il Cittadino n. 231

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n째 231 anno XIIV - 17 Febbraio 2016

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66째 Festival di Sanremo

Frassica non gioca


Primo piano a cura di Lillo Zaffino

Nino Frassica

Frassica interpreta la poesia di Canto e commuove l’Ariston

Sanremo dei messinesi

S

penti le luci sul Festival di Sanremo, l’attenzione degli addetti ai lavori e dei commentatori si è rivolta agli straordinari risultati conseguiti dalla kermesse guidata da Carlo Conti. Stupefacente lo share registrato, il più alto di tutti i tempi, una percentuale superiore al 50%: in sostanza un italiano su due, compresi i neonati e gli ottuagenari, è stato davanti al televisore. Azzeccata la formula, articolata in tre gare: giovani, cover e big che l’hanno resa interessante. Come è finita ormai è noto a tutti, hanno vinto, forse meritatamente, gli Stadio. Naturalmente, come in tutti i grandi eventi, si sono accese anche polemiche sui costi, sull’opportunità di ospitare “mostri sacri” internazionali della statura di Elton John o Nicole Kidman.

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Non vogliamo entrare nel merito di queste diatribe, il nostro festival, quest’anno l’abbiamo vissuto, con l’orgoglio di messinesi, attraverso la partecipazione di Nino Frassica. Il nostro conterraneo, ormai affermato comico, con più di trent’anni di esperienza, da quando nel lontano 1985 fu chiamato da Renzo Arbore nello spettacolo di Quelli della notte, nella parte di frate Antonino da Scasazza, con la sua semplicità, caratteristica dei grandi artisti, è riuscito prima a far ridere e subito dopo a commuovere il pubblico dell’Ariston. Dalla maggioranza delle critiche, la performance dell’attore siciliano è stata giudicata tra i momenti più intensi di tutta la manifestazione. La sorpresa di veder trasformare sul palcoscenico un comico ironico e irriverente in un cantante poeta, come la crisalide in farfalla, che interpreta un messaggio universale scritto e musicato da un altro splendido messinese il maestro Tony Canto. “A mare si gioca” è il titolo del pezzo dedicato dagli artisti alla tragedia dei piccoli migranti scomparsi in mare e che ha sferrato un colpo allo stomaco alle persone assiepati in teatro e agli spettatori dinanzi ai teleschermi generando inaspettate emozioni e suscitando nuove riflessioni sulle tragedie vissute nelle coste siciliane. Il brano peraltro promuove la Campagna Bambini in Alto Mare dell’Associazione Amici dei Bambini. Il vibrante e convinto applauso tributato dal pubblico ha sottolineato l’esibizione dei due nostri concittadini. Un messaggio semplice ed efficace che, amplificato dai milioni di italiani, ha attraversato tutto il Paese, nella nostra Sicilia e nella nostra città assume anche il valore di un richiamo al sopito senso di appartenenza a un popolo, che deve riscoprire le ragioni delle sua millenaria storia e cultura. Per noi messinesi, che viviamo una fase di declino etico e socio-economico, l’affermazione di Nino Frassica a Sanremo va oltre il successo di un’artista, ma rappresenta anche uno stimolo per riappropriarsi del senso della comunità, in tutte le sue articolazioni civili e istituzionali, impegnata in un progetto di rinascita della polis.

“A mare si gioca” è il titolo del pezzo dedicato dagli artisti alla tragedia dei piccoli migranti scomparsi in mare e che ha sferrato un colpo allo stomaco alle persone assiepati in teatro e agli spettatori dinanzi ai teleschermi generando inaspettate emozioni e suscitando nuove riflessioni sulle tragedie vissute nelle coste siciliane.

foto Peppe Saya 17 Febbraio 2016

Tony Canto WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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“A mare si gioca” Si possono fare i castelli di sabbia si può stare sotto l’ombrellone a fare le parole crociate si può giocare con le racchette e la pallina si possono fare volare gli aquiloni e si può scrivere il proprio nome sulla sabbia A mare si gioca Si possono fare le gite col canotto si può prendere un materassino e fare il bagno col bambino gli puoi mettere i braccioli, la maschera, e poi quando esce dall’acqua starci insieme, e giocare con lui, con la paletta e il secchiello perché a mare si gioca A mare si gioca I gabbiani lo sanno, infatti volano a pelo d’acqua… e urlano e poi salgono su altissimi… e fanno finta di essere delle nuvole i pescatori sono loro amici e gli lanciano i pesci e loro ricambiano, riempiendo di allegria bianca i quadri, i cieli, le acque e la vita A mare si gioca giocano tutti! 17 Febbraio 2016

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Lui era Aylan, aveva 3 anni. La sua famiglia stava scappando dalla guerra in Siria. Era il loro viaggio della speranza, dalla Turchia alla Grecia.

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Si può giocare al gioco dello scafo si sale tutti su un gommone fino a riempirlo all’inverosimile quando quello che porta il gommone, che comanda, dice di buttarsi tutti a mare ci si butta a mare è un gioco Quando io ero giovane lavoravo nella guardia costiera, a Lampedusa quante cose che ho visto! una volta mentre giravamo abbiamo visto 366 delfini impigliati nelle reti, forse per fame, forse perché c’era una guerra sottomarina tra pesci, noi li abbiamo liberati tutti dalle reti e li abbiamo visti nuotare velocissimi, saltare fuori dall’acqua e inseguirsi… giocavano! A mare si gioca si gioca! Ci sono bambini che giocano a stare immobili con la faccia in acqua senza respirare perché tanto lo sanno che sta per arrivare la mano forte del papà che li prenderà e li farà giocare.

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Sommario

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numero 231 anno XIV 17 Febbraio 2016

Attualità Openpolis “boccia” messina Istat: Messina decresce e invecchia

32-33 Dietro le quinte

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50-51 Cultura One Billion Rising

60-61 Mangiare Sano

Settegiorni Cronaca della settimana

42-43 Città Cronache urbane

44-46 Città Metropolitana Ex Provincia di Messina

Le rubriche 34-35 In&Out 54-55 La corazzata Potemkin

56-57 Da Beethoven 48-49 Sicilia Tagli alla cultura

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a Kurt Cobain

58-59 Parole in blu 17 Febbraio 2016


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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immagine di Michele Giunta

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Coop: 500 assunzioni entro 2019, 20 nuovi supermercati Vi piacerebbe lavorare in Coop Centro Italia? Il noto Gruppo attivo nella GDO ha lanciato un nuovo piano industriale, che prevede numerosi posti di lavoro e l’apertura di 20 nuovi supermercati entro il 2019. In arrivo oltre 500 assunzioni. Concorso per 35 Atleti, Polizia di Stato Fiamme Oro E’ possibile partecipare al concorso per il reclutamento di Atleti da inserire nei gruppi sportivi della Polizia di Stato Fiamme Oro. Il bando PS prevede una selezione per titoli ed esami, per la copertura di 35 posti. Ospedale Potenza: concorso 41 Operatori Socio Sanitari Previste nuove assunzioni a tempo indeterminato in Basilicata per OSS. L’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione di 41 Operatori Socio Sanitari. Casa di Riposo Beggiato, Padova: concorsi per OSS La Casa di Riposo F. Beggiato di Conselve (Padova) ha indetto due concorsi per il profilo professionale di OSS. Le risorse saranno assunte con un contratto a tempo indeterminato e dei 4 posti a concorso, 2 avranno un incarico full time e 2 part time. 12

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17 Febbraio 2016 Leroy Merlin Lavora con noi: posizioni aperte Vi piacerebbe lavorare in Leroy Merlin? La nota catena della Grande Distribuzione GDO offre opportunità di lavoro per diplomati e laureati in tutta Italia. Assunzioni a tempo indeterminato, determinato e stage. Belgio: lavoro per Cuoco italiano Nuove opportunità di lavoro all’estero nel settore della ristorazione. Si ricerca un cuoco per un ristorante in Belgio. Le risorse saranno assunte con contratto a termine con possibilità di rinnovo. Informatica: 60 posti di lavoro a Roma e Milano Aperto un recruiting per la copertura di 60 posti di lavoro nel settore IT in Lazio e Lombardia. Si ricercano vari profili per assunzioni in area Informatica a Roma e Milano. Vigili del Fuoco: concorso per 12 Atleti Il Ministero dell’Interno, dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ha pubblicato un concorso per la copertura di 12 posti per l’accesso al ruolo dei vigili del fuoco in qualità di Atleta del Gruppo sportivo dei vigili del fuoco Fiamme Rosse. AUSL Bologna: concorso per Infermiere Previste nuove assunzioni a tempo indeterminato in Emilia Romagna. L’AUSL di Bologna ha indetto un concorso finalizzato all’assunzione di 1 Collaboratore Professionale Sanitario- Infermiere Cat. D. Kasanova Lavora con noi: posizioni aperte e come candidarsi Assunzioni in vista e nuove opportunità di lavoro con Kasanova. Ecco le posizioni aperte per lavorare nei negozi e in sede presso il noto brand attivo nella distribuzione dei casalinghi. Selezioni in corso per Commessi, Responsabili, Magazzinieri. 17 Febbraio 2016

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Attualità

Asili nido

Openpolis “boccia” Messina

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penPolis.it, la piattaforma digitale che si occupa di open data e di progetti per l'accesso alle informazioni pubbliche, boccia la politica del Comune di Messina sugli asili nido. Attraverso una ricerca che ha interessato le 15 più grandi città italiane e che ha preso in considerazione i bilanci consuntivi del 2013, Messina è all’ultimo posto come spesa per gli asili nido, 6,04 euro procapite. A guidare la classifica Trieste (135,25 euro), Roma (114,01 euro) e Milano (113,34 euro). OpenPolis ha preso in esame la sommatoria della spesa stanziata dal Comune per sostenere gli asili nidi pubblici ed eventuali finanziamenti a strutture private, includendo anche tutti i servizi di tutela per l’infanzia e i minori, come i centri di assistenza. Da bilancio consuntivo, fra i grandi Comuni, le città che investivano di meno negli asili nido erano Padova (con 40,6 euro pro capite), Palermo 31,85 euro) e Messina (6,04 euro).

