Io Come Artista 16

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a Bora Bora con VaulotDyevre

Nature morte di Valeria D’angelo

Foto by Dina Nerino

Anno 2 N.16 Marzo 2012 - Periodico quindicinale - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.

un nuovo movimento:gli Urluck

numero 16

www.iocome.it


sommario Artisti

Urluck Un nuovo movimento.

pag. 6

Le Civette

di Nadia Ginelli Una finestra aperta sulla grande époque pag. 28

in copertina

Foto di Dina Nerino “Stati d’Animo”

Designer

VaulotDyevre a Bora Bora ...

pag. 34

Boudoir

pag. 42

Eventi del ½ mese

Milano - Como - Mialno un viaggio nell’arte

pag. 46 The Waves

di Dina Nerino Stati d’animo

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pag. 52

16 numero

di Indira Fassioni parlando di Valeria D’Angelo


Piazza Grande Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è sulle panchine in Piazza Grande, ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n’è. Dormo sull’erba e ho molti amici intorno a me, gli innamorati in Piazza Grande, dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no. A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io. A modo mio avrei bisogno di sognare anch’io. Una famiglia vera e propria non ce l’ho e la mia casa è Piazza Grande, a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho.

giacomo momo gallina

editoriale

Con me di donne generose non ce n’è, rubo l’amore in Piazza Grande, e meno male che briganti come me qui non ce n’è. A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io. Avrei bisogno di pregare Dio. Ma la mia vita non la cambierò mai mai, a modo mio quel che sono l’ho voluto io. Lenzuola bianche per coprirci non ne ho sotto le stelle in Piazza Grande, e se la vita non ha sogni io li ho e te li do. E se non ci sarà più gente come me voglio morire in Piazza Grande, tra i gatti che non han padrone come me attorno a me. Lucio Dalla GmG 3


...Noi di Io Come vogliamo ricordarlo cosĂŹ ... con le sue parole con il suo sorriso ... ...ciao Lucio!

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Artisti 6


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Urluck Come nascono gli Urluck? IL gruppo artistico degli Urluck nasce nel 2009 da uomini adepti all’arte che inseguendo un sogno artistico nato dal Web si coalizzarono per realizzare uno spazio espositivo unico nel suo genere ubicato nella Stazione Centrale di Milano. Questo luogo dal nome “Sala Pergolesi” è ubicato nel sottopasso della circonvallazione di via Tonale, un tempo segnò un capitolo importante nelle lotte sindacali e sociali degli anni 70 poi fu trasformata in una vecchia biblioteca del DLF (Dopo Lavoro Ferroviario) ma considerando la scarsa affluenza fu abbandonata al suo decadente destino. Gli Urluck la ripristinarono e metamorfizzarono in un’opera concettuale dal nome Contenitore Arti-stico. La realizzazione di questo spazio nacque per valorizzare l’arte contemporanea emergente e li coinvolse per più di un anno amalgamandoli in questo gruppo poliedrico dalle prismatiche sfaccettature. Non si possono analizzare le forze alchemiche che permisero la realizzazione del “sogno” e non si può neppure sapere se è grazie a questo luogo che questa “Avanguardia” milanese prese vita, ma ora vive, provoca, riflette ed indaga l’arte in una continua evoluzione intellettuale. La formula alchemica parla di un uomo nutrito da passione e curiosità per la vita e un altro nutrito dalla fascinazione ed interesse per il loro rapporto personale, l’hyper-sintesi urluckiana è un binomio nel quale c’è il viaggiato-

Giovanni Maioli Vive l’arte in maniera intellettuale, la sua espressione trova forza nella critica costruttiva della stessa e nell’autocritica Urluckiana. La sua continua ricerca indaga nei molteplici linguaggi per estrapolare nuove forme e stilemi plausibili ed affrontabili dal 2008 frequentando da “neofita” l’Arte ma non la scrittura e la letteratura ha fondato con Jcio Cipolla il gruppo istrionico degli Urluck. Da manager informatico stanco del freddo rapporto interpersonale con la sua clientela ha trasformato il suo amore per gli animali in una professione, difatti da molti anni è uno stimato Toilettatore per cani e gatti nella zona di via Solari a Milano.


How do Urluck arise?

Jcio Cipolla Vive l’arte da dilettante (nell’antica accezione del termine), studia la stessa da 15 anni nascendo come pittore evolve la sua ricerca artistica vagando dall’energia coloristica e formale del periodo futurista all’espressionismo astratto degli anni 60. Da qualche anno Innamoratosi dell’evoluzione intellettuale nell’arte concettuale ha fondato il gruppo degli Urluck ed assieme a Jo Maioli ha elaborato il concept del “Contenitore Arti-stico” e le forme d’arte che da esso ne derivano. Si nutre quotidianamente di nuove esperienze di vita e contaminazioni, guidando il suo taxi nella frenetica Milano.

