n째 216 anno XIII - 14 Ottobre 2015 r-g- Salvatore Forestieri
il Cittadino www.ilcittadinodimessina.it
Il rimpasto del governo Regionale
La ribollita
Primo piano
Manovre di Palazzo N
ella Regione Sicilia è ritornato il tempo delle grandi manovre. E nonostante il tema sia quello di un ennesimo rimpasto della Giunta, che cambierebbe ancora, dopo 37 precedenti, la formazione della compagine di Governo, riesce a entusiasmare i referenti dei partiti e lo stesso presidente Crocetta. Sorvolate con nonchalance i riferimenti alle recenti vicende romane e milanesi, giudicate improponibili dal governatore, e ridimensionato, a un mero problema contabile, l’allarme lanciato dall’Assessore all’Economia Alessandro Baccei circa un probabile crack finanziario nei conti siciliani, l’attenzione si è spostata verso la ridefinizione della squadra di governo che possa affrontare con autorevolezza l’ultimo scorcio di legislatura e tentare di lasciare ai siciliani qualche segno positivo.
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Palermo - Palazzo d'Orléans sede della presidenza della Regione siciliana dal 1947
Crocetta: “Finora non ho preso alcuna decisione ma prima o poi la prenderò. Non posso accettare che il rimpasto sia una storia infinita. Mi facciano una proposta di governo, entro la prossima settimana, che non preveda uno sterminio della rappresentanza femminile in giunta” 14 Ottobre 2015
Di questa ipotesi, sostenuta dallo stesso Crocetta, oltre alla scontata contrarietà delle opposizioni, che mirano direttamente all’elezioni anticipate, non appaiono particolarmente appassionati i renziani del Pd. Tuttavia, si affacciano diverse soluzioni. In primo luogo, l’esigenza di allargare la base parlamentare all’ARS, con il coinvolgimento del Ncd nell’esecutivo. Ciò comporterebbe il ripensamento delle scelte che hanno privilegiato le caratteristiche tecniche dei membri del governo e rilancerebbe le opzioni politiche già attuate con i recenti inserimenti di Giovanni Pistorio (segretario regionale Udc) e Baldo Gucciardi renziano del Pd. L’ avvicinarsi di un governo più politico agita le notti di numerosi parlamentari che aspirano a ricoprire un posto in Giunta. Per alcune forze politiche come il Pdrs e Sicilia democratica l’occasione si presta per stilare il resoconto del loro apporto al governo e il relativo “riconoscimento politico”. Crocetta ha interesse ad accelerare i tempi ed evitare una sorta di stop and go che rallenta l’azione di governo e spiega: “Finora non ho preso alcuna decisione ma prima o poi la prenderò. Non posso accettare che il rimpasto sia una storia infinita. Mi facciano una proposta di governo, entro la prossima settimana, che non preveda uno sterminio della rappresentanza femminile in giunta”. La sfida per le forze del centrosinistra è assicurare la governabilità, ma questo avviene sulla reciproca collaborazione. Io non sono legato alle poltrone, ho sempre assicurato alla Sicilia la governabilità, perché altrimenti sarebbe andata in crack con il licenziamento di decine di migliaia di persone”. Ma le altre forze di maggioranza non sembrano avere la stessa fretta, e rimangano in attesa degli sviluppi della situazione, limitandosi a navigare a vista. Una navigazione che, senza appartenere alla specie dei gufi , ci auguriamo non finisca come il Titanic che, nonostante tutte le manovre possibili: tutta a babordo, ferma tutto, macchine indietro tutta, non è riuscito a schivare l’iceberg (rappresentato dallo scoglio del bilancio). Anche in questo caso, le vittime di un eventuale disastro economico finanziario non sarebbero i manovratori, ma soprattutto i siciliani. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Sommario
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numero 216 anno XIII 14 Ottobre 2015
Attualità Centenario dei Salesiani Saponara “io non rischio”
22-23 Dietro le quinte
48-57 Cultura “Segni e Sogni” Messina e la contemporaneità Biennle di Messina
58-61 Spettacoli Infinita
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Settegiorni
68-69 Mangiare Sano
Cronaca della settimana
32-33 Città Cronache urbane
36-39 Provincia
Le rubriche 24-25 In&Out 62-63 La corazzata Potemkin
64-65 Da Beethoven 40-45 Sicilia Benvenuti nel paese di Bengodi Lavoro. Sicilia maglia nera in Europa
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a Kurt Cobain
66-67 Parole in blu 14 Ottobre 2015
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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immagine
di Michele Giunta
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO
Ryanair: 80 assunzioni entro 2016, Aeroporto Orio al Serio Nuove assunzioni Ryanair in Lombardia. La nota compagnia aerea low cost ha annunciato nuovi investimenti per l’Aeroporto di Milano Bergamo – Orio al Serio, e creerà ben 80 nuovi posti di lavoro entro il 2016. Europa: apprendistato per 140Mila Giovani In arrivo ben 140Mila opportunità di formazione e lavoro per i Giovani in Europa. L’Alleanza europea per l’apprendistato ha sottoscritto nuovi impegni con aziende ed organizzazioni europee per favorire l’occupazione giovanile, anche in Italia. Sardegna: concorso per 117 Operai e Impiegati Opportunità di lavoro in Sardegna. Il Comune di Iglesias ha pubblicato un concorso finalizzato all’assunzione di 117 Operai ed Impiegati che opereranno nell’ambito del progetto di intervento per l’aumento del patrimonio boschivo. H&M lavora con noi: posizioni aperte e come candidarsi Opportunità di lavoro e nuove assunzioni in vista con H&M. La nota catena di moda seleziona personale interessato a lavorare nei negozi del marchio svedese, e studenti e laureati da inserire in sede. Marche: Corso gratuito Beni Culturali e Turismo Sono aperte le iscrizioni per un corso formativo post diploma relativo all’ambito turistico e attività culturali. Il corso gratuito di Beni Culturali e Turismo si svolgerà nelle Marche a partire da ottobre 2015. 8
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14 Ottobre 2015 Stage in Irlanda, Francia, Spagna per OSA e OSS siciliani Tirocini all’estero per giovani siciliani in possesso dell’attestato di qualifica professionale di OSS e/o OSA che intendono svolgere un tirocinio formativo entro un anno dal rilascio del titolo. Gli stage si svolgeranno in Spagna, Francia e Irlanda. Concorso DUCATI Scrambler You Are per Videomaker Ducati offre a Videomaker di tutto il mondo la possibilità di esprimere il proprio talento, realizzando opere audiovisive sul tema della street culture. E’ aperta, infatti, la nuova edizione del concorso Scrambler You Are. Premi fino a 5Mila Euro Primadonna Lavora con noi: posizioni aperte e come candidarsi Assunzioni in vista nella moda con Primadonna. La nota azienda attiva nei settori delle calzature, degli accessori e dell’abbigliamento, seleziona personale per la copertura di posti di lavoro nei negozi e in sede. Avvocatura Milano: concorso 12 Praticanti, 500 Euro al mese Il Comune di Milano ha indetto il concorso 2015 per l’accesso ai tirocini forensi presso l’Avvocatura Comunale. A bando 12 posti di lavoro per Praticanti Avvocati, previsto un rimborso mensile di 500 Euro. Motivi e Oltre Lavora con noi: Offerte e come candidarsi Nuove opportunità di lavoro nei negozi Motivi e Oltre, e presso il Gruppo Miroglio. Sono aperte nuove selezioni di personale per assunzioni nei punti vendita dei noti brand di moda e in sede. AIM Vicenza: assunzioni per Idraulici, tempo indeterminato In arrivo nuovi posti di lavoro in Veneto per specialisti di idraulica. AIM è alla ricerca di Operai Idraulici per manutenzione reti ed impianti gas metano. Le figure professionali saranno assunte a tempo indeterminato presso la sede di Vicenza. 14 Ottobre 2015
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Foto Notizia di Peppe Saya
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Messina, 12 Ottobre 2015
Manifestazione contro la riforma "Buona scuola" Organizzata dai diversi poli scolastici messinesi. Pi첫 di mille giovani provenienti dai Licei Seguenza, Maurolico, Galilei, Basile e La Farina, e dagli Istituti Bisazza, Caio Duilio, Ainis, Verona Trento, Minutoli e Jaci, si sono riuniti per sviluppare un altro corteo di protesta per dire no all'ultima direttiva prodotta dal Governo in tema didattico.
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AttualitĂ
Messina, 5-6 Dicembre 2015
Centenario dei Salesiani nel q
Visita del superiore mondiale dei salesiani don
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’Opera Salesiana “San Matteo” si prepara a celebrare il centenario dell’arrivo dei Salesiani nel popoloso quartiere di Giostra. Nel 1915, infatti, ai figli di Don Bosco, fu affidata, dall’Arcidiocesi di Messina, la cura pastorale dell’allora Parrocchia San Leonardo Abate in San Matteo Apostolo (oggi Parrocchia San Matteo), in risposta alle gravi difficoltà venutesi a creare all’indomani del terribile terremoto del 1908. Da allora decine e decine di consacrati salesiani hanno contribuito alla crescita spirituale, civile e morale dei ragazzi, dei giovani e degli abitanti del rione Giostra, spendendosi quotidianamente con sacrifici e difficoltà e offrendo il prezioso servizio educativo salesiano di Don Bosco per la maturazione di “buoni cristiani ed onesti cittadini”.
quartiere Giostra
n Angel Fernandez Artime
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Da allora, in questi cento anni, l’oratorio salesiano e la parrocchia salesiana costituiscono un vero e proprio punto di riferimento per tutti, forse l’unico, in questo quartiere a volte dimenticato dalle istituzioni. Oggi la Comunità Religiosa è composta da 6 consacrati (5 sacerdoti e un giovane in formazione), tra cui il Parroco, don Enzo Pisano, e il direttore dell’Oratorio, don Arnaldo Riggi. Con loro collaborano tanti volontari laici, impegnati nell’animazione dei vari gruppi. Le celebrazioni del centenario prevedono un’intensa due giorni di festeggiamenti, i prossimi 5 e 6 Dicembre. In tale occasione sarà il superiore mondiale, Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Angel Fernandez Artime, a presenziare all’evento e a “spegnere le cento candeline”! Il programma è molto fitto e tutto freme per la preparazione dell’arrivo di colui che, per l’intera Famiglia Salesiana sparsa in piu’ di 140 nazioni, oggi rappresenta Don Bosco vivo e che, dal 25 Marzo 2014, ne è il 10° successore. Don Fernandez Artime giungerà a Messina nel tardo pomeriggio del 5 Dicembre e, dopo una festosa accoglienza in p.zza San Giovanni Bosco da parte dei giovani dell’Oratorio di San Matteo, presiederà una Veglia di preghiera in parrocchia, con tutto il Movimento Giovanile Salesiano di Messina. In quest’occasione 14 giovani riceveranno il Sacramento della Confermazione. L’indomani mattina, 6 Dicembre, giorno clou dei festeggiamenti, il Rettor Maggiore (che guida una congregazione religiosa di 16.000 consacrati e una grande Famiglia di consacrati e laici con più di 20 gruppi) sarà accompagnato dai ragazzi per le vie del quartiere di Giostra, a mo’ di passeggiata, proprio come faceva Don Bosco.
