Informare Novembre 2012

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Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno”

Anno 8° - Numero 115 - NOVEMBRE 2012

LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO

Ragazzo investito a Pinetamare di Vincenzo Lo Cascio > > > pag.3

IL PORTO DI PINETAMARE.. PARTE O NON PARTE ???

Quinta edizione Summer School di Sunty Del Gaudio > > > pag.3

Facciamo un pacco alla camorra > > > pag.4

Genitori “costretti” alla colletta... Dott.ssa Nicoletta Fabozzi > > > pag.4

Sport Day Pinetamare > > > pag.5

So.Ge.Ri. di Marilù Musto e Antonio Pisani > > > pag.10

Il gioco di parole è fortemente voluto, per cercare di affrontare con serenità un’iniziativa forse troppo annunciata, ma sulla quale sono state diffuse pochissime informazioni. I dati ufficiali sono sempre gli stessi da dieci anni: centinaia di posti barca, milioni di euro di investimenti, centinaia di posti di lavoro sicuri, nuove infrastrutture capaci di trasformare radicalmente il territorio...

Intanto la realtà è diversa, soprattutto i pochi imprenditori del territorio e i pochi cittadini che ancora ci credono nel rilancio di tutto il Litorale, noi compresi, vengono lasciati nel silenzio più assoluto: nessun comunicato, nessun interlocutore, nessuna iniziativa per informare i cittadini. Mesi di silenzio hanno prodotto solo un enorme malcontento, una grande sfiducia generale, ma soprattutto hanno ridotto, ancor di più, l’attrattiva

verso il nostro territorio nonostante ci siano potenzialità infinite: un litorale che sta, piano piano, recuperando ampie zone di balneabilità; decine di iniziative pronte a partire su tutto il territorio; migliaia di persone pronte ad investire sull’enorme potenzialità immobiliare. Basterebbe un pò di chiarezza e di buona volontà e, forse, l’ultimo petalo della margherita ci permetterà di credere che PARTE...


POLITICA & AMBIENTE

Pianificazione territoriale e gestione delle risorse idriche Un gesto che fa bene all’ambiente Il rapporto dell’Agenzia dell’Ambiente Europea è stato pubblicato recentemente e costituisce un tentativo di mettere a confronto i seguenti aspetti: gestione delle acque, coesione territoriale, pianificazione del territorio. Tale rapporto è conseguenza anche della “Direttiva sulle alluvioni” per lo sviluppo e l’attuazione dei piani di gestione dei bacini idrografici. Il problema principale affrontato è il seguente: come bisogna agire nel caso di distretti idrografici che coinvolgono molteplici enti, autorità e territori? Di chi sono le competenze e chi coordina le attività? Lo scenario ipotizzato non è, però, quello di un caso di emergenza ambientale (ad esempio come lo scarico accidentale di sostanze industriali in fiume), ma ci si pone il problema di affrontare la questione nell’ipotesi di gestione ordinaria. Per fare un esempio, è il problema di competenze sui Regi Lagni in Regione Campania che attraversa tre province, decine di

comuni, raccoglie gli scarichi di cinque depuratori e di alcune aree industriali e, dopo aver percorso circa 80 chilometri, ma scarica tutto sulle coste del Comune di Castel Volturno che paga i maggiori danni ambientali. L’Agenzia Europea si pone il problema in un’ottica ancora più ampia, come ad esempio il caso del Danubio, che attraversa più Stati e scarica tutto nel Mar Nero, quindi, un bacino che ha evidenti ripercussioni anche su Stati non europei. Recentemente, ad esempio, ha destato interesse la seguente notizia: l’innalzamento dei mari registrato nel Nord America è mediamente il triplo rispetto alle medie del resto del mondo. Il rapporto europea contesta apertamente il modo di agire delle politiche nazionali ed europee degli ultimi trent’anni nei confronti, ad esempio, di questa notizia, ossia: se non riguarda direttamente il nostro territorio non è un nostro problema!!! La globalizzazione territoriale nelle tematiche

Siamo alla terza raccolta degli olii esausti alimentari e sempre più riscontriamo interesse e partecipazione, un piccolo “gesto” che fa bene all’ambiente ed ai cittadini sensibili, oggi, più che mai si è disponibili a “fare ognuno la sua piccola parte”. Abbiamo ricoperto tutta la fascia costiera individuando come “punti di raccolta” le parrocchie, che hanno dato la loro gentile disponibilità.

ambientali è ormai un fatto. La vecchia suddivisione dei continenti e degli stati può rimanere un semplice fatto amministrativo, ma non può assolutamente prevaricare l’interesse collettivo. La sostenibilità è un concetto ormai troppo vincolante e non sufficiente: è necessaria la durabilità, cioè la sostenibilità a lungo termine. ANGELO MORLANDO

SALUTE: IL TEMPO E’ SCADUTO

Regione Campania...

Approvate linee guida per compostaggio domestico

“Per incentivare il compostaggio domestico, la Regione Campania ha provveduto a redigere le linee guida che i Comuni potranno applicare in materia”. Così l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano. “Si tratta - spiega - di una bozza di convenzione che i singoli enti locali dovranno poi far firmare a quei cittadini che intendano attivare la pratica dell’autocompostaggio della frazione umida dei rifiuti prodotta dal proprio nucleo familiare. Il cittadino che sottoscriverà la convenzione si

INFORMARE

impegna a recuperare la frazione umida dei rifiuti prodotta dal proprio nucleo familiare presso la sua abitazione per mezzo del compostaggio domestico e ad utilizzare i prodotti solo sul proprio orto, giardino, fioriere; a non conferire al circuito di ritiro/raccolta rifiuti (porta a porta, ecc.) scarti di cucina, vegetali e sfalci verdi, ramaglie e residui di potatura provenienti dal proprio giardino o orto, esonerando il Comune dalla raccolta della frazione umida prodotta”. “Così facendo - aggiunge Romano - il Comu-

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ne potrà applicare una riduzione sulla tassa/ tariffa, adeguandola al minore conferimento di rifiuti solidi urbani. La convenzione-tipo e’ già’ stata inviata ai Comuni che dovranno poi materialmente applicarla sui territori di propria pertinenza”, conclude Romano. Ottima iniziativa, in modo particolare in quelle zone, come le nostre, dove ci sono molte abitazioni costruite su ampi appezzamenti di terreno, adesso bisogna solo adeguarsi. TOMMASO MORLANDO

Stessa spiaggia, stesso mare... stesso concessionario? Quella dei balneari contro le gare per le concessioni sulle porzioni di spiaggia da essi occupati è una battaglia di retroguardia persa in partenza. Lo dimostra Serena Sileoni, fellow dell’Istituto Bruno Leoni, nel Focus “Stessa spiaggia, stesso mare... stesso concessionario?” Per Sileoni, «anche a voler ammettere che la direttiva Bolkestein non si applica alle concessioni demaniali o che esse possono beneficiare di deroghe e regimi speciali riconosciuti dalla direttiva stessa in presenza di particolari condizioni, resterebbe in piedi il contrasto con il principio della libertà di stabilimento, riconosciuto a livello primario dall’ordinamento europeo, e sanabile solo con una modifica della legislazione in vigore». Nella sostanza «da un punto di vista meramente giuridico scioperi e proteste delle categorie interessate finalizzati a far fare marcia indietro al governo nel percorso verso una maggiore apertura e trasparenza dei procedimenti di autorizzazione allo sfruttamento dei beni demaniali marittimi per uso turistico-ricreativo risultano del tutto vani, quando non controproducenti. Meglio, piuttosto, sarebbe se tali categorie, accettato un regime giuridico che si presenta come necessario e irreversibile, arrivassero pronte all’appuntamento

Sono ben 300, i litri di olii raccolti e sottratti alle nostre fognature e di conseguenza non immessi nel nostro mare, ciò dimostra che se la cittadinanza è ben informata, educata ed ha a disposizione un concreto ed adeguato servizio “ne fa uso”. Il prossimo evento che sarà promosso dalla nostra associazione “a tutela dell’ambiente” sarà mirato alla raccolta dei “telefonini in disuso” in collaborazione con la società Celluvale, ed in questo senso solleciteremo la collaborazione delle scuole. Cogliamo l’occasione per la collaborazione di tutti i cittadini, responsabili e sensibili e ci sostengono con la loro partecipazione… grazie a tutti. Associazione “L’E.C.O. DELLA FASCIA COSTIERA”

delle gare e, volendo, apportassero il loro contributo di conoscenze al legislatore, al fine di confezionare un decreto legislativo di riordino che, in maniera lungimirante, sappia conciliare i principi di libera concorrenza con le aspettative di chi ha già investito nel settore». (A richiesta può essere fornito il PDF dell’intero Focus: informare@officinavolturno. com) FONTE: ISTITUTO BRUNO LEONI

Il fenomeno dello sversamento abusivo di rifiuti pericolosi nelle nostre campagne ha causato e sta causando danni irreparabili alla salute della popolazione del nostro territorio. Quello dei rifiuti, si sa, è un affare di milioni di euro, soprattutto quando si tratta di rifiuti tossiconocivi prodotti da industrie, per lo più del nord Italia, che non intendono smaltirli seguendo le vie legali, troppo costose, ma che si sono affidati e che si affidano tuttora ai cosiddetti ecomafiosi, cioè i criminali dell’ambiente, che hanno compromesso seriamente l’intero ciclo vitale biologico. Molte zone delle nostre terre sono ormai piene zeppe di tonnellate e tonnellate di rifiuti pericolosi per la salute degli esseri umani che ci vivono, che siano adulti e purtroppo sempre più spesso bambini. Nel territorio dell’agro aversano, in modo particolare tra Villa Literno e Giugliano,si contano più di 163000 (centosessantatremila) aree inquinate. Si tratta di una rete di suoli, ed altri invasi usati come discariche illegali dove sono sversati e molto spesso bruciati rifiuti solidi di ogni genere insieme a rifiuti di estrema pericolosità, senza che vi sia alcuna coibentazione tesa ad evitare che venissero contaminate le falde acquifere e i suoli circostanti. Di recente sono stati condotti degli studi dall’Agenzia Regionale per l’Ambiente della Campania (Arpac) e dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale in cui si è messo in evidenza che le popolazioni che vivono nella parte meridionale della Provincia di Caserta (l’agro aversano appunto) ed alcuni comuni della parte nord della Provincia di Napoli si caratterizzano per un elevato livello di mortalità per tumori di vario tipo. Lo studio precisa che l’aumento dell’insorgenza

di queste neoplasie è direttamente riconducibile alla presenza di inquinamento dovuto a Maurizio Fabiani discariche illegali di rifiuti industriali pericolosi e di pratiche di smaltimento illegali, come l’incenerimento in aperta campagna, che sono frequentissime nel nostro territorio. Basta ritardi! Pretendiamo dalla Regione di provvedere subito, attraverso progetti e studi seri alla bonifica di queste zone contaminate, non possiamo restare ancora inermi ed indifferenti a questa situazione, dove anche il nostro comune, Castel Volturno, governato da un triade commissariale, che ha nella sua composizione rappresenta lo Stato nell’espressione più ampia e qualificata del termine, deve garantire un controllo e quindi una esecuzione trasparente dei suddetti provvedimenti, da eseguire al più presto possibile. Questa battaglia possiamo vincerla solo se realmente tutti diamo un contributo di partecipazione nel denunciare e nel rendere produttiva la nostra rabbia interiore, non chiudiamoci nelle nostre case credendo che questo problema non sia una motivazione per combattere chi distrugge la nostra terra, sperando soltanto che non ci tocchi di persona; abbiamo il dovere di dare giustizia a tutte le persone bambini compresi purtroppo scomparsi a causa di atti criminali. MAURIZIO FABIANI

Salvavita obbligatorio!