The artistic group of Urluck arises in 2009 from follower men to the art which pursuing an artistic dream united to realize a work/exhibition area only in his kind located in the Central Station In Milan. It was the “Pergolesi room” in sottopasso of the ring road of via Tonale a time which marked an importing chapter in the union and social year struggles 70. Urluck restored it and changed it in a conceptual work from the name Artistic Container. Which arose to increase the value of the emergent contemporary artfor and it involved them from more than one year, the art blending them in a group which now, as Milanese vanguard, causes, reflects and investigates in a continuos intellectual evolution. The basic alchemico formula composes itself of a fed man from passion and curiosity for the life and another fed by glamour and interest in the personal relationships, the hyper-sintesi urluckiana is a binomial in which there is the travelling, one containing a proposal and abounding in images whereas the traveller proposes his vision the contemplator tries to dismantle the artistic strength, if it does not succeed there it materializes in a theme and the critical and instinctive contemplator, and thanks to the subsequent processings of both he becomes their Art. The Urluck’s art has many contaminations


Urluck Giovanni Maioli He lives the art in intellectual way, his expression finds strength in the constructive criticism of the same one and the Urluckian selfcriticism, His continuous research investigates in the many languages to extrapolate new forms and plausible and faceable stylistic features. From 2008 frequenting from “neophyte” the art, but not the writing and the literature, he founded together with Jcio Cipolla the histrionic Urluck’s group. From data processing manager, tired of the cold interpersonal relationship with his customers, he has turned his love for the animals into a profession, in fact for many years he has being one of the most esteemed groomer for dogs and cats in the via Solari zone in Milan.

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Jcio Cipolla lives the amateur’s art (in the ancient term meaning), he’s been studying for 15 years the art, arising as painter he evolves his artistic research wandering from the colour and formal energy of the futurist period to the abstract expressionism of the 1960s. Some years ago, falling in love with the intellectual evolution in the conceptual art, he has founded the Urluck’s group and Together with Jo Maioli, he has elaborated the Arti-stic Container project and all the art forms coming from it. He feeds daily of new life experiences and artistic contaminations, driving his taxi in the frenetic town of Milan.

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Urluck re, propositivo e immaginifico ed il contemplatore critico ed istintivo, laddove il viaggiatore propone la sua visione il contemplatore prova a smantellarne la forza artistica, se non vi riesce essa si materializza in un tema e grazie alle successive elaborazioni di entrambi diviene la loro Arte. L’arte degli Urluck ha molte contaminazioni ed evolve concetti formali che spaziano dal concettuale all’espressione materica, miscelandoli con sapienza per ottenere concept unici filosofici, provocatori con paradossi contemporanei. L’atteggiamento mentale è quello dell’interrogazione, essi analizzano se stessi e l’arte in un dialogo fatto di rimandi intellettuali per capire assieme il reciproco ruolo nella società. Le denuncie che ne scaturiscono sono illusionistiche e mediatiche ecco il perché dei loro molteplici linguaggi apparentemente distanti ma collegati tra loro da fili sottilissimi. Per esempio il Concept del Contenitore Artistico utilizza Numeri, linearità equilibranti, simbologie astratte, unità di misura creative, la matericità delle opere, il figurativo filosofico, la tecnologia poetica, l’archeologia dadaista, l’umanizzazione del Logo, i flash mob , le performance, sono i medium necessari per esaltare la loro creatività e l’evoluzione del loro pensiero. Fiutando con sensibilità artistica la criticità del momento storico nel febbraio del 2011 crearono un avvenimento mediatico che sottolineo ancora una volta la loro eleganza creativa, con spirito goliardico crearono il fidanzamento ideologico proprio nella notte di San Valentino, notte dell’amore universale e con la loro performance “border line” inanellarono il famoso Dito Impudicus di Maurizio 12

Quadriografia “unità di misura estetica” cm 55x55 - box light RX su plexiglass retroilluminato bitume e DC fix Vincent Van Gog e i suoi fiori del male


and evolves formal concepts that sweep from the conceptual one to the materic expression, mixing them with wisdom to obtain philosophical unique and provocative concepts with contemporary paradoxes. The mental attitude is that of interrogation, they analyse themselves and the art in dialogue made of intellectual returns, illusionistic and media complaints spring from this clutch the main reason of their many languages being apparently far but always connected between them from the threads of a creative way in an incessant evolution. The Arti-stic Container Concept uses the numbers, balancing linearities, abstract symbologies, creative units of measurement, the materic work, the philosophical figuration , the poetic technology, the Dadaistic archaeology, the logo humanization, the flashes mob, the performances, all media necessary for exalting the urluckian creativity and pushing in every where their thought. Smelling with artistic sensitivity the critical state of the historical moment, on February 2011 they created a media event, I point out once more their creative elegance, with goliardic spirit they created their ideological engagement in the San Valentino’s night, night of the universal love and with their “ border line” performance they curled the famous Maurizio Cattelan’s Impudicus finger, with ingenious delicacy they made precious that finger placed for a month in front of the Stock Exchange of Milan. 13