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Analizzando il bilancio consuntivo del 2013 del Comune di Messina, Cgil, Cisl e Uil evidenziano come la spesa complessiva è stata di 906.163,34 euro rispetto ad una complessiva per il settore sociale di 28.311.160,01 euro, naturalmente al lordo dei costi imputati come spesa sociale (come ad es. quelli cimiteriali). Dati che purtroppo vengono confermati nel 2014, laddove la spesa per gli asili nido scende addirittura a 839.785,27 euro rispetto ad una spesa per le funzioni del settore sociale pari a 32.725.723,53 euro. «È ancora una conferma in più – sottolineano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania – di come l’Amministrazione comunale, nonostante pubblicizzi mediaticamente la propria attenzione nei confronti delle fasce deboli della popolazione, non abbia una programmazione rispondente alle necessità reali dei cittadini. Evidenziamo già da anni l’esigenza e la necessità di investire sugli asili nido e sui servizi ai bambini e alle fasce deboli ma questa non sembra essere una priorità per questa Amministrazione. Messina, infatti, nonostante sia una città con oltre 240mila abitanti, può contare solo su tre asili comunali a fronte di 7944 bambini tra zero e tre anni censiti sul territorio cittadino».

Ultima in italia per spesa procapite, appena 6,04 euro. Cgil, Cisl e Uil: “Conferma mancata attenzione ai bisogni della popolazione” 17 Febbraio 2016

Valerio Vermiglio (Zenit Kazan) WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Messina dall’alto

Per l’Istat Messina d A

Messina, al 31 dicembre 2015, la popolazione calcolata Istat risulta essere pari a 238.439 abitanti, di cui 114.205 maschi e 124.234 femmine in costante decremento, 1.975 abitanti (0,8%) rispetto al 2014 e - 4.823 unità (-1.98%) rispetto al XV Censimento. Il trend decrescente è attribuibile a vari fattori quali il saldo migratorio (-1. 008) e il saldo naturale negativo (- 967). I nati nel corso del 2015 sono stati 1.783 (- 4,4% rispetto all'anno precedente), mentre sono 2.750 decessi nel 2015 (+0,5% rispetto al 2014, in valore assoluto +109 morti). Lo scorso anno sono decedute in media ogni mese 229 persone. Diminuisce il tasso di Emigrazione (12,73), ma anche quello di Immigrazione (8,52), il 51% degli emigrati ha età compresa tra 15 e 39 anni. Si emigra poco verso l'estero (3%), e di questi il 90% sono cittadini stranieri. I principali indicatori di struttura demografìca confermano l'invecchiamento della popolazione della città di Messina. Nel 2015 ci sono 166 anziani ogni 100 giovani e la popolazione con età >65 anni rappresenta il 21,84% del totale.

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decresce e invecchia I residenti stranieri sono a 11.830, in numero costante rispetto all'anno precedente (- 4 unità), pari al 5,01% della popolazione totale. Le comunità più presenti sono quella Srilankese (3.882) e Filippina (2.519). Nel 2015 sono stati celebrati 845 matrimoni, in leggera crescita rispetto al 2014 (+29 eventi), il 68% degli sposi ha scelto il rito religioso in leggera diminuzione rispetto all'anno precedente (73%). Il quartiere più popoloso è il terzo con 57.422 abitanti, seguito dal quinto (47.693), mentre il meno abitato è il primo con 22.881 residenti. In città i cittadini stranieri rappresentano il 5% circa della popolazione totale. La circoscrizione con più alta incidenza di cittadini stranieri è la quarta con il 9,19%, mentre il più basso rapporto lo si registra nella seconda circoscrizione. L'età media dei messinesi è pari a 44 anni (42,42 per gli uomini e 45,57 per le donne). I grandi anziani, di 85 anni e oltre, rappresentano il 3,28% della popolazione, di questi sono 118 i cittadini residenti con più di 100 anni. È di 105 anni l'età più elevata registrata in città da 3 donne ed 1 uomo. 17 Febbraio 2016

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Università di Messina

Al via la II edizione del Master universitario di I livello in Geologia Forense

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’Università degli Studi di Messina dà il via alla II edizione del Master universitario di I livello in Geologia Forense – MasterGeoFor. Il MasterGeoFor è un corso universitario postlaurea innovativo ed efficace unico nel suo genere, organizzato dal Dipartimento BIOMORF (Direttore: Prof. Giuseppe Anastasi) e ideato e coordinato dalla Prof. Geol. Roberta Somma (Direttore del master). Il corso offre a geologi e naturalisti un percorso altamente professionalizzante grazie al quale i partecipanti apprenderanno quale sia l’utilizzo dei principi delle geoscienze per l’identificazione e la valutazione di materiali geologici che possono riguardare indagini forensi relative a rapimenti, omicidi o anche crimini contro l’ambiente. Il compito dei Geologi Forensi è infatti quello di svolgere analisi su diversi materiali (quali suolo, minerali, acqua o vernici) a servizio della Giustizia.

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La I edizione 2015 del MasterGeoFor si è conclusa con un bilancio estremamente positivo. I corsisti, provenienti da diverse regioni italiane, e le expertise da loro acquisite sono stati tali che, a pochi mesi dal conferimento del titolo, i neo-geologi forensi hanno costituito un’associazione che si occuperà di reati ambientali su scala nazionale. La II edizione 2016 del MasterGeoFor vanta un CTS di eccellenza, essendo formato da eminenti esperti del settore italiani e stranieri. Tra i componenti il Ten. Colonnello Sergio Schiavone – comandante RIS Messina, la Prof. Lorna Dawson – James Hutton Institute, Scozia, il Dr. Laurance Donnelly – Chair della International Union of Geological Sciences -IUGS- Initiative on Forensic Geology IFG ed i Proff. Concetta De Stefano, Giacomo Dugo e Corrado Rizzo dell’Ateneo Peloritano. Come delegati sono stati nominati il Prof. Orazio Barbagallo – Misure geotecniche SAS ed il Prof. Massimiliano Silvestro – Land Engineering (delegati ai rapporti con gli enti pubblici) ed il Prof. Alastair Ruffell – Queen’s University of Belfast (delegato ai rapporti internazionali). Sulla scorta dell’esperienza maturata, il corso porta numerose novità. Una novità assoluta prevede l’introduzione della “figura dell’uditore”. Per accontentare le numerose richieste da parte di avvocati, biologi, cinofili ed appassionati, si è prevista la partecipazione anche di persone interessate, ma non in possesso del titolo ed alle quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione alla fine del corso. Sul piano didattico sono state potenziate tutte le materie di maggiore gradimento da parte dei corsisti e soprattutto è stata incrementata la formazione in reati ambientali, grazie alla disponibilità ricevuta da numerosi docenti UniMe. Scadenza bando II edizione: 02/03/2016. 17 Febbraio 2016

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Foto notizia di Peppe Saya

Brillante operazione condotta dal Nucleo investigativo di Messina

Arresto dei mandanti dell´omicidio La Boccetta Sono stati emessi dai Carabinieri del comando provinciale, all´interno dell´operazione Calispera, due ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Pellegrino e Angelo Bonasera, esponenti di spicco dei clan mafiosi della città peloritana, mandanti dell’omicidio di Francesco La Boccetta, commesso a Messina, la sera del 13 marzo del 2005.

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Metroferrovia Messina-Giampilieri

Fallimento di un servizio

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uesta volta Trenitalia ha fatto per intero la sua parte e a mancare all'appuntamento, a ben tre mesi di distanza dall'entrata in vigore della Metroferrovia, e' solo l'amministrazione comunale di Messina " - questa la denuncia del segretario ORSA Trasporti Messina Michele Barresi - ed oggi un servizio che potrebbe essere la soluzione ai problemi di mobilita' di tutta la zona sud della citta' rischia di fallire per la colpevole inerzia dell'amministrazione cittadina".

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A tre mesi dal via del servizio l'80% delle corse viaggia con meno di dieci viaggiatori a bordo; a rilevarlo e' uno studio sulla frequentazione del sindacato ORSA condotto dal 1 al 14 febbraio scorso. Con questi numeri a giugno si chiude - dichiara Michele Barresi segretario di ORSA Trasporti - e anche questa amministrazione comunale dovra' assumersi la responsabilitĂ .

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L'impegno per Metroferrovia sottoscritto dalla Regione Sicilia nel recente contratto di servizio per circa 120 mila km/treno all'anno con un costo a carico delle casse regionali di circa 1 milione e 200 mila euro si e' tradotto in un volume di 14 corse giornaliere A/R predisposto da Trenitalia a partire dallo scorso 13 dicembre. Ma da uno studio effettuato dall'ORSA Messina sulla frequentazione dei viaggiatori nei primi tre mesi risulta che ad oggi circa l'80% di quei treni viaggia con meno di dieci viaggiatori e solo poche corse , quelle della prima mattina delle ore 6:40 e 7:42 in partenza da Giampilieri e delle ore 13:45 e 14:45 in partenza da Messina presentano una maggiore frequentazione che non supera tuttavia la media dei 40 viaggiatori. Un fallimento annunciato vista la totale assenza di qualsiasi forma integrazione con l'Azienda Trasporti cittadina ed il profilarsi dell'ennesima occasione mancata. "Nei buoni propositi di questa amministrazione la Metroferrovia e' stata sempre indicata come asse portante e nevralgico a sud del futuro piano di mobilita' urbano cittadino e persino tassello strategico della sponda peloritana nel contesto dell'intera mobilita' dell'area dello stretto - continua Barresi - ma quando si passa dai progetti agli atti concreti non possiamo che evidenziare l'inerzia dimostrata nel porre in essere persino il necessario dialogo e confronto con le ferrovie per la stipula di un biglietto integrato e l'assenza ad oggi nel piano esercizio Atm dei necessari collegamenti a pettine nelle stazioni coi bus provenienti dai villaggi. Auspichiamo che l'assessore al ramo ing. Gaetano Cacciola e i vertici Atm recuperino il colpevole ritardo e riprendano il confronto con Trenitalia, come questa OS ha in piu' occasioni sollecitato e oggi inspiegabilmente interrotto, diversamente si rischia gia' il prossimo mese di giugno di celebrare l'ennesimo fallimento con le responsabilita' che questa volta resteranno per intero in capo a questa amministrazione. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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I giovani della Fuci suonano la carica con la loro #fucinadidee

