I v o lti d ella P u glia ch e p r o du c e
AGROALIMENTARE E FLOROVIVAISMO
PER INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DELLA REGIONE PUGLIA A SOSTEGNO DELLA INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Puglia Sviluppo S.p.A. SPRINT Puglia SPORTELLO REGIONALE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Via delle Dalie, angolo Via delle Petunie Zona Industriale – 70026 Modugno (BA) Italia Tel. +39 080 5498811 sprint@regione.puglia.it
I v o lti d ella P u glia ch e p r o du c e
PER INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DEL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITÀ TERRE FEDERICIANE Distretto Agroalimentare di Qualità Terre Federiciane Via Marinaccio 7 - 71121 Foggia Tel. 0881797301 - Fax. 0881722859 giuseppe.longo@cesan.eu
PER INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DEL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITÀ JONICO SALENTINO c/o Comune di Lecce - Piazzetta Panzera ex Anagrafe - 73100 Lecce Tel. 0832 682552/95 - Fax. 0832 305792 segreteriadajs@gmail.com
PER INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DEL DISTRETTO FLOROVIVAISTICO DI PUGLIA c\o Nuovo Mercato Floricolo Comunale Via I. Balbo snc - s.p. Terlizzi - Mariotto 70038 - Terlizzi (BA) Tel. 080 3514111 - Fax. 080 3514929 distretto.florovivaistico.puglia@gmail.com
Il settore dell’agroalimentare 8
Puglia, culla della dieta mediterranea
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L’industria agroalimentare pugliese
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La Puglia è garanzia di qualità
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Imprese attive e principali specializzazioni divise per provincia
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La forza dei distretti
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Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino
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Distretto Agroalimentare di Qualità Terre Federiciane
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La ricerca si fa a tavola
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D.A.Re, il Distretto Tecnologico Agroalimentare
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Le Reti di laboratori per il settore agroalimentare
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L’Olio, oro della Puglia
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L’Uva della Puglia, una millenaria ricchezza
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Puglia, granaio d’Italia
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Pomodori e burrata, la tipicità è servita
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La Puglia in fiore
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Il settore florovivaistico pugliese
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Distretto Florovivaistico di Puglia
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Investire in Puglia
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La forza della Puglia
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Dotazioni infrastrutturali
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Sistema imprenditoriale ed esportazioni
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Università e centri di ricerca
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Gli incentivi per lo sviluppo
I volti della Puglia che produce Il settore dell’agroalimentare Con questa breve pubblicazione la Regione Puglia presenta agli operatori di settore esteri e italiani l’agroalimentare pugliese. Il settore, con una superficie agricola che occupa il 90% dei 2 milioni di ettari del territorio regionale, rappresenta una tradizione tra le più antiche dell’economia italiana e in particolare di quella pugliese. Così, olive e olio, vino e uva, frumento, pomodori, agrumi, ciliegie, carciofi, latticini, pasta, conserve e prodotti da forno pugliesi sono arrivati negli anni non solo sulle tavole degli italiani ma in quelle di tutto il mondo, fino a diventare elemento centrale del brand Puglia. Le oltre 84mila imprese, cioè più del 25% del totale delle aziende pugliesi, hanno saputo cogliere le sfide del mercato globale introducendo importanti innovazioni di prodotto e di processo. Questo ha permesso di accrescere la qualità, esaltare le caratteristiche della più autentica tradizione e quindi diventare sempre più competitivi nel mercato.
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Le politiche regionali hanno contribuito moltissimo a spingere le imprese verso questo processo. Grazie a bandi di finanziamento ad hoc, oggi le imprese che desiderano investire in Puglia hanno a disposizione un pacchetto di incentivi che supportano le aziende di ogni dimensione, dalle grandi industrie alle microimprese. Anche la crescita delle imprese del settore nei mercati esteri è stata fortemente supportata dalla Regione Puglia che ha attivato numerose iniziative in grado di valorizzare le eccellenze agroalimentari. In questo quadro non stupiscono i numeri dell’export del settore pari a 1,38 miliardi di euro nel 2013 con un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Il settore agroalimentare pugliese si conferma elemento centrale per lo sviluppo del territorio e strumento di promozione nel mondo della Puglia, terra dove tradizione e innovazione creano sapori unici e inimitabili.
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Cereali, vite e olivo, è la combinazione di questi tre alimenti che rende unica la dieta mediterranea, le cui tracce più antiche si trovano in Puglia nel neolitico inferiore. La posizione strategica e il clima unico della Puglia hanno infatti permesso a questo territorio di diventare uno dei luoghi simbolo della dieta mediterranea e un attore di primo piano nella produzione e trasformazione dei prodotti agroalimentari.
