Informare Dicembre 2013

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Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno”

Anno 8° - Numero 128 - DICEMBRE 2013

ZIONE DISTRIBU A GRATUIT

So.Ge.Ri.: Il comune di Castel Volturno ancora assente! > > > pag. 2

GIUGLIANO: Convegno su ecomafie > > > pag.3

BENVENUTA GOOD NEWS > > > pag. 5

Premio regionale della Riviera Domitia VENERE SINUESSANA > > > pag. 10

Mondragone dice no alla violenza sulle donne! > > > pag. 9

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nasce la terra dei gigli

Una buona parte dei cittadini dell’area tristemente etichettata come “La Terra dei Fuochi”, ha deciso di dire: “BASTA ! RESTIAMO QUI PER COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE !”. E’ la prima reazione positiva, alla quale, siamo certi, ne seguiranno tante altre. Da millenni, siamo noti come Campania Felix e il casertano operoso è, da secoli, noto come “Terra di Lavoro”, soprattutto per la straordinaria fertilità dei terreni. Da alcuni anni, a causa dei roghi prodotti dall’attività criminale, a causa dei tanti siti di stoccaggio abbandonati, a causa di decine di discariche sfuggite al controllo delle istituzioni e a causa di uno sciacallaggio mediatico senza limiti, abbiamo perso quella storica immagine positiva conosciuta in tutto il mondo. Da alcuni mesi, “grazie” anche alle dichiarazioni di un “pentito-non pentito” è stata definitivamente “affossata” anche la nostra economia locale. E’ noto che parte dei terreni è compromessa, ma basterebbe perimetrarli, confinarli e monitorarli. Le messe in sicurezza e le bonifiche dei siti più importanti (Ferrandelle, Maruzzella, Parco Saurino I e II, So.Ge.Ri) stanno partendo. I segnali negativi arrivano soprattutto dall’economia locale che ha subito un danno reale e d’immagine immenso, in modo particolare nel settore agroalimentare e in quello turistico-ricettivo. Il profondo senso di sfiducia nei confronti della classe dirigente pubblica ed imprenditoriale, inoltre, ha generato nella popolazione un sentimento di indifferenza e disaffezione generalizzato verso il proprio territorio tale da deprimere ancor di più il consumo interno. Produttori locali (frutta, mozzarella, pane, vino), piccole e medie imprese commerciali, strutture turistiche e ricettive, associazioni sportive e culturali rappresentano i soggetti maggiormente col-

piti, ma, allo stesso tempo, sono i pilastri su cui stiamo costruendo un progetto di cambiamento. Per tutti questi motivi è nata “La Terra dei Gigli”, un progetto che parte dall’accorpamento di tutte le valide realtà associative ed imprenditoriali che esistono e resistono e che, soprattutto, vogliono rimanere qui. Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare, tutti insieme, le iniziative utili per il territorio direttamente a contatto con i cittadini. Ideatrice e capofila dell’iniziativa de “La Terra dei Gigli” è l’associazione Liberal, alla quale abbiamo aderito prontamente e alla quale abbiamo riservato una pagina intera, attraverso la testata giornalistica “Good News Italia”. E’ stato creato anche un sito web: www.laterradeigigli.it All’interno di tale iniziativa, il messaggio dell’Associazione Officina Volturno e di Informare è sempre lo stesso da anni:

“Quando regnava il silenzio assoluto, noi abbiamo cercato di fare informazione seria e trasparente. Crediamo nel rilancio del territorio, ma non crediamo negli scoop giornalistici senza basi scientifiche, che hanno solo effetti distruttivi. Crediamo nella positività delle iniziative e delle persone, soprattutto quelle che scendono in piazza evitando, quindi, macabri e strumentali protagonismi. Crediamo che la paura possa divenire consapevolezza, partecipazione e confronto. Crediamo nei “magistrati del territorio” come Franco Roberti, Raffaele Cantone e Cesare Sirignano, perché uniscono il diritto alla conoscenza diretta. NOI CI CREDIAMO, NON MOLLIAMO E SAPPIAMO CHE UNITI SI VINCE!. Gli altri la finiscano di parlare di ciò che non sanno e non conoscono.” La Redazione


AMBIENTE E TERRITORIO

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Il Comune di Castel Volturno ancora assente... (...) anche all’approvazione del progetto definitivo per la messa in sicurezza della discarica So.Ge.Ri.

Le parole dell’Assessore Provinciale, Paolo Bidello, anche se espresse con la consueta calma, hanno fatto tremare le mura della Sala Consiliare della Provincia di Caserta: “Se un malato di cuore si affida al miglior cardiochirurgo del mondo, ma poi non segue la cura e non prende le pillole, non riuscirà mai a guarire...”. Con il successivo auspicio ad “un futuro istituzionale più collaborativo”, è stato chiarissimo a tutti che l’interlocutore fosse il Comune di Castel Volturno, perchè non ha partecipato alla Conferenza dei Servizi del 20 novembre scorso, nella quale si doveva approvare il progetto definitivo della messa in sicurezza di

INFORMARE Fondato nel 2002 Registratro al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere N° 678 del 03.04.2007 ----------------------------------------------

Periodico edito dall’Associazione Centro Studi Officina Volturno. Presidente Giancarlo Palmese

IBAN PER SOSTEGNO ASSOCIAZIONE: IT14 R010 1074 8701 0000 0001 835 Direttore responsabile Tommaso Morlando *** Responsabile Area Legale: Avv. Fabio Russo Capo Redattore: Fabio Corsaro Resp. org.: Fabio Paradisone *** Fotografia A. Barone - F. Pignatelli M. Griffo - V. Panetta *** Hanno collaborato per questo numero: Fabio Paradisone Giancarlo Palmese - Fabio Corsaro Filomena Diana - Ada Marcella Panetta Antonella Caterino - Valeria Vitale Fulvio Mele *** La posta va indirizzata a: INFORMARE P.zza Delle Feste, 7/8 - Pinetamare 81030 - Castel Volturno (CE) oppure e-mail: direttore@informareonline.com

Chiuso il: 30.11.2013 - N° Copie: 4000 Stampa: LITERSTAMPA - Corso Umberto I, 297 81039 - Villa Literno (CE) Tel. 081/8928482

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emergenza della discarica So.Ge.Ri. Il dibattito / confronto è avvenuto il 29 novembre 2013, al termine di un interessantissimo Seminario al quale, ovviamente, non era presente nessun rappresentante istituzionale del Comune di Castel Volturno... Ci saranno stati validi motivi istituzionali, ma le continue assenze cominciano a pesare come macigni. I relatori del Seminario sono stati: - la dott.ssa Eleonora Beccaloni dell’Istituto Superiore della Sanità - il dott. Mario De Biase, Commissario di Governo delegato alle bonifiche del Litorale Domitio - l’ing. Brugiotti e l’ing. Falco della Sogesid S.p.A. - l’Assessore Provinciale, prof. ing. Paolo Bidello che ha avuto anche il ruolo di moderatore. Nel corso del Seminario, in una sala malinconicamente semivuota, sono stati illustrati i risultati delle caratterizzazioni dei Laghetti di Castel Volturno, ma, cosa più importante, sono stati illustrati i cronoprogrammi per la messa in sicurezza di alcune discariche in provincia di

Caserta, in particolar modo si è discusso sugli interventi previsti per la discarica So.Ge.Ri. ubicata tra Castel Volturno e Mondragone. Per quanto riguarda i laghetti di Castel Volturno è stato confermato tutto quanto già chiaramente esposto dalla nostra Associazione nel numero di Informare n° 127 di novembre scorso. Gli interventi sono stati tutti chiari, precisi, puntuali e sintetici e hanno regalato un pò di speranza ai pochi presenti interlocutori che hanno sicuramente visto un barlume di luce per il prossimo futuro. Al termine delle presentazioni scientifiche, è intervenuto l’ing. Angelo Morlando in rappresentanza dell’Associazione Officina Volturno - Contro la Camorra Non Molliamo che ha dichiarato: “Ringrazio tutti i relatori, ma è stata sicuramente un’occasione persa per i cittadini, soprattutto quelli di Castel Volturno, che oggi dovevano essere presenti in massa per ascoltare e confrontarsi con la parte tecnica e per esprimere le proprie richieste legittime alla parte politica. Le mie note tecniche sono brevi e concise. Faccio solo notare che nella sub-perimetrazione dei laghetti di Castel Volturno sono stati esclusi 5 laghetti come si evince dal raffronto con il censimento Arpac del 2004. Tali laghetti sono ubicati tutti nella zona nord del territorio, di cui uno importante nei pressi della strada che collega Castel Volturno a Capua e un altro ai confini tra

Castel Volturno e Mondragone. Si chiede, pertanto, di programmarne la caratterizzazione e gli eventuali interventi di messa in sicurezza, se necessari, ovvero prevederne il recupero. Per quanto attiene ai “dubbi” sollevati dai relatori in merito alla destinazione d’uso dei laghetti, faccio presente che, inizialmente, i laghetti erano stati considerati semplicemente “aree agricole”, mentre nell’approvando PUC, grazie anche alle nostre note, l’area è stata inserita come turistico-ricettiva con ipotesi di Parco Ambientale. Come già affermato più volte ,non condividiamo l’ipotesi di utilizzo delle acque dei laghetti ad uso irriguo, per abbeveraggio degli animali e per l’itticoltura. Tutto ciò perchè, seppur non esiste un inquinamento delle aree, sussistono elementi di elevatissimo rischio futuro di inquinamento, soprattutto per quei laghetti che non sono perimetrati e che non sono controllati. Tale scelta semplificherebbe molto il concludersi delle attività dell’I.S.S. In merito al progetto definitivo presentato dalla SOGESID e inerente alla messa in sicurezza della discarica So.Ge.Ri. si chiede se sono state prese in considerazione le nostre note sul progetto preliminare” Le osservazioni fatte sono state puntualmente accolte dai relatori che hanno chiesto alla nostra Associazione di essere da tramite con il Comune di Castel Volturno affinché non manchino alla prossima Conferenza dei Servizi del

Incontro con l’UNESCO nella Sala Consiliare

Interessante incontro sulle iniziative e sulle pubblicazioni del nostro territorio Un incontro molto interessante in una sala sfortunatamente un pò vuota. Il tema della serata si inserisce nel più ampio programma “Settimana UNESCO per lo Sviluppo Sostenibile 2013” e si intitola “La Bellezza è figlia della Conoscenza” ed è stata organizzata dal Comune di Castel Volturno, dal Club Unesco di Caserta, dal Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale “Luigi Vanvitelli” della SUN e dall’Ente Riserve Naturali Regionali “Foce Volturno - Costa di Licola e Lago Falciano” . La serata è stata moderata dalla prof. Jolanda Capriglione della SUN e presidente del Club UNESCO di Caserta. Il prefetto Antonio Contarino, Commissario Straordinario di Castel Volturno, ha potuto fare solo un veloce saluto a causa di ulteriori impegni istituzionali. L’arch. Alessandro Ciambrone, vero organizzatore e promotore della serata, ha fatto una sintesi delle attività in corso e delle ulteriori iniziative che si possono realizzare in sinergia con la SUN e il Club UNESCO. Gli arch. Nicola Pisacane e Alessandra Avella, ricercatori del Dipartimento della SUN, hanno fatto una chiara e interessantissima sintesi di quanto già prodotto nel recente passato proponendo una serie di iniziative, sia per gli aspetti architettonici, sia per gli aspetti ambientali. Tra i vari lavori è emersa una importantissima mappatura di tutti gi edifici in località Destra Volturno. Ha fatto seguito l’intervento dell’Assessore della Provincia di Caserta, Paolo Bidello, che ha proposto un’analisi seria e costruttiva di quanto sta accadendo attorno alla tematica “Terra dei Fuochi”; l’Assessore ha

denunciato chiaramente la strumentalizzazione mediatica che sta alimentando un “vento pericoloso e preoccupante nell’opinione pubblica” e che sta mettendo in ginocchio l’economia casertana del settore agricolo; inoltre, ha proposto le sue serie preoccupazioni in merito al futuro “tavolo imbandito delle bonifiche” che fa già gola a tutte le associazioni camorristiche locali ed extraregionali; infine, ha sollevato il rischio di eventuali future “gestioni commissariali che, come un Principe Elettore, caleranno dall’alto soluzioni poco condivisibili” e che potranno arrecare ulteriori danni e sprechi di risorse. E’ seguito l’intervento, breve, conciso e chiaro, del prof. Andrea Buondonno che ha informato che è in corso la creazione di una rete di monitoraggio ambientale su tutte le componenti ambientali e che i primi risultati hanno evidenziato l’assenza di criticità o di inquinamento sopra soglia. E’ seguito un breve intervento dell’ing. Angelo Morlando, esperto dell’Associazione Officina Volturno, che ha condiviso la chiarezza degli interventi proposti, in quanto finalmente si ascoltano parole di buon senso e costruttive e non solo interventi che mirano al protagonismo mediatico, denunciando, quindi, sia il terrorismo mediatico dilagante, sia la cattiva informazione che ha ormai reso, nel sentire comune, il “pentito-non pentito” Carmine Schiavone quasi un eroe, perché senza le sue dichiarazioni tutto ciò non si sarebbe scoperto. Non ci può essere nulla di più distorto.

L’ing. Morlando, infine, ha concordato con il possibile spreco di risorse denunciato dall’Assessore Bidello, facendo presente che i soldi spesi per far volteggiare inutilmente gli elicotteri e i droni negli ultimi mesi, dovrebbero essere spesi per attuare finalmente il Registro dei Tumori e risolvere il problema delle megadiscariche a cielo aperto come la SO.GE.RI. e le ecoballe di Taverna del Re. Come Associazione Officina Volturno a breve avremo una serie di incontri con l’Assessore Bidello per fare il punto sulle iniziative della discarica SO.GE.RI. e con il prof. Buondonno per saperne di più sullo stato del monitoraggio ambientale del territorio. LA REDAZIONE

9 dicembre 2013. Gli ingegneri della Sogesid hanno chiaramente affermato che le nostre note sono state accolte. A seguito, quindi, del’appello ricevuto, abbiamo inviato la comunicazione, la mattina successiva al Seminario (30 novembre 2013) a tutti gli Enti preposti. La stessa, sarà visionabile sul sito: www.informareonline.com ING. ANGELO MORLANDO PRESIDENTE DELLA CONSULTA DEGLI ESPERTI DELL’ASSOCIAZIONE GEOM. GIANCARLO PALMESE PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE

Ecco il risultato del nostro LAVORO!

