Informare Luglio 2012

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Anno 8° - Numero 111 - LUGLIO 2012

Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno” GA.SA

GA.SA

Federico Lesta Angolo: Viale Oleandri / Viale Acace Pinetamare - 81030 Castel Volturno (CE)

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Giornata innovazione Tecnologica e Ambiente > > > pag.8

Approvato il Registro dei tumori in Campania > > > pag. 10

Festival dell’impegno civile > > > pag. 5

La Senesi relazione sul servizio rifiuti > > > pag. 4

Il decoupage a quattro mani > > > pag. 7

Il “Pareto” apre le porte all’informazione > > > pag. 2

Tutti attendono la fine della crisi, ma bisogna avere il coraggio di pensare che essa appartiene ormai al passato, pur lasciandoci profonde cicatrici costituite da regole nuove e nuovi obiettivi. E’ il momento di andare oltre perché rischiamo di perdere concretamente il futuro. Come? Ripartire da un’immediata riorganizzazione della macchina burocratica. Il recente Decreto Sviluppo si muove in questa direzione in maniera decisa, ma è indispensabile applicarla a livello locale, dove i cittadini pagano il prezzo maggiore per mancanza di inefficienze e incompetenze. Ripartire da una sana e concreta organizzazione delle attività imprenditoriali e industriali, fatta di impegni concreti e interventi strutturali, duraturi e con bassi costi di manutenzione. Abbiamo una commissione straordinaria costituita dai viceprefetti Contarino e Manganelli e dal dirigente Alicandro, che avranno il compito di riorganizzare e semplificare il funzionamento di tutti gli uffici comunali garantendo

trasparenza e competenza. Dovranno creare un modello duraturo, affinché al successivo cambio amministrativo non venga distrutto quanto di buono fatto, iniziando dal Piano Regolatore, Piano spiaggia, Piano commercio e abbattimento di una burocrazia, in modo particolare nel settore urbanistico, che ha messo in ginocchio anche quella economia ormai residuale esistente. Lo Stato, però, non può lasciarci soli a gestire circostanze straordinarie come una popolazione sommersa di oltre 10.000 unità e un territorio incontrollabile per vastità. Occorre, inoltre, formare una classe politica, attualmente inesistente. Occorrono idee chiare e interlocutori istituzionali che abbiano a cuore le sorti di un territorio che Napoli e la sua periferia, gli interessi camorristici e personali hanno martorizzato, piegato, devastato. Abbiamo un gruppo di imprenditori locali dai quali si attendono risposte concrete e immediate su impegni già presi

da lungo tempo, ma resta a tutti gli altri raccordarsi e creare ulteriori occasioni. Il Porto di Pinetamare è un’opportunità, ma le attività esterne al Porto devono essere capaci di organizzarsi indipendentemente da esso creando sinergie, sia al’interno di Pinetamare, sia all’esterno. Bisogna ripartire da simboli rappresentativi dell’intero territorio. Ne abbiamo già da tanto tempo uno che, sfortunatamente, spesso genera ilarità in molti cittadini: Il Castello ed il suo splendido borgo medioevale alle sponde del Volturno. Molti di noi erano bambini quando si parlava di ricostruirlo, ma ad oggi è ancora incatenato. Finalmente il mare è pulito, nonostante che gli impianti lavorino al 60%, ma bisogna controllare ed insistere affinché si continui con le bonifiche e gli investimenti regionali e statali. Tutti insieme possiamo rompere queste catene e ricostruire non solo il Castello, ma l’intero territorio. LA REDAZIONE


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INFORMARE

Politica & Ambiente

Il "Pareto" apre le porte all’ informazione I ragazzi di Officina Volturno presentano uno speciale ambientale su Castel Volturno

Per tutto il 3 giugno, l’ I.T.C.G Vilfredo Pareto di Pozzuoli ha aperto le porte ai cittadini, organizzando una giornata all’ insegna dell’ informazione e della cultura. In questa occasione i ragazzi della 5Cg, di cui fanno parte i membri dell’ associazione Officina Volturno, accompagnati dalla loro professoressa di Diritto Marina Marotta, hanno tenuto un convegno che come tema ha avuto: il territorio di Castel Volturno. “Un piano regolatore per Castel Volturno” è questo il titolo che i futuri geometri hanno dato al meeting. Molto coraggiosi a cimentarsi in un argomento tanto complesso e storicamente conflittuale, ma con abilità ed attraverso slide sono riusciti in modo semplice a far comprendere ai presenti, non addetti ai lavori, cosa significa realmente vivere senza regole e nell’ illegalità. La presentazione è iniziata con un ampia ed esaustiva introduzione di Antonio Avolio e Riccardo Antonielli che hanno focalizzato l’attenzione sugli aspetti meramente tecnici inerenti

al Piano Regolatore Generale (oggi P.U.C.), spiegandone funzioni ed importanza. Ha proseguito Fabio Paradisone passando all’ esposizione dell’ abusivismo edilizio, parlando della storia del Villaggio Coppola, si è soffermato sui problema dei “laghetti”, disastro ambientale creato dalla camorra per escavazione di sabbia in modo abusivo e

delle conseguenze avute sull’ erosione della costa. Su tale argomento e vedendo le foto inedite, c’è stato nei presenti un forte coinvolgimento emotivo e di rabbia. Infine la parola è passata a Giancarlo Palmese che ha illustrato come la presenza dell’ eco-mafia ha

distrutto il territorio castellano, ricordando la "So.Ge.Ri.", una discarica tra le più pericolose d’Italia, dove camorra e massoneria deviata in un patto scellerato con la complicità ed il silenzio di una politica corrotta, hanno permesso di creare una montagna di rifiuti tossici provenienti quasi esclusivamente dal nord Italia, di circa un milione di metri cubi. Giancarlo, inoltre, ha parlato dei "Regi lagni" e della loro funzione storica, risalente ai Borboni, fino a discutere della cattiva gestione attuale dove il territorio di Castel Volturno, posizionato alla foce, è vittima di illegalità e disservizi che avvengono a monte di questo canale lungo circa 80 chilometri. Alla fine della presentazione i complimenti sono stati unanimi, principalmente dal corpo insegnanti e dalla stessa Preside Dott.ssa Donatella Mascagna che testualmente ha dichiarato: «...Ragazzi, ci sentiamo orgogliosi di voi e del vostro impegno nel sociale». FABIO CORSARO

Di "Sin" si muore

E per bonificare ci vogliono 3 miliardi di euro Siti d'Interesse Nazionale. Li chiamano così i luoghi in cui l'industria, che non conosce rispetto per l'uomo e per l'ambiente, ha portato morte e distruzione. Decine di località italiane Irrimediabilmente ferite. Ora per bonificare ci vogliono 3 miliardi di euro. In Italia il Ministero dell'Ambiente ha indi-

INFORMARE Registrazione c/o il Tribunale di S.Maria C.V. N° 678 del 03/04/2007 ---------------------------------------------Periodico edito dall’Associazione Culturale e Politica Centro Studi Officina Volturno.

Responsabile editoriale: Giancarlo Palmese *** Direttore responsabile: Angelo Morlando *** Responsabile Area Legale: Avv. Fabio Russo *** Grafica: Dariusz Gnatek Fotografo: Gennaro Versi *** Responsabile distribuzione: Fabio Paradisone *** La tua posta va indirizzata a: INFORMARE P.zza Delle Feste 7/8 Pinetamare 81030 Castel Volturno (CE) e-mail: informare@officinavolturno.com Tel/Fax: 081 509 70 39 siti internet: www.officinavolturno.com www.informareonline.com Chiuso il: 26/06/2012 Numero Copie : 4000 Stampa: LITERSTAMPA Corso Umberto I, 297 81039 Villa Literno (CE) Tel. 081/8928482

viduato decine di aree in cui l'inquinamento ha superato una soglia critica. Autentiche “bombe ecologiche” risultati di anni di industria pesante fuori controllo. In pratica tutto ciò che è presente in queste aree, perimetrate dal ministero, è in qualche modo compromesso dall'inquinamento. A rendere bene l'idea dell'impatto dei Sin sul paese sono i numeri complessivi diffusi da Greenpeace: 1.800 km² di aree marine, lacustri e lagunari e 5.500 km² di aree terrestri. Pari a circa il 3% della superficie nazionale. La popolazione che vive nelle aree è di circa 9 milioni di abitanti suddivisi in oltre 300 comuni. I danni sulla salute della popolazione residente sono stati più volte calcolati da studi autorevoli. Uno dei più noti è il Progetto Sentieri (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) pubblicato nel 2011 dall’Associazione italiana di epidemiologia ed effettuato su un campione di 44 siti inquinati. Dallo studio si evince che nel periodo 1995 – 2002 ci sono stati 10mila morti in più per inquinamento. «La mortalità osservata per tutte le cause e per tutti i tumori supera quella media della regione di appartenenza, rispettivamente in 24 e in 28 siti – scrive l'Istituto Superiore di Sanità nel comunicato sul progetto Sentieri - In alcuni casi, i nessi causali sono chiari perché

esistono conoscenze scientifiche adeguate per spiegare le osservazioni. Questo vale per l’aumento della mortalità per mesotelioma pleurico nei siti caratterizzati dalla presenza di amianto o di altre fibre asbestiformi (ad esempio Casale Monferrato, Broni, Biancavilla). In altri casi si osservano incrementi della mortalità per cause per le quali il nesso causale con l’inquinamento ambientale è sospettato ma non accertato, ad esempio il tumore polmonare nella popolazione residente in siti contaminati da poli siderurgici (ad es. Taranto) e petrolchimici (ad es. Porto Torres) o siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi (ad es. Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano)». Forse ancora più impressionante è la stima delle risorse necessarie per bonificare: quasi 3 miliardi di euro. Nel report 2010 di Federambiente si indicava la cifra record di 2miliardi e 757 milioni di euro. Ammettendo che il conteggio abbia delle imprecisioni, perchè potrebbe non tenere conto di eventuali interventi di bonifica effettuati da privati e perchè per alcuni sitini casi non indica il costo di bonifica, il dato è pur sempre indicativo. Ed è quasi certo che una revisione complessiva potrebbe fare aumentare i costi almeno fino a 3miliardi di euro. REDAZIONE

Ai minori di 12 anni l’accesso ai lidi deve essere GRATUITO LEGGE REGIONALE N° 10 DEL 10 MAGGIO 2012 Solo due articoli, una legge breve breve, approvata nel venticinquennale della vittoria del primo scudetto del Calcio Napoli di Maradona. E’ giusto ricordare che una legge simile e frettolosa è stata bocciata circa un anno fa, ma perché prevedeva la possibilità di realizzare strutture e infrastrutture per gli stabilimenti balneari anche laddove sussistevano i vincoli… Si riporta solo l’art. 1: Art. 1 1. Per incentivare le attività turisticobalneari … nelle more dell'approvazione del Piano di utilizzo delle aree demaniali (PUAD) e comunque fino al 31 dicembre 2013, è consentito ai titolari di concessioni demaniali marittime, l'uso degli stabilimenti balneari ed elioterapici oggetto della concessione e delle relative strutture per l'intero anno solare.

