Il Cittadino n. 240

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r.g. Salvatore Forestieri

n° 240 anno XIIV - 4 Maggio 2016

il Cittadino

Traghetti pubblici, cancellato il servizio dopo le 20

DiscontinuitĂ


Asterisco di Lillo Zaffino

Un muro “trasparent

Mentre assistiamo angosciati al crescente fenomeno di xenof l’innalzamento di muri a difesa dei confini nazionali, in riva con una semplice decisione: dopo le 20, viene cancellato Continente. Il provvedimento, già paventato nei mesi scorsi, si è concret dei cittadini per sottolineare che la continuità territoriale rapp Una decisione che sferra un colpo ponderoso al progetto di s dell’auspicata conurbazione delle due città metropolitane di M Ancora una volta la città peloritana è costretta a pagare tempo, ha mostrato un peso politico insufficiente. Un limite ch ra eclatante. Il Capo del governo, infatti, ha incontrato i sindaci delle città m Giuseppe Falcomatà a Reggio ha sorvolato Messina per Bianco a Catania. Non si è trattato di una mera visita di cortesia, ma di un profic e il relativo finanziamento. E poiché in politica le forme sono Il premier- segretario del PD ha fornito un formidabile assist segreti obiettivi: la riconferma a Palazzo delle Aquile per O Una conferma, qualora ce ne fosse bisogno, di un rafforzame sviluppo in Sicilia, relegando in un ruolo marginale Messin In questo complesso quadro, la carenza di una leadership a vando alla città dello Stretto la parte di “Cenerentola”. La nostra realtà territoriale appare, così, sempre più schiacc posti in direzione di una costruzione di una compiuta area m In questa drammatica situazione, le diatribe di basso profilo, le, appaiono sempre più inutili e dannose per la città. Crediamo che il “Big Ben” della politica peloritana abbia Chiediamo, a chi dice di amare la nostra città, di dare un ulti Se non si ha il coraggio di assumere decisioni per il bene “fughe dalla città”, con la complicazione di procurarsi un

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te” nello Stretto

fobia, imperversante in tutta l’Europa, che si materializza con allo Stretto l’isolamento lo creiamo, senza molto rumore, o il servizio pubblico di collegamento tra la Sicilia e il

ato, nonostante le proteste e la mobilitazione dei sindacati e resenta un diritto costituzionalmente garantito. sviluppo imperniato sul rafforzamento dell’area dello Stretto e Messina e Reggio Calabria. la debolezza intrinseca in una amministrazione che, da he la recente visita del premier Renzi ha denunciato in manie-

metropolitane della Sicilia e della Calabria: dopo la visita con vedere i super sindaci Leoluca Orlando a Palermo e Enzo

cuo appuntamento per definire i patti territoriali delle due città anche sostanza, il messaggio è stato inequivocabile. t ai due politici navigati per il perseguimento dei loro non più Orlando e la corsa a Palazzo d’Orleans per Bianco. ento dell’asse Palermo-Catania su cui poggiare le politiche di na. amplifica le distanze tra le aree metropolitane siciliane, riser-

ciata tra l’asse politico-economico siciliano e gli ostacoli frapetropolitana dello Stretto. che impegnano da troppo tempo l’amministrazione comuna-

a detto “stop”. mo colpo d’ali e lasciare il campo a un’altra squadra. comune, si rischia di assistere a un ulteriore incremento di na barca, se si opta di partire dopo le venti.

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Sommario

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Attualità Saija lascia l’Ente Teatro Caritas: “Rapporto povertà” Rapporto Almalaurea 2016

26-27 Dietro le quinte

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numero 240 anno XIV 4 Maggio 2016

44-51 Cultura Riscoprendo il mare di Anania Gaetano Russo, Tesoro Umano Vivente

60-61 Mangiare Sano

Settegiorni Cronaca della settimana

36-37 Città Cronache urbane

38-40 Città Metropolitana Festival del Teatro Amatoriale “Tindaro Calia”

42-43 Sicilia Percorso escursionistico europeo

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Le rubriche 28-29 In&Out 54-55 La corazzata Potemkin

56-57 Da Beethoven a Kurt Cobain

58-59 Parole in blu 4 Maggio 2016


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Alessia Vanaria Rubriche Michele Giunta, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Antonio De Felice Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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AttualitĂ

Il sovrintendente Saija lascia il teatro Vittorio 6

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a o Emanuele 4 Maggio 2016

l CDA dell’Ente Autonomo regionale Teatro di Messina, nella seduta di CDA del 03/05/2016, pur avendo chiesto all’unanimità al dott. Saija di ripensare la sua decisione, ha preso atto della conferma delle dimissioni dallo stesso rassegnate il giorno 02/05/2016. Il Consiglio d’Amministrazione, nella consapevolezza della grave perdita subita dall’Ente, ringrazia il Dott. Saija per la proficua attività che ha posto in essere in questi due anni, rivitalizzando il Teatro di Messina e innescando doverosi processi di riforma per il buon funzionamento dell’Ente. Nella medesima seduta il CDA ha deliberato di porre in essere le procedura per la designazione del nuovo Sovrintendente, al fine di non creare un vuoto che sarebbe pregiudizievole per l’Ente. Con questo stringato comunicato il Consiglio d’amministrazione dell’Ente Teatro di Messina, mette la parola fine alla a turbolenta esperienza messinese del dott. Antonino Saija. Il percorso compiuto dal sovrintendente dimissionario non è stato dei più agevoli. Sin dal suo insediamento si è sviluppata una polemica relativa alla documentazione presentata a corredo della sua candidatura, affievolitesi nel tempo. Abbastanza difficoltoso è stato il rapporto con alcuni consiglieri d’amministrazione e i rappresentanti dei lavoratori. Sotto quest’ultimo profilo appaiono significative le dichiarazioni dei responsabili sindacali del settore: Proclamiamo lo stato di agitazione. Auspichiamo irrevocabili le dimissioni del sovrintendente Saija. Vergognose le dichiarazioni sui lavoratori. Il sovrintendente nel puerile tentativo di addossare la responsabilità del fallimento sui lavoratori dimentica di dire che le scelte sono state operate in WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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“Le dimissioni del Sovrintendente - sostiene Calogero Emanuele - devono far riflettere e ripensare all’organizzazione e alla gestione del Teatro perché se da un lato una sorta di rilancio è stato intrapreso, dall´altro vengono assunte posizioni che guardano ad un decentramento delle attività sul territorio che sicuramente servono ma sarebbe necessario, prima, effettuare una comparazione costibenefici”

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modo unilaterale. Se la macchina amministrativa non funziona la responsabilità è ascrivibile soltanto a lui”. Dichiarono Clara Crocè, segretario generale FpCgil e Rosa Raffa responsabile del comparto. «Strumentali e farneticanti». Così il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica, Calogero Emanuele, definisce le dichiarazioni dell’ormai ex sovrintendente dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele. «Tutte le criticità emerse negli ultimi anni non possono essere assolutamente addebitate ai dipendenti – prosegue Emanuele – l’accusa che all´interno dell´Ente mancano le professionalità capaci di poter gestire il sistema è pretestuosa».Per la Cisl Fp sono fughe in avanti quelle dell’ex sovrintendente e su questo chiede chiarezza per evitare una caccia alle streghe. «Ricordiamo all’ex Sovrintendente tutti i tentativi che ha posto in essere cercando di superare le relazioni sindacali, adottando unilateralmente atti che tra le righe nascondono strategie mirate solo a sminuire le professionalità e le risorse umane che per un ventennio hanno saputo assicurare programmazione e attività di gestione». Ma il segretario provinciale della Funzione Pubblica Cisl non nasconde neanche qualche perplessità sulla vicenda. «Non vorremo che si voglia alzare un polverone solo per rafforzare posizioni e ruoli – sostiene Calogero Emanuele - Le dimissioni del Sovrintendente devono far riflettere e ripensare all’organizzazione e alla gestione del Teatro perché se da un lato una sorta di rilancio è stato intrapreso, dall´altro lato vengono assunte posizioni che guardano ad un decentramento delle attività sul territorio che sicuramente servono ma sarebbe necessario, prima, effettuare una comparazione costi-benefici». Sul versante dei dipendenti la Cisl Fp pretende chiarezza e soprattutto «di sentire le verità che sono quelle di una sana e corretta attività amministrativa, contabile e tecnica che in questi anni ha tenuto alta la bandiera del Teatro Vittorio Emanuele». Ora la palla ritorna al C.d.A. che ha l’obbligo di scongiurare l’ipotesi di una stagione teatrale ridotta o di basso profilo. La nomina del nuovo sovraintendente è una priorità per colmare una pericolosa vacanza in una posizione cruciale nell’organizzazione dell’Ente.

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Don Giuseppe Brancato (al centro) con Enrico e Chiara Pistorino

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uesta mattina nella sede della Caritas di Messina Lipari S. Lucia del Mela, sono stati presentati in conferenza stampa il “Rapporto Povertà 2015” della Caritas Diocesana e la “Relazione sui fondi spesi” in aiuti e supporti durante lo scorso

anno. Il rapporto è stato introdotto dal direttore della Caritas don Giuseppe Brancato ed illustrato dal responsabile diocesano dell’Osservatorio delle risorse e delle povertà Enrico Pistorino e dalla responsabile diocesana dei Centri d’ascolto Chiara Pistorino. Hanno contribuito alla stesura anche Teresa Staiti e Mari Santangelo. I numeri contenuti nel Rapporto raccontano l’anno di attività dei 22 centri di ascolto della Caritas sparsi nel territorio dell’Arcidiocesi. “Il Rapporto - ha detto don Giuseppe Brancato - è uno strumento che fotografa la soglia di povertà così come interpretata dalla realtà ecclesiale e deve rappresentare lo stimolo affinché si intensifichi, in tutti, l’assunzione di responsabilità per un più autentico servizio in favore dei poveri”. La scheda riassuntiva pubblicata informa sui 2309 colloqui effettuati nel 2015 nei Centri di Ascolto. Le principali

