n째 203 anno XIII - 20 Maggio 2015 foto Rosario Soldano
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Monreale - Il messinese Romano eletto presidente regionale MCL
Partecipazione e rinnovamento
Primo Piano di Cristina D’Arrigo
Il lavoro al centro dell’X del Movimento Cristiano
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l Movimento Cristiano Lavoratori di Sicilia ha un nuovo presidente. Il passaggio di consegne tra Anna Manno, presidente uscente e il neo eletto Fortunato Romano è avvenuto in occasione dell’XI congresso regionale del movimento che si è riunito, sabato 16 maggio 2015, a Monreale nel Salone del Palazzo Arcivescovile, messo a disposizione da Monsignor Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale. “MCL per un’economia a servizio dell’uomo: il lavoro primo fattore di ripresa. Realizzare le riforme per garantire democrazia e giustizia sociale”, è questo il tema scelto per l’apertura dei lavori del congresso presieduto da Tonino Di Matteo, Vice Presidente Nazionale MCL. Un tema che ha messo al centro del dibattito il problema del lavoro ma anche delle infrastrutture e dei trasporti senza i quali non si potrà superare il gap dell’insularità e della distanza dai mercati europei e la “crisi della rappresentanza” sempre più presente vista la situazione nel nostro paese che ha alimentato populismo ed antipolitica e determinato l’impossibilità del cittadino di riconoscersi nelle Istituzioni, nei partiti, nei sindacati e nelle associazioni. Uno dei
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Dobbiamo pensare al movimento - ha affermato Romano - come “Agenzia Educativa”, capace di produrre formazione rivolgendosi alle giovani generazioni attraverso le quali trasferire alla famiglia, alla scuola, alla Chiesa questa volontà di partecipazione e rinnovamento”
servizio fotografico di Rosario Soldano
I Congresso Regionale o Lavoratori compiti che il movimento si prefigge è quello di tracciare un nuovo cammino che intenda ricostruire il “senso civico” nella popolazione con un recupero dell’identità. Grande la partecipazione da parte dei dirigenti provenienti da tutta la Regione. Molti anche i giovani che appartengono al movimento. “Un economia deve essere talvolta umana, ha detto l’arcivescovo Pennisi. Origine, centro e fine di tutta l’economia è l’uomo, ed è là che deve essere rispettata e promossa la dignità della persona umana. L’economia di mercato ha bisogno di virtù, una parola che oggi forse è desueta, di norme etiche, di una cultura del lavoro e di regole giuridiche chiare garantite dallo Stato. Le leggi del mercato sono soggette alle leggi divine e non giustificano un comportamento immorale. L’economia come ha ribadito Benedetto XVI ha bisogno dell’etica per il suo effettivo funzionamento, non di un etica qualunque ma di un etica amica della persona. In una situazione di crisi come quella attuale in Italia un economia al servizio dell’uomo trova nel lavoro il primo fattore di ripresa. Le istituzioni politiche ed economiche devono fare in modo che ci sia 20 Maggio 2015
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davvero un lavoro per tutti. Bisogna costruire un nuovo modello di società basato su un nuovo umanesimo fraterno e solidale preceduto da un rinnovamento etico, personale e comunitario e improntato su un´economia fondata sul valore della fraternità e solidarietà”. Durante i lavori del congresso è avvenuta la nomina del nuovo consiglio regionale che per quattro anni avrà alla presidenza Fortunato Romano. “La nostra è una regione difficile strutturalmente e culturalmente, dice il neo eletto, ma siamo anche in una stagione difficile che dipende dalla crisi morale ed economica. Questi due ele-
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menti ci costringono a ripensare un nuovo modello di movimento come un grande contenitore di uomini e di donne che mettono il loro tempo libero, il loro lavoro, la loro passione a disposizione per costruire una città dove al centro ci sia l’uomo, i vostri servizi, la vostra Chiesa, le vostre Istituzioni. Dobbiamo pensare al movimento come “Agenzia Educativa”, capace di produrre formazione rivolgendosi alle giovani generazioni attraverso le quali trasferire alla famiglia, alla scuola, alla Chiesa questa volontà di partecipazione e rinnovamento”.
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Anna Manno, presidente uscente
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Il lavoro è il fattore centrale del nostro pensare e agire e rappresenta l’elemento costitutivo del nostro movimento. Il lavoro oggi non è più al centro delle politiche economiche e la realtà occupazionale lo dimostra. La questione del lavoro e della sua giusta collocazione nel sistema economico e produttivo dipende dalle scarse capacità e forza delle Istituzioni di avviare una fase realmente nuova con l’obiettivo di attuare delle riforme in grado di riaffermare i valori della democrazia. È necessario riportare al centro dell’economia e della politica la persona e la famiglia. Non potrà mai esserci una vera politica familiare se non ci sarà un piano di lavoro soprattutto per i giovani. Il problema risiede, credo, essenzialmente nel sistema produttivo italiano, che è arretrato. Le imprese che nel passato hanno contribuito alla nostra crescita economica oggi sono in declino, infatti esse si basano più sul costo della forza lavoro che sull’innovazione e la ricerca. Vi è pochissima predisposizione ad assumere, non esistono risorse da destinare alle assunzioni. La crescita è pari a zero e la richiesta di personale qualificato è scarsa. A causa delle tasse alte e dell’eccessiva burocrazia molti rinunciano ad investire e non nascono nuove aziende che potrebbero incrementare i posti di lavoro. Noi del MCL non siamo persone che si arrendono, siamo uomini e donne liberi che nei momenti difficili si assumono le proprie responsabilità e si impegnano per testimoniare le ragioni della nostra presenza nella società. Noi siamo la dimostrazione visibile di una presenza ecclesiale, sociale, popolare che ha saputo tenere nella nostra Regione la schiena dritta e la bandiera in alto nei momenti difficili trovando nelle fede e nel sostegno di tanti preti e sacerdoti siciliani il conforto e la forza per andare avanti”.
Tonino Di Matteo, Vice Presidente Nazionale MCL
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Per noi è importante vivere questa giornata pensando al percorso che abbiamo iniziato a livello nazionale delineando il movimento del futuro, che ha radici solide e che vuole affrontare i problemi della società in una nuova direzione. Donne e uomini insieme possono testimoniare con la loro presenza un impegno per il futuro. Noi per quello che è possibile con le nostre opere diamo una risposta nella direzione della solidarietà e difendiamo quel principio di sussidiarietà che non sempre viene garantito. Io credo che l’impegno di tutti quanti noi sia quello di difendere i valori di riferimento e lavorare per realizzare una società più equa e giusta”.
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Alcuni componenti del nuovo consiglio regionale
Componenti del nuovo consiglio regionale Fortunato Romano, Elisa Furnari, Rosella Bottaro, Pietro Caliri, Antonella Romeo, Giorgio D´Antoni, Ferdinando Russo, Giuseppe Gennuso, Giacomo Accardi, Carlo De Dia, Giacomo Barraco, Francesco Pipitone, Michele De Maria, Piergiuseppe De Luca, Enzo Cavallaro, Michele Cristaldi, Anna Maria Manno, Liborio Pirrello, Serafina Marchetta, Laura Marsala, Nicolò Papa, Giuseppe Previti, Walter Consiglio, Decio Terrana, Vincenzo Ronci, Vincenzo Di Stefano, Cipriano Sciacca, Pietro Milano, Ubaldo Augugliaro, Enzo Sardo. Probiviri Fancesco Velardi, Vincenzo Turriciano, Aldo Missale, Serafino Scorsone, Ottavio Bruno, Vito Triolo.
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Sommario
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Attualità Raccolta porta a porta Il sen. Morando visita l’Ateneo
numero 203 anno XIII 20 Maggio 2015
72-79 Cultura Premio “Salvatore Quasimodo” Fotogramma d’oro
32-33 Dietro le quinte 96-97 Mangiare Sano 36
Settegiorni Cronaca della settimana
46-49 Città Cronache urbane
50-53 Provincia Job act
Le rubriche 34-35 In&Out 90-91 La corazzata Potemkin
92-93 Da Beethoven 54-61 Sicilia Emergenza trasporti in Sicilia Esposto-denuncia contro Crocetta
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a Kurt Cobain
94-95 Parole in blu 20 Maggio 2015
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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Il messinese cardinale Francesco Montenegro nuovo presidente della Caritas Italiana e della Consulta ecclesiale degli Organismi Socio-assistenziali.
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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L (Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina tel.09046535 e-mail:segreteria@mcl.messina.it
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di Michele Giunta
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO
Concorso di scrittura Teatrale per contratto con Casa Editrice Vi piacerebbe scrivere copioni teatrali? Al via l’ottava edizione del concorso di scrittura teatrale Exit rivolto a drammaturghi italiani di qualsiasi età. In palio un contratto con una casa editrice. Chicco: concorso creativo R-Evolutionary Baby Il nuovo contest R-Evolutionary Baby di Chicco chiede ai partecipanti di immergersi nel mondo dei bambini e cimentarsi nella progettazione di spazi e prodotti evolutivi con tema il relax dentro casa. Corso gratis Addetti Segreteria aziendale, Mestre Sono aperte le iscrizioni ad un corso gratuito per Addetti alla Segreteria aziendale rivolto a diplomati disoccupati e in mobilità. Il percorso formativo si svolgerà a Mestre, Venezia, ed è finanziato dal fondo Forma. 187 Telecom: lavoro per Studenti Universitari Nuove opportunità di lavoro in Telecom Italia per i giovani. La società italiana di telecomunicazioni seleziona Studenti Universitari da impiegare per il servizio 187 e in attività di back office. Voghera: concorso per Ingegneri, tempo indeterminato Nova opportunità di lavoro in Lombardia. Al via il concorso per ingegneri indetto dall’ASM S.p.A. Azienda Speciale Multiservizi di Voghera (Pavia). Sono disponibili 3 posti di lavoro con contratto a tempo indeterminato. 16
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20 Maggio 2015 Save The Children Lavora con noi: Posizioni Aperte Save The Children seleziona personale in Italia e all’estero ed ha aperto varie offerte di lavoro. Vodafone: assunzioni e stage per Laureati Assunzioni e stage Vodafone per Laureati. Sono aperte le selezioni per i programmi di formazione e lavoro Discover Program e Internship program, per inserimenti anche a tempo indeterminato. UNIDO: concorso di idee, settore Agroalimentare Al via il concorso di idee a sostegno di progetti innovativi relativi al settore agroalimentare. Unido Itpo Italy promuove il bando di idee innovative per migliorare le condizioni economiche e sociali dei Paesi in Via di Sviluppo (PVS). Centro Europeo di Studi Manageriali: Tirocini Nuove opportunità di formazione e lavoro nel Lazio per giovani under 30. Il Centro Europeo di Studi Manageriali seleziona tirocinanti per stage retribuiti nell’ambito del programma Garanzia Giovani. Corso gratuito Tedesco Turistico per disoccupati E’ possibile iscriversi ad un corso gratuito a Venezia per imparare la lingua tedesca. Al via un percorso formativo in Tedesco Turistico per disoccupati e lavoratori in mobilità, a frequenza totalmente gratuita. Start Cup FVG: Bando concorso 2015 Il concorso Start Cup FVG è una competizione con lo scopo di sostenere l’imprenditoria dei giovani e di promuovere la nascita e la crescita di imprese innovative in Friuli Venezia Giulia. 20 Maggio 2015
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Attualità
foto Peppe Saya
Raggiunto il 75% di raccolta differenziata nel Porta a Porta avviato a Messina
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opo un mese dall’avvio della raccolta differenziata “Porta a porta” nei Quartieri di Ganzirri, Torre Faro, Giampilieri, Altolia, Molino, Pezzolo, e Briga nei ecco i primi dati incoraggianti sul nuovo sistema di raccolta avviato da Messinambiente. Sono consistenti le quantità di materiale sottratto alle discariche ed avviato a nuova vita, dunque a riciclo, grazie al nuovo sistema di raccolta differenziata. Ovvero 4,5 tonnellate di carta, oltre 5 di plastica ed oltre 3 di vetro, per un totale di circa 13 tonnellate di materiali che grazie alla separazione fatta dai cittadini non sono diventati rifiuti. Le percentuali di raccolta differenziata variano a seconda delle frazioni coinvolte in questo nuovo sistema con percentuali in media molto incoraggianti. Il dato migliore del 75% di raccolta differenziata è stato raggiunto nella frazione di Ganzirri, una delle zone più popolose coinvolte nel nuovo sistema di raccolta differenziata, che visto la sua vocazione turistica diventa una vera e propria “residenza estiva dei messinesi”, ma in ogni zona si è andati oltre il 50 e 60% di materiale avviato a riciclo. “E' la conferma che anche a Messina si possono raggiungere grandi traguardi, nonostante le difficoltà ed i ritardi che ancora si registrano -dichiara l'assessore all'ambiente e d ai nuovi stili di vita Daniele Ialacqua. Ci aspetta un periodo di grandi innovazioni nel campo della gestione
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“E' la conferma che anche a Messina si possono raggiungere grandi traguardi, nonostante le difficoltà ed i ritardi che ancora si registrano” -dichiara l'assessore all'ambiente e d ai nuovi stili di vita Daniele Ialacqua
dei rifiuti in città, i primi dati che ci provengono dalla raccolta differenziata porta a porta ci incoraggiano ad andare avanti e ad essere fiduciosi per l'immediato futuro”, “Questi dati sono in linea con le nostre aspettative - aÉ un motivo di profonda soddisfazione e di riscatto per i lavoratori di Messinambiente ma occorre mantenere alta l'attenzione dell'azienda per perfezionare il sistema di raccolta differenziata ed estendere le aree del porta a porta. E’ inoltre necessario che continui a crescere la disponibilità e la convinzione dei cittadini specie di coloro che restano ancora titubanti di fronte ai benefici della raccolta differenziata”. Grazie al finanziamento di circa 240 mila euro concesso, per la prima volta in Italia, da Comieco a Messinambiente, l’ufficio acquisti dell’azienda ha iniziato le procedure per l’acquisto dei mezzi e delle attrezzature che permetteranno di potenziare e migliorare il Porta a porta e poter fare adeguata campagna di sensibilizzazione alla città sulla corretta separazione dei materiali. Nelle prossime settimane Messinambiente organizzerà altre iniziative pubbliche per condividere ed approfondire queste informazioni e continuare a costruire un percorso di partecipazione che possa migliorare l’azienda ed il servizio pubblico alla città. Marilena Faranda
foto Peppe Saya
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Università di Messina
Il vice ministro dell’Eco sen. Enrico Morando in visita all’Ateneo 24
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l vice ministro dell’Economia, sen. Enrico Morando, stamane è stato in visita all’Università degli Studi di Messina.Il sen. Morando ha incontrato il Rettore, prof. Pietro Navarra, il quale ha illustrato le politiche di sviluppo dell’Ateneo, soffermandosi tra l’altro sul progetto Panlab: un complesso di laboratori, dedicato al controllo della filiera agroalimentare, che offrirà innovativi servizi alle imprese, oltre a rappresentare un punto di riferimento per la ricerca e la formazione in questo settore. Il vice ministro, in compagnia del Direttore Generale dell’Ateneo, prof. Francesco De Domenico, ha anche visitato il cantiere dove sta nascendo la nuova sede di Panlab, su un’area di 6mila metri quadri, in fase di completamento presso il polo universitario dell’Annunziata. Il sen. Morando ha espresso compiacimento e soddisfazione per il progetto e, più in generale, per il lavoro che l’Università di Messina sta svolgendo.
