n째 185 anno XII - 10 Dicembre 2014
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Il bilancio regionale sotto il peso delle partecipate
Il pesista
Primo Piano a cura di Dario Buonfiglio
Ventuno milioni di euro al mese per sostenere trentatre società regionali
Il peso delle partecipate
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a Corte dei conti, di continuo, chiede al governo regionale siciliano di mettere mano alla spesa abnorme per le partecipate, senza ottenere nulla in cambio (malgrado gli annunci del governatore Rosario Crocetta, che nel novembre 2012 appena eletto disse: «Se fra tre mesi si continuerà a parlare sempre degli stessi sprechi mi dimetterò»), tanto che a ottobre la sezione di controllo della Corte dei conti ha deferito la Regione per non aver né risolto né risposto sul caso delle troppe (e troppo costose) partecipate regionali. Trentatre società, che impiegano un esercito di quasi 7.300 persone. Senza contare le consulenze e i contratti a tempo determinato. Parliamo di una spesa che in quattro anni ammonta a oltre un miliardo di euro (tra il 2009 e il 2012). Ventuno milioni al mese, 700mila euro al giorno per tenere in piedi le trentatre società regionali. La maggior parte delle quali in rosso. L'Ast-Azienda Siciliana Trasporti, al 100% proprietà della Regione Sicilia, è sull'orlo del fallimento da tempo, ogni anno pesa sui bilanci per 23,5 milioni di euro e spende per il suo consiglio di amministrazione 150mila euro. Il bilancio 2010 ha registrato una perdita di 1,4 milioni, quello 2011 di 8,9 milioni, quello 2012 un utile di appena 83 mila euro. E Riscossione Sicilia, la Equitalia della Regione siciliana (che ne possiede il 99%)? «È l'unico gabelliere in Italia che fa segnare perdite» lamenta il governatore. Perdite spaventose: 5 milioni di euro nel 2011, debiti per 60 milioni e un'esposizione con le banche di 160 milioni. «Emerge - si legge nella relazione sulle partecipate - un atteggiamento complessivo della società mirante ad ottenere da parte degli organi tutori della
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Regione Sicilia continue autorizzazioni ad assumere nuovo personale. Ciò ha trovato un deciso cambio di rotta da parte del nuovo Consiglio di gestione». In rosso è finita Sviluppo Italia Sicilia: 640 mila euro nel 2010, 487 mila nel 2011, 2,6 milioni nel 2012 (100 mila euro in consulenze), mentre il direttore generale Vincenzo Paradiso ha guadagnato tra il 2010 e il 2013 cifre tra i 180 e i 190 mila euro annui. In perdita costante anche le Terme di Acireale e Sciacca, in liquidazione. In Sicilia e-Ricerca - racconta il giornale on line LiveSicilia - lavorano due dipendenti a tempo indeterminato oltre al direttore generale Antonino Giuffrè: compenso da 194.450 euro annui lordi. E poi ovviamente non mancano le società fantasma, quelle senza dipendenti. Come la partecipata Sicilia Turismo e Cinema, nessun dipendente, e un conto corrente pignorato da un ex consulente che ha fatto causa dopo che gli hanno chiuso la collaborazione. A rischio l'esistenza in vita anche di Sviluppo Italia Sicilia: non saranno pagati gli stipendi ed i crediti dei dipendenti della società e a breve, per mancanza di fondi, potrebbero bloccarsi tutte le attività svolte. La notizia è stata resa nota nel corso dell'assemblea dei lavoratori della società regionale, convocata dalle Rappresentanze sindacali aziendali (Rsa) di Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Ugl Credito, per discutere del drammatico momento che sta vivendo la società. Secondo i lavoratori e i rappresentanti sindacali, "si è in presenza di un quadro che nulla ha a che fare con la sana amministrazione. La presidentessa Carmelita Volpe è addirittura incapace di azzardare previsioni sul pagamento di questi debiti e su quello delle future spettanze ai lavoratori. La situazione già critica, ereditata dalle precedenti gestioni, è stata compromessa dall’attuale management che ha creato solo macerie con una conduzione improntata all’improvvisazione, con l’assenza di una visione strategica e concreta le problematiche gestionali, anche a causa della mancanza di un proficuo raccordo con il socio unico, Regione Siciliana". "Siamo arrivati al paradosso - affermano le organizzazioni sindacali - che venga negato anche un diritto essenziale dei lavoratori, ovvero quello della retribuzione. In questi mesi abbiamo registrato solo annunci di facciata e promesse vane, ora non possiamo che prendere atto dell'inaffidabilità e dell'inadeguatezza dell'attuale gestione. La presidentessa Volpe, nominata dal presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, si è rivelata falli-
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mentare rispetto agli obiettivi di volta in volta proclamati, conducendo la società sull’orlo del baratro, non tenendo in debito conto dei rilievi e dei contributi dei sindacati, spesso irrisi e denigrati con comportamenti palesemente antisindacali". I lavoratori e i loro rappresentanti sindacali sottolineano anche l’assoluto disinteresse mostrato dal socio Regione Siciliana e dai suoi burocrati nei confronti della società. "Emblematico è - aggiungono le sigle sindacali - il comportamento del Servizio Partecipazioni dell’assessorato all’Economia che rifiuta di rinnovare la convenzione quadro alla società, adducendo futili motivazioni al limite del pretesto. Anche il tentativo di modificare la sua mission, trasformandola da Agenzia specializzata nella creazione d’impresa e sostegno alle politiche occupazionali, in struttura in-house per il servizio di assistenza tecnica in favore dei dipartimenti della Regione, non è stato fruttuoso, in quanto il socio regione le ha affidato commesse non remunerative. I sindacati denunciano il profondo stato di preoccupazione dei lavoratori che ad oggi non hanno nessuna certezza per il loro futuro, vista la totale disattenzione delle forze politiche e istituzionali. "Non si comprende - proseguono Fiba, Fisac, Uilca e Ugl - come mai il presidente della Regione siciliana, Crocetta, privilegi altre società partecipate, che costano svariati milioni di euro all’anno alle casse regionali, mentre abbia abbandonato Sviluppo Italia Sicilia al suo inevitabile declino, nonostante questa società non gravi finanziariamente sul bilancio regionale e sia indicata come strategica nella legge di stabilità". I sindacati invitano il governo regionale ad un'operazione verità: "Le Istituzioni dichiarano Fiba, Fisac, Uilca e Ugl - devono assumersi la responsabilità di avere contribuito alla fine di Sviluppo Italia Sicilia, che in 13 anni di attività ha contribuito alla nascita di oltre 17.000 nuove imprese”.
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Sommario
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AttualitĂ Costruire sulla memoria Centro Nemo Sud su RAI3
numero 185 anno XI 10 Dicembre 2014
68-74 Cultura Duettando in versi...poetici Omaggio a Cuticchio
44-45 Dietro le quinte 86-87 Mangiare Sano 48
Settegiorni Cronaca della settimana
54-55
CittĂ Cronache urbane
58-59 Provincia La Messina della Grande Guerra
Le rubriche 46-47 In&Out 80-81 La corazzata Potemkin
82-83 Da Beethoven 60-63 Sicilia Il ruolo dei Sindaci
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a Kurt Cobain
84-85 Parole in blu
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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immagine
di Michele Giunta
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO
Garanzia Giovani: nuovi posti di lavoro per 5.500 persone in ben 10 Regioni Sono stati pubblicati i nuovi bandi per la selezione di 5.504 persone da impiegare in 10 Regioni, in progetti di Servizio Civile Nazionale nell’ambito del Piano di attuazione di Garanzia Giovani. Il Servizio Civile Nazionale Volontario è stato istituito al fine di favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà Concorso per Diplomati: partono le Domande per le Assunzioni Portuali Nuove opportunità di lavoro per diplomati. L’Autorità Portuale ha pubblicato un bando di concorso, per esami, finalizzato all’assunzione di personale da inquadrare al III L.P. del CCNL. I candidati che supereranno le selezioni Supplenze scuola 2014/15: il Ministero ha comunicato tutti i posti Disponibili Ci sono diverse opportunità di lavoro per l’anno scolastico 2014/2015. Il sindacato Cisl Scuola ha infatti comunicato sul suo sito che il Ministero ha inviato l’elenco dei posti che non sono stati coperti da docenti a tempo determinato. Diplomati all'Università: nuovo bando per lavorare come Amministrativi Per esigenze di riorganizzazione dell’Amministrazione Centrale dell’Università è stato aperto un nuovo concorso per l’assunzione a tempo determinato di 3 risorse nell’area amministrativa. La domanda di partecipazione al concorso deve essere presentata entro il 18 dicembre. Vediamo i dettagli.
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10 Dicembre 2014 Concorso Polizia Urbana: assunzioni Part time di Agenti fino ai 40 anni Aperto un concorso per Agenti di polizia locale. I posti disponibili sono due e le assunzioni avverranno con un contratto a tempo indeterminato con orario part time. La domanda di partecipazione al concorso deve essere inviata entro il giorno 9 dicembre 2014. Bialetti: partecipa alle Selezioni per 100 Commessi e Store Manager Bialetti, l’azienda italiana che produce caffettiere e accessori per la cucina, sta cercando 100 addetti alle vendite e store manager per negozi e punti vendita situati in Italia. Bialetti organizzerà due giornate di selezione previste per il 15 dicembre a Milano e per il 17 dicembre. Abbanoa Spa: pubblicato il Bando per Impiegati amministrativi Diplomati Ecco arrivato un nuovo bando di selezione per Impiegati. Abbanoa SpA, Ente Gestore del Servizio Idrico Integrato, ha indetto un concorso per l’assunzione di 6 Coordinatori amministrativi Senior Ciclo attivo (Rif. sp137) da inserire. Natale 2014: arrivano 1.120 posti in tutta Italia per Laureati, Diplomati e non Il Natale si avvicina e, come di consueto, si prospettano nuove opportunità di lavoro. Anche quest’anno l’Agenzia per il Lavoro Gi Group, nell’ambito del Progetto Retail, ricerca Addetti alle vendite, Cassieri/e, Responsabili di negozio e altre figure da impiegare, nel periodo natalizio, in tutta Italia. I posti disponibili sono 1.120. Lavorare in Scarpe & Scarpe: aperte le selezioni per Addetti alle vendite Nato circa 40 anni fa, Scarpe & Scarpe è una delle maggiori società italiane specializzate nella commercializzazione di abbigliamento, scarpe e accessori. Il suo punto di forza sono senza dubbio i prezzi molto vantaggiosi applicati anche alle grandi marche.
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Messina - Piazza Cairoli foto Peppe Saya
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l cartellone “Vacanze di Natale e oltre” prevede, mercoledì 10 e mercoledì 17, dalle ore 16,30 alle 18,30, "Un mercoledì da lettori", incontri di lettura nella Sala Pietro Bruno della Biblioteca Comunale, a cura dei dipartimento Politiche culturali ed educative; giovedì 11, ore 16,30, alla Biblioteca Comunale, “Ricordando Boner”, incontro culturale in occasione del 150° anniversario della nascita di Edoardo Boner; da domani, giovedì 11, a domenica 14, nel Foyer del Palacultura, 8^ edizione della mostra fotografica "Percorsi di Sicilia", a cura dell'Associazione Ferrovie Siciliane, aperta al pubblico dalle 10 alle 20; da giovedì 11 a mercoledì 17, in occasione della Settimana della Solidarietà, della Cultura, dell'Arte e del Turismo, sempre domani, alle ore 17, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, inaugurazione della mostra "L'Io nell'Arte", organizzata dall'Accademia Internazionale "Amici della Sapienza" onlus, aperta sino a mercoledì 17, dalle ore 10 alle 12, e dalle 17 alle 19,30; e mercoledì 17, "Classicheggiando il Natale", recital di poeti ed interventi musicali e "Ritroviamo il Natale", letture natalizie, consegna attestati, interventi di musica e danza. Venerdì 12, alle 11, presentazione in via Ghibellina 39, della 5^ edizione de "La cona più bella", curata dall'associazione Amici del Museo; venerdì 12, alle 16.30, inaugurazione di "ARTE in MOSTRA 2.0", esposizione di opere realizzate dagli studenti dell'Istituto superiore "La Farina – Basile", a Santa Maria Alemanna, aperta sino a domenica 14, e precisamente venerdì 12, dalle 16.30 alle 20.30, sabato 13, dalle 9 alle 20.30, e domenica 14, dalle 9 alle 13.30; sabato 13, serata dell'accensione degli alberi di Natale, patrocinata da Confcommercio Messina; da domenica 14 a martedì 23, "Natale insieme a Forte Ogliastri"; martedì 16, dalle 16,30 alle 18,30, alla Biblioteca comunale, laboratorio di lettura per bambini dai 3 ai 5 anni, con laboratorio creativo (necessaria la prenotazione); sempre martedì 16, alle 20,30, al Palacultura, concerto della rappresentativa giovanile ANBIMA Città di Messina, con la direzione del Maestro Gianluca Sturniolo. Venerdì 19, alle 16.30, nell'Aula Magna Università, cerimonia per i premi letterari della 18^ edizione "Amici della Sapienza" e della 22^ edizione "N. Giordano Bruno"; sabato 20, dalle 15 alle 24, nell'Auditorium del Palacultura, "La fille mal gardée", manifestazione di beneficenza a cura dell'Accademia Eurodanza 2000; domenica 21, dalle 21 alle 23, al Teatro in Fiera, la “Costellazione sistemica di Orione”, a cura della professoresse Tiziana Cricchio e Graziella Freni; lunedì 22, dalle 16,30 alle 18,30, alla Biblioteca Comunale, racconti della tradizione natalizia con laboratorio tematico rivolto a bambini di 6-8 anni (necessaria prenotazio-
“Vacanze di Natale e oltre”
Il programma delle manifestazioni natalizie
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ne); sempre lunedì 22, alle ore 20,30, al Teatro Vittorio Emanuele, "Notte della Solidarietà - Musical Madre Teresa", a cura dello Studio Medico Help Center (Progetto Caritas - Terra di Gesù); martedì 23, dalle 21 alle 23, all'Auditorium del Palacultura, lo spettacolo "Danza con .... ", organizzato da Danzarte e Centro Formazione Danza; venerdì 26, alle 18, nella chiesa di S. Caterina, XVI edizione del concerto "Notti Disiata", a cura dell'associazione culturale "Kiklos" e del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani. Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28, sfilata con carrozze d'epoca trainate da cavallo, organizzata dall'associazione Carretti Artistici Siciliani e Carrozze d'Epoca dei Lanfranchi "Gnuri"; per l'evento "Messina dal 1908 ... a domani", dell'associazione Sicilia e Dintorni e TrediciVenti, sabato 27, a S. Maria Alemanna, la mostra fotografica permanente di Messina prima e dopo il terremoto del 1908; alle 18,30, presentazione del libro "Storia di una famiglia perbene" di Camillo Miceli; alle 19, proiezione del documentario "Terremoto" di Egidio Bernava. Domenica 28, alle 10, nella chiesa dei Catalani, visita guidata da A. Cattino nei luoghi simbolo (Teatro V. E., Duomo e Campanile, Monumento ai soldati russi, Dogana); dalle 17, a S. Maria Alemanna, mostra fotografica; alle ore 19, convegno "Messina, ieri, oggi e domani", con relatori Grazia Magazzù, Barbara Bisazza, S. Bonanzinga e l'assessore Perna; alle 20,30, concerto di musica tradizionale siciliana con i "Sicilia e Dintorni"; sempre domenica 28, alle 12, a largo Minutoli, deposizione di una corona d'alloro in memoria delle vittime del terremoto ai piedi della statua di Messina, a cura dell'Arciconfraternita dei Catalani. Lunedì 5 gennaio, alle 18, nella Sala Sinopoli, al 4° piano del Teatro Vittorio Emanuele, inaugurazione della mostra "Esposizione repliche di antiche armature e costumi rinascimentali", aperta sino all'11 gennaio, dalle ore 10 alle 20, con iniziative collaterali (concerti, conferenze, visite guidate); martedì 6 gennaio, alle 10, la 3^ edizione della “Cavalcata dei Cavalieri della Stella”, a cura dell'associazione storico culturale "Compagnia d'Armi Rinascimentale della Stella", con partenza da piazza Palazzo Reale ed arrivo al Teatro Vittorio Emanuele; dal 14 al 17 gennaio, al Palacultura, il Festival Pub Italia, organizzato dall'associazione culturale "Fucina del Sud", che prevede mercoledì 14, alle 19,30, inaugurazione festival e mostre, ed alle 21.45, diretta televisiva sul canale 85; giovedì 15, alle 11, apertura mostre, ed alle 21.30, 1^ serata del Festival, con esibizione big e band partecipanti; venerdì 16, alle 11, apertura mostre, ed alle 21.30, 2^ serata Festival, e sabato 17, alle 11 apertura mostre ed alle 21.30, 3^ ed ultima serata della manifestazione canora.
