n° 170 anno XII - 27 Agosto 2014
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Mittente Accorinti Messina - Destinatario Renzi Roma
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Asterisco di Lillo Zaffino
L’aria del contin Il sindaco Accorinti, accompagnato dal suo vice Signorino e dal ve
Un incontro fortemente voluto dal primo cittadi Reggio Calabria del capo del governo.
Giudichiamo positiva la riunione romana, non sol assicurati dalla presidenza del Consiglio, ma per il metodo ch
e a volte aspro confronto tra i rappresentanti istituzionali ha sviluppat tivamente e senza enfasi, incideranno profondamente senso più ampio. Basti pensare alle ricadute socio-economiche che La riforma delle Autorità Portuali ha accelerato, crediamo in manie Regione dello Stretto, che conterrà, in un unico bacino, le realtà por Non tutti, come è naturale, condividono tale prospettiva che pot lo spostamento del potere decisionale verso la sponda calabrese; approdi di Messina e Milazzo. Tesi rispettabili, ma, come è stato osservato, quale sarebbe l’ ta dalla nascente Autorità portuale costruita sull’asse Cata Comunque, qualsiasi decisione contiene dei rischi. I nostri rappresentanti nazionali su questo tema si sono ritrovati, con ministrazione Accorinti e hanno optato per un rafforzamento dell’Ar Per parafrasare un nota commedia del catanese Nino Martoglio, so
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rtice amministrativo Le Donne, si è incontrato con il premier Renzi. ino messinese, che lo aveva richiesto nel corso della visita a
o per i potenziali risultati ottenuti con gli impegni, immediati e futuri, he ha riacceso il dibattito politico in città. L’intenso to una disputa sulle scelte per il futuro del nostro territorio che, oggetnella storia della comunità messinese, intesa nel e deriveranno dalla ridefinizione geo-politica dell’Area dello Stretto. era irreversibile, il processo di integrazione in una nascente ampia rtuali che si affacciano sul basso Tirreno e sullo Ionio. trebbe nascondere alcune insidie: il conseguente ridimensionamento del peso politico dei tradizionali
’alternativa. Probabilmente l’area messinese verrebbe fagocitaania-Augusta.
n una singolare maggioranza (PD, UDC e NCD), d’accordo con l’amrea integrata dello Stretto.
ono stati affascinati dall’“Aria del continente”.
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Primo Piano diaFrancesco Certo Faranda cura di Marilena
Vacanze romane La lunga riunione ha avuto come obiettivo quello di far rientrare i provvedimenti migliorativi per la città di Messina all’interno del decreto “Sblocca Italia”
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iornata istituzionale per il sindaco di Messina Renato Accorinti che, accompagnato dal vice Guido Signorino e dal direttore generale Antonio Le Donne, ha incontrato a Palazzo Chigi il premier Matteo Renzi ed il sottosegretario Graziano Delrio. La lunga riunione ha avuto come obiettivo quello di far rientrare i provvedimenti migliorativi per la città di Messina all’interno del decreto “Sblocca Italia”. La sfilza di proposte presentate dalla delegazione messinese è stata ribattezza “Agenda Messina”, punto dopo punto tutte le necessità che Messina richiede e che da anni giacciono in attesa di una soluzione. Tanti gli argomenti su cui sindaco e premier hanno trovato un’affinità immediata, su tutti l’area integrata dello Stretto, vero jolly dell’amministrazione
che tanto sta spingendo sul rilancio del territorio. La continuità territoriale, però, ha bisogno vitale di un netto miglioramento nei collegamenti tra Sicilia e Calabria, punto questo su cui il sindaco nei mesi scorsi ha più volte sollecitato il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, ad intervenire in maniera definitiva, invece proroghe su proroghe hanno lasciato la sensazione di precarietà. Snodo dell’incontro il caso “Autorità portuale”, l’ente sembrava subire la cancellazione quando, causa della spending review, da Roma le indicazioni erano quelle di uno spostamento verso Catania, una scelta che lasciava l’area dello Stretto abbandonata proprio nel momento in cui si puntava forte sulla crescita della zona. La soluzione auspicata nelle scorse settimane, di un’autorità portuale integrata, anch’essa, a quella di Gioia Tauro, in totale clima da città metropolitana dello Stretto, è stata accolta con favore da Renzi e Delrio. Una soluzione tampone questa, perché se è vero che lo spostamento a Catania ne avrebbe sancito la fine, l’accorpamento con Gioia non convince del tutto, la sensazione è quella che la città sia vicina a perdere un’importante e punto di riferimento per l’attività turistica e commerciale. Un “decentramento” mascherato da integrazione, ma forse solo l’ennesimo scippo alla città di Messina. Tanti i temi posti all’attenzione del premier, tra i più sentiti dal sindaco Accorinti quello dell’accoglienza dei migranti. Nei mesi scorsi la città si è sentita come abbandonata istituzionalmente dal ministro degli Interni Alfano, che ha lasciato che Prefettura e Comune, con un continuo scarico di responsabilità, finissero per scontrarsi fino a rompere i rapporti. Una distanza che non è stata compresa fino in fondo, una maggiore presenza sul territorio avrebbe portato ad un clima, probabil-
Snodo dell’incontro il caso “Autorità portuale”, l’ente sembrava subire la cancellazione quando, causa della spending review, da Roma le indicazioni erano quelle di uno spostamento verso Catania, una scelta che lasciava l’area dello Stretto abbandonata proprio nel momento in cui si puntava forte sulla crescita della zona.
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mente, più sereno nel quale responsabilità ed incarichi sarebbero stati chiari e portati a termine. La delegazione non ha mancato di consegnare al presidente Renzi il documento co-firmato dal Rettore Navarra, dal presidente della Corte d’Appello, Nicolò Fazio, da quello dell’ordine degli avvocati, Francesco Celona, per l’assegnazione delle aree militari dismesse da poter riutilizzare, nel caso di Messina, l’obiettivo è di costruire il Palagiustizia satellite in una di queste aree, quella indicata è quella dell’ex ospedale militare, che per posizione e logistica ha trovato d’accordo tutte le parti in causa, dimenticata, quindi, la scellerata idea di utilizzare la “casa dello studente” come location per il palazzo satellite. La richiesta sembra non esser caduta nel vuoto, difatti il premier ha subito attivato il sottosegretario Delrio che, dopo essersi accertato della bontà della richiesta, potrebbe inserire immediatamente il provvedimento nel decreto “Sblocca Italia”. L’incontro si è concluso con l’invito del sindaco Accorinti al presidente del Consiglio Renzi di venir in visita nella città di Messina, invito lasciato senza una vera risposta, nel prossimo mese di novembre il premier sarà a Reggio Calabria, in quella occasione è auspicato il suo attraversamento dello Stretto. Le sensazioni che il sindaco si è portato a casa sembrano essere positive, ha trovato un’indubbia attenzione da parte di Renzi e del sottosegreta-
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rio Delrio, un’apertura verso le richieste, che paiono essere più delle necessità. Il Paese va verso un mutamento, ogni settimana sembra quella giusta per l’abolizione delle province, in Sicilia qualcosa si è mosso da tempo, Messina sembra la città metropolitana più a rischio, tante zone della sua provincia sono ad un passo dal salutare il capoluogo creando, così, più redditizi liberi consorzi. La famigerata “area integrata dello Stretto” sembra essere più un’idea che una soluzione reale per la città, se la spending review ci porterà via l’autorità portuale quale, se non di un disinteresse statale, dovrebbe essere la sensazione che Messina dovrebbe provare. L’idea di integrare Messina e Gioia Tauro rimane una soluzione d’emergenza, ma non è possibile pensare che la città dello Stretto non governi lo Stretto, che debba venir messa da parte, rischiare la cancellazione e/o accontentarsi di accorpare le proprie capacità a quelle di altri interessi. Due zone vicine ma non limitrofe, interessate da traffici diversi e diversificati. La sensazione che lascia a noi l’incontro tra Accorinti e Renzi non è qualcosa di totalmente positivo, difficile pensare che il premier avrebbe potuto snobbare le proposte arrivate, più facile ascoltarle e promuoverle, più difficile sarà metterle in pratica. Messina, ci ripetiamo, non ha più il tempo di chiedere ed elemosinare interventi, ne ha bisogno vitale, deve vederli attuati il prima possibile per non rimanere periferia, non solo italiana ma, più tristemente, periferia siciliana. Stretto di Messina
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Sommario
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Attualità
26-27 Dietro le quinte
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numero 170 anno XI 27 Agosto 2014
48-49 Cultura
56-57 Mangiare Sano
Settegiorni Cronaca della settimana
Le rubriche 34-35
Città Cronache urbane
28-29 In&Out 50-51 La corazzata
36-37 Provincia
Potemkin
52-53 Da Beethoven a Kurt Cobain
38-41 Sicilia 8
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54--55 Parole in blu
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano, Mattia Florena Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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di Michele Giunta
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO Bando Ciapi: 2.065 Assunzioni per Segretari, Responsabili ecc Nuove opportunità di lavoro per diplomati e laureati. Il CIAPI ha pubblicato un bando di concorso, per titoli ed esami, finalizzato alla selezione di 2065 Segretari, Amministrativi, Responsabili e Orientatori da impiegare nell’ambito del programma Garanzia Giovani. Ma cos'è il Ciapi? Lavorare nelle Università: opportunità per Diplomati e Laureati Se stavate pensando che agosto non sia il mese giusto per trovare lavoro, vi sbagliate di grosso! Infatti molte aziende continuano a pubblicare offerte di lavoro e ci sono anche molti concorsi pubblici a cui è possibile partecipare. Anche alcune importanti università hanno bandito concorsi per l’assunzione. Ministrero della Difesa: finalmente pubblicati i 3 bandi di Concorso Il Ministero della Difesa ha indetto tre concorsi pubblici, per titoli ed esami, per il reclutamento di Ufficiali in servizio permanente nel ruolo speciale delle Armi dell’Aeronautica, nel ruolo speciale del Corpo del Genio Aeronautico e nel ruolo speciale del Corpo di Commissariato Aeronautico. Assunzioni Ferrari: offerte di lavoro per Impiegati Nuove posizioni aperte in Ferrari, la famosissima casa di produzione di auto sportive di lusso e da gara che ha la sua sede principale a Maranello, in provincia di Modena. La Ferrari in questo momento offre opportunità di lavoro per ingegneri e di tirocini per laureati in ingegneria, materie.
