Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno”
Anno 8° - Numero 114 - OTTOBRE 2012
LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO News dal Comune di Castel Volturno > > > pag.3
Prevenzione e cura delle malattie neoplastiche
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Speciale scuola, anno scolastico 2012 > > > pag.4
Emarginazione e Politica a Casal di Principe. Intervista a Renato Natale
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IL GRIDO DELLA TERRA 18/09/2012, Anniversario della strage di San Gennaro. > > > pag.6
“Una nuova via”, quando i rifiuti sono una risorsa
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La Carovana si rimette in cammino, riannodando il filo di un discorso e di un percorso che non si è mai interrotto a partire dal Giubileo del 2000. C’è bisogno di comunità e c’è bisognodiviverelacomunità.E’urgentericonoscersiinvalori condivisi e riempire di significato e di azione la parola pace. Bisogna riaffermare che essere costruttori di pace vuol dire fare comunità, operare per la giustizia, avere a cuore la dignità e i diritti di ogni persona, tenere lo sguardo aperto sul mondo, salvaguardare il pianeta. Cambiamento che parte da te e dal tuo modo di essere e di vivere, che dice BASTA ad un sistema economico-finanziario basato sul profitto e
sullo sfruttamento delle persone e delle risorse del creato! Lasceltadell’itineranzadàmododiandareincontroall’altro, vincendoipregiudizi,esponendosiall’autocritica,superando ilrischiodell’immobilismoedellarassegnazione.L’itineranza ci induce a superare le distanze tra le diverse culture e condizioni sociali, e a mettere meglio a fuoco realtà come il potere delle mafie, la tratta degli esseri umani, il disastro ambientale e proponendo come alternative i nuovi stili di vita. La Carovana della Pace 2012 ha fatto tappa a Castel Volturno il 26 settembre presso il Centro Fernandes, guidata da padreAlex Zanotelli, e una folta schiera di volontari e studenti. SonostatiricevutidaAntonioCasale,dall’autoritàdellacittà, dott. Antonio Contarino, e dalle associazioni.
Insieme, rimettiamoci in cammino!
“iCHANGE!” «Ci impegniamo noi e non gli altri - amava ripetere don Primo Mazzolari- né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede. Ci impegniamo, senza pretendere che altri si impegnino». Io mi impegno a cambiare, ichange. Insieme con gli altri, in comunità, in rete, ma iniziando da me, io mi impegno, “ichange”. Mi impegno a cambiare un Sistema economico-finanziario mondiale che uccide per fame, per guerra, ma anche distrugge il Pianeta Terra. Questo Sistema non esisterebbe se io non lo tenessi in piedi con le mie scelte quotidiane.
Che la vita vinca: iChange!
POLITICA & AMBIENTE
ISPRA: Rapporto Rifiuti Urbani 2012 In Campania è possibile osservare una riduzione dei rifiuti totali prodotti
Quasi 450 pagine da leggere tutte d’un fiato. Il Rapporto è un lavoro approfondito, interessante e coinvolgente ed è stato elaborato dal Servizio Rifiuti dell’ISPRA con la collaborazione delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente. Il Rapporto conduce il lettore attraverso passaggi successivi facilmente percorribili: al primo capitolo è stata affidata la descrizione dell’intero sistema europeo, dal quale si evince che fortunatamente la produzione complessiva di rifiuti urbani è calata di circa 5.000 tonnellate dal 2006 al 2010, mentre la produzione pro-capite si è ormai attestata intorno ai 500
kg all’anno. Il secondo capitolo è dedicato alla produzione e alla raccolta differenziata di RU in Italia, per la cui elaborazione è stato determinante il contributo delle ARPA regionali. Anche in Campania è possibile osservare una riduzione complessiva dei rifiuti totali prodotti (tra 2,7 /2,8 milioni tonnellate all’anno) e della produzione pro-capite attestatasi intorno ai 480 kg all’anno. Un dato negativo per tutto il Sud è costituito dalla percentuale totale di raccolta differenziata che si attesta intorno al 20%, contro un 27% del Centro e un 50% del Nord. Il dato positivo è che si è avuto un incremento di circa 3 milioni di tonnellate di rifiuti differenziati, pertanto, su circa 32,5 milioni di tonnellate annue prodotte di RU, ormai si differenziano oltre 11 milioni di tonnellate. I materiali maggiormente differenziati sono la frazione organica, il vetro e la carta, ma, in termini percentuali, incrementi notevoli si sono avuti anche per i RAEE (apparecchiature elettriche ed elettroniche) e per le plastiche. In Campania la situazione migliora complessivamente, ma è ormai riconosciuto che la città di Napoli, con tutta la relativa pro-
vincia, paga una enorme concentrazione di popolazione in un territorio urbanistica-mente disomogeneo, pertanto sono necessari ulteriori sacrifici per raggiungere i valori delle province di Salerno, Avellino e Benevento che risultano essere un esempio per l’intero territorio nazionale. Complessa e difficile la situazione della provincia di Caserta, anche per le note vicende giudiziarie ancora in corso e legate alle ecomafie, che vede una produzione complessiva e pro-capite sicuramente elevata con percentuali di raccolta differenziata che, sebbene in aumento, non riesce a raggiungere il 27%. Il terzo capitolo entra nel merito della tipologia di gestione del servizio che vede ancora le discariche primeggiare nelle modalità di smaltimento. Gli elementi positivi sono da ricondursi all’aumento del com-postaggio e del recupero. Il quarto capitolo rende noti i quantitativi di imballaggi immessi e recuperati. Il dato negativo è che non si riescono a ridurre i quantitativi immessi nel mercato ovvero non si riesce ad eliminare o ridurre il rifiuto alla fonte e che dovrebbe essere un obiettivo primario. Il dato positivo è che il riciclo e il recupero stanno
aumentando anno dopo anno. Il quinto e sesto capitolo entrano nel merito dei costi di gestione e del sistema tariffario. Pur ritenendo che il tema necessiti di ulteriori approfondimenti, è davvero difficile comprendere tecnicamente come il costo annuo per la raccolta e lo smaltimento sia pari a oltre 200 euro all’anno pro capite per la Campania e il Lazio e sia, invece, pari a circa 120 euro all’anno pro capite per la Lombardia. Il settimo capitolo conferma gli ottimi risultati raggiunti per i RAEE, mentre nell’ultimo capitolo sono riportati i riferimenti normativi attualmente in vigore e che costituiscono le linee per raggiungere gli obiettivi finali che non dovrebbero servire solo ad adempiere agli obblighi europei, ma a restituire dignità e prestigio all’intero nostro paese. FONTE: MAGAZINE - ARPACAMPANIA Presentazione dell’Annuario dei dati ambientali. Alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, si è svolta la presentazione della decima edizione dell’Annuario dei Dati Ambientali – 2011. Hanno coordinato l’evento il
presidente e il direttore generale dell’ISPRA. Si ritiene corretto citare proprio la premessa dell’ISPRA, che ha curato la pubblicazione: «L’Annuario si conferma e si consolida come la più ampia e organica collezione di dati ambientali disponibile in Italia. ISPRA consegue così uno dei principali obiettivi della sua missione: il coordinamento della raccolta e la diffusione delle informazioni ambientali, anche attraverso il consolidato e sinergico rapporto instauratosi con le Agenzie Regionali e delle Province Autonome per l’Ambiente (ARPA-APPA). In tal senso la tempestiva identificazione delle condizioni presenti e tendenziali offerta dagli indicatori presenti nell’Annuario consente, da un lato di valutare opportunamente di orientare le politiche ambientali e di pianificare gli interventi, dall’altro di verificarne l’efficacia». La diffusione di informazione, anche se squisitamente tecnica, è una ricchezza per tutti e, grazie ad un costruttiva e duratura responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti, sarà possibile stabilire le condizioni ottimali per addivenire a scelte mirate e interventi strutturali. ANGELO MORLANDO
Piantumazione dell’Albero della Pace Orgoglio di appartenenza Agnese Ginocchio e il movimento III Millennio in Piazza
Domenica 2 settembre, per la 7a giornata della Salvaguardia del Creato, il Movimento Internazionale III Millennio, presieduto da Agnese Ginocchio, ha raggiunto Casapesenna, nella sua piazza Agostino Petrillo, per la piantumazione dell’Albero della Pace. Il movimento provinciale per la pace e la salvaguardia del creato, parte integrante della più ampia realtà del movimento internazionale per la Pace, colloca al centro della sua filosofia di base due aspetti che dovrebbero essere l’aspi-
INFORMARE
razione più alta di chiunque abbia un minimo a cuore il rispetto per l’ambiente in cui vive: Pace e Giustizia. Filosofia secondo cui l’amore e il rispetto per l’ambiente si fanno garanti di un mondo in cui regna la giustizia, e laddove c’è giustizia c’è anche la Pace. Pace, dunque, è quel che il piccolo albero, piantato nell’aiuola della piazza di Casapesenna, vuol rappresentare a dispetto di quelle che sono tutte le devastazioni ambientali che affliggono non solo Casapesenna ma l’intera regione Campana. Ed è stato proprio in nome di questa comune problematica che tante associazioni dei paesi limitrofi hanno partecipato alla piantumazione mostrando la loro più profonda e sincera solidarietà. Da Castel Volturno sono giunti i ragazzi di Officina Volturno, che Agnese Ginocchio saluta come “modelli positivi per la gioventù della nostra Provincia” soprattutto “per il loro impegno nella cultura dell’Informazione corretta”. Sempre da Castel Volturno, Ciro Scocca, rappresentante del partito SEL e ancora Antonio Fontana, del SEL di Casal di Principe nonché amico e confidente del Parroco assassinato dalla Camorra: Don Peppe Diana. Ma questa giornata così importante per le coscienze di tutti i cittadini e queste doverose riflessioni su alcuni dei temi più delicati della nostra realtà regionale, non sarebbero potute esserci senza la forza di volontà di cittadini attivi sul territorio come Pasquale Cirillo e Ernesto Piccolo, presidenti dell’associazione Legambiente Casapesenna e
promotori di questa nobile iniziativa. Presenti all’evento, anche il comitato UPC, che fin da i primi giorni della sua nascita ha mostrato il suo appassionato interesse per le problematiche ambientali del paese, e il poeta e artista Giuseppe Amato che, per l’occasione, ha recitato una poesia in dialetto Napoletano sul tema dell’ecologia. Così, adesso, L’albero della Pace, benedetto dal sacerdote parrocchiale don Luigi Menditto, è situato nella piccola aiuola della Piazza di Casapesenna, d’innanzi alla statua di Don Salvatore Vitale, con ai piedi una targhetta, data in dono all’associazione Legambiente da Agnese Ginocchio e, tra le piccole foglie, una collana dipinta dai colori della pace. Quell’alberò è lì, su una delle terre di Gomorra, a testimoniare il suo valore di legalità e il fatto che proprio lì, nel giorno del Signore, si è parlato di propositi di giustizia. FILOMENA DIANA
filomenadiana@hotmail.it
Siamo stati tutti positivamente meravigliati dalla grande affluenza e partecipazione di pubblico, in occasione delle varie manifestazioni degli ultimi mesi, sia a carattere prettamente estivo sia su problematiche importanti del territorio. Questa è la strada maestra che tutti dobbiamo percorrere e proseguire; unire ed amalgamare insieme tutte le realtà già attive sul territorio e non solo, riuscendo nell’operazione collettiva di far rinascere nei cittadini di Castel Volturno quel senso che in tanti resta ancora sopito, il senso che identifico in orgoglio di appartenenza. Se non si instaura questa filosofia in ognuno di noi ci abitiamo, le nostre rivendicazioni, il nostro impegno sarà destinato a scomparire, bisogna ritrovare anche nelle antiche tradizioni la voglia di rinascere. Creare una comunità capace di essere unita in modo da valorizzare le differenze, arrivando non solo a contribuire per l’organizzazione di eventi ma interagendo anche nel corretto funzionamento dei servizi comunali e statali mettendo in evidenza soprattutto quelli che mancano completamente; indignandosi per ciò che riguarda gli aspetti negativi contrapponendo una azione di denuncia e sollecitazione in modo unitario. In questo modo si terrà sempre alto questo senso chiamato orgoglio di ap-
partenenza pronto a scattare ogni volta che verrà calpestato. Accanto all’elemento della cooperazione Maurizio Fabiani c’è un altro ingrediente decisivo la capacità di avere un piede ben piantato nel territorio, nella nostra città, ed usare quel piede per attraversarlo in lungo ed in largo, conoscerlo e viverlo per non parlarne più astrattamente con distacco, che il più delle volte contiene presunzione e separazione dagli avvenimenti che accadono. Sotto quest’ottica anche la politica deve riprendersi il ruolo che gli compete, che non può essere più solo quello delle parate e delle cerimonie, ciascuno deve ritrovare il coraggio di dimostrare sempre e comunque da che parte sta, con credibilità e continuità. Unire con forza le tantissime energie positive di cui Castel Volturno è ricca, per immaginare insieme un futuro di nuovo sviluppo per tutta la comunità. MAURIZIO FABIANI
