il Cittadino n. 221

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r.g. Salvatore Forestieri

n째 221 anno XIII - 18 Novembre 2015

il Cittadino

Comune di Messina: 23 consiglieri indagati

Per qualche gettone in pi첫


Primo piano

foto Peppe Saya

Consiglio delegittimato

N

el precedente numero del settimanale, avevamo raccontato lo stato di estremo disagio e frustrazione che i messinesi hanno subito nel corso del mese orribile vissuto in piena emergenza idrica. Abbiamo registrato un’accelerazione dell’azione politica che, giudicando inadeguata la reazione dell’amministrazione di fronte alla grave crisi insieme ai ritardi accumulati o il mancato raggiungimento degli obiettivi programmatici, poneva con convinzione la questione della mozione di sfiducia al sindaco. Ma, mentre si ragionava sulle modalità politico-istituzionali per rinnovare i vertici del governo

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In altri termini, il massimo Consesso cittadino con più del 50% di indagati per illeciti gravissimi (reati continuati di truffa aggravata, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d’ufficio) 18 Novembre 2015

comunale, una “bomba giudiziaria” si abbatte su MessinAmbiente, la società partecipata dal Comune per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, che, a seguito di circostanziate denunce del sindaco Accorinti sull’amministrazione precedente al suo mandato, subisce l’arresto dell’ex commissario straordinario e di altri co-indagati per la gestione fallimentare dell’azienda. Il Consiglio Comunale, sovente sede di roventi polemiche sulla direzione di MessinAmbiente e sulle nuove scelte politiche della Giunta interpretate da esperti provenienti dal Nord Italia, incassa, come un pugile sul ring, un uppercut. Un colpo che fa barcollare il delicato equilibrio politico su cui i partiti e i gruppi stavano lavorando per raggiungere la coesione e l’accordo sulle procedure da attivare per l’interruzione anticipata della consiliatura. Un attimo di distrazione e giunge il pugno da KO: un diretto che affonda su gran parte dei componenti dell’Assemblea cittadina. Scoppia, con tutto il suo fragore, la gettonopoli messinese. Così su Messina in ginocchio, ci auguriamo non definitivamente sconfitta, si riaccendono i riflettori del palcoscenico nazionale, ma in questa occasione senza la solidarietà manifestata per l’emergenza idrica. Al dì là delle valutazioni sui reati contestati agli indagati di cui, essendo di natura penale, dovranno rispondere personalmente, rimane, in tutta la sua complessità, la questione dell’agibilità democratica del Consiglio comunale, espressione diretta del popolo messinese. In altri termini, il massimo

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Consesso cittadino con più del 50% di indagati per illeciti gravissimi (reati continuati di truffa aggravata, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d’ufficio), indipendentemente dal profilo giudiziario, è ancora legittimato sul piano etico-politico a rappresentare le istanze cittadine? Sicuramente, in questo contesto, l’articolato rapporto istituzionale Consiglio-Giunta-Sindaco è fortemente sbilanciato in favore dell’esecutivo e dell’amministrazione attiva, mentre si limita la funzione di controllo e di indirizzo assegnata all’Organo assembleare. Come sempre accade, il risvolto della medaglia è il rischio che un’affievolita funzione di verifica possa determinare l’assunzione di importanti decisioni senza confronto e in assenza di contrappesi democratici.

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Una siffatta circostanza, se prorogata nel tempo, può creare processi irreversibili nel rapporto tra cittadini e Istituzioni deteriorando ulteriormente il già precario equilibrio del sistema di rappresentanza democratica. Messina già sconta un’accentuata e peculiare crisi dei partiti che hanno parzialmente abdicato alla loro funzione di strumenti di partecipazione dei cittadini al governo degli Enti Locali. Ora si tratta di ricostruire le condizioni per agevolare il coinvolgimento della gente nell’elaborazione di un nuovo progetto per la nostra città. In quest’ottica, si guarda con interesse alle iniziative messe in campo dalle Associazioni e Movimenti culturali per riappropriarsi del ruolo di stimolo e controllo nei confronti di coloro che intendono proporsi nella nobile funzione di rappresentante politico della comunità messinese.

foto Peppe Saya 18 Novembre 2015

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Sommario

14-23

Attualità Stratup Weekend Messina Marcia globale del clima

24-25 Dietro le quinte

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numero 221 anno XIII 18 Novembre 2015

44-55 Cultura Intervista a Cesare Giorgianni “Castello...in aria”

66-67 Mangiare Sano

Settegiorni Cronaca della settimana

34-35 Città Cronache urbane

36-37 Provincia Mattinate FAI

38-41 Sicilia Nuove commissioni

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Le rubriche 26-27 In&Out 60-61 La corazzata Potemkin

62-63 Da Beethoven a Kurt Cobain

64-65 Parole in blu 18 Novembre 2015


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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immagine

di Michele Giunta

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Italia Lavoro: Contributi per Stranieri, Bando 2016 Italia Lavoro ha indetto un concorso per l’assegnazione di contributi e servizi a sostegno della nascita di nuove realtà imprenditoriali. I finanziamenti sono destinati a giovani stranieri e immigrati. Ecco tutti i dettagli centro commerciale twenty bolzano Bolzano: 100 posti di lavoro nel Centro Commerciale Twenty Il Centro Commerciale Twenty di Bolzano è stato ampliato e aprirà a breve, per questo cerca personale per assunzioni nei negozi di vari brand. In tutto, si prevede la creazione di ben 100 posti di lavoro per Commessi, Store manager e altre figure Stati Uniti: Borse di Studio per italiani, Bando Fulbright Sono aperte le iscrizioni per il bando Fulbright che mette a disposizione diverse borse di studio per italiani negli Stati Uniti per progetti finalizzati alla formazione, ricerca e insegnamento nelle migliori università americane. sociale, assistente, infermiere Catania: concorso per Educatori, Assistenti Sociali, Infermiere L’I.P.A.B. – Istruzione Pubblica Assistenza Beneficenza – Istituti Femminili Riuniti Provvidenza e Santa Maria del Lume di Catania hanno indetto un concorso per Educatori, Assistenti Sociali, Responsabili di Comunità e Infermieri 10

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18 Novembre 2015 Cattolica: concorso per Portavoce del Sindaco Opportunità di lavoro in Emilia Romagna. Il Comune di Cattolica (Rimini) ha pubblicato un concorso per l’assunzione full time e a tempo determinato del Portavoce e collaboratore del Sindaco e della Giunta comunale. Poste Italiane: stage per Ingegneri, 600 Euro al mese Nuove opportunità di stage in Poste Italiane per neolaureati. La nota azienda di servizi postali seleziona Ingegneri per tirocini retribuiti 600 Euro al mese. Previsti percorsi di formazione e lavoro semestrali. Volotea: 50 assunzioni a Verona Volotea ha aperto una nuova base a Verona e creerà 50 posti di lavoro in Veneto. La nota compagnia aerea low cost volerà per 13 destinazioni dall’Aeroporto Catullo e prevede nuove assunzioni per Assistenti di Volo, Piloti e personale di bordo. Banca IFIS posizioni aperte, come Candidarsi Sono disponibili nuove opportunità di lavoro in Banca Ifis. Vi presentiamo le posizioni aperte e come candidarsi per lavorare presso il noto Gruppo finanziario italiano. Previste assunzioni per laureati e diplomati. Assistenti di Volo: lavoro a Fiumicino e Malpensa Nuove opportunità di lavoro nel Lazio e in Lombardia. Blue Panorama Airlines è alla ricerca Assistenti di Volo certificati per gli aeroporti di Fiumicino (Roma) e Malpensa (Milano). Premio Carlo Magno, Bando 2016: vinci 5.000 Euro Al via l’edizione 2016 del ‘Premio europeo Carlo Magno della gioventù’, il concorso rivolto ai giovani per progetti che promuovo e favoriscono il sentimento comune dell’identità europea. In palio premi in denaro fino a 5.000 Euro. 18 Novembre 2015

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Attualità

Il primo classificato Recycle Engine

Startup Weekend M vince Recycle Engin A trionfare è stata l’idea di Recycle Engine, team formato da Giusep Ciccone, Emanuele Cucinotta, Fabrizio Bucalo e Jeroen Spooren, che un’azienda specializzata nel riciclo di rifiuti elettronici. 14

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i è svolta il 15 Novembre, nei locali del Dipartimento di Scienze Cognitive, della Formazione e degli Studi Culturali (ex Facoltà di Scienze della Formazione), la cerimonia conclusiva dello Startup Weekend Messina: la tre giorni dedicata all’innovazione e all’imprenditoria organizzata dall’Associazione Startup Messina con il patrocinio dell’ANG. A trionfare è stata l’idea di Recycle Engine, team formato da Giuseppe Gangemi, Diego Enrico Ciccone, Emanuele Cucinotta, Fabrizio Bucalo e Jeroen Spooren, che hanno proposto il lancio di un’azienda specializzata nel riciclo di rifiuti elettronici. Il secondo posto, invece, è stato conquistato da RiffSquare, gruppo formato da Paolo Gulfi, Clara Arfuso, Annalisa Donato, Samuel Oddamo, Gabriele Malara e Nicola Bombaci. Loro l’idea di creare una piattaforma online di comunicazione per artisti. Medaglia di bronzo, infine, per Petizen che ha presentato un social network per animali. A comporre il team, in questo caso, erano Giorgio Rudilosso, Sebastiano Longo, Linda Bonanno, Rachele Mangraviti, Roberta Ainis, Cettina Prestipino e Marco Duca. Allo Startup Weekend Messina hanno partecipato 75 ragazzi, suddivisi in 11 team. I professionisti e gli imprenditori che, in qualità di Mentor, li hanno affiancati durante tutto l’evento erano, invece, 16.

essina: ne pe Gangemi, Diego Enrico hanno proposto il lancio di Il secondo classificato RiffSquare 18 Novembre 2015

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«Questi numeri non possono che renderci orgogliosi – ha affermato Fabio Bruno, Presidente di Startup Messina – perché sono la conferma che a Messina c’è voglia di fare impresa, di cambiare e di migliorare, soprattutto nei giovani»

Miglior Mentor

Idea più votata dal pubblico

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L’obiettivo primario della manifestazione è, infatti, creare un ecosistema imprenditoriale, facendo incontrare chi fa impresa con ragazze e ragazzi che si avvicinano a questo mondo per la prima volta. Un’occasione unica, quindi, che ha dato la possibilità ai partecipanti di far conoscere la propria idea di business e di iniziare a svilupparla. «Non è stato affatto un percorso facile - ci spiega Giuseppe Arrigo, Vicepresidente di Startup Messina. In questi tre giorni, i partecipanti si sono dovuti impegnare al massimo per poter presentare qualcosa di concreto davanti ai giudici e per riuscirci hanno fatto ricerche, studiato e lavorato come dei veri startupper». La speranza, adesso, è vedere questi giovani così talentuosi continuare il loro cammino verso il mondo dell’imprenditoria.

