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Anno 1 N. 36 / gennaio 2012 - Periodico settimanale - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.
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Concorso TG1 Al di là di quel che credi La tela degli Dei Da Shakespeare a Rodari Roma-Milano capitali della cultura
Copertina di Pep Marchegiani 1
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In copertina di pep marchegiani Artista Contemporaneo. Colpisce l’osservatore con la ri-elaborazione originale della composizione cromatica. Sfonda con la irrituale ri-lettura della iconografia ufficiale. La carica di allegria e irriverenza delle “faces” sono energia allo stato puro che indaga da vicino sui personaggi come una handycam e li esalta e li illumina coronandone una inaspettata plasticità, stigmatizzandone una celata debolezza ed esaltandone una effimera futilità. Accostata ora a Gilbert&George ora ad Andy Warhol, ora a Sergio Lombardo ora a Roy Lichtestein la candida ovvietà delle “faces” della pep-art rimanda a tutti e a nessuno: semplicemente coglie l’attimo, quotidiano e ordinario, del guitto come del suo allestitore, di Superman e del signor Rossi, del servo e del suo padrone, rischiando di rivelare con ingenuità lo straordinario che è nei gesti e nelle pose di tutti i giorni e di ognuno di loro (di noi?). info@pepmarchegiani.it www.pepmarchegiani.it www.facebbok.com/pepmarchegiani
in copertina Pep Marchegiani
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sommario
autori Lucio Schina |
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La tela degli Dei
Marta Giovannetti |
14
Paolo Confalonieri |
18
Al di là di quel che credi Io, angelo custode?
rubriche
Informazione letteraria |
Vittoria Coppola
Giorgio Ginelli |
12
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La freccia azzurra ... Pollicino |
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Quando la vita diventa avventura Appuntamenti |
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• Tutti gli eveti a Milano • Tutti gli eveti a Roma
editoriale
Marika Barbanti Non posso fare a meno di scrivere. Non posso fare a meno di batter sui tasti per far si che i pensieri diventino segno e poi forse anche azione e quindi cambiamento. Non posso fare a meno di scrivere emozioni e lasciare che l’energia prenda la forma di una lettera dell’alfabeto. Perché smettere di esprimersi? Che mondo sarebbe senza parole? Nulla avrebbe più significato …. Non smettiamo di scrivere e di trasmettere emozioni positive, soprattutto in un momento come questo di difficoltà dove talvolta i pensieri di sfiducia possono annidarsi tra di noi. Non facciamo a meno di trasmettere positività … noi della redazione, lo facciamo attraverso le parole di Lucio Schina, Marta Giovannetti e Paolo Confalonieri. Per iniziare al meglio quest’anno un piccolo regalo per voi, scaricalo dalla pop up in home page! Ottimismo, ragazzi!
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M. B.
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"in regalo per voi "Il libro delle fate" di Charles Perrault, illustrate da Gustave DorĂŠ" liberamente scaricabile su
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Autori
Osservo le linee ondulate mentre scivolano dolcemente sulla tela
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uando ho terminato la stesura del mio primo romanzo, "Diario di un antropologo", il viaggio del disincanto, per parecchio tempo ho vissuto nella convinzione che fossero state le mie conoscenze della materia a spingermi a scriverlo. Eppure già allora, e sono trascorsi più di quattro anni, qualcosa mi faceva storcere il naso. Sentivo dentro di me che una motivazione più profonda, ed al contempo altrettanto misteriosa, aveva agito da causa scatenante. Ho sempre scritto durante lunghe fasi di disagio interiore. Una sorta di auto analisi, o forse un difficile tentativo di raggiungere una catarsi esistenziale. Fatto sta che in ogni mio racconto, in ogni mia storia, tra di loro apparentemente indipendenti, esiste un filo sottile che le lega e che dona al tutto una logica quasi magica. Diario di un antropologo è stato un inizio. Trovare un editore, pubblicizzare il libro, far passare la banale equazione che si scrive per
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La tela degli dei La tela degli Dei evoca forze oscure, le asseconda, accetta di farsi tramite tra i pensieri. In mezzo un uomo e una donna, uno scrittore ed una pittrice; La tela degli Dei è la storia di Eva, che infrange il suo dolore trasformandolo in fine colore ambrato, mentre con i pennelli violenta la natura imprimendo forme astratte e ricordi sublimi. Ma è anche la storia di Davide, del suo essere inseguito dal passato che vuol rendere futuro, dei pensieri e dei ricordi che lo spingono alla ricerca spasmodica di un attimo da rivivere. Uno scrittore contemporaneo ed una pittrice di fine ‘800, accomunati dal destino di dover rivivere gli attimo del loro passato come una storia da raccontare, attraverso quadri e romanzi, attraverso la magia dei loro disincanti.
