n° 160 anno XII - 14 Maggio 2014 r.g. Salvatore Forestieri
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Alessio Ciacci, commissario liquidatore MessinAmbiente
“Ciacci vostri”
Primo Piano a cura di Marilena Faranda
“Non ci sono superman che possano dal nulla risolvere le cose”
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l Sindaco, Renato Accorinti, l'Assessore all'Ambiente, Daniele Ialacqua, il Commissario liquidatore di MessinAmbiente, Alessio Ciacci, ed il consulente dell'azienda, Raphael Rossi, hanno tenuto una conferenza stampa nella sala Falcone Borsellino di palazzo Zanca, per fare un punto della situazione di MessinAmbente a cinquanta giorni dalla nomina di Ciacci ed esporre alcuni punti sulla progettualità.
Accorinti, introduce dicendo: abbiamo chiesto alle persone migliori, perché vogliamo il meglio per la crescita della città. Abbiamo portato gli atti alla procura, perché vogliamo la trasparenza, dovevano farlo prima noi l'abbiamo fatto ora. Noi dobbiamo fare soldi non mettere soldi, e ricorda l'episodio della protesta TARES che lo ha segnato ed è per lui ancora una ferita aperta. Se delle proposte vengono dai partiti, saremo contenti di esaminarle e renderle pubbliche, questo è il senso di comunità. Abbiamo già avuto un colloquio con l'Amministrazione Regionale per aver finanziato il porta a porta. Noi abbiamo scelto loro, continua con sarcasmo Ialacqua, secondo un criterio che da fastidio, ovvero, la competenza, non il clientelismo o le conoscenze personali. Quello su cui vogliamo puntare per l'azienda è: l'impiantistica, la raccolta differenziata, la gestione aziendale seria. Inoltre, abbiamo parlato anche con la Provincia affinché una tassa, TESFA,
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che dovevamo, da un tasso del 5%, verrà ora ridotta ad un 1% ed i fondi avanzati potrebbero essere reinvestiti in altri servizi relativi ai rifiuti. Siamo qui, dice Ciacci, per dare qualche elemento di valutazione condivisa. Dobbiamo ribaltare la storia già scritta di fallimento dell'ente. I 5 pilastri su cui sto costruendo la ripresa dell'ente: sostenibilità, ovvero l'azienda di Messina deve essere un faro per tutta la Sicilia, effettueremo il porta a porta inizialmente nel primo, secondo e sesto quartiere(TorreFaro, Ganzirri e Santa Lucia sopra Contesse) e poi i servizio sarà esteso ad altri 65 mila abitanti; lavoreremo per risolvere le criticità e perché la gente abbia solo, come brutto ricordo, le immagini di spazzatura a terra e cercheremo di prevenire anche le criticità future; trasparenza, fornendo ogni documento a chi ne faccia richiesta; condivisione, abbiamo fatto un CODIR in modo tale che si condividano tutte le informazioni, abbiamo parlato con i sindacati e tutte le associazioni potranno collaborare, anche i privati per cui abbiamo creato una mail partecipata aziendapartecipata@messinambiente.it; efficenza, ovvero massimo risparmio e massima attenzione ad ogni euro che spendiamo. Abbiamo abolito gli straordinari nei festivi e domenicali, che pensiamo di investire in professionalità e competenze, dei collaboratori. Per quanto riguarda l’impiantistica ed in particolare l’impianto di Pace, voglio dire che: lo stiamo mettendo a norma, ed i rifiuti permarranno li solo mezz’ora, per essere poi trasportati in discarica, tutto in attesa di poterci definitivamente renderci autonomi per la raccolta dei rifiuti. Non ci sono superman che possono dal nulla risolvere le cose, precisa Rossi. Io sono stato progettista di sistemi di raccolta differenziata ed ho una certa esperienza anche in società in liquidazione. Ritengo che i punti fondamentali che, ad oggi non si sono visti, sono regole e rispetto delle stesse. A Reggio da sei mesi in sei mesi si è passato dall'azienda pubblica ad affidamenti privati. Noi qui abbiamo un'azienda pubblica, ma non si può lavorare come non fosse di nessuno. Noi abbiamo una mole di debiti certa e di crediti incerti, ovviamente cercheremo di lavorarci. Stiamo facendo delle proposte per capire come risolvere la situazione.In questo momento l'ATO che doveva essere soggetto appaltante, si è arrogato di fare alcuni lavori che non gli competevano, quindi, invece di creare entrate, spendeva. Nello specifico, voglio dire sotto la mia responsabilità, che è stato tutto un gioco delle 3 carte, i soldi passavano da un ente all'altro e poi sparivano. Questo non è più possibile, ci vuole chiarezza. Noi, oggi infatti, abbiamo inserito sanzioni in azienda, perché ci vuole senso di corresponsabilità. Inoltre, abbiamo avuto in circa 3 giorni un risparmio di 146 mila euro, pensiamo a lungo termine, quanto si potrà risparmiare. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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A colloquio con l’Assessore Daniele Ialacqua
“Sostegno alle nomine e proposte di risparmio”
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on sembrano cambiati gli umori a Palazzo Zanca su MessinAmbiente, dopo la conferenza stampa chiarificatrice congiunta fra l’Amministrazione, il commissario (forse liquidatore), Alessio Ciacci ed il consulente dell’azienda, Raphael Rossi. Ancora i più, fra cui Consiglieri, Revisori dei conti e molti altri, si chiedono il perché di queste nomine e quanto queste gravino sul bilancio di una partecipata aggrappata ad un filo di capello. Abbiamo, pertanto, chiesto all’Assessore Ialacqua cosa ne pensa di queste nomine, di super manager, che poi super manager non sono, e di quelle nuove che probabilmente Ciacci intende effettuare. Io metto sul piatto due dati certi, risponde Ialacqua, un risparmio di 146 mila euro solo in 3 giorni ed i compensi dimezzati di coloro che svolgono ruoli dirigenziali nella partecipata. Inoltre, ci tengo ad aggiungere che con loro potremo ancora risparmiare e sosterremo tutte le nomine che saranno necessarie per ottenere questo obiettivo e risollevare l’azienda. Ai Consiglieri, non ancora convinti di queste nomine dico, che non si mettano a guardare la pagliuzza, ma guardino la trave, quella che c’era negli anni precedenti e che ha portato la società a questa situazione. Per ridurre i costi dei rifiuti, resta fondamentale la raccolta differenziata? Come può avvenire questo? Per esempio, nel quotidiano, dice l’Assessore, si possono comprare i detersivi alla spina, così da ridurre la plastica. Ridurre gli sprechi dell’acqua ed evitare di acquistare l’acqua in bottiglia e depurare quella dei rubinetti. Si è pensato, infatti, di effettuare una scontistica a partire dal primo chilo di differenziata, fino ad un tetto massimo. Non si può pretendere allo stesso tempo che si riduca il numero dei rifiuti e chiederne un grosso peso per poter accedere alla scontistica. Inoltre, si applicherà un'altra correzione, perché finora è previsto che si effettuino sconti solo per chi usa la compostiera, solo quella di MessinAmbiente, saranno, quindi, introdotti tutti i tipi di compostiera o simili che contribuiscono alla riduzione dei rifiuti. M. F.
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foto Peppe Saya
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“Siamo d’accordo che il risparmio venga utilizzato sia per la formazione che per l’acquisto di mezzi”
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arla la Presidente della Commissione all'Ambiente, Rita La Paglia a conclusione della seduta, che ha visto come "ospiti" l'Assessore all'Ambiente Daniele Ialacqua, il Commissario liquidatore, Alessio Ciacci e l' esperto, Raphael Rossi. Un bilancio sui lavori della commissione? Oggi abbiamo avuto il piacere di conoscere Rossi, perché era la prima volta che si presentava a noi, ed in seconda audizione abbiamo sentito Ciacci. C'era un ordine del giorno ben definito, in cui avevamo chiesto di fornire la documentazione inerente ai contratti di Ciacci e del Rossi ed inerenti al progetto depositato. Nell'ambito della seduta i Consiglieri sono intervenuti sulle tante tematiche che ruotano attorno a MessinAmbiente. Il nocciolo del problema si è centralizzato sul cercare di capire qual era l'idea su questa MessinAmbiente, ovvero, se effettuare una liquidazione od un mantenimento della società. Sia l'uno che l'altro sono stati molto vaghi nella definizione, giustificandosi che sono in una fase di carattere osservazionale. Da Ciacci e Rossi ci sono state ripetute le condizioni disperate in cui grava la società e per cui è complicato portare avanti il processo. Abbiamo, però, cercato di spingere i nostri ospiti, affinché ci forniscano informazioni più spicciole, ovvero, un parere più tecnico sulle loro decisioni. Da ciò è venuto fuori che, evitando la raccolta dei rifiuti la domenica, c'è stato un risparmio e questo risparmio, comunica Ciacci, è stato messo da parte sia per la formazione che per l'acquisto di mezzi e questo percorso ci trova d'accordo. La Presidenza ha fatto un documento di indirizzo, in un momento così difficile in cui il personale non ha
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le competenze adeguate è bene investire sulla formazione. La Presidenza si è, inoltre, fatta portavoce di portare avanti un settore di monitoraggio e controllo. Successivamente Rossi ci ha ripetuto quelli che sono gli aspetti ideologici della differenziata, ma noi siamo una commissione già sensibile a questa tematica, per cui ho spiegato al dirigente ed ho fatto verbalizzare che non ci serviva un'ennesima spiegazione su tale tematica che conosciamo già benissimo, ma vogliamo sentire percorsi operativi e aspetti tecnici ed idee esecutive. Su questa scorta li ho vincolati per una audizione fissata per il 4 giugno p.v.. Per quanto riguarda la nomina dei super manager, che poi super manager non sono? Su quello c'è ancora un file aperto, di cui si sono fatti portavoce i Consiglieri Santalco e Russo, anche a seguito della comunicazione dei Revisori dei Conti di bloccare le spese in quanto ci sono in in bilancio delle spese non coerenti e, quindi, vogliamo sapere se i contratti sia di Rossi che di Di Maria siano formalizzati prima o dopo tale comunicazione. L'altro punto critico che è emerso in aula, è che colui che ha depositato il progetto diventa proprietario del progetto risanamento. Questo non è piaciuto ai Consiglieri, perché i dirigenti sono già profumatamente pagati, e non ci sembra corretto un ulteriore compenso .
“Si chiedono spiegazioni sui contratti per le nuove nomine” Sicuramente ci sarà un dibattito la prossima riunione, vista la poca chiarezza sul punto. Anche i Sindacati sono sul piede di guerra, in particolare, Clara Crocè segretaria della FP CGIL, chiede spiegazioni sui contratti per le nuove nomine anche per le nomine riguardanti la segreteria di MessinAmbiente, che è stata cambiata rispetto quelli che c'erano prima con Di Maria, non riuscendo a rispondere alle nuove esigenze e vogliono, precisa la sindacalista, chiarimenti sul futuro dei lavoratori. Noi siamo i sindacalisti- continua Crocè - e vogliamo essere interpellati dalla dirigenza ,in quanto facciamo da intermediari con i lavoratori che hanno sempre permesso che la raccolta vada avanti, anche senza stipendio . M. F. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Pareri e strategie delle circoscrizioni di Alessia Vanaria
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unedì 12 Maggio Alessio Ciacci in conferenza stampa ha parlato di cinque “pilastri” su cui intende puntare per poter avviare la ripresa di MessinAmbiente. Primo tra questi quello della sostenibilità: l’azienda di Messina deve divenire un faro per tutta la Sicilia, e perché ciò accada è necessario prima di ogni cosa avviare la raccolta differenziata porta a porta. A sperimentare la nuova modalità di raccolta dei rifiuti saranno inizialmente gli abitanti del I, del II e del VI quartiere, poi il servizio sarà esteso ulteriormente ad altre aree. Abbiamo chiesto ai rappresentanti delle circoscrizioni cosa pensano di questo provvedimento, quali misure ritengono sia importante adottare e come pensano di “sensibilizzare” i cittadini alla raccolta porta a porta.
I Circoscrizione Il presidente della I circoscrizione Enzo Messina ha detto di essere favorevole alla raccolta porta a porta, dal momento che per adesso nell’area di sua pertinenza è presente un unico centro di raccolta di rifiuti nella località di Giampilieri Marina, non facilmente raggiungibile da tutti. Cercheranno come circoscrizione di avvicinare gli abitanti a tale forma di racconta dei rifiuti con l’organizzazione di incontri nelle parrocchie, ma anche di incontri con i detentori di esercizi commerciali nella zona sud della città. Tra questi una particolare attenzione sarà rivolta ai supermercati, che fino a questo momento non praticano la differenziata e riempiono i cassonetti di grandi quantità di cartoni e di materiale di imballaggio, che potrebbero essere, invece, praticando una raccolta differenziata, riutilizzabili.
II Circoscrizione Dalla II circoscrizione si levano voci favorevoli alla raccolta porta a porta, anche se si sarebbe preferito, come ha sottolineato il consigliere Giuseppe Villari, partire dai villaggi collinari presenti nel territorio, vale a dire da S. Filippo e Zafferia, e non dall’area di S. Lucia. Ad ogni modo, se è stata scelta tale zona per dare il via alla nuova forma di raccolta ci si impegnerà perché ciò avvenga nel migliore dei modi, servendosi, inoltre, di un’adeguata campagna informativa, utile per i cittadini.
