa presentazione dell’iniziativa si è tenuta a Napoli presso le Catacombe di San Gennaro mentre Il Comitato Don Peppe Diana, assieme alle ben altre 16 imprese coinvolte nell’NCO (ironico acronimo che sta per Nuovo Commercio Organizzato) si fanno conoscere in tutta Italia con un inedita anteprima presentata a Milano nel mese scorso. Peppe Pagano, presidente del comitato Don Peppe Diana e da anni impegnato in prima fila nella lotta a sostegno della legalità in zone che vengono comunamente associate all’immagine negativa della criminalità organizzata, ci dà delle informazioni in più in merito alla nuova edizione di “Facciamo un pacco alla camorra”: Che cos’ è il Nuovo Commercio Organizzato? Come nasce e perché? «La possibilità di gestire un ristorante pizzeria sociale, che ha tra i suoi obiettivi la riscoperta degli antichi sapori del nostro territorio, ci ha sollecitato a ricercare soggetti che si occupavano della trasformazione e della vendita dei prodotti tipici locali; mentre la gestione di un bene confiscato alla

criminalità organizzata a San Cipriano d’Aversa ci ha spinto a metterci in rete con chi percorreva il nostro stesso cammino. La confluenza di questi due itinerari ha originato nel 2009 il Nuovo Commercio Organizzato, ossia il tentativo di mettere insieme tutti i prodotti realizzati sui beni confiscati, e non solo, e commercializzarli attraverso un unico canale di vendita. Il numero delle vendite fu fin da subito straordinario e nel 2010 nacque Facciamo un pacco alla Camorra….dal gusto dell’impegno…i sapori della legalità come il risultato di un progetto di rete, che ha visto e vede coinvolte cooperative sociali che, attraverso il riutilizzo produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra su “Le terre di don Peppe Diana”, hanno coltivato e trasformato prodotti, che hanno tutti i requisiti di qualità e vogliono porsi all’attenzione di un commercio legale e solidale». Qual è lo spirito e l’entusiasmo che accomuna le 16 imprese coinvolte? «L’entusiasmo è dettato dalla sfida e dalla novità di esplorare nuove forme di integrazione tra profit e non profit, tra pubblico e privato (...)». Dietro la realizzazione dei prodotti della Bottega dei sapori ci sono i ragazzi delle case-famiglia istituite nei beni confiscati alla camorra. Cosa significa per loro lavorare ed essere coinvolti direttamente in questi progetti? «Il lavoro può contribuire a realizzare un progetto terapeutico il cui il mantenimento o il ripristino di competenze lavorative, abilità psicorelazionali ed emotive – affettive contribuisce a togliere le persone svantaggiate da gravi situazioni di isolamento e di emarginazione sociale, affettiva, economica e culturale».

E’ vero che per questo Natale ci saranno delle innovazioni? In cosa consistono? «La novità di quest’anno è data dal fatto che profit (aziende che hanno denunciato il racket) e non profit hanno deciso di mettersi insieme concretamente anche sotto un unico marchio a ombrello: quello del “NCO (Nuovo Commercio Organizzato)” che prevede un severo controllo di qualità sui prodotti e che mira all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate». In ultimo, per quel che riguarda i paesi come Casale, c’è da parte della gente di queste terre una concreta risposta alle vostre iniziative di legalità o credi invece che molti, o per paura o per semplice diffidenza, tendono a restare ancora lontani e in disparte o addirittura a non comprendere l’importanza di iniziative come questa di “Facciamo un pacco alla camorra”? «La novità spaventa e intimorisce, ma la continuità e la bontà delle nostre iniziative riuscirà a scalfire la paura e la diffidenza della gente. Ogni giorno il nostro lavoro testimonia, ormai da qualche anno, che siamo sulla strada giusta. Venti anni fa sul nostro territorio veniva affermato che la Camorra non esisteva, mentre oggi c’è una grossa movimentazione della società civile che afferma con forza i valori della legalità, della dignità delle persone e del riscatto di un territorio e di un popolo; non si immaginava minimamente che dal frutto della violenza e del maltolto potesse scaturire una percorso di economia sociale proprio a partire da ciò che al territorio era stato sottratto; che chi era definito “ultimo e pericolo” potesse ricevere la cittadinanza onoraria; che dopo tanti anni il “pacco” è restituito con l’in-

teresse, un interesse fatto di voglia di riscatto e di dignità. Tutto questo per dire che il territorio ha iniziato a rispondere e iniziative come “Facciamo un pacco alla camorra” stanno segnando il percorso per una “rivoluzione silenziosa”». FILOMENA DIANA

Giuliano Ciano, Presidente della Nuova Cooperazione Organizzata, ha detto:

«Siamo in un momento di transizione selettiva- sottolinea Giuliano Ciano, presidente Consorzio Nuova Cooperazione Organizzata- che non riguarda solo la cooperazione sociale, ma l’intero panorama economico e non solo. Siamo ad un passaggio che sta mettendo sotto grande sforzo l’intero contesto sociale nel quale operiamo, uno stress che ci riguarda tutti: dalle amministrazioni pubbliche alle imprese (anche sociali), dalle famiglie ai servizi. Nella sede di Piazza delle Feste 7/8, Pinetama- Una sfida che dobbiamo accettare, evitando di re, Castel Volturno, tel 081 5097039, è possibile perdere il tempo nel cercare le responsabilità acquistare i pacchi. Vi aspettiamo! di questa situazione, per cercare una prospet“...l’economia sociale come antidoto all’economia tiva di evoluzione della nostra esperienza solicriminale è il nostro obiettivo”. dale, sociale ed imprenditoriale». LA REDAZIONE

I genitori dell’AGE di Pinetamare... “DIAMOCI LA MANO”

La “tribù” delle associazioni di volontariato presenti sul territorio da il benvenuto alla nascita di un nuovo gruppo locale: l’associazione genitori “AGE DIAMOCI LA MANO”. Essa entra a far parte della federazione dell’Age - Associazione Italiana Genitori, nata nel 1968 e coordinata da Ennio Rosini, che conta oggi più di 200 ass. locali di genitori rappresentative di tutte le regioni Italia, di cui 12 in Campania. L’AGE opera prevalentemente nella formazio-