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Lucio Schina
passione, tutto si è rivelato semplice contorno al più vero dei fatti, ossia che la scrittura rappresenta, per il sottoscritto, l’unico modo per rendere intellegibili tutte quelle emozioni e sensazioni che scaturiscono ogni volta che mi perdo nei ricordi di tempi lontani.
Pagine 144 • 2011 • 12 € Editore: Progetto Cultura Isbn: 9788890485251
Sono immagini sfumate, forse sublimate dal tempo, ma dirompenti, e dai contorni mal definiti. E in mezzo appare sovente una donna dai lunghi capelli neri. Ho iniziato Diario di un antropologo eccitato dall’idea di scrivere una storia che racchiudesse avventura e magia allo stesso tempo. Ma tra il deserto e le pitture rupestri, tra la magia e i sospiri di brezze senza origine, ho trovato parte di quelle emozioni che si sono manifestate, hanno preso forma, e sono divenute infine comprensibili. Nel secondo romanzo,"La Tela degli Dei", in di uscita in libreria, ho proseguito questo viaggio ••• www.iocome.it
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Autori
••• interiore alla ricerca dei tanti significati che cerco da anni. Che sia amore, che quanto provo possa essere sintesi di un sentimento tanto elevato, questo potrò saperlo solo al termine del mio viaggio letterario. La Tela degli Dei è una storia non facile. Nella prefazione metto l’accento sulla necessità che chi abbia voglia di avvicinarsi ••• lo faccia attraverso una lettura “responsabilmente attiva”. I personaggi, le loro immagini, le loro ricerche, sono sintesi di stati d’animo volti al raggiungimento di un obiettivo. La scrittura assume allora il suo vero significato. Non quello, per molti ovvio, di raccontare qualcosa, ma quello, più nascosto, di lasciare al suo passaggio una scia inebriante, in grado, al contatto con la pelle, di provocare un forte senso di spaesamento. La stesura de La Tela degli Dei è stata un’esperienza quasi schizofrenica. Non ho una metodologia nello scrivere, non uso alcuna regola che non sia la semplice trasposizione su carta dei miei stati emozionali. La storia è nata da sé, cosi come i personaggi e i loro caratteri. Più volte sono rimasto incuriosito dall’immaginare come un capitolo potesse concludersi, o come una discussione potesse evolvere. Ho assistito quasi passivamente al suo formarsi. Quando ho messo la parola fine sul fondo dell’ultima pagina, ho guardato indietro, e mi ha colto un momento di nostalgico distacco. E cosi la ricerca prosegue, senza che io possa immaginare dove infine essa mi condurrà. ●
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Lucio Schina Sei vicino, accanto a me; sento il sussurro del tuo respiro leggero. Forse mi fissi quando distolgo lo sguardo. Non so cosa hai dentro e non so cosa provi. Ti sfioro appena le dita. In fondo sei cosi, ed io ti amerei se fossi mai esistita
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Lupo Editore
Vittoria Coppola in lizza come Libro dell'anno del TG1
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omenica 8 gennaio 2012, nella puntata di "Billy il vizio di leggere" (in coda al TG1 delle 13.30), verrà lanciato il concorso sondaggio "Il libro dell'anno del Tg1 lo scegli tu".
"Gli occhi di mia figlia" (Lupo Editore) di Vittoria Coppola farà parte degli 11 libri in gara...! Già da oggi, sulla pagina ufficiale di Billy, verranno presentati tutti i libri. Ecco l'indirizzo della pagina di Billy dove potete andare già da adesso cliccando "Mi Piace" e, dall'8 gennaio, potrete votare "Gli occhi di mia figlia" (Lupo Editore) di Vittoria Coppola. http://www.facebook.com/pages/Billy-ilvizio-di-leggere/110325289071780 "Gli occhi di mia figlia" fa parte degli 11 titoli scelti dalla redazione di Billy per concorrere al titolo di Libro dell'anno. VITTORIA COPPOLA è l'unica esordiente pugliese a concorrere, insieme a un altro grande e affermato autore pugliese che è Gianrico Carofiglio, un motivo di orgoglio, questo, per la nostra regione e un motivo in più per esprimere la vostra preferenza, scegliendo tra due autori pugliesi, un'esordiente di valore e uno scrittore di altissima levatura.