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Il programma è molto fitto e tutto freme per la preparazione dell’arrivo di colui che, per l’intera Famiglia Salesiana sparsa in piu’ di 140 nazioni, oggi rappresenta Don Bosco vivo e che, dal 25 Marzo 2014, ne è il 10° successore
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Alle 11.00 Don Artime presiederà la Solenne Concelebrazione Eucaristica del centenario, ricordando l’arrivo dei salesiani e ringraziando Dio per questo dono. Alla celebrazione saranno invitati tutti i Salesiani che hanno lavorato nell’Opera Salesiana. Nel pomeriggio sempre i giovani dell’Oratorio presenteranno al X successore di Don Bosco un musical sulla esperienza dei Salesiani a Giostra e, subito dopo, è previsto un momento istituzionale cittadino. E’ stata inoltrata al Consiglio Comunale formale richiesta per il conferimento della cittadinanza onoraria al superiore mondiale, come segno tangibile di riconoscimento dell’intera Città di Messina alla preziosa opera educativa dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che, nella città peloritana, vantano la presenza di ben 5 realtà (la Parrocchia di Giostra, l’Istituto Teologico San Tommaso, la Scuola-Oratorio del Savio, la Scuola-Oratorio del Don Bosco e l’Oratorio di Valle degli Angeli). SI è in attesa di risposa dalle autorità cittadine.
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Campagna nazionale per le buone pratiche d
A Saponara “io non rischio”
il weekend di sensibilizzazione su
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di protezione civile
terremoto, alluvione e maremoto
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er il quinto anno consecutivo il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali che interessano il nostro Paese. Il weekend del 17 e 18 ottobre più di 4.000 volontari e volontarie di protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” in circa 430 piazze distribuite su tutto il territorio nazionale per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto. Sabato 17 e domenica 18 ottobre, in contemporanea con altre piazze in tutta Italia, i volontari della pubblica assistenza “Rivivere a Colori Saponara” partecipano alla campagna con un punto informativo “Io non rischio” allestito a Saponara in piazza Matrice per incontrare la cittadinanza, consegnare materiale informativo e rispondere alle domande su cosa ciascuno di noi può fare per ridurre il rischio. “Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione 14 Ottobre 2015
Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e ReluisRete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPoAgenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e IrpiIstituto di ricerca per la Protezione idro-geologica. L’edizione 2015 coinvolge volontari e volontarie appartenenti alle sezioni locali di 25 organizzazioni nazionali di volontariato di protezione civile, nonché a gruppi comunali e associazioni locali. L’elenco dei comuni interessati dalla campagna il prossimo 17 e 18 ottobre è online sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, dove è inoltre possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto o un maremoto.
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“Volontariato e Salute Mentale” Un corso Cesv a Messina e Barcellona. Successo per il primo incontro
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l Cesv - Centro Servizi per il Volontariato di Messina propone un corso di formazione su “Volontariato e Salute Mentale”. Il percorso formativo è gratuito e si svolge a Barcellona Pozzo di Gotto e a Messina dall’8 ottobre al 10 dicembre, con 11 incontri: 9 seminari e 2 tavole rotonde per un totale di 30 ore. Giovedì 8 si è svolto il primo incontro, nella Sala Convegni Maggiore La Rosa (Vecchia Stazione), con il seminario sul tema “Il ruolo del volontariato nella società che cambia”. Sono intervenuti Rosario Ceraolo, direttore del CESV Messina, e Maria Lucia Serio, Consulente area Formazione del Centro Servizi, dopo i saluti delle vicepresidenti del Centro Servizi per il Volontariato, Nuccia Formica e Angela Passari, e di padre Pippo Insana, da anni impegnato nell’ambito della salute mentale e presidente dell’Associazione di volontariato “Casa di Solidarietà e Accoglienza” di Barcellona Pozzo di Gotto. Hanno partecipato al seminario 36 volontari, appartenenti ad associazioni che operano nel settore della salute mentale, a conferma dell’attenzione nei confronti del tema. Il prossimo appuntamento è giovedì 15 ottobre, dalle 16.00 alle 18.00, sempre nella Sala Convegni Maggiore La Rosa, a Barcellona Pozzo di Gotto. Per l’occasione, Roberto Motta, direttore del DSM (Dipartimento Salute Mentale) Messina Nord, interverrà su “Il fenomeno e l’evoluzione della malattia mentale”. L’obiettivo è quello di offrire occasioni di riflessione ai volontari e agli operatori pubblici e privati che operano nel settore della salute mentale. Si legge nel documento di presentazione: “Nonostante siano trascorsi 37 anni dall’approvazione della Legge 180 (Legge Basaglia), in molte regioni d’Italia questa
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importante riforma viene disattesa, con grave disagio delle persone inferme di mente, delle loro famiglie e del tessuto sociale. Ẻ necessario fare il punto sulla situazione, cercando di favorire momenti di studio e di approfondimento sulla condizione del malato mentale, sull’integrazione degli interventi socio-sanitari, sul rapporto con la famiglia e la comunità”. È stato chiesto, inoltre, l’accreditamento del corso presso il Consiglio dell’Ordine degli assistenti sociali della Sicilia. Nei prossimi incontri saranno relatori, o interverranno nelle tavole rotonde, tra gli altri: Enzo Sanfilippo, dirigente Azienda Sanitaria provinciale di Palermo; Fiorentino Trojano, psichiatra e responsabile UOS Modulo Dipartimentale Salute Mentale; Antonino Ciraolo, direttore del Dipartimento Salute Mentale (Azienda Sanitaria Provinciale di Messina); Antonella Cammarota, sociologa (Università di Messina); Gisella Trincas, presidente Unasam (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale); Antonina Santisi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Messina; Antonino Ciraolo, direttore del Dipartimento Salute Mentale dell’Asp 5 di Messina; Pippo Insana, presidente dell’Associazione di volontariato “Casa di Solidarietà e Accoglienza” di Barcellona Pozzo di Gotto; Santi Mondello, presidente del CESV Messina. 14 Ottobre 2015
dietro le quinte di Francesco Certo
Risvegli
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l momento è quello giusto, le polemiche sono incandescenti e la città si presta ad essere corteggiata. Giampiero D’Alia è politico navigato ed esperto, potrà non piacere ma certamente non è il tipo da non pesare parole e tempi. Attacca D’Alia, si risveglia lui e il suo UDC sopito da mesi. Il caso dell’ospedale Piemonte è la buona scusa, il resto sono mesi di silenzio che adesso vanno tirati fuori per criticare
ad hoc l’amministrazione Accorinti. I tempi non sono casuali, la situazione politica nazionale e regionale porterà a scossoni anche a Messina. In principio fu Marino e Roma; il prossimo sarà Crocetta e con lui Renzi potrebbe volersi sbarazzare anche della strana alleanza con la destra di Alfano. La riforma del Senato è passata, anche a Palazzo Chigi si può tornare al voto. Se salterà Crocetta il passo successivo sarà Messina, Renato minacciato di sfiducia vedrà finire il suo governo per la fame di poltrona di tanti. Se scende in campo D’Alia il candidato è Giovanni Ardizzone, oggi confuso dallo schieramento in cui finire. UDC e NCD alleati col PD lo porterebbe ad essere il candidato del centrosinistra, ma lo sconvolgimento romano libererebbe tutti riportando ognuno nel proprio alveo naturale. La politica incatenata italiana sta per subire uno scossone importante, cadranno teste e ci saranno vittime incolpevoli di qualcosa più grande di loro. Accorinti pagherà la pochezza numerica del suo consiglio, fregato dall’aritmetica figlia del voto disgiunto. Deciderà Renzi, non il PD perché il Premier viaggia da solo.
Spina allentata
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imaniamo sul tema, se Accorinti rischia per colpa di Renzi, il primo a saltare sarà Rosario Crocetta. La cattiva gestione politica, fatta di pressapochismo e incapacità non sono le colpe massime del governatore siciliano. Il vero problema è quello di non far parte del renzismo come filosofia di vita. Gioco di potere ovvio e naturale del Premier, che dopo anni di dietro le quinte è pronto a passare dalla cassa eliminando “nemici” di ieri. Crocetta ha distrutto la credibilità del PD in Sicilia, le elezioni che si avvicinano sempre più saranno un bagno di sangue per i Dem. Renzi ne è consapevole e prova a ricostruire la propria forza sull’isola. Marino lo ha costretto ad accelerare i tempi, Roma sembra persa e se la riforma del Senato gli dona maggior sicurezza nazionale, in Sicilia bisogna distinguersi da Crocetta. La fine del governatore non sarà serena, ma dovrà essere buona a ridare credibilità al renzismo. Ferrandelli ha sbattuto la porta, ma rimane un lupo solitario che ammicca al lato oscuro del renzismo. Congiunzione di intenti, Renzi ha bisogno di un candidato credibile, Ferrandelli vuol governare. Questo matrimonio si fara?
