n째 166 anno XII - 25 Giugno 2014 foto Antonio De Felice
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Accorinti Sindaco
Anno uno
Asterisco di Lillo Zaffino
Buon compleanno
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’ trascorso appena un anno dall capeggiata dal pacifista Renato piedi nudi, tra due ali di popolo f I messinesi hanno scelto di cambiare r leti per puntare sulla speranza, sul nu ca rappresentata dall’ appena arrivato tra chi amministra e gli amministrati. Un to di Accorinti: rimozione dei tornelli e d
Ma la luna di miele, come semp
rende conto che tra i progetti, le buone amministrativo e normativo che impone I nuovi amministratori sono stati costret presiedono l’attività nell’apparato istitu st’oggettiva carenza. Qualche errore nei rapporti con le altre istituzio co si presentò con la bandiera di pacifista alla cerimonia dinanzi al seguito di un’incauta dichiarazione dell’assessore Mantineo. L’in se della tradizione messinese. In altri casi qualche atteggiamento su Tuttavia, l’autonomia dal sistema dei partiti ha reso possibile l’attuaz nanza. Scontato lo scontro con una parte dei commercianti per i provvedime si ciclabili in città. Così come, l’aspro confronto con le società di cavalcavia ai mezzi pesanti. Un segnale positivo arriva nel compl consuntivo 2013, si sta predisponendo lo strumento finanziario del 20 della consiliatura. Molti nodi si sono aggrovigliati e si devono scioglie non dispone della maggioranza e, soprattutto, non è riuscita a instau non solo psicologici, derivanti dalla recente inchiesta giudiziaria sui b Ma le complicazioni sono insite nell’esercizio di qualunque potere, i Buon compleanno.
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a conquista del Palazzo Zanca attraverso “la rivoluzione dal basso” o Accorinti. Sembrano remoti le immagini del nuovo sindaco che, a festeggiante, s’impossessava della casa comune. radicalmente il sistema di potere imperniato su partiti logori e obsoovo concetto di partecipazione democratica, sulla rivoluzione pacifiprimo cittadino. Il palazzo del potere aperto a tutti: basta steccati n concetto che trova la sua plastica soluzione nel primo provvedimendei controlli all’entrata del municipio. pre, dura poco. E presto la nuova Giunta di governo cittadino si e intenzioni e la loro realizzazione c’è di mezzo un sistema politicoe un quadro di regole che devono essere rispettate. ti a imparare rapidamente, sovente sulla loro pelle, i meccanismi che zionale dell’Ente Locale. Il percorso del primo anno risente di queoni. Basti ricordare la polemica con le forze armate: quando il sindamonumento dei caduti. L’incrinamento dei rapporti con il Prefetto a comprensione con la Chiesa Locale per le commemorazioni religioupponente dei rappresentanti della giunta poteva essere evitato. ione di provvedimenti non sempre universalmente graditi alla cittadi-
enti relativi all’Isola pedonale di Cairoli o alla diffusione di percortraghettamento per la gestione dei ticket e per la chiusura del lesso comparto del bilancio comunale, approvato in Giunta quello 014 e sembra scongiurato il dissesto finanziario incombente all’inizio ere in seno al Consiglio Comunale, dove l’amministrazione Accorinti urare un rapporto istituzionale costruttivo e su cui gravano gli effetti, bilanci approvati dalle precedenti amministrazioni. n particolare da quello politico che è investito da un voto popolare.
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Primo Piano servizio di Marilena Faranda
Sogni “dal basso” In piazza Cairoli, così, alle 21, si sono trovati in pochissimi, alla spicciolata, poi, sono pian piano arrivati gli altri, alle 21,45, con l’arrivo del sindaco Accorinti (maglietta rigorosamente free Tibet e megafono anch’esso targato free Tibet) i partecipanti al raduno hanno raggiunto il numero di qualche centinaio.
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lle 21 del 24 giugno, l’Amministrazione Accorinti ha voluto festeggiare il compimento del suo primo anno di vita. In vero, ci si aspettava un festa più grossa, col passaggio dell’Italia agli ottavi di finale della Coppa del Mondo, che doveva segnare la rinascita della squadra di calcio dopo le amarezze del Sudafrica, ma così non è stato. In un’atmosfera di grande familiarità ed affettuosità, Accorinti, in piedi su un sedile di cemento, ha esordito ricordando come esattamente un anno addietro era stato raggiunto un sogno e come il suo Cambiamo Messina dal Basso abbia il proprio significato principale in un cambiamento spirituale ed interiore. Ha voluto, proprio per questo, sottolineare, con viva soddisfazione, che il prossimo 11 luglio avrebbe ricevuto la visita del Sindaco di Assisi, in vista di un gemellaggio tra le due città nel segno della pace, che dovrebbe successivamente estendersi anche a Benares, città santa dell’induismo. La visita del Sindaco di Assisi che lavora presso l’UNESCO, continua Accorinti, potrebbe essere utile per l’inserimento dello Stretto nel patrimonio dell’umanità e perfezionare un altro dei suoi progetti: l’area integrata dello Stretto con Reggio. Il Sindaco, ricorda pure, il suo faticoso incontro con gli imprenditori privati della Cartour conclu-
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sosi negativamente, ma Accornti si augura in un loro ravvedimento, perché essi non hanno voluto capire che non è più il tempo dei ricatti occupazionali che hanno portato al disastro dell’ILVA. Su questo punto, ricorda, invece, l’incontro, per merito del Commissario di MessinAmbiente Ciacci, di questa mattina, con l’industriale bolognese Tedeschi, esempio di come si possa fare profitto e rispettare l’ambiente. Prende, poi, la parola l’Assessore Ialacqua che ironizza sulle numerose critiche al suo operato e sottolinea come le precedenti amministrazioni abbiano lasciato un debito di circa 400 milioni di euro e, conseguentemente, il suo assessorato sia stato costretto ad operare con soli 4 mila euro al mese per la cura ed il mantenimento del verde pubblico, prima patrimonio di numerose cooperative. L’Assessore Signorino evidenzia le difficoltà di operare sulle macerie dei bilanci precedenti e come si prefigga di arrivare alla redazione di un Bilancio di questa Amministrazione che sia condiviso dalla cittadinanza. L’Assessore Cucinotta riferisce di aver lavorato non sotto i riflettori, ma con già buoni risultati: la perfetta riuscita della simulazione di un terremoto, anche se, ironizza, gli è stato rimproverato che la simulazione non era stata confortata dalla prova pratica con un sisma WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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vero; la pulitura di numerosi torrenti non effettuata da decenni. Viene poi fatto salire sul sedile il Segretario Generale, Le Donne, che ricorda il suo passato di contestatore insieme ad Accorinti e rassicura che il cambiamento dell’amministrazione comunale, attualmente è talmente dal basso da essere sotto il livello del mare, ma che tra non molto si sarebbe potuto vedere anche in superficie. Successivamente, sono stati invitati a salire sul sedile, a turno ovviamente, Il Commissario di MessinAmbiente, il Direttore artistico del Vittorio Emanuele, alcuni Consiglieri comunali e Consiglieri di quartiere amici e numerosi esperti, a titolo gratuito, dell’Amministrazione. All’atmosfera gioiosa, però, mancavano quelle migliaia di cittadini (disoccupati, inoccupati, sottoimpiegati e cassintegrati) che proprio un anno addietro accompagnarono Accorinti nella presa di Palazzo Zanca, forse perché hanno perso la capacità di sognare. Inoltre, fra le opere all’attivo o, secondo alcuni al passivo, della Giunta Accorinti c’è anche l’Isola pedonale, sebbene ancora in itinere, che ha cambiato il modo di concepire la viabilità dei Messinesi. Quest’ultima, come l’imminente opera della pista ciclabile, non ha trovato il favore di molti, sia utenti, che esercizi commerciali. Si sta lavorando sulle partecipate ed, anche, l’altra partecipata, ATM, è ancora sotto cura, per cui si aspetta di vedere gli effetti del suo restauro. Un anno di incontro e forse, molto, più scontro col Consiglio comunale, che lamenta la mancata considerazione dei rappresentanti del popolo. Un anno di gestione migranti che hanno popolato la nostra città, infatti, "c'è chi va e chi viene". Un anno di Corte dei Conti col fiato sul collo, in cui hanno tenuto banco il mancato cero votivo alla Madonna di Montalto ed il Registro unioni civili. Fra fans del nuovo metodo Accorinti ed i suoi detrattori, un anno è passato e ci si augura che, mattone dopo mattone, si possa costruire la casa Comune, la casa Messina. La giunta Accorinti ha voluto la bicicletta ed adesso pedala. Fra cinque anni avremo una visione completa e sapremo se la concretezza dei sognatori riuscirà a smuovere il torpore dei messinesi, o se avrà avuto ragione la vecchia politica dei partiti.
