Report Associativo 2016 / 2017

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Report associativo 2016 / 2017

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I nostri primi 18 mesi di attivitĂ . 1


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Indice 5 | Premessa 6 | Incontri, escursioni e campi formativi 12 | AttivitĂ di comunicazione 16 | AttivitĂ di monitoraggio 19 | Monitoraggio del lupo in Val Taro 2016 24 | Monitoraggio del lupo in Val Taro 2017 32 | Considerazioni finali e appendice Alpi Orientali 34 | Come sostenerci

Testi e immagini Daniele Ecotti Francesco Romito Guido Sardella tranne dove indicato. Nella pagina precedente uno dei lupi di Civitella Alfedena fotografato da Stefano Manfredini. In copertina uno scorcio della Val Taro.

Progetto grafico Francesco Romito Contemporarywild.com

Stampato Nel mese di febbraio 2018

www.iononhopauradellupo.it facebook.com/iononhopauradellupo info@iononhopauradellupo.it

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Nel maggio 2016, dopo una serie di attacchi mediatici a livello nazionale sul “pericolo” che il lupo avrebbe costituito per gli abitanti della Val Taro (Alto Appennino settentrionale, provincia di Parma) un gruppo di abitanti della zona ha deciso di rispondere attivamente, riunendosi in una Associazione il cui nome è la propria dichiarazione di intenti: “Io non ho paura del lupo”. L’associazione, fin dalla nascita è attiva su tre fronti: La ricerca sul campo, la diffusione delle modalità di convivenza con la fauna selvatica e la divulgazione presso il pubblico del piacere di vivere la natura. In soli 18 mesi di attività i risultati ottenuti, il numero di persone provenienti da tutta Italia portate a vivere i territori “caldi” per il lupo, le giornate dedicate a mostrare tecniche per la protezione degli animali domestici, così come i giorni trascorsi sulle tracce del lupo e degli altri animali selvatici sono stati tali che non erano assolutamente prevedibili all’atto della costituzione dell’Associazione. Queste, sintetizzate, sono le attività realizzate nei primi 18 mesi di vita di “Io non ho paura del lupo”.

Daniele Ecotti, Presidente

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Incontri, escursioni e campi formativi.

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La diffusione delle informazioni corrette sul lupo e sugli altri animali selvatici, le buone pratiche per la difesa degli allevamenti, il puro divertimento di muoversi in natura alla ricerca di impronte nella speranza di una fugace apparizione dell’animale. Tutto questo ha permesso un contatto diretto tra l’Associazione e le persone, siano esse appassionati, curiosi o semplici cittadini in cerca di risposte. Nel primo anno e mezzo di vita dell’associazione sono state moltissime le iniziative che hanno portato “Io non ho paura del lupo” a contatto con la gente. | 2016 Dal 16 al 17 luglio La leggenda del bosco: due giornate di eventi in alta Val Taro che hanno portato oltre un centinaio di persone sul territorio, grazie all’organizzazione di svariate attività, coinvolgendo tre strutture agrituristiche nei comuni di Borgotaro, Bedonia e Varese Ligure. L’iniziativa comprendeva due escursioni, una conferenza sul lupo con la partecipazione del WAC (Wolf Apennine Center), un laboratorio ludico-didattico per bambini, uno spettacolo teatrale a cura di Mario Ferraguti (seguito da oltre settanta persone), e una fortunata sessione di wolf howling. 23 agosto Escursione didattica in alta Val Taro sulle tracce del lupo.

Dal 30 settembre al 2 ottobre Campo studio sul lupo nel Parco Naturale della Lessinia (VR) con il coinvolgimento di Malga Derocon, Carabinieri Forestali e guardiaparco.

4 ottobre A Borgotaro incontro pubblico sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 contributi per la prevenzione danni da fauna selvatica (misura 4.4.02) dedicato ad agricoltori ed allevatori. Si sono avuti interventi da parte di: Daniela Fornaciari (Regione Emilia Romagna) Pierluigi Fedele (Carabinieri Forestali), Duccio Berzi (Tecnico esperto sistemi di prevenzione grandi carnivori), Willy Reggioni (Wolf Apennine Center), Mauro Scauri (Servizio Veterinario AUSL). 7


| 2017 6 gennaio Presso il Centro Visite della Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF dei Ghirardi corso di formazione per volontari al fine di effettuare tracciatura su neve del lupo in Val Taro, con 40 partecipanti.

Dal 10 al 12 febbraio Campo Studio sul lupo in Alta Val Taro con oltre 20 partecipanti presso il rifugio Faggio dei tre comuni del M. Penna (Bedonia).