VI Circoscrizione Pronti ad avviare la raccolta porta a porta anche gli abitanti della VI circoscrizione, in particolare delle aree di Torre Faro e di Ganzirri, che al momento usano tale sistema per la raccolta indifferenziata. Per facilitare il buon esito della sperimentazione il Vice presidente di circoscrizione Giusy Feminò ha detto che ci si servirà di materiale pubblicitario, che verrà distribuito nei vari esercizi commerciali, quanto anche di una pagina facebook ideata proprio per fornire ai cittadini tutte le informazioni di cui necessitano. L’intento è quello di estendere in futuro la raccolta differenziata porta a porta anche agli abitanti dei villaggi dell’estrema zona nord come Castanea e Salice. In questi luoghi tre anni fa si praticava la raccolta differenziata tramite l’uti-
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lizzo di un minicam, eliminato poi per un probabile furto della batteria che lo alimentava, in cui venivano riposti i rifiuti. La “sperimentazione” qui potrebbe trovare, dunque, terreno fertile purché però siano fornite ai cittadini le garanzie del servizio. Non li si può abituare, come è stato fatto in passato, ad una nuova forma di raccolta, meno inquinante e più rispettosa dell’ambiente, per poi fare nuovamente un passo indietro verso l’indifferenziata.
III Circoscrizione Parere positivo in merito è stato espresso anche dalle circoscrizioni che saranno interessate dal provvedimento in un secondo momento come ad esempio dai membri della III circoscrizione, che nei mesi scorsi hanno chiesto all’Assessore all’ambiente Ialaqua, tramite il consigliere Alessandro Cacciotto che la raccolta differenziata porta a porta partisse in via sperimentale a Camaro, quanto dai membri della IV.
IV Circoscrizione Per quanto riguarda quest’ultima abbiamo sentito il Presidente Francesco Palano Quero che ritiene la raccolta dei rifiuti porta a porta la strada più giusta da percorrere per risollevare non solo le casse di MessinAmbiente, ma anche le sorti di una città troppo spesso invasa dai rifiuti. Si impegneranno per sensibilizzare i cittadini con campagna pubblicitaria, poiché è necessario prepararli a quella che rappresenterebbe una vera “rivoluzione”, come l’ ha definita il Presidente Quero. Nell’attesa che il provvedimento sia attuato anche nel proprio territorio, è stato chiesto, inoltre, di creare un isola ecologica nell’area del parcheggio La farina, che sarebbe più facilmente raggiungibile dai residenti nel Viale S. Martino e nelle aree limitrofe rispetto a quella di Gravitelli, attualmente attiva nella circoscrizione. Ben predisposti nell’avviare una campagna di “sensibilizzazione” alla raccolta differenziata sono, anche, i consiglieri della V circoscrizione, che sin dal loro insediamento si sono prodigati in tal senso mediante l’uso sia dei vari social network quanto di canali diretti, proponendo, peraltro, l’apertura e l’avvio di una piccola filiale di isola ecologica da installare sul torrente S. Licandro, al fine di dare sostegno a quella già presente a Tremonti. Per quanto concerne la “nuova” raccolta porta a porta, inoltre, sia il Presidente di circoscrizione Santino Morabito che il Vice Presidente Franco Laimo hanno sottolineato come sia stata scelta come “zona pilota” la Cooperativa Casa nostra(Viale Giostra), ma ad oggi nulla è stato fatto da parte dell’Amministrazione. Si è sempre disponibili, però, ad un confronto immediato con il commissario Ciacci e l’assessore Ialaqua. Da tutte le circoscrizioni, dunque, si levano pareri favorevoli alla raccolta differenziata porta a porta. Adesso sta all’amministrazione ed a MessinAmbiente impegnarsi concretamente in tal senso, e far sì che le immagini di cumuli si spazzatura lungo le strade, impresse nella mente dei cittadini, restino solo un lontano ricordo.
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Sommario
24-30
AttualitĂ
34-35 Dietro le quinte
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Settegiorni
numero 160 anno XI 14 Maggio 2014
60-75 Cultura
76-77 Spettacoli
84-85 Mangiare Sano
Cronaca della settimana
40-41
CittĂ Cronache urbane
Le rubriche 78-79 La corazzata Potemkin
42-45 Provincia
80-81 Da Beethoven a Kurt Cobain
46-51 Sicilia 12
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82-83 Parole in blu
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano, Mattia Florena Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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di Michele Giunta
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
IN EVIDENZA Prorogata al 30 maggio 2014 la scadenza del bando che promuove la realizzazione di attività finalizzata alla creazione di itinerari turistici dedicati al segmento “natura” nell’ambito del progetto di eccellenza - art.1 comma 1228 della Legge n. 296/96 - denominato “Progettazione e realizzazione di itinerari per la valorizzazione del turismo naturalistico” emanato dall'Assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo - Regione Sicilia. Il bando è finalizzato alla creazione di reti tra operatori pubblici e privati attraverso la progettazione e realizzazione di itinerari per la valorizzazione del turismo naturalistico, attraverso i macro obiettivi di seguito specificati: - sviluppare un efficiente sistema di accoglienza e di accesso dedicato al segmento di riferimento, condividendo uno standard quantitativo e qualitativo dei servizi offerti al turista; - promuovere la creazione, la promozione e la commercializzazione di un prodotto turistico integrato dedicato al segmento “turismo naturalistico”. Soggetti beneficiari sono i soggetti pubblici e privati in forma associata (costituita o costituenda). In particolare: - Enti pubblici: amministrazioni locali, provinciali, università, consorzi regionali, istituti centrali dello Stato, centri regionali etc.; - Organismi di diritto pubblico; - Associazioni ed organizzazioni no profit: associazioni, cooperative, organizzazioni ONG e ONLUS operanti nel settore del turismo naturalistico ed all’aria aperta; - PMI operanti nel settore del turismo e di seguito specificate: imprese ricettive includendo anche le strutture complementari, agenzie di viaggi e turismo di cate18
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14 maggio 2014 goria A illimitata, imprese della ristorazione, così come individuate dal codice ATECO dell’ISTAT. Le proposte dovranno prevedere il coinvolgimento di almeno 5 soggetti pubblici e/o privati, del comparto turistico, all’interno di una area geografica del territorio regionale comprendente 5 diversi ambiti comunali. Non sono ammessi i partenariati costituiti da soli soggetti pubblici. Il contributo previsto è determinato nella misura massima dell’80% del costo del progetto che non potrà essere superiore a € 200.000,00 (ossia contributo pari a € 160.000,00). Il co-finanziamento in misura non inferiore al 20% del costo del progetto potrà essere assicurato anche in kind. La dotazione finanziaria complessiva è di € 1.800.000,00. Le domande di agevolazione devono essere presentate entro il 30 maggio 2014 - ore 13 – Ufficio accettazione assessorato. Farà fede il timbro in entrata, non il timbro postale di spedizione. - ore 24 – Tramite PEC.
SICILIA COMUNE DI RAGUSA Selezione pubblica per candidati idonei non assunti e utilmente collocati in graduatorie di merito di altri enti. (1 posto) GURI n. 35 del 06.05.2014 Scad. 21.05.2014 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO PER I SISTEMI AGRICOLI E FORESTALI DEL MEDITERRANEO DI ERCOLANO Avviso del bando relativo alla selezione pubblica ad una borsa per laureati. (Bando n. ISAFOM/BS/03/2014/NA). (1 posto) GURI n. 35 del 06.05.2014 Scad. 26.05.2014 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Attualità
L’Esercito partecipa all’e di Protezione Civile di M 24
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i è svolta lo scorso venerdì presso la caserma “Crisafulli Zuccarello” di viale Europa, sede del 5° reggimento fanteria “Aosta” un’esercitazione di protezione civile. L’attività svolta nell’ambito della 5^ settimana della sicurezza che vede le Autorità locali, la protezione civile, l’Esercito ed altre componenti impegnati a fronteggiare i danni provocati da un sisma di elevata entità verificatosi nella città di Messina. Lo scopo dell’attività, svolta alla presenza del Comandante del 5 reggimento, Colonnello Benzi Corrado, dell’Ing. Rizzo Antonio della Protezione Civile di Messina e del dott. Brondi Fabio della Protezione Civile Nazionale, servizio emergenze, è stato quello di esercitare il personale dell’Esercito a fronteggiare le situazioni di emergenza, a seguito di un sisma e di verificare le procedure e le tempistiche di intervento.
esercitazione Messina WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Interessato personale del 5° reggimento fanteria “Aosta”, il 24° reggimento Artiglieria “Peloritani” e del 4° reggimento genio guastatori
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Messina ha la sua altalena per di Venerdi’ 16 Maggio l’inaugurazione
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isabili
L’Associazione Amici di Edy Onlus, ha raccolto fondi per alcuni mesi e finalmente ha raggiunto il suo obiettivo per regalare sorrisi ai disabili
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ono iniziati lunedì i lavori di realizzazione e messa in opera della nuova altalena per disabili nella villa comunale “Mazzini”. Dopo il successo della raccolta fondi in favore del Centro Nemo Sud con l’acquisto di una pedana stabilometrica, la onlus insieme ad un ristretto comitato di collaboratori,(Fans Club Vincenzo Nibali Messina Centro, ACSI,Football24, Architetti, Avvocati, Giornalisti, Serit, le Circoscrizioni e l’ A.C.R.Messina) si è reso ancora promotore di una raccolta fondi per una nuova iniziativa di solidarietà. “L’altalena e’ il gioco per tutti ,senza distinzioni, con L’ALTALENA SENZA BARRIERE il divertimento non ha piu’ confini” è stato lo slogan dell’iniziativa che, grazie alla generosità dei messinesi che hanno preso parte alle varie iniziative promosse dalla Onlus , ha raggiunto il suo obiettivo, consentendo l’acquisto di un’altalena per disabili. L’idea dell’altalena è venuta dalla considerazione che nel territorio messinese , i bambini e ragazzi disabili non potevano godere neppure del più banale dei divertimenti, ovvero dondolarsi su un’altalena!
Tutti hanno contribuito, nonostante il difficile periodo economico, nel far sorridere i ragazzi meno fortunati, che dal prossimo 16 maggio, avranno finalmente la loro altalena.Il successo dell’iniziativa si deve principalmente all’entusiasmo e all’impegno organizzativo delle Onlus Amici di Edy ,L’Associazione Senza Barriere e dalla Caritas Diocesana Messina/Lipari/San Filippo del Mela ,che hanno condiviso e contribuito attivamente al progetto . L’inaugurazione avverrà Venerdi’ 16 Maggio 2014, alle ore 10,30 presso la Villa Comunale – Mazzini. Alla cerimonia interverranno: il Sindaco, Renato Accorinti, l’assessore ai servizi sociali, Antonino Mantineo,l’assessore all’arredo urbano, Ialacqua ; il Presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile;le circoscrizioni ed il Comitato promotore ed ideatore dell’iniziativa Maurizio Guanta (Amici di Edy ) Nino Morabito(Senza barriere) , e Padre Tanino(Caritas Diocesana) . E, naturalmente, non mancheranno le associazioni di volontariato che si occupano dell’assistenza ai disabili.
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Università di Messina
Conferito Dottorato Honoris Causa in Fisica al prof. Sow-Hsin Chen
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i è svolta nell’Aula Magna dell’Ateneo la cerimonia per il conferimento del Dottorato di Ricerca Honoris Causa in Fisica al prof. Sow-Hsin Chen, professore Emerito del Massachusetts Institute of Technology di Boston. Il prof. Chen è uno dei padri della Spettroscopia neutronica e collabora con l’Area di Fisica e Chimica dell’Università di Messina da oltre 40 anni. In particolare, insieme al prof. Francesco Mallamace, ordinario di Fisica Generale, ha firmato oltre 50 pubblicazioni. Dopo l’apertura della cerimonia da parte del Rettore, prof. Pietro Navarra, ha preso la parola il prof. Giacomo Maisano, Direttore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra. “Non solo oggi, ma da moltissimi anni – ha detto il prof. Maisano – ci sono molti punti in
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comune tra il nostro Dipartimento e il prof. Chen, che è un pioniere e un leader in questo settore e intrattiene rapporti professionali con numerosi docenti del Dipartimento, ottenendo risultati eccellenti negli studi sulla Spettroscopia neutronica. Il prof. Chen, tra l’altro, è stato supervisor di molti studenti del nostro Ateneo, che hanno trascorso periodi di studio al MIT ed oggi sono apprezzati ricercatori e docenti nella nostra e in altre prestigiose Università”. Il prof. Francesco Mallamace, che ha pronunciato la Laudatio, nel tratteggiare la figura del prof. Chen ha sottolineato come l’illustre scienziato rappresenti “un punto di riferimento in molti settori della ricerca nel campo delle interazioni delle radiazioni con la materia e un mentore per generazioni di giovani ricercatori nei settori della Fisica, della Chimica e della Biologia”.
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dietro le quinte di Francesco Certo
Intimidazione mafiosa
La gente muore
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entre le persone continuano a morire annegate, si perché sarebbero persone, in città si continua a discutere di responsabilità, competenze, spazi e luoghi. In tutta onestà siamo sorpresi, ma davvero sorpresi a dover continuamente analizzare la pochezza istituzionale cittadina. Messo ben in evidenza che a noi di chi sia il sindaco, il prefetto o il Papa ci frega pochissimo, come potremmo far semplice cronaca sui fatti inerenti i migranti (termini schifoso che non vorremmo più usare) che da mesi sbarcano a Messina. Lasciato da parte il razzismo variopinto di larga parte della città, ci soffermiamo nel constatare che a parte rimpallarsi responsabilità, ad oggi, nessuno, nessuno, nessuno, ha compiuto atti veri e definitivi per risolvere la questione alloggi per le persone giunte in città. La tendopoli partorita dalla brillante mente del prefetto Trotta è parsa, sin da subito, una soluzione abominevole, il sindaco Accorinti, di contro, si è attorcigliato su se stesso, proponendo giornalmente soluzioni improprie o improbabili. Una vicenda pazzesca, un ministero assente che delega in mani non preparate all’onda d’urto un problema gigantesco. Non possiamo sottrarci dal criticare tutte le componenti, tutte senza distinzione, perché ad oggi non vediamo un singolo provvedimento condivisibile, ma solo frecciate, accuse, insulti ed adesso scambi epistolari, nel frattempo, uomini, donne e bambini annegano, muoiono atrocemente per scappare dalla morte. Paradosso infamante della nostra società incivile.