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Caritas Messina

“Rapporto povertà” Durante lo scorso anno effettuati 2309 colloqui nei Centri d’Ascolto. Più di 400.000 euro impiegati per aiuti e supporti richieste pervenute riguardano “Beni e Servizi” (2266 pari al 44,7% del totale). In questa voce rientrano le richieste per il pagamento di utenze domestiche, pacchi spesa, vestiario, ecc. Seguono le richieste di “Lavoro” (1138, pari al 22,5%), di “Ascolto” (851, pari al 16,8%), “Casa” (387, pari al 7,6%, si riferisce principalmente al sostegno per i fitti), “Salute” (277, pari al 5,5%, riferito all’acquisto di farmaci o di prestazioni sanitarie) e di “Orientamento” (145, pari al 2.9%, riguardanti informazioni circa prestazioni erogate da altri enti). La tabella dei dati anagrafici evidenzia che si rivolgono ai Centri di Ascolto uomini e donne in percentuali simili e in età lavorativa. Il 66,8% è di nazionalità italiana. Per quanto riguarda la “Relazione sui fondi spesi” in aiuti e supporti durante il 2015, il direttore della Caritas Diocesana Don Giuseppe Brancato ha spiegato che il canale attraverso il quale la Caritas è riuscita ad intervenire è costituito, come sempre, dal contributo statale dell’8xmille. La somma totale distribuita nello scorso anno è di 441.000 euro, con un incremento di spesa rispetto al 2014 di oltre 100.000 euro. In gran parte si è trattato di interventi diretti, tramite i Centri D’Ascolto, per gli aiuti più diversi: dagli alimenti alle medicine, dal sostegno scolastico ai viaggi per cure, dalle utenze domestiche al supporto per evitare lo sfratto. Il totale somma 320.000 euro. Altri interventi e servizi effettuati tramite strutture presenti nel territorio Diocesano, per un importo di 121.000 euro, hanno riguardato i settori “Antiusura” (30.000 euro), “Senza Dimora” (37.000 euro), “Persone diversamente abili” (51.000 euro) e Tossicodipendenze (3.000 euro). 4 Maggio 2016

“Il Rapporto - ha detto don Giuseppe Brancato - è uno strumento che fotografa la soglia di povertà così come interpretata dalla realtà ecclesiale e deve rappresentare lo stimolo affinché si intensifichi, in tutti, l’assunzione di responsabilità per un più autentico servizio in favore dei poveri”

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Sbocchi occupazionali

Il Rapporto Almalaurea della laurea conseguita

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laureati 2015 dell’Università di Messina coinvolti nel XVIII Profilo dei laureati sono 4.324. L’indagine sulla Condizione occupazionale, invece, ha riguardato complessivamente 7.122 laureati dell’Ateneo. La sintesi si è concentrata sull’analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2014, intervistati a un anno dal titolo, e su quelle dei laureati magistrali biennali del 2012 intervistati a tre anni e del 2010 intervistati a cinque anni. I dati attestano il valore della laurea ottenuta a Messina: a cinque anni dal conseguimento del titolo, infatti, la percentuale di disoccupazione dei laureati Unime è pari al 22%, contro un tasso di disoccupazione giovanile nazionale del 44,2%. “Secondo il rapporto – afferma il prof. Dario Caroniti, Presidente del Centro Orientamento e Placement d’Ateneo – i laureati dell’Università di Messina hanno molta più facilità di trovare un posto di lavoro rispetto ai loro coetanei che non hanno completato gli studi: scegliere l’Ateneo di Messina apre molte possibilità lavorative che contribuiscono a ridurre la

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2016 conferma il valore a Messina

disoccupazione giovanile. È poi assai rilevante notare come l’85% dei laureati di Messina (molto più della media nazionale) esprima soddisfazione per il proprio corpo docente, e in larghissima parte esprima soddisfazione per la scelta effettuata e la ripeterebbe”. Anche la qualità del lavoro ottenuto dai laureati di Messina è leggermente al di sopra della media nazionale: la metà di quanti lavorano a un anno dalla laurea ha un impiego a tempo indeterminato, contro il 37 per cento della media nazionale. “A questo dato – aggiunge il prof. Caroniti – si arriva anche grazie alle politiche di placement attivate dal C.O.P., che fanno dell’Università di Messina uno dei primi tre atenei italiani per la promozione dei contratti di apprendistato, sempre attento ai rapporti con le imprese, al punto che quasi tutti i laureati hanno svolto attività di tirocinio presso aziende durante il loro corso di studi”. Superiore pure il numero dei laureati provenienti da altre regioni di Italia (27%). 4 Maggio 2016

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Giovani: rassegna diocesana di idee d’impresa Il Progetto Policoro lancia la “Fiera delle Idee”. Premiate le migliori idee sui principi dell’Economia civile.

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’Arcidiocesi di Messina – Lipari – S. Lucia del Mela, attraverso il Progetto Policoro, organizza la prima “Fiera delle Idee”. L’evento sarà realizzato in partenariato con il Comitato Addio Pizzo e il Progetto “Libertà e Partecipazione”, intervento finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile. Un’opportunità rivolta ai giovani della diocesi per presentare idee di impresa dal connubio “territorio e dimensione sociale” sul modello dell’economia civile. Si accede presentando la propria Business Idea, accompagnata da un contributo audio video, indipendentemente dal suo stadio di sviluppo, frutto del lavoro originale anche solo di un singolo componente del gruppo. L’edizione di quest’anno prevede 9 idee vincenti individuate da apposita graduatoria di valutazione sul totale delle idee partecipanti. La valutazione delle idee sarà affidata ad una Commissione tecnica che giudicherà e premierà le migliori idee/progetti, tenendo conto delle caratteristiche richieste dal regolamento. Le nuove imprese si impegneranno a sottoscrivere un codice etico aziendale, privilegiando la possibilità di unirsi in consorzio di servizi o di lavoro secondo una logica espansiva ed inclusiva. Ai partecipanti è richiesta l’adesione alla rete di Consumo critico antiracket “Pago chi non paga” promossa sul territorio provinciale dal Comitato Addiopizzo Messina onlus e al Catalogo dei Gesti Concreti del Progetto Policoro. Per iscrizioni cliccare sul seguente link: ISCRIZIONE Informazioni e approfondimenti è possibile richiederli direttamente agli Animatori di Comunità del Progetto Policoro rivolgendosi al Centro Servizi Diocesano di Via I Settembre 117, nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 (tel. 090.6684230) o direttamente inviando un’email all’indirizzo diocesi.messina@progettopolicoro.it.

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La storia e il coraggio del Bi ospite a Uno Mattina su Rai

Da operai a imprenditori, Mimmo Sorrenti ha raccontato la sto che ha ricostruito il birrificio messinese. La produzione partirĂ

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rrificio Messina 1

ria della cooperativa à tra fine giugno e i primi di luglio

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l Birrificio Messina esempio e modello di rinascita davanti agli occhi di tutta Italia. Un’esperienza di coraggio e riscatto che è stata raccontata su Rai 1 per infondere speranza in in un momento tanto difficile e per dire che l’impegno e la perseveranza possono vincere su tutto. Domenica 1 maggio, nel giorno dedicato al Lavoro e ai lavoratori, il presidente del Birrificio Messina Mimmo Sorrenti è stato ospite della trasmissione Uno Mattina In Famiglia, condotto da Tiberio Timperi e Ingrid Muccitelli. Sorrenti ha raccontato la storia del birrificio messinese, dal dramma della disoccupazione alla rinascita dello stabilimento. Anni di battaglie e di lotte, di difficoltà e ostacoli, di solidarietà e vicinanza. «Tra i tanti che con la crisi hanno perso il lavoro c’è chi ha saputo reinventarsi e da operaio di uno storico birrificio siciliano è diventato imprenditore e proprietario di una nuova realtà» così Tiberio Timperi ha presentato Mimmo Sorrenti e l’esperienza di una cooperativa fatta di uomini e donne che hanno gettato il cuore oltre la trincea. Sorrenti ha raccontato anche le parentesi più difficili di questi anni: «Il momento più difficile è stato quando è arrivata la lettera di licenziamento e non sapevamo perché. In quello stabilimento c’erano cento anni di storia e di vita, quando siamo usciti dal cancello piangevamo tutti perché non pensavamo solo al posto di lavoro ma ad un’intera vita». Tutto questo però per fortuna è un passato ormai alle spalle. Sorrenti e i 15 adesso pensano solo alla birra. Dopo tante difficoltà e qualche lungagine buricratica adesso il traguardo sembra davvero vicino. L’obiettivo è di avviare la produzione tra la fine di giugno e i primi di luglio, dunque a metà estate i messinesi, e non solo, potranno bere le tre birre del Birrificio Messina. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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WetLab: all’Istituto Clinico Polis la chirurgia oculistica in diretta

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’Istituto Polispecialistico Cot di Messina punta anche sulla chirurgia oculistica, settore dove è già eccellenza. Il servizio di oculistica di Cot interviene su quei complessi casi di chirurgia dell’occhio che generalmente e per l’ottanta per cento, sono destinati ad andare fuori dalla Sicilia e della Calabria con i cosiddetti viaggi della speranza. Tutto questo con aggravio della spesa sanitaria a carico delle Regione Sicilia. Chirurgia della retina, casi complessi di cataratta, intervento di cataratta in età pediatrica: sono questi gli ambiti in cui i medici dell’Istituto Polispecialistico Cot si muovono ormai da tempo. Gli specialisti che si alternano in sala operatoria, coadiuvati da équipe di eccellenza, sono gli oculisti Demetrio Romeo e Antonio Randazzo. Per condividere con il territorio le potenzialità interventistiche dell’Istituto e le tecniche utilizzate, Cot ha organizzato per il 6 maggio un corso intensivo che vedrà la partecipazione di diversi specialisti. Sarà il primo di una serie di eventi già cadenzati che divulgando best practices, puntano ad informare gli oculisti che lavorano in Sicilia e nella vicina Calabria. Gli oculisti ospiti, oltre ad assistere alla parte teorico-introduttiva durante la quale saranno ana-

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Il 6 maggio, in cattedra, uno specialista della chirurgia della retina e del vitreo e uno del segmento anteriore. Corso intensivo per gli oculisti del territorio

specialistico Cot lizzati i casi da trattare, verranno appositamente autorizzati ad accedere in sala operatoria per assistere agli interventi presentati e constatarne il livello raggiunto. La giornata inizierà alle 9.15 con la presentazione dei casi clinici effettuata dagli oculisti Antonio Randazzo, Demetrio Romeo ed Elisa Postorino. Subito dopo, dalle 10.15 si entrerà in sala operatoria con i chirurghi Romeo e Randazzo. A fine pomeriggio, le conclusioni sui casi trattati. Condivisione è il comune accrescimento della conoscenza 4 Maggio 2016

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“Le mille facce della fertilità” Parte in siciliaun progetto pilota di promozione e informazione. A Messina il 13 maggio.