24 marzo Corso di formazione per AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) in occasione del convegno dell’associazione a Borgotaro. Lupo, cani da guardiania e corretti comportamenti in caso di incontro: 30 partecipanti al corso, valido per punteggi AIGAE. Realizzato presso il Centro Visite della Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF dei Ghirardi.

Dal 7 al 9 aprile Campo Studio sul lupo in Alta Val Taro con oltre 20 partecipanti presso il rifugio Faggio dei tre comuni del M. Penna (Bedonia).

Dal 22 al 23 aprile Campo Studio su capriolo, daino e cervo presso Centro Visite della Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF dei Ghirardi con oltre 20 partecipanti, con il coinvolgimento dell’ostello del Seminario di Bedonia.

8 maggio Sulle tracce del lupo: passeggiata per uomini e cani nel Parco Naturale Regionale della Lessinia (Verona) organizzato in collaborazione con “i Cani Neri - Educazione Cinofila.

21 maggio Nell’ambito della Giornata delle Oasi WWF presso il Centro Visite della Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF dei Ghirardi presentazione della ricerca sul lupo in Val Taro.

24 maggio Borgo val di Taro: incontro pubblico dedicato agli allevatori per parlare di lupo, sistemi di prevenzione, e cani da guardiania. 8


I campi studio organizzati dall’associazione sono attività che, oltre ad una approfondita parte didattica con interventi di esperti, per-

mettono ai partecipanti, attraverso escursioni e spostamenti nelle

vallate, di scoprire e conoscere i bellissimi territori appenninici ed alpini.

Dal 26 al 28 maggio Campo studio sul lupo nel Parco Naturale della Lessinia (VR) con il coinvolgimento di Malga Derocon, Carabinieri Forestali e guardiaparco. 11 giugno Conferenza presso Festival Parma Etica - Lupo e progetto di monitoraggio - Parma. 11 giugno Lupi, Cani e Uomini: Gestione e conservazione del lupo e rapporti con il cane, in collaborazione con il WAC (Wolf Apennine Center) - Venezia. 9


30 giugno Incontro pubblico Uomini Lupi e Convivenza a Bedonia

Dal 7 al 9 luglio La leggenda del bosco: tre giornate di eventi ed iniziative tra Val Taro e Lunigiana. Presentazione dell’evento presso i portici della biblioteca Manara di Borgotaro: “Gli animali attorno a noi” (video della fauna selvatica ripresa dalle videotrappole dell’associazione) 40 partecipanti; escursione sul lupo e i segni di presenza presso Centro Visite della Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF dei Ghirardi: 20 partecipanti.

2 settembre Nell’ambito della Fiera millenaria S. Terenziano incontro pubblico: Uomini, lupi e allevamento, una convivenza possibile.

Dal 14 al 15 ottobre Campo studio “il bramito del daino” presso Centro Visite della Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF con oltre 20 partecipanti con il coinvolgimento dell’ agriturismo Cà Cigolara di Borgotaro.

17 ottobre Partecipazione come relatori ad incontro organizzato dal Comune di Zeri (MS) su lupo e sistemi di prevenzione.

Dal 21 al 22 ottobre Campo studio sul lupo nel Parco Naturale della Lessinia (VR) con il coinvolgimento di Malga Derocon.

30 ottobre Sulle tracce del lupo: passeggiata per uomini e cani nel Parco Naturale Regionale della Lessinia organizzato in collaborazione con “iCaniNeri - Educazione Cinofila.

Dal 11 al 12 novembre Campo studio sul lupo nella Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF dei Ghirardi (PR) con oltre 20 partecipanti con il coinvolgimento dell’ agriturismo Cà Cigolara di Borgotaro.

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AttivitĂ di comunicazione.