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e fiamme, spesso, cancellano, non lasciano traccia dietro di se, solo il ricordo di quello che c’era e che ormai è solo possibile intravedere nelle strane forme che il fuoco crea e manipola. L’oratorio di Galati Marina, sorto 4 mesi orsono, non esiste più, cancellato e modificato per sempre dalle fiamme, dolose, divampate qualche notte fa. L’intimidazione è chiara, non ci sono indagini che potranno smentirla. Ben attenti, la mafia è qualcosa di strano, di filosofico se volete, perché essere affiliato ad un clan è una cosa, essere mafioso è ben altra. Essere mafioso è uno stile di vita, un modus operandi quotidiano, essere è essere non appartenere a qualcosa. Pare evidente che la creazione dell’oratorio non fosse cosa gradita, che il togliere dalle strade decine e decine di ragazzi non potesse andare bene a tutti. Il fuoco distrugge e cancella, ma la volontà di andare avanti con la schiena dritta non la può cancellare neanche il fuoco, la volontà di combattere questo modo di essere, di vivere, questo esistere per nulla, no quella no, neanche le fiamme possono cancellarla.
Lobby della giustizia
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a faccenda, oltre che annosa, comincia davvero a stancare, non solo per i classici ed interminabili tempi, ma soprattutto per l’ondata di opinioni in merito. Parliamo, ovviamente, della creazione del secondo palagiustizia, una vicenda che viene trascinata da mesi e su cui tutti sembrano avere voce in capitolo. Dal sindaco all’ordine degli avvocati, protezione civile, genio civile, sindacati, architetti, esercito, bagnini e barbieri. Tutto hanno soluzioni, nessuno la voglia di una risoluzione. In realtà ognuno, ovviamente, tira acqua al proprio mulino, ponendo questo o quel veto, escludendo a priori la soluzione meno conveniente per abitudini ed interessi. Insomma, la solita faccenda italiana, che come in tutta Italia torna a galla ciclicamente e ciclicamente torna sulla pila delle cose da fare. Il sindaco Accorinti, da par suo, promette da mesi soluzioni rapide ma ponderate, forse, ci permettiamo di dire, la ponderazione è durata abbastanza, sarebbe ora di decidere, infischiandosene delle preferenze altrui ma in maniera logica per la città. Medesimo discorso varrebbe per “casa dello studente” et similia, ma una cosa alla volta, siamo italiani!
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Ambulanti e posteggianti
Nascere che fatica
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l Teatro Vittorio Emanuele, con i suoi dubbi ed incertezze, rappresenta, nitidamente, lo stato istituzionale della città di Messina. Dopo lunghi mesi di precarietà, di futuro fosco e di fondi non disponibili, adesso, le condizioni sembrerebbero cambiare. Finalmente nato il Cda, nominato alcune settimane orsono, tocca adesso a sovrintendente e direttore artistico. Proprio su questi incarichi non mancano le polemiche, precoci e preventive. La modalità scelta, differente, per decidere a chi affidare le due poltrone non soddisfanno pienamente tutti i membri del Cda, non convince, infatti, la differenza di selezione, che per i sovrintendenti prevede la presentazione delle manifestazioni di interesse al bando pubblico in scadenza mercoledì 14 maggio, per i direttori artistici, invece, nessun bando pubblico ma libera scelta di Presidente e Cda, che nomineranno a loro insindacabile giudizio il nuovo direttore artistico dell’Ente Teatro. Una scelta, probabilmente, che tende ad avere all’interno del Teatro figure di fiducia, “scelte” da chi il Teatro deve gestirlo quotidianamente. Va infatti ricordato che la nomina del Sovrintendente non spetterà in toto al Cda, ma sarà l’assessorato al Turismo regionale a mettere l’ultima parola sul nome prescelto. Insomma, la rinascita del TVE prosegue tra frizioni e difficoltà, forse necessarie, con la speranza che siano passaggi obbligati ma decisi verso un nuovo lustro dell’Ente, che molti cittadini hanno già messo nel dimenticatoio.
V
iale San Martino, un tranquillo sabato pomeriggio viene acceso dall’arrivo di diverse pattuglie della polizia municipale intervenute per stroncare l’ambulantato selvaggio presente in gran numero per le vie del centro città. Inizia, così, una fuga alla ben e meglio dei poveri ambulanti che, pur di evitare sequestri e denunce, scappano via disperdendo alcuni degli oggetti messi in vendita. Le bancarelle, abusive e da condannare, erano molte, una trentina o giù di lì, quelle realmente sequestrate non più di un paio, un attacco quasi mirato. L’operazione, giusta e lodevole, non possiamo non condannare un reato come l’abusivismo, si scontrava, però, con la cornice nella quale viveva, una lunghissima coda di auto in sosta vietata a bordo del marciapiede di Viale San Martino. Un numero infinito di mezzi parcheggiati lì dove proibito, senza che nessuno dei vigili presenti per il sequestro mettesse mano al taccuino o, meglio, chiamasse colleghi incaricati alla lotta alla sosta vietata. Triste vedere scappare colpevoli ragazzi che sbarcano in lunario come possono mentre la “Messina bene” continuava a vivere nella sua bolla di non curanza.
Se telefonando
C
alogero Ferlisi, si proprio lui, il nostro eccezionale Comandante della Polizia Municipale torna a far parlare di sé, stavolta per una geniale idea, anzi, per una ri-geniale idea. Sarà, infatti, attivo tutti i martedì e giovedì il servizio di contatto telefonico tra Ferlisi e la gente che vorrà segnalare disagi o usarlo come telefono amico. Ironia stupida a parte, l’iniziativa era già stata messa in atto durante la giunta Buzzanca, ma senza contrasti tra i due, con il risultato che il servizio non ebbe un grande successo. Adesso si riparte con il bene placido del sindaco Accorinti, che in accordo con la sua idea di servizio ai cittadini non può che condividere l’idea pur se lanciata da uno dei suoi più acerrimi detrattori. Noi che siamo cattivi, però, avremmo da dare un consiglio al buon Ferlisi, invece di stare al telefono per ore, scenda in strada e, con gli occhi ben aperti, si renda conto davvero del lavoro fatti in questi decenni ed invece di raccogliere segnalazioni telefoniche ponga rimedio, reale, al caos cittadino.
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Maggio 2014
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A Messina una delegazione russa Una delegazione di imprenditori russi ha reso omaggio a Messina, al monumento realizzato dal Centro per la Gloria nazionale di Russia e la Fondazione Sant´Andrea di Mosca, che testimonia il legame con la città, risalente ai soccorsi che la popolazione ricevette dopo il terremoto del 1908.
Messina Fantasy Fest L’iniziativa patrocinata dal Comune e promossa dal Rotaract club Messina Peloro e dall’Associazione culturale Demetra in favore del Cedav (Centro donne anti violenza) è stata presentata nella sala Ovale di Palazzo Zanca.
Aeroporto di Messina e provincia Anche il Consiglio Comunale di Milazzo dopo quello di Barcellona Pozzo di Gotto, ha approvato l´atto di indirizzo, con il quale si da avvio alle procedure finalizzate alla realizzazione di un aeroporto nella piana di Barcellona e Milazzo.
Il 5X1000 e di tutto un po’ E’ stato presentato dal sindaco, Renato Accorinti, dagli Assessori Gaetano Cacciola e Daniele Ialacqua, e dalla consigliera Ivana Risitano, “Il tuo 5 x 1000 per sostenere borse lavoro e diritto alla studio per i ragazzi della tua città” realizzato in collaborazione con il Consiglio Comunale.
Donne a Messina “Storia delle donne come storia della città” delinea per la prima volta una storiografia al femminile, includendo non solo le donne messinesi ma anche quelle che, nate altrove, hanno vissuto e operato in città lasciando segni tangibili della loro presenza.
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Messina In Passerella
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Padre Annibale Maria Di Francia
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Più di 1000 persone hanno partecipato all’evento di raccolta fondi giunto alla sua II edizione, promosso dal Centro Clinico NEMO SUD. Tante sorprese per sostenere il centro riferimento per tutto il Sud Italia nel campo delle malattie neuromuscolari gestito da Fondazione Aurora Onlus e sito presso i Policlinico “G.Martino”.
Venerdì 16 maggio, per il 10° Anniversario della Canonizzazione del Santo messinese Padre Annibale Maria Di Francia si svolgerà il solenne Pontificale presieduto da Sua Eminenza Reverendissima Signor Cardinale Paolo Romeo Arcivescovo di Palermo.
Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
II CIRCOSCRIZIONE
Infiltrazioni d’acqua nei cantinati delle palazzine IACP di S. Lucia
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consiglieri della II circoscrizione Rosario Santoro e Giuseppe D´Angelo segnalano lo stato di degrado in cui versano i cantinati delle palazzine IACP di S. Lucia sopra Contesse. Ad essere interessate soprattutto sono le palazzine dalla numero 1 alla numero 46 che presentano delle situazioni di degrado strutturale, e delle infiltrazioni di acqua di origine non chiara, forse fognaria, negli zatteroni delle fondamenta. Tale situazione genera allarme negli abitanti sia per la stabilità strutturale degli edifici sia dal punto di vista igienico sanitario data la presenza di acque putride e di insetti di vario genere. Si segnalano come più urgenti le condizioni delle palazzine 20, 21 e 38. Si tratta di un patrimonio immobiliare IACP, anche se diversi appartamenti sono stati venduti ai legittimi proprietari, lo IACP non può comunque lasciare in abbandono un patrimonio immobiliare così ingente che andrebbe incontro ad un depauperamento strutturale. Vista la situazione di difficoltà che interessa in questo momento tutti gli enti pubblici, si richiede intanto un sopralluogo tecnico da parte dello IACP per valutare lo stato delle fondamenta delle palazzine e stabilire con una successiva perizia un crono-programma di interventi in base alle esigenze di indifferibilità ed urgenza che si prospetteranno. Santoro e D´Angelo chiedono che lo IACP cominci prima possibile ad effettuare sopralluoghi e perizie, trovi le risorse finanziarie adeguate per realizzare le opere di salvaguardia necessarie per la tenuta statica degli edifici, e per l’incolumità degli abitanti.
III CIRCOSCRIZIONE
Anziani: una categoria dimenticata
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l consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto chiede che siano utilizzati i locali I.A.C.P o altri in dotazione al patrimonio comunale per realizzare circoli pubblici per la terza età. Gli anziani della nostra città potremmo definirli “senza fissa dimora”, espressione con cui si vuole mettere in evidenza sia la scarsa attenzione rivolta a questa “preziosa”ed “importante” fascia di età sia l’assoluta mancanza in città di strutture per anziani. Villa Dante con i suoi numerosi problemi, molti dei quali purtroppo irrisolti, costituisce l’unico rifugio per i tanti anziani del Terzo Quartiere; molti però, a causa della carenza di mezzi di trasporto pubblico, neanche riescono a frequentarla. Premesso ciò sarebbe utile creare dei veri e propri “ Circoli Pubblici per la Terza Età”. Lavorare già da oggi per questa soluzione, potrebbe rappresentare tra qualche mese, secondo il consigliere Cacciotto una conquista per i nostri anziani. Si chiede, dunque, al sindaco Renato Accorinti, all’Assessore ai Servizi Sociali Antonino Mantineo, all’Assessore al Patrimonio Giudo Signorino, al Commissario Straordinario I.A.C.P Venrando Lo Conti, ciascuno per la parte di competenza, di valutare la possibilità di reperire alcuni locali in dotazione al patrimonio comunale e/o locali commerciali I.A.C.P. sfitti, da far diventare Circoli Pubblici per la Terza Età, affinché gli anziani possano trascorrere in modo sano e soprattutto dignitoso il loro tempo libero. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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V CIRCOSCRIZIONE
Laimo e Polimeni segnalano presenza un albero nell'aiula limitrofa a rischio
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a stagione estiva e' alle porte, le spiaggia dei litorali si stanno preparando ad accogliere i numerosi bagnanti, ma la porta per raggiungere le località balneari della nostra riviera e' il villaggio Paradiso. I democratici riformisti: Franco Laimo vicepresidente della v circoscrizione ed Orazio Polimeni responsabile del circolo, facendosi voce degli abitanti del suddetto villaggio rivierasco, dopo numerose segnalazioni, ancora una volta pongono all'attenzione dell'amministrazione comunale, la presenza della palma sita nella piazzetta e di un albero nella'aiula limitrofa a rischio schianto, nelle aiuole che circondano la fontana erba alta e presenza di vetri e rifiuti di tutti i generi.Si auspica nel più breve tempo possibile un' intervento per garantire ai cittadini di poter godere di questo bellissimo pezzo di riviera in piena serenità ed incolumità'.
