il Cittadino n. 179

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n째 179 anno XII - 29 Ottobre 2014

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Governo Crocetta ter

Commissariato


Asterisco di Lillo Zaffino

Il commissariamento “m

La questione della Sicilia, con il pave tito politico. Nella delicata discussione sono stati L’idea di un improbabile commissaria za di un quadro normativo di difficile i sa in sede politica, recentemente da Tuttavia, le pressioni sul governo C nuovo esecutivo, pena il ritiro della razza ai nastri di partenza: Davide F saldatura di interessi politici diversi a

L’accelerazione della form che stavano imbastendo manovre destabilizzan

Crocetta, da rodato animale politico, si è saputo destreggiare tra i pe Ha dovuto offrire qualche testa alle insistenti richieste avanzate dall nella formazione della nuova squadra. Soprattutto, ha dovuto accettare un commissariamento ma E’ questa, difatti, la prevalente impressione registrata dagli osservat plenipotenziario di Renzi, il sottosegretario alla presidenza Graziano regione. La sintesi di siffatta logica è incarnata dalla designazione del su sorato all’economia.

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mascherato” della Sicilia

ntato default economico, è stata oggetto di un recente serrato dibat-

posti temi che lambiscono gli equilibri istituzionali. amento della Regione, peraltro di complessa applicazione in presennterpretazione, materia di dispute tra costituzionalisti, è stato esclullo stesso ministro dell’Interno, il siciliano Angelino Alfano. Crocetta si sono accentuate: il Pd ha chiesto con decisione un fiducia e il ricorso anticipato a elezioni anticipate con un cavallo di Faraone; la calendarizzazione della mozione di sfiducia all’Ars; la attorno a un’ipotesi di crisi di governo.

mazione del nuovo governo ha spiazzato coloro ti per la maggioranza.

ericoli insiti nella giungla regionale. le forze di opposizione; ha ridimensionato il proprio peso specifico

ascherato per

la gestione della politica economica della Sicilia. ori politici nell’interpretare la visita in Sicilia della troika guidata dal Delrio, con l’assistenza di Davide Faraone, console generale nella

upertecnico fiorentino Alessandro Baccei (nella foto) all’asses-

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Primo Piano a cura di Dario Buonfiglio

Sicilia, Crocetta vara una giunta tecnica

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osario Crocetta forma il suo terzo governo in due anni di legislatura, sancendo la pace con i "cuperliani", da mesi in contrasto col governatore, al punto da togliergli il sostegno. E il primo banco di prova per la tenuta della ritrovata maggioranza arriverà quando all' Assemblea siciliana si discuteranno le mozioni di sfiducia al presidente della Regione, depositate dal centrodestra e dai 5stelle. Alle riconfermate Lucia Borsellino (figlia del magistrato assassinato da Cosa nostra in via D'Amelio) che proseguirà il suo lavoro alla Sanità e Linda Vancheri (Attività produttive), vicina a Confindustria, si aggiunge Mariella Lo Bello in quota Megafono che dovrebbe avere la delega alla Formazione per prosegui-

Sala d’Ercole ARS

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re la riforma avviata da Crocetta tra mille polemiche e inchieste giudiziarie che hanno coinvolto la famiglia del deputato Francantonio Genovese, finito in carcere: per Lo Bello si tratta di un ritorno dopo aver fatto parte del primo governo Crocetta e avere saltato il Crocetta bis. All'Economia va il super tecnico, concordato con Palazzo Chigi, Alessandro Baccei, già collaboratore del sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio: a lui toccherà il compito più arduo, riportare in pareggio i conti della Regione cercando di recuperare i 3 miliardi di euro che mancano per chiudere il bilancio di previsione per il 2015 e scrivere la legge di stabilità. Tra le new entry in giunta spicca il nome dell'avvo-


cato Nino Caleca, indicato da Articolo 4, che dovrebbe guidare l'Agricoltura. Penalista e giurista di fama, Caleca ha difeso l'ex governatore Totò Cuffaro nel processo alle talpe nella Dda di Palermo ed è il legale dell'ex ministro Calogero Mannino nel processo abbreviato per la trattativa Stato-mafia. Quattro i 'tecnici' in quota Pd, tra questi il pm Vania Contraffatto, da una decina d'anni magistrato a Palermo, facente parte del gruppo 'Unicost', espressione del centrosinistra e riceverebbe la delega all'Energia e rifiuti. Gli altri sono i docenti universitari Antonio Purpura e Sebastiano Caruso e la dirigente regionale Cleo Li Calzi. Il Pdr, che fa riferimento al gruppo dell'ex ministro Totò Cardinale, ha indicato il geologo Maurizio Croce, che avrà la delega al Territorio e Ambiente. L'unico dubbio, fino all'ultimo, riguarda i due assessori espressione dell'Udc: all'interno del par-

tito si è consumato un duro scontro attorno ai nomi di Giovanni Pizzo e Marcella Castronovo. In realtà la nuova giunta si sarebbe dovuta comporre venerdì scorso. Ma sulla vicenda avrebbero pesato due fattori. Da una parte i conti della regione su cui il governo di Matteo Renzi vuole vedere chiaro per comprendere i motivi di un disavanzo da 1,6 miliardi di euro, che di fatto impedisce di chiudere il bilancio. Per questo Delrio si è recato a Palermo con il suo staff per fare il punto, assieme agli amministratori siciliani, sulla situazione finanziaria di Palazzo d’Orleans. Dall’altra si è dovuto concertare un nome di fiducia per la guida del delicato assessorato al Bilancio: la scelta è caduta sul romano Alessandro Baccei, laureato a Firenze, super tecnico partner di Ernest & Young, del quale Delrio si fida ciecamente, e gradito all’area renziana.

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“Tutti gli uomini del Presidente”

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Alessandro Baccei è il tecnico scelto dal governo di Roma per prendere le redini dell’Economia siciliana

Maurizio Croce messinese, laureato in chimica, sarà il nuovo assessore al Territorio

Mariella Lo Bello già presente in giunta nel Crocetta I, dovrebbe essere nominata alla Formazione

Rita Borsellino è una delle due conferme rispetto al Crocetta bis, rimarrà alla Sanità.

Linda Vancheri altra conferma in giunta, dovrebbe andare alle Attività Produttive

Antonio Purpura ordinario di Economia del Turismo all’università di Palermo, verrà affidato l’assessorato al Turismo

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Nino Caleca avvocato dal passato in grandi processi, potrebbe ricevere le deleghe all’Agricoltura

Marcella Castronovo Vania Contrafatto magistrato, dovrebbe essere laureata in Legge, probabile il nuovo assessore all’Energia incarico di nuovo assessore agli Enti Locali

Giovanni Battista Pizzo ex capo di gabinetto alle infrastrutture diverrà, proprio, assessore alle Infrastrutture e mobilità

Cleo Li Calzi dovrebbe assumere l’incarico ai Beni Culturali

Sebastiano Bruno Caruso docente di diritto del Lavoro all’università di Catania, a lui l’assessorato al Lavoro della Regione Sicilia

Esclusa dal governo la messinese Giusy Furnari

Da matricola a meteora

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n colpo di bacchetta e c’è chi magicamente appare e scompare anche al governo della Regione Sicilia. Ci riferiamo, ovviamente, all’ormai ex assessore alla cultura Giusy Furnari, che entrata nella giunta lo scorso 16 Aprile è stata sollevata dal suo incarico, che da questo momento in poi sarà rivestito dal dirigente regionale Cleo Li Calzi Tanti i buoni propositi espressi al momento della sua nomina, ma a distanza di pochi mesi dobbiamo constatare che poco è stato fatto. Una nuova arrivata nel mondo della politica su cui sembrava si deponessero molte speranze, ma adesso la “matricola” è destinata a trasformarsi in una “meteora” che dopo aver abbandonato la sua “atmosfera” si infrange al suolo, non lasciando alcun ricordo di sé. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Sommario

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numero 179 anno XI 29 Ottobre 2014

Attualità Zanclon, Vespri, Antonelli o Messenio? Messina città interculturale

62-65 Cultura Il treno storico raddoppia Iononmenevado!

68-69 Musica

36-37 Dietro le quinte

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Settegiorni

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Città

Cronaca della settimana

Cronache urbane

48-49 Provincia Rivalutazione del Palazzo dei Leoni

Un racconto della Sicilia in musica

76-77 Mangiare Sano Per salute a tavola consumare più spezie

Le rubriche 38-39 In&Out 70-71 La corazzata Potemkin

72-73 Da Beethoven 50-53 Sicilia I rettori siciliano replicano al presidente Crocetta Autobus Ast verso lo stop

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a Kurt Cobain

74-75 Parole in blu


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano, Mattia Florena Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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immagine di Michele Giunta

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO UNIVERSITA' DI CATANIA Bandi di selezione pubblica per l'assunzione di personale tecnico-amministrativo, con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato. AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI PALERMO Selezione pubblica, per titoli, per formulazione graduatorie per conferimento incarichi temporanei afferenti al personale dirigenziale. AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI ENNA Avviso di mobilita' volontaria, regionale/interregionale, per titoli e colloquio, tra aziende ed enti del S.S.N. per la copertura di quattro posti di coll.re prof.le sanit. - ostetrica/o (cat.«D»). MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI - GESTIONE GOVERNATIVA FERROVIA CIRCUMETNEA Indizione di bandi di concorsi pubblici, per titoli ed esami, per l'assunzione di personale con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato per posti di vari profili professionali. RAI: LAVORO PER LAUREATI IN GIURISPRUDENZA Nuove opportunità di lavoro in RAI per Laureati in Giurisprudenza. L’emittente televisiva di Stato seleziona giovani under 30 per assunzioni in apprendistato.

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29 Ottobre 2014 PROGRAMMA LAUREATI INTESA SANPAOLO: ASSUNZIONI CON APPRENDISTATO Assunzioni in vista e nuove opportunità di lavoro in banca con Intesa Sanpaolo. Il noto Gruppo bancario seleziona laureati da inserire, con contratti di apprendistato, nell’ambito del Graduate Program IT. REAL TIME LAVORA CON NOI: SELEZIONI E CASTING Vi piacerebbe lavorare in tv? Real Time offre opportunità di lavoro e stage presso la propria sede ed ha avviato nuovi casting per candidati che parteciperanno ai programmi televisivi. BANCA IFIS LAVORA CON NOI: POSIZIONI APERTE Sono disponibili nuove opportunità di lavoro in Banca Ifis. Vi presentiamo le posizioni aperte e come candidarsi per lavorare presso il noto Gruppo finanziario italiano. CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO DI TECNOLOGIE AVANZATE PER L'ENERGIA 'NICOLA GIORDANO' DI MESSINA Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la copertura a tempo determinato di un posto di tecnologo - III livello. CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO PER I BENI ARCHEOLOGICI E MONUMENTALI DI CATANIA Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l'assunzione di una unita' di personale con profilo professionale di ricercatore, livello III, tempo di lavoro part-time sede di Catania. (Bando n. IBAM/01/2014/CT).

