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la mia verità Amori clandestini Apriamo gli occhi
Book & music tutti i colori della fantasia COOLtura Firenze, Trentino In Copertina foto di Ryan Jerome Anno 1 N. 37 / gennaio 2012 - Periodico settimanale - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.
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In copertina foto di Ryan Jerome fotografo. Immaginare la moda è immaginare una rivoluzione. Nato a Singapore e cresciuto in Oregon (USA), Ryan Jerome è andato per conto suo alla scoperta del mondo catturando l’essenza della vita in diverse emozioni. La sua carriera è iniziata come graphic designer per poi spostarsi verso l’arte e la fotografia. Le sue ispirazioni arrivano dalle vicissitudini della vita stessa. Invece di preparare la cena, ha preferito uscire, attraversare il mondo al fine di trovare un altro se stesso. Dopo aver forografato le maggiorni città del mondo, attualmente ha aperto il suo studio a Milano, per lui l’importante è muoversi per condividere la sua fotografia.” credits for the picture Photo published in SOUS magazine 2/2011 Photo: Ryan Jerome Production & Styling: Stephan Kallaus Hair: Damiano Rengucci Make-up: Notburga Zoeggeler Model: Vaida Tamulenaite @ IMG Models Milan
in copertina Ryan Jerome
sommario
Erika Pesce |
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autori
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La verità nelle mie parole Gianfranco Iovino |
Una realtà difficile Isaia Vitelli |
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Apriamo gli occhi
rubriche La Bottega Editoriale |
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Lettura in Semibreve |
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Amori clandestini
Pennac e AIR mix
di Paola e Laura Caponetti Intervistando |
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Annarita Faggioni Pollicino |
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La fantasia ha i colori pastello di Pina Varriale Appuntamenti |
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• Tutti gli eveti a Firenze • Tutti gli eveti in Trentino
editoriale
Marika Barbanti Questo 2012 inizia per tutti all’insegna della realtà e forse anche della verità. Per la situazione che viviamo e il punto dove siamo arrivati non possiamo che non aprire gli occhi, capire e cambiare tutto ciò che non funziona. Per questo vi proponiamo l’esperienza di 3 scrittori che con occhio indagatore accendono nuovi significati su tematiche attuali quali la pedofilia, la depressione, i bambini indaco e una rilettura personale con spirito critico dei racconti del Vecchio Testamento alla ricerca di quegli interventi divini accreditati come tali dalla chiesa cattolica. Ripartiamo con temi forti, perché insieme si possa prendere coscienza e cambiare il nostro modo di pensare, avvicinandolo maggiormente alla realtà e alla verità. Buona lettura!
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M. B.
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Autori
La verità nelle mie parole
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i chiamo Erika Pesce, il mio approccio alla scrittura è principalmente il risultato di tutti gli incontri fatti con Genitori ed Insegnanti sul tema dei “Nuovi Bambini”. Nella primavera del 2011, mi sono quindi ritrovata con molto materiale cartaceo e tante esperienze personali che non volevo perdere e le ho raccolte iniziando a dare una forma al libro “Bambini di Luce Indaco – I figli della nostra era”. Mi sono da subito affidata ad un consulente di marketing, che dimostrando una disponibilità ed un impegno davvero unico mi ha guidata passo passo alla creazione del mio primo e-book ed alla valorizzazione dello stesso attraverso i canali più attuali. I miei libri nascono direttamente dal mio vissuto e dalle cose in cui credo, non potrei scrivere falsità perché sono parte di me e sento che mi rappresentano pienamente. Io sono sicuramente, ad esempio, un Indaco anche se un po’ cresciuto… Perché alla delicatezza dell’aspetto mescolo una potenza ed una persistenza nel raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo che ricordano molto l’acqua che silenziosamente spacca anche il cemento. •••
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Bambini di Luce Indaco "I figli della nostra era" sono nuovi e speciali ed ogni giorno ci stupiscono, sono ammantati di un'aura di positività e sono la radice del cambiamento. A differenza dei tanti libri sui Bambini Indaco presenti non è frutto di canalizzazioni, ma di studi scientifici effettuati su territorio Italiano, oltre che testimonianze reali. Desidera essere in qualche modo un compendio, trattando l’argomento dalla gravidanza in poi, facendo riferimento alle nuove realtà in rete e terminando le medicine non convenzionali.