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L’associazione ha compreso l’importanza della comunicazione sul grande predatore, molto spesso legata ad un mondo prettamente scientifico e distante dalle persone comuni. Lavoriamo quindi, non solo rendendo pubblici i dati sul monitoraggio dei lupi, ma rispondendo attivamente agli attacchi mediatici, attraverso una fitta campagna di comunicazione. Inoltre, attraverso le tante attività sul campo che hanno coinvolto centinaia di partecipanti, stiamo cercando di restituire al lupo una immagine corretta, equilibrata e scientificamente provata, promuovendo l’utilizzo dei mezzi di protezione del bestiame, utili alla convivenza nei territori a rischio. “Io non ho paura del lupo” ritiene che la comunicazione della vita del lupo e dei grandi predatori sia cruciale nel creare il giusto clima per la convivenza con la fauna selvatica, ma che molto spesso sia trattata dai soggetti istituzionali con modalità prettamente scientifiche, aride e distanti dalle persone comuni. L’associazione sta perciò sperimentando uno storytelling più diretto e coinvolgente partendo dalla conoscenza quotidiana dei branchi presenti in alta Val Taro, oggetto di monitoraggio da parte dei propri volontari, e del racconto della loro vita, tra nascite, difesa del territorio, esplorazione e morte. Tra le varie attività svolte, l’associazione propone, attraverso i suoi canali multimediali, molti video acquisiti da videotrappole, interviste a portatori di interesse e guide didattiche che, in breve tempo, ottengono decine di migliaia di visualizzazioni. Le numerose interviste realizzate ad allevatori in Val Taro, racconto di come i sistemi di prevenzione adottati rendano possibile una pacifica convivenza con il lupo, sono state diffuse sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’associazione, riscuotendo successo non solo in Italia ma anche all’estero, spingendo “Io non ho paura del lupo” a realizzare una versione sottotitolata in lingua inglese. A fine 2017 è stato realizzato un filmato dal titolo “Guida popolare al ritorno del lupo sulle Alpi” al fine di raccontare il lupo non solo agli appassionati, ma a chiunque desideri scoprire di più sul grande predatore in un territorio di nuova colonizzazione come quello alpino. Il video, assemblato con testi educativi e filmati acquisiti dall’associazione tramite video-trappole, da una risposta semplice e chiara alle domande più comuni sul predatore, eradicando pregiudizi e false credenze. 13


In poco piÚ di un mese, il video ha collezionato circa 300.000 visualizzazioni, coinvolgendo migliaia di utenti nelle condivisioni sui social; Il video è stato infine richiesto per la mostra dedicata al lupo dal Centro Documentazione Luserna ONLUS in provincia di Trento, e per divulgazione da diversi operatori del settore come guide ambientali e guardiaparco.

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L’attività di comunicazione in numeri e il coinvolgimento utenti attivi. Dati aggiornati a febbraio 2018

Oltre 17.000

53% donne 47% uomini

Oltre 955.000

89% Italia 11% estero

Oltre 385.000

Oltre 300 soci

social follower sui canali dell’associazione.

visualizzazioni dei video pubblicati.

minuti di video visualizzati.

tra gli utenti della pagina.

tra i paesi di residenza dei nostri follower.

dall’inizio delle attività.

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AttivitĂ di monitoraggio del lupo.

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Il monitoraggio sul lupo nasce dalla necessità di rispondere agli attacchi mediatici del 2015 e 2016 con dati reali sulla consistenza della specie nel territorio. L’attività di interpretazione ambientale di Io non ho paura del lupo parte quindi dalla ricerca sul campo atta a conoscere la vita dei branchi che si spartiscono l’alta Valle del Taro, dalle sorgenti del fiume fino a Borgo Val di Taro, “porta” dell’alta valle. A partire da una collaborazione con il WAC (Wolf Appennine Center) durante il monitoraggio di un branco dal comportamento peculiare nei territori dei comuni di Albareto e Tornolo, l’associazione ha proseguito in autonomia l’osservazione, espandendo l’area di studio verso i gruppi familiari adiacenti. Siamo sempre più convinti che oggi sia di vitale importanza utilizzare il monitoraggio come una “chiave per raccontare il lupo”, mettendo da parte una visione astratta e poco realistica a favore di una visione concreta e vicina alla vita dell’uomo. Io non ho paura del lupo è impegnata nel monitoraggio del lupo dall’inizio del 2016 su un areale di studio che include l’alta Val Taro e parte della Val Ceno. Le ricerche hanno l’obbiettivo di stimare il numero minimo di lupi presenti, la quantità di branchi (nuclei familiari riproduttivi), accertare le riproduzioni e l’utilizzo del territorio, cercando di valutare l’impatto con le attività umane. La metodologia d’analisi si basa principalmente su: - Utilizzo di videotrappole posizionate su punti di passaggio e/o siti di marcatura ricorrente, allo scopo di monitorare gli esemplari presenti consentendo anche di ottenere immagini documentative di altre specie di particolare valore conservazionistico. - Ricerca attiva di segni di presenza (orme, piste su neve, escrementi, predazioni) effettuata sia in modo opportunistico, sia su transetti prestabiliti percorsi in modo ricorrente anche utilizzando l’aiuto 17


di numerosi volontari che si impegnano nelle ricerche e nella raccolta di dati. - Wolf howling, esclusivamente durante la tarda estate, limitando al massimo le emissioni. - Osservazioni dirette tramite appostamenti mirati sul campo.

