il Cittadino n. 187

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Salvador DalĂŹ (1954)

n° 187 anno XIII - 14 gennaio 2015

il Cittadino

2014: il tempo e la memoria

Panta rei


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Correva l’anno 2014

L’anno si chiude con la neve a Mesisna 31 Dicembre 2014 - Madonnina del porto

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Tares innanz Nessuno di noi si sarebbe aspettato di assistere, dopo solo sei mesi dal suo insediamento, all’asserragliamento del sindaco Accorinti nel palazzo del governo cittadino, circondato dai messinesi imbufaliti per il pesante balzello da pagare per la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati. Parafrasando la storica frase dell’operaio milanese Antonio Sciesa, prima di essere fucilato, “Tares innanz”.

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Gennaio Colpo da maestro Il nostro obiettivo- affermano Crocetta e Borsellino- è quello di migliorare la sanità siciliana, attraverso meccanismi che tengono conto delle vocazioni territoriali e dei bisogni dei cittadini. Particolare attenzione verrà data ai punti di nascita, per i quali sono stati determinati in questi anni tagli che non hanno tenuto in debita considerazione la condizione dei territori con evidente difficoltà d’accesso e spesso disagiata. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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C’eravamo tanto amati Tutti gli innamoramenti, a maggior ragione quelli politici, attraversano periodi di alti e bassi. In Sicilia abbiamo assistito a lanci di stima e affetto da parte dell’onorevole Dalia nei confronti di Crocetta che, come si ricorderà, portarono a proporre la candidatura a governatore siciliano dell’ex sindaco di Gela. Negli ultimi periodi si sono registrate critiche piuttosto veementi, tale da far credere ad un’imminente crisi di governo scaturita da opinioni difformi sulle riforme istituzionali delle province.

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Febbraio Renato in campo Dopo tanti anni torna a Messina il carnevale in strada, manifestazione promossa dall’amministrazione comunale, denominata “l’isola di Carnevale”, evento itinerante che si svolgerà all’interno dell’area pedonale Cairoli in collaborazione con la IV circoscrizione, la terza commissione consiliare e le associazioni dei commercianti. Alluvione di Giampilieri WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Tutti per uno una città per ciascuno Grazie all’accordo raggiunto dal governo Crocetta e dalla maggioranza con M5s e Ncd, l’Assemblea siciliana ha approvato la norma che istituisce le tre città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. La norma è contenuta nel disegno di legge di riforma delle Province regionali sostituite con i Liberi consorzi. Il territorio delle città metropolitane “coincide con quello delle aree individuate Messina - Svincolocol di decreto Giostra del presidente della regione del 10 Agosto 1995 e dei rispetPeppe Saya tivifoto comuni”.

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Marzo Ritorno al futuro Riparte l’industria, torna la tradizione. Con l’assegnazione della Regione Sicilia dei capannoni dell’ex ASI a Larderia, è stato compiuto il primo passo per il rilancio della produzione della birra a Messina. Dopo anni di lotte, presidi, promesse e speranze, gli ex lavoratori della “Birra Messina” prima, gruppo “Heineken” poi, ed infine “Triscele” possono tornare a lavorare, a fare quello per cui sono nati, a produrre quello che sanno fare, la birra. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Portobello Riconoscimento per la città di Messina, che secondo i dati Eurostat per l’anno 2012 è il porto con più traffico di passeggeri in Italia e l’ottavo in Europa. 8.126.000 utenti sono transitati per la città di Messina, numeri importanti che rappresentano la significativa fetta di economia che l’attraversamento marittimo produce. Giustificato l’orgoglio dell’Autorità Portuale, invitata a Miami per il Cruise Shipping 2014, incontro nel quale sono stati rivolti i complimenti per il lavoro svolto.

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Aprile Taglio & (s)cucito Il Crocetta-bis è nato. Il nuovo governo sembra abbia avuto il via direttamente dal partito romano del Pd tramite il membro della segreteria nazionale il palermitano Davide Faraone. La squadra è stata rinnovata per metà dei propri componenti: sei su dodici. Con l’uscita di Nino Bartolotta, la realtà messinese non è rappresentata nell’esecutivo.

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Ciacci vostri “Non ci sono superman che possano dal nulla risolvere le cose”. Il sindaco, Renato Accorinti, l’Assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua, il Commissario liquidatore di Messinambiente, Alessio Ciacci, ed il consulente dell’azienda, Raphael Rossi, hanno tenuto una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione di Messinambiente a cinquanta giorni dalla nomina di Ciacci ed esporre alcuni punti qualificati del progetto.

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Maggio Il re solo L’esplosione del sistema Genovese. La vicenda giudiziaria che vede come protagonista Francantonio Genovese, dopo il pronunciamento della Camera dei deputati sull’arresto del parlamentare, si è incanalata sul terreno più proprio: le aule di tribunale. In punta di fioretto, nella sede naturale della verifica dei fatti contestati, si scontreranno le tesi dell’accusa e della difesa e si giungerà ad una sentenza. Un giudizio che, comunque, si dovrà rispettare. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Addio Sicilia “La Sicilia rischia di essere tagliata fuori”. Presentato l’annuale report redatto da Banca d’Italia sulla situazione economica siciliana. I relatori si sono soffermati sul bisogno di tornare a scommettere sulla Sicilia; la mancanza di investimenti sia nel settore industriale che su capitale umano sono alcune delle cause del decadimento dell’economia regionale.

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Giugno Anno uno Buon compleanno. E’ trascorso appena un anno dalla conquista di Palazzo Zanca attraverso “la rivoluzione dal basso” capeggiata dal pacifista Renato Accorinti. Sembrano remote le immagini del nuovo sindaco che a piedi nudi, tra due ali di popolo festeggiante, si impossessava della casa comune. I messinesi hanno scelto di cambiare radicalmente il sistema di potere imperniato sui partiti logori per puntare sulla speranza, sul nuovo concetto di partecipazione democratica, sulla rivoluzione pacifica rappresentata dall’appena arrivato primo cittadino. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Nuovi mezzi veloci Area “disintegrata” dello Stretto. Nei vecchi sussidiari delle scuole elementari, i messinesi leggevano con malcelato orgoglio la definizione della propria città: porta della Sicilia, crocevia marittimo internazionale nello Stretto, importante nodo ferroviario italiano, notevole porto commerciale e turistico, pregiata industria di cantieristica navale, ferroviaria e arsenale militare, capoluogo dell’omonima provincia (la 13 in Italia), sede di Direzione regionale, articolazioni dello Stato e molti altri ancora nei comparti economici e socio-culturali.

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Luglio La bella estate E la chiamano estate. Con qualche ritardo è esplosa l’estate. Comunque, la gente, indipendentemente dalla situazione metereologica, ha programmato le ferie e non ha nessuna intenzione di rinunciare al periodo di agognato riposo. Le statistiche, puntualmente, sottolineano il ridimensionamento della durata delle vacanze, soprattutto per motivi economici. L’esigenza di “staccare la spina”, di non pensare all’ “annus horribilis” è più patita. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Grifone 2014 Il Ferragosto messinese. In tempi di crisi, i messinesi, costretti a rinunciare alle ferie, hanno affollato le strade cittadine in occasione del ferragosto, della tradizionale passeggiata di Mata e Grifone, mitici fondatori della città e della processione della “Vara”, l’antica “machina votiva”, dedicata alla Madonna dell’Assunta. Protagonista è il nostro primo cittadino, aspirante rifondatore della comunità, impegnato in prima linea a fermare i “bisonti della strada” sul cavalcavia, confine naturale del centro urbano e nell’infinita telenovela dell’isola pedonale Cairoli.

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Agosto C’è posta per te L’aria del continente. Il sindaco Accorinti, accompagnato dal suo vice Signorino e dal vertice amministrativo Le Donne, si è incontrato con il premier Renzi. Un incontro fortemente voluto dal primo cittadino messinese, che lo aveva richiesto nel corso della visita a Reggio Calabria del capo del governo. Giudichiamo positiva la riunione romana, non solo per i potenziali risultati ottenuti con gli impegni, immediati e futuri, assicurati dalla Presidenza del Consiglio ma per il metodo che ha riacceso il dibattito politico in città. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Befana porta a porta Illustrati tempi e modalità del finanziamento della Regione Siciliana al Comune di Messina per l’attivazione del sistema di raccolta differenziata porta a porta nella città per un importo totale di 4.766.566, 60 euro. Per Ialacqua un risultato insperato. Il prossimo anno, afferma l’amministratore, inizieremo il servizio con dei costi da parte del Comune di soli 971.755, 45 euro.

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Settembre Svuotato Taglio dei fondi ai servizi sociali. I consiglieri comunali dei vari schieramenti che hanno bocciato martedì 8 settembre la proposta dell’Assessore Mantineo, negando i due milioni di euro ai servizi sociali dicono con forza: “Mantineo si assuma le sue responsabilità oppure si dimetta”.

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La stangata EsTASI peloritana. La TASI è un tributo destinato a contribuire alla copertura dei costi dei servizi indivisibili che il Comune eroga alla collettivitĂ indistintamente e non alla singola persona su richiesta individuale. Fanno parte della categoria dei servizi indivisibili, a titolo esemplificativo, l’illuminazione pubblica, la sicurezza, il verde pubblico, la manutenzione delle strade, delle fognature, ecc.

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Ottobre Buca d’orchestra Cosa pubblica: immotivata discrezionalità. C’è qualcosa che non va nel nuovo che avanza. Dopo anni bui e maleodoranti, il Teatro Vittorio Emanuele sembrava poter ritrovare la luce e, soprattutto la trasparenza. Un nuovo presidente, Maurizio Puglisi, un sovrintendente dal curriculum d’eccezione come Antonino Saija, un attore impegnato come Ninni Bruschetta alla direzione artistica ed un CDA nuovo di zecca. Tutto bello all’apparenza, meno all’atto pratico. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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I roditori Promettendo di redimersi la Sicilia continua a sprofondare. La Corte dei Conti ha iniziato a scoperchiare il buco nero delle 34 società partecipate della Regione Sicilia, carrozzone mangia soldi che, in solo quattro anni (2009/2012) sono costate più di un miliardo di euro, denaro pubblico per coprire le perdite di bilancio. Il 40% di queste società ha chiuso in perdita per almeno tre anni consecutivi. Per molte, è stata decisa da tempo la chiusura e la liquidazione.

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Novembre Oro Nostro Le trivellazioni in Sicilia. La storia inizia a settembre scorso, quando sul tavolo della trattativa per salvaguardare i livelli occupazionali nell’area petrolchimica di Gela il rappresentante dell’Eni formalizza la richiesta di aumentare il numero di trivelle installate in Sicilia per l’estrazione di nuovo petrolio. Dopo un momento di giustificato panico e preoccupazione per le sorti della trattativa in corso, tutti gli interlocutori si sono ammorbiditi accettando obtorto collo la soluzione proposta. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Coast to coast La Budapest dello Stretto. Il sindaco Renato Accorinti ha paragonato la potenziale città dello Stretto a Budapest, la capitale ungherese nata dalla fusione delle due città: Buda, sul versante occidentale, e Pest, sul versante orientale del Danubio. Un’immagine suggestiva che, forse, riesce a far sognare “la popolazione” insediata in riva allo Stretto. Un ampio territorio che si candida a ricoprire un ruolo di primo piano, in una dimensione europea, nel meridione d’Italia.

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Dicembre Il pesista Il peso delle partecipate. La Corte dei Conti, di continuo, chiede al governo regionale di mettere mano alla spesa abnorme per le partecipate senza ottenere nulla in cambio (malgrado gli annunci del governatore Rosario Crocetta, che nel novembre 2012 appena eletto disse: Se fra tre mesi si continuerà a parlerà degli stessi sprechi mi dimetterò), tanto che ad ottobre la sezione di controllo della Corte dei Conti ha deferito la regione per non aver né risolto né risposto sul caso delle troppe e (troppo costose) partecipate regionali. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Sommario

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numero 187 anno XIII 14 Gennaio 2015

Attualità

74-81 Cultura Ricordare la guerra per celebrare la pace

Un’idea per la mia città Per non dimenticare

54-55 Dietro le quinte 98-99 58

Mangiare Sano

Settegiorni Cronaca della settimana

62-63

Città Cronache urbane

66-67 Provincia

Le rubriche 56-57 In&Out 92-93 La corazzata Potemkin

Talenti spaziali messinesi negli Stati Uniti

94-95 Da Beethoven a Kurt Cobain

68-69 Sicilia

96-97 30

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Parole in blu


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

Montre molle au moment de sa première explosion, di Salvador Dalì (1954) WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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na “notte bianca” di eventi in contemporanea in tutta Italia per promuovere la cultura classica nelle sue infinite declinazioni. Una iniziativa che nasce sull’onda delle polemiche che negli ultimi tempi hanno investito il liceo classico, storico indirizzo di studi del nostrosistema scolastico, fra proposte di abolizione, “processi” pubblici e appassionate discussioni sullastampa e sul web. L’idea viene dalla Sicilia, dal liceo Classico Gulli e Pennisi di Acireale (CT), in particolare dal prof. Rocco Schembra, docente di latino e greco e presidente della delegazione acese dell’AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica). All’evento, che si svolgerà in contemporanea venerdì 16 gennaio dalle 18:00 alle 24:00, hanno aderito, entro i termini, ben 104 licei classici della penisola che ospiteranno l’evento, da Gorizia a Siracusa, da Cagliari

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a Lecce. Un conteggio definitivo si potrà fare solo ex post; numerosi i licei “ritardatari” che non hanno potuto trovare posto nella locandina ufficiale. Il “passaparola” ha utilizzato sia i canali di comunicazione ufficiale fra le varie amministrazioni scolastiche sia i social network. Su Facebook la pagina dedicata all’evento ha raccolto, ad oggi, quasi 1000 membri. Nel corso delle sei ore dell’evento, si darà l’opportunità agli studenti di esibirsi in varie performance. Dal teatro, alla musica, alle letture di autori classici, alla presentazione di romanzi, al dibattito, a coreografie di danze, all’allestimento di degustazioni a tema. La conclusione sarà comune. Tutti leggeranno in contemporanea, in greco e in traduzione italiana, il celeberrimo Notturno di Alcmane, lirico greco del VII sec. a.C.