Un altro individuo femmina di Pettazzurro (Luscinia svecica) inanellato lo scorso anno (2012) agli inizi dell’autunno, è stato ricontrollato oggi (2013) all’interno del sito “I Variconi”: area umida Ramsar, Sito di Importanza Comunitaria, Zona di Protezione Speciale, all’interno della Riserva Naturale Regionale “Foce Volturno - Costa di Licola”. Cosa significa ciò? Cosa leggiamo dietro a questo dato? Da una notizia apparentemente banale ed insignificante, in un contesto ove il quotidiano è fatto di mille altri problemi, in un Paese ove la protezione e conservazione della Natura dovrebbero essere prioritari (e non lo sono!) leggiamo di un uccellino di pochi grammi, che percorre migliaia di chilometri fra siti di nidificazione e siti di svernamento, passa e ripassa proprio da qui! E sa che qui, a “I Variconi” (Castel Volturno - CE), sa che deve fermarsi, rifocillarsi e ripartire per il suo viaggio, fino al prossimo sito di sosta, ubicato chissà dove! Una fedeltà al sito importantissima, calibrata per milioni di esemplari che ogni anno passano, all’andata ed al ritorno! E Noi? Noi dobbiamo prendere consapevolezza che si tratta di un’area protetta, un’area che non deve essere utile solo a noi, ma alla diversità totale delle specie animali e vegetali. Il nostro obiettivo deve essere quello di tutelare e preservare tali siti, un obiettivo politico che deve essere si “comunitario”, ma anche e soprattutto locale. Un sincero ringraziamento a tutti i collaboratori che hanno permesso e permettono di ottenere questi risultati e migliorarli costantemente arricchendoli di nuove informazioni utili alla comprensione di un complesso fenomeno denominato “Natura”. ALESSIO USAI - PRESIDENTE DELL’ENTE RISERVA

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SPECIALE AMBIENTE E SALUTE

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CONVEGNO SU ECOMAFIE E INQUINAMENTO AMBIENTALE GIUGLIANO - Nel mese di Novembre, presso l’Istituto Fratelli Maristi, si è tenuto un importantissimo convegno dedicato al tema delle ecomafie e al problema dell’inquinamento ambientale nel territorio tristemente denominato come “Terra dei fuochi”. L’incontro, organizzato dall’Associazione Centro Studi “Big Bang SmartSud”, e moderato dal suo coordinatore Giuliano Morlando, ha visto succedersi gli interventi di personalità come il Commissario alle Bonifiche Mario De Biase, il magistrato Domenico Luca Musto e il parlamentare europeo del PD Pino Arlacchi. Giuliano Morlando ha sottolineato in primis la fondamentale importanza della collaborazione di tutte le forze competenti al fine di affrontare efficacemente e, dunque, giungere alla risoluzione di un problema ambientale, che da fin troppo tempo è stato ignorato e sottovalutato arrivando a “soffocare” e distruggere un vasto territorio in prevalenza agricolo e di conseguenza la salute e i diritti sacrosanti della sua popolazione. Giuliano Morlando ha affermato: «Dev’essere coinvolta l’Unione Europea, affinché vengano accertate le responsabilità di chi ha inquinato, perché i rifiuti sversati nelle nostre terre provenivano da tutta Europa, oltre che dal Nord Italia». «La speranza - ha continuato il coordinatore dell’Associazione Big Bang - è quella di poter giungere all’istituzione di una Commissione di inchiesta comunitaria per accertare ogni complicità, ogni responsabilità reale o morale di tutto ciò che è accaduto». Per poter arrivare a tale presa di coscienza e di posizione a livello europeo, ci si rende conto di quanto sia prima di tutto necessario che la stessa operazione, chiamata dal sindaco di Melito Venanzio Carpentieri “operazione verità”, sia effettuata qui, in tutti i comparti della società civile, dal semplice cittadino alla Regione. Il punto della situazione più dettagliato su territori, agricoltura e bonifiche è stato fatto dal Commissario alle Bonifiche Mario De Biase, responsabile di 220 ettari di terreno a Giugliano e di 27 laghetti di Castel Volturno, il quale ha

Giuliano Morlando: moderatore e coordinatore della serata

affermato che la messa in sicurezza delle falde e dei siti a rischio inizierà a giorni, e ha rassicurato tutti sul fatto che “non c’è trasmigrazione tra le falde inquinate e i prodotti coltivati sui terreni sottostanti”. Parole, queste, attribuibili all’Istituto Superiore della Sanità, che garantisce anche che i composti organici volubili (COV) pericolosi, non sono presenti nelle produzioni ortofrutticole. De Biase asserisce che la cosa basilare, per scongiurare un ulteriore disastro ambientale, è: avere un quadro quanto più completo possibile dell’evoluzione delle contaminazioni; far partire il progetto di messa in sicurezza bloccando i rifiuti pericolosi attraverso 10-15 nuovi pozzi dai quali estrarre il percolato divenuto pericoloso; realizzare un attento monitoraggio dei suoli, delle acque e delle coltivazioni. Le rassicurazioni del Commissario De Biase hanno coinvolto anche la particolare situazione dei laghetti di Castel Volturno: interpellato a questo proposito da noi di INFORMARE, ha energicamente dichiarato che le bonifiche stanno per cominciare, che l’iter procedurale è ormai terminato, e che “è tutto sotto controllo” e non ci sono rifiuti pericolosi per la salute umana. Subito dopo, il magistrato Domenico Luca Musto, che al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere si occupa di reati ambientali, ha spiegato quanto le norme in materia ambientale siano state carenti fino a pochi anni fa, per poi riferire tutto il percorso svolto per istituire l’attuale

mozione di disastro ambientale. Musto auspica l’ulteriore inasprimento delle pene per questi reati, e soprattutto l’istituzione di un “fondo bonifiche”, affermando: «tutti i

Pino Arlacchi: parlamentare europeo del PD

beni confiscati alle ecomafie dovrebbero essere utilizzati per fare le bonifiche, ci riprenderemmo quello che ci hanno tolto». Ribadisce, quindi, anche il dato espresso dall’Istituto Superiore della Sanità e riportato da De Biase in merito alla non contaminazione di frutta e ortaggi spiegando che «i COV non hanno contaminato i terreni perché i cicli di vita delle piante e la stessa fisiologia del terreno sono tali da neutralizzarli, ma la loro pericolosità resta quando le sostanze sono respirate». Tra gli interventi dei rappresentanti territoriali è spiccato quello del consigliere regionale e Presidente della Commissione Speciale Ecomafie Antonio Amato, il quale ha sottolineato l’estrema importanza di conferire a tutte le intenzioni e le azioni che riguardano il risanamento dei nostri territori un’estrema concretezza: «queste zone – ha detto – devono essere considerate d’interesse nazionale e bisogna fare un’operazione di trasparenza e di controllo,

DOSSIER AMBIENTALE AMERICANO I dati sono disponibili dal 2008... Ma non sono pienamente affidabili... Le analisi sulle diverse matrici ambientali sono iniziate nel 2008 e si sono concluse nel 2011. Sono in atto comunque dei monitoraggi e degli approfondimenti, inseriti in tempo reale sul sito internet ufficiale Naples Public Health Evaluation. Riporto di seguito solo qualche informazione riprendendola dal dossier pubblicato nel maggio 2013 e anch’esso scaricabile e visionabile da internet da mesi. Non concordo con alcune osservazioni e conclusioni dello studio, che deve avere necessariamente delle basi comuni condivise, altrimenti ognuno ci legge ciò che ci vuole... Cosa manca allo studio americano ? Un primo enorme limite è costituito dal fatto che considerano le basi e i militari completamente esclusi dallo studio stesso. Mi spiego meglio: hanno studiato, ad esempio, i casi di asma che si sono prodotti dal 2008 al 2011,

ma hanno escluso il fatto che casi di asma ci fossero già prima dello studio... Lo studio parte, inoltre, da un ipotesi non condivisibile: i militari, prima di venire in Campania, erano perfetti, in salute e senza problemi; da quando sono in Campania, invece, tutte le malattie contratte sono causate solo ed esclusivamente dalle condizioni ambientali campane. Ciò non è scientifico ed esiste un ulteriore limite nell’orizzonte temporale, cioè si parte dal 2008... Ma prima cosa succedeva ? Lo studio parte sempre dall’ipotesi, anche questa non condivisibile, che prima del 2008 tutti i militari e le basi fossero perfette e non contaminate... Ma alcune basi esistono da oltre cinquant’anni... In queste basi non sono mai state depositate sostanze pericolose, tossiche, nocive e/o radioattive ? Ovviamente questo non lo sapremo mai, a causa dei famosi segreti militari... I dati fondamentali degli ultimi 50 anni che

mancano sono i seguenti: quali materiali sono stati depositati nelle basi americane ? Cosa è stato trasportato verso altre basi ? Le decisioni più “eclatanti” assunte dai comandi militari a seguito del dossier sono le seguenti: - usare quanto più possibile l’acqua in bottiglia, anche per cucinare - disinfettare con specifici criteri le proprie abitazioni Anche su questo ci sono dei limiti nello studio americano: hanno analizzato anche le acque in bottiglia ? Sono così certi che siano migliori delle acque potabili ? Una provocazione: l’acqua in bottiglia è italiana o viene direttamente dagli “States” ? Un’ultima riflessione: cosa fa lo Stato italiano, mentre ci fanno le pulci e cercano di addossarci tutte le colpe ? La risposta è semplice: mica vogliamo dare fastidio agli “alleati” proprio in questo momento di crisi ? TOMMASO MORLANDO

riuscendo ad ottenere la norma legislativa che sancisce negli esecutivi, dunque concretizza, le nostre idee». Il consigliere regionale Raffaele Topo continua su questo filone ricordando le gravi e innegabili responsabilità politiche sul tema dei rifiuti e affermando che la messa in sicurezza deve interessare tutte le aree a rischio elevato. Pone poi l’accento sull’enorme potenziale non espresso dei nostri territori, indicando la loro valorizzazione come tema decisivo dei prossimi anni. A questo punto, prende la parola il nostro Direttore Tommaso Morlando, invitato al Convegno in virtù della sua grande esperienza e impegno in ambito di tutela ambientale e denuncia costante dei problemi del territorio negli anni: «Non basta parlare semplicemente di messa in sicurezza - sottolinea Morlando - la realtà è che servono le bonifiche, e - rivolto al Commissario De Biase – i suoi 36 milioni sono una cifra insignificante. L’errore più grande commesso dallo Stato - prosegue - è quello di non aver fatto una legge contro i reati ambientali. Ma ora basta, si deve agire seriamente, i cittadini sono stanchi, non credono più nella politica e tantomeno nei partiti… Se non ci sarà un reale cambiamento, se non ci sarà chiarezza dopo che ci hanno traditi tutti per almeno 20 anni, la vita di queste terre sarà finita». Parole, queste, che coinvolgono molto tutti i presenti in sala, mettendo in luce quel senso di profonda amarezza ormai radicato nella popolazione di queste zone, scaturito appunto dalle gravi ingiustizie e crimini subìti. «Se scegliamo la strada della legalità, l’unica, peraltro, possibile - conclude il Direttore di Informare - la scegliamo tutti insieme, e soprattutto insieme alle Istituzioni…Ognuno faccia il suo dovere!». Arriva così l’atteso momento dell’europarlamentare del PD Pino Arlacchi, che ci tiene a puntare subito l’attenzione sulla necessità di effettuare una mappatura precisa, anche satellitare, del territorio, che secondo lui va suddiviso in fasce. «Oggigiorno – ha argo-

mentato Arlacchi – fare ciò non è dispendioso. Occorre organizzare a livello centrale la mappatura dei luoghi interessati al problema… Se non si parte da questo, da un serio piano di bonifica, tutto è inutile, e i piani devono essere in prima istanza regionali. L’Europa, per poter aiutare, deve interagire necessariamente con la Regione e bisogna conoscere l’esatta ripartizione del tempo che serve e degli interventi da compiere. I soldi non sono un problema, ma bisogna sapere cosa fare». Arlacchi continua il suo determinante intervento insistendo sul fondamentale Piano Regionale di Bonifica, a breve e lungo termine, senza il quale non può avere inizio alcun percorso risolutivo che veda coinvolta anche l’UE. Pianificazione e consapevolezza, a livello regionale, sono alla base di ogni operazione, anche perché, ha puntualizzato, «chi dovrà far funzionare la macchina organizzativa è la Regione, che deve assumersi la responsabilità di fronte ai cittadini. Da parte mia vi garantisco il massimo dell’impegno in Europa, e sono ottimista: tutti insieme, attraverso passione civile, impegno e conoscenza dei problemi, possiamo farcela e risolvere anche questo problema». Noi ci auguriamo che queste ultime parole dell’Europarlamentare Pino Arlacchi, che hanno concluso il convegno di Giugliano, possano essere di buon auspicio e possano davvero “materializzarsi” sempre di più nelle nostre vite, grazie alle tre indispensabili componenti da lui indicate. Soltanto così, e un passo per volta tutti insieme, potremo ricostruire il nostro presente nelle nostre terre e ricominciare a vedere il futuro. La strada condivisa della legalità, come detto dal Direttore Morlando, è d’altronde l’unica possibile, affinché si torni a credere nelle Istituzioni e nell’accezione più propria e nobile del termine “politica”. Mantenere gli impegni, concretizzare le soluzioni in tempi brevi, tramutare le parole in azioni e risultati tangibili: così si salva la nostra terra, e la nostra vita. VALERIA VITALE

valeriavitale18@gmail.com

Il Museo FOOF, una realtà internazionale

E’ stato siglato ieri a Napoli, il protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale diretto dal dott. Diego Bouchè e il “FooF - Museo del Cane Associazione ViviMondo” guidate dall’Arch. Vito Luigi Pellegrino che si impegneranno nella progettazione e nella realizzazione di attività per elaborare e sperimentare percorsi didattici e corsi di formazione per il personale e gli alunni delle scuole della Campania sul tema “cane e sicurezza stradale” e “cani e bambini - binomio contro l’obesità”. Dai dati della Polizia di Stato relativi agli incidenti verificatisi nel triennio 2010- 2012, infatti, è aumentato il numero di incidenti causati da abbandono e randagismo, dai 1.425 casi del 2010 ai 1.512 del 2012 (+6%). Secondo tutti gli esperti, inoltre, i cani possono avere un ruolo importante

nel ridurre l’obesità fra i bambini: una ricerca condotta dall’Università Western dell’Australia, a cura della prof. Hayley, ha esaminato un campione di 1.218 bambini, di età fra 10 e 12 anni, il 60% dei quali aveva un cane in famiglia. Questi bambini camminavano 30 minuti di più a settimana e compivano circa 140 minuti di più di attività fisica totale rispetto ai coetanei senza cane. Le attività previste dal protocollo d’intesa saranno rivolte alla formazione e all’informazione dei docenti e degli alunni sull’importanza della prevenzione del randagismo e dell’abbandono, oltre a diffondere una migliore conoscenza delle razze e dei diritti degli animali. L’Ufficio Scolastico Regionale della Campania ha inteso scegliere Foof Museo del Cane, perché si tratta del primo spazio interamente dedicato al rapporto tra uomo e animale. Il protocollo d’Intesa ha previsto una commissione paritetica che si insedierà entro un mese per l’avvio della programmazione 2014. LA REDAZIONE

Via della Meccanica, 23/25 - 36100 Vicenza (VI) Tel: +39 0444 9634 53 www.nuoveenergie.com

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Il Pacco alla Camorra diventa uno spot!