I titolari di concessioni demaniali garantiscono l’accesso gratuito agli stabilimenti ai minori di anni 12. 2. I soggetti interessati, entro il 31 dicembre di ogni anno, previo nulla-osta dell’autorità competente in materia, producono istanza all’amministrazione competente che ha rilasciato il titolo concessorio. 3. In fase di prima applicazione, la comunicazione di cui al comma 2 deve essere trasmessa entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. 4. Per le finalità del comma 1 e ferme restando le competenze statali di cui al decreto legislativo 42/2004, sono ammesse, per i titolari di concessioni demaniali marittime, anche la realizzazione o il ripristino di piscine rimovibili purché integrate e coerenti con il contesto paesaggistico secondo la valutazione delle autorità preposte al vincolo. ANGELO MORLANDO

DEPURATORI REGI LAGNI Dopo il 30 giugno ci sarà la soluzione ??? Dall’otto marzo 2012 la notizia è sul sito della Regione Campania: il 30 giugno sarà trovato il nuovo gestore che sostituirà Hydrogest. Molto più importante è il provvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicato da poco giorni in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento è costituito da tre articoli, ma è utile sintetizzare solo l’articolo 1: Art. 1 1. A far data dall'entrata in vigore della presente ordinanza, l'Ing. Luigi Bosso subentra alla regione Campania in qualità di Commissario delegato nella gestione, fino al 31 marzo 2013, degli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marciani-

se, Napoli Nord, Foce Regi Lagni e Cuma. 7. Agli oneri di personale derivanti dal comma 3 e, nel limite di euro 700.000,00... 8. Agli oneri complessivi derivanti dall'attuazione della presente ordinanza, stimati in 65 milioni di euro... In sintesi: - è stato nominato un nuovo Commissario; - potrà spendere fino a 700.000 euro per i collaboratori e per il personale; - potrà spendere fino a 65 milioni per gli interventi sugli impianti. Al momento, bisogna aspettare almeno il 30 giugno, nella speranza che a valle di quest’ultimo commissariamento si possa ritornare alla normalità nella gestione dei depuratori campani. ANGELO MORLANDO

Cambiano alcune regole per la depurazione Procedimento semplificato per le piccole aziende

Un recente provvedimento in materia di depurazione è costituito dal DPR 227/2011 che è entrato in vigore lo scorso 18 febbraio 2012 e che stabilisce i nuovi criteri di assimilazioni di alcuni scarichi (anche industriali) a quelli domestici. Inoltre, in alcuni casi, è possibile procedere all’autorizzazione allo scarico attraverso un’autocertificazione semplificata. Tale ultimo provvedimento sarà particolarmente utile per tutte quelle piccole attività che producono scarichi non continui e/o stagionali e che, fino ad oggi, erano costretti ad un procedimento autorizzativo e burocratico molto complesso (piccole attività vitivinicole, attività turistiche stagionali, attività alberghiere, attività di ristorazione, piscine, etc.). ANGELO MORLANDO

Dalle terre di Gomorra a quelle di Don Peppe Diana

La foto di non Peppe Diana affissa alla parete centrale e, soprattutto, lo spirito fiero e combattivo da questa ispirato, a regnare nella casa appartenente un tempo al boss Michele Zagaria. Solo qualche anno fa nessuno osava immaginare una scena simile, eppure la realtà di oggi ci dice che tali scene non solo sono immaginabili ma possibili. E’ quanto è accaduto il 16 giugno a Casapesenna presso uno dei beni confiscati a Zagaria, di recente divenuto un centro lettura. Questa di Casapesenna è stata la sesta tappa del Festival dell’Impegno Civile e ad organizzarla, l’associazione Legambiente, rappresentata da Pasquale Cirillo. Nelle stesse

mura in cui viveva il boss si è allestito un tavolo presieduto da uomini che hanno pronunciato parole di riscatto finalmente spoglie dalla paura di essere dette e venute alla luce per inaugurare una nuova realtà per questi territori. Ed è proprio sulla scia di questa realtà del tutto positiva che si è mosso l’incontro. Tra i presenti: Valerio Taglione di Libera Caserta, la giornalista Marilena Natale, Antonio Pascale di Legambiente Campania, nonché cooperative locali come Casapesenna Futura e Comitato Uniti per Casapesenna. Cardine dell’incontro è stato la presentazione del libro “La buona terra” di Gianni Solino. «L’intento - afferma lo scrittore - e’ quello di raccon-

tare le positività di questi paesi, testimoniata dalle storie di umili uomini che hanno deciso di riscattarsi attraverso l’associazionismo ambientale». “Valorizzazione ambientale” e “mafia” potrebbero apparire una contraddizione, ma è proprio questo ossimoro a delineare la traccia del cammino verso la legalità e il riscatto. La rivalutazione dei luoghi degradati dalla camorra o ad essa appartenuti diventa, così, una singolare occasione per destare le coscienze ancora addormentate e stimolare il senso civico dei cittadini. Subito dopo la presentazione del libro, in pendant con il tema affrontato, la mostra di quadri ispirati alla natura primaverile e creati dal pittore Antonio

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Diana. La primavera assume in questo contesto, come afferma lo steso Pasquale Cirillo, una valenza del tutto simbolica diventando “La primavera delle nostre Terre”. A chiudere l’incontro, una mirabile mostra di opere lignee curata dal poeta del paese Giuseppe Amato. Parole e arte, in tal modo, confluiscono nello stesso intento di ridare alle Terre Del Lavoro la loro originaria dignità sporcata dalla presenza della camorra; quella dignità propria di singoli uomini che hanno costituito l’eccezione di queste terre e le cui azioni e ideali non saranno mai seppelliti ma che, al contrario, oggi più che mai, si vogliono far risorgere. FILOMENA DIANA


Cronaca e Attualità

INFORMARE

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"L’impresa" di crescere in terre di camorra L’agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alle mafie, secondo la relazione sull’attività svolta al 31 dicembre 2011, gestisce complessivamente 11.954 beni per un patrimonio di svariati miliardi. I beni immobili confiscati definitivamente sono concentrati (in totale 10.438) per il 75 per cento in 3 regioni (Sicilia, Calabria e Campania), le terre del grande crimine organizzato, mafia, n’drangheta e camorra. Le aziende confiscate definitivamente risultano essere 1.516. Nel solo 2011 ne sono state confiscate 139: quasi la metà in Sicilia. A seguire Campania, Lombardia, Calabria, Puglia e Lazio. Il riutilizzo Da sempre il riscatto dei territori oppressi dalle mafie passa dal riutilizzo dai beni confiscati alla malavita organizzata. E nonostante le difficoltà che ancora si incontrano sia per la pluralità dei soggetti che per obiettivi ostacoli di ordine economico e giuridico, i risultati raggiunti dimostrano che quando le istituzioni e la società civile si muovono con lo stesso passo è possibile liberarsi della opprimente presenza della criminalità dando vita ad un sistema economico basato sulla legalità, sulla giustizia sociale e sul mercato. Ma non solo. La trasformazione dei beni di organizzazioni criminali in attività gestite da giovani e da associazioni che si ripropongono finalità sociali o di pubblico interesse, ristabilisce quel clima di fiducia nelle istituzioni alla base del progresso e dello sviluppo di una società libera che vuole crescere nel più assoluto rispetto della legalità. Occasione giovani Il recente decreto semplificazioni (legge n. 5/2012 ) prevede, all’articolo 56, comma 2, una norma che riguarda l’affidamento dei beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che hanno caratteristiche tali da consentirne un uso per scopi turistici. Tali beni, individuati dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, potranno essere dati in concessione a titolo oneroso a cooperative di giovani fino ai 35 anni di età. Un decreto del

ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport stabilirà poi le modalità di costituzione delle cooperative, i criteri, i tempi e le forme per la presentazione delle domande. Inoltre, per l’avvio e per la ristrutturazione degli immobili confiscati, sono previsti finanziamenti agevolati in favore delle cooperative di giovani, sulla base di convenzioni e accordi promossi dal Ministro per gli Affari Regionali con banche e istituti di credito per investimenti nel settore del turismo. Un’occasione importante, inutile anche sottolinearlo, di sviluppo per le regioni del Mezzogiorno. Libera. L’obiettivo è quello di costruire un modello economico sostenibile, consentendo l’indipendenza economica delle imprese in modo che possano affrontare in modo concorrenziale il mercato creando un valido indotto e nuove occasioni di lavoro. E tutto questo, ovviamente, valorizzando le tradizioni e le produzioni tipiche dei territori, liberandoli una volta per tutte dalle oppressioni mafiose. Sono questi gli aspetti essenziali e gli obiettivi futuri del progetto Libera Terra (coordinati dal Consorzio Libera Terra Mediterraneo e le cooperative di Libera Terra e supervisionati da Cooperare con Libera Terra, l’agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità che supporta, con trasferimento di competenze e know how, le cooperative che gestiscono beni confiscati alle mafie) una associazione che da tempo agisce

Giochi(?) di guerra

sui territori soffocati dalla mafia conseguendo risultati più che soddisfacenti. Castel Volturno. Non è certamente un caso se l’Agenzia Cooperare con Libera Terra ha scelto di realizzare, la sua sesta assemblea dei soci – all’interno della cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra”, bene confiscato alla camorra e riconvertito da pochi giorni in caseificio a CastelVolturno, scenario quattro anni fa di una strage di camorra che vide la morte di sei immigrati africani. “Le terre di don Peppe Diana (prete anticamorra ucciso dalla malavita organizzata)” una cooperativa soltanto all’inizio della sua attività. Una sfida che i soci della cooperativa stanno affrontando anche grazie al supporto imprenditoriale dell’intero sistema di Cooperare con Libera Terra: da Granarolo al Gruppo Unipol al sistema Coop e Legacoop Campania. REDAZIONE

Sistri prorogato al 31 dicembre 2013 Il Sistri è stato prorogato al 31 dicembre 2013. Dopo l’annuncio che lo spostava al 30 giugno 2012, adesso c’è stata un’altra proroga, perché il ministro dell’Ambiente Clini ha chiesto al Consiglio dei Ministri una sospensione per avere a disposizione più tempo per eseguire le attività necessarie alla verifica del funzionamento del sistema della tracciabilità dei rifiuti. Sul fatto che serva più di un anno per riuscire a garantire i controlli necessari sicuramente è un esagerazione, anche perché il Sistri è atteso ormai da troppo tempo. Il ministero dell’Ambiente ha diffuso una nota che dice: «Fermo restando che il SISTRI rappresenta uno strumento necessario per la tracciabilità dei rifiuti, come richiesto dalle direttive europee e stabilito dalla legge

nazionale, a seguito delle difficoltà operative riscontrate nella fase di avvio sperimentale il ministero dell’Ambiente aveva richiesto fin dal maggio scorso alla Digitpa una valutazione sulla funzionalità del sistema». In attesa che il Sistri possa diventare operativo ci viene continuamente segnalato dalla terra dei fuochi, che i roghi di rifiuti, non certo quelli urbani, continuano incessantemente e sono in continuo aumento. Il prof. Antonio Marfella di medici per l’ambiente, intervistato in tal senso, dice : «la camorra non ha smesso di commerciare in rifiuti tossici e industriali, si continua in modo delinquenziale ad uccidere territori e persone, assurdo che ancora una volta l’entrata in vigore della tracciabilità dei rifiuti sia stata ancora rinviata…troppi in-

teressi interessi industriali (mantenere bassi i costi di produzione) dietro questo rinvio». Non dobbiamo dimenticare infatti che proprio in Italia ed in Campania in particolare si sono verificate delle situazioni di emergenza rifiuti che hanno messo in ginocchio un intera regione. TOMMASO MORLANDO

Dalla rissa al carcere. Tutti condannati per direttissima i partecipanti alla maxi-zuffa di lunedì scorso al parco Saraceno. Si tratta di due immigrati nigeriani e di un intero nucleo familiare formato da padre, madre e figlio ventenne. Sui motivi che hanno scatenato la lite, ci sono in corso ulteriori indagini da parte dei carabinieri. Al momento ci sono poche certezze, come la furia che ha animato i facinorosi in entrambe le fazioni che si sono confrontate, quella dei nigeriani e quella degli italiani. Addirittura, a uno dei due africani durante la colluttazione è stato quasi tranciato un dito della mano, ricucito a fatica dai sanitari della clinica dove è stato condotto. L’altro elemento caratterizzante della triste vicenda, è il teatro dove è avvenuta la zuffa. Quel parco Saraceno che da almeno quindici anni è il simbolo del degrado cui imperversa il litorale domizio, quartiere trasformato in breve tempo da residenza di lusso a zona franca dove tutto è concesso, purché sia illegale. Fino agli anni ’90 questo era uno dei quartieri del litorale casertano dove c’era la migliore qualità della vita. Qui, negli appartamenti ampi e luminosi, dotati di box auto e di una vista mare mozzafiato, abitavano in prevalenza famiglie di militari della Nato. sul finire degli anni ’90, poi, gli statunitensi hanno abbandonato la località castellana per la più confortevole base nato di Gricignano, e nel volgere di pochi mesi il quartiere è stato quasi interamente occupato in maniera abusiva da circa una cinquantina di famiglie provenienti per gran parte dall’agro aversano e dall’area della provincia nord di Napoli. Rapidamente, l’abitato si è trasformato in una sorta di fantasma di cemento, dove la parola d’ordine è “degrado” e dove la speranza è sconosciuta. Il tasso di disoccupazione fra

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gli abitanti del parco è elevatissimo, come pure quello della dispersione scolastica dei bambini. Da qualche anno, poi, fra le trenta palazzine corrose dalla salsedine e sventrate dai ladri di rame e di ferro, sono comparsi anche gli immigrati centroafricani. Anche loro sono inquilini abusivi; eppure c’è qualche extracomunitario che a denti stretti sostiene di pagare regolarmente il fitto dell’abitazione. Ma a chi? Probabilmente agli stessi residenti italiani del parco. E potrebbe essere questa la chiave di volta per spiegare la maxi rissa di lunedì: il ritardo nel pagamento di uno o più canoni di locazione, da parte di affittuari immigrati, nei confronti del “padrone di casa abusivo”. Peraltro, nel fitto sarebbe compresa anche la fornitura di energia elettrica. In maniera illimitata; considerando che quasi tutte le case del parco la sera brillano grazie agli allacci (anche questi abusivi) alla rete pubblica. Periodicamente operai dell’Enel, accompagnati dalle forze dell’ordine, si recano al Saraceno per eseguire i distacchi e denunciare gli abusivi. Puntualmente, il giorno dopo il parco di fronte la vecchia darsena torna a splendere in tutta la sua fatiscenza. Intanto, i bambini qui, finita la scuola (per quelli che la frequentano regolarmente),

giocano fra le palazzine del condominio a fare la guerra. Impugnano pistole giocattolo 9×21 e Kalashnikov (anche questi di plastica). «Queste armi sono quelle che usano i camorristi – dice uno di loro. Che poi aggiunge: però i camorristi non sono buoni». Ma la sua non è una riflessione frutto della classica cultura della legalità, impatita in queste terre anche grazie ai finanziamenti Pon sulla sicurezza. La prospettiva dei bambini del Saraceno è figlia del luogo dove sono nati e dove crescono e si formano, partorita direttamente su queste mura e su questi calcinacci pregni di disperazione. «Perché loro (i camorristi) – spiega il bambino – non hanno il coraggio di fare le cose brutte direttamente in prima persona. No. Quelle cose le fanno fare agli altri, a chi deve sfamare la propria famiglia e accetterebbe qualsiasi lavoro». VINCENZO AMMALIATO


