Informare Gennaio 2013

Page 1

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno”

Anno 8° - Numero 117 - GENNAIO 2013

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Interrogazione parlamentare So.Ge.Ri. > > > pag.2

Parte la differenziata a Pinetamare > > > pag.3

30 Gennaio, manifestazione generale > > > pag.4

Lago Patria nasce la nuova base del comando NATO > > > pag.5

I° Natalino in Piazzetta delle Feste > > > pag.6

Ciak si gira... l’infinito a Castel Volturno > > > pag.8

Ci meritiamo una città dove si può vivere con orgoglio

Ci meritiamo una città dove tutti hanno voglia di aiutare tutti

Ci meritiamo una città dove si può vivere con dignità

Ci meritiamo una città dove costruire sia facile

Ci meritiamo una città dove si può vivere senza paure

Ci meritiamo una città dove distruggere sia difficile

Io me lo merito e ci credo, perchè Castel Volturno è la mia città


POLITICA & AMBIENTE

Interrogazione parlamentare sulla So.Ge.Ri.

Subito dopo la pubblicazione del progetto della SOGESID SpA per conto del Ministero dell’Ambiente per la bonifica della discarica So.Ge.Ri. presente sul nostro territorio, un tumore a cielo aperto che continua a versare fiumi di percolato nei canali adiacenti fino ad arrivare direttamente in mare e ad inquinare le falde acquifere sottostanti, abbiamo espresso, su precise segnalazione di tecnici del settore (geologi, ingegneri ambientali) delle perplessità sull’effettiva bonifica del sito inquinato. Le loro e le nostre perplessità riguardano soprattutto l’aver previsto esclusivamente la messa in sicurezza con sistema del “capping”, cioè prevedono di mettere un telone di copertura, mentre a nostro avviso è indispensabile procedere ad una vera e propria bonifica del sito spostando materialmente i rifiuti con la caratterizzazione degli stessi, in modo da riuscire a capire, finalmente, cosa è stato scaricato. Al progetto, inoltre, non è stato allegato il computo metrico. Si conosce cioè solo il costo complessivo, pari a circa 13 milioni di euro, ma non c’è la descrizione delle singole voci di costo. L’unica voce di costo espressa nel progetto è l’esproprio dei terreni limitrofi, per un importo pari a circa 600 mila euro, per cui quest’ultimi, compromessi e declassificati dall’ARPAC, sono stati valutati oltre 35,00 € al mq, quando la valutazione di un terreno agricolo, fertile e non compromesso, viene normalmente valutato

intorno ai 3,00 € al mq. Finalmente una risposta è arrivata grazia al Deputato del Partito Democratico, Stefano Graziano che ha presentato una interrogazione al Ministro dell’Ambiente che di seguito pubblichiamo. Interrogazione a risposta in Commissione. Premesso che: - la discarica denominata So.Ge.Ri., in località Bortolotto, nel Comune di Castel Volturno, in provincia di Caserta, da oltre trenta anni ha accumulato, senza alcun controllo, rifiuti di ogni genere, urbani, speciali, tossici, nocivi, anche per la colpevole e grave assenza di un intervento efficace che potesse evitare quello che poi è stato attuato e senza che alcuna autorità, istituzionalmente preposta alla tutela delle aree, potesse impedire l’esecuzione di un disastro ambientale del territorio; - la zona di interesse è interna al Sito di Interesse Nazionale, SIN “Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano”, individuato dall’articolo 1, comma 4, della legge n. 426 del 1998. La discarica è una bomba ecologica a cielo aperto, che continua a versare fiumi di percolato nelle falde sottostanti e direttamente in mare attraverso il Canale Agnena, al confine tra Mondragone e Castel Volturno. So.Ge.Ri. è una ex discarica

privata di proprietà della società So.Ge.Ri. s.r.l., utilizzata fino alla fine degli anni ’90 per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili. Tale discarica può fondamentalmente definirsi come “non controllata”, in quanto solo una parte di essa risulta provvista di geomembrane impermeabilizzanti, mentre è assente un adeguato sistema di drenaggio del percolato e di pozzi spia; - la sottoscrizione dell’Accordo di Programma “Programma strategico per le compensazioni ambientali nella Regione Campania”, in data 18 luglio 2008, tra il Ministero dell’ambiente, il Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma del decreto-legge n. 90 del 2008, convertito, con On. Stefano Graziano modificazioni, in legge n. 123 del 2008, la regione Campania e il Commissario delegato, a norma dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3654 del 1 febbraio 2008, e la sottoscrizione del successivo Atto modificativo, in data 8 aprile 2009 tra i medesimi soggetti, pongono la messa in si-

IL NUOVO PORTALE ONU SULL’ACQUA Si può ormai affermare che l’Acqua è divenuta una super-priorità, in quanto ad essa è strettamente legata la sopravvivenza di tutte le attuali specie viventi del pianeta. Ulteriore dimostrazione è la recente apertura, da parte dell’ONU, di un portale interamente dedicato all’Acqua.

INFORMARE

Dal coordinamento tra le diverse Agenzie delle Nazioni Unite è stato possibile rendere disponibile un portale sugli indicatori chiave per il monitoraggio qualitativo e quantitativo delle risorse idriche mondiali. Il portale ONU fornisce l’accesso a dati che sono preventivamente e approfonditamente verificati da organismi che hanno competenze sui temi della gestione delle acque ed è aggiornato da AQUASAT, cioè il sistema informativo sull’acqua e l’agricoltura della FAO. Il portale pubblica nel proprio sito anche il nuovo rapporto sulla gestione delle risorse idriche mondiali che si chiama “Report Rio 2012”. Inoltre, si stanno raccogliendo tutte le adesioni per il grande progetto del 2013, che istituisce l’Anno Mondiale per l’Acqua. E’ un portale veramente completo e capace di fornire informazioni multi-livello.

E’ possibile scaricare decine di pubblicazioni (sfortunatamente poche in italiano) aventi come fulcro principale sempre l’acqua, ma con una serie infinita di correlazioni. Per saperne di più: www.unwater.org ING. ANGELO MORLANDO FONTE ARPAC

Nuovo sito dell’ISPRA

Da pochi giorni è disponibile l’aggiornamento del sito internet dell’ISPRA (Istituo Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Ricordiamo che dal sito sono scaricabili news ambientali aggiornate in tempo reale, anche con video e link utilissimi.

curezza della discarica So.Ge.Ri. tra gli interventi prioritari e pertanto immediatamente attuabili aventi come finalità la bonifica dei siti inquinati; - recentemente, nel mese di aprile 2012, è stato redatto dal Ministero dell’ambien-

Dimitri Russo, sulla So.Ge.Ri. intervistato da RAI 1 te e della tutela del territorio e del mare, in particolare da Sogesid S.p.A., un progetto preliminare per la messa in sicurezza e la bonifica della discarica, e questo a conferma del

danno tuttora in atto. Il progetto ha anche avuto il parere favorevole da parte del Comune di Castel Volturno, tuttavia, dall’analisi del progetto emergono alcune perplessità di particolare interesse e attenzione: - il progetto prevede la messa in sicurezza della discarica con il solo sistema del “capping”, cioè attraverso un pacchetto impermeabile di copertura. Non solo ad avviso dell’interrogante sarebbe indispensabile procedere invece ad una vera e propria bonifica del sito, creando, prima di tutto, una vera e propria discarica, secondo le regole previste dalla normativa vigente in merito, che sarebbe immediatamente realizzabile nella medesima area. La nuova discarica accoglierebbe i rifiuti della So.Ge.Ri solo a seguito di una corretta e trasparente caratterizzazione degli stessi. La scelta compiuta invece dal progetto, continua, di contro, ancora una volta, a non bonificare realmente i siti inquinati e a preferire soltanto un intervento temporaneo e raffazzonato al problema; - al progetto presentato non è stato allegato il computo metrico estimativo e non è quindi specificato il costo dettagliato degli interventi. Si conosce solo quello complessivo, pari a circa 13 milioni di euro, ma senza la descrizione delle singole voci di costo. Sul punto verrebbe da chiedersi come possano il Ministero e il Comune avallare un progetto privo di simili riferimenti; - una voce di costo espressamente indicata nel progetto è quella relativa all’esproprio delle terre limitrofe, per un importo pari a circa 600 mila euro. Sulla base di questo importo, i terreni interessati, tutti ricadenti all’interno del Comune di Castel Volturno, circa 16.000 metri quadri di aree agricole non edificabili, compromessi per la coltura e declassati dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania, ARPAC, per la presenza di percolato - il quale raggiunge secondo taluni studi anche i 40 metri di profondità - sarebbero stati valutati oltre 35,00 euro al metro quadro, (cifra risultante dalla divisione dell’importo totale richiamato per l’estensione menzionata dei terreni da espropriare) anche se, nel Piano particellare di esproprio si legge

l’adozione di 12,00 euro al metro quadro come più probabile prezzo di mercato. Sul punto verrebbe da chiedersi come sia potuta avvenire simile valutazione se, nel caso di un terreno agricolo, fertile e non compromesso, la valutazione di norma è di circa 3,00 euro al metro quadro; - a motivo dell’adozione del sistema di “capping” si sarebbe valutata, forse in modo arbitrario, la permeabilità del suolo con un indice per cui non ci sarebbe assorbimento del percolato nelle falde sottostanti, mentre altri studi e rilievi possono dimostrare che il percolato attraversa il suolo sottostante fino a raggiungere le falde acquifere; - esiste un progetto dello stesso Ministero dell’ambiente datato 2007, inerente la messa in sicurezza della discarica, che forse sarebbe utile recuperare, senza ulteriore impiego di risorse pubbliche. In esso, la soluzione progettuale proposta ha lo scopo di isolare rispetto all’ambiente idrico e aereo circostante il corpo dei rifiuti e il percolato intrappolato, realizzando dapprima una cinturazione perimetrale dell’intera area, poi un eventuale ampliamento della rete di raccolta del percolato con pozzi di captazione, un eventuale ampliamento del sistema di drenaggio del biogas, la riprofilatura dell’area confinata, la copertura finale e il recupero a verde, quindi la regimazione delle acque meteoriche. Non si comprendono le ragioni per le quali nel progetto in parola, relativamente alla destinazione d’uso dell’area, si ritengono ammissibili interventi nel settore dell’agro energia e interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili; non si comprendono neppure le ragioni per le quali si esclude dalla progettazione lo smaltimento, all’interno della discarica, di un sito di stoccaggio di rifiuti ingombranti, che potrebbero rilasciare nel tempo liquidi e gas nocivi; considerato che il degrado ambientale dell’area continua a deturpare un territorio che, per la sua vocazione agricola e zootecnica, dovrebbe invece essere valorizzato e riqualificato sotto il profilo paesaggistico ed economico: quali siano gli intendimenti del Ministro in indirizzo relativamente alle perplessità evidenziate sul progetto e riportate in premessa; se non sia opportuno e urgente, alla luce della rappresentazione e delle considerazioni premesse, rivedere il progetto, anche in collaborazione con le istituzioni interessate e i soggetti coinvolti, per dare risposta alle questioni anche ambientali che da tempo sono oggetto di attenzione e di preoccupazione della comunità. LA REDAZIONE

Dalla Regione agevolazioni per i balneari del Litorale Domizio «Agli operatori balneari del litorale domizio saranno applicate tariffe regionali di concessione minori rispetto a quelle di altre zone costiere campane che risultano meno penalizzate e investite in maniera minore dall’attuale crisi economica». Lo afferma Angelo Polverino, presidente della I° Commissione regionale permanente della Campania e vice coordinatore provinciale del Pdl di Caserta, che oggi ha incontrato l’assessore regionale al turismo De Mita insieme ai rappresentanti dell’Assobalneari, Italia Federturismo e Confindustria, Giuseppe D’Aponte,

2

Vincenzo Santo e Cosimo Ticino. Un incontro richiesto con urgenza dal presidente Polverino e che ha avuto un esito ampiamente soddisfacente in ordine ai temi sul tappeto. «L’assessore De Mita, che ringrazio per la disponibilità – aggiunge Polverino – ha assicurato che verranno inserite in un disegno di legge regionale norme tese a dividere in più fasce le aree costiere in considerazione del volume di affari turistici e degli elementi penalizzanti che si sono verificati per gli operatori. Per cui dopo anni e anni di ingiustizia si eliminerà il paradosso che una concessione a Ca-

stel Volturno abbia la stessa imposizione regionale di un’analoga concessione a Positano o Sorrento, giusto per fare degli esempi. Inoltre, nel disegno di legge verrà inclusa una procedura per la dichiarazione dello stato di calamità naturale per consentire il riconoscimento dell’evento dannoso che ha colpito tutti i Comuni della fascia domiziana e aprire

le porte all’applicazione della legge statale n.296/2006 art.1, comma 251, punto 1 lett.c, che prevede la riduzione dei canoni statali demaniali nella misura del 50%». LA REDAZIONE

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039


ATTUALITÀ

informare@officinavolturno.com

La differenziata estesa anche a Pinetamare

L’AVVIO DEL SERVIZIO L’avvio consiste nella distribuzione dei kit per la raccolta (sacchetti e bidoncini) che sono stati consegnati a domicilio, gratuitamente, da promotori ambientali, insieme al materiale informativo (opuscoli e calendario). In questa operazione hanno contribuito anche protezione civile, associazioni e scuole. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente alla SENESI (0823 853687) oppure in Pinetamare, al rag. Daniele La Fata del Centro Studi Officina Volturno (347 91 27 516). LA GRATIFICAZIONE Anche dopo la fase di avvio, le iniziative di comunicazione dovranno continuare attraverso aggiornamenti ai cittadini e fornendo i dati sull’andamento della raccolta.