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Momenti di incontro tra universitĂ , aziende e studenti 26
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foto Peppe Saya
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a preso il via al Rettorato, la due giorni della manifestazione “L’Arcipelago della conoscenza” organizzata dall’Università e dal Comune di Messina e dedicata ai giovani, all’orientamento universitario, all’arte e al lavoro. Tutti gli studenti avranno la possibilità di partecipare a vari workshop, laboratori, servizi di orientamento universitario (con docenti ed esperti di ogni disciplina scientifica) e azioni di recruting (attraverso le quali i laureati incontrano i responsabili di importanti aziende). Nel plesso centrale dell’Ateneo infatti sono stati allestiti vari stand divisi per aree tematiche (Isola delle Scienze della Vita – Lauree Mediche; Isola delle Scienze Economiche, Giuridico, Umanistiche – Lauree Umanistiche; Isola delle Scienze – Lauree Scientifiche) che hanno visto la partecipazione e il coinvolgimento di numerosi studenti, ai quali è stato distribuito del materiale sull’offerta formativa.
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A 23 anni dalla strage di Capaci
io ricordo… 23 MAGGIO 2015 - GIOVANNI FALCONE OGGI le immagini, le cronache, le testimonianze, le impressioni, le emozioni di Messina
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partire dalle 10.30 sabato mattina al cinema Lux di Largo Seggiola si terrà una manifestazione organizzata dall’Associazione nazionale magistrati, dall’Ordine degli Avvocati di Messina e dall’Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati) di Messina, con il patrocinio dell’Università di Messina; per ricordare il sacrificio del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. L’evento, cui hanno aderito anche LIBERA e ADDIOPIZZO, prevede testimonianze e racconti di magistrati, avvocati, esponenti delle forze dell’ordine, giornalisti, docenti, studenti, esponenti della società civile e dell’associazionismo, incentrati sull’eredità del magistrato ucciso da Cosa nostra e su come Messina reagì alla strage di Capaci, anche attraverso le cronache e i filmati del tempo. Alla manifestazione interverrà anche l’attore Maurizio Marchetti, che leggerà brani tratti dal libro “Cose di Cosa nostra”, scritto dal giudice Falcone con la giornalista francese Marcelle Padovani, e dalle cronache del tempo. Le musiche dell’evento sono curate da Luciano Troja e Enzo Russo. Sono previsti gli interventi di: Nino Frassica, Maria Teresa Arena, Lucilla Risicato, Nino Rizzo Nervo, Antonio Siracusano, Mino Licordari, Egidio Bernava, Filippo Pinizzotto, Carmelo Gugliotta, Vincenzo Barbaro, Sandro Arena, Susy Pergolizzi, Antonino Metro, Marco Accolla, Frida Simona Giuffrida, Don Terenzio Pastore (Addiopizzo), Aldo Liparoti (Libera), Vito Foderà (Da Sud), Daniele Trevisano, Emanuele Crescenti, Nuccio Anselmo.
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Poco sale ma iodato Sette giorni per puntare i riflettori sull’importanza del sale iodato per prevenire le malattie della tiroide nei bambini. In occasione della settimana mondiale della tiroide – celebrata in tutta Italia dal 18 al 25 maggio - l’UOC di pediatria dell’AOU G. Martino, diretta dal prof. Filippo De Luca, ha avviato una campagna di informazione per coinvolgere l’opinione pubblica e sensibilizzare i pediatri di base su questo argomento. Il centro hub del policlinico universitario è punto di riferimento regionale per l’assistenza ai bambini con patologie tiroidee. Secondo una indagine dell’Istituto Superiore di Sanità solo il 23% dei medici conosce la legge numero 55 del 2005, la normativa con la quale il ministero della salute ha voluto incentivare il consumo di sale iodato in tutta la popolazione nazionale. Lo slogan scelto quest’anno è: “Poco sale ma iodato: la prevenzione delle malattie tiroidee si fa mangiando sano”. L’obiettivo è quello di alimentare una maggiore consapevolezza nell’opinione pubblica e nel mondo scientifico rispetto ai crescenti problemi legati alle malattie della tiroide, con particolare riguardo all’azione preventiva della iodoprofilassi. Il sale iodato aggiunge solamente iodio all’alimentazione e ne integra la carenza; non è un farmaco e non ha, quindi, effetti collaterali. Il sud continua ad essere tra le aree che più continuano a registrare carenze in quest’ ambito; nella provincia di Messina le zone in cui si registra una mancanza iodica persistente sono quelle distribuite nell’ampia area dei monti nebrodi ed in particolare: Tortorici, Castell’Umbero, Mistretta, Galati Mamertino e San Salvatore di Fitalia.
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UOC di pediatria dell’AOU G. Martino di Messina
Prevenzione malattie della tiroide nei bambini
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dietro le quinte di Francesco Certo
Quelle sciocche chiusure all’italiana
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e i tifosi spaccano tutto, si lanciano bombe carte gli uni contro gli altri o intonano cori aberranti la soluzione dei benpensanti è sempre la stessa: chiudiamo gli stadi. Banalità dura e pura, che però torna buona per una delle polemiche in salsa messinese, una di quelle nate insieme all’amministrazione Accorinti. Nel giugno del 2013 Renato diventava sindaco, contestualmente decideva per la rimozione dei tornelli da Palazzo Zanca, perché nella casa di tutti i messinesi era giusto che i cittadini potessero entrare senza barriere. Immancabili i commenti, tra lo scimmiesco e il belante in tanti si opposero, senza successo, all’assenza di quel muro che teneva lontani cittadini e amministratori, come fossero facce di diverse medaglie. Innegabile, ovviamente, che questa apertura delle porte abbia lasciato campo libero ad ingressi di dubbia opportunità, a volte mettendo in pericolo l’incolumità di consiglieri o membri della giunta. La soluzione? Chiudere tutto…no, anche qui la soluzione è chiudere? Intollerabile ignoranza, se il buonsenso di una scelta di apertura non si sposa con la civiltà sociale la contromossa non può essere ugualmente ignorante. La civiltà dice altro, ultimo esempio quello dell’ultima invasione di ambulanti abusivi che, stanchi (!) delle giuste multe, invadevano Palazzo Zanca arrivando quasi ad aggredire il sindaco Accorinti. Assenza di tornelli o di sicurezza? Due cose distinte e separate, perché porte aperte non significa anarchia e stato brado. Nel giorno in cui degli abusivi rivendicano il loro non diritto a frodare, il problema degli opinion leader da bar non può più essere quello delle porte aperte. Di liti e tensioni se ne sono vissute da quando l’uomo esiste, pensare alle barriere come panacea è da essere viventi non consci del pollice opponibile. foto Peppe Saya
Oh Mantineo, Mantineo…perché sei tu Mantineo
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’assessore più discusso della giunta Accorinti, il più sfiduciato e quello che più di tutti unisce nel giudizio negativo trasversale.
Per Nino Mantineo l’esperienza amministrativa è stata costellata di errori e incomprensioni che ne hanno invalidato presunti meriti mettendo in risalto tutte le criticità del caso. La sua posizione all’interno della squadra di governo pare, ad oggi, più che in bilico; la sua dipartita politica non sorprenderebbe più di tanto vista anche la crescente sfiducia persino del sindaco Accorinti nei confronti del proprio assessore. L’addio di Mantineo non sembra, quindi, così lontano a venire e potrebbe essere l’ultima mossa prima delle vacanze estive; tempi e modi che garantirebbero al successore un periodo cuscinetto in cui pianificare al meglio le soluzioni per rialzare il settore dei servizi sociali. La sfiducia dell’assessore Mantineo è un refrain che si rincorre da mesi, diventando ritornello stancante per ripetitività ma sempre più musica per le orecchie di cittadini e colleghi.
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Quegli orfani senza futuro
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n anno fa, dopo il parere favorevole della Camera apriva le porte del carcere di Gazzi al líder máximo del PD messinese, Francatonio Genevose. Finito nell’occhio del ciclone per lo scandalo legato al sistema di formazione, con il suo arresto veniva sancita la fine di un potere tenuto e mantenuto per anni sul territorio, da deus ex machina di una certa politica che, oltre ad un gran bacino di voti, garantiva una linea netta e delineata da seguire. L’arresto di Genovese non chiudeva (forse) la carriera politica dell’ex sindaco di Messina, decretava invece lo sfacelo all’interno del PD messinese. Un partito per anni guidato per mano da Genovese, composto da figli e figliocci che, dall’oggi al domani, si ritrovavano smarriti e senza una soluzione di continuità. Bravi come erano stati a saltare di palo in frasca, tanto da cacciare i renziani quando Renzi era nessuno; fino a diventare anch’essi renziani oggi. Un sistema politico che puzzava di critico, basato sulla forza politica e personale di un singolo; una volta rimasti orfani si è assistito ad un cumulo di infantili politicanti senza contenuti che un anno dopo continuano a parlare del nulla cosmico che li circonda. Il PD messinese finisce quel giorno, o meglio, quel PD finisce quel giorno. Quello degli autoreferenziali, quello che più che un partito sembrava un piccolo regno dove tutti i sudditi erano felici e contenti, ma che in realtà vivevano in una dittatura silenziosa. Un nuovo PD non è nato, non è ancora nato e difficilmente riuscirà a farlo se non si libererà delle zavorre del passato, lasciando spazio ad un nuovo modo di intendere la politica locale. Oggi il PD è confusione, un mix di volti e pensieri senza un filo conduttore che possa legarli e che mai lo farà in quanto figli di un padrone mancante o di rivoluzione mai messe in atto.