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Autore: Vittoria Coppola Editore: Lupo Editore ISBN: 978-88-6667-012-4
Informazione letteraria
Vota anche tu!!! 13
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Autori
È più forte di me: è come un dovere, mettermi a scrivere
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o ventun’anni, ma scrivo più o meno da quando ne ho nove. È più forte di me: è come un dovere, mettermi a scrivere. Quando ero più piccola lo facevo per sfogarmi, ma poi, col tempo, sono nate delle storie. Covo le idee per giorni, di solito. Curo molto l’incipit, nella mente, e, quando mi ha convinto, comincio a buttar giù. Il mio primo libro? Una strana storia. Non ho deciso di scriverlo, e non mi sono resa conto del fatto che lo stavo facendo. Lo vedevo come una sorta di diario, all’inizio. Sono stati gli altri a notarne il potenziale, e perciò, quando ho capito, non so bene in quale modo, che ero giunta alla conclusione di “Al di là di quel che credi”, ho cercato un Editore. Non mi sono rivolta a nessuno, l’ho semplicemente mandato via mail ad alcune case editrici medie o piccole, dopo essermi documentata al riguardo su internet. L’attesa è stata snervante, ma per fortuna non è •••
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Al di là di quel che credi
Nella mia opera, parlo di me. Non perché io sia egocentrica, ma perché sono in un periodo di transizione: ho finito il liceo, ho iniziato l’università. Da adolescente, ho iniziato a sentirmi adulta, a sentire il peso delle responsabilità, ad interessarmi un po’ di più alle persone che mi circondano, a come è davvero il mondo. Non ho ottenuto una verità universale, o una qualche risposta alle più quotate domande esistenziali, ma ho narrato di sentimenti, di passioni, di illusioni, di paure, di speranze, per lo più collegandole a esperienze concrete. Una grande importanza viene data all’amore, che ha il ruolo di conforto, e anche quello, ben più importante, di donare un senso alla vita di ognuno di noi. Per amore, ci si mette in gioco, ci si batte, ci si espone, cose che la maggior parte di noi non farebbe, altrimenti, preferendo vivere dietro le quinte. Il tutto, è incorniciato da una grande passione per la musica, un balsamo all’anima.
Marta Giovannetti
Formato: Ebook Editore: Caputo Edizioni Anno di pubblicazione 2011 Codice EAN: 9788897229070 Prezzo: â‚Ź 3,99 www.iocome.it
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Autori
••• durata molto: dopo pochi mesi, è arrivata la risposta della Caputo Edizioni. E ho accettato. Mi ritengo una persona molto legata alla sua arte, ma piuttosto timida e riservata. Nella vita, la scrittura mi ha salvato molte volte: non avendo il coraggio di dire le cose a voce, spesso l’ho fatto scrivendole. E sono determinata: da quando sono soltanto una bambina, coltivo il sogno di diventare una scrittrice, una vera, che mantenga la propria famiglia coi guadagni derivati dai suoi libri. Quando ero alle elementari, ho letto i primi libri di Harry Potter, e pensando a J.K. Rowling mi ripetevo: se è andata a lei, perché non a me? Il mio motto personale è una bellissima frase di Victor Hugo: “Nel poeta e nell’artista c’è l’infinito”. Vivo per essere felice. Io credo nella felicità, ci ho sempre creduto, e credo nella possibilità di farla durare fino alla morte. È chiaro che per me è legata soprattutto alla scrittura: non potrei essere totalmente serena, se non riuscissi più a metter giù qualcosa di decente. Dovresti acquistare la mia opera perché è molto riflessiva, molto umana, e ritengo che in ognuno dei capitoli sia trattata una serie di sentimenti comuni a molti uomini, giovani, adulti, soli, in compagnia.
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Marta Giovannetti Un'analisi personale e intima, ricca di spunti di riflessione che, attraverso un linguaggio colorito e provocatorio, conduce la protagonista tra ricordi, amori, illusioni e disillusioni, paure e speranze fino a raggiungere un profondo cambiamento.
