News 23 e 2012 Dicembr
Sommario 1. L’unica lezione che non dimenticheranno. 2. Adulti in resa, inacapaci di educare. 3. Approcci educativi per non far danni? 4.Quali competenze per insegnare? 5. L’inserto da collezione: Accade a Terranova Piedixterra a Riva di Bra Estate I CARE a Ramini
“Ciò che impariam o a fare lo imparia mo facendolo ”.
15. Azzardo a scuola? Parliamone!
Aristotele
L’unica lezione che non dimenticheranno. i, . ollegh Cari c ews del 2012 n a i l’ultim ro ricco e eccov m u n santi. Un interes ere, e z n ie r e iflett di esp ti per r e. n u p s piccoli icarsi, ripartir no di ricar stro do atale. o n il o Ecc esto N per qu a z n a r s pe ti gnan Gli inse bele p p oA del Gru
S scuol@ crivete a grupp o per ind abele.org ic arci la scu educa ola - comun nte ch it e cono à Andre mo a “ s c ete. viverla gio rno in ” per u prima per po person n terla “ a, racco ntare” a tutti i le della n ttori ews.
Cari colleghi, in questo numero “natalizio” e di chiusura del 2012, vogliamo raccontarvi tre storie vere, ambientate in tre luoghi d’Italia, lontani tra loro; tre esperienze che hanno lo stesso sapore: sanno di terra, di mani, di aria e profumano di stupore, quello degli occhi sgranati dei ragazzi che vedono il mare per la prima volta, che provano a dare forma a un oggetto con la creta, che scoprono e imparano... Queste tre storie sono legate da un filo educativo che ricorda le montagne isolate del Mugello e hanno la stessa voce che si sentiva a Barbiana: quel suono che nasce dall’esperienza condivisa di chi prova, sperimenta e riflette in gruppo, discutendo e cercando un raffronto su testi diversi e collegando molti saperi; quel modo di apprendere che diventa CONOSCENZA con la C maiuscola ...e poi non si può più dimenticare! La prima storia è bellissima e per raccontarvela siamo andati a cercarla in un posto lontano da tutto e da tutti: a Terranova di Pollino, in Lucania. La seconda è piacevolissima e si vive in una sperduta frazione della campagna piemontese, uno di quei luoghi che se non ti accompagna qualcuno non li puoi trovare. La terza è una favola accaduta davvero
quest’estate in una parrocchia toscana che ha trasformato la solita estate ragazzi in un’esperienza affascinante. Ve le regaliamo per Natale perchè offrono una bella speranza a chi opera in scuole stanche, con colleghi disillusi e burocrazie sempre più pesanti da ottemperare. Sono piccoli doni, ma sono genuini, portati avanti da insegnanti che ci credono ancora e non hanno mai smesso di provarci. Dopo anni e anni di messa alla prova, questi tenaci colleghi lavorano ancora per una scuola che accompagna, interessa, sviluppa curiosità, mette in atto la ricerc-azione attiva e partecipata. Con lo stesso entusiasmo della giovinezza, amano don Milani e Danilo Dolci, provano e riprovano a incantare anche chi a scuola non ha mai trovato posto e alla fine ci riescono con risultati sorprendenti. A loro è dedicata questa news, al loro coraggio educativo, alla loro fermezza contro ogni moda o indicazione calata dall’alto da chi non è mai stato in classe coi ragazzi. A questi insegnanti “tosti” e a noi, che li guardiamo per non perdere la strada nel pandemonio scolastico di questi ultimi anni, l’augurio che l’entusiasmo educativo traspaia sempre dagli occhi : è l’unica lezione che i nostri allievi che ci osservano non dimenticheranno. G.L.
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