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ne dei genitori, negli organismi di partecipazione scolastica, nelle politiche della famiglia, dei media, dell’educazione, con il fine principale di promuovere quanto è necessario per il bene dei figli sotto il profilo sociale, culturale, etico, fisico e psicologico e di affiancare e sostenere i genitori nel loro difficile compito educativo. È iscritta all’Anagrafe Unica delle Onlus. È retta da un Consiglio Direttivo Nazionale e organizzata a livello nazionale in Uffici che curano e assistono con un servizio qualificato le associa-

zioni locali. Interloquisce con istituzioni politiche e amministrative e ha rapporti di stretta collaborazione con organizzazioni attive nel sociale ed enti locali. L’AGE è presente negli organi collegiali e a tutti i livelli delle istituzioni scolastiche. E’attiva con iniziative, gruppi di studio, interventi presso il parlamento e le autorità scolastiche locali. Fornisce sostegno giuridico e organizzativo agli eletti negli organi collegiali. L’age locale di Pinetamare “diamoci la mano” è costituita da un gruppo di genitori, con figli di diversa età che frequentano le scuole del territorio. Alcuni di loro sono casalinghe; alcuni lavoratori; alcuni disoccupati; ….insomma sono tutti “diversi” ma quello che li unisce è la voglia di CAMBIARE TUTTO CIO’ CHE NON VA IN QUESTO TERRITORIO. Un gruppo di genitori convinti che i problemi della famiglia, della scuola, della società attuale sono così complesse da dover esigere di essere affrontate non da soli, ma insieme in “associazione”. Perché attraverso l’associazione si possono trovare tante risposte alle mille domande che ci poniamo ogni giorno sul futuro dei bambini. Genitori che vogliono insegnare ai propri figli che l’impegno sociale non è solo un valore nel

quale credere ma è un dovere di tutti!! E l’impegno sociale di quest’associazione si fa subito sentire con il progetto “bonifica parchi”. Credendo nella forza dell’unione, x tale iniziativa, l’age si affianca all’associazione commercianti di Pinetamare, un gruppo già da anni attivo sul territorio in diverse iniziative per la riqualificazione del territorio. E’ partita ad ottobre, infatti, una campagna per cercare di raccogliere contributi per ristrutturare il parco adiacente alla parrocchia di Santa Maria del Mare di Pinetamare e quello sito al piazzale del Gabbiano. Le due associazioni cercano di realizzare quello che per molti bambini è una semplice realtà quotidiana, per i piccoli di Pinetamare è un sogno nel quale credere,… sperare un giorno di giocare in un luogo sicuro, attrezzato circondato da fiori e alberi e non da rifiuti di ogni genere. Per raccogliere fondi, l’AGE ha organizzato in concomitanza con lo sport-day un’iniziativa “bancarella di tutto di più” dove i soci hanno messo in vendita alcuni dei loro oggetti (vestiti, libri, borse ecc..) devolvendo (come dimostra il bonifico pubblicato sulla loro pag.facebook) il ricavato a tale progetto. L’iniziativa bancarella si ripeterà nel periodo natalizio. Per coloro che volessero aiutare l’AGE,

regalando materiale per la vendita bancarella o semplicemente per richiedere informazioni, potete scrivere al seguente indirizzo mail: agedomitia@age.it; pagina facebook AGE “diamoci la mano”. I genitori dell’Age di Pinetamare hanno scelto di chiamare la loro associazione locale con il nome “diamoci la mano “ per far comprendere a tutti che la solidarietà, l’impegno e l’essere uniti, sono l’unica arma per sconfiggere l’indifferenza di chi ci governa …. …perciò cari lettori siete pronti anche voi a offrire la vostra mano!!!??? Le donazioni per i parchi possono essere effettuate: tramite bonifico bancario: Associazione Commercianti Pinetamare IBAN: IT21M0101074870100000002416 Causale: Nome Cognome Quote per Parco Giochi Pinetamare. Oppure in contanti, con il rilascio di ricevuta, presso l’edicola di fronte al Crazy Hours. Tutti gli aggiornamenti sui lavori del parco, le donazioni versate, i materiali acquistati saranno periodicamente pubblicati per una maggior trasparenza sulle pagine fb dell’associazione commercianti di Pinetamare e age “diamoci la mano”. Grazie. DANIELA VOLPE

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CULTURA, SPORT E SOCIETÀ

informare@officinavolturno.com

Nasce la biblioteca di Officina Volturno Buona l’idea avviata dai nostri ragazzi, che dopo essersi rimboccati le maniche, hanno creato una biblioteca con una vasta gamma di opere. Questa iniziativa si propone, in un contesto dove sembra che cultura ed informazione siano divenute oasi in un deserto di intolleranza e di inconsapevolezza di sé e dell’ambiente che ci circonda, di ricordare a noi stessi ed a voi tutti, cari lettori di Informare, e cari volontari di associazioni vicine a noi, che la lettura è la chiave del sapere, ed essa ci riempie l’anima di tesori che arricchiscono la nostra mente ed allietano i nostri cuori. Sperando di fare cosa gradita, vi invitiamo a

prendere visione delle nostre collezioni che vanno dai classici come Shakespeare, Dickens, Chaucer fino ad opere meno recenti come “Gomorra” di R. Saviano o “Italia Low cost” di Astone e Lacala e Best seller di grandi autori come Bukowski, Palahniuk, Travaglio, Baricco e Orwell. Vi aspettiamo numerosi! La biblioteca è aperta dal Lunedì al Venerdì, dalle 16.00 fino alle 19.30. Per info contattare Daniele - 3479127516 “Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca.” DANIELE LA FATA