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Riceviamo e pubblichiamo L' A.L.CE.S. ed altri commercianti sull'amministrazione Accorinti
“Siamo alla follia”
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redevamo, finalmente, di trovare nel Comune un amico e non un sordo avversario come troppe volte era avvenuto in questi anni. Immaginavamo che l’assenza di interessi di parte e la presenza di una Giunta tecnica, non Politica, avrebbe garantito procedure più snelle e ragionevolezza nell’amministrazione della cosa pubblica. Sentire parlare, poi, di concertazione e condivisione oltre che di valorizzazione del merito e della competenza ci aveva davvero fatto ben sperare. Ad un anno dall’insediamento della nuova amministrazione, però, nessuna delle promesse e delle aspettative si è concretizzata. Niente di nuovo, dunque, altro che rivoluzione! Abbiamo assistito e subito una città che, colpita dalla crisi internazionale, non ha avviato una sola misura capace di rimettere in moto l’economia cittadina e di ridare fiducia agli imprenditori, eroi che hanno scelto e continuano a scegliere di restare in una città allo sbando. In una città nella quale la mobilità di cose e persone è pura utopia e dove la normale amministrazione diviene una chimera, o un’eccezione della quale compiacersi, abbiamo subito iniziative unilaterali, in barba a qualunque logica e processo di condivisione, come l’isola pedonale Cairoli, la pista ciclabile e, dulcis in fundo, le nuove tariffe Cosap. Rispetto all’isola pedonale prendiamo atto che dopo un anno l’Amministrazione, pur continuando ad ostinarsi sull’isola pedonale Cairoli, ha finalmente compreso che l’area pedonale, più idonea per la tipologia di attività commerciali e di più facile attuazione oltre che a servizio dei Croceristi, è quella intorno al Duomo. Rispetto alla scelta della pista ciclabile, invece, continuiamo a manifestare le nostre perplessità per le modalità scelte e per i crismi di pericolosità che la stessa presenta. Come già accaduto per l’isola pedonale Cairoli, ci pare un altro progetto calato dall’alto da chi non conosce il territorio e le abitudini dei Messinesi. Abitudini che per essere modificate, così come auspichiamo, devono essere accompagnate dal controllo del territorio costante e non certamente dalla saltuaria presenza, magari durante l’inaugurazione, di qualche vigile. Il tema della sicurezza, della qualità e dell’efficacia del servizio pubblico, inoltre, sono centrali in una città che mira a divenire sostenibile e che vuole puntare su mezzi alternativi all’automobile. Avremmo potuto anche su questo dare un contributo di esperienza sul campo - oltre che di competenza specifica e pratica - ma comprendiamo che dei Professori Universitari ne sapranno certamente più di noi. Certo parlando di concertazione dopo aver avviato i processi e cercando di mettere toppe agli errori fatti non ci pare né logico né diverso da ciò che abbiamo già visto e subito in questi anni. Crediamo, inoltre, che ciò che a questa amministrazione certamente manca è la conoscenza delle regole che determinano la riuscita o meno di un’attività imprenditoriale. Capiamo che chi ha uno stipendio fisso a fine mese non può comprendere chi rischia di suo e quando alza la saracinesca conosce, di certo, solo i costi fissi, le tasse e gli imprevisti cui dovrà far fronte. Quando nel mese di Marzo 2014 alcuni di noi hanno ricevuto i primi avvisi del Comune che, attuando la delibera del dicembre 2011, triplicava il costo della Cosap, richiedendo tale aumento a partire dal primo gennaio 2012, pensavamo ad uno scherzo. Oltre a non trattarsi di uno scherzo, invece, non riuscivamo, nei mesi trascorsi sino ad oggi, a risol-
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vere la questione dovendoci rivolgere all’Avv. Santi Delia per tutelare i nostri interessi ricorrendo al TAR. Tanto per fare un esempio, ci sono attività commerciali che dai 10 mila euro/anno di tassa di occupazione sono passati ad oltre 31 mila euro/anno senza contare che tale aumento, secondo l’Amministrazione, andrebbe applicato retroattivamente anche per l’anno 2012 e 2013. Lasciando perdere la crisi, che chi percepisce stipendi pubblici universitari non può conoscere, ricordiamo all’Amministrazione, dal basso, che il costo richiesto non è applicato a Montecarlo o Venezia ma che siamo e restiamo a Messina. In una città nella quale i costi della Tares, tra gli altri, sono esorbitanti ed immotivati se rapportati al servizio effettivamente fornito. Senza contare che la “tariffa” che si vorrebbe applicare risulta esorbitante anche se rapportata alle altre città italiane nelle quali, invece, il livello di servizi forniti è ben più adeguato ed alto di quelli inesistenti della nostra Città. Ricordiamo a chi non ne avesse cognizione che spesso molti di noi devono sostituirsi all’amministrazione per pulire, disinfestare e manutenere anche spazi pubblici confinanti con quelli avuti in concessione e la cui responsabilità non è certamente la nostra. Altro tema paradossale riguarda chi come noi, in regola con autorizzazioni e pagamenti, sarà penalizzato molto più di chi invece ha deciso di occupare abusivamente gli spazi comunali e questa ci pare una beffa ulteriore. E’ come se chi decide di non rispettare le regole è premiato e chi, invece, le osserva viene ulteriormente vessato proprio da chi dovrebbe tutelarlo ed occuparsi del controllo del territorio. Siamo alla follia! Probabilmente non è chiaro che solo la nostra associazione, gli altri locali del centro cittadino ed i locali della litoranea nord della città, che con noi sottoscrivono il presente documento, danno lavoro a circa 300 unità, senza considerare l’indotto, e che il pagamento di quanto richiesto ci porterà inevitabilmente a dover tagliare le spese del personale. Sembra paradossale che chi crea lavoro ed offre opportunità, a giovani e meno giovani, di restare a Messina venga danneggiato dalle scelte di un’amministrazione che non interviene per modificare un provvedimento, francamente, assurdo ed in sostenibile. Visto, quindi, che i risultati ed i tentativi di interlocuzione con l’amministrazione, anche tramite nostri rappresentanti di categoria, sono andati a vuoto chiediamo al Consiglio Comunale, organo deputato a farlo, di intervenire repentinamente per modificare tale regolamento ripristinando le vecchie tariffe. Da parte nostra resta la disponibilità ad un confronto sereno, purché lo stesso avvenga in tempi brevi e, soprattutto, sia finalizzato alla risoluzione effettiva della questione. Restando in attesa di un riscontro da parte della Politica anticipiamo, già da ora, che nei prossimi giorni avvieremo plateali proteste per affermare i nostri diritti e cercare di restare, nonostante tutto, nella città che amiamo e nella quale vogliamo che crescano e restino i nostri figli. Il Presidente Avv. Marco Di Mauro
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Sommario
18-23
Attualità
26-27 Dietro le quinte
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numero 166 anno XI 25 Giugno 2014
54-59 Cultura
72-73 Mangiare Sano
Settegiorni Cronaca della settimana
Le rubriche 40-41
Città Cronache urbane
28-29 In&Out 66-67 La corazzata
42-43 Provincia
Potemkin
68-69 Da Beethoven a Kurt Cobain
44-49 Sicilia 10
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70-71 Parole in blu
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano, Mattia Florena Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
INTEGRAZIONE VUOLE DIRE LAVORO La Fondazione CON IL SUD promuove l’Iniziativa Immigrazione per avviare “progetti speciali e innovativi” che valorizzino il lavoro come strumento di integrazione degli immigrati. - La prima fase (fino al 3 luglio) prevede la presentazione di “idee” innovative da parte del terzo settore e volontariato meridionale, da associazioni e organizzazioni di immigrati. - Le migliori idee su contrasto allo sfruttamento e promozione del lavoro potranno trasformarsi inprogetti concreti. - A disposizione 3,5 milioni di euro. Favorire l’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati nelle regioni meridionali: con questo obiettivo la Fondazione CON IL SUD promuove l’Iniziativa Immigrazione, che rientra nell’ambito di intervento “Progetti Speciali e Innovativi” ed è rivolta al mondo del terzo settore e del volontariato meridionale e, in particolare, alle associazioni e Organizzazioni di Immigrati (OdI). L’Iniziativa prevede la presentazione di idee innovative in grado di concretizzarsi successivamente, con il sostegno della Fondazione e con il coinvolgimento di competenze e professionalità adeguate, in progetti “esemplari”che promuovano il lavoro come strumento imprescindibile per favorire l’integrazione, anche sociale, degli immigrati e che possano rappresentare un modello di intervento sul tema. 12
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25 giugno 2014 La Fondazione mette a disposizione fino a 3,5 milioni di euro, in funzione della qualità delle proposte ricevute. Le idee presentate dovranno fare riferimento ad uno dei seguenti ambiti di intervento: il contrasto alla tratta e allo sfruttamento lavorativo e sessuale – a disposizione fino a 1,5 milioni di euro; la valorizzazione del lavoro, anche autonomo, nelle forme associative tipiche del terzo settore (imprese sociali, cooperative sociali, ecc) – a disposizione fino a 2 milioni di euro. Le idee devono essere presentate on-line alla Fondazione CON IL SUD entro il 3 luglio 2014, illustrando sinteticamente l’intervento proposto, l’innovatività della metodologia da applicare, indicando i beneficiari e i partner, con particolare riferimento all’organizzazione di immigrati coinvolta. Gli interventi dovranno essere realizzati nelle sei regioni meridionali:Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. La valutazione delle idee terrà conto di aspetti come l’innovatività, il contributo in termini di opportunità di integrazione e di inserimento offerte agli immigrati, il partenariato coinvolto. La Fondazione provvederà, dopo un processo di verifica e valutazione di tutte le idee progettuali ricevute e considerate ammissibili, alla pre-selezione di quelle ritenute maggiormente in linea con lo spirito dell’iniziativa. Le idee pre-selezionate dovranno essere convertite in progetti esecutivi attraverso la presentazione di una proposta di progetto più dettagliata e completa.
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Attualità
foto Salvatore Forestieri
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L’Università di Messina
seconda
tra gli Atenei meridionali
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e classifiche redatte da “Il Sole24Ore” premiano l’Ateneo di Messina. L’Università peloritana, infatti, sale dal 51° al 38° posto tra 61 atenei statali – a pari merito con Teramo – e, soprattutto, si afferma come la seconda tra gli atenei meridionali di grandi dimensioni (dopo Salerno, che è 22a ), la terza in assoluto nel Sud (Napoli Orientale è 34a) in una graduatoria in cui le università settentrionali fanno la parte del leone. Per quanto concerne la Sicilia, Catania risulta essere 51a, Palermo 58a. Rispetto alle graduatorie ANVUR della scorsa estate, i risultati sono disegnati da un nuovo pacchetto di indicatori e tengono presenti tanto la ricerca quanto la didattica. Nel primo caso, disaggregando il dato finale, Messina è al 37° posto e nel secondo al 41°. Rilevanti alcune performance. L’Università peloritana è tra le prime 15 in Italia (11a) per ciò che concerne la sostenibilità dei Corsi di Laurea – il numero medio dei docenti rispetto ai vari insegnamenti – e per quel che riguarda la competitività della ricerca (14a posizione), cioè la capacità di attrazione delle risorse sui vari progetti. Aspetti meni positivi, la mobilità internazionale (54° posto), il numero di studenti in cerca di lavoro dopo un anno dalla laurea (penultima posizione, che rispecchia la situazione socioeconomica del territorio) e la qualità della produzione scientifica (anche qui penultimo posto) calcolata sostanzialmente in base alle graduatorie ANVUR dell’anno scorso. “Si tratta – commenta il prof. Salvatore Cuzzocrea, Prorettore con delega alla Ricerca – di un dato che, nel bene e nel male, ci conforta rispetto al lavoro che questa amministrazione sta svolgendo dal suo insediamento, un anno fa. Prendiamo in considerazione, ad esempio, i numeri sulla sostenibilità dei nostri corsi: nei mesi passati abbiamo varato una riforma dei Corsi di Laurea, mirata proprio ad incrementare questo valore. Ma, si badi, siamo coscienti anche dei punti di debolezza”.
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foto Salvatore Forestieri
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“Non ci esaltiamo – afferma il prof. Emanuele Scribano, Prorettore Vicario – per questo risultato, così come non ci eravamo depressi per la classifica ANVUR che un anno fa ci relegava in ultima posizione. Già allora avevamo detto che la metodologia seguita dall’Agenzia di valutazione non ci convinceva e che non ci reputavamo assolutamente ultimi.
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Numeroso il pubblico intervenuto alla proiezione restaurata
de “Il Gattopardo”
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na splendida cornice di pubblico, nel teatro all’aperto della Cittadella Universitaria dell’Annunziata, per la proiezione della versione restaurata de “Il Gattopardo”, organizzata dall’Ateneo messinese in collaborazione con l’Assemblea Regionale Siciliana e con la Fondazione Federico II. Quasi un migliaio i presenti, accolti da una sorpresa di carattere musicale: le note del celebre valzer verdiano, suonate da un’orchestra di 61 elementi. Poi, il saluto e il ringraziamento del Rettore ai tanti cittadini intervenuti ed a tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione dell’intera giornata dedicata all’opera di Tomasi di Lampedusa. Ringraziamenti anche da parte dell’on. Giovanni Ardizzone, il quale ha voluto sottolineare la valenza del rapporto tra l’Università di Messina e l’istituzione regionale. Infine, le parole del prof. Gioacchino Lanza Tomasi che hanno introdotto la proiezione, operando un parallelismo tra l’opera letteraria e l’interpretazione cinematografica operata da Visconti. Quindi, spazio alla pellicola ed un congedo finale, con l’augurio che simili iniziative possano presto ripetersi. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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dietro le quinte di Francesco Certo
Quando Accorinti fece Renato
Leggere, scrivere e far di conto
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enato ha sbagliato in questi mesi, ha sbagliato moltissimo perché non poteva far altro che sbagliare, perché fare il sindaco significa stare alle regole del gioco, fare l’Accorinti e dimenticare di essere Renato. Perché Renato che scala il pilone o che riempie le strade di gente urlante il proprio dissenso verso il ponte, non può fare il sindaco, lo vorrebbe fare ma non può perché anche quando il boccone è amaro, a volte, bisogna ingoiarlo. Renato che fa il sindaco Accorinti non è un re o uno sceriffo, è un sindaco e come tale deve comportarsi, istituzionalmente. Ogni tanto, però, Accorinti fa Renato, ripudia la guerra (come non potrebbe), accoglie i più sfortunati e combatte i poteri forti. Già i poteri forti, a Messina ci sono eccome, ma per comodità o pigrizia li riassumiamo nella figura dei Franza (magari fossero gli unici!), loro deboli non sono e da decenni “dominano” il trasporto sullo Stretto, lo fanno come si fa impresa, senza guardare in faccia nessuno, prima gli interessi poi la città. Renato fa Renato e non ci sta, non accetta che i Franza vogliano invadere il centro città per tutta l’estate con imponenti tir nelle ore di punta diurne. Non lo accetta, non lo permette, parla, urla, litiga e decide: cavalcavia con divieto di accesso ai mezzi pesanti e quindi niente accesso agli imbarchi Cartour. Una decisione netta e discutibile, ma la prima vera occasione in cui il sindaco Accorinti è stato Renato.