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a della palma sita nella piazzetta e di schianto
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città a cura di Marilena Faranda
Migranti
Rimpallo di responsabilità sull’accoglienza
Tributi
Il 5 X 1000 per i ragazzi della tua città
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seguito della “spedizione” di Accorinti a Roma, precisamente al Ministero degli interni, il primo cittadino aveva dichiarato forte e chiaro: io sono la voce istituzionale e se, qualcuno vi dice qualcosa di diverso, sbaglia, l’unica che può occuparsi del problema è la Prefettura e voglio che i rapporti istituzionali, siano sempre mantenuti nell’armonia. Se ci chiederanno di intervenire, prosegue, noi lo faremo al meglio, per il rispetto dei diritti umani, come abbiamo sempre fatto già con i minori, che sono di nostra competenza. Rispetto agli ultimi eventi in cui i migranti sono stati scaricati direttamente dalla Prefettura, nelle mani del Comune, il Sindaco precisa: i migranti non erano di nostra competenza, perché non sono arrivati direttamente a Messina, ma sono passati da Catania per cui se ne doveva occupare la Prefettura. Ribadisco, comunque, che se ci chiederanno un sostegno, noi lo daremo. Richiedo, inoltre, che si istituisca un centro di emergenza dove i migranti siano ospitati per non più di 3 giorni.
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’ stato presentato dal sindaco, Renato Accorinti, dagli Assessori Gaetano Cacciola e Daniele Ialacqua, e dalla consigliera Ivana Risitano, “Il tuo 5 x 1000 per sostenere borse lavoro e diritto alla studio per i ragazzi della tua città” realizzato in collaborazione con il Consiglio Comunale, in particolare con la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile. Introduce il sindaco Accorinti, dicendo: Seminiamo oggi per il prossimo anno, in quanto, ancora non abbiamo avviato la macchina organizzativa per il progetto. Oggi, però, facciamo appello a chi ancora non ha deciso a chi destinare il proprio 5X 1000 che spesso va perso. Con il ricavato, spiega l’assessore Cacciola, creeremo borse lavoro, in particolare per favorire attività artigiane, e
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sostegno allo studio universitario, tramite il pagamento delle tasse universitarie. Queste borse saranno destinate a soggetti con basso reddito o ad ex detenuti. Apporre una firma, conclude, sulle attività sociali svolte dal Comune di residenza, è una cosa bella, un dare fiducia alla istituzione al Comune ed al Consiglio che si impegnano insieme. Questa iniziativa, continua l’assessore Ialacqua, si può identificare come una sorta di bilancio partecipativo, perché i cittadini si sentano partecipi e coinvolti nella gestione della loro città. Penso che questa iniziativa, conclude la consigliera Risitano, in rappresentanza del gruppo Cambiamo Messina dal Basso, non poteva non essere condivisa dal Consiglio comunale, perché coinvolge tutti noi.
Consiglio Comunale
Palagiustizia
Dove lo metto?
Vince l’assenteismo
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i è tornato a riunire il Consiglio Comunale con 17 delibere all’ordine del giorno. Ancora una volta, è stata rinviata la trattazione della delibera sulla TARES, perché, nonostante sia in prossima la scadenza dell’ultima rata, l’Aula ha deciso di anteporle il provvedimento sulla STU Tirone. Il capogruppo dell’UDC, Rizzo, presenta 3 emendamenti, tutti, poi, approvati dall’aula. L’intero documento emendato viene approvato. Dopo l’approvazione di questo atto l’aula si svuota. Poiché, però, erano presenti alla seduta anche il dirigente Dell’Acqua e l’assessore Ialacqua, ad
aula semivuota, si decide di continuare con la trattazione della delibera sull’applicazione dei correttivi TARES, proposta dal consigliere Zuccarello. Quest’ultimo, sconfortato, manifesta il suo disappunto e l’inutilità della trattazione, che non trova la partecipazione di più della metà dei suoi colleghi. Il consiglio, quindi, si conclude verso le 22 con 12 consiglieri in aula.
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l sindaco Accorinti si è recato in visita al Ministero della difesa, per la smilitarizzazione di alcune aree. Nel trarre un bilancio della visita dice: E' stato avviato un percorso di richiesta ufficiale in tal senso. In questo si inquadra la volontà forte di spostare il Palagiustizia in parte dell'ex ospedale militare. Mi sembra la scelta più condivisa anche dalla politica, certo avvocati stanno lavorando per dipanare la complessa matassa
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Solidarietà
X giornata nazionale del naso rosso Mezzi più economici
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enerdì 16, alle ore 10, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella Sala Ovale di palazzo Zanca, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, sarà presentata la X Giornata nazionale del Naso Rosso, promossa dall'associazione di volontariato dei clown di corsia Vip Messina ViviamoInPositivo. L'iniziativa, patrocinata dall'Amministrazione comunale, si svolgerà domenica 18, a piazza Cairoli, dalle 10 alle 20.30. Alla conferenza
stampa interverranno la presidente di Vip Messina Clown Athena, Sebastiana Rucci, Clown Bebbolo (Alberto Miglietta) e Clown Annalù (Annarita La Rocca). A Messina i volontari di Vip operano da dieci anni nell'azienda Ospedali Riuniti Papardo – Piemonte.
er l’ATM, l’Assessore Cacciola precisa, non è giusto dire che siamo arrivati in ritardo per l’acquisto di autobus dalla società di Milano. Stiamo cercando di acquistare mezzi più economici. E’ giusto dire che noi pensavamo di poter fare un acquisto diretto, invece loro ci hanno detto che volevano passare per la modalità di un’asta.
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Provincia
Valle del Mela
Esercitazione “ManKarru 2014”
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i è conclusa con successo l'ESERCITAZIONE INTERCOMUNALE di Protezione Civile MANKARRU 2014 nella valle del Mela. L’esercitazione “ManKarru 2014”, oramai giunta alla quarta edizione, è stata organizzata dall’Assessorato Protezione Civile del Comune di Santa Lucia del Mela (ME) e dai volontari del locale Gruppo Comunale. Ha preso il via ufficialmente Venerdì 9 maggio e si è conclusa Domenica 11 maggio presso il Centro Operativo Comunale del Comune di Santa Lucia del Mela. L’esercitazione intercomunale ha visto il coinvolgimento di alcuni comuni della valle del Mela: Santa Lucia del
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Mela, San Filippo del Mela, Pace del Mela e Gualtieri Sicaminò. Venerdì mattina, scattata l’emergenza a seguito di un evento sismico, in tutti i comuni è stata avviata la macchina organizzativa con la costituzione dei centri operativi comunali, collegati tra loro dalla rete di telecomunicazioni dell’Associazione Radioamatori Italiani – sezione di Milazzo-. Sono seguite l’attività di informazione nelle scuole locali e le prove di evacuazione degli edifici scolastici. Nella stessa giornata dai rappresentanti dei quattro comuni e dal responsabile del servizio di Messina del Dipartimento Regionale di
Protezione Civile, ing. Bruno Manfrè, è stato sottoscritto il protocollo di intesa con la finalità di migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema di protezione civile, in particolare attraverso la costituzione tavoli tecnici di confronto in relazione al rischio industriale, al fine di garantire, con gli Enti preposti, la sicurezza del territorio e della popolazione. Lo scopo dell’esercitazione è stato quello di coinvolgere attivamente le strutture operative comunali e testare l’operatività dei C.O.C. dei quattro comuni della Valle del Mela, verificare e testare le procedure previste nei rispettivi piani comunali di protezione civile, verificare l’operatività della rete di comunicazione in fase di emergenza. Nel pomeriggio, oltre alle attività di formazione dei volontari, è stato organizzato un piccolo campo con montaggio di tre tende presso l’area di pertinenza dell’edificio COC di Santa Lucia del Mela. Nella giornata di sabato, fino a tarda notte,
sono state effettuate esercitazioni in tutti i territori dei quattro comuni con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato presenti sul territorio: Gruppo comunale volontari di protezione civile di Santa Lucia del Mela, Gruppo comunale volontari di protezione civile di Gualtieri Sicaminò, Associazione A.P.C.A.R.S. di San Filippo del Mela e associazione Li.di.S. di Pace del Mela, mentre il settore sanitario è stato curato dalla Misericordia di San Piero Patti – sezione di Falcone-. Questi gli interventi : il recupero di un ferito in territorio di San Filippo del Mela, la ricostruzione di un argine crollato in territorio di Pace del Mela, il recupero di beni culturali in territorio di Santa Lucia del Mela e la ricerca di un disperso nel territorio di Gualtieri Sicaminò. Interessante il coinvolgimento, a sorpresa, dell’associazione Club Radio CB di Barcellona Pozzo di Gotto che, contattata dal COC di Santa Lucia del Mela, ha inviato, testando i tempi di intervento, squadre speciaWWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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lizzate con unità cinofile nel territorio di campagna di informazione alla popolazione: nel territorio di Santa Lucia del Mela sono Gualtieri Sicaminò. Il Direttore Generale del Dipartimento state distribuite circa mille brochure per inforRegionale di Protezione Civile, ingegnere mare la popolazione su alcune aspetti del Calogero Foti, ha incontrato, nel pomeriggio, piano comunale di protezione civile. l’amministrazione comunale di Santa Lucia L’esercitazione si è conclusa con un incontrodel Mela, i responsali dei COC e tutte le asso- dibattito presso l’edificio COC di Santa Lucia ciazioni di volontariato ringraziandoli per l’im- del Mela alla presenza dei rappresentati delle amministrazioni comunali, dei responsabili pegno dimostrato. Nella Chiesa Sacro Cuore di Santa Lucia del delle strutture comunali dei quattro comuni, Mela è stata celebrata, alla presenza di tutti i delle associazioni di volontariato e dei rapprevolontari e della famiglia Villa, una Santa sentanti del Dipartimento Regionale di Messa in ricordo di Giuseppe Villa, prematu- Protezione Civile – servizio di Messina-, nel ramente scomparso all’età di trenta anni, corso del quale sono state evidenziate le critiimpegnato fino a qualche ora prima del 13 cità e si sono confrontate le varie realtà. marzo 2010 a “spalare fango” nell’emergenza Il gruppo JUNIOR di Protezione Civile di idrogeologica che ha colpito il territorio di Santa Lucia del Mela, oramai da diversi anni a fianco del gruppo comunale, ha seguito con Giampilieri. La mattinata di Domenica è stata dedicata alla dinamismo tutte le fasi dell’esercitazione .
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“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti in questa ennesima esercitazione. Quest’anno, assieme ad alcuni comuni della valle del Mela, abbiamo dato vita ad un progetto per creare un coordinamento di tutte le risorse disponibili sul territorio in termini di uomini, materiali e mezzi, al fine di migliorare le attività di prevenzione e fronteggiare nel migliore dei modi gli eventi calamitosi che interessano il comprensorio della valle del Mela, condividendo la necessità di affrontare sinergicamente la problematica relativa al rischio industriale”
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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio
Formazione
"Piano giovani" al palo
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anno manifestato fino a tarda notte i lavoratori degli enti di formazione professionale radunati davanti a Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione, a Palermo. Fino alle mezzanotte piazza Indipendenza è rimasta chiusa al traffico. I rappresentanti dei lavoratori sono stati ricevuti alle 23. La manifestazione è stata organizzata dai sindacati. I dipendenti degli enti di formazione chiedono al governo regionale il pagamento degli stipendi arretrati (da 12 a 24 mesi), l'istituzione del fondo di garanzia previsto dalla legge regionale 10 del 2011, l'attivazione dei progetti del Ciapi per il reimpiego del personale. Sono circa 10 mila i dipendenti del settore in Sicilia da mesi senza paga. Del cosiddetto Piano Giovani, voluto dall'assessorato regionale alla Formazione nel 2012 e finanziato con 452 milioni di euro per un triennio, fino al 2015, ne resterebbero 157: circa 200 milioni sono già stati utilizzati per finanziare la attività formative della seconda annualità dell'Avviso 20; il governo Crocetta ne utilizzerà altri 45 milioni per mandare in prepensionamento circa 200 addetti del settore (su una platea di poco più di ottomila persone, da mesi senza paga e senza lavoro); altri 50 milioni saranno utilizzati per il progetto Prometeo, che dovrebbe avviare il Ciapi di Priolo, ente "in house" della Regione siciliana, per formare gli stessi dipendenti degli enti di formazione. Tuttora non sono partiti i bandi annunciati dal governo Crocetta sui tirocini formativi e start up giovanili. In tutte le Regioni italiane è partito dal primo maggio il progetto "Youth Guarantee", finanziato con
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risorse dell'Ue, per attività di orientamento destinate ai giovani dai 18 ai 29 anni. Alla Sicilia sono destinate risorse per circa 172 milioni di euro, ma finora non è stata siglata la convenzione con il ministero del Lavoro, che consentirebbe al progetto di partire, sbloccando le somme. Gli uffici della Regione starebbero pensando di utilizzare parte dei 172 milioni statali e comunitari (circa 36 milioni) per rifinanziare il progetto Spartacus, anche questo attivato dal Ciapi di Priolo; formare e riqualificare gli ex dipendenti degli sportelli multifunzionali (circa 1.700 addetti), anche loro da mesi senza paga e lavoro. La proposta del governo prevede la riassunzione del personale a tempo: con contratti di lavoro a progetto; ma ai sindacati non piace. Nemmeno i 46 milioni 960 mila euro della Sovvenzione Globale (che si è aggiudicata il raggruppamento temporaneo di imprese Mediterranea engineering, Izi spa e Info srl , con capofila l'Irfis e finanziata con risorse del Por 2007-2013, Fse Obiettivo convergenza dal precedente governo Lombardo) sarebbero stati spesi per intero. Le attività da svolgere riguardano la qualificazione delle risorse umane nel settore della ricerca e innovazione tecnologica e stando al contratto devono concludersi entro il 30 giugno 2014. Finora sarebbe stato finanziato e pubblicato il bando Futuro Semplice. La Sovvenzione Globale prevede anche l'utilizzo di 2,8 mln di euro così ripartiti: attività di attuazione e controllo (1,8 mln), monitoraggio e valutazione (391 mila euro), promozione e animazione (627 mila euro). Per Pagliaro “è assurdo che ad oggi sulla riforma della formazione professionale si sconti ancora questa approssimazione e che la Regione non abbia un’idea sugli sportelli che guardi alla prospettiva, visti gli impegni richiesti dall’Europa”. Il segretario della Cgil sottolinea che “la formazione professionale, i Centri per l'Impiego e gli Sportelli Multifunzionali con i rispettivi lavoratori, alla luce della scelta dell'Europa di intervenire sulla disoccupazione giovanile e sui Neet, mai come oggi rappresentano uno dei perni fondamentali attraverso cui sviluppare politiche giovanili più adeguate”. Ma il governo regionale, sottolinea il segretario della Cgil, “non ha ancora un piano per rimettere in sesto il settore e dare certezze ai dipendenti che sono di fatto abbandonati a se stessi e tutto ciò è scandaloso. A questo si aggiunge che , il fatto che in Sicilia il settore sia in queste condizioni – ribadisce- rischia di inficiare anche le misure sui giovani”. Pagliaro conclude dicendo che “è sorprendente che da parte di un assessore giovane come Nelly Scilabra non ci sia la dovuta sensibilità nemmeno riguardo a un argomento che riguarda così davicino gli interessi e il futuro della sua generazione”.