Commissione sbilancio
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er rimanere in tema PD, per capire meglio la deriva ondivaga che sta connotando il partito democratico messinese, niente di meglio della vicenda legata alla commissione bilancio di Palazzo Zanca. Qualche settimana fa, Nicola Cucinotta diceva basta contro un modo di far politica che non lo rappresentava. Così, l’autorevole membro del PD rassegnava le dimissioni da presidente della commissione, lasciando un vuoto da colmare in tempi brevi. Altro che tempi brevi però, tutto il contrario e tutto manifesto dell’instabilità partitica che Messina culla da mesi. Se il PD è partito di maggioranza numeri alla mano, è anche vero che la totale mancanza di linea politica stia chiudendo a riccio il partito, lasciandolo in un immobilismo decisionale imbarazzante. Nel frattempo, gli altri stanno a guardare feroci e affamati di poltrone; con piccole unità pronte ad azzannare il capo branco ferito, in una giungla che di politico ha ben poco.
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Messina in passerella
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iornalisti, avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri ed imprenditori messinesi si sono ritrovati ancora una volta sul palco dell’Auditorium del Palacultura Antonello per partecipare alla III edizione di “Messina in passerella”, l ’evento di moda il cui scopo è la Raccolta Fondi a sostegno del Centro clinico NEMO SUD. Modelli e modelle per una sera hanno affrontato il palco col sorriso, orgogliosi di abbracciare una così nobile causa perché credono nel progetto di Fondazione Aurora Onlus e desiderano comunicarlo a tutti diventando testimonial di NEMO SUD. Per la sfilata gli abiti sono stati forniti da aziende commerciali anche queste messinesi, che con piacere hanno appoggiato l’iniziativa. A fare gli onori di casa Letizia Bucalo, Responsabile della Comunicazione del Centro, affiancata dal giornalista Massimiliano Cavaleri nel ruolo di presentatore della serata. Ad aprire la kermesse Rosalba Lazzarotto ed il coro gospel dell’Avantgarde che hanno poi lasciato la scena alle ben undici categorie di professionisti messinesi che hanno scelto di “metterci la faccia”. Tra questi non si possono non ricordare coloro che con il sorriso si sono messi in gioco con le categorie “More vs Bionde” e “Amici miei vs Thelma & Louise”. Tra una passerella e l’altra, i brani scelti della dj Helen Brown e la proiezione di una puntata speciale di TodoModo, a cura di Josè Villari e Alessandro Gheza. Una kermesse ricca di sorrisi, di divertimento per poter regalare un sorriso a chi è meno fortunato. NEMO SUD si impegna quotidianamente al tal fine, attraverso un team specializzato che si occupa delle persone affette da malattie neuromuscolari, offrendo supporto clinico, assistenziale e psicologico. Da Messinesi non possiamo non essere orgogliosi di un centro d’eccellenza come questo che ha aperto le porte della sua sede nel pad. B del policlinico il 21 marzo del 2013 e in due anni si è preso cura di più di 1.500 persone affette da malattie neuromuscolari. Al Centro NEMO SUD va il nostro plauso non solo per l’impegno profuso nel quotidiano ma anche per la capacità di farsi portavoce di progetti ed idee sempre nuove per la raccolta fondi che coinvolgono, come giusto che sia, la cittadinanza rendendola parte attiva. È vero “Quello che facciamo è soltanto una goccia nell'oceano. Ma se non ci fosse quella goccia, all'oceano mancherebbe”.
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di Alessia Vanaria
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di Francesco Certo
Viltà e degrado alla base del delinquere
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uando l’argomento principe diventa un aggressione, o tentativo, ad un sindaco visto come simbolo della repressione contro l’abusivismo; è chiaro che la deriva paludosa e animalesca abbia preso il sopravvento. Seconda puntata di quanto già visto lo scorso anno, con gli ambulanti abusivi inferociti per le continue retate delle forze dell’ordine. Tra multe e sequestri, i “commercianti” in questione vedevano azzerarsi le loro fonti di guadagno illegale; per questo motivo sia nella giornata di martedì che in quella di mercoledì irrompevano a Palazzo Zanca in cerca di scontro con l’amministrazione. Le colpe del sindaco? Opprimere i lavoratori, o cazzate retoriche simili, come se punire chi il lavoro lo svilisce fosse repressione. Accorinti non è un bravo sindaco? Opinioni opinabili. Accorinti merita aggressioni per il suo tentativo di far rispettare la legge? Bestialità! Se Messina credeva di essere caduta in basso si sorprenderà, perché il fondo è ancora lontano a venire e ogni giorno nuove follie caratterizzano il messinese. Il lavoro è un diritto, un fondamento e per questo motivo va tutelato e rispettato. Ma un diritto è anch’esso vincolato alla legalità, quello che viene rivendicato oggi non è un diritto al lavoro, ma un’imposizione di illegalità, un permesso obbligato a poter delinquere. Messina non può e non deve accettare ciò, non può cadere nel giustificazionismo del “amatravagghiari” tanto caro al messinese e, soprattutto, a chi intende il malavitoso come aspetto del lavoro stesso. Si parla con troppa faciloneria di diritti, tutto è un diritto e tutto è dovuto: casa o lavoro, tutto ci è dovuto e se non ci è dato lo prenderemo in nome dell’equità sociale. Diritti e equità sono valori fondamentali, sono valori che alla base hanno, però, la legalità e non la prepotenza vile e delinquenziale. Il sindaco Accorinti sarà ricordato nel bene o nel male, ma nessuno potrà affrancarlo come colui che ostacolò il diritto al lavoro abusivo. Perché chi non rispetta le leggi non ha nessun diritto acquisito.
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Taobuk incontra gli studenti Il Festival Internazionale del libro “Taobuk” ha incontrato gli studenti dell’Ateneo messinese per illustrare il programma di iniziative rivolto ai volontari. Le candidature possono essere inviate all’indirizzo di posta elettronica info@taobuk.it oppure sul sito internet www.taobuk.it.
L’Arcipelago della conoscenza Due giorni, 14 e 15 maggio, promossi dall’Università e dal Comune di Messina e dedicati ai giovani, all’orientamento universitario, all’arte e al lavoro. Organizzati workshop, laboratori e azioni di recruting.
Comandante della Brigata “Aosta” Si è svolta presso la caserma “Ainis”, la cerimonia di cambio del Comandante della Brigata “Aosta”, il Generale di Brigata Mauro D’Ubaldi è subentrato al Generale di Brigata Marco Tuzzolino.
Convegno sul jobs act Si è svolta nell’aula consiliare di Palazzo dei Leoni un convegno dal tema il “jobs act: il contratto a tutele crescenti”, organizzato dall’associazione socio culturale D.U.O. onlus presieduta dalla dott.ssa Genny Lello.
MCL Sicilia nuovo presidente Fortunato Romano per quattro anni sarà alla presidenza del Movimento Cristiano Lavoratori di Sicilia. La nomina è avvenuta in occasione dell’XI congresso regionale del movimento che si è svolto a Monreale.
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Internazionali di Tennis
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Visita del presidente Galluccio
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Dal 6 al 14 giugno il Circolo del Tennis e della Vela di Messina tornerà ad ospitare gli Internazionali di Tennis Under 14 con il XXVII Trofeo Carlo Stagno D’Alcontres. 64 ragazzi e 64 ragazze, verranno ospitati negli alloggi della Cittadella Sportiva Universitaria dell’Annunziata.
Il neo Presidente della Corte d'Appello di Messina, Michele Galluccio, è stato ricevuto a Palazzo Zanca in visita di cortesia dal sindaco Renato Accorinti, che ha donato al presidente Galluccio il volume del giornalista Villaroel sulla storia di Messina. 20 Maggio 2015
Foto notizia di Peppe Saya
Giorno 18 Maggio 2015 si sono svolti i funerali di Turi Fazzio. Storica fig ri e dirigenti per decenni, in prima fila negli anni d’oro della scalata culm ne tra i protagonisti della storia giallorossa; grande partecipazione di pu
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ura di casa Messina, spalla di Ciccio Currò e angelo custode di calciatominata con la serie A. La sua scomparsa ha suscitato sincera commozioubblico anche tra i tifosi, presenti in gran numero per l’ultimo saluto.
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Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
II CIRCOSCRIZIONE
Viadotto Zafferia: da 20 mesi si viaggia su una corsia
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l consigliere della II circoscrizione, Giampiero Terranova, denuncia la situazione del viadotto, dove nulla si è mosso in seguito all’incidente mortale di un anno e 8 mesi fa. Era il 23 settembre 2013 e sul viadotto Zafferia perdeva la vita un giovane di Taormina. L’auto, che percorreva la tangenziale in direzione sud, sfondò il guard rail per schiantarsi nella parte sottostante. L’inchiesta di seguito avviata doveva accertare se l’auto si sarebbe fermata nel caso in cui invece del vecchio guard rail ci fossero state installate, così come prevede la normativa europea, le barriere antisfondamento. Da allora un tratto della tangenziale in corrispondenza del viadotto è stato ristretto in un'unica corsia creando disagi alla circolazione dei mezzi. “In attesa che la magistratura chiuda l’inchiesta – afferma il consigliere Terranova -, non si capisce perché bisogna attendere questi tempi, in quanto, a prescindere da questo caso, è necessario comunque effettuare l’intervento di adeguamento con le barriere antisfondamento. Una volta fatta la perizia si poteva procedere alla messa in sicurezza del viadotto e soprattutto adottare delle barriere fonoassorbenti, anch’esse previste dalle leggi vigenti in prossimità di insediamenti abitativi”. Una richiesta che il consigliere aveva avanzato al Cas già nello scorso mese di ottobre, senza ottenere risposta. In zona, tra l’altro, è presente una comunità alloggio per soggetti con problematiche psichiche, che soffre per l’inquinamento acustico.
VI CIRCOSCRIZIONE
Biancuzzo e Cardullo chiedono il ripristino del muro in Via Madonna delle Grazie Villaggio Gesso
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abato 1 febbraio 2014, all’alba, sicuramente, causa copiose acque piovane della notte si è verificata una frana con apertura di voragine, trascinando il muro a protezione della strada comunale. Immediatamente sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile del Comune di Messina, personale dell’AMAM ed una ditta con bob cat e mezzi meccanici per eliminare il materiale franato. Giorno 5 Febbraio 2014 si è svolto un tavolo tecnico, al Comune di Messina, tra l’allora Assessore alla Protezione Civile Cucinotta, all’Urbanistica De Cola, ai consiglieri della VI Circoscrizione e alla presenza di numerosi residenti del Villaggio Gesso, per discutere dei lavori di messa in sicurezza della strada franata. Durante la riunione l’assessore De Cola ha dichiarato, al grave problema si sta lavorando ad un progetto per mettere definitivamente in sicurezza i luoghi. Premesso ciò, i consiglieri Biancuzzo e Cardullo desiderano sapere urgentemente se è stato redatto il progetto per la messa in sicurezza della strada franata, come dichiarato dall’Assessore De Cola e quanto bisogna ancora aspettare per usufruire della strada che collega la statale 113 con il centro del Villaggio Gesso. Necessitano, raccolta e convogliamento delle acque pluvie, prima del prossimo inverno, al fine di evitare ruscellamenti con ulteriori conseguenze per la sua instabilità.