Si avvisano i lettori che i servizi fotografici verranno riportati in modo integrale sulla pagina ufficiale di facebook: OFFICINA VOLTURNO Inoltre ricordiamo che il giornale Informare è scaricabile dai siti: www.officinavolturno.com - www.informareonlie.com
Attenzione a pesci e carne d’allevamento
Mangiando pesci e carne da allevamenti intensivi si rischia di assumere quantità elevate di antibiotici. In Italia se ne parla ben poco. Solo sporadicamente se n’è sentito parlare sui media nostrani ma il rischio di
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assumere antibiotici a go go in conseguenza del consumo di carne e pesce provenienti da allevamenti intensivi è più di una preoccupante possibilità, della quali i consumatori italiani non ne hanno la consapevolezza. La ragione per cui gli allevatori, specie i proprietari di allevamenti intensivi, utilizzano tali tipi di farmaci sta nella circostanza che polli, conigli, pecore, maiali, mucche, ma anche pesci, e così via, chi più chi meno, hanno comunque un sistema immunitario fortemente depresso a causa delle loro terribili condizioni di vita: spazi limitatissimi, luce continua 24 ore al giorno, alimentazione forzata, e maltrattamenti vari
derivanti dalla meccanizzazione. Chiaramente lo stress cui sono sottoposti li rende irrimediabilmente soggetti a malattie il cui solo rischio “costringe” l’allevatore all’utilizzo di antibiotici per scopi non terapeutici e quasi in funzione preventiva. Alcuni studi, sono arrivati a stabilire che per ogni kilo di carne prodotta negli allevamenti vengono impiegati in media 100mg di antibiotici. Questo vuol dire che, sulla base dei dati sul consumo medio di carne pari a 87 kg di carne ogni anno pro capite, ogni italiano medio assume involontariamente quasi 9 grammi di antibiotici, che costituiscono l’equivalente della somministrazione di circa 4 terapie antibiotiche all’anno. Il consumo continuo di carne e pesci
e la conseguente assunzione di questi medicinali possono essere causa a lungo andare di disturbi intestinali cronici e l’inefficacia degli antibiotici quando nei casi necessari con il non irrilevante rischio di non riuscire a guarire dalle patologie trasmesse da questi batteri. Al di là dei vari tipi di pratiche utilizzate negli allevamenti, che riteniamo in molti casi censurabili sia sotto il profilo della liceità che dell’etica, l’impiego di sostanze naturali in sostituzione dei farmaci, può essere certamente considerato “innovativo” per tutti gli animali cosiddetti “da reddito”. GIOVANNI D’AGATA dagatagiovanni@virgilio.it
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ATTUALITÀ
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News dal Comune di Castel Volturno
Comune di Castel Volturno E’ con particolare piacere che accettiamo il gentile invito rivolto dalla redazione di Codesto giornale per dare un contributo alla diffusione delle informazioni su ciò che si pensa di fare, si sta facendo e si è fatto per questa Comunità.. Siamo una Commissione Straordinaria che, come noto, si è insediata il 24 aprile u.s., per gestire l’amministrazione del Comune di Castel Volturno: un incarico delicato, complesso che abbiamo accettato con l’intenzione di svolgerlo al meglio delle nostre capacità, mettendo in campo non solo la preparazione tecnica e professionale ma, anche e soprattutto, l’impegno di favorire al massimo le potenzialità di ripresa, la voglia di normalità che sentiamo viva nei cittadini. Abbiamo cercato – e continueremo a farlo – il sostegno e l’aiuto delle Associazioni locali di volontariato. Chi vive in questa terra e opera per il bene comune è la risorsa principale che questa Amministrazione ha per operare tra la comunità. Numerosi sono i progetti in itinere che coinvolgono le Associazioni e i progetti che con loro
abbiamo già intrapreso. E’ con questo spirito che abbiamo intrapreso alcune iniziative che di seguito si dettagliano in sintesi: Igiene Urbana. Nei mesi di maggio e giugno sono state programmate e poste in essere tutte le iniziative necessarie a presentare ai turisti e ai cittadini una Città pulita e ospitale. Abbiamo incontrato Associazioni di volontariato ambientale e socio-culturale e grazie al loro preziosissimo e generoso aiuto abbiamo realizzato il progetto “Spiagge pulite”, pulite” liberando dai rifiuti i tratti di spiagge libere dall’Agnena e fino a Varcaturo e consentendo a tutti di esercitare il sacrosanto diritto di accedere ad esse e di godere V. Prefetto del sole e del Antonio Contarino mare nelle condizioni migliori possibili. E’ stato intensificato il servizio di raccolta degli ingombranti. Nei mesi di maggio, giugno e luglio sono state raccolte 195,66 tonnellate di ingombranti rispetto alle 160,07 del 2011 con un incremento del 22,23%. Da un raffronto con i dati del 2011 è emerso che, per il medesimo periodo, si è registrato un decremento di oltre il 30% nel conferimento dei rifiuti indifferenziati: anche in termini economici questo è un dato particolarmente significativo per l’Ente. Per migliorare i risultati relativi alla raccolta differenziata, riteniamo che occorra puntare su un maggior controllo del territorio. La grande abnegazione delle Forze
dell’Ordine presenti è sotto gli occhi di tutti ma per una estensione così vasta è necessario poter contare su un numero maggiore di addetti ai lavori. E’ per questo motivo che abbiamo richiesto (e riteniamo di poter ottenere) alla Provincia di Caserta l’assegnazione di Guardie Ambientali che, in sinergia con tutte le altre forze di controllo, possano contrastare e reprimere i reati e gli illeciti ambientali che ancora oggi, purtroppo, continuano a verificarsi. Miglioramento del verde pubblico. Come già detto, nell’intento di presentare ai turisti una città più accogliente e piacevole, sono stati effettuati numerosi interventi sul verde pubblico (spartitraffico della Domitiana, Piazza 4 ottobre 1943 ecc…) Interventi di ripristino del manto stradale e dell’arredo urbano. Sull’intero territorio,compatibilmente con le disponibilità economiche dell’Ente, sono stati effettuati lavori di riparazione delle strade che si presentavano maggiormente compromesse dal punto di vista della sicurezza e della viabilità. Nell’ambito dell’arredo urbano, sono stati effettuati lavori di verniciatura delle panchine pubbliche, tinteggiatura del muro e delle grate sul lungofiume, di riparazione e sostituzione dei lampioni da Piazza 4 ottobre 1943 , sul lungofiume e fino al Castello. Servizi Sociali. I Servizi Sociali comunali stanno attivando un percorso formativo per famiglie affidatarie affinché si possa conseguire, nel medio periodo, l’obiettivo di ridurre le collocazioni di minori in strutture di tipo familiare. Nell’ambito delle iniziative a favore della Comunità castellana, appare doveroso sottolineare la presenza, presso il Distretto Sanitario, di un Mediatore Culturale che l’ASL (ha messo?) a disposizione degli
Regi Lagni... disastro infinito! Depuratore di Villa Literno
Scioperi annunciati presso i depuratori. A incrociare le braccia per la mancata erogazione degli stipendi di luglio e agosto saranno gli operai degli impianti di Cuma, dislocato sul collettore fognario Napoli Ovest, insieme ai loro colleghi dei comparti omologhi di Napoli Nord (Orta di Atella), Marcianise e Villa Literno, ubicati lungo i Regi Lagni, l’ex canalone pluviale trasformato in una gigantesca cloaca a cielo aperto “grazie” a una scellerata cementificazione del letto e degli argini decisa dal corrotto e mafioso potere politico degli anni Ottanta. Non che le cose siano molto cambiate. E’ infatti tramontata da un pezzo l’illusione di vedere finalmente ristrutturate e potenziate queste strutture inefficienti, costruite trent’anni fa dal megacarrozzone della cassa per il Mezzogiorno. La Termomeccanica, subentrata, nel 2007, nella gestione per conto della Regione Campania, entro il 30 ottobre lascerà. I depuratori dislocati sui Regi Lagni sono cinque. «Funzionano al venti, al massimo al trenta per cento delle loro possibilità». L’anno scorso le forze dell’ordine hanno arrestato sei tra dirigenti e funzionari di questi impianti.
Sono stati accusati di disastro ambientale per aver gettato in mare, secondo i magistrati, tonnellate di fanghi tossici che invece dovevano essere smaltiti nel ciclo integrato dei rifiuti. FONTE INTERNET
Una storia assurda di sprechi, corruzione e complicità camorristiche di ogni natura, che fa emergere un’ incapacità politica che, definire “criminale”, è un eufemismo. BASTA!. Che gli operai scioperino perché non percepiscono regolarmente gli stipendi è sacrosanto, ma non si può immaginare che gli stessi possano riversare a mare, per protesta, i fanghi e i liquami non trattati. In un momento di crisi generale e di disoccupazione senza precedenti, anziché investire nella salvaguardia ambientale, si continua a “distruggere”. Noi del Litorale Domitio, come cittadini e come classe politica, siamo colpevoli del nostro silenzio… Vittime delle nostre divisioni; schiavizzati da un sistema camorristico che ha tutto l’interesse che ci siano continue
emergenze, visto che sulle stesse si ingrassano. Entro il 30 giugno scorso ci doveva essere la nuova gestione regionale... Si profila un nuovo ed ennesimo commissariamento, anche se temporaneo... Come al solito, solo grazie alla magistratura si è avuto il sequestro degli impianti con la successiva “garanzia” di un minimo di trattamento dei liquami che, per quanto minimo, ha reso per un certo periodo il nostro mare “balneabile”. Noi come Centro studi Officina Volturno, denunciamo la mancanza di un unico soggetto (politico/associativo) che riesca a fare rete per impedire che “l’attenzione” non si esaurisca con la chiusura degli ombrelloni.
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TOMMASO MORLANDO
utenti locali. Edilizia scolatica. Presso la Scuola Elementare di Via Occidentale sono stati effettuati lavori di maV. Prefetto nutenzione Anna Manganelli ordinaria e straordinaria con la creazione di ulteriori 3 aule e altri spazi accessori, assolutamente indispensabili per la riorganizzazione didattica in corso. Abbiamo, inoltre, dato impulso per ottenere la consegna di un altro complesso scolastico al fine di evitare agli studenti i disagevoli doppi turni. Iniziativa “Adotta un’aiuola”. Le difficoltà economiche dell’Ente ci hanno imposto di lavorare per priorità. Le disponibilità economiche sono, ergo, destinate a garantire i servizi obbligatori ma, ciò nonostante, abbiamo individuato alcune strategie alternative per assicurare quei servizi che, pur non essendo obbligatori, sono necessari a questa Città. Avere spazi verde ben curati è indice di attenzione al bene comune; dedicarsi ad un’attività con esclusivo spirito sociale rappresenta un vero ed assoluto atto d’amore verso la propria terra. E’ questo il motivo per cui intendiamo porre in essere l’iniziativa “Adotta un’aiuola” e allo stato è all’attenzione dell’Ufficio Tecnico Comunale l’individuazione di aree verdi che possano essere adottate da Associazioni presenti sul territorio. A breve verrà pubblicato il bando sul sito del Comune. Gestione del territorio.
E’ stato dato impulso ad attività sinergiche che coinvolgono anche altri Enti che operano sul territorio: alla Provincia è stata richiesta la sistemazione delle strade provinciali, anche per quanto attiene alla vegetazione laterale, mentre al Consorzio di Bonifica è stata richiesta la pulizia dei canali di competenza Ambiente. Stiamo seguendo con molta attenzione i progetti che riguardano il risanamento ambientale del territorio, con particolare riguardo a quello che il Ministero dell’Ambiente ha adottato e che riguarda la discarica SO.GE.RI. Progettazioni. Con delibera n. 14 del 5.7.2012 abbiamo attivato il procedimento per la richiesta di finanziamento del progetto “COUNTRY HOUSE” (per un costo complessivo di 846.000.000 Euro di cui 800.000 da finanziare nell’ambito del PON SICUREZZA per lo SVILUPPO OBIETTIVO CONVERGENZA 2007-2013 ed Euro 46.000 finanziata dalla Fondazione per il SUD) che verrà realizzato unitamente all’Associazione “Libera” e altri Partners istituzionali. Abbiamo aderito al “Gruppo di Azione Costiera” del Litorale Dominio, con il fine primario di sostenere e partecipare ad ogni possibile strategia per lo sviluppo locale delle zone di pesca. Tutto nel rispetto della tempistica nazionale in ordine all’approvazione del bilancio comunale e di altri importanti provvedimenti di legge. E’ inoltre in corso la revisione dei regolamenti comunali che porterà ad imprimere maggiore efficienza alla macchina amministrativa. LA TRIADE COMMISSARIALE:
DOTT. ANTONIO CONTARINO VICE PREFETTO D.SSA ANNA MANGANELLI VICE PREFETTO
DOTT. MAURIZIO ALICANDRO DIRIGENTE
Prevenzione e cura delle malattie neoplastiche CANCELLO ED ARNONE.