Team organizzatori 18 Novembre 2015

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Marcia globale per il clima Appuntamento alle ore 10.00 raduno a Piazza Antonello

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uesto evento fa parte della Marcia Globale per il Clima. Il prossimo 30 novembre, leader politici da tutto il mondo si incontreranno a Parigi per iniziare i negoziati per il prossimo accordo sul clima. Per questo, il giorno prima, in tutto il mondo scenderemo nelle piazze e nelle strade per chiedere a ognuno dei nostri leader di impegnarsi a raggiungere il 100% di energie pulite. Insieme, possiamo spingere il mondo verso un accordo per il clima che rinunci all'energia inquinante e garantisca energie pulite per tutti. Scriviamo insieme un pezzo di storia: conferma qui sotto la tua partecipazione a questo evento della Marcia Globale per il Clima! Appuntamento alle ore 10.00 Raduno a Piazza Antonello, poi ci sposteremo a Piazza Unione Europea, di fronte al Municipio.

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“Ho già organizzato l'evento l'anno scorso a Messina, coinvolgendo diverse Associazioni e Movimenti - afferma Giuseppe Previti organizzatore dell’evento. Penso che il bene e la salvaguardia della natura e dell'ambiente in cui viviamo debba essere uno degli obiettivi della nostra generazione e di quella futura. O contribuiamo TUTTI per salvarci Tutti o periremo tutti per l'insensata e ingorda ricerca del benessere personale a discapito degli altri. Quest'anno l'organizzazione capofila è la Legambiente dei Peloritani di Messina” 18 Novembre 2015

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Telefono Amico di Messina Aperte le iscrizioni al Corso di formazione per nuovi volontari

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Ennio Marino

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on Ennio Marino presidente, Telefono Amico promuove il suo corso annuale di formazione per aspiranti volontari dell’associazione. "Si tratta di un corso finalizzato al reclutamento di nuovi volontari. Il corso è completamente gratuito e permetterà ai partecipanti di esplorare il mondo delle relazioni con gli altri. Il volontario è infatti una persona che crede nei rapporti umani e nell'importanza dell'ascolto attivo all'interno di una relazione di aiuto", rileva il presidente. Per informazioni: 3337715539, mail telefonoamicomessina@gmail.com. Evidenzia Ennio Marino: “L’associazione è al giro di boa dei suoi quarant'anni di servizio. Centinaia di migliaia di telefonate di tutti i generi, richieste di dialogo e confronto da parte di persone di ogni ceto sociale, con motivazioni diverse ma accomunate da un comune bisogno di ascolto, sono un bilancio significativo. Il disagio del prossimo, osservato al telefono, è privo di barriere architettoniche, di difese, pudori e schermi di qualunque specie. La sincerità di chi ci chiama apre viceversa scenari per un’autentica comunicazione. Il disagio di tante persone si nutre di vari elementi: insoddisfazioni relazionali, mancanza sofferta di reali forme di comunicazione, pregiudizi ed egoismi che le portano a isolarsi o comunque ad alimentare situazioni di solitudine”. Telefono Amico risponde a questa necessità, con la propria organizzazione su Messina e con la rete Cevita (http://www.cevita.it/ ) in tutto il territorio nazionale. 18 Novembre 2015



Festa diocesana della comunione “Abitare la misericordia per costruire la comunione”

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on l’inizio del nuovo anno pastorale 2015/2016 riprende anche il progetto “sentinelle nella notte” che, realizzato nello spirito della comunione dall’ufficio liturgico diocesano, dalla caritas diocesana, dal Servizio diocesano di pastorale giovanile, dall’ufficio missionario diocesano, dal centro diocesano vocazioni e dall’usmi, è riuscito l’anno scorso a coinvolgere tante e varie realtà della nostra arcidiocesi, in quell’opera di evangelizzazione necessaria, oggi più che mai, per il mondo intero, per la chiesa tutta, per la nostra città. si intende, dunque, proseguire, in questo anno giubilare dedicato alla misericordia, nell’attuazione del progetto con la consapevolezza che solo la strada dell’annuncio, fatto di testimonianza credibile e gioiosa, può avvicinare l’uomo sempre più a cristo e al suo amore misericordioso. Il progetto, il cui obiettivo è realizzare un momento forte di comunione che attraverso la preghiera e il perdono conduca all’esperienza dell’annuncio sul territorio, si snoderà in cinque tappe. La I e la V tappa, ovvero inziale e finale, saranno i grandi eventi della festa diocesana della comunione e festa diocesana dell’annuncio. la II, III e IV tappa consisteranno nella missione territoriale, già sperimentata da qualche anno nella chiesa ss. annunziata dei catalani (esperienza di adorazione eucaristica ed evangelizzazione), che ha avvicinato molti

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giovani e non, alla ricerca di gesù. Il tema della festa della comunione di quest’anno, che si terrà sabato 21 novembre presso il teatro collereale, ingresso via del santo, a partire dalle ore 20.00, avrà come tema fondamentale: “abitare la misericordia per costruire la comunione”. La serata, nella quale sarà presente l’amministratore apostolico mons. Antonino Raspanti, consterà di quattro momenti fondamentali: 1. “l’accoglienza”; 2. “abitare la misericordia per costruire la comunione”, che avrà quattro ambiti, ovvero: il creato; la famiglia; l’accoglienza del prossimo (migrante); la comunità; le varie realtà della nostra diocesi si esprimeranno attraverso danze, mimi, giochi di prestigio, sketch; 3. “abitiamo la misericordia pregando per la comunione”, durante il quale i presenti riceveranno il mandato di testimoniare l’amore misericordioso di cristo a chi ci sta accanto. Nel corso della serata sarà presentato in anteprima il progetto della caritas diocesana, previsto per l’avvento 2016. dei tavoli espositivi proporranno opere d’arte sul tema della misericordia e materiale informativo di vario genere. La festa si concluderà con un momento di convivialità fraterna.

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dietro le quinte di Francesco Certo

Solo tre minuti per parlare di te

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anto è bastato per non vedere il proprio nome gettato nell’inchiesta “Gettonopoli” che ha travolto parte del consiglio comunale di Messina. Lo sbarramento, come definito dagli inquirenti, che ha diviso consiglieri indagati da consiglieri intonsi. La differenza l’ha fatta qualche secondo in più, bastava essere presente in aula per tre minuti per essere considerato realmente partecipe alle decisioni cittadine. Questo il motivo, secondo i magistrati, che ha fatto registrare “solo” 23 indagati e non tutti e 40 tra i consiglieri. A questo punto sorge spontanea la riflessione su quella che è l’essenza del palazzo del governo messinese. Nessuno schieramento politico, nessun tifo da stadio verso o contro quel politico. Il modus operandi era questo, probabilmente radicato ed ereditato dai precedenti consigli. Il problema rimane sempre il “dio denaro” perché il fine ultimo resta sempre riempire le proprie tasche magari col minimo sforzo. L’occasione è tentatrice, molti sono caduti dentro il giochino della furbizia. Al netto delle differenze tra indagati, quello che resta è il danno di immagine che nessuno potrà cancellare. Qui nasce spontanea un’altra riflessione, parliamo di tempi della giustizia. Un’inchiesta non nata ieri, probabilmente sottovalutata dai diretti interessati e giunta sulle prime pagine nei giorni in cui, proprio gli stessi protagonisti, covavano l’idea di stravolgere l’assetto cittadino. L’inchiesta andrà avanti, ci saranno colpevoli e innocenti. Chi dovrà pagare pagherà, oggi a vincere è solo uno: Renato Accorinti.

Gli eroi dell’acqua

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essina è rimasta senz’acqua per più di venti giorni, provando l’inebriante esperienza di un ritorno momentaneo al Medioevo. Un’avventura risultata simpatica per la prima mezzora, diventata poi un piccolo dramma cittadino e personale. Inutile tornare oggi sulla cronologia dei fatti: la pioggia, la frana, la conduttura che cede, Calatabiano a rischio, il bypass, il bypass rotto, il commissario, i lavori, torna l’acqua. Un elenco veloce e malamente sintetizzante di quanto avvenuto in quello che rimarrà nella storia come il mese della vergogna messinese. Che poi il tiro andrebbe allargato, perché nell’ondata di incazzatura ci si è concentrati sull’orticello cittadino senza coinvolgere intensamente l’intero sistema gestionale regionale. L’acqua, comunque, è tornata e la gente si è rasserenata. Tornerà ad incazzarsi ai primi sintomi per serbatoi sporchi o acqua non potabile. Aspettiamo. Intanto partono i primi auto-attestati di eroismo. “Senza di me non sarebbe stato risolto il problema”, e via dicendo. Tutti a tirare acqua al proprio mulino, nella continua campagna elettorale e di immagine. Un nome su tutti, il governatore siciliano.

