Anno 8° - Numero 119 - MARZO 2013
Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno”
LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO Fumarole e trivellazioni: serve una corretta informazione > > > pag.2
Angela Rossi incontra il capitano “ULTIMO” > > > pag.3
La stazione metropolitana di via Toledo, è la più bella d’Europa > > > pag.5
Dal progetto PON ad un’attività di riqualificazione > > > pag.7
Quando la comunità si prepara ad accogliere... > > > pag.8
In un momento in cui l’Italia ha gli occhi sgranati dinanzi ad uno spettacolo
nostro territorio: lavoro, rifiuti, bonifiche, depurazione e salute. Continueremo a
che possa portare almeno a delle riforme immediate, come il cambiamento
sull’immigrazione e la povertà che attanaglia anche tante famiglie castellane.
disarmante, noi vorremmo ancora credere in un miracolo di corresponsabilità dell’attuale orribile legge elettorale; un pacchetto minimo di riforme istituzi-
onali che snellisca lo Stato e le sue articolazioni sul territorio, riduca il numero
dei parlamentari e della classe politica a ogni livello territoriale e diminuisca considerevolmente i costi della politica; una ricetta economica improntata a
Come risolvere il caso Maradona > > > pag.11
realismo per tenere insieme gli equilibri finanziari, la credibilità internazionale e sui mercati e il rilancio dell’economia attraverso la creazione di lavoro per i giovani e il sostegno alla famiglia; altrimenti, a carattere locale saremo con-
dannati ad altri mesi di assoluto silenzio sulle tematiche più importanti per il
non avere nemmeno la speranza che qualcuno possa affrontare le emergenze Non potendoci arrendere dobbiamo cercare, tutti insieme, di non sprecare questo tempo e farci trovare ancora più pronti e organizzati quando finalmente
ci sarà qualcuno a rappresentare lo Stato e capace di prendere decisioni fattive con un urgenza di carattere almeno nazionale. A livello locale, casertano e campano trionfa Berlusconi e viene sconfitto Bersani...
Sfortunatamente la politica campana continua a chiedersi “chi” votare e non “cosa programmare per il futuro”...
la redazione
ATTUALITA’ & AMBIENTE
Fumarole e trivellazioni: serve una corretta informazione Intervista alla dott.ssa Claudia Troise dell'Osservatorio Vesuviano. Per oltre due anni, spesso creando inutili allarmismi, si è discusso in merito al progetto “Deep-Driling”, cioè l’esecuzione di alcune trivellazioni a scopo scientifico nel golfo di Pozzuoli. Da un po’ le trivellazioni sono terminate, ma poco rilievo è stato dato dall’informazione quotidiana ai risultati di tale lavoro che riguarda una delle caldere più rischiose al mondo, cioè i Campi Flegrei. E’ sembrato indispensabile interpellare i coordinatori-promotori di questo lavoro internazionale, cioè l’Osservatorio Vesuviano – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sul cui sito sono disponibili tutti gli aggiornamenti su tutti gli avvenimenti di propria competenza, e ringraziamo la dott. Troise per l’intervista concessa. La prima domanda è inerente proprio allo stato del progetto e ai risultati ottenuti. «Il 1 Dicembre 2012 è terminata la perforazione del pozzo pilota, di 500 metri di profondità. I risultati sono in fase di elaborazione, ma possiamo già anticipare, dalle prime analisi, che saranno di eccezionale rilevanza. Innan-
zitutto, rivoluzioneranno la nostra conoscenza della dinamica del bordo orientale della caldera, permettendo una descrizione dettagliata, finora non ottenibile, delle epoche in cui l’area è stata sotto il livello del mare. Inoltre, alcuni campioni portati in superficie, se si confermerà la loro provenienza con datazioni di dettaglio, cambieranno drasticamente l’interpretazione della formazione ed evoluzione dell’intera caldera. Ancora, i parametri rilevati ‘in situ’, come ad esempio la permeabilità e lo sforzo tettonico in profondità, ci permetteranno una interpretazione dei fenomeni bradisismici e del coinvolgimento magmatico in tali episodi, con un dettaglio finora impossibile. Infine, stiamo equipaggiando il pozzo con sensori innovativi, che rileveranno le variazioni di temperatura, le concentrazioni dei gas ed i segnali sismici, con una precisione enormemente superiore alle tecnologie di superficie attuali. Tutto ciò sarà di enorme beneficio al monitoraggio e all’interpretazione dei fenomeni bradisismici». Quali rassicurazioni, se necessarie, per la popolazione, soprattutto quella dell’area costiera ?
«La popolazione dell’area napoletana deve essere cosciente di vivere in un’area ad alto rischio vulcanico. Tenendo però anche presente che, proprio perché i fenomeni eruttivi sono comunque molto rari, il rischio può e deve essere trasformato in risorsa. Infatti, proprio la mitigazione del rischio richiede la messa in sicurezza degli edifici, la riqualificazione urbana, il perfetto stato delle infrastrutture e delle vie di comunicazione. In altre parole, proprio la persistenza del rischio vulcanico deve trasformare queste aree da agglomerati urbani spesso caotici in città perfettamente organizzate e razionalizzate. L’alternativa, infatti, quella dell’evacuazione totale di quasi 3 milioni di abitanti da una delle aree più ricche e più belle al Mondo, è chiaramente impraticabile ed insostenibile». Nei giorni scorsi si è parlato molto anche di nuove fumarole in località Pisciarelli, nel Comune di Pozzuoli. Quali sono i dati disponibili ? «Il singolo fenomeno della trasformazione della fumarola di Pisciarelli in un getto d’acqua che
Nuova direttiva europea sulla depurazione… Mentre la ristrutturazione dei grandi impianti campani è ancora al palo… Tutti lo sanno, nessuno lo conferma, ma i fatti parlano… In Regione Campania, la gestione degli impianti del P.S. 3 (Cuma, Acerra, Marcianise, Foce Regi Lagni e Napoli Nord) è ancora in fase di stallo ed è ancora in corso un contenzioso milionario contro la Hydrogest. E’ inutile riaffermare che gli impianti necessitano di una completa ristrutturazione, edile e impiantistica. Intanto è stata approvata una nuova direttiva europea che nasce dalla chiusura di un altro contenzioso, questa volta tra la Commissione
INFORMARE
Europea e il Regno Unito apertosi nel 2003 e riguardante il trattamento delle acque a seguito di piogge intense. La domanda è: chi ha deciso che le acque di pioggia sono pulite e tali da non arrecare danni all’ambiente se scaricate direttamente ? Basterebbe andare alla foce dei Regi Lagni in concomitanza delle prime intense piogge di settembre e ci si renderebbe conto che le acque di pioggia, in quel caso, sono addirittura più inquinate delle acque di fognatura. Secondo molti esperti, infatti, lo scarico diretto a mare e/o in un corpo idrico deve essere valutato costantemente attraverso un monitoraggio in continuo. Facciamo un esempio: dopo mesi di siccità (periodo estivo da giugno a inizio settembre) sulle strade, ma anche nei terreni, si accumula un po’ di tutto. Quando a fine settembre arriva un temporale capace di “ripulire” tutto, dove va a finire il “ripulito” ? Ovviamente a mare. Anche laddove lo scarico avvenisse in periodo di non balneabilità, chi ripulisce successivamente i fondali ? Chi raccoglie tutto il materiale galleggiante ? Il problema è che a fine settembre non ci sono bagnanti a lamentarsi della sporcizia che viene scaricata e, quindi, il problema non viene affrontato anche perché ci si trincera attraverso la “eccezionalità” dell’evento; ma siccome stiamo parlando della sicurezza e della salute pubblica, siamo sicuri che tale evento eccezionale non possa essere seriamente
«Illustrissimo commissario De Biase, le scrivo in qualità di presidente dell’associazione cui rappresento, per avere ulteriori notizie, a seguito della sua rinomina, per quanto riguarda risultanze delle analisi e carotaggi “effettuati” sino a dicembre 2012 nei terreni di tutta l’ara vasta e se la progettazione della MISE è “in essere?”, e il mancato prelievo del “PERCOLATO”, visto le abbondanti precipitazioni piovose,che sembrano aumentare ed
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crostali, infatti, è di gran lunga il metodo più efficace per studiare un fenomeno geologico, ed un’area vulcanica in particolare». Che ruolo ha l’Osservatorio nella predisposizione dei Piani di Evacuazione ? Le Istituzioni preposte vi ascoltano ? «L’Osservatorio Vesuviano, e più in generale l’INGV, ha un ruolo importante di consulenza scientifica per la comprensione dei fenomeni, ma i piani di emergenza sono predisposti dalla Protezione Civile Nazionale e dai singoli Comuni coinvolti». Per saperne di più: -www.ov.ingv.it la redazione
Nuova darsena tra C.V. e Mondragone
Importante iniziativa a carattere provinciale portata avanti da una persona del territorio e che lavora per il territorio. A Castel Volturno, invece, preferiamo sempre privilegiare le iniziative di chi non ha alcun amore per le nostre terre.
la redazione
Angelo Morlando
pericoloso ? Il fatto è che, ad oggi, non è stato ancora possibile realizzare un sistema di monitoraggio in continuo all’ingresso e all’uscita dei principali depuratori campani, figurarsi realizzare lo stesso sistema alle foci dei principali fiumi e canali artificiali. Fino a che non ci saranno dati sufficientemente attendibili, difficilmente si programmerà un’attività di tale importanza. La nuova direttiva europea va proprio in questa direzione: il danno dovuto all’eccezionalità deve essere sempre comprovato e dimostrabile, non basta “credere” che quando piove molto, tutto ciò che non viene trattato dagli impianti di depurazione è automaticamente “pulito”. Anche se qualcuno penserà che tale concetto aumenterà i costi per trattare sempre più portate, molti ritengono, invece, che ciò consentirà di allargare i confini della depurazione a sistemi su più ampia scala come la fitodepurazione. di angelo morlando fonte: ArpaCampania Ambiente
Lucia De Cicco scrive a De Biase L’associazione l’eco fasciacostiera a nome del suo Presidente Lucia De Cicco, si rivolge al commissario delle bonifiche De Biase per sapere lo stato di avanzamento dei lavori di messa in sicurezza ed analisi dell’area vasta.
arriva a 4-5 metri di altezza non è di per sé indicativo di un particolare rischio (se non nelle immediate vicinanze) in quanto probabilmente legato alle notevoli piogge dell’ultimo periodo. Ciò che invece tiene alta l’attenzione sull’area flegrea è il lieve ma persistente sollevamento che, al ritmo di circa 3 cm all’anno, con picchi anche di 3 cm al mese, continua dal 2005. Ciò non deve destare particolare preoccupazione, ma spinge ad incrementare sempre più la ricerca scientifica in quest’area. Questa è la principale motivazione che, già dal 2005 quando ci accorgemmo dell’inizio di una nuova fase di sollevamente, ci ha spinto a concepire un grande progetto di ricerca internazionale come il CFDDP. Lo studio diretto con perforazioni
intensificare l’aumento delle fumarole sia nella Resit che nei pozzi insistenti nell’area vasta e quali sono i risultati delle analisi relative alle “fumarole”semmai fossero state analizzate? Inoltre come già espressole, siamo molto preoccupati per l’utilizzo del terreno di Masseria del Pozzo per un insediamento umano “rom”, vista la mancanza di risultati attuali certificati e della presenza delle fumarole in prossimità del campo suddetto e quanto dalla sua nota di precisazione inviata al comune di Giugliano. Certa di una sua sollecita risposta le invio cordiali saluti».
La Provincia di Caserta ha completato il progetto di riqualificazione ambientale del laghetto artificiale tra Castel Volturno e Mondragone finalizzato alla realizzazione di una darsena per pesca professionale e diporto nautico con annesso un mercato dei prodotti ittici a chilometro zero a valersi su fondi FEP. Nel nuovo porto che ospiterà circa 500 posti barca di lunghezza fuori tutto inferiori ai 10 metri (in modo da non interferire con la recettività del porto di Pinetamare) oltre al mercato ittico e al punto sanitario di controllo del pescato in sbarco, è previsto un ristorante specializzato, su disciplinare provinciale, nella somministrazione esclusiva di prodotti IGT, DOC, DOP, DOCG di Terra di Lavoro. Sono altresì previsti recapiti delle Capitanerie di Porto di Mondragone e di Castel Volturno, oltre che posti barca dedicati alle vedette delle forze dell’ordine nonché ai gommoni delle riserve naturali della zona. «Come Sindaco e come Consigliere provinciale - commenta Giovanni Schiappa - vedo il risultato concreto di importanti attività progettuali alle quali sto dedicando il massimo impegno. Le grandi potenzialità del nostro litorale sono state per troppo tempo dimenticate o mal sfruttate. Oggi possiamo recuperare rapidamente il tempo perduto. La creazione di una darsena per la pesca professionale e per la nautica di diporto rappresenta la grande occasione che il nostro territorio cercava. Riusciremo a recuperare un gap infrastrutturale che ci penalizza oltre modo».