Grande novità quest’anno per la fortunata iniziativa del “Pacco alla Camorra”, promossa dal comitato Don Peppe Diana, che diventerà uno spot contro la criminalità organizzata campana. Si tratta di un video girato a Napoli, nella piazza del Plebiscito, a cui hanno partecipato migliaia di persone tra cui, oltre al comitato don Diana, l’associazione Resistenza e il consorzio Nuova Cooperazione Organizzata (NCO). Lo slogan scelto per l’iniziativa sarà: "Facciamo un pacco alla camorra con l’istruzione, il lavoro, l'ambiente e la cultura, tutti protagonisti e nessun spettatore”. Per l’occasione, inoltre, sarà adottata una mongolfiera che volerà tra il cielo di Napoli accompagnata da palloncini colorati. Il soggetto della vivace sceneggiatura è stato ideato da Fabio De Rosa e Nando Maio ed è stato presentato venerdì 22 novembre a Roma presso “La fattoria sociale - Tenuta Mistica”. Già l’anno scorso i risultati furono strabilianti: il progetto arrivò a Bruxelles e fu accolto con entusiasmo in tutta Italia, soprattutto nella Lombardia, pure fortemente impegnata nella lotta contro la criminalità organizzata. A dare il proprio sostegno a questi progetti che anno dopo anno si ingigantiscono raggiungendo obiettivi sempre più alti e importanti, non poteva mancare l’associazione Libera Campania, nonché il sindaco De Magistris e il governatore Stefano Caldoro accompagnati, infine, dal sottosegretario all’istruzione Marco Rossi Doria. A moderare l’incontro, Domenico De Falco dell’Ordine Regionale dei Giornalisti, mentre a intervenire per primo, il presidente del consorzio Nuovo Commercio Organizzato, Giuliano Ciano. Il Consorzio NCO è un marchio che promuove una filiera produttiva etica e mira all’educazione, all’integrazione lavorativa e al recupero sociale di persone momentaneamente in difficoltà come minori, tossicodipendenti, sofferenti psichici, attraverso attività di agricoltura sociale. Il Nuovo Commercio Organizzato trasforma così quei luoghi, una volta simboli di violenza e di sopraffazione, a luoghi simbolo di riscatto e legalità grazie alla collaborazione tra le istituzioni e tutte le realtà sociali del territorio. Quest’anno l’iniziativa si presenta con

“Lo sciaccallo”

un’importante novità: “i prodotti saranno sottoposti a severi controlli di qualità e venduti con marchio unico ad ombrello NCO – Nuovo Commercio Organizzato” - dichiarano dal Consorzio - “attraverso il riuso produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra e dei beni comuni su Le Terre di Don Peppe Diana". In tal modo, con il marchio ombrello, i produttori si presentano sul mercato con un denominatore comune, senza tuttavia rinunciare alla propria identità, dando prova che è possibile una confluenza tra profit e no-profit e che il marcato può uscire dalle strette logiche del consumismo convulso e talvolta non ecologico per abbracciare valori etici di riscatto sociale, in cui la priorità resta quella di valorizzare i prodotti di qualità dei terreni campani. «Non ci sono fondi pubblici per la gestione del pacco, costruito con cartone riciclato al 100 per cento campano - afferma Peppe Pagano, membro del comitato Don Diana - quella del pacco è un sfida verso il futuro, non alla camorra, in quanto la sua distruzione dipende da una volontà politica, ma piuttosto il nostro è un impegno dei cittadini che si pongono il problema di creare condizioni di libertà per i propri figli in cui non si debba più aver paura di fare delle scelte e di investire sul proprio futuro».

giorni nostri si rimanda ad un bellissimo saggio di Luca Stefannoni: “Nera. Come la cronaca cambia i delitti”). Di certo Fielding non si sarebbe visto al fianco di Barbara D'Urso con le sue espressioni facciali da mimo circense, né sarebbe arrivato alla nostra concezione dello “scandalo in diretta”, come avviene oggi nei maggiori casi di cronaca nera in cui c'è un aggiornamento live di tutto l'accaduto di una vicenda, correndo il rischio di dare a chi legge notizie poco attendibili o poco consoni al caso. Oltre alla cronaca nera sono presenti anche gli scandali legati al gossip di cui realmente a volte non se ne riesce ad intuire l'utilità. Tutto questo immaginiamolo come un grandissimo gioco di ombre. Sì, esatto, quel giochino che facevamo da bambini quando davanti ad una lampada proiettavamo l'ombra delle nostre mani e ne uscivano fantastici animali che sembravano a chi guardava per la prima volta bestie feroci, ma che in realtà molto spesso erano solo riflesso di un ingegno, di un esagerazione. GIOVANNI IMPERATRICE giovanni.impe@libero.it

democratica e nella legalità, tutti i problemi che hanno bisogno di risposte e di interventi concreti». In modo sintetico quali sono le priorità sociali che intende affrontare?. «Il circolo territoriale SEL è aperto alla discussione su tutte le problematiche in essere, infatti, il pensiero base della nostra attività sarà la contaminazione con tutte le realtà positive presenti a Castel Volturno, che negli anni hanno dimostrato reale interesse verso la collettività, prendendo le distanze da quelle che dietro icone e slogan di legalità, cercano solo un proprio tornaconto personale. Inutile fare un elenco delle priorità, in quanto il nostro territorio si trova in uno stato dove i problemi da dover fronteggiare sono tutti prioritari e dove il nostro impegno e la nostra attenzione sarà costante, inserendo

all’interno del confronto politico la nostra proposta di cambiamento e di prospettiva verso una soluzione per il bene di tutti. L’inizio del cammino del gruppo SEL è nato con un messaggio di trasformazione che vogliamo rendere pubblico attraverso queste pagine, nella riscoperta di un paradiso sommerso che bisogna a tutti i costi recuperare; questo paradiso a Castel Volturno è stato direttamente regalato dalla natura». In previsione di future elezioni e con la crisi dei partiti esistente sia sul territorio sia a carattere nazionale, in che modo vi presenterete, con chi e se ritiene di predisporre un protocollo etico per le candidature. «A questa domanda non riesco a dare una piena risposta, proprio per quanto detto prima, abbiamo appena iniziato un percorso che ci porterà al confronto interno ed esterno con le realtà

politiche e non del territorio, da questo scaturirà la nostra linea e la nostra posizione nel quadro pre-elettorale, ovviamente rientreremo in un progetto comune con i partiti del centro-sinistra con eventuali liste civiche. E’ vero che i partiti hanno subito una crisi di identità, ma abbiamo scelto di far parte di Sinistra Ecologia e Libertà in quanto c’è chi questa identità non l’ha mai persa, credendo in un nuovo progetto politico che parta dai territori, coagulando attorno ad ogni problematica di Castel Volturno, la singola storia, la cultura e la competenza necessaria. Sicuramente stileremo un protocollo etico per le candidature, conoscendo la storia delle amministrazioni passate è il minimo per una reale trasparenza verso la cittadinanza».

FILOMENA DIANA

filomenadiana@hotmail.it

Fabiani neo-coordinatore SEL adesso ti chiediamo di presentarti ai nostri lettori.... «Innanzitutto grazie ad Informare per l’interesse e per lo spazio dedicato alla nascita del nostro circolo SEL; abito da oltre venti anni a Castel Volturno, provengo da Napoli, come lavoro faccio l’operaCircolo SEL Castel Volturno io, sono sposato con 3 figli, in politica ho sempre incarnato Maurizio Fabiani è stato eletto coordinatore pensieri che si rispecchiano nella condanna del Circolo SEL di Castel Volturno, la noti- contro la violenza in ogni sua forma e verso il zia è stata accolta positivamente dal mondo bene comune come punto di partenza per afpolitico e associazionistico del territorio, ma frontare attraverso la partecipazione popolare

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Ci si toglie le scarpe, si allenta la presa della cravatta, si chiude la finestra per gli spifferi di vento, ci si siede in poltrona e si apre una pagina che noi riteniamo “il mondo”. Nella nostra concezione occidentale della vita, aprire un giornale è proprio questo. Cambiano gli anni, cambiano le abitudini: oggi si parla di giornali nel web e di Smart Scroll: una tecnologia in grado di sfogliare le pagine (virtuali) con il solo movimento dell'occhio, ma non cambia la nostra visione dell'informazione. Così scegliamo la testata, ormai tristemente in base al nostro orientamento politico e si parte. La domanda è: cosa bisogna aspettarsi da un giornale italiano del ventunesimo secolo? La risposta è: catastrofismo. In un quotidiano che si rispetti non può mancare la bagarre po-

litica dei giorni nostri; tema sempre al centro di un dibattito dovuto sopratutto alla “macchina del fango”, tanto discussa e resa celebre dal monologo della seconda puntata della trasmissione televisiva “Vieni via con me” del 15 novembre 2010 di Roberto Saviano (noto giornalista, scrittore e saggista). Tra i primi posti dei temi in prima pagina, inoltre, c'è la cronaca nera, poiché l'uomo è sempre stato attratto da quanto di più oscuro albeggia nella sua mente. Delitti, misteri e scomparse. Pensare che la cronaca nera nasce nel lontano settecento con l'illuminazione di Henry Fielding, giornalista e scrittore britannico, che, giovanissimo, capì l'importanza dell'attrazione uomo-scandalo iniziando a scrivere dei piccoli resoconti di processi e crimini brutali dell'Inghilterra di quel periodo per convincere la camera inglese dell'importanza dei poliziotti di quartiere. A distanza di anni la storia non sembra cambiare sul concetto di sicurezza di Fielding, anche noi ci sentiamo poco protetti nella nostra città dalle forze dell'ordine (per un quadro più completo sulla cronaca nera così in voga ai

GIANCARLO PALMESE

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ARRIVA IL NETWORK DELLE BUONE NOTIZIE! GoodNews è la prima testata giornalistica gratuita dedicata alle buone notizie e alle positività territoriali che utilizza un insieme di mezzi di comunicazione: rivista web, freepress cartaceo, sito internet, pagina facebook, account twitter, canale youtube, tv locali, ED eventi. GoodNews diffonde ottimismo, fiducia ed ener-

gia positiva, eleva a modello da seguire le best practices ed indica una alternativa culturale al lettore. GoodNews vuole promuovere le best pratices, informando i cittadini e le imprese delle opportunità e delle soluzioni messe in campo dalla pubblica amministrazione e promuove le eccellenze e i campioni del territorio.

GoodNews è il miglior partner delle imprese che credono nella responsabilità sociale e valorizza l’impegno e le iniziative del mondo associativo e del volontariato. GoodNews approfondisce tutte le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche che possano migliorare l’ambiente, la salute e il benessere delle persone.

GOOD NEWS ISTITUZIONI - Attività ricreative, degustazio- GOOD NEWS CULTURA - Non saranno mai state così tese le orecni enogastronomiche e un concerto, con Edoardo Bennato chie dei 400 ospiti seduti giovedì scorso nella sala dell’Ambasciata e con altre band legate al quartiere napoletano di Bagnoli. italiana di Riad. Tese quanto basta per decifrare le parole del canto “a fronna ‘e limone” che tanto somigliavano all’arabo di quelle parti. L’appuntamento è fissato per il primo dicembre. Riaprirà ai napoletani con un evento a tutto campo l'ex base Nato di Bagnoli, giusto Ma la lingua che è risuonata fra minareti e moschee giovedì scorso a un anno di distanza dall’ammaina-bandiera con il quale il Coman- in Arabia Saudita, nel concerto tenuto dinnanzi ad ambasciatori e do interforze alleato ha salutato Napoli dopo circa sessant'anni. funzionari, non veniva di certo dal Sahara, bensì dal Vesuvio. La Tamurriata, ‘O Sole Mio, Funiculì funiculà, la Tarantella, il Canto delle Nel 1940 Mussolini requisì l’area alla contessa di Corigliano e la tras- Lavandaie del Vomero. Il gruppo etnico dei Calimma, originario di formò in un enorme orfanotrofio per i bambini di Napoli. La guerra Villaricca, ha fatto “fesso” tutto il parterre con una tradizione musine cambiò cinque anni dopo la destinazione: base Nato. E, ora, cale che per storia e melodie evoca molto quella del Medio Oriente. dopo tre quarti di secolo l’area potrebbe essere restituita alla città. Merito forse anche dell’occasione: la settimana della cultura italiana L’iniziativa sarà presentata in tutti i suoi dettagli lunedì alle unidici nel mondo promossa per l’Arabia da “Oasi Italia”. O forse del blanella Sala della Giunta di Palazzo San Giacomo proprio dal sindaco sonato patrocinio della Presidenza della Repubblica. Fatto sta che di Napoli Luigi de Magistris e dal commissario regionale della Fon- l’associazione villaricchese Illimitarte, ha incantato la platea. E si è dazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’infanzia, Lidia Genovese. trattato di un fantastico bis, visto che con l’altro gruppo in cui suona, i Marenia, lo scorso maggio, al Museo Nazionale di Riad, riuscì persino La manifestazione in programma per il primo dicembre preve- a strappare una deroga alla Shari’a, la rigida legge islamica, quando de una serie di iniziative a partire dalla mattina. Alle 11 e mez- con l’intercessione del capo del protocollo reale saudita fece irruziza, infatti, all’interno di un’area resa fruibile, ci sarà una visita one in mondo visione su Saudi2 con la cantante della band, Maria guidata organizzata alle aree e agli edifici: sono previste attiv- Ylenia Trozzolo, in tenuta occidentale e col viso sprovvisto di burqa. ità ludico-ricreative e anche degustazioni enogastronomiche . Miracoli dell’arte. E se una canzone abbatte tabù e pregiudizi, figuNel pomeriggio poi, a iniziare dalle 17 e 30, la giornata proseguirà rarsi, poi, ciò che può fare con l’economia. “Ci hanno chiesto di sfrutfino alle undici di sera con musica dal vivo. Sul palco è prevista tare la nostra presenza in Arabia per pubblicizzare anche i prodotti l’esibizione del cantautore Edoardo Bennato e di altre band. enogastronomici tipici di Napoli e del Sud. La nostra tradizione può Alla presentazione di lunedì interverranno anche l’assessore alle diventare un volano per lo sviluppo”, dichiara orgoglioso Raffaele Politiche Urbane Carmine Piscopo e lo stesso Edoardo Bennato. Cardone. Uno sviluppo sui generis, a ritmo di nacchere e tammorra.

GOOD NEWS AMBIENTE - ll tema della canapa (Canapa sativa) come possibile sostituto del cemento nel settore edilizio ritorna al centro delle discussioni degli addetti ai lavori attraverso il convengo dell'Associazione Nazionale Architettura Bioecologica tenutosi al Klimahouse di Bolzano. Il tema principale è stato costituito dal rapporto tra edilizia, costruzioni e questioni ambientali.