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INFORMARE

Lavoro e Attualità

La Senesi relaziona sul servizio rifiuti

Le difficoltà economiche dell’Ente ritardano l’inizio della differenziata Come Officina Volturno, avevamo inviato una nota alla società Senesi (azienda che svolge il servizio di raccolta sul territorio) nella quale si chiedeva di fornire dati ed informazioni alla cittadinanza in relazione al servizio svolto, la società in modo cortese ci ha risposto fornendoci anche dati importanti che potranno essere verificati, tipo la raccolta differenziata. Importante è il rapporto informativo creatosi, che deve esserci affinché ci sia una corretta informazione nei confronti dei cittadini. In procinto della stagione estiva e consapevoli delle difficoltà a cui si andrà incontro, attenderemo l’autunno, non solo per dare il tempo necessario alla commissione prefettizia di nominare un dirigente all’ambiente tuttora assente, ma anche per consentire alla società di completare il suo programma, e solo allora chiederemo un incontro dove si potranno fare delle valutazioni e delle sintesi del lavoro svolto. Riteniamo fondamentale è primario che il servizio di raccolta differenziata porta a porta venga esteso a tutto il territorio, ed in tal senso occorre trovare i fondi, non è più sopportabile per i cittadini pagare circa 3 milioni di euro solo per portare in discarica i rifiuti. Anche i cittadini devono fare la loro parte, iniziando a rispettare gli orari di deposito, e segnalando alle autorità le inadempienze. Infine, se per l’estate c’è una maggiore necessità di personale, ci si augura che questo venga preso in loco e non portato da altri cantieri. TOMMASO MORLANDO

La Senesi a Castel Volturno

Dal 1 settembre 2010 il servizio di igiene urbana e raccolta differenziata è stato affidato alla Senesi Spa. Il primo passo fatto dall’azienda marchigiana è stato quello di elaborare, in accordo con le istituzioni locali, un piano industriale, relativo al servizio da svolgere, che tenesse conto delle esigenze del territorio e dei suoi abitanti. Altro elemento, non trascurato in tal senso, è stata l’identità “turistica” della città di Castel Volturno che, nei mesi estivi, appunto, assiste ad una crescita esponenziale del numero di abitanti. In nome di tali ragioni è stato sviluppato, e gradualmente, attuato il relativo piano aziendale. Durante il processo di attivazione, operato suddividendo il territorio comunale in zone, si è provveduto a consegnare agli utenti residenti sia i contenitori, uno per ogni tipologia di materiale da conferire (umido, indifferenziato, multimateriale e carta) sia di materiale informativo indicante giorni e orari di deposito. La consegna dei contenitori è avvenuta tenendo presente, tra l’altro, le esigenze degli utenti, i quali sono stati informati dell’avvio del servizio attraverso apposite campagne informative. Nella zona di Pinetamare, ad esempio, sono stati posizionati 40 cassonetti corrispondenti a 10 postazioni di raccolta. Un quantitativo utile a soddisfare le necessità di almeno 350 utenze. Ognuno dei carrellati è stato inoltre dotato di apposito materiale indicante appunto la tipologia di materiale da depositare. Altra importante decisione

Un Paese allo sbando

L’Italia è allo sbando. I politici di professione sono allo sbando. Non hanno idee. Non hanno soluzioni. Non hanno il coraggio di mettere la faccia avanti al popolo. Stanno sull’Aventino a difendere piccole o grandi rendite di potere e di voti. Questo stanno facendo i nostri cari rappresentanti di chi li ha cooptati. Perché dobbiamo ricordarlo che li abbiamo votati con una legge elettorale “propotere costituito” ma non li abbiamo scelti. Mentre la gente è alla fame. Mentre i giovani sono senza lavoro. Mentre la disoccupazione aumenta. Mentre chi lavora è sottopagato e/o sfruttato. Mentre la fiducia nelle Istituzioni scema. Mentre la fiducia nei partiti attuali è ai livelli minimi. I professionisti della politica che sono nel cerchio magico del potere da tanti anni impediscono il vero rinnovamento ed il benessere del Paese. Perché il rinnovamento ed il benessere del Paese passa dalla loro ammissione di incapacità, dall’assunzione di responsabilità che seppure con moltissimi distinguo ha portato la situazione allo stato attuale. E’ il sistema che è falsato. E’ l’idea di mantenere il potere così com’è a rovinare tutto. Costoro sono distanti dal popolo. Sono opposti al popolo, salvo poche fette di società che deve garantire la loro esistenza e sussistenza. Le parole dette in tv, le promes-

se, le soluzioni proposte e date in pasto all’opinione pubblica sono poi diverse da quelle messe in atto in Parlamento. Non è una questione dell’ uno o dell’altro schieramento ma del sistema che si è creato. L’una fazione per esistere ha bisogno che l’altra esiste. Pensateci bene, in campagna elettorale la cosiddetta opposizione era sempre portatrice di innovazioni e soluzioni vincenti. Ottime ricette sulla carta che poi alla via dei fatti risultavano povere di sapore e di concretezza. Si è preferito sempre rimandare i problemi senza mai affrontarli. E qualche volta che si è deciso di farlo è stato fatto con scelte opinabili. Questi signori dovrebbero fare solo una cosa andare a casa, perché stanno lì da un’eternità. Badate bene ho detto questi signori non l’idea istituzionale di parlamentare, di partito, di politica. Le idee ci sono e le ha anche la gente comune ma non viene ascoltata. La politica è una nobile arte ma è l’uso che se ne fa a renderla tale, a darle valore e a renderla rispettabile o come è percepita ora come lo strumento di gestione del potere per sistemare gli interessi di chi la gestisce e dei pochi fortunati che sostengono o da essa sono sostenuti. PISCICELLI VINCENZO

ha riguardato l’elaborazione di due distinti calendari. Uno per le utenze domestiche ed un altro per le utenze commerciali, categoria nella quale rientrano banche, uffici, scuole , ecc. Per favorire un corretto funzionamento del servizio e per sostenere i cittadini nel loro impegno, la Senesi provvede, presso i propri uffici, siti in via Domitiana km 31, alla distribuzione dei kit di sacchetti per la raccolta differenziata. Il percorso intrapreso risulta, ovviamente, impegnativo per tutti gli attori coinvolti; senesi, istituzioni e cittadini. A dimostrazione del buon lavoro fatto da tutti, e del grande clima di collaborazione sviluppatosi, ci sono i numeri. Quelli del 2011, quando la percentuale di raccolta differenziata si è assestata intorno al 5% e quelli del 2012. Nel solo centro storico di Castel Volturno, infatti, è stata raggiunta, una percentuale del 35%. Risultati che sono il frutto dell’impegno da parte dei cittadini e che l’azienda, assieme alle istituzioni, tutelerà attraverso l’istituzione delle “guardie ambientali”. Per tali ragioni è stata avviata un opera di selezione con lo scopo di individuare soggetti in possesso dei requisiti necessari allo svolgimento delle mansioni previste. Un ottimo input, dunque, per il futuro e, al tempo stesso, un incoraggiamento per quanti quotidianamente si sono impegnati, e si impegnano, in questo percorso. Un tragitto fatto di ostacoli e di difficoltà, ma anche e soprattutto di rispetto e reciproco sostegno. Nonostante, infatti, i momenti critici

attraversati dalle istituzioni locali, la Senesi ha continuato a sostenere il territorio andando, anche, al di là di obblighi e contratti. Seppur infatti, non contemplato dal capitolato d’appalto, la Senesi ha deciso di farsi carico, in più di un occasione, della manutenzione del verde pubblico effettuando il taglio di canneti e la manutenzione della fioriera spartitraffico della via Domitiana, la cui incuria si ripercuote in maniera negativa sulla visibilità e di conseguenza sulla sicurezza di pedoni e automobilisti. Dialogo e confronto sono gli elementi cardine che contraddistinguono chi vuole operare bene. La Senesi fa suo questo “dictat” rendendosi disponibile ad incontrare le esigenze dei cittadini e del territorio attraverso i mezzi di comunicazione. Attualmente i cittadini hanno a disposizione un numero verde, 800 974 390, che offre la possibilità di comunicare anche al di fuori degli orari di ufficio ed il centralino telefonico 0823.85.36.87. Tali servizi sono stati attivati per incontrare le necessità degli utenti ma anche e soprattutto, per rilevare eventuali criticità e, conseguenzialmente, migliorare la gamma dei servizi offerti. E’ inoltre a disposizione il portale aziendale, www.senesispa.it dove sono disponibili informazione riguardanti l’azienda ed i servizi offerti ed attivati nei comuni nei quali opera. Infine, presso la via

Fisco in malafede: condannato

Era ora. Dopo decenni di accondiscendenza verso gli ufficio del fisco da parte dei giudici Tributari, qualcuno di loro si accorge che l’abuso del processo è un comportamento che, purtroppo, tiene spesso anche il fisco. La sentenza n° 64/06/12 della Commissione Tributaria Provinciale di Brescia ha condannato la locale Agenzia delle Entrate al rimborso delle spese legali sostenute dal contribuente, ed il più al risarcimento per lite temeraria, in quanto dopo aver annullato un avviso di accertamento ed irrogazione sanzioni a seguito di istanza di autotutela, le Entrate lo hanno riemesso praticamente uguale, per poi riannullarlo di fronte al ricorso del

contribuente davanti ai giudici. Un comportamento chiaramente in mala fede, troppo facile per il fisco “tentare” l’ incasso di somme non dovute, e fermarsi di fronte alla causa iniziata dal contribuente a proprie spese. Tanto, basti pensare che gli uffici del fisco non sono tenuti a pagare nulla per difendersi in Commissione Tributaria, comodo, no ? Per loro è sufficiente invocare la “cessata materia del contendere” ed il gioco è fatto, come se nulla fosse stato. E i soldi spesi dal contribuente per difendersi da una pretesa assurda, chi glieli restituisce ? La cessata materia del contendere può sussistere in alcuni casi di oggettiva difficoltà o pagamenti fatti durante l’ accertamento del fisco, ma non può essere

SS 333, è situata l’isola ecologica, uno spazio organizzato ed attrezzato dove i cittadini residenti possono conferire varie tipologie di rifiuto, quali, ad esempio; indumenti usati, pile e farmaci scaduti, sfalci di potature, tv, pc, stampanti e rifiuti ingombranti (mobili, materassi,ecc). L’isola ecologica è aperta al pubblico dal lunedi al sabato, dalle ore 08.00 alle ore 13.00, ed il Martedì ed il Giovedì dalle 14.30 alle 17.30 (domenica chiuso). «Incoraggiati dai risultati e dal clima di collaborazione nato con l’intera città di Castel Volturno, affrontiamo il percorso ancora da compiere. L’attenzione riservata al nostro operato è più che comprensibile in quanto frutto del profondo legame affettivo che lega ogni abitante a questo territorio. Un senso di protezione che condivido e, proprio attraverso il lavoro e la mia azienda, cerco di sostenere». RODOLFO BRIGANTI AMMINISTRATORE UNICO SENESI S.P.A.

invocata in ogni caso in cui le Entrate, o gli enti locali, emettono con troppa disinvoltura avvisi o ingiunzioni di ogni tipo. Quante volte il Comune di Castelvolturno si regola in questo modo ? Sicuramente non poche, mi sbaglio ? Bene, se dovesse capitarvi un contenzioso contro il Comune, o la Regione, o il Consorzio, e si presentino con uno sgravio dell’ imposta e richiesta di cessata materia del contendere, il mio consiglio è di non fermarvi lì, ma di insistere per il rimborso delle spese e la condanna del comportamento dell’ ufficio, che imparino anche loro ad essere corretti . Certo, i giudici potranno non essere d’ accordo sempre sulla vostra richiesta, ma chi mai comincia... AVV. CARLO PONTICIELLO

Lavoro: Anziani/Giovani, conflitto generazionale

Fra i miei colleghi di lavoro ce ne sono alcuni che fino all’anno scorso pensavano di essere prossimi alla pensione e che adesso non lo sono più. Ma il vero guaio non è questo. Infatti percepiscono, e continueranno a percepire uno stipendio anche doppio rispetto a me che lavoro da appena vent’anni. Eppure qualcosa li angoscia. Cosa? Il presente dei loro figli. Ormai questi sono grandi, magari pure laureati, ma senza lavoro e senza futuro. Non possono permettersi una casa… e di metter su famiglia neanche a parlarne. Morale della storia: niente marmocchi ad allietare la vecchiaia di

questi anziani lavoratori costretti a scucire paghette - fino a un terzo del loro stipendio - a figli che nel frattempo, inesorabilmente, invecchiano pure loro. In questo contesto, nonostante Monti abbia ricevuto il plauso dell’Europa, l’aumento dell’età pensionabile mi sembra solo un modo per rinviare sine die la soluzione del problema. La speranza che sembra sottendere misure del genere è che i lavoratori vadano in pensione così in là con gli anni che resti loro ben poco da vivere “a spese della società”. Tale politica è l’anticamera del suicidio, anche morale, di una collettività.