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Gli appuntamenti religiosi Giovedì 25, alle ore 2, dalla chiesa dell'Immacolata partirà la processione del Bambinello Gesù. Il programma delle mostre presepiali e dei presepi viventi prevede la V edizione della Mostra di Arte Presepiale Sperone 2014, allestita nel salone parrocchiale della chiesa S. Maria dei Miracoli di Sperone, a cura dell'associazione "Gruppo Amici del Presepe Sperone" e della parrocchia "S. Maria dei Miracoli", aperta sino al 6 gennaio, dalle 17 alle 20; da sabato 13 all'11 gennaio, mostra di Arte Presepiale ai Chiostri del Palazzo Arcivescovile, a cura dell'Associazione Italiana Amici del Presepio; 20/21-25/28 dicembre 1,3/6 gennaio, dalle ore 18,30 alle 20,30, nella villetta comunale di S. Lucia sopra Contesse, Presepio Vivente, organizzato dal Circolo Oratorio P. Leopoldo Crespi; mercoledì 24 notte, domenica 28, 3,4 e 6 gennaio, dalle 18,30 alle 21, nell'Antica Chiesa della Calispera, Presepio Vivente della parrocchia S. M. Immacolata; venerdì 26 e martedì 30, dalle 17 alle 21, nel parco sottostante il Santuario di Montalto, la 2^ edizione del presepe vivente "Insieme si può", a cura del comitato spontaneo "Presepe vivente Montalto"; venerdì 26, domenica 28, 3,4 e 6 gennaio, dalle 17,30 alle 20,30, all'interno del villaggio S. Filippo Superiore, Presepe Vivente organizzato dall'associazione culturale "I Mulini"; venerdì 26 e sabato 3 gennaio, dalle 18,30 alle 21, nell'Antico Borgo Monalla di Zafferia, Presepe Vivente, dell'associazione "Jobel Zaffaria" della parrocchia S. Nicolò di Bari.
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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L (Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina tel.09046535 e-mail:segreteria@mcl.messina.it
Attualità
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enerdì 12, alle ore 9.30, al Palacultura Antonello, si terrà “Costruire con la memoria”, manifestazione in ricordo di Graziella Campagna, organizzata dalla famiglia Campagna e dall’assessorato comunale alla Pubblica istruzione, in collaborazione con il gruppo Agende Rosse Messina. All'evento parteciperanno il sindaco, Renato Accorinti, l’assessore alla Pubblica istruzione, Patrizia Panarello, i parlamentari, Gianpiero D'Alia e Beppe Lumia, il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, il fondatore di Libera don Ciotti, i fratelli Piero e Pasquale Campagna, il consigliere comunale, Daniele Zuccarello, l’avvocato, Fabio Repici, e gli attori del film “La vita rubata” Beppe Fiorello (in collegamento Skype), Alessio Vassallo e Larissa Volpentesta. L'obiettivo è sensibilizzare i giovani alle tematiche della battaglia per la giustizia e la legalità attraverso il coinvolgimento degli studenti delle scuole medie di Messina e provincia e degli istituti superiori cittadini nel ricordo della diciassettenne uccisa dalla mafia il 12 dicembre del 1985. Gli attori Maurizio Marchetta e Maria Serrao leggeranno brani del libro “Storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia” di Rosaria Brancato. Presenti in sala anche i sindaci di Villafranca, Rometta e Saponara, autorità civili e militari, Lelio Bonaccorso, autore delle vignette diffuse nelle scuole nell’ambito dei progetti per la promozione della legalità, e il patron dell’Acr Pietro Lo Monaco, promotore del minuto di silenzio e dell'ingresso in campo della sua squadra con uno striscione in ricordo di Graziella Campagna nella partita Messina-Benevento in programma venerdì 12, alle 20.45, allo stadio San Filippo.
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Iniziativa per ricordare Graziella Campagna
“Costruire con la memoria”
Palacultura di Messina WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Università degli Studi di Messina
Il prof. Bolognari eletto Direttore del DICAM
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l prof. Mario Bolognari è stato eletto, oggi, Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, succedendo alla prof. ssa Marianna Gensabella. Candidato unico, ha ricevuto 93 voti su 100 votanti, 6 schede bianche e 1 nulla. Laureatosi in Sociologia presso l’Università di Trento nel 1973, il prof. Bolognari è ordinario di Antropologia culturale, Etnologia, Culture e costumi delle società contemporanee. I principali temi di ricerca della sua attività sono: minoranze etnico-linguistiche, movimenti migratori, culture native del nord America, sistemi sociali africani e poetiche omosessuali. Tuttavia, la problematica di fondo trasversale a tutti i diversi campi di indagine riguarda la costruzione dell’identità culturale e il mutamento sociale; è,inoltre, autore di numerose pubblicazioni.
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Dott. Gianluca Vita con il piccolo Domenico Russo
Il Centro NEMO SUD su RAI 3 con il piccolo Domenico Russo
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anti i volti che anche quest’anno saranno coinvolti nella campagna di solidarietà televisiva più nota d’Italia. Fabrizio Frizzi che condurrà «Telethon 2014» e altri celebri presentatori Rai come Eleonora Daniele, Camila Raznovich e Marco Liorni. Per la città di Messina sarà una maratona da ricordare! Sarà infatti presente il Centro NEMO SUD, luogo di cura e speranza per tutte le persone affette da malattie neuromuscolari, nato nella città dello Stretto nel 2013 e diretto dalla dott.ssa Sonia Messina. In solo un anno e mezzo sono più di 1.100 i pazienti che hanno trovato al NEMO SUD cura,
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Anche quest’anno torna la maratona TELETHON. La più nota delle maratone solidali in Italia, giunta al suo venticinquesimo anno. Per questo 2014, tra i protagonisti, anche il Centro NEMO SUD che sarà presente in diretta rai con il piccolo Domenico Russo ed il medico che si prende cura di lui, il neurologo Gianluca Vita
assistenza e risposte alle loro domande. Tantissimi, soprattutto se si pensa che il Centro è l’unico a Sud ad avere un team multidisciplinare costruito intorno a queste persone, tutte estremamente fragili. Tra loro vi è anche il piccolo Domenico Russo di Palermo. Un bimbo di 4 anni, dolcissimo, dalla grande intelligenza e vivacità affetto da distrofia muscolare da deficit di merosina. Una patologia davvero molto rara, diagnosticata al bimbo proprio presso il Cento messinese. Il bimbo è stato scelto da TELETHON come volto della campagna di quest’anno. Lo scopo sarà anche per questo 2014 quello di raccogliere fondi utili alla ricerca sulle tante malattie che, come quella di cui è affetto Domenico, non hanno oggi una cura. A seguire Domenico, fin da quando aveva solo 18 mesi, è il dott. Gianluca Vita, neurologo del Centro NEMO SUD, specializzato in malattie neuromuscolari ed in particolare in Atrofie Muscolari Spinali (SMA) e, appunto, distrofie muscolari. I medici del Centro hanno tutti nel loro curriculum lunghe e formative esperienze all’estero in Centri di eccellenza nell’ambito delle malattie neuromuscolari. Sono tutti poi rientrati in Italia, a Messina, per riportare le loro esperienze sul territorio con la speranza di migliorarsi e migliorare i servizi disponibili nel nostro Sud per i loro pazienti. Gianluca Vita ha trascorso un periodo della sua formazione a NewCastle Upon Tyne (UK) al Centre For Life, Centro in cui ha conosciuto e studiato più da vicino i progressi della comunità scientifica nell’ambito di patologie come quella che ha colpito il piccolo Domenico. Ecco perché, nel pomeriggio di sabato 13 dicembre, alle 16:30 su rai 3, al fianco di questo bimbo speciale ci sarà anche Gianluca Vita, il suo medico. Per testimoniare quanto sia importante continuare a credere nella ricerca e nel lavoro costante e difficile dei ricercatori TELETHON. Perché queste malattie, seppur rare, in Sicilia contano più di 3.000 casi e perché meritano attenzione da parte di tutti. Ad intervistare il neurologo e la famiglia del piccolo Domenico Russo sarà la conduttrice Camila Raznovich, da sempre legata a diverse ed importanti iniziative di solidarietà. Insieme a loro, a parlare dei Centri NEMO di Milano (nato nel 2007), Messina ed Arenano (nato nel 2010), vi sarà il Segretario Generale delle 3 strutture, il dott. Renato Pocaterra. Pocaterra ricopre questo ruolo da poco più di un anno coordinando le diverse aree di intervento del NEMO e facendo da “collante” tra i tre Centri. Il Centro NEMO SUD ha come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita delle persone che ad esso si rivolgono. Gli operatori del Centro, tutti, lo fanno con sorriso e professionalità. Sabato, una volta in più, potremo essere fieri dei buoni esempi che nascono e crescono nel nostro Sud Italia. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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A Messina dal 15 al 17 dicembre iniziative di "Meter & Miles" sulla disabilità
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'associazione "Meter & Miles", impegnata in progetti rieducativi per soggetti in situazione di handicap, promuove a Messina una serie di iniziative sul tema della disabilità, dei diritti dei disabili e dello Stato sociale. Si comincia lunedì 15 dicembre, alla libreria Baba Jaga di Messina, alle 17.30, con un incontro su "I volti e le maschere. Creatività e diversità nelle politiche culturali", ovvero come i diversamente abili possono esprimere le loro potenzialità attraverso la creatività. Continuano gli appuntamenti martedì 16 dicembre, alle 9.30, all'Istituto d'Arte "Ernesto Basile" di Messina,
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sul tema “Pubblica Istruzione e Disabilità”, e alle 16.30, nella sala Accademia Peloritana dei Pericolanti, con la presentazione del volume "Storia della disabilità. Dal castigo degli dèi alla crisi del welfare" di Matteo Schianchi. Mercoledì 17 dicembre, invece, si svolgerà una tavola rotonda sul tema "Lo Stato Sociale a Messina e i diritti delle persone disabili", dalle 9.30, al Salone degli Specchi della Provincia Regionale di Messina. A tutti gli incontri interverrà Matteo Schianchi, autore del libro "Storia della disabilità".