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l dipartimento di viabilità l’ha combinata grossa, commettendo uno di quegli errori che farebbero scompisciare se non fossero tragici per chi li ha commessi. Era stata varata, in forma sperimentale, la sorveglianza notturna per il parcheggio scoperto di Via La Farina, 15 giorni di prova con un budget previsto di 830 euro per i due guardiani che avrebbero coperto le 12 ore di turno. Una cifra modica e da non lasciarsi sfuggire, avranno pensato funzionari ed il responsabile, l’ing. Mario Pizzino, peccato, però, che chi aveva fatto i conti aveva saltato un passaggio non da poco, dimenticando di moltiplicare per tutte le ore del turno la cifra di 23,85 euro pattuita come compenso orario. Insomma, un errorino da poco, se non fosse che la cifra da modica è diventa spasmodica superando i 9 mila euro, aggravando, così, la condizione delle casse di Palazzo Zanca. Una vicenda paradossale e dai risvolti più che ridicoli, sbagliare capita a tutti, purtroppo, però, non tutti e non sempre possono permetterselo.
C’è solo Renato
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e polemiche del cero non si erano appena estinte quando l’ipocrisia tipica del messinese, soprattutto di quello che crede di vivere al di sopra degli altri, è tornata di grande attualità. La cerimonia del “Vasceluzzo” rimane uno degli eventi religiosi della città, uno di quegli eventi paragonabili alla consegna del cero votivo alla Madonna di Montalto, uno di quei giorni in cui le autorità cittadine spolverano le loro “facce da chiesa” per proporle ai fedeli accorsi. Stavolta, però, nessuno ma proprio nessuno si è presentato alla celebrazione, assenze pesanti se si pensa ai fiumi di ipocrite parole che hanno preceduto qualsivoglia evento religioso. Però, c’è un però, qualcuno c’era, uno solo, uno qualunque, il sindaco Renato Accorinti. Proprio lui, quello che non rispetta le tradizioni, come ama dire chi giudica da una maglietta, lui che pensa al Tibet e non alla Madonuzza che tanto bene ci vuole. Lui, il blasfemo Renato, quello che non si batterà il petto durante la messa, ma che c’è anche quando i soliti noti sono assenti, ma non lo fa pesare.
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Quando i Franza fecero i Franza
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a famiglia Franza non ha mai sbagliato, non sbaglia mai chi fa ciò che vuole, loro fanno gli imprenditori e lo fanno come credono, in un paese come il nostro non si sorprende nessuno. Lo fanno nella maniera in cui preferiscono e nel modo che possa fargli guadagnare di più. Poi l’impresa, si sa, è labile, a volte ci si indovina a volte no, e può capitare di far fallire società di calcio ed alberghi, ma nella navigazione, no, lì non si sbaglia, e come si potrebbe! A volte, però, all’impresa il bastone tra le ruote lo mette la politica, cattiva e malvagia, contesta le tariffe e non accetta orari mutevoli. Sacrilegio! Mai nella storia di Messina i Franza erano stati messi in discussione, ed allora che si fa? Beh, l’inventiva a chi fa impresa non può mancare, ed allora pietismo, pietismo a piene mani. Accorinti annuncia che chiuderà il cavalcavia ai tir? Niente Cartour in orari diurni? Bene, la risposta saranno 150 licenziamenti, dovuti dall’ordinanza del sindaco. Ancora una volta i poveri imprenditori saranno costretti a lasciare a casa padri di famiglia per colpa della politica. Capziosi direte voi, probabile, se la risposta ad ore di tavoli tecnici in cui non si è tesa la mano alla città, costringendo l’amministrazione a decisioni drastiche, sarà quella di licenziare dipendenti scaricandoli sulla coscienza di Accorinti, i Franza faranno semplicemente i Franza, e chi non lo denuncerà farà semplicemente quello che ha sempre fatto, farà il messinese.
Isola in Procura
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sposto alla Procura d e l l a Repubblica da parte di 100 commercianti, dell’area pedonale di Cairoli, per chiedere se le delibere adottate dall’amministrazione sul tema possano costituire un reato. Il prossimo 15 luglio la fase di sperimentazione scadrà, ma la Giunta ha già presentato la modifica del Piano Urbano prevedendo in maniera definitiva l’isola Cairoli. Insomma, la guerra ideologica non sembra placarsi, sin dal momento della sua istituzione i commercianti dell’area si sono spaccati, favorevoli e contrari, ma anche accusatori verso la giunta di non pensare ai danni che l’isola porterebbe. Calo delle vendite con consequenziali licenziamenti e cessazioni di attività. Vista così l’isola sarebbe più un inferno in centro città che un paradiso per pedoni, ma le medaglie spesso hanno più facce. Le attività commerciali soffrono e non possiamo negarlo, ma pensare che la colpa sia unicamente dell’area pedonale non cessa di essere un’esagerazione, dati ufficiali confermano come il 2013 sia stato un anno nero per il terziario messinese ed il futuro non pare roseo, con o senza isole o isolotti.
Accorinti resettato
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esi fa, in cerca di appoggio politico in un mare di squali affamati, Renato Accorinti aveva annunciato in pompa magna l’inizio di una collaborazione attiva col gruppo “Reset” di Alessandro Tinaglia. Mesi dopo quello che sembrava amore non era neanche un calesse, anzi, adesso che l’idillio e la collaborazione sono un ricordo partono accuse e frecciatine. Inascoltati, plagiati e messi in un angolo, questo denuncia Tinaglia, che in questi mesi col suo gruppo ha proposto svariate idee alla giunta che, sempre secondo il leader di Reset, non avrebbe mai accolto i suggerimenti, o peggio, li avrebbe fatti propri senza menzionare il loro gruppo. Insomma un’altra voce che si aggiunge al coro di chi accusa la giunta Accorinti, sindaco in testa, di non essere comunicativi e recettivi, chiusi nel loro cerchio magico, non aprono alle idee altrui, mai viste come un aiuto. Sono tanti che adesso accusano l’amministrazione di essersi chiusa a riccio sulle proprie convinzioni, dimenticando uno dei punti centrali al momento dell’elezione, la politica partecipata e partecipativa. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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L’Unime scala la classifica del Sole24Ore
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uesta settimana non possiamo non dedicare questo spazio all’Università di Messina, che ha scalato la classifica redatta da “Il sole 24Ore”, balzando dal 51° al 38°posto su 61 atenei statali, migliorando di ben tredici posizioni il risultato dell’anno passato. L’Università peloritana si trova a pari merito con Teramo, ma soprattutto, è bene sottolineare si afferma come seconda dopo Salerno tra gli atenei meridionali di grandi dimensioni e terza in assoluto nel Sud. Dopo di lei anche gli altri atenei della Sicilia: Catania al 51° e Palermo al 58°posto. Risultati che non possono non considerarsi soddisfacenti, dal momento che si è tenuto conto quest’anno non solo della ricerca ma anche della didattica. La nostra università è tra le prime quindici in Italia per quanto riguarda la sostenibilità dei corsi di laurea, e per la competitività della ricerca, vale a dire la capacità di attrazione delle risorse sui vari progetti. Estremamente soddisfatto il Prorettore Vicario Emanuele Scribano cha ha detto “Il lavoro de ‘Il Sole24Ore’ conferma che, utilizzando tutti i parametri che misurano l’attività di un’Università, compresa la didattica, il nostro Ateneo è competitivo”. Un ateneo che ha fatto notevoli passi in avanti rispetto alla condizione degli anni passati, ma, come ha sottolineato il Prorettore con delega alla ricerca Salvatore Cuzzocrea ha ancora molti punti deboli, che vengono messi in risalto dalla classifica. A livello di mobilità internazionale Messina, infatti è al 54°posto, penultima, addirittura, per quanto concerne il numero di studenti in cerca di lavoro dopo un anno dalla laurea, e per la qualità della produzione scientifica. I risultati conseguiti nell’arco di quest’anno accademico devono, dunque, esortare il nostro ateneo a migliorare, a fare dei suoi punti deboli dei punti di forza, non per la posizione in classifica, ma per offrire un futuro sempre migliore ai suoi studenti.
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di Alessia Vanaria
di Francesco Certo
Accorinti un anno ed un giorno
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uesta settimana ampliamo il nostro raggio nella scelta del personaggio da bocciare, allarghiamo l’analisi all’ultimo anno, anzi, all’ultimo anno più un giorno. Un anno ed un giorno fa Renato Accorinti diventava il sindaco di Messina dando vita alla presunta “rivoluzione messinese”, sconfiggeva la vecchia politica e ridava fiducia nelle istituzioni alla città. Tutte belle parole ed idee di rivoluzione, ma un anno ed un giorno dopo il bilancio sull’amministrazione Accorinti non può essere positivo. Da sempre siamo stati corretti nel giudicare l’operato del sindaco, ed oggi, con altrettanta estrema correttezza ci sentiamo di bocciare il primo anno di Accorinti sindaco. Sia chiaro, nessuna polemica o accusa, solo la presa di coscienza che qualcosa in più andava fatto, nei limiti in cui si è dovuta gestire la cosa pubblica, e non è stato fatto. Nel bocciare, bocciamo tutto il complesso Accorinti, giunta compresa, anzi, proprio la giunta ci è sembrata la parte peggiore dell’amministrazione. A parte l’ottimo Cacciola, combattivo ed impavido, che ha portato e porta avanti le sue idee e battaglie, sempre in prima linea ed in mezzo alla gente. Per il resto, invece, approssimazione ed annunci mancati, Ialacqua, Cucinotta e Panarello sono stati gli assessori da cui ci si aspettava di più, ma rimasti avvolti in problemi burocratici o di bilancio, risultano in ritardo o in errore. Poi c’è De Cola che nel essere invisibile non è ancora stato travolto dal problema “via don Blasco” ma arriveranno anche per lui giorni complicati. Poi c’è Renato, lui sbaglia quando concede agli armatori la possibilità di rilasciare i pass per la rada San Francesco, ridimensionando la figura di Ferlisi (giustamente) e facendo scoppiare una guerra intestina. Oggi Renato prova a fare Renato lottando e puntando i piedi contro i Franza, ma come a scuola, a giugno è tardi per salvare l’anno, bocciato ma può ancora rifarsi, quattro anni per farlo.
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La Città OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO
“LE MURA DI CARLO V” Un progetto scolastico del Liceo “Seguenza” per avvicinare i giovani al bene comune
I ragazzi della 3 L del Liceo
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“Cu carriò li petri e la quacina (la calce), cu travagghiò pi gghisari sti Mura Facennuti cchiù forti di ura in ura, dormi e non s’arrispigghia la matina Dormi da trenta seculi oh Missina. Tu intantu addivintavi Gran Signura; ma poi ti vosi ‘nterra la svintura Mentri cu potti ti mittìu in catina. Lu furisteri ora cchiù non ti vanta, l’aria libbira toi cchiù non ci cala Ed oramai di ti nuddu si scanta. Ma drittu e fermu supa a ‘sta muntagna, jò ci cantu a cu voli e a cu non voli: “Missina c’era e Roma era Campagna!”. Pasquale Salvatore
“C’era una volta una città cinta da possenti mura e bastioni, muraglie e grossi baluardi, che Carlo V fece fortissima”. Per i soliti noti è una storia “trita e ritritra”, ma per i giovani NO! Proprio loro, i ragazzi, sono quelli che non sono mai presenti nei soliti convegni rivolti agli addetti ai lavori; in quelle conferenza in cui sono presenti coloro che la storia la conoscono già e se la raccontano all’infinito aggiungendo piccoli, impercettibili particolari. Ecco perché la proposta lanciata al Liceo, nel mese di settembre, dall’Architetto Sabrina Pandolfo della Soprintendenza ai BB CC AA di Messina è stata accolta con grande entusiasmo e si è rivelata vincente: partecipare al Bando promosso dall’Assessorato dei Beni e delle Attività Culturali della Regione Siciliana, rivolto agli Istituti Scolastici, per la valorizzazione della cultura, delle tradizioni e dell’identità siciliana. Il progetto “Le Mura di Carlo V”, stilato dal Liceo Scientifico “G. Seguenza”, diretto dalla Preside Maria Rosaria Mangano, risulta a febbraio 2014 tra i pochi progetti selezionati dalla Regione e prende il via nel mese di marzo. Obiettivi del progetto: coinvolgere gli studenti nella riscoperta dei resti delle antiche Mura di Messina, volute da Carlo V nel XVI secolo, e valorizzare almeno uno dei Bastioni ancora esistenti con la collocazione di un cartello turistico in italiano/inglese che indichi, ai cittadini e ai turisti in transito, la data di costruzione e la posizione topografica riferita all’intero perimetro della Cinta Muraria. Si costituisce quindi il “team” formato dai professori Vincenzo Caruso (Matematica e Fisica), Laura Cappuccio (Lettere) e Loredana Iurato (Disegno e Storia dell’Arte) e dagli esperti della Soprintendenza, l’Architetto Sabrina Pandolfo referente della Sezione per i Beni Architettonici diretta dall’Arch. Marisa Mercurio e la dottoressa Stefania Lanuzza, referente della Sezione per i Beni Storico Artistici diretta dalla Dottoressa Grazia Musolino. La Classe che aderisce al progetto è la 3 L del Liceo, formata da 27 ragazzi e ragazze che, con grande entusiasmo, partecipano attivamente alle attività che vengono proposte.
