n째 198 anno XIII - 1 Aprile 2015
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MessinAmbiente: un anno di bilanci
Le 15 fatiche di Ciacci
Primo Piano a cura di Marilena Faranda
foto Peppe Saya
MessinAmbiente: l’azienda ricostruita 15 passi verso Rifiuti Zero ad un anno dalla nuova gestione
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lla vigilia della proroga per il servizio di raccolta rifiuti, da parte del Sindaco, nuovamente a MessinAmbiente e dello scandalo per il misterioso licenziamento del dirigente licenziato Natale Cucè, il cui ufficio è chiuso e sotto sorverglianza il commissario liquidatore, traccia un anno di bilanci da il 19 Marzo 2014, infatti, ha assunto la guida di Messinambiente SpA, l’azienda pubblica che gestisce il servizio di igiene urbana per i Comuni di Messina e Taormina.
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I servizi, afferma Ciacci, erano gestiti quasi esclusivamente in emergenza che sulle strade cittadine si ripeteva cadenza mensile, l’organizzazione aziendale era poco chiara, il degrado, la scarsa trasparenza, la mancanza assoluta di procedure e regolamenti erano la cornice di una delle ultime città italiane per raccolta differenziata. Perfino sfalci e potature venivano mandati a smaltimento in discarica, e la cosa è preoccupante perché sul territorio c’erano impianti privati disponibili a farne compost, a minor prezzo e sottoutilizzati. Alla fine del 2014, continua Ciacci, abbiamo elaborato una corposa relazione sullo stato dell’azienda, i motivi della sua entrata in Liquidazione e le strategie avviate per il miglioramento dei servizi, e per portare a normalità anche la gestione aziendale. Ho avuto modo di presentare tale Relazione all’Amministrazione e alle Commissioni Ambiente e Bilancio, spero ci sarà modo (come ho richiesto più volte negli scorsi mesi) di poter condividere queste riflessioni anche con il Consiglio comunale. Ecco alcuni punti dell’azione amministrativa ed ambientalista svolta in questo anno a Messina. 1 Aprile 2015
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a città da quasi un anno non vive più le emergenze che si ripetevano continuamente a cadenza quasi mensile, ma sta cercando di consolidare un aumento costante delle raccolte differenziate, siamo ancora ben lontani dagli obblighi normativi, ma in incoraggiante controtendenza rispetto al passato e al resto della situazione delle altre città siciliane. L’azienda si sta dunque progressivamente allineando, anche nei propri servizi, alla volontà del Consiglio Comunale e dell’Amministrazione tutta di orientare la gestione dell’igiene urbana verso l’obiettivo Rifiuti Zero, seppur nell’incapacità di investire finanziariamente in tempi brevi come richiederebbe la necessità del superamento del sistema di raccolta a cassonetto. Ecco in sintesi i servizi orientati alla sostenibilità che in questi mesi sono stati migliorati, avviati o programmati per il prossimo futuro sulla città di Messina nonostante i tagli economici previsti da una società in liquidazione:
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1) Porta a porta utenze non domestiche. Attività avviata già da alcuni anni per le utenze commerciali che aderendo all’iniziativa godono di una riduzione tariffaria prevista dal Regolamento comunale. Servizio in estensione soprattutto nel centro così come una più capillare informazione delle utenze. 2) Verde (sfalci e potature). Dall’ottobre 2014 tuti gli sfalci e potature sono avviati a compostaggio negli impianti di Acireale o Patti (fino a quella data venivano conferiti in discarica). Abbiamo avviato u canale di raccolta specifico del materiale verde selezionato sia sui cimiteri che dedicato ai lavori comunali di potatura. 3) Compostaggio domestico e collettivo. Il Regolamento tariffario comunale prevede sgravi fiscali per chi pratica il compostaggio domestico della frazione organica, entro l’anno l’agevolazione sarà estesa anche alle esperienze di compostaggio collettivo. Il Comune ha messo a disposizione 4 spazi in giardini pubblici dove 30-40 famiglie per ogni sito praticano il compostaggio collettivo manuale tramite compostiere fornite gratuitamente dall’amministrazione. Il 20 Marzo in collaborazione con ENEA e Comune di Messina è stato organizzato il primo Seminario tecnico-divulgativo sul compostaggio collettivo al fine di divulgare questa buona pratica ambientale. 4) Isole ecologiche. Sono sette sul territorio comunale, realizzate dal Comune e gestite da Messinambiente che si è attivata per migliorarne la funzionalità con maggiori dotazioni tecnologiche che permettano a breve l’immediato riconoscimento dell’utenza. Il Regolamento tariffario comunale prevede importanti riduzioni tariffarie per gli utilizzatori che conferisconoregolarmente materiale differenziato alle Isole Ecologiche. 5) Piattaforma di selezione. Nelle prossime settimane Messinambiente avrà in gestione un nuovo impianto di Selezione appena realizzato e finanziato dalla Regione, che sarà essenziale per una migliore valorizzazione delle raccolte differenziate di Messina e un motore importante di crescita delle raccolte differenziate per molti comuni della Provincia. L’amministrazione comunale si è impegnata ad affidarlo in tempi brevi alla nostra azienda. 6) Uffici pubblici. Comieco ha messo a disposizione oltre 800 contenitori per l’avvio della raccolta differenziata della Carta negli uffici pubblici e nelle scuole di Messina. Messinambiente ha acquistato un numero simile di contenitori per le raccolta delle plastiche. Il piano, attivato nel mese di Marzo prevede la partenza dagli uffici delle varie sedi del Tribunale e in sessanta scuole cittadine. 7) Porta a porta. Il superamento del vecchio sistema di raccolta a cassonetto stradale prevede alcuni avanzamenti nei prossimi mesi. A) Dal 13 Aprile parte il primo step con circa 12 mila abitanti coinvolti, con incontri pubblici già calendarizzati ed una distribuzione capillare del materiale informativo e del calendario di raccolta organizzata da Messinambiente; B) La porzione del territorio servita si estenderà entro l’estate grazie ad un importante finanziamento di Comieco, già deliberato, per l’acquisto di nuovi mezzi, dei contenitori e della relativa campagna di comunicazione. Tale piano è in fase di ultimazione ma prevede quasi un raddoppio delle utenze servite con il primo step ed un ampliamento delle zone iniziali (estremità Nord e Sud del Comune); C) E’ poi prevista l’ulteriore estensione ad altri circa 60 mila abitanti grazie ad un finanziamento regionale di 4 milioni di euro su cui il Comune sta avviando le procedure di cofinanziamento e di gara per gli acquisti. Si prevede dunque, entro circa un anno, di estendere il porta a porta a quasi metà della popolazione cittadina.
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La maggiore criticità è l’assenza di impiantistica per il compostaggio (che ha fatto ritardare anche l’avvio del porta a porta) ma stiamo lavorando da molti mesi per riuscire ad aprire un canale di riciclo in impianti a livello regionale. 8) Monitoraggio sulle filiere. Messinambiente ha avviato un monitoraggio sulle filiere del riciclo dei materiali al fine di migliorare la qualità e la valorizzazione anche economica degli stessi. A fine 2014 è stata effettuata una visita alla Cartiera dove Comieco indirizza carta e cartone di Messina, altre visite sono in programma per le altre filiere. 9) Oli esausti. Entro Marzo sarà aggiudicata la procedura di affidamento di Messinambiente per una importante partnership che preveda l’aumento della raccolta degli oli esausti da cucina e la loro adeguata valorizzazione. 10) Lidi Sostenibili. Nell’estate 2014 Messinambiente e Comune di Messina hanno avviato con successo un servizio di raccolta differenziata per i Lidi (strutture estive balneari e ricreative) all’interno di ques’iniziativa è stato promosso un concorso per il Lido più riciclone di Messina. Visto il buon esito, l’iniziativa sarà ripetuta nell’estate 2015. 11) Messina Miniera Urbana. In prossimità delle festività natalizie Messinambiente, Comune di Messina, Confcommercio e Confesercenti hanno co-promosso una iniziativa pubblica innovativa (la prima del suo genere a livello nazionale) in Piazza Cairoli che prevedeva l’elargizione di un buono sconto commerciale per ogni conferimento a Messinambiente (in quel giorno in quella piazza) di un RAEE. L’iniziativa sarà ripetuta anche quest’anno. 12) Mercati cittadini. Entro la primavera sarà avviata la raccolta differenziata anche nei mercati cittadini. In alcuni di questi abbiamo attivato una collaborazione con un innovativo progetto ministeriale, un processo innovativo che preveda la trasformazione in cibo animale degli scarti organici del mercato ortofrutticolo. 13) Mercatino del Riuso. E’ stato avviato un confronto tra Comune di Messina, Messinambiente e ZeroWaste Sicilia (ideatore dell’iniziativa) per attivare entro l’anno un mercatino in piazza per lo scambio ed il riuso, aperto a tutta la cittadinanza e con edizioni rivolte agli studenti delle scuole. 14) Acquisti Verdi. Il Comune di Messina e Messinambiente hanno avviato l’iter per la revisione delle procedure di acquisti dando priorità al GPP, i cosiddetti acquisti verdi, che predilige, per le forniture pubbliche, materiali ecologici a a basso impatto ambientale a minor produzione di scarti. 15) Sensibilizzazione dalle Scuole. Per la prima volta Messinambiente è stata promotrice di un percorso didattico per le scuole del territorio di diverso ordine e grado, si realizzano incontri con centinaia di studenti sui temi della riduzione degli scarti, della raccolta differenziata e del riciclo dei materiali. L’Associazione dei Comuni Virtuosi ha organizzato nelle scorse settimane un importante evento regionale di formazione sui Rifiuti con la presenza di Alessio Ciacci (che ha coordinato l’evento), Raphael Rossi, Paolo Contò di Contarina ed altri. Si è trattato del primo evento simile in Sicilia, quanto mai necessario e che ha visto una straordinaria presenza di numerosi amministratori locali sensibili ed attenti a queste tematiche. L’obiettivo Rifiuti Zero in Sicilia è ben lontano rispetto ad altre regioni italiane, questa è un’altra motivazione per un territorio che vuole uscire dall’emergenza e ricostruire un’immagine, anche turistica, attenta alla sostenibilità e all’ambiente.
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Sommario
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Attualità
numero 198 anno XIII 1 Aprile 2015
74-75 Cultura “Via Crucis” di Bonanno Conti
Giornata mondiale autismo SmartCity Codice rosa bianca
40-41 Dietro le quinte 86-87 46
Mangiare Sano
Settegiorni Cronaca della settimana
54-55 Città Cronache urbane
58-65 Provincia Taoarte
Le rubriche 42-43 In&Out 80-81 La corazzata Potemkin
82-83 Da Beethoven 66-68 Sicilia Finanziaria regionale
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a Kurt Cobain
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il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L (Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina tel.09046535 e-mail:segreteria@mcl.messina.it
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di Michele Giunta
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO Assunzioni Valtur: 350 posti di lavoro Estate 2015 Nuove assunzioni per lavorare nei villaggi turistici Valtur. Il noto tour operator italiano ha aperto le selezioni per la copertura di posti di lavoro per l’Estate 2015. Si ricercano animatori, istruttori sportivi, cuochi. Victoria’s Secret Lavora con noi: posizioni aperte Interessanti opportunità di lavoro nei negozi Victoria’s Secret. Il noto brand specializzato in abbigliamento intimo aprirà nuovi punti vendita in Italia, in collaborazione con il Gruppo Percassi, e seleziona personale. Concorso per 26 Ricercatori, Universita di Milano Al via il bando dell’università di Milano indirizzato a ricercatori. L’Università degli Studi di Milano ha indetto un concorso pubblico per il reclutamento di 26 ricercatori da assumere con contratto a tempo determinato Carrefour: lavoro per Agenti Monomandatari Nuove opportunità di lavoro in Carrefour. Sono aperte le selezioni per Agenti Monomandatari a Milano, Lecco, Como, Bergamo, Monza, Torino e Novara, per lavorare nella catena di supermercati. Valtur Lavora con noi: selezioni in corso Vi piacerebbe lavorare in Valtur? Il noto tour operator offre interessanti opportunità di lavoro e stage, ed ha aperto una campagna di recruiting itinerante per reclutare il personale stagionale per i villaggi turistici. 14
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1 Aprile 2015 Poste Italiane cerca Figure di Front End Multilingue Vi piacerebbe lavorare in Poste Italiane? E’ aperto un recruiting per assunzioni di diplomati. Opportunità di lavoro presso diversi uffici in Italia per Figure di Front End Multilingue, contratto a tempo determinato. McDonald’s Fattore Futuro: bando per imprenditori agricoli McDonald’s ha aperto le selezioni per il bando Fattore Futuro. Si ricercano giovani imprenditori agricoli under 40, che potranno diventare fornitori della nota catena di ristoranti fast food. RAI: assunzioni per EXPO Milano 2015 Opportunità di lavoro in RAI per EXPO Milano 2015. La Radiotelevisione Italiana SpA ha aperto le selezioni per assunzioni a Milano in occasione dell’Esposizione Universale milanese. Si cercano tecnici, operatori di ripresa, montatori. Lavoro per Educatori in Germania Nuove opportunità di lavoro per laureati all’estero. Si ricercano Educatori di asilo nido in vista di assunzioni in Germania, presso strutture per l’infanzia. Il progetto Your First Eures Job è una iniziativa volta a favorire. Lazio: stage retribuiti con Garanzia Giovani Nuove opportunità di lavoro per i giovani in vista delle assunzioni Garanzia Giovani. Il Centro Europeo di Studi Manageriali seleziona tirocinanti per stage retribuiti nel Lazio, nell’ambito del piano europeo contro la disoccupazione. Mondo Convenienza Lavora con noi: posizioni aperte Nuove opportunità di lavoro in Mondo Convenienza. La catena di negozi specializzati nella vendita di articoli di arredamento è alla ricerca di personale per assunzioni e stage nei punti vendita e in sede. 1 Aprile 2015
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Attualità
foto Peppe Saya
Giornata mondiale della Consapevolezza dell’Autismo
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i è svolta giorno 1 aprile, nella Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, la conferenza stampa di presentazione dell'incontro-dibattito "Autismo: dalla scienza alla scuola. Per una società dell'inclusione", in programma domani, giovedì 2, dalle ore 9 alle 13, al Teatro Vittorio Emanuele, in occasione della 1 Aprile 2015
Giornata mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, istituita con una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2008, che si celebra il 2 aprile di ogni anno. “L'Amministrazione comunale – ha evidenziato il sindaco Accorinti – ha il piacere di condividere con la cittadinanza percorsi di inclusione e di inserimento nella società di persone svantaggiate. L’integrazione, partendo dal settore scolastico, è un valore fondante, un assunto culturale che richiede la capacità di promuovere iniziative, programmi di miglioramento del servizio scolastico per gli alunni con disabilità, progetti capaci di coinvolgere i genitori e le varie forze locali”. L'iniziativa è organizzata dall'associazione ONLUS La linea curva - persone e autismo, in collaborazione con AIRA (Associazione Italiana Ricerca Autismo), e col patrocinio del Comune, dell'Università degli Studi di Messina, dell'Azienda Sanitaria Provinciale, dell'AOU Policlinico G. Martino e del CNR. L'appuntamento di domani prevede gli interventi di Luca Donato, per l'associazione dei genitori La Linea curva – Persone e autismo; Annalisa Maiorana e Grazia Galletta, dell'Istituto comprensivo Mazzini-Gallo; Angelo Cavallaro, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo “D'Alcontres” di Barcellona P.G.; e Margherita Lo Giudice dell'ASP di Messina. Seguirà l'incontro-dibattito con le famiglie e gli operatori, cui prenderanno parte Sebastiano Gangemi e Antonella Gagliano dell'Unime/AOU Policlinico, Antonio Pennisi dell'Università di Messina, Filippo Russo e Margherita Lo Giudice dell'ASP, Giovanni Pioggia e Liliana Ruta del CNR, Angelo Cavallaro dell'Istituto Comprensivo “D'Alcontres” e Luca Donato. Per la ricorrenza, come già accaduto lo scorso anno, la stele della Madonna della Lettera, patrona della città, sarà illuminata di blu già da stasera, così come accade in molti monumenti a livello mondiale. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Messina celebra la Giornata Mondiale sull’Autismo tore, ma anche alcune Associazioni che supportano le famiglie con bambini autistici, quali “Carpe Diem Onlus” e “Anch’io sono Autistico”, le pasticcerie Ragusa, Terranova e il bar Romeo che hanno donato torte e dolci, l’agenzia di animazione “Mister Alex” e l’asilo “C’era una volta” di Giuseppe Cambria che hanno fornito i gonfiabili. Molta soddisfazione per gli organizzatori di questi due eventi, il cui punto di forza è stato quello di pianificare e svolgere attività quotidiane in contesti del tutto “ordinari”, alla presenza di professionisti qualificati, per realizzare un reale e sostanziale processo di inclusione in ambito sociale dei bambini e dei ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico.