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Nucleo Radiomobile di Messina
Controllo instancabile del possesso della patente di guida
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I controlli servono a scongiurare che soggetti non in grado di condurre veicoli possano mettere in serio pericolo l’incolumità fisica di pedoni o conducenti di altri mezzi
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Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina fanno da tempo un lavoro instancabile in materia di controllo del possesso della patente di guida da parte di automobilisti e motociclisti soprattutto nel capoluogo di provincia: dall’inizio del 2014 soltanto tale reparto dei Carabinieri (a cui bisogna sommare tutte le Stazioni CC della città) ha denunciato all’Autorità Giudiziaria ben 213 soggetti, dei quali 21 minorenni e 59 che non avevano mai conseguito la patente, mentre per i restanti 154 – fatto ancor più grave – la patente di cui erano titolari era stata addirittura revocata dal Prefetto. Tali controlli, che esulano da verifiche prettamente amministrative del rispetto del Codice della Strada (essendo, peraltro, queste violazioni di carattere penale) servono a scongiurare che soggetti non in grado di condurre veicoli – per mancanza di abilitazione alla guida o dei necessari requisiti morali – possano mettere in serio pericolo l’incolumità fisica di pedoni o conducenti di altri mezzi, considerato che un mezzo lanciato a forte velocità ha, di fatto, le potenzialità offensive di un’arma. La legge ne è ben conscia, ed infatti il Codice della Strada all’art. 116 prevede sanzioni penali per tale mancanza, pertanto non multe da pagare, ma processi davanti a un Giudice da sostenere, con tanto di avvocato difensore. Il Codice afferma che chiunque conduce veicoli senza aver conseguito la corrispondente patente di guida è punito con l'ammenda (penale, al termine di giudizio) da 2.257 euro a 9.032 €; la stessa sanzione si applica ai conducenti che guidano senza patente perché revocata o non rinnovata per mancanza dei requisiti fisici e psichici. Nell'ipotesi di recidiva nel biennio la pena è dell'arresto fino ad un anno. A ciò consegue anche la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per un periodo di tre mesi, o in caso di recidiva delle violazioni, della confisca del veicolo (cioè la proprietà del mezzo passa allo Stato, che lo vende all’asta). I controlli dei Carabinieri proseguiranno senza sosta anche nelle prossime settimane. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Oltre 2000 i donatori della Brigata “Aosta”
Militari e giornalisti confermano le aspettative dell’Avis
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ltre ogni aspettativa la risposta dei militari e dei giornalisti che hanno donato il sangue a Piazza Cairoli alla sezione AVIS di Messina. Oltre 200 le adesioni che hanno costretto gli organizzatori a protrarre l’attività di prelievo anche nei prossimi giorni nelle strutture sanitarie della Brigata “Aosta”. L’organizzazione messa in atto dal Direttore Sanitario dell’Aosta, Col. Medico, Alfonso ZIZZA, è iniziata alle 08.30 di oggi, 9 dicembre, e, a piazza Cairoli, si è conclusa nel primo pomeriggio. Circa ottanta i donatori di questa prima fase a cui si sommeranno circa 150 nei prossimi giorni. L’attività è stata organizzata dalla Brigata Aosta con il supporto dell’Associazione Stampa Provinciale. A scendere in piazza questa mattina il Comandante della Brigata “Aosta”, Generale Marco Tuzzolino, che per primo è salito sulla postazione dell’AVIS, il Segretario provinciale dell’Assostampa Giuseppe Gulletta, il Presidente AVIS di Messina Dr Francesco Previti, il Presidente provinciale dell’AVIS, Dr Andrea Pisacane, militari, giornalisti e volontari. L’attività era stata presentata alla stampa messinese lo scorso 3 dicembre e le aspettative in termini numerici sono state confermate. Un’importante donazione che consentirà all’AVIS di affrontare con serenità i prossimi mesi.
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In Mostra al Teatro Vittorio Emanuele fino al 28 dicembre
La Città OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO
Messina all’indomani del terremoto del 1908
I Baraccamenti Militari negli Orti della Maddalena gli Chalet del Villaggio “Vittorio Emanuele III”
Ingresso del Villaggio Vittorio Emanuele da via degli Orti. Coll. Grasso
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a mobilitazione di oltre 20.000 uomini dell’Esercito in soccorso delle popolazioni vittime del terremoto messano-calabro del 28 dicembre 1908, rappresenta il primo intervento di Protezione Civile strutturata, avvenuto in Italia dalla sua Unificazione. Sin dal gennaio del 1909 il Comando di Stato Maggiore dell’Esercito diffuse ordini operativi per mobilitare gran parte delle unità militari presenti sul territorio nazionale, in soccorso delle popolazioni terremotate. Complessivamente furono mobilitati 55 reggimenti di Fanteria, il 1° Reggimento Granatieri, 4 reggimenti di Bersaglieri, 7 reggimenti di Alpini, 3 di Artiglieria, 5 del Genio oltre all’intera Brigata Ferrovieri. Le Brigate Brescia, Livorno, Napoli, Torino, Venezia, Verona, Salerno, Regina, Cremona, Pisa, Pistoia, Bologna, Ferrara, Parma, Sicilia, Ancona, Roma, Basilicata, Messina, Granatieri di Sardegna, Bergamo, Aosta e i Reggimenti del Genio, degli Artiglieri e degli Alpini, si avvicendarono, alternadosi, per prestare il loro servizio nelle zone colpite dal sisma. A questi raggruppamenti si unirono consistenti reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che, oltre a collaborare nell’azione di soccorso, si distinsero anche nell’assolvimento dei loro compiti istituzionali. (Michele Squillaci, tratto da: www.cronologia.it) I Baraccamenti Militari di Messina: progetto e costruzione Per disposizione del Comando di Presidio, approvata dal R. Commissario straordinario S. E. il Comandante dell'VIII corpo d'armata, si stabilì che gli Uffici sarebbero stati alloggiati in baraccamenti da realizzarsi in prossimità della Cittadella, mentre il resto della guarnigione sarebbe stata accasermata in “località da stabilirsi”. Nella necessità di provvedere all’acquartieramento delle truppe in un’area rispondente alle esigenze del consistente numero di soldati (ricoverate inizialmente sotto semplici tende-baracche “formate con legnami di tutte le specie e ricoperte nei modi più disparati”), si ordinò quindi lo studio per la scelta di un luogo e di un progetto di costruzione per allogiamenti che avessero tra le specifiche quelle di poter essere realizzate in tempi rapidi, sicure da eventuali crolli dovute alle scosse di assestamento e idonee ad essere trasformate, in tempi successivi, in fabbricati più stabili. Lo studio del progetto generale dei lavori, da eseguirsi per la sistemazione definitiva dei Presidi di Messina e di Reggio, venne affidato al Colonnello del Genio Mario Borgatti, esperto in costruzioni ed opere fortificate e già chiamato a far parte, in rappresentanza dell'Amministrazione Militare, della Commissione governativa incaricata di studiare e proporre le nuove norme edilizie da rendersi obbligatorie per i comuni danneggiati dal terremoto. Verso la metà di gennaio del 1909, il Colonnello Borgatti iniziò sul posto gli studi preliminari e, sul finire del mese, presentò un progetto d'impianto completo, per quanto sommario, della cui attuazione veniva incaricato il Maggiore Aliquò-Mazzei, coadiuvato dal Capitano Tamajo per quelli di Messina e dal Capitano Prandoni per i lavori di Reggio e, restando l'alta direzione del complesso dei lavori affidata al Colonnello Borgatti. L’area degli Orti della Maddalena Il luogo scelto per la realizzazione dei Baraccamenti Militari di Messina fu l'ampia zona di terreno denominata “Orti della Maddalena, posta a ridosso del Torrente Zaera. Il terreno, configurato a gradini degradanti verso il mare, con un dislivello di circa 15 m. nel
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senso della massima pendenza, da ovest verso est, misurava una superficie di circa 20 ettari ed era in origine coltivato ad agrumeto e ad ortaggi, quasi sgombro di costruzioni rurali, ricco d'acqua, che veniva fornita da canalizzazioni private e da pozzi molto profondi, donde la sollevavano norie a vapore per l'irrigazione e anche per uso della popolazione. Inizio dei Lavori Sebbene il progetto generale dell’acquartieramento fosse stato approvato a gennaio, i lavori dovettero iniziare molto piÚ tardi a causa delle avverse condizioni meteorologiche che imperversarono nei mesi di febbraio, marzo e aprile, costituendo un serio ostacolo alle operazioni di rilevo dei terreni e dei tracciamenti preliminari delle varie costruzioni. Il 1° marzo 1909, con apposito ordine del giorno di Presidio, veniva costituito l'Ufficio Speciale
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pei Baraccamenti definitivi agli Orti della Maddalena al quale furono assegnati: 2 ufficiali del Genio per la direzione dei lavori; 1 Compagnia di Fanteria e 1 del Genio della forza di circa 60 uomini ciascuna, con l’incarico di provvedere alle operazioni dì sbarco e di trasporto dei legnami, ai movimenti di terra e ai lavori murari di piccola importanza; ed infine una squadra di circa 200 soldati falegnami e carpentieri, tratti dai diversi corpi d'Armata, per la montatura dei vari padiglioni e per tutti gli altri lavori in legname che potessero occorrere. Il Legname: stoccaggio e trasporto Data la rilevante quantità del legname di cui si aspettava l'arrivo, fu scelto un esteso tratto di banchina posto davanti al fronte nord dell'ex Cittadella lungo il quale, grazie ai fondali sufficientemente profondi, era possibile fare accostare piroscafi di grande tonnellaggio; tale zona fu utilizzata per molti mesi come deposito principale di tutto l'enorme stock di legname grezzo, commissionato in Italia ed all'estero. Per abbattere i costi di trasporto dalla banchina del porto fino agli Orti della Maddalena che, per un percorso di circa km. 2,500 con carri e buoi si aggirava mediamente su £. 4,50/m3, furono inviati dalla Brigata Ferrovieri 2 camions militari, il cui impiego consentì un ribasso fino a £. 1,35/m3 per l’uso dei carri. La costruzione dei Baraccamenti Il complesso lavoro di realizzazione di ogni singola struttura comportò l’impiego di manodopera specializzata per lavorazione del legname, la piallatura, la realizzazione degli incastri, la finitura e il montaggio degli chalet. A tale scopo si provvide quindi ad impiantare sullo stesso cantiere di lavoro un laboratorio meccanico, utilizzando la forza motrice di un motore a gas povero con la dotazione di 2 piallatrici-intestatrici, 1 sega a nastro, 1
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sega circolare, 1 trapano verticale, 1 macchina per fare incastri. Il laboratorio, una volta entrato a regime nel mese di giugno, consentÏ la produzione giornaliera di 800 tavole ridotte a lunghezza, piallate su ambo le facce e munite di incastri lungo i lati. Per incrementare la produzione, la mano d’opera militare fu supportata e poi gradualmente sostituita con quella civile, riservando ai militari compiti d'importanza secondaria, quali scavi, spianamenti, movimenti di materiali e simili. Verso la fine di novembre i 2 Reggimenti di Fanteria lasciavano i loro accampamenti per alloggiare nei baraccamenti definitivi. Nel gennaio del 1910 vi si trasferirono alcuni reparti di Artiglieria da Costa, poi la Direzione del Genio e le altre famiglie di ufficiali; alla fine di maggio tutti i Corpi e gran parte dei servizi relativi erano stabiliti nella nuova sede, restando nell'ex Cittadella, in attesa dà una definitiva sistemazione, la Direzione d'Artiglieria, il Distretto, l'Infermeria quadrupedi di Presidio, magazzini vari. In tal modo, dopo 14 mesi dall'inizio dei lavori sorgevano sulla zona espropriata, completi in ogni loro parte, ben 100 padiglioni, tra i quali Casermette per Truppa; padiglioni per Comandi ed Uffici; padiglioni per alloggi Ufficiali e famiglie; Circolo Ufficiali; Cappella; tettoie per cucine, scuderie e magazzini; padiglioni per l'Infermeria; padiglioni speciali.
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Il Viale del Villaggio Militare. Coll. Principato
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dietro le quinte Alberi e social
di Francesco Certo
L’inconsapevole Cacciola
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a vicenda è paradossale, parliamo della decisione del Dipartimento di revocare a 250 portatori di handicap la concessione degli stalli personali per la sosta. Idea, questa, che ha subito fatto scoppiare polemiche ed accuse. Ma la cosa che ci lascia più sorpresi è la presa di posizione proprio dell’assessore alla viabilità, Gaetano Cacciola. Messo sotto accusa da diversi fronti, il membro della giunta ha risposto nella maniera più grave per un politico dichiarando, infatti, la sua sorpresa per la decisione del dirigente Pizzino e la sua completa estraneità a tale scelta. Possibile che l’assessore alla viabilità venga tenuto all’oscuro di quello che il Dipartimento decide? Impossibile per molti, tanto che sono partite le richieste di dimissioni per l’assessore. Cacciola abbozza e rilancia, convoca un tavolo tecnico e sopprime la soppressione, in un tourbillon di confusione gestionale e burocratica. Insomma questa amministrazione non sarà mai tacciabile di contiguità con le precedenti ma se ha un difetto, e ne ha molteplici, è quello di non prendersi mai responsabilità. O è colpa dei governi precedenti o qualche dirigente comunale ha agito alle loro spalle. Non vogliamo dire che non possa accadere, ma in 18 mesi si sono lanciate accuse a chi c’era prima e si è sbandierato qualsiasi piccolo passo. La sensazione, però, è che chi verrà dopo userà questi anni di governo Accorinti come scusa per i disastri in cui Messina è destinata a cadere.
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e casse comunali sono vuote, questo è un fatto. Addobbare le vie del centro per le festività natalizie non è possibile come succedeva negli anni scorsi, quando anche se le casse erano deserte i soldi si trovavano visto che anche una pallina di Natale fa consenso. Detto che degli addobbi e del Natale potremmo anche fregarcene ci concentriamo sul dibattito che questo comporta. L’amministrazione ha piazzato nel centro di piazza Cairoli un sottospecie di albero di Natale in plastica, fatto di fili, una cosa strana da raccontare ma anche da vedere. Ma la cosa che ci interessa è un’altra. Anche l’albero di Natale ha le sue fazioni, chi ossequia Accorinti e soci inneggia a quello che comunque c’è, come se qualsiasi cosa partorita dalla giunta sia quasi un favore che viene fatto alla cittadinanza. Chi da Accorinti non si farebbe neanche stringere la mano attacca, accusando il gusto estetico e lo svilimento del periodo natalizio. Il dibattito, in fondo, non si concentra sull’argomento ma sui protagonisti. Natale, isola o pista ciclabile, una città che sta morendo sul tifo e sulla voglia di aver ragione.