www.bambinidiluce.com ilibridierika@gmail.com
Erika Pesce
Pagine 163 • 27 € Pubblicato: 3 Gennaio 2012 Isbn: 978-1-4477-8090-8
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Autori
Il mio motto personale è più che altro un modo di vivere: lascia che sia e ringrazia l’universo ogni giorno. Lascia che sia non significa infilare la testa sotto la sabbia, ma comprendere ed accettare anche ciò che non piace sapendo che ad ogni aspetto negativo si contrappone sempre un positivo che porta equilibrio, basta saper cogliere i segni. Io vivo per trasmettere principalmente con l’esempio questo modo di vedere e vivere alle persone che amo. Vivo anche per continuare a scoprire, crescere e meravigliarmi e questo riesco farlo molto meglio da quando sono mamma e lascio che i bambini a volte insegnino a me ponendomi in una condizione di ascolto e non sempre “dirigendo” la situazione. Vivo infine per amare ed essere amata, in quanto credo che il cuore sia al centro del nostro benessere emotivo e che questo si rifletta sul fisico. Dovreste acquistare la mia opera per avere un punto di vista attuale e sicuramente fuori dagli stereotipi sui bambini ed i ragazzi di oggi, il loro mondo e ciò che concerne la loro crescita ed educazione sia in famiglia che a scuola, il tutto in un ottica completamente naturale. Attraverso questo libro non si hanno facili risposte universalmente valide, ma si accede ad un insieme di input che aiutano porre il bambino, la sua crescita, il nostro ruolo, sotto una luce differente. In pratica invece che fornire risposte aiuta a porsi domande per evolvere. ●
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Erika Pesce
Lascia che sia e ringrazia l’universo ogni giorno...
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Cronache
di amori immersi in una romantica follia Com’è noto, le più grandi produzioni artistiche di ogni epoca si sono ispirate e incentrate sull’amore: storie di amori felici, travagliati o spesso anche tragici ed infelici. Quelli che narra Italo Ghirigato nei suoi racconti sono gli Amori clandestini (Sovera, pp. 144, € 12,00) in cui lo scrittore ricostruisce i turbamenti che l’animo umano “subisce” quando vi fa irruzione il sentimento amoroso. Un tema antico e diffuso, dunque, declinato però con estrema originalità. Lo stile con cui Ghirigato descrive le vicende si può definire “elegante”, così come risultano i personaggi, delineati sapientemente, con delicatezza e accuratezza: personaggi in balìa della successione, mai banale, di circostanze e sentimenti, si muovono incastonati in situazioni spesso complicate e di irrisolta precarietà. Raffinato è il linguaggio, privo di qualsiasi forma estenuante nella terminologia; anche negli scontri, nelle accese conversazioni che si verificano nelle storie, l’autore
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consigliati da
La Bottega Editoriale Un’Agenzia letteraria che offre servizi per l’editoria, la comunicazione e il giornalismo. Supporta gli autori per approdare alla pubblicazione (attraverso la valutazione degli inediti, l’editing, la rappresentanza presso gli editori, ecc.) e alla sua successiva diffusione (attraverso il marketing editoriale: promozione stampa, organizzazioni di eventi letterari, ecc.). Collabora, inoltre, con le case editrici nell’affrontare i serrati ritmi del mercato editoriale. È anche editore di due riviste on-line: Bottega Scriptamanent e Direfarescrivere, mensili dedicati a recensioni librarie, articoli e approfondimenti culturali e di attualità. In Un libro da raccontare diamo spazio ai migliori libri scelti per Io come autore. Il direttore è il giornalista e saggista Fulvio Mazza.