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Signorino chiede la sospensione della “tari”
Carreri denuncia il “mancato” risanamento di Bisconte
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Ancora storie di un risanamento che non funziona, ancora problemi che si aggravano di giorno in giorno e che mettono a dura prova l´esistenza stessa delle persone”. Il consigliere comunale del Patto dei Democratici per le riforme Nino Carreri torna ad accendere i riflettori sul risanamento “mancato” a Bisconte e lo fa denunciando l´ennesima storia di degrado che mortifica un importante porzione di territorio messinese. “Da qualche giorno - evidenzia Carreri - una delle palazzine facenti parte del complesso IACP di Bisconte denominato “189 alloggi” è totalmente all´asciutto. Non si tratta di un problema legato alla distribuzione dell´acqua bensì al mancato pagamento delle fatture Enel relative ai consumi delle pompe di sollevamento. Ero già intervenuto più volte per segnalare il mancato funzionamento degli ascensori causati dal distacco per morosità dell´energia elettrica ma questo episodio supera ogni immaginazione!!”Famiglie di anziani, o con bambini piccoli, prigionieri in casa e senza acqua a causa dei tanti, troppi furbetti che non pagano assolutamente nulla!! Niente canone di affitto!! Niente quote condominiali!! Niente bollette!! Niente di niente!!Senza fare di tutta l´erba un fascio - ha proseguito il consigliere Carreri ed al netto di quelle situazioni, frutto di una crisi economica senza precedenti che, per la loro gravità, meriterebbero certamente l´attenzione dei servizi sociali, credo sia giunto il momento di fare una profonda riflessione sui metodi di gestione del patrimonio immobiliare, frutto di anni ed anni di confusione amministrativa e burocratica, frutto di speculazioni e di pratiche al limite della legalità che hanno portato a creare dei veri e propri ghetti“. Il consigliere comunale chetoni a Bisconte le sue radici ricorda quindi che “Non era certamente questa la situa20 Maggio 2015
zione che la città auspicava quando si costruiva, “mattone su mattone”, la legge speciale, quando si approvavano i piani d´ambito e si cominciavano faticosamente le prime operazioni di sbaraccamento radicali. Non può continuare ad essere questa l´idea del risanamento! Non ci si può rassegnare all´impotenza amministrativa ed alla farraginosa burocrazia che diventano spesso delle buone scuse per non scontentare nessuno e non crearsi antipatie politiche. Bisogna intervenire per affermare le regole di civile convivenza e ridare dignità ai luoghi ed alle persone che li abitano. Bisogna cominciare a pensare a dei metodi per garantire i servizi minimi e a fare dei controlli sulle reali condizioni economiche dei nuclei familiari. Fatti i dovuti accertamenti, affidare al sostegno dei servizi sociali i nuclei svantaggiati e cominciare a dare il ben servito ai furbetti. La casa è un diritto garantito costituzionalmente, e su questo non ci piove, ma la costituzione unitamente ai diritti assegna anche precisi doveri”. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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17 Maggio 2015 - Cortile degli Ulivi - Stazione centrale di Messina
Terza edizione “On the road”, esibizione d
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di artisti di strada, pittori, cantanti e attori foto Peppe Saya
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città a cura di Marilena Faranda
Ambulantato
Nuovo blitz a Contesse Commissione Bilancio
Rinviata l’elezione del nuovo presidente
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umata nera, dopo la seduta della prima Commissione consiliare Bilancio, per la scelta del suo nuovo presidente. La prima seduta utile per l’elezione del presidente non ha portato i risultati sperati. Secondo le logiche della “ vecchia politica”, si doveva arrivare ad una nomina condivisa dalla maggioranza. E' proprio quest’ultimo elemento, però, che è venuto a mancare in quanto in particolare
UDC e Dr ancora tengono alta la bandiera, ma il PD che era il gruppo di maggioranza, con 13 elementi, è allo sbando ed ora a malapena ogni consigliere risponde per se stesso. I Dr chiedono che anche il Pd si confronti, per ritrovare un’unità di Partito e di indirizzo, che attualmente appare solo un ricordo lontano. A rischio anche il ruolo della Presidente Emilia Barrile, eletta in forza di una maggioranza d’aula che ora non si ritrova più. Intanto, il consigliere Santalco Capogruppo di Felice per Messina, chiede il rinvio della votazione.
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foto Peppe Saya
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opo il blitz al mercato Vascone i Carabinieri della compagnia Messina Sud in collaborazione con la Polizia ed il dipartimento dell’Annona, si sono diretti verso la zona di Contesse e Minissale, da largo Santa Rosa fino a Villaggio Cep. Anche questa volta, durante il blitz sono state sequestrate migliaia di chili di ortofrutta , devoluti già alla mensa di Cristo Re, come ulteriore deterrente sono stati sequestrati anche i tavoli delle bancarelle. Questa attività abusiva, spiegano i carabinieri, non solo va a danno dei commercianti onesti che pagano, ma anche della viabilità, in quanto molti tavoli erano addirittura ancorati alla strada come fosse di loro proprietà, e delle condizioni igienico sanitarie. La reazione degli ambulanti allo smantellamento dei tavoli e al sequestro della merce è stata la stessa di quella che si è verificata l’anno scorso,
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quando era stato fatto un altro blitz, cioè l’occupazione della strada, ma questa volta è avvenuta con scarso successo. Stavolta, affermano le forze dell’ordine, non c’era più l’effetto sorpresa, eravamo preparati alla loro reazione e siamo riusciti ad intervenire tempestivamente e arginare il tentativo di blocco stradale. Gli “abusivi”, quindi, si sono spostati in protesta a Palazzo Zanca, scortati dalla DIGOS e da un ingente numero di Carabinieri e Polizia, per andare a bussare alla porta del Primo Cittadino. Gli animi visibilmente accesi hanno portato anche a degli scontri con operatori dell’informazione e Consiglieri comunali avvicinatisi per comprendere la situazione. Intanto il consigliere Zuccarello anch’egli vittima dello stato d’animo acceso di questi commercianti, chiama l’Assessore al commercio Panarello che va ad ascoltare le loro istanze. 20 Maggio 2015
Fondazione Nuova Politica
Incontro
La politica al popolo
Futuro sui precari degli enti locali
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idurre il numero delle sottoscrizioni necessarie per richiedere il referendum da 5 mila a 2 mila e abolire il quorum per la validità della consultazione referendaria, queste le richieste della Fondazione Nuova Politica alla Giunta e al Consiglio comunale. Ciascuno per le proprie competenze -spiega Pierangelo Grimaudo, presidente di Nuova Politica, in un incontro nel Salone Degli Specchi della Provincia, deve attivarsi per ottenere la convocazione di una formale sessione di revisione del Titolo III dello Statuto Comunale e rendere più accessibile ed efficace la
foto Peppe Saya
foto Peppe Saya
partecipazione dei cittadini alle decisioni dell’Aula. Vogliamo poter intervenire anche noi sui temi della città, attraverso formule istituzionali. Chiediamo che si abbassi il numero dei presentatori per rendere valida una petizione referendaria, poiché con la crisi della politica, si registra un forte astensionismo al voto, non si può pretendere la soglia del 50% + 1, come quorum di votanti.
Ambulantato
Portatori di handicap
Primo blitz al Vascone
Tessere per il trasporto gratuito extraurbano
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i è stato il primo blitz contro l’ambulantato selvaggio condotto dai Carabinieri della Compagnia Messina Gazzi in collaborazione con quelli della compagnia di Tremestieri e con il dipartimento dell’Annona della Polizia Municipale. Le operazioni di lotta all’abusivismo sono iniziate dall’esterno del mercato Vascone, tra la via Catania e vicolo S. Cosimo, dove sono state ritrovate circa 10 bancarelle abusive e sequestrate alcune migliaia di chili di prodotti
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i è tenuta nell’ex Aula Mineralogia, presso il Plesso Centrale dell’Università di Messina, un incontro voluto dai precari degli Enti locali, erano presenti prevalentemente i precari del Comune di Messina e del Comune di Milazzo, sulle prospettive di stabilizzazione dei contratti a tempo determinato e sulle possibili conseguenze del contenzioso del lavoro per abuso di contratti a termine, anche alla luce delle recenti pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
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ortofrutticoli, destinati alla mense dei poveri cittadine. Non tutti ad oggi, come ha dimostrato il blitz, hanno colto l’opportunità di mettersi in regola. Questo è il primo blitz di una lunga serie per una durissima lotta all’abusivismo selvaggio.
a mercoledì 20, sono in distribuzione al dipartimento politiche sociali, in piazza della Repubblica n. 40, le tessere di libera circolazione sui mezzi extraurbani (AST) in favore dei portatori di handicap, relative all'anno 2015. Il documento può essere ritirato tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12.
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CircOLIamo: campagna educativa itinerante del Consorzio Obbligatorio degli oli usati 48
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In aumento il recupero di oli lubrificanti usati a Messina.
1235 tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte nella provincia di Messina nel 2014 un dato in aumento rispetto alle 1065 raccolte l’anno precedente. I ragazzi delle scuole hanno visitato il villaggio CircOLIamo, allestito a Piazza del Popolo, partecipando agli educational loro dedicati e sfidandosi a “Green League” progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale.
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Provincia a cura di Marilena Faranda
Convegno organizzato dall’Associazione D.U.O. Onlus
Con il Jobs act il lavoro è sempre meno tutelato
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i è svolta nell’aula consiliare di Palazzo dei Leoni un convegno dal tema il “jobs act: il contratto a tutele crescenti”, organizzato dall’associazione socio culturale D.U.O. onlus presieduta dalla dott.ssa Genny Lello. In occasione del primo evento in cui l’associazione D.U.O. onlus si presenta alla città, si è scelto di discutere di una tematica di estrema attualità, le diverse sfaccettature della riforma in materia di contratto del lavoro, varata dal governo Renzi, ovvero, la riforma del lavoro che si riflette in ambiti di sviluppo, occupazione e welfare. Un argomento d’interesse generale, perché ricade sui contratti dei lavoratori con attuale occupazione e su quelli stipulati per i neo assunti, oltre agli aspetti riguardanti il turnover, le pensioni e gli ammortizzatori sociali.