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Il tempo dei “coraggiosi”
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a rotto con il PD, o almeno ne ha preso le distanze, si è dimesso da deputato regionale e adesso per Fabrizio Ferrandelli è il momento di lanciare il suo progetto politico. Stanco del PD, stanco di una politica che sguazzava tra l’immobilismo alla ricerca di un padrone (dopo l’arresto di Genovese) e l’attaccamento alla poltrona; Ferrandelli ha detto basta all’ARS lasciando il palazzo del governo siciliano e promuovendo se stesso. Nascono “I coraggiosi”, che dalle prime parole e proclami vogliono prendersi la Sicilia e levarla dalle mani dei Crocetta di turno. Tralasciando la buona quantità di retorica e retorica politica, Ferrandelli vorrebbe votare oggi, forse anche ieri, perché chi è stato dentro questa ARS sa bene che la Regione sopravvive su equilibri basati sulla convenienza personale a discapito dei cittadini siciliani. Ma non è solo la Regione il suo obiettivo, il malato terminale che ha portato allo sfascio regionale rimane il Partito Democratico. Ferrandelli è espressione di rottura dalla vecchia gestione, diverso persino dal commissario messinese Ernesto Carbone, non per mentalità ma perché Ferrandelli oggi vuol affrancarsi dal passato ma anche dal presente renziano. Domani si vedrà, il Crocetta ter è vicino alla fine e il PD resta consapevole che un futuro a capo della Regione Sicilia è impossibile, Crocetta ha distrutto la credibilità dei Dem e la figura di Ferrandelli va lasciata libera oggi per essere corteggiata domani. Il giorno che Renzi si occuperà di Sicilia, non tramite Faraone ma direttamente, dovrà saper scegliere la strategia politica giusta, Roma docet.
Mafia e fede
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nformativa della DIA consegnata al Prefetto Stefano Trotta. La fine delle indagini che scopre l’acqua calda, ovvero che alla manifestazione della Vara siano presenti diversi soggetti con precedenti mafiosi. Una storia vecchia come il mondo, quella che da sempre è stata una storia grottesca tanto da strappare qualche amara risata, diventa oggi motivo di rimbrotto della Prefettura verso l’amministrazione. L’invito del rappresentante dello Stato a Messina fatto al sindaco Accorinti, di eliminare esponenti della criminalità organizzata, non può essere che condiviso in senso lato ma suona causticamente tardivo soprattutto se tutto questo rumore è scatenato dal “gavettone” subito dal comandante Ferlisi durante l’ultimo Ferragosto. Perché muoversi solo quando toccati nelle figure istituzionali è un grave difetto della governance italica. L’aggressione ai sostenitori di “Addiopizzo” di qualche anno fa aveva portato ad alcuni arresti, tanta solidarietà ma nulla era cambiato. Ora arrivano reprimende e indicazioni, tutto troppo tardi e troppo intriso di burocrazia e strumentalizzazione politica.
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La festa del mare
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e non fosse per le navi della Caronte & Tourist che più volte al giorno fanno la spola tra Messina e Reggio o per i numerosi croceristi che vediamo in giro per la città, o ancora, per i continui sbarchi di migranti, talvolta, ci dimenticheremmo, perfino, di essere una città marittima. Eppure, lo Stretto non è una mera delimitazione geografica ma è parte integrante della nostra storia e della nostra identità, anche se spesso lo guardiamo con aria distratta come se rientrasse nel territorio di chissà quale città lontana. A ricordare l’importanza di tale area a Messinesi e non è stata questa settimana la Festa della Marineria, manifestazione organizzata dalla Marina Militare in sinergia con il Comune e l’Università di Messina. Una straordinaria cinque giorni di eventi, di incontri e dibattiti incentrati su un unico argomento: Messina ed il suo mare. E a quest’ultimo si è guardato da molteplici punti di vista. Parlare dello Stretto, infatti, porta a trattare, prima di tutto, della storia della nostra città, dal momento che esso è stato da sempre unica via di collegamento tra la Sicilia e il resto d’Italia. Lo Stretto è, di conseguenza, parte della nostra identità, sede di tutta quella serie di miti e leggende che sono insiti nel nostro DNA. Tale braccio di mare, però, Messina, come la Festa della Marineria ha dimostrato, non dovrebbe consegnarlo nelle mani del passato ma renderlo al meglio parte non solo del suo presente, attraverso un’adeguata valorizzazione, ma anche del suo futuro. È il mezzo più potente che la città possiede, e se sfruttato in tutte sue potenzialità, può divenire punto di partenza per un grande percorso di rilancio economico. Per tutte queste ragioni non possiamo esimerci questa settimana dal rivolgere il nostro plauso alla prima edizione della Festa della Marineria che siamo certi abbia risvegliato nei Messinesi in loco e non l’amore per lo Stretto. D’altronde, come dice Alessandro Baricco, si sa “il mare chiama… Non smette mai, ti entra dentro, ce l’hai addosso, è te che vuole… Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti… Senza spiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare, che ti chiamerà”.
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di Alessia Vanaria
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di Francesco Certo
Monotematici
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ei tanti problemi di Messina, e sono davvero tantissimi, quello che sembra più interessare al Consiglio e l’opposizione in genere è la posizione dell’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua. Silurato Mantineo, il processo di distruzione lento deciso contro l’amministrazione tende ad eliminare un pezzo per volta. Argomento già trattato, ma la continuità con cui si persiste nell’attacco a Ialacqua deve far riflettere in modo trasversale. Da una parte c’è un’opposizione che ha puntato la sua preda e che potrebbe essere soddisfatta del nutrimento che una dimissione potrebbe dare. Dimenticando per un po’ sfiducia e simili. Dall’altra c’è l’amministrazione, che di piegarsi ai giochi politici non sembra aver nessuna voglia e di sacrificare Ialacqua non ne vuol sapere. Il diretto interessato, poi, respinge le accuse e rilancia il proprio lavoro nell’ambito del suo incarico di assessore. Criticato sempre e comunque, azzoppato dal ruolo che tende a finire al centro delle polemiche. Perché è chiaro che se esiste una sedia bollente a Messina, non può non essere quella legata ai rifiuti. Ialacqua ha un passato nel settore, prende un incarico difficile e complicato. Passato e difficoltà non bastano, perché il lavoro di Ialacqua è perfettibile e non sempre si è reso protagonista di eccellenza. Errori e contraddizioni, ma negare la criticità che MessinAmbiente detiene da anni è segno di malafede intellettuale. Perché Ialacqua potrà essere bravissimo o scarsissimo, decidete voi il giudizio; ma valutare un settore tanto delicato e trovare un singolo colpevole è esercizio di qualunquismo. Ialacqua non può pagare per tutto, un conto è evidenziarne gli errori (gravi e non), un altro e mettere sulle sue spalle anni di sprechi e mala gestione di un settore maleodorante, e non perché si tatta di rifiuti. Il cattivo odore è altro, quello di un buco nero di interessi rimasti intoccabili per decenni, che non possono essere tirati fuori adesso per venire rinfacciati all’assessore di turno. Ialacqua si potrà anche dimettere, questo non cambierà la pessima situazione della gestione rifiuti. Non nata oggi, non risolvibile da questo o quel nome.
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Viabilità e segnaletica stradale L'assessore alla Mobilità, Viabilità e Trasporti, Gaetano Cacciola, il dirigente al ramo, Mario Pizzino, ed il vice comandante del Corpo di Polizia municipale, Marco Crisafulli, hanno presentato gli interventi di viabilità e di segnaletica stradale, attuati o in via di ultimazione in città.
“Notte della cultura” È stata presentata l’iniziativa “Notte della cultura” che si inserisce nella rassegna sperimentale “Ottoeventi”. Il programma ha previsto canti romanici e greganici intrecciati con la musica, la danza ed i colori delle filippine, e dello Sri lanka, arricchite da canti della tradizione russa.
Conferenza Stampa di Mons. Raspanti Si è presentato alla Stampa S.E. Mons. Antonio Raspanti, vescovo di Acireale, il quale assumerà le funzioni di capo della nostra Diocesi di Messina, fino a quando non sarà nominato un vescovo definitivo, a suo fianco Mons. Antonino Tripodo, delegato ad omnia.
Bomba d’acqua su Milazzo e Barcellona Nel corso della mattinata si è registrato nella fascia tirrenica della provincia di Messina e in particolare su Milazzo e Barcellona un violento temporale. Per l´alluvione sono stati segnalati diversi allagamenti di locali a pianterreno e scantinato.
Il Messina torna a vincere Il Messina torna a vincere contro il Matera per 2 a 1. Il rigore segnato al 90’ da Cocuzza decide la sfida e regala alla squadra di Di Napoli tre punti in classifica.
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Il progetto UDC presentato da D’Alia
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Mobilitazione dei precari
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Durante la conferenza Stampa di presentazione del progetto UDC, D´Alia non si ferma solo al Piemonte, ma anche alla riqualificazione del Margherita da cui dovrebbe partire una cittadella della cultura.
Il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele e il segretario aziendale Rosario Contestabile intervengono sulla vertenza che interessa i precari del Comune di Messina. La Cisl Funzione Pubblica ha proclamato lo stato d´agitazione. 14 Ottobre 2015
Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
V CIRCOSCRIZIONE
Pulizia torrenti e tombini
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ormai evidente la pericolosità dei fiumi e dei torrenti vicino al centro abitato. Visti gli eventi delle ultime ore nelle quali piogge un po’ più intense hanno messo in ginocchio la zona tirrenica, dove fiumi e torrenti esondando, fortunatamente, non hanno mietuto vittime, ma sicuramente hanno lasciato una ferita aperta nel cuore di quella gente che ha perduto tutto. Orazio Polimeni vicino al pensiero politico dei democratici riformisti, evidenzia come non si può parlare di tragica fatalità ma di poca accortezza nella pulizia dei Fiumi e dei torrenti. Orazio Polimeni fa notare alla amministrazione comunale, al fine di non dover raccontare altri tragici eventi, che il torrente Annunziata specialmente nella parte finale necessita un intervento di pulizia, ove intervento significa che dopo aver eseguito la dovuta messa in sicurezza venga seguito e tenuto sotto controllo costantemente, e se è il caso ripulire nuovamente, possibilmente con mezzi idonei al fine di rendere il più possibile scorrevole il flusso dell´acqua in caso di pioggia intensa. Altresì bisognerebbe tenere puliti tombini e deflussi per acqua, i quali spesso sono ricolmi di immondizia, di fogliame ed altro... impedendo all´acqua piovana un regolare deflusso senza creare fastidiosissimi fiumi nelle strade. Polimeni si auspica che al più presto l´amministrazione provveda per l´incolumità di noi cittadini. Molte tragedie con un po’ di buon senso potrebbero essere evitate o rese meno violente.