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Ritengo che, al contrario, bisognerebbe diminuire l’età pensionabile, abbassare i redditi da pensione (a cominciare dalle pensioni d’oro) e far lavorare i giovani. Nel contempo bisognerebbe aumentare la qualità e la quantità dei servizi offerti ai pensionati, detassare fortemente l’impresa e il lavoro e aumentare la tassazione dei capitali non investiti in attività produttive. Nonostante i “tecnici” e i “politici” alla guida del Paese dimostrino di pensarla diversamente, io non vedo alternative. GASPARE BISCEGLIA


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Quinta edizione del festival dell’impegno civile Un progetto dalle grandi pretese: “due mesi di arte, musica, teatro e tant’ altro.. perché il Bene Confiscato è una risorsa!” “Per chi ha fame di diritti, i sapori dell’impegno”, è così che Libera Caserta in associazione con il Comitato Don Peppe Diana ha voluto inaugurare la V edizione del Festival che negli ultimi anni è stata per “le terre di Don Peppe Diana” un importante ricorrenza in senso anti-mafioso. Il progetto, infatti, da anni opera su queste Terre mirando alla valorizzazione e il riutilizzo dei beni confiscati alla camorra. Il primissimo incontro si è tenuto la sera del 6 giugno in un bene confiscato al Clan, in via Ruffini a San Ci-

priano D’Aversa. A prendere subito la parola, Valerio Taglione (presidente di Libera Provinciale), che immediatamente ribadisce l’importanza del Festival delineando una veloce panoramica di quelle che saranno le mete e gli incontri previsti. «Il tutto - aggiunge Taglione - a zero euro di finanziamenti pubblici. Questo è stato possibile - continua il responsabile di Libera - grazie all’aiuto di imprenditori Antiracket e diverse cooperative territoriali che hanno scelto di sostenerci pagando una piccola quota a serata. A loro va tutto il mio ringraziamento». Importanti iniziative del festival saranno, inoltre, due campagne per le quali già da ieri sera è stata avviata la raccolta firme;

si tratta della “campagna per la medaglia d’oro al valore civile” a Joseph Ayimbora, il giovane ghanese sopravvissuto alla strage di San Gennaro avvenuta nel settembre 2008 a Castel Volturno; ed una seconda intitolata “Consumo liberato” per la quale l’associazione libera e Comitato Don Peppe Diana garantiranno ai cittadini di poter scegliere e consumare liberamente il bene confiscato. Nel corso della serata hanno preso parola tanti rappresentanti di associazioni e cooperative che quest’anno seguono e sostengono il Festival, a cominciare proprio dai membri del comitato scientifico che, ricordiamo, sono:

Camilla Bernabei; Lorenzo Chieffi , Don Paolo dell’Aversana, Adele Mascolo, Marco Musella, Massimiliano Noviello e Mary Osey. Tra questi, ad intervenire nella conferenza, la segretaria provinciale della CGIL, Camilla Bernabei, la quale afferma: «Noi, come Cgil stiamo cercando di por-

tare avanti su questo territorio un percorso di legalità, quest’anno ci sarà, ancor più degli altri, una maggiore partecipazione da parte nostra: interverremo su temi fortemente radicati nei principi della vostra associazione, ossia

l’utilizzo non solo dei beni ma anche delle aziende. Stiamo avviando un discorso con la categoria delle costruzioni per quello che riguarda tutte le aziende del settore che vengono confiscate ma che poi rimangono ferme. Non dobbiamo dimenticare - conclude la segretaria - che il pezzo della legalità è un punto fondamentale per il lavoro e c’è bisogno che lavoro e legalità siano fortemente relazionati tra loro». A seguire, Massimiliano Noviello, figlio di una vittima della camorra, si dichiara compiacente e orgoglioso per il progetto del festival dicendo: «Tempo fa era impensabile parlare di criminalità sul territorio, oggi, invece, si parla di riscatto». Collaborazioni importanti provengono addirittura dal Nord, si tratta della fondazione torinese fitzcarraldo grazie alla quale il festival lancerà il 20 luglio un progetto denominato “Valorizzare il bene” e intenderlo in senso di risorsa. In definitiva è apparso ancora più cresciuto e motivato, per il 2012, il festival dell’impegno civile: tantissimi gli ospiti e i consensi, tantissimo l’entusiasmo e la voglia di cambiare per assaporare finalmente sui nostri palati IL SAPORE DELL’IMPEGNO. FILOMENA DIANA

filomenadiana@hotmail.it

Villa sul “lotto 301”: Capitaneria di Porto Inaugurazione del ufficio locale marittimo di Castel Volturno, situato in Via del Mare, Pinetamare. L’evento inizia con un discorso del Contro ammiraglio Domenico Picone, che

illustra l’ importanza che il commando della guardia costiera avrà sul territorio, dichiarando: «Il nostro è un servizio per la collettività, chiunque vada in mare deve sapere che la Guardia costiera è li in salvaguardia». Dopodiché la comandante Tiziana Sapio ha provveduto al taglio del nastro, seguito dalla benedizione, fatta dal Vescovo Schettino accompagnato dal parroco locale Padre Antonio Palazzo. I civili presenti e le autorità accorse, hanno avuto la possibili-

tà di visitare la nuova struttura, si ricorda che la stessa fa parte dell’ operazione transattiva Stato-Società Coppola. Sul terrazzo è stato allestito un buffet, poi cè stata la consegna di una targa da parte dell’ asso balneari Campania con il loro presidente locale Antonio Cecoro. Inoltre per il Comune era presente il Vice Prefetto Antonio Contarino. Questa importante istituzione, per un comune che ha 27 chilometri di costa, finalmente ha una sede prestigiosa e altamente funzionale allo scopo, che dovrebbe rendere il territorio costiero più sicuro e controllato. Sono molteplici le illegalità e gli abusi che da anni vengono perpetrati sul territorio con

arroganza e prepotenza ( pesca a strascico, pesca dell’esca rossa, occupazione di spiagge libere, cementificazione, mancanza di concessioni, lavoro nero…). Inoltre, dispiace dirlo, ma molti balneatori spesso hanno usato le concessioni demaniali come dei diritti di proprietà privata, per fortuna non tutti... In tal senso invitiamo i sindacati di categoria a sensibilizzare gli associati affinché ci sia maggior rispetto per le regole e meno conflittualità.

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Per fortuna il mare è ritornato balneabile e ci si augura una buona estate per tutti. FABIO PARADISONE


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La scuola media di Pinetamare anima la Piazza delle Feste CASTEL VOLTURNO. Il 30 maggio u.s., in occasione della festa di fine anno della II scuola media statale “San Rocco” di Pinetamare, gli alunni si sono esibiti nello spettacolo: “siamo noi, siamo noi, il futuro siamo noi” in pieno centro all’interno della splendida e suggestiva piazza delle Fieste. L’evento rappresenta la conclusione di un innovativo progetto svoltosi durante l’anno scolastico nel corso del quale mostrando grande interesse e partecipazione i ragazzi hanno evidenziato che, se opportunamente stimolati, riescono ad esprimere in modo eccellente competenze mai sperimentate prima. La splendida serata di inizio estate è stata animata da un carosello di colori, suoni, canti, balli e recitazione di tale coinvolgente

allegria e vivacità che per averne memoria bisogna tornare ai tempi in cui il villaggio era meta abituale di artisti provenienti da ogni parte del Mondo. L’energia, la carica e l’entusiasmo dei ragazzi sono stati il segno più evidente che una bella piazza gremita e festante rappresenta una valida alternativa alla tendenza imperante che vuole i giovani isolati a comunicare attraverso un computer, infatti lo spettacolo, che ha rappresentato un viaggio attraverso le tradizioni della nostra importante cultura popolare, è stato un’occasione di aggregazione che ha abbattuto barriere linguistiche e psicologiche. Il dirigente scolastico, prof.ssa Teresa Coronella e il gruppo docente che ha partecipato all’iniziativa hanno fortemente

Gli alunni del 2° circolo chiudono l’anno scolastico Una magnifica rappresentazione teatrale per dire NO al Bullismo! Uniti contro le prepotenze, è questo il messaggio che il 2° circolo didattico di Castel Volturno ha trasmesso con la rappresentazione fatta il 3 giugno nel cortile della sua sede, in concomitanza con la fine dell’anno scolastico. Un progetto seguito dalla maestra Grazia Fonti, ma con la collaborazione di tutti i docenti, che con esperienza sono

riusciti a coordinare gli alunni sul palco ed insegnare a questi ultimi, attraverso la recita e la gestualità, i valori del rispetto altrui nonché di uguaglianza. Uno spettacolo gradevole, intriso di significati mirati per far comprendere agli spettatori accorsi, come procede ai giorni nostri, in alcune realtà, la vita scolastica. La rappresentazione, grazie all’impegno

della docente Anna De Franco e alla cortesia e disponibilità della Preside Nicoletta Fabozzi, oltre alle altri docenti, si è ripetuta sabato 9 giugno in piazza delle Feste in occasione della manifestazione per l’ambiente organizzata dall’associazione Officina Volturno e da Autonautica Epomeo.

voluto che “la scuola uscisse dalla scuola” essendo convinti sostenitori dell’idea che per dare massima efficacia ad un progetto educativo si debba, tra l’altro, coltivare un fattivo rapporto di collaborazione tra scuola, famiglia e territorio al fine di giungere ad una

condivisione di obiettivi e metodologie educative. L’apertura al territorio per la Scuola rappresenta quindi una iniziativa tesa a favorire un flusso reciproco di energie e competenze che possa stabilmente rappresentare occasione di crescita sociale e culturale. In questa ottica di strategie sinergiche la Scuola ha potuto contare sul

prezioso contributo del maestro Bruno Stoduto e Flavia Paciolla del teatro San Carlo di Napoli e di Sara Coppola della scuola “Dancenter” di Pinetamare, i quali hanno magnificamente curato le eleganti coreografie delle sezioni ballo, inoltre suggestiva è stata l’esibizione del gruppo di Alessandro Ferrara direttore artistico dell’associazione "Sigmasofia onlus” che con la pratica di esercizi circensi si propone di recuperare o dare una opportunità di lavoro a ragazzi “difficili” o “diversamente abili”. Tanti sono stati i commercianti che hanno sostenuto l’iniziativa e che si sono entusiasticamente proposti di mettere a disposizione dei ragazzi le proprie competenze nei progetti che si realizzeranno per il prossimo anno scolastico.La riuscitissima serata di festa incoraggia tutto lo staff organizzativo a proseguire in questa direzione.

FABIO PARADISONE

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Sociale

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IL DECOUPAGE A QUATTRO MANI...

Sabato 11 Agosto 2012 alle ore 20,00 in Piazza Castello apriamo una finestra su due ragazzi che mettono in mostra le competenze acquisite nel corso di decoupage svolto negli ultimi quattro mesi nel laboratorio artistico “Cheramicò” di Laura Lombardo a S.Maria Capua Vetere. Pina Cirillo e Graziano Varricchio presenteranno i loro bel-

lissimi lavori con il sorriso dei giorni migliori... Lo sguardo attento di tutti coloro che vorrano sostenere con la loro presenza questa iniziativa, potrà verificare l’impegno, l’entusiasmo e la passione con cui Pina e Graziano hanno seguito gli operatori del laboratorio artistico e hanno dato vita, anche con mani incerte, a semplici ma preziosi lavori. E vedrete cosa sono stati in grado di realizzare anche in maniera completamente autonoma, solo con la supervisione degli operatori del laboratorio… Le foto del riquadro non lasciano spazio a ulteriori commenti:traspare il loro impegno e la loro allegria. Tutto l’incasso della mostra verrà utilizzato dai ragazzi per acquistare il materiale necessario a creare ulteriori lavori. Pina e Graziano sono due “ragazzi” straordinari, che hanno saputo coniugare un percorso comune di recupero con le loro individuali propensioni e capacità che, lungo questo cammino, si sono integrate e sintetizzate nello stare insieme, nel fare, nel chiedere, nel realizzare, pur tra mille incertezze e timidezze.