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A colloquio con Michele Barresi, segretario dell'Orsa Trasporti

La crisi del sistema dei trasporti a Messina Chiariamo un punto importante, l’Orsa rimane un sindacato indipendente e non legato a partiti o movimenti, conferma? Noi siamo sempre stati un sindacato distinto dalla politica, non abbiamo fatto mistero che alcune individualità del sindacato abbiano appoggiato alcune idee del nuovo sindaco. Strada facendo abbiamo visto che alcune storture erano presenti nel programma di governo, fermo restando che sulle singole vertenze ci confrontiamo in maniera critica, come sempre fatto con le passate amministrazioni. L’addio di Bluferries dal porto storico è stato motivo di contrasto con l’amministrazione, inascoltate alcune vostre proposte. Soprattutto è questo che abbiamo criticato, noi abbiamo sostenuto questa amministrazione nella guerra anti-tir, lo abbiamo fatto e lo ribadiamo siamo per togliere la schiavitù dei tir alla città. Siamo stati sul cavalcavia perché si cercava di difendere un diritto dei cittadini e abbiamo dato merito al sindaco di mettersi in prima linea in questa vicenda. In quel caso il sindaco non ha detto al gruppo Caronte&Tourist di andarsene dal molo Norimberga, ha dato la possibilità di utilizzare delle fasce notturne ha dato delle alternative per garantire il diritto d’impresa. Con Bluferries c’è stato un trattamento diverso, si è chiesto uno spostamento di tutte le navi, il traffico gommato pesante a Tremestieri, come giusto che sia, però si è creato, non per colpa dell’amministrazione, un vuoto all’interno del porto storico, perché bluferries che una società pubblica che ragiona con diritto privato, ha giudicato conveniente commercialmente spostare tutto il naviglio a Tremestieri. Abbiamo, quindi, consigliato al sindaco che poteva essere una possibilità, dopo aver dialogato con Bluferries che sottolineo non difendiamo, si era trovata la proposta di lasciare le navi h24, utilizzando la fascia notturna con la stessa deroga della Caronte&Tourist, un modo per tutelare il diritto alla mobilità dei foto Salvatore Forestieri

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cittadini come era stata tutelato il diritto di impresa per i privati, il gruppo Bluferries avrebbe dovuto garantire il trasporto pedonale durante il giorno, e nelle ore notturne il gommato pesante per garantire il ritorno economico per la copertura finanziaria. Quindi la scelta di abbandonare il porto storico non possiamo criticarla come Orsa, in quanto sono decisioni imprenditoriali economiche. Il risultato finale è che sono nati problemi sia per i pendolari che per l’occupazione, tutto l’indotto del porto storico ha subito dei danni. Non vogliamo imputare tutta la responsabilità all’amministrazione, noi abbiamo offerto una proposta plausibile, non è stata colta, è stata snobbata e abbiamo ritenuto manifestare il nostro dissenso anche in piazza. Ci sono delle cose che con questo tipo di amministrazione dovrebbero essere messe in testa, il diritto alla mobilità come quello alla salute pubblica sono un esempio chiaro. Che prospettive ci sono per i lavoratori di Bluferries? Il gruppo Fs è conclamato che voglia dismettere da almeno 10 anni, il gruppo Bluferries nasce per fare concorrenza ai privati, da quando è nata Bluferries nel segmento, Fs da una perdita è passata ad avere attivi di bilancio. Il passaggio a Tremestieri rimette tutto in discussione, i costi e il mercato è diverso, più volte si è ventilata l’ipotesi che Fs potesse vendere il segmento Bluferries, per poi tornare sui suoi passi, probabilmente anche in seguito alle proteste del sindacato, queste nuove circostanze, però, potrebbero rilanciare l’idea. Nulla avviene per caso, per cui ci aspettiamo che il nuovo mercato possa diventare il pretesto per cedere Bluferries, sarebbe un disastro perdere il ruolo pubblico nel traghettamento. Il futuro è tutt’altro che roseo, Bluferries rappresenta una costola di FS, gruppo che nel territorio di Messina negli ultimi 10 anni ha perso almeno il 60% dei posti di lavoro, sono posti che si perdono in maniera silente, non ci sono licenziamenti ma pensionamenti incentivati e mai sostituiti con nuove occupazioni. Abbiamo segnali aziendali che a secondo di quelli che saranno i risvolti di produzione nei prossimi 3 mesi, ci saranno opportuni interventi sul piano lavoro ed occupazionale. Dopo l’ordinanza ci risulta ci sia il 15% di traffico di mezzi pesanti in meno, di questa parte Bluferries ci dice che nei primi 45 giorni c’è una riduzione del 20%. È chiaro che ci siano dei difetti congeniti di programmazione, Tremestieri non nasce oggi ma nel 2006, se a questo si aggiunge un calo del traffico il lavoro subirà un calo significativo.

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L’addio di metromare e la prospettiva di un monopolio privato sullo Stretto, quanto preoccupa questa possibilità? Sicuramente il monopolio è nato in maniera involontaria ed è stata una conseguenza, noi abbiamo fatto come Orsa una denuncia all’Antitrust, perché sostanzialmente l’abbandono di Bluferries al porto storico ha regalato la piccola fetta del pendolarismo interamente al privato, e lasciare la continuità territoriale ad un’impresa privata è chiaro che è un rischio grosso, se un giorno i privati decidessero di andarsene che futuro avremmo in un settore come la mobilità che rimane un servizio per la comunità. Tutto doveva essere risolto con metromare come successo da un anno e più, si da per scontato che le risorse stanziate nel bando siano garantite, poi le risorse scompaiono e dal 1° gennaio rischiamo seriamente che il servizio sparisca, per una terza proroga dovrebbe esserci il parere favorevole dei due armatori che hanno già accettato le due precedenti proroghe a denti stretti, ma anche la stessa Corte dei Conti non può assegnare un bando per un servizio eternamente in proroga. Il progetto di 3 anni con 30 milioni avrebbero permesso una programmazione per predisporre un servizio quantitativamente e qualitativamente dignitoso, il precedente bando era suoi 24 milioni, dovremmo andare a coprire una fascia oraria prolungata, non più fino alle 20 di sera ma fino alle 22 per garantire il servizio a tutti i lavoratori delle due sponde.

foto Salvatore Forestieri

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Crede che l’ordinanza anti tir sia stata severa solo con il settore pubblico, non intaccando minimamente i privati? Crede che la concessione alla rada San Francesco possa essere messa in discussione? Non c’è il rischio che Caronte&Tourist lasci la rada, finora l’evidenza dei fatti ha detto che la concessione è stata rinnovata, sarebbe auspicabile che si aprisse la rada San Franesco anche Bluferries, così da avere una concorrenza reale sullo Stretto. Caronte è andata a Tremestieri, ha aumentato le corse su Tremestieri adesso si fanno dalle 65 alle 70 corse è una buona metà sono di Caronte, ha un naviglio più grande ed una fetta di mercato di gommato leggero in rada San Francesco che difficilmente sposterà a Tremestieri, anche perché lì il traffico del gommato leggero non è ancora abilitato. Sono state stabilite delle regole e purtroppo i forti hanno continuato a fare i forti ed i deboli hanno subito le conseguenze. I dati della polizia municipale dimostrano che ci sono violazioni alla rada San Francesco, soprattutto dovuto alle infrazioni sulla sponda calabrese, ma credo che sia facilmente risolvibile. Evidentemente è un sistema che si è coeso negli anni, dobbiamo dare merito alla polizia municipale di aver fatto uno sforzo non semplice, quello che rimproveriamo a questa amministrazione è non aver utilizzato un senso di responsabilità per trovare una soluzione, non per Bluferries, ma per il servizio che faceva Bluferries. Oggettivamente rispetto al “no” alla nostra proposta non c’è stata una soluzione alternativa dell’amministrazione, aggiunta allo sfumare del bando metromare, la situazione appare grave. Non immagino che ci sia l’intenzione dell’autorità portuale di mettere in discussione la concessione della rada con Caronte&Tourist, perché nelle dinamiche che abbiamo osservato negli anni ci siamo resi conto che il fronte è compatto fra autorità, capitaneria e armatori privati, cosa che abbiamo segnalato al sindaco più volte. Quando abbiamo chiesto all’amministrazione la deroga per le ore notturne a Bluferries c’è stato risposto che avrebbe potuto far la stessa richiesta anche Caronte e ricorrere all’ordinanza, cosa impossibile per la rada perché nella concessione lo sbarco dei mezzi pesanti è già vietato, non avrebbero avuto appigli legali. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Questione ATM, l’ultimo scandalo ha creato un danno di immagine importante, che reazione avete come sindacato? È vero che c’era un sistema che godeva dell’omertà dei singoli, sistema che, probabilmente, va oltre ai nomi degli attuali indagati. Ma questo non può essere generalizzato a tutti i 570 dipendenti dell’azienda, come sta passando adesso. Il fatto che si punisca chi ha sbagliato, affossando economicamente l’azienda, è un segnale positivo. L’atmosfera in azienda è cambiata, il vertice passato, che secondo Orsa, era la causa principale insieme ad una cogestione da parte della politica di un certo andamento negativo che ha avuto l’azienda, non c’è più.. La rivoluzione interna aiuta ma deve continuare. Ci sono più mezzi in strada, processo già partito con Manna e prima dell’arrivo di Foti e della collaborazione da Torino, partì il tentativo di mettere una toppa all’emorragia che portò nel maggio 2012 solo 12 mezzi di media sulla strada. Si arrivò a 50 mezzi, numero calato repentinamente successivamente, adesso con la collaborazione con la GTT di Torino si stanno mettendo in strada numeri meno drammatici. Si sta cercando di aumentare il segmento delle entrate, dalla vendita a bordo alla ZTL, i dati parlano già di aumenti, chiaro che partendo da numeri infimi è facile

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trovare numeri positivi. Ma i mezzi in strada, la tranvia aumentata e la sinergia con Torino sono segnali di rilancio di un’azienda in stato di abbandono. Prima del governo Monti le risorse per i trasporti vengono tagliate, portafogli vuoti. Utilizzare meglio le poche risorse che ci sono, non c’è un piano trasporti da sempre, non abbiamo contratti di servizio. Avere idee chiare su come utilizzare le risorse, c’è stata poca programmazione. ATM ha un piano industriale 2014-2017, cosa mai vista prima, è stato approvato dal piano di riequilibrio ed è un documento ufficiale a tutti gli effetti. Ora possiamo programmare, dobbiamo utilizzare meglio le nostre risorse umane, penso soprattutto agli ausiliari del traffico non impegnati solo nella ZTL. Dobbiamo riuscire, anche, a stabilizzare i precari. Solidarietà ai lavoratori dell’aziende liquidate ma pensare ad una mobilità tra partecipate senza prima stabilizzare le precarietà interne è sbagliato. Noi abbiamo precari tra gli autisti, quindi risorse reali ed utilizzate, a luglio scadono i contratti e non si può pensare di perdere queste professionalità. Francesco Certo

foto di Peppe Saya

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Intervista al Sindaco Accorinti

A proposito di Ponte sullo Stretto Pensavamo fosse un argomento morto, invece, si torna a parlare di ponte sullo Stretto, prima che fosse chiarito dal Ministero che è stata solo una fuga di notizie errata Chiediamo al Sindaco Renato Accorinti, cosa ne pensa? Un miliardo e trecentomilioni di euro, ma di cosa parliamo della penale o della questione ponte? Ancora non ci sono notizie certe, ma voglio dire rispetto alle due ipotesi, che se si riprende la questione ponte, è una delle cose più inutili, più dannose e più inquietanti della nostra nazione. La lotta che è partita da qua, da poche persone è stata così bella e vincente, non solo perché la Società dello Stretto è in liquidazione lo sappiamo tutti, ma perché tutta l'informazione e i media erano contro di noi, partendo da poche persone, con un lavoro scientifico serio, costante e capillare, abbiamo fatto un lavoro che è straordinario. Siamo passati da dieci, dodici persone, alla manifestazione fatta in questa città. Ho convinto con le motivazioni, non certo di natura ideologica, ma c'era un fallimento di natura economica, infrastrutturale, sulla fattibilità ambientale, sulla trasportistica, era folle sotto ogni punto di vista. L'abbiamo vinta questa battaglia, poi con la Società "Stretto di Messina" in liquidazione, l'argomento è chiuso. Ora da qualche settimana si riprende, un miliardo e trecentomilioni di euro ci fa preoccupare, ma per che cosa è, lo dobbiamo capire. Se dovesse ritornare un progetto di fattibilità, non ci vogliamo pensare, ma ci troveremmo sicuramente contrari. Renzi si era posto il problema: se fosse più conveniente, mettere in liquidazione la società o riprendere il progetto del ponte, lei cosa ne pensa? Questo non è possibile neanche il pensiero, se invece si riferisce alla questione penale, noi diciamo che è immorale e illegale. Se, però, si arrivasse proprio a dover per forza dare questa penale, immorale ed illegale, perché non si è aperto nessun cantiere, mi sento di dire che già abbiamo pagato. Sono stati spesi 600 milioni di euro, che sono pochi, per non aver fatto nulla di concreto. Se proprio dobbiamo pagare questa penale, quello che chiedo è che il governo, con la forza di un governo, può chiedere all'Impregilo con la sua autorità, di pagare questa penale con lavoro, in forma di infrastrutture utili, a partire dall'area dello Stretto. Gli chiediamo, quindi, di fare tutte quelle infrastrutture necessarie, tipo un porto di interfaccia a Tremestieri, che non sia né Villa né Reggio, collegato con la strada delle ferrovie; opere per la continuità territoriale; soldi da spendere sull'area dello Stretto per fare sviluppare un'economia. L'alternativa al Ponte, oggi è? Dobbiamo puntare sulla continuità territoriale a basso costo, come succede in molte altre parti d'Italia. Che abbiano trovato un miliardo e trecentomilioni di euro e non trovano trecentomila per la Metromare. Venerdì, infatti a tal proposito avremo un incontro sull'argomento con le partecipate, Bluferries, RFI e Sindacati, convocato ancora prima di sapere il fattaccio. Questo, però, ci amplifica la forza di questa riunione, perché i soldi li devono uscire in tempo reale, perché se hanno un miliardo e trecento milioni di euro, non hanno trecentomila euro per la vera