PUGLIA, La dieta mediterranea, universalmente riconosciuta come una delle più salutari, è diventata ormai uno stile di vita riconosciuto in tutto il mondo. Adatta a tutte le età, questa dieta non è solo l’ingrediente essenziale per una vita sana ma è anche un vero patrimonio storico e culturale. Questa tipica alimentazione è infatti il racconto delle civiltà che si sono sviluppate nel bacino del Mediterraneo e per questo nel 2010 è stata inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO.
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CULLA DELLA
DIETA
MEDITERRANEA
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La produzione e la trasformazione del grano duro sono eccellenze del settore agroalimentare pugliese.
In Puglia si coltiva la vite da oltre 2000 anni.
L’INDUSTRIA AGROALIMENTARE Primo produttore italiano di olio extravergine d’oliva, di vino e di grano duro la Puglia è la regione leader nazionale del settore agroalimentare. Nel suo territorio si produce inoltre il 68% del totale italiano di uva da tavola, il 35% di pomodori, mandorle e olive, il 31% di carciofi e il 30% di ciliegie. Una produzione che cresce in quantità e qualità e che ha permesso lo sviluppo di una fiorente industria di trasformazione.
Ma la Puglia non è solo terra di produzione e trasformazione ma anche regione fertile per la ricerca e l’innovazione applicata all’industria agroalimentare. Questo è testimoniato dal ruolo di primo piano che hanno assunto le aziende e le università della regione all’interno di progetti nazionali e internazionali. La grande attenzione che il Governo regionale ha dedicato al sostengo dell’imprenditoria giovanile, la forte presenza di aziende condotte da donne e lo sviluppo di una fiorente agricoltura biologica sono gli elementi chiave di un settore dinamico e in continua crescita.
PUGLIESE I numeri del settore agroalimentare e florovivaistico Numero imprese:
84.160*
Numero addetti:
213.400*
Export:
1,38 miliardi di Euro (+3,5% sul 2012) **
*fonte: CCIAA Bari, anno 2013 **fonte: ICE, anno 2013 14
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I primi pastifici sorsero in Puglia intorno al 1700 accanto ai mulini giĂ presenti sul territorio.
LA PUGLIA
è GARANZIA
Con questo intento nasce Il marchio “Prodotti di Qualità Puglia”, un marchio collettivo comunitario con indicazione territoriale. Registrato dal 2012, è stato creato e promosso dal Governo regionale come strumento di valorizzazione e diffusione dei prodotti agroalimentari pugliesi, come garanzia delle qualità delle produzioni e a tutela dei consumatori per un’immediata identificazione dei prodotti.
DI QUALITà I “Prodotti di Qualità Puglia”
Il successo del settore agroalimentare pugliese si basa su un modello di sviluppo che punta a coniugare la competitività con la sostenibilità economica ed ambientale e che mira alla salvaguardia della diversificazione produttiva. La biodiversità infatti è un valore che il Governo regionale si propone di tutelare attraverso la valorizzazione commerciale delle produzioni tipiche, la creazione di azioni di supporto alle imprese del settore e la creazione di un marchio ombrello per la tutela della qualità dei prodotti pugliesi.
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4 vini DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) 6 vini IGT (Indicazione Geografica Tipica) 10 prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) 5 prodotti IGP (Indicazione Geografica Protetta) 233
prodotti PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali riconosciuti dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, anno 2014)
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La fertilitĂ della terra e la manodopera specializzata contribuiscono allo sviluppo della fiorente industria agroalimentare pugliese.
Si tratta di reti di imprese legate tra loro per filiere e comparti produttivi che agiscono in collaborazione con università e centri di ricerca, enti ed associazioni, per la valorizzazione delle produzioni locali e la loro promozione nei mercati nazionali ed internazionali.
LA FORZA
DEI
DISTRETTI
L’unione dà forza a tutta l’economia della Puglia, è questa la visione del Governo regionale che mette in campo know-how e finanziamenti per supportare i sistemi produttivi. Questo preciso impegno della Regione si traduce, per i settori dell’Agroalimentare e Florovivaismo, nella creazione di tre Distretti Produttivi.