III CIRCOSCRIZIONE
Torrente Camaro messo in sicurezza
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uesta settimana non possiamo non rimanere in tema torrenti dopo quanto accaduto nei vicini centri di Barcellona e Milazzo. Se il Torrente Annunziata necessita urgentemente di un intervento di pulizia, il Torrente Camaro, invece, è stato messo in sicurezza in questi ultimi giorni. In previsione di forti temporali si è provveduto, infatti, a svuotare le vasche di decantazione. Nella parte alta del Torrente, inoltre, si è intervenuto per eliminare le diverse frane che ostruivano l’alveo. La prossima settimana verranno effettuati sopralluoghi negli affluenti del torrente in questione vale a dire lungo i torrenti Pizzi, Firri e Verginelli. 14 Ottobre 2015
Denuncia del consigliere comunale Libero Gioveni
Ritardi nel pagamento delle spettanze relative al buono socio sanitario 2014
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ibero Gioveni, nella qualità di consigliere comunale con la seguente nota denuncia i ritardi nel pagamento delle spettanze relative al buono socio sanitario 2014: “Non era mai accaduto finora che i numerosissimi cittadini aventi diritto alla riscossione del buono socio-sanitario venissero soddisfatti “a metà” o solo in parte! Come è noto, ogni anno il Comune, attraverso l´assessorato regionale alla famiglia, eroga (e nello stesso tempo provvede a far rinnovare le relative istanze) un sussidio ai cittadini residenti nei comuni appartenenti al Distretto sanitario D26 in possesso di una invalidità del 100% o affetti da una disabilità grave. Inutile dire che questo contributo economico rappresenta per queste persone e per le loro famiglie che si occupano di assisterle, una piccola ma preziosa opportunità per affrontare meglio le tante spese per le cure e l´assistenza che in certi casi si è costretti a cercare al di fuori dell´ambito familiare. Quest´anno, infatti, nello scorso mese di maggio, grazie alle risorse giunte dalla Regione che vi compartecipa economicamente, il buono socio-sanitario 2014 è stato erogato agli aventi diritto solo in parte, con l´impegno da parte di palazzo Zanca di procedere al saldo in tempi brevissimi nella misura spettante all´Ente. A distanza di 5 mesi, però, questa categoria di cittadini attende ancora di ricevere quanto dovuto, senza tra l´altro conoscere i motivi di un´attesa che obiettivamente, appunto, sta durando anche troppo! Pertanto, in virtù di tutto quanto sopra esposto, il consigliere comunale i n t e r r o g a con carattere i vertici comunali, ognuno per la parte di propria competenza, al fine di conoscere: 1. i reali motivi di questi ritardi; 2. i tempi necessari e utili a far ottenere agli aventi diritto il saldo del prezioso beneficio economico tanto atteso”. 14 Ottobre 2015
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città a cura di Marilena Faranda foto Peppe Saya
UDC
Cultura e Salute: Due cittadelle per la città
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oi non siamo qui con toni trionfalistici, afferma il senatore D'Alia durante la conferenza Stampa di presentazione del progetto UDC, con al fianco i consiglieri UDC. Il nostro progetto, continua D'Alia, non si ferma a al Piemonte, nessuno, infatti, ha attenzionato la riqualificazione del Margherita da cui dovrebbe partire una cittadella della cultura. Oggi, noi ci auspicheremmo che ci sia una cittadella della salute. Il. 7/10/2015 all'Ars abbiamo salvato l'Ospedale Piemonte, ma lo si poteva fare già un anno fa, infatti, se il Sindaco fosse stato più attento. Le ordinanze del sindaco sono carine e folkloristiche, ma non risolvono niente. La risposta di Accorinti: L’on. D’Alia non sa di cosa parla quando agita presunti “ritardi di Accorinti” sul Piemonte. Basta leggere il primo documento del Sindaco fin dall’inizio di questa vertenza cittadina, nel quale si propone la soluzione che adesso tutti si affannano a dichiarare propria: un centro per la lungodegenza e un attrezzato pronto soccorso, per l’emergenza urgenza.
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Diocesi
S.E. Mons. Raspanti nuovo reggente
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i è presentato alla Stampa S.E. Mons. Antonio Raspanti, vescovo di Acireale, il quale assumerà le funzioni di capo della nostra Diocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela, pro-tempore, ovvero fino a quando non sarà nominato un vescovo definitivo, a suo fianco Mons. Antonino Tripodo, delegato ad omnia. Io, ha spiegato Mons. Raspanti, cercherò di essere quanto più presente possibile, perché comprendo che le esigenze di una Diocesi siano tante, anche se probabilmente non potrò essere qui più di due giorni a settimana, perché anche nella diocesi di Acireale, hanno bisogno di me. Durante la conferenza stampa Raspanti, che dopo il suo insediamento era subito venuto a parlare con l’ex Arcivescovo, Mons. La Piana e pur non avendo letto per scelta i giornali, ha dovuto dare risposte ai tanti dubbi che aleggiavano sulla rinuncia di Mons. La Piana. Per quanto riguarda i presunti ammanchi nel Bilancio della Diocesi, Raspanti conferma quanto dichiarato da Mons. La Piana, la recessione c’è per tutti. Per quanto concerne il caso del medico della diocesi Antonio Bertolami, che nel luglio 2013 aveva nominato fra suoi eredi La Piana, come persona fisica, non in quanto Arcivescovo, Raspanti chiarisce che l’ere-
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dità consisterebbe in due palazzi e non in cifre astronomiche come si era ipotizzato. La Piana, inoltre, che ancora non ha accettato nulla, se egli accetterà qualcosa, lo passerà contestualmente alla diocesi, perché non vuole mantenere nulla per sè. Sulla transazione di circa 900 mila euro per la Casa del clero a Collereale, sede scelta sin dai tempi di monsignor Paino per i sacerdoti “in pensione”, che aveva fatto storcere il naso a molti alti prelati, Raspanti dice: Oserei dire che in questa occasione l’ex Arcivescovo si è preso una eredità non sua, avendo il coraggio di portare a compimento questo atto, perciò non credo che sia criticabile per questo. Non parlerei di cataclisma all’interno della Diocesi, ma vogli andare a fondo di questa e di tutte le altre questioni. 14 Ottobre 2015
Risanamento
Politica
Inaugurato il cantiere di “Casa nostra” Presentati i Coraggiosi
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l sindaco, Renato Accorinti, con gli assessori comunali, alle Politiche della Casa, Sebastiano Pino, all'Urbanistica, Sergio De Cola, e all'Ambiente, Daniele Ialacqua, hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione del cantiere per l'avvio dei lavori di risanamento di Casa Nostra. “Dopo tantissimi anni di attesa - hanno evidenziato il sindaco Accorinti e gli assessori Pino, De Cola e Ialacqua - finalmente si può presenziare a questo evento. Le procedure per il risanamento dell'area interessata non sono state semplici ed oggi grazie ad una battaglia intrapresa sarà anche realiz-
zato unSayaParco Urbano”. foto Peppe L'intervento prevede la demolizione dei 7 edifici danneggiati, disfacimenti, sbancamenti e preparazione del terreno per la riqualificazione dell'area di progetto, la realizzazione dell'impianto d'illuminazione stradale, la sostituzione di brevi tratti di fognatura e per la raccolta di acque pluviali ed interventi volti alla realizzazione di un parco urbano.
Scuole
Riabilitiamo Messina
''Pedagooogia 3000''
Bonifica di Villa Dante
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er innovare l'approccio educativo nei confronti delle nuove generazioni sia nel rapporto genitorifigli che insegnanti-allievi, la prof.ssa Cecilia Caccamo e l'Associazione di Promozione Sociale ''Il Giglio'' di Milazzo hanno invitato a Messina il 16, 17, 18 e 19 ottobre, Noemi Paymal, antropologa e sociologa francese, in tour Mondiale 2015, per presentare ''Pedagooogia 3000'', col patrocinio del comune di Messina. Il nuovo modello educativo si prefigge lo scopo
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abato 10 ottobre, presso la saletta dell’Hotel Messenion, su iniziativa delle federazioni Prima La Sicilia e Prima Messina, si è tenuta una conferenza stampa di presentazione del gruppo “I Coraggiosi” Messina. All’incontro sono intervenuti: Gabriele Siracusano e Roberto Falzea – Coordinatori cittadini; Iole Nicolai – Coordinatrice de “I Coraggiosi” per Messina e provincia; Fabrizio Ferrandelli– Promotore del gruppo “I Coraggiosi”.
E di fornire strumenti per raggiungere lo sviluppo integrale, olistico dell’essere umano. Il programma prevede: venerdì 16 ottobre, presso il Liceo Basile, Aula magna, alle 11.30, alla Libreria Colapesce, in via M. Giurba, alle 18; lunedì 19 ottobre al Liceo Ainis, Aula magna, ore 11 e 12.30.
’ stato illustrato nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, dal gruppo Riabilitiamo Messina, l'evento relativo alla bonifica di villa Dante, programmato in collaborazione con l'ATO3. L'iniziativa si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 16 e per l'intera giornata di sabato 17.
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Messina - Casa Nostra - 8 Ottobre 2015
Ruspe in azione a “Casa Nostra” foto Peppe Saya
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Dopo 22 anni, da quando furono sgomberate tredici palazzine interessate da dissesto idrogeologico, ad appena dieci anni dalla loro realizzazione, la ruspa è entrata in azione per poi proseguire con le picconate simboliche date dal sindaco Accorinti e dagli altri componenti della giunta, gli assessori Ialacqua, De Cola e Pino, che si sono impegnati a vario titolo perché i lavori potessero iniziare. Lì dove per anni ha regnato il malaffare nascerà un parco urbano.
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Provincia a cura di Marilena Faranda
Rete fra Enti
Per una societĂ migliore: integrazione e reinserimento
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l Commissario Straordinario della Città Metropolitana di Messina, dott. Filippo Romano, ha sollecitato un incontro che si è svolto presso l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, per la messa a punto di quanto necessario all’avvio delle attività previste nel progetto finalizzato a favorire percorsi di integrazione per il reinserimento, nel mondo del lavoro e della società, di soggetti svantaggiati, con notevoli positive ricadute, come già sperimentato in precedenti esperienze, sui soggetti interessati e sulla società. Palazzo dei Leoni, attraverso la Dirigente della X Direzione “Politiche Sociali e del Lavoro” – “Servizio Politiche del Lavoro, Giovanili e Occupazionali” Dott.ssa Silvana Schächter e il funzionario Pietro Alito, ha garantito la massima disponibilità all’attuazione del programma in totale sinergia con l’U.E.P.E. 14 Ottobre 2015
L’incontro di ieri è servito a mettere a punto la procedura di questo progetto ,le cui linee guida sono contenute nelle convenzioni sottoscritte con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna ed il Tribunale di Messina, rispettivamente in data 23 e 24 luglio 2015, approvate in data 29 settembre 2015 con deliberazioni del Commissario Straordinario e riguardano, in particolare, gli interventi di: - “messa alla prova”, che prevede lo svolgimento di lavori di pubblica utilità da parte di soggetti che hanno la possibilità, prevista dalla legge, di chiedere la sospensione del processo; - “giustizia riparativa”, consistente nella prestazione di attività gratuita che il soggetto deve svolgere per risarcire del danno fatto i soggetti danneggiati e/o la collettività.