Una iniziativa non certo di ricerca del sangue occulto fecale gratuitaformale, ma sostanziale e utile, quella messa mente ogni due anni in caso di risultato nea punto dal Sindaco di Cancello ed Arnone, gativo. L’invito avviene tramite un manifesto Pasqualino Emerito, in collaborazione con pubblico. Già da venerdì 14 settembre il laboil Professore Mario Paternuosto, (Primario ratorio sarà perfettamente funzionale ed infine si informa che il giorno 29 settembre si terrà ospedaliero di Gastroenterologia) Da questo mese i cittadini di Cancello ed Ar- un interessante convegno con il Dr. Paternuonone potranno usufruire di visite specialisti- sto ed altri luminari provenienti sia dal Nord che per la prevenzione e la cura di malattie che dal Sud Italia». VINCENZO LO CASCIO neoplastiche, del tutto gratuite, presso il Centro Servizi di Via Settembrini. In sintesi il progetto è rivolto alla popolazione residente in Cancello ed Arnone, ma, a breve, dichiara al nostro giornale il sindaco Emerito: «cercheremo di estendere tale servizio anche ai paesi limitrofi, in età compresa tra i 50 e i 70». Inoltre, continua il sindaco: «già da subito, la popolazione residente in età di screening Sindaco di Cancello ed Arnone Pasqualino Emerito sarà invitata ad eseguire il test
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SPECIALI
Speciale scuole, anno scolastico 2012/13 Intervengono le dirigenti: Teresa Coronella, Nicoletta Fabozzi e Giovannina Rota varie problematiche. L’istituto del Villaggio del Sole dovrebbe crescere, il posto è bellissimo perché è immerso nella pineta ma senza luce, poche finestre e quindi quella scuola non può rispondere alle esigenze dell’utenza ed ora con la mia direzione molti genitori vengono ad iscriverli, ma io non li posso accettare per mancanza di capienza a causa di classi piccole. I genitori così vengono sballottati da un plesso ad un altro. Il mio consiglio rivolto a loro è quello di informarsi bene sull’organizzazione didattica di un paese prima di trasferirsi da atre realtà metropolitane. La Roncalli invece ha il problema del verificarsi di furti in continuazione, in quanto priva di cancello; le aule sono in stato pessimo e mancano mezzi semplici come fotocopiagio Coppola, trici che io ho dovuto una realtà sui prendere in comodato generis perd’uso. ché chi abita Un altro esempio simiin quelle zone le è che al Villaggio del preferisce Sole mancava il telefoportare il prono e me ne sono occuprio figlio lì e pata personalmente, non arrivare quindi anche le cose fino a Castel più semplici non sono Volturno, così garantite. il comune ci La Preside Nicoletta Fabozzi Poi, per quanto riha consultato guarda i fondi alla ed alla fine ha accettato questa riorganizzazione delle scuo- scuola, posso dire che il comune non li eroga le. Per quanto riguarda le problematiche delle da 6 anni, infatti io dovrei avere dal comune famiglie posso dire che il Comune di Castel 4300 euro all’anno e non me li danno dal 2007. Volturno, nella persona del commissario Con- C’è acqua che gronda dai soffitti, i bagni sono tarino, ha capito le difficoltà del nostro istituto inagibili. Ho fatto la richiesta ad Agosto e anè sta facendo dei lavori ed è il motivo per cui cora non ho ricevuto risposta dal comune. Inapriremo in ritardo. Si tratta di lavori interni che somma basta piangerci addosso io do tutta me permetteranno ai bambini delle medie di avere stessa sul lavoro e voglio lo stesso dal comune un’ala dell’istituto indipendente in modo da non perché la scuola è fondamentale per il futuro avere niente in comune con i bambini delle ele- della nostra società». mentari che avranno così entrambi i loro spazi Nicoletta Fabozzi: «L’anno è cominciato bene quindi niente laboratori in comune niente bagni ma le difficoltà sono state tantissime. Consiin comune, orari ben gestiti, sorveglianza dello deri che dovevamo arredare questi ambienti, staff scolastico. Quindi ci sarà una divisione fare il trasloco delle classi, i doppi turni. Con netta fra i bambini delle medie e delle elemen- l’aiuto dei genitori lo abbiamo realizzato, abbiamo allestito le classi chiedendo un minimo tari». Seguono le dichiarazioni della Preside Teresa al comune perché ci rendevamo conto che era Coronella, dirigente dell’istituto G.Garibaldi, impegnato con altri plessi. Adesso il nostro imla quale fa una denuncia ferma e decisa della pegno riguarda il fatto che mentre le altre classi situazione generale, ed infine l’intervento del- lavorano sui doppi turni noi ci occupiamo con la preside dell’istituto comprensivo di Villaggio i genitori dei laboratori e poi è normale che il comune deve fare il suo lavoro. Coppola Nicoletta Fabozzi: «Nella nostra scuola, l’istituto Garibaldi, man- Ma più di tutto preoccupa la situazione esterna, ca un po’ di tutto perché questa struttura, ri- inerente cioè uscite ed ingressi, perché qui la salendo agli anni 60, non è stata ristrutturata, mattina ci sono più di mille alunni e più di 130 dunque non ha scala antincendio e manca di persone che lavorano. altri elementi necessari per la messa in sicurez- Comunque, noi vogliamo tranquillizzare le faza dell’edificio. Ho una palestra chiusa perché miglie e dire che nonostante tutte queste difinagibile, quindi i ragazzi devono fare educa- ficoltà, gli alunni non rinunceranno a niente, zione fisica in un cortile con buche e pericoli. avremo la cineteca, il laboratorio scientifico, Una scuola che non fornisce questi servizi agli polifunzionale, la biblioteca e anche la palestra alunni è grave, sopratutto per me che sono una funzionerà perfettamente». docente di educazione fisica e che crede molto Le parole dei dirigenti scolastici sono chiare, alcune rassicuranti altre meno. L’accorpamennello sport per i ragazzi. Le scuole che mi sono state affidate, la Roncal- to che sta avvenendo in questi giorni sarà ben li e il Villaggio del Sole, presentano anch’esse gestita nonostante lo stato confusionario delle fare. Nella sede locale ci troviamo con una direzione didattica in cui il primo circolo aveva 1100 alunni, poi c’era una scuola media Garibaldi che aveva un numero minore di alunni rispetto a quanto previsti dalla legge, ovvero 600, e poi vi era quello del Villag-
La Preside Teresa Coronella In questi giorni, presso la sede di Officina Volturno, abbiamo ricevuto segnalazioni di genitori un po’ perplessi ed un po’ preoccupati riguardo al recente accorpamento che ha interessato l’Istituto scolastico G. Garibaldi e quello di Via Occidentale a Castel Volturno. Informare ha incontrato i dirigenti delle rispettive scuole, il Vice preside dell’istituto G. Garibaldi, il Prof. Caprio, la dirigente dell’istituto in Via Occidentale, Giovannina Rota, la Preside Teresa Coronella e la Preside Nicoletta Fabozzi, con l’intento di fare un po’ di chiarezza sulla vicenda. «La situazione delle scuole a Castel volturno è la seguente: sono stati creati tre istituti comprensivi, uno a Villaggio Coppola che comprende la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola media e la dirigente è Nicoletta Fabozzi, l’istituto autonomo comprensivo G. Garibaldi situato nel centro di Castel Volturno, che comprende la scuola secondaria di primo grado G. Garibaldi ex scuola media, la scuola dell’infanzia Roncalli di Scatozza e la scuola dell’infanzia e primaria del Villaggio del Sole, e la dirigente è la dottoressa Teresa Coronella, ed infine un altro istituto comprensivo, quello di Via Occidentale in Castel Volturno est, che è affidato alla dottoressa Giovannina Rota e comprende la scuola primaria di Via Occidentale, la scuola dell’infanzia Garibaldi ed una sezione della scuola media che noi abbiamo ceduto a loro, quindi il nostro corso F per sorteggio del consiglio è stato trasferito alla loro sede». Queste le parole del Prof. Caprio, Vice preside dell’Istituto G.Garibaldi, il quale ribadisce il messaggio di tranquillità verso i genitori che viene ripreso anche dalle seguenti dichiarazione della Preside dell’Istituto di Via Occidentale, Giovannina Rota. «Questo accorpamento fa parte del progetto di riorganizzazione scolastica che sta avvenendo in tutta Italia, per cui vi è una normativa ben precisa per cui tutti gli istituti scolastici devono orientarsi verso l’istituto comprensivo per una didattica in verticale, partendo dalla scuola dell’infanzia, poi l’elementare e la medie ed all’interno del POF così si creerà questa struttura in verticale di attività in modo che i bambini seguiranno un percorso univoco e non andranno da una parte all’altra cambiando modo di
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ripartizioni di classi fra istituti. Ma c’è anche un forte richiamo alle Istituzioni da parte del Preside Coronella che va ascoltato con la massima attenzione. Ovviamente tutta l’operazione di risanamento scolastico sarà coadiuvata dal Comune nella figura del Prefetto Contarino, quindi possiamo dire che l’impegno c’è, ma deve essere ugualLa Preside Giovannina Rota mente distribuito in tutti un afflusso di traffico e persone non indifferente i plessi. Infine, un gruppo di mamme tramite questo e in zona non c’è nessun tipo di vigilanza. giornale, ha fortemente denunciando la diffi- In tal senso Tommaso Morlando, ha portato il coltà che hanno nel portare i loro piccoli alla problema all’attenzione del prefetto Contarino, scuola materna Garibaldi, a causa di auto il quale ha garantito che quanto prima sarà ferme che bloccano il traffico rendendo ostico messa in atto una soluzione che risolverà in parcheggiare, e quando piove la situazione modo definitivo la problematica. Morlando si diventa oggettivamente critica. In zona, (ci tro- augura che i tempi tecnici necessari, siano acviamo tra Via Mazzini e Via Garibaldi – Centro cettabili, visto che trattasi dei più piccini e che Storico) è ubicata anche la sede comunale, la meritano un attenzione prioritaria. scuola alberghiera ed il liceo scientifico, quindi DANIELE LA FATA
Eterne emergenze... I cittadini pretendono soluzioni
Dai quotidiani provinciali abbiamo denunciato pubblicamente che nella Darsena S. Bartolomeo di Pinetamare erano stati riversati dei contenitori stradali per la raccolta rifiuti. Alcuni continuano a galleggiare in bella mostra con il loro sgradevole contenuto e tutte le conseguenze negative immaginabili …altri sono andati a fondo. Inoltre, dopo le prime piogge, un odore sgradevole, un misto fogna/chimico, ha “coperto” Pinetamare per giornicostringendo a restare con le finestre chiuse. I cittadini sono letteralmente sconvolti e impauriti per le conseguenze che questo fenomeno crea (tosse, mal di testa, vomito in modo particolare a bambini, anziani e chi soffre di malattie respiratorie), visto che non riescono a darsene una spiegazione logica. Noi crediamo di conoscere bene la situazione, e lo spieghiamo in modo semplice: nelle fogne di Pinetamare non c’ è una separazione tra la pluviale e la fogna, e quando la portata d’acqua diventa insostenibile per le pompe idrauliche, lo scarico del troppo pieno riversa il materiale fognario nella Darsena S. Bartolomeo. Questo problema sarà risolto unicamente quando verranno rifatte ex novo le fogne, d’altronde come è già previsto dall’accordo di programma. Ma si ricorda che la stessa Darsena è ostruita alla foce, pertanto tutta l’area dell’ex porto è diventata stagnante e c’è un cattivo odore generale. Se non si emette un ordinanza immediata, almeno per la riapertura della darsena, la situazione potrebbe precipitare.
* * * Cogliamo l’occasione per “ringraziare” per l’ennesima volta il servizio postale svolto sul territorio! Tantissime persone, in modo particolare gli anziani, si stanno rivolgendo alla nostra associazione perché non hanno ricevuto le bollette delle utenze domestiche del mese scorso, perché il postino abituale è andato in ferie ed evidentemente non è stato sostituito. Da troppo tempo segnaliamo questi disservizi che colpiscono sempre i più deboli, che saranno costretti a pagare ulteriori spese per il ritardato pagamento e forse a qualcuno, toglieranno anche la fornitura. Abbiamo denunciato il disservizio alla Prefettura, ipotizzando anche il reato d’interruzione del pubblico servizio, ma dopo qualche piccolo accorgimento momentaneo tutto ritorna irrimediabilmente come prima. In Terra di Gomorra anche ricevere REGOLARMENTE la posta è un “privilegio”. TOMMASO MORLANDO
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Emarginazione e Politica a Casal di Principe...