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E’ la fase operativa vera e propria. Di seguito, la tipologia di rifiuti con i relativi giorni di raccolta: • UMIDO ORGANICO: domenica, martedì e giovedì • SECCO INDIFFERENZIATO: lunedì, mercoledì e venerdì. • MULTIMATERIALE: domenica e giovedì. • CARTA e CARTONE: martedì • VETRO e ABITI USATI: contenitori IL MONITORAGGIO Restiamo in attesa di una mappa del territorio che indichi dove sono posizionati i raccoglitori speciali tipo: pile esauste, farmaci scaduti, indumenti usati, distributori buste. Occorre però sottolineare che i tecnici incaricati per i controlli,

dovranno dimostrarsi fermi e respingere le lamentele o le richieste poco ragionevoli. Occorre buon senso, ma anche la massima autorevolezza e intransigenza con chi, pur avendo ricevuto materiali e informazioni, ancora non si adatta al nuovo sistema di raccolta e continua a depositare anche fuori orario. In questi casi, sarà applicato il massimo delle sanzioni per i trasgressori. Per raggiungere gli obiettivi che la legge impone (65%) occorre la collaborazione di tutti i cittadini, in particolare degli amministratori di condominio. La Senesi sta facendo molti sforzi, ma mancano controlli e coordinamento con il Comune. Si chiede con urgenza la presenza di guardie ambientali. CENTRO STUDI OFFICINA VOLTURNO

RACCOLTA DIFFERENZIATA Tipologia di rifiuti

Contenitore familiare in dotazione

Contenitore condominiale

Modalità di deposito

Giorno di deposito

carta, cartone, contenitori di succhi di frutta, di vino, di latte

BIANCO

BIANCO

Versare SENZA SACCHETTO

Martedì

Bottiglie e flaconi di palstica, alluminio, scatolette metalliche, vasetti yogurt

Nessun contenitore

GIALLO

Versare con SACCHETTO QUALSIASI

Domenica e Giovedì

Avanzi e scarti da cucina, ossi, lettiere animali

MARRONE

MARRONE

Versare con SACCHETTO BIODEGRADABILE

Domenica, Martedì e Giovedì

Tutto il rimanente (piatti pastica, calze, spugne, stracci, giocattoli, cd, porcellana, cocci)

GRIGIO

Versare con SACCHETTO QUALSIASI

Lunedì, Mercoledì e Venerdì

GRIGIO

Ragazzo muore in scooter sulla Domiziana “Perche’ sono stati spenti i lampioni?”

A seguito dell’ennesima e assurda morte (in attesa di conoscere esattamente la dinamica dell’incidente) ci si chiede se è giusto e logico spegnere quasi il 50% dei lampioni sulla Domitiana, per ridurre i costi di gestione comunali. La manutenzione di una strada pericolosa e tragicamente nota per le vittime della strada; vale la pena di sacrificare la vita delle persone per ridurne i costi ? Accertato che a seguito dei lavori di rifacimento della Domitiana, il numero di morti e le assurde tragedie erano drasticamente diminuite, tutto ciò non ha senso. Da ex amministratore del Comune di Castel Volturno, ricordo che prima di consegnarla al Comune, la società dovette procurarsi tutti i gli opportuni collaudi oltre a quello degli impianti illuminanti per la sicurezza stradale, dove è previsto un certo numero di luci per metri lineari, per non creare “campi oscuri e pericolosi”.

Ricordo, inoltre, che originariamente i lampioni stavano ai margini delle due carreggiate, ma fu cambiato tutto e furono spostati centralmente, perché i pini della strada coprivano in parte la luce. Mi chiedo, pertanto, se la scelta di spegnere parte dei lampioni sulla Domiziana è a norma... L’ultimo incidente risale a domenica, quando, alle primissime ore del mattino, poco distanti dall’entrata dell’Holyday Inn, i giovani di Officina Volturno, Fabio Paradisone e Daniele La Fata, mentre viaggiavano con la loro vettura, hanno rinvenuto il cadavere di un ragazzo, vittima di un incidente stradale. Il motorino del conducente giaceva su di un fianco e lambiva il marciapiede, mentre tutto il carburante era riversato in strada, probabilmente a seguito di un qualche impatto, come si poteva notare anche dal pessimo stato del mezzo; il corpo rinvenuto giaceva al suolo disteso a pancia all’aria con i

piedi uniti e le braccia aperte, la faccia piena di sangue. Dopo che alcuni soccorritori hanno visto che non c’era più niente da fare, sono state chiamate le autorità e subito sono intervenuti i carabinieri di Pinetamare ed un’ambulanza. L’ennesima tragedia, per i familiari della vittima, per i ragazzi, per le forze dell’ordine e per gli operatori sanitari intervenuti.

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

GIANCARLO PALMESE

Nasce la pagina Fb: Ti FotoDenuncio

TI FOTO DENUNCIO è una pagina Facebook creata per un’iniziativa promossa da Officina Volturno e Ass. Comm. Pinetamare in cui tutti i cittadini di Pinetamare che vogliano denunciare qualcosa di anomalo o di illegale ma anche di indecoroso o deleterio all’immagine della nostra bellissima cittadina, può farlo scattando semplicemente una foto e postandola sulla bacheca del sito con una breve descrizione in modo che l’immagine possa essere commentata di modo che faccia da motore per la coscienza di noi tutti che così possiamo impegnarci per rendere il nostro paese migliore, ma soprattutto, speriamo che questa bell’idea possa portare ad una sensibilizzazione da parte delle autorità che in questo periodo sentiamo tutti (associazioni e cittadini) molto lontane dalla risoluzione dei problemi che affliggono Pinetamare e dintorni. Alcuni esempi eclatanti di ciò che ci ha mostrato TI FOTO DENUNCIO sono riportati di seguito: - Lo stato dei pali della luce di cui molti sono caduti ed altri, in pieno centro, stanno per ce-

dere. - La presenza delle prostitute che ormai hanno reso tristemente nota la domitiana. - Lo stato dell’ ultimo fabbricato di Fontana Bleu che assomiglia vagamente ad una casa degli spettri. - Lo stato da film horror del’ex Hotel Galeone ormai inabissato dalla vegetazione. - Lo stato dei pilastri dei porticati al centro del Villaggio, completamente scorticati. - La piccola discarica che lambisce i campetti di calcetto dietro all’edicola di fronte al Grand Hotel. - L’ex Piscina complesso Sportivo Pinetamare ricolma di amianto, siringhe e rifiuti di vario tipo. - I graffiti che deturpano i muri vicino al Grand Hotel, al centro e in tanti altri luoghi pubblici. - La scarsissima illuminazione che rende bui e pericolosi molti tratti di strada, recentemente scenari di incidenti gravi. Il lavoro di chi fa le foto e le posta sulla pagina di TI FOTO DENUNCIO è esemplare e il materiale da (foto)denunciare non è poco, speriamo solo che la collaborazione iniziata porti dei risultati concreti, diversamente saremo costretti a trovare strade diverse. DANIELE LA FATA

Saluti da Padre Antonio

L’Incarnazione diventa per ogni credente una pedagogia di vita cristiana, cioè saper incarnare nella nostra vita quotidiana, nelle nostre azioni, in tutto ciò che facciamo la fede, la vita di Dio in noi. Quando l’amore s’incarna, rende divino ciò che è umano. Dio non ha mai amato a parole, con i bei discorsi, ma con i fatti concreti, ecco perché dobbiamo continuare attraverso la nostra vita concreta l’Incarnazione di un amore che non ci è stato donato soltanto duemila anni fa, ma che si rinnova ed esige da noi una risposta concreta. Dio da sempre ha dato prova del suo amore al popolo che si è scelto. Lungo la strada, è Lui che ha preso l’iniziativa e si è autorivelato, si è fatto conoscere per offrire all’uomo la salvezza. Ha manifestato la sua preoccupazione offrendo il perdono e dando nuove possibilità di ritorno a Lui. Con l’Incarnazione di suo Figlio Dio ci ha dato una delle prove più grandi del suo amore. Ciò che noi ci accingiamo a celebrare in questi giorni è un evento che non ha mai avuto precedenti. Dio si è immerso nella nostra storia umana. Egli stesso ha preso un volto umano. Dio si è fatto uomo, un amore che si incarna e si concretizza fino in fondo. D’altra parte dobbiamo ammettere che se l’amore è vero, necessariamente deve essere manifestato, dimostrato, incarnato. Un conto è dire a una persona “ti amo”, un altro conto è offrire e donare la propria vita all’altro “per amore”. Quindi l’Incarnazione è il dono che Dio fa di sé stesso all’umanità. L’Evangelista ci dice anche che

Dio ha posto la sua tenda (dimora) fra noi. Nell’Antico Testamento la tenda sacra, che in origine serviva all’incontro di Dio con Mosè per dare a lui e al popolo, di volta in volta, istruzioni e direttive, è il simbolo della dimora di Dio in Israele. In Gesù, Dio ha posto definitivamente la sua dimora sulla terra, è in Lui che ogni uomo incontra Dio. Il Natale ci invita quindi a celebrare questo evento storico così sublime, Dio si è fatto come noi, ha voluto prendere corpo da Maria, per stabilire con l’uomo una unione straordinaria per indicare il cammino della vita e per rinnovare l’umanità dopo la caduta del peccato. È chiamato anche Figlio di Davide, perché discendente dalla stirpe di Davide, figlio dell’uomo perché fu annunciato dai profeti. Quando guardiamo, allora, il presepe al di là dell’aspetto artistico o tradizionale, dobbiamo andare con la mente all’aspetto religioso: Gesù è il Dio vicino, che si è fatto come noi, e tutto ciò può essere capito solo nell’ottica dell’Amore. Il Dio Amore è venuto a casa nostra, si è fatto come noi. Gesù viene e con Lui viene la gioia. Se lo vuoi, ti è vicino. Ti parla anche se non parli: se non l’ami, Egli ti ama ancora di più. Se ti perdi, Egli viene a cercarti: se non sai camminare, ti porta. Se tu piangi, Lui ti consola. Se sei povero, ti sei assicurato il Regno dei Cieli. Così entra nel mondo la gioia attraverso un bimbo che non ha niente. Buon Natale e felice anno nuovo. PADRE ANTONIO (PARROCO DI PINETAMAERE)

3


SPECIALI

informare@officinavolturno.com

30 Gennaio 2013: tutti in piazza !

Ill.mo Presidente del Parlamento Europeo On. Martin Schulz Ill.mo Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano Ill.mo Presidente della Regione Campania On. Stefano Caldoro Ill.mo Presidente della Provincia di Caserta On. Domenico Zinzi

Ill.mo Prefetto di Caserta S.E. Dr. Carmela Pagano Ill.mo Commissario del Comune di Castel Volturno S.E. Vice Prefetto Dr. Antonio Contarino Oggetto: Manifestazione pubblica delle Associazioni e della Cittadinanza di Castel Volturno, 30 gennaio 2013 ore 9:30 centro di Pinetamare, Castel Volturno (CE). Il Comune di Castel Volturno è attualmente governato da una Commissione Straordinaria in quanto la precedente Amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni camorristiche. Da due anni, si succedono in Città diversi Commissari che, dopo brevi periodi di gestione comunale, per il Loro impegno e i risultati raggiunti ricevono promozioni e trasferimenti di merito, mentre il Comune affonda nelle sempre più profonda crisi economica, ambientale, culturale e sociale. Le Associazioni firmatarie della presente lettera sono convinte che l’attuale Commissione Straordinaria, sebbene stia mettendo in atto procedure burocratiche incontestabili, non possa affrontare da sola le reali e complesse problematiche di un territorio così difficile. Queste, infatti, hanno bisogno di scelte strategiche di ampio respiro connesse a una pianificazione a lungo termine condivisa e supportata dalla Collettività locale, e sostenuta, soprattutto, con interventi straordinari da parte dello Stato e della Comunità Europea. L’attività della Commissione Straordinaria, proprio per l’incarico ricevuto, è prevalentemente orientata alla risoluzione del dissesto finanziario, aumentando una pressione fiscale che ricade solo sui cittadini onesti e incolpevoli. Oltre al dissesto, le Associazioni reputano che il Comune di Castel Volturno debba affrontare anche le emergenze straordinarie che richiedono una forte cooperazione istituzionale fra l’Europa, il Governo Centrale, la Commissione Straordinaria e la Società Civile. Tra tali emergenze, solo per citarne alcune, si segnalano il Piano Urbano Comunale, la Transazione fra lo Stato e i privati, i porti di Pinetamare e del fiume Volturno, il restauro del Castello e del Borgo Antico della Città, il degrado di tutti i complessi scolastici, le catastrofi ambientali della discarica Sogeri, della condotta dei Regi Lagni, dei numerosi siti inquinati e dell’emergenza rifiuti. A questi problemi si aggiungono quelli dell’invivibilità diffusa dovuta al flusso continuo e in crescente aumento di famiglie italiane e straniere che abitano illegalmente il territorio.