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l Ministero dell’Interno, con una circolare, ha comunicato che le Province e le Città Metropolitane dovranno contribuire al contenimento della spesa pubblica per l’anno 2015 attraverso la riduzione della spesa corrente di 1.000 milioni di euro per l’anno 2015, di 2.000 milioni di euro per l’anno 2016 e di 3.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017. Il termine per il versamento degli importi relativi all’anno corrente è fissato al 2 novembre, quindi gli Enti hanno circa 20 giorni di tempo. In particolare, per quest’anno, la Città Metropolitana di Messina dovrà versare la consistente cifra di 8.562.113,11 euro, mentre nel 2016 il versamento si aggirerà intorno ai 17 milioni di euro e nel 2017 sarà addirittura di 25 milioni di euro. Si tratta di una realtà drammatica che coinvolge la maggior parte degli Enti di area vasta, alle prese con una crisi gestionale generalizzata, causata dalle eccessive contrazioni dei trasferimenti pubblici registrate in questi ultimi anni, di transizione dalle Province alle Ciità Metropolitane e ai Liberi Consorzi. A breve, Palazzo dei Leoni approverà il bilancio in pareggio, grazie alla legge che ha previsto la redazione del documento contabile su base annuale e non triennale, ma se queste strangolanti misure di contenimento della spesa, così come prospettata per il 2015 e per i prossimi due anni, sarà attuata nella misura preannunciata, l’Ente andrà incontro, in tempi brevi, a seri problemi economici con gravi ricadute su tutti i servizi erogati, con pesantissime ricadute sui cittadini. Un esempio per tutti, già allo stato attuale, la Città Metropolitana di Messina non può attuare alcun tipo di intervento sulla rete stradale provinciale, situazione che rischia di peggiorare, se si considera che a breve si andrà ad affrontare la stagione invernale che porterà ad ulteriori drammatiche problematiche, con possibili ripercussioni sulla transitabilità delle arterie stradali e con il rischio di lasciare isolati interi Comuni e Frazioni. L'impossibilità di garantire la sicurezza e l'efficienza delle strade provinciali coincide, tra l'altro, con
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Grido d’allarm
La Città Metropolitana di Messina dovrà versare la consistente cifra di 8.562.113,11 euro, nel 2016 il versamento si aggirerà intorno ai 17 milioni e nel 2017 sarà addirittura di 25 14 Ottobre 2015
Misure scellerate di tagli alla spesa pubblica
me del Commissario Romano
un momento delicato per la Città Metropolitana di Messina che si trova a dover fronteggiare gravi emergenze in tale settore, aggravate anche dalle recenti alluvioni. Sono varie, infatti, le criticità in atto nell’intero territorio provinciale e, soprattutto, nel comprensorio jonico, che registra già la chiusura della strada provinciale 19 di Mancusa, nel Comune di Francavilla di Sicilia, e della strada provinciale n. 23 di Misserio. Ancora una volta, un esempio di come i tagli alla spesa pubblica, totalmente incuranti dei bisogni della gente, pesano come un macigno sulle teste dei cittadini, fino a mettere a rischio la loro stessa vita. 14 Ottobre 2015
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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio
“Benvenuti nel paese di ovvero mamma Regione Anche "inviare una mail, usare internet o tenere gli archivi ordinati" basta ai 1.700 dirigenti della Regione per ottenere i premi in busta paga, sotto la voce "indennitĂ di risultato": una spesa complessiva per le casse della Regione di circa 10 milioni di euro. E' quanto denunciano i deputati regionali del M5s. 40
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Bengodi, ”
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Benvenuti nel paese di Bengodi, ovvero mamma Regione, che a stento riesce pagare gli stipendi, ed è in procinto di 'spegnere la luce', per usare le parole pronunciate all'Assemblea dall'assessore all'Economia Alessandro Baccei, ma che - accusa il M5s - non disdegna di gratificare i suoi figli più cari con allettanti incentivi economici". Nel 2013 e 2014 sono stati stanziati, e in parte liquidati, oltre 10 milioni di euro l'anno per le indennità di risultato, "che - sostengono i 5 stelle - appesantiscono la già pesante busta paga dei dirigenti con cifre non certo disprezzabili e che in alcuni casi possono arrivare anche a 12 e persino 17 mila euro lordi l'anno (la media è di circa 7 mila euro)". E "per il 2015 la cifra complessiva dei 'bonus' da elargire ai superburocrati è stata leggermente ritoccata al ribasso (solo 587 mila euro in meno), ma probabilmente per effetto di pensionamenti". E' saltato fuori che attività che dovrebbero essere la normale routine in qualsiasi ufficio, come l'uso della posta elettronica o di internet o la "protocollazione e archiviazione delle pratiche", costituiscono tappe significative della scalata al premio". "E non mancano", incalzano i deputati M5s, "le motivazioni generiche o al limite del comprensibile per regalare un premio a ogni costo". I premi, oltre a essere consistenti, sono pure per tutti. In attesa che entri in funzione l'Oiv (organismo indipendente di valutazione) la verifica del raggiungimento dell'obiettivo è attualmente demandata ai superiori dei dirigenti "scrutinati", che finora hanno sempre promosso praticamente in massa. Lo "raccontano" le schede di valutazione, che riportano quasi tutte il massimo dei voti (100) o comunque dentro la fascia utile per consentire ai dirigenti di portare a casa il massimo delle prebende possibili (80 punti su 100). "Con dirigenti così bravi ed efficienti - afferma il capogruppo M5s all'Ars, Giorgio Ciaccio - la Regione dovrebbe brillare in tutti i settori, quando invece siamo sull'orlo della bancarotta. È ovvio che qualcosa non funziona e che questi premi non sono altro che insopportabili ed inopportune regalie, concesse, tra l'altro, a gente che porta a casa buste paga pesantissime, Si sospendano, come è stato fatto a Bagheria dal nostro sindaco Patrizio Cinque". "Per stoppare lo scandalo delle indennità di risultato" i deputati del Movimento presenteranno un emendamento nella prossima finanziaria "che congeli questa voce per cinque anni". WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Lavoro Sicilia maglia nera in Europa
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numeri sull'occupazione forniti dall'Eurostat sembrano un bollettino di guerra. In Sicilia, dove si registra il dato peggiore in assoluto, il tasso di occupazione per le persone tra i 20 e i 64 anni è del 42,4%. Più di un siciliano su due in età da lavoro è quindi disoccupato. E il dato femminile è ancora più pesante: solo il 29,6% delle donne nella stessa fascia d'età ha un lavoro. Sicilia maglia nera d'Italia ma non solo. Il dato che si registra sull'isola è il più basso di tutte le regioni europee. Un'ecatombe, alla faccia dei tanto sbandierati segnali di ripresa. Ma la questione è più ampia e non riguarda soltanto la Sicilia. I dati sono da brividi anche in tutto il resto del Sud. In Europa sono soltanto sei le regioni con un tasso di disoccupazione inferiore al 50%; ben quattro di queste sono proprio in
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Italia. Ma per tornare alla Sicilia, e all’evidente fallimento dell’azione del presidente Rosario Crocetta certificata impietosamente anche da questi ultimi dati statistici, i parlamentari di Area Popolare, Nino Bosco e Bruno Mancuso, chiedono a Renzi di ‘sollevare’ anche Crocetta, dopo Marino: “Era ormai evidente l'inadeguatezza e l'insostenibilità per il primo cittadino a continuare a guidare la Capitale e bene ha fatto il presidente del Consiglio a porre fine allo strazio di Roma. Ora, vista la manifesta incapacità del presidente Crocetta a guidare la Sicilia perché Renzi non agisce per mandare a casa un presidente evidentemente inadatto? I danni del presidente Crocetta sono sotto gli occhi di tutti: una regione mal governata, allo sbando e senza prospettive.
