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r.g. Salvatore Forestieri
n째 230 anno XIIV - 10 Febbraio 2016
il Cittadino
Messina: firmato il Patto
Il duello della Falce
Primo piano a cura di Lillo Zaffino
Il momento della firma De Simone, Accorinti e Crocetta foto Peppe Saya
Siglato il “Patto della Falce”
Da Zancle alla nuova Messina
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essina fu fondata dai Greci circa 750 anni prima della nascita di Gesù Cristo. Poiché i primi coloni s’insediarono nella zona falcata del porto naturale chiamarono la città Zancle, che nella loro lingua significava falce, per la naturale conformazione della penisola che circonda l’approdo. In questi quasi tremila anni, la città, grazie alla sua posizione strategica nel baricentro del Mediterraneo, è stata vissuta da etnie diverse che hanno influenzato la crescita culturale dei suoi abitanti. La città dello Stretto, dopo il periodo greco, è stata conquistata dai romani, dai Bizantini, e poi dagli Arabi. In seguito, fu dominata dai Normanni e dagli Spagnoli, che con il Regno delle due Sicilie, rimasero al comando sino all’unità d’Italia. Un sintetico excursus storico per richiamare i motivi storici e culturali che informano una delle zone più prestigiose del
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Da non sottacere l’attività di “regista” del Presidente Crocetta che, presente alla firma dello storico documento, si è ritagliato un pezzo della sua messinesità ricordando il suo legame con la città dello Stretto che gli ha regalato una messe di consensi elettorali foto Peppe Saya 10 Febbraio 2016
territorio messinese, dove ancora oggi si possono cogliere i segni che testimoniano la presenza di diverse e importanti culture. Nello stesso sito si possono anche misurare i resti degli scempi con cui è stata sfregiata l’area nell’era cosiddetta moderna. Probabilmente, ai protagonisti del “Patto della Falce” non è sfuggito il valore simbolico che rappresenta l’articolato progetto sulla riqualificazione dell’area. Anzi, si è consumato anche un imprevedibile scontro istituzionale tra il Sindaco e il Rettore dell’Università in disaccordo sul luogo dove si doveva celebrare la cerimonia della firma del primo documento dell’accordo. Ancora una volta siamo costretti a registrare una “frizione istituzionale” tra il sindaco Accorinti e i suoi interlocutori: gli episodi con i rappresentanti delle Forze Armate, con il Prefetto di Messina, con i rappresentanti della Protezione Civile, con l’Autorità Portuale per ricordare i più recenti. Ancora una volta, siamo costretti a sottolineare l’ovvio: nessun Ente Locale si può permettere di aprire contenziosi di qualsiasi natura con le Istituzione del territorio, e men che meno il Comune di Messina che è già debole per cause endogene. Ma, nonostante tutti i tentennamenti, bisogna valutare positivamente la firma dell’atto propedeutico che avvia il processo di riqualificazione dell’area falcata indicato dal “Patto” sottoscritto. Accorinti è riuscito a ridurre di circa l’80% gli indici di edificabilità potenziali del Piano Regolatore Portuale (PRP), affermando un principio sostenuto dalla propria Giunta. Il Presidente dell’Autorità De Simone, con l’ottimismo che caratterizza i campani, e soprattutto con il pragmatismo necessario per rimanere con i piedi sul terreno della concretezza, è riuscito a cogliere gli obietti perseguiti dalla sua gestione: la chiusura dei conteziosi storici e contribuire all’avvio del risanamento dell’importante area. Siamo convinti che il Magnifico Rettore Pietro Navarra, sbollita l’irritazione per l’incidente di percorso diplomatico occorso, con il suo senso di responsabilità eserciterà il ruolo di coordinamento tecnico che il “Patto” ha affidato all’Università di Messina nello spirito del “supremo interesse della Città per la riqualificazione della zona Falcata che è un obiettivo primario da tutelare”. In questo quadro non bisogna sottacere l’attività di “regista” del Presidente Crocetta che, presente alla firma dello storico documento, si è ritagliato un pezzo della sua messinesità ricordando il suo legame con la città dello Stretto che gli ha regalato una messe di consensi elettorali. Finito il tempo delle chiacchere e delle passarelle, come definite dal gruppo dell’Udc che si è sfilato dalle cerimonie, la parola passa alle ruspe. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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foto Peppe Saya
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A margine della seduta di Consiglio dedicata all’approvazione dell’O.d.G sulla nuova Autorità Portuale e approvato a maggioranza, si firma, in aula, il secondo step dello storico accordo denominato “Patto per la Falce”. Una firma che avviene volutamente tra gli scranni del civico consesso, afferma il primo cittadino, perché bisogna ricordare che prima di tutto è un accordo fra la Città e l´Authority e deve partire da qui. L´accordo che viene firmato riduce drasticamente le cubature previste dal Piano Regolatore portuale, da 130mila a 25mila, fatto salvo uno studio di effettiva fattibilità di una riduzione così forte. Ci si chiede, quindi, nonostante l´impegno forte del Comune, a far rispettare l´accordo, ci sarà quello dell´Authority a rispettarlo? Una volta che le aree passeranno in proprietà di un altro ente, e premesso che non saranno opere realizzabili in due anni, Accorinti come farà a frenarne l´eventuale aumento? Ritornerà a fare l´uomo delle barricate? Marilena Faranda
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In merito alla mancata riunione presso l’Università degli Studi di Messina, riguardante il Patto per la Falce, il Rettore prof. Pietro Navarra intende precisare quanto segue:
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foto Peppe Saya
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In accoglimento di una richiesta avanzata dall’Assessore Regionale Maurizio Croce e confermata da una comunicazione del Presidente dell’Autorità Portuale Antonino De Simone, nella tarda mattinata di oggi, l’Università aveva provveduto a fissare per le 15:30 presso la sala del Senato Accademico l’incontro per la firma del primo atto propedeutico al Patto per la Falce. Anche il Sindaco era stato preavvertito della riunione e aveva dato la sua disponibilità, a meno che non fosse stato impegnato fuori sede.La riunione era stata programmata nel rispetto dell’art. 4 dell’accordo di programma che prevede al comma 1: ‘Tra i soggetti sottoscrittori del presente accordo, è istituito un tavolo tecnico presso l’Università degli Studi di Messina, cui compete il coordinamento d’intesa con il Comune e l’Autorità Portuale di Messina, con il precipuo compito di sostenere e promuovere l’attuazione del PRP con riferimento alle zone individuate come FAL2 e FAL3’.Così come previsto dall’articolo 2 del Patto, entro 10 giorni dalla sottoscrizione del documento, il Comune di Messina e Autorità Portuale dovevano definire congiuntamente i parametri urbanistici del Piano d’Inquadramento Operativo della zona denominata FAL3 del PRP. Non vi è dubbio che anche questo atto rientri pienamente nell’ambito delle attività previste dal Patto per la Falce e, pertanto, nelle competenze del tavolo tecnico di cui all’art 4.Intorno alle 15:15 abbiamo appreso dal suo Ufficio di Gabinetto che il Sindaco aveva deciso di trasferire la sede della riunione a Palazzo Zanca. Tale scelta risultava in palese contrasto con quanto previsto dal Patto per la Falce, dal Sindaco stesso sottoscritto. Nel pieno rispetto delle regole e degli accordi siglati, si è ritenuto pertanto di non condividere una richiesta apparsa del tutto immotivata o riconducibile esclusivamente a un’esigenza di visibilità, forse ritenuta necessaria per compensare l’evidente carenza di progettualità e le palesi difficoltà incontrate nell’azione politico-amministrativa.
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Mi rendo conto, tuttavia, che il supremo interesse della Città per la riqualificazione della zona Falcata è un obiettivo primario da tutelare, nonostante lo scarso senso istituzionale e l’insufficiente attenzione al rispetto delle regole dimostrati da qualcuno degli interlocutori. Pertanto, l’Università non farà mancare il suo convinto supporto a che tutti i passaggi ricompresi nel Patto per la Falce vengano compiuti nei tempi e secondo le modalità previsti, così da affermare un ruolo che sin dall’inizio è risultato determinante per sbloccare un’impasse protrattasi per decenni”.
