Brochure logistica ita

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I volti della Puglia che produce

LOGISTICA


PER INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DELLA REGIONE PUGLIA A SOSTEGNO DELLA INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Puglia Sviluppo S.p.A. SPRINT Puglia SPORTELLO REGIONALE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

I v o l t i d e l l a Pug l i a c he p rod u ce

Via delle Dalie, angolo Via delle Petunie Zona Industriale Modugno (BA) Tel. Ufficio +39 080 5498811 sprint@regione.puglia.it PER INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DEL DISTRETTO PRODUTTIVO LOGISTICO PUGLIESE Distretto Logistico Pugliese Via Dario Lupo, 65 - Taranto (TA) Tel. +39 0997345302 Fax. +39 099377902 distrettologisticopugliese@assindustria.ta.it

A


Il settore della logistica 7 11 15 19 27 31 33 37 43 47 53 57 61 65 69 71 73 74 75 79

Una piattaforma logistica da 2000 anni Un nuovo modello di business La logistica in Puglia diventa sistema Puglia Corsara La forza dei Distretti Distretto Logistico Pugliese L’interporto di Bari Pubblico e privato lavorano insieme Gli Aeroporti della Puglia I porti della Puglia Bari, Brindisi e Taranto Viaggiare lungo le rotaie Dall’Appia Antica alle autostrade di oggi L’intermodalità urbana pugliese L’Infomobilità in Puglia Investire in Puglia La forza della Puglia Università e centri di ricerca Sistema imprenditoriale ed export Gli incentivi per lo sviluppo


I volti della Puglia che produce Il settore della logistica La Regione Puglia, attraverso l’assessorato allo Sviluppo economico, dedica questa breve pubblicazione alla presentazione del settore della Logistica in chiave pugliese, rivolta agli operatori nazionali e internazionali. La logistica rappresenta un elemento fondamentale per l’economia di un territorio. Si accompagna allo sviluppo in un binomio inscindibile. Se un territorio non ha un sistema di trasporti efficiente non ha l’humus per crescere. Non attrae investimenti, ha difficoltà a commercializzare i propri prodotti. Viceversa, lì dove la rete dei trasporti è efficiente un territorio cresce in competitività. La logistica è necessaria allo sviluppo come lo sono innovazione e ricerca. Questo è tanto più vero in Puglia dove gli 865 km di costa, la posizione di ponte nel cuore del Mediterraneo, sono elementi che da sempre favoriscono i contatti e gli scambi culturali e commerciali. La Puglia oggi gode di un’ottima rete di infrastrutture sia all’interno della regione che all’esterno. I trasporti via terra sono favoriti da una capillare rete viaria, da una buona rete ferroviaria e da due importanti nodi autostradali nazionali. Il traffico merci e passeggeri via mare è garantito da un efficiente sistema portuale con 3 porti principali e 6 porti minori, mentre 4 aeroporti, di cui due internazionali, e un interporto, moderna struttura intermodale, completano il quadro delle infrastrutture regionali. 2

Le imprese attive in Puglia nel trasporto e nel magazzinaggio sono 8.197 e impiegano 43.365 addetti. Per tutte queste ragioni la Puglia può essere per gli investitori un partner particolarmente strategico e attrattivo proprio nel settore della Logistica. Negli ultimi anni infatti le politiche regionali di sviluppo dei trasporti hanno senz’altro rimosso molti dei vincoli esistenti fino a qualche anno fa. Nel trasporto aereo, ad esempio, sono state incrementate le destinazioni raggiungibili, il numero dei vettori soprattutto low cost e delle frequenze. Tuttavia la crisi globale spinge a sforzi maggiori. La Regione Puglia, grazie alle sue politiche, si sta impegnando con grande energia su questo fronte. L’obiettivo è fare della Puglia una terra ancora più accogliente e attrattiva, una terra aperta al mondo e alle mille opportunità del mercato globale.