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Un percorso alternativo, rispetto ai soliti progetti fatti “fra le quattro mura della Scuola”. Questo infatti è un progetto “extra moenia”, “fuori le Mura” per riscoprire le Mura e “sotto le Mura” per studiarne i particolari. Le lezioni frontali (utili a contestualizzare la realizzazione della Cinta Muraria cinquecentesca, a conoscerne l’estensione e il perimetro della Messina rinascimentale) sono sempre seguite da una visita guidata per far corrispondere alle immagini storiche, visualizzate in classe, l’aspetto contemporaneo dei resti ancora esistenti. Ecco quindi la rilettura della Fontana di Orione, della statua di Don Giovanni d’Austria, la visita alle Mura di della Fortezza di Matagrifone e del Forte S. Salvatore, dove i ragazzi sono stati accolti dal Comandante del Presidio della Marina Militare e dal Maresciallo Bonfiglio; e poi la riscoperta dei Bastioni dello Spirito Santo, del Portalegni e di Gentilmeni (quest’ultimo scelto per la valorizzazione). Ecco quindi la costituzione di gruppi di lavoro: disegno, fotografia, video, brochure. Al termine del percorso, per fare sintesi, la verifica è ideata e condotta dall’arch. Pandolfo e dalla dott.ssa Lanuzza in modo simpaticamente originale: - i “Puzzle” (le piante storiche di Messina, cinta dalle Mura) che sono stati ricomposti dai ragazzi al fine di memorizzare visivamente le strutture murarie; - il “Gioco sulle Mura”, una originale versione del Gioco dell’Oca, con
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Il Sindaco con i ragazzi del Seguenza
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imprevisti e domande, in cui i ragazzi divisi in squadre si sono sfidati sui toponimi delle Fortezze Regie e dei Bastioni. La posta in palio: la squadra vincitrice, avrebbe avuto l’onore di scoprire il telo del cartello turistico che sarebbe stato collocato al Bastione Gentilmenti, davanti al Sindaco, al Soprintendente di Messina, architetto Rocco Scimone, ai fotografi e ai giornalisti. E così è stato. Il 21 giugno scorso, i ragazzi della 3 L hanno dato vita ad una originale cerimonia, animata dai soldati Il pannello turistico collocato dal Liceo in via della Compagnia Rinascimentale della Peculio Frumentario Stella, durante la quale hanno presentato il loro lavoro e hanno vissuto da protagonisti il ruolo di “cittadini attivi”. Dal recupero della memoria, alla valorizzazione del Bene storico, hanno donato alla città un cartello turistico, collocato dal Dipartimento Mobilità Urbana del Comune, in collaborazione con MessinAmbiente che ha provveduto alla scerbatura e alla pulizia del Bastione. Alla luce dei risultati ottenuti, il progetto è stato per il Liceo “Seguenza”, uno strumento altamente educativo e formativo. Oltre ad aver informato ed educato i propri studenti (e conseguentemente le loro famiglie e i cittadini che hanno letto le numerose testate giornalistiche che hanno attenzionato l’evento) a conoscere e apprezzare la storia della propria città, i ragazzi sono entrati in contatto con le Istituzioni (Soprintendenza ai BB CC AA, Comune, Assessorati, Uffici, Marina Militare, Servizi Pubblici) e hanno potuto conoscere e dialogare con il Sindaco Renato Accorinti che, accompagnato da ben tre Assessori (Ialacqua, De Cola e Cucinotta) ha riservato loro tutta l’attenzione che i giovani meritano, parole di incoraggiamento e di esortazione al Un momento della cerimonia
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Le Mura di Carlo V Brevi Cenni Storici
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a cinta muraria di Messina venne progettata dall’architetto e ingegnere militare Antonio Ferramolino da Bergamo con la collaborazione di Domenico Giuntalocchi da Prato, del matematico messinese Francesco Maurolico e dello scultore toscano Giovan Angelo Montorsoli. I lavori, promossi successivamente alla visita compiuta a Messina dall’imperatore Carlo V nel 1535, reduce vittorioso dell’impresa di Tunisi, ebbero inizio nel 1537 con l’obiettivo di potenziare la difesa della città esposta, per la sua posizione geografica, agli attacchi dei Turchi contro le potenze cattoliche. L’imperatore, infatti, lasciando l’isola, incaricò il vicerè D. Ferrante Gonzaga di munire la città di nuove fortificazioni per preservarla dalle incursioni di eventuali nemici provenienti da terra e da mare. Il nuovo sistema difensivo era caratterizzato da strutture murarie con sezione a scarpa, più basse ma più possenti rispetto a quelle medioevali che sopravvivevano sul fronte della cortina del porto. Lungo i tratti rettilinei veniva introdotto il bastione o baluardo, un nuovo elemento difensivo, generalmente a cuneo, che resisteva ai colpi dell’artiglieria. Lo storico Buonfiglio, descrivendo la città di Messina nel 1606, riferisce: «la muraglia che la circonda appoggiata è in grossi e rassodati terrapieni, e di fuori hà larghi e profondi fossi. Difendono tutte le cortine quattordici Baluardi, oltra delle quattro fortezze Regie, qual sono le Rocche di Gonzaga, del Castellazzo, con la Guelfonia, e del Salvadore». La guida “Messina e Dintorni” del 1902 fornisce una fedele immagine del circuito murario nella configurazione cinquecentesca. Lungo la cortina del porto le antiche mura, che si estendevano dal Palazzo Reale (attuale palazzo della Dogana) sino allo sbocco del torrente Boccetta, erano state prolungate con un altro tratto sino al forte di S. Giacomo, detto poi di Portareale. Da qui la cortina delle mura, rasentando pressappoco la via Fossata, si univa a nord al bastione San Vincenzo e risaliva ad ovest circondando il colle Uliveto su cui si ergeva il forte Andria (attualmente sedime dell’Osservatorio astronomico). La lunga muraglia cingeva poi la città nella parte occidentale scendendo sino alla porta Boccetta, dove era il bastione Santo Stefano, si raccordava all’antica fortezza di Matagrifone o Roccaguelfonia (sito dell’attuale Santuario di Cristo Re) e si collegava al monte della Caperrina, su cui sor-
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L'antica cinta muraria di Messina geva la fortificazione di Torre Vittoria o di S. Maria dell’Alto. Quindi le mura scendevano verso sud sino alla porta delle Luscinee, o Portalegna (sull’attuale via T. Cannizzaro), protetta dai bastioni Gentilmeni (di fronte al Teatro Domenico Savio) e Portalegni. Da qui la cortina muraria risaliva in direzione ovest sul monte Tirone, potenziata dai baluardi dell’Alterone, del Segreto e dello Spirito Santo. Proseguendo quindi in linea retta, le mura raggiungevano il forte Don Blasco sulla riva di Mare Grosso, interrotte sul fronte sud dai baluardi di San Bartolomeo e S. Chiara; da Don Blasco infine ripiegavano verso nord sino al forte San Giorgio (presso l’attuale Stazione Ferroviaria). La costruzione della cinta muraria muta sostanzialmente la fisionomia della città cinquecentesca e può essere considerata un «capolavoro di pianificazione urbanistica» (A. Ioli Gigante, Messina, 1980) per la perfetta aderenza alla conformazione fisica del terreno e per l’eleganza della realizzazione. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Giugno 2014
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L´economia in Sicilia E´ stato presentato nell´Aula Magna del Rettorato dell´Università degli Studi di Messina il dato certificato dalla Banca d´Italia nel Report “l´economia in Sicilia”. Secondo le stime di Prometeia il calo nel 2013 raggiunge quota 2,5%, a fronte di una contrazione del 2,7% nel Mezzogiorno.
“Carta dei Diritti” delle persone con sclerosi multipla Il sindaco, Renato Accorinti, ha firmato la “Carta dei Diritti” delle persone con sclerosi multipla, un documento diviso in sette punti fondamentali, promossa da AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e sottoscritta dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
Energia sostenibile L´Assessore all´Energia, Gaetano Cacciola, in conferenza stampa ha illustrato lo stato del procedimento di redazione del Piano d´Azione per l´Energia Sostenibile della città di Messina. Per questo piano saranno destinati 185 mila euro, che saranno erogati a seguito del piano di azione energetica.
“Il Gattopardo” dell’Università Si è svolto nella giornata dedicata a “Il Gattopardo”, prima il convegno presso l’Aula Magna del Rettorato sul tema “Il Gattopardo: quando il mito si fa storia” e nella serata la proiezione del celebre film nello splendido scenario del Teatro all’aperto della Cittadella sportiva dell’Università di Messina.
Cast Away On The Movie Partirà il 26 giugno Cast Away On The Movie, la rassegna organizzata dalla Multisala Iris per dare la possibilità al pubblico messinese di conoscere e vedere dei veri e propri capolavori del Cinema. Quest´anno il tema scelto è il mondo visto attraverso il documentario.
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Formazione in Sicilia
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Accorinti, ad un anno dall’elezione
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Il governo Crocetta azzera il sistema della formazione in Sicilia con un ddl “work in progress“, che manda in soffitta dopo 40 anni la legge regionale 24 del 1976, che ha prodotto “sprechi e inefficienze e non ha prodotto alcun risultato”.
A Piazza Cairoli il sindaco Renato Accorinti, insieme ai componenti della Giunta municipale, incontra i cittadini ad un anno dalla sua elezione. Al confronto sui temi inerenti la città di Messina, le problematiche affrontate ed i percorsi individuati per la loro soluzione.
Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
III CIRCOSCRIZIONE
Assenza di un autobus di linea a Camaro San Paolo e Messina 2
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on c’è ombra di dubbio che il trasporto pubblico di una città incida sulla vita quotidiana dei cittadini, sul loro stile di vita, sulle loro abitudini, sulle loro esigenze. E’ altrettanto vero che, a causa di una molteplicità dei fattori, il servizio di trasporto pubblico in città sia attualmente ben al di sotto dei limiti di accettabilità. Un servizio a singhiozzo che si spera, anche a seguito delle recenti novità, possa quanto prima ripartire. Nel frattempo però bisogna fronteggiare le emergenze ed i bisogni. A tal proposito il consigliere della III circoscrizione Alessandro Cacciotto ci informa che i residenti degli “ampi” villaggi di Camaro San Paolo e Messina 2 lamentano l’assenza di un autobus di linea, nella fattispecie il 39, che sta seriamente creando non pochi disagi. I primi problemi si sono registrati tanti mesi addietro, quando assai spesso, per assenza dell’autobus soprattutto nelle prime ore mattutine, tanti bambini erano impossibilitati ad andare a scuola oppure a fare salti mortali per garantirsi il diritto allo studio. Oggi i problemi continuano e sono soprattutto gli anziani e coloro che non possiedono un automobile a rivendicare un diritto al trasporto che gli viene purtroppo negato. In attesa che Messina abbia un trasporto pubblico degno di questo nome, è necessario assicurare in tutti i villaggi, sottolinea il consigliere Cacciotto, almeno un autobus di linea.