Accorinti all’Università di Messina con il prof. Centorrino foto Peppe Saya
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La posizione del Presidente dell´Autorità Portuale dr. Antonino De Simone
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l documento finale, adottato dalla Giunta comunale dopo un lavoro svolto congiuntamente alla Autorità Portuale è stato trasmesso via mail in forma conclusiva da parte del Comune, ieri sera 5 febbraio alle ore 19,03.Sebbene la amministrazione comunale non abbia mai fatto mistero circa la propria volontà di ridurre drasticamente i volumi edilizi possibili nell´area FAL.3, alla luce del dato finale che prevede una riduzione di circa l´80% delle potenziali volumetrie ammesse dal PRP e proprio al fine di assumere le decisioni con massimo senso di responsabilità e nell´interesse pubblico generale, il Presidente della Autorità Portuale ha avviato immediatamente i propri autonomi approfondimenti, sentendo al riguardo i tecnici ed i propri consulenti in materia, circostanza subito chiarita al telefono con il Sindaco di Messina, al quale è stata data rassicurazione circa tempi rapidi di scioglimento della riserva.Indubbiamente, l´obiettivo storico che l´ente persegue è quello di addivenire rapidamente alla approvazione del PRP, che riguarda tutta la ben più ampia circoscrizione dell´ente, ed alla definizione del contenzioso pendente, anche al fine di poter finalmente programmare gli interventi ed in particolare le bonifiche ormai da troppo tempo ferme per motivi non addebitabili alla Autorità Portuale, ma è pur vero che il senso di responsabilità che caratterizza l´azione di questo Ente impone in ogni caso di anteporre alla firma ogni necessario ragionamento circa le conseguenze possibili connesse alle modifiche ora richieste da questa amministrazione comunale, che disegnano uno scenario dell´area FAL.3 certamente diverso da quello concordato con le precedenti amministrazioni.Spiace quindi leggere di tentennamenti inspiegabili autonomamente addebitati nel predetto articolo, perché nulla di più sbagliato sarebbe immaginare che il Presidente della Autorità Portuale sia titubante o preda di chissà quali forze oscure che ne condizionano l´agire nell´interesse pubblico. Al contrario , il Presidente agisce sempre e solamente nell´interesse pubblico, libero da qualsivoglia condizionamento.Questa è viceversa una occasione in cui amministrazioni cittadine, università e forze politiche hanno unito gli intenti, circostanza di cui bisogna dare atto.Il “patto della falce“ è il patto di tutti coloro che hanno firmato l´accordo ed è il patto di tutti i messinesi, tra i
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quali va annoverato di diritto, si passi la precisazione, anche il Presidente della Autorità portuale, per l´occasione considerato “campano“ dall´autore dell´articolo di stampa.Ricordo, e non è un caso, come in questi ultimi anni, proprio grazie alla volontà ferrea di questa Autorità Portuale si sia riusciti a demolire contenziosi storici sulla zona falcata, che nessuno prima aveva voluto neanche affrontare. E non è l´unico risultato di questi ultimi anni di lavoro.In tal senso, la collaborazione ed il dialogo con le forze politiche che hanno voluto il “patto per la falce“ e naturalmente intendo tutti i firmatari, è elemento imprescindibile. In conclusione, avendo potuto da poco concludere gli approfondimenti necessari sul testo, confermo la condivisione del medesimo che nella giornata di lunedì, alla presenza di tutti i partners del “patto per la falce“, la Autorità Portuale sottoscriverà ufficialmente con l´orgoglio di aver contribuito ancora una volta a dare una chance di svolta alle sorti di questa meravigliosa città.
La posizione dell’ on. Beppe Picciolo in merito all´ipotesi di mancata sottoscrizione della prima fase del documento programmatico tra Comune ed Authority
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Non ci sono margini per qualsiasi tentennamento o riflessione,bisogna andare avanti con un rapporto organico e costruttivo tra le Istituzioni e non ci interessa né il metro cubo né il metro quadro in più od in meno. Se questa posizione della Giunta, che ignora volutamente le raccomandazioni del Consiglio Comunale, è così rigida e non intende guardare ad un minimo di sviluppo economico (senza creare la benché minima invadenza ambientale) delle aree della Falce, si prenda comunque atto del “bicchiere mezzo pieno”, ovvero del risanamento delle aree degradate ed abbandonate da Dio e dagli uomini all´incirca da vent´anni!”. Quindi l’esortazione: “Il presidente De Simone ha il dovere di andare avanti e l´Università quello di portare a compimento gli impegni sottoscritti nel Patto dello scorso 26 gennaio. Infine il monito diPicciolo, presidente di Sicilia Futura ed alleato del Pd: “Mi rivolgo al Sindaco Accorinti con la nostra solita lealtà perché noi ed i cittadini onesti, operosi e desiderosi di vedere una rinascita sociale, ambientale ed economica della Città, abbiamo il dovere di ricordargli che qualcuno a breve avrà il coraggio di presentare un conto politico davvero salato e di questo sono davvero convinto“. 10 Febbraio 2016
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LA NotA DI RESEt!
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bbiamo letto con grande attenzione il documento approvato dalla Giunta e colto con grande soddisfazione la scelta del Presidente De Simone di far prevalere l’interesse collettivo rispetto all’ennesimo incomprensibile atteggiamento dell’Amministrazione Accorinti. Serviva un atto di responsabilità che per fortuna è arrivato da chi Messinese non è, e questo ci dispiace. Il documento presentato dalla Giunta non è un progetto, non è una visione strategica ma una semplice accozzaglia di luoghi comuni che hanno il solo scopo di pensare a come mantenere ben salda la poltrona. Il documento, infatti, oltre a richiamare accademicamente concetti vaghi non fa altro che chiedere la riduzione degli indici. I Messinesi sappiano che il Parco Urbano è una previsione già esistente nel PRP (Piano Regolatore Portuale) e che non si comprende come si arrivi, e secondo quale criterio, logica o progetto, alla stima dei 25 mila metri cubi massimi realizzabili e soprattutto alla baggianata dell’altezza massima di 15 metri. O meglio il criterio è sempre lo stesso: la propaganda mista a luoghi
foto Peppe Saya
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comuni! Come detto, ma lo avevano sottolineato con forza pochi giorni fa i Segretari della Triplice, non esiste alcuna Visone nelle osservazioni fatte e meno che meno esiste alcuna iniziativa innovativa poiché chiunque abbia un minino di conoscenza delle trasformazioni urbane sa che il solo modo per preservare suolo non è quello di vincolare cubatura ed altezza massima o applicare un Indice di Utilizzazione Territoriale (il rapporto tra la Superficie complessiva costruibile e la Superficie territoriale; in pratica indica per ogni Ha di St la quantità, espressa in mq., di SC realizzabile), ma semmai lo si fa definendo un Rapporto di Copertura massima (vale a dire una percentuale massima di suolo utilizzabile come avviene nelle zone industriali ad esempio) privilegiando le aree già urbanizzate (lì dove il suolo è già usato da costruzioni) e lo sviluppo in altezza. Eppure se giriamo il mondo queste semplici regole sono consuete ed efficaci. Solo per portare un esempio, Barcellona in Spagna ha costruito sul suo waterfront alberghi (grattaciaeli), un gigantesco acquario ed un enorme terminal croceristico proprio sull’acqua oltre a decine di servizi per i turisti ed il tutto facendone una delle città più belle e visitate al mondo capace di tramutare il Paesaggio in sviluppo economico, sociale e culturale. Senza contare che mentre sul PRP l’Amministrazione diviene improvvisamente ambientalista la stesa si contraddice con le scelte fatte per Capo Peloro e per il PIAU. Insomma un caos assoluto che dimostra come l’Amministrazione Accorinti, che resta in sella solo grazie al supporto dei “Genovesiani” non ancora pronti al voto di sfiducia, dovrebbe levare il disturbo come in tantissimi ormai l’abbiamo invitata a fare da mesi. Si sa però, che sono #quellicheceranoprima ad essere incollati alla poltrona……
Palazzo dei Normanni 10 Febbraio 2016
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Sommario
16-22
Attualità Bosurgi e Vermiglio all’Unime ALMA: premiato un messinese
26-27 Dietro le quinte
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numero 230 anno XIV 10 Febbraio 2016
44-45 Cultura Uno scatto sullo Stretto
54-55 Mangiare Sano
Settegiorni Cronaca della settimana
36-37 Città Cronache urbane
38-39 Città Metropolitana Laguna di Capo Peloro
Le rubriche 28-29 In&out 48-49 La corazzata Potemkin
50-51 Da Beethoven 40-43 Sicilia Myrmex in vendita online
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a Kurt Cobain
52-53 Parole in blu 10 Febbraio 2016
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, orazio D'Arrigo, Antonio De Felice Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
NUoVE oPPoRtUNItÀ PER I GIoVANI E IL LAVoRo
Prada assunzioni 2016 in Italia Prada torna ad assumere in Italia. La nota azienda di moda aprirà un nuovo stabilimento in Toscana, a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, e prevede nuove assunzioni. In arrivo posti di lavoro per Addetti pelletteria Concorso Carabinieri: 1050 Allievi, VFP1 e VFP4 L’Arma dei Carabinieri ha aperto il concorso 2016 per l’ammissione di 1050 Allievi. Il bando è rivolto a volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) o quadriennale (VFP4). Ecco come candidarsi. Valtur Lavora con noi: selezioni Estate 2016 Vi piacerebbe lavorare in Valtur? Il noto tour operator offre interessanti opportunità di lavoro e stage, ed ha aperto la campagna di recruiting Estate 2016, per reclutare il personale stagionale per i villaggi turistici. Ecco le selezioni in corso Master in Sistemi ERP SAP con Stage e Borse di studio Sono aperte le iscrizioni al master sui sistemi ERP-SAP. Oltre alla formazione è previsto uno stage retribuito, disponibili 5 borse di studio per i partecipanti. QVC: nuovi posti di lavoro Vi piacerebbe lavorare in TV? QVC, il noto canale televisivo dedicato al mondo 14