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Autori
Un corso per diventare angelo
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a passione per la lettura e poi per la scrittura è una passione molto recente, infatti scrivo “solamente” da due anni. In un primo momento erano solamente frasi buttate qua e là, poi testi brevi e infine mi sono buttato nella stesura di un libro. Come ogni testo che scrivo è nato tutto da un flash casuale ed ho visto davanti ai miei occhi tutti gli avvenimenti che si sarebbero succeduti all’interno del libro; poi la stesura del libro è stata tutta in cascata. Trovare un editore che voglia puntare su di te non è mai facile e non lo è stato nemmeno per me: stampe su stampe da inviare via posta, contattare le case, mandare e-mail e così via. Poi arrivano le risposte di case editrici che ti chiedono tanti soldi e il morale che va a pezzi. Poi – in questi casi forse serve anche un po’ di fortuna – è arrivato il contatto giusto e il morale è risalito alle stelle ed ora sono immerso in questo nuovo mondo tutto da scoprire e soprattutto da scalare. I miei libri, come ho già detto, nascono spesso e volentieri da semplici frasi lette in quale libro, da immagini che vedo in televisione. In tanti dicono che per scrivere un libro bisognerebbe mettere giù una scaletta •••
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IO, angelo custode?
Un viaggio nell'ignoto, sospeso tra Inferno e Paradiso a rincorrere la speranza di essere veramente un angelo custode. Thomas all'improvviso diventa protagonista e vittima di questa storia; stroncato da un infarto, si ritrova a fare un corso per diventare angelo. Una storia fatta di demoni e di santi, di anime e di spiriti, di inganni e trappole dove l'unica cosa certa è l'inevitabile continua lotta tra il Bene e il Male.
Paolo Confalonieri
Editore: Montecovello by Eradvisor Pagine: 192 Anno di pubblicazione 2011 Codice EAN: 9788897425700 Prezzo: â‚Ź 10,00 www.iocome.it
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Autori
••• degli avvenimenti e via dicendo, per me non è così –magari sbaglio– ma è come se fossero i protagonisti del libro a dirmi cosa vogliono e devono fare e io sono solamente il tramite tra loro e i futuri lettori. Come autore o aspirante scrittore emergente mi descriverei come un semplice ragazzo, senza troppe pretese, che con il suo libro vorrebbe solamente far passare qualche ora di svago ai suoi lettori e magari facendoli sorridere quando lo chiuderanno. Come motto personali vorrei usare una frase che il protagonista del mio libro, Thomas, dirà ad un certo punto delle sue strampalate avventure “... fidatevi, è una cosa bella riuscire sempre a sdrammatizzare; riuscire a trovare sempre qualcosa di bello e di piacevole nella propria vita aiuta a vivere sereni, anche quando la vita non ti regala quello che vorresti...". Vivo per le piccole cose della vita: da una birra con gli amici ad un caffè con un’amica, da una suonata con la mia band ad un concerto di un gruppo famoso, dal leggere un libro sul divano allo scrivere nei luoghi più strani. Sono queste le cose che rendono la vita bella! Se vuoi vivere una strana avventura – molto strana oserei dire – ambientata in un Paradiso “revisionato” da me ad un palmo di mano dall’Onnipoten-
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Paolo Confalonieri “...fidatevi, è una cosa bella riuscire sempre a sdrammatizzare; riuscire a trovare sempre qualcosa di bello e di piacevole nella propria vita aiuta a vivere sereni, anche quando la vita non ti regala quello che vorresti..."
te San Pietro, angeli e spiriti, in compagnia di Thomas, aspirante angelo custode che combinerà più guai che altro non devi far altro che comprarne una copia e iniziare a sfogliarne le pagine, una dopo l’altra.