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25
40 aziende 3 Università e Centri di Ricerca 11 Associazioni sindacali 7 Enti locali, associazioni pubbliche e camere di commercio
DISTRETTO
AGROALIMENTARE Il Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino nasce con l’obiettivo di definire nuovi modelli organizzativi per le aziende del settore agroalimentare e costruire un indotto produttivo nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Per attuare il suo programma, il Distretto opera da un lato per la diversificazione e la valorizzazione delle produzioni e dall’altro si impegna a realizzare operazioni di marketing strategico che aiutino il settore ad ampliare il proprio mercato.
7 Associazioni privati, fondazioni e consorzi
DI QUALITà
JONICO SALENTINO fonte: Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino, anno 2014
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27
767 Aziende 15 Università e centri di Ricerca 3 Sindacati 45 Associazioni di categoria
DISTRETTO
AGROALIMENTARE Il Distretto Agroalimentare di Qualità Terre Federiciane opera nelle province di Bari e Foggia. Tra gli obiettivi principali per i quali è nato il Distretto vi sono la razionalizzazione e l’innovazione delle strutture produttive, il miglioramento dei processi tecnologici e gestionali, delle infrastrutture e delle condizioni di accesso al credito per le imprese dell’area.
28 enti locali 10 associazioni private e consorzi
DI QUALITà
TERRE FEDERICIANE Fonte: Distretto Agroalimentare dei Qualità Terre Federiciane, anno 2014
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Stabilimento per la produzione di pasta semola di grano duro - Rutigliano (Provincia di Bari).
LA RICERCA
Anche il sistema della formazione è una leva prioritaria per la crescita del settore: fiori all’occhiello, oltre alle università della regione, sono l’Istituto Tecnico Superiore Agroalimentare di Puglia e L’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (IAMB), struttura operativa italiana del CIHEAM (Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes).
SI FA
A TAVOLA
La ricerca e l’innovazione sono storicamente le portate principali della tavola pugliese. Alla sempre crescente domanda di innovazione che, ieri come oggi, il settore agroalimentare esprime, il Governo regionale ha risposto favorendo la creazione di un Distretto Tecnologico e promuovendo logiche di network tra i tanti laboratori e centri di ricerca presenti in Puglia. Questi offrono servizi alle imprese, operando nei campi della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico per aumentare la competitività delle imprese e per valorizzare allo stesso tempo l’offerta scientifica pugliese in ottica di mercato.
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I progetti attivi del D.A.Re Progetto 7FP “Quafety” Si tratta di un progetto internazionale che coinvolge 7 paesi e cofinanziato dall’Unione Europea. L’obiettivo del progetto è quello di aumentare la sicurezza alimentare dei prodotti freschi RTE (Ready to Eat).
D.A.Re, Il distretto Tecnologico D.A.Re è l’interfaccia del sistema della ricerca pugliese verso il settore agroalimentare grazie all’erogazione di servizi di supporto all’innovazione per le imprese e per i territori della regione. Tra i principali servizi offerti: attività negoziali per la gestione dell’innovazione (Intellectual Property Licensing); la ricerca di partner industriali interessati allo scaling up dell’innovazione; contratti per lo sfruttamento dei risultati della ricerca sin dalla fase di predisposizione della proposta progettuale (contract research negotiation); sostegno alla creazione di spin off da ricerca; assistenza al fund raising (venture capital e seed capital); erogazione di servizi reali ad enti ed istituzioni e ad imprese interessate a promuovere metodi e processi innovativi.
Progetto S.Te.P.Mo.L. Il progetto, nato per salvaguardare il patrimonio di biodiversità pugliese caratterizzata dal una lunga tradizione di allevamento di capre e pecore, prevede lo sviluppo di schemi tecnologici per la produzione di mozzarella da latte ovicaprino. Il progetto risponde anche alla crescente domanda di prodotti caseari da parte delle persone intolleranti al latte vaccino.
IL Distretto Tecnologico Agroalimentare 102 imprese 12 Centri di ricerca e Università 17
Enti pubblici e locali, associazioni sindacali e di categoria
2 Associazioni private e fondazioni Fonte: Distretto DARE giugno 2014
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Il progetto S.Te.P.Mo.L. è una delle risposte della ricerca pugliese alle sempre piÚ numerose intolleranze alimentari.
AFF - Apulian Food Fingerprint Valorizzazione dei prodotti agroalimentari pugliesi mediante analisi di risonanza magnetica nucleare, spettrometria di massa e naso elettronico. Filiere di intervento: olivicola, ortofrutticola, vitivinicola.
LE RETI
LAIFF Rete di laboratori per l’innovazione nel campo degli alimenti funzionali. Filiere di intervento: lattiero-casearia, cerealicola, olivicola, vitivinicola, ortofrutticola.