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Città futuro e donna Pensiero femminile e cura del territorio percorso itinerante promosso dall’osservatorio di antropologia cognitiva umana
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i è svolto presso Palazzo Rottino di Montagnareale l’incontro: Città, futuro, donna: pensiero femminile e cura del territorio promosso dall’Osservatorio di Antropologia Cognitiva Umana ArTer presieduto dal dott. Giuseppe Mento. A moderare l’evento l’ avv. Silvana Paratore del Foro di Messina ed il prof. Sergio Piraro dell’Università degli Studi di Messina. Dopo i saluti del Sindaco di Montagnareale dott.ssa Anna Sidoti che ha affermato come l’ospitare un incontro simile si propone di meglio rappresentare la sintesi delle diverse discipline e professionalità presenti sul territorio e della Vicepresidente dell’ARS dott.ssa Patrizia Valenti che si è soffermata sui progetti di legge approvati dall’Assemblea regionale siciliana nonché sulla necessità di partire dai piccoli Comuni per giungere ad una politica comune di tutela e valorizzazione del territorio, l’avv. Silvana Paratore ha introdotto i lavori precisando come già Platone sosteneva che insegnare ad avere cura di sé significava insegnare ad occuparsi della Polis, ad assumersi la responsabilità della vita sociale e politica della città. Dopo una breve relazione del prof. Sergio Piraro dell’Università degli Studi di Messina che ha tracciato in un interessante excursus, il ruolo delle principali donne che hanno fatto storia sino ai giorni nostri, è intervenuto il promotore dell’evento: il dott. Giuseppe Mento presidente di Arter che si è soffermato sul cervello femminile, fra antropologia, evoluzione e cognizione ponendo l’accento sul fatto che nella psiche contemporanea è in atto un cambiamento epocale. A seguire gli interventi in programma dell’arch. Carmelo Celona che ha relazionato su “ la rinascita della città: dalla predazione alla simbiosi”, sottolineando come l’attuale declino della città e del territorio trova le sue cause in un atteggiamento predatorio per il quale si auspica il ritorno ad un atteggiamento progettuale simbiotico in una pianificazione strategica del territorio e delle città; il dott. Sebastiano Mangiameli che ha in una brillante ed ironica prolusione percorso un viaggio nella visione urbana in un racconto tutto al femminile; Ha suscitato attenzione l’intervento dell’ archeologa Giordana Marletta sul tema “dal ricordo alla memoria, dall’analisi alla comprensione donando spunti di riflessione sul fatto che spesso di un bene culturale, seppure visibile, non resta che un vago ricordo. Perché diventi testimonianza del passato è necessaria un’adegua-
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Prof. Mangiameli, avv. Paratore, Vicepre. Ars dott.ssa Valenti, Sindaco di Montagnareale dott.ssa Sidoti ta valorizzazione, una costante fruibilità e una totale “comprensione” del bene nel senso più strettamente latino di “comprehendere”, contenere, abbracciare e proteggere. A seguire le relazioni del dott. Pierpaolo Zampieri su “Riti e Miti: ricerca di nuove matrici identitarie del territorio” nel corso della quale è stato posto in evidenza come in seguito alla crisi delle maggiori strutture della modernità (Stato, Mercato, Soggetto) è il territorio il fenomeno più adatto a mettere in moto meccanismi di resistenza. Il territorio è un soggetto forte che contiene memorie, identità, miti e risorse in grado di produrre uno sviluppo sostenibile. Interessante il contributo della dott.ssa Serenella Turano, docente di scuola primaria su “ dalla discriminazione alla genesi di una nuova società” che ha sottolineato come se uomo e donna si somigliassero maggiormente e se il valore sociale fosse pari, tante qualità individuali non andrebbero perdute e l’umanità tutta ne avrebbe da guadagnare restituendo ad ogni individuo la possibilità di svilupparsi indipendentemente dal sesso cui appartiene. L’evento si è arricchito dei laboratori esperenziali artistico creativi di Giorgia Garibaldi e sono state allestite due installazioni: Sculture e vetri d’arte “Evoluzioni permanenti” di Enzo Currò e Foto e video “Dialoghi con donne” di Concetta Smedile. Presenti al vivace dibattito moderato con stile dall’avv. Paratore, rappresentanti del mondo accademico, giuridico, medico, dell’istruzione, politico nonché amministratrici ed imprenditrici del comprensorio. In particolare sono intervenuti : l’avv. Antonella Russo consigliere del Comune di Messina, la prof.ssa Giancola dell’istituto scolastico Ferdinando Borghese di Patti, il dott. Filippo Russo dell’Associazione PFM di Patti, la dott.ssa Gregorio giudice della Corte d’Appello di Messina, il consigliere Cottone del comune di Librizzi, il consigliere Gregorio Erika del comune di Montagnareale, l’Assessore Carmelita Lisciando del comune di Gioiosa Marea, il Primario del Reparto di Neonatologia dell’ospedale di Patti dott.ssa Caterina Cacace, la farmacista Rosalia Di Giorgio di Acquedolci, l’avv. Paolo Turiaco di Roccalumera. Silvana Paratore WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Costruttori di legalità a confronto Concluso il concorso indetto dalla Fondazione Èbbene
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uattromila ragazzi coinvolti, più di duecento presenze, un centinaio di elaborati presentati dalle scuole di tutta la Sicilia all'evento finale del Concorso "Costruttori di Legalità". Otto premiati ma tutti vincitori morali di un progetto comune: parlare di legalità. La premiazione, organizzata dalla Fondazione Èbbene in collaborazione con l'Associazione Jus Vitae, si è svolta venerdì 9 maggio a Ciaculli presso l'Arca di Noè, un bene confiscato alla mafia. Un'esperienza formativa ma soprattutto un'opportunità di crescita e di confronto per i presenti. "I giovani - ha detto Giuseppe Bruno, Assessore della Famiglia delle Politiche sociali e del Lavoro della regione Sicilia, durante il suo intervento - hanno diritto a crescere in una terra liberata dalla mafia". La seconda edizione si riconferma un appuntamento coinvolgente finalizzato alla sensibilizzazione delle generazioni future, allo sviluppo di una partecipazione attiva all'interno del territorio in cui vivono e alla consapevolezza che essi stessi sono costruttori del loro domani. Un momento significativo da replicare negli anni, con la partecipazione, la passione e l'entusiasmo dei ragazzi delle scuole - veri protagonisti dell'evento.
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All'evento Padre Antonio Garau, presidente di Jus Vitae, con voce commossa ha salutato i ragazzi presenti dicendo loro: "Fate ciò che piÚ vi rende felici, seguite l'esempio di Padre Pino Puglisi"
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ISAF Regional Comma Contingente M
Diario A
8 maggio 2014 - Herat
Potente autobomba distrutta dal contingente italiano di ISAF Una potente autobomba è stata distrutta nel pomeriggio da due elicotteri d’attacco AH-64 “Apache” del Regional Command West, il comando Nato a guida italiana su base brigata “Sassari” responsabile delle operazioni militari nella regione occidentale dell'Afghanistan. L’autobomba, individuata grazie anche alle immagini catturate da un velivolo a pilotaggio remoto del contingente italiano di ISAF, era pronta per essere utilizzata probabilmente contro una base delle forze ISAF della regione. La vettura, segnalata dagli assetti intelligence nazionali e del Regional Command West come minaccia “altamente probabile”, si trovava in una località remota della Zeerko Valley, nel distretto di Shindand. Da giorni, su tale area, i soldati del 207° corpo d’armata dell’esercito afgano, con la consulenza dei militari italiani della brigata “Sassari”, stanno conducendo una serie di operazioni volte a garantire la sicurezza e a scongiurare episodi di matrice terroristica in vista dell’ “offensiva di primavera” denominata “Khaibar”, annunciata oggi dai talebani afgani.
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12 maggio 2014 - Herat
Militari italiani organizzano simposio a favore delle Forze di Sicurezza afgane “Impiego coordinato dei sistemi d’arma terrestri in uso all’esercito afgano e degli assetti aerei della forza internazionale di assistenza alla sicurezza (ISAF) per la gestione e la sicurezza dello spazio aereo”; questo è il tema al centro del “Air Space Deconfliction Symposium”, convegno di studi ideato ed organizzato dal Military Advisory Team (MAT), l’unità del contingente italiano di ISAF incaricata della formazione dei militari dell’esercito afgano, molti dei quali facenti parte delle forze di sicurezza afgane giunti stamane a “Camp Zafar”. L’evento odierno, coordinato dal comandante del MAT, il Colonnello Ciro Chirico, rientra nel quadro della attività di consulenza e di assistenza che i militari italiani svolgono nei confronti delle forze di sicurezza afgane in vista di una loro sempre maggiore ed autonoma capacità di controllo del territorio.
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Un momento del simposio
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13 maggio 2014 - Herat
Cambio al vertice della Joint Air Task Force del contingente italiano di ISAF Cerimonia di avvicendamento stamane all’aeroporto militare di Herat tra il colonnello pilota Francesco Saverio Agresti e il parigrado Michele Morelli al comando della Joint Air Task Force (JATF), la componente aerea nazionale ed interforze del Regional Command West, il comando NATO a guida italiana su base brigata "Sassari" agli ordini del generale Manlio Scopigno. 1011 sortite per un totale di 3.594 ore di volo in missioni di ricognizione, sorveglianza e supporto tattico ravvicinato alle forze terrestri, di trasporto personale e movimentazione convogli, di deterrenza e guerra elettronica contro la minaccia degli ordigni esplosivi improvvisati: questo il bilancio delle attività operative condotte dai piloti e dagli specialisti della Joint Air Task Force sopra i cieli afghani negli oltre sei mesi trascorsi alle dipendenze del colonnello Agresti, il quale nel discorso di commiato ha elogiato tutto il personale in azzurro “per la competenza e l’abnegazione evidenziata nell’assolvimento della missione, qualità professionali ed umane che fanno dell'Aeronautica Militare un’eccellenza delle nostre Forze Armate". Ne è dimostrazione il raggiungimento delle 9000 ore di volo effettuate in questi giorni dai cacciabombardieri ricognitori AMX (traguardo mai più eguagliato da un velivolo da combattimento italiano in operazioni fuori dai confini nazionali dalla fine della seconda Guerra Mondiale), il traguardo delle 13.000 ore di volo dei velivoli a pilotaggio remoto “Predator” e il recente conferimento della medaglia d’oro al merito della Croce Rossa Italiana alla 46^ brigata aerea di Pisa. Della Joint Air Task Force fanno parte il gruppo di volo "Black Cats", che dispone di cacciabombardieri ricognitori AMX provenienti dal 32° stormo di Amendola e dal 51° stormo di Istrana, il gruppo di volo "Albatros", con velivoli da trasporto C-130 J e da guerra elettronica EC-27 J JEDI della 46^ brigata aerea di Pisa e il gruppo di volo "Astore", che opera con velivoli a pilotaggio remoto MQ9A "Predator B" del 32° stormo di Amendola.
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13 maggio 2014 - Herat
Il comandante di ISAF visita il Regional Command West Il generale statunitense Joseph F. Dunford, comandante delle forze Nato in Afghanistan, si è recato ieri a Herat dove ha incontrato il generale Manlio Scopigno, comandante del Regional Command West, il comando Nato a guida italiana su base brigata “Sassari” dal febbraio scorso responsabile delle operazioni militari nella regione occidentale dell'Afghanistan. “I progressi compiuti in Afghanistan devono essere sostenibili”, ha detto Dunford, il quale ha poi aggiunto che in presenza di un preciso quadro giuridico di riferimento, le forze dei paesi membri della NATO sono pronte per una nuova missione con compiti di addestramento, consulenza e supporto che prenderebbe ufficialmente il via dopo il 2014. Il comandante di ISAF ha poi incontrato i principali esponenti delle forze di sicurezza afghane e sottolineato che sebbene le stesse stiano garantendo la sicurezza nel paese hanno ancora bisogno di supporto. Nonostante l'assunzione di responsabilità per la sicurezza a livello nazionale da parte degli afghani dimostri chiaramente che i progressi sono reali e tangibili, il generale Dunford ha precisato che restano ancora alcune sfide da affrontare. Si tratta infatti di assicurare l’addestramento, il supporto logistico ed operativo, attività che assumeranno sempre maggior rilevanza nei mesi e negli anni a venire. Piena soddisfazione è stata espressa infine dall’alto ufficiale americano nei confronti del generale Taj Mohammad Jahed, comandante del 207° corpo d’armata dell’esercito afghano, per l’eccellente lavoro di pianificazione e di coordinamento svolto dalle forze afgane nel garantire la sicurezza durante le ultime elezioni.