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10 Febbraio 2016 dello shopping, seleziona personale per assunzioni e stage in Italia. Disponibili posti di lavoro in Lombardia ed Emilia Romagna. Fareturismo 2016: offerte di lavoro Vi piacerebbe lavorare nel settore turistico? Dal 14 al 16 marzo si terrà a Roma Fareturismo 2016, l’evento dedicato alla formazione e al lavoro in ambito turistico. Previsti ben 1500 colloqui con le aziende turistiche e opportunità di lavoro Premio Matteotti: concorso per opere Letterarie, teatrali, tesi Aperto il concorso 2016 per il Premio Matteotti per autori italiani e stranieri. A bando premi fino a 10Mila Euro per Opere Letterarie e Teatrali, e Tesi di laurea, ispirate agli ideali del noto politico antifascista italiano. Samarcanda cerca Animatori, estate 2016 Assunzioni in vista nel settore turistico per l’estate 2016. Samarcanda ha aperto la campagna di recruiting per Animatori e altre figure, per la copertura di posti di lavoro nei villaggi turistici. Svezia: lavoro per Cuoco e Pizzaiolo Nuove opportunità di lavoro all’estero. Si ricercano un cuoco ed un pizzaiolo per un ristorante in Svezia. Le risorse saranno assunte con contratto a termine che offre anche possibilità di alloggio. Design Me a Song: progetta un arredo ispirato ad una Canzone Siete designer professionisti o studenti del settore? Sono aperte le iscrizioni per il contest ‘Design Me a Song’, un concorso di idee per progettare un oggetto ispirato ad una canzone. Il bando mette in palio premi in denaro fino a 1.000 €. Roma: lavoro in profumeria per 15 Addetti Vendita Nuove opportunità di lavoro a Roma nel settore profumeria. Si ricercano Addetti vendita da inserire nei punti vendita di una azienda operante nella Grande Distribuzione Organizzata. previste 15 assunzioni per Commessi. 10 Febbraio 2016
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Attualità
Silvia Bosurgi (Waterpolo Despar Messina) foto Vincenzo Nicita Mauro
Università di Messina
Due olimpionici in cattedra per gli studenti di Unime
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ntrambi, tra l’altro, nel 2009 erano stati insigniti della laurea ad honorem in Scienza e tecniche dello Sport dall’Ateneo. La Bosurgi terrà un insegnamento su “Le strategie di gioco nella Pallanuoto moderna”, per un totale di 20 ore, ad integrazione della disciplina Teoria Tecnica e Didattica delle Attività natatorie. Per lei si tratta di una conferma, visto che già lo scorso anno aveva ricevuto lo stesso incarico. Medaglia d’oro nella pallanuoto femminile ad Atene 2004, con la Nazionale ha vinto, tra l’altro, anche un campionato mondiale e due campionati europei. In carriera ha inoltre collezionato 14 scudetti e 7 LEN Champions Cup. Attualmente gioca con la Waterpolo Messina. Vermiglio, invece, terrà un insegnamento su “L’evoluzione tecnico-tattica della Pallavolo nell’era del rally point system”, per un totale di 10 ore, ad integrazione della disciplina Teoria Tecnica e Didattica della Pallavolo. Medaglia d’argento nella pallavolo ad Atene 2004, con la Nazionale ha vinto, tra l’altro, anche due Europei e una World League. Può vantare inoltre 5 scudetti in Italia e uno in Russia, oltre a tre Coppe dei Campioni. Attualmente gioca in Iran. Tra i docenti dello stesso Corso di Laurea, poi, pure quest’anno ci sarà il prof. Enrico Castellacci, medico della Nazionale italiana di calcio Campione del Mondo nel 2006. Come un anno fa, terrà un insegnamento sul tema “L’integrazione tra medico sociale e staff tecnico nel recupero degli atleti infortunati”, per 10 ore, ad integrazione della disciplina Medicina dello Sport.
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Dalle vasche e dai parquet olimpici, alle aule di Unime. È il percorso compiuto dai messinesi Silvia Bosurgi e Valerio Vermiglio, che svolgeranno insegnamenti integrativi nell’ambito del Corso di Laurea triennale in “Scienze Motorie, Sport e Salute” dell’Università di Messina
Valerio Vermiglio (Zenit Kazan) 10 Febbraio 2016
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ALMA: sono 77 i neo diplomati del XXIX Corso Superiore di Cucina Italiana
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ino Cuttaia, Emanuele Scarello, Antonia Klugmann, Peppino Tinari, Davide Oldani, Alfio Ghezzi, Silvio Salmoiraghi, Paolo Lopriore: sono solo alcuni dei nomi dei grandi chef italiani chiamati a far parte della giuria incaricata di valutare gli studenti del XXIX Corso Superiore di Cucina Italiana di ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina di Scuola di cui il Maestro Gualtiero Marchesi è rettore. Una menzione particolare va al siciliano Andrea Ruisi, 40 anni, palermitano, risultato il miglior allievo in assoluto del Corso. Lodevole il suo progetto di tesi, dal titolo “Quel posto chiamato Casa”. Andrea ha svolto il periodo di stage presso il Ristorante una stella Michelin “Sissi”, di Merano (Bolzano): a fargli da mentore lo chef Andrea Fenoglio.
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Gabriele Maria De Blasi, di Messina, si è diplomato cuoco professionista ad ALMA: parliamo della Scuola Internazionale di Cucina Italiana, con sede a Colorno, nel parmense, che ha come Rettore il Maestro Gualtiero Marchesi
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“Creato per abitare” Per la Quaresima di carità 2016 la Caritas Diocesana invita a occuparsi di un’area verde
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n occasione dell’inizio del percorso quaresimale, la Caritas Diocesana Messina Lipari S. Lucia del Mela, nel solco del tema proposto da Caritas Italiana per la Quaresima di carità 2016 e delle sollecitazioni emerse dall’enciclica “Laudato si’” del Santo Padre Francesco, invita le comunità a rivolgere un gesto di carità verso il creato, realizzando o riqualificando un’area verde e coinvolgendo tutte le fasce d’età, in particolare, bambini, adolescenti, e giovani. Inoltre, domenica 6 marzo, in occasione della “domenica della carità”, tutte le offerte in denaro raccolte saranno destinate al progetto Caritas “Abbi cura di lui”, che prevede il ripristino di un’area verde degradata, rendendola area di socializzazione e di incontro, con la piantumazione di alberi e la collocazione di giochi per bambini. “Caritas Italiana propone per questa Quaresima di Carità di impegnarci a riflettere sul tema ‘Abbi cura di lui’ – si legge nella lettera indirizzata dalla Caritas Diocesana ai parroci – espressione evangelica (Lc 10,35) con
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cui il samaritano affida all’oste l’uomo ferito raccolto dalla strada. È un invito che viene quotidianamente rivolto da Dio all’uomo affinché si muova a compassione verso i propri fratelli, ma l’esortazione evangelica può essere applicata, con la stessa intensità, a una realtà nella quale siamo immersi e verso la quale, troppo spesso, ci poniamo con indifferenza: il creato. Il Santo Padre – conclude la Caritas – con l’enciclica ‘Laudato sii’ ci esorta a prendere in seria considerazione il rapporto con il creato, perché, come sottolinea un passo fondamentale del documento, ‘dobbiamo riconoscere che alcuni cristiani impegnati e dediti alla preghiera, con il pretesto del realismo e della pragmaticità, spesso si fanno beffe delle preoccupazioni per l’ambiente… Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana’”.
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Collegamento marittimo tra Messina e Villa SG L’oRSA denuncia l´aggravarsi della situazione
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entre l´Unione Europea vota una risoluzione che riconosce alla Sicilia la sua condizione di gap geografico dovuta all´insularità della regione il Governo Italiano continua a non investire adeguate risorse nei trasporti sullo stretto di Messina. Il collegamento marittimo tra Messina e Villa SG sempre piu´ precario per colpa di un Governo sordo e poco sensibile alle necessita´ dell´area dello stretto che viene sempre piu´ penalizzata . Tutto ciò - dichiara Michele Barresi segretario oRSA trasporti Messina, mentre il Parlamento europeo, votando in questi giorni una risoluzione presentata dal PPE. Secondo il sindacato ORSA si pongono cosi´ le condizioni per superare anche nello stretto di Messina gli ostacoli normativi posti in Europa dal regime di libera concorrenza rispetto al principio della continuità territoriale e l´attuale Governo Italiano ha adesso mag-
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giori strumenti - continua Barresi - per garantire adeguate risorse da investire nel servizio pubblico ferroviario e marittimo senza incorrere nei divieti dell´Unione Europea. Occorre la volontà politica, fino ad oggi mancata a questo Governo, di investire nella mobilita´ nello stretto, chiediamo al Ministero risorse adeguate per un servizio pubblico che nella tratta Messina-VSG viene utilizzato da circa 300 mila viaggiatori l´anno. Servono corse veloci cadenzate ogni mezz´ora dalle 5 mattino alle 23 di sera occorre il ripristino della nave bidirezionale nel porto storico da parte di Bluferries e coincidenze coi treni regionali includendo nuovamente il costo del traghettamento all´interno del biglietto/abbonamento ferroviario senza oneri aggiuntivi come oggi inspiegabilmente riscontriamo e attendiamo ancora garanzie per la lunga percorrenza ferroviaria la cui proroga contrattuale e´ scaduta lo scorso 31 dicembre. 10 Febbraio 2016
Messina - 4 Febbraio 2016
Sbarcati altri 117 migranti Individuati i presunti scafisti
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´Amministrazione comunale, secondo un protocollo già consolidato, ha partecipato alle attività col proprio dipartimento Politiche Sociali – servizi Sociali e Assistenziali, diretto da Domenico Zaccone, e con l´assistente sociale, che si occupa dei minori, insieme alla Prefettura di Messina, alla Protezione civile, alle Forze dell´Ordine e alle Associazioni di volontariato coordinate dalla Consulta. Alle operazioni di sbarco e accoglienza presente anche il capo dell´Ufficio di Gabinetto del Sindaco, Loredana Carrara, che ha apprezzato l´efficienza della macchina organizzativa. foto Peppe Saya
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dietro le quinte di Francesco Certo
Paralisi economica S
enza bilancio non si vive. Ormai sta diventando una vera e propria barzelletta la kafkiana situazione del previsionale del bilancio 2015. Sottolineando che si tratta del previsionale dello scorso anno per far capire bene in quale pastoso impasse economico sia finita la città di Messina. Senza bilancio non si vive e si governa, l’unica cosa che si può fare e spostare le poche risorse nei campi che ne hanno maggiore bisogno. Il quadro diventa abbastanza chiaro, e per meglio comprenderlo bisogna cambiare prospettiva. Parlare di sindaco o assessori come cavalli trainanti diventa oggi ridicolo, è palese che qualsiasi mossa economica passi dalla forca dei revisori. Contabili e ragionieri portano il veto o concedono il permesso su questa o quella decisione, con buona pace di una città che avrebbe bisogno di un gettito a pioggia di linfa economica. Senza bilancio dai revisori arriva un messaggio chiaro e senza possibilità di essere interpretato. Si spende il giusto e solo per le cose di cui c’è estrema necessità. Il resto finisce nel plico delle cose da fare, una lunga lista con data a destinarsi una volta abbozzato uno straccio di previsionale. Bilancio che andrà poi approvato e trasformato da previsionale in concreto. Insomma, ma di che stiamo parlando? Messina è ferma sull’argine di un dramma economico senza soluzione. Il default ha bussato alla porta della coscienza di Guido Signorino tante volte. Il vice sindaco e illustre docente riflette ma non si piega a quella che sarebbe vista come una sconfitta politica oltre che economica.