PER IL
DI LABORATORI SETTORE
AGROALIMENTARE
Le Reti di laboratori sono veri e propri “nodi” distribuiti sul territorio che mettono a disposizione delle imprese la loro elevata specializzazione tecnologica. Sono composte dalle migliori università e centri di ricerca pugliesi e il loro obiettivo è quello di generare una specializzazione produttiva diversificata sul territorio regionale ma anche di rispondere a specifici bisogni di natura sociale. Le reti di laboratori per il settore agroalimentare e florovivaistico sono quattro: AFF, LAIFF, SELGE e TEGUVA.
SELGE Rete Regionale di laboratori per la selezione, caratterizzazione e conservazione del germoplasma e per la prevenzione della diffusione di organismi nocivi di rilevanza economica e da quarantena. Filiere di intervento: agroalimentare e florovivaismo, biotecnologie. TEGUVA Utilizzazione di tecnologie genomiche per l’ottenimento di nuove varietà di uva apirena da tavola con caratteristiche nutraceutiche potenziate. Filiere di intervento: vitivinicola. Fonte: ARTI, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, anno 2014
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39
Le aziende pugliesi sono in prima fila fila per promuovere l’innovazione nel settore agroalimentare pugliese.
L’OLIO, Presente in Puglia già nel 5000 a.C. la coltivazione dell’olivo rappresenta un’importante risorsa economica per tutta la regione. Primo produttore nazionale di olio extra vergine di oliva infatti la Puglia produce circa il 35% del totale nazionale (produzione del 2013 pari a 180.947 tonnellate, elaborazione ISMEA su dato ISTAT). A testimonianza del forte legame della Puglia con la produzione dell’olivo ci sono oltre 300.000 alberi centenari che rappresentano un patrimonio unico al mondo. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di numerose varietà autoctone di olive, tra cui le più importanti: Coratina; Ogliarola barese; Cima di Bitonto; Cima di Mola; Peranzana; Ogliarola Garganica; Ogliarola Salentina; Leccino; Rotondella; Oliva da Mensa La Bella della Daunia; Santa Caterina; Sant’Agostino; Termite di Bitetto.
42
Il successo dell’olio pugliese, oltre che dall’alta qualità del prodotto, nasce anche da un’attenta politica portata avanti dai produttori e dal Governo regionale mirata alla salvaguardia della tipicità del prodotto. Innovazione tecnologica, controlli rigorosi e tracciabilità lungo tutta la filiera, sono solo alcuni degli elementi che hanno permesso all’olio di oliva pugliese di conquistare i mercati internazionali. I livelli raggiunti hanno permesso inoltre il riconoscimento di 5 produzioni certificate DOP (Terre di Bari DOP, Dauno Dop, collina di brindisi DOP, Terre tarantine DOP, Terra d’Otranto).
ORODELLA PUGLIA 43
Fase preliminare di lavorazione delle olive in un frantoio di Monopoli (Provincia di Bari).
La qualità dell’olio pugliese è testimioniata da 5 produzioni certificate DOP.
L ’UVA DELLA
PUGLIA,
Leader nella produzione di uva fin dai tempi dell’antica Roma, la Puglia è ancora oggi ai primi posti dei mercati internazionali del vino e dell’uva da tavola. Dal 2013 è al primo posto in Italia per la produzione di vino (produzione del 2013 pari a 10,6 milioni di ettolitri, fonte AGEA ), un traguardo raggiunto anche grazie all’aumento di investimenti di importanti marchi nazionali che qui stanno acquistando nuovi spazi. Il successo del vino pugliese sta crescendo anche all’estero dove è in atto una vera scalata verso i mercati di Germania, Svizzera, Olanda, Regno Unito ma anche Cina e Brasile. Sono infatti sempre di più le aziende pugliesi che puntano sull’innovazione dei sistemi produttivi e l’internazionalizzazione di un prodotto che sta crescendo non solo in termini di quantità ma soprattutto in qualità.
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I numeri confermano lo sviluppo del settore che ha visto in questi anni riconosciute 6 indicazioni geografiche tipiche (IGT), 4 denominazioni di origine controllata e garantita (DOCG) e 29 denominazioni di origine controllata (DOC). Oltre che per produzione del vino la Puglia è leader nazionale e internazionale anche per l’uva da tavola. Con il 68% di produzione sul totale nazionale la Puglia ha infatti portato l’Italia al primo produttore al mondo.