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Come le tradizioni siciliane all’estero possano farti sentire a casa
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urante il tragitto per recarsi al Comitato delle Regioni, il Presidente dell’ARS Giovanni Ardizzone non avrebbe mai pensato di imbattersi lungo la Chaussée de Louvain, in un bar il cui proprietario e’ il messinese Giovanni Lepanto dove insieme la moglie Sig.ra Enza rappresentano dal 1975 ad oggi la maggiore pasticceria di origine siciliana presente a Bruxelles. Dopo qualche mese lo stesso Sign. Lepanto non si sarebbe mai aspettato un riconoscimento da parte del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana per la sua opera di divulgazione della cultura pasticcera messinese nel Mondo. Stamattina, nel freddo ormai invernale della capitale europea e’ avvenuta la consegna di una targa con la quale si rende merito a dei nostri concittadini che con passione, costanza e professionalita’ riescono a portare alto il nome della nostra citta’ di Messina nel mondo, permettendo a migliaia di persone come me,
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che vivono lontani dalle proprie famiglie e dalle loro tradizioni, di trovare una piccola oasi in territorio straniero dove poter respirare nuovamente aria di casa a colpi di cannoli, cassate, pignolate, piccola pasticceria ma anche braciole, melenzane ripiene e tante altre delizie che ci ricordano quanto bella possa essere la nostra terra e quanto orgogliosi si puo’ ancora essere ad essere Siciliani. Un ringraziamento e’ stato rivolto al Presidente Ardizzone che comprendendo l’importanza di una politica che si attua anche e soprattutto attraverso il riconoscimento e la valorizzazione dei vecchi mestieri soprattutto in chiave di valorizzazione internazionale , dona il giusto riconoscimento a persone che nonostante le barriere geografiche investono sulle proprie tradizioni, donandoci anche se per brevi momenti un po’ di aria dello Stretto. Antonio Bebba 14 Ottobre 2015
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Cultura
PalaCultura “Antonello da Messina”
Messina e la contemporaneità portale e app alla scoperta di arti e artisti dal ‘900 a oggi
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n un clic cinque generazioni di artisti, quasi mille tra schede artisti e schede opere, 1.700 immagini, e uno sguardo che accoglie ad un sol colpo il Novecento e il Secondo Millennio, tra pittura e scultura, letteratura e teatro, cinema e tv, architettura e urbanistica, fotografia e illustrazione. La ricerca a più mani e più voci, cesellata attraverso il confronto quotidiano tra specialisti di settori diversi e durata un anno, racconta Messina e la contemporaneità, le sue arti e i suoi interpreti, dai più consapevoli all’underground. E’ l’approdo al web de “Le Scalinate dell’Arte”, progetto pluriennale e poliedrico che, con il Comune di Messina come capofila e la società Team Project come partner, si è guadagnato, per innovatività ed esaustività e per i positivi potenziali impatti sociali e di sviluppo, apposito finanziamento nel Po Fesr Sicilia 2007-2013. Un portale e una app sviluppati ad hoc forniscono in chiaro a chiunque abbia interesse il censimento massivo di tutto ciò che fa cultura a Messina, e il percorso di approfondimento e
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Cinque generazioni di artisti, dal 1900 ad oggi, tra pittura e scultura, letteratura e teatro, cinema e tv, architettura e urbanistica, fotografia e illustrazione 14 Ottobre 2015
aggiornamento prosegue ancora. Nel frattempo, piccole e grandi scoperte, intuizioni inedite e, soprattutto, connessioni che aprono nuove linee di indagine si registrano in ogni settore studiato: dall’ipotesi che il Cinema Odeon, attribuito all’ancora ignoto “R. Gunter”, sia invece uscito dalle geometrie plastiche di Felice Canonico alla scoperta che i padiglioni A, B e in parte C del Policlinico sono stati progettati da Ettore Rossi, l’architetto che in Italia ha cambiato i modelli di riferimento dell’edilizia sanitaria, dalla riproposizione dell’Horcynus Orca di D’Arrigo alla valorizzazione della visione e delle opere di Giovanni Cammarata. Per definizione work in progress, il portale ha già raggiunto una significativa massa critica di informazioni e relazioni tra saperi. . “Suggestioni e conoscenze – spiega Giovanni Lucentini, presidente di Team Project e ideatore del progetto - che devono diventare patrimonio collettivo. Studiosi e studenti, appassionati di storia patria e artisti, pubblici amministratori e operatori del settore potranno trovare un valido strumento di sintesi e analisi per approfondimenti futuri. Senza mai dimenticare, come più volte sottolineato dal prof. Massimo Villari, coordinatore del team informatico, che il portale e l’applicazione mobile rappresentano, insieme, uno degli snodi viari del progetto, essendo componenti integranti e di completamento di una infrastruttura tecnologica complessa ed innovativa. Il progetto ‘Le Scalinate dell’arte’, infatti, presenta le principali caratteristiche progettuali che denotano le principali Smart Cities esistenti a livello mondiale. Le sette scalinate, illuminate a LED multicolori, capaci di regolare l’intensità di illuminazione sulla base delle necessità dei fruitori mirando al risparmio energetico con pali dotati di Access point Wifi e di telecamere di sorveglianza per salvaguardare le installazioni artistiche, sono, di fatto, strumenti avveniristici. Il cittadino o il turista della città Smart, Messina, oltre a beneficiare del supporto tecnologico nelle scalinate, potrà interagire con l’app ed i sistemi informativi web-based per ottenere in modo semplice ed intuitivo informazioni sull’arte contemporanea e sulle installazioni artistiche che insistono sul territorio”. Appuntamento venerdì 16 ottobre alle ore 10 al PalaCultura Antonello con la conferenza di presentazione di www.lescalinatedellarte.com, la sua architettura interna, i possibili modi di navigazione, i contenuti raccolti, le modalità d’utilizzo dell’app. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Museo regionale di Messina
Scuole, crocieristi e club al museo per la mostra-evento sul Futurismo
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in qui 1.500 visitatori e calendario fitto di prenotazioni fino alla chiusura di giorno 15 novembre per la mostra-evento “L’Invenzione Futurista. Case d’arte di Depero” allestita dal Museo regionale di Messina in collaborazione con il Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. L'istituto Bisazza (articolato in Liceo Linguistico, Liceo Scientifico e Liceo delle Scienze Umane e Sociali) è l'ultima scuola finora ad aver visitato l'esposizione, nella giornata del 13 ottobre. Entro la chiusura, tutte le realtà scolastiche cittadine avranno trascorso almeno un giorno al Museo, con il caso particolare dei tre giorni di visita prenotati dall'Istituto d'Arte Basile tra il 10 e il 12 novembre. Funziona anche il rapporto con il crocierismo, con agenzie private che hanno colto l'occasione e accompagnano i visitatori in viale della Libertà. Il 30 ottobre è prevista la visita di un gruppo che supererà le 100 persone. Per questi gruppi e per chi ne fa richiesta è disponibile un servizio di visita guidata effettuato da storici dell'arte. Tra le curiosità, le iniziative di alcuni club service che hanno in programma di completare la visita al Museo con incontri a tema culinario-futurista. Cocktail o cene ispirate ai manifesti del movimento che hanno provato a rivoluzionare anche il modo di intendere la cucina. 14 Ottobre 2015
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Pala-Cultura “Antonello da Messina”
Biennale di Messina
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enerdì 16 Ottobre sarà presentata la Biennale di Messina presso il Pala-Cultura “Antonello da Messina”, evento speciale che da anni viene organizzato nella nostra città dall’artista messinese Biagio Cardia il quale si è avvalso della collaborazione del Direttivo “Accademia Culturale Zanclea”, l’Associazione “Progetto Colapesce” diretta dall’Avv. Giuseppe Santalco e “Association of Italian American Educators”. E’una importante manifestazione attesa con grande interesse non solo dagli artisti partecipanti ma anche dai numerosi visitatori che già conoscono l’evento di livello Internazionale. Alla Biennale, anche quest’anno viene abbinata la Sesta Edizione del Concorso di Poesia
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Internazionale “Premio Messina Città D’Arte”, curato da un Comitato di intellettuali messinesi composto dal Presidente Prof. Claudio Sergio Stazzone, delle dott.sse Agata Midiri, Celestina Matino, Giovanna Lo Giudice, Ketty Millegro e Tiziana Midiri. La Premiazione avrà luogo Venerdì 16 Ottobre ore 17.30, con la presenza dell’Assessore alla Cultura Prof. Tonino Perna. Contestualmente all’esposizione delle opere pittoriche che sarà possibile visitare fino al 22 Ottobre, si terrà una Mostra fotografica di Artisti professionisti e uno “Stage Fotografico” con la presenza di modelle, nei seguenti giorni; Domenica 18 per i fotoamatori e fotografi, Martedì 20 per gli alunni delle scuole di Messina. Alla mostra fotografica saranno presenti gli artisti: Biagio Cardia che esporrà foto di “Messina ieri e oggi”; Salvatore Desalvo (Moda); Davide Cardia (Moda) Anna Maria Niccoli di Cosenza (fotopittoriche). Per il Premio di Poesia, è prevista la partecipazione di poeti Europei ed Exstraeuropei. Allieteranno la serata i cantori messinesi Gianni Argurio e Mimmo Ambriano.
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Conclusasi al Monte di Pietà di Messina
“Segni e Sogni. Mostra di pittori
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enerdì 9 Ottobre si sono chiuse le porte della sala Sud del prestigioso Complesso Monumentale del Monte di Pietà che per cinque giorni ha ospitato la collettiva “Segni e Sogni. Mostra di pittori Post Simbolisti” il cui successo di pubblico ed i pareri favorevoli hanno sicuramente aperto un portone al gruppo dei quattro protagonisti Salvatore Celi, Marco Rizzo, Giuseppe Siracusa e Giorgio Torre, personalità artistiche indipendenti e distinguibili accomunate però da un segno intimo e psicologico. Un impegno ben riuscito per l’associazione Cara beltà, presieduta da Milena Romeo, che ha inserito l’evento nella rassegna “Cento Sicilie” con l’obiettivo di promuovere le Arti Contemporanee nel territorio ma soprattutto una scommessa vincente per il gruppo stesso, che ha esposto per la prima volta a maggio del 2015 presso l’Auditorium di San Vito di Barcellona P.G. sotto l’occhio critico di Andrea Italiano, da tempo impegnato ad individuare e valorizzare il potenziale artistico dei talenti che ruotano attorno alla città del Longano. Una mostra contemporanea lontana dai nuovi linguaggi dell’arte riconoscibili in installazioni, performance, effetti multimediali, neo-espressionismi, public art etc. La loro pittura è diversa, o meglio più vicina alla tradizione. Si serve di un “figurativo” a tratti simbolico, surrealistico e geometrico per lanciare un messaggio, per affinare la tecnica ed il disegno, per elaborare campiture di colore e passaggi cromatici graduali, per esporre un pensiero alchemico, per esprimere la generale condizione umana ma ancor di più la propria.
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Post Simbolisti”
Nelle tele si potrebbero cogliere varie chiavi di lettura, sicché alcune opere sembrano diventare la proiezione di immagini mentali, altre fungono quasi da rifugio per l’artista, dove lo stesso si nasconde per sottrarsi a certe situazioni esterne altrimenti incomprensibili o che preferirebbe non vedere. Altri lavori, invece, sembrano rappresentare quell’anello di congiunzione tra la realtà materiale circostante ed il mondo del sogno e dell’illusione. Forse questo messaggio deve essere passato se, durante i giorni di esposizione, sono stati tanti i messinesi che incuriositi hanno posto domande, se docenti hanno chiesto di visitare la mostra con le classi, se in molti, turisti compresi, hanno scattato foto immortalandosi con le opere e se diversi artisti locali ed esperti del settore hanno mostrato apprezzamenti senza risparmiare consigli e suggerimenti preziosi per ciascun pittore. Ai Postsimbolisti, dunque, non rimane che augurare una prossima tappa vincente con la consapevolezza che non si è mai arrivati e riconoscendo che se da singoli sono sicuramente in gamba, in gruppo sono diventati una vera forza! Laura Mauro
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La Grande Arte al Cinema “Multisala Iris” di Messina inserisce nella sua programmazione un evento che porta musei e importanti nomi dell’arte nelle sale cinematografiche di tutto il mondo
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er il secondo anno consecutivo, la “Multisala Iris” (via Consolare Pompea 240, Messina) inserisce nella sua programmazione La Grande Arte al Cinema, un evento che porta musei e importanti nomi dell’arte nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Reduce dal successo della trascorsa stagione – che ha registrato una grande partecipazione di pubblico –, quest’anno la “Multisala Iris” ripropone questi affascinanti percorsi alla scoperta dei grandi capolavori artistici, e offre speciali convenzioni agli studenti delle scuole medie e superiori. Il viaggio avrà inizio il 3, 4 e 5 novembre con una straordinaria visita multisensoriale in 3D e 4K nel Rinascimento, alla scoperta del patrimonio artistico di Firenze e degli Uffizi. La première mondiale di Firenze e gli Uffizi 3D/4K-viaggio nel cuore del Rinascimento – una produzione Sky 3D in collaborazione con Sky Arte HD, con Nexo Digital e Magnitudo Film – ripercorre i luoghi simbolo di Firenze (Cappella Brancacci, Museo del Bargello, Santa Maria del Fiore, Cupola del Brunelleschi a Palazzo Medici, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio, Galleria dell’Accademia, Galleria degli Uffizi) e racconta le opere d’arte che il capoluogo toscano custodisce (Donatello, Michelangelo, Giotto, Gentile, Fabriano, Piero della Francesca, Raffaello, Tiziano, Leonardo, Botticelli, e altri ancora). «Una perla – si legge sul sito web della Nexo Digital – sarà costituita dallo svelamento del restauro in corso dell’Adorazione dei Magi di Leonardo, assente dagli Uffizi dal 2011. Ad arricchire il film, spettacolari immagini aeree della città, realizzate grazie all’utilizzo di un elicottero e un drone». Un esperimento, quello dell’Arte sul Grande Schermo, che offre allo spettatore, attraverso la tecnologia digitale, l’opportunità di vivere un’esperienza unica e coinvolgente.