Sogno o son desto
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osa ha tenuto banco per mesi a Messina? Concentratevi e riflettete, di cosa si è parlato fino a consumare le parole? Bravi! Di isola pedonale. C’erano quelli che volevano pedonalizzare anche la tangenziale e quelli che, invece, avrebbero voluto parcheggiare dentro le vetrine dei negozi (cosa che comunque fanno). Dopo aver fatto nascere jihad ed intifade, l’isola è affondata, lasciando chiusa solo piazza Cairoli. Ma, come ogni anno, è arrivato il Natale. E cosa vuole a Natale il messinese medio? Ma l’isola pedonale!...commercianti compresi sia chiaro. La giunta si è mossa, il consiglio comunale è rimasto frizzato sull’argomento. C’erano da discutere bilanci e servizi sociali, giuste priorità ma una volta sistemate le emergenze la risposta non è arrivata. Cacciola attacca il consiglio, accusandolo di un immobilismo che nega a Messina l’isola per Natale, la presidente Barrile risponde che gli attacchi gratuiti non servono ed appiccicano responsabilità non vere. Discorsi triti e ritriti, accuse e rimpalli con la sola conseguenza di non arrivare mai a nessuna conclusione.
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San Filippo (a porte chiuse) aiutaci tu
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Vigliaccheria bastarda
on finisce la guerra tra prefettura, amministrazione e Acr Messina. Con un provvedimento d’emergenza, infatti, il Prefetto Trotta decide per la chiusura a tutti i tifosi in vista del match di venerdì sera tra Messina e Benevento. Gravi inadempienze e mancata pianificazione nella gestione dei tifosi ospiti e nella fruibilità alla struttura, colpe che vengono addossate ad amministrazione e società, scatta così la chiusura a 2 giorni dalla sfida coi campani. Per la gara, la società del Messina aveva scelto la politica dei prezzi stracciati per far tornare i messinesi a riempire gli spalti, una prevendita che cominciava a contornarsi di buoni numeri, ma la decisione del Prefetto chiude ogni discorso. Impossibile non riflettere su quanto stia accadendo. La partita del Catanzaro è stata la miccia che ha riacceso la sfida, il muro contro muro istituzionale è palese. La mancata pianificazione è una realtà, il voler restare spettatore giudicante da parte del Prefetto anche. È netta la distanza tra i protagonisti, differenza che porta a decisioni come quest’ultima, un fulmine a ciel sereno che sembra, però, ben ponderato da parte del Prefetto. Farsi scudo con la tutela della pubblica sicurezza non può servire, le colpe esistono ma non possono essere unilaterali. Un Prefetto che non precetta, non partecipa e punisce non può essere il solo portatore del vero. Le parti interessate scelgano un’altra via oltre a quella del rimpallo di responsabilità, lo scontro istituzionale non è degno di essere continuato.
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l “circolo arci Thomas Sankara” a Messina svolge un’attività di assistenza verso le varie emergenze che i tanti cittadini migranti (non da quando va di moda farlo ma da prima) possono avere. Un circolo di assistenza fatto da volontari, donne e uomini pieni di ideali e voglia di aiutare. Troppo spesso, questo stimolo a dedicarsi verso il prossimo viene confuso con qualcosa di estremo e politicizzato, ma questo rimane alla sensibilità ed alle coscienze personali. Insomma, chi vuol vedere sempre il marcio faccia pure, si classifica da sé. Quello che è successo nell’ultima settimana, però, dovrebbe unire tutti verso lo sdegno massimo. Per ben due volte la sede dell’associazione è stata devastata, anonimi si sono introdotti mettendo a soqquadro gli uffici e sottraendo alcune proprietà. Un chiaro atto intimidatorio verso chi viene visto come cieco amico del diverso, quel diverso che è diventato ormai bersaglio per i frustrati ignoranti in odor di “salvinismo”. Un atto che sta ad indicare il forte grado di intolleranza vigente nella nostra realtà. Un atto vigliacco e bastardo come chi lo ha compiuto.
Intolleranza totale
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aso curioso e che dovrebbe far riflettere sulla piega che la nuova battaglia contro la sosta selvaggia sta prendendo. Nei giorni scorsi una pattuglia della polizia provinciale (che lavora in sinergia con la municipale nella task force) nello svolgere del proprio compito lasciava un mezzo in un’area vietata. Proprio un ex assessore provinciale, Martelli, accortosi dell’infrazione, invitava la polizia municipale ad intervenire. Gli agenti, anche visto da chi arrivava il sollecito, mettevano mano al taccuino rilevando l’infrazione dei colleghi. Per concludere al meglio la vicenda, degna della Città del Sole di Campanella, la polizia provinciale non contestava il provvedimento e saldando la contravvenzione. Ma non mancano le polemiche, la Cgil infatti sottolinea lo strano caso dell’ex assessore Martelli, da sempre avversario della polizia provinciale che pochi vantaggi concedeva a lui ed ai colleghi, e che improvvisamente diventa delatore proprio dei comportamenti della stessa polizia provinciale. Sembravano rose e fiori ed invece… WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Mai più senza teatro!
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o scorso sabato 6 dicembre si è alzato, nuovamente, il sipario del Teatro “Placido Mandanici” di Barcellona Pozzo di Gotto. Vi chiederete: dove sta la novità? Ebbene, questo teatro riapre le proprie porte ai cittadini dopo ben 47 anni. Un numero che fa spavento, che atterrisce chi come noi, in passato, ha fatto la triste esperienza del “vivere senza teatro”. Un felice epilogo che è stato salutato, ovviamente, con gioia dai barcellonesi, che hanno seguito per anni, col fiato sospeso, la tormentata storia del “Placido Mandanici”. Quest’ultimo, infatti, edificato nel 1844, sui terreni di Giovanni Spagnolo, accanto al Monte di Pietà, venne fortemente danneggiato dal sisma del 1908. Ricostruito, durante il ventennio fascista, fu distrutto da un incendio il 31 maggio 1967 e, successivamente, demolito per realizzare i Giardini Oasi in Piazza San Sebastiano. Da quella triste data arriviamo allo scorso sabato che ha visto riaprire il nuovo “Mandanici” situato, adesso, all’interno della Villa Primo Levi. Ad inaugurare la stagione è stato il “ConcertOpera” dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele che con il coro “F. Cilea” di Reggio Calabria ha eseguito sinfonie tratte da alcune opere liriche italiane come “Il Barbiere di Siviglia”, “Norma”, “Nabucco”, “Traviata” e tante altre. Alla serata erano presenti, ovviamente, il sindaco Maria Teresa Collica, diversi membri della sua Giunta, diversi consiglieri comunali, il Presidente della Regione Rosario Crocetta e rappresentanti di altri comuni e delle Forze armate. È il caso di dire che mai alcuna “prima” fu tanto attesa. Ci sono voluti 47 anni perché il “Mandanici” tornasse a vivere, 47 anni in cui le amministrazioni avranno “giocato a piattello”, a “scarica barile” mentre Barcellona restava senza teatro. Speriamo che l’evento possa essere l’inizio di una nuova storia per la città ed il suo teatro, di una bella storia che vedrà protagonista anche Messina e l’ente Teatro Vittorio Emanuele, che organizzerà le prossime due stagioni in una struttura che può accogliere fino a mille spettatori. Nell’attesa vogliamo ricordare a tutte le Amministrazioni comunali che vivere senza teatro non è vivere senza una bottega o un’edicola, ma come diceva Edoardo De Filippo “Il Teatro non è altro che lo sforzo disperato che compie l’uomo nel tentativo di dare un senso alla vita”.
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IN
di Alessia Vanaria
di Francesco Certo
Senza regole
OUT
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e non fossimo a Messina, ma ci siamo eccome, penseremmo ad uno scherzo di cattivo gusto o ad un dotto paradosso. Ma essendo a Messina non possiamo sorprenderci o indignarci, al massimo possiamo restare, per l’ennesima volta, di stucco. Da qualche settimana è partita la famosa task force, fortemente voluta dall’assessore Cacciola, contro le soste selvagge. Una delle zone più colpite dal provvedimento è stato il corso Cavour, non per accanimento ma per il gran numero di maleducati che percorrono la strada del centro storico. Trattamento simile lo si è potuto notare in altre zone della città, ma è sul corso Cavour che l’azione repressiva è stata maggiore. La cosa, però, non è stata gradita da tutti. L’associazione di commercianti “Centro storico Cavour”, infatti, non ha digerito la tolleranza zero messa in atto nella loro zona, accusando questo voler far rispettare la legalità di essere la causa del calo delle loro vendite. Standing ovation signori! Dopo i salti mortali fatti dai colleghi del centro città per far togliere le quattro transenne che avevano formato il triangolo delle Bermuda del commercio messinese, adesso ecco che il genio trova la sua forma più alta. Nessuna provocazione ma una vera e propria rivolta contro l’azione di legalità attuata dall’amministrazione. Ma quale mai potrebbe essere la colpa di Palazzo Zanca? Cercare di far rispettare il codice della strada come può nuocere al commercio? È possibile che a Messina gli unici clienti su cui fondare il terziario siano i parcheggiatori in terza fila? Nessuno starà qui a scherzare sulla crisi di chi prova a fare impresa, ma non possiamo non sottolineare la pochezza di una protesta del genere. Non si può rinfacciare a chi amministra di farlo troppo zelantemente, non è possibile accettare discorsi di questo genere che provano a nascondere la modestia imprenditoriale dietro un’isola pedonale o peggio, molto peggio, contro la voglia di rispetto delle leggi. Messina non si può permettere di essere svilita da questa insana voglia di anarchia, gli “amaattravagghiari” non possono scandire il tempo che ci resta prima di implodere e sparire per sempre. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Dicembre 2014
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Ustica Lines, 57 lavoratori verso il licenziamento La società ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per i 57 lavoratori del servizio di collegamento veloce Messina-Reggio Calabria. Dal 1 gennaio si ritroveranno senza occupazione e senza ammortizzatori sociali, quanto emerge da una nota del consigliere Zuccarello
A scuola con Antonello L´iniziativa “A scuola con Antonello” è ideata per consentire agli studenti di esercitare in comune attività artistiche e culturali, al fine di perseguire la scoperta, la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città, nonché promuovere l´identità messinese.
Nasca la figura del vigile civico I pensionati coadiuveranno i Vigili Urbani. La multa sarà costituita dall’affissione di un manifesto sul cruscotto dell’autovettura, in cui sono raffigurate una culla ed una carrozzina e la scritta “Io non ci passo e se capitasse anche a te?”.
Milazzo: programma artistico-culturale L’assessore al turismo Dario Russo ha presentato il programma delle manifestazioni turistiche e culturali che si terranno a Milazzo nel primo semestre 2015, che punta a valorizzare il patrimonio culturale della città del Capo: il Castello, palazzo D’Amico, il Trifiletti e villa Vaccarino.
Ennesimo pareggio per il Messina L’incontro Ischia Isolaverde-Acr Messina finisce 2 a 2. Le squadre non sembrano volersi accontentare del pari, ma la partita termina in parità; Ischia che rimane inchiodato nelle zone basse della classifica e Messina che può, ancora una volta, mangiarsi le mani per un’occasione persa.
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Mostra di arte presepiale
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Campionato Cittadella
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Inaugurata la mostra nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli di Sperone. L’evento è stato realizzato dall’Associazione Artistico e Socio – Culturale Gruppo Amici del Presepe Sperone, patrocinata dal Comune e dalla Curia Arcivescovile con il supporto dell´assessorato comunale alla Cultura.
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canottaggio
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Fervono i preparativi per il Campionato Siciliano Indoor di canottaggio, organizzato dalla Società Canottieri Thàlatta in collaborazione con il Cus Unime in programma per il 21 dicembre presso gli impianti della Cittadella universitaria.
Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
Voragine in via Mario Giurba
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l presidente della IV circoscrizione Francesco Palano Quero, su segnalazione di numerosi residenti e genitori degli alunni della scuola Cannizzaro, ha sollecitato, nuovamente, un intervento all'AMAM, rimasto inevaso da quasi due mesi (dopo l'inizio della scuola) a seguito di una precedente richiesta, per mettere in sicurezza e ripristinare la sede stradale in via Mario Giurba, antistante la scuola, dove da tempo si è aperta e si sta allargando una voragine, evidentemente per una perdita di liquami fognari, molto pericolosa perché potrebbe sprofondare in qualunque momento. Nell'area, nelle scorse settimane, erano stati collocati due new jersey dalla ditta di Manutenzione Stradale, per evidenziare il pericolo ed evitare la chiusura della strada al transito. Il Direttore dell'Amam, investito direttamente del problema, ha assicurato un pronto intervento, ma se ciò non dovesse verificarsi nell'immediato, ovviamente, sarà necessario interdire l'accesso dei pedoni e delle auto, a tutela della pubblica incolumità.