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27 Agosto 2014 Lindt ricerca personale: Assunzione di Diplomati e Laureati Con oltre 160 anni di storia Lindt & Sprüngli è nota come una delle più innovative e creative aziende di produzione di cioccolato premium, con sei poli produttivi in Europa, due negli Stati Uniti d’America, punti vendita in oltre 100 paesi del mondo ed uffici commerciali in quattro continenti. Selezioni in Banca: posizioni aperte e stage in Deutsche Bank Per chi fosse interessato a lavorare in banca, segnaliamo le posizioni aperte e gli stage attualmente disponibili in Deutsche Bank, una delle principali banche d’investimento a livello globale. Con un’importante rete di clientela privata, circa 3 mila filiali e quasi 100 mila dipendenti in oltre 70 paesi. Lavoro per Assistenti di Volo: selezione di Hostess e Steward Hai sempre sognato di lavorare come hostess di volo o come steward? Se la risposta è sì, allora puoi cogliere questa opportunità per partecipare alle selezioni di flydubai in Italia per personale di cabina. Selezione di Infermieri: lavoro a tempo indeterminato L’Azienda Ospedaliera di Desenzano ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di infermieri con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Lavoro occasionale: arrivato il bando per Traduttori L’Università di Torino ha aperto un concorso pubblico, per titoli, per formare un elenco di Traduttori nelle seguenti lingue straniere: inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo ai quali verranno conferiti incarichi di lavoro autonomo in forma di prestazione occasionale.
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Attualità
Tavola Rotonda con seguente didascalia: Ricciardo, Isgrò,Amitrano, Bombarda Salleo, Maccora, Paratore, Presti, Mola, Schicchi.
Sinagra in Fiore Conclusasi con successo la premiazione dei balconi fiorirti
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onclusasi con successo, presso Piazza S. Teodoro, la manifestazione Sinagra in Fiore promossa dalla Pro Loco di Sinagra, con il patrocinio del comune di Sinagra, dell'Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari Distretto dei Nebrodi – della SOAT di S. Agata di Militello, dell'Università degli Studi di Catania Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agroalimentari (Di Ge,SA), dell'Università degli Studi di Palermo Orto Botanico, del Garden Club di Messina, del Museo Naturalistico di Francesco Minà Palumbo di Castelbuono e del Consorzio Nazionale Comuni Fioriti. Il Convegno dal titolo: “Paesaggi, paesi e dintorni : il fascino dei luoghi ameni e delle attrattive territoriali per un turismo di qualità” è stato moderato dall’avv. Silvana Paratore che ha sottolineato l’importanza della salvaguardia dei beni naturalistici per potere in tempi di crisi economica come questa, potere rilanciare un turismo sostenibile e vincente. Dopo i saluti del Sindaco di Sinagra l’avv. Vincenza Maccora, della Pres. della Pro- loco dott.ssa Vincenza Mola e dell’Assessore Silvia Saitta, sono intervenuti come relatori Flora Bombarda Salleo, Presidente U.G.A.I. (unione garden club ed attività similari d’Italia),Annamaria Amitrano, ordinario di etnologia ed etnostoria presso la facoltà Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Palermo, Rosario Schicchi, ordinario di botanica sistematica presso la facoltà di Agraria dell’Università di Palermo, Pippo Ricciardo Dirigente U.O. SOAT Sant’Agata di Militello, Antonio Presti Ideatore di Fiumara d’Arte e Michele Isgrò
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Membro della Giuria Nazionale dei Comuni Fioriti. Ha suscitato suggestione ed interesse, il concorso floreale Balcone Fiorito che ha visto Sinagra trasformarsi in uno scenario incantato di fiori, colori, profumi. Nel corso dell’evento sono stati assegnati diversi riconoscimenti: per l’allestimento dei balconi del verde privato extraurbano a: F.lli Borrello, Vinci Giuseppe, Vinci Filippa, Rosina Coci/Reale, Vinci Maria, Franchina Santina, Oriti Catena, Maria Bonfiglio, Cicirella Aquilia, Antonino Calogero, Antonella Giglia, Gaetano Gattarello (per la Sezione Locale Pubblico); Astone Angela, Nardo Rizzo (per la sez. Piante Succulente); Gina Mancuso, Lenzo Antonella (per la sez. Turisti con Abitazione a Sinagra). Per il verde privato “urbano” assegnate targhe, per la ricchezza delle fioriture e l’ornamento delle facciate a: Landro Rosetta, Modugno Donato, Mola Francesca, Rosa Pintabona (sez. premi d’eccellenza); Stefania Cugno, Salvatore Sinagra, Valuri Giuseppe, Manera Carmela, Cipriano Antonino, Coci Eloisa, Rosetta Fogliari (sez. condomini).Anche i vicoli fioriti più belli hanno ricevuto un prestigioso riconoscimento, in particolare, per il modo come hanno abbellito il loro territorio e per l’accogliente atmosfera conferita ai giardini, lussureggiante nei colori e nella varietà delle essenze, coppe sono state consegnate a Magistero, Saitta, Spiccia, Iaconi Farina, Camuti e Giglia, Torre , Forte, Natalotto. Riconoscimenti speciali per l’opera di riutilizzo di oggetti impiegati quali contenitori di fiori e piante a Puna Catalano/Calamunci; per la potatura artistica a Coci Ornella; per la presenza di un magnifico esemplare di felce corna d’alce (pianta rara e di difficile coltivazione ) a Vinci Giuffre’. Segnalazione per Ivana Faranda. La serata si è conclusa con degustazione di prodotti tipici sinagresi e con omaggi floreali a tutti i presenti. Madrina della manifestazione : Anita Vitale vincitrice della made in New York Jazz Competition 2003. Presenti all’evento il Sindaco di Gallodoro, di Raccuja ed il vice sindaco di Terme Vigliatore . Un balcone fiorito è un segno di eleganza nell’accoglienza, ha sostenuto l’avv. Paratore presentatrice della serata che equivale ad amare se stessi e la vita. Soddisfatti gli organizzatori: dal Sindaco di Sinagra, alla Presidente della Pro loco ed a tutti quelli che hanno dato il loro contributo all’evento: Emanuela Mola, Antonio Nardo, Enza Giglia, Santino Musca, Carmelo Buongiorno, Carmela Natalotto, Giuseppe Mola, Carmelo Mola, Giuseppe Cardaci, Barocchi Alessandro, Mancuso Clara. Silvana Paratore
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foto Salvatore Forestieri
Università di Messina
Professioni Sanitarie: oltre 2400 le domande di preiscrizione on-line
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e domande di preiscrizione on-line presentate per i Corsi di Laurea Triennali per le Professioni Sanitarie dell’Università e della Ricerca sono state quest’anno 2440 per 493 posti, assegnati con decreto dal Ministero dell’Istruzione. Le prove d’accesso si svolgeranno dalle ore 11.00 di mercoledì 3 settembre e saranno i Poli universitari del Papardo e dell’Annunziata ad ospitare i candidati. Il numero definitivo di questi ultimi e la relativa distribuzione nei plessi sarà nota già nei primi giorni della prossima settimana, espletate le verifiche di regolarizzazione dei pagamenti delle tasse tramite MAV bancario.