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Il rimpasto non lievita

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l pizzaiolo Crocetta ci prova da anni, ma le dosi dell’impasto governativo non sembrano mai quelle giuste. Ed allora via con i rimpasti: togli qui, metti lì, mischiamo le farine ed dimezziamo il sale. Niente, questa pizza non riesce mai bene. L’impasto non lievita, si butta via e si ripete. Il Crocetta quater è nato morto, nella ricerca di un equilibrio improbabile e di un accanimento politico senza eguali. Il PD non supporta (o sopporta?) il governo Crocetta sin dagli albori. Il renzismo ha messo la parola fine alla libertà governativa dell’ex sindaco di Gela, col badante Baccei spedito in Sicilia per controllare e far quadrare conti in rosso da decenni. L’instabilità politica prosegue spedita, Crocetta rimane in sella perché il PD di andare a votare in questo momento storico non ne ha nessuna voglia. Consapevole di mettere nelle mani delle opposizioni la Regione, il partito o meglio Renzi, tiene Crocetta al suo posto e libero di pasticciare con assessori e commissari. Il Crocetta quater già traballa, la nomina della Lantieri non è piaciuta a parte della maggioranza già pronta ad abbandonare. Sicilia Futura dell’assessore Croce molla Crocetta, per una Lantieri che entra ci sarà un Croce da sostituire. Non un rimpasto vero, ma l’ennesimo assessore da nominare per tenere a galla una nave ampiamente inclinata verso il fondo del mare. Sicilia Futura presenta otto membri in maggioranza, il loro addio potrebbe essere più pesante della semplice perdita di un assessore.

Natale pedonale

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nticipiamo un po’ i tempi per una polemica pronta a tornare a galla tra qualche settimana. Pur consapevoli che ad ora il consiglio sia in altre faccende affaccendato, siamo sicuri che in prossimità del Natale si riaprirà la discussione sulla pedonalizzazione di alcune vie del centro. Fin quando lo si fa sotto le feste, a Messina, l’area pedonale la vogliono tutti a differenza degli altri mesi dell’anno. Boh, difficile comprendere perché nel mese dello shopping debba essere istruita un’area considerata “assassina” degli imprenditori nel resto dell’anno. Stranezze alla messinese, o forse semplicemente il gioco delle parti politiche. Perché anche questa è solo politica, e niente di più. Intanto il presidente di Confcommercio “prega” i messinesi di spendere a Messina in vista dei saldi. Un appello vero e proprio, figlio della consapevolezza che il commercio cittadino in questi anni paga la differenza gestionale con quello delle zone vicine. Critiche non gratuite, ma che arrivano dalla consapevolezza che molti messinesi preferiscono spendere altrove i proprio soldi. Si è data colpa all’isola pedonale, giustificazione leggera. Quando inizierà un vero esame di coscienza, forse, si ripartirà col commercio florido.

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#Messina esiste

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uattrocento Messinesi hanno sfilato sabato sera per le vie della città con un unico intento quello di gridare “Messina esiste”. Nessuna bandiera, nessuno stendardo di chissà quale ideologia, ma solo un semplice striscione con la scritta “#Messina esiste”. Dietro quest’ultimo non potevano non esserci, prima di tutti gli altri cittadini, i lavoratori del Birrificio Messina che si sono arrotolati le maniche, nei mesi scorsi, per poter realizzare il proprio sogno: tornare a produrre birra in città. Un simbolo concreto, dunque, di rinascita, di quella rinascita che, adesso, è l’intera città a chiedere a gran voce. “Oggi la nostra è una città che ha sete ... di normalità, stanca di essere umiliata dal malaffare che, strisciante da decenni, si manifesta in tutti i gangli vitali ed economici, nelle aziende pubbliche di un Comune che oscilla tra il fallimento finanziario e quello etico e morale”. Queste le parole che si leggono nella parte iniziale del documento consegnato dal corto al Prefetto e al Sindaco. Parole forti ma veritiere, figlie di una realtà che nei Messinesi ha fatto morire via via ogni amor di patria per far nascere indignazione e rabbia. Troppi gli imbrogli, troppi gli atti ignobili che giorno dopo giorno vengono registrati nella memoria storica dei Messinesi, che si sentono sempre più traditi da una classe politica che non li rappresenta. Uomini politici che non si impegnano a svolgere al meglio le proprie funzioni ma usano la politica come strumento di mero arricchimento personale. Il povero Aristotele sarebbe morto di crepa cuore se avesse visto simili atti compiuti ai danni della comunità, ai danni del bene pubblico! I Messinesi hanno sopportato a lungo in silenzio ma adesso si sono “svegliati”. Hanno chiesto in corteo, infatti, di poter partecipare attivamente, di poter decidere, d’ora in poi, quale debba essere il futuro della loro Messina. Hanno ritrovato l’amor di patria e hanno voglia di voltare pagina e di dare inizio ad una nuova storia. Ed è a questi “quattrocento” cittadini che va il nostro plauso per aver dimostrato che Messina non è la città fantasma, la terra dei buddaci, ma “Messina esiste”.

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di Alessia Vanaria

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di Francesco Certo

È la stampa bellezza

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essina travolta dagli eventi, un mese in cui non ci si è annoiati neanche per un minuto. Prima la crisi idrica con tutti i suoi annessi e riverberi politici; poi “Gettonopoli” che puzza tanto di risposta ai riverberi politici di cui sopra. Nel frattempo il mondo è sconvolto da una guerra in atto da 15 anni ma divenuta reale solo oggi. Nella vita che va avanti c’è anche il calcio che a Messina è significato derby col Catania. Gli ingredienti per un rigurgito di retorica qualunquista ci sono tutti, ed ecco che arriva la stampa colta e giudicatrice. La crisi idrica in primis. Dopo un primo silenzio arrivano fiumi di cronisti da tutta Italia a raccontare la loro visione del dramma. Per ultime arrivano “Le Iene”, che di carcasse se ne intendono. Un servizio di una decina di minuti che racconta una Messina imbarazzante. Non c’è traccia della grande dignità e pazienza di migliaia di cittadini in coda per un sorso d’acqua. Si sceglie di prendere uno spaccato per raccontare la retorica schifosa della “guerra tra poveri”. Perché questo fa ascolto, si racconta sì un fatto reale ma lo si incarta come comune e non speciale. Messina non era quella che questi cacciatori di ascolti hanno dipinto, o almeno non era solo quella. Poi c’è la stampa locale, non quella sana ma quella che dal divano conosce tutto ed è pronta ad insegnare la vita a tutti i concittadini. Non si dibatte sui problemi ma li si rigira per piazzare la propria saccente visione dell’essere umano. Si prepara il calderone della retorica qualunquista e si mette tutto dentro. Accuse ridicole per un essere senziente, si confonde la dignità dei giorni di crisi con passività da smidollati. Siamo tutti scemi se non abbaiamo alla luna, con la perla finale del rinfaccio calcistico. In piazza nessuno allo stadio in migliaia. Cazzate signori, ancora con questo melting pot di minchiate retoriche. Lo sport è sempre l’oppio dei popoli per i pensatori con la puzza sotto il naso. Che tristezza ma è la stampa bellezza.

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

mercoledì

giovedì

venerdì

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Distribuzione acqua in città Prosegue l´attività della struttura operativa del Commissario delegato per l´emergenza idrica a Messina. Per garantire la distribuzione dell´acqua alla popolazione sono operative 38 autobotti: oltre ai già individuati 11 punti fissi.

Gettonopoli al Comune di Messina Chiusa l’indagine sulla “Gettonopoli” del Comune di Messina. La Polizia di Stato di Messina ha eseguito l’ordinanza di misure cautelari personali dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, nei confronti di dodici Consiglieri, attualmente in carica nel Consiglio Comunale.

Anniversario della strage di Nassiriya In occasione del 12° anniversario della strage di Nassiriya è stata celebrata la “giornata del ricordo dei Caduti, militari e civili, nelle missioni internazionali per la pace”. Sono stati ricordati i 19 italiani che il 12 novembre 2003 persero la vita nell’attentato terroristico alla base “Maestrale”.

#MessinaEsiste Circa quattrocento persone hanno sfilato per le vie del centro cittadino portando la luce della speranza. Sono i messinesi che sperano in un futuro migliore e che hanno consegnato un documento al Prefetto e al Sindaco di Messina.

Il derby del pareggio La squadra di Di Napoli non riesce al San Filippo a vincere contro il Catania. Il derby finisce con un 0-0. Nel finale è il Catania a provarci di più ma senza successo. La classifica si muove, il morale rimane alto per un Messina che non delude.

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Al via l’Eco-Baratto

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L’Asp certifica conformità dell'acqua

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Per la settimana europea per la riduzione dei rifiuti, il Comune e Messinambiente, in collaborazione con la Banca del Tempo “Maneo Nemini”, hanno promosso, l’“Eco-Baratto”. Mercoledì 25 e sabato 28 saranno allestiti nell’isola ecologica di Pistunina alcuni stand per esporre il materiale di scambio.

L’ASP di Messina ha comunicato l'esito delle analisi di rito sull'acqua immessa nuovamente dall'acquedotto di Fiumefreddo. I parametri riscontrati dal laboratorio di analisi dell'ASP certificano il rispetto dei valori soglia che consentono l'utilizzo da parte della popolazione dell'acqua. 18 Novembre 2015



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

IV CIRCOSCRIZIONE

La rinascita dell’Arena Cicciò

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ualche giorno fa, nel corso della seduta pomeridiana del Consiglio della Quarta Circoscrizione, con la votazione unanime dei presenti, è stata approvata la delibera con la quale si chiede che venga affidata la gestione e la custodia dell'Arena Cicció alla IV Circoscrizione. Inaugurata nel 2012 con evidenti vizi strutturali, e letteralmente abbandonata e deturpata, ha ospitato su input del suddetto consiglio di circoscrizione un primo evento a Maggio scorso che voleva rappresentare un modo per far conoscere alla cittadinanza la splendida cornice della terrazza del V piano del Palacultura. Premesso ciò, la IV circoscrizione chiede, dunque, di gestire la struttura e di vagliare le richieste provenienti dalle associazioni culturali che ivi intendono organizzare eventi, mostre, spettacoli. Il consiglio chiede, inoltre, che il Comune agisca in danno nei confronti della ditta che ha realizzato con approssimazione l’anfiteatro, nelle more che speriamo possano essere individuate risorse per renderla effettivamente agibile.