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Programma Notte nazionale del Liceo Classico, “Liceo G. La Farina” 18.00 Lettura “Giù le mani dal Liceo classico” (T. Alberini, Gazzetta di Parma, 27-11-2014). Dibattito sul tema con ex allievi del Iiceo “La Farina” (Al. e An. Bommarito, D. Pellegrino, D. Satullo) a cura II A, II C, III B. Concerto del chitarrista Alessandro Monteleone “Suggestioni armoniche” (musiche di Villa Lobos, Tàrrega, Albeniz). Dialoghi in latino e greco (a cura V D, IV A, IV B, IV D). Relazione Arch. Celona: “Lo sport della lotta nell’arte e nella letteratura antica”. 21.00 Sapori antichi: degustazioni da ricette del mondo greco e romano (a cura II D, III A, II B, II A. Aula degustazioni, nr. 13). Gruppo teatrale liceo “La Farina”: selezione di scene dall’Orestea (Aula teatro, nr. 12). Laboratorio musicale Liceo La Farina: “Vivamus”; “Ad Leuconoen”; “O Fortuna”. I brano musicale (D. De Caro, “Image” di Eugène Bozza). Recital di lirica greca e latina (a cura II C, II A). II brano musicale (N. Ialacqua, Chopin n. 4). Dialoghi filosofici (a cura I B). III brano musicale (M. Chillemi, “Nuvole bianche”). Relazioni di Storia dell’Arte (a cura I D, I A, II D, III C). 24.00 Lettura “Notturno” di Alcmane (trad. M. Valgimigli). Il Programma si svolgerà in Aula Magna eccetto indicazioni. Aule tematiche di Arte (nr. 14), teatro (nr. 12, a cura gruppo teatrale), abbigliamento antico (nr. 11, a cura V C), degustazione di ricette del mondo greco e romano (nr. 13, a cura II D, III A, II A, II B).

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Liceo Classico “G. La Farina” foto Peppe Saya WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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di Michele Giunta

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Norvegia: lavoro per Cuoco, stipendio 2.700 – 3.700 euro Assunzioni a tempo indeterminato in Norvegia nel settore della ristorazione. Sono aperte le selezioni per un Cuoco, previsto uno stipendio mensile di 2.700 – 3.700 euro. Sarà responsabile della cucina. Olbia: concorso Agente di Polizia, selezione per Diplomati Aperto bando per Agenti di Polizia in Sardegna. Il Comune di Olbia ha indetto un concorso pubblico, finalizzato alla assunzione a tempo indeterminato full time di un Agente di Polizia Municipale, Cat. C. Lavoro per Veterinari, Regno Unito La rete Eures segnala opportunità di lavoro all’estero per Veterinari interessati a lavorare nel Regno Unito. Le assunzioni sono finalizzate all’inserimento definitivo. Stipendio di circa 51.000 – 76.000 Euro. Leroy Merlin Lavora con noi: posizioni aperte Vi piacerebbe lavorare in Leroy Merlin? La nota catena della Grande Distribuzione GDO ha aperto nuove offerte di lavoro per diplomati e laureati in tutta Italia. Previste assunzioni a tempo indeterminato e determinato. Poste Italiane: lavoro per Postini in Lombardia Assunzioni per Portalettere in vista con Poste Italiane. La società di servizi postali ha aperto una nuova offerta di lavoro in Lombardia per Postini. Selezioni per diplomati e laureati a Varese, Como. 40

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14 Gennaio 2015 Azienda Trasporti Verona: concorsi per Diplomati, Laureati, Tecnici L’Azienda Trasporti Verona ha aperto 10 concorsi per autisti, addetti biglietteria, elettricisti, meccanici ed altre figure, per assunzioni a tempo indeterminato in ATV. I bandi sono rivolti a Diplomati, Laureati e non solo. Mugnano di Napoli: concorso Istruttore Amministrativo Contabile Aperto bando in Campania: il Comune di Mugnano di Napoli ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione di Istruttore Amministrativo Contabile con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Imperia: concorso per Assistente Sociale Il Comune di Imperia ha riaperto il concorso per il reclutamento di un Assistente Sociale. Il bando prevede l’assunzione con contratto part-time a tempo determinato, con stipendio annuale di oltre 11.700 Euro. Domande entro. Comune di Milano: concorsi 2015 Geometri e Istruttori Tecnici Aperti nuovi bandi 2015 per assunzioni al Comune di Milano per Diplomati e Laureati. Al via tre concorsi per Geometri e Istruttori Tecnici, per la copertura di posti di lavoro a tempo indeterminato. Comune di Narni: concorso per Agenti di Polizia Nuovi posti di lavoro in Umbria: il Comune di Narni, in provincia di Terni, ha indetto un concorso pubblico per due posti di Agente di Polizia Municipale. Assunzione a tempo indeterminato per entrambe. PAM: lavoro nel Marketing per Laureati Assunzioni in vista per Laureati e Laureandi con PAM. La nota catena GDO seleziona giovani interessati a specializzarsi nel Marketing per un percorso di formazione e lavoro presso la sede centrale a Spinea.

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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L (Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina tel.09046535 e-mail:segreteria@mcl.messina.it


Attualità

“Un’idea per la mia città”

foto Antonio De Felice

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i è svolta nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca la premiazione del progetto “Un’idea per la mia città”, giunto alla seconda edizione. La manifestazione che è stata organizzata dal Comando della Polizia Municipale con la sezione ricerche, studi, formazione e statistica del Corpo, è avvenuta alla presenza del Sindaco, Renato Accorinti, dell’Assessore alla viabilità e trasporti, Gaetano Cacciola, del Comandante del Corpo di Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, della dirigente dell’Istituto Comprensivo Santa Margherita, Laura Tringali e dei presidenti del Kiwanis del Tirreno, Gaetano Mammana e del Kiwanis di Messina, Giovanni Oteri. Il progetto “Un’idea per la mia città” è nato per sensibilizzare i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado alle tematiche ambientali, alla legalità e alla convivenza civile. è un progetto importante per il corpo della Polizia Municipale che ha avuto il primo premio nazionale all’ANCI a Milano, su questo percorso educativo nelle scuole. La realizzazione del progetto che ha avuto quest’anno come tema “Anno 2009, alluvione a Giampilieri e comuni limitrofi. Educazione ambientale e prevenzione contribuiscono alla sicurezza e alla salvaguardia del territorio” è stata affidata all’Istituto Comprensivo Santa Margherita e ai 12 plessi scolastici che ne fanno parte. In ogni scuola è stato formato un gruppo di lavoro di 10 ragazzi, che si sono occupati materialmente di svolgere l’argomento assegnato grazie anche al supporto fornito dal corpo docente. Tutto il materiale è stato sintetizzato in un cortometraggio e i disegni sono entrati a fare parte dell’ottava edizione del calendario della Polizia Municipale. La scuola di Giampilieri e tutti i plessi scolastici limitrofi hanno vissuto una realtà difficile dal 2009 anche in termini di recupero della memoria storica perché l’alluvione ha portato con sé e cancellato tutto. La dirigente dell’Istituto Comprensivo Santa Margherita, prof.ssa Laura Tringali ha messo in evidenza come l’adesione a questo progetto abbia rappresentato un’opportunità per la scuola e a tal proposito ha ringraziato “i docenti e i genitori che hanno capito

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come spesso la sinergia tra scuola, territorio ed ente locale funzioni. Piantiamo alberi per la nostra vita che sono i nostri figli. I principi di cittadinanza e costituzione li portiamo avanti per fare in modo che questi alberi diventino una foresta di umanità dal cuore pulsante”. Un progetto che mira ad indirizzare le giovani generazioni alla realizzazione di un futuro migliore e come ricorda il Sindaco “la componente educativa e culturale è la forza più grande che abbiamo. Noi viviamo in un pianeta che è fragile e i nostri comportamenti possono creare un disastro oppure possono mantenere un paradiso che è la terra. Da noi manca il senso della cittadinanza ognuno crede che la strada fuori dall’uscio della propria porta di casa sia un’altra cosa, chi fa un lavoro inverso, ad esempio di tenere più pulite le strade ,e perché sente che la sua casa è tutto l’ecosistema”. Una notizia positiva è stata data ai 32 concorsisti che hanno posto da giorni un presidio a palazzo Zanca, “l’amministrazione vuole fare un riconoscimento, dice il comandante Ferlisi, questa mattina è stato formalizzato il progetto inerente la loro assunzione stagionale è chiaro che c’è un percorso da seguire ma questo è già un passo”. Targhe ricordo sono state assegnate ai 12 plessi dell’Istituto Comprensivo Santa Margherita: scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado “Simone Neri”, scuola dell’infanzia e primaria “Saitta”, scuola dell’infanzia “Ex Macello”, scuola dell’infanzia e primaria “Santo Stefano Briga”, scuola dell’infanzia “Santo Stefano Medio”, scuola dell’infanzia e primaria “Galati S. Anna”, scuola primaria “Galati Marina”, scuola primaria “Alfio Ragazzi” di Ponteschiavo, scuola dell’infanzia e primaria “Altolia”, scuola secondaria di I grado “Leonardo Da Vinci” ponteschiavo, scuola dell’infanzia “Giampilieri Marina”, scuola primaria “Briga Marina”. Attestati di riconoscimento sono stati consegnati anche all’Associazione di volontariato “Filo d’Arianna” che insieme alla corale della Polizia Municipale ha dato vita lo scorso 12 dicembre a un’emozionante concerto natalizio nella Chiesa di San Clemente. Cristina D’Arrigo

Consegnati attestati di riconoscimento al coro dell’Associazione di volontariato “Filo d’Arianna”

foto Antonio De Felice

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Prof.ssa Teresa Lazzaro, Dirigente Scolastico dott. Rosario Abbate, Avv. Silvana Paratore, Andra Bucci, Tatiana Bucci, Dott. Sergio Di Giacomo

“Per non dimenticare” Incontro in memoria della Shoah con le sorelle Bucci sopravvissute allo sterminio degli ebrei

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i è svolto nel gremitissimo Auditorium del Palacultura Antonello di Messina l’incontro educativo e formativo promosso nell’ambito del progetto didattico “Per non dimenticare” dall’I.T.E.S. A.M.Jaci e dall’Istituto Comprensivo n. 12 BattistiFoscolo di Messina con il patrocinio dell’ARS, del Comune di Messina e con la collaborazione ed il supporto della Fondazione Bonino Pulejo, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Messina, del Rotary Club Messina e Ceramiche artistiche Art Decò. La tavola rotonda è stata moderata dall’avv.

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Silvana Paratore che richiamando la legge n. 211 del 20 luglio 2000 che riconosce il giorno 27 gennaio data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz ha affermato come ricordare sia un dovere morale prima ancora che istituzionale, affinché gli errori del passato siano un monito per il presente ed il futuro. Ha altresì aggiunto rivolgendosi ai numerosi studenti presenti, come vivere nell’odio e nella violenza è un fattore negativo da condannare sempre. Il ruolo della testimonianza dei sopravvissuti nella memoria della Shoah è decisivo, ha sostenuto, perché rende più tangibile l’inconcepibile, e consegna messaggi


morali restituendo dignità umana alle vittime. Occorre, ha detto la Paratore, stimolare il dovere morale di essere consapevoli della sofferenza umana, trasformando gli studenti in portatori della fiaccola della memoria. Dopo i saluti del Dirigente Scolastico prof. Rosario Abbate promotore dell’iniziativa, che ha affermato che Shoah 2015 è parte di attività formative e di percorsi educativi aventi l’obiettivo di sensibilizzare i giovani e tenere viva la memoria dello sterminio del popolo ebraico, ha preso la parola la dott.ssa Maria Gabriella Ciriago in rappresentanza del Prefetto Stefano Trotta ed il Sindaco di Messina prof. Renato Accorinti. Presenti all’evento anche la dott.ssa Adalgisa Di Brisco Dirigente Ufficio Immigrazioni in rappresentanza del Questore di Messina dott. Giuseppe Cucchiara; il Capitano Emanuela Rocca Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Messina Centro; il dott. Salvatore Alleruzzo Presidente del Rotary Club Messina; il dott.