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n occasione della Giornata Mondiale sull’Autismo che si celebra il 2 aprile, si sono svolte a Messina nei giorni scorsi una serie di attività ludico – sportive e ricreative, finalizzate all’inclusione dei soggetti con sindrome dello spettro autistico. In particolare, il primo evento si è svolto alla Piscina Cappuccini, il cui impianto è gestito dall’Associazione Waterpolo, mentre il secondo appuntamento è stato ospitato al Centro Multiculturale Officina di Via Croce Rossa. L’organizzazione di queste attività è stata affidata alla dott.ssa Rosanna Caruso, in qualità di terapista per i disturbi dello spettro acustico ed esperta in terapia multisistemica in acqua T.M.A., in collaborazione con le dottoresse Giuliana Padovano ed Alessandra Salvo. Nel corso di queste iniziative sono stati coinvolti non solo numerosi professionisti del set-
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“Viviamo Insieme” Progetto promosso dall’Associazione Onlus Anch’io rivolto ai giovani con trisomia 21 ed altre disabilità
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a realizzazione del progetto “Viviamo Insieme” segna una nuova ed importante tappa nel cammino intrapreso dall’Associazione Onlus Anch’io, presieduta dal dott. Francesco Venuti, che si dedica già da diversi anni a giovani con trisomia 21 ed altre disabilità. L’Associazione non intende svolgere ruoli terapeutici, ma con grande impegno e sensibilità opera in un percorso integrativo sollecitando una crescita cognitiva sempre più consapevole. E’ proprio pensando a tale percorso di crescita che è stato ideato e portato avanti il progetto “ Viviamo Insieme”. un progetto molto interessante che mira a responsabilizzare i ragazzi a svolgere non la solita attività di gruppo, ma un’attività che li faccia sentire protagonisti e renderli contestualmente consapevoli delle proprie abilità e potenzialità. Nello specifico il progetto permetterà a 8 ragazzi, per due volte la settimana, di vivere da soli ed in pena autonomia, con la sola costante presenza di due tutor molto preparati e con una lunga esperienza nel settore, in un appartamentino, gentilmente messo ha disposizione dalla “ Rete Insieme noi “ , dalle ore 10 di mattina sino al pomeriggio inoltrato. Decideranno soltanto i ragazzi, cosa mangiare, dove comprare il cibo e come cucinarlo; apparecchiare e sparecchiare la tavola pulendo tutto ciò che si sporca. Faranno anche attività ludica come cimentarsi nei video giochi, nell’ ascoltare musica, imparare l’uso del computer ed i primissimi rudimenti della lingua inglese, sempre interagendo tra loro e i tutor. Per tanto la finalità, oltre a consolidare e migliorare i livelli cognitivi, è quella di promuovere e coltivare le necessarie relazioni anche con il territorio per realizzare un percorso che, insieme alla socializzazione ed all’ apprendimento, si proponga l’obiettivo di disegnare un “ progetto di vita” per consentire a ciascun ragazzo di svolgere con dignità il proprio ruolo all’interno della società. 1 Aprile 2015
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opo il successo ottenuto con la Manifestazione Natalizia Un Sorriso Goloso 2, la Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Messina , organizza in occasione della Festività Pasquali la seconda edizione dell attività "Un piccolo gesto per un sorriso". Dal 30 Marzo al 3 Aprile 2015 , presso la sede in Via Giordano Bruno n.176 con orari 9-12 e 16-19 (Telefono, 090/2931569) verranno raccolti uova di cioccolato e vari dolciumi Pasquali da donare ai bambini meno fortunati. L'Evento si colloca tra le attività di solidarietà che da anni l'Ente assistenziale pone in essere a sostegno delle fasce meno abbienti. I volontari saranno a disposizione di quanti vorranno contribuire alla raccolta.
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Città Intelligenti Come Messina può dive Progetti e realtà italiane a confronto. Avviato un tavolo tecnico di ALuMnime con i più importanti protagonisti del settore
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entare Smart
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a riscosso grande successo l’evento promosso da ALuMnime sulle smart city: "Messina As a Smart City. Smart Cities: nuove opportunità per il territorio". Le città intelligenti sono state al centro di un confronto, nel salone delle bandiere del comune di Messina, che l’Associazione di ex allievi ha promosso in collaborazione con l'Ordine degli ingegneri della provincia di Messina. Professionisti ed esperti del settore hanno approfondito il concetto di smart city secondo differenti prospettive. Una city è smart quando le strategie, le politiche e soprattutto gli investimenti effettuati in infrastrutture di comunicazione, tradizionali e moderne, riusciranno ad assicurare uno sviluppo economico sostenibile e un'alta qualità della vita dei cittadini, una gestione sapiente delle risorse naturali, stimolando l'impegno, la collaborazione attiva dei diversi attori coinvolti sul territorio. Questo perché una città smart richiede una visione olistica, strategica ed integrata, oltre ad esigere la definizione di modelli differenti di governance locale, capaci di intercettare e sostenere le nuove prospettive di trasformazione in chiave Smart. Tra i relatori anche Paolo Testa, Direttore Ricerche Cittalia e Responsabile Osservatorio Smart City di ANCI; è stato lui a spiegare come, e perché, sempre più città italiane stiano diventando smart, oltre ad aver considerato alcuni esempi ed esperienze in atto nello scenario europeo e nazionale. Sul tema delle future città metropolitane, al centro del dibattuto pubblico, si è altresì espresso Walter Tortorella, Capo Dipartimento Economia Locale IFEL – ANCI, evidenziandone rischi, sfide ed opportunità per le grandi e piccole città. Una giornata che ha segnato l’avvio di un WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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“Una city è smart quando gli investimenti effettuati in infrastrutture di comunicazione, tradizionali e moderne, riusciranno ad assicurare uno sviluppo economico sostenibile e un'alta qualità della vita dei cittadini, stimolando la collaborazione attiva dei diversi attori coinvolti sul territorio”
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tavolo tecnico a cui Alumnime siede da protagonista e che coinvolge gli attori istituzionali più importanti che operano in tale campo, a partire dall’Università degli Studi di Messina, dal Comune e da Confindustria Messina. All'incontro sono intervenuti, tra gli altri, Giovanni Lucentini, presidente Team Project, il pluripremiato architetto Claudio Lucchesi, responsabile dell'UFO/Urban Future Organization ed Antonio Perdichizzi, presidente del gruppo giovani di Confidustria Catania e mentor dell'acceleratore Working Capital di Telecom Italia a Catania. Un ruolo importante è riservato anche alla ricerca; il prof. Giuseppe Anastasi, direttore laboratorio nazionale CINI Smart Cities and Communities ha messo in evidenza proprio come gli studi in questo campo possano avere un ruolo determinante per i servizi della città e dei cittadini.
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Presentato il Master in “Conserva del patrimonio Geo-archeologico
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i è svolta stamane in Sala Senato una conferenza stampa per la presentazione del Master di II livello in “Conservazione, Restauro e Valorizzazione del patrimonio Geoarcheologico e Geo-architettonico”. “L’Ateneo peloritano- ha detto il prof. Santi Fedele, Delegato ai Master- vuole ampliare l’offerta formativa in tutti i settori, compresa l’Alta formazione, presentando proposte nuove come questo Master che andrà a formare figure professionali che potranno operare nell’Area dello Stretto dotata di un vasto patrimonio archeologico e architettonico, che richiede di essere valorizzato”. Subito dopo la prof.ssa Antonia Messina, Direttore del Master, ha illustrato le caratteristiche del corso, i cui termini per le iscrizioni scadranno il 10 Aprile prossimo. “Il Master – ha sottolineato la docente- è bandito dall’Ateneo di Messina, su proposta del Dipartimento di Fisica e di Scienze della Terra in compartecipazione con il Dipartimento Patrimonio, Architettura e Urbanistica (PAU) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, nel quadro della collaborazione tra i due atenei e, più in generale, di una progressiva integrazione dell’Area Metropolitana dello Stretto”.
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azione, Restauro e Valorizzazione e Geo-architettonico” Si tratta di un corso di formazione specialistica e professionalizzante per chi opera in seno al Patrimonio Culturale Archeologico e Architettonico e si pone come fase formativa di tipo Full Immersion ed esperienziale. L’obiettivo è quello di creare una figura, di alta e qualificata professionalità, in grado di operare, presso istituzioni e organismi pubblici e privati, nel campo del Patrimonio Geo-Archeologico e Geo-Architettonico di un territorio, attraverso un percorso formativo basato su un comune linguaggio unificante Geologia, Archeologia, Architettura, Storia dell’Arte, Petrografia, Fisica, Chimica, Geofisica, Biologia, Ecologia, Geomatica, etc., e discipline di supporto. Le attività del Master si svolgeranno presso l’Università degli Studi di Messina e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, nonché, su siti archeologici e beni architettonici prevalentemente situati nella Calabria Meridionale e nella Sicilia Nord-Orientale. Alla conferenza stampa sono intervenuti il Prof. Giovanni Falsone, Membro Comitato Scientifico Master, il Prof. Francesco Calabrò, Membro Comitato Scientifico Master (Dip. Patrimonio Architettura Urbanistica) UniRC, il Prof. Nicola Aricò, Docente di Storia dell’Architettura ed i rappresentanti del Comune di Fondachelli Fantina, di Santa Lucia del Mela, del parco dei Nebrodi e degli Ordini professionali degli Ingegneri, dei Geologi e degli Architetti.
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"MSCT Calculator" In un'app ideata ad Alessandria, Siena e Messina Il primo laboratorio per "sartorizzare" gli esami radiologici
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a Touchware Srl, azienda di sviluppo informatico nata a Torino nel 2012, ha realizzato, con il supporto non condizionato dell'azienda farmaceutica Bracco, la nuova App "MSCT Calculator" ideata dai massimi esperti del settore radiologico italiano per divulgare la conoscenza del miglior utilizzo dei mezzi di contrasto in modo semplice, immediato e innovativo. L'App "MSCT Calculator", scaricabile gratuitamente per smartphone e tablet (iOS e in futuro anche Android), è frutto della competenza e dell'innovazione tecnologia della Touchware e della pluriennale esperienza del board scientifico formato dal Dottor Francesco Musante, Primario di Radiologia dell'Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio di Alessandria, Giorgio Ascenti, Professore associato all’istituto di Radiologia dell’Università di Messina, e Luca Volterrani, Direttore dell’Istituto di Radiologia dell’Università di Siena. «L'obiettivo del progetto, per il quale sono stati analizzati circa 150 dati bibliografici, è offrire un servizio che permetta ai medici radiologi di gestire al meglio il mezzo di contrasto, un farmaco certo indispensabile per gli esami, ma con effetti collaterali anche importanti - spiega il board scientifico - e con "MSCT Calculator" mettiamo a disposizione l'ottimizzazione del suo utilizzo in termini di calcolo delle dosi al fine di contenere sia gli effetti collaterali per i pazienti sia i costi sanitari per le strutture ospedaliere». «Questa App, l'unica al mondo nel nostro settore che si riferisca all'uso di ogni tipo di Mezzo di Contrasto e non solo a una marca specifica - continua - si rivolge a un pubblico esperto e non esperto offrendo uno strumento pratico che mette "a portata di touch" un calcolatore interno, suddiviso per organi viscerali e vascolari, con il quale ottenere la giusta quantità di Mezzo di Contrasto e sartorizzare al massimo l'esame radiologico. Si inseriscono i parametri del paziente tra cui età, sesso, peso, altezza e funzione renale e 1 Aprile 2015
si ottiene il volume ottimale di prodotto da utilizzare. Con la sezione "Protocolli" forniamo anche i consigli per condurre l'esame radiologico a seconda dell'organo da indagare e della strumentazione a disposizione». «Si tratta - spiega Michelangelo Chasseur, direttore e co-fondatore della Touchware - di uno strumento completo e semplice da utilizzare per il quale saranno predisposti continui aggiornamenti. Con poche icone essenziali l'utente è guidato in modo intuitivo verso il risultato cercato e potenzialmente connesso con colleghi e strutture che si occupano di questo settore». L'App "MSCT Calculator" è disponibile attualmente solo in italiano ed è scaricabile dagli store digitali gratuitamente.