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fattibilità di un progetto che consenta ai messinesi di andare a Reggio e ai reggini di venire qua. Due città che la mattina si alzano e si cambiano di posto ogni mattina e non riescono a trovare quattro soldi. Noi venerdì andremo con un progetto proprio serio di fattibilità, non solo degli aliscafi, ma con un blocco completo di come la mobilità dello Stretto si può fare. Noi chiederemo a tutti di appoggiare questo progetto, ma se si hanno, poi, migliorie da apportare o addirittura un progetto migliore, noi siamo qui per discuterne. Andremo, con numeri alla mano in modo tale di vedere che la mobilità si può fare. Molti dicono che il Sindaco ha dato vita al monopolio dei Franza. È facile fare critica, tanto per farla, noi venerdì porteremo avanti un progetto sulla mobilità che vogliamo al posto del Ponte e, soprattutto, chiediamo a Lupi ed al Governo, al Ministero dei trasporti di mettere quei soldi per farci vivere in un modo sereno e normale. La potenzialità del Sud e dell'area dello Stretto è enorme, per fare ripartire veramente, sviluppo, economia e lavoro. Ci devono dare l'essenziale, ovvero, per lo meno quattro infrastrutture e poi c'è lo vediamo noi, perché siamo capaci di sudare e lavorare per noi stessi, in quanto diventa lavoro e vivibilità. Non è solo per Messina, ma per l'area dello Stretto, infatti, con Renzi ho parlato proprio di questo. Ci arricchiremo tutti culturalmente economicamente, infatti, alla riunione parteciperà anche il neo Sindaco di Reggio Falcomatà e questo sarà l'inizio per una collaborazione. Da dove si parte per il progetto mobilità dello Stretto che porterete avanti? Noi non diciamo vogliamo soldi e basta, ma neanche solo Metromare, è un progetto molto più complesso. Aspettiamo, però, l'incontro di venerdì per parlarne più nel dettaglio, aprendoci anche a proposte ed idee migliori. La proposta è giusta quando ci si confronta con chi non vuole ascoltare, ma alla protesta si deve sempre accompagnare la proposta, se uno fa protesta senza fare proposte non ha senso. Marilena Faranda

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Attualità

Zanclon, Vespri, Antonello

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arola d’ordine “Fiducia”, quella che si deve creare tra la moneta e la cittadinanza. Dopo varie conferenze stampa e incontri sul tema la prima fase del progetto si è svolta al Palacultura, dove un’assemblea pubblica ha scelto il nome da dare alla Moneta Complementare Messinese. “Scegliere il nome della banconota – dice l’Assessore Perna che ha presieduto l’assemblea significa scegliere la propria identità. L’idea è un processo che va avanti se la città risponde. Faremo un bando per gli artisti per trovare l’immagine da dare alla banconota che avevo pensato di fare da cinque tagli 1, 2, 5, 10 e 20”. Il 23 settembre a tal proposito si è costituito pubblicamente il “Comitato temporaneo per la Moneta Complementare di Messina”.

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o o Messenio? Scelti i nomi da sottoporre a referendum online e i componenti della giuria tecnica foto di Antonio De Felice

Per il primo step sono state ben 21 le proposte che inserite in un’urna in busta chiusa ed anonima accompagnata da una motivazione scritta sono andate al voto dei presenti, che potevano esprimere una preferenza da 1 a 10 per ogni denominazione. I tre che hanno ottenuto più voti sono stati: Zanclon con 177, Vespri (Valuta Etico Sociale per la Promozione delle Risorse Interne) con 174 e Antonello/Antonelli con 142. A questi si è aggiunto un quarto nome “Messenio” proposto dalla Prof.ssa Maria Caltabiano, docente ordinario di Numismatica all’Università di Messina “La moneta deve comunicare l’identità del luogo di provenienza. Penserei ad un nome legato alla città con un costo locale e non nazionale come Messenio. Ci sono però delle domande che vorrei fare e che rispondono alle tre “C” (copertura, costi e convertibilità) stando attenti ai quantitativi e alla falsificazione che comportano rischi di inflazione”. Problemi e domande che dovranno trovare risposte per una moneta che vuole avere una circolazione locale. La scelta del nome definitivo avverrà mediante referendum online che si troverà probabilmente sul sito del Comune. L’assemblea si è espressa anche sulla scelta di 4 dei 7 giurati che compongono la Giuria Tecnica dedita alla valutazione delle grafiche che verranno stampate nella moneta (che perverranno tramite il bando pubblico che l’Assessore sta organizzando). I quattro più votati sono: Lelio Bonaccorso, Maria Irrera, Antonella Melis e l’Arch. Carmelo Celona, gli altri 3 saranno scelti direttamente dall’Assessore. Insomma il percorso per fare in modo che la moneta diventi credibile e crei fiducia sarà lungo, anche perché per questa prima fase la partecipazione cittadina non è stata numerosa. Cristina D’Arrigo WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Messina 29 ottobre 2014 Gli assessori, alla Mobilità, trasporti e polizia municipale, Gaetano Cacciola, e ai Cimiteri, Daniele Ialacqua; il direttore generale dell'ATM, Giovanni Foti; il comandante del Corpo della Polizia municipale, Calogero Ferlisi, e il dirigente del dipartimento Mobilità urbana, Mario Pizzino, nel corso di conferenza stampa a Palazzo Zanca, hanno illustrato i provvedimenti relativi al trasporto pubblico, che saranno sperimentati, in occasione della Commemorazione dei defunti. Tutte le linee, spiega il direttore generale Foti, in particolare faranno sosta al Gran Camposanto, e sono intensificate le linee del Tram. Per quanto riguarda il parcheggio, metteremo le luminarie e ci sarà anche la possibilità di accesso diretto alla fermata del tram. Per il cimitero di Ganzirri ci sarà un servizio di bus 82 dalle 8.10 partirà dal Cavallotti e poi farà un giro continuo, anche domenica 2 novembre. foto Antonio De Felice

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Messina città interculturale Gli studenti si raccontano

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’ in continuo aumento il numero degli studenti che decidono di trascorrere un lungo periodo di scuola superiore e di vita nei quattro angoli del mondo. Quest’estate sono partiti 1800 adolescenti dai 147 Centri locali di Intercultura, per un anno o un periodo inferiore alla volta di uno dei 60 Paesi dove opera Intercultura. Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Costarica, Colombia, Finlandia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Kenya, Giappone, Malesia, Messico, Rep. Dominicana, Thailandia, Turchia, USA, Ungheria: queste le destinazioni scelte per un anno di studio e di vita a contatto con un’altra cultura, molto diversa dalla nostra. Lo sanno bene i 10 studenti messinesi che sono da poco tornati dal loro periodo di studio all’estero in Argentina, Australia, Irlanda, Malesia, Repubblica Dominicana e Stati Uniti, dove non solo hanno imparato una nuova lingua, ma hanno sviluppato competenze che li accompagneranno come un valore aggiunto nel loro percorso di vita: dal saper sviluppare strumenti di comprensione di altre culture, alla gestione dell’ansia, a imparare a cavarsela con le proprie forze in situazioni nuove e non conosciute. Questo succede in particolare in quei Paesi molto

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diversi dall’Italia, come quelli dell’Asia o dell’America Latina, dove Intercultura sviluppa i propri programmi. Saranno loro, insieme ai volontari del Centro locale di Messina, a dar vita a uno speciale incontro con il pubblico per raccontare la loro esperienza di vita e di studio all’estero e per rispondere alle domande di studenti, genitori e professori che fossero interessati al nuovo bando di concorso di Intercultura la cui iscrizione scadrà il 10 novembre. Nel corso di questo appuntamento verranno presentati i programmi per vivere e studiare all’estero nell’anno scolastico 2015 – 2016 e saranno illustrate tutte le novità sulle destinazioni e verranno dati maggiori dettagli sulle centinaia di Borse di studio che anche quest’anno vengono messe a disposizione da Enti, Aziende, Banche e Fondazioni. Non solo studenti partiti, ma all’incontro ci saranno anche gli studenti in arrivo. Il 7 settembre infatti sono arrivati a Messina e provincia 6 studenti stranieri da Argentina, Colombia, Costarica, Turchia, Repubblica Dominicana e Tailandia che saranno accolti durante l’anno da una famiglia come dei veri e propri figli.


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Tribunale di Messina foto Salvatore Forestieri

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Associazione Nazionale MAGISTRATI

La GIUNTA ANM di Messina

incontra la città

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’ stata indetta per il 9 novembre 2014 l’ASSEMBLEA GENERALE dell’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI con il seguente ordine del giorno: 1) iniziative da intraprendere a seguito degli interventi governativi in tema di status dei magistrati, in relazione a quanto previsto dall’art. 2 dello Statuto; 2) proposte per la difesa del ruolo della giurisdizione e per il miglioramento dell’efficienza del servizio-giustizia. La magistratura non ha più intenzione di tacere a fronte di riforme che, pur definite tali, non hanno la forza di restituire all’amministrazione della Giustizia efficienza e decoro; né intende accettare dichiarazioni pubbliche che associano i ritardi della giustizia a una presunta scarsa produttività dei magistrati che, per contro, sono tra i più produttivi d’Europa (come invero attestato da organismi internazionali estranei alla magistratura). La produttività della magistratura italiana è ai livelli massimi in Europa, con oltre 2 milioni 800.000 mila cause civili e con oltre 1 milione 200.000 procedimenti penali definiti in un solo anno. A Messina, in particolare, la percentuale di definizione annua di procedimenti civili e penali, invero raffrontata con i nuovi affari civili e penali, è tra le più alte d’Italia; ciò, nonostante personale ridotto, locali angusti ed insalubri e condizioni complessive penalizzanti ed inaccettabili. Mercoledì 29 ottobre 2014 presso l’Aula Magna della Corte d’Appello di Messina alle ore 10,30 il presidente della Giunta, con il sostegno dell’intera Giunta ANM distretto di Messina, leggerà un documento innanzi agli organi di stampa che avranno la cortesia di intervenire. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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dietro le quinte di Francesco Certo

Rosario III

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on molla il governatore della Sicilia, a due anni dalla sua elezione non ha nessuna intenzione di passare la mano ed arrendersi all’evidente fallimento della sua azione di governo. Rimpasto, questa la sua parola d’ordine, ogni qualvolta la sua poltrona sembra cedere sotto il peso del tracollo, Rosario Crocetta archivia la sua giunta e ne forma una nuova di zecca per far contenti i nemici del momento. Via tutti i suoi assessori, o quasi, conferme solo per Borsellino e Vancheri, esce di scena, invece, la protetta numero 1 del governatore, quella Nelli Scilabra che aveva dato prova della sua inefficienza alla guida della formazione. Addio anche a Giusy Furnari, entrata nel parlamento siciliano in quota Drs, la sua presenza all’assessorato della Cultura è stata come una brezza in mezzo ad una tempesta, non se n’è accorto nessuno. Messina, però, non perde la sua quota singola di presenza in giunta, arriva Maurizio Croce che avrà delega al Territorio. Per questo suo ennesimo tentativo Crocetta mette da parte i deputati affidando a tecnici di “alto profilo” l’incarico di non far morire tra le sue braccia l’agonizzante isola. Il presidente più deludente della storia si auto-delega alla formazione, ramo che, dopo lo scandalo Genovese e l’incompetenza dimostrata dalla Scilabra, avrà bisogno di un miracolo più che di un intervento politico. Crocetta insiste nel portare avanti il suo governo, nato male, cresciuto peggio e morto subito agli occhi di molti siciliani.