Melchiorre Briguglio già Procuratore Generale della Repubblica, il Comandante della Capitaneria di Porto di Messina – Autorità Marittima dello Stretto di Messina Antonio Samiani. Intenso l’intervento del giornalistica della Gazzetta del Sud e storico Sergio Di Giacomo che ha richiamato varie testimonianze dello sterminio ebreo citando fonti giornalistiche diverse che si sono occupate del genocidio. Ha sostenuto come proiettare nell’oggi i drammi di eri è un impegno fondamentale per la ns. comunità soprattutto in questi giorni in cui si è assistito all’ennesimo gravissimo fatto di sangue avvenuto a Parigi culminante nella strage della redazione del giornale satirico Charlie Hebdo che deve indurre a riflettere sulla speranza di un futuro di fratellanza. Incisivo il contributo della prof.ssa Teresa Lazzaro docente di lingua inglese presso l’Istituto scolastico comprensivo ManzoniDina e Clarenza di Messina che ha presentato il suo libro “Venti Farfalle ed una nuova primavera” con pagine di rimembranza dei bambini di Bullenhuser-Damm. Commovente il racconto di Andra e Tatiana Bucci, le più giovani sopravvissute ebree italiane di Auschwitz. I ricordi di ciò che era effettivamente un campo di concentramento e di come il loro aver attraversato l’inferno da bambine vivendo una tragedia che probabilmente non riuscivano nemmeno a concepire, ed il loro uscirne come quasi uniche superstiti, abbiano influenzato la loro vita è stata toccante emotivamente ed ha rafforzato la coscienza sull’argomento sensibilizzando i presenti alla riflessione. Emozioni ha suscitato negli studenti delle scuole secondarie di Messina, l’aver ascoltato una testimonianza forte e dettagliata, sfociate in un dibattito costruttivo a conclusione dell’evento.

Silvana Paratore WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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dietro le quinte di Francesco Certo

La politica del dissenso

Retoricamente vostro

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mpossibile pensare che nel momento in cui Renato Accorinti sceglieva Elio Conti Nibali come successore a Filippo Cucinotta, nella sua mente non si instillasse il pensiero che tale scelta potesse far sobbalzare parte del movimento. È impossibile perché Renato è tante cose, ma non è un uomo stupido, sa benissimo che la sua politica è composta da varie anime e umanità. Consapevole di avere in un solo corpo mille personalità, dall’anarchico al cattocomunista (specie da brividi), dal figlio pentito di una vecchia politica e da chi il movimento lo cavalca per scrollarsi la polvere di dosso. Se scegli Elio Conti Nibali non puoi sorprenderti se la stampa ricorda un passato da missino, non puoi sorprenderti se il dissenso interno esplode nelle parole di Ivana Risitano, consigliere dal cammino e credo politico conosciuto e inavvicinabile a quello di Conti Nibali. Ma se scegli un movimento, fintamente di tutti, fintamente partecipativo non puoi sorprenderti che l’utopia non regga. Di cerchi magici, padri spirituali e quisquiglie similari non menzioneremo, di social brutti e cattivi nemmeno, perché sappiamo benissimo che neanche Renato e Conti Nibali credono alle loro stesse parole, perché se un post su Facebook può scegliere un assessore, allora, è davvero tutto finito.

L

a retorica ha stancato, in questi giorni ne siamo travolti perché tutti sono Charlie, ma molti chiedono “Charlie, chi?”; ma tant’è, questo è lo stato sociale che abbiamo deciso di costituire, con la sua ipocrita visione libera del mondo, ma libera finché non calpesta qualcosa di nostro. Messina nel suo minuscolo, non smette di portare avanti questa buffa retorica politicante, starnazzata da mestieranti organizzati, messi in prima linea per le loro idee di uguaglianza utopista, votati col beneficio del dubbio e fulminati sulla via di Don Blasco, passati da ignavi a sapienti in mezz’ora. Qualche incarico saltato, perché chi è stato passacarte non ci mette niente a diventare direttore, e la rivalsa è servita in salsa retorica per l’appunto. Pinzillacchere, parole in libertà e accuse rimaste nei cassetti per mesi e divenute “verità” dalla sera alla mattina. Onestà intellettuale dilagante, finta e retorica perché ad imparare i trucchi del mestiere basta poco.

Il tempo di curare

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rmai prevenire non si può più, i fatti sono arrivati già al punto di dover curare la situazione. Ci riferiamo alla questione tirata fuori dal consigliere del V quartiere, Bernardo Fama, riguardante i crolli di grosse pietre dal viadotto Ritiro, crolli che interessano le case sottostanti mettendo in pericolo i cittadini. Il consigliere chiede al sindaco di intervenire e coinvolgere il Cas, al fine di risolvere la situazione, con la sostituzione delle reti di contenimento ormai usurate e, contemporaneamente, di mettere in sicurezza gli abitanti finché i lavori non saranno conclusi. Premettendo che Fama compie perfettamente il suo ruolo di consigliere circoscrizionale, denunciano e ponendo l’accento sulle criticità; ci chiediamo come sia stato possibile arrivare a questo punto senza che Consorzio e amministrazione siano mai intervenuti? La risposta, però, non ci interessa. Tanto lo sappiamo che la colpa è, sicuramente, di qualcun altro.

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Fallimento delle idee

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uelli bravi, belli e biondi i bilanci li fanno a fine anno; noi eravamo in vacanza e ce ne siamo fregati di Renato & co., ma noi siamo brutti e scuri. Col nostro consueto ritardo, tracciamo una linea e analizziamo questi mesi di Accorinti a Palazzo Zanca. Il risultato è indiscutibilmente chiaro, le idee hanno fallito, smascherate e colpevoli di essere parole e non fatti, oppresse da quel brutto vizio, che la vita ha, di essere così reale e incessante. Le idee di condivisione hanno fallito perché nella politica non si condivide proprio nulla; credere (per chi ci ha creduto) al progetto accorintiano di Messina alla guida di Messina è stata un’ingenuità dettata da buona fede e stanchezza verso la politica mangiona. Sia chiaro, il primo a caderci è stato Renato, lui ci ha creduto davvero col suo animo nobile doveva farlo, ma poi i fatti cancellano le idee, e c’è da amministrare, da dare colpi al cerchio e alla botte. Bisogna farlo ed è stato fatto, con buona pace delle idee che rimangono a guardarci in attesa di divenire fatti, schiacciate da previsionali, debiti fuori bilancio e realtà purissima. Renato Accorinti non ha fallito, ha fatto e farà quello che può, combattendo la sua interiore battaglia tra idee e fatti, tra il voler essere Renato ed il dover essere il sindaco Accorinti.

Non si vive di sola occupazione

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l “Pinelli” torna a colpire, dopo teatro in fiera, casa dello studente e l’ex casa del Portuale, tocca all’ex scuola “Ugo Foscolo” divenire terreno dell’occupazione, anzi, del riappropriarsi degli spazi dimenticati da parte degli attivisti cittadini. Come sempre, ci mancherebbe, non mancano le polemiche politiche. Nate dall’appoggio di parte dell’amministrazione all’iniziativa e bollate come inopportune (dategli torto) da larga parte dell’opinione pubblica. Chiaro che un attivismo da sempre vicino al sindaco, non possa non trovare appoggio, meno chiaro come questa amministrazione appoggi ma non faccia nulla di concreto. Insomma, basta occupare, si doni a questi ragazzi attivi e vogliosi di dare una mano alla città, un luogo. Cacciati a ripetizione, hanno deciso di sottolineare come Messina conviva con decine di spazi abbandonati, sono gli unici a voler ridare alla città quello che è della città. Adesso, alla faccia dei benpensanti, si dia loro un luogo definitivo dove portare avanti iniziative e progetti, senza etichettare e bollare.

Benvenuti al “Franco Scoglio”

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l vice presidente del consiglio comunale, nonché membro delegato della commissione toponomastica, Nino Interdonato ha fatto riparte l’iter, stavolta quello definitivo, si spera. Ad ottobre saranno passati 10 anni dalla scomparsa, durante una diretta televisiva, del professore Franco Scoglio. Allenatore dai guizzi linguistici geniali, mito tra Messina e l’amata Genova rossoblù, andato via parlando di calcio nella maniera rabbiosa che amava. Subito dopo la morte la volontà era quella di intitolare lo stadio “San Filippo” alla memoria del professore. Ma la burocrazia fermò tutto, la politica fece il resto; tra pigrizia e i dieci anni che occorrono per intitolare una struttura ad un personaggio scomparso, la questione venne dimenticata. Tutto riparte, Interdonato è pronto a chiedere al Prefetto la deroga per anticipare l’intitolazione, ad ottobre i dieci anni ufficiali ma la voglia è quella di riuscirci in tempi ristretti. Un’iniziativa naturale, celebrazione ovvia di un personaggio che ha segnato la nostra città. Da cronista sportivo pregustiamo già una partita dal “Franco Scoglio” di Messina. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Un messinese tra i porporati

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’ormai amatissimo Papa Francesco stupisce ancora il mondo cattolico. Lo scorso 4 gennaio ha annunciato i nomi dei nuovi cardinali che verranno nominati nel concistoro del prossimo 14 febbraio. Sono quindici e provengono, come ha sottolineato il pontefice, “da quattordici nazioni del mondo”: dalle Isole di Tonga all’Etiopia, da Capo Verde alla Nuova Zelanda. Nomine a sorpresa poiché ignorano, ancora una volta, sedi tradizionalmente cardinalizie come Venezia e Torino, rivolgendo lo sguardo, invece, su Ancona-Osimo e Agrigento, con la creazione a cardinale degli arcivescovi Edoardo Menichelli e Francesco Montenegro. La nostra gioia non può non essere legata, ovviamente, alla nomina di quest’ultimo, nostro concittadino, vescovo ausiliare della città nel 2000 e arcivescovo di Agrigento dal 2008. Una figura chiave della Chiesa dell’accoglienza che da anni si distingue per il suo intervento nel difficile territorio di Lampedusa, dove ormai tutti, a cominciare dal sindaco Giusi Nicolini, lo chiamano “Don Franco”. Egli si trovava sull’isola, anche, nel luglio 2013 quando ebbe modo di dare il benvenuto a Papa Francesco, che scegliendo Lampedusa come meta del suo primo viaggio da pontefice rivelava a tutti il suo sogno di una Chiesa dalle porte aperte, presente e accogliente in tutte le periferie del mondo. E il “Papa delle periferie” ha scelto di premiarlo per le sue opere di carità in una realtà complessa come quella in cui si trova ad operare. “Don Franco”, rimasto incredulo non appena ricevuta la notizia, ha considerato la nomina come un riconoscimento non a sé stesso ma “a una terra dove è molto presente il problema della povertà e dell’immigrazione”. Ha voluto precisare, inoltre, che essa non è un “innalzamento di grado” ma un servizio maggiore all’interno della Chiesa: “Non sono diventato un principe, il Papa ha chiesto un maggior servizio e io mi impegnerò”. Noi siamo certi che ciò accadrà. “Don Franco” vivrà in povertà, come l’ha invitato a fare il pontefice e sarà un ottimo “pastore” della Chiesa. Al nostro concittadino che presto indosserà la berretta porporata i nostri migliori auguri!

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di Alessia Vanaria


di Francesco Certo

Certa stampa che non si somiglia

OUT

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remesso che di ordini e corporativismo ci interessa il giusto, quello che è accaduto o sta accadendo tra stampa e amministrazione non può non farci fare alcune considerazioni. Non staremo qui a fare paragoni tra un mero litigio e quanto accaduto a Parigi a “Charlie Hebdo”, mettere sullo stesso piano una strage dai tratti interreligiosi e le diatribe messinesi è un esercizio retorico banale. L’addio di Filippo Cucinotta alla giunta Accorinti ha aperto il toto-assessore, decine di nomi, tutti giusti e sbagliati, tutti con qualche passato discutibile se riferito alla politica dal basso sbandierata da Renato Accorinti. Dopo lunga gestazione il nome del prescelto è quello di Elio Conti Nibali; personaggio noto in città, dal passato politico” fiammeggiante”. Come normale che sia “certa stampa” racconta e analizza la scelta, perché anche analizzare fa parte del gioco; l’opinione pubblica si forma e, nel mondo dei social, non si sottrae dal giudicare. Giusto o sbagliato, il mondo social fa parte integrante della comunicazione 3.0, e la pressione da social va ammortizzata con la giusta forza. Articoli e post, asettici i primi e soggettivi gli altri, tutto un mare che per Conti Nibali diventa insormontabile e l’addio alla carica arriva prima dell’ufficialità. Accorinti e sodali non ci stanno e accusano, conferenza stampa convocata dopo un discutibile comunicato di accusa alla “stampa”, e se le cose se erano incrinate, crollano del tutto. Accorinti difetta, come sempre, nel comunicare e la “stampa” diventa “certa stampa”; l’assessore Mantineo, già noto per le sue perle contro il Prefetto, accusa di dilettantismo. Insomma, un subbuglio di parole per spostare l’attenzione sul reale problema, ovvero, la disintegrazione di CMDB, perché è dall’interno del nucleo accorintiano che nascono malumori e dissapori verso la scelta di Conti Nibali, chiedere alla consigliera Risitano per conferme. Si è sparato nel mucchio, senza coraggio delle proprie azioni, eh no caro Renato, così non va, certa stampa si prende le proprie responsabilità, siamo tutti grandicelli e se qualcosa non vi piace (lesa maestà), le accuse, ci piace riceverle a titolo personale. Grazie. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Gennaio 2015

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Conti Nibali rinuncia all’incarico Elio Conti Nibali, con una lettera inviata al sindaco, Renato Accorinti, ha declinato l´invito a far parte della Giunta municipale. “Caro Renato, - scrive Conti Nibali - ad un passo dalla mia nomina ufficiale ad assessore della tua Giunta debbo fare purtroppo un passo indietro”.

D’Alia presidente della Bicamerale per le regioni Il deputato messinese alla Camera Gianpiero D´Alia, è il nuovo presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionali. D´Alia è presidente nazionale dell´Udc ed è stato ministro per la Pubblica amministrazione e Semplificazione nel governo Letta.