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Esiste realmente la possibilità di fermare l'avanzata del cemento sostituendo tale materiale da costruzione con la canapa? Già lo scorso anno, negli Stati Uniti, veniva indicata la canapa come materia prima per la realizzazione di un nuovo materiale, denominato "Hempcrete", in assonanza con "concrete", il calcestruzzo, da utilizzare per la realizzazione di edifici. Ricordiamo anche che in Italia, il biomattone in canapa in grado diassorbire la Co2 è già una realtà concreta. Secondo quanto emerso nel corso del convegno di Bolzano, la canapa potrebbe sostituire il cemento e permettere una riduzione del consumo di acqua fino al 90%. Inoltre, l'utilizzo del cemento inciderebbe del 40% sulle emissioni di anidride carbonica nel settore edile. La canapa è stata posta al centro come materiale che potrà permettere gradualmente un passaggio vero e proprio ad una edilizia sostenibile alternativa, che possa garantire effetti positivi sull'ambiente. La canapa permetterebbe di sostituire il cemento, con un risparmio del 90% di acqua, rispetto all'impiego dello stesso. E' quanto emerso dagli studi condotti in proposito da parte dell'esperto Erich Trevisol. Coltivare la canapa direttamente nelle vicinanze dei cantieri permetterebbe inoltre di poter avere a portata di mano durante i lavori un materialedi costruzione naturale e a chilometri zero.

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POLITICA ED EVENTI

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Premio regionale della Riviera Domitia

“Venere Sinuessana”

Sabato 23 Novembre presso il Teatro Ariston di Mondragone si è tenuto il premio regionale della Riviera Domitia “Venere Sinuessana”. Manifestazione che si è svolta per la prima volta in prima serata, in una cornice del tutto suggestiva, ricca di eventi e di riconoscimenti a personaggi che hanno dato lustro al nostro territorio. Grazie a cinque anni di duro lavoro il presidente dell’Associazione Riviera Domitia Dott. Cav. Vincenzo Buffardi è riuscito nell’organizzazione di una manifestazione così autorevole, significativa e rilevante per tutto il territorio. Presenti all’evento le forze dell’ordine, le autorità d’orgoglio, le autorità per merito professionale, istituzionale, culturale e manageriale, le associazioni aderenti al gemellaggio, che costituiscono l’Osservatorio della Riviera Domitia simbolo di coesione territoriale e sociale di fratellanza tra i Comuni, con finalità di mutuo soccorso reciproco, unite nelle programmazioni di eventi significativi e che affiancandosi alle istituzioni si fanno portavoce delle problematiche che affliggono il territorio. In rappresentanza dei quattro comuni: il Commissario Prefettizio Dott. Antonio Contarino di Castel Volturno, l’assessore allo sport, cultura e turismo Salvatore Pacifico di Mondragone, l’assessore allo sport Giovanni Grecola di Cellole, l’assessore allo sport, cultura e turismo Italo Calenzo di Sessa Aurunca. Momento saliente della serata

la premiazione di Mons. re Riccardo Luberto per i suoi 50 anni di Rettorato al Santuario di Maria SS. Incaldana. L’evento è stato arricchito dalla presenza di giovani talenti che per le loro capacità si sono distinti sul territorio: Amelia Sorvillo concorrente di “Ti lascio una canzone” di Antonella Clerici e semifinalista “Una voce per Giancarlo Palmese, Vincenzo Buffardi, Sanremo”, Gaia Di Fusco Francesco Sautto “Io Canto” di Gerry Scotti, i cantanti Carmen De Vito, Fabio Filo- na. Ospite tanto atteso dal pubblico, sa e Barbara Romano dell’Associa- Alessandro Casillo direttamente da “Io zione Talent Scout di Eugenia Marino Canto” su canale 5 e vincitore di Sanin collaborazione con la Mc Music di remo giovani nel 2012, che ha onorato Marco Camasso, il Group sound diretto l’Associazione della sua presenza, ridal maestro Mario Alfano, le Bon Bon cevendo in dono la pergamena come Girl del 3° circolo didattico di Mon- eccellenza artistica sul territorio. Un rindragone dirette dalle insegnanti Giulia graziamento particolare va a MassimiColapietro e Maria Tartaglia e il coro liano Bertolino per aver ideato il Trofeo diretto dall’insegnante Graziella Maro- della Venere Sinuessana,di cui è stato effettuato il passaggio dal Comune di Mondragone al Comune si Sessa Aurunca in seguito al torneo di calcio avvenuto il 26 maggio, e infine a Maria D’eugenio, Benito e Valentina Panetta, la cui collaborazione è stata preziosa per la buona riuscita della “Trio Sinuessano”, Presidente Vincenzo Buffardi serata. e Alessandro Casillo Il Presidente Vincenzo Buffardi: “La manifestazione ha superato qualsiasi aspettativa, un teatro strapieno di cittadini e di autorità politiche e non. Dopo 5 anni d’impegno che un sogno dell’ Associazione Riviera Domitia diventa una realtà che proietta l’ inizio di una rinascita della costa Casertana nel mondo.” ADA MARCELLA PANETTA

Osservatorio (Associazioni Gemmellate)

marcellapanetta@hotmail.it

“Terramia” crea un Gruppo di Acquisto Solidale L’associazione “Terramia” di Mondragone, al fine di rilanciare l’economia e l’agricoltura locale, sta per costituire un GAS (Gruppo Acquisto Solidale). L’intento è quello di far nascere una piccola “Lobby Popolare” che orienta i propri acquisti in base a criteri ambientali e sociali. Un gruppo di famiglie che acquista prodotti “locali” da imprenditori e/o agricoltori che siano in grado di certificare la provenienza e quindi la tracciabilità dei prodotti, ma soprattutto la qualità e le modalità di smaltimento dei propri rifiuti.

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Abbiamo raccolto una breve dichiarazione dei rappresentanti dell’associazione: «E’ un nostro dovere di cittadini responsabili voler conoscere la qualità e la provenienza di ciò che acquistiamo ed è un nostro diritto pretendere di essere informati in maniera appropriata. Per essere incisivi e dare sostegno a “forme produttive corrette” dobbiamo essere in tanti. I Gruppi di Acquisto Solidale nascono da una riflessione sulla necessità di un cambiamento profondo del nostro stile di vita. Come tutte le esperienze di consumo

critico, anche questa vuole immettere una “domanda di eticità” nel mercato, per indirizzarlo verso un’economia che metta al centro le persone e le relazioni». ADA MARECLLA PANETTA

Commemorazione dei caduti di Nassiriya a Trentola Ducenta Tante personalità del mondo militare, ecclesiastico e civile per una manifestazione densa di emozioni Nel mese di novembre, si è tenuta presso la Casa delle Associazioni di Trentola Ducenta, a 10 anni dalla strage, la commemorazione dei caduti di Nassiriya. L’amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Michele Griffo, in cooperazione con l’Associazione “Giovani Trentola Ducenta”, ha promosso un evento, moderato dal funzionario amministrativo del Ministero della Difesa e Giornalista Franco Musto, che ha suscitato l’interesse e il coinvolgimento di tutti coloro che gremivano la sala della Casa delle Associazioni. Dopo una breve introduzione del Sindaco Griffo, e dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime di Nassiriya, di tutte le missioni e della catastrofe naturale avvenuta in Sardegna lo scorso 18 Novembre, il primo a prendere la parola è Salvatore Milo, Presidente dell’Associazione Giovani di Trentola Ducenta, il quale si fa portavoce dei valori fondanti della sua Associazione, mettendo subito in risalto l’elemento fondamentale che dovrebbe caratterizzare ogni percorso associativo, quale la volontà di operare in favore di un miglioramento sociale e culturale della realtà in cui si trova. Dopodiché Milo presenta e ringrazia anticipatamente i vari ospiti seduti accanto a lui, uno dei quali, il Capitano Cappellano Militare Sergio

Grisolia, procede a celebrare la benedizione del Tricolore Italiano, un momento emozionante, completato dal Dono della Bandiera alla Casa delle Asso- TAVOLO DELLA PRESIDENZA ciazioni e dall’InFOTO DI FRANCESCA PIGNATELLI no di Mameli, cantato da tutti i presenti. La manifestazione Colonnello Medico Natale Ceccarelli: un entra così nel vivo con gli interventi più ulteriore momento emozionante, in cui squisitamente esplicativi del mondo mili- uno scrosciante applauso parte spontatare e delle missioni all’estero, svolti dal neo dalla platea, che ci tiene a far sentire Capitano Alberto Valent, Paracadutista la propria vicinanza e il proprio calore ai della Brigata “Folgore”, e dal Comandan- nostri militari che quotidianamente lavote del reparto territoriale dei Carabinieri rano lì. Dall’emozione di sentire più vicini di Aversa, il Tenente Colonnello Gianluca i nostri militari impegnati in luoghi così Vitagliano. Il primo, con un’esperienza lontani si passa all’emozione scaturita consolidata da tante missioni di pace dalla testimonianza di forza, coraggio e dell’Esercito Italiano all’estero, dal Koso- fierezza espressi dalla Signora Caterina vo all’Afghanistan, ne ricostruisce un po’ De Lucia, vedova del Caporal Maggiore la storia, dagli anni ‘60 ad oggi, mentre il Scelto Pierdavide De Cillis, medaglia secondo compie un’accurata disquisizio- d’oro al valor militare, caduto tre anni fa ne sul ruolo imprescindibile delle Forze a Herat, in Afghanistan, a causa dell’eArmate, specie dei Carabinieri, nelle splosione di un ordigno, facendo scudo missioni, coadiuvato da varie diapositive con il proprio corpo ad un ufficiale, danche schematizzano e chiarificano il suo do così la sua vita per salvarlo. CONTINUA SUL SITO: discorso. Franco Musto comunica quinWWW . INFORMAREONLINE .COM di con entusiasmo il collegamento teleVITALE VALERIA fonico in diretta dall’Afghanistan, con il

L’attuale “politica” di Castel Volturno Ebbene sì... Dopo tanti rinvii è giunta l’ora anche per Castel Volturno di poter scegliere una propria guida politica, un primo cittadino e un indirizzo politico. Salvo imprevisti (e per chi conosce bene il comune castellano, sa a cosa mi riferisco) i cittadini torneranno presto al voto. Facendo due calcoli, la prossima tornata elettorale si terrà pressappoco nel periodo compreso tra Marzo e Aprile 2014. Una domanda che si pongono molti cittadini, sorge spontanea: “Chi votare?” In questo momento la realtà politica di Castel Volturno non è ben chiara; finora un silenzio generale ha contraddistinto i partiti locali, ancora non si conoscono i personaggi politici che saranno protagonisti alla prossima tornata elettorale ne quali saranno i loro partiti di appartenenza. E già. L’unico partito che sembra avere una struttura e un direttivo a livello locale è il PD, ma degli altri si sa ben poco, il PDL (ora F.I.) ha come responsabile politico territoriale l’ex assessore Sergio Luise e a lui, secondo statuto, sono delegate le scelte politiche di metodo e di merito; l’ UDC ha già ufficializzato il suo candidato a sindaco, indicando l’ex assessore della giunta Nuzzo: ing. Arturo Villano; SEL ha fatto

un congresso interno ed è stato eletto come coordinatore Maurizio Fabiani … Poi c’è tanta frammentazione e i giovani sono sparsi tra vecchie liste civiche e associazioni. Nonostante ciò, bisogna anche capire che posizione prenderanno le associazioni che sono nate negli ultimi due anni, quelle che tanto hanno fatto per il territorio, quindi, capire se prenderanno una posizione, decidendo se candidare un proprio esponente o non abbandonare la strada dell’associazionismo e perseguire in altro modo il bene comune. Sta di fatto che la scelta di un candidato, ossia di una guida politica, dovrebbe avvenire prendendo in considerazione determinati paramentri ossia : - La storia politica del candidato - L’operato del candidato nella società negli ultimi anni. - Il gruppo di appartenenza e coloro che andranno a ricoprire al suo fianco cariche pubbliche. - L’ideologia politica del candidato e il suo punto di vista sulle problematiche del comune. Tali parametri, a pochi mesi dalle elezioni, non sono ancora stati soddisfatti, quindi, i cittadini di Castel Volturno vi-

vono con un incognita e l’alto rischio che si possano riproporre quelle candidature “lampo” già note alla cittadinanza con liste e coalizioni fatte a caso e cittadini candidati solo per colmare le liste incomplete promettendo ai poveri malcapitati speranze e opportunità che non arriveranno mai allontanando cosi ancora di più i cittadini dalla politica del territorio. I partiti, pertanto, non possono venire meno in quest’occasione senza che tra loro stabiliscano un metodo comportamentale ed etico per le scelte da farsi: “Esiste un vecchio principio della POLITICA, ma spesso più ‘predicato’ che “praticato” per cui la politica DEVE intervenire prima della magistratura per selezionare gli amministratori e le classi dirigenti”. VINCENZO LO CASCIO

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SERVIZI SPECIALI A CURA DI FABIO CORSARO

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Il noto critico cinematografico, afferma: «Ho visto il Napoli con Francis Ford Coppola. Paolo Sorrentino non volle scrivere nulla sul Napoli per la paura di sminuire un amore così grande» Una lunga chiacchierata tramite Skype, a 4.126 km di distanza, da Napoli ad Abu Dhabi. Boris Sollazzo è un giornalista di cinema, sport e politica. "Malato" del Napoli; è un romano "napoletanizzato" che ha scritto "#chevisietepersi#, un manuale del tifoso azzurro dove storie personali si intrecciano con racconti narrati da gente come Bruscolotti, Reja, Lucarelli e Clemente Russo. Un libro di ricordi ed emozioni, scritto con amore, passione, ironia e sofferenza... Com’è nata l’idea di scrivere questo libro, fatto di ricordi, emozioni e tifosi narratori? «L’idea in verità non è mia, ce l’avevo da sempre in mente, però non ho mai avuto il coraggio di proporla, perché il Napoli è una passione talmente forte, un amore così viscerale che scava nel tuo passato fin da quando eri bambino e risulta difficile trovare le parole giuste. A me ha colpito una cosa: Paolo Sorrentino, uno dei registi napoletani e italiani più bravi, che ha una facilità di scrittura impressionante, quando gli chiesi di fare un contributo per il libro, ci ha pensato un po’ e poi mi ha detto “Guarda Boris, dovrei mentire, perché non so come raccontarla questa passione. Se la scrivo la riduco e inevitabilmente mentirei”. È stato però un rifiuto bello quasi quanto avesse scritto qualcosa. Il libro è nato perché Mario Desiati, uno juventino non “classico”, ma un vero appassionato di calcio, voleva fare questi manuali e, avendo questa idea, ha pensato a me e a questa mia passione che non riesco a contenere. È stata un’incredibile avventura scriverlo, tra ironia e sofferenza. Non sono “feticista” dei miei lavori, ma questo libro lo porto ovunque con me» Il titolo è "#chevisietepersi", per chi non era nato e chi se n’era andato. Per te c’è qualcosa che rimpiangi di non aver visto nel corso della storia del Napoli oppure veder giocare Maradona vale 87 anni di storia? «Maradona vale 3500 anni di storia! Quella squadra e quel giocatore ci hanno consentito di affrontare anche prove drammatiche come la Serie C. Non hai idea di quanti tifosi di altre squadre, quando ancora non stavamo in Serie A, mi dicevano che, nonostante il periodo brutto che il Napoli stesse attraversando, veder giocare Maradona con la maglia azzurra è sempre un grande vanto. Io il Napoli l’avrei voluto vivere tutto. Rimpiango due cose: purtroppo non sono mai stato allo stadio con mio papà da bambino (anche se tuttora la sua passione è forte); mi sarebbe tanto piaciuto veder giocare Sivori. Poi anche altri giocatori avrei voluto vedere come Luciano Comaschi e Gaetano Musella, che purtroppo è scomparso da poche settimana. Avrei voluto incontrare tutti coloro che hanno lasciato qualcosa nel cuore dei napoletani» Nelle tue grazie, dopo Maradona c’è il tanto amato Stefan Schwoch?