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l senso del progetto è stato ben messo in evidenza da Don Alessandro De Gregorio, parroco di Giampilieri, Molino e Altolia e guida spirituale del gruppo. «Quello dei ragazzi vuole essere un inizio. I giovani desiderano essere il lievito per questa città. Non dobbiamo mai smettere di pensare e dialogare. Per questo, è opportuno ripartire dalle idee, perché solo se riusciremo a pensare diversamente, riusciremo poi anche a comportarci diversamente». La fucina è il focolare a carbone del fabbro, nel quale vengono riscaldati sino all'incandescenza piccoli pezzi di ferro per essere poi lavorati sull’incudine. Ma la “fucina” è anche la stessa bottega ed è quindi sinonimo di laboratorio. La fucina è il luogo dove si generano nuove idee. La #fucinadidee promossa dal gruppo Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) di Messina, intitolato a Giorgio La Pira, vorrà essere proprio un luogo

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e un progetto di dialogo e confronto. Il tema scelto è “Etica Pubblica e Impegno Sociale”. Il progetto, che prenderà il via venerdì 19 e si svolgerà all’Accademia Peloritana dei Pericolanti (Rettorato), vedrà la partecipazione di qualificati relatori che dialogheranno su singoli sottotemi quali “Emergenza Povertà: la Costituzione disattesa”, “La crisi della Politica e la formazione dei giovani”, “La voce di chi non ha voce: i diritti dei più deboli”, “Il peso delle parole e la «macchina del fango»” e “Crisi economica: un’opportunità?”. Il ciclo di incontri, che ha ottenuto il patrocinio gratuito da parte del Comune, dell’Università, dell’Arcidiocesi e della Consulta Provinciale degli Studenti, è stato presentato martedì mattina nella Sala Ovale del Comune, alla presenza dei presidenti del gruppo, Fabio Santonoceto e Rosella Maiorana, oltre che del sindaco, Renato Accorinti e dell’Assessore alla Cultura e all’Identità, Tonino Perna. 17 Febbraio 2016


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Compagnia delle opere sicilia orientale

Via al primo open day del no profit in sicilia

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ompagnia delle Opere Sicilia Orientale chiama a raccolta tutte le associazioni no profit siciliane con l’intento di creare una rete per mettere a fattor comune le attività di ciascuno, condividere proposte operative e fare emergere le esigenze più stringenti: dalla progettazione europea ai servizi finanziari. L’Open day si svolgerà il 16 febbraio 2016, a partire dalle ore 16, nella sede della cooperativa Fenice di via Gozzano 47, Catania (zona Vulcania). Alla giornata parteciperanno varie realtà non solo siciliane come il Banco Building, una onlus che si propone di raccogliere le richieste di opere di carità e missionarie e di ricercare aziende disposte a donare i beni di cui le opere hanno bisogno. Le aree di intervento di Banco Building (che non è presente al sud Italia) sono i materiali edili (in particolare: pia-

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strelle e sanitari), arredamenti (mobili da ufficio e cucine) e tessile (lenzuola e vestiti per bambini). Saranno presenti anche Banco Farmaceutico, Banco Alimentare, e La Casa di Toti che si occupa di fundraising. “Cdo Opere Sociali – chiosa il presidente di Compagnia delle Opere Sicilia Orientale, Salvatore Abate - vuole farsi da motore, traino e supporto per le iniziative delle varie associazioni no profit, per far sì che le collaborazioni e le “amicizie” instaurate durante la giornata di Expandere, che si è svolta il 10 novembre 2015 a Etnafiere, possano proseguire in collaborazioni sempre più vigorose”. "Auspico che la giornata possa essere, non soltanto una giornata di lavoro, ma un momento di scambio, incontro e sinergia tra le varie opere sociali” spiega Rosaria Massimino, referente di CdO Opere Sociali. 17 Febbraio 2016



RICEVIAMO E PUBBLIChIAMO Un contributo in merito ai tristi eventi di cronaca a danno di tutti coloro che invece andrebbero protetti

Valorizzazione dell’operato di tutti quegli insegnanti ed educatori

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mass media ci informano dei continui atti di violenza e di maltrattamento perpetrati ai danni dei nostri bambini, anziani e disabili. Nonostante le evidenze siano ormai inconfutabili, le Pubbliche Amministrazioni ancora oggi, provvedono ad assegnare appalti di servizi socio-educativi con la nota formula delle “offerte al ribasso”. Una scelta barbara, che a nostro avviso denota già in modo evidente quali sia il disinvestimento pubblico nei riguardi della tutela delle fasce deboli e bisognose della nostra società. Chi costa di meno vince la posta in gioco. L’educazione è diventata un grande partitario pubblico dove a contare sono soltanto i numeri mentre i fruitori dei servizi sono costretti a subire il disoccupato di turno che non avendo di meglio da fare decide di emulare professionalità che richiedono ben altro impegno, cura, preparazione e motivazione personale. L’educazione, come diritto e possibilità di crescita costruttiva, non si può improvvisare. Occorre pianificarla, progettarla, accompagnarla, sostenerla e pensarla in modo adeguato. Non può essere baluardo di persone intente a sbarcare il lunario alla fine del mese! Nella nostra veste di Associazione nazionale, operante ai sensi della L.4/2013, che annovera al suo interno Educatori e Pedagogisti che hanno realmente a cuore la promozione dell’agio socio- educativo ed umano dell’utenza cui si rivolgono quotidianamente, esprimiamo piena solidarietà nei riguardi delle famiglie e di chi ha ingiustamente subito tali atti. A tal fine siamo a rinnovare la disponibilità in forma gratuita e su base volontaria, da parte di tutti i nostri associati, di accompagnare e sostenere le vittime dirette di tali abusi e i loro famigliari più prossimi attraverso incontri che potranno tenersi in ogni regione di Italia dove siano presenti i nostri colleghi. Alle Pubbliche Amministrazione di ogni ordine e grado richiediamo con assoluta fermezza di dare seguito con la massima urgenza a quanto segue: 1. Istituire tavoli di concertazione e programmazione tra parti sociali coinvolte, ivi comprese le associazioni professionali di pedagogisti ed educatori e le famiglie che fruiscono dei servizi socio-educativi territoriali pubblici e/o privati. Il mandato di questa proposta dovrà riguardare la redazione di un documento unico circa i parametri minimi di ingresso e di orientamento professionale per accedere ai servizi sociali pubblici e/o privati da adottare quali criteri selettivi per impiegare personale adeguatamente preparato e motivato all’interno delle strutture rivolte a bambini, disabili, anziani e donne vittime di abusi.

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2. Istituzione presso ogni centro educativo di un servizio di supervisione pedagogica obbligatoria ad opera di professionisti del medesimo settore accreditati e certificati dalle rispettive associazioni di riferimento, per prevenire, sostenere ed accogliere ogni forma di disagio da parte degli operatori che vi lavorano. In particolar modo presso i nidi comunali dove questo strumento, nella stragrande maggioranza dei casi, non è mai stato concepito né reso operativo. 3. Dare legittimazione ad un servizio di supporto e orientamento agli utenti dei servizi pubblici e/o privati istituendo un numero verde dedicato alla denuncia di abusi o di sospette violenze perpetrate ai danni degli utenti da parte degli operatori della struttura. Tale servizio potrà essere gestito dalle associazioni professionali di pedagogisti ed educatori in forma Gratuita e su base volontaria. L’obbiettivo sarà quello di fungere da raccordo tra le autorità giudiziarie, le pubbliche amministrazioni e il privato famigliare. Nella speranza che l’appello alle vostre coscienze di amministratori e responsabili del benessere e della tutela dei cittadini possa avere la meglio rispetto questioni di ordine burocratico- amministrative, ci dichiariamo sin d’ora disponibili ad essere ascoltati per un intervento fattivo in tempi brevi al fine di poter dare seguito alle richieste espresse nella presente a nome di tutti i nostri associati. Dott.ssa Anna Brigandì Pedagogista e Presidente Nazionale APP Dott. Fabio Olivieri Pedagogista e Consulente Sindacale

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Frodi alimentari e tutela della salute, esperti a confronto a Messina

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rodi alimentari, tutela della salute, disciplina giuridica dei prodotti agricoli che arrivano sulle nostre tavole: un confronto a più voci quello promosso venerdì 19 nell'Aula Magna della Corte d'Appello di Messina in occasione di un convegno promosso dalla sezione locale dell'AMMI (associazione mogli medici italiani), presieduta dall'avv. Francesca De Domenico Leonardi, e dallo Studio legale Caminiti, diretto dall'avv. Andrea Caminiti. L'incontro, dal titolo "La tutela dell'agroalimentare: profili giuridici e tutela del consumatore", è valido ai fini formativi con 3 crediti per gli avvocati ed è patrocinato dall'Ordine degli Avvocati di Messina, presieduto dall'avv. Vincenzo Ciraolo, e dall'Associazione italiana Diritto Alimentare. Appuntamento alle ore 9 con gli interventi di illustri relatori tra cui il dott. Raffaele Guariniello, ex sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Torino con la relazione "Obblighi e responsabilità in materia di sicurezza alimentare"; il pm dott. Fabrizio Monaco, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Messina su "I prodotti alimentari come rifiuti; brevi riflessioni sul progetto di riforma dei reati agro-alimentari"; la prof.ssa Marianna Giuffrida, ordinario di Diritto Agrario Dipartimento di Giurisprudenza di Messina sul tema "La qualità dei prodotti alimentari nella disciplina delle DOP e delle IGP: strumenti di tutela"; il dott. Giacomo Gagliano, direttore ad interim

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Francesca De Domenico Leonardi

Andrea Caminiti dell'ICQRF Sicilia (Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari) del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con la relazione "ICQRF: organizzazione, competenze ed attività"; la chiusura dei lavori è affidata al dott. Alessandro Chiarelli, presidente Coldiretti Sicilia.