Giovanni Schiappa
L’intervento proposto va a ripianare il divario tra domanda legittima ed offerta illegale, fornendo contemporaneamente un elevato contributo simbolico nel recupero di un territorio violentato dalle attività illecite poste in essere dalla criminalità organizzata, che ha tratto enormi profitti dalla scellerata estrazione di materiali di cava, dando origine ai famigerati laghetti, divenuti nel tempo discarica abusiva di ogni genere di rifiuto. Nelle darsene è previsto ogni genere di presidio infrastrutturale per soddisfare i parametri per la gestione ecocompatibile degli scarichi e dei rifiuti prodotti a bordo. I servizi di bunkeraggio (rifornimento di carburante alle imbarcazioni) saranno per la prima volta forniti lungo la costa casertana, con enorme beneficio verso il controllo degli sversamenti accidentali in ambiente marino costiero. Il costo stimato dell’intervento è di circa 30 milioni di euro, di cui circa 15 destinati alla bonifica del sito, oggi in mano quasi interamente a privati. La redditività prevista da business plan assurge a circa 700/800mila euro annui con un indotto occupazionale diretto di circa 20 unità. «Il progetto proposto dalla Provincia di Caserta - prosegue Giovanni Schiappa - rappresenta anche una grande occasione di occupazione specialmente per i più giovani. Ripeto, parliamo di un intervento che permette al nostro litorale di recuperare investimenti, occupazione e legalità, grazie ad una grande sinergia territoriale».
lucia de cicco
ecodellafasciacostiera@gmail.com
Laghetti Castel Volturno
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ATTUALITÀ
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Angela Rossi incontra il capitano “Ultimo” (...) I carabinieri sono soldati del popolo e la loro casa è la strada e vice comandante del Noe, che il 15 gennaio del 1993 fece scattare le manette ai polsi di Totò Riina. Non una vera intervista, piuttosto una chiacchierata fatta passeggiando tra i campi che ospitano la comunità che ha realizzato alle porte di Roma, via della Mistica. Una casa famiglia che ospita otto ragazzi dai nove ai diciassette anni, sottratti a realtà difficili e che
L'orgoglio del popolo casertano, la differenza tra la mafia e la camorra, quella tra la criminalità organizzata di ieri e di oggi, l'eredità morale e lavorativa di Giovanni Falcone, suo grande amico e Paolo Borsellino a vent'anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio, la lotta e le tante vittorie contro la mafia e la camorra. Eventi ancora non consegnati alla memoria della Nazione, ancora troppo recenti per essere archiviati e diventare storia, eventi che hanno cambiato ed intrecciato vite diverse. Anche quella di Sergio De Caprio, alias Ultimo, il mitico capitano dei carabinieri, oggi colonnello
qui hanno trovato la normalità alla quale hanno diritto; un forno da dove esce pane fatto con il lievito madre e dove vengono formati giovanissimi che potranno poi accedere al mondo del lavoro, ragazzi ai quali qui hanno saputo dare una speranza concreta di vita e futuro. Un casale in ristrutturazione dove potranno es-
sere ospitati minori che hanno da scontare una pena detentiva alternativa al carcere. Ed una sala ristorante che nel nome rivela lo spirito con il quale si vive e lavora qui: Il mendicante. Poi la falconeria, la falegnameria, una pelletteria. Luoghi che potrebbero sembrare di recupero, cosa che in realtà sono, ma che soprattutto sono la possibilità di una vita per tanti la cui esistenza fino all’incontro con Ultimo e padre Rovo, era solo e soltanto una scommessa. Dove ogni venerdì , dopo la Messa celebrata in una Chiesa fatta di un tetto di legno ed una Croce formata da due bastoni di legno legati tra loro, si esce a distribuire ai poveri il pane sfornato dai ragazzi sottratti alla strada. «Ultimo», nomen omen, come non te lo aspetti. Che ti viene incontro, col viso scoperto ed il richiamo evangelico del suo soprannome, riferito ovviamente agli ultimi che saranno i primi; ha voluto chiamarsi Ultimo proprio perché si sente vicino agli ultimi, ai dimenticati, agli emarginati da una società opulenta nonostante tutto, che appare invece di essere, che va di fretta e non si ferma a guardare e ad ascoltare. «Perchè i carabinieri sono soldati del popolo e la mia casa è la strada» - dice. Eccolo il mito impersonato sul piccolo schermo da Raul Bova, la leggenda che si traduce nel
quotidiano e si presenta nel suo essere uomo. Lo sguardo sempre dritto, autentico, vero. Avrà un libro sul comodino o solo fascicoli di intercettazioni e sentenze? Il mio libro preferito sono: «i carabinieri, che non guardano mai l’orologio, – risponde – è padre Rovo, il cappellano della comunità che serve in tavola e che prega facendo il pane, è Roberto che non aveva un posto per vivere, puzzava da morire perché non si lavava ed era un alcolista. Oggi è un falegname, ha un tetto sulla testa dove dormire e dove lavarsi. Il resto è filosofia». La mafia, la camorra, chi costruisce la propria carriera a danno degli altri. «La mafia è - racconta mentre lo sguardo vaga un po’ più lontano, oltre un albero - è un’organizzazione verticale a differenza della camorra che ha una struttura orizzontale. Si combatte con le sentenze, le valutazioni sono semplicistiche, non servono trattati sociologici. Molti ci fanno carriera ma di camorra si parla con indagini e sentenze. Non mi fate diventare come questi pagliacci». Chissà se sarà mai sconfitta del tutto nonostante la convinzione di Falcone che affermava che ogni fenomeno umano ha un inizio ed una fine…
Ne è convinto ? «Avrà una fine, si sarà sconfitta completamente, si è già incamminata verso una devastazione terribile. Lo vediamo. Oggi, a vent’anni, l’eredità di Falcone e Borsellino, è nelle sentenze di condanna dei criminali. L’eredità sono i Riina, i Bagarella, i Provenzano dietro le sbarre e Brusca che si è arreso allo Stato ed alla Giustizia». Conosce bene il territorio casertano, il colonnello De Caprio. «Il popolo di Caserta deve essere orgoglioso perché è un grande popolo, che sa soffrire e deve alzare la testa. Il territorio casertano è bellissimo. Certo, c’è stata e c’è una forte criminalità che viene combattuta con impegno ed efficacia da tutte le istituzioni. Ora si tratta di crescere come cultura di popolo. Attraverso famiglia, scuola, chiesa dei poveri ed uno Stato i cui funzionari non esercitano un potere ma un servizio». Chi è, oggi, Ultimo? «Ultimo oggi è lo stesso di tanti anni fa. Un figlio del popolo che combatte e cerca disperatamente di avere la forza di fare qualcosa senza chiedere nulla in cambio». Ha paura? «Si, ho paura, ogni giorno. Di svegliarmi e trovarmi a dire ad un ragazzo: tu non sai chi sono io». angela rossi
Poliziotti senza mezzi e in condizioni disastrose
Riceviamo e volentieri pubblichiamo :
«Certo che i Bobbies inglesi avranno un sacco di tempo che gli avanza per quanto sono efficienti, sicuri e sbrigativi i loro interventi. Che noia! Molto meglio qui in Italia dove un poliziotto può rischiare sul serio la salute ad ogni minimo intervento che gli capita, dove può sempre far lavorare la fantasia per sopperire alle carenze di mezzi che non gli consentono di avere gli strumenti adeguati per lavorare, dove non manca mai il brivido della denuncia per abusi, e dove in cambio… si beccano quattro
spiccioli, tra i peggiori trattamenti d’Europa. Evviva!».
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, ironizza così sul “disastroso stato in cui sono costretti ad operare i Poliziotti italiani” prendendo spunto dalla notizia dell’arresto di un cittadino inglese che, a Londra, ha brandito due coltelli contro dei turisti che assistevano al cambio della guardia fuori da Buckingham Palace, e poi ha rivolto i coltelli contro se stesso minacciando il suicidio. L’uomo è stato cir-
condato dalle guardie a cavallo inglesi che lo hanno distratto, mentre un Poliziotto con una pistola elettrica lo ha colpito restando a distanza di sicurezza e lo ha immobilizzato. «E così che vanno dunque le cose quando gli Operatori della Sicurezza hanno dotazioni adeguate… Tutto finisce rapidamente, in sicurezza, nessuno spargimento di sangue, niente denunce, niente pratiche da torturatori da seguire… Però! Ma se tutto fila liscio - chiede con sarcasmo Maccari - che gusto c’è? Devono pensarla certamente così i nostri Governanti e Amministratori che si ostinano a non
IL PORTO DI PINETAMARE E’ ORMAI UN MIRAGGIO E LE BARCHE DEI PESCATORI AFFONDANO… Andando oltre la polemica del miraggio dell’inizio dei lavori del porto di Pinetamare (avventura imprenditoriale gestita malissimo soprattutto dal punto di vista mediatico e informativo) siamo molto delusi nel continuare a vedere la povera gente lottare contro i muri di gomma. La storia è breve e semplice: un onesto padre di famiglia aveva una piccola bottega, ma le cose non andavano tanto bene; decise insieme ai suoi figli di vendere tutto ed investire il ricavato in una barca da pesca, a causa della sua passione e conoscenza del mare... Pur lavorando molto più di prima, riusciva a vivere serenamente... Alcuni anni fa sopraggiunse la notizia dell’imminente realizzazione del Porto che fu vista come una bella notizia,
ma mai si sarebbe immaginato di essere letteralmente cacciato via dalla vecchia darsena. Ad oggi il Porto non è iniziato. La darsena è stata completamente proibita anche a chi ne avrebbe bisogno e la sorte si accanisce sempre contro i più deboli. Il pescatore, per necessità economiche e logistiche (visto che abita proprio a Pinetamare) è stato costretto ad ormeggiare la barca subito fuori la vecchia darsena. Il maltempo delle scorse settimane ha fatto il resto, quindi, un’altra barca ha rotto gli ormeggi e ha affondato quella del nostro pescatore con tutte le reti.
Una famiglia perbene ha visto svanire tutto il proprio futuro. I commenti di circostanza non servono, perché non cambiano le cose. Resta un fatto: l’arroganza e la strafottenza dei potenti stanno portando unicamente miseria. Chi avrà il coraggio di rispondere realmente e concretamente a queste persone ?
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tommaso morlando
fornire ai Poliziotti pochi economici strumenti che non li obbligherebbero, puntualmente, a venire al contatto fisico ogni volta che bisogna intervenire per fermare qualcuno che crea problemi di qualsiasi tipo. E fare a meno di mettere a repentaglio noi Operatori e tutti gli altri? E perché mai? Meglio lasciarci con i soliti, antidiluviani, mezzi. Manganelli e nude mani. Non fermano proiettili, bastoni e catene e coltelli e tanto altro, ma che importa? Non ci consentono di fermare rapidamente e
col minor rischio possibile quelli che ci troviamo di fronte, ma che importa? Tanto il problema è, e resta di Forze dell’Ordine e semplici cittadini, mica riguarda politici e ministri!».
LAGHETTI DI CASTEL VOLTURNO
Finalmente l’analisi dei rischi è alle battute finali. Entro il 25 febbraio dovranno essere presentate alla SOGESID S.p.A. le offerte per il “Monitoraggio delle acque di falda dell’area dei laghetti di Castel Volturno (CE)” che ha la finalità di verificare lo stato qualitativo delle acque di falda. Le analisi, con i relativi esami,
si dovrebbero avere prima dell’estate. Tale attività fa seguito alla Valutazione dei Rischi in corso presso l’Istituto Superiore della Sanità (ISS) la cui relazione finale è stata prodotta già nel giugno 2012. Lo studio in sintesi, afferma che non sussistono rischi per un utilizzo “turistico – ricreativo - sportivo” di tutta l’area, sia per le aree a terra, sia per le acque dei laghetti, compresa la balneabilità. Lo studio si conclude affermando che mancano i parametri microbiologici per concludere lo studio e per verificare l’utilizzo delle aree anche ad uso irriguo, agricolo, florovivaistico, giardinaggio, abbeveraggio degli animali, itticoltura e pesca sportiva. Conosceremo gli esiti a breve e vi terremo aggiornati. angelo morlando
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CRONACA E ATTUALITA'
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Ecco Foof, il primo museo dedicato all'amico cane
Apre in Mondragone su circa quattrocento metri quadri in una struttura creata secondo i criteri di un moderno spazio espositivo (...) Per sottolineare la tesi sul valore, l’intelligenza e le capacità, quasi sempre nascoste per la nostra mancanza di conoscenza, del cane, nasce Foof, il primo museo a lui dedicato in Europa. E' precisamente ubicato in Mondragone alla via Caselle di Chianese, rotonda SS Domitiana, 59; tel. 0823 1764025. Una struttura creata secondo i criteri di un moderno spazio espositivo dall’associazione
di promozione sociale Vivimondo, il cui presidente, l’architetto Vito Luigi Pellegrino che con il socio Michele Falco ha creato con l’iniziativa un supporto concreto agli obiettivi di tutela dei diritti contro lo sfruttamento degli animali. Con l’approfondimento, nell’allestimento concepito dall’architetto Giuseppe Albanese, si può trovare anche un luogo per trascorrere il tempo libero adatto a tutte le età. Nell’edificio si snoda un percorso a partire dal fossile originale di un cane-orso che risale a 35-40 milioni di anni fa. Reperti, ricostruzioni, video e numero-
sissime testimonianze, passando attraverso le curiosità legate al costume, come la più grande collezione di collari storici, dal XV secolo a quelli di oggi. Ogni passo, una scoperta, come l’uso della figura del cane che nei decenni ha fatto la pubblicità. Ed ancora un’ampia sezione dedicata alla cinematografia che ha per protagonista il cane. Non manca la parte dell’arte contemporanea, con il cane secondo Botero e un multiplo di “Ballon Dog” di Jeff Koons. Si parla anche dei comportamenti scorretti verso gli animali e
Nel clima di rivalutazione locale generale siamo andati ad intervistare i responsabili di due interessanti e pregevoli realtà di Castel Volturno, che hanno deciso di occuparsi di due aspetti fondamentali della vita: lo Sport e l’integrazione sociale. Foto di gruppo della squadra di rugby I rispettivi presidenti delle associazioni, Padre Antonio per l’associazione LA Padre Antonio ci ha gentilmente concesso CASA DEL BAMBINO e Camillo, presidente qualche informazione legata alle stupende del Rugby Club di Castel Volturno, ci hanno opere di integrazione ed educazione post scocomunicato tutta la loro passione legata alle lastiche che vengono fatte dalla propria associazione. In seguito è stata la volta di Camillo rispettive sfere di competenza. La cosa più bella che percepiamo subito, met- che, tra placcaggi e sudori, ci ha parlato un del-
la sua associazione e dello disciplina sportiva che ne caratterizza l’essenza: «Noi siamo un gruppo di 6 ragazzi tutti appassionanti e abbiamo scelto il rugby perché è uno sport rinomato soprattutto per il fair play. Abbiamo fatto questo progetto per integrare sotto il punto di vista sociale e razziale, i ragazzi di Castelvolturno e ci fa piacere vedere che abbiamo un ottimo riscontro da giocatori di tutte le età e soprattutto dai bambini che sono in tutto una trentina (under 12). Per quest’anno vorremmo farci conoscere di più, ed anche per questo abbiamo preso contatti la squadra di S. Maria Capua Vetere, anche perché il Rugby è uno sport bellissimo ma poco noto. Per il prossimo anno, invece, vorremmo iscriverci ai campionati perché nelle nostre file ci sono ragazzini molto validi e sono venuti pure ispettori ed allenatori nazionali ed hanno detto che ci sono giocatori davvero molto interessanti». daniele la fata foto a cura di francesca pignatelli
I 4 Fratelli... tradizione di gusto e qualità
E’ stata una serata tutta “gusto, sapori e amore” quella del San Valentino di quest’anno al ristorante pizzeria 4 Fratelli di Castel Volturno. Eravamo presenti anche noi di Informare, e siamo stati accolti nel massimo comfort e con grande calore dal titolare, Raffaele Corso, che ci ha concesso una brave intervista ripercorrendo la storia del ristorante e della sua famiglia: «Questa è una famiglia che vive qui dal 1939, allorquando gli fu assegnato un podere come Opera Nazionale Combattenti. Parliamo della riforma agraria di Mussolini fatta prima della seconda guerra mondiale e cioè 70 anni fa. All’epoca la mia famiglia, proveniente da Frattamaggiore, si trasferì qui e iniziò a coltivare legumi e poi con i vigneti iniziarono anche a produrre un buon vino, e man mano col tempo si creò questa trattoria con cucina casereccia. Inoltre i miei nonni allevavano bestiame e si dedicavano alla coltivazione di verdure e ortaggi. I primi clienti furono i cacciatori che venivano nel nostro territorio per cacciare le beccacce e le quaglie e i miei nonni, tanto che abbiamo anche una sala commemorativa chiamata sala dei cacciatori. Infatti in tempi antichi i cacciatori portavano quanto ricavato
Gruppo Cinofilo Partenopeo, tra i sostenitori, il Rifugio Agro Aversano. Foof è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30. Il biglietto di ingresso costa 5 euro. giancarlo palmese
(fonte: stella cervasio)
Cosa è la fattoria didattica?