«Io ho avuto due “idoli” dopo Maradona. Anche se sembrerà assurdo il primo era Montezine, tanto che ho la sua maglia che indossavo nei momenti più difficili che viveva la squadra, perché l’orgoglio azzurro ti porta ad essere tifoso soprattutto quando il Napoli è in difficoltà. Io oggi provo quasi dell’imbarazzo ad essere napoletano, perché vinciamo e comunque siamo tra i più forti d’Italia; l’altro è Schwoch, perché lui è stato l’alfiere del Napoli tra il ’99 e il 2000, contribuendo alla promozione in Serie A, e rappresenta il settentrionale napoletanizzato, che si tinge i capelli azzurri e se ne va con le lacrime. Era un giocatore fortissimo, straordinario che ha avuto la sfortuna di giocare in un Napoli tremendo, ma ora che ci manca il vice-Pipita, anche se si è ritirato, lo prenderei» Elogi tanto De Laurentiis, ma se dovessi fargli una critica costruttiva o meno su cosa te la giocheresti? «Io avrei dovuto scrivere un libro con lui, Cannavaro e Grava, ma, purtroppo, pochi giorni prima della consegna del mio libro mi dicono che, a causa dei diritti d’immagine, non si può fare. E mi dispiacque molto, ma, nonostante ciò, penso che si debba sempre “onorare” De Laurentiis, anche quando non capisci cosa stia facendo. Una critica che posso fargli è quella di aver messo lo stemma del Napoli sulla bandiera americana perché i colori azzurri non vanno “confusi” con nessuna bandiera. La mia ammirazione per lui è perché noi abbiamo riacquisito dignità. Chi lo critica è un ingrato di professione. Ricordiamoci che in passato ci sono state persone che sul Napoli hanno lucrato e l’hanno poi condannato al fallimento. Per me De Laurentiis è uno di quegli uomini per cui patteggerò sempre» Raccontami quante contumelie ti prendi al giorno per essere un romano “napoletanizzato”, abitante di Roma. «Io sono cresciuto che mi chiamavano “Napoli” per prendermi in giro, ma per me era la cosa più bella del mondo. Quando mi cantano “Noi non siamo napoletani” io son contento perché essere napoletani è un privilegio» Esiste qualcosa che ti indurrebbe a rinunciare al Napoli campione d’Europa? «Solo la nascita di un figlio, ma se dovesse capitare in contemporanea con una nostra finale di Champions mi porterò la radio in sala parto (ride ndr)» Dimmi il tuo attore e il tuo calciatore preferito, Diego non vale però. «Come attore ti dico Gian Maria Volontè, perché è un grande attore, ma soprattutto un grande uomo. Non ha mai fatto nulla per convenienza, ma solo perché ci credeva. Un po’ come cerco di vivere io. Come calciatore ti dico Careca perché Careca ha avuto la fortuna e la sfortuna di giocare con Diego, perché quando giochi con lui capisci di avere uno più forte di te accanto. Ma il Napoli, allora, aveva i

STOP AL FEMMINICIDIO! Il 25 novembre è stata la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, un evento che ha dato risonanza rilevante ad un problema che continua, indignitosamente, ad esistere, difficilmente combattibile se non attraverso una forte politica di sensibilizzazione. Lottare contro l’istinto dell’uomo non è mai facile; sconfiggere il male dalla radice è sempre complicato perché spesso questa mancanza di bene si nasconde dietro un’apparente normalità, dentro una persona di cui credevi di poterti fidare. “Viviamo in una società che insegna alle donne a difendersi dallo stupro, invece di insegnare agli uomini a non stuprare le donne” è un aforisma di fonte anonima toccante che arriva giusto al punto su cui bisognerebbe rifletterci molto. Il sesso in Italia è un tabù e fin quando la società italiana non cambierà mentalità esso lo sarà per sempre. Il sesso è diverso dalla

violenza però è la prima causa per la quale gli stupratori “consumano prestazioni” ai danni delle loro vittime, quindi donne. Questa politica di sensibilizzazione alla non-violenza dovrebbe partire dalla scuola elementare e proseguire negli anni, approfondendo meglio l’argomento e ciò che ne deriva. L’evento mondiale dello “STOP AL FEMMINICIDIO” ha coinvolto un numero considerevole di persone, dando vita a tante iniziative interessanti con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica. Nonostante il pudore e la dignità vengano violati in qualità di valori ogniqualvolta venga brutalmente praticato uno stupro, secondo uno studio effettuato dall’EuroDap (Associazione Europea per il Disturbo da Attacchi di Panico), tre uomini su dieci non condannano la violenza sulla donna e credono che sia lei, in qualche modo, la responsabile delle aggressioni da parte dell'uomo.

due giocatori più forti del mondo. Anche se nel cuore porto giocatori come Bruscolotti, Zola, Lavezzi, Lucarelli e pure Yebda» Un attore che potrebbe fare il calciatore e un calciatore che potrebbe essere attore? «Beh, sicuramente Higuain: c’ha la faccia da Gerard Butler. Reina mi ricorda esteticamente Vin Diesel. Anche Albiol sembra uno che potrebbe fare l’attore, magari la parte del cattivo o addirittura terrorista. E forse anche Insigne» Che titolo di un film daresti al Napoli dei tempi di Maradona e uno a quello contemporaneo? «Mi viene “Apocalypse now” per il Napoli peggiore, quello degli anni '90 che poi è andato a fallire. Per il Napoli di Maradona m’hai messo un po’ in crisi perché non c’avevo mai pensato. Forse per il Napoli di Maradona “Quei bravi ragazzi” perché era un Napoli pieno di talento e in qualche maniera folle. Per il Napoli di De Laurentiis “Avatar” perché è un colossal, racconta una sfida impossibile, gli alieni sono azzurri e, infine, perché nessuno pensava che ciò che è stato fatto sarebbe stato fatto così bene e in maniera così grande. E anche perché c’è il rischio, e me lo auguro, che ci siano tanti bei sequel» L’emozione più grande è stata la sfida col Genoa nel 2007, l’ultima di B che ci ha fatto volare in Serie A. La delusione più cocente? «Avellino-Napoli dei play-off. L’idea di rifare un anno di C era qualcosa che non meritavamo, non era giusto e fu tremendo. Tuttavia i napoletani sono rimasti sempre vicini alla squadra» Il titolo che daresti alla tua di vita? «Oddio (ride ndr). È un film di Francis Ford Coppola, il mio regista preferito: “Tucker, un uomo e il suo sogno” perché lui ha conseguito un’orgogliosa sconfitta oppure una vittoria perdente. Mi sento così. Un “perdente” e combatte sempre per vincere e per ciò che è giusto. Un perdente di successo o un vincente sconfitto, quell’ossimoro che nel film di Coppola viene raccontato benissimo»

Curiosity:

Il fenomeno ha dimensioni agghiaccianti: più del 70% delle donne nel mondo ha subito violenza almeno una volta nel corso della vita. È noto anche che questo tipo di violenza comporta elevati costi economici e sociali che metaforicamente quantizzano economicamente il silenzio. Infatti, secondo una ricerca effettuata dall’Intervita, il prezzo della violenza equivale a € 16.719.540.330 all'anno. Soldi spesi in costi sanitari, per l’acquisto dei farmaci, per consulenze psicologiche, per appelli giudiziari, spese legali ed altro. In qualità di associazione, noi di Officina Volturno siamo vicini a chi è vittima di stupri e violenze e invitiamo a denunciare gli aggressori, a parlarne con qualcuno o magari contattarci per avere un aiuto psicologico e legale. FABIO CORSARO

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FABIO CORSARO

Perchè in America esiste il Thanksgiving Day?

Il 27 novembre, alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha graziato, come da tradizione, un tacchino per il giorno del Ringraziamento, una festa di origine cristiana, celebrata ogni quarto giovedì di novembre negli USA, molto sentita dagli americani. Il tacchino è il simbolo di questa giornata che celebra la storia di una migrazione che portò, nel 1621, i Padri Pellegrini, cittadini inglesi di religione cristiana puritana, nel Nuovo Mondo e ad essere considerati tra i primi coloni del continente Americano. Ma cosa ci insegna precisamente la storia? I Padri Pellegrini, in Inghilterra, erano perseguitati per le loro idee religiose di stampo integralista. 102 pionieri si imbarcarono sulla Mayflower e arrivarono nel 1621 sulle coste americane dopo un viaggio intenso ed insidioso che contò anche molti morti. L’arrivo nella terra della speranza non fu inizialmente così piacevole. Infatti, questi migranti trovarono un territorio selvatico ed inospitale e, inoltre,

esso era inadatto alla coltivazione dei semi che gli stessi pionieri avevano portato con sé per sfamarsi e sopravvivere. Ad aiutarli furono gli indiani che indicarono loro quali prodotti coltivare e quale tipo di fauna allevare, tra cui c’era il tanto famoso tacchino. Dopo il duro lavoro dei primi tempi, i Pellegrini indissero un giorno di ringraziamento a Dio per il primo raccolto che fu particolarmente copioso. Questa giornata fu festeggiata con gli indigeni del luogo con un pranzo a base di zucca, carni bianche, varietà di pesce e soprattutto tacchino. Solo nel 1789 George Washington proclamò ufficialmente la giornate nazionale di ringraziamento comune a tutti gli stati. FABIO CORSARO

Obama grazia il tacchino Popcorn

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Napoli inondata dal “fiume in piena” del No al Biocidio! “Ecocidio, biocidio: non vogliamo più queste parole nella nostra vita, mai più nella nostra storia!”. Questa la fermezza, la determinazione e l’orgoglio di un popolo, quello Napoletano e Casertano, che ha inondato letteralmente la città partenopea come un fiume, un fiume in piena per l’esattezza, così come è stata chiamata l’iniziativa organizzata dalla Terra dei Fuochi. La giornata è stata piovosa, ma questo non è bastato a frenare una presa di coscienza del terribile dramma che affligge le nostre terre e che, oramai, non fa altro che accelerare sensibilizzando tutti e, primi fra tutti, i giovani che adesso più che mai davvero sperano in un futuro migliore, convinti e decisi a tagliare i ponti con la vecchia mentalità del silenzio. Così il 16 novembre segna una svolta con quella che appare la più grande protesta che negli ultimi anni c’è stata in questi territori. Si sono contati ben 70mila manifestanti che da piazza Mancini fino a piazza del Plebiscito hanno sfilato con i loro cartelloni urlando: “ NO AL BIOCIDIO !” Un corteo inarrestabile composto da mamme e bambini, da uomini delle istituzioni, dello spettacolo, da rappresentanti dei vari comitati della Terra dei fuochi e da uno sparuto gruppo di contestatori. In prima fila l’immancabile Maurizio Patriciello, sacerdote di Caivano che da moltissimi anni si batte contro i roghi tossici. Don Patricello, con la sua sempre lucida attenzione all’importanza di politiche di intervento, ha nominato il Capo dello Stato Napolitano, nonché il cardinale Crescenzio Sepe, ricordando il loro impegno per i cittadini napoletani. Ciò che chiedono i manifestanti è principalmente la bonifica dei territori e come prima cosa una “mappatura’’ degli stessi. ‘’Mi sento come un padre al quale hanno stuprato un figlio”, queste le parole tragiche di Don Patriciello che ricorda che “non basta additare la colpa alla camorra e che non bisogna più nascondersi dietro il suo volto, perché alla camorra qualcuno ha dato i veleni, affinché venissero smaltiti in questa ter-

Casal di Principe S. O. S. inquinamento falde acquifere

ra’’. Al corteo, inoltre, non era presente nessuna bandiera di partito, ma solo bandiere di protesta che hanno trascritto la volontà dei napoletani di vivere, di agire ed esserci quando è il momento di decidere le sorti di una terra rimasta per troppo tempo abbandonata a se

stessa. Oltre gli striscioni, hanno sfilato, con effetti devastanti, le foto dei bimbi uccisi dal tumore ed è per quei volti innocenti che si è declamata giustizia, riscatto e soprattutto “garanzie per il futuro di tutti i bambini di queste terre”. A tal proposito è stata toccante la testimonianza dal palco di una mamma che ricorda il suo bimbo che ha perso all’età di soli 2 anni. Tra i presenti anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che scende in piazza, ‘’come un semplice cittadino e senza fascia tricolore’’. Tra gli amministratori anche alcuni dei Comuni del nord di Italia, oltre a diversi primi cittadini della Campania, per dare solidarietà agli abitanti di una terra che, come ha detto, don Patriciello “non vuole morire”. Una terra forte nello spirito che non si lascia abbattere e che, anzi, tiene ancora a difendere i suoi prodotti come testimonia l’iniziativa dei panificatori dell’Unipan che hanno distribuito tre tonnellate di pagnotte fatte con ‘’il frumento sano della Campania’’. Insomma, il 16 novembre 2013 è stata una giornata che intende lasciare un segno così

tangibile da non essere più ignorato così come, il giorno seguente la manifestazione, non lo ha ignorato Stefano Caldoro il quale non ha tardato a dare il suo sostenimento all’iniziativa esortando tutti, associazioni e singoli cittadini, a continuare a battersi per la propria terra e il proprio diritto di vivere. Queste le parole del nostro governatore: “Adesso con più determinazione deve continuare il confronto sui dati, sulle cose da mettere in campo. Nessuno deve sottrarsi alle proprie responsabilità». «Il fronte dei cittadini che vogliono cambiare e quello delle istituzioni, che oggi ci sono, non deve rompersi. Chi è sceso in piazza, ma anche chi non c’era, deve intensificare impegno e lavoro. Lo dobbiamo fare con le associazioni, con tutti quelli che vogliono esserci. Non bisogna fermarsi e non bisogna avere paure delle soluzioni». «Le istituzioni - prosegue il presidente della giunta campana - devono rispondere con efficacia e trasparenza. Per me e la mia giunta questa sfida rappresenta una priorità e lo posso dire a voce alta. Lo abbiamo dimostrato con le iniziative e con le risorse messe in campo, non oggi, ma dal primo giorno, quando anche l’attenzione mediatica era minore. In alcuni momenti ci siamo sentiti soli a combattere per trovare le prime risorse per le bonifiche e per i controlli sui prodotti ma in particolare per la salute dei cittadini. Prima di noi nessuno lo aveva previsto». «Nei prossimi giorni - conclude - attendiamo una risposta chiara dal governo per provvedimenti efficaci e urgenti». FILOMENA DIANA