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dietro le quinte di Francesco Certo

Il silenzio di Rosario I

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uperato indenne il caso Borsellino, quello della finanziaria o la gestione di partecipate e formazione, per il buon vecchio Rosario I imperatore di Sicilia è arrivato il momento del buon tacer. Da un po’ di tempo, infatti, il governatore ha preferito tagliar corto con le parole provando a non confermare la sensazione di essere di fronte ad un amministratore carente. A parte qualche straordinaria capatina istituzionale su luoghi del delitto politico, in primis Messina, il presidente ha messo da parte alcune delle sue smanie di protagonismo decidendo di portare la barca in porto senza ulteriori scossoni. Sfiduciato dalle prime ore dell’insediamento, divenuto un “sopportato” dal governo Renzi tanto da dover inviare il badante Baccei per provare a far quadrare conti sempre più in rosso; il governatore vive ora un momento di impassa che lo aiuterà a chiudere incredibilmente un mandato basato sul nulla. Senza maggioranza, con la credibilità politica e personale bruciata in poco tempo e per colpe proprie. Una inverosimile voglia di parlare e parlare senza freni, scadendo spesso in uscite poco furbe per non intelligenti. Crocetta è stato per molti elettori una necessità. Voler chiudere con un certo tipo di politica che aveva stancato per il ripetersi di accuse e condanne. Un simbolo antimafia, cosa che nessuno gli negherà mai, ma un amministratore inadatto ad un ruolo così complesso. I simboli e le premesse non servono a nulla di fronte ai fatti concreti, un fallimento che viene pagati dalle schiene piegate dei siciliani tutti.

Tutti cantano, tutti ballano

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al giugno 2013 il sindaco Accorinti ha aperto le menti sopite di centinaia di messinesi una volta accidiosi. Da quando il buon Renato amministra Messina è sport cittadino quello di dire la propria. Una volta ritirato il patentino di ciarlatore ufficiale, è possibile sparare il più forte possibile. Poche regole per iscriversi al concorso: la prima quella di essere qualcuno che sostanzialmente non ha mai fatto niente nella vita. La seconda quella di appartenere ad uno schieramento politico che ha collezionato fallimenti e indagini superiori alla decina. La terza quella di accusare senza dire niente di concreto. Fatto questo potrete anche voi entrare nel magnifico circolo di salvatori di Messina con le mani legate. Esatto, perché quando potevate fare qualcosa dormivate e quando vi siete svegliati non contate niente. Ironia a parte, l’amministrazione Accorinti non naviga col vento in poppa e neanche brilla per perfezione. Diverso è potersi arrogare il diritto di censura o critica, molti di quelli che lo fanno non hanno specchi tanto coraggiosi da rifletterli. Ci vediamo alle prossime elezioni, o dopo che vi sentite più coraggiosi.

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Metrofallimento

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esi addietro, e forse anche anni, intervistavamo il segretario provinciale del sindacato Orsa in merito alla nascente Metroferrovia. Una linea di treni leggeri per collegare la stazione centrale di Messina con Giampilieri e viceversa. Una bella idea per decongestionare il traffico proveniente dalla zona sud, un metodo veloce e pratico per i tanti pendolari e studenti. Una chiacchierata interessante per idee e soluzioni auspicate. Tutte cose rimaste in teoria, come denuncia oggi lo stesso Barresi. Perché delle tante iniziative solo poche sono state poi messe in atto, regalando alla Metroferrovia numeri imbarazzanti. Poche decine di passeggeri al giorno, anche fossero alcune centinaia parleremmo di nulla. Il famoso biglietto integrato per metro e mezzi urbani non esiste, mai pensato e figuratevi se ne è mai stata abbozzata la realtà. Peggio ancora è il sistema di integrazione effettivo, dato che i pochi che usufruiscono del servizio una volta scesi non trovano mai un mezzo come tram o bus pronto alla coincidenza. In pratica manca il coordinamento tra i servizi pubblici, così da scoraggiare l’utilizzo. Serve a poco, infatti, perdere pochi minuti per passare dalla zona sud della città al centro se poi si rimane in attesa del successivo mezzo. Barresi denuncia che l’andazzo ha una solo conseguenza naturale: la soppressione del servizio. Vero che i messinesi restano poco avvezzi all’uso dei servizi di trasporto pubblico, peggio che questi invoglino zero i possibili utenti. Numeri scadenti per una gestione lasciata al totale abbandono organizzativo.

Copia e incolla

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’università di Messina torna alla ribalta nazionale per il caso Tomasello. Dopo l’invettiva di Gian Antonio Stella sulle pagine del Corriere della Sera, tocca al programma di Italia1 “Le Iene” passare all’attacco del figlio dell’ex Rettore dell’ateneo messinese. La sentenza del Miur ormai è passata in secondo piano, poco importa che il lavoro di Tomasello sia stato giudicato idoneo e non colpevole di plagio. La discussione si è ormai spostata su un altro piano. Vale più il verdetto reale o quella della piazza? Il Rettore Navarra agendo da prassi ha dato mandato al Miur di indagare e giudicare. La risposta è arrivata dopo qualche mese, ma è arrivata in maniera netta. Nessuno pretende che la gente accetti verdetti senza discutere, ma cannibalizzare il caso a cosa potrebbe servire? Non può bastare una parentela per essere colpevole a prescindere. Il caso resta pastoso. Il prof. Amoroso, l’autore dei testi che sarebbero stati plagiati, è passato al contrattacco. Il tempo parlerà per tutti, la speranza è che lo faccia definitivamente e senza influenze di cognomi né nel bene né nel male.

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Ciao Ciao Alcantara, benvenuto quarto tubo…

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e decidessimo, per un attimo, di indossare i panni di uno dei personaggi del recente capolavoro Disney “Inside out” e, nell’ambito di una più ampia impresa volta alla salvaguardia dei ricordi, iniziassimo ad indagare la mente dei Messinesi ci renderemmo conto, sicuramente, di come nessuno potrà mai dimenticare l’autunno 2015/2016. Un periodo buio per la città che ha conosciuto, a seguito della frana che ha interessato la condotta idrica all’altezza di Fiumefreddo, cosa voglia dire vivere senz’acqua. L’immagine del rubinetto a secco, la speranza di un improvviso ritorno del prezioso liquido sono stati fedeli compagni dei Messinesi per ben venti giorni. Un incubo che, oggi, sembra potersi considerare definitivamente svanito. Messina, o meglio la tristemente nota montagna di Calatabiano, ha dato il benvenuto, infatti, qualche giorno fa, al quarto tubo che si aggiunge agli altri tre installati a Novembre dall’AMAM per bypassare la frana. Tre tubi figli di una soluzione provvisoria trovata, in fretta e furia, per arginare la grave crisi idrica. A tal fine venne realizzato anche un bypass per collegare la condotta di Fiumefreddo all’Alcantara. Se il problema era stato risolto grazie a tali soluzioni “tampone”, ci si chiederà a cosa servirà questo quarto tubo. Ebbene, quest’ultimo porta alla città tantissime buone nuove. La distribuzione del prezioso liquido torna, adesso, ad essere regolare e pienamente sufficiente per il fabbisogno cittadino. Per tale ragione, Messina, al momento, non ha più bisogno del bypass dell’Alcantara, che tornerà ad essere utilizzato in un futuro come valvola di salvezza ogni qual volta sarà necessario. Una gran bella notizia per le casse cittadine, poiché tale liquido ha dei costi particolarmente esosi, 1 milione e 160mila euro la somma pagata per 250 litri d’acqua dal 1 dicembre ad oggi. Il quarto tubo aiuta, dunque, le casse di una città dove la crisi idrica ha avuto il merito di smuovere procedimenti rinviati all’infinito. È iniziata, infatti, la ricerca di nuovi pozzi e l’indagine sui cento attacchi sconosciuti scoperti lungo la condotta di Fiumefreddo. Una crisi che ha portato a “rimboccarsi le maniche” perché tristi eventi come questo non abbiano più ad accadere. Dalla città dei “buddaci”, per il momento, è tutto. Ciao Ciao Alcantara, noi ci affidiamo ai nostri “fantastici quattro” tubi!

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di Alessia Vanaria

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di Francesco Certo

Un pomeriggio per bamBocci

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spite di una nota libreria del centro di Messina, l’attore Marco Bocci presenta la sua prima fatica letteraria per confermare che oggi in Italia la pubblicazione di un libro non si nega a nessuno. Figuratevi se poi il qualcuno in questione è uno dei giovani attori più in ascesa del panorama televisivo italiano. Divenuto celebre grazie al suo commissario Scialoja in “Romanzo criminale – la serie”, ha proseguito la sua escalation in fiction come “Squadra antimafia”. Detto che la sua voglia di raccontare non possa essere materia di censura, potremmo riflettere su quanto interesse possa avere nel panorama editoriale il profondo pensiero del fidanzato, o ex, di Emma Marrone. Lungi dall’essere snob di professione, anche perché la coda fuori dalla nota libreria del centro conferma che l’attenzione era tanta. Certo, per di più giovani innamorate del personaggio Bocci e non novella lettrici del panorama italiano. Tutte armate di copia di ordinanza, come da prassi visto che senza non ci si poteva avvicinare alla nota libreria del centro città. Copia in braccio e tutti in coda per interagire il tempo di una firma veloce, poi fuori per lasciare spazio agli altri. Il buon Bocci, oberato di lavoro come solo un attore da fiction, neo scrittore e figo può essere, non ha infatti potuto rendere edotti gli interessi sui perché e su cosa lo abbia spinto troppo impegnato per fermarsi e far riflettere la massa accorsa. Meglio girare il Paese e scattare un paio di foto. La cosa importante, ed essenziale, era avere una copia sotto braccio. Naturalmente acquistata nella libreria che ospitava il Bocci, nel caso di Messina una nota libreria del centro. Questa volta ci macchieremo di retorica e diremo che la cosa più triste e pensare alle orde di fan di questo signor nessuno, adoranti e pronte al selfie di ordinanza. Copie vendute e librerie contente. Lui, Marco Bocci, continua a girare l’Italia e vendere il suo sorriso senza regalare troppe parole, perché quelle le avrebbe dovute tirare fuori tutto da solo.