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alo preoccupante delle nascite, con un tasso di fecondità sceso in Italia a 1.29, ben al di sotto della "soglia di sostituzione" 2.1 che garantisce il mantenimento della popolazione a crescita zero, ossia il numero di figli (due) che una donna dovrebbe avere per "sostituire" se stessa e il partner nella generazione successiva. Nel periodo dal 2008 al 2014 le nascite sono così diminuite del 13,5 per cento, passando da 576.000 a 502.000 (dati Istat). E le partorienti sono sempre più attempate, età media 32 anni al primo figlio. E' questo l'esito di una genitorialità compromessa dalla scarsa consapevolezza che i tempi biologici della riproduzione non coincidono necessariamente con gli attuali stili di vita e l’inserimento nel mondo del lavoro. L'emergenza è evidente, tanto da richiedere un’adeguata promozione della capacità riproduttiva come valore fondante della vita stessa, e quindi della società. Se il Piano Nazionale per la Fertilità predisposto dal Ministero della Sanità ha previsto il "Fertility Day", in Sicilia parte subito l’ambizioso progetto pilota "Le mille facce della fertilità": cinque giornate congressuali programmate in altrettanti capoluoghi di Provincia al fine di pianificare, nella gran parte della Regione, un’azione di sensibilizzazione incisiva e capillare, dai consultori all’ospedale, dalla scuola all’Università, dai quartieri ai posti di lavoro. L’iniziativa è promossa e organizzata, in collaborazione, dall’Associazione di pazienti Hera Onlus di Catania, da AGITE (Associazione Ginecologi Territoriali) e dagli Ordini provinciali dei Medici che ospiteranno le "giornate" nelle rispettive sedi di Ragusa (6 maggio), Messina (13 maggio), Catania (14 maggio), Caltanissetta (19 maggio), Palermo (10 giugno). Il progetto vanta inoltre il patrocinio di SIFES (Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione), Università di Catania, SIMG (Società Italiana di Medicina Generale), Collegio delle Ostetriche della Provincia di Catania e della Provincia di Messina, Associazione Opegam, Associazione Axada, i Comuni interessati.

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varie ed eventuali di Gabriella Giannetto

La salute riproduttiva delle migranti In Consultorio appositi spazi per un’adeguata informazione

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a nostra città è ormai divenuta territorio di vasta presenza di immigrazione rispetto ad altre realtà regionali italiane; assistiamo infatti ad un flusso migratorio frequente, caratterizzato da una forte presenza femminile che giunge a Messina in seguito a sbarchi, ma anche in cerca di lavoro. Queste ultime sono donne molto giovani, in età fertile, provenienti da culture in cui la natalità è un valore importante. E’ necessario quindi che i Consultori affrontino gli aspetti della salute riproduttiva delle straniere tenendo conto di tre aspetti fondamentali. Il primo riguarda l’effettivo diritto di accesso ai servizi; (la legislazione sanitaria nazionale estende alle cittadine straniere che soggiornano in Italia l’erogazione di servizi nell’ambito della prevenzione; il secondo riguarda l’informazione che le donne devono ottenere per esercitare il loro diritto di rivolgersi ai servizi; il terzo attiene alla sensibilità ed alla compe-

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tenza che devono crescere tra gli operatori socio sanitari per andare incontro a donne portatrici di diversità e di problemi vecchi e nuovi. Per questi motivi appare necessario che i Consultori familiari riflettano sulle modalità di accoglienza delle donne immigrate, nell’ottica di costruire canali di efficace comunicazione per la prevenzione dei fattori di rischio più elevati. Tra gli interventi prioritari, sicuramente il sostegno nella gravidanza, con l’accompagnamento nel percorso nascita, spesso vissuto in solitudine, senza punti di riferimento e di protezione sociale. Fenomeni emergenti sono inoltre la contraccezione anche in relazione al diverso grado di accettabilità che le straniere esprimono e l’informazione per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale, più frequenti nella popolazione femminile straniera per la presenza di particolari condizioni di rischio sociale. Non bisogna inoltre sottovalutare il fatto che molte donne provengono da Paesi ove non sono attive campagne di prevenzione oncologica, attuabile attraverso i Consultori, per essere adeguati a questi nuovi bisogni. E’ necessario quindi, qualificare da subito gli “Spazi Donne Immigrate” nei Consultori, ricercando anche la collaborazione dei mediatori linguistici e culturali. Presso Consultorio cittadino “Via del Vespro” e lo stesso poliambulatorio , in seguito alle continue richieste delle donne che, provenendo da paesi con usi, culture, e aspetti sanitari totalmente diversi , hanno sentito il bisogno di avere sostegno nel loro inserimento , sono stati istituiti da tempo, appositi spazi con il preciso compito di venire incontro a tali richieste. 4 Maggio 2016

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Foto notizia di Peppe Saya

Presidio a Messina del Movimento Riscatto Il 27 aprile il Movimento Riscatto e la Rete dei Municipi Rurali protestano per la crisi agrozootecnica 24

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n presidio agli imbarcaderi privati durato per tutta la giornata di mercoledĂŹ 27 aprile, con tanti prodotti tipici delle terra che sono stati regalati alle persone in attesa di imbarcarsi alla rada San Francesco. La decisione di convocare una iniziativa nazionale è venuta mentre in Sicilia, in Puglia e in Basilicata sono in corso mobilitazioni contro la crisi agro zootecnica da cui hanno preso le mosse diverse importanti iniziative anche in altre regioni e che hanno dato vita ad una piattaforma rivendicativa comune. Piattaforma che ha sia l’obiettivo immediato di chiedere al Governo Nazionale, al Parlamento ed alla Regioni alcune risposte urgenti ed inderogabili per salvare il patrimonio produttivo delle nostre aziende, sia quello di ottenere un profondo cambiamento nelle scelte di politica agricola del Paese.

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dietro le quinte di Francesco Certo

L’arte di perdere tempo A

nni di parole in libertà, una riforma che doveva rivoluzionare la Sicilia e che avrebbe potuto fare scuola in campo nazionale. L’addio alle province tanto voluto dal governatore Crocetta rappresenta il buco nell’acqua più clamoroso per risvolti e tempi dell’intero regno di Rosario. L’unica cosa applicata è stata la decadenza dei presidenti democraticamente eletti, i commissari di estrazione crocettiana sono agli sgoccioli anche loro dopo l’accettazione da parte dell’Ars che la mossa migliore sia quella di prendere per intero la riforma Delrio in tema di province e applicarla in Sicilia. Il punto che differiva, l’ultimo in ordine di tempo, era quello sul sindaco della città metropolitana che secondo la Delrio doveva coincidere con quello della città capoluogo e secondo Crocetta doveva essere eletto con una votazione tra i sindaci dei Comuni facenti parte la città metropolitana. Un altro modo per controllare il potere, mettendo magari in posizione di superiorità un sindaco di un piccolo centro in confronto al sindaco di Palermo, Catania o Messina. Stratagemmi politici duri a morire, che però non faranno parte della riforma che alla fine verrà votata dall’assemblea. Forse, perché tenere la porta aperta ad altre sorprese con questa amministrazione regionale è un obbligo che non si può negare. In questi anni di governo Crocetta di annunci rivoluzionari si è fatta collezione, di effettivi cambiamenti (anche minimi) nemmeno l’ombra. Le province sono ancora lì, sotto il controllo attento di un solo unico uomo.

Ennesimo intoppo

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ando pubblicato il 19 aprile, troppo tardi però perché nelle stesse ore entrava in vigore la nuova legge nazionale sugli appalti. Qualche notte di riflessione e la decisione di rinviare tutto di un mese. Questo l’ultimo intoppo per l’inizio reale dell’iter per la realizzazione della nuova via Don Blasco. La possibilità che la Regione concedesse una proroga non ha convinto l’assessore De Cola, terrorizzato dalla possibilità di ricorsi e contenziosi da parte di chi dovrà subire gli ultimi espropri rimasti. Piccolo posticipo quindi, proprio quando si era ad un passo dalla meta. Il bando prevedeva come data di scadenza il prossimo 8 giugno, con la gara da svolgersi pochi giorni dopo. Un mese in più dopo anni di attesa non ucciderà nessuno, soprattutto se garantirà il regole svolgimento delle operazioni. Rimangono invariate le cifre ed i tempi di realizzazione, ultimo tassello sono gli espropri delle case D’Arrigo con svariati nuclei familiari da collocare e quello di alcune ditte che rivendicano importanti cifre per il definitivo abbandono della zona.

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Dimissioni, atto dovuto

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’è l’addio del sovrintendente Antonino Saija a tenere banco negli uffici del Teatro Vittorio Emanule. Bilanci in rosso e direzione progettuale non conferme alle idee del Cda, questi in sintesi i motivi di un addio probabilmente rimandato per troppo tempo. Il motivo del contendere finale è sicuramente quello che avrebbe dovuto far prendere questa decisione con svariati mesi di anticipo. Il replicare la stagione estiva del TVE all’arena di Furnari sarebbe stato errore di una gravità incredibile. Il fallimento dell’esperimento visionario di Saija non può certamente essere negato, dato che l’affluenza alla serata tirreniche non hanno convinto. Insomma, il gioco che non vale la candela in parole poverissime. Cosa accomunasse l’arena di Furnari con la stagione estiva del TVE non è ancora chiaro, come si potesse pensare che fosse una soluzione digerita e apprezzata dal pubblico non è concepibile. A questo va aggiunta una situazione economica deficitaria, tra bilanci e previsionali (c’è chi riesce ad averli i previsionali) che non fanno ben sperare per il futuro dell’ente. Il Cda ha bocciato le idee di Saija, voglioso di far cassa nelle scelte artistiche visti i gravi problemi economici, a rendere ancora più complessa la vicenda ci sono i ritardi nei pagamenti di artisti ma soprattutto maestranze e fornitori. Una situazione di gravità eccezionale, probabilmente solo la punta dell’iceberg di una gestione amministrativa che non è riuscita a risolvere le tante criticità ereditate. Polemica finale coi sindacati, subito all’attacco di Saija che contestava un clima particolare nel rapporto coi lavoratori dell’ente. Battaglia dialettica conclusiva, addio obbligato.