La cassazione conferma la condanna per omicidio colposo della vittima rimasta folgorata nei confronti del proprietario dell’immobile che non l’aveva installato. Quello che tutti conosciamo come “salvavita” ossia l’interruttore differenziale che non é altro che un dispositivo di sicurezza in grado di interrompere il flusso elettrico di energia in un circuito elettrico di un impianto elettrico sia in caso di guasto verso terra (ossia di dispersione elettrica) o folgorazione fase-terra

fornendo dunque protezione anche verso macroshock elettrico sia diretto che indiretto sulle persone a rischio é al centro di un’importante sentenza della Corte di Cassazione ne certifica l’assoluta indispensabilità anche in termini di conseguenze penali per i proprietari d’immobili. La Suprema Corte, infatti, con la recentissima sentenza rubricata al numero 40050 del 10 ottobre 2012, ha confermato la condanna per omicidio colposo nei confronti sia della proprietaria di un appartamento, in conseguenza della morte dell’inquilino dell’abitazione deceduto a causa di una scossa elettrica che l’aveva folgorato per l’assenza di salvavita. LA REDAZIONE

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ATTUALITÀ

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Quinta edizione della Summer School

Venerdì 19 ottobre 2012 il Club UNESCO di Caserta ha presentato la quinta edizione della Summer School, intitolata “Paesaggi della storia” all’Hippo Kampos Resort in Castel Volturno e ha visto esibire personalità autorevoli dell’architettura, toccando temi di grande interesse e attualità relative al territorio di Castel Volturno. La discussione durata più di 6 ore è stata presentata e condotta dalla professoressa Jolanda Capriglione, presidente del Club Unesco di Caserta. Tra gli ospiti erano presenti: l’ avvocato Alfredo Pane (Segretario Generale del Comune di Castel Volturno), dottor Alessio Usai (Presidente dell’Ente Riserva Foce Volturno – Costa Licola – Lago di Falciano), Prof. Nicola Pisacane (SUN), Prof. Paolo Bidello (Università Parthenope), Arch. Alessandro Ciambrone (SUN). Inoltre ragazzi del liceo di Caserta e studenti universitari della Facoltà di Architettura di Caserta hanno seguito l’intero congresso presentando anche alcuni progetti da loro elaborati. Discutendo dei paesaggi della storia, Castel

Volturno è stato oggetto di indagine e discussione nell’intera giornata. Pianificazione, gestione e salvaguardia delle acque e delle aree protette, responsabilità amministrativa, coscienza collettiva, sono questi alcuni dei temi affrontati durante il corso della giornata e oggetto di discussione di dottori e architetti, che analizzato il territorio, hanno proposto delle iniziative e soluzioni per la salvaguardia delle numerose risorse presenti sul territorio casertano, attraverso strumenti della scienza ma anche in base ad un proprio punto di vista, per chi vive in stretto rapporto con il territorio castellano. Cestel Volturno, un paese ricco di risorse ma abbandonato a sé stesso, poiché frutto di sfruttamenti della camorra, di amministrazioni negli-

Rione Scatozza: area in degrado Gentili lettori le foto che potete vedere in questo articolo parlano chiaro: I cittadini di Scatozza dicono basta all’area depuratore abbandonato. Ebbene sì, stiamo parlando proprio di quel centro idrico in rovina che come una macchia di sporco su un capo bianchissimo, infetta il terreno locale occupando uno spazio in disuso e causando molti disagi al livello so-

genti, una politica territoriale poco vigorosa e un forte individualismo dei cittadini, può ritrovare lo slancio se si fonda su una sana gestione e cura delle aree paesaggistiche, una forte responsabilità delle amministrazioni locali e una presa di coscienza dei cittadini come parte integrante del territorio. SUNTY DEL GAUDIO

Ragazzo investito a Pinetamare. La causa probabile un malfunzionamento dell’impianto di illuminazione La sera del 22 Ottobre un giovane di 26 anni è stato investito in viale delle Acacie. La dinamica resta ancora tutta da chiarire, il ragazzo è stato ricoverato alla clinica Pinetagrande e risulta senza documenti, era sul marciapiede e sembra che si accingeva ad attraversare, forse colpito da un malore, quando un auto Sera prima: l’ha investito a causa luci spente della scarsa visibilità, disagio dovuto all’assenza di illuminazione che da mesi manca in quel tratto di strada. La responsabilità dell’accaduto è da ricondurre alla mancata manutenzione dell’impianto che tuttavia non sappiamo se competa al comune o direttamente all’ENEL. L’impianto è stato messo a norma dalla società Coppola e in alcuni tratti rifatto ex novo, pertanto oggi è del comune a tutti gli effetti . A detta di alcuni cittadini, nel recente passato è stato investito della problematica il commissario Contarino e i tecnici del

settore. Sul punto, secondo alcuni cittadini il dott.Contarino, nell’ottica del risparmio per l’ente comunale,intende spegnere 500 punti luce su tutto il territorio. L’accaduto non è un caso isolato. Numerosi sono i cani randagi investiti in quel tratto di strada (e li abbandonati) e pedoni feriti da auto

mentre attendevano il pulman nello stazionamento della CTP li vicino. Senza considerare che il fenomeno favorisce il rischio di rapine in quella zona. Nelle ore successive l’accaduto, il responsabile dell’ufficio urbanistica, il Geom. Franco Zumbolo, e il Dott.Contarino, sollecitati da un esposto del Responsabile della Proloco Vincenzo Martino, hanno predisposto l’immediata ispezione del tratto di illuminazione convenendo sulla necessità di ispezionare tutta la linea elettrica al fine di individuare quale sia la fonte che genera il disservizio. Il geometra Zumbolo si è impegnato a risolvere definitivamente la problematica. E’ necessario un maggior controllo del territorio per evitare tali disgrazie. Una vita vale molto più di un effimero risparmio. Il ragazzo è in rianimazione e speriamo che se la cavi… ma che si intervenga subito! A tal proposito, è notizia dell’ultima ora che proprio il giorno successivo all’incidente per “miracolo” le luci si sono riaccese in zona (foto ). VINCENZO LO CASCIO

Sera dopo: luci accese

locasciovincenzo@gmail.com, www.vincenzolocascio.wordpress.com

Fondi per nuove strutture di accoglienza per gli immigrati

Prevista la ristrutturazione di immobili confiscati alla criminalità organizzata a Castel Volturno.

Il Comitato di valutazione del Programma Operativo Nazionale ‘’Sicurezza per lo Sviluppo’’ Obiettivo Convergenza 2007-2013, cofinanziato dall’Unione europea, gestito dal Ministero dell’Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza e guidato dall’Autorità di Gestione, Nicola Izzo, ha dato il via libera a 26 nuovi progetti per un totale di risorse ammesse a finanziamento superiore ai 29 milioni di euro. Nell’ambito dello stesso Obiettivo Operativo a Licodia

Eubea (CT) e a Caserta nasceranno strutture di accoglienza per immigrati extracomunitari richiedenti asilo, rifugiati o titolari di protezione internazionale. Cinque progetti permetteranno la ristrutturazione e il riutilizzo a fini sociali di immobili confiscati alla criminalità organizzata situati nei comuni di Castel Vol-

turno, Isola di Capo Rizzuto (KR), Torchiarolo (BR), Balestrate (PA) e Noto (SR).

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FABIO PARADISONE

ciale ma soprattutto ambientale a causa della straripante cattiva vegetazione che cresce su questo sito pieno di immondizia ovunque, covo di tossicodipendenti e arrugginito in ogni dove. La preoccupazione maggiore viene dalle persone che ci hanno segnalato questo piccolo morbo locale, e cioè mamme e nonne che sono costrette in casa o in trasferte lunghissime per passeggiare e stare con figli e nipotini invece di potersi godere il verde della loro terra. Recuperiamo lo spazio perduto e chiediamo l’intervento del Comune per la risoluzione di tale problema e se fosse possibile recuperare un vecchio progetto che in quell’area prevedeva una piazzetta. DANIELE LA FATA

Banca Popolare Etica

La finanza etica, nuove regole per cambiare il mercato. La Banca Popolare Etica - nata a Padova circa 10 anni fa - opera come una qualsiasi altra banca. Raccoglie e gestisce il risparmio, eroga credito alle imprese. Ma diversamente dalle altre banche, per dirla con le parole di Ugo Biggeri (presidente della BPE dal 2010) “finanzia solo chi lavora per il bene comune”. I principali “clienti” sono quelle persone, associazioni o enti che credono che l’economia da sostenere sia quella sostenibile e socialmente responsabile. A prima vista potrebbe sembrare una banca come tutte le altre, se non fosse che concede credito solo a chi promuove la tutela dell’ambiente, la difesa dei diritti umani, a chi contrasta le discriminazioni di genere. Una banca che colloca sul mercato fondi comuni di investimento capaci di garantire rendimenti migliori dei fondi tradizionali. E che crede che il consumo critico e consapevole possa davvero cambiare il mercato. La principale differenza tra un istituto di credito tradizionale e Banca Etica sta nel fatto che essa rimane l’unica banca italiana che ispira tutta la sua attività ai principi della finanza etica. Per statuto viene concesso il credito esclusivamente a quelle realtà che operano mettendo il bene comune al centro delle loro azioni, come le cooperative sociali, associazioni di volontariato, ong, imprese sociali attente all’ambiente e ai diritti della persona. Allo stato la BPE conta oltre 35 mila soci sul territorio italiano, prevalentemente persone fisiche. Chi ci affida i risparmi solitamente è un consumatore attento e responsabile. Una persona che non si limita a guardare il tasso di interesse ma che pretende che il proprio denaro non sia impiegato in attività nocive per l’ambiente o per le persone ma anzi che serva a fare da volano a quell’economia sociale e solidale che sempre più sta crescendo nel nostro Paese. E’ una persona convinta che la giusta remunerazione del risparmio e dell’investimento non possa mai essere perseguita ai danni della collettività. Molte banche tradizionali da alcuni anni promuovono fondi di investimento etici.

E’ il segnale di un aumento della sensibilità verso questi strumenti finanziari (…). Questo significa che nei nostri fondi possono entrare solo i titoli di aziende e Stati che abbiano superano un’attenta selezione in termini di performances nel campo della responsabilità sociale, della trasparenza. (…). La crescita nel mondo del consumo critico e consapevole sta modificando la politica di potenti multinazionali. Il consumo critico e l’investimento etico possono davvero cambiare il mercato. Di fronte a questa situazione nella BPE si è sviluppata una corrente teorica che fa riferimento al cosìddetto “voto con il portafoglio”: se masse sempre più numerose di cittadini sceglieranno in modo consapevole e responsabile i prodotti finanziari il mercato non potrà che adeguarsi premiando le aziende virtuose e penalizzando quelle irresponsabili. Nello tesso tempo va detto che La finanza etica in Italia non si è ancora sviluppata al ritmo di altri Paesi europei. Come sostiene l’economista Leonardo Becchetti (Presidente del Comitato Etico): “La differenza è dovuta principalmente alla latitanza degli investitori istituzionali italiani (…)”. Infine, vanno ricordati due dati che distinguono fortemente BE rispetto alle altre: è l’unica che investe nel Mezzogiorno (oltre 100milioni di euro nel 2011) cioè il doppio di quanto raccoglie dalla base associativa. (…) Pasquale Iorio, Comitato Etico BPE In Provincia di Caserta la Banca popolare Etica è rappresentata dal rinnovato GIT Provinciale (Gruppo di Iniziativa Territoriale) composto da oltre 100 soci individuali e rappresentanti di varie associazioni del terzo settore e cooperative sociali. Il Coordinatore è Peppe Pagano, titolare della Nuova Cucina Organizzata con sede in San Cipriano D’Aversa; responsabile della comunicazione è Pasquale Iorio (anche componente del Comitato Etico a livello nazionale). A Napoli nel Centro Direzionale Isola F/5 è attiva una delle sedi operative con sportelli e servizi bancari per fidi e finanziamenti, di cui è direttore Giuseppe Sottile. LA REDAZIONE

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SPECIALI

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Incontri tra le Associazioni: si va avanti con l’agenda Tutti insieme a difesa del territorio

Continuano gli incontri tra le associazioni del territorio. Lo scorso 25\10\2012 si è tenuto il terzo appuntamento, sempre presso la sede di officina Volturno, per programmare in condivisione gli obiettivi da perseguire in concreto sul territorio, e sottoporli all’attenzione del Commissario Contarino. Si è già cominciata a preparare l’agenda delle azioni da mettere in essere. Le iniziative da attuare, delle quali si è discusso, sono una raccolta firme finalizzata a sollecitare una soluzione alla drammatica situazione del Parco Saraceno, ed un’altra per sollecitare l’inizio dei lavori del porto di Pinetamare. Alla riunione hanno partecipato l’associazione

Commercianti di Pinetamare, rappresentata da Agostino Marchesano, i Villaggi Globali rappresentata da Daniele Manzo, l’associazione Antiracket, rappresentata da Luigi Ferrucci, don Antonio Palazzo della parrocchia di Pinetamare, la FITA, rappresentata da Sergio Pagnozzi, l’Associazione AGE, l’Associazione albergatori, rappresentata da Alessandro Ciambrone, la Proloco di Castel Volturno, rappresentata da Vincenzo Martino, l’Associazione Riviera Domitia, rappresentata da Buffardi Vincenzo, Officina Volturno rappresentata da Giancarlo Palmese , Informare rappresentato da Tommaso Morlando. Erano presenti inoltre, Ciro Formo-

sa, Franco Pagano, Fabio Paradisone e lo staff d’Informare. Per perseguire gli scopi prefissati da tutti i partecipanti e dare corpo e sostanza all’agenda,si è stabilito che il giorno 1 Novembre si terrà un ulteriore incontro alle 19.30, oppure, in seconda convocazione, in un successiva data da concordare a breve. Inoltre, si è dato incarico ad Alessandro Ciambrone di preparare la richiesta per incontrare ufficialmente la triade commissariale del comune di Castelvolturno. Si ricorda, che l’incontro è OPEN a tutte le associazioni, anche a coloro che non hanno partecipato alle riunioni precedenti. Addetto stampa: DANIELE LA FATA

