il Cittadino n. 228

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n째 228 anno XIIV - 27 Gennaio 2016

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Authority Gioia Tauro, polemiche sulle dichiarazioni di Crocetta

Cosa loro


Primo piano foto Peppe Saya

“Avremmo potuto accettare l’accorpamento delle due Authority, se fosse stata Messina la capofila, ma che sia la ‘ndrangheta, che notoriamente controlla il porto di Gioia Tauro, a decidere le sorti di Messina ci preoccupa e non poco! Per questo combatteremo sino alla fine contro questo accorpamento” Rosario Crocetta

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Dichiarazioni sulle prospettive dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto BePPe PICCIolo “Concordo pienamente con il Presidente Crocetta sulla intempestiva decisione presa dal consiglio dei Ministri che vede Messina ancella “senza voce” nelle scelte che la riguardano direttamente, e bene ha fatto il nostro Governatore a ricordare che le scelte nelle materie trattate nell’ultimo Consiglio dei Ministri avrebbero richiesto la partecipazione delle Sicilia riconosciuta dalla Costituzione. E ciò nel silenzio generale di quanti avevano titolo per far sentire la loro autorevole voce, sia a favore che contro. Siamo certi che ci sarà ancora modo di far valere le ragioni della comunità messinese ed anche milazzese: due città che intendono salvaguardare la propria ricchezza, legata al porto ed alle attività connesse, e come suggerito dallo stesso presidente Crocetta, non staranno certamente a guardare imbambolate all’ennesimo ridimensionamento, anche se con ipotetiche prospettive diverse, che si profilano all’orizzonte. 23 Gennaio 2016

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GIoVAnnI ArDIzzone “Evidentemente – continua Ardizzone – al presidente Crocetta sfugge che la creazione dell’autorità di ‘Sistema Portuale dello Stretto’, la più grande del Sud Italia, deliberata dal Consiglio dei ministri mercoledì scorso, rappresenta un volano per il rilancio dell’economia a Messina. La politica, nelle proprie scelte, deve propendere verso gli interessi della collettività e non dei singoli, anche se legittimi. Ecco perché Crocetta sbaglia, sia nel bocciare l’accorpamento, sia e soprattutto sostenendo che in questo modo si dà la possibilità alla ndrangheta di mettere le mani sul porto di Messina. Il presidente della Regione, evidentemente, sottovaluta che si tratta di una grande occasione per avviare un progetto condiviso, che possa rilanciare l’Area dello Stretto quale territorio di grande potenzialità, in tema di attrazione di risorse, nel panorama del Mezzogiorno d’Italia”. La creazione di un’unica Autorità portuale rientra in un progetto più ampio di Area integrata dello Stretto, che ha già portato Sicilia a Calabria a legiferare in materia e alla costituzione di, recente, di una Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche dell’Area dello Stretto”. 24 Gennaio 2016

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SAlVATore FInoCChIAro (MeGAFono) “E´ strano leggere quanto affannosamente sta provando a spiegarci in queste ore il Prof. Limosani pro-Rettore dell´Universita´ di Messina, ancor più strano apprendere che lo stesso non dia alcun peso alla incostituzionalità del provvedimento del CdM visto l´articolo 21 comma 3 dello Statuto della Regione Siciliana che obbliga il Governo a convocare il Presidente della Regione nel rango di Ministro per le determinazioni del caso. Altrettanto interessante, e questo è il dato che più preoccupa perché vuol dire che non conosce il fenomeno e lo sottovaluta, e´ la sufficienza del Prof. Limosani nel trattare l´argomento mafie (dal mese di dicembre del 2015 e´ in corso, su disposizione del prefetto di Reggio Calabria, un accesso antimafia nel porto di Gioia Tauro. L’accesso, che viene eseguito da un gruppo interforze composto da polizia, carabinieri, guardia di finanza e Dia, ha lo scopo di accertare eventuali ingerenze della ´ndrangheta nella gestione di imprese commerciali che operano nello scalo.) commentando le dichiarazioni del Presidente Crocetta banalizzandole a mero campanilismo se non a razzismo visto l´esempio che lo stesso riporta simulando una simile dichiarazione del Governatore Maroni sulla Sicilia. Ma il tema fondamentale non è questo, il tema vero e´, chi decide cosa è perché? Impegnarsi tutti per creare la “Regione dello Stretto” descritta dal Prof Limosani, è un obiettivo ambizioso e affascinante, sul quale non si può che concordare. Ma cosa centra l’Autorità Portuale con tutto questo? E soprattutto, cosa centra l’Autorità Portuale per come riformata (Presidente nominato direttamente dal Ministro, scomparsa del Comitato Portuale che aveva diritto di voto che viene invece sostituito da un comitato di gestione composto solo dai Sindaci ma a valenza meramente consultivo)? 24 Gennaio 2016

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le PreCISAzIonI DI PIeTro nAVArrA “In merito all’intervento del coordinatore provinciale del Movimento Il Megafono di Messina, Massimo Finocchiaro, relativamente alle dichiarazioni del prof. Michele Limosani sul tema dell’Autorità portuale di Messina, il Rettore dell’Università di Messina, prof. Pietro Navarra, precisa quanto segue:“L’Ateneo da me rappresentato non ha mai assunto alcuna posizione ufficiale circa il dibattito che si sta sviluppando attorno al destino dell’Autorità Portuale, né intende farlo visto che non rientra nei suoi compiti istituzionali.Le affermazioni del prof. Limosani rispecchiano il suo pensiero. Il suo intervento, pertanto, è offerto al dibattito pubblico in piena autonomia senza in alcun modo rappresentare l’opinione dell’intera Università”. 24 Gennaio 2016

Palazzo dei normanni 27 Gennaio 2016

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Sen. Bruno MAnCuSo “Un momento di riflessione a larga scala, una visione scevra da condizionamenti di stretto “provincialismo” bensì concentrata sull’importanza strategica dell’area dello Stretto di Messina. è il caso di ricordare che lo schema del decreto di riforma del sistema portuale nazionale risponde, in larga misura, ad una serie di indicazioni e di direttive provenienti dalla Unione Europea, alle quali non si era, fino ad oggi, dato seguito. Una riforma che contiene, in generale, una visione più razionale, meno frammentata e più allineata ai processi evolutivi verificatisi in tale settore, e che individua come strumenti operativi non più singole “port authority” autonome, scollegate fra di loro ed, in ultima analisi, autoreferenziali, ma Autorità di sistemi portuali-logistici, visti come elementi di un grande sistema nazionale. Il tutto con la previsione di un centro di coordinamento nazionale e con il fine di far superare alla portualità italiana le criticità che l´hanno caratterizzata negli ultimi anni e renderla competitiva con gli altri paesi europei, più forti anche in tale settore strategico. Tale riforma – prosegue il Senatore – viene inoltre varata in un momento contingente particolare, che vede l´apertura del secondo canale di Suez con l´aumento esponenziale dei flussi di traffico marittimo, che vede il bacino mediterraneo e quindi i nostri mari assumere una valenza ed una potenzialità strategica superiore rispetto al passato. In tale contesto, a mio parere, la Sicilia dovrebbe svolgere la funzione di naturale piattaforma logistica, e l´Area dello Stretto, la cui importanza geopolitica territoriale è stata recentemente posta in evidenza da importanti studi di settore, divenire un nodo strategico fondamentale. Solo avendo questa visione complessiva, guardando alla “essenza” di tale riforma e non ad alcune parti di essa si possono comprendere in maniera più compiuta le scelte previste per i sistemi individuati, che per quanto ci riguarda vede il riconoscimento strategico della “Area dello Stretto”, intesa in senso lato, e la costituzione, insieme ai porti della Regione Calabria posti sul Mar Tirreno Meridionale e sullo Ionio, del sistema portuale logistico geograficamente più esteso dell´intero Paese, in cui va realizzata una complementarietà di funzioni esaltando le varie specificità infrastrutturali. 25 Gennaio 2016

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ConFInDuSTrIA MeSSInA “Per chiarezza ribadiamo la nostra posizione, già più volte espressa: per sua naturale vocazione, e per gli spazi di mercato che lo interessano, il sistema portuale messinese ha convenienza a restare nel perimetro di competenza siciliano. Non abbracciamo questa soluzione per assunto ideologico, ma piuttosto a seguito di una valutazione concreta dei dati di traffico e delle opportunità commerciali. Rileviamo che il flusso dei traffici marittimi che interessano il sistema portuale di Messina e Milazzo è quasi esclusivamente orientato alla Sicilia. Rileviamo anche che il porto di Milazzo ha sue specifiche vocazioni strettamente correlate al tessuto produttivo dell’area di riferimento. Per tali ragioni avremo convenienza a far convergere le attenzioni verso la soluzione più conducente a supportare la competitività del nostro territorio. E in questo contesto, l’accorpamento con il polo portuale Catania – Augusta è più coerente con la natura dei nostri flussi mercantili, contribuendo a svilupparli entrambi. La competitività dei sistemi portuali, la tendenza a sovrapporvi l’idea ambiziosa della conurbazione delle sponde dello Stretto, che attiene ad altre competenze di carattere politico e amministrativo e in questa fase di non prossima realizzazione, posto che gli elementi normativi a base della strutturazione amministrativa dei territori messinesi e calabresi come città metropolitane non sono ancora vigenti. Peraltro, Confindustria Messina crede fermamente nell’utilità del rapporto sinergico tra le due sponde dello Stretto; ovviamente, nei modi e con le finalità oggi possibili. Infatti, già qualche anno fa gettò un ponte fra Confindustria Messina e Reggio Calabria, costituendo una società per promuovere opportunità e fornire servizi al sistema delle imprese, coerentemente con i propri indirizzi sociali. Si rileva ancora come la proposta governativa non incontri la piena condivisione né della parte calabrese, né di quella siciliana, che non ritrovano in essa lo strumento più adeguato a perseguire le proprie ipotesi di sviluppo. Siamo, dunque, convinti che oggi sia necessario tenere conto realisticamente della normativa in essere, prestando grande attenzione alla volontà dei territori. Accoglieremo, perciò, democraticamente, le decisioni assunte sulla base di un confronto puntuale, ma vigileremo con rigore per verificare che le soluzioni adottate rispondano agli obiettivi che la riforma persegue e che i territori si prefigurano. 26 Gennaio 2016 27 Gennaio 2016

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GIAnFrAnCo SAlMerI (CAPITAleMeSSInA) “Sulla querelle della riforma della portualità italiana, e nello specifico sull´accorpamento dei nostri porti con quelli calabresi, si è sviluppato in queste settimane un interessante dibattito, che sottolinea l´importanza del tema ed anche la vitalità dell´opinione pubblica cittadina.“Non ci riferiamo, naturalmente, ai toni polemici da parte di alcuni esponenti politici, nei quali si intravede la tentazione di trasferire in questo ambito, divergenze maturate in altri contesti. A questo dibattito, CapitaleMessina vorrebbe dare il proprio contributo, laico, non pregiudiziale, sollevando alcuni interrogativi sui vantaggi per il nostro territorio dell´accorpamento con Gioia Tauro.” “Innanzitutto, chiediamo su quali presupposti si basa l´assunto che l´apertura del secondo canale di Suez, che probabilmente potrà dare impulso allo sviluppo del porto di Gioia Tauro, creerà nuove opportunità di crescita economica anche per i porti messinesi.“ “Seconda domanda, se il porto commerciale di Gioia Tauro continua a rimanere piattaforma transhipment (porto di transito) e non gateway (porto di smistamento), come si integra in questo sistema il porto di Messina e con quali vantaggi?“ “Inoltre, come è ovvio all´interno dello stesso sistema portuale le vocazioni e le esigenze dei singoli porti saranno armonizzate e specializzate, non c´è il rischio che Messina e Catania, appartenendo a due distinte Autorità Portuali, entrino in competizione sugli stessi segmenti commerciali, per esempio il crocierismo?“ “Quarta ed ultima domanda: se è vero, come sembra, che i porti più produttivi, dal punto di vista economico del futuro sistema, quelli con i bilanci più sani, sono quelli di Messina e Milazzo, visto che l´Autorità Portuale dal 2017 avrà un unico bilancio, cosa ci garantisce che i soldi provenienti dai bilanci attivi dei porti messinesi verranno spesi nel nostro territorio per rendere gli stessi maggiormente competitivi ma invece a pagare, per esempio i vari costi del porti calabresi in deficit?“ “I messinesi infatti vorrebbero essere persuasi, e se lo augurano, che l´accorpamento con Gioia Tauro sia la scelta migliore per i nostri territori e non invece una vittoria di Pirro.” 26 Gennaio 2016

