1 News 2 bre 2012 Settem
Sommario 1. E se la scuola fosse oltre? 2. Sei capace di ascoltarmi con il cuore? 4. Una sc. attenta all’integrità della persona 5. La scuola che voglio, la scuola che non voglio 6. La peer education alla scuola di Barbiana 7. Una rete per superare la DS
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L’anello m ancanze dell’educ azione sc olastica:
Apprend e Imparare
re ad Ess ere
la Consa pevolezz “è come a.. imparare a stare sed uti sulla spon da del fiu me dei prop ri pensieri , senza ess erne trav o lti dalla corr ente”. A pag. 2 /3
Ripartiamo. Per dove? Solita confusione da inizio anno, soliti tagli, soliti registri che arrivano in ritardo. Qualche novità, più sui giornali che di fatto. Può darsi che la scuola migliorerà con tutti i tablet che devono arrivare e le aule 2.0... può darsi. “Nulla è impossibile a Dio” e i miracoli accadono. Mentre aspettiamo, però, ci dobbiamo occupare del resto, in gabbie di norme e decreti che appartengono sempre meno all’educare e quando ci portano parole di speranza, puzzano di bugia. Dove sta il senso di tutto questo andare? E soprattutto, che ci stiamo a fare noi insegnanti con questi ragazzi più o meno sgarruppati che ci capitano a tiro? Per ritrovare il senso e ritrovarci, abbiamo proposto un seminario interattivo nei pressi di Barbiana: con nostra sorpresa, da tutta la penisola, dal Pollino alla val di Fiemme, sono arrivati professori, educatori e genitori. Insieme, in modo molto informale, ma intenso, abbiamo lavorato, ascoltato, raccontato, condiviso, sognato. E poi abbiamo camminato adagio sulla salita di Barbiana, in quella desolata solitudine rievocata così bene dall’ attore Jonny Voltan, nello spettacolo di apertura del seminario: “Un viaggio lungo un mondo”. I passi ripercorrono la storia di un maestro, esiliato lontano, senza allievi nè scuola. C’è qualcosa di più triste? La solitudine, la precarietà, il nonsense, la paura, lo sconforto... ma in quel nulla... si aprono le orecchie e gli occhi all’ascolto del contesto, alla comprensione di
un bisogno che non viene espresso perchè mancano le parole e la consapevolezza. E poi, nel nulla, si osa sognare un orizzonte diverso, un “oltre”verso cui lanciare quei ragazzi... ci vuole tanta determinazione, il coraggio di non mollare, la caparbia, la passione tradotta in impegno costante, nessun programma pre-definito, si parte ogni giorno da quello che c’è negli occhi e nel cuore, da quello che c’è intorno. Una proposta di scuola impossibile, la definiranno in molti, troppo vera ed efficace, troppo liberante e trasformativa. Meglio che sia messa a tacere. Ancora oggi. Nel cimitero di Barbiana. Eppure c’è sempre qualcuno che passa, singoli, gruppi, nuovi insegnanti alle prime armi, vecchi educatori un po’ zoppicanti che credono ancora e genitori con bambini che possono sognare. Si arriva, si ascolta quel silenzio denso di parole, la pedagogia della parola che ancora volteggia nell’aria e quel senso profondo che ri-significa l’esperienza di un maestro, di tanti maestri che non mollano, nonostante il nulla intorno. Se dal nulla è nata Barbiana, se nonostante la contestazione e la diffamazione, ancora oggi trasmette parole di profezia, possiamo ben sperare. Al di là dei “Profumi” che vanno e vengono, tocca a noi, prima di tutto a noi trovare il senso profondo dell’ in-segnare. I ragazzi da sempre aspettano maestri. G.L.
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