Furti in zona… si riaccende la questione rom

Lo scorso 21 ottobre, mentre in Pinetamare si svolgeva una bellissima giornata di sport e divertimento organizzata dall’associazione commercianti, poco più in là un brutto episodio si consumava all’interno del centro commerciale Giolì. Alcuni cittadini americani, ospiti di amici che vivono in zona, dopo aver fatto acquisti presso il centro commerciale all’uscita hanno trovato una spiacevole sorpresa… ignoti ladri avevano completamente svaligiato l’auto, asportando anche documenti personali. E’ intervenuta la polizia locale e adesso si spera che dalle registrazioni delle telecamere si possa risalire agli autori. Qualche giorno dopo un altro cittadino ci ha contattato raccontandoci che dopo essere stato in Chiesa per un corso matrimoniale, all’uscita, verso le 19.30, i partecipanti hanno accertato che cir-

ca 10 auto erano state completamente svaligiate. I cittadini sono chiaramente spaventati e si domandano cosa stia succedendo, visto che almeno questo tipo di episodi risultavano ancora sconosciuti sulla nostra zona. Si invoca un intervento deciso delle forze dell’ordine presenti sul territorio, affinchè sia garantito il massimo controllo. Qualcuno ritiene che tali episodi siano direttamente ricollegabili ad una maggiore presenza di cittadini rom in zona, che come noto sono stanziati nel grande campo rom di Giugliano, che attualmente versa in uno stato di precarissime condizioni igieniche e sanitarie. Tale circostanza fa temere ai cittadini che i rom possano decidere di spostarsi in altre zone, con le ovvie conseguenze in tema di sicurezza ed integrazione. Tuttavia ci sentiamo di tranquilliz-

zare i cittadini. Difatti, lo scorso 15 Ottobre si è tenuto un fondamentale incontro al Ministero per la cooperazione internazionale e l’integrazione, in presenza del Ministro Riccardi, per affrontare “la question rom”,e da cui è emersa la necessità che il comune napoletano trovi le opportune soluzioni. All’incontro era presente anche il Prefetto Morcone, il quale ha sollecitato l’amministrazione comunale a provvedere alla risoluzione della “question rom” presentando programmi e progetti di integrazione e infrastrutture, in quanto ci sono circa 3 milioni di euro stanziati di fondi europei da poter utilizzare, in particolare di individuare dei terreni disponibili sul territorio di Giugliano che possano ospitare, anche in via provvisoria questa popolazione di 384 cittadini “rom”giuglianesi”. FABIO RUSSO

Scuola: genitori “costretti” alla colletta... La regione Campania “costringe” i Dirigenti scolastici alla questua pur di ASSICURARE gli alunni. Istituto Comprensivo Castelvolturno Pinetamare. Ai Genitori -Albo Sede Oggetto: richiesta contributi volontari per copertura assicurativa infortuni e RC con la compagnia assicurativa Unipol Assicurazioni – acquisto materiali per le attività didattiche di ampliamento dell’offerta formativa. Si comunica che questa scuola utilizzerà i contributi volontari delle famiglie per la copertura assicurativa infortuni e responsabilità civile con la compagnia assicurativa Unipol Assicurazioni per il personale in servizio e per tutti gli alunni, nonché per l’acquisto di materiale da destinare alle attività didattiche di ampliamento dell’offerta culturale e formativa. Si precisa che la polizza assicurativa della scuola con la compagnia Unipol Assicurazioni è la sola a garantire i risarcimenti in caso di infortuni e responsabilità civile, poiché la Regione Campania non ha rinnovato il contratto assicurativo ed ha delegato le scuole a far fronte a tale impegno con i contributi delle famiglie.

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Seppure il contributo permane a titolo volontario si fa presente che in mancanza dello stesso la scuola sarà costretta, suo malgrado, a limitare l’impegno degli alunni alle attività curricolari escludendo gli stessi dalle attività di ampliamento dell’offerta formativa (visite didattiche e di istruzione , progetti extrascolastici, attività sportive, manifestazioni, eventi) . I genitori tutti sono pertanto invitati ad effettuare un versamento minimo di euro 10,00 che sarà utilizzato secondo le priorità sopra indicate. Al termine dell’anno scolastico la scuola ren-

diconterà la gestione dei contributi al fine di rendere l’utenza partecipe dei criteri e delle modalità di gestione dei finanziamenti ricevuti. I genitori tutti sono invitati, in occasione dell’assemblea del 16 ottobre p.v., a rivolgersi ai docenti delle classi e delle sezioni per le informazioni necessarie relative ai versamenti. Di quanto sopra i docenti ne daranno comunicazione alle famiglie per il tramite degli alunni. Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Nicoletta Fabozzi

Facciamo un pacco alla camorra

“Facciamo un Pacco alla Camorra” è il risultato di un progetto in rete che vede coinvolte 16 imprese, tra cui cooperative sociali, imprese che hanno denunciato il racket, associazioni ed il Comitato Don Peppe Diana. L’iniziativa intende promuovere una filiera produttiva etica partendo dalle attività sociali sorte proprio nei luoghi che una volta erano simboli di violenza e di sopraffazione e oggi, invece, sono rinati a nuova vita grazie alla collaborazione tra le istituzioni e tutte le realtà sociali del territorio. Quest’anno l’iniziativa si presenta con un’importante novità I prodotti saranno sottoposti a severi controlli di qualità e venduti con marchio

unico ad ombrello “NCO – Nuovo Commercio Organizzato” attraverso il riuso produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra e dei beni comuni su “Le Terre di Don Peppe Diana”. Con il marchio ombrello i produttori si presentano sul mercato con un denominatore comune, senza tuttavia rinunciare alla propria identità.. Ma la risposta alla sfida più grande è stata data con l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nelle attività di recupero e gestione degli stessi beni confiscati. A ogni cittadino è richiesto un impegno, uno sforzo per voltare pagina. Acquistare il PACCO ALLA CAMORRA, o promuoverne la vendita è il modo migliore per contribuire allo sviluppo di una economia sociale come antidoto a quella criminale. GIANCARLO PALMESE

Estorsioni al posto degli affitti Blitz al Parco Saraceno: 2 arresti

“Pizzo” dai 300 ai 500 euro da versare come canone d’affitto agli inquilini che avevano occupato, anche abusivamente, gli appartamenti, pure quelli abbandonati e da abbattere, del famigerato complesso residenziale ‘Parco Saraceno’ sul litorale domizio, noto per essere stato uno dei set del film ‘Gomorra’. Due gli affiliati al clan dei Casalesi fazione Venosa arrestati dai carabinieri di Mondragone, nel Casertano, in un’operazione coordinata dalla Dda di Napoli. Secondo l’accusa, i due indagati avrebbero anche costretto i proprietari delle abitazioni a rinunciare alla riscossione di quanto a loro dovuto per la locazione di quelle stesse case. Le estorsioni erano condotte sia nei confronti di cittadini italiani che di extracomunitari spesso senza permesso di soggiorno, intimoriti con minacce di morte subendo delle vere e proprie aggressioni fisiche. Gli episodi contestati vanno avanti dal 2009 fino ad oggi. I due arrestati sono stati, infatti, rintracciati proprio all’interno del Parco Saraceno, teatro delle attività illecite. I due sono legati, secondo gli investigatori, al ras del Parco Saraceno, Giovanni Venosa. In manette l’ex convivente, Anna Iannone, e il suo inseparabile attendente Marcello D’Angelo. I tre avevano costituito una vera e propria base operativa del crimine

all’interno del parco, nel quale tutto era sotto il loro controllo: dalla gestione degli affitti degli appartamenti. Adesso non è possibile attendere oltre… servono le RUSPE! Questa situazione ormai è intollerabile, offende le coscienze di una società civile già provata da troppe difficoltà, ma che oggi in modo fermo, invita ad intervenire, aiutando e trovando soluzioni e chi ha titoli, diritto e necessità reali … perché le condizioni igienico sanitarie, in modo particolare per i bambini sono INACCETABILI. In tal senso, la Rete Associazioni Castelvolturno organizzerà una petizione con raccolta firme e inviterà ad organizzare tavoli istituzionali per trovare soluzione idonee e condivise. TOMMASO MORLANDO

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Lo Sports Day Pinetamare è stato un vero successo. Premiato l’impegno dei soci dell’ Associazione commercianti che hanno letteralmente sudato sette camicie per poter realizzare un evento di dimensioni mastodontiche che ha coinvolto letteralmente un intero paese ed un intera cittadinanza. Tutti in strada, in modo particolare intere famiglie, per poter partecipare ai corsi gratuiti di fitness, pilates e danza delle palestre Global Fitness e Work in Progress; partecipare ai vari tornei di bocce, basket, calcetto, beach volley; ammirare gli spettacoli dei palchi allestiti tanto generosamente al piazzale Darsena e davanti al fastoso Grand Hotel; ed infine partecipare alla maxi festa serale di chiusura dell’evento con tanto di premiazioni per ogni disciplina e fuochi d’artificio. Il meteo è stato amico con un clima caloroso ed accogliente fino ad ora di pranzo e mitigato e rilassante nelle ore più avanzate. In definitiva non possiamo dire altro se non “Complimenti Pinetamare!”. DANIELE LA FATA

Dopo il grande successo della Seconda Edizione dell’August Fest di Pinetamare svoltasi in Agosto u.s. ci stiamo preoccupando di avere una continuità nell’organizzazione di eventi che promuovano Pinetamare. E’ con questa ottica che abbiamo promosso n e l mese di Ottobre, Lo Sports Day Pinetamare e La Caccia al Tesoro Pinetamare. La Caccia al Tesoro ha visto come protagonisti famiglie intere, gruppi di giovani e tanti tanti altri, ha animato l’intera Pinetamare per recuperare le prove da portare alla giuria composta da Vincenzo Ammaliato, Vincenzo Canetti, Dimitri Russo, Ivan Ardillo e Raffaele Cortile.

Alla fine la squadra che ha trovato il tesoro e’ stata premiata con una Coppa e una cena per 5 c/o la Braca. Mentre invece grazie alla preziosissima collaborazione di tanti commercianti, come ad esempio la Global Fitness Center e Work in Progress, grazie anche alla disponibilità di cittadini volontari come Teresa Baiano, Vania Di Matteo, Bruno Azzarito e complice anche il clima estivo abbiamo trascorso una giornata meravigliosa all’insegna dello sport e del benessere. Tutti, e dico veramente tutti con un grosso sorriso sulle labbra. Le attività si sono svolte come locations principali nel piazzale prospiciente il Grand Hotel Pinetamare con il Palco della Global Fitness Pinetamare, dove si sono esibite le Scuole di Danza , Scuole di Arti Marziali e tantissime attività fitness e nel piazzale della Darsena con il Palco della Work in Progress Fitness Club la quale ha intrattenuto il pubblico dalla mattina fino alle 21:00 con tantissime attività fitness,altre Scuole di Danza, il tutto allietato da strutture Gonfiabili e un gruppo di animatori per i bambini. Oltre a tutto ciò si sono svolti tanti tornei ago-

nistici come quello del Basket presso il campo all’aperto del Royal Recidence, il Minibasket Street presso Fontana Blu, Bocce presso il Campo di Bocce di Pinetamare, Beach Volley presso ilLido Arcobaleno, Calcetto presso i campi del Royal Recidence e Ping Pong presso il Piazzale Darsena. L’Associazione Commercianti ringrazia di cuore tutti coloro, persone, associazioni, enti ed istituzioni, che hanno consentito, con la loro partecipazione e la loro disponibilità, l’ottima riuscita della manifestazione. Il Presidente: Agostino Marchesano

Via della Meccanica, 23/25 - 36100 Vicenza (VI) Tel: +39 0444 9634 53 http:// www.nuoveenergie.com

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POLITICA e SOCIALE

Petizione per non pagare più la bonifica...

Il Partito Democratico di Castel Volturno invita Castel Volturno intende azionare gli strumenti il commissario prefettizio ad attivarsi affinché il di partecipazione promuovendo una petizione Consorzio di bonifica del Bacino Inferiore del popolare ai sensi dell’art. 17 dello Statuto coVolturno interrompa l’invio di cartelle esattoria- munale. li dato che l’ente non svolge da anni alcun tipo Si vuole chiedere a questa amministrazione commissariale di adottare con celerità ogni di intervento sul territorio comunale. A sostegno di tale iniziativa i democratici opportuno atto amministrativo volto a statuire hanno lanciato una petizione popolare che di l’esonero dal pagamento dei contributi di boseguito pubblichiamo, invitando i Un’idrovora del Consorzio cittadini a partecipare. Petizione popolare ai sensi dell’art. 17 dello Statuto comunale. Egr. Dott. Contarino, molti cittadini di Castel Volturno sono da molto tempo vessati dal Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno che pretenderebbe il versamento di un nifica da parte di tutti contributo i cittadini proprietari per finanziadi immobili insistenti re le opere sulle porzioni del sul territorio territorio comunale comunale. già dotate del serviVi è da segnalare, però, che il Consorzio da anni non svolge alcuna delle attività cui è tenuto (da cui scaturirebbero i “benefici” per i quali richiede il contributo) come la manutenzione degli impianti di sollevamento, dei canali e dei fossi di bonifica che risultano intasati da una rigogliosa vegetazione spontanea (soprattutto canneti) e Idrovora Villa Literno, abbandonata... diventati discariche abusive di RSU e rifiuti speciali e pericolosi, così come zio di pubblica fognatura. Per l’opportuna auaccertato dalla stessa Polizia Municipale più tenticazione delle stesse, così come previsto dal comma 1 dell’art. 17 dello Statuto, le firme volte negli ultimi anni. A questo stato dei fatti si aggiunge anche la verranno raccolte presso gli Uffici dei Servizi circostanza secondo cui i cittadini -in realtà- Demografici del Comune – in Piazza Annunnon sarebbero comunque tenuti al pagamento ziata e in Viale degli Oleandri – dal giorno 22 di alcunché al Consorzio in quanto esonerati ottobre al giorno 21 novembre 2012. da precise disposizioni di legge. Pertanto, al fine di tutelare i diritti legittimi dei CIRCOLO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CASTEL castellani, il circolo del Partito Democratico di VOLTURNO. IL SEGRETARIO, GIUSEPPE SCIALLA