I drammi del bilancio

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on il piovoso maggio che procede spedito, Messina si avvia verso la seconda metà del 2016 senza sapere quanto potrà spendere nel 2015 pur avendo già speso. Vabbè è complicato, ma la storia del mancato bilancio previsionale 2015 del Comune di Messina è più risibile di qualsiasi barzelletta. Senza il bilancio vengono interrotti diversi servizi previsti, uno di questi è il pagamento delle bollette di molte strutture ad uso comunale. Il caso che scuote Messina è quello dello Sprar di Villa Lina dove l’amministrazione a deciso di destinare alcune famiglie migranti con minori. Il problema è che da metà marzo il pagamento delle bollette della luce è cessato e con esso il servizio allo stabile. La cooperativa che gestisce la struttura, “Direttivo Circolo Peppino Impastato”, ha deciso di accollarsi la spesa per un gruppo elettrogeno buono a tamponare una situazione che diventa manifesto dello sfascio economico-finanziario che Messina continua a vivere mentre cerca in tutti i modi di salvare una situazione irrimediabile.

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Basta alle favole!

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a bravi cittadini abbiamo sempre amato e amiamo ancora la nostra Messina. L’ “amor di patria” ci ha sempre indotto a fantasticare sul domani, ad immaginare un volto nuovo per la nostra terra che soppiantasse definitivamente quello vecchio e triste che conosciamo e con cui, purtroppo, siamo abituati a convivere. Abbiamo riposto speranze via via in ogni nuova amministrazione, ma la speranza lascia sempre il posto alla delusione e la storia, con tutti i suoi corsi e ricorsi storici, si ripete. Sogno irrealizzato, ad esempio, resta ancora oggi quello di vedere le principali arterie cittadine sgombre dal traffico gommato pesante. I tir continuano ad essere un nemico che si muove a “piede libero” per la città come se niente fosse. Tra i cittadini c’è chi inerte sta guardare e chi ha deciso di non credere più alle favole e di agire per difendere Messina da un nemico che sembra invincibile. Stiamo parlando, chiaramente, di Michele Barresi, Renato Coletta, Mario Buzzai e Saro Visicaro, rappresentante del comitato “La nostra Città” che si sono fatti promotori di una petizione popolare volta a restituire la rada San Francesco ai Messinesi. Un semplice banchetto posto davanti al Palacultura e due ore di tempo sono state sufficienti sabato 30 aprile per raccogliere più di 300 firme. Firme di cittadini che hanno scelto di non restare in silenzio, ma di dire in coro basta a questa triste situazione. La sicurezza sulle strade non deve essere solo motivo di vanto retorico per campagne elettorali ma è ora che diventi realtà. Le novità dal fantastico mondo del porto di Tremestieri non sembrano per nulla rassicuranti e la “patata bollente” passa di nuovo in mano dell’Amministrazione comunale. Quest’ultima, nonostante abbia più di una “gatta da pelare”, deve assumere sulla questione una posizione netta e coerente con quello che era il proprio programma elettorale. Il tempo delle favole è scaduto, è stato sostituito, per volere del popolo, dal tempo della realtà. Sabato prossimo tornerà la raccolta firme dalle 10 alle 12 a Piazza Cairoli. Non facciamo finta di non sapere nulla, ma scendiamo tutti in campo, “mettendoci il nome” per dire “Basta alle favole”.

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di Alessia Vanaria

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di Francesco Certo

Il male dell’ignavia

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l problema di Messina alla fine è probabilmente quello di essere una città spenta nel carattere. Perché pensare che ci sia solo del marcio è impossibile, però la continua accettazione della mala gestione sottolinea che il messinese preferisce osservare distrattamente che combattere. Della politica di prima o di ora poco ci importa, quello è esercizio per chi deve insistere su battaglie personali buone per divenire personaggi, nel bene o nel male poco importa perché la cosa centrale è essere qualcuno. Non ambendo a diventare reucci del quartierino, la nostra è l’amara analisi di chi deve constatare che la Messina di ieri e quella di domani non si differenzieranno perché il soggetto comune rimane il messinese. Buzzanca o Genovese erano l’obiettivo facile, alla fine basta affibbiare ad un politico l’etichetta per risolvere i disastri. Che queste amministrazioni, come le precedenti abbiano fatto affondare una città già in ginocchio è chiaro, che le cose potessero cambiare con Accorinti e la politica della retorica era utopia per annoiati sognatori. Non è colpa di Renato, ma di chi ha bisogno di eroi per continuare a sperare. Accorinti non è fornito di bacchetta magica, e anche le sue capacità amministrative lasciano il tempo che trova come la sue scelte di uomini e donne con cui percorrere questo viaggio. Che poi non siano solo sue scelte lo sanno bene tutti. Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi, perché non potrà mai essere un Accorinti (insufficiente per il ruolo) a cambiare una città arenata mentalmente. Chi viaggia e torna nota una città invasa dalla spazzatura, senza soldi e bilanci, senza progetti per lo sviluppo futuro e senza uno straccio di risultato. Colpa di Accorinti? No! Sarebbe l’ennesimo esercizio di ignavia bollare come colpevole un solo uomo, allo stesso modo di come lo è stato insignirlo di poteri magici non presenti. Se una città ripete gli errori probabilmente significa che il DNA sceglie per lei, che non possa esserci una rivoluzione culturale non vogliamo crederci. Però ogni tanto fate una passeggiata per Messina, osservate e ascoltate.

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Convegno su Camera di Commercio Durante un convegno alla Camera di Commercio, l’assessore regionale alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello ha annunciato che entro giugno l’Ente camerale avrà il suo organo di governo.

Borsa Fondazione Veronesi ad una ricercatrice Una delle borse studio del Grant 2016 della Fondazione Umberto Veronesi è stata affidata alla dott.ssa Michela Campolo che ha presentato un progetto, nell’ambito del Parkinson, che ha lo scopo di mettere in luce il ruolo di PREP, una serina proteasi, nella patogenesi della malattia.

La Fuci Messina e il premio a Padre Spadaro I presidenti del gruppo Fuci Messina, hanno consegnato a Padre Antonio Spadaro, messinese e direttore de “La Civiltà Cattolica”, il premio “Fuci Messina - Giorgio La Pira” che consiste in un quadro realizzato dal maestro Dimitri Salonia.

Pareggio per l’Acr Messina Contro la Casertana finisce in parità 1-1. Partita equilibrata, un tempo per ciascuno, il primo ha visto la Casertana padrona del campo, nella ripresa il Messina spinge trova il meritato pari. Sabato prossimo a Martina si chiude una stagione che ha regalato nuovamente il calcio a Messina.

Daniela Ursino nuova Assessora Di fronte al Segretario generale del Comune Antonio Le Donne e alla presenza degli Assessori Nina Santisi e Luca Eller ha prestato giuramento la nuova Assessora alla Scuola, alla Cultura, alla Istruzione ed alle politiche giovanili, Daniela Ursino.

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Rilancio del settore agricolo

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Navigando con l’arte

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Si è svolto a Palazzo Zanca un incontro formativo di condivisione pubblica delle linee guida del GAL. Il convegno, organizzato dall'assessore Guido Signorino, ha posto l'obiettivo sul rilancio del settore agricolo nella prospettiva dello sviluppo locale partecipato.

Una estemporanea di pittura a bordo della nave gialla Telepass mercoledì 4 maggio e mercoledì 1 giugno. “Navigando con l'arte”, è il nome dell’iniziativa condivisa tra il Liceo Artistico E. Basile di Messina e il neo assessore alla Cultura, Daniela Ursino, e sponsorizzata dalla Caronte & Tourist. 4 Maggio 2016



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

II CIRCOSCRIZIONE

Santoro chiede istituzione del servizio “Nonno vigile”

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a mozione presentata dal consigliere della II circoscrizione Rosario Santoro e trasformata in odg approvato all'unanimità dei presenti nel corso di una delle ultime sedute di consiglio, mira ad istituire una figura istituzionale con relativa prestazione d'opera che si attuerà attraverso la formazione di una lista annuale per l’istituzione del servizio denominato “Nonno-Vigile”, che dovrà effettuare la vigilanza non solo stradale negli orari di entrata ed uscita dagli istituti scolastici nel Comune di Messina, in particolare nel nostro territorio, data la carenza d'organico del corpo di Polizia Municipale del nostro Comune. In casi eccezionali e su espressa autorizzazione dell’Ufficio di P.M., potranno essere svolti servizi particolari e limitati nel tempo quali sorveglianza presso strutture, parchi gioco, manifestazioni organizzate e/o sponsorizzate dal Comune di Messina. Tale servizio sarà regolato da un apposito regolamento che l'amministrazione comunale dovrà redigere. Si precisa che tale servizio sarà attuato con un’attività prestata ad esclusivo titolo di volontariato e coloro che vorranno partecipare dovranno avere determinati requisiti.

III CIRCOSCRIZIONE

Le periferie nell’abisso del degrado: discariche ovunque!

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villaggi, in particolare, convivono ormai da troppi anni con il fenomeno delle discariche abusive. Il Villaggio di Bisconte, come ci segnala il consigliere della III circoscrizione Alessandro Cacciotto, è un vero e proprio bollettino di guerra. Dalle discariche che spesso si trovano davanti l’ex Polveriera, si va alla via Nocera sempre a Bisconte (per intenderci proprio sotto il campo di calcio), passando per Via Caltanissetta. Senza dimenticare la via Comunale di Camaro, sotto il ponte autostradale, il parcheggio Palmara di via del Santo, addirittura il letto del torrente Bisconte – Catarratti è una discarica, con i seri ed immaginabili rischi. Secondo Cacciotto l’unico modo per arginare il fenomeno è quello repressivo. Non sono sufficienti i tavoli tecnici o le campagne di sensibilizzazione: la repressione è l’unico strumento.