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La crescita dei mercati dell’Estremo Oriente e la riorganizzazione del traffico merci verso il Nord America rappresentano le nuove sfide che la Regione vuole cogliere. La Puglia punta così a competere nel mercato globale dei servizi e delle piattaforme logistiche e a rafforzare la propria posizione di attore principale nel sistema logistico del Sud Europa.

UNA

PIATTAFORMA LOGISTICA Grazie alla sua posizione strategica la Puglia è sempre stata un importante snodo delle rotte commerciali del Mediterraneo. Già avamposto di conquista dell’impero romano verso i Balcani, la Puglia mantiene ancora oggi un ruolo di primaria importanza nei traffici di tutta l’area mediterranea e guarda verso il futuro.

6

DA

2000

ANNI

7


L’Appia corre ancora oggi sull’antico tracciato della strada costruita dai romani piÚ di 2000 anni fa.


UN

NUOVO

Spesso considerato come semplice settore di servizio, in Puglia la logistica diventa un modello di business autonomo che crea valore aggiunto per tutto il tessuto imprenditoriale. Tre i temi chiave: “intermodalità” e ottimizzazione delle risorse; creazione di economie esterne positive per l’imprenditorialità; marketing territoriale per attrarre investimenti esterni e per favorire l’internazionalizzazione delle imprese locali.

MODELLO DI BUSINESS In Puglia la parola logistica cambia significato e diventa sinonimo di sviluppo e crescita economica per tutti i settori produttivi. Porti, Interporto, strade, ferrovie e aeroporti, al pari di innovazione e ricerca, sono strumenti di progresso per il territorio non solo per il settore dei trasporti ma per tutta l’economia della Regione.

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Il Karol Wojtyla di Bari è il piÚ importante scalo aeroportuale della Puglia.


LOGISTICA

LA

In linea con questo approccio le politiche del governo regionale si sono concentrate anche sul concetto di “inter-modalità”, intesa come integrazione ed efficienza dei trasporti in chiave di sostenibilità e di miglior utilizzo delle risorse. Puglia Corsara, programma di 10 interventi infrastrutturali, è uno dei progetti che il Governo regionale ha sviluppato per mettere a sistema le risorse e le infrastrutture logistiche presenti sul territorio.

PUGLIA DIVENTA SISTEMA

IN

La chiave di lettura innovativa che la Regione vuole dare al comparto della logistica è l’integrazione di tutti i servizi, con la creazione di un vero sistema unico in grado di competere sul mercato internazionale. In quest’ottica il sistema logistico è suddiviso in due livelli interdipendenti, che lavorano, uno su scala regionale e l’altro su scala locale. Il primo livello è quello dei grandi centri intermodali che hanno il compito di gestire il traffico di merci in arrivo e in partenza dalla Regione; il secondo livello è quello dislocato nel territorio che è funzionale alla logistica dei poli produttivi della Regione.

8.197

aziende del comparto Trasporto e magazzinaggio

43.635 addetti nel comparto Trasporto e magazzinaggio*

*fonte CCIAA Bari, 2013 14

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L’Interporto Regionale della Puglia è uno degli esempi dell’intermodalità del sistema logistico pugliese.


PUGLIA CORSARA I 10 INTERVENTI Collegamento AC/AV Bari-Napoli

Direttrice Adriatica: il completamento del raddoppio e un modello di esercizio condiviso per la linea ferroviaria

Nodo ferroviario di Bari Sistema logistico regionale: supporto e orientamento all’intermodalità della domanda di trasporto merci di lunga percorrenza e integrazione territoriale

Porto di Taranto: l’hub del transhipment

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Piattaforma logistica e Distripark di Taranto e collegamenti con l’aeroporto di Grottaglie Sistema aeroportuale regionale Terminal crocieristico di Brindisi e collegamento intermodale

Infomobilità: infrastrutture, tecnologie e servizi ITS (Intelligent Transport System) Integrazione strutturale del TPRL (trasporto pubblico regionale locale)

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Il Porto di Taranto è una delle piattaforme logistiche chiave del programma Puglia Corsara.


DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI

FOGGIA

AEROPORTO INTERNAZIONALE INTERPORTO ● PORTO ●

AEROPORTO ● INTERNO

BARI

BAT

(Barletta-Andria-Trani) ● ●

AEROPORTO INTERNAZIONALE PORTO

BRINDISI

3 PORTI PRINCIPALI (BARI, BRINDISI E TARANTO) 6 PORTI MINORI, TRA COMMERCIALI E PASSEGGERI 1 INTERPORTO 2 AEROPORTI INTERNAZIONALI (BARI E BRINDISI) 1 AEROPORTO INTERNO (FOGGIA) 1 AEROPORTO CARGO (GROTTAGLIE, TA) 1528 KM DI RETE FERROVIARIA 12.000 KM DI STRADE 22

LECCE TARANTO

PORTO ●

GROTTAGLIE AEROPORTO CARGO ●

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Il Porto di Brindisi è uno scalo polivalente per attività commerciali, industriali e turistiche.


LA FORZA

Il Distretto non solo è l’interlocutore istituzionale che rappresenta i fabbisogni dei protagonisti del settore ma ha anche la funzione di promuovere e coordinare una progettualità strategica comune. Rafforzamento della competitività, innovazione e internazionalizzazione sono le principali linee di intervento che guidano i 5 macroprogetti del Programma di Sviluppo del Distretto. Inoltre la posizione strategica della Puglia garantisce al Distretto Logistico un ruolo di primo piano nei traffici del Mar Mediterraneo.

DEI

L’unione dà forza a tutta l’economia, è questa la visione del Governo regionale che mette in campo know-how e finanziamenti per supportare i settori industriali. Il Distretto Logistico Pugliese, aggregatore di imprese, centri di ricerca, università ed associazioni per lo sviluppo del settore, nasce con l’obiettivo di creare valore aggiunto per tutto il sistema logistico regionale.

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DISTRETTI

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Lo sviluppo dei servizi e delle strutture per la movimentazione delle merci è uno degli obiettivi del Distretto Logistico Pugliese.


DISTRETTO LOGISTICO 158 imprese* 3 Università Università degli Studi di Bari Università del Salento Politecnico di Bari

2

Centri di ricerca Centro di Competenza ICT SUD Meridionale Innovazione Trasporti

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tra enti pubblici, associazioni sindacali e di categoria*

*FONTE: Distretto Logistico Pugliese 30

PUGLIESE I progetti del Programma di Sviluppo CESILOG Centro servizi logistici alle imprese CLOSE Piattaforma tecnologica per l’erogazione di servizi della filiera logistica CI&LO Consorzio di internazionalizzazione per la logistica CLIP City logistics integrata nelle principali città Pugliesi IPSS Processi di informatizzazione dei Porti 31


I NUMERI DELL’INTERPORTO

L’INTERPORTO

DI

Le infrastrutture intermodali sono i centri nevralgici di ogni sistema logistico. L’unione di diverse tipologia di mezzi di trasporto, alla base del concetto di intermodalità, è in piena sintonia con le politiche della Regione che nella cooperazione vede lo sviluppo. Diverse le strutture intermodali, pubbliche e private, attive nel territorio e diversi i progetti ancora in fase di ultimazione. L’Interporto Regionale della Puglia, situato strategicamente a meno di 5 km dal porto di Bari, dall’aeroporto internazionale Karol Wojtyla e dallo svincolo autostradale, è il sistema intermodale più importante della Puglia e uno dei più rilevanti del Sud Italia. Per la sua posizione strategica è attualmente l’unica struttura nel Mediterraneo orientale in grado di gestire i traffici da e verso l’area balcanica ed è inoltre un nodo logistico prioritario del Corridoio transeuropeo nº VIII Bari-Varna, nonchè delle principali vie di comunicazione da e per la Grecia e la Turchia. Attualmente l’Interporto di Bari è interessato da una serie di interventi di ampliamento delle strutture e dei servizi. 32

500.000 mq di superficie 27 aziende operanti circa 1300 i mezzi in transito quotidianamente 1 mln di tonnellate di merci all’anno 4 binari ferroviari per collegamenti diretti con i principali hubs intermodali italiani

BARI LE OPERE IN CANTIERE aumento della superficie di

220.000 mq

nuovo fascio di presa e consegna miglioramento della rete viaria primaria integrazione con il terminal ferroviario Bari Ferruccio 33


L’Interporto Regionale della Puglia è una delle piattaforme logistiche strategiche del Mediterraneo.