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Riceviamo e pubblichiamo
Capitalemessina sul porto di Tremestieri
“Per ridurre i danni basta una pala me Non si diano poteri speciali al sindaco foto Salvatore Forestieri
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Il problema dell’insabbiamento è comune alla maggior parte delle aree portuali, che però sono governate da amministrazioni capaci di gestire preventivamente il problema”. L’associazione politica CapitaleMessina interviene sul caso del porto di Tremestieri. Riportando la polemica in corso a semplici dati di fatto, CapitaleMessina ricorda che “il porto emergenziale di Tremestieri è indubbiamente nato male, ma là l’abbiamo voluto senza voler considerare alcun’altra soluzione alternativa meno esposta. Una volta usciti dalla Zona Falcata, farlo più a Sud o più a Nord poco importava, in ogni caso non avrebbe goduto della protezione dello Stretto e sarebbe stato esposto allo scirocco. Il porto probabilmente non fu progettato benissimo, soprattutto a causa della prescrizione della commissione VIA che pretese che non interrompesse il flusso dei sedimenti lungo costa (di fatto lasciando l’imboccatura in pieno trasporto solido litoraneo). Successivamente, alle
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eccanica. o”
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carenze della struttura ha messo una pezza la Prefettura, allungando il braccio meridionale del porto e migliorandone, in modo consistente, la sicurezza d’utilizzo. E’ evidente comunque che questo intervento non poteva arrestare il problema dell’insabbiamento”. Come da modus operandi annunciato, CapitaleMessina mette a disposizione della cittadinanza le competenze che sono confluite nell’associazione. E sulla questione dell’insabbiamento, spiega: “Per attenuare il problema, prevenendolo, basterebbe che il Comune intervenisse con i propri mezzi - anche soltanto con una pala meccanica - sulla spiaggia esistente immediatamente a Sud del porto, spostando il materiale ridossato lungo il molo meridionale e lo abbancasse subito a monte. Effettuando questa manutenzione, implementandola in occasione di previsioni meteo avverse (lo scirocco è prevedibile con 5-6 giorni di anticipo), certo non eliminerebbe il problema, ma ne rallenterebbe l’effetto negativo sullo specchio del porto, non alterando soprattutto lo stato dei luoghi che, se non manutenuti, riacquisterebbero rapidamente il profilo precedente”. Una soluzione questa che – secondo CapitaleMessina – è l’unica possibile affinché gli interventi non confliggano con la realizzazione del costruendo “porto grande di Tremestieri”. Altre soluzioni – comprese quelle che potrà dare la nota ditta danese DHO, impegnata dall’Autorità Portuale a trovare soluzioni tecniche all’insabbiamento – rischierebbero di alterare le condizioni di gara per la realizzazione del “porto grande di Tremestieri” e risulterebbero “quindi irrealizzabili, se prima non sarà certa la tempistica relativa alla costruzione del porto (3 – 5 – 10 anni?)”. E’ dunque fuori luogo “indicare soluzioni tecniche irrealizzabili o addirittura fantasiose o fare esposti in Procura”. “L’Amministrazione comunale – aggiunge CapitaleMessina - avrebbe dovuto prevedere la soluzione indicata nell’ambito del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, facendolo approvare con la relativa Valutazione Ambientale Strategica (altre amministrazioni stanno puntando proprio alla gestione dei litorali, con autorizzazioni poliennali come avviene in altre regioni Italiane), con la certezza che non appena il sistema di gestione verrà arrestato, il mare redistribuirà i sedimenti nella medesima area, rendendo i luoghi compatibili con il bando del porto grande”. “E’ stata evidente, fino ad oggi, l’incapacità del Comune nella gestione della problematica complessiva – conclude l’associazione – ed è perciò auspicabile che al più presto, chi di competenza provveda ad affidare i poteri speciali, sia per la gestione della situazione attuale, ma anche e specialmente per la realizzazione del nuovo porto, ad un soggetto in grado di potere affrontare e risolvere nella maniera più efficiente i problemi di ordine tecnico e finanziario (vedi Gazzetta del Sud del 27 marzo 2015) legati alla realizzazione dell’opera”. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Presentato al Papardo il progetto nazionale
“Codice rosa bianca”
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'Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte di Messina entra ufficialmente a far parte del gruppo di 12 Aziende Ospedaliere che in forma sperimentale, a livello nazionale, mira a sostenere tutte le fasce deboli della popolazione, donne, bambini, anziani, omosessuali, extracomunitari, che in seguito ad episodi di violenza fisica, vivono una situazione di particolare vulnerabilità. Il progetto, che coinvolge Procure della Repubblica, Forze dell'Ordine ed Associazioni di Volontariato, prevede la realizzazione, in sinergia, di un percorso che consenta di intervenire tempestivamente rispettando privacy e riservatezza delle vittime, assicurandoNE accoglienza, cura, sostegno e tutela. Resta al centro del progetto la vittima di soprusi, che va tutelata non solo fisicamente con cure sanitarie, ma anche istituzionalmente, sottraendola al rischio della ritorsione e della pressione. Al Pronto Soccorso, personale opportunamente formato a riconoscere i segnali di trauma da abuso, intuisce quando è opportuno assegnare il codice appropriato. La sospetta vittima viene accompagnata in una stanza dedicata che garantisce riservatezza, dotata di tutto il necessario per le prestazioni sanitarie e l'eventuale accesso in borghese di polizia e carabinieri, per raccogliere testimonianze o denuncia. Tutte le procedure vengono avviate senza mai esercitare pressioni sulla vittima, che non resta mai sola e che già al primo accesso potrebbe fissare il primo appuntamento al consultorio o con un assistente sociale. L'assistenza psicologica viene avviata successivamente. Sono intervenuti l'Assessore Regionale alla Salute Lucia Borsellino, in videoconferenza Serena Battilomo, Direttore Generale della Prevenzione, Michele Vullo, Direttore Generale Azienda Papardo-Piemonte, Nicola Pinelli Direttore Fiaso, Francesca Paratore Coordinatrice Progetto Aziendale, Claudio Pagliara task force operativa Grosseto, Rosalba Stramandino vice Questore Aggiunto Messina, il tenente Stefano Scollato del Comando Provinciale Carabinieri Messina, Rosalba Ristagno dell'Ordine dei Medici Messina, Antonella Cocchiara dell'Università di Messina.
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Canile Millemusi di Castanea: le precisazioni dell’Asp
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’Azienda sanitaria provinciale di Messina al fine di dirimere alcune questioni sollevate sul canile Millemusi di Castanea, precisa quanto segue: l’UOS Anagrafe Canina e lotta al randagismo dell’Asp ha sempre svolto e continua a svolgere con regolarità le attività di sterilizzazione; esse vengono effettuate al canile su apposita richiesta, concordando di volta in volta gli interventi da realizzare. Una attività, questa, che per altro è l’unica prevista dal protocollo d’intesa firmato con la L.N.D.C. Il decreto assessoriale del 13.12.2007 definisce con molta precisione le competenze dell’Asp: provvedere alla fornitura farmaceutica dei vaccini e del materiale ambulatoriale necessario al funzionamento degli ambulatori veterinari attivati di concerto con il Comune, dei rifugi sanitari pubblici e dei rifugi per il ricovero pubblico dove opera direttamente il servizio veterinario dell’Asp. Il canile Millemusi
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della L.N.D.C., invece, è un rifugio per il ricovero privato. Per quanto attiene il pronto accesso alla banca dati sia regionale che nazionale per il controllo immediato del microchip al momento della cattura del cane, l’Asp ha da molto tempo fornito al responsabile sanitario del canile la possibilità di accedere al portale. La ricerca in anagrafe delle generalità dei proprietari dei cani smarriti è comunque sempre garantita h 24 anche dal servizio dell’azienda sanitaria provinciale. Rispetto a quanto affermato dalla presidente della L.N.D.C Caterina Merenda: “L’ASP ci diffida dall’accogliere altri cani, ma ne dispone continuamente il ricovero”, è importante sottolineare che l’Asp non ha mai disposto i ricoveri presso la struttura Millemusi o in altri canili perché, per legge, sono i Comuni che provvedono alla cattura e al ricovero dei cani in strutture comunali o convenzionate. 1 Aprile 2015
dietro le quinte di Francesco Certo
Crocetta senza futuro
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e frizioni esistono da sempre, tra il governatore siciliano Rosario Crocetta e il PD non è mai stato amore. Eletto da una coalizione che farebbe venire i brividi ai padri fondatori della politica italiana, Crocetta ha vissuto i suoi anni da presidente della Regione sull’insano equilibrio dell’attaccamento alla poltrona di buona parte della deputazione regionale. Tra un rimpasto e l’altro, però, il pessimo Crocetta non è riuscito nella sua opera di rilancio della Sicilia; fermo alle sgrammaticate chiacchiere da campagna elettorale tra una guerra al sistema mafioso e una segretaria da trasformare in assessore, Crocetta si è visto bacchettare ripetutamente da Roma, soprattutto da quando a
capo del governo è arrivato Matteo Renzi. Tra l’ex sindaco di Gela ed il fiorentino i rapporti tesi sono all’ordine del giorno; il PdC non ha mai fatto mancare critiche e stilettate nei confronti della strana amministrazione Crocetta che, da par suo, ha dovuto accettare frustate e umiliazioni romane, ultima è più pesante quella della nomina di Baccei come assessore al Bilancio. Eccolo il crocevia, il bilancio. Eternamente in rosso, impossibile da chiudere se non con un paio di carpiati rovesciati, potrebbero essere le asfittiche casse regionali a dare il colpo di grazia al Crocetta ter. Baccei, nelle settimane scorse, ha pesantemente apostrofato il governo siciliano; parole dure che hanno trovato risposta tra i deputati regionali, risposte fuori luogo per chi vive nella consapevolezza di essere sotto scacco dell’uomo di Delrio da mesi. Il tanto paventato commissariamento, lo ripetiamo ancora, è già in essere dal momento in cui in Sicilia è sbarcato Baccei, uomo del governo in missione per chiudere la fallimentare esperienza crocettiana a capo dell’isola.
L’assente Mantineo È stato, sin dall’inizio dell’amministrazione Accorinti, l’assessore più discusso e in discussione; ora per Antonino Mantineo arriva anche la richiesta da parte di 13 consiglieri comunali di un passo indietro. La presidente della commissione Servizi Sociali, Donatella Sindoni, è la firmataria della domanda giunta sul tavolo del sindaco Accorinti; lei insieme ai colleghi Zuccarello, Adamo, Cucinotta, Amata, Crifò, Carreri, Rizzo, Russo, Amadeo, Santalco, Mondello e Gioveni chiedono al primo cittadino la rimozione dell’assessore per gravi carenze nell’amministrazione del suo incarico. Da mesi l’assessore Mantineo riceve pesanti critiche sulla gestione del proprio assessorato, gli viene rimproverata, soprattutto, una facile inclinazione verso l’assenteismo nei momenti delicati. Ultimo episodio, scatenante, quello accaduto in commissione la scorsa settimana, quando si doveva discutere del futuro di Casa Serena e dei 12 lavoratori rimasti in bilico; anche in questa circostanza l’assessore non ha presenziato, spingendo la Sindoni e colleghi a chiedere l’immediato sostituzione.
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Un vento di novità per Tremestieri
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rmai è il simbolo dell’approssimazione (nel migliore dei casi) con cui Messina viene amministrata. Il porto di Tremestieri diventa, ogni giorno che passa sotto cumuli di sabbia, l’emblema dell’inefficienza infrastrutturale dell’Italia; doveva essere la panacea di tutti i mali messinesi, è diventato un coacervo di errori, sprechi e rimpallo di accuse. Un tutti contro tutti dall’elevata inutilità che non serve a modificare una situazione, palesemente, ridicola. Intanto la Coedmar, società che si è garantita l’appalto per i lavori di ampliamento del porto, è arrivata a Messina foto Salvatore Forestieri per chiedere chiarimenti all’amministrazione ed all’Autorità Portuale. Continua a slittare, infatti, una decisione sulla partenza dei lavori già appaltati, anche se da Palazzo Zanca sia il sindaco Accorinti che il segretario Le Donne paiono ottimisti di poter presentare il progetto definitivo per fine maggio. Certezze figlie di una positività intrinseca dato che, oggettivamente, i tempi sembrano dilatarsi in maniera naturale. In tutto questo pende anche la decisione di Banca Dexia sulla concessione del mutuo al Comune di Messina, i tempi per la risoluzione non sembrano brevi. Quanto potrà aspettare Coedmar non è dato sapersi, la società veneziana assicura che il progetto è pronto e risolverà definitivamente i problemi strutturali. Interessante sarà scoprire questo progetto, concentrarsi sui tempi è una giusto ma per infrastruttura che pare sbagliata da capo a coda, ancora più importante sarà capire come si interverrà e che modello portuale verrà adottato per prevenire i disastri che lo Scirocco ha comportato fino ad adesso. Fine maggio sembra la deadline, dopo quella data sarà futuro o contenzioso; la Coedmar non sembra pronta ad attendere oltre.