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Cultura
Un interessante incontro al Feltrinelli Point di Messina
A colloquio con Alessandro Grilli
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i è tenuto giorno 7 Maggio al Feltrinelli Point di Messina l’incontro con Alessandro Grilli, noto grecista dell’Università di Pisa , curatore della traduzione de Le Vespe di Aristofane che quest’anno vengono rappresentate a Siracusa nell’ambito delle consuete rappresentazioni classiche organizzate dall’INDA. Grilli già in precedenza aveva realizzato le traduzioni di altre due commedie di Aristofane, messe in scena dall’INDA negli anni 2011 e 2012: Le Nuvole e Gli Uccelli. In occasione dell’incontro, organizzato nell’ambito del progetto “Nel ventre della traduzione. Per interposta persona” nato dalla collaborazione di Naxoslegge con il Feltrinelli
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Point di Messina e la casa editrice Mesogea , abbiamo avuto la possibilità di dialogare a lungo con lui, di conoscere qualcosa in più in merito al suo lavoro di traduttore. Ha risposto così alle nostre domande: Che cos’è per lei la traduzione? Innanzitutto non c’è una risposta unica, perché la traduzione è un oggetto che, come tanti oggetti, deve servire a qualcosa. Bisogna capire, quindi, qual è l’uso. Questo vale, ovviamente, anche per la traduzione di Aristofane: è importante capire a cosa serve. La stessa persona può fare traduzioni completamente diverse a seconda della situazione. Immaginiamo tre possibili usi diversi: una
traduzione con finalità didattiche, una traduzione con la finalità della lettura, e infine una traduzione con la finalità della messa in scena. Sono tre oggetti diversi, realizzati dalla stessa persona utilizzando tutte le competenze che ha acquisito fino a quel momento ma in prospettive completamente diverse. Il traduttore è, ovviamente, una figura di “servizio”. Se egli volesse scrivere di teatro dovrebbe scrivere di teatro per conto suo. Tradurre e non scrivere un’opera originale significa che ci si deve mettere al “servizio” dell’opera da tradurre. A quel punto, mettersi al servizio vuol dire ottimizzare le possibilità di fruizione. Quindi, se devo tradurre Aristofane per la didattica, faccio una traduzione che metta in evidenza bene i costrutti, le strutture, la semantica delle parole, e che segua, dunque, il testo il più possibile. Se devo fare una traduzione per la lettura, devo cercare di rendere il tutto scorrevole e trasparente quanto basta, però, senza sacrificare niente dello specifico del testo. Il libro, infatti, mi permette di avere delle risorse “paratestuali”, come si chiamano in termini di teoria della letteratura, vale a dire il testo a fronte, le note a piè di pagina, un commento più o meno ampio, l’introduzione. Tradurre per la lettura, sostanzialmente, permette di essere molto aderenti al testo. La traduzione per la messa in scena è un discorso completamente diverso. Bisogna immaginare, infatti, la fruizione, che è la destinazione d’uso. I destinatari del teatro non sono grecisti, non sono neanche studenti di greco, né quegli amanti della letteratura classica che decidono di leggere Aristofane. Quando uno traduce per la messa in scena a Siracusa sa bene che non si tratta di un fenomeno di “nicchia” per gli amatori del dramma antico, ma è un fenomeno di massa. Al teatro greco di Siracusa si recano gli amanti dell’antichità classica, ma anche tutti gli altri, persone che non hanno nessuna“vocazione” specifica, nessuna preparazione specifica. Queste persone, però, pagano il biglietto e hanno il dirit-
to non solo di fruire della messa in scena e quindi di gioire di scene, costumi, movimenti, luci, suoni, ma anche di ricevere il testo nel modo più adatto ad essere metabolizzato, ad essere assimilato. In generale come si muove per tradurre un testo destinato alla messa in scena, come si comporta nei confronti dei vari elementi della commedia? E nello specifico come si è comportato con Aristofane, le cui commedie, piene di battute salaci, sembrano oggi prestarsi più facilmente ad una messa in scena? La messa in scena comporta necessariamente una attualizzazione? Questa domanda è, in realtà, la somma di tante domande diverse e ciascuna molto complessa. Da un lato come lavoro io, dall’altro l’approccio specifico con il testo di Aristofane. Il mio lavoro cambia a seconda delle finalità. Posso dirlo con cognizione di causa, avendo l’esperienza del confronto. Io ho fatto, ad esempio, altri due lavori per l’INDA: nel 2011
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e nel 2012 l’INDA ha messo in scena Le Nuvole e Gli Uccelli nella mia traduzione, già pubblica, e dunque, esistente in forma da lettura. Erano state pubblicate per la collana BUR con un’abbondante apparato di note che davano informazioni sia di tipo storico-antiquario, sia di tipo interpretativo e letterario. Per la messa in scena, chiaramente, abbiamo operato dei tagli e fatto un lavoro di adattamento. Quest’anno, invece, ho fatto una traduzione che non avevo mai fatto per la stampa. Ho lavorato con l’ausilio di tre strumenti: il testo greco, i commenti scientifici de Le Vespe, che approfondivano le diverse questioni di tipo filologico, antiquario, storico e poi il progetto di regia che si sta formando nella mente del regista. Con questi tre elementi ho tirato fuori questa traduzione, battuta dopo battuta, replica dopo replica, ho messo in piedi questi dialoghi. Avevo davanti, chiaramente, solo la sintassi del greco, che non era minimamente riproducibile né volevo riprodurla. Mi sono sentito, in un certo senso, molto libero nella scelta della traduzione. L’idea, sostanzialmente, è quella che bisogna rimanere quanto più fedeli non solo ai contenuti ma anche all’effetto pragmatico, all’effetto che il testo esercita poi sull’interlocutore, sul destinatario. Il modo di ottenere questo effetto, però, deve essere ricalibrato completamente tenendo in considerazione quali sono le convenzioni della comunicazione naturale. Il discorso dell’attualizzazione è molto delicato, e io in merito ho una posizione teorica molto chiara. Distinguiamo, prima di tutto, gli elementi specifici e quelli generali. Tra i primi annoveriamo ad esempio un nome proprio inserito in un determinato verso: “Filocle è di questa opinione”. Filocle è una persona concreta, di cui però oggi soltanto gli eruditi sanno qualcosa, né il grecista medio né il pubblico generico conoscono qualcosa sulla sua personalità. Se io traduco Filocle non faccio un “servizio” a nessuno, soprattutto non faccio un “servizio” al testo. Aristofane, infatti, mettendo
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Filocle in quel dato punto della commedia aveva un obiettivo: suggerire l’idea di cattiva poesia. Io non posso mettere, dunque, il nome originale, Filocle, nella mia traduzione ma ho due scelte: sostituire allo specifico antico lo specifico moderno, inserendo il nome di un poeta di oggi difficile e controverso, o generalizzare. Nel secondo caso non inserirò alcun nome proprio ma userò un termine generico come “poetastro”. Io scelgo sempre la seconda opzione, per una ragione molto semplice. Noi dobbiamo creare, come dicevano i romantici una suspension of disbelief, sospensione dell’incredulità, e dobbiamo per un momento far credere alla gente che quelle che stanno sentendo sono proprio le parole di Aristofane. Dobbiamo, in un certo senso, far finta che la lingua non sia un problema, ma che sia solo un vetro trasparente che non pone ostacoli. Desidero, dunque, che il pubblico creda o si distragga abbastanza per poter credere che lì sta parlando Aristofane. Per far questo non posso citare qualcuno che nell’Atene dell’autore non esisteva, poiché si comprende subito che lì c’è stato l’intervento del traduttore. È molto più costruttivo, invece, che il testo parli dell’Atene del V sec. e sia poi il pubblico a cogliere eventuali risonanze, analogie con la realtà attuale. Il discorso vale sia per quanto concerne il cattivo poeta, come Filocle, sia soprattutto, dal momento che Le Vespe sono una commedia politica, per gli uomini politici. Questa è una forma di attualizzazione del testo, necessaria perché determinata dalla sua fruizione. Talvolta, però, alcune commedie messe in scena a Siracusa, come le Rane, sono state riattualizzate in modo diverso con l’inserimento di oggetti propri della realtà attuale come macchine ecc. Bisogna distinguere, in termini di semeiotica teatrale, il testo teatrale dal testo spettacolare: le parole da tutto il resto. Quest’ultimo ha la libertà più totale, perché una persona di cultura media sa che del teatro antico ci sono giunte solo le parole. A Siracusa abbiamo oltre le
parole la struttura del teatro greco, il “contenitore” ma il “contenuto” vale a dire gli attori, la danza, la musica, i costumi, il suono, tutto questo è andato perduto perché deperibile. Allo stesso modo, potremo dire, oggi troviamo le anfore nei relitti sottomarini, ma non il loro contenuto. La soluzione ideale è quella adottata dalla Royal Shakespeare Company per le messe in scena delle opere dell’autore in questione per il cinema: rispetto del testo fino alla virgola, per cui le parole rimangono quelle del testo originale, però l’ambientazione, la messa in scena, i costumi e tutto cambia in maniera da creare delle risonanze che fanno parlare il testo. Se ci fosse un solo modo di mettere in scena un copione perché si andrebbe a rivedere più volte uno stesso dramma? Perché dobbiamo vedere ancora una volta rappresentata una commedia nota come Le Vespe? Oggi vediamo una nuova prospettiva su Le Vespe che è quella del regista, in primo luogo, di tutti gli elementi della regia, ma anche del traduttore. Vedendo le prove della commedia ha dovuto apportare qualche modifica alla sua traduzione? Si. Ero d’accordo con il regista per assistere a qualche prova della commedia,e ho potuto farlo nella seconda parte delle prove. Lo spettacolo, dunque, era già stato montato e ho visto che erano stati apportati dei cambiamenti. Alcuni li ho considerati positivi e li ho lasciati, altri controproducenti perché o fraintendevano qualcosa oppure facevano perdere un elemento non indispensabile ma comunque utile, sono stati eliminati. Gli aggiustamenti sono stati realizzati anche perché a me dopo la consegna sono venute in mente soluzioni più geniali per migliorare la resa del testo in alcuni punti. Abbiamo dovuto apportare modifiche anche a delle parti musicali. Avevo tradotto, infatti, un pezzo lirico de Le Vespe, in una strofetta di quattro settenari, di cui tre piani e uno sdrucciolo, pensando che venisse musicato. I versi sono stati musicati ma per un effetto comico straniante è stata usata la musica di Casta Diva, il cui testo però è in ottonari. Si è provveduto, dunque, a riadattare il pezzo lirico in ottonari. Alessia Vanaria
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Icona san Giorgio
Icone antiche russe in mostra a Messina Fanno parte di una collezione privata mai esposta al pubblico. Inaugurazione venerdì 16 maggio
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rovenienti dalla Russia e da altri paesi dello spazio ex sovietico, saranno per la prima volta esposte al pubblico. Dal 16 al 24 maggio, presso la Biblioteca Provinciale dei Cappuccini, adiacente la chiesa Madonna di Pompei di Messina, si terrà la mostra La Russia nelle icone della collezione privata “Domenico Siracusa”. La collezione si compone di duecento icone databili tra la fine del XVIII e l’inizio del XX secolo. L'iniziativa, oltre a dare visibilità ad un patrimonio artistico di sicuro interesse, si propone di evidenziare l'iconografia come patrimonio imprescindibile di tutta la cristianità e nello specifico di un popolo, quello russo, della sua storia e delle sue tradizioni. L'evento è promosso e curato dall'Associazione Culturale “Messina-Russia” in collaborazione con l'Associazione “Intervolumina”. L'inaugurazione è prevista per oggi venerdì 16 maggio, alle ore 17:30; alla conferenza introduttiva interverranno Lia Galdiolo, iconografa, Padre Alessio Mandaniciota, jeromonaco dell'Eremo della Candelora di Santa Lucia del Mela e Alexandra Voitenko dell'Università di Messina. La mostra sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca e, su richiesta, in altro lasso temporale. Info: 329 3461208, 090 57320711.
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Quarto centenario dalla morte di san Camillo Sacra Rappresentazione di: “San Camillo de Lellis”. Testo di Vittoria Gigante, adattamento Scenico in due atti di Natale Rizzo, regia Giuseppe Pagano.