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In sostituzione dell' ing. Luigi La Rosa

Libero Gioveni sollecita la nomina del nuovo direttore dell´AMAN

L’Amam dal 1° maggio è ufficialmente senza un Direttore Generale e tale assenza, proprio per le continue emergenze che la società sta affrontando, deve essere immediatamente sopperita!” Lo ricorda e lo sollecita il consigliere comunale Libero Gioveni, che in Commissione lavori pubblici, alla presenza del Presidente della società Leonardo Termini e dell’assessore al ramo De Cola, ha chiesto di sapere in che modo e quando l’Amam provvederà a sostituire una figura di elevato spessore tecnico come ha dimostrato di esserlo in tutti questi anni l’ing. Luigi La Rosa. Non si può minimamente pensare di lasciare scoperta la complessa gestione tecnica legata alle attuali emergenze in un periodo di crisi storica che sta attraversando l’Amam – afferma convinto Gioveni, che guarda anche all’imminente futuro. La necessaria programmazione – prosegue il consigliere – e l’input dato anche in termini economici sui 6 milioni di euro occorrenti per la messa in sicurezza della condotta Fiumefreddo, non può prescindere dalla presenza di una persona competente in ingegneria idraulica e possibilmente di esperienza nelle attività di coordinamento; e seppur possa essere ritenuta preziosa la disponibilità data dall’ing. La Rosa – così come annunciato dal Presidente Termini - di collaborare come consulente tecnico a titolo gratuito, di certo non può bastare! Se poi a tutto questo si aggiunge – rimarca l’esponente Udc – il fatto che l’Amam sembra essere alla ricerca anche di un nuovo Dirigente Tecnico (proprio come ha confermato lo stesso Termini in Commissione), si può senz’altro avvertire la necessità reale di porre in essere tutti quegli atti amministrativi volti a colmare quei ruoli di grande responsabilità tecnica che una società come l’Amam deve assolutamente garantirsi nell’interesse dell’utenza! Pertanto - conclude Gioveni - seppur la società di viale Giostra può agire in piena autonomia, sarebbe certamente opportuno, essendo l’Amam una società controllata dal Comune, audire il Direttore Generale di Palazzo Zanca Le Donne e conoscere i reali intendimenti dell’Amministrazione, visto che recentemente ha generato polemiche la presa di posizione di un’altra società partecipata (Innovabic) che aveva assunto, con un bando-lampo di soli 6 giorni, un “funzionario esperto di progetti di sviluppo territoriali e di innovazione tecnologica a finanziamento pubblico”, nonostante l’indirizzo politico dell’Amministrazione fosse stato quello al momento di soprassedere.

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città a cura di Marilena Faranda foto Peppe Saya

Bilancio

Migranti

Sbarco del Primo Maggio

Tutti insieme per uscire dall'emergenza

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resente il segretario generale/direttore generale, Antonio Le Donne, l'assessore al Personale, Luca Eller Vainicher, ha incontrato nella Sala Ovale i dirigenti comunali delle aree finanziaria, amministrativa e tecnica. Il totale coinvolgimento della classe dirigente per migliorare la macchina Amministrativa, rendendola coerente agli obiettivi dell'Ente nella sua articolazione di governo e consiliare, ed una disamina delle problematiche dei settori della struttura municipale sono stati i contenuti della riunione. L'assessore Eller ha sottolineato che: “Per me è un onore essere qui e poter dare il mio contributo sulla base dell'esperienza acquisita in relazione alle necessità dell'Ente. Tra gli obiettivi c'è l'ottimizzazione di tutti i settori della struttura organizzativa, per dare risposte concrete ai cittadini messinesi attraverso l'erogazione di servizi, compatibilmente con la situazione attuale del Comune. Dobbiamo, tutti insieme, eliminare i conflitti inutili e trarre spunto dalle polemiche costruttive per creare qualcosa di importante.

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li operatori del Comune e del Terzo settore, impegnati nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, hanno celebrato la “Festa del lavoro”, con la gestione coordinata di uno sbarco sul molo Marconi. L’organizzazione comunale si è messa in moto a partire già dalle ore 8, quando è arrivata la notizia dalla Prefettura di Messina: “sbarco ore 14, 249 migranti”. Assessorati e Dipartimenti, rispettivamente delle politiche sociali e protezione civile, insieme agli operatori delle strutture hanno dato il via al processo che ha consentito di accogliere, 104 minori non accompagnati di nazionalità prevalentemente egiziana, ma anche 3 eritrei e 8 sudanesi, di cui 86 ragazzi d’età compresa tra i 16 e i 17 anni e 15 nella fascia d’età 12/15. Nelle ore precedenti lo

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sbarco sono state attivate le varie reperibilità, sono state allertate le strutture di prima accoglienza sia sul territorio cittadino che provinciale, e sono stati predisposti i pasti da consumare, in attesa della fotosegnalazione al Palanebiolo. Date le condizioni meteorologiche annunciate, si è provveduto anche, grazie all’aiuto della Consulta comunale della protezione civile, alla sistemazione di un'ulteriore tenda. Le operazioni di sbarco hanno impegnato, come da protocollo, il servizio sociale comunale nella presa in carico dell’affidamento dei minori e la successiva sistemazione nelle strutture autorizzate con ordinanza sindacale. Una volta che si sono concluse le operazioni di identificazione, in tarda serata, i ragazzi hanno raggiunto le comunità.

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Agricoltura

Neo Assessora

''Il rilancio del settore agricolo''

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i è svolto a Palazzo Zanca un incontro formativo di condivisione pubblica delle linee guida del GAL e di presentazione del PSR Sicilia 2014-2020, sottomisura 19.1 sostegno preparatorio. Il del convegno, che è stato organizzato dall'assessore allo Sviluppo Economico e Agricoltura, Guido Signorino, ha posto l'obiettivo sul rilancio del settore agricolo nella prospettiva dello sviluppo locale partecipato. “Quest’anno - ha evidenziato l'Assessore - la normativa per la partecipazione al Piano di Sviluppo Rurale introduce una novità che riguarda Messina. Infatti in virtù dell’at-

tribuzione del carattere di 'ruralità' ai villaggi della nostra città, Messina può fruire delle risorse del PSR e aderire ai GAL. L’Amministrazione partecipera’ al GAL Peloritani, proponendo anche una specifica azione che possa coniugare difesa del suolo, prevenzione del rischio idrogeologico e creazione di opportunità occupazionali e di impresa per i giovani messinesi.

Giuramento di Daniela Ursino

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l 1° maggio u.s., di fronte al segretario generale del Comune, Antonio Le Donne, e alla presenza degli assessori alle Politiche Sociali, Nina Santisi, e al Bilancio, Luca Eller Vainicher, ha prestato giuramento il nuovo assessore alla Pubblica Istruzione, alla Cultura ed alle Politiche giovanili, Daniela Ursino.

Viabilità

Spazio pubblico di Largo San Giacomo

Assegnata l'adozione a ''PuliAmo Messina'' Manifestazione musicale Istituto Manzoni

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’ in corso di approvazione la procedura di adozione dello Spazio Pubblico Archeologico di Largo San Giacomo, concordata con la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina. A seguito dell’Avviso Pubblico dell'assessorato comunale alla Cultura diffuso lo scorso 7 gennaio scorso, volto a ricevere manifestazioni d’interesse da parte di volontari, disposti a prendersi cura dell'area archeologica e di mantenerne il decoro, si è proce-

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duto all’esame delle quattro candidature pervenute nei tempi stabiliti. Si è ritenuto idoneo all’adozione il Comitato di volontariato “PuliAMO Messina”. Successivamente si procederà alla sottoscrizione di un atto di concessione privata tra il Comune di Messina ed i rappresentanti del Comitato spontaneo.

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enerdì 6, dalle 18 alle 21, saranno istituiti i divieti di sosta in via Ghibellina, tra viale Europa e via Citarella e nella strada adiacente il lato nord della villetta Zaera, per lo svolgimento di un evento musicale dell'Istituto “Manzoni – Dina e Clarenza

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Città Metropolitana Provincia a cura di Marilena Faranda

Monte di Pietà

Al via la campagna di adesioni al Festival del Teatro Amatoriale

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alazzo dei Leoni prosegue nell'attività organizzativa di eventi culturali a “costo zero” che da mesi stanno proponendo appuntamenti di rilievo nel panorama cittadino. In tal senso è stata avviata la campagna di adesioni al Festival del Teatro Amatoriale che si svolgerà dal 15 giugno al 15 settembre 2016 nel complesso monumentale del Monte di Pietà. Si tratta di un'iniziativa che si propone di valorizzare la variegata e vivace realtà del teatro amatoriale attraverso la fruizione gratuita di un sito prestigioso che costituirà un palcoscenico suggestivo per la messa in scena di opere di grande interesse e qualità. Il Festival costituirà una vetrina per tutte le compagnie che da anni producono spettacoli legati alla cultura della tradizione popolare e che, spesso, devono affrontare notevoli difficoltà organizzative per la mancanza di platee e di spazi adeguati. La partecipazione è aperta a tutti, senza costi né guadagni, e l'adesione dovrà essere inoltrata alla Città Metropolitana corredata da una scheda tecnica e di partecipazione.

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L'evento espositivo nel Salone degli Specchi

“Tindaro Calia” i ritratti dell'artista figurativo in mostra a Palazzo dei Leoni

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a mostra dal titolo “Tindaro Calia” sarà inaugurata giovedì 5 maggio, alle ore 17.30 nel Salone degli Specchi, e costituirà un altro importante appuntamento culturale che avrà come protagonista un artista impegnato, colto e che vanta un ricco patrimonio culturale, frutto di anni di lavoro, di ricerca e di perfezionamento. Collocato sulla scena artistica come figurativo, con un suo personale terreno espressivo e una speciale attenzione riservata al ritratto, egli mescola senza soluzione di continuità, riferimenti primonovecenteschi e neoespressionisti, con deviazioni ora verso una pittura dichiaratamente mediterranea, che rimarca le sue autentiche origini siciliane, ora verso un’espressività maggiormente nordica, di gusto francese e di solidità teutonica. L'universo delle verità, dei sentimenti e delle emozioni rappresenta il filo conduttore della sua vena artistica, il suo mondo spirituale ed affettivo è impresso nelle opere, caratterizzate dalla produzione di ritratti marcati dall'originale personalità del maestro, che esprimono una decisa identità poetica ed un autentico e personale linguaggio derivante da una costante ed attenta ricerca introspettiva ed iconografica. La potenza espressiva dei volti e delle mani colpisce l'attenzione dell'osservatore che non può non apprezzare la particolare dedizione dell'artista per le figure adolescenziali come espressione di una prolungata fase di transizione problematica segnata da un alone di isolamento e manifestata attraverso timbri ed accensioni cromatiche che, in alcuni casi, arrivano a comprimere la forza dell’immagine. Non manca una sua naturale attitudine ad un intimismo soffuso e malinconico pur nel più profondo disincanto, non rinuncia alla complessa categoria dell’umano con tutto il suo carico di speranze, di dolori, di genuinità, spesso di generosità e di dolcezza. La mostra di Palazzo dei Leoni sarà visitabile dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00 e resterà aperta fino a giovedì 19 maggio 2016.