Il castello di San Michele Innanzi tutto, non sono di origine napoletana, come tutti credono (preciso perché chi leggerà perdoni le troppe approssimazioni linguistiche). Sono di padre foggiano e di madre lombarda. Quando compii i diciotto anni mio padre decise che era tempo di mostrarmi le mie radici meridionali. Fu amore a prima vista. Poi ho vissuto trent’anni in Francia, collaborando a quotidiani e riviste francesi. Perciò Il Castello di San Michele è una vicenda che ho quasi interamente vissuta e la protagonista mi somiglia molto. Ho scelto questo stratagemma per fare cronaca, per permettere alla gente di giudicare con il proprio metro evitando di scrivere un saggio che pochi avrebbero letto. Ho voluto avvertire, attraverso la narrazione di fatti reali anche se romanzati, che la camorra, quella davvero pericolosa, non è tanto quella che spara, ma quella che si intrufola, avvolgente e gentile, e che noi gente del nord non sappiamo riconoscere. Vi sembra un paradosso? Non lo è: se un camorrista viene a Modena, estorce, spaccia, ammazza, la polizia lo arresta con poche difficoltà perché ancora non c’è vera paura ed è quindi logico per tutti che deve essere denunciato. Al nord è invece pericoloso quello che si avvicina cortesemente, con un biglietto da visita di tutto rispetto, con la falsa pretesa di offrire un aiuto nel momento di vera difficoltà,

che allunga un pugno di soldi guadagnati sulla pelle della gente, nel sangue e nella droga, nella violenza e nella prevaricazione. E’ necessario che anche da noi sia chiaro nella testa di tutti che accettarli equivale ad essere corresponsabili. E se per caso qualcuno non avesse capito, le mafie stanno passando alla seconda fase: a Reggiolo c’è appena stata la prima impresa di trasporti terra incendiata, a San Felice sul Panaro le prime sversature di amianto. Fino a oggi ci siamo illusi di essere immuni: pochi giorni fa, per la prima volta, la Procura di Modena ha parlato della presenza di mafie strutturate e organizzate. Sono certa che le mafie si possano contenere con la repressione, se è esercitata con tempestività e mezzi adeguati. Ma che saranno sconfitte solo attraverso l’educazione, settore nel quale le donne sono prevalenti, prima in casa e poi a scuola. Ecco perché ho raccontato le mogli e le madri di camorra. Loro sono la struttura sulla quale poggia il sistema: se si ribellano, salvano i loro e i nostri figli. Presenterò Il Castello di San Michele alla Libreria Loffredo il 1° Dicembre, alle 18. Mi è sembrato doveroso: se piacerà ai Campani significherà che ho colto nel segno. Mi sottopongo al vostro giudizio, chi meglio di voi? LAURA CAPUTO

Cinema di Informare Cari lettori di INFORMARE oggi parliamo dell’ultimo capolavoro Diseny: RALPH SPACCATUTTO. TRAMA: Il film racconta la storia di un celebre personaggio dei videogame del passato che si trova a dover affrontare i nuovi e supertecnologici videogiochi moderni. Ralph è stanco di essere messo in ombra da Fix-It Felix, il “bravo ragazzo” campione nel loro gioco dove ogni volta finisce per salvare la situazione. Ma dopo decenni trascorsi guardando Felix ricevere tutta la gloria, Ralph decide che è arrivato il momento di smettere di interpretare il ruolo del cattivo. Così, prende in mano la situazione e inizia un viaggio attraverso i giochi arcade, passando per ogni generazione di videogame per dimostrare di avere tutte le carte in regola per essere un eroe. Durante la sua ricerca, incontra il duro Sergente Calhoun, dallo sparatutto in prima persona Hero’s Duty. Ma è il mondo dell’esuberante Vanellope von Schweetz, dalla corsa di macchine caramellate Sugar Rush, che si troverà a essere in pericolo quando Ralph libererà accidentalmente un nemico mortale che minaccia l’intero arcade. Riuscirà Ralph a realizzare il suo sogno e a salvare la situazione prima che sia troppo tardi? ATTORI: Sarah Silverman, John C. Reilly, Jane Lynch, Jack McBrayer, Jamie Elman. COMMENTO: Il film rappresenta una vera e propria novità per la casa d’animazione più famosa e vecchia della storia Americana. Anche se la Disney

ebbe già un trascorso nel mondo dei video games e dei computer (vedi il capolavoro Tron ed il più recente TRON LEGACY) c’è da dire che questa è la prima volta che gli animatori più originali del mondo hanno messo mano nel particolare dei character dei classici giochi degli anni 80 ma anche più recenti, andando a colorire la trama giocando con i crossover; così lo spettatore può letteralmente morire dalle risate o affondare nella nostalgia più profonda vedendo il fantasmino di Pac-man fare da tutor al protagonista che come un membro di un centro di recupero parla a tu per tu dei suoi problemi in quanto cattivo di un game (simile a Donke Kong) con Zangief di SF oppure con uno zombie di Ghouls e Gobling oppure con il Dr. Egg di Sonic. Ed ecco un’altra idea geniale: immaginate un cattivo di una saga storica che all’improvviso è stanco di essere il cattivo e decide di cambiare; rapportate questo al mondo dei videogiochi e ne vedrete di tutti i colori. REGIA: Rich Moore GENERE: Animazione USCITA PREVISTA: 20\12\12 DANIELE LA FATA

“A testa Alta” Il Teatro Agrorinasce ricorda Federico Del Prete. L’evento del 16 novembre, rivolto principalmente alle scolaresche della zona aversana, ha previsto la presentazione del libro “A Testa Alta” dello scrittore Paolo Miggiano. Ben sette scuole tra elementari, medie e liceali provenienti dai territori di Casale, San Cipriano, Villa Literno, Casapesenna e Santa Maria la Fossa hanno riempito la platea teatrale aderendo, con vivida partecipazione, all’idea di Giovanni Allucci (amministratore delegato di Agrorinasce) di ospitare la presentazione nella sede in Piazza della Legalità a Casal di Principe. «Il mio intento - dichiara dall’alto del palcoscenico Allucci - è quello di presentare ai ragazzi di oggi la figura di Federico Del Prete e giorni come questi, di educazione alla legalità, ci impongono di ricordare la sua vita, il suo sacrificio nonché l’importante lezione che ci ha lasciato». Federico Del Prete, sindacalista di Fratta Maggiore ucciso nel 2002 a Casal di Principe per il suo rischioso impegno nella difesa dei lavoratori dei mercati rionali contro i mali affari della Camorra, è il protagonista di “A testa Alta”; ma non è il solo perché, come afferma lo stesso autore, «Si troverà nel mio libro sia il lato marcio, quello dei poliziotti e della gente corrotta, che quello buono della società, rappresentato per l’appunto da personaggi coraggiosi come Del Prete». Così Miggiano dipinge il suo libro, di cui diversi passi sono stati letti dai ragazzi rappresenti delle rispettive scuole, come una testimonianza complessiva di tutte

le vicende trascorse nei tempi più sanguinosi e violenti della Criminalità Organizzata. Molti e appassionati sono stati gli interventi degli altri ospiti, tra cui Gennaro Del Prete, figlio di Federico, il magistrato Raffaele Cantone, sua è tra l’altro la prefazione del romanzo, e poi il vicepresidente di Confindustria Caserta ing. Antonio Diana e il segretario della Fondazione POLIS Enrico Tedesco. Presenti anche i prefetti dei comuni commissariati: Paola Galeone di Casapesenna e i commissari di Casal di Principe Armando Gradoni e Maria Laura Mammetti. Insomma, dopo tanta fatica passata a recuperare stralci di articoli e a ricostruire la storia di Del Prete, Miggiano porta a Casale il suo “A testa Alta” e lo fa con la convinzione che il riscatto per il futuro della società stia anche e soprattutto nella cultura e nella memoria. FILOMENA DIANA filomenadiana@hotmail.it