la Bottega editoriale no, così forte da “consumarsi”, seppur solo platonicamente, in pochi ma intensi attimi, come in Adulterio sul treno. Grazie alla sua fluidità, il testo risulta avvincente e fornisce spunti di riflessione sull’incomprensibile che il turbinio di passioni, alimentato dalla società, sviluppa in noi, soggiogando spesso il nostro libero arbitrio. Cosa è davvero “giusto” o “sbagliato” ci chiediamo allora? «Ciò che si fa per amore lo si fa sempre al di là del bene e del male» argomentava Friedrich Nietzsche. Patrizia Piperis mantiene un certo garbo e un’insolita compostezza linguistica, conferendo equilibrio alla struttura narrativa. Merito anche dell’ambientazione: lo scenario presenta la quotidianità di un mondo attuale, i luoghi dove si consumano le vicende sono “comuni” e realistici, anche se mostrano, talvolta, un gusto che ci riporta indietro, in un tempo passato. La scrittura di Ghirigato, infatti, richiama spesso un certo stile di letteratura retrò: malinconica, romantica, riflessiva. Non a caso, nell’accurata e dettagliata Prefazione, Margherita Ganeri svolge un’attenta analisi paragonando gli Amori clandestini a Gli amori difficili di Italo Calvino «perché, come in quelle storie di trasgressione e di incomunicabilità, anche i gradevoli testi di Ghirigato rappresentano episodi e personaggi con ironia sottile, a volte solare e ilare, a volte malinconica». Sono questi i temi che Ghirigato sviluppa: inquietudine, fragilità dei rapporti umani, forte senso dell’effimero ed anche il desiderio d’evasione proprio dell’essere uma-
Amori Clandestini Autore: Italo Ghirigato Editore: Sovera Edizioni Pubblicazione: 2011 ISBN: 8866520055 ISBN 13: 9788866520054 Pagine: 144 € 12,00
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Autori
Una realtà difficile
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terminata l'attesa del ritorno in libreria di Gianfranco Iovino, che proprio in questi giorni esce con il nuovo romanzo "OLTRE IL CONFINE", una storia cruda e reale, che affronta il tema della depressione distimica, di cui è malata la protagonista per colpa degli abusi sessuali subiti in età adolescente da parte del padre. Dopo gli amori in chat e le rubriche del cuore, Iovino sterza senza indugi nella direzione della sofferenza interiore e il dramma della Pedofilia, per raccontare un male sociale, troppo nascosto e difficile da denunciare pubblicamente. Paola, la protagonista della storia, è una donna prossima al suicidio, perché stanca di essere solo oggetto di desiderio sessuale e condannata a collezionare delusioni amorose ed eccessi di vita, da oltre ogni confine della ragione. L'amico psicanalista cercherà di alleggerirle i pesi sul cuore, diventati macigni nel tempo, quando torna con la mente sui luoghi che l'hanno vista preda di un padre pedofilo, che ha abusato del suo corpo e della sua coscienza, fino al punto da sbriciolarle ogni entusiasmo e voglia di vivere.
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Olt re il confine è il nuovo romanzo di Gianfranco Iovino, che affronta il tema della depressione, causata dai ripetuti abusi sessuali, subiti in età adolescente, da parte della protagonista del racconto. Pubblicato dalla Sassoscritto editore, per i temi trattati e la finalità del diritto d’autore, devoluto interamente alla Fondazione Luca Barbareschi contro la Pedofilia, “oltre il confine” ha la prefazione di Gigi D’Alessio ed ha ottenuto i patrocini della Provincia di Verona e i Comuni di Roma, Firenze ed Offida.
Editore: Sassoscritto Editore Anno di pubblicazione 2011 isbn: 9788866020134 Prezzo: € 14,00
www.gianfrancoiovino.it
Gianfranco Iovino
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Lo stile narrativo di Iovino è sempre molto coinvolgente, concentrandosi sui dettagli della scena raccontata per immergere il lettore nella storia e farlo diventare parte attiva di ciò che assorbe, man mano prosegue la lettura, fino al punto da sentirsi parte di Paola e del suo pensiero malato di depressione cronica distimica. Oltre il confine, pubblicato dalla casa toscana Sassoscritto editore, per i temi trattati e la finalità a cui sono destinati i diritti d'autore, devoluti interamente alla Fondazione Onlus Luca Barbareschi per favorire la divulgazione e la maggiore sensibilizzazione alla Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia, ha ottenuto importanti patrocini e riconoscimenti, che garantiscono visibilità e affidabilità nell'acquistare un romanzo di altissima qualità. Con la prefazione di Gigi D'Alessio e la postfazione di Luca Barbareschi, "oltre il confine di Gianfranco Iovino" si candida a pieni voti come romanzo ideale a saper descrivere e trasmettere, con accuratezza, i drammi di un male silenzioso e tremendo qual è la depressione. ● Gianfranco Iovino
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Gianfranco Iovino
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Letture in Semibreve ...il giusto mix di parole e musica
di
Laura
Caponetti "I giorni della mia infanzia sono trascorsi nello studio di mio nonno che faceva il maestro, sul divano con mia zia a leggere Dante e tra i libri regalati della mamma. Ecco perchè mi occupo di recensioni. Ho avuto scelta?"