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L’incontro è stato aperto dalla dott.ssa Lello, che ha illustrato le finalità dell’Associazione il cui acronimo vuol dire “Uomini e Donne nella Organizzazione”: “Ci sorregge non solo una passione civica – ha dichiarato la presidente della D.U.O. –, ma soprattutto la convinzione che approfondire il tema della Organizzazione può contribuire a risolvere conflittualità latenti per un verso e potenzialità inespresse per altro verso, in ogni ambito, da quello familiare a quello lavorativo a quello della Polis, per questo abbiamo deciso di trattare un tema così ostico, ma di fondamentale importanza”. Tanti gli interventi che si sono succeduti, di cui nessuno a favore della nuova politica di Governo sul lavoro: il prof. Maurizio Ballistreri, docente di Diritto del Lavoro presso l’Università di Messina; l’avvocato Assunta Massaro; il prof. Giovanni Moschella, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università di Messina; il prof. Don Antonio Meli, docente di Scienze della Comunicazione presso l’Istituto Teologico San Tommaso; la dott.ssa Maria Celeste Celi, direttrice del Cirs; l’avvocato ed ex City Manager del Comune di Messina, Emilio Fragale; il dott. Tonino Genovese, Segretario generale della Cisl Messina. In questa profonda ristrutturazione, il mondo del lavoro si è trasformato in un mercato del lavoro, ha spiegato il prof. Ballistreri, che ha pure fatto notare che ciò che è stata maggiormente sacrificata è la tutela contrattuale, in quanto, abbandonando i contenuti del vecchio Art. 18, nel caso di licenziamento senza un giustificato motivo, si è passati dal reintegro al risarcimento. Ed anche lo stesso risarcimento è stato a sua volta ridimensionato, prevedendo un versamento al massimo di 24 mensilità. Tale aspetto, ha sottolineato l’avvocato Massaro, è un’altra grossa pecca di questa riforma, poiché questo limitato svantaggio per il datore di lavoro, può alimentare la piena discrezionalità di quest’ultimo sui licenziamenti senza motivo giustificato. L’unico elemento a favore, ha continuato l’avvocato, è che esso può costituire una spinta per il nostro Paese oltre che per lo stesso contratto a tempo indeterminato. Inoltre, come ha fatto notare il prof. Moschella, la tanto osannata flessibilità non ha fatto altro che produrre un ribaltamento del fatto che dapprima la regola era il contratto a tempo indeterminato e l’eccezione il contratto a tempo determinato. A fornire i numeri del Jobs Act, secondo i dati della Provincia di Messina rilevati dalla CISL, il segretario generale, dott. 20 Maggio 2015
In questa profonda ristrutturazione, il mondo del lavoro si è trasformato in un mercato del lavoro, ha spiegato il prof. Ballistreri, che ha pure fatto notare che ciò che è stata maggiormente sacrificata è la tutela contrattuale”
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Genovese: tra gennaio e marzo l’occupazione è aumentata di 328 unità, mentre, comparando il 2014 con l’anno corrente, in quest’ultimo sono stati 907 i contratti a tempo indeterminato stipulati in più, a discapito, quindi, di quelli a tempo determinato. Certo, Genovese si è riservato di avere i risultati a lungo termine per poter meglio vedere gli effetti di un Jobs Act sul quale si è espresso in maniera forte , dicendo che più che a tutele crescenti si tratta di un contratto a indennizzi crescenti. Sul piano etico, il prof. Meli ha evidenziato, che: Noi oggi ci troviamo in una fase di mercificazione del lavoro, il lavoro si compra e si vende. Il lavoro, però, contribuisce a fornire dignità all’uomo, ma non è l’unico. La considerazione del lavoro si è spostata verso altre dottrine e modi di pensare, diversi dalla dottrina cristiana, in cui col lavoro l’uomo collabora con Dio, partecipando e continuando l’opera della Creazione. Invece nella visione marxista l’uomo è il prodotto stesso del suo lavoro e, in quella liberista il lavoro è determinato dal mercato di domanda e offerta. Il prof. Moschella, ha spiegato, che questa nuovo corso va a favorire il lavoro a tempo determinato rispetto a quello a tempo indeterminato, quindi difficilmente si può parlare di stabilità e di tutele. Il professore ha avvertito, inoltre, che già sono stati indicati almeno due motivi per ricorrere alla Corte Costituzionale, a partire dalla presunta non conformità alla Legge
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delega, oltre che ai principi costituzionali di razionalità del sistema e di contrasto delle diseguaglianze senza giustificazioni. Ha detto: ci sono seri dubbi di costituzionalità delle norme. Della risposta da dare alle famiglie e ai singoli che in questo momento hanno enormi problemi di sussistenza, si è preoccupata la dott.ssa Celi, nella sua veste di professionista impegnata nel sostegno e nell’inclusione sociale di donne svantaggiate la quale ha detto che l’anello debole di questi percorsi è proprio il lavoro. Ciò che si rende necessario è l’incentivazione di quelli che prima venivano chiamati lavori socialmente utili, con l’impegno delle Amministrazioni locali. Infine, l’avvocato Fragale, ha posto l’accento sul fatto che ormai siamo in una realtà che non può accettare affabulazioni: se, infatti, il lavoro diminuisce, non si può utilizzare il termine “job” nel titolo della riforma. Allora, è necessario che gli spazi da conquistare siano spazi di civiltà. A seguire un dibattito aperto, che ha visto gli interventi, di: Grace Pagano, imprenditrice; Santino Monforte, responsabile ferrovieri FIT Cisl; Annamaria Tarantino, già consigliera Commissione Pari Opportunità; Ester Isaja, rappresentante FIDAPA Messina Capo Peloro; Gianni Toscano, già rappresentante del Senato dell’Università di Messina; Simone Coletta, rappresentante CSASU Università di Messina. 20 Maggio 2015
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Sicila a cura di Dario Buonfiglio
Viadotto A19 Himera
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Riconosciuto lo stato di emergenza dei trasporti in Sicilia
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Da CdM ok a stato di emergenza in Sicilia a seguito del crollo del viadotto Himera sulla A/19 Palermo-Catania. Ora subito i lavori!". Lo scrive in un tweet il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei ministri, ha annunciato: "Abbiamo approvato la delibera che stanzia le risorse per l'emergenza del viadotto A19 Himera in Sicilia". "Ancora una volta questo governo ha dimostrato quanto sia importante la tempestività per affrontare i problemi del Paese". Lo ha dichiarato il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone al termine del consiglio dei ministri in cui è stata approvata la delibera per la dichiarazione dello stato d'emergenza a seguito della frana del viadotto sull'A19 PalermoCatania. "Oggi in consiglio dei ministri - ha spiegato - è stato riconosciuto lo stato di emergenza dei trasporti in Sicilia e sono
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stati destinati 30 milioni per 'ricucire' la Palermo-Catania con una bretella di collegamento provvisoria e oltre 27.4 milioni per il miglioramento della viabilità. Il governo nazionale fornisce risposte rapide per risolvere i disagio dei siciliani, ostaggi di un'isola tagliata a metà". Critico invece il deputato siciliano di Sel, Erasmo Palazzotto: “Ci vogliono 38 giorni per dichiarare stato d’emergenza ed alla fine stanziate solo 27 milioni di euro? Almeno risparmiateci il trionfalismo. Una cifra irrisoria davanti alla condizione disastrosa in cui versano strade siciliane che avrebbero bisogno di almeno 600 milioni per interventi di normale manutenzione. Questo Governo si è specializzato in annunci e nella propaganda di grandi successi che in realtà sono, nel migliore dei casi, pezze messe alla buona. Ed ha pure la faccia tosta di vantarsene”.
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Riceviamo e pubblichiamo
In Sicilia crollano anche i ponti ferroviari Caltagirone - Gela
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remesso che in Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche i ponti ferroviari non sono da meno. L’8 maggio 2011 crollavano due arcate del ponte ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviaria Caltagirone-Gela. Traffico ferroviario e anche quello stradale paralizzato con la chiusura di due strade provinciali la Sp 39/1 e la Sp 39/2 interessate dal passaggio della sovrastante infrastruttura ferroviaria. Il Comitato Pendolari Siciliani assieme all’Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo, il Cub Trasporti di Ragusa, il C.I.U.Fe.R. (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali), e il Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca, ha organizzato negli anni successivi al crollo ed organizza per domenica 17 maggio 2015 con appuntamento davanti la stazione ferroviaria di Caltagirone dalle ore 10 alle ore 12, un Sit-In, per tenere viva l’attenzione e l’interesse su questa tratta ferroviaria, cercando di sollecitare l’intervento del governatore Crocetta ad interessarsi sulle future sorti di questa importante arteria ferroviaria chiedendo a Rete Ferroviaria Italiana cosa vuole fare della Caltagirone-Gela. Il 7 ottobre 2014 venivano definitivamente fatte brillare le rimanenti 10 arcate del ponte ferroviario della Caltagirone-Gela per mettere in sicurezza la riapertura della sottostante strada provinciale 39/1 chiusa da tre anni. Sono stati spesi all’incirca un milione e mezzo di euro spesi per recuperare gli apparati e per il ripristino dell’area con il recupero dei materiali del primo crollo e della demolizione definitiva a parte i soldi spesi per la demolizione. Nemmeno nell’occasione del 9 febbraio 2015 in cui è stato presentato l’ammodernamento della rete ferroviaria Canicattì-Gela-Comiso (costo 35 milioni di euro), al Comune di Gela, alla presenza del presidente di Rete Ferroviaria Italiana Dario Lo Bosco, del governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta e dell’assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pizzo, nessuno di questi compreso l’allora primo cittadino di Gela abbiano chiesto al presidente di Rete Ferroviaria Italiana Lo Bosco notizie sulle sorti della Caltagirone-Gela a sette mesi della definitiva demolizione dell’infrastruttura che interessa i territori della provincia di Catania e Caltanissetta. Questo è l'interesse dimostrato dalle nostre Istituzioni nel migliorare quelle infrastrutture che per incuria o per fenomeni naturali hanno bisogno di attenzione. Attenzione che non può essere rivolta alla sola Palermo-Catania ma a tutte quelle infrastrutture che l'Unità d'Italia ci ha lasciato in eredità e che stiamo facendo pian piano scomparire. Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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Esposto-denuncia contro Crocetta
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o ha presentato il Cobas-Codir (Usae) – Comitato Nazionale Lavoratori, l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa nel pubblico impiego regionale siciliano. Il danno erariale e i reati ipotizzati riguarderebbero l’accordo sottoscritto lo scorso 9 giugno dal Presidente della Regione, Rosario Crocetta, circa la cessazione di tutti i contenziosi nei confronti dello Stato (passati, presenti e futuri, 2017 compreso) in cambio dello storno di una somma vicina ai 500 milioni di euro (che, a dire di Crocetta, rappresentavano un importo necessario per potere chiudere il bilancio regionale 2013 e consentirne la certificazione). “Sembrerebbe che il Presidente della Regione – scrivono i Cobas – a fronte della risibile somma ricevuta, si sarebbe assunta la responsabilità erariale, morale e politica di rinunciare (senza alcun mandato specifico della Giunta o dell’Assemblea regionale è possibile?) a tutti i contenziosi in essere contro lo Stato che avrebbero portato alla Regione Siciliana, nel breve termine, alcuni miliardi di euro e che potevano probabilmente evitare, ad esempio, nell’ultima Legge di Stabilità il ricorso a norme “lacrime e sangue” per molti cittadini e lavoratori al fine di potere prioritariamente salvaguardare gli offensivi privilegi della casta politica, dei dipendenti dell’Amministrazione dell’ARS, delle amate associazioni della cosiddetta tabella “H” per le quali sembra non esistere crisi, dei costi immorali della stessa Giunta regionale di Governo oltreché il mantenimento di burocrati esterni all’Amministrazione con lauti, anacronistici e inaccettabili compensi”. “Un primo effetto di questo incredibile accordo – continuano – sottoscritto dal Presidente Crocetta, è rappresentato dalla recente sentenza della Corte Costituzionale con la quale si acclara il principio statutario secondo il quale tutte le accise prodotte sul territorio regionale in materia di energia e carburanti spettano alla Regione”. Nell’esposto/denuncia, quindi, si chiede prioritariamente alle Procure, ciascuna per la propria competenza, di verificare la legittimità della firma; contestualmente, la Segreteria Generale del Sindacato sta verificando, insieme ai propri legali, la possibilità di impugnare dinanzi all’organo giudiziario competente l’accordo sottoscritto chiedendo l’annullamento di ogni efficacia ed effetto a tutela dei diritti lesi da tutti i cittadini siciliani.
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Fiorello:
"La Sicilia è una femmina abbandonata. Siamo messi davvero male"
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er il suo 55° compleanno Fiorello non ha fermato la tournée del suo ultimo spettacolo 'L'ora del Rosario', che va in scena per tre serate a Ragusa. "Soltanto lavoro - dice lo showman - . Ho fatto anche il turista girando Ragusa, io che ho vissuto tra Catania, Letojanni e Augusta, conoscevo poco questa parte della Sicilia. "E' stata una piacevole scoperta. La Sicilia fa innamorare, peccato che è difficile muoversi al proprio interno con queste strade. La Sicilia è una femmina abbandonata. Siamo messi davvero male, ma è inutile prendersela col politico di turno, ci siamo ormai rassegnati a questo stato di cose", aggiunge parlando con i giornalisti dei ritardi atavici soprattutto per le infrastrutture. "Per arrivare da Marsala, dove ho fatto l'ultimo spettacolo, a Ragusa ho impiegato 4 ore e mezza con strade strette e tortuose. Per non parlare poi del crollo del pilone che ha tagliato in due la Sicilia. Ma chi è stato il progettista? Valeriu Scanu? La Sicilia non cambia mai". Tre serate sold out al Teatro Duemila. "'L'ora del Rosario' - spiega Fiorello - non è uno spettacolo dove troverete una battuta sulla politica. Mi interessa far divertire la gente comune. Ho scelto per questa tournée di non fare i palazzetti ma di tornare nei teatri di provincia con circuiti alternativi. Volevo ritrovare il contatto col pubblico delle province italiane per conoscere da vicino il Paese reale. Solo in provincia si scoprono le piccole cose, ma anche i grandi personaggi che fanno l'Italia tutti i giorni. E si scopre pure che c'è in giro la crisi, ma anche la fame".