UNA
MILLENARIA
RICCHEZZA
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6 IGT, 4 DOCG, 29 DOC, questo il successo del vino pugliese.
Fase di spremitura dell’uva in una cantina di Martina Franca (Provincia di Taranto).
Le aree produttive e le imprese che lavorano nel settore cerealicolo sono concentrate nel Nord della regione, nelle province di Foggia e Bari. Il settore inoltre si caratterizza per una forte spinta all’innovazione tecnologica; qui sono le nate le idee che hanno fatto la storia dell’industria alimentare. È di un pastificio pugliese l’intuizione di poter conservare sottovuoto la pasta fresca; una vera rivoluzione per il settore.
PUGLIA, Primo produttore nazionale di grano duro, la Puglia anche nel settore cerealicolo è da primato. Con oltre un milione di tonnellate di grano duro prodotte nel 2013 e con le coltivazioni che coprono più di un quarto dell’intera superficie agricola, la regione si conferma il granaio d’Italia. L’industria della trasformazione del grano si distingue per la varietà delle imprese che lo compongono; a fianco delle grandi imprese, che operano soprattutto nel settore pastario, si trovano infatti piccole realtà, come ad esempio i numerosi forni locali, che mantengono inalterata la qualità e la varietà dei pani tradizionali di Puglia. Pane di Altamura, tarallini, friselle di orzo e di grano, orecchiette e maritati sono solo alcuni dei prodotti della filiera cerealicola pugliese che sono diventati ambasciatori gastronomici della regione nel mondo.
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GRANAIO
D’ITALIA
55
Le imprese piÚ grandi e insieme alle piccole realtà locali contribuiscono alla crescita dell’industria della trasformazione del grano pugliese.
I prodotti da forno pugliesi promuovono il Made in Puglia nel mondo - Laterza (Provincia di Taranto).
Sempre più apprezzati anche a livello internazionale sono anche i prodotti della filiera lattiero-casearia pugliese. A testimonianza di questo successo parlano i numeri dell’export verso i mercati esteri che negli ultimi 10 anni sono più che raddoppiati. La chiave del successo è la qualità del prodotto, certificata ad esempio con il marchio DOP ottenuto da canestrato, caciocavallo silano e ricotta di bufala. Grande ricchezza per tutta la filiera sono i formaggi freschi, punto di forza della gastronomia regionale, come la burrata, la mozzarella, la manteca e la giuncata.
POMODORI LA E BURRATA, TIPICITà Elemento essenziale della cucina mediterranea, il pomodoro trova in Puglia il terreno fertile per la sua crescita. E’ soprattutto nella provincia di Foggia che il pomodoro alimenta un’importante realtà industriale; qui si concentrano sia le aree di coltivazione sia le imprese che lavorano alla trasformazione. E sempre nella provincia di Foggia si trova il più grande sito industriale in Europa, e secondo al mondo, di trasformazione del pomodoro. La forte e strutturata filiera legata a questo alimento ha attratto negli ultimi anni importanti investimenti dall’estero, tra cui quelli di un’importante multinazionale giapponese.
60
è SERVITA
61
Il pomodoro pugliese è al centro di un’importante realtà industriale che parte dalla fase della raccolta - Foggia.
Punta di diamante della gastronomia pugliese è la produzione di formaggi freschi.
LA
PUGLIA Il flrovivaismo è uno dei settori produttivi tradizionali della Puglia che negli ultimi anni è cresciuto grazie al miglioramento degli standard qualitativi, all’innovazione e a una sempre maggiore apertura verso i mercati esteri. Il comparto florovivaistico pugliese si compone soprattutto di piccole aziende quasi equamente suddivise tra quelle che si dedicano al vivaismo e quelle dedite alla produzione di fiori e piante ornamentali; in percentuale minore, ma sempre rilevante, sono quelle specializzate nella produzione di piante in vaso. Rosa, gerbera, lilium, crisantemo programmato, anthurium, garofano, lysianthus, alstromeria, fresie, tulipani, calle, girasole,violacciocca, aster,curcuma sono alcune delle tipicità della regione a cui si aggiungono le coltivazioni di foglie, fronde verdi e fiorite quali asparagus, monstera, aralia, gypsophila, limonium. Ben rappresentato in tutto il territorio il settore ha delle particolari localizzazioni nella provincia di Bari e nel Salento. 66
Nella provincia di Bari sorge il “Centro Servizi per la Commercializzazione e l’Assistenza Tecnica alla Floricoltura” di Terlizzi, uno spazio di circa 32.000 mq che rappresenta uno dei cuori pulsanti del florovivaismo della regione. Intorno al centro di Terlizzi si è sviluppato in tutta la provincia un polo produttivo che raccoglie oltre 500 aziende dislocate nei comuni di Molfetta, Ruvo, Bisceglie e Giovinazzo. L’attività del polo produttivo del Salento ruota intorno al grande mercato dei fiori di Taviano, una struttura di circa 2550 mq a gestione mista pubblico-privata. Altro importante centro di produzione è Leverano, che vede attivi sul suo territorio circa 400 operatori, a cui si aggiungono i comuni di Alliste, Racale, Mellissano, Ugento, Nardò, Maglie, Porto Cesario.