L’Autorità di Ferlisi
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’occasione per rilanciare la sua candidatura gli è stata concessa dallo Scirocco e dal continuo insabbiamento del porto di Tremestieri, i rallentamenti del dragaggio dell’infrastruttura hanno fatto il resto, Calogero Ferlisi non molla e annuncia che il prossimo anno ripresenterà la sua designazione a Presidente dell’Autorità Portuale. Dopo aver rimbrottato l’attuale presidente De Simone, reo di non agire prontamente nella risoluzione dell’insabbiamento del porto, rallentando l’iter e aiutando nell’invasione da parte dei tir della città; Ferlisi ricorda come già anni fa aveva proposto se stesso per l’incarico, non appoggiato dal governatore Lombardo si vide scavalcato da De Simone. Adesso il comandante Ferlisi torna all’attacco, proprio contro quel De Simone che nei mesi scorsi lo aveva fortemente criticato per la gestione nella questione tir, chiedendo una maggiore attenzione verso la sicurezza dei cittadini. Vedremo, quindi, quale sarà il futuro dell’Autorità Portuale; la vicenda del porto di Tremestieri, sicuramente, qualche testa dovrà far rotolare.
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La magica processione delle Barette
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partito il countdown: solo quattro giorni e sarà Pasqua. La nostra Messina, come tutte le altre città, si prepara a celebrare questa sacra ricorrenza come giusto e doveroso che sia. La settimana santa, di anno in anno, si arricchisce di nuovi appuntamenti, di nuovi incontri di riflessione, ma l’evento che più di ogni altro caratterizza la Pasqua messinese è uno solo: La Processione delle Barette del Venerdì Santo. Le origini della processione risalgono al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua apparizione essa fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale della città. Rientra, perfettamente, dunque, in quel vasto patrimonio di tradizioni che sono nel DNA del Messinese. Nonostante tutto, però, molti cittadini ignorano le origini del sacro appuntamento, non sanno neanche perché si chiamino “Barette”. E allora, cari concittadini, iniziamo a dire che il suddetto termine, usato per designare i gruppi statuari che tutti conosciamo, deriva dal fatto che originariamente si trattava di “macchine d’argento e di finissimi cristalli” dette “bare”. Venivano portate a spalla in processione un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative della Passione di Cristo, da svolgersi il Giovedì Santo, alle "due ore di notte", le 21 attuali. Dopo la lunga interruzione dovuta al terribile terremoto del 1783, nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove “Barette”, come la Caduta e l'Ultima Cena. Anno dopo anno, si configurò, così, la processione che tutti conosciamo e amiamo. Le “Barette”, venerdì 3 Aprile, usciranno alle ore 18 dalla Chiesa del Nuovo Oratorio della Pace in via XIV Maggio e attraversando le principali vie cittadine, dopo la suggestiva "nchianata di Varetti", rientreranno in chiesa. Da bravi Messinesi DOC assisteremo tutti alla Processione delle “Barette” in quel clima tra sacro e profano tipico della giornata. Godiamoci ciò che fa parte della nostra Messinesità e impegniamoci perché i nostri figli e nipoti possano e sappiano apprezzare, come facciamo noi, la magica Processione delle Barette. A tutti voi, cari lettori, auguri di una serena Pasqua.
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IN
di Alessia Vanaria
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di Francesco Certo
Il giorno del tutto può essere
OUT
Q
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uando sei costretto a scrivere il 1° aprile vivi nella strana sensazione che qualsiasi cosa tu stia per pubblicare non venga preso seriamente; nel giorno dello scherzo per eccellenza ti puoi imbattere nella notizia di calciomercato che vede Messi vicino al Villafranca o che Renzi è stato arrestato per riciclaggio di panni sporchi. Poi, però, torni alla tua attualità e fai conti con la realtà che ti circonda e che spesso sembra meno credibile del pesce d’aprile appena letto. Quando di notizie ci vivi sei costretto a leggere e scrivere assurdità quotidianamente; quindi devi metterti buono e comunicare ai cittadini che metà della città è al buio perché non c’è più un filo di rame negli impianti elettrici e che difficilmente il disagio verrà presto sistemato, anche perché se lo fregheranno di nuovo. Devi anche dire che i tir in città continuano a passare: “ma come non era il sindaco del cambiamento?” ti potranno chiedere, se lo sarà non lo sappiamo, quello che possiamo dire è che quando dobbiamo scrivere del centoventesimo giorno di chiusura del porto di Tremestieri negli ultimi 150, allora un pochino speriamo che sia un pesce di aprile, perché se non è uno scherzo allora è una presa per i fondelli. Insomma la nostra quotidianità sembra tutto un grosso scherzo, perché a Messina di personaggi e situazioni da bocciare ne abbiamo trovati per settimane, oggi ci sembra che sia tutto da bocciare, e ce lo fa credere la storia della cavalla stuprata o forse no, anzi proprio no! Ce lo fa credere il ritrovamento di carcasse animali sulle spiagge di San Saba; che poi tra cavalli e cani la puzza di clandestinità è davvero forte. Insomma, oggi è il primo aprile e di cazzate per sorridere ne avrete trovate a centinaia, di notizie inverosimili anche; Messina di nuove che sembrano inventate ne produce a iosa, ma anche in questa giornata potrete star tranquilli che non si tratterà, purtroppo, di un pesce d’aprile.
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foto Antonio De Felice
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Messina
PROCESSIONE DELLE BARETTE 2015: LA VIABILITA' PER VENERDI' 3 Nell'ambito delle iniziative promosse a Messina per la Settimana Santa dalla Confraternita “S.S. Crocifisso”, con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Diocesi, venerdì 3, alle 18, si svolgerà la secolare Processione delle Barette attraverso l'itinerario dall'uscita dalla Chiesa, via S. Agostino, piazza Antonello, corso Cavour, via T. Cannizzaro, via C. Battisti, via I Settembre, piazza Duomo, sosta con momento di preghiera e riflessione di S. E. Rev.ma Mons. Calogero La Piana, Arcivescovo di Messina, via Oratorio S. Francesco, con la suggestiva "nchianata di varetti", via XXIV Maggio e rientro in chiesa. Pertanto venerdì 3, dalle ore 8 alle 24, sarà vietata la sosta nell'area di parcheggio compresa tra piazza Duomo e corso Cavour; su entrambi i lati delle vie XXIV Maggio, tra le vie Oratorio San Francesco e S. Agostino; su entrambi i lati di via Oratorio San Francesco; in via S. Agostino, tra via XXIV Maggio e corso Cavour; e sul lato sud di via I Settembre, nel tratto compreso tra piazza Duomo e via C. Battisti; sarà inoltre vietato il transito nell'area di parcheggio tra piazza Duomo e corso Cavour. Dalle ore 16, sempre di venerdì 3, sino al termine della processione, saranno aperti i varchi di piazza Duomo, lati via I Settembre e corso Cavour; vigerà il divieto di transito e la direzione obbligatoria a destra in via Peculio Frumentario, all’intersezione con la via San Giovanni Bosco; divieto di transito e direzione obbligatoria a sinistra su corso Cavour, all'intersezione con via San Camillo; divieto di transito e direzione obbligatoria a destra in via Cesare Battisti, ad intersezione con via Maddalena. Dalle ore 16, per tutto il periodo del passaggio del corteo, sarà infine interdetto con transenne l’accesso alle vie della Zecca, all'intersezione con corso Cavour; G. Venezian, all’intersezione con via della Zecca; dei Verdi, all'intersezione con corso Cavour, ed alla strada adiacente il lato ovest di piazza Crisafulli, a sud dell'intersezione con la via S. Agostino.
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Marzo 2015
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#ilferribottenonsitocca Due assemblee si sono svolte tra il Palacultura e il Salone delle Bandiere per discutere sulla questione della dismissione dei treni a lunga percorrenza e del ferribotte. #ilferribottenonsitocca rimane il motto dietro cui combattere uniti per la continuità territoriale.
Giornata in ricordo delle vittime di mafia L’amministrazione comunale e i familiari delle vittime di mafia Nino e Ida Agostino, Graziella Campagna e Gianluca Manca hanno partecipato alla manifestazione “XX Giornata della Memoria e dell´Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.
Nota dei consiglieri Donatella Sindoni, presidente della VI Commissione consiliare Politiche Sociali, e Santi Daniele Zuccarello, con una nota condivisa da altri 11 consiglieri, chiedono le dimissioni dell´Assessore Mantineo.
Aversa Normanna 1- Messina 1 Molto bene per il Messina durante il primo tempo. La partita finisce con un pareggio che accontenta tutti, per il Messina secondo punticino consecutivo, giovedì col Martina serviranno i 3 punti per continuare a sperare.
“Una pura formalità” E’ andato in scena al Teatro Vittorio Emanuele lo spettacolo “Una pura formalità” per la regia di Glauco Mauri, tratto dal film di Giuseppe Tornatore. La storia, ambientata in una squallida stanza di un Commissariato di Polizia tiene lo spettatore col fiato sospeso fino all’inatteso finale.
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Lutto nel mondo del giornalismo
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"Messina Risk Sis.Ma. 2015"
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E’ morto, a seguito di un infarto, Gino Mauro già capoufficio stampa della Provincia regionale di Messina e responsabile della redazione di Messina de La Sicilia-Antenna Sicilia, oltre che corrispondente di diverse testate nazionali.
È stata presentata la sesta edizione della Settimana della Sicurezza - esercitazioni di protezione civile "Messina Risk Sis.Ma. 2015". L’esercitazione prevede gli interventi di emergenza a seguito di un terremoto e successiva onda di maremoto. 1 Aprile 2015
Messina - 26 Marzo 2015
XX Giornata della Memoria e dell´Impegno i Clicca qui per vedere il video della manifestazione
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n ricordo delle vittime innocenti delle mafie foto Peppe Saya
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Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
II CIRCOSCRIZIONE
Autostrade, richiesta di interventi urgenti nella tangenziale di Messina
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´ Ing. Claudio Cardile Consigliere Comunale, Antonino Sciuttèri e Antonino Trino Consiglieri della III Circoscrizione Salvatore Sentimentale Consigliere della II Circoscrizione con nota del 05/12/2013, facevano presente la situazione disastrosa in cui versano ampi tratti della tangenziale di Messina e delle rampe d’accesso e d’uscita dalla stessa. Lungo le rampe d’accesso ed uscita dallo svincolo di Messina Gazzi, laddove permane il pericolo che deriva dal sollevamento del manto stradale da parte delle radici dei pini, sono stati posti coni pieghevoli catarifrangenti che evidenziano i dossi insidiosi, ma che, certamente, non annullano i rischi, dal momento che si tratta di un percorso curvilineo. L’asfalto delle rampe d’accesso ed uscita (in particolare negli svincoli di Boccetta, Gazzi e Tremestieri) è in molti punti deformato e tappezzato di buche – cosa, anche questa, già segnalata-. Continua a rimanere al buio, in entrata ed in uscita, lo svincolo di San Filippo, ove non si è vista ancora nemmeno l’ombra di interventi di scerbatura, più che mai necessari soprattutto nel tratto in uscita, ove la sede stradale è letteralmente invasa dai rovi! Quanto, dunque, si chiedono gli esponenti di Felice per Messina bisognerà ancora attendere perché questi interventi siano effettuati e sia data maggior sicurezza all’utenza, in un percorso stradale che troppo spesso è tristemente noto alle cronache per incidenti, anche gravi?
V CIRCOSCRIZIONE
Ripristino condizioni di sicurezza Salita Portella Castanea
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a giorni, ormai, forti sciroccate continuano a flagellare il territorio cittadino. In questi casi il bilancio per la Città è sempre pesante: pali della pubblica illuminazione abbattuti, alberi schiantati al suolo, interruzione dei collegamenti via mare, erosione costiera. Recentemente, le raffiche di vento hanno colpito con particolare violenza i villaggi e le zone collinari. In particolare, giungono agli uffici della V circoscrizione decine di segnalazioni in ordine alle condizioni della strada Salita Portella Castanea. Di fatti, la sede stradale si presenta disseminata di grossi rami di alberi, sassi e terriccio depositati dallo smottamento dei terreni sovrastanti. Salita Portella Castanea è un collegamento viario particolarmente trafficato in quanto viene utilizzato quotidianamente da centinaia abitanti di alcuni tra i principali Villaggi collinari (Salice e Castanea in particolare) per raggiungere al città. A distanza di 72 ore non risulta alcun intervento, anzi la situazione è ulteriormente peggiorata. In considerazione di quanto sopra esposto, la Presidenza, oltre il competente Dipartimento comunale sollecita l´intervento della Protezione Civile e del Corpo Forestale al fine di liberare la sede stradale ed eliminare ogni possibile causa di pericolo per i passanti.