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I militari del Train Advise Assist Command West corrono per Telethon
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militari impiegati in Teatro Operativo afghano hanno dato il proprio contributo per la ricerca sulle malattie genetiche degenerative. Il giorno 15 maggio, 228 militari di diverse nazionalità ed appartenenti a diverse Forze Armate, hanno tolto la divisa per qualche ora e indossato abiti ginnici per correre in favore di Telethon. Ogni squadra ha corso per circa 20 km lungo un itinerario che si è sviluppato all’interno di “Camp Arena”, sede del Comando del Train Advise Assist West (TAAC W), comando multinazionale su base Brigata alpina “Julia” e su assetto Multinational Land Force. La staffetta, denominata “Running in Camp Arena”, è stata svolta in stretto coordinamento con l’analoga manifestazione “Corri con le Frecce per Telethon” che si è tenuta il giorno successivo (16 maggio) all’interno dell’aeroporto “M. Visintini” di Rivolto (UD), sede del 2° Stormo dell’Aeronautica Militare. Scopo comune delle due staffette è stato la raccolta fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare ed altre malattie genetiche, raccolta che si è conclusa con la donazione di 3500 euro da parte dei militari di TAAC W.
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Concluso il corso operatori radio per la Polizia di Herat
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ei giorni scorsi si è concluso il corso per operatori delle comunicazioni radio, denominato “Radio T3 Course”. Il corso, della durata complessiva di tre giorni, è stato organizzato dai Carabinieri del Police Advisor Team (PAT) in collaborazione con la Compagnia C4 , ed ha visto la partecipazione di 5 Ufficiali e 8 Sottufficiali dell’Afghan Uniform Police (AUP) e dell’Afghan National Civil Order Police (ANCOP). Il personale della Compagnia Trasmissioni C4 ha fornito nozioni sulla radiopropagazione e sulle tecniche di procedura radio in funzione degli apparati in dotazione alla Polizia afgana, mentre i Carabinieri hanno spiegato come utilizzare al meglio le potenzialità delle comunicazioni radio nel corso dei servizi di pattugliamento e nelle operazioni di Ordine Pubblico. I 13 partecipanti hanno così acquisito conoscenze sufficienti per poter a loro volta insegnare ai colleghi afgani i concetti appresi, nell’ottica del raggiungimento della piena autonomia delle Forze di Polizia locali.
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Diario A
Cambio al Comando della JATF
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ei giorni scorsi, presso l’Aeroporto di Herat, si è svolta la cerimonia di cambio alla guida della Joint Air Task Force (JATF), tra il Colonnello AM Paolo Latini ed il parigrado Raffaele La Montagna. Il Colonnello Latini, nei sei mesi di comando, a cavallo del passaggio dalla missione da ISAF (International Security Assistance Force) a RS (Resolute Support), ha definito il nuovo assetto operativo ed ordinativo della JATF al fine di renderla più aderente alle nuove esigenze operative di RS, orientandola sulla gestione delle funzioni aeroportuali, parzialmente ereditate dall’FSB (Forward Support Base) a guida Spagnola, la cui chiusura è avvenuta il 31 dicembre 2014. Il Colonnello Latini ha ringraziato il personale della JATF per l’abnegazione e la profonda dedizione al servizio dimostrata, esprimendo loro "profonda gratitudine". Nel suo discorso di commiato, il Col. Latini ha sottolineato come i suoi collaboratori "siano stati capaci di dare il massimo dimostrando coesione stringente e altissima motivazione, assicurando il livello di eccellenza necessario per affrontare nuove sfide, in un contesto multinazionale, lontani dalle proprie famiglie". Il Colonnello La Montagna, nell’assumere il Comando della JATF, si è detto orgoglioso di ereditare una realtà efficiente e perfettamente integrata nelle dinamiche operative del TAAC-W . Questa la sintesi del suo pensiero: "…continueremo ad operare senza risparmio di energie e con la professionalità e la competenza che ci contraddistingue e che ci viene riconosciuta sia in Patria che all’Estero…". Il Generale RISI, Comandante del TAAC W, nel salutare il Colonnello Latini e nel dare il benvenuto al Colonnello La Montagna, ha rivolto al personale schierato queste parole: "continuo ad apprezzare l’altissima professionalità e l’elevata competenza con cui operate quotidianamente nel gestire la difficilissima realtà aeroportuale di Herat. Lo fate con competenza e passione, interagendo e cooperando con le altre compagini internazionali del TAAC-W con altissimo amor patrio e comunione d’intenti…". La Joint Air Task Force (JATF), costituita il 1 giugno del 2007, allo stato attuale conta circa 60 militari dell’Aeronautica Militare ed ha il compito di gestire le 5 funzioni aeroportuali essenziali (Safety Management Office, Fire Fighter Service, Air Traffic Control, Weather Service e Communication, Navaids Surveillance System).
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Marina militare
Ultimo ammaina bandiera di combattimento delle corvette Sibilla e Minerva
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rmeggiate presso la banchina Tullio Marcon della base navale di Augusta, Nave Minerva e Nave Sibilla hanno concluso oggi la propria vita operativa con la solenne cerimonia dell’ultimo ammaina bandiera. Salutate da 21 salve di cannone, le due Bandiere di Combattimento – vessillo che ha consacrato Nave Minerva e Nave Sibilla al servizio delle istituzioni e della collettività in tutta la loro vita operativa - sono state consegnate nelle mani dell’Ammiraglio Giuseppe de Giorgi, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, dal Comandante Fabio Pinturo, ultimo comandante di entrambe le corvette. “La Marina Militare dovrà radiare per vetustà 51 delle sue 60 attuali navi, la flotta nel 2025 si ridurrà del 45%”, “l’aspetto positivo è che si realizzerà un programma ambizioso di ammodernamento della flotta, con la costruzione di una nuova nave anfibia, una nuova rifornitrice, e fino
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a dieci pattugliatori d’altura, tutte navi con grandi capacità duali, con grandi ospedali di bordo, che in caso di calamità naturali potranno fornire energia elettrica ed acqua potabile. Navi molto veloci e modulabili in base alle esigenze, che rappresenteranno la spina dorsale della Marina Militare, con motori rispettosi dell’ambiente, alimentate anche elettricamente e capaci di impiegare biocombustibili” ha affermato l’Ammiraglio de Giorgi durante la cerimonia “Guardiamo quindi con consapevole fiducia al nostro futuro anche grazie alla qualità, tenuta, disciplina ed abnegazione dei nostri equipaggi, che operano in condizioni difficili in scenari complessi con grandissima professionalità” . Nave Minerva e Nave Sibilla, appartenenti al Comando delle forze da pattugliamento (COMFORPAT) di Augusta, sono passate in disarmo dopo rispettivamente 29 e 25 anni di intense attività operative e saranno consegnate a Fincantieri per la successiva cessione al Bangladesh. Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili e militari della Sicilia orientale. Le Bandiere da Combattimento di nave Sibilla e Nave Minerva saranno conservate a Roma all’interno dell’Altare della Patria nel museo Sacrario delle bandiere delle Forze Armate.
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Cultura
Sesta edizione del conco “Salvatore Quasimodo 2
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i è conclusa ieri, con la premiazione dei vincitori, la sesta edizione del concorso nazionale di poesia “Salvatore Quasimodo”.Il tradizionale appuntamento si è svolto nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni ed è stato organizzato dalla VII Direzione “Servizio Turismo e Cultura”. La cerimonia finale ha visto la partecipazione degli studenti e dei docenti in rappresentanza delle scuole partecipanti, provenienti non soltanto da Messina e provincia ma anche dalle altre province siciliane. Alla presenza del Commissario Straordinario, dott. Filippo Romano, e del dirigente respon-
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orso nazionale di Poesia 2015” sabile, dott.ssa Slvana Schachter, sono stati consegnati i premi e gli attestati ai primi tre classificati. Il primo premio è stato attribuito allo studente Angelo Scuderi della classe V F del Liceo Classico “Maurolico” di Messina, autore della poesia “Funerali a San Marco”; il secondo posto è stato assegnato alla studentessa Barbara Lo Presti della classe IV B del Liceo Scientifico “Archimede” di Messina, autrice della poesia “Il peso della vita”; il terzo premio è stato conferito alla poesia “Dal cuore alle mani” di Giulia Vicari, studentessa della classe I C del Liceo Classico “N. Colajanni” di Enna. 20 Maggio 2015
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48esima edizione del Fotogramma d’oro Anteprima venerdì 22 maggio alla Sala Fasola di Messina
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nteprima del Fotogramma d’oro. Venerdì 22 maggio, dalle 18.30 alle 21.00, si svolgerà, alla sala Fasola, la presentazione della 48esima edizione del Fotogramma d’oro Film Festival, in programma a Messina nel novembre 2015. Il presidente della Federazione Nazionale Cinevideoautori (FNC), Francesco Coglitore, illustrerà le linee principali di questa storica rassegna del cinema indipendente, con un concorso riservato ai cortometraggi. Seguirà la proiezione di alcuni corti premiati nelle precedenti edizioni. L’ingresso è libero. Con la FNC, promotrice del Festival, collaborano diverse realtà culturali significative: la rassegna “Corto di sera” (la quarta edizione è in programma nell’agosto 2015 a Itala) con uno scambio di rilievo: tutti i cortometraggi pervenuti entro i termini previsti dal bando di “Corto di sera” verranno di diritto iscritti alla 48esima edizione del Fotogramma d’Oro; l’associazione culturale messinese “Proposizione scenica”; Magika Edizioni; il Cineclub “X Musa” di Milano; il Laboratorio Psicoanalitico “Vicolo Cicala” di Messina; l’associazione culturale “Cantina45”; l’associazione culturale “Maneggiare con cura” di Letojanni; Messina Film Commission; l’associazione culturale “Arknoah” e “AluMnime”, Associazione degli ex studenti dell’Università di Messina.
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Coglitore sul set del corto The Elephant
“Per la prima volta, il Festival si svolgerà a Messina e si caratterizzerà per il suo forte rinnovamento”, sottolinea il presidente della Federazione Nazionale Cinevideoautori Francesco Coglitore
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enerdì 22 Maggio alle 18.00 nella splendida cornice del San Domenico Palace di Taormina, lo scrittore e giornalista Franco Di Mare, Presidente del Comitato Scientifico di Taobuk, presenterà il suo ultimo romanzo, “Il caffè dei miracoli”. Noto ed autorevole volto della tv e dell’informazione italiana, Presidente del Comitato Scientifico di Taobuk sin da quando, nel 2011, il Festival vide la luce da un’idea di Antonella Ferrara, Franco Di Mare ha all’attivo grandi successi editoriali e numerosi premi, fra cui due Oscar della televisione per i suoi reportage come inviato di guerra. Fresco di stampa, il suo ultimo romanzo, “Il Caffè dei Miracoli”, tra i primi in classifica, verrà presentato a Taormina il 22 Maggio alle ore 18.00 nella suggestiva cornice del San Domenico Palace Hotel. L’evento, organizzato da Libreventi e Libreria Mondadori Taormina in collaborazione con il San Domenico Palace Hotel, sarà introdotto da Antonella Ferrara, Presidente di Taobuk. Interverranno Caterina Andò, giornalista e responsabile ufficio stampa Taobuk e Alfio Bonaccorso, responsabile per la gestione e promozione eventi Taobuk. In “Caffè dei Miracoli”, l’autore partenopeo si confronta con il microcosmo di un piccolo paese della Costiera Amalfitana, Bauci, in cui la monotona vita della comunità sembra scandita da un ritmo che va al di là del tempo stesso, esente da qualsiasi cambiamento, sino a quando a sconvolgerlo radicalmente non interviene un evento imprevisto: una poderosa statua di nudo femminile, nientemeno che opera del Maestro colombiano Botero, viene posta davanti all’ingresso della chiesa principale, “terga all’altare”, lasciando di stucco gli avventori. Di lì a poco la poderosa donna di marmo diventerà il centro nevralgico di avvenimenti straordinari in tutto il paese, un luogo in cui il “mistero” fa parte della stessa sostanza delle cose e che trova nel centralissimo caffè, detto appunto “dei miracoli”, un avamposto di osservazione privilegiato della vita cittadina e dei prodigi che vi si manifestano. Con un ritmo avvincente che lega il lettore alla pagina, si assiste al piano per occultare la scabrosa vista della “chiattona”, finchè, ai suoi piedi, viene ritrovato un fagotto contenente una bimba in fasce e un curioso bigliettino… la “Maya Tropical", tale è il nome della statua, chiusa nel suo granitico silenzio, sembra sorridere nell’impagabile prerogativa di turbare gli equilibri della vita di Bauci. Il romanzo ha come protagonista la Bellezza, quella del paesaggio rarefatto come un sogno della Costiera e quella dell’Arte stessa, del cui potere dirompente si fa strenua paladina l’agguerrita dottoressa Neri, pasionaria che si intesta tutte le battaglie che agli altri appaiano perse.