Filomena Diana
INTERVISTA A RENATO NATALE. Alla notizia della decisione di commissariare Casal di Principe lei mostrò la sua contrarietà affermando che “l’immobilismo politico” avrebbe solamente rafforzato le organizzazioni criminali. Alle prossime elezioni presenterà una propria lista come aveva fatto per quest’anno? «Per quel che riguarda l’immobilismo politico, certo non è qualcosa che mi riguarda perché il mio impegno per il paese è sempre attivo ed è quello che ho con l’associazione Jerry Masslo. Detto questo, il mio augurio è quello di vedere nuovi volti giovani farsi avanti. Certamente ad oggi non posso sapere quello che accadrà fino al 2014 perché due anni possono essere tanti nella vita personale di una persona; tuttavia, se il contesto lo richiederà, io sarò pronto a rimettermi in gioco». Ma, mentre al comando dell’amministrazione ci sono i commissari, il suo timore resta quello che il clan possa riorganizzarsi. Crede, dunque, che sia anche compito della politica motivare la gente verso la lotta e la denuncia della camorra? «Molto spesso il cittadino medio trova nella politica una giustificazione per il mal funzionamento dell’intero sistema sociale. C’è da dire, però, che la politica è espressione della società. Se un politico è in grado di soddisfare i propri comodi facendo il politico è perché un altro, che magari ha più buon senso di lui, non fa politica. Dunque a mio avviso è una questione di maturazione della cittadinanza. I giovani devono entrare nella mentalità che devono essere loro in primis a candidarsi e a proporsi per dare alla politica e quindi alla società un volto più pulito. Finché non avviene questo passaggio è inutile considerare la politica come un’entità astratta dataci in punizione dall’alto e a cui
dare tutte le colpe. La verità è che la politica siamo noi e non bisogna pensare che possa essere fatta solo da criminali». Ma per tanto tempo in effetti è stato così: la camorra ha limitato e nei casi più estremi bloccato chiunque volesse impegnarsi onestamente nella politica. Riconosce che, negli ultimi venti anni, ci sono state delle serie difficoltà per poter agire liberamente in politica? «Fermo restando che c’è una questione di principio secondo cui la politica è espressione della cittadinanza, è vero anche però che nei nostri territori la presenza della camorra, arrivata ai vertici del comando, ha impedito con la forza l’attuazione di una buona politica facendo in modo che nessuno si potesse sentire libero di agire, un po’ come fece il regime fascista, tuttavia non va dimenticato che la camorra si è inserita a poco a poco in ogni ambito del tessuto sociale, fino a diventare un vero e proprio impero economico e un forza militare, grazie al consenso di massa dei cittadini, i quali avevano espresso una classe politica altamente corrotta». Il suo impegno non verte solo intorno alla politica ma come lei stesso ha affermato è anche a capo di un importante associazione di volontariato: la Jerry Essan Masslo. Tante sono le manifestazioni e le iniziative antimafia che associazioni e comitati locali intraprendono? Come risponde a chi afferma che l’adesione a queste iniziative, soprattutto da parte dei giovani, è scarsa? «Io credo che ci siano tanti punti di vista, bisogna saper leggere e saper guardare. Oggi, questa sede, dove ci sono i ragazzi di libera è costantemente occupata e centinaia sono le iniziative che vengono promosse a cui i giovani non solo vi prendono parte ma ne sono proprio gli organizzatori. Dieci anni fa questo non accadeva, per cui mi sento orgoglioso nel dire che abbiamo fatto giganteschi passi avanti. Non c’è da meravigliarsi se non abbiamo le masse che si affollano sotto i palchi dei concerti, ma ciò mi sembra ovvio, considerata l’influenza che il mondo dello spettacolo ha sui nostri ragazzi. Resta, tuttavia, un dato di fatto, e cioè che il numero di giovani impegnati nell’associazionismo locale è enorme e la realtà della nostra regione non regge il confronto con altre realtà regionali, come la Calabria, la Sicilia e la Lombardia, pure fortemente impegnate nella lotta alla criminalità organizzata e all’illegalità. Un esempio è stato il festival dell’impegno civile, finora svolto solo in Campania, che ha visto l’impegno di centina-
ia di giovani organizzatori». Ma proprio a proposito della sua associazione; il mese scorso è stato commemorato il ventitreesimo anniversario della morte di Jerry Masslo. Qual è la lezione che tutti dovrebbero imparare da Jerry Masslo e cosa ha significato, per noi, ricordarlo? «Questi personaggi sono innanzi tutto dei simboli ed il loro ricordo non è semplicemente un doveroso atto di attenzione nei confronti di chi non riceve un fiore o una preghiera sulla propria tomba ma è un’occasione per richiamare di nuovo l’attenzione su temi quali l’emarginazione degli immigrati. Nel nome di Jerry Masslo dobbiamo continuare il processo di integrazione e fu proprio con questa convinzione che decidemmo di creare un’associazione che portasse il suo nome perché l’attenzione mediatica che ci fu al tempo della sua morta non perisse, rendendo Jerry Masslo un costante punto di riferimento per l’intera società nazionale». Tuttavia a dispetto di quel che il simbolo “Jerry Masslo” vuol rappresentare, il razzismo nei nostri paesi continua a colpire; ne è un esempio la recente aggressione avvenuta a Castel Volturno ai danni di un trentenne Ghanese. Cosa pensa a riguardo? «In realtà più che di razzismo si tratta di fenomeni di intolleranza o criminalità diffusa che molto spesso nascono da scherzi fatti a discapito dei più deboli. Il più debole non deve essere necessariamente l’immigrato di colore ma può configurarsi talvolta con la donna indifesa, con l’anziano, con la ragazza che a carnevale viene colpita da uova marce gettate dai ragazzini per le strade. Insomma quel che accade ha un solo nome: violenza gratuita e sopraffazione ai danni dell’anello debole della società, una debolezza che, si capisce, è sia fisica che culturale». Ma se non è razzismo, cos’è che spinge alcuni individui a prendersela con i più deboli? «Sui meno fortunati, su quelli che non hanno una struttura o una famiglia che li difenda da atti di sopraffazione e violenza, più facilmente ci si sfoga: su di essi vengono versate le proprie frustrazioni, lo propria ignoranza e i propri limiti. Ma quel che è peggio è che da questo scenario si desume che tanti ragazzi delle nostre zone concepiscono l’uso della violenza come strumento con cui rapportarsi e predominare sugli altri». Quanto la presenza della Camorra ha inciso e incide su questi fenomeni, si può dire che
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questi sono atteggiamenti anche camorristici? «Assolutamente si. La camorra è in parte effetto di questa cultura ed in parte ne è la causa. Parlo di cultura perché la camorra purtroppo, negli anni, è riuscita a stabilire un vero e proprio modello culturale perché per troppo tempo i membri del clan sono stati visti come degli eroi, dei vincenti e quindi sono divenuti inevitabilmente un modello per quei soggetti più deboli dal punto di vista culturale. Non si può evitare che un ragazzino che non abbia ancora sviluppato una sua maturità e privo di un modello familiare in grado di sostenere il confronto venga facilmente abbindolato da chi esce con macchine di lusso e spende centinaia di euro a sera al night. Inoltre la caccia all’immigrato è stato, in molti casi, proprio il primo passaggio, se vogliamo la prova del nove, affinché si venga accettato nel clan. Pertanto possiamo dire che questi atteggiamenti criminali rientrano a pieno nei modelli comportamentali imposti dalla camorra». Per combattere queste realtà, sono sufficienti manifestazioni come la commemorazione della morta di Jerry Masslo? Può bastare la sola parola? «Da cristiani e anche da cittadini dell’occidente abbiamo imparato che la parola ha fatto la rivoluzione. Io credo che la parola sia uno strumento, il più valido, per combattere e sconfiggere queste realtà in quanto la parola è una forma di educazione. Con la parola si può far diventare eroica la figura di Jerry Masslo e unire i cittadini intorno a questa figura, una figura che non serve a Jerry perché ormai lui non c’è più ma serve a noi, per non dimenticare che esistono modelli di comportamento alternativi a quelli camorristici. Rendendo, poi, esemplare una figura di un immigrato di colore si compie anche un operazione interculturale e di integrazione. Dunque credo la parola sia una vera e propria arma contro la violenza e l’aggressività che spesso si vede nei nostri paesi». Lei ha parlato più volte di una società inter-
Renato Natale prega sulla tomba di Jerry Masslo
Roberto Saviano insieme a Renato Natale culturale, quanto pensa che la nostra realtà sia distante da una società interculturale? «Non tanto distante. Io sono un’ottimista per natura e come suggerisce il Gramsci: bisogna essere pessimisti nella ragione e ottimisti nella volontà! Già da oggi nelle scuole elementari di Castel Volturno e Villa Literno, tanti bambini, figli di immigrati, frequentano le stessi classi dei bambini delle nostre zone. In tal modo il processo di integrazione diventa irreversibile e naturale. Ciò che è da temere è un appiattamento culturale; è importante, perciò, che la gente di qui accolga e concepisca la cultura extracomunitaria come un fattore di arricchimento e non di degrado culturale». FILOMENA DIANA E MAIL:
filomenadiana@hotmail.it
Compra a chilometri zero! Proponiamoci di comprare i regali di Natale da piccoli imprenditori, piccoli artigiani, piccole librerie indipendenti, oppure dall’amica che realizza gioielli con materiali riciclati, dall’amico che ha un agriturismo che produce marmellate e conserve, facciamo in modo che i nostri soldi arrivino a gente comune, che lavora seriamente e che ha bisogno di essere sostenuta e non alle multinazionali, così facendo saremo NOI a dare una mano alla nostra ripresa e molte più persone potranno vivere un natale sereno. Si chiama “compra a chilometri zero”.
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POLITICA e SOCIALE
Anniversario della strage di S. Gennaro
Lo scorso 18 Settembre 2012 Castel Volturno ha ricordato la strage che quattro anni fa cagionò la morte di 6 ghanesi. Presenti autorità, oltre ad una cospicua presenza della comunità Ghanese. Setola ed i suoi uomini quel triste giorno del 2008 hanno seminato terrore e morte. Ora l’incubo è finito,ma nessuno di noi dovrebbe mai dimenticare questo orribile scempio, perché è proprio dalla memoria dei demoni passati che si può costruire un futuro più giusto e sicuro per tutti, non solo per gli Italiani ma anche per i nostri fratelli immigrati che vogliono integrarsi e vivere serenamente nel nostro paese. La mattinata dedicata alla cerimonia commemorativa della strage è stata divisa in due momenti differenti. Alle ore 10,00 ha avuto luogo un incontro nella sala conferenze del comune, più tardi invece è stata rievocata nei pressi della sartoria “ob ob exotic fashions” al chilometro 43 della strada statale domiziana, dove furono materialmente trucidati. Molti, i rappresentanti istituzionali e delle associazioni che hanno voluto manifestare la loro solidarietà e dare il loro contributo rievocativo. Presso la casa comunale commovente la preghiera recitata dalla comunità degli immigrati ghanesi, che “tocca” tutti i presenti e suona come un grido disperato di rammarico e cordoglio per i fratelli caduti. Altrettanto sentiti, ma molto più gioiosi, sono i canti eseguiti dal coro del corteo nei pressi della sartoria che è stato teatro dello sterminio del commando di fuoco di Setola, dove attivisti, autorità, associazioni (nello specifico l’ITC Leonardo Da Vinci di Smc Vetere) e politici si sono riuniti per rendere omaggio alle vittime del massacro, per la vittoria contro la camorra grazie alla coraggiosa testimonianza di Joseph Aymbara ed all’azione decisa dei magistrati e delle autorità. Tanti gli interventi di coloro che
hanno voluto suggellare un ricordo tanto doloroso: ««Oggi siamo qui a ricordare la strage camorrista e razzista di 4
sentatrice della commemorazione, Domenica D’Amico, responsabile dell’ex canapificio Caserta, che introducono altri interventi e i canti che accompagnano dolcemente tutti coloro che sono riuniti fissando le foto dei defunti, abbelliti da fiori e rosari. Viene il momento delle parole del prete che spiega la preghiera recitata in Inglese dal pastore Afroamericano, in rappresentanza alla comunità Ghanese:
siamo contenti di avervi qui per fare una lezione un po’ diversa, senza professori, dove si impara qualcosa dall’esperienza, da un luogo che non viene descritto in maniera appropriata, forse perché non si ascoltano i diretti protagonisti cioè chi vive qui, così come successe 4 anni fa. Adesso pian piano cercheremo innanzitutto di fare un momento di commemorazione organizzato dai padri comboniani…». Queste le parole spese dalla promotrice e pre-
Le parole che ha preparato il Rev. John per i nostri fratelli ed in nostri amici: «credo che la preghiera più vera e più autentica sia quella con cui si chiede a Dio di impegnarci e di essere responsabili dei fratelli che ci sono affianco e quella che ci fa credere che le diversità sono proprio la bellezza della nostra umanità e che ci permettono di rendere nuovo questo mondo. Dio d’amore ascolta la nostra preghiera mentre ci ricordiamo l’anniversario della morte di questi fratelli; ti ringraziamo per le cose buone che hai fatto per noi e attraverso di noi; questi fratelli sono venuti in questo paese cercando un mondo migliore ed oggi si riposano nelle praterie celesti, intercedendo per tutti i loro fratelli che qui stanno lottando per tronare ogni sera
anni fa che proprio in questo luogo sparse sangue e 125 proiettili contro 7 corpi inermi di Ghanesi innocenti. Oggi siamo come attivisti, come volontari impegnati e
Domenica D’amico
a casa con un pezzo di pane. Preghiamo per coloro che hanno perso la loro vita innocentemente senza che nessuno se ne sia accorto. Che questo anniversario possa essere un momento di riconciliazione per tutti». Parla Christopher, un Ghanese che lavora a Castel Volturno e parla dei suoi fratelli , delle difficoltà legate al lavoro, ai permessi di soggiorno, al razzismo e ricorda le vittime concludendo con un messaggio di integrazione nel segno della legalità. Sono intervenuti per la prima volta le istituzioni con la presenza dei prefetti Antonio Contarino e Anna Manganelli in rappresentanza del Comune di Castel Volturno, Il Prefetto di Caserta, il Questore, Il PD locale con il segretario Giuseppe Scialla, Daniele Manzo in rappresentanza dell’associazione Antiracket di Castel Volturno , Libera Caserta con Valerio Taglione, An-
Il PM della DDA di Napoli Cesare Sirignano tonio Casale del Centro Fernandez, i Giovani di Officina Volturno con Giancarlo Palmese e tante altre associazioni. Infine, interviene il pm della DDA di Napoli dott. Cesare Sirignano, protagonista della battaglia alla criminalità e soprattutto contro Setola: «Voglio immediatamente dire che provo una
certa emozione ed un certo dolore nello stare qui dopo quel giorno del 18 settembre del 2008 e pure avendo assolto in pieno il dovere di magistrato, soprattutto di pubblico ministero, sia nel seguire le indagini che nella celebrazione del processo, e nell’assicurare alla giustizia i criminali di questo delitto, mi sento comunque parte di un sistema di una società che ha duramente offeso una comunità ed è per questo che il senso di questa mia partecipazione deve essere inteso come una vera manifestazione di solidarietà nei confronti di questa comunità che ha subito un duro colpo con la perdita di persone assolutamente estranee ai contesti criminali che pure esistono sul territorio anche di matrice purtroppo extracomunitaria e che ha visto la scomparsa di numerosi immigrati di giovanissima età. Quindi, la prima cosa che vorrei dire a tutti gli immigrati, è che lo Stato Italiano in questo momento rappresentato da me si scusa con loro per quello che è accaduto. Agli studenti che sono qui presenti non mi sento di affrontare questo tema sulla legalità con una predica sul rispetto delle regole perché in questo momento stiamo celebrando questo evento che è stata una svolta nelle indagini contro Setola. Uno dei valori fondamentali è il rispetto della persona aldilà delle differenze religiose di sesso o di razza come dice la costituzione e questo evento fa riflettere su questo pilastro della società civile e dopo questa strage dobbiamo recuperare questo rispetto è proprio dopo questi fatti che questa consapevolezza noi». deve crescere di più in noi Tutti si stringono attorno al magistrato con un forte applauso, le sue parole risultano profonde e colpiscono, anche se, lasciamo questo posto con la tristezza nel cuore,ma consapevoli, noi giovani, di andare via arricchiti da un esperienza che ci rende più forti. DANIELE LA FATA
pace agli uomini di buona volonta volonta’ Il messaggio inviato da mons. Schettino, nel 2008, tramite Informare, ai cittadini di Castel Volturno. Pace agli uomini di buona volontà. Come Arcivescovo anche del territorio Domizio desidero fare arrivare a tutti voi i miei più fervidi auguri per un Buon Natale e un Sereno Anno Nuovo 2009. Auguri ai Castellani, ai cittadini del vasto territorio, che si snoda lungo l’asse viario e verso il mare. È questa una grande realtà in cui sono presenti anche i grandi valori della famiglia, della affezione alle tradizioni culturali, umane e religiose, che hanno formato la storia e sostengono il vivere quotidiano. Non mancano difficoltà economiche, derivanti dalla crisi economica mondiale, ma anche da quelle situazioni congiunturali quali la perdita del lavoro e della serenità familiare e sociale. Abbiamo bisogno tutti di recu-
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perare entusiasmo nella nostra vita quotidiana e di recuperare i motivi della speranza in una realtà nuova di umanesimo e di tempi migliori, più sereni. Vengo spesso e ben volentieri sul vostro territorio generoso e sofferto, dalle grandi possibilità e dalle situazioni frammentate. È il lavorio che lentamente si compie per una realtà nuova che si esprime come laboratorio di cultura e di fede, di processi storici. Questi non sempre sono determinati dalla volontà umana del singolo. Appare tuttavia la realtà di bontà in tante persone semplici, dal cuore generoso e appassionato per la vita dell’altro. Con la collaborazione serena e costruttiva di tutti si possono togliere ostacoli e creare un clima di serenità e di concordia sociale. L’episodio del 18 settembre scorso ha creato una crisi di coscienza, facendo emergere i diversi problemi sottesi, le diverse sofferenze e drammi. La violenza stragista contro gli immigrati, dettata dalla criminalità organizzata, ha seminato morte, paura, sconforto. Sono riemersi i problemi che da decenni soggiacevano: camorra, racket, droga, prostitu-
zione, degrado morale, sociale, ambientale. Molte volte l’immigrazione dei poveri, dettata dalla fame e dalla fuga dalla guerra, è stata vista come pericolo sociale, aggiungendo dolori a dolori. Anche senza gli immigrati il territorio domizio si troverebbe ad avere gli stessi problemi, senza una soluzione credibile. I tempi di riscatto e di sviluppo verranno e sarà veramente meraviglioso poter ammirare e godere della bellezza del territorio. Il Natale è Cristo Signore che ha preso le sembianze dei poveri e si è fatto uomo per noi. Siamo tutti quanti eguali davanti a Dio, poveri o ricchi, bianchi o neri. Siamo chiamati ad amare, a donare, a riconoscere anche nell’immigrato il nostro fratello. «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi…». In verità io vi dico: «tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25, 35 – 36.40). Fervidi auguri di Buon Natale, di Pace e di Bon-
tà a tutti. Auguri di Sereno Anno Nuovo 2009 per tutte le famiglie, per tutti i poveri, per tutti quelli che rappresentano Cristo nella sofferenza del vivere quotidiano.