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CoMITATo 29 DICeMBre rICoSTruIAMo MeSSInA “Niente scuse per aver denunciato un fatto acclarato. Liberiamo Sicilia e Calabria dalla malavita invece di fare demagogia. La gente sappia che per mantenere la governance di Messina sulla sua AP c´è ancora tempo. La classe politica sembra troppo impegnata a fare demagogia lasciando che il futuro della città sia subordinato alle logiche del compromesso e degli accordi a tavolino. è bene che la cittadinanza prenda coscienza di alcuni dati che in molti tacciono: c´è ancora più di un mese prima che la partita sia chiusa. Messina ha tutti i numeri per mantenere la governance e soprattutto non essere subordinata a nessun altro porto. Tra l´altro , casualmente, il disegno della riforma penalizza solo il Sud -si pensi alle autorità portuali che sono state salvate nel resto d´Italia, che in quanto a traffici non possono neanche essere paragonate a Messina-. Non c´è interesse politico a salvaguardare Messina? D´accordo, ma lo dicano senza tergiversare. Che fine hanno fatto i parlamentari eletti nella nostra circoscrizione e scomparsi il giorno dopo? Dove sono i deputati e i senatori che si dicono paladini della città e poi rimangono immobili davanti agli infiniti scippi che subiamo? I membri del comitato cittadino, circa le recenti parole del Presidente della Regione, aggiungono: “Noi ci dissociamo dalle scuse che qualcuno ritiene di rivolgere anche a nome nostro ai “cugini calabresi”: i nostri dirimpettai sono cittadini onesti intellettualmente e conoscono la verità, una verità che la stessa commissione antimafia della Camera ha ribadito tempo fa. Dire che c´è un interesse enorme della ndrangheta sul porto di Gioia Tauro non è un´infamia ma una constatazione dei fatti certificati e suffragati da decenni di dossier. Si pensi a lavorare seriamente e insieme per liberare la Calabria e la Sicilia dalla schiavitù della malavita invece di fare dichiarazioni populiste cospargendosi il capo di cenere per una affermazione quantomai amaramente reale del Governatore Crocetta. Siamo cittadini, non politicanti e possiamo permetterci il lusso di essere liberi di unirci al coro dei tanti calabresi che vogliono dire basta ad una condizione abietta: per questo riteniamo abbastanza offensivo, nei confronti proprio dei calabresi, ci si scusi per aver denunciato una verità che invece è bene si gridi e a cui lo Stato deve trovare una soluzione al più presto.” 26 Gennaio 2016

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Il porto di Gioia Tauro, a nord di reggio Calabria, è il piÚ grande terminal per trasbordo del mar Mediterraneo ("porto relè"), e il principale scalo commerciale marittimo situato in provincia di reggio Calabria.



Sommario

20-32

Attualità Visita del Presidente Crocetta Best in Sicily

34-35 Dietro le quinte

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numero 228 anno XIV 27 Gennaio 2016

60-65 Cultura Palacultura Antonello Carnevale storico

72-73 Mangiare Sano

Settegiorni Cronaca della settimana

40-41 Città Cronache urbane

50-51 Città Metropolitana Wall-E 3.0

le rubriche 36-37 In&out 66-67 la corazzata Potemkin

68-69 Da Beethoven 52-57 Sicilia Raffineria di Gela Danno all’olivicoltura

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a Kurt Cobain

70-71 Parole in blu 27 Gennaio 2016


il Cittadino Direttore editoriale: lillo zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina rocchetti, Giuseppe zaffino Redazione Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Alessia Vanaria Rubriche enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, orazio D'Arrigo, Antonio De Felice Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco rossellini Web master sito Fabio lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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immagine

di Michele Giunta

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

nuoVe oPPorTunITÀ Per I GIoVAnI e Il lAVoro

Prada assunzioni 2016 in Italia Prada torna ad assumere in Italia. La nota azienda di moda aprirà un nuovo stabilimento in Toscana, a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, e prevede nuove assunzioni. In arrivo posti di lavoro per Addetti pelletteria Concorso Carabinieri: 1050 Allievi, VFP1 e VFP4 L’Arma dei Carabinieri ha aperto il concorso 2016 per l’ammissione di 1050 Allievi. Il bando è rivolto a volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) o quadriennale (VFP4). Ecco come candidarsi. Valtur lavora con noi: selezioni estate 2016 Vi piacerebbe lavorare in Valtur? Il noto tour operator offre interessanti opportunità di lavoro e stage, ed ha aperto la campagna di recruiting Estate 2016, per reclutare il personale stagionale per i villaggi turistici. Ecco le selezioni in corso Master in Sistemi erP SAP con Stage e Borse di studio Sono aperte le iscrizioni al master sui sistemi ERP-SAP. Oltre alla formazione è previsto uno stage retribuito, disponibili 5 borse di studio per i partecipanti. QVC: nuovi posti di lavoro Vi piacerebbe lavorare in TV? QVC, il noto canale televisivo dedicato al mondo 18

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27 Gennaio 2016 dello shopping, seleziona personale per assunzioni e stage in Italia. Disponibili posti di lavoro in Lombardia ed Emilia Romagna. Fareturismo 2016: offerte di lavoro Vi piacerebbe lavorare nel settore turistico? Dal 14 al 16 marzo si terrà a Roma Fareturismo 2016, l’evento dedicato alla formazione e al lavoro in ambito turistico. Previsti ben 1500 colloqui con le aziende turistiche e opportunità di lavoro Premio Matteotti: concorso per opere letterarie, Teatrali, Tesi Aperto il concorso 2016 per il Premio Matteotti per autori italiani e stranieri. A bando premi fino a 10Mila Euro per Opere Letterarie e Teatrali, e Tesi di laurea, ispirate agli ideali del noto politico antifascista italiano. Samarcanda cerca Animatori, estate 2016 Assunzioni in vista nel settore turistico per l’estate 2016. Samarcanda ha aperto la campagna di recruiting per Animatori e altre figure, per la copertura di posti di lavoro nei villaggi turistici. Svezia: lavoro per Cuoco e Pizzaiolo Nuove opportunità di lavoro all’estero. Si ricercano un cuoco ed un pizzaiolo per un ristorante in Svezia. Le risorse saranno assunte con contratto a termine che offre anche possibilità di alloggio. Design Me a Song: progetta un arredo ispirato ad una Canzone Siete designer professionisti o studenti del settore? Sono aperte le iscrizioni per il contest ‘Design Me a Song’, un concorso di idee per progettare un oggetto ispirato ad una canzone. Il bando mette in palio premi in denaro fino a 1.000 €. roma: lavoro in profumeria per 15 Addetti Vendita Nuove opportunità di lavoro a Roma nel settore profumeria. Si ricercano Addetti vendita da inserire nei punti vendita di una azienda operante nella Grande Distribuzione Organizzata. previste 15 assunzioni per Commessi. 27 Gennaio 2016

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AttualitĂ

Visita del Presidente Crocetta non l'ennesima passerella

Accorinti: “un progetto condivis altrimenti non ci stiam

servizio fotografico di Peppe Saya

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so per la città, mo” S

i svolto nell’Aula magna dell’Università di Messina un incontro fra le Istituzioni interessate nell’area della Zona Falcata e del Waterfront in generale. Ad intervenire all’evento il rettore Pietro Navarra, che ha fatto da padrone di casa e da intermediario fra le varie Istituzioni, che hanno avuto l’opportunità di parlarsi, l’assessore regionale Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, l’assessore regionale alla Cultura, Carlo Vermiglio, l’assessore regionale all’energia Vania Contrafatto, il sindaco Renato Accorinti, il comandante marittimo Sicilia, il contrammiraglio Nicola De Felice, il Presidente dell’Autorità portuale Antonio De Simone ed il sovrintendente Rocco Scimone. Esordisce l’assessore Vermiglio, illustrando il suo progetto “19/8”, che vuole creare nella Cittadella un centro culturale per mantenere viva la memoria del terremoto. Oggi siamo qui, afferma l’Assessore Croce, ma qual è la novità, come mi hanno chiesto in tanti? La novità è che dobbiamo chiudere i conteziosi. Infatti, una volta chiuso il contenzioso con l’Ente Porto, il Comune ne ha riaperto un altro. Ognuno ha la sua idea su quest’area, ma la verità è che dobbiamo chiudere i conteziosi, se vogliamo davvero iniziare ad operare. Anzi Giovedì con il Presidente della Regione Crocetta, dovremmo firmare un protocollo d’intesa, fra Autorità portuale e Comune di Messina. I soldi ci sono, continua l’Assessore Contrafatto, ma se non si risolvono le vecchie questioni, noi non li possiamo dare. Precisa Accorinti, noi siamo disposti a chiudere il contenzioso anche domani, ma vogliamo confrontarci su un pro27 Gennaio 2016

“Oggi siamo qui, afferma l’Assessore Croce, ma qual è la novità, come mi hanno chiesto in tanti? La novità è che dobbiamo chiudere i conteziosi. Infatti, una volta chiuso il contenzioso con l’Ente Porto, il Comune ne ha riaperto un altro. Ognuno ha la sua idea su quest’area, ma la verità è che dobbiamo chiudere i conteziosi, se vogliamo davvero iniziare ad operare. Anzi Giovedì con il Presidente della Regione Crocetta, dovremmo firmare un protocollo d’intesa, fra Autorità portuale e Comune di Messina”

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Precisa Accorinti, “noi siamo disposti a chiudere il contenzioso anche domani, ma vogliamo confrontarci su un progetto che sia condiviso dalla città” 22

getto che sia condiviso dalla città. Non accettiamo altre cementificazioni, ma se ci accorderemo sulla realizzazione di parchi e/o un progetto culturale, noi saremo seduti al tavolo del confronto e disponibili ad accordarci, su progetti che riportino un attività che ha dato molto lavoro alla Messina, ovvero la cantieristica e per la Real Cittadella, anche sul progetto esposto in questi giorni dall’Assessore Vermiglio. Non accettiamo progetti che passano sulle nostre teste, ma se vi sarà un progetto condiviso per la città avremo vinto tutti. Abbiamo fatto quanto era in nostro potere per aprire quella parte del mare alla città, ricorda il contrammiraglio De Felice. Infatti abbiamo organizzato la Festa della marineria, per ricordare e rivivificare nei cittadini il loro rapporto col mare. Il presidente De Simone, asso pigliatutto, dice: io non c’è l’ho con nessuno e sono sempre stato aperto al confronto già dai tempi dell’Ente Porto, il cui contenzioso si è chiuso con il prezioso intervento del Presidente della Regione, che ringrazio. Tutti i progetti che ci siamo prefissati, noi li abbiamo portati a termine, come strade, il molo Norimberga, il punto d’attracco della Finanza e tutto quello che noi facciamo, lo facciamo sempre al servizio della città. A precisare i termini della questione, il sovrintendente Scimone, progettate quello che ritenete più opportuno, ma ricordatevi che nell’area da noi sottoposta al vincolo, ovvero dall’ex Costarelli all’ex