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di Giorgio Ginelli
Il mistero della dodicesima notte: da Shakespeare a Rodari una tradizione tutta made in Italy
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el novero delle tradizioni per il periodo natalizio l'Italia si è ritagliata un angolo del tutto personale che prende il nome di Befana, la nonnina che nella dodicesima notte porta doni ai buoni e carbone ai cattivi. La stessa notte che affascinò Shakespeare al punto da utilizzarla per una delle sue più celebrate opere teatrali la cui allusione al periodo natalizio è praticamente però solo nel titolo (Twelfth Night, or What You Will, 1599-1601) e in un verso della parte introduttiva: "La favola è nuova e non altronde cavata che della loro industriosa zucca onde si cavorno anco, la notte di beffana, le sorti vostre […]". La Befana era per Shakespeare e il suo tempo già un mistero, e così è rimasto: un personaggio misterioso che da secoli attraversa la credenza popolare, ma che non ha mai attecchito fuori dai nostri confini. La tradizione folcloristica della Befana non si sa nemmeno bene da dove origini. Forse dalle tradizioni pagane legate al mondo agrario dell'età romana quando si cele-
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brava, appunto fra il solstizio invernale (il 6 gennaio, appunto) e l'inizio dell'anno lunare, la figura di Madre Natura; nelle dodici notti la dea Diana accompagnava queste figure femminili che volavano sui campi appena seminati per propiziare i raccolti. Oppure ancora più indietro alle dee anatoliche e mesopotamiche Baba e Buba che gli Etruschi hanno portato sui nostrani Appennini, fuggendo dall'originaria terra in cui questo popolo ebbe forse origine. Da tutto questo bailamme di credenze alla vecchietta sulla scopa c'è voluto un po', e grazie anche alla Chiesa Cattolica che nel Medioevo cercò di contrastare queste credenze, siamo però arrivati felicemente alla nostra Befana. Il personaggio della Befana appare sia in opere letterarie che nelle "befanate" toscane recitate a memoria o improvvisate; addirittura Michelangelo Buonarroti scrisse da giovane una "cicalata" nella quale, con sottile vena umoristica e con interesse folcloristico, spiega l’origine della Vecchia e della festa. In ogni secolo comunque si annoverano letterati che hanno tentato di una lettura alla
tradizione, ma non esiste vera e propria letteraria per questa figura, solo filastrocche e una copiosa tradizione folcloristica ben radicata nelle provincie e regioni italiane. Ognuno ha la sua, di Befana, e tutte in comune hanno la facoltà di dispensare doni propiziatori principalmente a bambini. A questa figura pensava, ad esempio, Gianni Rodari quando nel 1964 scriveva "La freccia azzurra", una storia nella quale i giocattoli escono la notte del 5 gennaio dalla vetrina del negozio della Befana e guidati dal trenino Freccia Azzurra si consegnano spontaneamente ai bambini più poveri. Una storia sui valori dell'amicizia e sul significato delle feste che ha trovato tante riduzioni teatrali dedicate alla scuola, e anche un adattamento per il bel film d'animazione del 1996 con regia di Enzo D'Alò. Titolo identico alla storia di Rodari, ma contenuto ovviamente differente, in quanto produzione e regia hanno preferito ad esempio epurare la storia di tutti i riferimenti drammatici che nel libro sono presenti. Ne è nata comunque una storia
La Befana nei cieli d'Italia Ecco alcune delle Befane italiane che si aggirano nei nostri cieli il 6 gennaio di ogni anno. - Ardoiee di Belluno; - Berta e Giampa del Veneto; - Donnazza di Borca del Cadore; - Invidia a Pesaro; - Maratega e Redodesa che abitano il Piave; - Le Borde della nebbia a Bologna; - le Vecchie a Iesi; - le Vecchiarine nella Val di Chiana ad Arezzo; - le Rodie in Istria. - la Ecia nel bresciano.
piacevole, con un'animazione molto accurata che è costata quattro anni di lavoro allo studio di animazione tutto italiano nato negli anni '80 (lo stesso che ha prodotto "La gabbianella e il gatto" nel 1994, "Aida degli alberi" nel 2001 e "Totò Sapore e la magica storia della pizza" nel 2003). Oggi, il personaggio della benevola vecchietta, forse strega o forse dea, è presente negli scaffali delle nostre librerie grazie a molti autori che l'hanno utilizzata per storie dedicate ai ragazzi; basta dare un'occhiata o qualsiasi libreria on-line per rendersene conto e ricevere diverse pagine di titoli di libri di tutte le taglie e le tasche. Forse dopotutto è vero: i bambini italiani sono i più fortunati del mondo in quanto oltre ai regali di Babbo Natale, ricevono anche quelli della Befana. Giorgio Ginelli
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Viene viene la Befana, vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! la circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e la neve è il suo mantello ed il gelo il suo pannello ed è il vento la sua voce. Ha le mani al petto in croce.