Turismo, presentata la DMO Illustrata l’iniziativa DMO (Destination Management Organization), promossa da Confcommercio e Comune, per far conoscere e raffrontarsi sul possibile sviluppo delle politiche turistiche territoriali attraverso percorsi condivisi.

Premiazione di “Un’idea per la mia città” Si è svolta nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca la premiazione del progetto “Un’idea per la mia città”, giunto alla seconda edizione. La manifestazione è stata organizzata dal Comando della Polizia Municipale con la sezione ricerche, studi, formazione e statistica del Corpo.

Il Messina perde contro il Barletta Il Messina ospita al San Filippo i pugliesi del Barletta e fa dimenticare l’ottima prova col Savoia della scorsa settimana. È una prestazione disastrosa quella fornita in campo dalla squadra di Grassadonia. Messina-Barletta finisce infatti 0-2.

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10 studenti messinesi negli Stati Uniti

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Protocollo per il progetto “SOS Sordi”

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Un team di studenti dell´Istituto Tecnico industriale “Verona-Trento“ di Messina, sarà impegnato negli Stati Uniti nella finale del torneo internazionale di programmazione di micro satelliti spaziali “Zero Robotics High School Tournament 2014”.

Sottoscritto dal Questore di Messina, Giuseppe Cucchiara e dal Presidente della Sezione Provinciale di Messina dell’Ente Sordi, Maria Luisa Franchina il protocollo di intesa per la realizzazione del progetto “SOS Sordi”.



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

I CIRCOSCRIZIONE

Dubbi sul dragaggio del porto di Tremestieri

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a sabato 9 gennaio sono iniziate le operazioni di dragaggio del porto di Tremestieri con l’obiettivo primario dell’agibilità dell’infrastruttura portuale e l’utilizzazione della sabbia per il ripascimento del tratto di litorale di Galati Marina, eroso dalle mareggiate del 6/7 novembre 2014. Dall’inizio delle operazioni di svuotamento del porto, però, la circoscrizione ha avuto modo di constatare come la sabbia sia stata scaricata a parecchie decine di metri dalla battigia. Solo dalle 17:00 di domenica l’imbarcazione addetta ai lavori ha provveduto a riversare la sabbia a circa dieci metri dalla costa. Premesso ciò, il presidente della I circoscrizione Vincenzo Messina in una nota indirizzata al sindaco, all'autorità portuale di Messina e al dipartimento della protezione civile chiede che si attivino con urgenza i necessari controlli di vigilanza al fine di limitare i danni ed utilizzare la sabbia dragata così come da autorizzazioni preventive, pur nella consapevolezza che ciò non produrrà risultati definitivi ma quantomeno ridurrà gli effetti devastanti dei futuri marosi. È estremamente necessaria tale inversione di rotta poiché come sottolinea il presidente Messina “tale modus operandi non sortirà alcun effetto positivo ai fini del ripascimento del litorale eroso nonché della sicurezza dell'abitato di Galati Marina bensì rappresenterà l'ennesimo spreco di risorse pubbliche in quanto meglio sarebbe stato a tal punto scaricare la sabbia al largo di Tremestieri risparmiando sul trasporto e tempi di ripristino del porto”.

VI CIRCOSCRIZIONE

Mancanza di autobus nei villaggi

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l consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo ci segnala che i mezzi pubblici dell’ATM, in particolare quelli che dovrebbero collegare la città con i villaggi della riviera nord ed i villaggi collinari di Gesso, Salice, Castanea le Masse non transitano. Ne consegue che i numerosi viaggiatori, studenti e lavoratori residenti nel litorale della riviera nord di Tono, Acqualadrone, Spartà, Piano Torre, San Saba, Rodia, Tarantonio, Ponte Gallo e nelle zone collinari non possono raggiungere le sedi di studio o di lavoro la mattina e nel pomeriggio rientrano a casa con mezzi di fortuna o con notevole ritardo per le continue e persistenti carenze dei servizi, Premesso ciò, Biancuzzo chiede al Signor Prefetto, come garante di tutti i cittadini, quali provvedimenti intende intraprendere, vista la gravità della situazione che si è determinata per mancanza del servizio pubblico, di ripristinare il percorso delle linee private, (Giunta, Campagna, Camarda e Drago, ed altre Ditte che provengono da Milazzo, Saponara ed altre località si immettono sulla tangenziale a Ponte Gallo per raggiungere la città) via Orto Liuzzo Spartà Mortelle ed autorizzare anche il servizio delle ditte private per trasportare i residenti di Gesso, Salice, Castanea, le Masse, in città, gratuitamente, con l’aiuto anche dei mezzi militari, per consentire soprattutto ai ragazzi il diritto allo studio, così come recita la Costituzione

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V CIRCOSCRIZIONE

Bernardo Fama segnala le gravi e urgenti problematiche della zona sottostante il viadotto Ritiro

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l Consigliere della V Circoscrizione Bernardo Fama, a seguito alle numerose lamentele da cittadini residenti in località Ritiro ha predisposto un´interrogazione firmata contestualmente dai consiglieri Giacomo D´Alì, Francesco Tavilla, Franco Laimo, Marcello Cannistraci, Giovanni Bucalo, Angela Capillo, Paolo Barbera e Giuseppe Alessi, indirizzata al sindaco Renato Accorinti e all´assessore ai Lavori Pubblici Sergio De Cola, inerenti le gravi e urgenti problematiche riscontrate nella zona densamente abitata sottostante il viadotto Ritiro. Da tempo, infatti, si registra nell’area la caduta di calcinacci, anche di dimensioni rilevanti. In passato erano state collocate delle reti di contenimento sottostanti al viadotto stesso, ma allo stato attuale esse risultano divelte e fatiscenti. Tale problematica, in una zona densamente popolata, lede la pubblica incolumità cittadina richiamando le funzione del sindaco, il quale ha l´obbligo di adottare provvedimenti atti alla salvaguardia dell´incolumità cittadina. A breve il Consorzio Autostrade Siciliane consegnerà i lavori di demolizione e ristrutturazione del viadotto Ritiro alla ditta che si è aggiudicata la gara d´appalto, ove, per la messa in posa delle opere, gli abitanti delle abitazioni interessate dovranno evacuare temporaneamente gli stabili, in attesa del completamento dei lavori stimato per l´anno 2017. La gravità, la pericolosità e l´urgenza della suddetta problematica non può attendere tutto questo tempo prima di essere risolta. Giova precisare che, a seguito dei vecchi lavori di costruzione dello svincolo autostradale Ritiro, proprietari di appartamenti interessati a tale opera, hanno percepito somme di indennizzo relativamente al deprezzamento e allo sgombero temporaneo degli stessi, altresì, proprietari aventi diritto a tali emolumenti e riconosciuti dagli uffici competenti, ad oggi, nonostante la disponibilità di tali fondi, non hanno percepito alcun indennizzo. Per quanto detto, si interrogano il Sindaco e l´Assessore De Cola al fine di conoscere: Se , attraverso i poteri in possesso del Sig. Sindaco di Sicurezza Urbana, non sia il caso di intimare d´urgenza al C.A.S. l’immediata ricollocazione delle reti di contenimento dei calcinacci, nei tratti in cui sono fatiscenti o divelti dall’usura, onde evitare il precipitare al suolo di potenziali “portatori di morte” , considerando soprattutto che i lavori di ricostruzione del viadotto non termineranno prima del 2017 e che la caduta “massi” avviene con frequenza . Si chiede, inoltre, se non sia il caso di predisporre da subito lo studio di un piano complessivo di evacuazione, accoglienza ed assistenza dei cittadini interessati (con particolare cura dei diversamente abili), onde evitare che una mancata idonea programmazione possa mettere in ulteriore disagio le famiglie interessate. Vista la crisi economica che attanaglia la città, si chiede di dare all’Ufficio Espropriazioni l’immediata disposizione di dare corso alle procedure di liquidazione delle indennità di deprezzamento ai soggetti interessati non ancora saldati , dal momento che, il ”balletto” di competenze tra Anas ed Amministrazione Comunale è stato definitivamente risolto in carico a quest’ultima in data 26.11.2014 e, che altresì, è venuta a crearsi una vera e propria disparità tra chi ha percepito tali somme, anche anni orsono, e chi ancora attende nonostante la disponibilità dei fondi in questione. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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città a cura di Marilena Faranda

Bilancio Previsionale

Zona Falcata

Proposta DR

Si difendono dall’ “accusa” di sostenere Accorinti

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Consiglieri comunali: Adamo, Sottile, Trischitta, Rizzo, Amata, Abate, Perrone, Mondello, si sono riuniti per una conferenza stampa dove hanno ribadito, non la loro sottomissione o l'accordo politico con l'Amministrazione, ma hanno spiegato il loro atto di responsabilità nel votare il bilancio previsionale a fine 2014. Abbiamo avuto, dicono, il conforto dei Revisori dei Conti, certo, non sono queste le logiche e i tempi che ci aspettavamo, ma non potevamo fare diversamente, si altri consiglieri hanno fatto altre scelte, ma ognuno secondo le sue convinzioni. Ciò non vuol dire, proseguono i Consiglieri, che approviamo questa Amministrazione, anzi crediamo che si stia andando a peggiorare, ma questa maggioranza, però, ha scongiurato altri commissariamenti, evitando che il Comune andasse in esercizio provvisorio. Questo atto era perfetto tecnicamente. Certo vorremmo che per i prossimi bilanci, tutti, anche il Ragioniere generale, rispettassero i termini previsti per la loro presentazione.

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oi siamo qui, spiega l’on. Picciolo durante una conferenza stampa nella sede dei DR, per parlare della riqualificazione della Zona Falcata e del Water front da Giammoro a Tremestieri. Noi ci auspichiamo che si faccia un accordo di programma ed un piano strategico, dando vita ad un tavolo interistituzionale, con tutte le parti coinvolte e, come osservatori, Confindustria ed i sindacati. Vorremo arrivare ad un progetto europeo finanziabile. Vogliamo oggi rispetto a prima partire dalla bonifica per poi arrivare alla riqualificazione. Abbiamo parlato con l’Autorità Portuale e De Simone, che si è detto disponibile al dialogo ed anche il Comune, non può essere soggetto terzo in questa vicenda. Zir e ZIS, spiega l’ing. Sciacca, sono caratterizzanti per la nostra città, per questo vogliamo che si realizzi un progetto comune, in cui un soggetto importante è il Comune, che ci deve dire

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chiaramente cosa vuole fare, inserendo il tutto in un Cronoprogramma. Il nostro progetto, riprende Picciolo, è: presentare una proposta di legge per riqualificare la zona, eliminare l’amianto e recuperarla. Se non ci riuscirete, suggerisce Sciacca, tramite l’assessore Croce, si potrà avviare un commissariamento per raggiungere l’obiettivo. Sono doppiamente contento per la città, afferma l’on Greco, la Zona Falcata ovviamente è il suo punto di sviluppo, ci abbiamo creduto e ci continuiamo a credere. Il Punto Franco come la Cartour e molte attività riguardanti il trasporto marittimo e l’economia vorremmo spostarle a Giammoro, una zona strategica, che ha già suscitato l’interesse anche di investitori internazionali. Se i M5S o le altre forze politiche ci ostacoleranno sull’approvazione del progetto legge, opteremo per il commissariamento, come suggeritoci da Sciacca, conclude Picciolo.


Nomina del nuovo Assessore

Galati Marina

Scosse di terremoto nel Movimento

Lavori Telecom

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no scossa di terremoto molto forte ha fatto vacillare i rapporti fra l’Amministrazione ed il Movimento politico a suo sostegno. A cercare di dipanare le polemiche e spiegare l’evolversi della vicenda, durante una conferenza stampa a Palazzo Zanca, il portavoce del Movimento CMdB, Federico Alagna, affiancato dalla Consigliera comunale, Ivana Risitano, e dai Consiglieri circoscrizionali Santino Bonfiglio e Francesco Mucciardi, fra i più accessi oppositori alla nomina ad assessore di Elio Conti Nibali, e l’ex Assessore Alfredo Crupi, anche lui nelle

nomination per il posto in Giunta. Il portavoce Alagna, introduce, spiegando: Un’Amministrazione a cui si chiede maggiore partecipazione, pur sapendo che la scelta finale spetta al Sindaco. Certamente se si parla di una frattura con l’Amministrazione non è del tutto esatto, ci si confronta ed a volte ci sono opinioni differenti, se poi diciamo che non c’era piaciuta la nomina di Conti Nibali, allora certo.

Nomina Assessore

TARI

Politica di potere e politica di servizio

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l sindaco, Renato Accorinti, e una delegazione della Giunta municipale, hanno incontrato oggi i giornalisti nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Zanca, in merito alla decisione presa dall'assessore designato, Elio Conti Nibali di rinunciare all'incarico. “Avendone compreso l'irrevocabilità – afferma il Sindaco come si legge, anche, in una nota diffusa dall'Amministrazione comunale - si esprime l'enorme rammarico per non potere

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a domani, mercoledì 14, sino a venerdì 16, vigerà il divieto di sosta 0-24, con zona rimozione coatta, in un tratto di via Nazionale Vecchia, in prossimità del ponte di Galati, consentendo la circolazione veicolare con l'ausilio di movieri. La limitazione viaria è stata disposta per consentire alla Telecom l'esecuzione dei lavori di scavo per la posa di infrastrutture telefoniche.

