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Lastre alveolari per isolamento e comfort termico
Exolon Group amplia la propria offerta di lastre alveolari in policarbonato dalle eccellenti proprietà di isolamento termico. Le lastre Exolon® multi UV Hybrid-X (HX) sono da oggi disponibili anche in uno spessore di 50 mm e vanno a completare la famiglia delle lastre alveolari HX, già presente con successo sul mercato con spessori di 25, 32 e 40 mm. L’esclusiva struttura HX garantisce il massimo isolamento, riducendo al contempo il consumo energetico.
Lo spessore delle lastre significa un migliore isolamento termico, con l’ottimo valore di trasmittanza termica pari a 0,85 W/m2 K; inoltre, amplia le possibilità di impiego delle lastre alveolari, grazie alle elevate prestazioni meccaniche. Il materiale è leggero, resistente agli urti e facile da lavorare.
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Exolon multi UV HX/50-32 è adatta per rivestimenti in piano, come verande, vetrate industriali, palestre, lucernari singoli e continui, tetti e rivestimenti di pareti (facciate). Le lastre sono dotate di uno strato protettivo anti- UV coestruso e fuso con il materiale delle lastre in modo omogeneo.
Circa un anno fa, Exolon Group ha immesso sul mercato il nuovo tipo di lastre alveolari Hybrid-X: la struttura HX (brevetto in corso di registrazione) è il risultato di diversi anni di ricerca e sviluppo.
Materiale espanso circolare per calzature
OrthoLite®, esperto nella produzione di solette e materiali per calzature sostenibili, performanti e confortevoli, e Novamont, attivo a livello internazionale nello sviluppo e nella produzione di bioplastiche biodegradabili e compostabili e di biochemical, annunciano una partnership esclusiva per la creazione di Ortholite CirqlTM, la prima soluzione circolare al mondo di materiale espanso destinata all’industria delle calzature.
OrthoLite Cirql è un materiale brevettato per calzature che combina la schiuma senza sostanze chimiche di OrthoLite con il biopolimero Origo-Bi® di Novamont, per fornire la prima tecnologia in grado di ridurre notevolmente l’elevato impatto del processo di produzione delle calzature offrendo molteplici opzioni di smaltimento nel fine vita. Secondo una valutazione LCA (Life Cycle Assessment) condotta dal MIT, un tipico paio di scarpe da corsa genera 14 kg di emissioni di anidride carbonica, come tenere accesa una lampadina da 100 watt per una settimana. Ogni anno, solo negli Stati Uniti, le persone buttano via oltre 300 milioni di paia di scarpe, il 95% delle quali finisce in discarica. OrthoLite Cirql fornirà un materiale senza plastica tradizionale, scalabile e veramente circolare agli oltre 500 marchi di calzature partner di OrthoLite e alle aziende interessate nel 2023.
“OrthoLite Cirql segna il percorso verso calzature veramente circolari”, ha dichiarato Glenn Barrett, CEO e fondatore di OrthoLite. “Siamo onorati di collaborare con Novamont per sviluppare soluzioni scalabili che favoriscano un cambiamento positivo nel settore calzaturiero. Questa partnership si basa sulla fiducia e sulla trasparenza, oltre che sull’impegno incessante a fornire l’accesso a materiali circolari da un’unica fonte, a partire dall’intersuola, agli oltre 500 marchi di calzature nostri partner globali “.
OrthoLite ha scelto Novamont per le sue attività pionieristiche nel campo della bioeconomia circolare e per l’esperienza trentennale nello sviluppo di processi chimici e biotecnologici per dare vita a soluzioni a basso impatto con molteplici opzioni di fine vita nei settori packaging, raccolta separata del rifiuto umido, grande distribuzione, stoviglie monouso, agricoltura, lubrificanti, cosmetici, prodotti farmaceutici e altro ancora.
“Dimostrando con i fatti che è possibile ‘fare di più con meno’, Novamont ha da sempre basato il proprio modello sullo sviluppo di prodotti concepiti come veri e propri catalizzatori del cambiamento, in grado di attivare effetti sistemici ben superiori rispetto al prodotto stesso, e non come meri sostituti di quelli tradizionali”, ha spiegato Catia Bastioli, amministratore delegato e fondatrice di Novamont.
OrthoLite Cirql è priva di inquinanti chimici ed è prodotto responsabilmente da materie prime vegetali tradizionali non OGM derivate da piante e materiali sintetici biodegradabili.