Grande progetto nato dalla fusione tra pubblico e privato è il Distripark di Taranto, una struttura in fase di ultimazione, che sarà in grado di valorizzare e fa crescere il Porto di Taranto e tutto il suo indotto, grazie ad una serie di servizi accessori legati alla catena distributiva/produttiva delle merci.

PUBBLICO E PRIVATO LAVORANO INSIEME In Puglia anche l’iniziativa privata concorre a rendere il sistema logistico regionale un settore di primo piano in termini di capacità di movimentazioni merci e di servizi accessori. È questo il caso del centro intermodale di Borgo Incoronata dove, tra le altre, opera l’azienda pugliese di trasporti che ha registrato il miglior risultato in termini di crescita nel biennio 2010-2011 (dati di Federmobilità). Altro esempio di partecipazione privata è la costruzione a Brindisi di un punto distributivo all’avanguardia, dotato di un raccordo ferroviario e di moderni impianti di confezionamento di packaging.

I numeri del Distripark di Taranto

750.000 mq di superficie 110 moduli prefabbricati Magazzini di 1.600 mq dotati di attrezzatura tecnica l l l l

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Principali Collegamenti: Porto di Taranto Container Terminal di Taranto Piastra Logistica di Taranto Aeroporto di Grottaglie “Marcello Arlotta” 37


Banchina navi merce del Porto di Bari.


Il sistema logistico pugliese si compone anche di 4 scali aeroportuali.


L’aeroporto di Bari L’aeroporto internazionale Karol Wojtyla di Bari è, per volumi di traffico (3.593.200 passeggeri nel 2013), il principale scalo della Puglia. Il notevole impulso dato al potenziamento e alla qualificazione delle infrastrutture, gli eccellenti risultati conseguiti sul piano dell’accessibilità e dell’intermodalità con l’entrata in esercizio del passante ferroviario, hanno consentito all’aeroporto di Bari di divenire una delle più importanti realtà del sistema aeroportuale italiano, come dimostrato dall’inserimento dello stesso nel novero degli aeroporti strategici previsti dal Piano Nazionale degli aeroporti. L’ampio network dei collegamenti garantito dai principali vettori, anche low cost, fa sì che Bari e il bacino territoriale che gravita su di esso, siano stabilmente connessi con tutti i più importanti mercati continentali.

L’aeroporto di Brindisi L’Aeroporto del Salento di Brindisi, il secondo scalo della regione per numero di passeggeri (1.989.496 nel 2013), rappresenta la porta di accesso a un territorio che comprende, oltre alla provincia di Brindisi, anche quelle di Lecce e Taranto. Nell’ambito dell’integrazione dei sistemi dei traporti, l’Aeroporto del Salento rappresenta una realtà dalle grandi potenzialità avendo due strutture, aeroporto e porto, che di fatto costituiscono un’unica cosa. I dati degli ultimi anni evidenziano poi come l’Aeroporto del Salento registri una continua crescita per il traffico internazionale, sia di linea (+2% nel 2013) che charter (+12% nel 2013 rispetto all’anno precedente).

DELLA

AEROPORTIPUGLIA

GLI

L’aeroporto di Foggia L’aeroporto di Foggia si colloca al servizio di un bacino di traffico dal forte potenziale, specie nel settore turistico. L’aeroporto, già oggetto di interventi per l’ampliamento dell’aerostazione passeggeri, ospita attualmente i collegamenti elicotteristici verso le Isole Tremiti; il prolungamento dell’attuale pista di volo, in avanzata fase progettuale, potrà garantire l’operatività di aeromobili di maggiore capacità, più funzionali alle esigenze di un territorio a spiccata vocazione turistica.