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foto Antonio De Felice
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Messina - 22 Agosto 2014
Si è rinnovato l’omaggio a Santa Eustochia Smeralda Calafato, Compatrona della città, con l’offerta del cero votivo del Comune. La cerimonia si è svolta nell’atrio del Monte di Pietà, nella ricorrenza dell’ostensione del corpo incorrotto di Santa Eustochia, con la partecipazione della Banda musicale della Brigata “Aosta”.
foto Antonio De Felice
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dietro le quinte
L’immutabilità dell’essere
di Francesco Certo
Sepolti vivi
È
così che finirà? Moriremo travolti da un’insolita ondata di immondizia? Forse no, ma certamente qualcosa la rischiamo. Dopo le sollecitazioni di solerti consiglieri del PD, Asp e Prefettura hanno resocontato al comune la situazione di grave rischio sanitario legata allo spropositato quantitativo di immondizia giacente nelle strade cittadine. Caterve di spazzatura non raccolta, nauseabonda e fetida, interi quartieri intrisi di olezzo difficile da cancellare e/o ignorare. L’emergenza sanitaria alle porte dovrebbe far riflettere tutti sui modi e metodi con cui questa città è stata amministrata negli ultimi 40 anni. Oggi simpatici comunicatori da social network ironizzano sulle mancate magie dell’amministrazione, ma è ovvio che non è colpa loro, vivono sui social, cacciatori di “mi piace” come sono non raccontano la realtà. Imputare la totalità della situazione a Ialacqua, Ciacci ed Accorinti è cecità o, peggio, malafede. Solo chi ha la malafede nel cuore può nascondere anni di gestione maleodorante della partecipata. Chi ha investito Accorinti & co. di poter far miracoli gli ha fatto un torto pesante, nessuno potrebbe in pochi anni rialzare oscure realtà di questa città. Ciacci si sbatte e forse fatica a capire la situazione. Chi lucra li critica usando montagne di spazzatura, con nomi e cognomi stampati sopra, come arma di distrazione di massa. Benvenuti a Messina la città di un capro espiatorio, tanti furbetti ed un solo, grande imbecille, il suo popolo.
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l messinese non cambia, lo puoi tartassare ma la sua indole non si scalfisce, rimane intatta ed integra, nulla può modificare un DNA vecchio di generazioni. Da qualche settimana è attivo in città lo “scout system”, sistema di rivelazione elettronica in dotazione alla polizia municipale che consente loro di filmare gli automobilisti indisciplinati e sanzionarli. Metodo attivo in parecchie altre realtà e che, oltre a rimpinguare le casse comunali, ha prevenuto comportamenti condannabili, insomma un deterrente, educare per non punire più. A Messina no, il messinese non lo educhi, se ne frega, è più furbo, ha la schiena dritta e va avanti a sostare in dodicesima fila, in divieto, sulla pista ciclabile, nell’isola pedonale e nel vostro salotto. Quasi 500 i verbali staccati, ma la media non appare in calo, forse servirebbe pubblicizzare in maniera minacciosa la nuova “arma” a servizio dei vigili, forse, ma solo forse, un piccolissimo timore potrebbe insinuarsi nelle integraliste menti messinesi, ma non ne siamo così convinti poi. Il messinese, coraggioso, non cederebbe al pugno duro, doppia fila è e sarà!
Bruci la città
F
iamme, distruttive e feroci, vizio incancellabile alle nostre latitudini, tra piromani, giustizieri della notte, disperati e mafiosetti da foresta la nostra città si ritrova spesso, troppo spesso, a bruciare. Ultimo caso quello del Tirone, quartiere storico messinese, abbandonato da decenni, lasciato vivacchiare tra il ricordo della Messina che non c’è più e qualche promessa e niente di più. Nella notte tra lunedì e martedì le fiamme si sono divampate nel rione, appiccate, probabilmente, per eliminare sterpaglie e rifiuti, vizio (quest’ultimo) di cui il messinese abusa. Le fiamme avrebbero potuto arrecare ingenti danni all’intera zona, ma l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato il peggio. Mettendo da parte per un attimo la tristezza che l’abbandono del Tirone ci mette, dobbiamo sottolineare come la pessima usanza di incendiare i rifiuti si stia moltiplicando in maniera esponenziale, sicuramente la mancata raccolta è una causa, ma questo non permette a nessuno di mettere a rischio la vita di decine di persone con un atto neanche lontanamente dovuto. La situazione rifiuti degenera e con lei la salute mentale di molti.
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Tir e molla
Puzzi la città
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uova settimana e nuova ordinanza, il sentore è che il sindaco Accorinti possa averne un cassettone pieno, un’ordinanza per ogni ricorso, cavillo, consigliere sconsigliato, sindacalista addormentato, armatore spotentato. Cambia nel pratico ma non negli intenti, basta tir in città! Non più blocchi ma finestre e fasce, dalle 14 alle 17 si ai tir, apertura totale mensile e mano tesa verso la famiglia Franza. Un’ordinanza meno restrittiva che, pensiamo, non porterà il sindaco a passare intere mattinate al cavalcavia per bloccare tir, litigare e spiegare, ad alcuni sopiti, che la lotta ai tir non è il simbolo di un’ideologia da difendere, ma il primo passo verso una Messina a misura d’uomo, meno schiava di padri, padroni e padroncini. Il dettaglio è stato curato, gli errori passati hanno lasciato il segno, si punta sul dovere dell’amministrazione di difendere la salvaguardia del cittadino, una mossa strategica che lascia margine all’amministrazione e complica la vita ai ricorrenti al TAR di professione. Si attendono sviluppi e contromosse, le iniziative di Accorinti in tema tir non sono mai piaciute in toto, anzi, molte critiche sono arrivate anche da chi per anni ha urlato contro i bestioni della strada, sempre sbagliato (in un modo o nell’altro) quello che l’amministrazione partorisce. Ora, o l’amministrazione è davvero scadente oppure si critica per non star zitti, ma come diceva il proverbio “meglio star zitti e lasciare il dubbio di esser stupidi che parlare e toglierle ogni dubbio”.
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arliamo di immondizia? No! Parliamo di acqua, perché a puzzare non sono e saranno solo le nostre strade, ma anche noi. Per qualcuno, si sa, non sarà un problema, gli amici del sapone non sono poi così tanti, ma per altri il problema esiste. L’AMAM è stata chiara, limpida e dissetante, l’acqua non c’è e non ci sarà. Tralasciando i numeri freddi, il concetto è molto semplice, la portata sia del Fiumefreddo che della Santissima è notevolmente inferiore al normale, tanto che neanche l’Alcantara potrebbe risolvere i problemi di quantità. Soluzioni? Un inverno piovoso, ma molto piovoso, così, metti che le risorse idriche non aumentino abbastanza, almeno potremmo farci una doccia per strada, sciacquo, insaponata e risciacquo tutto gratis, a spese del cielo al massimo. Alternative? Raccoglierne il più possibile, trasferirsi in città non del terzo mondo o niente, puzzare. Pagare le bollette? Quello immediatamente, ci raccomandiamo, appena arrivate vanno subito pagate. I servizi ottimi vanno pagati!
Finalmente utile
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opo essere stata dismessa la caserma “Gasparro” giaceva lì, abbastanza inutile ed inutilizzata, passata sotto l’egida del ministero degli Interni, adesso, trova una nuova destinazione. Sarà, infatti, meta per almeno 200 tra i migranti in arrivo sulle nostre coste e nella nostra città. Non verrà posta, però, la parola fine alla tendopoli del PalaNebiolo che rimarrà, ahinoi, destinazione per tanti degli ospiti in arrivo. La caserma “Gasparro” rappresenta un primo passo verso un’accoglienza finalmente accogliente, un miglioramento rispetto a quanto visto fin qui è auspicabile, il controllo dello stabile (come per la tendopoli) è di responsabilità del Prefetto, per questo ci auguriamo una pacificazione con l’amministrazione, così da focalizzare l’attenzione solo sul miglioramento gestionale e decisionale del maxi evento. L’emergenza in questi mesi è stata ampia, ancora di più per Messina, che tra beghe, scarichi di responsabilità, sopravalutazione delle strutture presenti e competenze non eccelse non ha garantito un servizio dignitoso per chi scappa da disastri e guerre. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Addio ai tir
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opo la sospensione da parte del Tar dell’ordinanza del 21 luglio 2014, che vietava ai tir di attraversare il centro città dalle dalle ore 7 alle 21, lo scorso 25 Agosto è stata firmato dal sindaco Accorinti un nuovo provvedimento, che mira a regolamentare definitivamente il passaggio dei tir in città. Secondo le ultime disposizioni, che saranno in vigore dal prossimo 28 agosto al 30 settembre, i mezzi pesanti potranno circolare lungo la via La Farina in direzione nord-sud (lato monte) solo ed esclusivamente nelle ore giornaliere dalle 14 alle 15. Per quanto riguarda, invece, il senso di marcia opposto, per intenderci via La Farina direzione sud-nord (lato mare), sarà consentito il passaggio dei tir solo nelle ore dalle 15 alle 17. Perché tutto proceda nel migliore dei modi si richiede, ovviamente, alla Polizia municipale un’intensa attività di controllo nelle aree e negli orari interessati dal provvedimento. Quest’ultimo stabilisce, inoltre, che l’apertura degli esercizi commerciali della via La Farina non dovrà avvenire anteriormente alle ore 17. Sono disposizioni estremamente precise, chiare, che non ammettono deroghe. Per tutte queste ragioni abbiamo scelto di lodare la nuova ordinanza e di dedicare ad essa questo spazio. Siamo fiduciosi, ottimisti e crediamo che questa sia finalmente la volta buona perché Messina possa dire addio ai tir. Negli anni si sono susseguite varie ordinanze ma di fatto i tir hanno continuato ad attraversare le arterie cittadine a tutte le ore del giorno e della notte come se niente fosse, causando numerosi incidenti e morti che era possibile evitare. Speriamo che la nuova ordinanza si possa considerare, tra qualche anno, come il felice epilogo di una battaglia che il sindaco Accorinti ha condotto a spada tratta. È chiaro che perché ciò possa accadere è necessario l’impegno di tutti. Mi rivolgo prima di tutto ai camionisti: l’ordinanza entrerà in vigore il 28 Agosto, ebbene, non fate i finti tonti, non uscite a Boccetta se sapete che in determinati orari non potete transitare in città. Ai commercianti della via La Farina dico: rispettate le prescrizioni per l’incolumità comune; alla Polizia municipale: controllate assiduamente le aree interessate. L’ordinanza vuole garantire una “vita migliore” in città, dunque impegniamoci. Il futuro di Messina è nelle nostre mani!