Le Autorità preposte al controllo e alla vigilanza, per l’esiguo numero di personale a disposizione e per le diverse crisi emergenziali e sociali sempre più insistenti, non possono rispondere, a ragione, con prontezza ed efficienza a tutte le pressanti incombenze con gli attuali strumenti di gestione ordinaria. Le conseguenze si ripercuotono sempre ed esclusivamente sulla Cittadinanza. La presenza degli abitanti clandestini, infatti, grava enormemente sulle infrastrutture e sui servizi a esclusivo carico dai cittadini onesti costretti a pagare per tutti. Infatti, con tutta la tolleranza e la predisposizione al confronto di questo mondo, risulta impossibile, visto l’elevatissimo numero di immigrati clandestini, un reale processo di integrazione sociale. Le Associazioni del territorio hanno dimostrato più volte la propria disponibilità alla Commissione Straordinaria, attraverso lettere di cooperazione protocollate all’Ente, per la risoluzione dei singoli problemi. Anche se la Commissione ha dimostrato un’evidente apertura al dialogo attraverso atti formali, come le Delibere per l’istituzione dell’Albo delle Associazioni Comunali e per la Consulta delle Associazioni, di fatto non è stato al momento affrontato nessun provvedimento concreto e propositivo capace di esprimere un reale partenariato fra Istituzioni e Collettività locale. Le lunghe procedure burocratiche a cui la Commissione Straordinaria è vincolata, non consentono un’operatività e una cooperazione fra Ente e Cittadini che è il motore propulsivo di ogni società civile, democratica e in grado di autodefinire le linee programmatiche per il proprio futuro, così come previsto dalla legislazione e delle convenzioni nazionali e internazionali di riferimento. Nel frattempo, le condizioni ormai drammatiche in cui verte il territorio si aggravano ogni giorno di più. Infatti, sono quotidiani i messaggi negativi che gli organi d’informazione nazionali trasmettono sul Comune di Castel Volturno che è stato definito il “regno della camorra” e la città più disastrata, corrotta e invivibile del mondo. La Commissione Straordinaria non avendo vissuto negli anni il degrado progressivo del territorio ed ereditando una realtà difficilissima da gestire, non può comprendere, probabilmente a ragione, lo stato di frustrazione che coinvolge l’intera Collettività. La stragrande maggioranza di persone oneste di Castel Volturno, infatti, si sente umiliata, mortificata e condannata da un’insopportabile rappresentazione territoriale che non corrisponde pienamente alla realtà. Infatti, se è vero che problemi come la malavita fanno parte di questo contesto, è altrettanto vero e inconfutabile che migliaia di cittadini per bene lavorano per cambiare le cose. Essi si impegnano volontariamente per poter affermare i valori identitari di un luogo benedetto da Dio per le sue bellezze paesaggistiche e il suo straordinario patrimonio storico, archeologico, architettonico e di tradizioni che dovrebbe rappresentare il volano per lo sviluppo culturale e turistico del territorio. Per rivendicare quest’orgoglio e quest’identità, le Associazioni e i Cittadini di Castel Volturno hanno pertanto organizzato la manifestazione pubblica del 30 gennaio 2013.

L’obiettivo è quello di dimostrare la volontà di tutta la Cittadinanza a cooperare attivamente con lo Stato e le Istituzioni locali, affinché si possa avviare un reale percorso condiviso di risoluzione delle molteplici e difficilissime problematiche segnalate. Per tale motivo, gli intestatari di questa lettera sono vivamente invitati a partecipare perché, di fatto, a Castel Volturno si è perso il diritto a una vita fatta di decoro, dignità e futuro. L’invito ai rappresentanti degli Enti Pubblici non vuole configurarsi come una “passerella politica”. Al contrario, si richiede un Serio Impegno da parte delle Istituzioni affinché le stesse intervengano con tutti i mezzi possibili e straordinari per affiancare la Collettività locale a riappropriarsi, recuperare e valorizzare l’intero territorio di Castel Volturno. Teniamo a precisare che i Cittadini di Castel Volturno non vogliono elemosine ma, al contrario, richiedere investimenti in opere pubbliche e infrastrutture. Basterebbe non inquinarci più il mare per vivere meravigliosamente bene. Basterebbe investire in trasporto ferrato per avere residenti stabili a due passi da Napoli. Basterebbe che il Ministro degli Interni potenziasse gli organici esistenti di forze dell’ordine con personale altamente specializzato e d’intelligence per combattere la criminalità della mafia nigeriana e le ecomafie internazionali, sospendendo il coprifuoco esistente che ha ormai esaurito la sua utile funzione. Basterebbe far partire il porto da 1200 posti barca fermo per ostacoli burocratiche e intrecci politici poco chiari. Basterebbe dare una via preferenziale a tutte quelle opere di privati (non preferendo quelle sostenute unicamente da fondi regionali o statali) che per svariati motivi (mancanza di personale agli uffici competenti) restano al palo impedendo il reale sviluppo del territorio che deve diventare auto propulsivo. Basterebbe un pizzico di buon senso e dirigenti capaci e presenti per far ripartire questo territorio e creare sviluppo, lavoro e convivenza civile …ma si continua colpevolmente a perdere tempo e a generare miseria.

AGE “DIAMOCI LA MANO” ALBERGATORI E RISTORATORI DEL LITORALE DOMITIO ASSOBALNEARI CAMPANIA ASSOBALNEARI ITALIA / FEDERTURISMO CONFIUNDUSTRIA ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI PINETAMARE ASSOCOMMERCIANTI CASTEL VOLTURNO ANTIRAKET CIRCOLO ANZIANI TERESA LUISE CASTEL VOLTURNO COMITATO RIGENERAZIONE FEDERAZIONE IMPRESE TURISTICHE ALBERGHIERE LITORALE DOMITIO FEDERCACCIA I LOVE PINETAMARE LE SENTINELLE OFFICINA VOLTURNO PRO LOCO CASTEL VOLTURNO RIVIERA DOMITIA VILLAGGI GLOBALI DANIELE LA FATA

Costituita "I Love Pinetamare" A Pinetamare c’è fermento… il suo grande cuore ricomincia pian piano a battere! Fa da defibrillatore l’entusiasmo di coloro che da sempre ne hanno fatto la loro terra promessa, di coloro per cui è stata il rifugio di tante estati dell’infanzia, di coloro che, in virtù di quei ricordi, hanno scelto di viverci e di crescere qui i loro figli. Il desiderio più grande? Fare in modo che quello che ancora oggi gli occhi del cuore riescono a scorgere dietro al degrado e all’abbandono, diventi la nuova realtà di Pinetamare! E’ con questo scopo che il 16 Dicembre scorso nelle sale del Grand Hotel Pinetamare si costituisce l’associazione no profit “I Love Pinetamare”, con una riunione iniziale nel corso della quale sono stati presentati statuto e direttivo. Tra i promotori (fondatori) di questa associazione ci sono: Asso Commercianti Pinetamare, Arturo Pezone, Bruno Perna, Carlo Anniciello, Ciro Formosa, Costantino Ciccarelli, Francesco Pezone, Giancarlo Tommasi, Gianluca D’auria, Giuseppe Ammaliato, Giulio Cordua, Marco Eboli Massimo Traettino, Massimilano Maturo, Nicola Oliva, Pasquale Scaringi, Zaccaria Taglialatela. L’associazione si propone, anzitutto, di aggregare tutti i cittadini che abbiano a cuore il

decoro di Pinetamare, perché ciascuno possa contribuire fattivamente alla sua resurrezione, ognuno secondo le proprie possibilità e capacità. Quello che serve sono braccia pronte alla collaborazione, professionisti che mettano a disposizione le proprie competenze e, soprattutto, la presenza fattiva sul territorio per portare avanti le iniziative che, di volta in volta, si sceglierà di promuovere. Le adesioni per il 2013 sono aperte e nei prossimi fine settimane verrà allestito un info-point per poter dare visibilità e informazioni sull’iniziativa. Inoltre è stato creato un gruppo Facebook ”Saluti da Pinetamare” dove ci sono tutte le informazioni sull’Associazione e dove è possibile scaricare la modulistica per le richieste di adesione, lo statuto e altri documenti inerenti l’iniziativa . Verrà presentato quanto prima un programma di iniziative che l’associazione intende intraprendere per il 2013 compatibilmente con il numero di adesioni. Siamo all’inizio, ma fiduciosi: questa terra ha una strana inclinazione a rimanere nel cuore di coloro che la vivono, come una promessa da mantenere, un regalo da ricevere, che tutti noi aspettiamo di poter aprire insieme! ASS. I LOVE PINETAMARE PRESIDENTE GIUSEPPE AMMALIATO

L'appello di Nino D'Angelo "Sgomorrizzare" Napoli Abbiamo ancora un ottimo ricordo di Nino D'Angelo, quando venne al Teatro Bristol di Pinetamare e ci mostrò grande disponibilità, cortesia e sensibilità nei confronti delle attività del territorio, in generale, e della nostra associazione, in particolare. Citiamo e sintetizziamo una bellissima intervista tratta da "La Repubbblica" on line: «Sono nato a San Pietro a Patierno, il quartiere più popolare di Napoli, e ho sempre cercato di rappresentare quel mondo, perché è l'unico che conosco. E' lì che ho imparato a essere felice con niente ed è lì che, ancora oggi, ci sono dei valori che altrove la ricchezza si è mangiata». «Prendiamo "Gomorra": è una parte della città - afferma - ma è arrivato il momento di "sgomorrizzarla" Napoli. Sia chiaro: come Saviano ce ne vogliono un milione, ammiro Roberto e quello che fa, ci ha messo la faccia, ma è arrivato il momento di trovare la medicina per il male. Della camorra si sapeva anche prima che arrivasse Saviano, è un tumore non curato da tanti anni, ma è inutile trovare la ma-

lattia se non si vuole trovare la medicina per curarla. E poi lo ripeto: c'è una Napoli diversa anche a Scampia, dove giorni fa c'è stato il terribile omicidio all'asilo, una cosa tremenda. Ma anche lì ci sono tante brave persone, che magari la mattina accompagnano il figlio a scuola». GIANCARLO PALMESE

Dott. Ing. Angelo Feo Esperto in Materia di Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro D.Lgs. 81/2008 coordinato D.Lgs. 106/2009

CONSULENZA SULLA SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Tel./Fax 081.0586765 Cell. 338.98.36.132 – 328.18.92.753 e-mail: info@enviroconsult.it

4

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039


SERVIZI SPECIALI

informare@officinavolturno.com

Lago Patria: nasce la nuova base del Comando NATO nistro della Difesa Giampaolo Di Paola. La nuova base dell’ Alleanza Atlantica è già ope-

La nuova sede del Comando Interforze della Nato (JFC Naples) a Lago Patria (Napoli) è stata inaugurata nel corso di una cerimonia alla presenza del Comandante delle forze Nato in Europa, Ammiraglio James Stavridis, e del mi-

rativa anche se alcuni uffici stanno ultimando il proprio trasferimento dalla sede di Napoli, nel quartiere Bagnoli, alla periferia occidentale della città, dove il Comando Nato si insediò nel 1954. Il nuovo JFC Naples è una cittadella dove lavorano circa 2.300 tra militari e civili di 22 Nazioni. Di concezione molto avanzata, dispone di un centro conferenze con dieci sale per riunioni interamente cablate. Superato il concetto di competenza territoriale, il Comando Nato di Napoli,

Raffaele Cantone: “Il calcio e le mafie”