Non è questo il momento di cimentarsi con il tema complesso della diversa abilità: l’estate è alle porte e il clima vacanziero lo respiriamo un po’ tutti, ma vorrei che questa serata non rimanesse un episodio. Da questa mostra deve nascere un progetto nuovo e concreto, con una partecipazione più ampia di ragazzi che devono poter affermare, in un percorso allargato di crescita, le

Convegno per ricordare Falcone e Borsellino I l giorno 1 Giugno nella sala teatro del 1° circolo didattico di Giugliano, piazza Gramsci, si è svolto il convegno “Le loro Idee – 20 anni dopo”, questo incontro, mirato ad educare i giovani studenti di quest’ istituto e non solo, al rispetto delle regole e al ricordo di chi con la vita ha pagato la loro difesa, è stata anche l’occasione per presentare il libro “Visti da Vicino” scritto da Alessandra Ziniti (Repubblica Palermo) e Francesco Viviano (repubblica Roma) che insieme a Tommaso Morlando (Direttore Informare) e Domenico Ciccarelli hanno cercato di spiegare in modo molto semplice agli alunni dell’istituto cosa significa combattere contro le illegalità. Alunni che dopo aver seguito un corso organizzato dalla scuola, chiedevano delucidazioni sull’ argomento. La manifestazione

è stata anche pretesto per ricordare le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, del loro ruolo nell’ antimafia sociale, Ricordiamo

anche la partecipazione di Libera Giugliano intitolata a Mena Morlando, Vittima innocente di camorra. FABIO PARADISONE

Alessandra Ziniti e Francesco Viviano giornalisti del Mattino

loro passioni, le loro idee e i loro sogni per creare un loro continuo, incessante, appassionato impegno… Vorrei che l’11 agosto fosse un sasso lanciato nell’acqua e che da questo lancio si formassero tanti anelli, (prendo a prestito versi

di una poesia che amo molto) “uno per ogni dito… il sasso lanciato, mentre l’acqua sonnecchia, irrompe per scoraggiare, per divertire, sentire, per donare un’aura al mare, che soffre senza lacrime”. A CURA DI ANTONIETTA NOVIELLO

Pasqualina e la sua “Famiglia”

E’ solito vedere Pescopagano come una zona degradata e abbandonata, questo purtroppo non si può negare, ma lì dove tutto sembra impossibile, è nata una meravigliosa realtà, che grazie ad un amico dell’ associazione: Patrizio, ne siamo venuti a conoscenza. Infatti lì la signora Pasqualina Sica di 63 anni ha dato vita ad un vero e proprio rifugio per animali che da assistenza a ben 90 cani. Lina insieme a due volontari, che l’ aiutano gratuitamente, ha creato all’ esterno della sua casa vari box ed anche se con tanti sacrifici i cani sono tenuti in condizioni accettabili. «Sono 15 anni che mando avanti questo sogno con pochissimi aiuti, ed oramai non saprei fare a meno dei miei “figli”, sono tutto per me - dice Pasqualina, spiegandoci anche in che modo detiene i cani - a turni, io ed i miei assistenti cerchiamo di portare a passeggio i cani in modo da non farli rimanere sempre nello stesso posto». Da poco più di due mesi un associazione di Mantova la RAPID DOGS RESCUE si è recata più volte, nella persona della volontaria dottoressa Fabiana, a Pescopagano per controllare gli animali ed

attuare un primo censimento per le adozioni, oltre ad inviare mangime e beni di prima necessita per i cani. Ma purtroppo tutto questo non basta infatti la signora Lina vive in una situazione economica molto disagiata, avendo speso tutti i suoi risparmi per il suo amore verso i cani. Noi ragazzi di Officina siamo andati a visitare la struttura e dopo aver constatato il rispetto con cui questi animali vengono tenuti, ma soprattutto l’amore che gli viene dato, abbiamo deciso di aiutare Lina dandogli visibilità e portando all’attenzione dell’ amministrazione di Mondragone, delle ASL, ma principalmente delle associazioni animaliste che non possono restare in silenzio. Siamo convinti che, come al solito, tutti voi farete lo stesso. Il rifugio ha bisogno di mangime, medicinali, cucce e antiparassitari. E’ possibile donare anche una somma in denaro seguendo queste indicazioni:

Sica Pasqualina C.F SCI PQL49B42D390I Postepay n° 4023600607157171 Indirizzo lotto 411 Torre di Pescopagano Mondragone (Ce) “La civiltà di un popolo si misura nel modo in cui tratta i suoi animali”. SIAMO CIVILI! FABIO PARADISONE

Senesi con i giovani di Castel Volturno tra Ambiente e Tecnologia Ha voluto esserci la Senesi, sabato 9 giugno, a Castelvolturno con Officina Volturno alla manifestazione “Ambiente e Tecnologie” L’azienda marchigiana, guidata dall’amministratore unico Rodolfo Briganti, che opera

nel territorio dal settembre 2010, ha accolto con entusiasmo l’invito del presidente Tommaso Morlando. “L’incontro ed il dialogo sono strumenti necessari per fare bene. Opportunità, - afferma Rodolfo Briganti- nelle quali vengono offerti entrambi questi strumenti, sono rare e quando esse si presentano vanno

accolte con entusiasmo. Conosco il lavoro di Officina Volturno, la dedizione e l’impegno, di quanti fanno parte dell’associazione, è più che apprezzabile. Castel Volturno è un territorio ricco, dal punto di vista culturale, paesaggistico ed ambientale che merita di essere non solo tutelato ma, soprattutto, esaltato. In qualità di amministratore della Senesi, ed in nome del delicato compito che svolgiamo quotidianamente, ho ritenuto immancabile questo evento. Essere presenti, per noi, ha voluto significare raccogliersi intorno al comune obiettivo: ridare alla città di Castel Volturno un volto pulito, dignitoso ed entusiasta come quello dei tanti giovani presenti. “

I giovani di Officina Volturno che hanno organizzato e diretto l’evento in maniera impeccabile, quelli del secondo circolo didattico di Castel Volturno, che, diretti dai loro premurosi insegnati, che hanno animato piazza e palcoscenico. Un percorso impegnativo che i giovani di Castel Volturno, e non solo, affrontano portando sulle spalle un importante bagaglio culturale, nel quale trova un posto d’onore, il tema della Raccolta Differenziata. Sull’argomento nessun dubbio e nessuna perplessità per i giovani di piazza delle feste che hanno fatto proprio l’argomento dimostrando, nell’occasione, una preparazione da

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10 e lode. “Per il buon lavoro fatto a Castel Volturno, e tutto quanto ancora bisogna c’è da fare, devo ringraziare la squadra che opera sul territorio che quotidianamente, e con dedicazione, svolge il proprio lavoro, le istituzioni, vigili e presenti, e i cittadini, responsabili e collaborativi. Questa – conclude l’amministratore unico della Senesi spa - sinergia ci permetterà di andare incontro al futuro che i nostri giovani meritano”. Ringraziamo la Senesi ed il loro amministratore dott. Briganti per la partecipazione alla manifestazione e per la gentile nota allegata. UFFICIO STAMPA SENESI


Cultura e Società

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I° giornata innovazione Tecnologica e Ambiente Lo scopo è quello di sensibilizzare la gente ed i bambini al rispetto per l’ambiente tra le quali erano presenti Libera contro le mafie e NCO che hanno dato il loro patrocinio, Villaggi GLobali, (s)Caput Mundi la Lega Pro Animale, la Senesi, l’AIL, il Centro Studi Danza il Calicanto, il 2° Circolo di Pinetamare, l’Associazione Commercianti Pinetamare, il Club Unesco Caserta, Associazione Albergatori, SIB sindacato balneatori,

Esiste un luogo ameno, reso fragile e spesso vendicativo dall’umanità che, incurante di un minaccioso futuro, trasforma e distrugge la propria casa naturale. Ne è vittima ormai un ecosistema vulnerabile, diventato tale per mezzo di malfatte ed inconsce azioni umane che rendono l’ambiente sempre più dimora indesiderata di flora e fauna. Combustioni di fonti fossili e mancanza di rispetto verso la natura sono fattori scatenanti di un animo ribelle dell’habitat in cui viviamo. E allora per sensibilizzare l’incoscienza dell’uomo e l’indole innocente dei bambini, veicolandoli verso un percorso di formazione educativo, Officina Volturno e Autonatica Epomeo hanno organizzato la “Festa per l’ambiente”, tenutasi il 9 giugno dalle ore 16 in Piazza delle Feste a Castel Volturno. Una manifestazione che promuove un territorio dilaniato da ecomafie e illegalità ambientali, mai difeso e sempre attaccato. Un evento che dà il saluto ad un’estate, il cui sole splende sulle acque balneabili di Castel Volturno e di tutto il Litorale Domitio. Vi hanno aderito e partecipato numerose associazioni sensibili alle tematiche trattate,

Regione Campania-STAP Foreste Caserta, che ha inviato delle piante ornamentali dal vivaio di Cellole, F.lli Oliva, le scuole di Castel Volturno, e l’ingente e coinvolgente partecipazione di bambini e genitori. Era presente inoltre una rappresentanza del Corpo Forestale dello Stato di Caserta che ha portato i saluti del loro comandante Colonnello Capasso, i Vigili urbani e la Protezione Civile. A causa di impegni istituzionali, il Dott. Antonio Contarino, commissario prefettizio di Castel Volturno, non ha potuto prendere parte all’evento; con una lettera destinata ai ragazzi di Officina Volturno e ai partecipanti, augura che “l’amore per l’ambiente e per questa meravigliosa terra ispiri tutte le scelte della loro vita”. Miscela di generazioni, musica, divertimento e valori da conservare nella propria persona affinché si possa salvaguardare l’ambiente e proteggere e progettare un futuro migliore. Euro 12, che rabbia! - In cli-

ma di Europei di calcio, a cantare inni e a suonar trombette non ci pensa a farlo la Lega Pro Animale di Castel Volturno, presente con una sua postazione alla manifestazione, che denuncia la scelta delle autorità ucraine di “pulire” le strade dai cani randagi. Sono ventiduemila le vittime, tra cani e gatti, uccisi per mezzo di fucilate, polpette avvelenate e forni crematori mobili. Un’Auschwitz ucraina per animali che mette in risalto la malvagità dell’uomo. C’è rabbia e incredulità nelle parole di chi cerca di proteggere la vita degli animali. Sconforto tra le righe e impotenza nella battaglia con le autorità: ««Come fai ad opporti ad uno stato? Avevano deciso così; quella è stata la loro politica. È allucinante come un paese civile possa permettere l’uccisione di questi animali, ma è ancora più incredibile come la comunità Europea ha potuto permettere questo massacro. La miglior arma per prevenire il randagismo è la sterilizzazione e il nostro compito consiste nell’informare ed educare le persone a comportarsi e vivere con gli animali e poi a promuovere un continuo processo di sterilizzazione per ridurre il numero: quello che non è stato fatto in Ucraina». AIL- La mancanza di rispetto nei confronti dell’ambiente e del prossimo influisce sulla proliferazione di malattie come la leucemia, quindi tumori del sangue. L’inquinamento rappresenta un fattore determinante in questo campo medico e respirare aria pulita non può far altro che giovare alla gente, ed è per questo che minimizzare la combustione di fonti fossili è importante, soprattutto per se stessi. “La serietà e la coerenza, la trasparenza nell’attività della raccolta fondi e il rispetto e la correttezza che vi contraddistingue giova molto ai pazienti. Ma come avvicinare sempre più persone, partendo dai più giovani, ad organizzazioni come le vostre?