“Eccomi ufficialmente parte della famiglia di iocome autore con questa nuova rubrica in cui, oltre a parlarvi di un libro, grazie all’aiuto di paola4quarti immagineremo di abbinare un’ipotetica colonna sonora.” Iniziamo con Pennac.
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ella famiglia di ognuno non mancano i tipi strani. Chi ha la zia che parla con i fantasmi, chi ha la nonna fissata con i numeri del lotto, chi ha il cuginetto che estrae radici quadrate come fossero conigli da un cilindro, chi ha lo zio che diventa paonazzo se si pronuncia la parola “telecomando”, insomma ogni famiglia ha le sue stranezze, chi più chi meno, ma nessuna, dico nessuna, è folle come quella di Benjamin Malaussène. Se potessi decidere in quale ambientazione letteraria vivere, sce-
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glierei i Malaussène. Innanzitutto trattasi di una tribù che vive a Parigi nel quartiere di Belleville. Il personaggio intorno al quale ruota tutta la storia e tutti gli altri libri della saga Malaussène è Benjamin di professione capro espiatorio. Potrei anche fermarmi qui ma non posso perché sono follemente innamorata di Benjamin. Se qualcosa succede nella Parigi immaginata da , la colpa è di Benjamin, così la storia andrà avanti cercando di scagionare il poveretto. La sua capacità d’amare è sconfinata, ama ogni membro della sua famiglia e le loro piccole follie, la sorella che fotografa tutto dalla mattina alla sera, il piccolo che si placa solo se inforca i suoi occhiali rosa, la veggente, la piccola peste, il cane epilettico ed è innamorato pazzo della sua Julie, l’essere umano che più di tutti si avvicina alla normalità. Il “Signor Malaussène” altro non è che il figlio che aspetta Julie e con il quale Benjamin parla di continuo, raccontandogli le vicende della sua famiglia, come a prepararlo a ciò che lo aspetta. Questo romanzo è narrativamente il più complesso, anche perché sono presenti quasi tutti i personaggi, ma è anche il più ironico e il più filosofico. Benjamin si prepara ad essere padre e quindi deve diventare adulto e forse nel parlare e nel raccontare di sé al nascituro cerca giustificazioni, alibi. In fin dei conti sta avvisando suo figlio, gli dice di non aspettarsi un padre come gli altri.
Potrebbe risultare affollato per chi si avvicina a Pennac per la prima volta, ma, il mio consiglio è andate avanti, non soffermatevi a pensare “da dove salta fuori questo personaggio”, a tutto troverete un senso. Io stessa ho cominciato dal “Signor Malaussène” e sono poi tornata indietro ai tre libri che lo precedono. Non so perché ma credo che sia la cosa migliore, tuffarsi a piè pari nel mondo dei Malaussène ed uscirne senza fiato, aggrappati ad un filo d’aria. Quando poi vi sarete schiarite le idee, vi ritroverete a volerlo rifare, ancora ed ancora, e vi ritroverete a ricordarvi frasi ed eventi e a riderne da soli nei momenti più impensati. Di solito non metto citazioni nelle recensioni, perché secondo me vanno evitate da chi scrive di libri, ma stavolta, chiedo venia e mi disobbedisco: “Quando la vita è quello che è, il romanzo ha il dovere di essere quello che vuole”, forse bastava questo per farvi comprendere la bellezza del mondo immaginato da Pennac, fatto di mescolanze e di chiaroscuri, in cui nulla è definito e tutto è possibile. Grazie, Daniel.