Giovedi 20 dicembre alle ore 19.00 a Palazzo Lanza a Capua si è tenuta la presentazione dell’ultimo libro del Dott. Raffaele Cantone, “FOOTBALL CLAN”. La sala era abbellita a festa: un piccolo mercatino nel cortile rurale fatto in pietra antica, un albero bianco centrale intrecciato da luminarie fantasiose e stand di vario tipo, dai prodotti locali ai libri e uno stand di FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA. Un’iniziativa che sta ottenendo un riscontro straordinario anche a livello nazionale. La presentazione è avvenuta in una sala interna del Palazzo Lanza completamente gremita. Il moderatore della serata, Giuseppe Bellona dopo aver salutato e ringraziato gli intervenuti ha presentato il Dott. Raffaele Cantone e la giornalista Rosaria Capacchione. Il dott. Cantone ha sinteticamente illustrato il tema del trattato nel suo ultimo lavoro: FOOTBALL CLAN che parla di come il calcio sia cambiato divenendo un compendio di elementi negativi e di come molte notizie come quella in cui il proprietario di una squadra era un criminale, gettano fango su uno degli sport più belli e praticati al mondo. Subito dopo è seguito una sorta di intervista \ dialogo tra il Dott. Cantone e la giornalista anti-camorra del Mattino Rosaria Capacchione. Si sono affrontati gli elementi più salienti e le storie più oscure legate al mondo del calcio e del sociale legato alle scommesse sportive, inoltre, si è anche parlato degli eventi recenti che hanno riguardato alcu-

ni atleti delle compagini campane. La serata si è conclusa con gli interventi dei rappresentanti di alcune associazioni locali come MADE IN CASTELVOLTURNO e del nostro Daniele La Fata per Officina Volturno. Gli interventi hanno toccato vari argomenti, cercando di integrare alcuni elementi del libro presentato con le singole storie associative. A conclusione della serata è stato possibile riscontrare un grande consenso e un enorme piacere per i momenti condivisi di partecipazione. Alla fine, noi Giovani di Officina Volturno ci siamo stretti attorno al Dott. Cantone e alla giornalista Rosaria Capacchione, come si evince dalla foto in basso. Persone come il Dott. Cantone rappresentano quegli ideali di legalità di cui andare fieri e per i quali vale la pena combattere. MARIO MAZZELLA

omologo di quello di Brunssum (Olanda), invia militari e civili su tutti gli scenari di intervento dell’ Alleanza Atlantica. L’area nella quale sorge il sito di Lago Patria, che si trova nel territorio del Comune di Giugliano (Napoli) necessita ancora di alcune infrastrutture, la cui realizzazione è affidata al governo italiano ed alle amministrazioni locali. «Occorreranno due anni per arrivare alla piena capacità operativa - ha detto il ministro Di

Il PM Raffaele Cantone e la giornalista Rosaria Capacchione del Mattino insieme ai ragazzi di Officina Volturno

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

GIANCARLO PALMESE

Marcia Antiracket Lo scorso 6 dicembre, al centro storico di Castel Volturno si è tenuta la marcia antiracket: il presidente dell’associazione antiracket “Domenico Noviello”, Luigi Ferrucci ha marciato con i membri della sua associazione e con altri membri di altre associazione ed è andato a fare visita a tutti gli esercizi Castellani in compagnia del Commissario prefet- Da Sx verso Dx: Massimo Noviello, tizio, Antonio Contarino e del figlio Tano Grasso, il Prefetto di Caserta e del compianto Domenico Noviello, Luigi Ferrucci

AUGURI AGLI AMICI DI INFORMARE Androne del Palazzo Lanza

Paola nel suo intervento - ed anche l’ Italia e le autorità locali devono dare il proprio aiuto al raggiungimento dell’ obbiettivo».

mentre una folta schiera di agenti dell’ordine, curiosi e fotografi hanno immortalato l’evento che nel suo complesso ha ispirato un forte senso civico ed ha permeato l’aria di una nuova ventata di legalità in vista dell’anno nuovo. Fa dispiacere solo il fatto che alcuni esercizi hanno chiuso letteralmente le porte ai partecipanti della marcia e viene da domandarsi perché: Per paura? Per disdegno? Perché anche se la camorra in questo paese è stata scacciata in tutti i modi possibile in realtà alle spalle di Castel Volturno c’è ancora tanta oscurità illegale? Speriamo che eventi simili come la marcia antiracket possano ispirare maggiormente il bene nei cuoi dei cittadini Castellani. FABIO PARADISONE

5


POLITICA e SOCIALE

Da “Marina di Pinetamare s.r.l.” a “Mirabella Pinetamare s.r.l.”… Ci sarà finalmente la svolta ???

Facciamo un pacco alla camorra

Citiamo atti pubblici scaricabili da internet inerenti al B.U.R.C. n° 75 del 10 dicembre 2012: A.G.C. 14 Trasporti e viabilità Settore 3 Demanio marittimo, navigazione, porti, aeroporti e opere marittime Decreto Dirigenziale n° 193 del 4 dicembre 2012

Tutto quanto premesso, considerato e visto… “Alla stregua dell’istruttoria compiuta dal Responsabile Unico del Procedimento e dell’espressa dichiarazione di regolarità resa dal medesimo, allegata al presente atto”. DECRETA Per i motivi espressi in narrativa e che qui s’intendono integralmente riportati e confermati: - di prendere atto che con atto notarile del 23/12/2011 registrato a Napoli al n° 30327/IT rep. n° 2903 , raccolta n° 2140 la società Mirabella S.p.a. facente parte della compagine societaria della “Marina di Pinetamare s.r.l.”, Società di Progetto concessionaria della progettazione, costruzione e gestione del porto turistico Marina di Pinetamare in Castelvolturno (CE) ha costituito una società a: - responsabilità limitata con unico socio denominata “Mirabella Pinetamare S.r.l.”; - di prendere atto che il citato atto conferisce alla società di nuova costituzione il ramo di azienda composto dalle attività, passività e rapporti giuridici e contrattuali relativi ai lavori di “sviluppo del Litorale Domitio” di cui fa parte l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e gestione del porto turistico in argomento; - di prendere atto, infine, che nel ramo di azienda conferito è compresa anche la partecipazione nella società Marina di Pinetamare s.r.l., concessionaria dell’opera pubblica in argomento; Giornalisticamente, la buona notizia è che il RUP afferma che è tutto regolare e si prosegue; la cattiva notizia è che in tanti passaggi e passeggini si rischia di perdere chiarezza e credibilità. Maggiori informazioni sarebbero auspicabili. (TOMMASO MORLANDO)

Lo sport che a Casale non ha sbocchi!

Talenti frenati da un paese che non ha niente da offrire, talenti che sono costretti a cercare opportunità altrove, a dividersi, ad abbandonare una passione. A Casal di Principe esistono questi talenti, esiste una squadra che già da qualche mese sta tentando di mettere insieme le proprie forze e la proprie energia per inventarsi qualcosa, qualcosa che in tutte le altre città del mondo è data per scontata ma che qui a Casal di Principe appare un’utopia. Questi talenti sono i membri della squadra di Basket formata da 13 ragazzi di età compresa dai 17 e i 23 anni tutti provenienti da Casale e San Cipriano d’Aversa. «’L’idea di formare questa squadra è sorta a Giugno scorso dal desiderio di alcuni di noi che giocavano insieme dai tempi del minibasket e che poi hanno abbandonato questo sport. Ora vogliamo ritornare a giocare per passione!». Questo è quanto afferma Daniele Caterino (in foto), uno dei membri della squadra, che continua nel dire: «Crediamo sia importantissimo avere un’istituzione in cui poter praticare più o meno gratuitamente degli sport, specialmente nella nostra terra che non ha molto altro da offrire, perché le potenzialità

e la voglia da parte dei ragazzi ci sono sempre state. Pensiamo sia una VERGOGNA che a Casale non ci sia niente del genere, perché i ragazzi hanno molta voglia di fare ma è normale che in mancanza di strutture e associazioni adeguate i giovani ripieghino su altre strade più o meno lecite (come trascorrere il tempo fuori ai bar...che a casale abbondano). Ed è molto demotivante andare in paesi che noi riteniamo non affatto superiori al nostro e vedere che invece lì le istituzioni e lo organizzazioni sono presenti, con strutture a volte all’avanguardia. Basterebbe veramente poco per noi». Ma neanche quel “poco” è offerto a questi ragazzi, sicché ogni volta che hanno voglia di fare qualche tiro al canestro sono costretti a pagare e a rinchiudersi in istituzioni private. Tuttavia i ragazzi cresciuti nel minibasket non hanno intenzione di abbandonare la loro passione, non rinunciano all’idea che a Casale ci possa essere un’alternativa al bar e alla strada; per questo stanno pensando di creare un’associazione indipendente per poter permettere a tutti i ragazzi della zona di praticare basket liberamente e perché no, anche

Daniele Caterino per raggiungere qualche traguardo importante in futuro visto che a Casale ci sono sempre stati degli ottimi giocatori che purtroppo sono sempre dovuti andare a giocare fuori proprio perché qui non c’era modo. «Infatti - ci informa ancora Daniele - al momento l’unico modo per giocare è farlo presso un’associazione privata che pretende il pagamento di un mensile a fronte di NULLA (tutte le spese per il campionato le abbiamo sostenute noi giocatori) e di una struttura scadente. Ma purtroppo è l’unico campo che c’è».

di promuovere una filiera produttiva etica partendo dalle attività sociali sorte proprio nei luoghi che una volta erano simboli di violenza e di sopraffazione ed oggi, invece, sono rinati grazie alla collaborazione tra le istituzioni e tutte le realtà sociali del territorio. Quest’anno l’iniziativa si presenta con un’importante novità I prodotti saranno sottoposti a severi controlli di qualità e venduti con marchio unico ad ombrello “NCO – Nuovo Commercio Organizzato” attraverso il riuso produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra e dei beni comuni su “Le Terre di Don Peppe Diana”. Con il marchio ombrello i produttori si presentano sul mercato con un denominatore comune, senza tuttavia rinunciare alla propria identità. Ma la risposta più grande alla sfida è

L’iniziativa “FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA” è stato un vero successo. Da quando Officina Volturno è diventata punto vendita ufficiale dei kit completi dell’iniziativa di NCO (Nuova Cucina Organizzata), i “pacchi” sono andati letteralmente a Postazione vendita Pacco alla camorra ruba e fa gioia nel cuore vedere quante persone siano sensibili verso il problema camorra e quante stata data con l’inserimento lavorativo di pervogliano veramente combatterla per la riqua- sone svantaggiate nelle attività di recupero e lificazione del territorio, acquistando prodotti gestione degli stessi beni confiscati. A ogni cittadino è richiesto un impegno, uno locali. “Facciamo un Pacco alla Camorra” è il risul- sforzo per voltare pagina. tato di un progetto in rete che vede coinvol- Acquistare il PACCO ALLA CAMORRA, o prote 16 imprese , tra cui cooperative sociali, muoverne la vendita, è il modo migliore per imprese che hanno denunciato il racket ed contribuire allo sviluppo di una economia soassociazioni. L’iniziativa è promossa dal Co- ciale come antidoto a quella criminale. mitato Don Peppe Diana. Essa si propone DANIELE LA FATA

FILOMENA DIANA

filomenadiana@hotmail.it

I° natalino in piazzetta

In prima mattinata, la piazzetta delle Feste (il cui nome forse non è un caso) già si presentava piena di bambini, bambine e genitori. Le emozioni dei più piccoli, che erano tangibili a distanza, sono stati accompagnati da una magnifica giornata di sole, con un caldo quasi primaverile. A completare un quadro quasi irreale per tanta bellezza e dolcezza, le musiche natalizie diffuse dall’addetto alla strumentazione, Carmine Colurcio, che hanno avvolto e coinvolto tutti i presenti. Il gruppo di genitori

6

dell’associazione AGE, con grande spirito di unità, hanno addobbato il pienissimo tavolo con i dolci preparati dalle mamme. I giovani di Officina Volturno, oltre a collaborare e partecipare a tutte le attività, hanno anche preparato il proprio banchetto con i “Pacchi alla camorra”, iniziativa di cui abbiamo già parlato in diversi articoli. Tutto era pronto… E tutti in attesa di Babbo Natale... In verità i Babbo Natale sono stati due, Daniele e Sabrina; appena apparsi è finalmente

scoppiata la festa con la grandissima gioia di tutti i piccini; e così, piano piano, sono stati distribuiti i doni a tutti. Fortunatamente le borse dei Babbo Natale erano belle piene, andando oltre ogni previsione. Dopo un pò che la festa proseguiva e dopo la consegna dei doni a tutti i piccoli, è giunto Padre Antonio Palazzo, parroco della nostra comunità, che ha dato una benedizione augurale a tutti, specialmente ai più piccoli... Il momento più emozionante è stato il raccoglimento in memoria dei bambini ameri-

Padre Antonio e i bambini pregano per gli “angeli” americani... cani, scomparsi nella tragedia del 14 dicembre scorso... “Angeli volati in cielo”, così chiamati da Padre Antonio, mentre si recitava l’Ave Maria. Agostino Marchesano, presidente dell’Associazione Commercianti, e Peppe Ammaliato, presidente dell’Associazione “I love Pinetamare”, hanno

lanciato in cielo venti lanterne, ognuna con i nomi dei bambini americani, in un atmosfera commossa e partecipata. Grazie a tutti per la sentita partecipazione. FRANCESCO CATALANO

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039


SPORT E SPECIALI

informare@officinavolturno.com

Dio richiama a casa 20 anime di bambini innocenti Massacro a Newtown: un pazzo ventenne fa strage in una scuola elementare e uccide 27 persone