Sport e integrazione sociale tendo piede sul terreno dove sorgono le due associazioni, praticamente vicine di casa, è che c’è tanto amore e comprensione in quello che viene fatto sia per il Rugby (infatti abbiamo fotografato i ragazzi mentre si allenavano con tutta l’anima) sia per La casa del bambino.
quel che ne deriva e il legame, mai veramente conosciuto, se non da chi lo vive in prima persona, tra bambini e cani. Il cane del futuro è incarnato nel robodog progettato da Sony, Aibo. Altri 70 metri quadrati sono riservati al bookshop, con una libreria cinofila ricca di testi cinofili e gadget. La comunicazione visiva è curata dallo studio Mau di Umberto Guarino. Con il patrocinio del Consiglio Regionale campano, hanno accordato il loro la Provincia di Caserta, il Comune di Mondragone, l’Enci, Assocanili, il
dalle loro battute e mia nonna preparava loro marittima migliore, e mi domando perché un prodotto come le vongole e i cannolicchi li delle pietanze appunto alla cacciatora. Molte ricette uniche ed originali di mia nonna si dobbiamo acquistare da fuori e non permettere sono consolidate negli anni, e molti tentano di un giro d’affari ai nostri pescatori e fornitori?». copiarle. Poi c’è da dire che nel corso della no- Durante questa interessante chiacchierata con stra onorata carriera abbiamo organizzato an- il sig. Corso abbiamo potuto riscoprire sapoche eventi come matrimoni, comunioni e pranzi ri vecchi e nuovi con le ricette speciali dei 4 domenicali. Oggi, nonostante la crisi, e tutti i Fratelli, come le originalissime pizze a forma problemi che ci sono, soprattutto sul nostro ter- di stella ed il fagottino di Nonno Giovanni, ed ritorio, io voglio dire che credo fermamente nel ancora con primi piatti prelibatissimi di terra e mio progetto e credo che Castelvolturno abbia di mare. Gusto e qualità. Antico e moderno. delle enormi potenzialità. Tuttavia per essere Tutto questo è il ristorante pizzeria 4 fratelli. sfruttate al meglio c’è bisogno anche di clientedaniele la fata la esterna alla nostra zona, perché qui ai 4 Frafoto a cura di francesco catalano telli abbiamo unito i sapori dell’antico, sia di terra che di mare, a quelli della cucina moderna per rispondere a tutte le esigenze quindi è un peccato avere tante capacità ma pochi sbocchi. In conclusione voglio esprimere tutta la mia considerazione per questo territorio perché io penso che CaLo staff del ristorante i 4 Fratelli stelvolturno abbia la fauna
E’ una azienda agricola, agrituristica, un’impresa agroalimentare o un museo della civiltà contadina in possesso dei necessari requisiti e in grado di offrire servizi di accoglienza, in particolare per le scolaresche, al fine di illustrare i processi produttivi, i metodi di produzione alimentare, la correlazione esistente tra la produzione agricola e la salvaguardia delle risorse naturali del territorio, valorizzare i prodotti tipici, evidenziare il lavoro dell’agricoltore e le iniziative che intraprende per produrre nel rispetto dell’ambiente. Possono iscriversi nelle rispettive sezioni dell’Albo regionale delle Fattorie Didattiche le Aziende in grado di offrire servizi di accoglienza didattica, così come sancito da uno specifico disciplinare: la Carta della Qualità. Solo le Fattorie Didattiche accreditate dalla Regione Campania vengono autorizzate all’uso del relativo logo identificativo e sono, pertanto, facilmente individuabili. Sessantamila studenti, cinquemila insegnanti, quindicimila consumatori generici, duemila operatori del settore agroalimentare, fanno della Campania la prima regione italiana per numero di utenti annualmente coinvolti nell’attuazione del Programma Interregionale di Comunicazione ed Educazione Alimentare, attivato dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e alle Attività Produttive e giunto al sesto anno di applicazione. Nelle aree limitrofe al Litorale Domitio sono presenti le seguenti aziende: Aziende Agricole e/o Agrituristiche Bacoli: Fondi di Baia Bacoli: La Sibilla Bacoli: Piscina Mirabile Cancello ed Arnone: Ponteré Cecere Falciano del Massico: Regina Viarum
nuovi incentivi per comprare veicoli non inquinanti Arrivano i nuovi incentivi per comprare veicoli non inquinanti. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale 36/2013 il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico con le modalità di accesso alle agevolazioni e con tutte le categorie di veicoli “agevolabili”. Svolta verde o solo necessità di rimettere “in moto” il mercato dei motori in generale che è caduto in una crisi che più nera non si può? Senza entrare nel merito di quale sia la spinta ad aver determinato questa scelta politica, anche se è lecito pensare che dietro vi siano le case produttrici, il ministero dello Sviluppo
Giuliano in Campania: Masseria Antuono Giugliano in Campania: Masseria Pignata di Pignata Francesco Quarto: Albatros di Carbone Antonio & C. sas – Società Agricola Quarto: Il Quarto Miglio srl di Verde Ciro Sessa Aurunca: Al di là dei sogni Onlus coop. sociale Sessa Aurunca: Al.Gio. srl Sessa Aurunca: Badevisco Sessa Aurunca: Fattoria L’Uliveto di D’Ausilio Giovanna Teano: La Nuova Peschiera sas Villaricca: La Masseria Imprese di Trasformazione/ Confezionamento dell’Agroalimentare Falciano del Massico: Regina Viarum Galluccio: Coop. Lavoro e Salute - La Starza - Vini Telaro Parete: Sole soc. coop. agricola Sessa Aurunca: Approdo Coop. Soc. arl Sessa Aurunca: Badevisco Sessa Aurunca: Giotto SCpA Musei della Civiltà Contadina Caserta fraz. San Leucio: Centro ambientale “La Ghiandaia” srl Santa Maria di Capua Vetere: Istituto Incremento Ippico Giugliano in Campania: Il parco degli uccelli Napoli, loc. Bagnoli: Città della Scienza S.C.P.A. onlus. giancarlo palmese
economico ha emanato un decreto che offre inventivi per l’acquisto di veicoli a gas (gpl e metano) elettriche e ibride con emissioni di anidride carbonica fino a 120 g/km. Sono escluse vetture a benzina e diesel. È pubblicato, infatti, sulla Gazzetta Ufficiale 36/2013 il provvedimento integrale con la tabella dei veicoli agevolabili che riguarda soprattutto veicoli leggeri, autovetture o veicoli destinati al trasporto di persone con al massimo otto posti più il conducente e veicoli destinati al trasporto di merci di massa non superiore a 3,5 tonnellate come individuato nell’allegata tabella. la redazione
Dott. Ing. Angelo Feo Esperto in Materia di Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro D.Lgs. 81/2008 coordinato D.Lgs. 106/2009
CONSULENZA SULLA SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Tel./Fax 081.0586765 Cell. 338.98.36.132 – 328.18.92.753 e-mail: info@enviroconsult.it
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SERVIZI SPECIALI
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Ambulatorio di Supporto Psicologico Malattie Croniche e Degenerative L’Ambulatorio appartiene al Distretto 38 dell’ASL NA 2 di Marano ed è stato attivato dal Dott. Raffaele Felaco con la collaborazione della dott.ssa Maria Piccirillo (Psicologa Psicoterapeuta) e della dott.ssa Mariacarmina Pirozzi (Psicologa Psicoterapeuta). In Ambulatorio è possibile prendere in carico, sia il paziente, sia i familiari. L’obiettivo principale è provare a trasformare un’esperienza traumatica in un’opportunità di crescita. Una patologia cronica e degenerativa, come il cancro o il tumore, comporta importanti interferenze negative sulla qualità di vita del paziente; le implicazioni psicologiche sono notevoli e riguardano tutto il ciclo della malattia, dalla comparsa dei primi sintomi, alla diagnosi, alle cure mediche. La sofferenza psicologica con cui si reagisce alla scoperta della malattia
ed ai trattamenti terapeutici si configurano come una psicopatologia che produce conseguenze spesso a lungo termine. L’attenzione agli aspetti psicologici del paziente dovrebbe, quindi, già nascere al momento della diagnosi. Dopo la prima fase di shock, con la brusca modifica dell’immagine di sé e del proprio futuro, dovrebbe seguire una fase reattiva, di presa di coscienza della malattia. La fase di elaborazione ovvero di riflessione è successiva ai trattamenti quando cioè il paziente ritrova uno stile di vita spesso profondamente modificato. Risulta, quindi, molto determinante l’ottica di comprensione, accettazione ed elaborazione della realtà da parte del paziente e dei familiari che devono adattarsi ai cambiamenti della vita che questo evento può comportare con la minore sofferenza possibile. Molte persone, reduci da esperienze orribili o che si sono confrontate
con prove estremamente dure della vita, hanno mostrato che il trauma può portare con se anche un aspetto forte e potente, rappresentando una forza misteriosa di cambiamento positivo e di crescita personale. Diversi studi si sono concentrati su tale cosiddetta “crescita post-traumatica” o “posttraumatic growth”, ossia sulla possibilità di arricchirsi e di trasformare un episodio negativo di vita in una fonte di trasformazione positiva, in uno stimolo al miglioramento, attraverso delle capacità che sembrano svilupparsi in stretta connessione con la riscoperta di una capacità di fronteggiare molti eventi. Questa è l’attività svolta presso l’ambulatorio, dove i malati, attraverso un percorso di supporto psicologico, hanno la possibilità di guardare al “limite” malattia come una “risorsa” per fronteggiare gli eventi critici.
PER COLPA DI UN ACCENTO Per colpa di un accento un tale di Santhia’ credeva d’essere alla meta ed era appena a meta’. Per analogo errore un contadino a Rho tentava invano di cogliere le pere da un pero’. di marianna piccirillo psicologa e psicoterapeuta
“E’ la più bella d’Europa”
Cosi il Telegraph proclama la stazione metropolitana di Via Toledo Secondo una classifica del Daily Telegraph (noto quotidiano inglese) delle metropolitane
più affascinanti d’Europa, quella di Via Toledo si posiziona al gradino più alto del podio, dominando su Mosca e Stoccolma. Dopo una serie di rallentamenti nei lavori, dovuti a ritrovamenti archeologici, la fermata di una della più importanti strade commerciali di Napoli, è stata aperta al pubblico il 17 settembre scorso e fa da “navetta” collegando Piazza Dante a Piazza Bovio (università). Il progetto, realizzato dall’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca, è cofinanziato dall’Unione Europea, ha interessato non solo l’area sottostante, ma anche il tratto di strada tra via Diaz e via Toledo, trasformato in zona pedonale e riqualificato esteticamente. Con i suoi 50 metri di profondità e ben 5 livelli, è anche la stazione più profonda in esercizio finora sulla Linea 1. Ad affascinare i viaggiatori sono sicuramente i bellissimi mosaici interni e i giochi di colori che si alternano man mano scendendo. Al primo piano interrato troviamo oltre ai resti di una cinta muraria risalenti all’età aragonese, anche i due grandi mosaici ad opera di William Kentridge, risaltati dal nero dei rivestimenti, riferimento all’asfalto della città contemporanea.