Urluck Cattelan, con geniale delicatezza impreziosirono per un mese quel dito eretto dinnanzi alla Borsa di Milano. Come è nata questa idea: Risponde (Urluck 1)… Stavamo passeggiando (jcio, Jo, e Grip) nottetempo nel centro di Milano, era come al solito un bell’inverno gelido. Quella notte piovigginava ed i bagliori delle luci della città si riflettevano sull’asfalto bagnato. C’era pochissima gente in giro, qualche anima galleggiava da un lato all’altro dei marciapiedi, compariva e scompariva alla nostra vista distratta, noi camminavamo inzuppati e scazzati con l’umore a terra, riflettevamo sulle sorti del progetto Contenitore Artistico che sembrava giunto al capolinea… Eravamo appena stati espropriati del nostro luogo e sconfortati vagavamo senza meta. Da qualche mese la statua L.O.V.E dominava Piazza Affari e noi capitammo lì per caso, eravamo ai suoi piedi, si ergeva nella sua verticalità dominante, composta da 11 metri di marmo bianco; in quella notte la fitta pioggerellina esaltava il marmo che rifletteva in tutto il suo candore. Quel dito medio eretto dimostrava la sua possanza, lo guardavamo dal basso con gli occhi stretti mentre lui bucava con quel dito il cielo nero sopra le nostre teste. Le luci delle lampade alogene illuminavano Palazzo Mezzanotte (mai nome fu più azzeccato), il quadro davanti ai nostri occhi appariva di un viraggio arancio, feci un deciso tiro alla sigaretta “omeopatica” ed all’improvviso la magia della visione mi colpì, dissi “Sai dovremmo proprio infilargli un bell’ anello a questo dito, un anello nero catrame con il nostro logo inciso in bianco”. Fu grazie a quella visione illuminante 14

Sizes ”Eco Piattaforme” cm 160X160 collezione privata bitume su tela DC fix corde, plastiche, fuoco, scotch


We ask Urluck how this idea has arisen: (URLUCK 1) Answers We (Jcio, Jo e Grip) were walking during the night in the centre of Milan. It was to the usual one of that enjoyable icy winter. That night was drizzling and town light flashes were reflecting on the wet asphalt. There was very few people in, some ĂŹsoulĂŽ was floating from a side to the other of the pavements, appearing and disappearing to our absent-minded sight, we were walking soaked and with the mood to the ground since we were thinking of the Arti-stic Container project destiny (which was seeming got to the end). We were just dispossessed of our place and, disheartened, we were wandering with no goal. Since some months the L.O.V.E. statue was dominating Piazza Affari and we happened there by chance, we were at its feet, it was rising in all its dominating verticality made by 11 white marble meters. That night the small drizzle was exalting the marble which reflected in all its whiteness. That erect middle finger was showing all its augustness. We were watching it from the bottom with our eyes gripped while it was pricking the black sky over our heads. Lights and handle lamps were lighting Palazzo Mezzanotte up, (such name was never more hit), the picture in front of our eyes was appearing of a turning orange, I 15


Urluck che quella notte da “Blade Runner” fu illuminata anche dalla luce innaturale che si irradiò dai nostri visi, la luce di una nuova speranza che ci condusse in questa esaltante avventura artistica. Passammo tre settimane di lavoro intensissimo, calcoli e ricalcoli sulle foto ricavate da internet, ne scattammo miriadi in loco per renderci conto sul campo di come affrontare la scalata. Facemmo proporzioni matematiche per capire la circonferenza del dito, prove sui materiali sul modo di realizzare il cerchio dell’anello stesso; realizzammo i comunicati stampa da posizionare sotto la statua per spiegare la nostra performance e cercammo una scala capace di permetterci di affrontare quella verticalità. Ma durante il percorso ci rendemmo conto che se volevamo documentare l’evento e farlo diventare “mediatico” avremmo avuto bisogno di qualcuno che fosse in grado di realizzare un’ opera anche visiva della nostra visione onirica. I collegamenti della vita sono spesso misteriosi, ed ecco che dal cilindro della casualità apparve il fantomatico Onacluv … artista poliedrico della telecamera, che da lì a breve diventò il 3° anello del puzzle Urluckiano, Lui realizzò in quella notte di San Valentino il primo video intitolato “LOGO 5/7”, nome dell’anello che andammo ad infilare a quel bellissimo “medio erectus”. Come si compone il gruppo degli Urluck? Il gruppo degli Urluck parla di un’alchimia di 2 forze contrapposte e complementari, 2 emisferi cerebrali, che godono sommati assieme di 100 anni di vita, essi mettono a disposizione della loro arte, un tale vissuto che viene applicato al loro cammino artistico, estetico, 16

Sizes Sequenze ancestrali cm 80x80 bitume su tela DC fix corde, plastiche, fuoco, scotch

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urluck.it

did a draw to my homeopathic cigarette and suddenly that magic vision struck me, I said: You know, we should really slip a beautiful ring to this finger, a black tar ring with our blank engraved logo. It was thanks to such illuminative vision that, that ìBlade Runnerî night was also lit up by an unnatural light radiating from our faces; the light of a new hope which led us in this exciting artistic adventure. We spent three weeks of very intense work making calculations and recalculations on the photos obtained by Internet, we sprang in-place myriads of photos to answer us on the field as face the climbing. We did mathematical proportions to understand the circumference of the finger, tests on materials and the way to realize its circle. We realized the print bulletins to be put under the statue, to explain our performance and we looked for a stair able to allow us to face that verticality! But during the way we realized that if we wanted to document the event and to make it become as ìmediaî, we would need someone than ditches able to realize a work also visual of our oneiric vision. Life links are often mysterious, and here that from the randomness cylinder, the mysterious Onacluv appeared; a versatile camera artist who from there, in a short while, became the third Urluckian jigsaw puzzle ring. In that night of Saint Valentine he made the first headed display ìLOGO 5/7î, name of the ring which we had to slip to that very beautiful one ìmiddle erectus fingerî. 17