Vele di ipocrisia
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ue ragazzi che fanno windsurf in una città di mare e vento dovrebbero passare inosservati come un pallone in un campo di Serie A. Messina non riesce mai a non sorprendere in negativo trasformando due ragazzi in due pericolosi criminali. Il caso è noto: windsurf all’interno del lago di Ganzirri, due ragazzi che violano le acque stagnanti per qualche momento di svago. Ed è subito dramma. Orde di ambientalisti da bar pronti ad accusare questi due giovani di aver messo a rischio gli ecosistemi del lago. Ma stiamo scherzando? No. Grazie alla ragione però queste chiacchiere durano poco e l’attenzione si sposta. Il lago piena di coltivatori abusivi di cozze e vongole, che raschiano i fondali con motoscafi ed imbarcazioni varie sono stati tollerati da quando esiste Messina. I due surfisti magari non potevano starci ma qualcosa di buono lo hanno fatto, hanno accesso un riflettore. Sarebbe molto meglio che il lago fosse infestato di giovani che si divertono invece che da pescatori senza autorizzazione e padroni autoeletti di una zona divenuta ad uso e consumo dei soliti noti.
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Immobilismo e immobili
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essina non è differente da altre città italiane, e come tante altre realtà vive un’emergenza abitativa nascosta nell’ombra. Mettendo da parte i casi che balzano agli onori della cronaca per rumorosità e clamore, esistono ancora decine e decine di famiglie che vivono nella precarietà di un’abitazione occupata. Il diritto alla casa di cui tanto si parla in questo Paese rimane sempre grande forma di retorica, nel concreto ci si occupa di tali problemi solo una volta messi con le spalle al muro. Occupare rimane reato, giusto che sia così. Altrettanto sbagliato non occuparsi (in altro senso) di un problema tanto pesante e greve come quello abitativo. Nei giorni scorsi sono arrivati gli avvisi di sfratto per gli occupanti di alcuni locali dell’ex scuola Foscolo, divenuta famosa dopo l’intervento del Collettivo Pinelli e diventato campo base dello stesso movimento dopo il girovagare tra il teatro in Fiera, l’ex casa del Portuale e la Casa dello Studente. Un luogo dove si ospita chi è rimasto in mezzo alla strada, e senza scadere nella retorica sociale, un luogo in cui si ridà dignità a famiglie spesso composte da tanti minori. Lo stesso provvedimento è attivo ora anche per gli occupanti dell’ex caserma San Leone. Dover ripetere che occupare è un reato non serve, come non è importante sottolineare che lo sfratto e sgombero sono passaggio naturale del suddetto reato. Il problema è perché si arrivi all’occupazione e tutto il resto. Problema che troppo spesso viene lasciato vivacchiare nel dimenticatoio per poi esplodere come un bubbone.
Ironia un tanto al chilo
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robabilmente la circolare pensata dall’assessore Sebastiano Pino era rivedibile per contenuti e costruzione. Sicuramente c’era davvero poco da ridere o ironizzare. Tuta e scarpette da tennis non saranno il massimo della forma ma il significato dell’iniziativa “Messin…tuta” era ben altro e molto più nobile delle tante stupidaggini prodotte per sfottere assessore ed amministrazione. Porre l’accento sulla forma fisica, sul benessere e farlo per combattere anche in piccola parte l’obesità infantile, troppo spesso causata dalla vita sedentaria mista ad un’alimentazione scorretta. Non saranno certamente le scarpette a fare la differenza, ma a cosa serve scherzarci su? L’accoglimento di quello che è un semplice stimolo diventa quindi motivo di ironia che rasenta lo sgomento intellettivo. Solite facce e soliti argomenti da portatori sani di nulla sapienza a cui una città spenta ha attribuito la palma di fini pensatori. Quando si delega al niente il compito di analizzare, i risultati sono questi. La circolare non brillava per precisione, scherzare su benessere e obesità infantile è tipico di chi ama bazzicare sui bassifondi del sarcasmo non riuscito.
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Buona fortuna prodi agenti!
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uesta settimana torniamo a parlare di viabilità, un settore che sembra vivere, momentaneamente, a Messina una singolare età dell’oro. Dopo l’avvento dei numerosi bus su strada, qualche giorno fa si è avuto, infatti, il battesimo degli agenti di polizia municipale vincitori del concorso e da tempo in attesa di essere collocati su strada per svolgere le funzioni pertinenti al proprio ruolo. Un battesimo “bagnato”, avvenuto lunedì mattina sotto una pioggia battente che i nuovi uomini in divisa ricorderanno per sempre. Un giorno diverso da tutti gli altri sia per i diretti interessati che per i cittadini messinesi. I vigili si sono messi all’opera di buon mattino per dare inizio alla guerra contro la sosta selvaggia. Un nemico difficile da sconfiggere in una città in cui il parcheggio regolare continua ad essere un illustre sconosciuto. Perché parcheggiare entro le strisce blu? Meglio ricercare tutti i possibili incroci per lasciare l’auto senza pagare il dovuto, nella speranza che nessuno se ne accorga. Altra soluzione? Fermarsi “momentaneamente” in doppia fila. E se non c’è posto nemmeno in doppia fila, si mira alla terza o addirittura alla quarta. Poche righe che, sebbene sembrino tratte dal diario di un folle alla disperata ricerca di un parcheggio, descrivono al meglio la situazione che caratterizza la nostra Messina. Troppi i cittadini che si arrendono subito di fronte alla “caccia al parcheggio” per abbandonare “momentaneamente” l’auto nel primo posto capitato sotto tiro. Un quadro desolante che l’amministrazione comunale ha deciso, definitivamente, di fronteggiare grazie all’ausilio dei nuovi uomini in divisa e dello scout system, che si occuperà di monitorare tutte le arterie laddove, in quel dato giorno, non sono presenti agenti della polizia municipale. Vigili e scout system, dunque, sono gli strumenti base di una guerra senza frontiere che si preannuncia lunga ed estenuante. Non saranno ammessi sconti o giustificazioni di sorta, i fautori della sosta selvaggia non avranno scampo. Le arterie perennemente intasate come la via Cesare Battisti, o la via Catania cambieranno volto. Sarà reale e duraturo? “Scupa nova fa rumuru” si sa, ma noi vogliamo crederci anche stavolta. Che la guerra alla sosta selvaggia abbia inizio! Buona fortuna prodi agenti!
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di Alessia Vanaria
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di Francesco Certo
Patti non chiari
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n accordo interistituzionale che vede coinvolti Comune, Regione e Università oltre all’Autorità Portuale. Uno sforzo generale per ridare a Messina la zona falcata così come dovrebbe essere. Per tanti anni se ne è discusso, per tanti anni senza mai rendere concrete le chiacchiere. Il patto per la falce è arrivato nei giorni scorsi, con la firma sui documenti di tutte le parti interessati. Ma Messina non riesce a compiere un passo avanti senza farne un paio indietro. Ecco che anche quello sbandierato come un accordo in totale armonia istituzionale diventa il motivo per un perfetto litigio politico tra il sindaco Renato Accorinti e il Rettore Pietro Navarra. Il motivo del contendere sta tutto sulla scelta del primo cittadino di trasferire il momento delle firme dalla sala Senato dell’Unime al Conisiglio Comunale di Palazzo Zanca. Quanto basta per accendere la polemica. Il Rettore non ci sta e coglie l’occasione per un preciso attacco all’amministrazione, rea di cercare visibilità positiva in un momento di scarsa popolarità. Giudizi politici che vanno oltre il fatto in sé, in perfetta concordanza con le voci che vorrebbero Navarra in odor di impegno politico. Gioco delle parti quindi ma motivato dalla scelta discutibile di Accorinti. Anche qui vogliamo vederci il sottotesto politico. Non facciamo Renato così ingenuo. Consapevole che Navarra lavora per esaltare la sua figura la scelta di spostare la sede della firma puzza tanto di dispetto da campagna elettorale. Insomma Accorinti è ben consapevole di quali siano i suoi detrattori e oppositori reali, altro che qualche consigliere casual ben istruito. Una rottura istituzionale probabilmente studiata a tavolino e non frutto del momento e dell’emotività. Una partita a scacchi che adesso coinvolge direttamente il Rettore che svela le sue carte e scende in campo in prima persona. I giudizi sulle rispettive amministrazioni dicono tutto. Entrambi sperano che l’altro faccia meglio di quanto fatto, ciarle da talk show. Il patto della falce non sappiamo se ridarà luce alla zona falcata, sicuramente ha acceso la vera battaglia politica messinese.