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IV CIRCOSCRIZIONE
Nicola Lauro e Francesco Palano Quero chiedono apertura strada verso via San Corrado
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icola Lauro e Francesco Palano Quero, Consigliere e Presidente della IV Circoscrizione, attraverso la seguente interrogazione chiedono l´apertura della strada verso via San Corrado:
“PREMESSO Che la via Puntale Arena è una strada a doppio senso di circolazione larga non più di 3,5 mt impervia e ripida, che collega la via Carrai con la via San Corrado, ma è interrotta da un manufatto abusivo realizzato su suolo pubblico, ricadente nel territorio della IV Circoscrizione; CONSIDERATO Che nel 2012 sono stati iniziati e ultimati i lavori di messa in sicurezza del tratto di muraglione di contenimento della via Puntale Arena crollato ed indicato nel Progetto redatto dal RUP Ing F. Occhipinti, come criticità “B”e pertanto la strada proveniente dalla via Carrai è stata riaperta al transito veicolare e pedonale; Che sono successivamente stati ultimati i lavori di messa in sicurezza del tratto di via Puntale Arena a monte, nei pressi della pista di cantiere, denominato criticità “C” nel progetto di messa in sicurezza sopracitato; Che il Consiglio della IV Circoscrizione, con la delibera n° 11-2013 “Variante progettuale in corso d’opera nel tratto di Puntale Arena denominato criticità “D” e realizzazione progetto esecutivo criticità “A1” e A2””, ha dato mandato all’A.C. prioritariamente, realizzare la variante progettuale relativa alla criticità “D” e reperire le risorse necessarie alla sua immediata esecuzione e realizzare uno stralcio progettuale esecutivo relativo alle criticità “A1” e “A2” e inserirlo nel triennale delle opere pubbliche; Che la pista di cantiere realizzata a monte in direzione San Corrado è stata interdetta al transito veicolare per motivi di sicurezza; Che con nota prot.uscita n°34020 del 26.02.2015 l’Ingegnere Capo del Genio Civile Ing. L. 1 Aprile 2015
Santoro ha richiesto all’A.C. di “provvedere alla demolizione del fabbricato abusivo (che appare tra l’altro sgombero) e ripristinare l’originario tracciato che presente, per larghezza e pendenza, caratteristiche molto più idonee, della rampa provvisionale…, al fine di garantire la percorrenza in sicurezza in tale tratto, da intendersi come via di fuga in caso di eventi particolarmente avversi”; RITENUTO Fondamentale e inderogabile dare esecuzione all’Ordinanza n°143, con l’obiettivo di ristabilire i fondamentali principi di legalità e creare una via alternativa d’accesso e di fuga al Puntale Arena per i residenti; INTERROGA LA S.V. ASSESSORE AI LL.PP. PER CONOSCERE 1. Quali sono le ragioni per le quali non è stata data esecuzione all’Ordinanza n°143/2012 e di conseguenza realizzata una strada a norma, come da progetto, che colleghi la via Puntale Arena con la Via San Corrado; 2. Se sono state reperite ed impegnate le risorse necessarie per dare esecuzione definitiva al progetto dell’Ing. Occhipinti di messa in sicurezza dell’intero Puntale Arena”. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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città a cura di Marilena Faranda
Tremestieri
La sabbia colpisce ancora Parcheggio nelle ZTL
Nuova proposta
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i sono riuniti i gruppi consiliare e della IV circoscrizione, appartenenti a Fratelli d’Italia e NCD: Adamo, Faranda, Trevisano e De Pasquale, proponendo una soluzione volta a combattere, nelle zone ZTL, il parcheggio abusivo. Per realizzare la proposta di un nuovo tariffario ZTL, spiega De Pasquale, noi chiediamo la collaborazione di tutti gli organi presenti sul territorio. Sarà un vantaggio per i commercianti come per l’ATM. Il dell’ATM, Foti vuole far rinascere l’azienda, continua Trevisano, ma ha difficoltà. foto Peppe Saya Bisogna trovare una soluzione a favore delle parti interessate. Per questo progetto, chiarisce il Consigliere Adamo, abbiamo immaginato due tipologie di abbonamento: mensile e trimestrale o annuale, per i professionisti nel lotto in cui ha sede il loro ufficio. Un prezzo più agevolato, anche, per chi lascia la macchina in zona nord o sud e prende il tram. Ci vuole l’educazione a posteggiare nei parcheggi pubblici, spiega la Consigliera Faranda, e noi vorremmo, così, scoraggiare l’abusivismo.
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’approdo di Tremestieri resta ancora chiuso. Dopo che la draga ha lasciato gli approdi di Tremestieri, infatti, il porto si è rinsabbiato di nuovo. Sembra, però, che non ci sia un forte unità di intenti fra le parti in causa, ovvero, l’Amministrazione nella persona dell’assessore Pino e l’Autorità portuale nella persona di Di Sarcina. Quest’ultimo, ha dichiarato: tutti i porti di Italia e non, che non sono naturali, si insabbiano, la cosa non ci deve meravigliare. E’ vero pure, che quando attaccano l’Autorità portuale per tutto questo, dobbiamo dire la verità, ovvero, che non lo abbiamo realizzato noi questo progetto e ci siamo subito accorti che non avrebbe avuto un grosso futuro, infatti, abbiamo portato già nel 2012 le carte agli organi competenti per avvisarli di questo, ma nonostante ciò, si è andati avanti. Adesso, però, ci siamo stancati di togliere sabbia, per cui abbiamo incaricato la società DHD, di fare
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degli studi sull’area, così da capire una volta per tutte dove intervenire, se avremo più tempo, faremo degli interventi mirati per risolvere definitivamente il problema, se invece l’Amministrazione vorrà aprire in tempi brevi il secondo approdo, ci limiteremo a degli interventi tampone, ma, comunque, mirati. Già, abbiamo programmato di studiare la fattibilità di un dragaggio preventivo o un carcere per imprigionare la sabbia, per tutti questi interventi ci vorranno per lo meno due mesi. L’assessore Pino non ci sta e spiega: non possiamo tollerare che la città sia nuovamente invasa dai tir per così tanto tempo. Nell’ultimo intervento sono stati spesi solo 20 mila euro rispetto ai quaranta mila a disposizione, per cui quando si apriranno le buste, noi pretenderemo dall’Autorità portuale che si dia seguito ad un nuovo dragaggio, per rendere l’approdo fruibile. Intanto, i 36 lavoratori del Terminal Tremestieri restano in attesa, in cassa integrazione. 1 Aprile 2015
Mercati
foto Peppe Saya
Progettazione
Gran Camposanto
Via Crucis
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i è tenuta una conferenza stampa a Palazzo Zanca per illustrare come sono stati spesi i fondi per i progetti di manutenzione dei mercati cittadini e come saranno spesi i seicentomila euro destinati dal Consiglio Comunale ai mercati. Ci fa piacere la progettazione e siamo contenti che finalmente si sia arrivati a questo risultato, introduce Accorinti, ci teniamo tanto ai mercati, anche per chi va lì a comprare, è un passo per la città. 60 Mila euro messi a disposizione per i mercati, , spiega l'ass. Panarello, di cui 53 Mila euro, già impegnati per i mercati: ittico,
Sant’Orsola, Vascone e Muricello a questi si aggiungono 600.000 € già impegnati, ma non spesi, e 1.600.000, solo per il mercato Zaera. Ancora in condizioni pietose è il Sant’Orsola, spiega la presidente della commissione consiliare Scuderi, è da evidenziare che c’è una contenzioso con l’Asp presto, se il terreno passerà al Comune, si dovrà fare di più.
Associazioni
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enerdì 3, alle ore 10, all’interno del Gran Camposanto, si rinnoverà il pio esercizio della Via Crucis, curato dal diacono Santino Tornesi e animato dal parroco e dai fedeli della parrocchia SS. Salvatore di Villaggio Aldisio. Il percorso si avvierà dal piazzale antistante la Porta Maggiore e si concluderà in quello adiacente la Cappella di San Cosimo Alto. Sempre venerdì 3, in concomitanza dell'evento, all'interno del Gran Camposanto sarà vietato l'ingresso a qualsiasi vettura autorizzata.
Viabilità
Nuovo ruolo per i cattolici autonomisti Divieto di sosta
E
’ possibile un nuovo ruolo per i cattolici autonomisti in Sicilia? Questo il tema dell’incontro promosso dall’Associazione “Umanesimo e Solidarietà”, al Salone degli Specchi della Provincia. L’appuntamento moderato dal Ugo Giummi, ha visto la presenza di Giuseppe Pracanica, presidente di CittadinanzAttiva, l’on. Lorenzo Dellai, Presidente di Democrazia Solidale e capogruppo in Parlamento di “Per l’Italia” e Paolo Ciani, coordinatore
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D foto Peppe Saya
della Comunità di Sant'Egidio dal 1984. Sono stati trattati temi come: il Ponte, il Porto di Tremestieri, il CAS, i servizi sociali e le difficoltà occupazionali. Presente il direttore Generale del Papardo, Michele Vullo, il quale ha spiegato la sua visione della sanità messinese.
alle ore 8 alle 13 di giovedì 2 aprile, vigerà il divieto di sosta, con rimozione coatta, nell'area di parcheggio compresa tra piazza Duomo e corso Cavour. Il provvedimento è stato disposto per consentire la sosta dei veicoli dei sacerdoti provenienti dalla Diocesi, che prenderanno parte alla S. Messa, durante la quale saranno benedetti gli Oli Santi.
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Messina - 31 Marzo 2015 - Basilica Cattedrale
Celebrato nella Cattedrale il precetto pasqu Cerimonia presieduta dall’arcivescovo mon
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uale delle Forze Armate. ns. Calogero La Piana.
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foto Peppe Saya
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Provincia a cura di Marilena Faranda
Atto di indirizzo del commissario Romano
Fuoriuscita da TaoArte
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l commissario della Provincia Filippo Romano invia al Dirigente Arch. Francesco Alibrandi al Ragioniere Generale e al Presidente del N.IV. un atto di indirizzo finalizzato agli adempimenti relativi allo scioglimento del Comitato Taormina Arte, in cui si legge tra l’altro: Considerato che la Provincia regionale di Messina, oggi denominata libero Consorzio Comunale, ai sensi delle Leggi Regionali n. 7/2013 e n. 8/2014 è in corso di soppressione ovvero trasformazione in un nuovo Ente di area vasta, assume ulteriore urgenza la necessità di liquidare le partecipazioni ad organismi, associazioni, società ed Enti non strettamente attinenti ai fini istituzionali dell'Ente ovvero produttive di perdite per l'Erario Provinciale; Date le numerose sollecitazioni della Corte dei Conti in tal senso. Richiamati gli atti di indirizzo n. 312/13/Gab del 23/07/2013 e n. 4730/13/Gab del 25/11/2013 già impartiti dallo scrivente Commissario Straordinario in merito alla fuoriuscita di questo Ente dagli Organismi partecipati; Preso atto che, a causa della progressiva drastica riduzione dei finanziamenti regionali a favore del Comitato Taormina Arte - dal dato storico superiore ai 3.000.000 € annui fino al 2010 ai 2.864.000 € nel 2012, al 1.544.000 6 nel 2013 ed infine ai 700.000 € nel 2014 - l'esposizione debitoria del Comitato era al 1° gennaio del c.a. pari a circa 3 mln di euro e che continua a crescere giornalmente a causa della necessità di pagare le retribuzioni e i relativi oneri assistenziali e previdenziali ai dipendenti nonché le spese di funzionamento della sede anche a fronte della sostanziale impossibilità alla prosecuzione delle attività; considerato che ai sensi dell'art. 35 della Legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, i l Comitato Taormina Arte dovrebbe essere trasformato in Fondazione, ma che tale trasformazione secondo quanto indicato dal DDL n. 912, in corso di approvazione dall'Assemblea Regionale Siciliana, non avverrà più con le modalità ivi previste cioè con garanzia di continuità dei rapporti giuridici attivi e passivi già instaurati dal Comitato ivi compresi rapporti di lavoro e le situazioni debitorie, bensì mediante mera liquidazione del Comitato stesso e
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autonoma istituzione di una Fondazione che ne rileverà le competenze, ma non rapporti giuridici ". La Fondazione avrà lo scopo di assicurare la continuità delle manifestazioni organizzate dal Comitato Taormina Arte, dopo la sua messa in liquidazione. Per tutto quanto sopra, dovendo immediatamente porre fine all'accumulo di ulteriore esposizione debitoria, con particolare riferimento alle spettanze dei dipendenti; dispone che la S.V. predisponga con la massima urgenza uno schema di delibera ai sensi dell'art. 8 del richiamato Statuto del Comitato Taormina Arte per la fuoriuscita dalla predetta Associazione per conseguente scioglimento della stessa. Successivamente la S.V. vorrà notificare la delibera, una volta approvato dallo scrivente Commissario straordinario, agli altri Enti partecipanti e contestualmente chiederà agli Organi competenti la designazione di un Commissario Liquidatore il quale provvederà alla liquidazione della massa debitoria.