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di Giorgio Ginelli
E s'accosta piano piano alla villa, al casolare, a guardare, ad ascoltare or più presso or più lontano. Piano piano, piano piano. Che c'è dentro questa villa? uno stropiccìo leggiero. Tutto è cheto, tutto è nero. Un lumino passa e brilla. Che c'è dentro questa villa? Guarda e guarda... tre lettini con tre bimbi a nanna, buoni. Guarda e guarda... ai capitoni c'è tre calze lunghe e fini. Oh! tre calze e tre lettini... Il lumino brilla e scende, e ne scricchiolan le scale: il lumino brilla e sale, e ne palpitan le tende. Chi mai sale? chi mai scende? Co' suoi doni mamma è scesa, sale con il suo sorriso. Il lumino le arde in viso come lampana di chiesa. Co' suoi doni mamma è scesa.
E la mamma veglia e fila sospirando e singhiozzando, e rimira a quando a quando oh! quei tre zoccoli in fila... Veglia e piange, piange e fila.
La Befana alla finestra sente e vede, e s'allontana. Passa con la tramontana, passa per la via maestra, trema ogni uscio, ogni finestra.
La Befana vede e sente; fugge al monte, ch'è l'aurora. Quella mamma piange ancora su quei bimbi senza niente. La Befana vede e sente.
E che c'è nel casolare? un sospiro lungo e fioco. Qualche lucciola di fuoco brilla ancor nel focolare. Ma che c'è nel casolare?
La Befana sta sul monte. Ciò che vede è ciò che vide: c'è chi piange, c'è chi ride: essa ha nuvoli alla fronte, mentre sta sul bianco monte.
Guarda e guarda... tre strapunti con tre bimbi a nanna, buoni. Tra le ceneri e i carboni c'è tre zoccoli consunti. Oh! tre scarpe e tre strapunti...
Giovanni Pascoli, Castelvecchio, 1897
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Pollicino per non perdersi tra i libri
Quando la vita diventa avventura
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difficile scrivere rispettando la verità storica e, nel contempo, narrare gli eventi in maniera tanto semplice e accattivante, da suscitare nel lettore la curiosità per ciò che dovrà accadere nelle pagine successive. Se in un libro di avventure, condito sapientemente di attese e di colpi di scena, viene a mancare il finale a sorpresa, saranno in molti ad affermare che il piacere della lettura risulta sminuito, inficiato da una debolezza dell’intreccio a cui l’autore non ha saputo provvedere. E’ forse nel “finale già noto” la forza e, nel contempo, il limite della narrativa storica. Se già sappiamo come andrà a finire, per quale motivo dovremmo leggere un testo in qualche modo “scontato”? I motivi per leggere e per appassionarsi alle vicende della protagonista di “Ho attraversato il mare a piedi” di Loredana Frescura e Marco Tomatis sono moltissimi. Innanzitutto la fluidità della narrazione che cattura e coinvolge fin dalle prime battute, rendendo il romanzo fruibile a un lettore di qualsiasi età, non solo dunque, a un pubblico di adolescenti. Tra i tanti pregi, e l’elenco sarebbe davvero molto lungo, c’è l’indiscussa capacità della Frescura di rendere l’universo affettivo e psicologico dei suoi personaggi, curando, senza mai annoiare, le sfumature caratteriali, i moti dell’anima, gli impulsi che inducono a determinate scelte.
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“Dopo due femmine, mia madre e mio padre volevano un maschio. Invece sono arrivata io.” Ribelle e vivacissima, la giovane Anita, sì proprio quella di cui abbiamo letto tante volte sui manuali di storia, percorrerà il tumultuoso cammino della vita, con la forza e la determinazione che soltanto un cuore coraggioso e assolutamente appassionato come il suo, poteva affrontare. Dalla nativa Morrinhos, Anita, costretta a sposare a soli quattordici anni un uomo che non ama, conoscerà appena qualche anno dopo l’affascinante “pirata “ Josè, quel Giuseppe Garibaldi insieme al quale affronterà pericoli, lotte e insidie per cambiare il destino dell’Italia. Semplice, istintiva, generosa e anti-convenzionale, l’Anita che troviamo nelle pagine di questo bel libro non ha nulla di
di Pina Varriale
Ho attraversato il mare a piedi. L’amore vero di Anita Garibaldi L. Frescura, M. Tomatis Editore: Mondadori Collana: Shout Pagine 356, brossura EAN: 9788804610441 Prezzo: € 17,00
scontato e di già letto. E’ il ritratto vivo e appassionante di una ragazza che, con la forza del suo amore, ha superato i confini del tempo arrivando autentica e per questo così affascinante fino a noi.