Area disintegrata dello Stretto

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roclami, annunci, champagne bevuto a fiumi, gioia incontenibile da tutte le parti…no? Come no? Non ve le ricordate le chiacchiere festose di sindaco, deputati regionali e nazionali quando si parlava di area integrata dello Stretto, quando si preannunciavano mirabilie che avrebbero coinvolto entrambe le città formando, così, una grande e splendente metropoli? Ecco, se ve le ricordate siate pronti a risentirle, e questa volta (forse) saranno un attimo più credibili. Perché? Perché adesso c’è l’interlocutore, prima non c’era nessuno, se non un commissario annoiato. Giovanni Falcomatà, figlio dello storico sindaco Italo Falcomatà, è diventato il nuovo sindaco di Reggio Calabria, adesso è lui il vero interlocutore per mettere in piedi il progetto, che puzza di ancora di salvezza, per evitare di trasformare Messina dalla provincia più grande d’Italia alla città metropolitana più povera del mondo. Fino ad ora si era chiacchierato a sproposito, oggi si deve lavorare, Accorinti e Falcomatà hanno estrazioni e visioni politiche diverse, ma dovranno trovare i punti che possano unire ciò che non è mai stato vicino.

Il miracolo della normalità

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uesta è Messina signore e signori, la città in cui c’è bisogno di una task force per impedire alle bestie motorizzate di parcheggiare in doppia fila, negli angoli o uno sopra all’altro. E vabbè, l’importante sono i risultati e non fare sempre la solita ironia stupida che facciamo noi. Annunciata, quindi, in pompa magna la nascita della grande sinergia contro i maleducati della sosta selvaggia, polizia municipale, provinciale, ausiliari e ispettori dell’ATM. Quasi 100 gli uomini che saranno presenti sulle strade del centro (soprattutto), per stanare, punire e stroncare il cattivo vizio della doppia fila, vero e proprio modus operandi del messinese, che pur in presenza di uno stallo (anche gratuito) libero, provano eccitazione erotico-sessuale nel lasciare la loro vettura in mezzo alla corsia e rendere infernale lo scorrere del traffico. Adesso basta più, 100 eroi metteranno fine a tutto questo. Tolleranza zero e controlli a tappeto, tornerà l’antica minaccia del carroattrezzi che sarà l’arma decisiva per vincere la guerra. Si vedrà, noi ora andiamo che abbiamo la macchina in doppia fila.

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Dal bozzo alla farfalla

Demagogia in fascia tricolore

a settimana scorsa abbiamo calcato la mano sul nuovo cda dell’ente Teatro Vittorio Emanuele, lo abbiamo fatto esagerando su alcuni passaggi di quello che ci sembrava un regolamento che lasciava spazio ad un’arbitrarietà ingiustificata per un ente pubblico. Ma le nostre frecciate non hanno tenuto conto che quel regolamento era solo una bozza, non c’era nulla di ufficiale, c’era ancora spazio per modifiche e revisioni. Ed infatti la bozza ha subito le naturali evoluzioni, stralciata la parte che impediva a chi abbia contenziosi nei confronti dell’ente di iscriversi agli elenchi a cui il cda attingerà per nomine professionali. Anche il concetto di arbitrarietà si è ridimensionato, il cda non pescherà “casualmente” da questi elenchi, ma verranno presi in considerazione svariati titoli, come l’anzianità di iscrizione in graduatoria. Addio, anche, al contratto nazionale per i dipendenti dei teatri lirici e sinfonici, sarà il contratto regionale a venir applicato per questi lavoratori. Vicenda, questa del regolamento, che ha suscitato aspre critiche e battaglie politiche vedendo, probabilmente, strumentalizzati alcuni passaggi. Non possiamo, ovviamente, non notare come sia la prima stesura che quest’ultima siano state accompagnate da tante chiacchiere, le nostre per prime, che ne hanno influenzato l’opinione pubblica. Rilevante rimane il rispetto delle leggi che regolano gli enti pubblici, rispetto che pare non essere mai venuto meno in questa vicenda.

passata una settimana, e più ci pensiamo più ci convinciamo che la sparata di Renato Accorinti all’Ars, sulla puzza di mafia che infestava ed infesta il Palazzo del governo siciliano, non sia servita assolutamente a nulla. Accorinti è sempre stato un “uomo contro”, oggi anche lui, però, fa parte delle istituzioni e le sue parole pesano e valgono il doppio perché non rappresentano più solo se stesso ma migliaia di suoi elettori e non. La sua dichiarazione, in fondo, che utilità concreta ha avuto? Nessuna, non ha smosso coscienze o cambiato i fatti, al massimo ha risvegliato qualche marpione della politica che ha sfruttato l’occasione per riempire la tracotante bocca di frasi politicamente corrette e affabulatrici. Renato Accorinti non è il classico politico infarcito di demagogia, ma la sua frase ha lasciato la sensazione di non essere nulla di più che l’opinione demagogica di chi, ormai, non può più solo provocare ma costruire. La puzza di mafia potrebbe pure esserci, ma dopo l’accusa, qualcuno ha aperto le finestre e fatto cambiare l’aria?

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È

Il ciclo delle stagioni

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t voilà ed è tornata la stagione delle caldarroste, del thè sotto il piumino e del campo profughi allagato con donne, bambini e uomini a vivere al freddo e nel fango. Strano vero? C’era quel bel calduccio fino a 10 giorni fa, la gente passava le domeniche al mare e figuratevi se si poteva pensare che ad ottobre, addirittura, potesse piovere, che assurdità! Ed invece, certo che il destino è davvero beffardo. Sfortuna a parte, ci possiamo ancora permettere di tenere degli esseri umani all’aperto per un altro inverno? La tendopoli del PalaNebiolo è una direttiva prefettizia che ha deciso che fosse un campo da baseball che si allaga facilmente il luogo in cui ospitare i migranti. Discorso diverso per i minori presenti, la loro responsabilità ricade sul Comune che, però, dichiara di non aver i fondi necessari e gli spazi per togliere dalle intemperie quasi 100 minori. Una situazione di assurdo immobilismo, sempre col solito refrain giustificazionista, ormai, divenuto insopportabile. Se è questa la politica verso gli ultimi, nel “Accorinti team” c’è qualcosa che non quadra. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Un pezzo di storia restituito alla città

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i terrà venerdì 31 la “Notte di Orione” organizzata dall’amministrazione comunale in occasione della riattivazione del sistema idrico dell’omonima fontana messinese. Si è scelto di coniugare l’appuntamento dell’inaugurazione con una serie di eventi culturali per agevolare, ma soprattutto per stimolare la partecipazione dei cittadini. Le iniziative partiranno alle ore 17 con una visita guidata, a cura dell’architetto Nino Principato, alla galleria/acquedotto della fontana Orione, in passato collegata al torrente Camaro, da cui si traeva una quantità cospicua di acqua. Seguiranno alle 18 l’inaugurazione, alla Chiesa degli Alemanni, della mostra di sculture, curata da Jolanda Vacalebre e dedicata alla “contemplazione”; alle 19 proiezioni in Cattedrale di particolari della fontana correlate dal commento di studiosi e storici dell’arte, a cura della responsabile della Soprintendenza di Messina –sezione beni storico-artistici, Grazia Musolino e con la collaborazione di Padre Giuseppe La Speme, delegato arcivescovile per la cattedrale. Non è finita qui. Alle ore 20 al Palacultura, dove sarà installato un planetario, l’astronomo Scopelliti illustrerà il ruolo e la virtù della costellazione Orione, e a conclusione nell’Auditorium si terrà un concerto del maestro Giovanni Renzo, che ha composto un brano per l’occasione. Legata ai festeggiamenti anche la scelta dar vita ad una moneta complementare messinese, che è ancora al centro di dibattito per caratteristiche e denominazione. Mettendo da parte le polemiche sull’utilità o meno della moneta e sulla sua nomenclatura, ci sentiamo di lodare la “Notte di Orione”. La scelta di celebrare l’evento inaugurale con appuntamenti culturali che facciano comprendere ai Messinesi l’importanza di questo storico monumento non può non meritare il nostro plauso. Pochi cittadini, forse, conoscono la storia o l’iconografia di una delle fontane italiane più belle del XVI secolo, e questa può essere l’occasione opportuna per incrementare il proprio bagaglio culturale. È chiaro che prima di essere contenti delle iniziative organizzate, siamo fieri che la Fontana Orione, uno dei simboli dell’identità messinese, torni a funzionare. Un importante pezzo di storia è stato riconsegnato, finalmente, alla città e ai suoi abitanti, e adesso spetta a quest’ultimi averne cura.

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IN

di Alessia Vanaria


di Francesco Certo

La mafia è una cosa seria

OUT

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l titolo non vi fuorvii, il suo significato è chiaro, la mafia, nei fatti e nei discorsi, è una faccenda seria e con serietà va trattata. Durante lo “Sfiducia-day”, organizzato dal M5S per “invitare” il presidente Rosario Crocetta a dimettersi dal suo incarico, il leader maximo del movimento, Beppe Grillo, ha dato prova di amara ignoranza e aberrante populismo da campagna elettorale su un tema troppo serio per essere svilito. Parlare di “morale della vecchia mafia” è qualcosa che lascia sgomenti, è chiaro come tutto il discorso di Grillo non vada strumentalizzato e ritagliato per dargli contro. Alcuni passaggi, infatti, godevano di un’inaspettata lucidità, non erano il classico ruttare populista di cui il genovese ci ha fatto dono tante volte. Parlare dei legami tra la mafia e l’impresa è spostare, giustamente, l’attenzione sulla nuova mafia e questo non possiamo non sottolinearlo. Ma altresì, non possiamo indignarci sulla parola “morale”, la morale nella mafia non solo non esiste adesso, ma non è mai esistita. Altro che corruzione dell’alta finanza, lo sappiamo benissimo anche noi che la coppola e lupara siano macchiette del passato, ma la morale non è un concetto avvicinabile alla mafia. Graziella Campagna ha forse goduto della morale della mafia? Una ragazzina di 15 anni uccisa perché sapeva troppo, o il piccolo Giuseppe Di Matteo sciolto nell’acido? Che morale c’è? Dove sta la morale? Peppino Impastato forse non godeva della morale di Tano Badalamenti quando è stato legato ai binari della ferrovia ed, imbottito di tritolo, è stato fatto saltare in aria. Caro Grillo, la mafia la morale non l’ha mai avuta, non conosce il significato di questo termine e mai lo conoscerà, non sarebbe mafia altrimenti. Leggere tra le righe, forse, non è nelle nostre corde, forse non siamo stati capaci di comprendere quale illustre e geniale messaggio ci fosse nelle parole di Grillo. Noi insistiamo nel credere che la “vecchia mafia” non sia diversa dalla “nuova”, la mafia era e rimane “una montagna di merda”.

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Ottobre 2014

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Daniela Faranda sui costi della TARES Daniela Faranda interroga il sindaco per conoscere il costo esatto del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani per l´anno 2013; a quanto ammonta l´incasso complessivo della TARES; quale sia la percentuale di utenze censite in più rispetto agli anni precedenti.

Modifica sull’occupazione del suolo pubblico Il presidente di Confcommercio Messina Carmelo Picciotto ed il coordinatore Fipe Lino Santoro, dopo l’incontro con il presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile hanno offerto alcuni spunti per la modifica del regolamento.

Women Start! L’impresa al femminile È l’incontro che apre l’anno sociale della Sezione Messina di FIDAPA BPW (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari). L’avvio delle attività si svolgerà presso la Chiesa di Santa Maria Alemanna.

Pareggio a Melfi per il Messina Nuova trasferta per gli uomini di Gianluca Grassadonia, che a Melfi non vanno oltre il 0 a 0. Messina che perde un’occasione importante di allungare sulla zona salvezza, sale a quota 12, quarto risultato utile consecutivo per la squadra.

Inaugurata la mostra a Forte Cavalli A tagliare il nastro il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Il complesso di mura in pietra, piazza d’armi, locali, corridoi e torrette d’avvistamento è stato trasformato in un museo militare e custodisce atti, armi e munizioni che vanno dal 1860 fino al bombardamenti del 1943.

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Zanclon, Vespri, Antonello o Messenio?