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Interventi di potatura a Piazza Cairoli Sono stati avviati i lavori di potatura e messa in sicurezza delle alberature di Piazza Cairoli che si svolgeranno nell'arco di circa 30 giorni. L’intervento atteso da anni è inserito nella programmazione dei lavori di potatura delle alberature cittadine e finanziato con i fondi TASI 2014.

Il punto di congiunzione di Nino Bruneo L’esposizione al Teatro Vittorio Emanuele prende in esame una selezione della vasta produzione di Nino Bruneo e rappresenta un’occasione preziosa per visionare i suoi bozzetti, disegni in bianco e nero o a colori, risultato di una rigorosa progettazione.

Cordoglio per la scomparsa del Prof. Falzea Si è spento all´età di 101 anni il prof. Angelo Falzea tra i maggiori giuristi a livello mondiale, era Professore Emerito dell’Università di Messina (dove dal 1943 ha insegnato Istituzioni di Diritto Privato e successivamente Diritto Civile), dal 1988 accademico dei Lincei.

Nuovo segretario dei Giovani Democratici È Dario La Rosa, studente presso il nostro Ateneo, il nuovo segretario dei Giovani Democratici. Eletto all’unanimità nel congresso dei Giovani Democratici, organizzazione giovanile del PD che anche a Messina ha deciso di iniziare un nuovo corso di attivismo e impegno politico.

Escursione alla Badiazza Si è svolta con successo la visita guidata alla Chiesa di Santa Maria della Valle, meglio nota come “Badiazza”, organizzata dalle associazioni “Vento dello Stretto”, “ZDA”, “Fare Verde”, “Atreju” e “lo Stretto indispensabile”.

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Mense scolastiche

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Emergenza cinghiali

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Si sono ritrovati ad occupare il Comune i lavoratori delle mense scolastiche, che, da metà gennaio, sono fermi a causa della sospensione del servizio. In una lettera, consegnata ai sindacati ed ai lavoratori si mette in evidenza che dal 1 marzo, si tornerà ad espletare il servizio mense.

I lavori a Forza d´Agrò, per la messa in sicurezza della condotta di Fiumefreddo, continueranno e pertanto l´erogazione idrica sarà ridotta sino alle ore 11:00, nei giorni di mercoledì 10 e giovedì 11 febbraio.

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Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

III CIRCOSCRIZIONE

Cacciotto chiede il ripristino autobus di linea n. 40. Tanti disagi per i residenti di Camaro S. Paolo

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inalmente, dopo tanti anni di “buio”, il trasporto pubblico in città ha raggiunto livelli accettabili con numerosi collegamenti garantiti. Merito indubbiamente di un cambio di passo nella gestione del trasporto gommato in città. Purtroppo, però, tra i villaggi che recriminano la presenza di un autobus, c’è Camaro S. Paolo; trattasi di un quartiere ad altissima densità di popolazione che ormai da parecchi anni è stata “scippata” del suo autobus storico, prima il famoso 11 divenuto successivamente il 40. L’ampia vallata di Camaro, per onestà intellettuale, è interessata dalla presenza del c.d. 38 che collega il villaggio di Camaro Superiore, il 39 che collega Messina 2, il 41 che invece collega i villaggi di Bisconte e Catarratti. Orbene, una abbondante fetta di territorio, interessata da tantissimi residenti ed in cui sono presenti molti anziani, vive una situazione di disagio. Tanto per capire, la parte alta di Camaro S. Paolo è sprovvista di autobus ed i residenti sono costretti ad “arrangiarsi” con gli autobus di cui sopra, ma con tantissimi disagi e soprattutto mettendo a repentaglio spesso la propria incolumità, in particolar modo per usufruire del 38 che costringe l’attraversamento di un tratto di strada a scorrimento veloce che collega lo svincolo di Messina Centro. Cacciotto invita, dunque, i responsabili del servizio dell´ATM, ad attivarsi per ripristinare la linea 40, che collega anche la parte alta del villaggio di Camaro S. Paolo, con capolinea via G. Pilli alta, pressi scuola media G. La Pira, come accadeva un tempo, anche con l’istituzione di un mini autobus.

V CIRCOSCRIZIONE

Fama chiede una nuova linea di autobus e l’impianto d´illuminazione per “Badiazza”

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l consigliere della V^ Circoscrizione Bernardo Fama, sensibile alle legittime richieste dei cittadini di contrada ‘Badiazza’ da sempre disagiati per la mancanza di un collegamento stradale con il resto della città, all’impossibilità di insegnanti, genitori ed alunni di raggiungere fino ad oggi la scuola della frazione Sant’Andrea con un mezzo pubblico ed in ragione della possibilità di far fruire ogni singolo cittadino della bellezza della Chiesa di Santa Maria della Valle, meglio conosciuta come ‘Monastero della Badiazza’, posta alla sommità della realizzata strada arginale l’omonimo torrente, chiede all’Amministrazione Comunale l’istituzione di una nuova linea di autobus tra la città e la ‘Badiazza’, anche come collegamento navetta tra la fermata tram di viale Giostra ed il nominato monumento.

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I presidenti Messina, Zullo e Cucè chiedono il mantenimento servizi Messina Sud ASP 5

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on la seguente nota, i presidenti della prima, seconda e terza circoscrizione Messina, Zullo e Cucè chiedono il mantenimento servizi Messina Sud ASP 5:

Circa dieci anni addietro l’ Asl ha acquistato in zona sud precisamente nel villaggio di Pistunina uno stabile da privati con un obbiettivo ben preciso nel decentrare i servizi e limitare i disagi dei cittadini residenti in periferia, affrontando un impegno finanziario notevole a carico della collettività . Da allora, pur tra mille difficoltà, sono state garantite dalla struttura diverse discipline sanitarie per come i numeri delle prestazioni erogate dall’ASP 5 confermano, diventando un importante punto di riferimento per i cittadini specie per quanti abitanti nella Prima, Seconda e Terza Circoscrizione nella quale risiede una popolazione di circa 120.000 unità. Oggigiorno però, in virtù di una spending – review che pone i bisogni dei cittadini in secondo piano, i vertici aziendali hanno deciso di limitare i servizi erogati ai bisognosi programmando il trasferimento in via Del Vespro la distribuzione degli ausili e presidi sanitari e al Mandalari la medicina fiscale e legale nonché la chiusura dei consultori familiari del villaggio Cep e del villaggio Aldisio riducendoli da tre ad uno in quanto verrà mantenuto soltanto quello di Pistunina, tale scelta limiterà il servizio di assistenza alla famiglia alla maternità , l’assistenza psicologica e sociale a tutela della salute della donna. Ciò a dispetto del disposto dell’Assessorato Regionale alla Salute che nel riordino dei servizi materno infantili territoriali dei consultori familiari pubblici con D. A . n° 1186/2014 preveda un consultorio ogni 20 mila abitanti , per una equilibrata diffusione territoriale del servizio. Pertanto si vuole sopprimere un servizio in un territorio con problematiche sociali importanti, nonostante si evinca dai report dell’anno 2014 pubblicati dall’Assessorato Regionale alla Salute che i consultori sono particolarmente fruiti da adolescenti e donne straniere in percentuali sempre più crescenti. per quanto sopra evidenziato si ritiene doveroso che la S. S. in qualità di massima autorità sanitaria cittadina avvii in tempi brevissimi un incontro con i rappresentanti delle Istituzioni interessate affinché vengano mantenuti i livelli essenziali di assistenza posto che in materia di consultori familiari vengono palesemente violate le disposizioni nazionali e regionali. 17 Febbraio 2016

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città a cura di Marilena Faranda foto Peppe Saya

Energia

Mense Scolastiche

L’1 marzo riprende il servizio

Impianti fotovoltaici nelle scuole

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ono stati presentati a Palazzo Zanca, nel corso di una conferenza stampa organizzata dall'assessore all'Energia, Gaetano Cacciola, gli otto impianti fotovoltaici installati in altrettante strutture scolastiche comunali. All'incontro con i giornalisti hanno partecipato il sindaco, Renato Accorinti; gli assessori, all'Ambiente, Daniele Ialacqua, ed ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola; l'energy manager del comune di Messina, Salvatore Saglimbeni; il dirigente il dipartimento Manutenzione immobili c o m u n a l i , Francesco Ajello, con i funzionari comunali; ed il direttore del CNR ITAE, Salvatore Freni. Il progetto, che ha l'obiettivo di conseguire risparmi energetici, si è inserito nel quadro delle azioni previste dal Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES), approvato dal Consiglio comunale il 14 gennaio 2015 e dalla Comunità Europea nel maggio 2015. Le otto scuole cittadine, dove sono stati installati, sono Beata Eustochia, Annibale Maria di Francia, Cesare Battisti, Salvo D'Acquisto, Pirandello, Petrarca, Vannantò e Leopardi.