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amillo de Lellis, nel 1601, venne in Sicilia a visitare i suoi figli che nel 1599 erano venuti a fondare la prima casa. A Messina giunse anche in qualità di fondatore e rimase in città per alcuni giorni. Nel 1609, un ricco mercante genovese, Giovanni Battista de’ Lazzari commissionò - a Michelangelo Merisi, il famoso Caravaggio una pala, per la cappella maggiore della chiesa dei Padri Crociferi di Messina. Caravaggio accettò l’incarico con molto entusiasmo e molto amore, tanto che ne nacque un capolavoro, conosciuto come “La Risurrezione di Lazzaro”. Attualmente, la tela è esposta e la si può ammirare nel Museo Regionale di Messina. Dopo trenta anni spesi, al servizio dei malati negli ospedali e nelle strade di tutta l’Italia… Camillo… all’età di 64 anni … morì a Roma. Era la sera del 14 Luglio 1614. Il suo cuore fu espiantato e diviso in due parti. Una di esse fu inviata a Messina … e si trova, in atto, custodita in un prezioso reliquario d’argento, nella nostra Chiesa di San Camillo. Fu proclamato beato da Papa Benedetto XIV nel 1742; fu canonizzato nel 1746; il senato messinese, nel 1755, lo dichiarò compatrono della città di Messina; nel 1866, Papa Leone XIII, lo proclamò Patrono di tutti i malati e di tutti i luoghi di cura. Pio XI lo pose come modello a medici ed infermieri. Mentre, Paolo VI lo indicò come patrono di tutta la sanità … per “quella” riforma sanitaria… che cominciò proprio da lui. Tutti gli operatori dell’Ordine dei Ministri degli infermi (i Crociferi), oggi, in suo onore, si chiamano “Camilliani”. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Teatro antico di Taormina
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Associazione “Arte&Cultura a Taormina”
“Spazio al Sud” A Taormina eventi culturali da maggio a novembre 2014
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i blocchi di partenza “Spazio al Sud”, ampio e composito programma che l’associazione “Arte&Cultura a Taormina”, presieduta da MariaTeresa Papale che firma anche la direzione artistica dell’intero progetto, ha ideato ed organizzato proponendo un calendario di eventi declinati da maggio a novembre 2014 in blasonate locations dal grande fascino, come lo storico Excelsior Palace Hotel e la quattrocentesca Sala Giovanni Di Giovanni della Biblioteca Comunale. Avvalendosi del patrocinio di partners prestigiosi quali il Comune di Taormina, Taormina Arte, Associazione Imprenditori, della sponsorizzazione di Associazione Albergatori, Metropole Taormina Maison d'Hôtes ed Ottica Fiumara, e della collaborazione del gruppo foto-amatoriale “Tauromenium Photo” insieme a quella delle associazioni culturali “Piazza Dalì” e “Talenti e Dintorni”, il progetto “Spazio al Sud” si snoderà per sei mesi proponendo a turisti, residenti, ed ospiti in visita eventi ed appuntamenti culturali di rilievo, tutti free-entrance, di cui fanno sfoggio
le tre sezioni- letteraria, fotografica e di pittura - in cui il programma è articolato. Un’attenzione al territorio, quella dell’associazione “Arte & Cultura”, inaugurata con l’ideazione dell’edizione 2011/2012 di “Omaggio a Taormina”, continuata nelle successive proposte artistiche organizzate nel tempo e divenuta, oramai, il brand-identity dell’associazione: promuovere voci, segni, realtà e talenti artistici legati alla territorialità. Una scelta di politica culturale oggi ribadita da un orgoglioso, rivendicativo, titolo – “Spazio al Sud” – che, nella consapevolezza della condivisione del medesimo “humus” culturale, vuole dare visibilità a realtà artistiche e culturali viciniori per comune storia millenaria, dilatando il concetto di “territorio” da hinterland sino a ricomprendere il Meridione d’Italia. Da sempre ricca fucina di dinamiche artistiche, professionalità e talenti che, per una sorta di miope “provincialismo” culturale, rimangono spesso sottotraccia e misconosciuti “in patria”.
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Programm 68
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d aprire le danze martedì 20 maggio, reduce dal grande successo sul web de “L’apprendista Libraio”, sarà il siracusano Stefano Amato ed il suo graffiante ”Il 49esimo Stato”, con le stranianti conseguenze su di un gruppo di giovanissimi musicisti degli anni ’70 di una Sicilia annessa agli USA alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Mentre martedì 27 maggio sarà la volta di Maria Paola Spurio, giovane letojannese nata ad Aschaffenburg che, ad oltre 10 anni dal suo primo libro “Rosacenere”, consegna ai lettori di “Romanzodamorenero” una voce di donna straziata e straziante nel suo declinare, per frammenti ed allucinazioni, aspetti dal forte impatto emotivo e psicologico dell’amore e dell’essere donna. Gli appuntamenti letterari proseguono giovedì 5 giugno con la presenza di Roberto Gugliotta autore, insieme a Giovanna Vizzacaro, di “Il picciotto ed il brigatista”: un romanzo-verità sui legami, nell’Italia degli “anni di piombo”. Mentre giovedì 26 giugno toccherà a Stefano Veroux, cui trent’anni di “trasferta” stanziale all’ombra della “Bela Madunina” non sono serviti a scalfire la taorminesità “doc” presentare “La Rocca delle Ingrate”. Giovedì 3 luglio, vigilia della festa nazionale U.S.A., protagonista del “salotto letterario” di “Spazio al Sud” sarà, invece, una siciliana “di ritorno”, Antoinette Silicato, cantante jazz statunitense dai nonni di Mongiuffi Melia e San Filippo del Mela emigrati nel lontano 1908. Toccherà poi al giornalista catanese Cirino Cristaldi il 17 luglio - per gli scaramantici: è un giovedì! – chiudere gli “incontri con l’Autore” prima della pausa agostana con il thriller futuristico “Ousmanne Olman - Il predestinato”, ambientato in un non lontano 2035 sconvolto dai cambiamenti climatici e dalla ingordigia di una company americana che detiene il monopolio energetico globale. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
E se l’appuntamento con Antonello Carbone è già fissato per giovedì 9 ottobre, pomeriggio in cui proporrà una versione “arricchita” del noir “Taormina d’Inverno”, settembre ottobre e novembre vedranno alternarsi nel salotto dell’Excelsior, per le edizioni di “Sabbia Rossa”, “Carta Vetrata” di Paola Bottero e “Marchiati” di Alessandro Russo”, mentre la casa editrice di Reggio Calabria “Città del Sole” proporrà, presente l’autrice, ”Una vita bizzarra” di Elisabetta Villaggio, figlia di Paolo ed habitué di Taormina, il giornalista di RaiNews24 Pino Finocchiaro, taorminese di sangue, “La Mafia Grigia” e Nunzio Russo il seguito, o meglio, il prequel di “La voce del Maestrale”. Oltre alla parte letteraria, l’articolato progetto culturale prevede ancora una sezione artistica che si svolgerà, con apertura giornaliera 10:30/12:30 e 18:00/ 21:00, nella sala Giovanni Di Giovanni della Biblioteca Comunale in collaborazione con Taormina Arte. Dal 24 giugno al 12 luglio, sarà la volta della Mostra fotografica su scorci non usuali di Taormina ed il suo territorio di “Tauromenium Photo”, il gruppo FB che riunisce 2000 foto-amatori, curata da Armando Vincenzo Vinciguerra, e che, dal 13 al 19 luglio farà da sfondo alla manifestazione TaoModa organizzata dall’associazione “Talenti e Dintorni” di Agata Patrizia Saccone. Mentre dal 21 al 30 luglio si svolgeranno le Mostre di pittura di due giovani artisti calabresi, Tina Sgro’ e Gianmarco Pulimeni. L’una, già dal fitto curriculum espositivo carico di premi; l’altro, personalità di punta tra gli artisti emergenti e membro del “movimento In-fluxus”, presieduto dal M° Gino Masciarelli, reduce, tra l’altro, dal successo di una sua opera esposta al “Fuori Salone” milanese recentemente conclusosi.
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Doppio appuntamento con l’Associazione Culturale Kafka
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iovedì 15 Maggio, ore 18:00, presso Feltrinelli Point Messina, presentazione del libro di Giulia Maggì “Profumo di menta (immagini e parole)”. L' Autrice, nata a Palermo, città in cui vive, ha una particolare predisposizione per le arti: arricchisce i suoi interessi per la poesia e la prosa con la passione per la fotografia e la grafica.
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enerdì 16 Maggio, ore 18:00, presso il Castello di Spadafora, in collaborazione con la PRO LOCO locale, presentazione della mostra – concorso di fotografia “AcquAmatAgognata” ( già inaugurata presso Feltrinelli Point – Messina) ed esposizione delle vincitrici Giulia Maggì , Francesca Saffioti (sezione Under) e Claudia Costa (Premio della Critica).
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errà presentato venerdì 16 maggio, alle ore 17:00, presso la sede della Provincia Regionale a Messina (Corso Cavour, 86), nel Salone degli Specchi, il volume “Nel segno di Michelangelo. La scultura di Giovan Angelo Montorsoli a Messina” di Alessandra Migliorato, Edizioni d’arte Kalós. Alla presentazione interverranno la Dott.ssa Caterina Di Giacomo, Direttore del Museo Regionale di Messina, la Dott.ssa Grazia Musolino, Dirigente responsabile U.O.9, Soprintendenza BB. CC. AA. di Messina, il Prof. Salvatore Bottari, Docente di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Messina. I lavori verranno preceduti dal saluto del Commissario Straordinario Provincia Regionale di Messina Dott. Filippo Romano. Sarà presente l’autore. Il volume ripercorre la produzione artistica di Giovan Angelo Montorsoli affrontando questioni cruciali come l’influsso del linguaggio michelangiolesco e l’apporto offerto all’arte isolana ed in particolare alla città di Messina, mediante l’immissione di nuove tipologie scultoree e le dina-
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miche dei rapporti con gli altri artisti e con la committenza. Montorsoli visse e operò per ben dieci anni nella città dello Stretto, per la quale realizzò alcuni dei suoi capolavori, tra cui la Fontana del Nettuno, la Fontana di Orione e l’Apostolato del duomo, opere tuttora ammirate.
Note sull’autrice: Alessandra Migliorato è storico dell’arte presso il Museo Regionale di Messina. Docente di Storia dell’arte del Rinascimento presso l’Università di Catania e di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Messina. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulla scultura in Italia meridionale e in Sicilia. Autrice di numerose pubblicazioni tra cui “Una maniera molto graziosa. Ricerche sulla scultura del Cinquecento nella Sicilia orientale e in Calabria” (2010) e “Tra Messina e Napoli: la scultura del 500 in Calabria da Giovan Battista Mazzolo a Pietro Bernini” (2000).
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“Lo Scambialibro” dal 19 al 31 maggio
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i rinnova anche quest’anno il consueto appuntamento con “Lo Scambialibro”. L’iniziativa, che aderisce alla campagna “Il maggio dei libri” indetta dal Centro per il Libro e la Lettura del MiBAC, per la promozione delle manifestazioni dedicate ai libri e alla lettura che si svolgono sul territorio italiano, giunge alla sua sesta edizione ed è organizzata dall’U.O.11, Beni Bibliografici ed Archivistici della Soprintendenza di Messina - Sistema Bibliotecario SBR/Polo di Messina, in collaborazione con la Provincia Regionale di Messina. Il collaudato metodo del baratto, che consente lo scambio gratuito, sarà possibile negli orari e nei giorni di apertura al pubblico, nelle Biblioteche del SBR/Polo di Messina e della provincia che aderiscono all’iniziativa, da lunedì 19 a sabato 31.
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Spettacoli
Il Sogno shakespeariano Un viaggio onirico e introspettivo
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n laboratorio teatrale dove si forma e si sperimenta innanzitutto l’uomo e la sua verità, quindi la sua capacità di comunicare sé stesso, è il punto di partenza del viaggio onirico tra le opere letterarie di Shakespeare. Il “Sogno shakespeariano”, in scena giovedì 15 maggio al Teatro Trifiletti, è un mosaico in cui Otello, Amleto, Re Lear, Macbeth, Romeo e Giulietta non sono personaggi ma stereotipi di virtù e vizi umani esasperati e logoranti. Il Caronte di questo itinerario è, secondo la regista Patrizia di Bella, il Sogno, una percezione sfuggente e intima che avvicina la letteratura all'Uomo. “Gli attori non interpretano, non sono falsi, - afferma la regista - ma esprimono dal loro vissuto vicende, parole, sentimenti shakeasperiani. Vestiti con una base neutra sono sempre in scena nel Grande Meccanismo, scandendo le storie attraverso il Tempo che è Sogno”. I brani scelti dal poeta e studioso, Stefano Impallomeni, tratti dalle autorevoli traduzioni di Mario Praz, sono esposte dagli attori Salvatore Sacco, Arianna Rizzo, Stefano Impallomeni, Elena Grasso, Antonio Coppolino, Emanuela Ravidà, Tindara Maimone e Rosy Calderone che hanno compiuto un lavoro intimo e individuale in cui l'interpretazione lascia il posto alla scoperta di sè stessi. Arte E a Capo, dopo il successo di Schiave la scorsa estate, ritorna a produrre una rappresentazione teatrale arricchendo la sua proposta culturale con un momento dalla duplice valenza pedagogica e introspettiva che trova il suo compimento nel coinvolgimento delle scuole a partire dal prossimo anno accademico.