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Cassaro, non può edificare nessuno. Quell’area può essere fruita solo per scopi culturali, come ad esempio il progetto del CDAC, che pur essendo ormai stato accantonato, può essere sostituito solo con un progetto simile. Ospite molto atteso all’incontro il presidente della Regione, rosario Crocetta, l’ennesimo Presidente dal 2006 che arriva con intenzioni di riqualificazione. Ad attenderlo, prima al rettorato e poi alla zona Falcata, gli studenti disabili con i loro genitori e i lavoratori del servizio di trasporto disabili dell’ex Provincia, lavoratori della Camera di Commercio, associazioni ed i movimenti che costituiscono il Collettivo il “Mare negato“, per rivendicare le loro istanze. In particolare il Mare negato, chiede che i cittadini siano il veri protagonisti del Waterfront e che si possano realizzare progetti sostenibili, quali il punto franco, che portino sviluppo e lavoro. il Governatore Crocetta, ha chiarito che questa non è l’ennesima passerella, affermando: “noi siamo qui, proprio, per risolverli i problemi. Abbiamo eliminato i doppioni ed ora giovedì vedremo di portare avanti un accordo fra l’Autorità Portuale ed il Comune. L’Autorità Portuale, infatti, ha 100 milioni di euro da spendere, perché noi dovremmo perderli, in attesa che poi intervenga l’Autorità di Gioia Tauro a decidere come destinarli? Tra l’altro l’accorpamento dell’Authority di Messina con quella di Gioia Tauro non ci convince proprio, e lo abbiamo già scritto formalmente in una lettera. Io, come presidente, non sono nemmeno stato convocato dal Consiglio dei Ministri che ha deciso da solo, perciò ritengo incostituzionale e quindi nullo questo accorpamento. Messina è uno dei più importanti porti della Sicilia, per cui non vogliamo perderlo, l’idea della città dello stretto è un bel segno, ma le realtà sono altre. Avremmo, inoltre, potuto accettare l’accorpamento delle due Authority, se fosse stata Messina la capofila, ma che sia la ‘ndrangheta, che notoriamente controlla il proto di Gioia Tauro, a decidere le sorti di Messina ci preoccupa e non poco! Per questo combatteremo sino alla fine contro questo accorpamento. Noi abbiamo finanziato progetti, in questa città, dal finanziamento delle Zone Franche Urbane, da cui Messina sarebbe rimasta esclusa se non fosse stato per la nostra azione, agli interventi per eliminare le baracche, adesso la Zona Falcata che verrà finanziata con i 30-40 milioni di euro dei fondi Pac, i 100 milioni per il porto”. A questo punto, non resta che da auspicarsi che questo non sia l’ennesima passarella e che davvero la città sia la protagonista del suo mare e non una spettatrice. Marilena Faranda

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foto notizia di Peppe Saya

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Messina - 23 Gennaio 2016 - università di Messina

Crocetta “dribla” le proteste

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n tanti attendevano il Presidente Crocetta davanti il Rettorato dell’Università di Messina. Studenti disabili con i loro genitori e i lavoratori del servizio di trasporto disabili della ex Provincia, lavoratori della Camera di Commercio, associazioni e movimenti che una settimana fa avevano organizzato l'iniziativa "Mare negato". Il Presidente però non si è presentato all’appuntamento.

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oscar Farinetti ospite d’onore della nona edizione

Best in Sicily, il premio per l’eccellenza enogastronomica

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a Sicilia deve narrare le proprie meraviglie e tra 10 anni sarà ricchissima”. Lancia una sfida oscar Farinetti, fondatore di Eataly in occasione della cerimonia di consegna di Best in Sicily, il premio delle eccellenze dell’enogastronomia e dell’accoglienza ideato da cronachedigusto.it e giunto quest’anno alla nona edizione. Un riconoscimento che nel tempo ha occupato un posto importante nel panorama siciliano e che si impone come risultato della filosofia del Merito. C’è insomma una Sicilia che vale la pena di raccontare.

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“Il mio invito – continua Oscar Farinetti, durante la lezione dal titolo “Il piacere di narrare” che ha tenuto in qualità di ospite d’onore della manifestazione – è andate a copiare, andate a cercare i luoghi del mondo dove altri sono stati bravi. Copiare, non vuol dire, imitare, ma riadattare delle soluzioni che altri hanno sperimentato con successo. Svuotate la pancia dalla bellezza e narratela. Voi lo potete fare perché avete una regione pazzesca”. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri pomeriggio presso lo Spazio Norma dell’aeroporto di Catania. Presenti alla manifestazione il direttore del giornale on line di enogastronomia Cronache di Gusto Fabrizio Carrera, il sindaco di Catania enzo Bianco, l’europarlamentare Michela Giuffrida, l’Assessore Regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici, il Presidente di Coldiretti Catania Giovanni Pappalardo, oltre ai rappresentanti dei partner e degli sponsor. Quattordici come ogni anno le categorie di premiati. Miglior produttore di vino: Vito Catania, Gulfi, Chiaramonte Gulfi (RG); Miglior produttore di olio: 27 Gennaio 2016

oscar Farinetti

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Carlino, Valparadiso, Naro (AG); Miglior produttore di formaggio: Biagio e Paolo Fioriglio, Mistretta (ME); Miglior macellaio: Tino Pintaudi, Macelleria Ti.Pi.Ca., Brolo (ME); Migliore pasticceria: Dolcesalato, Modica (RG); Migliore albergo: Baglio Sorìa, Trapani; Migliore ristorante: Cuvéè du Jour, Grand hotel Villa Igiea, Palermo; Migliore trattoria: la locanda del colonnello, Modica (RG); Migliore pizzeria: In un angolo di mondo, Acireale (CT); Migliore bar: Pasticceria Condorelli, Belpasso (CT); Migliore azienda conserviera: nutri mare, Trappeto (PA); Miglior comune per l'offerta enogastronomica: San Vito lo Capo (TP). Il riconoscimento come migliore fornaio è andato alla città di Messina a Tommaso Cannata con la seguente motivazione: “Provate a spezzare un filone e ad annusarne il profumo e sarete subito sulla strada della riconciliazione con voi stessi. Si fa presto a dire pane, qui piccolo gesto quotidiano di chi impasta, fa lievitare e inforna è il frutto di un lavoro di ricerca e di passione che non tradisce le aspettative”. La serata si è conclusa con la consegna dell’ultimo premio come miglior ambasciatore siciliano del gusto nel mondo a Roy Paci, che ha veicolato nel mondo l’immagine della Sicilia grazie alla musica. Cristina D’Arrigo servizio fotografico di Salvatore Forestieri

Tommaso Cannata

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Salvatore romano insieme ad Andrea e eugenio, soci di “Tasting Sicily”

Il 23 gennaio a Taormina convegno sull'importanza dell'emigrazione

“Il valore reale dell’emigrazione”

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i è svolto sabato 23 gennaio a Taormina, presso la prestigiosa sede di Palazzo Duchi di S. Stefano il convegno sul valore reale dell'emigrazione, organizzato dall'Associazione Comunità Siciliana nel Mondo e patrocinato dal Comune di Taormina e dalla Regione Sicilia. La tematica del convegno è stata l'emigrazione in tutte le sue diverse sfaccettature. L'introduzione con la presentazione del convegno è stata affidata al Segretario Generale dell'Associazione, Nino Romanzo, che ha anche illustrato i progetti futuri dell'associazione come la partecipazione alla prossima Fiera di Stoccarda nell'Aprile di quest'anno. Sono poi seguiti i saluti del Sindaco di Taormina il Dott. Eligio Giardina che ha rinnovato la sua disponibilità nell'accogliere futuri eventi organizzati dall'Associazione. La parola è poi passata al Presidente dell'Associazione Comunità Siciliana nel Mondo, il Dott. Filippo Ricciardi, che ha spiegato la volontà di aiutare emigrati che si sono ritrovati in situazioni di difficoltà dovute a svariati motivi, come quelle degli emigrati nei paesi del Sud America che hanno dovuto affrontare problemi causati dalle difficili realtà politiche ed economiche di quei paesi, che non li hanno

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Consegnato il primo premio al “Valore dell'emigrante”, premio destinato a un emigrante che si è distinto per aver realizzato qualcosa di importante. Il premio è stato consegnato al Sig. Salvatore romano, originario di Graniti, ma cresciuto in Svizzera che ha deciso di lasciare tutto e di ritornare nella sua amata Sicilia. Qui ha fondato una piccola azienda “Tasting Sicily”, che esporta all'estero prodotti gastronomici siciliani artigianali risparmiati. Tanto che l'evento che ha portato all'idea di istituire questa associazione è stato il colpo di stato fatto a Chavez nel 2002, così grazie all'aiuto dell'On. Carmelo Lo Monte si sono riusciti a coinvolgere circa 70 paesi dell'isola. Il presidente ha concluso evidenziando un nuovo obiettivo che l'associazione si pone cioè quello di favorire eventuali scambi commerciali con l'estero. Il successivo intervento è stato quello dell'On. Carmelo Lo Monte che ha messo in luce come l'emigrazione sia stata la risorsa più importante per lo sviluppo del mezzogiorno d'Italia, affermando che ai nostri emigrati si deve il nostro sviluppo economico. Hanno seguito gli interventi del Prof. Mario Bolognari e del Prof. Giuseppe Restifo, entrambi dell'Università degli Studi di Messina, che hanno rispettivamente trattato il tema dell'emigrazione il primo nelle Americhe e in Australia mentre il secondo in Europa. La parola è poi passata al Dott. Marco Pettinato, Sindaco di Fondachelli Fantina, che ha spiegato come il suo paese sia dedito alla cultura dell'accoglienza, poiché Fondachelli ospita due centri di accoglienza per immigrati minorenni che si occupano di integrazione e che hanno anche permesso di generare nuovi posti di lavoro. Il successivo intervento è stato quello di P. Severino Ndimurwanko, che si è concentrato sul tema dell'immigrazione e soprattutto su quello dell'integrazione. Infine l'On. Michela Giuffrida, Europarlamentare, è intervenuta sia sulla tematica dell'emigrazione come anche su quella dell'immigrazione, mettendo in evidenza l'attualità di entrambe le tematiche, e illustrando i movimenti che su questi problematiche si stanno svolgendo nel Parlamento Europeo. 27 Gennaio 2016

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Cristianesimo e Islam per una Città plurale dialoghi di conoscenza e riconoscimento reciproco

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a Comunità Islamica di Messina e l’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela, rappresentata dalla Consulta delle Aggregazioni laicali, dall’Ufficio diocesano Migrantes e dall’Ufficio per il Dialogo interreligioso, hanno organizzato un ciclo di cinque incontri a tema che vogliono essere occasioni di conoscenza e riconoscimento reciproco. L’intento è quello di superare il clima di diffidenza che spesso caratterizza i rapporti tra cristiani e musulmani nelle nostre realtà. L’integrazione sociale, la convivenza pacifica, la comprensione delle reciproche affinità e differenze sono le strategie che questo progetto mette in campo per cercare di stabilire un clima di maggiore dialogo e serenità, in un momento storico di forte tensione a livello internazionale. Nell’Anno giubilare, il progetto culminerà, non a caso, in un incontro conclusivo sulla Misericordia. Il primo appuntamento è previsto per domani, giovedì 28 gennaio 2016 alle ore 18.00, presso la chiesa “SS. Annunziata dei Catalani”. I lavori si apriranno con i saluti del dott. Abdelhafid KHEIT, presidente della

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Comunità Islamica di Sicilia, e di mons. Gaetano TRIPODO, delegato ad omnia dell’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela. I due relatori, che ci aiuteranno a riflettere sul tema della “Rivelazione”, saranno il prof. Dario TOMASELLO, docente dell’Ateneo cittadino e rappresentante della Comunità Islamica di Messina, e mons. Pietro ALIQUÒ, docente presso la Facoltà teologica dell’Istituto “S. Tommaso” di Messina e cancelliere della Curia arcivescovile. 27 Gennaio 2016



dietro le quinte di Francesco Certo

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uanto conta Messina nel quadro politico nazionale? Se lo chiedi all’abitante X di una qualsiasi città italiana, probabilmente, rimarrà stupito addirittura dalla domanda e figuratevi della risposta. Messina conta moltissimo, nella catena della politica italiana uno degli anelli principali è proprio la città dello Stretto. Nessuna voglia di esaltare l’importanza di Messina, ma la presa di coscienza che alcuni degli equilibri nazionali passino anche e soprattutto dalle latitudini peloritane. Renato Accorinti è sindaco eletto con stupore dello stesso professore e di gran parte dei suoi elettori. Nessuno credeva che il candidato di area Genovese potesse perdere elezioni simili ad un gol a porta vuota. Felice Calabrò perse per una manciata di voti, grave il fatto di essere arrivato anche solo al ballottaggio. Da quel giugno 2013 è passata moltissima acqua sotto i ponti, e la politica è cambiata come cambia la vita. Francantonio Genovese si è beccato tra capo e collo un passaggio nel carcere di Gazzi per lo scandalo Formazione. A processo non ancora avvenuto ha deciso di abbandonare il PD e sposare Forza Italia. Questo uno dei passaggi principali per importanza oltre che per cronologia. Nel frattempo a Roma Matteo Renzi ha giocato il jolly prendendosi Palazzo Chigi. Il suo governo balla sull’equilibrio di PD composto in larga parte da saltatori sul carro alleati con lo strano mostro NCD. Un po’ destra estrema e un po’ democristiani. Eccolo un altro passaggio da non dimenticare, Giampiero D’Alia.