Bruno Schettino Arcivescovo di Capua
avesse un impegno molto grande, impegno, purtroppo, al quale ahimè nessuno può mancare. In Suo ricordo, e per testimoniare ugualmente la Sua presenza alla commemorazione, pubblichiamo questa nota, che l’Arcivescovovolle far giungere, attraverso il nostro giornale, a tutta la comunità castellana dopo la strage di S.Gennaro. Era indirizzata agli uomini di buona volontà...e resta attuale in tutta la sua umanità.
Ero rimasto sorpreso per la Sua assenza alla commemorazione della strage del 18 settembre. Volutamente, era trapelato, che era impegnato altrove...conoscendolo, la cosa non mi TOMMASO MORLANDO convinceva... ed alla fine le mie preoccupazioni sono risultate fondate. Monsignor Schettino per non venire a Castel Volturno era L’Arcivescovo Bruno Schettino davanti l’ob ob exotic ovvio che fashions, luogo della strage
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L’Intercultura dei sapori!
NCO per una Serata Mediterranea nella Casa del Bambino Si apre con una cena mediterranea, fatta di commistioni tra sapori italiani ed etnici, un meraviglioso progetto interculturale fondato su tre pilastri: Solidarietà, Gusto e Convivialità. Il 22 settembre a Castel Volturno, nel centro di accoglienza La Casa del Bambino gestita dai Padri Comboniani, uno chef d’eccezione proveniente da Roma e nuovo volontario dell’associazione Jerry Masslo, sotto la dirigenza di Angelo, già cuoco dell’NCO (Nuova cucina organizzata), prepara ai suoi ospiti una cena a menu fisso. La prima di una lunga serie perché, proprio nella Casa del Bambino, a breve aprirà un ristorante, gestito dagli stessi padri Comboniani, che proporrà ricette come quelle assaporate la sera del 22 in cui i piatti tipici italiani si bagnano nelle gustose salse delle popolazioni del sud. Una cena, un momento per stare insieme e riflettere ma anche un momento da cui possono nascere nuove idee e progetti. «Forse», afferma Renato Natale, presidente dell’associazione Jerry Masslo, «ci saremmo aspettati una maggiore affluenza ma comunque
la soddisfazione per questi progetti che la Jerry Masslo idea e attua giorno dopo giorno c’è ed è grande». L’associazione Casalese, insieme con i padri Comboniani, il centro Fernandes e tanti altri enti e comitati del territorio aversano, si presenta, in queste occasioni, come un’unica grande famiglia che intende principalmente superare quella mentalità obsoleta e ingiusta che ci porta a stare alla larga dai “neri” mortificandola proprio sul terreno culturale e dando una dimostrazione concreta della prosperità a cui una pacifica confluenza tra le diverse culture può portare. Quest’ iniziativa, inoltre, ha avuto l’importate scopo di aiutare i Padri nella gestione della Casa del Bambino e in quella
del futuro ristorante. Ciascun ospite , infatti, pagando una quota minima di 20 euro a persona, ha contribuito a far si che il ricavato delle spese andasse direttamente ai Padri e desse un aiuto utile e materiale al loro impegno: quello di garantire ai bambini africani, giunti in Italia tra molti disagi, una solida istruzione che si traduce, poi, nella sicurezza di un futuro sereno e sicuro. Impegno estremamente importante ma che, come tale, richiede anche tante responsabilità. FILOMENA DIANA
Vergogna infinita! Ci continuano a dire, negli incontri di legalità a cui partecipiamo, che la stessa inizia dalle “piccole” cose, e che i cittadini devono denunciare... e allora? Cosa si aspetta ad intervenire? Questa è prepotenza bella e buona, nonostante vi sia la sede della Capitaneria di Porto a pochi passi... Questa è una denuncia pubblica. Chi ci risponderà? TOMMASO MORLANDO
E i cancelli continuano a restare chiusi…
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L’ex Centro Sportivo di Pinetamare Per l’ennesima volta i cittadini di Pinetamare ci segnalano lo stato di grande abbandono dell’ex Centro Sportivo di Pinetamare. La struttura, come noto, è da anni ridotta ad un rudere in attesa che sia interessata da lavori recupero, che purtroppo tardano a venire. In passato i proprietari recintarono gli accessi con reti Questo CROOOOOOOOOOOOLLA! metalliche, ma le stesse sono il tetto sono evidenti (vedi foto). Si invita ad state divelte e di conseguenza l’area è accessibile a tutti. I cittadini residen- intervenire immediatamente per risolvere il ti in zona lamentano che il luogo è diventato un problema in modo radicale, dando la priorità ritrovo per ogni tipo di incontri, in particolare al risanamento di quest’area che è diventata per la prostituzione, nonché per drogati e va- altamente pericolosa. gabondi. GIANCARLO PALMESE Le condizioni di pericolo che rappresenta PRESIDENTE CENTRO STUDI OFFICINA VOLTURNO
“Hotel a 5 stelle”
Piscina ingresso “libero”
PARLIAMO DI FOTOGRAFIA Venerdi 12 ottobre 2012 presso la sede del centro Studi Officina Volturno sita in Piazza delle Feste 7 tel.081 509 70 39, si terrà il primo incontro “Parliamo di Fotografia” con Antonio Ocone dello studio Fotogram, Viale degli Oleandri, 61 Pinetamare 081/5093867. Quello di venerdì sarà il primo di quattro incontri programmati che inizieranno alle ore 19,30, per 10 persone a numero chiuso. Gli interessati possono iscriversi direttamente presso lo studio Fotogram. Il tutto è completamente gratuito.
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AMBIENTE E SOCIETÀ
“Una nuova via”, quando i rifiuti sono una risorsa ca e successivamente trasportati all’impianto della Sicorex Ricerche Italia Spa situata nella zona Asi di Teverola dove vengono lavorati per essere trasformati in granuli e successivamente in un Da Dx verso Sx: Roberto Quaranta, Antonio Di- particolare asfalto innovativo, che si caratteana, Pio Del Gaudio e Giovanni Corbetta rizza per una migliore Presso la sede di Confindustria di Caserta, è fono-assorbenza, la maggiore durata, l’altissistato presentato il progetto “Una nuova via”, mo standard di sicurezza. promosso dall’associazione degli industriali Nel corso della conferenza stampa di presentacon la collaborazione del Consorzio Ecop- zione il progetto è stato illustrato in tutte le sue neus e di Legambiente ed il coinvolgimento sfaccettature dai suoi promotori. di soggetti istituzionali, il Comune di Caserta A moderare l’incontro, Antonio Arricale, ade, per la fase di raccolta, il Comune di Castel detto Ufficio Stampa di Confindustria Caserta. Volturno, e aziende private, quali la Tecnoevi- Antonio Diana, Vice presidente Confindustria, ronment scarl, Geos Environment, Sycorex dopo i ringraziamenti di rito ha spiegato che spa, Asphalt Rubber e Tecnobeton. Fonda- l’intento è quello di «creare una rete di imprese mentale, inoltre, la partecipazione attiva dei vo- che possano, attraverso sistemi innovativi e lontari di Legambiente, dell’ Associazione Cen- quindi rispondere ai bisogni che abbiamo in tertro Studi Officina Volturno e la collaborazione mini di collettività sul territorio. Abbiamo scelto Caserta perché, nonostante sono stati fatti dei della Polizia Municipale di Castel Volturno. L’iniziativa è stata finalizzata ad attuare il vir- passi avanti, ancora soffre di carenze ambientuoso recupero di pneumatici fuori uso su tutto tali e quindi noi abbiamo promosso questa iniil territorio casertano, nello specifico di Castel ziativa per far capire alla comunità casertana Volturno, i quali, dopo un’ adeguata trasforma- che i rifiuti possono essere una grande e profizione in conglomerato bituminoso, sono stati cua risorse se utilizzati in maniera adeguata». utilizzati per asfaltare, un tratto di strada di Pio Del Gaudio, Sindaco di Caserta, ha poi viale Cappiello in Caserta. I pneumatici raccolti aggiunto quanto si importante attuare una corsono stati poi conferiti presso l’isola ecologi- retta raccolta differenziata ed il riciclaggio dei
materiali, in sinergia con gli enti e le imprese, al contempo facendo una giusta informazione e una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. E poi intervenuto l’Ing. Giovanni Corbetta, Direttore generale di Ecopneus, il consorzio nazionale deputato alla raccolta delle gomme, il quale, con un intervento più tecnico, ha spiegato che «con questa iniziativa si fa vedere cos’è la Green Economy e cioè gestire appropriatamente i rifiuti, non lasciarli sepolti e quindi governarli, non danneggiare l’ambiente o il territorio o la salute delle persone ma addirittura creare posti di lavoro, occupazione e investimenti gestendo il rifiuto». Anche Roberto Quaranta, Presidente di Tecnoenvironment, consorzio locale, ha precisato che «il materiale inutilizzato è una risorsa». Inoltre ha aggiunto «mi ha fatto piacere partecipare attivamente alla raccolta ed essere testimone personalmente dell’ardore e dell’ ottimismo delle associazioni locali che credono nella rinascita del proprio territorio e questa esperienza mi ha dato un’emozione forte e mi ha insegnato delle cose, aldilà del mio obiettivo di dare successo a questa iniziativa nobile e virtuosa è quello che il territorio esprime forze giovani che danno ottimismo a noi adulti e in particolar modo mi complimento con i ragazzi di Officina Volturno per l’amore che ci hanno messo in questa iniziativa». GIANCARLO PALMESE E FABIO PARADISONE
Paura, connivenza o rassegnazione?