Questi mosaici raffigurano una processione di sagome scure, ispirate alla mitologia partenopea, guidate attraverso la musica dal patrono San Gennaro. Scendendo di un livello, con le grandi scale mobili illuminate dall’interno, i colori e i rivestimenti mutano e dal giallo luminoso che richiama i colori della terra e del tufo, si arriva ai toni di azzurro. Ancora più giù, nella galleria del mare, intitolata “By the sea... you and me” ad opera di Robert Wilson, troviamo giochi di luci LED (relative light) e onde a rilievo su stampa lenticolare, che danno l’impressione di movimento, lasciando cosi, al viaggiatore la sensazione di una traversata subacquea. Si arriva poi ad una monumentale “hall” sotterranea in cui a dominare è l’enorme bocca ovale del Crater de luz, dove, guardando al suo interno, si può scorgere, dall’altra estremità, la luce del sole. “Man at work”, invece, è il titolo dell’intervento fotografico di Achille Cevoli, dedicato al lavoro operaio, in omaggio a coloro che hanno realizzato lo scavo e la costruzione della stazione. Non c’è che dire, “l’artistica” fermata Toledo può definirsi motivo di vanto ed orgoglio per i partenopei e non un altro fiore all’occhiello, dunque, di una città che si conferma tra le più suggestive d’Europa.
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antonella caterino
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Non parliamo del dolore di un signore di Corfu’ quando, senza più accento, il suo cucu non canto’ piu’. di gianni rodari
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TAIJI QUAN (TAI CHI CHUAN) STILE CHEN Il taiji quan (antica disciplina cinese) è legato alle leggi fondamentali dell’universo, ai due principi di base della natura yin e yang. I suoi movimenti rispecchiano appieno questo principio di alternanza con movimenti yin: fluidi, circolari, legati tra loro senza interruzioni e movimenti yang che sono rapidi ed esplosivi, il tutto legato alla respirazione, addominale e profonda, mentre la mente guida il flusso del qi (chi) energia interna. I benefici della pratica, sono sia fisici (corretta postura, coordinazione dei movimenti, propriocettività, riduzione dei dolori articolari, migliore attività cardiorespiratoria, migliore circolazione) sia psichici, in quanto aiuta a calmare la
mente e rilassare il corpo (antistress) oltre a mantenere la mente giovane e attiva. I corsi si tengono ogni martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle 11.00 presso il Centro Studi Danza il Calicanto ASD, ubicata in Piazza delle Feste, al Villaggio coppola Pinetamare. a.s.d. Shiza Kan M° Pasquale Pelliccia pasqpell@libero.it
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Dal progetto PON ad un’attività di riqualificazione
Le proposte che fanno della scuola un Presidio di legalità e sostenibilità ambientale!
Nel corso dell’anno scolastico 2011/12 è stato effettuato dagli alunni del liceo scientifico di San Cipriano D’Aversa, Emilio Segrè, il progetto Pon C3 per la legalità, a cui hanno aderito molte delle scuole Campane. Si è trattato di un progetto per il Sud finalizzato alla promozione della legalità e della cittadinanza attiva e responsabile. «In questa scuola - afferma Ferdinando Pirro, uno dei docenti coinvolti nel Pon - si è seguito un percorso che ha visto i nostri alunni impegnati in tutta una serie di attività che hanno avuto come momento qualificante la visita dei beni confiscati del territorio in cui i ragazzi hanno avuto modo di verificare che la lotta alla criminalità organizzata avviene anche attraverso questo strumento molto importante del sequestro dei beni e del loro riuso sociale. Alcuni alunni, scoprendo la presenza di tante associazioni e cooperative che lavorano sui beni confiscati, hanno addirittura attivato contatti per fare del volontariato superando le loro perplessità e i loro dubbi, favoriti sicuramente da una generalizzata disinformazione». Ma dopo aver “informato” i ragazzi tramite escursioni nei vari beni confiscati del territorio Casertano, l’anno scolastico 2012/2013 comincia molto ambizioso, con una serie di proposte avanzate dal comitato studentesco in sinergia con il collegio dei docenti tra cui, dichiara il prof. Pirro, «c’è una perfetta intesa».
Tali proposte sono il frutto di una riflessione avviata a partire da strutture vandalizzate e abbandonate presenti nei territori circostanti l’edificio e concernono la qualità degli ambienti di vita e di studio. Il Liceo è situato, difatti, in una zona decentrata rispetto alla comunità e questo, oltreché impedire collegamenti con i mezzi pubblici, significa emarginazione e isolamento per un istituzione che al contrario è un elemento sociale importantissimo: simbolo positivo per il territorio dato il suo alto valore simbolico e educativo. Tuttavia un simbolo così importante è offeso, oltretutto, dal degrado ambientale che lo circonda. Mentre, infatti, l’istituzione al suo interno si presenta moderna e funzionale, all’esterno lo scenario è quello di un luogo abbandonato a se stesso: strade d’accesso prive di manutenzione, soggette ad allagamenti e non adeguate ai volumi di traffico che si creano durante l’entrata e l’uscita dalla scuola; assenza di marciapiedi, sostituiti da cigli stradali pieni di erbacce e, a fare da cornice al tutto, la sua scomoda localizzazione, vicina ai tralicci di alta tensione e alla linea ferroviaria. Da queste infelici osservazioni nasce allora l’esigenza di intervenire per la riqualificazione del territorio lavorando principalmente su un progetto di adozione che probabilmente partirà in primavera. Lo scopo è quello di monitorare gli elementi di forza e di debolezza dell’istituzione scolastica dopodiché proporre agli enti locali dei seri interventi di miglioramento mettendo a disposizione anche la
partecipazione volontaria degli stessi alunni. «Cercheremo - continua il prof. Pirro - di rendere questa scuola più bella e accogliente ma anche più visibile alla comunità». La prima tappa del progetto, ancora in fase di elaborazione, sarà quella di riattivare la raccolta differenziata scolastica, dopodiché chiedere interventi per il risparmio energetico in modo da ridurre i consumi; curare la aiuole esterne; chiedere manutenzione per la strada d’accesso e rendere lo spazio d’ingresso più accogliente attraverso la realizzazione di un Murales. Per fare questo serviranno fondi e aiuti degli enti comunali e provinciali e a tal proposito è stato già avviato un discorso con la commissione straordinaria, che si dice disponibile ad accogliere questa causa che sarà a sua volta abbracciata da alunni e professori nell’ottica di un progetto pluriennale. filomena diana
filomenadiana@hotmail.it
Casal di Principe, manifestazione in piazza Mercato Coordinamento Per il Riscatto: “Chi decide di votare è un masochista!” La rabbia si innalza dai microfoni di piazza Mercato e si confonde con i rintocchi delle campane che annunciano la santa messa in una domenica , quella del dieci febbraio, in cui una modesta folla di Casalesi si riunisce per ascoltare il comizio di alcuni del Coordinamento per il Riscatto, associazione locale e fautrice della manifestazione. Prima prende la parola un giovane esponente del Movimento: Gianluca Parente, ventenne, interessato di politica ma soprattutto disgustato da essa. L’appello è unico e chiaro: «Non an-
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dare a votare il 24 e il 25 febbraio». Parente difatti dichiara: «Non si può andare a votare con lo spirito di scegliere il male minore perché questo non è democratico, la democrazia è espressione del consenso e non può significare scegliere tra un ladro e un corrotto». Ladri e corrotti sarebbero, a detta dei membri del Coordinamento, i nostri politici senza sconti per nessuno. Dopo Parente è il turno dell’avvocato Francesco Martino, uno dei leader del gruppo, che chiama i candidati alle elezioni 2013 dei “cariatidi di un vecchio palazzo che è necessario e doveroso far cadere” ricordando la loro assenza e indifferenza nei confronti di quei problemi che la società, specialmente quella di Casal di Principe e più in generale della Campania, si trova a subire e di fronte ai quali si scopre sempre più impotente. Al capo della lista di
problemi ci sono il pagamento dei canoni idrici e della Tarsu. «Ci viene chiesto di pagare tasse sull’acqua quando ognuno di noi va ancora al supermercato a comprare la minerale mentre dai rubinetti delle nostre case esce solo acqua inquinata - afferma Martino - ci viene chiesto di pagare una tassa sui rifiuti quando non viene fatta la differenziata e spesso l’immondizia rimane per le strade per giorni». La battaglia del Movimento è, a tal proposito, quella di ottenere che queste tasse vangano restituite in quanto “prima di pagare c’è bisogno di ricevere servizi”. Ma l’accusa maggiore va proprio al silenzio dei politici dinnanzi a tutto ciò: «nessun politico - aggiunge l’avvocato - ha difeso i Casalesi onesti dalla diffamazione legata alla Camorra, tutti ci hanno sempre risposto con una scrollata di spalle». E alla diffusa sfiducia non può che seguire un analogo atteggiamento politico: Il non voto. Un “non-voto attivo”, tengono però a precisare, un non-voto che non può diventare consenso, secondo i principi e la morale di un popolo democratico, per coloro di cui non si ha stima ma al contrario disprezzo; il rischio: “diventare complici dei disonesti.” filomena diana
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Rassegna “Tarantiniani”
Dopo l’ultimo capolavoro di Quentin Tarantino, I Villaggi Globali in collaborazione con il CineTeatro S.Aniello danno il via al già noto Cineforum “No, il dibattito NO!” con la Rassegna “Tarantiniani”. Oltre i 3 film di febbraio, saranno proiettati altri 2 film in marzo, tra i più belli del noto regista e tutti, ad eccezzione dell’ultimo Django Unchained, saranno trasmessi in lingua originale con sottotitoli in italiano. Il costo del biglietto è di soli 3€ permettendo a tutti di poter assistere a delle pellicole davvero geniali, infatti, anche chi non conosce bene Tarantino può notore la sua personalità da “deviato mentale” che fa di lui un regista particolare e originale che come nessun altro riesce a creare film con trame contorte e dialoghi al limite del reale. Personaggi carismatici e controversi che riescono a stupirti in ogni situazione. Gli amanti del genere sanno che Tarantino non dà mai nulla per scontato, infatti, in ogni film dà sempre una descrizione accurata, non solo ai personaggi e ai fatti, ma anche ai piccoli dettagli che lo rendono quasi maniacale e perverso. Per non parlare poi delle tecniche di regia, che ne hanno fatto un regista unico
come: il trunk shot (inquadrature dal bagagliaio delle auto) del “triello”, dei lunghi piano sequenza e il ciò porta a una preparazione e a un’esecuzione magistrale da parte degli attori. Infine dispone di una cultura cinematografica sconfinata e molti lo hanno definito un’enciclopedia cinematografica vivente. Non tutti apprezzano però i film di Tarantino infatti lui stesso ha ammesso: “Il mio cinema o lo si ama o lo si odia”. Programmazione : - Mercoledì 6 Marzo ORE 21:30 “INGLOURIOUS BASTERDS - Bastardi senza gloria” - Venerdì 8 / Sabato 9 / Domenica 10 Marzo ORE 21:00 “DJANGO UNCHAINED” vincenzo lo cascio
Gianni Solino:
nuovo referente di Libera Caserta
Nel corso dell’assemblea provinciale di Libera del 2 febbraio è stata assegnata a Gianni Solino, sindacalista della CGIL e autore del libro La Buona Terra, la nomina di presidente di Libera Caserta, prima affidata a Valerio Taglione. L’ex referente di Associazioni e numeri contro le mafie consegna, presso il santuario Madonna di Briano, la targa di riconoscimento al nuovo presidente con l’augurio che il percorso di Libera, cominciato sei anni fa a Casal di Principe, possa proseguire sempre più prospero. In questi sei anni Taglione, con l’appoggio e la vicinanza di diverse associazioni e comitati, ha ripristinato in zone di monopolio delle camorra ciò che era stato già avviato qualche anno addietro in Sicilia. A partire dall’isola partenopea infatti, seguendo l’esempio di Don Luigi Ciotti, fautore di Libera Associazioni e nomi contro le mafie, si decise che anche a
Casale doveva esserci una realtà simile ed è cosi che nacque il primo presidio di Casal Di Principe che presto espanse il suo raggio d’azione all’intera provincia. Col passare degli anni Libera Caserta è cresciuta molto e ora emerge una nuova guida: “una personalità che è sempre stata presente”, dichiarano alcuni amici dell’associazione, “spendendo la sua vita nell’impegno sociale e siamo sicuri che sia la scelta giusta e naturale per sostituire Valerio”. Con queste parole, dunque, è inaugurato un nuovo capitolo della storia di Libera Caserta nonché il lavoro del suo nuovo leader che ha già ben chiari i suoi obiettivi: “Innanzi tutto”, dice, “spingeremo l’antimafia in Terra di Lavoro insistendo specialmente nelle scuole, laddove c’è bisogno di impiantare forti radici di legalità in quanto i giovani sono l’ossatura della nostra organizzazione. Si continuerà”, aggiunge, “a fare economia sociale e uso sociale e produttivo sui beni confiscati”, rappresentante, quest’ultimo, uno dei temi portanti dell’azione di Don Ciotti. “E in fine” conclude Solino, “ Infittire la già ben articolata rete dei presidi Libera in modo da creare unità di lavoro tra donne e uomini liberi ed essere non solo protagonisti di belle testimonianze ma piuttosto agenti del cambiamento.” filomena diana
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SPORT E SPECIALI
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Imbriani, Iuliano e Jeppson… Il Napoli saluta un pezzo di storia Chi ama non dimentica: il ricordo di tre uomini si fa spazio nel cuore dei napoletani
Stride il dolore tra la storia e il ricordo. Volano via lasciando un’improvvisa malinconia, portano con sé un pezzo di una Napoli amata e vissuta e lasciano negli occhi della gente pensieri stupendi di tre uomini vincenti. Sono le anime di Imbriani, Iuliano e Jeppson, strappate dal mondo con troppa fretta e atrocità. Gente plasmata sulla base di valori umani che ha scritto di pugno proprio il corso della storia
del Napoli: quello ambizioso degli anni ’50, quello d’oro e vincente dei due scudetti e infine quello dell’appassionante ma decadente post Maradona. Piange una città, il dolore continua a grattare le pareti del cuore mentre il ricordo si fa forte ma silente chiede rifugio nella memoria.
amato Benevento, perde chili e capelli ma non la forza di volontà e la voglia di vivere. “Farò un gol anche al destino”: si caricava così. Tempo e malattia lo distruggevano però lentamente fin quando esalò l’ultimo respiro da guerriero e sognatore a Perugia, il 15 febbraio.