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European Day of Integrated sport Farà tappa a Messina il 23 Maggio alla Cittadella Universitaria Annunziata Alta a partire dalle ore 10. La manifestazione promossa dal Centro Sportivo Educativo Nazionale è cofinanziata dalla Comunità Europea attraverso la linea Erasmus+Programme. La tappa messinese è stata affidata al vice presidente regionale Francesco Giorgio, vedrà impegnati atleti disabili e atleti normodotati provenienti da Italia, Spagna, Germania, Turchia e Portogallo.
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foto Peppe Saya
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Musica
foto Antonio De Felice
Presentazione al Feltrinelli point di Messina
“Addio”, il nuovo album di Daddy e Torpedo
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avide Faranda, in arte Daddy, è un giovane rapper messinese che in pochi anni è riuscito a ritagliarsi uno spazio nel mondo della musica. Ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni a 13 anni, oggi a venticinque ha alle spalle vari lavori, una prima demo nel 2009, una seconda nel 2011, vari concerti e nel 2013, “Paranoie”, primo album in free download. Ed è dal debutto con “Paranoie” che nasce la collaborazione con un altro artista messinese Alessandro Magnisi, in arte Torpedo. Sodalizio artistico che ha portato alla realizzazione del progetto “Addio”, l’ep composto da cinque brani (Addio, Pioggia dentro, Cosa resterà, E adesso piango e Amore tossico) che è stato presentato ieri pomeriggio al Feltrinelli point di Messina. All’interno del nuovo lavoro anche due
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videoclip per “Pioggia dentro” girato a Roma e “Amore tossico” girato tra Messina e Palermo. A rendere l’ascolto ancora più forte dal punto di vista emotivo il grande contributo dato dalle voci di Carla Andaloro, Clarissa Comunale e Lara Mineo. L’album, realizzato in otto mesi, racconta la musica come una salvezza, la musica per ottenere una stabilità, mai avuta, la musica come riscossa, rivincita, rivoluzione della propria vita, la musica come via di fuga, la musica come antidolorifico, come autoconvinzione che forse la vita non è tutta una delusione. Sono cinque brani differenti che narrano storie di rivalsa, di coraggio, di sofferenza, ma sono anche storie come nel brano “Addio” che richiamano al rapporto personale che il rapper ha con la religione. Violini, piano e chitarre elettriche si fondono armonicamente e aiutano a fare rivivere con più intensione il messaggio contenuto nei brani. “Il disco è nato, ci racconta Daddy, dall’incontro artistico con Alessandro Magnisi, che è anche il mio produttore. La base è il rap ma non è standard puntiamo a sperimentare nuova musica in un incontro tra rap, pop, rock ed elettronica. “Addio” è rivolto a chi ha un sogno e lo insegue fino in fondo. Quello che mi auguro da questo lavoro è che chi ascolta il disco si immerga e capisca ciò che voglio comunicare e spero che questo sia un valido biglietto da visita per il nuovo disco che è in programma”. Un percorso quello di Daddy che inizia sui social con il successo di visualizzazioni per il singolo storico “Amore tossico” e che punta sempre più al nuovo mondo 2.0. I progetti che questi due giovani artisti messinesi hanno in cantiere sono tantissimi, non mancheranno future sorprese. Cristina D’Arrigo
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Amato e Deidda sono tra i più eclettici jazzisti italiani – sottolinea il direttore artistico di “Musica Nomade” Giacomo Farina – e in duo formano una coppia improbabile quanto efficace e d’impatto. Entrambi hanno impreziosito le loro rispettive carriere con traguardi e risultati artistici importanti, apprezzati a livello nazionale e internazionale non solo dalla critica e dal pubblico degli appassionati, ma anche da colleghi musicisti di grido che si sono sempre premurati di averli al proprio fianco sul palco o nei propri progetti discografici”. Sul palco dell’Horcynus il duo Amato – Deidda porterà un connubio di noti standard e brani originali, arrangiati e interpretati con un esplosivo senso del ritmo e dello swing. Un repertorio ispirato da una concezione esigente ma sempre originale e generosa della musica, che si alimenta delle rispettive esperienze artistiche. I tratti distintivi della musica di Giovanni Amato sono l’energia, l’eleganza e la versatilità stilistica, che lo hanno portato a suonare e a incidere dischi con vere e proprie colonne internazionali della musica jazz come Danilo Perez, Lee Konitz, Gary Peacock, Jerry Bergonzi, Tom Harrell, Peter Eskine, Tony Scott, Mike Goodrich, Diane Schuur, Randy Brecker, Avishai Cohen, Richard Galliano, Kenny Davis, Giovanni Tommaso, Roberto Gatto, Dado Moroni, Rita Marcotulli, Danilo Rea, ma
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22 maggio alle ore 21 a Capo Pe in collaborazione co
“Musica nomade” sa Con il duo jazzistic
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loro, Fondazione Horcynus Orca on Talento Dinamico
aluta il suo pubblico co Amato & Deidda
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anche con musicisti e cantanti osannati dagli amanti della musica pop italiana come Gianna Nannini e Mario Biondi. A fare da contraltare al collega, la formidabile tecnica e duttilità su basso elettrico e contrabbasso di Dario Deidda, doti che lo hanno portato a collaborare e a esibirsi con grandi come Steve Turre, Randy Brecker, Kenny Wheleer, Steve Grossman, David Liebman, Ben Sidran, Michel Petrucciani, Johnny Griffin, Benny Golson, Gegè Telesforo ma anche con uno degli alfieri della musica napoletana e italiana, il compianto Pino Daniele. Ultimamente Deidda è approdato alla prestigiosa etichetta discografica bavarese ECM, grazie all'invito in sala d'incisione da parte di Enrico Rava per il suo ultimo e temerario album "On The Dance Floor", basato sul repertorio di Michael Jackson. “Collaudato nel tempo sulla scorta di una profonda intesa e amicizia, il duo Amato - Deidda è un progetto che si può apprezzare dal vivo sempre più raramente, a causa dei molteplici impegni e dalla frenetica attività artistica dei due musicisti. La data di Musica nomade, che non a caso si chiude con questi due giganti – conclude Farina – offrirà senza retorica un concerto e un repertorio imperdibili, per sondare la freschezza e la molteplicità delle piste musicali e culturali su cui viaggiano oggi composizione e libera improvvisazione”.
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essina, città ricca di storia e di secolari tradizioni religiose, ogni anno rinnova la sua grande devozione e il commosso omaggio ad uno dei santi più amati al mondo, S. Antonio di Padova, il santo dei Miracoli. Migliaia di fedeli, circa 100.000, provenienti da tutta la provincia di Messina, da varie zone della Sicilia e dalla vicina Calabria, ogni anno raggiungono con ogni mezzo il centro cittadino per sfilare dinanzi alla miracolosa statua di S. Antonio, che da oltre un secolo è collocata nella Basilica di S. Antonio. Il 12 e 13 giugno sono i giorni del pellegrinaggio, dalle prime ore del giorno sino a tarda sera la fede e la pietà della gente si esprime in un commosso e devoto omaggio al Santo. Mamme che portano i loro bambini vestiti col saio, uomini e donne scalzi ed in ginocchio che percorrono la navata della Basilica, a ricordo delle grazie ricevute. Migliaia di panini benedetti vengono distribuiti ai pellegrini, che sostano davanti la Basilica antoniana. La domenica successiva al 13 giugno, quest’anno cade Domenica 14 giugno 2015, si svolge l’imponente processione del Santo. La statua di S. Antonio posta su un alto Carro di 7 metri che percorre le vie della città nella sua maestosità. Devoti e pellegrini vestiti con il saio francescano a ricordo delle grazie ricevute, diversi scalzi spingono il Carro Trionfale piangendo e gridando la loro gioia per un così insigne maestro di vita e di fede. Il Santo rivestito degli ori votivi dei fedeli è situato sopra un grande mappamondo, abbellito da centinaia di fiori e attorniato da una quindicina di bambini vestiti da marinaretti e scortato dai paggetti antoniani, che indicano la grande predilezione di S. Antonio verso i piccoli e gli orfani. Alla processione del Carro Trionfale preceduto dalle Reliquie del Santo poste in un mezzo busto dorato, prendono parte centinaia di ammalati e disabili che chiedono la grazia della salute e della vita. Sovente si ha conferma che numerosi ammalati presenti ricevono grazie e miracoli, e ritornano alla Basilica durante tutto l’anno. La costruzione dell’attuale Carro Trionfale risale al 1946. mentre il primo Carro più modesto fu costruito nel 1931. In allegato ho messo un po’ di storia sia della Basilica, che della statua e processione di S. Antonio. La festa di Sant’Antonio di Messina è ormai una grande attrazione di fede e di religiosità che attira folle e turisti che durante il periodo di giugno affollano la città marittima siciliana. Affascinati dalla devozione e pietà popolare della gente partecipano anch’essi, con intensa commozione alla più straordinaria processione di questa città. Inoltre da alcuni anni alla vigilia della Processione si svolge una Notte Bianca dove artisti di strada, spettacoli musicali, cultura, sport e gastronomia allietano pellegrini e turisti che arrivano in città per assistere ai solenni festeggiamenti.