Aeroporto di Grottaglie A Grottaglie, a pochi chilometri da Taranto, l’Aeroporto “Marcello Arlotta” è uno dei più importanti scali italiani a vocazione cargo, fortemente legato al settore aerospaziale. L’aeroporto dispone di una pista che con i suoi 3200 metri è una delle più lunghe del nostro Paese. Ciò consente agli imponenti B747 LCF di operare sullo scalo pugliese per il trasporto negli Stati Uniti delle componenti del B787 Dreamliner realizzate negli stabilimenti pugliesi. L’opportunità di dotare il nostro Paese di un’infrastruttura di rilevanza europea dedicata al sostegno delle attività di ricerca e produttive nel settore aerospaziale, ha posto l’aeroporto di Grottaglie al centro di un programma di interventi, fortemente voluto dal Governo regionale in accordo con Aeroporti di Puglia e con le principali realtà imprenditoriali interessate allo sviluppo di nuove soluzioni aeronautiche, destinato all’ulteriore infrastrutturazione ed ampliamento dello scalo.

*fonte: Aeroporti di Puglia spa 42

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L’Aeroporto di Brindisi è un importante scalo nazionale e internazionale per tutto il Salento.


L’Aeroporto Marcello Arlotta è il più importante scalo pugliese per il traffico cargo - Grottaglie (TA).


Il sistema portuale pugliese è composto dai tre porti principali di Bari, Brindisi e Taranto, classificati come scali di interesse nazionale, e da 6 porti minori di interesse regionale Manfredonia (FG), Barletta (BA), Molfetta (BA), Monopoli (BA), Otranto (LE) e Gallipoli (LE).

L’economia marittima è già oggi uno dei punti di eccellenza della Regione Puglia che movimenta circa 53 milioni di tonnellate di merci e coinvolge 2,5 milioni di passeggeri.

I PORTI DELLA Il Governo regionale, in sinergia con le tre autorità portuali del territorio, sta promuovendo la creazione del sistema integrato dei porti pugliesi, attraverso un’agenda di riforme condivise che comprende: standardizzazione dei servizi, politiche di marketing internazionale, integrazione dei servizi telematici, sviluppo dell’intermodalità e della sostenibilità ambientale, riforma del sistema portuale italiano ed europeo. L’obiettivo dell’azione del Governo regionale è di trasformare la Puglia “un porto lungo oltre 900 km”.

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PUGLIA 49


Il Porto di Bari e quello di Brindisi sono i due scali Pugliesi con il maggior traffico passeggeri.


Il porto di Bari è il piÚ importante scalo polivalente della Puglia.


Il porto di Bari Il porto di Bari è la principale via d’accesso al corridoio trans-europeo VII che connette l’Italia del Sud con il Mar Nero. Lo scalo, molto utilizzato anche per il traffico passeggeri, è un porto polivalente caratterizzato da una posizione strategica e una facilità di connessione con le principali aree industriali e agricole della Regione.

BARIE

BRINDISI

Il porto di TARANTO Il porto di Taranto è il terzo porto Italiano per la movimentazione delle merci. La distanza da centri abitati ha permesso l’utilizzo di vaste aree limitrofe di supporto a tutte le attività portuali. Lo scalo è in continua espansione e mira a fare crescere il suo ruolo strategico per i traffici di tutto il Mediterraneo.

TARANTO

Il porto di Brindisi Il porto di Brindisi, scalo polivalente con attività commerciali, industriali e turistiche, ha un ruolo centrale per tutti i colleganti con l’Est Europa, soprattutto Paesi Balcanici, Grecia e Turchia. Sviluppato su tre bacini, il porto di Brindisi è uno da sempre classificato come il più sicuro del basso Adriatico italiano. 54

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Banchina di attracco per rimorchiatori nel Porto di Brindisi.