Imbriani - “CARMELO NON MOLLARE”: è stato a lungo l’urlo gridato dal San Paolo di Napoli, da quella città dove Imbriani è cresciuto come giocatore e maturato come uomo, nella speranza che potesse vincere la partita più difficile contro un bastardo tumore. Era un ragazzo semplice, umile e sognatore, che si commuoveva al solo pensiero di guardarsi come protagonista della giornata al programma “La Domenica Sportiva” dopo aver siglato il primo gol in Serie A a 18 anni con la maglia del Napoli, in quel pomeriggio di primavera del ’95 a Brescia, quando gli azzurri uscirono vincitori per 2-1 dal “Mario Rigamonti”. Un futuro che pareva prospero, l’Inzaghi degli anni ‘90, ma quell’appassionante avventura all’ombra del Vesuvio finì nel ’96, segnata da 32 presenze e 4 gol. A 36 anni gli viene diagnosticato un tumore maligno all’adduttore e linfomi in più parti del corpo. Perde la speranza di poter allenare, dovendo lasciare la panchina del suo
Iuliano - Giornalista meticoloso e attento. Amato, lodato e rispettato. Era Carlo, lo storico addetto stampa del Napoli di Maradona, quello dei due scudetti, dei sogni ad occhi aperti, del sorriso che squarciava il volto della gente in città, della cultura, della storia, della felicità. Carletto, come era conosciuto da tutti, se n’è andato per sempre il 6 febbraio, colpito da un malore improvviso, all’età di 71 anni. In un tempo dove internet e pay tv non esistevano ancora, il suo modo di comunicare colpiva tutti, entrando ben presto nel cuore dei napoletani e dei calciatori all’epoca militanti nel Napoli. Speciale è stato il suo rapporto con Maradona: fu lui a presentare Diego alla platea del San Paolo che contava 70.000 persone alla presentazione del Pibe de Oro in maglia azzurra. La storia passa da lui: l’addetto stampa scudettato lascia un dolce ricordo di un uomo mite, di piccola statura ma di alta levatura morale.
Simona Atzori senza braccia ma con un paio d’ali... La musica trasporta nel tempo un flusso di energia fatto di sogni d’infanzia, ambizioni di una vita, speranze, voglia di vivere e ballare. Eccellere in un’arte che richiede equilibrio psicofisico quando si è disabili significa incarnare la forza, il coraggio, la passione e il sacrificio. Simona Atzori è tutto questo: crogiolarsi nella dolce culla delle note mentre con leggiadria ed eleganza indurre il proprio corpo a muoversi e creare lo straordinario, senza braccia, e con uno stato d’animo sovente felice e sorridente. La vita è uno specchio: se le sorridiamo, essa ricambia. È forse proprio questo il segreto di Simona: sorridere. Niente può condizionare una smorfia del viso che spesso è contagiosa, seppur il destino avverso voglia vederti nelle fauci della disperazione. È la forza di chi ha una mancanza che trasforma in risorsa. Si avverte la semplicità sulla pelle e l’espressione della propria volontà di vivere la si esterna con lo sport, con l’arte, con la cultura, con la creatività. Trentanovenne milanese, Simona
Atzori è priva degli arti superiori sin dalla nascita ma questa disabilità non gli ha impedito di diventare una ballerina ma anche una pittrice e scrittrice di successo. Il carattere nella vita è ciò che determina noi stessi e la nostra esistenza. Il rapporto che instauriamo con la nostra persona, con il prossimo, con il mondo è frutto di una coscienza e di una personalità che ci costruiamo col tempo, con le esperienze e i sogni. Si tratta di volere che rappresenta potere. Lo dimostra Simona con un’illustre attività artistica che vanta una coreografia inserita nella Grande Enciclopedia Multimediale del Vaticano, una prestazione alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi 2006 di Torino e innumerevoli premi e riconoscimenti internazionali. Come spiega nel suo libro “Cosa ti manca per essere felice?”, Simona afferma che «spesso i limiti non sono reali, i limiti
sono solo negli occhi di chi ci guarda». Simona Atzori è più forte del destino e ci insegna a volare con un paio di ali, plasmatesi con la passione di un sogno che coltiva fin da bambina.
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Jeppson - Hasse arrivò a Napoli etichettato da un nome correlato ai 105 milioni di lire spesi dalla società partenopea per assicurarsi le sue prestazioni: ‘O Banco ‘e Napule. Poderoso attaccante svedese, amante della musica, freddo e intelligente, egli subito entrò a far parte delle simpatie dei napoletani, diventando idolo dei tifosi azzurri, siglando 52 reti in 112 presenze. La storia del gol passa dai suoi piedi: era l’uomo
dai gol difficili, a cui non piaceva fare gol facili. Insomma, il “fedele” Quagliarella degli anni ’50. Muore a Roma il 22 febbraio, per complicazioni al seguito di un intervento chirurgico per una frattura al femore. E che gli angeli prendano appunto… Hans Olf Jeppson è pronto a sbancare il paradiso a suon di gol. fabio corsaro
corsarofabio@gmail.com
Terra di difficoltà e speranza I flussi migratori che hanno portato al massiccio incremento della comunità africana a Castel Volturno ebbero inizio alla fine degli anni ‘70/inizio anni ’80. I neo-immigrati trovarono principalmente occupazione come braccianti agricoli in paesini dell’entroterra quali Villa Literno, Aversa e Casal di Principe. Gradualmente la forza lavoro “nera” andò a sostituirsi a quella autoctona per la maggiore efficienza e le minori esigenze, binomio di non poco conto nel settore agricolo. Col passare degli anni c’è stato un graduale “adattamento territoriale” che ha portato ad una sorta di organizzazione societaria alternativa alla nostra che vede svilupparsi in modo polivalente la comunità africana, soprattutto sotto il profilo economico. Oggi l’argomento psicologicamente più delicato da affrontare è l’integrazione sociale della “seconda generazione”. La situazione multietnica nella quale gli insegnanti delle nostre scuole si trovano, pone all’attenzione del settore pedagogico una vera e propria emergenza riorganizzativa. L’insegnante si trova a dover affrontare contemporaneamente, oltre alle ovvie difficoltà che si incontrano durante il percorso formativo, ostacoli quali: la lingua, la diversa estrazione culturale e differenti impostazioni comportamentali. In questo clima il bambino, che è il vero protagonista della nostra storia, deve riuscire a sopravvivere, crescere e soprattutto provare ad essere felice. Immaginate un bimbo che nasce in condizioni economiche precarie, in un mondo che non gli appartiene, che non parla la sua lingua e che lo tratta da” reietto”. È una vita che comincia in salita. I suoi genitori non hanno il tempo per provare a rendergli le
cose più facili perché sono impegnati in una costante lotta per la sopravvivenza. La questione “dell’appartenenza” e “delle origini” diventa per i bambini un’area di costante interrogazione, devono fronteggiare la necessità di costruire il proprio senso d’identità lungo frontiere culturali incerte e instabili. Diventano fondamentali associazioni che provano a rendere ai bambini meno traumatico l’ingesso nel “nuovo mondo”. Una di queste è l’associazione de “I Missionari Comboniani” che, con un lavoro meticoloso e costante, rappresentano un punto di appoggio e di sostegno per i bambini di Castel Volturno. Viviamo in uno “strato sociale”caratterizzato da una profonda disgregazione, l’obiettivo è raggiungere una coesione tale da poter vivere un giorno in totale armonia. Mera utopia. Il vero problema è che la nostra società non è ancora matura per l’integrazione, perché comporterebbe una profonda rivoluzione dei principi che reggono il nostro sistema sociale. francesco paparo
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ATTUALITA’ E VARIE
Quando la comunità si prepara ad accogliere…
Consulenze on-line gratuite per i cittadini bielorussi, russi e ucraini Perché impegnarsi in un percorso d’accoglienza delle comunità immigrate presenti sul nostro territorio ? La domanda solleva un dubbio di legittimità circa la necessità di intervenire e ci interroga su un piano politico ed etico. Da un punto di vista etico possiamo cominciare a ritenere che ogni uomo prima di appartenere ad un gruppo sociale, a un territorio o ad uno stato, appartenga alla comunità umana e che ogni espressione culturale sia patrimonio dell’umanità; questa prospettiva riflette immediatamente il senso di responsabilità nei confronti di ogni essere umano e di ogni cultura, essendo parte di un tutto a cui apparteniamo e che contribuiamo ad accrescere. Tra le problematiche legate all’immigrato c’è quella dell’identità, un territorio non è uno spazio geografico, ma una realtà storica a cui sono ancorati valori, tradizioni, istituzioni, memoria collettiva; l’abbandono del territorio implica la perdita dei legami e dell’identità, si generano così delle geografie negate, degli spazi vuoti. Accogliere un migrante vuol dire anche predisporre nuovi spazi d’identità, dove sia possibile integrare la memoria, l’origine e il futuro, l’acquisizione del nuovo, fino a comporre una
storia interiore unitaria e non frammentata. Le politiche di accoglienza e di integrazione sociale, di sostegno psicologico e di promozione culturale dovrebbero essere volte a restituire un progetto di migrazione, una nuova storia possibile. Aprire le porte della città e chiudere quelle della vita collettiva vuol dire ricostruire ghetti urbani, tradendo valori fondamentali della nostra cultura, come quelli della dignità e del rispetto della persona umana. Proprio con tali premesse, nel mese di giugno 2012, l’Ordine degli Psicologi della Campania e il Consolato Onorario della Repubblica di Bielorussia, hanno firmato un Protocollo d’Intesa per favorire l’integrazione socio-culturale della comunità bielorussa residente sul territorio regionale, nonché dei cittadini della disciolta Unione Sovietica. L’accordo, firmato dal Segretario Generale del Consolato Carmine Zaccaria e dal Presidente dell’Ordine Raffaele Felaco, nasce dall’esigenza di predisporre risposte più efficaci e mirate rispetto al fenomeno dell’ immigrazione e dell’incontro tra culture diverse. Il programma del protocollo sembra, dunque, rientrare in un progetto più ampio di accoglienza, solidarietà e giustizia sociale, in-
Il 18 Febbraio scorso ci siamo recati a Mondragone per intervistare la Dott.ssa Esposito, direttrice dell’Associazione S.O.S sostegno solidale, a seguito dei molti riconoscimenti per le tante iniziative prodotte negli ultimi tempi.
tesa come elevazione civile e morale; l’Ordine e il Consolato possono rappresentare gli organi propulsivi per una nuova concezione di cittadinanza, aprendo la strada a nuove politiche di ascolto, cura e accoglienza. L’accordo firmato ha avuto, infatti, un immediato riscontro pratico: è attivo uno sportello telematico sul sito dell’Ordine degli Psicologi dove poter richiedere una consulenza on line in lingua italiana e russa facilmente consultabile. Per saperne di più: -www.psicamp.it - www.portaledellest.org vanina zaccaria
Madre coraggio non si arrende...