Inoltre, quali sono le tappe più importanti che avete raggiunto e quali gli obiettivi che vi prefissate?” «Serve trasparenza e c’è bisogno di esempi: elementi imprescindibili per il coinvolgimento dei ragazzi. Le tappe più importanti che abbiamo raggiunto sono state quelle di creare un centro di accoglienza al Policlinico di Napoli, di fare assistenza domiciliare, la vendita periodica di uova di Pasqua e stelle di Natale, di raccogliere fondi per aiutare i malati e i loro parenti». Continua una rappresentante dell’associazione: «Il nostro prossimo obiettivo è di creare le case per le famiglie degli ammalati per chi non abita a Napoli e ha bisogno, ovviamente, di una sistemazione. Nel nostro cammino abbiamo trovato tanta collaborazione ma quantificare non saprei. L’importante è qualificare - “Assolutamente”». Renault Twizy- Indiscussa protagonista della manifestazione è stata la nuova Urban Crosser della Renault, progettata al fine di rispettare l’ambiente, essendo predisposta per un risparmio energetico. Entriamo nel cuore di questa nuova auto, tecnologicamente innovativa ed originale. «Questa è la prima autovettura della Renault a non emettere gas nocivi per l’ambiente. Con un solo euro di ricarica ti permette di fare 100 km. Piccolina, maneggevole, tecnologica, alla portata di tutti. Possiamo finalmente dire che il futuro è arrivato per la Renault e per tutti noi» ci spiega Marco Piscione, collaboratore dell’AutonaticaEpomeo. Continua dicendo: «La Renault è stata la prima casa automobilistica a mettere sul mercato un’auto elettrica ma bisognerà migliorarne i piccoli difetti e l’azienda già sta pensando a come poter migliorare sempre più questo tipo di automobile». Casa e scuola- C’è bisogno di attiva partecipazione affinché i giovani possano essere coinvolti in questo processo di semina per raccogliere un futuro migliore. L’istruzione deve partire dalle mura domestiche per approfondire lo studio dell’ambiente che ci circonda a scuola. E la professoressa Teresa Coronella, Preside dell’Istituto Di-

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dattico “Giuseppe Garibaldi”, afferma che: «La scuola insegna quotidianamente a rispettare l’ambiente. Infatti noi abbiamo il referente all’educazione ambientale, quindi incentriamo molta attività sia nel curriculare che nell’extracurriculare. Il rispetto della natura è qualcosa che ritorna: non ci saranno più ecomafie e persone che si arricchiscono con i nostri rifiuti. La scuola, facendo educazione ambientale, fa educazione alla legalità, ossia il rispetto verso gli altri, verso il compagno di classe e verso i docenti, la fine della libertà altrui e l’inizio di quella personale. La scuola, insieme alla famiglia, costruisce il ragazzo, iniziando dall’educazione perché solo insieme alla famiglia, il nostro lavoro può arrivare lontano». Hyppo Kampos- Il Dott. Sergio Pagnozzi, partecipante alla manifestazione come rappresentante dell’imprenditoria locale, diagnostica troppa sfiducia nell’uomo e manca quell’ottimismo che deve fungere da rampa di lancio. «Bisogna rispettare l’ambiente con le azioni pratiche, entrate ormai nella coscienza di tutti. L’importante però è credere in ciò che si fa perché io vedo tanta sfiducia nei giovani perché sicuramente l’umanità ha fatto enormi danni ma sa anche trovare le risorse per ripararli. Non è vero che tutto ormai è rovinato ed inquinato». “Quindi l’uomo ha commesso tantissimi errori. E allora bisogna ripartire dai bambini che sono il seme della rinascita” «Assolutamente sì. E iniziative come queste contribuiscono a sensibilizzare i più piccoli». FABIO CORSARO

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Cultura, Sport e Società

INFORMARE

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Nick Vujicic, una straordinaria voglia di vivere

Il destino è un necessario fatalismo, macabro o fatato che sia, che induce ad accumulare esperienze per trarre lezioni ed un’inestimabile educazione morale. Caratteri ormai stereotipati, capaci di dettare insegnamenti di vita per mezzo di una forza che parte dal cuore e coadiuva con la mente, mentori del “carpe diem” e di un’esaltazione alla vita senza freni, ma che non sia sinonimo di sregolatezza. Malattie che si mutuano in medicine: pillole d’ispirazione per chi non ha il coraggio di alzare al testa e andare avanti. Vittime di gravi patologie che hanno la forza di aprir bocca, raccontarsi ed esalare respiri vivendo. Perché al mondo tutti esistono, eppure solo pochi sanno vivere. Per questo c’è bisogno di esempi che si fanno portavoci e motivatori, emozionando con parole e ancor più con i fatti, diventando profeti indiretti di un urlo simile a “Non mollate mai”. Tra questi Nick Vujicic ormai è un veterano della “specie”, in grado di parlare al mondo, trasmettendo quella quantità di carisma, utile a far scattare una scintilla che tocca l’anima e gela tutto ciò che si ritiene importante a livello materiale e minimizza ogni problema. La sua storia commuove milioni di persone: uomini e donne, bambini, ragazzi e adulti. Speaker motivazionale, dopo i suoi dibattiti che tiene

in tutto il mondo, Nick spesso si lascia abbracciare e, seppur senza braccia né gambe, riesce a trasmettere un’emozione anche appoggiando semplicemente la testa sulla spalla di chi stringe il suo corpo senza arti. La sua storia comincia il 4 dicembre di trent’anni fa a Melbourne quando la tetramelia, malformazione genetica molto rara, caratterizzata da assenza di tutti e quattro gli arti, lo colpisce sin dalla nascita. La sua disabilità non gli garantisce un’infanzia tranquilla e ad otto anni, vittima di bullismo e violenza psicologica, pensa al suicidio. Perché infondo la speranza è ultima a morire ma spesso è la prima che ti abbandona. Un punto di svolta nella sua vita avviene quando la madre gli mostra un articolo di giornale che narra la storia di un uomo nato con gravi disabilità e malformazioni fisiche, il quale nell’intervista dichiara di essere grato a Dio per avergli concesso di vivere. È una lettura che sconvolge Nick e gli permette di capire la sua condizione e di reagire a quel destino avverso. Oggi Nick Vujicic è il padre fondatore di un’associazione non-profit, Life Without Limbs (Vita senza arti), e racconta la sua vita in ogni continente con uno spirito simpatico, senza far pesare ciò che sembra un ostacolo mentale e fisico impossibile da supe-

Titania Teatro è lieta di annunciarvi lo spettacolo “L’ importanza di chiamarsi Ernesto” tratto dall’opera The Importance of Being Earnest del 1895 di Oscar Wilde. L’ evento si terrà a metà luglio all’ Hyppo Kampos resort di Castel Volturno. La commedia, diretta da Daniela Cenciotti, vedrà come protagonisti molti giovani ragazzi, tra i quali il nostro Silvio Trocchia, che con molta intraprendenza si sono cimentati in questa difficile opera teatrale. Tutto lo staff vi aspetta. FABIO PARADISONE

rare. Nick è completamente autonomo, grazie anche al suo “piede” sinistro, parte del corpo malformata attaccata al busto, che ha allenato bene negli anni. Indipendente nell’ambito dell’azione, felice e sposato, Nick trascorre una vita normale con sogni nel cassetto e tante ambizioni a cui puntare. È la forza dei grandi signori: pensare di non avere né confini né barriere, lottando col destino, e vincendo la battaglia della vita. Nick… più forte del destino. FABIO CORSARO, corsarofabio@gmail.com

scena Wilde

La Titania Teatro porta in

Il bello di Casapesenna

Hai una storia da raccontare? Sei riuscito come Nick ad essere più forte del destino? Scrivici di te, o di tuoi conoscenti che, nonostante alcune disavventure, non hanno perso mai la voglia di vivere. Invia una e-mail a corsarofabio@gmail. com. La tua storia può essere fonte di ispirazione per qualcuno.

“LE BALLET CLASSIQUE” Mercoledì 13 Giugno, il Centro Studi Danza “Le Ballet Classique” diretto da Francesca e Melania Parente e Valentina Miccio ha portato in scena, al cine-teatro Sant’Aniello il saggio-spettacolo di fine anno accademico. La serata è stata divisa in tre parti: la prima dedicata al repertorio classico in cui gli allievi hanno vestito il ruolo di fate, dame e cavalieri del 1600 tratto da “La bella addormentata” con musiche di Tchiaikovsky mentre i più piccoli hanno danzato sulle musiche delle favole Walt Disney. La seconda parte è stata invece dedicata alla danza moderna: un atto di danza lyrical- jazz con le più celebri

musiche del mondo jazz tra cui “Wonderful world” e “Sing sing”, un altro dedicato all’hip hop e l’ultimo di contemporaneo in cui l’allievo Ciro Iorio ha vestito i panni di Dorian Gray tratto dall’onomimo romanzo di Oscar Wilde. Nella terza ed ultima parte c’è stato invece spazio per le varie marce americane tratte dal balletto di repertorio “Stars and Stripes” di Balanchine. Il pubblico ha espresso per tutta la serata il compiacimento e la soddisfazione per uno spettacolo di alta qualità e professionalità. Soddisfatte del risultato ottenuto, le direttrici

artistiche sono già proiettate ai concorsi e ai vari stage estivi che come ogni anno terranno la scuola impegnata anche nel periodo estivo con la speranza di ritrovarsi per il nuovo anno accademico e per condividere ancora una volta con tutti voi le emozioni che solo una disciplina come la danza sa regalare. GIANCARLO PALMESE

Confezionare una sacca porta ombrellone

Quando ci prepariamo ad andare a mare, spesso non sappiamo dove mettere l’ombrellone. Allora perché non confezionare una bella sacca porta ombrellone con tracolla, magari utilizzando un vecchio jeans, così da avere le mani libere per portare tutto il resto? In questa guida ti spiego come realizzarla con pochi e semplici passaggi. 1 vecchio paio di jeans, forbici, macchina per cucire, spilli e cordoncino. Per confezionare questa sacca basta avere a portata di mano un vecchio paio di pantaloni, se sono jeans è meglio perché la tela è più resistente. Prendi i pantaloni e stendili sul piano di lavoro. Con le forbici taglia una delle gambe all’altezza del cavallo. Gira la gamba a rovescio e gira verso l’interno il tessuto del lato superiore per circa un centimetro. Fissalo con degli spillini.

Realizza una seconda piega larga tre centimetri e fissala con gli spillini. Cuci la piega ottenuta lasciando aperto un lato. Servirà per inserire il cordoncino di chiusura. Ora chiudi con una cucitura il bordo inferiore della gamba del pantalone, basterà solo accostare i lembi e cucire. Infila il cordoncino nella coulisse che hai realizzato sull’apertura lasciando i capi all’esterno e gira la sacca alla dritta. In alternativa al cordoncino puoi anche utilizzare un elastico doppio, in questo caso chiudi l’apertura dopo averlo infilato e fissato. Ora dall’altra gamba del pantalone taglia una striscia di tessuto larga cinque centimetri e lunga quanto tutta la gamba. Gira i bordi verso linterno, su i due lati lunghi, creando un bordo di un centimetro, piega la stoffa a metà sempre per la lunghezza, sovrapponi i due lati a chiudi con una cucitura sia il lato lungo che i due lati

corti. Con dei punti nascosti cuci un’estremità della tracolla sull’apertura e l’altra estremità in basso, sul fondo della sacca. LOREDANA REGINA

CASAPESENNA. E’ stata proprio una serata da non dimenticare quella di domenica 3 giugno a Casapesenna che ha visto come protagonisti i ragazzi dell’azione cattolica della Piccola Casetta di Nazareth! I giovani dell’ACR sono saliti sul palco esibendosi con evidente successo in ballo, recitazione e sfilate di moda. L’organizzazione complessiva dell’evento è stata lunga e articolata; gli esiti, a dir poco strabilianti! A testimoniarlo è stato proprio il calore della gente presentatasi numerosa all’appuntamento delle 20:00. A fare da sfondo all’evento, il campo sportivo del paese, fornito di bar, giochi per intrattenere i più piccoli ed un eccezionale servizio svolto da un personale efficiente. I preparativi, cominciati già dal primo pomeriggio, si sono conclusi al tramonto. Poi la celebrazione della messa alle 19:00 e, a seguire, la premiazione delle squadre vincitrici del torneo di calcio; dopodiché… Via allo spettacolo! A tenere alti gli umori, la simpatia dei presentatori che per l’occasione hanno deciso di indossare un elegantissimo smoking mentre, ad esibirsi sul palcoscenico sono stati

nell’ordine: le piccole ballerine della palestra Trilogy, preparate dall’istruttore Nicola Fontana, sempre disponibile nel prestare il suo lavoro per Casapesenna; sfilata stile anni sessanta a cura della stilista di Casal di Principe Teresa Magliulo e coreografata da un motivatissimo Cipriano Donnarumma, un giovane di Casapesenna e organizzatore di eventi anche ad Aversa e nelle zone limitrofe, il quale afferma di essere orgoglioso per il lavoro svoltosi e per il successo riscontratosi nella piccola comunità. A seguire, divertentissimi sketch comici interpretati alla meglio dei ragazzi dell’ACR. Ma ad onorare la serata non potevano mancare loro: le gemelle più famose dell’Agro Aversano che di recente hanno partecipato alla trasmissione televisiva “Ti lascio una canzone” condotta da Antonella Clerici. Parlo ovviamente delle sorelle Marianna e Angela Fontana. Dunque l’evento si è concluso tra la soddisfazione di tutti e il merito di questo è stato proprio dei giovani dell’Azione Cattolica che, grazie al prezioso aiuto dell’equipe di eccellenza che li ha preparati, ma soprattutto grazie al sostegno dei compaesani presenti, la sera del 3 giugno hanno regalato a Casapesenna una serata speciale e hanno dimostrato che occasioni di questo tipo possono rappresentare il punto di partenza per quella rinascita che, adesso più che mai, tanti si augurano. FILOMENA DIANA filomenadiana@hotmail.it