Aida Teatro Antico Taormina 1 Aprile 2015
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Riceviamo e pubblichiamo
Il destino dei lavoratori di Tao Arte
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e Organizzazioni Sindacali di SLC-CGIL, UILCOM-UIL e UGL, hanno inoltrato all’ Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo, e specificatamente all’Assessore Dott.ssa C. Li Calzi, una nota con la quale hanno richiesto un incontro sulle questioni che riguardano il futuro dei lavoratori stagionali (attrezzisti, custodi, macchinisti, elettricisti, ecc.) che ogni anno, con le proprie professionalità, permettono lo svolgimento delle manifestazioni canore e teatrali nell’incantevole scenario del Teatro Antico di Taormina. “Riteniamo sia urgente un incontro per discutere delle problematiche attinenti l’assenza di una qualsivoglia garanzia occupazionale per i lavoratori da noi rappresentati, uniche vittime di una riorganizzazione che non li vede adeguatamente tutelati nella loro professionalità e dignità” ha dichiarato il Segretario di SLC-CGIL Giuseppe Di Guardo; mentre il Segretario UGL Salvatore Mercadante ha aggiunto: “L’incertezza, ormai cronica, sul destino dei lavoratori, vittime dello “scontro” tra Comune di Taormina e Regione Sicilia sul futuro del Comitato TaoArte e sulla nascita della Fondazione che dovrebbe assorbirne i compiti, non può trovare le maestranze come unici soggetti che ne pagano le maggiori conseguenze”. Continuano, infatti, a pervenire informazioni contrastanti e informali. Da ultimo, tramite organi di stampa, che sarebbe imminente la conclusione delle trattative per la nascita della Fondazione, senza però che nulla trapeli per quanto attiene il futuro delle maestranze, così come per il pagamento dei loro stipendi. “Riteniamo necessario e doveroso da parte di chi amministra la cosa pubblica” ha dichiarato il Segretario di UILCOM-UIL Antionio Di Guardo “che con le proprie scelte (qualunque esse saranno), segnerà la sorte del Comitato e dei lavoratori da sempre in esso occupati, essere ricevuti per ottenere le adeguate risposte nell’interesse di tutti i lavoratori”. Adesso si aspetta la convocazione dell’Assessore al ramo Li Calzi. Il Segretario SLC-CGIL (G. Di Guardo) Il Segretario UILCOM-UIL (A. Di Guardo) Il Segretario UGL (S. Mercadante )
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Riceviamo e pubblichiamo
Suicidata TaoArte
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anno suicidato TaoArte. Scientemente, non so bene se con cinica consapevolezza o colpevole superficialità, soggetti ed istituzioni che avevano il dovere di sedersi attorno ad un tavolo e di non alzarsi da esso finché non si fosse trovata la soluzione che traghettasse “Taormina Arte” da Comitato a Fondazione, preservando posti di lavoro e professionalità grazie alla garanzia della continuità dei rapporti di lavoro già instaurati, hanno dato vita ad una oscena pantomima durata mesi. Un balletto di dichiarazioni ed esternazioni che annunciavano di esserci vicini, di esserci “quasi” a trovare la quadra, per salvare quello che è stato, per anni, il miglior biglietto da visita di Taormina nel mondo. Mesi e mesi perduti in chiacchiere. Quelle, proprio l’anno scorso di questi tempi, spergiuramente rassicuranti dell’ex-assessora Stancheris che, nel luogo istituzionale più sacro della città – la Sala del Consiglio Comunale –sottolineando come “Taormina deve essere la realtà trainante dell’Isola e faremo il possibile per sostenerne il rilancio”, con un sorriso tanto smagliante quanto ipocrita, si impegnava ufficialmente a far confermare l’importo del finanziamento del 2013 per Taormina Arte. Salvo dover constatare successivamente, con rabbia e delusione, di essere stati ancora una volta presi in giro, concedendo la Regione Siciliana lo stitico contributo di appena 207.000 euro. Una cifra irrisoria e ridicola che chi ha un minimo di familiarità con l’organizzazione di eventi culturali di grande respiro che durano da maggio a dicembre sa che non basta nemmeno a pagare tributi, diritti, cachets, assicurazioni etc. dei vari eventi. Mesi e mesi scivolati via inutilmente. In incontri dove, a parole, si affermava di voler salvare TaoArte ma, nel frattempo, non si faceva nulla di concreto per rendere la salvezza praticabile, rimandando ad altri incontri, ad altre parole, ad altra cortina fumogena… Ed il tutto mentre, con alto senso di responsabilità e grande amore per la Città, maestranze, dipendenti e collaboratori di TaoArte, senza prendere un euro di stipendio, continuavano a fare il proprio lavoro con professionalità ed abnegazione, consentendo alle manifestazioni ed agli eventi previsti di potersi svolgere
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come da programma; magari in uffici senza aria condizionata con i 40° all’ombra perenni delle nostre infuocate estati, o con fotocopiatrici inutilizzabili perché senza carta e senza tonner, e svolgendo, oltre alle proprie mansioni, anche quelle di guardianìa alle varie mostre o di biglietteria per i vari concerti. Altrui. Ma allora qual è il problema? Ufficialmente, i debiti di TaoArte. A sentire l’attuale assessora Li Calzi: “La Regione non può farsi carico delle passività accumulate negli anni da altri soggetti ma vuole sostenere il rilancio andando a costituire una Fondazione i cui soci fondatori siano la Regione, il Comune di Taormina ed il Libero Consorzio a cui aderisce la
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città di Messina…anche con il coinvolgimento e la partecipazione di altri”. Tradotto: la Regione, che peraltro da parte sua negli ultimi anni ha drasticamente ridotto i contributi a TaoArte passando dagli oltre 3milioni di euro sino al 2010 ai 2.864.000 nel 2012, a 1.544.000 nel 2013 per finire con i desolanti 700.000 euro nel 2014, non ci sta a pagare i debiti fatti da altri. Giusto. E chi sarebbero questi soggetti così poco affidabili che hanno accumulato le passività creando un buco milionario in TaoArte, posto che, evidentemente, non possono essere stati i dipendenti ed i lavoratori, che, semmai, sono da ascrivere tra i creditori? Ovvio, coloro che comandavano, cioè i membri del Comitato TaoArte: Comune di Taormina, Comune di Messina, Provincia regionale di Messina. Ops! Praticamente gli stessi soggetti con cui l’assessora Li Calzi vuole dare vita alla Fondazione, allargata anche ad eventuali privati! Allora mi sorge un dubbio. Non è che il nodo della faccenda risieda altrove? Magari in quella “piccola” correzione apportata, nella silenziosa indifferenza generale, dal Ddl n. 912 in corso di approvazione dall'Assemblea Regionale Siciliana, all’art.35 della Legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, che prevedeva la trasformazione “tout court” del Comitato Taormina Arte in Fondazione, rebus sic stantibus? Secondo quanto indicato dalla “Legge di stabilità regionale”, infatti, la trasformazione non avverrà più con le modalità previste della L.R. 2/2002, cioè con garanzia di continuità dei rapporti giuridici attivi e passivi già instaurati dal Comitato, ivi compresi rapporti di lavoro, bensì “mediante mera liquidazione del Comitato stesso e autonoma istituzione di una Fondazione che ne rileverà le competenze ma non i rapporti giuridici”. Vuoi vedere che nessuno dei “politici che contano” a Taormina e a Messina si è mosso in tempo per evitare la fine di TaoArte proprio perché, facendo tabula rasa degli esistenti in organico, si vengono a liberare un sacco di “caselle” pronte ad essere attribuite ed occupate secondo i dettami di un nuovo “manuale Cencelli” in salsa tauromeniota? Dal dirigente segretario generale all’addetto al centralino, all’insegna del “togliti tu che mi metto io”?
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A pensar male, spesso, ci si azzecca e troppi corvi e sciacalli stanno già da tempo volteggiando su TaoArte, sproloquiando a destra ed a manca dopo aver frettolosamente indossato per l’occasione la candida “mise” del moralizzatore. Come se nessuno di loro avesse mai pressato per avere sistematicamente biglietti omaggio ad ogni evento. Come se nessuno di loro avesse fatto telefonate di fuoco per fare assumere figlie e parenti per i dieci giorni del Festival del Cinema…a far fotocopie, a stare dietro un banco ricevimento, a stare in sala…spesso biascicando un inglese incomprensibile ai più. Certo non è un bel finale per “TaoArte” dopo 32 anni di onorato servizio, durante i quali la grande Storia del Teatro, del Cinema, della Musica, della Danza ha calcato le assi del palcoscenico del Teatro Antico: quando è nata, nel 1983, è stata tenuta a battesimo da quanto c’era di meglio in quel momento in Italia ed Europa: Lindsay Kemp Company, Carla Fracci e Gheorghe Iancu, la CompagniaThèatre Gerard Philippe; per non parlare del “Riccardo III”, con Giorgio Albertazzi, del recital di Rafael Alberti e Beatriz Amposta “Canto aperto della Spagna”, dello “Egmont” di Goethe, con Carmelo Bene, e proseguire poi col grande Sinopoli, il magnifico “Premio Europa”, quel monumento di Eduardo De Filippo, per essere più che concisi. Come lascia perplessi la coerenza in fatto di spese del signor Filippo Romano, commissario straordinario della provincia regionale di Messina, che, mentre a settembre dello scorso anno è volato a Venezia, sensibile al red carpet ed ai flashes dei fotografi, per assistere alla consegna del Cariddi ad Ambra Angiolini, pochi giorni fa, con atto di indirizzo vista la esposizione debitoria del Comitato, ha posto fine allo stesso. Adesso, di fronte alla dispersione annunciata d’un colpo solo, di un patrimonio culturale ed artistico frutto dell’esperienza di trent’anni di attività culturali, mi aspetto che i rappresentanti eletti dai cittadini taorminesi in Consiglio Comunale, di qualsiasi colore, ideologia, lista siano, facciano sentire con forza e determinazione la loro voce mettendo in opera qualsiasi atto sia utile alla salvaguardia del posto di lavoro di quanti, in questi trent’anni, hanno con la loro professionalità ed abnegazione contribuito a fare grande TaoArte. E che oggi, dopo essere stati ben spremuti, si vedono vergognosamente buttati via come stracci vecchi. Per quanto mi riguarda, da cittadina che ama profondamente Taormina, da giornalista che per tanti anni ha lavorato per il Festival Internazionale del Cinema ai tempi di Biraghi, Anastasi, Mario Natale, Gian Luigi Rondi e collaborato con TaoArte sotto la direzione Ghezzi e Laudadio, e, non ultimo, da presidente dell’associazione “Arte & Cultura a Taormina” che da tre anni cerca di movimentare con eventi culturali gli inverni taorminesi, invito tutti i miei concittadini che hanno a cuore il futuro della Città a difendere con me la grande realtà culturale di TaoArte, a dimostrare piena solidarietà ai lavoratori di TaoArte, schierandoci al loro fianco in una battaglia di giustizia per la garanzia di continuità dei rapporti di lavoro nella futura Fondazione. Pronti a restituire in blocco le tessere elettorali se la dignità umana e professionale di tanti dovesse soccombere di fronte alla prevaricazione di quella che appare una tipica manovra della politica clientelare. MariaTeresa Papale – Taormina 29-03.-15
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Sicila a cura di Dario Buonfiglio
Finanziaria regionale entro il 2017 tremila f
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oco più di 3 mila pensionamenti entro il 2017. Con un risparmio per le casse regionali di 12 milioni e mezzo in tre anni. È la cura dimagrante che la Finanziaria prevede per il settore forestale. A cui si aggiungono altri tagli e pensionamenti anticipati per Esa e Consorzi di bonifica. I lavoratori che nell’arco dei tre anni potrebbero andare in pensione, in base ai requisiti previsti dalla legge Fornero, sono circa mille e 600. La norma in Finanziaria prevede che quelli a tempo determinato smettano di lavorare a 63 anni (e con 20 anni di contributi), portando a poco più di tremila i fuo-
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, forestali in pensione riusciti con il blocco, contemporanemente, delle sostituzioni di chi andrà in pensione. Fra lavoratori a tempo indeterminato e i vari contingenti (cosiddetti centocinquantunisti, centonunisti e settantottisti, in base alle giornate lavorate) l’esercito di forestali passerebbe da 24.500 a poco più di 21 mila. Dati che ancora devono essere verificati con l’Inps, relativamente alla posizione individuale di ciascuno da cui dipende il numero di anni di contribuzione. A chi andrà anticipatamente in pensione andrebbe corrisposta un’indennità. 1 Aprile 2015
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Ardizzone fa Coming out
Figuccia “Grande coraggio, alto spessore istituzionale”
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l "coming out istituzionale" (come lui stesso lo ha definito) del Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone (UDC), che in una intervista rilasciata oggi all'Agenzia ADN Cronos ha chiesto scusa per alcuni suoi atti del passato, è certamente un caso raro nel panorama politico. Certamente in quello italiano. Tanto da meritarsi il commento a dir poco entusiasta del deputato regionale Angelo Figuccia, che ha parlato di "un grandissimo coraggio, che testimonia altissimo spessore istituzionale e fa onore " (la sede della Presidenza ARS, ndr). Ma andiamo con ordine. Stamattina le redazioni regionali hanno potuto leggere una intervista che Presidente Ardizzone ha rilasciato all'Agenzia di stampa ADN Cronos, nella quale non soltanto affronta diversi temi della difficile attualità politica isolana ma anche racconta aneddoti della sua esperienza sullo scranno più alto di Palazzo dei Normanni. Fra questi episodi, Ardizzone ne racconta anche uno sconosciuto ai più e che appunto lo porta oggi a "chiedere scusa ai diretti interessati e agli elettori." Il riferimento è ad una lettera che lo stesso Ardizzone inviò poco dopo l'inizio della sua presidenza a tutti i capigruppo dell'ARS. In quella nota Ardizzone invitava a non rendere pubblici alcuni documenti il cui contenuto avrebbe potuto evidenziare comportamenti poco corretti o poco lineari da parte di deputati o di alti burocrati dell'ARS. Comportamenti che - scrisse allora Ardizzone - "espongono l'ARS e i componenti del Consiglio di Presidenza a contenziosi legali." "Quell'invito fu certamente un errore ed un atto di leggerezza - afferma oggi Ardizzone - a maggior ragione perché i documenti in questione erano parte integrante, anzi erano la base su cui si basavano alcune decisioni del Consiglio di Presidenza. Non renderli pubblici, come stabilito in decine di sentenze dei TAR, del CGA e del Consiglio di Stato, è stato un errore e ancor di più una violazione di quella filosofia del "Palazzo di vetro" cui ho improntato la mia azione da Presidente dell'Assemblea. Oggi non posso che chiedere scusa ai diretti interessati e a tutti i miei elettori, che sapranno apprezzare la mia sincerità." A commentare il tutto è ancora una volta Angelo Figuccia che dismette per una volta i panni del fustigatore di costumi e afferma che "oggi è il primo di aprile e una parte di quello che è scritto in questo comunicato è ovviamente uno scherzo. Una parte."
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Galleria d’arte di Vittoria Arena
Intervista
Pietre che parlano di Giuseppe Brancato Nota bibliografica di Giuseppe Brancato La ricerca di Giuseppe Brancato nel campo dell’arte è spia misteriosa di un linguaggio concettuale costante. Progettista orafo, pittore, scultore. Tutto si muove dalla natura alla materia, in principio tradotta con il suo concreto significato impressa nelle tele, successivamente plasmata nel ventre di imponenti sculture in varie piazze e centri d’Italia. In quasi tutte le opere di Brancato vie un particolare dualismo, da un lato il volume geometrico che rimanda alla forme piene, dall’altro le tensioni corpose che mettono a nudo la materia, le danno vita nel laborioso e assorto concepimento in una ricercatezza di ordine e forme, in esse traspaiono le spaccature, le erosioni, le potenziali illusioni e rughe del nostro tempo approdando alle soglie della contemporaneità. La scultura diventa partecipe di quella stessa diatriba che segna l’uomo e la società attuale, trova accoglienza e si risolve in quella energia efficace pronta a leggere la realtà odierna dalla quale l’artista ricava gli elementi che possano illuminare il senso della vita.