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Letture in Semibreve
...il giusto mix di parole e musica paola 4 quarti propongo di abbinare al libro di Pennac l'Album degli AIR MOON SAFARI (1998)
Autore: Daniel Pennac Titolo originale: Monsieur Malaussène Anno: 1995 Isbn: 9788807814334 Pagine: 444
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Offerte Medeo www.medeo.it
Scrittura e motivazione: Coaching in campo editoriale Seminari di Talent Coaching, organizzati, per la prima volta in Italia, dall’agenzia letteraria Con trappunto Literary Management con la collaborazione di Elisabetta Garbarini di Comunicazione Circolare: 2° appuntamento da 18 ore nel quale la parola e la persona sono i protagoni sti assoluti. I seminari di Talent Coaching appli cano le tecniche motivazionali alla sfera artistica, per una formazione integrata della persona come scrittore, e dello scrittore come persona, intersecando le frontiere della comunicazione a quelle della motivazione, al servizio della scrit tura, in una visione olistica di ciò che l’uomo sa creare attorno a sé
Dove e quando Dal 17-19 febbraio 2012, presso la sede dell’agenzia letteraria in via Bertolotti 7 a Torino, avrà luogo il primo seminario di Talent Coaching dal titolo ‘Scrittura e libertà: il ‘Big Bang’ della creatività e la parola come energia.’
Per informazioni sui seminari: www.agenziacontrappunto.com
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intervistando Annarita Faggioni Studentessa al terzo anno di Lettere e Cultura del Territorio si è recentemente appassionata al web e sogna di realizzarsi nel settore, con l’obiettivo di sostenere i nuovi autori. Da qui l’idea del blog dedicato: Piacere di Scrivere, online dal 1° Marzo 2011. Noi l’abbiamo intervistata per l’uscita della sua prima opera “Canto D’Inverno” , frutto della sua fase più significativa di vita: l’adolescenza. Come hai iniziato a scrivere? Chi ti leggeva all’inizio? Ho iniziato a scrivere quando avevo 9 anni e mezzo, soprattutto per i concorsi locali in collaborazione con le scuole. I miei primi lettori sono stati la mia mamma e gli insegnanti, alcuni dei quali mi ritenevano una grande autrice già da allora. Che tipo di lettura ti attiva la voglia di scrivere? La letteratura senza roba trita e ritrita: quella che ha i topoi, non gli slogan “sole-cuoreamore”, che onestamente hanno stancato non soltanto noi che scriviamo, ma anche i nostri lettori. “Canto D’Inverno” è nato proprio per questo: per riscoprire se stessi e non perdersi in mille rivoli degli impegni quotidiani (spesso inutili?). Amo quando leggo chi esprime la propria anima, a prescindere dal risultato letterario: prediligo la persona dietro la penna più che un nome noto che si è appiattito su se stesso. Com’è stata la tua esperienza con case editrici? Con le case editrici ho avuto un rapporto di amore-odio. Odio per quelle a pagamento, amore per chi era animato da vera passione
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Titolo: Canto D’Inverno ISBN:9781-4709-6735-2 Prezzo: €7.50 Lingua: Italiano Pagine: 68
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per la letteratura. Anche se ho pubblicato con il print-on-demand, pubblico le case editrici sul mio portale online Il Piacere di Scrivere, perché penso che non bisogna confondere la vera editoria con la mercificazione dilagante. Cos’è “Canto D’Inverno”? “Canto D’Inverno” è la mia prima raccolta di poesia edita e rappresenta la mia adolescenza appena trascorsa. Una raccolta di 33 liriche che ho deciso di pubblicare sia in italiano che inglese, in un percorso a ritroso, dalle poesie più recenti a quelle più “vecchie” (considerando che ho raccolto le liriche dal 2006 al 2011). Il testo ha già avuto i primi riscontri favorevoli online: è già su Anobii. Lo potete trovare su Lulu al prezzo di 7.50 €+ spese di spedizione, oppure potete chiedere una copia autografata direttamente a me, senza spese di spedizione, alla email ilpiacerediscrivere@gmail.com. In che progetto stai lavorando ora? Al momento aiuto gli autori esordienti, le riviste letterarie e le case editrici sul Piacere di Scrivere. La mia passione mi ha portato alla scelta universitaria, al mio essere blogger e freelance, ad aiutare gli altri. Non potrei chiedere di più dalla mia passione per la letteratura e per la scrittura.