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Spettacoli
I migranti protagonisti del laboratorio teatrale su Pier Paolo Pasolini per la compagnia DAF
Un viaggio senza frontiere alla scoperta dell’altro
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l porto di Messina è meta ormai quasi quotidiana di sbarchi di migranti, di uomini che intraprendono la “via del mare” con la speranza di potersi costruire un futuro migliore. Molti, una volta giunti in città, scelgono di rimanere ai bordi delle strade alla ricerca di qualche spicciolo, altri, invece, ritengono premessa fondamentale per la realizzazione del proprio “progetto di vita” integrarsi nella realtà circostante. È questo, ad esempio, il caso dei giovani migranti che hanno scelto di partecipare al laboratorio teatrale su Pier Paolo Pasolini condotto da Angelo Campolo per la compagnia DAF- Teatro dell’Esatta Fantasia di Giuseppe Ministeri, in collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Hanno scelto di mettersi in gioco lanciando alla città una sfida nuova che spinge ad andare oltre i confini di quella che potremmo definire “politica dell’emergenza”. Questa magica storia ha inizio qualche settimana fa quando questi giovani, presentatisi al primo incontro del laboratorio, hanno calcato, per la prima volta, le tavole di un palcoscenico. Sono entrati nell’ambiente a loro sconosciuto della Sala Laudamo in fila indiana, impauriti, estremamente imbarazzati. Ad accoglierli il regista Angelo Campolo che ha rotto il “ghiaccio” rivolgendo loro queste parole “Questo è un mondo sottosopra, questo spazio è una frontiera
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“Questo è un mondo sottosopra, questo spazio è una frontiera dove chiediamo di dichiarare: che musica ascolti, quali film ti piacciono, se sai o no disegnare, cantare e soprattutto ballare” 14 Ottobre 2015
dove chiediamo di dichiarare: che musica ascolti, quali film ti piacciono, se sai o no disegnare, cantare e soprattutto ballare”. Poche parole di grande significato per introdurre questi giovani in una realtà nuova, in una realtà che è uno spazio libero e non un recinto in cui si opera con l’intento di indagare sulla vita del singolo. Nessuna indagine, nessun giudice chiamato a distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Questo il clima di fondo di un laboratorio che ha visto i giovani fare ricorso unicamente, nell’ambito dei primi due incontri, alla “lingua del teatro”, fatta di corpo, musica e ritmo. Pian piano alcuni di loro, poi, hanno deciso di far entrare spontaneamente anche le parole. Ecco che le prove entrano nel vivo e lo spettacolo giorno dopo giorno prende vita. Prima che la “macchina” del teatro si metta in movimento, però, Campolo racconta loro, come se si trattasse di una fiaba, la trama dell’opera che porteranno in scena al termine del laboratorio: Teorema di Pasolini. Tra i personaggi uno straniero senza nome, un ospite che bussa alla porta e magicamente migliora la vita della famiglia che lo accoglie. Al suo addio, però, le cose cambiano, la famiglia, infatti, è invasa da un dolore immenso che spinge il padre ad abbandonare tutto e fuggire nel deserto. Momenti diversi di una storia che quei giovani migranti stavano ad ascoltare in silenzio, mentre parole vaghe e generiche come “luce” “straniero” “Dio” lasciavano da parte il loro valore più astratto per prendere corpo in maniera sempre più concreta, più chiara ma al contempo più misteriosa. “Questo mistero” sottolinea Campolo “che racchiude in sé una contraddizione, è quello che ci interessa di Teorema. Non le sue implicazioni politiche, legate ai cambiamenti sociali dell’Italia del ’68. La nostra intenzione è di aprire un processo creativo che ponga al centro le domande di quell’opera che ancora oggi sono in grado di scuotere la nostra coscienza intima”. Questa, dunque, la meta di un viaggio che si concluderà a maggio con la realizzazione di tre spettacoli con al centro l’opera di Pasolini, declinata con l’ausilio di forme espressive diverse: prosa, teatro danza e musica. Un viaggio senza frontiere, aperto all’imprevedibile, un viaggio che nasce per raccontare sul palcoscenico il nostro rapporto con l’altro, partendo dalla parabola di Teorema. Un’opera di ieri, dunque, riletta in maniera nuova diventa punto di partenza per un’esperienza unica che porterà, senza dubbio, attori e spettatori a divenire cittadini più consapevoli di un mondo globale.
Alessia Vanaria WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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“INFINITA”
prima assoluta per la Sicilia Al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, venerdì 16 ottobre, la compagnia Familie Flöz
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amilie Flöz è un gruppo che da più di dieci anni risiede a Berlino, ma è composto da artisti sempre diversi che danno vita a creazioni autonome La loro arte nasce dal teatro di figura e dalla clownerie, dalla danza, dall’arte circense, acrobatica ma intimamente, fermamente, drammaturgica. Lo spettacolo che andrà in scena, INFINITA, è un mosaico dei grandi piccoli momenti della vita. È un’analisi dei temi che sempre si presentano nel corso dell’esistenza, ma comunicati attraverso uno sguardo intelligente che mette a nudo quelle situazioni che nella vita sono universalmente avvertite come momenti comici. Spesso il pubblico ride a crepapelle,
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batte i piedi e alla fine applaude, come dicesse grazie per un regalo. È uno spettacolo, adatto a tutte le fasce d’età, sui primi e sugli ultimi istanti di vita, sulla nascita e sulla morte. Racconta i momenti in cui avvengono i grandi miracoli dell’esistenza: il timido ingresso nel mondo, i primi coraggiosi passi, la scoperta del mondo, del sesso, di se stessi, degli altri e poi l’inevitabile discesa finale. Agli uomini con il volto coperto da grandi maschere le situazioni si presentano spesso uguali ma, di volta in volta, diversa è l’esperienza. La messa in scena dei differenti ostacoli che l’uomo affronta risulta a volte tenera, altre imprevedibilmente esilarante.
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
Finire con onore Un attore, o artista in genere, sa quando appendere il proprio io al chiodo? Probabilmente no, dopo una vita vissuta al massimo e sulle copertine dire “basta” e chiudere le porte della celebrità non è semplice. Il tempo, però, è bastardamente infame e fare i conti con esso non piace a nessuno. Come affrontarlo, c’è chi decide di arrendersi a lui e finisce con l’eclissarsi silenziosamente, magari qualche cammeo ma niente più protagonismo. Altri, invece, scelgono di sposare il patetico e farlo proprio. La vita finisce quando il respiro finisce, e si rimane in copertina fino all’ultimo. Lo showbiz, però, non è così serenamente gentile. Sicuramente non sbeffeggerà il vecchietto di turno nei grandi eventi, magari gli regalerà pure un Oscar alla carriera (o premio equipollente), però la critica sarà spietata. E lo sarà perché se continui a confrontarti con essa devi accettare, perché se ieri eri “Toro scatenato” oggi sei un DeNiro che cerca di rimanere credibile senza successo. Finendo col prestarti a pellicole oscene, con brevi fortune sporadiche. La caduta degli dei se volete, oppure la non consapevolezza che esiste un tempo per tutto e che chi ti ha esaltato ieri non vede l’ora di distruggerti oggi. Chiaro, se sei Stallone o Schwarzenegger e decidi di fare ancora “Rocky” o “Terminator”, allora le pernacchie te le prendi e custodisci nel cassetto delle cose più care. Insomma il tempo è infame, come affrontarlo? Invecchiare anche in scena o far finta di nulla? Probabilmente si è credibili invecchiando, perché il tempo ti invecchia e non ridicolizza. A farlo ci si pensa da soli, facendo ancora finta di essere figli senza capire che si è nonni. Il cinema è finzione direte, chiaro. ma la messa in scena è fatta da persone reali che non possono pensare che basta chiamarsi Al Pacino per poter fare il figo. Un vecchietto è un vecchietto pure se una volta era Indiana Jones, ma Harrison Ford non se ne rende conto neanche lui. Essere o apparire? È tutto lì il problema, perché la fatica di ammettere di essere il trapassato remoto è difficile da sopportare e gestire. Non un attacco il nostro, ma la consapevolezza che si perda la grande chance di sposare vecchie e nuove generazioni dando vita ad un grande spettacolo. Quando le generazioni non si incontrano ma scontrano, il processo delle copertine darà ragione sempre alla gioventù che tira e vende di più. Peccato, dispiace che i grandi vecchi siano pessimi vecchi che fingono di essere giovani. Solo uomini nei nostri esempi? Beh, quando vedremo Meryl Streep fare la fatalona ventenne, allora parleremo anche di donne.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà Che siano sciocchezze o realtà poco importa, soprattutto perché un bel “chissenefrega” campeggia personalmente sulla vicenda. Parliamo de “Il volo” come spunto per tutta una discografia che decade, e non per i presunti disordini provocati in un hotel svizzero. Ultimo prodotto televisivo trasformato in arte, ultima pagina della disgrazia musicale italiana, “Il volo” rappresenta lo scalino più alto dell’involuzione artistica italiana. Nati nel piccolo schermo della Clerici, o di chi per essa dato che l’immondizia televisiva è tutta uguale, non rappresentano altro che l’ennesimo bancomat per scopritori di talenti e case discografiche. Una carriera scritta a tavolino, prima la tv poi il tour, Sanremo ovviamente vinto e qualche diceria da rockstar. Una marea di cazzate da pubblico contemporaneo, perché questo trio di operai mancati con la musica ha pochissimo in comune. Tenori, ci dicono, ma che il rumore che questi tre producano possa essere definito lirico fa ridere, e successivamente piangere. Attacco gratuito? Macchè, odio profondo per lo svilimento dell’arte musicale nella sua interezza e profonda tristezza per la fine che tre ragazzi subiranno. Hanno talento? Può darsi, ma non interessa a nessuno perché viaggiano su un binario prestabilito che poco ha a che fare con la fantasia musicale. Tutto è stato scritto, tutto è già deciso. Triste, davvero triste. “Il volo” è l’esempio odierno, ma come loro in tanti sono stati spolpati. Tutti figli dei talent, quella concrega di prostituzione artistica schiaffata in tv che produce esempi riprovevoli di interpretazione musicale. Il problema non sono neanche loro, perché oggi la strada da seguire è questa ed è giusto che i ragazzi ci provino. Il disgusto lo provocano questi avvoltoi che sguazzano in un mondo che dovrebbe sputarli via. Credono di essere furbi, scoprono talenti buoni per le vendite e non gli importa se sanno mettere insieme due note e un vocalizzo. Cadranno tutti, volo e altri. Divorati dal pubblico che oggi li ama perché così è stato deciso; e mentre loro sono lì a contare dischi di platino e successo, i “padri” li stanno già rimpiazzando con nuove facce pulite da sfruttare.