Recupero Ambientale del Litorale Domitio: una speranza c’è… Da un interessante convengo in Mondragone, sono emerse anche le proposte per il futuro

Il giorno venerdì 12 ottobre, presso l’auditorium della Parrocchia di S. Nicola di Mondragone, si è svolto un costruttivo dibattito tecnico/ politico legato al recupero ambientale di tutto il Litorale Domitio. L’incontro è stato organizzato da Aristide Papa, giovane motore del PD locale, ma ha visto una partecipazione numerosa di larga parte della cittadinanza attiva. Il moderatore dell’incontro è stato il caporedattore di “Avvenire”, Antonio Maria Mira. Come tecnici sono interventi il responsabile Scientifico Regionale di Legambiente Campania, dott. Giancarlo Chiavazzo;; l’Ingegnere Angelo Morlando in rappresentanza del Centro Studi “Officina Volturno” di Castel Volturno; l’Oncologo dell’Istituto Nazionale “G.Pascale”, Antonio Marfella. Non ha potuto presenziare il Magistrato Donato Ceglie. Per la parte Angelo Morlando politica, erano presenti il referente di Libera di Mondragone, Don Lorenzo Langella; la Fondazione “Angelo Vassallo” e alcuni esponenti del PD a livello nazionale, regionale e locale: l’On. Graziano, l’On. Picierno, l’On. Caputo, l’On. Esposito, l’Avv. Stellato, il Dott. Cennami, il Dott. Martucci, il Dott. Supino, l’Avv. Abbate. L’incontro ha avuto inizio con un bellissimo video, girato proprio nei giorni antecedenti il convegno, che ha denunciato il gravissimo degrado di alcune zone del territorio di Mondragone. E’ stato evidente a tutti lo stato pietoso in cui versano alcune zone, stracolme di rifiuti ad alta tossicità come l’amianto, con presenza di percolato, residui chimici di vario genere e ingombranti industriali, oltre

tutta l’immondizia generica che letteralmente inonda questi stupendi centri naturali del nostro territorio. Il primo intervento è stato del dott. Chiavazzo di Legambiente che ha mostrato alcuni dati impressionanti legati

lavorare; dobbiamo essere noi, cittadini comuni, a impegnarli continuamente cercando di trasmettere le nostre necessità…”. L’ing. Morlando, per motivi di tempo, si è soffermato solo sullo stato dei canali artificiali Savone, Agnena e Regi Lagni. Attraverso alcune immagini significative e alcuni dati, è stato possibile avere la sensibilità immediata del grande problema da affrontare; ma l’ing. Morlando, ha ribadito che l’unico modo per affrontare la tematica dei canali è “ritrovare le motivazioni e stabilire cosa sono per noi tutti questi canali… una volta che abbiamo ridato dignità a questi alvei artificiali, le soluzioni sono possibili e realizzabili in tempi rapidi, come ad esempio la fitodepurazione…” L’ing. Morlando ha concluso ricordando che l’ammasso di rifiuti incontrollato chiamato SO.GE.RI. sorge proprio al confine tra Castel Volturno e Mondragone e che, a tutt’oggi, scarica fiumi di percolato direttamente nel Canale Agnena e, Aristide Papa quindi, a mare… La parte tecnica si è conclusa con l’intervento del dott. Antonio Marfella, oncologo dell’istituto Nazionale “G.Pascale”, che ha proposto alcuni dati sanitari scioccanti dimostrando quanto l’inquinamento influenzi agli scarichi industriali ed alle percentuali di negativamente le nostre vite andando a colpire acque e parchi naturali altamente inquinati. la salute della popolazione, pertanto sostenere Subito dopo ha preso la parola l’ingegnere un territorio sano permette a tutti noi di vivere Angelo Morlando di Officina Volturno che, in bene. un intervento sintetico e chiaro, ha cercato di La conferenza si è conclusa con una tavola coinvolgere la numerosa platea cercando di rotonda, in cui la parte politica ha mostrato trasferire il concetto che “dobbiamo riprenderci interesse per gli interventi tecnici precedenti il nostro territorio”… se non siamo capaci e si è impegnata, a breve, di rispondere di curare il nostro “giardino” non è pensabile concretamente a quanto denunciato, anche con un’interrogazione di potersi occupare di tematiche ancora più eventualmente grandi… la politica sa cosa fare, lasciamoli parlamentare. DANIELE LA FATA

Fermata M1 a Pinetamare: raccolta firme presso Officina

Ammasso di rifiuti alle spalle della pensilina

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È da tempo ormai che la linea del pullman M1 non attraversa più Pineta mare. L’unica fermata più vicina all’ingresso del Villaggio Coppola si trova lungo la via Domitiana. La fermata in questione versa in condizioni di completo degrado, avvolta dai rifiuti ed è luogo di ritrovo per drogati e barboni (foto). Infatti, non essendo più delimitata da una rete di recinzione consente il libero accesso alla

pineta adiacente. I cittadini necessitano di una nuova fermata interna, accessibile a tutti e tenuta sotto controllo dalle autorità. Inoltre, urge un intervento per ripristinare la recinzione della pineta per arginare il degrado e l’abbandono di questa area. Sul punto, segnaliamo che per le vie brevi è stato interpellato il proprietario dell’area posta ai confini con la fermata del bus, il quale ha riferito di essere in attesa delle autorizzazioni comunali per poter procedere alla realizzazione del muro. In ogni caso, Officina Volturno già da alcune settimane, presso la sua sede, sta raccogliendo le firme per una petizione popolare al fine di

chiedere all’azienda CTP di ripristinare la fermata interna al centro di Pinetamare così da agevolare i cittadini. Nel frattempo, alcuni cittadini ci hanno segnalato che stranamente, prima ancora che la petizione sia ultimata, è già stato avvistato un M1 far tappa all’interno di Pinetamare! Non possiamo che compiacerci per questa soluzione adottata in via preventiva. Officina Volturno comunque procede con la raccolta firme. MARIO MAZZELLA

Pensilina di sosta in attesa dell’M1

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SPORT E SPECIALI

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Trophy tour: che successo !!!

La Champions in giro per l’Europa fa tappa a Piazza del Plebiscito. Sarà di buon augurio? Come se il destino avesse fatto un dolce gioco con i napoletani, quasi illudendoli che quel trofeo appartenesse a loro, lasciandoli vagare nell’indefinito dell’immaginazione di un Napoli campione d’Europa; come se fosse stato un buon auspicio per gli Azzurri che hanno lasciato lo scorso anno la Champions League agli ottavi di finale, non riuscendo a difendere allo Stamford Bridge di Londra contro il Chelsea il punteggio di 3-1, sudato e guadagnato al San Paolo nella gara d’andata. Il ricordo è amaro, l’esperienza indimenticabile. Ritornare in Champions League significherebbe attribuire

ai napoletani il palcoscenico che essi meritano. Questa è la competizione dei sogni, dove solo i più forti si sfidano e solo i migliori vincono. Ha potuto Napoli godersi per tre giorni quella magica atmosfera che non viveva da 7 mesi. Il “Trophy Tour” della UEFA Champions League viaggia tra le più importanti città d’Europa, dando la possibilità agli appassionati di tuffarsi nella storia del torneo e fotografarsi con la coppa dalle “grandi orecchie”. Circondata dall’eleganza di Piazza del Plebiscito. l’UniCredit Arena ha ospitato dal 12 al 14 ottobre 21.500 visitatori. Gli appassionati hanno potuto immergersi nel pas-

sato della competizione tra partite, scarpini, magliette e palloni di grandi campioni: Messi, Kakà, Totti, Milito, Ronaldo, Del Piero, Beckham, Terry, Solskjaer e anche Paolo Cannavaro. Un gran successo, apertosi con la presentazione offerta da Careca, ambasciatore del Trophy Tour, e Ferrara, ambasciatore UniCredit, che hanno giocato insieme nel Napoli. «Per me è un vero piacere a livello personale. Mi mancava Napoli, la città e i tifosi», ha detto l’ex attaccante brasiliano che a Napoli ha giocato dal 1987 al 1993 vincendo la Coppa UEFA e lo Scudetto insieme a Ferrara. «Devo dire che tornare a Napoli è

39 chilometri di puro brivido. Nato per volare Felix Baumgartner abbatte il muro del suono Chiudere gli occhi e lanciarsi nell’infinito dell’Universo, graffiare l’atmosfera, squarciare le nuove, il cielo, il muro del suono e volare come un uomo emancipato che necessita del brivido e dell’azione per dare un senso alla propria vita: Felix Baumgartner è il silenzio e l’umiltà dello spazio che penetra nel mondo come un fulmine scaricato sulla Terra, carico della forza che nulla è impossibile. Il battito accelerato del cuore, generato da intense emozioni, e lo sguardo che punta in basso, da trentanovemila metri dal suolo del mondo, è adrenalina che diventa speranza, tensione che si trasforma in paura, follia che si mescola alla scienza. Record infranti, vinte incertezze e timori, natura che si fonde con l’uomo e approfonditi studi che esaminano il comportamento dell’una e dell’altro: è la sintesi di una giornata destinata a rimanere negli annali, incisa nella storia e mutata in esperienza umana e scientifica. 14 ottobre 2012, sessantacinquesimo anniversario del primo uomo a volare più veloce del suono in volo livellato: Charles Elwood Yeager, aviatore statunitense, nel 1947 superò la barriera del suono con il Bell X-1, il primo velivolo impiegato nelle prove delle nuove e più segrete tecnologie dell’epoca. Lo festeggia così Felix, con un volo di 39 chilometri in caduta libera, di cui gli ultimi 1500 metri col paracadute aperto. La discesa ha appassionato mezzo mondo e, infatti, è stato stabilito il maggior share della televisione austriaca (59%, con più di 3 milioni di

spettatori) e di YouTube, con più di 8 milioni di spettatori collegati a seguire l’evento in diretta. Portato nell’atmosfera grazie ad una capsula trasportata da un pallone a elio, nel momento del lancio, Felix si rende conto della piccolezza dell’uomo nell’universo. Infatti, una volta atterrato, afferma: «A volte bisogna andare molto in alto per capire quanto siamo piccoli». Un momento di panico lascia col fiato sospeso chi lo guarda durante la discesa: dopo aver superato la barriera del suono, Felix perde il controllo e inizia a roteare vorticosamente, rischiando di svenire, ma, fortunatamente, riesce ad equilibrarsi dopo pochi secondi. Atterra dopo 9 minuti dal lancio, sano, salvo, emozionato e conscio di aver fatto qualcosa di straordinario. Felix Baumgartner è nato a Salisburgo il 20 aprile di 33 anni fa. Cresciuto nella terra austriaca, ha coltivato lì il sogno del paracadutismo e di pilotare elicotteri, inspirato dagli astronauti che osservava con meraviglia in televisione. Le ali gli sono spuntate a soli 16 anni, con il primo volo della sua lunga carriera da paracadutista. I primati che accumula nel

tempo lo rendono tra i professionisti più celebri del paracadutismo sportivo: record mondiale per il salto più alto da un edificio, lanciandosi dalle Petronas Towers (452 m) in Malesia e dal Taipei 101 (508 m) in Taiwan; record mondiale per il più basso BASE jump, saltando dalla mano destra del Cristo Redentore (38 m) a Rio de Janeiro. Il 31 luglio 2003, Felix è diventato la prima persona ad attraversare il Canale della Manica con una tuta alare in fibra di carbonio. Un angelo materializzato dal sogno eterno dell’uomo di volare. Riuscire a sentire scorrere l’avventura nel sangue, ampliare i confini in aria e sentirsi vivo è la sfida che Felix si propone ogni volta che stacca i piedi dal suolo, si rende leggero, pronto ad una nuova dose di brivido e adrenalina. Felix Baumgartner: nato per volare. FABIO CORSARO corsarofabio@gmail.com

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sempre bellissimo. La mia avventura in questa competizione è iniziata proprio qui. La prima partita fu contro il Real Madrid. Poi sono riuscito a vincere il trofeo con la Juventus». Una manifestazione importate in una Napoli speranzosa di ritornare in Champions con la stessa fame, grinta e determinazione che hanno distino gli azzurri lo scorso anno. Informare non poteva mancare, presente ad un evento che possa essere stato un augurio per una città, una squadra che ha sempre voglia di sognare e sentire sulla pelle il brivido di poter affrontare l’Europa. FABIO CORSARO