Siamo in America, a Newtown, città del Connecticut abitata da ventottomila persone e descritta dai residenti come una zona tranquilla per il suo “fascino rurale”. È la mattina del 14 dicembre e alla Sandy Hook Elementary School, i bambini cominciano a respirare l’aria del Natale. Sembra tutto normale fin quando ha inizio la strage

che spacca i cuori dell’America e del mondo. La follia di un uomo mai cresciuto, ventenne rimasto incastrato tra le difficoltà del suo autismo e di un carattere atipico e asociale, distrugge i sogni di 27 persone, 20 delle quali bambini di età compresa tra i 6 e i 7 anni. La ventottesima vittima è lo stesso killer, Adam Lanza, suicida-

tosi prima dell’arrivo della polizia. Una sparatoria senza motivo, un massacro mosso dalla pazzia, una strage di innocenti che in breve tempo fa il giro del mondo e raccoglie il cordoglio dei rappresentanti e capi di stato di molti Paesi. Lo sguardo perverso di Adam fulmina quello ingenuo, vergine e innocente dei bambini. Com’è possibile? Una scuola, il luogo che dovrebbe garantire il massimo della sicurezza, diventa teatro di un disastro umano e sociale. L’identificazione dell’omicida e le testimonianze sullo stesso, deliniano un personaggio strano e sadico. L’utilizzo di un M4, fucile d’assalto dei militari americani nella guerra del Vietnam, nei confronti di innocenti bambini è roba macabra che induce a configurare malvagia la natura dell’uomo. Adam era un tipo strano, ambiguo e c’è chi giura di non aver mai sentito la sua voce. Il suo barbiere racconta che il ragazzo non parlava mai e fissava il pavimento mentre gli tagliava i capelli. Arrivava a scuola con una valigetta nera e durante le interrogazioni era nervoso e balbettava. Prima di giungere alla Sandy Hook, per sparare a raffica sugli studenti della scuola, Adam aveva ucciso la madre a casa sua con quattro colpi alla testa. Questi atti di violenza però non sono scaturiti dall’autismo di cui soffriva Adam, poiché, come dicono gli esperti, una persona autistica non è incline a diventare una persona violenta e criminale. Si sono rincorsi, attraverso i media, anche altri pareri di “professori” ed “esperti” che, a migliaia di chilometri di distanza e senza conoscere alcun elemento specifico di quanto accaduto, avevano risposte

Il terno al lotto di Cannavaro, Grava e Gianello Paolo Cannavaro e Gianluca Grava sono stati squalificati per sei mesi a causa di un’omessa denuncia per una probabile combine di Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010 che sarebbe stata proposta loro da Gianello. Il rifiuto, secco e conciso, è stato lo stesso punito dalla Disciplinare con allontanamento dal campo dei giocatori, due punti di penalizzazione e un’ammenda di 70mila euro per la società partenopea per responsabilità oggettiva. Una norma che va sicuramente rivista in quanto assurda e fin troppo punitiva nei confronti di chi colpe non ha e illeciti non commette. Al destino, però, piace giocare coi numeri e durante l’estrazione

del 22 dicembre, incredibilmente, sulla ruota di Napoli sono usciti i tre numeri di maglia dei protagonisti: 28 (Cannavaro), 2 (Grava) e 22 (Gianello). In una città come Napoli che si lascia influenzare dagli eventi della quotidianità per cercare la fortuna tra i numeri del lotto, c’è da scommettere che molti siano riusciti a centrare questo terno del tutto singolare e sbalorditivo. De Laurentiis, intanto, aspetta di avere giustizia, sperando in una sentenza di secondo grado che riduca o addirittura

elimini la pena a Paolo, Gianluca e allo stesso Napoli. Lo speriamo anche noi...

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

FABIO CORSARO

corsarofabio@gmail.com

certe e inattaccabili. Noi non abbiamo molte certezze, tranne che il mondo intero piange 20 anime innocenti. Barack Obama ha mostrato tutta la sua emozione durante un dolente appello. «Stiamo garantendo ai bambini di questo Paese la possibilità di vivere la loro vita felicemente e con uno scopo? Siamo onesti con noi stessi: la risposta è no». Il Presidente degli Stati Uniti cita i nomi dei venti bambini trucidati a colpi di fucile: «Charlotte, Daniel, Olivia, Josephine, Ana, Dylan, Madeline, Catherine, Chase, Jesse, James, Grace, Emilie, Jack, Noah, Caroline, Jessica, Benjamin, Avielle, Allison. Dio li ha richiamati a casa». Tra pensieri e preghiere, l’America è costretta ancora a soffrire e a far parlare di sé. Il mondo si chiude nel dolore. Prevalgono tristezza ed amarezza, sogni infranti e favole spezzate.

Basta, il mondo non può più soffrire così. FABIO CORSARO

corsarofabio@gmail.com

La camorra non ci fa paura! La camorra non ci fa paura. Noi giovani la guardiamo negli occhi, la combattiamo e la denunciamo. Contro questo enorme sistema di malavita che infonde nella gente solo timore, ci ribelliamo, ci organizziamo e ci armiamo dei nostri saperi e della nostra coscienza per creare un’armata invincibile che si basi sui valori umani che il mondo d’oggi dovrebbe rispolverare dal proprio animo. Venerdì 14 dicembre, si è tenuta a San Giorgio a Cremano, in Villa Bruno, una giornata a favore dell’associazionismo e un dibattito tra alcuni studenti del Liceo Scientifico Carlo Urbani e il giornalista del “Corriere della Sera” Bruno De Stefano e la giornalista de “Il Mattino” Giuliana Covella. Grande partecipazione c’è stata tra le classi che hanno avuto l’occasione di assistere a quest’evento. È emersa l’importanza delle associazioni antimafia, tali da assumere un ruolo fondamentale nella lotta alla malavita. Le storie dei protagonisti, le esperienze personali, gli esempi... L’esempio di Giancarlo Siani; di un giornalismo d’inchiesta che condanna senza paure; denunce che si

pagano spesso con la vita a causa di articoli troppo veritieri su una realtà malavitosa che, invece, ha bisogno di vivere nascosta e nel silenzio. Le nostre azioni, invece, sono il frutto di una mentalità che non teme di condividere i propri ideali, le proprie azioni, con l’obiettivo di rendere questo mondo e la nostra terra, più vivibile e senza paure. A tale evento non poteva mancare la rappresentanza di Informare che ha condiviso la propria idea di associazionismo, l’importanza dello stesso. Abbiamo diffuso la consapevolezza e il coinvolgimento per l’appartenenza ad un’organizzazione anticamorra che ti matura nella conoscenza e rende più forti i propri mezzi e ideali. Il futuro è nelle nostre mani. Un urlo forte annuncia che ci siamo e non abbiamo paura: contro la camorra non molliamo! FABIO CORSARO

corsarofabio@gmail.com

7


AMBIENTE E SOCIETÀ

Ciak si gira... l’infinito a Castel Volturno Gent.mo Tommaso, abbiamo in sviluppo un cortometraggio dal titolo “L’infinito di Leopardi”, per la regia di Ezio Maisto, ambientato a Castel Volturno, comune sul cui territorio la tua associazione si batte da anni, in particolare per la riqualificazione architettonica e sociale. Il progetto parla di un adolescente alle prese con una scelta difficile: accettare acriticamente le regole e lo status quo di un contesto culturale che ne sopprime l’individualità oppure ribellarsi e costruirsi un’alternativa. Il film ha un finale ottimistico: complice la lettura a scuola di una delle più celebri poesie della letteratura italiana, il ragazzo riuscirà a resistere alle tentazioni e si aprirà un varco verso il suo personalissimo infinito. Una storia che potrebbe appartenere a chiunque dei ragazzi che collaborano con la tua associazione e a tutte le energie più vive e sincere che operano nelle aree “difficili” del nostro paese. Per questo, dopo l’amichevole incontro col regista presso la Vostra sede, ci piacerebbe coinvolgere il Centro Studi Officina Volturno per un supporto sul territorio (casting e location). Il regista già ha qualche idea per le location, quindi, ora è il momento del casting per la scelta dei protagonisti e dei figuranti del film, tutti non professionisti di età tra i 17 e 19 anni. Vorremmo scegliere proprio tra i ragazzi del posto, coinvolgendo le scuole di Castel Volturno e dintorni. La scuola stessa nella storia ha un ruolo importante, in quanto luogo da cui parte la sfida che porterà al riscatto del protagonista. Ti saremmo grati, pertanto, se volessi aiutarci ad individuare e contattare le scuole da coinvolgere nel progetto. Cordiali saluti. FEDERICO MINETTI

Pro Loco Castri Maris, iniziative per il Natale Anche quest’anno è iniziata nel migliore dei modi la stagione natalizia a Castel Volturno grazie all’iuto della Pro Loco Volturnum Castri Maris che ogni anno fa si che il natale sia sempre un po speciale nel piccolo comune Domitio. Una delle prime iniziative è stato l’invito rivolto alla popolazione di Castel Volturno per la decorazione di un abete natalizio proveniente direttamente dalla Romania, in piazza Annunziata. Erano presenti ,oltre ai numerosi cittadini anche le istituzioni locali e i bambini del Primo Circolo Occidentale, accompagnati dalla direttrice Giovannina Rota. L’Albero è stato addobbato grazie all’aiuto dei piccini a cui è stato chiesto di portare una pallina natalizia utilizzata per addobbare l’albero come simbolo della propria appartenenza alla Città di Castel Volturno. Tra le altre iniziative c’e’ stata “Illuminiamo Castel Volturno”, manifestazione organizzata per cercare di dare luce e colore alla città di Castel Volturno mediante l’installazione di luminarie in tutto il centro e nelle sue vie più caratteristiche quali: Via San Rocco, Via Roma, Via Nuova, Via Regina Margherita e in PiazzaAnnunziata. Già pochi minuti dopo il completamento dei lavori, i cittadini hanno avvicinato i ragazzi del direttivo per esprimere tutto il loro ringraziamento nel continuare a manterene viva l’attenzione

Caro Federico, appoggiamo la tua iniziativa e insieme all’amico Vincenzo Gatta, sono stati già presi contatti con le scuole del territorio dove verranno svolte le selezioni. Vi aspettiamo speranzosi che sia una vera occasione per i più giovani. TOMMASO MORLANDO

su Castel Volturno. Inoltre tra gli ultimi eventi in programma c’e’l’ormai consueto appuntamento con “La befana” organizzata con l’aiuto del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta gruppo SAF, l’appuntamento è il 6 Gennaio alle ore 11.00 am. Il presidente Antonio De Maria auspica di poter fare ancora meglio e ancora di più nelle prossime occasioni affermando: «Un vivo ringraziamento va alla commissione prefettizia per il sostegno e la disponibilità e a tutti quelli che hanno reso tutto ciò possibile». VINCENZO LO CASCIO

Casapesenna, Comitato UPC si lamenta: “Poco è stato fatto per questo paese!” La sua nascita sembrava auspicare rosee prospettive per il disagiato paese: tanto era l’entusiasmo che l’accoglieva e tanti apparivano i consensi ai loro progetti, ai loro ideali. Ma a distanza di nemmeno un anno il comitato “Uniti Per Casapesenna” ha visto nullificarsi i promettenti plausi iniziali ed oggi si ritrova nella mera ed estenuata condizione di isolamento. Da questa condizione vengono lanciati appelli d’emergenza perpetuamente inascoltati; appelli relativi a gravissimi problemi quali: rifiuti, strade allegate, istituzioni in degrado. «All’inizio della nascita del nostro comitato, si sentiva una forma di cambiamento da parte dei cittadini, anche perché Uniti per Casapesenna ha dato subito un impegno forte distante dai partiti, ed un impegno di forte volontariato a cominciare dalla rimozione di accumuli di rifiuti giacenti su vari posti abitati del nostro territorio, che in quel periodo senza il nostro impegno sarebbero rimasti lì per settimane, alla fine però abbiamo notato che è venuto meno quello spirito di aggregazione da parte di cittadini come si sperava all’inizio, anche perché contro

8

il comitato senza una vera posizione pubblica ma fantasma, si sono opposti sia persone che partiti, movimenti e associazioni specialmente quelle di natura ambientalista, forse il motivo è il fatto che il comitato dava esempio di volontariato ed impegno senza alcuni scopi personalistici». Questa l’aria di desolazione che talvolta, sebbene non sia sufficiente a spegnere la loro voglia di cambiamento, si sente dal comitato e non c’è da meravigliarsi se in un comune commissariato il rapporto con le istituzioni, commissione straordinaria in primis, è distante e difficile; ma ciò porta a ridurre ad un niente ogni intervento sociale, per quanto importante, dal momento in cui manca il supporto di un comune in dissesto. Ora, quindi, il partito lamenta questa ingiusta realtà, contraria alle loro aspettative. I volontari del comitato in poco più di sei mesi hanno registrato migliaia di problematiche di vario tipo e altrettante proposte di metodi risolutivi. Hanno denunciato le condizioni della viabilità stradale che versa in condizioni pessime e richiesto manutenzione per gli allegamenti continui ogni qualvolta piove a dirotto. Hanno

rivelato i continui incendi e gli ammassi di rifiuti causati dalla mancanza di controllo e dell’inciviltà di quei pochi cittadini. Si sono attivati per affrontare problemi in riguardo all’abusivismo attraverso una raccolta delle firme per l’attivazione del PUC insieme con una richiesta di bonifica del territorio. Dal partito dichiarano: «Era proprio in queste occasioni che ci saremmo aspettati una forte collaborazione, non solo dai cittadini ma anche da chi dice di amare il territorio come per esempio politici e persone che fanno parte di associazioni e movimenti, ma non abbiamo ricevuto nessuna collaborazione e trovato solo demagogie per mettere bastoni tra le ruote». Qualche risultato più soddisfacente l’hanno riscontrato con i giovani del paese: hanno difatti organizzato una festa in piazza dal nome