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i sono ritrovati ad occupare il Comune i lavoratori delle mense scolastiche, che, da circa metà gennaio, sono fermi a causa della sospensione del servizio. Il 12 febbraio, il Sindaco aveva tuonato contro il Ragioniere generale ed i Revisori dei Conti, che si erano opposti alla delibera di Giunta, con la quale si autorizzava l’impegno di spesa per le mense e per il riscaldamento nelle scuole, secondo il principio, che i servizi alle categorie deboli, fra cui ovviamente anche i bambini, non possono essere sospesi. Pur essendo questi servizi ritenuti non essenziali, infatti, non possono essere sospesi. Si è quindi deciso di portare avanti gli impegni di spesa relativi al 2016, anche per le cooperative dei servizi socia-

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li, che svolgono attività per le categorie più svantaggiate. In forza di questo principio ed in attesa di una imminente approvazione del bilancio, il dirigente, De Francesco, aveva provveduto ad appore la firma per dare l’avvio al bando di gara per l’aggiudicazione del servizio delle mense. Le varie notizie che sono fuoriuscite, però, e la lettera del Collegio dei Revisori dei Conti con la quale si diffidava l’Amministrazione ed il dirigente ad autorizzare questo impegno di spesa senza l’approvazione del Bilancio Previsionale 2015, ha fatto preoccupare i lavoratori e non solo che tutto l'iter fosse bloccato. Circa il 1 marzo, si dovrebbe tornare ad espletare il servizio mense fino alla fine della scuola. 17 Febbraio 2016


Stadio

Mostre

Intitolazione a Scoglio

Il primato dello sguardo

Finalmente le aspettative dei tifosi Messinesi sono state esaudite” ha sottolineato l’assessore alle Politiche dello Sport, Sebastiano Pino, in merito all’intitolazione dello Stadio di San Filippo a Franco Scoglio. “Infatti – ha proseguito Pino – tutto l’iter amministrativo si è concluso, dopo l’approvazione della Commissione toponomastica e la delibera della Giunta municipale, è giunto il via libera da parte della Prefettura. Come si ricorderà, anche il Consiglio comunale si era espresso in modo favorevole assecondando le richieste dei tifosi e del comi-

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tato coordinato da Niki Patti. L’Amministrazione comunale, unitamente al delegato CONI Aldo Violato e a Niki Patti del comitato promotore, - ha informato l’assessore - si sono già incontrati per programmare un adeguato evento per la cerimonia ufficiale di intitolazione dello stadio di San Filippo al tecnico messinese”.

Lutto

AMAM

Cordoglio per il Professore Falzea

Scompare una figura importante della cultura italiana e la città di Messina perde un suo prezioso figlio, del quale mancherà il vivace contributo intellettuale e l'impegno sui numerosi fronti”. E' quanto espresso dal sindaco, Renato Accorinti, nel manifestare ai familiari il profondo cordoglio, anche a nome della Giunta municipale, per la scomparsa del professore Angelo Falzea. Giurista italiano, nato a Messina nel 1914, professore emerito di diritto civile 17 Febbraio 2016

iovedì 18, alle ore 10.30, nella Sala Falcone Borsellino a Palazzo Zanca, l'assessore alla Cultura, Tonino Perna, nel corso di una conferenza stampa, presenterà ai giornalisti la mostra “Il Primato dello Sguardo”, che sarà allestita sabato 20, nel Foyer del Palacultura “Antonello da Messina” e si concluderà il 30 marzo. L'esposizione contiene la dimensione della interculturalità e gli artisti presenti offriranno la possibilità di dare uno sguardo a quella che sarà l’arte del terzo millennio.

Lavori in via Ugo Bassi

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all'Università di Messina, dove dal 1943 ha insegnato istituzioni di diritto privato e successivamente diritto civile. I contributi di Falzea hanno, nel corso di una lunghissima carriera di accademico, abbracciato numerose branche della scienza giuridica, anche al di fuori dell'ambito del diritto privato.

er consentire all'AMAM l'esecuzione dei lavori urgenti di ripristino della condotta fognaria in via Ugo Bassi ad intersezione con la via Nino Bixio, da lunedì 15 sino a sabato 19, è stato disposto il restringimento della carreggiata stradale. Vigerà inoltre il divieto di sosta 0-24 su entrambi i lati di via Ugo Bassi.

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Città Metropolitana Provincia a cura di Marilena Faranda

Il Commissario Romano lancia l’allarme e chie

Finanze al lumicino, la Ex fa fatica a garantire i serv

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’ proprio un atto di denuncia , ma anche una richiesta d’aiuto a tutti gli Enti e le Istituzioni cittadine ed anche a tutti i messinesi , quella che il Commissario della Ex Provincia di Messina , Filippo Romano, affida ad una lettera , recante questo oggetto : “ Legge di Stabilità 2016 - Gravissima situazione finanziaria dell’Ente”, indirizzata ai Sindaci e Commissari dei Comuni della Provincia di Messina, ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di II grado della Provincia di Messina e per conoscenza al: Presidente della Regione Siciliana, Presidente Assemblea Regionale Siciliana, Assessore Autonomie locali e alla Funzione Pubblica, Assessore all’Economia, Assessore alla Famiglia e al Lavoro, Prefetto di Messina, Procuratore Capo presso la Corte dei Conti di Palermo, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Patti, Procuratore Capo presso la Corte dei Conti di Palermo, Dirigente Ufficio Scolastico Regionale, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale e alle Organizzazioni Sindacali: CISL, CGIL, UIL, CSA, UGL. Questo il testo della lettera: “Come ormai noto anche all’opinione pubblica, il quadro finanziario definito dalla legge di stabilità 2016 ed i pesanti tagli sanciti dalle manovre nazionali, hanno contribuito ad aggravare la già profonda crisi economica e finanziaria del comparto pubblico ex provinciale rendendo il contesto - in particolare in Sicilia - estremamente preoccupante per la sopravvivenza degli stessi enti locali e, ancor di più, privando la collettività della erogazione dei servizi pubblici essenziali.

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de la mobilitazione

x Provincia di Messina vizi essenziali

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Ogni anno le ex Province siciliane versano nelle casse dello Stato un contributo per il cosiddetto risanamento della finanza pubblica nazionale che, per il 2016 risulta il doppio rispetto all’anno precedente, esponendo gli enti intermedi siciliani a rischio fallimento. Oltretutto la Sicilia non avendo recepito la normativa nazionale in materia di riforme delle province - ha già perso i finanziamenti nazionali destinati a scuole e strade provinciali e, almeno stando al testo della legge di stabilità nazionale varata a dicembre, non li otterrà fino al 2021 con un danno stimato di oltre 400 milioni di euro. Allo stato attuale, con riferimento alla situazione finanziaria di questo Ente, permangono le forti preoccupazioni già esternate con nota prot n. 3456/Gab del 5.11.2015, malgrado l’impegno e la responsabilità profusi nell’attuare una politica di contenimento della spesa, (interventi mirati al taglio dei fitti passivi, vendita immobili del patrimonio provinciale, riduzione spese per piccola manutenzione ed utenze etc.) Di fatto, non soltanto questa amministrazione non è più in condizione di sostenere spese per interventi straordinari, ma si trova costretta a ridurre al massimo anche la manutenzione ordinaria mettendo a rischio quelle che sono le funzioni fondamentali della manutenzione dell’edilizia scolastica e della viabilità provinciale. Corre, pertanto, ancora una volta l’obbligo di ribadire ai sigg. Sindaci ed ai Sigg. Dirigenti Scolastici in indirizzo che qualunque problematica relativa alla viabilità e/o edilizia scolastica, che non possa essere risolta in via ordinaria con l’utilizzo delle risorse umane e strumentali di cui dispone l’Ente, comporterà necessariamente la chiusura dei tratti stradali o degli edifici a rischio, ricordando, ancora una volta, che - non essendoci alcun margine decisionale - gli unici investimenti che sarà possibile portare avanti sono quelli specificamente finanziati da risorse regionali o comunitarie. La particolare gravità della situazione dell’intera Isola, impone, altresì, a tutti gli Organi, Enti Pubblici ed Istituzioni il massimo impegno mirato a sollecitare al Governo Nazionale e Regionale una inversione di tendenza nelle politiche rivolte agli Enti Locali al fine di scongiurare la totale paralisi amministrativa.” Questa lettera non parla “politichese” , è un grido di dolore forte e chiaro! Ci uniamo ,dunque, alla richiesta del Commissario Romano di un’inversione di tendenza, che rivolgiamo anche alla nostra deputazione nazionale e regionale, che ha contribuito in parte a questo disastro. Ruolo fondamentale in questa vicenda avrà la mobilitazione dei cittadini della Ex Provincia di Messina perché accendano un faro sulla gravissima situazione finanziaria di Palazzo dei Leoni, prima che la politica faccia le sue passerelle sulle macerie di Messina e della sua provincia.

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Provincia Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

Il museo delle marionette “Antonio Pasqualino”

“I tagli stanno uccidend

La commissione bilancio dell'Assemblea regionale siciliana ha tagliato di due milioni le assegnazioni alle istituzioni culturali. Questi tagli uccideranno la cultura". Dura presa di posizione di un gruppo di associazioni e di istituti tra cui l'Istituto Gramsci siciliano, il museo Mandralisca, il museo delle marionette "Antonio Pasqualino", la Fondazione Piccolo di Calanovella, la Fondazione Ignazio Buttitta, l'Istituto siciliano di studi bizantini e neoellenici. "Queste istituzioni sono seriamente preoccupate che i tagli, superiori al 30 per cento rispetto alla dotazione del 2015, mettano a repentaglio la loro stessa sopravvivenza - affermano le associazioni -. Negli ultimi anni le politiche culturali della Regione sono state caratterizzate da una progressiva riduzione dei fondi: da circa 11 milioni si è passati ai 4,5 della proposta attuale destinati non solo alle istituzioni culturali ma anche a soggetti afferenti ad altri settori e ad altri assessorati".