Urluck filosofico che però è concettualmente giovane essendo nato da pochi anni e questo permette lo sviluppo di potenzialità amplissime, è l’alchimia di questo paradosso che contraddistingue la loro visione dell’arte, che essendo di avanguardia nel pieno senso della litterazione è sbilanciata artisticamente verso percorsi semi-sconosciuti. Jcio Cipolla: è la parte visionaria, geniale, letteraria, estetica, creativa e passionale. Giovanni Maioli: interpreta l’aspetto dell’autocritica nell’alchimia del gruppo, analizzatore indefesso, procede nell’arte con lo spirito da personal trainer e scoprendo la sua irrazionalità creativa trova spesso concetti formali ed incastri determinanti alla visione onirica. Onacluv: agisce nell’ombra e coordina la parte mediatica e divulgativa del verbo Urluckiano, protagonista indispensabile alla realizzazione tecnologica delle performance situazionaliste, realizza i video artistici che completano l’essenza caratteriale del gruppo.

Queste energie congiunte nascono in quel lontano 2009, da quel sogno che permise di esprimere il loro talento semplicemente immaginando l’arte come il percorso di vita ideale. L’astrattismo di questo percorso di vita passo dopo passo li sta conducendo alla scoperta di una esaltante sensibilità artistica ed a una perenne calibratura con tutto ciò che li circonda, siano esse persone o cose.

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Ring Tao Sizes LOGO originale Sizes White le tre T Sizes Ruler con le 8 Unit


How is the group of Urluck composed? The group of Urluck turns around 2 opposing and complementary strengths, 2 cerebral hemispheres, which put together enjoy 100 years of life; they place at disposal of their art such an one lived which, applied to their artistic aesthetic and philosophical way, it’s urluckian antinomy, conceptually very young, being born a few years ago. This allows a wide potentiality development, is the alchemy of this paradox which marks their vision of the art and being of vanguard in the full sense of his meaning is artistically unbalanced towards not very unknown ways. Jcio Cipolla: he is the visionary, ingenious, literary, aesthetic, creative and passionate part. Giovanni Maioli: interprets the self-criticism aspect in the alchemy of the group, tireless analyser, proceeds in the art with a personal trainer’s spirit and finding out his creative irrationality he often finds formal concepts and determinant joints to the oneiric vision. Onacluv: he acts in the shade and coordinates the media and popular part of the Urluckian verb, indispensable protagonist to the technological situation performance realization, he realizes the artistic displays which complete the character group essence.

These joined energies arise 2009 in that far one, from that dream which allowed to express their talent simply imagining the art like the ideal life way. The abstractionism of this way of step life after step is leading them to discovery of an exciting artistic sensitivity and to a perennial calibration with all what which surrounds them, being them people or things. 19


Urluck

Contenitore Arti-stico ubicato galleria via Tonale - Stazione Centrale di Milano Sala Pergolesi. 20


Particolare della Sizes “Eco Piattaforme” 21


Urluck ONE Sizes particolare della prima bozza del romanzo del Contenitore Arti-stico

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ONE Sizes opera documento racchiude in se la storia degli Urluck


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Urluck Ring and Fingher Medio impudicus Black ed anello LOGO 5/7 White

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Ring and Fingher Medio impudicus ed anello LOGO 5/7 originale della performance del 14-02-2011

urluck@libero.it

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Urluck

Monolito Urluckiano contiene le 8 quadriografie originali e testimonia l’ANNO ZERO del microcosmo Urluckiano 26


www.urluck.it

ASSOLO connubio di 3 Quadriografie + 1 Sizes sintesi dell’espressione del concetto Contenitore Arti-stico

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le civette Una finestra aperta sulla grande époque Per quanto riguarda l’arte – la pittura nello specifico - sul web c’è di tutto: artisti originali, falsi d’autore, geniali inventori di tecniche e di soggetti, artisti meno originali, semplici pittori, dipintori di tele…

natezza. L’artista si chiama Stefano Manni, ed è un autodidatta. Cresce con un’educazione umanistica di base ma fin da giovanissimo manifesta il suo interesse per la pittura, ritraendo i paesaggi della sua terra natia – nel modenese, a Pavullo nel Non saprei dove collocare l’artista che preFrignano – e quelli da lui visti nel corso di alsentiamo. Cercando per un evento, delle imcuni viaggi all’estero. magini riguardanti uniformi napoleoniche, mi Pronipote del famoso pittore Eugenio Zampisono imbattuta in un Artista, uno tra i pochi, ghi, ispirato alla scuola dei Macchiaioli, trova che ad oggi ritrae in maniera perfetta unifornaturale esprimersi con colori ad olio e con mi ed ambientazioni napoleoniche. matite a carboncino. Il suo interesse per le uniformi – in particolaCon una particolarità: per i suoi quadri, egli – re del periodo napolee non lo nega, nel suo onico – è però storia sito – trae spunto dalle recente. Nel 2005 ha opere dei grandi pittooccasione di approri del passato, come fondire la sua conoad esempio Gericault, scenza dell’arte vein cui sono raffigurati dendo alcune tele di soggetti napoleonici. T.Gericault in cui sono A prima vista, l’immaraffigurati soggetti nagine che se ne riflette, poleonici; inizia così a è un misto tra un falso prendere alcuni spunti d’autore e una banale per dipingere delle tacopiatura. vole dedicate alla Cavalleria e all’Esercito Invece, osservandoNapoleonico. li con cura, si scopre “Au carrefour en une journèe d’automne: Osservando e stul’abile mix: sì, il falso Souvenir de d’Hautpoul” di Stefano Manni diando l’uniformolod’autore, ma con raffi28