Partono i lavori per il parco della Chiesa Giovedì 15 novembre, il parroco e gli abitanti delle palazzine adiacenti alla parrocchia S.Maria del Mare, si sono svegliati al rumore delle seghe elettriche… forse un frastuono per la gente comune, ma un dolce suono che sa di speranza per i piccoli “angioletti” di Pinetamare. Come promesso le associazioni coinvolte in questo progetto (Age-Ass.Commercianti Pinetamare) hanno dato mandato per i lavori inerenti la bonifica del piccolo parco giochi adiacente alla parrocchia. Si è iniziato con la potatura dei pini e si procederà con la costruzione di una recinzione per delimitare il perimetro del parco garantendo l’incolumità dei bambini per poi proseguire con una pulizia dell’interno da erbacce e sterpaglia. Ci piacerebbe ampliare anche il settore dei gio-

chi, inserendo casette di legno e giochi adatti anche ai più piccini, ma i fondi raccolti fino ad oggi purtroppo non bastano per realizzare in pieno il progetto ideato. Abbiamo chiesto aiuto anche a una nota trasmissione televisiva “l’erba del vicino” in onda su LA7, che si occupa di risistemare giardini offrendo piante e fiori. E sperando di far breccia nei loro cuori. Abbiamo inviato lettere all’intera squadra del Napoli calcio, alle scuole di Pinetamare, ai commissariati di polizia e carabinieri, alla clinica Pineta Grande e ovviamente a tutti i cittadini residenti, chiedendo a tutti di attivarsi per una colletta. Fiduciosi di una risposta positiva da parte di tutti proseguiremo nel progetto sperando di aggiornarvi di nuovi progressi e vi ricordiamo le modalità per donare un vostro (anche

piccolo) contributo. Le donazione possono essere effettuate tramite bonifico bancario: Associazione Commercianti Pinetamare IBAN: IT21M0101074870100000002416 Causale: Nome Cognome Quote per Parco Giochi Pinetamare. Oppure potete recarvi presso l’edicola del sig. Federico Lesta in viale delle Acacie Pinetamare (sarà rilasciata una ricevuta della somma versata). Tutti i lavori, materiale acquistato, e le donazioni versate per il parco vengono pubblicate sulle pagine facebook di “Age diamoci la mano” o “Associazione commercianti Pineta mare”. DANIELA VOLPE

Le Dolcimanie “TOP CLASS” allo sport days di Rimini Per tutti gli amanti dello sport si è svolta il 26-27-28 ottobre 2012 la manifestazione “SPORTS DAYS” a Rimini, giunta quest’anno alla sua 2° edizione. Un’autentica mega-fiera dello sport, un evento nell’evento che ospita grandi appuntamenti agonistici, richiamando tutte le componenti associative italiane, accorse a dar lustro all’aspetto tecnico-sportivo con protagonisti giovani, dinamici ed innovativi. Su un’area di ben 140 kmq hanno partecipato oltre 3000 società sportive accreditate. Numeroso anche lo scenario di pubblico affluito durante la “3 giorni sportiva“ con ben oltre 30.000 spettatori, tra appassionati e professionisti del settore. Anche in questa manifestazione ha fatto la sua parte la scuola di danza e ballo “Dolcimanie” di Maria Amalfitano con a seguito 12 meravigliose ragazze del proprio corpo di ballo che si sono esibite in un mix di canzoni latine ottenendo così il 1° posto nella categoria “TOP CLASS”. La scuola “Dolcimanie”, presente con altre 50 scuole di ballo, ha gareggiato nella categoria “latino americano”, entusiasmando la giuria composta da nomi eccellenti del parter dello

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spettacolo e del ballo: Stefano De Martino, noto ballerino professionista di “Amici”; Cristian Cellini, coreografo e insegnate di fama internazionale, nonché grande collaboratore del Maestro Andrea Bocelli; Dino Carano, presidente dell’ Accademia di Danza Normanna e Annarita Zimmermann, insegnante di danza classica dell’Accademia Normanna. La scuola della Maestra Amalfitano tiene alto il nome della città di Castelvolturno, esportando oltre i confini campani, la sublime arte ballo e che ancora una volta raccoglie consensi unanimi. Un’esperienza entusiasmante e speciale per le giovani ballerine della scuola che esprimono la loro passione e il loro talento anche fuori dalle mura amiche, contagiando l’amore per il ballo, grazie anche alla gioia raggiante dipinta sui loro volti durante la loro magistrale esibizione. Figure e coreografie

brillanti, fluide e frizzanti che hanno scaldato immediatamente gli spettatori sulle tribune oltre ad aver affascinato la giuria esaminatrice. Un plauso enorme a queste 12 stupende ninfe e alla loro “leonessa” Maria Amalfitano per l’ennesimo successo conseguito. L’appuntamento è per l’anno prossimo alla 3° edizione dello “SPORTS DAYS” Rimini, con l’augurio che le “Dolcimanie” volino ancora lassù, in alto, tra le TOP CLASS! FABIO PARADISONE

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Per Castel Volturno un “papa nero”?