Un ragazzo gioviale, rispettoso della famiglia e dedito al lavoro. Così la famiglia Moscato ricorda Peter e così noi intendiamo commemorarlo. E’ passato oltre un anno dalla scomparsa del ragazzo di Baia Verde e, tra scandali e vigliaccate giornalistiche, si è ormai persa l’ importanza dell’ accaduto solo perché non rappresenta più uno scoop. «Peter era un bambinone, la mattina appena sveglio dopo averci rallegrato con i suoi piccoli gesti, scendeva nella casa di recupero (attività di famiglia) a lavorare. Progettava con noi il matrimonio di sua sorella, tenendo conto delle spese e delle fatiche dell’organizzazione. Riusciva a dare forza a tutta la famiglia» e così che la madre parla del figlio. Era un freddo giorno di gennaio quando Il corpo di Peter fu ritrovato in uno dei laghetti presenti a Castel Volturno,
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dopo oltre un mese di ricerche. E da quel giorno che la famiglia non si da pace, attendendo che la giustizia faccia il suo corso e che gli artefici del delitto vengano scovati e arrestati. «La giustizia sta facendo il suo corso, ci tengono costantemente aggiornati, io personalmente acquisto ogni giorno una copia dei giornali locali per vedere se qualcosa è cambiato - continua la madre che cerca di darsi forza - Peter mi chiede di farlo, devo ricoprire i suoi vuoti, anche se è impossibile» un impresa ardua per una madre che ha visto la fine di suo figlio riportata in maniera indegna anche sui giornali locali. «Le mie figlie non hanno voluto che io partecipassi al riconoscimento del corpo, e credo sia una cosa ingiusta vedere schiaffata in prima pagina la foto del corpo ormai senza vita di mio figlio, abbiamo denunciato il tutto alle autorità». Il dolore della famiglia lo si legge nei loro occhi. Il sig. Natale Moscato, padre di Peter, è dimagrito di oltre 20 chili e rifiuta di parlare dell’ accaduto. La sorella Rossella ha perso ogni certezza «era il pilastro della nostra famiglia» ed ora si ritrova a combattere con crisi d’ansia. Le più forti, la madre e la sorella Mira, cercano di andare avanti con non poche difficoltà. Una famiglia distrutta, che cerca giustizia. «Il killer di mio fratello è ancora a piede libe-
S.O.S., Sostegno Solidale
ro, speriamo che lo trovino e che paghi per le sue atrocità. Se fosse successo in qualsiasi altra parte d’Italia – si pensi al caso di Yara Gambirasio - ora si starebbe ancora parlando di Peter, ma visto che siamo a Castel Volturno, Terra di Gomorra, è una cosa normale che cali il sipario su questo drammatico episodio. Siamo forse un popolo di seconda classe e questo ci meritiamo?». Riportiamo una lettera scritta dalla madre qualche tempo fa: «Sono ormai trascorsi ben 406 giorni da quella fatidica data del 16/12/2011, data in cui a Castel Volturno venne barbaramente trucidato e gettato in un laghetto il giovane Pietro Moscato di anni 22. 406 giorni di impunità per i suoi carnefici e di tormento struggente per una famiglia annientata dal dolore. Sono la mamma di Peter e vi dico che è un dolore insostenibile a cui si unisce un senso di rabbia e di impotenza ascrivibile al fatto di non essere venuta a conoscenza né di motivi che hanno determinato un inconcepibile ed efferato delitto , né tanto meno dei volti degli spietati assassini. Tutto tace, si ha quasi la sensazione che la morte di mio figlio sia un caso chiuso. Anche i media, che continuano a raccontare cose antecedenti a questo o a speculare su casi di delinquenti che fanno audience ci hanno abbandonato. Noi chiediamo solo giustizia e lanciamo il nostro accorato appello alle istituzioni prepose
«Ringrazio la redazione di Informare che mi ha fatto l’onore di intervistarmi e reputo che l’informazione sia uno dei pilastri fondamentali della società quindi ci tengo a dire che il vostro lavoro merita davvero tanto. L’Associazione SOS nasce circa 8 mesi fa con l’intento di aiutare famiglie, donne vittime di violenza, minori disagiati, tossicodipendenti. È, come lo definiscono in molti, un servizio sociale privato autofinanziato con il tesseramento di tante persone che contribuiscono a far sì che questa associazione possa andare avanti, possa crescere e possa fornire dei servizi utili alla comunità. Oggi siamo in questa sede circa 22 volontari, tra fissi e mobili e ci tengo a dire che abbiamo già tanti progetti all’orizzonte. La prima sede è stata aperta a Mondragone (CE) e faccio un annuncio in anteprima ed in esclusiva solo per voi, che la seconda sede sarà aperta a Falciano del Massico. Voglio ringraziare il sindaco Santoro e tutta l’amministrazione comunale che durante questi mesi ci hanno dato una mano per far sì che SOS Sostegno solidale potesse crescere anche in territori limitrofi. Io credo molto nel sociale e nelle politiche giovanili, ormai me ne occupo da circa 8 anni. Il 23 ottobre presenterò a Calvi risorta il premio della legalità in Italia ove saranno coinvolti tutti i maggiori esponenti della legalità. Credo che si debba dare un segnale forte per quanto riguarda la legalità in Campania che purtroppo negli ultimi anni vive un clima di sconforto e delusione da parte degli enti locali. Quello che facciamo qui all’associazione SOS ci impegna per almeno 12 ore al giorno nonostante io abbia tanti altri impegni sulla Regione, tra essi il sindacato CICAS, altre fondazioni ed altre case famiglia. Inoltre voglio ringrazia-
alle indagini e agli organi di stampa che hanno seguito il caso di compiere un ulteriore sforzo finalizzato alla risoluzione del caso…». Non possiamo far altro che dimostrare tutta la nostra ammirazione per la madre di Peter, che per noi è una vera e propria madre coraggio che vuole giustizia per suo figlio e affronta insieme a tutta la famiglia immani sforzi solo per la verità, senza arrendersi mai. fabio paradisone e daniele la fata
re anche i preti che mi sono molto vicini in questa mia missione. Abbiamo vinto un progetto con l’ASSAP per la legalizzazione delle badanti nelle abitazioni private e nelle comunità e questo è importante per dare un segnale forte per quanto riguarda il lavoro nero in Campania. Quindi il punto è attuare le politiche sociali e iniziare a fare i controlli per le strutture perché oggi una badante, sia essa straniera o italiana, ha diritto ad essere legalizzata in Campania. Mi occupo anche di immigrazione che per me è un elemento fondamentale in un binomio molto importante: immigrazione ed integrazione. Perché l’immigrazione, se gestita come una risorsa, e non come un danno, essa può dare molto al territorio stesso. Noi dell’associazione SOS accogliamo anche immigrati diamo loro una serie di servizi, facciamo la spesa, diamo loro un vestiario e una consulenza psicologica. Il problema è che sono sempre di più le famiglie disagiate ed infatti per questo si aprirà anche un osservatorio sulla povertà per fare una statistica oggettiva del tenore di vita nella regione Campania. Per rifarmi al discorso precedente io credo fermamente nell’efficienza di un trinomio vincente come società, giovani e comuni che dovrebbero cooperare. Oltre a tutti questi progetti organizziamo corsi di formazione regionale che servono affinché le donne si inseriscano nel mondo del lavoro guadagnandosi l’ indipendenza. I nostri progetti abbracciano anche l’infanzia, diritto sempre più negato negli ultimi anni. Proprio per l’infanzia SOS sostegno solidale sta progettando la realizzazione di un parco giochi autofinanziato da grandi imprenditori, miei amici e miei collaboratori, ma soprattutto volontari che hanno voluto comprare delle giostre. Concludo dicendo che SOS sostegno solidale ha bisogno di volontari, ha bisogno di altri collaboratori e dell’apertura di nuove sedi». Noi di Informare ringraziamo ed auguriamo il meglio per la Dott.ssa Esposito e la sua associazione che ogni giorno combatte per tante buone cause, con determinazione, coraggio e serietà. daniele la fata
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CULTURA E SOCIETÀ
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Impegno Sociale: diritto all’ infanzia L’umanità deve all’infanzia il meglio di ciò che ha da offrire... Il riconoscimento da parte della comunità mondiale della priorità da dare all’ infanzia risale già alle prime dichiarazioni sui diritti umani. “Per guardare ad alcuni aspetti del futuro, non abbiamo bisogno di proiezioni molto elaborate. Molto di ciò che sarà il prossimo millennio si può già vedere nel modo in cui ci occupiamo oggi dell’ infanzia. I punti su cui bisogna esprimersi e contribuire sono: - i bambini sono individui, maturano la propria indipendenza solo con l’aiuto degli adulti in primo luogo dei genitori e della famiglia. Ma quando gli adulti non sono in grado di far fronte alle esigenze dei bambini, il divario deve essere colmato dalla società.
- Per lo sviluppo ottimale di qualsiasi società, lo sviluppo sano e la partecipazione attiva dell’ infanzia hanno un ruolo cruciale e unico al mondo. Altrettanta importanza va data parallelamente, alla salvaguardia dell’ambiente in cui i bambini dovranno vivere in futuro. - L’intervento o l’assenza di intervento dei governi incide sull’infanzia più che su ogni altra categoria. Le politiche in materia di istruzione hanno un ruolo dominante nella giornata dei bambini, e le politiche sanitarie incidono sugli stili di vita e sul corpo, nella sua evoluzione. Quasi ogni area delle politiche pubbliche incide in una qualche misura sull’ infanzia,direttamente o indirettamente. - I cambiamenti in corso in alcune società
hanno un impatto enorme sui bambini ed in genere hanno un senso negativo i cambiamenti nella struttura della famiglia e nei rapporti di lavoro. Credo che tradire l’infanzia ha dei costi enormi. Le esperienze dei primi anni dell’infanzia, nell’ambito della famiglia o di altre forme di cura determina in modo significativo la crescita e lo sviluppo degli individui, in modo positivo e negativo. E questo a suo volta determina in che misura, nel resto della loro vita essi rappresentano un costo per la società o invece forniranno un contributo. Essere bambini è un diritto, contribuire per il sociale è un dovere... dott.ssa esposito angela palma tecnico servizi sociali forensi
Work in Progress La posta di Paride - e-mail: paridesalvatore@me.com EDUCAZIONE ALIMENTARE VS DIETA PROVA COSTUME
L’educazione alimentare ha scopo il lavorare sul miglioramento dello stato di benessere dell’individuo, attraverso: la promozione di adeguate abitudini alimentari; l’eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti; sfatando i falsi miti alimentari;rendendo efficiente l’utilizzo delle risorse alimentari; rendendo il paziente autonomo nella gestione di un comportamento alimentare corretto. Considerando che un’alimentazione sana non deve solo rispettare le necessità qualitative e quantitative dell’organismo, ma deve armonizzarsi con la sfera psicologica e di relazione dell’individuo, la finalità dell’educazione alimentare si persegue con il raggiungimento di alcuni obiettivi significativi per il benessere e la salute dell’individuo, già nel breve e
medio periodo. Questo percorso pertanto punta a ottenere un cambiamento del proprio stile di vita. Tale stile di vita può e deve essere mantenuto anche dopo il raggiungimento dell’obiettivo, perché una volta imparato come mangiare in maniera equilibrata e bilanciata alle proprie esigenze, sarà più facile evitare di incorrere nei soliti errori. E’ anche importante chiarire che i passi da fare verso il cambiamento devono essere piccoli. La cosa importante è non esagerare mai e programmare soltanto ciò che è possibile veramente mettere effettivamente in pratica. E’inutile darsi come obiettivo un traguardo molto difficile da raggiungere e rischiare una probabile sconfitta: meglio concentrarsi su un obiettivo più realistico, e più gratificante.
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rubrica a cura del dott. paride salvatore,
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63° Festival della Canzone Italiana di Sanremo Nel corso del 63° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, si è svolto il Concorso Letterario “Casa Sanremo Writers – 2013”, giunto alla sua quinta edizione. Quest’anno l’organizzazione dell’evento è stata affidata alla Casa Editrice BROOK SPRINT EDIZIONI di Buccino (SA), guidata e curata dall’eclettico Vito Pacelli. A questa edizione del Concorso ha partecipato Agostino Moschettino, docente in pensione di Marigliano che vive a Castel Volturno, che, con il romanzo inedito “FIORE DI LOTO”, è risultato finalista e vincitore del settore “romanzi”. Nei giorni 15 e 16 febbraio Agostino Moschettino è stato ospite al Palafiori di Sanremo dove è stato intervistato e ha presentato il suo romanzo,
e dove è stato premiato, ottenendo lusinghieri e sinceri consensi sia di pubblico che di critica. Il suo intervento televisivo è stato definito come “confronto tra due generazioni letterarie”. Ha avuto anche l’opportunità di esibire un altro suo apprezzato romanzo, “IL TRATTURO DELLA VITA”, edito dalla Book Sprint Edizioni, presente nelle librerie già dagli ultimi giorni dello scorso dicembre 2012. Fiore di Loto, metafora quanto mai appropriata per descrivere il rinascere morale e sociale, espone le vicende di una ragazza della Napoli dei primi anni del ‘900, venduta in tenera età dal padre a un lenone. A quattordici anni Assuntina, la ragazza, mette al mondo un bambino, che ritrova in circostanze fortuite
dopo diciotto anni. È quest’incontro la molla che fa scattare nella coscienza e nella mente della donna la determinazione a cambiare vita, fino al suo completo e radicale ravvedimento. Nel “Il Tratturo della Vita”, Agostino Moschettino parla del perdono, gratuitamente concesso da un giovane a suoi ex amici, dai quali aveva ricevuto grossi torti. Il Moschettino non è nuovo, nei suoi scritti, a questo genere di argomentazioni. Anche in altre opere, precedentemente pubblicate, ha messo in risalto gli stessi sentimenti.
Cinema di Informare
Cari lettori di INFORMARE oggi parliamo dell’adattamento cinematografico del secondo best seller dell’autrice di Twilight, Stephenie Meyer: THE HOST.
TRAMA: La storia racconta di una devastante invasione aliena ad opera di esseri denominati Anime, che lavorano come parassiti, e adoperano i corpi degli esseri umani privandoli di qualsiasi personalità. La resistenza è alle corde: tra loro c’è la ribelle Melanie Stryder, che viene catturata e resa schiava di un alieno chiamato Wanderer, famoso per aver sottomesso numerose popolazioni nelle galassie. Ma, lungi dal perdere la propria identità, Melanie continua a bruciare d’amore per Jared: profondamente toccato da questo sentimento, l’alieno cerca di trovarlo e si allea con Melanie nel tentativo di salvare la specie umana. ATTORI: Saoirse Ronan, Diane Kruger, Max Irons, Jake Abel, William Hurt, Frances Fisher, Boyd Holbrook, Scott Lawrence, Chandler Canterbury, Raeden Greer COMMENTO: Sembra ormai consolidato il nuovo trend Hollywoodiano che vede mixati i generi romantico e fantasy. In principio è stato Twilight a mescolare le caratteristiche di due tipi di film, così diversi, in un tutt’uno originale e piacevole, poi Warm Bodies (invece di vampiri parliamo di zombies) ed ora tocca agli alieni.