Insigne l’erede del Pocho Ci sono favole che non hanno lieto fine, storie che non durano per sempre, protagonisti destinati a dividersi. Ma i viaggi lunghi quanto le avventure che si affrontano, le esperienze che fanno crescere e raggiungere un’inevitabile maturità, i sacrifici, i dolori, le gioie e le vittorie: no, tutto ciò non si dimentica. Non cadono nell’oblio cinque anni di storia d’amore soprattutto se si parla del legame Lavezzi-Napoli. Il Pocho che ha resuscitato le fantasie dei napoletani, solleticato la cultura, entrando a farne parte, e stampato sulla labbra, nel cuore e nella testa dei tifosi, è ormai ad un passo da lasciare il Vesuvio per approdare ai piedi della Torre Eiffel. Parigi, città d’amore, divide quello che c’era tra i napoletani ed Ezequiel Lavezzi: immenso affetto, forse troppo per il calciatore che più di una volta si è lamentato per non potersi godere in pace la propria vita privata, e una quantità di dribbling e genialità che hanno fatto breccia nel cuore e nei ricordi della gente. Ragazze innamorate e bambini ispirati; la tattica e la tecnica nel campo sono rimpiazzabili, ma al sentimento e alla passione non si comanda. Napoli nuovo insomma, senza Pocho ma con un predestinato già in casa: il suo nome è Lorenzo Insigne, talento ventunenne di Fuorigrotta, figlio del calcio, di Zeman e di Napoli che ha siglato 18 gol nella scora stagione in Serie B, in prestito al Pescara. È quindi lui il primo rinforzo azzurro, pronto a mettersi in mostra e in gioco nella squadra per la quale tifa sin da bambino. Acquisto ufficializzato per 8 milioni di euro è stato Goran Pandev, riconfermato dopo una discreta stagione trascorsa all’ombra del Vesuvio, costellata da 7 gol e

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8 assist in 42 partite. Il calciomercato apre ufficialmente le porte il primo luglio e, nella sua imprevedibilità, può riservare importanti sorprese anche per un Napoli parsimonioso sul mercato e attento al bilancio. Rinforzare le zone più deboli e trovare valide seconde linee, utili per affrontare una stagione aperta su tre fronti. I nomi circolano e sono tanti. Cissokho potrebbe risultare un rinforzo importante sull’out di sinistra, ma c’è un leggero divario economico tra domanda e offerta. Balzaretti è una fiamma che cresce contemporaneamente alle prestazioni in nazionale. Verratti, giovane talento del Pescara, è stato ritirato dal mercato dalla stessa società abruzzese e sembra svanire il desiderio di DeLa di portarlo a Napoli. Meireles è il sogno. Piste calde anche quelle di Armero e Miranda. Tanti nomi, volti e piedi che potrebbero recare alla squadra un importante salto di qualità. Ancora pochi giorni e ricomincia la stagione degli Azzurri: dal 10 al 23 luglio il Napoli sarà in ritiro a Dimaro, pronto a sciogliere e scaldare i muscoli per una stagione che si prospetta emozionante. FABIO CORSARO ; corsarofabio@gmail.com Segui Fabio su: www.informareonline.com


Medicina e Ambiente

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INFORMARE

Approvato il registro regionale dei tumori

Il Progetto di Legge sulla sua istituzione, proposto dalla V Commissione Sanità, è stato approvato dal Consiglio regionale col voto unanime dei presenti. Abbiamo intervistato il prof. Antonio Martella, dirigente dell’Ospedale Pascale, Componente della Commissione Ambiente dell’Ordine dei Medici di Napoli e Componente del Consiglio Direttivo e del Comitato Tecnico Scientifico dell’ISDE Campania (International Society Diseases of Environment) - Medici per l’Ambiente. Professore, finalmente abbiamo la legge ? «(…) Posso dire con soddisfazione che è una buona legge ! Ci sono aspetti altamente positivi da segnalare, come quello che coinvolge tutte le sette ASL del territorio regionale. I medici devono ritornare a fare la loro professione, svolgendo un ruolo serio di controllo e di vigilanza, non al servizio della politica ma obbligare la stessa a fare la propria parte affinché i finanziamenti iscritti in bilancio, devono restare CERTI, allora finalmente si potranno realizzare e far funzionare quelle strutture che finora non hanno assolto al loro compito e i responsabili continuano a rimanere al loro posto». Sarà certamente anche una buona legge, ma la partitocrazia comunque ha voluto metterci lo “zampino”, infatti, tra gli emenda-

menti proposti c’era quello che avrebbe di fatto consentito la partecipazione dell’ISDE Medici per l’Ambiente, in forma di uditori e in maniera assolutamente gratuita, al Comitato tecnico-scientifico che ha il compito di rilevamento e elaborazione dei dati che afferiscono dalle ASL, … Può spiegarci cosa è successo ? «Medici per l’ambiente è una società scientifica, ampiamente riconosciuta a livello internazionale e non una semplice associazione, come ci hanno “voluto” considerare, la quale avrebbe dovuto chiedere il permesso volta per volta per poter partecipare. Ancora una volta, la politica ha perso una buona occasione con una scelta poco trasparente, che diversamente avrebbe consentito una gestione bipartisan di dati estremamente sensibili e di forte impatto sociale. Ciò non fa onore alla politica». Certamente gli aspetti positivi della nuova legge restano inalterati nella sua struttura generale, come quella di essere dichiarata urgente e che entrerà in vigore subito dopo la pubblicazione sul BURC. Un milione e mezzo di euro finanziati e finalizzati all’esclusiva rilevazione dei dati regionali di incidenza delle patologie neoplastiche. La condivisione dei dati rilevati attraverso l’Osservatorio come terminale della rete dei flussi informativi che si avvarrà, in linea col piano oncologico nazionale 2011-2013. L’applicazione della legge consentirà poi di rilevarne criticità che potrebbero favorire ulteriori miglioramenti. Adesso tale norma dovrà rispondere alle giuste richieste di una popolazione, quella Campana, che pretende certezza e trasparenza di dati certificati per conoscere l’effettivo stato di salute del proprio territorio... Di questa legge, come giornale Informare, ne siamo particolarmente orgogliosi, perché nel tempo ci siamo spesi tantissimo, ma lo racconta in un altro articolo, il collega del Mattino e già direttore di Informare, Elio Romano. TOMMASO MORLANDO

LEGA PRO ANIMALE

Finalmente è legge!

Dare priorità ai territori del Litorale Domitio

E’ passato un bel poco di tempo da quando lessi per la prima volta la denominazione “Registro tumori” associata alla Regione Campania. Quasi due anni, a conti fatti. Era l’autunno del 2010, per la precisione, ed il Consiglio provinciale di Napoli aveva appena deciso l’istituzione di questo importante strumento statistico nel suo territorio. Ma cos’è il Registro tumori? La prima volta mi posi anche io la domanda, feci alcune ricerche e capii la sua importanza. Il Registro è un nucleo di ricerca formato da medici e statistici, che si adopera per la raccolta e classificazione dei dati sulla diffusione delle malattie oncologiche su un determinato territorio. Serve a capire l’incidenza dei tumori dovuta a fattori ambientali, all’inquinamento per intenderci, ed è fondamentale per programmare interventi di bonifica ambientale ed anche di assistenza sanitaria sul territorio. Fatevi due conti sulla sua importanza in Terra di Lavoro. Venti anni di ecomafie, di discariche abusive, di emergenze rifiuti e di inquinamento indiscriminato di acqua, terra e aria i risultati, negativi purtroppo, si vedono. Quasi tutti noi possiamo annoverare un familiare, un amico, un conoscente morto o malato di tumore. Quasi tutti, se non tutti. Il Registro tumori, dopo aver catalogato e studiato il fenomeno, provvede alla pubblica-

zione dei dati, informando i cittadini. Manco a parlarne in Provincia di Caserta in quel periodo non se ne diceva nulla, o quasi. Erano parole dettate nell’ambito sanitario, mentre nella società civile il dibattito era relegato ad alcuni luoghi. Mancava la diffusione necessaria a fare massa critica per la realizzazione dell’opera. Io, Tommaso Morlando, Fabio Russo e tutti i ragazzi decidemmo allora di scrivere una lettera pubblica alle istituzioni per chiedere un immediato interessamento ed una immediata azione sul Registro tumori provinciale. La discussione in

quelle settimane divampò ovunque, non solo per merito nostro, ed in poco tempo iniziarono ad arrivare prime risposte in politichese. Le azioni concrete le abbiamo avvistate solo lo scorso autunno sulla rivista ufficiale dell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta, in cui la direzione sanitaria ha pubblicato un cronoprogramma per la raccolta e diffusione dei primi dati relativi al Registro tumori provinciale di Terra di Lavoro, ed ad inizio del mese di giugno 2012. La Regione Campania, non senza polemiche e pressioni della società civile, ha approvato la prima legge organica per la redazione di un Registro tumori regionale, garantendo finanziamenti sicuri e non stornabili alle varie Asl per lo scopo. Dunque, ci siamo. A distanza di qualche anno, la nostra Regione avrà un Registro tumori in grado di monitorare la situazione ed eventualmente associare le patologie presenti sul territorio con fattori inquinanti dello stesso, consentendo un intervento mirato alla bonifica del territorio ed all’assistenza sanitaria dei suoi abitanti. Occorrerà del tempo per conoscere i primi dati, ma nel frattempo credo sia opportuno fare tutti esercizio di civismo e tenere alta la guardia sulla concretizzazione effettiva di una norma, che come tutte le norme al momento è presente solo sulla carta. ELIO ROMANO

Lavori a difesa della costa

E’ probabilmente solo un tassello nel recupero del litorale domizio, eppure è un tassello di rilevante importanza. E’ stato comunicato ieri direttamente dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti con una nota di una sola pagina, ma densa di significato e speranza per le migliaia di persone che vivono nell’area dove sono previsti gli interventi. L’oggetto della missiva è chiaro: “lavori di rifiorimento e riparazione delle opere di difesa del litorale in destra e in sinistra della foce del fiume Volturno”. Era la notizia che gli abitanti del quartiere di Destra Volturno e quelli di Bagnara attendevano da

anni, da quando assistevano impotenti all’inesorabile erosione della loro costa prodotta dalla corrente e dai sedimenti trasportati dal mare e soprattutto dal Fiume. La linea della riva, venti anni fa, in entrambi i tratti di costa a destra e sinistra del Volturno si trovava ad almeno duecento metri più verso l’orizzonte. E nel lento ma inesorabile indietreggiamento, il mare ha inghiottito prima gli stabilimenti balneari e nel quartiere a nord, in quello di Bagnara, anche molte abitazioni. Qui, attualmente, sono almeno un paio di centinaia le villette in pericolo di crollo a causa dell’acqua del mare che a ogni mareggiata entra nei loro cortili e fin dentro le stanze. Due anni fa l’amministrazione comunale di Castel Volturno emanò un’ordinanza molto pesante, impedendo l’accesso alla spiaggia lunga ben tre chilometri a chiunque, compreso ai residenti e ai bagnanti. Ma adesso, c’è la speranza in un’inversione

Questo spy day si è realizzato grazie alle donazioni delle seguenti persone del Regno Unito.: B. Sumsion, L. Butler, P.B. Field, B. Abercromble, M. Rushton, M. May. L’Anglo – Italian society for the protection of animals ha raddoppiato la somma fino a: £ 2250,00. Grazie a queste generose offerte siamo stati in grado di offrire ancora

della tendenza naturale e magari dell’annullamento di quella delibera a breve. Festeggia l’inizio dei lavori anche il gruppo ambientaliste de Le Sentinelle, che ha di fatto adottato da qualche anno l’Oasi naturalistica che si trova sulla sponda sinistra del fiume, e che anch’essa era a rischio estinzione. Le opere di difesa della costa sono state finanziate con i fondi del Cipe e affidati a una ditta specializzata di Napoli, la Lemapod. Il progetto prevede di fronteggiare il fenomeno erosivo con il conseguente avanzamento della linea della costa e l’innalzamento dei fondali nello specchio marino protetto. Gli interventi riguarderanno anche la manutenzione degli interventi realizzati negli anni ’90, che necessitano un’immediata ristrutturazione. Insomma, un tassello negli innumerevoli problemi ambientali del litorale domizio, ma un tassello che infonde notevole speranza. VINCENZO AMMALIATO

più sterilizzazioni gratuite per gatti randagi: quasi ogni mercoledì mattina c’è un mini spy day e fino a fine Maggio abbiamo sterilizzato quest’anno altri 496 gatti ( 341 femmine 155 maschi). Questo è fantastico e ringraziamo tutte le persone che ci aiutano. Un grazie di cuore a Mrs O’Flaherty, Mrs. Gillian Mortin e l’Aispa Inghilterra. LEGA PRO ANIMALE

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Utilità, Segnalazioni e Diritto