VI CIRCOSCRIZIONE

Soluzioni da adottare post emergenza idrica

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n riferimento all’emergenza idrica che ha colpito i cittadini di Messina, bisogna effettuare, secondo il consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo, seri analisi per evitare di ricadere nell’emergenza e lasciare i cittadini messinesi senza acqua, bene primario di vitale importanza per un vivere dignitoso e civile. Il suddetto consigliere ha avuto modo di accertare personalmente, recandosi sui luoghi, che, a monte, nella fiumara di Ponte Gallo Comune di Messina, si disperde e si spreca una enorme ed incalcolabile quantità di acqua pulita che fuoriesce da una galleria. L’acqua per filtraggio successivamente va a finire nel torrente e si disperde nella sabbia. Premesso ciò, Biancuzzo chiede agli Organi in indirizzo di dare incarico a ingegneri professionisti di redigere dei progetti e di finanziarli per poter portare l’acqua in città. Si tratta di appena 15 km circa di tragitto. Bisogna utilizzare la nostra acqua e nel nostro territorio essa non manca. Perché dobbiamo portare l’acqua a Messina da una distanza di circa 80 km e usarla come unica fonte di approvvigionamento idrico? Appare necessario, dunque, a parere di Biancuzzo, creare altri impianti, nel nostro territorio, attraverso trivellazioni per garantire a tutti i cittadini messinesi di usufruire di tale bene primario, in modo da evitare che eventuali future frane possano creare nuovi disagi.

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V CIRCOSCRIZIONE

Alcune proposte per arginare i disservizi dell’ATM

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iceviamo e pubblichiamo il comunicato relativo all’incontro con il Direttore dell’ATM, dott. Giovanni Foti, inviatoci dal presidente della V circoscrizione Santino Morabito: “Con l'entrata in vigore dell'orario invernale delle linee di trasporto pubblico comunale, gli uffici della V Circoscrizione hanno raccolto numerose segnalazioni di cittadini che lamentano disagi ed incongruenze in ordine ai nuovi orari ed alle modifiche apportate al percorso di alcune linee. In particolare, ha suscitato l'insofferenza di parte dell'utenza il nuovo percorso della linea 47, che serve i popolosi rioni San Licandro e Conca d'Oro, la cui modifica costringe i passeggeri a ritornare verso il viale Annunziata invece di dirigersi verso il centro città. Molte famiglie, inoltre, hanno evidenziato che lo spostamento alle 07,55 dell'orario di partenza della linea 45 dal capolinea di Portella Arena non consente ai numerosi studenti, che abitano le contrade alte del Villaggio Annunziata, di raggiungere gli istituti scolastici in tempo per l'inizio delle lezioni. Analogo problema denunciano le famiglie degli alunni degli istituti superiori che risiedono nei villaggi a nord della città, in quanto gli orari di arrivo e partenza dei bus che interscambiano al terminal dell'Annunziata sembrerebbero non coincidere mai con quelli del tram. Più precisamente, viene denunciato che, molto spesso, gli autobus che hanno capolinea al terminal partono una manciata di secondi prima che arrivino le vetture del tram, cariche di studenti. Una vera beffa per ragazzi e ragazze costretti ad attendere dai trenta ai quaranta minuti l'arrivo di un nuovo mezzo. Per i suddetti motivi, il Consiglio della V Circoscrizione ha incontrato il Direttore dell' ATM, dott. Giovanni Foti, esponendo nel dettaglio i disservizi riscontrati e le proposte suggeri18 Novembre 2015

te per rendere il servizio più rispondente alle esigenze della popolazione. A conclusione dell'incontro con i vertici dell'Azienda Trasporti è stato stabilito quanto segue: Ripristinare il tragitto originale della linea 47 che consente agli abitanti della Conca d'Oro e di San Licandro di raggiungere direttamente il centro città. Anticipare alle ore 07,25 la partenza del 45 dal capolinea di Portella Arena. Modificare gli attuali rari delle linee 72 e 73 che fanno si che i due autobus percorrano il Viale Giostra praticamente in fila uno dietro l'altro. Inoltre il Direttore dell'ATM ha disposto che gli autisti dei mezzi su gomma che effettuano capolinea al terminal Annunziata aspettino l'arrivo del tram prima di iniziare la loro corsa (cosa che in un sistema di trasporto a pettine dovrebbe essere scontata, e invece.... ) Infine, il Dott. Foti, in prospettiva dell'imminente incremento del parco mezzi, ha ribadito l'impegno da parte dell'Azienda, già assunto in seduta di Consiglio, di integrare con una nuova linea la rete di trasporto pubblico a servizio del bacino dell'Annunziata: una grande area urbanizzata (circa 25.000 abitanti) attualmente servita esclusivamente da due linee”. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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città a cura di Marilena Faranda foto Peppe Saya

Emergenza idrica

Arriva l’acqua nei rubinetti dei messinesi

Gotha V ter

Le nuove generazioni mafiose usano la violenza

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l fine di fare un punto della situazione sull'emergenza idrica nel comune di Messina e sulle attività in corso nel comune di Calatabiano, si è tenuto un incontro con la stampa nella sede del Centro di C o o r d i n a m e n t o dell'Emergenza, presenti il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il Commissario delegato, Calogero Foti, i sindaci di Messina, Renato Accorinti, e Calatabiano, Giuseppe Intelisano, e i rappresentanti di AMAM. Approvvigionamento idrico per la città di Messina ed il ripristino della condotta, questi sono i temi di cui

vogliamo parlare oggi, introduce Curcio. Voglio ringraziare la città di Messina, continua, per la compostezza che ha avuto, perché non si riesce ben a comprendere cosa vuol dire nel 2015 che ad una città manca l'acqua. Ad oggi, si è messo un cerotto ad una ferita, è il primo punto di partenza, ovvero una risoluzione provvisoria, per ridare alla città l'acqua, ma poi si dovrà ristabilire la condotta.

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Carabinieri di Messina e del ROS, all'interno di quella che è stata chiamata Operazione Gotha V ter, ovvero un troncone dell'operazione di aprile, hanno arrestato questa notte gli 8 componenti di un gruppo emergente della famiglia mafiosa “DEI BARCELLONESI”, specializzato nel racket delle estorsioni ai danni di locali notturni della riviera tirrenica e di compagnie di navigazione turistica nell'Arcipelago delle Eolie. Fra gli 8 componenti, che sono ora al 41 bis: Giuseppe Ofria, Milazzo, già in carcere; Bartolo D’Amico, Messina, già in carcere; Marco Chiofalo, detto Balduccio, Barcellona, già in carcere; Salvatore Chiofalo,

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Barcellona; Santino Benvenga, detto Gigi, Barcellona; Giovanni Fiore, Milazzo, già in carcere; Tonino Biondo, detto Palloncino, nato a Rutlingen Germania; Carmelo Crisafulli, Messina, già in carcere. Fatti gravi che hanno destato stupore nell’opinione pubblica e hanno scosso l’opinione pubblica, afferma il Procuratore Lo Forte, durante la conferenza stampa che si è tenuta al comando provinciale. Fra i più gravi: Furnari estate 2014 e Giammoro nel dicembre 2014, ovvero, un incendio a Villa Ligabue ed un incendio ad una motonave verso le Isole Eolie, causando danni per quasi 2 mililioni di euro. 18 Novembre 2015


Consiglio comunale

Riduzione dei rifiuti

Misure cautelari per 12 consiglieri Eco – Baratto

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a Polizia di Stato di Messina ha eseguito l’ordinanza di misure cautelari personali dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, emessa dal Gip del Tribunale di Messina D.ssa Maria Militello, nei confronti dei seguenti Consiglieri, attualmente in carica nel Consiglio Comunale del Comune di Messina: ABBATE Carlo, ADAMO Pietro, AMADEO Pio, BURRASCANO Angelo, CRIFO’ Giovanna, CRISAFI Nicola Salvatore, CUCINOTTA Nicola, DAVID Carmela, DAVID Paolo, SOTTILE Fabrizio, VACCARINO Benedetto, ZUCCARELLO Santi Daniele. Nell’ambito del

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medesimo procedimento penale risultano indagati altri 10 consiglieri comunali: Carlo Cantali, Nino Carreri, Andrea Consolo, Libero Gioveni, Pietro Iannello, Rita La Paglia, Maria Perrone, Nora Scuderi, Donatella Sindoni, Santi Sorrenti e Giuseppe Trischitta.

ASP

n occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, il Comune e la MessinAmbiente, in collaborazione con la Banca del Tempo “Maneo Nemini”, hanno promosso l’antichissima pratica dello scambio “Eco-Baratto”. Mercoledì 25 e sabato 28 saranno allestite al centro di raccolta (isola ecologica) di Pistunina alcuni stand per esporre i materiale di scambio (libri, piccoli elettrodomestici, vestiti, bigiotteria, giochi…).

Villa Quasimodo

L’acqua certificata potabile

Potatura

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'Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Messina ha comunicato all'Azienda Meridionale Acque Messina e al Commissario per l'emergenza idrica l'esito delle analisi di rito sull'acqua immessa nuovamente dall'acquedotto di Fiumefreddo, a seguito della realizzazione della condotta temporanea che ha permesso di ripristinare l'erogazione in favore della popolazione di Messina. I parametri riscontrati dal laboratorio di analisi dell'ASP certificano il rispetto

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iovedì 19, la Villa Quasimodo sarà chiusa al pubblico per consentire la realizzazione di interventi di potatura degli alberi.

dei valori soglia che consentono l'utilizzo da parte della popolazione dell'acqua tornata in distribuzione in tutta la città, pertanto dalle ore 12 di martedì sono cessati gli effetti contenuti nell'Ordinanza adottata sabato scorso, in via precauzionale, dal Sindaco della città di Messina, Renato Accorinti. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Provincia a cura di Marilena Faranda

Mattinate FAI per le scuole La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera” a misura di studente