gia, grazie anche alle dispense della Osprey – nota casa editrice inglese nonché vera bibbia dell’uniformologia – Stefano Manni incontra poi E.Detaille e L.Rousselot. L’amore per le uniformi lo accompagna da allora e lo rende un profondo conoscitore di uniformi dell’epoca napoleonica (dal 1800 circa al 1815). Il suo interesse principale è nel coniugare scene militari in ambientazioni realistiche, ispirate a quadri realmente esistenti, con la ricerca storica esatta dell’uniforme rappresentata. Ecco quindi nascere “Au carrefour en une journèe d’automne: Souvenir de d’Hautpoul”, una libera interpretazione di “Le Général d’Hautpoul à cheval” di Edouard Detaille con un cambio di fondale; oppure “Explorateur observateur, quelque chose ou quelqu’un…”, libera interpretazione di “The scout” di W.B.Wollen, con un Ussaro francese del IV Reggimento al posto di un Ussaro inglese. Ma a chi importa se l’Artista si fa ispirare dai grandi del passato… l’importante è l’emozione che rende allo spettatore che osserva l’opera; l’emozione di guardare con occhio più moderno una uniforme napoleonica, vista solo, appunto, nei musei. Il genere napoleonico, soprattutto quello uniformologico, è una strada difficile da intraprendere. La tematica, oggi in disuso, se non affrontata più che decorosamente, può risultare grottesca. Ma non è questo il caso: è di certo un artista con una bella pennellata, pulita, nitida, che scontorna bene i soggetti che dipinge. Stefano Manni è più attento al lato uniformologico che non a quello artistico; ecco perché non rintracceremo mai discordanze cromatiche e non veritiere nelle uniformi da lui rappresentate. Nonostante la sua intensa produzione artistica, non ha mai esposto in collettive e personali; solo alcune sue opere si trovano in collezioni private in Italia ed in Francia. Nadia Ginelli

“Le Général d’Hautpoul à cheval” di Edouard Detaille

Uniformologia Oltre a Stefano Manni, solo qualche altro pittore “napoleonico” degno di nota: uno spagnolo, Augusto Ferrer Dalmau famoso soprattutto per aver riprodotto la cavalleria spagnola nella guerra Carlista, e un americano, Keith Rocco, noto principalmente per aver ritratto la guerra di secessione americana, e solo alcune tavole su Napoleone. Certo, anche loro si ispireranno sicuramente ai maestri del passato, forse in modo un po’ meno spregiudicato di Stefano Manni... 29


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Design Group Il nostro obiettivo, attraverso i nostri progetti è quello di costruire una visione innovativa e rilevante nel panorama del design contemporaneo. Come designer abbiamo due profili diversi ma complementari. Questo ci permette di comprendere la domanda in considerazioni più ampie rispetto a quella definita dal mercato. Ci liberiamo per un momento del contesto che è talvolta molto pesante e richiede risposte convenzionali. La nozione di “progetti programmatici” ci permette di mettere in discussione diversi livelli di complessità e, quindi, soddisfare la nostra ambizione creativa. Il nostro approccio è quello di ridefinire e reinventare i codici dello stile di vita intorno a noi. Esaminiamo la definizione degli oggetti sia nell’espressione materiale sia nell’espressione simbolica. Con questo cerchiamo di rivelare l’essenza degli oggetti. Con ogni nuovo progetto ci permettiamo la libertà di sottolineare il nostro metodo. Il passaggio dall’intuizione per l’intenzione e l’intenzione per la realizzazione dell’oggetto che si trasforma ogni volta in un piccolo miracolo.

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Design Group Our goal, through our projects is to build an innovative and relevant vision in the landscape of contemporary design. As designers we have two different but complementary profiles. This allows us to include the demand into broader considerations than the ones strictly defined by the command. We free ourselves for a moment of the context that is sometimes very heavy and involves conventional answers. The notion of “programmatic projects� allows us to question different levels of complexity and so satisfy our creative ambitions. Our approach is to redefine or reinvent the codes of lifestyles around us. We review the definition of objects both in their expression of their material and symbolic expression. By this we try to reveal the essence of objects. With each new project we allow ourselves the freedom to redefine our method. The transition from intuition to the intention and the intention to the object is each time a small miracle.