IN FIORE 67
Il florovivaismo è uno dei settori produttivi tradizionali pugliesi.
Il
settore Il florovivaismo pugliese rappresenta uno dei comparti trainanti dell’agricoltura regionale, per varietà e tecniche di coltivazione e per dotazioni tecnologiche. Il settore ha raggiunto una posizione di rilievo nel contesto nazionale grazie ad alcuni punti di forza quali, l’aumento della qualità e della quantità delle produzioni, la possibilità di coltivare senza interruzioni stagionali, l’alta capacità imprenditoriale e la propensione all’innovazione tecnologica. Queste caratteristiche uniche, insieme a un preciso impegno del Governo regionale, hanno rappresento la chiave di successo per lo sviluppo del settore nei mercati esteri. La crescita del florovivaismo pugliese è strettamente connessa anche all’innovazione tecnologica, funzionale non solo all’aumento della qualità del prodotti ma anche alla riduzione dell’impatto ambientale. 70
Un esempio viene dalla coltivazione idroponica, in aumento nella regione, che consente produzioni controllate sia dal punto di vista qualitativo sia igienico-sanitario durante tutto l’anno, sia in termini di sostenibilità ambientale. Il settore inoltre trova nuovi spazi di crescita nell’interconnessione con altri ambiti quali il turismo ecosostenibile e l’utilizzo delle piante nei processi di riqualificazione urbana soprattutto in relazione alle politiche di abbattimento degli inquinanti.
florovivaistico
pugliese
71
La gerbera è una dei prodotti tipici del florovivaismo pugliese - Terlizzi (provincia di Bari).
228 Aziende 4 Università e Centri di Ricerca 11 Associazioni sindacali 22
Altri soggetti (Enti locali, associazioni datoriali e di categoria, altri, vedi fonte)
DISTRETTO
FLOROVIVAISTICO Il Distretto nasce con l’intento di sostenere le iniziative e i programmi di sviluppo su base territoriale volti a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione e la creazione di nuova imprenditorialità nel settore. Tra gli obiettivi specifici del distretto, l’implementazione di nuove tecniche e metodologie di produzione e la realizzazione di attività di orientamento tecnologico e varietale, unitamente al supporto per la promozione delle produzioni locali destagionalizzate.
DI
PUGLIA Fonte: Distretto Florovivaistico di Puglia, anno 2014
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Le piante in vaso pugliesi hanno conquistato i mercati floricoli di tutta Italia.
La Puglia si conferma una delle regioni più vitali del Sud Italia. Il modello di sviluppo per promuovere nuove sinergie tra imprese e ricerca, per migliorare le infrastrutture e la disponibilità di forza lavoro qualificata si è rivelato vincente per tutti i settori produttivi.
Il Governo regionale infatti garantisce una competenza elevata nella gestione dei rapporti internazionali e un supporto agli insediamenti stranieri.
INVESTIRE IN PUGLIA Punto di forza del “modello pugliese” è la garanzia di regole certe per gli operatori economici anche con la creazione di un set di incentivi per tutte le tipologie di imprese. Imprese che in Puglia sono vitali, proattive, leader in alcuni settori, aperte alla sperimentazione ma anche ricche di tradizione artigianale e internazionalizzate.
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La posizione geografica strategica, l’impegno per la sostenibilità ambientale, il welfare all’avanguardia, la ricchezza del capitale sociale sono gli altri elementi unici che rendono la Puglia un luogo di bellezza e interesse, dove vivere e investire.878
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Un governo regionale attento alle esigenze delle imprese che investe nello sviluppo economico locale. Un clima d’affari positivo, con un sistema imprenditoriale altamente dinamico.
Una posizione geografica strategica ed un’ottima dotazione infrastrutturale.
Una forza lavoro altamente qualificata e un mercato del lavoro attivo.