Presentazione di istanze

I condividere con lui questa esperienza politica al servizio della città. AI rammarico si aggiunge la massima solidarietà per la reazione scatenatasi su alcuni social network e su certa stampa, che hanno concorso a creare un clima fatto di pregiudizi, nel quale Conti Nibali non si è riconosciuto.

l dipartimento Politiche sociali ha comunicato che, a seguito di interlocuzioni con i centri di assistenza fiscale, è emerso che il nuovo sistema di certificazione del reddito, utile ai fini della fruizione di benefici sociali, non è pienamente operativo. Pertanto al fine di evitare disagi all'utenza è stata disposta la momentanea sospensione di presentazione delle istanze per la riduzione/esenzione della TARI.

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Messina - 8 gennaio 2015- Palazzo Zanca

La protesta dei 32 vigili urbani vincitori di concorso foto Peppe Saya

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Provincia a cura di Marilena Faranda

Istituto Tecnico Industriale “Verona - Trento”

Talenti spaziali messinesi ne

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i è tenuta nella sala “Giorgio Boris Giuliano” della Provincia, una conferenza stampa per presentare un team di studenti dell'Istituto Tecnico industriale "Verona-Trento" di Messina che, il prossimo 16 gennaio 2015, sarà impegnato negli Stati Uniti nella finale del torneo internazionale di programmazione di micro satelliti spaziali “Zero Robotics High School Tournament 2014”. Un team, composto da dieci studenti delle classi quinte e quarte della specializzazione informatica dell’Istituto Tecnico Industriale “Verona-Trento” di Messina, (Giogio Nocera, Pietro La Spada, Salvatore Doddis, Giovanni Lonia, Christian Neto, Alessio Iannello, Omar Shatani, Mattia Alfonso, Francesco Castorina e Davide Vermiglio) è stato ammesso alla finale della competizione internazionale “Zero Robotics High School Tournament 2014” organizzata dal Massachusetts Institute of Technology (MIT), NASA ed ESA. Si tratta di un torneo di programmazione di micro satelliti spaziali chiamati Spheres (Synchronized Position Hold Engage and Reorient Experimental Satellites). Il team di studenti messinesi, denominato “Wall-E 2.0”, dopo aver superato le varie fasi ad eliminazione diretta con oltre 180 squadre provenienti da Europa, Stati Uniti, Messico e Russia, si è classificato al decimo posto assoluto. Il Commissario Romano, afferma: Siamo orgogliosi per l’istituto tecnico Verona- Trento e per il risultato raggiunto. L’istituto tecnico ha un ruolo di grande valore, perché, inizialmente non erano ancora sviluppate le università di ingegneria come lo sono ora. Io ho molti dubbi, afferma il sindaco Accorinti, ma non sul futuro della città, quando ci sono ragazzi così. Ho pensato subito che questi ragazzi erano spaziali e li invito sempre ad impegnarsi per passione. Bisogna ritrovare i nostri talenti. Noi con dignità chiederemo le cose, ognuno con il proprio talento cercherà di cambiare la cose.

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Il 16 gennaio alle 13.30, sarà possibile seguire in diretta lo streaming dell’evento. Facciamo il tifo per i nostri ragazzi, che riescano negli Stati Uniti a volare alto

egli Stati Uniti Non è importante il Sindaco, ma che ci sia un cambio con senso di responsabilità. Il mio orgoglio è infinito ed immenso, afferma la preside Simonetta Di Prima. Questi ragazzi non hanno guardato nulla, ne’ domeniche ne altro, ma si sono impegnati totalmente per raggiungere l’obiettivo. Per il talento di questi ragazzi, ringraziamo anche la prof.ssa Eliana Bottari, una grande colonna dell’informatica dell’istituto, ed il prof. Giovanni Rizzo, un altra preziosa risorsa. Noi andremo negli Stati Uniti a spese nostre, continua la preside, i ragazzi e le loro famiglie si autotasseranno. Ringrazio le Istituzioni per la loro vicinanza immediata e le due ditte che ci hanno sponsorizzato credendo in noi, ovvero: EDICAM e CUBECURVE. Interviene Romano: Se pure in ritardo, cercheremo di darvi un rimborso spese per la scuola, che deciderete come destinare. Un grazie anche per la collaborazione matematica va al prof. Giuseppe Todaro, ed al professore di fisica, Rosario Natoli, afferma la professoressa Bottari. I ragazzi prima hanno dovuto partecipare ad una selezione Nazionale, ci abbiamo creduto e quando siamo arrivati decimi, abbiamo detto senza indugi, partiamo. Nel nostro progetto il pomodoro è lo Spheres, dal valore di 250 mila dollari, il satellite è la pizza e il basilico sono gli obiettivi, con la pizza Margherita, abbiamo voluto rappresentare al mondo la specificità italiana. La NASA utilizza poi le formule per i suoi studi e per verificare se ci sono forme di vita. I ragazzi, riprende la Preside, faranno anche una app per l’ATM, per capire lo stato dell’arte dei mezzi, in quale punto della città si trovano e tutte le informazioni connesse. Inoltre, siamo disposti anche a fare dei pacchetti di aggiornamento per i dipendenti ATM. Il 16 gennaio alle 13.30, sarà possibile seguire in diretta lo streaming dell’evento. Facciamo il tifo per i nostri ragazzi, che riescano negli Stati Uniti a volare alto. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Sicila a cura di Dario Buonfiglio

Non c'è accordo per il nuovo regionale alla funzione pubb

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on c’è accordo e slitta ancora l’incontro finale per scegliere il nuovo assessore regionale alla funzione pubblica ed alle Autonomie locali che dovrà sostituire la dimissionaria Marcella Castronovo. L’assessore dell’Udc dimessosi dovrà essere sostituito da un altro assessore targato Udc ma nonostante due incontri non sembra trovarsi un punto di incontro fra il partito dell’ex Ministro ed oggi presidente della commissione bicamerale per gli affari regionali Gianpiero D’Alia ed il governatore siciliano. Alla base della mancata designazione, le presunte tensioni tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e i vertici regionali dell’Udc che insistono nel candidare il docente universitario Antonio Vitale. una proposta avanzata a crocetta dal segretario regionale Giovanni Pistorio e non si sa quanto sposata da D’Alia che pure con Pistorio sembra avere un rapporto ‘ottimo’. Crocetta avrebbe chiesto chiarimenti sul curriculum del futuro assessore in particolare quali siano stati i suoi rapporti con Raffaele Lombardo. Una macchia, secondo il governatore, che sarebbe indelebile ma rispetto alla quale viene fatto notare che esistono precedenti di dirigenti generali e uomini politici ‘sposati’ da Crocetta pur provenendo da esperienza lombardiane. Per far calmare un po' gli animi, decisione rinviata di un’intera settimana.

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o assessore blica

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News r

ISAF Regional Comma Contingente M

Diario A

10 gennaio 2015 - Herat

Il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze in visita a Herat A pochi giorni dall’avvio della nuova Missione Resolute Support (RS), il comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Generale di Corpo d’Armata Marco Bertolini, ha fatto visita al Train Advise Assist Command West (TAAC-W), comando multinazionale a guida italiana su base brigata Bersaglieri “Garibaldi”, di stanza ad Herat. Il Comandante del COI ha ricevuto un aggiornamento sulla situazione operativa e sull’andamento della Missione da parte del Comandante del TAAC W, Generale di Brigata Maurizio Angelo Scardino, che ha inoltre illustrato la nuova configurazione delle forze e le fasi fondamentali del passaggio da ISAF a RS. Un momento delicato, che i militari italiani stanno affrontando nel migliore dei modi. “Dopo circa 13 anni”, ha dichiarato il Generale Bertolini, “stiamo concludendo il nostro impegno in questa terra, alla quale abbiamo dato molto e dalla quale abbiamo ricevuto molto”. Rivolgendo infine un pensiero ai 54 caduti in Afghanistan nell’assolvimento del dovere, il Comandante del COI ha affermato che “è proprio grazie al sacrificio di chi ha donato la propria vita che noi siamo oggi una Patria e questo sacrificio continua col vostro impegno di tutti i giorni”. Il TAAC W è nel contempo impegnato nell’operazione Itaca 2, che ha già portato in Italia oltre 13.000 metri lineari di mezzi e materiali attraverso un complesso ponte aereo e navale; l’operazione logistica più imponente dopo la fine della seconda guerra mondiale.

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and West – Afghanistan Militare Italiano

Afghano

Il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze in visita a Herat

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Galleria d’arte di Vittoria Arena

Intervista

Sguardo al futuro di Guglielmo Bambino Nota bliografica di Guglielmo Bambino Analizzando le opere di Guglielmo Bambino, salta subito all’occhio la sua notevole capacità artistica e la sensibilità al di là dei limiti della sua percezione. L’artista non è più colui che detiene il sapere tecnico, ma colui che utilizza tutte le tecniche dall’intonaco su tela alla polvere di marmo, è un amatore di immagini del bianco-nero, infatti Bambino oltre che pittore è illustratore e designer. Cosi come scriveva P. Mondrian in un articolo > …L’uomo colto oggi si allontana un po’ alla volta dalle cose naturali e si avvia verso una direzione sempre più astratta<, allo stesso modo l’arte del pittore messinese si esprime in una forma estetica purificata e nei colori nettamente definiti che riproducono con precisione frammenti di varie realtà per la razionalità e unicità.

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Guglielmo Bambino, creatore di ‘ Gui’ , nasce come eroe dalla personalità pulita o secondaria? Nasce come personalità pulita dall’occhio vivo, accorto e critico, da una esigenza visiva del quotidiano, graficamente e pittoricamente racchiude la mia vita. Gui, ha una seconda vita dove poter realizzare i suoi sogni? Attualmente la sta vivendo, sta camminando, si muove autonomamente in questa Messina, lui mi suggerisce i percorsi. Le tue vignette non scadono mai nel volgare, comunque vada sarà un successo… Ci credo a questa frase, comunque diventa un gioco ludico, ironico, l’arte è una cosa seria, da non prendere mai sul serio. L’arte del fumetto è lo specchio della società, o un vezzo per sognare? Un riflesso della società, mi sento più un vignettista che accompagna le immagini per far sognare e allo stesso tempo denuncia ‘ quel mal de vivre’. Guardare da lontano le tue opere come turista e osservatore che sensazione ti danno? Mi pongo da turista nella mia città, analizzo e osservo ciò che mi circonda, cercando disperatamente di stare sopra le parti. Sei un docente pretenzioso o collabori spesso con i tuoi studenti? Sono principalmente un insegnante, vivo da


insegnante, sono sempre in missione ma al centro c’è lo studente che va seguito e messo a proprio agio. Guglielmo Bambino è più versatile o inventivo? Mi ritengo più inventivo. Ci credi all’oroscopo? Mi diverte, sono uno scorpione che scivola verso il sagittario per cui leggo entrambi i segni. La ricerca della felicità dove sta? Nelle piccole cose, non prendersi mai sul serio. Cosa dici a coloro che sono abbarbicati alle proprie idee? Sono morti. Una cosa bella nell’essere di te? Sono una persona che ama sognare e adora disegnare.

foto di Antonio De Felice

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Cultura

Interessante convegno a Palazzo dei Leoni

Ricordare la guerra per celebrare la pace

foto Peppe Saya

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icordare la guerra per celebrare la pace. Questo è l’intento che ha portato all’allestimento della mostra “La grande guerra attraverso le copertine dei giornali e negli archivi storici della provincia” allocata negli spazi antistanti gli uffici della Presidenza del Palazzo dei Leoni e giunta, ormai, al giro di boa. La rassegna, aperta alla cittadinanza fino al prossimo 11 gennaio, comprende 54 pannelli con le copertine di giornali come la “Domenica del corriere” che raccontano per immagini la grande guerra ed è articolata in più sezioni: una dedicata alle armi, una ai carabinieri, una alla Brigata Aosta, una alle vittime messinesi. In prossimità della sua chiusura si è tenuto stamattina un convegno con la presenza delle scuole e dei giovani per riflettere, ancora una volta, su questo tragico evento di cui ricorre il centenario. Dopo i saluti del commissario straordinario della Provincia di Messina, Filippo Romano, che ha sottolineato come la guerra sia un fatto del tutto immorale e ha riportato alla mente dei presenti le parole della Costituzione che prescrive di servirsi della violenza come ultima ratio, la parola è passata al Segretario generale dell’Ente Maria Angela Caponetti. Quest’ultima ha esortato il pubblico a non dimenticare mai quanto accaduto perché il ricordo deve aiutare a costruire la pace. Momenti di riflessione, come quello odierno, devono indurre ciascuno di noi a mettere dinnanzi a tutto l’idea di pace, il senso di rispetto che non è qualcosa di teorico ma di concreto che dovrebbe foto Peppe Saya