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Design Group

Anemone Armchair Pistoia, Italy, 2011 Project: Giancarlo Zema Design Group Client: Giovannetti Collezioni srl Consultants: Giovannetti Technical Team

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BoraBora: Sbalzi d’umore, pelle flaccida, vedere nero, tendenza alla depressione! Si sono ovviamente sintomi della mancanza del sole. La nostra gamma di integratori Kelvin Lumen ripristina la vitalità che avete bisogno. Il laboratorio Tramonto offre una vasta gamma di radiazione solare, BoraBora, le Maldive, Haiti e le Bahamas, chiedete al vostro farmacista. Leggere attentamente le istruzioni. Non superare la dose giornaliera raccomandata. Questa integrazione solare non dovrebbe sostituire completamente l’esposizione naturale. Evitare l’abuso. BoraBora: Moodiness, flaccid skin, looking dull, tendency to depression! You are obviously in lack of sunshine. Our range of supplements Kelvin Lumen restores the vitality you need. Sunset Laboratories offers a wide range of solar radiation, Borabora, the Maldives, Haiti and the Bahamas, ask your pharmacist. Read the instructions carefully. Do not exceed the recommended daily dose. This additional Solar should not totally replace natural exposure. Avoid abusive use.

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Design Group

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Boudoir

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spinto.net .rosa w w

Indira Fa ssi

Indira Fassioni

In uno scenario artificiale come quello milanese, l’occhio della persona sensibile tenta di evadere dalle coltri di smog e dal frastuono; si ricerca sempre di più il contatto con la natura, come se fosse una pulsione primordiale insita sotto la pelle. In una città il cui imponente grigiore sembra opprimere sempre più il respiro e i pensieri dei suoi abitanti, la scelta artistica diventa un ponte di evasione dal rumore quotidiano per immergersi nel silenzio vibrante del sottile sguardo del creatore. La frenesia della metropoli nasconde quei piccoli dettagli che diventano sempre più difficili da cogliere, allontanando la coscienza collettiva da ciò che è ancora rimasto di vivo e pulsante sotto la superficie di cemento.

re Alfredo D’Angelo, il quale l’ha influenzata non solo nell’approccio alla fotografia ma l’ha portata ad essere curiosa nei confronti dell’arte in generale: dopo aver frequentato il corso di arte, progettazione e tecnica per lo spettacolo e l’industria (indirizzo scenografia) presso Accademia di Comunicazione, conseguendo il diploma di graphic designer, lavora a Milano per 14 anni dedicandosi in particolar modo all’immagine coordinata e alla grafica editoriale. Il trasferimento in un piccolo paese della provincia torinese segna il passo definitivo verso la Da questa intuizione prende vita la fotografia grazie a un contatto diretto passione di Valeria D’Angelo, nata e con la natura, le sue linee e i suoi cocresciuta a Milano, nipote del pitto- lori: circondata da sempre dalle mura

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parlando di Valeria D’Angelo cupe della città, acquista uno sguardo singolarmente sensibile agli elementi naturali, ispirandola nell’intraprendere un personale percorso nel mondo della fotografia. L’artista dichiara che questa passione nasce da un bisogno di esprimere il suo mondo interiore. Scrittura e pittura seguono un percorso più intimo,

la fotografia invece le è congeniale per condividere con altri le emozioni derivate dall’ambiente che la circonda. La natura diviene così musa degna di celebrazione e fonte risanatrice dall’euforia della vita cittadina, protagonista di ritratti vividi, dei quali Valeria d’Angelo diventa abile esecutrice facendosi cat-

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parlando di Valeria D’Angelo turare soprattutto dai particolari più minuti, confessando che a volte può essere sufficiente un riflesso di luce o un gioco d’ombra per far scattare “la scintilla”. Le sue foto, dunque, non sono semplici immagini, ma un vero e proprio omaggio al cuore pulsante della Natura Viva: le emozioni che influenzano e circondano l’artista si riflettono

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così nelle inquadrature calibrate, nelle coreografie cromatiche, nei piccoli scorci di stupefacente essenzialità che trapelano a loro volta le emozioni saggiamente plasmate in architetture idilliache dall’occhio - e dall’anima - che sta dietro l’obiettivo. Valeria D’Angelo afferma che qualunque momento potrebbe essere buono per scontrarsi con un’immagine emozionante, che abbia un particolare progetto in testa oppure no. Principale intento dell’artista è far emer-


gere se stessa, il suo modo di sentire la realtà in ciò che fotografa. Sta allo spettatore il compito di lasciarsi avvolgere dalla dolce tensione di una natura che ha solo la parvenza di immobilità, imparare a cogliere le meravigliose sfumature celate sotto l’effimero e farsi cullare dalle vibrazioni della meravigliosa e indecifrabile semplicità degli elementi. “E’ una bellezza che rilassa e rallenta il ritmo euforico della vita metropolitana, è un soffio lieve di forme silenziose non congestionate da artifici coreografici. E’ una bellezza viva.”