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Un “nuovo” vecchio testamento
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Autori
S
ono nato e vivo a Sezze in provincia di Latina, il 23 settembre 1948, nonostante le diverse sedi di lavoro, a volte, mi abbiano sollecitato un trasferimento logisticamente più consono. Sono sposato dal 1972, ho due figli ed un nipote. Tendenzialmente ritengo di avere un carattere socievole, mi piace stare con gli amici veri, amo il ballo, pratico il nuoto e lo sci, ma mi piace anche giocare a carte ed a biliardo. Amo viaggiare verso mete culturali, conoscere altri popoli ed usanze. Sono disponibile per dare una mano a chi ne ha bisogno senza intermediari. Non sopporto le ingiustizie. Non ho pregressi in questo campo. Sono stato per tutta la vita lavorativa un tecnico che ha operato nell’industria privata con responsabilità, nell’ultimo decennio, del Sistema Qualità in una azienda metalmeccanica. Ho posseduto, da sempre, la caratteristica di saper sintetizzare i concetti rendendoli immediatamente comprensibili. è una qualità naturale. Ho sempre pensato di dedicarmi alla scrittura ma la vita di stabilimento industriale non lascia molto tempo a disposizione per queste cose, che comunque vengono dopo la famiglia ed i figli. Non appena le condizioni lo hanno permesso ho preso seriamente in considerazione il mio sogno nel cassetto. Ho deciso di intraprendere
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una sfida impegnativa: analizzare criticamente le radici della religione cattolica e la sua evoluzione fino ai nostri giorni. Tema questo molto spinoso, delicato e personale. Del resto a me piacciono le sfide impegnative. Così ho iniziato a scrivere un libro verso la fine del 2008. Dopo un anno di lavoro il libro era finito con il titolo “APRIAMO GLI OCCHI” col sottotitolo “Quello che la chiesa cattolica non dice per…vergogna”. Nel 2010 è stato pubblicato da La Riflessione – Davide Zedda Editore. Il libro è una rilettura con spirito critico dei racconti del Vecchio Testamento alla ricerca di quegli interventi divini accreditati come tali dalla chiesa cattolica. In ultima analisi è la ricerca di quel Dio, onnipotente ed infinitamente misericordioso, attraverso le manifestazioni raccontate da migliaia di anni. In realtà i risultati dell’analisi sono… da leggere!!!! Adesso ho quasi finito di revisionare il secondo libro che ho inviato a diversi editori ed agenzie letterarie per una valutazione.
Isaia Vitelli Apriamo Gli Occhi
Il libro è un viaggio a ritroso nel tempo con una rilettura attenta ed un’analisi puntuale e razionale degli avvenimenti raccontati nel Vecchio Testamento. L’attenzione è rivolta soprattutto ai fatti raccontati, relativi a presunti interventi divini, che la chiesa cristiana/cattolica sostiene ed avalla da migliaia di anni. Il viaggio inizia con le origini delle prime civiltà ubicate in Mesopotamia di cui si trovano conferme e tracce, accreditate come realistiche, nel Vecchio Testamento. L’analisi si snoda attraverso tutti i libri del Vecchio Testamento rileggendo con attenzione i fatti significativi raccontati alla ricerca dei segni inequivocabili relativi agli interventi divini tanto pubblicizzati ed inculcati nelle nostre menti da migliaia di anni. Allo stesso modo segue l’analisi degli avvenimenti nella chiesa da quel tempo antico fino ai nostri giorni e dei cambiamenti intervenuti sia nella chiesa che nella società. Il libro vuole essere una provocazione, una sfida alla razionalità, che come tale deve poter discernere la verità dalle ipocrisie e le relative conseguenze, unita alla ricerca di soddisfazione della comune necessità e recondito desiderio di conoscere la verità.
* Prezzo: € 18.00 * Editore: La Riflessione * Data di Pubblicazione: 2010 * ISBN: 8862113889 * ISBN-13: 9788862113885 * Pagine: 250
L’analisi è sempre strettamente oggettiva ed eseguita con la mente libera da qualsiasi preconcetto non supportato da evidenze chiare.