VIAGGIARE La Puglia ha una lunga storia che corre sui i binari, come lo dimostrano le cinque diverse aziende ferroviarie attive nel territorio. La rete ferroviaria regionale è oggi costituita da circa 1.200 km di linee che si sviluppano lungo la direttrice Nord-Sud. Oltre la metà delle linee è gestita dalla principale azienda nazionale, Trenitalia, mentre il resto è suddiviso tra quattro diversi soggetti privati. Nel 1931 nascono La Ferrovia del Gargano, una delle prime aziende ad usare la trazione elettrica, e le Ferrovie del Sud Est, che con i suoi 474 km di linea è la seconda rete omogenea italiana. A queste, in tempi più recenti, si sono aggiunte le Ferrovie del Nord Barese e le Ferrovie Appulo Lucane. 58

I principali collegamenti attivi sul territorio sono: Adriatica Ancona-Lecce (con la tratta Foggia-Bari adeguata all’alta velocità); Bari-Taranto; TarantoBrindisi. In Puglia inoltre sono presenti tre terminali ferroviari: Bari Ferruccio, Brindisi e Brindisi Polimeri. Tra questi il terminal Bari Ferruccio è in fase di ampliamento con opere di edilizia, infrastrutturali e di collegamento ferroviario che andranno ad integrare e a potenziare le strutture dell’Interporto di Bari.

LUNGO LE

ROTAIE 59


La Stazione di Bari Centrale fu inaugurata nel 1864.


La capillare rete stradale e la presenza nella Regione di due importanti nodi autostradali nazionali (Bologna-Taranto e Napoli Canosa di Puglia) garantiscono un collegamento con il resto dell’Europa. Sono in atto diversi progetti per ampliare la rete viaria e i collegamenti tra la rete extraurbana e quella autostradale.

DALL’

APPIA ANTICA

ALLE AUTOSTRADE DI

Roma-Brindisi, questa la direzione dell’Appia Antica, l’arteria principale che gli antichi romani usavano per i collegamenti con la Grecia e con l’Oriente. Da qui è partito lo sviluppo della rete viaria pugliese che oggi è costituita da 313 km di rete autostradale, oltre 1.600 km di strade statali, circa 1.400 km di strade exstatali ed infine da circa 8.200 km di strade provinciali.

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OGGI

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Veduta aerea dello snodo stradale del Porto di Taranto.


L’obiettivo primario è quello di trovare mezzi di trasporto alternativi all’automobile. Tra le tante attività della Regione la partecipazione al progetto INTERMODAL – CBC IPA Adriatic 2007-2013 e alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile (SEMS).

L’

INTERMODAlità Intermodale non è solo una delle parole chiave di tutto il sistema logistico pugliese ma anche un nuovo approccio che il Governo regionale vuole adottare per migliorare la realtà cittadina. La politica sulla logistica improntata su una mobilità sostenibile viene infatti applicata al trasporto intermodale dei passeggeri nei grandi centri urbani.

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URBANA PUGLIESE

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IN

l’INFOMOBIlità La diffusione di tecnologie nell’ambito della logistica diventa ulteriore leva di sviluppo anche per i settori contigui, come il trasporto pubblico e il turismo. Tra i vari progetti prioritari, il Sistema Informativo Telematico Integrato dei Porti Pugliesi (SITIP), che rappresenta il primo passo verso la creazione di una rete integrata di servizi per la logistica. Attraverso il SITIP è possibile accedere online ai vari servizi legati alle attività portuali per il traffico merci.

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Nell’ambito del trasporto pubblico la tecnologia viene utilizzata per integrare operatori e servizi e al tempo stesso fornire informazioni agli utenti. Sempre nell’ambito del trasporto pubblico il Governo regionale si sta impegnando anche per lo sviluppo di reti di servizi multimodali e integrati (ferro-gomma-aria) e per l’integrazione tariffaria su tutto il territorio regionale.

PUGLIA 69


La Puglia si conferma una delle regioni più vitali del Sud Italia. Il modello di sviluppo per promuovere nuove sinergie tra imprese e ricerca, per migliorare le infrastrutture e la disponibilità di forza lavoro qualificata si è rivelato vincente per tutti i settori produttivi.