Lo scrittore Roberto Saviano, nel corso di un intervento alla trasmissione tv Rai “Che Tempo che fa” ha proposto Yvan Sagnet come sindaco del Comune di Castelvolturno. Yvan, studente di Mastergem, camerunense, guidò una protesta dei braccianti agricoli. Per studiare in Italia andò a Nardò, a Lecce, per fare il bracciante e per raccogliere i pomodori. Yvan e gli altri lavoratori si sono ribellati a un obbligo dei caporali a fronte di uno stesso stipendio. «E’ la prima grande protesta in Italia di braccianti agricoli stranieri. Grazie a questa protesta il 14 settembre del 2011 è stato istituito in Italia il

reato di caporalato», ha detto Roberto Saviano. «Yvan si sta battendo per un’Italia migliore. Castelvolturno è una delle città più africane d’Italia -ha continuato- è anche una cittàlaboratorio ed è piena di energia positive. E’ stata sciolta nuovamente per motivi di camorra. Serverebbe un sindaco capace di tutelare i diritti di tutti, capace di fermare la criminalità organizzata italiana e straniera. E’ capace di dare speranza a un territorio che sembra non averne più. Insomma, io credo che servirebbe un sindaco proprio come Yvan Sagnet». Il peso sociale degli stranieri in Italia è cresciuto

enormemente e l’Italia rappresenta al meglio questa sproporzione. Ma con stranieri (diventati anche italiani) in politica cambierebbe la politica italiana? LA REDAZIONE

Castel Volturno, Io la conosco...

Serve a qualcosa parlare solo ed esclusivamente male di Castel Volturno ? Chi opera in tal senso vuole semplicemente puntare i riflettori su una realtà degradata per stimolare un recupero territoriale? Oppure vuole speculare sapendo che « sparare sulla croce rossa » fa notizia? Io non accuso nessuno, per convinzione personale e perché sono convinto che le azioni, quelle concrete, siano più significative degli spot in TV. Sono anche convinto, però, che parlar sempre e solo male, senza mettere in evidenza quanto di positivo il territorio offre, non serve a nulla. Al contrario, serve a deprimere una popolazione afflitta e abbandonata a se stessa, oppressa da problematiche sociali, occupazionali, economiche e culturali. Chi si occupa di comunicazione dovrebbe essere obbiettivo e raccontare sia gli aspetti positivi che quelli negativi. Osservo, invece, che sempre più spesso i giornali focalizzano sempre e soltanto sulle notizie «shock» che fanno rumore, che fanno scalpore, che fanno vendere di più. Ma la realtà non è questa! Un antico proverbio cinese ci ricorda che «un solo albero che cade fa più rumore di una

foresta che cresce ». Questo è anche vero per Castel Volturno. So di tante associazioni che lavorano giorno per giorno, volontariamente e gratuitamente, per pulire le spiagge, la pineta e le strade. So di calabresi che nel 1960 senza lavoro si sono trasferiti sulla Domitiana e con le cannucce hanno costruito un ristorante, hanno cresciuto una famiglia ed educato i propri figli. So dei miei vicini che escono di mattina alle sette e tornano alle tre di notte. Lavorano tutto il tempo per pagare l’affitto di casa. Nel mio parco abitano due extracomunitari. Si ammazzano di lavoro. Sono giovani e mi rivolgo a loro con il « tu ». Loro sono sempre gentilissimi e, col sorriso sulle labbra, mi rispondono con il «lei». Mi fanno quasi sentire maleducato. So di un bravissimo giornalista inviato Rai. So di un caro amico che pubblica un periodico di informazione culturale gratuito. Egli impegna tanti ragazzi che altrimenti si troverebbero in mezzo a una strada. So di un mio concittadino e coetaneo (39 anni) che lavora come ortopedico al nord. Mi gioco la testa che fra qualche anno diventerà primario per quanto è bravo. Un altro mio amico, concittadino e coetaneo, si è trasferito in Africa. Rappresenta una grossa compagnia di navigazione. Ha costruito un porto in Nigeria e dà lavoro a 500 famiglie. Il padre, di Castel Volturno, è uno storico e scrive libri che hanno ricevuto numerosi premi lette-

rari in Italia e sono stati tradotti all’estero. So di uno studente di Castel Volturno che ha ricevuto un’onorificenza civile per salvataggio in mare; di un medico che è diventato presidente dell’associazione internazionale ospedaliera campana; di un’imprenditrice che è diventata presidente di Confindustria nel Sud Italia, di un giovane attore castellano che ha vinto un concorso internazionale. So di un altro imprenditore che ha operato il più grande intervento di riqualificazione ambientale in Campania. Ogni tanto un camorrista pentito “si sceta” e dice che questo imprenditore ha operato nell’illegalità, ma la realtà e i dati scientifici hanno sempre dimostrato il contrario. So di un altro castellano che per il proprio decoro, la propria dignità e il proprio coraggio ha detto NO alla camorra. Egli è stato ammazzato. So di tante iniziative culturali, scientifiche e umanitarie svolte e promosse dai Cittadini di Castel Volturno, che però non trovano spazio sulle pagine dei giornali. So anche che questo mio sfogo non troverà spazio da nessuna parte. So che sto perdendo tempo, ma non mi interessa. Ho un obbligo morale con tutti quelli, me compreso, che lavorano con impegno per dimostrare che Castel Volturno è un terreno fertile, dove è possibile coltivare anche i propri sogni ! A CURA DELL’ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE E-MAIL: alessandro.ciambrone@gmail.com

Segnali Positivi

dipendono dagli altri c’è bisogno di un intervento comunitario e non del singolo. Di questo siamo tutti convinti ecco perché alcune Associazioni che operano sul territorio si stanno organizzando per operare in sinergia pur conservando ognuna la propria autonomia, la propria specificità, come prevede lo statuto di ognuna di esse. Perciò invitiamo anche le altre Associazioni, che forse ancora non sanno di questa iniziativa, di aderire a questa rete per dare ancora più forza a eventuali richieste o possibili proteste. Un primo segnale positivo è stato dato domenica 4 novembre col primo incontro al Grand Hotel, dove ai cittadini intervenuti è stata annunciata la costituzione di un consorzio per la gestione di alcune problematiche del territorio. In questi giorni stanno pervenendo sulla pagina di FB Saluti daPinetamare le proposte e suggerimenti per formulare un regolamento guida. Altre iniziative sono state sponsorizzate dal gruppo dei genitori che mirano ad attrezzare spazi e giochi per i bambini. Finalmente sono partiti anche i lavori per il porto (appena vengono superate

alcune difficoltà burocratiche) che costituisce la grande speranza del territorio. Le Associazioni consorziate hanno già presentato all’attenzione dei Commissari del Comune alcune sollecitazioni che riguardano: il Porto di Pinetamare, la So:Ge.Ri, La differenziata. (*in un altro articolo viene riportato la sintesi dell’incontro avuto ndr.) Certamente la strada è quella buona e chiediamo a tutti il sostegno per continuare il percorso intrapreso, per il bene di tutti e per il riscatto del territorio da parte della base, obbligando così anche i vertici a prendere coscienza delle proposte. Offrendo la nostra disponibilità e collaborando con le Autorità, certamente possiamo raggiungere dei risultati che al momento non sono pensabili. Il discorso del recupero è un problema che riguarda tutti, anche tu che leggi puoi dare la tua disponibilità o offrire la tua professionalità per la causa del territorio che vorremmo riportare alla sua bellezza originaria e restituirgli la sua dignità.