VI CIRCOSCRIZIONE
Pericoli in Via Jiudeo
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iceviamo dal consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo e pubblichiamo:
“La strada segnata in oggetto è priva di illuminazione pubblica. La segnalazione è stata fatta dallo scrivente nella stessa data e sollecitata il 12 luglio, il 3 dicembre e numerose volte telefonicamente agli uffici preposti. Accertato che ad oggi l’impianto risulta spento invito gli uffici preposti di voler intervenire per ripristinare l’impianto di pubblica illuminazione. La stessa strada è stata teatro di un incidente, una macchina si è ribaltata il 10 ottobre 2014, sicuramente, per la folta vegetazione l’autista no ha visto un muretto coperto ed urtandolo il mezzo si è capovolto. Non solo la stessa si presenta notevolmente ristretta causa erbacce, rovi, canne, terriccio e alberi di fico d’india che crescono spontaneamente, pericolosissimi perché si tratta di alberi di grosso fusto molto pesanti e potrebbero cadere sulle macchine in transito. Il 24 luglio 2013, il 17 ottobre ed il 13 novembre 2014 ho chiesto la pulitura della strada, tramite bob cat della protezione civile e della MessinAmbiente, neanche a dirlo nessun intervento è stato fatto. Solo delle risposte naturalmente negative da parte del Dirigente alla protezione civile e del Dirigente ai lavori pubblici. La società MessinAmbiente impegnatissima neanche risponde alla richiesta di aiuto, fa orecchio di mercante, intanto i cittadini pagano le tasse per avere SERVI ZERO. Invito il Dott. Ciacci della MessinAmbiente a dare una risposta scritta alla mia richiesta di intervento. A S. E. Signor Prefetto chiedo come garante di tutti i cittadini un autorevole intervento sui responsabili del settore per eliminare i pericoli sopra descritti ed accertati dallo scrivente. Accertare inoltre chi deve intervenire? Qui fanno a scaricabarile”.
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I CIRCOSCRIZIONE
Erosione di Via Carbonara a Tremestieri
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lanciare l’allarme è il presidente della I circoscrizione Vincenzo Messina che desidera ricordare, essendo trascorso ormai un mese da quando l’ultima mareggiata ha prodotto una voragine in Via Carbonara, a Tremestieri, che i fondi adesso disponibili sono destinati alla protezione della costa ma non alla manutenzione. La suddetta strada oggi non è più transitabile e circa 40 famiglie sono costrette a raggiungere le proprie abitazioni tramite un angusto sottopasso, dal quale non possono transitare i mezzi di soccorso. Premesso ciò, il presidente Messina denuncia “un’assoluta indifferenza operativa” da parte degli uffici comunali competenti. Non si comprende, infatti, il perché a distanza di 30 giorni dall’evento
non si sia stato ancora predisposto, pur nelle difficoltà di bilancio, un intervento provvisorio con i mezzi comunali, per garantire almeno l’accesso in emergenza. Da qui, la richiesta di un intervento al prefetto, Stefano Trotta, “per l’urgente attivazione a tutela dei cittadini interessati”. In realtà il Comune si è mosso ma si è scontrato con la burocrazia. Dal Fondo per le emergenze sono stati ricavati 250mila euro, anche per la vicina via Veglia, e sono stati ottenuti quasi tutti i pareri. Manca solo quello della Soprintendenza, poi si potrà presto andare in gara d’appalto. Questi fondi, però, ricorda Messina, riguardano la rifioritura e la ricollocazione dei massi a difesa del litorale e non la manutenzione". WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Foto notizia di Peppe Saya
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Oneri concessori, sanatorie, campagna Caldaia Sicura
Tempo di Bilanci
Per caldaia sicura, si è agito con una semplificazione a vantaggio dell’utenza, prevedendo anche una proroga per chi vuole mettersi in regola, fino al 31 marzo e fino al 5 giugno per chi aderirà alla nuova iniziativa “del bollino”. Si è previsto una nuova pratica con un bollino adesivo che i manutentori venderanno al cliente. Gli stessi manutentori poi si faranno carico di portare le pratiche dei loro clienti allo sportello. Verranno rimborsati ai manutentori, i bollini acquistati e rimasti invenduti, ma anche le somme in più versate erroneamente dagli utenti, fornendo il codice IBAN. Per l’anno scorso ci sono state più di 6.000 verifiche.
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città a cura di Marilena Faranda
Viabilità
Lavori pubblici
Risanamento aree degradate
I pensionati coadiuveranno i vigili urbani
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’associazione “Stai con noi” ha organizzato iniziative concrete, afferma il Consigliere Zuccarello, nella conferenza stampa a Palazzo Zanca, “non per lamentarsi, come fanno alcuni miei colleghi consiglieri, ma promuovendo iniziative serie come lo shopping cittadino e la multa civica”. In particolare, per applicare quest’ultima, spiegano Marco Bellantone, con Cristina Puglisi Rossitto e Fabio Puglisi, promotori
dell’iniziativa, saranno delegati dei vigili civici, pensionati che opereranno a titolo totalmente gratuito, formati in sede e per questo ringrazio il comandante dei Vigili Urbani . La multa sarà costituita dall’affissione di un manifestino sul cruscotto dell’autovettura, in cui sono raffigurate una culla ed una carrozzina e la scritta “Io non ci passo e se capitasse anche a te?”. Com’ è ovvio ci manca personale, spiega il Comandante dei VV. UU. Ferlisi, per cui questi volontari potranno essere un valido aiuto al corpo.
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a presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, ha trasmesso una nota all'assessore all'urbanistica, Sergio De Cola, relativamente al risanamento ambito G delle aree degradate della città (vie Templari, Siena, Gelone, Macello Vecchio e Nicotra, Mura dei Gentili, Scalinata Sant'Anna, Fondo Martinez e Puntale Arena). Come da accordi telefonici -si legge nel documento - si pone all’attenzione dell’Amministrazione la possibilità, secondo quanto avvenuto per la zona di risanamento di Fondo Fucile, di adottare le medesime strategie di risoluzione per il risanamento dell’ambito G. Le aree facenti parte di quest’ultimo ambito insistono per la maggior parte in zone centrali della città e la presenza di baracche e manufatti fatiscenti confligge con il pregio architettonico e panoramico di questi siti. I tempi per soddisfare la sistemazione abitativa dei
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nuclei familiari aventi diritto al risanamento dell’ambito G, sono molto lunghi. Si evidenzia, inoltre, che il numero di famiglie aventi diritto all’assegnazione degli alloggi in questo ambito, sono notevolmente inferiori ai numeri a suo tempo censiti, in quanto molte baracche sono non abitate o utilizzate come depositi. Infatti il fabbisogno di alloggi si dovrebbe assestare su un numero di 40 circa. Si chiede pertanto – conclude la Barrile - di porre in essere quei provvedimenti acceleratori per risolvere tale problematica attraverso un censimento che fotografi esattamente il fabbisogno di alloggi per tale ambito, procedendo contemporaneamente alla demolizione di quei manufatti che dai controlli risultassero non abitati, ma adibiti a depositi vari di suppellettili che tali nuclei familiari con furbizia tutta messinese detengono, pur abitando di fatto in altre zone della città.
Lavori Pubblici
Palacultura
Dichiarazione dell’Assessore De Cola
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i avevano promesso 3 milioni 620 mila euro, per poter fare azioni per la riqualificazione della città e miglioramento della qualità della vita, con i fondi strutturali e Piano di Azione e Coesione (PAC), denuncia amaramente l’Assessore De Cola. Nello specifico: il 29 ottobre ci hanno chiesto di comunicare come volevamo spenderli entro il 1 dicembre, cosa che abbiamo fatto, indicando i vari interventi e l’obiettivo di coprire il cofinanziamento nazionale per l’acquisto di autobus (6 col fondo nazionale e 2 con questi). Le proposte dovevano essere mandate entro il 1
dicembre, ora viene detto al dirigente Fazio che, secondo la Legge di stabilità art.12 comma 3, non vi è a disposizione nessuna somma, perché avremmo dovuto presentare le istanze entro il 30 settembre. Abbiamo già mandato una lettera a tutti i deputati regionali, perché facciano un emendamento, e se non otterremo risposte siamo disposti, anche, insieme ad altri Comuni a incatenarci.
Gestione rifiuti
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a sezione ragazzi della Biblioteca comunale T. Cannizzaro organizza due laboratori di lettura dedicati al Natale. Martedì 16 rivolto ai bambini di 3-5 anni. Lunedì 22 ai bambini di 6-8 anni. Gli appuntamenti avranno inizio alle ore 16.30 nella Sala Ragazzi, al 2° piano del Palacultura. Per info: biblioteca@comune.messina.it o telefonica 0907723502/3504.
Mobilità urbana
Messina Miniera urabana
Disinfestazione locali dipartimento
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iovedì 11, alle ore 10.30, nel corso di una conferenza stampa nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti; dell'assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua; dell'amministratore della Messinambiente spa, Alessio Ciacci; degli amministratori delegati, della Dismeco srl, Claudio Tedeschi, consulente per la Pianificazione strategica di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche di
Prenotazione laboratori di lettura
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enerdì 12, gli uffici del dipartimento Mobilità urbana e viabilità saranno chiusi al pubblico per consentire agli operatori comunali la disinfestazione dei locali e dell'area esterna.
Messinambiente e di Unieuro, Andrea Scozzoli; dei presidenti della Confcommercio, Carmelo Picciotto, e della Confesercenti, Giovanni Calabrò, sarà illustrata “Messina miniera urbana”. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Foto notizia di Peppe Saya
Messina - 10 dicembre 2014 - Via T. Cannizzaro
Tolleranza zero, la task force colpisce duramente i maleducati della sosta selvaggia 56
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Provincia a cura di Marilena Faranda
foto Monica Vaccarini
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“La Grande Guerra attraverso le copertine dei giornali e negli archivi della Provincia”
La Messina della Grande Guerra fatta conoscere alle scuole
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n occasione della ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale, la Provincia Regionale di Messina, oggi denominata “Libero Consorzio Comunale” ai sensi della L.R. n. 8/2014, ha organizzato presso la sua sede istituzionale di Palazzo dei Leoni, la mostra su “La Grande Guerra attraverso le copertine dei giornali e negli archivi della Provincia”, inaugurata con un convegno, tenutosi sabato 29 novembre u.s. La particolarità della mostra è data dall’esposizione delle copertine dei quotidiani dell’epoca (riproduzioni a colori formato e originali) e di materiale cartaceo di collezioni private e di altro materiale recuperato nell’Archivio dell’Ente e relativo, per la maggior parte, all’attività istituzionale dello stesso. Si può anche ammirare qualche “pezzo” raro ( tre elmetti, un telefono/telegrafo da campo, una mitragliatrice a nastro, un fucile e una bandiera Italiana“Sabauda”), risalenti al periodo della Grande Guerra (il primo conflitto mondiale) e gentilmente concesso dal collezionista Gaetano Ori Saitta. La mostra è allocata negli spazi antistanti gli uffici della Presidenza del Palazzo dei Leoni, dove le oltre 210 copertine sono divise per sezioni: la guerra per mare, per terra e nei cieli. Ci sono anche spazi dedicati all’Arma dei Carabinieri, alla Brigata Aosta, alla propaganda/ pubblicità e satira, alle divise militari e una sezione dedicata alle riproduzioni di foto in bianco e nero. Di particolare interesse, un l’elenco completo - con le generalità e grado - dei caduti messinesi dell’esercito, della marina, dell’arma dei carabinieri e della guardia di finanza ( 1408 in totale ) con l’indicazione delle vie cittadine ad alcuni di loro dedicate. La mostra sarà visitabile fino al 30 dicembre c.a. dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00, il sabato dalle ore 9.00 alle ore 13 e la domenica, previa prenotazione presso l'ufficio Unità di Progetto, referenti G. Previti e M. G. La Rocca (tel. 090 7761473 - 7761486). E’ da sottolineare che anche per la particolare rilevanza dell’evento relativo ad un pezzo di storia della nostra città, questa esposizione didattica è principalmente rivolta a tutti gli Istituti Scolastici di istruzione secondaria superiore e quelli di primo grado, che saranno accompagnati da una guida interna dell’Ente. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Sicila
"Il ruolo dei Sindaci e la gestione del rischio nel territorio" Crocetta: “Stiamo facendo il più grande investimento della storia per la tutela del territorio”
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i è svolto presso il CEFPAS - Regione Siciliana di Caltanissetta, il convegno dal titolo "Il ruolo dei Sindaci e la gestione del rischio nel territorio" organizzato dal Dipartimento Protezione Civile della Regionale Sicilia, in collaborazione con ANCE Sicilia e ANCI Sicilia. L'evento che ha visto circa 110 Comuni rappresentati da assessori, componenti dei consigli comunali, responsabili comunali di protezione civile e, in prima persona, da 40 Sindaci siciliani è stato ampiamente partecipato anche da molti addetti ai lavori. Nonostante impegnato nell’emergenza rifiuti il Presidente della Regione Siciliana Crocetta, non ha voluto mancare questo appuntamento ed ha anticipato il suo intervento esordendo con una riflessione sul ruolo dei Sindaci legato proprio al problema delle discariche: “Sono dalla parte dei sindaci perché come ex sindaco mi sono trovato anch’io a dibattere sull’argomento rifiuti. Un sistema che coinvolge molti interessi e anche gruppi paraecologici che ha visto autorizzate molte discariche private mentre quelle pubbliche non riuscivano mai a decollare”. Ed ha poi proseguito: “La mano speculativa dell’uomo, oltre ai cambiamenti climatici, ha determinato buona parte degli eventi dannosi che hanno colpito la Sicilia e l’Italia. È saltato un meccanismo naturale di gestione del territorio che nel tempo ci ha fatto perdere la memoria e dimenticare la storia. Dietro gli incidenti ci sono l’abusivismo e le autorizzazioni incoscienti date, a volte, in deroga ai piani regolatori e alle norme di tutela del territorio. È normale che tutto ciò vada bloccato. Noi stiamo facendo il più grande investimento della storia siciliana per la tutela del territorio con un piano di
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“Non dimentichiamo afferma Crocettache i sindaci sono i responsabili di protezione civile e non possono tirarsi indietro da questo compito e, infine, dobbiamo snellire le procedure burocratiche attribuendo ad esempio le competenze ai liberi consorzi. Ma questo deve venire dai cittadini che devono volerlo”