Fa piacere vedere che dopo l’ottima interpretazione in AMABILI RESTI di Peter Jackson e HANNA di Joe Wright, la giovanissima Saorise Ronan continui la sua ascesa verso la fama internazionale. Date le sue capacità estremamente poliedriche e la sua capacità di adattamento a generi sempre differenti potremmo definirla una NEO Keira Knightly (neanche a farlo apposta ha lavorato proprio con quest’ultima in ESPIAZIONE). In definitiva vediamo se Saorise riuscirà con la sua interpretazione della bella protagonista di parte a superare in fama Kristen Stewart ed il suo gelido personaggio di Bella in TWILIGHT. Per prendere spunto da un titolo di un famoso film con Dustin Hoffman vien da dire MEYER CONTRO MEYER. REGIA: Andrew Niccol GENERE: Fantascienza, Thriller USCITA PREVISTA: 28/03/2013 daniele la fata
Il diritto alla felicita’
La Dichiarazione d’Indipendenza americana ha anche origini napoletane… E’ scritto nelle prime righe della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti del 1776: “pursuit of Happiness” che si può tradurre letteralmente nel “perseguimento del benessere”, ma che praticamente vuol dire che tra gli obiettivi dell’umanità vi è il diritto alla felicità… I fatti storici sono così riassumibili: una bozza di Dichiarazione fu presentata il 7 giugno 1776; poi fu istituita una Commissione presieduta da Hancoch e composta Adams, Franklin, Jefferson, Sherman e Livingston; il compilatore fu Jefferson e la minuta venne presentata al congresso il 1° luglio e la sera del 4 luglio 1776 fu approvata. Cosa successe tra il 7 giugno e il 1° luglio ? La storiografia propone anche un altro punto di vista tutto da verificare: la prima bozza proponeva il “diritto alla proprietà”, ma Franklin, mandò una delegazione in Italia per dare un po’ di sentimento ad una stesura un po’ troppo tecnica. Nel Regno dei Borbone,
alla corte prima di Carlo III e poi di Ferdinando IV, crebbe un legislatore filosofo che si chiamava Gaetano Filangieri, che nel 1774, a soli 21 anni, aveva pubblicato “Riflessioni politiche sull’ultima legge del Sovrano”. Sembrerebbe che la bozza della Dichiarazione sia arrivata proprio al Filangieri e che sia stato proprio lui a introdurre la modifica da “diritto alla proprietà” a “diritto alla felicità”… Di tale grande talento della storia partenopea fortunatamente oggi esiste uno stupendo Museo nel Palazzo Como di via Duomo in Napoli. Visitatelo e non ve ne pentirete… giancarlo palmese
agostino moschettino
LE STRADE… LE BUCHE… Aiuto, le buche si stanno mangiando le strade! Argomento molto attuale, soprattutto in città, anche perché le buche sono sempre più diffuse. Per capirne i problemi dobbiamo partire dalle origini, quindi: a cosa serve una pavimentazione stradale ? Essa è chiamata a svolgere principalmente 3 funzioni: garantire una superficie di rotolamento regolare e poco deformabile; ripartire sul terreno le azioni statiche e dinamiche dei veicoli in
modo da non determinare deformazioni permanenti pericolose; proteggere il corpo stradale (il terreno sotto la pavimentazione) dagli agenti atmosferici che possono provocarne l’instabilità. Le pavimentazioni che normalmente ci circondano, ormai, non assolvono più a queste funzioni e, pertanto, andrebbero completamente ricostruite. Ma come ? Secondo i seguenti 4 aspetti principali: il traffico, i materiali impiegati, le condizioni climati-
che, la vita utile. Tappare le buche, attività che va di moda nei nostri comuni, non equivale a manutenere le strade; serve solo a tamponare il pericolo per qualche giorno, ma nel breve periodo andrebbe rifatta la strada per tutta la sua larghezza (o almeno per la larghezza della singola corsia) a partire da 10 m prima e finire 10 m dopo la buca. Solo così si potrà viaggiare in sicurezza. rubrica a cura dell’ing. giuseppe montella
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QUANDO SONO GLI ENTI PUBBLICI A DOVER PAGARE… A seguito di un opposizione ad un’ordinanza ingiunzione della prefettura di Napoli, l’ente pubblico viene condannato al rimborso delle spese legali che, con tutto il precetto, ammonta a € 157,00. Il compenso da me richiesto nel precetto è di € 50,00. La Prefettura di Napoli, avvalendosi del parere dell’Avvocatura della Stato, mi decurta € 30,00 dalle € 50,00 richieste (?), senza curarsi minimamente del fatto che la Legge mi dava la possibilità di chiedere fino a € 100,00, ne avevo chieste € 50,00… Altro caso: il Comune di Roccaraso, persa una causa sempre relativa ad una sanzione amministrativa, viene condannato dal Giudice al pagamento di € 37,00 a favore della cliente del sottoscritto, per chi non lo sapesse € 37,00 è il costo della marca da bollo per sostenere
una causa di valore minimo (da € 0,001 a € 1.100,00) quindi per definizione tale somma non è tassabile. Ci credereste? Il Comune di Roccaraso spedisce alla mia cliente un assegno di € 32,50 !!! Tali vicende, realmente avvenute durante la mia attività professionale recente, testimoniano della protervia della Pubblica Amministrazione che semplicemente decide quando, quanto e come pagare i suoi debiti senza doversi preoccupare di giustificarsi, tanto è il cittadino di turno o il professionista che dovranno sostenere onerosamente le proprie ragioni: infatti, se deciderò di chiedere il residuo di € 30,00 e di € 4,25 nei due casi che vi ho descritto, dovrò portare avanti due esecuzioni innanzi il Tribunale di Napoli ed il Tribunale dell’Aquila
per un costo all’incirca di € 100,00 cadauno. Al contrario, se è la Pubblica amministrazione a dover riscuotere un credito per aver vinto una causa nei mie confronti, o nei confronti di un mio cliente, la generosa legislazione dei governi che si succedono alla guida del nostro Paese consente all’ente pubblico di riscuotere attraverso ruolo, tanto per intenderci arriva una cartella esattoriale per la quale la P.A. non dovrà pagar nulla di spese vive, ed in più potrà ottenere un fermo amministrativo dell’auto o un’ ipoteca sulla casa senza dover passare per le “lungaggini” dei Tribunali, cui noi comuni mortali siamo costretti a rivolgerci. La norma che consente questo scempio è l’artt. 15 bis del D.l. 546/92. Si comprende da ciò come sia impari la lotta
per i propri diritti quando le regole del gioco sono già dall’inizio a favore della Pubblica Amministrazione, ed in questo specifico caso, attenti, non sto parlando di tasse che qualche evasore sta evitando di pagare, bensì di onorario legale di una causa quando un funzionario dell’Amministrazione presiede all’udienza davanti al Giudice.
Abitabilità/Agibilità indispensabile per eseguire il rogito Il certificato di agibilità è un documento essenziale che deve materialmente esistere all’atto della sottoscrizione del rogito notarile. Alla lentezza della procedura burocratica imputabile al Comune che ritarda a rilasciarlo deve seguire un comportamento diligente da parte del promettente venditore che deve farsi parte attiva esercitando ogni debita pressione per ottenerlo in tempi stretti. E ciò anche se oggettivamente trattasi di bene immobile di perfetta costruzione attestata dal venditore, dal progettista, dal notaio. L’assenza fisica del certificato costituisce impedimento alla esecuzione del rogito notarile. Fino al 27 novembre 2009 (data della sentenza sottoindicata) il venditore interveniva a rogito, consegnava la ricevuta di presentazione all’ufficio tecnico degli elaborati necessari ad
ottenere il certificato de quo, si assumeva in atto la responsabilità del buon fine del rilascio, rilasciava ogni altra garanzia possibile. In quelle condizioni e dopo aver analizzato la attendibilità della documentazione anche il Notaio più severo si prestava ad eseguire il rogito. Dal giorno della pubblicazione della sentenza sotto riportata non è più così. Non rileva che l’immobile sia oggettivamente in regola con le norme urbanistiche, o che a consuntivo ma dopo la data fissata per il rogito il rilascio del certificato si sia avverato regolarmente e neppure rileva che il ritardo del rilascio sia imputabile a lentezza burocratica del Comune. Grava sempre sul venditore l’onere di attivarsi prima del rogito. (n.d.A : in alternativa si potrebbe inserire una riserva nel preliminare per prorogare legittimamente la esecuzione
del rogito fino ad una certa data sicura per la materializzazione del documento). E’ questo il senso della sentenza n. 25040 emessa dalla Corte di Cassazione - Sezione II civile – in data 27 novembre 2009 rubrica a cura di: antonio luise immobiliare e-mail:
Gentile Dr. D’Annolfo, il compito primario di un Informazione libera è quello di dare spazio a TUTTI, è questo principio per noi resta fondamentale. Pertanto, saremo sempre disponibili ad ospitare V/s comunicati d’interesse generale. Ringrazio per il gentile e gradito attestato di stima rivolto al nostro impegno sperando di poter fare sempre di più per il nostro amato territorio. Cordiali saluti. tommaso morlando
Questa volta lo spettacolo è incentrato tutto sulla famiglia De Filippo. E’un omaggio che la Compagnia ha voluto rendere ai tre grandi fratelli nell’intento di riunirli, ancora una volta, dopo le vicissitudini personali che li hanno visti allontanarsi l’uno dall’altro per motivi artisticifamiliari. Lo spettacolo racchiude un’insieme di monologhi, poesie ed opere teatrali dei tre fratelli introdotti da brevi cenni storici della famiglia. Oltre ai brevi monologhi e poesie gli attori saranno impegnati in due atti unici: “Cupido scherza e spazza” di Peppino De Filippo e “Quei figuri di tanti anni fa” di Eduardo De Filippo.Con la regia di Antonio Mongirulli incontreremo sul palcoscenico: Lello Perna, Lucia Savastano Bernardo, Pasquale Catena, Silvana Nozzolillo, Genesio D’Amato, Maria Vitanza, Giuseppe Mazzone, Emilio Diego Catena, Angelica D’Amato, Daniela Esposito, Alessia
Volontari provenienti da tutto il mondo (Italia, Germania, Svizzera, Slovenia, Svezia, USA) hanno collaborato con i veterinari per castrare:
118 GATTI
Grazie a questo evento oltre 35.000 gattini non nasceranno nell’anno prossimo!
GRAZIE DI CUORE AL SIG. LEONARDO DAL MESSICO PER AVER SPONSORIZZATO QUESTO “SPAY DAY”! Cordiali saluti Dorothea Friz, DVM
www.legaproanimale.com vedi anche:
worldspayday.org
Tre libri per promuovere Castel Volturno nel mondo
"FACIMMECE QUATTE RESATE" Dopo una lunga attesa la Compagnia Teatrale “Facimmece quatte resate” il giorno 15 marzo 2013 alle ore 20,30 torna in scena al teatro Bristol di Castelvolturno (Pinetamare. Oltre al gruppo storico della Compagnia anche in questa occasione a calpestare le tavole del palcoscenico ci saranno volti nuovi che si affacciano per la prima volta alla ribalta teatrale spinti dall’entusiasmo, comune a parecchie persone, di provare una nuova avventura e di cimentarsi in una esperienza che vede il realizzarsi di un loro sogno. Ovviamente proprio queste persone hanno lavorato di più e su di loro si è maggiormente incentrata l’ attenzione del regista allo scopo di portare in scena attori capaci di non deludere il nostro pubblico per il quale la Compagnia è impegnata sempre di più allo scopo di offrire un prodotto gradevole e di qualità.