Partita a scacchi/2 – il tempo

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ontinuiamo su questo filone. Nel frattempo alla Regione Sicilia governa uno strano Rosario Crocetta, troppo impegnato a far quadrare alleanze per tenere a galla la sua maggioranza che a lavorare per la Regione. L’arrivo di Renzi mina la sua autonomia, arriva il “badante” Baccei. Uomo di Delrio e assessore all’economia, o meglio reggente renziano in Regione. Finché converrà la spina rimarrà attaccata, Crocetta ne è consapevole e sceglie di rimanere stranamente fedele. Anche qui la strana alleanza tra Dem e NCD puzza di convenienza. Giovanni Ardizzone uomo di D’Alia tiene la presidenza dell’Ars con una gran voglia di diventare protagonista. Messinese con l’ambizione di governare la città, ma i tempi non sono ancora maturi. Ecco che Messina torna importante negli equilibri. Se cade Accorinti un nuovo commissariamento non è accettabile, andare a votare sarebbe la soluzione voluta da molti ma non adesso. Il tempo è il fattore primario. Bisogna farlo trascorrere animandolo con schiamazzi elettorali, l’importante è riempirlo ma aspettare il momento giusto è vitale.

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Partita a scacchi/3 – le scelte

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na volta che il tempo sarà trascorso arriveranno le decisioni definitive, quelle che decideranno del futuro politico di Messina, della Regione e del Paese. Ci ripetiamo, nessuna mitomania o voglia di rappresentare Messina come la città nodo cruciale della vita italiana. Solo fatti. Renzi è alleato con Alfano e D’Alia a Roma, idem in Regione ma Francatonio Genovese ha mutato la scena. Passando a Forza Italia ha portato con sé uomini e bacini di voto. Le vicende giudiziarie mettetele nel cassetto, non contano nulla e Berlusconi docet. Proviamo a leggere nella palla di vetro: Renato Accorinti si becca la sfiducia e decade da sindaco di Messina, si va al voto. Reazione a catena dettata da scelte politiche precise. Se Accorinti cade non sarà mai atto primo ma conseguenza. Messina fa gola ad Ardizzone e D’Alia ma entrambi devono riflettere su Genovese e la possibilità di una alleanza che significherebbe mollare Renzi e Crocetta. Altro problema, Genovese accetterà Ardizzone come suo candidato? Difficile, ma ne parleremo dopo. Per questa alleanza il “permesso” deve arrivare da Roma. Se si rompe lì allora inizia la reazione a catena: addio a Crocetta e di conseguenza può saltare anche Accorinti, la maggioranza in Consiglio non ha i colori del sindaco ma quelli di Genovese. Cosa farà l’UDC a questo punto? O Genovese e D’Alia si scoprono alleati o si va verso una battaglia politica a due, con un grande escluso il PD.

Partita a scacchi/4 – i candidati

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ltimo capitolo: la scelta degli uomini. Il passaggio decisivo sarà la rottura romana, se non ci sarà quella allora UDC potrebbe correre da solo con l’appoggio marginale del PD, e Ardizzone candidato. Rottura romana e accordo tra D’Alia e Genovese: a quel punto si discuterà sul candidato. Difficile Ardizzone perché Genovese vorrebbe un suo candidato, a quel punto D’Alia potrebbe accettare solo in caso di poter scegliere lui l’uomo per Palermo. Rottura romana ma mancato accordo con Genovese significherebbe corsa a tre. Ardizzone corre per l’UDC, il PD sceglie un suo uomo e Genovese avrebbe bisogno di un nome forte vista la concorrenza di Ardizzone. Un nome pesante c’è: Il Magnifico Rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra. Con un candidato del genere potrebbero crollare alcune certezze, tanto da far deporre le armi persino a D’Alia ed al suo gruppo. Perché la voglia di vincere sarà sempre battuta dal terrore di perdere. Dite che abbiamo sparato grosso? Chissà, ma parlare domani sarebbe troppo semplice. Il tempo rimane il fattore primario con i suoi mutamenti e novità capaci di cancellare certezze positive e negative.

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Il teatro: straordinario veicolo di cultura

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l teatro è, come tutti sappiamo, uno straordinario veicolo di cultura. Una parola, quest’ultima, che risuona, spesso, sulla bocca di molti che si vantano di diffondere il sapere superando ogni ostacolo, ogni barriera. Le parole, però, volano al vento e se non trovano corrispondenza nella realtà concreta sono destinate a essere cancellate dal tempo. Non è questo il caso dei fautori del progetto “Mano con mano, l’artista e il suo pubblico”. Un progetto che ha come obiettivo principale quello di avvicinare tutti al Teatro, senza distinzioni di genere o di razza, senza fermarsi dinnanzi alla prima barriera incontrata lungo il cammino. E di barriere, soprattutto fisiche, ne hanno incontrate tante l’Associazione D’Arteventi e l’Istituto Superiore Minutoli che hanno appoggiato il progetto, organizzando la messa in scena dello spettacolo “I numeri dell’Anima” presso la Casa Circondariale di Gazzi. Un evento semplice ma che ha lasciato il segno per diverse ragioni. Lo spazio teatrale della Casa Circondariale di Gazzi, infatti, ha brillato, per una sera, di luce nuova. Una luce che si leggeva bene negli occhi dei detenuti, che per un momento, abbandonate le sbarre, hanno potuto godere di un momento di svago. Un precedente importante che può far sì che un domani tutte le differenti compagnie teatrali che faranno tappa a Messina potranno replicare il proprio spettacolo, se vorranno, anche entro quella triste cerchia di mura. La scelta della messa in scena di “Numeri dell’Anima”, prodotto dalla compagnia del Sole, si è rivelata, inoltre, estremamente azzeccata. Lo spettacolo, infatti, incarna in pieno, come sottolineato da Daniela Ursino, promotrice del progetto, lo spirito di “Mano con Mano”. è una pièce che promuove un Teatro per tutti, dove l’Artista e il pubblico si scoprono uniti su un stesso piano. Una magia che permette al pubblico di avvicinarsi all’Artista e viceversa. Ecco che l’attore riscopre il proprio ruolo e mette la propria abilità al servizio dell’altro. E se quest’ultimo, poi, è un detenuto che attraverso poche battute torna a vivere il Teatro, torna a sorridere, torna ad assaporare qualcosa che è propria del mondo esterno, tutto cambia. Il proprio lavoro consueto si arricchisce di una linfa nuova grazie ad un Teatro veicolo reale di una cultura che non conosce barriere.

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di Alessia Vanaria

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di Francesco Certo

Storie di immondizia e famiglie

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lla fine di gennaio, quando si parla già dello stipendio proprio di gennaio arriva finalmente quello di dicembre per i lavoratori di MessinAmbiente. La partecipata del Comune per la raccolta dei rifiuti che negli ultimi giorni ha incrociato le braccia lasciando la città senza uno dei servizi principali. L’assessore Ialacqua e il commissario liquidatore Calabrò hanno assicurato, carte alla mano, il versamento delle somme necessarie per i pagamenti e la raccolta è ripartita nel primo pomeriggio di mercoledì. Il problema, però, non è risolto. Perché sarebbe cieco pensare che quanto accaduto in queste settimane non si ripeterà ciclicamente. Il famoso 27 del mese è arrivato ma Ialacqua rassicura che gli stipendi di gennaio non avranno grossi ritardi. Gli crediamo. Ma febbraio? O Luglio? Perché andare oltre è importante. La protesta dei lavoratori è comprensibile, frutto non tanto dei mancati pagamenti dell’ultimo mese ma dell’incertezza che regna sovrana sulle loro teste e famiglie. Troppe volte MessinAmbiente è stata ad un passo dal collasso economico, oggi è il sistema informatico della tesoreria a bloccare un pagamento, domani chissà. Gli scandali e le denunce in Procura non sono mai mancate, e il cattivo odore che pregna tutte le partecipate del Comune di Messina rimane fortissimo. Anche quelle che al momento sembrano in ripresa potrebbe scoppiare domani, il tutto perché il velo di mistero sulle gestioni passate non è mai stato tolto del tutto lasciando buchi neri di comprensione. Non scadremo mai nel patetico o nel retorico. Però una piccola analisi sociologica va fatta. Mentre buona parte dei cittadini si lamenta della mancata raccolta ci sono famiglie che non vedono entrate economiche. Figli della stessa città che si trovano a scontrarsi senza volere. Il presente vive, o sopravvive, cercando cure e soluzioni che paiono sempre più placebo e mai definitive. Mai spegnere l’attenzione e pensare che un pagamento oggi possa calmare le acque per sempre. Ah, a proposito di acqua…sono partiti i lavori a Forza d’Agrò e ci aspettano un paio di giorni all’asciutto.

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Porto turistico nella zona Falcata Uno studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione del porto turistico nella Zona Falcata, commissionato dall’Autorità Portuale di Messina descrive quale sarà il futuro della costa messinese ed evidenzia che dovranno essere realizzati nel Comune di Messina altri 4 porti turistici.

Arriva il badge per le presenze I consiglieri hanno ricevuto un badge da strisciare per certificare la loro presenza, così da poter riprendere l’uso anche della saletta commissioni, che non era dotata di apparecchi per inserire i tesserini.

un dono al Centro neMo Il comitato “PuliAmo Messina“ aveva promosso una raccolta fondi al fine di raccogliere quanto necessario per l´acquisto di una nuova lapide ad Ilaria Boemi. Il marmista incaricato ha voluto fare dono dell´opera. I fondi raccolti sono stati devoluti in beneficenza al Centro Clinico NEMO SUD.

Il Presidente Crocetta a Messina Ad attendere il presidente della Regione Crocetta, all’incontro per l’area della Zona Falcata gli studenti disabili con i loro genitori, i lavoratori del servizio di trasporto disabili dell’ex Provincia, i movimenti che costituiscono il Collettivo “Mare negato“, per rivendicare le loro istanze.

Dottorato honoris causa a Tornatore L’Università degli Studi di Messina ha consegnato al regista Giuseppe Tornatore in una gremita aula Magna, il Dottorato di ricerca honoris causa in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche. Il legame con la città di Messina dura da 30 anni dall’uscita di Nuovo Cinema Paradiso.