VI CIRCOSCRIZIONE
Biancuzzo chiede di migliorare la viabilità della strada statale 113
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l consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo fa presente la condizione di degrado in cui si trova la strada statale 113/dir che collega Messina con Ponte Gallo, arteria a scorrimento veloce molto frequentata, soprattutto in questo periodo, visto che è a servizio dei villaggi rivieraschi e di zone balnearie e viene percorsa da ciclisti dilettanti che, oltre a fare attività motoria, godono del paesaggio naturale rappresentato da un mare incantevole e da vaste aree verdi che la natura ci ha messo a disposizione. Purtroppo ai margini della strada le cunette per il convogliamento delle acque piovane sono ricolme di terriccio, trasportato durante le piogge invernali, sulle quali si è diffusa una vegetazione spontanea di tipo invasivo molto rigogliosa, che oltre ad ostruire la carreggiata stradale rappresenta una barriera al normale deflusso delle acque piovane che per effetto di tale ostacolo, non vengono convogliate nelle opportune opere realizzate per tale scopo. La presenza delle acacie in prossimità del perimetro della strada, con rami muniti di spine pericolose, è un pericolo che si aggiunge a quelli già esposti. In diversi tratti gli alberi hanno addirittura, letteralmente coperto i fili, ed alcuni cavi dell’energia elettrica di proprietà dell’Enel e degli impianti di pubblica illuminazione sono incastrati. L’Anas, ha provveduto qualche volta ad eliminare le erbacce lungo il tratto segnato in oggetto, dopo circa 10 giorni le erbacce sono cresciute più alte e rigogliose di prima, a causa del terriccio che non viene mai rimosso.
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IV CIRCOSCRIZIONE
Partecipatissime le iniziative di domenica scorsa
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alla IV circoscrizione non ci arriva una segnalazione di disservizi ma si esprime, invece, grande soddisfazione per le riuscitissime e partecipatissime iniziative di domenica scorsa, coorganizzate dal Consiglio della IV Circoscrizione, su proposta del Consorzio Discover Messina e del Club Amici della 500 dello Stretto. La Discover, attraverso i suoi trenini, i taxi e le carrozze e con il supporto di qualificate guide turistiche ha offerto per tutta la mattinata gratuitamente ai cittadini un tour per la città, in un clima di festa e con la partecipazione di tantissimi bambini e famiglie. Nello specifico, ecco i dati della giornata di domenica: itinerario rosso (4trenini): 512 passeggeri in 18 corse, itinerario giallo (2carrozze): 64, passeggeri in 14 corse, itinerario bluverde-viola (pedonali): 47 partecipanti, itinerario azzurro (taxi): 26 passeggeri in 11 corse. Il Club Amici della 500 ha invece radunato quasi 150 vetture, elaborate e rifinite in tutti i colori e maniere, nell´area pedonale Cairoli,
richiamando centinaia di appassionati e visitatori da tutta la Sicilia (da Catania, Palermo, Trapani etc.) e da buona parte della Calabria. L´ “avventura” delle mitiche 500 è proseguita successivamente in corteo verso Torre Faro, passando per piazza Duomo, viale San Martino e Via Garibaldi. Iniziative che sono state realizzare con l’intento di far riscoprire, valorizzare e osservare, da un diverso punto di vista, la città di Messina, grazie alla disponibilità volontaria di operatori, associazioni e professionisti, che hanno accolto pienamente l’invito. Le iniziative promosse per il mese di giugno dal Consiglio continueranno Giovedì 26 dalle 16,30 alle 20 con i “Giochi da tavola in piazza” nell´area Pedonale Cairoli (in via XXVII Luglio), promossa dal Club “Risiko dello Stretto” e Domenica 29 dalle 10 alle 20, sempre nell´Area Pedonale Cairoli, con un´ “Esposizione-Concorso Motociclistico“, promosso dal Pub Garage Motor Club.
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città a cura di Marilena Faranda
Gestione Rifiuti
Per il nuovo anno saremo Tedeschi Energia sostenibile
Risparmiare, con la collaborazione di tutti si può
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´ A s s e s s o r e all´Energia, Cacciola, ha illustrato lo stato del procedimento del Piano d´Azione per l´Energia Sostenibile di Messina, annunciando anche il convegno di Comunicazione agli stakeholders e alla città, in programma venerdì 27 c.m. nel Salone delle Bandiere. All´incontro hanno partecipato: l´energy manager del C o m u n e , Saglimbeni, il coordinatore dell´Ufficio Patto dei Sindaci, Leotta, i rappresentanti del raggruppamento “Terraria – Norma Servizi Intertecnici, Maffeis e Feligioni. Il Comune, afferma Cacciola, ha aderito al patto dei sindaci, con una delibera comunale del 10 maggio 2011. Per questo piano saranno destinati 185 mila euro. Il Comune, in qualità di firmatario del Patto, si è ha preparato un Inventario di Base delle emissioni ed ha presentato un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, in cui sono delineate le attività principali da avviare per raggiungere gli obiettivi della direttiva 20-20-20 fissati dall’UE al 2020.
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l Sindaco, Accorinti, l´Assessore all´Ambiente, Ialacqua, ed il Commissario liquidatore di MessinAmbiente, Ciacci, hanno presentato a Palazzo Zanca, l´imprenditore emiliano Claudio Tedeschi che collaborerà all´avvio del lavoro per una migliore valorizzazione dei rifiuti elettrici ed elettronici. E’ importante essere qui, afferma Ciacci, con persone che collaborano a costo zero per dare il loro contributo al miglioramento della città. Quello che vogliamo lanciare come messaggio è, non soltanto una collaborazione nuova, ma anche creare delle sinergie sul territorio, avvalendosi di quell´imprenditorialità che può trattare il rifiuto. Tedeschi con la sua azienda “Dismeco“, che ha anche vinto il premio Confindustria 2012, ha dimostrato che si può investire nel territorio. L´intento è quello di
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cercare di riciclare tutto, diminuendo tutto ciò che va in discarica. Stiamo valutando anche la possibilità che i rifiuti prodotti dalle imprese, possano essere raccolti direttamente da MessinAmbiente e portati ai centri di raccolta, conclude Ciacci. Io non sono un politico, precisa Tedeschi, ma un imprenditore che tratta rifiuti elettronici a Bologna. Io credo sia giusto che gli imprenditori collaborino con la società. La mia categoria non deve essere più vista, come composta solo da chi pensa al proprio guadagno, ma composta da persone che si impegnano per il proprio territorio. Io non voglio portare i rifiuti in Emilia Romagna, ho già valutato la vostra situazione e mi sono permesso di dare dei suggerimenti. Si potrebbe pensare, a mio avviso, ad una grande distribuzione organizzata.
Guerra dichiarata Franza – Accorinti
Centro Destra a Palazzo Zanca
Accorinti: dopo NO Ponte - No Tir
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’ guerra dichiarata tra l’Amministrazione ed il Gruppo CaronteTourist. Gli armatori non rinunciano all’attuazione degli orari estivi (dal 30 giugno al 27 luglio due partenze dal Norimberga, rispettivamente all’1 ed alle 15 e dal 28 luglio al 6 settembre all’1 ed alle 14). Ciò vuol dire che il fiume di tir diretti a Salerno attraverserà il centro città in pieno giorno. Accorinti mantiene le posizioni e minaccia la chiusura del Cavalcavia per l’accesso al molo Norimberga: via i tir dal centro città e la costituzione di una società armatrice municipale. La polemica si è accesa anche sul monopolio della
stessa società privata per l’attraversamento dello Stretto, che, secondo l’Amministrazione comunale, avrebbe portato una ingiustificata lievitazione del costo del biglietto per l’attraversamento. Malgrado il barometro si mantiene incerto sull’inizio dell’estate, il termometro politico-sociale punta già decisamente al rovente.
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i è tenuta una conferenza stampa, sulla gestione diretta dei servizi, indetta da FI, NCD e SiAmo Messina. Gli intervenuti propongono che l´Istituzione dei Servizi Sociali sia riesumata e la Presidenza sia assunta dall´Assessore preposto, così che il Presidente non percepisca compenso, e che i quattro componenti del C.d.A. siano a titolo gratuito e vengano scelti dal Consiglio Comunale, previa presentazione di curriculum.
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Carabinieri
In arrivo nuove vetture
Operazione Biancaneve
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’ o p e r a z i o n e Biancaneve, condotta dall’Arma dei Carabinieri prende il nome dalla sostanza spacciata, per lo più hashish e marijuana, e dai nomignoli dei sette nani con cui si chiamavano le persone coinvolte. A spiegarne i dettagli, alla presenza del Comandante provinciale Spagnol, i marescialli Curcio e Scollato, della Stazione di Giampilieri. L’operazione nasce nel 2011, da un appello di una madre di
Vecchia Istituzione per i Servizi Sociali
uno degli indagati, insospettita dallo strano atteggiamento del figlio. Dalla denuncia, è emersa la conoscenza del giovane con un certo Antonio Tavilla, che poi si è scoperto essere il perno dell´organizzazione, nella rete erano coinvolti anche adolescenti.
'Assessore Cacciola, ha confermato le enormi potenzialità derivanti dalla sinergia tra ATM e GTT Torino. Arriveranno presto a Messina, - ha sottolineato - in virtù del suddetto accordo mezzi aventi i requisiti necessari alla circolazione nei centri urbani e che consentiranno di alleviare la carenza di autobus, in attesa dei finanziamenti utili per l’acquisto di nuovi mezzi.
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Provincia a cura di Marilena Faranda
Una curva gettata alle spalle del tempo
Beni artistici a “Fiumara d’Arte”
Varato provvedimento a salvaguardia di due monumenti
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l Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Messina, dott. Filippo Romano, con atto di indirizzo, inviato a Al Sig. Segretario Generale Maria Angela Caponetti Al Sig. Dirigente V Direzione Ing. Benedetto Sidoti A l Dirigente V I Direzione Arch. Vincenzo Gitto, ha avviato le procedure per la predisposizione di uno schema di convenzione da stipulare con la Fondazione "Fiumara d'Arte" per la conservazione di due manufatti artistici monumentali ("Una curva gettata alle spalle del tempo", di Paolo Schiavocampo, sita lungo la Sp 176
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"Castelluzzese" al Km 16.9, in un'area di pertinenza stradale adiacente al tracciato viario, e "Il muro della Vita" di autori vari, realizzata su un muro di contenimento della SP 176 "Castelluzzese" al Km 34,5). L’atto di indirizzo riveste carattere d'urgenza e deve in ogni caso essere portato ad esecuzione entro e non oltre il 10 luglio p.v.. Come si legge dal documento due dei manufatti artistici monumentali che costituiscono i l percorso turistico-culturale denominato “Fiumara d'Arte” sono di proprietà provinciale. Come noto, il complesso di monumenti di arte contemporanea denominato “Fiumara d'Arte” è sottoposto ad apposito regime vincolistico regionale; tuttavia, mentre la legislazione regionale, nel prevedere un apposito contributo per “la promozione e valorizzazione del percorso turistico culturale”, riconosce che il 60% di detto contributo sia erogato a favore dei Comuni di Mistretta, Motta d'Affermo, Pettineo, Reitano, Tusa e Castel di Lucio per la manutenzione delle opere d'arte, nulla è previsto a favore di questa Provincia. Ciò premesso, si continua nel documento, si pone in ogni caso il problema della conservazione delle due opere di proprietà provinciale, per la quale non risulta che, ad oggi, siano stati mai effettuati interventi da parte dei suddetti Comuni; appare peraltro evidente che se, da un lato, la richiamata L.R. nulla attribuisce alla Provincia in termini di risorse finanziarie, dall'altro lato ciò non esime da responsabilità questo Ente nel denegato caso in cui l'omessa manutenzione delle opere comporti danni a terzi; inoltre, la disposizione regionale di favore per “Fiumara d'Arte” negli ultimi esercizi finanziari pare non sia stata più riproposta. Tutto ciò premesso si invitano tutte parti coinvolte, ciascuno per quanto di propria competenza, a proporre uno schema di convenzione da stipulare con la Fondazione “Fiumara d'Arte” che preveda: a) il comodato gratuito per un periodo il più lungo possibile delle opere della Fondazione “Fiumara d'Arte”, con adeguata motivazione delle ragioni di ordine tutorio del patrimonio artistico culturale che impongono siffatta misura; b) obbligo da parte della Provincia Regionale, in quanto Ente proprietaria sia delle opere sia delle aree di sedime stradale, di assicurare adeguate aree di rispetto entro un ampio raggio di ciascuna opera; in predette aree di rispetto sarà inibita qualsivoglia realizzazione edilizia ove non strettamente indispensabile per la tutela della sicurezza stradale, nonché qualsiasi segnaletica ove non imposta dalle norme del codice della strada; resterà alla Provincia l'obbligo di realizzare opere esterne ai manufatti artistici che ne agevolino la fruizione tutelando al contempo la sicurezza dei visitatori e degli utenti della strada. Su predetta impostazione della prospettata convenzione, il Presidente della Fondazione “Fiumara d'Arte”, Sig. Antonio Presti, ha già espresso il proprio assenso di massima. Tale provvedimento, tuttavia, costituisce atto di indirizzo politicoamministrativo ed individua obiettivi valutabili nell'ambito della responsabilità dirigenziale e, per tale ragione, è trasmesso al Nucleo di Valutazione.