investimenti che vedrà la realizzazione di opere di messa in sicurezza del territorio, per evitare che nuovi eventi avversi abbiano a determinare altri fatti luttuosi. Un grande finanziamento di centinaia di milioni di euro del governo centrale e finanziamenti dell’UE che non solo ci consentiranno di aumentare la sicurezza dei cittadini ma anche la tutela del patrimonio regionale attraverso l’equilibrio complessivo del territorio. Accanto a questo i piani di protezione civile. È semplice prendersela con i comuni in ritardo che spesso non hanno le risorse necessarie per via dei tagli e delle minori entrate. Bisogna pensare a varare i piani senza cercare colpe, con spirito di collaborazione, in un sistema in cui la protezione civile regionale comunichi in modo serrato con le amministrazioni e con gli altri enti interessati e con l’approccio di una regione che collabora e se necessario anche coinvolgendo la cospicua risorsa del volontariato. E se questo si fa in modo consorziato possiamo anche pensare di educare la popolazione ad affrontare i rischi e coinvolgere, perché direttamente interessati, anche gli altri attori sociali, imprenditori, industriali. Non dimentichiamo che i sindaci sono i responsabili di p.c. e non possono tirarsi indietro da questo compito e, infine, dobbiamo snellire le procedure burocratiche attribuendo ad esempio le competenze ai liberi consorzi. Ma questo deve venire dai cittadini che devono volerlo. Cosi solo si può realizzare un sistema democratico e concreto per lavorare serenamente e queste occasioni non devono essere solo passerelle di buoni interventi, ma si devono trasformare in atteggiamenti concreti che servono a cambiare la musica con cui si gestisce la Regione.” Gli interventi programmati hanno messo in risalto la grande necessità di coordinamento, collaborazione e sinergia che deve instaurarsi tra tecnici, amministratori, costruttori e industriali per evitare che si verifichino ancora disastri come quelli che, nel recente passato, hanno interessato il nostro territorio. “Le colpevoli azioni di tutti gli attori – ha dichiarato il rappresentante di Confindustria Marco Venturi - , che spesso hanno mirato ai tornaconti di categoria se non solo personale, ci hanno costretto ad inter-
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venti riparatori con aggravio di costi per la collettività che potevano essere ridotti se non evitati da una oculata politica del territorio.” Emanuele Alvano (ANCI Sicilia) dichiara: “Utilizziamo questa occasione non solo per confrontarci, ma mettiamo le basi per fare un protocollo d’intesa tra le parti che ci consenta di collaborare sinergicamente – continua Alvano – e cerchiamo di attrarre più risorse, anche in ambito europeo da spendere sul nostro territorio. Bisogna infine cercare di fare squadra tra comuni e tra questi e la protezione civile regionale anche, per es. per fare in collaborazione i piani di protezione civile con una visione di insieme estesa al di fuori del ristretto ambito comunale. Questa è una dimensione verso la quale tutti dobbiamo impegnarci per il futuro” Interessanti e coinvolgenti i due interventi tecnici di Marco Mucciarelli e Giuseppe Basile “Siamo abituati a pensare che le catastrofi possano accadere solo agli altri – dice Marco Mucciarelli dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica - e quindi non ci preoccupiamo di investire in sicurezza. Bisogna investire di più nella prevenzione perché quando succedono i disastri i costi incidono notevolmente sull’economia del Paese. I terremoti degli ultimi anni ci sono costati l’8% del PIL - giusto per fare un esempio i due terremoti più recenti L’Aquila ed Emilia, ci sono costati ben 38 mld di euro - e il dissesto idrogeologico il 12,5%” Ha concluso i lavori Calogero Foti Capo della protezione civile siciliana: “In questo momento solo il 65% dei comuni siciliani è dotato di piano di protezione civile. Ci stiamo impegnando su due fronti: il primo per accrescere il numero dei comuni virtuosi; l’altro per far si che i piani siano conosciuti dai cittadini. Per questo tendiamo ad accrescere il nostro sistema di comunicazione che riteniamo il modo più efficace per far sentire il cittadino partecipe del sistema e quindi attivo e solidale. Bisogna, inoltre, definire meglio gli scenari di rischio del nostro territorio tenendo conto che la Sicilia è scenario di quasi tutti i rischi. Per questo i piani devono essere chiari e conosciuti dal cittadino, che a questo punto diventa attivo e solidale, e da chi deve gestire l’emergenza oltre che correlati al piano regolatore generale”
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News r
ISAF Regional Comma Contingente M
Diario A
4 dicembre 2014 - Herat
Il Sottosegretario di Stato alla Difesa in visita al contingente italiano Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Domenico Rossi, ha visitato il Train Advise Assist Command West (TAAC-W), il comando multinazionale a guida italiana su base brigata Bersaglieri “Garibaldi”. Accompagnato dal Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Generale di Corpo d’Armata Marco Bertolini, l’On. Rossi al suo arrivo ad Herat è stato accolto dal Generale di Brigata Maurizio Angelo Scardino, comandante del TAAC-W. Nel corso della visita presso la base italiana di “Camp Arena”, il Sottosegretario ha visto operare le diverse componenti delle Forze Armate schierate nella regione Ovest del territorio afghano e, durante un incontro con il personale, ha voluto testimoniare la vicinanza e la fiducia in loro riposta dalle Istituzioni e dal popolo Italiano in questo momento particolare della missione. Parlando agli uomini ed alle donne del contingente, l’On. Rossi ha infatti affermato che “la fase finale di una missione viene da molti considerata quella più facile. Questo, invece, è il momento più difficile del vostro impegno qui in Afghanistan ed ora, più che mai, avete bisogno del sostegno delle istituzioni e del popolo italiano”. Dopo aver ricevuto un breve aggiornamento sulla situazione operativa, il Sottosegretario si è recato presso il nuovo Conference and Training Center “Unity of the Country“, dove si realizzano parte delle attività di assistenza e consulenza condotte dagli Advisor Teams a favore delle Forze di Sicurezza afgane (Afghan National Security Forces - ANSF). In tale circostanza l’On. Rossi si è intrattenuto a parlare con alcuni militari dell’Esercito afghano i quali hanno espresso sentimenti di gratitudine e di apprezzamento per l’apporto altamente professionale e per i preziosi insegnamenti loro forniti dai militari italiani.
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and West – Afghanistan Militare Italiano
Afghano
Il Sottosegretario di Stato alla Difesa in visita al contingente italiano
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Galleria d’arte di Vittoria Arena
Intervista
Il segno, la scultura, la valenza di Sara Teresano Nota bliografica di Sara Teresano Sara Teresano, scultrice biologa, ha realizzato sempre opere come meglio non si potrebbe, mettendoci sotto gli occhi e facendoci toccare con mano la sua attualità e la sua classicità. L’artista va a indagare nella zona più profonda dell’anima, come in un giardino dove riposano le immagini di tutte le cose, ben prima di ogni sensazione e di ogni visibilità, con Eros e Thanatos ci proietta nelle antiche mitologie, sulla memoria di coppie tragiche che si inseguono, si perdono e muoiono due volte all’amore e alla vita. L’amore, quello della Teresano che si essenzializza e si materializza cercando di dare forme cristalline come le stesse idee e come sosteneva il filosofo Platone nel ‘ Teeteto’ parlando della cera, su cui si modella ogni immagine e si origina ogni cognizione, infatti è lì la memoria, la madre che tutto conserva, ed è da lì che tutto partorisce nel suo Avvenire e Divenire
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Nelle tue sculture,, candore e riscoperta della natura portata all’idillio, questa concezione da cosa nasce? E’ l’amore nei confronti della vita, con l’occhio indagatore vado a trovare l’essenza della vita e delle cose, sia dal punto di vista estetico che dal senso scientifico-filosofico. Hai trovato più sicurezza e gratificazione nella scultrice-donna o nella biologa-donna? Nella scultrice-donna sicuramente, anche se la biologa permane, e questa ha dato seguito a tutto ciò di quel che io sono. Metteresti il tuo profondo sapere a disposizione della biologia, scrivendo un libro? Sono una donna di scalpello e non di penna, forse un giorno scriverò un libro di poesie. Intellettuale di sinistra ti vedi in questa definizione? Si, se esistesse la sinistra di Enrico Berlinguer e di Sandro Pertini, non mi identifico più nella sinistra di oggi. Sara Teresano immersa nell’universo delle donne, conta essere più alleate con il positivismo della ragione o dei fatti? Mi sento una portavoce, una parte del mio lavoro l’ho dedicato all’esaltazione del femminile, riproponendo il mito greco con soggetti significativi. Quanto conta il senso dell’Amicizia? L’amicizia come l’amore sono due valori che reggono l’umanità, ho sempre dato una impor-
tanza estrema, e per questo mi sento una estremista, se subisco un torto non torno indietro. Se non facesse male con cosa ti consoleresti? l fumo mi consola ma è più un vizio che rientra nel mio quotidiano. Ammiri Boccioni nelle sue sculture dalle forme uniche e quali altri scultori? Di Boccioni mi piace ‘ Forme uniche nella continuità dello spazio’, ammiro anche gli esponenti della scultura internazionale quali. Pericle Fazzini e Arturo Martini. Una cosa bella nell’essere di te? Essere me stessa, tenace, sognatrice che ancora insegue il sogno ma radicata alla realtà.
foto di Antonio De Felice
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Cultura
foto Antonio De Felice
Il viaggio del vivere quotidiano in poesia
Duettando in versi…poetici
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ue amiche, un momento particolare della vita, una tastiera, un social network. Sono questi gli ingredienti del libro di poesia “Duettando in versi” di Maria Romanetti e Tania Galletta presentato nel Salone delle bandiere di Palazzo Zanca da Flavia Vizzari (presidente dell’Associazione siciliana arte e scienza), dal prof. Filippo Campolo, da Pasquale Ermio che ha curato la postfazione del libro e da Pier Paolo La Spina che invece ha scritto la prefazione. Le poesie sono state lette dalla poetessa e attrice Teresa Fresco, intervallate da un momento musicale della soprano Carmine Elisa Moschella. Le due autrici, amiche nella vita, con un percorso poetico diverso alle spalle si ritrovano ad affidare ai tasti di una tastiera i sentimenti del loro vissuto, le emozioni del quotidiano. “Duettando in versi” è nato come dice Tania Galletta “in un momento particolare della nostra vita. Siamo state l’una lo specchio dell’altra, lei si è specchiata in me e io in lei. Sono versi nati per caso, Maria Romanetti ha postato dei versi sulla sua pagina e io ho continuato, prendendoli come se fossero miei. Lei li ha letti e ha continuato e così è nata la nostra prima poesia “Rinascita”. In due mesi abbiamo scritto le altre, qualcuno che ci seguiva ha assistito in diretta alla nascita del libro. Le poesie che sono state pubblicate sono così come sono nate, abbiamo deciso di non toccarle”. L’autrice Maria Romanetti ha anche curato la parte legata alle illustrazioni presenti nel libro e la copertina che richiama il duetto in un insieme di note racchiuse nelle nuvole. Un lavoro in
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“Duettando in versi” è nato come dice Tania Galletta “in un momento particolare della nostra vita. Siamo state l’una lo specchio dell’altra, lei si è specchiata in me e io in lei duo, armonicamente bilanciato in un bellissimo gioco delle parti. Le poesie sono una simbiosi di versi, “Maria prende per mano poeticamente la sua amica – dice Pier Paolo La Spina - per condurla nel meraviglioso viaggio della poesia.”, risulta difficile capire infatti a chi appartengono, solo le prime poesie pubblicate hanno le iniziali. Sono poesie che parlano principalmente di amore, dell’amore vero che si può provare per la propria famiglia di origine, per i figli e per Dio. Duettando in versi insomma è una ricetta perfettamente riuscita. Cristina D’Arrigo
foto Antonio De Felice WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Omaggio all’artista Pina Patti Cuticchio
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uelle dei pupi erano belle storie. Vita nell'arte di Pina Patti Cuticchio è il libro di Laura Mariani, edito da Liguori e presentato a Palermo il 5 dicembre, nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni. Oltre a studenti e studiosi sono intervenuti all’iniziativa tutti i Figli d’arte Cuticchio: Anna, Rosa, Teresa, Nino, Mimmo. L’evento organizzato dall’Università di Palermo ha coinvolto gli interventi programmati di: Anna Sica, docente di discipline dello spettacolo; Laura Mariani, autrice del libro e docente di storia del teatro; Mimmo Cuticchio, in rappresentanza della famiglia Cuticchio; Cleo Li Calzi, assessore al turismo, sport e spettacolo per la Regione Siciliana; Leonardo Samonà, docente di filosofia; Aldo Gerbino, docente e poeta; Marika Cirone Di Marco, onorevole e portavoce dell’archivio storico e della biblioteca dell’ARS. Segnaliamo il partecipato contributo di Marika Cirone; la sensibile analisi di Aldo Gerbino e il dialogo “politico” che ha coinvolto Cuticchio e Li Calzi sui contributi siciliani al teatro contemporaneo. A impreziosire la stanza, già pregevole, di Palazzo Reale è stato un teatrino in miniatura, realizzato da Nino Cuticchio; Rosa Cuticchio, ha invece reso omaggio alla madre indossando un abito appartenuto all’artista pittrice, sancendo un’ere-
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dità femminile, che passa anche attraverso la maestria di una sartoria d’eccezione. La chiesa di San Antonio Abate di Palazzo Chiaramonte ha ospitato la mattinata di lavori del 6 dicembre, dal titolo Il meraviglioso dei pupi nell’opera di Pina Patti Cuticchio con la presentazione di Anna Sica, a cura di Laura Mariani e Francesco Mariani. Pina Patti Cuticchio, pittrice e costumista è stata raccontata interpretando alcune delle sue opere inserite nel volume di Laura Mariani. L’incontro ha stimolato l’interesse degli studenti intervenuti, poco informati sul teatro dell’opera dei pupi della famiglia Cuticchio. Insieme ai relatori hanno dato un efficace contributo alla giornata Elisa Puleo instancabile organizzatrice dei Figli d’arte e moglie di Mimmo Cuticchio. Tania Giordano, scenografa, costumista, allieva di Pina Patti Cuticchio, e curatrice della mostra “Scene nuove per un teatro antico” ha invitato i giovani allievi a visitare i luoghi del teatro dei Cuticchio. La mostra a cura di Tania Giordano è fruibile nei locali dell’Ex Chiesa di San Mattia di via Torremuzza, a Palermo dal 4 dicembre 2014 al 22 febbraio 2015. Saranno rispettati i seguenti orari: da martedì a sabato ore 10-13 e 16-19 domenica 10-13.