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lavori sulla condotta di Fiumefreddo

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Manutenzione ordinaria nelle scuole

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A causa di urgenti lavori di messa in sicurezza della condotta dell´acquedotto del Fiumefreddo nel territorio di Forza d´Agrò, la normale erogazione riprenderà con i consueti orari di distribuzione venerdì 29 gennaio.

L´assessore alla Pubblica Istruzione, Patrizia Panarello, in una nota chiede che venga istituito un capitolo di spesa denominato “ALVI” Albo dei Volontari di Istituto, e che sia destinata una somma consistente da ripartire annualmente nelle scuole. 27 Gennaio 2016



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

III CIrCoSCrIzIone

Istituire il servizio di rilascio delle carte d’identità

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l consigliere della III circoscrizione Alessandro Cacciotto ed il consigliere comunale Libero Gioveni hanno avanzato la proposta di istituire il servizio di rilascio delle carte d’identità. É piuttosto singolare, infatti, che una circoscrizione come quella che ha sede a Camaro, che conta circa 64.000 abitanti non sia in grado di fornire ai cittadini un importante servizio come quello del rilascio delle carte di identità. Attualmente, oltre Palazzo Zanca, le Circoscrizioni in grado di rilasciare le carte di identità sono la Prima, la Quinta e la Sesta. In più occasioni ai proponenti è stato fatto sapere che, tra i motivi che ostacolerebbero l’introduzione del prezioso servizio, ci sarebbero prevalentemente la carenza di personale, oltre alla necessità di nuova strumentazione (stampanti speciali, almeno due timbratrici e due occhiellatrici) ed adeguamento strutturale (cassaforte e porta blindata, locale dedicato). Se i motivi ostativi, sono essenzialmente quelli di una carenza di personale, che si organizzi il tutto affinché anche nella sede municipale di Camaro venga potenziato il personale, con le qualifiche necessarie, in modo tale da permettere il servizio. La mancata erogazione del servizio, costringe di fatto gli abitanti a recarsi al Comune di Messina per il rilascio del documento di identità, con i disagi ben immaginabili. Inoltre la sede della Terza Municipalità, per la sua ubicazione posta proprio allo svincolo di Messina Centro, sarebbe facilmente raggiungibile per tantissimi utenti. è senza ombra di dubbio giunto il momento di concepire il decentramento come una miglioria di vita per il cittadino che soprattutto se residente in periferia, si sente fuori dal contesto civile della città.

VI CIrCoSCrIzIone

urgenti lavori stradali nel villaggio di orto liuzzo

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l Consigliere della VI Circoscrizione, Mario Biancuzzo, tenuto conto dell’incontro avuto con il Dirigente del Dipartimento Lavori Pubblici, in data 12 gennaio 2016, dal quale è emerso che il comune di Messina ha preso atto che il progetto redatto secondo le indicazioni dei cittadini di Orto Liuzzo con petizione assunta a protocollo in data 20 gennaio 2015 al n. 13199, è irrealizzabile per carenza di fondi ed è necessaria una nuova progettazione, chiede che venga stralciato il progetto già redatto, prevedendo il collegamento viario tra la via Marina e Campanella con eventuale istituzione di un senso unico di marcia. Si ribadisce per l’ennesima volta che tale collegamento viario è assolutamente vitale per il Villaggio di Orto Liuzzo, poiché rappresenterebbe una via di fuga per il villaggio stesso, poiché consentirebbe di avere una seconda uscita sulla SS 113/dir, fondamentale in caso di lavori, incidenti o di emergenza dovuta a calamità naturali. Tale lavorazione è assolutamente compatibile con i fondi a disposizione e sarebbe auspicabile la realizzazione dei lavori prima dell’inizio della stagione estiva. Si rammenta l’esistenza nel Villaggio Orto Liuzzo della casa di cura per anziani “Villa Sirius”, che comporta un transito frequente di ambulanze che spesso vengono ostacolate dalla presenza di veicoli transitanti in senso opposto di marcia.

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nel plesso scolastico ospiti ragazzi di scuola media e bambini dell’asilo

Gioveni e Cardile denunciano malfunzionamento del riscaldamento all´ettore Castronovo Con la presente nota Libero Gioveni e Claudio Cardile denunciano, nella duplice veste di consiglieri comunali e di genitori, il persistere del malfunzionamento dell´impianto di riscaldamento nel plesso scolastico “Ettore Castronovo” di Bordonaro, che ospita ragazzi di scuola media e bambini dell’asilo, e manifestano tutto il proprio disappunto e incredulità nell’apprendere dagli addetti ai lavori che la disfunzione si protrarrà almeno per un’altra settimana a causa del guasto di una scheda elettronica delle caldaie! E’ inconcepibile che non sia stata effettuata per tempo un´adeguata programmazione della manutenzione degli impianti, così da poter ordinare tempestivamente i pezzi guasti e/o mancanti! Se una grave colpa la Giunta Comunale ce l’ha sicuramente nel non aver fatto approdare in aula per tempo il Bilancio di Previsione 2015, NON CI SI NASCONDA DIETRO UN DITO E SI AMMETTA CHE QUESTI INTERVENTI DI MANUTENZIONE ANDAVANO GIA’ EFFETTUATI NELLO SCORSO MESE DI OTTOBRE! E vogliamo aggiungere a ciò lo sconcertante scenario che ogni mattina è sotto gli occhi di tutti (genitori, alunni, docenti) negli spazi esterni all’Istituto, dove i margini del cortile sono diventati le sterpaglie e la strada interna all’Istituto si è ridotta a una mulattiera? Una situazione che farebbe vergognare la peggiore delle Amministrazioni e dovrebbe fare arrossire ancora di più un “Sindaco-Docente”!!! L’Amministrazione targata “Accorinti” dovrebbe fare una seria riflessione e trarre le dovute conseguenze se, a quasi tre anni dall’insediamento, non è ancora in grado di fornire alla cittadinanza i servizi minimi necessari, trovando per tutti responsabilità tranne che per se stessa! Pertanto, nel chiedere chiaramente la risoluzione immediata di tale incresciosa problematica che sta per scatenare le legittime proteste dei genitori, AUSPICHIAMO di tutto cuore una vera inversione di rotta in tema di edilizia scolastica e pubblica istruzione (non abbiamo di certo dimenticato anche il mancato riavvio del servizio mensa), al fine di dare le giuste risposte in un settore che forse più di ogni altro, considerato che al centro di tutto ci stanno dei bambini, merita senz´altro un´attenzione maggiore! 27 Gennaio 2016

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II CIrCoSCrIzIone rosario Santoro, Capogruppo f.i. e presidente prima commissione consiliare della seconda circoscrizione

Completamento dell’impianto di pubblica illuminazione nel nPz di Santa lucia sopra Contesse

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n seguito ad una mia richiesta che chiedeva le ragioni della situazione di stallo per quanto riguarda il completamento dell'impianto di pubblica illuminazione del NPZ di Santa Lucia, risalente a circa sei mesi fa ne seguì una risposta pervenuta dal Dipartimento dei Lavori pubblici in cui si sosteneva che le vie indicate secondo il loro giudizio ancora non ne era stata chiarita la natura giuridica dell'area ovvero se le vie siano pubbliche o private, trascorsi sei mesi dalla ultima comunicazione ancora non si è stabilito nulla. Le vie rimangono al buio mi chiedo perchè sono stati collocati i cavi elettrici sottogarage e i plinti per la posa dei punti luce? Il sottoscritto consigliere in seguito ha proposto una mozione in merito dell'oggetto in questione in quanto l'impianto di pubblica illuminazione nel NPZ di Santa Lucia e' in buona parte incompleto e parecchie vie si trovano al buio, cio' costituisce mancanza di sicurezza e pericolo per tutta la collettivita' quindi e' necessario ed opportuno il completamento dell'impianto p.i. nel sito anzidetto per la sicurezza richiesta e gli abitanti da tempo chiedono tale intervento, quindi il secondo Consiglio Circoscrizionale ha deliberato favorevolmente la mozione proposta dal sottoscritto all'unanimità dei presenti, per i motivi su espressi in narrativa investe l'Amministrazione comunale nella persona dell' Assessore e del dirigente preposto affinchè provvedano a predisporre tutti gli atti per il completamento dell'impianto di p. i. nel NPZ di Santa Lucia sopra Contesse.

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Messina - 27 Gennaio 2016 - Via Don Blasco

Sopralluogo della IV Circoscrizi

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one con il progettista ing. rizzo foto Peppe Saya

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città a cura di Marilena Faranda foto Peppe Saya

A.G.e.S.C.I.

Ambiente

Pulizia spiagge

ri...Scriviamo il futuro

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’ stato presentato, nel Salone delle Bandiere, alla cittadinanza e alle autorità politiche ed ecclesiastiche, dagli scout dell'A.G.E.S.C.I. zona dello Stretto, la raccolta ideata dalla Branca Rover e Scolte dal titolo: "Ri...Scriviamo il futuro, viaggio nel mondo del lavoro che non si arrende". Ad un anno di distanza dall’incontro del World Thinking Day, i giovani tornano a confrontarsi con Istituzioni e cittadini per comunicare il frutto del loro impegno. Nel corso del 2015, infatti, oltre cento scout tra i 16 e i 21 anni, hanno percorso le strade della provincia messinese, alla ricerca di esperienze di lavoro significative, ne hanno intervistato i protagonisti e le hanno raccolte in questo opuscolo. Un’impresa significativa e carica di propositi quella di giovani che si affacciano al mondo del lavoro in un momento economico fortemente critico, ricercando esempi positivi di tenacia e spirito imprenditoriale. Il piccolo volume raccoglie l’esempio di lavoratori che hanno scelto di restare nella loro terra nonostante le difficoltà.

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i terrà nella prima metà di febbraio il prossimo incontro per l'organizzazione operativa della pulizia delle spiagge e per approfondire ulteriori aspetti legati alla loro fruizione. E' quanto comunicato dall'assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua, facendo seguito alla prima riunione, tenutasi lo scorso venerdì 22, cui hanno partecipato l'assessore con delega al mare, Sebastiano Pino, rappresentanti di Messinambiente, ATO3, Città Metropolitana di Messina e FIBA, per concordare la programmazione degli interventi di pulizia delle spiagge messinesi e delle iniziative correlate per la stagione balneare 2016. L'avvio della pulizia sarà attivato dal Comune a partire dalla metà di marzo, iniziando dai siti più frequentati con la rimozione, in una prima fase, dei rifiuti più ingombranti per poi continuare con una pulizia più puntuale. I gestori dei lidi coadiuveranno il Comune effettuando la pulizia nel tratto in concessione e nei tratti limitrofi. Sarà inoltre riattivata

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la campagna “Lidi sostenibili” con l'organizzazione della raccolta differenziata “porta a porta”, secondo orari e giorni concordati con i gestori. Cestini porta rifiuti verranno collocati nei punti d'accesso delle principali spiagge cittadine ed ai gestori sarà richiesta altresì una collaborazione per promuovere la campagna d'informazione sulla raccolta differenziata porta a porta che verrà avviata in città a partire da marzo prossimo. La sensibilizzazione, nei confronti dei bagnanti, sarà effettuata promuovendo la diffusione di un “Ecogalateo del bagnante”, con l'indicazione dei numeri telefonici utili ai quali rivolgersi per segnalare problematiche legate alla fruizione delle spiagge e del mare. Per la promozione delle iniziative organizzate durante la stagione estiva sulle spiagge cittadine, verrà lanciato infine on line “L'Eco della spiaggia”, una sorta di foglio elettronico informativo, promosso dall'assessorato all'Ambiente e Nuovi Stili di Vita. 27 Gennaio 2016


AMAM

Polizia Municipale

lavori all’acquedotto

Movimenti del personale

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'Amam in comunicato a firma del direttore generale Ing. La Rosa informa la cittadinanza dei disagi nei prossimi giorni in concomitanza dei lavori sulla condotta dell'acquedotto del Fiumefreddo Si comunica che a causa dell'esecuzione dei necessari urgenti lavori di messa in sicurezza della condotta dell'acquedotto del Fiumefreddo nel territorio di Forza d'Agrò, che inizieranno mercoledì 27 gennaio p.v., l'erogazione idrica cittadina verrà effettuata ad orario ridotto fino alle ore 11,00 nei giorni 27 e 28 gennaio. La normale erogazione riprenderà con i con-

sueti orari di distribuzione venerdi' 29 gennaio. L'Amam spa si scusa per eventuali disagi che potranno essere arrecati all'utenza.

edilizia Scolastica

n merito al movimento del personale della Polizia municipale disposto dal comandante del Corpo, Calogero Ferlisi, lo scorso mercoledì 20 gennaio, il sindaco, Renato Accorinti, e l'assessore alla Mobilità e con delega alla Polizia municipale, Gaetano Cacciola, concordandolo con il comandante Ferlisi, hanno ritenuto necessario posticipare la decorrenza dell'ordine di almeno 60 giorni. La decisione deriva dal concretizzarsi nei prossimi giorni delle iniziative che porteranno al tanto atteso impinguamento del personale del Corpo.