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Pollicino per non perdersi tra i libri
La fantasia ha i colori pastello
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ra le fresche colline boscose del Sussex, in un punto indefinito nel verde, si aprono grandi distese di camomilla selvatica; larici, querce, faggi, cespugli di lavanda, fragoline di bosco e caprifoglio danno il benvenuto nel piccolo mondo di Quieta Radura, dove sbirciando qua e là con attenzione, è possibile scorgere qualche musino impertinente che fa capolino dal suo nascondiglio. I topolini del bosco non amano molto gli intrusi e le visite improvvise, per questo bisogna fare piano, in punta di piedi, senza far rumore…” Così si legge sulla pagina iniziale del sito ufficiale di Clelia Cané, dedicato a “Quieta Radura” un posto popolato da topolini, animaletti del bosco e creature magiche, un luogo incantato che la giovanissima e bravissima autrice di questo delizioso libro ha saputo inventare con rara maestria.. E’ una gioia vedere come la passione per la natura, l’arte del narrare e un raffinato gusto per il disegno siano tutti elementi fondamentali e imprescindibili nel lavoro di Clelia Cané, che dalla passione per il tratto e il colore ha saputo trasformare il suo amore per il disegno e per la scrittura in un impegno professionale e artistico. Sono molte le storie che accadono a Quieta Radura ed è impossibile non affezionarsi ai personaggi che con delicatezza e simpatia, emergono dalle pagine
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e si fanno, non soltanto narrazione, ma figura concreta e piena e, nel contempo, colore dalle delicate sfumature pastello. E’ una magia che si rinnova ad ogni pagina, incantando e affascinando anche il lettore adulto che saprà apprezzare non solo l’equilibrio dei toni, ma l’intrinseca e innegabile poesia di cui tutta l’opera è pervasa. “Gelo d’Autunno a Quieta Radura” è stato presentato di recente in libreria, edito da Edigiò, casa editrice che ha anche un’ottima vetrina on-line. L’impegno di Clelia Cané, che da “grande” sognava di fare la fumettista, prosegue. E’ difatti già al lavoro per illustrare una nuova avventura a Quieta Radura. In ultimo, sul sito dell’autrice (http:// www.quietaradura.com/home.html ) è possibile “esplorare il bosco”, conoscere meglio i protagonisti delle sue storie e… colorare i disegni! Forza, bambini, che aspettate?
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di Pina Varriale
Gelo d’autunno a Quieta Radura Autore: Canè Clelia anno: 2011 pagine: 32 ISBN: 978-88-6205-420-1 prezzo: € 13,50 Editore: Edigiò
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Appuntamenti
Firenze: gli eventi culturali più interessanti nel mese di gennaio Ed eccoci qui con gli eventi culturali più interessanti a Firenze nel mese di gennaio 2012: tante le mostre in programma. A partire da quella dedicata a Ferdinando Zannetti, il medico di Garibaldi, un viaggio alla scoperta di questa figura storica. Senza dimenticare le mostre alla Galleria degli Uffizi, come quella del ‘Dante illustrato’ o ancora i ‘Volti Svelati’ nella Sala delle Reali Poste, che ci propone dei busti provenienti dalla Riserva. 1) Garibaldi fu ferito… Il medico Ferdinando Zannetti (1801-1881): patria, civiltà, scienza Fino al 31 gennaio 2012 al Palazzo Medici Ricciardi di Firenze ci sarà un’interessante mostra dedicata alla figura di Ferdinando Zannetti, medico di Garibaldi. L’evento fa parte delle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia. Ci saranno opere e documenti che testimonieranno la presenza storica e umana di questa figura. 2) Dante illustrato – Paesaggi per la Divina Commedia La Galleria degli Uffizi ci propone un’interessante mostra dedicata alle fotografie realizzate per l’edizione del 1898 della Divina Commedia di Dante Alighieri: realizzate da Giuseppe Cremoncini, vennero poi donate nel 1916 al Gabinetto Fotografico che Corrado Ricci aveva fondato nel 1904.