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Programma di educazione stradale

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Il nome definitivo tra i 4 scelti dall’assemblea pubblica al Palacultura uscirà dal referendum online. Nel corso dell’incontro sono stati anche scelti 4 componenti dei 7 che formeranno la Giuria Tecnica che dovrà valutare le grafiche della moneta complementare.

E´ stato presentato all´Istituto scolastico Simone Neri di Giampilieri Superiore, il programma di educazione stradale per l´anno scolastico 2014/2015. Il progetto si propone di avviare, di concerto con i docenti, un percorso educativo basato sulla conoscenza dei principi della sicurezza stradale.



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

II CIRCOSCRIZIONE

Potatura alberi

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orniamo a parlare anche questa settimana di zone della città che richiedono urgenti interventi di potatura. Al rione CEP, infatti, nella via Filippo Rovigo sono piantati alberi della famiglia dei pioppi che non sono potati da diversi anni, tanto che le folte chiome ed i tronchi ormai raggiungono altezze vertiginose, oltre 12 metri ed alcuni esemplari superano l´altezza degli stabili addirittura i secondi e terzi livelli fuori terra, e in caso di notevoli intemperie rappresentano un pericolo per la pubblica incolumità per la eventuale rottura di grossi rami oltre all’eventuale sradicamento; lungo la via dei Gelsomini, poi, che conduce al plesso scolastico A.M. di Francia del CEP vi sono una trentina di pioppi anch´essi di dimensioni notevoli con folte chiome che necessitano di potatura. Nella via Leopoldo Crespi a S. Lucia sopra Contesse la situazione è analoga a quelle citate, dal momento che vi sono alcuni alberi i cui rami sono giunti ormai ad altezza d’uomo creando notevoli disagi e possibili pericoli per i passanti. Il consigliere della II circoscrizione Rosario Santoro chiede l’inserimento della potatura degli alberi di pioppo esistenti nelle vie Rovigo, Missionari Comboniani e Gelsomini, oltre agli altri tipi di piantumazioni arboree nelle aiuole del rione CEP e gli alberi della via Crespi a S. Lucia.

III CIRCOSCRIZIONE

Barresi chiede il ripristino urgente strisce pedonali davanti alle scuole

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l consiglio della 3^ Circoscrizione, con una apposita delibera proposta del consigliere Mario Barresi, ha chiesto all’Amministrazione Comunale l’urgente istituzione o rifacimento delle strisce pedonali davanti alle scuole e nelle strade dove si registra un elevato traffico urbano. Con l’inizio del nuovo anno scolastico è indispensabile rendere visibile le strisce pedonali nelle strade percorse da bambini e ragazzi. Si è chiesto di porre attenzione alle strade presso le scuole Pirandello e Enzo Drago in via Catania, presso la scuola Gentiluomo a Camaro, presso la scuola Principe di Piemonte a Provinciale, presso la scuola Minutoli a Fondo Fucile e infine di predisporre il rifacimento delle strisce pedonali lungo tutta la strada che costeggia il Gran Camposanto e fino al ponte di Gazzi. Secondo Barresi, questo tipo di interventi dovrebbero essere eseguiti a prescindere dalle segnalazioni che provengono dalla Circoscrizione e comunque, le segnalazioni, dopo essere state inoltrate da quest’ultima dovrebbero essere evase dopo pochi giorni. Si registra quindi il ritardo e la disattenzione nei riguardi di interventi di ordinaria manutenzione che dovrebbero essere già eseguiti secondo un programma già stabilito e facendo a meno degli appelli che giungono dalla Circoscrizione.

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VI CIRCOSCRIZIONE

Nessun intervento alla reta fognaria in Località Tarantonio

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iceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo, che per l’ennesima volta segnala la fuoriuscita in località Tarantonio di liquami fognari, che vanno a finire in mare. “Il tubo è rotto e spazzato via dalla furia del mare, la situazione è critica. Mi sono recato sui luoghi ed ho accertato che i liquidi puzzolenti continuano ad inquinare il mare, alcuni residenti mi hanno dichiarato, “siamo stanchi, siamo amareggiati, paghiamo solo tasse è arrivata la TARI, paghiamo l’acqua e lo smaltimento della fogna, paghiamo tutto, per avere servizi zero, l’amministrazione è a conoscenza che i liquami fognari vanno a finire in mare?” Tale vicenda è stata segnalata dallo scrivente in data 2 settembre ed in data 2 ottobre 2014 anche telefonicamente al direttore generale dell’AMAM, nonostante ciò nessuno ha provveduto a riparare in modo definitivo la gravissima anomalia.

Appare superfluo rappresentare che: 1) C’è un gravissimo pericolo per la salute pubblica, inquinamento ambientale e del mare. 2) Detti liquami vanno a finire in mare e ciò costituisce reato ai sensi della legge numero 349/86. Ciò premesso si chiede: Al Signor Direttore Generale dell’AMAM: di intervenire con somma urgenza per eliminare detto pericolo, visto che insistono reati ambientali gravi. Ai responsabili della Capitaneria di Porto: si chiede di sapere se è stato fatto qualche sopralluogo e quali iniziative sono state intraprese in riferimento alla mia nota del 2 settembre 2014 ed avere copia della relazione in base alle leggi sulla trasparenza. All’ASP si chiede un sopralluogo per accertare la veridicità di quanto affermato dallo scrivente e sollecitare l’AMAM per porre in essere tutti gli interventi urgenti per la definitiva eliminazione della problematica sopra segnalata.

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città a cura di Marilena Faranda

Istruzione

Progetto di Educazione Stradale

Migranti

Una battaglia di dignità

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lle proteste dell’esperta del sindaco, Clelia Marano, che si è sempre spesa per l’accoglienza dei minori migranti e che aveva minacciato le dimissioni, sentendosi abbandonata dal Primo Cittadino e dall’assessore competente, per la mancanza di interesse rispetto ai tanti minori accompagnati che popolano il Palanebiolo. L’assessore Mantineo replica: “Il comune, l'Amministrazione e il dipartimento delle Politiche sociali hanno fatto tutto il possibile e anche qualcosa di più per un'accoglienza adeguata ai bisogni dei minori stranieri non accompagnati”, e aggiunge: “Da ottobre ad oggi abbiamo collocato in strutture di accoglienza più di trecento minori stranieri. A dimostrarlo in modo acclarato è la comunicazione giunta dal Ministero degli Interni che per i mesi da gennaio sino a giugno 2014 ha disposto l'accreditamento di 120 mila euro a favore del Comune.” L’assessore ringrazia chi ha collaborato e si auspica si possano creare centri di prima accoglienza che sostituiscano il Palanebiolo.

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' stato presentato, all'Istituto scolastico Simone Neri di Giampilieri Superiore, il programma di educazione stradale per l'anno scolastico 2014/2015, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, degli assessori, alla Polizia municipale, Gaetano Cacciola, ed alla Pubblica istruzione, Patrizia Panarello, del comandante del Corpo di Polizia municipale, Calogero Ferlisi, del presidente della Prima Municipalità, Enzo Messina, e dei consiglieri circoscrizionali. “Questi progetti, ha dichiarato il sindaco Accorinti, sono fondamentali per il rilancio della società civile attraverso l'esposizione dei principi di sicurezza e legalità con il coinvolgimento del mondo della scuola quale laboratorio basilare nel percorso di crescita delle nuove generazioni”. Gli incontri con gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado saranno tenu-

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ti, anche quest'anno, da personale della sezione ricerche, studi, formazione e statistica, diretto dal responsabile, commissario Zullo, e coordinato, dall'ispettore capo Tomasello, con gli ispettori capo Baradello, Muscarà, Oliva, Ragazzi e Toscano. Il progetto, giunto al suo ventesimo anno e concepito secondo le direttive ministeriali, si propone di avviare, di concerto con i docenti, un percorso educativo basato sulla conoscenza dei principi della sicurezza stradale, le regole di comportamento degli utenti con riferimento alla vigente normativa e con particolare attenzione all'uso del velocipede, alla definizione delle strade, all'illustrazione della relativa segnaletica e alle norme generali per la condotta dei veicoli, tra cui l'uso del ciclomotore, del casco, delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta.


ATM

Torrenti

Ci sono impiegati che fanno il loro lavoro

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n riferimento ai fatti delittuosi che hanno coinvolto alcuni dipendenti dell'Azienda Trasporti Municipalizzata, il direttore generale dell'Atm, Foti, il commissario speciale dell'Atm, Manna, e l'assessore alla Mobilità, Cacciola, con una nota congiunta, hanno sottolineato che: "Esprimiamo innanzitutto il nostro apprezzamento alle Forze dell'ordine per il lavoro svolto ed in particolare alla Digos, con la quale il vertice ATM ha avviato un intenso rapporto di collaborazione, anche in merito agli incresciosi episodi che hanno colpito l'opinione pubblica.

N

Il lavoro investigativo svolto dalla Digos è apprezzato perché rafforza il cambio di direzione dell'Amministrazione e dei vertici aziendali dell'ATM per rinnovare e riorganizzare l'Azienda. Vogliamo però ricordare a tutti con grande orgoglio, proseguono Foti, Manna e Cacciola, che l'ATM e la stragrande maggioranza dei suoi dipendenti non possono in alcun modo essere equiparati ad alcune <mele marce>, ora finalmente individuate”.

Polizia Municipale

el quadro del programma di interventi per la messa in sicurezza dei torrenti cittadini disposti e coordinati dall'assessore alla Protezione civile, Cucinotta, sono stati avviati i lavori a Galati S. Lucia, dov'è impegnata la squadra comunale del movimento terra, diretta dal geom. Mancuso. Proseguiranno inoltre i lavori di riqualificazione del torrente Annunziata, con la collaborazione di operatori di Messinambiente guidati dal responsabile Comandè.

Conferenza Stampa

Controlli con l’autovelox

Riorganizzazione dei Mercati

I

l Comando del Corpo della Polizia Municipale ha disposto il controllo della velocità con autovelox da oggi, lunedì 27, a sabato 1 novembre, nell'ottica della prevenzione dei sinistri stradali. Il servizio sarà effettuato alternativamente sugli assi viari più interessati dal transito: la S.S. 114 a Galati Marina, il viale della Marina Russa, le vie C. Pompea e Garibaldi. Il Comando della Polizia municipale invita la cittadinanza a rispettare i limiti su tutte le strade, ricordan-

Avviati i lavori di bonifica a Galati

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enerdì 31, alle ore 10, il sindaco, Accorinti, e gli assessori al Commercio, Patrizia Panarello, ed alla Viabilità e polizia municipale, Cacciola, terranno una conferenza stampa nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca. Tema dell'incontro con i giornalisti sarà la riorganizzazione dei mercati cittadini.

do che l'eccesso di velocità è tra le cause che incidono maggiormente sulla gravità dei sinistri stradali. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Messina 28 ottobre 2014

Conferenza stampa presso la Prefettura Nella lotta alle mafie, lo Stato sempre più vicino alle vittime A conclusione della visita nell´hinterland messinese, la Commissione parlamentare antimafia, si è soffermata, alla presenza del prefetto Stefano Trotta, a fare il punto della situazione con la stampa, sulla realtà mafiosa che colpisce il territorio. Molti i punti trattati, in cui si sono ribaditi tanti aspetti già noti a chi vive il nostro territorio, e qualche spunto per nuove iniziative da parte della Commissione. foto Peppe Saya

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Provincia a cura di Marilena Faranda

Il Commissario Romano pensa a del Palazzo, guardando ai g foto Peppe Saya

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alla rivalutazione

iovani

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n questi giorni il Commissario della Provincia, Filippo Romano redige un atto di indirizzo politico amministrativo rivolto al Dirigente della VI Direzione, Arch. Enzo Gitto, al Dirigente Servizi Finanziari, Avv. Antonino Calabrò e al Segretario Generale,Avv. Maria Angela Caponetti, finalizzato alla creazione di un punto di somministrazione di alimenti e bevande nella “Loggia dell’Arte” di Piazza Antonello. A fondamento del suddetto atto pone le seguenti argomentazioni. Piazza Antonello è un luogo di ritrovo, anche serale, per la cittadinanza; E’ notorio che da molto tempo la stessa Piazza è oggetto di azioni vandaliche e di bivacco a detrimento del decoro e della cura del bene pubblico; Ritenuto di poter contribuire alla valorizzazione della Piazza Antonello attraverso la sistemazione del locale “Loggia dell’Arte” che affaccia sulla suddetta Piazza; La allocazione di una attività di somministrazione di alimenti e bevande all’interno del locale Loggia potrebbe, anche attraverso la congiunzione con eventi di natura artistica e culturale, dare un apporto alla promozione culturale e allo sviluppo economico della nostra Città; Preso atto che esistono sul retro del locale “Loggia dell’Arte” dei bagni e delle stanze

che potrebbero essere utilizzati a corredo della attività di somministrazione di alimenti e bevande, nonché un piccolo cortile nel quale allocare un apposito prefabbricato che funga da supporto alla succitata attività. Il Commissario Romano ha disposto che sia redatto un Bando Pubblico che individui un’ offerta per l’esercizio di una attività commerciale di somministrazione di alimenti e bevande da svolgersi presso il locale “Loggia dell’Arte” di Palazzo dei Leoni, in cui nella valutazione delle offerte siano considerati elementi prioritari le attività artistico culturali quali parti integranti l’attività commerciale di somministrazione di alimenti e bevande da esercitarsi all’interno del locale, nonché il livello e il decoro dell’esercizio medesimo; Tale provvedimento costituisce atto di indirizzo politico-amministrativo ed individua obiettivi valutabili nell’ambito della responsabilità dirigenziale e, per tale ragione, è trasmesso al Nucleo di Valutazione. Non resta che attendere la predisposizione del suddetto bando, auspicando che anche questa iniziativa sia d’impulso allo sviluppo culturale della nostra Città e che dia ai giovani messinesi un’opportunità di ritrovo per un sano divertimento , dissuadendoli dal compiere atti vandalici o comunque lesivi della pubblica incolumità.