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do la cultura in Sicilia” "I fondi sono tra l'altro attribuiti con un sistema farraginoso e complesso - prosegue la nota che, invece di premiare le poche eccellenze, frammenta le poche risorse impegnate con assegnazioni a una miriade di associazioni dalla incerta valenza culturale e scientifica". "Le difficoltà delle istituzioni culturali più rappresentative sono accentuate dalle lungaggini burocratiche - sostiene la nota -: ad oggi non hanno ricevuto il saldo del contributo per il 2014 e l'intero 2015". "Va sottolineato infine che scelte discutibili sottraggono alcuni enti privilegiati alla valutazione del bando pubblico riportando così in vita la famigerata tabella H - concludono le associazioni - la cui abolizione, peraltro parziale, è durata solo un anno. Le istituzioni culturali sottoscritte chiedono che le assegnazioni, già insufficienti nel 2015, siano almeno mantenute come condizione indispensabile per lo svolgimento delle loro attività". 17 Febbraio 2016

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Cultura Messina - 14 Febbraio 2016

“One Billion Rising” le donne in piazza contro l’odio di genere

foto Antonio De Felice

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n messaggio, quello di One Billion Rising, la campagna ideata dalla scrittrice statunitense Eve Ensler e fondatrice del Movimento V-Day, di forte impatto e di incessante attualità. La danza, infatti, è una delle più potenti forze sulla terra, il più antico modo di comunicare. Anche a Messina, l’attenzione si concentrerà sulle donne che vivono una condizione di paura ed emarginazione come le donne migranti, che subiscono violenza fisica e psicologica durante i loro lunghi e dolorosi spostamenti. Sulle note di “Break the chain” (spezza la catena), al CeDAV si sono unite altre organizzazioni e personalità tra le quali: Croce Rossa; Francesca Pitrone; Vicesindaco e Assessora alle Pari Opportunità del Comune di San Pier Niceto; Associazione ed Edizioni Smasher; Placido Sturiale e la testata giornalistica “Il carrettino delle idee”; Osservatorio Minori “Lucia Natoli”; Associazione Onlus “4 Zampe per Amico Pet Therapy” Messina; Associazione Culturale Kafka.

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Spettacoli

Dal 25 al 28 Maggio a Messina

48esima edizione del Fotogramma d’oro

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na storica rassegna del cinema indipendente per la prima volta a Messina. La 48esima edizione del Fotogramma d’oro Film Festival è in programma, nella sala “Fasola”, dal 25 al 28 maggio 2016. In particolare, è possibile partecipare entro il prossimo 21 marzo con un cortometraggio (per ogni dettaglio e per scaricare il bando www.fotogrammadoro.com). Possono essere iscritte opere di qualsiasi genere (soggetto, documentario, animazione) realizzate senza fini commerciali dal 2013, la cui durata non deve superare i 20 minuti e che non siano state presentate in precedenti edizioni del Fotogramma. Il tema è libero. Una giuria di esperti assegnerà Fotogramma d’Oro, Fotogramma d’Argento e Fotogramma di Bronzo e i premi speciali, mentre un'altra giuria assegnerà un premio per la sezione dedicata ai giovani autori nati dal 1990 e altri riconoscimenti: "Il tuo Fotogramma d'Oro", ovvero uno spot che diventerà il teaser dell’edizione 2016 del Festival; "guerrilla Cinema", per opere al massimo di cinque minuti realizzate con tecniche non convenzionali; AmbietiAmoCi, sezione a tema fisso: “Mediterraneo da Vivere: tra Ambiente e Arte, Cultura e Tradizioni, Gastronomia e Storia”.

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Con la FNC - Federazione Nazionale Cinevideoautori, promotrice del Festival, collaborano diverse realtà culturali significative: la rassegna “Corto di sera”; l’associazione culturale messinese “Proposizione scenica”; il Laboratorio Psicoanalitico “Vicolo Cicala” di Messina; “AluMnime”, Associazione degli ex studenti dell’Università di Messina; il Cineforum Orione; Messina Film Commission; l’associazione culturale “Arknoah”, l’associazione culturale “Cantina45”; l’associazione culturale “Maneggiare con cura” di Letojanni; Magika Edizioni e il Cineclub “X Musa” di Milano. “Per la prima volta, il Festival si svolgerà a Messina e si caratterizzerà per il suo forte rinnovamento sul piano dei contenuti e della struttura organizzativa”, sottolinea il presidente della FNC e direttore artistico Francesco Coglitore. Si tratta di un ritorno in grande stile di una rassegna di cortometraggi, a Messina, più di dieci anni dopo le quattro edizioni del Festival “L’occhio del Ciclope”, realizzato dallo stesso Coglitore (con l’associazione “Proposizione scenica”) e da Michele Castori, ora direttore tecnico del Fotogramma d’oro.

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F. Coglitore sul set del corto The Elephant

“Per la prima volta, il Festival si svolgerà a Messina dal 25 al 28 maggio e si caratterizzerà per il suo forte rinnovamento”, sottolinea il presidente della Federazione Nazionale Cinevideoautori Francesco Coglitore. 17 Febbraio 2016

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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Oscar 2016 – Regia e premi tecnici Nelle settimane scorse abbiamo analizzato le nomination nelle sezioni film e attori, adesso è arrivato il momento di passare ai preferiti da addetti ai lavori ed esperti, ovvero quello alla regia e la lunga sfilza di premi tecnici. Il vincitore dello scorso anno torna più forte di prima. Alejandro Inarritu non contento del successo di “Birdman” torna al Kodak Theatre con un altro cavallo in apparenza vincente. Il suo “Revenant” convince per scelte personali nello stile registico. Primi piani ravvicinati, movimenti veloci e panoramiche ad esaltare la scenografia naturale. Lui è sempre il favorito, se vincerà lo vedremo il 28 febbraio. Settimana prossima andremo coi pronostici. MIGLIOR REGIA – Detto di Inarritu passiamo a quelli che potrebbero essere i suoi nemici più pericolosi. Nessun nome altisonante ma quattro outsider a contendere la statuetta al messicano. Lenny Abrahamson con il suo “Room” merita tanto credito e pensarlo vincitore non è impossibile. Stesso discorso per Adam McKay regista de “La grande scommessa”. Tagli e montaggio esaltano le scelte di regia tanto da alleggerire un film fin troppo complesso. Glenn Miller con “Mad Max” non finisce di stupire, continuerà? Infine Tom McCarthy che con “Il caso Spotlight” racconta gli episodi di pedofilia della Chiesa di Boston attraverso gli occhi della redazione giornalistica che scoperchiò il caso. Regia classica, non pesante ma che vuole narrare prima che stupire. MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE – Proprio Tom McCarthy con Tom Singer hanno favori del pronostico per questa categoria. “Il caso Spotlight” convince in ogni linea e dovrebbe premiare la scelta di narrazione pulita dei due. I fratelli Coen e Charman firmano “Il ponte delle spie” senza sfiorare i bordi ma rimanendo fedeli alla storia e mai divagando. Meno interessanti “Straight outta Compton” e “Ex machina”. C’è la sorpresa animata infine: “Inside out”, film Pixar che ha stupito e commosso. MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE – Sarà probabilmente Emma Donoghue autrice di “Room” ad alzare l’Oscar il prossimo 28 febbraio. La storia di segregazione e voglia di libertà si scontrerà con la coppia Randolph-McKay per “La grande scommessa”. In lizza anche Phyllis Nagy per “Carol”, anche se meriterebbe più un premio alla noia. Nick Hornby, già autore di “Febbre a 90’”, firma “Brooklyn” con chance da outsider. “The Martian” non è piaciuto a molti tranne a quelli dell’Academy. Infatti c’è anche lo sceneggiatore Drew Goddard in lizza. Misteri. PREMI TECNICI – Entreremo meno nel dettaglio, una bella macedonia per tutti gli altri premi in concorso. Per il MONTAGGIO sarà lotta tra “Revenant” e “La grande scommessa”. Sempre “Revenant” corre per la SCENOGRAFIA con “Danish girl” a rincorrere. Per la FOTOGRAFIA occhio ad “Hateful eight” di Tarantino ma anche qui “Revenant” potrebbe passare alla cassa per ritirare. MONTAGGIO SONORO E SONORO non hanno storia, “Revenant”, anche se “Star Wars: il risveglio della forza” non parte battuto. COSTUMI E TRUCCO? Neanche a dirlo, “Revenant”. P.s.: Miglior film straniero sarebbe offensivo non vincesse “Il figlio di Saul” (Ungheria). Scontato il premio ad “Inside Out” per il film d’animazione. Colonna sonora deve vincere Morricone per “Hateful eight” sennò non ci giochiamo più. Anche se il buon Ennio avrà di fronte un mostro sacro. John Williams che con “Star Wars: il risveglio della forza” è arrivato alla sua 50esima nomination, cinque le vittorie.

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Un altro Festival è andato via portandosi dietro poche note decenti, qualche stonatura e le classiche polemiche studiate a tavolino. È stata l’edizione dei diritti civili vista la concomitanza del ddl Cirinnà al Senato. Nastri arcobaleno attaccati ai microfoni di molti cantanti per dichiarare il proprio appoggio alle unioni civili e tutto il codazzo. In pochi non hanno sposato la causa, su tutti gli Stadio, proprio i vincitori della 66esima edizione. Subito qualche mentecatto ha allacciato i due fatti, in puro stile da cospirazione. Malattie mentali a parte la canzone di Gaetano Curreri trionfa in un tripudio di noia e sound già sentiti. Malissimo Morgan, senza voce ma con tanta musica nella testa. Elio delude perché l’idea della canzone mononota sentita anni fa non funziona da rigirata. Arisa, Noemi e Annalisa finiscono nella lista del vorrei ma non posso. Piacciono al pubblico Patty Pravo ed Enrico Ruggeri che scelgono la strada furba del sanremese puro. Un paio di sconosciuti finiscono in finale, dove il gradino dell’amarezza spetta ad una convincente Francesca Michielin. La sagra di paese allestita da Rocco Hunt sconvolge per ingenuità. Clemetine e fragole non pervenute. Poi c’è Carlo Conti. L’impiegato statale che non sbaglia una virgola ma toppa le spalle. Gabriel Garko conferma di essere un pupazzo gonfiabile buono per le fiction di Canale 5. Non riuscire a leggere il gobbo è imbarazzante, doversi affidare sempre al gobbo anche di più. Madalina continuiamo a non sapere chi sia, forse presente per dimostrare che uomini e donne sono uguali. Vince Virginia Raffaele ed i suoi personaggi che non strizzano mai l’occhio. Irridente e perfetta nelle sue imitazioni, si becca i complimenti di tutte le sue vittime in un clima di politicamente corretto da brividi. La Ferilli è la prima imitata, si complimenta il resto è conseguenza. C’è Elton John che regala musica e parole, per le bestie italiche è solo un ricco gay che compra bambini. Siamo un Paese senza speranza. Il merito di Conti è quello di portare un genio come Ezio Bosso in tv. La sua malattia non deve essere messa in primo piano, sicuramente non davanti alla sua musica, offesa da personaggi tipo Allevi. Gli ascolti non sono da buttare ed il programma fila liscio se non per qualche intoppo nel televoto dei giovani. Ma di quella categoria frega niente a nessuno. Il dopo Festival è forse la parte migliore tra Rocco Tanica e la Gialappa’s Band. Peccato per Nicola Savino che non contento di rovinare la domenica agli italiani passa a distruggere le pazienze anche a notte fonda. Alla Rai continua a piacere questa spalla radiofonica, un rumore di fondo da copione i suoi interventi. E il canone in bolletta è servito.