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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio
Crocetta azzera la formaz
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zione
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l governo Crocetta azzera il sistema della formazione in Sicilia con un ddl "work in progress", che manda in soffitta dopo 40 anni la legge regionale 24 del 1976, che ha prodotto "sprechi e inefficienze e non ha prodotto alcun risultato". L'obiettivo della proposta di legge aperta ai suggerimenti di politici, sindacalisti e imprenditori, che a fine mese l'esecutivo trasmetterà all'Ars, è agganciare la formazione ai fabbisogni dei territori - città metropolitane e dei Liberi consorzi dei comuni - per creare occupazione e sviluppo. Il testo di 32 articoli punta a prevenire la dispersione scolastica, rafforzare la possibilità occupazionali per i giovani siciliani con un sistema 'duale', prevedendo formazione in aula e in azienda e valorizzando l'apprendistato. Ad assicurare i corsi saranno scuole, università o privati senza fine di lucro, che per statuto svolgono in via esclusiva attività formative. Tra le novità anche il voucher per gli studenti, il libretto formativo, i Poli formativi tecnico professionali di filiera insieme con criteri di valutazione delle "performance". Il sistema assegna alla Regione compiti di vigilanza, controllo, programmazione. Sarà la giunta a dare l'ok al piano integrato della formazione profesionale (Prif), che avrà durata triennale, finanziato con fondi dell'Ue, nazionali e regionali. Novità anche per i formatori. Il ddl, infine, prevede di due elenchi "separati e autonomi" di formatori. Il personale attualmente in servizio negli enti in base alla legge regionale del 1976, sarà inserito in una sezione "speciale a esaurimento", al quale dovranno attingere gli enti accreditati per svolgere i corsi. A questo si affiancherà un altro elenco parallelo, composto da formatori selezionati in base ai titoli. "Nei prossimi giorni trasmetteremo a tutti il testo - ha spiegato Crocetta - in modo che possano conoscerne il contenuto prima degli incontri che faremo e che sono già stati calendarizzati". La proposta ridisegna il sistema della formazione sul modello tedesco, di Bolzano e della Puglia. "La prima grande novità del ddl - ha aggiunto il governatore - è il piano formativo non legato alle fantasie degli enti ma alla lista di fabbisogni del territorio e si articola attraverso una consultazione con le aziende, le camere di commercio, le università e le scuole. Questa riforma si integra con quella del diritto allo studio che approveremo la prossima settimana in giunta".
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Equiparazione stipendi Regione-Ars
Bocciata la norma: "im
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li uffici della Presidenza dell'Assembla siciliana hanno ritenuto improponibile la norma della manovra ter relativa all'equiparazione del trattamento economico del personale dell'Ars a quello dei dipendenti regionali. Si tratta di una norma (art.7) voluta dal governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che da giorni sostiene la necessità di ridurre gli stipendi dei dirigenti e dei funzionari del Parlamento, adottando tra l'altro anche per questo personale il tetto di 160 mila euro già stabilito dall'Ars per i dipendenti della Regione mentre l'intendimento del Consiglio di presidenza dell'Ars è di fissare il tetto a 240 mila euro, in linea con quello contenuto nel decreto Renzi per i dipendenti dello Stato. La norma del governo contiene anche un taglio di 15 milioni di euro sui trasferimenti per il funzionamento dell'Assemblea siciliana. Per quest'anno, a partire dal primo luglio, è prevista una riduzione sarà di 6,25 milioni, mentre per il 2015 e 2016 di 15 milioni all'anno. L'Ars, si legge nella manovra cassata dagli uffici della Presidenza dell'Ars, "a decorrere dal 1 luglio
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mproponibile"
2014 deve conseguire riduzioni di spesa che, con riferimento alle spese di natura amministrativa e per il personale, saranno autonomamente deliberate con le modalità previste dal rispettivo ordinamento". Il comma successivo, tuttavia, prevede che "dal 1 agosto 2014 l'Assemblea equipara il trattamento economico del proprio personale ai livelli retributivi dei dipendenti dell'amministrazione regionale". Il governo prevedeva che i risparmi di spesa, derivanti dal taglio dei trasferimenti all'Ars, fossero destinati al fondo per la cancellazione dei residui attivi. Con questa decisione, gli uffici della Presidenza dell'Ars applicano quanto previsto dalla legge che rinvia al regolamento del Parlamento la materia del trattamento economico del proprio personale. Spetta al Consiglio di presidenza affrontare le questioni economiche dei dipendenti dell'Assemblea, 270 persone. Proprio domani è prevista la riunione del Consiglio di presidenza con all'ordine del giorno il tema del tetto agli stipendi del personale, oggetto di un confronto aperto con le sigle sindacali. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Nasce il Patto dei Democratici per le riforme A luglio assemblea alla presenza del vicesegretario nazionale PD, Lorenzo Guerini e di Davide Faraone
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i è tenuta oggi a Palazzo dei Normanni, a margine di un convegno organizzato dal deputato Pippo Gianni sull’applicazione del federalismo fiscale in Sicilia, la conferenza stampa di presentazione del Patto dei Moderati per le riforme (Pdr), il nuovo movimento politico nato dalla convergenza tra i Democratici riformisti, Voce Siciliana e lo stesso deputato Gianni (ex Centro democratico). Presente alla conferenza stampa l’onorevole Beppe Fioroni del Partito Democratico e l’onorevole Totò Cardinale. Il presidente del nascente gruppo parlamentare Beppe Picciolo ha illustrato brevemente le scelte strategiche e politiche che hanno portato questo movimento a scegliere un’alleanza stabile con il Partito Democratico, in prospettiva federale, per dare voce un’area
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moderata e riformista che può trovare nel Pdr la giusta allocazione politica. Si sente, ancor di più oggi, proprio per la presenza di questo grande partito guidato da Matteo Renzi, la necessità di condividere un percorso comune che, nel rispetto delle scelte autonome regionali, possa come ha fatto finora essere parte integrante del progetto elettorale e politico del Pd. In tal senso il prossimo 14 luglio si terrà a Palermo una grande assemblea di tutti i militanti e degli amministratori locali che si riconoscono nel Pdr e nella sua linea politica. A suggello di questo patto per le riforme, saranno presenti a Palermo i vertici del Pd nazionale nella persona del vice segretario vicario Guerini, del componente della segreteria nazionale Faraone, del segretario regionale Raciti, del capogruppo Pd all’Ars Gucciardi, del presidente della direzione Pd, Lupo e dei parlamentari regionali, Beppe Picciolo (Capogruppo), Michele Cimino (Portavoce), Edy Tamajo, Marcello Greco, Salvo Lo Giudice e Pippo Gianni. Gli stessi parlamentari regionali, tutti presenti oggi alla conferenza stampa, hanno voluto ribadire con entusiasmo la loro convinta adesione al nuovo ambizioso progetto. In Sala Gialla, peraltro, si è notata la presenza di diversi autorevoli parlamentari di vari gruppi politici e di ex parlamentari molto attivi sui territori.
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Economia
“Reti di impresa” Con contrattidirete.registroimprese.it, tutte le condizioni per creare e realizzare un progetto di rete di successo
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i chiama contrattidirete.registroimprese.it ed è un portale che sostiene la nascita e lo sviluppo delle reti d’impresa in Italia. La piattaforma è realizzata da InfoCamere - la società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di commercio - e offre a imprese, associazioni, professionisti e Istituzioni gli strumenti utili e i suggerimenti per valutare la costituzione di una nuova rete ed evitare errori prima di iniziare il percorso che porta alla realizzazione di un contratto. Il portale mette a disposizione, oltre a una descrizione semplice e intuitiva dello strumento “contratto di rete”, i riferimenti normativi, la descrizione degli strumenti operativi e i passaggi necessari da seguire per fare rete, a cui si aggiunge un monitoraggio periodico mensile per analizzare dinamiche e consistenze del fenomeno nel corso del tempo. Una piattaforma on line efficace per l’innovazione e la crescita competitiva di milioni di imprese, di tutte le dimensioni, alle prese con una difficilissima congiuntura economica. “Quello che serve, oltre al sistema organico di politiche a sostegno delle imprese e dei territori – aggiunge il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - è potenziare i servizi di sensibilizzazione e di assistenza tecnica a favore dello strumento delle reti, facendo leva su tutti gli attori dello sviluppo locale. E il sistema camerale è in prima linea su questo fronte”. I numeri dicono che lo strumento è ormai una certezza. A poco più di quattro anni dalla costituzione della prima rete, oggi sono 7.900 le imprese coinvolte, dall’edilizia alla sanità, dal tessile alle nuove tecnologie, per un numero totale di contratti che al primo giugno scorso aveva toccato quota 1.590. A livello regionale, la Lombardia è la prima regione italiana per numero di reti (1.863), seguita da Emilia-Romagna (1.038), Toscana (796) e Veneto (601). In Sicilia, le imprese partecipanti a contratti di rete sono 127. Nel Messinese, le imprese sono 3 e i contratti di rete 11.
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“L’iniziativaspiega Giancarlo Cremonesi, vuole dare impulso alla diffusione dei contratti di rete, una delle più efficaci risposte di programmazione per aumentare la competitività delle aziende e superare la frammentazione del tessuto imprenditoriale nazionale”
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News r
ISAF Regional Comma Contingente M
Diario A
21 giugno 2014 - Herat
Disputato a Herat il Memorial “Maggiore Giuseppe La Rosa” Ricordare la figura eroica del maggiore della brigata “Sassari” Giuseppe La Rosa, medaglia d’oro al valor militare, 53° caduto italiano dall’inizio della missione ISAF (International Security Assistance Force). Con questo intento i militari del contingente italiano in Afghanistan hanno disputato un torneo di pallavolo conclusosi oggi, a Herat, a distanza di poco più di un anno dalla scomparsa dell’ufficiale del 3° reggimento bersaglieri, deceduto l’8 giugno 2013 in Afghanistan a seguito di un attentato terroristico. Alla cerimonia di premiazione era presente anche il comandante del Regional Command West, il generale Manlio Scopigno, il quale ha rivolto un plauso agli atleti, alla terna arbitrale e agli organizzatori dell’evento per lo spirito ed il successo dell’iniziativa. Il maggiore Giuseppe La Rosa era impegnato nella missione ISAF in Afghanistan quando, “durante un movimento tattico logistico”, si legge nella motivazione del conferimento della medaglia d’oro al valor militare, “veniva fatto oggetto di un vile attentato terroristico. Con eroico gesto, dimostrando non comune coraggio, impareggiabile generosità e cosciente sprezzo del pericolo, si immolava ponendosi a scudo delle altrui vite, proteggendole con il proprio corpo dalla deflagrazione di un ordigno lanciato all'interno del veicolo nel quale viaggiava. Altissima testimonianza di nobili qualità umane ed eroiche virtù militari, spinte fino al supremo sacrificio”. L’alta onorificenza, conferita il 6 febbraio scorso con decreto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, era stata consegnata ai familiari del maggiore La Rosa dal ministro della Difesa Roberta Pinotti in occasione del 153° anniversario della costituzione dell’Esercito, cerimonia alla quale avevano partecipato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano.