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nascere sin dalla più tenera età. L’esigenza di non dimenticare è stata ribadita, anche, dalla dirigente coordinatrice dell’Unità di Progetto Intersettoriale relativo alla conservazione e riorganizzazione degli Archivi dell’Ente, Anna Maria Tripodo, che si è occupata dell’allestimento della mostra che vede come protagonista d’eccezione la nostra Messina. La giornata di studio, poi, è entrata nel vivo con le relazioni del prof. Rosario Battaglia, docente di storia contemporanea dell’Università di Messina e del prof. Vincenzo Caruso, docente del Liceo scientifico “G. Seguenza” e direttore del Museo storico di Forte Cavalli. Il prof. Battaglia ha parlato della prima guerra mondiale come uno dei più importanti e tragici eventi del Novecento, del cosiddetto “secolo breve” o “secolo delle ideologie”. Essa è stata, inoltre, una grande foriera di cambiamenti, i cui effetti si risentono ancora oggi. La storia, infatti, non è, come credono gli sciocchi una materia morta bensì viva. Vive con noi, dentro di noi che siamo, inevitabilmente, frutto della memoria storica. Dopo questa breve premessa, il prof. Battaglia ha invitato a ricercare le cause della guerra, risalendo sino al 1871, al progetto dell’unificazione tedesca elaborato da Bismarck. È allora che il quadro europeo cambia ed emergono due nuove potenze: la Germania e l’Italia. Con la morte di Bismarck e l’ascesa di Guglielmo II, la Germania avvia una politica di armamento navale, con cui mira a contrastare il predominio inglese. Una volta comprese le vere cause del conflitto ed averle distinte da quelle occasionali, quali l’assassinio di Francisco Ferdinando, il prof. Battaglia ha tracciato un quadro esaustivo delle fasi della guerra con attenzione rivolta, anche, agli armamenti usati dai vari eserciti coinvolti, alle nuove macchine belliche introdotte come il sottomarino. Una descrizione ricca ed accurata che ha inserito la grande guerra nel suo contesto, guardando ad eventi paralleli come la rivoluzione russa o l’emancipazione femminile. Il prof. Caruso, invece, ha fatto scoprire ai presenti una pagina molto particolare di storia, delineando il ruolo assunto dalla città di Messina nella prima guer-

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ra mondiale. Nel 1908 la nostra città è stata quasi rasa al suolo dal terremoto, che è stato considerato dagli Austriaci, come ha dimostrato il prof. Caruso mostrando antichi documenti, una circostanza favorevole per conquistare l’Italia. Il 2 Agosto del 1914 le due navi tedesche Goeben e Breslau si attestano nello Stretto di Messina. Mentre l’area dalla grande importanza strategica veniva difesa da numerose fortificazioni, il 24 maggio del 1915 l’Italia dichiara guerra all’Austria, sua antica alleata. La notizia è accolta male dai cittadini di una Messina che ancora doveva riprendersi dal terremoto. Il Municipio con diversi documenti, mostrati oggi dal prof. Caruso, esorta i Messinesi a resistere e a supportare le truppe al fronte. Il tiro a segno nazionale prepara i giovani a sparare, nasce il primo ospedale territoriale nella scuola industriale “Verona Trento”, il comitato di Finanza raccoglie fondi con sottoscrizioni e feste di beneficenza, i giovani studenti si adoperano per creare il combustibile di carta e cera atto allo scaldarancio, strumento usato dai soldati in trincea per scaldare il cibo. Messina partecipa attivamente alla guerra e aderisce, anche, alla campagna “Dona ali all’Italia”, costruendo un aereo da donare alla nazione. Mentre si pensa a vari espedienti per difendersi dagli attacchi aerei, Messina è sorpresa dall’arrivo dei sommergibili tedeschi. La città passa da uno stato di resistenza ad uno di guerra, soffre la fame, e assiste alla morte di molti dei suoi abitanti. Oggi la toponomastica messinese ricorda molti illustri soldati del tempo, come Carlo Citarella, Giacomo Venezian. Ben tre i monumenti ai caduti presenti in città, costruiti per celebrare giovani che non hanno scelto di morire ma di difendere la patria. È giusto ricordare chi, come loro, è morto in nome di quella libertà di cui oggi tutti godiamo. È estremamente necessario non dimenticare nulla di quanto accaduto in quegli anni, ma servirsi degli esempi di Carlo Citarella o di Luigi Rizzo, a cui sono state dedicate oggi due bellissime poesie dalla grande poetessa messinese Maria Costa, per divenire “costruttori di pace”. Alessia Vanaria

foto Peppe Saya WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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"Donne in bianco e nero" 78

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na mostra con scatti inediti e un concorso fotografico gratuito sono le iniziative dedicate allo storico fotoreporter messinese Michelangelo Vizzini. All'interno dello spazio openMEison Arte Gusto Moda del Centro Today a Tremestieri l'esposizione "Donne in bianco e nero" e contestualmente aperta la gara rivolta agli appassionati di fotografia. I pannelli allestiti ritraggono personaggi femminili in pose sensuali e persino erotiche per il periodo in cui sono state scattate, dagli anni '50 ai '70 quando Messina e Taormina ospitavano eventi e spettacoli di grande richiamo come la Rassegna cinematografica. Claudia Cardinale, Edwige Fenech, Sandra Milo, Gloria Guida sono alcune delle dive raffigurate nella mostra promossa da CentroVisioni.it e dall'associazione culturale Bimaris col patrocinio di ConfCommercio Messina e in collaborazione con l'agenzia di comunicazione ed eventi Europa Due Media & Congress e che si potrà visitare fino al 16 febbraio 2015. Dieci poster, sponsorizzati da Lem, con scatti mai visti, recuperati grazie a scansioni in alta definizione di negativi d'epoca custoditi dall'archivio di famiglia e selezionati dai figli di Michelangelo, Andrea e Nanda e dai nipoti Gaia e Mirko, fanno da cornice all'openMEison Arte Gusto Moda, villaggio natalizio allestito nel centro commerciale Today da ConfCommercio e curato dall'arch. Loredana Ferrara. "Abbiamo voluto legare fortemente il nome di Vizzini - sottolinea il presidente di ConfCommercio Carmelo Picciotto - alle attività proposte da ConfCommercio nella zona commerciale, perché le sue fotografie rappresentano il periodo d'oro di Messina e la memoria storica di una città che noi speriamo possa tornare presto agli splendori di anni bellissimi come quelli della Dolce Vita". In occasione della mostra gli organizzatori illustreranno il bando del concorso nazionale di fotografia "Michelangelo Vizzini fotore-


porter": l'iscrizione è gratuita e la gara consiste nello scattare una foto nuova e inedita, nel periodo compreso tra il 3 gennaio e il 28 febbraio 2015 e inviarla all'email concorsovizzini@gmail.com oppure con un messaggio privato alla pagina pubblica di FaceBook "Michelangelo Vizzini", indicando nome, cognome, recapito telefonico, email e titolo dell'opera (max 3 mb). Il bando per intero è consultabile pagina social e sul sito www.europadue.com. Il tema scelto è la legalità, quindi saranno presi in considerazione gli scatti che riguardano la giustizia, la criminalità, la mafia, il rispetto della legge e delle regole, la civiltà, le carceri, l'innocenza con particolare preferenza per ciò che rappresenta "reportage" giornalistico e di cronaca, in memoria del fatto che Vizzini fu soprattutto un fotoreporter. Le foto ricevute di volta in volta saranno pubblicate dai promotori del concorso sulla pagina Facebook e saranno visibili da qualsiasi utente che potrà condividerle sul proprio profilo con l'obiettivo di raccogliere il maggior numero di "mi piace". La giuria di esperti (fotografi, registi, giornalisti, ecc.) del concorso valuterà le foto pervenute che avranno il maggior numero di "like" e assegnerà i premi: al primo classificato, un posto nell'incubator ConfCommercio lab (spazio dedicato all'implementazione dei talenti, con accompagnamento alla presentazione e realizzazione di impresa STARTUP, durata 3 mesi), un'ottima possibilità per creare la propria azienda guidati da professionisti; al secondo classificato, una macchina fotografica digitale; al terzo, un buono spesa UNIEURO. Le foto vincitrici entreranno a far parte della collezione ConfCommercio e saranno esposte successivamente in una mostra. I vincitori saranno invitati a prendere parte a un dibattito sul tema della legalità.

Al Centro Today esposizione dedicata allo storico fotoreporter messinese Vizzini

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Musica

OU Attenzione catturata

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iò che vi accingete a leggere non è un articolo oggettivo. Le parole che seguono questa frase sono tutte volte ad esprimere un giudizio del tutto personale, soggettivo, profondamente immischiato in conflitti di interessi, assuefatto in toto dall’oggetto della questione. Chi scrive queste parole ha, da qualche tempo, fatto proprio il sogno, la volontà, il prodotto di quattro teste musicali che respirano l’aria dello Stretto. Per tutti i motivi da poco elencati, chi si aspetta un parere estraneo alla passione che lega le persone a certuni fatti della vita, non prosegua nella lettura: rimarrà intimamente deluso dalla spiccata individualità di pensiero che vi troverà. Concluse le premesse guardinghe, focalizziamo l’attenzione sull’oggetto (o sarebbe meglio dire, i soggetti) della questione. I tardi anni 2000 della multiformemente azzurra Messina hanno visto il nascere dei DEMOMODE. Essi, nell’avanzare del tempo, sono mutati: hanno saputo seguire l’evoluzione degli eventi, migliorandosi giorno dopo giorno, accordo dopo accordo, parola dopo parola, ritmo su ritmo. Ancora ricordo quando, appena diplomata e nel fervore dell’estate carica di mitezza, li ascoltai, riconoscendo quanto fossero ben incastonati sul palco del Lido Horcynus Orca. Divenni una fan sfegatata: ascoltai “Senza Fiato”, “Odore” e “Hai Paura” tra le settanta e le ottanta volte nel giro di pochi giorni. Trovavo spontaneità e giusta direzione in quei pezzi senza fronzoli. Poi, negli anni a seguire, li persi di vista, dedicando le orecchie ad altre sonorità, tastando le vibrazioni che i percorsi musicali in

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cui ci imbattiamo sanno comunicare: seppure non fossero costantemente nei miei pensieri sonori, dovevo averli da qualche parte, questi DEMOMODE, in una zona non ben definita tra il timpano e il cuore. Poi, è tornata l’estate, e verso la fine, quando i pensieri dolci prendono congedo e si vanno a riparare dal freddo, chiacchierando con Dario del più e del meno, dei desideri e dei sogni che avevamo, è apparsa l’occasione di collaborare insieme: a cosa? Io cerco i luoghi dove suonare, e loro suonano: semplice, no? All’inizio, con la classica diffidenza che si nutre verso i gruppi alternative rock ritenuti possessori delle più blande e drogate abitudini, poco ci scommettevo: il non conoscerli nel profondo, il vederli distanti dal mio mondo aveva piantato in me un sentimento non positivo. In parole povere, non ci avrei scommesso una lira, su loro come persone: a sensazione, non mi ispiravano fiducia. Tuttavia, la musica mi piaceva, e se piace il groove non manca nulla. Oggi la penso molto diversamente: la serietà, la bontà, la disponibilità, la luminosità dei loro occhi nel suonare hanno sovvertito totalmente il mio stupido pregiudizio. Avendo la possibilità di occupare lo spazio posto al loro fianco, ho scoperto non solo dei musicisti di grande professionalità e dedizione ma, soprattutto, delle persone meravigliose. Degli uomini meritevoli di essere detti tali. La passione che ho visto sgorgare dalle loro dita, dai loro corpi sempre così vibranti di quella musica frutto delle menti accordate hanno decretato la morte di qualsiasi retaggio infimo-borghese che, vuoi o non vuoi, è il biglietto da visita dell’uomo moderno, di cui dovremmo solo vergognarci. Ho creduto, e credo fermamente in OU, un album che ha una sua maturità, un gusto proprio, che si fa forte senza perdere di grazia e nitidezza, traversando con mano sicura timbri e modi del suono. Ho goduto della bellezza che manifestano nel proporre dal vivo il loro prodotto artistico, con grande spontaneità ed emozione. Ho visto nelle loro pupille, nelle punte dei piedi e dei capelli il coraggio che ci vuole ad affermare la propria volontà d’espressione, specie se essa si serve di un veicolo sonoro inafferrabile per manifestarsi. Insieme, spalla a spalla, con la cara presenza di Caterina Certo, stiamo cercando di far conoscere a chi abbia orecchie aperte questa musica che ha il pregio di essere fatta col cuore di chi è umile per natura, e non per convenienza. Cos’è, dunque, ciò che spinge a spendere queste poche parole in favore di Dario, David, Peppe e Morgan? La gratitudine: per avermi fatto capire che bisogna andare a fondo nelle cose, dalle più banali alle più gravi. Ad essa si aggiunge la volontà di aiutarli a diffondere la loro volontà musicale, perché se lo meritano: hanno unito la destrezza nel suonare alla gioia di essere musicisti. Ed è per questo che mi rivolgo, in prima persona, ai miei concittadini, affinché non si lascino prendere dalla consueta obnubilazione che li contraddistingue: affinché possano essere consci delle bellezze umane che partorisce la terra in cui vivono. Affinché assaporino con tutti i sensi ciò che i figli di questa striscia di mare profondo hanno da dire. Come dicevo, questo è un giudizio di parte: servite tutti, tutti voi, affinché esso possa divenire completo, sfaccettato, a tutto tondo. Si accettano critiche, pomodori e insalate volanti, vongole dalla bocca e fiori: purché essi siano sinceri, liberi da qualsiasi ristretto e restringente campo visivo, mentale e uditivo. Marina Pagano WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Spettacoli

In viaggio con Mr. Volare tra sog

Un semplice omaggio personale ed affettuoso ad un ragazzo del Sud che come me ha inseguito sogni e passioni, il cinema e la musica”. Queste le parole usate da Giuseppe Fiorello per definire “Penso che un sogno così..”, straordinario show di parole e canzoni che negli ultimi giorni ha incantato il pubblico del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Non uno spettacolo, ha detto Fiorello, ma un “pezzo di vita” dedicato a chi, come Domenico Modugno, è stato parte integrante di un passato felice. L’incontro tra i due non è avvenuto, infatti, sulla scena per pura casualità ma affonda le sue radici nell’infanzia di Fiorello che “picciriddu” riceve in dono dal temuto “lupinaru” del paese un 45 giri del grande artista. Da quel momento è come se le vite dei due si intrecciassero continuamente. Modugno diventa la colonna sonora della vita di Fiorello, dei lunghi viaggi per raggiungere Letojanni, meta delle vacanze estive. Qui tra pranzi, parenti e feste tutto ciò che accadeva sembrava riecheggiare quanto raccontato nelle sue canzoni. Il “picciriddu”, timido e silenzioso, talvolta si isolava dal “baccano” familiare, seduto su