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di Alessia Vanaria
di Francesco Certo
Messina, girone infernale
OUT
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uesta settimana ci siamo trovati nella strana condizione di non saper chi bocciare, non perché mancassero i candidati, quelli se ne trovano a bizzeffe, c’è l’assessore De Cola che avrà bisogno di 3 mesi per rifare i conti per la nuova via don Blasco, poi vedremo se i conti torneranno con le casse di Stato e Regione, in un paese mediamente civile e democratico, Messina avrebbe un nuovo assessore ai lavori pubblici. Ma oggi siamo buoni e non vogliamo bocciare uno degli “Accorinti Boys&Girls”, anche perché brillano per permalosità e ci annoia troppo la discussione fine a se stessa. L’immondizia e MessinAmbiente? Questione che potrebbe far bocciare a man bassa. Boh, la puzza c’è e rimane, certo, i cittadini potrebbero anche non continuare ad ammassare immondizia su immondizia. Il cretino di turno ci potrebbe chiedere: “se la tengono a casa?”. Ma no stupidino, l’immondizia quotidiana non può essere tenuta in casa, ma lavatrici, televisori, arredi da bagno, vestiti, cadaveri e chi più ne ha più ne metta, ecco questo potrebbe essere evitato, non faranno puzza ma non fanno neanche arredo urbano. Bocci questi? Ma no, che bocci a fare gli incivili, a malapena sanno leggere, figurati se leggono noi. Il traffico? Bella idea, piaga alla Johnny Stecchino, ci segnalano che nei giorni del controesodo all’incrocio tra il viale Boccetta e la via Garibaldi l’ingorgo sia stato sbrogliato da uno degli immigrati che chiede l’elemosina nei semafori limitrofi. Il “negro”, come viene simpaticamente appellato dalle brillanti menti nostrane, visto il casino da film di Fantozzi ha pensato, invece di farsi una padellata di fatti suoi, di aiutare il prossimo e cercare di far circolare i mezzi bloccati, dopo aver aiutato messinesi e turisti è tornato ad essere il “negro” di prima. Ma che mi bocci la polizia municipale assente o il cittadino razzista ed ipocrita? Per carità, entrambi hanno limiti troppo grossi da superare, anche se per i razzisti c’è qualche speranza in più. No, niente, settimana perfetta a Messina, non c’è proprio nulla da bocciare o sottolineare negativamente. Tutto bene all’inferno! WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Agosto 2014
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I “Lidi Sostenibili” sono arrivati a 17 Sono 17 i lidi di Messina che hanno aderito alla campagna “Lidi Sostenibili”, avviata dal Comune e da Messinambiente. Da alcuni giorni sono stati distribuiti, a tutte le attività aderenti, i manifesti rivolti ad informare gli utenti per la differenziazione di tutti gli scarti ed il calendario di raccolta.
Punto nascita dell´ospedale Piemonte Il sindaco, chiede al Sig. Assessore per la Salute della Regione Siciliana di valutare l´opportunità, se accorpamento deve essere realizzato, di creare un solo punto nascita e polo materno infantile di 2° livello, determinando questa condizione nella razionale allocazione a nord della Città, ovvero nell´Azienda Papardo.
“Notte bianca“ all´interno dell´isola pedonale Il consigliere comunale Libero Gioveni ha avanzato la proposta di organizzare entro il 30 settembre una prima “notte bianca“ in via sperimentale all´interno dell´attuale isola pedonale e dintorni.
Ordinanza anti -tir Tutti i mezzi pesanti dovranno rispettare l’ordinanza di non passare più dalle vie del centro, attraccando esclusivamente a Tremestieri. Il porto storico ed il molo Norimberga, resteranno solo per lo sbarco dei mezzi provenienti da Salerno, poiché la dimensione delle navi non permette l’attracco a Tremestieri.
Città di Messina sconfitto 3-1 dal Milazzo Nell'andata dei sedicesimi di finale di Coppa Italia il Città di Messina è uscito sconfitto per 3-1 dal Milazzo. Città di Messina e Milazzo si affronteranno nuovamente domenica 31 agosto nel match di ritorno in programma al “Celeste”.
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D´Alia: sostegno ad Accorinti su nuova area integrata Stretto
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Caronia: visita di Gabrielli
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“Per quanto ci riguarda il sindaco di Messina, Renato Accorinti, ha pieno e incondizionato mandato a sostenere la scelta della città ad essere parte integrante e sostanziale di una nuova autorità portuale dello Stretto, insieme ai porti calabresi e a Gioia Tauro”.
Il Capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile Franco Gabrielli si è recato presso la frazione Canneto del Comune di Caronia, interessata nelle scorse settimane da nuovi fenomeni incendiari di origine sconosciuta.
Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
III CIRCOSCRIZIONE
Gioveni e Cacciotto denunciano i ritardi dei lavori per la scuola “Giorgio La Pira” di Camaro
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consiglieri Libero Gioveni (Comune) e Alessandro Cacciotto (terza Circoscrizione) denunciano i ritardi dei lavori per la scuola “Giorgio La Pira” di Camaro. Nel mese di novembre 2013, con grande soddisfazione dei suddetti consiglieri che più volte in passato avevano denunciato alle Amministrazioni precedenti le gravi carenze strutturali e degli impianti nei 6 plessi del 10° Istituto Comprensivo “Giorgio La Pira” di Camaro, erano stati finalmente appaltati da codesta Amministrazione i lavori di adeguamento alle norme di sicurezza e di manutenzione straordinaria nel plesso “La Pira 1” che ospita i ragazzi di scuola media. La gara d´appalto era stata bandita per un importo complessivo di 339.945,32 euro, dei quali 261.829,71 euro dovevano essere spesi per il rifacimento degli impianti termici, elettrici e antincendio, mentre i restanti 78.115,61 euro per le opere edili connesse. Secondo le previsioni, per il nuovo anno scolastico 2014/2015 i lavori dovevano essere già completati vista l´urgenza di risolvere le numerose problematiche del vecchio plesso, ma inspiegabilmente, ad oggi, esattamente a 20 giorni dall´inizio della nuova stagione scolastica e a 9 mesi dalla gara d´appalto, ancora non è dato sapersi di quando saranno avviati i necessari lavori. Grande preoccupazione è stata espressa già da alcuni genitori che, non essendo più disposti a far trascorrere un nuovo anno i propri figli al freddo e in un ambiente non proprio idoneo alle vigenti norme sulla sicurezza, preannunciano per l´inizio delle lezioni delle vibrate forme di protesta.
VI CIRCOSCRIZIONE
Biancuzzo chiede la potatura di un albero sulla strada statale 113/dir. località San Saba
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l consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo richiede la potatura di un albero sito sulla strada statale 113/dir. località San Saba Comune di Messina. Nella suddetta zona, infatti, in direzione per Villafranca, subito dopo il bivio salita Musarra sulla sinistra, un albero di grosse dimensioni ha ormai coperto la visuale di una casa, ed alcuni rami, per di più, hanno incastrato i fili dell’energia elettrica. È necessario, dunque, potare l’albero urgentemente, a scanso di eventuali responsabilità civili e penali che si potrebbero determinare a causa dei mancati interventi.
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IV CIRCOSCRIZIONE
Correttivi all’ordinanza anti tir
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alla IV circoscrizione ci giunge questa settimana non una segnalazione di disservizi bensì una richiesta di correttivi all’ordinanza anti tir firmata dall’amministrazione lo scorso 25 Agosto. Il Consiglio della suddetta Circoscrizione, infatti, ha approvato nella seduta odierna un ordine del giorno pregiudiziale, con un solo astenuto, che impegna il Sindaco a modificare l'ordinanza che prevede il divieto di transito in determinate fasce orarie dei mezzi superiori alle 7,5 T, nella parte che riguarda la disposizione di apertura alle ore 17 per tutti gli esercizi commerciali che si affacciano sulla via La Farina.
Pur condividendo lo spirito che ha animato l'ordinanza, che elimina fino a settembre i TIR dalla nostra città negli orari di punta, il Consiglio ha rilevato incongruente con la tutela degli interessi dei cittadini e gravemente lesivo nei confronti degli operatori commerciali di Via La farina, obbligare questi ultimi a non aprire prima di una certa ora, considerato anche la presenza in zona di molte attività artigianali e officine. La sicurezza dei cittadini, come il Consiglio ha già sostenuto precedentemente, è assolutamente prioritaria, ma deve serenamente coniugarsi con le attività lavorative per non, in questo caso a ragione, pregiudicarle.