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Provincia Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

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è arrivato il sentiero escursionistico europeo

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na breve e intensa cerimonia, un bel gruppo di trekkers e di bikers e uno scenario paesaggistico di straordinaria bellezza, quello di Piano dei Grilli, Etna Ovest, in territorio di Bronte, punto base n.6 del Parco dell'Etna hanno caratterizzato l'inaugurazione del primo tratto del sentiero escursionistico europeo "E 1" in Sicilia, curata dal Comitato Regionale Sicilia della FIE, Federazione Italiana Escursionismo. A rappresentare in questa importante occasione ai massimi livelli la FIE, che celebra quest'anno il suo 70esimo anniversario, c'era il presidente nazionale Mimmo Pandolfo, che con la sua presenza ha voluto testimoniare la soddisfazione della Federazione per l'arrivo in Sicilia del sentiero europeo E1, "che unisce popoli e nazioni del vecchio continente tramite la passione per l'escursionismo e l'amore per la natura" e l'apprezzamento per il lavoro del Comitato regionale "che in Sicilia ha investito e investe tempo e risorse umane per raggiungere questo grande obiettivo". Pandolfo, escursionista di prim'ordine e profondo conoscitore dei sentieri di tutta Europa, ha sottolineato la grande bellezza dello scenario naturalistico etneo, sollecitando un forte impegno comune di associazioni e istituzioni locali perché l'escursionismo diventi sempre più importante per la valorizzazione e promozione turistica del territorio. Antonio Mirulla, presidente del Comitato regionale FIE (rappresentato anche dal tesoriere Bianca Arcuri, che si è detta particolarmente affascinata dal paesaggio etneo e dal nuovo percorso), ha ringraziato tutti i volontari delle associazioni siciliane aderenti al Comitato che, con grande impegno e passione, hanno reso possibile la nascita del sentiero, già segnato per circa 120 km. "Ce l'abbiamo messa tutta per condurre in porto la realizzazione di questo importante progetto, che rappresenti un fondamentale punto di riferimento in Sicilia per tantissimi camminatori per passione e sport e per i bikers e anche un elemento di richiamo per visitatori e turisti", ha detto Mirulla.

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Cultura

foto Antonio De Felice

Riscoprendo il mare di Anania Presentazione al Monte di Pietà

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ncisivo il rapporto con il mare nella silloge poetica di Gaetano Anania “Riscoprendo il mare”, presentato al Monte di Pietà. Il mare in tutte le sfumature, il mare che l’autore conosce bene essendo stato capitano di lungo corso, ora in pensione. L'evento che è stato curato da Maria Grazia Genovese in collaborazione con l'Associazione Culturale Kafka, presieduta da Vittoria Arena, cha goduto del patrocinio gratuito della Città Metropolitana di Messina. “Riscoprendo il mare”, non è una silloge da leggere tutto d’un fiato, ma da meditare e comprendere in quel concatenarsi di passato e presente che si confrontano e si misurano, che vanno e vengono come il flusso e il riflusso del mare. Sono tante le realtà che emergono nella lettura ricca di metafore, sinestesie, allitterazioni. Gaetano Anania ci conduce lungo un viaggio, alla scoperta di sé stessi. Un viaggio che trova nella poesia la sua ancora di salvezza. È un canto d’amore nei confronti della poesia come in “Battito d’ali”, “Fioritura”, “Risveglio” “Pallida luna”, “Incanto”. Poesie piene di ritmo, pervase da grande tensione drammatica, capaci di scuotere come in una “Tempesta tropicale” l’animo del lettore. “Ed il viaggio comincia: lasciando lidi conosciuti – racconta Maria Grazia Genovese - che appaiono deserti, piatti, solitari, bui e inseguendo uno “sfuggente anelito”, il viandante, attraverso un recupero memoriale spesso doloroso, visita i luoghi del suo intimo, luoghi che diventano poetici.

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Tre sono le dimensioni che abbiamo individuato: la realtà, che viene rigettata perché buia e dolorosa; l’ombra, che è sia rifugio dal dolore, riposo anche, ma soprattutto luogo dell’oblio dove i sogni sono stati relegati; il sogno stesso, che si avvia ad essere realizzato e che coincide con la conoscenza di sé e delle proprie inimmaginate possibilità. È il luogo della meraviglia, della scoperta di una capacità che inaspettatamente si rivela sotto la spinta di una pressante, irrinunciabile istanza di rinnovamento”. Nella nostalgia del passato i sogni irraggiungibili sono diventati spiragli, barlumi che hanno perso la loro intensità, mentre intorno la notte opprime. “Alla prima lettura ti colpisce - si legge nell’intervento della poetessa Melani Rossello - la valenza estetica dell’opera, la dovizia delle metafore, la poliedricità con la quale egli si esprime, la compiutezza e la concatenazione dei versi e ti lasci trascinare dall’impatto fortemente estetico che non rende immediatamente fruibile il profondo sentire che pervade l’opera, ma subito dopo ti accorgi della simbiosi romantica con la quale il poeta si accosta al mondo naturale”.

“Ed il viaggio comincia: lasciando lidi conosciuti - racconta Maria Grazia Genovese - che appaiono deserti, piatti, solitari, bui e inseguendo uno “sfuggente anelito”, il viandante, attraverso un recupero memoriale spesso doloroso, visita i luoghi del suo intimo, luoghi che diventano poetici”

foto Antonio De Felice

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M째 Gaetano Russo

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M° Gaetano Russo è ufficialmente dichiarato Tesoro Umano Vivente, come Scultore

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on comunicazione ufficiale della Regione Siciliana del 18/04/2016 Assessorato Cultura Dipartimento dei Beni Culturali Patrimonio UNESCO il M° Gaetano Russo dal 25/02/2016 è ufficialmente dichiarato Tesoro Umano Vivente, come Scultore, per le capacità fabrili e la determinazione mostrata in tutti questi anni per la valorizzazione della cittadina amastratina.

"Un grazie a chi ha promosso Mistretta e chi continua a promuoverla, un grazie a tutti gli artigiani che hanno costruito questa cittadina pietra dopo pietra Biografie e anno dopo anno, grazie L’Amastratino Gaetano Russo nasce nel 1974, figlio d’arte a chi mi ha sostenuto e vive e opera a Mistretta nel suo studio di scultura . Numerose continua a farlo, un grazie sculture donate dall’artista arredano la Città e alcuni punti alle persone come Nino sono stati ribattezzati dai cittadini con il nome delle suo opere. Testagrossa, Sergio Ha ricevuto committenze sia da privati che da enti pubblici, ha Todesco, Mariano Basci, realizzato l’altare delle chiesa madre di Motta d’Affermo com- Eugenio Ferrara, Vincenzo missionato direttamente dalla soprintendenza. Ha collaborato Provenzale, Francesco per il recupero di opere architettoniche con i Lions Club Cuva, Nella Faillaci e Mistretta-Nebrodi ( Presidente Salamone), mettendo a dispo- Vincenzo Sgro' che in quesizione la sua professionalità gratuitamente. Dal 2010 al 2014 sti anni mi hanno trasmesè Presidente della Consulta Comunale del Centro Storico pro- so saperi e conoscenze, un ducendo innumerevoli proposte, come il recupero delle case grazie a tutte le associazionel centro storico, si è fatto promotore di una raccolta firme per ni nuove e storiche, alla intitolare il paese “Mistretta Città di Pietra”, ha collaborato con politica che lavora per un la Pro Loco locale per tutelare e valorizzare il patrimonio cul- paese migliore, un grazie turale- artistico della Città. Ha coordinato il Pese Albergo agli amici artigiani che non un'importante iniziativa turistica, nel 2013 Russo organizza il ci sono piu, al maestro secondo simposio Città di Mistretta, il 15 maggio 2013 dona ceramista Piscitello una sua opera al Santo Padre, grazie a Mons. Giordano, una anch'egli Tesoro Umano sua scultura viene inaugurata a novembre 2013 " l’Ecce Homo Vivente recentemente "si trova a Messina a colle San Rizzo e l'ultima sua opere si scomparso, alla mia famitrova a Viagrande CT committente l'Avis di Viagrande. Nel glia ed alla mia prima 2014 fonda Il museo dello scalpellino, ospitato presso il sostenitrice, musa e fonte Palazzo Portera a Mistretta, grazie al Presidente del Parco dei di ispirazione, la mia fidanNebrodi Antoci e al Sindaco Porracciolo in collaborazione con zata Laura Romano. la locale Pro Loco. Oggi molte opere sparse per la cittadina nebroidea parlano della storia di Mistretta grazie alle opere donate dallo scultore dal 1996.

