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Radici solide e nuove tecnologie: così IPM resiste anche al climate change
“Fare previsioni per il futuro è difficile”, ci spiega Silvia Geminiani, CEO di IPM, azienda che progetta e produce macchine e impianti ad alta tecnologia per l’estrusione e il confezionamento di tubi e profili in materiale plastico. IPM è una realtà dalle radici solide, le stesse che le hanno permesso di resistere all’alluvione che nel mese di maggio ha colpito duramente una vasta zona dell’Emilia Romagna, con pesanti conseguenze per Lugo di Romagna, il Comune dove ha sede l’azienda. Quelle stesse radici che le hanno dato la forza di andare avanti e di aiutare i suoi dipendenti che hanno perso case, automobili, ricordi in un giorno solo: “il frutto di una vita di lavoro”.
Nonostante tutto però, IPM continua la sua crescita orientandosi verso una sempre maggiore evoluzione tecnologica, verso un aumento della produttività, un’attività di ricerca e sviluppo costanti e una forte assistenza tecnica alla clientela.
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Ed è proprio grazie a strumenti come questi che l’azienda romagnola vuole risollevarsi, rimboccandosi le maniche con spirito positivo.
Silvia Geminiani, quali risultati e obiettivi ha raggiunto IPM nell’ultimo anno?
“L’evoluzione tecnologica è sempre più importante anche nelle linee di estrusione per la produzione di tubi e profili in plastica. Per quanto riguarda i macchinari di nostra produzione, IPM da sempre ha puntato su: - Tecnologia e conseguente incremento del- la produttività, mantenendo standard qualitativi molto elevati. In particolare, abbiamo cercato di migliorare l’efficienza degli impianti, automatizzando le fasi che in precedenza richiedevano l’intervento manuale di molteplici operatori. Mi riferisco in particolare all’automazione del fine linea che, grazie ad una serie di macchine appositamente progettate o ad una serie di robot, consente la raccolta, il confezionamento (in base alle varie esigenze della clientela) e la palettizzazione dei tubi, pronti per lo stoccaggio a magazzino.
Nel 2023 IPM ha dovuto affrontare le criticità dei mercati internazionali e, soprattutto, le devastanti conseguenze della crisi climatica che hanno colpito la Romagna. Facendo leva su ricerca e innovazione, oltre che sulla tradizionale affidabilità economico-commerciale, l’azienda continua comunque a crescere e a ottenere prestigiosi riconoscimenti.
- Ricerca e Sviluppo continui, attraverso i quali monitoriamo attentamente ogni fase del ciclo produttivo per individuare criticità, intervenendo in modo opportuno e dedicando particolare attenzione all’aspetto “green” (ad esempio, abbiamo trasformato varie bicchieratrici idrauliche in macchine elettriche, più precise ed ecologiche, contenendo per quanto possibile i consumi energetici).
- Personalizzazione delle macchine prodotte in base alle esigenze di ogni singolo cliente.
Oltre a tutto questo abbiamo potenziato i servizi di assistenza tecnica alla clientela come, ad esempio, IPM meta link: servizi di assistenza tecnica sempre più strutturati ed efficienti in grado di ridurre le distanze, per: trouble-shooting, commissioning, start-up, daily production setting. L’utilizzatore del nostro macchinario, scannerizzando con lo smart phone il QR code posto sulla macchina, avvia in automatico la chiamata al nostro ufficio Service-Assistenza clienti e con l’ausilio di Smart Glasses potrà illustrare con immediatezza e precisione il problema ai nostri tecnici (evitando incomprensioni e tempo per l’invio di mail e foto), ricevendo risposte immediate da tecnici qualificati, riducendo al minimo i tempi di inattività, evitando interventi tecnici lunghi e costosi a causa della distanza”.
Come valuta la vostra partecipazione a K2022 e i contatti sviluppati nei mesi successivi?
“La nostra partecipazione al K 2022 a Düsseldorf, la fiera numero uno al mondo per il nostro settore, ha sancito il ritorno tanto atteso alla normalità, la gioia di incontrarsi faccia a faccia, di stringersi la mano, di scambiarci idee e progetti a livello globale, dopo tre anni sconvolti dalla pandemia. Molti sono stati i clienti con una spiccata volontà di investire che ci hanno visitato e che hanno portato alla conclusione di molteplici ordini, soddisfacendo le nostre più alte aspettative”.
A gennaio di quest’anno IPM ha ottenuto il CRIBIS Prime Company, che premia le aziende capaci di mantenere un’elevata affidabilità economico-commerciale e che sono virtuose nei pagamenti verso i fornitori. Cosa significa per voi questo risultato?
