Salchi Metalcoat - “BIOCOPAC Develops Bio-based Coating from Tomato Processing Wastes”

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ipcm® n. 18, Vol III, 2012, p. 12 - 13 “BIOCOPAC Develops Bio-based Coating From Tomato Processing Wastes” “BIOCOPAC sviluppa un rivestimento a base biologica ricavato dagli scarti di lavorazione del pomodoro” Author: Ezio Pedroni, Salchi Metalcoat Srl


BRAND-NEW BIOCOPAC DEVELOPS BIO-BASED COATING FROM TOMATO PROCESSING WASTES BIOCOPAC sviluppa un rivestimento a base biologica ricavato dagli scarti di lavorazione del pomodoro

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IOCOPAC is the name of the European Consortium, which is developing bio-based lacquers produced with bio-resins obtained re-utilising tomato skins from the tomato industries for the protection of metal food packaging. The Project “Development of a Bio-based Coating from tomato processing wastes intended for metal Packaging” started the 1st of December 2011 and will end in November 2013. It is financed under the Seventh Framework Programme of the European Community for research, technological development and demonstration activities (2007-2013). Skins coming from tomato industry represent approximately 300.000 tons in Italy and Spain. The process is basing on a patent by the Italian food research centre SSICA (Stazione Sperimentale Industria Conserve Alimentari) in the ‘40s is extracting a natural polymer called “cutin” – one of the two waxy polymers that are the main components of the plant cuticle – which is later used in the production of polyester resins used as raw materials for the lacquers. All product obtained are epoxy resins-free, e, satisfying in this way wa the most demanding standards for food od safety. Behind BIOCOPAC there are eleven organizations from seven countries: the companies rangee from research centres and resin manufacturers to tomato and fish canners, canmakers and lacquer manufacturers. Overall coordinator is Parma-based (Italy) SSICA, while Salchi Metalcoat - based in n Burago Molgora (Italy) - which will own the exclusive rights of the technology. Salchi Metalcoat is a leading producer of specialty lacquers for can coating and for coil coating. With over 30% of its headcount in Research & Development the company strongly believes in biobased, renewable raw materials. The project has been presented during the last International Tin Plate Conference in Barcelona on Nov 6th. Over 100 delegates from all over the world participated to the conference organised by ITRI UK. Paolo Brenni, chief executive of Italy-based coatings manufacturer Salchi Metalcoat, one of two coatings specialists involved in the project, said: “Tomato wastes have already been sampled and are being studied for the purpose of getting the bioresin with the most promising composite properties. The project should be concluded before the end of 2013. Commercialization should start immediately thereafter”. Only small and medium sized enterprises (SMEs) will be allowed to hold what will be patented intellectual property rights to the new wave of biosourced lacquers which are expected to be either water or solvent-based. It is understood that the lacquers will have the same properties and performance as currently used chemistries but they will have been formulated and