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Inaugurato il 30 aprile a San Marco d’Alunzio

IDEA, Museo della Scienza e della Tecnologia

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on enorme soddisfazione si è inaugurato sabato 30 aprile 2016, a San Marco d’Alunzio, IDEA, Museo della Scienza e della Tecnologia. La cerimonia di inaugurazione è iniziata in piazza Aluntina, sulla scalinata dei Caduti in Guerra, ai quali, prima di cominciare, è stata posta, dall’Amministrazione, una corona d’alloro sulle note di Fratelli d’Italia, suonata dalla banda musicale Aluntium, per commemorare il loro sacrificio nell’aver liberato l’Italia dalle violenze dei nazi-fascisti. Si è registrata la presenza di un numeroso pubblico che ha dimostrato grande interesse ed apprezzamento per l’iniziativa, impreziosita anche dalla partecipazione dell’Onorevole Bruno Mancuso, dal Sindaco di Alcara li Fusi, Dott. Nicola Vaneria e dal dirigente scolastico dell’ Istituto Scientifico S. Quasimodo di Messina, Prof. Pietro Giovanni La Tona, oltre i soggetti protagonisti quali il Prof. Salvatore D’Arrigo, la Dr. Antonella De Domenico, il Dr. Antonio Arcodia e il Sindaco Dott. Amedeo Arcodia. Al saluto del sindaco, Dott. Amedeo Arcodia, la parola è passata al Coordinatore del piano di sviluppo turistico, Dr. Antonio Arcodia, che ha illustrato, molto chiaramente, tutte le fasi, dall’ idea, al progetto, fino alla sua realizzazione, sottolineando gli sforzi profusi da tutti gli operato-

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ri e come i costi di realizzazione, senza alcun finanziamento, siano stati sostenuti solo dal Comune di San Marco d’Alunzio, dagli sponsor e da molto lavoro di volontariato. Di seguito è intervenuto il Prof. Salvatore D’Arrigo, curatore, insieme alla Dr. Antonella De Domenico, dell’allestimento del museo, che ne ha disegnato tutto il percorso progettuale della realizzazione degli exhibit e degli origami. Il Dott. Vaneria, Sindaco di Alcara li Fusi, grande sostenitore di tutti i progetti fin ora messi in opera da San Marco d’Alunzio, ancora una volta ha sopportato questa nuova creazione che sarà, a suo parere, un successo per tutto il territorio dei nebrodi. Il dirigente scolastico, il Prof. La Tona, è rimasto sorpreso dalla vivacità, dalla passione con la quale si porta avanti un’idea progettuale in costante ascesa. L’onorevole Mancuso, sempre piacevolmente contento di partecipare alle iniziative di San Marco d’Alunzio, ha formulato apprezzamenti e soddisfazione per i successi, legati alla cultura, ottenuti dalla cittadina. Dopo i ringraziamenti, oltre trecento persone si sono dirette, accompagnate dalla banda musicale, verso il museo, ubicato in via Cavallotti. IDEA è un science center allestito nel rinascimentale Palazzo Crimaldi, che ospita più di 30 exhibit interattivi in legno e circa 100 modelli geometrici realizzati con la tecnica dell’origami, allo scopo di promuovere ed incoraggiare le attività scientifiche e tecnologiche nel territorio dei nebrodi. Il museo si propone come un laboratorio informale e si caratterizza per il suo approccio interattivo, volto a far cogliere il legame fra le cause e gli effetti di fenomeni che interessano quasi tutta la nostra realtà quotidiana. I pannelli didattici IDEA assistono il visitatore durante l'interazione con gli exhibit, nelle fasi fondamentali del COSA FARE, COSA ACCADE e COSA NOTARE. Il museo nasce con la sua prima mostra stabile interattiva di exhibit e origami dedicati alla cultura scientifica e artistica della Magna Grecia e dell’Impero Romano. Ogni installazione, su richiesta, può essere facilmente utilizzata per una mostra itinerante. IDEA si rivolge ad un pubblico eterogeneo di tutte le età, con due obiettivi: - diffondere il pensiero scientifico e critico nel circuito del turismo culturale, attraverso attività di apprendimento informale di tipo ludico e interattivo; - essere un punto di riferimento per gli esperti del settore e per le scuole del territorio che intendono avere un approccio sperimentale con la matematica e la fisica.Can Marco d’Alunzio vuole costruire una cittadina che possa stimolare il confronto culturale e creativo e influenzare, nel lungo periodo, la cultura siciliana, la società civile e la formazione degli attori del cambiamento sul territorio. 4 Maggio 2016

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Castello Svevo Aragonese di Montalbano Elicona

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“I Siculi Fotografici nel Borgo Fiorito più Bello d’Italia” Primo raduno di fotografi e foto amatori per promuovere le bellezze storico-artistiche e paesaggistiche di Montalbano Elicona, eletto Borgo dei Borghi 2015

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arà aperta a tutti e in forma assolutamente gratuita la giornata dedicata alla fotografia amatoriale, domenica 8 maggio a Montalbano Elicona, Borgo più bello d'Italia 2015. L'evento promosso dal gruppo dei "Siculi Fotografici", che unisce persone con lo stesso amore per la fotografia tramite la condivisione in rete delle loro esprerienze, offrirà due percorsi fotografici diversi. Il primo è pensato per gli appassionati del ritratto. Entro le mura del borgo fiorito e nelle sale dell'imponente Castello Svevo Aragonese Federico II, sei modelli: Daisy La Macca, Laura Anglade, Luciano Chiavaro, Cristian Santini, Danilo Cannone e Stella Giunta, con gli abiti medievali di Katia Foti dell'Associazone MedioExpo e le acconciature di Selene Sbrizza e di Sabina Cuvelo, regaleranno emozioni uniche a contatto con mille anni di storia. Il secondo ,invece, è dedicato agli appassionati di architettura e paesaggistica che, cartina alla mano, potranno individuare e immortalare gli scorci più caratteristici del paese Un team di collaboratori supporterà i fotoamatori e gli organizzatori : Sara Conti, Gaetano Doria, Mario Romano, Vito Monopoli e Giuseppe Pintaudi, perché la promozione del borgo continui.

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Spettacoli

Il Musical Don Bosco d euro alla Casa della Mi

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dona 3500 sericordia! Giovanni Rizzo e Francesco Certo

Premiato il sig Giovanni Naborre per il contributo alla Onlus Al termine tra gli applausi interventi di Mariella Costantino direttrice della Casa famiglia,di Padre Nunzio Triglia e Padre Antonino Cento.

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irca 500 messinesi hanno assistito alla doppia rappresentazione di sabato scorso presso il Teatro Annibale del Musical Don Bosco realizzato dalla Compagnia San Paolino di Mili Marina,diretta dal dott.Gianni Rizzo. La voce del protagonista Massimiliano Rizzo,le coreografie di Eleonora Biaggi, la recitazioni di tutti gli attori, hanno letteralmente incantato la platea. Terra di Ges첫 di Francesco Certo affiancata da Inner Wheel, Fidapa Capo Peloro, Ammi Messina,Lions Peloro hanno raccolto la cifra di 3500 euro per la Casa della Misericordia, struttura h24 per i senza tetto, sita nella Canonica della Parrocchia di Camaro superiore.

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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Personaggio per sempre La cosa peggiore per un attore? Essere accomunato per sempre al personaggio che lo ha reso celebre. Se vi capita di finire di fronte a “Mio fratello è figlio unico” apprezzerete Germano, sopporterete Scamarcio ma mai riuscirete a non pensare di fronte a Luca Zingaretti: “Montalbano c’è”. Inutile negarlo, perché il buon Zingaretti sarà pure un buon attore del contesto italiano attuale, ma per il pubblico sarà sempre il commissario Montalbano. Bene o male dovrebbe dircelo lui, probabilmente non sarà il massimo della vita essere accomunato solo a quel personaggio, anche vero che senza il commissario di Zingaretti forse non si sarebbe accorto nessuno. Di casi come il suo ce ne sono tanti, alcuni anche perché di successi veri ne hanno avuto solo uno. Lo sfortunato Michael J. Fox sarà per sempre il Marty McFly che viaggia nel tempo, il suo Parkinson precoce lo ha frenato però impossibile non pensarlo ad 88 miglia all’ora viaggiare tra il 1955 e gli anni 2000. In Italia c’è poi un caso simbolo di personaggio che va oltre all’attore. Paolo Villaggio è uno dei più fini interpreti della commedia tragicomica europea. Scrittore ironico, fine e acculturato ma che nell’immaginario collettivo rimarrà sempre il ragionier Ugo Fantozzi. Una condanna? Chi lo sa, il grande snobismo che contraddistingue Villaggio gli avrà fatto superare il problema in meno di 18 secondi, però quello che il pubblico vede è sempre lo sfigato impiegatuccio della mega ditta. Un personaggio perfetto per dipingere il tipico italiano della classe medio-piccola, infaustamente soggiogato ad un mondo troppo più grande di lui per personalità e personalismi. Villaggio forse verrà sempre ricordato come Fantozzi, sicuramente è stato capace di raccontare un Paese e la sua evoluzione in maniera grottesca e tragicomica, diverso dai film considerati d’autore con il solo piccolo errore di non aver capito quando frenare questo racconto popolare, scadendo nel tristissimo tentativo di invecchiare insieme al suo personaggio. Altro caso particolare è quello di Luca Medici, che detto così non conosce nessuno. Però il suo Checco Zalone è il più visto in Italia, e probabilmente sono milioni le persone che non conoscono la differenza tra i due. Medici non esiste praticamente più, divorato dal suo personaggio tanto da esistere solo come Zalone che da personaggio è diventato una specie di alter ego reale e dominante.