“Siamo orgogliosi di aver ricevuto, ancora una volta, questo riconoscimento: CRIBIS Prime Company, che attesta la nostra massima affidabilità commerciale e la puntualità nei pagamenti ai fornitori, confermando il nostro impegno costante a migliorarci. Grazie a questo attestato, i nostri clienti e i nostri partner commerciali possono essere certi di poter contare su di noi come partner affidabili e professionali.
A questo dobbiamo aggiungere che, nello
Il CEO Silvia Geminiani: “Un profondo ringraziamento va a tutti i clienti che ci hanno scelto, ai partner che da sempre ci sostengono, ed a tutti i collaboratori che, affrontando sempre nuove sfide, quotidianamente ci accompagnano in un percorso di continua crescita” scorso mese di marzo, IPM srl ha ricevuto il prestigioso titolo di “Campione dell’Export 2023”, un riconoscimento attribuito da Statista GmbH (azienda tedesca specializzata in ricerche di mercato e analisi di dati aziendali) in collaborazione con Il Sole 24 Ore per premiare le 250 aziende italiane con il più alto livello di esportazioni in rapporto al fatturato. Un risultato importante e di grande soddisfazione. Da tempo abbiamo orientato le nostre strategie verso l’export, credendo fortemente nel Made in Italy, scelte che sempre più si sono rivelate fondamentali e vincenti.
Un profondo ringraziamento va a tutti i clienti che ci hanno scelto, ai partner che da sempre ci sostengono, ed a tutti i collaboratori che, affrontando sempre nuove sfide, quotidianamente ci accompagnano in un percorso di continua crescita”.
Dopo cinque anni, torna Plast. Cosa vi aspettate da questa fiera?
A settembre parteciperemo al Plast 2023, dopo che la pandemia ha cancellato l’edizione del 2021. Il mercato italiano è sempre stato importante per IPM, specialmente in questi ultimi anni, grazie agli incentivi fiscali del piano Industria 4.0. Come sempre parteciperemo con entusiasmo, pre- sentando le nostre ultime novità soprattutto per quanto riguarda l’automazione del fine linea.
Pensa che il ruolo delle donne e delle imprenditrici nel settore delle materie plastiche sia in espansione?
“Devo ammettere che principalmente stiamo parlando di un settore maschilista. Ultimamente però, come in tutti i settori, si nota un aumento dell’imprenditorialità femminile nonché una maggior presenza delle donne in vari ambiti, e di questo sono veramente felice. Credo infatti che le donne abbiano talento e rappresentino un’importante opportunità di sviluppo per il Paese e di crescita culturale per la società, che va potenziata”.
Quali sono le sue previsioni per l’anno in corso? Quali i prossimi traguardi che le piacerebbe raggiungere?
“Credo che tutti, soprattutto noi imprenditori, abbiamo bisogno di stabilità.
È veramente difficile oggi fare previsioni.I cambiamenti macroeconomici come l’inflazione, la volatilità dei mercati finanziari uniti alle conseguenze della guerra in Ucraina nonché l’impatto della crisi energetica preoccupano molto le imprese che si trovano a dover fare i conti con l’incombente recessione, le difficoltà nel reperimento di molti materiali (in modo particolare i componenti elettronici), la carenza di manodopera qualificata oltre all’aumento dei prezzi e conseguente riduzione dei margini. Purtroppo, le difficoltà iniziate con la pandemia nel 2020, la crisi energetica e l’impatto economico della guerra in corso stanno colpendo tutta l’Europa, obbligando le aziende a lavorare con macchinari sempre più tecnologici e di qualità, ottimizzando al massimo i processi produttivi in un’ottica di maggior efficienza energetica. Tutto questo sta creando un mercato sempre più complesso e difficile da organizzare e gestire. Inoltre bisogna aggiungere i cambiamenti climatici che tuttora stanno sconvolgendo il nostro Paese, mettendoci tutti a dura prova. Noi in Romagna, in modo parti colare, abbiamo appena vissuto un incubo. A causa dello straripamento di fiumi e canali, causata dall’enorme quantitativo d’acqua caduta in pochissimo tempo. Danni incalco labili, Paesi e aziende ancora allagati a di stanza di 15 giorni. Molti nostri dipendenti hanno perso la loro abitazione, le automobili, i ricordi ed il frutto di una vita di lavoro.
IPM è stata per fortuna graziata: proprio per questo abbiamo cercato di aiutare i nostri collaboratori che più sono stati colpiti, rim boccandoci le maniche e riprendendo subi to il lavoro, con lo spirito positivo e resiliente che ci contraddistingue.
Grazie a tutti coloro che hanno e stanno tut tora aiutando la nostra regione”.