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a lunedì 16 novembre a sabato 21 p.v. avrà luogo la quarta edizione delle “Mattinate FAI per le scuole, una visita a misura di studente”, evento organizzato dal Settore Scuola Educazione del FAI - Fondo Ambiente Italiano, in collaborazione con le Delegazioni FAI attive su tutto il territorio nazionale. Questa iniziativa costituisce un’occasione straordinaria per far conoscere agli studenti di ogni ordine e grado il patrimonio storico-artistico della propria città, accompagnati e guidati da altri studenti: gli “Apprendisti Ciceroni”, appositamente preparati dai volontari FAI e dai loro docenti. Per l’occasione in tutta Italia saranno aperti, gratuitamente ed in esclusiva per le classi, 122 luoghi in oltre 95 città, siti poco conosciuti e spesso chiusi al pubblico. A Messina l’iniziativa “Mattinate FAI per le scuole” si terrà venerdì 20 novembre 2015 ed avrà come location la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera” della Città Metropolitana di Messina che ospiterà gli alunni delle scuole cittadine: “Paradiso” plesso Petrarca, “Evemero da Messina”, “San Francesco di Paola”, “Enzo Drago”, l’Istituto compren-

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sivo “Bastiano Genovese” di Barcellona Pozzo di Gotto e l’Istituto Tecnico Economico Statale “Antonio Maria Jaci”, organizzando visite guidate gratuite con l’ausilio di studenti, appositamente formati dalle insegnanti e coordinatrici, Pepa Zappardino ed Eliana Pergolizzi, che illustreranno le opere presenti con l’obiettivo di avvicinare il mondo dei giovani alla storia ed alla cultura. In particolare la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea sarà arricchita dall’opera "Etna in eruzione da Reggio" che il 18 novembre scorso il pittore messinese Stefano Donato ha offerto in dono alla stessa Galleria, alla presenza de: il Commissario Straordinario della Città Metropolitana di Messina, dott. Filippo Romano; il Dirigente allo Sviluppo Economico, avv. Anna Maria Tripodo; la dott.ssa Silvana Schachter ed il funzionario al Turismo e Cultura, dott.ssa Angela Pipitò . L'opera, un olio su cartone delle dimensioni di cm. 35x50 realizzata dall'artista nell'anno 2014, è stata esposta nelle sale del Monte di Pietà, nell'ambito della mostra "Magiche atmosfere" e sarà inserita nel catalogo ufficiale Mondadori della mostra “Biennale Milano”. 18 Novembre 2015

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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

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Assemblea Regionale nuova composizione delle Commissioni legislative, Ue e Statuto da sottoporre al voto dell’Aula

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COMMISSIONE UE

COMMISSIONE STATUTO

Raia (PD) Sudano (PD) Cirone (PD) Maggio (PD) La Rocca (M5S) Zafarana (M5S) Falcone (FI) Cascio F. (NCD) Cani (UDC) Currenti (SD) Lo Giudice (PDR) Venturino (MEG-PSE) Di Mauro (PDS-MPA) Cordaro (GS-PID) Dina (MISTO)

Lupo (PD) Anselmo (PD) Panarello (PD) Panepinto (PD) Tancredi (M5S) Siragusa (M5S) Cappello (M5S) Savona (FI) D'Asero (NCD) Ragusa (UDC) Coltraro (SD) Lentini (PDR) Di Giacinto (MEG-PSE) Lombardo (PDS-MPA) Cordaro (GS-PID) Ioppolo (L M) Fazio (MISTO)

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I COMMISSIONE Affari Istituzionali

II COMMISSIONE Bilancio

III COMMISSIONE Attività produttive

Anselmo (PD) Panepinto (PD) Rinaldi (PD) Ruggirello (PD) Siragusa (M5S) Mangiacavallo (M5S) Milazzo G. (FI) D'Asero (NCD) La Rocca R. (UDC) Coltraro (SD) Currenti (SD) Cascio S. (PDR) Malafarina (MEG-PSE) Cordaro (GS-PID) D'Agostino (MISTO)

Lupo (PD) Sammartino (PD) Panepinto (PD) Alloro (PD) Laccoto (PD) Cancelleri (M5S) La Rocca (M5S) Savona (FI) Vinciullo (NCD) Turano (UDC) Cimino (PDR) Di Giacinto (MEG-PSE) Di Mauro (PDS-MPA) Clemente (GS-PID) Formica (L M)

Arancio (PD) Dipasquale (PD) Nicotra (PD) Ruggirello (PD) Palmeri (M5S) Ferreri (M5S) Foti (M5S) Milazzo G. (FI) Papale (FI) Germanà (NCD) Ragusa (UDC) Cascio S. (PDR) (Tamajo) PDR Fiorenza (PDS-MPA) Dina (MISTO)

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IV COMMISSIONE Ambiente e territorio

V COMMISSIONE Cultura, formazione e lavoro

VI COMMISSIONE Servizi sociali e sanitari

Cirone (PD) Raia (PD) Sudano (PD) Vullo (PD) Trizzino (M5S) Ciancio (M5S) Zito (M5S) Assenza (FI) Federico (FI) Alongi (NCD) Turano (UDC) Lentini (SD) Forzese (MEG-PSE) Gennuso (GS-PID) Fazio (MISTO)

Maggio (PD) Milazzo A. (PD) Panarello (PD) Tancredi (M5S) Zafarana (M5S) Figuccia (FI) Lo Sciuto (NCD) Cascio F. (NCD) La Rocca R. (UDC) Currenti (SD) Greco M. (PDR) Greco G. (PDS-MPA) Venturino (MEG-PSE) Musumeci (L M) Riggio (MISTO)

Digiacomo (PD) Alloro (PD) Laccoto (PD) Arancio (PD) Cappello (M5S) Ciaccio (M5S) Bandiera (FI) Fontana (NCD) Cani (UDC) Giuffrida (SD) Picciolo (PDR) Oddo (MEG-PSE) Lombardo (PDS-MPA) Grasso (GS-PID) Ioppolo (L M)

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Cultura

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agine intrise di storia ma, soprattutto, di un grande e forte amore per la famiglia quelle del romanzo “Baracche e schiavitù nell’Europa del XX secolo” del giornalista Cesare Giorgianni. Ha preso carta e penna per lasciare un ricordo permanente, per non disperdere la memoria storica di uno scorcio di vita del padre, Alfredo Giorgianni, e di conseguenza, della sua famiglia. L’abbiamo intervistato per voi, per scoprire insieme qualcosa in più su un romanzo che lancia dei messaggi importanti, destinati ad essere recepiti da una realtà complessa come quella attuale che diventa sempre più “sorda” nei confronti dei grandi valori di un tempo: Da giornalista professionista all'esordio in campo letterario. Un'esperienza nuova. Che sapore ha avuto e ha per lei? Il giornalismo è nel mio sangue, nel mio DNA. Da circa 30 anni faccio questo mestiere con

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“Non si dimentichi la storia del nostro paese, né il valore della famiglia” grande passione, che, in modo particolare in passato, veniva interpretato come un’autentica “missione”. Ho infatti iniziato quando i giornali si preparavano predisponendo i blocchetti di piombo e le foto venivano riprodotte con i cliché. Un lavoraccio… Erano i tempi in cui frequentavo la tipografia di Aurelio Samperi di via XXIV Maggio in cui veniva stampato il settimanale “Il Soldo”, che, tra l’altro, ho poi diretto prima di passare ad “Antenna Sicilia” e a “La Sicilia”. Non immaginavo che un giorno avrei scritto un romanzo. Soprattutto diaristico e dedicato a mio padre. Avevo, per la verità, pensato di preparare qualcosa per lasciare una traccia della suggestiva storia della sua vita, ma, come riportato nella prefazione del libro, ad esclusiva fruizione familiare. Su invito di Adele Fortino e poi dell’editore Armando Siciliano, invece, il volumetto è andato in stampa con una veste tipografica qualitativamente davvero molto bella. La sola immagine di copertina ripaga appieno il mio non semplice lavoro di scrittura e ricerca fotografica. Esperienza nuova, sì, ma credo anche unica. Sono un giornalista e continuerò a farlo. Gli scrittori sono un’altra cosa… C’è in me, comunque, una grande soddisfazione per il lavoro svolto.

Intervista al giornalista Cesare Giorgianni autore del romanzo “Baracche e schiavitù nell’Europa del XX secolo” 18 Novembre 2015

Parliamo del romanzo. Cosa l'ha spinta a prendere carta e penna e a raccogliere in un romanzo queste memorie familiari? A spingermi a scrivere il romanzo è stata un’esigenza personale. Quella, cioè, di non far disperdere la memoria storica di uno scorcio di vita di mio padre e, di conseguenza, della sua famiglia. Ho voluto ricordare, anche attraverso le immagini, i suoi sette fratelli e l’amore per il nonno Cesare e l’amatissima nonna Graziella. Mettendo tutto insieme, nella prima parte del libro, credo di avere così lasciato un ricordo perenne (perché secondo il mio parere la carta è “immortale”) di una famiglia messinese molto unita. Il romanzo ripercorre gli anni della gioventù del protagonista, Alfredo Giorgianni. Quali episodi più salienti della sua esistenza vengono raccontati? Gli episodi che ritengo punti cardine del romanzo sono quelli legati alla giovinezza in una baracca post-terremoto, all’esilio a Pantelleria WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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“Credo che il romanzo possa rappresentare un piccolo approfondimento sulla storia e sul modo di vivere di quegli anni: scrivo della rinascita di Messina, dei valori autentici delle famiglie a cavallo tra gli Anni Trenta e Quaranta. Di odori e sapori nelle case dei messinesi”