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Nico e quella rovesciata che gli ha cambiato la vita Non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta. La disabilità, se fisica, è solo una scortese e fastidiosa compagna con la quale bisogna abituarsi a convivere per tutta la vita, ignorandola in modo tale da sentirsi libero, autonomo e vivo. Nico Calabria trasforma l’impossibilità in normalità. Rende semplice quello che può sembrare difficile, soprattutto se hai come lui una gamba in meno e giochi a pallone con le stampelle tra i normodotati. Diciassette anni e tanto talento, dotato del sinistro, l’unico piede a disposizione, carico di estro e fantasia. Gioca per la squadra del suo liceo: la “ConcordCarlise High School” che si trova a Concord, vicino Boston, nello stato del Massachusetts, negli USA. Lì dove il blasone del calcio lascia spazio alla magnificenza dell’NBA e della Major League Baseball, dove il football europeo è chiamato soccer, dove giocano importanti calciatori come Beckham, Keane, Henry, Cahill, Friedrich e gli italiani Nesta, Ferrari, Di Vaio e Corradi, Nico Calabria è diventato famoso per la sua impresa tecnica, nonché combinazione di forza di base e atleticità. Le immagini e il video hanno fatto il giro del mondo in pochi giorni. 21 settembre 2012: la sfida con il Boston Latin è particolarmente sentita, tanto da po-

tersi considerare un vero e proprio derby. Ed è in questo match che Nico compie una magia balistica, difficile solo a pensarla per un uomo che non ha una gamba: sfrutta il cross calibrato del compagno, derivante da un calcio d’angolo, e con una rovesciata sbalordisce chiunque, segnando quella che sarà una rete unica, indimenticabile per lui e per chi l’ha vista, destinata a confermare che nulla è impossibile. Nico non è nuovo a queste imprese: a 13 anni scalò il Kilimangiaro e raggiunse la vetta, diventando il primo uomo con handicap fisico a raggiungere la cima del monte più alto del continente africano. Per uno scherzo del destino, una volta sceso dalla montagna, vide giocare a calcio un gruppo di suoi coetanei del posto. Si fece passare il pallone e iniziò una partita, assistita da gran parte degli adulti del villaggio. Nico ama la vita, lo sport e anche la sua disabilità che gli permette di “sfidare la sfida”, come dice lui, ogni giorno, diventando l’esempio da seguire per chi cerca la forza nella disabilità, imprescindibile condizione per una pacifica convivenza con la scortese compagna di vita. FABIO CORSARO

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AMBIENTE E SOCIETÀ

Raccolta differenziata 2011: buoni e cattivi in provincia di Caserta Su 104 Comuni solo 18 hanno superato la soglia del 50% previsto dalla Legge

CASERTA - La Regione Campania ha provveduto a certificare i dati della raccolta differenziata della Provincia di Caserta per l’anno 2011. Su 104 comuni solo 18 hanno superato la soglia del 50% prevista dall’art. 1 comma 6 del D.L. 196/2010, convertito con modificazioni dalla L. 1/2011, in virtù della quale “nel caso di mancato rispetto da parte dei Comuni degli obiettivi minimi di raccolta differenziata - si legge nel testo della legge - stabiliti dall’art. 11

comma 1 del D.L. n. 90 del 23/5/2008 (25% al 31/12/2009, 35% al 31/12/2010, 50% al 31/12/2011), convertito con modificazioni dalla L. 123/2008, così come certificati dalla Regione Campania, il Prefetto diffida il Comune inadempiente a mettersi in regola con il sistema della raccolta differenziata, assegnandogli il termine perentorio di tre mesi. Decorso inutilmente tale termine, il Prefetto attiva le procedura di nomina di un commissario ad acta”.

Non pervenuti i dati dei Comuni di Aversa, Calvi Risorta, Capriati a Volturno, Casagiove, Castel Volturno, Cervino, Formicola, Lusciano, Mondragone, Parete, Rocca d’Evandro, Ruviano, Sparanise e Vairano Patenora, il cui invio dall’O.P.R. di Caserta all’O.R.R. non è stato completato. Capua si ferma al 45,98%, Caserta al 38,13%, Santa Maria Capua Vetere al 43,61% mentre Sessa Aurunca non raggiunge nemmeno il 35%. LA REDAZIONE

Società Senesi: deficit comunicativo... La raccolta differenziata nel comune di Castel Volturno nel 2011 ha raggiunto appena il 5% contro il 35% minimo da raggiungere per legge, pena il commisariamento come prevede il regolamento su scritto. Non possono trovare giustificazioni i comuni o le le aziende inadempienti visto che le discariche hanno funzionato regolarmente. Per il 2012 siamo intorno al 9%, mentre dal sito dell’azienda http://www.senesispa.it/cms/ vengono riportate cifre diverse e con valutazione tutta “aziendale”, confondendo i cittadini, visto che non viene fornito il dato di differenziata REALE raggiunto sul territorio, ma solo delle zone dove la differenziata è stata avviata. Ed è difficile comprendere in che modo riusciranno entro fine anno a raggiungere il 65% come stabilito per legge per il 2012, pena il commissariamento. Come associazione denunciamo la mancanza di trasparenza dei dati che dovrebbero essere comunicati al comune e messi in rete quotidianamente, mentre siamo a fine Ottobre e ci vengono forniti i dati di Luglio. Non entriamo nel merito di mancanze e competenze della ditta, che sono tante e verranno debitamente segnalate nelle sedi

Abitanti Tot. Produzione [kg] 24.149

22.793.689

opportune,come pure, sembra davvero “strano” che di fronte a tali dati, il Prefetto di Caserta , si sia complimentata con il signor Rodolfo Briganti ( direttore della SENESI) per il “servizio” svolto dall’azienda sul territorio, come questi ha dichiarata sulla stampa provinciale. Con legge e piano industriale alla mano che non va “solo” interpretato, ma eseguito alla lettera e che comunque fa riferimento alle leggi regionali e nazionali, credo che come “minimo il Prefetto di Caserta avrebbe dovuto “diffidare” l’Ente Municipale, oltre che stando ai dati ... commissariarlo(?). Alcuni, in modo semplicistico,continuano ad affermare... “il paese si presenta pulito”! Ma quale è il termine di paragone? Non è accettabile che si prende a riferimento negativo Il consorzio provinciale, che non funziona perché i comuni non pagano, … ma questa è un’altra storia. Se anche noi stessimo nel consorzio provinciale avremmo certamente dei problemi, ma pagheremmo molto meno, mentre se si è scelto un azienda privata come la Senesi SPA, dove paghiamo un super canone (circa 380.000,00 euro mensili) per circa 70 operai che dovrebbero con facilità raggiungere il 50% per cento, avendo

Tot. R.I. [kg]

a disposizione mezzi adeguati e attrezzature, visto che gli operai sono degli esecutori, potremmo risparmiare oltre 700/800 mila euro all’anno. Infine, per cortesia, quando si riportano dei dati tecnici, occorre essere precisi, evitando di trattare i cittadini come sciocchi. Se sul territorio c’è stato una minore produzione di rifiuti, durante il periodo estivo, c’è poco da esultare, significa che c’è stata meno gente. Mentre, la percentuale di raccolta differenziata non può essere “truccata” sommando i dati della raccolta dei rifiuti urbani a quella degli ingombranti.

A gran voce chiediamo:

Mettere in rete il contratto firmato con la Senesi?Chi pagherà per eventuali multe che potrebbero arrivare per non aver raggiunto il minimo di raccolta stabilito per legge? Chi risponderà alla Corte dei Conti? Perché non vengono applicate le sanzioni come per legge ? Si è consapevoli che tali inadempienze comportano la revoca dell’affidamento? E’ troppo chiedere ed ottenere servizi per ciò che si paga.

ANNO 2011 Tot R.D. Prod. Pro Capite [kg] [kg abitante/giorno]

21.635.180 1.158.509

2,6

Mese

Tot. Produzione [kg]

Tot. R.I. [kg]

ANNO 2012 Tot R.D. Prod. Pro Capite [kg] [kg abitante/giorno]

Marzo Aprile

1.557.527 1.664.700

1.383.380 1.447.510

174.147 217.190

2,08 2,29

Maggio

1.894.090

1.695.600

198.490

2,53

Giugno

2.124.590

1.916.520

208.070

2,93

Luglio

2.804.830

2.607.120.

197.710

3,74

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TOMMASO MORLANDO

Premio Nazionale Jerry Masslo

Si è conclusa il 24 ottobre, dopo due giornate ricche di appuntamenti, la seconda edizione del Premio Nazionale Jerry Masslo promossa dalla Flai-Cgil e svoltosi a Villa Literno (CE). “Questa terra è anche la mia terra”, tale è stata la denominazione dell’evento, è ritornata dopo la prima edizione del 2010 lanciando un bando accolto da alcune scuole, università, scrittori e poeti provenienti da tutta Italia. Il bando richiedeva lo svolgimento di tematiche relative all’integrazione degli immigrati nella nostra nazione con attenzione soprattutto al fenomeno del caporalato. Tantissimi i partecipanti alla gara e i lavori vincitori, premiati Il giorno 24 presso l’istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci, sono stati onorati da pergamene di congratulazioni e ringraziamenti consegnate dai presenti alle deliberazioni del Premio: il sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, Michele Campanaro(vice prefetto di Caserta), Stefania Crogi (segretario generale Flai Cgil), Franco Tavella (Cgil Campania), Camilla Bernabei (Cgil Caserta) e sua eccellenza Thenjiwe E. Mtintso, Ambasciatore Plenipotenziario del Sud Africa in Italia. I vincitori del bando sono stati i seguenti: nella sezione dedicata alle scuole, per le scuola primaria ha vinto il disegno dell’Istituto comprensivo Rodari-Annecchino di Pozzuoli. Per le secondarie di primo grado ha vinto il video dell’Istituto comprensivo di Castel Volturno Centro. Per le scuole superiori di secondo grado ha vinto l’elaborato della IV B del Liceo Margherita di Savoia di Napoli. Per la migliore tesi di laurea, Annalisa Di Gilio con una tesi su lavoro e media-

zione nel mercato del lavoro; mentre per la Sezione speciale dedicata ad autori stranieri che hanno prodotto elaborati in italiano è stata premiata la bellissima raccolta di poesie di Rosanna Crispim. Infine, il Premio Jerry Masslo 2012 è andato al documentario ‘Lo sfruttamento degli immigrati in Puglia. Caporalato e raccolta dei pomodori’ di Adam Yameogo e Jean Yameogo. Le due giornate del 22 e 23 sono state altrettanto piene: Lunedì 22 si è tenuto, in mattinata, il convegno “il volto femminile del lavoro migrante”; nel pomeriggio la fiaccolata fino alla tomba di Jerry Masslo, presso il cimitero comunale di Villa Literno; dopodiché, in serata, la cena multietnica Cooperative Terre di Don Peppe Diana- Libera Terra, seguita dalla sfilata di moda etnica dal brand “Made in Castel Volturno”. Martedi 23, invece, gli appuntamenti sono cominciati alle 6:00 del mattino e si sono conclusi alle 19:00 con lo spettacolo teatrale “Voci di lavoro” , presentato dalla compagnia Fuori Terra. FILOMENA DIANA

filomenadiana@hotmail.it

Perc. Differenziata [%] 5,08% Perc. Differenziata [%] 39,0% ab/serviti 6.225 50,0% ab/ serviti 6.225 48,0% ab/ serviti 6.225 29,2% ab/ serviti 6.225 26,1% ab/ serviti 12.345

Mentre la politica e i governanti attuali stanno “pensando” a come intervenire per migliorare la sicurezza dei cittadini, dobbiamo piangere, tutti insieme, l’ennesima morte innocente: Pasquale Romano. E’ successo nella periferia nord di Napoli, a causa dell’ennesima faida in corso, ma sarebbe potuto accadere ovunque e potrebbe accadere già domani. E’ giusto applaudire le operazioni di polizia che hanno portato ad arresti fondamentali per provare a distruggere i principali sodalizi criminali campani, ma è giusto urlare tutta la nostra rabbia affinché sia possibile poter svolgere una vita “normale”. Non restiamo in silenzio! CENTRO STUDI OFFICINA VOLTURNO

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CULTURA, SPORT E SOCIETÀ

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Emergenza abusivismo a Casal di Principe:

Piazze occupate da manifestanti

Tutto è cominciato tra la notte del 24 e 25 settembre, quando alcune ruspe e agenti della polizia, verso le 4:00 del mattino, si presentano a casa di Carmine Iaunese, piastrellista di Casal di Principe, con l’ordine del Pm di Napoli di abbattere la sua villetta abusiva di 80 mq. Quella mattina, nonostante l’aggressione contro gli agenti da parte di molti Casalesi accorsi presso l’abitazione in via Borsellino, la modesta villetta viene buttata giù. E’ la rivolta popolare: nei giorni immediatamente seguenti le piazze del Paese sono stracolme di gente, alcuni manifestanti addirittura occupano i binari della stazione di S.Cipriano d’Aversa e la rabbia sembra incontenibile. La chiesa, con la partecipazione dei parroci rappresentativi delle parrocchie di Casal di Principe : Don Franco Picone (chiesa di S. Nicola di Bari), Don Carlo Aversano (chiesa S.S. Salvatore) e Don Franco

Manzo (chiesa Spirito Santo), organizzano una fiaccolata silenziosa a cui prendono parte più di trentamila abitanti. Gli slogan sugli striscioni portati in processione per il paese riportano la scritta: “Abbiamo sbagliato! Vogliamo pagare. Sul passato solo silenzio…. Per il presente risposte concrete di legalità.” Ma qualcuno fa troppa fatica a credere ancora alla “favola” della legalità e tutto il risentimento per questo Stato insensibile e brutale, “forte con i deboli e debole con i forti” non può che manifestarsi chiaramente dalle parole e dalle azioni dei cittadini indignati. A guidare questa sorta di rivolta popolare è l’associazione locale Coordinamento per il riscatto, che cerca di avanzare alla Procura Generale delle proposte ragionevoli con cui affrontare la grave piaga dell’abusivismo. Ciò che il Coordinamento chiede è “una graduazione delle demolizioni, realizzabile attraverso l’adozione di una strategia di abbattimento secondo cui le prime case ad essere abbattute dovrebbero essere

non le prime abitazioni di modesti lavoratori ma piuttosto quelle costruite sui suoli demaniali, per poi procedere nei confronti di chi è proprietario di più case a fini speculativi”. Intanto la reazione si fa sentire anche dalle scuole e sono proprio gli alunni del liceo scientifico di San Cipriano a scendere in piazza gridando: “il futuro del paese siamo noi”. Insomma, a Casale sono giorni di tensione; nessuno sa veramente a chi additare la colpa, forse allo stato, forse alla politica locale che non ha saputo, nel corso degli anni, dare le giuste informazioni e orientamenti alla popolazione, forse ai camorristi. Comunque sia, tra la confusione e la rabbia, gli abbattimenti stanno continuando e il 2 ottobre le ruspe sono tornare per mandare giù altre due abitazioni, con condizioni non dissimili a quella di Iaunese, ubicate all’angolo tra via Borsellino e Val D’Aosta. FILOMENA DIANA