Premessa sui risultati ottenuti. La ricerca, effettuata a partire dal 2016 ed ancora in corso, è basata su diversi elementi che ci hanno permesso di elaborare quanto vi presentiamo: la pregressa conoscenza di un nucleo riproduttivo sul territorio ad opera del WAC (Wolf Appenine Center), l’alta riconoscibilità morfologica (segni particolari) di alcuni degli esemplari dei nuclei familiari che abbiamo filmato, la conoscenza territoriale dell’areale di studio da parte dei nostri volontari, la notorietà dei punti di marcatura ricorrente e il grande coinvolgimento di volontari. Il numero di videotrappole utilizzate per la ricerca, sicuramente non sufficiente rispetto all’ampiezza dell’areale di studio anche a causa dei numerosi furti subiti, così come la discontinuità temporale del posizionamento (furti e/o sospensione del monitoraggio in concomitanza dell’attività venatoria), insieme alle oggettive difficoltà nel monitorare un animale altamente elusivo come il lupo, hanno restituito dati che, pur essendo stati valutati con la massima attenzione, possono essere parziali e potenzialmente incompleti e sono comunque il risultato delle nostre interpretazioni. Dal report sono stati volontariamente omessi i riferimenti geografici sulla localizzazione dei nuclei familiari.

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Monitoraggio 2016 (Val Taro) Areale di studio: 180 km² Km percorsi per attività di monitoraggio: 3840 Video di lupi acquisiti: 213 Nuclei riproduttivi individuati: 3 Nuclei non riproduttivi individuati: 0

Stima minima individui per nucleo (N)* inclusi i cuccioli dell’anno: N1: 5 N2: 9 N3: 4 Riproduzioni accertate: 3 Stima minima numero nascite: N1: 2 N2: 6 N3: 3 Sessioni di wolf howling: 5 (Risposte positive 4, negative 1) Siti di rendez-vous individuati: 3 Lupi morti: 1 femmina Causa della morte: collisione con auto. Note: età:< 2 anni, peso KG22, mai partorito, genetica: Canis lupus italicus

Stima minima numero esemplari presenti nell’areale di studio: 20 Cuccioli dell’anno: 11 Adulti riproduttivi: 4 Altri adulti/subadulti:5

*Per comodità narrativa abbiamo definito nucleo (N) anche quelle coppie stabili che non si sono mai riprodotte. 19


Nucleo N1: Nei primi mesi del 2016 abbiamo individuato un nucleo, i cui esemplari dominanti sono stati denominati “Codino” e “Sottiletta”. Questi individui sono stati ripresi più volte, sia con le nostre fototrappole, sia grazie a quelle prestate in occasione di un campo studio dall’associazione Canislupus Italia. “Codino” e “Sottiletta” sono stati ripresi associati ad altri due probabili subadulti, un maschio ed una femmina. Dalle immagini acquisite in giugno abbiamo dedotto che il nucleo si sia riprodotto in quanto la femmina dominante “Sottiletta” presentava chiari segni di lattazione. Individuata l’area di rendez-vous abbiamo acquisito immagini di almeno 2 cuccioli. Nel mese di settembre, all’interno del presunto territorio di “Codino” e “Sottiletta”, a pochi Km di distanza dal rendez-vous è stata investita una femmina di età inferiorie ai due anni. Ipotizziamo si tratti della femmina associata al nucleo N1 che abbiamo ripreso più volte. A fine anno il nucleo N1 è composto da minimo 4 individui.

Coppia dominante (N1) denominati “Codino e Sottiletta”

Femmina dominante in lattazzione (N1) “Sottiletta”

Maschio dominante (N1) “Codino”

Cuccioli nei pressi del rendez vous (N1)

In fototrappola un sub-adulto del nucleo N1, probabilmente lo stesso esemplare investito a settembre (Foto a destra)

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Nucleo N2: Grazie alla convenzione e collaborazione con il WAC (Wolf Apennine Center) impegnato in una attività di ricerca sul nucleo N2, (femmina dominante denominata “Lubiana” e figlia helper denominata “Bandia” entrambe dotate di radiocollare) abbiamo monitorato attraverso il posizionamento di videotrappole, alcune fornite dal WAC, l’attività di questo nucleo riproduttivo confinante con N1, conoscendo home range e spostamenti. Abbiamo accertato nei primi mesi del 2016 che il maschio dominante identificato dal WAC nel 2015 e denominato “Lo Zoppo”, facilmente riconoscibile per la zoppia all’arto anteriore DX causata dalla mancanza di parte della zampa, è stato sostituito da un nuovo maschio dominante denominato “Giovanni”.