Dimitri Russo nella sede di O.V. Alcuni giorni fa mentre prendevo il caffè in un bar del centro storico, a pochi metri dal palazzo comunale, ho visto un dipendente comunale che giocava alle slot machine, intrattenendosi per più di quarantacinque minuti. Sicuro che fosse in servizio - il dipendente in questione ha questo “vizietto” e quotidianamente durante l’orario di servizio si allontana dal suo ufficio sotto gli occhi dei cittadini e dei suoi colleghi - ho chiamato i carabinieri. Solo per pochi secondi i militari non l’hanno preso in “flagranza di reato”: si configura nella fattispecie il reato di “truffa aggravata ai danni del Comune” e “falso materiale in atto pubblico”, oltre ad un ovvio danno erariale. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei presenti, acquisito il video delle telecamere presenti nel locale, verbalizzato la mia denuncia con allegate delle foto che, di nascosto, avevo fatto al dipendente e hanno inoltrato il tutto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Da lì a poche ore tutto il centro storico sapeva dell’ac-
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caduto, a conferma che nei piccoli centri urbani “una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’arco scocca vola veloce di bocca in bocca” (cit. F. De Andrè). Alcuni commenti e giudizi dei cittadini di Castel Volturno non sono stati positivi nei miei confronti. Non mi aspettavo ovviamente degli elogi, ma sinceramente nemmeno delle critiche. Come mai? Come è possibile che un cittadino che denuncia un malcostume diffuso nella pubblica amministrazione di cui il comune di Castel Volturno ne è un degno rappresentante - il soggetto non è certo l’unico, sebbene il più palese - venga biasimato? «A nulla serve tanto resterà ancora lì a lavorare, è solo un modo per colpire politicamente il fratello, sta cercando - il sottoscritto - solo visibilità per la sua candidatura a Sindaco», questi i commenti più diffusi. Altri invece hanno affermato che potevo evitare una simile “esposizione” e che di certo non spettava a me fare la denuncia, col rischio solo di avere qualche ritorsione! Per molti, quindi, il mio è stato un gesto “strumentale”, un’azione squisitamente politica. Nulla di tutto questo: in tempi non sospetti ho denunciato un altro dipendente per gli stessi ed identici motivi e quando ero consigliere comunale più volte ho cercato di censurare questi comportamenti, sebbene senza risultati. Tutti, dal Sindaco all’ultimo collega consigliere, sostenevano, come una sorta di assioma della
pubblica amministrazione, che le denunce o il fare “il caporale di giornata” non aveva alcun effetto reale su tali abusi, se non quello di inimicarsi tutti gli altri dipendenti. Nessun dipendente, nemmeno il più lavoratore - e di questo ne sono convinto anche io - vuole un amministratore che, come un carabiniere, lo controlla sul lavoro. Altro che pubblicità politica quindi. Se ho denunciato il dipendente è perché sono arrivato al limite della sopportazione e non ho minimamente pensato alle possibili critiche e alle conseguenze politiche su una mia eventuale candidatura a Sindaco. È stata una reazione di “pancia”, istintiva e non ragionata, ma sono convinto di aver fatto la cosa giusta e lo farei altre mille volte. In questo periodo di crisi in cui il comune è in dissesto e i commissari stanno cercando di risanare la macchina amministrativa, i dipendenti dovrebbero fare uno sforzo in più. Invece assistiamo a questi illeciti. Ovviamente la gran parte dei dipendenti comunali sono onesti e gran lavoratori ma è assurdo che nessuno di loro si ribelli alzando la voce a questo stato di cose. Perché non l’hanno denunciato i colleghi dipendenti? È una domanda che mi sono sempre chiesto. Le motivazioni, a mio avviso, possono essere tre: paura, connivenza e rassegnazione. Paura di ritorsioni politiche perché i dipendenti spesso sono parenti o comunque sponsorizzati da amministratori che potrebbero, se dovessero ritornare alla guida dell’ente,
Castel Volturno, inizia la raccolta degli PFU Era stata fissata al 7 settembre 2012 l’entrata in vigore del decreto legislativo del Ministero dell’ambiente che da attuazione ad un sistema integrato per la gestione e lo smaltimento dei Pneumatici fuori uso (PFU). Il progetto mira alla formazione di una corretta economia del riciclo e Il consorzio ECOPNEUS, creato dai principali produttori di pneumatici operanti, in base all’articolo 228 del decreto del 3 aprile 2006,
laggio Coppola e in altri territori dei dintorni dopodiché il materiale raccolto e destinato alla triturazione è stato depositato nell’isola ecologica del comune di Castel Volturno. Tale materiale, grazie al protocollo d’intesa firmato da Confindustria Caserta, sarà successivamente utilizzato, a fine mese, per asfaltare una strada della provincia con bitume ricavato proprio dal trattamento di riciclo dei PFU. Seguendo, così, l’obiettivo del “Green public procurement” (raccomandazione legge che stabilisce l’utilizzo di una percentuale di prodotti ricavata dal riciclo di materiali nella costruzione di opere pubbliche), l’articolo 228 definisce la responsabilità dei produttori e importatori di pneumatici obbligandoli ad organizzare su tutto il territorio nazionale un sistema di raccolta e gestione dei PFU. Questo comporterà lo stabilimento, sull’acquisto di un nuovo pneumatico, di un contributo ambientale che sosterrà i costi di
sceglie di svolgervi un ruolo di primo piano firmando, nella scorsa primavera, un protocollo d’Intesa con l’Agenzia delle Dogane per la lotta al traffico illecito dei pneumatici fuori uso. L’articolo 228 è alla base del decreto dell’ 11 aprile 2011 il quale da avvio al sistema nazionale di recupero e gestione dei PFU; sistema che verrà attuato ufficialmente a partire dal 7 settembre di quest’anno. Officina Volturno e Legambiente Casapesenna Così, proprio la mattina del giorno 7, a partire dal comune lavorazione sui PFU. Tale contributo non di Castel Volturno, è cominciata la raccolta sarebbe, tuttavia, una vera e propria tasdegli pneumatici fuori uso. L’operazione ha sa in quanto il costo, oltre a essere comcircoscritto l’intera zona con tappe in Vil- pletamente trasparente perché indicato nella fattura, sarebbe in effetti un costo non aggiuntivo in quanto, fino ad oggi, lo “vendicarsi” con spostamenti arbitrari da un stesso veniva inserito nel prezzo del serufficio all’altro. Connivenza, perché un sistema vizio di sostituzione. Ma, contributo o non, del genere dove un dipendente decide come, l’iniziativa avviata dal decreto del Ministero quando e se lavorare fa un po’ comodo a tutti. Ambientale è senz’altro lodevole e sopratRassegnazione, perché consapevoli che a nultutto necessaria per gli enormi problemi la serve ribellarsi o denunciare e che in fondo ambientali che si verificano, con consel’Italia funziona così. Non condivido nessuna di guenze gravissime, nella nostra nazione queste motivazioni e se l’apparato amministratie, difatti, molto demoralizzanti sono stati i vo, come l’intero territorio, ha raggiunto il fondo dati riportati lo scorso anno, in tutta Italia, è anche per questa mentalità distorta e omertoda Legambiente (208 discariche abusive di sa. Spero comunque che questo gesto faccia PFU per un estensione complessiva di 882 scuotere le coscienze di quei tanti dipendenti 000 metri quadri e ben 16 regioni coinvolte onesti e cittadini che, sono convinto, hanno ragnel loro traffico illecito). FILOMENA DIANA giunto anche loro il limite della sopportazione. DIMITRI RUSSO
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CULTURA, SPORT E SOCIETÀ
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PD di Mondragone: priorità all’ambiente! La Running Night “Dal Recupero Ambientale al futuro della Nostra Città…” L’opera dell’uomo spesso non guarda alla salute del cittadino e al rispetto del territorio: “Cantarella, Triglione, Agnena”. Il Mare e la Rinascita del Litorale Domizio: Quali Soluzioni Possibili !!! Venerdì 12 Ottobre, ore19:30 Auditorium - Parrocchia di San Nicola. Il benessere del territorio Mondragonese è intimamente e assolutamente legato al benessere della nostra stessa vita! Modera Antonio Maria Mira Caporedattore “Avvenire” Interverranno:
CHIAVAZZO Giancarlo Resp. Scientifico Regionale LEGAMBIENTE. MORLANDO Angelo Ing. Idraulico Centro Studi “Officina Volturno”. MARFELLA Antonio Oncologo Istituto Nazionale dello studio e cura dei tumori “G.Pascale”. CEGLIE Donato Magistrato di Cassazione (con funzione di sostituto procuratore di Napoli) LANGELLA Don Lorenzo Referente LIBERA Mondragone VASSALLO Massimo Fondazione “Angelo Vassallo” Tavola Rotonda Pd On. Stefano Graziano
(Camera dei Deputati) On. Pina Picierno (Camera dei Deputati) On. Nicola Caputo (Consigliere Regionale) On. Lucia Esposito (Consigliere Regionale) Avv. Giuseppe Stellato (Capo Gruppo Pd Provinciale) Gruppo Consiliare Pd Mondragone Dario Abbate (Segretario Pd Provinciale ) CIRCOLO PD MONDRAGONE partitodemocratico.mondragaone@gmail.it Via Paolo Borsellino, 6 - Mondragone Segretario Cittadino Aristide Papa
Pinetamare 2012
La RUNNING NIGTH PINETAMARE 2012 partita dal negozio LEGEA, al centro del Villaggio Coppola, è stato un successone: quasi cento partecipanti di varie età, da 15 anni a più di 60 anni! Noi di Officina Volturno abbiamo voluto intervistare il Presidente dell’ Associazione commercianti Pinetamare, Agostino Marchesano, vera anima di queste iniziative, dove viene curato anche il minimo particolare, come la sicurezza dei partecipanti garantita dalla vigilanza della M&P Security . Come le è venuta in mente l’idea di questa manifestazione? Ci parli un po’ della maratona. «La maratona è organizzata dall’associazione ed è il proseguimento dell’August Fest, consiste in 6 km di percorso, dalle torri orientali fino a Fontana bleau e verranno premiati uomini, donne, under 15 e over 40 ed abbiamo addirittura un over 60, il nostro affezionatissimo Sig. Giulio Cordua, quindi un evento senza limiti di età che vedrà diversi vincitori in base alle fasce di età». Come è riuscito a coinvolgere tutte queste
persone? «La maggior parte delle persone che sono venute a correre stasera sono tutte persone del Villaggio che vogliono stare insieme e fare qualcosa di bello e salutare in più credono fortemente nella rinascita di queste terre». La Running Night Pinetamare Prima Edizione si e’ conclusa con i seguenti risultati: - Primo Posto Categoria Uomo: Marco Formisano n° 9 - Primo Posto Categoria Donna: Simona Gangheri n° 34 - Primo Posto Categoria Under 15: Andrea Curcio n° 15 - Primo Posto Categoria Over 40: Antonio Pellegrino n° 52 FABIO CORSARO
Un Napoli vincente
Le piccole olimpiadi dell’ Hyppo Kampos L’estate non è mai finita all’Hyppo Kampos dove, anche a Settembre inoltrato, la spensieratezza delle ferie si è fatta ancora sentire con semplicità ed immaginazione. Ed è proprio di queste due qualità che si parlerà in questo articolo che descrive LA GUERRA DEI CONTINENTI, un’iniziativa dello staff del Resort. I giochi estivi si sono celebrati alle 12.00 dell’8 Settembre e si sono chiusi con tanto di festa alle 18.30 del 19 Settembre. Il programma di queste Olimpiadi nostrane tenutesi all’interno di tutta la proprietà del Resort ha compreso: corsa ad ostacoli “disturbata” , in cui i corridori dovevano inscenare delle gag divertenti invece si saltare gli ostacoli, mentre i membri delle altre squadre disturbavano il loro percorso con degli spruzzini; lotta grecoromana di pollici; staffetta dei pedalò; ping pong; lancio della ciabatta, in cui un sandalo ha sostituito il classico peso; telo volley, la variante del beach volley in cui al posto delle mani venivano utilizzati dei teli da mare; staffetta 6x50 con la banana, in cui il tipico frutto giallo ha sostituito il normale testimone. Un
programma, quindi, molto simpatico e vario ma soprattutto estremamente accessibile in quanto particolarmente economico, ( solo 10 Euro a persona) e molto flessibile (nessun limite di età per i partecipanti e nessun obbligo di partecipare ai giochi). L’organizzazione dell’evento compresi arbitri di gara, animatori e il resto dello staff è stato impeccabile ed il divertimento è stato tantissimo, grazie anche alla fantasia dei creatori dei giochi che hanno saputo reinventare alcuni classici sport o discipline in modo da aumentare la goliardia. Alla fine di un’estenuante battaglia a colpi di risate e
di dimostrazioni di forza ed astuzia la vincitrice indiscussa è stata la squadra America che ha saputo imporsi per quasi trenta punti dalla seconda classificata e si è aggiudicata il premio in denaro di 500 Euro. Dopo questo evento così gioioso e ben gestito non possiamo dire altro se non “Complimenti Hyppo Kampos, aspettiamo con trepidazione i nuovi fantasmagorici eventi!” DANIELE LA FATA
Protesta dei cittadini di Ischitella
La foto da sola, desolatamente, rappresenta l’ennesima inerzia e strafottenza che viene riservata al nostro territorio. I giovani di Officina Volturno denunciano, che a distanza di mesi, questa strada resta ancora chiusa alla viabilità creando seri problemi agli abitanti di Ischitella, oltre ai gravi danni procurati ai commercianti in zona. Gli stessi ci hanno tempestati di telefonate affinchè noi intervenissimo; per decenza, preferiamo non pubblicare ciò che per disperazione ci hanno riferito. L’Ente per competenza è la Provincia di Caserta, ma finora la situazione è completamente ferma, ci si augura che il Commissario Contarino, con immediatezza solleciti per una soluzione in tempi tecnici brevi. Noi, come Informare, cercheremo di intervenire direttamente anche con il presidente della provincia Zinzi F.P.
Cavalcavia di Ischitella ancora chiuso!