Consiglio comunale

Gara per il servizio di indagini diagnostiche respinto il regolamento della GAMM

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egli uffici del dipartimento Manutenzione Immobili Comunali Servizio Edilizia Scolastica di Palazzo Zanca è stata espletata la gara per il servizio di indagini diagnostiche strutturali e non dei solai degli edifici scolastici pubblici del Comune. Aggiudicatario, con il criterio del massimo ribasso, è il Centro Idrogeo Tecnico srl di Modica (RG), che ha presentato un ribasso del 18,950 per cento, su un importo complessivo di 53.302 euro, compresi

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2.132,08 euro per oneri relativi all'attuazione dei piani della sicurezza e 17.056,64 euro per costo della manodopera non soggetti a ribasso.

l Consiglio comunale, tornato a riunirsi ieri per proseguire l'attività deliberativa, dopo avere bocciato un emendamento, ha respinto, con undici voti favorevoli, uno contrario e diciassette astenuti, il provvedimento relativo al regolamento della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (GAMM). Sentita la conferenza dei capigruppo, il Consiglio è stato infine aggiornato a mercoledì 27, alle ore 14, per una seduta di Question Time.

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Città Metropolitana Provincia a cura di Marilena Faranda

Istituto Verona Trento

Wall-e3.0:

il team delle eccellenze messinesi nell’universo della “zero robotics”

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Istituto “Verona Trento”, guidato dal Dirigente scolastico Simonetta Di Prima, per il terzo anno consecutivo ha raggiunto la finale del progetto “Zero Robotics”, un risultato prestigioso che lo colloca quale primo Istituto Tecnico italiano. Il team “Wall-E 3.0”, costituito da studenti delle classi quarte e quinte della specializzazione informatica e capitanato dalla professoressa Eliana Bottari e dal professore Giovanni Rizzo, è composto da: Davide Ventaglio, Davide Segullo, Vittorio Gatto, Maurizio Raneri, Giuseppe Venuto, Alessio Donato, Manuel Fleri, Francesco Santoro, Davide Dell’Acqua, Emanuel Sorrenti.

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la finale è consistita nel governare micro satelliti spaziali, chiamati SPhereS, che si sono mossi all’interno della stazione orbitante sotto la visione dei sei astronauti a bordo 27 Gennaio 2016

Le due squadre che hanno cooperato con il team Wall-E 3.0 sono Team Kuhlschrank (Pope John XXIII High School - New Jersey - Stati Uniti) e Haverhill Robotics (Haverhill High School Massachusetts - Stati Uniti); grazie al progetto realizzato in collaborazione con la NASA, gli studenti hanno creato insieme un software originale. Prima di partite per la finale del torneo internazionale di programmazione di micro satelliti spaziali che si è svolta lo scorso 25 gennaio negli Stati Uniti, esattamente a Boston presso la prestigiosa sede del Massachusetts Institute of Technology (MIT) a bordo della stazione orbitante dell’ISS (Stazione Spaziale Internazionale), il team “Wall – E 3.0” è stato ricevuto dal Commissario della Città Metropolitana di Messina, dott. Filippo Romano. La finale è consistita nel governare micro satelliti spaziali, chiamati SPHERES, che si sono mossi all’interno della stazione orbitante sotto la visione dei sei astronauti a bordo. La competizione, svoltasi in varie fasi, si basa sulla creazione di codici di programma in linguaggio di programmazione C++ per il controllo dei satelliti in miniatura. Gli SPHERES (Synchronised Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites) sono già utilizzati dalla NASA all'interno della Stazione Spaziale per collaudare cicli di istruzioni, per eseguire rendezvous autonomi e operazioni di attracco. In volo libero lavorano insieme all'interno della Stazione Spaziale, ciascuno con la propria energia, i propri propulsori, computer e sistemi di navigazione. I risultati ottenuti con gli SPHERES sono importanti ai fini della manutenzione, dell'assemblaggio di satelliti, dello studio delle manovre di attracco e del volo di formazione. Durante la finale ,l’impossibilità di effettuare prima le simulazioni inerenti alla realtà , ha ribaltato le classifiche, l’istituto cittadino “Verona Trento” ha comunque ottenuto un ottimo piazzamento. Il progetto “Zero Robotics” ha visto la partecipazione di oltre 3000 giovani di tutto il mondo. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Provincia Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

Gela

In migliaia per lo sciopero c

M

igliaia di persone (20 mila, per gli organizzatori, 10-12 mila per la polizia) hanno sfilato in corteo a Gela per aderire allo sciopero proclamato dal Consiglio comunale (in seduta permanente da 5 giorni), per dire no alla chiusura della raffineria dell'Eni e per "difendere 2.500 posti di lavoro e lo stesso futuro della città".

Dal piazzale antistante l'ospedale fino a piazza Municipio, percorrendo corso Aldisio e corso Vittorio Emanuele, c'erano tutte le categorie sociali, compresi i rappresentanti di Confindustria Sicilia, Rosario Amarù e Carmelo Turco. "Oggi c'è una città unita, a dimostrazione che si può

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contro la raffineria Solidarietà è giunta da ogni parte della Sicilia con delegazioni di lavoratori di Cgil, Cisl uil e ugl, dai Cantieri navali di Palermo agli edili di enna, da Agrigento a Catania 27 Gennaio 2016

fare sistema", ha detto Amarù auspicando che "lo facciano anche i politici". Metalmeccanici in tuta, avvocati in toga, sacerdoti di tutte le parrocchie, studenti, pensionati, donne, bambini, seguivano sindaci e gonfaloni di una dozzina di comuni del comprensorio, con bandiere e striscioni, in una vera e propria mobilitazione di popolo. Solidarietà è giunta da ogni parte della Sicilia con delegazioni di lavoratori di Cgil, Cisl Uil e Ugl, dai Cantieri navali di Palermo agli edili di Enna, da Agrigento a Catania. Solidarietà è giunta da ogni parte della Sicilia con delegazioni di lavoratori di Cgil, Cisl Uil e Ugl, dai Cantieri navali di Palermo agli edili di Enna, da Agrigento a Catania. Numerosi gli slogan e i cartelloni satirici che prendevano di mira il premier Renzi, rappresentato con il naso lungo di Pinocchio. All'arrivo in piazza Municipio, i ragazzi delle scuole gelesi hanno intonato l'inno di Mameli, quasi a sottolineare la dimensione nazionale del problema e gridato "vogliamo rimanere a Gela". Il sindaco, Domenico Messinese, ha detto che "oggi è una giornata storica per Gela e la Sicilia che si batteranno strenuamente in difesa dell'occupazione e lo sviluppo contro ogni disegno di smantellamento della nostra realtà industriale e per costruire un futuro alle nuove generazioni".

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un danno per l’olivicoltura siciliana di qualità

La proposta della Commissione Ue, approvata oggi dalla commissione Commercio internazionale del Parlamento europeo, che prevede il permesso, per la Tunisia, di introdurre sul mercato dell'Unione europea ulteriori 70 mila litri di olio d'oliva - 35mila litri nel 2016 e altri 35mila litri nel 2017 - oltre alle quote già riconosciute di circa 57mila tonnellate l'anno, è un danno enorme per l’olivicoltura siciliana di qualità costretta a far fronte a una concorrenza sleale autorizzata”, lo afferma il presidente regionale della sezione olivicola di Confagricoltura Sicilia Giovanni Selvaggi. “L’approvazione dell’emendamento che prevede una valutazione d'impatto di medio termine sul mercato dell'olio per eventualmente chiedere alla Commissione 27 Gennaio 2016

europea "misure correttive" qualora la situazione lo dovesse richiedere, non è che un contentino che non mitiga per nulla questa invasione di prodotto non controllato e a basso costo sul mercato comunitario”, aggiunge Selvaggi. “Dispiace constatare, una volta di più, come gli interessi delle imprese agricole del sud Italia non riescano ad essere difesi in sede europea, dove continuiamo ad essere trattati non come un settore trainante per l’economia ma come semplice elemento di scambio da utilizzare alla bisogna” “Ci auguriamo che i nostri parlamentari facciano valere le ragioni dell’olivicoltura di qualità e scongiurino l’approvazione definitiva di questo scempio”, conclude il presidente degli olivicoltori di Confagricoltura Sicilia.

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Il governo piromane ribadisce la follia degli inceneritori

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estardamente ignorando il parere di esperti nonché della regione Sicilia ed il suo piano regionale rifiuti – che dall’altro ieri 18/01/2016 non è più emergenziale, in quanto la regione ha recepito le osservazioni alla VAS dello scorso maggio – il governo Renzi ha imposto alla conferenza Stato-Regioni - 14 voti su 20, ma come ha votato la Sicilia? - 8 grossi inceneritori di cui 2 in Sicilia, dove intenderebbe farlo tramite un commissariamento. L’on. Davide Faraone – ma cosa c’entra lui, che è sottosegretario alla istruzione? – si vanta del successo, come se il problema della gestione dei rifiuti in Sicilia fosse stato definitivamente risolto, al grido di “Basta con l’immobilismo e rifiuti nelle discariche”. Zero Waste Sicilia ribadisce qui sotto alcuni motivi di contrarietà a queste opere inquinanti e alle discariche illegali. 1) Un inceneritore di CSS o altri rifiuti inquina emettendo sostanze climalteranti, tossiche, nocive e cancerogene - in barba ad impossibili impianti a emissioni zero e all’accordo COP21 di Parigi! - e NON LIBERA DALLE DISCARICHE, in quanto le scorie dell’incenerimento (25-30% del totale) devono essere smaltite in discariche speciali e a costi almeno quadrupli (con buona pace dell’on. Faraone).