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La magia dello Stretto di Messina 4^ edizione di Dieci, Cento, Mille rapaci sul tuo orizzonte. In collaborazione con il Ramarro Sicilia Sede Territoriale di Messina, GAA4 di Messina composto da Cea Messina onlus, FareVerde Messina, Ambiente e/è Messina Vita e Marevivo Messina e Slow Food Valdemone. L'evento si svolgerà con stazionamento nel piazzale del Santuario di Dinnamare dalle 10:00 alle 11.30. Sarà presente il Presidente della Associazione Ornitologica Messinese Arnaldo Aldo Oliva, appassionato osservatore del transito dei Rapaci nello Stretto di Messina. 20 Maggio 2015
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
Le Iene (Cani da rapina) L’esordio rumoroso, violento, sanguinolento e spettacoloso di Quentin Tarantino nel mondo del cinema. Un esordio che è subito un cult, un esordio che svela subito segreti e stile di Tarantino; tutto quello che di Tarantino si vedrà dopo ne “Le Iene” c’è già. Si parte dalla scelta, ispirata al cinema noir, di non raccontare i fatti in maniera cronologica ma montando la pellicola secondo un non ordine, o meglio, secondo un ordine di dialoghi perché la vera forza delle opere di Tarantino sono i dialoghi; ne “Le Iene” si mettono le basi su questo taglio cinematografico fondato sulla grande importanza e centralità dei dialoghi tra personaggi senza celare una certa inclinazione nei confronti del nonsense, tanto da rendere incomprensibili allo spettatore punti di vista ma lasciando al centro la parola prima delle immagini. La trama del film è arcinota: una banda, una rapina, un infiltrato, tanta violenza e un finale che lascia indietro la crudezza per lasciare spazio alla riflessione sulla vita. Nei film di Tarantino, però, l’attenzione va posta totalmente sul cast. Anche in questo suo esordio è possibile capire subito la tendenza che prenderanno le sue opere. Se vi chiedessero: cambiereste mai un protagonista nei film di Tarantino? Crediamo che chiunque risponderebbe di no, perché Quentin può non piacere a tutti ma i suoi cast rappresentano la perfezione assoluta nel matrimonio tra attore e personaggio. Proprio il contraltare tra recitato e recitante è la forza, già all’interno del personaggio l’attore deve trovare il giusto equilibrio tra finzione e realismo ma l’aiuto principale gli viene dato proprio dalla scelta, perché Tarantino non sceglie mai a caso e se vuole un attore, anche lì non sbaglia, non regalandogli una parte qualunque ma ritagliando un vestito dalle giuste misure attoriali. Harvey Keitel, Tim Roth o un cattivissimo Michael Madsen, uno sclerato Steve Buscemi o lo stesso Tarantino che, novello Hitchcock, si ritaglia una piccola parte nei suoi film prima di uscire di scena in maniera splatter e autoironica. La scelta di uno stile recitativo marcato non è casuale, una serie di caratteristi tipici e unici che rendono ancora più credibile una sceneggiatura particolare e barocca. Un esordio può essere un cult, un regista esordiente può entrare a gamba tesa nella storia del cinema e chi se ne frega se i puristi vedono ne “Le Iene” la nascita e la morte di Tarantino. Si sa, detrattori e amanti traditi aumentano l’ego e creano il mito.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà La musica di oggi, è ormai noto, vive di nuovi equilibri e sistemi; la famosa musicassetta da mandare a discografico via posta, aspettando la risposta non esiste più. Il mondo della musica di oggi è diverso, è formato da talent e talent scout, in un susseguirsi di ricercanti e ricercatori con i primi a caccia e non più in attesa della scoperta. In un mondo di talent e talent show, tutto diventa spettacolo e tutto si trasforma da nulla cosmico a celebrità in un batter d’occhio. Il talento si mischia allo starnazzo, in un tripudio di pubblico adorante il ciuffo o l’apparire senza passare per un vero ascolto. La musica va in secondo piano, l’importante è “comunicare qualcosa”, frase abusata e vuota buona solo per descrivere qualcosa di indescrivibile nella realtà. Se tutto è talent, niente è talent; così le trasmissioni televisive diventano abnormi zoo di ragazzi speranzosi e sognanti, che subito sposano l’idea della recita da show lasciando da parte l’impegno musicale, al grido di “prima lo show”. Niente è talent, ma non tutti sono niente perché la vera bravura sta nel differenziare; prendere buoni e cattivi e dividerli nel giusto modo e secondo le reali capacità. Nessun pregiudizio positivo o negativo, uscire da un talent non è un difetto né un pregio ma un passaggio. Il problema è la mancanza di consapevolezza, durante il talent tra la cornacchia e Madonna è la cornacchia a tirarsela di più; subito dopo il futuro diventa oscuro. Talenti un tanto al chilo, con la data di scadenza sul microfono; abbandonati dopo l’ultima pubblicità o bravi a durare fino al primo Sanremo. A perdere è la musica, svilita e usata senza pudore non trova rinnovamento ma solo sfruttamento e finisce col dar vita a mostri intonanti banalità pure. Differenziare è d’obbligo, per correttezza e puro sadismo: se Marco Carta è un prototipo di pupazzo strappa ascolti, non allo stesso modo sono Marco Mengoni o Emma Marrone; sia chiaro che non si parla di gusti musicali ma di valenza nel mondo canoro. Esistere per poche ore e morire allo spegnimento della tv è condanna assoluta per ragazzi dalle poche colpe e grosse ingenuità. Uscire dal concetto di talent, concetto di show e tornare a dare spazio e futuro a chi merita dovrebbe essere obiettivo comune; in un mondo mainstream e patinato dove ragazzini con la voce metallica servono per attirare masse piangenti di ragazzini è impensabile tornare indietro e rinunciare a così tanta finta realtà.
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Fattore X (Talenti e diversità) 20 Maggio 2015
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà
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ack London, nato a San Francisco nel 1876, è sicuramente uno degli scrittori più interessanti e singolari della letteratura americana. L’infanzia difficile, vissuta in ristrettezze economiche e priva di saldi legami, l’adolescenza vagabonda sui moli di Oakland e sul mare di San Francisco tra piccoli furti, pesca illegale di ostriche, precoce abuso di alcool, sono investite dalla passione per la letteratura che non l’abbandonò mai per tutta la vita. Lettore onnivoro, scrittore prolifico, viaggiatore inquieto esercitò un grande fascino sui lettori americani ed europei sia per la potenza espressiva dei suoi scritti sia per la vita vissuta con passione all’inseguimento dei suoi sogni: il viaggio, l’avventura, la giustizia sociale, la costruzione di una grande casa in una tenuta agricola autosufficiente, quasi un’utopia. È tra il 1899 e il 1900 che si fece conoscere nel mondo della letteratura, pubblicando i primi racconti d’avventura. Seguirono anni di grande attività: un’inchiesta di prima mano sulla povertà nell’East End di Londra che costituirà il materiale per Il popolo dell’abisso, l’attività giornalistica di corrispondente della guerra russo-giapponese, il grande successo con la pubblicazione del Richiamo della foresta. Quest’ultimo romanzo, che ha appassionato varie generazioni di lettori ed è ancora oggi uno dei più amati di London, è strettamente legato alla sua esperienza tra i cercatori d’oro. Protagonista è il cane Buck, che vive tranquillo e amato nella fattoria del giudice Miller nella calda valle californiana di Santa Clara fino a quando un giardiniere, “un tipo poco raccomandabile che aveva il vizio inveterato di giocare alla lotteria”, non lo vende ai trafficanti che procurano ai cercatori d’oro cani adatti a trainare le slitte. Per Buck inizia una vita molto dura che cambia radicalmente il suo rapporto con gli uomini, dei quali prima si fidava e che ora, invece, gli appaiono come nemici a cui deve sottomettersi. Nella dura vita che ha fatto emergere in lui gli istinti primordiali, Buck sente il richiamo atavico della sua razza, sente risuonare le voci delle generazioni primitive di cani dalle quali discende, avverte l’affinità con i lupi che vivono in branchi, ma prova amore per Thornton, l’uomo che si è preso cura di lui. Tra i due si instaura un forte legame ma ciò non impedisce a Buck di riprendere la via della foresta: si scopre fatto per uccidere, per predare, per nutrirsi di “cibo vivo”. Quando tornando, trova il campo dei cercatori d’oro devastato capisce che sono stati uccisi tutti gli uomini tra cui l’amato Thornton, insegue ed assale i colpevoli, gli indigeni Yeehat, facendone strage. Un romanzo di formazione, dunque, in cui Buck passa attraverso diversi stadi: grazie alle molteplici e drammatiche vicende della sua vita impara, cresce, si trasforma da cane pacifico in belva crudele e demoniaca. Un percorso inverso compie, invece, il cane protagonista di Zanna bianca, altro grande capolavoro di Jack London. Tra le altre opere ricordiamo: La strada, che contiene i materiali del diario iniziato a diciotto anni, e Martin Eden, che racconta la vita tormentata di un marinaio in cui si rispecchia l’autore. La morte prematura, avvenuta probabilmente per suicidio nel novembre del 1916 a Glen Ellen, aggiunge alla sua figura un alone di mistero e di inafferrabilità.
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20 Maggio 2015
Buck non leggeva i giornali, altrimenti avrebbe saputo quali guai si stavano preparando non soltanto per lui, ma per tutti i cani di forte muscolatura e col pelo lungo e soffice da Puget Sound a San Diego. Brancolando tra le tenebre artiche gli uomini avevano trovato un metallo giallo e, poichĂŠ le compagnie di navigazione e di trasporto avevano divulgato la notizia, migliaia di persone correvano verso il Nord. Questi uomini avevano bisogno di cani; cani robusti, con una forte muscolatura e pelo folto per difendersi dal gelo. La passione e la bellezza e la nobile forza dei libri stavano diventando reali. Era in quella e felice condizione nella quale un uomo vede i suoi sogni avventurarsi fuori dai recessi della fantasia, per diventare realtĂ .
Jack
London
Dimenticati di te stesso e il mondo ti ricorderĂ .
San Francisco, 12 gennaio 1876 Glen Ellen, 22 novembre 1916 20 Maggio 2015
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RE sano
Mangia
a cura di Mimmo Saccà
Succo d'arancia migliora il cervello degli anziani
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n bicchiere di succo di arancia al mattino, tutti i giorni, potrebbe aiutare a migliorare la salute mentale delle persone anziane. Anche se nello studio sono statti osservati gli effetti di poco meno di una pinta di succo d'arancia al giorno, quantitativi minori potrebbero contribuire ugualmente a migliorare le capacità cerebrali. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull'American Journal of Clinical Nutrition. Rebecca Kean, ricercatrice presso l'University's School of Psychology and Clinical Language Sciences e prima autrice dello studio, spiega che i risultati sono frutto di una piccola indagine che ha coinvolto 37 volontari, con un'età media di 67 anni, ai quali è stato chiesto di consumare mezzo litro disucco d'arancia al giorno per 8 settimane. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a dei test che avevano l'obiettivo di valutare la memoria, i tempi di reazione e la fluidità verbale, prima e dopo le 8 settimane in cui dovevano consumare il succo di arancia. Incrociando i risultati dei test si è così scoperto che il consumo di succo d'arancia ha contribuito a migliorare complessivamente dell'8 per cento le funzioni cognitive. Daniel Lamport, co-autore dello studio, spiega che un miglioramento dell'8 per cento delle capacità mentali equivale, ad esempio, a ricordare una parola in più rispetto a quelle che di solito si ricorderebbero di una lista della spesa composta da 15 elementi. In apparenza potrebbero sembrare dei piccoli miglioramenti ma, se si considerano i potenziali effetti nell'arco di tutta la vita, il consumo di succo d'arancia potrebbe
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migliorare notevolmente la salute mentale delle persone anziane. Secondo gli autori gli effetti benefici sulle capacità mentali sarebbero da attribuire all'alta concentrazione di vitamine e zuccheri, sostanze che svolgono un ruolo importante nel fornire i nutrienti necessari a mantenere in salute il cervello. Il succo di arancia ha però anche altre proprietà, come rilevato in diversi studi non è solo un "farmaco naturale" per la prevenzione delle malattie da raffreddamento ma sembrerebbe utile anche per ridurre i valori della pressione arteriosa (il dato è emerso nel corso di uno studio della Cleveland Clinic coordinato da Dennis Sprecher). 20 Maggio 2015
Mangia
RE sano
La ricetta Frittata fantasia Ingredienti per una teglia da 24 cm • • • • • • • • •
360 gr di Ravanelli 250 gr di Carote 500 gr di Asparagi 8 Uova 70 gr di Parmigiano reggiano 40 gr di Olio di oliva extravergine 2 gr di Timo 6 gr di Sale Pepe q.b.
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PREPARAZIONE Per preparare la frittata iniziate pulendo le verdure. Pelate sia gli asparagi che le carote e tagliateli a rondelle tenendo da parte le cime degli asparagi. Lavate anche i ravanelli e tagliate anche questi a rondelle ma abbastanza sottili. A questo punto tritate lo scalogno finemente e stufatelo con un filo d'olio per circa 5 minuti a fuoco molto basso, quindi aggiungetevi le carote e lasciate cuocere un paio di minuti. Passato questo tempo aggiungete anche le rondelle di asparagi e il timo tritato. Terminate di cuocere per circa 5 minuti e solo alla fine aggiungete il sale e il pepe. Lasciate intiepidire e nel frattempo iniziate a sbattere le uova in una ciotola capiente, aggiungendo subito sia il sale che il pepe. Quindi unite il formaggio grattugiato, mescolate bene e aggiungete anche le verdure: sia il mix di carote e asparagi che i ravanelli affettati. Amalgamate bene il composto e versatelo in una teglia con carta forno, decorate con le punte degli asparagi tenute da parte e infornate a 180° per 55 minuti. Servite la frittata ai ravanelli tiepida per gustare al meglio i vari sapori.
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Amarcord Messina - Passeggiata sul viale Principe Amedeo - Anni '50
n째 202 anno XIII - 13 Maggio 2015 foto Peppe Saya
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Messina - Cittadinanza onoraria al magistrato palermitano
Uno, cento Di Matteo