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città a cura di Marilena Faranda
Consiglio Comunale
Nuova seduta
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unedì 1 settembre, alle ore 19, si riunirà il Consiglio comunale. All'ordine del giorno sono iscritti 43 proposte deliberative, 3 ordini del giorno e 19 interrogazioni. Tra i provvedimenti da discutere figurano il rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario 2013; la sdemanializzazione e la vendita di un relitto di terreno, facente parte dell'area impegnata per la costruzione della s e d e AMAM; le modifiche al regolam e n t o comunale per il rilascio delle autorizzazioni per la somministrazione di alimenti e bevande; l'atto di indirizzo relativo alla riorganizzazione interna e alla rimodulazione dell'attività del personale ATM; la rimodulazione e l'ampliamento del mercato bisettimanale del mercoledì e giovedì per la vendita dei prodotti del settore non alimentare, che si tiene nell'area del piazzale di villaggio Aldisio; l'approvazione dei regolamenti comunali per il riconoscimento delle unioni civili, per il rilascio del contrassegno di parcheggi per disabili e delle concessioni di aree di parcheggio riservate.
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TIR
Se approderanno in città, li rimanderemo indietro
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ulla vicenda TIR a portare una nuova luce di speranza, le dichiarazioni del Sindaco Accorinti, in occasione della riapertura del secondo attracco di Tremestieri: Sono finiti i giorni di attesa, adesso anche il secondo approdo è stato liberato dalla sabbia e così tutti i mezzi pesanti dovranno rispettare l’ordinanza di non passare più dalle vie del centro, attraccando esclusivamente a Tremestieri, salvo deroghe concesse dalla Polizia Municipale. Adesso, le società di navigazione saranno costrette anche a Villa san Giovanni, a mettere dei cartelli per avvisare gli autotrasportatori ed i furbi che immaginiamo ci siano, purtroppo, che approderanno qui, se no, li rimanderemo indietro. Il porto storico ed il molo Norimberga, quindi, resteranno solo per lo sbarco dei mezzi provenienti da Salerno, poiché la dimensione delle navi non permette l’attracco a Tremestieri. Ci si augura che anche questa volta, come nel ciclo dei vinti di verghiana memoria, non sia solo una chimera, ma si possa finalmente vincere questa battaglia per la vivibilità dei messinesi. Il Segretario Generale dell’Autorità Portuale, Ing Francesco Di Sarcina, spiega che, nonostante la certezza
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che i due approdi saranno sempre soggetti ad insabbiamento, vi sarà una manutenzione costante, per non dover fronteggiare un’emergenza continua. Inoltre, annuncia, che si è strappata alla Regione l’autorizzazione per la realizzazione di un serbatoio, in cui far confluire la sabbia che si dirigerà verso i moli per ostruirli. Ci si augura, comunque, che, se per la realizzazione di un approdo ci sono voluti tre anni, per un serbatoio se ne impieghino di meno. Annuncia, inoltre, l’assessore De Cola, che come richiesto dalla Regione si sta adeguando il bando per la realizzazione della via del mare con l’ampliamento di via Don Blasco.
Ambiente
AST
Tesserino gratuito per gli anziani
Incendio al Parco S. Jachiddu L’incendio sviluppatosi sulle colline nella zona di Tremonti ha impoverito il patrimonio ambientale e messo a rischio l’incolumità dei volontari del parco ecologico S.Jachiddu, che contribuiscono a salvaguardare la Macchia Mediterranea e gli habitat che in quella zona sono protetti. Il sindaco, Accorinti, e l'assessore all'ambiente, Ialacqua, nell'esprimere solidarietà, anche a nome dell'Amministrazione, ai volontari del Parco Ecologico, si sono impegnati, per la salvaguardia del Sito così importante, e denunciano la inadeguatezza della normativa. L'assessorato all'ambiente ricorda ai pro-
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prietari e/o detentori di terreni, cascinali e di ogni costruzione in prossimità di strade comunali e provinciali, nonché di ferrovie e autostrade, ricadenti nel territorio comunale, devono effettuare entro il 15 giugno di ogni anno – la pulitura delle scarpate, il taglio delle siepi e dei rami che prospettano su dette strade, predisponendo una fascia parafuoco.
a lunedì 25 al 19 sett e m b r e potranno essere presentate le istanze, per il 2015, per usufruire del servizio trasporto gratuito extraurbano (AST). Beneficeranno del servizio gli anziani che abbiano compiuto il 55° anno di età, se donne, ed il 60°, se uomini, il cui I.S.E., indicatore situazione economica, non sia superiore a euro 9.600,00, se unico componente il nucleo familiare, ed euro 19.200,00 se due o più componenti.
Viabilità
Favismo
Nuovo caso all’Annunziata
Divieto di sosta
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li agenti della Polizia municipale e gli organi di vigilanza dell’ASP sono stati incaricati del controllo e dell’esecuzione dell'ordinanza del sindaco, Accorinti, che vieta, con decorrenza immediata, la coltivazione di fave e piselli per un raggio di 300 metri in linea d'aria e la vendita in forma sfusa, per un raggio di 150 metri, dall'abitazione di un minore affetto da favismo, in c.da Catanese all'Annunziata, compl. Athena, e dalla scuola
materna dell'Istituto comprensivo “Paradiso” nel plesso Pietro Donato, via C. Pompea n. 45, per il periodo di frequenza dello stesso. L'ordinanza dispone anche l'eliminazione di fave e piselli dal menù della scuola ed il divieto di introduzione in ambito scolastico dei legumi anche crudi.
er consentire l'esecuzione dei lavori di scavo per la posa di infrastrutture telefoniche sotterranee lungo la via Nazionale Vecchia, da lunedì 25, sino al 5 settembre, vigeranno il divieto di sosta, 024, ed il senso unico alternato nel tratto di via Nazionale Vecchia, compreso tra il ponte nuovo di Galati Marina ed il numero civico 104.
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Provincia a acura curadidiMarilena MarilenaFaranda Faranda
Mostra
“Va nell
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ara, Giganti e Mezzagosto la stampa periodica”
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mpio interesse sta suscitando a Palazzo dei Leoni, sede della Provincia Regionale di Messina, la mostra realizzata dal Comune di Messina e dal Comitato Vara su “Vara, Giganti e Mezzagosto nella stampa periodica”. L’esposizione, inserita nell’ampio programma stilato per le manifestazioni agostane, è stata curata da Franz Riccobono, Marco Grassi e Nino Dini in collaborazione con l’Associazione Amici del Museo. I numerosi ritagli di giornali, che documentano gli appuntamenti del Mezzagosto Messinese dal dopo terremoto al secondo dopoguerra, potranno essere visionati fino al 31 Agosto secondo gli orari di apertura del Palazzo dei Leoni. Attraverso questi articoli, a firma dei maggiori giornalisti del tempo ma anche di storici del calibro di Gaetano La Corte Caillere Domenico Puzzolo Sigillo, si ricostruisce la rinascita di Vara e Giganti dopo le due grandi tragedie che hanno distrutto la città del Peloro divenendo così, le feste di Agosto, segno di rinascita e di speranza per Messina e i suoi abitanti. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio
Piano giovani
Maggio (Pd): “Flop prevedibile
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e gestione politica lacunosa”
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La deflagrazione del Click Day nasce dalla sottovalutazione della fame di lavoro che c’è in Sicilia. Evidentemente non si è capito fino in fondo a quale livello di disperazione sociale siamo giunti: era più che immaginabile ciò che poi si è puntualmente verificato, ovvero un enorme afflusso di utenti. Sapendo peraltro che lo strumento del Click Day andava attentamente valutato, perché a livello nazionale aveva già fallito”. Lo dice Mariella Maggio, deputato regionale PD e vicepresidente della commissione Lavoro e Formazione all’Ars, che oggi si è riunita nella Sala Rossa dell’Ars per discutere del Piano Giovani. “In ogni caso, ripeto ancora una volta, per far diventare realmente produttivo il Piano Giovani e non lasciare che le esperienze previste siano solo un episodio, occorre che il Governo regionale abbia la capacità di creare opportunità di lavoro attraverso investimenti e una idea di sviluppo da legare all’utilizzo delle risorse europee - prosegue Maggio -. Il bando del 18 agosto era necessario e l’integrazione tra Piano
Giovani e Garanzia Giovani è prevista già nel piano regionale. Il rischio, altrimenti, era quello di essere messi in mora e perdere le risorse della Garanzia Giovani, sulla gestione della quale il governo deve fare chiarezza in merito ai soggetti che dovranno gestirla”. “Permangono diversi punti oscuri – aggiunge il deputato Pd – su una gestione politica a dir poco lacunosa: l'affidamento a Italia Lavoro era adeguato? E le ulteriori risorse destinate a Italia Lavoro, al Formez e a Sviluppo Sicilia a cosa servono? Perché sono state tolte ai giovani? Il Governo porti mercoledì in Commissione Lavoro le proposte utili a risolvere i problemi e dare l'opportunità alla Commissione stessa di svolgere il suo ruolo. Ma è chiaro – conclude Maggio – che sia il Piano Giovani e ancor di più la Garanzia Giovani non possono fallire. L’esecutivo prenda immediatamente in mano la situazione e tenti di trovare soluzioni concrete per non danneggiare ulteriormente i giovani siciliani".