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Il terzo romanzo della scrittrice messinese
“L’amoretiepido” di Eliana Camaioni va in “Tour”
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l via il “tour” de “L’amoretiepido”, il terzo romanzo della scrittrice messinese Eliana Camaioni, edito da Pungitopo. Venerdì 12 dicembre, alle ore 19, il romanzo sarà presentato alla Biblioteca Centrale di Torino dal giornalista e scrittore Gigi Padovani. “Mi ha contattato – racconta l’autrice - dicendosi interessato ed incuriosito dal fatto che, a dispetto del titolo romantico, è un libro che parla di precari”. L’incontro ha il patrocinio del Comune di Torino e delle Biblioteche Civiche Torinesi. “L’amoretiepido” sarà presentato anche il 14 dicembre, alle ore 17:00, al Caffè Letterario Primopiano, circolo Arci in via Beccaria 10, a Brescia, dove l’autrice dialogherà con Luigi Grisolia (editor della casa editrice Pungitopo e direttore di Isola Editoriale). “A Brescia – spiega Camaioni – saranno approfonditi, in particolare, gli aspetti psicologici e relazionali del romanzo. L’incontro avrà come tema l’amore, in tutte le sue accezioni”. Dottore di Ricerca in Filologia, docente precaria di Italiano e Latino, Eliana Camaioni è stata finalista al Premio Molino col racconto “Un uomo”, menzione di merito al primo Premio Letterario Terremoti di Carta con il racconto “Stretto di Messina” (2012) e vincitrice dello stesso premio con il racconto “Senza paracadute” (2013). Ha pubblicato “Di verità non dette” (2007) e “Il legame dell’acqua” (2009). “L’amoretiepido” è arrivato secondo al Premio Letterario Perseide.
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Messina
Settimana della Solidarietà, Cultura e Turismo
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all'11 al 19 dicembre si svolge il tradi- Zanca, si svolgerà l'evento "Ritroviamo il zionale appuntamento culturale pro- Natale" e la consegna degli attestati "L'io mosso dall'Accademia Internazionale nell'Arte" e dei riconoscimenti "Amici della "Amici della Sapienza" Onlus a Messina con Sapienza". Subito dopo, venerdì 19 dicembre, la Settimana della Solidarietà, della Cultura e nell'aula magna dell'Università di Messina (in e del Turismo. In programma la Mostra "L'Io piazza Pugliatti), alle 16.30, è in programma la nell'Arte" (Salone delle Bandiere del Comune, cerimonia di consegna dei Premi Letterari "N. dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle Giordano Bruno - XXII edizione" e "Amici della 19.30), con l'inaugurazione giovedì 11 dicem- Sapienza - Speciale Scuola XVIII edizione", bre alle 17.00, e l'evento "Classicheggiando il del riconoscimento "N. Giordano Bruno" e dei Natale" a cura della poetessa Fortunata Benemeriti nel campo della solidarietà, della Cafiero Doddis. Mercoledì 17 dicembre, alle cultura, della scienza e della cultura. 17.00, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Aula magna dell'Università di Messina (in piazza Pugliatti)
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Archivio Storico e Biblioteca Comunale di Messina
Sul Bosforo d’Italia Racconti e miti
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ul Bosforo d’Italia. Racconti e miti è il titolo della manifestazione organizzata giovedì 11 dicembre ore 16,30 al Palacultura Antonello (Sala di Lettura “P. Bruno”, 1° piano) dall’Archivio Storico “Nitto Scaglione” e dalla Biblioteca Comunale “Tommaso Cannizzaro” di Messina per ricordare i 150 anni dalla nascita di Edoardo G. Boner. Scrittore, poeta, germanista e studioso di letterature nordiche, Edoardo Giacomo Boner nacque in una famiglia di origini svizzere trapiantata a Messina. Alla sua città, che oggi lo ricorda con l’intitolazione della via in cui abitò, egli dedicò molte belle pagine ripercorrendone i miti ma anche affrescando pittoresche scene di vita quotidiana in novelle, racconti e versi pubblicati in Racconti peloritani (1890), Sul Bosforo d’Italia (1899), Sui miti delle acque (1895), Le siciliane (1900). Raccolte Messina Forte Ogliastri che gli valsero l’amicizia di grandi letterati ita-
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liani, in particolare quella di Mario Rapisardi e di Luigi Pirandello che nel 1895 gli dedicò “con fraterno affetto” le sue Elegie renane. Alla manifestazione, introdotta dall’assessore alla cultura Tonino Perna e coordinata da Patrizia Russo, interverranno Giuseppe Rando che delineerà il percorso letterario di Boner e Sergio Di Giacomo che parlerà delle comunità straniere a Messina nell’800. Giovanna Quartarone leggerà pagine dalle novelle peloritane e Giovanni Molonia traccerà il profilo biografico dell’autore, scomparso prematuramente nel terremoto del 1908 che distrusse “la bella Messina, del Bosforo d’Italia ultimo lembo”, soffermandosi sull’inedita corrispondenza tra Boner e Tommaso Cannizzaro conservata nella Biblioteca Comunale e ora per la prima volta messa in mostra insieme ad altri rari materiali documentari.
Musica
“Io sono sempre in divenire” Il Carpe Diem di Nada Malanima
È
sicura, decisa, saggia. Tra le dita tiene, con quella saggezza dell’età, un sigaro non da molto sfumato. Le gocce di pioggia sulle porte vetrate del Retronouveau sembrano piccoli fili d’erba tondeggianti, così illuminati dalla luce d’emergenza. Nel crepuscolo del pomeriggio annuvolato, non si respira per nulla il tepore della perpetua mitezza siciliana: il buio avanza, con tutti i pensieri che esso porta. Tuttavia, due piccole ma costanti luci illuminano i fogli e le orecchie di noi artisti (malandati) dell’inchiostro: parliamo degli occhi vivi di Nada Malanima, una demiurga d’arte a tutti i livelli e sotto tutte le prospettive. Risponde alle domande che i nostri fiati, raggelati nell’aria, un po’ timidamente, le porgono. Inizia a raccontarsi e, gradatamente, avvertiamo il profilarsi della sua personalità, con asperità e imperfezioni così
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foto Gianmarco Vetrano
Vive in un carpe diem costante, che l’ha portata ad essere l’artista di spessore che, la sera di sabato 6 dicembre, è apparsa con bellezza sul palco di Via Crocerossa 33
tanto ben amalgamate che si direbbero doni della natura. La figura che ci sta di fronte, immersa tra la pelle rilucente del divano a tre posti, si delinea a tratti forti e tinte variopinte. Principia parlando della collaborazione con Enrico Gabrielli (Calibro 35, Der Maurer e Sebastiano De Gennaro): del musicista esalta la poligonia, l’assoluta creatività nell’arrangiamento dei pezzi che lei stessa, non senza uno spirito ludico, gli aveva sottoposto. Ci racconta delle pagine e pagine che, squadernate sotto gli occhi, di lì a poco sarebbero divenute musica immensa, in cui l’elemento orchestrale (finalmente) non è più sottofondo alla voce, ma interazione perfetta tra canzone e strumenti. Parla del collaborare in ambito musicale, e mostra chiarezza nel dire che ogni musicista è l’anima di un progetto; la collaborazione con Zen Circus e Cesare Basile è stata essenziale: in entrambi i casi, per un solo pezzo si fondono le varie menti sonore. Per il resto, ognuno ha la sua strada, il suo mood, il suo universo. Quello di Nada potrebbe definirsi cosmico-lunatico, un po’ disordinato, saltuariamente smemorato, zeppo di impressioni che da milioni di prodotti musicali, letterari, artistici sono sgorgate dal suo sistema psico-fisico. Non solo cantante, ma anche attrice ed autrice: ci ricorda di come, venerdì scorso, è stata in teatro ad Asti col suo monologo “Scompagine”, che presto accalorerà i teatri di tutta Italia. Non sa dirsi se si sente più musicista, o attrice, o autrice: io sono in divenire, sostiene mostrandoci i palmi delle mani, con fermezza. Vive in un carpe diem costante, che l’ha portata ad essere l’artista di spessore che, la sera di sabato 6 dicembre, è apparsa con bellezza sul palco di Via Crocerossa 33. Intonati al modus vivendi di questa donna, lettrice appassionata dei Russi e di Emily Dickinson, sembrano essere gli scatti staccati da Gianmarco Vetrano, che ci regala dei ritratti dell’emozionante, intensa e favolosa Nada, dai moti dell’anima e del corpo onirici, come ce la descrivano coloro che, all’alba del 7 dicembre, hanno portato a casa, in uno spazio tra la testa e il cuore, la sua musica. Le ultime parole che, sottilmente, sono articolate dalle sue labbra, sono proferite con una sorta di autoironia che è il sale del vivere nell’arena di tutti i giorni: ma ti pare che posso insegnare qualcosa a qualcuno? Sicuramente a capire che l’importante non è accaparrarsi con prepotenza grandi spazi, ma occuparne poco, e bene. Marina Pagano WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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L’arte dell’incontro Storia di un albatros canterino
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uella che sto per raccontarvi è una storia d’amore. Inizia, con un adeguato sostentamento di memoria, più o meno così. Una panchina in fredda pietra, scantonata a chissà quale montagna, ospita le nostre figure, al binario 7 della Stazione di Messina Centrale. Il treno dietro di noi, la luna poche spanne sulle nostre teste. Accanto a me siede un uomo incappellato, col sorriso e gli occhi specchio di quella rotondità lattea, sorella, madre e amante del sole, che nei suoi lunghi viaggi mai riesce a sfiorare. Continua a parlare: lo fa da qualche minuto, da quando i nostri piedi, resi veloci dalla necessità, hanno imboccato il viale che porta alle macchine su binari che a loro volta portano persone e cose a destinazione, a fare del bene e a fare del male; così gira la vita, e quindi, va bene così. Niente di memorabile ci scambiamo in quel breve tragitto: cosa fai, come stai, che si dice, e il lavoro? Oh, la crisi, sì; ma c’è speranza ancora, tra la gente? Magari. Appena seduti, però scatta la scintilla. Come tutte le cose belle, anche quelle parole d’improvviso pronunciate con un’intonazione diversa rendono splendente anche lo scenario più tetro e ordinario e insignificante. Vi avevo detto che vi avrei raccontato di un amore: ed è qui, infatti, che arriva il bello. Un preludio così speciale non può precedere il racconto dell’ennesimo incontro romantico fra persone, di una passione nata fra nuvole e brezze: con l’amaro in bocca nel deludere tutte le anticamere del cervello che si stavano prefigurando il principio di un romanzo Harmony, arrivo al dunque: un dunque che, tuttavia, potrebbe essere ugualmente interessante.