“Festa del Cittadino” che ha avuto un grande successo e con la quale hanno cercato di armonizzare un paese che, a detta loro, vive

le mani di piccoli circoli di persone realmente interessate ad un grande cambiamento, realmente amanti della loro terra e con una grande coscienza civica, tra questi c’è sicuramente il comitato Uniti per Casapesenna, il quale, pur lavorando in un territorio difficile e vincolante sta mostrando grande dignità ed è uno dei punti di forza sui quali Casapesenna deve necessariamente far leva per rialzarsi. FILOMENA DIANA

filomenadiana@hotmail.it

nel mortorio totale. Hanno cercato appoggio nelle istituzioni locali ma ne hanno ricevuto ben poco: tante belle parole ma nulla di fatto! Ad oggi si potrebbe dire che il futuro di Casapesenna stia nel-

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039


CULTURA, SPORT E SOCIETÀ

informare@officinavolturno.com

Ass. Commercianti Castel Volturno Cari amici d’Informare, abbiamo avuto, per la seconda volta, un contributo da parte di una semplice cittadina di Castel Volturno, la quale con pochi spiccioli ha voluto partecipare al nostro impegno nel sociale ringraziandomi per quello che stiamo facendo e pregandomi di non abbandonare nè l’Associazione nè i tanti cittadini che come lei credono ancora che si possa fare qualche cosa per questo paese. Io ho dato una grande importanza a questo gesto non tanto per i soldi che la signora Maria De Simone (Bidella della scuola elementare del 1° circolo) ha donato, ma per il fatto che lei creda e apprezzi tutto ciò che di buono è stato fatto e si sta cercando di fare. DAVIDE PERTICI PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE

Gli iscritti all’Assocommercianti - Città di Castel Volturno hanno contribuito alla donazione a favore delle scuole dell’ infanzia presenti su tutto il territorio come di seguito specificato: - Scuola materna “Garibaldi”: due armadietti e tempere - Scuola Materna “Roncalli”: materiale didattico - Scuola materna “Villaggio del sole”: materiale didattico - Scuola materna “Collodi”: una radio

L’augurio che tali iniziative possano ripetersi in un prossimo futuro con gesti altrettanto nobili. Tutti importanti, tutti indispensabili. IL PRESIDENTE

- DAVIDE PERTICI

Il presidente ringrazia vivamente tutti coloro che hanno partecipato con grande solidarietà e spirito di abnegazione.

TELETHON: DANZARE PER LA VITA

I nostri tempi sono cadenzati, sovente, da mode, abitudini o consuetudini, che diventano parte integrante del quotidiano, indipendentemente dal grado sociale e culturale. Un termine che ricorre in maniera spasmodica, in questi ultimi tempi é CRISI... crisi economica, sociale, politica e, inevitabilmente, crisi dei valori. Tutte le conversazioni sono permeate da questo elemento e così si finisce col dare per scontato che è crisi per tutto. Poi d’improvviso senti parlare di Telethon, ascolti gli appelli che personaggi, più o meno famosi, più o meno credibili, tentando di svegliare le coscienze affinché si sostenga la ricerca. L’iniziativa è encomiabile e

ha il pregio di rivolgersi ai cittadini che vivono un percorso di vita difficile, sconosciuto e che meritano l’attenzione che la fondazione dedica loro, attraverso l’impegno dei ricercatori, che con tanta fatica tentano di dare risposte alle mille domande che affliggono chi è colpito dalle malattie genetiche. Un genitore, infatti, ha il DIRITTO di avere risposte, ma soprattutto di avere speranze. Le iniziative Telethon del 2012 che si sono svolte in Campania hanno visto la partecipazione di numerose realtà locali tra le quali mi preme segnalare quella dell’ a.s.d. DANCENTER di Pinetamare, scuola di danza diretta dai maestri Flavia Paciolla e Bruno Stoduto, diplomati alla scuola del Teatro di San Carlo di Napoli, che da sempre hanno dimostrato una particolare sensibilità verso iniziative di tal guisa. Già in passato i maestri con la collaborazione dei solisti e dei primi ballerini del Teatro di San Carlo hanno organizzato spettacoli a favore della “Lega del Filo d’Oro” e della ricerca sulla

Certificazioni sui materiali

Questa rubrica è stata proposta da un’azienda campana fortemente specializzata nelle prove e certificazioni sui materiali, infatti, l’ICS è una società che, fin dal 1978, svolge l’attività di consulenza e assistenza per tecnici, imprese ed Enti. Il laboratorio è autorizzato con Decreto Ministeriale ad eseguire i controlli ufficiali di cui alla legge 1086/71 ed è riconosciuto dal Ministero per la Ricerca Scientifica e Tecnologica. L’ICS opera in regime di qualità secondo la normativa ISO 9001:2000. Il Sistema di Qualità aziendale è stato certificato dal DNV Det

Norske Veritas. E’, inoltre, membro dell’A.L.I. - Associazione Laboratori di Ingegneria e dell’ASSOLIG - Associazione dei Laboratori di Ingegneria e Geotecnica. Disponendo di un’équipe di tecnici altamente specializzata, collabora con enti quali ANAS, ENEL, FIAT Avio, ALENIA, Ferrovie dello Stato, Mostra d’Oltremare, ANM, Ansaldo, SPEA – Soc. Autostrade, NATO. Dal mese prossimo saranno forniti specifici riferimenti tecnici per i differenti ambiti. CONTRIBUTO TECNICO DA: I.C.S.-CENTRO SPERIMENTALE DI INGEGNERIA S.R.L.

Thalassemia, iniziative che hanno riscosso notevole successo di critica e di pubblico. Nella rassegna, organizzata dal M° Dino Carano, tenutasi al Palazzetto dello Sport di Aversa, gli allievi hanno offerto a Telethon, e quindi alla ricerca, le loro esibizioni di danza classica e moderna. Un particolare ringraziamento anche ai genitori degli allievi che hanno voluto sostenere i loro ragazzi in questo impegno acquistando i biglietti che hanno consentito di raccogliere i fondi donati alla fondazione.

Cinema di Informare Cari lettori di INFORMARE, dopo un po’ di pausa a causa di tanti impegni con gli speciali e le news, e dopo la trionfante uscita del nostro numero di fine anno, oggi ritorniamo con il nostro spazio dedicato ai film in arrivo nelle sale prossimamente. Parliamo di un film che si spera sarà epico come lo è stato il personaggio da cui è ispirato: HITCHCOCK. TRAMA: Alfred Hitchcock, il maestro del brivido, la straordinaria icona cinematografica nota per aver ideato alcune delle sequenze più spaventose ed intriganti mai apparse sul grande schermo, nascondeva un segreto: una lunga ed intensa storia d’amore con una donna forte e decisa, sua moglie Alma Reville, nonché sua collaboratrice professionale. Il film fa luce sulla loro relazione affascinante e complessa. E lo fa attraverso il racconto della loro avventura cinematografica più coraggiosa: la lavorazione dell’inquietante thriller PSYCHO, del 1960, che sarebbe stato il film più controverso del noto regista, nonché il suo maggiore successo. Alla fine di questa produzione tumultuosa ed incredibile, nulla nel cinema sarebbe più stato lo stesso. L’opera nata dalla loro unione sentimentale e professionale che cambiò per sempre il volto del cinema. ATTORI: Anthony Hopkins, Scarlett Johansson, Jessica Biel, Helen Mirren, Ralph Macchio, Toni Collette, Danny Huston, James D’Arcy, Michael Wincott, Kurtwood Smith, Mi-

chael Stuhlbarg, Judith Hoag, Wallace Langham, Spencer Garrett, Tara Summers, Currie Graham COMMENTO: Il trailer, ora disponibile un po’ dappertutto, mostra già il taglio che il regista ha voluto dare al film: elettrico, carico di suspense, di dramma, di realtà e di pathos. La biografia sembra abbastanza fedele alla vita del grande maestro del brivido e si adopera anche in romanzate che non disturbano, ma, anzi, si spera che possano portare ad un’ammirazione più contemporanea di Hitchcock; un po’ come successe con Jim Braddock con il film diretto da Ron Howard, Cinderella Man. Il cast selezionato è certamente di prim’ordine: Antonhy Hopkins nei panni del protagonista, Helen Mirren nella parte della moglie di Hitchcock, Scarlett Johansson nella parte dell’attrice, che dopo pochi minuti del film Psycho, si faceva accoltellare nella doccia; una scena ormai epica e indimenticabile. Parliamo di un passaggio cinematografico che ha segnato il genere Thriller, che solo con il grande maestro ha potuto raggiungere, in un’epoca con mentalità troppo retrograde, vette che mai si sarebbero sognate. REGIA: Sacha Gervasi GENERE: Biografico USCITA PREVISTA: 21/02/2013 DANIELE LA FATA

CINZIA PACIOLLA

Il gambling patologico Il libro dello psicologo Daniele Manzo, “Il gambling patologico”, edito da Edizioni Psiconline, si inserisce in un ambito molto delicato e tratta un tema delicato, ma in un certo senso sottovalutato: il gioco d’azzardo patologico. Il modo con cui viene trattato questo terribile cancro della società si rifà ad un approccio molto personalizzato: una via di mezzo tra un manuale di psicologia ed uno spaccato letterario su un mostro personale che molte volte non si ammette di possedere (come gli alcolisti che rifiutano il loro status). Scorrevole e leggero nella lettura, il libro è pieno di informazioni utili, dettagli tecnici e qualche statistica per permettere anche ai neofiti dello studio della mente

umana e delle sue complessità, quanto il gambling sia a tutti gli effetti una malattia mentale tanto quanto può esserlo il disturbo di personalità paranoide o l’Ipomania. L’opera segue un percorso chiaro ed intuitivo che permette al lettore di comprendere a pieno la questione trattata. Il primo capitolo è incentrato sugli strumenti per la diagnosi ed i criteri per le classificazioni dei disturbi dimostrati nei soggetti in esame come sintomi della malattia; nel secondo capitolo vengono mostrati quali sono i percorsi neuronali che portano a questa

dipendenza con tanto di schema illustrato; nel terzo viene mostrato uno spaccato degli effetti di questa dipendenza sul sistema sociale, si analizzano gli elementi dei comportamenti antisociali, impulsivi e disforici ed, infine, nell’ultimo capitolo l’autore dà speranza al lettore parlando dei percorsi di guarigione (sia psicoterapeutici che farmacologici) e dell’importanza delle campagne di sensibilizzazione a scopo preventivo. DANIELE LA FATA

ONA: zero fibre di amianto in tutti gli ambienti !!!

Il giorno 14 novembre 2012, presso l’aula consiliare dei gruppi parlamentari di Roma, si è tenuto il convegno organizzato dall’ONA (Osservatorio Nazionale sull’Amianto) dal titolo: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”. L’obiettivo di tale manifestazione è stato mettere in discussione l’attuale legge che permette la tolleranza della soglia di amianto a 100 fibre per ogni litro d’aria. Secondo gli illustri relatori (Prof. Ronald Gordon, il Prof. Morando Soffritti, il Prof. Gerardo Ciannella, Il Prof. Claudio Bianchi e il Prof Pietro Sartorelli) è assolutamente inaccettabile tollerare

l’amianto in ambienti di lavoro e abitativi, infatti, studi recenti accertano che anche il contatto con una quantità minima di tale sostanza può portare a conseguenze come leucemie e tumori… Pertanto, l’obiettivo è portare il limite di fibre a ZERO!!! In questa situazione emerge un grave contrasto tra due precetti costituzionali fondamentali come il lavoro e la vita umana, ritenuta sacra. Infatti, nel caso dell’ amianto, è un controsenso permetterne la presenza, seppur minima, visto che ormai è accertata la sua dannosità che porta in casi più gravi alla morte. L’ONA, inoltre, ha

rivolto un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, chiedendo la sua attenzione in merito. La redazione di Informare ringrazia l’ associazione ONA per il lavoro che svolge e in particolare il dott. Virgilio Romano per la cortesia avuta nell’inviarci materiale in merito. Ricordiamo che il prossimo marzo il convegno si ripeterà a Napoli, vi terremo informati nelle prossime edizioni di Informare. Per saperne di più: www.osservatorioamianto.jimdo.com FABIO PARADISONE

CENTRO SPERIMENTALE DI INGEGNERIA S.R.L. 80125 NAPOLI - Via Terracina 357 Tel. 081 5935466 (pbx) www.icsnapoli.it e mail: laboratorio@icsnapoli.it

RICERCA APPLICATA E PROVE SU MATERIALI DA COSTRUZIONE Riconosciuto dal ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca autorizzato dal ministero infrastrutture e trasporti all’ esecuzione e certificazione delle prove su materiali da costruzione nonchè su terre e strutture di fondazione (art. 59 Dpr 380/2001) accreditato all’albo della regione campania per i servizi di consulenza a sostengno dell’innovazione.