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Uno scatto sullo Stretto È stata inaugurata al Monte di Pietà la mostra “Visioni del mito. Atlante fotografico dello Stretto di Messina”. Alla mostra è correlato un catalogo con 108 foto divise per sezioni: Paesaggio, Attività umane, Fauna, Territorio, Ritratti, Tradizioni, Arte.
Sbarco di 117 migranti Al porto di Messina sono state avviate le procedure di sbarco di 117 migranti. L'Amministrazione comunale, ha partecipato alle attività con il dipartimento Politiche Sociali, l'assistente sociale, Prefettura di Messina, Protezione civile, Forze dell'Ordine e Associazioni di volontariato.
Lotta allo spreco alimentare "I Nuovi Stili di Vita per la Lotta allo Spreco Alimentare" è stato il tema dell'incontro operativo indetto dall'assessore all'Ambiente e Nuovi Stili di Vita, Daniele Ialacqua, svoltosi a Palazzo Zanca, in occasione della 3^ Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare.
Crisi della società e crisi della politica Si è svolta presso l’Accademia dei Pericolanti, una tavola rotonda sul tema “Crisi della società e crisi della politica”. La riflessione ha indagato i fattori che sono alla base della crisi socio-politica che investe da alcuni anni la città.
Moda e spettacolo unite per la vita Nell´ex chiesa di S. Maria Alemanna si è svolto lo spettacolo di beneficenza “Artelier“. La serata, presentata dalla giornalista Lilly La Fauci, è stata organizzata dalla sezione Fidapa Messina Capo Peloro in collaborazione con la Banca del Tempo “Maneo Nemini“.
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Patto per la Falce
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Erogazione idrica ridotta
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È stato firmato a Palazzo Zanca il “Patto per la Falce“ alla presenza del presidente della Regione Rosario Crocetta, che ha definito un momento storico per il rilancio della città, del sindaco Accorinti e del presidente dell´Autorità portuale De Simone.
I lavori a Forza d´Agrò, per la messa in sicurezza della condotta di Fiumefreddo, continueranno e pertanto l´erogazione idrica sarà ridotta sino alle ore 11:00, nei giorni di mercoledì 10 e giovedì 11 febbraio.
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Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
II CIRCoSCRIZIoNE
La regione si attivi perché il decentramento comunale diventi realtà
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onsiderato che la legge regionale n. 11 del 26 giugno 2015 pubblicata in Gazzetta Ufficiale nel supplemento ordinario il 3 luglio 2015 che ha soppresso i Consigli di Circoscrizione tranne che per le città di Palermo, Messina e Catania, assegnava 180 giorni di tempo perché i Consigli Comunali di queste città assegnassero le funzioni di decentramento; infatti l'articolo 5 comma 4 recita: "in fase di prima applicazione della presente legge, i consigli comunali assegnano le competenze alle circoscrizioni di decentramento entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Decorso infruttuosamente il suddetto termine, l’Assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica nomina un commissario ad acta che provvede in via sostitutiva". Preso atto che è trascorso tale termine, è ora, sottolinea in una nota il consigliere della II circoscrizione Rosario Santoro, che la Regione agisca tramite la nomina di un Commissario ad acta presso il Comune di Messina La necessità di decentrare alcune funzioni alle Circoscrizioni in grandi aree nasce dal fatto che proprio la dimensione territoriale del Comune rende difficile in alcuni casi il rapporto con i cittadini e la corretta erogazione di servizi essenziali. Delegando, effettivamente, le funzioni alle Municipalità si realizzerebbe, secondo Santoro, un ulteriore passo verso una matura sussidiarietà verticale, strumento concreto di democrazia compiuta.
IV CIRCoSCRIZIoNE
No allo sfratto dell’immobile ex Caserma dei CC. di via Gesù e Maria di S. Leone
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seguito delle notizie pervenute secondo cui sarebbe esecutiva la procedura di sfratto dell’immobile ex Caserma dei CC. di via Gesù e Maria di S.Leone, avverso a circa 50 occupanti, di cui circa 25 minori (tra cui 2 neonati), il consiglio della IV circoscrizione richiede al sindaco Renato Accorinti e all’assessore al Patrimonio Sebastiano Pino di farsi promotori presso l’autorità competente e con la proprietà, che certamente sarà sensibile al problema, per la sospensione del provvedimento e per l’avvio di una trattativa che consenta diplomaticamente e bonariamente di dirimere la disputa e di tenere in considerazione massima, l’emergenza sociale e abitativa delle persone e dei minori di cui sopra. Il consiglio resta in attesa di un cortese e celere riscontro.
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VI CIRCoSCRIZIoNE
Biancuzzo chiede realizzazione Aeroporto del Mela
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l consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo chiede al Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, al Presidente dell’ENAC, Vito Riggio, al Commissario ex Provincia regionale Filippo Romano, al sindaco di Messina, Renato Accorinti, di valutare la possibilità di “riesumare” l’accordo di programma per la realizzazione di un aeroporto civile, nel territorio compreso tra i comuni di Milazzo e di Barcellona Pozzo di Gotto, denominato “Aeroporto del Mela”. Si chiede, anche a nome della popolazione del comprensorio della zona tirrenica e del capoluogo messinese, che venga riconsiderata l’opportunità di realizzare l’importante infrastruttura, già proposta dalla Provincia Regionale di Messina, con un accurato studio di fattibilità già riconosciuto dal prof. Francesco Karrer, successivamente eletto Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. La realizzazione dell’opera è stata sottoscritta da più di 80.000 mila persone e da ben 64 sindaci del comprensorio e conterebbe su un piano economico ed accordo di programma. Così come l’aeroporto di Comiso sta facendo per il settore agrumicolo, rivitalizzandolo, l’aeroporto del Mela, se realizzato servirebbe alle imprese florovivaistiche presenti nel territorio, oltre che, soprattutto, ad uno sviluppo turistico che valorizzerebbe ancora più le vicine Isole Eolie, dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, e darebbe la possibilità di creare un “polo turistico mediterraneo”, sfruttando la naturale predisposizione di questo territorio all’accoglienza turistica, affrancandosi dalla dipendenza da Catania, sempre più lontana dal comprensorio messinese e difficile da raggiungere, a causa delle fatiscenti infrastrutture che la collegano. Peraltro, tale necessaria infrastruttura, sarebbe ubicata in una posizione strategica e baricentrica rispetto l’ipotetico bacino d’utenza, oltre ad essere facilmente collegabile attraverso la rete autostradale, stradale e ferroviaria esistente. Premesso ciò, anche a nome di quanti hanno a cuore il futuro della nostra Sicilia, Biancuzzo chiede agli Organi in indirizzo di porre in essere tutte le iniziative utili e necessarie alla realizzazione dell’“Aeroporto del Mela”. 10 Febbraio 2016
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città a cura di Marilena Faranda foto Peppe Saya
Patto per la Falce
Storica firma
Consiglio Comunale
Crocetta in aula per difendere l’Authority
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margine della seduta di Consiglio, si firma, in aula, il secondo step dello storico accordo fra Comune ed Autorità Portuale. Una firma che avviene volutamente tra gli scranni del civico consesso, afferma il primo cittadino, perché bisogna ricordare che prima di tutto è un accordo fra la Città e l´Authority e deve partire da qui. L´accordo che viene firmato riduce drasticamente le cubature previste dal Piano Regolatore portuale, da 130mila a 25mila, fatto salvo uno studio di effettiva fattibilità di una riduzione così forte. Ci si chiede, quindi, nonos t a n t e l´impegno forte del Comune, a far rispettare l´accordo, ci sarà quello dell´Authority a rispettarlo? Una volta che le aree passeranno in proprietà di un altro ente, e premesso che non saranno opere realizzabili in due anni, Accorinti come farà a frenarne l´eventuale aumento? Ritornerà a fare l´uomo delle barricate? Successivamente, a conclusione dell’evento, vi è stato un secondo passaggio all´Università, di questo accordo.