Il maschio dominante denominato “Lo zoppo” del nucleo N2 (Immagine WAC)

Il nuovo maschio dominante (N2) “Giovanni” insieme a “Lubiana” e “Bandia” probabilmente figlia del precedente maschio dominante “Lo zoppo”

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Femmina subadulta denominata “Bandia” con cuccioli (N2)

Cuccioli (N2)

Coppia dominante “Giovanni e Lubiana” (N2)

“Giovanni” nuovo maschio dominante (N2)

Femmina dominante (N2) denonimata Lubiana

Femmina “helper” (N2) denominata Bandia

(Radicollarata dal WAC)

(Radicollarata dal WAC)

La femmina riproduttiva “Lubiana”, dotata di radiocollare giallo, e la figlia “Bandia”, dotata di radiocollare rosso , sono rimaste all’interno del nucleo familiare con gli stessi ruoli. Nel corso del 2016 “Lo Zoppo” non è mai più stato filmato. All’interno del territorio di N2 sono state acquisite da marzo a settembre immagini di una coppia di lupi, probabilmente giovani, denominati “Gli inseparabili”. La coppia ha evidenziato atteggiamenti di dominanza (marcatura) negli stessi siti di marcatura ricorrente di N2. 22


“Gli inseparabili” in un sito di marcature di “Lubiana” e “Giovanni” (N2)

Questa coppia non è mai stata ripresa associata ad N2 e le immagini non hanno evidenziato lattazione nella femmina. Nucleo N3: Cucciolata individuata a settembre composta da 3 cuccioli cachettici: 1 morto probabilmente per cause naturali, 2 monitorati per 15 giorni e poi spariti (presumiamo siano morti). Abbiamo acquisito 1 solo video con il passaggio di un solo animale adulto nel rendez vous.

Cuccioli deperiti nei pressi del rendez-vous (N3)

Esemplare adulto nei pressi del rendez-vous (N3)

Nel 2016 l’associazione ha subito 9 furti di videotrappole e ha sospeso l’attività di monitoraggio da fine settembre a fine dicembre in concomitanza con lo svolgimento dell’attività venatoria. 23


Monitoraggio 2017 (Val Taro) Areale di studio: 350 km² Km percorsi per attività di monitoraggio: 7840 Video di lupi acquisiti: 338 Nuclei riproduttivi individuati: 4 (N1, N2, N5, N6) Nuclei non riproduttivi individuati: 2 (N4, N7) Nuclei non più individuati: 1 (N3) Stima minima individui per nucleo (N)* inclusi i cuccioli dell’anno: N1: 5 N2: 9 N3: 0 N4: 2 N5: 5 N6: 2 N7: 2 Riproduzioni accertate: 4 Stima minima numero nascite: N1: non rilevata N2: 6 N5: 2 N6: non rilevata Sessioni di wolf howling: 18 totali (positive 2 - negative 16) Siti di rendez-vous individuati: 2 Lupi morti rinvenuti: 0 Stima minima numero esemplari presenti nell’areale di studio: 25 Cuccioli dell’anno 8 Adulti riproduttivi 8 Altri adulti/subadulti: 9

*Per comodità narrativa abbiamo definito nucleo (N) anche quelle coppie stabili che non si sono mai riprodotte. 24


Nucleo N1: La coppia dominante è sempre la stessa del 2016 composta da “Codino” e “Sottiletta” e a marzo 2017 il nucleo è composto minimo da 5 individui. A giugno le riprese della femmina dominante evidenziano solo un leggero gonfiore alle mammelle, anomalo rispetto alla presunta data del parto (maggio). Da luglio a settembre sono state effettuate 10 sessioni di wolf howling (tutte negative) nel tentativo di individuare il sito di rendez-vous. La coppia dominante dalla fine di giugno fino all’inizio di settembre 2017 ha cessato di essere ripresa dalle videotrappole, ed anche i segni di presenza su transetti percorsi regolarmente da luglio a settembre sono stati sporadici rispetto a quelli rinvenuti nelle medesime condizioni durante il 2016. Alcune videotrappole piazzate nei pressi del sito di rendez vous dell’anno precedente non hanno mai ripreso passaggi. Da settembre la coppia dominante è stata nuovamente ripresa, associata a 2 individui subadulti. Dalle immagini acquisite e le sessioni di wolf howling negative ipotizziamo che la coppia si sia riprodotta ma che per qualche ragione a noi sconosciuta la cucciolata non sia sopravvissuta.