Carte di credito in plastica riciclata o di origine naturale
Mastercard annuncia l’accelerazione del proprio impegno per l’eliminazione delle materie plastiche PVC vergini dalle carte di pagamento attraverso il proprio network entro il 2028. Questa iniziativa rafforza ulteriormente l’attenzione che l’azienda rivolge al tema della sostenibilità e migliora l’accessibilità a carte più sostenibili per tutti i consumatori che desiderano ridurre l’impatto ambientale dei propri strumenti di pagamento.
Pertanto, a partire dal 1° gennaio 2028, tutte le nuove carte di pagamento Mastercard in plastica dovranno essere realizzate con materiali più sostenibili – tra cui plastiche riciclate o di origine naturale come rPVC, rPET o PLA – e saranno validate attraverso un programma di certificazione ad hoc, una novità assoluta nel mondo dei circuiti di pagamento. Di conseguenza, Mastercard supporterà i propri issuer globali nella transizione verso l’abbandono delle plastiche PVC vergini.
Il lancio del ‘Sustainable Card Program’ di Mastercard risale al 2018. Da allora, vi hanno aderito oltre 330 issuer in 80 Paesi, collaborando con i principali produttori con l’obiettivo di favorire il passaggio di più di 168 milioni di carte attraverso il network Mastercard verso materiali riciclati e di origine naturale.
L’introduzione di questa nuova regola, prevede che tutte le carte di nuova produzione certificate da Mastercard siano sottoposte a una valutazione della loro composizione e delle loro dichiarazioni di sostenibilità. La certificazione sarà successivamente convalidata da un revisore indipendente e, non appena verrà approvata, verrà stampato su di essa il logo ‘Card Eco Certification’.
“In Mastercard stiamo guidando e disegnando un futuro più sostenibile e più attento all’ambiente a beneficio dell’intera industria”, ha affermato Ajay Bhalla, President of Cyber & Intelli-
Stabilizzazione per poliammidi alifatiche
Bruggolen® TP-H1804 è un nuovo stabilizzante termico efficace sviluppato da Brüggemann per le poliammidi alifatiche che devono resistere a temperature di uso continuo comprese tra 160 °C e 190 °C. Il nuovo additivo stabilizzante integra il Bruggolen TP-H1805, adatto alle poliammidi rinforzate che operano a temperature superiori a 200°C. L’additivo, fornito sotto forma di masterbatch granulare, può essere dosato in modo molto preciso.
Come prodotto “Best in Class” della sua categoria, Bruggolen TP-H1804 dimostra una significativa superiorità rispetto ai tradizionali stabilizzanti a base di gence di Mastercard. “Proprio come i nostri clienti rispondono al desiderio crescente dei consumatori di fare scelte più green, anche noi ci stiamo impegnando nella riduzione della nostra impronta ambientale, promuovendo così un impatto positivo sulla comunità e sull’ambiente favorendo uno sviluppo inclusivo e sostenibile”. sali di rame in termini di mantenimento delle proprietà meccaniche. Ad esempio, una PA6.6 rinforzata con fibra di vetro con un contenuto del 5% di questo additivo mostra un a resistenza a trazione superiore al 50% del valore iniziale dopo 5.000 ore di invecchiamento termico a 190 °C, mentre la stessa resina senza stabilizzante raggiunge questo limite dopo poco più di 1.000 ore. Grazie all’elevata efficienza dell’additivo, a 170 °C è sufficiente un contenuto del 2,4% per superare le 5.000 ore. Inoltre, la precisione di dosaggio di Bruggolen TPH1804 consente di adattare la durata di esercizio del componente stampato al carico termico previsto.
Il tema della sostenibilità è da oltre 10 anni al centro della strategia di Mastercard, che negli anni ha lavorato su aspetti quali inclusione finanziaria, utilizzo responsabile dei dati e ambiente. Attraverso il suo network, Mastercard collabora con i propri partner per portare sul mercato nuove soluzioni a tutela dell’ambiente, come ‘Priceless Planet Coalition’, ‘Carbon Calculator’ e la ‘Sustainable Card’.
“Mastercard si impegna a promuovere l’azione per il clima e a ridurre gli sprechi facendo convergere ogni attività del proprio business verso il raggiungimento delle emissioni nette pari a zero e facendo leva sul proprio network e sul proprio ruolo di leader per accelerare la transizione a favore di un’economia rigenerativa e a ridotte emissioni di carbonio”, ha dichiarato Ellen Jackowski, Chief Sustainability Officer di Mastercard.