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“La drammatica crisi finanziaria e di liquidità in cui versano gli Enti locali siciliani interferisce negativamente sull’azione amministrativa con conseguente grave disagio per i cittadini”
Crisi di liquidità per i comuni siciliani L’Anci Sicilia sollecita la Regione ad erogare i trasferimenti ai comuni
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’Anci Sicilia sollecita, in una nota inviata al Presidente della Regione, Rosario Crocetta e all’Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, Patrizia Valenti, l’erogazione dei trasferimenti previsti dall’articolo 6 (assegnazioni finanziarie dei Comuni) e dall’articolo 30 (personale precario) della L. R. 28 gennaio 2014 n. 5. “A causa della mancata determinazione ed erogazione di risorse regionali loro destinate, infatti – ha dichiarato Leoluca Orlando, Presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani - numerosi Comuni si trovano da un canto nell’impossibilità di approvare i bilanci di
previsione e dall’altro in una situazione di grave crisi di liquidità, che in alcuni casi ha già prodotto l’esaurimento dell’anticipazione di tesoreria”. “La drammatica crisi finanziaria e di liquidità in cui versano gli Enti locali siciliani – continua Orlando - interferisce negativamente sull’azione amministrativa con conseguente grave disagio per i cittadini” “Pertanto – conclude il Presidente Anci Sicilia - nelle more della definizione delle procedure per il riparto dei fondi, è indispensabile che il Governo regionale proceda, in tempi brevissimi, ad un’ulteriore anticipazione sulle assegnazioni destinate ai Comuni.” WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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25 agosto 2014 - Herat
Cambio al comando del contingente italiano di ISAF A Herat, in Afghanistan, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento tra la Brigata “Sassari” e la Brigata bersaglieri “Garibaldi” alla guida del Train Advise Assist Command West, il comando Nato multinazionale e interforze a guida italiana responsabile della missione ISAF (International Security Assistance Force). Il testimone è passato da il generale Manlio Scopigno a il parigrado Maurizio Angelo Scardino, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, dell’attuale Comandante delle Forze Nato in Afghanistan, il Generale statunitense Joseph F. Dunford accompagnato dal suo successore, Generale Donald M. Campbell, del Comandante del comando interforze di Isaf, generale Joseph Anderson, dell’ambasciatore italiano a Kabul Luciano Pezzotti e delle massime autorità civili e militari afghane della regione occidentale. Il mandato della Brigata “Sassari” è stato caratterizzato da un duplice impegno: da un lato, consolidare il processo di transizione della responsabilità della sicurezza dalle forze Nato al governo afgano attraverso i compiti assegnati al Train Advise and Assist Command West (TAAC-W), la nuova articolazione degli assetti del contingente italiano che il 16 giugno scorso, a distanza di poco più di otto anni dalla sua originaria configurazione, ha perso la denominazione di Regional Command West (RC-W). Dall’altro, sviluppare il piano di rientro in Italia degli uomini ed il ripiegamento dei mezzi e dei materiali utilizzati dal contingente italiano in oltre 10 anni di missione. Nel rivolgersi ai militari della Brigata “Sassari”, l’Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli ha evidenziato “la professionalità, l’audacia e lo straordinario spirito di abnegazione con i quali gli uomini e le donne della Brigata “Sassari” hanno saputo svolgere il loro mandato, operando in condizioni difficili ma sempre uniti nel conseguimento dell’obiettivo comune. Siate orgogliosi di ciò che avete realizzato”, ha aggiunto il Capo di Stato Maggiore della Difesa, “così come siate fieri della vostra lunga storia e delle vostre tradizioni”.
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25 agosto 2014 - Herat
Cambio al vertice del Police Advisory Team del contingente italiano di ISAF Ieri, nella base “Camp Arena” di Herat, alla presenza del Comandante del Train Advise Assist Command – West (TAAC-W), generale di brigata Maurizio Angelo Scardino, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento tra il tenente colonnello Patrizio La Spada ed il parigrado Guido Caponetto alla guida del Police Advisory Team (PAT). Il PAT è un’unità dell’Arma dei Carabinieri provenienti dal 1° Reggimento paracadutisti "Tuscania" di Livorno, dal 7° Reggimento “Trentino - Alto Adige” di Laives (BZ) e dal 13° Reggimento “Friuli Venezia Giulia” di stanza a Gorizia, e si occupa della formazione ed assistenza della polizia afgana, ruolo fondamentale per il processo di transizione in corso, che si concluderà entro il 31 dicembre 2014 con l’assunzione della piena responsabilità della sicurezza da parte delle autorità locali. Tra i numerosi corsi svolti dal PAT: primo soccorso in emergenza operativa, topografia anche mediante l’utilizzo dei sistemi satellitari Gps, tutela e scorta, controllo della folla e diritto di polizia; questi ultimi due risultati importanti anche per il regolare andamento delle operazioni di voto tenutesi tra aprile e giugno scorsi nelle province in cui opera il TAAC-W, il comando multinazionale ed interforze di ISAF attualmente su base Brigata bersaglieri “Garibaldi”. Altra attività di particolare importanza, ricordata anche dal viceministro dell’Interno afgano Ekramuddin Yawar, è stata il “Polling Sites Security Course”, corso svolto dal personale femminile dei Carabinieri del PAT a favore di un centinaio di donne poliziotto incaricate della selezione e del reclutamento di millecinquecento “Female Searchers”, impiegate poi presso gli oltre 900 seggi elettorali dell’area sotto responsabilità italiana.
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il tenente colonnello patrizio la spada
corso ''civilian female searchers''
lezione di primo soccorso WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Galleria d’arte di Vittoria Arena
Intervista
Bruno Samperi il pittore, che sognava di fare il biologo Nota biografica di Bruno Samperi Creatore dell’inchiostro su carta’ non potrebbe inventare un solo geroglifico senza fare i conti con i processi chimici e fisici della vita. Bruno Samperi, autodidatta classe 1933, ha in sé una vita da tipografo, e questo lo porta a sperimentare gli inchiostri con le loro caratteristiche più idonee per l’impiego su tela. L’artista mediante una rete modulata di segni e colori stabilisce i chiaroscuri, riavviati con forza di fantasia e meditazione. Il bianco della carta gioca un ruolo essenziale e deliberatamente sfuma i bordi del disegno per creare i vari effetti in un modo più ‘anarchico’ possibile. L’uso di tinte pure adottate e l’esuberanza delle linee creano immagini vividamente descrittive della natura del sud come le ginestre, i papaveri, i freddi azzurri del cielo che si esaltano l’un con l’altro visivamente conferendo alle opere un che di etereo ed evocativo.
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Se dovessi raccontare la storia della tua vita come cominceresti? Non c’è un vero inizio, comincerei dalla fine e non dal definito inizio. La prima cosa a cui pensi se ti dico ‘Inchiostro su carta’ La storia parte da lontano, una vita vissuta nella tipografia assieme a mio fratello Aurelio, la conoscenza sugli inchiostri, sui colori utilizzati e la loro compatibilità mi stimolano a due passioni, la prima quella della pittura e successivamente a quella di biologo, mi sarebbe piaciuto approfondire e studiare i componenti chimici, i colori acrilici e ad olio come sono composti essenzialmente con i vari pigmenti. Sono state più le discese nel profondo o le salite gratificanti con quella tua semplicità umana? Si equivalgono a piccole dosi. Non ti aggrada essere chiamato “Maestro”, ma storci il muso alla parola Artista, perché? Sono continuamente un apprendista artigiano, quando mi siedo davanti ad una tela, è come se fosse la prima volta. Mi definisco discepolo di me stesso. Il rifiuto da questa città ha alterato la tua coscienza culturale? No, ora sto bene dove sto. Ho bisogno di creare e pensare. L’unico sogno è realizzare una antologica. Samperi militava negli anni’70 con le nuove avanguardie, con i grandi della pittura. Hai
nostalgia di quella che fu la Messina Intellettuale? L’unico ghigno che tengo è l’essere stato rifiutato dagli intellettuali che facevano meta all’OSPE, la mia pittura con l’inchiostro su carta era ritenuta ‘ innovativa’ e nessuno di loro si pronunciò per la stessa. Ancora oggi ‘ fuori dalle correnti’ ma l’uomo libero in ogni forma espressiva. Ti sei visto in clochard della pittura? No, dipingere è vivere, ho vissuto sempre da pittore spontaneo, le etichette non mi sono mai piaciute, mi scivolano addosso come l’acqua. Troppe ragioni per scuotere la testa, cosa ti ha spinto in modo celato a far rivoluzione? Ho contestato attraverso performances fatte sul Ponte di Paglia a Venezia e l’altra a Messina con ‘il funerale per il Vittorio Emanuele’, lasciando all’interlocutore la possibilità di interpretare come meglio credeva. L’opera più importante che possiedi Una tela bianca con la somma di tutto ciò che ho fatto. Una cosa bella nell’ essere di te Dovrebbe esistere uno specchio interiore ed esteriore per far vedere le possibili esistenze parallele.