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Sintetizzatore, non la macchina, ma un modo per definire uno stile tedesco misto alle opere dei compositori italiani, soprattutto Vivaldi, dei quali trascrisse numerosi brani, assimilandone soprattutto lo stile concertante. Organista, esperto di organi e compositore di musica per organo, sia nelle forme di preludi, fantasie, toccate, sia di corali e fughe. La sua fama inizia in gioventù grazie alla sua abilità e creatività di integrare stili diversi nelle sue composizioni. Successivamente Bach copia numerosi lavori di musica italiana e francese e arrangia alcune opere di Antonio Vivaldi, realizzando diverse trascrizioni. È singolare il fatto che Bach non compose alcuna opera lirica, compose, invece, alcuni brevi Drammi per Musica di soggetto mitologico o burlesco per committenti privati, ma si ignora il fatto per cui non si sia mai cimentato in un'opera vera e propria. La musica di Bach si contraddistingue per la complessità dell'armonia, dell'invenzione contrappuntistica e dello sviluppo dei motivi e per la sintesi originale che operò fra lo stile tedesco e le opere dei compositori italiani. In tutta la sua adolescenza la produzione di Bach mostrò crescente abilità nell'organizzazione di opere complesse, basate sui modelli di Dietrich Buxtehude, Gerog Böhm e Johann Adam Reincken. Il periodo 1713-14, quando un vasto repertorio di musica italiana si rese disponibile per l'orchestra di corte di Weimar, fu un punto di svolta. Da quel momento Bach assorbì nel suo stile alcuni tratti della musica italiana, caratterizzati da contorni melodici semplici, maggiore concisione ritmica e modulazioni più chiare. Ci sono diverse caratteristiche più specifiche dello stile di Bach. Nel periodo barocco i compositori che componevano secondo il gusto italiano spesso scrivevano linee melodiche semplici, che venivano successivamente arricchite dagli esecutori con abbellimenti e passaggi improvvisati. Bach, al contrario, utilizzava una forma di scrittura musicale estremamente dettagliata e fiorita, che lascia uno spazio esiguo alla possibilità degli esecutori di aggiungere passaggi arbitrari. Questo può essere stato causato dall'interesse precipuo per il contrappunto, e per la sua chiarezza ed esattezza, che poteva essere messa a repentaglio dalle aggiunte improvvisate dell'esecutore. Le strutture contrappuntistiche di Bach sono generalmente più complesse di quelle di Händel e della maggior parte degli altri compositori dell'epoca. Bach, diversamente dall'uso dell'epoca, in alcune opere come “L’arte della fuga” e “Offerta musicale” (con l'eccezione della “Sonata a tre” presente in quest'ultima, che è scritta espressamente per flauto, violino e basso continuo), non diede alcuna indicazione circa gli strumenti da impiegare, lasciando intendere la possibilità di esecuzione su strumenti diversi. La maggior parte della musica di Bach che è giunta fino a noi è passata attraverso i suoi figli, che preservarono il "vecchio archivio Bach" dopo la morte del padre.

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Johann Sebastian Bach 4 Maggio 2016

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà Camillo Sbarbaro nacque a S. Margherita Ligure, in provincia di Genova, nel 1888. Il primo volumetto di poesie, poi rifiutato dall’autore, uscì nel 1911 con il titolo Resine, e ad esso seguì qualche anno dopo Pianissimo, la raccolta di versi più significativa di Sbarbaro, che ne ha poi curato altre due edizioni ritoccando l’originale. A questi anni risale anche la collaborazione del poeta ad alcune riviste, come “Riviera Ligure”, “La Voce”, “Lacerba” e la stesura dei poemetti in prosa e dei frammenti di Trucioli, pubblicati a Firenze nel 1920. Del 1928, invece, sono le prose raccolte in Liquidazione. La sua poesia rientra entro le coordinate dell’Espressionismo che caratterizza i primi due decenni del secolo. In modi diversi, ciò vale sia per la sua raccolta decisiva, Pianissimo, sia per le prose poetiche di Trucioli. Nella prima opera, però, l’espressionismo riguarda più i temi che lo stile. Le scelte formali, infatti, definiscono qui volutamente un tono medio privo della tensione violenta degli altri maggiori poeti espressionisti contemporanei come Rebora e Campana; il lessico è in genere banale e quotidiano; lo stile prosastico; la metrica tradizionale. Domina un tono pacato e oggettivo, a metà tra la narrazione e l’autoanalisi. Nonostante la materia sia quasi sempre autobiografica, è esclusa dal piano delle scelte formali qualsiasi urgenza di espressione; il taglio è piuttosto ragionato e distaccato. Il distacco di Sbarbaro, però, non è quello dell’ironia. Esso semmai riflette, fedelmente, una condizione di scarsa vitalità, di inerzia e di aridità. Il soggetto si presenta come un “fantoccio”, come un “sonnambulo”, come un’esistenza del tutto privata di anima e di energie vitali. La condizione del poeta non è più quella privilegiata del vate, ma quella degradata dell’uomo della massa. Resta al poeta solo un’estrema possibilità di conoscenza di tale condizione, che però coincide con la necessità di guardarsi vivere dall’esterno, di diventare uno spettatore di sé, di praticare un’autocoscienza che comporta il rassegnarsi alla scissione dell’io. E il tema dello sdoppiamento è un altro topos espressionistico. Inerzia vitale e sdoppiamento costituiscono una difesa psicologica dalle violente pulsioni del desiderio: un tema che ritorna spesso, infatti, è quello della trasgressione morale. Molti testi rivelano, anzi, un contrasto in atto tra desiderio di amore e di vita autentica e consapevolezza della sua irrealizzabilità. Entra qui in gioco un altro elemento decisivo per completare lo scenario di Pianissimo: la dimensione sociale nella quale sono costretti a svolgersi i rapporti umani e nella quale si aggira il poeta. Tale dimensione è identificata con la città, rappresentata da Sbarbaro secondo un piacere di deformazione grottesca e allucinata. L’aridità del soggetto è l’equivalente del “deserto” cittadino mentre lo sdoppiamento dipende dall’impossibilità di entrare in rapporto reale con le presone e con gli oggetti della civiltà moderna. L’apertura verso la vita resta anche negli anni della tarda maturità ed è documentata dai Versi a Dina. Un’apertura che caratterizza un grande espressionista come Sbarbaro, che morì a Savona il 31 ottobre del 1967.

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Giaci come il corpo, ammutolita, tutta piena d'una rassegnazione disperata. Noi non ci stupiremmo, non è vero, mia anima, se il cuore si fermasse, sospeso se ci fosse il fiato... Invece camminiamo. camminiamo io e te come sonnambuli. E gli alberi son alberi, le case sono case, le donne che passano son donne, e tutto è quello che è, soltanto quel che è. La vicenda di gioia e di dolore non ci tocca. Perduta ha la sua voce la sirena del mondo, e il mondo è un grande deserto. Nel deserto io guardo con asciutti occhi me stesso.

Camillo

Taci, anima stanca di godere e di soffrire (all'uno e all'altro vai rassegnata). Nessuna voce tua odo se ascolto: non di rimpianto per la miserabile giovinezza, non d'ira o di speranza, e neppure di tedio.

Sbarbaro

Taci, anima stanca di godere

Santa Margherita Ligure, 12 gennaio 1888 Savona, 31 ottobre 1967 4 Maggio 2016

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

Per i bambini meglio la carne di pollo

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tto mamme su dieci non sono soddisfatte dell’alimentazione dei propri figli. È quanto emerge da una ricerca Doxa sulle abitudini alimentari delle mamme italiane, e sul modo in cui nutrono i propri pargoli. La metà è convinta che i propri figli assumano poca frutta e verdura, ma al tempo stesso 4 su 10 ammettono di essere ansiose, e di avere dei dubbi su cosa sia più giusto mettere in tavola per i propri figli. Per loro, internet diventa sempre più spesso strumento con cui informarsi su un determinato alimento. In questo quadro di confusione e stress da alimentazione, il pollo mette d’accordo tutti. Sei mamme su 10 ritengono la sua carne magra e nutriente, mentre per i bambini è il quarto cibo preferito dopo la pasta, la pizza e i dolci. Le carni bianche sono inoltre da preferire alle rosse anche per i pediatri: “Hanno pochi grassi di buona qualità, una elevata digeribilità e un ragionevole apporto calorico”, spiega Giuseppe Morino, responsabile dell’unità ospedaliera competente per l’educazione Alimentare dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma. La ricerca è stata condotta su un campione di 500 persone, rappresentativo di 5 milioni di donne con bambini di età compresa tra i 2 e i 14 anni. I soggetti scelti per l’indagine hanno risposto a un questionario online, da cui è emerso che giustamente quasi tutte non abbinano la pasta o il riso con il pane o le patate, mentre una su due eccede con la quantità di formaggio, inserito in media 3 o 4 volte a settimana nel menù. Tre donne su 10 considera-

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no invece i legumi un contorno da abbinare a un secondo ricco di proteine, la carne viene consumata 3 volte a settimana mentre i cereali solo 2. È diffusa infine la consapevolezza che i più giovani consumano troppi cibi e bevande zuccherate e troppi grassi. “Proporre ogni giorno pasta e pane è cosa buona e giusta – aggiunge Morino – l’importante è non associare questi alimenti tra loro e differenziare il più possibile, inserendo cereali che sono ricchi di fibre, o prediligendo pasta e pane integrali. Bene anche il pesce e, massimo due volte alla settimana, si possono alternare uova, prosciutto o formaggi”. 4 Maggio 2016


Mangia

RE sano

La ricetta Torta salata agli asparagi Ingredienti per 1 stampo da 20×20 cm: Per la pasta brisèè

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200 gr di farina 00 100 gr di burro 50 ml di acqua fredda 1 cucchiaino di sale 1 mazzo di asparagi 3 uova 200 gr di ricotta 20 gr di formaggio Sale q.b. Pepe q.b.

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PREPARAZIONE In una ciotola disporre la farina con al centro il burro tagliato a pezzettini e il sale. Lavorate l’impasto con la punta delle dita fino ad ottenere un composto granuloso. Aggiungete man mano l’acqua fredda e lavorate l’impasto fino a far assorbire completamente l’acqua alla pasta. Formare una palla con l’impasto (che dovrà risultare compatto e sodo), avvolgerlo nella pellicola e fate riposare in frigo per 30 minuti prima dell’utilizzo. Innanzitutto preparate gli asparagi: puliteli, lavateli e tagliateli a misura della teglia. Quindi cuoceteli a vapore per 5-10 minuti (a seconda dello spessore). Nel frattempo preparate la crema di ricotta, sbattendo insieme ricotta, uova, sale, pepe e circa 15 g di formaggio grattugiato. Stendete ora la pasta brisée su un piano Quindi rivestite la teglia di carta forno, coprite con la pasta brisée e sagomate anche la pasta brisée a misura della teglia. Bucherellate la sfoglia e versateci la crema di ricotta. Disponete sulla crema gli asparagi, adagiandoli ordinatamente uno accanto all’altro. Cospargete la superficie con il rimanente formaggio, quindi infornate in forno ventilato preriscaldato a 180°C e cuocete per 20-30 minuti o fino a doratura. Lasciate almeno intiepidire prima di servire la torta salata agli asparagi.

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Amarcord Messina Il Porto. Anni '10



n째 239 anno XIIV - 20 Aprile 2016

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Polemiche sul doppio incarico del segretario/direttore Le Donne

I superpoteri


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