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3) Volti svelati Fino al 29 gennaio 2012 nella Sala delle Reali Poste gli Uffizi ospitano l’undicesima edizione del ciclo ‘I mai visti’ con la mostra dal titolo ‘Volti Svelati’: 44 busti della collezione dei Cesari mai visti dal pubblico in quanto facenti parti della ricchissima e misteriosa Riserva. Si possono prendere due piccioni con una fava: andate a visitare anche le nuovo Sale Blu degli Uffizi. 4) La Maestà del Museo Puškin di Mosca Fino all’8 gennaio 2012 la Galleria degli Uffizi di Firenze ospita una mostra dedicata alla Madonna col Bambino in trono e a diciassette storie della Vita di Maria dal Museo Pušhkin di Mosca. Si tratta di un’esposizione nata all’interno del programma di scambio artistico fra Italia e Russia. 5) Le stanze dei tesori. Meraviglie dei collezionisti nei musei di Firenze Non perdete questo appuntamento: fino al 12 aprile 2012 al Palazzo Medici Riccardi, al Museo Stefano Bardini, al Museo Horne, al Museo Stibbert e alla Fondazione Salvatore Romano arriva una mostra dedicata alle meraviglie dei collezionisti fiorentini. 6) Vasari, gli Uffizi e il Duca Pare che sia stata prorogata fino all’8 gennaio 2012 la mostra che la Galleria degli Uffizi ha deciso di dedicare a questo terzetto d’eccezione: il Vasari, gli Uffizi medesimi e il Duca. Non ci resta che approfittare di questo prolungamento dell’esposizione. 7) Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo della vanità LFino al 22 gennaio 2012 Palazzo Strozzi ci proporrà un interessante mostra dedicata ai banchieri di Firenze e al Botticelli. Di particolare pregio l’esposizione della celebre “Pala della Zecca”, reduce da un recentissimo restauro. 8) La Bella Italia. Dopo tanti mesi, la mostra “Bella Italia” lascia Torino e si dirige verso Firenze. Sarà Palazzo Pitti ad ospitarla, dall’11 ottobre 2011 e fino al 4 marzo 2012. Una mostra che vuole evidenziare non solo i fasti delle tre storiche capitali d’Italia (Torino, Firenze, Roma), ma anche valorizzare le piccole cittadine. Link: http://www.fulltravel.it/Proposte-di-Viaggio/Mostre-in-Trentinotutti-gli-eventi-culturali-dell-inverno/6-3106-1.html
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Appuntamenti gennaio
Mostre in Trentino: tutti gli eventi culturali dell’inverno Ecco una panoramica sulle maggiori mostre in Trentino in corso di svolgimento nell’inverno. Dalla programmazione del Mart di Rovereto, fino a quella del Museo delle Scienze al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, sono tante le occasioni di arricchimento culturale. C’è tempo fino al 19 febbraio per visitare la mostra monografica su Diango Hernández, ospitata presso la sede di Rovereto del Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea. Tanti i materiali che entrano in gioco per la creazione di questa esposizione: video, sculture, disegni, installazioni, pitture: difficile contenere tutto l’estro di questo artista cubano in una sola direzione. La mostra è da visitare sia per scoprire il personaggio, sia perchè Diango Hernández ha realizzato alcuni pezzi eccezionalmente proprio per la mostra a Rovereto. Ancora nella stessa sede del Mart e sempre fino al 19 febbraio c’è modo di introdursi alla mostra “Argentina” di Carlo Valsecchi: attenzione puntata, in questo caso, alla fotografia. E’ questo il linguaggio scelto dall’artista emergente che, solitamente attratto dai panorami urbani, questa volta ha deciso di prestare il suo occhio alla fotocamera, volgendola verso i paesaggi. Non c’è traccia di presenza umana ma la vita scorre ovunque tra gli elementi naturali ripresi. Per quanto riguarda la pittura al Mart, la mostra su Gillo Dorfles - visitabile fino al 12 febbraio - trasporta chi si avvicina a questo artista in mondi ricchi di surrealismo, in bilico con l’espressionismo. Un viaggio affascinante che passa anche per la scultura e per l’arte applicata.
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In foto: Mart, molte le mostre in programma in Trentino
Restando a Rovereto, la Casa d’Arte Futurista Depero è un’altra tappa artistica da non mancare: anche qui a farla da padrona è l’arte applicata, con una ricca collezione di circa 3000 oggetti che spaziano dalle tele ai giocattoli, passando per locandine, mobili e creazioni di vario genere. Spostandosi verso San Michele all’Adige sarà possibile visitare il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina che in questo periodo - fino al 6 gennaio - ospita l’esposizione “Boschi e pascoli in Trentino come beni collettivi. Un percorso tra storia e documenti”. C’è anche un’altra mostra, sempre aperta fino al 6 gennaio, davvero particolare: si chiama “Carnival King of Europe II. Le mascherate invernali di fertilità nel contesto etnografico europeo” ed è incentrata sulle usanze del Carnevale non solo in Trentino ma anche in altri contesti. Alcuni dei costumi arrivano infatti da Bilbao, da Lubiana, da Skopjie, da Sibiu, da Varsavia, da Sofia e da Zagabria. La programmazione delle esposizioni in Trentino, comprese le mostre a Trento, è decisamente molto ricca questo inverno: motivo per il quale, oltre alla più classica vacanza invernale in Trentino, sarà molto piacevole scoprire l’aspetto più creativo e culturale di questa terra.
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Io come Autore
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