Il Governo regionale infatti garantisce una competenza elevata nella gestione dei rapporti internazionali e un supporto agli insediamenti stranieri.

INVESTIRE IN PUGLIA Punto di forza del “modello pugliese” è la garanzia di regole certe per gli operatori economici anche con la creazione di un set di incentivi per tutte le tipologie di imprese. Imprese che in Puglia sono vitali, proattive, leader in alcuni settori, aperte alla sperimentazione ma anche ricche di tradizione artigianale e internazionalizzate.

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La posizione geografica strategica, l’impegno per la sostenibilità ambientale, il welfare all’avanguardia, la ricchezza del capitale sociale sono gli altri elementi unici che rendono la Puglia un luogo di bellezza e interesse, dove vivere e investire.

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Un governo regionale attento alle esigenze delle imprese che investe nello sviluppo economico locale. Un clima d’affari positivo, con un sistema imprenditoriale altamente dinamico.

Una posizione geografica strategica ed un’ottima dotazione infrastrutturale.

Una forza lavoro altamente qualificata e un mercato del lavoro attivo.

LA FORZA DELLA PUGLIA Un’eccellente rete di università e centri di ricerca.

Un ARTICOLATO sistema di incentivi, finalizzato sia ad attrarre investimenti esteri, sia a promuovere lo sviluppo imprenditoriale del sistema produttivo regionale.

Una buona qualità della vita (Apulian lifestyle) 72

73


UNIVERSITà E CENTRI DIRICERCA 4 università (3 pubbliche e 1 privata) 1 politecnico

SISTEMA

imprenditoriale ED EXPORT 332 MILA IMPRESE ATTIVE * 1 IMPRESA OGNI 12 ABITANTI **

30 reti di laboratori pubblici per la ricerca

1 MILIONE E 156 MILA LAVORATORI ATTIVI ***

6 Distretti Tecnologici riconosciuti dal MIUR

7,9 MILIARDI DI EURO IL VALORE DELLE ESPORTAZIONI ***

3

aggregazioni pubblico-private

* FONTE: CCIAA BARI, 2013 ** FONTI: CCIAA BARI E ISTAT, 2013 *** FONTE: ISTAT, 2013 74

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Veduta aerea della banchina del Container Terminal di Taranto per il carico-scarico delle merci.


Complessivamente la Regione Puglia ha movimentato nel proprio territorio investimenti per 2,3 miliardi di euro, di cui 600 milioni provenienti da risorse pubbliche. Oltre ai fondi regionali, il Ministero dello Sviluppo Economico ha istituito il Fondo per la crescita sostenibile destinato a promuovere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, a rafforzare la struttura produttiva, a promuovere la presenza internazionale delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero.

GLI

INCENTIVI PER LO

Oltre alla spinta verso la sinergia fra mondo produttivo e mondo della ricerca, che ha creato sperimentazione, innovazione e trasferimento di know-how, il Governo regionale ha messo a disposizione notevoli risorse, tuttora disponibili, per sostenere e promuovere i vari settori economici della Puglia. Le risorse finanziare, in gran parte provenienti dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, sono destinate alle imprese di diversa dimensione e presenti nei vari settori produttivi che operano in Puglia. 78

SVILUPPO 79


Contratti di programma regionali 291.772.093 euro per le imprese del manifatturiero per favorire lo sviluppo di attività e progetti, rafforzare la competitività e l’attrattività del territorio e promuovere l’occupazione.

Contratti di programma TURISMO

Con un budget di 54 milioni di euro, l’avviso punta a favorire l’innalzamento degli standard di qualità e di classificazione dell’offerte turistica pugliese.

Aiuti agli investimenti iniziali alle microimprese e alle piccole imprese (Titolo II)

Con 50 milioni di euro, l’avviso sostiene e favorisce il processo di destagionalizzazione dei flussi turistici.

Un totale di 106.855.077 euro per favorire lo sviluppo delle attività economiche delle imprese di piccole e piccolissime dimensioni facilitando l’accesso al credito.