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Sanremo ancora qui il prossimo anno 17 Febbraio 2016

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà Charles Pierre Baudelaire, nato a Parigi nel 1821, è considerato uno dei più importanti poeti del XIX secolo, esponente chiave del simbolismo, affiliato del parnassianesimo e grande innovatore del genere lirico, nonché anticipatore del decadentismo. Les fleurs du mal (I fiori del male), la sua opera maggiore, è uno dei classici della letteratura francese e mondiale. Uscì nella primavera del 1857 in una tiratura di 1320 esemplari. Comprendeva cento poesie divise in cinque sezioni: Spleen et Idèal (Spleen e Ideale), Les fleurs du mal; La Révolte (La rivolta), Le vin (Il vino), e La mort (La morte). Immediatamente il libro suscitò scandalo. La magistratura, che aveva appena colpito il capolavoro di Flaubert, il romanzo Madame Bovary, decretò il sequestro dell’opera, la soppressione di sei poesie dichiarate “oscene e immorali” e la condanna del poeta e dell’editore al pagamento di un’ammenda. Dopo la sentenza, Baudelaire apprestò una nuova edizione, nella quale le sei liriche condannate vennero sostituite da altre trentacinque, e suddivise tutto il materiale in base ad una diversa architettura. Aggiunse, infatti, una nuova sezione centrale, dal titolo Tableaux parisiens (Quadri parigini), e cambiò l’ordine di alcune poesie in modo tale che l’insieme costituisse un itinerario ideale. La seconda edizione uscì nel 1861 in 1530 esemplari. La scelta del titolo quanto la sua architettura interna e la ripartizione dei testi nelle diverse sezioni dimostrano il lavoro compiuto per costruire un vero e proprio “poema” e non una semplice raccolta. Il titolo consiste nella trasfigurazione di un’idea, il male, in un’immagine, il fiore. Quest’ultimo, dunque, è figura del male: in tal modo il titolo racchiude in sé e segnala al lettore una delle operazioni stilistiche e concettuali dominanti nei componimenti della raccolta: l’allegoria. Esso implica, inoltre, un inevitabile effetto ossimorico e provocatorio a causa dell’abbinamento del “fiore” al “male”. Il fiore, costantemente associato dalla lirica tradizionale al valore naturale della purezza e della bellezza, ora diviene veicolo del “male”. È possibile rintracciare, quindi, sin dal titolo il concetto che la Natura è stata privata della tradizionale “bontà” di cui l’avevano dotata, da Rousseau in poi, gli intellettuali illuministici e romantici. L’architettura interna del libro, la sua struttura rigorosamente costruita, derivano dalla distribuzione dei testi secondo criteri non cronologici ma tematici e formali. Elementi di tale “costruzione” sono sia la poesia dedicata al lettore ad inizio del poema caratterizzata da un forte intento provocatorio sia le sei sezioni in cui vengono ripartite le poesie nell’edizione del 1861. La prima, Spleen e Ideale e la seconda, Quadri parigini, sono dedicate rispettivamente alla nuova condizione del poeta e al contesto in cui si svolge la sua esistenza quotidiana, la grande città industriale. Le seguenti quattro sezioni, invece, segnano altrettanti tentativi di fuga o di negazione di quella condizione, l’ebbrezza dovuta all’alcool o all’oppio, l’evasione nei paesi esotici, l’erotismo sfrenato e colpevole, la protesta religiosa e, infine, la morte. Un tipo di poeta nuovo, quindi, si afferma definitivamente con Baudelaire che assunse precocemente il ruolo di “maledetto”. Egli morì a Parigi nell’agosto del 1867.

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17 Febbraio 2016


L’Albatro Spesso, per divertirsi, i marinai prendono degli albatri, grandi uccelli dei mari, indolenti compagni di viaggio delle navi in lieve corsa sugli abissi amari.

Il Poeta è come lui, principe delle nubi che sta con l’uragano e ride degli arcieri; esule in terra fra gli scherni, impediscono che cammini le sue ali di gigante.

Charles Pierre

Com’è fiacco e sinistro il viaggiatore alato! E comico e brutto, lui prima così bello! Chi gli mette una pipa sotto il becco, chi imita, zoppicando, lo storpio che volava!

Baudelaire

L’hanno appena posato sulla tolda e già il re dell’azzurro, maldestro e vergognoso, pietosamente accanto a sé strascina come fossero remi le grandi ali bianche.

Parigi, 9 aprile 1821 Parigi, 31 agosto 1867 17 Febbraio 2016

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

La mano come unità di misura per l’alimentazione

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i mangia per golosità e non sempre per fame. Eppure si mangia in modo salutare senza dimagrire. Come si spiega il tutto? Con un errore nella valutazione delle porzioni. Bisogna sapersi regolare, l’abbiamo già detto e non servono altre bilance rispetto alla propria mano. CARNE: PALMO DELLA MANO Un piatto di qualsiasi tipo di carne dovrebbe essere grande quando il palmo della mano. riempiono e contengono grassi insaturi, quinSPINACI CRUDI: DUE PUGNI Per gli spinaci crudi vanno bene due pugni, di buoni per il cuore ma attenzione alla quantità perché contengono molte calorie”. che corrispondono a circa 80 grammi. FRUTTI PICCOLI: DUE MANI GIUNTE A COPPA La giusta porzione di frutti piccoli come ad esempio lamponi e more può essere calcolata mettendo le mani a coppa, una quantità che corrisponde circa a 80g.

PATATE: UN PUGNO ChIUSO “Una porzione di carboidrati dovrebbe aggirarsi attorno alle 200 calorie per le donne e 250 per gli uomini”.

PESCE AZZURRO: PALMO DELLA MANO Come la carne, una porzione di pesce azzurro come salmone, sardine e sgombro dovrebVERDURA: UN PUGNO ChIUSO “Due pugni di broccoli tecnicamente corri- bero corrispondere al palmo della mano. spondono a due delle 5 porzioni di verdura e frutta consigliate al giorno anche se è sempre BURRO: PUNTA DELLE DITA Qualsiasi grasso come burro, olio e burro di meglio variare”. arachidi dovrebbe essere non più grande di un cucchiaino da caffé. PASTA: UN PUGNO CRUDA Potrà sembrare poca, ma una volta cotta la pasta raddoppia il suo peso, dato che assorbe FORMAGGIO: DUE DITA Una giusta porzione di formaggio dovrebbe l’acqua di cottura. corrispondere a circa 30g ed essere della lunghezza e della profondità di due dita della NOCI: UN PALMO “Noci e semi costituiscono un ottimo snack, mano.

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Mangia

RE sano

La ricetta Gnocchi di melanzane Ingredienti per 4 persone: • • • • • • • • • •

800 gr di melanzane 160 gr di farina 50 gr di grana 1 uovo Basilico q.b. Sale q.b. 2 spicchi di aglio 400 gr di pomodorini 50 gr di caciotta olio di oliva q.b.

17 Febbraio 2016

PREPARAZIONE Lavate e spuntate le melanzane, poi tagliatele a metà nel senso della lunghezza e mettete sulla placca da forno rivestita di carta forno. Cuocetele a 180° per circa 40 minuti. Una volta intiepidite, estraete la polpa di melanzana aiutandovi con un cucchiaio e lasciando solo la buccia. Poi mettetela a scolare in un colino. Passatela adesso in una padella con un filo d’olio con uno spicchio d’aglio. Eliminate l’aglio, poi mettete la polpa in una ciotola, poi aggiungete l’uovo, la farina, il basilico tritato, il formaggio grana salate e pepate e mescolate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Come per gli gnocchi di patate, la quantità di farina può variare a seconda di quanto sono acquose le melanzane, ma bisogna stare attenti a non esagerare: il composto deve essere lavorabile ma ancora bello morbido! Poi mettete il panetto ottenuto su una spianatoia infarinata. Dividete l’impasto a pezzetti e create dei cordoncini. Poi tagliate a pezzetti ottenendo degli gnocchi di un paio di cm. Man mano che saranno pronti, posizionate gli gnocchi su una spianatoia infarinata. Nel frattempo preparate il sugo di pomodoro. Fate dorare uno spicchio d’aglio in padella con l’olio, poi aggiungete i pomodorini tagliati in 4 parti ed il basilico, salate e mescolate. Cuocete quindi gli gnocchi di melanzane in una pentola con abbondante acqua salata. Scolateli con una schiumaiola man mano che saliranno a galla. Aggiungete gli gnocchi nella padella con il condimento, poi aggiungete la caciotta tritata e fate saltare il tutto in padella per un paio di minuti. Servite gli gnocchi di melanzane con del basilico fresco. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Amarcord Piazza Cairoli. Anni '20


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foto Vincenzo Nicita Mauro

Numero 116 - Anno XIV - 15 Febbraio 2016

SPORT il Cittadino

Vittoria, sorpasso e primo posto per il Savio

Strepitose


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