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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

I rettori siciliani replicano al presidente Crocetta

“Fondi Ue, sui ritardi le responsabilità non sono degli Atenei”

Con riferimento alle dichiarazioni rese dal Presidente della Regione Siciliana, on. Rosario Crocetta, in merito ai ritardi nella spesa dei fondi europei che andrebbero imputati ai Comuni e alle Università (vedi Giornale di Sicilia di domenica 26 ottobre), il Coordinamento regionale delle Università siciliane (Crus) precisa che, anche in un recente incontro avuto con l’Assessore alle attività produttive, è emerso che i dati medi di spesa dei progetti, la cui responsabilità è affidata alle Università nella qualità di soggetto capofila, sono in linea con i target indicati dalla stessa Regione, sebbene, come è naturale che sia, possano esserci alcuni limitati ritardi su taluni interventi. In ogni caso, in quella stessa sede, sono stati assunti ulteriori impegni, per i prossimi mesi, che le Università onoreranno pienamente. Si sottolinea, peraltro, che i tempi della spesa sono condizionati dalle norme di amministrazione e contabilità pubblica che ogni ente pub-

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Università di Messina foto Salvatore Forestieri

blico (enti di ricerca compresi) non può non rispettare, ma, soprattutto, in ragione dei limiti di disponibilità liquide degli Atenei, essi sono negativamente influenzati dai tempi (spesso molto ritardati) con i quali le somme sono state materialmente accreditate e le attività hanno potuto avere effettivo inizio. Sorprende non poco, quindi, che dalla


ne, queste passerebbero al Cnr, come se le attività di ricerca fossero perfettamente e immediatamente fungibili tra i diversi enti, senza alcun riguardo alla natura e agli obiettivi di quella spesa. Come possono testimoniare gli Assessori del governo Crocetta, con i quali abbiamo avuto svariate interlocuzioni nel corso dell’ultimo anno e mezzo, in particolare l’Assessore alla Formazione, gli Atenei hanno, in tutte queste occasioni, non soltanto fornito la propria disponibilità a collaborare a spendere utilmente i fondi europei non ancora utilizzati, ma hanno fatto proposte concrete per un loro efficace ed immediato impiego, prendendo a modello anche esperienze di altre regioni meridionali, di supporto agli studi universitari e alla ricerca. Allo stesso modo, abbiamo ribadito, in ormai innumerevoli occasioni la necessità di costituire una cabina di regia regionale, con la partecipazione dei principali attori istituzionali, economici e sociali, per la programmazione dei fondi 2014-2020. Su tutti questi fronti, attendiamo ancora risposte dal governo regionale. Questo è un momento nel quale c’è necessità ed urgenza di fare presto e bene: la cooperazione e la collaborazione istituzionale sono fondamentali. Le Università sono pronte a fare la propria parte, e a migliorare, ove necessario, la propria azione. Ci auguriamo che tutti facciano altrettanto.

Presidenza della Regione possano venire affermazioni che tendono a scaricare sugli Atenei responsabilità che, se ci sono, sono certamente da ricercare altrove. Ancora più sorprendente è l’affermazione, non si sa quanto tecnicamente fondata, secondo la quale, qualora gli Atenei non fossero in grado di spendere le somme a loro disposizio-

Sorprende non poco, quindi, che dalla Presidenza della Regione possano venire affermazioni che tendono a scaricare sugli Atenei responsabilità che, se ci sono, sono certamente da ricercare altrove WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Autobus Ast verso lo Stop

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ssemblee ed incontri in vista dello sciopero e della manifestazione regionale dei lavoratori dell’Ast che si terrà il prossimo 4 novembre dalle 9 davanti la Presidenza della Regione a piazza Indipendenza, per chiedere certezze sul futuro dell’azienda. Ad organizzare le assemblee con i lavoratori dell’azienda trasporti, da due settimane in stato di agitazione, a partire da martedì 28 ottobre con appuntamenti a Catania e Messina, sono i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl e Cobas. Andranno avanti fino al 3 novembre, il 7 novembre invece prevista la riunione fra i sindacati e l’Azienda. “Chiediamo alla dirigenza

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“Chiediamo inoltre, il rispetto degli impegni assunti dal presidente Crocetta che lo scorso mese di luglio,aveva ribadito la centralità dell’Ast, nel panorama del Trasporto pubblico locale, ma ad oggi nulla è cambiato”

dell’Ast – spiegano i sindacati – di riferire in quella occasione l’esatta entità dei crediti vantati nei confronti della Regione, degli enti locali e la situazione debitoria”. “Chiediamo inoltre, il rispetto degli impegni assunti dal presidente Crocetta che lo scorso mese di luglio,aveva ribadito la centralità dell’Ast, nel panorama del Trasporto pubblico locale, ma ad oggi nulla è cambiato”, lamentano i sindacati. La situazione finanziaria aziendale, nonostante le molteplici rassicurazioni che sono state fornite ai lavoratori, “non consente con regolarità il pagamento degli stipendi, infatti non abbiamo nessuna certezza sul pagamento delle retribuzioni”. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl e Cobas hanno scritto al governatore Rosario Crocetta, “Non siamo più disponibili a tollerare ulteriormente una situazione di grave criticità finanziaria, che dura da più di due anni, la totale incertezza sul futuro, il parco macchine obsoleto, a causa del quale i lavoratori fanno enormi sacrifici per garantire il regolare servizio”. A peggiorare la già precaria situazione dell´Azienda contribuisce il grosso debito che numerosi comuni hanno con l´Ast, pari a circa 13 milioni di euro. Vanessa Ferreri, deputata M5S, è la prima firmataria dell’interrogazione nella quale si specifica che "le somme delle quali Ast è creditrice sono tutte già previste da norme di legge; non si richiedono, pertanto, ulteriori impegni finanziari da parte della Regione a favore di Ast, ma solamente il rispetto di quanto già previsto dai provvedimenti finanziari vigenti». La Regione acceleri i tempi di trasferimento delle risorse anche perché il rischio di sospensione dei servizi è alle porte, resterebbero senza trasporto pubblico migliaia di studenti e lavoratori che viaggiano quotidianamente con Ast». WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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News r

ISAF Regional Comma Contingente M

Diario A

23 ottobre 2014 - Herat

Conclusi oggi i corsi sulla violenza di genere e sulla gestione del flusso logistico a favore delle forze di sicurezza afgane I militari italiani del Train Advise Assist Command West (TAAC-W), il Comando multinazionale a guida italiana su base Brigata bersaglieri “Garibaldi”, comandato dal Generale di Brigata Maurizio Angelo Scardino, hanno portato a termine altri due corsi sulla “violenza di genere” e sulla “gestione del flusso logistico” a favore dei colleghi afgani. Il primo, con l’obiettivo di individuare e sensibilizzare il personale afgano preposto alla trattazione della delicata tematica, si è svolto presso Camp Zafar per gli Ufficiali e i Sottufficiali del Comando del 207° Corpo d’Armata dell’esercito afgano (ANA). A tenere il corso è stato il consulente sulla “prospettiva di genere”. Il secondo corso è stato condotto invece dai Carabinieri del Police Advisor Team presso il Conference and Training Center in Camp Arena. A frequentare il corso del personale dirigente dell’Afgan Unit Police (AUP) del Comando Provinciale di Herat e di alcuni Comandi dei distretti subordinati. Lo scopo del corso è quello di affinare le conoscenze in merito alle procedure e le modalità di richieste di approvvigionamento nel settore del flusso logistico. Tali attività rappresentano un ulteriore passo avanti nell’ormai già consolidata assunzione di responsabilità da parte delle Afgan National Security Forces (ANSF), processo che si concluderà il 31 dicembre 2014.

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release

and West – Afghanistan Militare Italiano

Afghano

Conclusi oggi i corsi sulla violenza di genere e sulla gestione del flusso logistico a favore delle forze di sicurezza

Consegna degli attestati di frequenza al corso violenza di genere

Intevento del Comandante del Provincial High Quarter di Herat WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Turismo

“Strano ma vero, a Messina i giovani ci sono ancora, non sono tutti fuggiti e non sono tutti perdigiorno. Alcuni di loro si sono rimboccati le maniche ed hanno investito su se stessi e sulla loro, amata, città. Lo hanno fatto in un settore tragicamente dimenticato, quello del turismo, dell’accoglienza del turista. Stanno investendo sulle potenzialità di un territorio sottovalutato e mal sfruttato, stanno investendo sulle loro competenze per dimostrare che, anche, a Messina si può scegliere di restare. Conosciamo i ragazzi di “Welcome to Me”, giovani e volenterosi, che non vogliono accettare che la propria città sia lasciata morire. Puntano sul territorio e le sue bellezze, puntano sulla forza di Messina, su Messina.”

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Welcome to Me:

“Noi non scappiamo, decidiamo di restare e rilanciamo”

Welcome to Me” è una società cooperativa, una nuova “start up”, nata dalla volontà di quattro giovani messinesi che hanno deciso di scommettere sulle potenzialità della propria Città. L’idea “Welcome to Me” nasce al termine del progetto “Generazione Messina” sviluppato nell’ambito dell’Azione Turismo del “PLG – Piano Locale Giovani – Città Metropolitane 20102013” promosso dal Comune di Messina e finanziato dal Ministero della Gioventù, in collaborazione con l´Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e la Rete ITER. Obiettivo del “PLG” era la realizzazione di un elaborato diventato la prima guida turistica ufficiale del Comune di Messina. Durante lo svolgimento del PLG, gli attuali soci di “Welcome to Me” hanno avuto la possibilità di formarsi su materie strettamente attinenti allo sviluppo del mercato turistico di Messina (marketing del turismo, storia dell'arte e delle tradizioni popolari, valorizzazione dell’ambiente e del territorio) grazie alle quali hanno maturato una conoscenza più approfondita della Città e la consapevolezza che essa è dotata di attrazioni poco valorizzate e di tradizioni e opere a volte sconosciute agli stessi messinesi. Il progetto “Generazione Messina” ha, inoltre, permesso agli attuali soci di “Welcome to Me” di partecipare, nel 2011, alla BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano, affiancando l'ex

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Provincia Regionale di Messina nelle attività di promozione del nostro territorio. Quest'esperienza straordinaria è stata l’occasione per toccare con mano le modalità con cui le altre Città italiane promuovono e investono sulle loro risorse turistiche e per apprendere le modalità con cui diversi Paesi del mondo si approcciano gli uni agli altri per la vendita dei loro pacchetti turistici. Il desiderio di contribuire alla rinascita economica e culturale della Città, nel tentativo di non dover necessariamente abbandonare la nostra terra per trovare lavoro e nella speranza di offrire, nel lungo periodo, la stessa possibilità ad altri giovani che, con grandi sacrifici, si impegnano nella costruzione della loro professionalità. “Welcome to Me” è composta da 4 soci ed ha al suo interno specifiche competenze che permettono di: • lavorare sugli obiettivi di programmazione e promozione turistica del territorio, grazie alla presenza nella società di due guide turistiche abilitate presso la Regione Siciliana e regolarmente iscritte all’albo professionale regionale da maggio 2014, una delle quali interprete e traduttrice di lingua inglese e spagnola, l'altra laureata in Economia del turismo; • promuovere e diffondere in maniera adeguata l'attività della società, grazie alla presenza di un socio laureato a Messina in Scienze della Comunicazione che ha acquisito competenze specifiche anche nella promozione di eventi culturali, attività di ufficio stampa, etc; • operare nel rispetto della legalità, cogliendo anche le opportunità dedicate alla crescita di una giovane start up, grazie alla presenza nella compagine sociale di un avvocato impegnato sul territorio dal oltre 10 anni nel mondo dell'associazionismo. Scopo di “Welcome to Me” è, dunque, quello di valorizzare i beni esistenti in Città, inserendoli all’interno di “percorsi turistici alternativi”, che puntano non solo al crocerista in visita solo per un paio di ore, ma anche e soprattutto al viaggiatore. La mission di “Welcome to Me” è quindi quella di fare “incoming turistico”, di portare i turisti a Messina, e far diventare la “Città dello Stretto”, unica al mondo per il suo paesaggio, per la sua posizione geografica, per la presenza di luoghi di interesse storico-artistico, parte integrante della vacanza del turista e non solo una Città di passaggio.