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release
and West – Afghanistan Militare Italiano
Afghano
M.O.V.M. Magg. Giuseppe La Rosa
un momento della premiazione
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Cultura
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ol buio della notte a fare da mantello hanno attraversato un percorso incorniciato da chilometri di tulle bianco e da centinaia di tremule candele accese. Tra gli ulivi secolari di contrada Belvedere, in un’altura nel territorio di Motta d’Affermo (Me), migliaia di visitatori vestiti di bianco hanno sfilato in religioso silenzio per giungere al cospetto della Piramide 38° parallelo di Mauro Staccioli. Poi sono penetrati nel suo ventre che li ha accolti come il grembo di una mamma con i suoi figli. E’ qui che hanno aspettato l’arrivo dell’alba. Tutt’attorno un’apparizione corale di Muse, poeti, musicisti e danzatori. Una performance a cura di Giana Guaiana e coordinata da Daniela Thomas andata in scena tra le antiche pietre, ferrose e corrose dal mare, trovate durante la costruzione dell’opera di Staccioli e disposte a spirale. I poeti hanno offerto il dono della parola accompagnata dalla sacralità della musica di tamburi, arpe, flauti e voci. Un rito propiziatorio per rendere omaggio alla luce e per invitare le coscienze ad elevarsi. Poi il corteo ha lasciato l’interno della scultura di Staccioli e si è disposto sull’altura che guarda il magnifico scenario delle Eolie per accogliere il nuovo giorno. E’ stato in quel momento che i raggi del sole, emersi dal mare, hanno acceso di rosso la Piramide, accarezzandone il volto di metallo ossidato dall’aria. Nel giorno del Solstizio d’estate, quando le ore di luce hanno prevalso su quelle del buio, la Piramide 38° parallelo ha celebrato con grande successo di pubblico la quinta edizione del “Rito della Luce” che porta la firma della Fondazione Fiumara d’Arte. Sono stati migliaia i visitatori presenti al Rito segno che l’energia e il fascino sprigionati nel corso del tempo non solo si sono accresciuti, ma si sono anche rafforzati. Un Rito che si è ripetuto anche al tramonto quando la luce è penetrata all’interno della scultura di Staccioli attraverso un taglio sullo spigolo orientato a Nord-Ovest, in direzione di Cefalù. Oltre centro gli artisti che hanno partecipato alla celebrazione riempiendo gli spazi di una suggestiva atmosfera. Il percorso ciclico della luce si è così intriso di un vibrante significato simbolico.
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Migliaia di vis
Quinta edizione del Rito della Luce
sitatori, dall’alba al tramonto
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“Quest’anno, nel giorno del Solstizio d’estate – ha sottolineato Antonio Presti, mecenate siciliano figlio della sua Utopia, che dal 1982 ad oggi ha realizzato sui Nebrodi il più grande parco di arte contemporanea a cielo aperto di tutta Europa – abbiamo visto sorgere e tramontare il sole dallo stesso punto. Ci siamo colmati di luminosità inspirando profondamente l’alba e abbiamo restituito al tramonto quel lungo respiro luminoso. In questa restituzione d’anima e luce, abbiamo offerto al Cosmo una rigenerazione attraverso noi stessi. Il Rito è stato quest’anno sigillo del divenire: stesso punto di partenza, stesso punto d’arrivo e compimento”. Protagonisti anche numerosi studenti dell’istituto comprensivo di Tusa, Castel di Tusa, Pettineo, Castel di Lucio e Motta d’Affermo; dell’istituto Manzoni di Mistretta e del liceo artistico di Santo Stefano di Camastra. Ed è proprio alle nuove generazioni che la Piramide ha “parlato”, diventando simbolo di resistenza a quella politica istituzionale che non promuove più la conoscenza come valore di futuro. Al calar del sole, quando il metal-
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lo ha cominciato ha raffreddarsi, l’opera di Mauro Staccioli si è rivolta con crepitii ed echi ai visitatori. “Nell’era dell’autoreferenzialità e della democrazia mortificata dall’arroganza di un potere egoista, mediocre e miope, la Piramide vuole affermare il potere della spiritualità e della trascendenza – ha spiegato Antonio Presti -. Cima di una cima, diventa faro che irradia la luce della conoscenza, di cui le arti sono strumento indispensabile, e ammonisce il potere contemporaneo ad impegnarsi affinché le nuove generazioni possano ritrovare il senso di un corretto sentire”. Particolarmente affascinante l’apparizione del “Mandala” ai piedi della Piramide che quest’anno è stato firmato all’artista Milo Floramo con la collaborazione di Eugenia Rossello. Di antichissime origini e presente in diverse culture, il “Mandala” rappresenta un disegno simbolico universale. A ispirare in questa edizione l’opera, è stata la “Luce rigenerata” condivisa con il pubblico presente. In tanti, infatti, hanno aiutato a completare la suggestiva installazione inserendo all’interno dell’immagine ciotole d’acqua e candele accese.
Messina 22 Giugno 2014
Si è svolta la tradizionale processione cittadina del “Corpus Domini e del Vascelluzzo cattedrale, dall'Arcivescovo mons. Calogero La Piana. Nella stessa giornata il Club Am maniere, nell'area pedonale Cairoli, richiamando centinaia di appassionati e visitatori d seguita successivamente in corteo verso Torre Faro, passando per piazza Duomo, via
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o”, dopo la concelebrazione eucaristica che sarà presieduta alle ore 18, nella Basilica mici della 500 ha invece radunato quasi 150 vetture, elaborate e rifinite in tutti i colori e da tutta la Sicilia e da buona parte della Calabria. L'"avventura" delle mitiche 500 è proale San Martino e Via Garibaldi. foto Antonio De Felice
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Spettacoli
I due messinesi Massimo Coglitore e Katia Greco foto Salvatore Forestieri
"The Elevator" il thriller psicologico del messinese Coglitore
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l 21 giugno è calato il sipario sulla 60° edizione del Taormina Film Fest, la kermesse cinematografica che ha portato Taormina sotto i riflettori di tutto il mondo. In occasione della serata conclusiva al Palacongressi è stato proiettato in anteprima mondiale “The Elevator”, nella sezione del festival “Fright & Fun”, l’ultimo lavoro del regista messinese Massimo Coglitore. Prodotto da Riccardo Neri per Lupin Film, presenta un cast di altissimo livello da Caroline Goodall a James Parks e Burt Young. Un progetto ambizioso con tutte le carte in regola per diventare un successo internazionale. Uscirà prossimamente negli Stati Uniti, ancora in dubbio l’uscita nel nostro paese. Il film - scritto da Riccardo Irrera e Mauro Graiani - è un thriller psicologico ambientato a New York, “ tutti gli esterni – ci racconta il regista - siccome è ambientato a New York sono stati girati lì, gli interni li abbiamo ricostruiti a Cinecittà. Evento raro perché a Cinecittà non gira più nessuno e per me è stato un grande onore”, e recitato interamente in lingua inglese. Narra la storia di un noto conduttore americano (Jack Tramell) di un popolare quiz che un giorno tornando a casa si ritrova bloccato in ascensore con una donna spietata e assetata di vendetta, diventando egli stesso il protagonista di un sadico quiz. È la storia di due personaggi alle prese con un segreto di fondo che tra domande, inganni e bugie verrà svelato e che coinvol-
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gerà la morte del figlio di lei e il mercato di organi. Il set principale del film è proprio l’ascensore, perché? “l’ascensore diventa metafora della vita in questo senso. Diventa una sorta di confessionale, ma anche un luogo dove due personalità completamente differenti si incontrano-scontrano e si confessano”. Un film che oltre a portare la firma di un messinese vede anche la partecipazione di una giovane attrice messinese, Katia Greco, nel ruolo di Sarah, una ragazza che vive nello stabile dove succedono i fatti e che si ritrova inconsapevolmente alle prese con l’ascensore fuori uso. Una storia intensa, ricca di suspense, con dialoghi serrati capace di tenere il pubblico per novanta minuti con il fiato sospeso. All’anteprima la reazione del pubblico in sala è stata abbastanza positiva, tanti i minuti di applausi. Che sia da sprono per l’uscita anche in Italia?. Cristina D’Arrigo
“l’ascensore diventa metafora della vita in questo senso. Diventa una sorta di confessionale, ma anche un luogo dove due personalità completamente differenti si incontranoscontrano e si confessano”
Clicca qui per vedere l’intervista con il regista messinese dopo l'anteprima del film alla 60° Festival Internazionale di Taormina
Il Palacongressi di Taormina foto Salvatore Forestieri WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Associazione musicale Bellini
Stagione Concertistica 2014
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opo la conclusione in bellezza della stagione invernale con il Quartetto Nous e la pianista Gloria Campaner prima, e con la Vibrazione Dance Company avranno luogo gli attesissimi concerti del PAOLO FRESU DEVIL QUARTET (mercoledì 16 Luglio 2014 Fiera di Messina ore 21.15) e ORCHESTRA JAZZ DEL MEDITERRANEO con MARIA PIA DE VITO e gli arrangiamenti di Paolo Silvestri (venerdì 18 Luglio Fiera di Messina ore 21.15. Come gli Abbonati sanno, questi due concerti non erano compresi nell’ABBONAMENTO GIALLO. I possessori di ABBONAMENTO ROSSO avranno diritto, così come preannunciato allo sconto del 30% e potranno acquistare il bigliettoni €. 20,00 con lo sconto del 30% = €. 14,00, esiben-
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do l’ABBONAMENTO ROSSO che verrà ritirato presso Il Botteghino Viale della Libertà 391. I concerti del PAOLO FRESU DEVIL QUARTET e dell’ORCHESTRA JAZZ DEL MEDITERRANEO sono compresi nel programma del MESSINA SEA JAZZ FESTIVAL ed è grazie alla collaborazione con questo Festival e con la Minerva Associazione Culturale che la Bellini ha potuto mantenere la promessa fatta ai suoi Abbonati. Per la Stagione Concertistica 2014/2015 l’Associazione Bellini tornerà a proporre un calendario unificato (CON UN SOLO ABBONAMENTO) insieme alla consorella Accademia Filarmonica. So che questa notizia è gradita a tutti voi e tengo a precisare che essa è il frutto, anche sofferto di un ritrovato spirito di collaborazione tra i due storici sodalizi musicali, il cui merito è da ascriversi al lavoro incessante dei due Presidenti e di tutto il personale, persone in primo luogo, che anche nei periodi più bui, non hanno mai cessato di sperare e di operare per la riunificazione. La Stagione Concertistica 2014/2015 verrà inaugurata Sabato 25 Ottobre 2014. La campagna abbonamenti avrà inizio a metà Settembre. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Presentata al CONI la terza edizione
Festival dello sport, del benessere e del fitness che quest’anno verrà ospitato nell’isola di Lipari
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i è svolta questa mattina presso la sede del CONI la conferenza stampa di presentazione della terza edizione di “Fitland 2014”, una tre giorni interamente dedicata allo sport che dal 27 al 29 giugno animerà le piazze dell'incantevole isola di Lipari. Presenti alla conferenza stampa gli organizzatori della manifestazione Francesco Paratore e Angelo Minissale, il delegato provinciale del CONI prof. Aldo Violato e la giornalista Letizia Lucca che ha coordinato i lavori. Fitland 2014, promossa dal Fitland Event Europe Group rappresentato da Francesco Paratore, Angelo Minissale e Biagio Rantuccio in collaborazione con il comune di Lipari, è una manifestazione dedicata allo sport, al benessere e al fitness unica nel suo genere, rivolta sia agli operatori specializzati che a tutti gli appassionati del settore. Le piazze di Lipari per l'occasione si trasformeranno in ring, tatami, campi, palestre all'aperto per dar vita ad attività quali tornei di basket, pallavolo, atletica, walking, fit boxe, step, aerobica, yoga, tone e flex, hip hop, lotta, wrestling, shorinji kempo, ginnastica artistica, judo, kickboxing, fitness, danza e tanto altro. Saranno tre giorni all'insegna del benessere e del divertimento che permetteranno ai partecipanti di conoscere meglio le varie discipline sportive e al contempo di godere delle bellezze paesaggistiche dell'isola.