perché la famiglia era composta da “comunisti”, alla sua presenza sul fronte dell’ex Jugoslavia, al giorno dell’Armistizio, quindi alla cattura da parte dei tedeschi e alla deportazione nei campi di concentramento nazisti. La vita di suo padre si intreccia con eventi cardine della nostra storia nazionale e locale. Pensa che il suo romanzo possa costituire un ottimo strumento per scoprire o riscoprire la storia di quegli anni? Credo che il romanzo possa rappresentare un piccolo approfondimento sulla storia e sul modo di vivere di quegli anni: scrivo della rinascita di Messina, dei valori autentici delle famiglie a cavallo tra gli Anni Trenta e Quaranta. Di odori e sapori nelle case dei messinesi. Ma ciò che approfondisce il romanzo, pagina dopo pagina, è in particolare la situazione dei prigionieri militari italiani (i cosiddetti “Imi”) detenuti nei campi di concentramento. E qui sfruttati, come schiavi, in vari lavori, dietro compenso non destinato a loro, ovviamente, ma a chi gestiva i lager, cioè alle SS e quindi al Terzo Reich. Il testo, insomma, costituisce, per me, un messaggio alle nuove generazioni, ai giovani di oggi: non si dimentichi il passato e quindi la storia del nostro Paese, né il valore della famiglia. Dietro la stesura di un romanzo del genere immagino ci sia sicuramente un grande invito a non dimenticare tristi pagine di storia, come quelle della deportazione nei campi di concentramento nazisti. Si può considerare questo un forte grido d'allarme lanciato contro il negazionismo? L’ultima parte del romanzo diaristico è dedicata ad Auschwitz, il campo di sterminio di cui tanti grandissimi scrittori hanno già riportato le pagine più crude. L’ho visitato recentemente e ho scattato le foto che ho chiesto di riprodurre all’editore. Si tratta, intanto, di un passaggio che intende sottolineare la differenza tra i due tipi di campi nazisti (concentramento o sterminio) e come, in un certo senso, mio padre sia stato… fortunato. Ma ho voluto, fortemente, ricordare anche i nomi di coloro che ritengo i più grandi assassini della storia dell’umanità: e l’ho fatto riportandone i nomi e i crimini, così come emerso dal Processo di Norimberga e da fonti ufficiali. Un passaggio conclusivo del libro, quindi, per far riflettere tutti, qualora ve ne fosse ancora bisogno, su ciò che subirono migliaia di persone nell’Europa del XX secolo. Un “silenzioso” grido d’allarme. Certo. Oltre quello di "non dimenticare", quale altro messaggio vuole lanciare ai suoi lettori? Amare sempre la famiglia, fondamento della nostra vita. Alessia Vanaria

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“Castello…in aria” Il progetto “giovani per la valorizzazione” del Castello di Bauso di Villafranca Tirrena

Due sono i principi cardine che ci hanno fatto accogliere questo progetto: per un verso, la volontà di promuovere, in rete con altre realtà, private e pubbliche, il Castello, monumento straordinario del nostro territorio che diventa, ogni giorno di più, luogo di incontro, di condivisione e di identità cittadina, e, per altro verso, la voglia di offrire opportunità alle nuove generazioni, ricche di talento e di curiosità, di interessi e capacità, ma che non sempre, anzi non spesso, riescono a trovare occasioni per esprimersi e mettersi alla prova”. Con queste parole, il sindaco di Villafranca Tirrena, dott. Matteo De Marco, ha dato il via alla presentazione del progetto “Castello … in Aria”, cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù, e realizzato dal Centro Sperimentale di Didattica e Divulgazione Musicale Progetto Suono di Messina in partenariato con l’amministrazione comunale del centro del Messinese, con la Pro-Loco di Villafranca Tirrena e la Confcommercio di Messina. La Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina, ha concesso il bene su mandato del “proprietario”, l’Assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana.

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Il progetto ha il patrocinio della Camera di commercio di Messina, tra i partner ci sono l’Ente Teatro di Messina, l’Istituto Agrario Cuppari di Messina, l’Accademia Filarmonica di Messina, l’Istituto Superiore di Studi Musicali P.I.Tchaikovsky di Nocera Terinese, l’Associazione culturale “Il Conte” di Messina, l’Associazione Opera dei Pupi Famiglia Gargano di Messina, l’Associazione Ferrovie Siciliane, l’Associazione Museo, cultura e musica popolare dei Peloritani, l’Associazione culturale Kiklos, l’Associazione Amici del Museo di Messina, l’Associazione Villafranca Giovane, l’Associazione Vivere Villafranca, l’Associazione I cittadini di Villafranca, Just in Time, l’Associazione Italiana Sommelier, l’Associazione culturale GessoLa perla dei Peloritani. “Un’efficace sinergia è in grado di garantire un ampio, e interessante, utilizzo del Castello”, ha dichiarato a proposito di “Castello … in aria” il Soprintendente arch. Rocco Giovanni Scimone.“ La piena valorizzazione dei nostri beni culturali, ovviamente nel rispetto delle regole, è certamente l’obiettivo cui tutti tendiamo”. A partecipare alla presentazione, la dott. Tommasa Siragusa, dirigente responsabile dell’Unità operativa Gestione del Demanio Culturale della Soprintendenza, che ha sottolineato “l’importanza strategica della interazione e della collaborazione tra istituzioni e tra queste e soggetti privati, interazione che qui al Castello ha consentito la realizzazione di importanti e significativi eventi e, oggi, la realizzazione di questo lungo progetto ricco di iniziative diverse e articolate”. “Un calendario di eventi – ha spiegato l’assessore al Turismo Spettacolo e Politiche Giovanili di Villafranca Tirrena, dott. Gianfranco Ammendolia - mirati alla valorizzazione e alla riscoperta dei sapori e dei saperi tipici del luogo, con al centro delle iniziative il Castello di Bauso, nel quale, tra l’altro, si svolgeranno spettacoli e concerti in grado di rendere l’atmosfera ancora più suggestiva. Sono convinto che grazie a queste iniziative si darà anche una significativa opportunità di sviluppo turistico al nostro territorio”. Primo appuntamento di “Castello … in aria” quello denominato “Incontri d’autunno”, doppia due-giorni negli ultimi due weekend del mese. Venerdì 20 e sabato 21 novembre, con apertura dalle ore 19, il Castello diventerà “Castello DiVino”, manifestazione organizzata in collaborazione con l’Associazione Pro Loco di Villafranca Tirrena e l’Istituto Minutoli Cuppari di Messina, con la società “Just in time” e con la Scuola Sommelier, e con le imprese del settore operanti nel territorio.

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SCAMPIA STORYTELLING Immagini di futuro

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spirato a una storia vera, l’incontro di Emanuele con le parole che spuntano dai libri. Scampia, le Vele, in un prossimo futuro. Emanuele cammina tra i palazzi, ormai disabitati. Un luogo, un simbolo. è un architetto e lì, dove è tornato per un progetto di ristrutturazione urbanistica, riassapora i luoghi della sua infanzia, fa riaffiorare ricordi. Un libro di Roberto Piumini raccolto nell’erba gli ricorda che proprio quelle letture a scuola, tanti anni prima, gli hanno regalato il piacere di leggere e soprattutto lo hanno aiutato a dare un indirizzo diverso alla sua vita, a lasciare le bande e scegliere di studiare. Le tavole a colori di Giuseppe Guida offrono un’alternanza tra immagini del presente, ricordi e futuri possibili. Le poesie di Roberto Piumini regalano chiavi di lettura originali e senza retorica su situazioni, persone, luoghi. Un finale aperto proietta Emanuele e noi verso un domani tutto da costruire. La storia che ispira il libro: un ragazzo delle Vele, Emanuele Cerullo, dopo l’incontro con filastrocche e rime usate come strumenti didattici da un’insegnante particolare e con le poesie di Piumini, decide di studiare e cambia le sue prospettive di vita. Emanuele ha raccontato più volte la sua esperienza in trasmissioni RAI come Domenica In e La vita in diretta. “Scampia Storytelling” è anche il nome di un progetto internazionale dell’ICWA - Associazione italiana scrittori per ragazzi, che ogni anno a fine novembre realizza a Scampia, autofinanziandosi, workshop e incontri tra scrittori e ragazzi. I diritti d’autore del libro contribuiranno, nel loro piccolo, a sostenere questo progetto. Le potenzialità e le risorse di un quartiere raccontate, al di là degli stereotipi, attraverso il linguaggio della graphic novel.

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Foto backstage: a sinistra il regista Diego Ronsisvalle

“Il meridiano della so L ucio Piccolo, con la sua immortale poesia, ma anche Casimiro Piccolo e i suoi magici dipinti e la sorella Agata Giovanna, con la sua passione per la botanica; e ancora, la loro madre, la baronessa Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò, e Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’indimenticato cugino dei Piccolo, autore del Gattopardo. A questi personaggi, simboli di una Sicilia unica, e all’amata dimora Villa Piccolo, a Capo d’Orlando, è dedicato il docufilm “Il meridiano della Solitudine” di Diego Ronsisvalle, proposto da Rai Cultura e realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Il film, che si snoda attraverso le pagine del diario personale di Teresa Tasca Filangeri di Cutò, andrà in onda domenica 22 novembre alle 22.15 su Rai5 (Canale 23 del Digitale Terrestre). Un viaggio straordinario, con un cast d’eccezione: Teresa ha il volto e la grazia di Galatea Ranzi, mentre i versi di Lucio Piccolo sono magistralmente interpretati da Piera Degli Esposti e da Paolo Bonacelli. A raccontare il magico mondo dei Piccolo di Calanovella, alcuni grandi siciliani, come Franco Battiato, Andrea Camilleri e Dacia Maraini.

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Villa Piccolo, oggi casa-museo immersa in uno splendido parco di oltre venti ettari sulle colline di Capo d’Orlando, continua la propria storia grazie alla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, che la gestisce, promuovendo durante tutto il corso dell’anno un fitto programma di iniziative culturali di altissimo profilo. Fin dalla sua istituzione, avvenuta nel 1970, la Fondazione ha ospitato alcuni fra i nomi più noti del panorama culturale italiano e internazionale. Nella casa-museo è possibile ammirare preziose collezioni di ceramiche e di quadri, oltre ai luoghi della vita quotidiana dei Piccolo. Custodisce, inoltre, un archivio storico, con stampe e documenti d’epoca e al pianterreno si trova la suggestiva collezione di acquerelli magici dipinti da Casimiro Piccolo. Presieduta da Giuseppe Benedetto, la Fondazione è retta da un consiglio di amministrazione, composto da autorevoli esponenti del mondo della cultura e delle professioni Aurelio Pes, Andrea Pruiti Ciarello, Alberto Samonà coadiuvato da un prestigioso comitato scientifico.

olitudine” Un docufilm eccezionale sul mondo dei Piccolo di Calanovella 18 Novembre 2015

Una scena del film a Villa Piccolo WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Il prezioso contrappunto alla narrazione sono, appunto, le loro voci: il filo rosso teso da Andrea Camilleri in una appassionata analisi delle ragioni letterarie e personali che hanno accompagnato la vita e l’opera Lucio Piccolo, le riflessioni di Dacia Maraini e il suo sguardo rivolto al mondo femminile nella Sicilia del primo contraddittorio Novecento, la testimonianza poetica e visionaria di Franco Battiato sospesa tra l’evocazione di Teresa Tasca e un sentimento forte del luogo e delle sue ombre: “Quando ebbi occasione di visitare quella casa percepii come delle energie sotterranee”. Di quel luogo, di quella casa, di Villa Piccolo, là dove passa il “meridiano della solitudine” che ispira il titolo del documentario, si ascoltano le parole contenute proprio nelle pagine del diario di Teresa.