Aiuti alle Medie Imprese e ai Consorzi di PMI per Programmi Integrati di Agevolazione (PIA)

Aiuti agli investimenti iniziali alle piccole imprese operanti nel settore turistico (Titolo II – Turismo)

Il bando mette a disposizione 201.303.144 euro per le attività manifatturiere, dei servizi e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli con l’obiettivo di creare occupazione, stabilità sociale e dinamismo economico.

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Aiuti alle medie imprese ed ai Consorzi di PMI per Programmi integrati di investimento – PIA Turismo

L’avviso mette a disposizione 25 milioni di euro come aiuto per le piccole e le medie imprese che svolgono attività turistico-alberghiera, di gestione degli approdi turistici e di gestione degli stabilimenti balneari e le piccole e medie imprese che realizzano nuove iniziative turistico-alberghiere riguardanti la riqualificazione di immobili di pregio storico-architettonico.

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Aiuti alle piccole imprese innovative di nuova costituzione L’intervento, che ha un valore di 15 milioni di euro, intende stimolare la nascita di nuove micro e piccole imprese che valorizzino a livello produttivo i risultati delle ricerche condotte nell’ambito dei settori industriali strategici per lo sviluppo del territorio pugliese (Materiali avanzati, Logistica avanzata, Sistemi avanzati di manifattura ICT, Ambiente e risparmio energetico, Salute dell’uomo, Sistema agroalimentare).

Aiuti alle piccole imprese innovative operative Con una dotazione di 15 milioni di euro, l’avviso punta ad agevolare il consolidamento e la crescita delle micro e piccole imprese innovative nell’ambito dei settori industriali individuati dalla Regione Puglia (Materiali avanzati, Logistica avanzata, Sistemi avanzati di manifattura ICT, Ambiente e risparmio energetico, Salute dell’uomo, Sistema agroalimentare), attraverso il sostegno a progetti di investimento proposti da imprese già operative, che intendano valorizzare i risultati di attività imprenditoriale e di ricerca svolte precedentemente.

PIA piccole imprese Il bando mette a disposizione oltre 49.448.032 euro per incentivare le piccole imprese pugliesi più dinamiche a consolidarsi, espandersi ed innovarsi. 82

Aiuti all’insediamento in aree produttive extraurbane Per un totale di 10 milioni di euro, l’avviso sostiene i consorzi o reti di imprese che intendano favorire il trasferimento delle unità produttive esistenti dai centri urbani dei Comuni, con popolazione superiore a 40.000 abitanti, verso agglomerati industriali o aree di insediamento produttivo.

Avviso Internazionalizzazione È il primo intervento regionale pensato per incentivare l’internazionalizzazione delle imprese. Con una dotazione di 20 milioni di euro l’obiettivo è di aumentare il numero degli esportatori che operano in Puglia.

NIDI, nuove iniziative d’impresa L’iniziativa della Regione si rivolge a giovani, donne, disoccupati, persone che stanno per perdere l’impiego e lavoratori precari con partita Iva che vogliono aprire una nuova impresa. Con una dotazione di 54 milioni di euro, l’incentivazione, tra fondo perduto e mutuo, prevede la copertura dell’investimento dall’80 al 100%. 83



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v ol ti della Pu g l i a c he pr o d u c e

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© REGIONE PUGLIA Stampato a Maggio 2014 da Stampa Sud S.p.A. - Mottola (TA)


Intervento cofinanziato dall’UE a valere sul PO FESR Puglia 2007/2013, Asse VI, Azione 6.3.2 “Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali”.

REGIONE PUGLIA ASSESSORATO ALLO SVILUPPO ECONOMICO AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO ECONOMICO, IL LAVORO E L’INNOVAZIONE Servizio Internazionalizzazione Corso Sonnino, 177 • Bari / Italia Tel. +39 080 540 47 47 Fax +39 080 540 47 43 servizio.internazionalizzazione@regione.puglia.it www.regione.puglia.it www.sistema.puglia.it


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