In tutte le comunità solitamente si parla, si critica, ci si lamenta, si condanna, si sta al balcone a osservare per intervenire subito o demolire. Anche la nostra comunità di Pinetamare non sfugge a questa moda, intanto questo modo d’agire scoraggia coloro che con tanta buona volontà non si rassegnano ad accettare o subire la situazione in cui si vive e si sforzano con il loro operato a migliorare ciò che è possibile e rimuovere certi ostacoli. Anche se i disfattisti sono più numerosi, in questi ultimi tempi stiamo notando un risveglio di molti a passare dalla parte della minoranza. Il territorio in cui viviamo è caratterizzato dal degrado a tutti i livelli e non possiamo continuare a fare da spettatori, pretendendo che siano sempre gli altri a risolvere i problemi di tutti. Alcune cose dipendono da noi e possiamo intervenite per cambiarle o per migliorarle altre non dipendono da noi ma possiamo sollecitare chi di dovere. Intanto, sia per le cose che dipendono da noi che per quelle che

Risposta a Saviano L’invito di Roberto Saviano a candidare come Sindaco di Castel Volturno il giovane africano Yvan Sagnet è stato percepito, almeno dal sottoscritto, come una sana e forte provocazione, finalizzata ad accendere ancora una volta i riflettori su un territorio dalle numerose potenzialità inespresse ma ricco di problematiche, tra cui appunto la collusione tra politica e camorra. Non è la prima volta che Saviano mette in luce le contraddizioni della nostra città e dobbiamo ringraziarlo per quanto tiene ancora viva l’attenzione sull’argomento. Nonostante la storia recente, offra l’ennesimo scioglimento per infiltrazione camorristiche – sempre con il governo del centro destra - il paese è capace di esprimere, ancora una volta, una classe politica nuova, fatta di persone serie, capaci ed oneste; persone che lottano quotidianamente, spesso in maniera isolata, contro il malaffare e che si sono distinte in questi anni per coraggio, passione, attaccamento al territorio e, soprattutto, impegno politico. Del resto una nuova classe dirigente in grado di amministrare un comune così intricato non può improvvisarsi né essere calata dall’alto. La questione non è “chi è il candidato Sindaco” ma è “quali proposte porta avanti il candidato Sindaco e come intende farlo”. In altre parole, non basta essere persone oneste e integerrime per amministrare bene una realtà come quella castellana. Questi sono i requisiti basilari che non dovrebbero nemmeno essere un elemento di distinzione tra i candidati ma, anzi, l’elemento comune. La differenza devono farla la capacità realizzativa e le competenze messe in campo per risolvere i problemi di Castel Volturno e riscattare questa città dal degrado morale, sociale, ambientale ed economico in cui versa. Oggi ci sono tre commissari dello Stato che dovrebbero rappresentare la massima espressione di tecnica amministrativa e legalità nella gestione

PADRE ANTONIO PALAZZO

(PARROCO DELLA CHIESA S.M. DEL MARE)

del Comune, eppure sono in grande difficoltà e i cittadini non percepiscono alcun miglioramento delle proprie condizioni. Questo fa si che l’azione dei commissari potrebbe non essere supportata da un necessario e diffuso consenso. Sono la COESIONE sociale e la CONDIVISIONE di un progetto di cambiamento gli obiettivi che di certo un candidato “esterno” non può assolutamente suscitare nei cittadini. Occorre mettersi tutti assieme, politica, cittadinanza attiva e imprenditoria sana per lasciarsi il passato alle spalle e guardare in avanti per un paese finalmente migliore. Invito Saviano a Castel Volturno per conoscere personalmente le persone che stanno da anni lottando sul campo, spesso da sole, contro il malaffare diffuso, anche insieme ai cittadini extracomunitari: troverà un Yvan Sagnet in ognuno di loro. Siamo pronti ad ogni discussione e siamo sicuri che potrà toccare con mano una realtà ben diversa da quella truce e sconfortante che il sensazionalismo televisivo ha radicato nell’immaginario collettivo nazionale. Per citare il film che è stato tratto dal suo libro “Gomorra”, ci sono tantissime persone a Castel Volturno che possono dire a testa alta: “je so’ diverso!”. DIMITRI RUSSO DIMITRIRUSSO@EMAIL.IT

Informare interviene

Ho grande stima di Roberto Saviano, è stato colui che ha “acceso” la luce sul nostro territorio e messo in evidenza la pericolosità costituita dalla camorra casertana, fino ad allora sottovalutata. Ultimamente, forse, Roberto è poco informato su ciò che sta avvenendo sul nostro territorio. Ci sono notizie positive e, per fortuna, qualcosa inizia a cambiare in meglio, anche grazie ai suoi interventi… ma, adesso , proprio adesso che questa terra usata, abusata e violentata da troppi criminali e da uno Stato assente … proprio adesso che finalmente questa terra si ribella e inizia a risollevarsi, la nota di Roberto certamente non aiuta. Sul territorio, oltre ai Padri Comboniani e alla Jerry Masso, esistono e resistono da tempo tante altre realtà fatte di singole persone e associazioni che quotidianamente testimoniano la legalità e la difesa dell’ambiente come l’Associazione Antiracket intitolata a Mimmo Novello, l’Associazione dei Villaggi Globali, il corrispondente locale del

Mattino Vincenzo Ammaliato, i commercianti locali e la maggioranza dei cittadini che hanno detto NO al pizzo e alla camorra. Ci siamo anche noi, l’Associazione Officina Volturno, al cui interno i giovani hanno creato il gruppo “contro la camorra non molliamo”. La strada è ancora lunga, abbiamo ancora bisogno di Roberto Saviano, ma dobbiamo cominciare a costruire anche per il futuro, altrimenti rischiamo di ancorarci solo ed esclusivamente alla lettura e alla ricostruzione degli avvenimenti già trascorsi. TOMMASO MORLANDO