INFORMARE

Spiaggia e mare… beni comuni La situazione sul nostro litorale è insostenibile sia sul piano ambientale che sociale. Rivendichiamo il diritto di riprenderci le nostre spiagge. Per questa ragione il gruppo civico Ondanova chiede a tutti i cittadini, associazioni e partiti politici di unirsi in un unico comitato per perseguire un obbiettivo che non deve fare distinzioni, in quanto, si pone come impegno, il raggiungimento della difesa e della valorizzazione di un bene comune. Chiediamo, una volta per tutte, che la spiaggia

ed il mare siano rappresentazione di libertà, un luogo che sia bene comune di tutti e dove tutti, senza pagare pedaggi e senza pericolo per la salute possano usufruire di un loro diritto. Pensiamo, inoltre, che prima di configurare una spiaggia turistica bisognerebbe salvaguardarla e liberarla da ogni elemento estraneo alla natura, cercando nella bellezza il percorso di bonifica da effettuare. Si tratta di diritti chiari e garantiti per legge anche se, a volte, non sapendo quali siano concretamente, ci si ritrova a subire qualche ingiustizia o a pagare del denaro che non si dovrebbe. Rivendichiamo: 1. Libero accesso al mare per tutti secondo quanto precisato e ribadito nell’art. 296/06 art.1 comma 251 lettera E, che sancisce l’obbligo per i “titolari delle concessioni” di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia, anche al fine di balneazione. 2. La battigia, cioè la striscia di sabbia di 5 metri dove arriva l’onda, è a disposizione di tutti. Si tratta, infatti, di un’area esclusa dalla concessione, sulla quale il concessionario non può vantare alcun diritto. 3. La pulizia delle spiagge libere è a carico del Comune. I lidi confinanti sono responsabili, in caso di impossibilità da parte del Comune, di

ripulire i tratti di spiaggia libera. Qui avviene sistematicamente il contrario, ovvero di frequente, alla luce del sole, si vedono i manovali dei lidi scaricare immondizia e bruciarla, sulle spiagge libere. 4. E’ stabilito, per legge, un equilibrio tra spiagge in concessione e spiagge libere. Queste ultime devono essere intercalate tra uno stabilimento e l’altro e non collocate nelle aree più lontane e disagiate. 5. L’abbattimento di ogni barriera architettonica che impedisce ai diversamente abili il libero accesso al mare. La nostra richiesta è quella di sottoporre ad una attenta osservazione e discussione tutti gli Organi competenti preposti al controllo (Guardia costiera, Comune, Polizia municipale e Ispettorato del lavoro) in modo da istituire un tavolo di lavoro permanente; inoltre a proseguimento di questa nostra comune battaglia proporremo una petizione popolare per dare spazio e voce a tutti i cittadini che vogliono unirsi per la difesa di un nostro bene comune, per uno sviluppo ecosostenibile e ecocompatibile del nostro territorio. Hanno promosso e sottoscritto al momento il comitato: Ondanova, Officina Volturno, Giovani Democratici, Villaggi Globali. REDAZIONE

Si ringraziano i tanti sostenitori che da tutta Italia stanno inviando dei contributi per il nostro periodico Informare ed in modo particolare per l’Associazione O.V. Anche il contributo di 20€ ( giunto da Verona ) è motivo di orgoglio e soddisfazione. Basta poco per sostenere una stampa libera che da oltre 10 anni opera per il territorio. Chiunque voglia sostenerci può farlo attraverso il nostro codice allegato. Il codice IBAN (Banco di Napoli – Filiale di Castel Volturno) è il seguente: IT14R0101074870100000001835. A saldo del pagamento sarà inviata una ricevuta non fiscale, deducibile ex art. 10 del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 e ss. mm. e ii.

UNISCAPE e il network di Università Convenzione Europea sul paesaggio UNISCAPE è il network di Università che sostengono la diffusione e l’applicazione dei principi della Convenzione Europea sul Paesaggio, siglata a Firenze nel 2000 e divenuta operativa nel 2004. L’obiettivo è di rinforzare la cooperazione interdisciplinare fra le Università europee particolarmente interessate alle tematiche del paesaggio, specialmente nel campo della ricerca e dell’educazione. Il network è attualmente costituito da 53 membri provenienti da 13 Paesi. Il Dipartimento di Architettura Luigi Vanvitelli della Seconda Università di Napoli, diretto dal prof. Carmine Gambardella, è membro fondatore di UNISCAPE, grazie all’interessamento della prof. Jolanda Capriglione, docente e delegata SUN, nonché Presidente del Club UNESCO di Caserta.

Studenti, dottorandi, ricercatori e docenti del Dipartimento di Architettura d’Aversa partecipano attivamente al vivace dibattito culturale internazionale che si è innescato grazie alle prime tre edizioni dei Seminari di Careggi (sede operativa di UNISCAPE, villa Medicea) che si sono svolti a Firenze, dal titolo: - “partecipazione pubblica nella progettazione paesaggistica” (10 novembre 2011); - “i paesaggi rurali” (16 aprile 2012); - “il ruolo del paesaggio sonoro in una prospettiva bio-culturale” (14 giugno 2012). Fondamentale il dibattito sul paesaggio in Italia, il Paese con il più alto numero di siti Patrimonio Mondiale protetti dall’UNESCO – ben 47 - e di riferimento per tutti gli Stati al mondo nel campo della legislazione per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e naturali. Purtroppo però, negli anni successivi alla II Guerra Mondiale, le politiche di pianificazione paesaggistica e territoriale, lontane dalla partecipazione pubblica nel processo di planning e gestionale, non sono state all’altezza delle proprie potenzialità. Conseguenza: un’inevitabile deterioramento diffuso dei pae-

saggi italiani, una volta meta privilegiata nei Grand Tour di intellettuali e visitatori stranieri. Il paesaggio come «un’area così come percepita dalle popolazioni» (Convenzione Europea del Paesaggio) presuppone invece proprio il coinvolgimento delle collettività locali nei processi di tutela e modificazione del territorio. In tale logica, si reputa che le basi per ogni progetto siano legate a una conoscenza pluridisciplinare e multidimensionale del paesaggio, che non coinvolga solo la vista – come unico elemento di lettura estetico - ma tutti i sensi in un processo cognitivo teso alla riscoperta degli elementi materiali e intangibili che hanno caratterizzato la cultura del luogo. La proposta operativa è il risultato quindi di una conoscenza approfondita che deve essere condivisa non solo dagli addetti ai lavori e dalle Università, ma soprattutto dalle popolazioni locali per divenire progetto e processo collettivo. ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE. PRESIDENTE ASSOCIAZIONE ALBERGATORI E RISTORATORI DEL LITORALE DOMITIO. VICE PRESIDENTE CLUB UNESCO CASERTA. alessandro.ciambrone@gmail.com

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IL DIRITTO: LA QUERELA E’ definita condizione di procedibilità. Per taluni reati, difatti, la proposizione dell’atto di querela è necessaria per consentire all’Autorità Giudiziaria di attivarsi. L’ordinamento giuridico lascia al privato la scelta in ordine all’opportunità di far perseguire certi fatti che hanno arrecato loro danno. Chi sporge una querela AUTORE: AVV. FABIO RUSSO pertanto potrà decidere di ritirarla, E-MAIL: AVV.FABIORUSSO1975@LIBERO.IT a meno che il Pubblico Ministero TEL.: 3476595190 assegnatario del procedimento penale non decida di qualificare il fatto come un reato procedibile d’ufficio. In tal caso, nonostante la remissione, le indagini proseguirebbero ugualmente. Il tempo entro il quale si può presentare querela è di tre mesi dal giorno dell’evento, o dal momento in cui l’interessato ne abbia avuto notizia. Molti cittadini sono convinti che l’atto di querela debba necessariamente essere predisposto da un legale, spesso rinunciando alla tutela giuridica per una mera questione economica. Non è chiaramente così. La querela può essere presentata dal cittadino, sia direttamente presso la Procura della Repubblica competente per territorio, sia presso qualunque stazione dei Carabinieri o Commissariato di Polizia. Sul punto, devo biasimare l’atteggiamento di taluni operatori che per risparmiare tempo invitano il cittadino a recarsi dall’avvocato, convincendolo che solo questi potrà provvedervi. Certamente un atto di querela deve contenere alcuni importanti elementi, senza i quali potrà essere considerato nullo, ed allora la scelta di un legale diventa più una questione di opportunità per evitare errori, ma non una strada obbligata. Per esempio, la volontà di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione da parte del PM, oppure la manifesta volontà di chiedere la punizione del querelato, sono alcuni dei requisiti formali che devono corredare un corretto atto di querela.

Rubrica a cura dello studio di commercialisti di Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli antoniettamorlando@hotmail.it Unico 2012: il piano di rateazione Dopo la proroga concessa alla scadenza dei versamenti relativi ad Unico 2012, l’Agenzia

Viale Gramsci 19 Napoli delle Entrate, nella risoluzione 69/E del 21 giugno, chiarisce la portata del differimento, antoniettamorlando@hotmail.com evidenziandone gli effetti sul piano della rateazione delle somme dovute a titolo di saldo tel. 201108119578427 e di acconto per il 2012. L’Agenzia ricorda, in primo luogo, che a beneficiare della

proroga sono tutte le persone fisiche, soggette o meno agli studi di settore, i contribuenti diversi dalle persone fisiche se soggetti agli studi di settore e coloro che vi partecipano. Per effetto del differimento previsto dall’art. 1 del Dpcm, il versamento del saldo 2011 e dell’acconto 2012, in scadenza il 18 giugno, potrà essere eseguito entro il 9 luglio senza alcuna maggiorazione oppure dal 10 luglio al 20 agosto, aggiungendo alle somme da versare uno 0,40% a titolo di interessi. Il calendario delle scadenze per i non titolari di partita IVA è il seguente: massimo sei rate da versare rispettivamente entro: il 9 luglio, 31 luglio, 31 agosto, 30 settembre, 31 ottobre, 30 novembre. Per i titolari di partita IVA: massimo sei rate da versare rispettivamente entro: il 9 luglio, 16 luglio, 20 agosto, 17 settembre, 16 ottobre, 16 novembre.

Registro: non perde le agevolazioni prima casa il coniuge che cede all’altro la propria quota di immobile In caso di separazione o divorzio, in materia di imposta di registro, il trasferimento del 50% dell’immobile acquistato fruendo delle agevolazioni prima casa anteriormente al decorso del quinquennio, l’esenzione dall’imposta di bollo, di registro e da ogni altra tassa disposta dall’articolo 19 della legge n. 74/1987 non vengono perse; non c’è decadenza dall’agevolazione a prescindere dalla circostanza che il coniuge cedente provveda all’acquisto di un nuovo immobile. Non si verifica inoltre decadenza nell’ipotesi in cui, in base all’accordo omologato dal tribunale, entrambi i coniugi alienino a terzi la proprietà dell’immobile, con rinuncia da parte di uno dei coniugi a favore dell’altro, all’incasso del ricavato derivante dalla vendita (circolare 27/E del 21 giugno 2012 Agenzia delle Entrate).

Perchè una domanda non deve iniziare con “Perchè” “Invariabilmente, anche se non intenzionalmente, la nostra storia comunica un giudizio sull’altro… Una cosa semplicissima come una

frasetta iniziale può rovinare tutto“ Stone, Patton, Heen, Conversazioni difficili, Baldini & Castoldi, p. 193 Con queste parole gli Autori intendono dire che, quando comunichiamo, così come spesso succede nelle faccende umane, il particolare a cui non badiamo rovina tutto. Può trattarsi della “frasetta”, appunto, o di uno sguardo o di un semplice gesto con cui, senza che ce ne avvediamo, mettiamo in discussione tutto quello che, fino a quel momento, ab-

biamo detto e fatto. E’ proprio il caso in cui rivolgiamo una domanda al nostro interlocutore iniziando con un “Perché … ?” : “Perché ti sei comportato così ?” oppure “Perché pensi che … ?”, eccetera. In queste circostanze notiamo che l’altro si irrigidisce, tergiversa, mostra disagio e nella migliore delle ipotesi dà una risposta che non spiega niente. La comunicazione può andare avanti comunque ma, spesso, in modo infruttuoso.

Che cosa accade in questi casi ? La risposta va cercata nel fatto che “Perché … ?”, in genere, è una espressione percepita come invasiva e giudicante. La domanda pare che non contenga un effettivo interesse a ricevere una risposta chiara ma sembra esprimere solo un giudizio sull’altro. Non si tratta, inoltre, nemmeno del giudizio sul singolo comportamento bensì la percezione che ne ha il destinatario della domanda è che sia una valutazione globale della sua persona.

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Ecco il motivo dell’irrigidimento e del disagio. Che fare, allora? Bisogna controllarsi sempre e comunque? Non si rischia, così, di diventare poco spontanei e poco chiari? Il fatto è che la comunicazione contiene delle regole ben precise che rimandano alla complessità della mente umana. Tenerne conto può essere, a volte, impegnativo ma ciò nulla toglie alla spontaneità ed alla chiarezza espressiva. Anzi. ALFONSO FALANGA ascoltoecomunicazione@alice.it


Via Domitiana, km. 37,500 n.189 Complesso 4 F.lli - Tel.081 509 55 83 Orario invernale dal MartedĂŹ al Sabato 8.30 - 19.30 VenerdĂŹ e Sabato si riceve solo su appuntamento


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