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Come la potenza dell’acqua infranta sugli scogli, come un’onda che travolge e trascina con sé quel che trova sulla sabbia, il Napoli può essere paragonato ad un Fabio Corsaro mare di spettacolo, gol ed emozioni. L’inizio di campionato comincia col botto: tre vittorie e un pareggio che consentono agli Azzurri di condividere il primo posto con la Juventus. Una squadra compatta negli schemi e nella testa, capace di guadagnare punti importanti contro pretendenti al titolo, quali Fiorentina e Lazio. Il carattere mostrato è il segno di un volontà matura che cresce con le ambizioni e le intenzioni individuali che si fondono con quelle del gruppo. E la forza del Napoli consiste proprio nell’avere gente che guarda la stessa strada e non cerca di intralciare il cammino dei compagni. Mazzarri è il filtro di ogni emozione e riesce a gestire i cali fisici e morali dei suoi calciatori perché da loro cerca e pretende sempre il massimo della concentrazione affinchè si possano raggiungere grandi traguardi come lo scudetto. La difesa risulta migliorata rispetto all’anno scorso: sono solo due i gol subiti in quattro partite. L’attacco invece è il fiore all’occhiello di questa squadra, la zona di campo dove magia e fantasia sono protagoniste di uno spettacolo che infiamma i tifosi, e attori come Cavani, Pandev, Insigne e Vargas rendono unico il proprio repertorio. Gli Azzurri contano in campionato undici gol fatti. Cinque sono di Cavani, capocannoniere momentaneo della Serie A. Il Matador che ha raggiunto settantadue gioie, quante le emozioni. Centouno partite in maglia azzurra ed estrema voglia di non fermarsi. Rasenta prima record e poi li abbatte. Sfiora
l’infinito per finire gli avversari. Potente ma leggiadro, elegante, vincente e demolente. Riesce a conciliare fattori contrari che coesistono nel suo essere. Emozione indefinita di un’ ermetica poesia che con pochi passi riesce ad esprimere valore e morale. Il sacrificio è quello dei grandi uomini; i gol quelli dei grandi calciatori. Unico, attraccato al cuore di Napoli, naviga in una distesa di immenso calore affettivo, umanitario, di stima professionale e morale. Pochi come lui. Insigne e Vargas mania- Il Napoli si presenta in Europa League con un elegante smoking da grande squadra: rifilati quattro gol agli svedesi dell’Aik Solna e la tripletta di Edu Vargas fa ruggire il cileno e cancellare ogni critica su di lui. L’utilizzo delle seconde linee risulta azzardato ma efficace e il binomio Insigne-Vargas è la somma di una fresca e giovane mentalità di gioco, capace di far brillare la zona offensiva con estro e gol. Lo scugnizzo di Frattamaggiore è il nuovo beniamino dei tifosi che con i suoi dribbling, numeri e magie ha fatto breccia nel cuore dei napoletani. Protagonista in Europa ma anche in campionato: il primo gol in maglia azzurra arriva con freddezza nel 3-1 rifilato al Parma al San Paolo. Sostituire il Signor Cavani per segnare dopo pochi minuti è un evento che mai dimenticherà. Troverà ancora spazio chi fa parte del turn-over: giovedì 4 ottobre in Olanda col Psv per dare un’ulteriore conferma che il Napoli ha voglia di far bene e soprattutto di vincere. Occhio Europa che il Napoli non scherza... FABIO CORSARO
corsarofabio@gmail.com
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ARTE CULTURA E UTILITA’
Giovani emergenti crescono!
Quando ho incontrato Emilia Tamburino per la prima volta il mio primo pensiero è stato che avrei dovuto intervistare una modella di 21 anni con un’esperienza enorme. Ho temuto che avrebbe potuto mettermi in soggezione ma sono stato lieto in seguito di scoprire che in realtà Emilia è una ragazza semplice e come qualunque sedicenne segue i suoi sogni con la purezza di una serena adolescente ma con la professionalità di una vera modella. Come ci si sente ad essere una modella alla tua età? Ovviamente non è da tutti esserlo a 16 anni.
Non mi ritengo una professionista ancora completa data comunque la mia giovane età ma ho comunque un certo bagaglio di esperienza. Come ti sei avvicinata al mondo della moda? Ho iniziato a 3 anni con le prime sfilate, poi ho affrontato diversi concorsi perché sono trampolini di lancio, danno modo di farti notare e poi da lì ho conosciuto tante persone che mi hanno aiutato a farmi strada nel mondo della moda. Dall’inizio delle prime sfilate da spiaggia ora sono appena tornata da due concorsi a Roma ed in Calabria ed ho ottenuto rispettivamente il secondo e terzo posto. Riesci a conciliare bene carriera e scuola? Sì fortunatamente vado bene a scuola a volte è un po’ difficile a causa delle assenze, ma quando torno riesco sempre a ritrovare il ritmo scolastico. I tuoi genitori ti sostengono in questa scelta? Sì, molto anche perché mia madre è da sempre una grande appassionata di moda ed anche lei da giovane sfilava e quindi io sto continuando il suo sogno. Quali sono i tuoi progetti futuri, sia didattici che professionali?
Calicanto: riparte l’anno accademico Riparte l’anno accademico anche del Centro Studi Danza Il Calicanto, che quest’anno raggiunge il più che lusinghiero traguardo dei 38 anni di attività. Da due anni la scuola è ritornata a svolgere la propria attività artistica presso la storica sede di viale del Calicanto in Pinetamare, alle spalle di Piazza delle Feste, dal quale ha avuto origine il suo nome. I corsi inizieranno Lunedì 1 ottobre. La direzione ha previsto significative agevolazioni per tutti gli allievi e le allieve che si iscriveranno entro il giorno 15 Ottobre. Le
discipline che potranno essere svolte presso il Centro Studi sono la danza classica, la danza moderna, l’hip hop, i balli caraibici, i balli latino americani, l’aerobica e la ginnastica per signore. Il corpo docente è composto da maestri altamente qualificati, tutti diplomatisi regolarmente nelle discipline insegnate ai loro allievi. Essi sono Marta Russo, Mario Crocetta, Ersilia Russo, Emilia Falconetti e Lorenzo Falconetti. GIANCARLO PALMESE
Una scuola all’avanguardia Il mese di Settembre, come noto, è il periodo che segna l‘inizio delle scuole e quest’anno, per molti istituti, ci sono stati non pochi problemi (restauri, accorpamenti, slittamenti per l’apertura delle classi) ma non per l’Istituto Europa che, ormai da 24 anni, continua a donare ai bambini allegria, formazione ed educazione. Ritagliando un po’ di tempo per noi, la coordinatrice Rosa Conte ha risposte ad alcune nostre domande: Come è iniziato l’anno scolastico? Ci illustri i servizi didattici che l’Istituto Europa offre ai bambini e alle famiglie? «L’Istituto Europa, da 24 anni, profonde sempre la massima professionalità nei servizi che offre alle famiglie ed ai loro piccoli, grazie ad attività vantaggiose, sia in termini economici che educativi. Infatti, nonostante la crisi, viene ancora oggi garantito al 100% il funzionamento delle attività didattiche a tempo pieno, come le lezioni di Inglese, Francese, Spagnolo, Latino, Informatica, Educazione Musicale, con l’utilizzo di strumenti per la pratica immediata, che è al contempo istruttiva e divertente, Educazione Fisica, con l’organizzazione di tornei di calcetto e pallavolo, Educazione Artistica ed Educazio-
ne Ambientale. Quest’ultima è stata motivo di attenzione nell’anno scolastico, in quanto abbiamo fatto sì che i nostri alunni prendessero maggior coscienza del rispetto dell’ambiente, con impegno e solidarietà, facendo dei sopralluoghi sul territorio. Noi crediamo che nessuno meglio dei ragazzi possa parlare agli altri di temi scottanti e complessi come quelli dell’equilibrio ecologico. Sappiamo che le rappresentazioni teatrali dei vostri alunni sono ben organizzate e la vostra struttura è ben disposta per le attività extrascolastiche». Può parlarci meglio di tale aspetto? «Per quanto concerne i nostri spettacoli teatrali, tra essi le stupende rappresentazioni di SCUGNIZZI, PETER PAN, PINOCCHIO e L’ODISSEA, posso dire che noi coordinatori diamo grande importanza all’educazione all’immagine ed alla fantasia con le proprie diversificate forme, come il teatro appunto, ma anche il cinema o le arti pittoriche; queste attività, unitamente ad altre cose bellissime, come le nostre gite, le nostre escursioni ed i nostri scambi culturali (ricordiamo che siamo l’unica scuola con
Donata una TV alla scuola
Finito il liceo mi vorrei trasferire a Roma per conciliare entrambe le cose, perché le capitali della moda sono Roma e Milano. Vorrei studiare marketing pubblicitario anche per tenermi vicino a questo mondo in cui vorrei continuare la mia carriera di modella ed un giorno spero di sfilare per grandi marche come Dolce e Gabbana. Emilia è stata immortalata sulla rivista FREETIME e COSì; ha partecipato alla sfilata UIM AWARDSGIVING GALA 2012 e alla terza edizione del premio alla carriera “Sinfonie d’autore”; è stata testimonial insieme ad i giocatori del Napoli per la SSC Napoli Spring Summer Collection 2012. Insomma questa carriera così precocemente lanciata di questa giovanissima bellezza nostrana fa capire quanto sia importante dare valore al nostro territorio capace di sfornare gioielli simili che valgono la pena di essere esportati in campo nazionale ed anche all’estero. DANIELE LA FATA
Nella foto: Prof. Antonio Papa, Giulio Cordua, Raffaele Cordua e i tecnici Gennaro Scotti ed Ernesto Dionisio L’istituto comprensivo di Pinetamare ha ricevuto stamattina un monitor/tv donato dalla Electra Cordua Service di Giulio Cordua e dall’Assocommercianti Pinetamare. Alle fasi della consegna, del trasporto e dell’installazione hanno partecipato
attivamente e cordialmente la preside, dott. ssa Fabozzi, il direttore amministrativo professore Antonio Papa e la docente Anna De Franco, con la presenza degli addetti alla scuola che hanno seguito tutte le attività. FABIO PARADISONE
Inaugurazione Dream Dance Academy In una calda serata di inizio Settembre, e fra luci, rinfreschi e buffet, ha aperto i battenti la Dream Dance Academy di Carla Colinet, che tanto gentilmente ci accolti e ci ha concesso in esclusiva una piccola intervista. Quando ha cominciato ad interessarsi della danza e come è avvenuto il suo percorso di formazione artistica? «Ho iniziato a 7 anni ad interessarmi alla danza poi in seguito mi sono diplomata ed ho continuato a studiare». Nella sua accademia si pratica solo danza classica? «No, anche ballo moderno, contemporaneo, latino americano, ecc. Ma soprattutto voglio puntualizzare che non si parla di scuola di danza, ma di accademia vera e propria, e che quindi abbraccia tutte le arti anche, ballo e re-
citazione». Lei sa quanto noi di INFORMARE siamo fieri di iniziative che diano più valore al nostro territorio e l’idea di un’accademia di danza rientra senza dubbio in una prospettiva positiva in tal senso. «In un certo senso è anche per questo che è stata chiamato così la mia accademia cioè Dream appunto sogno». Avete progetti futuri? «Sì, ce ne sono davvero tanti ma per ora sono tutti segreti». La serata si conclude con delle foto alle insegnanti, alle amiche, agli amici, alle piccole allieve ballerine ed alle rinnovativissime sale da ballo. Tra gli invitati notiamo un ospite di tutto rispetto, Cor-
rado Taranto il nipote del mitico Nino Taranto, venuto per dare la sua lodevole benedizione ed il suo augurio per il buon andamento di questa accademia di ballo da sogno. DANIELE LA FATA
Cinema di Informare
Estate all’Istituto Europa scambio diretto con una scuola Americana) ci aiutano a comprendere meglio i ragazzi e la società in cui essi vivono. Eguale importanza diamo all’educazione fisica, ed è per questo che siamo dotati di un ampio giardino per le lezioni di ginnastica base, parco giochi e campo di calcetto». Oltre alle attività svolte durante il periodo scolastico, organizzate eventi anche nel corso delle vacanze estive? «Sì, l’Istituto Europa è aperto il mese di Luglio per la colonia estiva con animazione, acquascivoli, piscine gonfiabili e tornei, al fine di offrire ai nostri alunni una vacanza splendida e sicura, sotto la continua e attenta vigilanza delle nostre insegnanti». VINCENZO LO CASCIO
Cari lettori di INFORMARE oggi parliamo di un film con cast stellare, storia da brivido e fama internazionale e decennale: 007 – SKYFALL. TRAMA: Dopo il totale fallimento di un’operazione a Istanbul, James Bond risulta disperso e viene presunto morto. Nel frattempo, a seguito di una fuga di notizie, le identità di tutti gli agenti operativi dell’MI6 vengono pubblicate su internet ed il governo britannico chiama M a risponderne. Quando è lo stesso servizio segreto ad essere attaccato, la ricomparsa di Bond dà a M il pretesto per rintracciare Raoul Silva, un pericoloso criminale con delle questioni personali aperte con entrambi. Seguendo una traccia che lo aveva portato da Londra al Mar Cinese Meridionale, Bond vede la sua lealtà messa a dura prova da dei segreti sul passato di M. COMMENTO: Il prodotto, dai trailer che hanno impazzato sul web, promette molto bene. Per coloro che non hanno visto i due episodi precedenti della saga ma conoscono la raffinata spia Inglese (ora biondo e dal grilletto facile) ricapitoliamo sinteticamente la trama: in 007 – CASINO ROYALE. Nel secondo film di questa
rinnovata serie storica, 007 – QUANTUM OF SOLACE, James Bond cerca vendetta per la morte della sua amata Vesper, uccisa nel film precedente e intanto scopre nuove verità spaventose sull’organizzazione criminale nota come Quantum, sventando anche un colpo di stato del terribile Generale Medrano aiutato dallo spietato trafficante di risorse, Dominic Greene. Così giungiamo all’ultimo episodio (per ora) in cui sembra che ci sarà la resa dei conti con nemici molto più agguerriti e preparati di prima per il nostro James Bond. GENERE: Azione, Thriller REGISTA: Sam Mendes USCITA PREVISTA: 31/10/2012 D.L.F.
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L’EQUITALIA PIGNORATA...