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UTILITÀ, SEGNALAZIONI E DIRITTO

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INCONTRO TRA ASSOCIAZIONI ED IL V.P. DOTT. CONTARINO

Dopo non pochi ritardi e disagi, l’incontro tra il commissario Antonio Contarino e le associazioni locali per essere informati sullo stato attuale del Comune di Castel Volturno, si è tenuto nell’Aula consiliare per la numerosa presenza dei partecipanti. Dopo aver verificato la presenza delle associazioni e dei rispettivi rappresentanti, il commissario elenca i punti richiesti dal documento protocollato e sottoscritto da tutte le associazioni in data 06\11\2012. Come primo punto il commissario ci ragguaglia riguardo l’istituzione della consulta permanente delle associazioni, di cui i dettagli dei regolamenti da tenere presente per mettere in atto la consulta ci vengono elencati dal Segretario dott. Pane: “…è molto importante che si crei tale consulta perché così le associazioni sul territorio possono partecipare ancora più attivamente alla vita cittadina; di fatti siamo a conoscenza dei vostri impegni per quanto riguarda la differenziata e sappiamo che tutti abbiamo la volontà di migliorare; con la creazione della consulta il rapporto tra le associazioni e il comune permetterà un ranking di operazioni specifico in modo tale da stabilire con precisione il raggio d’azione della consulta.” Il dott. Contarino continua a seguire la sua scaletta, ma alcuni partecipanti cominciano a sollevare delle obiezioni e denunciando l’inefficienza della differenziata, e dei danni economici provocati alla cittadinanza per l’immagine negativa di essere tra gli ultimi comuni di tutta la provincia di Caserta ( nel 2011 appena il 5% a fronte del 50% richiesto per legge) e cosa inspiegabile, è che il nostro comune, nonostante paghi un

costo annuo di circa 5 milioni di euro, per queste mancanze non c’è mai stata nessuna contestazione alla società SENESI… Nonostante ciò, le associazioni hanno dichiarato la massima disponibilità e collaborazione . I toni “salgono” perché il Dott. Contarino per circa un ora continuava a parlare di situazioni delicatissime e altamente riservate, che stava seguendo e che non poteva divulgare…(?) mentre gli astanti chiedevano del porto, del PUC., e della So.Ge.Ri.; nel caso specifico di Dimitri Russo e di Tommaso Morlando molte sono state le domande a cui il Commissario non ha potuto rispondere in maniera soddisfacente. Inoltre si è sottolineato un deficit comunicativo da parte dell’Ente (ricordiamo che il sito del comune è spesso outdated). L’Assocommercianti di Pinetamare denunciava la questione dei pali cedevoli al centro, evidenziando la questione della problematica legata all’illuminazione carente. Maggiore chiarezza si riesce ad avere sul PUC quando il commissario fa intervenire l’architetto Scarpolini: “Grazie per la vostra pazienza ma devo dirvi che per quanto concerne le questioni legate all’urbanizzazione ci sono determinati tempi tecnici e per le operazioni in corso non possiamo fare anticipazioni su notizie che sono in corso di formazione e tutto questo anche se la priorità sul nostro territorio è alta dobbiamo darci una certa regolata. Ad oggi la situazione è questa: Castel Volturno ha già avuto in passato tentativi di PUC fallimentari ed anomali quindi noi vogliamo analizzare anche i documenti passati per poter rettificare ed ottenere così una situazione regolare”

tamente professionale, disponibile al confronto costruttivo. Per quanto riguarda la So. Ge. Ri, lo stesso Scapolini accetta di buon grado alcuni documenti da Tommaso Morlando per studiare meglio il caso. Finalmente si parla del Porto, e si “scopre” la verità .. e cioè che è stato lo stesso Commissario Contarino ad aver bloccato l’inizio dei lavori perché la situazione “usi civici” ancora non era stata chiarita e si è in attesa di una delibera del relativo commissario. Insomma pura burocrazia, che in un momento di grande crisi sociale e lavorativa blocca l’unica opera di sviluppo reale. Ma in tutto questo tempo cosa è stato fatto? Possibile che tutti gli Enti e le istituzioni interessate siano state così “disattente” ? Si spera che i tempi tecnici necessari al rilascio di questa delibera siano “immediati” e verificare di fatto le capacità economiche e la volontà della società Coppola a realizzare l’opera. Quando si è trattato di denunciare la mancanza di lavoro e la crisi che investe i giovani, come un ruggito si è levato il malcontento di Tommaso Morlando che ha mostrato il suo dissenso verso questa politica ritardataria, sottolineando più volte che i fondi per risollevare il paese non devono provenire da famiglie già in difficoltà, ma vanno richieste direttamente al Ministero, a Roma, come fondi speciali e ristori dovuti perché la nostra terra è stata violentata, usata da troppi anni è da mille abusi. Quando i toni sono finalmente calati e gli animi rasserenati, e Morlando, in modo deciso ma costruttivo, invitava il Commissario a non sentirsi solo nella sua battaglia per Castel Volturno. I cittadini stanno dalla parte del Commissario, ma lo vogliono maggiormente operativo e meno burocrate. In definitiva speriamo che l’incontro possa portare presto una nuova luce di speranza su Castel Volturno e su tutti i cittadini che credono nella legalità e nella giustizia sociale. (L’incontro è durato quattro ore, pubblicheremo sul sito un articolo più completo).