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La prima cosa a cui pensi se ti dico ‘Pietra lavica e Natura’? Per la prima, entusiasmo per una materia che mi ha sempre affascinato e che esiste il collegamento con la pittura, essa ha qualcosa di misterioso che viene dalle viscere dei vulcani allo stato fuso. Natura… è me stesso, mio fratello albero… Sei fermo nel pensare che ogni pietra ha un forte carattere, ma tutte caratterizzate da un forte contrasto? Il contrasto viene fuori dalla natura stessa, dalla composizione chimica che esse contengono, dagli ossidi e minerali che caratterizzano la durezza , altre hanno svariate caratteristiche e qualità, diventano malleabili e docili alla lavorazione. Da questo posto il mondo ti sembra? Il mondo mi sembra in evoluzione, ho il tempo di riflettere in solitudine e in pieno silenzio. Avanguardie artistiche del ‘900 che ti porti dietro? Un po’ di informale, dovrei tornare ai mostri sacri dell’arte che mi hanno segnato, nel moderno tutto è pilotato ed istradato verso il commerciale. Gli incontri artistici al nord, alla lunga hanno cambiato la tua vita? Mi hanno arricchito, ho incontrato colleghi che mi hanno fatto entrare in sintonia con 1 Aprile 2015
loro, mi hanno aperto la mente predisponendomi ad altri lavori. La tua prima performance scultorea? Dove? Nel 1990 da Luisa Gulino al ‘Progressivo’. Il tuo motto? Ama e lavora. Una cosa che hai imparato da un collega pittore? Di essere tenace più possibile. Un messaggio urgente da inviare al Papa? Vorrei che divulgasse ‘la bellezza’ che questa scaturisse dall’essere umano, prevalendo sulla cattiveria. Una cosa bella nell’essere di te? Sono di una dolcezza infinita e di una ferocia insospettabile, quest’ultima nell’ambito artistico che fa muovermi senza sosta ma con grande determinazione.
foto di Antonio De Felice
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Cultura
Esposizione nel foyer del Teatro Vittorio Emanuele
La “Via Crucis” secondo Antonello
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uindici pannelli sul filo cromatico del bianco e del rosso, nel foyer al secondo piano del Teatro Vittorio Emanuele, raccontano la “Via Crucis” secondo l’artista Antonello Bonanno Conti. La mostra è stata inaugurata ieri sera, domenica 29 marzo, alla presenza del presidente dell’Assemblea Regionale, Giovanni Ardizzone, del presidente del Teatro Maurizio Puglisi, del sovrintendente Antonino Saija, del direttore artistico per la prosa Ninni Bruschetta e Don Antonio Meli. Una mostra “che inaugura - ha dichiarato il sovrintendente Saija - una nuova stagione del Teatro Vittorio Emanuele che si apre alla cultura in tutte le sue articolazioni, all’arte in tutte le sue espressioni e alla letteratura, per fare in modo che diventi un luogo di riferimento sul territorio e portare così all’interno della città nuovi fermenti e nuova vita”.
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foto Antonio De Felice
Bonanno Conti Una mostra “che inaugura - ha dichiarato il sovrintendente Saija - una nuova stagione del Teatro Vittorio Emanuele che si apre alla cultura in tutte le sue articolazioni, all’arte in tutte le sue espressioni” 1 Aprile 2015
Le quindici stazioni della “Via Crucis” di Bonanno Conti seguono lo schema dell’iconografia classica e amalgamano al contempo tradizione e innovazione. I pannelli espositivi, per una precisa scelta di Saverio Pugliatti, che ne ha curato l’allestimento, sono direttamente poggiate sul pavimento perché meglio si apprestano a raccontare la vita terrena, contaminata da sofferenza e violenza. Le uniche due opere sollevate da terra sono: il momento della Crocifissione, rappresentato da una croce con il corpo di Cristo avvolto da un fascio di colore rosso e oro che ricorda il momento del trapasso tra l’umano e il divino, e la Resurrezione vissuta come esplosione di luce e di colore. Una forte tensione emotiva accompagna lo spettatore in tutto il percorso. Tensione che trova spazio già nella prima stazione che racconta canonicamente il momento in cui Cristo è condannato a morte, e che matura nelle croci poste sul pavimento e che scandiscono le tre cadute di Cristo. La prima, rialzata lievemente dal pavimento suggerisce che Cristo ha ancora la forza per proseguire. La seconda, più spessa, poggiata sembra coprire il corpo del Figlio di Dio; la terza croce caratterizzata dalla presenza di un calice, che raccoglie il sangue di Cristo, rivela che la violenza ha vinto. La quattordicesima stazione rimanda al centro della stanza dove si trova il sepolcro che come racconta l’artista “ha un sottotitolo “la barca d’oro” perché ho immaginato che ci si sta rigenerando in vista della Resurrezione che è un tripudio dove si trovano tutti i colori tranne il nero e dove se si presta attenzione compaiono piccole croci che quando il colore non è ancora asciutto impasto per creare una fusione dove Gesù diventa Spirito”. Particolare nella rappresentazione anche il volto che in realtà mostra tre facce, chiaro riferimento alla trinità. La narrazione di Bonanno Conti è scarna, ma forse proprio la sua icastica sinteticità accentua la liricità del dramma. E’ possibile visitare la mostra fino a domenica 12 aprile tutti i giorni, lunedì escluso, da martedì a domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 20:00. Cristina D’Arrigo WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Musica Presentato “3”, il nuovo progetto discografico
Francesco Cafiso, nato sotto il segno del jazz
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ote dolci e delicate si staccano dal pentagramma per colorare di bianco il muro della libertà e raccontare in musica la vita di Francesco Cafiso, l’ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo. Nato sotto il segno del jazz, a nove anni muove i primi passi facendo esperienze con musicisti di fama internazionale quali Bob Mintzer, Maria Schneider, George Gruntz, Gianni Basso e molti altri. Nel luglio del 2002, durante il Pescara Jazz Festival, incontra Wynton Marsalis che, stupito dalle sue qualità musicali, lo porta con sé nell’European tour del 2003. Da allora, ha suonato nei Jazz Festival e nei Jazz Club più importanti del mondo. Ha ricevuto numerosi premi prestigiosi, come il Premio Nazionale Massimo Urbani a Urbisaglia, il premio EuroJazz a Lecco, l’International Jazz Festivals Organization Award a New York, la World Saxophone Competition a Londra, il Django d’Or a Roma. Nel 2005 lo Swing Journal, l’autorevole rivista giapponese di musica jazz, gli ha conferito il New Star Award, premio riservato ai talenti stranieri emergenti e, subito dopo, si è affermato nel Top Jazz, referendum della rivista italiana Musica Jazz, che lo ha riconosciuto miglior nuovo talento dell’anno. Nel 2014, a New York, ha ricevuto dall’American Society of the Italian Legions of Merit il «Grand Awards of Merit», per il contributo che ha dato, in rappresentanza dei musicisti siciliani, allo sviluppo e alla diffusione del Jazz nel mondo. Oggi, venerdì 27 marzo 2015, il giovane sassofonista siciliano ha presentato al Feltrinelli point di Messina con il produttore Alfredo Lo Faro il suo ultimo progetto discografico, “3”, che mette insieme in un unico cofanetto tre nuovi album pubblicati in contemporanea (“Contemplation”, “La banda” e “20 cents per note”).
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“Per me questa è stata un esperienza nuova, - racconta Francesco Cafiso – folle ed entusiasmante. Mi sono confrontato con realtà nuove, sono andato oltre quello che credevo fosse il mio limite appoggiandomi alla musica con un atteggiamento diverso” 1 Aprile 2015
foto Antonio De Felice
Un lavoro lungo tre anni che vede Cafiso rivestire il ruolo di compositore, arrangiatore e concertatore, oltre che di musicista. Oltre 100 i musicisti coinvolti, tra cui 33 membri della London Symphony Orchestra. Trenta brani che rappresentano l’anima artistica del Francesco Cafiso di oggi. Un lavoro curato nei minimi particolari, dalla parte grafica a quella fotografica per creare una rete di condivisione all’insegna della musica. Grande l’aiuto fornito al piano da Mauro Schiavone. “I tre dischi nascono nello stesso momento, - racconta Alfredo Lo Faro - e sono stati prodotti tra Palermo-Roma-Udine-Londra-Los Angeles e New York. Questo lavoro lo abbiamo chiamato “follia” per condividerlo con tutti”. “Contemplation” è il disco più sinfonico dei tre, che meglio rappresenta la visione che l’artista ha dell’esistenza. La contemplazione e l’accettazione di una vita che va oltre la morte. Ad un quartetto jazz si sono uniti i 33 componenti della London Symphony Orchestra. “La Banda” contiene 11 brani dedicati ai luoghi e alla cultura della Sicilia, sua terra natia. “20 cents per note” è il disco più jazz, registrato in quartetto, dove si evince l’anima artistica del sassofonista. “Qui dentro c’è tutto il mio modo di vivere e sentire la musica, in questo particolare momento della mia vita. Questi dischi sono come i tasselli di un puzzle che ricomposti formano la mia personalità e concezione artistica. Alla base di tutto c’è un grande lavoro di squadra, ogni figura professionale è stata fondamentale affinché tutto questo si realizzasse. Per tre anni sono stato immerso nella mia musica, dietro c’è un grande lavoro di introspezione”. Un percorso musicale intenso, quello riproposto da Francesco Cafiso al sax e Mauro Schiavone al piano, capace di regalare al pubblico presente tante emozioni. Cristina D’Arrigo 1 Aprile 2015
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Spettacoli
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a ricerca della memoria è il tema centrale dello spettacolo “Una pura formalità” andato in scena al Teatro Vittorio Emanuele. Una pièce teatrale originale, all’ “avanguardia” che tiene lo spettatore col fiato sospeso fino all’inatteso finale che rivela come ciò che si credeva essere un giallo in realtà non lo è. La storia, adattamento teatrale a cura di Glauco Mauri dell’omonimo film di Giuseppe Tornatore, è ambientata in una squallida stanza di un non meno triste Commissariato di Polizia. Un luogo che, in un primo momento, sembra essere solo degradato e poco luminoso, ma in seguito palesa quel quid di inquietante che lo caratterizza: tutto è sbilenco, libri ingrigiti dagli anni trovano posto in un polverosi scaffali, misteriosi graffiti popolano i muri e un orologio senza lancette sta appeso alla parete. Sulla scena si muovono, ovviamente, i protagonisti di questo piccolo thriller teatrale: Roberto Sturno è lo scrittore Onoff accusato di omicidio, Glauco Mauri è lo “strano” Commissario che interroga il suo “mito” letterario insieme agli altri uomini del commissariato interpretati da Giuseppe Nitti, Amedeo D’Amico, Paolo Benvenuto Vezzoso e Marco Fiore. Ognuno di loro fa parte di uno straordinario gioco “teatrale” che solo alla fine si dimostra “una pura formalità”. L’intensità del racconto cinematografico, il suo ritmo scandito da continui colpi di scena hanno incantato il regista, Glauco Mauri, che ha deciso di realizzare, in pieno accordo con Tornatore, una libera versione teatrale. “Già il film” dice Glauco Mauri “ha una struttura sospesa tra cinema e
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“Una pura formalità” in scena
Una “ricerca” tra
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foto Manuela Giusto 1 Aprile 2015
a al Teatro Vittorio Emanuele
a finzione e realtà
teatro e questo mi ha molto aiutato nel lavoro. E come negli “incontri” fortunati, la storia così magnificamente raccontata nel film ha fatto germogliare in me emozioni inaspettate che diventavano sempre più mie”. Emozioni che il mezzo teatrale era capace di esprimere in modo non meno efficace di quello cinematografico. Nasce così, in un modo molto semplice, “Una pura formalità”, racconto che resta oscuro fino al suo sconvolgente epilogo dove i pezzi lacerati di una vita si compongono in una serenità inaspettata e commovente. Il thriller mostra il suo vero volto e si rivela un viaggio alla scoperta di se stessi, di quella che è stata la propria vita. Sotto “torchio”, Onoff, aiutato dal commissario in una faticosa ricerca di un passato che si è voluto dimenticare. “Gli uomini” scrive Onoff in un suo romanzo “sono eternamente condannati a dimenticare le cose sgradevoli della loro vita; è più sono sgradevoli e prima si apprestano a dimenticarle”. Cosa deve dimenticare il nostro Onoff, cosa cerca ansiosamente di ricordare? Coloro che lo circondano sono dei reali poliziotti? Cosa si aspettano da lui? Numerosi interrogativi nascono da una vicenda dai “misteriosi perché” che si muove incessantemente tra finzione e realtà. Interrogativi destinati a rimanere senza risposta ma necessari per l’uomo che tenta sempre di comprendere fino in fondo quel viaggio a volte stupendo e a volte terribile, ma sempre affascinante che è la vita. Alessia Vanaria
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
Little Miss Sunshine Tratto da un romanzo di Michael Arndt, anche sceneggiatore con varie vicissitudini della pellicola; regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris, “Little Miss Sunshine” è stata la sorpresa del 2006 nella categoria delle commedie. Piccolo capolavoro per realizzazione e scrittura, il film tratta, seguendo la fortunata formula del “on the road” il tema della classificazione nella società attuale. Tutto è scala di valori, in una continua competizione con il prossimo o contro sè stessi, nelle continua ricerca di essere accettati dall’altro e dimenticandosi di sé. L’escamotage, o meglio, la cartolina di ciò è rintracciabile nell’evento che muove la famiglia Hoover dal New Mexico alla California, ovvero, la partecipazione della piccola Olive al concorso di bellezza di Little Miss Sunshine. Cosa ci può essere di meglio per spiegare la decadenza di una società alla ricerca della vacua accettazione ed esaltazione; un concorso di bellezza per piccole fotocopie imbambolate da madri fallite nel tentativo di essere e che riversano la propria criticità mentale su inermi anime senza volontà. Tutto è sfida, categoria e conquista; il film parla di questo e della fatica di stare al mondo secondo i paradigmi sociali imposti dall’apparire. Protagonista il padre della piccola Olive, il fallito Richard Hoover (Greg Kinnear) che vive nella speranza che il suo manuale su come raggiungere il successo diventi proprio un successo; frustrato da rifiuti continui ed in cerca della svolta nella vita. Con lui una famiglia di paradossali casi umani: dal figlio silenzioso finché non entrerà in Accademia, alla moglie che cerca di far quadrare i conti e prova a salvare il fratello omosessuale e potenziale suicida (Steve Carell) dopo fallimenti amorosi e lavorativi. Con la pesante e stravolgente presenza del vecchio padre eroinomane (Alan Arkin) cacciato dalle case di riposo per questo, che vive un rapporto unico e speciale con la piccola Olive; tanto da essere lui il creatore della coreografia che la bimba presenterà al concorso. La trama demenziale e comica, si svolge nel lungo viaggio sul pulmino Volskwagen T2 modello hippie con il quale partono verso la California; arrivati lì tra mille difficoltà tra cui la morte del vecchio nonno; Olive sale sul palco si scopre che il suo numero era un vero e proprio spogliarello, simbolo dell’inadeguatezza folle della piccola in un contesto come quello. Quello che resta del film è la sensazione che la vita non può essere catalogata ma vissuta, in un eterno tentativo a provarci, ad essere quello che si vuole senza dover appartenere a codici o regole scritte da altri e buone per una società uguale a sé stessa. Esseri unici significa non essere omologati, forse messaggio banale ma autentico; la vita come un concorso di bellezza o altro, dove alla fine qualcuno ci batterà perché più bello o migliore, quando tutto è competizione e scalata nulla può, realmente, soddisfare.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà Nati e resuscitati, attivi dalla fine degli anni ’80 fino al 2000 per poi tornare con le loro originali sonorità nel 2006; la voce di Billy Corgan è la base su cui si fonda la band di Chicago che soprattutto negli anni ’90 ha fatto la storia dell’alternative rock. Dall’aspetto gothic e dai testi cupi ed esoterici, gli Smashing Pumpkins hanno vissuto sulla cresta del successo discografico per decenni interi, sfruttando l’unicità di uno stile e di sonorità che mescolavano vari generi, mai troppo grunge ma con un tocco alla Depeche Mode; Billy Corgan colse l’essenza della società che usciva dagli anni della dance e che entrava in un decennio (1990) dove la sperimentazione avrebbe regnato sovrana. La base è l’hard rock, nel calderone ci butti del punk alla Pistols e un tocco di durezza; lo stile Smashing ha conquistato milioni di fans per la proprio originale versione musicale intrisa di testi fortemente angosciosi, sintomo di una generazione che stava nascendo, introversa e nevrotica che cercava nella propria cupa anima un luogo per ripararsi dal resto della società. Nessuna cazzata artefatta alla Marilin Manson; ma la ricerca di uno stile personale aiutato da una fisicità naturalmente nera di Corgan, pelato e spiritato rendeva credibile testi e scelte di rif. Ma un progetto come quello degli Smashing Pumpkins è destinato alla decadenza in maniera organica; nato da un contesto sociale che favoriva la cupezza e l’acida visione della vita che veniva fuori dai loro testi, Corgan e compagni non sono riusciti a rimanere al passo coi tempi e con la mutevole società post moderna, che oggi è gothic e domani inneggia ad Hello Kitty. All’apice del successo crollarono, nel 1995 con “Mellon Collie and Infinite Sadness” toccano il massimo della loro produzione, dopo sarà discesa inesorabile bagnata dai tentativi di modificare il proprio creato e farlo sposare con l’evoluzione della società. Paradossalmente è il lavoro successivo, “Adore” il progetto migliore dove le sonorità si addolciscono fintamente per essere più distaccate anche da testi meno pesanti; “Ava adore” (1998) brano che personalmente non facciamo mai mancare dalla playlist, rimane l’ultimo tentativo riuscito di originale produzione; il resto è un lungo declino verso una non consapevolezza di sé e di cosa dare al mondo. L’ultimo decennio, quello dal ritorno nel 2006, è una continua ricerca di fallimenti musicali dove la ricerca di sonorità più semplici e delicate poco si sposa con testi pastosi e irreali che danno vita ad un creato di odiosa riuscita, senza costrutto musicale credibile. Decadenza figlia del successo, ovvero, quando il mondo ha bisogno di qualcosa che sa già di voler sputare qualche anno dopo.