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Galleria d’arte di Vittoria Arena

Intervista

Luci del Mediterraneo nei dipinti di Paolo Piccione Nota biografica di Paolo Piccione Il filo comune che lega Paolo Piccione è l’acuta osservazione del mondo circostante, dalla visione malinconica del quotidiano al confronto spettacolare tra l’uomo ed il mare, i dipinti danno la sensazione di una grande solidità stilistica, colpiscono per l’effetto di luce e per le ampie campiture di colori acrilici dalle pennellate filamentose. L’artista ha sempre curato gli sfondi paesaggistici dei suoi dipinti, gli interni superbi dove in alcuni cresce la presenza umana resa con dignità e semplicità. La figura fatta di linee e forme viene scavata, modificata e plasmata per enfatizzare la superficie dell’immagine e contribuire al suo fascino decorativo, i personaggi sono studiati pari alle cose che devono essere viste, tali da rimanere presenti alla memoria dell’osservatore.

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Il Laboratorio come rifugio dell’Arte o viceversa? Il laboratorio è il mio rifugio confortevole in cui io lavoro, dipingo, amo piacevolmente conversare con gli amici artisti Il quadro più importante che hai eseguito in questi decenni? La “ Barca Frammentata” è stata fortemente ideata ed interiorizzata da me, è l’opera che si è classificata al primo posto, sezione pittura, organizzato dall’ Associazione DICEARCO Il tuo artista preferito? Mi piace osservare tanti pittori che conquistano l’occhio per il segno ed il colore, ma non sono legato a nessuno in particolar modo Parole o espressioni che hai sentito dire dagli artisti che frequentano questo laboratorio? Lamentele da parte di pittori perché poco gratificati in questa città, soprattutto per le loro esperienze lavorative ed il loro curriculum vitae Cosa ti rilassa? Le lunghe passeggiate a Faro ed osservare il mare a Capo Peloro Ti ritieni amato dalla gente? O negli anni hai subito qualche flessione critica? Sono stare più le soddisfazioni del buon dire che le critiche “Cogli l’attimo” è uno slogan, cosa ti fa pensare? Mi vengono in mente tanti attimi che non ho saputo cogliere sia nella vita che nell’arte Che cosa volevi fare a 18 anni? Avevo deciso di iniziare avventure diverse, ma il rapporto che mi legava alla pittura era troppo forte


Ti senti un padre perfetto? Non esiste un padre perfetto, tengo due bravi ragazzi, capaci di muoversi bene in questa società Una cosa bella nell’essere di te? Credo di essere molto umano e disponibile verso gli altri

foto di Antonio De Felice

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Cultura

Il treno storico “raddoppia� Sabato 8 novembre corsa Catania - Siracusa

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l treno storico siciliano in partenza da Catania nel secondo week end di novembre "raddoppia". Fondazione FS Italiane in collaborazione con Ferrovie Turistiche, TrenoDOC e Ferrovie Kaos ha predisposto un ulteriore convoglio storico con partenza programmata sempre dalla stazione di Catania C.le Sabato 8 Novembre 2014. Uno sforzo organizzativo non indifferente, per consentire a tutti i catanesi (e non solo) che non sono riusciti a prenotare per tempo un posto a bordo del

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Treno storico letterario del Kaos in partenza da Catania per Porto Empedocle Domenica 9 Novembre 2014, di poter comunque vivere una affascinante esperienza a bordo del Treno Storico di Fondazione FS italiane attraversando un altro itinerario unico nel suo genere. Per partecipare all'iniziativa è necessario prenotare il proprio posto a bordo treno, contattando l'agenzia Garmon Viaggi al numero 095 7221422 o inviando una mail a info@garmonviaggi.it.


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Verso il futuro attraverso la tradizione Si apre il sipario nel centro storico della nostra città

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Messina - Via Lepanto

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ella Nostra città spesso sembra che promuovere e concretizzare attività culturali, sviluppare commercio, supportare l’innovazione sia più difficile che in altre città. Forse lo è. Ma vogliamo credere e sostenere quelle realtà che nonostante tutto hanno deciso di provarci. Se ci riusciranno dipende solo dalla voglia di partecipazione dei cittadini! Realtà che credono fortemente di poter FARE e che lottano per superare gli evidenti limiti e barriere logistiche, burocratiche e culturali, puntando invece l’attenzione sulle tante virtù e l’infinita bellezza che la nostra terra ci offre! Vogliamo dar voce alle attività culturali e laboratoriali, ma anche commerciali e ricreative che non smettono di muoversi e che tanto hanno da offrire a tutti coloro i quali scelgono di restare. Per questo abbiamo scelto di dedicare questo evento ai giovani dai 5 ai…95 anni! Perché non è mai troppo tardi per darsi opportunità e darla anche alla nostra Città, per credere che valorizzare e valorizzarsi è un regalo che possiamo farci ogni giorno!


Mettiamo in scena bellezza, propositività e amore per il territorio! Debutto

Giovedì 30 ottobre dalle 18.00 alle 21.00

Il copione

h. 18.00 – BabyLab: Attività laboratoriali e letture dedicate ai piccoli a cura della libreria Libreria Baba Jaga, ActorKids Messina e del Salotto Creativo– presentazione corsi e laboratori h. 19.00 – Performance live arti e mestieri – presentazione corsi e laboratori h. 19.30 – ActorGym Messina in action! h. 20.00 DegustanDOP in Salotto – degustazione a cura dell’associazione Nonsolo Cibus a base di eccellenze locali, accompagnate da sfiziosi drink mediterranei a cura di VOLO food&drink Allestimento retrò a cura de La Vecchia Soffitta – quando il passato torna ad essere risorsa – Riuso e recupero, come fare e con chi. Mostra fotografica a cura di Gianmarco Vetrano Installazione di arti visive “Sapuri” a cura di Carmelo Ucchino e Gianfranco Stracuzzi

Gli attori

Associazione Culturale Salotto Creativo – Promozione dell’artigianato locale e del territorio Associazione Nonsolocibus – Promozione e Valorizzazione Territoriale e delle enogastronomie tipiche Libreria Baba Jaga – Libreria specializzata in editoria per bambini e ragazzi La vecchia Soffitta – mercatino del nuovo e dell’usato Volo Food&Drink – Wine bar Gianmarco Vetrano – Fotografo Actorgym – La palestra degli attori Gli artisti: Carmelo Ucchino e Gianfranco Stracuzzi

La scena

Associazione Salotto Creativo - Via Lepanto, 12

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Cartolina da Messina foto Peppe Saya

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Musica

Un racconto della Sicilia

in musica U na magistrale esecuzione ininterrotta di ben tredici brani quella di Salvatore Bonafede che ha fatto da guida stasera al pubblico della Filarmonica Laudamo in un viaggio alla “riscoperta” del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa e del celebre film di Luchino Visconti nato dalle pagine del romanzo. I presenti hanno avuto la sensazione di rivivere alcune scene del film, di trovarsi nelle sale della residenza estiva dei Salina, il castello di Donnafugata, di accompagnare Angelica nel suo valzer col principe Don Fabrizio di Salina. Bonafede ha aperto la sua performance con il brano Viaggio a Donnafugata, sinfonia che fa da sfondo alle scene iniziali del film, per proseguire, poi, con il Gran Valzer di Giuseppe Verdi. L’autore delle melodia sopra citata così come di tutte le altre che sono state eseguite da Bonafede è Nino Rota, nella cui musica è possibile riscontrare diverse analogie con quella di Bonafede. Entrambi i musicisti sono legati agli Stati Uniti, luogo con cui hanno istaurato un rapporto molto intenso ed al cinema, per cui Bonafede ha composto diverse colonne sonore, è stato candidato ai Nastri d’Argento e ha vinto vari premi. Forte è l’ispirazione che il nostro musicista jazz trae dalla musica di Rota. Tra i brani eseguiti stasera a portare la sua firma, oltre a Controdanza/ Taceas, Me Spectes composto insieme a Nino Rota, la sinfonia Reputation And Character, che mette in evidenza tutte le sue caratteristiche di compositore, prima tra tutte la concezione modulare, e che può considerarsi la chiave concettuale dell’intera

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opera, il cui titolo deriva da una frase di Thomas Paine “La reputazione è quello che gli uomini e le donne pensano di noi, il carattere è quello che Dio e gli angeli sanno”. Il numeroso pubblico della Filarmonica Laudamo è stato allietato, poi, dalle note della Mazurka, della Polka, da brani dal ritmo incalzante come Galop, Quadriglia fino ad arrivare al Valzer del Commiato e al Viaggio a Donnafugata (ritorno). Un progetto entusiasmante quello presentato da Bonafede, che nasce dal desiderio di raccontare la Sicilia, lasciandone percepire gli


Thomas Paine “La reputazione è quello che gli uomini e le donne pensano di noi, il carattere è quello che Dio e gli angeli sanno”