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gno e realtà

Fiorello incanta il pubblico del Teatro Vittorio Emanuele

un muretto, per attendere la sera e con essa l’arrivo dei grilli, che riportavano alla mente le parole di “Lu grillu e la luna”. “Mimmo” con la sua musica era presente, anche, alla Festa del patrono del paese, dove il padre a chi chiedeva spiegazioni sul mutismo del “picciriddu” diceva semplicemente: “Mio figlio è un sognatore”. Mentre il rapporto padre-figlio diveniva sempre più intenso, Modugno era ormai Mr. Volare, colui che con un magico connubio di note e parole aveva incantato il mondo e segnato l’inizio per l’Italia di uno straordinario boom economico. Continuava, ovviamente, ad essere parte della famiglia Fiorello accompagnando con la sua musica i momenti felici ma anche quelli più difficili e dolorosi. Tra questi non si può non annoverare la morte di quello che Beppe ha definito “il primo attore della sua vita”: il padre. Egli è morto a Carnevale, giorno da lui tanto amato, e nell’ultimo tragitto che lo conduceva verso la macchina sarà stato, sicuramente, in compagnia di “Mimmo”, l’amico di sempre. Intanto gli anni passano e il “picciriddu” ormai grande è chiamato ad uscire dal suo guscio e prendere in mano la sua vita. All’adulto Fiorello, infatti, viene chiesto di interpretare il ruolo del protagonista per la miniserie televisiva “Volare-La grande storia di Domenico Modugno”. Superate paure ed incertezze, Fiorello decide di accettare e di dare inizio così ad una splendida avventura. Ecco che il sogno “inconfessabile” diventa realtà. Fiorello incontra, finalmente, il “suo personaggio”, il suo alter ego, e il dialogo fraterno rimasto nascosto per anni viene alla luce, passa dalla sfera del “privato” a quella del “pubblico”. Il successo conseguito porta alla nascita del progetto teatrale “Penso che un sogno così..” andato in scena fino a ieri al Vittorio Emanuele. Uno spettacolo unico in cui Fiorello racconta la sua vita, cantando al contempo, accompagnato dai musicisti Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma, i più grandi successi di Modugno come Nel blu dipinto di blu, Meraviglioso, Malarazza, La lontananza, La donna riccia, Lu pisci spada, per salutare, poi, con classe ed eleganza il suo pubblico sulle note di Vecchio Frac. Canzoni che permettono a Fiorello di sorvolare, come se fosse a bordo di un deltaplano, la sua infanzia, la Sicilia, l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, le vicende buffe e quelle dolorose. Un viaggio attraverso cui i protagonisti della sua vita sono chiamati ad uscire dal mondo della memoria per salire sul palco insieme a lui e intraprendere un’esperienza unica tra passato e presente, tra sogno e realtà in compagnia di un amico d’eccezione come Mr. Volare. Alessia Vanaria WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Multi-intervista con recension

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o scorso 19 dicembre si è assistito al teatro Vittorio Emanuele di Messina a quella che si era prospettata essere una serata di reading e musica, dedicata alla figura di Sciascia. Riportiamo l’intervista di Marina Pagano a Dario Tomasello, realizzata prima dell’evento. Tomasello ha selezionato i brano che sono stati letti dai due attori coinvolti. Tra quello che si pensa e come lo si rappresenta, c’è di mezzo la sostanza delle cose. Prescindendo da qualsiasi arzigogolazione filosofica, apriamo gli occhi e leggiamo ciò che Dario Tomasello, docente di Letteratura italiana contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Cognitive, della Formazione e degli Studi Culturali dell’Università degli Studi di Messina, sente di comunicare, in seguito alla collaborazione per la messa in scena di questo sentito omaggio a Leonardo Sciascia. Dopo aver chiarito i motivi per cui Sciascia è stato scelto come personalità a cui dedicare un’intera serata a Teatro, che rimandano al venticinquesimo anniversario della scomparsa e all’inserimento, all’interno del cartellone dell’Ente Teatro

Leonardo Sciascia e Paolo Borsellino

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ne mancata Al teatro Vittorio Emanuele di Messina un’intera serata “In ricordo di Sciascia”, omaggio alla personalità siciliana

per la stagione 2014/2015, de “L’onorevole” dello stesso, scandagliamo, in una piacevole conversazione, l’essenza di trascorrere una serata in compagnia di musiche e parole, frutto di intellettuali siculi D.O.C. Professore, qual è stato il criterio di scelta operato per la selezione dei brani, interpretati con auspicata professionalità da Mariapia Rizzo e David Coco? Quando Giovanni Renzo e l’Ente Teatro mi hanno coinvolto nella creazione di “In ricordo di Sciascia”, e sono venuto a conoscenza della commistione fra musica e cinema, non ho potuto fare a meno che selezionare dei brani che non fossero squisitamente opera dello Sciascia: perché? Per focalizzare meglio l'attenzione sul messaggio che volesse comunicare una manifestazione del genere. Ho virato verso una scelta non accademica: ho evitato di presentare al pubblico i soliti stereotipi, poco sentiti perché imposti più che proposti, optando per brani meno conosciuti fra i notissimi, e scegliendo anche gustose e vicine testimonianze scrittorie, quali quelli del Calaciura o della stessa Insana, affiancandoli ai memorabili Consolo, Tomasi di Lampedusa e al celeberrimo Camilleri. In profondità, ovviamente, rimane Leonardo Sciascia, imprescindibile essenza dell’intera scena. Uno spettacolo teatrale, condito da musica, cinema e letteratura: “In ricordo di Sciascia” può dirsi un “panspettacolo”? Sicuramente: il punto forte di quest’occhio su Sciascia è proprio il suo essere transmediale, l’attingere bellezza da tutti i campi per meglio rendere la multiformità dell’autore. Le parole, accompagnate dalla musica, e dalle suggestioni delle immagini a cui esse sono legate: il tutto unicamente per omaggiare Sciascia, o ciò che egli rappresenta per la Sicilia? Credo che la voce di Sciascia sia ancora viva e intatta a tutt’oggi proprio per il suo essere intimamente legato alla terra che gli ha dato i natali: ciò che, però, l’ha reso permeabile alla memoria degli uomini è il suo manifestarsi e profondamente sentirsi parte dell’universo, di cose, persone e situazioni che l’hanno attorniato. I grandi si riconoscono proprio per la loro inequivocabile consapevolezza di singolo e di tutto. Pian piano, il capitolo Sciascia ci ha orientati verso la complessità e la sostanza di essere demiurghi d’arte dal profumo siciliano: secondo Lei, è possibile rintracciare in questo una “sicilianità” d’appartenenza, palpabile nelle opere dei nostri autori? Questo elemento non è da sottovalutare: la Sicilia è la terra WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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della stratificazione, dell’eterogeneità: è un crogiuolo di popoli, usanze, lingue, espressioni così differenti fra loro da renderla un’”Isola oscena”. Nel senso più materiale del termine, questa terra è talmente esorbitante da non poter stare sulla scena. La Sicilia, soprattutto la parte orientale, si è costruita per omissione identitaria. Nella mente dei siciliani, dei messinesi soprattutto, essa è un “non-luogo”: il cittadino sviluppa una forte idiosincrasia nei suoi confronti. È tutto l’opposto di ciò che vediamo in città come Palermo, o Napoli: mentre lì si cerca giornalmente un’identità propria, fatta di lingua, cibi, costumi e quant’altro, l’area orientale della Sicilia, e mi riferisco in particolare a Messina, vive per rimozione identitaria. Per via del suo essere terra di confine e di sbarco, essa allo stesso tempo assorbe e rigetta, “passa e lassa”, è contemporaneamente pluridentitaria e inidentitaria. È questo, forse, il dato antropologico che fa sì che, per chiudere il cerchio, gli autori siciliani abbiano in sé lo splendore delle piccole cose e la magnificenza dello stupore universale.

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iportiamo una parte del comunicato: "il Teatro Vittorio Emanuele propone “La Sicilia del '900 tra musica, letteratura e cinema d'impegno", una serata-evento dedicata allo scrittore Leonardo Sciascia, in occasione del 25^ anniversario della sua scomparsa. L'evento, organizzato con la collaborazione della Presidenza dell'Assemblea Regionale Siciliana, è stato pensato per ripercorrere, tra musica e parole, l'opera di Leonardo Sciascia e il suo rapporto con la Sicilia." A presentare l’evento, con ingresso in lista e su invito, è stato il presidente dell’EAR Maurizio Puglisi, che ha salutato gli amministratori del teatro che lo hanno preceduto, presenti in platea - Luciano Ordile e Paolo Magaudda – e i rappresentanti dell’Ars che hanno presenziato la serata, tra tutti il presidente Ardizzone. È poi intervenuto il giornalista Felice Cavallaro che ha proiettato un’intervista ad Andrea Camilleri, finanziata dalla Regione siciliana, intervallandola a episodi della sua vita giornalistica e a quella di Camilleri. Dopo un’oretta e qualche abbandono della sala da parte di un pubblico giunto per il concerto e trovatosi di fronte a una ampia riflessione sulla Sicilia in senso lato, MariaPia Rizzo, eccezionale interprete dei versi di Jolanda Insana con David Coco, severo e serioso compagno di letture ha condiviso il palcoscenico con l’orchestra intervenuta. Intervista di Marina Pagano Che ne pensi della scelta del programma musicale? Bello ma eseguito in fretta e non degnamente messo al centro della serata. Il programma musicale è stato fatto tardi e non ha ricevuto la giusta attenzione. Sull'esecuzione direi sia stata speciale con un merito particolare a Michele Catania, l’arrangiatore al pianoforte,che è sembrato, ai miei occhi e alle mie orecchie perfettamente calato nella musica. Ho molto apprezzato la suite da Il commissario Montalbano. Com’era costituita l’orchestra? L'orchestra era a maggioranza di archi, con elementi scelti della sezione fiati: ottimi anche i percussionisti. Ho apprezzato la sicurezza dei movimenti e i moti gentili della mani negli attori. Vincenza Di Vita e Marina Pagano

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Compagnia SCENA NUDA ICARO di Salvatore Arena con Luca Fiorino scene e costumi di Giulia Drogo luci Antonio Rinaldi musiche di Giovanni Puliafito regia di Filippo Gessi sala Laudamo, 17-18 gennaio ore 21

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È che mi brucia, mi mancia, mi dduma come carne chi poggia d'intra u focu. Allura aspettu, aspettu, chi prima o poi mi nesciunu l'ali...” Volare! Con tutte le proprie forze, abbandonarsi al volo e abbandonare così sulla terra tutto quello che ci ha sempre relegato ad essa come una condanna. Trovare una via d'uscita dai labirinti che ci imprigionano ogni giorno, lasciare che la nostra carne diventi più leggera dell'aria, lasciarsi scivolare di dosso il peso di questa carne, della colpa, di questa nostra follia, di questa nostra disperazione. Librarsi in volo per liberarsi, anche se il sole, il mare e la cera che tiene le nostre ali non promettono bene, anche se tutti gli altri ci dicono che sanno già come andrà a finire, anche se Icaro vuol dire chiamarsi Vanni e vivere in una piazza di paese deriso da tutti per la propria follia, anche da se stesso. Deriso da tutti perché non ricorda più il motivo che lo spinge a volare.


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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Salvate il soldato Ryan Steven Spielberg scende sul campo di guerra, lo fa con maestria e realtà. Una realtà nuda e cruda, violenta e massacrante. La storia, tra l’altro vera, racconta del quarto fratello Ryan che dopo la contemporanea morte dei 3 fratelli durante la Seconda Guerra Mondiale, deve essere trovato e riportato alla sua famiglia. Partirà una squadra speciale, guidati da un intenso Tom Hanks, ci sono le storie di questi ventenni costretti a combattere una guerra non loro in un territorio che non avevano mai visto nemmeno nei quadri. Il realismo è il punto di partenza scelto da Spielberg, si parte con lo sbarco ad Omaha, con il sangue e le viscere dei soldati straziati dai cecchini tedeschi. La morte ti prende a pugni e ti sbatte la fine della vita sullo schermo, ragazzi inermi che vengono carezzati dal mare rosso sangue. Da lì in poi il film cambia; più parole e azione ridotta a qualche spettacolare scena, fino al finale di battaglia che porta alla morte di quasi tutta la squadra di recupero, già decimata nel tragitto, ed alla salvezza del soldato Ryan (Matt Damon). Tecnicamente il film entra di diritto nella sfera della perfezione cinematografica, lo spettatore è coinvolto totalmente nelle scene grazie ad una fotografia e un sonoro vividi e realistici. Di per sé diventa discutibile lo svolgimento delle scene, quasi 3 ore di pellicola che si perde tra troppe parole e la ricerca, spesso inutile, di raccontare le vite oltre il fucile. L’azione è ridotta all’osso, scelta ottimale ma andava asciugato il chiacchiericcio, troppo prolisso e autoreferenziale. La parte filosofica del film piace ma non fa impazzire, i giovani parlano di guerra, vita e morte, ma lo spettatore rimane troppo rapito dal contesto e poco dalle parole. Errore giustificabile ma che svilisce il tentativo di Spielberg di “raccontare” una pagina di guerra e non di farla solo vedere. In generale il film merita attenzione, la guerra è vera, le parole retoriche ma realiste. I personaggi sono ben interpretati, soprattutto, nel contorno. Hanks è ottimo, Damon troppo G.I. Joe, bene Vin Diesel e Tom Sizemore nel ruolo del roccioso sergente e angelo custode di Hanks. Cinque premi Oscar per la pellicola, tutti tecnici, regia, sonoro, montaggio sonoro, fotografia e montaggio. Tom Hanks candidato a miglior attore ma battuto dal Benigni ad Auschwitz, nella categoria film trionfa l’osceno “Shakespeare in love”, misteri dell’Academy!