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Battiato legge Piccolo in una scena del film 18 Novembre 2015

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Spettacoli

Enrico Montesano in scena al Teatro Vittorio Emanuele

Ironia e buona musica in un poco convincente “Omaggio a Trovajoli”

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n simpatico Montesano al centro dello spettacolo “Omaggio a Trovajoli” andato in scena al Teatro Vittorio Emanuele dal 13 al 15 Novembre. Dà il benvenuto al suo pubblico con quell’arma vincente che l’ha sempre contraddistinto e che ancora lo contraddistingue al meglio: l’ironia. Ripercorre, così, in breve la storia politica del nostro paese che ha visto, specie in questi ultimi anni, l’ascesa al potere di personaggi di partiti vari ma tutti discussi e discutibili per le loro scelte. Dalla politica nazionale all’emergenza idrica locale a tanti altri elementi, tutti ingredienti di un piatto condito con un’ironia che sembra essere piccante al punto giusto e sembra promettere, soprattutto, un grande divertimento. Eppure, quando si entra nel vivo dell’omaggio, questa ironia si perde via via fino a lasciare solo qualche labile traccia. Montesano prosegue la sua performance raccontando il mondo della commedia musicale italiana e i suoi grandi protagonisti, intercalando con l’esecuzione di alcune tra le più belle canzoni figlie di tale realtà. Aldo Fabrizi, Marcello Mastroianni diventano, in questa fase, coprotagonisti di uno spettacolo che è frutto della vita personale di Montesano. Quest’ultimo, a quei tempi molto giovane, cercava di “studiare”, sia fuori che sul palco stesso, questi grandi per imparare qualcosa in più di un’arte che ancora non possedeva a pieno. A fare la storia della commedia musicale italiana, oltre agli attori, sono state, ovviamente, le canzoni che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti. Montesano ne propone una rapida ma efficace carrellata, partendo da “Se il tempo fosse un gambero”, “Pape Satàn”,

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“’Nsai che pacchia” per arrivare alle intramontabili “Ciumachella de Trastevere”, “Na donna dentro casa” e a “Roma non nunfà la stupida stasera”. Una scelta di brani azzeccata che intrattiene bene il pubblico, ma manca quel quid in più, quell’ironia iniziale che conferiva all’omaggio il giusto tocco di vivacità. Quest’ultima, in particolar modo in alcune parti, sembra poco presente e un po’ sopraffatta da un andamento non sempre rapido. La ragione è da ricercarsi, probabilmente, nella staticità di un Montesano che si rivela molto ancorato al leggio e poco libero di esprimersi. A convincere alla grande, invece, è l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele che, ancora una volta, ha dimostrato di essere degna dei migliori palcoscenici. Diretta dal maestro Roberto Molinelli, ha messo in scena tutta la sua maestria, “giocando”, con estrema facilità, con i suoni richiesti da Montesano. E quest’ultimo non ha dimenticato, nel corso della performance, di elogiare più volte l’orchestra per il suo “virtuosismo”. L’ottima qualità dell’Orchestra, la scelta appropriata delle canzoni della commedia musicale italiana garantiscono, comunque, allo spettacolo una certa piacevolezza. Il pubblico non resta a guardare ma viene coinvolto nel cosiddetto “coro muto” in “Roma non nunfà la stupida stasera”. Ed è proprio con queste note tratte dal celebre “Rugantino” che Montesano saluta Messina e il suo teatro che sperano di rivedere presto artisti di simile tenore varcare il palcoscenico. Alessia Vanaria

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Leonardo Colafelice al Palacultura Antonello nell’ambito della stagione 2015/2016 dell’Accademia Filarmonica

Un enfant prodige al pianoforte

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ani che scorrono veloci sul pianoforte, con leggiadria ed eleganza, quelle di Leonardo Colafelice, protagonista d’eccezione del concerto tenutosi sabato sera al Palacultura Antonello nell’ambito della stagione 2015/2016 dell’Accademia Filarmonica di Messina e dell’Associazione musicale “V. Bellini”. Una performance straordinaria che ha avuto inizio, come è giusto che fosse in una serata così speciale come quella dello scorso 14 novembre, con le note dell’Inno nazionale francese. Note che sono risuonate in un Palacultura gremito dove tutti i presenti hanno scelto, repentinamente, di alzarsi in piedi a testimonianza della vicinanza che ognuno di noi Italiani sente, in questo momento così difficile, verso i Francesi. Da un brano d’ingresso, la cui esecuzione nasce dai tristi eventi accaduti in Francia si è passato alle Visions Fugitives, una serie di brevi pezzi per il pianoforte composti da Sergei Prokofiev in anni difficili come quelli compresi tra il 1915 e il 1917. Sono bastate poche note perché tutti i presenti si rendessero conto del grandissimo talento di Colafelice. Un ragazzo di soli diciannove anni capace di dominare il pianoforte come pochi, capace di passare, con estrema naturalezza, da un ritmo lento ad uno incalzante per ritornare ad uno lento, e poi, ancora ad uno allegro. Le Visions Fugitives hanno costituito, però, solo un piccolo assaggio di una performance di grande rilievo che è proseguita con l’esecuzione dello Scherzo n.4 in Mi Maggiore op.54 di Chopin, e con una suite interamente dedi-

cata a Lo Schiaccianoci. Colafelice ha eseguito, nello specifico, la virtuosistica trascrizione della suite del balletto realizzata dal famoso pianista russo Mikhail Pletnev. E anche in tale contesto la maestria di Colafelice ha fatto da padrona intrattenendo al meglio gli spettatori. A conclusione del concerto sono stati eseguiti, poi, tre Movimenti da “Petrushka”, il secondo grande balletto di Stravinsky. Ultimi momenti di un concerto che si distingue, senza dubbio, per il talento assolutamente unico del suo interprete. Un giovane che, nonostante sia ancora adolescente, è stato già finalista alla XIV edizione della Arthur Rubinstein International Piano Master Competition di Tel Aviv, dove ha ottenuto ben tre premi speciali: come migliore interprete del Concerto Classico, come miglior interprete di una composizione di Chopin, “Advanced Studies Grant” per essere il più notevole pianista sotto i 22 anni. Un enfant prodige, dunque, come pochi al mondo, in grado di suonare senza l’ausilio dello spartito, ricordando tutto a memoria e affrontando difficoltà tecniche anche di un certo rilievo con una naturalezza che lascia il pubblico sbigottito. Non si può, infatti, non rimanere senza parole dinnanzi a talenti di tale spessore, di fronte a giovani, come Colafelice, che sono solo agli albori di una carriera ancora tutta da scrivere. E se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, sentiremo parlare tanto in futuro di questo “astro” nascente della musica classica italiana. Alessia Vanaria

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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

La nuova commedia all’italiana Nessuna nostalgia canaglia, solo una piccola riflessione sulla direzione del cinema italiano contemporaneo. Non che siamo noi i portatori sani di cinematografia, però da appassionati ci sconvolgiamo per quanto prodotto in questi anni. Fotocopie triste e ritrite di attori e sceneggiature tutte uguali. Inseguimento continuo del rapporto interpersonale da smontare, analizzare e comprendere con un lieto fine mai assente. Non staremo a fare la lista dei maestri del cinema italiano, quelli che dagli anni ’50-’60 fino alla fine degli ’80 hanno donato alla cinematografia mondiale perle di assoluta rarità per scrittura, originalità e capacità recitative. Ad oggi il cinema italiano è schiacciato, appiattito da una incapacità tecnica di costruire un racconto degno di curiosità. Nella commedia, che prendiamo in analisi ma con la drammaturgia non cambia molto, in Italia si è perso tutto. Se volessimo sparare sulla croce rossa potremmo attaccare frontalmente la classe emergente e non degli attori che imperversano sulla scena. Ma non lo faremo perché la loro colpa è quella di accettare parti tutte uguali. Pensiamo ad un Claudio Bisio qualunque. Se prendi dieci suoi film vedi dieci personaggi identici, con sfaccettature diverse, ma così uguali che ad una prima visione ti sembra di rivedere lo stesso film ogni volta. Colpa sua? Anche, la colpa massima è di chi crede di essere uno sceneggiatore. Perché solo uno convinto di sapere fare una cosa che in realtà non sa fare, ahinoi, può pensare di produrre pagine intrise di nulla intellettuale come quelle della nuova commedia italiana. Film uguali, storie uguali, pregne di sentimentalismo patetico e che seguono l’intreccio del colpo di scena amaro per chiudere con un lieto fine che farebbe vomitare anche la fata turchina. Disgustoso e inaccettabile che questo cinema sia l’erede dei maestri del passato, che non citiamo per non sporcare il loro nome. Ultimo autore degno è Carlo Verdone, che in questi giorni compie 65 anni, un’età che ci fa capire che anche lui rappresenta il passato. Pieraccioni si è perso, anche lui fotocopiatore di se stesso. Il resto ha nomi dimenticabili, o almeno noi non li ricordiamo. Tra notti prima degli esami, uomini contro le donne e viceversa; ondate di matrimoni, risate con le pinze, De Sica, soliti idioti, tacchi, nani, etc…