Nucleo (N1) 4 esemplari

“Codino” maschio dominante (N1)

Coppia dominante (N1) denominati “Codino” e Sottiletta”

Femmina dominante (N1) “Sottiletta” con leggeri segni di lattazione

La coppia ricompare in settembre (N1)

“Codino” e Sottiletta” insieme a 2 lupi subadulti (N1) (non riteniamo siano i cuccioli dell’anno)

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Nucleo N2: La coppia dominante è sempre la stessa del 2016, composta da “Giovanni” e “Lubiana”. Nel 2017 i radiocollari GPS hanno cessato di funzionare a causa dello scaricamento delle batterie. Anche nel 2017 la coppia si è riprodotta e il numero massimo di cuccioli ripresi è 6. Nel corso del 2017 la femmina “helper” denominata “Bandia” non è mai stata ripresa. Nel 2017 il nucleo N2 ha utilizzato almeno due aree di rendez-vous differenti discretamente distanti l’una dall’altra (3Km in linea d’aria). Le motivazioni di questo cambiamento sono presumibilmente da imputare alla scarsità d’acqua a causa della forte siccità che ha contraddistinto i mesi estivi del 2017, o forse per la presenza di una nuova coppia nel loro territorio. Abbiamo effettuato 4 sessioni di wolf howling tutte con esito negativo. La coppia dominante N2 è stata ripresa associata ad un subadulto in 2 video. Tra marzo e giugno, oltre ai passaggi regolari della coppia dominante N2 abbiamo acquisito un numero elevato di passaggi di un’altra coppia (N4) sugli stessi siti di marcatura di N2. Non siamo in grado di comprendere se la coppia (N4) sia la stessa osservata nel corso del 2016 denominata “Gli inseparabili”. Su due videotrappole posizionate a poca distanza fra loro registriamo rispettivamente da aprile a settembre 20 passaggi di N2 e 22 passaggi di N4.

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Coppia dominante “Lubiana” e “Giovanni” (N2)

Un cucciolo (N2)

6 cuccioli ripresi a settembre (N2)

Coppia dominante “Lubiana” e “Giovanni” (N2)


Nucleo N3: Nel 2017 il nucleo non viene più individuato, e si presume che i nati del 2016, a causa del grave deperimento riscontrato, non siano sopravvisuti. Nucleo N4: Il nucleo che abbiamo definito N4 è una coppia stabile, composta dalla femmina “Nikka” e dal maschio “Sbadiglio”. “Nikka” ha una taglia molto piccola. In 5 video acquisiti la coppia mostra ripetuti atteggiamenti di dominanza territoriale negli stessi siti di marcatura di “Lubiana” e “Giovanni” (N2). Si presume che la coppia N4 durante il 2017 non si sia riprodotta, in quanto dalle immagini acquisite la femmina non mostra alcun segno di lattazione, generalmente evidenti nelle femmine in tale stato. Ipotizziamo che N4 sia una coppia giovane e che abbia sottratto o stia tentando di sottrarre una porzione di territorio a N2.

“Nikka, femmina dominante (N4)”

“Nikka” a fine maggio non presenta segni di lattazione

Nello stesso sito, marcatura di “Sbadiglio” e “Nikka” (N4) e a fianco, marcatura di “Lubiana” (N2)

“Lubiana” (N2) sullo stesso sito di marcatura di “Nikka” (N4)

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Nucleo N5: A marzo del 2017 due osservazioni dirette mostrano la presenza di 3 individui su cui si rilevano delle lievi anomalie fenotipiche su due dei tre esemplari avvistati. Si ascoltano in due occasioni diversi ululati spontanei e nel periodo seguente si effettuano 4 sessioni di wolf-howling per individuare con precisione l’area di rendez-vouz. Una prima sessione di wolf-howling con risposta positiva conferma la presenza di cuccioli. Alcune videotrappole posizionate registrano passaggi di adulti nella direzione del rendez-vouz precedentemente individuato, ma tra giugno e luglio non si registra nessuna ripresa dei cuccioli. Successivamente quindi si effettuano ulteriori tre sessioni di wolf-howling: 2 sessioni danno esito negativo, mentre una terza, effettuata sul versante opposto rispetto al rendez-vous precedentemente individuato, ha esito positivo confermando la presenza dei cuccioli in un’altra zona. Nel 2017 il nucleo N5 ha utilizzato almeno due aree di rendez-vous differenti discretamente distanti l’una dall’altra (2.5Km in linea d’aria).

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Osservazione diretta di tre individui (N5)

“Antonio”, maschio dominante (N5).