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Caduti in volo 14 Ottobre 2015
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà Lev Nikolaevič Tolstoj nacque il 28 agosto 1828 a Jàsnaja Poljàna, nel governatorato di Tula, da una famiglia appartenente all’alta aristocrazia russa. Fra il 1851 e il 1854 prestò servizio militare nel Caucaso e partecipò alla guerra di Crimea. Tale esperienza diventa materia dei Racconti di Sebastopoli. Congedatosi dall’esercito nel 1856, l’anno successivo parte per un viaggio in Occidente che lo condurrà a visitare la Francia, la Svizzera, la Germania e l’Italia. L’esperienza è deludente: in Europa egli trova solo “un gretto spirito mercantile”. In questi anni, però, porta a termine il suo capolavoro, Guerra e pace, in cui racconta gli avvenimenti storici fra il 1803 e il 1813, incentrati sulla sconfitta russa di Austerlitz nel 1805 e sulla vittoria del 1812, sempre contro Napoleone. Il romanzo ruota intorno alle vicende di due famiglie nobili, una cittadina, i Rostov, che abitano a Mosca, l’altra campagnola, i Bolkonskij. I personaggi principali sono Andrej Bolkonskij, Nataša Rostov e Pierre Bezuchov, che esprime le posizioni dell’autore. Guerra e pace può essere considerato, ovviamente, un romanzo storico, ma può essere letto anche come romanzo epico della nazione russa o come “romanzo di formazione” imperniato sulla figura di Pierre che, attraverso la propria esperienza di vita, acquisisce un comportamento improntato ai principi etici cari a Tolstoj. Nel 1873, poi, l’autore cominciò a lavorare ad Anna Karénina, opera che ha al centro la storia d’amore fra Anna Karénina e il conte Vrònskij a cui si intrecciano, in un continuo rapporto di parallelismi e di contrasti, le vicende di altre due coppie, ciascuna delle quali è a suo modo esemplare. Si tratta delle storie di Kitty e Lévin e di Dolly e Stepàn Oblònskij. Anna, la protagonista, ci viene presentata, inizialmente, come una donna serena e appagata dalla vita che conduce: ha un figlio che ama, un marito che stima, un posto nella società. In seguito, però, l’amore irrompe nella sua vita e l’equilibrio che sembrava ben consolidato, all’improvviso, si rivela fragile e provvisorio. Da questo momento convivono in lei il suo bisogno d’amore e di assoluto e la realtà, a volte meschina della sua vita da adultera. Anna ha scelto di vivere liberamente la propria femminilità, ma questa scelta cozza con il mondo della convenzione, dominato dalla società e dalla sue regole. Non è più possibile sanare l’opposizione tra convenzione e autenticità dei sentimenti: fuori dal matrimonio e della società ci sono solo inquietudine, rimorso, vergogna. Gli anni Ottanta segnano per Tolstoj un periodo di profonda crisi spirituale ed orientano la sua ricerca in una direzione etico-religiosa che impronterà tutta la sua produzione successiva. A questi anni appartengono, infatti, i grandi racconti La morte di Ivan Il’ič; la Sonata a Kreutzer; Padre Sergio; Chadži-Murat e il romanzo Resurrezione. Con il passare del tempo la crisi religiosa dello scrittore si intensifica di pari passo con la sua attività sociale. In un clima di crescenti conflitti sociali matura l’idea di abbandonare la famiglia e di vivere solo in povertà e nell’anonimato. La notte del 28 ottobre 1910 così Tolstoj fugge di casa, ma colpito da polmonite, muore pochi giorni dopo a Astàpovo.
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Era come se tutte quelle tracce del suo passato lo avessero afferrato dicendogli: "No, non ci lascerai, non diventerai un'altra persona, resterai quello che eri: coi tuoi dubbi, con la continua insoddisfazione personale, coi vani tentativi di correggerti, con le cadute e l'eterna attesa della felicità che non ti è stata data e che per te non è possibile".
Tolstoj
Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d'ombra e di luce.
Lev Nikolaevič
Negli eventi storici i cosiddetti grandi uomini sono le etichette che danno il nome a un dato evento, e che, proprio come le etichette, meno di ogni altra cosa hanno un preciso rapporto con l'evento. Ogni azione compiuta da costoro, e che ad essi sembra un atto di libero arbitrio, in senso storico è tutt'altro che arbitraria, ma viene a trovarsi in connessione con tutto il corso della storia ed è predestinata ab aeterno.
Jasnaja Poljana 1828 Lev Tolstoj 1910 14 Ottobre 2015
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RE sano
Mangia
a cura di Mimmo Saccà
Cioccolato 'magro' da usare come medicinale
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n cioccolato contenente solo il 35% di grassi che potrebbe essere utilizzato come medicinale. E' l'annuncio di una società americana specializzata in tecnologie a base di erbe, che ha individuato una sostanza per correggere l'amaro del cacao in una pianta caratteristica della Bolivia e del Perù. Il cacao contiene infatti antiossidanti e minerali, utili a proteggere il sistema nervoso, ridurre il rischio di infarto e abbassare la pressione sanguigna. Tuttavia, le compagnie produttrici di cioccolato dolcificano il cacao con prodotti grassi e zuccherini, riducendone i benefici. La compagnia di Boston Kuka Xoco ha scoperto che i microrganismi di una pianta sudafricana possono 'de-amarizzare' grandi quantità di cacao e hanno sviluppato un prototipo 'magro' di cioccolata, con appena il 35% di grassi. Parlando al World Chocolate Forum di Lodra,
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Gregory Aharonian, presidente e chief scientist della Kuka Xoxo, afferma: "Questo elimina il bisogno di zuccheri, di dolcificanti e della maggior parte dei grassi contenuti nelle barrette, liberando i benefici medici del cacao", riporta il 'Daily Mail', ripreso dalla stampa britannica. L'obiettivo a lungo termine della società americana è sviluppare una cioccolata con solo il 10% di grassi e zuccheri. Se gli ingredienti poco sani sono eliminati, il cioccolato può essere utilizzato come un medicinale, sostiene Aharonian. Per la compagnia, "i dolcificanti artificiali sono disastrosi perché provocano l'aumento di peso e complicazioni delle problematiche legate alla salute. L'industria della cioccolata potrebbe raddoppiare i profitti annuali se diventasse anche industria dell'"health food", eliminando, per quanto possibile, zuccheri e grassi dai propri prodotti. 14 Ottobre 2015
Mangia
RE sano
La ricetta Ciambella con farina di castagne Ingredienti per uno stampo di 24 cm • • • • • • • • •
200 gr di Farina tipo 00 150 gr di Farina di castagne 4 Uova medie 180 gr di Zucchero semolato 130 gr di Olio di oliva extravergine 100 gr di Latte 1 bacca di Vaniglia 16 gr di Lievito chimico in polvere 1 pizzico di Sale
Per imburrare e infarinare lo stampo • 10 gr di Farina tipo 00 • 10 gr di Burro
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PREPARAZIONE Per preparare la ciambella con la farina di castagne, iniziate ponendo le uova a temperatura ambiente nella tazza di una planetaria dotata di fruste, poi unite lo zucchero, un pizzico di sale, azionate la planetaria e lavorate bene il composto. Prendete quindi la bacca di vaniglia, apritela per prelevare i semi e aggiungeteli al composto. Versate quindi l'olio a filo e il latte a temperatura ambiente. In una ciotola setacciate la farina di castagne e la farina 00, aggiungete il lievito poi unite a poco a poco le polveri al composto, aiutandovi con un cucchiaio. Lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo e fluido, imburrate e infarinate uno stampo da ciambella piuttosto profondo del diametro di 24 cm e versate il composto. Distribuitelo in maniera omogenea con l'aiuto di una spatola ed evitate di sbattere lo stampo per livellare l'impasto per non fermare il processo di lievitazione. Mettete a cuocere la ciambella in forno statico preriscaldato a 170° per circa 50 minuti (o se utilizzate il forno ventilato a 150°C per 40 minuti). Una volta trascorso il tempo di cottura, fate la prova dello stecchino per verificare che sia ben cotta e tenetela 5 minuti in forno spento prima di sfornarla. Una volta sfornata, sformatela capovolgendola e ponetela su una gratella per farla raffreddare completamente, dopodiché la vostra ciambella con farina di castagne è pronta per essere gustata. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Amarcord
Messina - Viale della LibertĂ . Anni '50
n째 215 anno XIII - 7 Ottobre 2015
il Cittadino www.ilcittadinodimessina.it
Messina, Ospedale Piemonte: una storia ingarbugliata
La matassa