Avv. Carlo Ponticiello Questa è da raccontare: vinco una causa contro l ‘Equitalia sede di L’ Aquila, il Giudice liquida le spese legali in € 600 circa, che con il precetto diventano 1600 - ho sostenuto varie trasferte Napoli / Sulmona / L’Aquila - Ricevuta l’ intimazione di pagamento il 06/06/12, a fine Agosto non mi avevano nemmeno contattato... ma come ?!! L’ Equitalia dopo sessanta giorni che ha consegnato una cartella esattoriale anche di 100 € mette le ganasce alla auto dei contribuenti, e poi non paga quando è lei ad essere debitrice? che tipi, eh... ? recatomi alla sede di L’ Aquila, mi è stato candidamente risposto «stavamo traccheggiando con il Comune di Roma che era parte in causa... e la competenza a pagare è della sede di Pescara...». Ma sì, certo, ve l’ immaginate uno di noi che, di fronte ad un esattore, risponde «mi scusi, ma sto traccheggiando con mio fratello
per decidere chi di noi deve pagare , e poi l’ autorizzazione al pagamento la deve dare il nostro papà!?». Possiamo esser certi che l’ esattore non aspetterebbe né il fratello né il papà... Ma non contenti di questo teatrino burocratico, all’ Equitalia hanno fatto di più: per evitare la “visita” dell’ Ufficiale giudiziario hanno spedito un assegno di 600 € al sottoscritto – finalmente ma l’ altra metà dell’ importo dovuto?. Semplice, l’ hanno eliminata perché hanno ritenuto la somma non giustificata ed arbitrariamente da me chiesta! Quindi, l’ Equitalia decide da sola, senza andare davanti ad un giudice come siamo costretti a fare noi comuni mortali, di auto ridurre un proprio debito, e di riconoscere al legittimo creditore – in questo caso il sottoscritto - solo quanto da essa ritenuto congruo... quindi, allo stesso modo, la società di riscossione dovrebbe consentire ai contribuenti che ricevono una cartella esattoriale di pagare solo quanto essi ritengono giusto, magari, che so, ognuno di noi potrebbe tagliare tutte le sanzioni ed interessi, e pagare solo il tributo, questa sì che sarebbe una conquista di civiltà... ma l’ Equitalia e l’ Agenzia delle Entrate, i vari Enti pubblici, lo permetterebbero ? Ovviamente no , occorre difendersi pagando anche i costi della giustizia, e sperare che prima della sentenza di un giudice non arrivi un fermo amministrativo o l’ ipoteca sulla propria casa. L’ Equitalia invece, auto riduce i propri debiti da sola, ma il sottoscritto è costretto a fare una trafila proces-
suale dall’ esito incerto per vedersi riconoscere il lavoro svolto per difendere un contribuente. Chi ancora crede che l ‘ Italia sia un paese civile e democratico alzi la mano. AVV. CARLO PONTICIELLO carlo.ponticiello@libero.it TEL: 081 509 7039 Cari lettori di INFORMARE abbiamo riportato l’aspra lotta dell’avvocato Carlo Ponticiello, nostro associato ed esperto, che da anni si oppone contro le ingiustizie in generale e di Equitalia in particolare. Ci teniamo a ricordare che noi di O.V. siamo vicino alle persone che devono subire le iniquità ed i soprusi di Equitalia, che ha portato tanto dolore a molte famiglie italiane costringendo poveri imprenditori o professionisti al suicidio per non poter pagare le cartelle esattoriali. Fa piacere però sapere che, molte sono le autorità e le persone che si sono svegliate da questo incubo ed hanno deciso di combattere contro queste ingiustizie; è il caso di Federcontribuenti che ha denunciato per Stalking Equitalia. In definitiva possiamo dire che come il nostro coraggioso avvocato Ponticiello, ci sono altri crociati della giustizia che combattono Equitalia con fervore e forte senso civico ma senza mai cadere nell’esasperazione (come nei casi degli attentanti alla sede Equitalia di Roma) e continuare invece sulla retta via della lotta legale per riportare alla vita, ciò che altrimenti andrebbe distrutto, schiacciato dai debiti e dai pignoramenti ingiusti. GIANCARLO PALMESE
Alla riscoperta del paesaggio rurale Il paesaggio della provincia di Caserta, nel plurisecolare succedersi di vicende storiche e fino al dopoguerra, è stato espressione di una cultura contadina e di un’attenzione ai sistemi innovativi dei processi agricoli attraverso un atteggiamento consapevole dell’uomo nei confronti dello straordinario patrimonio naturale. Negli ultimi decenni si è passati invece, in brevissimo tempo, dall’uso agricolo a quello industriale, snaturando la naturale vocazione del territorio. Ciò ha comportato una variazione significativa nei modelli di vita e di fruizione dell’area. Tralasciando le mancanze delle amministrazioni preposte a proporre strumenti operativi di gestione paesaggistica e gli incontrollati interventi di espansione edilizia abusiva sfuggiti all’attenzione delle istituzioni, si reputa che il problema più grave risieda nello smarrito senso di identità e di attaccamento delle collettività locali alle matrici storiche del luogo, con tutto ciò che comporta anche in termini sociali ed economici. Gli abitanti del territorio si sono allontanati dalla politica e dagli enti pubblici, delegati, nell’apatia generale, a operare le scelte progettuali. Il richiamo alla vocazione rurale della provincia
di Caserta, caratterizzato da nuclei urbani di straordinario interesse storico e artistico, si legge in diverse fasi storiche e attraverso differenti segni che hanno caratterizzato il suo paesaggio: la viabilità consolare e la successiva centuratio, in età romana; le architetture fortificate del medioevo e del rinascimento; i complessi conventuali e le colonie agricole dei monaci benedettini; i siti reali borbonici, le infrastrutture idriche e i grandi assi di collegamento, realizzati e ampliati in periodi successivi. Per le sue peculiarità, il territorio è stato definito “immenso giardino Mediterraneo” dai viaggiatori del XVIII secolo e Terra Laboris, proprio per la caratterizzazione legata all’attività di produzione agricola conseguente alla straordinaria fertilità dei suoli e all’eccezionale apparato idrico sotterraneo e superficiale. I romani, oltre alla costruzione delle vie di comunicazione con l’Urbe, organizzarono anche i territori agricoli procedendo alla consueta suddivisione in settori quadrati di uguale dimensione, orientati secondo le direttrici cardinali che denotano una tecnica agrimensoria piuttosto evoluta. Queste tracce sono presenti ancor oggi negli assi viari di numerosi insediamenti, fra cui, Capua, Santa Maria Capua Vetere, Casagiove e Caserta. In seguito, la presenza dei normanni sul territorio marca un periodo di stabilità economica e politica, assicurata anche da un efficace sistema di controllo degli assi viari, basato sulla costruzione di castelli, strutture di difesa ed elementi fortificati dislocati a rete in punti strategici. Ad essi si in-
trecciano dipendenze rurali e masserie, gestite dalle comunità monastiche benedettine, per il controllo di vaste aree oggetto di bonifiche e conseguente utilizzazione agricola. Successivamente, gli svevi inseriscono le produzioni e vendite delle colture locali in un circuito nazionale e internazionale, grazie alla regolamentazione dei monopoli, alle dogane e all’apertura di fiere e mercati. Dal ‘500 gli aragonesi si occupano sostanzialmente della bonifica di vaste zone paludose e del riassetto della viabilità soprattutto per i trasporti agricoli: loro è l’idea di rendere navigabile il Volturno per stabilire una connessione fra Capua e il mare. Dalla metà del ‘700 i migliori territori della provincia vengono deputati alle sperimentazioni agricole e zootecniche, intese come volano di sviluppo economico e promosse dai Borbone, grazie a una rete di residenze, i “siti reali”, distribuiti su un ampio territorio. La più importante fra queste per la tutela delle produzioni agricole, è la tenuta di Carditello, destinata soprattutto agli allevamenti di razze equine e bovine. Il paesaggio rurale, nel XVIII secolo, è fortemente segnato da straordinarie opere di ingegneria idraulica: i Regi Lagni, un imponente canale di irrigazione che attraversa l’entroterra per raggiungere il mare: e l’acquedotto del Vanvitelli, dichiarato Patrimonio Mondiale nel 1997 con la Reggia, i giardini reali e la città industriale di produzione serica di San Leucio. Nelle tracce e nei segni storici che hanno marcato così straordinariamente la Provincia di Caserta vanno ricercate, a parere dello scrivente, gli stimoli per un’azione collettiva che parta dal basso, dai cittadini e dalle associazioni del territorio, per il concreto recupero del territorio e del paesaggio. Nel processo collettivo devono obbligatoriamente partecipare sinergicamente le istituzioni locali e nazionali, gli imprenditori, i centri dei “saperi”, in primis le università e le scuole del territorio. Senza una presa di coscienza collettiva, innanzitutto morale, a poco servono le leggi, i progetti e le parole. A CURA DELL’ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE
PRES. ASS. ALBERGATORI E RISTORATORI LITORALE
Teatro romano di Sessa Aurunca, provincia di Caserta
DOMITIO. VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA.
Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039
alessandro.ciambrone@gmail.com
IL DIRITTO:
INTERVENTI EDILIZI
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Qualunque intervento eseguito su un’opera di SU DI UN OPERA per sé già abusiva non può qualificarsi come GIA ABUSIVA di manutenzione o di ristrutturazione, e quindi immune da censure penali, perché questi ultimi interventi, come si desume chiaramente dalle definizioni offerte dall’articolo 3 del d.p.r. 380/2001, presuppongono la preesistenza di un organismo edilizio che sia stato autorizzato secondo i crismi previsti dalla legge. E’ quanto ha stabilito, con un importante sentenza del 19 giugno - 31 agosto 2012, n. 33544, la Terza Sezione della Suprema Corte di Cassazione. I giudici di legittimità fanno rilevare che siccome “l’immobile è totalmente abusivo, come il manufatto preesistente nel caso di specie, lo stesso deve essere ritenuto giuridicamente inesistente e gli interventi di completamento del medesimo manufatto non possono mai considerarsi di manutenzione o di ristrutturAUTORE: AVV. FABIO RUSSO azione, assumendo invece rilevanza E-MAIL: AVV.FABIORUSSO1975@LIBERO.IT autonoma ai fini dell’integrazione di TEL.: 3476595190 un nuovo reato edilizio.”
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Aumento ingiustificato delle polizze assicurative Nel Sud Italia avviene un fenomeno ricorrente: “Ogni anno, alla scadenza della polizza assicurativa, automobilisti e motociclisti, all’atto del rinnovo, scoprono che il premio assicurativo è aumentato!!”. E’ il momento di aprire gli occhi, però, e sapere che tali aumenti, se non giustificati, costituiscono una violazione delle norme contenute nel codice delle assicurazioni. Infatti le Compagnie di Assicurazione, al fine di garantire la trasparenza e la concorrenzialità delle offerte dei servizi assicurativi, hanno l’obbligo - oltre che inviare trenta giorni prima della scadenza l’attestato di rischio di indicare: 1) l’importo del premio relativo
all’annualità precedente; 2) il premio per il rinnovo della annualità in scadenza; 3) l’indicazione della differenza di importo tra l’annualità precedente e quella successiva. E’ necessario, poi, che le Compagnie comunichino i motivi di un eventuale aumento. In mancanza, gli aumenti sono da considerarsi illegittimi ed è possibile, dunque, recuperare le somme, ingiustamente percepite dalle Compagnie, attraverso un’azione stragiudiziale o giudizialmente innanzi agli organi competenti. FABIO SIMEONE
fabiosimeone1980@gmail.com
Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli antoniettamorlando@hotmail.it Omesso versamento IVA:
nessun reato se l’azienda è in crisi per mancato recupero dei crediti. Assolto dal reato di omesso versamento IVA [1] l’imprenditore che dimostri che il mancato pagamento non è dipeso da propria volontà, bensì da una crisi di liquidità dell’azienda, crisi determinata dalla mancata riscossione dei propri crediti. Il delitto scatta – ricordiamolo – nel caso in cui il debito con l’erario per l’Imposta sul Valore Aggiunto superi 50.000 euro. Secondo il Tribunale di Firenze [2], tuttavia, è anche necessaria la volontà di evadere l’imposta. Pertanto, l’imprenditore che riesca a dimostrare di essersi trovato in crisi finanziarie per il mancato recupero dei pagamenti dovutigli dai propri clienti potrà essere assolto dal relativo procedimento penale. L’ipotesi più classica è quella dell’azienda che emette, nei confronti di un’altra azienda, una serie di fatture di cospicuo valore (e, quindi, con proporzionali ed elevati importi di Iva), fatture che poi non le vengono pagate. La colpa del mancato rispetto degli obblighi con l’erario, in casi come questo, non è del contribuente, ma anche e soprattutto della società debitrice che non è stata adempiente all’obbligazione. Pertanto l’imprenditore va assolto perché il fatto non costituisce reato. [1] Art. 10 ter, d.lgs. 74/2000. - [2] Giudice dott.ssa Paola Belsito.
Iva “per cassa”: il nuovo regime aiuta le piccole imprese Il regime contabile dell’Iva “di cassa” [1] (regime grazie al quale l’imposta diventa esigibile al momento dell’incasso dei corrispettivi da parte dei clienti) potrà essere adottato dai contribuenti con un volume d’affari annuo non superiore a due milioni di euro. La nuova norma, contenuta nel c.d. Decreto Crescita [2], modifica la soglia di fatturato precedentemente fissata a 200 mila euro. In particolare, in relazione alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate nei confronti dei soggetti che agiscono nell’esercizio dell’impresa, l’Iva sarà esigibile al momento dell’incasso dei relativi corrispettivi; analogamente, il diritto alla detrazione dell’Iva sugli acquisti di beni e servizi potrà avvenire solo al momento del pagamento dei corrispettivi dovuti. Il differimento dell’esigibilità dell’imposta incontra il limite temporale di un anno dal momento dell’effettuazione dell’operazione: ciò significa che, in ogni caso, l’imposta diventerà esigibile qualora, entro un anno dall’emissione della fattura, non è stato incassato il corrispettivo. Tale limite non trova applicazione nel caso in cui il committente/cessionario sia stato assoggettato a procedure concorsuali. La data di applicazione del nuovo regime non è immediata; dovrà essere individuata con apposito decreto del ministro dell’economia da emanarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione [3]. [1] Art. 7 D.L. 185/2008 - [2] Art. 32-bis D.L. 83/2012 - [3] L. 134/2012
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