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1 Vitshois Milambwe Bondo Milano, Primo Marella Gallery

22 marzo - 27 aprile 2012 Inaugura mercoledì 21 marzo, ore 19 È il corpo il protagonista della personale esposta alla Primo Marella Gallery. Il corpo umano che diventa pretesto per riflettere sul corpo sociale e sul corpo politico. Vitshois Milambwe Bondo, figura di spicco della giovane pittura congolese (è nato nel 1981), presenta collage su tela e installazioni che interrogano il significato profondo della società contemporanea, con una particolare attenzione ai temi della globalizzazione, del dialogo interculturale e del potere esercitato con violenza dai più forti sui più deboli. 46


evento del ½ mese nazionale È dunque anche il tema dell’identità ad essere al centro della riflessione artistica di Vitshois Milambwe Bondo, ma non un’identità intesa in senso geografico: “Non è un’identità continentale che bisogna cercare – spiega l’artista – o l’unità e la rilevanza di questa produzione artistica, ma piuttosto va analizzata l’identità nella sua trascendenza dovuta al continuo contatto con altre culture e continenti e alle trasformazioni interne subite dalle società contemporanee”. L’arte per Vitshois è innanzitutto uno spazio di sperimentazione, un territorio sul quale fondere insieme i più diversi mezzi espressivi - pittura, installazione, performance, collage – che diventano lenti di ingrandimento puntate su temi politici, sociali ed economici mondiali.and would perform my own stories while playing with other children\”Visualizza dizionario dettagliato

Sede: Primo Marella Gallery Viale Stelvio / ang. Via Valtellina – 20159 Milano Orari: mart. - ven. 10-13 / 14-18.30 Sabato su appuntamento. Catalogo: edito da Primo Marella Gallery Informazioni al pubblico: Tel. 02.87384885 info@primomarellagallery.com - www.primomarellagallery.com Ufficio stampa: NORA comunicazione Eleonora Caracciolo di Torchiarolo Via A. Sforza 9 – 20136 Milano - 339 89 59 372 info@noracomunicazione.it - www.noracomunicazione.it 47


2 ITALIAN NEWBROW Como, Pinacoteca Civica Palazzo Volpi

11 febbraio - 25 marzo 2012 Inaugura mercoledì 21 marzo, ore 19 Ivan Quaroni presenta Italian Newbrow, per la prima volta in un’istituzione pubblica: un nucleo di 16 artisti che con i loro lavori – dipinti, sculture, installazioni – restituiscono uno spaccato fortemente rappresentativo della giovane arte italiana. Una pluralità di voci e modi espressivi che recupera iconografie popolari di oggi - dal fumetto all’illustrazione, dal graphic design alla pubblicità, alla musica - incrociandole con l’arte di ieri. Dialogo reso più evidente in questa particolare occasione espositiva, dall’intreccio delle opere contemporanee con quelle della Quadreria storica del museo comasco. La mostra, la cui direzione organizzativa è stata affidata a Nicoletta Castellaneta, è promossa dalla Fondazione Club Lombardia, con la collaborazione dell’Asses48


evento del ½ mese nazionale sorato alla Cultura del Comune di Como e il patrocinio della Regione Lombardia. La rassegna intende raccontare i mutamenti artistici seguiti alla diffusione di massa di Internet e alla globalizzazione e mostrare come sia cambiato il contesto in cui si trovano a operare le nuove generazioni di artisti. “Italian Newbrow non è propriamente un movimento artistico – spiega Ivan Quaroni – e neanche un nuovo linguaggio condiviso, ma un’attitudine, un’inclinazione anzi, che si coglie simultaneamente da più fonti e che rappresenta una direzione suggerita dall’immaginario di massa determinato dal mondo globale e dai mutamenti tecnologici e culturali che ne derivano”. Gli artisti, tutti di età compresa fra i 25 e i 45 anni, chiamati a raccontare tale scenario sono: Silvia Argiolas, Diego Cinquegrana, Alice Colombo, Vanni Cuoghi, Paolo De Biasi, Marco Demis, Emiliano Di Mauro, Diego Dutto, Eloisa Gobbo, Massimo Gurnari, Fulvia Mendini, Elena Rapa, Michael Rotondi, Giuliano Sale, Tiziano Soro, Giuseppe Veneziano. Ivan Quaroni ha presentato per la prima volta il progetto Italian Newbrow nel 2009, durante la quarta Biennale di Praga. Il termine newbrow nasce in opposizione al termine lowbrow, considerato dagli artisti della scena Pop surrealista americana sminuente e avvilente, per porre l’accento sull’aspetto nuovo e inedito di fare arte.

Sede: Pinacoteca Civica Palazzo Volpi, Como - Via Diaz, 84 Orari: da mart. a sab. 9.30 - 12.30 / 14 – 17, merc. orario continuato 9.30 - 17. Domenica 10 – 13. Chiuso lunedì. Ingresso: € 3 (il biglietto consente di visitare anche la collezione permanente) Catalogo: E-Graphic s.p.a. (Ve), con testi di Ivan Quaroni e Igor Zanti Informazioni al pubblico: Tel. 031.269869 – www.museicivici.comune.como.it Ufficio stampa: NORA comunicazione Eleonora Caracciolo di Torchiarolo Via A. Sforza 9 – 20136 Milano - 339 89 59 372 info@noracomunicazione.it - www.noracomunicazione.it

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3 Andy Warhol opere da una collezione