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Un viaggio a Barbania alla riscoperta di don Lorenzo Milani Barbania, un paesino sconfinato tra i suggestivi paesaggi montani della Toscana, un piccolo luogo in cui riecheggia l’esperienza e il massaggio lasciati da un grande uomo, un modello esemplare di cittadinanza attiva purtroppo poco noto ai giovani e poco ripreso e ricordato dai media. Si tratta del parroco Don Lorenzo Milani che, in

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un periodo storico molto delicato, riuscì a vestire il messaggio evangelico di una grande coscienza civica mettendo l’accento sul ruolo educativo che la chiesa ha nei confronti dei suoi fedeli. Queste sue posizioni anticonvenzionali si guadagnarono però l’ostilità della parte più ortodossa della Chiesa Cattolica la quale tentò in tutti i modi di sopprimere il suo ideale di non indottrinare dogmaticamente la fede ma di trasmetterla attraverso la cultura, la conoscenza del mondo, gli studi umanistici e linguistici, lo sport e il viaggio. Un progetto di rieducazione civile, il suo, in un’Italia in cui pesava ancora un bassissimo grado alfabetizzazione e che fece di don Milani un personaggio “scomodo”, minaccioso per quella sordida

“Si salvi chi può”, questo è il nuovo motto adottato dai territori nei dintorni di Casal di Principe e Villa Literno, ma forse dell’intero Napoletano, dell’intera regione e magari anche di tutta l’Italia. Ma qui, nell’epicentro del dramma rifiuti, questo spirito del “si salvi chi può” sembra oramai accomunare tutti quelli che ogni giorno sono in cerca di inutili alternative a quella che è la sacra e irrinunciabile esigenza di soddisfare i bisogni primari. Quale alternativa potrebbe esserci ad un’aria tossica? Ad un’acqua tossica? Al cibo tossico? Potremmo forse non respirare, mangiare o bere? Eppure oggi quasi quasi questa società folle ci chiede di fare esattamente questo. Dopo gli scavi effettuati a Casal di Principe alla caccia di rifiuti tossici segue immediatamente la conferma dagli esami tecnici che certificano la compromissione delle falde acquifere e subito dopo l’allarmismo la fa da padrone quando il commissario prefettizio di Casale decide di vietare l’utilizzo dei pozzi a tutti i cittadini di Casal di Principe. Questa saggia decisione si rivela presto però l’ennesima misura restrittiva che non ha solo l’amaro del fatto che a Casale persino l’acqua che beviamo e con la quale cuciniamo sia malsana, ma del paradossale nel momento in cui crea un disagio non indifferente alla popolazione e a cui la commissione straordinaria da due mesi non riesce a trovare riparo. Il dilemma sta nel fatto che circa il 40% della cittadinanza attualmente non ha a disposizione acqua potabile in seguito al divieto di utilizzare l’acqua del pozzo. Un dramma che si protrae da ben due mesi, quando a tutti arrivò una lettera che vietava severamente l’utilizzo dell’acqua dei pozzi in seguito alle analisi tecniche che avevano accertato la presenza di sostanze cancerogene nelle

stabilità ideologica e culturale garantita dal subdolo compromesso che, in quegl’anni controversi della guerra fredda, la Chiesa sembrò stipulare con le forze politiche del tempo. Da alcune parrocchie di Casal di Principe, proprio sul modello di don Lorenzo Milani, nasce il progetto, che vede la partecipazione di un gruppo molto attivo di volontari, di insegnare ai bambini delle varie catechesi la Costituzione Italia; la sua storia e la sua carica di ideali, la cui importanza è spesso e purtroppo tralasciata dai programmi didattici che si svolgono nelle nostre scuole. Così, dopo aver concluso il progetto annuale con i bambini della catechesi i giovani volontari, arricchiti da questa esperienza, hanno deciso di non fermarsi

falde acquifere. Così i cittadini sono costretti a fare molti chilometri per raggiungere i comuni vicini e prelevarvi l’acqua per usi domestici; altri invece hanno trovato soluzioni alternative allacciandosi abusivamente a chi dispone dell’acqua pubblica; e, cosa non rara, alcuni, stanchi di aspettare inarrivabili soluzioni, continuano, nonostante il divieto e l’oggettivo pericolo, a procurarsi l’acqua attingendo ai pozzi e mettendo a rischio la propria salute. Alcuni cittadini pensano ad un provvedimento immediato che potrebbe trovare risposta ad esempio nella distribuzione d’acqua a coloro che ne sono a corto mediante autobotte. Intanto il commissario prefettizio di Casal di Principe Silvana Riccio ci informa di aver “ deliberato un progetto di estensione e di potenziamento della rete idrica su tutto il territorio comunale che si pone l’obiettivo di portare l’acqua pubblica a tutta la popolazione». Il progetto, però, sottolinea il prefetto Riccio, «non può essere realizzato con le sole risorse dell’amministrazione comunale, in quanto il Comune è in dissesto». «Confidiamo nell’aiuto della Regione Campania - dice ancora Riccio - per portare a termine il progetto. Comunque, anche se con difficoltà, stiamo pensando a soluzioni a breve termine, per risolvere quest’annosa problematica». «I pozzi autorizzati - ha concluso - sono stati segnalati all’Arpac che li terrà sotto monitoraggio con analisi periodiche». FILOMENA DIANA

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qui e di partire per recarsi proprio a Barbania per visitarvi da vicino la canonica dell’eccezionale modello ispiratore della loro bellissima iniziativa. La scuola di Barbania, fondata dal parroco quasi mezzo secolo fa, continua ancora oggi il suo percorso didattico per numerosi bambini e i ragazzi grazie alla Fondazione Milani che, giorno dopo giorno, si impegna a non far morire l’esempio di questa figura importante della nostra storia in ci riconosciamo come cittadini e come cristiani. Il presente articolo ha un allegato di approfondimento, che verrà pubblico sul sito www.informareonline.com FILOMENA DIANA

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CULTURA E ATTUALITA’

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Storia di un prete, di un infame e omicidi senza mandanti

C’è un prete in provincia di Caserta. Non è un prete normale. Porta un cognome pesante, ma non per questo è da considerare un prete sbagliato. Quel nome evoca predominio del territorio, affari con la politica e a quanto pare anche con la chiesa, che non è la chiesa della carità, ma sempre chiesa è. Evoca guerre. Guerre di camorra, morti innocenti e meno innocenti. Si chiama Schiavone, il prete di provincia. Per la verità anche il nome di battesimo del prete, Carmine, è abbastanza inquietante in zone come quelle dell’Agro Aversano. Don Carmine Schiavone, il prete di paese, non ha, o perlomeno non dovrebbe avere niente a che vedere con il più noto Carmine Schiavone, camorrista di primo piano e poi pentito e poi ancora pentito di essersi pentito. Il suo mestiere è fare il sacerdote. Ha scelto di curare le anime e le coscienze fin quando non diventano anime. A quanto pare questo Carmine Schiavone prete, vice parroco della chiesa dell’Annunziata di Villa Literno, non si sarebbe limitato ad impartire solo

sacramenti ai fedeli, alle anime pie. Egli, a giudizio dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, sarebbe stato il confessore, il padre spirituale di un camorrista di primo piano, quando questi era latitante. Chi è il camorrista? Nicola Panaro, uno potente e molto in alto nella gerarchia criminale del clan dei cosiddetti casalesi. Uno che, oltre ad una serie di complicità e coperture, che per anni gli hanno garantito una latitanza tranquilla e dorata, aveva il privilegio di avere un proprio cappellano, come ogni mafioso che si rispetti. “Ti auguro tutto il bene che un prete può augurare ad un uomo”, c’era scritto in una delle tante missive che il prete di paese mandava al camorrista latitante. E certo, un prete non può che augurare agli uomini tutto il bene possibile! Solamente che Nicola Panaro non è un uomo. C’è differenza tra un criminale come Nicola Panaro ed un uomo. Egli è un criminale che più che ad un uomo somiglia ad una bestia feroce. Nicola Panaro, forse pochi lo sanno, è stato implicato nella vicenda dell’assassinio di Federico Del Prete, l’ambulante sindacalista ucciso a Casal di Principe il 18 febbraio del 2002 dalla camorra, per essersi opposto al clan La Torre e non solo. Aveva fatto arrestare un vigile urbano, emissario del clan, ed aveva convinto i suoi colleghi ambulanti a testimoniare nel processo e per questo andava eliminato. A chiamare in causa il camorrista - assistito dal prete di paese - Nicola Panaro è un certo Antonio Corvino, anch’egli esponente di spicco del clan dei casalesi, che si è autoaccusato di essere stato uno

degli esecutori materiali dell’omicidio del povero Del Prete, che pensava di poter cambiare le cose in una terra di assassini e complici di assassini, denunciando gli intrecci tra istituzioni e camorra. Antonio Corvino ed il cugino Romolo ricevettero numerose pressioni da parte di vari camorristi affinché intervenissero per chiudere la bocca al sindacalista. Tra questi anche Nicola Panaro. Ecco, tratto dal libro A testa alta (Di Girolamo editore), cosa Antonio Corvino riferisce ai magistrati della DDA: […] Del Prete Federico […] iniziò a occuparsi delle condizioni in cui si svolgevano le fiere e i mercati […] e successivamente denunciando i disservizi e i fatti illeciti che si verificavano nelle fiere anche all’autorità giudiziaria. Proprio in virtù di questo suo operare cominciò a dare fastidio ai casalesi e in particolare ad Antonio Schiavone il quale lavorava presso il comune di Casale […]. Ricordo che venne a casa mia Nicola Panaro, fratello di Sebastiano, per sollecitare un intervento di mio cugino Romolo e mio su Del Prete al fine di distoglierlo dalla sua attività di denuncia in relazione ai fatti collegati allo svolgimento delle fiere e dei mercati. Successivamente, anche in considerazione del persistere di tale situazione, fui avvicinato da Schiavone Vincenzo e Giuseppe Misso i quali, con maggiore insistenza, richiesero un nostro intervento risolutivo. Sia io che mio cugino Romolo abbiamo più volte invitato Del Prete a desistere da questa attività rappresentandogli il pericolo a cui era sottoposto senza però sortire alcun esito. Nel gennaio 2002 la situazione precipitò e infatti Schiavone Vincenzo e

PADRE ANTONIO AUGURA BUON NATALE ALLA C0MUNITA’

In vista della festività del Santo Natale, abbiamo incontrato Padre Antonio Palazzo, Parroco della Chiesa di Santa Maria del Mare del Villaggio Coppola. Padre Antonio, innanzitutto ci racconti un po’ le attività a sostegno della cittadinanza che sta portando avanti con la Parrocchia.

«Compatibilmente con le tradizionali attività parrocchiali, sto mettendo a disposizione le sale ad alcune Associazioni di volontariato, come l’Associazione antiviolenza “Donne che corrono coi lupi”, e l’Associazione “Alessandro Peluso Onlus”, che si occupa di medicina e progetti di risanamento oncologico: ogni anno quest’associazione ospita 10-15 bambini bielorussi ammalati e li porta qui, per farli beneficiare dell’aria di mare. La Parrocchia si è anche impegnata a far pulire i viali che portano fuori la Domitiana, dando così un po’ di lavoro a chi ne ha bisogno». Ci sono molte persone che si rivolgono a Lei per chiedere aiuto? «Si, e sono aumentate. Mi chiedono aiuto anche per cose fondamentali e giornaliere, tipo un

pacco di riso: altri drammatici effetti della crisi lavorativa ed economica. Purtroppo non mi è concretamente possibile aiutare tutti…Però si potrebbe fare qualcosa tutti insieme, per coloro che stanno peggio: se ognuno facesse, ad esempio, lavorare una persona anche per ripulire un pezzo di strada, già sarebbe tantissimo». Quindi qual è il suo messaggio di Natale per la Comunità? «Auspico che ognuno possa impegnarsi, nel suo piccolo, a dare una mano a chi ha necessità, per un Natale all’insegna della solidarietà sociale in un momento in cui c’è più che mai bisogno di questo. Così, aiutando i nostri fratelli in difficoltà, sarà veramente un Santo Natale, il migliore che si possa vivere. Auguri a tutti!». VALERIA VITALE

Case antisismiche: un po’ di chiarezza L’articolo prende spunto da una telefonata che ho ricevuto recentemente da un avvocato: «Caro Giuseppe, vorrei una tua opinione: una mia cliente vuole fare causa all’impresa che sta eseguendo i lavori di ricostruzione di un suo fabbricato, perché il suo consulente dice che il fabbricato ricostruito non è antisismico !». Alla domanda dell’avvocato ho dovuto rispondere con una serie di domande basilari sul fabbricato: dove è ubicato ? quando è stato costruito ? come è stato costruito ? etc. etc. Alle mie domande non è stata data risposta, perché regna una grande confusione nel “pensiero generale” sul termine “antisismico”. Costruire un “fabbricato

antisismico” significa, prima di tutto, rispettare le norme tecniche (attualmente sono quelle contenute del D.M. del 14.01.2008) in base alle quali un edificio può sopportare, senza gravi danni, i terremoti meno forti; mentre, nel caso di terremoti più forti, l’edificio deve salvaguardare le vite umane, quindi, non deve crollare. Tali concetti e definizioni, sono strettamente correlati al “rischio sismico”; il rischio è determinato dalla combinazione della pericolosità, dell’esposizione e della vulnerabilità; la pericolosità è la probabilità che in una certa area ed in un certo periodo di tempo si verifichi un evento sismico, ovvero dalla frequenza e dalla forza dei terremoti che interes-

sano una certa area; l’esposizione è data dalla quantità, qualità e localizzazione degli elementi che compongono la realtà territoriale (popolazione, strutture, infrastrutture) le cui condizioni possono subire danni a seguito di eventi sismici; la vulnerabilità è la propensione di una struttura a subire un danno di un determinato livello, a fronte di un evento sismico di una data intensità. Tutti questi elementi sintetici, ci fanno capire che non può esistere un edificio “antisismico” in senso assoluto, ma devono essere valutate una serie notevole di parametri che richiedono competenza e conoscenza. RUBRICA A CURA DELL’ING. GIUSEPPE MONTELLA