IOCOPAC è il nome del Consorzio Europeo che sta sviluppando smalti a base biologica prodotti con bio-resine ottenute riutilizzando le bucce di pomodoro dell’industria per la protezione delle confezioni dei cibi. Il progetto “Sviluppo di un rivestimento a base biologica dagli scarti di lavorazione del pomodoro per il packaging metallico” è iniziato il 1° dicembre 2011 e terminerà a novembre 2013. È finanziato dal Settimo Programma Quadro della Comunità Europea per attività di ricerca e sviluppo tecnologico (2007-2013). Le bucce provenienti dall’industria del pomodoro ammontano a circa 300 mila tonnellate in Italia e Spagna. Il processo – che trae spunto da un brevetto del centro di ricerca italiano sul cibo SSICA (Stazione Sperimentale Industria Conserve Alimentari) degli anni ’40 – permette di estrarre un polimero naturale chiamato “cutina” – uno dei due polimeri cerosi che sono il principale componente della cuticola nelle piante – che in seguito viene vie utilizzato per ottenere resine poliestere usate come materie prime per vernici. Tutti i prodotti ottenuti sono privi di resine T epossidiche, soddisfacendo così le regole più stringenti sulla sicurezza del cibo. Dietro BIOCOPAC vi sono undici organizzazioni di sette Paesi, passando dai centri di ricerca e i produttori di red sine agli inscatolatori di pesce e di pomodoro, i produttori produt di barattoli e di smalti. Il coordinatore prod generale e è il centro ro SSICA SSICA, situa situato a Parma, mentre Salchi Metalcoat azienda di Burago di Molgora (MB) - avrà i diritti esclusivi sulla tecnologia. Salchi Metalcoat è leader nella produzione di smalti speciali per il rivestimento dei barattoli e dei coil. Con oltre il 30% del suo personale impegnato in Ricerca & Sviluppo, la società crede fermamente nelle materie prime rinnovabili e a base biologica. Il progetto è stato presentato durante l’ultima edizione dell’“International Tin Plate Conference” di Barcellona il 6 novembre. Più di 100 partecipanti da tutto il mondo hanno assistito alla conferenza organizzata da ITRI UK. Paolo Brenni, amministratore delegato di Salchi Metalcoat e uno dei due specialisti nei rivestimenti coinvolti nel progetto, ha dichiarato: “Gli scarti del pomodoro sono già stati campionati e sono oggetto di studio al fine di ottenere la bio-resina con le proprietà composite più promettenti. Il progetto si concluderà prima della fine del 2013. La commercializzazione dovrebbe partire immediatamente dopo”. Solo le piccole e medie imprese potranno mantenere i diritti di proprietà intellettuale della nuova era degli smalti a base biologica, che dovrebbero essere sia a base acqua che solvente. Questi smalti avranno le stesse proprietà e prestazioni delle composizioni chimiche usate oggi ma saranno

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12 N. 18 - 2012 NOVEMBER/DECEMBER - international PAINT&COATING magazine


by Paola Giraldo

promoted as bio-sourced products. The coatings will be suitable for all foodstuff such as diced tomatoes and sulphur containing products such as tuna and peas. Three companies that will be exploiting the new coatings are Greek-based canmaker National Can Hellas, part of the Ardagh Group; Chiesa Virginio Azienda Agricola, an Italian livestock and biogas producer, and Spanish tomato canner Conservas Martinete. Other organizations involved are Spanish-based research centres Centro Technológico Agroalimentario Extremadura and Fundación Tecnalia Research & Innovation; Czech Republic based research centre Synpo AS; Italian tomato canner Rodolfi Mansueto Spa; coating manufacturer Schekolin AG based in Liechtenstein and French fish canner Saupiquet, part of the Bolton Group. For further information: www.salchimetalcoat.com, www.biocopac.eu, www.tinplateconference2012.com Original source: THE CANMAKER© 2012 Sayers Publishing Group

formulati e promossi come prodotti da fonte biologica. I rivestimenti saranno adatti per tutti i cibi, come i pomodori a dadini, e per i prodotti che contengono zolfo, come il tonno e i piselli. Tre aziende che sfrutteranno i nuovi rivestimenti sono la greca National Can Hellas, produttrice di barattoli parte del Gruppo Ardagh; Chiesa Virginio Azienda Agricola, produttrice di biogas e la spagnola Conservas Martinete, inscatolatrice di pomodori. Le altre società coinvolte sono i centri di ricerca Centro Technológico Agroalimentario Extremadura (Spagna), la Fundación Tecnalia Research & Innovation (Spagna) e Synpo AS (Repubblica Ceca); l’azienda italiana inscatolatrice di pomodoro Rodolfi Mansueto Spa; il produttore di vernici Schekolin AG (Liechtenstein) e la società francese inscatolatrice di pesce Saupiquet, parte del Gruppo Bolton. Per maggiori informazioni: www.salchimetalcoat.com, www.biocopac.eu, www.tinplateconference2012.com Fonte originale: THE CANMAKER© 2012 Sayers Publishing Group

international PAINT&COATING magazine - NOVEMBER/DECEMBER 2012 - N. 18

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