“Antonio” e “La Pina” dominanti (N5)

Parte del nucleo (N5)

Cuccioli (N5)

Passaggi di più individui (N5)


Le motivazioni di questo cambiamento sono presumibilmente da imputare ad un forte disturbo antropico causato del taglio boschivo nei pressi del rendez-vous e alla scarsità d’acqua a causa della forte siccità che ha contraddistinto i mesi estivi del 2017. Ricollocate le videotrappole si è riusciti a riprendere a fine agosto almeno due cuccioli e la coppia dominante, rispettivamente denominati “Antonio” e “La Pina”. Si ritiene che nel 2017 il nucleo N5 sia composto dalla coppia dominante, un subadulto e almeno due cuccioli. I passaggi nei pressi del rendez vous sono molto regolari e si riprendono 5 individui associati in numerosi video.

“Antonio”, maschio dominante (N5) presenta anomalie fenotipiche

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Nucleo N6: Il monitoraggio su questo nucleo è stato discontinuo a causa dei numerosi furti subiti ai danni delle nostre video-trappole ed è stato effettuato solo da aprile a luglio del 2017. Dai video acquisiti durante questo breve periodo si identifica una coppia dominante e probabilmente riproduttiva. Si ritiene che nel 2017 il nucleo N6 si sia riprodotto, sia per una ripresa effettuata la prima settimana di maggio in cui erano presenti probabibili segni di gravidanza, sia per le immagini della femmina con segni di lattazione ottenute nel mese di luglio. Si effettuano quindi due sessioni di wolf howling nel tentativo di individuare il rendez vous, entrambe con esito negativo. Nei 15 video acquisiti non abbiamo mai ripreso la coppia N6 associata ad altri individui.

Coppia dominante (N6)

Femmina dominante (N6) prima settimana di maggio (si ipotizza gravida)

Maschio dominante (N6) prima settimana di maggio

Coppia dominante (N6) nella femmina si notano segni della lattazzione (fine luglio)

Nucleo N7: Nella zona di confine dell’areale di studio, monitorata solo tra febbraio e maggio 2017 a causa della difficoltà nel raggiungere l’area, impervia e isolata, si riprende con regolarità (9 passaggi) una coppia dominante denominata N7 composta dalla femmina “Zena” e dal maschio “Recco”. La coppia sembra non essersi riprodotta, non mostrando segni di gravidanza o lattazione. La coppia N7 è al margine dell’areale di studio e confina con N1, con il quale presumiamo esserci una sovrapposizione di territorio. Abbiamo acquisito video dove la coppia N1 e la coppia N7 in momenti diversi marcano sullo stesso sito di marcatura. 30


Coppia dominante “Zena” e “Recco” (N7)

Le due coppie dominanti sullo stesso sito di marcatura a distanza di due giorni. A sinistra “Codino” e “Sottiletta” (N1) e a destra “Zena” e “Recco” (N7)

Oltre alla coppia dominante (N7) registriamo altri passaggi, di almeno 4 individui diversi. Ipotizziamo che uno di questi lupi, un maschio riconoscibile per la mascherina facciale disgiunta ed una cicatrice sulla coscia posteriore SX, ripreso dalla nostra associazione a febbraio 2017, sia lo stesso individuo ripreso a novembre 2017 in un altro territorio nel corso del progetto di monitoraggio del lupo realizzato dall’ATC “Genova 2 Levante” in collaborazione con Regione Liguria e Wolf Apennine Center. Attraverso questa indagine risulta che il lupo sia associato ad una femmina e che occupi un territorio stabile, distante dall’areale di N7. Ipotizziamo quindi che a febbraio, l’esemplare da noi ripreso sullo stesso sito di N7, fosse ancora alla ricerca di un territorio da occupare.

Maschio con mascherina facciale disgiunta e cicatrice sulla coscia posteriore SX. (A sinistra ripreso a febbraio nel territorio di N7, a destra immagine di novembre ad opera di ATC Genova 2)

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Considerazioni finali e appendice Alpi Orientali.