7 marzo - 10 aprile 2012 Galleria Silbernagl A pochi passi da via Montenapoleone, la galleria Silbernagl presenta un’ importante mostra di multipli, serigrafie e pezzi unici del celeberrimo artista della pop art americana. Andy Warhol Ê da considerarsi a pieno titolo, uno dei padri della modernità , un autentico creatore di icone ante litteram, prima o nel momento stesso in cui la televisione e i media cominciarono a fare di attori, sportivi, artisti musicisti e cantanti figure mitiche della contemporaneità . In mostra ci saranno Marilyn e Liz Taylor, ma anche Mao, Madonna e Micheal Jackson. E poi la Campbell Soup e i mitici Flowers, only for exibition. Una collezione di 42 pezzi sapientemente raccolti per anni, che variano dalle copertine dei dischi autografate alle preziose cartelle di trial proof autenticate dalla fondazione. 50


evento del ½ mese nazionale

In occasione di questo straordinario evento di qualità museale, unico per una galleria privata e per Milano, il giorno 7 marzo avrà luogo una “lecture” sui rapporti di Andy Warhol con la Milano degli anni 80 e sulle differenti modalità di numerazione delle serigrafie dell’ autore. Interverrano Igor Zanti, Mario Manduzio ed Matteo Bellenghi. Sede: Via Borgospesso, 4 Milano Orari: Mercoled’ 7 marzo dalle ore 18,30 Ingresso: libero Informazioni al pubblico: Tel. 0276014944 - 3482202587 - www.undergallery.it 51


Dina Nerino The Waves Stati d’animo

Mi sono seduta su di una panchina in attesa della vita, in un giorno di sole, mentre accanto mi sfrecciano moltitudini di persone.

Osserverei gli abbracci, le mani in alto, come a fendere l’aria, mentre una locomotiva s’appresta, nei territori della mente, a separare da un finestrino vite.

Un pò come fermarsi all’improvviso prima di raggiungere il binario da cui partirà il proprio treno. Lentamente arrestarsi, aspettando che qualcuno da lontano ti urli “Hey, non partire. Qui è il tuo posto!”. In attesa di definizioni altrui per la poca consapevolezza di sé.

Noterei i piedi affrettati di chi, diversamente da me, sa dove andare, quale posto raggiungere. Mentre io invento un binario, un vagone, una destinazione da cui irrimediabilmente non-partire.

Se ora raggiungessi un binario, forse il numero 5, per prendere il treno della mia vita, percorrerei, a rilento, la distanza che mi separa dal vagone. Guarderei attentamente scene, istanti, quadri dell’esistenza. Stati emotivi che qualcuno, anticamente, aveva già riportato su tela.

Mi rivedrei in una chioma riccia, la stessa che mi urta nel caos, per pochi attimi. Mi ritroverei, in due corpi, il mio e il suo, per un momento, confusa, confuse, in un mondo che ha le sue direzioni, i suoi punti di arrivo. Guarderei le solite ombre che non riesco a non portarmi dietro verso una non-meta. Chinerei lo sguardo sui miei piedi, stringerei forte le labbra, leccando, con la punta

dina.nerino@gmail.com 52


Stati d’animo. Gli addii- Boccioni

E poi. E poi scatterei una foto.

Perché io possa essere sempre per me – oltre me– un “quadro dell’esistenza”, un ricordo ingombrante da non dimenticare. Come già fece qualcuno prima di me, così farò io.

Le scatterei una foto. Un autoscatto. Lei nei miei occhi come mio specchio.

L’indecisione, il dolore. No, non posso dimenticarmene.

della lingua, una lacrima che non ho saputo trattenere all’interno della mia anima.

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Dina Nerino The Waves Sono la mia unica valigia, l’unico appiglio in un vortice di insicurezze. Perché anche il nulla, quello che ora io considero tale, possa, un domani, essere negli occhi d’altri il tutto. Il mio vuoto, la destinazione precisa per altri piedi. Dedico questo post a chi come me non sa dove andare, e a chi, invece, sta ritrovando il suo punto di partenza, chi ha deciso di mettersi in viaggio, e a MOMO che, pur se lascerà questo magazine, resterà comunque nei miei pensieri come una di quelle persone che, nel mio vuoto, ha saputo scorgere qualcosa. Qualcosa di cui, un giorno, saprò finalmente parlarvi. Dina

dina.nerino@gmail.com 54


Stati emotivi. Boccioni tribute. by Dina Nerino

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Ăˆ una rivista di Ebookservice Srl Redazione Direttore Responsabile: Giorgio Ginelli Responsabile Editoriale: Giacomo momo Gallina Approfondimenti eventi: Lena Guizzi Ufficio stampa: Comunicarsi Art Director: L@simo Rubriche: Cool Hunter: Indira Fassioni Le Civette: Nadia Ginelli The Waves: Dina Nerino

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Hai qualche domanda da fare al giornale o al critico? Vuoi aiutarci a migliorare la webzine? Sei un Artista | Fotografo | Designer? Scrivi a: redazione@iocome.it Via Po, 44 - 20010 Pregnana Milanese Tel. 02/93590424 - Fax 02/93595614 g.gallina@iocome.it Ufficio Pubblicità: Tel 02/93590424 - Fax 02/93595614 commerciale@iocome.it Hanno partecipato e rigraziamo: Gli Urluck, VaulotDyevre, Dina Nerino per la copertina. Avvertenza In caso di pubblicazioni parziali del testo, resta l’impegno della Redazione di non modificare i dati o distorcerne il significato. Ebookservice Srl sarà libera di non pubblicare testi in contrasto con le leggi italiane vigenti. Copyright Tutti i diritti di proprietà intellettuali relativi ai contributi inviati alla Redazione (testi e immagini); sono soggetti al copyright dei rispettivi artisti che ne detengono i diritti. Testi e fotografie non saranno restituiti.

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