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Non si parla, qui, di un amore tra un uomo e una donna: lei, l’oggetto del desiderio di Turè Muschio, femmina lo è. Ha i capelli sia biondi, che rossi, che bruni, gli occhi oscillanti tra l’azzurro e il nero, una corporalità che sarebbe ardimentoso afferrare: ma, come la luna e il sole mai si acchiappano, così anche Turè e la sua bella si inseguono, si guardano, sono l’uno riflesso dell’altra, ma non si afferrano, mai. Si amano, e lui non fa che dimostrarglielo. Il dono più grande che le abbia fatto si chiama “Viaggiante”, ed è il primo album che principia la carriera di questo giovane pazzamente innamorato della fanciulla che sussurra all’orecchio e al core: la Musica è la Musa di Turè. Per venti minuti che hanno il sapore e la durata d’una bella stagione mi racconta della loro intensa storia d’amore, tra alti e bassi, tra scivolate e risalite. Mi racconta di questo lavoro autoprodotto, fatto e pensato in viaggio,
registrato a Scordia, accompagnato da musi- solo il metterci in moto, ma anche il ricevere cisti svegli e decisi, sotto l’attenta e vellutata chi si sposta. Guardare gli occhi degli stranieprotezione dell’amico Tony Canto, co-produt- ri, capire dove vanno, ospitarli, e visitare il tore di questa scala che, in nove scalini, cerca mondo che loro hanno animo di raccontarci. di arrivare al cielo. Turè mette in musica il Non so se avrò il tempo di girare il globo intemare, l’atmosfera dell’estate, patria dei sogni ro: so solo che, con sicurezza, ne vedrò gran più vicini alla realtà, della vita che ha un sapo- parte nelle storie di chi, anche fugacemente, re più bello se la si vive alternando alla strada mi passa accanto». “Viaggiante” è la fantastila compagnia di alcuni tavoli rossi. Da qualche cheria che ha sonorità rimembranti Tom anno lavora alla creazione di un omaggio alla Waits, Vinicio Capossella, Goran Bregovic: è musa dei suoni, e le dona ali possenti, di alba- una miscela che ha l’odore dolce della lingua tros. Un albatros che vola, che non si inganna, italiana e l’effervescenza che solo il dialetto, che è gemello di quello cantato da Baudelaire, spisidda d’autoctonia, possiede. Cioè che è ma ha una chance in più: si libra in alto, non si detto nella lingua dei padri non può essere lascia afferrare e schernire. Non si cura delle detto in altro modo: l’istinto è manifestazione cose di laggiù, e pensa alla direzione del della natura, e la lingua dei vicoli è il mezzo cielo, compagno di giochi di nuvole e venti, sia espressivo più adatto ad esso. favorevoli che contrari. Cerca un equilibrio, Tutti pronti a mettervi in cammino? che ha come filo robusto di sospensione il Attrezzatevi di orecchie, e di cuore. Il viaggio. L’atto dell’andare (e del tornare) è “Viaggiante”, sabato 20 dicembre sarà al un’arte vera e propria: «il sale della vita è l’in- Bukowski di Milazzo: ospitalità di greca contro, di persone, cose e situazioni; la vita memoria non sarà possibile negargli. stessa è arte dell’incontro. Il viaggio non è Marina Pagano
foto ilgrandeantonio WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
Il laureato “And here’s to you Mrs. Robinson, Jesus loves you more than you will know”…chi non conosce queste magiche parole di Simon&Gurfunkel, colonna sonora del magnifico film, firmato Mike Nichols, “Il laureato”. 1967, Dustin Hoffman è Ben Braddock, ventenne appena laureato, torna a casa dal college, la famiglia organizza per lui una grande festa, alla quale partecipa anche la signora Robinson (Anne Bancroft) moglie del socio del padre di Ben, la donna chiede al giovane di riaccompagnarla a casa, lì va in scena uno dei momenti rimasti scolpiti nella storia del cinema, Mrs. Robinson si spoglia sensualmente davanti agli occhi di Ben e si offre a lui. Da quel momento inizierà una torbida relazione; ma per il giovane Ben le cose si complicano non poco quando nella sua vita entra un altro membro della famiglia Robinson, Elaine. Invitato dal padre, Ben inizierà a frequentare la figlia di Mrs. Robinson, facendo adirare non poco la donna, tanto che Ben sarà costretto a confessare ad Elaine la relazione. La ragazza si allontana ma Ben vuole riconquistarla, le vicende si susseguono fino alla scena cult del film, nella quale Ben irrompe nella chiesa dove Elaine stava per sposarsi e la convince a scappare via con lui, i due salgono sul primo autobus e si allontanano con uno sguardo svuotato che lascia perplessi gli spettatori. Il film è diventato subito un cult, sia per il pruriginoso argomento della relazione tra il giovane Ben e Mrs. Robinson, ma anche per la distonia tra il mondo dei giovani, nel quale scalpitava la voglia di ribellione. Uno dei refrain della pellicola è la distanza e il muro di incomunicabilità tra il mondo degli adulti e quello dei giovani, distanza palese anche tra Ben e Mrs. Robinson che pur vivendo una relazione intima non paiono mai veramente vicini. Film sentimentale ma che strizza l’occhio al sociale e alla politica, analizza da lontano quel mondo giovanile che stanco di non essere ascoltato è pronto a scoppiare. Ma dove vogliono andare questi giovani? Beh, forse non lo sanno neanche loro, ed ecco la scena finale, Ben e Elaine scappano su un autobus preso a caso, non sanno dove stanno andando, rompono uno schema ma senza una reale visione del domani. La regia di Nichols è innovativa, il taglio scelto per le inquadrature più significative, per gli sguardi e i gesti è parte integrante della fama del film. Stesso discorso per Hoffman, interprete eccezionale nel suo primo ruolo da protagonista. Intenso e convincente scava il primo solco della sua carriera fatta di grande mimica espressiva e convincente rappresentazione del personaggio.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà Guccini e l’amore Parlare di Francesco Guccini, personalmente è abbastanza faticoso, lo è perché viviamo in maniera empatica la sua musica e lo facciamo in maniera ossessivo compulsiva. Ma tentar non nuoce. Guccini non è un cantante, cantautore o genio qualunque che possiamo riassumere in 30 righe colme di lacrime. Assolutamente no, Guccini è uno dei più complessi autori della musica internazionale, quindi vogliamo analizzarlo, destrutturarlo e raccontarlo pezzo per pezzo. Per cominciare lasceremo da parte il Guccini politico, quello più famoso, e parleremo del Guccini più profondo, quello che narra l’amore. Nella sua musica l’amore è un tema centrale, non viene prima o dopo, ma è la narrazione personale della sua lunga vita, una scelta autobiografica per raccontare un sentimento puro senza scadere nei massimi sistemi dell’amore. Racconta Francesco, i suoi amori, le sue delusioni e amarezze. Racconta di una vita scandita da rapporti nati e morti per poi resuscitare. Ondivago nel raccontare i suoi sentimenti e le sue donne: c’è “Vedi cara” dedicata a Roberta Baccilieri, la prima moglie amata e narrata con la dolcezza di un pezzo delicato, ma il matrimonio non durò a lungo e di Roberta continuò a cantare, “Eskimo” dolceamaro racconto di anni di amore e passione, ma è il rimpianto per un amore finito e consumato che è possibile toccare ascoltando un brano che di banale non ha neanche il titolo. Dopo Roberta venne Angela, madre dell’adorata figlia Teresa. Anche per Angela i riferimenti non mancano; l’amore durò il tempo di mettere al mondo la bimba e di scrivere due pezzi profondamente lontani tra loro. Se in “Farewell” è possibile sentire la nascita di un amore, il suo crescere ed il suo finire il tutto ammantato di una delicata ed ingenua malinconia “farewell non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco di estate”; è “Quattro stracci” il pezzo che rompe, distrugge in maniera truce, rinfaccia ed è manifesto colorato di cosa l’amore è, di come si evolve e si trasforma…“ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare ma non raccontare a me che cos’è la libertà”. Poi c’è Raffaella, sposata qualche anno fa, per cui viene scritta una vera e propria poesia, “Vorrei”. Testo semplice, narrativo e descrittivo, pregno di sentimento puro e di quell’ansia di entrare nella vita dell’altro, del rammarico e della tristezza per non averne fatto parte da sempre. Francesco Guccini e l’amore, un sentimento troppo personale per essere inventato e non raccontato, Guccini narra il suo amore, la sua vita diventa poesia, di titoli e parole ce ne sono a volontà. Questi sono alcuni esempi rappresentativi di un mondo complesso e variegato, un mondo mai sentimentale, ma sincero, amaro e incazzato come solo l’amore sa essere.
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[...]Giorni lunghi fra ieri e domani, giorni strani, giorni a chiedersi tutto cos\' era, vedersi ogni sera; ogni sera passare su a prenderti con quel mio buffo montone orientale, ogni sera lĂ , a passo di danza, a salire le scale e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buonumore, quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore.[...]
Francesco
Guccini
Farewell
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà
E
ugenio Montale nacque a Genova nel 1896, sesto figlio di Giuseppina Ricci e di Domenico, titolare, con i cugini, di una piccola ditta commerciale. Frequentò le scuole tecniche, ottenendo nel 1915 il diploma di ragioniere, ma nutrì, sempre, una profonda passione per la musica e per la letteratura. Dopo aver esordito come poeta su “Primo tempo”, la rivista fondata da Giacomo Debenedetti, pubblicò la sua prima raccolta di versi: Ossi di seppia. Il titolo allude al tema centrale dell’opera, ossia all’aridità intesa come condizione esistenziale impoverita e prosciugata, nella quale è impossibile cogliere il senso ultimo del vivere e stabilire un rapporto armonico con la realtà esterna. Il motivo dell’aridità si concentra in alcune immagini ricorrenti: quella del paesaggio ligure, brullo e dissecato dal sole e dalla salsedine, e quella allegorica del “muro” che imprigiona l’uomo senza concedergli via di scampo. Il “miracolo” atteso si risolve in un’esperienza negativa, in una percezione traumatica del nulla che si cela dietro l’apparenza ingannevole delle cose. Il pessimismo investe la concezione stessa della poesia, che non sembra più in grado di proporre messaggi positivi né di attingere all’essenza profonde delle cose, all’assoluto. Al poeta non resta, dunque, che ripiegare su realtà umili e prosaiche, puntando su una dizione spoglia e secca. Montale rifiuta, dunque, il lirismo e il linguaggio analogico della contemporanea linea simbolista in favore di una “poetica degli oggetti”, ossia di equivalenti concreti di concetti astratti o di stati d’animo del soggetto. La seconda raccolta, Le occasioni, segna uno sviluppo della poetica di Montale in una direzione già indicata dal componimento Arsenio, incluso nella seconda edizione di Ossi di seppia. Viene portata, qui, alle estreme conseguenze la “poetica degli oggetti” attraverso l’eliminazione di ogni commento che guidi il lettore ad associare il dato concreto con il suo significato astratto, cosicché quest’ultimo appare oscuro ed impossibile da decifrare. Lo stile, inoltre, subisce un deciso innalzamento, puntando su un registro elevato, che rivela come questa fase della poesia montaliana sia caratterizzata da una concezione elitaria della poesia, in cui si può cogliere l’influenza della rivista fiorentina “Solaria”, che vede nella letteratura l’estremo baluardo dei valori più alti della civiltà contro la barbarie del presente. Il culto delle lettere si proietta in un motivo che diviene centrale nella produzione di Montale: la creazione di un’immagine sublimata di donna-angelo, che prende il nome di Clizia, dotata di virtù miracolose, quali l’intelligenza e la chiaroveggenza, capaci di indicare all’uomo una via di salvezza. Una terza fase della poetica di Montale coincide con le poesie risalenti al periodo 1940-1954, incluse nella raccolta La bufera e altro. Si tratta di componimenti molto diversi, poiché nati dall’esperienza drammatica della guerra e dalla delusione del periodo postbellico. Alla figura della donna-angelo, che si carica di valori cristiani, si contrappone una rivalutazione della vitalità istintuale, chiamata Volpe. Tra le altre raccolte ricordiamo Satura, Diario del ’71 e del ’72, Quaderno di quattro anni, Altri versi, dove si accentua, ancor di più, il pessimismo storico e la polemica verso la società moderna. Montale morì nel 1981, in una casa di cura milanese, dove era ricoverato.
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Non recidere, forbice, quel volto, solo nella memoria che si sfolla, non far del grande suo viso in ascolto la mia nebbia di sempre. Un freddo cala... Duro il colpo svetta. E l'acacia ferita da sĂŠ scrolla il guscio di cicala nella prima belletta di Novembre.
Genova, 12 ottobre 1896 Milano, 12 settembre 1981
Eugenio
Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
Montale
Spesso il male di vivere ho incontrato era il rivo strozzato che gorgoglia era l'incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato.
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RE sano
Mangia
a cura di Mimmo Saccà
La dieta mediterranea allunga la vita
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a dieta mediterranea allunga effettivamente la vita. E' infatti associata alla maggiore lunghezza dei salvavita che si trovano alle estremità dei cromosomi (telomeri), noti per essere associati alla longevità. È quanto mostra uno studio condotto negli Stati Uniti su 4.676 donne presso l'ospedale Brigham and Women a Boston. Pubblicato sulla rivista British Medical Journal, è il primo studio che collega la lunghezza dei telomeri alla dieta mediterranea, già nota per i suoi effetti benefici sulla salute, tra cui la diminuzione del rischio di malattie croniche, come quelle al cuore, e il cancro. I telomeri si trovano alla fine dei cromosomi e impediscono loro di usurarsi e 'rimescolare' i codici genetici che contengono. Nelle persone sane, queste strutture si accorciano progressivamente per tutta la vita, si dimezzando dall'infanzia all'età adulta, e si dimezzano nuovamente nelle persone molto anziane. Telomeri più corti sono quindi associati a una aspettativa di vita inferiore e al maggiore rischio di
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malattie legate all'età. Fattori come obesità, fumo di sigaretta, e consumo di bevande zuccherate sono stati collegati a telomeri più corti. Inoltre è stato dimostrato che stress ossidativo e infiammazione accelerano l'accorciamento di queste strutture. Dato che frutta, verdura e noci, componenti chiave della dieta mediterranea, sono anti-ossidanti e antiinfiammatori naturali, i ricercatori, coordinati da Immaculata De Vivo, hanno voluto esaminare se questo stile alimentare possa essere associato in qualche modo alla lunghezza dei telomeri. Sono state analizzate 4.676 donne di mezza età in buona salute che hanno compilato questionari su stile di vita e alimentazione. È emerso che le donne che basano la loro alimentazione sulla dieta mediterranea hanno telomeri più lunghi. Il prossimo passo sarà determinare se ci sono alimenti in particolare della dieta mediterranea che influiscono sulle regioni terminali dei cromosomi.
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RE sano PREPARAZIONE
La ricetta Pesce spada a ghiotta Ingredienti per 4 persone • • • • • • • • •
1 kg di pesce spada a fettine 200 gr di olive bianche 50 gr di capperi 1 mazzetto di sedano ½ lt di salsa di pomodoro 200 gr di parmigiano grattugiato 50 gr di caciocavallo fresco Sale q.b. Pepe q.b.
Tagliate il pesce spada a fettine sottili quanto più possibile e togliete la pelle. Preparate intanto una ghiotta soffriggendo in una teglia larga la cipolla tagliata a fette sottili, le olive snocciolate, il sedano tagliuzzato, i capperi. Allungate con la salsa di pomodoro. Lasciate insaporire a fuoco molto basso per almeno quindici minuti. Allargate le fettine di spada sul tavolo di marmo e riempitele di pangrattato condito con il parmigiano grattugiato, un cucchiaino di zucchero, qualche cucchiaio della salsa della ghiotta. Avvolgete il pesce a braciolettine, mettendo dentro ogni braciola un pezzetto di caciocavallo fresco. Infilate in uno spiedino e passate per una decina di minuti nella salsa della ghiotta, girando gli involtini da ogni parte per farli insaporire bene. Regolate di sale e pepe e servite caldi.
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Amarcord Messina - Cinema Teatro Impero - Anni ‘30
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foto Vincenzo Nicita Mauro
Numero 92 - Anno XII -8 Dicembre 2014
SPORT il Cittadino
Contro il Cusunime termina 64-58
La Rescifina firma il derby