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Considerazioni finali sul monitoraggio in Val Taro: La quantità limitata di videotrappole utilizzate, così come i furti perpetrati, hanno ridotto molto l’acquisizione di filmati e limitato la conoscenza dell’areale di studio. Ciononostante in questi due anni sono emersi dati rilevanti sulle coppie dominanti che utilizzano l’areale di studio. Si è soprattutto evidenziato un notevole dinamismo sociale e nelle interazioni tra lupi e nuclei adiacenti, con diverse sovrapposizioni di home range che andrebbero approfondite. Di qui la chiara necessità di potenziare la distribuzione di videotrappole sul territorio, così come quella di ricorrere ad analisi genetiche puntuali per ottenere dei riscontri di dettaglio. Non sappiamo ancora se l’associazione sarà in grado di potenziare i mezzi per proseguire l’attività di monitoraggio, ma crediamo valga la pena provarci, dato anche il grande entusiasmo e la partecipazione di volontari e sostenitori, al fine di incrementare qualità e quantità delle informazioni, monitorando con costanza e precisione tutti i nuclei all’interno dell’area di studio migliorando la solidità di dati raccolti e dei conseguenti risultati. Appendice Alpi Orientali: Parallelamente al monitoraggio in Appennino, l’associazione, attraverso alcuni volontari, ha contribuito attivamente alla raccolta di dati sul lupo nelle Alpi Orientali, principalmente in Veneto nelle aree del Parco Naturale Regionale della Lessinia (VR) e del Col Visentin (BL). Tutti i dati raccolti sono stati messi a disposizione dei progetti istituzionali di monitoraggio del lupo in atto in questo territorio, alle prese con il recente ritorno naturale del lupo e dove il conflitto con la zootecnia è molto marcato. I volontari hanno partecipato attivamente, sia al monitoraggio attraverso video-trappole, sia all’individuazione di segni di presenza, raccolta escrementi, tracciatura su neve, e osservazioni dirette.

La femmina dominante del branco della Lessinia (VR) (denominata Giulietta) in stato di gravidanza

Giulietta e i 5 nuovi nati del branco della Lessinia (VR) ripresi nel dicembre 2017

Cuccioli della riproduzione del 2017 nell’area del Col Visentin (Belluno)

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Come sostenerci. In soli 18 mesi di attività “Io non ho paura del lupo” è riuscita a diventare un punto di riferimento nella divulgazione sul lupo e su molte altre specie della nostra fauna selvatica. Parallelamente al lavoro sul campo per lo studio del predatore, ha coinvolto persone da tutta Italia favorendo la scoperta della natura e la convivenza con essa. Ognuno può contribuire all’attività di volontariato di ”Io non ho paura del lupo” visitando il sito www.iononhopauradellupo.it , associandosi, oppure facendo una donazione. Si può partecipare ai campi per adulti e per famiglie, alle attività di citizen science, e anche semplicemente condividere e diffondere i nostri messaggi attraverso i social network.

A presto! #iononhopauradellupo

_ Un ringraziamento speciale a: Tutti i nostri soci e volontari nelle attività di ricerca, WWF Parma, Parchi del Ducato e Centro Visite Oasi dei Ghirardi per la grande disponibilità, WAC - Wolf Apenine Center, Associazione Trekking Taro&Ceno, iCaniNeri Educazione Cinofila, AIGAE Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, Biblioteca di Bedonia, Biblioteca di Borgo Val di Taro, Fiera Millenaria di San Terenziano (Compiano), Comune di Zeri (MS), Carabinieri Forestali, Parma Etica, il progetto Life Wolf Alps, Legambiente Verona, Il pastore Roberto Mangia, “L’assistente”, Nina, Patrizia e Alessandra che nonostante i lupi ci sopportano ancora, Daniela Visentini, Silvia Grazia, Marco Pirovano, Daniela Fornaciari, Valentina Esposito, Mario Mantero, Luigi Molinari, Mia Canestrini, Willy Regioni, Mario Ferraguti, Paolo Rossi, Massimo Colombari, Luca Ciuffardi, Alessandro Brugnoli, Enrico Ferraro, Stefano Manfredini per la sua grande disponibilità, Fulvio Valbusa, Paolo Parricelli, Pierluigi Fedele, Roberto Porcacchia, Antonio Galletti, Simone Gabrielli, Bepi Tormen, Cecilia Molinari, Fabio e Otta - Il Bruno Food Truck, Laura Schenone, Emanuele Fior, Duccio Berzi e Canis Lupus Italia, Alessandro Bagnato, Maria Pia Strillaci, tutte le strutture che hanno ospitato le nostre attività, tuttte le persone che si sono rese disponibili per le interviste sulla convivenza, e tutti quelli che ci siamo dimenticati di salutare, lupi inclusi ;)

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ASSOCIAZIONE IO NON HO PAURA DEL LUPO Strada Sinistra Taro 151 Case Predelle di Porcigatone 43043 Borgotaro (Parma) Italy

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www.iononhopauradellupo.it facebook.com/iononhopauradellupo info@iononhopauradellupo.it

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