Incontro con i cittadini di Pinetamare Un’ora del vostro prezioso tempo per pianificare un futuro migliore per tutta pinetamare incontro pubblico dell’associazione commercianti di pinetamare, aperto ai cittadini della localita’ di castel volturno, domenica 04/11/2012 ore 11:30 presso il Grand Hotel Pinetamare. Il degrado urbano e sociale di Castel Volturno e la pesante crisi che si è abbattuta sull’intera nazione non può lasciarci come spettatori passivi. Peraltro, la nostra amministrazione comunale è in dissesto da oltre un anno ed è priva di uomini e mezzi per garantire anche i servizi minimi alla collettività. Inutile fare l’elenco e denunciare agli organi preposti i servizi carenti e, soprattutto, quelli inesistenti. Ci abbiamo provato e ci siamo trovati a confrontarci con muri di gomma. E’ maturata in noi l’idea che occorre organizzarsi con le proprie forze e le proprie risorse, senza ovviamente sostituirsi al Comune, e neanche al soggetto privato della transazione Stato-Coppola, che deve ancora realizzare gran parte degli interventi previsti nella

programmazione negoziata e nell’ atto stesso di transazione. Addirittura, la realizzazione del porto turistico, riteniamo non possa essere la cura per tutti i mali del territorio. Pertanto, l’Associazione Commercianti Pinetamare ha segnato un percorso, che desidera condividere con tutti i cittadini del luogo. Da oltre due anni organizziamo eventi -senza alcun contributo pubblico -per riscattare una località che ha visto ridurre drasticamente le presenze turistiche sia in estate che nei fine settimana, nonché una sorta di assopimento e rassegnazione dei cittadini residenti per l’assenza di occasioni di incontro, di svago e di iniziative comuni per il bene di Pinetamare. Riteniamo, i tempi siano maturi per rendere continuativa l’opera di

rilancio della zona. Domenica 04/11/2012 alle ore 11.30 presso il Grand Hotel Pinetamare L’Associazione incontrerà i cittadini di Castel Volturno per condividere e programmare altre iniziative finalizzate al recupero urbano, sociale ed economico di Pinetamare. Vi aspettiamo numerosi per decidere del NOSTRO futuro, senza più aspettare che lo facciano gli altri. IL PRESIDENTE AGOSTINO MARCHESANO

Aumento Prostituzione: Allerta a Castel Volturno

I numerosi arresti di extracomunitari e componenti dei clan locali non hanno affatto rallentato il business della prostituzione, ma anzi il campo sembra cresciuto con la nascita di nuove zone e luoghi di incontro. La presenza assidua di Carabinieri e Polizia sul territorio non riesce a frenare tale fenomeno che agisce indisturbato da diversi mesi ,anche prima della stagione estiva, svolgendo le proprie attività alla luce del sole sotto gli occhi delle istituzioni e dei cittadini che percorrono tutti i giorni la SS Domitiana.In particolare sono tre le zone che hanno avuto maggiore sviluppo:In primis la zona Patria frequentata da donne dell’est Europa e Transessuali Italiani.A seguire il tratto di domitiana parallelo a Pinetamare frequentato prevalemente da ragazze africane ,ed infine la località villaggio del Sole.In Estate molti gestori di alberghi sono stati arrestati con l’accusa di sfruttamento della prostituzione ,ma ciò non ha spaventato affatto l’organizzazione che ha subito ovviato al pro-

blema con il semplice trasferimento delle donne all’interno di appartamenti nelle zone residenziali del comune ,prendendo gli appuntamenti attraverso semplici annunci sul web. Una novità è la presenza di individui che agiscono in modo completamente autonomo dai clan locali,per la maggior parte dei casi in case chiuse.Di solito sono Romeni o Albanesi e gestiscono quasi il 70% della prostituzione sul litorale.Tali scenari aumentano anche il rischio di reati minori:Ricordiamo il rapinatore che si finse polizziotto per rapinare una prostituta. La cosa che cade subito all’occhio è come tutto ciò si svolga in modo del tutto indisturbato su un territorio controllato ,in un comune sotto la guida del prefetto.A pagarne le conseguenze non sono solo i cittadini che ogni giorno devono assistere a siparietti indecenti ,ma anche i commercianti, disturbati dalle numerose diatribe tra prostitute e

clienti proprio fuori le loro attività ledendo l’immagine dei negozi e facendo si che i possibili clienti scelgano altrieattività commerciali per fare le propriecompere come centri commerciali o negozi di altri comuni limitrofi.

Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039

VINCENZO LO CASCIO. locasciovincenzo@ymail.com www.vincenzolocascio.wordpress.com

Legambiente Casapesenna “Segnali di cambiamento” E’ ancora nel presidio di Legambiente e Libera Casapesenna che si promuovono iniziative di incoraggiamento alla legalità. L’incontro, datato il 23 ottobre e organizzato dai presidenti Pasquale Cirillo e Ernesto Piccolo, ha sviluppato con estrema diligenza alcune tematiche rivolte a sensibilizzare in modo specifico le nuove generazioni. Ospite d’onore, Catello Maresca, pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, affiancato dalla dottoressa Paola Galeone, commissaria del comune di Casapesenna. L’animata discussione, moderata dalla giornalista del mattino Marilù Musto, si è rivolta ad un uditorio variegato e corposo ma soprattutto alla foga di scolari capaci di mostrarsi per nulla indifferenti alle scottanti tematiche affrontate. I ragazzi della scuola media G. Pascoli di Casapesenna assieme con quelli del liceo scientifico E. Segré, hanno partecipato vivamente all’incontro preparando delle proprie domande in merito a quelle problematiche con cui le loro famiglie si scontrano tutti i giorni: quella, ad esempio, dei rifiuti che incombono le strade del paese e del loro difficile smaltimento. Ma ciò che più di ogni altra cosa ha felicitato l’incontro è stata la comunicazione della notizia, da parte della commissaria Galeone, che la XIII traversa di corso Europa, in cui ha sede l’associazione Legambiente e il comune , è stata ufficialmente intitolata al nome di Don Peppe Diana, figura emblematica dell’anticamorra. Un gesto, richiesto dai presidenti di Legambiente Casapesenna, di forte impatto simbolico, ed è proprio sul carattere del “simbolo” che quest’ iniziativa è stata pensata e realizzata. Denominata, infatti, “Segnale di Cambiamento”, ha voluto offrirsi come la testimonianza di un

punto di svolta, di un’inversione di tendenza, a cui i cittadini di Casapesenna stanno prendendo parte, rispetto a tutta quella cultura che ancora si muove seguendo la scia delle attitudini illegali della camorra. Maresca, a tal fine, tiene a sottolineare l’importanza “di una sinergia tra cittadini e istituzioni che permetta la crescita civica della comunità e soprattutto delle nuove generazioni che rappresentano il futuro di queste terre”. “Ma c’è ancora tanto da fare”- afferma la commissaria, che alle buone notizie ne aggiunge delle brutte comunicando il dissesto finanziario dichiarato dal comune, ma poi subito aggiunge – “ Purtuttavia il dissesto non è da considerare una negatività estrema perché, per quanto possa portare a sacrifici e rinunce, esso al contempo rappresenta uno spartiacque con il passato. Il comune, infatti, disporrà di un nuovo bilancio equilibrato grazie al quale si potrà ripartire da zero.” Tra gli altri presenti all’incontro: il vece-prefetto vicario Michele Campanaro, Michele Buonomo (Legambiente Campania), l’avvocato Gianni Zara, legale della Federazione Antiracket, Valerio Taglione (Libera Caserta), e il parroco Don Vittorio Cumerlato, la cui presenza a questo tipo di iniziative dimostra che la Chiesa, oggi come ai tempi di Don Peppe, è a sostegno della società civile. FILOMENA DIANA

Napoli, ascolta i tifosi: “Vogliamo vincere!”

È con gioie e vittorie, schiaffi e sconfitte che nel calcio si accumula l’esperienza giusta per raggiungere grandi traguardi. Vincere anche senza particolari meriti, avendo Fabio Corsaro saputo soffrire, è il frutto di una maturazione accumulata nel tempo e il seme per un buon raccolto a fine stagione. Quelle con Sampdoria e Udinese sono sfide vinte col sudore alla fronte, i cui tre punti assumono rilevante importanza. Ne sentono ancora il sapore i napoletani, invece, di quell’amaro aperitivo del sabato sera, quando Juventus e Napoli si sono sfidate a casa della Vecchia Signora. Una partita iniziata a Coverciano, tra inutili polemiche sul minutaggio differenziato tra napoletani e juventini in Nazionale e i problemi muscolari di Buffon, e terminata con la querela dei napoletani contro gli atti di razzismo dei tifosi bianconeri, incentivati dallo scandalo giornalistico di Amandola, giornalista della Rai che in un servizio pre-partita per Tg Piemonte, distingueva cinesi e napoletani dalla “puzza”. Un’offesa alla morale giustiziata in modo esemplare: sollevato dall’incarico e negato lo stipendio a Gian Piero Amandola per

l’inqualificabile servizio. Sul campo invece ha vinto la Juve, ma subire gol dopo ottanta minuti, lasciando Caceres libero di staccare di testa in area di rigore e insaccare il gol del vantaggio, è qualcosa che fa ancora male napoletani, soprattutto se la sconfitta arriva da una propria leggerezza difensiva. Poi dopo due minuti Pogba la chiude ma è la conseguenza del primo gol del vantaggio. Il cammino è ancora lungo. C’è tempo per riscattarsi e vendicarsi. Lo scudetto è l’obiettivo annunciato a inizio stagione e in antitesi ad esso c’è l’Europa League, affrontata dagli azzurri non con troppo onore finora. 7 gol subiti nelle ultime due partite perse, prima in Olanda col Psv, poi col Dnipro in Ucraina. Le seconde linee non valgono qualitativamente i “titolarissimi”. I napoletani però vogliono rispetto per la maglia e pretendono orgoglio e sudore dagli azzurri, evitando di fare ulteriori figuracce per una squadra come Napoli che in Europa non le merita. Viaggia quindi su due binari paralleli il Napoli di Mazzarri: in campionato è tra le squadre più in forma del torneo, seconda in classifica e meno tre punti dai bianconeri, mentre in Europa League i risultati non gioiscono ma la classifica è corta e il Psv, a quota 4 punti, è a solo una lunghezza di distanza. Più fronti quindi a cui badare con l’obbligo di onorare i colori e la maglia. Ora i tifosi hanno solo un obiettivo nella testa: vincere! FABIO CORSARO

corsarofabio@gmail.com

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RUBRICHE

13 mln. di euro per la So.Ge.Ri.