LA FORZA DELLA PUGLIA Un’eccellente rete di università e centri di ricerca.
Un ATTRATTIVO sistema di incentivi, finalizzato sia ad attrarre investimenti esteri, sia a promuovere lo sviluppo imprenditoriale del sistema produttivo regionale.
Una buona qualità della vita (Apulian lifestyle). 80
81
Stabilimento di Foggia per la trasformazione del pomodoro.
DOTAZIONI
infrastrutturali
12.000 km di strade 1.528 km di rete ferroviaria 2 aeroporti internazionali e 2 interni
imprenditoriale ED ESPORTAZIONI 332 mila imprese attive * 1 impresA ogni 12 abitanti ** 1 milione e 156 mila lavoratori attivi ***
9 porti tra commerciali e passeggeri
7,9 miliardi di euro il valore delle esportazioni ***
1 Interporto
2,039 miliardi di euro il valore delle esportazioni
Il
98% della popolazione dispone
di connessione a banda larga, contro il 96,5% della media nazionale *
* Fonte: Invitalia, dicembre 2013 84
SISTEMA
nel 1ยบ trimestre del 2014 ****
+18,1% rispetto allo stesso periodo del 2013)
(
* fonte: CCIAA Bari, anno 2013 ** fonti: CCIAA Bari e ISTAT, anno 2013 *** fonte: ISTAT, anno 2013 **** fonte: ISTAT, anno 2014 85
UNIVERSITĂ€
E CENTRI DI RICERCA 4 universitĂ (3 pubbliche e 1 privata) 1 politecnico 30 reti di laboratori pubblici per la ricerca 6 Distretti Tecnologici riconosciuti dal MIUR 5 aggregazioni pubblico-private
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Complessivamente la Regione Puglia ha movimentato nel proprio territorio investimenti per 3 miliardi di euro, moltiplicando per tre volte e piÚ le risorse pubbliche utilizzate, pari a 865 milioni di euro. Nella prossima programmazione dei fondi europei la Regione Puglia ha previsto di destinare al sistema produttivo piÚ di 2,4 miliardi di euro, il 44,36% dell’intero Programma operativo regionale.
GLI
INCENTIVI
Oltre alla spinta verso la sinergia fra mondo produttivo e mondo della ricerca, che ha creato sperimentazione, innovazione e trasferimento di know-how, il Governo regionale ha messo a disposizione notevoli risorse per sostenere e promuovere i vari settori economici della Puglia. Le risorse finanziarie, in gran parte provenienti dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, sono state destinate alle imprese di diverse dimensioni e presenti nei vari settori produttivi che operano in Puglia.
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PER LO
SVILUPPO 89
contratti di programma regionali 291.772.093 euro per le imprese del manifatturiero hanno agevolato lo sviluppo di attività e progetti, rafforzato la competitività e l’attrattività del territorio e promosso l’occupazione.
Contratti di Programma Turismo Con 50 milioni di euro, lo strumento aveva l’obiettivo di favorire il processo di destagionalizzazione dei flussi turistici.
Aiuti alle Medie Imprese e ai Consorzi di PMI per Programmi Integrati di Agevolazione (PIA) 201.303.144 euro sono stati messi a disposizione per le attività manifatturiere, dei servizi e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli con l’obiettivo di creare occupazione, stabilità sociale e dinamismo economico.
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Aiuti alle medie imprese ed ai Consorzi di PMI per Programmi integrati di investimento (PIA Turismo) Con un budget di 54 milioni di euro l’intervento regionale ha favorito l’innalzamento degli standard di qualità e di classificazione dell’offerte turistica pugliese.
Aiuti agli investimenti iniziali alle microimprese e alle piccole imprese (Titolo II) Un totale di 106.855.077 euro ha permesso di agevolare lo sviluppo delle attività economiche delle imprese di piccole e piccolissime dimensioni facilitando l’accesso al credito.
Aiuti agli investimenti iniziali alle piccole imprese operanti nel settore turistico (Titolo II – Turismo) Lo strumento ha messo ha disposizione 25 milioni di euro come aiuto per le piccole e le medie imprese che svolgono attività turistico-alberghiera, di gestione degli approdi turistici e di gestione degli stabilimenti balneari e le piccole e medie imprese che realizzano nuove iniziative turistico-alberghiere riguardanti la riqualificazione di immobili di pregio storico-architettonico.