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Appuntamenti
Eventi culturali a Milano nel mese di gennaio 2012
Arriva il genio di Archimede
Sono tanti gli eventi culturali che ci attendono nel mese di gennaio 2012 a Milano, città che vuole sempre di più essere un polo culturale italiano, insieme a Roma, Torino e Firenze. Questo mese vi segnaliamo la mostra dedicata al genio di Archimede, qui verranno esposte le sue macchine e i suoi studi nella fisica, nella matematica e nell’astronomia. Senza dimenticare le mostre imperdibile, come quella dell’Arte Povera alla Triennale, Artemisia Gentileschi e gli spettacoli teatrali, in primis Priscilla la Regina del deserto e Il Flauto Magico di Mozart. 1) Eureka. Le intuizioni geniali di Archimede Vi proponiamo una mostra dedicata a un personaggio assai interessante: il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci fino al 20 marzo 2012 ci regala una mostra dedicata al genio di Archimede. La mostra si divide in 4 parti: • Le macchine di Archimede: qui troveremo alcune delle più comuni macchine di uso quotidiano • Archimede e la fisica dei corpi solidi e liquidi: questa sezione propone macchine che sfruttano le applicazioni pratiche della fisica statica e idrostatica • Archimede e la matematica dei grandi numeri: non poteva mancare in que-
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sta mostra una sezione dedicata alle grandi scoperte matematiche di Archimede, come il valore del pi greco, il concetto di limite, lo studio delle curve coniche e delle spirali • Archimede e l’astronomia: l’ultima sezione tematica riguarda il rapporto fra Archimede e lo studio delle stelle 2) Salone della Casa Dal 26 al 29 gennaio 2012 presso Fieramilano si terrà il grande Salone Internazionale della Casa: non solo arredi, ma anche decorazione e elementi di design, con una sezione dedicata agli oggetti regalo, all’oro e alla moda 3) Il Flauto Magico Il Teatro Strehler di Milano dal 31 gennaio al 12 febbraio ci propone l’ultimo capolavoro di Mozart, ovvero Il Flauto Magico, dopo aver portato in scena con successo il Don Giovanni. Al pianoforte si alterneranno Alain Planès e Matan Porat. 4) La Madonnina. Origine e storia di un simbolo Fino al 14 giugno 2012 la Madonnina scende dalla sua guglia in cima al Duomo di Milano e si mette in mostra al suo pubblico, insieme a una serie di reperti ad essa collegati. L’occasione è quella del restauro della guglia: un evento da non perdere, quando capiterà di nuovo di avere un incontro ravvicinato con la Madonnina? 5) L’arte di Anna Antola Affrettatevi: fino al 10 gennaio 2012 alla Galleria L’Acanto di Milano saranno esposte le interessanti opere di Anna Antola, in bilico costante fra Picasso, Botero e Chagall. Non perdetevi le sue maliziose figure femminili, le dame provenienti dall’epoca di Shakespeare e i suoi gatti. 6) Antica Cartografia d’italia Fino al 10 gennaio 2012 la Biblioteca Isimbardi ci propone una selezione di antiche carte geografiche dal XV al XIX secolo, inclusa la famosa la Tavola Peutingeriana, carta da viaggio degli antichi romani, del IV Secolo, stampata in Italia nel Settecento. 7) Gian Giacomo Poldi Pezzoli. L’uomo e il collezionista del Risorgimento Fino al 13 febbraio 2012 il Museo Pezzoli dedica una mostra interamente al suo fondatore, da cui ha per l’appunto preso il nome. 8) Brera incontra Pushkin. Collezionismo russo tra Renoir e Matisse Se vi trovate dalle parti della Pinacoteca di Brera, non perdete fino al 5 febbraio 2012 la grandiosa mostra con opere di Cézanne, Gauguin, Monet, Matisse, Renoir, Picasso, Rousseau e Van Gogh, provenienti dalle collezioni del Museo Statale delle Belle Arti “A.S. Puškin” di Mosca. L’occasione è sempre quella dell’Anno della Cultura Italia-Russia.