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i è svolta una nuova seduta del Consiglio comunale, presieduta dal vicepresidente Interdonato, il quale ha presentato al presidente Crocetta ed agli onorevoli presenti in Aula, l´approvazione dell´ordine del giorno approvato dal Consiglio, seppur non all´unanimità, perché frutto di un diversificato confronto in aula. Ringrazio il Consiglio, ha quindi esordito Crocetta, per questo sostegno che ci sta dando, votando questo ordine del giorno, ma ora dobbiamo portare avanti una posizione condivisa sull’Autorità Portuale. Non possiamo pensare che una città metropolitana siciliana possa essere estromessa dalla guida del proprio porto, per favorire un´Autorità che ha i conti in rosso. Oltretutto ribadiamo che ci preoccupa, continua i
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Presidente, una possibile infiltrazione della ´ndrangheta che controlla il porto di Gioia Tauro. Una soluzione che si potrebbe prevedere, suggerisce Crocetta, sarebbe un consorzio con due differenti Autorità portuali, che mantengano un´autonomia economica e gestionale. Voglio ricordare, afferma Accorinti, che io ho inviato un documento a Renzi ed al Ministro Del Rio, in cui chiedevo l´autonomia dell´Autorithy, ma se proprio era inevitabile l’accorpamento, che, almeno, potessimo scegliere noi con chi ed, a seguito di consultazioni fra istituzioni, che fosse con Gioia Tauro. Intanto Crocetta, precisa, io tengo a Messina, ribadisce, e vedo che la stanno spogliando di tutto. Io devo difendere gli interessi di Messina e di tutta la portualità siciliana. 10 Febbraio 2016
Lavoro
Rischio Sismico
Botteghe di Mestiere e dell’Innovazione Contributi per la prevenzione
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resenti il sindaco, Renato Accorinti, componenti della Giunta municipale e consulenti di Italia Lavoro, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, si è tenuto un incontro informativo per illustrare i contenuti dell’avviso pubblico "Botteghe di Mestiere e dell'Innovazione", emanato da Italia Lavoro Spa nell'ambito del programma SPASperimentazioni di Politiche Attive (Botteghe). Obiettivo dell'iniziativa è stato promuovere la formazione on the job e l’inserimento occupazionale attraverso tirocini della durata di 6 mesi, rivolti a giovani, disoccupati o inoccupati, tra i
18 e i 35 anni non compiuti. Hanno partecipato i sindaci dei Comuni delle Città metropolitana di Messina, l’Università, le aziende, le associazioni di categoria, i servizi per il lavoro, pubblici e privati, gli attori del mercato del lavoro, le istituzioni scolastiche e gli stakeholder locali. Ulteriori informazioni potranno essere reperite alla voce “bandi” del sito di Italia Lavoro http://www.italialavoro.it .
Palacultura
Mobilità urbana
tavolo su Economia e turismo
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i è tenuto al Palacultura un tavolo congiunto, convocato dall’assessore allo Sviluppo economico e Turismo, Perna, sui temi dello sviluppo economico, del turismo, del commercio e dell’occupazione suolo pubblico a cui hanno partecipato, oltre all’assessore al Commercio, Panarello, rappresentanti di Confesercenti e Confcommercio. Si è concordato di firmare al più presto un protocollo d’intesa, affinché si possa immaginare 10 Febbraio 2016
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iovedì 11, alle ore 10.30, nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, si terrà una conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa mirante ad informare i cittadini ed i professionisti sulle opportunità concesse dall'ordinanza del capo della Protezione Civile (O.C.D.P.C.) n. 293/2015 relativa ai contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico nel territorio del Comune di Messina.
Istituzione senso unico
I un’idea progettuale sperimentale di rilancio dell’economia cittadina, considerato anche il dato positivo di aumento del numero dei turisti da crociera. E’ emersa la volontà comune di operare in vista di una riqualificazione delle aree urbane votate al commercio. Il tavolo tornerà a riunirsi tra una settimana.
l dipartimento Mobilità urbana e Viabilità ha disposto l'istituzione del senso unico di circolazione in direzione valle – monte nel tratto della via Comunale San Filippo, tra le vie San Giovannello e Guardia.
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Città Metropolitana Provincia a cura di Marilena Faranda
Laguna di Capo Peloro
Il Commissario Romano non fa sconti allo scarso
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n questi giorni si è verificato l’ennesimo episodio di mancata tutela della Riserva Naturale Orientata "Laguna di Capo Peloro”, istituita con D.A. del 21 giugno 2001. Dopo il sequestro della rete di frodo avvenuto lo scorso 13 gennaio nelle acque del lago di Ganzirri, questa volta a violare i divieti imposti dal regolamento della riserva, due surfisti, dotati di scarsa sensibilità civica, favoriti da un sostenuto vento di ponente, si sono destreggiati a gonfie vele nelle acque di lago Faro. Alcuni cittadini, disturbati dalla presenza inopportuna dei surfisti all'interno dell'area protetta, hanno informato il personale preposto alla salvaguardia della Riserva di cui la Cittá Metropolitana di Messina è Ente Gestore. Immediatamente veniva inviata dal neo Comandante della Polizia Provinciale, una pattuglia che affiancava l'unità attivata dai Carabinieri. I pubblici ufficiali, giunti sul luogo segnalato, constatavano che i surfisti si erano già dileguati non lasciando traccia della loro presenza, fortunatamente testimoniata da alcune foto scattate da testimoni presenti sul luogo, che sono state trasmesse dagli stessi alla Direzione Ambiente di Palazzo dei Leoni, competente in materia. Allo scopo di salvaguardare la preziosa riserva, incastonata in un paesaggio unico nel suo genere, la Direzione Ambiente della Città Metropolitana di Messina ha previsto un sistema di video sorveglianza che monitorerà continuamente la laguna di Capo Peloro allo scopo di prevenire e combattere quei fenomeni di illegalità che possono compromettere il futuro dell’area protetta.
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senso civico ambientale
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Provincia Sicilia a cura di Dario Buonfiglio
M5s: “Scarsa pianificazione per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti”
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uesta la posizione della deputata M5S Claudia Mannino (Camera dei deputati), commentando i risultati dell'avanzamento nell'attuazione del piano presentato dalla Regione a Roma per superare entro la prima metà del 2016 le criticità impiantistiche. “Secondo il piano stralcio dello scorso giugno 2015 – ha precisato la deputata Mannino - ad oggi la Sicilia dovrebbe essere al 30% di raccolta differenziata! In realtà la Contrafatto e Crocetta quando hanno fatto predisporre il piano volevano solo una carta d'appoggio piena di finte promesse per elemosinare il silenzio del Ministero sull'ordinanza e per continuare a derogare la normativa ambientale e sanitaria. Gli stessi professionisti che hanno elaborato la bozza di aggiornamento del piano rifiuti hanno dichiarato che uno dei problemi riguarda la leggerezza con cui si fanno proiezioni e si prendono impegni non realistici,
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“Un Assessore regionale consapevole del proprio ruolo non dovrebbe avallare piani in cui si ipotizza in sei mesi l'incremento di decine di punti percentuali di raccolta differenziata senza prevedere un solo intervento concreto” 10 Febbraio 2016
giusto per farne solo propaganda. Per affrontare un macigno come quello dei rifiuti in Sicilia ci vuole serietà, schiena dritta, assenza di interessi privati da tutelare - ad esempio dei soliti noti che con discariche e inceneritori hanno costruito e vorrebbero costruire fortune imprenditoriali -". Sulla vicenda insieme alla deputata Mannino, rilanciano anche l’europarlamentare Ignazio Corrao e il parlamentare all’ARS Giampiero Trizzino. "Invece di continuare a nascondersi, come al solito, dietro un dito – dichiarano i portavoce M5s - la Contrafatto e Crocetta affermino pubblicamente che la sola strada che sono in grado di proporre alla Sicilia per i prossimi anni è quella della spedizione dei rifiuti fuori regione e si mettano al tavolo di concertazione con cittadini, associazioni ambientaliste, Comuni, SRR ed ex Province per elaborare un nuovo percorso virtuoso in cui porre al centro la salute delle persone e la tutela dell'ambiente. Non proponiamo nulla di straordinario, questo è previsto dalla legge, il piano rifiuti va elaborato in questa maniera e va sottoposto a valutazione ambientale strategica. Abbiamo già inviato una diffida affinchè il piano rifiuti rispetti questo percorso, se non riceveremo risposta a breve i vertici dell'Assessorato dovranno andare a chiarire il tutto direttamente in Procura e a Bruxelles, di fronte la Commissione Europea. Trasmetteremo inoltre un fascicolo completo all'Autorità Nazionale anticorruzione (ANAC) che proprio qualche giorno fa ha concluso una sua istruttoria sulle cause dei fenomeni distorsivi nella gestione dei rifiuti bacchettando la Sicilia per scarsa pianificazione". WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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“L’azienda Myrmex è in vendita on line”
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lavoratori licenziati dalla Myrmex presidiano, da giorni, i cancelli dello stabilimento alla zona industriale di Catania e hanno scandito slogan durante l'ingresso e l'uscita in azienda di alcuni rappresentanti del Cnr che hanno visitato i locali su invito della proprietà per un'eventuale compravendita. Secondo quanto appreso dai sindacati, infatti, l'intero centro di ricerca sarebbe stato messo in vendita sul sito di un'agenzia immobiliare al prezzo di 9 milioni di euro. “Un colpo di scena che ha lasciato di stucco i lavoratori - osservano dalla Cgil - che adesso vedono contrapposta la loro proposta, in campo da mesi, che prevede la vendita dell'azienda allo stesso Ente o ad un'altra realtà da esso designato, al prezzo di un euro, previa attivazione di delibera regolarmente approvata
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dalla Regione nel 2011, ad una vendita a caro prezzo, che avverrebbe proprio ora che la Myrmex si ritrova svuotata dai ricercatori”. “Il clima di tensione è in aumento sottolineano, con stupore, dalla Cgil di Catania - ogni giorno che passa è uno schiaffo alla volontà di salvare posti di lavoro e laboratorio. La Myrmex ora è in vendita ad un prezzo ben preciso. Scelta che non ci è stata comunicata da chi ha messo in atto l'operazione di offerta, ma che tutti possono verificare con un semplice clic su Internet. Questo deve far riflettere sulle reali intenzioni che spingono la proprietà a fare alcune scelte anziché altre”. L'ipotesi del sindacato è che "sulla Myrmex ci sarebbe, sino alla fine, una speculazione finanziaria e non certo un'operazione di rilancio imprenditoriale”.