foto di Antonio De Felice
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Cultura
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n omaggio a un genio del jazz che non voleva essere un mito, a un trombettista americano noto per il suo stile lirico e intimista, Chet Baker. Debutterà infatti domenica 31 Agosto alle 21:00, al Monte di pietà lo spettacolo teatro-musicale “Ciao Chet! Chet Baker la musica nell’anima” per la regia di Simonetta Pisano. “Questo spettacolo –dice Simonetta Pisano- è il risultato dell'incontro e di una consolidata amicizia nel tempo con Raffaella Cannioto, autrice del progetto. Era il 2009, quando frequentavamo lo stesso Master di Teatro Euro-mediterraneo dell'Università di Messina, che la stessa autri-
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ce mi ha parlato di questa meravigliosa idea proponedomi di curarne la regia. Da qui si è sviluppato un lavoro di ricerca che ha portato una continua evoluzione alimentata dalle mie idee registiche e dalle sue idee drammaturgiche. La prima messa in scena è stata nel 2012 presso un prestigioso locale jazz romano: Il Be bop Club jazz”. Un mix di musica, danza, poesia, canto e recitazione si seguiranno e fonderanno arricchendo in un gioco di luci la prestigiosa cornice del Monte di pietà, per trasmettere al pubblico “Prima di tutto emozione – continua la regista - divertimento, nello stesso modo in cui mi
Ciao Chet! Omaggio a Chet Baker
“Questo spettacolo -dice Simonetta Pisanoè il risultato dell'incontro e di una consolidata amicizia nel tempo con Raffaella Cannioto, autrice del progetto” sono emozionata e divertita io durante la preparazione della messa in scena. Gioco su elementi simbolo, su tempi, suoni e pause. Vorrei che ogni spettatore fosse condotto attraverso queste note, queste parole e queste immagini nella vita di questo grande artista che ha vissuto tra l'ispirazione e la disperazione tra la luce e l'ombra, tra il bianco ed il nero, tra l'amore e la droga, tra la vita e la morte... tutto a tempo di jazz”. Saranno infatti riproposti nel corso della serata una serie di brani di Baker, scelti sia dalla autrice Raffaella Cannioto, che
dal cantante Danilo Cucurrullo: Just Friend, But not for me, Star dust, Ifall in love too easily, My foolish heart, Time after time, Let's get lost... e tante altre. Lo spettacolo vedrà in scena la bravura di (voce: Danilo Cucurullo; tromba: Alessandro Presti; pianoforte: Andrea Beneventano; contrabbasso: Nello Toscano; batteria: Mimmo Papa; attore: Gianni Fortunato Pisani; attrice: Giada Vadalà; coreografa: Alice Rella; danzatrice: Federica Vento; autore: Raffaella Cannioto; light design: Renzo Di Chio). Cristina D’Arrigo
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
L’uomo della pioggia (The Rainmker) Francis Ford Coppola traspone sul grande schermo il romanzo di John Grisham “The Rainmaker”, il risultato è un ottimo film che denuncia e mette a nudo il complicato mondo americano della sanità legato alle assicurazioni. Rudy Baylor (Matt Damon) è un giovane (quasi) avvocato che comincia la carriera nello studio di “Bruiser” Stone (Mickey Rourke), avvocato più dedito alla malavita che altro. Lì conosce il cacciatore di clienti Deck Shifflet (Danny DeVito), una volta sparito Bruiser, ricercato dai federali, i due decidono di fare fagotto e mettersi in proprio. Non hanno soldi e, forse, neanche tutte le competenze per uno studio proprio, ma hanno un caso, un caso importante, un caso difficile. Donny Ray Blake è un malato terminale di leucemia che non è stato assistito dalla sua compagnia assicuratrice che non riteneva di dover pagare per cure definite “sperimentali”. Lo scontro è titanico, una famiglia povera, un avvocato giovane contro una grande azienda e un gruppo di avvocati tronfi e venduti. Nulla di più complicato, il finale ve lo risparmiamo, niente di sorprendente sia chiaro, ma il nucleo del film non è la condanna o la colpa, è il sistema. L’America è nuda, la sanità e la vita dei pazienti sono nelle mani delle compagnie assicurative, quelle spietate cercano polli da spennare che non rimborseranno mai o non pagheranno mai al momento del bisogno. Non una denuncia in toto ma lo spaccato non solo romanzato di un aspetto da sempre discusso della società americana. “L’uomo della pioggia” racconta questo e non solo, parla dello strano mondo degli avvocati, più fuorilegge che paladini di legalità, di Davide e Golia e di come nelle storie che piacciono vinca sempre Davide. C’è suspense e coinvolgimento, Jon Voight interpreta Leo Drummond, potente avvocato della Great Benefit, lo fa magistralmente trasmettendo il viscidume e la pochezza del personaggio. Tipico stereotipo dell’avvocato da country club ma non banale nell’interpretazione del padre di Angelina Jolie. La regia non calca mai la mano sul pietismo della storia, anzi, il pietismo manca del tutto, non si scade mai nel tragico ma si affronta la realtà della malattia e del vile interesse con la giusta intensità. Un film piacevole e che ti fa fare il tifo per i più deboli, ma non ti fa dimenticare che di finzione c’è davvero ben poco.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà Terzo capitolo della saga “punk rock”, dopo i Sex Pistols e i Clash sono i “fratelli Ramone” i protagonisti della nostra rubrica. Fratelli ma non troppo i Ramones nascono prima e cominciano prima degli altri a cambiare il mondo del rock, il loro è puro punk. Cominciano prima ma sono americani, cambiano temi e motivi della rivoluzione punk, ma c’è la follia e c’è il coraggio di azzardare poche note giocate tra testi leggeri e non impegnati, non possiamo considerarli fondatori del genere, ancora grezzi e poco impegnati politicamente, non un urlo di ribellione ma cazzeggio accordato, ben suonato che spacca sul palco e fa muovere. Il nome è già follia, “Ramone” è uno degli pseudonimi di Paul McCartney, omaggio o forse no, Joey, Johnny, Tommy e Dee Dee diventano tutti Ramone, nascono i Ramones! Stesso look, capelli lunghi e liberi, giacca nera di pelle ed inizia lo spettacolo. Brani corti e veloci, agli inizi lunghe litigate sul palco, repertorio povero che veniva ripetuto sotto il tempo battuto da Dee Dee al basso, al suo via ognuno partiva col pezzo che voleva, visibilio del pubblico, follia da palcoscenico. Il successo è rapido, soprattutto in Europa, in Inghilterra, sono gli anni ’70, i Pistols e i Clash non trovano ancora il coraggio di distruggere palchi e regine, i Ramones sono il loro esempio, un punto di riferimento, ma gli allievi, si sa, superano il maestro, nasce, quindi, un’accesa rivalità tra i Ramones ed i Pistols, più teatrali e geniali i britannici, vendevano di più, più successo, ma più sali più la caduta farà male, i Pistols si fanno malissimo e durano poco, pochissimo. I Ramones lottano con le anime nere al loro interno, Tommy lascia presto la band, Dee Dee spende tutto in stupefacenti, sono rock, troppo rock, praticamente punk. Tommy no, Tommy era diverso, estraneo al gruppo, le prime tournee lo allontanano da quello stile di vita. Tommy Ramone (ma non troppo) lascia la band all’inizio del 1978, al suo posto Marky Ramone. Il successo è mondiale, lo stile non cambia mai, non vogliono impegnarsi ma cantare la loro follia, gruppo longevo per l’epoca, più di 20 anni di attività. Il 1988 segna l’inizio della fine, Dee Dee molla la band, depressione e rapporti personali difficili lo allontanano, ma rimarrà un Ramone con testi e musiche scritti anche successivamente all’abbandono. Già all’inizio degli anni ’80 l’artista aveva preso una vera e propria cotta per il rap, genere che avvicina alla band e che sarà la sua vocazione una volta lasciata. La fine è vicina, arriva nel 1996 quando Joey e Johnny capiscono che i Ramones non ci sono più. Il successo è stato assoluto, pazzesco e mai banale, al massimo “non troppo impegnato o impegnativo”. I Ramones non ci sono più, dal 1997 al 2014 se ne sono andati via un ad uno, linfomi, tumori ed overdose, cancellano dalla faccia della terra il gruppo più punk e meno punk della storia del rock.