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

Via della Meccanica, 23/25 - 36100 Vicenza (VI) Tel: +39 0444 9634 53 www.nuoveenergie.com

9


RUBRICHE

Una giornata in favore dell’ ambiente

La mattina del 15 dicembre, come un fulmine a ciel sereno, si è tenuta in Pinetamare una manifestazione in nome del senso civico e dell’amore per l’ambiente degna di plauso: un folto numero di immigrati afroamericani, con zelo e competenza, si sono prodigati in un’opera di pulizia delle strade e spazi pubblici e, in particolare, sono intervenuti con un’opera incisiva, in quell’area degradata sorta nei pressi della fermata esterna dell’M1. Noi di Informare siamo andati subito sul posto per raccogliere in esclusiva le dichiarazioni di una delle promotrici dell’evento, Mimma D’Amico: «Stamattina i cittadini di Pinetamare al loro risveglio hanno visto qualcosa di inaspettato ma bellissimo: tutti questi lodevoli volontari immigrati che ripulivano le strade. »

Parlaci un po’ di questa iniziativa. «Il centro sociale ex capanificio e il movimento degli immigrati e dei rifugiati, che da tempo sta ragionando sulla sensibilizzazione verso la raccolta differenziata, ha deciso di occuparsi direttamente dell’ambiente sul nostro territorio con questa bella iniziativa. Noi siamo da tempo in contatto con la Senesi ed il Comune perché aspettiamo la raccolta differenziata e speriamo che verrà realizzata porta a porta su tutto il territorio, però ci rendiamo conto che ci sono zone ancora non servite: pensate che sono solo 12 mila gli utenti serviti e questo è un numero ancora basso e molte zone sono state scartate, come quelle sulla domitiana, solo per alcuni motivi “tecnici”, ma io penso che invece queste zone siano un punto forte soprattutto quando

si vede un così folto numero di giovani che partecipano per portare la differenziata al 51 % in modo da far diminuire la TARSU per tutti i cittadini. Oggi il movimento degli immigrati e dei rifugiati, che da sempre lotta per il diritto d’asilo, con questa manifestazione dimostra che Castel volturno sta cambiando a cominciare dalle questioni ambientali che riguardano la salute di chi ci vive, ma ci dobbiamo rendere conto che tale cambiamento in positivo non può avvenire senza il coinvolgimento diretto dei cittadini e soprattutto degli immigrati». L’iniziativa posta in essere va certamente lodata ed è auspicabile che gesti del genere possano ripetersi. Tuttavia, non possiamo sottacere, considerando il dovere di obiettiva informazione che si

impone, che l’area oggetto dell’intervento di pulizia della quale ci ha riferito Mimma D’Amico, quella nei pressi della fermata dei pulizia, versava in quelle condizioni degradanti purtroppo proprio a causa della noncuranza e del poco senso civico di molti extracomunitari, alcuni dei quali dediti anche a Foto a cura di Alessandro Barone condotte illecite, i quali hanno finanche divelto la ricevere le opportune autorizzazioni per poterla rete di recinzione che preservava l’area. Del resto, quel lotto di terreno è di proprietà ripristinare. privata ed il titolare sta ancora aspettando di LA REDAZIONE

L’improvvisazione ha le gambe corte... A Castel Volturno, da anni, si è radicata una certa resistenza al cambiamento, sia dal punto di vista sociale che economico. Tale atteggiamento funge da deterrente per chi ha ambizioni, per chi ha un progetto e per chi vuole investire sul proprio territorio. Molti imprenditori o comuni cittadini quotidianamente provano con successo ad uscire dalla “palude” e quando ci sono riusciti si scontrano con la mentalità e la logica di una città dove l’ estrema necessità trasforma l’abusivismo e l’illegalità in consuetudine. Un imprenditore del campo immobiliare, che ha scommesso sulle proprie radici, sulla propria professionalità, si trova a fronteggiare quotidianamente un esercito invisibile di piccoli intermediari abusivi, venditori improvvisati e persone che credono di poter garantire dei servizi senza nessuna forma di

garanzia. Girando per il territorio, non risulta difficile imbattersi in figure come “guardiani” o “vigilanti” che si fungono come intermediari di transazione e compravendite immobiliari, spesso speculando sul reale valore del bene/ servizio e quindi fuori da ogni logica di merito. Avere il controllo del territorio, per un ente, non significa l’ordine pubblico, ma significa tutelare lo stato di diritto di tutti i contribuenti e quindi perseguire chi, non essendo riconosciuto dalle leggi nazionali come professionista, danneggia la comunità e, soprattutto, l’immagine del territorio. Attrarre gli investimenti significa minimizzare i rischi ed evitare le esternalità negative di una terra che vive al di sotto delle proprie potenzialità. L’arte di “arrangiarsi” non può essere la regola di un territorio fatto di capitale umano di eccellenza, ricchezze

ECCELLENZE DI CASTEL VOLTURNO

culturali e paesaggistiche, ma la temporanea eccezione di qualcosa che sta cambiando. RUBRICA A CURA DI: ANTONIO LUISE IMMOBILIARE E-MAIL: a.luiseimmobiliare@libero.it

UN GIUDICE ONORARIO SI RACCONTA...

Occhi vivacissimi e sorriso ironico, gesti armoniosi e figura sottile; l’insospettabile quarantina, un marito e un figlio, una laurea in giurisprudenza, tempo libero zero, ma disponibilità totale verso chi ha bisogno di raccontarsi: R.F. insegna, dall’anno scorso, diritto ed economia politica al triennio per la formazione di ragionieri, un’iniziativa nata dalle buone volontà testardamente congiunte del Direttore della Casa Circondariale di Forlì e della Preside dell’Istituto per Ragionieri e Istituto tecnico cittadino. Da poco R. F. è stata nominata anche giudice onorario con funzione monocratica e si racconta: «È vent’anni che insegno: prima alle elementari, poi alle superiori. Mi piace perché la gente mi interessa, ha sempre tanto da dire. No, non ho scelto io di esercitare presso gli istituti carcerari». Pregiudizi? E perché? «A tutti può capitare di sbagliare: qui dentro ci sono esattamente le stesse persone che ci sono fuori, solo che hanno un problema in più. No, non ho nessuna intenzione di farmi trascinare in una discussione sull’utilità del carcere, tanto già sai come la penso. Qualche volta, imprigionare le persone serve a interrompere una spirale di comportamenti delittuosi, inanellati e correlati strettamente; un percorso in discesa sul quale uno non ce la fa a fermarsi. Serve anche a proteggere la società, è ovvio. Però la

detenzione è utile solo se riesce a fare in modo che le persone detenute abbiano un sostegno, qualcuno che le induca a riflettere, a ragionare per capire che il reato non paga. E si deve fare in modo che, all’uscita, gli ex detenuti non siano emarginati, costretti nella situazione di prima, quella che li ha indotti a delinquere. Il corso per ragionieri ha questo compito, dare qualche arma in più per ragionare e per difendersi». Difendersi da che? «Dalla tentazione. Certo che mi sta bene, anzi benissimo: io credo fermamente alla funzione della cultura nella vita delle persone. E poi ho un’ottima classe, insegnare diventa un vero piacere. Quando mi è arrivata la nomina a giudice onorario, mi sono detta: speriamo di non andare al penale, invece, sono finita proprio lì e adesso ne sono particolarmente soddisfatta». Dicotomia ? E perché ? «Ne ricavo la conoscenza completa di quel particolare settore della giustizia che riguarda la pena. Uno sguardo a 360 gradi. Dopo un anno che vado in carcere ho imparato molto: cose che fuori uno neanche se le immagina. No, ho solo temuto un po’ la reazione degli allievi detenuti, ma a torto evidentemente, perché, fra noi, non è cambiato nulla. E poi, ora che indirettamente so che cos’è il carcere, prima di comminare una pena detentiva ci penso,

ci rifletto a lungo. Purtroppo, il giudice ha dei limiti ben precisi, dettati dalla norma, e pochissima autonomia per muoversi all’interno di questa. Insomma, meno attenuanti, più aggravanti. Non puoi inventare niente, invece, qualche volta ci vorrebbe più spazio per le pene alternative. Ti faccio un esempio: danneggiamento della cosa pubblica, da uno a quattro anni. Di solito sono ragazzate di soggetti incensurati, mi dispiace sporcargli la fedina penale. Però è giusto che capiscano la gravità del gesto, allora vorrei mandarli a spazzare le strade alle cinque del mattino: secondo me sarebbe più educativo, ma la norma non lo prevede. Le regole proteggono l’imputato dall’arbitrarietà di chi è chiamato a giudicarlo. E protegge anche il giudice: da quando sono stata nominata, ogni tanto non dormo. Decidere della vita di un altro è un peso che ti schiaccia: solo la norma ti rassicura, confermandoti che non potevi fare diversamente. Ma spesso non è abbastanza: ci si sente soli e il peso rimane». Il bilancio? «Da insegnante, positivo. Da giudice è presto: sono solo pochi mesi. Sì, faccio anche la mamma e la moglie». Bene? «Non lo so, ci provo. Forse dovresti intervistare mio marito e mio figlio». LAURA CAPUTO SITO INTERNET: ilblogdilaurait.blogspot.it

Sono 15 anni che lavoro attivamente nel mondo dell’associazionismo e con le Istituzioni per lo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio di Castel Volturno, della Provincia di Caserta e della Regione Campania e, mai come oggi, sono convinto che sia in atto un reale processo di rinnovamento morale della Collettività e della Società Civile della mia Città. Negli ultimi mesi, infatti, quasi tutte le Associazioni di Castel Volturno si sono incontrate periodicamente, a cadenza settimanale, fino a raggiungere un traguardo che, a mio avviso, non è mai stato raggiunto prima. Ne è testimonianza l’elaborazione di un documento condiviso successivamente inviato a tutte le massime Istituzioni europee e nazionali (Parlamento Europeo, Presidenza della Repubblica, Regione Campania, Provincia e Prefettura di Caserta, Comune di Castel Volturno) e agli organi di comunicazione. Nel documento sono denunciate tutte le più evidenti problematicità. Per risolverle le Associazioni richiedono un intervento straordinario attraverso tutti i mezzi a disposizione dello Stato e della Comunità Europea. Inoltre, per contrastare una rappresentazione del territorio ormai massacrata dai mezzi di informazione di massa, i firmatari hanno proposto compatti un messaggio positivo e propositivo. Il documento è strutturato in forma d’invito alle Istituzioni, ai giornali e alle televisioni affinché partecipino alla manifestazione pubblica del 30 gennaio 2013 alle ore 9:30 organizzata fra Pinetamare e Castel Volturno. L’invito è formulato attraverso una richiesta di cooperazione fra Enti Pubblici e Società Civile. È proprio questa la novità rivoluzionaria del documento rispetto a ogni altra forma di protesta del passato. Le Associazioni, espressione della Collettivi-

tà locale, non piagnucolano, non chiedono che i problemi si risolvano da soli o dall’alto, con un semplice contributo economico. Al contrario, esse richiedono che le Istituzioni, dallo Stato al Comune, lavorino in partnership con le Associazioni stesse, depositarie di una reale conoscenza territoriale e portavoce dei desideri e delle prospettive future per la Città. Il lavoro di coordinamento fra le Associazioni non è stato facile. Sono state superate divergenze personali e si è stabilita una regola ferrea: fuori la politica e le posizioni di partito. Sono molti gli speculatori e i parassiti, nemici del territorio, che stanno cercando, attraverso articoli forvianti sui giornali, di far crollare questo ambizioso progetto. Secondo me, non ce la faranno. Concludo dichiarando che è un grande onore e piacere cooperare con tutti gli altri Presidenti. Ma non è stato solo lavoro. Se devo essere sincero mi sono divertito molto e trovo che l’esperienza mi abbia arricchito straordinariamente anche da un punto di vista umano, oltre che professionale. Castel Volturno sta cambiando grazie alle sue eccellenze, ovvero, grazie a quelle donne e a quegli uomini che non hanno paura di credere nella bellezza dei propri sogni e che ci mettono il cuore e l’anima per realizzarli.

Cari Amici, tutti gli studenti e i giovani interessati alle mie pubblicazioni “Economic Development strategies. The USA experience for Castel Volturno” e “Cultural Tourism and Sustainable Development. A Management Network for the Campania World Heritage properties” con le bellissime foto del grande architetto e fotografo castellano Gino Spera possono ritirarle gratuita-

mente, in formato elettronico, presso il Centro Studi Officina Volturno. A tal proposito, si ringrazia per la consueta gentilezza e disponibilità Tommaso Morlando e tutti i ragazzi di Informare e Officina Volturno. Colgo l’occasione per formulare a tutte le persone che lavorano con impegno per lo sviluppo di Castel Volturno i più sinceri auguri di buone feste con tutto il cuore.