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Eventi culturali a Roma nel mese di gennaio 2012
Anno nuovo, nuovo appuntamento con gli eventi culturali più interessanti a Roma nel mese di gennaio 2012. Ovviamente vi forniremo solo una panoramica degli eventi più frizzanti, anche perché la capitale è sempre un vulcano di proposte. Ci saranno mostre per tutti i gusti, come sempre il Maxxi ci proporrà le opere e le installazioni degli artisti più quotati, mentre per chi ama l’arte classica sono tante le esposizioni dedicate al Guercino, a Leonardo e a Raffaello. E che ne dite dello spettacolo dark de Lo Schiaccianoci ad opera del Balletto di Roma? 1) Guercino 1591 – 1666. Capolavori da Cento e da Roma Fino al 29 aprile 2012 Palazzo Barberini a Roma propone una mostra temporanea dedicata al genio di Francesco Barbieri, detto il Guercino. La mostra metterà in esposizione opere provenienti dai musei e dalle collezioni di Roma, di Cento e del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno. 2) I Borghese e l’antico Non perdete alla Galleria Borghese la mostra aperta fino al 9 aprile 2012 in cui finalmente le opere d’arte della Collezione Borghese tornano sul suolo natio. L’evento si inserisce nelle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e proporrà opere illustri come il Vaso Borghese, l’Ermafrodito dormiente restaurato da un giovanissimo Bernini, il Sileno e Bacco bambino, Le tre Grazie e il famoso Centauro cavalcato da Amore.
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3) La Tradizione dei Presepi di Cracovia Solo fino al 29 gennaio 2012 il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari propone una mostra dedicata ai tradizionali presepi di Cracovia, in stile gotico, rococò e barocco. E’ una consuetudine della città di Cracovia proporre ogni anno i propri capolavori in altre città. 4) La “Casa degli Italiani” si racconta Fino al 17 marzo 2012, il Palazzo del Quirinale ci propone una mostra che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e che vuole mostrarci come prima la Casa Savoia e poi la carica di Presidente della Repubblica siano stati sempre interessati a promuovere la cultura e l’arte in Italia, grazie alla continua acquisizione di nuove opere e il restauro di vecchie 5) Lo Schiaccianoci Evento da non perdere: dal 4 al 7 gennaio 2012 l’Auditorium Conciliazione di Roma presenta lo spettacolo di danza ‘Lo Schiaccianoci’, con il Balletto di Roma che propone una versione decisamente dark di quest’opera. A condurre le danze sarà Andrè De La Roche nel ruolo dello Schiaccianoci/Fata. 6) Tesori della Musica e dell’Arte Fino al 31 dicembre 2012 Roma Opera Omnia propone visite guidate ai principali musei della città per ammirare gli strumenti antichi più belli e preziosi, un’occasione da non perdere! 7) Arte/Collezione. A proposito di Marisa Merz Dal 27 gennaio 2012 al 6 gennaio 2013 il museo Maxxi di Roma ci propone una mostra dedicata all’arte di Marisa Merz: si tratta di un’installazione con argilla, rame e carta, i materiali preferiti dall’artista, tutta dedicata all’universo femminile. 8) Italia a colori 1861 – 1935 Dal 18 novembre 2011 all’8 gennaio 2012 il Palazzo Incontro ospiterà 140 immagini scattate dall’Unificazione d’Italia, fino agli anni’30 del Novecento. Racconti di personaggi, luoghi e vita comune dell’Italia che cambia. 9) Roma al Tempo di Caravaggio 1600 – 1630 Dal 16 novembre 2011 e fino al 5 gennaio 2012 vi va di scoprire come era Roma al tempo del Caravaggio? 140 le opere in esposizione, fra cui anche quelle del Gentileschi e di Carracci. 10) Homo sapiens. La grande storia della diversità umana Duecentomila anni di storia dell’Homo sapiens saranno in mostra fino al 12 febbraio 2012 al Palazzo delle Esposizioni, Azienda Speciale Palaexpo: genetisti, linguisti, antropologi e paleoantropologi hanno unito le loro conoscenze per svelare al mondo la storia del popolamento e della civiltà umana).
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Io come Autore
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