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
Il lato positivo (Silver linings playbook) Tralasciando l’orrida traduzione scelta per la pellicola di David O. Russell, tratto dal romanzo di Matthew Quick “L'orlo argenteo delle nuvole”(questo è un titolo), “il lato positivo” ci racconta la storia di Pat (Bradley Cooper) è della sua vita sconvolta e capovolta. La trama, questa volta, non l’accenniamo affatto, perché è troppo complicato raccontare senza dire, per cui, se non l’avete ancora fatto, guardatevi “il lato positivo”. Di cosa parliamo quindi? Del lato positivo delle cose, delle seconde possibilità, della vita che ci pone davanti ogni giorno inaspettate situazioni, di rapporti familiari e di amore, ma come nel film, senza essere sdolcinati, anzi piuttosto patologici e veri. La vita di Pat verrà sconvolta nella sua intimità familiare, ripartire non sarà facile, sarà un percorso lungo e sconnesso, servirà per migliorare e rinascere, comporre un rapporto reale con la famiglia, con un padre (Robert De Niro) problematico e astruso, perso dietro il suo lavoro di allibratore e scaramantico all’inverosimile. Con una madre (Jackie Weaver) affettuosa e disperata per la piega della vita del figlio. Poi c’è lei, Tiffany (Jennifer Lawrence), psicotica e ferita, come e più di Pat, una sfida tra i due a chi metta più i brividi, a chi metta più a disagio per modi ed abitudini. Insieme proveranno a trovare il lato positivo delle cose, insieme e nel modo meno usuale (centra il ballo ve lo diciamo) troveranno la fiducia nel prossimo, ma soprattutto l’un nell’altro. Un inno alla vita, a viverla sempre, a non fermarsi alla prima caduta o impressione, mai abbandonarsi, mai cedere, si può sempre ricominciare, si possono sempre recuperare i rapporti, un padre ed un figlio possono dirsi “ti voglio bene” anche se non se lo sono mai detto e forse mai voluto dire. La regia di Russell è veloce, movimenti bruschi, empatici diremmo, senti di essere lì accanto a loro. l cast è ben scelto ed interpreta in maniera naturale parti complesse ed emotive, Cooper è spaventosamente inquieto, stralunato e “freaky”. Jennifer Lawrence è un’interprete meravigliosa, dark e cupa, ferita mortalmente e lacerata dal dolore, anche lei inquieta ed inquietante, ma sempre bellissima. La Weaver è una mamma, e basta questo per descrivere l’interpretazione, mamma nel suo concetto più alto ed intenso. De Niro è De Niro, credibile e sempre con quell’aria alla “Taxi Driver” che vorremmo sempre vedere in scena. 8 nomination agli Oscar 2013: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale, miglior montaggio, attore ed attrice protagonista (Cooper – Lawrence), attore ed attrice non protagonista (De Niro – Weaver). 8 nomination ma un solo Oscar, alla splendida Jennifer Lawrence.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà Noel e Liam Gallagher, fratelli coltelli, un rapporto fatto di odio profondo e sincero, un dissidio personale continuo e, perché no, fraterno. Originari della Manchester operaia, ma Manchester è praticamente tutta operaia, chi ci è stato potrà confermarvelo e chi non ci è stato, beh, non ci vada; iniziano la loro carriera tra una birra e l’altra tra scantinati e club di terz’ordine. Noel Gallagher, da sempre appassionato di musica fa il tecnico per alcune band in giro per l’Europa, quando torna a Manchester trova il fratello Liam intento nel far musica, ci si butta nel mezzo, ne diventa il leader, nascono gli Oasis. Brit – pop, loro creazione, puro e semplice, tante ispirazioni, un solo riferimento i Beatles. L’Inghilterra era dai tempi di John, Paul, George e Ringo che cercava una band di riferimento, qualcosa da accomunare, più per bisogno che per reale vicinanza, ai Beatles, gli Oasis sono quel qualcosa, sono, sicuramente, la band di riferimento degli anni ’90 – 2000 della musica britannica. L’etichetta di “nuovi Beatles” è chiaramente un’esagerazione, più stupida che colpevole, è impossibile essere realmente qualcun altro, anche se nuovo, è impossibile ripercorrere emozioni e successo, il rischio è scimmiottare pateticamente il mito, rendendosi penosamente ridicoli. Gli Oasis non lo fanno, non sono i Beatles, chiaro, cavalcheranno l’onda mediatica per aumentare il loro successo, troveranno nel dualismo con i Blur quel contrasto che i Beatles ebbero con i Rolling Stones, ma fu pubblicità, facile ed ovvia. Musicalmente, è innegabile, avvicinarli ai Beatles è facile, puro stile inglese, lo riconosci subito, pensate agli WHO od ai Kinks, è una musica immediatamente riferita, accordi semplici ma testi composti e complessi, qualcosa da dire e non solo melodia, pensate ai The Smiths (Please, Please, Please Let Me Get What I Want), anche loro di Manchester tra l’altro, non potrete non sentire quel sound, quello stile, britannico, diverso dal rock americano, uno stile unico e particolare. Torniamo agli Oasis, star qui a fare la storia della band ci prenderebbe troppo tempo, ci sono i litigi, l’alcool e la droga, tutto quello che la musica ha già visto e vedrà, ma soprattutto c’è la musica, ci sono le origini, la sofferenza di una Manchester povera, tifosi del City, naturalmente, lo United sarebbe stato troppo semplice, vincere non è per loro, ma la storia cambia anche nel calcio. C’è il divismo, l’arte nelle forme sbagliate e confuse, c’è una lavorazione travagliata, ma c’è il sound, c’è il testo, c’è la storia della musica, c’è l’essere Beatles senza essere Beatles, c’è solo da mettersi comodi ed ascoltare per ore Noel e Liam Gallagher. C’mon City!
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[...]Oggi sarà il giorno in cui ti verrà data di nuovo un'opportunità Ad oggi avresti dovuto in qualche modo Realizzare ciò che devi fare Non credo che nessuno Senta quello che provo io per te adesso II battito è tornato, era di dominio pubblico Che quel calore nel tuo cuore si è spento Sono sicuro che hai già sentito tutto ciò prima Ma non avevi mai avuto davvero dei dubbi Non credo che nessuno Senta quello che provo io per te adess[...]
asis
Wonderwall
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà In occasione del centenario della prima guerra mondiale ricordiamo Erich Maria Remarque che, nato in Germania nel 1898 da una famiglia di origine francese, partecipò a diciotto anni proprio alla prima guerra mondiale, combattendo sul fronte occidentale tra le file dell’esercito tedesco. Al ritorno dal fronte fu commerciante, disegnatore, cronista, prima di raggiungere la celebrità con il suo primo libro Niente di nuovo sul fronte occidentale, pubblicato nel 1929 non con il suo vero nome Erich Paul Kramer, ma sotto lo pseudonimo con cui è conosciuto: Erich Maria Remarque. Questo diario di guerra, subito dopo la sua pubblicazione, suscitò grande scalpore dal momento che raccontava quell’esperienza da un punto di vista estremamente critico. In seguito, invece, si diffuse in molti paesi, acquistando notorietà al punto che negli Stati Uniti ne sono stati tratti anche due film: All’Ovest niente di nuovo e Niente di nuovo sul fronte occidentale. In questo testo Remarque, con uno stile quasi giornalistico, descrive la “guerra di posizione”dalla prospettiva dei vinti, documentando una triste epopea di dolore e di morte e invitando al compianto per tanti giovani caduti solo per il fanatico patriottismo dell’età guglielmina. Tra le pagine più toccanti non si possono non annoverare quelle in cui il protagonista-narratore considera lo scarto tra la vita da studente, che conduceva prima della guerra, e quella attuale da soldato. Queste riflessioni sono sollecitate da un avvenimento: il soldato Kemmerich sta per morire e il suo commilitone Müller si dà da fare per ottenere in eredità i suoi stivali. Non è che Müller non compianga l’amico, ma sa bene che da morto non avrà bisogno di stivali, mentre per chi resta “le buone calzature sono rare”. La guerra insegna, infatti, ai soldati che solo “i fatti sono veri e importano”, i rapporti impostati diversamente sono “artificiali”. Da qui prende spunto l’amaro commento del protagonista- narratore, che ripercorre le tappe e i traumi del passaggio dai banchi di scuola alla caserma. Dai libri di scuola si imparava, infatti, a guadare al militare come all’eroe coraggioso e disinteressato della letteratura classica e romantica. Il vero soldato non era nulla di tutto ciò, ma era costretto a marcire nelle trincee eseguendo ordini insensati, rispettando un’assurda disciplina militare. La condanna dell’autore non è rivolta solo a questo conflitto specifico ma in generale alla guerra in quanto tale, poiché essa degrada l’uomo e la sua cultura compiendo distruzioni spirituali e materiali irreparabili. La stessa polemica nei confronti della guerra e le stesse idee pacifiste emergono nel suo romanzo La via del ritorno. Per queste sue idee, all’avvento del nazismo, fu costretto a rifugiarsi in Svizzera. Nel 1939 emigrò temporaneamente negli Stati Uniti, dove compose Arco di Trionfo e Tempo di vivere, tempo di morire. Significativi sono anche i dialoghi da lui scritti per il film L’ultima spiaggia, in cui ancora una volta si batte per la salvaguardia dei valori della civiltà contro la guerra. Remarque nel 1948 tornò nuovamente in Svizzera, dove sposò l’attrice hollywoodiana Paulette Goddard che rimase con lui fino alla sua morte, avvenuta nel 1970 all’età di settantadue anni.
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Un ordine ha trasformato queste figure silenziose in nemici nostri; un altro ordine potrebbe trasformarli in amici. Intorno a un tavolo un foglio viene firmato da pochi individui che nessuno di noi conosce, e per anni diventa nostro scopo supremo ciò che in ogni altro caso provocherebbe il disprezzo di tutto il mondo.
Osnabrück, 22 giugno 1898 Locarno, 25 settembre 1970
Remarque
Erich Maria
Compagno, io non ti volevo uccidere. Se tu saltassi un'altra volta qua dentro, io non ti ucciderei, purché anche tu fossi ragionevole. Ma prima tu eri per me solo un'idea, una formula di concetti nel mio cervello, che determinava quella risoluzione. Io ho pugnalato codesta formula. Soltanto ora vedo che sei un uomo come me…Perdonami, compagno! Noi vediamo queste cose sempre troppo tardi. Perché non ci hanno mai detto che voi siete poveri cani al par di noi, che le vostre mamme sono in angoscia per voi, come per noi le nostre, e che abbiamo lo stesso terrore, e la stessa morte e lo stesso patire… Perdonami, compagno, come potevi tu essere mio nemico? Se gettiamo via queste armi e queste uniformi, potresti essere mio fratello.
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RE sano
Mangia
a cura di Mimmo Saccà
Cioccolato fondente, olio d'oliva e mirtilli 'rigenerano' vasi sangue
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a ricerca medica si fa sempre più golosa. Almeno in Svizzera, dove il ricercatore e cardiologo Andreas Flammer dell'Ospedale Universitario di Zurigo è riuscito a trarre interessanti conclusioni su tre sostanze nutritive: cioccolato fondente, olio di oliva e succo di mirtillo rosso americano. Tutti questi alimenti hanno mostrato un effetto rigenerativo sui vasi del sangue. Per questo la Fondazione svizzera di cardiologia lo ha insignito del premio alla ricerca 2014. Si tratta di tre alimenti ben noti alla cardiologia. Contengono tutti e tre grandi quantità di flavonoli: sostanze vegetali presenti soprattutto nel cacao, ma anche nella frutta, nelle bacche, nelle olive o nel tè. In un altro lavoro, hanno osservato che in pazienti con insufficienza cardiaca che avevano consumato quotidianamente cioccolato fondente per un mese, la funzione vascolare si è ristabilita non solo a breve termine, ma anche nel lungo periodo. L'olio di oliva si comporta in modo simile: in pazienti con insufficienza vascolare è stato rilevato un miglioramento della funzione dei vasi sanguigni in seguito ad arricchimento della dieta con olio di oliva. Secondo un'altra osservazione, in persone con rischio cardiovascolare elevato che avevano bevuto giornalmente succo di mirtillo rosso americano, sono migliorati dopo un certo tempo i meccanismi di riparazione dei vasi sanguigni danneggiati. Menù a base di cioccolato, succo di bacche e olio d'oliva per tutti? Sarebbe poco prudente basarsi su questi risultati per concedersi
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abbuffate di grassi e dolci e pretendere magari di correre ai ripari con cioccolato, succo di bacche e olio d'oliva. I flavonoli, avvertono i ricercatori, servono infatti a ben poco, se l'alimentazione è in generale poco varia e troppo abbondante. Inoltre "i nostri studi non misurano l'effetto diretto sulle malattie, e men che meno quello sulla mortalità, bensì i risultati sulla parete interna dei vasi sanguigni, che vengono valutati in gruppi di pazienti specifici e non nella popolazione generale", precisa Flammer. L'esperto comunque ribadisce: "L'alimentazione studiata più a fondo è quella mediterranea, di cui l'olio d'oliva costituisce un elemento fondamentale. Arricchire questa dieta con bacche e, di tanto in tanto, un po' di cioccolato fondente è senz'altro una scelta ottimale".
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RE sano
La ricetta Risotto ai gamberi Ingredienti per 4 persone • • • • • • •
200 gr di Riso 600 gr di Gamberi 15 gr di Burro 1 Cipolla 1 Carota 1 cucchiaio di Concentrato di pomodoro Sale q. b.
PREPARAZIONE Sgusciate i gamberi e raccogliete in una casseruola i carapaci comprese le teste. Aggiungete una cipolla e la carota, coprite d'acqua, portate a ebollizione e lasciate sobbollire per 20 minuti. Passate il brodo ottenuto al colino, versate il concentrato e regolate di sale. Fate fondere 10 gr di burro in una casseruola e lasciatevi insaporire velocemente i gamberi a cui avrete tolto il filo intestinale, quindi sgocciolateli. Unite il burro rimasto e la cipolla affettate e fatela appassire per 7-8 minuti, quindi versate il riso e lasciatelo insaporire. Portate a cottura bagnando gradualmente con il brodo. Un minuto prima di spegnere la fiamma, aggiungete i gamberi. Infine, servite.
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Amarcord
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.g. Salvatore Forestieri
n° 159 anno XII - 7 Maggio 2014
il Cittadino
Crocetta & Renzi
Le affinitĂ elettive