CON GRANDE GIOIA VORREI PRESENTARE IL RISULTATO DEL WORLD SPAY DAY 2013
a.luiseimmobiliare@libero.it
LA POSTA DI INFORMARE Spett.le redazione, desidero ringraziarvi per la pubblicazione del comunicato stampa inerente all’assemblea di circoscrizione dei Testimoni Di Geova tenuta lo scorso fine settimana. Abbiamo apprezzato molto la disponibilità del suo giornale. Colgo anche l’occasione per ringraziarla per il prezioso servizio che lei insieme ai suoi collegi svolge a beneficio della nostra comunità. Cordiali saluti. giovanni d’annolfo
Tali spese non andranno certo per finalità pubbliche. Verrebbe da dire lasciamo perdere tutto, ma non è il caso di chi scrive, e l’invito è di continuare a combattere perché questo diventi uno Stato di diritto, perché credetemi, fino ad oggi non lo è stato. avv. carlo ponticiello
Conte e gli esordienti Anna Donzelli, Mariano Varriale e Nunzio Donzelli oltre al già citato Antonio Mongirulli che oltre a curare la regia e la messa in scena dello spettacolo è impegnato anche nelle vesti di attore. Lo spettacolo si concluderà con la consueta sigla finale “Quatte resate” molto attesa ed apprezzata dai nostri estimatori. Speriamo che la nostra sigla possa diventare l’inno quotidiano di ciascuno di noi. fabio paradisone
La Città di Castel Volturno spesso alla ribalta della cronaca per eventi negativi e per le emergenze ambientali, sociali ed economiche, è dotata, al contrario, di uno straordinario patrimonio paesaggistico, culturale e immateriale che è stato promosso in tutto il mondo attraverso tre mie pubblicazioni in inglese. “Economic Development Strategies: The USA experience for Castel Volturno” è la prima pubblicazione che racchiude i risultati di uno studio elaborato negli Stati Uniti in qualità di unico vincitore in Italia della borsa di studio Fulbright per lo sviluppo delle aree meno industrializzate del Mezzogiorno. Tramite l’elaborazione di un’analisi comparativa fra i processi di pianificazione urbana fra le fasce costiere di Los Angeles – fra Venice beach e Malibu – e il Litorale Domitio, il progetto propone di realizzare spazi pubblici d’incontro e promenade lungomare sul modello delle spiagge californiane. Ne sono scaturiti due competizioni interazionali di architettura “Il Sistema delle Piazze” e “Un lungomare da vivere” che hanno portato alla realizzazione di quattro piazze a Castel Volturno in località Ischitella, Destra Volturno, Bagnara e Porchiera, (deliberazioni n. 23 del 3 marzo e 106 del 12 ottobre 2006). “Cultural Tourism and Sustainable Development: A Management Network for the Campania World Heritage sites” è la pubblicazione inerente una delle cinque borse di studio al mondo finanziate dall’UNESCO. La finalità del progetto è la realizzazione di un network che unisca i sei siti del Patrimonio Mondiale in Campania (Caserta, Napoli, Pompei, Amalfi, Cilento, Benevento) e promuova il territorio sul mercato turistico internazionale come “Regione Patrimonio del Mondo”. Castel Volturno, in tale progetto, rientra nel “distretto culturale”
della Provincia di Caserta, e ne diviene un importante polo di riferimento turistico per la presenza di alberghi, resorts, attività commerciali, ed eccellenze naturalistiche come l’Ente Parco Foce Volturno-Costa di Licola-Lago Falciano, e l’Oasi dei Variconi, protetta dalla Convenzione internazionale di Ramsar. “Integrated Management and Cultural Districts” è la terza pubblicazione relativa a un dottorato di ricerca in co-tutela internazionale fra la Seconda Università di Napoli e l’Université Paris X. In una logica di sistema a scala regionale, la Città di Castel Volturno viene considerata un importante nodo turistico per la sua posizione geografica fra la Provincia di Caserta e i Campi Flegrei. Si presentano, oltre a un’analisi storica, importanti progetti svolti dall’Università sul territorio, come il rilievo multidimensionale dell’area del Lago Piatto, e la IV e V summer school “Dialoghi sul Paesaggio” organizzati in partnership con il Club UNESCO di Caserta e l’Amministrazione Provinciale. I tre volumi, in vendita on-line, sono disponibili in formato elettronico gratuitamente per gli studenti presso il Centro Studi Officina Volturno. A tal proposito si ringraziano per la consueta gentilezza Tommaso Morlando e i Ragazzi di Informare. Inoltre si ringrazia l’architetto castellano Gino Spera per le splendide foto, e lo studente d’architettura castellano Matteo Schiavone per l’impaginazione grafica. a cura dell’arch. alessandro ciambrone e-mail: alessandro.ciambrone@gmail.com
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Fisco News
Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli - e-mail: antoniettamorlando@hotmail.it Diritto Tributario. Come risolvere il caso Maradona. L’ “autotutela” l’unica chance per Diego. Un interessante contributo del tributarista Villani e dall’avvocatessa Rizzelli, che fa chiarezza sulle voci apparse sulla stampa su un caso tutto italiano e che offre preziosi spunti difensivi anche per i “ piccoli” contribuenti. Da sempre auspichiamo un fisco più equo, corretto e a misura di contribuente, ma il caso “tributario” di Diego Maradona, da anni sulle cronache italiane per i continui colpi di scena, gli ultimi ad inizio febbraio di quest’anno con una serie di code polemiche, riteniamo che abbia bisogno di qualche chiarimento per capire cosa é accaduto e l’ultimo epilogo della vicenda che ha causato scalpore e soprattutto disinformazione per il susseguirsi di notizie, in parte distorte, perché non affidate ai tecnici di una materia, quale il diritto tributario, ostica e di non semplice divulgazione. Ecco perché si ritiene utile portare all’attenzione della cittadinanza e dei media un interessante contributo del noto tributarista avvocato Maurizio Villani e dell’avvocatessa Paola Rizzelli che chiarisce i dettagli “dell’affaire Maradona”, fornendo interessanti spunti anche per i contribuenti coinvolti in analoghe, ma meno eclatanti vicende. a cura di antonietta morlando fonte: “sportello dei diritti”
COME RISOLVERE IL CASO MARADONA L’autotutela, l’unica chance per Diego Con sentenza n. 598/01/13, depositata lo
scorso 1° febbraio, la Commissione tributaria centrale di Napoli ha rigettato la richiesta di intervento adesivo dipendente avanzata dal calciatore Maradona nel giudizio in questione, rispetto al quale lo stesso Maradona era rimasto estraneo. Nella specie, la controversia è scaturita dalla notifica nei confronti della S. S. Calcio Napoli s.p.a., in merito agli esercizi che vanno dal 1985 al 1990, di avvisi di accertamento con i quali il competente ufficio finanziario contestava l’omesso versamento delle ritenute che avrebbe dovuto operare sulle maggiori retribuzioni corrisposte ai calciatori Maradona, Careca e Alemao. Secondo l’ufficio, difatti, ai calciatori erano stati corrisposti maggiori compensi, occultati dalla interposizione di società estere, per cui lo stesso procedeva altresì al recupero del maggior reddito accertato, notificando gli avvisi di accertamento anche ai tre calciatori. Tutti gli avvisi di accertamento in questione, poi, venivano tempestivamente impugnati, dinanzi all’autorità giudiziaria competente, fatta eccezione però per l’avviso notificato a Maradona. Con sentenza del 20 dicembre 1993,successivamente impugnata dalla società, dai calciatori e dall’ufficio, la Commissione tributaria di primo grado di Napoli, previa riunione dei ricorsi, accoglieva le ragioni della società limitatamente a rettifiche riguardanti altri rapporti, mentre rigettava “nel resto i ricorsi per quanto riguarda l’omesso versamento delle ritenute d’acconto relative ai corrispettivi di lavoro di Maradona …, con salvezza degli effetti derivanti dalla dichiarazione integrativa presentata”. Rigettava, altresì, i ricorsi di due calciatori “per la parte relativa ai redditi non coperti dalle dichiarazioni integrative presentate”. Con sentenza del 6 settembre 1994, poi, l’adita Commissione tributaria di secondo grado di Napoli rigettava il ricorso della società e quello dell’ufficio, mentre accoglieva quello dei due calciatori. L’Ufficio ha conseguentemente proposto ricorso alla Commissione tributaria centrale
di Napoli che, in considerazione dell’avvenuta definizione della lite da parte della società ai sensi dell’art. 16 della legge n. 289/2002 e delle dichiarazioni integrative presentate dai due calciatori ai sensi della legge n. 413/1991, ha dichiarato l’estinzione dei giudizi relativi alla fallita società e ai due calciatori, rigettando la richiesta di intervento adesivo avanzata da Maradona. Il calciatore argentino, infatti, pur non avendo impugnato gli avvisi di accertamento, era intervenuto nel corso del giudizio chiedendo di poter godere degli effetti della sentenza, attesa l’inscindibilità tra la contestazione a lui mossa e quella fatta alla società. Orbene, secondo l’adita Commissione, invece, la chiusura della controversia da parte della società Napoli Calcio non comporta la definizione automatica degli obblighi del calciatore Maradona, la cui obbligazione tributaria deve essere soddisfatta in base alla propria aliquota marginale. Questo per diverse ragioni. Innanzitutto, perché il calciatore è rimasto estraneo al giudizio, non impugnando l’avviso di accertamento notificatogli, cosicché l’obbligazione tributaria nei suoi confronti si è consolidata, con conseguente inapplicabilità dell’art. 14, comma 3, del D. Lgs. n. 546/1992. Secondariamente, poi, anche perché “la definizione della controversia nei confronti della società, in forza di una norma di condono, ha natura soggettiva e non può riflettersi sugli obblighi di altri soggetti: la decisione della controversia nei confronti della società non implica un accertamento in fatto di cui possa beneficiare il contribuente”. “Né il condono della società può estendersi al calciatore che avrebbe potuto a sua volta accedere al condono, se avesse ritenuto di contestare tempestivamente l’ accertamento”. In definitiva, dunque, l’unica strada ancora percorribile al Pibe de Oro resta quella dell’autotutela, con conseguente possibilità d’impugnare un eventuale rifiuto (Cass., SS. UU., del 23 aprile 2009, n. 9669). 18 febbraio 2013 avv. maurizio villani avv. paola rizzelli
Presentazione libro su Giovanni Palatucci Venerdì 1 marzo 2013, alle ore 16,00 presso l’Aula Magna della Facoltà d’Ingegneria della Seconda Università di Napoli ubicata in Via Roma, n. 29 ad Aversa (CE) si terrà la presentazione del libro: “Giovanni Palatucci, un Giusto e un Martire cristiano” di Padre Michele Bianco e Antonio De Simone Palatucci. L’evento è stato organizzato con la collaborazione della Seconda Università di Napoli - Facoltà d’Ingegneria di Aversa, della Diocesi di Aversa, della Prefettura di Caserta, della Questura di Aversa, dell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta, dell’Associazione Sinestesie di Avellino e dell’Associazione della Stampa di Aversa e dell’Agro Aversano. Introduce il Prof. Carlo Santoli, Presidente dell’Associazione Sinestesie. Presenta il Sac. Prof. Michele Bianco, autore del libro. Intervengono: S.E.
Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa; la Dott.ssa Carmela Pagano, Prefetto di Caserta; il Dott. Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere; il Dott. Giuseppe Gualtieri, Questore di Caserta; il Prof. Paolo Menduni, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale Caserta; il Prof. Michele di Natale, Preside della Facoltà d’Ingegneria di Aversa. Modera il giornalista Vito Faenza, Presidente dell’Associazione della Stampa di Aversa e dell’Agro Aversano. Giovanni Palatucci fu il penultimo Questore di Fiume italiana morto martire a Dachau, in Baviera, il 10.02.1945, dopo aver sottratto alla nefandezza del regime totalitaristico nazionalsocialista di Hitler circa 5.000 ebrei, destinati ai campi di concentramento o ai forni crematori dei paesi dell’Est. A Giovanni Palatucci è stata dedicata una
corposa e dotta opera realizzata da Padre Michele Bianco, un sacerdote plurilaureato ed appassionato cultore di discipline umanistiche, e dal nipote ex sorore del martire irpino, il dott. Antonio De Simone Palatucci. Gli autori, con straordinario rigore storico, ricostruiscono i momenti salienti della vita e dell’opera dell’eroico funzionario della P.S., dalla nascita fino alla scelta consapevole di immolarsi per la salvezza di innumerevoli fratelli, offrendo la sua giovane vita in riscatto di innumerevoli ebrei, suoi “fratelli maggiori” nella fede. fabio paradisone
Radio Siani, il 1 marzo la visita di don Ciotti Ercolano. Venerdì 1 marzo il fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti sarà ad Ercolano. Prima tappa, quasi obbligata, la sede di Radio Siani al corso Resina 62. L’appuntamento è previsto per le ore 17. Nel bene confiscato al boss Giovanni Birra don Ciotti inaugurerà il presidio di Libera Ercolano intitolato, così come la web radio, a Giancarlo Siani, giornalista vittima innocente della camorra. Seconda tappa della visita ercolanese di don Ciotti sarà la parrocchia di S. M. della Consolazione, sita al corso Resina 15, dove il presidente di Libera terrà un incontro dal titolo ‘Fede e giustizia’.
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Il Diritto: L’assunzione di un farmaco per la cura di una malattia cronica è in grado di alterare il risultato dell’alcoltest. Sono queste le conclusioni alle quali perviene la Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione, con la sentenza 13 luglio 2012, n. 28388. Secondo l’orientamento dominante in giurisprudenza di legittimità, allorquando l’alcoltest risulti positivo, costituisce onere della difesa dell’imputato fornire una prova contraria a detto accertamento quale, ad esempio, la sussistenza di vizi dello strumento utilizzato, oppure l’utilizzo di una errata metodologia nell’esecuzione dell’aspirazione, non essendo sufficiente che ci si limiti a richiedere il deposito della documentazione attestante la regolarità dell’etilometro. Nella specie, l’imputato presentava una patologia cronica in grado di incidere sui risultati del test e non aveva assunto alcolici nelle ore precedenti il controllo. Invero, i giudici ella Suprema Corte non hanno ratificato pienamente l’orientamento secondo il quale l’assunzione di farmaci determini inevitabilmente in errore l’alcoltest, ritengono però che si tratti di una possibilità non trascurabile che deve indurre i giudici della Corte d’Appello ad una nuova valutazione più approfondita, tenendo in con-
Alcoltest: l’assunzione di farmaci può falsare il risultato
siderazione questo fattore. Difatti, la Cassazione ha annullato la sentenza con rinvio ad un’altra sezione della Corte di Appello per un nuovo giudizio.
Autore: Avv. Fabio Russo e-mail: avv.fabiorusso1975@ libero.it
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Recycling program Sunday-Tuesday-Thursday throw away organic: leftovers, expired food, leftovers of fruits &vegetables, coffee, tea bags, small quantities of dog&cat droppings, old bread, white oily napkins(if of other colors put in undifferentiated). Do not put diapers, absorbents, rags, twigs, pruning of trees, leaves and grass mowings. Monday-Wednesday-Friday throw away undifferentiated:dirty plastic cups, dishes or pottery, diapers, absorbents, trash, cigarettes, dust in vacuum cleaners, ceramic and porcelain (dishes and cups), oily or wet paper, coal, stained glass window, CDs audio video tapes, pens and markers, tubes of toothpaste, toys, razors and blades, wooden painted items, dirty rags, peaces of mirrors, light bulbs. Do not put recyclable material, organic, dangerous, hazardous waste. Sunday-Thursday throw away mixed materials:plastic bottles and cans (well crushed), detergent containers, food containers(of yoghurt, ice-cream, cheese), plastic food bags, polystyrene containers, aluminum cans (with written AL), metallic containers(of tomatoes,tuna-fish, coffee
containers, oily food paper, plastic food containers. Do not put plastic and rubber( toys, tubes,vases, saucers, crockery etc), ceramic and terracotta, containers of toxic products marked “T” and/or “F”, dirty plastic cups, dishes or pottery. Tuesday throw away paper&cardboard: newspapers, magazines (take off eventual plastic covers), photocopies and various papers, folded cardboards, pressed boxes, materials marked C/PAP made of cardboard(of milk and fruit juices). Do not put plastic and rubber (toys, tubes, vases, saucers, pottery etc.), ceramics and terracotta, containers of toxic products marked “T” and/or “F”, dirty plastic cups, dishes or pottery. Trash collected correctly has to be put in a container or see through bags outside your gate. In containers if you live in condominiums. Always respect the days set in calendar from 8pm to 5am. Glass has to be thrown away in the green containers on the main roads. Do not put ceramic, light bulbs, mirrors and crystal. traduzione di come fare la differenziata a cura di enrico sorrentino
Resoconto sulla differenziata La differenziata a Pinetamare.... piccolo resoconto. Ma senza controlli e sanzioni non si va da nessuna parte. Le cose non vanno proprio male... ma occorre fare di più principalmente da parte di alcuni amministratori che continuano a disimpegnarsi e nonostante le varie richieste di collaborazione fatte dagli operatori... Pertanto invitiamo la Senesi a denunciare il tutto al Commissario Prefettizio affinché vengano emanate sanzioni nei confronti dei trasgressori. Certamente occorre maggiore impegno e controllo da parte del Comune... ma dobbiamo darci da fare e principalmente le scuole e le
associazioni... NOI continueremo a crederci e continueremo ad impegnarci nonostante tutto e tutti... Facciamo informazione, aiutiamo gli anziani, ma diamoci da fare come cittadini attivi e senza polemizzare... Un grande esempio viene da Ischitella e dall’amico Corrado Arcella che con il proprio impegno è riuscito a dare degli ottimi risultati. la redazione
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Viale degli Oleandri, 22 Apertura 8.30 - 19.30 orario continuo Dal martedĂŹ al sabato servizi di estetica e osteopatia (terapista) martedĂŹ al giovedĂŹ piega Cell. 3934725298