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Smashing Pumpkins 1 Aprile 2015
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà
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o scrittore inglese Robert Louis Stevenson nacque ad Edimburgo il 13 novembre 1850 da una ricca famiglia, di confessione calvinista, che gli assicurò un’infanzia felice. Malgrado una salute alquanto fragile che gli impedì di frequentare regolarmente la scuola, portò a termine studi molto vari; prima frequentando la facoltà di ingegneria nautica, presso l’Università di Edimburgo, e poi la facoltà di Giurisprudenza. Si laureò nel 1875, avviandosi alla professione di avvocato senza trascurare lo studio della lingua e l’arte del romanzo. Di temperamento inquieto e amante dell’avventura, dai tredici ai diciassette anni compì numerosi viaggi in compagnia del padre. Grazie alla vasta esperienza accumulata su usi, costumi e paesaggi ultimò le prime opere che, permeate di sottile umorismo, gli assicurarono un posto privilegiato tra i letterati europei del tempo. Nel ’78 pubblicò Un viaggio nel continente, cronaca di un viaggio da Anversa a Pontoise, in Francia, compiuto in canoa nel ’76 in compagnia di sir Walter Simpson. L’anno successivo vide la luce il volume Viaggi con un somaro nelle Cevenne, dove Stevenson dà conto di un originale percorso compiuto attraverso la Francia meridionale. La consuetudine con la varietà degli ambienti favorì la chiarezza espressiva che è caratteristica della sua prosa, la quale fornì stimolanti indicazioni alla nascente poetica simbolista. Ben presto Stevenson divenne famoso anche in America con il romanzo L’Isola del tesoro e con Il giardino dei versi di un bambino, testo che darà avvio a un nuovo terreno d’indagine poetica. Dello stesso periodo sono i volumi che hanno per tema i viaggi americani: L’emigrante dilettante e I pionieri del Silverado. È nel 1886, però, dopo le celebri Janet la Storta e La Freccia nera, che pubblica uno dei più grandi capolavori del racconto psicologico, La strana avventura del dottor Jekyll e del signor Hyde. Qui si assiste ad uno sdoppiamento della figura del protagonista tra una componente socialmente accettabile (dottor Jekyll) e una puramente istintiva e aggressiva (Hyde). Bersaglio dell’autore è l’Inghilterra vittoriana, imperialista e perbene, puritana al suo interno ed aggressiva in politica estera. Stevenson prende di mira l’ipocrisia di una società pedante e moralista, che cova nel suo seno una violenza latente e la dissimula, sforzandosi di contenerla in un vuoto formalismo e in una fredda esteriorità. L’avvocato Utterson, distaccato, misurato, riservato nell’esprimere i propri sentimenti, “fedele alle sane e morali tradizioni della vita, per il quale ciò che è stravagante è anche immorale”, è il prototipo del gentiluomo inglese dell’età vittoriana. Utterson fallisce perché è incapace di pensare che il signor Hyde e il suo amico Jekyll siano la stessa persona, e dunque, che un civile affabile e borghese della Londra del tempo possa contenere dentro di sé un essere tanto aggressivo e violento. La storia è raccontata con una prosa intrigante, nata dal curioso amalgama di problematicità esistenziale e di seduzione dell’avventura, di allegoria morale e di travolgente primato del caso. Stevenson, creatore di atmosfere misteriose che avrebbero incantato Conand Doyle e Borges e autore di un grande classico della letteratura del “doppio” morì nel 1894 a Upolu, la principale delle isole Samoa.
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Essere ciò che siamo, diventare ciò che siamo capaci di diventare, questo è il solo fine della vita.
Buxton, 31 marzo 1905 Santa Barbara, 30 aprile 1986 1 Aprile 2015
Stevenson
Morirà Hyde sulla forca? O troverà all'ultimo momento il coraggio di uccidersi? Lo sa Dio: a me è indifferente. Questa è la vera ora della mia morte, e quel che seguirà riguarda un altro, non me. Ecco dunque: nell'atto di deporre la penna e di sigillare la mia confessione, io metto fine alla vita di questo infelice Henry Jekyll.
Robert Louis
È dunque da attribuirsi più all'esigente natura delle mie aspirazioni che a una mia speciale degradazione, il motivo per cui si separarono in me, con un solco più profondo, le regioni del bene e del male che dividono e compongono ad un tempo la duplice natura dell'uomo. Per quanto io fossi preda di un profondo dualismo, le due nature in me coesistevano in perfetta buona fede, ed ero ugualmente me stesso sia quando, sciolto ogni freno, ero immerso nella vergogna, sia quando mi affaticavo a lavorare per il progresso della scienza o per dare sollievo al dolore e alla sofferenza.
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RE sano
Mangia
a cura di Mimmo Saccà
Alimentazione: rischio carbofobia
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opo 40 anni di terrorismo medico e mediatico nei confronti dei grassi determinato dal famoso Seven Countries Study, uno studio dell’Università di Cambridge (Uk), pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine ha passato in rassegna circa 80 ricerche operate su un campione di oltre 500 mila persone. La conclusione è stata univoca: i grassi saturi non aumentano il rischio di incorrere in patologie cardiovascolari. La gente è sorda. Non vuole ascoltare le informazioni distillate nelle campagne di informazione. Lo ha notato anche la rivista Time che di recente ha pubblicato un ampio dossier in cui pone l’accento come campagne “antigrassi” condotte da oltre 30 anni negli Stati Uniti non hanno avuto alcun effetto sull’obesità e sulle malattie ad essa collegata. La rivalutazione della dieta a basso contenuto di grassi ha ora portato a una reazione contro lo zucchero e altri carboidrati, lasciando il pubblico più confuso che mai. A peggiorare le cose, gli scienziati sono ormai ai ferri corti sul consumo eccessivo di grassi o di carboidrati per quanto riguarda benessere e salute. È necessaria un’attenta rivalutazione. Di questo si è parlato a Firenze. Per una giornata intera, lo scorso 24 marzo. A Palazzo Strozzi. Durante il Meeting “Food Science & Food Ingredients: the need for reliable scientific approaches and correct communication”. Tante le argomentazioni in tema di nutrizione: “Le future ricerche nel campo della scienza della nutrizione avranno bisogno di nuovi e innovativi modelli sperimentali che prendano in considerazione - oltre l'effetto biologico altri aspetti della nutrizione umana quali aspetti psicologici, culturali e sociali, che sono in definitiva legati alla scelta alimentare” ha
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sottolineato il Professor Furio Brighenti, Presidente della SINU (Società Italiana Nutrizione Umana) e Ordinario del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma. Quali si prevede siano i modelli di studio più idonei per le ricerche nel campo della nutrizione? “La ricerca fondamentale in ambito nutrizionale richiederà anche modelli sperimentali meno ovvi, che tengano in considerazione oltre all’effetto biologico - anche altre dimensioni dell’alimentazione umana quali gli aspetti psicologici, culturali e sociali legati alle scelte alimentari”, conclude Brighenti. “L'approccio che studia i singoli nutrienti è necessario per aiutare a definire risposte biochimiche a quell’elemento, ma non è in grado di cogliere la risposta ad una alimentazione complessa come quella umana” ha commentato il Professor Dennis Bier Direttore dell’American Journal of Clinical Nutrition. 1 Aprile 2015
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RE sano
La ricetta Fagottini alla ricotta e scarola Ingredienti per 6 persone • • • • • • • • • • • • • •
300 gr di Farina tipo 00 150 gr di Acqua tiepida 30 gr di Olio di oliva extravergine 5 gr di Sale fino 450 gr di Scarola (indivia) 150 gr di Ricotta 25 gr di Uvetta 30 gr di Pinoli 1 spicchio di Aglio 15 gr di Olio di oliva extravergine 2 rametti di Timo 1 pizzico di Sale Pepe nero macinato q.b. 30 gr di Olio di olia extravergine (per spennellare)
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PREPARAZIONE Iniziate con la preparazione dell'impasto. Innanzitutto setacciate la farina in una ciotola capiente, quindi unite il sale e l'olio. Aggiungete anche l'acqua tiepida e iniziate ad impastare con le mani. Quindi avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare per 30 minuti a temperatura ambiente. Intanto iniziate la preparazione del ripieno. Tagliate grossolanamente la scarola, lavatela per bene e fatela scolare leggermente. Rosolate uno spicchio d'aglio in una padella con un filo d'olio, quindi unite la scarola, salate, pepate e lasciate appassire per circa 7 minuti coprendola con un coperchio e girandola di tanto in tanto. Nel frattempo sciacquate bene l'uvetta e mettetela a mollo in acqua fredda per farla rinvenire. Una volta che la scarola sarà appassita eliminate l'aglio e passatela in un colino con sotto una ciotola per eliminare l'acqua in eccesso. Strizzatela leggermente per eliminare ulteriormente l'acqua, la scarola dovrà risultare piuttosto asciutta per permettere al ripieno di non fuoriuscire in cottura. Passatela in una ciotola capiente e aggiungete anche: la ricotta, i pinoli, l'uvetta precedentemente scolata, il sale, il pepe macinato e le foglioline di timo. Mescolate il tutto per amalgamare bene. Passati i 30 minuti riprendete l'impasto, levate la pellicola, passatelo su un piano infarinato e iniziate a stenderlo con il mattarello. Una volta ottenuta una sfoglia sottile ricavate 6 dischi con un coppapasta di 18 cm e posizionate al centro di ogni disco un cucchiaio abbondante di ripieno. A questo punto spennellate i bordi del dischetto con un pò d'acqua che servirà da collante. Chiudete il dischetto portando al centro i bordi e stringendoli delicatamente per sigillarli. Per dare un motivo decorativo accavallate i lembi di pasta. Adagiate i fagottini su una leccarda coperta con carta forno e spennellateli con un pò di olio. Terminate tutti gli ingredienti, quindi infornate a 200° in forno statico per 30 minuti, oppure in forno ventilato a 180° per 20 minuti, per essere sicuri che i tempi di cottura siano corretti provate prima ad infornare un solo fagottino. Servite i fagottini alla ricotta e scarola tiepidi. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Amarcord
La redazione de “il Cittadinoâ€? augura una serena Pasqua ai propri lettori estesa alle loro famiglie. La prossima uscita sarĂ giorno 15 Aprile 2015.
Numero 105 - Anno XIII - 30 Marzo 2015
SPORT il Cittadino
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foto Vincenzo Nicita Mauro
1° Memorial “Attilio Travisano”
Emozione sui pedali