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà L’altra sera, ad una cena in buona compagnia in sottofondo passa un nuovo brano di Luciano Ligabue. A quel punto nasce spontanea la riflessione, “ancora scrive questo qui?”. De gustibus non disputandum est, però ha dato lo spunto per la nostra settimanale rubrica musicale. La musica, o meglio, i musicisti vanno in pensione? Eh no! Perché i cantautori sono i poeti contemporanea, sotto un certo punto di vista, e per cui è impossibile pensionario il libero fluire del pensiero creativo. Nulla, nemmeno il tempo ha mai fermato la composizione di pensieri divenuti idee e quindi parole e note. Ligabue è un esempio che serve come scusa, poi che negli anni abbia perso smalto è discorso diverso. Noi che siamo malati di Francesco Guccini lo vediamo invecchiare nella speranza che produca sempre, lui si è messo in disparte non per vecchiaia ma per quella pigrizia da artista che lo contraddistingue. Ma lo sa benissimo anche lui, che la sua mente finché potrà produrrà qualcosa. Come lui quella di altri, perché come un pittore che dipinge fino allo stremo delle sue forze, così il poeta musicista. Mettiamoci dentro il narcisismo dell’artista, quello che ti fa nutrire dell’amore e del senso di dominare il pubblico. Quello che ti tiene su un palco anche se invecchiato, tipo Mick Jagger. Che avrà anche più forza di noi, però non è lo stesso di “Satisfaction”. Ma sarebbe inumano pensarlo in pensione, con la copertina sulle ginocchia. Sarebbe anche triste pensarlo così, perché l’animale da palcoscenico deve divorare pubblico fino all’ultimo respiro. In definitiva, tornando al centro della questione, la musica è arte e come essa non può mettere un punto alla sua natura. Monet e Manet come John Lennon o De André; perché la loro fine non può essere volontaria ma figlia dello spegnimento vitale. Il pubblico, soprattutto quello di oggi, è severamente becero. Dare del rincoglionito è sport nazionale, si etichetta come patetica qualunque cinquantenne che non se ne rende conto, sia perché fa figo così sia perché il tempo non è un fattore che prendiamo in considerazione. Ma passerà per tutti, anche per i perculanti. Comunque, tutto questo sproloquio per rispondere alla domanda dell’inizio. “Sì, ancora scrive questo qui perché è un’artista, che potrà non piacere, ma finché vivrà produrrà”. L’arte non si suicida, muoiono gli esecutori d’essa.

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La musica non va in pensione 18 Novembre 2015

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà Carlo Collodi è lo pseudonimo di Carlo Lorenzini, nato a Firenze nel 1826. Repubblicano, partecipò alle guerre d’indipendenza e fu giornalista. Scrisse romanzi per bambini come Giannettino e Minuzzolo. Compose anche racconti, macchiette e bozzetti, alcuni dei quali, quelli riuniti in Occhi e nasi, di notevole valore non solo per l’umorismo e per il gusto della caricatura tipico della tradizione toscana, ma per la simpatia che vi si mostra per figure di ragazzi irregolari e picareschi. È un elemento, questo, che torna in Le avventure di Pinocchio, uscite dapprima a puntate sul “Giornale dei bambini” nel 1881 e poi in volume, ampliate nel 1883. Il romanzo ha come protagonista un notissimo personaggio di finzione, Pinocchio, che l’autore chiama impropriamente burattino, pur essendo morfologicamente più simile ad una marionetta, corpo di legno con articolazioni mosse da fili. Per una caratteristica singolare, il pezzo di legno da cui è ricavato da mastro Geppetto è animato, ragion per cui egli, rimanendo pur sempre un semplice pupazzo di legno, si muove da solo, cammina, parla, mangia. Molla potente del racconto è la trasgressione. Pinocchio si lascia spesso tentare: per amore del gioco tende frequentemente a dimenticare i propri doveri. E così non va a scuola ma a vedere il teatro dei burattini, non porta a casa le monete d’oro ma si fa sviare dalle prospettive di ricchezza presentategli dal Gatto e la Volpe. Da qui l’aspetto ribelle del burattino. È, fondamentalmente, un personaggio buono ma cade spesso nella tentazione di farsi trascinare da brutte compagnie ed è incline alla menzogna. A quest’ultimo elemento si lega la caratteristica principale di Pinocchio: il suo naso si allunga a dismisura in relazione alle bugie che dice. La vicenda di Pinocchio, come quella di Enrico in Cuore di De Amicis, è una storia di formazione. Nella formazione di un bambino, o meglio in questo caso di un burattino che diventa bambino, si riflette nuovamente quella della nazione: occorre imparare la disciplina del lavoro e dell’obbedienza. Pinocchio, tuttavia, è un personaggio più libero e fantastico e la tentazione della trasgressione, per quanto alla fine repressa, mantiene un suo fascino ed un suo spazio. Il linguaggio, inoltre, è più mosso e vivace, più “parlato”, più ricco di invenzioni e meno edulcorato rispetto a quello di Cuore. Cuore e Pinocchio conobbero entrambi un grande successo. Il primo ebbe quaranta edizioni nel primo anno di uscita e vendette un milione di copie sino al 1923; il secondo, duecento edizioni, in quasi tutte le lingue del mondo. Per quasi un secolo le classi dirigenti italiane si sono riconosciute in questi due libri e nel loro progetto ideologico, volto a persuadere all’obbedienza, al lavoro, ai buoni sentimenti. Due opere, tuttavia, molto diverse tra loro. Cuore, infatti, esprime in modo compiuto un progetto ideologico volto ad unificare gli Italiani e a risolvere le contraddizioni in modo interclassista e umanitario. In Pinocchio questo stesso progetto, pure presente, è condotto nei termini di una favola che lascia ampia parte alla fantasia, alla gioia della disobbedienza. Un capolavoro, dunque, della letteratura per ragazzi scritto da Collodi che morì a Firenze nel 1890.

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C'era una volta... – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.

L'uomo, per tua regola, nasca ricco o povero, è obbligato in questo mondo a far qualcosa, a occuparsi, a lavorare. Guai a lasciarsi prendere dall'ozio! L'ozio è una bruttissima malattia, e bisogna guarirla subito, fin da ragazzi: se no, quando siamo grandi, non si guarisce più.

Carlo

Collodi

Non è il vestito bello che fa il signore, ma è piuttosto il vestito pulito.

Firenze, 24 novembre 1826 Firenze, 26 ottobre 1890 18 Novembre 2015

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

Il vino protegge dall’artrite, la birra no

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l vino protegge dall’artrosi al ginocchio, la birra aumenta il rischio di artrite. A dirlo è uno studio della Università di Nottingham, che ha rilevato come le persone che bevono vino hanno meno probabilità di soffrire di artrosi del ginocchio, mentre quelle che bevono birra sono più a rischio artrite. I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni dopo aver esaminato le abitudini alimentari di 2mila uomini e donne tra i 45 e gli 86 anni di età con artrite del ginocchio o artrite dell’anca. Poi hanno confrontato questi dati sono con quelli di mille persone sane. Dai risultati è emerso che, rispetto a chi non beve birra, coloro che hanno consumato più di 20 bicchieri di birra a settimana hanno il 93 per cento di probabilità di soffrire di artrite del

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ginocchio e sono anche più a rischio di soffrire di problemi all’anca. Al contrario, coloro che hanno consumato dai 4 ai 6 bicchieri di vino a settimana hanno avuto il 44 per cento di probabilità in meno di sviluppare l’artrite del ginocchio, mentre coloro che hanno bevuto almeno sette bicchieri alla settimana hanno avuto un rischio dimezzato. Ancora non è chiaro il motivo di questa relazione. Una delle ipotesi più accreditate, però, fa riferimento agli antiossidanti presenti nel vino, i polifenoli, che possono avere un effetto protettivo. Al contrario l’acido urico, associato al consumo di birra, potrebbe essere responsabile dell’impatto dannoso.

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RE sano

La ricetta Mini penne alla siciliana Ingredienti per 4 cocotte da 300 ml • • • • • • • • • • •

240 gr di Mini Penne Rigate 350 gr di Melanzane 400 gr di Pomodori pelati a pezzettoni 250 gr di Mozzarella vaccina o fior di latte 50 gr di Cipolle 25 gr di Olio di oliva extravergine 300 gr di Olio di semi per friggere 1 Peperoncino fresco Qualche fogliolina di Basilico fresco 20 gr di Sale grosso per le melanzane 1 pizzico di Sale fino

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PREPARAZIONE Cominciate lavando le melanzane, eliminando le due estremità, tagliando prima a fette e poi a bastoncini spessi un centimetro dai quali potrete ottenere dei cubetti. Raccogliete questi ultimi in uno scolapasta e sistematelo all’interno di un recipiente, cospargete con il sale grosso e sulla superficie poggiate un piatto con un peso lasciando così per almeno un’ora. Sciacquate brevemente i cubetti sotto l’acqua per eliminare il sale in eccesso, e asciugateli con un canovaccio pulito. Friggete in abbondante olio bollente. Dopo pochi minuti di cottura scolate le melanzane su carta assorbente. Tagliate la mozzarella a fette sottili di circa mezzo centimetro e poi a listarelle. Lasciate così per un’ora almeno, in questo modo tutto il siero si separerà dal fior di latte. Nel frattempo preparate il sugo di pomodoro quindi mondate la cipolla e poi tritatela al coltello, affettate anche il peperoncino eliminando il picciolo e tagliate a listarelle sottili, se volete potrete eliminare i semi riducendo un po' il piccante. Aggiungete cipolla e peperoncino tagliati e lasciate soffriggere per qualche minuto, mescolando di continuo così da non farli bruciare. Aggiungete la polpa di pomodori pelati a pezzi e fate cuocere per almeno una mezzora a fuoco dolce regolando di sale. Aggiungete le melanzane fritte e poi spegnete la fiamma. Cuocete la pasta e poi versatela nel sugo con le melanzane. Spezzettate con le mani le foglie di basilico e aggiungetele insieme ai cubetti di fior di latte.Riempite 4 cocotte della capacità di 300 ml con il composto e guarnite sistemando in superficie qualche cubetto di fior di latte avanzato. Disponete le vostre cocotte su una leccarda e fatele gratinare in forno preriscaldato a 240° in modalità grill per 2-3 minuti, fin quando in superficie non si sarà formata la crosticina. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Amarcord

Messina - Piazza Duomo. Anni '50


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r.g. Salvatore Forestieri

n° 220 anno XIII - 11 Novembre 2015

il Cittadino

Dimissioni Accorinti: manovre di palazzo

Sott’acqua


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