A CURA DELL’ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE

E-MAIL:

alessandro.ciambrone@gmail.com

I commercianti

Sede Legale: Via Zaccagnini snc, 81050 Francolise (CE) Fraz. S.Andrea del Pizzone Tel. 0823.502045 - 502053 Fax 823.502079 - 502963

10

I commercianti di Piazza Vittorio Emanuele del Centro Storico di Piazza Vittorio Emanuele del Centro Storico GIOIELLERIA *** PICONE

MACELLERIA RUSSO DOMENICO

di Sarah e Alessandra *** MACELLERIA RUSSO DOMENICO

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039


UTILITÀ, SEGNALAZIONI E DIRITTO

informare@officinavolturno.com

ULTRADESIGN Che rapporto intercorre tra il design degli oggetti per la casa e l’artigianato? Esiste una contiguità tra il falegname e la sedia? La relazione tra il design e l’artigianato inquieta la storia del design dalle origini e si alimenta particolarmente in un momento, come l’attuale, in cui il mercato si contrae e le aziende storiche soffrono la crisi dei consumi e sono coinvolte nel crollo dell’immobiliare. Premesso che i prodotti che popolano lo scenario domestico rappresentano un comparto vivace del Made in Italy, è chiaro che senza innovazione nella concezione dei progetti non si potrà resistere a lungo nella competizione. Da qualche anno la Campania è protagonista di un fenomeno nuovo che vede la nascita di decine di microaziende orientate al design che propongono lampade, divani, tavoli e complementi di arredo, ben realizzati e fuori dal “circuito milanese”, spesso autoprodotti, qualche volta innovativi e quasi sempre più economici rispetto ai listini internazionali perché utilizzatori di una distribuzione alternativa e di prossimità. Questa nuova produzione a chilometro zero, fondata sulla esecuzione a regola d’arte e di

piccola serie, ha un apparente legame con il mondo artigianale, ma in effetti ne usa solo alcune officine sopravvissute, innestando però una efficace comunicazione e una decisa sperimentazione. Non si dimentichi che l’artigianato, viceversa, tende a ripetere prodotti e processi consolidati, si fonda sulla tradizione e diffida delle novità e del marketing. La bottega manifatturiera in genere non investe, neanche in creatività, ma piuttosto tende alla conservazione di tipologie del passato e produce solo “on demand”. L’effervescenza di piccole produzioni autonome campane si inserisce in uno scenario che vede una esagerata disponibilità di creativi, dovuta all’eccesso di offerta formativa, e una ridotta capacità propositiva delle aziende storiche del design italiano, indotta dalla crisi. Ma non si tratta di design artigianale, bensì di qualcosa di indifferente al mondo industriale che, tra le suggestioni dell’e-commerce e qualche caduta nel bricolage, tenta una ricomposizione degli operatori del design e ricerca filiere interessanti per connettere la produzione con il consumo, ma (an-

IL DIRITTO:

cora) non propone modelli abitativi nuovi. Ringraziando il prof. Cozzolino per la disponibilità, consigliamo di seguire le attività dell’ADI direttamente dal sito: www.adi-design.org/homepage.html SE AVETE DOMANDE E CURIOSITÀ DA PROPORRE AL PROF SALVATORE COZZOLINO SCRIVETE A:

salvatore.cozzolino@unina2.it

LO ZUCCHERO FA MALE ? Lo zucchero rappresenta 1/5 dell’apporto calorico giornaliero. Vi state chiedendo com’è possibile? Facile se considerate che si può arrivare anche a 1400 kcal al giorno derivate dal consumo di alimenti che contengono calorie vuote, ma che fanno assolutamente male. Come lo zuccherino per i cavalli, anche per gli esseri umani e soprattutto le donne, lo zucchero rappresenta la giusta compensazione agli sforzi fatti. In questo modo si instaurano delle reazioni di dipendenza non solo psicologica, ma soprattutto biochimica, perché l’assunzione esagerata di zucchero provoca proprio delle reazioni di vera tossicodipendenza. Andando ad analizzare lo zucchero si scoprirebbe che

è un alimento altamente nocivo, perché frutto di trattamenti chimici che non sono necessari (per renderlo invitante) e dannosissimi per la salute, tanto che viene considerato la benzina dei tumori. Oltre allo zucchero sono incriminate tutte quelle sostanze e alimenti che lo contengono e che lo camuffano a norma di legge nelle etichette, perché dietro ci sono degli interessi commerciali enormi. Di zucchero si tratta quando si legge destrosio, miele, fruttosio ecc. in questo modo si possono avere delle quantità enormi di zucchero, che però si polverizzano usando nomi diversi. Gli esperti propongono di introdurre regole severe come, ad esempio, tassare tutti i cibi e le bevande che includono zucchero

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli antoniettamorlando@hotmail.it Equitalia deve rispettare dei limiti ben precisi se intende iscrivere ipoteche su immobili. Si tratta di una novità in vigore dallo scorso aprile 2012. La legge stabilisce infatti che l’Agente della riscossione non può iscrivere ipoteca se l’importo complessivo del credito per cui si procede è inferiore a 20 mila euro. Esso, inoltre, non può iscrivere ipoteca nei confronti del contribuente che ha ottenuto la rateazione. L’ipoteca è iscrivibile solo se l’istanza di rateazione è respinta o se il debitore decade dal beneficio della rateazione. Tali nuovi limiti alle iscrizioni ipotecarie sono validi però solo per i procedimenti in corso da marzo 2012 (data di entrata in

vigore della legge). La nuova legge ha cambiato anche le regole per quanto riguarda gli interessi di mora. Essi dovranno essere calcolati non più sull’intero debito iscritto a ruolo ma solo sul credito originario (al netto di sanzioni e interessi). La misura degli interessi fiscali applicabili al versamento, alla riscossione e al rimborso dei tributi può essere stabilita esclusivamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e comunque non oltre un solo punto percentuale rispetto al tasso legale (in precedenza erano tre punti percentuali).

Ricongiunzioni gratuite e altre misure previdenziali nella legge di stabilità

La legge di stabilità contiene anche misure previdenziali: le ricongiunzioni tornano ad essere gratuite ma solo per i lavoratori fuoriusciti dal pubblico impiego ed iscritti alla gestione Inps entro il 31 luglio 2010. Vengono, inoltre, salvaguardati altri 10.300 lavoratori esodati. Per quanto concerne i congedi parentali ora anche in Italia potranno essere a base oraria. L’Inps effettuerà 150mila verifiche straordinarie all’anno fino al 2015 per controllare i titolari di assegni di invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità per stanare chi non ha i requisiti sanitari o reddituali. A pagare il conto maggiore sarà il Fondo per la detassazione dei salari di produttività che dovrà finanziare il costo delle ricongiunzioni previdenziali. Insomma a rimetterci saranno i lavoratori e le imprese.

aggiunto, vietandone la vendita vicino alle scuole e ponendo dei limiti di età alla possibilità di acquistarli. Non si tratta solo di alimenti, ma anche di bevande, in primis quelle energetiche (?). Diffidate dalle bevande con l’ etichetta “senza zucchero”, scritta che si dovrebbe tramutare nella più veritiera “senza zucchero apportato” visto che anche in un semplice succo di frutta, c’è una quantità appartenente allo stesso frutto. Ma come tante altre cose, il segreto è non esagerare, NON ABUSARE di questi prodotti, magari con una dieta più salubre e Naturale, valorizzando di più la cucina mediterranea e cercando di evitare bevande energetiche o con grandi quantità di zucchero. FABIO PARADISONE

Rubrica a cura del dr. Carmelo Pulella Cari amici, parlando di crisi, di difficoltà economiche, certamente le cure odontoiatriche possono incidere sul badget familiare, pertanto sono numerose le persone che fiduciose si rivolgono a strutture convenzionate, per risparmiare. La mia personale opinione in generale è che normalmente riceviamo quello che paghiamo, anzi a volte meno, e pertanto se pensiamo che rivolgersi a strutture convenzionate con il SSN possa risolvere i nostri problemi economici, questo in parte è vero, ma non sempre lo è da un punto di vista clinico/qualitativo. Dico in parte, perché spesso il paziente è anche chiamato a partecipare ai costi, specie se necessita della protesi. La problematica, per i pazienti, è che per la maggior parte di queste strutture il bene più prezioso è il tempo e quanto trarre, in termini di profitto, da quella ricetta, e non il benessere fisico del paziente. Questa valutazione scaturisce dalla esperienza di un gran numero di giovani colleghi che, solo in queste strutture trovano lavoro, sottopagati, perché poco abili e privi di esperienza clinica. Pertanto, mediamente, chi organizza il lavoro ed esegue la prima visita con il piano di trattamento, ha 6/7 mesi di esperienza, mentre gli operatori sono proprio alle prime armi. Tutto questo perché lo scopo di queste strutture è di produrre danaro che, tra l’altro, verra recuperato

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

La Quinta sezione della Corte di Cassazione segna un passaggio fondamentale in tema di accattonaggio: “Chi costringe un bambino a chiedere l’elemosina va condannato per riduzione in schiavitu’”. Difatti, i giudici di legittimità ha nno chiarito che il fatto che l’accattonaggio sia considerato “un sistema di vita” nella tradizione Rom non salva dalla condanna. La Corte Suprema, seguendo tale orientamento, ha confermato la condanna a sei anni di reclusione per il reato di riduzione in schiavitu’ inflitta dalla corte d’assise d’appello di Catanzaro ad un quarantacinquenne romeno. L’uomo era finito sotto processo per aver “sistematicamente e continuativamente” costretto alla “pratica umiliante” dell’elemosina a Cosenza la figlia, di soli 10 anni, della propria convivente”. “La bambina, era “obbligata a dedicarsi all’accattonaggio dalla mattina alla sera sotto minaccia da parte dell’imputato. La piccola raccoglieva somme di denaro per consegnarle a fine giornata ai genitori. L’imputato ha eccepito lo stile di vita dei rom come scriminante per evitare la condanna, ma la Corte ha chiarito che “commette il reato di riduzione in schiavitu’ colui che mantiene lo stato di soggezione continuativa del soggetto, senza che le sue abitudini culturali escludano il reato.

Quando l’accattonaggio configura la riduzione in schiavitù

Autore: Avv. Fabio Russo e-mail: avv.fabiorusso1975@ libero.it

Tel : 3476595190

Cari amanti degli animali, tantissimi Auguri per Natale e per l’anno Nuovo 2013. Per favore continuate ad aiutarci a raggiungere l’obiettivo: OGNI CANE E OGNI GATTO HA UN PADRONE CHE LO CURI MAI PIU’ CANI E GATTI CHE VIVONO PERMANENTEMENTE IN STRADA O IN CANILI/GATTILI!!!

Grazie mille per il suo aiuto e cordiali saluti Dorothea Friz, DVM www.legaproanimale.com www.fondazionemondoanimale.com

Prevenzione Dentale a mesi se non anni di distanza. E’ evidente a tutti che l’impersonalità di questi studi, oggi ti cura il dr Bianchi, domani il dr Rossi, è legato solo al principio della produttività. Per cui è ben chiaro che produttività fa coppia con interesse economico, e che nessun imprenditore anticipa il proprio danaro per produrre un bene, cosa o servizio, che non sia certo di recuperare con un ampio margine principalmente se a distanza di tempo. Inoltre, il concetto di fidelizzazione del paziente non è sentito, in quanto il numero di queste strutture è esiguo e pertanto per poter usufruire dei loro servizi è, a volte, complesso in termini di tempo. Cosa ben diversa sono le strutture ospedaliere e quelle universitarie dove i giovani lavorano sempre sotto il controllo di colleghi di certificata esperienza e capacità, ma dove, però, i costi sono molto vicini a quelli dell’odontoiatria privata. L’odontoiatria è una branca che non concede sconti in termini di qualità, sia di prodotti utilizzati che di professionalità impiegate,poiché ognuno di noiper determinate terapie risponde in maniera diversa alle terapie praticate.Basti pensare alle terapie per le malattie gengivali o agli impianti.Per cui oltre alla variabile materiale utilizzato, capacità e competenza dell’operatore, protocollo applicato, vi è la risposta da parte dell’organismo. Pertanto aspirare alla migliore terapia possibile è consigliabile per tutti, in quanto il nostro organismo non sempre accetta delle soluzioni intermedie ma anzi a volte queste scelte producono un effetto inverso, in

termini di benessere. Il consiglio: è preferibile dilazionare nel tempo le terapie, ma scegliere un professionista valido e preparato, con il quale concordare un piano economico distribuito nel tempo, compatibilmente al piano di trattamento. Come ci raccomandavano i nostri genitori” chi va piano va lontano”. Un saluto Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno. Tel: 081 5094848, e-mail: carmelopulella@gmail.com

11


Viale degli Oleandri, 22 Aperti da MartedĂŹ a Sabato 8:30 - 19:30 (orario continuato) Tel.081 509 55 83


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.