Giuseppe Misso ci chiesero di porre fine a questi problemi e di procedere all’eliminazione del Del Prete. Ricordo che ogni due, tre giorni ci chiedevano informazioni sul perché non veniva eseguito l’omicidio prospettandoci anche di riferire ai capi la nostra titubanza nell’esecuzione dell’omicidio […]. A don Carmine Schiavone, che si genufletteva ai piedi del boss, ora indagato a piede libero, è stato chiesto di farsi da parte. O meglio, per usare le parole della sua Curia: “… gli è stato chiesto di osservare un periodo di prudente ritiro dalle ordinarie attività pubbliche del suo ministero”. Curia, un po’ di chiarezza in più non sarebbe guastata! Soprattutto perché i fatti

che coinvolgono don Carmine Schiavone sono fatti accaduti in un territorio dove un altro sacerdote, don Peppino Diana - che non scriveva lettere ai camorristi, ma appelli al suo popolo e per amore di esso – è stato massacrato dalla stessa camorra. Don Peppino Diana non scriveva lettere ai camorristi, ma sono certo che se egli avesse potuto mai prendere carta e penna per scrivere al camorrista Nicola Panaro, la prima cosa che gli avrebbe chiesto sarebbe stata quella di dire tutta la verità sui mandanti dell’omicidio di Federico Del Prete, che per quella morte non hanno ancora pagato. RUBRICA A CURA DI: PAOLO MIGGIANO

CINEMA DI INFORMARE Noi siamo infinito. Questo mese uno speciale sul film che ha incassato più di 50 milioni nelle sale di mezzo mondo. La pellicola è tratta dal romanzo epistolare “Ragazzo da parete”, scritto dallo stesso regista Stephen Chbosky. Titolo: Noi siamo infinito Regia: Stephen Chbosky Attori principali: Logan Lerman, Emma Watson, Ezra Miller Genere: Drammatico Trama: Charlie è un ragazzo che si prepara ad affrontare il primo anno di liceo. Il senso di colpa, lo perseguita da anni a causa della morte dell’adorata zia Helen, avvenuta in un incidente stradale mentre stava andando a comprargli il regalo di Natale. Scrivere è la sua unica valvola di sfogo. Obiettivo principale di Charlie è sopravvivere al liceo. Inizialmente viene aiutato dal professor Anderson, che coglie l’acutezza del ragazzo sotto la timidezza e il fare introverso. Poi ad una partita di football avviene l’incontro con Patrick e Sam, fratellastri che frequentano l’ultimo anno, e anche loro continuamente giudicati e isolati capiscono la condizione del ragazzo. E così la vita di Charlie prende una piega imprevedibile... Commento: Le tematiche adolescenziali sono

tra gli argomenti maggiormente trattati dal cinema, eppure questo film sembra aver qualcosa in più degli altri, capace di far emozionare e far riflettere al tempo stesso. Un film complesso per la varietà dei temi trattati: dall’uso di droghe all’abuso sessuale, dal bullismo alla sessualità, dalla solitudine all’amicizia. Ma tutto ruota attorno alla felicità, alla sensazione di infinito che per quanto sfuggevole e precaria si cerca di raggiungere. Nel “club dei giocattoli rotti”, la frase con cui Sam accoglie Charlie nella sua ristretta cerchia di amici, tutti hanno i propri problemi, tutti hanno dei disagi a cui cercano sfuggire stando insieme. Il superare le continue difficoltà che la vita ti riserva quotidianamente e non, è il messaggio principale che arriva; nonostante tutto si va avanti e lo si può fare soprattutto grazie agli amici e alla famiglia. Grazie all’amore. Non dobbiamo accontentarci di ricevere “l’amore che crediamo di meritare”, perché possiamo sempre osare di più. Ognuno di noi ha quindi il diritto di sentirsi un eroe, come nel brano di David Bowie (Heroes), ascoltato in un momento magico in cui tutti i sogni sembrano potersi avverare, simbolo di un momento di felicità… di “infinito”! FULVIO MELE

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Mondragone dice no alla violenza sulle donne

Il 25 dicembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, presso il Teatro Ariston di Mondragone si è tenuta la cerimonia di premiazione “Premio letterario congiunto” tra il Comune di Mondragone e l’Associazione V.E.R.I., centro di accoglienza per le donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica e sessuale. Sono intervenuti il Dott. Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia e Vice Presidente Nazionale ANCI, il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Mondragone Lorenzo Iacobone, il Direttore del Distretto Sanitario Nicola Andriella, il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Anna Barbato e il Sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa. L’Assessore alla Cultura Anna Barbato, chiarisce: «L’abbinamento del tema culturale alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne non è assolutamente casuale. Soltanto attraverso lo sviluppo di una coscienza civica ed una sensibilità umana adeguata, riusciremo a fare in modo che mai più una donna sia vittima di episodi di violenza». Il Sindaco Giovanni schiappa, commenta: «Ritengo doveroso ringraziare ed elogiare l’impegno e la dedizione di tutti i membri

dell’Associazione V.E.R.I. che da anni onorano il ricordo di una nostra giovane concittadina strappata alla vita da un’assurda violenza». Il 15 dicembre alle ore 18,00 presso la Chiesa di S.Nicola (salone parrocchiale) si terrà la premiazione degli elaborati per l’Assegnazione di cinque borse di studio VI Edizione. Al concorso hanno partecipato gli iscritti al Quinquennio della Scuola Superiore nell’anno scolastico 2013/2014 delle città di Mondragone e Sessa Aurunca. La Commissione esaminatrice sarà composta da: Don Lorenzo Langella, il Presidente onorario di V.E.R.I. Tina Ianniello in Abbate, la Prof.ssa Emilia Macera, la Prof.ssa Maria Malaspina, il Presidente del Consiglio comunale Pasquale Marquez, i Consiglieri comunali Emilio Martucci e Carmine Del Prete, la Prof.ssa Maria Spinosa, la Prof.ssa Marta Iuliano e la Prof.ssa Carolina Giuliano. L’associazione V.E.R.I., con questo bando si pone l’obiettivo di sensibilizzare i giovani al rispetto per le donne. Insomma, un’altra iniziativa per dire No al femminicidio! ADA MARCELLA PANETTA

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CULTURA E ATTUALITA’

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Google VS Apple

“Curiamoci mangiando”

I due sistemi operativi si sfidano con due top devices

a cura di Daniela Contessa, NATUROPATA igienista, coach vegana

Dopo il lancio del ben ormai noto Iphone 5S, nel mese di ottobre è stato presentato da Google il suo nuovo fiore all’occhiello, ossia il Nexus 5 realizzato in collaborazione con LG. Sappiamo che il mondo degli smartphone vive una vera e propria scissione tra coloro che prediligono Android e chi invece sceglie IOS, per quanto concerne i sistemi operativi dei rispettivi smartphone. Ma quale sarà il migliore? Non è molto semplice confrontare due smartphone così diversi tra loro, ma cercherò di confrontare i pregi e i difetti di entrambi. Da un punto di vista hardware abbiamo un processore Apple A7 Dual Core a 64 Bit e 1.3 GHz di frequenza di clock in accoppiata con 1 GB di Ram per l’iPhone, mentre per il Nexus abbiamo a disposizione 2 GB di Ram e una CPUQualcomm Snapdragon 800 Quad Core con 2.3 GHz di frequenza di clock. La fluidità dei terminali è la migliore fin qui riscontrata. I materiali invece sono molto diversi, Nexus 5 è fatto in policar-

bonato gommato, molto bello al tatto e con un ottimo grip ma conferisce di sicuro sensazioni differenti rispetto all’alluminio e vetro di iPhone 5S. Gli schermi sono diversi, 5 pollici FullHD con una definizione altissima per il Nexus un bel punto a suo favore e, 4 pollici con 1136 x 640 pixel di risoluzione per l’iPhone, ciò permette di utilizzare l’iPhone molto più facilmente con una mano, ma entrambi gli smartphone sono davvero molto leggeri ed ergonomici. Per quanto riguarda le due fotocamere da 8 MP, per il Nexus 5 abbiamo lo stabilizzatore ottico, e il doppio flash led con un’apertura più ampia per l’iPhone. La qualità è a favore del dispositivo Apple, soprattutto quando scattiamo foto in ambienti bui, mentre alla luce del sole la differenza è meno marcata, ma comunque Google ha reso noto che presto ci saranno degli aggiornamenti software tali da colmare le differenze. Infine la scelta tra i due terminali deve inevitabilmente essere legata ad una questione di

preferenze tra sistemi operativi ed esigenze legate ad esempio alla fotocamera, qualità audio, grandezza dello schermo e molto altro… Pertanto il consumatore sceglierà lo smartphone che più si accosterà alle proprie esigenze. Ricordo che per l’acquisto dei dispositivi ci sono delle differenze notevoli. Iphone è acquistabile in tutti i rivenditori autorizzati o attraverso determinati piani telefonici con le compagnie italiane quindi accessibile a tutti, mentre Nexus lo si può acquistare solo ed esclusivamente da Google accostandosi cosi ad un pubblico più esperto. VINCENZO LO CASCIO

Sintesi tra Arte e Architettura intervista a Giovanni Buccino

Sono riuscito a raccogliere molte impressioni e commenti su Giovanni Buccino: da Renato De Fusco a Massimo Pica Ciamarra; da Giuseppe Squillante ad un serie di note del grandissimo maestro Renato Barisani. Sono riuscito,

soprattutto, a raccogliere tantissime emozioni, anche perché la storia artistica e di vita di Giovanni si incrocia spesso anche con Castel Volturno. Il momento più bello, forse, la mostra “Artisti in Edicola” presentata all’Holiday Inn nel 1996 con la direzione di Enrico Serpico in cui fu proposta una sistemazione “poetica” della Domitiana; proprio tale strada è, invece, il motivo del momento, forse, più brutto della vita di Giovanni, a causa di un incidente che ha coinvolto un proprio familiare. Raccontare l’attività professionale di Giovanni Buccino non può prescindere dal raccontare la sua vita, ma per raccontare la sua vita non si può prescindere dall’ascoltare e provare a recepire le sue idee. Dall’ascolto sono emerse tante similitudini comportamentali e di convinzioni tra di noi; la prima in assoluto riguarda la modalità

Leggi che ti passa

ANGELO MORLANDO E FABIO PARADISONE

Rubrica a cura di Fulvio Mele

Titolo: Allegro ma non troppo Autore: Carlo M. Cipolla Editore: il Mulino Un libro semplice, consigliato a chi ha poco tempo da dedicare alla lettura e vuole farsi due sane risate. Nell’ introduzione viene spiegato cos’è l’umorismo, dalla derivazione etimologica alla spiegazione pratica di ciò in cui consiste, definendolo come “la capacità intelligente e sottile di rilevare e rappresentare l’aspetto comico della realtà”. Inoltre l’umorismo è ridere con gli altri e va distinto dall’ironia che invece è ridere degli altri. Dunque ogni qualvolta che si presenta l’occasione di fare umorismo si ha il dovere sociale di metterlo in pratica. Da questa considerazione nascono i due saggi di cui il libro tratta. Il primo è una sintesi brillante di tutto il Medioevo,

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nell’affrontare un progetto: ad ognuno le proprie competenze, quindi, con la propria massima libertà di espressione, ma, poi, la necessità di sintetizzare la produzione artistica con la produzione tecnica - architettonica. Da qui, emerge la necessità della figura del coordinatore e/o sintetizzatore di idee con la successiva attività programmatoria che funge da binario indispensabile verso un obiettivo noto, ma con un percorso tutto da realizzare. Il percorso artistico e creativo di Giovanni Buccino non può sintetizzarsi in queste poche righe, pertanto, invitiamo tutti gli appassionati a leggerne l’ultimo libro “Dissidenten - Flor de Fango”, pubblicato da poche settimane. Una copia in consultazione gratuita è disponibile presso la nostra sede in Piazza delle Feste.

interpretandolo sulla base del ruolo svolto dalle spezie, e in particolare dal pepe, nello sviluppo economico e nei cambiamenti storici. Il secondo invece si rivolge alla stupidità umana individuando ben cinque leggi fondamentali e universali a essa collegate. Un mix geniale e ingegnoso tra ragionamento matematico e logico (con il ricorso addirittura a sistemi di riferimento cartesiani) e critica alla natura e al comportamento di questo gruppo di individui più pericoloso di quanto noi possiamo immaginare, gli stupidi. fulviomele20@gmail.com

Cari lettori di Informare, questa è una premessa ai miei futuri articoli, dove si parlerà di educazione alimentare con il metodo igienistico. Sono una NATUROPATA, un’operatrice del benessere, una ricercatrice salutista, educo le persone a vivere con uno stile di vita sano, naturale, ecocompatibile ed a mantenere il proprio equilibrio psico- fisico. Il compito di chi sposa l’igienismo è di diffondere la sua conoscenza tra la popolazione, gli igienisti si definiscono pacifici pur combattendo per la salute e l’etica, per ridare il giusto posto alla natura, difendendo il benessere di ogni creatura vivente. Vi parlerò di salute, di scelte alimentari, di attività fisica, di animali, tutte cose semplici e alla portata di tutti, di alimentazione depurativa, dei cibi più salutari e di quelli da evitare, con l’intento di procurare a tutti un maggior benessere e una maggiore conoscenza. Ricordando sempre che il NATUROPATA insegna a fare prevenzione, lavora in sinergia con il medico, non lo deve e non può sostituirlo, non fa diagnosi ma lavora sui disequilibri e sul terreno costituzionale delle persone. Ringrazio la Redazione per la sensibilità dimostrata nel voler dare ospitalità alla mia rubrica. Per qualsiasi chiarimento potete contattarmi su pakocontessa@yahoo.it o alla mia pagina FB “Curiamoci mangiando” Tel 3334452297.

“Gli italiani sono più orientati verso l’ecologia e il rispetto degli animali” In questi ultimi anni in Italia c’è stata una forte presa di coscienza, grazie all’informazione c’è più attenzione per la salute, più rispetto per

gli animali, più tutela per l’ambiente. C’è un orientamento verso l’alimentazione vegetariana, grazie anche all’oncologo Umberto Veronesi che ha stilato una lista dei cibi che ci possono aiutare a prevenire il Cancro. Ma come iniziare questo tipo di alimentazione? Aumentando il consumo di frutta e verdura cruda, cereali integrali, legumi e verdure cotte, uova formaggi e latticini sono ammessi senza però esagerare, andranno poi a diminuire man mano che l’organismo si abitua ai benefici di questa alimentazione. Si elimina prima la carne rossa, magari inizialmente la si mangia solo il sabato e la domenica, poi verrà sostituita dalla carne bianca, quando anche questa scomparirá rimarrà il pesce che piano piano andrà a diminuire come anche i frutti di mare, nel frattempo sperimentate nuove ricette appetitose e non tornerete più indietro. Il vegetarianesimo potrebbe essere una delle possibili soluzioni per combattere la fame nel mondo, riducendo l’allevamenti intensivi di bestiame si potrebbero nutrire con grano e legumi milioni di persone, fermare la devastazione del’ ambiente, la crudeltà verso gli animali per migliorare la qualità della propria vita.