Stop “cartelle pazze”

È stato approvato ieri, dalla Commissione Finanze del Senato, il DDL “Cartelle Pazze”: in base al nuovo testo, ogni contribuente, raggiunto da cartella esattoriale che egli ritenga illegittima, può presentare una contestazione direttamente all’agente della riscossione (Equitalia su tutti) entro 90 giorni dalla notifica. L’Ente esattore ha 10 giorni per studiare il caso, consultandosi con l’ente titolare del credito ; nel frattempo può sospendere l’esecutività della cartella stessa. Entro 60 giorni, Equitalia deve fornire una risposta. Se tale risposta non arriva entro 220 giorni dalla dichiarazione iniziale, la cartella si considera annullata automaticamente e, quindi, decade anche la pretesa dell’ente creditore. Questo meccanismo potrebbe mettere a rischio i crediti di molti enti locali, attesa la difficoltà che talvolta incontrano i sistemi telematici delle diverse amministrazioni a “parlarsi”. Affinché il testo diventi legge, si attende solo che il Senato lo approvi in sede deliberante. Fonte: “La Legge per Tutti”

La Seconda Sezione della Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 23395, ha stabilito un principio di massima molto importante in materia di ricettazione. Ricordiamo che questo ripo di reato si configura allorquando un soggetto, con finalità di lucro, riceve consapevolmente da terzi un bene di provenienza illecita, un telefonino, una auto, un assegno ecc. Ebbene, i giudici di legittimità ritengono che non possa rispondere del reato di ricettazione colui che, non avendo preso parte alla commissione del fatto, si limiti a fare uso del bene unitamente agli autori del reato, seppure nella consapevolezza della illecita provenienza. Immaginate, per esempio, un ragazzo che sale sul motorino del suo amico e scorazza per le strade della città, pur consapevole che lo stesso ha acquistato, o comunque ricevuto da altri, un mezzo rubato. Ebbene, in tal caso questo ragazzo non risponderà di un reato commesso dal suo amico, e ciò perchè non si può desumere da questa sola successiva condotta l’esistenza di una compartecipazione quanto meno d’ordine morale, “...atteso che il reato di ricettazione ha natura istantanea e non è ipotizzabile una compartecipazione morale per adesione psicologica a un fatto criminoso da altri commesso...”.

Reato di Ricettazione: concorso morale

Autore: Avv. Fabio Russo e-mail: avv.fabiorusso1975@ libero.it

Tel : 3476595190

Cari lettori di Informare, vogliamo rassicurarvi che il giovane Luciano Daniel, coinvolto nell’incidente del 22 Ottobre (da noi riportato il mese scorso a pag 3), sta bene. Smentiamo la falsa notizia erroneamente circolata che lo stesso fosse deceduto. Il ragazzo infatti, si è ripreso, e da circa una settimana è in un istituto di recupero per suoi “problemi personali”. In tutto ciò va segnalato positivamente l’impegno e la sensibilità tenuta dal personale della clinica Pineta Grande. FABIO PARADISONE

LA REDAZIONE

Rubrica a cura del dr. Carmelo Pulella

Le informazioni dell’Architetto Scarpolini sono tecniche e chiare, ed il suo comportamento al-

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli antoniettamorlando@hotmail.it

IL DIRITTO:

Salve amici lettori, dopo la prima visita, la lezione di igiene e l’eventuale visita ortodontica per i nostri figlioli,non dimentichiamo che anche la valutazione della cariorecettività insieme alle manovre di igiene è determinante per il mantenimento dei denti decidui prima e dei definitivi poi. Infatti è buona norma all’eruzione del primo molare, intorno ai sei anni di vita, far valutare al proprio specialista se sia opportuno utilizzare come mezzo di prevenzione la sigillatura dei solchi dei denti dei nostri figli. Questo perchè ci sono alcuni bambini, più di altri, che hanno la costituzione dei denti decidui, o di latte, e dei denti definitivi ,particolarmente fragile, per motivi genetici o contigenti, per cui oltre alla terapia vera e proria si può prevenire qualsiasi problema con le sigillature. Infatti troppo spesso giungono alla mia osservazione bambini che presentano processi cariosi molto avanzati. Oggi abbiamo un ‘ulteriore risorsa, pur di non estrarre i denti di latte ,che è rappresentata dal trattamento endodontico di questi denti che proviamo a mantenere il più possibile al fine di non perdere lo spazio in bocca per il dente definitivo. Quindi ricapitolando, facciamo valutare la cariorecettività, controlliamo che i nostri figlioli

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Prevenzione Dentale spazzolino i propri denti e se non sono capaci aiutamoli con uno spazzolino elettrico, che specialmente per i più piccoli rappresenta un aiuto concreto. E parlando di genitori, certamente la visita per i nostri figli può rappresentare un momento per controllare anche il nostro stato

di salute odontoiatrico. Non dimentichiamo che è buona abitudine, oltre che una vera strategia di risparmio, sottoporsi a una seduta di igiede dentale ogni sei mesi. Infatti un controllo semestrale ci mette sicuramente al riparo da problemi odontoiatrici importanti e ci protegge anche dall’evenienza di spese non programmate. Inoltre una bocca pulita, un bel sorriso, un ‘assenza di alitosi, è certamente determinante se vogliamo mantenere e rafforzare la nostra immagine nel mondo che frequentiamo e che ci circonda, oltre a metterci al riparo da sorprese che possono essere fisicamente dolorose. Se poi abbiamo il vizio del fumo, quello che per altri può rappresentare una scelta per il fumatore è un obbligo. Infatti il fumo di sigarette specie se in un numero superiore a 5-6, può predisporre più facilmente alla malattia parodontale. La malattia

parodontale, prima definita “piorrea”, è quella patologia che con il tempo ci fa perdere denti anche completamente sani.Per cui la nostra attenzione deve essere maggiore se in famiglia già qualcuno presenta questo problema, e se soffriamo di patologie legate ad organi principali come il cuore o il fegato. Infatti ci sono alcuni farmaci utilizzati per curare alcune patologie di questi organi ,che incidono in maniera negativa sullo stato delle nostre gengive e possono concorrere al danneggiamento dei nostri denti. Naturalmente in questo caso più che in altri, l’igiene e il controllo periodico sono determinanti ai fini della prognosi della malattia parodontale stessa. Ma oltre alle patologie, non dimentichiamo che il controllo odontoiatrico e la seduta di igiene orale possono anche rappresentare l’occasione per migliorare oltre che lo stato di salute dei notri denti e delle nostre gengive, anche la nostra estetica. Infatti uno sbiancamento professionale dei nostri denti può rappresentare un modo di migliorare la propria estetica , oltre a darci maggiore sicurezza nei rapporti interpersonali. Bene amci anche questa volta penso di avervi dato alcuni consigli utili, e nell’invitarvi a sottopormi qualsiasi vostro dubbio in teme odontoiatrico via e- mail, nel frattempo vi saluto Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno. Tel: 081 5094848, e-mail: carmelopulella@gmail.com

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Viale degli Oleandri, 22 Aperti da MartedĂŹ a Sabato 8:30 - 19:30 (orario continuato) Tel.081 509 55 83


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