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Aiuti alle piccole imprese innovative di nuova costituzione L’intervento del valore di 15 milioni di euro, ha stimolato la nascita di nuove micro e piccole imprese che hanno valorizzato a livello produttivo i risultati delle ricerche condotte nell’ambito dei settori industriali strategici per lo sviluppo del territorio pugliese (Materiali avanzati, Logistica avanzata, Sistemi avanzati di manifattura ICT, Ambiente e risparmio energetico, Salute dell’uomo, Sistema agroalimentare).
Aiuti alle piccole imprese innovative operative Con una dotazione di 15 milioni di euro, l’iniziativa ha agevolato il consolidamento e la crescita delle micro e piccole imprese innovative nell’ambito dei settori industriali individuati dalla Regione Puglia (Materiali avanzati, Logistica avanzata, Sistemi avanzati di manifattura ICT, Ambiente e risparmio energetico, Salute dell’uomo, Sistema agroalimentare), attraverso il sostegno a progetti di investimento proposti da imprese già operative.
PIA piccole imprese Per incentivare le piccole imprese pugliesi più dinamiche a consolidarsi, espandersi e innovarsi sono stati messi a disposizione 49.448.032 euro.
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Aiuti all’insediamento in aree produttive extraurbanE Il Governo regionale ha sostenuto con 10 milioni di euro i consorzi o reti di imprese per il trasferimento delle unità produttive esistenti dai centri urbani dei Comuni, con popolazione superiore a 40.000 abitanti, verso agglomerati industriali o aree di insediamento produttivo.
Avviso Internazionalizzazione È il primo intervento regionale pensato per incentivare l’internazionalizzazione delle imprese. Con una dotazione di 20 milioni di euro l’obiettivo è di aumentare il numero degli esportatori che operano in Puglia.
NIDI, nuove iniziative d’impresa L’iniziativa della Regione si rivolge a giovani, donne, disoccupati, persone che stanno per perdere l’impiego e lavoratori precari con partita Iva che vogliono aprire una nuova impresa. Con una dotazione di 54 milioni di euro, l’incentivazione, tra fondo perduto e mutuo, prevede la copertura dell’investimento dall’80 al 100%.
CLUSTER TECNOLOGICI REGIONALI PER L’INNOVAZIONE Con 30 milioni di euro lo strumento potenzia le attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione delle imprese micro, piccole, medie e grandi, negli ambiti tematici della strategia regionale SmartPuglia2020: Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo e dell’ambiente e Comunità digitali, creative ed inclusive. 93
PER INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DELLA REGIONE PUGLIA A SOSTEGNO DELLA INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Puglia Sviluppo S.p.A. SPRINT Puglia SPORTELLO REGIONALE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Via delle Dalie, angolo Via delle Petunie Zona Industriale – 70026 Modugno (BA) Italia Tel. +39 080 5498811 sprint@regione.puglia.it
I v o lti d ella P u glia ch e p r o du c e
PER INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DEL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITÀ TERRE FEDERICIANE Distretto Agroalimentare di Qualità Terre Federiciane Via Marinaccio 7 - 71121 Foggia Tel. 0881797301 - Fax. 0881722859 giuseppe.longo@cesan.eu
PER INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DEL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITÀ JONICO SALENTINO c/o Comune di Lecce - Piazzetta Panzera ex Anagrafe - 73100 Lecce Tel. 0832 682552/95 - Fax. 0832 305792 segreteriadajs@gmail.com
PER INFORMAZIONI SULLE ATTIVITÀ DEL DISTRETTO FLOROVIVAISTICO DI PUGLIA © REGIONE PUGLIA Fotografia: Michele Stallo Stampato a Dicembre 2014 da Stampa Sud S.p.A. - Mottola (TA)
c\o Nuovo Mercato Floricolo Comunale Via I. Balbo snc - s.p. Terlizzi - Mariotto 70038 - Terlizzi (BA) Tel. 080 3514111 - Fax. 080 3514929 distretto.florovivaistico.puglia@gmail.com
Intervento cofinanziato dall’UE a valere sul PO FESR Puglia 2007/2013, Asse VI, Azione 6.3.2 “Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali”.
REGIONE PUGLIA ASSESSORATO ALLO SVILUPPO ECONOMICO AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO ECONOMICO, IL LAVORO E L’INNOVAZIONE Servizio Internazionalizzazione Corso Sonnino, 177 70121 Bari Italia Tel. +39 080 540 47 47 Fax +39 080 540 47 43 servizio.internazionalizzazione@regione.puglia.it www.internazionalizzazione.regione.puglia.it www.regione.puglia.it www.sistema.puglia.it