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2) L’Europa ci chiede ben altro, col pacchetto dell’economia circolare (recupero spinto di materie prime seconde dai nostri scarti), e ci sanziona (€200.000 per discarica illegale ogni 6 mesi) perché alle nostre discariche manca in ingresso l’obbligatorio impianto di trattamento meccanico biologico (TMB), che ritarderebbe di decenni la formazione del percolato ed i problemi igienico- sanitari derivanti. Inoltre il CSS da incenerire si può produrre solo a valle del TMB, e quindi per ora in Sicilia praticamente e per fortuna non se ne fa. 3) Nel paese di Bengodi, non in Sicilia, l’iter della costruzione degli inceneritori (progettazione, autorizzazione, appalto, concessione, costruzione, ecc.) non può durare meno di tre anni. Quindi gli inceneritori non sono la soluzione all’emergenza, che invece si avrebbe incentivando RD porta a porta, compostaggio e recupero spinto di materia (la Fabbriche dei Materiali). 4) Si tratta di grossi impianti (700.000 ton/anno, a fronte di un più attento conteggio che ne misurerebbe 400.000) e quindi costosi. Se in Sicilia decollasse la gestione virtuosa che l’Europa suggerisce/pretende e si applicasse il piano regionale, i grossi inceneritori resterebbero “affamati”, come sta accadendo ai tanto celebrati inceneritori del Norditalia (Torino, Parma e Brescia su tutti). Quindi in Sicilia potremmo ritrovarci altre due cattedrali da archeologia industriale, tempo un decennio, oltre all’inquinamento prodotto. 5) L’incenerimento mette le mani nelle tasche dei cittadini, che non incasserebbero il controvalore di €40 a tonnellata (circa €100 milioni l’anno per la Sicilia) se tutti i materiali venissero recuperati (con la RD e dopo il TMB) ed è un grosso regalo alle multiutilities (A2A, HERA, IREN), imprese che non acquistano la materia prima (CSS) per il loro prodotto (energia elettrica) ma si fanno pagare (dai cittadini con la TARI) per riceverla: è questo il libero mercato? è forse per quest’ultimo motivo che al governo Renzi non è piaciuto il progetto (anch’esso sbagliato) della Sicilia di 6 inceneritori più piccoli in prossimità di 6 discariche? Inoltre si vuole procedere con il commissariamento, dimenticandosi che in Sicilia la gestione commissariale, che è durata dal 2000 al 2013, ha tollerato illegalità continuate e ritardi e senza che i siciliani ne abbiano visto alcun beneficio. Realizzare a) RD porta a porta per il 70%, 2 ) impianti di compostaggio per 1 milione di ton/anno e 3) di TMB per 0,5 milioni sarebbe invece l’uscita dall’immobilismo che tanto reclama l’on. Faraone. Che fine ha fatto il buon senso?

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Cultura

Palacultura “Antonello” - esterno

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gni favola che si rispetti inizia con il fatidico “C’era una volta”. Un’espressione breve che nasconde, dietro di sé, un mondo che il narratore ci svelerà pian piano. Pagina dopo pagina, infatti, la storia si arricchisce di nuovi elementi che determinano sviluppi vari che condurranno all’immancabile lieto fine. Quest’ultimo desideriamo caratterizzi una vicenda che sta tenendo banco nella nostra Messina e che vede protagonista il Palacultura Antonello. Qualcuno obietterà: “è già stato scritto un lieto fine per tale edificio. I lavori sono terminati da un pezzo e la struttura è fruibile alla cittadinanza”. Non c’è alcun dubbio su questo ma, purtroppo, dobbiamo constatare che il Palacultura non risulta, ancora oggi, dopo cinque anni dalla sua nascita, un ambiente sfruttato in tutte le sue potenzialità. Non ha, ancora mostrato, il suo volto migliore. Eccoci giunti all’incipit della nostra storia. “C’era una volta a Messina un edificio intitolato al grande artista Antonello da Messina usato occasionalmente per convegni e concerti. Un bel

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le associazioni musicali della città scrivono il primo atto di una lunga storia

unione di forze per promuovere e valorizzare il Palacultura giorno le associazioni musicali della città si riunirono insieme, decisero di unire le forze per scrivere il futuro di una struttura dotata di un auditorium dall’acustica di grande rilievo”. Poche righe che, se pur velate di una sottile ironia, raccontano una storia vera che può divenire simbolo di rinascita della nostra Messina. Tutto è iniziato il 14 gennaio con un tavolo tecnico a cui hanno preso parte i presidenti delle associazioni musicali quali la Filarmonica Laudamo, l’Accademia Filarmonica, l’Associazione “Vincenzo Bellini”, Cooperativa Sinfonietta, i consiglieri comunali Adamo, Mondello, Russo, Sturniolo, Santalco, Fenech e, in ultimo, l’Assessore alla cultura Tonino Perna. L’attenzione è stata focalizzata, subito, sul Palalcultura come edificio dalle grandi potenzialità ma anche dalla grandi problematiche che non hanno trovato ancora oggi soluzione. “C’era una volta a Messina Diverse le proposte avanzate da tre associazioni concertistiun edificio intitolato al gran- che che sono state presenti, in questi anni, in maniera de artista Antonello da costante nella vita del Palacultura, offrendo alla cittadinanza Messina usato occasionalun servizio di elevato spessore culturale, fruendo dell’audimente per convegni e contorium con professionalità e contribuendo spesso a proprie certi. un bel giorno le asso- spesa al mantenimento dell’ordine e della pulizia della sala. ciazioni musicali della città Tra i desiderata di chi ha scelto sempre il Palacultura, nonosi riunirono insieme, decise- stante i costi eccessivi e poco favorevoli per garantire un ro di unire le forze per scriservizio continuo, prima di tutto, la creazione di un info point vere il futuro di una struttura che potrebbe determinare un salto di qualità per quanto condotata di un auditorium dalcerne le modalità di comunicazione dell’ente, un settore l’acustica di grande rilievo” che, al momento, non è al massimo. Molte volte, infatti, si 27 Gennaio 2016

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vedono aggirarsi nell’androne della struttura cittadini che chiedono informazioni su spettacoli, mostre e, attanagliati dal dubbio, si rivolgono ai dipendenti comunali che svolgono lì il proprio servizio, senza riuscire ad avere alcuna risposta certa. La nascita di un info point con l’impiego di personale del Teatro Vittorio Emanuele, di dipendenti comunale o di giovani specializzati reclutati attraverso apposito bando, potrebbe dissolvere definitivamente la nebbia del dubbio che aleggia sugli eventi del Palacultura. L’elenco dei desiderata presentato dalle associazioni musicali non finisce qui. Alla richiesta di un info-point si aggiunge quella di creazione e stampa di una brochure informativa che serbi notizia di tutti gli eventi che hanno luogo al Palacultura, di sviluppo del sito internet, di concessione di una parte della facciata per esporre un banner prodotto dalle associazioni, dove saranno presentate tutte le attività programmate e calendarizzate.

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All’utile si affianca poi il dilettevole. Sarebbe auspicabile, infatti, la creazione di un punto ristoro, di un significativo impianto di riscaldamento, gravi mancanze attuali. Elementi, questi ultimi due, che possono apparire secondari ma che possono concorrere alla nascita di un nuovo volto del Palacultura. Tante, dunque, le richieste avanzate perché si possa fare di questo edificio il cuore pulsante della vita culturale di Messina. Le associazioni musicali con il loro gesto hanno scritto solo il primo atto di quella che si preannuncia una lunga storia. Ulteriori sviluppi si avranno il 18 Febbraio, giorno in cui si terrà un secondo tavolo tecnico. Per il momento non ci resta che restare in attesa, mantenendo alta l’attenzione sulla vicenda in oggetto, con la speranza che l’amministrazione comunale supporti le associazioni in questa battaglia senza colore politico, aiutando l’evolversi della storia fino a giungere al fatidico lieto fine. Alessia Vanaria

Palacultura “Antonello” - scalinata anfiteatro 27 Gennaio 2016

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Santa lucia del Mela (Me)

Tradizione e sorprese, immancabile appuntamento con il Carnevale storico

Cannaluari un’insolita sfilata: le “Api di Carnevale” Sfilate allegoriche, gruppi mascherati e degustazioni di ricette tipiche: sono questi gli ingredienti del Carnevale luciese, tornato dopo quarant’anni per divertire grandi e piccoli. Dopo il successo delle scorse edizioni, l’appuntamento si rinnova con il concorso dedicato alla Moto ape allegorica, che trasforma il tipico mezzo di trasporto delle strade siciliane in carro di Carnevale, proponendo ogni anno creazioni originali e divertenti. Le opere, seguite da gruppi mascherati a tema, sfileranno per le vie del paese domenica 7 (con partenza da Piazza Duomo) e martedì 9 (con partenza da Piazza Milite Ignoto). le sagre in piazza Immancabili poi gli appuntamenti con i sapori che da sempre allietano questo speciale momento dell’anno: tutti in Piazza Milite Ignoto domenica per i golosi dolci tipici e martedì per degustare i maccheroni di Carnevale. rivivendo la storia: “’u Catalettu” Guardando ai secoli passati, grazie a documenti d’archivio e testimonianze orali, è stato possibile salvaguardare dall’oblio una pagina importante del folklore, legata alle fastose celebrazioni che, storicamente, hanno fatto del Carnevale uno degli eventi più attesi e seguiti di tutto

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l’anno. Martedì il pubblico assisterà così al rito cinquecentesco de “’U Catalettu”, che offrirà l’occasione unica di partecipare ad una suggestiva rievocazione unica nel suo genere. Al centro di questo evento, che ha meritato l’iscrizione al Reis – il Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana – c’è la morte simbolica di Carnevale che, dopo aver mangiato e bevuto a dismisura, viene accompagnato in un finto corteo funebre dai “babbaluci” e dagli strepiti delle “cianci mottu” (le classiche “prefiche”). Soprattutto nel secondo dopoguerra, “‘U Catalettu” rappresentava uno dei riti centrali nel calendario festivo luciese, anche per il valore antropologico che, in un’epoca di austerità, legata per esempio ai pochi mezzi generalmente disponibili per imbandire la tavola, consentiva libertà ed eccessi altrimenti proibiti. Poi, dopo la veglia funebre, verrà bruciato il fantoccio che rappresenta Carnevale, condotto sino a Piazza regina Margherita, dove sarà allestito un rogo scoppiettante accompagnato dalle note della “Funeral Marching Band” e, infine, dal mesto suono delle campane (il cosiddetto “campanazzu”), che annunciano la fine della festa e l’inizio della penitenza quaresimale. Gli altri appuntamenti in cartellone Il Carnevale si inaugura ufficialmente venerdì 29 con il maestro d’arte Nino Pracanica, per la prima volta a Santa Lucia del Mela. Pracanica, che nel corso della mattina terrà due spettacoli per i ragazzi dell’istituto comprensivo, alle 17 incontrerà il pubblico in aula consiliare, dove si terrà la conferenza-evento “Imago. 50 anni di ricerca teatrale di Nino Pracanica”. Altri appuntamenti sono dedicati ai più piccoli, che saranno protagonisti del laboratorio creativo di riciclo sul tema della maschera a cura del gruppo “La città che vorrei” (martedì 2 febbraio) e della festa “Carnevale in allegria” (giovedì 4 febbraio) organizzata dall’Amministrazione comunale. Poi, aspettando Carnevale si terrà la serata danzante con apericena a cura della Lute (sabato 6 febbraio). Tutti invitati, inoltre, allo nozze di Renzo Bavaglino e Lucia Trombetta, protagonisti dello sposalizio grottesco che, sulla base di un copione di scherzi e divertimento, si terrà domenica 7 in Piazza Milite Ignoto.