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The Ramones (1974 – 1996)
[...]Hey ho, andiamo! Hey ho, andiamo! Stanno formando una linea retta Stanno passando attraverso un vento stretto I bambini stanno perdendo le loro menti Il Blitzkrieg Bop Si stanno ammassando nei posti infondo Generano vapore caldo Pulsando sul levare Il Blitzkrieg Bop. Hey ho, andiamo Spariamo in fondo ora Quello che vogliono, non lo so Sono tutti in piedi e pronti ad andare[...] Blitzkrieg Bop
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà Nacque a Racalmuto, in provincia di Agrigento, l’8 gennaio del 1921 da una famiglia di modesti lavoratori. Primo di tre figli, trascorse l’infanzia nel paese natio dove frequentò le scuole elementari, manifestando subito grande interesse per la lettura e la scrittura. Conseguito il diploma magistrale nel 1941, insegnò a Racalmuto fino al 1957, cominciando al contempo a farsi conoscere come prosatore e come poeta. Pubblicò, infatti, in questi anni: Favole della dittatura, composte da ventisette testi brevi in prosa, un misto tra parodia e documento; La Sicilia, il suo cuore, raccolta di poesie; Pirandello e il pirandellismo, un saggio che vinse nel 1953 il Premio Pirandello della Regione Sicilia; Le parrocchie di Regalpetra, dove trovano espressione artistica di alto livello le sue esperienze di maestro elementare. Nel 1967, quando decide di trasferirsi definitivamente a Palermo, Sciascia è ormai famosissimo, grazie ai libri sino ad allora pubblicati, accolti ogni volta come un vero e proprio evento letterario. Avevano visto la luce, infatti, opere di grande valore artistico come Gli zii di Sicilia; Il giorno della civetta; Il consiglio d’Egitto, che rivelano un accanito impegno di conoscenza della realtà siciliana e più largamente italiana, una polemica contro le sue storture ed arretratezze. L’indagine di Sciascia, però, è lontana dalle soluzioni del Neorealismo: all’intento mimetico e documentario lo scrittore sostituisce un lucido rigore razionale, che affonda le sue radici in quell’Illuminismo settecentesco da lui profondamente ammirato. La sua attività letteraria è animata, dunque, da una generosa fiducia nella possibilità di riformare il sistema con gli strumenti della ragione. Tale fiducia si proietta in personaggi positivi, portatori dei valori della razionalità, della giustizia, della libertà, come l’avvocato Di Blasi del Consiglio d’Egitto o il capitano Bellodi del Giorno della civetta. Quest’ultimo è, senza dubbio, il romanzo che più ha contribuito a rendere celebre Sciascia, che per tesserne la complessa trama ha tratto spunto dall’omicidio di Accursio Miraglia, un sindacalista comunista, ucciso a Sciacca nel gennaio del 1947 ad opera della mafia. Al centro del racconto vi è, infatti, la figura di Salvatore Colasberna, presidente di una cooperativa edilizia, che viene ucciso a colpi di lupara, in un paese della Sicilia, mentre sta salendo sull’autobus. Immediatamente si fa di tutto per far apparire questo delitto come un delitto passionale, ma il capitano Bellodi non si lascia ingannare, dà inizio alle indagini e individua il mandante: il capomafia don Mariano Arena. Egli viene incriminato, insieme con altri due suoi complici, ma subito alcuni suoi amici e protettori si mettono all’opera per scagionarli, e così, in breve tempo tutti e tre gli accusati escono dal carcere. La vicenda dimostra come gli sforzi di un solo uomo contro la mafia e le sue ramificazioni siano del tutto vani. La mafia è divenuta, secondo Sciascia, la classe dirigente e quindi non è più debellabile né con la giustizia né con le forze di polizia, poiché troppo potente e ramificata. La struttura del “giallo” è usata dallo scrittore anche nel Contesto, pubblicato nel 1971, in Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia, e nelle sue ultime prove narrative: Porte aperte ed Una storia semplice. Sciascia muore a Palermo il 20 novembre del 1989.
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Perché il sistema consente di arrivare al potere col disprezzo; ma è l'iniquità, l'esercizio dell'iniquità, che lo legittima.
Racalmuto, 8 gennaio 1921 Palermo, 20 novembre 1989
Sciascia
Tutto quello che vogliamo combattere fuori di noi è dentro di noi; e dentro di noi bisogna prima cercarlo e combatterlo.
Leonardo
«Io» proseguì don Mariano «ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini... E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi... E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito... E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre».
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RE sano
Mangia
a cura di Mimmo Saccà
I grassi saturi nemici del cuore
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na nuova analisi pubblicata sugli Annals of Internal Medicine getta dubbi sui pericoli associati al consumo di grassi saturi. Prendendo in considerazione i dati raccolti nel corso di 72 diversi studi che hanno coinvolto più di 600 mila persone in 18 nazioni, gli autori dell'analisi, guidati dagli esperti dell'Università di Cambridge (Regno Unito), hanno infatti ipotizzato che i livello totale di questi grassi, indipendentemente da che venga misurato nell'alimentazione o nel sangue, non sia associato al rischio di sviluppare malattie coronariche. Non solo, secondo i ricercatori non esisterebbe nemmeno un'associazione significativa tra il consumo dei grassi polinsaturi omega 3 e omega 6 e il rischio cardiovascolare. In realtà il quadro dipinto da questa analisi è ben più complesso. Infatti non tutti i grassi saturi presi in considerazione sono risultati innocui. In particolare, i ricercatori hanno rilevato l'esistenza di un'associazione tra i livelli ematici di acido palmitico e di acido stearico (rispettivamente presenti nell'olio di palma e nei grassi animali) e l'aumento del rischio cardiovascolare, mentre l'acido margarico (tipico dei latticini) riduce significativamente il rischio di sviluppare una malattia a cuore o arterie. Nemmeno per quanto riguarda i grassi polinsaturi è possibile generalizzare. Gli autori hanno infatti rilevato che diversi sottotipi di omega 3 e omega 6 presenti nel sangue sono associati in modo differente al rischio di malattie coronariche, che risulta ridotto quando i livelli di EPA e DHA (i due principali omega 3 di origine alimentare) e di acido arachidonico (un omega 6) sono più elevati. Tuttavia, l'assunzione di supplementi a base di omega 3 e omega 6 non ridurrebbe significativamente il
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rischio cardiovascolare. “Questi sono risultati interessanti che potrebbero stimolare non linee di ricerca scientifica e incoraggiare a riprendere in considerazione le nostre attuali linee guida nutrizionali”, ha commentato Rajiv Chowdhury, primo autore dell'analisi. “Questa analisi dei dati a disposizione suggerisce che non ci siano abbastanza prove per affermare che un'alimentazione ricca di grassi polinsaturi e povera di grassi saturi riduca il rischio di malattie cardiovascolari – ha aggiunto Jeremy Pearson, direttore medico associato della British Heart Foundation – Tuttavia sono necessari studi clinici su larga scala prima di giungere a una conclusione definitiva. Il modo migliore per mantenere il cuore in salute, insieme ad assumere tutti i farmaci necessari, è smettere di fumare, mantenersi attivi e assicurarsi che l'alimentazione sia sana da un punto di vista globale – ha concluso l'esperto – Ciò significa non tenere in considerazione solo i grassi nella dieta ma anche l'assunzione di sale, frutta e frutta e verdura”.
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RE sano PREPARAZIONE
La ricetta Polpettone di tonno Ingredienti per il polpettone 900 gr di Tonno fresco 500 gr di Patate 3 rametti di Prezzemolo 10 gr di Capperi sott'aceto Sale q.b. Olio di oliva extravergine q.b. Scorza di 1 Limone Per la salsa 150 ml di Latte di soia 300 ml di Olio di semi di girasole 75 gr di Acciughe (alici) 10 gr di Capperi sott'aceto 10 foglie di Menta 3 cucchiai di succo di Limone Sale q.b. Pepe q.b.
Lessando le patate, quando saranno morbide, pelatele e passatele nello schiacciapatate per ridurle in una purea. Prendete il trancio di tonno fresco, tritatelo al coltello e versatelo in una ciotola, incorporate la purea di patate, il prezzemolo tritato e i capperi anch'essi tritati. Trasferite l’impasto del polpettone su un foglio di pellicola, dategli la forma di un salsicciotto e poi arrotolate la pellicola intorno al polpettone, pressate bene l’impasto per compattarlo in modo che mantenga la forma e chiudete la pellicola come fosse una caramella, lasciate rassodare l'impasto in frigorifero per almeno un’ora. Passato il tempo di riposo in frigorifero, eliminate la pellicola e trasferite il polpettone su una leccarda rivestita con carta da forno; spennellate l'emulsione di olio e scorza di limone sulla superficie. Cuocete il polpettone in forno statico preriscaldato a 200° per 20 minuti (a 180° per circa 15 minuti se forno ventilato): la carne dovrà risultare chiara a fine cottura. Mentre il polpettone cuoce, preparate la salsa di accompagnamento: versate il latte di soia in un contenitore stretto e alto, adatto per emulsionare con il mixer ad immersione. Aggiungete i capperi sciacquati e asciugati accuratamente, le acciughe scolate dell'olio di conservazione, le foglie di menta lavate ed asciugate, l' olio di semi di girasole e il succo di limone filtrato. Frullate il tutto con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una consistenza cremosa, salate e pepate a piacere. Quando il polpettone di tonno sarà cotto, sfornatelo e trasferitelo su un piatto da portata, guarnitelo con poca salsina (servite la restante a parte) e gustatelo ben caldo o tiepido.
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Amarcord Messina- Torre Faro
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foto Antonio De Felice
n째 169 anno XII - 20 Agosto 2014
il Cittadino
Ferragosto messinese
Grifone 2014