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Canzone del maggio Fabrizio De André sceglie un il filo conduttore della politica per il suo terzo concept album. La sua denuncia politica vuol essere ammantata dalla poetica che lo ha contraddistinto, come egli stesso dichiarerà, il risultato finale dell’opera si discosta dall’idea originale, diventando un disco di estrema denuncia politica, volendo indirizzare chi ascolta a comportarsi in un modo preciso. Si passa, quindi, da un messaggio personale a una guida politica, un errore dettato, probabilmente, dalla rabbia celata dentro Faber che nella ricerca di raccontare finisce per sfogare se stesso e gli anni da protagonista del mondo che è mutato sotto i suoi occhi ed i suoi accordi. Si parte dal maggio francese con “Canzone del maggio”, manifesto del ’68 francese, canto di ribellione e giustizia sociale senza la paura di accusare il perbenismo e la borghesia disinteressata, “anche se il nostro maggio ha fatto a meno del vostro coraggio…”, “anche se avete chiuso le vostre porte sul nostro muso…”; De André ci mette di fronte all’ipocrita far finta di nulla che la società portava avanti, senza riuscirci, di fronte alla ribellione giovanile assetata di un nuovo stato sociale equo e garantito. “la notte che le pantere ci mordevano il sedere”, la rivolta sedata dalla violenza, che si sposava contro la rabbia, due classi unite ma divise dalla ribellione avversa al comando, “lasciandoci in buona fede massacrare sui marciapiede”, ancora una volta e l’omertà ipocrita ad essere messa in primo piano, far finta di nulla e che la rivolta non toccava nessuno, ma solo quattro poveracci e “le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente”, ma non era così che doveva andare “convinti fosse un gioco a cui avremmo giocato poco, potete pure credervi assolti siete lo stesso coinvolti”. La rivolta c’è, reale e viva, sanguinosa se volete ma il disagio è esploso e non si può rimanere al chiuso di un voluto non sapere. “e se credete ora che tutto sia come prima, perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina…”, la rivolta non si placa con una politica che ha fallito, crassa e sedante, il mondo non sta più cambiando ma è cambiato siete già il passato e “verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte, per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti”. Inizia così la protesta politica di De André, con un brano crudo e ironico ma di denuncia verso i veri colpevoli del disagio, gli ipocriti finto borghesi.

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Storia di un impiegato WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà

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alvatore Quasimodo nacque a Modica, in provincia di Ragusa, nel 1901 e trascorse l’infanzia e la giovinezza in Sicilia, trasferendosi in vari paesi a causa dei frequenti spostamenti del padre, capostazione. Dopo essersi diplomato alle scuole tecniche, a diciannove anni si trasferì a Roma, dove svolse diversi lavori ed iniziò a studiare le lingue classiche. Durante un soggiorno a Firenze, Elio Vittorini, suo cognato, lo presentò ad Eugenio Montale e ad Alessandro Bonsanti, che gli pubblicò le prime poesie su “Solaria”. Presso le edizioni della rivista uscì anche la raccolta dell’esordio, Acque e terre, alla quale seguiranno Oboe sommerso ed Erato e Apollion. Le Nuove poesie confluiranno nel volume complessivo Ed è subito sera, che prende il titolo dalla lirica più nota di Quasimodo, divenuta quasi esemplare della sua poetica. Le raccolte citate segnano una precisa linea di ricerca, facendo dell’autore uno dei più significativi esponenti dell’Ermetismo. Sul piano stilistico si assiste ad un radicale divorzio con la lingua parlata: la parola si chiude ad ogni forma di volontà comunicativa, assumendo un valore assoluto, che tende all’astrazione. È facile notare la frequenza delle analogie, la confusione dei rapporti logici tra i vari elementi del periodo, la sintassi nominale, i sostantivi non determinati dall’articolo e utilizzati al plurale per aumentare gli effetti di indeterminatezza, insieme con un’aggettivazione che tende ad attenuare e sfumare. Tra i temi ricorrenti ricordiamo il motivo della nostalgia per la terra siciliana, che nel ricordo diventa un luogo mitico, presente in Acque e terre, quelli legati alla trasfigurazione favolosa del proprio passato e all’insoddisfazione per la situazione attuale, tipici di Oboe sommerso, dove la musicalità del linguaggio si avvale di un lessico più ricercato, tramato di relazioni analogiche per esprimere “il mito della solitudine dell’uomo nel dolore della vita”. Raffinatezza estetizzante e classica limpidezza si compongono anche nei versi di Erato e Apollion, in cui la trasposizione della mitologia individuale sul piano dell’idea vive, alla maniera di Ungaretti, nel tentativo di recuperare il valore di una parola vergine ed assoluta. Con la sezione delle Poesie nuove comincia a verificarsi, però, un graduale mutamento, che si renderà più evidente nelle raccolte del dopoguerra: Con il piede straniero sopra il cuore; Giorno dopo giorno; La vita non è sogno; Il falso e vero verde; La terra impareggiabile; Dare e avere. Il verso ora si allunga e diventa più lineare, i temi si ampliano e si arricchiscono di elementi tratti da una realtà più concreta, aprendosi verso le forme di un messaggio più accessibile e comunicativo. Il discorso si trasferisce dal piano metafisico-esistenziale a quello più propriamente storico, attingendo anche dalla cronaca le fonti della sua ispirazione e la poesia diventa uno strumento di testimonianza politica e di polemica sociale. A favorire questa conversione sono i tragici avvenimenti della guerra e dell’immediato dopoguerra, che sollecitano una nuova forma di partecipazione e di impegno, investendo anche il poeta di precise responsabilità civili. Analoghi motivi si trovano sviluppati nel discorso Il poeta e il politico, pronunciato dall’autore nel 1959 a Stoccolma, quando gli venne conferito il Premio Nobel per la letteratura. Quasimodo morì a Napoli nel 1968.

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20 agosto 1901, Modica 14 giugno 1968, Napoli

Quasimodo

Alle fronde dei salici E come potevano noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, tra i morti abbandonati nelle piazze sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento.

Salvatore

Ed è subito sera Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera.

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RE sano

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a cura di Mimmo Saccà

Zuccheri nell'alimentazione, così il fruttosio fa venire fame

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uello dello zucchero nell’alimentazione è un tema molto importante. Un nuovo studio presentato alla riunione annuale dell’American College of Neuropsychopharmacology tenuta a Phoenix, in Arizona, suggerisce che il fruttosio aumenta la risposta dei circuiti di ricompensa del cervello agli stimoli della fame. Il fruttosio è lo zucchero semplice che si trova nella frutta, ma questo viene aggiunto anche in molti alimenti sotto forma di "zucchero raffinato", come sciroppo di mais ad alto contenuto in fruttosio. Il glucosio è invece la fonte di energia primaria per il corpo, e può derivare dai carboidrati complessi. Ebbene, stando a quanto emerso dalla nuova ricerca, sembra che la somministrazione di fruttosio direttamente nel cervello dei topi stimoli la voglia di cibo, mentre al contrario, la somministrazione di glucosio favorisce invece la sensazione di sazietà. Sembrerebbe inoltre che l’ingestione di fruttosio produca incrementi più bassi degli ormoni della sazietà, rispetto invece all’ingestione di

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glucosio. Detto questo, per condurre la loro ricerca gli esperti della University of Southern California si sono serviti anche di una risonanza magnetica funzionale (fMRI), ed hanno esteso il loro lavoro ad un campione di volontari. Ai partecipanti - 24 giovani uomini e donne, di età compresa fra i 16 e i 25 anni – è stato chiesto di assumere una bevanda a base di glucosio o di fruttosio, osservare delle immagini di cibo durante le scansioni fMRI del loro cervello, e di riferire quanto volessero mangiare. Dalla risonanza sarebbe emerso che lo stimolo a mangiare sarebbe stato associato all’attivazione nel nucleo accumbens del cervello. Tale attivazione sarebbe stata maggiore dopo il consumo della bevanda a base di fruttosio rispetto alla bevanda a base di glucosio. A conti fatti dunque, sarebbe emerso che il consumo di fruttosio può promuovere un maggiore consumo di cibo rispetto al consumo del glucosio.


Mangia

RE sano

La ricetta Scaloppine al vin santo con zucca e funghi misti Ingredienti per 4 persone • • • • • • • • • • • • • •

400 gr. circa di fettine di vitello 100 gr. di Amido di mais Sale q.b. Pepe q.b. 60 gr. di Olio di oliva extravergine 2 rametti di Rosmarino 50 gr. di Vin santo 360 gr. di Funghi misti 300 gr. di Zucca 1 spicchio di Aglio 70 gr. di Olio di oliva extravergine Sale q.b. Pepe q.b. 50 gr. di Vin santo

PREPARAZIONE Tagliate a fette la zucca ed eliminate i semini e la parte esterna, quindi tagliate la polpa a fette più piccole e poi riducetele a dadini. Quindi pulite anche i funghi: pulite tutte le specie eliminando la parte del gambo maggiormente sporca di terra, poi puliteli con un panno inumidito e se necessario passateli sotto acqua corrente velocemente per eliminare tracce di impurità sul gambo o sotto il cappello. Poi tagliateli a fettine.

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Lo “strippaggio” dell’olio extravergine di oliva alla 5° festa dell’Olio di Mandanici

Melia, Mangiameli, Sena, Paratore, Aragona, Mento, Criafulli

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i è svolto sabato 10 gennaio nell’incantevole cornice dell’ex Chiesa SS. Salvatore di Mandanici, un interessante convegno sul tema: “L’olio di oliva e la salute”. L’evento promosso nell’ambito della quinta edizione della tradizionale festa dell’olio, ha registrato la presenza di insigni studiosi e di illustri relatori. Tra essi il dott. Giuseppe Turiano endocrinologi, il dott. Gianluca Di Bella cardiologo, il dott. Giuseppe Mento neurologo ed il critico letterario Sebastiano Mangiameli moderati da Mario Carpo. Ospite d’eccezione il dott. Antonio Sena delegato Olio Sicilia Orientale Interessante l’intervento del dott. Mangiameli che dopo una brevissima introduzione storico archeologica dell’ovicoltura con riferimento iniziale ai reperti risalenti al 5000 a.c., si è soffermato sulle tecniche di propaganda e pubblicità sottolineando le costruzioni di natura psicolin-

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guistica, semiotica e iconica negli ultimi 50 anni dell’olio di oliva presentato nelle Reti TV Nazionali. Dopo aver illustrato le tecniche che la pubblicità ha adottato ed adotta per poter affermare e vendere il prodotto “olio di oliva” ha concluso affermando come si sia passati dalla vendita di un prodotto alla vendita di una emozione. Ha suscitato un vivace dibattito il contributo del dott. Antonio Sena che si è soffermato sulla qualità dell’olio di oliva e sui suoi parametri chimici ed organolettici. Incisivo e costante il richiamo al Reg. U.E. 432/2012 il cui obiettivo è quello, ha detto il dott. Sena, di garantire che le indicazioni sulla salute risultino veritiere, chiare, affidabili ed utili ai consumatori. Con riferimento all’olio di oliva, il delegato OSA, ha affermato che le quantità che occorrono all’olio extravergine di oliva per fregiarsi dei Claim “Fonte di Vitamina E (80 mg/kg. di olio) e di “Polifenoli nell’olio extravergine di oliva (5 mg di idrossitirosolo su 20 g. di olio) devono essere evidenziate in etichetta e servono a delineare un olio di alta qualità. Ben si comprende, ha aggiunto come non possono esistere ottimi oli extravergini con prezzo basso in quanto il costo reale per produrre un olio ottimo extravergine di oliva, quest’anno, ha detto, ha superato i 10€ /l. Ha concluso affermando come il consumo di un ottimo extravergine per potersi assicurare la dose giornaliera di polifenoli e di vitamina E , è di 20 ml pari a 4 cucchiai di olio. Singolare e piacevole la prova pratica per assaggiatori e degustatori esperti olio di oliva, coordinata dall’avv. Silvana Paratore con la guida del dott. Antonio Sena della Scuola Internazionale di Analisi sensoriale e cultura degli alimenti che ha visto 10 volontari tra i presenti nel pubblico, adottare la peculiare tecnica dello “strippaggio” dell’olio volta ad individuare tra quattro campioni in esame, gli oli extravergini di ottima qualità e fattura. Significativi per i riflessi sulla salute, gli interventi dei dott. Giuseppe Turiano, Gianluca Di Bella , Giuseppe Mento che hanno dichiarato come la sostituzione nella dieta dei grassi saturi con grassi insaturi contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue laddove i polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativi con effetti benefici sul sistema cardiovascolare, endocrino , ormonale , neurologico dell’organismo umano. Silvana Paratore Numerosi presenti all'evento

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Amarcord Messina -Via Garibaldi. Prima del terremoto del 1908



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foto Antonio De Felice

Numero 94 - Anno XII -22 Dicembre 2014

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