Il rogo

la pastorella

l’organizzazione Il carnevale storico luciese è e organizzato dall’Associazione Turistico Culturale “Blog del Mela”, con il patrocinio del Comune di Santa Lucia del Mela e dell’Assemblea Regionale Siciliana. 27 Gennaio 2016

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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Oscar 2016 – Miglior film (parte prima) La scorsa settimana ci siamo dati una prima infarinatura sulla corsa alla statuetta più ambita del cinema. In queste settimane che anticipano la serata del 28 febbraio scenderemo nel dettaglio delle categorie principali, proveremo a spiegare le scelte e analizzeremo i possibili vincitori. Iniziamo dalla fine, ovvero dai film. Nella serata delle premiazioni questo è l’ultimo Oscar assegnato, il più importante. Sono otto i film in gara, non tutti godono dei favori del pronostico, anzi la corsa sembra già ristretta con un grande favorito. REVENANT – Per la regia di Alejandro Inárritu con Leonardo Di Caprio e Tom Hardy. Candidato a ben dodici premi Oscar, la pellicola si ispira alla vera storia del cacciatore di pelli Hugh Glass. Film tecnicamente sopra la media, grande lavoro del direttore della fotografia Lubezki e dello scenografo Fisk. In generale sono sopra la media le interpretazioni di Di Caprio e Hardy, che riescono ad esaltare i propri personaggi nonostante la grave pecca di sceneggiatura. La storia scorre lineare e senza sussulti, abbandonando i personaggi ad un copione banale e scontato. Rimane il grande favorito più per la voglia di vedere Di Caprio vincere la sua prima statuetta, anche se le due cose non necessitano di collegamento. LA GRANDE SCOMMESSA – Di Adam McKay tratto dal romanzo di Michael Lewis. Il film tratta la vera storia della grande crisi finanziaria mondiale del 2007 nata a causa del fallimento dei mutui bancari americani. Un film corale con protagonisti Christian Bale, Steve Carell e Brad Pitt. Pellicola complicata dall’argomento economico non semplice per chiunque. La scelta è quella di un racconto che coinvolge nella prima parte fino a diventare farraginoso quando si entra nello specifico. La rincorsa a rendere la trama fruibile si rivela fallace, trasformando l’attenzione in noia. IL CASO SPOTLIGHT – Una delle mine vaganti in corsa. Scritto e diretto da Tom McCarthy il film parla degli avvenimenti che precedenti e successivi all’inchiesta del The Boston Globe sull’arcivescovo Bernard Francis Law, accusato di aver insabbiato casi di pedofilia nella città di Boston. Il caso fruttò il Premio Pulitzer ai giornalisti del quotidiano americano. Film ben scritto ed interpretato da un cast in cui spicca Rachel McAdams. Probabilmente il film più completo tra quelli in nomination. ROOM – Ancora una storia vera ed ancora drammatica. Lenny Abrahamson firma la regia dell’adattamento cinematografico del romanzo di Emma Donoghue (sceneggiatrice del film) “Stanza, letto, armadio, specchio”. Una madre e un figlio tenuti segregati sin dalla nascita dello stesso. Un aguzzino che li tiene rinchiusi in una stanza, abusando ciclicamente di lei. Nel frattempo il bimbo cresce e per la madre contenere la sua curiosità diventa impossibile. Cinque anni sono troppi senza conoscere il mondo, è tempo di fuga. Brie Larson è la protagonista in odor di statuetta. Appuntamento alla settimana prossima con gli altri quattro film in corsa, tra cui spicca “Il ponte delle spie” con Tom Hanks per la regia di Steven Spielberg.

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Sicuramente nella pletora di abbaiatori alla luna partoriti dai talent show qualcuno può salvarsi. Uno, invece, si è tolto l’etichetta di dosso piazzandosi tra i prodotti più interessanti del panorama musicale italiano. Marco Mengoni nasce a X-Factor, intuizione geniale di Morgan ma capace di abbandonare quel mondo velocemente e senza marciarci addosso. Perché il patinato mondo della televisione può sicuramente darti la notorietà immediata e probabilmente la vittoria al Festival di Sanremo è figlia anche e soprattutto del successo da talent. Il mondo non finisce a X-Factor e la cosa più difficile e continuare e rimanere sulla cresta. Mengoni ci riesce, lo fa perché non è solo un prodotto commerciale ma un vero artista musicale. Non scenderemo troppo nell’intensità dei suoi testi perché sappiamo che la banalità della critica si sofferma su cose del genere. Perché questo è sempre stato il limite della critica italiana, capace di esaltare qualsiasi strimpello anglofono ma ad etichettare spazzatura quanto prodotto in Italia. Di Marco Mengoni ci interessa altro, ovvero la capacità vocale che lo contraddistingue. Un cantante che non fa canzonette, ma soprattutto un interprete credibile ed innovatore. La voce è la sua arma principale. Grande capacità di modulare note e personalità, non tradendo mai una molteplicità di stili. Soul, blues, rock e quanto altro vogliate perché nella sua voce c’è davvero tutto. Non stiamo esagerando, perché siamo passati oltre grazie ad un ascolto maniacale di Mengoni. Il testo neanche lo ricordiamo, perché lo studio va concentrato sulla voce. Mengoni stupisce per la maturità e il controllo, riuscendo a modificare l’intensità passando attraverso un mare di note alte. Che sfortuna per Mengoni essere nato in Italia, un Paese che non può capire tutto questo e che snobba un talento perché fuoriuscito da un talent che piace alle ragazzine. Fosse nato in Inghilterra o negli States e magari una ventina di anni prima sarebbe stato idolatrato ai livelli di ben noti artisti. Non citeremo o faremo paragoni perché non vogliamo scadere nel patetico. Chiudiamo con un invito. Abbandonate remore e preconcetti, fregatevene dei testi banali e ascoltate la sua voce.

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Marco Mengoni – dimenticatevi dei talent 27 Gennaio 2016

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà Uno dei principali maestri del Simbolismo europeo fu Paul Verlaine. Nato a Metz nel 1844 è il primo dei poeti, consapevolmente, “irregolari” e “maledetti”. La sua vita appare all’inizio segnata dall’amore omosessuale per Rimbaud, conclusosi nel 1873 con la revolverata, con cui Verlaine, timoroso di perderlo, ferì gravemente l’amico e con la successiva condanna al carcere. Un’esistenza dominata, sempre, dalla malinconia e dall’irrequietudine, da un’aspirazione alla “saggezza”, parola chiave del poeta, in conflitto con una irrefrenabile tendenza alla sregolatezza. È Verlaine stesso, nella sua prima raccolta, Poèmes saturniens, a parlare di un gruppo di poeti nelle cui vene il sangue scorre come un veleno e che si collocano, perciò, sotto l’ “influenza maligna” di Saturno. Sono affetti dalla malinconia e conducono una vita infelice e turbata. Sarà sempre Verlaine a riunire in un’antologia, nel 1884, sotto l’etichetta di Poètes maudits, se stesso, Rimbaud e Mallarmè. La poesia di Verlaine, dopo Poèmes saturniens e Fêtes galantes, è divisa tra aspirazione alla saggezza, alla tenerezza e alla religione e prevalenza della perversione e della sessualità più cruda e brutale. Rientrano nel primo filone Romances sans paroles, il suo capolavoro, Sagesse, Amour, Liturgies intimes, Bonheur; nel secondo, invece, Parallèlement, Chanson pour elle, Char. In Romances sans paroles Verlaine realizza gli aspetti più nuovi della sua poetica, quelli che maggiormente influenzeranno il Simbolismo europeo: la rinuncia a un discorso logico e sintattico, la tendenza al puro valore evocativo e fonosimbolico della parola, il superamento della confessione, del lamento e dello sfogo, tipici della poesia romantica, che si risolvono in musica, in arte della sfumatura. Questo è quanto egli teorizza in una famosa poesia, Art poètique scritta nel 1874: egli propone di “torcere il collo all’eloquenza” e di fare “anzitutto della musica”. Verlaine è autore anche di importanti opere in prosa, strettamente connesse alla sua esperienza esistenziale. Tra queste non possiamo, ad esempio, non ricordare le Mes prisons dove il poeta, in preda alla miseria e alla povertà, malato e senza soldi, trova rifugio in prigione. Quest’ultimo diventa un luogo sicuro dove può consacrarsi alla lettura e alla scrittura senza preoccuparsi di vitto e alloggio. La prosa del poeta in quest’opera che fornisce un quadro esauriente dell’universo carcerario dell’epoca, si fa sapiente e laboriosa. Per uno strano caso di circostanze, infatti, è nel carcere che Verlaine ritrova la sua lucidità. Alle prigioni succederanno i soggiorni negli ospedali dove egli scriverà Mes h�pitaux. Differenti soggiorni in differenti istituti nell’arco di tempo di dieci anni, gli ultimi dieci anni della sua vita. Egli soffre di diabete, d’alcolismo, d’ulcera e di sifilide. Il suo stato non cessa di deteriorarsi. Muoiono sua madre e parecchi dei suoi amici, compreso Rimbaud. Questi decessi lo lasciano più solo che mai. Avverte ormai vicina la sua fine ma non rinuncia a inseguire la gloria. Intraprende, quindi, la redazione della suddetta opera che si presenta come la cronaca di un uomo malato ma lucido. Quest’ultimo, grande esponente del simbolismo europeo, morì a Parigi nel 1896.

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La vostra anima è uno scelto paesaggio. incantato da maschere e da bergamasche che suonano il liuto e danzano, quasi tristi sotto i loro travestimenti fantastici. C'è condanna peggiore di non sapere perché, senz'odio, e senz'amore, ha un cuor tanto dolore?

Paul

Verlaine

Sono l’Impero alla fine della decadenza, che guarda passare i grandi Barbari bianchi componendo acrostici indolenti dove danza il languore del sole in uno stile d’oro.

Metz, 30 marzo 1844 Parigi, 8 gennaio 1896 27 Gennaio 2016

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

Caffè, tè e cioccolato non fanno male al cuore

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l caffè fa bene o fa male? Un'ennesima ricerca scientifica arriva stavolta alla conclusione che non provoca battiti cardiaci extra, sfatando nella sua tesi una delle più diffuse credenze sulla caffeina. I ricercatori dell'Università della California a San Francisco (Usa) hanno concentrato la loro attenzione sul consumo costante di prodotti contenenti caffeina per un periodo di 12 mesi, e non sul consumo 'acuto', cioè concentrato in un determinato momento. Eccessive contrazioni atriali premature (Pac) sottolineano gli esperti - hanno dimostrato di provocare fibrillazione atriale, ictus e morte, mentre eccessive contrazioni ventricolari premature (Pvc) possono portare a un aumento dell'insufficienza cardiaca, a malattia coronarica, con conseguenze anche qui mortali. Entrambe le anomalie in passato sono state legate al consumo di caffeina attraverso studi e sperimentazioni, ma questi studi sono stati effettuati diversi decenni fa e non consideravano i disturbi in questione come outcome pri-

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mario. C'è infatti una recente e crescente evidenza, affermano i ricercatori californiani, che indica potenziali benefici cardiovascolari di diversi prodotti contenenti caffeina, come appunto caffè, cioccolato e tè. Ma l'incertezza clinica porta ancora oggi a sconsigliarne l'abuso, per evitare presunti problemi cardiaci, evidenziano gli autori. Nello studio sono stati analizzati 1.388 partecipanti selezionati in modo casuale dal database Cardiovascular Health Study. Sono state valutate per un anno le abitudini alimentari di base ed è stato eseguito un monitoraggio elettrocardiografico ambulatoriale. Fra i partecipanti, 840 (il 61%) consumavano più di un prodotto contenente caffeina al giorno. Alla fine della rilevazione, i ricercatori non hanno trovato differenze nel numero di Pac o Pvc collegabili ai livelli di consumo di caffè, tè e cioccolato in questo gruppo, e nemmeno in chi sceglieva più di frequente questi prodotti c'era un'associazione con battiti cardiaci extra. 27 Gennaio 2016


Mangia

RE sano

la ricetta Pasta e patate con peperoni Ingredienti per 4 persone • • • • • • • • •

250 gr di pasta 2 patate 1 peperone 1 cipolla 1 peperoncino 25 gr di parmigiano Sale q.b. brodo vegetale q.b. olio di oliva q.b.

27 Gennaio 2016

PrePArAzIone Pulite il peperone e tagliatelo a pezzetti, sbucciate le patate e tagliatele a dadini. Affettate la cipolla finemente e fatela appassire in un’ampia padella con un filo d’olio ed il peperoncino. Aggiungete patate e peperoni, salate e fate insaporire per un paio di minuti, poi ricoprite con il brodo bollente e fate cuocere per 15 minuti circa. Aggiungete ora la pasta, mescolate e portate a cottura. A fine cottura, aggiungete alla pasta e patate con i peperoni, il parmigiano. Spegnete la fiamma, mescolate per bene e aspettate un paio di minuti. Poi servite la vostra pasta e patate.

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Amarcord Messina - Viale S. Martino. Anni '40


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foto Antonio De Felice

numero 113 - Anno XIV - 25 Gennaio 2016

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Antonino Recupero vince la Messina Marathon

Maratona da record


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