odori, i sapori e le atmosfere attraverso la musica. Da qui la volontà di riscrivere le musiche del Gattopardo, che è simbolo della Sicilia stessa. Un’ unione tra passato e presente, in un crocevia di strade che conduce dall’Ottocento ad oggi, da Tommasi di Lampedusa a Luchino Visconti, tenendo sempre alta l’attenzione sull’isola, la nostra isola, che da centro del Mediterraneo tende a divenire centro del mondo. Un’ unione tra passato e presente che è possibile solo in una sorta di dimensione astorica che pervade la Sicilia, una regione in cui come diceva Tomasi di Lampedusa nelle pagine del suo romanzo “se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Alessia Vanaria WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Un borghese piccolo piccolo Film di cesura, quella di Monicelli che abbandona la commedia pura e semplice, avvilito dall’andazzo del paese decide che non si può più raccontare il Paese in maniera disillusa, l’Italia è cambiata e descriverne solo gli aspetti ilari non è possibile. Cesura per Alberto Sordi, che da grande interprete della commedia si imbarca in un ruolo grottesco, amaro e tragico, trovando una nuova strada che saprà percorrere con la stessa maestria dimostrata nella commedia all’italiana. Muore anche la stagione della commedia all’italiana lasciando spazio ad un cinema diverso, impegnato e amaro. “Un borghese piccolo piccolo” è una fotografia nitida dell’Italia degli anni ’70, il protagonista Giovanni Vivaldi (Alberto Sordi) è un impiegato pubblico a Roma, ormai vicino alla pensione il suo unico desiderio è quello che il figlio Mario (Vincenzo Crocitti) vinca il concorso pubblico del ministero, per farlo è disposto ad ogni cosa, prima entra in una loggia massonica per usufruire dei vantaggi che essa comporta, subisce umiliazioni quotidiane ed è pronto a qualsiasi cosa perché il figlio venga favorito. Quando tutto sembra volgere al meglio, Mario viene colpito da una pallottola vagante sparata da alcuni rapinatori in fuga. Da quel momento la vita di Giovanni viene sconvolta e distrutta, qui parte la descrizione dell’animo umano di Monicelli, il grande dolore per la morte di un figlio è narrato in due modi diversi. Amalia (Shelley Winters), la moglie di Giovanni viene colpita da un malore, rimane una sorta di vegetale, occhio vitreo, muta ed invalida, distrutta dal dolore e da una vita che non ha più senso di continuare. Giovanni, invece, si trasforma, da uomo pacifico e padre devoto, il suo unico scopo di vita e la vendetta. Scoperta l’identità del killer del figlio, dapprima lo scagiona in un riconoscimento alla polizia, dopo lo rapisce e sevizia fino alla morte, della quale si rammarica per la repentina velocità. Amalia muore, Giovanni arriva alla desiderata pensione ed è pronto a vivere la sua vita in solitudine e tristezza, un giorno un ragazzo lo attacca verbalmente e negli occhi di Giovanni si può notare la sete di vendetta che verrà, presto, compiuta. Il film di Monicelli è tragico, amaro, pesante e drammatico. Il regista romano abbandona la commedia, lo fa grazie alla sua visione vivida del mondo che lo circonda, è attento osservatore del Paese, ne coglie l’essenza e la situazione politica e sociale. “Un borghese piccolo piccolo” è tutto questo, è un paese massone, povero di morale e fondato su raccomandazioni e viltà, ma tutto questo non è nulla di fronte alla “morte generale”, citata nel film, non è nulla di fronte allo scadimento socio-comportamentale degli italiani. Piccola tessera del grande mosaico italiano che Monicelli ha saputo raccontare, come pochi, nella sua immensa carriera.

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Da dove escono fuori gli Amatorski? Una sera di maggio ci trovavamo a Bruxelles, in un trafficato pub si sentiva in sottofondo una strana voce melanconica parlare di un Re che era morto giurando fedeltà, una voce soffiata e triste. Era Inne Eysermans, cantante solista del gruppo belga, per l’appunto, Amatorski, parola polacca che significa, a grosse linee, dilettanti. L’inizio della loro produzione è datato 2008, per il successo, di nicchia sia chiaro, bisogna aspettare il 2010 e il “Humo’s rock rally” contest per rock band organizzato dal magazine belga Humo sin dal 1978. Le sonorità particolari della band hanno subito colpito per lo stile “Lo-fi”, un metodo di registrazione sporca a bassa fedeltà, effetto per artefare la traccia e renderla particolare. Gruppo post rock, se vogliamo proprio categorizzarli, possono ricordare un po’ i Sigur Rós o i Radiohead, chiaramente con stile e modi diversi. Nelle loro canzoni si può notare la pulizia del testo, semplice e narrato, veri e proprio romanzi brevi che raccontano una storia. “Come home”, il loro successo maggiore, ad esempio è la ricostruzione emotiva delle lettere che la nonna di Inne aveva ricevuto dal marito durante la seconda guerra mondiale. Ed è questa la forza degli Amatorski, emozione ed empatia allo stato puro, ti portano nel loro mondo rapendoti e avvolgendoti con la loro malinconia naturale, con queste tracce sporche che ti fanno sentire ancora il ragazzino che registrava su cassetta dalle radio. Ma la loro musica sa essere ricercata, sperimentano senza che tu te ne accorga, mai basici o scontati, l’uso del sintetizzatore è presente ma non esasperato. I loro brani sono molto narrati, lasciano il giusto spazio alla parte strumentale, che viene “relegata”, spesso, in coda al pezzo come sfumatura conclusiva del racconto. Un gruppo ancora da scoprire, capire ed analizzare, sulla scena da poco ma già amato, rimangono musica di nicchia e per questo poco conosciuta, in Belgio la vera fama l’hanno, paradossalmente, conosciuta grazie all’abbinamento della loro “Come home” allo spot di un’acqua minerale. Stranezze del mondo commerciale, Amatorski, dilettanti ma non troppo, da ascoltare in silenzioso buio.

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[...]Oh mio amore, preghiamo ogni giorno Che tu possa tornare a casa ed essere a posto Per ora vi aspettiamo per te per te Per tornare a casa Manderò un pacchetto di sigarette E alcuni cioccolatini spero che si ottiene Sono per te Oh mio amore, spero molto presto Per essere a casa e arrivare vicino a voi Per ora, vi aspettiamo Per un po 'di notizie Per un po 'di notizie Per tornare a casa La mia mente è sempre al vostro fianco Ti vedo tutto il tempo Con amore, per voi[...] Come home

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà

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rimo Levi nacque a Torino nel 1919 da Ester Luzzati e Cesare Levi e si laureò in Chimica nel 1941. Entrato nel 1943 nelle formazioni partigiane di Giustizia e Libertà, fu catturato dai Tedeschi e deportato nel Lager di Auschwitz, in quanto ebreo. Scampato allo sterminio, tornò a Torino dove nel dopoguerra esercitò la professione di chimico, dedicandosi parallelamente alla letteratura. Il suo libro d’esordio, che ha goduto di un’immensa diffusione, è un resoconto dell’esperienza dei campi di sterminio nazisti: Se questo è un uomo. È un’opera che si colloca nel filone documentario che fu ricco in quegli anni di “scoperta” della realtà, ma si stacca con eccezionale rilievo dallo sfondo del clima neorealistico, assurgendo alla statura di un vero e proprio classico. Il libro è una testimonianza della barbarie estrema dell’universo concentrazionario, della crudeltà non solo fisica, ma anche morale, che mirava prima di tutto a distruggere la sostanza umana stessa del deportato. In questo contesto per l’uomo che è ridotto ad un bruto che non pensa e obbedisce istintivamente ai suoi bisogni, l’aggrapparsi al ricordo letterario può ancora esprimere il disperato tentativo di salvare qualcosa di umano. Molto suggestivo, ad esempio, il passo in cui si rievocano i versi danteschi “Fatti non foste per vivere come bruti/ ma per seguire virtute e conocenza”, che costituiscono per il narratore un’illuminazione e risuonano in lui come per la prima volta. A conferire forza alla rappresentazione di Levi è l’assenza di emotività e di retorica, unita alla sobrietà e lucidità della scrittura, che riescono a fissare un quadro di orrore indicibile in linee ferme, essenziali. Se questo è un uomo non è, però, solo un libro di memorie, un documento ma è anche uno studio acutissimo, si potrebbe dire scientifico e antropologico, sulle leggi che regolano quella società fuori dal comune che è il lager. La rievocazione è, quindi, sorretta da un estremo rigore conoscitivo, che giunge in un certo qual modo a fornire un riscatto intellettuale di ciò che sarebbe mostruoso ed intollerabile. La chiarezza “scientifica” che porta ordine nel caos della realtà, sarà una prerogativa costante dello scrittore. Le prove successive di Primo Levi si muovono nella direzione del racconto. La tregua è un’ideale continuazione di Se questo è un uomo, in quanto narra la lunga odissea del ritorno in patria dei deportati, attraverso tutta l’Europa orientale. Alla Tregua, che ha un taglio narrativo ma è ancora un’opera di memoria, non d’invenzione, seguono alcune raccolte di racconti: Storie naturali, Vizio di forma, Il sistema periodico, La chiave a stella, Lilit. In queste pagine si assiste all’incontro tra “le due culture” dell’autore, quella letteraria e quella tecnico-scientifica, che trovano il loro punto di contatto nella chiarezza e nell’ordine espositivo. Alle tematiche della persecuzione degli ebrei Levi ritorna negli ultimi anni della sua vita con il romanzo, Se non ora quando?, che con ampio respiro epico narra le vicende di un gruppo di partigiani israeliti dell’Europa orientale e con il saggio I sommersi e i salvati, denso di terribili e tormentosi interrogativi, ben lontano dalla compostezza delle opere precedenti. Primo Levi morì suicida nel 1987.

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Se questo è un uomo

Levi

Torino, 31 luglio 1919 Torino, 11 aprile 1987

Primo

Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi.

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

Per salute a tavola consumare più spezie

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n mix di erbe sull'hamburger previene i radicali liberi che si sviluppano in cottura, qualche grano di pepe rosso accelera il metabolismo e può aiutare a mantenere il giusto peso, una spolverata di cannella sui cibi grassi riduce i lipidi nel sangue, l'aglio tritato abbassa il colesterolo. I menù arricchiti di spezie ed erbe migliorano la salute: lo confermano 16 nuove ricerche pubblicate sulla rivista Nutrition Today. Gli autori hanno riassunto gli effetti degli aromi naturali sulla nostra salute, promuovendone l'impiego. I benefici proseguono. Così le erbe del Mediterraneo, come basilico, origano e aglio, allontanano il desiderio di cibi grassi e danno un maggiore senso di sazietà. Invece

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chi usa molte spezie a tavola consuma fino a 966 mg in meno di sale al giorno. I ricercatori lanciano un appello affinché istituzioni, medici, chef, scuole e industrie alimentari del mondo occidentale considerino tali conferme per intraprendere iniziative per stimolarne un maggiore consumo. "L'uso delle erbe può aiutare a ridurre il consumo di sale, l'introito calorico e grasso, ridurre le infiammazioni, migliorare la salute cardiocircolatoria oltre che rendere i menù più saporiti e profumati", spiega Johanna Dwyer, docente di medicina alla Tufts University School of medicine, che firma l'editoriale della rivista.


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RE sano PREPARAZIONE

La ricetta Pollo in coccio marinato agli agrumi Ingredienti per 4 persone per la marinatura • Pollo intero 1 kg • Arance succo 200 ml • Limoni succo 100 g • Pepe nero in grani 2 g • Paprika in polvere 2 g • Rosmarino 1 rametto • Noce moscata a piacere • Sale 1 pizzico • Arance 1 • Limoni 1 PER LA COTTURA • Olio di oliva extravergine 30 ml • Brodo vegetale 250 ml • Sale 1 pizzico • Pepe 1 pizzico • Scalogno 1 PER CARAMELLARE • Zucchero semolato 50 g • Arance succo 50 ml

Iniziate proprio dal pollo: con un coltello tagliatelo a metà, tagliate per prime le ali, le cosce, dividendolo in 4 parti. Ponete il pollo tagliato in una pirofila e aggiungete i sapori: le foglioline di rosmarino tritate, il pepe nero in grani, la paprika e la noce moscata grattugiata. Regolate di sale e poi spremete i limoni e le arance. Prendete 1 arancia e 1 limone interi, privateli delle estremità ed affettateli con la scorza, poi dividete a metà ciascuna fettina; unite le fette di agrumi nella pirofila avendo cura che tutte le parti si insaporiscano. Fate marinare per almeno 12 ore in frigorifero coprendo con la pellicola trasparente. Trascorse 12 ore, mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata, che vi servirà per preparare il brodo vegetale. Successivamente tritate finemente lo scalogno e poi fatelo stufare con l'olio a fuoco basso in una pentola dal fondo spesso. Quando lo scalogno sarà stufato, mettete il pollo nella pentola, facendolo cuocere per circa 2-3 minuti a fuoco medio da entrambi i lati e successivamente versate il succo di agrumi e spezie che avete conservato. Regolate di sale e di pepe a vostro piacimento, quindi aggiungete tutto il brodo vegetale filtrato. Coprite con un coperchio, lasciando cuocere lentamente a fuoco molto basso per 2 ore. Intanto potete preparare la frutta caramellata: in una padella antiaderente fate sciogliere lo zucchero semolato e poi aggiungete le arance e i limoni che avete tenuto da parte. Versate 50 ml di succo d'arancia e lasciate caramellare per 5-6 minuti, se vedete che la frutta e lo zucchero si asciugano troppo, potete aggiungere un po' d’acqua. Quando la frutta sarà caramellata, spegnete e tenete da parte. Dopo 2 ore, una volta che il pollo sarà ben cotto, trasferitelo insieme al liquido di cottura in un coccio, decorate a piacere con i limoni e le arance caramellate e infine gustate il pollo in coccio marinato agli agrumi. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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n° 178 anno XII - 22 Ottobre 2014

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