Potrebbe diventare un nuovo “caso Ilva” la bonifica della discarica Sogeri di Castel Volturno, che lo Stato si appresta ad effettuare con un progetto firmato Sogesid, società del ministero dell’Ambiente. Da un lato le ragioni di un territorio che dal 1995, anno in cui la discarica è stata chiusa, subisce gli effetti di una contaminazione continua dovuta al pessimo stato di conservazione del sito che, impermeabilizzato solo in piccola parte, non ha mai smesso di vomitare nell’ambiente agenti nocivi come il percolato e il biogas, generando tra la popolazione alti tassi di leucemie e tumori ai polmoni. Sul versante opposto i fondi a disposizione, scarsi, appena 13 milioni, non sufficienti per una reale bonifica ma solo per un intervento tampone, come il posizionamento di una copertura in superficie. In entrambe le vicende ruolo rilevante lo svolge la magistratura, intervenuta anche a Castel Volturno nel marzo scorso con il sequestro dell’area di quasi 120mila metri; le indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Mondragone hanno accertato infatti il percolato, liquido nocivo prodotto della decomposizione dei rifiuti, aveva inondato le campagne circostanti, in cui sorgono numerose aziende agricole e di allevamento di bufale, finendo probabilmente nel vicino Torrente Agnena e quindi in mare. L’ipotesi di reato è di disastro ambientale. Un disastro gridato a gran voce negli anni dalle associazioni ambientaliste, cui la camorra ha contribuito in modo determinante sversando a ripetizione nella Sogeri sia prima che dopo il 1995 i rifiuti speciali provenienti da aziende di tutta Italia, tanto che il boss Augusto la Torre definì il sito “bancomat di famiglia”. Le cause del disastro. E’ lo stesso “progetto di messa in sicurezza e bonifica della discarica

Rubrica a cura del dr. Carmelo Pulella

Sogeri”, già pubblicato tra agosto e settembre sul sito del Comune di Castel Volturno, ad indicare le ragioni del disastro. Le pareti della discarica sono impermeabilizzate solo in piccola parte, si legge nella relazione al piano della Sogesid, ovvero “parte dell’ultimo lotto di 64mila metri quadrati” (la Sogeri si estende per oltre 100mila metri quadrati), sono dunque vere e proprie groviere attraverso cui si infila il percolato che poi torna in superficie o finisce nelle falde acquifere, che sono ad appena due metri di profondità. Il progetto riporta i dati di analisi risalenti al 1994 (a cura dell’Enea di Roma) sulle acque in superficie, che “evidenziano valori elevatissimi di ammonio e di metalli pesanti”, e del 1995 (effettuate dal professor Giancarlo Morelli della Federico II di Napoli), secondo cui la “falda a valle della discarica è interessata da valori elevati di ph, valori relativamente alti di cloruri e da contaminazione batterica di origine umana in atto”. A tal proposito un altro studio non allegato al piano, risalente al 2001 e commissionato dall’allora pm di Santa Maria Capua Vetere Arcibaldo Miller, ha accertato la presenza del liquido nocivo fino a 40 metri nel sottosuolo. Per quanto riguarda il biogas, altro prodotto inquinante della decomposizione dei rifiuti, il piano Sogesid constata che “gli impianti di captazione (36 pozzi verticali, ndr) sono ormai in disuso e in stato di abbandono”. Il progetto non cita dati sulle patologie legate all’inquinamento, anche perché non sono mai stati realizzati studi complessivi sul fenomeno. Alcuni dati Asl riportano però un aumento del 500% negli ultimi anni dell’assistenza domiciliare ai malati di cancro, mentre qualche mese fa, alcuni specialisti della clinica Pineta Grande di Castel Volturno, confermarono

all’Espresso l’altissimo numero di leucemie e di tumori ai polmoni e alla tiroide nella zona mentre un pneumologo affermò che su 400 casi di tumore, il 98% era inoperabile. Del pessimo stato di conservazione della discarica erano consapevoli i vari commissari straordinari delegati all’Emergenza Rifiuti o alle Bonifiche che ciclicamente provavano, invano, a costringere la Sogeri srl dell’imprenditore di Casal di Principe Giacomo Diana ad attuare piani di messa in sicurezza finendo per erogare fondi per interventi tampone come il prelievo del percolato al Consorzio Caserta4, ente controllato dal clan dei Casalesi, più interessato agli sversamenti abusivi che alle bonifiche come emerge dai documenti giudiziari. Quasi nove i milioni erogati in 15 anni di cui oltre due solo tra il 2005 e il 2007. Dopo ogni prelievo di emergenza, il percolato si riformava, mentre l’accumulo illegale di rifiuti sia in discarica che all’esterno dell’invaso, complice la mancanza delle recinzione per oltre metà del perimetro, proseguiva indisturbato: la Finanza, sempre a marzo, come attesta lo stesso progetto Sogesid, ha scoperto e sequestrato a fianco alla Sogeri un megasversatoio abusivo formato da 5mila metri cubi di rifiuti ingombranti, tra cui centinaia di elettrodomestici. Le lacune del piano Sogesid. Una reale bonifica, secondo molti tecnici, presupporrebbe dunque un’impermeabilizzazione totale della discarica in modo da isolarla per sempre dall’ambiente circostante, o in alternativa, una riapertura dell’ammasso con selezione dei rifiuti non catalogabili tra quelli urbani, da inviare nelle apposite discariche, e l’edificazione di un nuovo invaso. Operazioni che costerebbero almeno quattro volte in più degli attuali 13

milioni, ma che potrebbero salvare un territorio devastato da anni. Nulla di ciò è al momento previsto. Il piano Sogesid, sulla cui esecuzione vigilerà attentamente la Procura sammaritana tramite la Finanza di Mondragone restando il sito sotto sequestro, prevede di caratterizzare i rifiuti, ovvero di analizzarne la diversa tipologia, ma non ne prescrive la rimozione nel caso molto probabile che si accerti la presenza di materiali tossici, soprattutto perché i fondi non basterebbero; è evidente che in tal caso i finanzieri e la Procura potrebbero bloccare i lavori, con il rischio che i tempi si allungino a dismisura. Il piano interviene altresì solo su alcune delle criticità indicate, ovvero la mancanza di “impermeabilizzazione sommitale”, con il posizionamento di una copertura (capping, ndr), ovvero di un telo per chiudere l’invaso in superficie in modo da evitare il passaggio dell’aria e dell’acqua e la formazione di nuovo percolato, il prelievo del liquido formatosi negli ultimi mesi e il ritorno in funzione di un efficiente sistema di raccolta del percolato e dell’impianto di captazione del biogas; sono poi previsti interventi di lifting, come “il rimodellamento del corpo della discarica con risagomatura e messa in sicurezza delle scarpate”. Il regalo agli inquinatori. Il piano esclude tra l’altro un intervento sul percolato presente in profondità, ed esclude espressamente che parte dei 13 milioni sia utilizzato per la rimozione degli elettrodomestici abbandonati, che resteranno dunque a fianco alla Sogeri, destinando però quasi il 5% dei fondi, circa 600mila euro, quale indennizzo per i proprietari dei terreni limitrofi che verranno espropriati per far procedere meglio i lavori. Si tratta di un’area di oltre 16mila metri quadrati attorno all’invaso,

Prevenzione Dentale

Salve amici lettori, riprendiamo il nostro cammino attraverso questi articoli, verso un’odontoiatria informata provando a dare maggiore attenzione ai nostri denti. Infatti per anni una campagna pubblicitaria ha insistito sul dedicare un mese specifico alla prevenzione delle malattie della bocca, denti compresi. Teniamo presente che tutti i bambini dai sei anni in poi, tempo dal quale inizia la permuta dei denti,sarebbe buona abitudine verificare la presenza di tutti gli elementi dentari, la presenza di abitudini viziate, il corretto uso dei mezzi di spazzolamento dei denti, la presenza o meno di una deglutizione corretta, l’eventuale presenza di una postura corretta ed ancora tanti elementi che lo specialista ha ben presenti. Pertanto anche se parliamo di un controllo dei denti è semplice comprendere come l’organo bocca sia collegato e correlato con tanti sistemi e quindi il benessere e/o il corretto sviluppo degli stessi può influire su organi anche apparentemente non correlati. Bene, diventiamo operativi! La prima cosa da fare è scegliere un professionista di riferimento, ricerchiamo sempre un “odontoiatra o un medico dentista”, e anche telefonicamente fissiamo un appuntamento. Già questo primo contatto vi darà delle indicazioni su chi possa essere

l’interlocutore, infatti uno studio professionale, vi chiederà subito il motivo della visita, l’età del soggetto, se avete già effettuato un esame radiografico della bocca, questo per quantificare il tempo utile da dedicarvi. Giunti finalmente alla visita vera e propria chiediamo di valutare,principalmente per i più giovani , oltre allo stato di salute dei denti e delle gengive anche la posizione ed il corretto sviluppo sia dei denti che dei supporti ossei . Infatti è sin dalla prima infanzia che, alcune anomalie ortodontiche, vanno diagnosticate e trattate. Fortunatamente queste patologie non sono numerose e la maggior parte dei trattamenti ortodontici sono messi in campo con la fase di permuta dei denti intorno ai 10-11 anni di vita. Anche qui il tipo di trattamento, i tipi di apparecchiatura, i tempi sono sicuramente degli elementi che rappresentano delle variabili individuali. Certamente l’ortodontista è uno specialista che a seconda della problematica sceglie la terapia più corretta e gli strumenti idonei, ma sicuramente è una figura che in uno studio di qualità deve essere presente. Così come in medicina generale esiste il generalista ma le terapie migliori ed al passo dei tempi sono messe in campo dai singoli specialisti. Quindi ricapitolando, visita di controllo anche per valutare la necessità di trattamento

che viene valutata a peso d’oro, per un prezzo al metro quadro di circa 36 euro; si parte da un’indennità base di 12 euro al metro quadro, già spropositata trattandosi di aree da anni esposte all’inquinamento proveniente dalla discarica - sebbene inopportunamente il Puc del Comune di Castel Volturno le definisca aree agricole – che si moltiplica per tre visto che i soggetti espropriati figurano anche come coltivatori diretti. I soldi andranno quasi interamente (oltre il 70%) alla famiglia Cecere, con forti legami di parentela e di affari con i Coppola (la moglie di Cristoforo Coppola è una Cecere, ndr), i costruttori delle otto Torri abusive poi abbattute, i maggiori inquinatori del litorale domizio. I Cecere sono i titolari dell’Azienda Agricola Bortolotto, una volta proprietaria dei terreni dove sorgono la discarica Sogeri e l’altra, più piccola (di circa 40mila metri quadrati), denominata proprio Bortolotto, oggi chiusa ma gestita fino a qualche anno fa dal Consorzio Ce4. Lo stesso progetto dà poi un’altra indicazione importante, stabilendo che in quei terreni oggetto di esproprio sono “ritenuti ammissibili interventi nel settore dell’agroenergia ed interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili”; l’indicazione potrebbe ritenersi assolutamente superflua, trattandosi di un progetto di messa in sicurezza di una discarica, ma non lo è, se si pensa che la stessa Sogesid, o l’Agricola Bortolotto, sono impegnati anche nel settore del fotovoltaico. «Le discariche si possono bonificare – spiega il geologo Roberto Simeone – non gli ammassi di rifiuti indifferenziati come la Sogeri e la Bortolotto». MARILÙ MUSTO E ANTONIO PISANI

FONTE: BLOG DOVERE DI CRONACA

Le qualità del pesce

ortodontico; far valutare se fosse necessario, nei pazienti più piccoli, l’applicazione delle sigillature dei solchi dei denti definitivi, quali i primi molari che erompono intorno ai sei anni e che puntualmente i piccoli spazzolano poco, e le mamme pensano sbagliando, che anche quei denti andranno sostituiti. Richiediamo la lezione di igiene così da sottolineare a noi stessi ed ai nostri figlioli quali siano le manovre corrette. Infine per noi adulti facciamo valutare anche la presenza di abrasioni da spazzolamento troppo energico, abrasioni che vanno rimpiazzate per evitare che i batteri possano più facilmente aggredire la dentina,con le facile conseguenze che possiamo immaginare. Bene, penso che anche questa volta possiamo fermarci qui, ed attendo sempre numerose le mail per richieste e quesiti specifici. Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere presso lo studio sito al Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel Volturno. Tel: 081 5094848, e-mail: cpulella@libero.it

Tutti i tipi di pesce hanno un elevato contenuto proteico, tra il 15 e 20% delle calorie, ad alto valore nutrizionale. Le proteine del pesce sono paragonabili a quelle della carne e possono essere considerate una valida alternativa alla stessa il cui abuso, come noto, presenta controindicazioni. La composizione dei grassi invece è più variabile ed è strettamente legata al tipo di pesce che viene suddiviso in: pesce magro (branzino, seppia, calamaro, cernia, merluzzo, nasello, orata, polpo, rombo, sogliola, trota); pesce semi-grasso (orata, cefalo, persico, dentice, pesce spada); pesce grasso (salmone, anguilla, sgombro, tonno). Altra caratteristica fondamentale del pesce è una netta prevalenza degli acidi grassi polinsaturi, omega-3, essenziali nella lotta all’aterosclerosi e alle malattie metaboliche; migliorano il ritmo cardiaco, favorendo la circolazione del sangue; riducono la formazione di trombi ed

emboli; riducono i trigliceridi e l’aggregazione delle piastrine. Il pesce, contenendo gli omega 3, favorisce lo sviluppo fetale, per questo consigliato dagli esperti durante la gravidanza e l’allattamento; è un alimento che non deve mancare nella dieta dei più piccoli (i più indicati sono il nasello e il merluzzo grazie al loro sapore delicato e alla morbida polpa). Oltre ad essere indicato per l’alimentazione dei più piccoli, il pesce risulta importante anche per gli anziani, grazie al contenuto ricco di calcio, fosforo e altri sali minerali che aiutano e prevenire le malattie delle ossa come l’osteoporosi. Anche crostacei e molluschi, a volte considerati erroneamente grassi e non dietetici sono in realtà cibi poco calorici. Se da un lato contengono importanti quantità di colesterolo, dall’altro, essendo praticamente privi o quasi di grassi saturi, possono essere consumati con una certa libertà, ma come tutto senza esagerare! Ciò che fa la differenza è il metodo di cottura; si consiglia di preferire cotture alla griglia, al vapore, al forno e condire con olio di oliva extravergine. DOTT.SSA GIUSEPPINA TRAETTINO BIOLOGO NUTRIZIONISTA SPECIALISTA IN SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE E-MAIL:

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ARCHITETTI E DESIGNERS

Nuove culture del progetto Lo spirito del design di avanguardia incontra la cultura del progetto architettonico nella prestigiosa cornice di PIERRE Arredamenti a Marcianise. L’Ordine degli Architetti della Provincia di Caserta e l’ADI Campania, Associazione per il Disegno Industriale, hanno stilato un programma di iniziative, comuni e coordinate, da svolgere nel prossimo anno per l’aggiornamento professionale, la qualificazione dei giovani professionisti e per promuovere la conoscenza del design tra gli iscritti della Provincia. Il primo evento, dal titolo “Nuove Culture del Progetto”, si svolgerà nel prestigioso Showroom di Francesco Piccolo il prossimo 15 novembre alle 18,00. Il format inedito della manifestazione prevede il confronto fra due architetti operanti nel territorio casertano, Beniamino Servino e Raffaele Cutillo, e due designer operanti in Campania, Marcello Panza e Roberto Monte,

con lo scopo di evidenziare le specificità e le coincidenze nel lavoro professionale delle due categorie creative nel confronto con il progetto visto come iniziativa sostenibile e promotore di civiltà. Il confronto pubblico avverrà con brevi interventi dei professionisti che presentano un proprio lavoro in pochi minuti con l’ausilio di modelli e/o di immagini. Il Presidente dell’ADI Campania, Salvatore Cozzolino, regolerà i contributi, mentre l’intervento del presidente dell’Ordine di Caserta, Enrico De Cristofaro, concluderà il dibattito. Lo showroom PIERRE, che da poco ha rinnovato e potenziato i propri spazi espositivi, ha organizzato l’accoglienza a Marcianise, e coordinato, con Delia Gambardella e Antonio Luliano, l’intera kermesse che prevede anche la presentazione di mobili e complementi di arredo selezionati tra quelli in mostra al Salone del Mobile di Milano 2012. Ringraziando il prof. Cozzolino per la disponi-

bilità, consigliamo di seguire le attività dell’ADI direttamente dal sito:

www.adi-design.org/homepage.html SE AVETE DOMANDE E CURIOSITÀ DA PROPORRE AL PROF SALVATORE COZZOLINO SCRIVETE A:

salvatore.cozzolino@unina2.it

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli antoniettamorlando@hotmail.it Possibile compensare debiti e crediti con il fisco Esiste un modo per recuperare un credito nei confronti dall’erario senza dover attendere i biblici tempi dei rimborsi statali: la Commissione Tributaria Provinciale di Trento [1] ha riconosciuto la possibilità, per i contribuenti che avanzino crediti verso il fisco, di compensare dette partite con eventuali debiti dovuti al fisco stesso. Si tratta del meccanismo della compensazione giudiziale, effettuata cioè con provvedimento del magistrato su richiesta della parte. Tale possibilità è sempre stata negata dall’Agenzia delle Entrate che, ritiene che si debba innanzitutto pagare quanto dovuto e, per ottenere poi il pagamento del credito, si debba procedere nelle forme ordinarie con la richiesta di rimborso e la conseguente attesa (che spesso dura degli anni). Tuttavia, sostengono i giudici tributari di Trento, la norma che consente la compensazione del dare/avere, tra il cittadino e l’erario, esiste [2], ma non è mai stata regolamentata con norme di attuazione. Negare perciò al contribuente un diritto riconosciutogli dalla legge solo perché, a distanza di circa dodici anni, il Ministero dell’economia e delle Finanze non ha ancora emanato i regolamenti di esecuzione significherebbe sovvertire il principio della gerarchia delle fonti e privilegiare un regolamento al posto della legge (che invece è diretta e immediata espressione del popolo) [3]. La sentenza – prosegue con queste significative affermazioni: “Se il contribuente è chiamato a versare somme pur dovute, ma in presenza di un suo credito nei confronti dell’Ente impositore, viene a sopportare, anche se solo in via temporanea, un onere economico superiore a quello richiesto dalle leggi d’imposta. Se l’Erario continua ad incassare, pur essendo debitore nei confronti del privato, si viene a trovare nella disponibilità di somme che, in realtà, non gli sono dovute, con evidente lesione anche del principio di capacità contributiva. Tale anomala situazione verrebbe poi sanata all’atto del rimborso ma, sino a quando la restituzione non è compiuta, non sembra potersi negare la violazione del principio costituzionale soprarichiamato“. È bene chiarire, tuttavia, che nel caso di specie la compensazione è stata possibile proprio perché è intervenuto un giudice a disporla [4], non potendo invece essere operata in autonomia dal contribuente. [1] Comm. Trib. Prov. Trento, sent. n. 81/01/12 del 19.06.2012. [2] Così previso dall’art. 8, comma 1, legge n. 212/2000, c.d. Statuto dei Contribuenti. [3] Così prosegue la sentenza: “Non solo, ma, significherebbe anche, ledere i principi costituzionali della riserva di legge (art. 23 Cost.) e della capacità contributiva (art. 53 Cost.), posto che, ove si dovesse ritenere che l’operatività della compensazione sia condizionata dai regolamenti amministrativi, si verrebbe a ritenere che la disciplina della compensazione sarebbe rimessa non alla legge, ma a regolamenti, cioè ad atti amministrativi”. [4] Si dice “Compensazione giudiziale”. (Fonte: “La Legge per Tutti”

Se il fondo patrimoniale non è annotato sull’atto di matrimonio, la casa è pignorabile

Il debitore deve dimostrare che il fondo patrimoniale da lui costituito è stato annotato nell’atto di matrimonio se vuole bloccare il pignoramento della banca sulla propria casa. Com’è noto, condizione per costituire un fondo patrimoniale è che vi sia un matrimonio. Pertanto, il fondo può essere opposto ai creditori – così bloccando l’esecuzione forzata – a condizione che sia stato annotato sull’atto di matrimonio dei coniugi. Se manca tale ultimo adempimento, chiunque può aggredire gli immobili e ogni altro bene che il notaio abbia vincolato al fondo stesso. La Cassazione, in una recente sentenza [1], ha poi chiarito che è onere del debitore, qualora chieda al giudice di sospendere il pignoramento in atto sui propri beni inseriti nel fondo, di dimostrare che quest’ultimo è stato trascritto sull’atto di matrimonio. La mancata annotazione, se non documentata dal debitore, può essere rilevata d’ufficio dal giudice nel corso del processo. Pertanto, in tal caso, il pignoramento sui beni del fondo andrà ugualmente avanti. [1] Cass. setn. 16526/12 del 28.09.2012. (fonte: “la legge per tutti”)

IL DIRITTO:

Sentenza Parolisi, troppe zone d’ombra!

Si chiude il primo capitolo di una delle vicende di cronaca che hanno maggiormente destato la curiosità più morbosa dell’opinione pubblica, l’omicidio di Melania Rea. Il 26 ottobre scorso, il GUp di Teramo, in sede di giudizio abbreviato, ha inflitto la pena dell’ergastolo a Salvatore Parolisi. Nonostante il rito abbreviato, è stata inferta la pena del carcere a vita, in quanto lo sconto di pena previsto per il rito scelto, un terzo della pena, è stato annullato dalle aggravanti contestate la minorata difesa, la crudeltà, e il vilipendio aggravato sul corpo per depistare le indagini. Sebbene per la collettività la sentenza sia l’epilogo più giusto, da un punto di vista prettamente giuridico permangono zone d’ombra nell’impianto accusatorio, che destano non poche perplessità in ordine alla reale dinamica dei fatti. Siamo al cospetto di quello che viene definito un processo indiziario, ovvero basato non su prove schiaccianti. In particolare, sembrerebbe che la pronuncia di condanna si fondi sul comportamento ambiguo serbato dall’imputato, il quale avrebbe addirittura mentito ispirandosi alla realtà. Cosa significa? Parolisi, secondo l’ipotesi dell’organo inquirente, con l’intento di precostituirsi un alibi convincente avrebbe ricostruito i fatti di quella giornata ispirandosi ad episodi avvenuti realmente, ma in giornate diverse. La motivazione della sentenza, in ogni caso, renderà manifesto il ragionamento dei giudici. Di certo è singolare pensare che Parolisi abbia deciso di consumare un tale delitto in una zona in quel momento frequentata da molti militari. Logica imporrebbe che un delitto premeditato venisse consumato in condizioni diverse. Anche il movente non sembra convincere completamente, ovvero la difficoltà di gestire una relazione exrtaconiugale. Spetta adesso AUTORE: AVV. FABIO RUSSO agli avvocati della difesa far E-MAIL: AVV.FABIORUSSO1975@LIBERO.IT rilevare ai giudici di appello TEL.: 3476595190 tali incongruenze.

Azione popolare per il cavalcavia di Ischitella La popolazione di Castel Volturno si è mossa compatta per la riapertura del cavalcavia di Ischitella che era stato chiuso, con Ordinanza del settore viabilità della Provincia di Caserta il 31 maggio 2012. Lo scrivente in data 5 ottobre 2012 ha incontrato in Provincia l’Assessore al ramo Ing. Giovanni Mancino e i responsabili tecnici l’ing. Alessandro Diana e l’ing. Antonino del Prete, firmatario dell’Ordinanza. Vista la disponibilità dell’Assessore e dei tecnici della Provincia, sono state raccolte in soli quattro giorni, attraverso una petizione pubblica, 700 firme. Il risultato è stato eccezionale e dimostra come la Collettività locale, in situazioni di emergenza, sia pronta a rivolgersi alle istituzioni per reclamare i propri diritti. La petizione è stata allegata a una relazione tecnica firmata dal sottoscritto e indirizzata al Presidente della Provincia di Caserta On. Domenico Zinzi, al Prefetto di Caserta dott. ssa Carmela Pagano, al Commissario Straordinario di Castel Volturno prefetto Antonio Contarino e al Direttore Generale ASL Caserta dott. Paolo Menduni. Di seguito si riportano i tratti più significativi della relazione protocollata l’11 ottobre 2012: “ si segnala che la chiusura del sovrappasso, interdetto alla circolazione per ragioni di pubblica utilità dal 31.05.2012, ha comportato gravissime problematiche relative alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità, enormi disagi alla popolazione e, di fatto, il blocco delle attività commerciali. Molti automobilisti non rispettano il percorso alternativo predisposto dalla citata Ordinanza della Provincia di Caserta, a parere dello scrivente, per due motivi: 1) evitare di allungare il percorso di circa 2 km, che diventano molti chilometri per chi è costretto a ripetere tale percorso più volte al giorno (in tempi di crisi il costo del

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carburante aumenta); 2) accedere alle proprie nomici, negli ultimi 4 mesi, ovvero da quando abitazioni, alle attività commerciali e ai lidi lo- è stata interdetta la circolazione (31.05.2012). cati lungo la Domitiana, sul lato mare, in corri- Molti dei commercianti stanno anche prevespondenza del cavalcavia interdetto (un diritto dendo un’azione legale per risarcimento danni che non può essere assolutamente negato o visto che il cavalcavia in questione non è mai ristretto ai solo residenti. Come possono “so- stato oggetto di opere di manutenzione ordinapravvivere” le attività commerciali se l’accesso ria e straordinaria da parte dell’Ente preposto, è riservato ai soli residenti?). Gli automobilisti ovvero dal 22.10.2001. Questa informazione pertanto, contravvenendo al divieto di accesso, ricevuta dai cittadini del territorio, facilmente rischiano di scontrarsi con i veicoli che giungo- verificabile, è sconcertante. Ciò significa, infatno nel senso opposto di marcia. i punti di criti- ti, che il cavalcavia non ha ricevuto interventi di cita’ sono tristemente noti. infatti, proprio qui, in manutenzione, almeno ordinaria, da 11 ANNI!!! passato si sono verificati degli incidenti mortali. Il sottoscritto ha effettuato un sopralluogo tecInoltre, gli stessi automobilisti aggirano le bar- nico. L’importo necessario per realizzare i lavoriere costituite da “new jerersy” e attraversano ri e per mettere in sicurezza il cavalcavia è inil ponte, violando l’Ordinanza. Ciò comporta un feriore a 100.000 (centomila) euro. Si stimano rischio per loro e per i veicoli che circolano sot- dei tempi di esecuzione di circa 2 settimane. to il cavalcavia. Si evidenzia, però, che anche La strada è costituita da due carreggiate per il percorso alternativo proposto dall’Ordinanza cui si potrebbero effettuare i lavori in sicureznon rispetta le norme di sicurezza ed è, allo za anche su una carreggiata, lasciando libera stato, in un pessimo stato di manutenzione. l’altra carreggiata per il traffico veicolare.” La Come già segnalato dalla dott.ssa Santa Mar- Provincia ha dato massima disponibilità per la tella, titolare della Farmacia “Ischitella”, con risoluzione immediata. L’Assessore Mancino, una lettera inviata alla Provincia di Caserta il in data 20 ottobre 2012, ha dichiarato al Cor24.09.2012 “i cittadini della località Ischitella riere di Caserta “Dandoci da fare e utilizzando sono esasperati anche per le difficoltà di rag- dei residui, nonostante le condizioni economigiungere la farmacia, quale unico presidio sa- che non facili, in pochi mesi o al massimo entro nitario ubicato nella zona, che sovente funge l’inizio dell’anno potremo risolvere il problema”. pure da postazione di primo soccorso”. I residenti della zona infatti, hanno difficoltà a serA CURA DELL’ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE virsi delle scuole, dei locali commerciali e delle PRES. ASS. ALBERGATORI E RISTORATORI LITORALE strutture sanitarie. Il sottoscritto, inoltre, ha DOMITIO. VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA. effettuato personalmente un’indagine presso alessandro.ciambrone@gmail.com le strutture commerciali dell’area interessata. I commercianti hanno registrato, nella maggior parte dei casi, un calo di circa il 50% degli Il cavalcavia di Ischitella, ancora chiuso! introiti eco-

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Viale degli Oleandri, 22 Aperti da MartedĂŹ a Sabato 8:30 - 19:30 (orario continuato) Tel.081 509 55 83


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