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
Uccellacci e uccellini "Vengo da lontano, da un paese chiamato ideologia, vivo nella capitale in via Carlo Marx al numero settanta volte sette", si presenta così il corvo, coscienza narrativa di Totò e Ninetto Davoli, protagonisti della commedia grottesca firmata Pier Paolo Pasolini. Uscito nel 1966 il film non è altro che la denuncia del momento storico che PPP vive, il marxismo è agli sgoccioli e la borghesia si sta allontanando sempre più dal proletariato tanto che da lì a poco scoppieranno i tumulti giovanili del ’68. Il film è un continuo passaggio da un episodio all’altro, narrati dal corvo ed interpretati nonché ascoltati da Totò e Ninetto, i protagonisti vivono in un infinito racconto intrecciato di sociale e politico, contrapposti in tematiche antitetiche ma perfette per spiegare la società del tempo. Comunismo e clericalismo si sposano e si scontrano, vivono in Totò e Ninetto e nei loro incontri, tra borghesi, contadini, prostitute fino al funerale di Togliatti. Simbolica la prima parte del film quando il corvo racconta loro la storia di Ciccillo e Ninetto frati incaricati da San Francesco di convertire gli uccelli, i due riescono nel loro compito convertendo i falchi ed i passeri ma al momento di riunirli i falchi attaccano e divorano i passeri, simbologia del più forte che domina e distrugge i deboli pur se in una situazione di apparente parità. Il film è introspettivo e riflessivo, analitico e personale, il pubblico e la critica non lo apprezzeranno mai fino in fondo, anzi, come spesso accade il film è ritenuto un fiasco o peggio una masturbazione mentale di Pasolini, tutt’altro, il contrario, sono altre le pellicole ed i registi da stroncare. Totò è il grande interprete del film, perfetto e mai fuori luogo sotto un regista diverso dallo stile fin lì affrontato, ma è Nino Davoli la sorpresa, non sfigura al fianco del Principe De Curtis, risultando il vero tocco d’artista della pellicola pasoliniana. Menzione speciale a Totò al Festival di Cannes 1966.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà “Hey bionda, che sei una stronza”, così canta Gianna Nannini per contestare le donne nell’esercito, nel suo stile, con la sua voce e la sua ironia. La Janis Joplin italiana, o un’altra banalità del genere non ci interessano, Gianna Nannini è Gianna Nannini, la prima rockstar italiana. Nasce in Toscana, e dalla sua terra apprende simpatia e caratteraccio, studia sin da piccola in conservatorio formandosi musicalmente e tracciando la linea che segnerà la sua vita, la musica. Scoperta da Mara Maionchi, sin dagli inizi è possibile trovare in lei voglia di impegno nei testi, femminismo e socialità diventano bandiera della musica di Gianna. Il successo arriva presto, negli anni ’80 esce “Fotoromanza” e la consacrazione diventa realtà, da quel momento in poi per Gianna sarà un continuo successo di pubblico e critica. Il suo stile unico e la voce graffiata saranno e sono il marchio di fabbrica delle produzioni della Nannini che non tradirà mai la sua indole, non muterà nella sostanza lasciando alla forma di farsi travolgere dalle mode del momento. 35 anni sul palcoscenico, carica energetica come nessuno, diventerà storica la sua interpretazione insieme ad Edoardo Bennato della canzone ufficiale del Mondiale ’90 giocato in Italia, le loro “Notti Magiche” rimarranno per sempre la colonna sonora di chi ama sognare davanti ad una partita. Ma Gianna Nannini è un personaggio particolare, unico, alla sua energia nel cantare e sul palco si contrappone una dolcezza musicale senza pari, melodie mai esasperate che trovano l’apoteosi con le parole scritte e cantate dalla cantautrice toscana. Sensuale e sessuale eccita milioni di persone con la sua “Profumo” e gonfia l’ego di tutti gli uomini con gli occhi neri ed un sapor mediorientale con “Bello e Impossibile”. Sexy, sensuale, eccitante ed aggressiva, così Gianna diventa un’icona in perfetto stile rock, la sua musica, il suo stile, il suo mondo. Negli anni 2000 addolcisce leggermente il suo cantato con “Aria” e “Grazie” album meno aggressivi e più introspettivi, con testi più ricercati e sentimentali, tra cui spicca “Babbino Caro” struggente addio al padre scomparso. Gianna Nannini non tradisce e non si tradisce, rimane la regina del rock italiano, non lontana, anzi, al pari delle regine anglosassoni, non è la Joplin italiana, perché non scimmiotta e non invidia…semplicemente Gianna.
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[...]Io che non so Lasciarti e vivere Tu che non mi ascolti mai E parli a vanvera Tu che accendi e pieghi il desiderio Si' decidi solo tu Mi fai passar la voglia Scendi dal mio letto scendi Scendi dal mio letto scendi[...]
Gianna
Io
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà Nacque nel 1867 nei pressi di Agrigento, in una località chiamata “Caos” dove la famiglia si era rifugiata durante un’epidemia di colera. Trascorse l’infanzia a Porto Empedocle e nella sua città natia ma dopo il 1880 si trasferì a Palermo dove completò gli studi classici conseguendo la licenza liceale. Dopo aver frequentato per un breve periodo l’Università di Lettere di Roma, se ne andò in Germania, a Bonn, dove si laureò nel 1891 con una tesi sul dialetto di Girgenti. Rientrato definitivamente in Italia si fece conoscere scrivendo Novelle per un anno, dalle cui trame ricavò successivamente quasi tutte le sue opere teatrali. Tra le novelle più celebri ricordiamo, senza dubbio, La giara in cui ad agire sono tre personaggi che emblematicamente rappresentano tre componenti fondamentali della società rurale siciliana del primo Novecento. Il primo di questi è Don Lollò Zirafa, ricco proprietario terriero, che cerca di dominare uomini e cose dall’alto del suo benessere, espressivamente sintetizzato nella giara in cui egli raccoglie l’olio dei suoi oliveti; il secondo è Zi’ Dima Licasi che tenta di affermare la sua personalità di “inventore non ancora patentato”; il terzo è costituito da un insieme di personaggi abbacchiatori, mulattieri, contadini che vivono e si muovono in campagna. Il vero capolavoro d Pirandello è però Il Fu Mattia Pascal, dove Mattia, dal momento che i parenti lo hanno identificato nel cadavere di uno sconosciuto, decide di ricostruirsi una vita con il nome inventato di Adriano Meis. Ben presto si accorge di non poter vivere in tal modo, inscena il suicidio di Adriano Meis e torna al paese, dove per diverse ragioni non può riprendere la vita di prima. In questa come nelle altre opere di Pirandello a fare da padrone è il contrasto tra illusione e realtà, vale a dire tra ciò che l’individuo crede di essere o ciò che spera di realizzare e la meschinità della realtà che svela la sostanza ingannevole ed irrealizzabile delle illusioni. È bene precisare che queste non hanno affatto un carattere romantico, ma vengono sempre tradite, e portano come conseguenza un senso di impotenza e frustrazione. Pirandello scrive anche L’Esclusa. Al 1926 risale, infine, il suo ultimo romanzo di carattere filosofico: Uno, nessuno e centomila, che costituisce una sintesi esemplare del suo pensiero. A dare notorietà allo scrittore siciliano fu, però, il teatro, sua grande passione. In un primo momento egli scrisse testi in dialetto siciliano come Liolà ed Il berretto a sonagli. L’opera pirandelliana che più rivoluziona il rapporto spettatori/attori è, senza dubbio, Sei personaggi in cerca d’autore, dove la finzione irrompe nella finzione, il teatro in uno spazio teatrale. Questa è la prima di una trilogia molto particolare detta del “teatro nel teatro” che comprende anche Il giuoco delle parti e Non si sa come. Tra le altre opere teatrali ricordiamo l’Enrico IV; L’uomo dal fiore in bocca; L’uomo, la bestia e la virtù e gli incompiuti I giganti della montagna, una favola sul contrasto tra arte e società moderna. Pirandello morì proprio mentre ne stava ultimando la stesura nel 1936, dopo aver ottenuto nel 1934 il Premio Nobel per la Letteratura.
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Tu, invece, a volerla dire, sarai sempre e dovunque un forestiere: ecco la differenza. Forestiere della vita, Adriano Meis. Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!
Agrigento, 28 giugno 1867 Roma, 10 dicembre 1936
Luigi
Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile
Pirandello
La vita o si vive o si scrive, io non l'ho mai vissuta, se non scrivendola.
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RE sano
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a cura di Mimmo Saccà
Bevanda di broccoli per disintossicare il corpo
U
no studio clinico che coinvolge quasi 300 uomini e donne residenti in una delle regioni più inquinate della Cina ha confermato che bere quotidianamente mezza tazza di una bevanda realizzata con germogli di broccoli potrebbe aiutare ad espellere molte sostanze inquinanti dal nostro organismo. Lo studio in questione sarebbe quello condotto dai membri della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, e pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research, secondo cui l’effetto benefico sulla salute esercitato dalla bevanda somministrata ai volontari sarebbe da ricondurre alla presenza di sulforafano al suo interno. Il sulforafano è un composto vegetale che ha già dimostrato, su modello animale, di avere degli effetti benefici per quanto concerne il trattamento del cancro, inibendo la crescita delle cellule tumorali. Lo studio è durato 12 settimane, ed ha preso in esame un campione di 291 persone residenti in una comunità agricola rurale nella pro-
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vincia di Jiangsu, in Cina, una delle zone più inquinate del mondo. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: i membri del gruppo di controllo hanno assunto una bevanda a base di acqua, ananas e succo di lime, mentre quelli del gruppo di trattamento hanno assunto quotidianamente una bevanda che conteneva una polvere liofilizzata a base di germogli di broccoli. Dopodiché, i ricercatori hanno prelevato dei campioni di urina e di sangue per misurare i livelli degli inquinanti atmosferici presenti nell’organismo dei volontari. Dalle analisi sarebbe emerso che i partecipanti che hanno assunto la bevanda a base di germogli di broccoli, avrebbero visto aumentare del 61% il tasso di escrezione del benzene sin dal primo giorno di trattamento e per tutto il periodo di 12 settimane. Inoltre, la velocità di escrezione dell’acroleina sarebbe aumentata del 23% durante il corso dell’esperimento.
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RE sano
La ricetta Fusilli al pesto di pistacchi e pomodorini Ingredienti • • • • • •
500 gr di Pomodori ciliegini 100 gr di Pancetta affumicata a cubetti 1 Porro piccolo 400 gr di Pasta fusilli Pepe q.b. Sale q.b.
per il pesto di pistacchi • 50 ml di Acqua • 2 foglie di Basilico • la scorza di ½ Limone • ½ spicchio di Aglio • 15 gr di Grana Padano grattugiato • Sale q.b. • Pepe q.b. • 50 ml di Olio di oliva extravergine • 100 gr di Pistacchi sgusciati
PREPARAZIONE Iniziate dalla preparazione del pesto di pistacchi: cuocete per 5 minuti in acqua bollente i pistacchi sgusciati. Eliminate la buccia dei pistacchi e raccoglieteli in una ciotolina. Trasferite i pistacchi in un mixer, versate l’olio di oliva, il grana padano grattugiato, le foglie di basilico, l'aglio, la scorza grattugiata di mezzo limone e l’acqua a temperatura ambiente, salate, pepate e frullate il composto fino ad ottenere una crema omogena. Mondate e affettate sottilmente il porro, lavate e tagliate a spicchi i pomodorini. Rosolate il porro in una padella con un filo di olio di oliva, poi unite i cubetti di pancetta e infine i pomodorini. Ci vorranno circa 10 minuti. Incorporate il pesto di pistacchi al sugo e mescolate con un cucchiaio per amalgamarlo; aggiustate di sale e pepe. Intanto mette sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e portate a bollore, versate i fusilli e cuoceteli per circa 10 minuti o il tempo riportato sulla confezione. Scolate la pasta direttamente nella padella con il sugo, aggiungete un mestolo di acqua di cottura per non fare asciugare troppo la preparazione, mescolate e poi servite i fusilli con pesto di pistacchi e pomodorini ben caldi.
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Amarcord Messina Riviera del Faro - S. Agata
n° 165 anno XII - 18 Giugno 2014
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Report annuale sull’economia della Regione
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