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Cultura
foto Peppe Saya
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miti sono quelle favole che aspettano ancora di risvegliarci ed essere viste. Storie e microstorie nel tempo hanno dominato l’area dello Stretto, luogo pieno di fascino e di mistero, intessendo una maglia capace ancora di avvolgerci. E dentro la realtà in cui viviamo, quella maglia continua ancora a tessersi. Il contributo oggi è dato dallo sguardo attento di ventuno fotografi peloritani che hanno immortalato in un click a colori o in bianco e nero la bellezza di ciò che ci circonda e che nella fretta quotidiana tante volte dimentichiamo di osservare. Lo Stretto con i suoi colori, le sue correnti, richiama nella mostra “Visioni del mito. Atlante fotografico dello Stretto di Messina”, organizzata nell’ambito del progetto “Le Scalinate dell’Arte”, la nostra attenzione. L’inaugurazione è avvenuta ieri sera al Monte di Pietà, alla presenza del Capitano di Vascello Santo Giacomo Legrottaglie, del sindaco di Messina, Renato Accorinti, dell’assessore alla Cultura, Tonino Perna, del coordinatore del progetto “Le Scalinate dell’Arte”, Giovanni Lucentini. Al bando, pubblicato il 17 dicembre 2014 sull’albo pretorio del Comune di Messina e sul sito dell’Associazione Team Project, hanno aderito 26 fotografi con 662 fotografie. Una commissione qualificata ha scelto gli scatti di: Antonio Aloisi, Achille Baratta, Giovanni Chillemi, Daniele Chitè, Giovanni Coccoli, Antonio Fede, Giancarlo Granei, Enrico Guerrera, Mimmo Irrera, Alessandra Lanese, Stefano Marino, Vincenzo Nicita, Sebastiano Occhino, Ignazio Pandolfo,
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“Visioni del mito” al Monte di Pietà
Uno scatto sullo Stretto Daniele Passaro, Paolo Pergolizzi, Silvio Ruvolo, Santi Smedile, Franco Trifirò, Samuel Tuzza, Gianmarco Vetrano. Alla mostra è correlato un catalogo con 108 foto curato da Mosè Previti e Luigi Giacobbe e diviso per sezioni: Paesaggio, Attività umane, Fauna, Territorio, Ritratti, Tradizioni, Arte. Un’unica raccolta fotografica dell’area dello stretto per evidenziare la complessità e la peculiarità di un tratto di mare che congiunge lo Jonio con il Tirreno e la Sicilia con la Calabria. Un viaggio tra i luoghi, i volti, le tradizioni simbolo di straordinario scenario naturale. “Questa mostra – racconta Luigi Giacobbe – rappresenta un punto di partenza, un primo tentativo di riflessione sul potenziale evocativo che lo Stretto di Messina emana dalla sopravvivenza del mito”. Sarà possibile visitare la mostra sino al 28 febbraio, con ingresso libero, da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16:30 alle 19:30. Cristina D’Arrigo
foto Peppe Saya 10 Febbraio 2016
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Spettacoli
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Spettacolo di beneficenza "Artelier"
Serata beneficenza Fidapa
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erata beneficenza Fidapa “Moda e spettacolo unite per la vita“. E´ stato questo il tema dello spettacolo di beneficenza “Artelier“, che si è tenuto ieri sera all´ex chiesa di S. Maria Alemanna. La serata, presentata dalla giornalista Lilly La Fauci, è stata organizzata dalla sezione Fidapa Messina Capo Peloro in collaborazione con la Banca del Tempo “Maneo Nemini“. Durante la manifestazione, hanno sfilato gli abiti della stilista Tina Arena: due le uscite delle modelle, la prima in pret a porter e la seconda in haute couture e sposa. Tanti i momenti di musica e spettacolo, con le esibizioni della giovane cantante messinese Sabrina Acquaviva, del corpo di ballo “Balletto dello Stretto“ di Mimma Cubeta e del corpo di
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ballo dell´“Accademia dello Spettacolo“ con le coreografie di Elisabetta Isaja. In prima fila, la coordinatrice nazionale Fidapa del Collegio delle Garanti avv. Stefania Luppino e la consigliera comunale Rita La Paglia. L´incasso è stato devoluto in favore della casa famiglia “Casa della Misericordia“. La presidentessa della sezione Fidapa Messina Capo Peloro Flavia Costanzo e la vice presidente della Banca del Tempo “Maneo Nemini“ Nazzarena Amedeo hanno ringraziato i tanti messinesi intervenuti “per la generosità che Messina dimostra sempre nei momenti dedicati alla beneficenza“. Infine, sono stati sorteggiati un abito creato dal sarto Claudio Saraniti e un regalo messo a disposizione dalla gioielleria Sofia.
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
Oscar 2016 – Attori Dopo aver analizzato gli otto film in lizza per la statuetta più ambita passiamo alle categorie che difficilmente mettono d’accordo tecnici e critica col grande pubblico. Gli attori quest’anno avranno una luce superiore puntata addosso perché in corsa c’è lui: Leonardo Di Caprio. Ci ha provato e riprovato, meritato e neanche candidato ma adesso con l’intenso “Revenant” sembra essere arrivata la volta buona, anche se la concorrenza è spietata ed il suo film difetti in sceneggiatura e testi. Ma non è ancora tempo di pronostici, per quelli attenderemo i giorni precendenti al 28 febbraio. Oggi diamoci una bella infarinatura sulle facce in concorso alle quattro statuette. Settimana prossima regia e premi tecnici. MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – Sono cinque i nomi in lizza tra cui spicca il favorito Di Caprio per “Revenant” come dicevamo. Bene ma non benissimo, soprattutto se si paragona questa interpretazione ad altre viste in precedenza. Questo giro è la concorrenza il vero vantaggio. Indubbiamente Leo meritava per “The wolf of Wall Street” ma battere Matthew McConaughey era impossibile. Matt Damon per “The Martian” piace ma non convince mentre Bryan Cranston è la vera mina vagante per il suo “Trumbo” la storia dello sceneggiatore di Hollywood finito in carcere per presunti legami col partito comunista. Ma sono due i veri ostacolo di Leo verso la statuetta. Il primo è Michael Fassbender che fa rivivere un credibilissimo Steve Jobs, molto più di quanto fatto da un mediocre Ashton Kutcher qualche anno fa. Film non esaltante ma ottimo Fassbender. Occhio a Eddie Redmayne, vincitore lo scorso anno con “La teoria del tutto” e strepitoso in “Danish girl” dove interpreta la vera storia del primo transessuale europeo. Lotta a due con Fassbender e Cranston sullo sfondo. MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA – Qui la discussione si complica. Fantastica Cate Blanchett in “Carol”, film drammaticamente noioso che inficia pesantemente l’interpretazione della Blanchett. Convince e piace di più Brie Larson che strugge il cuore in “Room”. Indietro nella corsa Saoirse Ronan per “Brooklyn” e Charlotte Rampling per “45 anni”. Poi c’è Jennifer Lawrence. La sua “Joy” è l’esame finale per la promozione a regina di Hollywood. Basterà? MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – Non ci sarebbe neanche da discutere sulla vittoria per suffragio universale di Sylvester Stallone in “Creed”. Però il romanticismo non basta ed allora occhio a Mark Ruffalo che con “Il caso Spotlight” ambisce alla statuetta. Bene anche Tom Hardy co-protagonista al fianco di Di Caprio in “Revenant”, e Christian Bale per “La grande scommessa”. Chiude la lista Mark Rylance per “Il ponte delle spie”. MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA – Stesso discorso fatto per Cate Blanchett da incollare a Rooney Mara. Benissimo in “Carol” ma la pellicola è mattonesca. Favorita è Alicia Vikander che al fianco di Redmayne esalta “Danish girl” oltre i meriti di sceneggiatura. Lotta e combatte Kate Winslet per “Steve Jobs”. Entusiasma Jennifer Jason Leigh per l’ottava opera di Tarantino, “The hateful eight” mentre convince la perfetta Rachel McAdams in “Il caso Spotlight”. Categoria che rimane aperta fino all’ultimo.
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10 Febbraio 2016
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà Comincia, anzi è già cominciato, il Festival di Sanremo 2016. Edizione affidata all’aziendalista per eccellenza Carlo Conti, uomo che nel ventunesimo secolo parla ancora di registrare la partita evento Juventus-Napoli e vederla dopo la finalissima canora. Bella idea, peccato che nel social world di oggi sarebbe impossibile non conoscere il risultato anche in tempo reale. Su questo punto Sanremo pecca di ingenuità mista a protagonismo di altri tempi. Non che il calcio debba venire prima ma strutturare le serate in maniera da chiudere prima del fine settimana sarebbe vera novità. La sovrapposizione col mondo pallonaro non fa bene, ancora meno quella col weekend lungo. Vero che in termini di ascolto sarà decisiva l’apertura ma pensare di tenere incollati gli italiani dal martedì al sabato è esercizio di follia. Che poi Sanremo lo snobbano tutti ma lo guardano tutti, tranne noi che scriviamo perché le nostre serate le passiamo in altre faccende affaccendati. Tanto per le canzoni arrivano la classica radio o Youtube in soccorso. Nessuno snobismo il nostro ma una diversa scelta di priorità, perché poi le canzoni le ascolteremo sia che per curiosità che per voglia. Ogni anno la cosa che ci incuriosisce di più è la lista dei cantanti in gara, nella quale cerchiamo sempre qualche nome pesante che puntualmente non troviamo. Si conferma anche quest’anno il terrore degli artisti acclamati di partecipare ad una gara che li metterebbe davanti al vero valore in termini di successo. Un televoto terrorizza più di una critica su Rolling Stone. Il giudizio popolare non s’ha da fare e così sia. Grandi classici presenti come Arisa che dalla Liguria estrae ogni anno la sua linfa di vendite e appeal. Annalisa, Noemi e Clementino non sono amici nostri ma artisti che credono basti il nome per essere riconosciuti. Tornano gli Stadio e Ruggeri, ci sarà Patty Pravo una che il cognome non servirebbe davvero, Morgan coi Bluvertigo contro Elio e le Storie Tese; poi una pletora di personaggi che tra nome e musica non ci dicono niente. Torna il Festival di Sanremo arrivato alla sua edizione numero 66. Con l’impiegato catastale Carlo Conti ci saranno Gabriel Garko che porterà la sua unica espressione sul palco dell’Ariston. Poi Madalina o come diamine si chiama, la classica sconosciuta prima e dopo l’evento. Ed infine la bellissima e bravissima Virginia Raffaele, attrice ed imitatrice che farebbe ridere anche un cadavere che nella platea del teatro sanremese troverà pane per i suoi denti. Tifiamo per un bel duello tra Morgan ed Elio in puro stile X-Factor ma occhio ad Annalisa (le rosse sono sempre le migliori), nelle speranza di non vedere vincere fragole, clementine e altri prodotti da banco o da talent show.