TANTI AUGURI AD ANNA DI STASIO PER I SUOI 100 ANNI! Anna Di Stasio, detta Ninì o Zia Ninetta, ha compiuto i suoi primi 100 anni attorniata dalla famiglia e dagli amici più cari. Nata a Castel Volturno, dopo una vita di mille sacrifici, ha scelto di ritornare al suo paese nata-

coinvolge tutte le persone che la conoscono. Attenta a tutto ciò che la circonda e che l’appassiona, siamo certi che leggerà questo articolo e il resto di Informare con tanta attenzione e, soprattutto, ancora senza occhiali...

le proprio grazie all’affetto che la circonda. Si potrebbero raccontare mille aneddoti divertenti, ma quel che conta e che vale la pena raccontare è lo spirito ancora da ragazzina che

La ProlocoVolturnum Castri Maris è stata orgogliosa di omaggiare presso il ristorante “La Tortuga” la commossa concittadina centenaria Zia Ninetta Di Stasio con un mazzo di fiori e una targa: “Zia Ninetta centenaria di Castel Volturno”. LA REDAZIONE

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UTILITÀ, SEGNALAZIONI E DIRITTO

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Fisco News Commercio al dettaglio e somministrazione di alimenti e bevande: i casi di rilascio obbligatorio del titolo autorizzatorio. Il Ministero dello Sviluppo Economico (risoluzione n.180107 del 5 novembre 2013) ha fornito indicazioni in merito alla liberalizzazione delle attività economiche e alla semplificazione dei procedimenti. Riguardo le attività di commercio al dettaglio e di somministrazione di alimenti e bevande è obbligatoria l’autorizzazione nei seguenti casi: apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico nelle zone

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando viale Gramsci, 19 - Napoli Tel. 081 19 57 84 27 tutelate; trasferimento di sede degli esercizi di somministrazione al pubblico nelle zone tutelate; trasferimento di sede degli esercizi di somministrazione al pubblico da zona non tutelata a zona tutelata; trasferimento di sede di una media struttura di vendita; ampliamento della superficie di una media struttura di vendita; apertura di una grande struttura di vendita; trasferimento di sede di una grande struttura di vendita; ampliamento della superficie di una grande struttura di vendita; avvio dell’attività di vendita sulle aree pubbliche mediante l’utilizzo di un posteggio l’avvio dell’attività di vendita sulle aree pubbliche in forma itinerante.

Acconti di imposta: confermata la proroga al 10 dicembre. Con un comunicato stampa pubblicato sul sito del Governo è stato reso noto che il termine per il pagamento degli acconti dovuti il prossimo 2 dicembre è prorogato al 10 dicembre 2013. Conferme anche dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che in conferenza stampa ha dichiarato: “viene spostata al 10 dicembre la data degli acconti delle imposte sui redditi e dell’Irap”.

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IL DIRITTO:

La Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione, in una recente pronuncia, ha ritenuto non configurabile la responsabilità del datore di lavoro per l’infortunio occorso al dipendente, se risulta che il rischio non è specifico dell’attività imprenditoriale svolta. Il datore di lavoro, invero, in virtù della posizione di garanzia che assume, deve adottare tutte le precauzioni per garantire l’incolumità dei dipendenti. Ma se l’evento dannoso deriva da una condotta del dipendente del tutto avulsa, quindi imprevedibile, dall’attività lavorativa svolta, egli non ne dovrà rispondere. La sentenza 39491 del 24 settembre 2013, ha chiarito che sono rischi specifici solo quelli rispetto ai quali sono richieste precauzioni e regole comportanti una determinata competenza tecnica. “L’occulto pericolo” non è quindi da considerare fra i rischi dai quali il datore di lavoro deve tutelare il lavoratore. La Corte ha così accolto il ricorso del titolare di un’impresa di pulizie che era stato condannato “per il delitto di lesioni colpose aggravate” causate a un proprio dipendente che nell’atto di compiere

Datore di lavoro e responsabilità penale

pulizie in prossimità di un cancello in ferro del piazzale di un mercato di proprietà di un Comune, lo stesso gli rovinava addosso in quanto privo del perno di fermo. Sostengono i giudici di legittimità che l’impresa appaltatrice “non poteva ritenersi onerata di un quotidiano controllo della funzionalità della barriera, controllo che grava sul preposto operante “sul campo” e non sull’imprenditore al cui carico non possono esser posti oneri di prevenzione di rischi non specifici della sua attività...”. AUTORE: AVV. FABIO RUSSO E-MAIL: AVV.FABIORUSSO1975@LIBERO.IT TEL: 347 6595190

RUBRICA A CURA DI

ANTONIO LUISE

La Prof. Capriglione Assessore alla Cultura della Città di Capua

In una Sala Consiliare stracolma di giornalisti, rappresentanti di associazioni e organizzazioni locali, nazionali e internazionali come il Touring Club, il Rotary e l’UNESCO, il Sindaco di Capua Carmine Antropoli ha ufficializzato la nomina di Jolanda Capriglione ad assessore con delega alla cultura, alla riqualificazione urbana e al recupero del patrimonio monumentale. La prof., docente di Estetica del Paesaggio e dell’Architettura, e di Fashion Design alla Seconda Università di Napoli, Presidente del Club UNESCO di Caserta e delegata dalla SUN per UNISCAPE - rete internazionale di Università che si occupano di gestione del paesaggio – ha subito presentato i suoi progetti per la promozione internazionale di una delle città più significative d’Europa e del Mediterraneo. Più antica di Roma, infatti, l’importanza di Capua è stata tale nel corso dei secoli, da farle meritare i titoli di “Regnum Clavis” – chiave del Regno – e “Regina del Volturno”, anche in considerazione del ruolo strategico giocato nella storiografia italiana. Alla definizione del patrimonio culturale di Capua, infatti, hanno contribuito, in varia misura, osci ed etruschi, sanniti e romani, cartaginesi e greci, bizantini e saraceni,

Rubrica a cura del dr. Carmelo Pulella

Cari lettori, eccomi nuovamente a Voi per affrontare un argomento che può apparire scontato, ma che a mio avviso non lo è. La carie, questo processo subdolo, invasivo, a volte silente sino a determinare un danno profondo. La carie ha come causa prevalente un’igiene non corretta e pertanto la causa va ricercata sempre nelle manovre di igiene, e nel caso che le manovre siano corrette come tecnica, nella periodicità dello spazzolamento, pertanto dopo ogni volta che mangiamo. Si, miei cari amici lettori, dopo ogni volta e per comprendere l’importanza di questa affermazione basti pensare a quante volte mangiano durante la giornata i nostri figli. Una volta esistevano i classici tre pasti per cui era corretto dire che i denti

longobardi e normanni, svevi ed angioini, aragonesi e borboni. Ciascuno di essi ha lasciato impresso un segno di grandezza nelle mura, nei monumenti, nel tracciato urbano e nelle memorie. Fondamentale per lo sviluppo del patrimonio cittadino è anche il Volturno che la Capriglione, sul modello della Senna a Parigi, immagina come un luogo destinato al turismo, allo svago, alle attività culturali e al rilancio dell’economia. Solo pochi giorni fa, la prof. ha presieduto una conferenza a Castel Volturno, che ha coinvolto istituzioni, associazioni e imprenditori locali che, con l’Assonautica e i 4 Comuni litoranei (Castel Volturno, Mondragone, Cellole, Sessa Aurunca) hanno in progetto un porto fluviale che renda navigabile il fiume e consenta di raggiungere Capua. Un progetto simile è stato sviluppato nella Valle della Loira e ha comportato la creazione di posti di lavoro grazie alla riscoperta, fra l’altro, di antichi mestieri e tradizioni. Il programma del neoassessore parte proprio dalle associazioni e dalla società civile. La prof. crede profondamente in una democrazia partecipata, nel dialogo con la collettività e nelle scelte programmatiche condivise, così come sancisce la Convenzione

quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Convenzione di Faro). La stessa Capriglione nel suo libro “Lo sguardo mimetico” ci ricorda come nella promozione e identità delle matrici storiche dei luoghi “si incontrano i desiderata di città e cives, i sogni dei governanti e delle persone”. Allora perché non lanciarsi in un progetto ambizioso che veda Capua crocevia di percorsi culturali, religiosi, paesaggistici e tradizionali? Si pensi, per esempio, all’inclusione del patrimonio capuano nella rete degli Itinerari Culturali promossi del Consiglio d’Europa e, ancora, alla definizione di un distretto culturale che consenta a Capua di divenire un sito del Patrimonio Mondiale. “Nulla ha più senso della passione” questo c’è scritto sull’anello della prof., e la storia ci insegna che solo le grandi passioni possono permettere ai sogni di divenire realtà… attraverso l’impegno e la determinazione degli Uomini. ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE, PH.D. PRESIDENTE ASSOCIAZIONE ALBERGATORI E RISTORATORI DEL LITORALE DOMITIO. VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA. alessandro.ciambrone@gmail.com

I consigli del tuo dentista andavano spazzolati tre volte al di, oggi grazie o a causa del benessere, reale o apparente, i nostri figli mangiano 6/7 volte al giorno, spesso in maniera disordinata come tempistica e come qualità degli alimenti. Infatti l’obesità nella fascia di età che corre tra i 7 ed i 12 anni è nettamente aumentata, pertanto ritengo che sia più chiaro ed efficace il messaggio che i denti vanno spazzolati dopo ogni volta che mangiano. A volte qualche mamma, che accompagna il proprio figliolo da me, sottolinea che non si è preoccupata più di tanto in quanto quei denti andranno sostituiti, certo è vero ma la domanda che pongo sempre è quando. Bisogna ricordare, però, che la sostituzione accade in tempi diversi, infatti mentre gli incisivi superiori vengono sostituiti

intorno ai 6/7 anni, i premolari sono gli ultimi a cadere e ciò può avvenire anche a 11 anni. Infatti sono proprio questi gli elementi che più di frequente danno pensiero ai genitori determinando dolore che a volte sfocia in ascessi imponenti, con la conseguente assunzione da parte del bimbo di antibiotici. E’ giusto rammentare che i farmaci sono sempre delle forme di veleno, in questi casi rivolti verso i batteri causa dell’accesso, ma non sono privi di effetti secondari, pertanto è certamente più saggio e salutare per i nostri figli farne meno uso possibile. Naturalmente queste osservazioni valgono anche per noi adulti, per cui alla base di qualsiasi prevenzione vi è il controllo della placca con gli strumenti di igiene domiciliare, spazzolini,

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25/10/2013 - T.U. n. 131/1986, articolo I, parte I: nel caso di acquisto di prima casa l’imposta di registro sull’atto prevede un’aliquota ridotta al 3% anziché al 7% ed un’imposta ipotecaria nella misura fissa di 168,00 euro piuttosto che il 2%, purché l’abitazione non sia di lusso. Ma quali sono i criteri che stabiliscono se un’abitazione è di lusso? Sono criteri effettivamente oggettivi o puramente soggettivi? La Corte di Cassazione, con sentenza n. 21287 del 18 settembre 2013 ne precisa i requisiti, facendo riferimento al decreto del ministero dei lavori pubblici 2 agosto 1969 secondo il quale nell’articolato 1-8 viene indicato che sono abitazioni di lusso: • a) le abitazioni realizzate su aree destinate dagli strumenti urbanistici a “ville”, “parco privato” ovvero a costruzioni qualificate dai predetti strumenti come “di lusso”; • b) le abitazioni realizzate su aree per le quali gli strumenti urbanistici prevedono una destinazione con tipologia edilizia di case unifamiliari e con la specifica prescrizione di lotti non inferiori a 3000 mq, escluse le zone agricole, anche se in esse siano consentite

idropulsori, filo interdentale colluttori specifici ed altro. Alcune volte ,specialmente da parte di adulti che lavorano viaggiando molto, mi viene posta la domanda di come si può effettuare il controllo di placca in queste condizioni, a questo punto voglio consigliare l’uso degli spazzolini tascabili, quelli da viaggio così che anche quando siamo fuori casa ne possiamo avere il controllo. Naturalmente, sia nel bambino che nell’adulto, dobbiamo inserire nelle nostre abitudini l’uso del filo interdentale, poiché i processi cariosi maggiormente distruttivi e silenti partono da carie interdentali e l’unico modo per evitarle è con l’uso del filo interdentale. Ovviamente non è facile utilizzarlo se non viene spiegato da un operatore e pertanto potrebbe

costruzioni residenziali; • c) le abitazioni facenti parte di fabbricati che abbiano cubatura superiore a 2000 mc e siano realizzati su lotti nei quali la cubatura edificata risulti inferiore a 25 mc vuoto per pieno per ogni 100 mq di superficie asservita ai fabbricati; • d) le abitazioni unifamiliari dotate di piscina di almeno 80 mq di superficie o campi da tennis con sottofondo drenato di superficie non inferiore a 650 mq; • e) le case composte di uno o più vani costituenti unico alloggio padronale aventi superficie utile complessiva superiore a mq 200 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine) ed eventi come pertinenza un’area scoperta della superficie di oltre sei volte l’area coperta; • f) le singole unità immobiliari aventi superficie utile complessiva superiore a mq 240 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine); • g) le abitazioni facenti parte di fabbricati o costituenti fabbricati insistenti su aree comunque destinate all’edilizia residenziale, quando il costo del terreno coperto e di pertinenza supera di una volta e mezzo il costo della sola costruzione; • h) anche se un’abitazione non ha almeno una delle caratteristiche di cui ai precedenti articoli da 1 a 7, essa è considerata di lusso se presenta oltre 4 caratteristiche tra quelle riportate nella tabella allegata al D.M. 2 agosto 1969. Occorre ricordarsi, altresì, che si possono escludere anche alcune abitazioni, per via di difetti di agibilità. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: ANTONIO LUISE IMMOBILIARE

E-MAIL:

a.luiseimmobiliare@libero.it

essere utile fare una visita di controllo per voi e la vostra famiglia e far ascoltare ai vostri cari quali siano gli strumenti utili e la tecnica d’utilizzo. Se invece il processo carioso viene lasciato a se stesso sin quando non segnala la sua presenza con la sensibilità o il dolore, bisogna mettere in conto che dobbiamo prepararci a soffrire fisicamente ed anche economicamente. Infatti maggiormente profonda è la carie e più probabile potrebbe essere la necessità di dover devitalizzare il dente. Di questo argomento e delle sue evoluzioni parleremo il prossimo mese, un cordiale saluto e Auguri di Buone Feste. Cordiali saluti Tel: 081 5094848, e-mail: carmelopulella@gmail.com

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Viale degli Oleandri, 22 Apertura 8.30 - 19.30 orario continuo Dal martedì al sabato servizi di estetica e osteopatia (terapista) martedì al giovedì piega 5,00 € Cell. 3934725298


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