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Lo snobbato Festival 10 Febbraio 2016
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà Stéphane Mallarmé nacque a Parigi nel 1842 e insegnò a lungo inglese in un liceo. Si accostò, presto, al mondo della poesia dove si mosse in direzione opposta a Rimbaud: non dalla poesia per giungere alla critica della poesia e alla scelta della “rugosa realtà”, ma dalla vita per giungere alla poesia, trasformata in un assoluto che supera l’esistenza concreta. Da questo punto di vista, Mallarmé rappresenta la linea fondamentale, orfica e religiosa, del Simbolismo. Egli comincia a far ricorso, inoltre, al verso libero, al verso scalare, suddiviso in segmenti collocati su linee diverse, all’uso dei “bianchi” tipografici e dell’interlinea, rivoluzionando l’immagine visiva stessa della poesia. Mallarmé pubblicò nel 1864 Hérodiade, un poemetto che fa di Erodiade un’eroina della purezza e un simbolo stesso della tensione all’assoluto della poesia. Del 1868 è Igitur, ou la folie di Elbehnon (Igitur, o la follia di Elbehnon), con cui viene riconosciuto un caposcuola. Nel 1876, dopo essersi trasferito a Parigi, pubblicò L’après-midi d’un faune (Il pomeriggio di un fauno) poemetto che dà inizio alla tendenza del Simbolismo. Celebri sono i “martedì letterari” in casa Mallarmé, in cui si riuniscono i poeti di punta della capitale. Del 1879, invece, è Un coup des dès jamais n’habolira le hasard(Un colpo di dadi non abolirà mai il caso), che contiene le sue innovazioni più radicali: la rottura del sistema sintattico e quella del sistema grafico tradizionale. Il testo può essere letto, infatti, in modo verticale o trasversale, oppure seguendo la traccia fornita dai diversi corpi tipografici. A livello contenutistico, viene ripreso il tema di Igitur, con una radicale negazione dell’agire umano: il caso regna sovrano e il mondo resta estraneo e indifferente al lancio stesso dei dadi con cui l’uomo tenta di definire il proprio destino. Alcuni critici letterari considerano Mallarmé uno dei poeti francesi più difficili da tradurre. Un lettore accorto si rende conto, subito, di come l’importanza delle relazioni sonore tra le parole eguagli, se non sorpassi, l’importanza dei significati tradizionali delle parole stesse. Questo genera nuovi significati nel testo parlato che non sono evidenti alla sola lettura “concettuale”. È questo l’aspetto del componimento che è impossibile rendere con la traduzione, dato che esso sgorga dalle ambiguità inestricabilmente legate alla fonologia della lingua francese parlata. Si può anche dire che è questo aspetto di “puro suono” della sua poesia ad aver portato fino alle sue ispirate composizioni musicali, e al diretto paragone con la musica. Un perfetto esempio di questo citato gioco di suoni appare nel libro di Roger Pearson, Unfolding Mallarmé, nell’analisi del Sonnet en ‘-yx’. Il poema si apre con la frase “ses purs ongles”, che letta ad alta voce suona molto simile alle parole “c’est pur son”. Questo uso dell’omofonia, assieme alle relazioni e agli strati di significati che vi risultano, è praticamente impossibile da cogliere o catturare attraverso una traduzione. La poesia di Mallarmé è stata fonte di ispirazione per molte opere musicali, tra cui tra cui il Prélude à l'après-midi d'un faune di Claude Debussy, libera interpretazione del poema Il pomeriggio di un fauno. Questa e altre opere testimoniano l’eterna attualità di Mallarmé che muore a Valvins nel 1898.
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10 Febbraio 2016
Come è triste la carne... E ho letto tutti i libri! Fuggire! Laggiù fuggire! Ho udito il canto degli uccelli ebbri tra l'ignota schiuma e i cieli. Nulla, neppure gli antichi giardini riflessi negli occhi, Potrà Trattenere il mio cuore che si immerge nel mare. O notti! Neppure il deserto chiarore della mia lampada Sul foglio ancora intatto, difeso dal suo chiarore, E neppure la giovane donna che nutre il suo bambino. Partirò! Nave che culli le tue vele Leva l'ancora verso un'esotica natura! Una Noia crede ancora, desolata da speranze crudeli, ai fazzoletti agitati nell'ultimo addio. E forse gli alberi che attirano la tempesta il vento farà inclinare sui naufragi Perduti, senz'alberi, lontani da fertili isole... Ma ascolta, mio cuore mio, il canto dei marinai!
Stéphane
- O l'Omega, raggio viola dei suoi Occhi!
Mallarmé
Brezza marina
18 marzo 1842, Parigi, Francia 9 settembre 1898, Vulaines-sur-Seine, Francia 10 Febbraio 2016
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RE sano
Mangia
a cura di Mimmo Saccà
12 mln italiani dormono male, importanti i giusti cibi
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ono oltre 12 milioni gli italiani che non dormono bene: a ricordarlo sono gli specialisti dell' Osservatorio Nutrikid, che sottolineano anche come "il buon sonno è strettamente legato alle abitudini di vita, prima su tutte una corretta alimentazione". E con il Carnevale (e i suoi dolci), gli esperti mettono in guardia soprattutto i genitori: "Se qualche piccolo peccato di gola è concesso, soprattutto ai bambini, è meglio non essere troppo elastici su fattori determinanti come ad esempio la qualità del riposo". "Andare a letto troppo tardi - commenta Franca Marangoni, responsabile della ricerca di Nutrition Fondation of Italy - esagerare con la tecnologia, eccedere nelle porzioni e non rispettare la corretta frequenza di pasti e fuoripasto, sono abitudini che alla lunga possono
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essere nemiche del sonno tranquillo. Eppure, sempre più studi dimostrano che il sonno ha un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute e nella prevenzione di importanti fattori di rischio, primo tra tutti il sovrappeso, anche nei bambini". Per questo l'Osservatorio ha studiato un apposito questionario online (disponibile su www.nutrikid.it) "proprio per offrire agli adulti alcuni parametri di riferimento per avere una prima valutazione del benessere dei propri figli nella vita di tutti i giorni, anche in vacanza". Al termine del questionario, inoltre, si potrà scaricare gratuitamente il volume delle 'Guide alle Porzioni', con pratici consigli per orientarsi nella scelta degli alimenti per un'alimentazione corretta ed equilibrata in base all'età e allo stile di vita. 10 Febbraio 2016
Mangia
RE sano
La ricetta Chiacchiere salate Ingredienti per 1 vassoio piccolo di chiacchiere: • • • • • • •
125 gr di farina 00 1 uovo 1 pizzico di bicarbonato 1 cucchiaio di olio di semi 2 cucchiai di vino bianco 1 cucchiaino sale Pepe q.b.
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PREPARAZIoNE Disponete la farina a fontana in una ciotola, aggiungete sale e bicarbonato, quindi mettete al centro l’uovo, l’olio e il vino. Iniziate ad impastare partendo dal centro e facendo assorbire man mano la farina sui bordi. Lavorare fino ad ottenere un panetto omogeneo. Coprite con un canovaccio e lasciate riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente. Dividete l’impasto in alcuni panetti più piccoli e appiattiteli un po’ con le mani, quindi passatelo nella macchina tirasfoglia per un paio di volte, fino ad ottenere delle sfoglie molto sottili, che poggerete man mano su una superficie leggermente infarinata. In alternativa potete stenderla con il mattarello, fino ad ottenere una sfoglia sottilissima. Ritagliate delle striscioline con una rotellina dentata, lunghe 6-7 cm e larghe circa 3. Sempre con la rotellina, praticate dei tagli nel senso della lunghezza, uno solo centrale o, se preferite, 2 paralleli. Iniziate quindi a friggere le chiacchiere in una padella con olio bollente, poche per volta. Giratele per farle dorare uniformemente, quindi sollevatele con una schiumarola, poggiandole man mano su carta assorbente. Disponete le chiacchiere salate su un piatto da portata, cospargerle con un po’ di parmigiano a ricordare lo zucchero a velo e servitele, magari con un tagliere di salumi e formaggi o anche con qualche verdura sfiziosa. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Amarcord Panorama di Messina prima del terremoto del 1908
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foto Paola Castagna
Numero 115 - Anno XIV - 8 Febbraio 2016
SPORT il Cittadino
Doppio successo per la Pallavolo Messina
Vittoria-bis